Famiglia Francescana: la fraternità evangelizza Testimonianza di fr. Prospero Rivi OFM Cap, Segretario Nazionale del Movimento Francescano (MoFra) (Frascati, maggio 2014) Mi è stato chiesto di parlare dell'’importanza e della bellezza dell’interazione e collaborazione fraterna fra le diverse anime della Famiglia Francescana, laica e religiosa, in quanto Segretario generale del Movimento Francescano (MoFra) italiano. Ma sono anche un frate cappuccino, provengo dall’Emilia-Romagna e da sempre sono appassionato alla identità ed alla storia dei Francescani Secolari. Non potrò quindi fare a meno di trarre esempi dalla mia realtà regionale per raccontarvi la nascita del Movimento Francescano in Emilia-Romagna e di quanto questo sviluppo si sia necessariamente intrecciato con la costruzione – gomito a gomito – di eventi di nuova evangelizzazione. Il Movimento Francescano – MoFra prende le mosse nei primi anni ’70, per ispirazione di un frate minore bolognese, il vulcanico P. Ernesto Caroli: in piena epoca post-Conciliare si sente il bisogno che i diversi Ordini provino a parlarsi, a sentirsi parte di un unicum francescano, con diverse identità ma una unica vocazione: seguire Cristo alla maniera di Francesco, calcando le sue orme, nel sentiero che Francesco ci ha tracciato e che da 800 anni continua ad affascinare ed evangelizzare. Fu così che i Frati del 1° Ordine cominciarono ad incontrarsi, ad organizzare eventi di formazione e di preghiera comuni, seguiti ben presto dalle congregazioni di religiose che nel 1973 fondarono il MoReFra (Movimento Religiose Francescane), che oggi conta in Italia circa 130 congregazioni. I laici francescani - allora Terz’Ordine Francescano (TOF), oggi Ordine Francescano Secolare (OFS) – si sono coinvolti da subito e con entusiasmo nelle tante iniziative che negli anni il MoFra ha messo in atto per favorire la crescita di questa unica appartenenza alla grande famiglia Francescana. Le Sorelle Clarisse, pur non partecipando attivamente, sono sempre state “il cuore nascosto” di questo Movimento. Il frutto più significativo fu la pubblicazione nel 1977 delle Fonti Francescane, che finalmente vedevano raccolti insieme tutti gli Scritti di Francesco e su Francesco e sul primo secolo francescano, e per la prima volta messi a disposizione di chiunque avesse desiderato approfondire le origini del nostro carisma. Nel 1976 Paolo VI così si rivolgeva ai pellegrini del Movimento Francescano, che chiamava “Figli di così singolare famiglia”: “Comprendete la vostra vocazione, vivendola e 1 annunciandola … Voi benedetti, figli e figlie di S. Francesco; nell’abbigliamento regale della vostra umiltà e nell’aureola popolare della vostra letizia ancora oggi saprete discendere in mezzo alle folle del mondo del lavoro e ancora oserete farvi amici i poveri, i sofferenti, i diseredati, gli orfani, i carcerati, i dispersi nei vicoli marginali degli splendidi ed infelici viali della ricchezza e del piacere … Difendete il silenzio e l’isolamento dei vostri rifugi conventuali, e poi uscite, ancora, a salutare e convertire il mondo, annunciando ancora e sempre il vostro “Pace e Bene!”e portando con voi l’immortale San Francesco, con la Nostra Apostolica Benedizione”. Nel 2004 il MoFra si è dotato di uno Statuto, rivisitato nel 2010, che definisce le modalità di partecipazione delle diverse componenti francescane (Frati, Suore, Laici) alle iniziative di evangelizzazione e di reciproca conoscenza e condivisione del carisma, ed affida alla Segreteria Nazionale il compito di promuovere il sorgere di MoFra regionali facenti riferimento allo stesso Statuto. Di fatto, nel 2007 è stato approvato lo Statuto del MoFra NordEst; nel 2011 è nato il MoFra nel Lazio e in Sicilia; nel settembre 2012 il Mofra Emilia-Romagna, nel 2013 il MoFra Toscana. Attualmente si sta lavorando per far nascere il MoFra in Umbria, in Piemonte ed in alcune altre Regioni. In generale, non è stata prevista una “struttura specifica” per il MoFra, privilegiando per ora lo sforzo di aggregare le tante realtà ed identità francescane attorno ad una “idea/ideale”. Ogni Movimento regionale ha, infatti, delle caratteristiche peculiari sia per quanto riguarda la struttura dello Statuto (più o meno snello nella previsione degli organismi costitutivi), sia per gli impegni che ogni MoFra regionale è in grado di prendere ed attuare, anche a seconda della cultura locale, del grado di maturazione dello spirito di fraterna condivisione e collaborazione