Quotidiano d’informazione del Molise
In abbinamento obbligatorio con
in Molise e in alcuni centri dell’ABRUZZO
Anno XIV N° 322 - Euro 1,20
Direttore editoriale Alessandra Longano
Direttore responsabile Luca Colella
Venerdì 22 novembre 2013
Il disavanzo del 2013 si aggira intorno ai 45 milioni. Frattura: siamo al lavoro, decidiamo noi la riorganizzazione
Sanità, la Regione resta sotto esame
Ieri a Roma il Tavolo Massicci: entro il 10 dicembre i piani operativi definitivi
Asrem
L’ex manager
Carmine Ruta
presenta
ricorso al Tar
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CAMPOBASSO. Nessuna promozione dal Tavolo Massicci per
la sanità del Molise. Il disavanzo del 2013 si aggira, ormai con
una buona approssimazione, intorno ai 45 milioni. Ci sono, inoltre, i 253 di debito stratificato, “ereditato” dagli anni passati sottolinea spesso il governatore. E, soprattutto, le integrazioni dei
programmi operativi che i tecnici romani hanno chiesto di inviare entro il 10 dicembre. Frattura, commissario ad acta, non drammatizza: “Nessuna verifica è stata positiva. Stiamo lavorando e la
riorganizzazione dei servizi sul territorio la decidiamo noi”.
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VENERDÌ 22 NO
VEMBRE 20
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NOVEMBRE
201
RED
AZIONE ISERNIA
REDAZIONE
Attimi di panico si sono vissuti mercoledì sera al Ss Rosario
Ascensore in panne
Le spiegazioni dell’Asrem
La dinamica dell’incidente è ancora tutta da chiarire
Sull’episodio dell’ascensore andato in tilt nella serata di mercoledì scorso
presso l’Ospedale Santissimo Rosario di Venafro, interviene con un comunicato la Asrem che ha voluto
chiarire la dinamica dell’incidente dopo l’intervento
dell’ufficio tecnico.
“Si è appreso –scrivono
dalla Asrem- contattando
tutti gli intervenuti immediatamente dopo il fermo
ascensore (elettricista ditta Spinosa e dipendente
ditta Del Bo manutentrice
degli ascensori) che la cabina ascensore era ferma
tra il livello 0 ed il piano 1,
dove si sarebbe dovuta fermare partendo dal sovrastante secondo piano.
L’elettricista della Ditta Spinosa è intervenuto celermente, riportando con manovra manuale la cabina a
livello 0
per consentire la
foriuscita
degli occupanti
l’impianto. Lo stesso, dopo aver
eseguito la manovra, recatosi a livello 0 per aprire le
porte dell’ascensore, trovava queste ultime divelte,
l’ascensore vuoto, presente all’interno il letto di degenza utilizzato per il trasporto del paziente (se ne
constatava la presenza anche questa mattina). Interveniva contestualmente il
tecnico della Ditta Del BO
che constatava il fermo
dell’ascensore a livello 0 e
le porte della cabina e di
piano forzate, laddove per
porte forzate si intendono,
non solo quelle del livello
0, da dove sono usciti gli
occupanti l’ascensore, ma
Scarabeo: “I responsabili
enir fuori”
vranno vvenir
do
dovranno
L’episodio dell’ascensore
precipitato nel vuoto per
un’avaria tecnica, non è
passato inosservato anche
perché poteva avere conseguenze drammatiche per
chi in quel momento si trovava all’interno della cabina (un paziente e due infermieri).
Poteva veramente succedere l’irreparabile. Subito si
è sentito in dovere di intervenire l’assessore regionale venafrano Massimiliano
Scarabeo che chiama in
causa pesantemente chi,
all’interno dell’Ospedale
Santissimo Rosario di Venafro, ha il compito di garantire i livelli di sicurezza
in ogni struttura presente
all’interno dello stesso nosocomio. “ Grave, gravissimo episodio- scrive Scarabeo sul suo profilo di facebook- accaduto all’ospedale Santissimo Rosario di Venafro, ciò’ che si è verificato non ha attenuanti. Su
questo increscioso incidente chiederò che si faccia
piena luce e si accertino le
responsabilità. ORA BASTA!!
