Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto DICHIARAZIONE AMBIENTALE (Regolamento CE 761/2001 e 196/06 EMAS) Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 1 di 11 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale INDICE SEZIONE 1 (pagg. 1 – 11) PRESENTAZIONE INTRODUZIONE 1.1: 1.2: 4 L’impegno ambientale Eni S.p.A. – Divisione Refining & Marketing La Politica Ambientale della Raffineria di Taranto 5 10 SEZIONE 2 (pagg. 1- 52) DESCRIZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE E DELLE SUE ATTIVITA’ 2.1: 2.2: 2.3: 2.4: 2.5: 2.6: 2.7: 2.8: 2.9: Ubicazione del Sito Caratteristiche territoriali Storia del Sito Struttura attuale del sito Caratteristiche del processo produttivo Aspetti generali del sito L’Organizzazione della Raffineria Il Sistema di Gestione della Raffineria Status autorizzativo, prescrizioni e procedimenti Aperti 1 3 6 7 10 34 49 51 52 SEZIONE 3 (pagg. 1- 55) ASPETTI E IMPIATTI AMBIENTALI 3.1: 3.2: 3.3: 3.4: 3.5: 3.6: 3.7: 3.8: 3.9: 3.10: 3.11: 3.12: Attività della Raffineria di interesse ambientale ed Aspetti Gestione materie prime e prodotti finiti Prelievo ed utilizzo di risorsa idrica Scarichi Idrici Emissioni atmosferiche Emissioni di gas serra – Protocollo di Kyoto Gestione Rifiuti Protezione del suolo/sottosuolo e della falda Gestione Rifiuti Emissioni acustiche Elettromagnetismo e Sorgenti Radiogene Aspetti ambientali derivanti da condizioni anomale di esercizio Impatti ambientali e valutazione della significatività 1 3 13 17 20 29 33 38 49 52 53 55 SEZIONE 4 BIS (pagg. 1- 43) INTEGRAZIONE CON STABILIMENTO GPL 1: 2: 3: 4. 5. 6. 7. 8. Introduzione Inquadramento generale Impegno ambientale – Sistema di Gestione Ambientale Organizzazione dello Stabilimento GPL Struttura e caratteristiche del processo produttivo Status autorizzativo, prescrizioni e procedimenti Aperti Aspetti smbientali Programma di miglioramento 3 4 7 9 11 14 24 43 SEZIONE 4 (pagg. 1- 12) PIANO DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE 4.1: 4.2: 4.3: Interventi di miglioramento ambientale effettuati dalla Raffineria Obiettivi di miglioramento ambientale Indicatori di performances ambientali e target EMAS 2007 Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 1 5 10 pag. 2 di 11 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale SEZIONE 5 (pagg. 1- 2) MODALITA’ DI AGGIORNAMENTO E DIFFUSIONE 5.1: 5.2: 5.3: Aggiornamento della Dichiarazione Ambientale Diffusione della Dichiarazione Ambientale Informazione per il pubblico 1 1 2 SEZIONE 6 (pagg. 1 - 7) GLOSSARIO, DEFINIZIONI E SINTESI DELLE SIGLE ALLEGATI Allegati da 2.1 a 2.6, da 3.1 a 3.8 Tabelle da n. 1 a n. 26 Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 3 di 11 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale PRESENTAZIONE La pubblicazione dell’aggiornamento triennale della “DICHIARAZIONE AMBIENTALE”, in conformità con quanto richiesto dal Regolamento Comunitario EMAS CE 761/01 e 196/06, testimonia l’impegno dell’Organizzazione a garantire una comunicazione periodica e trasparente degli aspetti ambientali associati alle attività della Raffineria e delle performance del proprio sistema di gestione ambientale. I dati relativi ai diversi comparti ambientali, inseriti nel presente documento, sono aggiornati al 31.12.07, mentre l’aggiornamento delle descrizioni riguardanti gli assetti impiantistici è al 30.04.08; inoltre le informazioni della divisione Refining & Marketing riportate nella Sezione 1 (rif. § 1.1) sono aggiornate al momento della pubblicazione della presente DA. Nell’ambito dell’aggiornamento triennale, la presente DA è stata intergata della Sezione 4 Bis inerente le attività dell’ex – Stabilimento GPL alla Raffineria di Taranto a partire dal giugno ’07. Il traguardo raggiunto con il conseguimento della Registrazione EMAS in data 2 marzo 2005, la positiva conferma della certificazione ambientale e la convalida della Dichiarazione Ambientale, sono il segno del cammino intrapreso dalla Raffineria per il raggiungimento ed il mantenimento di standard di eccellenza nella gestione degli aspetti ambientali, nell’ottica di garantire il miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali. Questi risultati sono frutto di un sempre maggiore coinvolgimento di tutto il personale, diretto o dipendente da ditte terze, che quotidianamente è impegnato in una gestione attenta e responsabile degli aspetti ambientali e nella minimizzazione degli impatti ad essi associati. L’aggiornamento dei dati e delle informazioni riportati nella presente pubblicazione consente a ciascun lettore di verificare e raffrontare i risultati della gestione ambientale di Raffineria rispetto agli obiettivi fissati nelle precedenti edizioni (Dichiarazione Ambientale 2005-2007), e di avere una panoramica dei traguardi di miglioramento ambientale fissati per il prossimo futuro. A tal proposito nel par. 4.1.1 della Sezione 4 è rappresentato, nel dettaglio, lo stato di raggiungimento degli obiettivi prefissati per il primo periodo di Registrazione EMAS di Raffineria. L’analisi ha evidenziato che ca. 1/3 degli interventi programmati nelle edizioni della D.A. (rif. 2004 -2005-2006) sono attualmente in corso di realizzazione (totale n. 35 interventi dei quali n. 12 in corso) , in quanto il loro completamento era stato fissato oltre l’anno 2007. Tali interventi sono stati programmati per step successivi (step annuali) per i quali è stato verificato il raggiungimento dei target annuali di intervento. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 4 di 11 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale SEZIONE 1 INTRODUZIONE 1.1 - L’impegno ambientale Eni S.P.A. - Divisione Refining & Marketing La Divisione Refining & Marketing di Eni S.p.A. (di seguito, Eni – Divisione R&M), si occupa delle attività di acquisto, commercializzazione e raffinazione di materie prime di origine petrolifera, nonchè delle operazioni di distribuzione e commercializzazione dei prodotti principalmente ottenuti in Italia, in Europa e America Latina. Principali presenze nel mondo di ENI – Divisione R&M Eni - Divisione R&M risulta il primo gruppo per capacità di raffinazione in Italia e nel Mediterraneo ed è il maggior operatore del mercato petrolifero nazionale. Eni - Divisione R&M è inoltre il maggior operatore in Italia per quanto concerne lo stoccaggio ed il trasporto di prodotti petroliferi disponendo di una struttura logistica integrata composta da un sistema di depositi e oleodotti che si sviluppa da nord a sud Italia. La commercializzazione e distribuzione dei prodotti interessa oltre 20 paesi nei 5 continenti. L’attività di raffinazione di ENI - Divisione R&M è presente in Italia attraverso la gestione diretta di cinque Raffinerie (Taranto, Sannazzaro de’ Burgondi, Livorno, Venezia e Gela). ENI - Divisione R&M possiede inoltre quote di partecipazione nella raffineria di Milazzo (RAM). Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 5 di 11 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Le aree all’estero nelle quali la presenza di Eni Div. Refining & Marketing è più rilevante sono: Germania Centro-Meridionale, Spagna, Austria, Svizzera, Francia Sud-Occidentale e Repubblica Ceca. Eni intende sviluppare e consolidare la propria presenza sulla rete in tali Paesi, sfruttando le sinergie logisticooperative e facendo leva sulla notorietà del marchio Agip. Eni opera inoltre in Russia nelle attività del gas naturale, dei prodotti petroliferi e dell’ingegneria e costruzioni. Eni intende rafforzare il proprio sistema di raffinazione attraverso l’aumento della capacità di lavorazione primaria e della capacità di conversione, nonché l’incremento della flessibilità delle raffinerie. Tutte le fasi del ciclo produttivo sono assistite da un’intensa attività di Ricerca e Sviluppo, orientata alle migliori rese in prodotti pregiati e di alta qualità e ad ottenere risultati sempre più mirati all’efficacia ed all’efficienza della protezione ambientale, premessa fondamentale per uno sviluppo equilibrato e sostenibile, il cui perseguimento riveste da sempre per Eni – Divisione R&M valore prioritario. Sin dall’inizio delle proprie attività, la Politica Ambientale di Eni – Divisione R&M ha dimostrato costante interesse verso le problematiche operative connesse con la sicurezza dell’ambiente interno ed esterno, sviluppando, in alcuni casi in anticipo rispetto alle vigenti prescrizioni legislative, iniziative per la prevenzione degli impatti e dei rischi sulla salute umana e sulle condizioni ambientali. Risale al 1993 l’adozione formale di una Politica di Settore per Sicurezza, Salute e Ambiente, che individua obiettivi strategici intesi a favorire il continuo miglioramento dei risultati e delle prestazioni della Società, concretizzatisi nel tempo in iniziative specifiche, tra cui: la realizzazione di procedure e programmi annuali di auditing interni, volti ad incrementare la consapevolezza ed il rispetto delle prescrizioni legislative vigenti in materia di Salute, Sicurezza ed Ambiente; le attività di monitoraggio e indagini ambientali tramite un laboratorio mobile di proprietà Eni; lo svolgimento di periodiche esercitazioni di simulazione dei Piani di Emergenza Interni, con il coinvolgimento di personale esterno degli Enti preposti (Vigili del Fuoco, Protezione Civile e Capitaneria di Porto); l’attivazione di reti di monitoraggio (all’interno e all’esterno dei siti) per consentire di seguire in tempo reale l’evoluzione della qualità dell’aria, predisponendo apposite procedure operative per gestire il ciclo di produzione in caso di superamento delle soglie di attenzione/allarme; l’introduzione di precauzioni operative per evitare sversamenti accidentali di prodotti sui suoli e realizzazione di monitoraggi e di controlli geognostici per la tutela e la qualità dei suoli e dei sottosuoli (D.Lgs. 152/06, Parte Quarta - Titolo V ed ex-D.M. 471/99 e s.m.i.); l’implementazione del Sistema Informativo Ambientale (SIA), supporto informatico che raccoglie e gestisce (presso l’unità centrale di Sede, HSE “Health Safety Environment”) tutti i dati quali-quantitativi delle attività ambientali, sviluppando analisi degli indicatori ambientali ed esigenze di comunicazione, finalizzate alla redazione annuale del Rapporto Ambientale. Coerentemente con tali obiettivi, è stata avviata l’implementazione di Sistemi di Gestione Ambientale in conformità alla Norma ISO 14001 presso tutte le realtà operative della Società, attraverso un programma di Certificazione avviato dal 1999, che ha visto la partecipazione di Raffinerie, Stabilimenti e Depositi su tutto il territorio nazionale. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 6 di 11 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale In particolare, tale processo ha portato la Raffineria di Taranto nel giugno 2001 a conseguire la Certificazione del proprio Sistema di Gestione Ambientale (SGA), ai sensi della Norma Internazionale ISO 14001. La conformità di tale SGA alla norma ISO 14001 è stata mantenuta dalla Raffineria di Taranto per i 3 anni previsti dalla norma stessa, attraverso periodiche “visite di mantenimento” da parte dell’Ente certificatore accreditato (Det Norske Veritas Italia -DNV). Nel settembre 2004, allo scadere dei suddetti 3 anni, la Raffineria di Taranto ha ottenuto il rinnovo della certificazione del proprio SGA. Successivamente è stato avviato da parte di ENI - Divisione R&M un programma per la registrazione dei Sistemi di Gestione Ambientale ai requisiti del Regolamento EMAS CE 761/2001 e 196/06, per le realtà operative più rilevanti. Nel Marzo del 2003 e nel settembre 2004 hanno conseguito la Registrazione EMAS rispettivamente le Raffinerie di Venezia (prima raffineria in Italia) e di Livorno. La registrazione EMAS è stata conseguita dalla Raffineria di Taranto (n° registrazione elenco nazionale EMAS I -000290) il 2 marzo 2005, mentre è in itinere il raggiungimento dell’obiettivo del rinnovo triennale. Le nuove sfide a cui Eni – Divisione R.&M. è chiamata a rispondere in materia di HSE e i mutati assetti societari intercorsi dopo il 1993 hanno portato Eni – Divisione R.&M ad adottare nel 2004 una nuova Politica in materia di Salute, Sicurezza e Ambiente (Vedi Box “Nuova Politica Eni – Divisione Refining & Marketing in materia di Salute, Sicurezza e Ambiente). In tale documento sono stati esplicitati i principi ai quali la Eni – Divisione R.&M. intende attenersi nella conduzione delle proprie attività per poter perseguire la prevenzione degli infortuni, garantire la sicurezza e la salute dei dipendenti, dei contrattisti e dei clienti, l’intergità degli asset, la salvaguardia dell’ambiente e tutela dell’incolumità pubblica. I principi su cui si fonda la nuova Politica in materia di Salute, Sicurezza e Ambiente dell’ Eni – Divisione R.&M. sono: l’eccellenza dei comportamenti e il miglioramento continuo in materia di salute, sicurezza e ambiente; la cooperazione da parte di tutti i dipendenti e contrattisti favorendo la loro attiva partecipazione; lo sviluppo responsabile e sostenibile delle attività, anche attraverso la promozione della ricerca e dell’innovazione tecnologica; l’attenzione al cliente interno ed esterno, che deve essere attuata anche monitorando le aspettative in materia di salute, sicurezza e ambiente e adottando piani e azioni di risposta; la centralità della persona e la condivisione delle esperienze e delle conoscenze, stimolo alla partecipazione e valorizzazione dei contributi delle professionalità ed esperienze. La nuova politica HSE di ENI – Divisione R&M viene attuata attraverso il progetto IRIDE (Vedi Box “Progetto IRIDE”). Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 7 di 11 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Edizione 4 del 30/04/08 Dichiarazione Ambientale Revisione 6 del 30/04/08 pag. 8 di 11 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Il progetto IRIDE ha l’obiettivo di incidere sul sistema di valori aziendali di Eni Refining & Marketing, in relazione ai cambiamenti subiti nel corso degli anni (compresi gli sviluppi societari), ad un mercato in continua dinamicità e ad una concorrenza sempre più agguerrita. In particolare, negli ultimi tempi, molti eventi quali l’incorporazione in Eni, l’evoluzione del quadro legislativo e del mercato hanno spinto la Divisione Eni R&M ad implementare un programma comune di cambiamento culturale. Inoltre, i prossimi anni riserveranno nuove sfide che renderanno più dura la competizione e più instabile la posizione di mercato dell’Eni. Per far fronte a tali mutamenti il Progetto IRIDE vuole sottolineare l’importanza della risorsa umana e indirizzare l’energia sviluppata verso la riscoperta e la valorizzazione di quei comportamenti che faranno la differenza nella dinamica competitiva di domani. Da queste riflessioni hanno preso vita i 5 Principi, nucleo forte dell’identità e del modo di essere della Divisione R&M all’interno dell’Eni: Eccellenza, Cooperazione, Centralità della persona, Attenzione al cliente e Sviluppo responsabile. 1) Eccellenza Si sviluppano tecnologie leader nei processi industriali e si valorizzano le competenze di punta in ambito tecnologico e commerciale. Si realizzano prodotti all’avanguardia in termini di prestazioni ed impatto ambientale. 2) Centralità della Persona Le persone rappresentano la risorsa più preziosa della Divisione. Si vuole che dipendenti, gestori, agenti, operatori di aziende di manutenzione lavorino in un contesto fondato sulla fiducia, la dignità ed il rispetto. A tutti viene offerta l’opportunità di apprendimento e sviluppo, valorizzandone il contributo professionale e personale. 3) Cooperazione Si promuove la cooperazione a tutti i livelli, attraverso l’integrazione dei Know how tecnici, tecnologici e commerciali e lo sviluppo di continue sinergie tra processi di acquisto, raffinazione e vendita. Si incoraggiano la comunicazione e il teamworking e si sostiene la collaborazione con partner, clienti e fornitori. 4) Attenzione al cliente Clienti soddisfatti e fidelizzati sono la garanzia del successo. Si vuole coglierne ed interpretare al meglio le aspettative, offrendo prodotti e servizi contraddistinti da un marchio forte e riconoscibile, garanzia di qualità, performance e rispetto dell’ambiente. 5) Sviluppo responsabile Si è consapevoli delle responsabilità verso il territorio e l’ambiente, sviluppando prodotti, processi e soluzioni tecnologiche in linea con i più rigorosi standard internazionali. Si vuole che la salute e la sicurezza di chi opera all’interno e “intorno” alle nostre strutture siano totalmente salvaguardate. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 9 di 11 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale 1.2 – La Politica Ambientale della Raffineria di Taranto In linea con le politiche e le linee-guida societarie, nell’ambito del proprio Sistema di Gestione Ambientale e Sistema di Gestione della Sicurezza, la Raffineria di Taranto ha definito e diffuso specifici principi attraverso il documento “Politica di Sicurezza, Salute, Ambiente e Prevenzione degli Incidenti Rilevanti”, emesso a firma del Direttore di Raffineria. Inoltre per concretizzare ed attuare questa Politica, la Raffineria ha identificato e indicato nello stesso documento obiettivi di miglioramento in coerenza con la propria natura, dimensione ed impatto sull’ambiente. Annualmente, nell’ambito del Riesame della Direzione, la Politica e gli Obiettivi vengono ridefiniti dal Direttore della Raffineria e dal Rappresentante della Direzione per il Sistema di Gestione Ambientale (RSGA), congiuntamente ai Responsabili aziendali, attraverso la redazione di uno specifico Piano di Miglioramento Ambientale (PMA, v. Sezione 4), periodicamente verificato nel corso dell’anno per valutare lo stato di avanzamento e l’efficienza delle azioni intraprese. Gli Obiettivi sono, quindi, in continua evoluzione e testimoniano il costante impegno da parte della Direzione per il miglioramento continuo in materia di sicurezza, salute, prevenzione degli incidenti rilevanti e protezione dell’ambiente, nell’ottica del raggiungimento di un altro importante traguardo: l’ottenimento della Registrazione EMAS ai sensi del Regolamento CE 761/2001 con successivo adeguamento al Regolamento CE 196/06. In seguito all’integrazione dello Stabilimentp GPL il SGA di Raffineria è stato implementato nell’ex – Stabilimento GPL Eni S.p.A. Div. R. & M. a partire dal 1° gennaio 2008, sebbene lo Stab. GPL fosse già certificato SGA ISO14001 (rif. Sez. 4 Bis). Di seguito viene riportata l’ultima versione della Politica del 03-10-2005: Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 10 di 11 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale li, 03 Ottobre 2005 La Politica Ambientale della Raffineria di Taranto – 03/10/2005 Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 11 di 11 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale SEZIONE 2 DESCRIZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE E DELLE SUE ATTIVITA’ 2.1 – Ubicazione del sito Le aree di pertinenza della Raffineria di Taranto occupano una superficie di circa 275 ettari e sono ubicate al centro dell’Area di Sviluppo Industriale di Taranto. A Ovest la Raffineria confina con i seguenti insediamenti industriali: Area 1: Impianti di pescicoltura di proprietà della società Peschiere Tarantine S.r.l.; Area 2: Depuratore comunale di Taranto gestito dal Comune di Taranto; Area 3: Impianto di trattamento terziario gestito dalla Provincia di Taranto. Procedendo da Nord-Ovest in direzione Sud-Est la Raffineria confina con i seguenti insediamenti industriali: Area 4: Stabilimento ILVA di Taranto; Area 5: Ex - Stabilimento GPL Eni Div. R&M; Area 6: Deposito INCAGAL; Area 7: Officine Metalmeccaniche, a 180 m; Area 8: Ditta Peyrani Trasporti, a 150 m dal muro di cinta; Area 9: Strada di collegamento tra la S.S. 106 Jonica e la Via Appia Taranto-Bari; in particolare tale strada di collegamento corre parallela al muro di cinta fino all'altezza della S.S. 106, ad una distanza da quest'ultimo di circa 300 m. Al di là della strada di collegamento è ubicato il Cementificio "Cementir; Area 10: Presidio “G. Testa” - Dipartimento di prevenzione SPESAL “Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro” (struttura della ASL di Taranto); Area 11: Deposito locomotive delle FF.SS.; Area 12: Guardia di Finanza, VV.FF., Area demaniale in concessione a società diverse; A Sud della Strada Statale Jonica la Raffineria confina con: Area 13: Ex Deposito Petrolifero Eni Div. R&M dismesso (Costiero ex-AGIP), che si trova a circa 250 m dal muro di cinta (di proprietà della Raffineria); Area 14: Impianto di trattamento rifiuti di proprietà della società “Hydrochemical S.r.l.” Procedendo da Sud in direzione Ovest la Raffineria confina con le ferrovie Taranto-Reggio Calabria e Taranto-Bari, che costeggiano il muro di cinta; la Taranto-Bari continua a costeggiare la recinzione per tutto il tratto di Nord-Ovest. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 1 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto 4 5 3 2 Fig. 1 - Inquadramento territoriale 6 1 7 8 9 10 14 11 13 12 Fig. 2 - Aereofotogrammetria Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 2 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale 2.2 – Caratteristiche territoriali 2.2.1 - Condizioni meteo-climatiche La Raffineria di Taranto sorge in un‘area caratterizzata dal tipico “clima temperato mediterraneo”. I dati statistici relativi alle condizioni climatiche della zona, di seguito sintetizzati, sono estratti dall’ “Annuario di statistiche meteorologiche” relativi alla stazione di Taranto e Grottaglie (Aeroporto) e dai dati dell’Osservatorio Meteorologico Geofisico di Taranto, relativi al periodo 1992-2002. Le temperature medie mensili vanno da 14 a 22 °C, mentre l’umidità relativa media e massima, influenzate dalla presenza del mare, sono rispettivamente del 65% e 100%. Il vento medio più frequente spira in estate da Sud – Ovest ed in inverno da Nord, con velocità media pari a 3 m/s, comunque sono prevalenti i giorni di calma di vento. Negli ultimi decenni non sono stati registrati fenomeni distruttivi causati da trombe d’aria e la frequenza di fulminazione a terra nella zona è di 2,5 fulmini/anno/kmq, come risulta dalla Classificazione del Territorio Nazionale. Le condizioni di piovosità, desunte dall’analisi del diagramma termo-pluviometrico dei dati raccolti dall’Osservatorio Meteorologico e Geofisico di Taranto, indicano un periodo di siccità medio generalmente esteso da Aprile a Settembre. Nel complesso si registra una piovosità media annuale nel 2006 pari a 535,2 mm. 2.2.2 - Condizioni geologiche ed idrogeologiche Inquadramento morfologico generale L’inquadramento geologico regionale, ricostruito sulla base dell’esame del Foglio 102 della Carta Geologica d’Italia, rileva la presenza di terreni d’età compresa tra il Cretaceo Superiore e l’Attuale. In particolare si va dalle formazioni Attuali delle dune costiere, alle calcari di Altamura del Cretaceo Superiore. L’area di Taranto è stata inserita nella nuova mappa di rischio sismico, predisposto dal Servizio Sismico Nazionale, nella terza categoria, a minor rischio sismico. In prossimità della Raffineria sono assenti corsi d’acqua ed incisioni naturali di particolare rilevanza. Il territorio è interessato dalla presenza di una modesta falda superficiale circolante in terreni alluvionali a bassa permeabilità, poggiante sullo strato impermeabile delle Argille del Bradano, che costituiscono la base impermeabile di questo acquifero. L’intera area della Raffineria è stata interessata nel corso degli ultimi anni (periodo 2003÷2007) da intense attività di caratterizzazione del suolo e sottosuolo (vedi descrizione riportata nel box “Sintesi attività effettuate ai sensi del D.M. 471/99” § 3.8.1), le cui informazioni geologiche prodotte, unitamente a Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 3 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale quelle disponibili in letteratura relative alla geologia profonda, consentono di ricostruire il seguente schema stratigrafico medio indicativo del sito; nella tabella seguente è riportato in sintesi tale schema stratigrafico, indicando gli spessori minimo e massimo delle varie unità, in maniera sequenziale, a partire da piano campagna verso le unità più profonde : Descrizione Complesso dei terreni superficiali Spessore medio Descrizione 1-5 m Unità costituita da terreni di riporto, terreni vegetali relitti e/o terreni sabbiosi (alluvioni recenti o dune costiere). 4,5 m Unità costituita da terreni a prevalenza carbonatica compatti e/o sciolti. 0,40-2 m Unità costituita da terreni sabbioso limosi o limoso sabbiosi. Argille plioceniche (Argille del 80-100 m Bradano) Unità costituita da terreni prevalentemente marnoso argillosi di colore grigio-azzuro o grigio-verde con talora intercalazioni sabbiose. Calcari (Calcari di Altamura) Unità costituita da calcari compatti biancastri e grigi, con intercalati calcarei dolomitici e dolomie compatti di colore grigio scuro. ca. 300 m Fig. 3 - Inquadramento idro-geologico generale Riferimenti regionali Le rocce affioranti sono in prevalenza permeabili per porosità o per fessurazione. Il primo tipo di permeabilità si riscontra nella Calcarenite di Gravina, nelle Calcareniti di M. Castiglione, in corrispondenza delle dune costiere e nei sedimenti più grossolani, che si sviluppano nel settore sud occidentale dell’Area. La permeabilità per fessurazione è invece caratteristica del Calcare di Altamura. La grande diffusione di rocce permeabili determina un rapido e completo assorbimento dell’acqua meteorica, ciò determina l’assenza di una vera e propria idrografia superficiale su gran parte dell’area in esame. Dove affiorano i sedimenti a bassa permeabilità, si sviluppano invece modesti corsi d’acqua che sfociano in mare. Riferimenti locali Lo schema concettuale idrogeologico della Raffineria di Taranto vede la presenza di un acquifero superficiale ospitato all’interno del complesso sabbioso–limoso calcarenitico, posto mediamente ad una profondità di – 3 m dal piano campagna (p.c.). Questa modesta falda acquifera è idraulicamente condizionata dalla presenza di un esteso livello impermeabile basale, intercettato tra 1,0 e 7,5 metri dal piano di campagna. Alla base delle argille, il cui sviluppo verticale risulta di circa 80-100 m, è presente un secondo acquifero ospitato all’interno della formazione calcarea basale. Questo acquifero risulta essere in pressione come testimoniato dalla risalita piezometrica misurabile all’interno dei pozzi profondi presenti in Raffineria. Alcuni sondaggi profondi, spinti fino alla profondità di 15 metri dal piano di campagna hanno confermato la persistenza di un livello impermeabile fino alla massima profondità raggiunta dal sondaggio, escludendo quindi la presenza di terreni permeabili e quindi possibili interconnessioni della falda Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 4 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale acquifera superficiale con gli acquiferi profondi. Il potente deposito argilloso determina, quindi, una netta, continua e chiara separazione tra i due acquiferi. Nell’ambito delle attività di caratterizzazione ambientale del suolo e sottosuolo eseguite ai sensi della normativa vigente (D. Lgs. 152/06, Parte Quarta - Titolo V ed ex-D.M. 471/99), sono state effettuate prove idrauliche finalizzate alla determinazione della permeabilità dei terreni, i cui risultati sono riportati nella tabella seguente. Prova Permeabilità Max Permeabilità Min Prove Lefranc 1,5*10-2 cm/s 1,7*10-4 cm/s Slug Test 2,6* 10-2 cm/s 3,1*10-4 cm/s Fig. 4 – Prove di permeabilità I dati presenti in tabella indicano sia il metodo di determinazione della permeabilità del terreno (Prova Le Franc e Slug Test) che l’unità di misura. Dai risultati di tali prove si deduce che la falda su cui insiste la Raffineria si caratterizza per valori di permeabilità medio – bassi. Inoltre, durante le attività di caratterizzazione ambientale eseguite fino ad oggi sono stati realizzati complessivamente n. 108 piezometri, che costituiscono la rete di monitoraggio della falda superficiale. Dallo studio delle altezze piezometriche riscontrate nei 108 piezometri, si sono ricavate le curve isofreatiche, che assumono valori tra 0 e 17 m sopra il livello medio marino. La principale direzione di flusso è indicata dalle isofreatiche che, da valori di 17 e 16 m sopra il livello medio marino, si riducono a zero sulla linea di costa. Questo andamento è marcato dalla morfologia del substrato delle argille di base che condiziona il deflusso di questa debole falda acquifera in direzione Sud-Ovest, Ovest e Sud-Est. Fig. 5 - Mappa della superficie isofreatica della falda superficiale Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 5 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Le acque superficiali vengono assorbite dal terreno fino al primo livello di falda (cosiddetto superficiale). La falda superficiale su cui insiste la Raffineria presenta la struttura della superficie isofreatica riportata in figura. Questa indica la presenza di un alto piezometrico posto in corrispondenza dell'area impianti e del parco stoccaggi. Da questi settori le acque di falda mostrano un deflusso con andamento centrifugo e in particolare: verso la linea di costa per l'area relativa al parco stoccaggi, e verso altre aree industriali confinanti per l'area impianti, come evidenziato dalle frecce blu riportate in figura. 2.3 – Storia del sito La costruzione della Raffineria di Taranto risale al 1964, anno in cui si avviò la realizzazione del Parco Serbatoi (grezzo) e l'edificazione dei primi Impianti di lavorazione su iniziativa della “Shell Italiana”, intenzionata ad affiancare il sito di Taranto ai preesistenti stabilimenti di La Spezia e Rhò, oltre ai numerosi Depositi di prodotti petroliferi localizzati in tutta la Penisola, per coprire il fabbisogno del Sud-Italia. La gestione Shell prosegue fino al 1975, quando la Raffineria passa sotto il controllo nazionale dell'Eni, con il marchio societario di “Industria Italiana Petroli” (IP), controllata da AgipPetroli e per piccola parte da Snam. Nel 1987, la gestione delle Raffinerie IP in Italia passa sotto la società Agip Raffinazione. Nel 1995, la fusione AgipPlas-AgipRaffinazione completa il passaggio di tutte le Raffinerie Eni, Taranto compresa, sotto l'AgipPetroli. Nel 2001, gli impianti legati alla Centrale TermoElettrica, operante all’interno del sito (CTE), sono stati conferiti ad un’altra società del Gruppo Eni, la EniPower1, ed inoltre è stato assorbito all’interno della Raffineria il Deposito Interno (“Deint”) confinante; le attività del Deint sono confluite, a far data dal 12/10/2001, all'interno di una Struttura Operativa Integrata della Raffineria (SOI4). Nel gennaio 2003, la Società AgipPetroli è divenuta Eni S.p.A. – Divisione Refining & Marketing. Nel marzo 2007 la Direzione della Centrale Termoelettrica di Taranto è divenuta indipendente da quella di Raffineria Eni R & M, infatti è stato nominato un nuovo Responsabile di Stabilimento EniPower diverso da quello di Raffineria. Nella seconda metà del 2007 il confinante Stabilimento GPL – Eni R & M è stato integrato alla Raffineria, e pertanto le sue attività sono confluite all’interno della SOI 4 (per tale parte d’impianto è stata predisposto il documento “Addendum – Integrazione con Stabilimento GPL” – rif. Sez. 4 Bis). Le ulteriori attività di sviluppo futuro del sito sono descritte al par. 2.5.2. 1 Lo Stabilimento EniPower di Taranto è dotato di proprio SGA, Certificato ISO 14001, e non rientra nel campo di applicazione del SGA della Raffineria e, conseguentemente, della presente Dichiarazione Ambientale. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 6 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale 2.4 – Struttura attuale del sito La Raffineria assicura il rifornimento dei prodotti petroliferi, per usi industriali e civili, ad una vasta area del Paese, coprendo un hinterland commerciale che si estende ampiamente nell’area Centro-Sud del Territorio italiano, in particolare Puglia, Basilicata, Calabria, Campania, Abruzzo e Molise. L’impianto ha una capacità di lavorazione autorizzata di 6,5 milioni di tonnellate annue ed ha lavorato nel 2007 greggi e semilavorati per circa 6 milioni di tonnellate. L'attività risulta classificata come “Grande Impresa”, secondo: Codice NACE/ISTAT: 19.20 (precedente 23.20) – “Fabbricazione di prodotti petroliferi raffinati” (Raffineria di Taranto); Codice NACE/ISTAT: 35.21 (precedente 40.21) – ”Produzione gas” (ex – Stabilimento GPL) Le attività della Raffineria di Taranto oggetto della presente Dichiarazione Ambientale e soggette a registrazione ai sensi del Regolamento EMAS sono le seguenti: Area impianti: raggruppa gli impianti di produzione di GPL, benzina, cherosene, gasolio, Olio combustibile e bitumi; Area Stoccaggio: collocata nella parte sud della Raffineria, al di là della Statale 106 Jonica; Area caricamento rete (ex-Deint): raggruppa le pensiline di carico dei prodotti a mezzo autobotti (ATB); Pontile e Campo Boe: il primo utilizzato per la movimentazione di materie prime e prodotti su navi fino a 60.000 tonnellate , il secondo fino a 250.000 tonnellate . 5 2 1 1 – Area Caricamento 2 – Area Impianti 3 3 – Area Stoccaggio 4 - Pontile 5 – Stabilimento GPL 4 Fig. 6 - Identificazione aree di raffineria Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 7 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale 2.4.1 – Interfacce All’interno della Raffineria non sono presenti “gestori terzi” (Organizzazioni diverse da quella di Raffineria) di attività incluse nella Dichiarazione e nell’ambito della Registrazione EMAS. All’interno del perimetro della Raffineria sono presenti le seguenti strutture: Stabilimento EniPower, che comprende la Centrale Termo Elettrica (CTE) e le correlate strutture ausiliarie, fino al 2000 gestite direttamente dalla Raffineria; Terminale Praoil dell’Oleodotto Monte Alpi–Taranto; tale oleodotto, di proprietà e gestione della Praoil, viene utilizzato per il trasporto del greggio proveniente dai pozzi petroliferi della Val d’Agri (“Centro Oli Val D’Agri”) fino alla Raffineria. La struttura Praoil in Raffineria comprende il terminale finale dell’oleodotto, il sistema di depressionamento e il sistema di ricezione scovoli (“pigs”) dell’oleodotto. Stabilimento GPL - Eni R&M per l’imbottigliamento in bombole del GPL, collegato alla Raffineria attraverso due gasdotti per il trasporto del propano e butano, e alla rete antincendio di Raffineria (accorpato alla Raffineria nel giugno 2007). Sia lo Stabilimento EniPower che il Terminale Praoil, hanno dipendenza operativa e gestionale da Settori e Società Terze diversi rispetto alla Raffineria e, pertanto, non rientrano nel campo di applicazione del SGA e della Registrazione EMAS. Tali Organizzazioni, peraltro, sono dotate di propri SGA conformi allo standard UNI/EN ISO 14001/2004. L’ex-Stabilimento GPL – Eni R. & M. invece, in seguito all’integrazione con la Raffineria, ha iniziato, a partire da luglio ’07, il processo di adeguamento del proprio SGA ISO14001/2004 a quello EMAS di Raffineria Ulteriori interscambi esistono tra la Raffineria e le altre realtà produttive dell’area industriale (esterne all’ambito della Dichiarazione e Registrazione EMAS), in particolare con: la società ILVA, attraverso un oleodotto di collegamento con la Raffineria, per il trasporto di olio combustibile; la società ILVA inoltre fornisce allo Stabilimento EniPower, Acqua Demineralizzata che EniPower ridistribuisce alla Raffineria insieme alla propria produzione. Il Centro Oli Val d’Agri Eni Divisione E&P, che raccoglie e trasferisce in Raffineria il greggio Val D’Agri tramite l’Oleodotto Monte Alpi– Taranto sopra descritto. Centro Oli Val D'Agri Oleodotto EniPower PraOil Terminale Centrale Termoelettrica Oleodotto Acqua mare, Acqua Pozzo, F. Gas, F. Oil, Condense vapore ENI R&M RAFFINERIA DI TARANTO Vapore, Energia Elettrica, Acqua Demi e Raffreddam, Scarichi fognatura Propano Butano Acqua Demi Greggio Eni R&M Stabilimento GPL Taranto Olio Combustibile ILVA Le principali interfacce con le suddette realtà terze sono sintetizzate nello schema a lato. Figura 7 - Schema Interscambi Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 8 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Sono presenti, inoltre, in Raffineria dipendenti di ditte terze operanti in regime di appalto o esercenti di servizi esterni al processo di produzione, tra cui: imprese di manutenzione, montaggio ed assistenza meccanica, elettrica, strumentale, edile (di entità variabile, a seconda del regime impiantistico della Raffineria, localizzabili in appositi prefabbricati di accoglienza); ditte terze specializzate che gestiscono impianti o sezioni di impianto con contratti di assistenza tecnica e/o “global service”; gestione mensa aziendale; imprese di pulizia; personale di portineria; personale di vigilanza; personale della Guardia di Finanza; personale appartenente a UTF e Dogana. Infine, la Raffineria interagisce con le Ditte esterne operanti nella movimentazione delle materie prime e dei prodotti via mare e via terra (ATB), regolamentata da apposita normativa di sicurezza e protezione dell’ambiente, presso: - le banchine di carico/scarico navi (Pontile e campo boe); - le pensiline di carico/scarico prodotti su ATB. Gli aspetti ambientali indiretti relativi alle suddette ditte terze sono stati analizzati dal Sistema di Gestione Ambientale attraverso il “Registro degli aspetti ambientali”, come descritto successivamente. In particolare, la Raffineria al fine di garantire un’opportuna “gestione e controllo” anche dei propri Aspetti indiretti, attribuibili essenzialmente alle attività svolte da Terzi, ha definito specifiche “modalità di intervento” sui Terzi che operano a contatto con il sito attraverso: la definizione di prassi operative e modelli comportamentali da seguire per tutto il personale delle Ditte operante in Raffineria, in occasione di attività che possono dare origine ad impatti sull’ambiente (es: carico/scarico navi, pensiline di caricamento, cantieri di lavoro/manutenzione, fermate impianti, gestione rifiuti prodotti, perdite o spandimenti di chemicals o prodotti petroliferi), mediante l’emissione di Procedure Ambientali ed Istruzioni di specifico interesse, che vengono illustrate e distribuite ai Terzi mediante riunioni specifiche. lo svolgimento di periodici incontri di formazione, informazione e partecipazione delle Ditte (Capi Cantiere) su argomenti attinenti la sicurezza e la protezione ambientale, coordinati dal SottoComitato Terzi (vd. § 2.6.5); il controllo continuo e la verifica di conformità delle attività svolte dalle Ditte presenti in Raffineria (movimentazione prodotti via mare e via terra, area cantieri, interventi di manutenzione) a quanto previsto dal SGA e dalle procedure di riferimento (Allegato 2.1 pto. 17). Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 9 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale 2.5 – Caratteristiche del processo produttivo 2.5.1 – Descrizione del processo di produzione Gli impianti di Raffineria a ciclo chiuso consentono il completo processo di lavorazione del greggio e semilavorati per la produzione di carburanti e derivati. Con riferimento allo schema di flusso semplificato riportato di seguito, si sintetizzano le principali caratteristiche del ciclo di produzione. Distillation Schema di flusso delConversion ciclo di produzione della Raffineria Desulphurization Upgrading di Taranto Fuel Gas GPL Benzina pesante Benzina e GPL Gas GPL HDT Products GPL Gas liquefatti LPG Idrogeno solforato GPL Benzina leggera Benzina pesante da Cracking GPL TIP Benzina da Isomerization GPL Benzina GASOLINES Benzina da PLAT Kero TOPPING Gasolio VACUUM GPL HDS 1 Idrogeno solforato Benzina leggera Benzine auto Reformer Idrogeno KEROSENES Petroli vari usi Gasoli Gasoli Benzina Residuo RHU GASCON Olio greggio GPL MEROX Idrogeno solforato Idrogeno HDS 2 GAS OILS Gasoli Gasoli Gasoli Fuel gas Vapore Cat Feed Gasolio da cracking Zolfo H2 Gasolio da vuoto Residuo TSTC CLAUS LIQUID SULPHUR Zolfo liquido Residuo da VB/TC FUEL OILS RHU Oli combustibili Idrogeno BITUMEN Bitume Bitume Idrogeno solforato Idrogeno solforato CAT FEED Cat Feed Fig. 8 - Schema di flusso del ciclo di produzione della Raffineria di Taranto Impianto TOPPING VACUUM - CDU (Crude Distillation Unit) - Distillazione atmosferica Il greggio, ricevuto via oleodotto, da navi cisterna e da ATB, viene inviato in Raffineria e stoccato nel Parco Generale Serbatoi. Il greggio stoccato alimenta l’impianto di Distillazione Primaria (TOPPING VACUUM - CDU), che provvede alla separazione del greggio nei suoi componenti di base, mediante apporto di calore e sfruttando le diverse volatilità relative dei vari componenti la miscela di idrocarburi; in particolare si estraggono: Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 10 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale testa colonna: fuel gas, GPL successivamente inviato a impianto MEROX, nafta successivamente inviata all’impianto di desolforazione nafta (HDT); tagli laterali: costituiti da cherosene (petrolio) semilavorato e gasolio semilavorato, successivamente inviati agli impianti di desolforazione; VGO (vacuum gasoil), inviato all’impianto di conversione termica (TSTC); fondo colonna: residuo vacuum, inviato a successivo impianto di conversione termica (impianto TSTC) o catalitica (impianto RHU) per una ulteriore lavorazione. Impianto HDT (hydrotreating) Impianto di desolforazione delle nafte ricevute dal Topping e dagli impianti di conversione. In tale impianto le nafta vengono separate dai gas e ulteriormente frazionate per le varie utilizzazioni successive. La desolforazione avviene in presenza di idrogeno (con formazione di idrogeno solforato - H2S) in un reattore catalitico dell’impianto dove la reazione esotermica è favorita dalla presenza di un catalizzatore. Impianto HDS 1/2 Impianti di desolforazione (n. 1 e n. 2) in cui i distillati medi, petroli e gasoli semilavorati provenienti dal Topping, subiscono, in presenza di catalizzatore e di idrogeno, una profonda riduzione del contenuto di zolfo per essere utilizzati come Cherosene per aviazione e gasoli finiti per autotrazione o per riscaldamento. La reazione di desolforazione genera idrogeno solforato che alimenta gli impianti Claus. Impianto RHU (Residue Hydroconversion Unit) Impianto di conversione/desolforazione catalitica, alimentato dal residuo del Topping che è convertito in gasoli pregiati e olio combustibile desolforato e demetallizzato (“Rhuato”) Inoltre viene prodotto un taglio “Vacuum Gasoil (VGO) desolforato e demetallizzato che può avere le seguenti destinazioni: - al Blending come Oli combustibili a basso tenore di zolfo (BTZ); - come Cat Feed per utilizzo in impianti di altri siti (FCC); - rilavorazione al Thermal Cracking (TSTC). Impianto TSTC L’impianto integrato di Visbreaking e Thermal Craking realizza industrialmente processi basati su reazioni di conversione termica (craking termico); Il meccanismo con il quale avvengono prevede la rottura di molecole ad alto peso molecolare con trasformazione dei semilavorati in componenti leggeri utilizzabili, dopo la separazione ed opportuni trattamenti , nella formulazione di GPL, benzine, e gasoli, ad elevato valore aggiunto. Il complesso TSTC può essere schematizzato in quattro sezioni: sezione Visbreaker, sezione Vacuum, sezione Thermal Cracker, sezione di Frazionamento. Gli ingressi sono il residuo da CDU o di importazione alla sezione Visbreaker; VGO da CDU alla sezione Vacuum o alla sezione Thermal Cracker; VGO da RHU alla sezione Thermal Cracker. Le uscite sono: idrocarburi leggeri inviati all’unità Gascon; gasolio da desolforare all’unità HDS2; residuo Visbroken Tar, bitume o base olio combustibile; residuo Thermal Tar, che può essere riciclato alla sezione Visbreaker o inviato all’RHU o al mixer per la formulazione di bitumi modificati e/o basi oli combustibili. Oltre alla sezione di Visbreaking e Thermal Craking si distinguono nell’impianto le aree di separazione dei distillati leggeri (Unità Gascon) e del lavaggio GPL (Unità Merox). Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 11 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Unità Gascon L’unità Gascon è stata progettata per frazionare gli idrocarburi leggeri provenienti dal complesso TSTC in: fuel gas, che viene inviato alla rete di Raffineria previa rimozione dell’H2S mediante assorbimento in soluzione amminica); GPL, che viene inviato all’unità Merox per la rimozione dell’idrogeno solforato e dei mercaptani; nafta leggera (C5/C6), che viene inviato all’unità Merox per la rimozione dei mercaptani; nafta pesante (C7/140°C), che viene inviata all’unità HDT. Unità Merox (Mercaptans Oxidation) L’unità Merox è progettata per la rimozione dello zolfo dal GPL e dalla nafta proveniente dalla Unità Gascon e dalla CDU. La rimozione dell’idrogeno solforato dal GPL avviene mediante assorbimento in soluzione amminica; la soluzione amminica viene rigenerata in una apposita unità mediante strippaggio. La rimozione dei mercaptani dal GPL e dalla nafta leggera avviene attraverso estrazione con una soluzione di soda caustica; la soda caustica che si arricchisce di mercaptani viene rigenerata mediante ossidazione dei mercaptani a disolfuri e separazione dei disolfuri. Impianto TIP (Isomerizzazione) Tale impianto riceve le frazioni più leggere delle nafte prodotte dall’impianto HDT e, per mezzo di reazioni di isomerizzazione, ne eleva il numero di ottano (86-87), per successiva formulazione di benzine per autotrazione. Impianto PLAT (Platformer - Reforming catalitico) Tale impianto riceve le frazioni più pesanti delle nafte prodotte dall’impianto HDT e, per mezzo di reazioni catalitiche, ne eleva il numero di ottano (fino ad un valore di 98-98,5) per successiva formulazione di benzine per autotrazione. Tale qualità è raggiunta mediante una reazione endotermica favorita dalla presenza di catalizzatore al platino e dove vi è uno sviluppo di prodotti molto importanti per la raffineria, come il GPL e l’idrogeno (quest’ultimo molto importante per alimentare l’impianto HDS). Impianto LPG Tale impianto riceve GPL da vari impianti a monte (CDU, HDT, PLAT, MEROX) e ne separa il propano, butano e code di etano. Impianti di recupero zolfo CLAUS e Impianto di trattamento gas di coda SCOT La Raffineria è dotata di 3 impianti di recupero dello zolfo (CLAUS), che convertono idrogeno solforato H2S proveniente dagli impianti di desolforazione catalitica, e di 1 impianto SCOT (Shell Claus Off-gas Treatment) per il trattamento dei gas di coda provenienti dal recupero zolfo. Il processo Claus prevede che il gas acido, composto essenzialmente da idrogeno solforato - H2S, venga bruciato in un apposito bruciatore con aria (eventualmente arricchita con ossigeno per ossidare l’ammoniaca ad Azoto), allo scopo di provocare la formazione di zolfo elementare in fase gassosa, che viene condensato e separato. Il processo SCOT (impianto annesso al CLAUS) è stato introdotto in Raffineria con l’obiettivo di migliorare l’efficienza di recupero dello zolfo dai Claus, mediante un processo di “riduzione” dei composti incombusti dello zolfo contenuti nei gas di coda Claus, convertiti in idrogeno solforato (H2S), a sua volta rimosso dal gas in modo selettivo, mediante soluzione amminica. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 12 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Impianti SWS2 (Sour Water Stripper) La Raffineria è dotata di 3 unità di Sour Water Stripper (cfr. figura 10), dedicate allo strippaggio dell’ammoniaca e dell’acido solfidrico e alla separazione degli idrocarburi presenti nelle acque di processo in uscita dagli impianti. Il processo si svolge in tre fasi: degasaggio (surge drum, per la separazione della fase gassosa, degli idrocarburi liquidi e dell’acqua priva di idrocarburi); strippaggio (della fase liquida in colonna verticale, con recupero dei gas acidi); iniezione soda caustica (per favorire il desorbimento dell’ammoniaca). L’acqua depurata dagli inquinanti (essenzialmente idrocarburi, idrogeno solforato - H2S e ammoniaca NH3), viene inviata ai Desalter del Topping (CDU), e da qui al TAE; I gas separati ricchi di idrogeno solforato - H2S e ammoniaca - NH3 vengono inviati all’unità di recupero zolfo per essere trasformati in zolfo liquido commerciabile. Impianto CDP/EST (Eni Slurry Technology) e Impianto Idrogeno EST Gli impianti CDP/EST (U9400) e Idrogeno EST (U9000) sono stati autorizzati ai sensi del D.P.R. n. 420/94, Art. 5 con Det. Dirigenziale Regione Puglia rispettivamente N. 889 e N. 890 del 27/09/04. Impianto CDP/EST (U9000) L’impianto CDP/EST è stato realizzato, e tuttora in fase di “commissioning”, un impianto dimostrativo basato sul processo “Eni Slurry Technology” avente lo scopo di valorizzare le frazioni petrolifere pesanti3, attraverso idrotrattamento ad alta pressione e temperatura, in presenza di catalizzatore finemente disperso nella miscela reagente. Il riciclo al reattore d’impianto della frazione non convertita consente di recuperare il catalizzatore e di raggiungere alte conversioni complessive. I prodotti ottenuti sono fuel gas, nafta, gasolio ed olio. L’unità CDP/EST, progettata per una capacità di circa 200 t/g, si propone di trasferire su scala semi-industriale i risultati ottenuti da un impianto pilota, ai fini di una validazione della tecnologia per un suo prossimo utilizzo su scala industriale. La messa in esercizio dell’impianto CDP/EST per le emissioni convogliate in atmosfera è stata comunicata alla Regione Puglia il 20 ottobre 2005. Il collaudo è datato 28/10/05. L’impianto è stato sottoposto ad una prima campagna di test per la messa in esercizio, nel mese di Dicembre ’05 (con l’utilizzo del residuo petrolifero “Ural”). La marcia “Ural” è terminata a Febbraio ’06. In occasione della fermata del periodo di Marzo/Maggio ’06, sono state ispezionate tutte le apparecchiature di rilevanza tecnologica e ripristinato l’impianto con alcune modifiche finalizzate alla realizzazione della seconda marcia. Nella seconda marcia (periodo Giugno/Novembre ’06) è stato processato Bitume da “Oil sands” (Borealis Heavy Blend). Al termine della fermata programmata e dei controlli ispettivi avvenuti dopo la seconda marcia, è iniziata dal 15 aprile al 22 Ottobre dell’anno 2007 la terza marcia, in cui l’impianto EST ha processato residuo da Basrah Light . Dopo una fase di circolazione impianto con VGO per ripristino e verifica di alcuni circuiti è iniziata in data 9 Novembre 2007 la quarta marcia con VB Tar. 2 3 L’impianto è rappresentato nello schema di flusso dell’impianto “centralizzato” TAE A e Water Reuse (Fig. 10) Prodotto di fondo da distillazione sottovuoto di un grezzo o equivalente Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 13 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Impianto Idrogeno EST (U9400) L’Unità di Produzione Idrogeno EST è stata progettata per produrre un flusso continuo di idrogeno di elevata purezza (circa 99,9%vol.), per successivo utilizzo in impianti catalitici e in impianto CDP/EST. La miscela di gas idrogeno grezzo viene prodotta a partire da gas combustibile di raffineria (Fuel Gas) tramite reforming catalitico con vapore. Detta miscela viene poi inviata ad gruppo di assorbimento (PSA), che separa l’idrogeno puro tramite opportuni cicli di Assorbimento basati sulla tecnologia del setaccio molecolare. La messa in esercizio dell’impianto Idrogeno EST per le emissioni convogliate in atmosfera è stata comunicata alla Regione Puglia il 27 aprile 2005. Il collaudo è datato 28/07/05. 2.5.2 – Nuovi Impianti realizzati nel corso dell’anno 2007 e/o in fase di progettazione Nel corso dell’anno 2007 non è stato realizzato in Raffineria alcun nuovo impianto. In seguito si elencano i progetti in corso, per la realizzazione di nuovi impianti all’interno della Raffineria: Progetto “Impianto Hydrocracking” Si tratta di un impianto che sarà integrato nell’unità RHU esistente ed avrà lo scopo di convertire i distillati pesanti prodotti dal topping e dall’RHU in distillati medi e leggeri incrementando la capacità di “conversione” complessiva della Raffineria. I prodotti ottenuti da questo impianto avranno la caratteristica di essere privi di zolfo. La realizzazione dell’impianto è prevista per l’anno 2010. Essa comporterà anche la realizzazione di nuovi impianti “ausiliari”: un nuovo impianto di produzione idrogeno; un nuovo impianto di recupero zolfo. Per il suddetto progetto il Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, di concerto con il Ministero dei Beni e Attività Culturali, ha espresso parere favorevole in materia di compatibilità ambientale (rif. nota Prot. DSA-DEC-2007-000894 del 19.01.2007). Progetto “Taranto PLUS” Il Progetto “Taranto PLUS” consiste nella realizzazione di nuovi impianti all’interno della Raffineria, che comporteranno un sensibile incremento (ca. il 65 %) della capacità attualmente autorizzata di materia prima lavorata. Tale ampliamento avverrà tramite una unità di Distillazione atmosferica e sottovuoto integrati (Topping/Vacuum), un impianto di Desolforazione spinta dei gasoli da distillazione e cracking termico (HDS), un impianto di Desolforazione GPL e nuovi serbatoi per aumentare la capacità di stoccaggio. Tale progetto risponde alle necessità di soddisfare le esigenze del mercato dell’Italia centromeridionale dei carburanti, integrando le strutture già esistenti di produzione con la rete logistica meridionale, che attraverso la costruzione di due oleodotti, collegherà la Raffineria di Taranto con l’area campana e con lo stabilimento Eni di Brindisi. Gli effetti di questa integrazione si concretizzeranno in una significativa riduzione degli impatti ambientali tramite la riduzione dei trasporti via terra e via mare con vantaggi in termini di sicurezza degli stessi. Tale progetto comporterà inoltre l’implementazione di ulteriori interventi di miglioramento ambientale quali: Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 14 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Adozione di bruciatori Low-NOx nei forni dei nuovi impianti che garantiranno basse emissioni di NOx; tali forni bruceranno solo fuel gas che consentirà emissioni poco significative in termini di polveri e SO2; Ristrutturazione di alcune utilities di Raffineria, tra cui il recupero delle condense e delle acque accidentalmente oleose, l’unità blow down; Razionalizzazione dei trasporti di materie prime e prodotti finiti destinati alla commercializzazione nelle aree centromeridionali. La Raffineria, in data 14.03.07, ha inoltrato alle Autorità Competenti la richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale (rif. nota Prot. RAFFTA/DIR/GDS/64), la cui pubblicazione sui quotidiani nazionali/ regionali, è avvenuta in data 21.03.07. Attualmente il progetto è in fase di accertamenti tecnici da parte delle Autorità Competenti (Autorità Territoriali e ARPA Puglia). 2.5.3 – Efficienza e controllo dei processi Gli impianti di Raffineria lavorano a ciclo continuo, al fine di ottimizzare l’efficienza della produzione, con il massimo coinvolgimento di tutte le unità e linee. Gli impianti stessi sono soggetti a: fermate impiantistiche temporanee per manutenzione programmata o rinnovamento; fermate impiantistiche per manutenzione straordinaria od imprevisti tecnici; modulazione della capacità in base alla richiesta del mercato. Il controllo dei parametri operativi degli impianti di produzione è interamente gestito da sistemi automatizzati di Distributed Control System (DCS), che consentono, tramite un monitoraggio ad alta efficienza ed affidabilità, la raccolta continua della quasi totalità delle misure e parametri operativi degli impianti (temperatura, pressione, flusso) ed il controllo in tempo reale del processo produttivo mediante gestione automatizzata dei fattori di processo, anticipando le necessarie azioni correttive. Il ciclo produttivo della Raffineria, inoltre, è ottimizzato attraverso un sistema informativo (SIPROD) in grado di correlare, con le banche dati disponibili ed i parametri forniti dal controllo automatizzato degli impianti (DCS), molteplici variabili, tali da controllare e gestire in tempo reale l’andamento qualitativo e quantitativo delle produzioni, per favorire il processo decisionale e l’efficienza economica. Il controllo del ciclo di lavorazione avviene in tre sale controllo principali, due per gli impianti di processo ed una per la movimentazione, il blending e il trattamento delle acque affluenti. 2.5.4 – Servizi ed utilities La struttura impiantistica della Raffineria è completata da una serie di servizi ausiliari necessari per l’esercizio degli impianti di processo. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 15 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Di seguito sono riportati i principali servizi utilizzati dalla Raffineria. 2.5.4.1 - Centrale Termoelettrica Il fabbisogno energetico degli impianti della Raffineria viene fornito dalla Centrale Termoelettrica di proprietà EniPower, fuori dal campo di applicazione della presente Dichiarazione Ambientale. La Centrale EniPower riceve dalla Raffineria fuel gas e fuel oil come combustibili e fornisce vapore ed energia elettrica. Inoltre EniPower gestisce per la Raffineria i servizi di : produzione di aria strumenti; trattamento delle condense di vapore (esenti da idrocarburi) restituite ad Eni Power; produzione di acqua demineralizzata/degasata a partire da acqua mare (tramite impianti di dissalazione/demineralizzazione) e da acqua pozzi (tramite due impianti di osmosi inversa); gestione delle prese di captazione e distribuzione acqua mare alla Raffineria. La Raffineria trasferisce, inoltre, acqua mare e acqua di pozzo ad Eni Power per il funzionamento degli impianti di quest’ultimo e riceve nel proprio sistema di trattamento le acque di scarico degli impianti Eni Power. Sono presenti in area Enipower impianti di osmosi inversa per la produzione di acqua dissalata successivamente mandata a Enipower per la produzione di acqua demineralizzata. Tali impianti sono di proprietà di terzi che svolgono il servizio per conto di ENI R&M Raffineria di Taranto e Stabilimento EniPower. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 16 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale 2.5.4.2 - Trattamento acque effluenti Generalità La Raffineria di Taranto è dotata di n. 2 scarichi autorizzati (cfr. sez. 3, § 3.4.1) attualmente in uso denominati rispettivamente “A” e “B”, mentre il terzo canale di scarico, denominato “C”, è stato definitivamente chiuso la seconda metà dell’anno 2004 poiché la Raffineria non riceve più le acque di zavorra delle navi alle quali lo scarico era dedicato (comunicazione a ARPA Dip. Provinciale di Taranto con nota Prot. RAFTA/DIR/GD 151 del 19/11/04). Tali scarichi sono dotati di campionatori automatici, gestiti secondo quanto concordato con l’ARPA Dip. Provinciale di Taranto (in particolare l’autocampionatore dello scarico B viene azionato in occasione di eventi meteorici particolarmente intensi). Inoltre, lo scarico A è dotato di un misuratore di portata ubicato a valle dell’impianto di depurazione (“TAE A”), in prossimità del recapito nel corpo idrico recettore, in ottemperanza alle prescrizioni del D. Lgs. 152/06 ed ex D.M. 367/03. Lo scarico B è interessato solo dalle acque meteoriche non di prima pioggia, scaricata a mare solo in caso di eventi meteorici intensi4, mentre le acque di “prima pioggia”, per il tramite del TAE B, vengono rilanciate all’impianto TAE A per essere trattate. L’impianto di trattamento della Raffineria di Taranto, denominato “TAE” (Trattamento Acque Effluenti) assolve la funzione di decontaminare le acque di processo e degli scarichi oleosi dei cicli di raffinazione, operando un trattamento chimico – fisico e biologico, restituendo al bacino idrico recettore (Mar Grande), degli scarichi che rispettino le caratteristiche e i limiti imposti dalla normativa vigente. I bacini di afflusso delle acque che confluiscono verso il sistema TAE di Raffineria possono considerarsi suddivisi in tre zone distinte, denominate zona A – B – C (Figura 1). La zona A raccoglie e tratta attraverso la linea “TAE A”, la totalità delle acque di processo, le acque meteoriche che interessano gli impianti della Raffineria, i drenaggi serbatoi, le acque pretrattate alla linea TAE B, le acque provenienti dalla vasca di accumulo presente nella zona caricamento rete (area ex- Deint), le acque di lavaggio piazzali, le acque provenienti dagli sbarramenti idraulici realizzati conformemente al Progetto Definitivo di Bonifica delle acque di falda autorizzato (rif. D.M. del 02/09/2004). La zona B raccoglie e pre-tratta nella linea TAE B le acque meteoriche e la maggior parte delle acque di drenaggio dei serbatoi e le rilancia al TAE A; La zona C raccoglie nella linea TAE C le acque meteoriche e le restanti acque di drenaggio dei serbatoi della zona denominata “Valves Box Nord”, le acque meteoriche e drenaggi vari del Pontile Petroli, rilanciandole al TAE B. 4 Lo Scarico B in data 26 settembre 2006 è stato interessato da un flusso di acque di seconda pioggia, in seguito all’evento meteorico intenso abbattutosi su tutta l’area di Raffineria. A tal proposito la Raffineria ha tempestivamente comunicato alle Autorità Competenti e agli Enti locali, le misure precauzionali adottate finalizzate alla prevenzione dell’inquinamento marino (rif. Nota Prot. RAFTA/DIR/GDS/167 del 26.09.06) e, in data 29.09.2006, il termine dell’emergenza (rif. Nota Prot. RAFTA/DIR/GDS/168 del 29.09.2006). Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 17 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale ZONA A ZONA B ZONA C Fig. 9 - Schema d’insieme delle unità di trattamento delle acque effluenti Pertanto tutte le acque derivanti dalle zone B e C e pre-trattate nel TAE B e TAE C, vengono convogliate al TAE A, che presenta lo schema di trattamento più completo, al fine di ridurre ulteriormente il carico inquinante a livelli ben inferiori rispetto ai limiti autorizzati. Tali acque vengono successivamente inviate in alimentazione all’impianto Water-Reuse (Fig. 9 bis). acque zona C e acque di falda TAE C acque zona B e acque di falda acque meteoriche 1° pioggia TAE B acque meteoriche 2° pioggia (fenomeni particolarmente intensi) acque zona A e acque di falda SCARICO B TAE A acque dissalata per produzione acqua demineralizzata Variante al PDBF (Dec. Dir. Prot. n. 4396/QdV/DI/B del 28.02.08) WR scarico "Rigetto" (Scarico Parziale 1) Vasca S6005 condizioni normali condizioni di emergenza SCARICO A Fig. 9 Bis – Sistema TAE di Raffineria e configurazione scarichi Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 18 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Impianto TAE A e Water Reuse L’impianto TAE A e Water Reuse (di seguito denominato impianto “centralizzato” di trattamento acque effluenti) è costituito dalle seguenti sezioni di trattamento (fig. 10): accumulo acque oleose e meteoriche; disoleazione e rimozione dei solidi sospesi in separatori compatti realizzati con pacchi lamellari paralleli del tipo Parallel Plate Interceptor (P.P.I.); desolforazione acque acide e da desalter; flottazione meccanica; ispessimento e disidratazione fanghi; filtrazione su sabbia; sezione di trattamento biologico (biofiltrazione); L’effluente biologico, conforme ai limiti di qualità della Tab. 3, Allegato V del D. Lgs. 152/2006, viene inviato all’unità Water Reuse che costituisce “trattamento terziario” finalizzato a: assicurare il trattamento acque di falda emunte dagli sbarramenti idraulici secondo quanto definito nel “Progetto Definitivo di Bonifica acque di falda” (cfr. Decreto Ministero Ambiente del 02.09.2004); minimizzare il prelievo di risorse idriche sotterranee attraverso l’utilizzo dell’acqua “dissalata” proveniente dall’impianto Water Reuse, per la produzione di acqua demineralizzata; ridurre lo scarico a mare delle acque di processo. RETE FOGNARIA OLEOSA ACQUE PROCESSO TAE A VASCHE DI SEPARAZIONE (P.P.I.) IMPIANTI SWS IMPIANTI DESALTER (CDU) ACQUE FALDA ACCUMULO E SOLLEVAMENTO DESOLFORAZIONE chiarificato centr. fanghi FLOTTAZIONE CENTRIFUGAZIONE FANGHI FILTRAZIONE ISPESSIMENTO FANGHI FANGHI A SMALTIMENTO BIOFILTRAZIONE WR ULTRAFILTRAZIONE DECANTAZIONE LAMELLARE OSMOSI I STADIO FILTRAZIONE SU CARBONI ATTIVI OSMOSI II STADIO Scarico "RIGETTO" Water Reuse a Vasca S6005 ACQUA DISSALATA A ENIPOWER Fig. 10 - Schema a blocchi impianto “centralizzato” Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 19 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale L’unità TAE A è stata potenziata alla fine dell’anno 2004 con l’inserimento delle seguenti sezioni di trattamento: sezione di desolforazione, per l’abbattimento dei solfuri nei reflui da provenienti dalle unità Desalter (impianto CDU) e Sour Water Stripper (SWS); sezione di trattamento biologico, per la depurazione biologica delle acque reflue di processo; sezione di ispessimento e disidratazione dei fanghi, prodotti principalmente dal processo biologico. L’impianto Water Reuse (vedi Box “Impianto Water Reuse”) è stato oggetto nel corso della seconda metà del 2006, di una fase transitoria di avviamento, necessaria per ottimizzare sia le performances che l’affidabilità. L’impianto, a partire dal 2007, è regolarmente in marcia, in assoluta coerenza con i criteri e le modalità previste dal Progetto Definitivo di Bonifica Falda. Inoltre, nel corso del 2007 sono state effettuate specifiche campagne di monitoraggio finalizzate al controllo di qualità degli stream processati al Water Reuse, ossia: Ingresso Water Reuse (Ingresso sezione di ultrafiltrazione); Uscita Water Reuse (acqua dissalata e rigetto proveniente dal primo stadio di osmosi inversa che confluisce in vasca S6005) Tali monitoraggi hanno evidenziato il totale rispetto delle specifiche di progetto e dei limiti normativi vigenti, sia per quanto riguarda l’acqua dissalata prodotta che per il rigetto scaricato in vasca S6005. In particolare si evidenzia che, per quanto concerne i parametri MTBE, BTEX, TPH (espresso come nesano), la corrente di rigetto è assolutamente conforme ai limiti prescritti nel D.M. 02/09/2004, ossia: MTBE < 500 µg/l; BTEX < 50 µg/l; TPH < 100 µg/l; Impianto ” Water Reuse” L’impianto “Water Reuse” si pone come obiettivo il riutilizzo interno delle acque provenienti dal TAE A, incluse le acque emunte dagli sbarramenti idraulici (rif. Progetto Definitivo di Bonifica-Acqua di Falda” - vedi § 3.7), per produrre acqua “dissalata” da alimentare agli impianti di produzione acqua demineralizzata, per successivo utilizzo in impianti di processo o per produzione di vapore. Tale processo ha permesso quindi di perseguire i seguenti obiettivi: minimizzazione del prelievo di acqua di pozzo (riduzione del 30% rispetto ai valori del 2003); sostanziale riduzione dello scarico a mare delle acque di processo; assicurare la bonifica delle acque di falda, secondo quanto stabilito dal P.D.B.F. autorizzato. Il progetto “Water Reuse” si è sviluppato in due fasi: la prima fase del progetto, completata a fine 2004, ha comportato il revamping dell’impianto TAE A con inserimento delle seguenti sezioni : desolforazione per l’abbattimento dei solfuri nei reflui provenienti dagli impianti Desalter e Sour Water Stripper; trattamento biologico per la depurazione biologica globale delle acque reflue di processo, al fine di effettuare la rimozione spinta degli inquinanti organici e riduzione del COD dell’effluente finale; ispessimento e disidratazione fanghi, finalizzata a dotare l’impianto T.A.E. di adeguati sistemi di trattamento ed evacuazione dei fanghi prodotti soprattutto dal processo biologico; La seconda fase del progetto,completata nel giugno 2006, ha comportato la costruzione dell’impianto Water Reuse costituito da: una sezione di ultrafiltrazione, con processo basato sul principio di “filtrazione” fisica attraverso una membrana che arresta tutte le particelle di taglia superiore a 0,01 µm (batteri, virus, protozoi, alghe e grosse molecole organiche); una sezione di dissalazione mediante osmosi inversa. Per l’impianto Water Reuse è stata effettuata comunicazione di cui al D.P.R. 420/94 in data 11.03.04 e una Relazione di NAR del 23.08.04 e Presa d’atto del Ministero Ambiente del 08.09.04 con indicazione di ottemperanza di cui all’Art. 2, comma 4 del D.M. 09.08.00. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 20 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Variante al Progetto Definitivo di Bonifica della Falda Nel luglio del 2007 la Raffineria di Taranto ha presentato al MATTM la “Variante al Progetto Definitivo di Bonifica della Falda” che prevede la realizzazione di una serie di interventi di potenziamento dell’impianto centralizzato TAE A + Water Reuse, atti a garantire, nel pieno rispetto degli obiettivi di bonifica delle acque di falda come stabilito dal progetto approvato, una maggiore flessibilità operativa dell’impianto centralizzato, in particolare nel caso di prolungata riduzione di capacità o fermata (totale o parziale) dell’impianto Water Reuse e/o di condizioni di anomalo afflusso in caso di intense precipitazioni meteoriche, ed evitando in tal modo, possibili ripercussioni sulla regolarità di marcia degli impianti di Raffineria. Gli interventi previsti in Variante sono i seguenti: separazione delle acque di falda mediante rete segregata: tale intervento garantisce, nell’ipotesi di prolungata riduzione di capacità o fermata (totale o parziale) del Water Reuse, la separazione delle acque di falda rispetto a quelle di processo, stoccandole in serbatoi dedicati per un’adeguata autonomia temporale (ca. 6 giorni), mantenendo nel contempo l’invio al TAE A delle sole acque di processo, trattandole secondo il D. Lgs. 152/2006, tab. 3, All. 5 – Parte III, ed inviandole direttamente allo “Scarico A”. Le acque di falda, in questo periodo transitorio, saranno comunque alimentate direttamente al Water Reuse in accordo ai principi della Bonifica della Falda stabiliti dal D.M. 02.09.2004. pre-trattamento delle acque di falda segregate prima dell’invio all’impianto Water Reuse: tale intervento, costituito da una fase di filtrazione su sabbia seguita da una filtrazione su carbone attivo granulare, è necessario per la rimozione dei principali contaminanti presenti (idrocarburi, BTEX, MTBE). potenziamento della sezione di ultrafiltrazione tramite l’inserimento di n. 16 moduli aggiuntivi ai n. 48 installati per ciascuna cassetta, con un incremento complessivo del 33% dell’attuale superficie di filtrazione (assimilabile all’inserimento di una linea di ultrafiltrazione aggiuntiva). Tale intervento è finalizzato a migliorare le prestazioni dell’attuale trattamento di ultrafiltrazione, limitando eventuali riduzioni di capacità o up-sets del Water Reuse. inserimento di una nuova batteria di filtrazione su carbone attivo in uscita dal TAE A, per il trattamento delle sole acque reflue di Raffineria, che consentirà di migliorare le attuali performances della sezione di ultrafiltrazione, riducendo la necessità di lavaggio delle linee, incrementando così la capacità di trattamento del Water Reuse. inserimento di strumentazione di analisi on-line della qualità in uscita dal TAE A (TOC, torbidità), per la corretta gestione di eventuali emergenze (es. up-set impianto TAE, riduzione di capacità di trattamento degli impianti a monte) che degradino la qualità delle acque in uscita dal trattamento biologico e ne limitino la possibilità di alimentazione al Water Reuse. In tale ipotesi, l’effluente biologico sarà scaricato direttamente a mare nel rispetto dei limiti di cui alla tabella 3, All. 5 alla parte terza del D. Lgs.152/06. Nel caso in cui le caratteristiche delle acque non fossero compatibili con lo scarico a mare, le stesse potranno essere ricircolate e rinviate in testa all’impianto TAE A, per essere trattate. potenziamento del trattamento biologico esistente. La realizzazione dei suddetti interventi è prevista entro un anno dalla data di approvazione della Variante. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 21 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Processi e struttura Di seguito sono descritti i principali processi e le strutture dell’impianto “centralizzato” e delle unità di trattamento TAE B e TAE C. TAE A Accumulo acque oleose e meteoriche Le acque provenienti dalla fogna accidentalmente oleosa, e dal pre-trattamento di disoleazione/sedimentazione nei P.P.I., vengono convogliate nelle vasche di sollevamento (S-6007 e S6008). Dalle vasche di sollevamento, le acque sono inviate nei serbatoi di accumulo denominati T-6001, T-6003 e T-6007, aventi ciascuno un volume utile pari a 6.500 mc (per un volume totale pari a 19.500 mc) e un tempo di permanenza di 3-11 ore. L’accumulo nei serbatoi favorisce la separazione per gravità della frazione oleosa e dei solidi sospesi dall’acqua. La fase oleosa stratificata in superficie, viene raccolta mediante opportuni scolmatori e reinviata al circuito di slop. I solidi sospesi sedimentati sul fondo sia delle vasche che dei serbatoi vengono periodicamente rimossi. La vasca S-6007 è stata progettata in maniera tale che, in caso di “troppo pieno”, sia consentito lo stramazzo dei reflui nella S-6008. Da quest’ultima, in caso di eventi meteorici intensi, le acque reflue stramazzano verso il serbatoio sotto-scarpata T-6008. Tale serbatoio è ubicato a quota altimetrica inferiore rispetto all’impianto TAE A, al fine di favorire la gestione dell’impianto di trattamento in caso di eventi meteorici intensi, a fronte di eventuali fuori servizio delle pompe di rilancio per eventuale mancanza di energia elettrica. Separatori P.P.I. Nei separatori di tipo P.P.I. viene effettuata una separazione grossolana della fase oleosa dall’acqua e una rimozione del materiale grossolano e dei solidi sospesi presenti nelle acque reflue. Il separatore P.P.I. è costituito da una vasca di sezione rettangolare nella quale la separazione dell’olio viene effettuata attraverso pacchi lamellari paralleli che sfruttano il principio della coalescenza e che realizzano la stratificazione in superficie dell’olio per differenza di peso specifico tra esso e l’acqua. Il processo comporta la formazione di una stratificazione superficiale oleosa, che si raccoglie in un pozzetto di rilancio tramite scolmatori di superficie (schiumatori), per poi essere recuperata e riprocessata nel ciclo di lavorazione di Raffineria (invio al circuito slop). Sul fondo si deposita per gravità il fango che viene rimosso periodicamente e smaltito presso impianti esterni autorizzati. Sezione di desolforazione Tale sezione tratta congiuntamente le sole acque provenienti dal Desalter (dissalazione del greggio), e dagli impianti Sour Water Stripper (rimozione dei solfuri). La sezione prevede: un separatore tipo a pacchi lamellari (P.P.I.) per la rimozione di oli e solidi sospesi. La fase oleosa viene recuperata e riprocessata negli impianti di produzione di Raffineria; i fanghi prodotti sono inviati al processo di disidratazione mediante centrifugazione; una vasca di omogenizzazione che raccoglie per gravità le acque pre-trattate al P.P.I, e da qui inviate al reattore di desolforazione; Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 22 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale un reattore di desolforazione per l’ossidazione catalitica dei solfuri a tiosolfati mediante insufflazione di aria in presenza di un catalizzatore (soluzione di cloruro ferrico). L’effluente della sezione di desolforazione viene inviato quindi nelle vasche di sollevamento S-6007 e S6008. Flottazione meccanica Per rimuovere la maggior parte della fase oleosa e dei solidi sospesi presenti sottoforma di schiume nel refluo, viene utilizzato un flottatore ad aria indotta (WEMCO). La dispersione di bolle d’aria nell’acqua, insieme al dosaggio di un agente disemulsionante, favorisce la separazione per flottazione dell’olio e dei solidi sospesi. Le particelle oleose e i solidi sospesi, intrappolati nella schiuma in moto verso la superficie libera, sono rimossi dall’acqua mediante palette scrematrici, raccolti in apposite tasche e inviati ai serbatoi di trattamento o nei separatori P.P.I.. L’acqua trattata viene raccolta per gravità in una vasca di accumulo e da qui, mediante sistema di sollevamento, rilanciata alla filtrazione su sabbia; mentre i fanghi provenienti dalle schiume dei flottatori, sono trattati nella sezione di ispessimento e disidratazione fanghi. Sezione di ispessimento e disidratazione fanghi I fanghi prodotti dalla sezione di flottazione, dal controlavaggio effettuato nei filtri a sabbia, dal trattamento biologico, subiscono un processo di ispessimento, per poi essere sottoposti alla disidratazione. I fanghi provenienti dall’impianto di ultrafiltrazione, invece, prima del processo di disidratazione mediante centrifuga, sono inviati in un decantatore lamellare tramite una pompa centrifuga orizzontale, che favorisce l’accumulo e l’ispessimento degli stessi. Successivamente, i fanghi provenienti sia dal trattamento di ispessimento che dal decantatore lamellare, sono inviati alla centrifugazione per essere disidratati. Dall’operazione di centrifugazione si originano i seguenti stream: acque di drenaggio: tali drenaggi sono rilanciati in testa all’impianto TAE A (pre-trattamento nei separatori P.P.I.) fanghi centrifugati: i fanghi disidratati sono avviati a smaltimento, conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente, presso impianti esterni autorizzati. Filtrazione su sabbia L’effluente della flottazione viene successivamente inviato nei filtri a sabbia (S-6044 e S-6048). La filtrazione su sabbia ha lo scopo di rimuovere le quantità residue di olio e di solidi sospesi non ancora completamente eliminate. La sabbia del letto filtrante ha la funzione di trattenere, per effetto meccanico, le particelle solide più grossolane, mentre quelle di granulometria ridotta, vengono trattenute dal materiale filtrante, per adsorbimento capillare. I fanghi provenienti dal controlavaggio dei filtri dai filtri a sabbia sono trattati nella sezione di ispessimento e disidratazione fanghi. Periodicamente vengono effettuate rigenerazioni dei filtri, durante le quali vengono rimossi sia la fase oleosa che i solidi sospesi intrappolati nel mezzo filtrante. Tali rigenerazioni hanno lo scopo di ripristinare l’efficienza iniziale dei filtri e vengono eseguite mediante il controlavaggio con acqua e aria in sequenza automatica. Sezione di trattamento biologico Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 23 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Il trattamento biologico consente l’ulteriore abbattimento nelle acque reflue del carico organico e inorganico. La corrente in ingresso al trattamento biologico è sottoposta dapprima ad uno stadio di setacciatura su griglia con spazzole autopulenti. I materiali trattenuti sono scaricati in un cestello che viene periodicamente vuotato manualmente. La tecnologia adottata è quella della biofiltrazione. I microrganismi che operano la degradazione delle sostanze organiche inquinanti sono fissati ad un materiale di supporto che viene attraversato dalla corrente liquida da trattare. Il flusso dell’acqua in trattamento è ascensionale. L’aria di processo, necessaria alla respirazione/assimilazione della sostanza organica da parte dei batteri, è somministrata dal basso in equicorrente con l’acqua. L’acqua depurata in uscita dal trattamento biologico viene inviata al successivo trattamento di Water Reuse, mentre le acque fangose prodotte sono inviate alla linea trattamento dei fanghi. Water Reuse Trattamento di ultrafiltrazione La ultrafiltrazione è un processo fisico che permette la separazione di uno o più componenti dal fluido mediante delle membrane. Il ruolo delle membrane è di agire come barriere selettive consentendo il passaggio attraverso di esse delle particelle di dimensioni inferiori a 0,01 m, trattenendo quindi quelle di taglia superiore, tali membrane sono in grado di arrestare batteri, virus, protozoi, alghe e grosse molecole organiche. Tale sezione è costituita da quattro linee di filtrazione. Tali linee sono indipendenti tra loro in maniera tale da assicurare un’adeguata gestione dell’impianto. L’acqua ultrafiltrata, prima di essere inviata al processo di osmosi inversa, è recapitata in un serbatoio di stoccaggio della capacità di 1000 mc. I fanghi di rigetto sono inviati prima in un decantatore lamellare per l’ispessimento e poi all’impianto di disidratazione (§1.1.1). Trattamento di osmosi inversa Al fine di consentire il riutilizzo interno di Raffineria, come acqua “dissalata” da alimentare agli impianti di produzione acqua demineralizzata, è necessario ridurre la salinità della corrente ultrafiltrata; tale processo si concretizza mediante osmosi inversa. Con l’osmosi inversa, è possibile separare da una soluzione gli ioni e le piccole molecole indissociate. Per aumentare l’efficacia del trattamento viene utilizzata una configurazione a doppio stadio in serie, in cui il secondo è alimentato con il permeato del primo stadio. Il rigetto del primo stadio è inviato alla successiva filtrazione su carbone attivo, mentre il rigetto del secondo stadio (a salinità contenuta) è ricircolato in testa al primo. L’impianto garantisce una salinità dell’acqua osmotizzata (“permeato” ) di 10 mg/l (parametro TDS). Trattamento di filtrazione a carboni attivi Il rigetto (salamoia) del trattamento di osmosi inversa, prima di essere scaricato in vasca S6005, viene sottoposto ad un trattamento di filtrazione su carboni attivi granulari, al fine di riportare la qualità della corrente al di sotto dei limiti imposti dal Progetto Definitivo di Bonifica delle acque di falda autorizzato (rif. D.M. del 02.09.2004). Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 24 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Una volta saturo, il carbone viene sostituito e inviato a processo di recupero in appositi centri specializzati. I lavaggi dei filtri avvengono utilizzando l’acqua ultrafiltrata, proveniente dal serbatoio di stoccaggio a valle del trattamento di ultrafiltrazione. Questi sono completamente automatici e avvengono in modo temporizzato. Le acque di lavaggio dei filtri CAG sono inviate nella vasca di stoccaggio dell’effluente biologico e successivamente ricircolate. Vasca S-6005 La vasca S-6005 è una vasca di raccolta nella quale confluiscono le correnti che costituiscono “scarichi parziali” di pertinenza sia della Raffineria che dello Stabilimento EniPower di Taranto (rif. figura 10 bis). In particolare testa vasca S6005: rigetto da impianto Water Reuse; acque del circuito raffreddamento scambiatori Raffineria; acque del circuito raffreddamento scambiatori centrale termoelettrica EniPower ; coda vasca S6005: acque di raffreddamento dei turbogeneratori a vapore (centrale termoelettrica EniPower); acque di overflow dei serbatoi dell’acqua di mare (centrale termoelettrica EniPower); acque del circuito raffreddamento alcuni scambiatori Centrale termoelettrica EniPower; Tale vasca è dotata di dispositivi di recupero di eventuali oli presenti nell’acqua. TAE A + WR Rigetto 165 mc/h Acque raffreddamento Eni R & M 5800 mc/h 440 mc/h Acque Raffreddamento EniPower Vasca S6005 3550 mc/h Acque Raffreddamento EniPower SCARICO A Fig. 10 bis - Schema a blocchi assetto scarichi parziali TAE B La linea “TAE B”, della zona B di Raffineria, provvede al pre-trattamento delle acque derivanti dal drenaggio dei serbatoi e della piattaforma di discarica ATB greggio, delle acque meteoriche provenienti dai piazzali, strade e dal parco serbatoi. Separatori P.P.I. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 25 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Le acque provenienti dal drenaggio dei serbatoi e dalla piattaforma di discarica ATB greggio, confluiscono in un sistema di disoleazione e rimozione dei solidi sospesi del tipo separatore P.P.I. (S-6001), Vasca A.P.I. Le acque in uscita dal suddetto trattamento sono inviate, assieme alle acque meteoriche di piazzali/strade e quelle del parco serbatoi, ad un trattamento di disoleazione e rimozione dei solidi sospesi del tipo vasca A.P.I. (S-6002): in tale canale l’acqua fluisce a bassa velocità, così da favorire la separazione della fase oleosa dall’acqua e la sua stratificazione in superficie. Lo strato superficiale di olio, formatosi viene raccolto tramite uno scolmatore di superficie ed inviato al circuito di slop. I solidi sospesi si depositano sul fondo del separatore, dal quale sono periodicamente rimossi. Le acque pre-trattate in vasca A.P.I. sono inviate in una vasca di sollevamento (S-6010); nella stessa vasca confluiscono anche le acque provenienti dal TAE C. Da tale vasca S-6010 le acque sono rilanciate verso i serbatoi di accumulo T-6001/6003/6007 del TAE A (vedi fig. 9 bis). In caso di eventi meteorici intensi, le acque in eccesso, stramazzano per gravità in una seconda vasca di accumulo (S-6011) della capacità di 1400 mc, per poi essere ricircolate in vasca S-6002. Nel caso in cui gli eventi meteorici dovessero protrarsi nel tempo, l’acqua in eccesso, non di prima pioggia, fluisce per gravità dalla S-6011 verso il canale B e quindi scaricata nel Mar Grande (vedi fig. 9 bis). TAE C La linea “TAE C”,provvede al trattamento delle acque di drenaggio dei serbatoi della zona “Valves Box Nord”, di quelle meteoriche provenienti dai piazzali/strade della zona C. Vasca A.P.I. Tutte le acque confluiscono in un sistema di disoleazione e rimozione dei solidi sospesi del tipo A.P.I. (S6003); lo strato superficiale di olio formatosi, viene raccolto mediante scolmatore di superficie e inviato in una vasca di sollevamento (S-6020). Accumulo acque Le acque in uscita dalla vasca di sollevamento S-6020, dalla vasca di sollevamento S-6021 e dal trattamento A.P.I. S-6003 C, sono recapitate in un serbatoio di accumulo (T-9301) avente un volume totale di 6500 mc. Le acque in uscita dal serbatoio di accumulo vengono inviate in vasca di sollevamento S-6010 del TAE B e da qui ai serbatoi T-6001/6003/6007 del TAE A per essere sottoposte al successivo processo di trattamento (vedi fig. 9 bis). Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 26 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale 2.5.4.3 - Sistema antincendio La Raffineria rientra nel campo d’applicazione del D. Lgs. 334/99 (Normativa sui rischi d’incidente rilevante), e dispone pertanto del Servizio Prevenzione e Protezione e Antincendio, di cui fa parte il Reparto Antincendio. In Raffineria è inoltre presente una Squadra d’emergenza costituita da personale aziendale adeguatamente addestrato, con il compito di intervenire in situazioni di emergenza. Il sistema antincendio di Raffineria è composto da: a) rete fissa di distribuzione acqua antincendio che si sviluppa per un totale di 20 km di tubazione e copre l’intero sviluppo delle strade interne di raffineria e del pontile. Lungo tale rete e ad intervalli pressoché regolari si innalzano colonnine-idranti. b) 3 pompe acqua antincendio da 800 m3/h ciascuna, installate su una piattaforma ad Ovest della radice del Pontile Petroli che inviano l'acqua aspirata dal mare alle reti antincendio della Raffineria e del Pontile stesso; c) depositi fissi di materiale antincendio, dislocati lungo le reti di distribuzione dell'acqua antincendio in prossimità d’idranti ed in posizioni strategiche, protetti da appositi cassonetti sigillati ed a rapida apertura; d) idranti antincendio, mezzi mobili (carrelli schiuma, monitori per raffreddamento mobili, estintori carrellati e portatili), manichette di vapore installati negli impianti di processo TSTC, RHU, Servizi Ausiliari, Parco Sfere GPL e caricamento, utilizzati per lo spegnimento di fuochi di modeste dimensioni; e) depositi di liquido schiumogeno in raffineria; f) parco antincendio, sede dei pompieri di raffineria, che comprende i locali contenenti i materiali, gli equipaggiamenti antinfortunistici e i mezzi antincendio. Il sistema antincendio relativo al pontile è descritto al § 2.5.5.2. 2.5.4.4. Ulteriori servizi ed utilities In aggiunta a quanto sopra descritto, si evidenzia la presenza in Raffineria di numerose altre utilities, tra cui: laboratorio chimico in grado di svolgere, mediante apparecchiature tecnicamente idonee, il controllo analitico su campioni d’effluenti liquidi e la valutazione qualitativa dei prodotti finiti e dei semilavorati provenienti dai processi; infermeria, funzionante 24 ore su 24, con annessa rimessa dell'autoambulanza; magazzini, dove sono stoccati i materiali ed i ricambi necessari alla manutenzione delle macchine e delle apparecchiature degli impianti; officine, situate in area Cantieri Ditte Terze, per l’esecuzione di lavori di manutenzione e riparazione da parte delle Ditte appaltatrici; fabbricato uffici, con gli uffici della Direzione, dei Servizi del Personale, dell’Amministrazione, del Tecnologico, dell'Esercizio, dei Servizi Tecnici e del Servizio Prevenzione, Protezione ed Antincendio; Centro Elaborazione Dati (CED); Guardiania, dove risiede il personale della vigilanza SIECO; Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 27 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Uffici Spedizione, dove vengono elaborate le pratiche relative al carico e trasporto dei prodotti via terra, via mare e via oleodotti; Fabbricato mensa e spogliatoi. 2.5.5 – Sistema di movimentazione e stoccaggio 2.5.5.1 - Materie prime e prodotti petroliferi In Raffineria sono presenti in lavorazione o in deposito diverse sostanze classificate come “materie prime”, che costituiscono i componenti fondamentali per l'ottenimento dei "prodotti finiti" destinati alla commercializzazione. In particolare, si possono distinguere: materie prime di natura petrolifera (grezzi e semilavorati); altre materie prime di natura non petrolifera, necessarie per il ciclo di lavorazione (chemicals, flocculanti, catalizzatori). I principali prodotti petroliferi “finiti” commercializzati dalla Raffineria si possono distinguere in: distillati leggeri (GPL); distillati medi (benzine); distillati pesanti (gasoli/oli combustibili/bitumi) 2.5.5.2 - Infrastrutture movimentazione via mare Per la movimentazione dei prodotti e delle materie prime via mare sono attivi in Raffineria: un Pontile, ubicato nel Mar Grande di Taranto, per lo scarico ed il carico di prodotti e semilavorati petroliferi; un Campo Boe, anch’esso ubicato nel Mar Grande di Taranto, per lo scarico del greggio dalle petroliere. Pontile Il Pontile si estende per una lunghezza di 1 km e consta di due ormeggi per navi fino a 18.000 tonnellate di portata lorda (attracchi 1 e 2) e di due ormeggi per navi fino a 34.000 tonnellate (attracchi 3 e 4). Sugli attracchi 3 e 4 é stato installato, inoltre, un sistema di attracco elettronico ausiliario, che consente l’ormeggio di navi fino a 60.000 tonnellate con pescaggio massimo di 9,65 metri. L'impianto di carico/scarico è dotato d’attrezzature che consentono di caricare e/o scaricare 4 navi contemporaneamente, con utilizzo di linee e prodotti differenti. Il pontile è collegato con i serbatoi di Raffineria tramite 13 tubazioni posizionate interamente fuori terra per una lunghezza di circa 430 mt, ad eccezione del tratto di attraversamento della sede stradale e ferroviaria, della lunghezza di circa 60 mt, in corrispondenza del quale le tubazioni sono incamiciate. Di tali tubazioni, 10 raggiungono gli attracchi 3 e 4 e sono posizionate fuori mare per una lunghezza di circa 540 mt, 3 raggiungono gli attracchi 1 e 2, e sono posizionate fuori mare per una lunghezza di circa 300 mt. Agli attracchi interni si fermano le linee di bitume e bludiesel. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 28 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Campo Boe Il greggio arriva in Raffineria principalmente attraverso il Campo Boe, situato al centro della rada del Mar Grande, che viene utilizzato per l'attracco di petroliere ad elevato tonnellaggio VLCC (Very Large Crude Carrier, fino a 250.000 tonnellate). Il campo boe consiste di 5 boe di ormeggio dotate di corpo morto ancorato sul fondo del mare, e sistema di aggancio cavi della nave alle boe con sgancio rapido in caso di situazioni anomale. L'ormeggio al Campo Boe è consentito solo durante le ore diurne, mentre il disormeggio è consentito nell'arco delle 24 ore. Il campo boe è collegato al parco serbatoi di greggio tramite un oleodotto sottomarino (“sea-line”), posizionato in trincea sul fondo del mare per una lunghezza di circa 3600 mt; il tratto terminale di tale oleodotto, della lunghezza di circa 200 mt, è interrato a partire dal litorale fino all’interno del muro di cinta di Raffineria, in prossimità dei serbatoi di greggio. Sistemi di sicurezza e d’emergenza su linee e flessibili Sulle linee e sui flessibili utilizzati per la spedizione e la ricezione via mare dei prodotti petroliferi vengono eseguiti specifici controlli ispettivi periodici, secondo quanto definito dall’apposita Procedura di Linea di Raffineria (Allegato 2.1 pto.28). In particolare, la procedura definisce le modalità operative, le responsabilità e le frequenze per: ispezioni interne con controllo spessimetrico e verifica mediante prova idraulica dell’oleodotto sottomarino (“sea-line”); collaudi manichette del Campo Boe; ispezione e manutenzione linee Pontile Petroli; collaudi manichette per bracci di carico agli attracchi del Pontile Petroli. Sistemi di sicurezza e di emergenza ai pontili Sistema antincendio Il sistema antincendio in dotazione al Pontile è composto da : impianti fissi e semifissi (rete fissa acqua antincendio ed idranti, depositi fissi di materiale antincendio, depositi di liquido schiumogeno in raffineria e lungo il pontile); mezzi mobili antincendio ( cannone lancia-schiuma e lancia acqua, estintori carrellati, estintori portatili, materiale vario). Sistemi di sicurezza per il caricamento La Movimentazione e lo stoccaggio degli idrocarburi sono regolamentati da un’apposita procedura del Sistema di Gestione Ambientale (Allegato 2.1 pto. 16); La stessa procedura disciplina le operazioni connesse alla discarica/carica navi al Pontile e al Campo Boe. In caso di condizioni meteo climatiche sfavorevoli per le operazioni di carico/scarico dei prodotti dalla nave, il personale addetto alle operazioni segue le Ordinanze della Capitaneria di Porto di Taranto per ritardare l’ingresso della nave al Pontile, se non è ancora ormeggiata, o per scollegare i bracci di carico, se è in atto il trasferimento. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 29 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Gestione emergenze Il Piano di Emergenza Interno di Raffineria (PEI) prevede, fra le casistiche di ipotesi incidentali prevedibili, anche l’emergenza presso il Pontile Petroli che potrebbe verificarsi a seguito di rilascio di prodotto infiammabile, rilascio di prodotto tossico oppure spandimenti di prodotti petroliferi a mare. A livello operativo la gestione di situazioni anomale e/o accidentali che potrebbero verificarsi in conseguenza delle attività di movimentazione dei prodotti è descritta in apposita procedura SGA (Allegato 2.1 pto. 16). Nel dettaglio, essa descrive le misure di prevenzione e di contenimento/confinamento di eventuali spandimenti a mare come, ad esempio, la sorveglianza antinquinamento da ditta specializzata autorizzata dalla Capitaneria di Porto e l’adozione di barriere galleggianti come da prescrizioni del Regolamento di Sicurezza del Porto. 2.5.5.3 - Infrastrutture movimentazione via terra Pensiline Parte dei prodotti viene movimentata attraverso l’impiego di autobotti (ATB), che vengono rifornite tramite pensiline di carico/scarico dedicate, come elencato di seguito. pensiline di carico area “rete” (benzina e gasolio) in area SOI 4; pensiline di carico area “extrarete” (bitume e gasolio) in area SOI 4; pensilina di carico olio combustibile in area SOI 4; pensiline di carico zolfo in area SOI 3; pensiline carico GPL in area SOI 4; pensiline di scarico autobotti di greggio in area SOI 4. La gestione delle pensiline avviene a cura del personale di Reparto interessato, con eventuale supporto di Ditte Terze, secondo specifiche contrattuali. Impianti recupero vapori Al fine di limitare le emissioni durante le operazioni di stoccaggio, movimentazione e spedizione, la Raffineria è dotata di appositi sistemi di aspirazione e abbattimento di vapori sulle pensiline di carico, sui serbatoi di bitume e su alcuni serbatoi di olio combustibile. La gestione di detti impianti è regolata da una apposita procedura di Linea (Allegato 2.1 pto. 19). Recupero vapori caricamento benzine L’unità per il recupero dei vapori di benzina è stata progettata per recuperare i vapori dalla corrente d’aria emessa durante le operazioni di carico delle autobotti; il principio di funzionamento dell’impianto si basa sulle seguenti fasi: adsorbimento degli idrocarburi mediante un filtro di carboni attivi atto a separare i vapori degli idrocarburi dall’aria; desorbimento dei vapori di benzina dai carboni mediante vuoto; assorbimento degli idrocarburi recuperati con una fase liquida di benzina e rimandati nel serbatoio di stoccaggio (recupero a slop). Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 30 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Recupero vapori Bitumi (pensiline di carico e serbatoi) Il sistema di aspirazione e abbattimento dei vapori di bitume (pensiline di carico e serbatoi di stoccaggio) è dotato di una candela a coalescenza, per rimuovere tutte le nebbie organiche, e di un adsorbitore a carboni attivi, che provvede alla rimozione delle sostanze organiche presenti come gas. Tale adsorbitore permette il massimo sfruttamento del carbone grazie all’assenza nei vapori di particelle oleose o ad alto peso molecolare, che ostruirebbero irreversibilmente le porosità del carbone. I vapori di bitume vengono raffreddati nel collettore per dispersione termica e per diluizione con aria ambiente, in modo da condensare tutte le sostanze alto bollenti (paraffine, ecc.). Recupero vapori Olio combustibile (pensiline di carico e serbatoi) Il sistema di aspirazione e di abbattimento vapori di olio combustibile (pensiline di carico e serbatoi) ha lo scopo di convogliare i flussi di gas e vapori, che si formano nel corso di attività operative, e di trattarli eliminando sia i trascinamenti liquidi sottoforma di nebbie, sia i gas idrocarburici inquinanti durante la movimentazione serbatoi. Per il buon funzionamento della sezione di trattamento del flusso gassoso dai serbatoi, l’impianto è provvisto anche di un sistema di pulizia del pre-filtro e dell’abbattitore di nebbie e di un sistema di drenaggio dei liquidi accumulati sul fondo dell’abbattitore. Abbattimento vapori greggio Pontile Petroli Il sistema di abbattimento dei vapori di greggio, ubicato presso il Pontile Petroli, ha lo scopo di convogliare i flussi dei gas e dei vapori che si formano nel corso delle attività di carico/scarico di prodotti da navi cisterne, verso un adsorbitore a carboni attivi, tramite il quale vengono abbattuti gli idrocarburi presenti nei vapori stessi. I carboni attivi, una volta esaurite le loro proprietà adsorbenti, vengono inviati ad operazioni di rigenerazione presso impianti specializzati. Oleodotti/ Gasdotti Sono presenti in Raffineria i seguenti terminali di oleodotti/ gasdotti: Oleodotto Monte Alpi–Taranto (OMAT) della lunghezza 137 Km, che permette il trasferimento di greggio stabilizzato dal centro Olio di Monte Alpi in località Viggiano (PZ) alla Raffineria. L’OMAT è costituito dalla condotta interrata, dalle trappole di lancio e ricevimento scovoli (pigs) in Monte Alpi e Taranto, nonché dalle installazioni all’interno della Raffineria che operativamente sono gestite dalla società PRAOIL in stretto coordinamento con l’operatore del Centro Olio di Monte Alpi e con la Raffineria di Taranto; Oleodotto sottomarino (“Sea-line”) di Raffineria, che collega il Campo Boe con il Parco Serbatoi per la discarica del greggio: verificata secondo quanto previsto dalla dedicata Procedura di linea (Allegato 2.1 pto. 25). Oleodotto olio combustibile verso ILVA: sistema di collegamento fra Eni R&M e lo stabilimento ILVA per il trasferimento dell’Olio combustibile denso, attraverso una tubazione fuori terra per il tratto interno alla Raffineria ed una interrata per il tratto di attraversamento stradale (di competenza ILVA). In corrispondenza di quest’ultimo tratto la tubazione è incamiciata e ritorna fuori terra una volta all’interno dell’ILVA. Linee per il trasferimento di prodotto allo Stabilimento Eni di Imbottigliamento GPL: 2 tubazioni dedicate all’invio di butano e propano alle sfere presenti nello Stabilimento GPL. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 31 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale 2.5.5.4 – Serbatoi e stoccaggi In Raffineria, sono presenti diverse aree di stoccaggio materie prime, prodotti semilavorati e finiti. In particolare, si possono distinguere 5 tipologie di stoccaggio: Serbatoi atmosferici o Serbatoi di categoria A, destinati allo stoccaggio di prodotti con punto di infiammabilità inferiore a 21°C (ad es. Grezzi, Benzine, MTBE, Slops, ecc.); o Serbatoi di categoria B, destinati allo stoccaggio di prodotti con punto di infiammabilità compreso tra 21 e 65°C (ad es. Petroli, Slops, ecc.); o Serbatoi di categoria C, destinati allo stoccaggio di prodotti con punto di infiammabilità superiore a 65°C (ad es. Gasoli, Oli Combustibili, Oli Lubrificanti, Bitumi, ecc.). Serbatoi destinati allo stoccaggio di GPL (sfere e tumulati); Serbatoi interrati a doppia camicia in area caricamento rete. Serbatoi atmosferici Il Parco Serbatoi atmosferici della Raffineria comprende 135 serbatoi contenenti prodotti idrocarburici. I serbatoi sono tutti alloggiati in bacini di contenimento, generalmente non pavimentati, ad eccezione dei serbatoi dell’area caricamento rete (ex-Deint), alloggiati in bacini impermeabili. Serbatoi interrati Attualmente sono presenti in Raffineria dieci serbatoi interrati, situati nell’area caricamento rete (exDeint), tutti dotati di doppia camicia con controllo in continuo delle perdite, mediante monitoraggio del livello del liquido di riempimento intercapedine; i segnali rilevati dai sensori sono visibili su quadro sinottico in sala controllo. Serbatoi GPL La raffineria dispone di un proprio parco serbatoi per lo stoccaggio del GPL costituito da sei serbatoi sferici, di cui tre dedicati allo stoccaggio di propano liquido e tre dedicati allo stoccaggio di butano liquido. Il GPL fuori norma viene inviato a due serbatoi cilindrici (sigari) presenti nella stessa area. La Raffineria ha completato nel corso del 2003 l’adeguamento del parco stoccaggio GPL secondo le prescrizioni del D.M. 13/10/94 e D.M. 14/05/04. Tali interventi prevedevano, in particolare, il potenziamento del sistema antincendio, l’adeguamento/riammodernamento di una parte del piping e della strumentazione e la rilocazione dei sigari del fuori norma che attualmente sono tumulati, in una platea delimitata da cemento armato e disposti con assi paralleli orientati in direzione Nord-Sud. In futuro le eventuali modifiche saranno effettuate in funzione dell’accorpamento dello Stabilimento GPL di Taranto. Controllo e ispezione Allo scopo di minimizzare i possibili impatti ambientali derivanti dall’operatività dei serbatoi (perdite/sversamenti su terreno, scarichi accidentali in fogna, emissioni diffuse), sono state anche definite specifiche Procedure/Manuali Operativi per la conduzione delle attività considerate a maggiore rischio (es. drenaggio serbatoi, bacini di contenimento e tetti galleggianti). In particolare, si possono citare: Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 32 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Procedura di Linea per l’Ispezione, il controllo e la manutenzione dei serbatoi atmosferici per prodotti petroliferi (Allegato 2.1 p.to 38); Procedura di Linea per la Gestione dei serbatoi interrati in area caricamento rete (Allegato 2.1 p.to 47); Procedura Operativa per il drenaggio dei serbatoi. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 33 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale 2.6– Aspetti generali del sito 2.6.1 – Rischi di incidente rilevante La Raffineria rientra negli ambiti di applicazione del D. Lgs. 334/99, aggiornato dal D. Lgs. 238/05 (Seveso III), relativo al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi alla detenzione di determinate sostanze pericolose. In adempimento ai suddetti disposti normativi sono stati inviati alle Autorità competenti i seguenti documenti: Aggiornamento della Notifica, di cui all’art. 6 del D. Lgs. 334/1999 e s.m.i.; Aggiornamento del Rapporto di Sicurezza, di cui all’art. 8 del D. Lgs. 334/1999 e s.m.i.; la Scheda informativa, di cui in All. V al D. Lgs. 334/1999 e s.m.i.. Nella documentazione inoltrata alle Autorità sono analizzati i cicli produttivi e le probabilità che si possa verificare un incidente rilevante, individuando i potenziali impatti sull’ambiente circostante e le precauzioni predisposte dalla Raffineria per contenere i rischi e mitigarne le conseguenze. In tale logica, e nel rispetto degli adempimenti previsti dal citato Decreto, la Raffineria ha adottato specifici strumenti di gestione, tra cui: la Politica di Prevenzione degli Incidenti rilevanti ed il Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS), strutturato attraverso Procedure e supporti dedicati, secondo i requisiti di cui al DM 09/08/00; il Piano Generale di Emergenza Interna (PGEI), che codifica i comportamenti da adottare in caso di incidente ed è correlato, all’occorrenza, al Piano di Emergenza Esterno, emanato dalla Prefettura locale. Il PGEI viene periodicamente testato in sito attraverso esercitazioni e simulazioni; Piani di Emergenza Specifici relativi ad ogni area operativa di Raffineria che tengono conto della specificità degli scenari incidentali ivi ipotizzabili e della corrispondente gestione delle emergenze; la Scheda di Informazione alla popolazione, diffusa a tutti i lavoratori operanti all’interno del sito, oltre che agli Enti preposti, finalizzata a sintetizzare i rischi di incidente rilevante che possono essere di interesse per l’esterno. In termini generali, in Raffineria il rischio di incidente rilevante risulta connesso da una parte alle caratteristiche di tossicità e pericolosità delle sostanze presenti allo stato liquido o gassoso, e dall’altra ai possibili eventi anomali primari (ipotesi di guasto su componenti) presso impianti di processo e/o stoccaggio. Le conseguenze degli incidenti possono interessare sia le aree interne agli impianti, ed in particolare i lavoratori esposti ai potenziali rilasci, sia l’ecosistema esterno. I dettagli e le informazioni in merito ai possibili incidenti rilevanti individuati ed analizzati in Raffineria (Top Event), sono descritti nel citato “Rapporto di Sicurezza”. I piani di emergenza relativi sono riportati nei Piani di Emergenza Specifici delle diverse aree operative. Nell’Allegato 2.2 è riportato un elenco di ipotesi incidentali rilevanti rappresentative, estratto da Rapporto di Sicurezza ed. 2005. Al fine di monitorare e gestire tali aspetti, la Raffineria si è dotata di un apposito Sottocomitato “Indagini su Incidenti, Near Accident e Infortuni” (SINAI) e di specifiche Procedure per la segnalazione, la gestione Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 34 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale delle emergenze, l’analisi e la valutazione degli incidenti e near-accidents , tra cui anche una Procedura del SGA, dedicata alla preparazione e gestione delle emergenze di interesse ambientale (Allegato 2.1 pto. 19). Il Rapporto di Sicurezza Ed. 2005, dal punto di vista istruttorio, è stato esaminato dal Comitato Tecnico Regionale della Puglia (CTR) di cui all’art. 19 del D.Lgs. 334/99, s.m.i. Il CTR in data 21/12/2006 ha preso atto dell’impegno della Società ad eseguire entro il 2010 alcune opere di miglioramento tecnologico, finalizzate a limitare le probabilità di accadimento di alcuni ipotetici eventi incidentali o per mitigarne le conseguenze. Il CTR, altresì, ha evidenziato la necessità di richiedere il chiarimento di alcune osservazioni, attraverso un apposito documento che la Società ha trasmesso nei tempi e secondo le modalità indicate e finalizzato al superamento delle predette osservazioni. Ad integrazione della suddetta attività, il CTR ha disposto i sopralluoghi ai sensi dell’art. 21 del D.Lgs. 334/99 e s.m.i. a fronte dei quali ha verificato che quanto dichiarato e analizzato dalla Società, nel Rapporto di Sicurezza, è sostanzialmente rispondente allo stato di fatto del Sito. Inoltre, a completamento del relativo Iter Istruttorio, il CTR ha prescritto l’esecuzione di alcuni interventi di miglioramento del livello di sicurezza, che la Società ha pianificato in appositi Action Plan comunicati in data 02.08.07 (rif. Prot. RAFTA/DIR/GDS/sd/202), da effettuarsi entro il 2010. In seguito alla richiesta di riduzione dei tempi di effettuazione degli Action Plan (rif. Riunione primo trimestre ’08) la Raffineria sta rivalutando la pianificazione formulata precedentemente. Secondo le modalità di cui agli artt. 10 e 21 del D.Lgs. 334/99 s.m.i, la Raffineria di Taranto ha avviato il progetto esecutivo di sostituzione e rilocazione dell’esistente sistema Blow-Down 1 e relativa Torcia 1. Il progetto ha la finalità di razionalizzare l’esistente viabilità interna e la suddivisione delle esistenti aree impiantistiche, minimizzando gli effetti dell’irraggiamento termico indotto dalla torcia del sistema Blow Down 1, durante gli scarichi di emergenza, sui percorsi transitabili interni alla Raffineria. Per il progetto è stato rilasciato, dal CTR Puglia, il Nulla Osta di Fattibilità. La Raffineria ha quindi presentato per tale progetto, il Rapporto Definitivo di Sicurezza (Aprile ’08) per l’istruttoria tecnica relativa al Parere Tecnico Conclusivo. Per quanto riguarda l’integrazione dell’ex – Stabilimento GPL si rimanda alla Sez. 4 Bis “Addendum – Integrazione con Stabilimento GPL”. 2.6.2 - Emergenze ambientali pregresse Tra i rischi connessi alle attività della Raffineria, sono da descrivere anche specifici eventi che possono causare impatti anomali sull’ambiente circostante. In tale ambito, si sono registrati negli ultimi anni i seguenti eventi significativi, di seguito descritti. a) Evento verificatosi in data 29/09/2003, che ha riguardato una perdita dalla linea da 10’’, situata nei pressi della vasca API (S-6005) in zona “TAE A”, che invia gli slop dei serbatoi T-3319/3320 in carica al Topping. La tubazione interessata dall’evento è stata tempestivamente depressionata ed isolata dal resto della Raffineria con contestuale attivazione delle operazioni di contenimento della perdita e mitigazione degli effetti. Tuttavia un limitato quantitativo di idrocarburi è percolato verso il cordolo di recinzione del Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 35 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale tratto terminale della vasca API dell’impianto TAE A, trovando fuoriuscita verso la condotta di scarico A. Ciò ha comportato l’arrivo a mare di idrocarburi attraverso il punto di scarico A. Previo avvertimento della Capitaneria di Porto e dell’ARPAP (Div. Ta) è stato immediatamente attivato il servizio di disinquinamento a mare effettuato da ditta terza specializzata che ha provveduto alla rimozione e al recupero del prodotto dallo specchio d’acqua interessato. Inoltre sono state attivate le operazioni di pulizia lungo la battigia. Il materiale raccolto è stato smaltito come previsto dalla normativa vigente. Contestualmente, si è provveduto alla sostituzione del tratto di tubazione interessato dalla perdita ed alla Progettazione/Realizzazione di un sistema di contenimento delle perdite accidentali dalle tubazioni limitrofe alla suddetta vasca API del TAE A. b) Evento verificatosi in data 01/05/2006 che ha riguardato una perdita di prodotto greggio dalla parte inferiore del mantello del serbatoio di stoccaggio T-3002. In seguito alla fuoriuscita di prodotto nel bacino di contenimento, sono state intraprese le seguenti misure di sicurezza: è stato attivato il PEI; è stato isolato il serbatoio; il greggio è stato trasferito nei serbatoi limitrofi e al tempo stesso si è provveduto ad erogare una miscela schiumogena all’interno del bacino di contenimento. Inoltre è stato eseguito un monitoraggio in continuo dell’esplosività ambientale che a fronte delle precauzioni adottate, è risultata negativa. La Raffineria ha inoltre programmato e intrapreso un’attività di verifica dello stato di qualità delle acque di falda in corrispondenza dei piezometri limitrofi al serbatoio in oggetto. E’ stato presentato, approvato ed eseguito Il Piano di Caratterizzazione del bacino di contenimento del T3002. I risultati delle attività di caratterizzazione ambientale e l’Analisi di Rischio, redatta ai sensi del Titolo V Parte IV D. Lgs. 152/06, sono stati trasmessi alle Autorità Competenti in data 04.01.2007 (vedi box “Sintesi attività effettuate ai sensi del D.M. 471/99”, § 3.8.1). Le azioni programmate per evitare in futuro il ripetersi dell’evento sono le seguenti: - installazione di doppi fondi a tutti i serbatoi di categoria “A”: attualmente (rif. sezione 4) sono stati adeguati n. 42 serbatoi con doppio fondo sul totale di n. 84 serbatoi programmati; inoltre è in corso l’installazione su altri n. 6 serbatoi. Il completamento dell’intervento è definito nel Piano Investimenti 2008 – 2011; - installazione di versatori di schiuma fissi con linee fisse sui bacini di contenimento (per la pianificazione degli interventi cfr. Sezione 4 “interventi in corso” e “interventi programmati”): l’intervento è attualmente in corso e sarà implementato a tutti i serbatoi di greggio della Raffineria. Il completamento dell’intervento è definito nel Piano Investimenti 2008 – 2011. c) Evento verificatosi in data 26/09/06 che ha riguardato lo scarico di un flusso di acque meteoriche di seconda pioggia attraverso il canale B di Raffineria, in seguito all’evento meteorico intenso abbattutosi sull’area di Raffineria. In seguito a tale imprevisto, la Raffineria ha preventivamente adottato idonee misure precauzionali finalizzate alla prevenzione dell’inquinamento marino, attivando tempestivamente il servizio di disinquinamento a mare effettuato da ditta terza specializzata che ha provveduto all’installazione di sistemi oleo-assorbenti a valle dello Scarico A immediatamente a monte dell’ingresso del corpo ricettore Mar Grande; inoltre la Raffineria ha installato i sistemi oleo-assorbenti anche in un tratto del medesimo canale di scarico in Raffineria. Le predette misure precauzionali sono state adottate in ragione del fatto che l’eccezionale apporto di acque in rete fognaria e nell’impianto di trattamento avrebbero potuto comportare brevi anomalie di funzionamento dello stesso. Tale evento è stato tempestivamente comunicato agli Enti Locali e alle Autorità Competenti, inoltre la Raffineria ha comunicato in data 29.09.06 il termine dell’emergenza suddetta. Le azioni correttive intraprese per evitare in futuro il ripetersi dell’evento sono le seguenti: Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 36 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto - - Dichiarazione Ambientale potenziamento della capacità di accumulo, in caso di eventi meteorici intensi, del “TAE B”, attraverso la realizzazione di un serbatoio di accumulo di capacità pari a 11.400 mc: l’intervento (rif. sezione 4) è attualmente in corso di realizzazione e sarà ultimato entro Dicembre 2010; intervento inserito nella “Variante al Progetto Definitivo di Bonifica Falda” presentata al MATT che consiste nella realizzazione di nuove linee di collegamento da TAE A e TAE B ai serbatoi di greggio per il trasferimento delle acque in eccesso (dovute agli eventi meteorici intensi), tramite la Sea Line. Tale intervento è finalizzato a migliorare la risposta delle sezioni di accumulo delle acque meteoriche in caso di eventi intensi o nell’ipotesi di disservizi che limitano la capacità di trattamento dell’impianto Water Reuse (per pianificazione lavori cfr. Allegato 2.3).. Attualmente è in corso di definizione la gara d’appalto per l’assegnazione del contratto di realizzazione degli interventi suddetti. d) Evento verificatosi in data 25/03/2007 che ha riguardato il verificarsi di un contenuto incendio in corrispondenza della guardia idraulica V6205 (area torcia 2), danneggiatasi in seguito alla rapida depressurizzazione in torcia (sistema blow down 2) di tutti gli impianti di Raffineria, dovuta al blocco generale degli impianti per mancanza di energia elettrica. Il predetto evento è stato gestito dal personale aziendale e la Raffineria ha cautelativamente allertato il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. La Raffineria ha successivamente effettuato un’analisi specifica sulle possibili cause del disservizio e delle azioni correttive da intraprendere. Sono stati, infatti, eseguiti controlli non distruttivi per l’apparecchiatura danneggiata e quella in servizio e sono stati prodotti i rapporti ispettivi di dettaglio per verificare le condizioni di marcia. E’ stata infine programmata a medio termine la sostituzione della guardia idraulica compromessa (V6205). L’evento è stato comunicato agli Enti Locali ed alle Autorità competenti, e sono state fornite agli stessi, i chiarimenti e gli approfondimenti del caso. Le azioni correttive programmate per evitare in futuro il ripetersi dell’evento sono state le seguenti: elaborati idonei piani ispettivi per le apparecchiature / piping relative al sistema blow down (timing controllo spessimetrico e ispezione esterna ogni due anni); l’apparecchiatura V6204 è stata sostituita nel febbraio ’08 in concomitanza della fermata dell’impianto RHU. Il nuovo Vessel è stato progettato con le stesse migliorie previste per il V6205 (in particolare sono stati riprogettati spessore nominale apparecchiatura, livello del rivestimento in gunite, pressione di progetto apparecchiatura, etc.). e) Evento verificatosi in data 12/10/07 che ha riguardato la perdita da una tubazione di uscita dello scambiatore E-4125 dell’impianto RHU del diametro di 8’’ (sistema air cooler), con conseguente rilascio di prodotto idrocarburico, idrogeno e H2S. L’evento, prontamente gestito dal personale aziendale di Raffineria, non ha generato danni a cose o persone e non ha provocato incendi. In tale circostanza, la direzione aziendale ha cautelativamente allertato il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. Allo stato attuale le cause effettive dell’evento sono in fase di accertamento tecnico da parte della A.G., che ha posto sotto sequestro il tratto del tubo oggetto della perdita e pertanto il quadro conoscitivo di dettaglio delle anomalie di guasto potrà essere completato solo a valle degli accertamenti suddetti. Per tale evento sono state attivate le seguenti azioni correttive: pulizia area pavimentata circostante la zona oggetto dell’evento e smaltimento rifiuti prodotti; monitoraggio della qualità dell’aria circostante; sostituzione degli altri analoghi quindici tratti di tubazione (rimossi durante il periodo di successiva fermata dell’impianto RHU) ed effettuazione di controlli ispettivi mirati, al fine di minimizzare il fattore di rischio e garantire la massima affidabilità possibile dell’impianto. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 37 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale La sintesi di ulteriori eventi accidentali è riportata in Allegato 2.3. 2.6.3 – Sicurezza ed infortuni La Raffineria è da sempre fortemente impegnata, per le caratteristiche del processo e dei prodotti impiegati, nell’osservanza degli adempimenti legislativi e normativi previsti in materia di sicurezza e igiene del lavoro, al fine di garantire le massime condizioni di salvaguardia della salute dei propri dipendenti e dei dipendenti terzi operanti presso le aree di Raffineria. In particolare, l’attenzione dell’Organizzazione è rivolta verso gli aspetti di: gestione dei fattori di rischio operativi, ai sensi del D.Lgs. 626/94 (e successive modifiche ed integrazioni), che si riflette in aspetti di sicurezza dei processi e nella valutazione dell’esposizione dei lavoratori al rischio chimico fisico e biologico mediante periodiche indagini ambientali; gestione dei fattori di rischio radioattivi: tramite la registrazione e la comunicazione periodica, ai sensi del D.Lgs. 230/95 (e successive modifiche e integrazioni), dei livelli di radioattività e dei conseguenti obblighi connessi ai punti di potenziale emissioni radiogene; gestione delle tecnologie, per la presenza di determinate apparecchiature, come forni di combustione, impianti a pressione ed impianti elettrici localizzati in aree pericolose, soggetti alle varie normative vigenti. Di seguito sono riportati i dati degli indici di frequenza e gravità della Raffineria a fronte degli infortuni accaduti relativamente agli ultimi anni. Aziendali 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Consuntivo infortuni 0 1 6 2 2 0 4 Indice di frequenza (I.F.) 0,00 1,34 7,92 2,59 2,53 0 5,77 Indice di gravità (I.G.) 0,00 2,94 62,44 21,13 13,29 0 11,54 Personale Terzo 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Consuntivo infortuni 6 5 5 9 8 7 5 Indice di frequenza (I.F.) 11,07 4,88 3,11 4,51 4,28 4,16 3,41 Indice di gravità (I.G.) 60,87 13,27 9,27 12,23 27,66 40,88 9,97 Fig. 11 - I.F. =( n°. infortuni/ore lavorate) x 1000000 ; I.G. = (giorni persi/ore lavorate) x 100000 Dall’andamento infortunistico si rileva un incremento del numero di infortuni nel 2007 per il personale aziendale dovuti essenzialmente a disattenzioni che hanno causato lievi infortuni, infatti a fronte di 4 eventi infortunistici l’indice di gravità è risultato pari a 11,54 con una durata media di 20 giorni per infortunio. Relativamente al personale terzo, invece si è registrata una diminuzione del numero di infortuni con una significativa riduzione dell’indice di gravità, essendo infortuni di lievi entità dovuti causati da errate manovre e disattenzioni. A seguito di tali analisi sono stati predisposti specifici incontri formativi per il personale operativo e non, in tema di Sicurezza sul lavoro e tutela dell’Ambiente con focus sugli aspetti normativi e di prevenzione mediante audit specifici sull’adozione ed attuazione di sistemi di gestione della sicurezza da parte delle maggiori imprese operanti nella Raffineria. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 38 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale 2.6.4 – Qualità dell’ambiente di lavoro, prevenzione e protezione In coerenza con la Linea guida di Settore sul Sistema di Gestione della Salute e nel rispetto della normativa vigente, la Raffineria esegue periodicamente indagini ambientali sugli agenti di rischio chimico/fisico/biologico. Agenti chimici, cancerogeni e fisici (rumore interno) Periodicamente l’istituto Medicina del Lavoro dell’Università di Bari, effettua indagini ambientali finalizzate alla valutazione del rischio di esposizione a sostanze chimiche e cancerogene ai sensi del D. Lgs. 626/94 e successive modifiche. Le indagini sugli idrocarburi e sull’idrogeno solforato aerodispersi eseguite negli ambienti di lavoro, e le determinazioni dosimetriche personali eseguite ai lavoratori per l’intero turno di lavoro svolte ai sensi del D. Lgs. 626/94, e successive modifiche, evidenziano come tutti i valori riscontrati siano ampiamente al di sotto dei limiti di esposizione TLV-TWA. Il rischio fisico di esposizione al rumore interno viene valutato ai sensi del D. Lgs. 195/2006 che integra ed aggiorna il D. Lgs. 626/94 introducendo il Titolo V bis. Tale Decreto disciplina la protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore durante il lavoro e definisce l’esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore, quella espressa in dB(A) misurata, calcolata e riferita ad 8 ore giornaliere (LEP,d). Le aree individuate rumorose, sono adeguatamente segnalate come previsto dalla normativa di riferimento" ed i lavoratori sono forniti di idonei DPI. Amianto e fibre ceramiche refrattarie Per assicurare la salvaguardia della salute dei lavoratori, la Raffineria ha sempre garantito un ottimale stato di conservazione di tutte le attrezzature e apparecchiature contenenti amianto e fibre ceramiche refrattarie, eseguendo controlli preventivi e periodiche manutenzioni, ove ne veniva riscontrata la presenza. La Raffineria ha avuto un comportamento proattivo in relazione alla presenza di materiali contenenti amianto. L’abbandono dell’utilizzo di amianto risale agli anni 80’ e negli anni 90’ si è proceduto al censimento dei materiali contenenti amianto (MCA) presenti. Successivamente è stata avviata un’attività di rimozione e smaltimento dell’amianto censito, che ha portato a limitare al minimo la presenza di amianto residuo. Per la gestione degli aspetti ambientali relativi alla presenza di materiali contenenti amianto e fibre ceramiche refrattarie sono attive, inoltre, 2 specifiche procedure di Sede: Procedura gestionale amianto AgipPetroli COSAM/PRES n° 48/2000 Procedura COSAM 031I del 20.02.2001 AgipPetroli “Valutazione del rischio per la salute da esposizione a fibre ceramiche” La Raffineria ha, infine, provveduto con apposita Comunicazione scritta del Direttore alla nomina del Responsabile Amianto, ai sensi del D.M. 6/09/94, identificato nel Responsabile della Funzione INGEMAN (Ingegneria di Manutenzione), per gestire le problematiche legate ai piani di bonifica ed allo smaltimento. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 39 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Ad agosto 2007 è stato aggiornato il censimento dei materiali contenenti amianto (MCA) e delle fibre ceramiche refrattarie (FCR), svolto a cura della ASL Viterbo (Laboratorio di Igiene Industriale - Centro Regionale Amianto), in tutte le strutture della Raffineria. Relativamente all’amianto, per ogni SOI sono state individuate le apparecchiature contenenti amianto, la tipologia (friabile, compatto), nonché la quantità stimata. In totale da tale censimento 2007 risultano presenti in Raffineria 504 kg di friabile e 239,5 kg di compatto, rispetto ad un quantitativo complessivo inizialmente presente in Raffineria (materiale friabile e compatto) di 2.316,4 kg (rif. censimento anno 2000). E’ stato redatto un Piano, relativo ad attività generiche di manutenzione ed approvato dalla locale ASL, che permette di poter attivare operazioni di manipolazione su apparecchiature contenenti amianto per quantitativi non superiori ai 200 kg per intervento. Mentre per specifiche attività di manipolazione e rimozione di amianto sulle apparecchiature individuate, è richiesta la presentazione di specifici piani di intervento da parte della ditta terza incaricata. Inoltre, è previsto un monitoraggio dello stato di conservazione dell’amianto annuale o biennale, in base alla condizione dell’amianto nelle apparecchiature. Per quanto riguarda le FCR, presenti nelle apparecchiature di Raffineria per un totale di 25.640 kg, l’ASL di Viterbo ha evidenziato la presenza di materiale sostanzialmente in buone condizioni e sotto controllo. In Allegato 2.4 sono riportate le attività di rimozione dei materiali contenenti amianto attuate nel quadriennio 2001-2007. Apparecchiature contenenti PCB. Ai fini della verifica ai sensi del D.Lgs n 209/99 vengono effettuate analisi di caratterizzazione degli oli presenti nei trasformatori della Raffineria, dalle quali emergono valori sempre al di sotto di 50 ppm. Pertanto, le apparecchiature di Raffineria contenenti PCB non sono soggette alle prescrizioni del D. Lgs. citato. I trasformatori presenti in Raffineria sono sottoposti a controlli/verifiche in accordo ai piani di manutenzione di Raffineria. Sostanze lesive dello strato di ozono. E’ stato effettuato un censimento delle apparecchiature e delle quantità di gas, contenute in esse, considerate lesive per lo strato di ozono ai fini del Reg. CE 2037/2000. Sono attualmente in corso le attività di verifica ai sensi del D. Lgs. 147/06 art. 3 e 4 (redazione di un Libretto di Impianto conforme all’Allegato I del citato Decreto e controlli periodici delle fughe). 2.6.5 – Formazione, informazione e partecipazione dei dipendenti In Raffineria da sempre viene svolta attività di informazione, formazione ed addestramento dei lavoratori, al fine di garantire la corretta conduzione degli impianti, nel rispetto delle norme di sicurezza, igiene del lavoro, protezione e salvaguardia dell’ambiente ed in conformità con i requisiti e le indicazioni del Gruppo. Nella convinzione che il coinvolgimento del personale nelle attività di tutela della sicurezza e dell’ambiente sia la forza motrice per il raggiungimento del miglioramento continuo delle prestazioni ambientali, nel corso degli anni, ed in particolare a partire dal 1998 ad oggi, sono stati individuati ed Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 40 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale applicati specifici percorsi formativi e strumenti di partecipazione dei lavoratori, atti a massimizzare il coinvolgimento attivo delle risorse interne, Ditte terze comprese. Gli strumenti posti in essere hanno interessato: - il coinvolgimento “diretto” dei lavoratori in iniziative di informazione, formazione e addestramento (§ 2.6.5.1) - il coinvolgimento ”indiretto” alle scelte, strategie, prassi operative, etc, utilizzando i Comitati interni (§ 2.6.5.2). 2.6.5.1 Formazione e addestramento Informazione/formazione Dipendenti Le attività di formazione sono realizzate mediante il supporto metodologico del Polo territoriale del Personale, utilizzando l’esperienza e la professionalità di specialisti interni della Raffineria e, dove necessario, mediante il ricorso a risorse esterne. Il coinvolgimento è stato particolarmente attivo nella fase di implementazione del Sistema di Gestione Ambientale a norma ISO 14001 e, successivamente, in occasione della registrazione EMAS. Un’apposita Procedura del SGA (Allegato 2.1 pto. 4), è dedicata a disciplinare le modalità operative e le responsabilità finalizzate ad identificare le esigenze di formazione del personale in materia ambientale e pianificare e realizzare tali attività. Nel dettaglio, la procedura descrive le modalità di programmazione annuale, i contenuti, le tipologie previste per i soggetti interni ed esterni (Ditte Terze) della Raffineria, con l’obiettivo di: garantire a tutti l’informazione e sensibilizzazione di base sulle tematiche ambientali e di sicurezza; sviluppare, per Funzioni e gruppi omogenei, approfondimenti tecnici specifici sugli aspetti di maggiore interesse; assistere e supportare i neo-assunti fin dai primi impegni in sito. I principali interventi in campo di Sicurezza e Ambiente che hanno interessato la Raffineria negli ultimi anni sono di seguito riassunti. Anno Tipologia corso/ iniziativa Coinvolgimento Incontri di informazione SGA/ISO 14001 466 h La realizzazione degli impianti di depurazione Nuove regole in materia di rifiuti e bonifica dei siti contaminati 32 h Analisi dei rischi nelle attività produttive 40 h Informazione/ Formazione sui rischi di incidente rilevante (D. Lgs. 334/99, DM 228 h 2002 Edizione 4 del 30/04/08 16 h 16/03/98, D. Lgs. 626/94) Tematiche Ambientali per inserimento laureati 8h Tematiche Ambientali per inserimento diplomati 65 h Tematiche Ambientali per riallocazione personale 88 h Tematiche Ambientali per inserimento laureati 26 h Informazione/ Formazione su H2S 12 h Revisione 6 del 30/04/08 pag. 41 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Anno Dichiarazione Ambientale Tipologia corso/ iniziativa TOTALE ORE DI FORMAZIONE 2003 Coinvolgimento 1.495 h Gestione, classificazione e trasporto rifiuti La protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi derivanti da atmosfere esplosive (D. Lgs. 233/2003) 24 h Regimi di Responsabilità ed Assicurabilità del Rischio Ambientale 8h La protezione dell'ambiente, l'affidabilità dei sistemi e la sicurezza industriale 32 h Primo intervento di pronto soccorso 288 h Tematiche Ambientali per inserimento laureati 64 h Tematiche Ambientali per inserimento laureati (L.B.) 16 h Tematiche Ambientali per inserimento diplomati 336 h TOTALE ORE DI FORMAZIONE Informazione/ Formazione sui rischi di incidente rilevante (D. Lgs. 334/99, D.M. 8h 776 h 248 h 16/03/98, D. Lgs. 626/94) Informazione/ Formazione su H2S 275 h Corso di formazione per addetti al primo soccorso nelle aziende D.M. 388/03 501 h Corso Ambiente ed Igiene Industriale 6h Sistema di Gestione Ambientale 401 h Fondamenti di Ambiente, salute ed Igiene del Lavoro 7,5 h Informazione/ Formazione sui rischi di incidente rilevante (D. Lgs. 334/99, D.M. 10,5 h 16/03/98, D. Lgs. 626/94) 2004 Formazione sul Pronto Soccorso 81,5 h Fondamenti di Ambiente, salute ed Igiene del Lavoro 3,5 h Elementi di Igiene Industriale 201,5h Percorso ISO 14001 2001/2003 – progetto EMAS 170,5 h Tematiche Ambientali per inserimento diplomati 138h Sicurezza sul lavoro e Tutela dell’ambiente 392 h ISO 14001 Corso di formazione per auditors 320 h Formazione per Responsabili addetti al servizio di prevenzione e protezione (D. 32 h Lgs. 195/03) Formazione EMAS (comprese Ditte Terze) TOTALE ORE DI FORMAZIONE 2005 286 h 3.074 h Aspetti Ambientali Raffineria 78h Elementi d’igiene industriale 80h Valutazione Impatto e novità e practies sull’ambiente 24h Formazione Antincendio rischio elevato 40h Formazione Antincendio 1.364h Elementi di primo soccorso 42h Aggiornamenti su tematiche ambientali 32h Informazione/ Formazione sui rischi di incidente rilevante (D. Lgs. 334/99, D.M. 46h 16/03/98, D. Lgs. 626/94) Edizione 4 del 30/04/08 Gestione delle crisi ambientali 32h Addetti servizi prevenzione e protezione 40h Revisione 6 del 30/04/08 pag. 42 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Anno Dichiarazione Ambientale Tipologia corso/ iniziativa Coinvolgimento Formazione ex D. Lgs. 195/03 per RSPP/APP 52h TOTALE ORE DI FORMAZIONE 2006 1.830 h Formazione Antincendio con esercitazione per tutto il personale di Raffineria 3.978 h Formazione sui rischi chimici, fisici e radiazioni ionizzanti 400 h Formazione su “informatizzazione SGA” 228 h Formazione del personale per l’abilitazione alla firma dei permessi di lavoro 518 h Formazione ex D. Lgs. 195/03 per RSPP/APP 210 h Formazione SGA riunioni di terzo livello 1.721 h Formazione SGS riunioni di terzo livello 3.441 h Corso di formazione per auditor ambientale ISO/EMAS 36 h TOTALE ORE DI FORMAZIONE 2007 10.532 h Formazione Antincendio con esercitazione per tutto il personale di Raffineria 4.138 h Formazione sui rischi chimici, fisici e radiazioni ionizzanti 180 h Formazione del personale aziendale/terzi per l’abilitazione alla firma dei PdL 258 h Formazione ex D. Lgs. 195/03 per RSPP/APP 144 h Formazione SGA riunioni di terzo livello 2.262 h Formazione SGS riunioni di terzo livello 4.524 h TOTALE ORE DI FORMAZIONE 11.506 h Fig. 12 - Dettaglio su formazione/informazione personale di Raffineria Tra le iniziative di informazione per lo sviluppo del SGA, merita evidenza la distribuzione di un apposito “Vademecum del Sistema di Gestione Ambientale”, opuscolo tascabile che sintetizza le fasi di implementazione e le principali caratteristiche del Sistema della Raffineria, destinato a tutti i dipendenti. Inoltre sono state svolte riunioni periferiche tra i Responsabili di Turno e gli operatori per consolidare la trasmissione delle informazioni relative ai Sistemi di gestione Ambientale e della Sicurezza. Informazione/formazione Ditte terze, Autotrasportatori e Visitatori Nel corso dell’implementazione del SGA, le attività di informazione e formazione vengono erogate ai Responsabili delle Imprese individuate o loro delegati. La funzione, SERTEC, coadiuvata da RSGA (Rappresentante del SGA), organizza, conformemente a quanto previsto dalle procedure (Allegato 2.1 pto. 4), degli incontri al fine di: verificare le registrazioni prodotte sugli interventi di informazione e formazione, svolti a cura della Ditta Terza; aggiornare i Responsabili delle Ditte Terze sullo stato di aggiornamento delle procedure SGA, distribuendo le eventuali procedure di interesse revisionate rispetto al precedente incontro; discutere riscontri emersi dalle attività di audit svolte nelle aree imprese; Ai Responsabili delle Ditte viene inoltre consegnata copia della Politica Ambientale e le Procedure Ambientali di interesse. I Responsabili delle Ditte Terze a loro volta devono diffondere le informazioni acquisite ai propri dipendenti, programmando appositi incontri di informazione e formazione. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 43 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Copia del “Vademecum del Sistema di Gestione Ambientale” viene fornita anche alle ditte terze operanti all’interno della Raffineria. Agli autotrasportatori operanti in Raffineria viene fornito, in occasione del loro primo ingresso, un opuscolo “Guida del Sistema di gestione Ambientale EMAS” che illustra sinteticamente i principi del SGA e il comportamento da attuare in un sito certificato. Per quanto concerne l’informazione ai visitatori che entrano per la prima volta in Raffineria, viene fatto visionare, prima dell’accesso, un multimediale contenente tutte le informazioni fondamentali per operare in sicurezza e viene consegnato specifico materiale informativo. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 44 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale 2.6.5.2 - Partecipazione e coinvolgimento L’interesse della Raffineria a garantire la massima partecipazione dei propri lavoratori in tutte le attività che possono implicare la Sicurezza dei luoghi di lavoro e/o l’Ambiente è testimoniato dall’adozione, fin dai primi anni ’90, di un modello organizzativo strutturato appositamente per permettere un coinvolgimento “a cascata” di tutti i livelli del personale. Per le attività relative al Regolamento Comunitario EMAS CE 761/01 e 196/06 sono state sviluppate iniziative di partecipazione ed informazione, relativamente alle fasi di: analisi ambientale Iniziale, realizzata nel 2000 e revisionata ai sensi dei Regolamenti CE 761/01 e CE 196/06 ; formulazione della Politica Ambientale della Raffineria; individuazione degli Obiettivi ambientali e pianificazione dei Programmi di Miglioramento, periodicamente verificati e revisionati da R-SGA con il supporto dei Responsabili di Unità/Funzione di Raffineria interessati; strutturazione ed implementazione del SGA della Raffineria, ovvero della Procedure e della Documentazione del Sistema, che definisce in modo organico le modalità operative di ciascuno per garantire lo svolgimento delle proprie mansioni nel rispetto dell’Ambiente e degli Obiettivi di miglioramento prefissati; pianificazione e realizzazione degli Audit periodici del SGA, che vedono la partecipazione di personale di Raffineria scelto ed opportunamente formato (Auditors interni qualificati); elaborazione annuale della Dichiarazione Ambientale. Per garantire la comunicazione interna delle anomalie ambientali è attivo, quale strumento cardine del processo di partecipazione e comunicazione bi-direzionale, il Modulo di Segnalazione Ambientale (MSA), a disposizione per ogni dipendente per segnalare, anche su suggerimento esterno: eventi che possano rappresentare un reale o potenziale impatto sull’ambiente; suggerimenti volti a migliorare possibili rischi o aspetti critici verso l’ambiente. Gli MSA sono uno degli strumenti di Sistema atti ad individuare le potenziali problematiche ambientali ed eventualmente emettere le Richieste di Azioni Correttive necessarie (RACA). Nel corso degli ultimi sei anni di applicazione del SGA, sono stati emessi 445 Moduli di segnalazione Ambientale e 279 Richieste di Azioni Correttive suddivisi come illustrato nel grafico: 140 130125 120 120 100 80 65 65 58 MSA 52 60 RACA 39 40 11 20 17 20 22 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Fig. 13 – Trend MSA e RACA periodo 2002÷2007 Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 45 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale In particolare, nel corso del 2007, gli MSA sono stati 20 in totale, registrando quindi un decremento rispetto all’anno precedente, mentre le RACA sono state 22, in aumento rispetto alle 17 dell’anno precedente. Il target EMAS fissato per il 2008 relativo all’emissione di MSA e RACA, nell’ottica del miglioramento delle performances ambientali del sito, è di mantenere il numero di MSA e RACA registrato nel 2007. 2.6.6 – Comunicazione e rapporti con il territorio La Raffineria di Taranto è consapevole che il rapporto con il Territorio e con le Istituzioni non può prescindere da un corretto e trasparente svolgimento dell’attività nel sito e a tal proposito promuove interventi e iniziative atte a coinvolgere i portatori di interesse che si affacciano alla realtà aziendale. In particolar modo si possono evidenziare alcune delle attività finora svolte in questo ambito: Anno 2005: realizzazione di stage operativi destinati a studenti universitari, tramite un accordo di collaborazione con le Università di Bari e Taranto (n. 1 stage nel 2004, n. 5 stage nel 2005); partecipazione di personale della Raffineria a seminari ed incontri; in particolare su iniziativa della Direzione della Raffineria, vengono periodicamente organizzati corsi di formazione sulle tematiche della Sicurezza sul lavoro e della tutela dell'Ambiente, con focus sugli aspetti normativi e di prevenzione; partecipazione alle attività della locale Associazione Industriali, di cui il Direttore è Vice Presidente; accordo di sponsorizzazione di attività culturali con il Comune di Taranto. incontri con i rappresentanti degli enti locali responsabili in materia ambientale; festeggiamento in occasione della registrazione EMAS con partecipazione dei principali portatori di interesse e distribuzione della Dichiarazione Ambientale (12 Settembre 2005); trasmissione della Dichiarazione Ambientale agli Enti territoriali comunali e provinciali (12 Settembre 2005). Anno 2006: realizzazione di n. 5 stage operativi destinati a n. 5 studenti universitari, tramite accordi di collaborazione con le Facoltà di Economia Aziendale dell’Università degli studi di Bari e con la II Facoltà di ingegneria del Politecnico di Bari; partecipazione alle attività della locale Associazione Industriali, di cui il Direttore della Raffineria è vicepresidente. Anno 2007: realizzazione di n. 1 stage finalizzato alla stesura della tesi di laurea, destinato a n. 1 studentessa universitaria, tramite accordi di collaborazione con le Facoltà di Scienze Ambientali dell’Università degli studi di Bari; partecipazione alle attività della locale Associazione Industriali, di cui il Direttore della Raffineria è vicepresidente. A fronte di una convenzione tra Confindustria Taranto ed Università degli Studi di Bari, si sono svolte presso la II Facoltà di Economia di Taranto, diverse attività didattiche, di supporto ai docenti del corso di “Economia e gestione delle imprese”. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 46 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Visita guidata in Raffineria, su richiesta dell’Autorità Portuale e della Provincia di Taranto, dei partecipanti alla Conferenza finale del Progetto Europeo IMAPS – Gestione Integrata dei Rischi Ambientali nelle città portuali. Visita guidata in Raffineria degli studenti dell’Università del Salento, Dipartimento Studi Aziendali, Giuridici ed Ambientali, nell’ambito del corso di “Cicli Produttivi e Impatto Ambientale”. Svolgimento di un seminario di studi, tenuto presso la Facoltà di Ingegneria Chimica dell’Università degli Studi della Calabria, sulla gestione delle problematiche impiantistiche di siti a rischio di incidente rilevante. Visita guidata in Raffineria degli studenti del corso di laurea in Ingegneria Chimica dell’Università degli Studi della Calabria. E’ inoltre utile sottolineare come la “Dichiarazione Ambientale”, nella sua prima stesura, sia stata progettata coinvolgendo le Autorità locali nella definizione dei contenuti per recepire le eventuali esigenze di elementi da evidenziare o approfondire. A tal fine sono stati organizzati dei “Focus Group” con rappresentanti della Raffineria e con tecnici degli enti locali interessati, per presentare e discutere congiuntamente lo schema e i contenuti della Dichiarazione Ambientale. 2.6.7 – Spese ed investimenti ambientali L’attenzione dell’azienda verso il miglioramento delle proprie prestazioni ambientali è testimoniata dalle spese sostenute per gestire gli aspetti/impatti ambientali correlati alle proprie attività e promuovendo la salvaguardia e tutela del territorio circostante. Le spese ambientali sono contabilizzate in sito secondo la metodologia analitica definita dalla Fondazione Enrico Mattei – ENI (FEEM). Tali indicazioni confluiscono nel Sistema Informativo Ambientale (SIA, gestito dalla Funzione HSE di Sede) e sono diffuse nel Rapporto Ambientale di Divisione. In tale ambito, i comparti ambientali di interesse sono i seguenti: Protezione dell’aria e del clima Protezione delle acque superficiali Protezione del suolo-sottosuolo e delle acque sotterranee Rifiuti 2007 2006 2005 2004 2003 2002 2001 0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000 14.000 16.000 18.000 20.000 22.000 24.000 26.000 28.000 30.000 32.000 34.000 36.000 k€ Protezione Aria Protezione Acqua Protezione Suolo Rifiuti Fig. 14 – Spese/Investimenti ambientali Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 47 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Le spese assegnate ai vari comparti sono rappresentate sia dagli investimenti, come acquisto di attrezzature, impianti e migliorie tecnologiche, sia dalle risorse necessarie alla gestione corrente, come il costo del lavoro, dei materiali e le prestazioni esterne. Nel grafico è riportato l’andamento delle spese ambientali (spese capitali e spese correnti) contabilizzate dalla Raffineria relativamente agli ultimi sette anni. Si elencano, nel seguito, i principali investimenti/spese ambientali realizzati nel corso del 2007 : “Protezione acque” Nel corso del 2007 è stato concluso l’intervento di realizzazione dell’impianto Water Reuse i cui investimenti sono stati capitalizzati nel corso dei precedenti anni 2005 – 2006. Si evidenzia, inoltre, l’investimento per la realizzazione degli interventi di Variante al Progetto Definitivo di Bonifica delle acque di Falda (cfr. Box “Variante al PDBF” § 2.5.4.2). ; “Protezione aria” In particolare nel corso del 2007 sono stati avviati e sono in fase di completamento gli interventi B.A.T. definiti nella Domanda di A.I.A. riguardanti: l’installazione doppie tenute pompe critiche, il monitoraggio delle emissioni diffuse/fuggitive secondo i criteri del protocollo internazionale “EPA metodo 21” e delle procedure LDAR, la realizzazione delle predisposizioni per l’installazione della nuova torcia 1 dotata di misuratore di portata e sistema smokeless per la riduzione della formazione del “pennacchio”, la fornitura del misuratore di portata per la torcia 2 (1° step), la sostituzione delle cappe di laboratorio con nuove tipologie caratterizzate da maggiore efficienza di aspirazione, l’installazione delle nuove tenute doppie su serbatoi a T.G. secondo quanto stabilito dal relativo piano di intervento (n. 5 serbatoi effettuati nel 2007), l’installazione dei manicotti di guarnizione attorno ai punti di campionamento di n. 2 serbatoi a T.G. per la minimizzazione delle emissioni diffuse di VOC. “Protezione suolo/sottosuolo” Rifacimento del serbatoio T-3310, inserimento dei doppi fondi sui serbatoi secondo quanto previsto dallo specifico piano di manutenzione, la razionalizzazione circuito di raccolta drenaggi della sala pompe bitume. Le principali attività eseguite negli anni 2004 – 2007 sono riportate nella Sezione 4. Per completezza e confronto dei dati sono presenti anche le spese sostenute per la sicurezza e salute dei lavoratori. (Fonte: SIA per Rapporto Ambientale). Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 48 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale 2.7 – L’ Organizzazione della Raffineria L’assetto organizzativo della Raffineria prevede una forza lavoro pari a ca. 465 dipendenti (al 31/03/08). Il ciclo produttivo della Raffineria, a regime continuo, richiede la continua presenza di personale suddiviso in 3 turni di 8 ore, cui si aggiunge un certo numero di dipendenti operanti in orario giornaliero. Sono, inoltre, presenti in Raffineria dipendenti di Ditte Terze o esercenti di servizi esterni al processo di produzione, tra cui Ditte di manutenzione e/o cantieristica, servizio di vigilanza interno, Guardia di Finanza e UTF, servizio mensa aziendale, servizio di pulizia L’assetto organizzativo della Raffineria, a partire dal 1999, ha conosciuto significative modifiche. In particolare, ai sensi della Lean Production (vedi box), il personale di Raffineria è attualmente strutturato in: 1 Team Direzionale, composto dal Direttore (DIR) e dai Responsabili di Unità/Funzione (REOP, PERF, SPP, TECON&RSGA, SERTEC, HUBSE, ACTA); 4 Strutture Operative Integrate (SOI 1, SOI 3, SOI 4 e SOI EST), corrispondenti alle aree operative di Raffineria, che prevedono i rispettivi Team Gestionali (composti da RSOI, RTO, TPS e RMS) e Team Operativi (RTO, CONSOL, TMS e operatori di processo). L’attuale struttura della Raffineria prevede un ruolo di riferimento operativo e gestionale nella Direzione di sito (DIR), che sovrintende sul complesso industriale, sulla sua operatività e funzionalità, al fine di garantire i migliori risultati di efficienza nel rispetto delle vigenti normative e politiche societarie, specificatamente nel campo della sicurezza e della protezione ambientale. Nell’ambito della SOI4 è stata incorporata l’attività dell’ex – Stabilimento GPL. Dal confronto con le “pratiche migliori” conseguenti alle evoluzioni organizzative della raffinazione mondiale, e con l’obiettivo di assicurare una performance superiore sostenibile nel lungo termine, l’Eni ha deciso di “riprogettare” a livello globale il suo sistema di impresa, attraverso la trasformazione del modello organizzativo di tipo tradizionale (gerarchico-funzionale) in un nuovo modello basato su “Team Permanenti Interfunzionali” (Direzionale, Gestionale, Operativo) che costituiscono il perno centrale e la nuova modalità di funzionamento dell’organizzazione. L’obiettivo dei team è di garantire il miglioramento globale dei risultati e di intraprendere azioni finalizzate alla soluzione dei problemi tramite interventi di cooperazione, di integrazione delle proprie competenze e di condivisione delle proprie responsabilità. Per poter rendere fattibile tale processo di cambiamento, è stato necessario: ridisegnare le strutture organizzative in un ottica di integrazione e semplificazione, ridefinire il ruolo di ciascuna funzione per garantire il migliore supporto alla gestione del processo produttivo, trasferire le responsabilità gestionali-operative di governo del processo produttivo ai “Team Interfunzionali”, arricchire i contenuti professionali delle risorse umane a tutti i livelli, in termini di ampiezza (capacità di svolgere attività diverse), e di profondità (capacità di incidere, di prevenire ed assorbire le varianze nel processo), attraverso piani mirati di formazione professionale. Il progressivo incremento di performance che si evidenzia con la nuova “lean organization”, si determina, quindi, attraverso il miglioramento continuo delle prassi operative di ciascun componente dell’organizzazione di Raffineria. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 49 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale In tale ottica, anche all’interno del SGA della Raffineria è stato previsto uno specifico assetto di ruoli, compiti e responsabilità, sintetizzabile in: il Direttore (DIR) è il Responsabile del SGA della Raffineria, della sua attuazione e funzionamento e del rispetto dei requisiti previsti dalla Norma di riferimento; nell’ambito delle sue funzioni, DIR ha nominato un proprio Rappresentante della Direzione per il SGA (RSGA), nella figura del Responsabile della Funzione TECON (Comunicazione Interna 2/05 del 24/01/2005), che recepisce la Comunicazione Organizzativa n. 287/PRES del 09/02/99. Tale figura gestisce direttamente l’implementazione del SGA in Raffineria, anche attraverso il coinvolgimento di un Supporto Operativo ad esso dedicato (SO-RSGA). Numerose altre Funzioni/Unità di Raffineria sono coinvolte in specifici adempimenti del SGA, secondo quanto indicato nelle specifiche procedure. Si riporta il funzionigramma di riferimento alla luce della “Lean Production”. In allegato (Allegato 2.5) si riporta l’Organigramma generale della Raffineria. DIR RESP/SGA INV TA TEAM DIREZIONALE TEAM GESTIONALE HUB SE SPP PERF TECON/RSGA REOP SERTEC RSOI MAN AFF TPS RMS RTO RTO G TMS TEAM OPERATIVO CONS OPE Fig. 15 – Organigramma “Lean Production” Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 50 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale 2.8 – Il Sistema di Gestione della Raffineria La Raffineria di Taranto, per fare fronte alla complessità organizzativa e dei processi, prevede un sistema di gestione articolato su numerosi livelli differenti, finalizzati a definire correttamente le attività da svolgere dal punto di vista gestionale, tecnico ed operativo. In particolare, si distingue: il sistema di gestione generale, basato su documenti di emissione Corporate5, sulle Procedure di Linea di Raffineria e, nei vari Reparti di produzione, sui Manuali, Procedure ed Istruzioni Operative; il Sistema di Gestione Ambientale conforme alla Norma ISO 14001 e al Regolamento EMAS; il Sistema di Gestione della Sicurezza, implementato secondo i requisiti di cui al D.Lgs. 334/99 e D. Lgs. 238/05.; Il Sistema di Gestione Ambientale Il Sistema di Gestione Ambientale della Raffineria di Taranto (SGA) è stato certificato conforme ai requisiti della Norma ISO 14001 a partire dal giugno 2001. Nel marzo 2005 la Raffineria di Taranto ha inoltre conseguito la registrazione EMAS. Il SGA sovrintende a tutte le attività e operazioni svolte nell’ambito del sito che hanno o possono avere effetto sull’ambiente circostante avvalendosi di specifici strumenti di controllo e sorveglianza; in particolare, il SGA è documentato attraverso il Manuale e le Procedure Ambientali. Altri documenti sono : la Politica di Sicurezza, Salute, Ambiente e Prevenzione degli incidenti rilevanti della Raffineria; gli obiettivi ed i programmi di miglioramento ambientale della Raffineria, inseriti nel Piano di Miglioramento Ambientale (vd. Sezione 4); Il Registro degli Aspetti/Effetti Ambientali (REGASP) derivanti dalle attività del sito nelle condizioni di normale regime, anomale e di emergenza (nello specifico, inseriti nell’Allegato 3.1); Il Registro della Legislazione Applicabile (REGLEG). Le Procedure Ambientali esplicitano le modalità operative e gestionali attraverso le quali vengono rispettati i requisiti della Norma descritti nel Manuale del Sistema di Gestione Ambientale. L’elenco delle Procedure Ambientali e di Linea è riportato in Allegato 2.1; Le modalità di gestione della Documentazione del SGA sono specificate in una specifica Procedura SGA (Allegato 2.1 pto 06); in particolare, la distribuzione della Documentazione avviene tramite la rete Intranet di Raffineria, consultabile tramite i Personal Computer forniti in dotazione alle Strutture Operative Integrate (SOI) e/o ai singoli dipendenti. 5 Fonte: Eni Divisione R&M, ex-AgipPetroli, quali Ordini di Servizio, Comunicazioni Organizzative, Circolari e Norme Quadro di Settore) Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 51 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale 2.9 – Status Autorizzativo, prescrizioni e procedimenti Aperti Al fine di ottimizzare le modalità di gestione di un panorama di adempimenti e prescrizioni legislative in campo ambientale estremamente vasto e complesso, l’Organizzazione della Raffineria ha strutturato al proprio interno prassi consolidate per garantire: la predisposizione della documentazione di supporto ed il puntuale rinnovo autorizzativo; la massima disponibilità ai controlli degli Enti preposti (Provincia, Regione, ARPA, ecc.); il monitoraggio ed il continuo aggiornamento delle proprie attività in relazione a modifiche delle prescrizioni normative, grazie al supporto della Funzione SPP. L’Allegato 2.6 riassume l’attuale “status autorizzativo” della Raffineria, riportando, per ciascun ambito ambientale soggetto a prescrizioni specifiche applicabili al sito, la legislazione vigente in materia ed il riferimento alla documentazione (autorizzazione, denuncia, comunicazione, pratica istruttiva, cc.) di competenza della Raffineria. La documentazione è disponibile presso gli Uffici delle competenti Funzioni di Raffineria. Attualmente non risultano condanne di fatto dell’autorità giudiziaria in materia ambientale a carico di personale responsabile del sito, né pendenze relative a richieste di risarcimento per danni connessi ad eventi ambientali causati dalla Raffineria. Si è concluso nella prima metà del 2007, il procedimento giudiziario di natura ambientale per "inquinamento atmosferico". Il procedimento è stato rivolto in maniera generale a tutto l’insediamento industriale presente nell’area, ed in particolare nei confronti delle tre aziende più rilevanti, ILVA, Cementir e Agip-Petroli. In particolare il processo si è concluso con l’assoluzione piena della Raffineria di Taranto in quanto è stato accertato che non ci sono evidenze riconducibili specificamente alle attività della Raffineria dal momento che: la Raffineria ha sempre operato con livello di emissioni notevolmente inferiore ai limiti prescritti la Raffineria contribuisce alle emissioni inquinanti dell’area industriale con un contributo molto ridotto rispetto al totale (fonte “EPER – European pollutant emission register) il posizionamento geografico della Raffineria rispetto all’area urbana oggetto del procedimento è tale da far considerare poco significativo il contributo specifico della Raffineria rispetto all’impatto generale della realtà industriale limitrofa. Sono attualmente in corso di accertamento con l’A.G. i procedimenti relativi ai seguenti eventi: evento accidentale occorso al serbatoio di greggio T3002 (cfr. § 2.6.2) del 01.05.06; evento accidentale del 12.10.06 in merito alla dispersione di prodotto idrocarburico, di H2 e H2S da una tubazione di uscita dello scambiatore E-4125. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 52 di 52 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale SEZIONE 3 ASPETTI ED IMPATTI AMBIENTALI 3.1 – Attività della Raffineria di interesse ambientale ed Aspetti ambientali La Dichiarazione Ambientale di Raffineria, predisposta in conformità alle specifiche dei Regolamenti CE 761/2001 e CE 196/06, recepisce la metodologia di individuazione e valutazione degli Aspetti e degli Impatti Ambientali (rif. Allegato 3.1 “Registro Aspetti Ambientali” Ed. 28.02.07) correlati alle attività svolte presso la Raffineria, introdotta nel 2001 e revisionata nel 2004 in occasione della Registrazione EMAS iniziale. La presente sezione della Dichiarazione Ambientale riporta il terzo aggiornamento annuale dei dati (riferiti al 2007 e alcuni di essi al 30.04.2008), delle informazioni relative alle attività svolte in Raffineria e degli indicatori di prestazione ambientale, secondo quanto previsto dal Regolamento EMAS. Per l’individuazione e la valutazione degli Aspetti Ambientali sono state prese in considerazione tutte le attività svolte nel sito, con particolare riferimento a: ricezione (approvvigionamento e movimentazione interna), stoccaggio e distribuzione delle materie prime in ingresso e dei prodotti in uscita; esercizio degli Impianti di lavorazione e dei principali Impianti ausiliari di Raffineria; altre attività di Raffineria correlate alla Funzione Tecnologico (Laboratorio) ed ai Servizi Tecnici (Manutenzione, Ispezione/Collaudi e gestione Ditte Terze). Per ciascuna delle attività definite come “di interesse ambientale”, sono stati individuati ed analizzati gli Aspetti ambientali correlati, ovvero l’elemento specifico di ciascuna attività che risulta interagire con l’ambiente, ai sensi di quanto definito nel Regolamento CE 761/2001 (vedi art. 2/f e Allegato VI). Tale analisi si è svolta con le modalità descritte nell’apposita Procedura Ambientale (Allegato 2.1 p.to 1 Valutazione Aspetti/Effetti ambientali) ed ha interessato: Aspetti ambientali “diretti”, ovvero legati ad attività della Raffineria sotto il proprio diretto controllo gestionale; Aspetti ambientali “indiretti”, sui quali, a seguito delle proprie attività, prodotti e servizi, la Raffineria può non avere un controllo gestionale totale. Una volta individuati gli Aspetti ambientali “diretti” ed “indiretti”, si è proceduto, ai sensi del Regolamento EMAS, all’individuazione della loro “significatività”, mediante l’applicazione della metodologia riportata nell’Allegato 3.2. L’applicazione della suddetta metodologia permette l’individuazione degli Aspetti significativi, ovvero da monitorare all’interno del SGA della Raffineria. Nei paragrafi seguenti sono analizzati i principali Aspetti ambientali “significativi” della Raffineria, evidenziando: i riferimenti normativi vigenti ed i correlati adempimenti a carico del sito; Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 1 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale le attività aziendali che danno origine a ciascun Aspetto; gli indicatori di prestazione ambientale per un corretto monitoraggio dell’Aspetto e le eventuali azioni di miglioramento proposte, secondo anche quanto definito nel Piano di Miglioramento Ambientale (v. Sezione 4 e 4 Bis). Tali paragrafi sono integrati e completati dalle informazioni contenute nei seguenti allegati: - Allegato 3.1, in cui è riportato il quadro riassuntivo degli Aspetti ambientali della Raffineria individuati, correlati a ciascuna Attività di interesse ambientale. - Allegato 3.2, in cui è riportata la metodologia di valutazione degli Aspetti/effetti ambientali. - Allegato 3.3 in cui è riportata la significatività degli Aspetti/effetti ambientali della Raffineria. - Allegato 3.4, in cui sono riportati gli Aspetti/effetti ambientali significativi della Raffineria - Allegato 3.7, in cui sono riportati tutti i dati relativi agli Aspetti ambientali significativi, in relazione al periodo 2003 ÷ 2007. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 2 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale 3.2 – Gestione materie prime e prodotti finiti 3.2.1 - Riferimenti legislativi ed adempimenti Molti prodotti petroliferi destinati ad uso commerciale sono classificati come “pericolosi” (classe 3) per il trasporto via terra su strada, secondo la normativa A.D.R.. In particolare, in relazione alle attività di movimentazione della Raffineria, risultano compresi GPL, benzine, cherosene, gasoli e l’olio combustibile (se spedito a temperatura superiore al punto di infiammabilità). Pertanto, in fase di stoccaggio e movimentazione interna/esterna, anche se il trasporto è effettuato da Ditte esterne e la Raffineria fornisce solo il prodotto da movimentare, sono osservati specifici adempimenti legislativi: tutte le sostanze manipolate all’interno del sito e/o destinate ad essere movimentate all’esterno sono etichettate, imballate ed accompagnate da apposite “Schede di Sicurezza” strutturate “a 16 punti”, in conformità alla legislazione vigente (D.Lgs. 52/97 e s.m.i., D.M. 04/04/97, D.M. 07/09/02 e s.m.i.); i contenitori impiegati in tali operazioni sono contrassegnati con appositi simboli ed opportune etichette, in conformità alle specifiche internazionali; i mezzi utilizzati per il trasporto sono di tipo omologato e contrassegnati con etichette e tabelle di classificazione/identificazione delle sostanze presenti; i conducenti sono qualificati con specifico patentino. 3.2.2 – Aspetti ambientali ed attività correlate In relazione alla gestione delle materie prime e dei prodotti finiti, sono state identificate le seguenti attività, che determinano aspetti ambientali significativi: Carico/scarico via mare e via terra (ATB) di materie prime, semilavorati e prodotti finiti; introduzione via terra di additivi/chemicals; a tali aspetti sono correlate potenziali criticità ambientali, derivanti ad esempio da spandimenti di prodotto nel comparto interessato, da emissioni fuggitive e/o rilasci, ecc. Inoltre la movimentazione dei prodotti petroliferi via ATB comporta l’aggravio del traffico veicolare locale e conseguente inquinamento ambientale (acustico e delle qualità dell'aria), mentre la movimentazione via nave comporta l’aggravio del traffico marino e la modifica della qualità dell’aria locale per emissioni diffuse; movimentazione via tubazione ed oleodotti, per il trasporto di prodotti petroliferi di varia natura, con conseguente rischio di perdite di prodotto; presenza ed eventuale perdita/rilascio, in condizioni di emergenza, di sostanze pericolose o infiammabili allo stato liquido, presenti negli impianti/strutture o stoccate in serbatoi dedicati. In particolare si citano la presenza, in numerosi impianti e strutture della Raffineria, di H2S, gestito da una procedura dedicata del SGA, e di serbatoi interrati a doppia camicia; l’utilizzo in impianti (forni di combustione) di fuel gas e fuel oil, di produzione interna; il recupero energetico e di “materie prime” nel corso del processo di raffinazione; Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 3 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale la produzione di prodotti considerati “ecologici”, in quanto caratterizzati da un contenuto di sostanze inquinanti al di sotto degli standard qualitativi nazionali e delle norme di legge; fra questi, ad esempio il gasolio a bassissimo tenore di zolfo “Bludiesel”, prodotto dalla Raffineria di Taranto dal 2002 e la benzina a bassissimo tenore di zolfo “Blusuper” prodotta dal 2004. Per quanto concerne le attività correlate a tali Aspetti, si rimanda alla descrizione dei processi e delle dotazioni impiantistiche descritte nel § 2.5, relative agli Impianti presenti in Raffineria ed ai sistemi di approvvigionamento di materie prime, distribuzione di prodotti finiti e stoccaggio interno. Relativamente alle attività inerenti la gestione delle materie prime e dei prodotti, in termini generali: Lavorazione (vedi Allegato 3.7 -Tabelle 1, 2 e 3): La Raffineria ha processato nel 2007 circa 6 milioni di t/a di greggio e di semilavorati destinati a lavorazione; a questi si aggiungono circa 0,35 milioni di t/a di semilavorati destinati a miscelazione; La produzione complessiva (dati 2007) si attesta a circa 6 milioni di t/a, composta principalmente da gasolio (ca. 35,7% del totale), benzina (ca. 16,2%), olio combustibile e bitumi (ca. 32%); La produzione è completata dai combustibili (fuel gas e fuel oil) consumati negli impianti di produzione (ca. 5,8% del totale, incluse le perdite), dai combustibili ceduti alla Centrale termoelettrica EniPower per la produzione di energia elettrica e vapore (ca. 1,6% del totale), e da altri prodotti (GPL, Nafte, Gasoli pesanti da RHU, Zolfo etc). Movimentazione (vedi Allegato 3.7 -Tabella 4): La movimentazione relativa alle materie prime in ingresso, considerando anche gli stoccaggi, per l’anno 2007 è di circa 8,1 milioni di t/a (di cui 6,6 milioni di t/a destinati a lavorazione/miscelazione e 1,6 milioni di t/a destinati a stoccaggio in Raffineria per conto Terzi), mentre la movimentazione dei prodotti in uscita è di circa 7,5 milioni di t/a (di cui 5,9 milioni di t/a rappresentati da prodotti finiti e 1,6 milioni di t/a di materia prima di proprietà Terzi); Riguardo le movimentazioni delle materie in ingresso, relativamente al 2007, esse avvengono prevalentemente tramite l’oleodotto Monte Alpi (circa il 50%) e via mare (46% del totale). Minimo il trasporto via terra delle materie in ingresso (inferiore al 3,4%), seppur in aumento rispetto al 2006. Relativamente alle movimentazioni dei prodotti in uscita (dati 2007), queste avvengono essenzialmente via terra (per il 38% circa del totale) e via mare (per il 59,3% circa del totale). Esiste inoltre una quota di prodotto in uscita via oleodotto verso l’ILVA (2,6%). Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 4 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Recupero energetico e recupero materie prime (vedi Allegato 3.7 -Tabella 3 e 15): Una quota della produzione di Raffineria è costituita da combustibili (fuel gas e fuel oil) consumati direttamente negli impianti di produzione; tale quota costituisce in totale circa il 5,2% delle materie prime lavorate dalla Raffineria (4,3% fuel gas e 0,9% fuel oil), mentre circa l’1% è costituito da perdite di lavorazione. I consumi diretti sono costituiti da fuel gas e da fuel oil; nel periodo 2003-2007 la percentuale di Fuel gas utilizzata (in ton) in relazione alla quantità dei combustibili totali (Fuel gas e Fuel oil) utilizzati (in ton) nei forni di processo, è progressivamente aumentata da un valore di ca. 73,4 % al 82,2 % del 2007 (cfr. Indice Utilizzo F.G.) Da diversi anni la Raffineria è impegnata in attività di riduzione dei consumi e di recupero energetico. In particolare, nel corso del 2001-2002 è stata effettuata una analisi su tutto il sito da parte di una società specializzata (Linhoff), mirata a individuare specifiche aree di miglioramento energetico (“Total site analysis”). I risultati dell’analisi sono tuttora di riferimento per i progetti di riduzione energetica inseriti nel PMA (v. sez. 4). L’ultima di tali iniziative è il “Progetto Total Spending”, i cui interventi fanno parte del Piano di miglioramento ambientale (Vedi Box “Progetto Total Spending”). I principali interventi di riduzione energetica attualmente in fase di realizzazione (cfr. Sezione 4) riguardano il recupero delle condense provenienti dagli impianti zona CLAUS; il recupero energetico LINNHOFF MARCH per gli impianti TIP e HDT; la sostituzione radiante forni F1401 A/B. Gli interventi programmati (inseriti nel Piano Investimenti di Raffineria) riguardano il revamping impianto CDU per incremento rese ottenibile tramite l’ottimizzazione degli scambi energetici, attuabile conl’implementazione di nuovi scambiatori; l’ ottimizzazione del recupero condense impianti. Infine, si osserva che il processo di recupero dello zolfo, che avviene nei tre impianti CLAUS e nell’impianto SCOT, è stato realizzato per garantire una conversione operativa maggiore del 99,5%. Le prestazioni dell’impianto SCOT sono state verificate in fase di collaudo e vengono monitorate periodicamente mediante controllo delle condizioni d’esercizio di impianti e bilanci di materia. Nel 2006 la resa complessiva delle unità Claus/Scot è stata in linea con le aspettative (> del 99,5%). Nel corso del 2007 è stata effettuata una campagna di test, a cura di una società specializzata nel settore, per la verifica delle singole rese delle unità Claus di Raffineria. Progetto Total Spending In ottobre 2002 è stato avviato in ambito Eni il progetto “Total Spending” con l’obiettivo di promuovere ed assicurare il miglioramento dell’efficienza dei processi. Più nel dettaglio, uno dei principali obiettivi è il controllo e la riduzione dei consumi energetici. Tale obiettivo è di rilevanza strategica anche alla luce dei possibili sviluppi legati alla ratifica del Protocollo di Kyoto ed alla definizione dell’Emission Trading di CO2. A livello Eni è stato predisposto un Piano di risparmi energetici per il 2003 – 2007 al quale la Raffineria di Taranto partecipa con un contributo significativo. Gli obiettivi contenuti nel piano di risparmi energetici verranno perseguiti mediante opportune azioni gestionali e progetti di investimento. Per il Progetto Total Spending sono stati quindi fissati obiettivi, Gruppi di lavoro specifici e Responsabili di attuazione e verifica dei programmi. Tali Gruppi di Lavoro hanno il compito di definire e programmare, controllandone l’attuazione, le azioni necessarie a garantire il raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei consumi energetici nel periodo considerato. Le riduzioni attese sono conseguenti sia ad azioni strutturali di investimento, sia ad azioni gestionali. I principali interventi del progetto fanno parte del PMA (v. sez. 4). Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 5 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Relativamente all’attività di produzione di prodotti “ecologici” (Vedi box ” Carburanti a basso impatto ambientale : BluDiesel e BluSuper”.), si sottolineano i seguenti aspetti: Produzione di gasolio BluDiesel: la produzione di BluDiesel totalizzata nel 2007 è pari al 19,9% dell’intera produzione di gasolio (rif. Tabella 17); Produzione di benzina BluSuper: la produzione di BluSuper totalizzata nel 2007 è pari a 1,2% dell’intera produzione di benzina (rif. Tabella 17); Produzione prodotti ecologici: la produzione complessiva dei prodotti ecologici (BluDiesel e BluSuper) totalizzata nel 2007 è del 7,32 % rispetto all’’intera produzione di prodotti finiti (cfr. Indice Prodotti Ecologici) ed in aumento rispetto all’anno precedente (rif. Tabella 17). Inoltre, la Raffineria produce, tramite i propri impianti di desolforazione, gasoli standard per autotrazione con contenuto di zolfo inferiore a 50 mg/kg (limite previsto dal 2005). I gasoli esitati sono formulati in ottemperanza alle specifiche di mercato e con tenori di biodiesel previsti dalla normativa vigente. Carburanti a basso impatto ambientale : Bludiesel e Blusuper Nel novembre 2002 la Divisione R&M ha posto in commercio sulla rete Italia il nuovo gasolio “BluDiesel”. Si tratta di un gasolio autotrazione a ridotto impatto ambientale, che migliora le prestazioni dei motori. Caratteristica principale di BluDiesel è un contenuto di zolfo inferiore a 10 ppm, che anticipa di 7 anni la normativa europea. In termini di minore impatto ambientale, BluDiesel presenta diversi vantaggi: assenza di anidride solforosa nelle emissioni del veicolo; riduzione significativa delle emissioni di particolato; migliore funzionamento del sistema di post-trattamento dei fumi di combustione, grazie all’assenza di zolfo nel combustibile, con conseguente riduzione del particolato e delle emissioni di ossido di carbonio. Il BluDiesel contiene anche uno speciale additivo polifunzionale che garantisce una minore corrosione delle parti metalliche del motore e impedisce la formazione di depositi sugli iniettori. Infine, grazie al maggior numero di cetano rispetto al gasolio normale, BluDiesel migliora le prestazioni del motore per ciò che riguarda l’avviamento a basse temperature, la riduzione del rumore e delle emissioni di ossido di carbonio Nel luglio 2004 la Divisione R&M ha posto in commercio sulla rete Italia la nuova benzina “BluSuper”. La “BluSuper” è una benzina senza zolfo che anticipa di cinque anni le regole dell'Unione Europea: solo dal 2009 anche le altre benzine dovranno essere prive di zolfo. La BluSuper annulla, praticamente, le emissioni dei composti dello zolfo come anidride solforosa e solfati, che contribuiscono alla formazione delle nano-particelle nell'aria. Migliora l'efficienza ecologica dei catalizzatori. ll numero di ottano della BluSuper è 98: più elevato di tre punti rispetto alle comuni benzine del mercato. Inoltre, la BluSuper contiene un additivo che impedisce la formazione di depositi nel sistema di alimentazione del motore. L'utilizzo costante della BluSuper garantisce la pulizia del sistema di alimentazione del motore: un motore pulito è più efficiente ma anche più ecologico, perché tende a mantenere nel tempo le emissioni iniziali. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 6 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale In Allegato 3.7 sono riportati i dati del quinquennio 2003-2007 relativi a: Lavorazione delle materie prime (Tab.1); Prodotti finiti (Tab.2); Consumi e perdite (Tab.3); Bilanci di materie prime in ingresso e prodotti finiti esitati, suddivisi per mezzo di movimentazione (nave, ATB, oleodotto) (Tab.4). 3.2.3 - Indicatori Al fine di monitorare gli Aspetti ambientali significativi della Raffineria correlati alla gestione delle materie prime e dei prodotti finiti, sono stati identificati i seguenti indicatori di prestazione: Indice movimentazione LEI (Low environmental impact): indica la percentuale di materie prime e prodotti esitati via oleodotto, in ingresso e in uscita dalla Raffineria, rispetto al totale movimentato (comprendente anche via nave e via ATB). Gli oleodotti considerati per il calcolo del LEI sono : “Monte Alpi” e “Sea Line” per la movimentazione delle materie prime in ingresso Raffineria; Oleodotti ILVA, AgipGas, Bunkeraggi vari, per i prodotti finiti esitati. In Allegato 3.7 -Tabella 14, sono riportati i dati dai quali si ricavano i valori dell’indicatore di prestazione ambientale suddetto nel quinquennio 2003 – 2007. Indice movimentazione LEI 35,00 30,52 30,00 25,88 25,08 2003 2004 29,51 27,58 25,00 20,00 15,00 10,00 5,00 0,00 2005 2006 2007 Fig. 16 - Indice movimentazione LEI (Fonte: PERF; Elaborazione: SPP/AMB; Modalità: misura) Il trasferimento via oleodotto, rispetto alle altre modalità di movimentazione, è stato considerato a basso impatto ambientale, in quanto riduce l’entità del traffico marittimo e veicolare, migliorando la qualità dell’aria, e riduce il rischio di potenziali sversamenti sia in mare che a terra. (Vedi Box “Movimentazione via oleodotto : trasporto a basso impatto ambientale”). Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 7 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Movimentazione via oleodotto: trasporto a basso impatto ambientale La movimentazione dei prodotti petroliferi via terra è correlata ad aggravio del traffico locale con conseguente inquinamento acustico e peggioramento della qualità dell'aria per scarichi veicolari; la movimentazione via nave comporta l’aggravio del traffico marino e la modifica della qualità dell’aria locale per emissioni diffuse. Entrambe comportano il rischio di potenziali sversamenti sia in mare che a terra. La differenza di impatto ambientale, in termini di emissioni in atmosfera e di rumore, fra un trasporto via oleodotto e via terra / via mare appare evidente. Come fonti, possono essere citate: - documento "Progetto Operativo Ambiente", effettuato nell'ambito del "PON Trasporti 2000÷2006" dalla Direzione Sviluppo Sostenibile del Ministero dell'Ambiente, dove sono esaminati i principali fenomeni che caratterizzano il sistema trasporti in Italia a maggiore impatto per la sostenibilità ambientale su scala locale e globale. In sintesi, è il movimento dei veicoli stradali, ferroviari ed aero -navali, a determinare il maggior contributo di inquinamento atmosferico e acustico; - documento "Trasport innovations : an inventory on future developments in transport" del 1998 - Facoltà di Tecnologie, Politiche e Management - Università di Deft, Olanda. Nel progetto, realizzato nell'ambito del "Dutch National Research Programme on Global Air Pollution and Climate exchange", sono confrontati gli impatti ambientali relativi alle diverse modalità di trasporto. Il documento conclude asserendo: “E’ fuori di dubbio che il trasporto via oleodotto è la modalità di trasporto meno ambientalmente gravosa. Per prima cosa, non c’è impatto visivo in quanto il trasporto avviene sottoterra. Relativamente ai consumi energetici e alle associate emissioni di gas inquinanti, la performance del trasporto via oleodotto è molto superiore rispetto alle alternative (Tabella 8.2). Considerando la capacità di trasporto delle differenti modalità, si conferma quanto detto (Tabella 8.3)". Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 8 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale L’obiettivo prefissato dalla Raffineria per il 2007 era il mantenimento dei valori ottenuti nel 2006 (variazione compresa entro ± 1%) pertanto è stato raggiunto. La Raffineria si impegna per il 2008 a ridurre, rispetto al 2007, dell’1% il valore dell’indicatore in esame. Indice utilizzo Fuel Gas: rapporto percentuale tra la quantità di Fuel gas utilizzata (in ton) in relazione alla quantità dei Combustibili totali (Fuel gas e Fuel oil) utilizzati (in ton) nei forni di processo. In Allegato 3.7 -Tabella 15, sono riportati i dati dai quali si ricavano i valori dell’indicatore di prestazione ambientale suddetto nel quinquennio 2003 – 2007. Indice Fuel Gas/ Combustibili utilizzati 84,0% 82,2% 82,0% 80,9% 80,0% 78,2% 78,0% 76,0% 74,0% 73,8% 73,4% 72,0% 70,0% 68,0% 2003 2004 2005 2006 2007 Fig. 17 - Indice utilizzo Fuel Gas (Fonte: PERF; Elaborazione: SPP/AMB; Modalità: misura) I combustibili utilizzati direttamente nei forni di processo degli impianti sono costituiti, come detto, da fuel gas, che viene ottenuto come sottoprodotto dai processi di raffinazione, e da fuel oil, che viene invece specificamente formulato per tale utilizzo, sottraendolo alla quantità di oli combustibili commercializzati come prodotti finiti. L'aspetto ambientale di riferimento per tale indicatore è quindi associabile al consumo di risorsa non rinnovabile (fuel oil) rispetto ad una risorsa (fuel gas) assimilabile a rinnovabile, in quanto “recuperato” dai processi di Raffinazione. Inoltre, la massimizzazione dell'utilizzo del fuel gas rispetto al fuel oil è una "BAT - Best Available Techniques” espressamente indicata nel documento di riferimento della Commissione Europea "Reference document on for mineral oil and gas Refineries, Feb. 2003", nell’ambito della Direttiva 96/61/CE "Direttiva IPPC". In tale documento si fa riferimento esplicitamente all'aspetto di riduzione di inquinanti nelle emissioni atmosferiche (in particolare composti dello zolfo, ma anche CO2 e NOx) legato all’utilizzo di fuel gas. Il valore dell’indice in crescita evidenzia un incremento della quantità di fuel gas utilizzato nei consumi diretti rispetto al combustibile totale utilizzato. Attualmente la quantità di fuel gas utilizzata è decisamente Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 9 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale rilevante; la minima quantità di fuel oil utilizzata è quella necessaria per esigenze di affidabilità sui bruciatori a combustione mista olio / gas. L’obiettivo prefissato dalla Raffineria per il 2007 è stato quello di attestare l’indice al valore del 2006 (± 1%), considerando lo stesso un rilevante risultato. Tale obiettivo è stato addirittura superato. Il target EMAS per l’anno 2008 è di migliorare l’indice rispetto al valore del 2007 (+ 1%). Energy Intensity Index (EII): rapporto tra “performance energetica” della Raffineria correlata ad una prestazione energetica di riferimento. In Allegato 3.7 - Tabella 16 sono riportati i valori dell’indicatore di prestazione ambientale suddetto nel periodo 1998 – 2007. Energy Intensity Index 95,00 90,00 85,00 80,00 75,73 75,00 70,00 68,97 68,92 68,21 69,31 68,25 68,00 66,84 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 69,33 65,00 60,00 55,00 50,00 1998 2007 Fig. 18 - Indice Energy Intensity Index (EII) (Fonte: PERF; Elaborazione: PERF) La metodologia di calcolo si basa su un riferimento di benchmarking a livello internazionale (a cura della Società Solomon, detentrice della metodologia) (Vedi Box “Benchmarking & Indici SOLOMON”). Tale indice è correlato alle prestazioni della Raffineria in termini di: grado di conversione del greggio in prodotti finiti pregiati, efficienza di combustione nei forni degli impianti di raffinazione, utilizzo dei combustibili. L’andamento dell’EII evidenzia un continuo miglioramento delle performance della Raffineria dal punto di vista energetico, con conseguente miglioramento del consumo delle risorse e delle emissioni nell’ambiente. Si sottolinea come negli ultimi anni la Raffineria abbia ottenuto un posizionamento nel 1° quartile Solomon (EII inferiore a 70). Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 10 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale L’obiettivo su Energy Intensity Index prefissato dalla Raffineria per il 2007 è stato quello di attestare l’indice al valore del 2006. Sul valore consuntivato nel 2007 ha inciso particolarmente la serie di fermate impianti, programmate e dovute a eventi esterni. A tal fine, per la valutazione della performance energetica, nell’ambito del Progetto Leader, Energy Saving, è stato valutato l’ Energy Intensity Index normalizzato, valutato nei giorni di marcia regolare, scorporando i giorni di fermata. Il valore di EII normalizzato per l’anno 2007 è risultato inferiore a quello del 2006 ovvero 65,10 rispetto a 65,65 (vedi Tab. 16). Si precisa che nel 2004 la società Solomon ha introdotto una nuova metodologia di calcolo dell’EII. Pertanto il dato introdotto nel 2004 è stato calcolato secondo tale metodologia. La società Solomon ha, inoltre, ricalcolato i dati relativi agli anni 2000 e 2002 secondo la nuova metodologia.1 L’obiettivo prefissato dalla Raffineria per il 2008 è quello di migliorare i valori ottenuti nel 2007 (- 1%). BENCHMARKING & INDICI SOLOMON Nel mondo industriale con il termine “benchmarking”, si intende l’utilizzo di Tecniche di Comparazione mediante un programma di misurazione di dati economici di una azienda in un periodo di tempo specifico, e successivo confronto con altri. L’analisi SOLOMON (elaborata dalla società americana Solomon Associates) , è una tecnica di “benchmarking” dell’industria petrolifera internazionale, che consente di mettere a confronto le Raffinerie Eni, con le Raffinerie dell’Europa, Nord Africa e Medio Oriente (“ popolazione” di circa 100 industrie petrolifere). In tutte le principali aree di performance (utilizzo degli impianti, consumi energetici, rese, costi operativi, etc.), SOLOMON stabilisce il posizionamento della singola Raffineria sulla base di una classifica riservata, evidenziando le eventuali aree di debolezza o di forza rispetto ai competitors. Sulla base dei valori consuntivi degli indicatori, vengono definiti i “quartili” di appartenenza delle singole raffinerie; quelle più “performanti” sono posizionate nel primo quartile. Le raffinerie più efficienti in assoluto sempre secondo gli indicatori SOLOMON, costituiscono i cosiddetti “pacesetter”. INDICE SOLOMON SUI CONSUMI ENERGETICI: EII - Energy Intensity Index La metodologia prevede che il consumo energetico della Raffineria per ogni singolo impianto, sia rapportato ad un riferimento ideale calcolato secondo uno standard definito da SOLOMON per ogni impianto, ed applicato al livello di lavorazione effettivo. Il rapporto fra i consumi effettivi di raffineria e la somma di quelli standard determina l’EII. 1 La società Solomon effettua il calcolo dell’EEI ogni 2 anni, nelle annualità pari. I dati inseriti nel grafico, relativi agli anni dispari, sono stati calcolati dalla funzione Perf di Raffineria per poter disporre di una serie storica annuale dell’EII. Per gli anni dispari, fino al 2003, i dati sono stati calcolati secondo la metodologia Solomon del 2002. Il dato al 2005 è stato calcolato secondo la metodologia Solomon introdotta nel 2004. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 11 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Indice prodotti ecologici: quantità di prodotti "ecologici" ottenuti dalle attività di raffinazione, in relazione alla quantità totale. Per prodotto “ecologico” si intende il gasolio a bassissimo tenore di zolfo “Blu Diesel” (inferiore a 10 ppm) e la benzina a bassissimo tenore di zolfo Blusuper (inferiore a 10 ppm). In Allegato 3.7 - Tabella 17, sono riportati i dati quantitativi dai quali si ricavano i valori dell’indicatore di prestazione ambientale suddetto nel quinquennio 2003 – 2007. Indice Prodotti ecologici (%) 9,00 7,76 8,00 7,33 7,32 6,87 7,00 6,00 4,93 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 0,00 2003 2004 2005 2006 2007 Fig. 19 - Indice prodotti ecologici (Fonte: PERF; Elaborazione: SPP/AMB; Modalità: misura diretta) Si osserva come nell’ultimo quinquennio ci sia un aumento notevole della produzione di prodotti ecologici. La Raffineria di Taranto, in particolare, risulta uno dei maggiori produttori di gasolio “Bludiesel” di Eni Divisione R&M, coprendo buona parte dl mercato del Sud Italia e dell’Adriatico. Si evidenzia che il trend dell’indice è influenzato dalla richiesta del mercato, stabilizzatosi ad oggi al 20% come BlueDiesel e 1% di BluSuper. L’obiettivo della Raffineria prefissato per il 2007 era quello di attestare l’Indicatore Prodotti ecologici al valore del 2006 (± 1%). Tale obiettivo è stato ampiamente raggiunto In quanto confrontabile agli anni precedenti. Il Target EMAS stabilito per il 2008 è quello migliorare dell’1% l’indice rispetto a quanto ottenuto nel 2007. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 12 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale 3.3 – Prelievo ed utilizzo di risorsa idrica 3.3.1 - Riferimenti legislativi ed adempimenti Nello stabilimento sono installati 6 pozzi per l’emungimento di acqua da falda profonda (profondità maggiore di 100 m) per uso industriale. Per il prelievo di acqua da pozzo la Raffineria è in possesso delle autorizzazioni rilasciate dalla Regione Puglia: Pozzo Zicari n. 742 del 30/01/81 Pozzo S.Chiara n. 742/861 del 30/01/81 Pozzo La Giustizia n. 8970 del 19/09/72 Pozzo Testa n. 8970 del 19/09/72 Pozzo “Ex deint” n. 11285 del 27/09/94 Pozzo Praoil n. 2160 del 9/03/92 I 6 pozzi sono stati regolarmente denunciati, ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 275/93, alla Regione Puglia, Provincia ed Ufficio Agricoltura di Taranto, nel luglio 2000. Attualmente i pozzi Ex deint e Praoil non sono utilizzati per l’emungimento di acqua e oggetto di chiusura a seguito provvedimenti rilasciati dalla Regione Puglia, rif. Prot. N. 2746 e 2747 del 31/03/06. Inoltre la Raffineria di Taranto, ai sensi della L.R. 18/99, ha ottenuto in data 23.10.06 le concessioni della Regione Puglia per utilizzazione acque sotterranee uso industriale: n. 185/2006 Pozzo S. Chiara n. 186/2006 Pozzo La Giustizia; n. 187/2006 Pozzo Testa; n. 188/2006 Pozzo Zicari 3.3.2 – Aspetti ambientali ed attività correlate L’approvvigionamento e l’utilizzo di risorsa idrica in Raffineria avviene secondo le seguenti modalità: acqua potabile : prelievo dall’Acquedotto per usi igienico-sanitari; acqua mare : prelievo dal Mar Grande mediante pompe sommerse per utilizzo come acqua antincendio alle reti antincendio di Raffineria e come acqua di raffreddamento e di processo per gli Impianti; il servizio di gestione delle prese di captazione e distribuzione acqua mare alla Raffineria è effettuato da EniPower; EniPower utilizza inoltre parte di tale acqua mare per il raffreddamento dei propri impianti e condensatori. Una frazione di acqua mare viene utilizzata per la produzione di acqua demineralizzata, impiegata negli impianti di processo, tramite due impianti di dissalazione, integrati da un impianto di filtrazione a “letti misti”, gestiti da EniPower; EniPower utilizza inoltre parte della produzione di acqua demineralizzata per la produzione di vapore da distribuire alla Raffineria. acqua pozzi : prelievo da 4 pozzi profondi per utilizzo come acqua di processo e per produzione di acqua demineralizzata tramite 3 impianti di osmosi inversa gestiti da EniPower e 1 impianto gestito da Raffineria. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 13 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale In funzione delle richieste, ulteriore acqua demineralizzata viene approvvigionata dalla società ILVA allo Stabilimento EniPower, che provvede successivamente a ridistribuirla alla Raffineria insieme alla propria produzione. Le acque reflue della Raffineria e di EniPower vengono convogliate, insieme alle acque meteoriche e alle acque di drenaggio dei serbatoi, al sistema idrico di trattamento e scarico a mare della Raffineria. Uno schema riassuntivo del bilancio idrico, con indicazione degli interscambi con EniPower, è riportato in Allegato 3.7 (Tab. 5 - Schema). Le modalità di gestione della risorsa idrica sono definite dalla procedura sulla Gestione e monitoraggio prelievi e scarichi idrici (v. Allegato 2.1 pto. 9). A tali attività sono correlati gli aspetti ambientali di utilizzo di acqua potabile, di prelievo di acqua da pozzo e di prelievo acqua mare. Relativamente al miglioramento degli aspetti ambientali legati al prelievo e al consumo di acqua pozzo, la Raffineria ha realizzato l’impianto “Water Reuse” (vedi § 2.5.4.2), completato nel mese di giugno ’06. Tale impianto garantisce il recupero di parte dell’acqua destinata allo scarico a mare, con un conseguente sostanziale risparmio di acqua prelevata dai pozzi profondi. I dettagli del progetto sono descritti all’interno del presente documento nella Sezione 2. In Allegato 3.7 Tabella 5 sono riportati : Schema del bilancio idrico, con indicazione delle interscambi con EniPower; Consuntivo del periodo 2003 ÷ 2007 dei bilanci idrici (ingresso – uscita) della Raffineria, insieme agli interscambi con EniPower. 3.3.3 – Indicatori Al fine di monitorare gli Aspetti ambientali correlati all’utilizzo di risorsa idrica in Raffineria, è stato identificato il seguente indicatore di prestazione: Indice di consumo acqua pozzo totale (%): quantità totale di acqua prelevata da pozzo (espressa in mc) su quantità di materia prima lavorata (espressa in ton), nell’anno, in percentuale. Indice di consumo acqua pozzo totale specifico (%): quantità di acqua utilizzata dalla Raffineria, prelevata da pozzo (espressa in mc), su quantità di materia prima lavorata (espressa in ton), nell’anno, in percentuale. L’andamento dell’indice totale è principalmente influenzato dai fabbisogni della Centrale termoelettrica EniPower (pari circa al 95% dell’intero consumo di acqua pozzo), mentre per quanto riguarda il consumo specifico di Raffineria si evidenzia, nell’ultimo triennio, una diminuzione della quantità di acqua pozzo utilizzata, in linea con le politiche di riduzione degli approvvigionamenti idrici adottati (cfr. realizzazione impianto Water Reuse). Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 14 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale L’obiettivo che la Raffineria si era prefissata per il 2007 è quello di ridurre l’indice totale del 1% rispetto al dato del 2006, mentre il target EMAS relativo all’indice specifico era di attestare l’indice al valore ottenuto nel 2006. Entrambi gli obiettivi sono stati ampiamente traguardati, evidenziando una diminuzione di oltre il 3% dell’indice di consumo totale rispetto al 2006 e una rilevante riduzione del consumo specifico, attribuibile al maggiore riutilizzo di acqua dissalata prodotta dall’impianto Water Reuse. Ciò dimostra che la realizzazione dell’impianto Water Reuse ha consentito di perseguire gli obiettivi di miglioramento ambientale che erano stati definiti in fase progettuale (rif. Sezione 2 – Box “Impianto Water Reuse”, § 2.5.4.2). L’obiettivo EMAS per il 2008 della Raffineria è quello di migliorare i valori degli indici di consumo totale e specifico rispetto al 2007 (-1%). Indice Consumo acqua pozzo (%) 25 22,87 20 18,21 14,91 15 11,43 10,34 10 7,04 5 1,25 0,81 0,51 0,08 0 2003 2004 Consumo totale 2005 2006 2007 Consumo specifico (Raffineria) Fig. 20 - Indice di consumo acqua pozzo totale - Indice di consumo acqua pozzo specifico (Fonte: SPP; Elaborazione: SPP/AMB; Modalità: misura diretta) In Allegato 3.7 - Tabella 18 sono riportati i dati dai quali si ricavano i valori dell’indicatore di prestazione ambientale suddetto nel quinquennio 2003 – 2007. Indice di prelievo acqua mare totale (%): quantità totale di acqua mare prelevata in ingresso Raffineria (espressa in kmc) rapportata alla quantità di materia prima lavorata (espressa in ton), nell’anno, in percentuale. Indice di prelievo acqua mare specifico (%): quantità di acqua mare utilizzata dalla Raffineria, prelevata in ingresso Raffineria (espressa in kmc), rapportata alla quantità di materia prima lavorata (espressa in ton), nell’anno, in percentuale. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 15 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Sebbene il prelievo di acqua mare nel 2007 sia inferiore rispetto al dato consuntivato nel 2006 ( ca. 1.000 Kmc), la riduzione del quantitativo di materia prima lavorata, ha conseguentemente comportato l’incremento dei suddetti indicatori. Si evidenzia inoltre che a partire dall’anno 2005, il nuovo assetto impianti (rif. impianti EST e Colonna DeisoPentanatrice) ha comportato un incremento dell’indice rispetto agli anni 2003-2004. Il target EMAS per il 2007 era quello di attestare l’indice al valore 2006 (± 1%). Tale obiettivo è stato ampiamente raggiunto per entrambi gli indicatori ambientali. Il target EMAS per il 2008 è quello di migliorare i valori degli indici rispetto a quelli del 2007 (- 1%). Indice Prelievo acqua mare 20 18,54 18 16 14,14 14 12 13,71 14,36 14,53 12,39 9,96 10 8,33 8 7,90 8,51 9,41 9,35 6 4 2 0 2002 2003 Consumo totale 2004 2005 2006 2007 Consumo specifico (Raffineria) Fig. 21 - Indice Prelievo acqua mare totale (Fonte: PERF; Elaborazione: PERF; Modalità: misura diretta) In Allegato 3.7 - Tabella 24 sono riportati i dati dai quali si ricavano i valori dell’indicatore di prestazione ambientale suddetto nel quinquennio 2003 – 2007. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 16 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale 3.4 – Scarichi idrici 3.4.1 - Riferimenti legislativi ed adempimenti Il principale riferimento legislativo della Raffineria in materia di scarichi idrici è costituito dal D. Lgs. 152/06, che abroga e sostituisce il D.Lgs. 258/00 ed il D.M. 367/03, in quanto alla Parte III e suoi Allegati detta disposizioni sulla tutela delle acque dall’inquinamento e definisce specifici limiti di scarico degli inquinanti ed i regimi autorizzativi e di controllo degli stessi. La Raffineria è autorizzata allo scarico di acque reflue depurate in mare con Determinazione n. 176 della Provincia di Taranto del 18/10/04 in data 31 gennaio 2008 è stata trasmessa alla Provincia di Taranto domanda per il rinnovo dell’autorizzazione agli scarichi idrici di Raffineria (rif. Prot. RAFTA/DIR/GDS/49). 3.4.2 – Aspetti ambientali ed attività correlate In relazione alla gestione degli scarichi idrici, la valutazione degli aspetti ambientali ha permesso l'identificazione del seguente aspetto ambientale significativo: scarichi idrici in mare da TAE (in condizioni normali) con conseguente impatto relativo all’alterazione (termica e qualitativa) del bacino di ricezione. Grazie agli impianti di trattamento acque presenti in Raffineria, è stata garantita una qualità degli scarichi in mare ampiamente al di sotto dei limiti prescritti dalla legislazione vigente; in Allegato 3.7 -Tabella 6 è riportato il consuntivo 2003 ÷ 2007 della concentrazione degli inquinanti principali presenti nello scarico idrico A, ed il consuntivo 2001 ÷ 2004 degli scarichi B e C di Raffineria (lo scarico B in data 26.09.2006, in seguito ad un evento meteorico intenso abbattutosi sull’area di Raffineria, è stato interessato da un flusso di acque non di “prima pioggia” - rif. Tabella 5, Allegato 3.7). Nei grafici seguenti sono riportati in termini di concentrazione, i parametri, più indicativi dello Scarico A di Raffineria, che si configura come l’unico scarico significativo per entità di portata e apporto inquinante: Scarico A - BOD5 (m g/l) Lim ite norm ativo vigente: 40 m g/l 25,0 Scarico A - COD (m g/l) Lim ite norm ativo vigente: 160 m g/l 20,72 20,0 72,35 80,0 60,0 15,0 5,0 35,72 40,0 10,0 3,19 2,95 3,37 4,31 2003 2004 2005 2006 20,0 41,79 nd nd 0,0 0,0 Edizione 4 del 30/04/08 2007 2003 Revisione 6 del 30/04/08 2004 2005 2006 2007 pag. 17 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Scarico A - Azoto Am m oniacale (m g/l) Lim ite norm ativo vigente: 15 m g/l 0,6 0,5 Scarico A - Fenoli (m g/l) Lim ite norm ativo vigente: 0,5 m g/l 0,492 0,393 0,339 0,4 0,3 0,177 0,2 0,102 0,1 0,0 2003 2004 2005 2006 0,001 0,001 0,001 0,001 0,000 0,000 0,000 2007 nd 0,001 0,001 0,001 0,001 2003 2004 2005 2006 2007 Scarico A - Oli Minerali (m g/l) Lim ite norm ativo vigente: 5 m g/l 0,20 Scarico A - BTEX (m g/l) Lim ite norm ativo vigente: 0,02 m g/l 0,0 0,18 0,0 0,12 0,15 0,0050 0,0 0,10 0,07 0,08 0,06 0,05 0,0030 0,0 0,0 0,0010 0,0010 0,0010 2002 2003 2004 0,0013 0,0 0,00 0,0 2003 2004 2005 2006 2007 2005 2006 2007 Fig. 22 – Trend 2003÷2007 “Scarico A”: Concentrazioni BOD5, COD, Azoto Ammoniacale, Fenoli, Oli Minerali, BTEX I dati in concentrazione riportati nei grafici, sono espressi come valori medi annui. Le prestazioni dell'impianto e la qualità delle acque scaricate a mare dopo trattamento sono monitorate secondo un apposito Piano Analitico delle Acque di Scarico, basato su analisi periodiche degli scarichi intermedi e finali che vengono eseguite dal Laboratorio di Raffineria e da un Laboratorio esterno qualificato. Le verifiche di conformità degli scarichi di Raffineria secondo la normativa vigente, vengono effettuate mensilmente dall’ente di controllo ARPA Dipartimento Provinciale di Taranto. Dal monitoraggio dei punti di scarico, vengono ricavati i dati relativi alla quantità e qualità degli scarichi in mare. 3.4.3 – Indicatori Al fine di monitorare gli Aspetti ambientali significativi della Raffineria correlati alla gestione degli scarichi idrici, è stato identificato il seguente indicatore di prestazione, riferito allo Scarico A: Indice di conformità allo scarico A delle concentrazioni degli inquinanti più significativi: Concentrazione media dei parametri BOD5, COD, Azoto ammoniacale, Fenoli, Oli minerali, BTEX, in rapporto alla concentrazione limite di legge vigente in percentuale. In Allegato 3.7 - Tabella 19 sono riportati i dati dai quali si ricavano i valori degli indicatori di prestazione ambientale suddetti nel quinquennio 2003 – 2007. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 18 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Scarico A Indice BOD 5 (%) Scarico A Indice COD (%) 60 51,80 50 50 40 40 30 30 20 10 45,22 7,97 8,42 7,39 10 nd nd 0 0 2003 2004 2005 2006 2003 2007 2004 Scarico A Indice Azoto Am m oniacale (%) 4 3 3 2 2 1 1 0 2005 2006 2007 Scarico A Indice Fenoli (%) 3,28 0,12 2,62 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 2003 2004 2005 2006 2007 0,10 2,26 0,08 0,06 1,18 0,68 0,04 0,02 nd 0,00 2003 2004 2005 2006 2002 2007 Scarico A Indice BTEX (%) Scarico A Indice OLI (%) 4,0 26,12 22,33 20 10,77 3,64 3,0 2,46 2,0 1,38 1,68 1,28 1,0 0,0 2003 2004 2005 2006 2007 3 3 2 2 1 1 0 2,55 1,53 0,51 0,51 0,51 2002 2003 2004 0,66 2005 2006 2007 Fig. 23 - Indice di conformità allo scarico A delle concentrazioni degli inquinanti più significativi (Fonte: TECON/LABO, Laboratorio Esterno, ARPA; Elaborazione: SPP/AMB; Modalità: misura diretta) L’indicatore fa riferimento alla qualità dei reflui scaricati rispetto ai limiti di legge. I grafici relativi ai vari indici evidenziano che i valori misurati sono ben al di sotto dei limiti imposti dalla normativa vigente. Gli incrementi dei parametri BOD5 e COD registrati nel 2007, sono attribuibili alla fase transitoria di avviamento dell’impianto Water Reuse (periodo giugno ’06 – marzo ’07). L’assetto quali-quantitativo definitivo dello scarico A è stato raggiunto nel primo trimestre del 2007 e verificato attraverso specifiche campagne sperimentali svolte nel corso del 2007, che hanno evidenziato il rispetto di quanto definito nel Progetto Definitivo di Bonifica della Falda. L’incremento significativo del BOD5 e del COD è imputabile all’utilizzo nel ciclo produttivo, di una maggiore quantità di additivi ad elevato contenuto di composti organici. Il target EMAS prefissato dalla Raffineria per il 2007 era quello di attestare gli indici Oli, Azoto Ammoniacale, Fenoli, COD e BOD5 ai valori registrati nel primo trimestre 2007, mentre per l’indice BTEX riconfermare il target relativo all’anno 2005, nell’ottica del raggiungimento di una migliore performances rispetto a quanto ottenuto nel 2006. Tutti gli obiettivi, ad eccezione dell’indice di BOD5 e COD, sono stati raggiunti. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 19 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Per l’anno 2008, il target EMAS fissato è quello di migliorare i risultati del 2007 (- 1%), con particolare attenzione al miglioramento dei valori dell’indicatore BOD 5 (riduzione del 50% rispetto al dato consuntivato nel 2007). 3.5 – Emissioni atmosferiche 3.5.1 - Riferimenti legislativi ed adempimenti Emissioni convogliate La Raffineria è soggetta alle prescrizioni previste dal D.Lgs. 152/06 Parte V e suoi Allegati, che abroga e sostituisce il D.P.R. 203/88 ed il D.M. 12/07/90 (“Linee guida per il contenimento delle emissioni inquinanti degli impianti industriali e la fissazione dei valori minimi di emissione”), in cui sono definiti, in particolare, i valori limite di emissione per determinati composti inquinanti e dalla L.R. Puglia n°7 del 22/01/1999, recante la disciplina delle emissioni nelle aree ad elevato rischio di crisi ambientale, che prescrive una riduzione del 20% dei limiti delle emissioni autorizzate o previste in normativa di riferimento. In accordo a quanto previsto dalla normativa vigente, inoltre, per l’esercizio di impianti costruiti dopo il 1989, la Regione Puglia e il Ministero dell'Ambiente hanno previsto specifici limiti, descritti nello status autorizzativo delle emissioni convogliate in atmosfera di Raffineria in allegato 2.6 bis. In seguito all’ultima modifica d’impianto dovuta alla cessione delle attività di produzione di energia, la Raffineria ha terminato l’iter per la voltura delle autorizzazioni per scorporare le emissioni dell’impianto turbogas della Centrale Termoelettrica di proprietà di EniPower, dotata di un proprio camino (E3). Pertanto l'attuale assetto delle emissioni convogliate di Raffineria prevede 5 camini e 2 torce: E1 - Camino Impianti Primari; E2 - Camino Impianti Cracking termico; E4 - Camino Impianto Hot Oil; E5 – Torcia 1; E6 - Torcia 2; E7 - Camino Impianto Isomerizzazione Benzine (T.I.P.); E8 - Camino Impianti Idroconversione Residui (R.H.U.); In data 29.10.06 è stata presentata alle Autorità Competenti la Domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale ai sensi del D. Lgs. 59/05. L’assetto emissivo riportato in tale documento prevede oltre ai punti di emissione di cui sopra, anche quelli di seguito elencati, attualmente presenti in Raffineria, relativi alle captazioni delle emissioni diffuse: S1: Vent atmosferico dell’ impianto recupero vapori benzine da pensiline area caricamento rete; S2: Vent atmosferico dell’impianto recupero vapori bitume da serbatoi; S3: Vent atmosferico dell’impianto recupero vapori bitume da pensiline; S4: Vent atmosferico dell’impianto recupero vapori olio combustibile da serbatoi; S5: Vent atmosferico dell’impianto recupero vapori olio combustibile da pensiline; S6: Vent atmosferico dell’impianto abbattimento vapori greggio da caricamento Pontile; S7: Vent atmosferico da rigenerazione ciclica dei catalizzatori impianto PLAT; S8: Vent atmosferico della sezione di desolforazione impianto TAE A (package R-6084); Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 20 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale S9: Sfiati atmosferici dei motori Diesel antincendio ubicati presso il Pontile Petroli; Da C1 a C46: Sfiati delle cappe di laboratorio. L'ubicazione dei punti di emissione citati è riportata nella Planimetria seguente: S6 S9 S1 S4 S5 S3 S2 E2 E7 E8 E6 E5 S7 E1 E4 C 1-46 S8 Fig. 24 - Planimetria della Raffineria con i punti di emissione (rif. Domanda di A.I.A.) Il dettaglio dello stato autorizzativo e dei limiti di emissione convogliate in atmosfera, per tipo di inquinante e per ciascun camino di Raffineria, sono riportate negli Allegati 2.6 bis e 3.7. Mentre per la richiesta di Autorizzazione Ambientale Integrata (AIA), il sito ha presentato la domanda di AIA in data 30/10/06. In data 11 aprile 2008 è stato controfirmato dalla Raffineria Eni di Taranto con il Ministero Ambiente, APAT e Autorità Locali, l’Accordo di Programma relativo al rilascio delle A.I.A. per le aziende del polo industriale di Taranto La legislazione vigente, oltre al rispetto di limiti alle emissioni convogliate, prevede anche la periodica comunicazione delle quantità di inquinanti emessi. In particolare la Raffineria è soggetta a: Allegato II Parte V D.Lgs. 152/06: Grandi impianti di combustione (abroga il D.M. 08/05/89); L. 449/97 (integrata con D.P.R. 416/01): Dichiarazione annuale a Ufficio Tecnico delle Finanze per tassa sulle emissioni SO2 ed NOx; Allegato X e Titolo II Parte V D.Lgs. 152/06: Comunicazione annuale all'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici di informazioni sui quantitativi di oli combustibili pesanti e di gasolio, incluso il gasolio marino, prodotti o importati, nonché sul relativo tenore di zolfo, a cura Eni Divisione R&M/Sede (abroga il D.P.C.M. 395/01); Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 21 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale D.M. 23/11/01: Dati, formato e modalità della comunicazione di cui all’articolo 10 comma 1 del D.Lgs. 372/99 (Dichiarazione “INES”); la Raffineria a partire dal 2002 effettua la Dichiarazione “INES” secondo i tempi e modalità richiesti dal D.Lgs e successivi; Allegato X e Titolo III Parte V D.Lgs. 152/06: Disciplina delle caratteristiche merceologiche dei combustibili aventi rilevanza ai fini dell’inquinamento atmosferico nonché delle caratteristiche tecnologiche degli impianti di combustione (abroga il D.P.C.M. 8/03/02); Emissioni diffuse Si definiscono “diffuse” le emissioni in atmosfera non derivanti da punti di emissione convogliata, ai sensi della legislazione vigente. Per quanto concerne la Raffineria, rientrano in tale ambito i serbatoi, le vasche, gli organi di tenuta (pompe, valvole, ecc.), le pensiline di carico, etc. Il principale riferimento legislativo vigente è costituito dall’art 276 e Allegato VII Parte V D.Lgs. 152/06 (abroga il D.M. 107/00) che stabilisce un articolato calendario di scadenze per interventi di adeguamento dei serbatoi, delle attrezzature per il caricamento e degli impianti di recupero vapore. In tale ambito, i principali adempimenti a carico della Raffineria sono: sostituzione delle tenute dei serbatoi a tetto galleggiante ricadenti nel campo di applicazione dell’art 276 e Allegato VII Parte V D.Lgs. 152/06 (abroga il D.M. 107/00) con sistemi a doppia tenuta per assicurare un contenimento complessivo dei vapori pari o superiore al 95% di quello di un serbatoio similare a tetto fisso; verniciatura dei serbatoi con vernici ad elevata riflessione del calore radiante (superiore o pari al 70%); realizzazione di impianti di recupero vapori a doppio stadio nelle aree/pensiline di caricamento dei prodotti finiti (benzine), per garantire: emissioni di HC dall’impianto di recupero vapori < 10 g/Nmc (media oraria) secondo l’art 276 e Allegato VII Parte V D.Lgs. 152/06 (abroga il D.M. 107/00); emissioni di benzene < 5 mg/Nmc secondo il Titolo I Parte V D.Lgs. 152/06 (abroga il D.M. 12/07/90). Si riportano in Tabella 8bis Allegato 3.7 i risultati delle campagne di monitoraggio, relative al periodo 2005-2007, effettuate per gli impianti recupero vapori di Raffineria. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 22 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Qualità dell’aria Le emissioni di inquinanti in atmosfera afferenti alla Raffineria contribuiscono alla complessiva “qualità dell’aria ambiente”. I riferimenti legislativi in materia di protezione e qualità dell’aria ambientale sono rappresentati dal D.P.R. 322/71 “Regolamento per l'esecuzione della L. 13 luglio 1966, n. 615, recante provvedimenti contro l'inquinamento atmosferico, limitatamente al settore dell'industria”, e il D.M. n. 60/02 “Recepimento della Direttiva 1999/30/CE del Consiglio del 22 aprile 1999 concernente i valori limite di qualità dell'aria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo e della direttiva 2000/69/CE relativa ai valori limite di qualità aria ambiente per il benzene ed il monossido di carbonio”. Il monitoraggio della qualità dell’aria all’interno della Raffineria viene effettuato per mezzo di 3 stazioni situate al perimetro della Raffineria che rilevano in continuo la direzione e velocità dei venti, e le concentrazioni di SO2, H2S, PST, NOx, NO e NO2 nell'atmosfera circostante, trasmettendo i dati in Laboratorio di Raffineria per la elaborazione di report periodici mensili. Di seguito sono riportate le concentrazioni degli inquinanti, relativamente alle tre stazioni, nel quinquennio 2003-2007. Periodo SO2 µg/m 3 H2S µg/m 3 PST µg/m NOx 3 NO NO2 3 µg/m 3 ppb µg/m 28,24 23,94 21,46 19,07 20,77 19,76 16,70 12,90 8,85 7,76 7,74 7,99 27,44 25,29 26,82 23,99 24,96 24,93 18,34 15,06 15,97 19,11 22,34 24,68 17,66 5,64 6,36 10,37 6,75 11,60 15,79 21,92 20,96 23,52 31,32 28,63 22,09 18,92 11,93 8,84 23,29 23,68 Stazione 1 ATB 1 Anno 2002 Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 3,40 2,68 1,07 1,23 1,49 1,56 2,39 2,22 1,52 3,02 8,32 1,46 106,42 98,91 102,35 77,77 79,86 75,10 Stazione 2 Varco Nord Anno 2002 Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 2,52 5,01 5,28 4,34 5,44 3,73 Anno 2002 Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 3,06 2,31 2,08 78,93 2,20 85,63 2,15 94,35 0,84 76,61 0,80 86,04 0,96 101,11 Stazione 3 Blending 0,21 84,61 0,12 88,23 3,29 1,01 90,79 19,12 10,25 20,35 4,38 1,19 67,94 20,04 8,95 24,00 2,78 2,59 73,70 21,65 8,20 28,17 1,71 1,97 70,98 22,43 10,45 26,19 390 40 300 100 190 190 Limiti medi giornalieri di riferimento (D.P.R. 322/71) Fig. 25 – Trend 2003÷2007 della qualità aria ambiente Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 23 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale 3.5.2 – Aspetti ambientali ed attività correlate Emissioni convogliate La produzione di emissioni atmosferiche convogliate è direttamente correlata alla combustione ai forni degli impianti di processo di fuel oil e/o fuel gas. L’utilizzo dei due possibili combustibili comporta una diversificazione sulla qualità e quantità di inquinanti. A tale attività sono correlati gli aspetti ambientali specifici di emissioni convogliate di SO2, NOX, CO2, polveri (particolato), CO e di scarico a circuito di Blow-Down di flussi gassosi. In Allegato 3.7 - Tabella 3, sono riportati i dati relativi al consumo dei diversi tipi di combustibili nel quinquennio 2003-2007. Al fine di garantire il rispetto di tale normativa, in ambito SGA sono stati definiti opportuni controlli e monitoraggi: la Raffineria dispone di un sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni (contenuto di SO2, NOx, CO, polveri, temperatura e portata dei fumi) sui camini E1 e E2. I dati del monitoraggio continuo confluiscono su PC del Laboratorio, da cui vengono trasmesse le medie orarie, oltre che al sistema informatico di raffineria, anche all’ARPA Puglia Dip. Prov. di Taranto. vengono effettuate campagne analitiche per la determinazione di “macro” inquinanti tramite l’ausilio di un Laboratorio esterno in contraddittorio con l’ARPA Dip. Provinciale di Taranto, con frequenza e modalità stabilite secondo apposite procedure del SGA (All. 2.1, punti 11 e 47). L’ARPA Dipartimento Provinciale TA, inoltre, effettua un servizio di laboratorio esterno per la raffineria monitorando ai camini i “micro” inquinanti (All. 3.7, tab. 21 bis) con frequenza e modalità stabilite sempre secondo apposite procedure del SGA. I dati di emissione di SO2 e CO2 relativi alle torce vengono ottenuti mediante calcolo stechiometrico, assumendo che il 30% delle perdite di Raffineria venga combusto alle stesse. Detto valore è un dato stimato preso a riferimento dalle validazioni del “benchmarking & indici SOLOMON” effettuato su base biennale dalla Raffineria di Taranto. Di questo 30%, i ¾ vengono combusti dalla torcia E6 ed il rimanente ¼ dalla torcia E5. Le reazioni di combustione in torcia infatti sono tali da trasformare gli idrocarburi in anidride carbonica ed acqua e da convertire i limitati quantitativi di H2S in ossidi di zolfo. In particolare le due torce sono dotate di un sistema “smokeless” in grado di aumentare l’efficienza di combustione e limitare la fumosità delle stesse. Tale sistema, in condizioni normali di funzionamento, garantisce una efficienza unitaria di combustione. Nel Piano di Miglioramento Ambientale (cfr. Sezione 4) è prevista l’installazione di misuratori di portata sulle due torce per valutare la determinazione delle perdite in torcia; i dati relativi alle emissioni convogliate vengono elaborati in ambito SPP, che predispone le comunicazioni ufficiali da trasmettere agli enti interessati a firma DIR, in accordo con le prescrizioni vigenti. In Allegato 3.7 -Tabella 7 sono riportati i dati relativi al quinquennio 2003 ÷ 2007 su quantità complessiva dei principali inquinanti emessi dalla Raffineria; tali dati sono rappresentati sinteticamente nei grafici seguenti. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 24 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Emissioni convogliate SO2 - RAFFINERIA Emissioni convogliate NOx - RAFFINERIA t/a t/a 1.000 3.500 2.986 2.932 3.000 2.958 2.921 926 900 816 2006 2007 690 2.431 2.500 818 783 800 700 600 2.000 500 1.500 400 1.000 300 200 500 100 - - 2003 2004 2005 2006 2007 Emissioni convogliate PST - RAFFINERIA 130 160 160 125 140 2004 2005 Emissioni convogliate CO - RAFFINERIA t/a t/a 180 2003 127 122 120 120 100 100 116 87 77 80 56 60 113 115 112 110 40 105 20 - 100 2003 2004 2005 2006 2007 2003 2004 2005 2006 2007 Fig. 26 – Trend 2003÷2007 flussi di massa (t/a) SO2, NOx, PST, CO da emissioni convogliate Dai dati riportati, oltre al rispetto dei limiti di Bolla autorizzati, si evidenzia quanto segue: Tendenziale riduzione nel quinquennio di Polveri. In particolare, l’utilizzo di fuel oil con caratteristiche qualitative migliori, ottenuto utilizzando componenti provenienti dal ciclo di conversione catalitica (RHU), ha consentito di ridurre sostanzialmente la presenza di particolato nei fumi. Netta riduzione del parametro CO nel quinquennio; tale riduzione è dovuta a diverse azioni di miglioramento operativo, quali ad esempio il maggior utilizzo di fuel gas rispetto al fuel oil come combustibile agli impianti, l’ottimizzazione della conduzione dei forni di processo, la pulizia dei sistemi di preriscaldo aria, l’efficienza, dei trattamenti di decoking ai forni dell’impianto TSTC, la manutenzione dei bruciatori durante la fermata generale. Sostanziale mantenimento dei parametri NOX e SO2 nell’ultimo triennio, attribuibile ad azioni gestionali di miglioramento operativo (maggiore utilizzo di fuel gas rispetto al fuel oil, utilizzo di fuel oil con caratteristiche qualitative migliori, etc.) e stabilizzazione dei valori nel periodo 2005-2007 in seguito al nuovo assetto impiantistico. Emissioni diffuse Le emissioni diffuse sono costituite fondamentalmente da COV emessi per volatilizzazione dei prodotti petroliferi leggeri. Tali aspetti derivano principalmente da: serbatoi di stoccaggio a tetto flottante; tenute di pompe per la movimentazione di prodotti leggeri; Flange, valvole, sfiati, etc.; vasche e apparecchiature TAE a cielo aperto; operazioni di caricamento. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 25 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Le quantità complessive di emissioni diffuse, riportate in Allegato 3.7-Tabella 8, sono calcolate periodicamente, utilizzando la metodologia EPA, API, Concawe, secondo una procedura di calcolo definita da ENI divisione R&M. Tale criterio di valutazione delle emissioni di COV, basato sull’utilizzo di coefficienti di “stima” delle emissioni rivenienti dagli impianti di processo, stoccaggio e movimentazione prodotti, caricamento prodotti, vasche impianti TAE, fornisce risultati approssimativi, in quanto gli incrementi progressivi delle t/a di COV registrati, sono attribuibili essenzialmente al corrispondente incremento delle materie in lavorazione e di conseguenza non consente di quantificare le misure adottate dalla Raffineria per la minimizzazione dell’impatto ambientale derivante dalle emissioni diffuse/fuggitive. Al fine di risolvere tale evidenza e garantire un controllo più attento di tale aspetto ambientale, la Raffineria ha condotto nel mese di settembre ’07 uno studio analitico ed un monitoraggio delle perdite da componenti e apparecchiature (flange, valvole, vent, etc.), secondo i criteri dei programmi Leak Detection (LDAR), definendo uno piano di interventi. Gli item oggetto del presente studio sono stati i seguenti: impianti di processo, movimentazione/caricamento veicoli-cisterna e N/C, impianti di stoccaggio e sistemi di trattamento TAE , compresa la sezione di collettamento acque reflue. Per ogni item suddetto è stata determinata una stima accurata delle emissioni di VOC emessi in atmosfera, mediante monitoraggi effettuati secondo il protocollo “EPA metodo 21” previsto dalle BAT, utilizzando inoltre i “criteri di bilanciamento” di tipo statistico basati sui riferimenti di benchmarking tra raffinerie (rif. “Analysis Refinery Screening Data” - American Petroleum Insitute, pubb. n. 310). Confrontando le stime derivanti dal presente studio e quelle ottenute utilizzando le metodologie convenzionali “EPA/API – concave” dichiarate dalla Raffineria di Taranto e relative all’anno 2006, si rileva che le prime sono sensibilmente inferiori alle seconde. Inoltre è attualmente in corso uno studio di fattibilità per l’esecuzione della copertura delle vasche della sezione di disoleazione primaria delle acque di alimento all’impianto TAE A; Inoltre, si elencano in seguito gli interventi effettuati ed in corso/programmati, per la minimizzazione delle emissioni diffuse (rif. Sezione 4): Interventi effettuati: montaggio doppie tenute a tutti i serbatoi di greggio e benzine finite; installazione di impianto recupero vapori su serbatoi bitume. I vapori di bitume vengono raffreddati nel collettore per dispersione termica e per diluizione con aria ambiente in modo da condensare tutte le sostanze alto bollenti (paraffine, ecc.); installazione di impianto recupero vapori su serbatoi di olio combustibile. Il sistema di aspirazione e di abbattimento vapori ha lo scopo di convogliare i flussi di gas e vapori che si formano nel corso di attività operative e di trattarli eliminando sia i trascinamenti liquidi sottoforma di nebbie, sia i gas idrocarburici inquinanti, così da scaricare in atmosfera un flusso gassoso pulito; realizzazione di impianti per l’aspirazione e il recupero vapori provenienti dalle pensiline di carico delle autobotti di benzina; copertura dei 3 serbatoi di accumulo acque reflue (TAE A); verniciatura, con vernice termo-riflettente, di tutti i serbatoi di benzine finite; installazione di nuove tenute doppie su n. 5 serbatoi a tetto galleggiante (rif. Sezione 4); installazione di doppie tenute su pompe critiche (rif. Sezione 4); Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 26 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Interventi in corso (rif. sezione 4): prosecuzione della campagna di sostituzione doppie tenute sulle pompe critiche; sostituzione cappe di laboratorio; installazione di manicotti di guarnizione attorno ai punti di campionamento dei serbatoi a T.G.; Interventi programmati (rif. sezione 4): sostituzione bracci pensiline GPL e inserimento bracci bilanciati per il recupero vapori dalle pensiline di caricamento rete; adeguamento prese campione SOI1, SOI3, SOI4; realizzazione di URV per spedizione greggio N/C 3.5.3 – Indicatori Al fine di monitorare gli Aspetti ambientali significativi correlati alla gestione delle emissioni convogliate e diffuse in atmosfera, sono stati identificati i seguenti indicatori di prestazione: Indice emissioni convogliate: quantità di SO2, NOX, PST (in tonnellate) emessa, correlata alle quantità (in Kton) di materia prima lavorata La correlazione delle emissioni convogliate con le materia prime processate consente di valutare il reale contenimento dei parametri stessi. In Allegato 3.7 - Tabella 20 sono riportati i dati dai quali si ricavano i valori degli indicatori di prestazione ambientale nel quinquennio 2003 – 2007. L’andamento degli indici evidenzia: una tendenziale riduzione nel quinquennio dell’indicatore relativo alle Polveri; tale tendenza è stata condizionata nel 2003 dalla fermata generale di manutenzione della Raffineria, e dai conseguenti transitori di fermata – riavviamento impianti. I trend delle emissioni di NOx ed SO2 presentano una stabilizzazione negli ultimi 3 anni, anche a seguito di azioni gestionali di miglioramento operativo, tra cui: o maggior utilizzo di fuel gas rispetto al fuel oil come combustibile agli impianti; o ottimizzazione della conduzione dei forni di processo; o manutenzione dei bruciatori durante la fermata generale; o utilizzo di fuel oil con caratteristiche qualitative migliori ottenuto utilizzando componenti provenienti dal ciclo di conversione catalitica). Indice emissioni 0,70 0,63 0,60 0,49 0,45 0,50 0,49 0,48 0,40 0,30 0,20 0,20 0,13 0,13 0,10 0,034 0,13 0,014 0,017 0,010 0,14 0,013 - 2003 2004 2005 SO2 NOx 2006 2007 PST Fig. 27 – Indici Emissioni Convogliate in atmosfera Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 27 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale L’obiettivo prefissato dalla Raffineria per il 2007 era per gli indici SO2 NOx, PST, il mantenimento dei valori ottenuti nel 2006 (± 1%). Tale obiettivo è stato raggiunto. L’obiettivo EMAS per l’anno 2008 sarà mantenere i valori degli indici di emissione del 2007. Indice qualità fuel oil: contenuto di metalli nel fuel oil (in ppm) in rapporto al contenuto di metalli previsto dalle specifiche nazionali (in ppm). In Allegato 3.7 - Tabella 21 sono riportati i dati dai quali si ricavano i valori dell’indicatore di prestazione ambientale suddetto nel quinquennio 2003 – 2007. Indice qualità FO 0,25 0,211 0,20 0,15 0,139 0,144 0,133 0,106 0,10 0,05 0,00 2003 2004 2005 2006 2007 Fig. 28 - Indice Qualità Fuel Oil (Fonte : TECON/LABO; Elaborazione TECON/LABO; Modalità : misura) Il fuel oil è uno dei due combustibili utilizzati nei forni e nelle caldaie della Raffineria per alimentare il processo di raffinazione. Un miglioramento dell’indice si riflette positivamente sulla qualità delle emissioni. Il limite per il contenuto di metalli (Nichel + Vanadio) è pari a 180 ppm. L'indice metalli fuel oil si determina con la seguente formula: Indice : (Contenuto Vanadio nel fuel oil (ppm) + Contenuto Nichel nel fuel oil (ppm)) / 180. Durante il 2005 si è registrato un incremento di tale indicatore in quanto, al fine di garantire l’allungamento del 9° ciclo dell’impianto RHU da 14 a 19 mesi, si è mantenuto un determinato profilo termico dei reattori (10÷12°C). Ciò ha comportato, di conseguenza, un profilo termico più basso della sezione di demetallizzazione e quindi un minore assorbimento dei metalli contenuti nella carica e contestualmente un maggior contenuto degli stessi nei prodotti di fondo (fuel oil). Nel 2006 e nel 2007 si sono verificati sostanziali miglioramenti della qualità del FO, pari a riduzioni percentuali annuali rispettivamente del 37% e del 20%, con conseguente raggiungimento degli obiettivi EMAS prefissati (10% per il 2006 e 5% per il 2007) . Il target EMAS prefissato per il 2008 è di ridurre o mantenere il valore dell’indice calcolato nel 2007. . Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 28 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale 3.6 – Emissioni di gas serra – Protocollo di Kyoto 3.6.1 - Riferimenti legislativi ed adempimenti La Raffineria di Taranto rientra tra le attività soggette alle disposizioni della Direttiva Europea sull’Emission Trading 2003/87/CE e s.m., recepita dall’Italia con l’approvazione del D.L. n 273/04, convertito in legge dalla L. 316/04. Tale decreto è finalizzato ad attivare le procedure necessarie per autorizzare gli impianti ad emettere gas ad effetto serra (GHG - Green House Gas) e ad acquisire le informazioni necessarie per il rilascio delle quote di emissioni ad ogni impianto. In ottemperanza a quanto richiesto da tale normativa, la Raffineria ha provveduto a: inviare domanda di autorizzazione ad emettere gas serra entro i termini imposti dal Dec/RAS/1715/2004; inviare le informazioni richieste per l’assegnazione delle quote di emissione di GHG con le modalità richieste dal Dec/RAS/1877/2004. Effetto Serra L'effetto serra è un fenomeno naturale che permette il riscaldamento dell'atmosfera terrestre fino ad una temperatura adatta alla vita. Senza l'effetto serra naturale, sarebbe impossibile vivere sulla Terra, poiché la temperatura media sarebbe di circa -18 gradi Celsius. L'effetto serra è reso possibile dalla presenza in atmosfera di alcuni gas, detti gas serra: l'anidride carbonica (CO2); il metano (CH4); il protossido di azoto (N20); gli idrofluorocarburi (HFC); i perfluorocarburi (PFC); l'esafluoruro di zolfo (Sf6). La Raffineria di Taranto ha ottenuto, in data 28/12/2004, l’"Autorizzazione a emettere gas a effetto serra ai sensi del Decreto Legge n. 273/04”, con il Decreto-Direttoriale DEC/RAS/2179/2004, e ha intrapreso le attività di monitoraggio e contabilizzazione dei GHG previste dalla normativa. La Raffineria segue, infatti, le Linee Guida per il monitoraggio e la comunicazione delle emissioni di gas serra istituite dal Dec/RAS/845/2005 ed è soggetta alle ricognizioni delle autorizzazioni previste dal Dec/RAS/65/2006. Con riferimento ai termini per la restituzione delle quote, la Raffineria si è conformata alle proroghe previste dai D.M. 29/05/06 e D.M. 28/06/06, che hanno rinviato tale termine al 15 settembre 2006. L’assegnazione delle quote per il periodo 2005-2007 è stata invece disposta con D.M. 23/02/06 all’art.2. 3.6.2 - Aspetti ambientali ed attività correlate La Raffineria ha provveduto all’implementazione di un sistema di controllo e monitoraggio delle emissioni di gas serra, attuando un sistema di gestione e raccolta dati in accordo con le disposizioni normative sull’Emission Trading, che impongono agli operatori dei siti produttivi disciplinati dalla Direttiva 2003/87/CE di monitorare e registrare in modo appropriato le emissioni di GHG a partire dal 1° gennaio 2005. In particolare, la Raffineria di Taranto si è dotata di una procedura (v. All. 2.1, SGA-CACO2-27) per il controllo ed il monitoraggio delle emissioni di CO2 (anidride carbonica) che assegna, alle singole funzioni di Raffineria, specifici compiti per il calcolo ed il reporting delle suddette emissioni, coerentemente con le Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 29 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale modalità individuate dal documento-guida dell’Eni sull’argomento (“Protocollo Eni per l’Accounting ed il Reporting dei gas serra”) ed in accordo con quanto previsto dalla normativa vigente in questo ambito. In allegato è riportato il consuntivo 2002 ÷ 2006 della CO2 emessa dagli impianti di combustione e da altre fonti calcolata ai fini del monitoraggio richiesto dal protocollo di Kyoto (Allegato 3.7, Tab. 20bis). Le quote di CO2 assegnate e rilasciate dal Ministero dell’Ambiente ai sensi dell’Art. 11, paragrafo 1, Direttiva 2003/87/CE (cfr. DEC/RAS/2179/2004, Autorizzazione n. 759), a Eni S.p.A. Div. R & M Raffineria di Taranto, per il periodo 2005÷2007, ammontano a 1.045.297 ton CO2. La Raffineria di Taranto ha effettuato la verifica periodica annuale delle quote di emissione relative all’anno 2007 con l’Ente accreditato DNV, e analogamente per i dati 2007, con la verifica effettuata tra dicembre ‘07 e marzo ’08. Il consuntivo di CO2 emessa nell’ultimo triennio è risultato pari a: 2005: 1.094.580 ton/anno; 2006: 1.028.806 ton/anno; 2007: 1.050.490 ton/anno. In particolare negli anni 2005 e 2007 le quote di CO2 emesse in eccedenza rispetto al quantitativo di CO2 assegnato (rif. P.N.A. 1 - periodo 2005 ÷ 2007) sono state acquisite tonnellate di CO2 secondo quanto previsto dal Protocollo di Kyoto, attraverso il mercato dell’Emission Trading. Nel secondo Piano Nazionale Assegnazione quote CO2 relativo al triennio 2008-2012, le quote assegnate alla Raffineria di Taranto sono pari a 848.673 ton/anno. 3.6.3 – Indicatori Al fine di monitorare gli Aspetti ambientali significativi correlati alle emissioni di anidride carbonica, è stato identificato il seguente indicatore di prestazione: Indice emissioni di CO2: calcolato come CO2 complessivamente emessa (espressa in kton) rispetto al quantitativo annuo di materie lavorate (in kton). Il valore delle emissioni di anidride carbonica è quello calcolato ai fini del monitoraggio delle stesse, come richiesto dal recepimento nazionale della Direttiva europea 2003/87/CE. I dati relativi all’Indice di emissioni di CO2 sono riportati in Allegato 3.7 (Tab. 20 bis). Emissioni convogliate CO2 t/a 0,25 0,198 0,210 0,183 0,20 0,167 0,175 2006 2007 0,15 0,10 0,05 - 2003 2004 2005 Fig. 29 – Indice Emissioni Convogliate CO2 (Fonte: TECON, Elaborazione: Operatore GHG) Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 30 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale L’indice evidenzia un tendenziale miglioramento del trend nel quinquennio 2003 – 2007. Per il 2008 L’obiettivo è quello di ridurre il valore registrato nel 2007. Il Protocollo di Kyoto e l’Emission Trading Cambiamenti climatici e Protocollo di Kyoto: negli scorsi decenni le attività dell'uomo, in particolare la combustione di vettori energetici fossili e l’intensivo disboscamento, hanno provocato un aumento sempre più rapido della concentrazione dei gas serra nell'atmosfera, alterando l'equilibrio energetico della terra e determinando un aumento della temperatura media che costituisce la causa principale dei cambiamenti climatici. Nell’ambito della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, approvata a New York il 9 maggio 1992 sono stati istituiti degli strumenti, condivisi a livello internazionale, per contrastare e ridurre al minimo gli effetti negativi dei cambiamenti climatici sul nostro pianeta. Il Protocollo di Kyoto, approvato nel dicembre del 1997, rappresenta lo strumento attuativo della Convenzione. Esso prevede anche l’istituzione di meccanismi flessibili finalizzati alla riduzione dei gas serra, al fine di diminuire il costo complessivo d'abbattimento degli stessi gas, permettendo di ridurre le emissioni lì dove sia economicamente più conveniente pur nel rispetto degli obiettivi di tipo ambientale. Gli strumenti individuati sono: Clean Developement Mechanism (CDM): meccanismo di collaborazione attraverso il quale le aziende o gli stati che realizzano progetti a tecnologia pulita nei paesi in via di sviluppo ricevono crediti di emissione pari alla riduzione ottenuta rispetto ai livelli che si sarebbero avuti senza il progetto. Tali crediti vengono chiamati Certified Emissions Reductions ed indicati spesso con la sigla CERs; Joint Implementation (JI): meccanismo di collaborazione tra paesi industrializzati e paesi ad economia in transizione, per il raggiungimento dei rispettivi obiettivi di riduzione delle emissioni. Analogamente al CDM, permette di ottenere crediti di emissione attraverso investimenti in tecnologie pulite in altri paesi. Tali crediti vengono chiamati Emissions Reductions Units ed indicati con la sigla ERUs; Emission Trading (ET): meccanismo che prevede l’istituzione di un sistema di scambio di quote di emissione dei gas a effetto serra all’interno dell’Unione Europea. Dei tre meccanismi, l’Emission Trading, che istituisce un sistema di scambi di quote di emissione, è stato sancito tramite l’approvazione da parte del Consiglio e del Parlamento Europeo, della Direttiva 2003/87/CE. Il 1 gennaio 2005 è stato avviato il sistema di scambio. A partire da tale data nessun impianto che ricade nel campo di applicazione della Direttiva, può emettere gas a effetto serra, ossia può continuare ad operare, in assenza di apposita autorizzazione. La Direttiva stabilisce, inoltre, che entro il 28 febbraio 2005 a tutti gli impianti che ricadono nel campo di applicazione della direttiva siano rilasciate quote di emissioni di CO2 per consentire loro di partecipare allo scambio sul mercato comunitario. I meccanismi JI e CDM integreranno l’Emission Trading, permettendo alle aziende o agli Stati di ottenere crediti di emissione per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione nazionali. La Direttiva costituisce uno strumento di politica ambientale all'interno dell'Unione Europea, con lo scopo di raggiungere dei prefissati obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra, variabili per ogni Stato e che per l'Italia risultano essere pari al 6,5% rispetto ai livelli del 1990. Secondo la Direttiva gli Stati Membri dell'Unione Europea devono stabilire limiti assoluti alle emissioni di gas ad effetto serra provenienti da alcune tipologie di siti produttivi che hanno ottenuto un'autorizzazione alle emissioni e delle quote di emissione. Le quote di emissioni possono essere scambiate, cioè cedute o acquistate dalle imprese, mentre l'autorizzazione resta collegata ad un impianto o sito specifico. L’ET in definitiva, introduce la possibilità per uno Stato, o eventualmente un’azienda, di comperare o vendere ad altri stati o aziende permessi di emissione al fine di allineare le proprie emissioni con la quota assegnata: il soggetto interessato venderà tali permessi quando le proprie emissioni sono al di sotto della quota assegnata, mentre li comprerà quando le proprie emissioni sono al di sopra della quota assegnata. Al momento la Direttiva prende in considerazione solamente le emissioni di anidride carbonica e metano, ma è prevista la possibilità di ampliare successivamente la copertura del sistema ed includere sia altri gas ad effetto serra sia altri settori di attività. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 31 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Censimento SF6 In Raffineria sono stati effettuati i censimenti di SF6 (interruttori) e di HCFC (impianti di condizionamento) identificati dalla normativa vigente come gas a effetto serra. Per quanto riguarda l’SF6 presente negli interruttori installati nei quadri elettrici delle sottostazioni, il censimento ha fornito le seguenti evidenze: Sottostazioni N° interruttori in SF6 Ex-DEINT 1 S/S-13 22 S/S-EST 8 S/S-6 3 S/S-4 3 S/S-7 5 S/S-2 10 S/S-5 6 S/S-3 3 Fig. 30 – Censimento interruttori contenenti SF6 L’esafluoruro di zolfo contenuto negli interruttori si trova in pressione (2,5-4,8 bar); gli interruttori sono forniti di sistemi di allarme e blocco per bassa pressione del gas. Nell’eventualità di una riduzione di pressione, avviene il blocco dell’interruttore e il distacco elettrico dell’utenza. Il rischio di rilascio in atmosfera è quindi minimizzato e l’evento è controllato. Gli interruttori dell’impianto EST sono in totale 8 di cui uno è utilizzato come scorta. Il quantitativo di SF6 presente in ciascun interruttore è pari a circa 600 grammi (ca. 200 g per polo), mentre negli interruttori dell’impianto EST è pari a ca. 675 g (ca. 225 g/polo) per un totale complessivo di ca. 37,2 kg di SF6. Censimento HCFC Per quanto riguarda gli HCFC degli impianti di condizionamento di Raffineria, il censimento è stato effettuato nelle sale controllo impianti, nelle sottostazioni elettriche, nella palazzina uffici, in laboratorio chimico, nella mensa aziendale, nelle cabine analisi impianti. Il quantitativo totale di HCFC attualmente presente in Raffineria è pari a ca. 880 kg. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 32 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale 3.7 – Gestione rifiuti 3.7.1 - Riferimenti legislativi ed adempimenti Le modalità attuate in Raffineria per la gestione dei rifiuti sono definite in funzione dei riferimenti legislativi attualmente vigenti in materia, costituiti dalla Parte IV e suoi Allegati del D.Lgs. 152/06 (che abroga e sostituisce il D.Lgs. 22/97 e s.m.i.) e dai D.M. attuativi del Decreto Ronchi, D.M. 145/98 e D.M. 148/98, temporaneamente in vigore dopo la dichiarazione di inefficacia dei Decreti di attuazione al D. Lgs. 152/06 e dal nuovo D. Lgs. 4/08.. Le operazioni di gestione rifiuti sono improntate a: gestire il Deposito Temporaneo dei rifiuti di produzione abituale e la produzione di rifiuti occasionali/eccezionali; gestire la raccolta differenziata dei rifiuti all’interno della Raffineria (Uffici, Sale Controllo e rifiuti pericolosi, quali batterie esauste); caratterizzare e classificare i rifiuti prodotti, secondo le indicazioni legislative vigenti (Delibera Ministeriale 27/07/84 e s.m.i., D.M. 03/08/05 e s.m.i, L. 443/01 e s.m.i.); effettuare le registrazioni di carico e scarico (ai sensi del D.M. 148/98 e s.m.i); individuare la corretta destinazione finale dei rifiuti prodotti o il loro eventuale recupero/riutilizzo ai sensi della legislazione vigente (D.M. 05/02/98 e s.m.i., L. 33/00 e s.m.i., D.M. 161/02 e s.m.i.); verificare le autorizzazioni previste per Trasportatori e Smaltitori; compilare e gestire il Formulario di Identificazione del rifiuto (ai sensi del D.M. 145/98 e s.m.i); compilare annualmente il MUD, secondo il modello legislativo vigente (art 189 D.Lgs. 152/06. e D.P.C.M. 22/12/04 temporaneamente in vigore in attesa del Decreto di attuazione dell’art 189); gestire la produzione, la raccolta e lo smaltimento di rifiuti soggetti a particolari vincoli legislativi, quali oli usati (D.Lgs. 95/92), rifiuti contenenti PCB (D.Lgs. 209/99 e s.m.i.; vd. § 2.6.1.1), rifiuti contenenti amianto (D.Lgs. 257/06 che abroga la Sezione Amianto del D.Lgs. 277/91, L. 257/92 e s.m.i., D.Lgs. 114/95; vd. § 2.6.1.2), rifiuti RAE (D. Lgs. 151/05); Regolamento Regione Puglia n°6/2006 relativo alla gestione dei rifiuti edili. La documentazione prevista dalla legislazione vigente in materia è conservata presso l’Ufficio (SPP/AMB) della Raffineria, in apposito archivio. 3.7.2 – Aspetti ambientali ed attività correlate La produzione di rifiuti è correlata a tutte le principali attività che si svolgono in Raffineria, sia nell’ambito dei vari processi produttivi, sia durante gli interventi di manutenzione, sia per il funzionamento dei servizi ausiliari. Da essa derivano numerosi aspetti ambientali specifici, quali la produzione di melme da serbatoi, la raccolta differenziata di rifiuti pericolosi e non pericolosi, la produzione e l’accumulo (Deposito Temporaneo) dei rifiuti all’interno del sito, lo smaltimento degli stessi all’esterno presso impianti autorizzati, la gestione dei rifiuti derivante dalla presenza di amianto. Per i Rifiuti Speciali prodotti in Raffineria, sono istituiti all’interno dello stabilimento 5 aree di deposito temporaneo, in particolare: A1: Area di accumulo per rottame di ferro, materiale elettrico e lana di roccia, non contaminato; A2: Area di accumulo per legno e assimilabili agli urbani vari non contaminati; Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 33 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto - Dichiarazione Ambientale A3: Area di accumulo per fusti e bulk vuoti contaminati; A4: Area di accumulo fusti e cassoni scarrabili per fanghi palabili, materiali contaminatii, oli lubrificanti esausti e rifiuti solidi speciali pericolosi; A5: Area di accumulo per catalizzatori esausti; 1/2 3/4 5 Fig. 31 - Punti di ubicazione dei cinque depositi temporanei Tutte le aree di deposito temporaneo dei rifiuti possiedono caratteristiche costruttive tali da evitare eventuali contaminazioni del suolo/sottosuolo. Nell’Allegato 3.5 è riportato l’elenco dei codici CER, dei principali rifiuti prodotti durante le attività di raffineria. Nell’Allegato 3.7 - Tabella 9 sono riportati i dati relativi ai rifiuti prodotti in Raffineria nel quinquennio 2003 ÷ 2007, raggruppati per tipologia. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 34 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale 3.7.3 - Indicatori In Allegato 3.7 - Tabella 9 sono riportati i dati dai quali si ricavano i valori degli indicatori suddetti nel quinquennio 2003 – 2007 Al fine di monitorare gli Aspetti ambientali significativi correlati alla gestione dei rifiuti, sono stati identificati i seguenti indicatori di prestazione: Indice rifiuti a recupero (IR): Quantità di rifiuti pericolosi e non, inviati a recupero (ton), rispetto al totale rifiuti prodotti dalla raffineria (ton). Indice rifiuti a smaltimento (ID): Quantità di rifiuti pericolosi e non, inviati a smaltimento (ton), rispetto al totale rifiuti prodotti dalla raffineria (ton). Indici Recupero/Sm altim ento 1,00 0,90 0,86 0,81 0,80 0,80 0,70 0,60 0,50 0,57 0,58 0,43 0,42 0,40 0,30 0,19 0,20 0,20 0,14 0,10 2003 2004 2005 IR 2006 2007 ID Fig. 32 – Indice Recupero/Smaltimento (Fonte: MUD; Elaborazione: SPP-AMB; Modalità: misura) Per quanto riguarda l’andamento degli indicatori ID e IR (fig. 32) si evidenzia quanto segue: Indicatore ID Gli incrementi dell’indice, registrati nel corso degli anni 2004 e 2005, sono imputabili principalmente all’acqua di falda emunta dagli sbarramenti idraulici di Raffineria (codificata con CER 191308). In particolare nel corso del 2005, in ottemperanza a quanto previsto dalla Det. Dir. Provincia di Taranto n. 31 del 28.02.05, tale rifiuto è stato smaltito presso l’impianto “TAE A” di Raffineria. Mentre nel corso dell’anno 2007, l’aumento dell’indicatore ID è correlato alla produzione delle Terre e rocce da scavo non contaminate (codificate CER 170504) inviate nel primo trimestre 2007 ad operazione di smaltimento di tipo D1 (discarica autorizzata). Tali terreni, prodotti dalle attività di scavo effettuate nell’ambito del Progetto Hydrocracking, sono stati inizialmente gestiti come rifiuto in ottemperanza a quanto prescritto dal MATTM in sede di Conferenza di Servizi decisoria del 2 marzo 2007. Al fine di minimizzare le attività di smaltimento del suddetto materiale, promuovendone nel contempo il riutilizzo in situ, la Raffineria ha presentato al Ministero dell’Ambiente un “Piano di gestione e bilancio per il riutilizzo Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 35 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale delle terre da scavo provenienti dal Progetto Hydrocracking”. Con il Dec. Dir. n. 3613/QdV/Di/B del 14 maggio 2007, il MATTM ha approvato il predetto documento, autorizzando quindi il riutilizzo delle terre da scavo, che a partire dal secondo trimestre ’07 sono state riutilizzate in situ. Indicatore IR L’incremento evidenziato nel 2006 è dovuto all’attività di recupero dei catalizzatori esauriti provenienti dagli impianti di processo (codice CER 160802*), infatti fino al precedente anno 2005, tale tipologia di rifiuto veniva conferita ad attività di smaltimento, mentre a partire dall’anno 2006 i catalizzatori esauriti sono stati inviati a processo di recupero metalli presso impianti esteri. Indice rifiuti non pericolosi (INP): Quantità di rifiuti non pericolosi prodotti (ton), rispetto al totale rifiuti di raffineria (ton). Indice rifiuti pericolosi (IP): Quantità di rifiuti pericolosi prodotti (ton), rispetto al totale rifiuti di raffineria (ton). Indici Pericolosi/Non pericolosi 0,90 0,80 0,80 0,67 0,70 0,60 0,50 0,57 0,55 0,45 0,62 0,43 0,40 0,33 0,30 0,38 0,20 0,20 0,10 2003 2004 2005 INP 2006 2007 IP Fig. 33 – Indice Rifiuti Pericolosi/Non Pericolosi (Fonte: MUD; Elaborazione: SPP-AMB; Modalità: misura) Per quanto riguarda la produzione di rifiuti non pericolosi, nel 2007 il valore dell’indicatore INP è influenzato dalle attività di smaltimento del terreno non contaminato (CER170504), generato in seguito alle attività di scavo per la realizzazione del nuovo impianto Hydrocracking.. Pertanto l’aumento dei rifiuti non pericolosi prodotti nel 2007 (terre da scavo CER 170504) ha comportato di conseguenza una riduzione dell’indice IP nel 2007 rispetto al 2006. Si evidenzia inoltre, nell’ottica del miglioramento continuo, un decremento del valore dell’IP nel 2007, rispetto a quanto registrato nell’anno 2006. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 36 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Indice di utilizzo catalizzatori (RHU): Quantità di catalizzatore (ton) dell’impianto RHU utilizzato per ciclo, rispetto alla carica processata all’impianto RHU (kton). Indice utilizzo catalizzatori 0,57 0,60 0,50 0,50 0,38 0,40 0,34 0,30 0,25 0,18 0,20 0,10 0,00 6° Ciclo ('00-'02) 7° Ciclo ('02-'04) 8° Ciclo ('04-'05) 9° Ciclo ('05-'06) 10° Ciclo ('06-'07) 11° Ciclo ('07) Fig. 34 – Indice Utilizzo Catalizzatori (Fonte: TPS SOI3; Elaborazione: TPS SOI3; Modalità: misura) In Allegato 3.7 - Tabella 22 sono riportati i dati dai quali si ricavano i valori dell’indicatore di prestazione ambientale suddetto nel quinquennio 2003 – 2007. L’impianto RHU è un impianto di conversione catalitica dei residui. Il catalizzatore contenuto nei reattori di processo, una volta terminato il ciclo di lavorazione, viene scaricato e smaltito come rifiuto pericoloso. Un incremento della durata del ciclo dell’impianto (espresso in termini di quantità processata) è correlato quindi direttamente ad una riduzione relativa del rifiuto prodotto (catalizzatore). L’indicatore riporta i dati relativi ai cinque cicli precedenti, da cui si evidenzia un sostanziale trend di miglioramento, grazie sia ad azioni gestionali che a investimenti di revamping. Il trend si è però interrotto nel 10° ciclo, in quanto un upset ha provocato una fermata anticipata, con conseguente sostituzione del catalizzatore. Tale valore è influenzato anche dalla maggiore quantità di catalizzatore “fresco” utilizzato in impianto RHU, dovuto all’inserimento nel 2006 del nuovo reattore di guardia. Il successivo ciclo dell’impianto (11° ciclo), iniziato nel mese di gennaio ’07 si è concluso dopo un anno (gennaio ' 08). Per l’attuale ciclo dell’impianto (12° ciclo), iniziato a inizio 2008, il target fissato dalla Raffineria è quello di migliorare il valore dell’indice dell’1% rispetto al dato totalizzato nel ciclo precedente Si evidenzia che a partire dal 2006 è stata modificata la modalità di smaltimento dei catalizzatori esauriti, infatti attualmente sono inviati ad operazione di recupero dei metalli in essi contenuti (operazione di tipo R4). In particolare vengono recuperati principalmente il Nichel e il Molibdeno che costituiscono la parte attiva del catalizzatore, ma anche il Vanadio che si accumula durante il ciclo sul catalizzatore nella sezione di demetallizzazione dell’impianto. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 37 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale 3.8 – Protezione del suolo/sottosuolo e della falda 3.8.1 - Riferimenti legislativi ed adempimenti Il D.M. 471 del 25/10/99, attuazione dell’art. 17 del citato D.Lgs. 22/97 (Decreto Ronchi) ha stabilito le modalità per la definizione, pianificazione e realizzazione del monitoraggio della qualità dei suoli interessati dagli impianti industriali, e delle necessarie attività di messa in sicurezza e/o bonifica dei siti. Successivamente all’entrata in vigore del D.Lgs. 152/06 Titolo V Parte IV e suoi Allegati, il D.M. 471/99 è stato integralmente sostituito dalla nuova normativa. Tale nuova normativa disciplina principalmente: i limiti di accettabilità della contaminazione dei suoli e delle acque sotterranee in relazione alla specifica destinazione dei Siti; le procedure di riferimento per il prelievo e l’analisi dei campioni; i criteri generali per la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei Siti contaminati, nonché la redazione dei relativi progetti. Eni – Divisione R&M ha, inoltre, definito in specifiche Norme e Procedure di Settore gli opportuni riferimenti per la corretta applicazione dei requisiti legislativi, al fine di costituire un riferimento comune per la gestione di tutte le attività connesse con la protezione e la salvaguardia del suolo/sottosuolo, tra cui in particolare: i programmi di monitoraggio della falda; l'indagine preliminare di caratterizzazione del sito a seguito di alterazione della qualità del suolo e/o della falda, evidenziate dall’attività di monitoraggio o compromesse in seguito a incidenti o ad anomalie operative; la progettazione e l’esecuzione di eventuali interventi di messa in sicurezza e bonifica e per la gestione degli interventi di emergenza, nel caso si verifichino sversamenti di prodotto che possono comportare per l’ambiente rischi e potenziali danni. Il sito dove è presente la Raffineria è stato perimetrato, come sito di interesse nazionale, ai sensi della Legge 426/98 e successivo Decreto attuativo del 10/01/00. Ai sensi dell'art. 9 del D.M. 471/99 (ora art 242 del D.Lgs. 152/06), la Raffineria ha comunicato in data 12/6/2000 l'intenzione di avvalersi degli strumenti disposti dalla normativa per siti inquinati da eventi pregressi, inviando comunicazione agli Enti Territoriali competenti. Di seguito si riporta una sintesi delle attività svolte dalla Raffineria ai sensi del D.M. 471/99 (ora D.Lgs 152/06 Titolo V Parte IV e suoi Allegati). In particolare, per quanto concerne le attività di riutilizzo interno delle terre e rocce derivanti dalle attività di scavo effettuate nell’ambito del Progetto Hydrocracking, la Raffineria ha ottenuto l’autorizzazione dal MATTM in data 14 maggio 2007 con Dec. Dir. Prot. n. 3613/QdV/Di/B. Inoltre con il Dec. Dir. Prot. n. 4396/QdV/Di/B del 28 febbraio 2008 sono stati approvati: 1) la Variante al Progetto Definitivo di Bonifica della Falda; 2) le attività di MISE da effettuarsi nel bacino di contenimento del Serbatoio di greggio T-3002 Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 38 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale SINTESI ATTIVITA’ EFFETTUATE AI SENSI DEL D.M. 471/99 ATTIVITA’ DI CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE GIUGNO 2000: comunicazione ai sensi dell’Art. 9 del D.M. 471/99 “dell'intenzione di avvalersi degli strumenti disposti dalla normativa per siti inquinati da eventi pregressi”. SETTEMBRE 2001: invio agli Enti Competenti dei seguenti elaborati tecnici: a) Piano di Caratterizzazione (PdC Rev. 0) relativo alla Caratterizzazione Ambientale della Raffineria di Taranto e del Deposito Interno; b) Relazione Tecnico Descrittiva della caratterizzazione eseguita e relativa proposta di messa in sicurezza d’emergenza dell’area ex - deposito PraOil di Punta Rondinella Oss: Il PdC è stato oggetto di revisioni successive in seguito alle prescrizioni deliberate dalle conferenze dei Servizi MARZO 2002: approvazione con prescrizioni del documento “Piano di Caratterizzazione della Raffineria, Deposito Interno ed ex - deposito PraOil di Punta Rondinella (PdC rev. 2)”. Oss: In seguito ad approvazione è stata effettuata l’attività di caratterizzazione MARZO 2003: invio agli Enti Competenti dei primi risultati contenuti nel documento denominato “Preliminare Suoli” Oss: Effettuato completamento attività di caratterizzazione LUGLIO 2003: invio agli Enti dei risultati completi della caratterizzazione contenuti nella “Relazione Tecnico Descrittiva “Piano di Caratterizzazione Raffineria di Taranto e Deposito di Punta Rondinella “ OTTOBRE 2003: Conferenza di Servizi decisoria, post - Conferenza dei Servizi istruttoria, nella quale si richiede approfondimento della caratterizzazione con una maglia di indagine fino a 50x50m. DICEMBRE 2003: Trasmissione agli Enti Competenti del “Piano di Caratterizzazione Integrativo della Raffineria di Taranto (PdC Rev 03)” con maglia 50x50m. APRILE 2004: Approvazione del Piano di Caratterizzazione integrativo (PdC Rev 03) Oss: Effettuazione della caratterizzazione integrativa (maggio 2004) SETTEMBRE 2004: Conferenza di Servizi decisoria nella quale si prende atto della conformità ai limiti della Tabella 1 del D.M. 471/99 dei risultati della caratterizzazione ambientale eseguita nell’area interessata dalle modifiche dell’impianto TAE A, compresa l’area di realizzazione dell’impianto Water Reuse. DICEMBRE 2004: Conferenza di Servizi decisoria nella quale si prende atto dei risultati della caratterizzazione ambientale eseguita in alcune aree esterne alla Raffineria, nelle aree interessate dalla realizzazione della nuova Turbogas, del serbatoio T-6008, del nuovo punto vendita carburanti, della nuova colonna Deisopentanatrice e del Flaker Package. MAGGIO 2005: trasmissione agli Enti Competenti dei risultati della caratterizzazione ambientale integrativa (maglia 50x50m) SETTEMBRE 2005: Conferenza di Servizi decisoria nella quale il MATT delibera di restituire agli usi legittimi le aree interessate dalla realizzazione inpianto Hydrocracking, Guard Reactor, raccordo ferroviario e nuovo impianto ClausScot. Delibera di approvare i risultati della Caratterizzazione Ambientale 50 x 50m. Per gli interventi successivi vedi box “Attività di Messa in Sicurezza e bonifica suolo e sottosuolo” Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 39 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale SINTESI ATTIVITA’ EFFETTUATE AI SENSI DEL D.M. 471/99 ATTIVITA’ DI MESSA IN SICUREZZA E BONIFICA ENI – RAFFINERIA DI TARANTO A fronte dei risultati ottenuti dalla caratterizzazione ambientale si è proceduto come nel seguito descritto: Acque di Falda superficiale: LUGLIO 2003: invio agli Enti Competenti della “Relazione tecnico descrittiva sugli Interventi di Messa in Sicurezza d’Emergenza del Sito” (comprensivo della “Relazione Tecnico Descrittiva del Progetto preliminare di trattamento e riutilizzo acque di falda”) . OTTOBRE 2003: in sede di Conferenza di Servizi istruttoria vengono espresse le seguenti prescrizioni: a) Estendere il sistema di sbarramento idraulico in area parco serbatoi; b) Accelerare gli interventi di Messa in Sicurezza d’Emergenza MARZO 2004: trasmissione agli Enti Competenti dei seguenti elaborati tecnici: a) “Progetto Definitivo di Bonifica delle Acqua di Falda della Raffineria”; b) “Progetto Trattamento Acque Impianto per il recupero effluenti TAE A” (Realizzazione dell’impianto Water Reuse parte integrante del PDBF di cui sopra - v. §2.5.4); c) Cronoprogramma per la realizzazione degli Sbarramenti Idraulici di Raffineria. APRILE 2004: Approvazione del Progetto Definitivo di Bonifica delle Acqua di Falda (comprensivo del Progetto Trattamento Acque Impianto per il recupero effluenti TAE A) Oss: Realizzazione degli sbarramenti idraulici, secondo quanto definito nel PDBF GIUGNO 2005: completamento e massa in esercizio sbarramenti idraulici relativi alle opere di messa in sicurezza LUGLIO 2007: trasmissione al MATTM della “Variante al Progetto Definitivo di Bonifica delle acque di Falda” relativa agli interventi di revamping/miglioramento dell’impianto “centralizzato” TAE A e Water Reuse, nel pieno rispetto di quanto definito dal PDBF GENNAIO 2008: Approvazione della Variante al PDBF in Conferenza di Servizi decisoria del 15/01/2008 FEBBRAIO 2008: Emanato Decreto Direttoriale Prot. n. 4396/QdV/Di/B del 28 febbraio 2008 che recepisce le prescrizioni della Conferenza di Servizi decisoria del 15/01/2008 S b a rram . N °1 (2 7 0 m ) S b a rra m . N ° 8 (2 1 5 m ) S b a rra m . N ° 9 (1 0 0 m ) S b a rram . N °3 (2 1 0 m ) S b a rram . N °4 (3 0 0 m ) S b a rra m . N °5 (3 5 0 m ) S b arra m . N ° 6 (7 0 0 m ) Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 40 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale SINTESI ATTIVITA’ EFFETTUATE AI SENSI DEL D.M. 471/99 ATTIVITA’ DI MESSA IN SICUREZZA E BONIFICA Suolo e sottosuolo: LUGLIO 2003: trasmissione agli Enti Competenti del “Progetto Preliminare di Bonifica suolo e sottosuolo”; OTTOBRE 2003: la Conferenza dei Servizi decisoria esprime, relativamente al Progetto Preliminare di Bonifica suolo/sottosuolo, la seguente prescrizione: “il Progetto definitivo di bonifica suolo dovrà essere predisposto sulla base degli esiti dei test pilota e comunque a valle dei risultati che emergeranno dalle attività di Caratterizzazione integrative di cui al PdC Rev.3 (maglia 50x50m)” Oss: Esecuzione test di bonifica (febbraio/marzo 2004) LUGLIO 2004: invio agli Enti Competenti risultati dei test di bonifica, in attesa del completamento delle attività integrative di caratterizzazione. DICEMBRE 2004: la Conferenza di Servizi decisoria prende atto dei risultati dei Test di bonifica, inoltre prescrive che: “il Progetto Definitivo di Bonifica suolo/sottosuolo dovrà essere trasmesso contemporaneamente ai riusltati della caratterizzazione integrativa (maglia 50 x 50 m)”; MAGGIO 2005: trasmesso agli Enti Competenti il “Progetto Definitivo di Bonifica suolo/sottosuolo di Raffineria” (contestualmente ai risultati della caratterizzazione integrativa ) AGOSTO 2005: la Conferenza di Servizi decisoria emana le seguenti prescrizioni in merito al PDBS: a) Richiesta di estensione delle tecnologie “Soil Vapor Extraction” e Air Sparging” nelle altre aree in cui si è riscontrata contaminazione (la CdS fa riferimento ai risultati ottenuti attraverso i Test di bonifica - febbraio 2004); b) Ripetere l’Analisi di Rischio secondo le indicazioni fornite dal MATT (riportate nel documento preparatorio alla CdS); c) Verificare l’influenza che il sistema di bonifica del suolo potenziato con il sistema air sparging può esercitare in fase di costruzione e di esercizio delle opere di Sbarramento Idraulico. SETTEMBRE 2005: Trasmissione agli Enti Competenti del “Progetto Definitivo di Bonifica –suolo e sottosuolo Revisione 2”; NOVEMBRE 2005: Trasmissione agli Enti competenti del “Progetto Definitivo di Bonifica – suolo e sottosuolo Revisione 3” che annulla e sostituisce le precedenti revisioni del progetto. GENNAIO 2006: la Conferenza di Servizi istruttoria emana ulteriori prescrizioni sul PDBS a fronte delle quali la Raffineria nel febbraio 2006 trasmette agli Enti preposti la seguente documentazione: a) “Integrazione tecnica relativa agli interventi da eseguirsi nelle aree 3 e 5”; b) “Schemi meccanici strumentati degli impianti proposti nel PDBS”; MARZO 2006: la Conferenza di Servizi decisoria delibera di ritenere approvabile il PDBS della Raffineria di Taranto a condizione che quest’ultima trasmetta risposte puntuali alle osservazioni formulate dall’APAT. LUGLIO 2006: Trasmissione agli Enti Competenti dell’elaborato tecnico “Nota tecnica relativa alle osservazioni di cui alla C.d.S. decisoria del marzo 2006”. OTTOBRE 2006: la Conferenza di Servizi decisoria (verbale trasmesso in data 07/12/06) delibera che, “ai fini dell’elaborazione del decreto di approvazione del PDBS, la Raffineria deve trasmettere entro 30 gg una nota relativa ai risultati delle attività di controllo degli interventi di messa in sicurezza d’emergenza di cui alla relazione tecnico descrittiva trasmessa a Luglio 2003” GENNAIO 2007: Trasmissione agli Enti Competenti della “Relazione sullo stato degli interventi di bonifica della falda e del monitoraggio idrochimico aggiornata a novembre 2006”. MARZO 2007: Inviato il documento tecnico “Piano di Gestione e Bilancio delle terre e rocce da scavo provenienti dalle attività di cui al Progetto Hydrocracking”, per il riutilizzo in situ delle terre provenienti da scavi. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 41 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale SINTESI ATTIVITA’ EFFETTUATE AI SENSI DEL D.M. 471/99 ATTIVITA’ DI MESSA IN SICUREZZA E BONIFICA Suolo e sottosuolo: MAGGIO 2007: Approvato dal MATTM con decreto ministeriale (rif. 14 maggio ’07) il “Piano di Gestione e Bilancio delle terre e rocce da scavo provenienti dalle attività di cui al Progetto Hydrocracking” che consente il riutilizzo in situ delle terre provenienti dagli scavi realizzati nell’ambito del Progetto HDC. GIUGNO 2007: invio al MATTM della richiesta di autorizzazione in via provvisoria all’avvio dei lavori di bonifica del suolo-sottosuolo della Raffineria di Taranto, ai sensi dell’art. 252, comma 8 del D. Lgs. 152/06. LUGLIO 2007: Autorizzazione del MATTM, in attesa del perfezionamento del provvedimento di autorizzazione di cui all’art. 252, comma 4 del D. Lgs. 152/06, all’avvio delle attività di bonifica suolo-sottosuolo della Raffineria di Taranto, ai sensi dell’art. 252, comma 8 del D. Lgs. 152/06. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 42 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale SINTESI ATTIVITA’ EFFETTUATE AI SENSI DEL D.M. 471/99 ATTIVITA’ EFFETTUATE A SEGUITO DELL’EVENTO INCIDENTALE OCCORSO AL SERBATOIO T3002 2 MAGGIO 2006: La Raffineria comunica agli Enti Competenti l’evento accidentale occorso al T3002 con relativa situazione di potenziale contaminazione/danno ambientale ai sensi dell’art. 242 comma 1 e dell’art. 304 comma 2 del D.Lgs. 152/06; 4 MAGGIO 2006: La Raffineria comunica agli Enti Competenti le attività di Messa in Sicurezza d’Emergenza adottate; 29 MAGGIO 2006: trasmissione della “Proposta di Piano di Caratterizzazione bacino serbatoio T3002” 27 LUGLIO 2006: la Conferenza di Servizi istruttoria approva il “Piano di Caratterizzazione bacino T3002” con le seguenti prescrizioni: a) realizzazione di un nuovo piezometro ubicato in prossimità dell’area del T3002 e a valle idrogeologica rispetto alle direttrici preferenziali del deflusso idrico sotterraneo; b) Effettuazione di campagne di monitoraggio in corrispondenza dei piezometri a monte e valle idrogeologica rispetto al T3002. 4 AGOSTO 2006: trasmissione agli Enti Competenti del “documento di recepimento delle prescrizioni del Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio di cui alla Conferenza dei Servizi istruttoria del 27 luglio 2006”; 30 AGOSTO 2006: Effettuazione attività di caratterizzazione secondo quanto definito nel PdC e in ottemperanza alle prescrizioni della Conferenza di Servizi istruttoria del 27/07/06; 26 GENNAIO 2007: trasmissione agli Enti Competenti dei “Risultati della caratterizzazione ambientale e dell’Analisi di Rischio sanitario sito - specifica” sulla base delle risultanze dell’investigazione iniziale. 01 AGOSTO 2007: la Conferenza di Servizi istruttoria prescrive alla Raffineria l’adozione di idonee azioni di Messa in Sicurezza d’Emergenza del bacino di contenimento del T3002, procedendo pertanto alla rimozione della sorgente di contaminazione; 4 DICEMBRE 2007: trasmissione agli Enti Competenti del documento di “Messa in Sicurezza d’Emergenza del bacino di contenimento del T-3002” 15 GENNAIO 2008: la Conferenza di Servizi decisoria approva con prescrizioni, gli interventi di MISE del bacino di contenimento del serbatoio T-3002. 29 FEBBRAIO 2008: Emanato Decreto Direttoriale Prot. n. 4396/QdV/Di/B del 28 febbraio 2008 che recepisce le prescrizioni della Conferenza di Servizi decisoria del 15/01/2008 Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 43 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale 3.8.2 – Aspetti ambientali ed attività correlate La potenziale perdita di prodotti inquinanti è correlata a tutte le principali attività e apparecchiature della Raffineria. Si possono distinguere le seguenti tipologie di aspetti ambientali ad esse correlati: presenza di prodotto su suolo da eventi pregressi; perdite di prodotti chimici (additivi, materie ausiliarie o solventi); perdite di prodotti petroliferi, liquidi, solidi da linee/apparecchiature di impianti, servizi e di movimentazione; perdite di prodotti petroliferi da sistema fognario; perdite di prodotti petroliferi da serbatoi di stoccaggio. Relativamente alle perdite legate a tubazioni di trasferimento, in termini generali : tutte le tubazioni della Raffineria sono fuori terra, poggiate su pipe-rack e permettono l’ispezione visiva in qualunque momento da parte del personale di Raffineria; inoltre, le linee di trasferimento sono soggette a condizioni operative definite e controllate in continuo con sistemi automatizzati (DCS e PLC), dotati di segnalazioni di allarme, protezione e/o blocco in automatico. in corrispondenza degli attraversamenti stradali e ferroviari, le tubazioni sono incamiciate ed è adottato un apposito sistema di protezione catodica attiva, sottoposta a verifica semestrale; inoltre, in corrispondenza dell’attraversamento ferroviario, è stato previsto il percorso delle linee all’interno di tubi-guaina in cemento, che terminano all’interno delle “Valve Box” di Raffineria, presso le quali è effettuata la verifica visiva di eventuali perdite su turno continuo (24 ore). Le uniche linee di trasferimento prodotto parzialmente interrate sono: o Oleodotto Monte Alpi: gestito dalla Società PRAOIL, che ha definito ed adottato specifiche procedure di controllo periodico della tenuta; o Tratto terminale dell’oleodotto sottomarino (“Sea-line” di Raffineria), prima del collegamento con i serbatoi: verificato in accordo con procedure dedicate (Allegato 2.1 pto. 28). Dai controlli periodici effettuati non sono mai risultate anomalie (ultimo controllo effettuato a dicembre 2002). In generale i controlli spessimetrici vengono effettuati ogni 10 anni se però a seguito dell’ultimo controllo effettuati si rilevassero cali di spessore della linea, il successivo controllo viene programmato dopo 5 anni Relativamente alle perdite legate ad apparecchiature di processo, in termini generali : Le apparecchiature statiche di Raffineria sono tutte fuori terra, ubicate su terreno pavimentato ed ispezionate visivamente dal personale di Raffineria su turno continuo. Tali apparecchiature, ove previsto dalla legislazione vigente, sono soggette ai controlli ispettivi degli Enti preposti (ASL, ISPESL). Le apparecchiature sono controllate in continuo con sistemi automatizzati di processo (DCS e PLC), dotati di segnalazioni di allarme, protezione e/o blocco in automatico. Relativamente alle perdite di prodotti chimici (additivi, materie ausiliarie o solventi) : La Raffineria ha adottato sistemi di contenimento delle potenziali perdite dei principali prodotti chimici dai contenitori di stoccaggio (bulk), in parte costruendo apposite piazzole pavimentate e Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 44 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale cordolate, in parte sostituendo i bulk presenti in Raffineria con nuovi contenitori dotati di doppio fondo, in grado di raccogliere il prodotto in caso di rottura o sversamento. Da quanto sopra, le principali apparecchiature critiche sotto l’aspetto di potenziali perdite di prodotti inquinanti, con interessamento del suolo/sottosuolo di Raffineria, sono quindi rappresentati dai serbatoi (atmosferici e interrati) e dal sistema fognario. Per entrambi è prevista un’attenta verifica preventiva dello stato di conservazione. Serbatoi atmosferici: La Raffineria ha adottato protocolli di verifica dello stato conservativo dei serbatoi, mutuati dalle prassi internazionali e dai codici di “buona pratica” di settore, quali le Norme Standard dell’American Petroleum Institute (in particolare, API STD 653 e s.m.i. “Tank Inspection, Repair, Alteration and Reconsctruction”). La Società ENI – Divisione Refining and Marketing recependo le raccomandazioni dei migliori riferimenti tecnici internazionali ha emesso l’istruzione operativa NT-ISP-SA-1100-04 “Guida all’ispezione dei serbatoi atmosferici per prodotti petroliferi” (Allegato 1) che applica in tutti i suoi insediamenti industriali connessi al processo di Raffinazione. I protocolli prevedono, in particolare, che la frequenza e la tipologia delle attività di verifica siano programmate/pianificate in funzione di specifici criteri, legati alla tipologia costruttiva del serbatoio, al contenuto dello stesso ed al periodo di esercizio. In generale per l’ispezione esterna non è raccomandabile un intervallo di tempo superiore a 5 anni, per l’ispezione interna non è raccomandabile un intervallo di tempo superiore a 20 anni. La Raffineria sta introducendo, per tutti i serbatoi di greggio e prodotti petroliferi leggeri (benzine, cherosene e gasolio), nuove metodiche costruttive per la prevenzione dell’inquinamento, all’avanguardia nel Settore petrolifero, tra cui la dotazione di “doppio fondo” e/o tetto galleggiante a doppia guarnizione. Al 30 aprile 2008 la situazione è la seguente: n°42 serbatoi sono stati dotati di sistema “doppio Fondo”, su un totale di n. 84 serbatoi atmosferici interessati. Si prevede il completamento di tutti i serbatoi entro il 2011 (rif. Piano Investimenti 2008 – 2011); su tutti i n. 48 serbatoi a tetto galleggiante risulta installato il sistema a doppia guarnizione, l’intervento è stato ultimato nel corso dell’anno 2007. Il programma di installazione dei doppi fondi previsto per i prossimi tre anni è riportato nel Piano di Miglioramento Ambientale del SGA di Raffineria e nel Piano Investimenti 2008 – 2011 (rif. Sez. 4). Serbatoi interrati Nel periodo 2001-2003 sono stati effettuati una serie di interventi sui serbatoi interrati, mirati alla prevenzione dell’inquinamento. Attualmente sono presenti in Raffineria dieci serbatoi interrati, situati nell’area caricamento rete (exDeint), tutti dotati di doppia camicia con controllo in continuo delle perdite, mediante monitoraggio del livello del liquido di riempimento intercapedine; i segnali rilevati dai sensori sono visibili su quadro sinottico in sala controllo. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 45 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Rete fognaria Al fine di minimizzare i rischi di dilavamento di inquinanti in falda, gran parte delle Aree di Esercizio sono pavimentate e/o delimitate da cordoli di contenimento, che convogliano gli eventuali spandimenti alla rete fognaria della Raffineria. Il sistema fognario di Raffineria è lungo circa 24 km ed è stato oggetto, a partire dal 1999, di un piano progressivo di monitoraggio finalizzato alla verifica della tenuta dei manufatti che lo compongono. La Raffineria ha sottoposto a verifica, secondo lo standard UNI EN 1610/99 recepito in una dedicata Procedura Gestionale (Allegato 2.1 pto. 27), tutte le linee costituenti la rete fognaria di Raffineria. In base ai risultati ottenuti, si è provveduto immediatamente al rifacimento/impermeabilizzazione di alcuni tratti deteriorati e di alcuni pozzetti che non garantivano la tenuta idraulica. A giugno 2005 sono stati effettuati i collaudi relativi agli allacci fognari del nuovo impianto EST. E’ stata avviata nel corso del 2005 un’attività di georeferenziazione dei pozzetti fognari (circa 1.500), che è stata completata nel 2006. Sistema di monitoraggio Al fine di monitorare la qualità delle acque di falda afferenti alla Raffineria, è stata realizzata negli anni una articolata rete di piezometri, soggetta a rilievi periodici di tipo freatimetrico (presenza acqua ed eventuale surnatante) ed idrochimico (qualità delle acque, ai sensi degli Allegati al Titolo V Parte IV del D.Lgs. 152/06 che abroga e sostituisce il D.M. 471/99). La rete piezometrica attualmente è costituita da 108 piezometri distribuiti in 12 aree omogenee elencate nella tabella sottostante: Area Descrizione Edizione 4 del 30/04/08 A Deposito interno B Area libera e pensiline di carico C Area ricreativa D Parco stoccaggio E Area impianti F Uffici, officine e magazzini G Trattamento acque – zona A H Area libera I Parco stoccaggio L Trattamento acque – zona C M Aree esterne N Deposito dismesso ex-Praoil P.ta Rondinella Revisione 6 del 30/04/08 pag. 46 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Si riporta di seguito la planimetria del Sito con l’ubicazione dei piezometri di monitoraggio e l’individuazione delle 12 aree omogenee sopra elencate. A C B I1 D L I2 E F N I3 G H M M Fig. 35 – Aree Omogenee di Raffineria Attraverso la rete di monitoraggio sopra descritta, realizzata in fase di caratterizzazione ambientale ai sensi degli Allegati al Titolo V Parte IV del D.Lgs. 152/06 che abroga e sostituisce il D.M. 471/99, la Raffineria monitora la qualità della falda superficiale. Tali attività di monitoraggio sono eseguite con frequenza e modalità definite in apposite procedure del S.G.A. e di Linea (Allegato 2.1 pto 8 - 42). I risultati che ne derivano vengono utilizzati per implementare il Sistema Informativo Territoriale (G.I.S.) ad orientazione ambientale, in dotazione alla Raffineria di Taranto. Il G.I.S. dispone di una banca dati informatizzata che permette la precisa archiviazione di tutti i dati relativi al sito e all’ambiente circostante, ottenuti in seguito alle attività di caratterizzazione o di monitoraggio periodico della falda superficiale. Inoltre il software permette di correlare i profili di qualità dei suoli e delle acque, ottenuti in forma grafica o tabellare, ad altri input ambientali, quali ad esempio i dati strutturali dell’insediamento (natura e disposizione dei serbatoi e dei prodotti stoccati). Periodicamente la Raffineria monitora, inoltre, attraverso i 4 pozzi in uso per approvvigionamento idrico, la qualità della falda profonda, per la quale ad oggi non sono mai stati evidenziati fenomeni di contaminazione. In Allegato 3.7 si riportano : Planimetria di Raffineria con la rappresentazione del monitoraggio della qualità dell’acqua di falda relativo a gennaio 2008, con indicazione della concentrazione degli idrocarburi (Tabella 10); Planimetrie di Raffineria con la rappresentazione della distribuzione dei parametri analitici nel suolo, relative al piano di caratterizzazione maglia 50 x 50m (Tabelle 11-13). Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 47 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale 3.8.3 - Indicatori Al fine di monitorare gli Aspetti ambientali significativi correlati alla gestione dei suolo sottosuolo e acqua di falda, è stato identificato il seguente indicatore di prestazione: In Allegato 3.7 -Tabella 23, sono riportati i dati dai quali si ricavano i valori dell’indicatore di prestazione ambientale suddetto nel quinquennio 2003 – 2007. Indice situazione piezometri: numero di piezometri nei quali le analisi sull’acqua di falda ha evidenziato un superamento del parametro Idrocarburi totali rispetto ai limiti stabiliti dagli Allegati al Titolo V Parte IV del D.Lgs. 152/06 che abroga e sostituisce il D.M. 471/99, in relazione al numero piezometri totali esaminati. Indice situazione piezometri % 35,00% 32,77% 30,24% 30,00% 24,55% 25,00% 20,00% 17,67% 15,00% 15,00% 10,00% 5,00% 0,00% 2003 2004 2005 2006 2007 Fig. 36 – Indice Situazione Piezometri (Fonte: SPP/AMB; Elaborazione: SPP/AMB; Modalità: rilevazioni analitiche) La Raffineria ha adottato a partire dalla metà dell’anno 2004 idonee azioni di Messa in Sicurezza d’Emergenza (realizzazione degli sbarramenti idraulici) e nel corso del 2005 la Bonifica della Falda secondo quanto definito nel progetto approvato con D.M. 02.09.2004. La tecnica di bonifica adottata (“pump & treat”), permette alla Raffineria di traguardare l’obiettivo prefissato, che consiste nella “totale” captazione delle contaminazioni presenti nelle acque di falda ed il conseguente risanamento dell’acquifero superficiale. E’ stato constatato, inoltre, che il “richiamo” delle contaminazioni operato dai sistemi di captazione degli sbarramenti idraulici, determina l’incremento delle concentrazioni dei parametri inquinanti nelle acque dei piezometri posti in prossimità dei suddetti sbarramenti. Tale andamento è evidenziato dal “trend” dell’indicatore riportato in figura 36. L’obiettivo previsto per l’anno 2008 è quello di continuare la bonifica della falda come previsto dal progetto approvato, cercando di diminuire dell’1% il valore dell’indicatore relativo al 2007, quale dimostrazione dell’efficacia di contenimento e recupero dei contaminanti da parte degli sbarramenti idraulici. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 48 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale 3.9 - Emissioni acustiche 3.9.1 - Riferimenti legislativi ed adempimenti La legge-quadro sull’inquinamento acustico (L. 447/95) prescrive al datore di lavoro di effettuare studi e misurazioni sul rumore udibile sia internamente che esternamente, in modo da salvaguardare la salute del dipendente e non recare fastidio alle persone che vivono nel territorio limitrofo. In tale ambito, la Raffineria è sottoposta: per il rumore negli ambienti di lavoro (rumore interno), ai limiti espositivi, definiti dal D.Lgs. 195/2006 (titolo V bis del D.Lgs. 626/94). Le misure vengono effettuate per aree operative di Raffineria con frequenza triennale; per il rumore esterno, ai limiti di emissione al perimetro del sito, definiti dall’ Allegato C del D.P.C.M. 14/11/1997. Le campagne di monitoraggio si svolgono seguendo le modalità, la strumentazione e le metodologie analitiche previste dalla legislazione vigente e vengono eseguite con frequenza triennale. Il Comune di Taranto non ha effettuato la zonizzazione del Territorio, per cui il limite di emissione rumorosa risulta pari a 70 dB (A) (ai sensi del D.P.C.M. 01/03/91) essendo l’area ad uso esclusivamente industriale. Il D.P.C.M. 01/03/1991 sancisce e regola i “Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno” e demanda la competenza per la fissazione della zonizzazione territoriale all’Autorità Comunale locale, stabilendo limiti di emissione (Leq espressi in Db(A)) per le specifiche zone individuate, prevedendo, per quanto concerne le realtà industriali: - la fissazione di limiti massimi di esposizione e la suddivisione, a cura dei Comuni, del territorio sulla base di indicazioni allegate al Decreto; - la facoltà per le aziende interessate di presentare Piani di risanamento e/o l’obbligo di adeguarsi ai contenuti del D.P.C.M. (art. 3); - l’obbligo di previsione di impatto acustico per i nuovi impianti (art. 5). 3.9.2. Attività e aspetti ambientali correlati Rumore interno La Raffineria Eni R&M di Taranto, ai sensi del panorama legislativo vigente, ha realizzato la mappatura della rumorosità interna per singola SOI che viene aggiornata con cadenza triennale; in caso di sostanziali modifiche impiantistiche, la mappatura viene ripetuta per le singole aree interessate. In particolare, sono state eseguite le seguenti attività: nel 2001 il monitoraggio delle componenti microclimatiche e del rumore in SOI1 nel 2002 il monitoraggio delle componenti microclimatiche e del rumore in SOI3; nel giugno-luglio 2003 il monitoraggio delle componenti microclimatiche e del rumore nelle aree SOI4, SOI1 (impianti CDU ed LPG che hanno subito revamping in occasione della fermata generale del 2003), SOI3 (impianto Merox che ha subito revamping in occasione della fermata generale del 2003) e altre funzioni (Laboratorio, SPP, SERTEC); Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 49 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale nel 2004 il monitoraggio delle componenti microclimatiche e del rumore in SOI1; nel 2005 il monitoraggio delle componenti microclimatiche e del rumore in SOI3; nel 2006 il monitoraggio delle componenti microclimatiche e del rumore in SOI4 ed altre funzioni di Raffineria (TECON, SPP, SERTEC). nel 2007 il monitoraggio delle componenti microclimatiche e del rumore in SOI 1. L’attività di monitoraggio si basa sulla misurazione mediata della rumorosità nelle principali postazioni di lavoro del sito e le dosimetrie per le diverse mansioni per la valutazione dell’esposizione quotidiana del personale, considerando in particolare le situazioni potenzialmente variate a causa di modifiche strutturali e/o funzionali in specifici Reparti. Le misurazioni sono effettuate a cura dell’Istituto Medicina del Lavoro Università di Bari. Dai dati delle misurazioni effettuate non si evidenziano esposizioni individuali maggiori di 90 dB. Rumore esterno Il Comune di Taranto ha recentemente elaborato il Piano di Zonizzazione Acustica previsto dall’art. 8 del DPCM 14/11/1997, ma non è stato ancora approvato in via definitiva. A tal proposito, la Raffineria applica i limiti previsti dal D.P.C.M. 01/03/91 di 70 dB (A) sia di giorno che di notte, essendo l'area in cui risulta inserita la Raffineria "esclusivamente industriale" e lo Stabilimento confinante con strade statali e linee ferroviarie. limite Leq in dB(A) classificazione area esclusivamente industriale diurno 70 notturno 70 intensa attività umana 65 55 Fig. 37 – Limiti Leq per area industriale Al fine di verificare il rispetto dei valori limite massimi del livello sonoro equivalente definiti dalla legislazione, nel 2001 sono state effettuate in Raffineria misure di rumorosità al perimetro dello Stabilimento. Nel giugno 2007 sono state ripetute le misure di emissione acustica del sito anche a valle delle modifiche impiantistiche e delle nuove realizzazione (impianto EST CDP e nuovo impianto Idrogeno 9400). Sono state effettuati i rilievi in 23 postazioni di misura ai confini doganali dello stabilimento sia nel periodo diurno che notturno in condizioni impiantistiche stabili ed in marcia normale, con tempi di misura diversi in funzione della variabilità delle rilevazioni fonometriche osservate, da pochi minuti fino ad 1 ora ed utilizzando stumentazione standardizzata e certificata (fonometro rivelatore di precisione di classe 1), conforme alle norme IEC 60551 e software specifici per rilievi fonometrici di base, analisi di frequenza ed il monitoraggio acustico, completi di microfono e calibratore. Sono stati effettuati in tutto 40 rilievi, con intensità variabile a seconda dell'importanza della Raffineria verso l'ambiente. È riportata di seguito la planimetria della Raffineria con i punti di monitoraggio Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 50 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Fig. 38 – Punti di monitoraggio del rumore esterno Negli allegati (rif. Tab. 25 e 26) sono riportati, rispettivamente per il periodo diurno e per quello notturno, i valori rilevati nei punti di monitoraggio. Sulla base dei rilievi eseguiti, in considerazione delle condizioni di stazionarietà del rumore generato dalle attività della Raffineria, ed in relazione alle condizioni di esercizio degli impianti, si può affermare che le emissioni di rumore al confine del sito, non superano i rispettivi limiti di zona previsti sia in condizioni diurne che notturne secondo quanto definito dagli artt. 4 ed 8 del DPCM 14/11/1997 e della Legge 447/95. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 51 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale 3.10 – Elettromagnetismo e Sorgenti Radiogene Elettromagnetismo In Raffineria non sono presenti rilevanti fonti di emissioni elettromagnetiche in quanto: - non ci sono linee aeree di alta tensione; - l’elettrodotto (l'insieme delle linee elettriche, dei collegamenti delle sottostazioni e delle cabine di trasformazione) è quasi totalmente interrato; - le linee di trasmissione che risultano fuori terra solo per tratti minimali sono in corrispondenza delle apparecchiature, delle sale macchine e delle sale controllo; in tali tratti esse sono schermate. La valutazione dei campi elettromagnetici a bassa ed alta frequenza, eseguita nel mese di febbraio 2005 dall’Unità ENI-RADI, presenta valori inferiori ai limiti di legge (ex D.P.C.M. 23/04/92, D.M. 381/98, D.P.C.M. 08/07/03, norme CEI). Sorgenti radiogene Gli adempimenti per l’impiego di sostanze radioattive e/o macchine radiogene in Raffineria sono definiti dal D.Lgs. 230/95. In particolare, la legge prevede la registrazione e la comunicazione periodica dei livelli di radioattività delle macchine impiegate, con conseguenti obblighi. Sono presenti in sito sorgenti di radiazioni ionizzanti (per un maggiore dettaglio v. Allegato 3.7). In particolare: 24 sorgenti radioattive (cesio 137, complessivamente autorizzate per 74 GBq, di 59,72 GBq effettivi) localizzate nell’impianto EST/CDP attualmente in avviamento; 3 sorgenti radioattive di Carbonio 14, contenute nelle centraline periferiche di rilevamento polveri ambientali, con attività complessiva di 11,4 MBq. Tali sorgenti sono detenute a seguito di Nulla Osta Prefettizio del 6 maggio 2004. Le fonti sono sigillate e confinate, sottoposte rispettivamente, semestralmente ed annualmente a verifica da parte di Eni RADI. La prima verifica delle sorgenti installate nell’impianto EST/CDP da parte del RADI è stata effettuata a novembre 2005. Al momento in impianto sono presenti 2 lavoratori esposti, classificati di categoria “B”. In Raffineria è inoltre presente un servizio di dosimetria ambientale per la valutazione delle dosi all’esterno delle zone controllate (zone, recintate e lucchettate, in cui è possibile il superamento del limite di esposizione dei lavoratori, pari a 1 mSv/anno). Tutti i lavoratori che accedono alle zone controllate sono preventivamente dotati di un dosimetro personale. La determinazione e valutazione delle dosi è eseguita dal RADI. Radon Il RADI ha recentemente operato un monitoraggio per la valutazione del Radon nei seminterrati della Raffineria (n. 12 locali). Nel marzo 2006 è stata presentata la relazione tecnica del monitoraggio che ha interessato tutti i locali seminterrati della Raffineria per un periodo di osservazione di 13 mesi. Nell’arco di tale periodo è stato rilevato un valore medio di concentrazione pari a 28 Bq/mc, ben distante dalla soglia dell’80 % del livello di azione (400 Bq/mc) e, a maggior ragione, dal livello di azione (500 Bq/mc) stabilito dalla normativa vigente. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 52 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale 3.11 - Aspetti ambientali derivanti da condizioni anomale di esercizio Le strutture operative della Raffineria che contengono sostanze infiammabili (HC, H2) o tossiche (H2S) non risultano essere soggette a rilasci significativi nell’ambiente esterno, sotto forma di liquido e/o di gas, in condizione anomale di funzionamento, in cui sono compresi gli avviamenti e le fermate. L’unico contatto con l’ambiente avviene attraverso la torcia che è destinata a contenere gli effetti di eventuali sovrapressioni che si dovessero creare nelle apparecchiature. 3.11.1 Fermata impianti per interventi di manutenzione Per quanto concerne in generale le operazioni di fermata impianti si possono individuare due distinte tipologie: - fermata con impianti pronti per la ripartenza (ovvero lasciati in pressione e con i livelli di idrocarburi nelle varie apparecchiature), che accade in concomitanza con interventi di manutenzione su apparecchiature sezionabili rispetto al resto dell’impianto e comunque per interventi che non richiedano l’ingresso in apparecchiature - fermata prolungata per interventi di notevole entità (riparazione e manutenzioni in corrispondenza di fermata generale della Raffineria e/o di condizioni particolari), che comporta la depressurizzazione e lo svuotamento totale delle apparecchiature. L’operazione di svuotamento degli impianti avviene secondo apposite procedure che, a seconda del tipo di processo , prevedono le opportune modalità per ridurre al minimo l’eventuale rilascio di sostanze inquinanti, tuttavia: - durante le operazioni di fermata si rende necessario drenare dall’impianto liquidi che inizialmente contengono, oltre alle condense di vapore, tracce di idrocarburi. Tutto viene inviato ad un apposito serbatoio di slop. Eventuali fuoriuscite di liquido da apparecchiature secondarie sono in genere contenute, perché le aree impianti sono pavimentate, e con opportune pendenze vengono convogliate verso pozzetti opportunamente ubicati nelle zone di ogni impianto e collegati al sistema fognario di Raffineria per lo scarico al trattamento effluenti delle acque oleose. - dalle operazioni di fermata per manutenzione di impianti, inoltre, possono derivare residui solidi di vario genere: morchie di ruggine, residui di carbone provenienti da tubazioni ed apparecchiature, sali di ammonio /ferro, rottami scarti di riempimenti (piatti, pacchi). In questa occasione vengono scaricati anche i catalizzatori ed i reagenti esausti, come resine e carboni attivi. Un indicatore ambientale che sarà implementato nelle prossime edizioni della Dichiarazione Ambientale di Raffineria è l’indice di marcia impianti. 3.11.2 Fermate di emergenza per mancanza di energia e vapore e altro La necessità di fermare gli Impianti di Raffineria a fronte di mancanza improvvisa di energia elettrica e/o vapore è caratterizzata oggi da una probabilità di accadimento molto bassa. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 53 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Gli aspetti ambientali correlati a tale situazione sono riconducibili al rilascio di idrocarburi verso la torcia, dovuto all’eventuale intervento delle valvole di sicurezza degli impianti. Tali idrocarburi vengono combusti e si genera la produzione di CO2 ed SO2. Dai camini dei forni non risultano invece emissioni, poiché l’alimentazione dei combustibili va automaticamente in blocco. Nell’ultimo triennio 2005 – 2007 si è verificato un solo evento di questo tipo, ed in particolare in data 25 marzo 2007 (rif. par. 2.6.2 – Sezione 2), a fronte del quale sono state adottate tutte le misure di sicurezza con l’obiettivo di ripristinare il normale assetto degli impianti di Raffineria. 3.11.3 Sistema di blow down e torce Per garantire la massima sicurezza operativa degli impianti, tutti i recipienti che lavorano sotto pressione sono dotati di valvole di scarico automatiche, secondo le norme di legge (valvole di sicurezza, valvole di depressionamento rapido,). Tutti gli scarichi funzionali degli impianti (sia di tipo gassoso che liquido) sono convogliati attraverso i collettori di Blow-Down al Sistema Torcia. I collettori di raccolta confluiscono in appositi recipienti per la separazione ed il recupero di idrocarburi liquidi, mentre i gas incondensabili, attraverso una tenuta idraulica di sicurezza, vengono bruciati in quota attraverso apposite torce, che costituiscono un mezzo per la riduzione degli inquinanti mediante la combustione completa. Il sistema è dimensionato in modo tale da consentire, nella più grave delle situazioni di emergenza, lo scarico contemporaneo e la combustione completa di tutti i vapori e gas provenienti dagli impianti di Raffineria. Sono presenti due linee separate di raccolta e convogliamento (alle relative torce) di scarichi gassosi contenenti idrocarburi. Le torce di Raffineria sono: 1. TORCIA 1 costituita da 2 terminali adiacenti dell'altezza di 82 m 2. TORCIA 2 costituita da 3 terminali adiacenti dell'altezza di 132 m, di cui n. 2 idrocarburiche e n. 1 acida, racchiuse in un traliccio metallico, Pertanto la presenza dei punti di emissione delle torcie e la loro visibilità a lunga distanza, fattore estetico negativo per la Raffineria ed impattante sulla realtà sociale circostante, risulta a tutti gli effetti garante delle massime condizioni di sicurezza e tutela dell'ambiente da parte dell'intero processo di raffinazione. Il livello della fiamma deve essere tale da garantire la completa combustione nel caso di depressurizzazioni rapide degli impianti. Ogni torcia possiede piloti a gas con possibilità di accensione automatica a distanza (sistema piezoelettrico o generatore di fronte di fiamma), le torce, inoltre, sono dotate di sistema "smokeless", dosaggio automatico di vapore (controllato da Sala Controllo), al centro ed in prossimità della sommità della torcia, in modo da generare turbolenza nella massa del gas da bruciare, con contemporanea aspirazione di aria comburente al centro della fiamma, rallentando la velocità di condensazione delle particelle carboniose e determinandone un raffreddamento in grado di bloccare la formazione di nerofumo durante la combustione. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 54 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Per quanto concerne una valutazione degli aspetti/effetti ambientali, si osserva come le quantità di idrocarburi scaricati in torcia non siano quantificabili a priori perché dipendono dalla durata dell’emergenza. Le uniche evidenze di sfiaccolamenti sensibili sono quelli legate alle sole fermate impianti in caso di emergenza o in caso di interventi di manutenzione programmata degli stessi. Con l’introduzione di un sistema di compressione (GARO) dei gas idrocarburici eccedenti la quantità relativa alle normali condizioni di marcia impianti, e riutilizzo degli stessi come combustibile nei forni del complesso TSTC, si è ottenuta una riduzione dell'altezza della fiamma per quanto riguarda la Torcia 2, in condizioni anomale d'esercizio. Un indicatore ambientale che sarà implementato nelle prossime edizioni della Dichiarazione Ambientale di Raffineria è l’indice di efficienza torce ricavabile come rapporto tra i m3 di gas scaricato in torcia e la quantità di materia prima lavorata negli impianti di Raffineria. La Raffineria ha inserito nel Piano di Miglioramento Ambientale (rif. Sez. 4) specifici interventi finalizzati al miglioramento del monitoraggio/controllo delle emissioni da torce ed alla riduzione delle emissioni diffuse in atmosfera. In particolare: - Revamping Torcia 1: che prevede l’installazione di una nuova torcia 1 dotata di misuratore di portata, sistema smokeless e di compressore per il recupero gas sul sistema blow down 1; - Revamping Torcia 2: che prevede l’installazione di un misuratore di portata in torcia 2; 3.11.4 Altre anomalie di processi Per quanto concerne, infine, la variazione dei livelli di inquinamento acustico all’interno della Raffineria correlate specificatamente a particolari situazioni di fermata impianti ed avviamento e messa a regime degli impianti non risultano effettuati specifici rilevamenti fonometrici, ma la struttura impiantistica dello stabilimento garantisce sostanzialmente il rispetto della norma. 3.12 – Impatti ambientali e valutazione della significatività Le considerazioni sintetizzate nei paragrafi precedenti hanno consentito di individuare gli Aspetti ambientali relativi alle Attività della Raffineria, considerando le condizioni operative a regime (normali), anomale (comprensive delle fasi di avviamento/fermata e manutenzione impianti) e le dinamiche di emergenza, legate ad eventi accidentali rilevanti. La rilevanza degli Aspetti individuati, ai fini di una corretta strutturazione del SGA di Raffineria, è determinata in funzione della “significatività” degli Impatti sull’ecosistema da essi prodotti, individuando pertanto gli Aspetti che meritano particolare attenzione in termini di “controllo operativo” e “sorveglianza e misurazione” all’interno del SGA. Con riferimento alla metodologia di valutazione riportata in Allegato 3.2, la valutazione del “grado di influenza” è finalizzata a determinare l’effettivo controllo gestionale che la Raffineria ha sull’Aspetto indiretto individuato, rispetto ad un Terzo cui è correlato il manifestarsi dello stesso, permettendo quindi di individuare e distinguere il livello di controllo gestionale che la Raffineria può avere su tali Aspetti, secondo quanto previsto dal Regolamento CE 761/01 e Regolamento CE 196/06. In allegato (Allegato 3.3) sono riportati i risultati ottenuti dall’applicazione della metodologia, da cui è possibile osservare: gli Aspetti ambientali diretti ed indiretti ed i correlati Impatti della Raffineria; il livello di significatività di ciascun Aspetto/Impatto; il grado di influenza che la Raffineria può esercitare su ciascun Aspetto indiretto. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 55 di 55 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale SEZIONE 4 PIANO DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE 4.1 – Interventi di miglioramento ambientale effettuati in Raffineria Come già sottolineato nel paragrafo 2.3, la Raffineria nel corso degli anni ha promosso numerosi interventi di adeguamento ed innovazione tecnologica, apportando miglioramenti agli impianti di produzione ed alle modalità di gestione/conduzione degli stessi, al fine di ottimizzare le proprie prestazioni nell’ottica del rispetto dell’ambiente anticipando ed eccellendo sui limiti e le prescrizioni legislative. In particolare, in tale ottica, si sottolineano i seguenti interventi di miglioramento già eseguiti dal sito, nel periodo compreso tra il 2001 e 2007, per i diversi aspetti ambientali, sintetizzati nella tabella seguente: 4.1.1 Stato raggiungimento obiettivi 2004 ÷ 2007 Con riferimento alla dichiarazione ambientale 2004 (emessa nel corso dell’anno 2005), si riporta lo stato di avanzamento delle attività/obiettivi prefissati per il periodo 2004 – 2007 (prima registrazione EMAS della Raffineria di Taranto). Il dettaglio di conclusione delle attività è riportato nell’Allegato 3.8. Intervento Stato di completamento Intervento Rif.. Adeguamento TAE (inserimento biologico) Intervento concluso Sez. 3 Recupero della sezione dei filtri a sabbia dal TAE C al TAE A Intervento concluso All. 3.8 Realizzazione di un serbatoio di accumulo acque meteoriche TAE A Intervento concluso Adeguamento aree stoccaggio chemicals, additivi e olii lubrificanti (bulk) SOI allo standard di Raffineria Intervento concluso Modica Feed Effluent Reformer Incremento capacità PSA 6 letti per recupero H2 da PLAT riducendo produzione H2 da impianti dedicati Edizione 4 del 30/04/08 Intervento concluso Intervento concluso Target 2004 (Rif. D.A. 2004) Valore target raggiunto 2007 Note Riduzione del 5 % dell’indice scarichi idrici rispetto ai valori del 2003 Riduzione del 5 % dell’indice scarichi idrici rispetto ai valori del 2003 Alla data di verifica il target è stato raggiunto per gli indici Oli, Azoto ammoniacale, Fenoli. Rif. Fig. 22, par. 3.4.2 All. 3.8 Fine intervento Alla data di verifica il target è stato raggiunto All. 3.8 Fine intervento Alla data di verifica il target è stato raggiunto All. 3.8 Riduzione del 10% consumi specifici dell’impianto rispetto al data-book 2004 (57,2 kg EP/T feed) Alla data di verifica il target è stato raggiunto (47,9 kgEP/t feed) All. 3.8 Riduzione del 5% consumi specifici dell’impianto rispetto al data-book 2004 (6768 kg EP/H2 prodotto) L’intervento in oggetto è stato valutato con “l’ottimizzazione PSA 12 letti” il cui target era il completamento impianto entro dic. ‘05 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 1 di 12 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Intervento Stato di completamento Intervento Rif.. Target 2004 (Rif. D.A. 2004) Valore target raggiunto 2007 Note Realizzazione di un impianto di Osmosi inversa e Ultrafiltrazione che tratti tutte le acque provenienti dal TAE, al fine di produrre acqua demineralizzata Intervento concluso Sez. 3 Riduzione del 30% dell’indice consumo acqua pozzo relativo ai dati 2003 Alla data di verifica (dicembre 2006) il target è stato raggiunto (riduzione del 94,5%) Rif. Fig. 20 par. 3.3.3 Adeguamento sistema di recupero vapori serbatoi O.C. Intervento concluso All. 3.8 n. serbatoi o.c. area blending collegati a IRV/totali da collettare Alla data di verifica il target è stato raggiunto Esecuzione del Piano di Caratterizzazione Ambientale Integrativo Intervento concluso Sez. 3 Adeguamento al D.M. 471/99 e art. 17 del D. Lgs. 22/97 Alla data di verifica il target è stato raggiunto Monitoraggio su altri tre camini (RHU, HOT OIL,TIP) Intervento concluso All. 3.8 Numero camini monitorati in continuo Alla data di verifica il target è stato raggiunto Sez. 4 Riduzione del 10% rispetto al dato 2003 delle segnalazioni di sversamenti da ATB Alla data di verifica il target è stato raggiunto Rif. Par. 4.2 “interventi in corso” Sez. 3 Riduzione del 3% dell’indice situazione piezometri relativo ai dati 2003 Alla data di verifica il target non è stato raggiunto Rif. Fig. 36 e commenti par. 3.8.3 Realizzazione impianto Il target è misurabile/ verificabile solo a fine intervento Rif. Par. 4.2 “interventi in corso” Alla data di verifica il target è stato raggiunto (sostituiti 42 doppi fondi) Rif. Par. 4.2 “interventi in corso” Realizzazione di una stazione ATB fissa per permettere il rientro del sovraccarico ATB per i prodotti neri Interventi di messa in sicurezza del sito: realizzazione n. 9 sbarramenti idraulici Razionalizzazione circuito di raccolta drenaggi sala pompe bitume Interventi di miglioramento area serbatoi (tetto, fondo, inserimento doppio fondo, etc.) Sostituzione tetto e fondo T3008 Intervento in corso Intervento concluso Intervento in corso Intervento in corso Intervento concluso Intervento relativo al recupero delle condense provenienti dagli impianti zona CLAUS/SCOT Intervento concluso Insonorizzazione impianti: sostituzione ventilatori area SOI 1 – 2° step Intervento concluso Sostituzione Bracci di carico pontile berth lato OVEST (1° step) Edizione 4 del 30/04/08 Intervento in corso --- All. 3.8 All. 3.8 N. serbatoi su cui è effettuato un intervento (80%) rispetto ai serbatoi in programma (piano 2004-05) (n. 37 serbatoi) N. serbatoi su cui è effettuato un intervento (80%) rispetto ai serbatoi in programma (piano 2004-05) (n. 37 serbatoi) Alla data di verifica (giugno ‘06) il target è stato raggiunto (sostituiti 42 doppi fondi) All. 3.8 Incremento del 5% delle acque condense recuperate rispetto al dato 2003 Alla data di verifica (gennaio ’07) il target è stato raggiunto in quanto le attività impiantistiche sono state completate nei tempi previsti All. 3.8 Sostituzione di tutti gli impianti programmati Raggiunto Sez. 4 Sostituzione del 25 % del numero totale di bracci programmati nel triennio 2004-2007 Alla data di verifica (fine progetto) il target è stato raggiunto. Il 1° step è stato completato dic.‘07 Revisione 6 del 30/04/08 Rif. par. 3.8.1 Rif. Par. 4.2 “interventi in corso” pag. 2 di 12 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Intervento Stato di completamento Intervento Sostituzione delle doppie tenute delle pompe critiche SOI 3 Intervento in corso Sostituzione convettiva forni 1401 A/B Intervento concluso Recupero energetico Linnhoff MARCH TIP Intervento concluso Dichiarazione Ambientale Rif.. Target 2004 (Rif. D.A. 2004) Valore target raggiunto 2007 Note All. 3.8 Sostituzione doppie tenute su n. 12 delle 68 pompe da adeguare Alla data di verifica il target è stato raggiunto (n. 25 doppie tenute installate) Rif. Par. 4.2 “interventi in corso” All. 3.8 All. 3.8 Recupero energetico da studio Linnhoff per il HDT Intervento in corso --- Programma di monitoraggio finalizzato alla rilevazione delle emissioni diffuse (Leak Detection) Intervento concluso Sez. 3 Riduzione del 3% dei consumi specifici impianto rispetto al data-book 2004 (31,1 kgEP/t feed) a fine 2007 Riduzione del 10% dei consumi specifici impianto rispetto al data-book 2004 (33 kgEP/t feed) a fine 2005 Riduzione del 10% dei consumi specifici impianto rispetto al data-book 2004 (7 kgEP/t feed) a fine 2005 Non definito Alla data di verifica (fine progetto) il target è stato raggiunto (30,2 kgEP/t feed) Alla data di verifica (fine progetto) il target è stato raggiunto (7,8 kgEP/t feed) Il target parziale raggiunto è pari a 6,8 kgEP/t feed. Tale intervento è ancora in corso Rif. Par. 4.2 “interventi in corso” Non applicabile Rif. Par. 3.5.2 Di seguito si riporta lo stato di avanzamento degli interventi di miglioramento ambientale e degli obiettivi riportati nelle successive Dichiarazioni Ambientali 2005 e 2006 (le cui edizioni sono state emesse rispettivamente negli anni ’06 e ’07), prefissati per il periodo della prima registrazione EMAS di Raffineria (anni 2005 – 2007). Intervento Stato di completamento Intervento Rif. All. Target 2005 (Rif. D.A. 2005) Valore target raggiunto 2007 Alla data di verifica (settembre ’06) il target è stato raggiunto (n. 48 serbatoi adeguati) Il valore di H2S monitorato è diminuito in n. 2 centraline su n. 3 esistenti Installazione di nuove tenute doppie serbatoi a tetto galleggiante Intervento concluso All. 3.8 Numero serbatoi su cui è effettuato l’intervento rispetto ai serbatoi in programma Revamping incremento capacità impianti Claus 2000/2100/2700 Intervento concluso Sez. 3 Riduzione emissioni di H2S rispetto ai livelli del 2004 Sostituzione delle cappe di laboratorio Intervento concluso All. 3.8 Completamento intervento entro fine ottobre ‘07 Raggiunto Studio di fattibilità per l'esecuzione della copertura delle vasche della sezione di disoleazione primaria delle acque di alimento all'impianto TAE Intervento concluso All. 3.8 Completamento studio entro Ottobre ‘07 Raggiunto Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 Note Rif. Fig. 25, par. 3.5.1 pag. 3 di 12 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Intervento Stato di completamento Intervento Potenziamento impianto TAE B Intervento in corso Dichiarazione Ambientale Rif. All. Target 2005 (Rif. D.A. 2005) Valore target raggiunto 2007 Note --- Miglioramento indice scarichi idrici con traguardo del consuntivo anno precedente Il canale B è adibito a scarico di emergenza in occasione di eventi meteorici particolarmente intensi Rif. Tabella “interventi in corso” --- Riduzione consumi specifici impianto rispetto al data-book 2004 (33 kgEP / t feed) Alla data di verifica il target è stato raggiunto (8,89 kgEP / t feed) Rif. Tabella “interventi in corso” Sez. 4 Completamento intervento entro il 2007 Rif. Tabella “interventi in corso” Sez. 4 Incremento del gas recuperato (dato 2007) rispetto al valore del 2004 Completate le predisposizioni impiantistiche nel 2007 Target misurabile/ verificabile solo a fine intervento (attualmente sono completate le predisposizioni impiantistiche) --- Conclusione del progetto entro l’anno 2006 Il completamento è stato posticipato a fine 2009 Rif Tabella “interventi in corso” L’intervento è stato ampliato e pertanto il completamento è posticipato alla fine del 2009 Rif Tabella “interventi in corso” Note Controlli multivariabili impianti TSTC e CDU Intervento in corso Misuratori di portata in torcia Intervento in corso Revemping sistema di recupero gas in torcia Intervento in corso Revamping analizzatori di gas acido carica Claus Intervento in corso Sostituzione analizzatori obsoleti rete di monitoraggio H2S e HC in area impianti, parco sfere GPL, TAE Intervento in corso --- Conclusione degli interventi entro 2007 Intervento Stato di completamento Intervento Rif. All. Target 2006 (Rif. D.A. 2006) Valore target raggiunto 2007 Installazione di manicotti attorno ai punti di campionamento di n. 2 serbatoi di benzina a T.G. Intervento concluso All. 3.8 Completamento intervento entro ottobre ‘07 Raggiunto Rifacimento serbatoio T3144 Intervento concluso All. 3.8 Completamento intervento entro fine 2007 Raggiunto Rif Tabella “interventi in corso” Prendendo in adeguata considerazione, quindi, il livello tecnologico e le prestazioni raggiunte grazie agli investimenti promossi negli anni, la Direzione di Raffineria alla luce dell’individuazione dei propri Aspetti/Impatti ambientali significativi (v. Sezione 3) e dell’attuazione della Politica Ambientale del sito (v. Sezione 1), ha definito e posto in attuazione il Piano di Miglioramento Ambientale - PMA (ultima revisione al dicembre 2007), disciplinato da una specifica Procedura del SGA (Allegato 2.1 pto. 3). Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 4 di 12 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Si evidenzia come, ai sensi del SGA della Raffineria, esiste una correlazione tra la significatività degli Aspetti ambientali individuati e gli Obiettivi e Programmi di miglioramento messi in atto dalla Raffineria; in particolare: gli Aspetti/Impatti caratterizzati da una soglia di significatività risultante “molto alta“, “alta” o “media” (v. Allegato 3.4) possono essere soggetti ad interventi di miglioramento ed inseriti in PMA; vanno prese tuttavia in considerazione quelle aree dove i miglioramenti siano maggiormente urgenti per prevenire rischi di inquinamento o altri Impatti significativi e che, contemporaneamente, siano identificati in base ad un’adeguata analisi costi/benefici e della migliore tecnologia economicamente disponibile. 4.2 – Obiettivi di miglioramento ambientale 2008 - 2010 Si riporta di seguito la sintesi degli interventi riportati nel Piano di Miglioramento Ambientale (PMA), raggruppati per i diversi aspetti ambientali della Raffineria, distinti fra : “Interventi in corso” (“Parte 1” del PMA), che sono definiti come quelli che alla data di emissione della presente Dichiarazione sono già in fase di realizzazione. “Interventi in programmazione” (“Parte 2” del PMA), che sono inseriti nel Budget investimenti di Raffineria, ma per i quali non è stata ancora aperta una commessa specifica di realizzazione, in quanto il loro avvio è fissato in anni successivi al 2007. Alcuni di questi interventi, data la loro complessità, saranno sviluppati anche oltre il 2010. Sia per gli interventi in “corso”, che per quelli in “programmazione” sono stati definiti degli obiettivi di miglioramento specifici (definiti “target EMAS”), legati ove possibile agli indicatori di performance ambientale della Raffineria e/o al miglioramento atteso dall’attuazione dell’intervento. Nella tabella seguente sono rappresentate le due parti del PMA; in particolare per la Parte 1 è riportato anche lo stato di avanzamento delle singole attività in corso. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 5 di 12 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale PIANO DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE: “PARTE 1” – INTERVENTI IN CORSO Ambito Intervento Intervento relativo all’installazione di doppie tenute pompe critiche (*) Protezione aria Installazione nuova torcia 1 dotata di misuratore di portata e sistema smokeless (*) Installazione compressore per il recupero gas in torcia su sistema blow down 1 (*) Target EMAS 2010 Obiettivo Riduzione delle emissioni diffuse atmosferiche da apparecchiature Adeguamento di tutte le pompe critiche presenti in Raffineria (n. 84) Monitoraggio/controllo delle emissioni diffuse da torcia 1 Completamento intervento entro 2008 10% di gas recuperato rispetto al dato 2007 Stato annuale avanzamento ( OBIETTIVI 2008 – 2010 ) Fine intervento Stato avanzamento Dic - 10 278 / 2.147 Dic - 08 3.246 / 4.295 Dic - 09 36 / 200 In corso ingegneria di dettaglio Dic - 09 0 / 595 In corso ingegneria di dettaglio Emessa RdA per acquisto analizzatore Dic - 09 0 / 325 Speso (k€)/Totale (k€) 30 % Installazione effettuata su n. 25 pompe critiche Completate le predisposizioni (fine 2007) 18 % Installazione misuratore di portata torcia 2 (*) Recupero Off – Gas V-2301 E V-2601 Monitoraggio/controllo delle emissioni diffuse da torcia 2 (quantità di gas bruciato in torcia) Riduzione emissioni in atmosfera Completamento intervento entro 2009 10% di gas recuperato rispetto al dato 2007 Diminuzione perdite di gas rispetto al valore registrato nell’anno 2007 (10 %) Completata ingegneria di dettaglio per inserimento misuratori BD2 Fornitura apparecchiature Il target sarà valutato a fine 2010 Revamping analizzatori di gas acido carica Claus Edizione 4 del 30/04/08 Miglioramento del sistema di monitoraggio qualità gas acido Revisione 6 del 30/04/08 Completamento intervento entro 2009 pag. 6 di 12 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Ambito Intervento Obiettivo Target EMAS 2010 Stato annuale avanzamento Fine intervento Stato avanzamento Speso (k€)/Totale (k€) Sostituzione analizzatori obsoleti rete di monitoraggio H2S e HC in area impianti, parco sfere GPL, TAE Miglioramento del sistema di monitoraggio delle emissioni in atmosfera Completamento intervento entro 2009 56 % Dic - 09 171 / 304 Inserimento bracci bilanciati recupero vapori da pensiline caricamento rete Riduzione delle emissioni atmosferiche diffuse Completamento intervento entro 2008 In corso ingegneria di dettaglio Dic. 08 0 / 347 Potenziamento impianto TAE B Riduzione dei rischi di afflussi inquinanti in bacino naturale in caso di eventi meteorici intensi Incremento capacità di accumulo da 1.400 mc a 11.400 mc 40 % Dic. 10 776 / 2.000 Dic. 11 790 / 850 Protezione aria Protezione acqua Protezione suolo/sottosuolo e falda Dichiarazione Ambientale 93 % Realizzate opere civili; Razionalizzazione circuito di raccolta drenaggi sala pompe bitume (*) Riduzione dei rischi di sversamento prodotti Completamento intervento entro 2011 Installate le pompe; Piping prefabbricato al 100% e montato all’80%. 95 % Completato piping; Realizzazione di una stazione ATB fissa per permettere il rientro del sovraccarico ATB per i prodotti neri Edizione 4 del 30/04/08 Riduzione del rischio di sversamento sul suolo dovuto a sovraccarichi ATB Completamento intervento Completate attività di costruzione canalette e contenimenti; Effettuata posa in opera cavi strumentali da sala pompe a DCS SOI4 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 7 di 12 Dic 08 320 / 340 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Ambito Protezione suolo/sottosuolo e falda Dichiarazione Ambientale Intervento Obiettivo Target EMAS 2010 Stato annuale avanzamento Fine intervento Stato avanzamento Dic. 10 0 / 3.900 Dic. 11 2.250 / 5.000 Ago-08 86 / 150 Set-08 2.265 / 2.800 Giu-08 160 / 500 Sostituzione Bracci di carico pontile berth n. 3 (2° step) Riduzione dei rischi di sversamento prodotti Completamento intervento In corso ingegneria di dettaglio Intervento di miglioramento area serbatoi ( tetto, fondo, inserimento doppio fondo) (*) Riduzione dei rischi di sversamento prodotti e riduzione delle emissioni atmosferiche Installazione dei doppi fondi sul totale di n. 84 serbatoi atmosferici Installazione effettuata su n. 38 serbatoi Speso (k€)/Totale (k€) 45 % 57 % Intervento relativo al recupero LINNHOFF MARCH HDT (*) Risparmio energetico Incremento rese CDU tramite incremento degli scambi energetici (*) Recupero energetico Riduzione del 10% dei consumi specifici impianto rispetto al data-book 2007 Recupero energetico Riduzione del 1 % del indice tep totali/t feed lavorato (data book 2007) L’intervento deve essere effettuato con impianto fermo (maggio ’08). Entro fine maggio ‘08 saranno completate tutte le predisposizioni impiantistiche. 81 % Intervento parzialmente eseguito. Sarà completato con impianto fermo (settembre ’08). 32 % Controllo multivariabile impianto TSTC (*) Recupero energetico Completamento impianto Intervento completato (installato nuovo HW). Nel mese di giugno ’08 è previsto lo start-up. (*) Interventi inseriti nel Piano di adeguamento alle BAT presentato in Domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale (istanza trasmessa al MATTM in data 30 ottobre ’06). Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 8 di 12 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale PIANO DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE: “PARTE 2” - INTERVENTI IN PROGRAMMAZIONE (OBIETTIVI 2008 – 2010 ) Intervento Obiettivo Indicatore di prestazione Importo previsto [k€] Realizzazione impianto recupero vapori spedizione greggio N/C Pontile Petroli Riduzione delle emissioni diffuse/fuggitive da caricamento navi Interventi realizzati/totale interventi programmati 1710 2008 Realizzazione di ulteriori 2 centraline perimetrali di monitoraggio della qualità dell’aria Miglioramento del sistema di monitoraggio delle emissioni in atmosfera Interventi realizzati/totale interventi programmati ---- Piano investimenti 2008-2011 Adeguamento prese campione SOI1, SOI3, SOI 4 tramite implementazione di tecnologia “fast loop” a ciclo chiuso Riduzione delle emissioni diffuse atmosferiche da apparecchiature Interventi realizzati/totale interventi programmati Inserimento filtro a carboni attivi su sfiato sezione desolforazione TAE Riduzione delle emissioni diffuse atmosferiche da TAE Ambito Protezione aria 1.400 Interventi realizzati / totale programmati Potenziamento sistema recupero vapori serbatoi OC e collettamento a serbatoi T3137, 35,36,33,32,21 Riduzione delle emissioni diffuse atmosferiche da serbatoi Sostituzione analizzatori di Ossigeno forni di processo impianti SOI 1/3 Riduzione delle emissioni di VOC convogliate 220 Target EMAS 2010 Completamento interventi. Riduzione 1% parametri qualità aria 600 Interventi realizzati / totale programmati Tempi indicativi inizio intervento 2008 2010 2008 Completamento intervento (dato < di 7,20 tons) Piano investimenti 2008-2011 Completamento intervento (dato < di 630 tons) Piano investimenti 2008-2011 400 Sostituzione analizzatore di H2S inceneritore catalitico (analizzatore H2S per Fuel Gas da V2801) Edizione 4 del 30/04/08 Riduzione delle emissioni di VOC diffuse Revisione 6 del 30/04/08 Interventi realizzati / totale programmati pag. 9 di 12 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Intervento Obiettivo Indicatore di prestazione Importo previsto [k€] Target EMAS 2010 Tempi indicativi inizio intervento Adozione bruciatori Low-NOx nei forni dei nuovi impianti “Progetto Ta-Plus” Riduzione delle emissioni atmosferiche convogliate Interventi realizzati / totale programmati --- Rispetto dei limiti proposti in sede A.I.A. per gli NOx 2010 Inserimento valvole tipo “dual gravity” per ottimizzazione drenaggio serbatoi Riduzione delle emissioni diffuse atmosferiche da serbatoi Interventi realizzati / totale programmati 600 Completamento intervento (dato < di 85 tons) 2009 Realizzazione Close Drain SOI 1 Riduzione delle emissioni diffuse atmosferiche da drenaggi prese campione e pompe SOI 1 Interventi realizzati/totale interventi programmati 800 Completamento intervento 2009 Protezione suolo/sottosuolo e falda Realizzazione interventi di Bonifica suolo/sottosuolo – Interventi di mitigazione dei Rischi (rif. PDBS) Riduzione della contaminazione nel suolo/sottosuolo Interventi realizzati / totale programmati --- 100% 2008/2009 Risparmio energetico Ristrutturazione utilities Raffineria “Progetto Ta-Plus” (sistema recupero condense, acque accidentalmente oleose, unità blow-down) Riduzione consumi energetici Numero di interventi realizzati /totale interventi programmati --- 100% (riduzione del 2% dei TEP/tons lavorate) 2009 Ambito Protezione aria Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 10 di 12 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale 4.3 – Indicatori di performance ambientale e target EMAS 2008 Nella tabella di seguito riportata sono riepilogati i dati degli obiettivi che la Raffineria si è prefissata per il 2008 e relativi agli indicatori di monitoraggio ambientali riportati in Sezione 3, divisi per comparti: Ambito Gestione materia Prima e Prodotti Finiti Prelievo ed utilizzo Risorsa Idrica Protezione Acqua Protezione Aria Indicatore di Performance Ambientale Valore 2007 Indice Movimentazione LEI 27,58% Diminuire i valori ottenuti nel 2007 dell’1% Indice utilizzo Fuel Gas 82,2% Migliorare i valori ottenuti nel 2007 (+1%) Energy Intensity Index 69,33 Migliorare i valori ottenuti nel 2007 (- 1%) Indice Prodotti Ecologici 7,32% Migliorare i valori ottenuti nel 2007 (+1%) Indice consumo Acqua Pozzo totale/specifico Indice prelievo Acqua Mare totale/specifico Indice di conformità allo scarico A degli inquinanti più significativi Indice emissioni convogliate di SO2, NOx e PST 7,04/ 0,08% 14,53/ 5,41% Fig. 23 Sez. 3 Fig. 27 Sez. 3 Indice quantità Fuel Oil 0,106 Mantenimento del valore ottenuto nel 2007 Indice emissioni convogliate di CO2 0,175 Ridurre il valore registrato nel 2007 Indice rifiuti a recupero/smaltimento Rifiuti Indice rifiuti pericolosi/non pericolosi Indice di utilizzo catalizzatori (RHU) Edizione 4 del 30/04/08 0,20/ 0,80 0,38/ 0,62 n.a. Revisione 6 del 30/04/08 Target EMAS 2008 Migliorare i valori ottenuti nel 2007 (- 1%) Migliorare i valori ottenuti nel 2007 (- 1%) Migliorare i valori ottenuti nel 2007 (- 1%) Mantenimento gli indici SO2, NOx e PST ottenuti nel 2007 Monitoraggio dell’indicatore in quanto influenzato dalle attività operative Monitoraggio dell’indicatore in quanto influenzato dalle attività operative Migliorare il valore dell’1% rispetto al dato dell’11° ciclo pag. 11 di 12 Riferimento Cfr. Sez. 3 § 3.2.3 Fig. 16 Cfr. Sez. 3 § 3.2.3 Fig. 17 Cfr. Sez. 3 § 3.2.3 Fig. 18 Cfr. Sez. 3 § 3.2.3 Fig. 19 Cfr. Sez. 3 § 3.3.3 Fig. 20 Cfr. Sez. 3 § 3.3.3 Fig. 21 Cfr. Sez. 3 § 3.4.3 Fig. 23 Cfr. Sez. 3 § 3.5.3 Fig. 27 Cfr. Sez. 3 § 3.5.3 Fig. 28 Cfr. Sez. 3 § 3.5.3 Fig. 29 Cfr. Sez. 3 § 3.7.3 Fig. 32 Cfr. Sez. 3 § 3.7.3 Fig. 33 Cfr. Sez. 3 § 3.7.3 Fig. 34 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Protezione suolo/sottosuolo e falda Nuovi Indicatori Dichiarazione Ambientale Indice situazione piezometri 30,24% Ridurre il valore dell’indice al valore ottenuto nel 2007 (variazione del 1%) Indice efficienza torce n.a. Il target da definire al termine della primo aggiornamento dei dati Indice di fermata impianti n.a. Il target da definire al termine della primo aggiornamento dei dati Indice TEP / Materia prima lavorata n.a. Il target pari al 2% dei TEP/Tons lavorate rispetto al valore 2007 Cfr. Sez. 3 § 3.8.3 Fig. 36 Cfr. Sez. 3 § 3.11.3 Cfr. Sez. 3 § 3.11.1 Cfr. Sez. 4 § 4.2. Int. In programmazione Per gli anni successivi al 2008 saranno ridefiniti i nuovi target EMAS in funzione degli scenari di evoluzione impiantistiche di Raffineria. Ulteriori indicatori saranno sviluppati in fase di verifica dell’istanza di rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale da parte del MATTM. N.B.: Gli obiettivi di miglioramento e gli indicatori proposti per lo Stabilimento GPL sono riportati nella Sezione 4 Bis. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 12 di 12 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto SEZIONE 4 BIS INTEGRAZIONE CON STABILIMENTO GPL Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag 1 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL INDICE 1: Introduzione 3 2: Inquadramento generale 4 3: Impegno ambientale – Sistema di Gestione Ambientale 7 4: Organizzazione dello Stabilimento GPL 9 5: Struttura e caratteristiche del processo produttivo 11 6: Status autorizzativo, prescrizioni e procedimenti Aperti 14 7: Aspetti smbientali 24 8: Programma di miglioramento 43 Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag 2 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL 1 – Introduzione Le attività dell’ENI S.p.A Div. Refining & Marketing nell’area industriale di Taranto comprendono, oltre alla Raffineria, registrata EMAS nel 2 marzo 2005, anche altre attività tra le quali lo Stabilimento GPL di Taranto (nel seguito denominato STABILIMENTO GPL) adibito a stoccaggio di gas di petrolio liquefatto, alla distribuzione GPL via autobotti e al riempimento e distribuzione GPL in bombole. L’esercizio dello stabilimento GPL è stato autorizzato con Decreto N. 9894 del 07/06/1971 dal Ministero dell’Industria, Commercio e Artigianato, modificato dal D.M. N°15611 del 24/11/1993 valido fino all’anno 2011, modificato con DM N° 16101 del 15 07 1997 e dal DM N°221541 del 27 12 2002 attualmente in essere. Tale attività è stata svolta fino al 26/06/2007 da una organizzazione indipendente e autonoma rispetto alla Raffineria e dotata di un proprio Sistema di Gestione Ambientale certificato conforme allo standard ISO 14001 dal 29/12/2003. Nell’ambito del processo di integrazione operativa dei propri siti industriali l’ENI S.p.A, con Comunicazione Organizzativa ENI R&M n° 42/2007 del 26/06/2007 ha disposto che, lo Stabilimento GPL di Taranto, è confluito nell’ambito della contigua Raffineria di Taranto. Nell’ambito del processo di riorganizzazione ed unificazione delle due realtà è iniziato ed è attualmente in corso di attuazione anche il processo di integrazione dei due Sistemi di Gestione Ambientali (SGA), in precedenza anch’essi indipendenti anche se impostati secondo i comuni criteri ENI R&M, che vedrà convergere il SGA dello stabilimento GPL, già certificato ISO 14001, nonchè le attività ad esso inerenti, nel sistema di gestione della Raffineria, certificato ISO 14001 ed EMAS. Al fine di presentare fin da subito la realtà dello Stabilimento GPL in maniera chiara ed esaustiva, le attività da esso svolte, gli aspetti ambientali significativi, le prestazioni ambientali ed il programma di miglioramento ambientale, è stato predisposto il presente “addendum”, quale completamento ideale delle informazioni già inserite nella Dichiarazione Ambientale edizione 2008 della Raffineria di Taranto. L’addendum è stato strutturato al fine di contenere tutte le informazioni specifiche relative allo stabilimento GPL, mentre per tutti gli aspetti di interesse già dettagliatamente descritti nell’ambito della D.A. ed immediatamente estendibili allo Stabilimento GPL, ci si è limitati a riportare un rimando al punto della Dichiarazione Ambientale in cui poter reperire tali informazioni. A partire dal prossimo aggiornamento annuale della DA le informazioni ed i dati presentati nell’addendum saranno invece diffusi unitamente a quelli di Raffineria, della quale lo stabilimento GPL rappresenta oggi uno degli impianti facenti capo alla SOI 4 della Raffineria (per maggiori dettagli vedi organigramma di seguito riportato). Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag 3 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL 2 – INQUADRAMENTO GENERALE ENI STABILIMENTO GPL TARANTO Ubicazione del sito Lo stabilimento GPL è situato in località Foggione ed è di proprietà della Società Eni S.p.A., Divisione Refining & Marketing, ex AgipPetroli S.p.A. - ex AgipGas S.p.A. – ex Covengas S.p.A., con sede Sociale in ROMA, P. le E. Mattei 1. L’impianto, la cui costruzione fu iniziata negli anni ‘70 e l’apertura nel 1971 è stato progettato dalla COVENGAS Spa Milano allora proprietaria del Complesso. Lo Stabilimento GPL occupa un’area di 2 39.061 m . In particolare i reparti di lavorazione ubicati in aree coperte, per un totale di circa 2000 mq, comprendono: - Capannone imbottigliamento G.P.L. (1150 mq) - Cabina verniciatura con attiguo forno di essiccazione per la piccola manutenzione (100 mq) - Locale grande manutenzione bombole (650 mq) attualmente non operativo - Officina Mentre le seguenti lavorazioni si svolgono all’aperto: - Stoccaggio - Movimentazione - Spedizione Lo stabilimento GPL sorge su un’area pianeggiante, collocata nella zona industriale di Taranto, confinante con: Nord: Terreni di proprietà della Riva; Est: Terreni Riva; Sud: Raffineria di Taranto a circa 200 metri; Ovest: La ferrovia Bari – Taranto. Per quanto riguarda le condizioni metereologiche-climatiche e le condizioni geologiche-idrogeologiche, essendo lo Stabilimento GPL adiacente alla Raffineria, non si evidenziano particolari differenze rispetto a quest’ultima, pertanto per la descrizione delle stesse si rimanda ai § 2.2.1 e 2.2.2 della Sezione 2 della Dichiarazione Ambientale della Raffineria. Autorizzazione all’esercizio Stabilimento GPL E’ in vigore il DM del Ministero delle Attività Produttive n° 221541 del 27/12/2002 rilasciato a ENI Spa valido sino al 6/06/2011. Precedentemente lo stabilimento è stato autorizzato dal Ministero dell’Industria, Commercio e Artigianato con il Decreto N. 9894 del 07/06/1971, dal D.M. N°15611 del 24/11/1993 e dal DM N° 16101 del 15 07 1997 Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag 4 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL Classificazione dell’attività Le attività produttive, che prevedono lo stoccaggio, la movimentazione e l'imbottigliamento di gas G.P.L. (Gas di Petrolio Liquefatto), sono catalogabili: Secondo i codici NACE 35.21 ex 40.21; Secondo quanto indicato al punto due del questionario dell’OM 21 febbraio 1985 del Ministero della Sanità (All. IV), come “Produzione e distribuzione di gas” con il codice attività 5.02 ; Secondo CTI (classificazione ONU) col 410.2. Ambito di applicazione del SGA Attività di ricevimento, Deposito, Carico automezzi, imbottigliamento in bombole, ricollaudo e manutenzione Bombole e spedizione di gas di petrolio liquefatto (GPL), attraverso le seguenti fasi: Edizione 4 del 30/04/08 a) lavaggio bombole; b) controllo bombole; c) selezione; d) verniciatura bombole; e) imbottigliamento; f) prove finali; g) spedizione prodotti. Revisione 6 del 30/04/08 pag 5 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL Impianto trattamento acque Area stoccaggio rottami ferrosi Magazzini DPI Area stoccaggio ps pronti a uscire Area stoccaggio BBL vuote Area stoccaggio ps da ricondizionare Mag. Oli-vernici Mag. Tappi Mag. PS Archivio Dep. Rifiuti Area bombole Rifornimento carrelli Area stoccaggio GPL Vasche di raccolta spandimenti Compressori ausiliari Pompe oleodinamiche Area stoccaggio BBL Non conformi Area stoccaggio BBL Vuote da selezionare Area travaso ATB Pesa a ponte ATB Area stoccaggio BBL Vuote da ricollaudare Imbottigliamento Serbatoio GPL G.M. Grande Manutenzione Uffici Area stoccaggio BBL piene Sala compressori Serbatoio acqua tampone Cabina elettrica Cabina elettrica ENEL Fig. 1 - Planimetria dello Stabilimento GPL Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag 6 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL 3 - IMPEGNO AMBIENTALE – SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Impegno ambientale Lo Stabilimento GPL di Taranto, coerentemente con le politiche del Gruppo Eni, ha adottato a partire dal 0109-2003 un Sistema di Gestione Ambientale conforme alla norma ISO 14001 il cui ambito di applicazione, così come risulta dal Certificato di ISO 14001 N° CERT-870-2003-AE-BRI-SINCERT concerne il: Ricevimento, deposito, carico automezzi ed imbottigliamento in bombole e spedizione di gas di petrolio liquefatto (GPL). Il Sistema di Gestione Ambientale (SGA) dello Stabilimento GPL di Taranto è certificato e conforme ai requisiti della Norma ISO 14001:2004 dal 15/11/2005. Il Sistema di Gestione Ambientale dello Stabilimento GPL da Gennaio 2008 è integrato in quello della Raffineria e come tale anche la Politica Ambientale sarà quella della Raffineria. Di seguito si riporta la Politica di Sicurezza, Salute, Ambiente e Prevenzione degli incidenti rilevanti di Raffineria partecipata ai dipendenti dello stabilimento GPL in data 18 03 2008. li, 03 Ottobre 2005 Fig. 2 – Politica Salute, Sicurezza e Ambiente Raffineria di Taranto Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag 7 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL Il Sistema di Gestione della Raffineria La Raffineria di Taranto, per fare fronte alla complessità organizzativa e dei processi, prevede un sistema di gestione articolato su numerosi livelli differenti, finalizzati a definire correttamente le attività da svolgere dal punto di vista gestionale, tecnico ed operativo. In particolare, si distingue: il sistema di gestione generale, basato su documenti di emissione Corporate, sulle Procedure di Linea della Raffineria e, nei vari Reparti di produzione, sui Manuali, Procedure ed Istruzioni Operative; il Sistema di Gestione Ambientale conforme alla Norma ISO 14001 e al Regolamento EMAS; il Sistema di Gestione della Sicurezza, implementato secondo i requisiti di cui al D.Lgs. 334/99 e D. Lgs. 238/05.; Il Sistema di Gestione Ambientale della Raffineria di Taranto (SGA) è stato certificato conforme ai requisiti della Norma ISO 14001 a partire dal giugno 2001. Nel marzo 2005 la Raffineria di Taranto ha inoltre conseguito la registrazione EMAS. Il Sistema di Gestione Ambientale dello Stabilimento GPL è stato certificato conforme ai requisiti della Norma ISO 14001 a partire dal 29 12 2003 ed è stato recepito dal SGA di Raffineria a partire da 01 Gennaio 2008 Il SGA sovrintende a tutte le attività e operazioni svolte nell’ambito del sito che hanno o possono avere effetto sull’ambiente circostante avvalendosi di specifici strumenti di controllo e sorveglianza; in particolare, il SGA è documentato attraverso il Manuale e le Procedure Ambientali. Altri documenti sono : la Politica di Sicurezza, Salute, Ambiente e Prevenzione degli incidenti rilevanti della Raffineria (cfr. fig. 2); gli obiettivi ed i programmi di miglioramento ambientale della Raffineria, inseriti nel Piano di Miglioramento Ambientale (vd. Sezione 4 della Dichiarazione Ambientale di Raffineria); Il Registro degli Aspetti/Effetti Ambientali (REGASP) derivanti dalle attività del sito nelle condizioni di normale regime, anomale e di emergenza; Il Registro della Legislazione Applicabile (REGLEG). Le Procedure Ambientali esplicitano le modalità operative e gestionali attraverso le quali vengono rispettati i requisiti della Norma descritti nel Manuale del Sistema di Gestione Ambientale. L’elenco delle Procedure Ambientali e di Linea è riportato nella Dichiarazione Ambientale di Raffineria; Le modalità di gestione della Documentazione del SGA sono specificate in una specifica Procedura SGA; in particolare, la distribuzione della Documentazione avviene tramite la rete Intranet di Raffineria, consultabile tramite i Personal Computer forniti in dotazione alle Strutture Operative Integrate (SOI) e/o ai singoli dipendenti. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag 8 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL 4 - ORGANIZZAZIONE DEL SITO Lo Stabilimento GPL di Taranto, l’Eni S.p.A. Div. R. & M. effettua lavorazioni di imbottigliamento GPL, con una produzione complessiva di circa 18.000 tonnellate l’anno, verniciatura e collaudo bombole (attualmente non operativo). Il lavoro è organizzato su turno unico di 7 ore e 42 minuti giornalieri, per complessivi 240 giorni all’anno circa. Il personale di stabilimento GPL è di 22 addetti, distribuiti nei seguenti reparti lavorativi: Uffici tecnico-amministrativo; Capannone imbottigliamento G.P.L.; Cabina verniciatura e piccola manutenzione; Capannone ricollaudo e grande manutenzione bombole; Stoccaggio; Trattamento delle acque reflue. Sono inoltre presenti in Stabilimento GPL, dipendenti di Ditte Terze o esercenti di servizi esterni al processo di produzione (circa 20 - 30 persone), tra cui ditte di manutenzione e/o cantieristica, servizio di vigilanza interno, servizio di pulizia. Come si evince dalla comunicazione organizzativa n° 42/2007 del 26/06/2007 lo Stabilimento GPL è stato integrato, nell’ambito della Raffineria, nella Struttura Operativa Integrata 4 (SOI 4 ). La struttura attuale è la seguente: Il responsabile del “Progetto Integrazione Stabilimento GPL” che era il Responsabile dello Stabilimento GPL, ha assicurato il necessario contributo all’integrazione operativa; attualmente è alle dipendenze del Responsabile Operations di Raffineria (REOP); Alle dirette dipendenze del Responsabile SOI 4 dipendono: il Responsabile Tecnico Operativo che ricopre molti dei compiti ambientali, sia di natura gestionale che operativa e svolgono alcune importanti mansioni con risvolti ambientali significativi quali: la gestione dei rifiuti, la gestione delle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di rilancio reflui presenti nello Stabilimento GPL, la compilazione mensile dei rapporti sui consumi di materie prime, energia e acqua e la gestione, nell’ambito della manutenzione degli impianti, dei sistemi di abbattimento delle emissioni in atmosfera; l’Addetto Prevenzione Protezione e attività Qualità Tecnico Fiscali (APP) che è alle dipendenze dirette della funzione SPP-AMB della Raffineria ; ADDETTI GPL Polivalenti con compiti operativi relativi alla gestione del processo produttivo e tenuti a condurre alcune attività che possono avere diretta influenza sulla gestione degli effetti ambientali del sito quali: l’esecuzione dei controlli e dei lavori di manutenzione sia di tipo programmato che di pronto intervento, l’esecuzione delle lubrificazioni delle apparecchiature, l’effettuazione di smontaggi e Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag 9 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL sostituzioni di parti meccaniche e/o elettriche e operazioni di movimentazione (ricezione e spedizione) e imbottigliamento GPL; Addetti Monovalenti che svolgono le operazioni d’imbottigliamento GPL e di verniciatura bombole. Per maggiori dettagli relativi all’Organigramma di Raffineria si rimanda all’Allegato 2.5 e 2.5.1 della Sezione Allegati della Dichiarazione Ambientale di Raffineria Taranto. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag 10 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL 5 - STRUTTURA E CARATTERISTICHE DEL PROCESSO PRODUTTIVO Le attività operative e di esercizio dello stabilimento GPL riguardano: 1. Ricevimento con rifornimento primario tramite: gasdotto di collegamento tra la raffineria e lo stabilimento GPL; trasporto via strada con appositi mezzi 2. Stoccaggio: stoccaggio nei serbatoi tipici collegati ai terminali direttamente o tramite centrale di spinta; stoccaggio temporaneo di bombole (piene in attesa di spedizione e vuote in attesa di riempimento). 3. Imbottigliamento: Prelievo dai serbatoi e tramite pompe, trasferimento del prodotto in apparecchiature per il riempimento di bombole di varia capacità. Queste possono essere temporaneamente stoccate o direttamente spedite. 4. Spedizione Prodotto sfuso: Prelievo dai serbatoi con l'ausilio di pompe per il caricamento sui mezzi di trasporto stradale. Spedizione di bombole piene, entro apposite gabbie metalliche, mediante tipici mezzi di trasporto stradale. Inoltre, nello stabilimento GPL vengono svolte le seguenti attività secondarie: Attività di piccola manutenzione bombole Lavaggio esterno delle bombole; Riverniciatura delle bombole dove risulti necessaria in apposita cabina e forno di essiccazione; Attività di grande manutenzione bombole. Ha funzionato sino al 2004 e successivamente solo per attività occasionali perché tutta l’attività è stata terziarizzata. La Direzione aziendale dovrebbe definire se riprendere tale attività in loco o se assegnarla in outsourcing. Interfacce rifornimento/spedizione GPL Lo stabilimento GPL è situato appena fuori il perimetro di Raffineria ed ha degli interscambi commerciali e non, sia con la Raffineria che con altre realtà: In particolare lo Stabilimento GPL si interfaccia con: la Raffineria ENI Divisione R&M (tramite gasdotto costituito da due tubazioni da 6” - 150 mm); terzi che gestiscono il trasporto stradale su appositi automezzi. Di seguito riportiamo uno schema semplificato riassuntivo relativo agli interscambi commerciali. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag 11 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL ENI S.p.A. Div. R&M RAFFINERIA DI TARANTO DEPOSITI ENI S.p.A. Div. R&M ATB gasdotto e ATB ENI S.p.A. Div. R&M DEPOSITO GPL FORNITURA CLIENTI cisternette e bombole ATB DEPOSITI TERZI Fig. 3 – Schema interscambi dello stabilimento GPL 6 - STATUS AUTORIZZATIVO, PRESCRIZIONI E PROCEDIMENTI APERTI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Al fine di ottimizzare le modalità di gestione di un panorama di adempimenti/prescrizioni legislative in campo ambientale estremamente vasto e complesso, l’Organizzazione della Stabilimento GPL ha strutturato al proprio interno prassi consolidate per garantire: la predisposizione della documentazione di supporto ed il puntuale rinnovo autorizzativo; la massima disponibilità ai controlli degli Enti preposti (Provincia, Regione, ARPA, ecc.); il monitoraggio ed il continuo aggiornamento delle proprie attività in relazione a modifiche delle prescrizioni normative, grazie al supporto della Funzione SPP di Raffineria Di seguito si riassume l’attuale “status autorizzativo” dello Stabilimento GPL riportando, per ciascun ambito ambientale soggetto a prescrizioni specifiche applicabili al sito, la legislazione vigente in materia ed il riferimento alla documentazione (autorizzazione, denuncia, comunicazione, pratica istruttiva, ecc.) di competenza dello Stabilimento GPL. Viene riportato inoltre, dove applicabile, il riferimento al D. Lgs. 152/2006, nuovo Testo Unico Ambiente, ai fini di evidenziare il regime transitorio cui i siti produttivi, quali lo Stabilimento GPL di Taranto, sono sottoposti nel passaggio a tale nuova legislazione. La documentazione è disponibile presso gli Uffici delle competenti Funzioni dello Stabilimento GPL. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag 12 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL Esercizio dello Stabilimento GPL I principali adempimenti che lo Stabilimento GPL ha ottemperato per poter garantire l’esercizio del sito comprendono, per la particolare ubicazione del sito, anche adempimenti di carattere demaniale e riferiti alla tutela delle aree di interesse nazionale. AMBITO DI LEGGE DI APPLICAZIONE RIFERIMENTO RIFERIMENTO AL DLGS STATUS 152/2006 L’esercizio dello stabilimento GPL è stato autorizzato inizialmente con Decreto N. 9894 Esercizio dello Stabilimento GPL Legge 367/1934 n/a del 07/06/1971 dal Ministero dell’Industria, Commercio e Artigianato, modificato dal D.M. N°15611 del 24/11/1993 , modificato dal DM N° 16101 del 15 07 1997 e dal DM N°221541 del 27 12 2002 che attualmente è in essere ed è valido sino all’anno 2011. Tab. 1 – Status autorizzativo Esercizio dello Stabilimento GPL Tutela della risorsa idrica Di seguito sono riportati gli atti principali che consentono allo Stabilimento GPL l’utilizzo della risorsa idrica e lo scarico dei reflui: AMBITO DI LEGGE DI APPLICAZIONE RIFERIMENTO RD Approvvigionamento 1775/1933 e idrico smi RIFERIMENTO AL DLGS L’Approvvigionamento idrico del sito è Parte III Titolo garantito in parte dall’acqua di un pozzo III Capo I Art (autorizzazione Genio Civile n°11281 del 96 16 03 2004 e n° 738 del 26/01/1984 per il relativo scavo. Acque per approvvigionamento servizi igienici-sanitari da rete di Raffineria Approvvigionamento Raffineria Scarichi idrici STATUS 152/2006 DLgs 152/2006 Parte Terza Sez.II Capo III Allegato V L’autorizzazione allo scarico dei reflui industriali, domestici e di prima pioggia dello Stabilimento GPL è rilasciata dalla Provincia di Taranto (rif. Determina Dirigenziale n. 204 del 16.12.2003). Con nota 55/06 del 05 12 2006, nei tempi indicati dal comma 8 dell’art. 124 del Dlg.152/06 è stata formulata domanda di rinnovo. Con nota N° 261T del 05 11 2007 è stato comunicato che il Direttore della Raffineria di Taranto, è divenuto Direttore anche delle attività dello stabilimento GPL subentrando al precedente Gestore ed al precedente responsabile del sito. Tab. 2 – Status autorizzativo Risorse idriche Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag 13 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL Scarichi idrici Lo stabilimento GPL dispone di un proprio impianto per il trattamento delle acque reflue igienico sanitarie, industriali e meteoriche di prima pioggia. L’intero impianto ha caratteristiche strutturali e funzionali rispondenti alle necessità depurative di medi insediamenti produttivi, con soluzioni di provata efficacia nel trattamento dei reflui industriali, ottenendo degli alti rendimenti depurativi. L’impianto installato si avvale di mezzi depurativi che consentono di ottenere vari vantaggi tra cui: ridotto controllo per l’esercizio, particolare efficacia a soddisfare le esigenze delle leggi antinquinamento, fanghi prodotti perfettamente ossidati e stabilizzati. Date le differenti caratteristiche delle acque da trattare, l’impianto di trattamento dello stabilimento GPL è suddiviso in due speciali sezioni che operano specifici cicli di trattamento appositamente progettati che di seguito vengono descritte. L’impianto di trattamento acque industriali è composto dal: trattamento delle acque reflue igienico – sanitarie con un processo a fanghi attivi con sistema a biodischi rotanti e successiva sedimentazione della sostanza organica prodotta. Il trattamento assicura un abbattimento della carica organica pressoché totale essendo i rendimenti di abbattimento compresi tra il 95 e 98 %. La depurazione di tali reflui prosegue con trattamento chimico-fisico congiuntamente alle acque reflue industriali. trattamento delle acque reflue industriali (congiuntamente alle acque reflue domestiche parzialmente depurate con trattamento di tipo biologico) che si realizza in un impianto che opera un processo di tipo chimico-fisico. L’abbattimento degli inquinanti avviene in una unità di coagulazione flocculazione con il dosaggio di reattivi quali: policloruro di alluminio ed altri polielettroliti, inoltre si ossida la sostanza organica mediante il dosaggio di ipocloruro di sodio. All’uscita di questa sezione il liquido passa attraverso un sedimentatore ed un filtro a carboni attivi che trattiene il materiale residuo. Per il trattamento delle acque meteoriche di prima pioggia viene utilizzato un impianto indipendente costituito da un impianto di disoleazione a pacchi lamellari in grado di separare e recuperare gli oli dispersi in acqua avente peso specifico inferiore a quello dell’acqua, presenti in fase libera e non emulsionata. Parte delle acque depurate provenienti dall’impianto di trattamento chimico-fisico delle acque reflue industriali e domestiche, vengono riutilizzate nel processo di produzione dello stabilimento GPL, previo ulteriore trattamento di affinamento con filtro a carbone attivo per l’eliminazione di eventuali residui di materiale organico inquinante. L’intero impianto costituito dalle sezioni di trattamento sopra illustrate ed approfondite nel seguito, scarica in un pozzetto di raccolta acque di scarico finale e da qui si immette nel canale dell’ASI per lo scarico finale. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag 14 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL ACQUE REFLUE INDUSTRIALI ACQUE REFLUE DOMESTICHE ACQUE METEORICHE VASCA IMHOFF TRATTAMENTO ACQUE METEORICHE ACCUMULO E SOLLEVAMENTO NERE ACCUMULO E SOLLEVAMENTO BIOFILTRAZIONE FLOCCULAZIONE VASCHE DI SEDIMENTAZIONE TRATTAMENTO ACQUE INDUSTRIALI e IGIENICO SANITARIE FILTRAZIONE SU CARBONI ATTIVI VASCHE DI DISOLEAZIONE VASCHE DI RIUTILIZZO POZZETTO DI SCARICO CORPO RACCOLTA RECETTORE ACQUE DI SCARICO FILTRAZIONE SU CARBONI ATTIVI SCARICO CORPO RECETTORE Fig. 4 - Schema Impianto di trattamento acque reflue Emissioni in atmosfera Nello Stabilimento GPL sono presenti N° 11 punti di emissione, di cui : n°2 (due) rientrano nella Delibera Regionale 860 del 18 03 1996 riferita al Reparto di Imbottigliamento e piccola manutenzione: E1: Cabina di verniciatura E1.2: Tunnel di essiccazione n°6 (sei) rientrano nella Delibera Regionale N. 19 del 27 01 1999 riferita al Reparto di Grande Manutenzione (GM) E2.1: E2.2: E2.3: E2.4: E2.5: E3: Cabina di verniciatura Forno di preriscaldo (in) Forno di preriscaldo (out) Forno essiccazione Bruciatore a GPL Sabbiatrice Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag 15 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL n°3 (tre) rientravano tra le attività ad inquinamento atmosferico poco significativo secondo quanto indicato nell’allegato II del DPR 25/07/1991 (rif. Comunicazione dello Stabilimento GPL Prot. 183/03 del 15/12/2003 ): E1.3: Caldaia a GPL per l’alimentazione di acqua calda al forno di essiccazione Reparto di Imbottigliamento e piccola manutenzione. E4: Motore a gasolio del generatore di corrente in caso di emergenza. E5: Camino della caldaia per il riscaldamento degli uffici e dei servizi. In accordo con quanto disposto nelle Delibere della Regione Puglia n° 860 del 18/03/1996 e n° 19 del 27/01/1999, lo Stabilimento GPL effettua annualmente indagini sulla qualità delle emissioni convogliate per cinque degli undici punti di emissione, che di seguito elenchiamo: Reparto di Grande Manutenzione Bombole E2.1: E2.4: E3: Cabina di verniciatura Forno essiccazione Sabbiatrice Reparto di Imbottigliamento e piccola manutenzione: E1: Cabina di verniciatura E1.2: Tunnel di essiccazione Attualmente, il reparto delle GM viene messo in funzione esclusivamente per effettuare le misurazioni delle emissioni convogliate. Conseguentemente i punti di emissione E2.1 - E2.4 - E3 risultano in operativi. Nello stabilimento GPL è presente anche una caldaia da 187 kW, per il riscaldamento del forno della Piccola manutenzione la cui gestione viene condotta conformemente all’art. 282 del DLgs. 152/06. Per quanto attiene le emissioni diffuse dello Stabilimento GPL, l’azienda provvederà a chiedere autorizzazione entro l’anno 2011 in accordo con l’articolo 270 e 281 comma 2 del D.Lgs. 152/06 e della Legge n° 248 del 31/12/2007. AMBITO DI APPLICAZIONE LEGGE DI RIFERIMENTO DPR 25/07/1991 DM 12/07/1990 Emissioni atmosferiche convogliate Abrogati Caldaia per riscaldamento DPR 412/1993 forno P.M. RIFERIMENTO AL DLGS 152/2006 STATUS Regime Transitorio: I valori limite previsti dal DM 12/07/90 restano in vigore fino al 1/1/2008 Lo Stabilimento GPL effettua un monitoraggio annuale ai fini del rispetto dei limiti della normativa vigente e delle prescrizioni riportate nelle autorizzazioni Regionali N. 860 del 18 Successivamente: 03 1996 e N°19 del 27 01 1999 che Parte Quinta Titolo I e hanno scadenza il 3112 2014 ai sensi del DLgs. 152/06. Allegati I e II alla Parte Quinta Parte Quinta Titolo I - Vengono effettuati controlli periodici in Art. 282 linea con le disposizioni vigenti Tab. 3 – Status autorizzativo risorsa idrica Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag 16 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL Tutela del suolo e del sottosuolo Con riferimento alla tutela del suolo e del sottosuolo, lo Stabilimento GPL ha applicato il DM 471 del 25/10/1999, attuazione dell’art 17 del DLgs 22/1997 (Decreto Ronchi), finchè entrambe le norme non sono state in parte integrate e sostituite dal DLgs 152/2006 (nuovo Testo Unico Ambiente), che nella Parte IV disciplina gli adempimenti concernenti la tutela del suolo e la gestione dei rifiuti. Tale Decreto, con riferimento in particolare al suolo, ha stabilito le modalità per la definizione, pianificazione e realizzazione del monitoraggio della qualità dei suoli sottostanti gli impianti industriali e delle necessarie attività di messa in sicurezza e/o bonifica dei siti. Il Decreto disciplina principalmente: i limiti di accettabilità della contaminazione dei suoli, delle acque superficiali e delle acque sotterranee in relazione alla specifica destinazione dei Siti; le procedure di riferimento per il prelievo e l’analisi dei campioni; i criteri generali per la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei Siti inquinati, nonché la redazione dei relativi progetti. AMBITO DI APPLICAZIONE Sito di interesse nazionale LEGGE DI RIFERIMENTO DM 24/02/2003 RIFERIMENTO AL DLGS 152/2006 n/a DM 471/1999 Parte Quarta DL 152/2006 Protezione del suolo/sottosuolo DLg 4/2008 STATUS Titolo V ed Allegato alla Parte Quarta Titolo V Lo Stabilimento GPL ha effettuato la Comunicazione ai sensi dell’art 9 del DM 471/99 il 12 12 2002. È stato effettuato un Piano di Caratterizzazione (PdC). La Conferenza di Servizi Decisoria del 22 07 2004 ha approvato il PdC. Lo Stabilimento GPL ha effettuati gli adempimenti relativi alla tutela del suolo e sottosuolo realizzando due pozzi di emungimento Pump & Treat. Successivamente emunge acque di falda che smaltisce come Rifiuto con codice CER 191308 Tab. 4 – Status autorizzativo suolo e sottosuolo Rifiuti Le prassi attuate in Stabilimento GPL per la gestione dei rifiuti sono definite in funzione dei riferimenti legislativi attualmente vigenti in materia. Tali riferimenti sono costituiti dalla Parte IV del DLgs 152/2006, che abroga e sostituisce il DLgs 22/1997 e dal DLgs 36/2003 attuato con DM 37/8/2005, relativamente ai criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica. I DM 145/1998 e 148/1998, attuativi del Decreto Ronchi (DLgs 22/1997), restano temporaneamente in vigore, in attesa dell’emanazione dei Decreti Attuativi del DLgs 152/2006. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag 17 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL AMBITO DI LEGGE DI APPLICAZIONE RIFERIMENTO DLgs 22/1997 e smi (Abrogato) art 190 D.Lgs. n° 152/06 Rifiuti RIFERIMENTO AL DLGS 152/2006 Parte Quarta Allegati alla Parte Quarta DLgs 36/2003 DM 3/08/2005 STATUS Lo STABILIMENTO GPL utilizza la nuova Classificazione CER, si affida a trasportatori e smaltitori di rifiuti autorizzati ai sensi della normativa vigente. Lo STABILIMENTO GPL ha gestito sino al 31/12/2007 i Registri Carico/Scarico rifiuti ed i Formulari di Identificazione dei rifiuti conformemente alla normativa vigente. Dal 01/01/2008 tale attività è a cura di SPP/AMB di Raffineria ENI spa di taranto. Lo STABILIMENTO GPL ha inviato il MUD 2007 il 23 aprile 2008. Dal 2008 tale attività è a cura di SPP/AMB di Raffineria Eni Taranto. Lo STABILIMENTO GPL provvede alla classificazione dei rifiuti secondo la normativa vigente. Dal 01/01/2008 tale attività è a cura di SPP/AMB di Raffineria. (vedi pag. 30). Ai sensi del Regolamento comunale di Taranto approvato con delibera 28 02 2002 lo stabilimento GPL conferisce i rifiuti assimilabili agli urbani al Comune di Taranto a fronte del pagamento della TARSU. Tab. 5 – Status autorizzativo rifiuti Trasporti di merci pericolose Lo Stabilimento GPL è soggetto, con riferimento al trasporto di merci pericolose, agli adempimenti previsti in regime ADR (trasporto di merci pericolose su strada). RIFERIMENTO AMBITO DI LEGGE DI APPLICAZIONE RIFERIMENTO Direttiva 1994/55/CE – ADR e smi DM 4/09/1996 e smi (DM 3/05/2001) STATUS AL DLGS 152/2006 n/a Lo STABILIMENTO GPL applica le disposizioni per il trasporto via terra delle merci pericolose in conformità alla normativa di riferimento. DM 3/01/2007 (ADR 2007) Trasporto merci DM 24/02/1995 DM 4/11/1996 n/a DM 19/12/1996 DLgs 40/2000 n/a Lo STABILIMENTO GPL distribuisce le Schede di Sicurezza dei prodotti e le Istruzioni per gli autisti emesse dalle funzioni preposte di E N I s p a E’ presente in Stabilimento GPL la Nomina del Consulente ADR per la sicurezza delle merci pericolose sino a giugno 2007. Da Luglio 2007 il consulente ADR è quello nominato per tutte le attività di Trasporto da Raffineria. Tab. 6 – Status autorizzativo trasporto merci pericolose Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag 18 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL Sostanze pericolose Con il riferimento generico a sostanze pericolose, si vuole raggruppare tutta l’area normativa che disciplina particolari tipologie di sostanze di natura particolare, quali amianto, oli contaminati da PCB/PCT, HCFC, CFC ed Halon, soggette, per ragioni di tutela dell’ambiente e della salute umana, a prescrizioni o scadenze riferite ai limiti di utilizzo. AMBITO DI APPLICAZIONE LEGGE DI RIFERIMENTO RIFERIMENTO AL DLGS 152/2006 STATUS n/a È stato completato il censimento della presenza di materiali contenenti amianto in data 10 10 2000 mentre le attività di rimozione TOTALE dell’amianto si sono concluse in data 05 01 2004 n/a Non è presente in STABILIMENTO GPL alcuna apparecchiatura contenente PCB/PCT DLgs 257/1992 DM 6/09/1994 DLgs 114/1995 Amianto DLgs 257/2006 (Abroga la sezione Amianto del DLgs 277/1991) DLgs 209/1999 PCB/PCT Legge 33/2000 Legge 62/2005 Legge 549/1993 Regolamento CEE/UE CFC/HCFC/Halons 2037/2000 n/a DM 3/10/2001 DPR 147/2006 Reg. CE 842/06 Sostanze pericolose Legge 256/1974 (Schede di Sicurezza) DM 04/11/1996 DM 04/04/1997 n/a L’ultimo censimento e controllo periodico delle apparecchiature contenenti gas lesivo allo strato di ozono è stato effettuato fino alla messa fuori servizio dell’impianto (giugno 2007). A dicembre 2007, le apparecchiature sono state sostituite con 12 gruppi di condizionamento indipendenti con una carica di gas refrigerante R-410A inferiore a 3 kg. Lo stabilimento GPL provvede alla raccolta e distribuzione delle schede di sicurezza al personale aziendale e delle ditte terze. DLgs 90/1998 Tab. 7 – Status autorizzativo sostanze pericolose Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag 19 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL Rumore I principali adempimenti concernenti le emissioni acustiche possono essere sintetizzati in due categorie: Rumore negli ambienti di lavoro, relativamente alla tutela dei lavoratori dalle emissioni acustiche che superano i limiti previsti dalla normativa, nonché al corretto utilizzo dei dispositivi di protezione; Rumore al perimetro, relativamente alle emissioni che lo Stabilimento GPL genera all’esterno del perimetro di sito e che sono soggette al rispetto dei limiti notturni e diurni identificati con riferimento alla zonizzazione comunale.. AMBITO DI APPLICAZIONE LEGGE DI RIFERIMENTO RIFERIMENTO AL DLGS 152/2006 STATUS DLgs 195/2006 Rumore negli ambienti di lavoro (Abroga la Sezione Rumore del DLgs 277/1991) n/a Lo STABILIMENTO GPL effettua la valutazione periodica dell’esposizione dei lavoratori. L’ultima indagine è stata terminata nel dicembre 2006. Per il personale che opera nel sito, vengono effettuate regolari visite mediche ed esami periodici mirati. Rumore al perimetro DPCM 14/11/1997 DPCM 01/03/1991 Legge 477/1995 n/a Nel rispetto dei limiti di legge, per le aree industriali , è stata approvata da parte del Comune di Taranto una zonizzazione acustica dell’area (<70). Lo stabilimento GPL di Taranto effettua regolare monitoraggio, ultimo in data dicembre 2006 Tab. 8 – Status autorizzativo rumore Grandi Rischi e Radiazioni Ionizzanti, Sicurezza Impiantistica, Prevenzione Incendi Con riferimento alle tematiche concernenti la Sicurezza, lo Stabilimento GPL è soggetto alla normativa sui Grandi Rischi, alla normativa sulla sicurezza impiantistica nonché a quella relativa alla prevenzione incendi Di seguito sono elencati i principali adempimenti cui lo Stabilimento GPL deve periodicamente sottostare per poter essere conforme alla normativa in esame. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag 20 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL STATO DELLO STABILIMENTO GPL AMBITO DI APPLICAZIONE LEGGE DI RIFERIMENTO RIFERIMENTO AL DLGS 152/2006 Legge 137/1997 n/a DM 16/03/1998 n/a Lo STABILIMENTO GPL ha predisposto ed inviato la “Scheda informativa” per gli Enti e la popolazione sino a Giugno 2007. Ultimamente la scheda è stata predisposta dalla RAFFINERIA di Taranto (vedi anche DLgs 334/1999) Lo STABILIMENTO GPL ha curato la realizzazione periodica di corsi formativi e supporti informativi sino a giugno 2007. n/a Con nota prot. 6993 del 11 Nov. 2002 il CTR approva il RdS edizione Gennaio 2002. In data 27 12 2004 lo stabilimento GPL ha dato riscontro alle condizioni indicateci dal CTR nella nota sopraindicata e a cui hanno fatto seguito le note CTR N. 630 del 12 01 06 e Stab. GPL Taranto N. 21/06 del 29 01 06. Lo STABILIMENTO GPL in data 09 Gennaio 2007 ha presentato l’aggiornamento del Rds edizione Genn. 2007. In data 05 11 07 è stato comunicato il cambio del Gestore il quale ha dichiarato di far proprio il RdS dello stabilimento GPL ai sensi dell’art. 6 del Dlgs.334/99. In data 05 12 2007 il CTR con nota 8909 ha comunicato di aver esaminato il RdS edizione Gennaio 2007 n/a Lo STABILIMENTO GPL non è in possesso del CPI e attende l’approvazione del CTR in merito alla nuova versione del RdS presentato a Gennaio 2007. Lo stabilimento GPL effettua regolari controlli sui dispositivi ed impianti di prevenzione incendi secondo le attuali norme vigenti. Legge 606/1996 n/a Effettuazione del Corso di formazione con VVFF e abilitazione degli addetti. DM 10 03 1998 n/a Lo stabilimento GPL effettua il controllo dispositivi di prevenzione. Grandi rischi DLgs 334/1999 e smi (DLgs 238/2005) DM 16/02/1982 DM 04/05/1998 Prevenzione Incendi STATUS DM 19/03/2001 Sicurezza dei lavoratori DLgs 626/1994 e smi n/a Lo STABILIMENTO GPL provvede all’aggiornamento della Valutazione del Rischio in base alla periodicità prevista dalla normativa. L’ultimo aggiornamento risale a Giugno 2007 Sicurezza impiantistica: Direttiva ATEX Direttiva 1994/9/CE (ATEX) n/a Lo STABILIMENTO GPL ha predisposto nel giugno 2007 il documento sulla protezione contro le esplosioni. Edizione 4 del 31/03/08 Revisione 6 del 31/03/08 pag 21 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL AMBITO DI APPLICAZIONE LEGGE DI RIFERIMENTO RIFERIMENTO AL DLGS 152/2006 Direttiva 1997/23/CE (PED) Sicurezza impiantistica: DLgs 93/2000 apparecchiature a pressione DM 13 10 1994 STATUS n/a Lo STABILIMENTO GPL esegue con la periodicità prevista dalla normativa vigente la verifica periodica delle apparecchiature e la taratura delle relative valvole di sicurezza. n/a Presenza del Certificato di conformità degli impianti elettrici n/a Lo STABILIMENTO GPL predispone la raccolta della modulistica con aggiornamento biennale. DM 329/2004 Legge 46/1990 Sicurezza impiantistica: apparecchiature DPR 462/2001 elettriche Tab. 9 – Status autorizzativo Grandi Rischi,Sicurezza Impiantistica,Prevenzione Incendi Elettromagnetismo Nello Stabilimento GPL è presente una sola cabina di trasformazione MT/BT e parzializzazione, localizzata nell’area NORD-EST dello Stabilimento GPL. Ambito di applicazione Legge di riferimento RIFERIMENTO AL DLGS 152/2006 Status n/a Non è stato effettuato nessun monitoraggio in quanto Attivita’ NON Rilevante. Legge 36/2001 Elettromagnetismo DPCM 8/07/2003 Tab. 10 – Status autorizzativo elettromagnetismo Sorgenti Radioattive Lo Stabilimento GPL utilizza n°2 sorgenti radioattive fisse al CESIO -137 (gruppo B/B1 – media tossicità) per il controllo del livello di riempimento delle bombole imbottigliate. I principali adempimenti che lo Stabilimento GPL ha adottato in tema di tutela dalle radiazioni ionizzanti possono essere sintetizzati come segue: Edizione 4 del 31/03/08 Revisione 6 del 31/03/08 pag 22 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL Ambito di applicazione Legge di riferimento RIFERIMENTO AL DLGS 152/2006 Per lo Stabilimento GPL, da parte dell’ENI spa è stato nominato quale Esperto Qualificato l’Istituto di radioprotezioni “RADI”, il quale con lettera prot. N° 139/RFF del 21/02/2002 accettava l’incarico. L’Istituto di Radioprotezione è autorizzato ai sensi del DM 23/5/84. Ai sensi del DPR 185/64 e del DM 449/90 è stato istituito il Registro delle valutazioni definito anche registro di radioprotezione. D.Lgs. 230/1995 D.Lgs. 241/2000 Radiazioni ionizzanti D.Lgs. 257/2001 D.P.R. 185/1964 D.M. 449/1990 Status n/a L’esperto qualificato ( RADI ) effettua n° 2 controlli annuali che vengono indicati sul Registro di radioprotezione. Ai sensi dei DLgs 230/95, DLgs 241/2000 e DLgs 257/2001 RADI ha redatto la relazione di radioprotezione. L’analisi di rischio relativa alle sorgenti radioattive è stata redatta nel marzo 2007. Lo stabilimento GPL dispone del NULLA OSTA n.2969/2003 rilasciato in data 16 Luglio 2004 dal Prefetto della Provincia di Taranto, successivamente è stato rinnovato (vedi lettera prot. 04133/Prot.Civ. dell’08/01/2008) ed è valido fino al 08/01/2013. Tab. 11 – Status autorizzativo sorgenti radioattive Eventi incidentali e procedimenti aperti Tra i rischi connessi alle attività dello Stabilimento GPL, sono da considerare specifici eventi che possono causare impatti sull’ambiente circostante e/o violazioni dei limiti e delle prescrizioni legislative in materia. In tale ambito. Nello STABILIMENTO GPL, dalla sua costruzione, non si è registrato alcun evento incidentale e/o emergenza di tipo ambientale e al momento NON ha procedimenti aperti con le Autorità Giudiziarie. Edizione 4 del 31/03/08 Revisione 6 del 31/03/08 pag 23 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL 7 - ASPETTI AMBIENTALI In Stabilimento GPL, per l’individuazione e la valutazione degli Aspetti Ambientali sono state prese in considerazione tutte le attività svolte nel sito, con particolare riferimento a: Attività di ricevimento, Deposito, Carico automezzi, imbottigliamento in bombole, ricollaudo e manutenzione Bombole e spedizione di gas di petrolio liquefatto (GPL), attraverso le seguenti fasi: lavaggio bombole; controllo bombole; selezione; verniciatura bombole; imbottigliamento; prove finali; spedizione prodotti. esercizio degli Impianti di lavorazione e dei principali Impianti ausiliari dello Stabilimento GPL; altre attività dello Stabilimento GPL correlate alle attività legate ai servizi tecnici (Piccola Manutenzione, Ispezione/Collaudi e gestione Ditte Terze). Per ciascuna delle attività definite come “di interesse ambientale”, sono stati individuati ed analizzati gli Aspetti ambientali correlati. Tale analisi è stata svolta con le modalità descritte nell’apposita Procedura Ambientale di Stabilimento GPL ed ha interessato: Aspetti ambientali “diretti”, ovvero legati ad attività dello Stabilimento GPL sotto il proprio diretto controllo gestionale; Aspetti ambientali “indiretti”, sui quali, a seguito delle proprie attività, prodotti e servizi, lo Stabilimento GPL può non avere un controllo gestionale totale. Una volta individuati gli Aspetti ambientali “diretti” ed “indiretti” nelle condizioni operative a regime (normali), anomale e di emergenza, legate ad eventi accidentali rilevanti, si è proceduto, all’individuazione della loro “significatività”. La metodologia utilizzate per la determinazione della significatività degli aspetti ambientali è in linea con quella applicata in tutti i siti dell’ENI certificati secondo gli standard della ISO 14001 e, quindi, risulta essere analoga a quella applicata presso la Raffineria di Taranto e riportata nella Dichiarazione Ambientale all’allegato 3.3. Gli aspetti ambientali dello Stabilimento GPL, che sono risultati significativi dalla valutazione, sono riportati insieme a quelli di Raffineria nell’allegato 3.4. Edizione 4 del 31/03/08 Revisione 6 del 31/03/08 pag 24 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL Gestione materie prime e prodotti finiti Nel processo produttivo in atto nello stabilimento GPL è utilizzato G.P.L., sia imbottigliato che sfuso, che è costituito essenzialmente di Propano o di Miscela di Propano e Butano; le modalità di approvvigionamento sono: Raffineria mediante gasdotto diretto; Autobotti che scaricano la materia prima, soprattutto Propano, all’interno del sito presso apposita rampa di travaso; La Miscela contenuta nelle bombole è in genere costituita da: 70% butano; 30% propano. I serbatoi di stoccaggio del GPL previsti nella configurazione del rapporto di sicurezza sono 4, di cui DUE di tipo cilindrico e DUE a fondo sferico, come di seguito indicato: 1 serbatoio sferico di capacità geometrica pari a 1000 m3 (Butano Commerciale) 1 serbatoio sferico di capacità geometrica pari a 500 m3 (Propano Commerciale). 