BIOGRAFIA OPUSCOLO NUMERO SETTE
CAPITOLO QUINDICESIMO
LASCIA IL CAMPO MISSIONARIO
Visione della tenda (1)
All’inizio, quando l’Angelo del Signore mi apparve per la prima volta, dicendomi
come dovevo operare nel mio ministerio, cioè che avrei visto una Luce, che avrei
udito una Voce parlarmi e che avrei avuto delle visioni, i miei fratelli nel ministerio,
della mia denominazione, dissero che questo veniva dal diavolo. I fratelli della chiesa
mi dissero che la mia teologia era falsa, perché i giorni delle visioni e dei miracoli
erano passati. Non volevano ammettere che, nella Bibbia, Dio aveva promesso che
Egli avrebbe visitato la terra con angeli, profeti, miracoli, segni e prodigi, come lo ha
fatto alla congiunzione di ogni epoca.
Ci sono sette differenti congiunzioni e noi siamo all’ultima, prima del Millennio! Mi
decisi a fare come il Signore mi aveva detto e cominciai ad agire come Egli mi
conduceva. Mi resi conto che ci sono tre pericoli sui quali un servitore deve vigilare:
la popolarità, le donne e il danaro. Non temevo le prime due, ma avevo paura del
denaro. Così, nel 1946, promisi a Dio che, nelle riunioni, non avrei mai sollecitato del
denaro, feci un patto con Lui. Se fosse arrivato il momento in cui le offerte nel piatto
non fossero state più sufficienti, allora sarei rientrato a casa mia. Dio ha provveduto
a questo miracolosa-mente. Neanche un istante siamo stati turbati dalla questione
del denaro. Tre o quattro dei miei organizzatori persero il loro posto perché
cercavano di sollecitare giusto un po’ di denaro, quel che io non potevo tollerare. Per
nove anni, il Signore coprì ogni bisogno, senza che si dovesse fare pressione per
avere del denaro.
Poi nel 1955 (nel novembre 1955, mentre teneva una serie di riunioni a Hollywood,
in California, colui che aveva l’incarico delle riunioni venne a dirgli che avevano 1500
dollari di deficit), in ognuna delle tre più grandi riunioni, le entrate furono molto
lontane dal coprire le spese e altri dovettero intervenire per coprire il largo deficit.
Quando l’ultima riunione fu terminata, mia moglie, mio figlio e la mia figlioletta
arrivarono nella camera dove io stavo. Erano circa le due del mattino e dissi loro di
andare a letto. Uscii in direzione della montagna, mi inginocchiai e gridai a Dio:
“Bisogna che lasci il campo”. Tre volte di seguito, le riunioni erano state sostenute da
altri. Non era questo che avevo promesso a Dio. Gli avevo promesso che sarei
ritornato a casa se le entrate delle riunioni fossero state in deficit. Dovevo mantenere
la mia promessa.
Quando tornai nella camera, mia moglie vide che avevo gridato a Dio e mi chiese:
“Billy, che cosa hai?”. Non riuscendo a dirle che volevo lasciare il campo della
guarigione divina, le risposi: “Oh, va tutto bene”. Rientrando dall’est della Califor-nia,
in Arizona, provai a dirlo alla mia famiglia, poi di nuovo nel Texas e attraverso la
campagna, mentre ci avvi-cinavamo a Jeffersonville. Billy Paul disse: “Papà, sono
sicuro che tu non potresti più vivere! C’è nella Bibbia un passo dove Paolo dice:
‘Disgrazia a me se non predico il Vangelo!’”. Risposi: “Figlio mio, non ho mai detto
che avrei smesso di predicare il Vangelo, questo lo farò fino a che Dio me ne darà la
possi-bilità; voglio dire che abbandonerò il ministerio di guarigione per la
predicazione del Vangelo”. Billy Paul chiese: “Allora, a causa del denaro, tu avresti
l’intenzione di rinunciare a queste grandi campagne d’oltremare o qualsiasi altra
cosa? Ma, Dio non ti ha detto di fare questo, sei tu che hai fatto questa promessa!”.
Risposi: “Ma, un uomo d’onore mantiene la sua parola! Ho fatto una promessa a Dio
e devo mantenerla!”.
Il mattino seguente, io e mia moglie ci alzammo di buon’ ora ed io stavo seduto sul
bordo del letto, tenendomi la testa nelle due mani. Dissi a mia moglie: “Ebbene, cara,
oggi andrò a vedere Jean Mitchler per chiedergli se può ridarmi il mio vecchio lavoro
presso l’Indiana Light and Power Company per sorvegliare le linee”.
Improvvisamente, guardando attra-verso la camera, vidi due ragazzini che venivano
verso di me, che spingevano una macchinina con due vecchie ruote di legno. Questi
bambini, quasi nudi, erano di colorito scuro e avevano degli occhi e dei capelli neri.
Assomigliavano a dei piccoli bambini messicani. Potevo udire mia moglie che
camminava nella camera e le dissi: “Cara, non vedi? É ben quello che si potrebbe
chiamare dei poveri piccoli bambini!”.
Mentre entravo più profondamente nella dimensione della mia visione, mi
allontanavo da mia moglie e me ne andavo in un luogo dove incontravo Miner
Arganbright. Egli diceva: “Fratello Branham, i biglietti di preghiera sono già stati tutti
dati e vi abbiamo cercato dappertutto, all’interno e all’esterno della riunione”.
Qualcuno era con il fratello Arganbright. Mentre li oltrepassavo, arrivavo in un’arena
all’aperto, piena di un immenso uditorio. Erano tutte delle persone di carna-gione
scura come quella dei piccoli bambini. Qualcun altro parlava al mio posto. Chiedevo
ad un uomo in piedi accanto a me: “Chi è quest’uomo che parla?”. Egli rispondeva:
“Lo hanno portato qui”. “Chi sono?”.
Proprio in quel momento, quest’uomo che parlava al mio posto congedava
l’uditorio e ognuno si alzava per andar via. Allora, io gridavo: “Oh! Ma non è giusto.
Dov’è l’appello all’altare?”. Un uomo veniva verso di me e mi diceva: “Va tutto bene,
fratello Branham, abbiamo prelevato l’offerta”. Chiedevo: “Da quando l’offerta è
diventata più importante della chiamata all’altare? Ci sono migliaia di anime che avrebbero potuto essere guadagnate a Cristo ed egli le ha congedate!”. La pioggia
cominciava a cadere ed io dicevo: “Adesso, vedete, comincia a piovere e tutte
queste anime stanno andando via e non potranno più ritornare!”. L’uomo replicava:
“Questo pomeriggio, voi dovete parlare loro”. Domandavo: “In quale momento ha
detto che io parlerò loro?”. Rispondeva: “Tra poco tempo”. “Tra poco tempo? Ma non
ci sarà che una dozzina di persone qui!” esclamavo.
E allora, alla mia destra, dietro di me, un’amabile e tenera Voce, benché severa,
domandava: “Il nostro Signore non è stato abbandonato con dodici discepoli
soltanto, quando migliaia Lo lasciarono dopo che Egli ebbe cominciato a parlare loro
della Verità?” (Giovanni 6:60-68). Vedevo una mano muoversi di fronte a me a
partire dal lato destro e, mentre questo succedeva, mi sembrava di entrare in un’altra
dimensione ancora più alta. Non potevo più udire Meda, mia moglie, nella camera.
Mi trovavo in riva ad un bel lago e non avevo mai visto nella mia vita un’acqua così
limpida. Nove anni fa, quando entrai per la prima volta nel ministerio, avevo avuto
una visione. Stavo pescando del pesce, ma questo pesce aveva delle macchie
bianche e nere sul dorso; non aveva un buon aspetto. Ma adesso, in questa visione,
vedevo in quest’acqua chiara una bella trota variopinta e il lago era molto largo.
Tutt’intorno, c’erano centinaia e centinaia di predicatori che pescavano dei pesci
piccoli. Dicevo nel mio cuore: “Sono un buon pescatore come loro o anche migliore
di quanto lo possano essere”. Speravo di prendere il grande e magnifico pesce e
cominciavo a preparare la mia lenza e l’esca.
Allora, dal mio lato destro, dietro di me, veniva la stessa Voce dell’Angelo del
Signore che mi aveva parlato da quando ero bambino. Mi diceva: “Ti insegnerò a
pescare, ma rimani tranquillo e non ne parlare a nessuno”. Rispondevo: “Si, lo
voglio”. Mi diceva: “Fissa la tua esca”; ed è quel che io feci. Poi, aggiungeva:
“Adesso, per prendere questo grosso pesce, bisognerà andare lontano nell’acqua
profonda”. Ondeggiavo la lenza e la lanciavo con tutte le mie forze; essa si
dispiegava su tutta la sua lunghezza. Egli diceva: “Era buono!”.
Mentre la lenza affondava quasi fino al fondo dell’acqua chiara, Egli diceva: “Per
iniziare, tira tranquillamente e presta attenzione ai pesci piccoli. Poi, tira più forte e
getta la lenza lontano da loro ed il grande pesce verrà vicino ad essi quando vedrà i
pesci piccoli inseguire l’esca. Ricordati, resta tran-quillo e a questo proposito non
dire niente a nessuno! Alla terza volta, riduci la tua lenza. Sei vicino a prenderlo”.
“Capisco” rispondevo. Tutti i predicatori cominciavano a circondarmi dicendomi:
“Fratello Branham, sappiamo che voi sapete prendere il pesce”. Rispondevo: “Oh si,
so come bisogna fare”. Poi, cominciavo a spiegare loro il metodo esatto insegnato
dall’Angelo del Signore. Diventavo così ec-citato cercando di mostrare a questi
predicatori come pescare, che lanciavo la lenza completamente fuori dall’acqua, non
acchiappando che un pesce della grandezza dell’esca. Sembrava anche che la pelle
del pesce fosse strettamente stesa sull’esca; mi chiedevo persino se sarei riuscito a
toglierlo!
L’Angelo del Signore arrivava da dietro, sul mio lato destro, e veniva direttamente
di fronte a me; lo stesso che ho sempre visto: un uomo forte e alto, che aveva la
corporatura di un uomo di 200 libbre, con delle braccia molto grandi, vestito con un
abito bianco, che aveva una capigliatura scura e i piedi nudi. Mi guardava dritto in
faccia e diceva: “Hai fatto esattamente quel che io ti ho detto di non fare!”. Pensavo:
“Oh! É la fine per me, adesso”.
L’Angelo aggiungeva: “La prima volta in cui ti ho detto di tirare lentamente e di
rimanere tranquillo, è quando ti ho fatto conoscere la malattia della gente nel
momento in cui avrebbero messo la loro mano nella tua. La tua seconda fase è
quando ti ho detto di andare più profondamente e di dimorare tranquillo; io compivo
esattamente quel che ti avevo detto, quando ti ho dato delle visioni per conoscere i
segreti dei cuori della gente e quando tu profetizzavi quel che ti avevo rivelato. Al
posto di mantenere il silenzio riguardo a queste cose, tu sei andato sul pulpito ed hai
fatto una dimostrazione pubblica di questi doni divini. Guarda quel che hai provocato:
una quantità di imitazioni carnali”.
Andavo via piangendo ad alta voce. Dicevo: “Oh, Signore, sono dispiaciuto di aver
fatto questo!”. La mia lenza si era aggrovigliata attorno al mio piede. Avevo l’amo
nella mano e, gridando, cominciavo a tirare la lenza con i miei denti per cercare di
sbrogliarla. Poi, Egli mi guardava con un’aria seria e mi diceva: “Non gettare la tua
lenza nella confusione di tempi simili”. “Non lo farò mai più, mio caro Signore”. Poi mi
sentii entrare in una dimensione ancora più alta. La lenza da pesca che avevo nella
mano si mutava in un laccio da scarpa da un mezzo pollice di diametro. Tenevo una
scarpa da neonato con degli occhielli di circa un ottavo di pollice di diametro.
Cercavo di infilare questo laccio da mezzo pollice attraverso l’occhiello da un ottavo
di pollice ed avevo già rotto parecchi fili del laccio. L’Angelo del Signore era ancora
in piedi, di fronte a me, e guardava seriamente, benché gentil-mente. “Cosa cerchi di
fare?”. Rispondevo: “Cerco di legare questa scarpa”. Riprendeva: “Impieghi il capo
sbagliato del laccio”. Prendevo l’altro capo del laccio e notavo che era più piccolo e
chiuso da un pezzo di metallo che sarebbe entrato più facilmente nell’occhiello.
Dicevo: “Oh, sono spiacente, Signore, non avevo notato che impiegavo il capo
sbagliato”. Egli diceva: “Tu non puoi insegnare a dei lattanti delle cose
soprannaturali, senza provocare delle imitazioni carnali”.
