DELL’ ASSOCIAZIONE “PORTA APERTA” Volontari domiciliari per l’aiuto dei malati oncologici gravi Giornalino Semestrale dell’Associazione PORTA APERTA-ONLUS – 20017 RHO (MI) - Corso Europa, 250 - Tel. 02/93182448 - Fax 02/93181049 Autorizzazione Tribunale Milano n. 378 del 24/06/2002 - Cod. Fisc. 93523640154 - Dir. Resp. Roberta Rampini - Stampa: Graphiti - Industria Grafica - Pero Milano Speranza ed energia Q uando si incontra un amico, la prima cosa che si fa è guardarlo negli occhi e chiedere interessato: “Come stai?”. Un’occasione per porre metaforicamente la stessa domanda a “Porta Aperta”, l’ho vissuta in occasione della stesura del bilancio annuale, che non riguarda solo l’aspetto economico, ma è una verifica di quanto e come sta crescendo un’Associazione, perseguendo le finalità che l’hanno caratterizzata dalla sua nascita. Riflettendo sulle attività dell’anno trascorso mi sono soffermata sui volti delle persone che offrono tempo, mani, creatività, pensieri e soprattutto cuore, per “essere volontari di Porta Aperta”. Stupita di quanta ricchezza siano portatori, ciascuno con le proprie peculiari caratteristiche, tutti disponibili a mettersi in gioco per un’Associazione che chiede di andare oltre il saper fare individuale per diventare una squadra, comprendo meglio le parole di un docente dell’Università degli Studi di Bergamo, pro- fessor Ivo Lizzola “la realtà della cura crea un tempo e un contesto nel quale ci formiamo, di nuovo, alla fraternità. Cerchiamo di dare forma nuova al tempo della vita, ai gesti, alle parole”. L’anno trascorso non è stato facile e sappiamo che ci aspettano cambiamenti indipendenti dalla nostra volontà, che possono avere sembianze di nuvoloni grigi e forse tempestosi, ma se siamo uniti e ci ripariamo sotto lo stesso mantello, le intemperie saranno affrontate con speranza ed energia. Un augurio per tutti: continuiamo a conservare i sorrisi, le parole, i silenzi e i gesti che ci permettono di dire a chi ci incontra che la nostra è una “Porta Aperta”. Grazie amici Volontari. GIUGNO 2015 GIORNALINO Spedizione Abbonamento Postale Articolo 2 Comma 20/C Legge 662/96 Milano Periodico semestrale Anno XIV - n. 1 Giugno 2015 Aderente alla Federazione Cure Palliative Adelia Raimondi SOMMARIO Pag. 1 Editoriale Pag. 2 Codice Etico e Comportamentale della Federazione Cure Palliative Pag. 3-4 Per non dimenticare Mariuccia... Un grazie a Luigi Pag. 5 Cena dell’Associazione Gruppo A.M.A. Pag. 6/7 Grazie! Festa Patronale S. Vittore a Lainate IV Festa del Volontariato a Pogliano Pag. 8 Informazioni Poesia - Ringraziamenti Redazione Notiziario CAMPAGNA PER IL TESSERAMENTO SOCI ANNO 2015 Un grazie a tutti i Soci Sostenitori che hanno già provveduto al rinnovo del tesseramento per l’anno 2015. Per chi desidera diventare socio la quota annuale parte da ? 15,00. Il tesseramento può essere effettuato: •direttamente in Segreteria negli orari di apertura; •con bollettino postale sul ns: c/c n. 42597203 intestato a “Porta Aperta - Volontari per l’aiuto dei malati oncologici gravi - ONLUS” 1 Il Codice Etico e Comportamentale della Federazione Cure Palliative Luca Moroni, Presidente Federazione Cure Palliative Onlus A pprovato all’unanimità dal Consiglio Direttivo della FCP il 26 febbraio scorso, il Codice Etico Comportamentale della Federazione Cure Palliative sarà sottoposto a ratifica da parte dei Soci il 5 giugno in occasione dell’Assemblea annuale. Si tratta di un documento costruito insieme alle Associazioni, nel quale il Consiglio Direttivo ha voluto condensare l’indirizzo strategico della Federazione, nella speranza di poter proporre alle Organizzazioni che la compongono la condivisione di principi e comportamenti ispirati alla correttezza delle relazioni e al perseguimento dell’interesse generale. I principi, che ispirano