millenovecentonovantanove
61
I
n tutti questi anni i Lupi di San
Glisente hanno scelto di dedicare
una giornata intera al ricordo dell’amico Bruno Zamboni, una giornata di commemorazione che si ripete di solito nell’aprile di ogni
anno dal 1995. È un’occasione
per ricordare Bruno ma anche Nadia e con gli anni tutti coloro che
purtroppo lasciano il Gruppo. Nel
1995 la meta scelta per questa
giornata è la Val Palot, lì si svolge
il percorso di sci-alpinismo, la Messa, la consegna della litografia di
Lino Rizza ed il pranzo.
Durante l’anno si ripropongono
le uscite in montagna ma anche
una trasferta al mare, i Lupi (una
sessantina di persone circa) tornano alle Cinque Terre con trekking
a Vernazza e visita alla cittadina di
Portovenere. La giornata ecologica
conclusiva delle gite in programma
si svolge quest’anno nei dintorni di
Esine, non in montagna ma lungo
il corso del torrente Grigna ed i
suoi affluenti, la zona Laghetti, e il
Bardisone.
Durante l’anno c’è spazio anche
per una serata d’autunno dedicata alla geologia: presso il Cinema
Teatro parrocchiale l’esperto e
amico dei Lupi Enzo Bona presenta una serie di diapositive per una
“Lettura del paesaggio” con note
botaniche, storiche e geologiche.
Durante quella serata i Lupi consegnano a Bona il titolo di Lupo “honoris causa”.
In questa pagina:
Il Lago d’Arno
62
63
Come si può pensare ai monti di Esine senza
associarne l’immagine alla presenza dei Lupi di
San Glisente? In questi anni i paesaggi alpestri
sono stati segnati dalla loro assidua
frequentazione, dal lavoro di pulizia dei boschi e
dall’intensa attività di sistemazione dei sentieri
che i Soci hanno effettuato.
Dai monti, che sentiamo “nostri” quando la loro
immagine diviene esperienza nella nostra mente,
la passione per l’ambiente ha pervaso anche i
comportamenti dei singoli, educando al rispetto,
alla conservazione e alla formazione delle
generazioni più giovani.
La percezione soggettiva dei paesaggi naturali è
divenuta dunque, grazie all’Associazione, un
modello comportamentale corretto verso
l’ambiente, solidamente confortato dalla
conoscenza scientifica che ha trovato ragione
fondante nel camminare insieme per monti e
vallate.
Tutto questo, di per se stesso edificante, non
sarebbe stato che sterile esercizio culturale se
non avesse ricevuto il “collante” dell’amicizia,
della stima reciproca e della solidarietà. Qualità
che accomunano i miei amici Lupi in questa
avventura umana.
Enzo Bona
Dall’alto:
Enzo Bona, il botanico
dei Lupi di San Glisente
Salamandra pezzata Salamandra salamandra L.
Xanthoria elegans
(Link) Th. Fr.
Vernazza
64
duemila
65
L
a nota di merito del 2000 per il
Gruppo è la piastra direzionale-punto geodetico posizionata sulla cima
di S. Glisente accanto al punto di riferimento già esistente, da secoli, un cumulo di pietre (omino di pietra). Con questo
gesto, il 22 ottobre del 2000 i Lupi di
San Glisente lasciano un segno indelebile
nel tempo, sulla cima del monte omonimo.
Nello stesso anno entrano a far parte
del Comitato alcuni giovani appassionati
di montagna e sensibili al discorso ecologico, il loro impegno porta speranza e vitalità al futuro del Gruppo che si vede immediatamente collocato sul web, come
vuole la gioventù e la rivoluzione tecnologica che avanza: i Lupi possiedono un loro
sito internet.
Continuano i lavori della Commissione
Sentieri che da sempre si occupa con co-
66
stanza della pulitura dei sentieri e del ripristino della segnaletica; gli interventi di
quest’anno riguardano l’itinerario che dal
Passo delle Sette Crocette porta a S. Glisente fino all’incrocio con il sentiero 163
al goletto di Fop di Cadì ed è stata ripulita la passeggiata lungo il torrente Grigna.