Poi, mi sentii entrare ancora in un’altra dimensione della visione. Ero in piedi
nell’aria, nella tenda più ampia che io abbia mai visto nella vita mia. Ero al di sopra
della gente e sotto di me, in basso, vedevo il palco. Avevo appena finito di predicare
ed avevo fatto la chiamata all’altare; vedevo centinaia di persone in piedi, le loro
mani alzate in aria e che piangevano. Cercavo di scendere verso di loro, dove si
trovavano, ma restavo in aria. Un uomo, veramente simpatico e cordiale, avanzava
davanti alla gente e diceva: “Cari amici, mentre il fratello Branham è uscito per
prendere un po’ di riposo dopo questa meravigliosa chiamata all’altare, noi vogliamo
formare la fila di preghiera a destra”. Una fila di preghiera si formava tutt’intorno
all’interno della tenda, fuori e giù nella strada, tanto lontano per quanto potevo
vedere.
All’interno della tenda, vedevo una tela tesa, di circa quattro piedi di altezza, con
un’apertura in questo recinto di tela. All’interno di questo recinto, c’era una stanzetta
quadrata in legno. Una signora era in piedi all’apertura di questo recinto di tela, che
prendeva il nome e il biglietto di una signora seduta su una sedia a rotelle. Dietro di
lei, veniva un uomo con delle stampelle, di cui la signora prendeva anche il nome e il
biglietto. Un uomo robusto usciva e spingeva la signora sulla sedia a rotelle attraverso l’apertura del recinto di tela e attraverso una porta, nella cameretta di legno.
Udivo il rumoreggiare familiare della Luce che accompagna il mio ministerio e La
vedevo andare da me fino alla cameretta.
L’Angelo del Signore era ancora accanto a me nell’aria. Mi diceva: “Ti incontrerò
laggiù, all’interno”. E vedevo la Sua mano puntata in direzione della cameretta.
Aggiungeva: “É la terza fase”. Dicevo: “Non capisco questo”. Egli riprendeva: “Ti
incontrerò laggiù”. Sorvegliavo e vedevo la signora ammalata che usciva da questa
cameretta, da una parte sul lato opposto, e che spingeva la sua sedia a rotelle. Una
signora era là per raccogliere la sua testimonianza su un nastro e le chiedeva quel
che era successo nella cameretta. Ella rispondeva: “Non so!”. Poi, l’uomo usciva
portando le sue stampelle. La signora gli chiedeva quel ch’era successo nella
cameretta ed egli rispondeva: “Non so”.
L’Angelo del Signore diceva: “Non sarà una dimostrazione pubblica. Queste parole
del nostro Signore non sono riportate nelle Sante Scritture: ‘Quando preghi, entra
nella tua camera e, quando ne hai chiuso la porta, prega il Padre tuo che è nel
segreto; e il Padre tuo che vede nel segreto te lo renderà pubblico. Non essere come
gli ipocriti che fanno mostra di queste cose in pubblico, ma entra nel segreto della
tua stanza’?”. Poi, io e l’Angelo del Signore scendevamo nella cameretta. Quel che
Egli mi ha detto là dovrò mantenerlo segreto per il resto della mia vita.
Sembra proprio che agli occhi di alcuni osservatori, il fratello Branham declinò
perché non aveva saputo amministrare i suoi affari. Ma, quel che è stato appena
raccontato ci dimostra che non è così. Dio provava il Suo servitore per vedere se egli
sarebbe restato fedele alla sua promessa. Niente sarebbe stato più facile per il
fratello Branham di fare come gli altri, di lamentarsi un po’ sollecitando o ancora
organizzando un piano di finanziamento simile a quello che tutti gli altri hanno fatto
per sopravvivere fino ad oggi. Senza dubbio, sarebbe stato colui che avrebbe avuto
più successo, ma egli aveva scelto la via stretta.
In seguito, nelle riunioni speciali in cui le persone potevano porgli delle domande
per iscritto, gli si chiese quel che pensava degli altri i quali facevano delle richieste di
denaro. Egli rispose: “Non credo in questo modo di sostenersi, di mendicare, di farsi
dare dei soldi. Io penso che è falso! Ora, se voi stessi lo fate, che io non vi offenda
dicendo questo. Potete aver ricevuto da Dio il diritto di farlo. Io do semplicemente il
mio parere. Personalmente, non credo in questo. Al tempo di una grande convenzione di una famosa denominazione, io stesso mi sono trovato in una grande
riunione all’aria aperta dove due o tre di loro passarono tutto il pomeriggio in piedi,
sul palco, a minacciare la gente, dicendo che Dio avrebbe distrutto i loro raccolti,
avrebbe colpito i loro bambini di polio e cose di questo genere se non avessero dato
dei soldi durante questa riunione. É l’esatta verità, con questa Bibbia davanti a me.
Dissi: ‘É una bestemmia contro Dio e i Suoi discepoli!’. Se Dio vi invia, Egli Si prende
cura di voi. Se Egli non vi ha inviato, allora, che la denominazione si occupi di voi.
Ma, se Dio vi invia, Egli Si prenderà cura di voi” (2).
La mia scelta di essere un uomo povero
Sin dai primi anni del suo ministerio, il fratello Branham avrebbe potuto diventare
milionario. Una volta, a San Louis, egli pregò per una signora molto ricca che aveva
un cancro al seno. Benché ella avesse dovuto subire l’asportazione dei due seni, il
cancro si era propagato nel suo corpo. Sua figlia era al suo fianco e lo Spirito parlò e
disse a questa donna in stato d’ incoscienza: “Fra tre giorni, tu farai delle compere
per strada”. Il suo medico, il dottor Théodore Palvedes, grande chirurgo della
California, essendo sul posto, si indignò e replicò: “Non è buono dare una falsa
speranza a qualcuno, soprattutto a questa donna morente”. Il fratello Branham
rispose: “Aggiun-gerò anche questo: ‘Se fra tre giorni, questa donna non sta bene e
non cammina nella strada, allora io mi metterò una scritta sul dorso che dice che
sono un falso profeta e voi mi condurrete tutt’intorno alla città. Ma, se ella sta bene,
siete voi che dovrete mettervi qualcosa sul dorso’” (3). La donna guarì secondo la
parola pronunciata ed il medico fu convertito. Egli diventò predicatore del Vangelo a
Oakland, California.
Un po’ più tardi, il fratello Branham ricevette due agenti di polizia che gli portarono
un assegno certificato di un milione e mezzo, che proveniva dalla “Bell Vinerg
Mission” in California. Non volle neanche vederlo e, tuttavia, egli dimorava in un
vecchio appartamento di due vani. In seguito, dei cristiani armeniani, vedendolo
guidare il suo camion Chevriolet vecchio di dieci anni e roso dalla ruggine, vennero
ad offrirgli una bella Cadillac, come lo avevano fatto per un altro predicatore. Il
fratello Branham fu molto toccato, ma la rifiutò. Ascoltiamolo darci la ragione di un
tale rifiuto.
“Dal
palco, ho ricevuto un assegno di venticinquemila dollari che proveniva dal
proprietario di un pozzo di petrolio, che aveva visto sua madre guarita e alzarsi dalla
sua sedia a rotelle. Aveva preso l’aereo per venire da me, ma io dissi: ‘Signore, non
molto tempo fa, qualcuno mi ha offerto di comprarmi una bella Cadillac’. Dissi: ‘Una
Cadillac! Io, passare nell’Arkansas e vedere queste povere persone che raccolgono
il cotone con delle mani screpolate dai cardi, e che tirano dei sacchi. Mi immagino
una vecchia madre mezza morta, che ha dei disturbi femminili, che a pranzo mangia
del grasso e del pane di mais, che viene alle mie riunioni per metterci un dollaro ed
io passeggerei in Cadillac? Nossigno-re!’. Stracciai l’assegno davanti a lui.
Voglio essere come le persone che vengono affinché si preghi per loro. Non avrei
permesso loro di mettere cinque o dieci soldi per pagare l’auditorio se avessi potuto
farlo da solo. Se avessi qualche merito, ci starei. Come pensate che ci si sentirebbe
se si dicesse: ‘Ecco il fratello Branham con una grande Cadillac che passa sulla
strada e queste povere persone che non possono permettersi neanche di avere una
bicicletta’?” (3).
Abbiamo già detto che per molti poteva sembrare che William Branham avesse
sciupato il suo ministerio perché aveva perduto l’opportunità di organizzarsi un
ministerio solido ed un metodo di finanziamento efficace. Per altri, come lo vedremo
nei capitoli seguenti, il suo declino è dovuto alla sua scelta rigorosa di rimanere
fedele alle sue convinzioni e di non fare mai dei compromessi sui dettagli biblici, che
la maggior parte qualificano come essere senza importanza. Ma, per essere in grado
di giudicare convenevolmente un uomo che ha avuto un tale ministerio, bisogna che
proseguiamo la sua storia e ascoltiamo quel che egli chiamerà in seguito il suo
“Messaggio alla Chiesa”.
Lo storico David Harrel dichiara che, alla fine degli anni ’50, le richieste di
sostegno materiale per la sopravvivenza degli evangelisti erano diventate più
importanti della dimostrazione dei doni spirituali (4). Ma, per il fratello Branham, la
questione materiale è stata sempre molto secondaria. Quel che segue mostrerà che
quest’uomo è morto povero e indebitato. Ecco quel che, qualche giorno prima di morire, confidò ai suoi amici riguardo alla sua casa (5).
“Mi
ricordo che una volta a Calgary, un’offerta è stata raccolta per me. Vivevamo
in due camere mal ridotte e mia moglie aveva dovuto mettere una coperta davanti
alla porta perché i bambini non prendessero una polmonite. Il fratello Jack mi aveva
detto: ‘Non è giusto che vi trattiate così’. Avevo ricevuto non so quante migliaia di
dollari... Gli avevo detto: ‘Oh, fratello Jack, riprendete questo!’. Ma egli mi aveva
detto: ‘Non è possibile!’. Quindi con questo denaro comprai una casa. L’abbiamo
mantenuta circa due anni come regalo della chiesa ai figli di Dio.
Poi ho pensato: ‘Questo non mi sembra giusto’ sono entrato in questo mondo con
niente e, lasciandolo, io non porterò via niente. É per questo che ho preso in affitto
questa casa e ne ho fatto dono al Tabernacolo. Così, quando avrò terminato il mio
servizio quaggiù, un altro servitore di Dio potrà ancora utilizzarla, se c’è ancora
tempo”.
L’affare delle imposte
Quel che segue fu considerato come una grande prova per il fratello Branham;
“Una montagna insormontabile” dirà in un sermone. Ma Dio ha voluto mettere in
evidenza il fatto che il Suo servitore è stato retto e onesto in ogni cosa (6).
Adesso, sono citato in giudizio per mezzo milione di dollari. Mi dissero: “Questo
denaro che avete ricevuto in quel periodo era vostro prima che pagaste le vostre
fatture. Voi lo avete dato alla vostra chiesa ma, all’inizio, era vostro”. Dissi: “Ma non
ho mai fatto niente per questo”. Dissero: “Ma si. Voi avete detto loro che prendete
un’offerta d’amore”. Io dissi: “Voglio che qualcuno mi dica quando questo è successo”.
“Ebbene,
voi sollecitavate tramite la posta”. Replicai: “Frugate il mio ufficio:
neanche un centesimo”. So come ho speso il denaro che ho ricevuto laggiù. Ma, essi
dissero: “Non ne siamo tanto sicuri. Allora perché gli amministratori non hanno fatto
questo e quello?”. Dissi: “Allora, voi mi considerate come un disonesto”. Dissero:
“Noi crediamo che voi siete molto onesto”. Vi dico questo solamente per la gloria di
Dio e specialmente per i giovani. Voglio mostrarvi che se vivete secondo la Bibbia
Dio sarà con voi. E se il vostro spirito è in disaccordo con quel che Dio dice, allora
voi non vivete secondo la Bibbia”.
Così, ero là davanti a questi procuratori e uno di loro si avvicinò e disse: “Noi non
cerchiamo affatto di dire che voi siete disonesto. Eravate ignorante riguardo al fatto
che se qualcuno vi dava del denaro, era per prima vostro. Avete firmato un assegno
di qualche migliaio di dollari, di M. Miner Arganbright della California, che proveniva
dall’Associazione degli Uomini d’Affari del Pieno Vangelo. E, lo stesso giorno, lo
avete ritirato dalla vostra banca e avete comperato quattro o cinque biglietti per un
viaggio oltremare, all’incirca venticinquemila dollari”. Dissi: “Sissignore”.
Egli disse: “Dovete pagare la tassa su questo”. Replicai: “Ma, eravamo nella
stessa banca ed ho immediatamente preso i soldi per i biglietti”. Disse: “Se avete
avuto l’assegno per un minuto, la metà di questo era vostro; se l’avete avuto per
mezzo minuto, è stato vostro per mezzo minuto prima che diventasse proprietà della
chiesa. Voi dovete delle imposte su questo”. “Ma egli l’ha dato alla chiesa”. “Egli lo
ha dato a voi”. Dissi: “Questo va alla chiesa, allora non è tassabile”. Disse: “Noi non
tassiamo la vostra chiesa, è voi che tassiamo”. Allora, io dissi: “Ma, lo stesso uomo
dell’imposta federale, che ha scritto il suo nome, mi ha detto di farlo in questo modo”.
Disse: “Quest’uomo non è più con il governo”. Replicai: “Quelli che hanno scritto la
Costituzione non sono più con il governo, è sempre valida? Un giorno, voi non sarete
più con il governo. Che specie di governo si serve?”.
