~«sl~llttii"
Si
cllttle
identita e memoria della nostra cultura,
H nostro impegno per conservarla.
Gli Amici di CasteJiazzo
II Borgo agricolo, l'agricoltura e gli abitanti.
Castellazzo, 14 aprile 2013
"Come Amici di Castellazzo avevamo inoltrato diversi anni fa, il 24 giugno 1997, una
richiesta alia Soprintendenza di Milano per l'estensione del vincolo monumentale, che
interessa Ia Villa Arconati, anche aile Corti di Castellazzo e ai terreni circostanti
compresi nel Parco delle Groane.
II 28 gennaio 2011, Ia Soprintendenza di Milano, accogliendo Ia nostra richiesta per il
Borgo e gran parte del territorio, ha sancito con un Decreto un nuovo vincolo monumentale
ed e stato notificato a tutti i proprietari, nel mese di febbraio, percio le Corti dei Contadini,
hanno Ia stessa tutela culturale e monumentale della Villa Arconati e del suo Giardino,
vincolo che comprende anche i terreni per una ampia zona attorno al Borgo di
Castellazzo. Pertanto, com'era giusto che fosse, le Corti Agricole hanno Ia stessa
dignita culturale di Villa Arconati, con Ia quale assieme formano storicamente un
monumento unico, non a caso in Iatino Ia parola "villa" significa fattoria."
II nuovo Vincolo Monumentale dichiara il paesaggio di Castellazzo: " ... d'interesse
artistico, storico ed etnoantropologico" riprendendo i termini di una Relazione Scientifica,
di qualche anno fa della stessa Soprintendenza, che dice per Castellazzo:" di un'area che
conserva una cornice originale, ricca di suggestioni pittoriche, in annonia con l'espressione
agricola che connota ( ancora oggi ) Ia vasta pianura milanese e dalla quale non si deve
prescindere se si vuole che le architetture sottoposte a vincolo monumentale non divengano
semplici cimeli quasi mummificati dagli eventuali necessari restauri, rna siano ancora vive
di una umanita che ne fa il cuore pulsante di questo brano del paesaggio locale."
Ribadendo il concetto, che Ia tutela del monumento sia imprescindibile dalla tutela della
comunita che abita e vive nelle corti e dal suo territorio, pensiamo, come diciamo da molti
anni, che considerata l'eccezionalita della qualita del paesaggio di Castellazzo, queste corti
agricole possano svolgere un ruolo fondamentale per Ia cura delle aree agricole di questa
zona del Parco delle Groane, oltre ad avere una importante funzione educativa dal punto di
vista ambientale, culturale e sociale.
Castellazzo viene citata nelle incisioni di Marcantonio dal Re nel 1743 come " Villa di
Castellazzo" e cosi Carlo Goldoni Ia menziona in una lettera indirizzata al conte
Giuseppe Antonio Arconati nel 1751, questo per ricordarci che Castellazzo e un
monumento storico
unico, articolato nelle sue corti contadine, nella parte nobile, dalla piccola chiesa di San
Guglielmo, assieme ai campi agricoli, ai boschi e alia brughiera, ai torrenti, ai canali, ai
fontanili, ai prati.
Completano l'articolazione del paesaggio anche Ia Cascina Scessa attestata sulla Varesina
ad ovest di Castellazzo, Ia Pomace Bollatese ad est caratterizzata dalla ciminiera in mattoni
ultima testimonianza di archeologia industriale di questa attivita nel comune di Bollate,
mentre a nord il viale che partendo perpendicolare alia facciata ovest della Villa si collega al
Santuario della Madonna della Fametta prospiciente al piccolo cimitero di Castellazzo.
Per tradizione il lavoro dei contadini e sempre stato impegnativo, i ritmi di lavoro erano
perb legati ai ritmi della natura, piu lenti, piu ampi, meno affannosi, piu annonici. II lavoro
sfumava spesso nel riposo e viceversa.
I ritmi e l'annonia li rivediamo nella cura del paesaggio agricolo, nella bellezza dell<
architetture antiche, nel rispetto degli equilibri della natura. Castellazzo ha ancora questc
equilibrio naturale, conserva l'identita contadina e i ritmi antichi, il fascino e Ia suggestion<
di un luogo scolpito dal tempo.
Le corti sono Ia piazza, antico luogo d'incontro e di scambio, sono l'identita comune di um
societa contadina, che conserva qui ancora, Ia sua cultura e le sue radici.
II Parco delle Groane ha piu volte ricordato I 'importanza fondamentale dell 'agricoltura:
"L 'uti/ita della continuazione di questa attivita, per il futuro del parco e data, oltre che
dall 'importante fonzione economica che le e propria, anche dal ruolo di salvaguardia e
autoconservazione del territorio che I 'agricoltura puo svolgere in un 'area
metropolitana."
"In una situazione come I 'attuale di risorse pubbliche motto scarse, Ia conservazione
dell 'attivita agricola consente, senza aggravi fmanziari per I 'ente pubblico, una fruizione
"indiretta" di aree verdi aggiuntive."
Castellazzo e un borgo agricolo da sempre, va quindi conservata Ia sua identita e fonzione
agricola per continuare a svolgere anche un ruo/o nella tutela ambientale e culturale.
L'agricoltura dagli indicatori economici sembrerebbe essere l'unica attivita economica che
registri in generale un segno positivo, inoltre negli ultimi 15 anni c'e una crescita costante
per le attivita culturali collegate ai parchi, all'interesse per i borghi antichi ed alle attivita
agricole.
II paesaggio straordinario di Castellazzo, ritenuto non a caso tra i piu belli della Lombardia,
pub diventare un centro di cultura con molte soluzioni in vari campi radicandosi nella cura
del territorio e nel restauro del suo Borgo, Ia parola "cultura" deriva significativamente da
coltivare, prendersi cura della terra, e ci dovrebbe ricordare su quali basi si fonderebbe.una
comunita
E' fondamentale, riteniamo, per Caste[[Qzzo conservare l'agricoltura e su quest'attivitii
centrale innestare le possibili proposte, nel rispetto della storia e della tradizione del
luogo.
Se un bel paesaggio pub contribuire ad educare Ia gente, crediamo che Ia tutela e Ia
conservazione dell'attivitil propria del borgo agricolo siano un atto essenziale per le nuove
generazioni affmche costituiscano un esempio per tramandare Ia nostra identita culturale.
Gli Amici di Castellazzo
Via Leonardo da Vinci, 30
Bollate
www.gliamicidicastellazzo. it
Gli scritti e le incisioni di Marc 'Antonio dal Re (dell 'opuscolo) sono tratte dallibro:
"Ville di delizia, o siano palagi camparecci nella Stato di Milano."
Sono stati riprodotti per gentile concessione della biblioteca Sormani di Milano.
'l
.--'
.
EXCELLENCE.
E CCELL EN Z A.