Non è più tollerabile che
i lavori di manutenzione
sulla struttura ospedaliera
vengano ulteriormente rimandati. Non ci sono più
alibi, chi è deputato ad intervenire lo faccia immediatamente. Chi si è reso
responsabile di certe omissioni ne risponderà a chi di
dovere.”
Sacrosanta presa di posizione dell’assessore regionale Scarabeo che sicuramente va nella direzione da
tutti auspicata, e troverà sicuramente d’accordo anche i membri del comitato
“S. Rosario” di Venafro.
M.F
M.F..
anche quelle del piano 2°
da dove sono entrati. Non
appare chiaro il motivo di
queste effrazioni, dal momento che
l’operatore intervenuto, dopo
aver riport a t o
l’ascensore a livello
0, avrebbe di lì a qualche
minuto aperto le porte, ma
ancora meno comprensibile appare il danneggiamento della porta dell’ascensore al piano 2°, da dove l’impianto è partito”. Insomma, un caso tutto da chiarire quello dell’ascensore
andato in tilt al nosocomio
venafrano.
M.F
M.F..
Politica
Venerdì 22 novembre 2013
3
Frattura: “Stiamo lavorando e decidiamo noi la riorganizzazione”. Intanto Carmine Ruta si rivolge al Tar per tornare a capo dell’Asrem
Sanità, niente promozione
dal Tavolo Massicci
Entro il 10 dicembre i piani operativi definitivi, disavanzo da 45 milioni
CAMPOBASSO. Per la sanità
la Regione è sotto esame. Da
sette anni in piano di rientro,
produrrà un disavanzo – al 31
dicembre 2013 – di circa 45 milioni di euro. E il debito stratificato, accumulato cioè negli anni precedenti - “ereditato” puntualizza spesso il governatore
Frattura perché oggettivamente
in politica il concetto del tempo
è relativo e la memoria si accorcia - è pari a 253 milioni. Soldi
che la Regione deve trovare.
Inoltre, mancano le integrazioni
ai programmi operativi richieste
dal Tavolo di monitoraggio e
verifica che ieri a Roma ha fat-
to il punto sui conti dei servizi
sanitari regionali commissariati.
Alla riunione coi tecnici coordinati dai dg dei ministeri dell’Economia e della Salute, Massicci e Bevere, il direttore generale della Salute Lastoria e il
subcommissario Rosato. Il governatore Paolo Frattura non ha
partecipato direttamente ma ha
seguito attraverso il dg l’evoluzione del ragionamento. A grandi linee sono quelle sopra descritte le linee di contestazione
dei funzionari romani: l’andamento dei conti, che ancora non
vira al ‘segno più’ e l’assenza di
un ‘governo’ nella programma-
zione dei servizi. Alla struttura
commissariale, guidata dal presidente della Regione, il Tavolo
Massicci ha dato ancora del
tempo. Entro il 10 dicembre dovrà inviare, fra le altre cose, le
correzioni al piano operativo.
Che era stato già redatto: prima
da Rosato e la sua versione destò polemiche e levate di scudi
soprattutto per i tagli previsti al
personale, poi congiuntamente
e aggiustato da Rosato e Frattura. Però anche questo sforzo è
risultato vano perché nel frattempo l’Asrem ha certificato
nel consuntivo un disavanzo
che supera di circa 20 milioni
quello iscritto in preventivo.
Tutto da rifare, dunque. E la Regione ha tempo fino al 10 dicembre.