Allora, l’altro uomo disse: “Signor Branham, lasciate che vi mostri che noi
sappiamo dove è passato ogni centesimo che avete speso”. “Molto bene” dissi. Egli
disse: “Ecco un luogo dove avete avuto una riunione: in Canada, ad Alberta, e là vi
hanno dato un’offerta d’amore di tremila dollari. La domenica precedente, siete
uscito e avete trovato una vecchia chiesa ed essi adoravano in questa chiesa che
non aveva tetto e voi avete dato questi tremila dollari a queste persone per costruire
una chiesa” . “É esatto” . “Ma, voi dovete pagare l’imposta su que-sti. Li avete dati
alla chiesa, ma erano vostri prima che appartenessero alla chiesa”.
E quest’uomo aggiunse: “Non è vero che a quel tale uomo, la cui casa è bruciata
qui in campagna...e che, ritornando dalla vostra riunione, avevate millecinquecento
dollari? (Adesso, per alcuni di voi, questi possono sembrare molti soldi. Questi
quindici giorni di riposo mi costano quasi cento dollari al giorno per avere cura
dell’ufficio e degli affari). Voi avevate questi millecinquecento dollari e li avete dati
all’uomo che aveva cinque bambini e la cui casa era bruciata”. Avevano il mio
assegno esposto là. Dissi: “É giusto”. Che avreste fatto voi, un uomo con cinque
bambini, che viveva in una tenda ad una temperatura di zero gradi e la neve al
suolo? Credete che avrei potuto rimanere in una casa decente, sapendo che quest’
uomo, sua moglie e i suoi figlioletti tremavano di freddo im-bacuccati nei cappotti ed
io avrei potuto venire loro in aiuto?
L’uomo proseguì: “É vero che un uomo che proveniva dal Kentucky è morto in una
stradella laggiù e che non aveva neanche il denaro per i suoi funerali e voi lo avete
seppellito? E voi e vostra moglie avete preso il denaro e siete scesi da J. C.
Penny’s? Avete speso duecento dollari per vestire i suoi bambini”. Risposi: “É
esatto”. Egli disse: “Non è vero che a una vecchia signora proprio qui in questa città
(ella viveva allora a New Albany) avete dato trecento e qualche dollaro per pagare
un conto della drogheria che era in ritardo, poiché non la si voleva più servire? E
avete pagato quasi cinquecento dollari per il suo affitto fino al mese di giugno, poiché
si voleva metterla fuori durante l’inverno? E avete garantito di nuovo il suo conto
della drogheria che ammontava a millequattrocento o millecinquecento dollari?”.
Dissi: “Mi ricordo molto bene di questo caso. Era una vecchia mamma che aveva
ottant’anni, con una figlia sofferente e un ragazzo predicatore in Georgia che soffriva
di reumatismi. Ella era costretta a stare a letto e non aveva nessun altro so-stegno”.
Che cosa avreste fatto? Risposi: “Si, l’ho fatto”. Mi chiese: “Il vostro consiglio di
amministrazione lo sapeva?”. “Nossignore, non lo sapeva”. “Vostra moglie lo
sapeva?”. Risposi: “No, non lo sapeva”. Disse: “Allora, perché lo avete fatto?”. Dissi:
“Perché il mio Signore ha detto: ‘Non lasciare che la tua mano sinistra sappia quel
che fa la tua mano destra’. Avete un’altra legge più grande delle leggi di Dio?”. In
quel momento, lo Spirito Santo mi venne in aiuto in una maniera meravigliosa. Voi
dite delle cose inconsapevolmente, non sa-pendo quel che dite, se semplicemente
lasciate parlare lo Spi-rito Santo. Dissi: “Se pretendete che vi devo questo, farò del
mio meglio. Non sono più un ragazzo, ma farò tutto il possi-bile per pagarlo. Che io
sappia, non devo niente a nessuno. Ho cercato di essere onesto. Avevo migliaia di
dollari di debiti e li ho pagati a un dollaro alla settimana, ma per grazia di Dio li ho
pagati. Se voi dite e potete provarmi che devo questo denaro che ho dato a queste
persone...”. Ed essi mi mostrarono che avevo dato quasi venticinquemila dollari negli
ultimi dieci anni. Disse: “Gli amministratori non ne sapevano niente”. Io dissi: “Non è
necessario che lo sappiano. Quel che mi fa male è sapere che queste povere
vedove e questi orfanelli dovranno pagare l’imposta su questo o morire debitori del
governo”.
Non sapevo neanche quel che dicevo. É il Padre che parlava ed io non lo sapevo.
“Oh - disse - no, essi non avranno bisogno di pagare l’imposta su questo”. Dissi:
“Perché non avranno bisogno di pagare?”. Egli rispose: “Vedete, era un dono non
sollecitato”. Allora, lo Spirito Santo mi ridestò. “Oh - dissi - allora un dono non
sollecitato non è imponibile”. “É esatto”. “Allora, non devo assolutamente niente al
governo, poiché non ho mai prelevato una sola offerta nella mia vita”.
Allora, il mio avvocato si alzò e disse: “Signor Branham, potete...”. Dissi: “Posso
farvi avere due milioni di lettere a Washington e provare che non ho mai preso
volontariamente un’offerta”. Disse: “Ma, quando andate in queste riunioni e questo
denaro che è prelevato dai pastori per pagare ciò...avrete pure un accordo che
riceverete qualcosa”. Dissi: “No, per niente”. “Allora, non sollecitate tramite la
posta?”. “Per niente”. “Allora, come ricevete il vostro denaro?” mi chiese. Risposi:
“Sono le persone che me lo inviano”. Vedo in questo momento delle persone che mi
fanno pervenire continuamente le loro decime. Non ho mai domandato loro niente,
semplicemente lo fanno. É lo Spirito Santo. Egli Si sa prendere cura dei Suoi.
Disse: “Allora, signor Branham, potete provarlo? Potete farmi pervenire delle
vecchie lettere di otto o dieci anni fa che provano che avete ricevuto queste offerte
senza sollecitazione?”. Risposi: “Quante ne volete”. Disse: “Ne voglio tre di ogni
anno”. “Molto bene - dissi - le avrete”. Egli disse: “Datemi la chiave della vostra
cassetta postale e lasciate la vostra corrispondenza accumularsi per due o tre giorni;
dopo di che, voi verrete con me per aprirla”. Dissi: “Potete fare quel che volete.
Potete anche venire nel mio ufficio”.
Mi chiese: “Che genere di sollecitazione fate?”. Dissi: “Nessuna”. “Cosa inviate
tramite la posta?”. “Dei pezzi di stoffa di preghiera”. “Percepite qualcosa per
questo?”. Dissi: “Venite a leggere le lettere che invio con questi pezzi di stoffa di
preghiera”. Era finito. Adesso, il governo mi deve tutte le imposte che ho pagato
durante gli ultimi vent’anni. “Non preoccupatevi di quel che direte, poiché non siete
voi che parlerete, è il Padre che dimora in voi che parlerà”.
Dio mi ha perdonato
Quel che segue è introdotto in questo capitolo per illustrare come Dio ha vegliato
sul Suo servitore affinché egli fosse irreprensibile agli occhi degli uomini (7).
Circa sei settimane fa, ho commesso uno sbaglio. I procuratori mi avevano
talmente fatto uscire fuori di me a causa di questa inchiesta, che sapevo appena
dove mi trovavo. Avevo lasciato l’ufficio ed ero da poco rientrato a casa per cenare;
e allora, il numero privato del telefono suonò e Meda andò a rispondere. Ella mise la
sua mano sul ricevitore e disse: “Sono di nuovo questi procuratori”. Dissi: “Non potrei
sopportare un’altra serata così. Mi sento come se dovessi perdere la testa”. Mi alzai
e dissi: “Dì loro che non sono qui” e corsi dietro la casa.
Quando rientrai (Meda è molto scrupolosa su queste cose), ella mi venne incontro
sulla porta e piangendo mi disse: “Bill, era la cosa giusta da fare?”. Dissi:
“Certamente, non ero all’interno in quel momento”. Ma, sapevo che Dio mi aveva
condannato per questo. Ella disse: “Ma, tu eri là quando egli ha chiamato”. Quel
pomeriggio andai a pregare per un bambino ammalato. E proprio prima di lasciare la
casa, il telefono suonò di nuovo e il piccolo Giuseppe corse verso il telefono e disse:
“Papà, vuoi che dica loro che tu non sei qui?”. Vedete come il peccato corrompe, che
specie di famiglia sarebbe stata alla fine?
1° Giovanni 3, versetto 21, dice: “Se il nostro cuore non ci condanna, allora
abbiamo la sicurezza davanti a Dio. Ma, se il nostro cuore ci condanna, come
possiamo avere sicurezza davanti a Dio?”. Sappiamo che fino a quando noi abbiamo
un peccato che non è confessato, Egli non ci ascolterà mai. Cominciai a pregare per
questo bambino e, quando gli imposi le mani, il Signore mi riprese e mi disse: “Hai
detto una menzogna, non sei degno di pregare per questo bimbo”. Allora, io dissi a
quest’uomo: “Signore, aspettatemi qui. C’è qualcosa che prima devo mettere in
ordine”.
Telefonai al procuratore, poi mi recai al suo ufficio. Dissi: “Signore, vi ho detto una
menzogna e ho fatto in modo che anche mia moglie mentisse, ella vi ha risposto che
non ero là e sono andato subito dietro la casa”. Egli avanzò verso di me, mise la sua
mano sulla mia spalla e disse: “Fratello Branham, ho sempre avuto fiducia in voi, ma
adesso ho ancora più fiducia in un uomo che è pronto a correggere i suoi torti”. Gli
dissi: “Ho cominciato a pregare per questo bambino e il Signore mi condannava nel
mio cuore perché sapevo che avevo agito male”.
Il giorno seguente, la mia sposa mi domandò: “Dove vai?”. Risposi: “Alla caverna”.
Andai a questa caverna dove mi ritiro da parecchi anni. Entrai all’interno e pregai
tutta la giornata: “Oh Dio, non lasciarmi mai più fare una tale cosa. Perdonami
Signore, poiché quando ho cominciato ad imporre le mie mani sulle persone malate
per pregare per loro, allora mi sono sentito condannato”. E verso le ore 3,00 del
pomeriggio, uscii e salii sopra una roccia e, guardando verso l’est e con le mani in
aria, lodai il Signore. Era così tranquillo in questo luogo.
Dissi: “Signore, una volta sei passato vicino a Mosè, quando lo avevi posto nella
cavità della roccia, ed egli ha detto che Questo assomigliava al dorso di un uomo.
Vorresti farlo ancora, Signore, affinché io sappia che sono perdonato? Signore, io
non sono forte mentalmente, perché non ho molta istruzione, ma cerco di seguirTi.
Conosci il mio cuore ed io non avrei dovuto fare questo. Non era mia intenzione di
farlo. Ero nervoso e mi sembrava che avrei perduto la testa. L’ho fatto in un
momento in cui satana mi ha sorpreso. Allora, se Tu mi perdoni, lascia che Ti veda,
Signore”.
E Dio è il mio Giudice: proprio accanto a me, i cespugli incominciarono ad essere
agitati da un turbine che passò proprio vicino alla caverna dove mi trovavo, per poi
andare via nei boschi. Oh, fratelli, una pace che supera ogni intelligenza venne
sopra di me ed io piansi, gridai, lanciai delle grida. Sapevo che i miei peccati erano
perdonati. Vedete, ero separato da Dio, non potevo ottenere la liberazione del
bambino.
Il giorno seguente, ebbi un colloquio con un uomo di Chicago, un cattolico che si
era appena convertito. Le valvole del suo cuore erano gonfie come una camera
d’aria che è troppo gonfia. I dottori volevano operarlo da tanto tempo, ma egli non
voleva lasciarli fare. Quest’uomo era appena entrato che lo Spirito Santo andò nella
sua vita e svelò qualcosa che aveva fatto quando era un ragazzo della corale nella
chiesa cattolica.
Confessò che era la pura verità e mi chiese: “Volete dire che era la cosa che Dio
aveva contro di me?”. Risposi: “É la sola ombra che io posso vedere nella vostra
vita”. Dunque, egli ritornò a casa sua e disse al dottore: “Molto bene, preparate tutto,
adesso avremo l’operazione”. Il dottore disse: “Esamineremo nuovamente il vostro
cuore”. Ma, quando l’esaminò, egli dichiarò: “Non avete più bisogno di operazione”.
Vedete, amici miei, se il nostro cuore ci condanna, non possiamo ottenere una
liberazione totale.
Debito di 40.000 dollari
Purtroppo, il trionfo del fratello Branham in questo affare di imposte non durò.
Ritornarono alla carica, cercando con tutti i mezzi di sottrarre qualche profitto. Il fratello Branham ci racconta il seguito (8).
