PROVINCIA DI BOLOGNA
PIANO SALUTE E BENESSERE SOCIALE
2009-2011
del Circondario Imolese
PROGRAMMA ATTUATIVO
2009
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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INDICE
PRESENTAZIONE ..................................................................... 8
PREMESSA E METODO ............................................................... 9
GLI ATTORI DEL PIANO “SALUTE E BENESSERE” DEL CIRCONDARIO IMOLESE ......... 10
IL PROFILO DI COMUNITÀ
DELLA
PROVINCIA DI BOLOGNA - DISTRETTO DI IMOLA ..... 16
PROGRAMMI PROVINCIALI E PROGETTI SOVRAZONALI 2009...............20
Programmi provinciali ............................................................20
Progetto sovrazonale N. 1:
Progetto sovrazonale N.
Progetto sovrazonale N.
Progetto sovrazonale N.
Progetto sovrazonale N.
PROGRAMMA PROVINCIALE “PROMOZIONE DI POLITICHE DI
ACCOGLIENZA E TUTELA DELL’INFANZIA E
ADOLESCENZA”(Piano adozione, accoglienza, abuso). 20
2a): OSSERVATORIO PROVINCIALE DELLE IMMIGRAZIONI ...... 22
2b): ASSISTENZA AL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DEI
CITTADINI STRANIERI E APOLIDI DELLA PROVINCIA DI
BOLOGNA..................................................... 23
2c): SOSTEGNO AD INIZIATIVE A CARATTERE INTERCULTURALE
................................................................ 24
2d): PROPOSTA DI FORMAZIONE SUI TEMI DELL’IMMIGRAZIONE
................................................................ 25
Progetti sovrazonali ..............................................................26
Progetto sovrazonale N. 3:
Progetto sovrazonale N. 4:
Progetto
Progetto
Progetto
Progetto
Progetto
Progetto
Progetto
PROGETTO MUTUABILITY .................................... 26
IL COORDINAMENTO PEDAGOGICO PROVINCIALE E LA
QUALITA’ DEI SERVIZI EDUCATIVI 0/3 ANNI ............. 27
sovrazonale N. 5:
INTERVENTI A FAVORE DI MINORI IN DIFFICOLTA’ ........ 28
sovrazonale N. 6:
PROGETTO SOVRAZONALE RELATIVO AL FUNZIONAMENTO
DEL CENTRO SPECIALISTICO PER LA PREVENZIONE
DELL’ABUSO E DEL MALTRATTAMENTO: IL FARO ....... 29
sovrazonale N. 7:
SOSTEGNO AL SUCCESSO FORMATIVO E SCOLASTICO .... 30
sovrazonale N. 8:
INTERVENTO DI IN/FORMAZIONE SULL’USO E DI
PREVENZIONE DELL’ABUSO DI SOSTANZE ANNO 2009.. 32
sovrazonale N. 9:
SUPPORTO ALLA SPERIMENTAZIONE E AL
COORDINAMENTO DELLE AZIONI DI PROSSIMITÀ A
LIVELLO DISTRETTUALE Intervento sul consumo
problematico di sostanze - anno 2009 ................... 34
sovrazonale N. 10: COORDINAMENTO PROVINCIALE DELLE POLITICHE
GIOVANILI .................................................... 38
sovrazonale N. 11: BENESSERE E SALUTE MENTALE ............................. 39
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Progetto sovrazonale N. 12: LA RETE DEGLI SPORTELLI SOCIALI ED IL PORTALE DEGLI
SPORTELLI SOCIALI - ANNO 2009.......................... 40
Progetto sovrazonale N. 13: AZIONI DI SUPPORTO ALLA RACCOLTA, ELABORAZIONE E
ANALISI DATI IN AMBITO SOCIALE E SOCIOSANITARIO A
SUPPORTO DELLE FUNZIONI DELLA CTSS DI BOLOGNA 42
Progetto sovrazonale N. 14: SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DEL TERZO SETTORE E
MODELLI DI PARTECIPAZIONE - ANNO 2009 ............. 43
Progetto sovrazonale N. 15: PROGETTO SOVRAZONALE DI SENSIBILIZZAZIONE E
FORMAZIONE AL SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO – ANNO
2009........................................................... 44
Progetto sovrazonale N. 16: CAAD - CENTRO PROVINCIALE PER L'ADATTAMENTO
DELL'AMBIENTE DOMESTICO (DISABILI–ANZIANI) ANNO
2009........................................................... 45
Progetto sovrazonale N. 17: EDUCAZIONE ALIMENTARE, ORIENTAMENTO E
QUALIFICAZIONE AI CONSUMI ............................. 47
Progetto sovrazonale N. 18: PIANO PROVINCIALE D’INTERVENTO PER LA LOTTA AL
TABAGISMO .................................................. 48
Progetto sovrazonale N. 19: P.A.R.I. 2008 – PROGRAMMA D’AZIONE PER IL RE-IMPIEGO
DI LAVORATORI SVANTAGGIATI (bando riaperto fino a
giugno ‘09)................................................... 49
Progetto sovrazonale N. 20: ESPERIENZE DI TRANSIZIONE AL LAVORO PER
ADOLESCENTI E GIOVANI USCITI DAL SISTEMA DI
ISTRUZIONE E FORMAZIONE - ANNO 2009 ............... 50
Progetto sovrazonale N. 21: PROTOCOLLO INTERISTITUZIONALE PER L’INSERIMENTO
LAVORATIVO DISABILI IN PARTICOLARI CONDIZIONI DI
SVANTAGGIO – ANNO 2009................................. 51
Progetto sovrazonale N. 22: RETE DEI SERVIZI PROVINCIALI PER IL LAVORO (CENTRI
PER L’IMPIEGO E SPORTELLI COMUNALI PER IL LAVORO)
E INSERIMENTO LAVORATIVO SOGGETTI SVANTAGGIATI –
ANNO 2009 ................................................... 52
PROGETTI TRIENNALI .............................................................53
AREA RESPONSABILITÀ FAMILIARI, CAPACITÀ GENITORIALI, DIRITTI DEI BAMBINI, GIOVANI E
PIENA APPLICAZIONE DELLA LEGGE N. 194/1978 ....................................... 53
AREA IMMIGRAZIONE, ASILO, LOTTA ALLA TRATTA ...................................... 57