1 serbatoio cilindrico orizzontale di capacità geometrica pari a 150 m3 1 serbatoio cilindrico orizzontale di capacità geometrica pari a 150 m3 Di seguito un riepilogo delle entrate ed uscite di prodotto movimentato dallo Stabilimento GPL e della produzione effettuata. RIEPILOGO ENTRATE ( Tonnellate ) ANNO 2003 ANNO DI RIFERIMENTO ANNO 2004 ANNO 2005 ANNO 2006 ANNO 2007 DA DEPOSITI:(Ragione sociale e località imp. Mittente) DEPOSITO NAPOLI - ENI S.p.A. Div. R&M 5.095 2.003 1.638 2.955 4.727 390 69 182 0 68 11.455 15.747 17.250 17.181 13.277 0 938 0 67 0 16.940 18.757 19.070 20.203 18.072 ANNO 2003 13.676 ANNO 2004 15.029 ANNO 2005 15.481 ANNO 2006 16.285 ANNO 2007 13.771 Imbottigliato in bombole di terzi 1.215 1.085 1.190 768 773 Distribuito in ATKL di proprietà 1.983 2.075 2.196 2.109 2.067 392 375 635 1.040 1.611 17.266 18.564 19.502 20.202 18.222 BUTANGAS-NAPOLI DA RAFFINERIE:(Ragione sociale e località imp. Mittente) ENI S.p.A. Div. R&M - RAFFINERIA DI TARANTO ATB DA RAFFINERIA DI TARANTO TOTALE ENTRATE RIEPILOGO USCITE ( Tonnellate ) ANNO DI RIFERIMENTO Imbottigliato in bombole di proprietà Distribuito in ATKL d i terzi TOTALE USCITE Tab. 12 – Movimentazione GPL Edizione 4 del 31/03/08 Revisione 6 del 31/03/08 pag 25 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL RIEPILOGO PRODUZIONE ( chilogrammi ) ANNO DI RIFERIMENTO KG di GPL imbottigliato in bombole TOTALE KG IMBOTTIGLIATI ANNO 2003 n.d. ANNO 2004 ANNO 2005 ANNO 2006 ANNO 2007 16.114.439 16.670.870 17.053.606 14.543.565 n.d. 16.114.439 16.670.870 17.053.606 14.543.565 Tab. 13 – Imbottigliamento GPL Il processo produttivo non comprende per sua natura particolari possibilità o necessità di recupero di materie prime. Le quantità in gioco essendo esigue per ogni singola bombola, rappresentano un valore poco significativo se rapportato alla produzione annuale e pertanto anche una possibile stima risulterebbe difficoltosa da condurre. Di seguito si riporta una tabella di sintesi delle altre materie prime significative, diverse dal GPL, movimentate presso lo stabilimento GPL: Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 VERNICI ( Kg ) n.d. 925 (1) 4.600 5.250 5.775 PLASTICA ( Numero tappi ) n.d. 1.197.000 1.170.000 1.222.000 1.005.000 (1) dato parziale (riferito agli ultimi quattro mesi del 2004) Tab.14 – Movimentazione vernici e plastica Anno 2003 Q1 Indice consumo vernici Rapporto tra la Q.tà vernice(kg) e la Produzione (kg) n.d. Q2 Indice consumo plastica Rapporto tra quantità tappi (numero) e la Produzione (kg) n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Anno 2004 n.d. n.d. 1197000 n.d. Anno 2005 4.600 0,028 16670870 0,074 16114439 1170000 Anno 2006 5.250 0,031 17053606 0,070 16670870 1222000 Anno 2007 5.775 0,072 17053606 1005000 14543565 Tab.15 – Indice Movimentazione vernici e plastica Indice consumo vernici Q1 Indice consumo plastica Q2 0,08 0,07 0,06 0,05 0,04 0,03 0,02 0,01 0 L’indicatore Q2 evidenzia una sensibile riduzione del consumo di plastica nelle attività svolte. Edizione 4 del 31/03/08 Revisione 6 del 31/03/08 0,039 14543565 pag 26 di 45 0,069 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL L’indicatore Q1 ha evidenziato nel 2007, un aumento del consumo di vernice. La causa è certamente imputabile al peggioramento della qualità esteriore delle bombole rientrate per il riempimento, dovuta alla longevità della stesse ed all’acquisizione di nuovo interland che precedentemente non veniva rifornito dallo Stabilimento GPL di Taranto. Le bombole vengono riverniciate secondo le indicazioni riportate in una specifica istruzione operativa dell’SGQ. Consumi energetici Le modalità di approvvigionamento di energia per gli utilizzi di esercizio sono espresse in forma quantitativa nelle sottostanti tabelle che si riferiscono a : Consumo di gasolio utilizzato per la quasi totalità (99%) per il funzionamento dei carrelli elevatori e per il restante 1 % nel gruppo elettrogeno. Da gennaio 2006, l’attività di movimentazione bombole con i carrelli elevatori è stata terziarizzata, pertanto essendo nullo il consumo “diretto” di gasolio da parte dello Stabilimento GPL, i valori riportati sono riferiti ai consumi “indiretti” di gasolio da parte della ditta appaltatrice. Consumo di G.P.L. per uso riscaldamento uffici, produzione acqua calda servizi, per la caldaia in uso per il preriscaldo del tunnel di verniciatura e per il bruciatore in GM attualmente non utilizzato. Consumo d’energia elettrica dalla rete ENEL correlato prevalentemente al funzionamento di tutte le apparecchiature di esercizio. Anno 2003 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 7,5 6,6 5,5 10,6 9,85 19 19,1 20,5 20,5 21,8 712.000 770.880 672.704 647.976 573.527 GPL (ton) Gasolio (ton) Energia Elettrica(kWh) Anno 2004 Tab.16 – consumi energetici Calcolando i TEP equivalenti con i seguenti coefficienti di conversione, Unità di Misura MW/h Energia elettrica Gasolio GPL (in fase liquida) Operazione matematica Coefficiente di conversione 0,24 1,02 1,10 Ton. Ton Tab.17 – Tabella dei Coefficienti di conversione per il calcolo dei TEP equivalenti Otteniamo i seguenti valori: 2003 GPL (in fase liquida) Gasolio Energia elettrica TOTALI ANNO 199 2004 2005 2006 2007 8 7 6 12 11 19 19 21 21 22 171 185 161 155 138 212 188 188 171 Tab.18 – Tabella dei TEP equivalenti Edizione 4 del 31/03/08 Revisione 6 del 31/03/08 pag 27 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL Anno 2003 A Indice Energetico (Ien) Rapporto quantitativo tra consumi energetici (Tep) e uscite (t) O Indice consumi E.E. Rapporto tra il Consumo EE (kw) e la produzione (kg) S Indice consumo GPL Rapporto tra i consumi di GPL per riscaldamento e i Giorni lavorati 7,5 Rapporto tra Gasolio utilizzato per i carrelli (t) e la produzione (kg) * 100.000 n.d. T ASPETTO INDIRETTO Indice consumi Gasolio 199 0,011 17226 712000 n.d. n.d. n.d. Anno 2004 212 Anno 2005 188 0,011 18564 n.d. 770880 16114439 n.d. 6,6 258 672704 5,5 255 19,1 n.d. 4,04 16114439 171 0,009 647976 0,16 10,6 3,79 573527 3,94 14543565 9,85 0,23 250 252 20,5 0,21 21,8 0,12 16670870 0,009 18222 17053606 20,5 0,12 Anno 2007 20202 16670870 0,25 188 0,010 19502 4,78 Anno 2006 0,12 17053606 0,15 14543565 Tab.19 – Indicatori consumi energetici Indice consumi E.E. (O) Indice Energetico (A) Indice Energetico (A) 0,012 Indice consumi E.E. (O) 5 4,5 0,01 4 3,5 0,008 3 0,006 2,5 0,004 1,5 2 1 0,002 0,5 0 0 Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2003 Anno 2007 Indice consumo GPL (S) Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 Indice consumi Gasolio (T) ASPETTO INDIRETTO Indice consumo GPL (S) 0,25 Anno 2004 Indice consumi Gasolio (T) ASPETTO INDIRETTO 0,16 0,14 0,2 0,12 0,1 0,15 0,08 0,1 0,06 0,04 0,05 0,02 0 0 Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 Gli indici mostrano una diminuzione dei consumi energetici generici e dell’energia elettrica utilizzata. Il dato sul consumo di GPL, che è principalmente influenzato dalle condizioni ambientali e dalla quantità di bombole verniciate, evidenzia una diminuzione rispetto all’anno precedente. Da febbraio 2006 è stata terziarizzata l’attività di movimentazione bombole con carrelli elevatori, pertanto i consumi di gasolio appartengono a terzi. Lo Stabilimento si limita ad analizzare tale consumo. Edizione 4 del 31/03/08 Revisione 6 del 31/03/08 pag 28 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL Consumi idrici L’Approvvigionamento idrico del sito è garantito in parte dall’acqua di un pozzo (autorizzazione Genio Civile n° 738 del 26/01/1984), in parte dal prelievo di acqua potabile dalla rete della Raffineria Eni S.p.A. Div. R. & M., in parte dalle acque reflue industriali e domestiche depurate nell’impianto di trattamento acque dello Stabilimento GPL stesso. L’approvvigionamento dell’acqua potabile nel 2007 è avvenuta in misura di circa 1.000 mc mediante la tubazione da ¾ di pollice che collega la condotta della rete potabile della vicina Raffineria per l’approvvigionamento dei servizi igienici dello Stabilimento GPL; 1.800 mc circa attinti dal pozzo di falda profonda (acqua non potabile) ubicato all’interno dello Stabilimento GPL di Taranto e circa 6.600 mc sono stati riciclati dall’impianto di trattamento acque ubicato all’interno del sito per un totale di circa 9.500 mc di fabbisogno annuo. Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 Quantità acqua prelevata da pozzo (kmc) n.d. 9.556 3.882 2.361 1.812 Quantità acqua prelevata dalla rete Raffineria (kmc) n.d. 1.960 889 930 1.052 TOTALI ACQUA PRELEVATA n.d. 11.516 4.771 3.291 2.864 Quantità acqua ricircolata dall'impianto di trattamento (kmc) n.d. 3.017 5.157 7.702 6.647 TOTALE ACQUA UTILIZZATA n.d. 14.533 9.928 10.993 9.511 Tab.20 – consumi idrici Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 n.d. 30 27 28 26 N° medio annuale Forze Lavoro Tab.20 bis – N° Forze Lavoro Anno 2003 B Indice Rapporto tra totale acqua Consumo prelevata (m3) e uscite acqua (IH2O) GPL (t) C Indice di Ricircolo (Ir) P Indice consumo acqua servizi R Indice consumo acqua pozzo Rapporto tra i mc di acqua ricircolata dall’impianto di trattamento e i mc di acqua prelevata Rapporto tra il Consumo acqua da rete di Raffineria e le Forze Lavoro presenti /12 mesi Rapporto tra il Consumo di acqua da pozzo (mc) e la Produzione (kg) x 100 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 11.516 18.564 Anno 2005 4.771 0,620 19.502 3.017 n.d. n.d. n.d. Anno 2004 11.516 5.157 0,262 4.771 1.960 n.d. n.d. 30 9.556 16.114.439 0,245 27 3.882 0,06 16.670.870 3.291 20.202 0,163 7.702 1,081 889 5,44 Anno 2006 3.291 0,02 28 2.361 17.053.606 2.864 18.222 2.864 Revisione 6 del 31/03/08 2,321 1.052 2,77 0,01 26 1.812 14.543.565 Tab.21 – indicatori sui consumi idrici Edizione 4 del 31/03/08 0,157 6.647 2,340 930 2,74 Anno 2007 pag 29 di 45 3,37 0,01 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL Indice Consumo acqua (B) Indice di Ricircolo ( C ) Indice Consumo acqua (B) 0,7 Indice di Ricircolo ( C ) 2,5 0,6 2 0,5 1,5 0,4 0,3 1 0,2 0,5 0,1 0 0 Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 Anno 2003 Anno 2004 Indice consumo acqua servizi (P) Anno 2006 Anno 2007 Indice consumo acqua pozzo ( R ) Indice consumo acqua servizi (P) 6 Anno 2005 Indice consumo acqua pozzo ( R ) 0,06 5 0,05 4 0,04 3 0,03 2 0,02 1 0,01 0 0 Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 L’analisi degli indici evidenzia come negli ultimi 3 anni, a fronte di un fabbisogno annuo costante, sia aumentato costantemente l’indice di ricircolo delle acque trattate con un conseguente decremento dei prelievi di acqua da pozzo. Tale risultato scaturisce dalla precisa ed attenta politica di risparmio delle risorse idriche, intrapresa dallo stabilimento GPL che ha privilegiato il ricircolo delle acque trattate rispettando le indicazioni fornite dai vari Enti. Nell’analisi effettuata non sono stati presi in esame i dati relativi al 2004, poiché questi sono comprensivi dei consumi registrati con le attività della GM che negli anni successivi non figurano in quanto l’ attività è stata sospesa. Per quanto riguarda l’indicatore consumo acqua servizi si evidenzia un aumento del valore (ca. 120 mc) derivante dal maggiore utilizzo dei sevizi per il personale diretto e indiretto, unitamente alla riduzione della forza lavoro. Scarichi idrici Gli scarichi delle acque prodotti della Eni S.p.A. Div. R. & M., stabilimento GPL di Taranto, derivano: dai cicli produttivi relativi al lavaggio esterno delle bombole, dalla bonifica, dalla verniciatura per attività manutentive con l’utilizzo di vernici idrosolubili, dal collaudo delle bombole e dal raffreddamento della centralina oleodinamica; dalle attività umane all’interno dello stabilimento GPL; dalla raccolta delle acque meteoriche; Edizione 4 del 31/03/08 Revisione 6 del 31/03/08 pag 30 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL dalla raccolta delle acque di lavaggio (lavaggio periodico di carrelli elevatori, acque erogate dall’impianto idrico antincendio per prove periodiche). Si possono quindi individuare: acque sanitarie o acque reflue domestiche; acque tecnologiche o acque reflue industriali; acque di prima pioggia o di lavaggio; acque meteoriche diverse da quelle di prima pioggia. Il punto di immissione dello scarico nel canale artificiale ricettore è unico e vengono convogliate tutte le citate tipologie di acque reflue. A fine 2006 è stato installato un contatore per la misura del quantitativo di acque reflue in uscita all’impianto di trattamento chimico-fisico. Nel 2007 sono stati scaricati 488 mc di acque reflue industriali e sanitare. - Relativamente alla qualità delle acque in uscita dall’impianto di trattamento dello Stabilimento GPL, di seguito riportiamo una tabella con i principali inquinanti e le relative concentrazioni medie: Limiti Legge 152/06 Media dei valori sui 12 mesi dell’anno di riferimento Acque Superficiali Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 Fosforo Tot 10 n.d. n.d. 7,31 5,88 6,06 Azoto Nitroso 0,6 n.d. n.d. 0,27 0,24 0,33 Azoto Nitrico 20 n.d. n.d. 1,8 7,15 5,21 Ammoniaca 15 n.d. n.d. 2,4 0,84 2,03 Idrocarburi 5 n.d. n.d. 0,04 0,4 0,08 SST 80 n.d. n.d. 21,88 45,57 23,25 COD 160 n.d. 39.8 24,84 36,04 34,05 BOD5 40 n.d. n.d. 7,09 10,93 12,9 Tab.22 – qualità scarichi idrici 2003 U Qu Indice scarichi idrici Rapporto tra la media dei risultati mensili di COD sul limite di legge n.d. Qualità scarichi idrici N° dei parametri, misurati mensilmente sulle acque di scarico, che superano il 90% del loro limite di legge sui 12 mesi n.d. 2004 0,25 n.d. 2005 0,16 0,917 2006 0,23 0,750 2007 0,21 0,667 Tab.23 – indicatori qualità scarichi idrici Edizione 4 del 31/03/08 Revisione 6 del 31/03/08 pag 31 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL Qualità scarichi idrici ( Qu ) Indice scarichi idrici ( U ) 1 Indice scarichi idrici ( U ) 0,25 Qualità scarichi idrici ( Qu ) 0,9 0,8 0,2 0,7 0,6 0,15 0,5 0,4 0,1 0,3 0,05 0,2 0,1 0 0 Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 Anche se le variazioni dell’indice relativo al COD sono di piccola entità e quindi non permettono di effettuare valutazioni concrete, l’indice sulla qualità degli scarichi idrici, evidenzia un graduale miglioramento della qualità totale degli scarichi dello Stabilimento GPL. Emissioni Atmosferiche Convogliate Come già detto, annualmente vengono eseguite indagini sulla qualità delle emissioni convogliate secondo quanto disposto dalle Delibere della Regione Puglia n° 860 del 18/03/1996 e n° 19 del 27/01/1999 sui seguenti punti di emissione: Reparto di Grande Manutenzione Bombole E2.1: Cabina di verniciatura E3: Sabbiatrice E2.4: Forno essiccazione Reparto di Imbottigliamento e piccola manutenzione E1: Cabina di verniciatura E1.2: Tunnel di essiccazione Attualmente, il reparto delle GM viene messo in funzione esclusivamente per effettuare le misurazioni delle emissioni convogliate. Conseguentemente i punti di emissione E3 - E2.1 - E2.4 risultano in operativi. Caratteristiche E 1.2 E1 E3 E 2.1 E 2.4 Altezza da terra (mt) 7,5 7,5 7,5 7,5 7,5 Superficie sezione di sbocco (cmq) 900 2.450 358 1.962 314 Altezza bocca di prelievo (mt) n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Tunnel essicazione Cabina verniciatura Sabbiatrice Cabina verniciatura Forno essiccazione Polveri e SOV Polveri e SOV Polveri e SOV Polveri e SOV Polveri e SOV Attività Natura dell'inquinante Tab.24 – dati tecnici punti di emissioni convogliate I risultati delle analisi sui punti di emissione degli ultimi anni, oggetto di monitoraggio, sono riportati nelle tabelle seguenti: Edizione 4 del 31/03/08 Revisione 6 del 31/03/08 pag 32 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL RIEPILOGO VALORI MISURATI ANNO 2003 ANNO DI RIFERIMENTO ANNO 2004 Limiti di legge ( mg/Nm3 ) E 1.2 Tunnel di essiccazione PM E1 Cabina di verniciatura PM Polveri Totali ( mg/Nmc ) Sostanze Organiche Volatili come COT ( mg/Nmc ) Polveri Totali ( mg/Nmc ) Sostanze Organiche Volatili come COT ( mg/Nmc ) Polveri Totali ( mg/Nmc ) Cromo Totale ( mg/Nmc ) Piombo ( mg/Nmc ) E3 Sabbiatrice GM E 2.1 Manganese ( mg/Nmc ) Sostanze Organiche Volatili come COT ( mg/Nmc ) Polveri Totali ( mg/Nmc ) Cabina di Sostanze Organiche verniciatura GM Volatili come COT ( mg/Nmc ) Polveri Totali ( mg/Nmc ) Forno di Sostanze Organiche essiccazione GM Volatili come COT ( mg/Nmc ) E 2.4 (1) CROMO III (2) CROMO VI (++) (+) Nichel ( mg/Nmc ) ANNO 2005 ANNO 2006 ANNO 2007 Dati espressi in mg/Nm3 3 (+) 0,35 0,29 0,32 0,68 2,00 40 (+) - - <1 1,01 0,84 3 (+) 1,41 1,37 1,30 1,57 2,1 40 (+) - - <1 1,18 0,95 <20 (+) 5 (1) (++) 1 (2) (++) 5 (++) 1 (++) 5 (++) 1,22 1,32 1,39 1,05 1,10 0,61 0,10 (1) (2) 1,60 0,85 1,05 0,52 2,45 0,45 0,60 0,04 0,005 0,73 0,80 0,37 0,02 0,04 2,95 1,10 0,65 0,03 0,02 40 (++) - - <1 0,83 0,95 <3 (+) 1,25 1,76 1,43 1,72 1,60 40 (++) - <0,005 <1 1,67 1,40 3 (++) 0,46 - 0,41 0,77 0,60 <10 (+) <1,00 - <1 2,66 2,40 Limiti da leggi Ambientali Limiti da Delibere Regionali Tab.25 – analisi monitoraggio emissioni convogliate Dai dati sopra riportati, si evince che i limiti di legge sono stati rispettati. I dati relativi al 2007 evidenziano un incremento dei valori relativi ai parametri delle Polveri. Poichè l’indagine è stata effettuata da laboratori diversi, saranno predisposte considerazioni analitiche per valutare le condizioni di marcia dell’impianto durante le attività di monitoraggio. Emissioni diffuse Le emissioni diffuse che interessano lo stabilimento GPL sono riassumibili negli odori, polveri e vapori. Le principali cause di tali emissioni sono ascrivibili alle attività di imbottigliamento, alle attività presso la rampa di carico ATB e alla verniciatura. Le quantità in gioco sono comunque limitate. Al momento si può stimare: Edizione 4 del 31/03/08 Revisione 6 del 31/03/08 pag 33 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL Per le Rampe di Travaso: una quantità di circa 60 cc per ogni operazione di carico scarico ATB/ATKL di emissione diffusa di GPL in fase liquida (contenuta tra gli accoppiamenti flangiati del mezzo e del braccio di carico). Per l’imbottigliamento: una quantità di circa 0,08 cc di GPL in fase liquida emessa per ogni distacco della pinza di riempimento dalla bombola in fase di riempimento. Per cui, si possono ipotizzare le seguenti quantità in kg di GPL in fase liquida emessi nel corso dell’anno di riferimento: Anno 2003 Tipo di operazione BTG imbottigliate ATB scaricate ATKL caricate Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 Q.tà emessa per singola operazione ( kg ) n° operazioni Q.tà emissione ( kg ) n° operazioni Q.tà emissione ( kg ) n° operazioni Q.tà emissione ( kg ) n° operazioni Q.tà emissione ( kg ) n° operazioni Q.tà emissione ( kg ) 0,000416 1.073.779 446,69 1.139.102 473,87 1.168.891 486,26 1.206.550 501,92 1.030.896 428,85 0,312 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 124 38,69 210 65,52 0,312 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 639 199,37 763 238,06 TOTALI n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 1.207.313 739,98 1.031.869 732,43 Tab.26 – emissioni diffuse Dal 2003 al 2005 non si dispone del dato relativo al numero di ATB/ATKL caricate o scaricate dallo Stabilimento GPL per cui il dato riportato non è completo. GPL uscito ( Ton ) Emissioni diffuse GPL ( kg ) RAPPORTO GPL uscito / emissioni diffuse 2003 2004 2005 2006 2007 17.266 18.564 19.502 20.202 18.222 n.d. n.d. n.d. 739,98 732,43 n.d. n.d. n.d. 27,30 24,88 Tab.27 – Indice emissioni diffuse Indice EMISSIONI DIFFUSE Indice EMISSIONI DIFFUSE 30 25 20 15 10 5 0 Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 Anche se il dato è limitato agli ultimi 2 anni si evidenzia una riduzione dell’indice delle emissioni diffuse. Edizione 4 del 31/03/08 Revisione 6 del 31/03/08 pag 34 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL Gestione dei rifiuti Lo Stabilimento GPL produce sia rifiuti pericolosi che non pericolosi gestiti in regime di deposito temporaneo. Tali rifiuti sono stati classificati ai sensi del Decreto 22/97 “Ronchi” così come modificato dal D.Lgs. 152/06. L’Elenco dei CODICI CER dei rifiuti NON PERICOLOSI prodotti dallo Stabilimento GPL è il seguente: CODICE CER DESCRIZIONE RIFIUTO 170401 Ottone. 170405 Rottame ferroso. 080120 Sospensioni acquose contenenti pitture e vernici. 150104 Imballaggi in metallo. 150203 Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi. 050110 Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti. 190899 Liquami civili / Carboni attivi. 191308 Acque di falda. 080114 Fanghi prodotti da pitture e vernici di scarto. 190814 Fanghi prodotti dal altri trattamenti delle acque reflue industriali 200139 Plastica da produzione. 200304 Liquami civili / fosse settiche. Tab.28 – Elenco rifiuti non pericolosi attualmente prodotti NUOVO CODICE CER 190814 CODICE CER DESCRIZIONE RIFIUTO 190812 Fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue industriali Modificato il codice CER utilizzato 120117 Materiale abrasivo di scarto Rifiuto legato all’attività di GM 060503 Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti Modificato il codice CER utilizzato 190814 070299 rifiuti non specificati altrimenti (tappi e catene di plastica) Modificato il codice CER utilizzato 200139 190904 Carboni attivi esauriti Modificato il codice CER utilizzato 190899 160103 Pneumatici usati L’attività di movimentazione BTG su gomme è stata terziarizzato 080112 pitture e vernici di scarto (Vernice in polvere) Rifiuto legato all’attività di GM 170904 rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione Rifiuto occasionale 200399 Liquami Modificato il codice CER utilizzato NOTE 200304 Tab.29 – Elenco altri rifiuti non pericolosi L’elenco dei CODICI CER dei rifiuti PERICOLOSI prodotti dallo Stabilimento GPL è il seguente: CODICE CER DESCRIZIONE RIFIUTO 130208* Olio Esausto. 150110* Imballaggi in metallo contaminati da sostanze pericolose. 150202* Assorbenti, materiali filtranti, stracci, indumenti protettivi, contaminati da olio. Tab.30 – Elenco rifiuti pericolosi prodotti Le quantità in tonnellate dei rifiuti smaltiti e recuperati dallo Stabilimento GPL negli anni 2003 – 2007 sono riportati nelle tabelle seguenti: Edizione 4 del 31/03/08 Revisione 6 del 31/03/08 pag 35 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL RIFIUTI NON PERICOLOSI ANNO DI RIFERIMENTO ANNO 2003 ANNO 2004 Rec (ton.) Prod (ton.) Smal (ton.) 6,65 6,65 Rec (ton.) ANNO 2005 Prod (ton.) Smal (ton.) 0,31 0,31 ANNO 2006 Codice Prod (ton.) Smal (ton.) Rec (ton.) 190812 17,1 17,1 120117 8,84 8,84 170401 7,78 7,78 6,12 6,12 0,51 170405 101,39 101,39 65,45 65,45 26,83 060503 2,15 2,15 080120 0,49 0,49 0,32 0,32 7,20 7,20 15,08 15,08 070299 1,52 1,52 1,20 1,20 0,73 0,73 0,70 0,70 150104 0,2 0,32 0,13 0,13 0,23 0,20 0,34 0,20 190904 2,31 2,31 1,28 1,28 2,61 2,61 0,73 0,73 150203 0,42 0,42 160103 0,29 0,29 080112 0,78 1,15 0,38 0,38 0,27 0,27 050110 0,68 0,52 170904 0,12 0,12 050110 1,10 1,26 18,64 18,50 200399 4 4 3,12 3,12 26,83 Prod (ton.) Smal (ton.) ANNO 2007 Rec (ton.) 0,51 1,02 36,02 36,02 Prod (ton.) Smal (ton.) 19,50 19,50 15,01 5,97 16,94 0,30 1,71 0,83 1,71 080114 0,52 1,50 1,27 190814 0,09 17,23 17,25 200139 0,89 0,67 0,93 0,76 200304 3,10 3,10 59,69 20,62 71,94 27,26 438,49 438,49 15,83 15,83 498,18 459,11 87,77 43,09 190899 TOTALI 144,07 35,23 109,17 86,63 15,22 71,57 191308 TOTALI 144,07 35,23 109,17 86,63 15,22 71,57 60,45 32,94 573,45 573,45 633,9 606,39 Rec (ton.) 16,43 0,14 26,83 26,83 37,04 37,04 35,93 35,93 RIFIUTI PERICOLOSI ANNO DI RIFERIMENTO ANNO 2003 Codice Prod (ton.) Smal (ton.) 130208* 0,28 150202* TOTALI ANNO 2004 Prod (ton.) Smal (ton.) 0,22 0,42 0,02 0 0,3 0,22 Edizione 4 del 31/03/08 Rec (ton.) 0 Rec (ton.)t ANNO 2005 ANNO 2006 Prod (ton.) Smal (ton.) 0,48 0,21 0,21 0,14 0,50 0,52 0,15 0,15 0,42 0,92 1 0,36 0,36 0 Rec (ton.) Revisione 6 del 31/03/08 0 Prod (ton.) 0,56 Smal (ton.) ANNO 2007 Prod (ton.) Smal (ton.) 0,14 0,65 0,56 0,35 0,16 0,16 0,49 Rec (ton.) 0 0,81 0,72 pag 36 di 45 Rec (ton.) 0 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL I dati della su esposta tabella possono essere così riepilogati: Pericolosi usciti a smaltimento Pericolosi usciti a recupero Non pericolosi usciti a smaltimento Non pericolosi usciti a recupero TOTALE RIFIUTI PRODOTTI Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 ( Ton. ) ( Ton. ) ( Ton. ) ( Ton. ) ( Ton. ) 0,22 0,00 35,23 109,17 144,62 1,00 0,00 15,22 71,57 87,79 144,62 35,45 109,17 144,40 0,22 87,79 16,22 71,57 86,79 1,00 0,36 0,00 32,94 26,83 60,13 573,45 633,58 33,30 26,83 59,77 0,36 Acque di falda uscite a smaltimento RIFIUTI + ACQUA DI FALDA Tot. rifiuti usciti a smaltimento + Tot. rifiuti usciti a recupero + Tot. rifiuti usciti non pericolosi + Tot. rifiuti usciti pericolosi + 0,49 0,00 20,62 37,04 58,15 438,49 496,64 21,11 37,04 57,66 0,49 0,72 0,00 27,26 35,93 63,91 15,83 79,74 27,98 35,93 63,19 0,72 Tab.31 – produzione rifiuti Anno 2003 D Indice Produzione Rifiuti ( D ) Rapporto quantitativo tra rifiuti totali prodotti (t) ed il flusso produttivo totale (t) 144,62 E Indice Produzione R.T.N. ( E ) Rapporto quantitativo tra rifiuti speciali pericolosi prodotti (t) e totale rifiuti (t) 0,22 F Indice Recupero Rifiuti ( F ) Rapporto quantitativo tra rifiuti speciali recuperati (t) e totale rifiuti spec. prodotti (t) 17.266 144,62 109,17 144,62 0,008 0,002 0,755 Anno 2004 87,79 18.564 1,00 87,79 71,57 87,79 Anno 2005 60,13 0,005 19.502 0,36 0,011 60,13 26,83 0,815 60,13 0,003 0,006 0,446 Anno 2006 58,15 20.202 0,49 58,15 37,04 58,15 Anno 2007 0,003 0,008 0,637 63,91 18.222 0,72 63,91 35,93 63,91 0,004 0,011 0,562 Tab.32 – Indici produzione rifiuti NB: Gli indici D, E ed F sopra riportati non tengono conto della quantità di acqua di falda smaltita. Indice Produzione Rifiuti ( D ) Indice Produzione R.T.N. ( E ) Indice Produzione Rifiuti ( D ) 0,008 0,007 Indice Produzione R.T.N. ( E ) 0,012 0,01 0,006 0,008 0,005 0,004 0,006 0,003 0,004 0,002 0,002 0,001 0 0 Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Edizione 4 del 31/03/08 Anno 2006 Anno 2007 Anno 2003 Revisione 6 del 31/03/08 Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 pag 37 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL Indice Recupero Rifiuti ( F ) Indice Recupero Rifiuti ( F ) 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0 Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 L’indice relativo alla produzione dei rifiuti, evidenzia globalmente una minore quantità di rifiuti prodotti dallo Stabilimento GPL mentre nel 2007 l’aumento registrato è relativo al rifiuto CER 190814 (fanghi acque reflue). Per la produzione di rifiuti pericolosi (olio e stracci contaminati da olio) è dovuto alla manutenzione straordinaria delle pompe oleodinamiche. Suolo/sottosuolo e della falda Lo stabilimento, attualmente, effettua un campionamento semestrale su tutti i piezometri (vedi figura allegata) e un campionamento mensile sui due pozzi di emungimento delle acque di falda. Inoltre smaltisce come rifiuto codice CER 190408 le acque che emunge in continuo dai pozzi RW01 e RW02. Dai risultati delle analisi effettuate in occasione dei campionamenti semestrali è stato costruito un indice che mette in relazione il numero di piezometri che evidenziano valori fuori norma sul totale dei piezometri presenti nello Stabilimento GPL. Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 N° dei piezometri con valori fuori norma n.d. 8 2 11 13 N° dei piezometri totale n.d. 10 12 12 12 Tab.33 – Tabella Piezometri J Indice inquinamento acque di falda N° di PZ con un parametro fuori norma sul numero totale dei PZ dello stabilimento / 12 mesi. 2003 2004 2005 2006 2007 n.d. 0,07 0,01 0,08 0,09 Tab.34 – Indice Piezometri Edizione 4 del 31/03/08 Revisione 6 del 31/03/08 pag 38 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL Indice inquinamento acque di falda ( J ) Indice inquinamento acque di falda ( J ) 0,09 0,08 0,07 0,06 0,05 0,04 0,03 0,02 0,01 0 Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 Le analisi e i rilievi topografici, mostrano che a causa dei continui emungimenti la direzione di scorrimento delle acque sotterranee è totalmente cambiata. Inoltre trovandosi, lo stabilimento GPL, nel punto più basso dell’area industriale si registra una confluenza di acque di falda particolarmente contaminate, che dimostrano il peggioramento dell’indice. Fig. 5 – Ubicazione piezometri e pozzi di emungimento Edizione 4 del 31/03/08 Revisione 6 del 31/03/08 pag 39 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL Nel Box seguente si riportano la sintesi delle attività effettuate ai sensi del D.M. 471/99. SINTESI ATTIVITA’ EFFETTUATE AI SENSI DEL D.M. 471/99 ATTIVITA’ DI CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE GIUGNO 2000: comunicazione ai sensi dell’Art. 9 del D.M. 471/99 “dell'intenzione di avvalersi degli strumenti disposti dalla normativa per siti inquinati da eventi pregressi”. GIUGNO 2000: invio agli Enti Competenti dei seguenti elaborati tecnici: a) Piano di Caratterizzazione Rev. 0 relativo alla Caratterizzazione Ambientale dello Stabilimento GPL di Taranto; GIUGNO 2001: invio agli Enti Competenti dei seguenti elaborati tecnici: a) Piano di Caratterizzazione Rev. 1 relativo alla Caratterizzazione Ambientale dello Stabilimento GPL di Taranto; MARZO 2002: approvazione con prescrizioni del documento “Piano di Caratterizzazione dello Stabilimento GPL di Taranto Rev. 0 ( maggio 2000 ) così come integrato dal documento Rev 1 ( giugno 2001 )”. MARZO 2002: invio agli Enti Competenti dei seguenti elaborati tecnici: a) Piano di Caratterizzazione Rev. 2 relativo alla Caratterizzazione Ambientale dello Stabilimento GPL di Taranto revisionato secondo le prescrizioni riportate nei verbali della conferenza di Servizi del 15 gennaio2002 e in quella “decisoria” del 15 marzo 2002 ; GIUGNO 2003: invio agli Enti dei risultati completi della caratterizzazione contenuti nel documento “Risultati del Piano di Caratterizzazione dell’area dello Stabilimento GPL di Taranto“; AGOSTO 2003: Approvazione con prescrizioni del documento “Risultati del Piano di Caratterizzazione dell’area dello Stabilimento GPL di Taranto“ in Conferenza di Servizi del 05/08/2003; SETTEMBRE 2003: Trasmissione agli Enti Competenti del documento “Risposte alle prescrizioni contenute nel verbale delle CdS “decisoria” sul Sito di Interesse Nazionale di Taranto del 05/08/2003 – Stabilimento GPL di Taranto”; LUGLIO 2004: Approvazione con prescrizioni del documento “Risposte alle prescrizioni contenute nel verbale delle CdS “decisoria” sul Sito di Interesse Nazionale di Taranto del 05/08/2003 – Stabilimento GPL di Taranto” in Conferenza di Servizi del 22/07/2004; LUGLIO 2004: invio agli Enti Competenti dei seguenti elaborati tecnici: a) Interventi di messa in sicurezza d’emergenza e delle attività di monitoraggio effettuati nello Stabilimento GPL di Taranto; SETTEMBRE 2004: Approvazione con prescrizioni del documento “Interventi di messa in sicurezza d’emergenza e delle attività di monitoraggio effettuati nello Stabilimento GPL di Taranto” in Conferenza di Servizi “decisoria” del 22/09/2004; OTTOBRE 2006: invio agli Enti Competenti dei seguenti elaborati tecnici: a) Analisi di Rischio di sito ai sensi del D.Lgs. 152/06 per lo Stabilimento GPL di Taranto; ANNI 2006-2007: Nel periodo indicato, è stato effettuato l’emungimento in continuo delle acque di falda e il loro smaltimento come rifiuto speciale presso impianti autorizzati. Le relative quantità sono state dichiarate nel MUD dell’anno di riferimento. Inoltre, si effettua campionamenti ed analisi mensili ai due pozzi di emungimento e un campionamento completo semestrale per tutti gli altri piezometri dello Stabilimento GPL. Edizione 4 del 31/03/08 Revisione 6 del 31/03/08 pag 40 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL Emissioni acustiche La Stabilimento GPL ha provveduto ad effettuare una campagna di misura delle emissioni sonore verso l’esterno nel dicembre 2006. La campagna si è svolta seguendo le modalità, la strumentazione e le metodologie analitiche previste dalla legislazione vigente, Esaminando tutti i rilievi effettuati risulta che l’attività non supera i limiti fissati relativi al periodo diurno. Si ricorda che l’azienda svolge la propria attività esclusivamente durante il periodo diurno e più precisamente dalle ore 06.50 alle ore 15.30 Le ultime indagini fonometriche hanno evidenziato i seguenti livelli di rumorosità verso l’esterno sui quattro lati del perimetro dello stabilimento GPL: Rumore Ambientale dB(A) LATO INGRESSO 54.1 LATO FERROVIA 59.0 LATO POSTERIORE 60.5 LATO GRANDE MANUTENZIONE 55.1 Tab.35 – Tabella livelli di rumorosità L’analisi dei dati sopra riportati permette di affermare che i limiti di legge sono rispettati e non si riscontrano valori rilevanti su cui intervenire. Moduli di Segnalazione Ambientale (MSA) Lo stabilimento GPL non ha ricevuto nel corso del 2007 segnalazioni ambientali né dall’esterno, né dall’interno del sito. Non sono mai giunte in stabilimento segnalazioni ambientali provenienti dall’esterno del sito. Dall’avvio del Sistema di Gestione Ambientale ad oggi sono state fatte n° 6 segnalazioni ambientali (MSA) da parte di dipendenti dello Stabilimento a cui ha fatto seguito una sola RACA chiusa positivamente. Richiesta di Azioni Correttiva Ambientale (RACA) Dall’avvio del SGA a dicembre 2007, lo stabilimento GPL ha emesso n° 61 RACA, tutte regolarmente chiuse nei tempi prestabiliti. Tutte le RACA sono state emesse a seguito di non conformità o osservazioni rilevate durante lo svolgimento degli Audit SGA interni ed esterni (sette da parte dell’Ente Certificatore DNV e quattro interni), tranne una emessa a fronte di un MSA. Edizione 4 del 31/03/08 Revisione 6 del 31/03/08 pag 41 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL Formazione del personale Lo stabilimento GPL effettua formazione, formazione e addestramento a tutto il personale aziendale e terzo in materia di Sicurezza, Salute, Ambiente e Qualità. Negli anni dal 2003 al 2007 la formazione si è così articolata: RIEPILOGO ORE DI FORMAZIONE: N° ORE FORMAZIONE AREA Anno 2003 Formazione ambientale specifica Formazione Sicurezza / Ambiente Formazione Qualità TOTALE ORE Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 116 98 68 787 1424 461 466 1082 346 367 1182 198 256 1165 59 282 2672 1894 1747 1480 Tab.36 – Tabella ore di formazione Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 31 30 27 28 26 N° medio annuale Forze Lavoro Tab.20 bis – N° Forze Lavoro Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 M Indice di Formazione Rapporto tra le ore dedicate alla formazione e il numero medio annuale Forze Lavoro 282 31 9,097 2.672 30 89,067 1.894 27 70,148 Anno 2006 Anno 2007 1.747 1.480 28 62,393 27 56,923 Tab.36 bis – Indicatore di formazione Dall’analisi dei dati sopra riportati, si può riscontrare che le ore impiegate per la formazione sono state maggiori nel periodo 2004/2005 poiché riferite al periodo di implementazione ed avviamento del SGA. Edizione 4 del 31/03/08 Revisione 6 del 31/03/08 pag 42 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL 8 - PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE Nella tabella seguente è riportato l’andamento delle spese ambientali contabilizzate dallo Stabilimento GPL relativamente agli ultimi due anni. 2007 2006 0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000 14.000 16.000 18.000 20.000 22.000 24.000 26.000 28.000 30.000 32.000 34.000 36.000 38.000 40.000 k€ Protezione Aria Protezione Acqua Rifiuti Tab.37 – Spese ed investimenti ambientali Sulla base dei Programmi di Miglioramento Ambientale dello Stabilimento GPL relativi agli anni 2004 – 2007, è possibile sintetizzare gli interventi, conclusi e in corso, suddivisi per comparto ambientale di interesse: Interventi effettuati Ambito Protezione aria Periodo 2004 - 2007 Edizione 4 del 31/03/08 Obiettivo Riduzione Emissioni diffuse in atmosfera Descrizione Intervento Target Fine intervento Montaggio di un sistema di filtraggio aggiuntivo sulla linea aria compressa in ingresso all’imbottigliamento. Fine lavori 2004 Sostituzione di n° 3 pistole con relativi quadri elettronici di comando all’impianto di verniciatura a polvere della Grande Manutenzione Fine lavori 2004 Realizzazione protezione volante da polveri di vernice in GM Fine lavori 2004 Realizzazione nuovo impianto di verniciatura bombole in sala imbottigliamento. Fine lavori 2005 Effettuazione di Indagine ambientale sul Rischio Biologico legato all’impianto di trattamento acque. Fine lavori 2005 Misurazione dei valori di esposizione giornaliera dei lavoratori alle radiazioni ionizzanti delle sorgenti mediante l’utilizzo di dosimetri personali. Fine lavori 2006 Sostituzione impianti condizionamento Fine lavori 2007 Revisione 6 del 31/03/08 pag 43 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL Ambito Periodo Obiettivo Minimizzazione sversamenti su suolo/sottosuolo Protezione suolo sottosuolo Target Fine intervento Realizzazione, in sala imbottigliamento, di canalina per la raccolta acque intorno al tunnel di lavaggio bombole Fine lavori 2004 Realizzazione, sotto i nastri trasportatori della sala imbottigliamento, di canalina per la raccolta delle acque di lavaggio Fine lavori 2004 Convogliare gli scarichi delle valvole di sicurezza poste sulla tubazioni GPL all’interno del bacino di contenimento serbatoi Fine lavori 2004 Modifica delle prese campione e dei sistemi di spurgo GPL Fine lavori 2004 Avvio delle operazioni di messa in sicurezza delle acque di falda mediante Sistema Pump & Treat Fine lavori 2004 Prova di tenuta impianto fognante Fine lavori 2005 Rifacimento tratti deteriorati sia nel piazzale che nelle strade di servizio. Realizzazione pavimentazione in cemento armato nell’area ingresso/uscita pallettizzatrici frequentata dai carrelli della sala imbottigliamento. Fine lavori 2004 Riutilizzo interno delle acque trattate dall’impianto di trattamento reflui 60% 2007 Sostituzione di n°3 idranti antincendio a quattro bocche UNI 70 ciascuno in sostituzione delle esistenti UNI 45 Fine lavori 2004 Installazione contatore a caduta per il monitoraggio della quantità di acqua scaricata in corpo ricettore Fine lavori 2006 Perforazione di n°3 piezometri aggiuntivi Fine lavori 2005 Installazione di un analizzatore TOC in continuo delle acque in uscita dal TAE Fine lavori 2006 Installazione di una sonda di rilevazione PH delle acque in uscita dal TAE Fine lavori 2006 2004 - 2007 Messa in sicurezza acque di falda e falda Minimizzazione sversamenti su suolo/sottosuolo Protezione dell’acqua e risparmio Descrizione Intervento 2004 - 2007 Risparmio risorsa idrica di risorsa idrica Rumore 2004 -2007 Edizione 4 del 31/03/08 Riduzione emissioni acustiche Interventi di riduzione delle emissioni acustiche per usura parti (sostituzioni e manutenzioni di catene, ruote dentate e polizene, cuscinetti ammortizzatori, silenziatori sfiati valvole, rivestimento in vulkolan di alcuni rulli della pallettizzatrice in ingresso) Revisione 6 del 31/03/08 2004 pag 44 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Dichiarazione Ambientale Raffineria di Taranto Addendum integrazione STABILIMENTO GPL Ambito Periodo Obiettivo Riduzione dei rischi correlati alla 2004 – 2007 presenza Riduzione dei rischi da utilizzo di sostanze pericolose di sostanze pericolose Descrizione Intervento Target Fine intervento Montaggio di n°2 valvole di sicurezza su due tratti di tubazioni intercettabili contenenti GPL liquido Fine lavori 2005 Fine lavori 2004 Fine lavori 2004 Fine lavori 2004 Fine lavori 2004 Realizzare, in cemento armato, delle protezioni alle linee GPL della rampa di carico ATB e della sala pompe. Lavori vari sul gasdotto che collega la Raffineria di Taranto allo Stabilimento GPL (Edili, rilevamenti spessimetrici, carpenteria metallica, coibentazioni e protezioni). Verifica e ispezione attraversamenti stradali del gasdotto dello Stabilimento GPL di Taranto (Rilevamenti spessimetrici, coibentazioni e protezioni, copertura con sabbia). Miglioramento e potenziamento dell'impianto fisso antincendio, per la diluizione della nube di gas relativa ai rilasci indicati con R6 e R12; considerando per R12 una sezione di efflusso con diam. Equivalente di 3" (Barriera acqua nebulizzata). Manutenzione Fire-Proofing Sostituzione tele-livelli serbatoi GPL e sonda termometrica serbatoio GPL V1 Sostituzione sonda termometrica serbatoio GPL V1 Fine lavori Fine lavori Fine lavori 2006 2007 2007 Altri Interventi in corso Attualmente sono in corso le attività di formazione/informazione di seguito elencate, finalizzate principalmente all’adeguamento del SGA ISO14001 alla Registrazione EMAS. In particolare: Miglioramento del sistema di valutazione dell’efficacia della formazione svolta; Orientamento alla Normativa e certificazione ambientale EMAS secondo il programma di integrazione del sito con la Raffineria di Taranto; Sensibilizzazione/Formazione del personale dello Stabilimento GPL alla Raccolta Differenziata e al corretto Smaltimento dei rifiuti. OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE 2008 – 2010 e TARGET EMAS 2010 Nella tabella sono riepilogati i dati dei target EMAS che l’ex Stabilimento GPL si è prefissato per il 2008 con i relativi indicatori di monitoraggio ambientale. Indicatore di performance Ambientale Ambito Valore 2007 Target EMAS 2010 Riferimento Risparmio energetico Indice consumi Energia Elettrica ( O ) 3,94 3,80 Rapporto tra il Consumo EE (kw) e la produzione (kg) Prelievo e utilizzo della risorsa idrica Indice di Ricircolo ( C ) 2,321 2,300 Rapporto tra i mc di acqua ricircolata dall’impianto di trattamento e i mc di acqua prelevata da risorse idriche diverse. Edizione 4 del 31/03/08 Revisione 6 del 31/03/08 pag 45 di 45 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale SEZIONE 5 MODALITA’ DI AGGIORNAMENTO E DIFFUSIONE 5.1 - Aggiornamento della Dichiarazione Ambientale Ai sensi di quanto previsto dal Regolamento EMAS CE 761/01 e 196/06, la Raffineria si impegna ad aggiornare periodicamente i contenuti della presente Dichiarazione Ambientale. Ogni aggiornamento sarà sottoposto al previsto processo di convalida da parte del Verificatore accreditato. In particolare, la tempistica di aggiornamento è sintetizzabile come segue: SEZIONE 1 – Introduzione PERIODICITÀ NOTE triennale salvo modifiche a documenti di Politica Ambientale o SGA (Gruppo o Raffineria) 2 - Descrizione dell’Organizzazione e delle sue annuale attività salvo sostanziali modifiche all’Organizzazione ed alle sue attività revisione integrale della Sezione, compresi gli Allegati aggiornamento/avanzamento obiettivi ed inserimento nuovi interventi 3 - Aspetti ambientali significativi annuale 4 - Programma di Miglioramento Ambientale annuale 4 bis - Integrazione GPL Annuale Revisione integrale del documento 5 - Modalità di aggiornamento e diffusione annuale a cura Verificatore 6 - Glossario, definizioni e sintesi delle sigle annuale salvo necessità specifiche Allegati annuale revisione integrale della Sezione, compresi gli Allegati Gli aggiornamenti annuali sono sottoposti a convalida secondo il Programma di Verifica definito dall’Ente Accreditato. La presente Dichiarazione Ambientale contiene i dati aggiornati all’anno 2007 e l’addendum comprensivo dell’integrazione dello Stabilimento GPL mentre, tutte le descrizioni/informazioni riguardanti gli assetti impiantistici, sono aggiornate alla data dell’ultima revisione (30 aprile 2008). La presente Dichiarazione Ambientale verificata e convalidata dal Verificatore Ambientale Accreditato Det Norske Veritas (DNV) Italia con numero di accreditamento IT-V-003. La prossima Dichiarazione Ambientale relativa al primo aggiornamento dopo il rinnovo triennale sarà emessa, conformemente a quanto previsto dal Regolamento APAT, entro aprile ’09. 5.2 - Diffusione della Dichiarazione Ambientale Ai sensi di quanto previsto dal Regolamento EMAS CE 761/01 e 196/06, ogni emissione e/o aggiornamento della Dichiarazione Ambientale viene messa a disposizione del pubblico. In particolare, si sottolinea che: Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 1 di 2 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale - la Dichiarazione viene direttamente inviata ad una selezione di portatori di interesse individuati a livello locale (Istituzioni, Associazioni non governative, tra cui quelle Ambientaliste, Operatori economici operanti nell'area), a cura dell’Organizzazione di Raffineria; - la Dichiarazione viene diffusa nel contesto nazionale e internazionale, a cura Eni – Divisione R&M/Sede; - la Dichiarazione aggiornata è resa disponibile presso gli Uffici competenti della Raffineria (DIR e R-SGA) e sarà inviata a tutti coloro che ne facciano richiesta al riferimento. 5.3 - Informazioni per il pubblico Per informazioni contattare: Direttore di Raffineria Responsabile SGA Rappresentante della Direzione R-SGA Nome: Ing. Gaetano De Santis Tel.: 099/4782210 Nome: Ing. Giovanni Batisti Tel.: 099/4782233 Fax: 099/4782494 ; [email protected] Edizione 4 del 30/04/08 Fax : 099/4700471; [email protected] Revisione 6 del 30/04/08 pag. 2 di 2 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale -SEZIONE 6 GLOSSARIO, DEFINIZIONI E SINTESI DELLE SIGLE ADR (A.D.R.) Normativa Internazionale per il trasporto di merci pericolose su strada (compresi i rifiuti), Accordo recepito con Direttiva 2001/7/CE, a livello Comunitario, e con L. 1839/62 e D.M. 3/05/01 (modificato con D.M. 21/12/01) a livello nazionale Acqua Demi Acqua demineralizzata Antifouling Additivo utilizzato per limitare sporcamenti e quindi migliorare scambio termico. A.P.I. (API) American Petroleum Institute ARPA Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente ARPAP Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Puglia ARPA Div. Ta (ARPAP Div Ta) Agenzia Regionale per la Protezione Dipartimento Provinciale di Taranto ATB autobotti ATZ olio combustibile ad alto tenore di zolfo A.G. Autorità Giudiziaria BAT "Best Available Techniques", Migliore Tecnologia Disponibile. L'acronimo viene utilizzato per indicare l'indirizzo di scelta progettuale e realizzativa, mirata a selezionare e utilizzare, a parita' di altre condizioni, la migliore soluzione tecnologica disponibile sul mercato. Un documento di riferimento importante nel campo ambientale e costituito dal "Reference document on Best Available Techniques for mineral oil and gas Refineries, Feb. 2003, EU Commision", Direttiva 96/61/CE "Direttiva IPPC". BBTZ (bbTZ) Fuel gas a bassissimo tenore di zolfo blending miscelazione di semilavorati per la produzione di prodotti finiti commerciabili come benzine, gasoli e oli combustibili. Con tale termine si identifica un’area impiantistica di Raffineria nella quale vengono effettuate le miscelazioni di cui sopra. blow-down circuito di recupero ed invio a combustione in torcia delle sostanze gassose scaricate dagli impianti (da valvole di sicurezza per sfiati di emergenza, interventi di manutenzione, ecc.) BTEX valore di concentrazione degli aromatici totali nelle acque di falda (Benzene, Toluene, Etilbenzene, Xilene) BTZ olio combustibile a basso tenore di zolfo C n° di molecole di carbonio negli idrocarburi Cat Feed “Catalityc Feed” ovvero prodotto idrocarburico di lavorazione utilizzabile come carica per l’alimentazione di opportuni impianti catalitici Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 dell’Ambiente pag. 1 di 7 Puglia Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale cm/s centimetri al secondo CO ossido di carbonio CO2 anidride carbonica Coalescenza fenomeno per cui le gocce più piccole di un liquido disperso in un gas o in un altro liquido non miscibile tendono a unirsi dando origine ad aggregati. COV Composti Organici Volatili CSSA Comitato Centrale di Salute, Sicurezza e Ambiente CTE Centrale Termo-Elettrica dello Stabilimento EniPower dB e dB(A) Il decibel dB è l'unità di misura logaritmica della pressione acustica di un fenomeno sonoro (ampiezza sonora), il dB(A) è l'unità di misura del rumore ponderata secondo una scala di normalizzazione di “tipo A" ("curva A" - norma I.E.C. n. 651) che più si avvicina alla sensibilità dell'orecchio umano. DCS Distributed Control System, sistema automatizzato di controllo dei parametri operativi degli impianti di produzione DIR Direttore della Raffineria; nell’ambito del SGA-ISO 14001, DIR è il Responsabile del SGA Distribuzione prodotti “rete” Sistema distribuzione dei prodotti petroliferi direttamente a punti vendita (stazioni di servizio) Distribuzione prodotti “extrarete” Sistema distribuzione dei prodotti petroliferi a grossisti o a Società tramite accordi contrattuali specifici D.Lgs. Decreto Legislativo D.M. (DM) Decreto Ministeriale DPCM Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri D.P.R. (DPR) Decreto del Presidente della Repubblica EMAS Eco-Management and Audit Scheme: Regolamento CE 761/2001, approvato il 19 marzo 2001, sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un “sistema comunitario di ecogestione e audit” Eni S.p.A. Divisione Refining & Divisione dell’Eni, colosso italiano dell’energia, che si occupa delle attività di acquisto, approvvigionamento e lavorazione di materie prime di origine petrolifera, e delle operazioni di raffinazione e commercializzazione dei prodotti ottenuti Marketing (Eni – Divisione R&M) E.S.T. Eni Slurry Tecnology, impianto di distillazione basato su tecnologia Eni “Feed – Effluent” Reformer Scambiatore a fascio tubiero per recupero energetico tra carica impianto Reformer ed effluente dello stesso impianto. FFSS Ferrovie dello Stato Fuel gas (FG, f.g.) Combustibile allo stato gassoso per la produzione di calore. Tale miscela è costituita prevalentemente da idrocarburi C1÷C4 e idrogeno. Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 2 di 7 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Fuel oil (FO, f.o.) Combustibile allo stato liquido per la produzione di calore. Tale miscela è ottenuta come taglio pesante dei processi di raffinazione ed è costituita da idrocarburi a partire da C13 (tipicamente maggiori di C20). GARO Compressore per recupero del gas di torcia e reimmissione nella rete fuel gas di Raffineria gg giorni G.I.S. Sistema informativo Territoriale Georeferenziato GLICOLE Alcoli alifatici bivalenti. Il glicolo etilenico, o etandiolo, è il più semplice e il più importante: si usa come liquido di raffreddamento nei motori, come anticongelante, come solvente di resine, lacche ecc. GPL Gas di Petrolio Liquefatto GRINV Funzione di Raffineria che si occupa dei grandi investimenti h ora h/uomo ore per uomo H2 idrogeno H2S (H2S) idrogeno solforato HC idrocarburi HSE Funzione di sede, che ha come obiettivo quello di assicurare, in modo coordinato, il massimo coinvolgimento di tutto il personale e la più ampia partecipazione alla gestione delle tematiche connesse con la tutela della salute dei lavoratori, la prevenzione e la protezione ambientale. ILVA S.p.A. Stabilimento Siderurgico di Taranto IPA Idrocarburi Policiclici Aromatici ISO 14001 UNI EN ISO 14001: Sistemi di gestione ambientale – requisiti e guida per l’uso, Norma Internazionale per la Certificazione di SGA, approvata con Delibera UNI il 18 novembre 1996 L. Legge Ordinaria del Parlamento Lefranc (Prova) Prova idraulica finalizzata alla determinazione della permeabilità del terreno LIMS Sistema Informatico di programmazione, registrazione ed archiviazione delle analisi del Laboratorio Chimico di Raffineria (acque, qualità prodotti, ecc.) Leq Livello equivalente: livello di pressione sonora continuo e costante che ha lo stesso contenuto di energia del livello fluttuante reale, misurato nello stesso intervallo temporale L.R. Legge Regionale m metri m/s metri al secondo Macroinquinanti Sono i seguenti inquinanti: Ossidi dello zolfo, Ossidi di azoto, Polveri Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 3 di 7 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale totali, Idrogeno solforato, Sostanze organiche volatili convogliate in atmosfera, Monossido di carbonio. max Massimo 3 mc (m ) metro cubo mc/h metro cubo per ora mg/l milligrammi per litro mg/mc milligrammi per metro cubo mg/Nmc milligrammi per normal metro cubo MSA Modulo di Segnalazione Ambientale MSGA Manuale del Sistema di Gestione Ambientale della Raffineria, realizzato in conformità ai requisiti della ISO 14001 MTBE Metil Ter Butil Etere; booster ottanico per il blending benzine MUD Modello Unico di Dichiarazione al Catasto Rifiuti della quantità di rifiuti prodotti/destinati a smaltimento MW megaWatt MWh megaWatt per ora Nafta Prodotto idrocarburico leggero (intervallo distillazione 40 -180 °C), ottenuto direttamente dalla distillazione primaria (Topping), o dai processi di conversione, che deve essere sottoposto a processi di “upgrading” (ad. es. Isomerizzazione e Reforming catalitico) per fornire componenti da utilizzare nelle miscele benzina NH3 ammoniaca NH4 azoto ammoniacale NOx ossidi (bi-triossido) di azoto Numero di ottano Indicatore del potere antidetonante della benzina o.c. (OC) olio combustibile O2 Ossigeno O3 Ozono p.c. piano campagna PdC Piano di Caratterizzazione Ambientale PEE Piano di Emergenza Esterno, a cura della Prefettura locale PEI Piano di Emergenza Interno della Raffineria PERF Servizio Pianificazione esercizio e controllo performance Permeabilità (Conducibilità idraulica) Si definisce permeabilità intrinseca o conducibilità idraulica intrinseca di un mezzo poroso, la sua capacità di trasmettere un fluido. Essa è una caratteristica del mezzo, indipendente dalle proprietà del fluido PERS TA Servizio Personale e Organizzazione di Raffineria PMA PMA: Piano di Miglioramento Ambientale della Raffineria di Taranto POLAMB POLAMB: Politica di Sicurezza, Salute, Ambiente e prevenzione incidenti rilevanti della Raffineria di Taranto Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 4 di 7 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale PRAOIL Praoil Oleodotti Italiani - Società del gruppo Eni S.p.A. Processo di conversione Processo di raffineria mirato a trasformare le frazioni idrocarburiche pesanti in frazioni più leggere Processo di “Cracking” termico Processo di conversione mediante “rottura”, ad elevata temperatura, dei legami chimici delle molecole idrocarburiche complesse. Processo di “Cracking” catalitico Processo analogo al cracking termico; la reazione avviene in presenza di un catalizzatore, a più bassa temperatura, generalmente in presenza di idrogeno. Processo di upgrading Processo di raffineria mirato a migliorare le qualità dei prodotti semilavorati (ad es le caratteristiche ottaniche) PST polveri totali PSV valvola di sicurezza dedicata alla veloce depressurizzazione di impianti in caso di sfiati di emergenza (destinati a blow-down) RACA Richiesta di Azione di Commessa Ambientale Raffineria si intende, salvo dove diversamente indicato, la Raffineria Eni – Divisione R&M sito di Taranto REOP Responsabile Operation di Raffineria da cui dipendono le SOI, e Consegnatari di Turno (CDT) Rapporto di Sicurezza (RdS) Rapporto di Sicurezza secondo l’art. 8 del D.Lgs.334/99 R-SGA Rappresentante della Direzione per il Sistema di Gestione ambientale (R-SGA), ruolo assunto per delega di DIR della Funzione TECON di Raffineria R-SOI Funzione di Raffineria responsabile della Struttura Operativa Integrata. Le SOI 1 e 3 sono le aree impianti, la SOI 4 è il parco serbatoi Rumore ambientale Il rumore ambientale o “livello di rumore ambientale” è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato "A" prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo e durante un determinato tempo. Il rumore ambientale è costituito dall'insieme del rumore residuo e da quello prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti Rumore residuo Il rumore residuo o “livello di rumore residuo” è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato "A" che si rileva quando si escludono le specifiche sorgenti disturbanti Sabbia limosa, limo sabbioso Dizione tecnica basata sulle indicazioni del CNR-UNI. La denominazione è quella della frazione predominante (limo, sabbia o argilla), cui si aggiunge "con" e il nome della frazione eventualmente rappresentata se questa è presente per una quota tra il 50 ed il 25 %, oppure l'aggettivo "...oso" se la frazione è presente per il 25 - 10 %, oppure lo stesso aggettivo preceduto da "debolmente" per una percentuale del 10 - 5 %. Scambiatore di calore Apparecchiatura che permette un trasferimento di energia tra una corrente ad una determinata temperatura ed una o piu' correnti a Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 5 di 7 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale temperature diverse; in generale in uno scambiatore non si ha miscelazione : le correnti, normalmente allo stato liquido o gassoso, sono isolate tra loro, una delle correnti puo' essere costituita dall'aria ambiente. SERTEC Servizio Tecnico di Raffineria; si suddivide nelle seguenti Unità: Ingegneria di Manutenzione (INGEMAN), Manutenzione di SOI (RM/TMS), Appalti e Materiali(MAT), Manutenzione elettrostrumentale (ELESTRU), Manutenzione meccanico – edile (MEC - EDI) – Migliorie e Modifiche (MMI) SF6 Esafluoruro di zolfo SGA Sistema di Gestione Ambientale SGS Sistema di Gestione della Sicurezza della Raffineria, implementato in conformità ai requisiti del D.Lgs. 334/99 SIA Sistema Informativo Ambientale Eni – Divisione R&M SIECO Società del Gruppo ENI che cura i Servizi Generali di Raffineria SLOP Reflui/sostanze liquide di origine idrocarburica, scartati da processi o attività di manutenzione, destinati ad essere recuperati per usi interni di Raffineria (a serbatoio di slop, quindi miscelati nei grezzi in ingresso), tramite circuito di pump-out Slug Test Prova idrauliche finalizzate alla determinazione della permeabilità del terreno SO2 Bi-ossido di zolfo SOFID Servizio Amministrativo di Raffineria SOI Strutture Operative Integrate. Le SOI 1 e 3 sono le aree impianti, la SOI 4 è il parco serbatoi. SPP Servizio di Prevenzione, Protezione e Antincendio della Raffineria; si suddivide nelle Funzioni Ambiente (AMB), Sicurezza (SIC), Antincendio (ANTIN), Igiene Industriale (IGI) SWS Sour Water Stripper, unità produttiva della Raffineria t (ton) tonnellate kt (kton) migliaia di tonnellate t/a tonnellate per anno t/g tonnellate per giorno t/h tonnellate per ora T Lettera utilizzata per codificare il nome dei serbatoi di raffineria TAE Impianto di Trattamento delle Acque Effluenti di Raffineria TECON Servizio Tecnologico di Raffineria, si suddivide nelle seguenti Unità: Laboratorio Chimico (LABO), Programmazione (PROG), Assistenza Tecnica (ASTEC), Automazione di Processo (APROC), Sviluppo Budget investimenti (SVIL), Tecnologici di Processo di SOI (TPS). Tep Tonnellate petrolio equivalente Tiosolfati Composti dello zolfo tradizionalmente indicati come iposolfiti e che Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 6 di 7 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale sono i sali dell'instabile acido tiosolforico. Molto noto è il tiosolfati di sodio, usato per eliminare il cloro dai tessuti sbiancati e, in fotografia, come agente fissante. Top event Incidente rilevante TPH valore di concentrazione degli idrocarburi totali nelle acque di falda Utilities fluidi ausiliari quali aria compressa, azoto, vapore, acqua trattata, ecc. necessari al funzionamento degli Impianti di processo (primari) della Raffineria ug/mc microgrammi per metro cubo Ural Particolare tipo di greggio proveniente da URAL VLCC Very Large Crude Carrier (petroliere ad elevato tonnellaggio) Edizione 4 del 30/04/08 Revisione 6 del 30/04/08 pag. 7 di 7 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto DICHIARAZIONE AMBIENTALE (Regolamento EMAS CE 761/2001 e 196/06) ALLEGATI EDIZIONE 4 del 30/04/08 REVISIONE 6 del 30/04/08 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati INDICE ALLEGATI Allegato 2.1: Elenco delle Procedure Ambientali del SGA …………………………………………………….4 Elenco delle Procedure di Linea…………………………………………………………………..5 Allegato 2.2: Elenco ipotesi incidentali rilevanti (Top Event) rappresentative (estratto da Rapporto di Sicurezza)………………….…………………………………………...6 Allegato 2.3: Sintesi di eventi incidentali accaduti dal 2000 ad oggi…..……………………………………...8 Allegato 2.4: Elenco attività rimozione materiali contenente amianto periodo 2001-2007……………..…11 Allegato 2.5: Organigramma generale della Raffineria……………………………………………………….13 Allegato 2.6: Status autorizzativo della Raffineria……………………………………………………………..14 Allegato 2.6 bis: Sintesi stato autorizzativo “emissioni convogliate” della Raffineria…………….………….…20 Allegato 3.1: Aspetti ambientali della Raffineria……………………………………………………………….25 Allegato 3.2: Metodologia di valutazione della significatività ………………………….……………………..33 Allegato 3.3: Significatività Aspetti/Impatti ambientali della Raffineria………………………………………38 Allegato 3.4: Aspetti/Impatti ambientali significativi della Raffineria…………………………………………60 Allegato 3.5: Elenco dei principali rifiuti (codici CER) prodotti durante le attività di Raffineria (Mud ’07). 64 Allegato 3.6: Elenco delle sorgenti Radiogene………………………………………………………………...65 Allegato 3.7: Tabelle………………………………………………………………………………………………67 Tabelle dati quali-quantitati relativi agli Aspetti ambientali “significativi” Tab.1 Lavorazione materie prime Tab.2 Prodotti finiti Tab.3 Consumi diretti e perdite Tab.4 Movimentazione materie prime e prodotti Tab.5 Bilanci idrici – Schema e Dati quantitativi Tab.6 Qualità scarichi idrici Tab.7 Emissioni convogliate in atmosfera – “Macroinquinanti Tab. 7 bis Emissioni convogliate in atmosfera – “Altri composti” Tab.7 ter Emissioni convogliate in atmosfera – “Principali microinquinanti come flusso di massa” Tab.7 quater Emissioni convogliate in atmosfera – “Frequenza monitoraggi e tipologie di inquinanti monitorate ai camini” Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 2 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati Tab.7 quinter Emissioni convogliate in atmosfera – “Principali microinquinanti come concentrazione” Tab.7 sester Monitoraggio emissioni convogliate impianti CDP/EST e Idrogeno EST Tab.8 Emissioni COV da impianti Tab.8bis Monitoraggio URV Tab.9 Produzione rifiuti Tab.9 bis Trattamento acque di falda in impianto TAE A Tab.10 Concentrazioni idrocarburi totali (monitoraggio Gennaio 2007) Tab.11 Concentrazioni idrocarburi C<12 Tab.12 Concentrazioni idrocarburi C 12 ÷ 25 Tab.13 Concentrazioni idrocarburi C>12 Tab. 13 bis Attività di caratterizzazione terre da scavo – concentrazioni di idrocarburi tottali C < 12 e C > 12 Tab. 13 ter Risultati analisi terre da scavo Tabelle dati indicatori di prestazione ambientale Tab.14 Indice movimentazione LEI (Low Enviromental Index) Tab.15 Indice Fuel gas Tab.16 Indice EII (Energy Intensity Index) Tab.17 Indice Prodotti Ecologici Tab.18 Indice consumo acqua pozzo Tab.19 Indice scarichi idrici Tab.20 Indice emissioni convogliate Tab.21 Indice qualità fuel oil Tab.22 Indice utilizzo catalizzatori Tab.23 Indice situazione piezometri Tab. 24 Indice di prelievo acqua mare Tab 25 Rumore ambientale diurno lungo il perimetro della Raffineria Tab. 26 Rumore ambientale notturno lungo il perimetro della Raffineria All. 3.8 Interventi di miglioramento ambientale effettuati dalla Raffineria………………95 Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 3 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati ALLEGATO 2.1 ELENCO PROCEDURE AMBIENTALI 1) SGA - VAAEA – 01 2) SGA – GEPLE – 02 Gestione delle prescrizioni legislative 3) SGA - GEPMA – 03 Gestione del Piano di Miglioramento Ambientale 4) SGA - IFOAP – 04 Informazione, formazione ed addestramento del personale 5) SGA - GECIE – 05 Gestione della comunicazione interna ed esterna 6) SGA - GECDO – 06 Gestione e controllo della documentazione 7) SGA - CONOP - 07 Controllo operativo 8) SGA - PRAFS - 08 Protezione delle acque di falda e del sottosuolo 9) SGA - GMPSI - 09 Gestione e monitoraggio prelievi e scarichi idrici 10) SGA - GERIF - 10 Gestione rifiuti 11) SGA - MOEMA - 11 Monitoraggio emissioni in atmosfera 12) SGA - GAARE - 12 Gestione aree e attività a rischio emissioni H2S 13) SGA - GEUCH - 13 Gestione ed utilizzo chemical/additivi 14) SGA - BOIMP - 14 Bonifica impianti 15) SGA - ISCMA - 15 Ispezione, Controllo e Manutenzione Attrezzature 16) SGA - MOSTI - 16 Movimentazione e stoccaggio idrocarburi 17) SGA - GETER - 17 Gestione terzi (appaltatori, fornitori) 18) SGA - MOCOR - 18 Monitoraggio e controllo del rumore 19) SGA - EMAMB - 19 Emergenze ambientali 20) SGA - ASOMI - 20 21) SGA - COTAS - 21 Controllo e taratura strumentazione 22) SGA - GNCAA - 22 Gestione delle NCA e delle azioni correttive/preventive 23) SGA - GEREG - 23 Gestione delle registrazioni 24) SGA - GEIAS - 24 Gestione ed implementazione degli audit del Sistema 25) SGA - PRERD - 25 Pianificazione e realizzazione del Riesame della Direzione 26) SGA - GIEPR - 26 Gestione Interfacce tra Stabilimento EP e Raffineria Eni Div. R & M 27) SGA – CACO2 – 27 Calcolo emissioni di CO2 Edizione 2 del 31/03/07 Valutazione aspetti/effetti ambientali Attività di sorveglianza e misurazione Revisione 5 del 31/03/07 pag 4 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati ELENCO PROCEDURE AZIENDALI DI LINEA 28) LI-REFIM-04 Reti Fognarie - Ispezione e Manutenzione 29) LI-MOVIM-05 Movimentazione via mare- Ispezione e Manutenzione linee e flessibili 30) LI-MTZAA-06 Manutenzione analizzatori ambientali 31) LI-CANAM-07 Calibrazione Analizzatori Ambientali 32) LI-MITAE-08 Manutenzione Impianto trattamento Acque Effluenti (TAE) 33) LI-RECVA-09 Impianti di recupero vapori - Ispezione e Manutenzione unità 34) LI–AMBUL-10 Gestione dell'autoambulanza di raffineria 35) LI-MAPOL-11 Manutenzione Analizzatori di polveri 36) LI-MGARO-12 Manutenzione Impianto Recupero Gas di Torcia 37) LI-MSCOT-13 Manutenzione Impianto SCOT 38) LI-IMSAT-14 Ispezione, Controllo e Manutenzione Serbatoi atmosferici per prodotti petroliferi 39) LI-RADIN-15 Esecuzione di controlli non distruttivi mediante radiazioni ionizzanti 40) LI-GEIRV-16 Gestione degli impianti di recupero vapori 41) LI-MAMPR-17 Esercizio e manutenzione analizzatori di monitoraggio perimetro di raffineria 42) LI–GEGIS-19 Gestione del sistema informativo territoriale (G.I.S.) ad orientazione ambientale 43) LI–GCSSF-20 Gestione delle criticità derivanti dallo stato delle acque di falda superficiale 44) LI–GAASI-21 Gestione archivio ambiente, sicurezza e igiene industriale gestito su base informatica 45) LI-IMMAF-22 Movimentazione via terra (rete)– ispezione e manutenzione delle manichette flessibili 46) LI-EMTAE-23 Gestione delle Emergenze Trattamento Acque Effluenti in Concomitanza di Eventi Meteorici Intensi 47) LI-GEINT-24 Gestione Serbatoi Interrati Area Caricamento Rete 48) LI-GEEMA-25 Procedura per l’elaborazione dei dati relativi al monitoraggio delle emissioni atmosferiche convogliate 49) LI-GETDM-26 Gestione delle terre e/o rocce provenienti da attività di scavo 50) LI-GEGAT-27 Procedura operativa in caso di arrivo di greggio con elevata quantità di acqua al Topping 51) LI-GESI-28 Procedura per l’elaborazione dei dati relativi al monitoraggio degli scarichi idrici Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 5 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati ALLEGATO 2.2 ELENCO IPOTESI INCIDENTALI (TOP EVENT) RAPPRESENTATIVE (ESTRATTE DA RAPPORTO DI SICUREZZA ) Frequenza di accadimento (occasioni/ anno)* IPOTESI INCIDENTALI DESCRIZIONE ROTTURA TENUTA MECCANICA POMPA FONDO COLONNA C – 150 L’evento ipotizzato è correlato a possibili anomalie del livello di fondo nella colonna con conseguente rottura delle tenute meccaniche delle stesse. ROTTURA TENUTA MECCANICA POMPA CALDA TSTC L'incidente può verificarsi per difetto della tenuta meccanica o per errore di montaggio o vibrazioni. La conseguenza è un rilascio in fase liquido-vapore che, a contatto con l'ossigeno dell'aria, si accende. (1 volta ogni 555 anni) La rottura può verificarsi per surriscaldamento anomalo dei serpentini oppure per parziale ostruzione dei serpentini stessi in seguito alla formazione di carbone all'interno dei tubi. (1 volta ogni 285 anni) ROTTURA SERPENTINO FORNO TOPPING 2,6 * 10-2 (1 volta ogni 38 anni) 1,8 * 10-3 3,5 * 10-3 MISCELA ESPLOSIVA IN CAMERA DI COMBUSTIONE FORNO VISBREAKER Questa ipotesi può verificarsi per errate operazioni in fase di accensione o riaccensione del forno o per afflusso di gas dopo spegnimento per intervento del sistema automatico di blocco. (1 volta ogni 29400 anni) ROTTURA VAPOR-LINE COLONNA TOPPING L'ipotesi in oggetto è valida, per tutte le colonne frazionatrici, stabilizzatrici, ecc. Nel caso della colonna TOPPING in esame, la rottura può essere provocata da corrosione per condensa acida in zone fredde della linea. (1 volta ogni 5.555 anni) RILASCIO DI GPL DA DRENAGGIO IMPIANTO LPG L'incidente può verificarsi per rottura di un drenaggio o per errore operativo; Questa ipotesi, formulata per l'impianto LPG, è valida anche per l'impianto di Trattamento GPL e per le apparecchiature di testa stabilizzatori. (1 volta ogni 19.230 anni) ROTTURA CILINDRO COMPRESSORE GAS CONCENTRATION L'incidente può essere causato da arrivo di liquido al compressore alternativo. Data l'incomprimibilità dei liquidi, s'ipotizza una rottura del cilindro del compressore con fuoriuscita di idrocarburi in fase mista liquido-gas. (1 volta ogni 27.027 anni) RILASCIO DI H2S DA IMPIANTO RECUPERO ZOLFO PERDITA DI IDROGENO DA CIRCUITO REATTORI IMPIANTO PLATFORMER ROTTURA CATASTROFICA DI UN SERBATOIO CONTENENTE PRODOTTO DI CATEGORIA "A" Edizione 2 del 31/03/07 Sono interessati a questa ipotesi oltre agli impianti recupero zolfo, gli impianti di lavaggio amminico e gli impianti di desolforazione. Si sottolinea tuttavia che l'esistenza di rilevatori nelle aree interessate a possibili rilasci di H2S, con segnalazione locale e nelle Sale Controllo in caso di presenza anche minima del gas, è garanzia per un tempestivo intervento al verificarsi di condizioni anomale. Questa ipotesi può verificarsi anche agli impianti di desolforazione e di produzione idrogeno. La perdita può essere causata dalla rottura di un componente provocata da sollecitazioni anomale o erroneo impiego di materiali o per difetti di saldature, o per stress termici da accoppiamenti flangiati. L'incidente può verificarsi in seguito all'affondamento o inclinazione del tetto galleggiante con possibile innesco per attrito meccanico dello stesso tetto, oppure in seguito ad un sovrariempimento. Revisione 5 del 31/03/07 3,4 * 10-5 1,8 * 10-4 5,2 * 10-5 3,7 * 10-5 2 * 10-4 (1 volta ogni 5.000 anni) 6 * 10-6 (1 volta ogni 166.666 anni) 2,64* 10-4 (1 volta ogni 3.787 anni) pag 6 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto IPOTESI INCIDENTALI ROTTURA TUBAZIONE DI PICCOLO DIAMETRO IN AREA STOCCAGGIO GPL ROTTURA BRACCIO DI CARICO ATB PROPANO SOVRARIEMPIMENTO NAVE CISTERNA AL PONTILE Dichiarazione Ambientale Allegati Frequenza di accadimento top in occasioni/ anno DESCRIZIONE Questa ipotesi può verificarsi per sollecitazioni anomale su drenaggi o stacchi manometrici, per sovrappressioni o per urti accidentali durante la manutenzione. La conseguenza di tale ipotesi è un rilascio di GPL con possibile innesco immediato o ritardato. La presenza di rilevatori automatici di gas con allarme in zona presidiata consente di poter intervenire tempestivamente al verificarsi di una tale ipotesi. 5,2* 10-4 (1 volta ogni 1.923 anni) Questa ipotesi può verificarsi per movimenti imprevisti della ATB mentre effettua le operazioni di carico (strappo del braccio). In una tale evenienza dovrebbe entrare in funzione il sistema di blocco per eccesso di flusso, con intercettazione automatica del rilascio, sia sulla linea di carico (chiusura valvola oleodinamica) che sull'ingresso autobotte. Questa ipotesi si può verificare durante la fase di completamento della caricazione della nave: per errore di manovra degli operatori a bordo, per guasto della valvola di intercettazione o per mancata fermata della pompa di carico. Questo incidente provoca conseguenze diverse secondo il prodotto che la nave sta caricando. 1,7* 10-4 (1 volta ogni 5882 anni) > 10-5 (1 volta ogni 100.000 anni) * Frequenza di accadimento calcolata con metodologia “Fault Tree Analysis” (Albero dei guasti), e “Analisi storica”, utilizzando diverse banche dati riconosciute internazionalmente (esp. MIDHAS, OREDA, ENI). Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 7 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati ALLEGATO 2.3 SINTESI DI EVENTI INCIDENTALI ACCADUTI DAL 2000 AD OGGI Data Eventi incidentali Descrizione 06/09/2000 (*) Circoscritta fusione del mantello forno reattore Claus Non adeguata installazione di materiale refrattario sulla volta superiore di F-2701 che generava una fusione circoscritta del mantello per sovratemperatura con conseguente fuoriuscita di vapori di zolfo e idrogeno solforato. 