In sostanza le procedure su cui i
tecnici hanno chiesto atti concreti sono in itinere. A cominciare da quella – particolarmente attenzionata da Roma - per il
rinnovo dei vertici Asrem. Frattura dovrà a breve decidere sulla decadenza avviata nei confronti di Angelo Percopo, che fu
sospeso dall’ex commissario ad
acta Basso. Intanto però procede l’iter per la nomina del nuovo manager dell’azienda di via
Petrella. Il 25 e 26 novembre la
commissione di esperti esterni
(anche dell’Agenas) avvierà la
valutazione sulle circa 100 domande pervenute.
“Nessuna verifica sui conti della nostra sanità è stata finora positiva” commenta il presidente
Frattura. “Stiamo mettendo su
la struttura, la nostra struttura.
Abbiamo nominato da poco il
dg dell’assessorato alla Salute,
presto avremo il nuovo manager dell’azienda sanitaria. Diciamo che di riorganizzazione
della sanità si comincia a parlare adesso. Entro fine anno avremo la ‘macchina’ a regime.
Quello che però mi preme
ribadire è che i tecnici romani non sono estranei al
debito delle Regioni commissariate. Loro in questi
anni dove sono stati?” dichiara riandando al fronte
che ha aperto qualche settimana fa nei confronti dei
tecnici e dei ‘commissari’
da loro inviati. A cui ha
mandato a dire allora e ripete oggi che “il riordino lo
decidiamo noi insieme ai molisani, non ce lo faremo imporre
dall’alto contro gli interessi dei
nostri concittadini”.
Infine, nuova puntata (forse
inattesa) della telenovela
Asrem. Secondo alcune indiscrezioni l’ex soggetto attuatore
Carmine Ruta avrebbe impugnato il decreto del commissario Frattura (di agosto) che non
ne conferma l’incarico. Il provvedimento, al centro di un’accesa querelle al Consiglio di Stato,
è oggetto di un ricorso al Tar e
pure di uno al giudice ordinario.
r.i.
Isernia
Venerdì 22 novembre 2013
C.da Colle delle Api - 86100 Campobasso - Tel. 0874 618827 - 483400 - 628249 - Fax 0874 484626 - E-mail: isernia@primopianomoli
Rivelazioni inquietanti nell’incontro costitutivo del comitato per la lotta contro la camorra e le ecomafie
L’allarme: “A Isernia
è boom di tumori”
Il medico: “Concentrazione maggiore rispetto alla media nazionale”
ISERNIA. Dati ufficiali non
ce ne sono. Eppure quello che
viene fuori dall’analisi empirica spaventa tanto e fa correre la
mente a quel pericolo di rifiuti
tossici interrati: tumori che altrove sono rari e che in provincia di Isernia hanno un boom,
analisi che forniscono risultati
inattesi. Timori, troppi timori,
che fanno scatenare la paura
dei cittadini. Proprio loro si sono riuniti ieri pomeriggio nell’aula consiliare del Comune di
Isernia per l’evento costitutivo
del Comitato Molise, Abruzzo,
Lazio e Campania come le camorre, un’associazione che
parte dal basso e lancia la lotta
agli affari della camorra nel territorio molisano.
“C’è stato un aumento delle
patologie tumorali a Isernia –
ha detto la dottoressa France-
sca Scarabeo, consigliere comunale di Isernia, ma anche senologa che di tumori, soprattutto femminili, ne diagnostica
purtroppo tanti -. Ci sono sarcomi rari in Italia che qui a
Isernia sono frequenti. Non sono dati frutto di studi accurati,
ma parliamo a livello empirico.
E in base a questa conoscenza
dovuta all’esperienza zone come Fragnete o Sesto Campano
sono le più colpite”. Ancora.
“In un solo anno - ha evidenziato la dottoressa Francesca
Scarabeo - abbiamo asportato
tre sarcomi alla mammella, in
provincia di Isernia. Il dato è
terribile se confrontato con la
media nazionale che è di 5 casi
su un campione di 100 mila
persone”.