Vi descriverò brevemente quel che è successo. Credo che sono circa cinque anni
che essi sono su questo affare, studiando questo caso, cercando di conoscere la
mia moralità, ecc. Ma, sono così riconoscente che non abbiano potuto provare
niente contro di me; così, non hanno potuto accusarmi di niente. Non hanno potuto
accusarmi, ma hanno riconosciuto che io avevo fatto questo per ignoranza. Non
conoscendo la legge, firmavo tutti gli assegni che mi si portavano ed io li davo per le
campagne di evangelizzazione. Ma, non appena apponevo la mia firma su questi
assegni, essi mi appartenevano.
Mi dissero: “Era molto buono da parte vostra, ma essi vi appartenevano ed, in
seguito, voi li davate alla chiesa. Ma, dal momento in cui il vostro nome era scritto, vi
appartenevano; poco importa la loro destinazione, questi assegni erano stati
indirizzati a voi”. Se i donatori avessero scritto su questi asse-gni “dono personale”,
non ci sarebbe stato nessun problema. Ma essi scrivevano semplicemente “William
Branham”.
Vi ricordate che non molto tempo fa ebbi una visione? C’era un uomo di alta
statura, dall’apparenza scura, come del fumo o della fuliggine, coperto di scaglie
come un coccodrillo che avanzava verso di me. Egli aveva delle dita di ferro e su di
lui era scritto: “Governo degli Stati Uniti”. Io non avevo in mano che un coltellino. Ero
totalmente impotente davanti a lui; ma il Signore entrò in scena e quest’uomo fu
vinto. Ricordatevi che vi ho raccontato questo parecchio tempo fa.
L’altro giorno, mi hanno proposto di fare un compromesso. I miei avvocati, il signor
Orbison di New Albany e Ice & Miller di Indianapolis mi hanno chiesto di andare a
trovarli. Ci sono andato con mia moglie, il fratello Roberson e i responsabili della
chiesa; e là, ci dissero che il governo era pronto a fare un compromesso. Dissi loro:
“Se io devo una qualsiasi cosa a chiunque, io la pagherò. Farò del mio meglio. Ma
questo, io non lo devo. Dio me ne è testimone. Perché non mi accusano, se io sono
colpevole? Per cinque anni, hanno cercato qualcosa contro di me e non hanno trovato niente. Non pagherò niente fino a che non sia portata la prova che io lo devo”.
L’avvocato mi disse: “Adesso, possiamo andarci. Il governo istruirà quest’affare.
La sola cosa che possiamo trovare contro di voi è che non avete fatto le cose come
avreste dovuto farle”. Non conosco niente di contabilità, allora ho agito secondo quel
che io pensavo essere onesto. Questi assegni non sono mai stati portati sul mio
conto, ma sempre su quello della chiesa. Non potevo fare altrimenti. E l’avvocato
aggiunse: “Essi sono d’accordo per fare un compromesso e di congedarvi per
quindicimila dollari, più diecimila dollari di ammenda”. Gli onorari dell’avvocato erano
fissati a quindicimila dollari. Tutto questo faceva quarantamila dollari da pagare!...
Dissi: “Dove credete che troverò questi quarantamila dollari? Avete visto il mio
conto in banca, non contiene più di cento dollari e forse meno. Dove volete che vada
a cercare questi quarantamila dollari? Non ho alcun patrimonio, non ho niente”. Egli
mi disse: “Signor Branham, se c’è un processo, noi vinceremo certamente. Ecco
quel che farò: ‘Pretenderanno che tutto vi appartiene perché avete firmato questi
assegni. Cercheranno di provarlo, malgrado voi abbiate portato questo denaro sui
conti della chiesa e della campagna Branham’”. Essi non possono trovare un
centesimo che io abbia speso per i miei bisogni personali. É la verità, Dio lo sa! Tutto
è stato speso per il regno di Dio, fino all’ultimo centesimo.
Ma, questo non ebbe nessun effetto. Dissero che prima questo denaro era stato
mio, in seguito della chiesa e per la campagna. Hanno un modo di fare, sapete, ogni
specie di raggiro. Così, dissi loro: “Io non pagherò un soldo”. Il mio avvocato mi
disse: “Possiamo sistemare l’affare in questo modo; posso dichiarare questo denaro
come essere dei doni personali. Ma, allora, tutto quel che è al di sopra di diecimila
dollari sarà considerato come patrimonio e voi vi ritroverete allo stesso punto di
prima ed essi passeranno ancora cinque anni a controllare tutto questo”. Capite,
quando scrivete un assegno, esso passa al controllo, è fotocopiato, sicuramente,
avevo tutti i tagliandi. Dunque, mi disse: “Allora, sarete allo stesso punto di prima.
Un’altra cosa ancora, signor Branham. Se avrete mai un processo di questo tipo con
il governo, poco importa quel che è potuto succedervi, agli occhi del pubblico voi
sarete considerato come un truffatore”.
Guardate ciò che è successo a quel predicatore battista del Mississipi. Una donna
l’accusò di averla oltraggiata. Ma, quest’uomo poté provare che non era neanche
nella città quel giorno, né il giorno precedente, né il giorno seguente. Poté provarlo in
modo tale che il giudice gli propose di querelare la donna per diffamazione. Ma, egli
disse: “Lasciatela fare”. Ma, sapete quel che successe quando a questo proposito si
fece un sondaggio d’opinione nel paese? Il 75% degli americani disse: “Non c’è fumo
senza fuoco”. E questo povero uomo, tanto innocente quanto voi e me in questo
affare, dovrà portare questo obbrobrio fino al giorno della sua morte, benché in tutto
questo, egli non abbia avuto niente da rimproverarsi.
Per un certo periodo di tempo, fui veramente infelice, pensando che avevo
consacrato la mia vita al regno di Dio, cercando di portare le persone a pagare le
loro tasse e di fare in modo che i malfattori diventassero onesti ed io stesso dovessi
essere accusato di truffa. Pensai: “Cosa ho ben potuto fare?”. Allora, mi venne in
mente di cercare nella mia Bibbia. Vidi che ogni uomo, senza eccezione, che aveva
avuto un mi-nisterio spirituale, fu attaccato da satana che cercava di farlo passare
per qualcuno di immorale, oppure era esposto agli attacchi del governo. Ripassate
tutta la storia, Mosè, Daniele, gli Ebrei, Giovanni Battista, Gesù Cristo (che morì
condan-nato alla pena capitale dal governo), Paolo, Pietro, Giacomo figlio di
Zebedeo, Giacomo il minore; tutti morirono a causa del loro governo, perché ogni
governo è il trono di satana.
É Gesù che l’ha detto, è la Bibbia che lo dice. Ci sarà un governo che sarà diretto
da Cristo; sarà durante il Millennio. Ma, tutti questi governi attuali, qualsiasi cosa noi
possiamo pensarne, sono sotto il dominio di satana. “Tutti i regni della terra mi
appartengono; ne faccio quel che voglio. Se Tu mi adori, io Te li darò”.
Rientrai a casa. Mi scoraggiai, discutendo con mia moglie. Dissi: “No! Se dovessi
questo denaro, lo pagherei. Io non lo devo, di conseguenza non pagherò niente.
Punto e basta. In ogni modo, come potrei pagarlo?”. Aggiunsi: “Meda, pulisci il viso
dei bambini e prepara i loro abiti; usciamo. Tutto è sottosopra. Che ho fatto? Io
pagare quarantamila dollari? Ti rendi conto di quel che significa per me!”. Ma, come
una gentile mogliettina, ella mi disse: “Pensi che servirebbe a qualcosa? Hai pregato
in merito?”. Pensai: “Forse, mi gio-verebbe pregare di nuovo”. Ricominciai e mi
sembrò che Egli mi citasse una parola delle Sante Scritture. Dobbiamo sempre
sondare le Scritture e vedere quel che Dio ha fatto.
Un giorno, si pose una domanda a Gesù, cercando di farGli dire qualcosa contro il
governo. Gli chiesero: “É giusto per noi giudei liberi pagare il tributo a Cesare?”. Egli
rispose loro: “Avete un pezzo di moneta? Di chi è questa effigie?”. “Di Cesare”.
“Allora, rendete a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”.
Tutto questo mi fece riflettere: “É vero, Signore! Ma, questo non appartiene a
Cesare, ma a Te. Se questo denaro fosse stato mio ed io avessi dovuto pagare
l’imposta, sarebbe stato differente. Ma, in questo caso, questo T’appartiene! Non
appartiene a Cesare!”.
Continuai a leggere un po’ più avanti e vidi questo: “Egli disse a Simone: ‘Vai a
gettare il tuo amo nel fiume e, quando avrai preso un pesce, aprigli la bocca, ti darà il
denaro. Non scandalizzarli. Vai a pagare, Simone, per Me e per te’”. Pensai: “É vero,
mio Dio. Tu possiedi delle banche di pesce in tutto il paese. Non so come Tu farai”.
Riunii i fratelli che mi portarono il loro sostegno e furono d’accordo che era preferibile pagare i quarantamila dollari. Telefonai senza sosta alla banca per sapere se
avevano accettato la mia richiesta ed infine Bob mi disse: “É in ordine, Billy, l’hanno
accettato”.
Allora, rientrai ed abbracciai mia moglie dicendole: “Cara, tutto è in ordine!”. Che
sensazione meravigliosa è quella di essere liberato! Mi accordarono delle facilitazioni
di paga-mento e, così, io posso pagare in ragione di quattromila dollari all’anno.
Cosi, adesso, non devo più perdere tempo; bisogna che vada a lavorare. Mi ci
vorranno dieci anni per pagare questo, se Gesù non ritorna prima.
__________________________________________
1. Oggi questa Scrittura si è adempiuta, Jeffersonville, 1965. Riprodotto dal
giornale “Full Gospel Men’s Voice” vol. 4, n° 2, marzo 1956.
2.
Domande e risposte sullo Spirito Santo, Jeffersonville, 1959.
3.
Storia della mia vita, Owensboro, 1953.
4.
All things are possible, David Harrel.
5.
Le opere sono l’espressione della fede, Shreveport, 1965.
6.
Il Nome di Gesù, 1958.
7.
Tratto dal messaggio “Liberazione completa”, Jeffersonville, 1959.
8.
L’Assoluto, Jeffersonville, 1962.
CAPITOLO SEDICESIMO
PARLA A QUESTA MONTAGNA
La maggior parte di questo capitolo ci proviene dal sermone: “Parla a questa
montagna” (1). La storia che segue è completamente diversa da tutto quello che si è
potuto raccontare sin qui. In seguito, il fratello Branham dirà spesso che questa è la
terza fase del suo ministerio. In maniera evidente, pochissimi servitori di Dio hanno
avuto il privilegio di accedere ad una tale posizione di autorità in Gesù Cristo. Alcuni
giudicano questo racconto fantastico e da favola, piuttosto che credere la realtà che,
come vedremo, ha la sua ragione di essere.
Conversione di un testimone di Geova
Un giorno, non molto tempo fa, in una delle mie riunioni, c’era un fratello testimone
di Geova che era stato un po’ scettico in merito alle riunioni. Allora, quando ne intese
parlare, venne a Louisville. Avevo una grande tenda. Portò il suo ragazzo e si
sedette in fondo alla tenda. Quella sera, durante la riunione, lo Spirito Santo andò in
fondo e disse: “L’uomo seduto laggiù si chiama Banks Wood. Viene da CrestWood,
nel Kentucky, ed è imprenditore. É un testimone di Geova. Ha un ragazzo con lui, il
suo nome è David; ed egli ha la polio, una gamba più corta dell’altra. COSÌ DICE IL
SIGNORE, è guarito”. Il signor Wood non sapeva cosa fare. Dopo qualche istante, la
madre del ragazzo disse: “David, alzati!”. E quando il ragazzo si alzò, era tanto normale quanto lo si può essere.
Questo convinse il fratello. Lasciò il suo lavoro di carpentiere, vendette la sua
impresa e tutto quel che aveva. Comprò una piccola casa proprio accanto alla mia e
da allora egli vive là. Vende spesso dei libri nelle riunioni con me. I membri della sua
famiglia sono delle persone molto per bene, gentili, oneste. Nello stato del Kentucky,
il loro nome è al di sopra di ogni rimprovero.
Dunque, uno dei suoi fratelli, che si chiama Lyle, venne a far visita a Banks,
perché costui era stato scomunicato a causa della sua fede in Dio per la guarigione
divina. Si diceva che era dal diavolo. Ma, il ragazzo fu guarito e adesso egli è un
giovanotto sposato. Lyle andò a casa di Banks e dovette cercare fra le due gambe
quale fosse quella atrofizzata. Egli disse: “Banks, tu sai che in quanto fratello noi tutti
ti amiamo. Ma, come hai potuto deviare fino a questo punto? Come sei arrivato ad
ascoltare un predicatore fanatico e ad abbandonare la fede che tuo padre ti ha
insegnato?”. Costui rispose: “Non ho abbandonata la fede che mio padre mi ha
insegnato, credo solamente di più”. “Ebbene - rispose Lyle - qual è la specie di
ciarlatano con il quale ti sei associato?”. Banks rispose: “É fuori nel campo che taglia
del fieno. Vuoi parlargli?”. Lyle rispose: “Si, mi piacerebbe parlare con lui per un
minuto. Mi piacerebbe proprio vedere quel che egli ha nello stomaco”.