Tra le gite più suggestive si ricorda la
salita alla Cima Vallombrina, raggiunta con
una camminata di due ore dal passo del
Gavia con sosta al Bivacco Ortles da dove
si possono ammirare numerose trincee
della Grande Guerra.
Un piccolo gruppo di Lupi coraggiosi
partecipa al 37° pellegrinaggio in Adamello, con partenza dal Rifugio Gnutti, attraverso la via ferrata Terzulli che introduce
alla distesa del Pian di Neve.
Il concorso di educazione ambientale
festeggia quest’anno la quinta edizione.
dal “Giornale di Brescia” del 19 gennaio 2000
L’intensa attività del sodalizio che promuove
cultura ambientale
Esine, l’ecologia su internet con
i Lupi di San Glisente
I Lupi di San Glisente sono sbarcati su internet. Al
sito si accede cliccando www.voli.bs.it; attraverso il
percorso “Comuni della Valle Camonica”, Esine e “Circolo didattico Giuseppe Tovini” esso permette di conoscere le molteplici iniziative attuate dal sodalizio
della Val Grigna.
È nato nel 1987 e attualmente si compone di centoventi “Lupi” stimolati dalla voglia di diffondere la cultura ecologico-ambientale, specialmente alle giovani
generazioni.
Da un quinquennio coltiva quello che ritengo il loro fiore all’occhiello, ovvero la collaborazione con il Circolo
didattico di Esine. Per cui anche quest’anno le scuole
materne, elementari e medie dei Comuni di Cividate
Camuno, Bienno, Piancogno, Malegno, Ossimo, Borno
e Lozio hanno aderito alla proposta di partecipare al
quinto concorso ecologico-ambientale “Bruno e Nadia”
alla memoria. Nella fattispecie la collaborazione si
espleta con interventi di formazione per docenti, momenti di accompagnamento in ambiente alle scolaresche, con mostre e manifestazioni e, appunto, concorsi a tema ecologico.
Al riguardo, quest’anno, sotto l’occhio esperto della
commissione composta da Mariella Avanzini, Lino
Rizza, Enzo Bona ed Ennio Lombardi, hanno lavorato
le scolaresche dell’obbligo con il compito di adeguare gli elaborati alla tematica richiesta, valutare il
grado di partecipazione degli alunni, evidenziare la
loro interdisciplinarietà, elaborare il tutto con tecniche multimediali.
E ogni anno, in questo periodo, viene stampato un
elegante opuscolo che narra ed illustra e rammenta
le diverse iniziative messe in cantiere nei dodici mesi
passati.
Al suo interno, in uno stringatissimo editoriale, il
“capo-branco” al secolo Gian Mario Stofler, elenca le
varie scadenze ricordando la frequentazione annuale
delle montagne, ma non solo: ci sono anche il recupero e il mantenimento dei sentieri dei monti di Esine, il completamento del plastico che narra visivamente l’aspetto geologico del territorio, il recupero e
il mantenimento della “Baita del Giaol”, la pulizia del
pozzo nei pressi della chiesetta della Santissima Trinità, le serate culturali, le giornate ecologiche, la manutenzione del parco giochi, le giornate ricordo ai Lupi
prematuramente scomparsi. Fra gli altri ricordiamo
Miro, Bruno, Nadia, Battistino.
Pagina a fianco:
Ranuncolo - Ranunculus fluitans Lam.
In questa pagina:
San Glisente: VII Raduno Valgrigna
Rifugio Garibaldi
Pian di Neve
67
Commissione sentieri
L’idea di creare un sentiero ufficiale CAI sulle
nostre montagne è nata nel 1987 dai primi
ideatori del nostro gruppo e, portata,ad una
riunione dei Lupi di S. Glisente viene subito
accettata con entusiasmo da tutti i consiglieri.
Con la collaborazione di tutti si è iniziato a
preparare il sentiero a tavolino e poi messo in
atto percorrendolo “naturalmente e rigorosamente a piedi” ed effettuando in pratica le
opportune modifiche al tracciato.