AREA PREVENZIONE E CONTRASTO DELLE DIPENDENZE E DI ALTRE FORME DI DISAGIO SOCIALE
– SALUTE MENTALE ..................................................................... 58
AREA ANZIANI E DISABILITÀ............................................................. 59
AREA PREVENZIONE MALATTIE EVITABILI, CRONICHE, PROMOZIONE DI STILI DI VITA SANI E
DELLA SICUREZZA ....................................................................... 61
AREA TECNICO ORGANIZZATIVA E AZIONI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
........................................................................................ 71
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 ....................................... 72
Capitolo 1°:
DAGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DELLE AREE
AGLI INTERVENTI DEL PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 72
AREA RESPONSABILITÀ FAMILIARI, CAPACITÀ GENITORIALI, DIRITTI DEI BAMBINI, GIOVANI E
PIENA APPLICAZIONE DELLA LEGGE N. 194/1978 ....................................... 72
Intervento/progetto N. 1:
Intervento/progetto
Intervento/progetto
Intervento/progetto
Intervento/progetto
Intervento/progetto
Intervento/progetto
Intervento/progetto
Intervento/progetto
Intervento/progetto
Intervento/progetto
PRESA IN CARICO CLINICO-TERAPEUTICA DI MAMME CON
PARTICOLARE DIFFICOLTÀ NELL’AREA DELLA
GENITORIALITÀ .............................................. 72
N. 2:
PROTOCOLLO OPERATIVO PER L’ASSISTENZA SOCIO –
SANITARIA A TUTELA DELLA MATERNITÀ ................ 73
N. 3:
IL MALTRATTAMENTO CONTRO LE DONNE E I/LE MINORI 74
N. 4:
ATTIVARE FORME DI SOSTEGNO AGLI AFFIDATARI SIA PER
LE FORME DI AFFIDO FAMILIARE CHE PER QUELLE
PARZIALI...................................................... 75
N. 5:
ATTIVAZIONE DI UNA RETE DI ACCOGLIENZA PER MINORI
DELLA FASCIA 0 – 6 ......................................... 76
N. 6:
INTERVENTI DI SOSTEGNO ECONOMICO A FAVORE DI
NUCLEI CON ALMENO 4 FIGLI.............................. 77
N. 7:
UNA CASA PER OGNI BAMBINO - RAGAZZO ................. 78
N. 8:
PROMOZIONE DELL'AGIO AD UN LIVELLO “SUPERIORE” ... 79
N. 9:
I MSNA SUL CIRCONDARIO IMOLESE .......................... 80
N. 10: LA RETE DEI CENTRI DI AGGREGAZIONE GIOVANILE ....... 81
N. 11: IL TUTOR AMICALE NELLA REALTÀ DEL CIRCONDARIO
IMOLESE ...................................................... 82
AREA IMMIGRAZIONE, ASILO, LOTTA ALLA TRATTA ...................................... 83
Intervento/progetto N. 12: CORSO DI PREPARAZIONE ALLA NASCITA PER DONNE
MIGRANTI “PER UNA NASCITA SENZA FRONTIERE” ..... 83
Intervento/progetto N. 13: SOSTEGNO ALL’APPRENDIMENTO DELLA LINGUA ITALIANA
IN RETE ....................................................... 84
Intervento/progetto N. 14: MEDIATORI INTERCULTURALI NEI SERVIZI ................... 85
Intervento/progetto N. 15: ACCOGLIENZA ABITATIVA PER DONNE E DONNE CON
BAMBINI MIGRANTI .......................................... 86
Intervento/progetto N. 16: INFORMAZIONE, ORIENTAMENTO, CONSULENZA ........... 87
Intervento/progetto N. 17: PROGETTI DI PREVENZIONE PER LE SCUOLE SECONDARIE DI
PRIMO E SECONDO GRADO RELATIVAMENTE ALLE
TEMATICHE DELLE DIFFERENZE ........................... 88
Intervento/progetto N. 18: PROGRAMMA FINALIZZATO DI ZONA “INTERVENTI A
SOSTEGNO DEI PROGRAMMI DI ASSISTENZA ED
INTEGRAZIONE SOCIALE A FAVORE DELLE VITTIME DELLA
TRATTA, SFRUTTAMENTO E RIDUZIONE IN SCHIAVITÙ”
art. 18 DLgs 286/98 e art 13 L 228/03................... 89
AREA PREVENZIONE E CONTRASTO DELLE DIPENDENZE E DI ALTRE FORME DI DISAGIO SOCIALE
– SALUTE MENTALE ..................................................................... 92
Intervento/progetto N. 19: COORDINAMENTO DELLE AZIONI A CONTRASTO DELLA
POVERTA’ ED ESCLUSIONE SOCIALE ...................... 92
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Intervento/progetto N. 20: “ANIMA è PSICHE” SERVIZIO DI PSICOLOGIA E
PSICOTERAPIA A TARIFFE AGEVOLATE ................... 94
Intervento/progetto N. 21: “CENTRO DOCUMENTAZIONE SULLA SALUTE MENTALE” .. 95
Intervento/progetto N. 22: EPIC’ENTRO: CENTRO PER L’ASCOLTO; AZIONI DI
PROSSIMITÀ E ANIMAZIONE SOCIALE...................... 96
Intervento/progetto N. 23: DEFINIZIONE DEGLI ELEMENTI NECESSARI A SVILUPPARE UN
MODELLO INTEGRATO DI INTERVENTO INDIVIDUALE:
BUDGET DI CURA ............................................ 98
Intervento/progetto N. 24: “VIVERE” PROSECUZIONE E SVILUPPO DELL’UNITÀ DI
STRADA ..................................................... 101
Intervento/progetto N. 25: VALUTAZIONE CON UVM DEI PROGETTI INTEGRATI
SOCIOSANITARI A LIVELLO RESIDENZIALE E
TERRITORIALE - CREAZIONE DI UN SISTEMA INTEGRATO
DELLA RESIDENZIALITÀ IN AMBITO CIRCONDARIALE.. 103
Intervento/progetto N. 26: OLTRE LA SIEPE: LA SALUTE MENTALE E’ UN DIRITTO DI
TUTTI, ANCHE IL TUO. Ed. 2009 ........................ 106
AREA ANZIANI E DISABILITÀ............................................................107
Intervento/progetto N. 27: PROGETTO DI GESTIONE DEI RICOVERI TEMPORANEI DI
ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI O PERSONE CON