l’intervento delle ONP della Federazione sono la sussidiarietà, la pari dignità, la rete e l’interazione con una pluralità di interlocutori. FCP promuove, infatti, la partecipazione del Terzo Settore al processo decisionale e attuativo delle politiche sociali e sanitarie. Siamo convinti che l’evoluzione dei bisogni sociali e sanitari comporti la necessità di una forte integrazione tra i settori pubblico, privato e Terzo Settore che, seppur con modalità differenti, concorrono alla costruzione di reti di cure palliative capaci di rispondere alla complessità dei bisogni. La partecipazione attiva alla rete locale, regionale e nazionale di cure palliative è lo strumento per realizzare la migliore integrazione, continuità e unitarietà delle cure. Sappiamo che le Associazioni della Federazione operano in modo estremamente differenziato. Alcune si occupano prevalentemente di volontariato, altre di formazione, alcune gestiscono servizi che erogano cure palliative in Hospice o a domicilio, alcune fondazioni si occupano prevalentemente di sostenere economicamente importanti progetti. La maggior parte tuttavia è impegnata su più fronti. Il Codice Etico ha la funzione di promuovere la capacità delle ONP di attivare specifici modelli di comportamento ispirati alla correttezza delle relazioni e orientati al perseguimento dell’interesse generale, declinati sulla base delle specificità dei diversi interlocutori e dei differenti portatori di interesse. I primi sono senza dubbio il malato, che vogliamo direttamente coinvolto nella scelta e nella programmazione terapeutica, insieme ai suoi famigliari, oggetto di presa in carico e attori nel processo di cura. Nei loro confronti, le ONP erogatrici garantiscono la qualità del servizio rispettando i requisiti previsti dal processo di autorizzazione e accreditamento, adeguando il modello organizzativo a quanto previsto dalle legge 38/10 e, in particolare, attivando modelli coerenti con i 14 criteri dell’Intesa statoregioni del 25/7/2012. Ma anche le organizzazioni di volontariato sono attente alla qualità delle prestazioni e per questo si attengono ai valori cardine della solidarietà, della gratuità e dell’inclusione sociale; formano i volontari alla valorizzazione e al potenziamento delle risorse relazionali e assistenziali della famiglia e della rete sociale del malato; uniformano il percorso formativo (selezione, formazione di base, tirocinio, formazione permanente) al documento “Percorsi formativi per volontari in cure palliative” (FCP 2010) e orientano la formazione dei volontari sulla base del “core curriculum del volontario in cure palliative” (FCP 2013). 2 Ma i malati non sono il solo interlocutore delle Associazioni, anche i lavoratori e professionisti, ove presenti, sono oggetto di relazioni che vorremmo basate sulla correttezza che prevede la stabilizzazione e continuità dei rapporti di lavoro e la contrattualizzazione delle attività professionali, nel rispetto della normativa vigente; una remunerazione adeguata e coerente con il lavoro, le responsabilità e le competenze richieste. Chiediamo inoltre che le Associazioni di FCP orientino il rapporto con i professionisti alla crescita umana, formativa e professionale dei lavoratori e che siano attente ad adottare modalità operative che assicurino processi di condivisione delle scelte etiche. Allo stesso modo i volontari non possono essere visti solo come lo strumento per perseguire obiettivi di cura e assistenza alle persone malate ma, in quest’ottica, divengono loro stessi oggetto delle attenzioni e delle finalità dell’Associazione che si organizza in modo da assicurare la correttezza dei rapporti adottando alcuni comportamenti ispirati al benessere e alla realizzazione personale dei volontari. Da qui la necessità di una selezione che tenga conto delle