Repartata linafmente rEdizione del Secon·
do Torno delle Ville , che fanno accrefcere colla di Joro frequenza Ja natural delizia
delJo Stato di Milano; penfava frame, cui dovefsi dedicare quella mia nuova fatica, quando
ri:volgendo i foglj, che devono comporfo, mi
accorfische non era mia l"elezione; rna che quafi
per debito mi conveniva prefentarla umilm~nte
a VosrRA EccELLENZA, dalla di cui bonta mi
era fiato concefso di unirvi il piu elegante ornamento, che fi convenga, cioe a dire, I'immagine della fua Nobilifsirna Villa, chiamata dal ·
vi<;ino luogo di quefio nome, fa-Villa di Cafiellazzo,
P
res
E penfois en moi m~me., ap. avoir enfin
prepare 1' Edition d~ fecond Tome des
Maifons de Plaifance, dont le grand nom~
bre contrihue a accroitre Ia beaute naturelte
de I' Etat de Milan , a qui je devois dedier
tnon Ouvrage , Iorfque parcourrant les Pianches qui le doivent compofer, je m' aperceus
que ce choix ne dependoit plus de moi, mais
qu· une efpece de devoir m' engageoit de l'offiir
OTRE ExCELLENCE' dont la
humblement
bonte m'avoit pennis d'y joindre Ie plus bel
Ornement, c· eft dire Ies defseins de fa belle
Maifon de Plaifance, qui du nom du Village
voifin,
J
av
a
Jazzo, nella quale, oltre a i pregi della Natura
per Ia felicita deir aria, e fertilita del lito, concorrono gli sforzi piu rari delle belle Arti, che
hanno fempre avuto i1 ricovero nella fua Ecce!.
lentifsima Cafa, dove per Ia grandezza d·animo
di VosTRA. EccELLENZA , e de' fuoi Maggiori
hanno comune in ogni tempo I' abbo.ndante
Copia de1Ie di Lei tacolta; onde e, che tutti g1i
Ingegni felid han &tto a gara di lafciarvi qualche
Opera, perche moftrafse Io sforzo dell~ Arte in ,
ornamento di si nobile Soggiomo , e dalla familiarita di sl nobili Studj, evenuta in ogoi tempo nella fua Nobilifsima Profapia quell' eleganza
del
voifin , prend celui de Cafl:eUazzo , dans Ia
queUe , outre les a vantages de la Nature, comme fon airfalubre, & Ia fertilite de fon terroir,
concourrent les plus rares efforts des beaux
Arts, qui ont de to us terns eu leur retraite dans
la Fa mille de V6rn E ExcELLENCE ,
par
fa Grandeur d'Ame, & celle de fes Ancetres,
ils ont toujours en part,
abbondance de fes
richefses, de forte que tousles heureux genies
fe fon etudies a renvi d' y Iaifser quelqu' Ouvrage, qui pour l'orn~ment d'un fi noble fejour,.
temoignat Ia force de r Art ; & c' eft Ia farniliarite de fi nobles etudes, qui a dans tous
les terns' rend u comme hereditaire a toute vOtre
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del gufio ~ che li richiede a hen difcernere, e formare un· efatto giudizio di tali opere' quindi e,
che i fuoi Maggiori feppero trafportare in quefta
Vtlla, fenza guardare a mifura di prezzo i piu
rari l\r1onumenti deirAntichita,che pofsano {ervire
imitazione di quei '} che fi dilettano di
tali Studj. Ma fe quefta una parte, in cui fi riconofce refattezza del giudizio, perche ha pen)
un Soggetto piu materiale, deve ragionevolmente cedere a quell· altra, cbe ha per foggetto Ie
Scienze piu fublimi , e lo fpirito, che fono ii continuo trattenimento deiJa Mente di VoSTRA
an·
EcCELLENZA , per
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cui diilingueodoli Ia fua prudenza
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tre Noble Fa mille, cette juftefSe de gout, fi
necefsaire a bien difcerner' & a former un jugement exaCl: de tels Ouvrages, c' eft de Ia que
vos Peres a pprirent. a tranfporter dans cette
Maifon de Plaifance 2 fans aucune epargne, les
plusrares Monuments de l'Antiquire, qui peuvent fervir de Modele aux Amateurs de ces fortes d,Etudes. Mais,quoique ce foitunepartie
qui ferta prouver la jufi:effedu jugement,com~
me elle a neanmoins un objet plus materiel,
elle doit ceder avec raifon acette autre partie
qui a pour objet lesSciences les plus fublimes,.
& le Genie, qui font 1' occupation continuelle
de I'Efprit de VOTRE ExcELLEN-CE, qui faifant
da:1s
denza in tutte Ie occationi meritamente in que·
fia Citta, fe Ie da frequentemente il pefo dei
pubblici i\ffari, tanto piu gravi, e riguardevoli,
quanto che Ie vicende della fortuna flranamente J>aviluppano,e dai Principi ancora viene u{ata
r opera fua in tali maneggi fuori della Patria ,
d·onde fi e dato piu largo fpazio a VOSTRA
EccELLENZA di. far comparire Ie fue doti deff
Animo, e Ie qualita piu generofe della fua Nafcita , come appunto fece in mo1te Corti , ed
ultimatnente in quella di Parma. Con tale avvertenza pure mi fono rifoluto d'umiliarle quell:·
Opera, perche ne renderanno i pregi del fuo
chia-
dans toutes les rencontres diftinguer fa pru·
dence, lui font fouvent donner en cette Ville,
~a charge des Affitires publiques, d'autant plus
unportantes, ~plus confiderables, qu· eHe fe
trouve entrangement agiree par les change-.
mens de Ia Fortune; & les Princes meme, fe
font fouvent prevalus de votre perfonne dans
le maniement de femblables atfaires hors de Ia
Patrie , en. quoi V OTRE ExcELLENCE a eu le
champ plus libre de fa ire briller Jes dons de fon
efprit, & les excellentes qua lites propres de fa
Naifsance, comme en etfet i1 1ui eft arrive de
&ire en plufieurs Cours, & dernierement en
celle de Parme; C' eft done dans cette veiie,
que
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chiarifsimo Nome piu gradita nel pubbfico Ia
com parf.-t , quando fi degni di concederrni quefta grazia di ric'everlo in atto della mia divozione, come umilmente Ia fupplico, e di
continuarmi Ia fua valevolifsima padronanza,
fotto r autpizio della quale umilmente mi protefl:o
Dz VoST.R.A
EccELLENZA
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UmiL1110 Div.mo &Obb.moServitore
:Marc• Antonio DalR~
lncifore Bolognete •
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que
raj refolu de mettre aux p!eds de vOTRE
ExcELLENCE cetOuvrage,dans Ia ~rfuafion, que
le public agreera davantage dele voir mettre
au jour fous les Aufpices d~ fon Nom glorieux,
1i Elle daigne me faire la grace de le recevoir,
comme un ACl-e de mon devou.ement, ren fuppliant tres-humhlement, ainfi que de me continu~r fa puifsante prote~Hon al'ombre de Ia queiIe Je me declare ave~ le plu$ humble refpeel
DE; vOTRE Ex:CELLE~C~
Le tres humble • tres obeifsant, &
redevable Servireur
Marc-Antoine Da!Re
Graveor Boalonois.