DISABILITA’ ................................................ 107
Intervento/progetto N. 28: FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA –
INTERVENTI E SERVIZI PER L’ANNO 2009 – ASSISTENZA
RESIDENZIALE ANZIANI .................................. 108
Intervento/progetto N. 29: FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA –
INTERVENTI E SERVIZI PER L’ANNO 2009 –
DOMICILIARITÀ, NUOVE OPPORTUNITÀ ASSISTENZIALI E
SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE ............................... 109
Intervento/progetto N. 30: FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA –
INTERVENTI E SERVIZI PER L’ANNO 2009 – ASSISTENZA
RESIDENZIALE DISABILI ................................... 110
Intervento/progetto N. 31: FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA –
INTERVENTI E SERVIZI PER L’ANNO 2009 DOMICILIARITÀ DISABILI, NUOVE OPPORTUNITÀ
ASSISTENZIALI E SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE ........... 111
Intervento/progetto N. 32 FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA –
INTERVENTI E SERVIZI PER L’ANNO 2009 – INTERVENTI
TESI ALL’EMERSIONE E QUALIFICAZIONE DEL LAVORO DI
CURA DELLE ASSISTENTI FAMILIARI ..................... 113
Intervento/progetto N. 33: INTERVENTI E SERVIZI PER L’ANNO 2009 – SERVIZI,
CONSULENZA E SOSTEGNO ECONOMICO PER
L’ADATTAMENTO DOMESTICO ........................... 115
Intervento/progetto N. 34: FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA –
INTERVENTI E SERVIZI PER L’ANNO 2009 – PROGRAMMI
DI SOSTEGNO DELLE RETI SOCIALI E DI PREVENZIONE DEI
SOGGETTI FRAGILI ........................................ 117
Intervento/progetto N. 35: INTERVENTI DI ANIMAZIONE SOCIALE RIVOLTI A SINGOLI O
GRUPPI ATTI A FAVORIRE LA DOMICILIARITA’ E
L’INCLUSIONE NELLA COMUNITA’ DI SOGGETTI
SVANTAGGIATI............................................. 118
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Intervento/progetto N. 36: INTERVENTI A SUPPORTO DELLA DOMICILIARITÀ......... 119
Intervento/progetto N. 37: ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA
DOMICILIARE SECONDO PROGETTI ASSISTENZIALI
INTEGRATI ED INDIVIDUALIZZATI. IL FINE È CREARE UN
PERCORSO DI PRESA IN CARICO CONDIVISO TRA I
PROFESSIONISTI DEL SOCIALE DELL’A.S.P. CIRCONDARIO
DI IMOLA E I PROFESSIONISTI SANITARI DELL’ A.U.S.L. DI
IMOLA PER GARANTIRE UNITARIETÀ E INTEGRAZIONE
DELL’INTERVENTO ........................................ 121
Intervento/progetto N. 38: PROGETTO DI MAPPATURA E MONITORAGGIO DEGLI
ANZIANI E DEI DISABILI IN CONDIZIONE DI
VULNERABILITA’ SOCIALE E SOCIO-SANITARIA.
INTEGRAZIONE ED AGGIORNAMENTO................... 123
Intervento/progetto N. 39: PROGETTO DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITA’: SUPPORTO
AL LAVORO DI CURA SVOLTO DIRETTAMENTE DA
FAMILIARI O CON L’AIUTO DI ASSISTENTI FAMILIARI . 125
Intervento/progetto N. 40: PROGETTO DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITA’:
FACILITARE LA CONTINUITA’ TRA OSPEDALE E
TERRITORIO................................................ 126
Intervento/progetto N. 41: PREVENZIONE CADUTE NELL’ANZIANO FRAGILE CON
INTERVENTI AL DOMICILIO ............................... 127
Intervento/progetto N. 42: INTERVENTO SOCIO-RIABILITATIVO POMERIDIANO PER
ADULTI CON DISABILITÀ ACQUISITA .................... 128
Intervento/progetto N. 43: “PROGETTO DI RETE PER INIZIATIVE CIRCONDARIALI“ .. 130
Intervento/progetto N. 44: PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DI AZIONI DI
COORDINAMENTO E INTEGRAZIONE POSSIBILI PER
L’INSERIMENTO SOCIOLAVORATIVO DI PERSONE CON
DISABILITA’ E/O IN CONDIZIONE DI SVANTAGGIO
SOCIALE .................................................... 131
Intervento/progetto N. 45: PROGETTO DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITA’
FINALIZZATO ALLA PERMANENZA O AL RIENTRO AL
PROPRIO DOMICILIO DI ANZIANI OSPITI DI STRUTTURE
RESIDENZIALI .............................................. 133
AREA PREVENZIONE MALATTIE EVITABILI, CRONICHE, PROMOZIONE DI STILI DI VITA SANI E
DELLA SICUREZZA ......................................................................134
Intervento/progetto N. 46: “LE CITTÀ IN CAMMINO” – PROMOZIONE DELL’ATTIVITÀ
MOTORIA NELLE PERSONE ANZIANE .................... 134
Intervento/progetto N. 47: MONDO DELLA SCUOLA: ATTIVITÀ MOTORIA E MOBILITÀ
SOSTENIBILE NELLE 3° CLASSI DELLE SCUOLE PRIMARIE
DI IMOLA E MORDANO – “Movimento e salute” “Cortili
per gioco”.................................................. 136
Intervento/progetto N. 48: MONDO DELLA SCUOLA: ATTIVITÀ MOTORIA E MOBILITÀ
SOSTENIBILE ”MOBILITY MANAGER JUNIOR E DISCOBUS
LASCIATI GUIDARE” ....................................... 137
Intervento/progetto N. 49: MONDO DELLA SCUOLA: ATTIVITÀ MOTORIA E MOBILITÀ
SOSTENIBILE NELLE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE
DELL’I.C. 7 DI IMOLA “A PIEDI E IN BICI A SCUOLA CON
GLI AMICI” ................................................. 138
