La valutazione dell’esposizione ad agenti inquinanti S. Silvestri U.O Epidemiologia Ambientale-Occupazionale CENTRO PER LO STUDIO E LA PREVENZIONE ONCOLOGICA - FIRENZE Esposizione significa contatto Senza contatto non vi è esposizione E’ importante capire che la sola presenza di una sostanza non necessariamente può comportare rischio di esposizione E’ necessario definire quale sia la sostanza che può diffondersi ed entrare in contatto con gli esseri viventi Capire la differenza tra pericolo e rischio PERICOLO D’INCENDIO ? Una esposizione è determinata da 4 fattori: 1 ) La natura dell’agente Chimico, fisico, biologico 2) L’intensità dell’esposizione Quanto? Concentrazione 3) La durata dell’esposizione 4) La frequenza dell’esposizione Per quanto tempo? Quanto spesso? E’ pertanto necessario distinguere: 1) La concentrazione ambientale 2) La quantità dell’esposizione 3) La dose Valutazione dell’esposizione nella storia Gli osservatori Gli assaggiatori Bernardino Ramazzini 1633 - 1714 Le esperienze del 18° e del 19° secolo Il 20° secolo Altre variabili che influenzano l’esposizione e la dose Fattori fisiologici Età Sesso Salute Condizione fisica Fattori comportamentali Tipo di attività Tipo e quantità di cibo ingerito Stato sociale Relazione tra dose ed effetto Due persone percorrono lo stesso tratto di strada di città Automobilista Impiega 10 minuti Respira 8 lt/min Esposizione = 80 Ciclista Impiega 20 minuti Respira 20 lt/min Esposizione = 400 SCOPI DELLA VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE •Identificazione, valutazione sorgenti di agenti pericolosi •Determinazione delle concentrazioni •Identificazione dei veicoli e delle vie di esposizione •Determinazione dell’intensità, durata e frequenza dell’exp •Determinazione della dose di esposizione •Stima del numero degli esposti •Identificazione dei gruppi a maggior rischio •Identificazione delle possibili patologie e degli organi bersaglio PREVENZIONE PRIMARIA Epidemiologia occupazionale e ambientale Studio degli effetti di agenti fisici e chimici ambientali Nel caso dello studio di patologie neoplastiche la latenza rappresenta la più grande difficoltà negli studi epidemiologici eziologici % Latenza per periodo di prima esposizione < 1950 (183 casi) - >= 1950 (292 casi) 20 15 10 5 0 10-14 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 CLASSE DI LATENZA (ANNI) 1918-1949 1950-1984 Studio sulle esposizioni attuali Monitoraggio ambientale Monitoraggio biologico Monitoraggio ambientale Campionamenti e analisi •Materiale, sostanza, composto ecc. tal quale •Stesso materiale, sostanza, composto ecc. nel veicolo Campionamento di area Campionamento personale Aria Particolato, fumi, vapori (attivi-passivi) Polveri depositate o accumuli storici Monitoraggio biologico mirato Liquidi biologici, principalmente urina, sangue, espettorato Indici di esposizione sostanza tal quale Indici di assorbimento metaboliti Indici di danno parametri classici UNITA’ DI MISURA Peso nel volume mg, ug /cm3, litro, m3 Numero nel volume n° / cm3, litro, m3 Numero sul totale ppm - ppb Confronto con i TLV < Confronto con i BEI > Limiti di