Inutile dire che un ambiente
contaminato modifica il dna e
conduce a patologie serie,
spesso mortali. Chi è intervenuto alla riunione del comitato
lo ha specificato più volte. Ecco, quindi, che diventa necessaria la consapevolezza di
quanto questo ambiente possa
essere malato. Tanti gli spunti
sui quali il comitato chiede di
riflettere, come “sulla foglia di
fico fatta analizzare dalle
mamme per la salute che aveva
residui radioattivi, al latte materno che presenta tracce di sostanze che non dovrebbero esserci”. Il comitato chiede conto
pure di analisi effettuate sui
muscoli dei vitelli “che contengono diossina, eppure questa
sostanza dovrebbe concentrarsi
nel grasso”. Quali sono le cause? E’ qui che dovrebbero intervenire le istituzioni e chi è
deputato ai controlli: servono
verifiche approfondite, con
uno screening serio dell’ambiente. Capire se esistono i veleni sotterrati e dove eventualmente possono essere stati nascosti è il passo successivo al
moto di indignazione della prima ora. “Per evitare di perdere
altro tempo e non ritrovarsi, tra
altri vent’anni, di fronte a una
popolazione decimata” spiegano i promotori della sollevazione da parte dei cittadini. In tanti sono arrivati nella sala del
Comune di Isernia per assistere
alla riunione. Al comitato hanno aderito cittadini comuni, ma
anche istituzioni e politici. Ha
confermato la sua presenza
nella lotta alla camorra il sindaco Brasiello, annunciando
l’adesione da parte di tutto il
Comune. Hanno inviato lettere
pure i parlamentari del Pd, Roberto Ruta e Danilo Leva, personalità del mondo della cultura come il giornalista Domenico Iannacone e movimenti di
cittadini quali il Guerriero Sannita.
“I nostri fiumi, i nostri monti, i
nostri laghi, le nostre campagne, il nostro ambiente, il nostro paesaggio hanno per millenni permesso ai nostri corpi
una vita sana e dignitosa, han-
no garantito alle generazioni di
affrontare il loro futuro con serenità, senza essere oppressi
dai problemi derivati dai disastri perpetrati contro i beni supremi di ciò che ci circonda”
ha spiegato Emilio Izzo, promotore della riunione del comitato. Una certezza che, dopo
le rivelazioni del pentito di camorra Carmine Schiavone, vacillano. Quanto è sano l’ambiente? Quanto sicuro ciò che
si mangia? Dubbi che si ammassano e che generano forti
preoccupazioni.
Accanto alla consapevolezza di
cosa sia avvenuto, va trovata
anche una soluzione per il futuro. La strada che viene indicata
dal comitato si dirama lungo
tre direttrici: “Serve portare
avanti la raccolta differenziata,
ovvero avviare un ciclo virtuoso della gestione dei rifiuti per
evitare che possa diventare un
business. E poi è necessario
istituire il registro dei tumori
per capire se i numeri empirici
di cui si parla siano dati che
rientrano in parametri medi o la
spia di un’emergenza seria. Infine, è sempre più urgente un
monitoraggio della catena alimentare per capire cosa finisce
nel nostro corpo”. Idee che il
comitato vuole tradurre dalla
teoria alla pratica coinvolgendo il maggior numero di cittadini possibile. Una sfida per il
bene collettivo. Hanno aderito
al comitato tanti cittadini, numerose associazioni ed alcune
amministrazioni comunali.
Particolarmente apprezzati gli
interventi dei sindaci di Sepino, Montecilfone, Rionero,
Pizzone, Pettoranello e, ovviamente, Isernia.
Riccia - Trivento
Venerdì 22 novembre 2013
Grazie all’attività e al supporto finanziario dell’APMO, presso l’Uoc di oncologia dell’ospedale Cardarelli è attivo uno sportello di psico-oncologia e
uno di assistenza sociosanitaria volti al sostegno dei pazienti affetti
da neoplasia e delle loro famiglie.