fra gli Ordini/Congregazioni aderenti. Ad oggi, il più bell’esempio di collaborazione riuscita viene dalla Vediamolo da più vicino… Regione Emili-Romagna. Il MoFraEmilia-Romagna – MoFraER In Emilia-Romagna il MoFra muove i primi passi nel 2009, in occasione dell’8° centenario dell’approvazione della Protoregola. I tre Provinciali del 1° Ordine decidono di organizzare una giornata a Bologna con iniziative sia spirituali che culturali. Quasi contestualmente, nei mesi seguenti di quell’anno, il gruppo per la Evangelizzazione dei Cappuccini lancia la proposta di organizzare un Festival Francescano, similmente a quanto già accadeva lungo la Penisola per il Festival della letteratura o della filosofia, etc. “Se uomini e donne non vengono più in chiesa, noi andremo nella piazza di una città, itinerando e proponendo tematiche cristiano-francescane attraverso conferenze, spettacoli, liturgie, incontri, etc.”: questa la ragione che ha fatto sorgere l’iniziativa. Nell’anno successivo, l’idea ha trovato entusiasti sia gli altri due Provinciali del 1° Ordine, sia l’OFS e le Superiore di congregazioni femminili che già avevano cominciato ad aggregarsi a questa associazione, che cominciò a chiamarsi MoFra Emilia-Romagna. E’ partita così questa 2 incredibile esperienza di impegno che vede lavorare insieme frati, suore e laici francescani, di qualunque età e provenienza geografica della regione. Per tutto l’anno sono al lavoro commissioni, ricerca di sponsor, contatti con gli Enti locali, i media e le diocesi affinché ogni anno quei tre giorni dell’ultimo week-end di settembre siano una grande festa popolare, occasione di incontro e di riflessione per migliaia di persone, di allievi delle scuole di ogni ordine e grado, etc. Nel settembre 2012 è stato approvato lo statuto con una cerimonia in cui ognuno dei Superiori degli Ordini/Congregazioni aderenti, prima della firma di adesione, presentava in un breve intervento lo specifico carisma, la presenza sul territorio regionale e nel resto del mondo, etc. Ed è stato così entusiasmante venire a conoscenza della variegata ricchezza delle tante entità francescane nella regione che l’anno successivo il MoFraER ha deciso di pubblicare un utilissimo opuscolo sulla “Presenza Francescana in Emilia-Romagna” in cui tale ricchezza viene presentata in modo dettagliato, sia in senso qualitativo che quantitativo, con recapiti e breve descrizione di tutte le realtà francescane, suddivise per diocesi. Nel marzo 2013 è stata fondata l’Associazione MoFraEventi Emilia-Romagna (MoFraEvER) per dare una più solida organizzazione a questa entità ormai cresciuta e capace di promuovere eventi di nuova evangelizzazione. Secondo l’art. 2 del suo Statuto: 1) L'Associazione si prefigge di promuovere la conoscenza del carisma francescano nella comunità regionale dell’Emilia-Romagna. 2) Per la realizzazione dei propri scopi, nell'intento di operare a favore della collettività, l'Associazione si propone di realizzare attività di comunicazione a fini di apostolato e di evangelizzazione, attraverso la organizzazione di eventi socio-culturali a partire da tematiche di carattere francescano, avvalendosi dell’ausilio, del supporto e degli indirizzi del Movimento Francescano dell’Emilia-Romagna (MoFraER) attraverso eventi e mezzi della comunicazione sociale. MoFraER e Festival Francescano sono oggi due realtà intrinsecamente correlate ed indispensabili l’una all’altra: il Festival è ormai divenuto uno prezioso strumento di testimonianza e di evangelizzazione “ad extra” non solo per quello che organizza ma per il fatto stesso di portare in piazza la gioiosa presenza di tanti francescani, laici e religiosi; ed al tempo stesso è anche un evento “ad intra” di sperimentazione della gioiosa appartenenza a questa Famiglia. Le immagini parlano più di qualunque altra mia considerazione… à DVD Secondo quanto mi riferiscono i laici francescani, uno dei segreti della crescita di gioiosa partecipazione e del senso di appartenenza al MoFra in Emilia-Romagna è rappresentato dall’opportunità data sia all’OFS che alla GiFra di sentirsi paritariamente partecipi tanto agli incontri dell’Assemblea MoFraER e del Consiglio Direttivo del MofraEvER, che ai giorni di ritiro con i Superiori e le Superiore per la verifica e la programmazione degli Eventi, ed anche nei faticosi momenti di progettazione e di realizzazione del Festival o di altre iniziative che annualmente il MoFraER organizza per favorire la nuova evangelizzazione. 3