Il signor Wood mi chiamò. Ero sporco e sudato e la mia salopette portava persino
le macchie bianche di sudore del giorno precedente. Entrai ed egli mi disse:
“Dunque, siete voi il predicatore che ha fatto deviare Banks?”. Risposi: “Nossignore,
non ho fatto questo. Sono suo fratello in Cristo e predico il Vangelo”. E ci sedemmo
per parlare. Non era una persona irragionevole, era piuttosto simpatico. Mi disse:
“Signor Branham, siamo stati allevati nella stretta fede dei testimoni di Geova e
nostro padre insegna in mezzo a loro”. Dissi: “É molto buono, sono certamente un
uomo felice di udire questo. Avete un buon nome e apprezzo veramente un padre
che vi alleva e una madre che vi insegni a essere delle persone oneste e integre
come lo siete”.
E mentre ero là, lo Spirito Santo, nella Sua bontà e nella Sua grazia, mi diede una
visione e dissi: “Signor Wood, vedo che siete un uomo sposato. Avete una moglie,
ella ha dei capelli biondi. Avete due ragazzini di quasi sei ed otto anni”. Si girò verso
Banks con un’aria proprio strana, poi mi guardò di nuovo. Aggiunsi: “Voi pensate che
me lo ha raccontato Banks, egli non lo ha fatto. Sappiate questo, avete lasciato
vostra moglie e le siete infedele. La notte scorsa, eravate con una donna dai capelli
castano chiaro, che è molto più giovane di voi. Eravate insieme in una camera ed ecco che un uomo ha bussato alla porta. Vi siete messo in salvo attraverso la finestra
ed è una buona cosa che voi non siete andato verso la porta, altrimenti avreste
avuto una pallottola nella testa, perché quest’uomo aveva una pistola nella mano”.
Lyle cadde sul pavimento; sapeva che Banks non mi aveva raccontato questo.
Disse: “Signor Branham, voglio saperne di più in merito”. E là stesso, nella stanza, il
Signore Gesù lo salvò ed egli andò a raccontarlo a suo padre. Suo padre gli disse:
“Adesso, sei tu che sei tutto confuso”.
Dunque, ecco che sua sorella venne e, alla prima riunione alla quale assistette,
ella si convertì ed io la battezzai nella fede cristiana. Allora, questo fece esplodere il
papà ed ecco che venne. Banks era andato via quando io e mia moglie arrivammo a
casa. Una macchina era ferma nella strada ed un uomo di una certa età stava nel
cortile di Banks. Dunque, gli parlammo ed egli disse: “Sono il Signor Wood”. Io dissi:
“Si, signore, il mio nome è Branham. Sono felice di fare la vostra conoscenza”. Egli
disse: “Ebbene, sono felice di incontrarvi, signor Branham. Sapete dov’è Banks?”.
“Probabilmente è andato dal droghiere. Non volete entrare?”. “No - disse - farò
meglio a rimanere qui fuori”. Dissi: “Ebbene, entrate a bere un bicchiere d’acqua per
rinfrescarvi; Banks sarà di ritorno tra qualche minuto”. Ed egli entrò per qualche
istante. Mi disse: “Mi piacerebbe andare a pescare con voi. Avreste il tempo?”. “Oh,
certamente” risposi. Volevo tentare.
Quella notte, la pioggia cadde come mai. Il giorno seguente, il signor Wood disse:
“Non penso che valga la pena di andarci, i ruscelli saranno tutti infangati”. Dissi:
“Ebbene, possiamo andarci per provare”. Attraversammo il fiume ed io pregai il
Signore di aiutarmi. Non volevo dire una sola cosa che concerneva la religione,
volevo lasciarlo intavolare il soggetto. Allora, se egli avesse avuto fame, ne avrebbe
parlato. Quando attraversammo il fiume, ebbi una visione. Dissi: “Signor Wood,
sappiate che, oggi, ogni corso d’acqua che attraverseremo sarà fangoso. Quando
arriveremo al lago, dove stiamo andando, sarà bello e blu. Pescheremo fino alle ore
3,30 circa di questo pomeriggio, senza prendere nessun pesce. Allora, comincerò a
prendere del pesce, ne prenderò circa cinquanta libbre. Voi ne prenderete uno; il
vostro ragazzo, Lyle, anche lui uno. Smetteremo di pescare a mezzanotte. Il mattino
seguente, ritorneremo ancora a pescare. Prenderò un pesce di grosso taglio. I pesci
che prenderò saranno dei pesci-gatto blu ed il seguente sarà un pesce di grosso
taglio. In seguito, pescheremo per il resto della giornata e non avremo neanche
un’abboccatura. É COSÌ DICE IL SIGNORE”.
Egli gettò un’occhiata verso Banks e fece un piccolo sorriso beffardo e si guardò
attorno. É esattamente così che tutto successe. E quella sera, dopo la seconda
serata in cui avevamo pescato tutta la giornata, quest’uomo andò via e si arrampicò
su tutte le rive che poteva, cercando di far abboccare un pesce ed egli non poté
nemmeno avere un’altra abboccatura. Avevo preso circa venticinque libbre di pesce,
di cui due pesavano esattamente cinque e otto libbre ed erano stati pescati con un
piccolo amo numero quattro e senza “puisette”. Se qualcuno conosce qualcosa
riguardo alla pesca, sa che ci voleva Dio. E il padre (di Banks) era seduto là, che
guardava e borbottava qualcosa.
Il giorno seguente, suo figlio gli chiese: “Ebbene, papà, che ne pensi di questo?”.
Egli rispose: “Suppongo che se qualcuno può vedere il pesce prima di prenderlo,
credo che non c’è niente di male in questo”. Allora, io dissi: “Io non posso fare
sempre questo, Signor Wood. Era per voi. Adesso, senza voler offendere nessuno,
la Bibbia dichiara: ‘Se qualcuno in mezzo a voi è profeta e spirituale, se costui
profetizza e quel che egli dice succede, allora ascoltatelo’. Senza mancare di rispetto
al signor Rutherford, egli ha detto che Cristo sarebbe ritornato nel 1914. In seguito,
ha detto che era una venuta spirituale, nello stesso modo che Egli è venuto il giorno
della Pentecoste. Ma, delle altre quattro cose che non si sono compiute, che ne
dite?”. Ed io l’ho battezzato circa tre domeniche fa, lui e sua moglie nella fede
cristiana.
Resurrezione di un piccolo pesce
Circa qualche settimana dopo questo, andammo ancora a pescare a Daleholler. Il
signor Banks Wood disse a Lyle, suo fratello: “Dovremmo ritornare da quella vecchia
signora che ha circa novant’anni. Quando eravamo dei ragazzini testimoni di Geova,
avevamo l’abitudine di scendere là ed ella ci dava del pane e del burro. Ti ricordi di
quel pane fatto in casa? Do-vremo andare a dirle che siamo salvati”. Era la cosa da
dire.
Adesso, per favore, cercate di afferrare questo. Alle volte, è la maniera in cui dite
le cose che cambia tutta la situazione. Essi avevano detto esattamente le parole
giuste poiché, in quel momento preciso, lo Spirito Santo cadde su di me da qualche
parte nel cielo ed io dissi: “COSÌ DICE IL SIGNORE, avrà luogo la resurrezione di
una piccola vita o di una specie di piccolo animale. Non ho visto esattamente quale
animale era, ma era qualcosa che tutto ad un tratto è ritornato alla vita”.
Pensai: “Questo deve essere il gattino che il mio ragazzino ha ucciso”. Un
pomeriggio, la mia figlioletta era arrivata; Rebecca e l’altra bambina che abita
accanto avevano trovato una brava mamma gatto ed esse volevano tenerla. Dissi
loro: “D’accordo” e la misero in una scatola e, il mattino seguente, avevano circa otto
o dieci gattini e il mio piccolo Giuseppe, che aveva allora due anni, volle averne uno.
Le bestioline non avevano ancora gli occhi aperti. Egli prese un gattino e lo guardò;
lo strinse e lo lasciò cadere. La povera bestia ebbe qualche convulsione, proprio
come noi quando moriamo. E pensai che forse, quando sarei arrivato a casa, il
Signore avrebbe resuscitato questo gattino, come Egli l’ha fatto con la mamma opossum. Avete udito quella storia, perché ha fatto il giro del mondo. Pensai questo
nel mio cuore, ma non dissi niente.
Quella notte, abbiamo pescato e, il mattino seguente, non avevamo preso pesce.
Pressappoco nel momento in cui il giorno si levava, tutte le nostre lenze per trote
erano impiegate. Entrammo in una piccola baia e pescammo al lancio per prendere
dei grandi “brims”, che sono una specie un po’ più grande di pesce, dalle branchie
blu. Dunque, stavamo pescando al lancio questi “brims” e il signor Lyle Wood aveva
una canna a mulinello. Aveva appena messo la sua lenza nell’acqua che un povero
pesciolino dalle branchie blu venne ad ingoiare l’enorme amo che discese fin in fondo al suo piccolo ventre. Lo tirò fuori dall’acqua e disse: “Vorrei che lo guardiate, non
potete neanche vedere l’amo”. Poi, tirò il pesce fuori dall’acqua. Volendo recuperare
il suo amo, egli tirò molto semplicemente, facendo uscire le interiora, le branchie ed il
resto e lo rigettò nell’acqua. E il pesciolino fece quattro o cinque sussulti, spiegò le
sue piccole pinne e morì là, sulla superficie dell’acqua. Allora, egli disse: “Pesciolino,
hai tirato la tua ultima cartuccia”. E continuammo.
Dissi: “Lyle, non dovresti tirare l’amo così”. Cercavo di dirgli di mettere un amo più
piccolo. Non era che un ragazzo di fattoria, sapete, ed egli non aveva mai pescato
molto. Dunque, il pesciolino restò là circa mezz’ora. E il vento si alzò e lo fece
andare alla deriva fino alle ninfee lungo la riva. Stavamo pescando e prendevamo
dei bei pesci a sufficienza. Adesso, dico queste parole con questa Bibbia aperta.
Tutto ad un tratto, qualcosa successe. Egli discese come un’unzione che non avevo
mai sentito prima. Qualcosa mi disse: “Alzati!”. Ed io mi alzai. Lyle e Banks
lasciarono cadere la loro canna e guardarono: “Che gli prende?”. Banks rispose:
“Guarda, qualcosa succederà”.
E Qualcosa mi disse: “Parla a questo pesciolino ed esso vivrà di nuovo”. Le
branchie erano bianche e gli pendevano fuori dalla bocca. Dissi: “Pesciolino, Gesù
Cristo ti ridà la vita!”. E l’Iddio del cielo è il mio Giudice Supremo. Questo pesce si
girò ed affondò nell’acqua nuotando tanto forte quanto lo poteva. E il signor Lyle
Wood cadde di traverso nella barca . Egli disse: “Era per me perché ho detto alla
bestiolina: ‘Hai tirato la tua ultima cartuccia’?”. Risposi: “No, non era questo. Quel
che mi sembra strano è che Dio, il grande Geova, utilizza la Sua potenza per
riportare alla vita un pesciolino, quando noi ne abbiamo presi due o trecento la sera
precedente. Ed io ho almeno trecento bambini spasmodici laggiù nella lista, che
aspettano che io preghi e abbia una visione per loro. É una cosa che non posso
capire, che Dio possa fare una cosa simile con questo pesciolino, quando nel mondo
intero degli esseri umani muoiono di cancro, di leucemia, di ogni specie di malattia.
Ed è questo pesciolino che Egli riporta alla vita”.
E proprio in quel momento, Qualcosa mi disse: “Marco 11: 23”. Mentre c’erano dei
lebbrosi attraverso tutto il paese e la malattia era dappertutto, Dio utilizzò la Sua
potenza per maledire un albero. Dio si interessa agli alberi, ai pesci; tutto Gli
appartiene. Ed Egli manifesta la Sua potenza per mostrare che Egli è Dio per
l’albero, che Egli è Dio per il pesce. Malgrado il versetto mi ritornasse continuamente
in mente, io non potevo afferrare questo. Come poteva succedere?
Una trappola
Fred Sothmann, un amico intimo del Canada, venne con me nelle Adirondacks, là
dove mi ero perduto in una tempesta di neve. Volevo mostrargli dove erano mia
moglie e Billy mentre aspettavano che io ritornassi. Stavamo là, accanto alla piccola
tettoia nella quale avevo lasciato Meda e Billy mentre cacciavo l’orso. Feci qualche
passo in disparte e lo Spirito del Signore venne su di me e cominciai a tremare. Lo
Spirito mi disse: “C’è una trappola che è preparata per te, fa attenzione a quel che
dirai”. E andammo via di là. Dissi al fratello Sothmann: “Qualcosa succederà”.
Quella sera, quando arrivammo alla riunione, dissi all’uditorio: “Ricordatevi, COSÌ
DICE IL SIGNORE, c’è una trappola che è preparata per me. Che ognuno di voi
preghi affinché io sappia quel che devo fare quando questo succe-derà”. E la sera
seguente, questo si verificò. Il diavolo inviò un giovanotto e una signorina per
rovinare la riunione. Era nel Vermont, eravamo proprio dall’altro lato del Lago
Champlain. La ragazza sembrava essere un po’ mongoloide e il ragazzo la teneva.