loro attitudini, capacità e aspirazioni; una formazione di base e continua che preveda anche una supervisione. Importante anche favorire il coinvolgimento nella vita associativa, attraverso l’adozione di modalità operative che assicurino processi democratici e partecipativi alle scelte che riguardano l’attività di volontariato. Infine è necessario garantire le coperture assicurative, in ottemperanza alla normativa vigente e formalizzare una convenzione che regoli l’attività dei volontari dell’ONP a supporto di un ente erogatore di Cure Palliative, che indichi i compiti, le responsabilità, le forme di integrazione. Particolare attenzione è stata posta nei confronti della relazione con la Pubblica Amministrazione. Le ONP si attivano infatti per promuovere il collegamento e la comunicazione tra i decisori istituzionali e le istanze della collettività, riconoscono il ruolo politico della Pubblica Amministrazione nella definizione degli indirizzi e delle priorità e la responsabilità della programmazione e del controllo dei servizi erogati ai cittadini. Partecipano inoltre come interlocutori competenti e interessati al perseguimento degli interessi generali, alla definizione delle regole di governo del sistema. Quale forma di espressione della società civile, le ONP hanno anche un ruolo chiave nel coinvolgimento e nella sensibilizzazione della cittadinanza che si impegnano infatti a informare e coinvolgere sul valore delle cure palliative. Le Associazioni promuovono comportamenti solidaristici e di sostegno tra i cittadini e l’informazione sui diritti sanciti dalla legge 38. Sempre in relazione alla correttezza nei confronti di questo importante interlocutore, sul fronte della raccolta fondi è fondamentale che le ONP garantiscano la trasparenza di informazione sull’Organizzazione e sui progetti; l’uso efficace, efficiente ed equo delle risorse; il rispetto delle “Linee guida dell’Agenzia per il terzo Settore”, in particolare in relazione alla Concorrenza con le altre Organizzazioni e al rispetto delle buone pratiche nella correttezza gestionale, la trasparenza e la verificabilità dell’utilizzo delle risorse Infine le ONP sono e si considerano attori della Rete di Cure Palliative e, nei confronti degli altri attori, pubblici e privati, professionali o appartenenti alla società civile, promuovono forme di integrazione al fine di garantire continuità, unitarietà e globalità delle cure. Le nostre Associazioni, in base al Co- dice Etico, si impegnano fortemente a favorire la relazione e il dialogo con gli altri soggetti della Rete per minimizzare il rischio di forme di sovrapposizione e di eccessiva concorrenza e massimizzare invece la diffusione, l’omogeneità e la qualità delle prestazioni, attraverso un uso efficace, appropriato ed equo delle risorse pubbliche e private. Attraverso comportamenti corretti, attenti alle relazioni interne ed esterne, con i diversi interlocutori con cui interagiscono, le associazioni di FCP potranno, se ne saranno capaci, rappresentare un modello di organizzazione in grado di fare molto di più che rispondere ai bisogni dei malati. Le Associazioni possono rappresentare un esempio di cittadinanza attiva, consapevole di avere un ruolo nel costruire una società responsabile, solidale e coinvolta, che si sente capace di affrontare le sfide dei bisogni emergenti ma anche di costruire relazioni sane in un clima di reciproco rispetto e valorizzazione dei ruoli. Per non dimenticare Mariuccia... Anna e Benedetta; Mariateresa “Le persone hanno bisogno degli altri non solo per avere compagnia o sostegno nei momenti difficili, ma per portare a compimento la propria umanità” (A. Phillips, B. Taylor “Elogio della gentilezza”) Cure Palliative Domiciliari. Sede di Rho, condivisa con Porta Aperta. Turno di pomeriggio, si lavora da