Questo gruppo di lavoro, costituito da
una psicologa e da un’assistente sociale che operano a contratto, ha già messo a punto un opuscolo divulgativo
(Guida ai diritti dei malati oncologici e
dei loro familiari) che l’associazione
ha provveduto a finanziare, stampare e
divulgare fra i malati e i propri familiari, istituzioni sanitarie di Campobasso
e regione, medici di famiglia. Inoltre,
nella sala d’attesa del reparto di oncologia medica è stato istituito un punto
informativo e di supporto (PIS) in cui
è attiva una biblioteca a disposizione
dei pazienti, familiari e visitatori del
reparto.
Nel dicembre 2012 la stessa associazione ha organizzato un concerto per
pianoforte presso il Teatro Savoia di
Campobasso, mentre nel 2013 ha avviato la campagna “5xmille”. Essa ha
inoltre partecipato all’evento “La Bella e la Bestia” e alla presentazione del
libro “Incipit Apocalypsis”. Infine,
prosegue con impegno nell’organizzazione di iniziative con lo scopo di raccogliere fondi per finanziare vecchi e
nuovi progetti e migliorare i livelli di
assistenza dei pazienti.
PC
L’associazione pro malati
oncologici si presenta
A Pietracatella l’incontro promosso dalla locale Pro loco
PIETRACATELLA. Oggi alle ore 17,
presso la sala consiliare del Comune di
Pietracatella sita in via Fontanelle, si terrà un incontro per far conoscere alla cittadinanza le iniziative dell’associazione pro
malati oncologici “Anna Pistilli Sipio
Perrazzelli”.
L’evento è promosso dalla Pro loco Pietramurata in collaborazione con il Comune di Pietracatella. A presentare le attività
dell’associazione sarà il dottor Francesco
Carozza, in seguito parlerà del progetto di
psico-oncologia la dottoressa Claudia
Spina, del progetto PIS la dottoressa Maria Antonietta Viglione e del progetto di
biologia molecolare la dottoressa Francesca Fanelli.
L’associazione pro malati oncologici
“Anna Pistilli Sipio Perrazzelli” Onlus
(APMO) è nata nel febbraio 2012 su iniziativa dell’avvocato
Alberto Pistilli Sipio.
L’uomo già dopo la
morte della moglie,
avvenuta nel febbraio 2010 a causa di un
cancro, aveva provveduto a donare
un’autovettura e a
pagare un’annualità
di stipendio per un
infermiere, allo scopo di rendere più efficiente il servizio di
assistenza domiciliare per i malati oncologici assistiti dal personale medico e infermieristico dell’oncologia medica dell’ospedale di Campobasso. Così, a queste iniziative personali,
grazie alla collaborazione dei medici del
Cardarelli, si è ritenuto opportuno creare,
su base associativa, un organismo capace
di fornire con continuità, prestazioni di
assistenza ai malati e ai loro familiari, non
erogate dalla sanità pubblica.