Quando il tutto era pronto si è chiesto l’autorizzazione per poterlo inserire ufficialmente
nelle cartine dei sentieri CAI, inizialmente con
il n° 163 e poi successivamente con le varianti 163/A - 163/B - 163/C facendo si che la nostra montagna si potesse percorrere come
fosse un anello. A questo scopo si è poi creato dei collegamenti con colorazione giallo o
rosso che però non vengono riportati sulla cartina ufficiale.
Dopo aver avuto l’autorizzazione,il sentiero
che è di circa 40 Km è stato ben evidenziato
da cartelli posti all’inizio, alla fine e lungo tutto il percorso. I cartelli sono in totale 80, posizionati su 34 paline in ferro: di essi, 48 sono
in legno e 32 in metallo contraddistinti dalla
sigla “C.A.I.”.
Successivamente è nata una commissione
sentieri con l’unico scopo di programmare tutti
gli anni con la collaborazione di volonterosi gli
opportuni interventi di pulitura e ripristino della colorazione bianco-rosso del percorso.
Il percorso è consigliato ad escursionisti
esperti tenendo presente che per la sola salita della Valle dell’Inferno (sentiero 163) con
arrivo alla pozza di Scandolaro la tempistica è
di circa 5 ore e trenta minuti con un dislivello
di 1500 metri pari a Km 18.
La manutenzione dei sentieri
Sentiero 163
Esine - Rugola - Pianazzo - Vaccaret - Pozza
- San Glisente - Colma di San Glisente Fop di Cadi
Scandolaro - Fondo - Valle dell’Inferno Tracciolino Splasere - Mulino Resio
Sentiero 163/A
Centrale Sacca - Bacino - Tracciolino fino al bivio incrocio 163
Sentiero 163/B
Doi Bià - Lazzaretto - Dosso dei Signori Foppole - Chiesa di S. Glisente
Sentiero 163/C
Esine - Val Casega - Guillo - Selz - Budec
Altri sentieri
Guillo-Splasere (collega 163 con 163/C)
Rugola-Salvagnone (collega 163 con 163/B)
Casinetta-Baita del Giaol-Dosso dei SignoriLazzaretto (collega 163 con 163/B)
Pozza di Scandolaro - Fop di Cadi - Bivacco
Marino Bassi
Doi Bià - Val Cavena - Baita del Giaol
Virgilio
Cima di San Glisente: piastra direzionale posata accanto al punto di riferimento già esistente “omino di pietra”
68
duemilauno
69
U
no degli obiettivi dei Lupi di
S. Glisente è la collaborazione diretta con gli enti del
territorio, nel 2001 il Gruppo collabora con gli Amici di S. Glisente e la Biblioteca Civica di Berzo
Inferiore al progetto ambiente e territorio dal titolo: “Storie di pietre, habitat, erbe e fiori tra la Val Grigna e
l’alta Val Trompia”.
Oltre alle solite gite ci sono alcuni
fuori programma interessanti: la salita al Monte Adamello, la vetta del
Dosegù e il trekking in Patagonia di
due giovani Lupi (Sandro e Torri) che
si avventurano in un altro mondo, alla
ricerca di terre sconosciute.
Rimane fermo nel tempo l’appuntamento alle Baite del Mella (ottimo
pretesto per far festa con gli amici di
Ono San Pietro), la giornata ecologica di ottobre, la gara di slalom, il
Concorso nelle scuole che da qualche anno coinvolge anche i bambini
della Scuola Materna. La partecipazione dei Lupi al pellegrinaggio in
Adamello con gli Alpini.
Foto piccola:
Giornata alle Baite del Mella
Foto grande:
Sandro durante il trekking in Patagonia
70
71
Sono uno dei tanti Lupi che hanno avuto la fortuna di avere nel
nostro gruppo una signora guida
che ci ha accompagnato a conoscere tanta
montagna che prima sentivo solo parlarne ed
erano per me irraggiungibili: Presanella, Adamello, Dolomiti, Rosa, Carè Alto, Gran Sasso
e all’estero Zugspitze, Perù.