07/03/2001 (*) Rottura giunto della pompa P-506 B Rottura del giunto pompa P-506 che originava una perdita di residuo da vuoto con conseguente innesco e 29/09/2003 Rottura linea slop limitrofa al TAE/A Perdita dalla linea da 10’’ situata nei pressi della vasca API (S-6005) in zona “TAE A”, che invia gli slop dei serbatoi T-3319/3320 in carica alla CDU. In particolare, a causa del dislivello esistente tra la tubazione interessata e la vasca API, parte della perdita è percolata verso il cordolo di recinzione del tratto terminale della vasca trovando fuoriuscita verso la condotta di scarico A. 01/05/2006 Rottura fondo serbatoio T-3002 Fuoriuscita di prodotto greggio dalla parte inferiore del mantello del serbatoio di greggio T-3002 Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 Azioni intraprese Adeguato e corretto rifacimento totale dei refrattari del forno reattore Claus F-2701 Installazione di ulteriori termocoppie per il monitoraggio delle temperature di pelle della parte superiore del mantello di F-2701 Invio della pompa danneggiata alla Nuovo Pignone per una esecuzione congiunta dell’analisi del guasto e revisione della macchina Immediato sezionamento della linea che si è quindi pressurizzata Azioni di contenimento del prodotto sversato Tempestivo allertamento delle Autorità marittime e della impresa ECOTARAS di disinquinamento a mare Sostituzione del tratto di tubazione interessato dalla perdita Progettazione e realizzazione di sistema di contenimento perdite accidentali da tubazioni limitrofe alla vasca API del TAE A. Attivamento dell PEI; Isolamento del serbatoio; Trasferimento del greggio nei serbatoi limitrofi e al tempo stesso si è provveduto ad erogare una miscela schiumogena all’interno del bacino di contenimento. Esecuzione monitoraggio in continuo dell’esplosività ambientale che a fronte delle precauzioni adottate. La stessa è risultata negativa. La Raffineria ha inoltre programmato e intrapreso un’attività di verifica dello stato di qualità delle acque di falda in corrispondenza dei piezometri limitrofi al serbatoio in oggetto. E’ stato presentato, approvato ed eseguito Il Piano di Caratterizzazione del bacino di contenimento del T-3002. I risultati delle attività di caratterizzazione ambientale e l’Analisi di Rischio, redatta ai sensi del D. Lgs. 152/06, sono stati trasmessi alle Autorità Competenti in data 04.01.2007. Le azioni programmate per evitare il ripetersi in futuro dell’evento sono le seguenti: 1) installazione di doppi fondi su tutti i serbatoi di categoria “A”; 2) installazione di versatori di schiuma fissi con linee fisse sui bacini di contenimento (per pag 8 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Data 26/09/06 25/03/07 Eventi incidentali Dichiarazione Ambientale Allegati Descrizione Afflusso di acqua meteorica di seconda pioggia attraverso lo Scarico B di Raffineria Evento meteorico intenso abbattutosi sull’area di Raffineria. che ha comportato lo scarico di un flusso di acque meteoriche di seconda pioggia attraverso il Canale B di Raffineria. Le misure precauzionali (cfr. Sezione 2 - § 2.6.2.) sono state adottate in ragione del fatto che l’eccezionale apporto di acque in rete fognaria e nell’impianto di trattamento avrebbero potuto comportare brevi anomalie di funzionamento dello stesso. Danneggiamento del V6205 e conseguente incendio presso area torcia 2 Una anomalia elettrica, presso la CTE, comportava il blocco generale degli impianti per mancanza di E.E. e depressurizzazione in torcia. Nel corso di tale depressurizzazione, si verificava una rottura meccanica presso un recipiente (V-6205), costituente una delle guardie idrauliche della torcia idrocarburica della SOI-3. La rottura causava la fuoriuscita di una porzione di gas infiammabile, che si incendiava Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 Azioni intraprese pianificazione interventi cfr. Sezione 4 “interventi in corso” e interventi programmati” ). La Raffineria ha tempestivamente attivato il servizio antinquinamento a mare tramite ditta terza specializzata che ha provveduto all’installazione di sistemi oleoassorbenti a valle dello Scarico A, immediatamente a monte dell’ingresso del corpo ricettore Mar Grande; Installati sistemi oleo-assorbenti in un tratto dello Scarico A all’interno dell’area di Raffineria; Le azioni correttive intraprese per evitare in futuro il ripetersi di tale evento sono le seguenti: 1) potenziamento della capacità di accumulo, in caso di eventi meteorici intensi, del TAE B, attraverso la realizzazione di un serbatoio di capacità pari a 11.400 mc (fine lavori dicembre ‘08); 2) intervento inserito nella “richiesta di Variante al Progetto Definitivo di Bonifica Falda” presentato al MATT, relativo alla installazione di linee da TAE A e TAE B ai serbatoi di greggio per il trasferimento delle acque meteoriche in eccesso, tramite Sea Line. Tale intervento è finalizzato a migliorare la risposta delle sezioni di accumulo delle acque meteoriche in caso di eventi intensi o disservizi che limitano la capacità di trattamento dell’impianto Water Reuse (fine lavori entro 12 mesi dall’approvazione della Variante al PDBF). L’evento è stato gestito dal personale specializzato di Raffineria e cautelativamente è stato allertato il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Taranto; Effettuata accurata analisi delle cause che hanno ingenerato l’evento incidentale; Effettuati controlli non distruttivi per l’apparecchiatura danneggiata da società specializzate a livello internazionale, e sono stati prodotti i rapporti ispettivi di dettaglio; Il recipiente V-6205 è stato sostituito con uno nuovo, sul quale sono stati apportati i seguenti miglioramenti: a) E’ stato alzato il rivestimento interno in gunite; b) La parte terminale della gunite interna è stata realizzata inclinata; c) E’ stato incrementato il sovraspessore di corrosione dell’apparecchiatura da 3 mm a 6 pag 9 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Data Eventi incidentali Dichiarazione Ambientale Allegati Descrizione Azioni intraprese Le azioni correttive programmate per evitare in futuro il ripetersi dell’evento sono le seguenti: 1) realizzazione di idonei piani ispettivi per le apparecchiature e piping relative al sistema blow down (controllo spessimetrico e ispezione esterna ogni 2 anni); 12/10/2007 Perdita da tubazione uscita E-4125 (Imp. RHU) La rottura di uno dei 16 tubi in uscita dalla scambiatore E-4125 comportava la dispersione controllata di un flusso di HC, H2 e H2S Sono in corso di accertamento le cause della rottura che una volta identificate consentiranno di stabilire eventuali azioni (*) eventi riportati nella “Analisi dell’esperienza operativa” presentata alla Commissione Ministeriale (2001) Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 10 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati ALLEGATO 2.4 ELENCO ATTIVITA’ RIMOZIONE MATERIALI CONTENENTE AMIANTO PERIODO 2001-2007 Fine lavori Elenco Attività rimozione materiali contenenti amianto 2001-2006 Rimozione lance di spegnimento coibentate con corda di amianto in diverse aree di Agosto 01 Raffineria Rimozione lance di spegnimento coibentate con corda di amianto in diverse aree di Agosto 01 Raffineria Rimozione lance di spegnimento coibentate con corda di amianto in diverse aree di Raffineria Sett. 01 Rimozione guarnizioni su apparecchiature e tubazioni in zona Plat Ottobre 01 Rimozione guarnizioni da serbatoi T 3208 T 3104 Ottobre 01 Rimozione coibentazioni contenenti fibra di amianto relative alle tubazioni dei turbogeneratori n° 1 e n° 2C.T.E Feb. 02 Rimozione pannelli della baracca in zona CTE, e lastre in eternit e pluviali in zona pontile e blending Feb. 02 Rimozione coibentazioni contenenti fibra di amianto relative alle coibentazioni degli Aprile 02 scambiatori E 5241A/B in C.T.E Rimozione coibentazioni contenenti amianto locale condizionamento adiacente sala CED Maggio 02 Rimozione guarnizioni da serbatoi T 3237 T 3233 T3232 T3003 Set. 02 Rimozione pannelli in cemento amianto cabina ubicata in CTE Set. 02 Rimozione materiali con amianto locali caldaia uffici Ottobre 02 Rimozione guarnizioni contenenti amianto dalle condotte fumi F 307 Feb. 03 Rimozione guarnizioni da serbatoi T 3204 Maggio 03 Rimozione piccoli manufatti e lance di spegnimento rivestite con corda di amianto in SOI 3 Maggio 03 Rimozione guarnizioni da accoppiamenti flangiati zona CTE Set. 03 Rimozione guarnizioni in amianto da E 1601 Maggio 04 Rimozione guarnizioni da serbatoi T 3149 Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 Agosto 04 pag 11 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati Elenco Attività rimozione materiali contenenti amianto 2001-2006 Fine lavori Rimozione guarnizioni su linea vapore Aprile 05 Rimozione guarnizione di VDR su linea vapore Aprile 05 Rimozione guarnizione da serbatoio T-3008 Giugno 05 Rimozione rivestimento di tubazione 1‘’ vapore c/o laboratorio chimico Maggio 05 Rimozione lance di spegnimento rivestite con corda di amianto su unità TSTC Luglio 05 Rimozione coibentazione apparecchiature su unità TSTC Agosto 05 Rimozione guarnizioni su tubazioni su Reforming Unità 300 Rimozione guarnizione del serbatoio T-3207 Sett. 05 Ottobre 05 Rimozione guarnizioni su tubazioni in area serbatoio T-3239 Nov. 05 Rimozione guarnizioni su collettori ormeggio N. 1 Pontile Petroli Nov. 05 Rimozione guarnizioni su E-322 Marzo 06 Rimozione guarnizioni su E-5804C Marzo 06 Rimozione piccoli manufatti contenenti amianto F-2201 Aprile 06 Rimozione guarnizione da serbatoio T-3113 Giugno 06 Rimozione guarnizioni da serbatoio T-3105 Giugno 06 Rimozione guarnizioni su tubazioni aspirazione e mandata P-310 A Sett. 06 Rimozione guarnizioni su tubazioni aspirazione e mandata P-506 A Ott. 06 Rimozione guarnizioni su tubazioni e mandata P-6011 Nov. 06 Rimozione guarnizioni da P6001/3 Gen. 07 Rimozione coibentazione da T3136 Giu.07 Rimozione coibentazione presso Area inpianti SOI1 “tacchetti compressi” da linee dismesse Ago. 07 Rimozione manufatto da cabina ENEL presso varco 3 Set. 07 Rimozione materiale da camino DP 6501/C (interno) – Pontile petroli Set.07 Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 12 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati ALLEGATO 2.5 ORGANIGRAMMA GENERALE DELLA RAFFINERIA PERSTA Eniservizi rvizi Personale e Organizzazione TECON & RSGA Tecnologico e Rappres. SGA HUB SE LABO Caricamento SOI 4 Laboratorio Servizi Generali SOFID DIR Servizi Ammistrativi REOP SERTEC Operation CDT Consegnatario di Turno INV TA DIRETTORE PERF SPP Servizi Tecnici Servizio Prevenzione Protezione Performance AC TA Acquisti e Appalti MMI Migliorie Modifiche Impianti AMB Ambiente MAG. Q PROG Caricamento Stab. GPL Programmazione Magazzino e Qualifiche SOI 1 SIC Sicurezza Processi ASTEC Spedizioni Blending/ Movimentazione Assistenza Tecnica MAN AFF SOI 3 Ingegneria di Manutenzione TPS Programmazione Terminale Marino Tecnologo di Processo ING AFF SOI EST Ispezioni ANTIN Antincendio e Infortuni IGI Igiene Industriale APROC RMS Automazione di Processo Responsabili di Manutenzione MEC-EDI SVIL Sviluppo Budget Investimenti Manutenzione meccanico-edile ELE-STRUM Manutenzione elettrostrumentale ALLEGATO 2.5.1 ORGANIGRAMMA STABILIMENTO GPL RSOI4 Stab. GPL Resp. Team Operativo GPL Addetto GPL Add. GPL Polivante Polival. / Monoval Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 13 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati ALLEGATO 2.6 STATUS AUTORIZZATIVO DELLA RAFFINERIA AMBITO LEGGE RIF. STATUS D.M. n 6710 del 22/02/64 Autorizzazione esercizio Raffineria con scadenza 11/08/97 (v. proroga D.M. n 13191 del 19/05/84) D.M. n 16159 del 31/10/96 MININD Incremento capacità da L. 367/34 L. 239/04 Esercizio della 3.900.000 a 5.000.000 D.M. n 16342 del 30/07/97 è stato concesso il rinnovo della concessione ad esercire la Raffineria per un periodo ventennale Determinazione Dirigenziale della Regione Puglia n 1039 del Raffineria 27/12/04. Incremento della capacità di lavorazione da 5.000.000 a 6.500.000 tonnellate. Concessione demaniale n 15/67 (oleodotto sottomarino e campo Regio Decreto n 327 del 30/03/42 boe) Concessione demaniale n 16/70 (scarico a mare) Concessione demaniale n 14/67 (pontile petroli) Vari (Sito di interesse D.M. 10/01/00 Perimetrazione delle aree per i primi interventi di bonifica del Comune di Taranto ex Legge 426/98 nazionale) Determinazione Dirigenziale della Provincia di Taranto n 154 del 01/12/00 (valida per prelievo acqua mare per raffreddamento e scarico a mare) Voltura ad Eni S.p.A. Div. R.&M. (Determinazione Dirigenziale della Provincia di Taranto n 179 del 21/10/03) D.Lgs. 152/99 Scarichi idrici Richiesta di rinnovo effettuata in data 29/12/03 (ora D.Lgs. 152/06 Parte III) Autorizzazione definitiva allo scarico in Mar Grande delle acque reflue provenienti dagli impianti di trattamento ubicati presso lo stabilimento, n 176 del 18/10/04 (Determina Dirigenziale Servizio Ecologia Ambiente della Provincia di Taranto). La Raffineria è dotata di due scarichi denominati rispettivamente “A” e “B”, dotati di campionatori automatici, gestiti secondo quanto concordato con ARPA Dip. Prov di Taranto. Approvvigionamento idrico Del. Prov. n 33519 del 19/12/84 D.Lgs. 275/93 e s.m.i. Edizione 2 del 31/03/07 Denuncia annuale (entro 28/02) approvvigionamento idrico alla Provincia Settore Ecologia e Ambiente Denuncia pozzi a Regione/Provincia e Dichiarazione degli usi idrici effettuate in data 27/07/00. Revisione 5 del 31/03/07 pag 14 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto AMBITO LEGGE RIF. Dichiarazione Ambientale Allegati STATUS Nello stabilimento sono presenti 6 pozzi profondi (profondità maggiore di 100 m da p.c.), di cui 4 sono attualmente utilizzati per l’emungimento R.D. 1775/33 s.m.i. di acqua di falda profonda utilizzata per usi industriali. Pozzo Zicari autorizz. n 742 del 30/01/81 Pozzo S.Chiara autorizz. n 742/861 del 30/01/81 D. Lgs. 152/99 s.m.i.(ora D.Lgs. 152/06 Parte III) Pozzo La Giustizia autorizz. n 8970 del 19/09/72 Pozzo Testa autorizz. n 8970 del 19/09/72 Pozzo “Ex deint” autorizz. n 11285 del 27/09/94 Pozzo Praoil autorizz. n 2160 del 09/03/92 Richiesta concessione per utilizzo acque sotterranee del 08/07/00. Invio sollecito a Regione Puglia per rilascio concessione utilizzo acque sotterranee per uso industriale del 31/01/05 Invio di ulteriore documentazione in merito alla richiesta di concessione, come da richiesta effettuata dalla Regione Puglia in data 17/02/05, a seguito del sollecito inoltrato dalla Raffineria. L.R. 05/05/99 Concessioni della Regione Puglia per utilizzazione acque sotterranee uso industriale del 23.10.2006: n 185/2006 Pozzo S. Chiara n 186/2006 Pozzo La Giustizia; n 187/2006 Pozzo Testa; n 188/2006 Pozzo Zicari D.P.R. Emissioni atmosferiche convogliate N 1391/70 (da coordinare con Patentino di II° grado per operatori caldaie Titolo II Parte V D.Lgs. 152/06) D.P.R. 203/88 (ora D.Lgs. Vedi all. 2.6 bis 152/06 Parte V) D.M. 12/07/90 (ora D.Lgs. Piano di Adeguamento inviato ai Ministeri Ind, Amb, Sanità e Regione 152/06 Titolo I Puglia il 26/03/91. Parte V) D.M. 21/12/95 Delib. Giunta Regionale n 3430 del 31/07/98 (ora D.Lgs. Delib. Giunta Regionale n 7189 del 31/08/98: Controllo emissioni in 152/06 Titolo I continuo camini E1,E2 e trasmissione on-line al P.M.P (oggi ARPA Parte V) Puglia Dipartimento Provinciale di Taranto) L. 449 27/12/97 Denuncia annuale a UTF per tassa SO2 e NOx D.P.R. 416/01 Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 15 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto AMBITO LEGGE RIF. Dichiarazione Ambientale Allegati STATUS D.M. 08/05/89 (ora D.Lgs. 152/06 Titolo II Comunicazione annuale emissioni NOx e SO2 al MINAMB Parte V) D.P.C.M. n 395 del 7/09/01 (ora D.Lgs. 152/06 Titolo II Parte V) D.P.C.M. 08/03/02 (ora D.Lgs. 152/06 Titolo III Parte V) L.R. n 7/1999 Emissioni atmosferiche per i servizi tecnici di informazioni sui quantitativi di oli combustibili pesanti e di gasolio, incluso il gasolio marino, prodotti o importati, nonché sul relativo tenore di zolfo Utilizzo di combustibile conforme (F.G. di Raffineria e O.C. BTZ < 1% in zolfo) Riduzione del 20% sui limiti di emissione nazionali D.M. 107/00 (ora diffuse (serbatoi / art 276 D.Lgs. recupero vapori) 152/06 Parte V) Qualità dell’aria Comunicazione annuale all'Agenzia per la protezione dell'ambiente e D.P.R. n 322/71 e s.m.i. Programma azioni in corso, sec. prescrizioni/scadenze Regolamento per l'esecuzione della Legge 615/66, recante provvedimenti contro l'inquinamento atmosferico, limitatamente al settore dell'industria Recepimento della direttiva 1999/30/CE del Consiglio del 22 aprile 1999 Qualità dell’aria D.M. 02/04/02 n 60 concernente i valori limite di qualità dell'aria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo e della direttiva 2000/69/CE relativa ai valori limite di qualità aria ambiente per il benzene ed il monossido di carbonio la Raffineria ha provveduto a: D.L. 273/04 Protocollo di Kyoto (Direttiva (emissioni di gas ad 2003/87/CE) effetto serra) inviare domanda di autorizzazione ad emettere gas serra entro i termini imposti dal Dec/RAS/1715/2004; inviare le informazioni richieste per l’assegnazione delle quote di emissione di GHG con le modalità richieste dal Dec/RAS/1877/04. La Raffineria di Taranto ha ottenuto l’autorizzazione in data 28/12/04 L. 316 del con il Decreto-Direttoriale DEC/RAS/2179/2004, "Autorizzazione a 30/12/04 emettere gas a effetto serra ai sensi del Decreto Legge 273/04” e, come stabilito, ha intrapreso le attività di monitoraggio e contabilizzazione dei GHG. Comunicazione ai sensi dell’art. 9 del D.M. 471/99 (15 giugno 2000) e successivo ITER fino ad attività attualmente in corso: - Esecuzione degli interventi di bonifica della falda in ottempreranza a Protezione del suolo/sottosuolo D. Lgs 152/06 quanto disposto dal Decreto Interministeriale del 02.09.2004 Titolo V Parte IV - caratterizzazione integrativa maglia 50x50 (come da PdC Rev 03 (ex- D.M. 471/99) approvato), i cui risultati sono stati approvati dalla Conferenza dei Servizi il 15 settembre 2005; - Approvazione del Progetto Definitvo di Bonifica del Suolo/sottosuolo di Raffineria (CdS decisoria del 7 dicembre 2006); Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 16 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto AMBITO LEGGE RIF. Dichiarazione Ambientale Allegati STATUS Nuova classificazione CER Utilizzo trasportatori/smaltitori autorizzati Registri Carico/Scarico rifiuti D.Lgs. 22/97 e s. m. i. (ora D.Lgs. 152/06 Parte IV) Rifiuti L. 443/01 e s.m.i. Formulari di Identificazione Autorizzazione, ai sensi dell’art. 28 del D.Lgs.22/97, al trattamento delle acque di falda presso l’impianto “TAE A”, n 31 del 28/02/05 (Determina Dirigenziale Settore Ecologia e Ambiente della Provincia di Taranto). Trattasi di autorizzazione in fase transitoria (per un periodo, stimato in ca. 24 mesi, necessario alla realizzazione del sistema “Water Reuse”. L. 70/94 s.m.i. MUD, invio annuale (entro 30/04) a CCIAA Ai fini della verifica ai sensi del D.Lgs n 209/99 vengono effettuate PCB/PCT D.Lgs. 209/99 e analisi di caratterizzazione degli oli presenti nei trasformatori della decreti applicativi Raffineria, dalle quali emergono valori sempre al di sotto di 50 ppm. L62/05 Pertanto, le apparecchiature di Raffineria contenenti PCB non sono soggette alle prescrizioni del D. Lgs citato. Sostanze Lesive dello Regolamento CE Ai fini della predisposizione di Libretti di Impianto per tutte le 2037/2000 apparecchiature contenenti gas lesivi dello strato di Ozono e per Strato di Ozono l’esecuzione di controlli periodici delle fughe,la Raffineria sta DPR 147/2006 eseguendo tutte le attività di verifica necessarie. Censimento dell’amianto realizzato nel febbraio-marzo 2001 D.Lgs. 277/91 (ora D.Lgs. Amianto 257/06) L. 257/92 s.m.i. D.M. 06/09/94 Nomina Responsabile Amianto (Comunic. del 27/12/2004) A giugno 2005 è stato aggiornato il censimento dei materiali contenenti amianto (MCA) e delle fibre ceramiche refrattarie (FCR), svolto a cura della ASL Viterbo (Centro Regionale Amianto), in tutte le strutture della Raffineria. Elettromagnetismo D.P.C.M. La valutazione dei campi elettromagnetici a bassa ed alta frequenza, 08/07/2003, eseguita nel mese di febbraio 2005 dall’Unità ENI-RADI, presenta valori norme CEI inferiori ai limiti di legge Le sorgenti radiogene presenti in Raffineria sono detenute a seguito di Nulla Osta Prefettizio del 6 maggio 2004. Sorgenti radiogene D.Lgs. 203/95 E’ stata effettuata una prima verifica delle sorgenti installate nell’impianto EST/CDP a novembre 2005. L. 256/74 D.M. 04/11/96 Sostanze pericolose D.M. 04/04/97 (Schede di Sicurezza) D.Lgs. 90/98 Verifica delle Schede di Sicurezza “a 16 punti” dei nuovi prodotti chimici e dei nuovi catalizzatori prima del loro ingresso in Raffineria e successiva distribuzione D.M. 07/09/02 Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 17 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto AMBITO LEGGE RIF. L. 496 18/11/95 Armi chimiche D.Lgs. 380/80 Rumore negli ambienti di lavoro Rumore al perimetro D.Lgs. 277/91 (ora D.Lgs. 1956/06) L. 447/95 s.m.i. D.P.C.M. 04/11/97 L. 137/97 D.M. 16/03/98 Grandi rischi D.Lgs. 334/99 s.m.i. (D.Lgs. 238/05) Dichiarazione Ambientale Allegati STATUS Denuncia annuale preventiva Denuncia annuale a consuntivo La Raffineria, a partire dal 2001 ha realizzato la mappatura della rumorosità interna per singola SOI che viene aggiornata con cadenza triennale; in caso di sostanziali modifiche impiantistiche, la mappatura viene ripetuta per le singole aree interessate. Visite mediche ed esami periodici del personale Ultimo monitoraggio rumore al perimetro: anno 2001 Predisposta ed inviata “Scheda informativa” per Enti e popolazione (vd. Anche All. V D.Lgs. 334/99) Realizzazione periodica di corsi formativi e supporti informativi La Raffineria ha adottato specifici strumenti di gestione, tra cui: Politica di prevenzione degli incidenti rilevanti ed il Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS), il Piano Generale di Emergenza Interna (PGEI), aggiornato a luglio 2005; Piani di Emergenza Specifici relativi ad ogni area operativa di Raffineria; Piano di Emergenza Esterno (PEE) redatto in via provvisoria e consegnato alla Prefettura di Taranto il 21 novembre 2003. la Scheda di informazione alla popolazione In adempimento ai disposti normativi e contestualmente all’aggiornamento quinquennale del Rapporto di Sicurezza (Ed. ottobre 2005) sono stati inviati alle Autorità competenti i seguenti documenti: la Notifica, di cui all’art. 6 del D. Lgs. 334/99 e s.m.i.; il Rapporto di Sicurezza, di cui all’art. 8 del D. Lgs. 334/99 e s.m.i.; - la Scheda informativa, di cui in All. V al D. Lgs. 334/99 e s.m.i.. D.P.R. 547/55 Registro Infortuni D.M. 12/09/58 D.Lgs. 626/94 e Sicurezza s.m.i. D. Lgs. 230/95 s.m.i. Valutazione del rischio (ultimo aggiornamento del Febbraio 2002) Nomina di sorveglianza Fisica della Protezione da Radiazioni Ionizzanti per l’impiego di fonti radiogene (Comunic. del 11/03/2002 prot. RAFTA/DIR/BC37) D.M. 16/02/82 D.M. 04/05/98 24/09/98: Presentazione domanda di rinnovo CPI al Comando Provinciale dei VVFF collegata a Rapporto di Sicurezza ex-D.Lgs. Prevenzione Incendi D.M. 19/03/01 334/99 e s.m.i. L. 606/96 Corso di formazione con VV.FF. e abilitazione addetti L. 46/90 Certificato conformità impianti elettrici (c/o SERTEC) D.P.R. 462/01 Verifiche periodiche impianti di terra (SERTEC) Apparecchiature elettriche Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 18 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto AMBITO LEGGE RIF. D.M. 02/08/05 Trasporto merci D.Lgs. 40/00 Mobilità sostenibile aree urbane Dichiarazione Ambientale Allegati STATUS Schede di Sicurezza prodotti ed Istruzioni per autisti Nomina del Consulente per la Sicurezza del Trasporto di merci pericolose (lettera di nomina Eni Div. R & M del 07/07/2006) Lettera Nomina del Mobility Manager Aziendale D.M. 27/03/98 (Comunic. del 07/07/03) E’ stato comunicato al Ministero dell’Industria, del Commercio e Risparmio energetico L. 9/91 dell’Artigianato il nominativo del tecnico responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia in data 30/04/05. Individuati addetti al pronto soccorso; Effettuata formazione per addetti al pronto soccorso; HSE D.M. 388/03 Comunicazione appartenenza gruppo A D.M. 23/11/01 La Raffineria trasmette annualmente all’APAT la dichiarazione INES (attuativo del (Dichiarazione da trasmettere entro 30/04 di ogni anno o quando D.Lgs. 372/99 e previsto da eventuali proroghe), modificato dal D.M. 26/04/02) IPPC Richiesta di Autorizzazione Ambientale Integrata (AIA): il sito ha presentato la domanda di AIA in data 30/10/06. In data 11 aprile 2008 è stato controfirmato dalla Raffineria Eni di D.Lgs. 59/05 e Taranto con il Ministero Ambientel, APAT e Autorità Locali, l’Accordo di D.M. 19/04/06 Programma relativo al rilascio delle A.I.A. per le aziende del polo industriale di Taranto. Registrazione EMAS della Raffineria di Taranto in data 02/03/05, Numero di registrazione I – 000290 nell’elenco italiano delle EMAS Regolamento CE N 761/01 Organizzazioni registrate EMAS. Regolamento Europeo CE n. 196/2006; Procedura APAT per la Registrazione delle organizzazioni ai sensi del Regolamento CE n. 761/01 – revisione 7 del gennaio 2008 Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 19 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati ALLEGATO 2.6 BIS SINTESI STATO AUTORIZZATIVO EMISSIONI CONVOGLIATE DELLA RAFFINERIA La Raffineria Eni R&M di Taranto dispone attualmente di 5 punti di emissioni convogliate (Camini E1, E2, E4, E7, E8), cui afferiscono diversi impianti, e di 2 torce (E5 ed E6), alle quali convergono tutti gli scarichi funzionali degli impianti attraverso i collettori di Blow-Down. Nel sito di Taranto è presente inoltre la Centrale termoelettrica Enipower con un punto di emissione convogliato (Camino E3). Di seguito si riporta una sintesi degli eventi autorizzativi relativi alle emissioni convogliate, a partire dal 1989, anno in cui è stata effettuata la richiesta di autorizzazione ai sensi del D.P.R. 203/88, riportando la variazioni di configurazione degli impianti e le relative autorizzazioni. La configurazione del sito nel 1989 prevedeva : Camino E1: CDU, HDT, HDS1, PLAT Camino E2: TSTC, HDS2, CLAUS (U2000/2100) Camino E3: Centrale termoelettrica, nel 1989 parte integrante della Raffineria, oggi Stabilimento Enipower di Taranto Camino E4: Hot Oil In data 27 giugno 1989 la Raffineria (Agip Raffinazione) ha presentato domanda alla Regione Puglia, ai sensi dell’art. 12 D.P.R. 203/88, per l’autorizzazione alla continuazione delle emissioni in atmosfera derivanti dalle attività di Raffinazione dei prodotti petroliferi. La relazione tecnica allegata alla domanda riportava tabella riepilogativa dei valori globali di emissione in atmosfera per tipo di inquinante, per ciascun camino al tempo attivo (al 3% O2): Anno 1989 Richiesta di autorizzazione ex art. 12 D.P.R. 203 per gli impianti esistenti (camini E1, E2, E3, E4) Anno 1991 PUNTO DI SO2 NOx Polveri EMISSIONE (mg/Nmc) (mg/Nmc) (mg/Nmc) E1 3200 541 145 E2 2022 369 61 E3 3033 651 146 E4 472 434 132 E5 ---E6 ---Flusso di massa SO2 : 1.243 kg/h (10.889 t/a) In seguito all’emanazione del D.M. 12/07/90, la raffineria ha inviato al Ministero dell’industria (lettera 26 marzo 1991), e per conoscenza ai Ministeri Ambiente e della Sanità, nonché alla Regione Puglia, il Progetto di Adeguamento delle emissioni ai sensi dell’art. 12 D.P.R. 203/88. Si riportano di seguito i valori di emissione per tipo di inquinante ai sensi del D.M. 12/07/90 Inquinante SOx NOx Polveri CO COV H2S NH3 e composti del Cl Valore Di Emissione (Mg/Nmc) 1.700 500 80 250 300 5 30 Applicando per i camini E1, E2, E3, E4 di raffineria i valori di emissione più restrittivi (desunti dalla relazione tecnica e dal D.M. 12/07/90), si determinano i seguenti valori di riferimento (al 3% in O2): PUNTO DI EMISSIONE E1 E2 E3 E4 SO2 (mg/Nmc) 1700 1700 1700 472 NOx (mg/Nmc) 500 369 500 434 Polveri (mg/Nmc) 80 61 80 80 CO (mg/Nmc) 250 250 250 250 A seguito della presentazione della domanda di autorizzazione e del Progetto di Adeguamento, il Ministero dell’Industria non ha ancora provveduto ad emanare il provvedimento autorizzativo specifico come Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 20 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati stabilito dall’art. 12 D.P.R. 203/88. Inserimento impianto Isomerizzazione Benzine Leggere TIP e relativo Camino E7 Anno 1989 Anno 1993 Anno 1991 Inserimento impianto RHU e Ancillari (Claus 2700 e SCOT) e relativo Camino E8 Con Deliberazione della Giunta Regionale prot. 8707 del 28 dicembre 1989, la Regione Puglia ha espresso parere favorevole alla richiesta di autorizzazione alle emissioni in atmosfera per l’impianto T.I.P. ai sensi dell’art. 6 D.P.R. 203/88 subordinatamente al rispetto dei seguenti limiti di emissione (al 3% in O2): PUNTO DI EMISSIONE SO2 (mg/Nmc) NOx (mg/Nmc) Polveri (mg/Nmc) E7 35 200 5 Con lettera prot. n. 696459 del 3 luglio 1993 (trasmissione verbale di Collaudo della Commissione Interministeriale – maggio 1993), il Ministero dell’Industria esprime regolare autorizzazione all’esercizio dell’impianto Isomerizzazione Benzine Leggere (TIP) Con Deliberazione della Giunta Regionale n. 4851 del 28 ottobre 1991 la Regione Puglia ha espresso parere favorevole alla richiesta di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell’art. 17 D.P.R. 203/88 con riferimento all’installazione dell’impianto R.H.U e recupero zolfo liquido e trattamento gas di coda. Il parere favorevole era subordinato al monitoraggio trimestrale delle emissioni e al rispetto dei seguenti limiti di emissione (al 3% in O2) : PUNTO DI EMISSIONE SO2 (mg/Nmc) NOx (mg/Nmc) Polveri (mg/Nmc) E8 35 170÷200 2÷5 Con nota prot. 4430/93/009/CCL del 5 aprile 1993 il Ministero dell’Ambiente ha espresso parere favorevole alla richiesta di autorizzazione alle emissioni in atmosfera per l’impianto R.H.U e recupero zolfo liquido e trattamento gas di coda, subordinatamente al rispetto delle seguenti prescrizioni (al 3% in O2) : Anno 1993 PUNTO DI EMISSIONE E8 CLAUS 2700: Anno 1995 Edizione 2 del 31/03/07 SO2 (mg/Nmc) NOx (mg/Nmc) Polveri (mg/Nmc) 35 170÷200 2÷5 Conversione > 99.5 % (analizzatore H2S) H2S < 5 mg/Nm3 (uscita post-combustore) Con lettera prot. n. 800243 del 18 ottobre 1995 (trasmissione verbale di Collaudo della Commissione Interministeriale – maggio 1995), il Ministero dell’Industria esprime regolare autorizzazione all’esercizio dell’impianto R.H.U. e recupero zolfo e trattamento gas di coda Revisione 5 del 31/03/07 pag 21 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati Presentato al Ministero dell’Ambiente richiesta di parere favorevole ai fini autorizzativi ex. Art. 17 DPR 203/88 di un progetto di risanamento ambientale e potenziamento Centrale Termoelettrica, con inserimento impianto Turbogas. La relativa Relazione Tecnica “Progetto di risanamento e potenzialmento CTE – ottobre 1991” riportava i seguenti limiti di emissione da applicare al Camino E3 (al 15% in O2): Anno 1993 Inserimento Turbogas e modifiche CTE esistente (Camino E3) PUNTO DI EMISSIONE SO2 (mg/Nmc) NOx (mg/Nmc) Polveri (mg/Nmc) E3 450 170 50 Flusso di massa : SO2 = 1.750 Ton/a NOx = 625 Ton/a Polveri = 150 Ton/a Con Lettera prot. n. 5476/93/005/CCL del 1 settembre 1993 il Ministero dell’Ambiente esprime parere favorevole agli interventi di risanamento ambientale previsti nel progetto di adeguamento della CTE, condizionato al rispetto del controllo in continuo delle emissioni di: SO2, NOx , O2 e delle seguenti condizioni (al 15% in O2) Anno 1993 PUNTO DI EMISSIONE SO2 (mg/Nmc) NOx (mg/Nmc) Polveri (mg/Nmc) E3 450 170 50 Flusso di massa SO2 = 1.750 Ton/a Anno 1993 Presentata al Ministero dell’Industria la richiesta di incremento di capacità di lavorazione da 3.900.000 a 5.000.000 ton/anno ai sensi ex. Art. 17 DPR 203/88. Con Deliberazione della Giunta Regionale n. 297 del 26 febbraio 1996, la Regione Puglia esprime parere favorevole all’incremento di capacità da 3.900.000 a 5.000.000 ton/anno fatte salve le prescrizioni del Ministero dell’Ambiente. Con il Provvedimento prot. 2713/96/SIAR del 26 luglio 1996 il ministero dell’Ambiente visto il parere favorevole della Regione Puglia esprime parere favorevole all’incremento di capacità da 3.900.000 a 5.000.000 ton/anno che è subordinato al rispetto dei seguenti valori di emissione, espressi come flusso di massa dell’intera raffineria in condizioni di massimo carico: Aumento Capacità di lavorazione Flusso di massa : Anno 1996 - SO2 = 8.200 - NOx = 2.000 - PST = 400 Ton/a “ “ I flussi di massa applicabili ai camini di Raffineria (E1 – E2 – E4 – E7 – E8) , escludendo il camino della CTE e Turbogas (E3), sono quindi determinati per sottrazione da tali valori con quelli indicati nella relazione tecnica “Progetto di risanamento e potenziamento della CTE” - ottobre 1991” : Flusso di massa: - SO2 = 8.200 - 1.750 = 6.450 Ton/a - NOx = 2.000 – 625 = 1.375 “ - PST = 400 – 150 = 250 “ Con D.M. n. 16159/96 il Ministero dell’Industria esprime regolare autorizzazione all’incremento di capacità da 3.900.000 a 5.000.000 ton/anno, recependo i pareri del Ministero dell’Ambiente ed altri ministeri e della Regione Puglia. Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 22 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Richiesta da Ministero dell’Industria della documentazione per il rilascio autorizzazione definitiva per impianti esistenti ai sensi art. 17 D.P.R. 203/88 (prot. 204038 del 27 febbraio 1998) Anno 1998 Dichiarazione Ambientale Allegati Invio della relazione sullo stato di adeguamento della raffineria al Ministero dell’Industria, Ministero dell’Ambiente, Ministero della Sanità, Regione Puglia in data 24 giugno 1998 Con L. R. n. 7 del 22 gennaio 1999 la Regione Puglia ha dato attuazione al D.P.R. 203/88, prescrivendo, nelle aree dichiarate ad elevato rischio di crisi ambientale (ai sensi art. 7 L. n. 349 del 8 luglio 1986), limiti di emissione in atmosfera più bassi del 20% di quelli autorizzati o previsti in normativa. Applicando per i camini E1, E2, E4, E7, E8 di raffineria i valori di emissione più restrittivi, e applicando la riduzione suddetta, si determinano i seguenti valori di riferimento (al 3% in O2): Legge Regionale Puglia Anno 1999 PUNTO DI EMISSIONE SOx (mg/Nmc) NOx (mg/Nmc) CO (mg/Nmc) Polveri (mg/Nmc) E1 1.360 400 200 64 E2 1.360 295 200 49 E4 378 347 200 64 E7 28 160 ---- 4 E8 28 160 ---- 4 Flusso di massa : Trasferimento di ramo d’azienda da AGIP Petroli S.p.A. ad EniPower S.p.A. (Camino E3) Edizione 2 del 31/03/07 Anno 2001 SO2 = 5.160 ton/a NOx = 1.100 “ PST = 200 “ Con lettera del 5 aprile 2001, AGIP Petroli – Raffineria di Taranto comunica al Ministero dell’Industria, Ministero dell’Ambiente e Regione Puglia il trasferimento di ramo d’azienda da AGIP Petroli S.p.A. ad EniPower S.p.A della CTE (camino E3), considerando tale variazione nell’ambito del procedimento di rilascio dell’autorizzazione definitiva ai sensi art. 17 D.P.R. 203/88 Con lettera del 5 aprile 2001 EniPower presenta al Ministero dell’Industria, Ministero dell’Ambiente e Regione Puglia, richiesta di autorizzazione prevista da art. 17 D.P.R. 203/88 Revisione 5 del 31/03/07 pag 23 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati In accordo con quanto previsto dalla normativa vigente (autorizzazione rilasciata dalla Regione Puglia con Det. Dirigenziale n. 889 e n. 890 del 27/09/04), sono state autorizzate le emissioni convogliate, espresse in termini di concentrazione (mg/Nmc), provenienti dagli impianti U9000 e U9400 ed afferenti al camino E2, secondo i seguenti limiti di emissione: Inserimento impianti CDP/Est e Idrogeno I MP. SO2 NOx CO PST COV H2S NH3 (mg/Nmc) (mg/Nmc) (mg/Nmc) (mg/Nmc) (mg/Nmc) (mg/Nmc) (mg/Nmc) Anno 2004 U9000 CDP/ EST 1360 400 200 64 240 U9400 Idrog. EST 1360 400 200 64 --- 4 20 --- --- Con l’autorizzazione rilasciata dalla Regione Puglia (Determinazione Dirigenziale n 1039 del 27/12/04) sull’incremento di capacità di lavorazione della Raffineria (da 5.000.000 ton a 6.500.000 ton di materie prime), è previsto il rispetto di specifici valori delle emissioni convogliate in atmosfera, espressi sia in termini di concentrazioni (mg/Nmc) che in termini di flussi di massa (ton/anno), Concentrazioni: PUNTO DI EMISSIONE SO2 (mg/Nmc) NOx (mg/Nmc) CO (mg/Nmc) Polveri (mg/Nmc) E1 Aumento capacità di lavorazione Anno 2004 E2 1360 400 200 64 28 160 --- 4 PUNTI DI EMISSIONE SO2 (t/a) NOx (t/a) CO (t/a) PST (t/a) E1, E2, E4, E7, E8 2.986 926 160 122 E4 E7 E8 Flusso di massa: Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 24 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati ALLEGATO 3.1 ASPETTI AMBIENTALI DELLA RAFFINERIA ATTIVITA’ AZIENDALI DI INTERESSE AMBIENTALE ESERCIZIO DI RAFFINERIA TECNOLOGICO E SERVIZI TECNICI SOI 1 SOI 4 SOI 3 ASPETTI AMBIENTALI N° Descrizione 1. Movimentazione esterna prodotti su strada 2. Recupero materie prime PO OL PE Blending/Parco Generale Serbatoi x TAE Stab.to GPL Impianti X Produzione di "prodotti ecologici" x 5. Recupero energetico impianti Consumo di combustibile (Fuel Gas e Fuel Oil) x 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. Prelievi idrici da pozzo 15. Utilizzo di acqua potabile Edizione 2 del 31/03/07 Magazzino ed Aree di deposito Ditte Terze NOTE x È stata modificata la descrizione togliendo ATB per tenere conto del trasporto di GPL Ditta Terza di trasporto Integra gli aspetti E.17 e N.17 dello Stabilimento GPL Comprende gasolio e Benzine BBTZ (<10 ppm), benzina a basso Benzene (inferiore all’1 %) e aromatici (inferiore al 35 %) x -------------------------Emissioni convogliate di SO2 da impianti primari/thermal e da altri impianti(aspetto 8 Bis) Emissioni convogliate di NOx da Impianti Emissioni convogliate di CO2 Emissioni convogliate di particolato da impianti primari/thermal e da altri impianti(aspetto11 bis) Emissioni convogliate di CO Movimentazione esterna prodotti via mare Manutenzioni ed Ispezioni x 3. 6. Laboratorio -------------------------x x x x x x x x x x x Revisione 5 del 31/03/07 pag 25 di 98 Ditta Terza di trasporto via mare Comprende l’aspetto N. 2 dello stabilimento GPL Servizi e mensa Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati ATTIVITA’ AZIENDALI DI INTERESSE AMBIENTALE ESERCIZIO DI RAFFINERIA TECNOLOGICO E SERVIZI TECNICI SOI 1 SOI 4 SOI 3 ASPETTI AMBIENTALI N° Descrizione 17. 18. 19. 19Bis 20. 21. 21Bis 22. 22Bis 23Bis OL PE Blending/Parco Generale Serbatoi Scarichi idrici in mare da TAE (COD, Oli, SST, T) 16. 23. PO Recupero acque reflue Emissione da linee ed apparecchiature di composti volatili organici (COV) ed inorganici (H2S e acidi) Emissione da vasche e serbatoi TAE di composti volatili organici (COV) Emissione da vasche e serbatoi TAE di composti volatili inorganici Emissione da serbatoi a tetto galleggiante di composti volatili organici (COV) ed inorganici Emissione da serbatoi a tetto fisso di composti volatili organici (COV) Emissione da serbatoi a tetto fisso di composti volatili inorganici Emissione da pensiline di carico di composti volatili organici (COV) Emissione da pensiline di carico di composti volatili inorganici Emissione da pensiline scarico greggio di composti volatili organici (COV) Emissione da pensiline scarico greggio di composti volatili inorganici TAE x Stab.to GPL Impianti Laboratorio Manutenzioni ed Ispezioni Magazzino ed Aree di deposito x Ditte Terze x x x x x x x x x x Gli scarichi sono compresinvi delle acque reflue di EPSTA. Comprende l’aspetto N.7 dello stabilimento GPL da SWS a desalter x x x x x x x x 24. Produzione melme e fondami serbatoi 25. Raccolta differenziata di rifiuti non pericolosi x x x x x x x x 26. Raccolta differenziata di rifiuti pericolosi x x x x x x x x Edizione 2 del 31/03/07 NOTE x Revisione 5 del 31/03/07 x x x pag 26 di 98 x fondami serbatoi fanghi nuovo trattamento biologico. Fondami desalter Comprende l’aspetto N. 12 dello Stabilimento GPL Comprende l’aspetto E. 7 dello Stabilimento GPL Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati ATTIVITA’ AZIENDALI DI INTERESSE AMBIENTALE ESERCIZIO DI RAFFINERIA TECNOLOGICO E SERVIZI TECNICI SOI 1 SOI 4 SOI 3 ASPETTI AMBIENTALI PE Blending/Parco Generale Serbatoi TAE Stab.to GPL Impianti Laboratorio x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x N° Descrizione PO 27. Produzione e accumulo temporaneo rifiuti 27 Bis Produzione e accumulo temporaneo di rifiuti da Ditte Terze 28. Presenza di prodotto su suolo da eventi pregressi 29. Emissione di rumore all’interno 30. Emissione di rumore all’esterno da aree critiche (SS Jonica) e da altre aree (aspetto 30 bis) 31. Impiego di elementi radioattivi 32. Presenza della raffineria sul territorio x x x x 33. Rilascio di sostanze pericolose in caso di incendio/esplosione, emissioni, sversamenti x x x x 34. Presenza di H2S Edizione 2 del 31/03/07 OL x x x x x Magazzino ed Aree di deposito Ditte Terze x x x x x x x x x Revisione 5 del 31/03/07 Manutenzioni ed Ispezioni pag 27 di 98 x NOTE Comprende gli aspetti N. 10 e A.5 dello Stabilimento GPL Ditte Terze per attività di manutenzione Comprende gli aspetto A. 8, N.18 e A.5 dello Stabilimento GPL Comprende l’aspetto N. 16 dello Stabilimento GPL Raffineria e Ditte Terze per attività di manutenzione. Comprende gliaspetti N. 13, A.3 e A.4 dello Stabilimento GPL Comprende l’aspetto N. 14 dello Stabilimento GPL Impianto EST/CDP in area SOI 3 e Centraline di monitoraggio perimetrali in area SOI 4. Comprende l’aspetto N. 15 dello Stabilimento GPL Comprende l’aspetto N. 19 dello Stabilimento GPL Ditta Terza di trasporto Comprende l’aspetto E. 1 e la parte relativa all’aspetto E 8 (vasche di stoccaggio del GPL) dello Stabilimento GPL Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati ATTIVITA’ AZIENDALI DI INTERESSE AMBIENTALE ESERCIZIO DI RAFFINERIA TECNOLOGICO E SERVIZI TECNICI SOI 1 SOI 4 SOI 3 ASPETTI AMBIENTALI N° Descrizione 35. Presenza di amianto e fibre ceramiche 36. 43. 44. -------------------------Stoccaggio/utilizzo di prodotti chimici (additivi, soda, zolfo, acido solforico, materie ausiliarie, batteri impianto biologico) Impiego di catalizzatori Perdite di prodotto petrolifero da linee e apparecchiature impianti di produzione e utilities con interessamento aree pavimentate/terreno nudo (aspetto 39 bis) Perdite di prodotto petrolifero da linee e apparecchiature in area movimentazione con interessamento aree pavimentate/terreno nudo (aspetto 40 bis) Perdite di prodotto petrolifero da serbatoi con bacino pavimentato (41) con bacino non pavimentato (41 bis) Scarichi gassosi verso sistemi di blowdown Perdite da rete fognaria Perdite da rete acqua potabile 45. Perdite da rete acqua antincendio 46. 47. Perdite da rete distribuzione vapore -------------------------Produzione, raccolta e smaltimento catalizzatori esausti Perdite di prodotto per corrosione piping/serbatoi Perdite di MTBE da stoccaggio in serbatoi 37. 38. 39. 40. 41. 42. 48. 49. 50. Edizione 2 del 31/03/07 PO OL PE x Blending/Parco Generale Serbatoi TAE x Stab.to GPL x Impianti Laboratorio Manutenzioni ed Ispezioni Magazzino ed Aree di deposito Ditte Terze NOTE Vedi censimento SERTEC Comprende l’aspetto E. 9 , E.13 dello Stabilimento GPL x -------------------------x x x x x x x Comprende l’aspetto E. 2 dello Stabilimento GPL x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x Comprende l’aspetto E. 20 dello Stabilimento GPL x x -------------------------x x x x X x x X Revisione 5 del 31/03/07 pag 28 di 98 x x Smaltitore esterno Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati ATTIVITA’ AZIENDALI DI INTERESSE AMBIENTALE ESERCIZIO DI RAFFINERIA TECNOLOGICO E SERVIZI TECNICI SOI 1 SOI 4 SOI 3 ASPETTI AMBIENTALI N° 51. 52. 53. 54. 55. 56. 57. 58. 59. 60. 61. Descrizione Sversamenti accidentali di prodotto da attività di drenaggio serbatoi (greggio) -------------------------Attività di Raffineria impattanti sullo stato della costa --------------------------------------------------Stoccaggio catalizzatori su aree non pavimentate Perdita di prodotto petrolifero da punti "critici" (flange, tenute, valvole….) su aree non pavimentate Perdita di prodotto petrolifero da punti "critici" (flange, tenute, valvole….) su aree pavimentate Perdite da serbatoi interrati Sversamenti o perdite dalla vasca di raccolta/rilancio acque reflue Perdite di CFC (FREON R 22 bombola antincendio candela a freddo impianto recupero vapori) 62. Consumo di energia elettrica e vapore prodotto da Eni Power/Enel 63. Emissione di sostanze organiche volatili da impianti recupero vapori 64. Emissioni convogliate da caldaia uso civile 65. Smaltimento di rifiuti all'esterno del sito 66. 67. Produzione, rigenerazione e smaltimento di carboni attivi esausti da impianto recupero vapori Emissioni diffuse organiche/ inorganiche da attività di sabbiatura/verniciatura Edizione 2 del 31/03/07 PO OL PE Blending/Parco Generale Serbatoi TAE Stab.to GPL Impianti Laboratorio X Manutenzioni ed Ispezioni Magazzino ed Aree di deposito Ditte Terze NOTE x -------------------------- x x X x x --------------------------------------------------- X x x x x x X x x x x x X x x x X x x x x x x x X x X X x x x x x x x x x x x x X Revisione 5 del 31/03/07 x Comprende l’aspetto E 5 dello Stabilimento GPL EPSTA/ENEL Comprende l’aspetto N 5 dello Stabilimento GPL pag 29 di 98 x x x x x x Comprende gli aspetti N. 25 e N9 dello Stabilimento GPL Comprende l’aspetto N11 dello Stabilimento GPL Smaltitore esterno Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati ATTIVITA’ AZIENDALI DI INTERESSE AMBIENTALE ESERCIZIO DI RAFFINERIA TECNOLOGICO E SERVIZI TECNICI SOI 1 SOI 4 SOI 3 ASPETTI AMBIENTALI N° Descrizione 68. Produzione e smaltimento di rifiuti (sabbie e latte) da attività di sabbiatura/verniciatura 69. Spandimento accidentale di prodotto nel parcheggio autobotti 70. 71. 72. 73. 73Bis 74. 75. 76. 77. 78. 79. PO OL PE Blending/Parco Generale Serbatoi Impianti Laboratorio Manutenzioni ed Ispezioni x x Magazzino ed Aree di deposito Ditte Terze NOTE x Smaltitore esterno Ditta terza di trasporto Integra l’aspetto E.16 dello Stabilimento GPL x x x x x EPSTA x x x x x x Aspetti generati dalla produzione di acqua DEMI da ENIPOWER Aspetti generati dalla produzione di Energia elettrica e vapore da ENIPOWER Emissioni derivanti dal sistema di abbattimento dall’impianto desolforazione TAE A Emissione di GPL in fase di avvio delle pompe e compressori per la movimentazione del prodotto Pulizia dei filtri dell'impianto di grande manutenzione dello Stabilimento GPL Edizione 2 del 31/03/07 Stab.to GPL X Rottura/perdita linea SLOP in corrispondenza della testata dell’impianto TAE A Presenza di SF6 come isolante in parti dell’impianto elettrico Consumo di acqua Demi fornita da ENIPOWER Trattamento scarichi idrici Enipower Trattamento reflui per attività svolte da/in area ditte terze Prelievo di acqua mare TAE EPSTA Fornita ad EPSTA ed utilizzata in Raffineria per uso antincendio e raffreddamento impianti Comprende l’aspetto E. 18 dello Stabilimento GPL x x x x Revisione 5 del 31/03/07 x E’ l’aspetto A.1 dello Stabilimento GPL x E’ l’aspetto A.6 dello Stabilimento GPL pag 30 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati ATTIVITA’ AZIENDALI DI INTERESSE AMBIENTALE ESERCIZIO DI RAFFINERIA TECNOLOGICO E SERVIZI TECNICI SOI 1 SOI 4 SOI 3 ASPETTI AMBIENTALI N° Descrizione PO OL PE Blending/Parco Generale Serbatoi Emissione in atmosfera di GPL, azoto, vapore dalle attività di bonifica per la manutenzione straordinaria delle linee dei gasdotti delle tubazioni GPL esistenti all’interno dello Stabilimento. Presenza di: vasche interrate del TAE, tubazioni interrate della rete fognaria, serbatoi gasolio gruppo elettrogeno e carrelli TAE Stab.to GPL Impianti Laboratorio Manutenzioni ed Ispezioni Magazzino ed Aree di deposito Ditte Terze NOTE x E’ l’aspetto A.7 dello Stabilimento GPL x E’ l’aspetto E.8 dello Stabilimento GPL 82. Perdite di GPL da Sfiati delle valvole di sicurezza poste sulle linee GPL, drenaggi dei polmoni di aspirazione compressori e pompe, sfiati in atmosfera dei tratti di manichetta tra la valvola del braccio di carico e l’ATB ed in sala imbottigliamento, tra la pistola erogatrice e il rubinetto della bombola, da attività di movimentazione, lavorazione e imbottigliamento GPL, in fase di avvio delle pompe e dei compressori per la movimentazione del prodotto x Comprende gli aspetti E.16, N 22, N 23, N 24, A 1 dello Stabilimento GPL 83. Utilizzo di Combustibili liquidi (Gasolio) nei muletti e nei gruppi elettrogeni x E’ l’aspetto N.3 dello Stabilimento GPL x Rappresenta gli aspetti N.8, A.2 e E.6 dello Stabilimento GPL 80. 81. 84. 85. 86. Emissione di S.O.V., CO2, NOx, SOx, Polveri, Odori dal Reparto di Grande e Piccola Manutenzione e dall’Impianto di Imbottigliamento. Compreso avvio ed esercizio gruppo elettrogeno Gestione e Funzionamento dell’Impianto di trattamento e depurazione chimico-fisico e biologico dell’impianto GPL Svuotamento marmitte ad acqua nel pozzetto di raccolta verso l'impianto di trattamento Edizione 2 del 31/03/07 E’ l’aspetto N.6, E.4 E 10 e E 11 dello Stabilimento GPL E’ l’aspetto N.21 dello Stabilimento GPL x x Revisione 5 del 31/03/07 pag 31 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati ATTIVITA’ AZIENDALI DI INTERESSE AMBIENTALE ESERCIZIO DI RAFFINERIA TECNOLOGICO E SERVIZI TECNICI SOI 1 SOI 4 SOI 3 ASPETTI AMBIENTALI OL PE 87. Rottura marmitta ad acqua dei carrelli x 88. Perdite di olio dai carrelli x Revisione 5 del 31/03/07 TAE Stab.to GPL Descrizione Edizione 2 del 31/03/07 PO Blending/Parco Generale Serbatoi N° Impianti Laboratorio Manutenzioni ed Ispezioni Magazzino ed Aree di deposito Ditte Terze NOTE E’ l’aspetto E.12 dello Stabilimento GPL E’ l’aspetto E.14 dello Stabilimento GPL pag 32 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati ALLEGATO 3.2 METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITA’ E DELLA CLASSE DI PRIORITA’ Il processo di individuazione è articolato su 5 fasi, nel seguito sinteticamente sviluppate. FASE 1 OBIETTIVO Definizione degli Impatti ambientali corrispondenti ad ogni Aspetto ambientale individuato 2 Determinazione dei criteri di significatività 3 Calcolo del livello di significatività 4 Determinazione dell’indice di influenza per i soli Impatti connessi ad Aspetti ambientali indiretti 5 Valutazione della priorità di intervento di miglioramento FASE 1: Definizione degli Impatti ambientali corrispondenti ad ogni Aspetto ambientale individuato In questo step per ciascun Aspetto ambientale sono associati i rispettivi Impatti, distinti nelle condizioni operative Normali (N), Anomale (A) e di Emergenza (E). FASE 2: DETERMINAZIONE DEI CRITERI DI SIGNIFICATIVITÀ Per effettuare la valutazione della significatività degli Aspetti/Impatti ambientali individuati sono utilizzati i seguenti criteri: Criteri parametrici Con criterio parametrico si intende una particolare condizione/situazione che, qualora applicabile, comporta l'avvio del processo di classificazione definito in fase 3. Si identificano, in particolare, i seguenti criteri parametrici: a) Effetto/impatto soggetto ad attuali o future regolamentazioni legislative e/o normative b) Effetto/impatto che coinvolge risorse significative per l’ambiente circostante (corsi d’acqua, falde acquifere, suolo, risorse naturali o del sito in generale) c) Effetto/impatto soggetto a specifica attenzione/controllo da parte dell’opinione pubblica (interna ed esterna) o di Enti istitutivi d) Effetto/impatto caratterizzato da rilevante sinergia con altre attività presenti nelle vicinanze del sito (particolari danni, specifici rischi comuni) e) Effetto/impatto significativamente ridotto in aziende o realtà imprenditoriali simili, nazionali od europee. f) Effetto/impatto legato ad una rilevante ricaduta sull’immagine societaria. Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 33 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati g) Effetto/impatto particolarmente dannoso a causa delle specifiche caratteristiche del sito (vicinanza di centri abitati o realtà sociali particolari). N.B. La casistica applicativa dei criteri parametrici prevede: + = criterio particolarmente rilevante - (bianco) = criterio non applicabile e/o non particolarmente rilevante Criterio numerico Con criterio numerico (o indice di probabilità) si intende la probabilità di accadimento dell’Impatto oggetto della valutazione, secondo la seguenti statistica: ip DESCRIZIONE 1 2 Molto basso Basso 3 Significativo 4 Alto 5 Certo CRITERIO Impatto caratterizzato da una probabilità che si verifichi molto bassa Impatto con bassa probabilità d’accadimento Le condizioni operative che causano l’Impatto sono discretamente probabili e poco controllabili La probabilità di accadimento dell’Impatto è molto estesa ed ampia Continuo verificarsi dell’Impatto a causa delle attività operative cui è strettamente correlato Il risultato dell'applicazione del criterio numerico viene considerato nel processo di classificazione definito in fase 3. FASE 3: DETERMINAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITÀ La combinazione del numero di criteri parametrici applicabili con il corrispondente valore del criterio numerico, permette di individuare la significatività dell’Aspetto/Impatto secondo la matrice di relazione: indice di probabilità (ip) 1 2 3 4 5 n° criteri 1 bb bb B b m applicabili 2 bb b M m a (a-g) 3 b m M a a 4 b m A a aa 5 m a A aa aa 6 m a Aa aa aa 7 A aa Aa aa aa in cui: bb = significatività molto bassa b = significatività bassa m = significatività media a = significatività alta aa = significatività molto alta Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 34 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati FASE 4. DETERMINAZIONE DEL GRADO DI INFLUENZA Una volta effettuata la valutazione di significatività degli Aspetti/Impatti, si propone un modello di valutazione del “Grado di influenza” che la Raffineria ha rispetto ai Soggetti Terzi (Ditte, fornitori, destinatari, …), cui è eventualmente correlato il manifestarsi di un Aspetto Indiretto. Con la determinazione del grado di influenza si intende, in conformità al Regolamento CE 761/01 (EMAS), valutare le tipologie di Aspetti/Effetti indiretti individuate e stabilire il livello di controllo operativo e gestionale che la Raffineria può avere su di esse. Il grado di influenza viene definito attraverso un indice numerico (Grago di influenza - G), sintetizzabile in: Grado di influenza (G) Criterio di valutazione La Raffineria non ha il pieno controllo gestionale dell'aspetto, ma è in grado di influenzare notevolmente i soggetti Terzi che lavorano per lei attraverso: L’imposizione di regole in ambito contrattuale o di accordo volontario; La conduzione di azioni dicontrollo operativo o sorveglianza (ad esempio, mediante audit e/o procedure/istruzioni operative) L’azienda non ha la gestione dell’aspetto, ma può, rispetto a soggetti Terzi,interessati, agire solamente mediante iniziative di sensibilizzazione, informazione o incentivazione/disincentivazione, tali da favorirne un comportamento in linea con i principi del SGA aziendale. L’azienda non ha la gestione dell’aspetto, e non ha alcuna possibilità, rispetto a soggetti Terzi interessati, di agire neanche solamente mediante iniziative di sensibilizzazione, informazione o incentivazione/disincentivazione, tali da favorirne un comportamento in linea con i principi del SGA aziendale. 2 1 0 il Grado di influenza, associato alla significatività dell'Aspetto/Impatto indiretto, esprime il grado di controllo operativo o gestionale che la Raffineria ha nei confronti del Soggetto Terzo che lo genera. Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 35 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati FASE 5. VALUTAZIONE DELLA PRIORITÀ DI INTERVENTO DI MIGLIORAMENTO Il livello di priorità di intervento viene valutato, per i soli aspetti significativi, applicando la matrice “Classe di priorità P” riportata di seguito. Calcolo della classe di Priorità P Livello di significatività dell’Aspetto CP1 CP2 CP3 L’aspetto/impatto in esame è di rilievo rispetto alle Politiche ambientali aziendali, ma non risulta significativamente migliorabile mediante interventi teoricamente o economicamente praticabili L’aspetto/impatto in esame è di rilievo rispetto alle Politiche ambientali aziendali e risulta migliorabile in modo chiaramente individuato, con interventi (tecnici ed organizzativi) economicamente praticabili; L’aspetto/impatto in esame è di rilievo rispetto alla Politica ambientale sottoscritta dall’impresa, risulta in modo inaccettabile al di sotto dei livelli standard del settore ed è migliorabile in modo determinante, individuato ed economicamente praticabile. oppure Non sono state fatte valutazioni aggiornate sulla migliorabilità del processo/tecnologia M P1 P1 P2 A P2 P2 P3 AA P2 P3 P3 I valori P1, P2, P3 rappresentano il livello di priorità definitivo per gli Aspetti significativi diretti. Per gli Aspetti ambientali significativi indiretti, la Classe di Priorità (PI) si ottiene combinando la Classe di Priorità (individuata applicando all’aspetto i criteri della tabella precedente), con il Grado di Influenza (G), utilizzando la tabella riportata di seguito. Calcolo della classe di priorità PI di un Aspetto ambientale indiretto. GRADO DI INFLUENZA Classe di priorità da Tabella 4 P1 P2 P3 0 PI0 PI0 PI0 1 PI1 PI1 PI2 2 PI1 PI2 PI3 In funzione della Classe di Priorità (P) ottenuta per ciascun aspetto ambientale si procede a determinare l’eventuale necessità di intervento, utilizzando la Tabella riportata di seguito “Classi di priorità ed azioni conseguenti”, si procede a determinare l’eventuale necessità d’intervento. Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 36 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto COMMENTI DA CONSIDERARE PER POSSIBILI OBIETTIVI AMBIENTALI DA CONSIDERARE PER PROCEDURE OPERATIVE DOCUMENTATE Gli aspetti ambientali indiretti non possono essere in alcun modo sotto il controllo della Raffineria ne essere mitigati con azioni od interventi verso Terzi. NO NO Gli aspetti sono oggetto di attività di controllo operativo e sorveglianza e misurazione volte a garantire il mantenimento dell’attuale situazione. PI1 SI Possibilmente1 SI SI SI SI CLASSE DI PRIORITÀ PI0 P1/PI1 P2/PI2 Dichiarazione Ambientale Allegati Gli aspetti sono considerati nella definizione degli obiettivi e programmi di miglioramento ambientale, adeguati alla diversa gravità ed urgenza della situazione riscontrata. Dovranno comunque essere oggetto di controllo operativo e di sorveglianza e misurazione. P3/PI3 Dovranno essere considerati nella definizione degli obiettivi e programmi di miglioramento ambientale, adeguati alla diversa gravità ed urgenza della situazione riscontrata. Dovranno essere oggetto di controllo operativo e di sorveglianza e misurazione. Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 37 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati ALLEGATO 3.3 SIGNIFICATIVITÀ ASPETTI/IMPATTI AMBIENTALI DELLA RAFFINERIA Grado di Influenza ASPETTI N. Descrizione D/I G EFFETTI Cod. N1.1 I 1. Recupero materie prime 3. Produzione di "prodotti ecologici" 5. 6. 8. N1.2 Movimentazione esterna prodotti su strada 2. 4. 1/2 ----------------Recupero energetico impianti Consumo di combustibile (Fuel Gas e Fuel Oil - area Impianti) Emissioni convogliate di Edizione 2 del 31/03/07 I 2 E.1.1 D NA N2.1 I D 2 NA Descrizione Criteri di Significatività P/N aggravio del traffico locale (ATB) N Inquinamento ambientale (acustico e delle qualità dell'aria) da scarichi veicolari N Peggioramento della qualità dell’aria degli ambienti interni e limitrofi, odori non graditi dalla N popolazione e dai lavoratori, peggioramento delle condizioni di vita di flora e fauna risparmio economico/ambientale P nell’impiego di risorse (prodotti petroliferi, acqua) N3.1 riduzione dei rischi di contaminazione dell’aria ----- ---------------------- N5.1 riduzione dei consumi energetici (risorse non rinnovabili) D NA N6.1 riduzione dei consumi di risorse non rinnovabili (combustibili fossili) D NA N8.1 A8.1 modifica della qualità dell’aria esterna Revisione 5 del 31/03/07 a + + + + N N N d e f + + + + + + + + + + + M 2 M + 4 AA + 5 A slop, condense 5 A Comprende gasolio e Benzine BBTZ (<10 ppm), benzina a basso Benzene (inferiore all’1 %) e aromatici (inferiore al 35 %) 5 A comprende recupero calore impianti + + + + + + pag 38 di 98 Note 2 + + + g + + P P c + + P b Signif icativi tà Ip + + 5 A 2 2 A A L’impatto negativo viene attenuato dal maggiore o minore ricorso a movimentazione via oleodotto prodotti in ingresso I consumi sono quantificati e monitorati per singoli impianti l’olio combustibile che viene bruciato è BTZ e qualitativamente pregiato (bassi metalli) Emissioni delle realtà industriali circostanti pari a 10 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Grado di Influenza ASPETTI N. Descrizione D/I G 8 bis EFFETTI Cod. Descrizione N8.2 alterazione dell’ambiente esterno a livello locale e globale (piogge acide, nubi, irritazioni). N + + + + N8b.1 A8b.1 modifica della qualità dell’aria esterna N N + + + + + + + + D N8b.2 alterazione dell’ambiente esterno a livello locale e globale (piogge acide, nubi, irritazioni) NA N9.1 9. 10. 11. 11 bis Emissioni convogliate di NOx da Impianti Emissioni convogliate di CO2 Emissioni convogliate di particolato da impianti primari e thermal (combustione f.o.) Emissioni convogliate di particolato da altri impianti (combustione f.g.) Edizione 2 del 31/03/07 Criteri di Significatività P/N a b c d e f g Signif icativi tà Ip Note - 20 vv ca. SO2 da impianti primari e thermal (combustione f.o.) Emissioni convogliate di SO2 da altri impianti (combustione f.g.) Dichiarazione Ambientale Allegati A9.1 D NA N9.2 N10.1 D NA A10.1 N11.1 A11.1 D NA N11.2 N11. b.1 D NA A11. b.1 N11. b.2 Modifica della qualità dell’aria alterazione dell’ambiente esterno a livello locale e globale (piogge acide) modifica della qualità dell’aria globale (effetto serra) modifica della qualità dell’aria globale (effetto serra) modifica della qualità dell’aria (interna) alterazione dell’ambiente esterno/vegetazione a livello locale modifica della qualità dell’aria (interna) alterazione dell’ambiente esterno/vegetazione a livello locale Revisione 5 del 31/03/07 1 + + 1 1 B M M N + + + + + 1 M N + + + + + 2 A N + + + + + 1 M N + + + + + 1 M N + + + + 2 M N + + + + 2 M N + + + + + 2 A N + + + + + 1 M N + + + + + 1 M N + + + 2 M N + + + 1 M N + + + 1 B + + pag 39 di 98 effetto ridotto per l'impiego di combustibile a basso impatto da transitori avviamento/fermata Impianti Ad esempio per rigenerazione catalizzatore in discontinuo da transitori avviamento/fermata Impianti da transitori avviamento/fermata Impianti Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Grado di Influenza ASPETTI N. Descrizione 12. Emissioni convogliate di CO 13. Movimentazione prodotti via mare Dichiarazione Ambientale Allegati D/I D D/I G NA 2 EFFETTI Cod. A12.1 Descrizione modifica della qualità dell’aria con tempi di persistenza elevati Criteri di Significatività P/N a b N + + N13.1 aggravio traffico marino N + + N13.2 modifica della qualità dell’aria locale (per emissioni diffuse) con rischio di danni a salute umana N + + E13.1 inquinamento marino derivante da spandimento prodotti per incidenti (1) alterazione dell'equilibrio dell'ecosistema circostante (falda) consumo di risorsa naturale scarsa (in condizioni anomale di scarso afflusso meteorico) c + d e + + + + + N + + + + 14. Prelievi idrici da pozzo D NA N14.1 15. Utilizzo acqua potabile D NA A15.1 D/I 2 N16.1 alterazione (termica e qualitativa) del bacino di ricezione N + + + + A16.1 incremento del carico inquinante (in condizioni anomale di funzionamento TAE) N + + + + 16. Scarichi idrici in mare da TAE (COD, Oli, SST, T) Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 g + N N f + + pag 40 di 98 + Signif icativi tà Ip Note condizioni minime di emissione per dotazioni di controllo automatico della combustione Impatto attenuato dal maggiore o minore ricorso a movimentazione via oleodotto PRAOIL per materie prime in ingresso 2 A 1 B 2 B vd. anche Aspetto 23. 2 A Attività a "rischio di incidente rilevante"; si rimanda alla Valutazione Rischi (ex-DPR 175/88 e D.Lgs. 334/99) (1) evento gestito da PEI - ipotesi incidentale n° 18 1 B 1 BB 2 A 1 B servizi e mensa Sono comprese le acque reflue di provenienza ENIPOWER si intende comrprensivo di sovraccarichi anomali di flussi al TAE per eventi meteorici eccezionali e per perdita prodotto (vd. anche n° 58) Sono comprese le acque reflue di provenienza ENIIPOWER Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Grado di Influenza ASPETTI N. 17. 18. Descrizione Recupero acque reflue Emissione da linee ed apparecchiature di composti volatili organici (COV) ed inorganici (H2S, acidi) Edizione 2 del 31/03/07 Dichiarazione Ambientale Allegati D/I D D G NA EFFETTI Cod. Descrizione Criteri di Significatività P/N a b c d e f g Signif icativi tà Ip E16.1 incremento del carico inquinante allo scarico a mare N + + N17.1 riduzione del consumo di risorsa idrica P + + N18.1 modifica della qualità dell’aria locale (ambienti interni e limitrofi) N + + N18.2 rischio di danni per la salute umana N + + + + 1 B A18.1 modifica della qualità dell’aria locale (bonifiche e campionamenti) N + + + + 1 B E18.1 modifica della qualità dell’aria locale N + + + + 1 B + + + + + + + 1 B 5 A 1 M NA Revisione 5 del 31/03/07 pag 41 di 98 Note si intende comrprensivo di sovraccarichi anomali di flussi al TAE per eventi meteorici eccezionali e per perdita prodotto (vd. anche n° 58) Sono comprese le acque reflue di provenienza ENIIPOWER si intende: - da SWS a desalter Compreso compressori, pompe e stoccaggi solventi, vasca zolfo Imp. TSTC, sfiati. Interventi in progetto (tenute doppie per fluidi critici), tenute a secco compressori, prese campione a loop chiuso) evento gestito da PEI - ipotesi incidentale n° 1 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Grado di Influenza ASPETTI N. Descrizione 19. Emissione da vasche e serbatoi TAE di composti volatili organici (COV) 19 bis Emissione da vasche e serbatoi TAE di composti volatili inorganici Dichiarazione Ambientale Allegati D/I D D G EFFETTI Cod. Descrizione P/N a b N19.1 modifica della qualità dell’aria locale N + + N19.2 modifica della qualità dell’aria locale (odori) N + + N19 b.1 modifica della qualità dell’aria locale N + N19 b.2 modifica della qualità dell’aria locale (odori) N + NA NA N20.1 20. 21. 21 bis 22. Emissione da serbatoi a tetto galleggiante di composti volatili organici (COV) ed inorganici Emissione da serbatoi a tetto fisso di composti volatili organici (COV) Emissione da serbatoi a tetto fisso di composti volatili inorganici Emissione da pensiline di carico di composti volatili organici (COV) Edizione 2 del 31/03/07 D NA N21.1 NA A21.1 D D NA NA modifica della qualità dell’aria locale A20.1 E20.1 D Criteri di Significatività N21. b.1 N22.1 modifica della qualità dell'aria con possibili coinvolgimento degli operatori (incendio) per affondamento tetto e/o rottura guarnizioni modifica dell’aria locale odori (respirazione serbatoi) modifica della qualità dell’aria locale (operazioni di manutenzione) modifica dell’aria locale odori (respirazione serbatoi) modifica della qualità dell’aria locale (ambienti interni e limitrofi) Revisione 5 del 31/03/07 e f + + 2 M + + 3 A + + + 1 B + + + 1 B N + + N + + N + + N + + N + + N + + N + + c + d g Signif icativi tà Ip + + + + + pag 42 di 98 + Note Impatto sull’immagine della Raffineria sono comprese anche le emissioni dalla vasca di raccolta/rilancio acque piazzale in area caricamento rete. Impatto sull’immagine della Raffineria Programma di installazione doppie tenute serbatoi (vedi PMA) Effetto deirvato da attività di manutenzione serbatoi 2 M 1 BB 2 M l'evento è gestito da PEI, ipotesi incidentale n° 13 3 A Collettamento vapori a impianti di abbattimento 1 BB 1 B 2 M sono stati attuati e pianificati interventi di riduzione (sistemi di recupero vapori benzina e bitumi) Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Grado di Influenza ASPETTI N. 22 bis 23. 23 bis 24. 25. 26. 27. Descrizione Emissione da pensiline di carico di composti volatili inorganici Emissione da pensiline scarico greggio di composti volatili organici (COV) Emissione da pensiline scarico greggio di composti volatili inorganici Cod. Descrizione P/N a b D NA N22. b.1 modifica della qualità dell’aria locale (ambienti interni e limitrofi) N + + D NA E23.1 modifica qualità aria N + + c d e f g + Signif icativi tà Ip 1 B 2 B Note evento possibile soltanto in seguito a spandimenti D NA E23. b.1 A24.1 Raccolta differenziata di rifiuti non pericolosi I Edizione 2 del 31/03/07 Criteri di Significatività G D Produzione e accumulo temporaneo rifiuti EFFETTI D/I Produzione melme e fondami serbatoi Raccolta differenziata di rifiuti pericolosi Dichiarazione Ambientale Allegati NA A24.2 2 N25.1 N26.1 D/I 2 A26.1 modifica qualità aria potenziale rischio di inquinamento di suolo e falda da depositi interni modifica della qualità dell'aria locale (odori) riduzione dei flussi in discarica e recupero risorse riduzione dei volumi in discarica per attività di recupero rischio di inquinamento di suolo e falde per anomalie di deposito temporaneo N + + N + + N + P + + + P + + + N + + + D NA N27.1 potenziale rischio di inquinamento di suolo e falde N + D NA A27.1 Generazioni di rifiuti da bonifica (acqua e residui) N + Revisione 5 del 31/03/07 + + + + pag 43 di 98 + + + + 1 BB 1 B 3 B 5 A 5 AA 1 B M 2 M 5 M fondami serbatoi fanghi nuovo trattamento biologico. Fondami desalter L’aspetto comprende anche i fanghi generati dall’impianto TAE Si consiglia di considerare tale espetto anche in condizioni “anomale”. Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Grado di Influenza ASPETTI N. 27. bis 28. Descrizione Produzione e accumulo temporaneo di rifiuti in area Ditte Terze Presenza di prodotto su suolo da eventi pregressi 30. 30 bis 31. EFFETTI D/I G Cod. I 1 N.27.b. 1 D NA D NA D 29. Dichiarazione Ambientale Allegati NA P/N a potenziale rischio di inquinamento di suolo e falde N + A.27.b. 1 Generazioni di rifiuti da bonifica (acqua e residui) N + N28.1 rischio di inquinamento di suolo, sottosuolo e falda N + N29.1 Emissione di rumore all’interno Emissione di rumore all’esterno del perimetro da aree critiche (verso SS Jonica) Emissione di rumore all’esterno da altre aree Impiego di elementi radioattivi Edizione 2 del 31/03/07 D NA A.29.1 D NA N30.1 D NA D/I 2 Descrizione Criteri di Significatività Variazione dell’ambiente di lavoro interno (modifica delle percezioni sonore degli operatori e rischio di danni progressivi alla salute Possibili danni progressivi alla salute dei lavoratori con modifica delle percezioni sonore degli operatori e variazioni del microclima interno N b + + + + + alterazione dell’ambiente limitrofo N + + N30.b.1 alterazione dell’ambiente limitrofo N + + N31.1 Revisione 5 del 31/03/07 N + d e f g + N rischio di ricaduta sulla salute umana c + + + + pag 44 di 98 + + + Signif icativi tà Ip 2 B 5 M 3 A 2 M 5 A + + 1 M + + 1 BB 2 B Note emissioni monitorate ai sensi del DPR 277/91 e lontane dai limiti di legge effettuati investimenti di insonorizzazione impianti Tale aspetto si applica in condizioni anomale al fermo dei compressori aria del GPL dai rilievi fonometrici emerge come area critica, ma nei limiti di legge Impianto EST/CDP in area SOI 3 e Centraline di monitoraggio perimetrali in area SOI 4 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Grado di Influenza ASPETTI N. 32. 33. Descrizione Presenza della raffineria sul territorio Rilascio di sostanze pericolose in caso di incendio/esplosi one, emissioni, sversamenti (2) Dichiarazione Ambientale Allegati D/I D G NA EFFETTI Cod. NA Presenza di H2S (3) D f g + 2 M E31.1 ricaduta sulla salute umana da attività di manutenzione N + + + + 2 M N32.1 impatto visivo N + 4 B E33.2 A35.1 E35.1 Edizione 2 del 31/03/07 e + NA NA d + N35.1 Presenza di amianto c + E34.2 35. b N E33.3 D a rischio di ricaduta sulla salute umana da attività di manutenzione E34.1 34. P/N Signif icativi tà Ip A31.1 E33.1 D Descrizione Criteri di Significatività incidenza sulla sicurezza dei lavoratori e sull’ambiente limitrofo ricaduta sulla qualità dell’aria locale contaminazione del suolo/sottosuolo modifica della qualità dell’aria (interna/esterna) per elevata tossicità ricaduta sulla salute umana ed alterazione dell’ambiente naturale Emissioni (fibre libere) ad alta tossicità con possibili danni alla salute degli operatori rischio di emissioni (fibre libere) ad alta tossicità con possibili danni alla salute degli operatori rischio di emissioni (fibre libere) ad alta tossicità con possibili danni alla salute degli operatori Revisione 5 del 31/03/07 N + + + + + 3 A N + + + + + 3 A N + + + + + 3 A N + + + + 3 A N + + + + 3 A N + + + + 2 M N + + + + 2 M N + + + + 1 B pag 45 di 98 Note Radiografie/tarature per interventi di manutenzione/ispezione svolte da ditte terze (compreso analizzatori polveri in cabine di monitoraggio al perimetro). Evento gestito ad PEI - ipotesi incidentale n° 20 – si comprendono: torce, ciminiere, impianti, serbatoi. attività a "rischio di incidente rilevante"; si rimanda alla Valutazione Rischi (ex-DPR 175/88 e D.Lgs. 334/99) ed alle schede di sicurezza delle sostanze petrolifere (2) eventi normati da PEI - ipotesi incidentali n° 1; 2;3, 4, 5, 6; 7; 8; 9; 10; 11;12, 13, 14; 15; 16; 17; 18; 19 Attività a "rischio di incidente rilevante"; si rimanda alla Valutazione Rischi (ex-DPR 175/88 e D.Lgs. 334/99) (3) eventi normati da PEI - ipotesi incidentali n° 9, 10, 11; 12 Cfr. censimento del 13 giugno 2005 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Grado di Influenza ASPETTI N. 37. 38. 39. 39. bis Descrizione Stoccaggio/utiliz zo di prodotti chimici (additivi, soda, zolfo, acido solforico, materie ausiliarie, batteri impianto biologico, oli lubrificanti, schiumogeni, coloranti, ecc.) Impiego di catalizzatori Perdite di prodotto petrolifero da linee e apparecchiature impianti di produzione e utilities con interessamento di aree pavimentate/cun icoli Perdite di prodotto petrolifero da linee e apparecchiature impianti di produzione e utilities con interessamento di terreno nudo Edizione 2 del 31/03/07 Dichiarazione Ambientale Allegati D/I G EFFETTI Cod. N37.1 D/I 2 A37.1 Descrizione rischio di inquinamento fogne e/o suolo per stoccaggio, movimentazione e utilizzo prodotti chimici inquinamento fogne e/o suolo durante operazioni di approvvigionamento/manutenzi one Criteri di Significatività P/N a b N + + c f g B N + + + 4 A - E37.1 inquinamento fogne e/o suolo da rottura serbatoi, linee, apparecchiature, fusti e bulk N + + 3 M N + + 2 B 2 B 2 M 2 M NA A38.1 D NA E39.1 aggravio di carico inquinante al TAE N contaminazione suolo da bonifiche/manutenzioni N + + + contaminazione suolo da eventi accidentali N + + + A39. b.1 E39. b.1 Revisione 5 del 31/03/07 Note - D NA e 2 alterazione qualità dell’aria (emissione polveri) da operazioni di carico/scarico reattori D d Signif icativi tà Ip + + pag 46 di 98 + aree pavimentate (impatto su rete fognaria) aree non pavimentate (impatto su suolo/sottosuolo trasporto chemicals per impianti Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Grado di Influenza ASPETTI N. 40. 40. bis 41. 