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Intervento/progetto N. 50: UN QUARTIERE DA MIGLIORARE A PARTIRE DALLA MOBILITÀ
SOSTENIBILE NEL TRAGITTO CASA-LAVORO ........... 139
Intervento/progetto N. 51: PIANO DI COMUNICAZIONE SULLA MOBILITA’ SOSTENIBILE
.............................................................. 141
Intervento/progetto N. 52: PET THERAPY - PROMOZIONE ALLA SALUTE E AD UNA
MIGLIORE QUALITÀ DELLA VITA PER PORTATORI DI
HANDICAP PSICOFISICO E ANZIANI ...................... 142
Intervento/progetto N. 53: UN CAMPO PROVE PER LA SICUREZZA .................... 143
Intervento/progetto N. 54: MOBILITÀ SOSTENIBILE… CHE PASSIONE ALL’AUSL DI
IMOLA!...................................................... 144
Intervento/progetto N. 55: DVD paesaggi di prevenzione ............................... 145
Intervento/progetto N. 56: DONNE E SPORT .............................................. 146
Intervento/progetto N. 57: PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO RISPETTO ALLA MOBILITÀ
SOSTENIBILE ............................................... 147
AREA TECNICO ORGANIZZATIVA E AZIONI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
.......................................................................................148
Intervento/progetto N. 58: FORMAZIONE DEI SOGGETTI COINVOLTI NELLA DEFINIZIONE
DEL PIANO PER LA SALUTE ED IL BENESSERE SOCIALE 148
Intervento/progetto N. 59: SVILUPPO E CONSOLIDAMENTO DEGLI UFFICI DI PIANO . 149
Intervento/progetto N. 60: SVILUPPO DELLO SPORTELLO SOCIALE .................... 150
Intervento/progetto N. 61: CREAZIONE DI FORME ATTIVE DI COLLABORAZIONE TRA
ENTI ED ASSOCIAZIONI PER UN MIGLIORAMENTO DEL
SERVIZIO CIVILE NEL DISTRETTO DI IMOLA ............ 151
Capitolo 2°:
MONITORAGGIO E VALUTAZIONI .......................... 152
Capitolo 3°:
PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA .......................... 152
Allegato n. 1 ………………………………………………………………………………………………………………. 153
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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PRESENTAZIONE
La parola Welfare è entrata ormai nel linguaggio comune anche se difficilmente si riesce a
definirla in modo netto e condiviso.
Nella concezione storica del termine, almeno per l’area europea, Welfare indica lo stato sociale
e le politiche ad esso connesse, comprese le politiche della sanità.
A seguito dei mutamenti geopolitici dell’ultimo decennio del secolo scorso, però, le economie ed
il modus vivendi degli abitanti del pianeta, in particolare degli europei, hanno cominciato a
trasformarsi sotto l’effetto di due grandi cambiamenti.
In primo luogo la globalizzazione, cioè l’interdipendenza crescente fra le economie del mondo e
l’emergere di una economia “globale”, in secondo luogo la rivoluzione tecnologica, con la
diffusione di internet e delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Questi cambiamenti , uniti al fenomeno dell’immigrazione, dai Paesi dell’ex blocco sovietico e
dal sud del mondo, hanno coinvolto aspetti della vita quotidiana che pongono reali sfide alla
società, anche a livello della nostra comunità locale: l’accesso all’istruzione , la salute ,la tutela
dell’ambiente, la sicurezza, i diritti ed i doveri dei cittadini membri della comunità.
Il welfare di Comunità pone a noi cittadini del Circondario Imolese l’obbligo di ridefinire un
nuovo modello sociale, che non riveda
gli obiettivi , già definiti nella nostra Carta
Costituzionale, quanto le modalità necessarie per raggiungerli.
L’orientamento a livello locale è quello di affermare con forza un’idea di welfare di comunità
per il benessere dei cittadini, basato su una forte presenza di garanzia del “pubblico” e
contemporaneamente, su processi decisionali, programmatori ed attuativi di servizi ed interventi
sociali e sanitari, fortemente partecipati dalle organizzazioni della società civile, delle parti
sociali, del terzo settore e delle stesse persone e famiglie che esprimono esigenze di sostegno
e/o di cura.
La strategia per la costruzione di un welfare locale, capace di realizzare un sistema di servizi in
consiste
grado di affrontare le sfide e quindi “di mutare al mutare dei bisogni”,
nell’affermazione del ruolo di regia e garanzia delle Istituzioni (Regione, Provincia, Comuni;
Circondario) e nella piena consapevolezza del ruolo, dell’impegno e del valor reciproco delle
molteplici realtà del territorio (pubblico, privato, terzo settore e volontariato)
La comunità solidale, competente, che partecipa.
I cambiamenti sopra descritti impongono una programmazione conseguente, che esca da logiche
settoriali e partendo dai bisogni del territorio ponga il cittadino al centro del sistema di
interventi-servizi.
A fronte di servizi di qualità e oggettivamente buoni a livello settoriale, la sfida per il futuro si
gioca sul tema dell’integrazione che pur prestando attenzione alle specificità (urbanistiche,
formative, sanitarie e sociali,), renda efficace la spesa per i servizi e realizzi un welfare di
comunità realmente inclusivo.