Avevano entrambi almeno venticinque anni.
E quando cominciai a predicare, egli la prese, le mandò indietro la testa, salì su di
lei e l’abbracciò e così di seguito; senza preoccuparsi della riunione. E gli uscieri non
riuscivano a farlo stare tranquillo. Ed io gli dissi dal pulpito: “Giovanot-to, non fate
questo, attirate l’attenzione su di voi mentre io predico”. Ed egli si mise a ridere di
me. Pensai: “Oh! Ecco la trappola”. Continuai a parlare come se niente fosse. E, oh,
egli diventò così immorale con lei che dovetti fermarmi di nuovo. Dissi: “Non fate
questo, signore, per favore. Se volete fare l’amore con la signorina, allora lasciate
l’edificio. Ma, noi siamo qui in una riunione evangelica. Per favore, non fate questo
mentre predico”. Ricominciai ed egli fece ancora peggio.
Tutto ad un tratto, Qualcosa mi disse: “Dì quel che vuoi e questo sarà fatto”.
Grondavo di sudore. “Dì: ‘cecità’ ed egli sarà cieco. Dì: ‘morte’ ed essi lo porteranno
fuori. Dì quel che vuoi!”. Non potevo parlare, non potevo muovermi. Poi, Questo mi
lasciò. Pensai: “Oh, Dio, che devo fare?”. Questo giovanotto stava là, il viso pallido e
mi guardava. Pensai: “Che devo fare?”. Poi, mi girai e mi sembrò che ancor prima
che io sapessi quel che avrei detto, io dissi: “Vi perdono per il vostro atto”. E questo
doveva essere esattamente quel che io avrei dovuto dire. Quella notte, mi fu rivelato
che avevo detto le parole giuste. Sapete, di un dono divino, dovete stare attenti a
quel che ne fate.
Sapete, una volta, il giovane Giovanni desiderava distruggere la Samaria con il
fuoco, perché non li si voleva ricevere. Gesù disse: “Voi non sapete da quale specie
di spirito siete animati. Il Figlio dell’uomo è venuto per salvare la vita, non per
distruggerla”. E tutta la notte, questi versetti mi tornavano in mente continuamente.
Non dormii. Ma, era una trappola che mi era stata preparata da satana, poiché egli
avrebbe voluto farmi perdere la pazienza e farmi dire quel che non bisognava dire.
Ma, lo Spirito Santo era là e mi aveva preavvisato di fare attenzione a quel che avrei
detto. Oh, la bontà di Dio! É veramente la Sua grazia. E a partire da quel momento,
provai un sollievo.
Chiedi quel che vuoi
Qualche settimana fa, un giorno di quest’autunno, prendevo un po’ di riposo prima
di venire a queste riunioni e cacciavo lo scoiattolo. Bisogna dire che, nella nostra
regione, si caccia più o meno il coniglio e lo scoiattolo. Quel mattino, il signor
Sothmann era con me, era venuto dal Canada per visitarci e rimanere un po’ con
noi. Eravamo insieme al signor Wood a cacciare lo scoiattolo. Era l’ultimo giorno in
cui potevo andare a cacciare poiché, la domenica seguente, dovevo recarmi a
Wyoming. La stagione sarebbe terminata il martedì ed era sabato. Avevamo
cacciato sufficientemente anche se, laggiù in Indiana, c’erano molti cacciatori di
scoiattoli e, quindi, gli scoiattoli erano completamente decimati.
Quel mattino, c’era brutto tempo. Il vento soffiava e, in quei giorni, gli scoiattoli non
volevano uscire. E andai nei boschi e camminai fino alle ore 9,00 circa. Non potevo
vedere niente e cominciava a fare veramente freddo. Penso che fosse esattamente
l’8 ottobre. Ed io discesi verso dei vecchi sicomori; gli scoiattoli non vivono nei
sicomori, ma stanno nelle siepi, nelle querce, ecc., negli alberi dai tronchi spessi
dove c’è molto fogliame. Camminai lungo un ruscello e pensai di aver visto uno
scoiattolo sul versante di un’altra sommità. C’erano dei campi di mais e, là fuori,
parecchi fattori mietevano il loro mais. Dissi: “Ebbene, credo che mi siederò giusto
un momentino e mi riscalderò un po’” perché avevo su di me solamente una camicia
e niente giacca. Dunque, mi sedetti proprio tra due alberi dove il sole piombava su di
me. Posai i miei piedi sull’altro albero e stavo in una posizione proprio confortevole.
Pensai: “Forse, farò un sonnellino”.
E proprio nel momento in cui mi rannicchiavo contro l’albero per riscaldarmi,
questo versetto mi tornò in mente: “Tutto quel che domanderete pregando, credete
che l’avete ricevuto e voi lo vedrete compiersi”. “Ebbene - pensai - perché questo
versetto continua a tornarmi in mente, quando non posso predicare su di esso, non
sapendo niente in merito? Non potrei andare davanti ad un’assemblea per spiegare
questo versetto”. Restai seduto là un momento e pensai: “Non c’è che una cosa da
fare. Se dovessi essere chiamato a predicare su questo soggetto, ecco come mi
comporterei. Direi: ‘Gesù ha detto questo ai discepoli e ha dato loro questa autorità’.
Era quasi un anno e mezzo prima che la espiazione fosse compiuta. Dunque, se
qualcuno dovesse mai pormi quella domanda, direi loro semplicemente che era prima del sacrificio della croce. É tutto quel che io so, poiché Gesù era ancora vivo e
l’espiazione non era ancora compiuta. Egli non era ancora stato ferito per le nostre
trasgressioni e noi non eravamo ancora guariti dalle Sue lividure. Dunque, Egli
avrebbe semplicemente dato quel potere prima dell’espiazione”.
Tutto ad un tratto, Qualcosa mi parlò e disse: “Che ne è dei profeti? Cosa pensi
che succeda nelle riunioni quando tu stai là? Sei tu colui che conosce queste
persone? Credi che sei tu che puoi predire a queste persone: ‘Voi farete tale e tale
cosa; questo vi è successo e tale altra cosa vi succederà’?”. Ed io pensai:
“Certamente no. Signore, sei Tu”. “Pensi che sei tu che parli?”. “No”. “Credi che
erano i profeti che parlavano? Non hai giustamente appena predicato sul soggetto
che i profeti erano talmente unti dallo Spirito Santo che non erano loro che
parlavano, ma era lo Spirito Santo in loro che gridava? Dunque, qualsiasi cosa tu
dica, se sei unto, non sarà da te, sarà lo Spirito Santo che lo dirà”.
Pensai: “Ebbene, è vero. Se una persona santificata tramite il sangue di Cristo
può vivere in una sfera talmente intima con Dio, non sarebbe più lei a parlare,
sarebbe lo Spirito Santo che direbbe queste cose”. Appena ebbi detto questo,
l’unzione dello Spirito Santo mi colpì come mai in tutta la mia vita. Mi alzai in piedi ed
ebbi molta paura. E qualcosa mi disse: “Ecco, questo è l’inizio del tuo nuovo ministerio. Adesso, chiedi quel che vuoi e questo ti sarà accordato”. Dio sa che desidero
essere ragionevole, giusto, onesto, fedele e veritiero. Pensai: “Non voglio deviare in
qualcosa”. Mi morsi il dito e pensai: “Non dormo, non sto sognando. Abitualmente,
quando l’unzione viene con forza, segue una visione. Ebbene, attenderò
semplicemente qualche minuto”. Avevo tutto il viso come intorpidito.
Poi, Qualcosa mi disse: “Chiedi quel che vuoi e questo ti sarà accordato”. Pensai:
“Dove sei, Signore?”. Ed io L’intesi di nuovo: “Chiedi quel che vuoi e questo ti sarà
accordato. Sto confermando le cose che farò”. Avevo l’impressione di avere perduto
la ragione. Pensai: “A chi parlo? Non vedo nessuno. Dov’è questa Luce?
Abitualmente è a Essa che io parlo, ma non c’è luce qui. Chi siete e che volete?”.
Pensavo a quel versetto di Marco 11:23: “Chiedete quel che volete...”. Mi dissi: “Che
potrei fare? Forse ho perso la ragione”. E Qualcosa mi disse così distintamente
come voi udite la mia voce: “Tu stai cacciando e non hai selvaggina”. Dissi: “É vero,
Signore. Se faccio qualcosa di male, perdonami. Ma sei Tu? Stai cercando di farmi
comprendere questo versetto? Questo è un altro gradino verso il quale avanziamo?
Mi hai dato una visione e Tu mi hai detto che si sarebbe compiuta da qualche parte
in una tenda. Questo a cosa conduce? Se è così, Signore, allora Ti prenderò in
parola”.
Guardai intorno a me e pensai: “Troverò qualcosa di im-possibile”. Vidi una
vecchia macchia di carrubi. Non sono un tiratore scelto, ma se il mio fucile fa cilecca
a cinquanta metri, non vale niente”. Non ho mai colpito uno scoiattolo di spalle, né
quando gira il capo. Devo vederlo bene e colpirlo nell’ occhio. Se non ci riesco, lo
lascio andare. Così, dunque, dissi: “Laggiù a cinquanta metri circa, verrà un giovane
scoiattolo rosso che siederà su questo grosso ramo spoglio ed io lo colpirò da qui”.
Ed ecco che lo scoiattolo arrivò. Alzai il mio fucile, tirai ed esso cadde a terra.
Camminai fin là e lo raccolsi. Pensai: “Sanguina. Una visione non sanguina”. Era uno
scoiattolo vero. Ebbi veramente paura e mi dissi: “Ebbene, sai è successo, è tutto. É
semplicemente successo così”.
Stetti là un momentino, poi dissi: “Signore, se eri Tu, la Bibbia dice che due o tre
testimoni sono una conferma. Questo non può succedere una seconda volta”.
Dunque, salii sul fianco della collina e mi sedetti. Dissi: “Eccomi che sto agendo in
modo strano. Adesso, mi preparerò semplicemente a rientrare a casa”. Poi, pensai:
“Credo che proverò ancora”. Allora, dissi: “Verrà un altro scoiattolo e si siederà
laggiù in questa vigna, proprio in quel posto”. Abbassai il mio dito e guardai, non vidi
nessuno scoiattolo. Guardai ancora e pensai: “Ma cosa è quella cosa laggiù?”. Presi
il binocolo e là, a cinquanta metri, si trovava questo scoiattolo che guardava dritto
verso di me. Lo colpii. Camminai fin là per vedere se fosse una visione, ma non era
una visione. Era uno scoiattolo. Li mangiai.
Pensai: “Oh, oh!”. Mi sentii molto strano. Mi dissi: “Due, ma tu hai detto tre”. Dissi:
“Credo proprio che sei Tu, Signore. Forse, adesso, farai qualcosa per le persone ed
aiuterai il Tuo popolo”. Tolsi il mio cappello e dissi: “Ti ringrazio molto, Signore. É
sicuro che apprezzo questo, caro Padre. Adesso, rientrerò a casa”. Egli disse: “Ma,
tu hai detto che ne volevi tre”. “Ebbene, si”. Non udii una voce, ma solamente
qualcosa dentro di me che diceva questo. Pensai: “Farò in modo che questa volta
avvenga veramente in modo anormale. Così, dovrà essere qualcosa di soprannaturale”. Guardai verso il campo e laggiù c’era proprio un vecchio ceppo ben liscio
con un grosso ramo che usciva. Dissi: “Succederà che un giovane scoiattolo andrà
su questo ramo, si siederà alla sua estremità e guarderà i fattori tagliare il loro mais.
Lo ucciderò da quest’albero. Sarà così”.
Stetti là un minuto, nessuno scoiattolo. Pensai: “Ebbene, ad ogni modo, questo è
sufficiente. É tempo che me ne vada. Farei meglio ad andare via”. E cominciai ad
allontanarmi quando Qualcosa mi disse: “Ma tu lo hai già pronunciato. E la Scrittura
dice: ‘Se non dubiti nel tuo cuore, ma credi quel che tu hai detto...’”. Alleluia! Rimasi
ad aspettare in piedi contro un albero. Guardai altrove, poi guardai di nuovo, non
c’era nessuno scoiattolo. Attesi ancora dieci minuti; nessuno scoiattolo. “Ebbene,
penso che non mi resta che andarmene - pensai - è ora di raggiungere il signor
Sothmann e gli altri. Dunque, riprenderò semplicemente la mia strada”. Cominciai ad
allontanarmi ed Egli disse: “Tu dubiti? (Dio sa come formarvi). Metti in dubbio quel
che tu hai detto?”. Risposi: “No, non dubito”.
E proprio nel momento in cui dissi questo, un giovane scoiattolo apparve su
questo ramo, avanzò fino alla sua estremità, si fermò e guardò i fattori. Lo colpii dal
posto stesso; con questo erano tre scoiattoli. “Adesso - dissi - vedrò se c’è un altro
scoiattolo su questo territorio”. Non ne sentii nemmeno uno. Ero in ritardo di quasi tre
ore quando raggiunsi il signor Sothmann e gli altri. Rientrai a casa mia e lo raccontai
loro. Non sapevo quel che bisognava pensarne.