sole. Al rientro delle visite non ci sono le colleghe con cui scambiare le impressioni della giornata, a cui confidare un dubbio, con cui confrontarsi ed a volte ridere insieme di qualche aneddotto diver- tente accaduto. Ma di Martedì e Giovedì no. So che al rientro troverò un sorriso, una persona con cui scambiare un saluto ed a volte anche molto di più. Di Martedì e Giovedì, la porta della sede aperta, una luce accesa stavano ad indicare che Mariuccia di certo era lì. Completavo le attività del pomeriggio e, prima di caricare le borse in macchina per la reperibilità notturna, passavo sempre a salutarla. Tutto partiva dal classico “Come va?”, espressione che contiene la possibilità di aprire una conversazione, esordio di tantissimi discorsi insieme. 3 Mariuccia era una persona accogliente, sempre pronta al sorriso ed allo scambio di opinioni. Mariuccia era una persona che C’ERA, nei miei giorni al lavoro di Martedì e Giovedì c’era sempre. Sapevo poco di lei. Quando con Benedetta siamo andate a trovarla in ospedale, cercavamo Mariuccia ed alla richiesta da parte dell’infermiera del reparto del cognome, ci siamo guardate in faccia stupite: per noi era solo “Mariuccia”. Scambiavamo impressioni, emozioni, opinioni anche senza conoscere le rispettive storie di vita, convinte e sicure, credo entrambe, dell’essenzialità del clima di affetto, stima e accoglienza che si era creato tra noi in moltissimi anni di vicinanza. Mariuccia era una persona gentile. Ho sempre pensato che la gentilezza per lei fosse una vera e propria fonte di piacere e benessere. Mariuccia aveva un rispetto ed una considerazione del nostro lavoro di infermiere e medici davvero grandi e non mancava mai una volta di ribadirli. Da qualsiasi discorso si fosse partiti, quella era sempre la meta. Dalla sera in cui, timidamente, mi chiese un consiglio riguardante la sua salute, mai avrei immaginato che nel giro di pochissimo tempo, quei Martedì e Giovedì al rientro dalle visite, sarebbero diventati vuoti di lei. Sento la sua mancanza; manca il suo viso, la sua persona, la sua cordialità, la sua gentilezza. La mattina, quando dal fax di Porta Aperta, invio le richieste alla ditta dell’ossigeno, la sua immagine è lì, in una fotografia di gruppo appesa al lato sinistro, ma presente. Allora, col pensiero, le “Buongiorno Mariuccia!” L Anna e Benedetta Ciao Mariuccia... è stato per me molto importante e bello conoscerti! Nel mio cuore rimarrà il ricordo della tua preziosa disponibilità, attenzione e rispetto delle persone, capacità di ascolto e non per ultimo, le nostre lunghe chiaccherate fatte in segreteria! Sei ancora tra noi, è difficile pensarti in un altro posto. Mariateresa E mi sembra di rivederla ancora Un Grazie a Luigi... uigi, un collega che dopo anni di serio lavoro, va in pensione ed è molto preoccupato perchè pensa di avere troppo tempo libero. Ed è così che riesco a convincerlo a far parte dello Staff di Porta Aperta come autista (il suo ex lavoro), deve trasportare gli ausili dall’ospedale al domicilio dell’ammalato. La generosità, l’attenzione e il rispetto verso il prossimo, lo rendono sempre disponibile a soddisfare i bisogni delle persone, all’interno dell’Associazione ma anche di amici e parenti e conoscenti “una mano a Maria per sistemare l’archivio – la sua silenziosa ma attenta presenza per l’allestimento del Mercatino di Natale – le vecchiette del paese da accompagnare a fare la spesa o a fare una visita medica o una visita a dei parenti – la pulizia della chiesa – il gruppo degli Alpini – e 1000 altre cose “mai con le mani in mano...”. Tutti hanno fatto conto su di Lui, sarà stato per i suoi occhi azzurri, per il suo innato sorriso, per la sua semplicità e cordialità che ispiravano fiducia, gli stessi motivi per cui rimarrà nei nostri cuori. dico: seduta alla sua postazione che mi risponde: “Buongiorno Anna, come va?”