L’obiettivo è quello di un welfare capace di promuovere l’emancipazione dal bisogno, e quindi
non solo di “risarcire e/o aiutare”chi ha bisogno, ma anche di assumere una funzione
“anticrisi”,esplicitando le politiche sociali come vere e proprie politiche di sviluppo sociale ed
economico.
Maurizio Barelli
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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PREMESSA E METODO
Il Piano per la Salute e il Benessere Sociale 2009-2011 del distretto di Imola, si inserisce
all’interno di un percorso di programmazione iniziato nel 2002, con il primo Piano di Zona
dell’Ambito Distrettuale di Imola (2002-2003), e successivamente nel 2005, con il secondo Piano
di Zona dell’Ambito Distrettuale di Imola (2005-2007) integrato con il Piano Attuativo 2008.
Questo Piano di Zona per la Salute e il Benessere Sociale si inserisce pertanto all’interno di
questo processo di programmazione, sviluppo e implementazione della rete dei servizi
dell’Ambito Distrettuale di Imola con l’intento di proseguire in questo percorso di progressiva
qualificazione delle risposte sociosanitarie messe a disposizione dei cittadini.
Diverse sono le novità e le conferme del presente piano.
La prima importante novità attiene alla decisione, assunta dalla Regione Emilia Romagna, di
produrre con il Piano per la Salute e il Benessere Sociale 2009-2011 una forte accelerazione al
processo di integrazione delle politiche sociali e sanitarie. Attraverso il presente Piano, infatti,
si dovrà avviare un processo di integrazione degli strumenti di programmazione sociale e
sanitaria superando quindi il dualismo tecnico tra programmazione sociale da una parte
(attraverso l’utilizzo del Piano di Zona per la Salute e il Benessere Sociale) e programmazione
sanitaria dall’altra (con la realizzazione del Programma per le Attività Territoriali).
La seconda novità attiene alla valorizzazione della dimensione provinciale nell’orientamento
delle politiche distrettuali. Per la prima volta, infatti, i distretti dispongono di strumenti (il
Profilo di Comunità della Provincia di Bologna da un parte e l’Atto di indirizzo e coordinamento
2009-2011 dall’altra) in grado di supportare la programmazione territoriale producendo e
sviluppando interessanti processi sinergici.
Sul versante delle conferme rispetto ai piani precedenti, da evidenziare in primo luogo il ruolo
strategico del terzo settore nel processo di programmazione e implementazione delle politiche
socio-sanitarie locali.
Anche nel Piano 2009-2011 si prosegue nella direzione di strutturare e organizzare sempre
meglio e sempre di più tale azione sinergica sul territorio.
Una ulteriore conferma rispetto al passato attiene alla conferma e sviluppo dei processi di
integrazione con le altre politiche settoriali. La collaborazione con i settori che impattano sulle
questioni sociali e sociosanitarie e che viceversa ne sono influenzati viene confermata, anche in
questo caso, nella direzione di sviluppare un vero e proprio sistema di welfare (welfare di
comunità).
Il presente Piano di Zona raccoglie quindi le sfide qui annunciate sia in termini di innovazione
rispetto ai punti di criticità da affrontare sia in termini di conferma dei punti di forza da
sostanziare.
Attraverso la metodologia propria delle programmazioni – mappature dell’esistente, condivisione
degli obiettivi, definizione delle azioni e monitoraggio si è realizzato il presente Piano per la
Salute ed il Benessere Sociale, frutto di un lavoro fortemente integrato e partecipato tra le
componenti attive del territorio.
Le riunioni dei tavoli si sono tenute da dicembre 2008 al 16.3.2009.
Il Piano è stato Presentato all’interno dei Consigli Comunali del territorio e alle Associazionidi
Volontariato.
Il Piano è stato approvato dalla Giunta del Nuovo Circondario Imolese il 18 marzo 2009, quale
strumento di governance del territorio distrettuale.
Paride Lorenzini
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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GLI ATTORI DEL PIANO “Salute e Benessere” del Circondario imolese
TAVOLO DEL WELFARE
Coordinatore: Assessore Maurizio Barelli – Nuovo Circondario Imolese
COMPONENTE
RUOLO
ENTE RAPPRESENTATO
Coordinatore tecnico:
Paride Lorenzini
Responsabile Ufficio di Piano
Nuovo Circondario imolese
1
Baldazzi
Gianni
Assessore
Comune di Castel Guelfo
2
Barelli
Maurizio
Componente UfficioPresidenza
Nuovo Circondario Imolese
3
Canova
Candida
Rappresentante
Consulta del Volontariato Medicina
4
Caprara
Gabriella
A.S.P. Circondario Imolese
5
Cecchini
Bruno
Coordinatore Tecnico Tavolo Resp.
Familiari,….
Segretario
6 Ciarlatani
Coordinatore Tecnico Tavolo
Immigrazione
Assessore
A.S.P. Circondario Imolese
Comune di Dozza
7
Cocchi
Maria
Grazia
Elio
8
Conti
Roberto
Assessore
UGL
Comune di Medicina
9 Dal Pozzo
Luca
Rappresentante
Confcooperative
10 Dall’Orso
Giulio
Portavoce
Volontariato Castel San Pietro Terme
11 De Paoli
Luca
Portavoce Provinciale
Forum Terzo Settore
Presidente CNA Pensionati
Tavolo Coordinam. Organizz. imprenditoriali territorio
imolese - CNA
12 Domenicali
Ettore
Doretta Coordinatore Tecnico Tavolo AnzianiDisabilità
14 Francesconi Danilo
Segretario
13
Dori
Ausl Imola
CISL Imola
16 Gambetti
Gianna
Coordinatore Tecnico Tavolo Salute
mentale, ….