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JJfi.!!fJrzt def4-d'tle be!le t~m:.tOru:; e' milami:vu)o tu.tajl
vi, e//a eCOI't'natun:z/e ~ .(imJxud~ /a_ ITl'!Y_'!!f_t.a:YlZa nel/e
di loroflriclze di attlt, e A ')/d/a, ~~bene ayk.
fimnien' cheforrono 7ueJto (XI.~ d no6dc.9enio della
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Ck?e, Rzlaxtt-, ed altn~jiulJ61ict delle attevJu 1
Jdmlxvdta-; ma detlePdle che#Of/e W.z moltt. delt'zton: ~
f~fu: coe'ffltmente la:Joma::o~.non £b _vedukJa/l~ :1~
~ave;§% ~~o aJcu::a ~e~1 f'e'!w a ?~na d~l(a-~6dta ;
7!1,:/an# ho ~ t ~i/lf~"!" JelleF no6tt/2lti/e~ •I
/ono. in c;_ue.ftq~, /fttifi ~; 0>~, e c~
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p/aya.nce Ott Pala.W ChlU'Ylfletro!-t;ut. a.ilonJamer!k
epar.f e!?--pttfleurJ ketiiX' ()ef«::ieux enJ..on~.; le pb.«F
!J:~ Omemen.J..;petjbmze n'en.. aeru:ordonneattetV:e ~
iJe,ei :'~?O!VrftW!f. a laylou-edela llo!Jie#!JU/aIZ@',1. ~ ~e#etfil,it.,jltr !eJ.lleux le.r de.r.feVZJ dt'f.l'
~/uperbeu-l'ala.ii- de!'ktf!ance oec&.. &a~J e{le b
pre/en.fe avec letuJ&heie.J de/!n:y''or!Wn, f!ll'ih-fJue_;'
cfUu:.tm ?Ufl'e e~ recue~ir ky'e
~~ 1ue lo_rt
12e me tache po~ J,~ titre ()fj!<ueuri etjl c:ommet.!e · .
ne. .Joute po~ 9'te fa~ nondJ~ c;ue Ia__ ()~,~t;ftte <J_e.r . i
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!Cffdibier/e de m.Bf 0/.VlJra.;er. ~ ..
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l(AGGUAGL/0
Della Villa di Caftellazzo .
T
J{a /e Pille tleli:{_iofe dello Stato di Milano
ciJifa
prima d'ogni altra in quefio Secondo Tomo,
quella di Cafiellnzzo, piil comunemente chiamara, Call:ellazzo de~1i Arconati, dal
nome dell' lllu/lre F nmiglia, che lo pofliede. L'ampie:zza del }ito 7 cb' ella o~cnpa; la molta pane di
Cicio, cbe con Ja fun mole ingombro, Ia riccbe'{_{_a
degli ornamenri, delle Statue, e de'Marmi, molti di
rara antica[co/turn, Ia vag he{~/' infine dlGiardini,
e deltAcque, cbe in varie gttifo vi fcberzano , Ia
fan no con ragione conjiderare per una delle pin belle,
e mae_/iofe deltz.Je di que/lo Jrato.
E jituata quefta Villa in diflanza di Jette mig/in
daf.'a Citta ,julia real via, cbe conduce a Varefe,
Bor~o afsai popolato, e molro noto ancora per Ia vicinanz.a del Sacro Nlonte, a cui turbo di Divoti, e
Pellegrini da ogni parte continuamente accorre 7 e
del qtJule, a Dio piacendo, portico/are incijione ne
fara pubblicata ne/Libro del/eSacreDelizie. Sulfa
defira
i11nanzi
DESCI(JPTION
De Ia Maifon de plaifat1ce
de Caftellazzo.
E
Ntre les Maifons de pla!fonce de l Etat de
Mi/an,Je prifente Ia premiere dans ce fecond
Tome~ cel/e de Caflellaccio,plus communemem appellee Cafiellazzo des Arconati du nom de 1'11/ufire F arnille, t1 qui elle appartient. L· erendue du
Terrein, qtl elle occupe, Ia hauteur de fes Edifices,
Ia richefie de fes ornemetJts , de fts Siatucs , & de
fts marbres In pl~part de rare, & antique fculture,
enfin Ia beaut! de ftsJardins, & des eaux qui s'y
jouent en mille manilfres differentes, Ia font reg artier avec jufiice, comme nne des plus belles, S des
plus majejlueufes de/ices de cet Erat.
Cette Maifon de plaifatJce eft jituee d fept milles
de Milan, fur le grand Chemin, qui Ctmduit a Varefe Botng fort pettple, 8 fot't renome par le voifi.
nage de Notre Dame du Mont, ou concourt continuel/ement de toutes parts , une grande afftuence
de Devots, & de Pel/erins,@ dont s'il plait d Dieu,
nous publierons une Efiampeparticuliere dans notre
livre
de.flra adun que di que/la fir ad.~, /fafsi J' A trio mag·
giore della Vii/a, in ./igura di me\zo cercbio, ornaro
di Obelifcbi, e di Leoni, con attorno de'Sedi/i di marmo, i ']ttali invitano il pafseggiere ad tm breve ripofo prima dinoltrarji nel deliziofo Joggiorno. Di qui
l'occhio ji perde in vagbeggiare Ia fuperba m(!/lra,
che di fe fail maeftofo Palaz{o; e fcorrendo quindi
per mezzo alf andiro del medefimo , ed al Porrico,
cbe lo jiancbeggia da/la parte del Giardino, in una
j/erminata itJngbezzo, che lo guida fino al ptmro
del Teatro di Diana, rifveglia to/io ne//i; mente degli Spett atori idee, proporzionote al/o vofiiu) di queflo difegno. Trefpaziofe ]trade, a cui fan no fpondo
mura di verdi Carponi, guidono direttamente a/
primo ingrefio del palazzo : que/Ia di mezzo tutto
erbofa ' e di varj odoro/i fiori riccperta ' d4linato
all' ufo di un agiato pa(seggio, e le due laterali per
il comodo dd!e Carrozze.