In questi anni ho conosciuto tantissimi amici
che con me hanno camminato sui sentieri e
sulla neve con le ciaspole, tutti mi hanno aiutato a maturare. Non dimentichiamo che da 5,
6 anni si è formato il gruppo dei ciaspolatori,
per quelle persone che gli sci ai piedi non li
hanno mai messi. Abbiamo così scoperto la
montagna con la neve, paesaggi incantati specialmente facendo escursioni notturne con la
luna piena: il luccichio delle pile e il calpestare la neve soffice dove nessuno non ha mai
osato. Ho solo un rammarico, nei Lupi ci sono
pochissimi giovani. Chiudo questa parentesi
della mia vita da Lupo ricordando che qualcuno nel gruppo mi chiama “balurt” (balordo) forse questo è nel mio DNA.
Grazie Lupi
Gianni
Sopra:
Cima Dosegù
Sulla sinistra dall’alto:
Cima dell’Adamello
VIII raduno scialpinistico Monte Campione - San Glisente
72
duemiladue
73
na gita particolare segna
l’anno nuovo: le Tre Cime di
Lavaredo.
Le Dolomiti, si sa, sono un
posto frequentato dai Lupacchiotti,
questa volta però il Gruppo (circa
70 persone) si dirige verso le Dolomiti venete dove il paesaggio si fa
ancor più intenso e intrigante.
Un’altra particolare uscita vede un
buon numero di Lupi e Lupe ritornare in zona Cevedale alla conquista
della Cima Pasquale; è una salita
faticosa, ma l’incredibile panorama
appaga ogni sudore e la gita rimane nel cuore di tanti.
La pluriennale amicizia tra i Lupi e il
gruppo degli Alpini si consacra nel
2002 con la “75ª adunata nazionale degli Alpini” che si svolge a Catania: un tuffo di calore in una terra
nuova ospitale e gioiosa; l’accoppiata Alpini Lupi si ritrova così in cima
all’Etna, tra i resti archeologici dell’isola e tra le vie di tipiche cittadine sicule.
Nel corso dell’anno il giovane Lupo
Sandro, attivo componente del comitato, consegue il titolo di Accompagnatore di Alpinismo Giovanile
(A.A.G.)
L’anno è tristemente segnato dalla
prematura scomparsa di Romano
Cresci, riferimento importante per i
Lupi di San Glisente: attivo promotore, guida, collaboratore e soprattutto grande amico.
U
In questa pagina:
Tre Cime di Lavaredo
sulla via del ritorno
74
75
Dolomiti di Sesto
La gita di settembre è sempre stata attesa dai Lupi. È una sorta
di chiusura dell’anno escursionistico ed ha sempre avuto come
meta luoghi bellissimi sia di montagna che di mare.
Quest’anno per la prima volta è toccato a noi organizzare questa
importante uscita, pensando come meta alla zona delle Tre Cime
di Lavaredo, già visitate nel corso di una vacanza. Durante il sopraluogo decidiamo i due itinerari: uno facile, aperto a tutti ed
una via ferrata che sale al Monte Paterno, per i più esperti.
I timori legati alla partecipazione svaniscono subito, i 50 posti a
disposizione sono prenotati in pochi giorni, riusciamo a trovare
posto ancora per 20 persone, poi per motivi organizzativi si chiudono le iscrizioni.
La settimana prima della partenza una nevicata rende sconsigliabile la via ferrata, ci troviamo quindi a percorrere tutti il periplo
delle Tre Cime. La giornata è stupenda, l’intero percorso è innevato, la neve rimasta sulle cenge rende ancor più belle le montagne
e ci regala paesaggi magnifici. Al ritorno facciamo una breve sosta al Lago di Misurina, il sole splende ancora, siamo stati veramente fortunati abbiamo trascorso due giorni indimenticabili.
Sandro
In alto:
Monte Pasquale
Al centro:
Adunata Nazionale Alpini,
sull’Etna
In basso:
Tre Cime di Lavaredo
76
Scarica

1999 - 2002