Degli scoiattoli creati per la seconda volta
Circa due settimane più tardi, scesi con degli amici, il signor Wood e suo cognato,
nello stato del Kentucky dove era sempre la stagione della caccia allo scoiattolo. Il
mattino in cui andammo a cacciare, il tempo non era favorevole per la caccia allo
scoiattolo. Benché fossimo vestiti con abiti pesanti, tremavo molto forte. Pensai:
“Niente scoiattolo”. C’era un tale spessore di foglie sul suolo che potevate udirvi
arrivare come un branco di antilopi.
Improvvisamente, Questo mi colpì di nuovo dicendo: “Domanda quel che vuoi”. Mi
fermai e posai il mio fucile, tolsi il mio cappello e dissi: “Padre celeste, sono qui in
queste montagne, che significano queste cose? Sei Tu che mi parli? Sei Tu,
Signore? Dove sei? Solitamente, vedo la Tua Luce, dove sei? Parlami, Signore. Se
c’è qualcosa che Tu vuoi che io faccia, lo farò. Ho trovato grazia ai Tuoi occhi?
Parlami”. Ed Egli disse: “Domanda quel che vuoi e ti sarà accordato”. Allora, dissi:
“Se sei Tu, avrò i miei scoiattoli stamattina, degli scoiattoli grigi” (in Indiana sono
rossi). Qualcosa mi disse: “Da che lato verranno?”. Potevo udirLo tanto
distintamente quanto voi mi udite. Dissi: “Uno verrà da questa direzione, l’altro da
quella e l’ultimo da laggiù”. Mi appoggiai contro un alberello ed attesi qualche
minuto. Non vedevo ancora nessuno scoiattolo. Si faceva tardi, era quasi l’ora di
andare via. Guardai verso la collina e, proprio lassù, a centoventi metri credo, udii
qualcosa che sembrava essere su di un ramo. Ora, lo scoiattolo grigio è molto
piccolo. Guardai attraverso il piccolo binocolo, ma non potevo dire se fosse uno
scoiattolo o no. Continuai ad osservare. Saltò dal ceppo e cominciò a scendere sul
lato dell’albero, era un tiro terribilmente lontano, ma io misi semplicemente un
ginocchio a terra, appoggiai il mio fucile sulla mia mano ed uccisi lo scoiattolo.
Dissi: “Così, dunque, il prossimo dovrà venire da questo lato”. E proprio mentre
cominciai a prendere la mira, il secondo scoiattolo arrivò. Dissi: “Gloria al Signore!
Ecco il secondo”. Lo uccisi di netto con una pallottola nell’occhio. Poi, quell’altro
scoiattolo accorse, saltò su un grosso ramo, ne ridiscese rapidamente e raccolse
una noce e cominciò a mangiarla. Era un tiro perfetto, cinquanta metri circa. Tirai e
colpii il ramo. Ora, quest’anno, su centoquarantanove scoiattoli, ho mancato
solamente cinque colpi. Pensai: “Come ho potuto mancare quello scoiattolo?”.
Questo non lo aveva spaventato. Esso saltò, corse all’altro ramo e stette là
guardandosi attorno.
Pensai: “Questa volta, sono sicuro di averlo”. Puntai, mirai in pieno nel suo occhio,
ma il colpo arrivò a circa sessanta centimetri al di sotto di esso. Dissi: “Oh! Questo
fucile è rovinato. C’è qualcosa che non va in questo fucile”. Allora, lo scoiattolo saltò
dal ramo e corse tutto di lato davanti a me. Dissi: “Ebbene, è da molto tempo che
non tiro ad uno scoiattolo di lato, ma vedrò se questo fucile è rovinato o no. Questa
volta, l’avrò certamente. Forse, dipende dal fatto che ho freddo e che tremo”. A non
più di trentacinque metri, lo scoiattolo discese la collina correndo. Mirai giusto al suo
centro. Spinsi sul grilletto e non so dove il colpo andò, ma mancai lo scoiattolo. E
non avevo più cartucce nel mio vecchio fucile. Lo scoiattolo se ne andò sopra la
collina. Pensai: “Ho mancato tre tiri di seguito e in tutta la stagione non ne ho
mancato che cinque. Come può essere?”. Poi, riflettendo, pensai: “Ma non potevo
colpire questo scoiattolo! L’altro doveva venire da questo lato”. Due erano là, ma la
Sua parola è perfetta, vedete.
Allora, cominciai ad aspettare, era quasi buio. Conclusi che forse doveva
semplicemente accadere che io prendessi quei due. Dunque, andai a raccogliere i
miei scoiattoli e cominciai ad andarmene. Qualcosa mi disse: “Che ne è di quell’altro
scoiattolo?”. Dissi: “Ebbene, ne ho già due ed è troppo tardi adesso. Mi è anche
difficile di vedere attraverso il mio binocolo”. Continuai a scendere e Qualcosa mi
disse: “Fai dietro-front e vai a prendere l’altro scoiattolo, tu l’hai già detto”. Dunque,
ritornai e non avevo fatto che dieci passi quando vidi lo scoiattolo arrampicarsi
sull’albero, a sessanta o settanta piedi di altezza. Era così buio che se non ci fosse
stato un po’ di luce alla cima della montagna, non lo avrei visto. Imbracciai il fucile,
non potevo vedere lo scoiattolo. Pensai: “Dov’è?”. Dopo qualche istante, mi sembrò
che un nodo uscisse dall’albero ed io pensai: “É la sua testa”. Tirai e lo scoiattolo
cadde rapidamente dall’albero ed udii qualcosa urtare le foglie.
Quasi nello stesso momento, a circa quindici metri da là, un altro scoiattolo si
arrampicò su un albero. Dissi: “É quello scoiattolo, l’ho mancato ed è corso a
quell’albero!”. Dunque, guardai molto attentamente, era molto buio ed il vento
soffiava molto forte. Tirai ed udii questo scoiattolo cadere sul suolo facendo un
rumore sordo. Dunque, andai ai piedi dell’albero e il mio primo scoiattolo era là,
esattamente nella direzione in cui avevo puntato. Dio nel cielo sa che è vero. Dissi:
“Ho detto tre e ne ho avuti quattro. É buono”. Cosi, andai più lontano per raccogliere
l’altro scoiattolo, ma non era là. Tuttavia, sapevo che avevo ucciso quello scoiattolo.
E malgrado l’oscurità, frugai, tastai nelle foglie con le mie mani, aprii un vecchio
ceppo e così di seguito. Pensai che poteva essersi ferito e che si era nascosto.
Alla fine, trovai un piccolo buco in un ceppo d’albero e infilai il mio bastone là
dentro e cominciai a mettere sotto sopra. Sentii qualcosa che cadeva. Pensai che
fosse lo scoiattolo, ma il buco era troppo piccolo perché le mie mani potessero
entrarci. Per tagliarlo, avevo bisogno di un’ascia o di qualcos’altro. Dunque, posai
una grossa pietra e discesi giù alla collina.
Quella sera, lo raccontai loro e lodammo il Signore. Uno dei diaconi della mia
chiesa, Tony, era con me quella sera. E prima di andare via per andare a coricarci,
gli chiedemmo di condurre la preghiera. Egli pregò davanti a un gruppo di montanari
che era con noi e disse: “Adesso, Signore, per confermare che il nostro fratello ha
detto la verità, domani, fagli trovare questo scoiattolo nel tronco affinché noi
sappiamo che ha detto la verità”. Mi sembrò come se il mio cuore avrebbe
semplicemente cessato di battere. Per sapere se avessi detto la verità! Una cosa come questa e avrei mentito in merito? Che Dio mi preservi dall’essere ipocrita fino a
questo punto. Pensai: “Un uomo che mi ama, un uomo la cui moglie era morente ed
il dottore l’aveva congedata ed io ero andato ed avevo offerto una preghiera per lei,
ella si era alzata ed era venuta in chiesa, come può egli mettere la mia parola in
dubbio? Come ha potuto dire questo?”. E gli altri fratelli avevano percepito questo.
Il mattino seguente, di buon’ora, prima del levar del sole, eravamo a tavola e
questo fratello disse: “Ebbene, fratello Branham, saliremo a cercare il vostro
scoiattolo. Oggi, ad ogni modo, ne avremo uno, perché esso sarà là”. Dissi: “Fratello
Tony, semplicemente tu non hai capito. Quando ho parlato sotto l’ispirazione, ho
detto tre scoiattoli, questo quarto non aveva niente a che fare con quello”. “Oh disse - ad ogni modo, è in quel tronco; è così che noi lo sapremo”. Pensai: “Fratello
Tony, dubiti che io dico la verità?”. Ma, io non dissi niente. I fratelli si guardarono.
Dunque, andammo nei boschi, lasciammo le macchine per andare in differenti
direzioni. E come arrivai lassù, qualcosa mi disse: “E se questo scoiattolo non fosse
là dentro, allora che succederà? Il tuo diacono dirà che non era vero”. Il Signore sa
che quel che io dico è vero, perfettamente, al meglio della mia conoscenza.
Continuai a camminare e pensai: “Ebbene, c’è una cosa che è certa, è che io spero
che sia là”. Non avevo detto niente riguardo a quello scoiattolo. Era certo riguardo ai
tre scoiattoli, ma il quarto non aveva niente a che vedere là dentro. Ma, il Signore sa
come formarvi e quel che bisogna fare.
E mentre salivo lassù, quest’unzione mi colpì di nuovo e disse: “Se non c’è, dì che
ci sia e tu troverai lo scoiattolo”. Dissi: “Signore, adesso, Ti prendo in parola”. Poi,
aggiunsi: “Troverò lo scoiattolo”. Pensai: “Non ho più bisogno di avere paura, l’ho
detto e il Signore ha detto che quando quest’unzione sarebbe venuta su di me ed io
avrei detto qualcosa, sarebbe avvenuta così. Dunque, ci vado”. Salii lassù, tolsi il
masso che ricopriva il buco e cominciai a tastare dentro. Avevo un grosso coltello da
caccia ed ingrandii sufficientemente il buco per passarci la mano. Allora, vidi che
stavo sollevando le radici che si trovavano in questo vecchio ceppo. Pensai: “Oh,
dobbiamo essere laggiù alle ore 9,00 precise”.
Quel mattino, c’era una burrasca di neve, era terribile. “Ebbene - pensai - non c’è
che una cosa che io posso fare per provarlo, Signore, non è colpa Tua, perché
quando Tu mi hai detto di parlare, ho parlato per questi tre scoiattoli e i tre erano là.
Ma il fratello Tony ha semplicemente capito male, è tutto. Ridiscenderò e lo prenderò
con gli altri fratelli, li farò venire qui e mostrerò loro dov’è il tronco d’albero perché
essi sappiano che io pensavo di avere ragione. Ho detto la verità, quando ho detto
che sapevo che lo scoiattolo era là”. Ed io scesi la collina.
Allora, Qualcosa mi disse: “Ma, salendo, tu hai detto che avresti trovato lo
scoiattolo!”. Pensai: “Dove potrei trovarlo? Ecco i boschi, non c’è più una foglia sugli
alberi, non c’è che una cosa, è che esso sia nascosto sotto questo ceppo”. E ne
avevo tolto ogni piccolo pezzo. Non c’era nessun altro buco nell’albero, da nessuna
parte, era il solo posto. Ma, Egli disse: “Ma, tu hai detto che lo avresti trovato”. Allora,
con il mio piede, tastai le foglie tutte intorno e pensai: “Oh, Billy, credo che tu hai
preso la cosa in modo tragico”. Mentre me ne ritornavo, Egli disse: “Ma, tu hai detto
che lo avresti trovato”. Pensai: “É vero. Quest’unzione era su di me ed io ho detto
che avrei trovato lo scoiattolo. E se è una conferma del mio ministerio che comincia,
allora lo scoiattolo deve trovarsi qui da qualche parte. Ma, io non posso trovarlo.
Dov’è?”.
Qualcosa disse: “Guarda sotto questo pezzo di corteccia”. Lo sollevai dicendomi:
“Gloria al Signore, è sotto questa corteccia”, ma non c’era uno scoiattolo. Allora,
pensai: “É strano. Questa stessa ispirazione che mi aveva detto che i tre sarebbero
stati là, la stessa ispirazione era su di me quando ho detto che questo sarebbe stato
là. Così, lo scoiattolo deve essere là”. Guardai ancora e vidi proprio qualche pelo
grigio che spuntava da sotto le foglie; il mio scoiattolo era là. Adesso, immaginatevi
un piccolo irlandese che lancia delle grida di gioia! Avreste dovuto sentirmi mentre
scendevo questa collina, ero veramente un uomo felice. Rientrai e ne parlai ai miei.
Tutti si rallegrarono e il fratello Tony aggiunse: “Fratello Branham, non sapevo che
avevo pregato in quel modo”. Dissi: “Ma, tu lo hai fatto” e il fratello Charlie e gli altri
ne parlarono, dicendo che egli aveva effettivamente pregato in quel modo.