Un' ampio, e bella Plaz,_za, roccbiu_(a entro un
grande fleccaro imagliaro, e difpofio a buon diJe..~no,
rende pill maefit?fo il projpetto della fonruofo Fa/;.
brico, a cui ji afcende per Jue grondi Scale a cordoni, atte ad e{ser {alite ancora da CtJ'Val/i , e Car..
rozze' cbe vengoiJO nella gran Corte' a cui fonno
rkinto il corpo, e le braccia del Palazzo, ed un
fungo
e
livre des Saintes De/ices. A Ia droite dom: de ce
grand Chemin, fe trouve Ia principale entree de
cure fvlaffon de plaifance, de forme femicirculaire
embellie dObCI!(ques, S de Lions; S des banes de
marbre a l'entour, qui femblent inviter ks pa(sams
ay reprendre baleine' (}'i)Qf1t que de s'avancer dans
ce delicieux sijotJr; de 10, fail fe perd en admirant
le pompeux appareil qu' offre le ntajefiueux P a/ais,
8 pofsant enfuite au travers du t;eflibule, & du portique qui /e flanqtle dtJ cote dtl Jardin , il s'etend
par une tres longuefuite ,ju(qu'a.u point de veiie dn
Tlatre de Diane, qui reveille dabord dans l'efprit de
qui le regarde, des idees proportionles a ltJ grandeur
du de{sein. Trois forges a/lees bordles de Cbannes
uerds, conduifent direElement a Ia premiere entree
du Palais, celle dt1 miliea de gazon emaillee de dif
flrentes fleurs odoriflrentes' couvene' s deflinee a
Une commode promenade , & les detJx de ftanc, J
J' ufage des Carrofses.
Au dedans d'une grande palifsade fi·ulptie, &
d' un defsein bien difpose , ejJ une grande f!J belle
Place qui rend plus majefiueufe Ia veiie du fomI'on monte par deux grnndes
ptueux Edifice,
rampes a corthns dont Ia pente eft ji douce qu' elles
peuvent etre meme montees par les Chevaux & les
Carof
ou
lungo ouline di /Jalau/iri _, dalla porte delle Jca!e,
adornato diSjingi di marmo. Nel profpetro veggonji
incavate otto Niccbie ,. le quali foroono di cuftodia
ad o!trettante lmmagini ,.ftolpite in marmo, de'valol'oji Capitani , cbe foari d'ltalia in tutte le parti
di 1\tlando al/ora conlljeiute., ampliarono i conjini
della l{omano ~pub6/ica. Jhpra ciajctJna di quefie Statue vietJ rappr~fontata in Buflo Ia Provincia
conquif/ata, cor1 il conveniente Gerogltfico 1 cbe Ia
fpecijica. Ottimo i/ diftgno di quejl' ornata, tUtto
invenzione del celebre Architetto Giooanni l{uggiero.
Due grandi Pone, cbe coni di /oro pilaflri foflengono due &Ieoni ,fonnoftrada agli Appanamenti
No6ili di quefit~Cafo. Una lunga fuga diCamere
dalla parteJiniflra dd l"ingrefto alia bellifsima GallerJa, Ia qt!ale dol/a parte inter/ore. ha comunicazione
con il corpo grande degli altri Appartamenti, e con
Ia Jceltifsimn, e ben numerofa BibbJioteca, con cui
I' erudito genio del Jig. Conte Don Giufeppe ha vo/u.
to di pi~} arriccbire tJn Joggiorno, cbe parroa folo defiinaw alk delizie, ed a! ripofo. La }imetrla, evagbezz.p di '}tJijio !vlusto, ricco di Statue di ma.rmo,
e di bronzo, e di anticbe Urne di btton metallo, meritere6bero una efatti{simo defcrizione; ma rroppo per..
dono de/In foro jingolar bellezza, font ani da/1' efame
dell
e
I
!
f
I
!
!
II
I
Car~(ses IJUi viennent dans Ia grande Cour, environee dtJ Corps, 9 des. alles du Palais,. S ti' t/!1
long rang de halttftres du edt! des. Efca.liers' arnes
de Spbinx de Marbre, J' on· ooit dabord en face,
buit Niches creuJees dans J'epaifienr du Mt~r, oil
font po{ies les Sta1nes de Marbre d'autant de braves
Capitaines, 'lui bars de tltaJie,. aggrandirent dans
tomes les parties du Monde alors t:annu,. Ia pu!fsancc
de Ia J?jpubli'lue l(amaine, aude.fsus. de cbacune
de ces. Statues , eft reprC.fontte. en blljie Ia Provjnce
con'ltJi{e , avec /e: Hiboglipbe- cotro.enable, IJUi Ia .
d!ftingue , lc defseitJ de cet Orne.mem eft excellent,
le tOtit de fifi'VCfltion da celebre· ArchiteE!e Jean
l(uggieri. Dettx grandes."Portes, dont les. Pi/afires
foutiennent deux ba/cQI'I.s,. donne.nt entrC.e aux· Apportemens Civi/s de ce Pa!ais, une longue e.nfi!ade
de Cham6res conduit dtl care gauche a· Ia magni.fique Gal/erie, qui interrieurement ~;ommemique au
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grand corp_s des amres Appartemens, 9
aIa nom-
breuft Bihlioteque de Lrore$ cboijiJ, dant. le ifavant
genie,. 8 le gom dtlicat de Monjieur le Camte DorJ
J~{epb,. ont votJ!tt enricbir pat furcroit, unfcjour,
qui ne paro{soit de/line, qu" au:c plaijirs. , S. a'! r:·
pos, Ia fzmetrie .9 Ia bet~ute de cette Sale, en:ncbre
de Statues de Marbre , S de Bronze , & d'Urnes.
ami-
antiqu~s de rare Metal , meriteroient un exaEle
delf occbio,jimi!i oggetti. LaJola Statua gigantefi:a,
roppre.fentante Pompeo il Grande, fa ben conofcere
J'eccel/en{_a deJI'Arte, ed injieme il purgato difcernimenro, e generojiu}, cbe a quefia 11/uflre Ca{a fono
fempre flati naturali, mentre GALEAZZO A~
CON AT!, deludendo con Ia profofione dell oro, e
con I amoritd del Nome di fua Famiglia, Ia fomma
gelosia, con Ia quale fi cuflodivano a fuo tempo le
Sculture in ttJtta I<!Jma, e precifamente in Campidoglio, li riufcl dal medejimo eflrarla, e ma{~rado Ia
diflicoltt) del cammino ,far/ada Roma con immenfa Jpe.fa trajporrare a Milano.
In an angolo di ']Ue/fq Galleria, dallato, cbe
guarda Ia flrado di Varefe , e inalzaro il vogo
Gahineno, dove i famoji hafii riliroi, altre volte
adornamento del Sepolcro di Gaflo11e de Foix ,
fanno vaga moflra, e piena fide della rara di/icatez{a della fcarpello, cbe come in molle cera, ba
imprtfto nd marmo picciolifiime Figure difpo/fe in
forma di (anguinofa hmtaglia,ed in lugubre apparato di mane, animali ,./iori, cartelie, ed altri tali
ornamenti, da fore invidia aile rinomate Creche
Sculture.