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Venafro
Venerdì 22 novembre 2013
C.da Colle delle Api - 86100 Campobasso - Tel. 0874 618827 - 483400 - 628249 - Fax 0874 484626 - E-mail: [email protected]
Il giallo all’ospedale Ss Rosario
Ascensore precipitato,
l’Asrem getta ombre
Scarabeo: effettuare i controlli sugli impianti e fare piena luce
VENAFRO. E’ giallo sull’ascensore precipitato al Ss Rosario l’altra sera. Si registra subito un comunicato della Asrem che crea ancora
più dubbi sull’accaduto. Scrive la Asrem:
“…si è eseguito in data odierna (ieri per chi
legge) un sopralluogo da cui è emerso quanto
segue: si è appreso, contattando tutti gli intervenuti immediatamente dopo il fermo ascensore (elettricista ditta Spinosa e dipendente ditta
Del Bo manutentrice degli ascensori) che la
cabina ascensore era ferma tra il livello 0 ed il
piano 1, dove si sarebbe dovuta fermare partendo dal sovrastante secondo piano. L’elettricista della Ditta Spinosa è intervenuto celermente, riportando con manovra manuale la cabina a livello zero per consentire la foriuscita
degli occupanti l’impianto. Lo stesso, dopo
aver eseguito la manovra, recatosi a livello zero per aprire le porte dell’ascensore, trovava
queste ultime divelte, l’ascensore vuoto, presente all’interno il letto di degenza utilizzato
per il trasporto del paziente (se ne constatava
la presenza anche questa mattina). Interveniva
contestualmente il tecnico della Ditta Del Bo
che constatava il fermo dell’ascensore a livello zero e le porte della cabina e di piano forzate, laddove per porte forzate si intendono, non
solo quelle del livello zero, da dove sono usciti gli occupanti l’ascensore, ma anche quelle
del piano 2° da dove sono entrati. Non appare
chiaro il motivo di queste effrazioni, dal momento che l’operatore intervenuto, dopo aver
riportato l’ascensore a livello zero, avrebbe di
lì a qualche minuto aperto le porte, ma ancora
meno comprensibile appare il danneggiamento
della porta dell’ascensore al piano 2°, da dove
l’impianto è partito”.
Durissimo l’intervento dell’assessore regionale Massimiliano Scarabeo su Facebook: ”Personalmente mi sono già attivato affinché si
provveda con urgenza a effettuare i controlli e
mettere in sicurezza gli impianti e le parti della struttura che possono rappresentare un pericolo per l'incolumità di pazienti e personale.
Quello che è accaduto, è un episodio deplorevole, per fortuna senza gravi conseguenze che
non deve più ripetersi. Ho chiesto di verificare
ogni cosa e che su questo increscioso inciden-
te si faccia piena luce e si accertino le responsabilità. Il diritto alla salute non può essere pregiudicato dalla superficialità di come
vengono affrontate questioni importanti come la sicurezza sui luoghi di lavoro
e quella di pazienti e cittadini che usufruiscono di strutture pubbliche”. Buon ultimo un tecnico (Lorenzo Greco) sottolinea la conveniente possibilità di sostituire gli ascensori rotti:
“Vorrei tra l'altro fare una valutazione sugli
aspetti economici. Oggi come oggi un ascensore normale costa circa diecimila euro, un
montalettighe circa quindicimila, quindi assurdo che la Asl non provveda con estrema urgenza alla sostituzione di tutti gli impianti elevatori. E’ evidente che spenderà cifre ben più consistenti” in caso di risarcimento danni. Oppure
per una eventuale e radicale manutenzione (aggiungiamo noi).
F. R.
Venerdì 22 novembre 2013
Medici e infermieri del Vietri salvano tre cuccioli
gettati in una busta tra i rifiuti ospedalieri
LARINO. I guaiti li ha sentiti la guardia giurata. Provenivano da una busta di plastica
nera, gettata in mezzo agli altri rifiuti sul retro dell’ospedale. Al suo interno, tre cuccioli
di cane, due maschi ed una
femminuccia venuti al mondo
solo qualche giorno fa, che
qualcuno aveva deciso di uccidere nel modo peggiore.
Una storia di ordinario degrado morale, se non fosse che è
andata a buon fine, grazie all’amore e alla generosità
d’animo di tre dipendenti dell’ospedale Vietri di Larino. Il
dottor Angelo Camillo e l’in-
fermiere Antonio Iavasile del
Pronto Soccorso e la fisioterapista Maria Mariani, che hanno salvato da morte certa i tre
cagnolini, disidratati, infred-
doliti e impauriti.