Dalle quel che domanderà
Sabato pomeriggio, mi sono recato nella casa di un uomo che ha una figlia
inferma. Ella è legata dalla polio fin dalla sua infanzia e ha una trentina d’anni. Ho
pregato parecchie volte per lei. Ho visto degli infermi quasi nel suo stesso stato
essere guariti mentre erano seduti proprio al suo fianco. É una famiglia veramente
per bene. Oh, se avessi il tempo di raccontarvi la storia di suo padre. Quattro dottori
erano passati ed avevano dichiarato che non c’erano più speranze. Avevo pregato e
chiesto al Signore di farlo riprendere; ma, rientrando a casa, ebbi una visione; c’era
un predicatore che rideva di lui perché egli credeva alla guarigione divina. Egli mi
disse: “Dì al signor Wright che: COSÌ DICE IL SIGNORE, egli scaverà la tomba di
questo predicatore che ha riso di lui”. Ed egli lo ha fatto e, oggi, il signor Wright è in
buona salute e felice. Ma, non ho mai potuto comprendere perché Egli non mi
avesse dato una visione per questa signorina afflitta seduta là.
Ero sceso per prendere il vino della comunione che il fratello Wright aveva fatto
per la chiesa. Allora, questa ragazza mi chiese: “Fratello Branham, vorreste portarmi
una lepre prima di andare via?”. Risposi:` “Sicuro, Edith, io e il fratello Wood
andremo a trovarti una lepre”. Ci assentammo per qual-che tempo ed uccidemmo
due lepri, poi ritornammo. La signo-ra Wright aveva preparato la cena e sua figlia
(Hattie Wright), che è vedova, era venuta ad aiutarla. Ella vive proprio in alto alla
collina, in una casetta che non ha che due vani. Voi non potete sapere quanto sono
poveri. Suo marito, un alcolizzato, è morto due anni fa, schiacciato sotto il suo trattore. Ella aveva due adolescenti che, non avendo più padre, stavano prendendo la
cattiva strada. E questa povera piccola donna, una cristiana umile e tranquilla, non
l’ho mai udita alzare la voce nella sua vita. Era così straziante vederla zappare la
terra per coltivare del mais al fine di nutrire i suoi figli.
E noi eravamo seduti a tavola che parlavamo. Ed essi mi amavano; hanno una
camera lassù che io chiamo la mia stanza quando ci vado. Prima, ero pastore della
chiesa Battista di Milltown. Così, avevo una camera dai Wright. E parlando di visioni,
dissi: “Sarà una fede che Dio dovrà darmi perché, quando questa unzione viene su
di me, questa mi sembra essere come se una super-fede si alzi in me, qualcosa che
non lascia sussistere l’ombra di un dubbio. Credo che è esattamente come con le
visioni che ho avuto. Quando in una visione il Signore mi dice: ‘Vai a fare una tale
cosa’, ebbene, non c’è dubbio nella mia mente; vado semplicemente a farla. Questo
non ha mai fallito, così questa deve succedere”. Questo può sembrare insensato, ma
se il Signore mi dicesse che George Washington si alzerebbe domani mattina dalla
sua tomba del cimitero nazionale, inviterei il mondo intero a venire a vedere questo
compiersi. É vero, io lo credo. Egli non mi ha mai tradito. Ed ho delle visioni dall’età
di diciotto mesi e non una sola volta esse hanno fallito e questo non succederà mai
perché è Dio.
Così, dicevo loro: “Se il Signore mi dicesse che una tale cosa succederà, come la
guarigione di vostra sorella inferma che si trova qui, la piccola Edith...”. Erano delle
persone povere, ma io ero il benvenuto. Mi si offriva una scodella di fagioli,
accompagnata da pane di mais e cipolle tagliate a rotelle ed io amo talmente questo.
Sono stato allevato con questo. Mangiavo, trascorrevo un buon momento. Il signor
Wright era ottuagenario e la signora Wright aveva passato i settant’anni e avevano
questa figlia afflitta. É per questo che facevo tutto quel che potevo per queste povere
persone.
Stavamo parlando della costruzione della nuova chiesa laggiù, il tabernacolo,
quando il signor Wright mi chiese: “Come progredisce il finanziamento del
tabernacolo?”. Risposi: “Fratello Wright, non ci sono abbastanza spesso per
saperlo”. Allora, egli mi disse: “Sapete una cosa? Hattie ha voluto dare un contributo
di cinquanta dollari per questa chiesa e il fratello Roberson, uno degli amministratori
della chiesa, non voleva che ella li desse, dicendo che in queste colline le
occorrevano sei mesi per mettere insieme cinquanta dollari. Ma, ella ne ha dati
venti”. Io pensai: “Qui nella mia tasca ho venti dollari che Meda mi ha dato per
comprare delle uova: io glieli darò prima che me ne vada. Li lascerò da qualche
parte in modo che ella li veda”.
Qualcosa mi disse: “Ma, un giorno, il tuo Signore stava contro ad un muro e vide
un uomo ricco mettere migliaia di dollari nella cassetta delle offerte. E una piccola
vedova si avvicinò ed aveva solamente tre soldi, tutto il suo avere. E tu cosa avresti
fatto se ti fossi trovato là? Avresti visto questa piccola vedova mettere i suoi tre soldi,
saresti corso a dirle: ‘Oh no, sorella, non fate questo perché, là dentro, noi ne
abbiamo a sufficienza’. Ma, Gesù non le ha mai detto di non farlo. Egli l’ha lasciata
fare, perché sapeva che, più tardi, c’era qualcosa per lei”.
Ci trovavamo in una piccola tettoia che essi avevano chiuso e murato per cercare
di farne una stanza supplementare. I muri erano coperti da assicelle e la casa era
piena di buchi. Io dissi loro che la sola spiegazione per questi scoiattoli era come in
Genesi 22, quando Abramo ebbe bisogno di un sacrificio al posto di suo figlio. E
quando Dio gli impedì di sacrificare suo figlio, un montone si trovò là. Da dove veniva
questo montone? Essi erano a centosessanta chilometri da ogni civiltà. In quei
giorni, il solo modo di viaggiare era sul dorso di un asino o a piedi e Abramo aveva
camminato per tre giorni. In più, questo montone era sulla sommità di questa
montagna dove non c’era acqua. Che faceva là questo montone? Esso avrebbe
dovuto essere stato ucciso dalle bestie selvagge poiché era lontano da ogni civiltà.
Da dove veniva questo montone?
É per questa ragione che Abramo chiamò il luogo “Jehovah Jireh”. Il Signore
provvederà un sacrificio per Se stesso. Egli è capace di chiamarlo all’esistenza.
Aggiunsi: “Siccome il Signore stava confermando là il mio ministerio, per farmi
sapere che Egli sarebbe venuto in aiuto al Suo popolo per mezzo di me, io avevo
bisogno di uno scoiattolo come Abramo aveva bisogno di un montone e credo che
Jehovah Jireh lo mise là per la Sua Parola parlata. In ogni modo, non ero io, perché
io non sapevo quello che dicevo. Egli Stesso l’ha detto”.
E la sorella Hattie era seduta là tranquillamente e disse: “Non è nient’altro che la
verità”. Ed ella aveva detto la cosa giusta. Ecco la mia Bibbia ed io dico questo in
quanto servitore di Dio: avevo potuto appena udire queste ultime parole. Sua madre
cercò di dire qualcosa, ma io non lo compresi. Dicendo questo, ella aveva detto la
cosa giusta. Allora, lo Spirito del Signore mi disse: “Dille di chiedere ciò che ella
vuole e tu glielo darai”. Io non potevo più parlare. In questa stanza, ognuno sentiva
qualcosa di insolito. Io dissi: “Sorella Hattie, COSÌ DICE IL SIGNORE, se voi volete
sapere che Dio mi ha dato questo ministerio, dite qualsiasi cosa che voi desiderate.
COSÌ DICE IL SIGNORE; se voi lo dite, io lo pronuncerò dopo di voi e voi lo avrete
immediatamente”.
Otto persone erano là e guardavano. Ella rispose: “Fratello Branham, cosa
chiederò?”. Io le dissi: “É affare vostro”. Si sarebbe potuto dire che la stanza sarebbe
crollata. La stessa Voce che aveva parlato degli scoiattoli aveva detto: “Dalle quel
che chiederà”. Aggiunsi: “Sorella Hattie, come testimone davanti a Dio, è questo. Se
voi volete ancora provarLo, chiedete quel che voi volete e se questo non accade
davanti a voi, allora io sono un falso profeta” (Tutti piangevano). Ella disse: “Fratello
Branham, cosa chiederò?”. (Una piccola parte di questa conversazione è tratta dal
sermone “Guardando a Gesù”, Jeffersonville, 29 dicembre 1963).
Io dissi: “Voi siete povera e vivete là sulla collina, senza soldi; potete domandare
questo. Qui avete una sorella inferma, Edith, per la quale noi abbiamo pregato per
anni; potreste domandare la sua guarigione. Vostro padre e vostra madre sono
anziani e deboli; potreste domandare qualcosa per loro. Qualsiasi cosa voi
domandiate, sorella Hattie, guardate se questo accade o no nello stesso istante. Egli
mi ha detto: ‘Dalle quello che chiederà”’. Ella si guardò attorno e disse: “Che
chiederò fratello Branham?”. Dissi: “Pensate al vostro più grande desiderio e ditelo”
(e i ragazzi stavano là e ridacchiavano). Ella disse: “Il più grande desiderio che ho è
la salvezza dei miei due figli”. Io dissi: “Io ve li do, nel nome del Signore Gesù
Cristo”.
E questi due giovani adolescenti dallo spirito moderno, che odiavano la stessa
causa di Cristo, si afferrarono l’uno all’altro e si misero a gridare le benedizioni di
Dio. La potenza di Dio colpì questo luogo. Banks s’accasciò sul suo piatto. Per dieci
minuti, non so cosa avvenne. Amici miei, comprendete ciò che era? Io non avevo
mai sentito una tale unzione in tutta la mia vita. É la prima volta che questo è
successo ad un essere umano ed è successo ad una povera piccola vedova. Dio
sapeva ciò che ella avrebbe domandato. I suoi due ragazzi furono salvati
gloriosamente, nell’istante stesso in cui fu chiesto. Se ella avesse chiesto diecimila
dollari, questo le sarebbe stato dato. Qualsiasi cosa avesse chiesto, le sarebbe stato
accordato.
Credo che la chiesa dell’Iddio vivente penetra in una sfera che scrollerà il mondo
intero. Quest’unzione colpirà la chiesa intera dell’Iddio vivente ed essa si eleverà in
piedi, come un potente esercito in marcia. I malati saranno guariti per una parola, i
ciechi vedranno, i sordi udiranno, i morti saranno resuscitati e la potenza di Dio
scuoterà il mondo attraverso la chiesa dell’Iddio vivente. Adesso, noi siamo nella
preparazione di questo. Io credo che arriverà molto presto. Credo che sarà
esattamente in questo modo, credo che questo colpirà ben presto la chiesa di Dio.
Questo comincerà un risveglio che scuoterà il mondo, io lo credo. Il Signore Iddio del
cielo, che ha fatto il cielo e la terra e di cui io sono il servitore...
E adesso, io sto qui, davanti a voi, nel Nome del Signore Gesù Cristo, queste
parole sono vere. Pensate agli uomini, alle persone che io conosco. Dio è passato
accanto a tutte le celebrità e a tutti gli altri per dare questo a una povera e umile
piccola donna che può appena firmare il suo nome. Egli sapeva ciò che ella avrebbe
domandato. Era la cosa più importante, poiché adesso sua sorella è morta, suo
padre e sua madre dovevano morire, i soldi sarebbero periti, ma l’anima dei suoi due
ragazzi è eterna! Io non posso riposarmi, poiché so che qualcosa è sul punto di accadere.
Il nostro Dio sta per entrare in scena, tanto sicuro quanto noi siamo qui, tanto
sicuro come una volta Egli lo aveva detto riguardo il segreto dei cuori. Egli ha
promesso un’altra cosa ed eccola già confermata in mezzo alle persone. Domenica
scorsa, di mattina, queste persone erano là, nella nostra chiesa di Jeffersonville o
domenica, una settimana fa. Quando ho raccontato questo, la famiglia Wright al
completo era là e ne ha reso testimonianza. La benedizione non ha lasciato questa
casa e dicono che non sembra più essere lo stesso luogo. Questa piccola donna che
non aveva mai gridato nella sua vita, suppongo, da quando era bambina, voi avreste
potuto udirla gridare le lodi di Dio tre strade più lontano. Noi eravamo talmente presi
e come paralizzati, che io non potevo dire niente. Sono dovuto uscire dall’edificio,
unto dalla potenza di Dio. Egli è Dio, Egli vive. Siete pronti per una tale unzione?
Avete confessato tutti i vostri sbagli? Oh, ministri del Vangelo, miei preziosi fratelli, vi
dico la verità, così che Dio mi sia d’aiuto, Egli sa che è la verità.
__________________________
1. Parla a questa montagna, San José, California, 1959.
Scarica

CAPITOLO QUINDICESIMO All`inizio, quando l`Angelo del Signore