Neil' altro braccio allo deftra , cbe guarda ful
gran Giardino ,fiendonji altri no/Jili Appartomen-
d~fcriptiQfl, Ia que/le ne pouvant fuplf:er au coup
d' a:il) qui n' en peut. jug~r !lo.igm!' feroit perdre
de fomhla6/es objets une. par#e de lear be.atlte Jinguliere. La Jeulc. Statue. gigat~tef'luc dt~ Grand
Pompee, fait bien connoltre J'excC.IIence· de /'Art'· 9
en meme tems Ie dicC!nement CXlJtlis '· €9 Ia gintro}ite,. ~ui OI'Jt tonjours e"te naturels cette llluPre Famille, pui_hue GALE AS .Al(CONATIt.rompant
force d or, 9 par ambor.ite de fotl Nom, Ia jaloufe 'Oigilance avec Ia. quelle J'on confer'VOit de Jon
tems les fcaltures dans· tout l(ome,. e precifoment
dans. k Capitole) rtgfiit ~ Ten retirer, 9 a· Ia faire,
malgre Ia tlifftcu/te des chemins, trt»J_fporter a'fJec
des {rais immenfes de Jtome jufqut:! Mila'!·,
.
Dans un angle· de cette Gallerte > du cote, lj/JI
regarde. le Chemin de Varefe, fe trOJ!.ve. le riant Cabinet,. ou Jes fame ax bas- reliefi> tpl.i ornoient autrefois le ftpnlc.re de Gallon de F oi:x, font. ag_reablement foi de- Ia dflicatefse du c~foau, tpti a imfl'ime
dans le Marbre, comme fur de Ia eire malle, de tres
Petites Figures difpo_(ecs en forme d~t111e fanglanu:
hataille ~: £; d' un- Janebre appareil !t1gu6re , des
Animanx, des F leurs ,. des CartoncbeS',. e d' a«·
tres femhlab/esOrnemens, capables. d'exciter l'envic
des
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di gu/lo addobbati.
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Dalla parte oppojla al primo nobik ingrefso, d11
un Portico di doppie colonne vien foftenuto it Palazzo > il quale .ftende do' lmi due altre broccia, cbe
comprendono varj nobili Appartomenti, e per cui ji
forma nn altra Corte, cinta in foccia a/ Portico da·
l(aftelli di fi"o, e Pilaftri, i quali forvono di haft
a molte Statue di marmo , tlonde , in vorie guifo
fcberzando,jgorgaacqua in abbondanza.
Nel Jato finiftro ueifo Mezzogiorno daltejlremita
del braccio del Palazzo ji parte ttn lnngo mnro,
nella di cui JommitJ ji figura un battato , ahflo
di Statue , e f7aji con riccbi profi7i tforo. Sotto o
']tJejio .fl fiende an ftegio con lvledaglioni tli bafso
rilievo, ~(primenti fillti particolari delle fovolofe Divinita, adornati oncb' efsi di -varj intagli con baon
dt{egno di(pojii , ed in pin luogbi coperti d' oro.
Do terra s' inalza o coprire il re.ftante del muro,
ana [empre verdeggiante Spa!liera d' Agrumi , e
di efso forge con bell' ornamento Ia Torre,
nel
o fia C aflello del( Acque, tl'onde tutte ji diromano,
e pafsano a rendere piu _deliziofo il vofto Giardino.
Tra l'odorofa Spalliera, e lt~ vaga difpojizione di
Paji di Agrumi, cbe alia medejimn e parolel/a ~
mezzo
giacq
des (cultureJ Greques les plus renommees.
Dans /'autre a'ile aIa droite, qui regarde fur le
grand J ordin, font tfautres Apparremens civils,
tous.fuperbement meubles, 9 du dcrnier gout.
Du cO&e oppo{l a Ia premiere entree noble, Je
Palai£ eji fouteno par nn Ponique 4 doubles Colonnes, qui eft j/antjue de deux ailes droite S gauche, ']IIi renferment divers Appanemens civils, 9
forment une autre Cour,fermie vis vis le porti1Jue,
de grilles de fer' a de pilaftres) qui fervef1t de !Ja.fo
il plujieurs Statues de Marbre , dom fort en a!Jbof1tlance J'Eau, qui fe joue en tl1feruites manieres;
Dn cote gauche vers le midi, de (extremite de ra'Jie
du Palais, pan nne longue Muraille ,fur le fommet
de Ia quelie OFJ a feint tlfl r erreplein orne de Statues
8 tleVafts, avec de riches filets d'or; fotJsie tjtJel ~ll
· une fri(e, avec des Medaillons de bas relief, exprimant des aftions particu/ieres des divinires fabuleufes, ornes parei/Jement de asjferentes Sculptures, di_(pofes d'un beau de(sein, fJJ dcres en plujieurs endroirs;
U n E[palier d'Orangers toujours verd cotrore le refle
du Mur depuis Ia terre juJ"tfues aux Medaillom, 81
au milieu tie cet Efpalierforme un tres /;eJOrnement
Ia Tour, ou leCbauau des eaux, d'ou elles fortent
1outes fo partageant en dijferemes hrancbes pour.
rendre
a
a
a
giace una gran 17a{ca, di dove vedeji partire ; e
portarji in alto Ia F ontona detta del Delfino, per·
cbe con doppia uena jgorga dalle narici di un immagine di quello , in marmo fcolpita .
Dove termina il muro ba principia il gran Piale,
cbe dritto ftMge al Teatro di Diana , ed eraccbiufo fro due alte mara di amenifsimi J7erdi, i quali
in pia luogbi diviji, preftntano all' occbio wrj 6eJ..
lifsimi punti di 'Oeduto. Primieromcme dalla parte
jiniftrn, loddooe un complto Tearro per /e Commedie inalzoto , ji fcopre l'altro t~menifsimo delfAc·
que , cbe Jolla F ti'Vo/a di Andromeda liberma da
Perfeo, ivi rapprefentatu., il nome di efsa ritiene ..
Pill oltre p/Jo fiefs• ordine , dove il Viole refill
incrocioto da tlfl alto Portico, tuuo di delizJofigrWJi
0/mi intefio, giace un ampin Grotto con entro unll
gran Statua di Nett uno, lo qtJale ferae air occbiodi rermine pafsando Jotto illungo Portico dalpuflto
tiel Parco, nottJto nella Pianta.
.Andatld<J pin avanti Julia de/Jra altra }lermitJata Jeliziofifsima fuga ji prifento a/ gumdo in
ttata quella voflita di piano, di vagbiftimi Perm
adorna, che forma /"area del qutJdrato, 11 cui fer·
vono di loti il verde muro del Teatro di DianiJ,
quello del Parco,il bofco, cbe guida alfU&eel/ie.ril.,
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rentlre pins delicieux le valle Jardin: Entre f odo.
rant Efpalier, €!J Ia ligne des Vafes tiOranger.r, qui
lui efl paralelle, tjJ un grand ba_(sin d'oil jail/it le
jet d'eau apelle d11 Dauphin, par ce qu· il Jon des
deux narines tlun Dauphin de marbre.