Una coperta, una scatola vicino al termosifone e, visto che
parliamo di professionisti della sanità (quella “buona”), anche una “consulenza” veterinaria per alimentarli al meglio. E così, il codice rosso si
è trasformato in uno scodinzolio festante per lo scampato
pericolo, ma anche per aver
trovato una casa. Quelle dei
tre operatori sanitari, che alla
fine li hanno portati con loro,
in famiglia, dove nessuno cercherà più di chiuderli in una
busta di plastica e di buttarli
tra i rifiuti.
edl
Larino Basso Molise 21
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ttualità
Attualità
Politica e A
PRIMO
PIANO
tidiano del Molise
Il Quo
Quotidiano
Vener
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enerdì
novvembre 20
201
Rosato avrebbe presentato le dimissioni al Tavolo interministeriale di verifica che si è svolto ieri
Sanità, il subcommissario
in rotta con la Regione
CAMPOBASSO. Le novità
che trapelano dall’ultimo
tavolo di verifica dei conti
della sanità molisana, il famoso ‘Tavolo Massicci’,
che si è svolto ieri a Roma,
sono poche. Segno che probabilmente non ci sono
buone notizie. Ma ce ne
sarebbe una che, se fosse
confermata, sarebbe clamorsa. Al Ministero avrebbe rassegnato le dimissioni il sub commissario alla
Sanità Nicola Rosato, nominato il 21 gennaio 2012
dall’allora Consiglio dei Ministri, ma negli ultimi mesi
in rotta con l’attuale governatore-commissario ad
acta Paolo di Laura Frattura. I due a giugno furono
protagonisti di un aspro
scontro verbale, con quest’ultimo che definì Rosato
‘abusivo’. Da allora i rapporti tra i due si sono incrinati. E poi sarebbero peggiorati ulteriormente dopo
la nomina, avvenuta poco
più di un mese fa, del nuovo direttore dell’Assessorato alla Sanità Antonio La
Storia. Né il sub commissario avrebbe digerito la riorganizzazione di alcuni uffici e servizi posti in atto dal
governo regionale. Ecco
perché, dopo averci pensato su, Rosato avrebbe
Il go
ore FFrattura
rattura in una ffo
oto con il
govvernat
ernatore
sub commissario Nicola R
osat
o
Rosat
osato
espresso l’intenzione di
andare via e avrebbe messo nero su bianco le dimissioni.
In attesa di capire come
si orienterà il Ministero su
tale questione, la Regione
resta in attesa delle valutazioni del Tavolo Massicci
sui provvedimenti dell’ultimo trimestre.
red.pol.
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I progetti socio-sanitari
dell’Associazione Pro Malati Oncologici “Anna Pistilli
Sipio Perrazzelli” al centro
di un incontro che si terrà
oggi alle 17,00 presso la
sala consiliare del Comune
di Pietracatella, in via Fontanelle. Promosso dalla Pro
Loco Pietramurata in colla-
borazione
con il Comune di Pietracatella, l’incontro vedrà
la partecipazione del
dottor Francesco Carozza,
della
dott.ssa
Claudia Spina, che illustrerà il progetto di psico-oncologia, della
dott.ssa Maria Antonietta Viglione,
che parlerà
del progetto
PIS e della
dott.ssa Francesca Fanelli,
che relazionerà sul progetto di biologia molecolare.
L’Associazione Pro Malati Oncologici “Anna Pistilli
Sipio Perrazzelli” - Onlus
(APMO), è nata nel febbraio 2012 su iniziativa dell’avvocato Alberto Pistilli
Sipio. L’uomo già dopo la
tracatella.
Pietracat
ella. Nel gruppo di lavoro professionisti e volontari
tracat
Pie
L’associazione Anna Pistilli Sipio Perrazzelli
dalla parte dei malati onocologici
morte della moglie, avvenuta nel febbraio 2010 a causa del cancro, aveva provveduto a donare un’autovettura e a pagare un’annualità di stipendio per un
infermiere, allo scopo di
rendere più efficiente il servizio di assistenza domiciliare per i malati oncologici
assistiti dal personale medico e infermieristico della
Oncologia Medica del Cardarelli.
Così, a queste iniziative
personali, grazie alla collaborazione dei medici del
Cardarelli, si è ritenuto opportuno creare, su base
associativa, un organismo
capace di fornire con continuità, prestazioni di assistenza ai malati ed ai loro
familiari, non erogate dalla
Sanità pubblica.