. Tina Taini e il Gruppo del Mercatino; Francesco Magon Ho conosciuto Luigi circa un anno e mezzo fa quando è entrato a far parte del gruppo “autisti” della nostra Associazione, del quale sono coordinatore, che si occupa del trasporto ausili a domicilio dei malati. Luigi si è subito inserito nel gruppo con professionalità ed altruismo conscio di far parte di un’Associazione di volontariato con un compito molto difficile che è quello di avvicinare le Tina Taini e il gruppo del Mercatino 4 famiglie che affrontano un periodo molto delicato. Purtroppo il destino non è stato benevolo con il nostro volontario. Il mio stato d’animo mi ha suggerito queste poche parole in suo ricordo. Ciao Luigi! Francesco Magon Cena dell’Associazione L a sera del 19 Marzo tutti i volontari dell’Associazione Porta Aperta si sono uniti e ritrovati per un momento conviviale al ristorante “Campo delle stelle” di Vanzago. E’ stata un’allegra serata durante la quale si è svolta la consueta lotteria con ricchi premi organizzata dal gruppo delle volontarie che si occupano dei mercatini. L’appuntamento ha visto la partecipazione con relativo intervento del Dottor Michele Sofia, Responsabile dell’Unità Cure Palliative Terapie del Dolore, il quale ha ricordato come sia prezioso l’aiuto e la collaborazione di tutti i volontari dell’associazione, ed ha riportato i buoni risultati raggiunti dall’équipe. La piacevole serata si è conclusa con il ringraziamento da parte della Presidente Adelia Raimondi, a tut- Gruppo A.M.A. “Ogni morte di uomo mi diminuisce, perchè io partecipo dell’umanità: e così non mandare mai a chiedere per chi suona la campana: essa suona per te”. Eleonora Grassi ti coloro che si adoperano affinchè Porta Aperta sia sempre più efficiente. Claudio ne. Tra questi fattori individuiamo: le circostanze della morte, il tipo di relazione che si aveva con la persona cara che è venuta a mancare, la mancanza del supporto di famigliari conviventi, parenti e amici. frutto dell’esperienza e del sapere del Gruppo che si arricchisce della partecipazione di tutti i suoi componenti che hanno tutti un comune denominatore: “la perdita di una persona cara”. Il lutto provoca dolore sia fisico che psichico, ci si trova travolti da uno Tsunami di emozioni e sentimenti difficili da governare e si rischia di lasciarsi andare. Nel Gruppo si incontrano lutti diversi, chi ha perso il coniuge, chi un genitore, chi ha subito la perdita innaturale di un figlio. John Donne - poeta scrittore Q uesta volta tocca a me! Si, tocca proprio a me parlare del lutto, della sua elaborazione, di questo doloroso percorso. Personalmente ho subito la perdita di mia moglie e dopo un anno anche mia mamma mi ha lasciato. In ultimo l’amico fraterno di una vita se n’è andato. Ognuno vive il lutto e lo elabora in modo diverso questo dipende dalla propria cultura, dalla propria fede religiosa, dalla propria sensibilità. Per molti l’esperienza del lutto può essere devastante e alcuni fattori concorrono a peggiorare la situazio- Si dice che il lutto è una grave ferita che col tempo si rimargina e alla fine rimane la cicatrice. Personalmente non mi sentivo soltanto ferito, mi sentivo amputato, paralizzato. Fortunatamente ho incontrato il gruppo AMA di Rho: CAMMINARE INSIEME. Sono stato accolto come un vecchio amico, sono stato ascoltato e sono stato confortato. Tutte cose che sembrano semplici ma che invece sono 5 Nel Gruppo si parla di argomenti come la morte, la malattia, l’anzianità, la genitorialità, il senso di colpa. Nel Gruppo si condivide il dolore, le emozioni i sentimenti più intimi. Si può dar voce ai propri problemi senza essere giudicati e ottenere sostegno. Nel gruppo nessuno insegna, tutti imparano. Infine nel gruppo si parla anche