Ou termine le Mur, commence Ia grande AliCe;
'Jlli conduit droit au Teatre de Diane emre deux
hauts m11rs d'agreables arbres verds ,']IIi s'ouvram
0 e{pace en ~{pace qjfrent IJIIX yetiX dijflrens beauX .
points de f)Ciie' premiereme!Jt a gauche' on s' Cleue
un Teatre parfait pour les Commedies, /'o-n en decouvre un autre tl'eaux rres agreable nome tf Andromede , parcequ' il reprC.fente Ia fable de cette
Nimpbe deli'LYee par Perjee.
Plus m;am, oa f Allee ejl coupee par un bam
Portique entrelafse de gros Ormes, Je tfo!J'VC 1111e
ample Grotte ren{ermant Ia Statue de Neptune, qui
d'un_endroit du Pare marque dans le plan, pa_{sant
fous le long Portique , rermine le conp d'ail a ce.
point de veiie.
Plus Join fur Ia droite Je prlfente aux yeux une
fort agreable fuite aperte de veiie, dans tO/Jte cette
ttend11e de plaitJe ornl:e de belle verdure, qui .forme
k plan du quarre ;, quoi fervent de bornes k Mur
'()erd dtl T catre de Diane celui dtJ p ilf( 'le bois ljUi
con-
ed ttn ordine delle alte colonne del Portico 'fJertle.
Termine }ina/mente di tjUC/io Via/e i/ Teotro dJ
Diana ,jituato in me{_{O ad una deli{_ioftJ fore/to,
ricea di buone anticbeJcnlture, rapprefontanti Nin.fe, Cani, Satiri, e due Dragbi, i quaJi in una gran
]/afca Jj marmo giacenJo , ui/Jrano IICtjliiJ , cbe C
abbondont!fsimtJ in qnefio jito , ed nftai varia ne"
fuoi giuocbi.
Alia jiniftra s'apre un l{aflello, per cui jipafsa in
un ameno Yiale, lungo a tiro d'occbio, e dow un placido fpnt_iofo Lago, tutto cinto di piante, nella pill
caldt1 ]lagione ifJ"()ita a rifpirare in picciole harebe
r aura pill refrigerante' cb'iui tlttorno ji aggira.
All' incontro di queflo 1(aftello, flendeji in me{_{O
ad 1111 bofco altro Viale ' a cui fa profpettiva Uccelliera' prefto alia 'JUOie efob/Jricata una Ca{a per
ujo di cbiun'lue portato da fJagbe'{{tl Ji folitudlne,
11Jenar volefse vito ritil'llta, e tran'ft#lla.
Ab!Jandonato il folitario foggiorno, iincontra altra fir ada, 11 cui fa fponda il muro tiel Parco, ove
firbanji i Selvotici perilpiacere della Caccia. Paf
fan do poi pifl aviJnti ji fliene a mnnojinifira in un
fungo Viale, cbe conduce alia Statua di Pompeo,
copio efattifsima di que/In, che fiJ in Galleria~ di
dooe, voltondo Julia drina ,jiJcopre a jifl!ftra flfl
lungo
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conduit aIa Voliere, 9 1111 ordre des bautes Colonnes du Porti9ue uerd.
Enfin cetre .Allee a/Joutit au Teatre de Diane,
foue au milieu d'une delicieuft fortt, enricbie de
6onnes Sculptures antiques reprlfentant des Nimpbes, des C biens, des Satires, 9 deux Dragons, tjui
etant couches dans IJI1 grand bafsin Clancent en di'Verfes manilres l'eau, tjUi eft tres abbondante dans
cet endroit . A' Ia gauche s'otrore une Grille par Ia
fUClle 011 entre dans line agrfa/Jie .AJJee longue a
perte de OCUC, oil Uf} tf'II11'JUil/e (g fpllCieux b~{sin
tout enfJironl d·arbres, im;ite dans Ia plus brulante
faifon, ar~{pirer dans de petites barques Ia fraic he11r
t/e fair qui regne tOut au tour.
Vis a vis de cetreGrille, s'ftend au milieu d'un
!Jois une a11tre Al/le aIa fJUeiJe Ia J7olilre forme pet(peEliue, /'on abati tOtlt aupres une Maifon ,a l ufage
de fuicon'lue amateur de Ia folitude' wttdroit vrore
dans 11ne tran'jtJil/e retraite .
Q.Eittant ce folitaire Sfjour, /'on rencontre un
autre chemin le long de Ia muraille du Parc, ofl /'on
gardeleGibierpour le plaijir de laCbafse. Pafsant
plus avant efl amain gaiiCbe title longue A/Ice ,qui
conduit a Ia Statue de Pompt!e, copie zres exaae
de ce/le, qui eft dans Ia Gal/erie, d olJ tOIIrnanJ fur
Ia
lungo retto cammino in mez{o 0 folto hofco, chili.
fo nell'ingrefso do 1111 magnifico l?pfiello, alquole
fiofti appoggimala fobbrica peril Serraglio delle
l7iere.
.
In quefio fiefso luogo fi fcopre nna Pitl{{tl circondata dn' Por&ici verdi, con due Bolingreni, ell
11110 piccio/a Selva di Caflagni d' India •
Di 'JIIi uno slnoltra nel gran Parterre, hen jingo/Qre per Ja tli lui ejletJjione, e per il finimento, cbe
a/ medefimo tid un braccio del magnifico Palazzo,
che non gin parte della maggiore , ma femhra
bens} una foparatll ampiftima F ahbrica. .Ginnti
alia meta del Parterre ji vcde 11 mono dritta flfJ
tJt1go moefiofo Teatro , a cui ji fale con l'ajuto di
un pinno inclinnto , cbe bo aile Jponde un ordtne
di Tazze di mart1KJ , JaJ/e qttali }gorgo ohhondante aequo , tramandata in /oro dalk boccbe tli
due Dragbi . Sovra bella pianura , cinta da otto
Nice hie di Verdi, in ciaftuna delle quali vie una
Statua , che getta tlt']t/11, ftafsi Ia fmiforata mole
di 110 Vafo , fcolpito in una fola pietra , con in
me{._{O dae De!ftni , cbe ne foflengono altro pin
piccolo, d" onde forge una fonte in alto.
Da qurfla Pianura ji pafsa nel Piale, che
guida alia Staeua d'Ercole; mn l'occbio eprim11
trmte·
a
Ia droite, !'on decouure main gauche un long chemin fort droit IJII milieu tfU/1 bois epais, forme a
Jon entree par une mt~gnijique Grille, Ia quelle
efl appuyc le hatiment pour Ia Menagerie.
Dans ce mime endroit lon dfcowre unePiace
e/1Vironee de poniques 'Dertls, auec deux Bon/ingrins, 9 un petit bois de Maroniers d'lnde.