Grazie all’attività e al supporto finanziario dell’APMO, presso l’UOC di Oncologia dell’Ospedale Cardarelli è attivo uno sportello
di psico-oncologia e uno di
assistenza socio-sanitaria
volti al sostegno dei pazienti affetti da neoplasia e delle loro famiglie.
Questo gruppo di lavoro,
costituito da una psicologa
e da un’assistente sociale
che operano a contratto,
ha già messo a punto uno
opuscolo divulgativo “Guida ai diritti dei malati oncologici e dei loro familiari” che l’Associazione ha
provveduto a finanziare,
stampare e divulgare fra i
malati e i propri familiari,
istituzioni sanitarie di Campobasso e regione, medici
di famiglia. Inoltre nella
sala d’attesa del reparto di
Oncologia Medica del Cardarelli, è stato istituito un
Diverse le iniziative
a sostegno dei pazienti
illustrate nell’incontro
di questa sera
nella sala comunale
Punto Informativo e di Supporto (PIS) in cui è attiva
una biblioteca a disposizione dei pazienti, familiari e
visitatori del reparto.
Nel dicembre 2012 l’APMO ha organizzato un concerto per pianoforte presso il teatro Savoia di Campobasso mentre nel 2013
ha avviato la campagna
“5xmille”. L’Associazione
ha inoltre partecipato all’evento “La Bella e la Bestia”, e alla presentazione
del libro “Incipit Apocalypsis”. L’APMO continua ad
organizzare iniziative con lo
scopo di raccogliere fondi
per finanziare vecchi e nuovi progetti e migliorare i livelli di assistenza dei nostri
pazienti.
Info:
0874.409606 - www.
apmocampobasso.it
Attualità
tidiano del Molise
Il Quo
Quotidiano
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“Concessione secondo legge; documentazione depositata e locale ispezionato”
Eurobet: sala giochi regolare
Intervento del concessionario dopo la polemica sulla vicinanza della struttura al Sert
La parola passa alla difesa. Dopo le polemiche
seguite alla segnalazione
di una sala scommesse in
procinto di aprire a due
passi dal Sert isernino, il
concessionario Eurobet
specifica i termini della
questione.
A parlare è Domenico
Antonecchia, responsabile del diritto sportivo del
Concessionario Eurobet
ubicato presso il comune
di Isernia. Antonecchia, in
pratica, replica all’articolo di ‘Avvenire’ che nelle
scorse ore ha ripreso la vicenda sulle proprie colon-
inita
L’ingresso della sala scommesse ffinita
he
o delle polemic
al centr
polemiche
centro
ne, specificando come la
struttura sorga davanti al
servizio per le tossicodipendenze e nei pressi di
due scuole medie. La difesa parte da un assunto:
“Non esiste una disciplina
locale che regolamenti il
posizionamento di questo
tipo di attività, mentre è in
vigore una normativa nazionale regolamentata dai
Monopoli di Stato che è
stata rispettata in tutte le
sue parti”.
Ancora Antonecchia: “La
Concessione governativa
è assegnata attraverso
regolari bandi di gara indetti dall’Amministrazione
Autonoma dei Monopoli
dello Stato. Inoltre – spiega il responsabile - infor-
miamo che il 6 novembre
scorso il locale è stato
ispezionato e visionato
dalla Polizia Municipale.
L’attività sarà, come previsto dalla legge, (articolo
110 del T.U.L.P.S, il Testo
unico delle leggi di pubblica sicurezza) interdetta ai
minori di anni 18”. Infine,
contrariamente a quanto
sostenuto dal quotidiano
cattolico, in merito alla
sala in apertura, Antonecchia specifica che “sono
depositati regolari documentazioni presso gli uffici della Questura e del
Comune”.
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rassegna stampa - Azienda Sanitaria Regionale del Molise