rivelabilità delle metodiche e degli strumenti EPIDEMIOLOGIA PATOLOGIE NEOPLASTICHE Analisi globale delle coorti e suddivisa per dose di esposizione Ricostruzione dell’esposizione pregressa DEFINIZIONE DELL’ESPOSIZIONE CON DATI AMBIENTALI Dati dell’azienda in studio Dati rilevati in aziende dello stesso comparto Dati da letteratura Verifica della mutuabilita’ ESPOSIZIONE = DOSE DOSE = INTENSITA’ X DURATA INTENSITA’ = CONCENTRAZIONE DURATA = tempo di esposizione ad una determinata concentrazione CONCENTRAZIONE PONDERATA = CP (TWA) = (c1 x t1) + (c2 x t2) + (cn x tn) t1 + t 2 + t n DOSE = INTENSITA’ X DURATA Es il KILOWATTORA UNA STUFA ASSORBE 2 KILOWATT SE SI TIENE ACCESA PER 2 ORE SI CONSUMANO 4 KILOWATTORA La concentrazione ponderata può essere calcolata sul tempo che viene deciso a priori. ES = per le otto ore lavorative per una settimana per un anno in particolare in epidemiologia il calcolo viene normalmente fatto su 1 anno NB Il grado di incertezza è conseguentemente molto alto e per onestà professionale dovremmo parlare in termini di ordini di grandezza ma…………….. ESPOSIZIONE CUMULATIVA SILICE (mg-/m3)xANNO EC = (CONC media nell’ ANNO 1 + CONC. media ANNO 2 + + CONC. media ANNO n) EC = 5 + 6 + 7 + ………=20 (mg-/m3)xANNO Si considera per una esposizione di otto ore continuative per 240 gg Lavorazione del porfido Mansione/Periodo 51 - 60 61 - 70 71 - 80 IEC MANOVALE 150 90 60 SCALPELLINO 180 160 130 AUTISTA 120 80 60 ESPOSTO 1 1500 1600 600 3700 ESPOSTO 2 1800 800 1300 3900 Valori in microgrammi / metro cubo LIVELLI DI ESPOSIZIONE MATRICI COMPARTO/MANSIONE/ESPOSIZIONE ANDAMENTO TEMPORALE (LIVELLO - CONCENTRAZIONE) ESPOSIZIONE CUMULATIVA non necessariamente calcolata al termine della vita lavorativa SILICE CRISTALLINA CONCENTRAZIONE 0 5 > 5 10 > 10 25 > 25 50 > 50 100 > 100 500 > 500 LIVELLO AMBIENTALE MOLTO BASSO BASSO MEDIO MEDIO ALTO ALTO MOLTO ALTO Valori in microgrammi/metro cubo DEFINIZIONE DELL’ESPOSIZIONE SENZA DATI AMBIENTALI Riunione del 17.11 presso l’Assocemento - Roma Presiede l’ing. Pirani Angellotti: esprime la preoccupazione dei soci ANIA per l’iter della proposta di legge sull’amianto; Costa : da notizie sulla proposta di legge: Ministro Scotti nominerà il Dott. Tevernieri (dir gen Ministero del lavoro) con il Dir Gen Ministero dell’Industria e Sanità per esaminare la proposta di regolamentazione sull’amianto - Decreto Ministeriale di concerto con i rappresentanti di categoria. Il Min del Lavoro ha chiesto all’ENPI di parlare dei limiti delle polveri. Il Dott. Annibaldi della Confindustria è intervenuto sull’ENPI per rallentare l’emissione di normative sui limiti. Il Dott. Maggio ha aderito a tale sollecitazione. Il Ministro della Sanità Anselmi ha confermato tale fatto. I dati rilevati dalle aziende con propri laboratori hanno SISTEMATICAMENTE minimizzato i livelli di inquinamento conseguentemente: HANNO ARTIFICIOSAMENTE ED A LORO SVANTAGGIO, INCREMENTATO IL LIVELLO DI PERICOLOSITA’ DELLE SOSTANZE LIVELLI DI ESPOSIZIONE ALGORITMI A PUNTEGGIO INTRA ED INTER AZIENDALI FREQUENZA PROBABILITA’ QUANTITATIVI MATERIALI / PRODOTTI FATTORE DI CORREZIONE E’ importante individuare alcuni parametri dei quali si hanno informazioni che possano essere ritenuti proporzionali al livello di esposizione E’ di vitale importanza procedere alla Raccolta informazioni dagli addetti o ex PER STABILIRE IL FATTORE TEMPO: FREQUENZA •CONTINUA •INTERMITTENTE INTERMITTENTE 1)Sporadica = tempo di esposizione > 0 ma non esposizione per la maggior parte del tempo di lavoro 2)Bassa = tempo di esposizione non superiore al 20% del tempo di lavoro, in altri termini, 2 ore/die, 1 giorno/settimana, 2 mesi/anno 3)Media = circa la metà del tempo di lavoro in condizioni di esposizione 4)Alta = esposizione per circa l’80% del tempo di lavoro, in altri termini 6 ore/die, 4 giorni/settimana, 9 mesi/anno PROBABILITA’ 1) Sporadica = probabilità > 0 ma improbabile per la maggior parte degli interventi 2) Bassa = probabilità non superiore al 20% degli interventi 3) Media = circa la metà degli interventi in condizioni di esposizione 4) Alta = 80% di interventi in condizioni di esposizione L’INTEGRAZIONE TRA FREQUENZA E PROBABILITA’ CONTRIBUISCE AD UNA MAGGIOR PRECISIONE DELLA DETERMINAZIONE DEL FATTORE TEMPO CENTRALE TERMOELETTRICA CALCOLO DELL’INDICE DI EXP IN BASE AI COMPITI SVOLTI DALLE VARIE MANSIONI FATTORE DI CORREZIONE BASATO SUL NUMERO DEGLI IMPIANTI E SULLE MISURE DI PREVENZIONE PRIMARIA ADOTTATE Nb L’incertezza degli ultimi due periodi dipende da dichiarazioni non univoche Esempio di calcolo dell’indice di exp cumulativa al termine della vita lavorativa Unità di misura = Unità di esposizione x anno Ricostruzione exp con stima quantitativa PRESUPPOSTI PER L’INTENSITA’ VALORE MINIMO DI CONCENTRAZIONE = 0,01 FIBRE / CC VALORE MASSIMO DI EXP CUMULATIVA = 25 FIBRE / CC / ANNO CONCENTRAZIONE DURANTE SPRUZZATURA = 100 FIBRE / CC CONCENTRAZIONE DURANTE INTERVENTI = 5 FIBRE / CC CONCENTRAZIONE RESIDUA (SENZA SPRUZZATURA) = 0,2 FIBRE / CC PRESUPPOSTI PER IL FATTORE TEMPO 100 KG / GIORNO DI AMIANTO SPRUZZATO TEMPI DI ESPOSIZIONE /LAVORO IN PRESENZA DI…….. STABILITI IN BASE ALLE DICHIARAZIONI EX OPERAI SUDDIVISIONE DELL’EXP IN ATTIVA E PASSIVA Mansioni con solo exp passiva Mansioni con exp attiva + passiva ESPOSIZIONE PASSIVA NUMERO ASSOLUTO DI FIBRE NEL VOLUME ROTABILE + NUMERO ASSOLUTO DI FIBRE NEL VOLUME DI RISPETTO CONCENTRAZIONE CALCOLATA DIVIDENDO IL N° ASSOLUTO DI FIBRE PER VOLUME DEI CAPANNONI INSERIMENTO DI FATTORI DI CORREZIONE PER SEPARAZIONE CON TELONI E PRESENZA DI ASPIRATORI Non sono stati presi in considerazione i gradienti per la distanza e per il tempo intercorso tra una spruzzatura e l’altra FORMULA EXP PASSIVA (Conc spruzz x gg spruzz) + (conc resid x gg senza spruzz) 240 FORMULA EXP ATTIVA Allestitori (Conc attività x 1/2 gg spruzz) 240 Elettricisti Tubisti (Conc attività x 1/4 gg spruzz) 240 DEFINIZIONE DELL’ESPOSIZIONE IN TERMINI QUALITATIVI RE.NA.M Registro Nazionale Mesoteliomi + Centri Operativi Regionali TEMPO (mesi) DALLA DIAGNOSI ALL’INTERVISTA 1988-1993 1994-1997 1998-2000 14,5 10 3,6 16 14 12 10 8 6 4 2 0 1988-1993 1994-1997 1998-2000 LIVELLO DI ESPOSIZIONE 2 fibre/litro POPOLAZIONE GENERALE ESPOSTI GRAZIE PER L’ATTENZIONE [email protected]