Responsabile
17 Garofani
Andrea
Direttore
ASP Circondario Imolese
18
15
Galassi
Laffi
Alba
Ausl Imola
CIOFS Imola
Guido
Direttore Sanità Pubblica
Ausl Imola
19 Liverani
Paolo
Segretario
UIL
20 Lorenzini
Paride
Responsabile Ufficio di Piano
Nuovo Circondario imolese
Segretario
CGIL
Direttore Distretto
Ausl Imola
21 Marchetti Elisabetta
22 Mastroianni
Maria
23
Mazzini
24
Monti
Orianna
Collaboratore esterno
Montecatone Rehabilitation Institute
25
Piani
Daniele
Presidente
Stefania
Assessore
Assemblea delle Organizz. Sociali e delle Associaz. di
volontariato di Imola
Comune di Mordano
Responsabile
Dipartimento di Salute Mentale Ausl Imola
Assessore
Comune di Castel S.Pietro Terme
26 Pirazzoli
Tiziana Coordinatore staff Direzione Generale
27 Prugnoli Benedetta
28 Raspanti
Adriano
29
Gigliola
Presidente
ASP Circondario Imolese
30 Sangiorgi
Savio
Vice Presidente
LEGACOOP
31 Spagnoli
Gian
Battista
Paolo
Direttore Sanitario
Ausl Imola
Direttore
IAL Imola
Giorgio
Vice Presidente
Fondazione Cassa di Risparmio di Imola
32
Poli
A.u.s.l. Imola
Tebaldi
33 Valvassori
34
Visani
Lucio
Assessore
Comune Borgo Tossignano
35
Visani
Roberto
Assessore - Vicesindaco
Comune di Imola
Paola
Medico
Comitato vigilanza nord-ovest ASP
36 Zuppiroli
10
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
TAVOLO RESPONSABILITÀ FAMILIARI, CAPACITÀ GENITORIALI, DIRITTI DEI
BAMBINI, GIOVANI E PIENA APPLICAZIONE DELLA LEGGE N°194/1978
Coordinatore: Assessore Adriano Raspanti – Comune di Castel S.Pietro T
COMPONENTE
Coordinatore Tecnico:
G. Caprara
RUOLO
ENTE RAPPRESENTATO
Responsabile Sociale Area Nord
Ovest
A.S.P. Circondario Imolese
1
Balduzzi
Sara
Assistente Sociale
ASP Circondario imolese
2
Benni
Franco
Dirigente Progetto Giovani
Comune di Imola
3
Bettelli
Silvia
Rappresentante
CISL
4
Bontempi
Bruno
Rappresentante
Opera Padre Marella
5
Bussi
Renzo
Rappresentante
Caritas
6
Callegari
Stefania
Rappresentante
Comune di Castel Guelfo
7
Caprara
Gabriella
Assistente Sociale
A.S.P. Circondario Imolese
8
Cecchini
Bruno
Segretario
UGL
9
Chitti
Daniele
Responsabile Servizi Infanzia
Comune Imola
10
Cimatti
Bruna
Resp. Area Servizi Esterni
Comune di Medicina
11
Dal Prà
Tiziana
Rappresentante
Associazione "Trama di Terre"
12
Dall'Orso
Giulio
Volontario
Associazione "La Tenda di Abraham" onlus
13
De Brasi
Teresa
Presidente
Associazione "La Cicoria"
14
Gentilini
Maria Pia
Rappresentante
LEGACOOP - Coop. SEACOOP
15
Grandi
Letizia
Rappresentante
16
Liverani
Paolo
Segretario
Comune di Medicina –
Ass. Volontariato La Strada
UIL
17
Loreti
Alfredo
Responsabile
CONFCOOPERATIVE - cons.Solco Imola
18
Marchetti
Elisabetta
Segretario
CGIL
19
Marchetti
Francesca
Assistente Sociale
Comune di Castel san Pietro T.
20
Martini
Licia
21
Mengoli
Gemma
Figura di sistema-Uff. di Piano
ASP Circondario Imolese
22
Monti
Michele
Rappresentante
Comune di Medicina
23
Raspanti
Adriano
Assessore
Comune di Castel S.Pietro T.
24
Ricciutello
Cosimo
Direttore NPIA
Ausl Imola
25
Saccottelli
M. Grazia
Responsabile
Ausl Imola
26
Sartiani
Renato
Assessore
Comune di Borgo Tossignano
27
Savini
Giovanni
Rappresentante
Consulta del volontariato imolese: Ass.
Amici della Scuola S. Giovanni Bosco
28
Scarantino
Vita
Rappresentante
CIOFS Imola e IAL Imola
CISS/T - Nuovo Circondario Imolese
Ausl Imola
Rappresentante
29
Suzzi
Sergio
Coordinatore Centro Integrato
Servizi Scuola e Territorio
30
Valenti
Elisabetta
Dirigente Medico
Comune di Imola
11
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
TAVOLO IMMIGRAZIONE, ASILO, LOTTA ALLA TRATTA
Coordinatore: Assessore Lucio Visani – Comune di Borgo Tossignano
COMPONENTE
Coordinatore tecnico:
M.G. Ciarlatani
RUOLO
ENTE RAPPRESENTATO
Resp.le Servizio
Innovazione e Qualità
A.S.P. Circondario Imolese
1
Ancherani
Anna
Ausl Imola
2
Bussi
Renzo
Responsabile
Istituto Santa Caterina
3
Camaggi
Elisa
Psicologa
Associazione Primola
4
Cherkaoui
Ahlam
Rappresentante
Consulta degli immigrati
5
Ciarlariello
Franco
Rappresentante
CGIL
6
Ciarlatani
Maria Grazia
Innovazione e Qualità
ASP Circondario Imolese
7
Dal Prà
Tiziana
Rappresentante
Associazione "Trama di Terre"
8
De Bernardo
Francesco
Rappresentante
CTP – Centro Territoriale Permanente
9
De Santis
Giovanni
Presidente
Consulta del volontariato imolese:
Fondazione Banco Alimentare Emilia
Romagna ONLUS
10
Di Stasi
Maurizia
Responsabile
Provincia Bologna –
Centro per l’impiego di Imola
11
Fortunati
Giovannina
Rappresentante
Caritas
12
Liverani
Paolo
Segretario
UIL
13
Migliore
Margherita
Rappresentante
IAL CISL Imola
14
Moretti
Valentina
Rappresentante
CISL
15
Morsiani
Angela
Dirigente
Ausl Imola
16
Orru
Pamela
Rappresentante
UGL
17
Redaliè
Luana
Rappresentante
CONFCOOPERATIVE - coop.sociale Solco
18
Rubbi
Milena
Rappresentante
Associazione "Arc en Ciel" ONLUS
19
Saccottelli
Maria Grazia
Responsabile
Ausl Imola
20
Scarantino
Vita
Rappresentante
CIOFS Imola
21
Steptchenko
Raissa
Presidente
Coop. Agave/Legaccop
22
Vigna
Ivan
Assessore
Comune Imola
23
Visani
Lucio
Assessore
Comune Borgo Tossignano
24
Yassine
Zyane
Rappresentante
Associazione I.N.G.