D'ici /'on lavance dans Je grand Parterre jingulier parfo grandeur, & par Ia perfeCtion ,qa' il
reroit d'un bras du magnifique Palais, 'Jfli ne ftmhk poim dli trmt !ere partie dn flus pand Corps,
mois un fort grand b4timent fopare; Du milieu
du parterre' ron wit a main droite'. !JfJ heau' a
maje/lueux T eatre, au que/ I'on monte par le moyen
d'une pente tkJuce, bordee d'un rang de Coupes 4e
marbre tfou fort en abhondance, l'eau qu' e~Jes ont
dabord receue de Ia gueule de deux Dragons. Sur
tin beau terrein lltli, enrourre de bait nicbes de WI'·
dure dans cbacune des qnelks il y a une Statue, qui
jerte de f eaa, fo f)tjit !amafse demeftm'le d'1111 Vafe
tailll J'une ftule pierre, a'Dec deux Daupbins all
milieu, ljtli en fohtiennent un autre plus petit, d'ou
Jon un jet d·eaa.
De cette Place fon pafse a /'Allie, qui conduit
a Ia Statue d'Hercnles' mais tiVaflt que tly orrroer,
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trattcntJto a vagheggiare due maefiofe Loggie,
f~rmate a gitljio difegno con gli attorti rami delle
pinnte , cbe ivi verdeggiano , deflinate all ufo di
deliziofo riparo da'ferventi raggi del Sole. Dalla
wlta dell una , e del{ altra code una minutif
}ima artificiale pioggia a rendere pill dilette'OO!e
l'ombra , cb' ivi ji forma; e dal terreno , ove una
gran Tavola di marmo per comodo del gioco, o
tlimprooifo geniale refozione, Jotto una di quejle
Loggie jituata , cento mi11uti zampilli 'fJibrano
in olto aequo frefcbifsima, la qt1ole turbo il ripofo
di cbi allettato doli' amena jituazione , · intorno 11
'luella ji afside • ln faccia a quf/la , ooe J'altra
Loggia ba il fuo termine , ad nn 'Vecchio tronco
di marmo, attorno a cui ferpeggia carica d'av.ll
una Vite , pare , cbe anjiq/i /iiano aggruppoti per
pqfcerfone, tre F anciulli, fi:olpiti al vivo do indnjlre Jcarpello in rozzo marmo . Dalla fommitd
del tronco cade {opra di foro d'ac'Jfltl limpid!flima
1111 vogo velo, quaji c<>prir volefse , ifPofia tl raggi
.del Sole, Ia /oro nuditti. Poco pill oltre avanzando
ji fcopri u!la deliziofa Piazza di bellifiimi Paji di
Agrumi·.ad()t'na, d'onde in bel prt{petto ji vede Ia
Jiutuo d'Ercole, cbe sbrana fiR Leone ,full~ emi-_
e
nen'{a di nn dirupato fcoglio.
Tor-
rtEil s'amu(e agreablement acontempler detJx maje(tueux Cabinets formes dune ju/ie jimltrie avec les
/;ranches entortillles des Arbres verds d a/emour, de(.
tines afo mettre delicieufement aJ'abri des. brula-ns
rayons du Solei/. DtJ ciel de l'un S de l't~utre de ces
Cabinets, tombe une pluye artijiciel/e tres mentfe,
·9ui rend J'ombrage, qui s'yforme, encore plus O!f.rlab!e, a du te"ein, ou efl plticee une grande Table
de marbre pour Ia commodite du jeu, oll pour /e plaijir de IJUelljue repas imprfvu,fous 1111 de cesCabinets,
cent menus tuyaux lancent en /'air une eau tres
fralcbe, qui trottble le repos de ceux ~qui attires ptsr
Ia beaute du lieu, s'a(seyent au tour de cette Table.
Yis avis de ce Cabinet, oil /'autre termine aun
vieux tronc Je marbre autour du que/ Jerpente un
fop de Vigne charge de raifin, il femble, qat: trois
Enfans dljireux d'en manger {e .foient a(sem6/es
dans ce defseitJ , tant J'indujlrie de J'babilc cifeau,
a fteu les tailler au vif, dans un marbre grofiier;
du fommet du tronc, tombe fur eux un wile agreable tfune eau tres claire, comme s' il wuloit dejfondre leur nudite des rayons du Solei/.
En avanceant un peu plus loin, /'on decouvre ane
dilicieufe Place ornee de fort bea/IX p afes d'Orangers d oil I'on wit en belle perfpe81ive Ia Startte d Hercules
A i lati di 9uefio s'ina/'{_ano in proporzionma
diftan'{a due belle fculture , cioe , un Urna di
raro jinifsimo laooro, detta /.@mana , perche till
J?gma trajportata , Ia quale getta tlCIJUtl per ogni
parte , ed Rn Putto , cbe jlando in piede Jopra
una picciolo Pafca, con ambe le gore, quoji per
Ia tropp' octjua gonfie, dalle contra1te labbra It~
fpruzza in alto.
Tornando ljllindi di nUO'OO per Ia parte di foori
nile due gran Salite del Palazzo, Jeguendo piil oltre
il muro della F abbrica, ji giunge alltJ Cbiefo, alia
IJUale per firada inuriore ·tfet Palaz{o Ji ha pia comodo ingrefio. Actonto a quefia vi eIa gran Corte
ruflica, ci.rcondma da Portico a colonne di marmo,
per comodo delle Ct~l'rO{{C, cbe di 'ftll prendono Ia
/oro entrata. ~ivi e ancora Ia F abbrica detta iJ
Caflello{_'{_ino, deflinma per ufo della F amiglia.
Tutto 'l a!ftgno di qut./Jo va/fo deliziofo Giardino eopera tiel Jig. Giovanni Gianda celebre Pittore, ed Arcbitetto attuale tleHa flifsa 11/uftre Cafo
Arconali, Ia quak ba volnto il reftante t~e•JJJvori,
cbe vi fono dn compire, o/111 di lui dire{ione ajfidare, come ancora il perpettJo regolamento, gia fta·
hi/ito, per montenere' com' preflmememe' nel foo
./iore IJUefia /Jellu deli{ill.
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cules, ']Ui decbire un Lion, fur Ia cime dun rocher
ejarpe, acote du tjtle/8 algale diftance s'elewnt
deux helies pieces de (ctilptnre,faooir une Urne tlun
rare, S delicat tl'a'Vailape/lee lo J?.pmaine, pour aooil'
lte tran(ponee de ]UJme, qui jette de l'ea11 de tous
cote{' 8 Ul1 Enfant' IJUi etam dehout .filr un petit
bafsin les joues comme enjlees par f abhondance de
l'eau,forme defes levres prefsees nn agrea!Jiejet d eau.
De Ia retournant ile nouveau du cote de dehors,
aux deux grandes rampes, 'Jtli moment au Palais,
fuivant plus avant le mur de f Edifice, l'on arrive
alEglije, a Ia quel!e on oa encore plus aiflment
par le chemin interieur dtl p alais; A' cote de cette
Eglifo, eft Ia grande ha(se Cour e!Jvironee d'1111 porti'jue a Colonnes de marhre, pour Ia commotlrte
des Caroftes, qui entrent de ce coze ci.
·.
La fe trotroe pareillement le 6atimem apel/e
C~~:ftellaz~}no , oa le pelit Caflel/a{_{O ' defline a
rufage des Domefli'lues.