della morte di uno di noi. Sì, purtroppo accade anche questo. Il nostro amico Bruno è mancato improvvisamente lasciandoci tutti addolorati e increduli. Lo ricordiamo per il suo essere propositivo, per la sua volontà nel continuare a vivere nonostante il lutto che lo aveva col- GRAZIE !!! pito, per la determinazione con cui progettava il futuro della sua vita. Ciao Bruno. Per chiudere voglio dire che l’esperienza del Gruppo è sicuramente positiva perchè aiuta a uscire dalla solitudine e dal silenzio, perchè porta all’accettazione e all’adattamento della nuova condizione dopo l’evento luttuoso, perchè porta equilibrio e speranza nella persona colpita. Eleonora Grassi C iao a tutti! Con questo piccolo pensiero volevo ringraziare la Presidente Adelia Raimondi che mi ha dato la possibilità e l’oppurtunità di intraprendere questa esperienza per me tutta nuova. Con il prezioso aiuto di Maria Bambina, ho iniziato a Gennaio questo nuovo lavoro e spero di continuarlo nel miglior modo possibile; tutti i volontari che passano in segreteria e coloro che ogni tanto si fermano a parlare con me mi hanno accolto positivamente. Mi unisco con il cuore a ricordare Mariuccia, che anche io ho avuto la fortuna di conoscere. Festa Patronale di San Vittore D omenica 10 Maggio è stata celebrata la festa di San Vittore a Lainate e Piazza Dante si è riempita con decine di banchetti tra quelli delle Associazioni e Parrochiali. Chi è passato dalla piazza ha potuto anche ascoltare la musica suonata dai ragazzi dell’oratorio. La bella giornata di sole ha contribuito Come di consueto anche il gazebo di Porta Aperta era presente, ricco di simpatici e nuovi manufatti, idee regalo per la festa della mamma, vasi colmi di fiori colorati e al profumo di erbe aromatiche. Le volontarie hanno distribuito ai visitatori opuscoli, pieghevoli per non dimenticare il fine dell’Associazione: collaborare con l’équipe dell’Unità di Cure Palliative e Terapia del Dolore dell’Azienda Ospedaliera di Rho come sostegno alle famiglie dei malati oncologici. Protagonisti sono stati i banchetti gastronomici, in cui le donne lainatesi hanno riscoperto le tradizioni dei loro luoghi d’origine, proponendo specialità culinarie regionali. 6 Mariateresa Martignoni alla riuscita della festa; siamo state molto soddisfatte e ringraziamo chi si è soffermato al nostro gazebo. 10 maggio 2015 4ª edizione Festa del Volontariato U na bella soleggiata e gioiosa domenica condivisa con altre associazioni con lo scopo comune di farsi conoscere dai cittadini di Pogliano Milanese. La giornata è stata ricca di eventi, quali: l concorso fotografico l lezioni di cake design Campanello, esperta in tematiche legate alle cure palliative, alla malattia e al lutto anche infantile, che è intervenuta per spiegare “IL PERCORSO DEL VOLONTARIO NELL’ESPERIENZA QUOTIDIANA”. Alla relazione della Dottoressa abbiamo riscontrato una buona partecipazione da parte dei presenti che al termine sono intervenuti con domande o racconti di loro esperienze e anche con elogi per la semplicità con cui sono state toccate certe tematiche. Un ringraziamento particolare agli organizzatori della 4° FESTA DEL VOLANTARIATO DI POGLIANO e un arrivederci al 2016. l proiezione di un cortometraggio l dimostrazione di una lezione di fitness e zumba l tour al Santuario e ad altri luoghi di interesse di Pogliano l sfilata in abiti anni 70 a ritmo di rock l concerto della Banda Cittadina e molte altre iniziative tra cui la nostra. Infatti, Adelia Raimondi, la presidente di Porta Aperta ha presentato l’associazione e i suoi obiettivi alla popolazione, introducendo l’intervento della Filosofa Laura A tutti i nostri lettori un augurio di Buone Ferie 7 Tina Taini INFORMAZIONI L’Associazione Porta Aperta e l’Unità di Cure Palliative sono attive nei Comuni di: • Arese • Cornaredo • Lainate • Pero • Pogliano Milanese • Pregnana Milanese • Rho • Settimo Milanese • Vanzago COME CONTATTARCI Se desideri informazioni sulla presenza di un volontario a domicilio, se vuoi diventare volontario, e per qualsiasi altra informazione puoi telefonare al numero tel. 02 93182448 • il martedì e giovedì dalle ore 15 alle ore 17 • il mercoledì dalle ore 10 alle ore 12 fax. 02 93181049 e-mail: [email protected] Se vuoi avere informazioni sanitarie, gli operatori dell’équipe di Cure Palliative e Terapia del Dolore del Presidio Ospedaliero di Rho ti risponderanno dal lunedì al venerdi dalle ore 8 alle ore 16 ai seguenti numeri telefonici: 02 994303213 - 02 994303713 DOVE TROVARCI Presso la sede del servizio domiciliare dell’Unità di Cure Palliative, in Corso Europa 250, Rho, nella palazzina posta a sinistra dell’ingresso principale dell’Ospedale di Rho. REDAZIONE NOTIZIARIO Direttore Responsabile: Roberta Rampini Responsabile Grafica: Graphiti di Giorgio Bosoni Comitato di Redazione: Adelia Raimondi, Nadia Bellezza, Marilena Branca, Rina Monti Segretaria di redazione: Eleonora Grassi POESIA COME AIUTARCI Puoi sostenere l’Associazione diventando: •Socio sostenitore (_ 15) •Socio benemerito con contributi, lasciti, donazioni o attività personale. •Socio onorario con un contributo di opere e prestigio. Ogni contributo può essere effettuato secondo le seguenti modalità: •Versamento diretto alla segreteria dell’Associazione durante gli orari di apertura •Versamento sul c/c postale n° 42597203 intestato a Porta Aperta Onlus •Versamento c/o Banca Popolare di Milano Ag. 74 di Rho c/c 16256 Codice IBAN: IT28 I055 8420 5000 0000 0016 256 Ciascuno con il proprio contributo diverrà “cardine” dell’Associazione e, grazie al suo aiuto, PORTA APERTA potrà svolgere il proprio servizio offrendo aiuto disinteressato continuativo e qualificato. Le persone fisiche e le persone giuridiche possono detrarre o dedursi le erogazioni effettuate a favore della nostra Associazione nei limiti e con le modalità stabilite per legge. Il Gruppo “Camminare Insieme” di auto-mutuo-aiuto per l’elaborazione del lutto Si riunisce Ogni lunedì dalle ore 17 alle ore 18,30 in Via Giusti, 1 - Rho. Il gruppo è aperto a tutti coloro che hanno perso un famigliare o un amico per cause diverse. Referente del gruppo Gemma Galli Tel. 02/93595008 - Cell. 3496941848 CONSIGLIO DIRETTIVO Presidente: Adelia Raimondi Vice Presidente: Rina Monti Consiglieri: Nadia Bellezza, Maria Bambina Berno, Donatella Cosco, Franca Guardigli, Giovanni Muscas, Mariella Zanellato, Gigliola Tuveri Tesoriere: Maria Bambina Berno Segretaria: Gigliola Tuveri Revisori dei Conti: Eugenio Coppi, Giorgio Olgiati Amico dove sei di Ivana Martinenghi Guardarti, guardarti, in silenzio perchè tu, perchè io possiamo ricordare. Sguardi, non puoi parlare... i miei occhi, i tuoi occhi, un breve attimo d’eternità. Vita come un alito di vento la tua vita ha sfiorato la mia. Eravamo insieme, momenti profondi, il tuo ricordo rimarrà nel mio cuore Grande esempio di sereno soffrire nell’affrontare il TUO dolore , RINGRAZIAMENTI Un grazie a: lLa Direzione Sanitaria e Amministrativa dell’Ospedale di Rho, per l’uso della sala riunioni. l L’Amministrazione Comunale di Rho per l’utilizzo della sede di Via Giusti. l Al signor Luigi Spinelli nostro tecnico informatico e “indispensabile” collaboratore. lRoberta Rampini Direttore Responsabile del nostro Giornalino. Associazione Volontari PORTA APERTA-ONLUS - 20017 RHO (Mi) - C.so Europa, 250 - tel. 02-93182448 - fax 02-93181049 E-mail: [email protected] - C/C bancario n. 16256 c/o Banca Pop. di Milano Ag. n. 74 Rho - Cod. IBAN IT28 I055 8420 5000 0000 0016 256 C/C Postale n. 42597203 intestato a: PORTA APERTA - C.so Europa, 250 - 20017 RHO (Mi) - Codice Fiscale: 93523640154 8