25
Blerina
Korkaj
Rappresentante
Next Generation Italy
12
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
TAVOLO PREVENZIONE E CONTRASTO DELLE DIPENDENZE E DI ALTRE
FORME DI DISAGIO SOCIALE – SALUTE MENTALE
Coordinatore: Assessore Gianni Baldazzi – Comune di Castel Guelfo
COMPONENTE
Coordinatore tecnico:
Alba Galassi
RUOLO
ENTE RAPPRESENTATO
Assistente sociale
DSM
Ausl Imola
1
Baldazzi
Gianni
Assessore
Comune di Castel Guelfo
2
Barelli
Laura
Assistente Sociale
ASP Circondario Imolese
3
Barelli
Maurizio
Assessore
Nuovo Circondario Imolese
4
Baroncini
Davide
Rappresentante
CGIL
5
Berti
Carla
Assistente Sociale
Ausl Imola - DSM
6
Cecchini
Bruno
Segretario
7
Contarini
Mauro
Rappresentante
CONFCOOPERATIVE - coop.sociale Il Gabbiano
8
De Michele
Michele
Rappresentante
UIL
9
Franceschelli
Stefano
Rappresentante
CISL
10
Gabbi
Luca
Rappresentante
Caritas
11
Gaddoni
Simonetta
Rappresentante
UGL
CONFCOOPERATIVE - Solco
12
Galassi
Alba
Assistente sociale
DSM
13
Gambetti
Gianna
Responsabile
CIOFS Imola e IAL Imola
14
Gardenghi
Stefano
Responsabile Sert
Ausl Imola - U.O. dipendenze patologiche
15
Garofani
Andrea
Direttore
ASP Circondario Imolese
16
Golini
Stefano
Presidente
CONFCOOPERATIVE - Solco
17
Grassi
Francesco
Rappresentante
18
Liverani
Paolo
Segretario
UIL
19
Maccarelli
Cristina
Rappresentante
Legacoop-Coop. Seacoop
20
Marchetti
Elisabetta
Segretario
CGIL
21
Marchetti
Francesca
Assistente Sociale
Comune di Castel S.Pietro Terme
22
Natali
Alba
Dirigente Medico
Ausl Imola
23
Pirazzoli
Stefania
Assessore
Comune di Mordano
24
Prugnoli
Benedetta
Responsabile DSM
Ausl Imola
25
Roda
Annalisa
Assistente Sociale
ASP Circondario Imolese
26
Sartiani
Renato
Assessore
Comune di Borgo Tossignano
27
Sartini
Simone
Rappresentante
Associazione Papa Giovanni XXIII
28
Veroli
Francesco
Rappresentante
Consulta del volontariato imolese: ass. E pass e temp
29
Zanasi
Cristina
Rappresentante
Vinco Club
30
Zavagli
Monia
Rappresentante
Legacoop/Seacoop
Ausl Imola
Coop.va sociale "Il sorriso"
13
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
TAVOLO ANZIANI – DISABILITA’
Coordinatore: Assessore Roberto Visani – Comune di Imola
COMPONENTE
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
Coordinatore tecnico:
Doretta Dori
Allegri
Sonia
Arcangeli
Claudia
Bassi
Letizia
Bettuzzi
Miliana
Boschi
Anna
Brini
Silvano
Bruni
Carlo
Brusa
Auterio
Caggese
Enrico
Castellari
Sofia
Cazzola
Roberto
Cecchini
Ezio
Cocchi
Elio
Conti
Roberto
Dall’Orso
Giulio
Dardi
Daniele
Dori
Doretta
Fortunati
Giovanna
Gallegati
Gregorio
Gambetti
Gianna
Garofani
Andrea
Landi
Simona
Leoni
Antonella
Liverani
Paolo
Lorenzini
Paride
Marchetti
Elisabetta
Mastroianni
Maria
Melandri
Barbara
Monterumisi
Franco
Monti
Orianna
Morsiani
Angela
Neri
Anna
Parrela
Daniele
Pasquali
Raffaella
Pederzoli
Edoardo
Peppi
Mario
Ramerini
Furio
Ribani
Gilberta
Rizzi
Aldo
Sabbatani
Matteo
Sartoni
Angioletta
Sergi
Pietro
Turricchia
Patrizia
Valvassori
Giorgio
Vicchi
Silvia
RUOLO
Coordinatore Terapisti
Rappresentante
Coordinatore Infermieristico
Rappresentante
Rappresentante
Rappresentante
Rappresentante
Rappresentante
Rappresentante
Rappresentante
Rappresentante
Rappresentante
Rappresentante
Assessore
Assessore
Volontario
Rappresentante
Coordinatore Terapisti
Rappresentante
Rappresentante
Responsabile
Direttore
Rappresentante
Rappresentante
Segretario
Coordinatore Socio Assistenz.
Segretario
Direttore Distretto
Assistente Sociale
Medico
Resp. Dip. per Reinserimento
Dirigente
Rappresentante
Coordinatore Socio Assistenz.