.
Tom le defsein de ·ce ua/le 9 dc1icieux Jardin,
e/l !'OIJVrage, 9 dt1 defsein de Monjieur Jean Gianda,
fameux Peintre, ArcbiteEle a&uel de Cette Dlaflre
Maifon Arconmi, qui avoulu, que le re/le des ouvrages' tj!Ji re/knt ay acbeuer flit confil a[a dire.
tlion' de meme, 'j/JC Ia Conduite, 9 le JVglement
a
COfl•
La breviu) _, con cui ci jiamo pre{critti di ftendere queflo l{agguaglio, ci ba obbligati ad omettere
molte coft , parte delle quali Jaranno ejprefse ne'
l(ami, e parte tra/afciate ancora in quelli, percbe
non atte ad efsere rapprefentate conl'incijione; onde
II ljtllllltO ji C dettO, C difegnato di IJUeflll magnificn
Pilla ' chiunque verra II vederla, trovera doverji
a_ggiungere molte cofe' delle quali non ji e neppur·
fattll menzione ' per 11011 tefsere , invece tli tl/1
r!ftretto l{agguaglio, una ben lunga , ed ordinauJ
· lfloria, e per non dare alia Stampa ft non qul
pezzi, che potevano dalla medejima ricevere minorc d!fcapito.
continue/, qui en eft deja fix I, pour entretenir com me
elle e/l atluellement dans fo fleur cette delicieafo
Maifon de Plaifonce.
La brievete .avec Ia quelle nous nous Jommes
prejcrits de faire cette defoription , nous a obbligls
d'omettre plujieur cbo(es , partie des 'ftlelles .feront
reprtJ'entles ftsr les Pl'!ncbes, ~partie dont il n'y
fora pas fait mention : parce'lu' el!es ne font pas propres a etre gravies' de forte qu' atout ce que /'on
a dit, Otl 'ftiC f 011 a d~(signc de Cette magnifique
Maifon de Plaifance, quiconque aura Ia curiojite
de /'aller voir, trouvera que !'on auroit deu y ajouter
bien des cbofts' des quelles on n' a pas meme dit le
moindre mot, pour ne pas former au lieu d'une Jimpie 9 courte Defcription, une Hifioire bien longue, S
bien difpofle' & pour ne donner al'imprefsion' que
les feules pieces, qu' e/le pouvoit le moins ajfoiblir.
s
SPIEGA'(_IONE
EXPLICATION
De' Numeri fegnati nella Pianta del Palazzo,
e Giardini di Caftellazzo.
Des Chiffres marques dans le Plan de la Maifon
de plaifance, & des Jardios de Cafidlazzo.
VIole,
cbe conduce al Palazzo.
Piazza de' Raflelli con due grandi Scale.
·
.dtrio , o Pa Corte fra i hracci del Palazzo~
4·
Galleria di Statue •
5. Cortik per comodo delle Scuder'ie •
6 Strada per comodo delle Carrozze •
7· Cbiefa del Palazzo •
8. Atrio dietro alia Cbie[a •
9· CafieUazzino , o )eo .dhitozione familiare •
zo. Corte grande ruflica con ftagno lfacqua per comodo de' CavtJlli.
I r. Furnace.
u . .dltro Jtagno lfacqua per [ervizio deUe Fornaci.
t 3· Corte Nobile •
·
14- Piazza con Fontane di Delfini , e Spalliere lfAgrumi , ed m mezzo
Ia Torre , o )ta Caflello dell acque •
I). Teatro detto fldndromeda, con GiWJcbi d'acque.
r6. Grotta di Nmuno.
17. Viale fiancbeggiato dd muri di Carpani , cbe conduce al Teatro di
Diana.
18. Fontane de Dragbi.
rg. Teatro di Diana.
20. Pa[ieggi di Carpano •
2 r. Bofco per k Caccie degli Uccelli.
.
22. Cafino da ritiro con Cbie(a , e tutte le Officine nece[sarie, e picciolo
Giardino.
·
~3. Laberinto •
24- Parco di Cervi , e Daini , ed altri Sel'Vatici.
25. Portico verde, cbe conduce dalla Grotta di Nettuno al Parco.
26. Piazza fpaziofa di figura ottangolare con Vll{ca cinta di Statue, cbe
gettano acqua, e Scala ornata di Dragbi, e Tazze di marmo con
Gi.uocbi d'acqua.
27. Piazz-a, detta ([Ercole dalla Statua, cbe lo raRpre[enta.
28. Raftello per cui s' e[ce da i Giardini, e fi va ,, U1J gran Piak alia
Campagna.
29 • .dltro Rafiello piu nobile fiancbeggiato da due Ca[mi.
30. Giardino di fiori per terra con Ortaglie a jilmco.
31. r4cciata del Palazzo ver[o if Giardino.
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3·
ALle'e' qui conduit a Ia Mai[on.
Place des GriUes avec deux grands E[caliers.
3·
. Cour entre les atles du Btitimmt.
+
Gal/erie de Statues •
5. Cour pour k [er'Vice des Ecuries •
6. Bonte pour Ia commodite des Carofses.
7. CbapeUe de Cafieilazzo •
8. Porche derriere fEgli[e.
.
9· Petit Caflellazzo , ou Logement des domefliques .
I o. Grande Cour ruflique avec une piece d'eau pour fa commodite des Chevaux.
1 r. Tuilerie pour fe Jer'Vice du Propri/taire.
12. Mare pour le fer'Vice des Tuileries.
13. Cour Principale.
14- Place avec Fontaines de Dauphins, & E[paliers l!Orangers, f!J au
mi!Uu la Tour, ou Cb(!teau cfeau.
I 5. Teatre cfdndrom/de avec des jets d'e'atl .
16. Per[peflive de Paris.
17. AJJie bordee de Vafes l!Orangers, & de /leurs, qui mene au Tlatre
de Diane.
z8. Fontaines des Dragons.
19. Tlatre de Diane .
20. d/Jies de Cbarmes .
21. Bois pour fa Cba[se des Oi[eaux.
22. Petite Mai[on de retraitte, avec fo CbapeDe, toutes ks Offices nt!cef[aires, & un petit Jardin.
23. Le Lahirintbe.
24- Pare aux Cerfs, Dains, & autre Gibier.
25. Treille en berceau, qui conduit depuis fa Per[peflive de Paris ju[qu'
au Pare.
26. Grande Place o8angulaire avec un Bt!flin entourl de Statues , qui
jettent de feau , & un E[calier orne de Dragons , & Ba[sin de
marbre avec des· Jets cfeau.
27. Place cfHercufes.
.
.
. ,
28. Grille, par fa quelle on fort des Jardms, & fon va a Ia Campagne
par une grande .&Uee:
,
.
29. Autre GriUe plus magnifique , fianquee de deux Pavilions.
30. Parterre de ftetu-s , tS potager
cote.
3I. Fafade de Caflclfazzo du co:d du Jardin .
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