41 bis 42. Descrizione Perdite di prodotto petrolifero da linee e apparecchiature in area movimentazione con interessamento di aree pavimentate Perdite di prodotto petrolifero da linee e apparecchiature in area movimentazione con interessamento di terreno nudo Perdite di prodotto petrolifero da serbatoi con bacino pavimentato Perdite di prodotto petrolifero da serbatoi con bacino non pavimentato Scarichi gassosi verso sistemi di Edizione 2 del 31/03/07 Dichiarazione Ambientale Allegati EFFETTI Criteri di Significatività D/I G Cod. Descrizione P/N D NA E40.1 aggravio di carico inquinante al TAE N A40.1 Bis contaminazione suolo da bonifiche/manutenzioni N + + + + inquinamento suolo/sottosuolo e falda da eventi accidentali N + + + + A41.1 contaminazione fogna da bonifiche/manutenzioni N + + + E41.1 aggravio a TAE da eventi accid. N + + + A41. b.1 contaminazione suolo/sottosuolo da bonifiche/manutenzioni N + + + D D D D NA E40. b.1 a b c d + + e f g + Signif icativi tà Ip 2 B 2 M 3 A 1 B 3 A 1 B Note evento gestito da PEI ipotesi incidentale n° 15, 16, 17 NA NA NA + E41. b.1 inquinamento suolo/sottosuolo e falda da eventi accidentali N + + + + N42.1 riduzione emissioni inquinanti dirette in atmosfera P + + + + Revisione 5 del 31/03/07 pag 47 di 98 + 2 A 4 A evento gestito da PEI ipotesi incidentale n° 2 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Grado di Influenza ASPETTI N. Descrizione Dichiarazione Ambientale Allegati D/I G EFFETTI Cod. Descrizione Criteri di Significatività P/N a b c d e f g Signif icativi tà Ip A42.1 modifica della qualità dell’aria locale per combustione in torcia N + + + + + 2 M A Si intendono emissioni anomale derivanti da: bonifiche impianti interventi di manutenzione su impianti (GARO) E42.1 modifica della qualità dell’aria locale per combustione in torcia (scarichi di emergenza) N + + + + + 3 A Comprensivo di emissioni di SO2, NOx, CO2 e Particolato + 3 M blow-down 43. 44. 45. 46. 48. 49. 50. 51. Perdite da rete fognaria Perdite da rete acqua potabile Perdite da rete acqua antincendio Perdite da rete distribuzione vapore Produzione raccolta e smaltimento catalizzatori esausti Perdite di prodotto per corrosione piping/serbatoi (su aree pavimentate o terreno) Perdite di MTBE da stoccaggio in serbatoi Sversamenti accidentali di Edizione 2 del 31/03/07 D NA E43.1 contaminazione del sottosuolo N + + D NA E44.1 spreco di risorsa naturale N + + 2 B D NA E45.1 degrado House-Keeping N + 3 B D NA E46.1 spreco di risorsa naturale N + 2 B 5 A 1 B 1 BB + 1 B + 2 A 2 B 1 P + + N + + E49.2 contaminazione suolo/sottosuolo N + + + + + + N48.2 E49.1 D + Recupero metalli da catalizzatore al platino Potenziale rischio di inquinamento da smaltimento in discarica carico eccezionale in rete fognaria e a TAE N48.1 D/I Note N + + + + NA D NA E50.1 inquinamento della falda N D NA E51.1 carico eccezionale in rete fognaria e a TAE N Revisione 5 del 31/03/07 + + + pag 48 di 98 Completato intervento inserito nel PMA (scheda n°13) Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Grado di Influenza ASPETTI N. Descrizione D/I G prodotto da attività di drenaggio serbatoi (greggio) 53. 56. 57. 58. 59. Attività di Raffineria impattanti sullo stato della costa Stoccaggio catalizzatori su aree non pavimentate Perdita di prodotto petrolifero da punti "critici" (flange, tenute, valvole….) su aree non pavimentate Perdita di prodotto petrolifero da punti "critici" (flange, tenute, valvole….) su aree pavimentate Perdite da serbatoi interrati Edizione 2 del 31/03/07 Dichiarazione Ambientale Allegati D NA EFFETTI Cod. Descrizione P/N a b c E51.2 Contaminazione suolo (parte superficiale) N + + + N53.1 D NA E56.1 D NA E57.1 D NA E58.1 D NA Criteri di Significatività E59.1 alterazione fisico-biologica dei fondali rischio di inquinamento suolo/falda da metalli per rottura/perdite in area stoccaggio N + N + + rischio di inquinamento di suolo e falda N + + aggravio di carico inquinante al TAE N rischio di inquinamento di suolo e falda Revisione 5 del 31/03/07 N e f g 1 + + + + + + + d Signif icativi tà Ip + + + pag 49 di 98 + Note B 1 B A seguito dell'indagine biocenotica effettuata dall'Università di Bari (1999), non si è rilevata una situazione di aggravio in corso. 1 B sono compresi anche i catalizzatori stoccati in area coperta 3 A 2 B 2 M E’ stata rivista la significatività in quanto sono stati realizzati interventi di modifica strutturale dei serbatoi (doppia camicia, basamento in c.a.). Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati Grado di Influenza ASPETTI Descrizione 60. Perdite dalla vasca di raccolta/rilancio acque reflue D NA E60.1 rischio di inquinamento di suolo e falda N + + 61. Perdite di CFC (FREON R 22) da bombola antincendio candela a freddo impianto recupero vapori D NA E61.1 rilascio in atmosfera di sostanze lesive della fascia dell'ozono N + + 62. Consumo di energia elettrica e vapore prodotto da Eni Power/ENEL 63. Emissione di sostanze organiche volatili da impianti recupero vapori 64. 65. Edizione 2 del 31/03/07 D G NA Cod. N62.1 N63.1 D NA N63.2 E63.1 Descrizione Criteri di Significatività N. Emissioni convogliate da caldaia uso civile Smaltimento di rifiuti all'esterno del sito D/I EFFETTI inquinamento atmosferico da emissioni di sostanze inquinanti (SO2, NOx, CO, PST, ecc.) da Centrali Elettriche (EniPower/ENEL) riduzione/assorbimento degli inquinanti che contribuiscono alle emissioni diffuse modifica della qualità dell'aria locale aggravio temporaneo della qualità dell'aria locale P/N a c P + + + N + + + N + + + N64.1 alterazione della qualità dell'aria locale N + D NA E65.1 inquinamento sottosuolo/falda da anomalie di smaltimento in discarica esterna N + e f + + NA d g + N D Revisione 5 del 31/03/07 b + + + pag 50 di 98 Signif icativi tà Ip 1 B 1 B 2 B + 3 A + 3 M 4 A + 3 B + 2 B Note Sono stati realizzati interventi di modifica strutturale della vasca (raddoppio vasca, impermeabilizzazione, pompa di rilancio) la vicina CTE EniPower è dotata di Turbogas funzionante a F.G. di Raffineria inteso nel punto di convogliamento dopo assorb. Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Grado di Influenza ASPETTI N. 66. 67. 68. 69. 70. Descrizione Produzione, rigenerazione e smaltimento di carboni attivi esausti da impianto recupero vapori Emissioni diffuse organiche/ inorganiche da attività di sabbiatura/verni ciatura Produzione e smaltimento di rifiuti (sabbie e latte) da attività di sabbiatura/verni ciatura Spandimento accidentale di prodotto nel parcheggio autobotti sia della Raffineria che dello stabilimento GPL Rottura/perdita linea SLOP in corrispondenza della testata dell’impianto TAE A Edizione 2 del 31/03/07 Dichiarazione Ambientale Allegati EFFETTI Criteri di Significatività D/I G Cod. Descrizione P/N a D NA A66.1 impatto sulla qualità dell'aria locale (emissione di COV) N + D NA A67.1 impatto sulla qualità dell'aria locale N + + I 1 A68.1 inquinamento sottosuolo/falda da anomalie di smaltimento in discarica esterna N + + I 2 E69.1 apporto di inquinanti in fognatura comunale N + + E69.2 Peggioramento della qualità dell’aria degli ambienti interni e limitrofi, odori non graditi dalla popolazione e dai lavoratori, peggioramento delle condizioni di vita di flora e fauna N + + + N + + + D NA E70.1 aggravio di carico inquinante al TAE Revisione 5 del 31/03/07 b c d e f + pag 51 di 98 + g Signif icativi tà Ip 2 BB + 1 B + 2 M 1 Bb 4 A 1 B Note Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati Grado di Influenza ASPETTI EFFETTI Criteri di Significatività N. Descrizione D/I G Cod. Descrizione P/N a b 71. Presenza di SF6 come isolante in parti dell’impianto elettrico D NA N71.1 modifica della qualità dell’aria globale (effetto serra) N + + 72. Consumo di acqua DEMI fornita da ENIPOWER D NA N72.1 Utilizzo di risorsa naturale N + + 73. Trattamento scarichi idrici Enipower I 2 N73.1 aggravio di carico inquinante al TAE N + + 73 Bis Trattamento reflui per attività da/in area ditte terze I 2 N73. b.1 74. Prelievo di acqua mare D NA N74.1 75. Aspetti generati dalla produzione di acqua DEMI da ENIPOWER I 2 N75.1 Edizione 2 del 31/03/07 aggravio di carico inquinante al TAE alterazione dell'equilibrio dell'ecosistema circostante (mare, costa) Impatti generati dalla produzione di acqua DEMI da ENIPOWER Revisione 5 del 31/03/07 c d e f g + N + + N + + + N + + + + pag 52 di 98 Signif icativi tà Ip 2 B 2 M 2 B 2 B + 3 A + 4 A Note Gli scarichi della Centrale sono ridotti e di composizione mediamente stabile. Scarichi civili da area ditte terze ed industriali da ditta OSMO SISTEMI e IONIC ITALBA per uso antincendio e raffreddamento impianti Cfr. REGASP ENIPOWER Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Grado di Influenza ASPETTI N. 76. 77. Dichiarazione Ambientale Allegati g Signif icativi tà Ip + 5 A + 1 B + + + 1 B + + + + 1 B + + + + 1 B EFFETTI Criteri di Significatività Descrizione D/I G Cod. Descrizione P/N a b c Aspetti generati dalla produzione di energia elettrica e vapore da ENIPOWER I 1/2 N76.1 Impatti generati dalla produzione di energia elettrica e vapore da ENIPOWER N + + + N77.1 modifica della qualità dell’aria locale (ambienti interni e limitrofi) N + + + N.77.2 rischio di danni per la salute umana N + A.77.1 modifica della qualità dell’aria locale (bonifiche e campionamenti) N E.77.1 modifica della qualità dell’aria locale N Emissioni derivanti dal sistema di abbattimento dell’impianto desolforazione TAE A Edizione 2 del 31/03/07 D d e f NA Revisione 5 del 31/03/07 pag 53 di 98 Note Cfr. REGASP ENIPOWER Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Grado di Influenza ASPETTI N. 78 79 80 Descrizione Emissione di GPL in fase di avvio delle pompe e compressori per la movimentazione del prodotto Pulizia dei filtri dell'impianto di grande manutenzione dello Stabilimento GPL Emissione in atmosfera di GPL, azoto, vapore dalle attività di bonifica per la manutenzione straordinaria delle linee dei gasdotti delle tubazioni GPL esistenti all’interno dello Stabilimento. Edizione 2 del 31/03/07 Dichiarazione Ambientale Allegati EFFETTI Criteri di Significatività D/I G Cod. Descrizione P/N D NA A.78.1 Emissione di odori a livello locale N D NA A.79.1 Rilascio di polveri in atmosfera N + N + N + D NA A.80.1 Peggioramento della qualità dell’aria degli ambienti interni e limitrofi, odori non graditi dalla popolazione e dai lavoratori, peggioramento condizioni di vita di flora e fauna D NA A.80.2 Rischio di incidenti operativi e di incendio Revisione 5 del 31/03/07 a b c d e f + + pag 54 di 98 + g Signif icativi tà Ip 1 BB 2 B 3 B 1 B Note Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Grado di Influenza ASPETTI N. 81 82 Descrizione Presenza di: vasche interrate del TAE, tubazioni interrate della rete fognaria, serbatoi gasolio gruppo elettrogeno e carrelli Perdite di GPL da Sfiati delle valvole di sicurezza poste sulle linee GPL, drenaggi dei polmoni di aspirazione compressori e pompe, sfiati in atmosfera dei tratti di Edizione 2 del 31/03/07 Dichiarazione Ambientale Allegati D/I D G NA EFFETTI Criteri di Significatività Cod. Descrizione E.81.1 Contaminazione suolo e sottosuolo in caso di rotture N N D NA E.82.1 Peggioramento della qualità dell’aria degli ambienti interni e limitrofi, odori non graditi dalla popolazione e dai lavoratori, peggioramento delle condizioni di vita di flora e fauna D NA N.82.2 Rischio di incendi operativi e/o di incendio Revisione 5 del 31/03/07 P/N N a b c d e f + + g Signif icativi tà Ip 3 + pag 55 di 98 + B 2 BB 1 B Note Perdite da vasche interrate del TAE GPL, tubazioni e rete fognaria, serbatoio gasolio, gruppo elettrogeno e carrelli Aspetto risultante dalla fusione degli aspetti E 16, N 22, N 23, N 24, A 1 del regASP dello Stabilimento GPL Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Grado di Influenza ASPETTI N. Descrizione manichetta tra la valvola del braccio di carico e l’ATB ed in sala imbottigliamento , tra la pistola erogatrice e il rubinetto della bombola, da attività di movimentazione , lavorazione e imbottigliamento GPL, in fase di avvio delle pompe e dei compressori per la movimentazione del prodotto 83 84 Utilizzo di Combustibili liquidi (Gasolio) nei muletti e nei gruppi elettrogeni Emissione di S.O.V., CO2, NOx, SOx, Polveri, Odori dal Reparto di Grande e Edizione 2 del 31/03/07 Dichiarazione Ambientale Allegati EFFETTI Criteri di Significatività D/I G Cod. Descrizione P/N D NA A.82.3 Emissione di odori a livello locale N 1 BB D NA N.83.1 Emissioni di polveri, CO2, SOx, NOx N 5 B N.84.1 Peggioramento della qualità dell’aria degli ambienti interni e limitrofi, odori non graditi dalla popolazione e dai lavoratori, peggioramento delle condizioni di vita di flora e fauna N 3 A D NA Revisione 5 del 31/03/07 a + b c + d e + pag 56 di 98 f + g Signif icativi tà Ip Note Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Grado di Influenza ASPETTI N. 85 Dichiarazione Ambientale Allegati EFFETTI Criteri di Significatività Descrizione D/I G Cod. Descrizione P/N a Piccola Manutenzione e dall’Impianto di Imbottigliamento D NA A.84.1 Limitazione locale della salubrità dell’area temporanea N + 2 BB D NA E.84.1 Emissioni atmosferiche anomale di inquinanti N + 3 B D NA N.84.2 Piogge acide ed effetto serra N + 3 A D NA N.85.1 Generazione di rifiuti (fanghi, carboni attivi) e chemicals N + 5 A E.85.1 Aggravio sullo scarico idrico a mare o cause malfunzionamento pompa di rilancio delle acque di riutilizzo industriale e pompe additivazione chemicals N + 2 BB Gestione e Funzionamento dell’Impianto di trattamento e depurazione chimico-fisico e biologico dell’impianto GPL D Edizione 2 del 31/03/07 NA Revisione 5 del 31/03/07 b c + d e + + pag 57 di 98 f + g Signif icativi tà Ip Note Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Grado di Influenza ASPETTI N. Descrizione Dichiarazione Ambientale Allegati D/I G EFFETTI Criteri di Significatività Cod. Descrizione P/N a N + D NA E.85.2 Incremento nel consumo di acqua per deficienza nel riciclo e conseguente contributo all’impoverimento della risorsa D NA N.85.2 Emissioni odorigene N 86 Svuotamento marmitte ad acqua nel pozzetto di raccolta verso l'impianto di trattamento D NA N.85.1 Aggravio sull’impianto di trattamento delle acque N + 87 Rottura marmitta ad acqua dei carrelli D NA E.87.1 Spandimento su piazzali con eventuale inquinamento del suolo N + 88 Perdite di olio dai carrelli D NA E.88.1 Peggioramento scarichi idrici in mare e peggioramento delle condizioni di vita marina locali N + Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 b c d e f + + + + pag 58 di 98 + g Signif icativi tà Ip 4 B 2 BB 5 A 2 Bb 4 A Note Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati NOTE (1): comprende gli "incidenti credibili" identificati nel Rapporto di Sicurezza elaborato ai sensi del D.Lgs. 334/99 (ex-DPR 175/88, vd. anche APRTA/RAAI - Allegato 2.2), ovvero: - sovrariempimento nave cisterna al pontile; - rottura del braccio di carico pontile o campo boe (2): comprende gli "incidenti credibili" identificati nel Rapporto di Sicurezza elaborato ai sensi del D.Lgs. 334/99 (ex-DPR 175/88 vd. anche APRTA/RAAI - Allegato 2.2), ovvero: - scatto PSV testa colonna Topping - rottura tenuta meccanica pompa di greggio o pompa calda - rottura tenuta pompa impianto frazionamento GPL - incendio di serbatoio a tetto galleggiante - rottura tubazione di piccolo diametro o braccio di carico ATB in area stoccaggio GPL (3): comprende gli "incidenti credibili" identificati nel Rapporto di Sicurezza elaborato ai sensi del D.Lgs. 334/99 (ex-DPR 175/88 vd. anche APRTA/RAAI - Allegato 2.2), ovvero: - rottura vapor-line colonna Topping - rottura cilindro compressore Gas Concentration - rilascio di H2S da impianto Recupero Zolfo (rottura tubazione) - rottura tenuta pompa wash-oil impianto RHU Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 59 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati ALLEGATO 3.4 ASPETTI/IMPATTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVI DELLA RAFFINERIA Grado di Influenza ASPETTI N. 1. Descrizione Movimentazione esterna prodotti su strada D/I I G Consumo di combustibili (Fuel Gas e Fuel Oils) 8. Emissioni convogliate di SO2 da impianti primari e Thermal (combustione di f.o.) D NA D NA Emissioni convogliate di SO2 da altri impianti (combustione di f.g.) D 9. Emissioni convogliate di NOx da Impianti D 10. Emissioni convogliate di CO2 8. bis 11. Emissioni convogliate di Edizione 2 del 31/03/07 NA + N + + + 2 M CP1 P1 N + + + 5 A CP1 P2 modifica della qualità dell’aria esterna N + + + + + 2 A CP2 P2 Alterazione dell’ambiente esterno a livello locale e globale (piogge acide, nubi, irritazioni) N + + + + + 1 M CP2 P1 modifica della qualità dell’aria esterna N + + + + + 1 M CP2 P1 Alterazione dell’ambiente esterno a livello locale e globale (piogge acide, nubi, irritazioni) N + + + + + 1 M CP2 P1 NA N9.1 modifica della qualità dell’aria esterna N + + + + + 2 A CP2 P2 N10.1 modifica della qualità dell’aria globale (effetto serra) I 2 N + + + 2 M CP2 P1/PI1 D NA N11.1 modifica della qualità dell’aria N + + + 2 A CP2 P2 N.8. b.2 Revisione 5 del 31/03/07 + P1/PI1 N N.8. b.1 + + + + pag 60 di 98 g CP1 aggravio del traffico locale (ATB) N.8.2 f M N1.1 N8.1 e 2 a N6.1 d P/PI P/N inquinamento ambientale (acustico e delle qualità dell'aria) da scarichi veicolari consumo di risorse naturali non rinnovabili (combustibili fossili) c CP Descrizione 1/2 b Signific atività Cod. N1.2 6. Criteri di Significatività EFFETTI Ip Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Grado di Influenza ASPETTI N. Descrizione Dichiarazione Ambientale Allegati D/I G particolato da impianti primari e Thermal (combustione di f.o.) 11. bis 16. 18. 19. 20. 21. 22. Emissioni convogliate di particolato da impianti primari e Thermal (combustione di f.g.) Scarichi idrici in mare da TAE (COD, Oli, SST, T) Emissione da linee e apparecchiature di composti volatili organici (COV) ed inorganici (H2S, acidi) Emissione da vasche e serbatoi TAE di composti volatili organici (COV) Emissione da serbatoi a tetto galleggiante di composti volatili organici (COV) ed inorganici Emissione da serbatoi a tetto fisso di composti volatili organici (COV) Emissione da pensiline di carico di composti volatili organici (COV) Cod. Descrizione P/N a b c d N11.2 alterazione dell’ambiente esterno/vegetazione a livello locale N + + + modifica della qualità dell’aria N + + + D NA N11. b.1 D/I 2 N16.1 alterazione (termica e qualitativa) del bacino di ricezione N + + + D NA N18.1 modifica della qualità dell’aria locale ambienti interni e limitrofi) N + + + N + + N + + N19.1 D NA N19.2 modifica della qualità dell’aria locale modifica della qualità dell’aria locale (odori) f CP P/PI g Ip + + 2 M CP1 P1 + + 2 M CP1 P1 + 2 A CP2 P2/PI2 + 1 M CP2 P1 + e Signific atività + + + + 2 M CP2 P1 + + 3 A CP2 P2 + 2 M CP2 P1 + 3 A CP2 P2 2 M CP2 P1 D NA N20.1 modifica della qualità dell’aria locale N + + D NA N21.1 modifica dell’aria locale odori (respirazione serbatoi) N + + + D NA N22.1 N + + + N + + + + 2 M CP1 P1 N + + + + 3 A CP2 P2 27. Produzione e accumulo temporaneo rifiuti D NA N27.1 28. Presenza di prodotto su suolo da eventi pregressi D NA N28.1 Edizione 2 del 31/03/07 Criteri di Significatività EFFETTI modifica della qualità dell’aria locale (ambienti interni e limitrofi) potenziale rischio di inquinamento di suolo e falde rischio di inquinamento di suolo, sottosuolo e falda Revisione 5 del 31/03/07 pag 61 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Grado di Influenza ASPETTI N. 29. 30. 35. 63. 72. 74. 75. 76. 84 Descrizione Emissioni di rumore all’interno Emissione di rumore all’esterno del perimetro da aree critiche (verso SS Jonica) Presenza di amianto Emissione di sostanze organiche volatili da impianti recupero vapori Consumo di acqua DEMI fornita da ENIPOWER Prelievo di acqua mare Aspetti generati dalla produzione di acqua DEMI da ENIPOWER Aspetti generati dalla produzione di energia elettrica e vapore da ENIPOWER Emissione di S.O.V., CO2, NOx, SOx, Polveri, Odori dal Reparto di Grande e Piccola Manutenzione e dall’Impianto di Imbottigliamento Edizione 2 del 31/03/07 Dichiarazione Ambientale Allegati D/I G Criteri di Significatività EFFETTI Cod. Descrizione P/N a b c d e f N + + + + D NA N29.1 variazione dell’ambiente di lavoro interno (modifica delle percezioni sonore degli operatori e rischio di danni progressivi alla salute D NA N30.1 alterazione dell’ambiente limitrofo N + + + + N + + + + Signific atività CP P/PI 2 M CP1 P1 1 M CP1 P1 2 M CP1 P1 3 M CP2 P1 2 M CP1 P1 + 3 A CP1 P2 g + Ip D NA N35.1 Emissioni (fibre libere) ad alta tossicità con possibili danni alla salute degli operatori D NA N63.2 modifica della qualità dell'aria locale N + + D NA N72.1 Utilizzo di risorsa naturale N + + D NA N74.1 N + + + D NA N75.1 N + + + + 4 A CP1 P2 I 1/2 N76.1 N + + + + 5 A CP1 P2/PI1/ 2 D NA N.84.1 N + 3 A CP2 P2 Alterazione dell’equilibrio dell’ecosistema circostante (mare, costa) Impatti generati dalla produzione di acqua DEMI da ENIPOWER Impatti generati dalla produzione di energia elettrica e vapore da ENIPOWER Peggioramento della qualità dell’aria degli ambienti interni e limitrofi, odori non graditi dalla popolazione e dai lavoratori, peggioramento delle condizioni di vita di flora e fauna Revisione 5 del 31/03/07 + + + + + pag 62 di 98 + Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Grado di Influenza ASPETTI N. 85 86 Descrizione Gestione e Funzionamento dell’Impianto di trattamento e depurazione chimicofisico e biologico dell’impianto GPL Svuotamento marmitte ad acqua nel pozzetto di raccolta verso l'impianto di trattamento Edizione 2 del 31/03/07 Dichiarazione Ambientale Allegati Criteri di Significatività EFFETTI D/I G Cod. Descrizione P/N a D NA N.84.2 Piogge acide ed effetto serra N + D NA N.85.1 Generazione di rifiuti (fanghi, carboni attivi) e chemicals N + D NA N.86.1 Aggravio sull’impianto di trattamento delle acque N + Revisione 5 del 31/03/07 b c d + + + + pag 63 di 98 e f + g Signific atività CP P/PI 3 A CP2 P2 5 A CP1 P2 5 A CP1 P2 Ip Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati ALLEGATO 3.5 ELENCO DEI PRINCIPALI RIFIUTI (CODICI CER) PRODOTTI DURANTE LE ATTIVITA’ DI RAFFINERIA (MUD 2007) CODICI CER DESCRIZIONE CER 050103 Morchie depositate sul fondo dei serbatoi CER 050106 Fanghi da MTZ apparecchiature CER 050109 Fanghi da impianto di ispessimento TAE A CER 050117 Bitume CER 061302 Carbone attivo esaurito CER 080318 Cartucce toner esaurite CER 100123 Fanghi acquosi da operazioni di pulizia CER 130208 Olio usato CER 130307 CER 160602 Oli minerali isolanti e termoconduttori non clorurati Imballaggi contaminati vari (vetro, plastica, fusti, latte metalliche, legno) Indumenti e stracci contaminati da olio Filtri a sabbia da impianto TAE A Filtri da impianto ultrafiltrazione WR Rifiuti organici, contenenti sostanze pericolose (Carbon Coke) Sostanze chimiche inorganiche di scarto contenenti o costituite da sostanze pericolose (Zolfo contaminato) Batterie CER 160802 Catalizzatori esauriti contenenti metalli di transizione pericolosi CER 160807 Catalizzatori esauriti contaminati da sostanze pericolose CER 161106 Materiali refrattari non pericolosi CER 170402 Rottami di alluminio CER 170405 Rottami ferrosi CER 170409 Rifiuti metallici contaminati da sostanze pericolose CER 170411 Rottami di cavi CER 170503 Terre e rocce contaminate CER 170504 Terra e rocce non contaminate CER 170601 Materiali isolanti contenenti amianto CER 170603 Lana di roccia e guaina isolante CER 180103 Rifiuto sanitario CER 190899 Liquami civili CER 191308 Acqua di falda CER 200101 Carta e cartone CER 200121 Tubi fluorescenti al neon CER 150110 CER 150202 CER 160305 CER 160507 CER 200301 Rifiuti urbani non differenziati L’elenco di cui sopra è indicativo e non esaustivo in quanto in occasione di particolari attività sono state prodotte UNA TANTUM altre tipologie di rifiuti. Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 64 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati ALLEGATO 3.6 ELENCO DELLE SORGENTI RADIOGENE UBICAZIONE ED IDENTIFICAZIONE CABINE Ubicazione Cabina Varco Nord n. 2 Zona Blending Zona Parco Sfere Analizzatore n. Sorgente n. Produzione n. Nuclide Attività al 4/2001 MBq µCi 739 1346 EBRH 30 C -14 3,66 99 740 1348 EBRH 30 C -14 3,66 99 741 1349 EBRH 30 C -14 3,66 99 Attività totale 10,98 297 UBICAZIONE ED IDENTIFICAZIONE SORGENTI AREA IMPIANTO EST/CDP Vessel Attività nominale GB q data di riferimento Tipologia installazione 1 9050-C-01 0,37 5 Nov 2004 Esterna 4116CM SH-F2 9100-R-01A 11,10 10 dic 2003 Interna 4805CM SHLM –CPS4 9100-R-01A 11,10 10 dic 2003 Interna 4823CM SHLM –CPS4 9100-R-01A 0,74 5 nov 2004 Interna 4451CM SHLM –CPS4 9100-R-01A 0,74 21 ott 2003 Interna 4462CM SHLM –CPS4 9100-R-01B 11,10 28 gen 2004 Interna 4824CM SHLM –CPS4 9100-R-01B 11,10 8 ott 2004 Interna 6681CM SHLM –CPS4 9100-R-01B 0,74 3 nov 2004 Interna 7628CM SHLM –CPS4 9100-R-01B 0,74 3 nov 2004 Interna 7636CM SHLM –CPS4 9100-R-01C 0,74 2 Feb 2004 Interna 4834CM SHLM-CP4 9100-R-01C 0,74 2 Feb 2004 Interna 4835CM SHLM-CP4 9100-R-01C 0,74 2 Feb 2004 Interna 4837CM SHLM-CP4 9100-V-01 1,85 2 Feb 2004 Interna / Alto 4852CM SHLM - BR1 9100-V-01 1,85 2 Feb 2004 Interna / Basso 4856CM SHLM – BR1 9100-V-07 0,74 2 Feb 2004 SH-F1B 0,37 5 Nov 2004 Esterna Esterna / Alto 4832CM 9100-V-08 4118CM SH-F1B 9100-V-08 0,37 5 N ov 2004 Esterna/Medio 4125CM SH-F1B 9100-V-08 0,37 5 Nov 2004 Esterna/Fondo 4136CM SH-F1B 9200-C-01 0,74 18 Nov 2004 Esterna 5846CM SH-F2 9200-C-02 0,37 5 Nov 2004 Esterna 4137CM SH-F2 5 N ov 2004 Esterna 4142CM SH-F2 26 Ott 2004 Interna / Alto 7619CM SHLM-B1 7620CM SHLM-B1 5282CM SH-F2 9300-C-02 9300-C-03 0,37 0,185 9300-C-03 0,185 26 Ott 2004 Interna / Basso 9300-V-02 1,85 17 Mag 2004 Esterna 62,53 1 Serial number sorgente contenitore schermante Tipo Attività totale Interna: sorgente collocata in un condotto inserito all’interno del vessel Esterna: sorgente inserita in contenitore schermante collocato all’esterno del vessel Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 65 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati ESPOSIZIONI DOSI ASSORBITE Al fine di verificare eventuali problematiche di irraggiamento, sono state effettuate misure di intensità di equivalente di dose ambientale con strumento portatile AUTOMESS 6150 modello AD6 collegato alla sonda portatile a scintillatore plastico 6150 ADB. I risultati ambientali, comprensivi del fondo ambientale, sono indicati di seguito: ANALIZZATORI DI LABORATORIO – FONTI RADIOGENE FONDO AMBIENTALE Valori ambientali indicati dallo strumento µSv/h 0,08 Apparecchiatura HORIBA: Durante le misure (10KVp) Misure a contatto struttura esterna analizzatore (qualunque punto considerato) Sul piano di apertura della camera analisi Fondo ambientale Fondo ambientale Apparecchiatura ASOMA: Durante le misure Misure a contatto struttura esterna analizzatore (qualunque punto considerato) Sul piano di apertura della camera analisi Fondo ambientale Fondo ambientale Apparecchiatura Venux 200 Minilab: Durante le misure (50 KV – 4 mA) Misure a contatto struttura esterna analizzatore (qualunque punto considerato) Sul piano di apertura della camera analisi Edizione 2 del 31/03/07 Fondo ambientale Fondo ambientale Revisione 5 del 31/03/07 pag 66 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati ALLEGATO 3.7 TABELLE DATI QUALI/QUANTITATIVI RELATIVI AGLI ASPETTI AMBIENTALI “SIGNIFICATIVI” GESTIONE MATERIE PRIME E PRODOTTI FINITI LAVORAZIONE MATERIE PRIME (Tab.1) 2003 2004 2005 2006 2007 Carica impianti Grezzi Semilavorati a lavorazione TOTALE MATERIE IN LAVORAZIONE 3.724 4.502 4.780 5.123 5.014 981 958 1.203 1.040 1.003 4.705 5.460 5.983 6.163 6.017 A Blending Semilavorati a miscelazione 309 406 311 374 346 TOTALE MATERIE PRIME 5.014 5.867 6.294 6.537 6.363 TOTALE PRODOTTI 4.713 5.534 5.928 6.190 6.009 301 332 366 347 354 TOTALE CONSUMI & PERDITE dati espressi in kton CONSUMI DIRETTI E PERDITE (Tab.3) 2003 2004 2005 2006 2007 Quantità [kton] Quantità su totale lavorazione [%] Quantità [kton] Quantità su totale lavorazione [%] Quantità [kton] Quantità su totale lavorazione [%] Quantità [kton] Quantità su totale lavorazione [%] Quantità [kton] Quantità su totale lavorazione [%] Consumi Fuel Gas 197,4 4,2 217,3 4,0 254,9 4,3 252,4 4,1 261,3 4,3 Consumi Fuel Oil 71,4 1,5 77,1 1,4 71,1 1,2 59,5 1,0 56,7 0,9 Perdite 32,1 0,7 37,8 0,7 39,7 0,7 35,0 0,6 36,2 0,6 TOTALE C & P 301,0 6,4 332,3 6,1 365,7 6,2 346,9 5,7 354,2 5,8 INDICE FUEL GAS (Tab. 15) 2003 2004 2005 2006 2007 FG consumato (migliaia di ton) 197,4 217,3 254,9 252,4 261,3 FO consumato (migliaia di ton) 71,4 77,1 71,1 59,5 56,7 268,9 294,5 326,0 311,9 318 73,4% 73,8% 78,2% 80,9% 82,2% Combustili totali (FG+FO) Indice Fuel gas / Combustibili totali Fonte: PERF “Bilancio di Raffineria” - tipologia: misurazione Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 67 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati GESTIONE MATERIE PRIME E PRODOTTI FINITI PRODOTTI FINITI (Tab.2) 2003 2004 2005 2006 2007 GPL 121 148 108 92 69 Virgin nafta 206 208 298 280 315 Benzine 934 1.185 938 1046 971 0 16 9 17 12 57 48 66 64 67 1.668 1.944 2.168 2.208 2.147 232 389 451 408 428 1.316 1.451 1.594 1.676 1.587 Gasolio Bunker 26 33 33 32 31 Gasolio Riscaldamento 93 71 89 92 101 1.039 1.288 1.572 1.666 1.647 375 664 762 904 1.056 Olio combustibile MTZ 55 42 0 0 46 Olio combustibile BTZ 405 387 524 442 332 Olio combustibile Bunker 148 149 230 272 166 Fuel Oil a CTE 55 46 56 48 49 Fuel Gas a CTE 78 72 84 97 97 Bitumi 218 336 313 288 271 Gasolio pesante da Vacuum e altri 335 237 300 370 349 Zolfo 59 68 80 78 76 4.713 5.534 5.928 6.190 6.009 di cui: Benzina 10 ppm S Petroli e jet fuel Gasoli di cui: Gasolio 10 ppm S Gasolio Autotrazione Olio combustibile di cui: Olio Combustile ATZ TOTALE PRODOTTI Nota: Il totale prodotti è al netto di consumi interni e perdite Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 68 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati (Tab. 17) INDICE PRODOTTI ECOLOGICI 2003 Gasolio "Bludiesel" (kton.) 2004 232 Benzina “Blusuper” (kton) 2005 2006 2007 389 451 408 428 16 8 16 12 Totale Gasolio prodotto (kton) 1.668 1.944 2.168 2.208 2.147 Totale Benzina prodotta (kton) 934 1.185 938 1.045 971 4.713 5.534 5.927 6.190 6.008 13,9 20,0 20,8 18,5 19,9 0 1,4 0,9 1,6 1,2 4,93 7,33 7,76 6,87 7,32 0 0 0 0 0 Totale prodotti finiti (kton) Indice “BlueDiesel” (%) Indice “BluSuper” (%) Indice prodotti ecologici (%) Indice “Biocarburante” (%) Dati espressi in kton - Fonte: PERF “ Bilancio di Raffineria” - tipologia: misurazione GESTIONE MATERIE PRIME E PRODOTTI FINITI MOVIMENTAZIONE MATERIE PRIME E PRODOTTI 2003 Movimentazione Materie Prime in ingresso 2004 MEZZI [numero] Quantità [kton] Quantità [%] 145 2.957 8.698 244 Via Oleodotto 3.088 49,1 TOTALE 6.289 TOTALE al netto greggio SHELL esitato via mare 5.400 Via Mare Via Strada (Autobotte) 2005 MEZZI [numero] Quantità [kton] Quantità [%] 47,0 152 3.626 3,9 6.631 186 3.257 46,1 100,0 7.069 Quantità [kton] Quantità [%] 51,3 134 3.080 2,6 4.326 121 4.311 7.512 100,0 Quantità [kton] Quantità [%] Quantità [kton] Quantità [%] 41,0 169 3.473 1,6 3.156 88 57,4 4.282 100,0 7.843 Quantità [kton] Quantità [%] MEZZI [numero] Quantità [kton] 44,3 168 3.758 1,1 10.016 278 3,4 54,6 4.124 50,5 100,0 8.160 100,0 6.670 2005 MEZZI [numero] 2007 MEZZI [numero] 6.377 2004 MEZZI [numero] 2006 MEZZI [numero] 6.096 2003 Movimentazione Prodotti in uscita (Tab.4) Quantità [kton] Quantità [%] MEZZI [numero] Quantità [kton] 46,1 6.575 2006 MEZZI [numero] Quantità [%] 2007 Quantità [%] MEZZI [numero] Quantità [kton] Quantità [%] 588 2.875 49,4 631 3.167 48,2 634 3.782 53,4 653 4.100 55,7 622 4.442 59,3 Via Strada (Autobotte) 43.500 969 16,6 39.861 1.116 17,0 45.598 1.277 18,0 115.368 3.053 41,5 107.551 2.857 38,1 Via Oleodotto 69.093 1.935 33,2 75.846 2.124 32,3 67.128 1.880 26,5 46 0,8 164 2,5 144 2,0 203 2,8 193 2,6 7.082 100,0 7.356 100,0 7.492 100,0 Via Mare Via Oleodotto (Vs AGIP GAS, ILVA, Bunkeraggi) TOTALE 5.825 TOTALE al netto greggio SHELL esitato via mare 4.935 100,0 6.571 100,0 5.599 5.947 6.183 5.906 *Dal 2006 il deposito interno è stato accorpato alla Raffineria, di conseguenza non viene più effettuata l’uscita via oleodotto dalla Raffineria al deposito. **Il trasporto via strada comprende sia rete che extrarete. Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 69 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati INDICE DI MOVIMENTAZIONE LEI (Low Environmental Impact) 2003 2004 (Tab. 14) 2005 2006 2007 2.904 3.240 3.156 3.053 2.857 244 186 121 88 278 Mov IN + OUT (via TERRA) 3.147 3.425 3.277 3.141 3.135 Mov OUT via mare (kt) 2.875 3.167 3.782 4.100 4.442 Mov IN via mare (kt) 2.957 3.626 3.080 3.473 3.758 Mov IN + OUT (via MARE) 5.832 6.793 6.862 7.573 8.200 Mov OUT via oleodotto (kt) 46 164 144 203 193 Mov IN via oleodotto (kt) 3.088 3.257 4.311 4.282 4.124 Mov IN + OUT (via Oleodotto) 3.135 3.421 4.455 4.485 4.317 12.114 13.640 14.594 15.199 15.652 25,88 25,08 30,52 29,51 27,58 Mov OUT via terra (kt) Mov IN via terra (kt) Totale IN – OUT Indice movimentazione LEI Fonte: PERF “Bilancio di Raffineria” - tipologia: misurazione EII (Energy Intensity Index) EII EII norm. (Tab. 16) 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 68,97 68,92 68,21 69,31 68,25 68,00 66,84 69,33 65,65 65,10 * * * * * * (*) dati non disponibili Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 70 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati RISORSA IDRICA BILANCI IDRICI – SCHEMA BILANCI CON INTERFACCE ENIPOWER Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 (Tab.5 - Schema) pag 71 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati BILANCI IDRICI – DATI QUANTITATIVI INTRODUZIONE RAFFINERIA (Tab.5) 2003 2004 2005 2006 2007 1 Acqua di mare 66.510.840 67.680.236 82.045.536 88.507.505 87.415.855 2 Acqua da pozzi 1.076.039 994.199 892.311 637.428 423.334 3 Acqua potabile (da acquedotto) 108.067 130.022 120.106 92.585 68.086 4 Acque meteoriche zona A 137.468 146.133 111.089 147.678 191.219 4 Acque meteoriche zona B 75.427 80.181 60.954 81.029 104.920 4 Acque meteoriche zona C 8.968 9.533 7.247 9.634 12.474 5 Acqua drenaggio serbatoi 7.068 11.641 19.032 20.181 24.625 70.767 119.886 177.376 94.418 96.116 213.845 273.802 333.710 83.647.496 89.864.260 88.670.340 8 Acqua demi da ILVA 22 Acqua di falda emunta da S.I. TOTALE USCITE RAFFINERIA 67.994.644 2003 69.171.830 2004 2005 2006 2007 18 Scarico A 63.720.240 67.481.469 82.977.504 87.445.130 86.209.248 19 Scarico B 1.576.800 923.880 0 ND* 0 20 Scarico C 43.800 7.200 0 0 0 2.653.804 759.282 456.148 2.409.130 2.390.611 67.994.644 69.171.830 83.647.496 89.864.260 88.599.859 21 Perdite Acqua & Vapore TOTALE RISORSE IDRICHE UTILIZZATE DA ENIPOWER PER IMPIANTI PROPRI 2003 2004 2005 2006 2007 (1) Acqua mare per raffreddamento condensatori e macchine EP 27.297.358 24.544.401 31.111.215 30.876.099 30.798.472 Acqua pozzo per produzione di acqua demi per produzione di vapore da generatori EP 538.020 926.164 843.570 606.291 418.805 (1) Quantità pari alla totalità dell’acqua mare introdotta meno l’acqua mare utilizzata per il raffreddamento impianti di raffineria e circuito antincendio. RISORSE IDRICHE UTILIZZATE DA RAFFINERIA PER IMPIANTI PROPRI Acqua mare per raffreddamento impianti e circuito antincendio Acqua pozzo per impianti di processo 2003 2004 2005 2006 2007 39.213.482 43.135.835 50.934.321 57.631.406 56.617.383 538.019 68.035 48.741 31.137 4.529 Dati espressi in mc Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 72 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati INDICE PRELIEVO ACQUA MARE (Tab. 24) 2003 Prelievo acqua mare totale ingresso Raffineria (kmc) Prelievo acqua mare per uso Raffineria (kmc) 2004 2005 2006 2007 66.510,8 67.680,2 82.045,5 88.507,5 87.415,8 39.213,5 43.135,8 50.934,3 57.631,4 56.617,4 Materie prime lavorate (kton) 4.705 5.460 5.983 6.163 6.017 Indice prelievo acqua mare totale 14,14 12,39 13,71 14,36 14,53 8,33 7,90 8,51 9,35 9,41 Indice prelievo acqua mare “specifico” INDICE CONSUMO ACQUA POZZO (Tab.18) 2003 2004 2005 2006 2007 1.076,0 994,2 892,3 637,4 423,3 Quantità acqua da pozzo per uso Raffineria (kmc) 538,0 68,0 48,7 31,1 4,5 Materie prime lavorate (ton) 4.705 5.460 5.983 6.163 6.017 Indice consumo acqua pozzo totale (%) 22,87 18,21 14,91 10,34 7,04 Indice consumo acqua pozzo “specifico” (%) 11,43 1,25 0,81 0,51 0,08 Quantità acqua da pozzo totale prelevata (kmc) Fonte: PERF/COIN – SPP - LABO ; Tipologia: misurazione diretta (contatori e misuratori di portata) e indiretta. * Lo Scarico B in data 26 settembre 2006 è stato interessato da un flusso di acque di seconda pioggia, non determinabile in termini quantitativi, in seguito all’evento meteorico intenso abbattutosi su tutta l’area di Raffineria. A tal proposito la Raffineria ha tempestivamente comunicato quanto sopra alle Autorità Competenti e agli Enti locali (rif. Nota Prot. RAFTA/DIR/167 del 26.09.06). Legenda ulteriori flussi dello schema: 6 9 11 13 15 Acqua mare per raffreddamento Acqua Demi + Degasata Vapore A.P. Vapore B.P. Acqua controlavaggio impianto let Edizione 2 del 31/03/07 7 10 12 14 16 Acqua Pozzo a impianto Osmosi 1-2 Condense Raffineria a EniPower Vapore M.P. Acqua Raffr. Condensatori e Acqua di Salamoia Dissalatori Acqua Raffr. Macchine EP e Acqua di Salamoia Dissalatori Revisione 5 del 31/03/07 pag 73 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati QUALITA’ SCARICHI IDRICI SCARICO A (Tab.6) 2003 2004 2005 2006 Fonte dati 2007 Limiti (D. Lgs. 152/06) Azoto ammoniacale 0,393* 0,492* 0,339 0,177 0,102 Labo est. 15 Azoto nitroso 0,012* 0,011* 0,040 0,038 0,039 Labo est. 1 Azoto nitrico 0,085* 0,092* 0,312 0,095 0,23 Labo est. 20 BOD5 3,19 2,95 3,37 4,31 20,72 Labo est. 40 BTEX 0,0010 0,0010 0,0030 0,0050 0,0013 Labo est. 0,02 n.d. 15,18 35,72 41,79 72,35 Labo est. 160 Fenoli 0,001 0,001 0,001 0,001 0,001 Fluoruri 0,796 0,946 1,535 1,468 1,155 Labo est. 6 0,0001 0,0001 0,0001 0,0001 0,0001 Labo est. --- 0,182 0,123 0,069 0,084 0,064 Labo int. 5 COD IPA Oli Minerali SCARICO B 2001 2002 2003 2004 ARPA 1 Fonte dati Limiti (D. Lgs. 152/06) Azoto ammoniacale 0,930 0,797 0,534 0,653 ARPA 15 Azoto nitroso 0,170 0,121 0,032 0,010 ARPA 1 Azoto nitrico 0,048 0,021 0,100 0,050 ARPA 20 BOD5 3,117 2,664 2,721 2,481 Labo est. 40 BTEX n.d. 0,001 0,001 0,001 Labo est. 0,02 COD n.d. n.d. n.d. n.d. Fenoli n.d. n.d. 0,001 0,001 1,041 0,513* 0,850 1,589 Labo est. 6 0,0001 0,0001 0,0001 0,0001 Labo est. --- 0,418 0,154 0,434 0,442 Labo int. 5 Fluoruri IPA Oli Minerali --- 160 ARPA 1 Dati espressi in concentrazione ( mg/l) (*) Dati analitici fonte ARPA Dip. Prov. di Taranto Note: Lo scarico B a partire dal mese di settembre 2004 non è più in esercizio. Attualmente scarica a mare le acque meteoriche, non di prima pioggia, solo in caso di eventi meteorici intensi, mentre le acque di prima pioggia sono recuperate ed inviate all’impianto “TAE A” per essere trattate. Lo scarico C è stato chiuso e tale chiusura è stata comunicata all’ARPAP Dip. Provinciale di Taranto in data 19.11.2004 Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 74 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto SCARICO C Dichiarazione Ambientale Allegati 2001 2002 2003 2004 Fonte dati Limiti (D. Lgs. 152/06) Azoto ammoniacale 0,240 0,790 0,415 0,005 ARPA 15 Azoto nitroso 0,003 0,004 0,018 0,001 ARPA 1 n.d. 0,175 0,045 0,202 ARPA 20 BOD5 1,633 1,464 1,977 0,210 Labo est. 40 BTEX n.d. 3,5E-5 3,7E-4 0,001 Labo est. 0,02 COD n.d. n.d. n.d. n.d. Fenoli n.d. n.d. 0,001 0,001 0,995 0,679* 0,867 0,138 Labo est. 6 0,0001 0,0001 0,0001 0,0001 Labo est. --- 0,714 0,164 0,419 0,068 Labo int. 5 Azoto nitrico Fluoruri IPA Oli Minerali --- 160 ARPA 1 Dati espressi in concentrazione ( mg/l) (*) Dati analitici fonte ARPA Dip. Prov. di Taranto INDICI SCARICHI IDRICI (Tab.19) 2003 2004 2005 2006 2007 Azoto Ammoniacale 0,39 0,49 0,34 0,18 0,102 BOD5 3,19 2,95 3,37 4,31 20,72 BTEX 0,001 0,001 0,003 0,005 0,001 --- 15,18 35,72 41,79 72,35 Fenoli 0,001 0,001 0,001 0,001 0,001 Fluoruri 0,796 0,946 1,535 1,468 1,155 Oli minerali 0,18 0,12 0,07 0,08 0,064 Indice Azoto ammoniacale (%) 2,62 3,28 2,26 1,18 0,68 Indice BOD5 (%) 7,97 7,39 8,42 10,77 51,80 Indice BTEX (%) 0,51 0,51 1,53 2,55 0,65 --- 9,49 22,33 26,12 45,22 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 13,27 15,77 25,58 24,47 19,26 3,64 2,46 1,38 1,68 1,28 COD Indice COD (%) Indice Fenoli (%) Indice Fluoruri (%) Indice Oli minerali (%) Fonte: SPP/AMB - tipologia: misurazioni dirette effettuate da Laboratorio esterno, Laboratorio interno di Raffineria, ARPA Dip. Prov. Taranto. Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 75 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati EMISSIONI ATMOSFERICHE EMISSIONI CONVOGLIATE IN ATMOSFERA (Tab. 7) MACROINQUINANTI SITO (totale camini di Raffineria E1 – E2 – E4 – E7 – E8) Procedura di determ. 2003 2004 2005 2006 2007 Valore di riferim. Autorizz. SO2 M 2.986 2.431 2.932 2.958 2.921 2.986 CO M 122 127 116 112 113 122 NOx Raffineria M 926 690 783 818 816 926 PST Raffineria M 160 56 100 87 77 160 (Tab. 7 bis) ALTRI COMPOSTI Procedura di determ. 2003 2004 2005 2006 2007 COVNM M 4,45 5,62 6,24 8,68 7,31 Benzene M 3,37E-4 1,76E-4 1,56E-4 1,55E-4 1,67E-4 Dati espressi in ton Nota: Procedura di determinazione M = misurazione diretta, C = calcolo INDICI EMISSIONI CONVOGLIATE (Tab. 20) 2003 Materie prime lavorate (kt) 2004 2005 2006 2007 4.705 5.460 5.983 6.163 6.017 SO2 (ton) 2.986 2.431 2.932 2.958 2.921 NOx (ton) 926 690 783 818 816 PST (ton) 160 56 100 87 77 Emissioni CO2 (kton) 932 1 1.147 2 1.095 2 1.029 2 1.050 2 Indice di emissione SO2 0,635 0,445 0,490 0,480 0,485 NOx 0,197 0,126 0,131 0,133 0,136 PST 0,034 0,010 0,017 0,014 0,013 1 Dati calcolati mediante metodologia interna di Raffineria 2 Dati calcolati mediante metodologia in accordo con EUETS Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 76 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati INDICI EMISSIONI CONVOGLIATE CO2 (Tab. 20 bis) 2003 2004 Materie prime lavorate (kt) 4.705 CO2 (kton) 932 CO2 0,198 2005 5.460 1 1.147 2006 5.983 2 1.095 0,210 2007 6.163 2 1.029 0,183 6.017 2 1.050 0,167 2 0,175 PRINCIPALI MICROINQUINANTI SITO (totale camini di Raffineria E1 – E2 – E4 – E7 – E8) (Tab. 7 ter) Procedura di determ. 2003 2004 2005 2006 2007 Cr e composti M 0,0843 0,3892 0,0479 0,0448 0,0906 Cu e composti M 0,1090 0,3222 0,0227 0,0179 0,0593 Ni e composti M 0,0516 0,1198 0,1895 0,0631 0,0967 Zn e composti M 0,8181 1,6446 0,0470 3,9558 0,0602 Dati espressi in ton Nota: Procedura di determinazione M = misurazione diretta, C = calcolo INDICE QUALITA’ FUEL OIL (Tab. 21) 2003 2004 2005 2006 2007 Vanadio (ppm) 10 17 29 14 10 Nichel (ppm) 15 9 9 10 9 180 180 180 180 180 0,139 0,144 0,211 0,133 0,106 Specifica FO: ppm autorizzato Indice qualità FO (metalli) Frequenza di monitoraggio e tipologie di inquinanti monitorate ai singoli camini: (Tab. 7 quater) CAMINI E1 E2 E4 E7 E8 Edizione 2 del 31/03/07 Controlli: Continuo Trimestrale Semestrale Tipo Inquinanti: “Macro: SO2, NOx, PST, CO” “Macro” + COV+HCFC+ N2O+CH4 “Micro” x x x x x x x X X X X X Revisione 5 del 31/03/07 pag 77 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati PRINCIPALI MICROINQUINANTI (dati espressi in concentrazione con i relativi limiti normativi) (Tab. 7 quinter) 2003 APRILE CAMINI E1 E2 E4 SETTEMBRE E7 E8 E1 E2 E4 E7 E8 Limite D.M. 12/07/90 Cr e composti 0,019 0,010 0,006 0,013 0,011 0,008 0,017 0,007 0,012 0,011 10 Zn e composti 0,107 0,081 0,055 0,027 0,029 0,160 0,210 0,056 0,011 0,020 --- Ni e composti 0,013 0,002 0,003 0,007 0,009 0,029 0,003 0,007 0,036 0,009 3 Cu e composti 0,029 0,016 0,028 0,077 0,11 0,004 0,001 0,042 0,098 10 0,015 2004 APRILE CAMINI E1 E2 E4 SETTEMBRE E7 E8 E1 E2 E4 E7 E8 Limite D.M. 12/07/90 Cr e composti 0,433 0,002 0,001 0,007 0,008 0,083 0,021 0,038 0,057 0,051 10 Zn e composti 0,012 0,012 0,050 0,027 0,009 0,330 1,418 1,773 0,011 0,163 --- Ni e composti 0,012 0,002 0,004 3 Cu e composti 0,03 0,01 0,008 0,122 0,017 0,025 0,203 0,056 0,002 0,154 0,035 0,135 0,009 0,272 0,152 0,278 0,165 10 2005 APRILE CAMINI E1 E2 E4 SETTEMBRE E7 E8 E1 E2 E4 E7 E8 Limite D.M. 12/07/90 Cr e composti 0,011 0,009 0,032 0,014 0,026 0,048 0,004 0,002 0,002 0,003 10 Zn e composti 0,004 0,006 0,007 0,010 0,001 0,046 0,015 0,014 0,002 0,001 --- Ni e composti 0,071 0,016 0,079 0,083 0,041 0,208 0,015 0,029 0,007 0,001 3 Cu e composti 0,002 0,001 0,008 0,009 0,001 0,030 0,003 0,019 0,019 0,001 10 2006 APRILE CAMINI E1 E2 E4 OTTOBRE E7 E8 E1 E2 E4 E7 E8 Limite D.M. 12/07/90 Cr e composti 0,003 0,001 0,007 0,001 0,005 0,001 0,048 0,018 0,027 0,010 10 Zn e composti 0,001 0,007 0,001 0,120 0,001 0,468 4,292 3,612 0,437 0,001 --- Ni e composti 0,034 0,001 0,001 0,001 0,001 0,024 0,019 0,209 0,056 0,005 3 Cu e composti 0,001 0,001 0,055 0,001 0,048 0,009 0,004 0,025 0,021 0,001 Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 10 pag 78 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati 2007 CAMINI E1 E2 APRILE E4 E7 E8 E1 E2 OTTOBRE E4 E7 E8 Limite D.M. 12/07/90 Cr e composti 0,023 0,030 0,120 0,030 0,018 0,011 0,022 0,090 0,013 0,018 10 Zn e composti 0,001 0,010 0,010 0,522 0,260 0,001 0,010 0,010 0,120 0,260 --- Ni e composti 0,03 3 0,008 0,012 Cu e composti 0,001 0,049 0,03 0,06 0,03 0,1 0,082 0,022 0,010 0,08 0,071 0,019 0,001 0,001 0,001 0,001 0,019 10 Dati espressi in mg/Nmc Fonte dati macroinquinanti: Laboratorio Esterno – Elaborazione: SPP/AMB Fonte dati microinquinanti: ARPAP Dip. Prov. Ta – Elaborazione: SPP/AMB Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 79 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati MONITORAGGIO EMISSIONI CONVOGLIATE IMPIANTI CDP/EST E IDROGENO EST IMPIANTO CDP/EST (U 9000) (Tab. 7 sester) Procedura di determ. 2006 Luglio 2007 Dicembre 2007 Valore di riferim. autorizz. SO2 M 11,75 28,3 32,2 1.360 CO M 94,12 187,7 72,6 200 NOx M 137,17 218,3 278,7 400 PST M 4,31 2,3 6,7 64 Dati espressi in mg/Nmc e riferiti al 3% di O2 Nota: Procedura di determinazione M = misurazione diretta, C = calcolo. La campagna di monitoraggio è stata effettuata nel periodo luglio – agosto 2006 ai sensi dell’ art. 8 ex - D.P.R. 203/88 IMPIANTO IDROGENO EST (U 9400) Procedura di determ. 2005 Luglio 2007 Dicembre 2007 Valore di riferim. autorizz. SO2 M <1 <1 15,5 1.360 CO M 9,6 11,8 32,3 200 NOx M 109,51 69,9 59,3 400 PST M 2,71 2,8 7,1 64 Dati espressi in mg/Nmc e riferiti al 3% di O2 Nota: Procedura di determinazione M = misurazione diretta, C = calcolo La campagna di monitoraggio è stata effettuata nel periodo ottobre – novembre 2005 ai sensi dell’ art. 8 ex - D.P.R. 203/88 A partire dal 2007 la Raffineria ha definito nel proprio SGA una frequenza di controllo semestrale delle emissioni derivanti da tali impianti. Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 80 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati EMISSIONI DIFFUSE (Tab.8) COV 2003 2004 2005 2006 2007 Impianti movimentazione e stoccaggio 102,1 90,7 85,7 80,2 86,8 Impianti di caricamento cisterne mobili 39,4 38,2 36,2 33,5 29,5 380,7 457,1 479,6 512,8 502,5 32,3 31,3 31,3 31,3 31,3 554,5 617,3 632,8 657,9 650,1 Impianti di processo Impianti di trattamento effluenti liquidi TOTALE BENZENE 2003 2004 2005 2006 2007 Impianti movimentazione e stoccaggio 0,92 0,82 0,77 0,72 0,78 Impianti di caricamento cisterne mobili 0,36 0,34 0,33 0,30 0,27 Impianti di processo 3,43 4,11 4,32 4,62 4,52 Impianti di trattamento effluenti liquidi 0,29 0,28 0,28 0,28 0,28 TOTALE 5,00 5,55 5,70 5,92 5,85 EMISSIONI COV(NM) E BENZENE (CONVOGLIATE + DIFFUSE) Tipo Emiss. 2003 2004 2005 2006 2007 COV D 554,5 617,3 632,8 657,9 650,1 COVNM (cfr. Tab. 7 bis) P 4,5 5,6 6,2 8,7 7,3 559,0 622,9 639,0 666,6 657,4 COV P+D BENZENE D 5,0 5,6 5,7 5,9 5,85 BENZENE (cfr. Tab. 7 bis) P 3,37E-4 1,76E-4 1,56E-4 1,55E-4 1,67E-4 5,0 5,6 5,7 5,9 5,85 BENZENE P+D Dati espressi in ton Fonte: SPP/AMB - tipologia: Calcolo da procedura HSE “Health Safety Enviroment” Legenda: P = Puntuali D = Diffuse Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 81 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati MONITORAGGIO URV (Tab. 8bis) S1 – URV caricamento Rete (carburanti) Parametri monitorati Limiti 2005 Kg/h (1) mg/Nmc (1) Kg/h (1) mg/Nmc 0,60 2.971 5 0,00042 2,11 0,00031 1,39 0,00021 1,06 5 - <1 - <1 - <1 S2 – URV serbatoi bitume Parametri monitorati 2005 Limiti Nd Kg/h (2) Parametri monitorati Limiti Nd 2006 mg/Nmc < 0,0056 S3 – URV caricamento pensiline bitume 1,3 Kg/h (2) Kg/h (2) < 0,032 mg/Nmc 1 Kg/h (2) ND Kg/h (2) < 0,032 2005 Fonte Dati ND Kg/h (2) mg/Nmc ND 2006 Fonte Dati Labo Interno ND 2007 Kg/h Fonte Dati Kg/h mg/Nmc Kg/h mg/Nmc 10.000 * ND 0,04 ND 0,13 ND 0,03 Nd ND 0,26 ND 0,27 ND 0,18 Limiti Labo Interno 1,4 2007 mg/Nmc Labo Esterno Labo Esterno Labo Esterno mg/Nmc < 0,0056 2006 mg/Nmc (1) 2007 < 0,0056 2005 S4 – URV serbatoi Olio combustibile H2S (1) 2.178 1,3 butadiene Idrocarburi Totali Kg/h 0,46 Benzene Parametri monitorati (1) Fonte Dati 6.700 10.000 H2S mg/Nmc 2007 1,34 Idrocarburi Totali H2S 2006 mg/Nmc Labo Interno Labo Interno * Limite non normato S5 – URV caricamento pensiline OC Parametri monitorati Limiti Idrocarburi Totali 10.000 * H2S Nd 2005 2006 2007 Fonte Dati (2) mg/ Nmc Kg/h < 65,2 0,12 < 65,2 0,09 < 65,2 0,07 < 0,032 1,44 < 0,032 0,63 < 0,032 0,31 Kg/h (2) mg/Nmc Kg/h (2) Mg/Nmc Labo Interno Labo Interno * Limite non normato (1) Dati ottenuti come media dei valori determinati nelle due campagne semestrali di monitoraggio previste annualmente (giugno – dicembre) (2) non essendo disponibile un valore di portata misurato, il flusso di massa è stato determinato utilizzando la portata massima di progetto Fonte: Domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale (trasmessa agli Enti Competenti in data 29.10.2006) Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 82 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati GESTIONE RIFIUTI PRODUZIONE RIFIUTI (Tab. 9) 2003 2004 2005 2006 2007 4.370 3.168 3.291 3.390 4.076 18 37 26 1.394 1.684 Non pericolosi a smaltimento 1.266 9.778 5.346 1.428 8.090 Non pericolosi a recupero 4.170 2.903 1.376 2.158 1,362 TOTALE 9.824 15.886 10.038 8.370 15.212 Rifiuti a smaltimento 5.636 12.946 8.637 4.818 12.166 Rifiuti a recupero 4.188 2.940 1.402 3.552 3.046 Rifiuti non pericolosi 5.436 12.681 6.722 3.586 9.452 Rifiuti pericolosi 4.388 3.205 3.317 4.784 5.760 Indice rifiuti a smaltimento (ID) 0,57 0,81 0,86 0,58 0.80 Indice rifiuti a recupero (IR) 0,43 0,19 0,14 0,42 0.20 Indice rifiuti non pericolosi (INP) 0,55 0,80 0,67 0,43 0.62 Indice rifiuti pericolosi (IP) 0,45 0,20 0,33 0,57 0,38 Pericolosi a smaltimento Pericolosi a recupero Dati espressi in ton INDICE UTILIZZO CATALIZZATORI (RHU) 6° Ciclo (’00-’02) (Tab. 22) 7° Ciclo (’02-’04) 8° Ciclo (’04-’05) 9° Ciclo (’05-’06) 10° Ciclo (’06-’07) 11° Ciclo (’07) Carica lavorata RHU (kton) 912 1.014 1.408 1.924 884 1010 Quantità di catalizzatore RHU (ton) 345 345 345 345 508 508 Indice utilizzo catalizzatore 0,38 0,34 0,25 0,18 0,58 0,50 TRATTAMENTO ACQUE DI FALDA IN IMPIANTO “TAE A” 2003 2004 --- --- Acqua di falda (CER 191308) (Tab. 9 bis) 2005 2006 2007 213.845 273.802 333.710 Dati espressi in mc Note: Nel 2002 sono stati riclassificati alcuni codici CER. La classificazione della pericolosità relativa al 2001 non necessariamente corrisponde con la classificazione degli anni successivi. In particolare alcuni rifiuti a seguito della transcodifica (Legge 443/01) sono passati da non pericolosi a pericolosi. L’acqua di falda emunta dagli sbarramenti idraulici viene inviata a smaltimento presso l’impianto di trattamento “TAE A” di Raffineria in seguito a specifica autorizzazione rilasciata dalla Provincia di Taranto (rif. Det. Dir. Provincia di Taranto n. 31 del 28/02/05). Fonte: SPP/AMB - tipologia: CALCOLO (MUD) Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 83 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati INDICE SITUAZIONE PIEZOMETRI (Tab. 23) 2003 2004 2005 2006* 2007 Totale PZ monitorati (1°sem) 84 98 125 100 103 Totale PZ superiori (1°sem) 21 17 14 28 24 Totale PZ monitorati (2°sem) 93 102 124 120 102 Totale PZ superiori (2°sem) 37 13 30 26 38 32,37 15,00 17,67 24,55 30,24 Indice superamento totale (%) * (102 PZ + 18 Pozzi Trincea) Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 84 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati PROTEZIONE DEL SUOLO/SOTTOSUOLO E DELLA FALDA MONITORAGGIO ACQUE DI FALDA - CONCENTRAZIONE DI IDROCARBURI TOTALI - Gennaio 2008 (Tab. 10) Legenda Valore Idrocarburi totali C < 10 Idrocarburi totali 10 < C < 350 Idrocarburi Totali C > 350 Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 85 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati PROTEZIONE DEL SUOLO/SOTTOSUOLO E DELLA FALDA MONITORAGGIO SUOLO - CONCENTRAZIONE DI IDROCARBURI TOTALI C < 12 (PdC integrativo 2004) (Tab. 11) Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 86 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati PROTEZIONE DEL SUOLO/SOTTOSUOLO E DELLA FALDA MONITORAGGIO SUOLO - CONCENTRAZIONE DI IDROCARBURI TOTALI 12 < C < 25 Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 87 di 98 (PdC integrativo 2004) (Tab. 12) Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati PROTEZIONE DEL SUOLO/SOTTOSUOLO E DELLA FALDA MONITORAGGIO SUOLO - CONCENTRAZIONE DI IDROCARBURI TOTALI C > 25 (PdC integrativo 2004) Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 88 di 98 (Tab. 13) Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati PROTEZIONE DEL SUOLO/SOTTOSUOLO E DELLA FALDA ATTIVITA’ DI CARATTERIZZAZIONE TERRE DA SCAVO ,CONCENTRAZIONE DI IDROCARBURI TOTALI C < 12 e C > 12 (Tab.13b) S Q R T U V Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 89 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati RISULTATI ANALISI CARATTERIZZAZIONE TERRE DA SCAVO Periodo Scavo Dicembre 2007 R – Area E Settembre 2007 S – Area E Settembre 2007 R – Area E Agosto 2007 V – Area H Agosto 2007 S – Area E Agosto 2007 Q - Area E Marzo 2007 V – Area H Marzo 2007 S – Area E Marzo 2007 R – Area E Marzo 2007 Q - Area E Febbraio 2007 U – Area H Novembre 2006 T – Area E Febbraio 2006 A - Area E Febbraio 2006 B - Area F Gennaio 2006 C - Area G/F Attività di riferimento Apertura scavi per Interconnecting HDC Apertura scavo per realizzazione basamenti per struttura Hydrocracking blocco D (area cantiere 1) Apertura scavo per posa tubi e cavidotti progetto Hydrocracking (strada 226/227) Apertura scavo per realizzazione fondazioni nuova stazione di riduzione gas naturale HDC Area nuovo Claus/Scot U - 2900 Apertura scavo per realizzazione impianto Hydrocracking (area 1 – E2/E3) Apertura scavo per realizzazione fondazioni nuova stazione di riduzione gas naturale HDC Apertura scavo per realizzazione basamenti per struttura Hydrocracking blocco D Apertura scavo per posa tubi e cavidotti progetto Hydrocracking Apertura scavo per realizzazione impianto Hydrocracking Apertura scavo per realizzazione basamenti pipe-rack nuovo impianto Hydrocracking Apertura scavo per ampliamento SS 13 e nuovo impianto Hydrocracking Apertura scavo percorso cavi verso SS/13 Apertura scavo per posa cavi e tubazioni di fogna lungo la strada 204 a nuovo impianto Water Reuse Apertura percorso cavi da cabina elettrica TAE A a nuovo impianto Water Reuse Sbancamento per nuovo parcheggio automezzi interno alla Raffineria, c/o uffici ex Snam (Tab. 13 ter) Riutilizzo/ Smaltimento Valori HC [mg/kg] C<12 C>12 Limite Limite 250 750 R < 0,1 4,3 R 1,8 63,4 R 2,1 1,3 10 24,2 R 3,5 27,5 R 3,8 30,2 R 2 29,3 S --- --- S --- --- S --- --- S --- --- S --- --- R <5 35 R <5 35 R <5 330 R <5 330 R <5 30 Novembre 2005 D - Area H Novembre 2005 E - Area H Sbancamento per futuro impianto zolfo R <5 30 Agosto 2005 F - Area I3 Scavo per posa cavo da SS/4 a P3005 R <5 600 R < 0,1 0,5 R <5 330 R <5 180 R <5 20 R <5 330 R <5 45 R <5 85 R <5 37 Ottobre 2005 G - Area E Agosto 2005 H - Area F Maggio 2005 I - Area E Aprile 2005 L - Area E Febbraio 2005 M - Area G/E Gennaio 2005 N - Area N Marzo 2005 O - Area I3 Ottobre 2005 P - Area E Edizione 2 del 31/03/07 Scavo per nuova vasca di raccolta acque di falda da trattare (progetto PON) Scavo per realizzazione vasca nuovo impianto Water Reuse e sbancamento area Scavo per percorso cavi per alimentazione nuovo impianto OSMOSI Scavo per realizzazione Basamento reattore di guardia RHU Scavo per posa tubo di scarico acqua mare(C304) Scavo e rimozione del tubo di scarico impianto TAE C Ampliamento strada 101 Apertura percorso cavi da SS/13 a P6201/B e P6202/B Revisione 5 del 31/03/07 pag 90 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati Note: 1) Le aree di scavo evidenziate in colore verde azzurro sono relative ai lavori di scavo effettuati nel corso del primo trimestre 2007, quelle in colore verde sono relative alle principali attività eseguite nel corso del 2006, mentre quelle in colore giallo sono relative alle principali attività effettuate nel corso del 2005; 2) Durante la prima metà del 2007, le analisi di caratterizzazione dei terreni da scavo prodotti nell’ambito del “Progetto Hydrocraking” , sono state effettuate conformemente alla normativa rifiuti ai fini del loro successivo smaltimento (secondo prescrizione della CdS decisoria del dicembre ’06) con codice CER 170504, e pertanto in tal caso non sono stati determinati gli Idrocarburi totali come C < 12 e C < 12 (determinazioni necessarie per operazioni di riutilizzo). A partire dal mese di Agosto 2007, in seguito all’approvazione da parte del MATTM del “Piano di bilancio e gestione delle terre da scavo” relativa al progetto Hydrocracking (rif. D.M. 14.05.07), le terre da scavo sono state analizzate ai fini del loro riutilizzo interno in Raffineria, ai sensi dell’ex-D.M. 471/99 e s.m.i. Legenda: R = riutilizzo, S = smaltimento Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 91 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati RUMORE AMBIENTALE DIURNO LUNGO IL PERIMETRO DELLA RAFFINERIA Codice Misura Descrizione Postazione Laeq (dBA) LAF90 (dBA) Autovetture Mezzi pesanti Motocicli (Tab.25) Laeq (dBA) depurato delle sorgenti esterne P01-1 Ubicato all'interno dell'area Impianti - adiacente alla Ferrovia TA-BA 63,40 57,50 P01-2 Ubicato all'interno dell'area Impianti - adiacente alla Ferrovia TA-BA 62,70 60,50 P02-1 Ubicato all'esterno di fronte all'entrata principale e adiacente alla SS106 65,20 57,90 205 49 4 60,80 P02-2 Ubicato all'esterno di fronte all'entrata principale e adiacente alla SS106 66,70 55,50 280 45 3 58,60 P03-1 Ubicato all'esterno nel parcheggio e adiacente alla SS106 67,10 60,70 1030 210 8 62,30 P03-2 Ubicato all'esterno nel parcheggio e adiacente alla SS106 67,70 59,60 240 30 1 62,70 P04-1 Ubicato all'esterno nell'area di distribuzione AGIP e adiacente alla SS106 62,50 57,80 225 21 P04-2 Ubicato all'esterno nell'area di distribuzione AGIP e adiacente alla SS106 68,10 62,50 240 21 9 64,00 P06-1 Ubicato all'esterno-sulla strada Consortile 60,50 54,10 15 4 1 55,70 P06-2 Ubicato all'esterno-sulla strada Consortile 62,40 57,20 7 2 P07-1 Ubicato all'esterno-sulla strada Consortile 64,00 55,60 61 28 P07-2 Ubicato all'esterno-sulla strada Consortile 61,00 56,30 13 P08-1 Ubicato all'interno dell'area Caricamento rete 56,10 55,50 56,10 P09-1 Ubicato all'interno dell'area Impianti 61,10 54,30 56,00 P09-2 Ubicato all'interno dell'area Impianti 58,10 57,40 58,10 P10-1 Ubicato all'interno dell'area Impianti - di fronte all'isola D 66,10 65,00 65,60 P10-2 Ubicato all'interno dell'area Impianti - di fronte all'isola D 65,30 64,70 65,20 P11-1 Ubicato all'interno dell'area Impianti - di fronte al deposito COVENGAS 53,10 50,50 53,10 P11-2 Ubicato all'interno dell'area Impianti - di fronte al deposito COVENGAS 54,00 52,10 54,00 P12-1 Ubicato all'interno dell'area Impianti - adiacente alla Ferrovia TA-BA 55,90 52,60 55,90 P12-2 Ubicato all'interno dell'area Impianti - adiacente alla Ferrovia TA-BA 58,00 56,60 58,00 P13-1 Ubicato all'interno dell'area Impianti - adiacente alla Ferrovia TA-BA e di fronte all'Antincendio Training Area 64,10 61,30 Edizione 2 del 31/03/07 1 60,80 62,70 Revisione 5 del 31/03/07 59,40 58,20 1 57,10 57,70 1(treno) 63,00 pag 92 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Codice Misura Dichiarazione Ambientale Allegati Descrizione Postazione Laeq (dBA) LAF90 (dBA) Autovetture Mezzi pesanti Motocicli Laeq (dBA) depurato delle sorgenti esterne P13-2 Ubicato all'interno dell'area Impianti - adiacente alla Ferrovia TA-BA e di fronte all'Antincendio Training Area 65,00 63,30 64,70 P14-1 Ubicato all'interno dell'area Stoccaggio - adiacente alla Ferrovia TA-BA 57,90 52,60 55,00 P14-2 Ubicato all'interno dell'area Stoccaggio - adiacente alla Ferrovia TA-BA 56,40 52,20 54,10 P15-1 Ubicato all'interno dell'area Stoccaggio - adiacente alla Ferrovia TA-BA 49,50 48,20 49,50 P15-2 Ubicato all'interno dell'area Stoccaggio - adiacente alla Ferrovia TA-BA 52,50 51,70 52,40 P16-1 Ubicato all'interno dell'area Stoccaggio - adiacente alla Ferrovia TA-BA 45,00 43,10 45,00 P16-2 Ubicato all'interno dell'area Stoccaggio - adiacente alla Ferrovia TA-BA 46,40 44,10 46,40 P17-1 Ubicato all'interno dell'area Stoccaggio - adiacente alla Ferrovia TA-BA 48,70 44,30 48,70 P17-2 Ubicato all'interno dell'area Stoccaggio - adiacente alla Ferrovia TA-BA 46,40 43,20 46,40 P18-1 Ubicato all'interno dell'area Stoccaggio - adiacente alla Ferrovia TA-BA 59,00 58,60 59,00 P18-2 Ubicato all'interno dell'area Stoccaggio - adiacente alla Ferrovia TA-BA 53,40 52,50 53,40 P19-1 Ubicato all'interno dell'area Stoccaggio - vicino alla SS106 56,00 53,40 55,70 P19-2 Ubicato all'interno dell'area Stoccaggio - vicino alla SS106 56,50 54,20 56,40 P20-1 Ubicato all'interno dell'area Stoccaggio - adiacente alla Ferrovia TA-BA e di fronte alla Sala Pompe 52,60 51,90 52,60 P20-2 Ubicato all'interno dell'area Stoccaggio - adiacente alla Ferrovia TA-BA e di fronte alla Sala Pompe 65,00 64,60 65,00 P21-1 Ubicato all'interno dell'area Impianti - adiacente alla Ferrovia TA-BA 62,90 59,90 62,90 P22-1 Ubicato all'interno dell'area Impianti - adiacente alla Cabina ENEL 59,40 58,00 59,40 P23-1 Ubicato all'interno dell'area Impianti - di fronte all'isola C 63,40 60,90 Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 2 1 61,80 pag 93 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati RUMORE AMBIENTALE NOTTURNO LUNGO IL PERIMETRO DELLA RAFFINERIA (Tab.26) Codice Misura Descrizione Postazione Laeq (dBA) LAF90 (dBA) Autovetture Mezzi pesanti Motocicli Laeq (dBA) depurato delle sorgenti esterne P01-n1 Ubicato all'interno dell'area Impianti - adiacente alla Ferrovia TA-BA 58,90 57,70 P02-n1 Ubicato all'esterno di fronte all'entrata principale e adiacente alla SS106 62,70 54,90 37 13 58,30 P03-n1 Ubicato all'esterno nel parcheggio e adiacente alla SS106 67,50 60,60 7 5 61,40 P04-n1 Ubicato all'esterno nell'area di distribuzione AGIP e adiacente alla SS106 62,60 56,00 5 2 56,80 P06-n1 Ubicato all'esterno-sulla strada Consortile 60,50 59,70 60,30 P07-n1 Ubicato all'esterno-sulla strada Consortile 63,30 61,70 62,10 P08-n1 Ubicato all'interno dell'area Caricamento rete 58,80 58,10 58,80 P09-n1 Ubicato all'interno dell'area Impianti 59,70 59,30 59,60 P10-n1 Ubicato all'interno dell'area Impianti - di fronte all'isola D 63,40 63,00 63,40 P11-n1 Ubicato all'interno dell'area Impianti - di fronte al deposito COVENGAS 54,30 52,90 54,30 P12-n1 Ubicato all'interno dell'area Impianti - adiacente alla Ferrovia TA-BA 56,30 54,40 56,30 P13-n1 Ubicato all'interno dell'area Impianti - adiacente alla Ferrovia TA-BA e di fronte all'Antincendio Training Area 64,60 63,80 64,60 P14-n1 Ubicato all'interno dell'area Stoccaggio adiacente alla Ferrovia TA-BA 53,60 51,30 53,60 P15-n1 Ubicato all'interno dell'area Stoccaggio adiacente alla Ferrovia TA-BA 47,30 46,10 47,30 P16-n1 Ubicato all'interno dell'area Stoccaggio adiacente alla Ferrovia TA-BA 47,00 45,70 47,00 P17-n1 Ubicato all'interno dell'area Stoccaggio adiacente alla Ferrovia TA-BA 46,20 45,30 46,20 P18-n1 Ubicato all'interno dell'area Stoccaggio adiacente alla Ferrovia TA-BA 49,70 49,20 49,70 P19-n1 Ubicato all'interno dell'area Stoccaggio - vicino alla SS106 Ubicato all'interno dell'area Stoccaggio adiacente alla Ferrovia TA-BA e di fronte alla Sala Pompe 57,10 55,40 57,10 65,40 64,30 65,40 P20-n1 58,90 P21-n1 Ubicato all'interno dell'area Impianti - adiacente alla Ferrovia TA-BA 61,40 60,50 61,40 P22-n1 Ubicato all'interno dell'area Impianti - adiacente alla Cabina ENEL 59,00 58,20 59,00 P23-n1 Ubicato all'interno dell'area Impianti - di fronte all'isola C 61,90 61,40 61,90 Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 94 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati ALLEGATO 3.8 – Interventi di miglioramento ambientale effettuati nel periodo 2001÷2007 Periodo 2001 – 2003 Ambito Descrizione Intervento Obiettivo Ottimizzazione del processo di recupero zolfo Riduzione delle emissioni atmosferiche diffuse da serbatoi ed apparecchiature 980 Gen - 2002 Gen - 2002 Riduzione delle emissioni atmosferiche da Impianti Passaggio a gas forni catalitici 206,6 Gen - 2002 Monitoraggio emissioni camino E2 300 Gen - 2002 Monitoraggio perimetro 430 Gen - 2002 Incremento efficienza di controllo emissioni diffuse e qualità dell'aria Acquisto analizzatori 300 Mag - 2001 Riduzione delle emissioni atmosferiche diffuse di COV Realizzazione di sistemi di recupero vapori, nell'area di caricamento olio combustibile 400 Set - 2001 Riduzione delle emissioni diffuse atmosferiche da Impianti Copertura serbatoio T 6001 (Impianto TAE) 300 Gen - 2003 Sostituzione tenute K101; Copertura serbatoio T6003 (TAE); Inserimento nuove tenute a secco K 401 A/B 258,2 206,6 83 Apr - 2003 Riduzione delle emissioni atmosferiche da Impianti Interventi vari in zona Torcia TSTC 915 Mag - 2003 Riduzione delle emissioni atmosferiche da Impianti Recupero gas di torcia TSTC a VB fermo 52 Mag - 2003 Monitoraggio suolo/sottosuolo e falda Monitoraggio suoli e falde (conf. Protocollo MINAMB) 825,8 Gen - 2003 Demolizione e bonifica impianto dissalatori orizzontali area Impianti CTE 314 Set - 2000 Bonifica e impermeabilizzazion e parco lavaggio scambiatori e vessel 360 Set - 2000 Ricondizionamento serbatoio MTBE (T3114) 413 Gen - 2002 Protezione suolo Edizione 2 del 31/03/07 Mag - 2003 800 Riduzione delle emissioni diffuse da aree Impianti e Serbatoi e falda 3099 Ricondizionamento serbatoio T3208 Protezione sottosuolo [k€] Fine intervento Riduzione delle emissioni atmosferiche diffuse da serbatoi ed apparecchiature Incremento capacità di controllo emissioni convogliate aria Incremento conversione Impianto Claus 3 Ammodernamento serbatoi a tetto galleggiante e pompe Importo speso Minimizzazione dei rischi di sversamento prodotti su suolo/sottosuolo Revisione 5 del 31/03/07 pag 95 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Ambito Dichiarazione Ambientale Allegati Descrizione Intervento Fine intervento Bonifica Area pensiline di carico 258,2 Set - 2001 Bonifica area pensiline discarica greggio 100 Set - 2001 Bonifica fogne impianto TSTC 361,5 Gen - 2003 Bonifica area serbatoi greggio 206,6 Feb - 2003 Bonifica piazzale parcheggio esterno autobotti 100 Giu - 2003 Bonifica area Valve Box 439 Giu - 2003 Bonifica bacini di contenimento serbatoi olio combustibile 263,4 Giu - 2003 Bonifica area serbatoi T 3128/29 e T 3220/23 206,6 Dic - 2003 Bonifica area Main Trench a sud SS Jonica 568 Giu - 2003 Bonifica area trattamento acque zona A e area imprese 413,2 Giu - 2003 Rifacimento tratti di fogna area Blending 361,5 Gen . 2003 206,6 Gen – 2003 170,4 Gen – 2003 Riduzione consumi acqua potabile Sostituzione acqua potabile per raffreddamento glicole IRV con acqua di pozzo 10,3 Gen - 2004 Riduzione dei rischi da presenza serbatoi GPL Adeguamento Parco GPL 4132 Giu - 2001 300 Nov - 2001 154,9 Gen - 2003 4408 Mag – 2003 Protezione suolo sottosuolo Importo speso [k€] Obiettivo Minimizzazione dei rischi di sversamento prodotti su suolo/sottosuolo e falda Pavimentazione aree critiche (drenaggi serbatoi, pompe, valvole, flange) e collettamento a sistema fognario Sostituzione di un serbatoio interrato a camicia singola e installazione allarmi su serbatoi a doppia camicia Protezione dell’acqua e risparmio di risorsa idrica Riduzione dei rischi correlati Riduzione dei rischi da utilizzo chemicals alla presenza di sostanze Riduzione dei rischi da utilizzo chemicals pericolose Riduzione dei rischi da utilizzo chemicals Adeguamento sistema additivazione chemicals Adeguamento sistema di additivazione chemicals SOI3 Revamping Merox (*) Interventi B.A.T. definiti e conclusi secondo quanto previsto dal Piano di Adeguamento della Domanda di A.I.A. della Raffineria di Taranto. Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 96 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati Periodo 2004 – 2007 Obiettivo Descrizione Intervento Riduzione delle emissioni atmosferiche diffuse da serbatoi ed apparecchiature Importo speso [k€] Fine intervento Adeguamento sistema di recupero vapori benzina (area Caricamento Rete) 531 Gen 2004 Riduzione delle emissioni atmosferiche diffuse da serbatoi ed apparecchiature Adeguamento sistema di recupero vapori serbatoi O.C. 585 Gen 2004 Incremento capacità di controllo emissioni convogliate Monitoraggio su altri tre camini (RHU, HOT OIL,TIP) 500 Mar 2006 Riduzione delle emissioni atmosferiche diffuse da serbatoi ed apparecchiature Installazione di manicotti di guarnizione attorno ai punti di campionamento di n. 2 serbatoi a T.G. 40 Riduzione delle emissioni atmosferiche diffuse da apparecchiature Sostituzione cappe di laboratorio 254 Riduzione delle emissioni atmosferiche diffuse da serbatoi ed apparecchiature Installazione nuove tenute doppie su serbatoi T.G. (n. 48 serbatoi adeguati) 250 Riduzione delle emissioni atmosferiche diffuse da apparecchiature Implementazione di studio analitico delle emissioni diffuse/fuggitive (LDAR) 40 Riduzione delle emissioni atmosferiche diffuse da apparecchiature Installazione doppie tenute su pompe critiche (n. 12 pompe adeguate su 84 totali) 497 Monitoraggio e controllo delle emissioni da torcia 1 Completamento predisposizioni interventi (1° Step) 4295 Monitoraggio e controllo delle emissioni da torcia 2 Completamento predisposizioni interventi (1° Step) 200 Riduzione delle emissioni atmosferiche diffuse da impianto TAE Studio di fattibilità per l’esecuzione della copertura delle vasche della sezione di disoleazione primaria delle acque di alimento all’impianto TAE --- Riduzione dei rischi di sversamento prodotti Eliminazione serbatoi interrati a camicia singola in area caricamento rete 50 Giu - 2004 Riduzione dei rischi di sversamento prodotti Esecuzione del Piano di Caratterizzazione Ambientale Integrativo 500 Dic- 2004 Minimizzazione dei rischi di inquinamento del suolo/sottosuolo e falda Verifica tenuta rete fognaria in area caricamento rete 181 Gen. 2005 Riduzione dei rischi di sversamento prodotti Manutenzione T 3006 1200 Giu - 2005 Messa in sicurezza del sito (D.M. 471/99) Realizzazione n. 9 sbarramenti idraulici 4130 Lug - 2005 Riduzione dei rischi di sversamento prodotti Sostituzione T3310 800 Dic - 2005 Riduzione dei rischi di sversamento prodotti Rifacimento serbatoio T3144 --- Dic- 2007 Riduzione dei rischi di sversamento prodotti Sostituzione tetto e fondo T-3008 3680 Dic - 2006 Ambito Ott – 2007 (*) Ott – 2007 (*) Ott – 2007 (*) Protezione aria Protezione suolo sottosuolo e falda Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 Ott – 2007 (*) Dic – 2007 (*) Ott – 2007 (*) Ott – 2007 (*) Ott – 2007 (*) pag 97 di 98 Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Taranto Dichiarazione Ambientale Allegati Descrizione Intervento Ambito Obiettivo Protezione Riduzione dei rischi di sversamento prodotti suolo sottosuolo e falda Protezione dell’acqua e risparmio Riduzione dei rischi di sversamento prodotti 300 Dic - 2007 2250 Ott - 2007 4000 Dic - 2007 Riduzione consumi/approvvigionamento acqua mare Rifacimento rete antincendio (area Blending) 580 Dic- 2004 Riduzione dei rischi di afflussi inquinanti in bacino naturale Modifica sistema acque acide SOI 1 410 Giu - 2005 Riduzione dei rischi di afflussi inquinanti in bacino naturale in caso di eventi meteorici intensi Realizzazione di un serbatoio di accumulo acque meteoriche TAE A 1100 Feb - 2005 Riduzione dei rischi di afflussi inquinanti in bacino naturale durante la normale operatività Recupero della sezione dei filtri a sabbia dal TAE C al TAE A 5717 Dic - 2004 Riduzione dell’emungimento dell’acqua dei pozzi profondi; Bonifica acque di falda; Realizzazione di un impianto di Osmosi inversa e Ultrafiltrazione che tratti tutte le acque provenienti dal TAE, al fine di produrre acqua demi. 24800 Giu - 2006 Riduzione consumi acqua Rifacimento rete antincendio (area Blending) 580 Gen - 2006 Riduzione dei rischi di afflussi inquinanti in bacino naturale Adeguamento TAE (inserimento biologico) 4648 Dic - 2004 Riduzione emissioni rumore Insonorizzazione apparecchiature impianti SOI 1 1° step: 103 2° step: 450 Eliminazione dei rischi correlati alla presenza di Piombo tetraetile Bonifica e smantellamento Impianto di stoccaggio e additivazione Piombo Tetraetile 640 Mag – 2004 Riduzione dei rischi di sversamento chemicals/ additivi/ oli lubrificanti Adeguamento aree stoccaggio chemicals, additivi e olii lubrificanti (BULK) SOI allo Standard di Raffineria 150 Giu – 2004 Giut - 2004 Giu - 2004 Riduzione dei consumi energetici Modifica Feed Effluent Reformer 5390 Feb - 2006 Recupero energetico Ottimizzazzione del PSA 12 461 Dic.- 2005 Recupero energetico Recupero energetico Linhoff MARCH TIP 175 Ott - 2007 Recupero energetico Intervento relativo al recupero condense provenienti dagli impianti zona Claus / Scot 250 Giu - 2007 Recupero energetico Sostituzione radiante forni 1401 A/B 4700 Dic. 07 – Gen 08 Riduzione correlati Fine intervento Sostituzione bracci di carico Pontile Berth lato ovest (1° step) Rumore dei rischi [k€] Riduzione dei rischi di sversamento prodotti di risorsa idrica Realizzazione stazione ATB fissa per permettere il rientro del sovraccarico ATB per i prodotti neri Interventi di miglioramento serbatoi (tetto, fondo, inserimento doppio fondo) (n. 38 serbatoi adeguati) Importo speso Dic- 2004 Giu 2006 alla presenza di sostanze pericolose Risparmio energetico Edizione 2 del 31/03/07 Revisione 5 del 31/03/07 pag 98 di 98