Educatore
Rappresentante
Rappresentante
Assistente Sociale
Rappresentante
Rappresentante
Referente Promozione Sociale
Rappresentante
Rappresentante
Vice Presidente
Rappresentante
ENTE RAPPRESENTATO
Ausl Imola
Confcoop. - coop.sociale Imola Solidarietà
Ausl Imola
Legacoop/Seacoop
Consulta del volontariato imolese: ass. La Giostra
Volontariato Castel S.Pietro Terme
Associazione AUSER sez. Castel S.Pietro T.
Consulta del volontariato imolese: ANTEA
CISL
Case di riposo private (Villa Margherita)
Case di riposo private
Comune di Medicina
UGL
Comune di Medicina
Comune di Dozza
Associazione “la Tenda di Abraham” - onlus
CGIL
Ausl Imola
Caritas Imola
CUPLA
CIOFS Imola e IAL Imola
ASP Circondario Imolese
Legacoop – Coop- Seacoop
Ausl Imola
UIL
ASP Circondario Imolese
CGIL
Ausl Imola
ASP Circondario Imolese
Ausl Imola
Montecatone Rehabilitation Institute
Ausl Imola
Montecatone Rehabilitation Institute
ANMIC/Tallone d’achille
ASP Circondario imolese
ASP Circondario Imolese
Consulta del volontariato imolese: AUSER
UIL
ASP Circondario Imolese
CISL
ANMIC
Comune di Imola
A.N.M.I.L.
Confcoop. - cons.Sol.co Coop. Grillo Parlante
Fondazione Cassa di Risparmio di Imola
Case di Riposo Private (Villa Margherita)
14
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
TAVOLO PREVENZIONE MALATTIE EVITABILI, CRONICHE, PROMOZIONE DI
STILI DI VITA SANI E DELLA SICUREZZA
Coordinatore: Assessore Maurizio Barelli – Nuovo Circondario Imolese
COMPONENTE
1
RUOLO
Coordinatore tecnico:
Guido Laffi
Asperella
Daniela
ENTE RAPPRESENTATO
Direttore Dipartimento
Sanità Pubblica
Rappresentante
Ausl imola
Ausl Imola
2
Baruzzi
Valter
Consulente
Ausl Imola
3
Bruni
Carlo
Rappresentante
ANTEA
4
Busato
Paolo
Vice Presidente
Centro Sportivo Italiano
5
Busi
Filippo
Consulente Tecnico PPS
Ausl Imola
6
Cherici
Cesare
Componente Direz. CNA pensionati
Tav. Coordin. Org. imprenditoriali
Territorio Imolese
7
De Carli
Roberta
Hera Imola Faenza srl
8
Ferretti
Stefano
9
Ferri
Mauro
Mobility Manager
Resp. Serv. Prev. Protezione
Qualità CESI
Mobility Manager
10
Galli
Paolo
Responsabile Medicina Lavoro
Ausl Imola
11
Gambetti
Gianna
Responsabile
Ciofs Imola
12
Giovannini
Maurizio
Geometra
Comune di Imola
13
Giovannini
Pietro
Rappresentante
Associazione Alzheimer
Tavolo D.L.gs 494/
SACMI srl
14
Laffi
Guido
Direttore Dip. Sanità Pubblica
Ausl Imola
15
Lanzarini
Serena
Dirigente
Ausl Imola
16
Lanzon
Paola
Presidente
UISP Imola Faenza
17
La Rovere
Lucia
Direttore Dip.Cure Primarie
Ausl Imola
18
Marchetti
Elisabetta
Segretario
C.I.G.L. Imola
19
Martelli
Remo
Presidente
Avis
20
Martignani
Massimiliano
Mobility Manager
I.R.C.E. spa
21
Martini
Gabriella
Dirigente
Ausl Imola
22
Mazzeo
Marina
Mobility Manager
Cefla
23
Mazzini
Luciano
Assessore
Comune di Imola
24
Mingotti
Teresa
Insegnante Scuole Superiori
CISS/T – Nuovo Circondario Imolese
25
Montebugnoli
Marzia
Rappresentante
CISL
26
Monterumisi
Franco
Dirigente
Ausl Imola
27
Morsiani
Amedea
Resp. Uff. Scuole
Comune di Imola
28
Orru
Pamela
Rappresentante
U.G.L. Imola
29
Peppi
Mario
Presidente
Auser
30
Peroni
Gabriele
Direttore Igiene Pubblica
Ausl Imola
31
Pizzoli
Andrea
Dirigente
Ausl Imola
32
Poggiali
Tiziana
Pensionata
33
Raspanti
Orfeo
Rappresentante
ASP
34
Sartoni
Angioletta
Rappresentante
Comune di Imola
35
Schneider
Piero
Mobility Manager
CNH ITALIA SPA
36
Tommasoli
Andrea
Mobility Manager
Comune di Imola
37
Trombetti
Paolo
Consigliere Comunale
Comune di Medicina
38
Verghi
Luciano
Rappresentante
U.I.L. Imola
15
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
IL PROFILO DI COMUNITÀ della Provincia di Bologna - Distretto di Imola
Il profilo di Comunità della Provincia di Bologna rappresenta un eccezionale strumento per la programmazione locale e per
l’analisi del profilo di comunità distrettuale.
Da tale documento, a cui si rimanda per una disamina completa ed approfondita del Profilo di Comunità della Provincia di
Bologna, viene estrapolata una selezione di dati (su quadro demografico, offerta, domanda espressa, ecc.) ritenuti utili in
sede del processo programmatorio locale.
Va da sé che tale sintesi non sostituisce la disamina molto più completa ed approfondita svolta nel Profilo di comunità
provinciale. Si è inoltre ritenuto utile raffrontare il dato del Distretto di Imola con il dato provinciale, evidenziando le
eventuali differenze
PROFILO DI COMUNITÀ DEL DISTRETTO DI IMOLA
Parte I – La comunità in cui viviamo
1. Profilo demografico
oggetto
Variazione popolazione < 14 anni
2003-2007
Variazione popolazione > 74 anni
2003-2007
Nuclei famigliari monoparentali con minori sul totale dei
nuclei famigliari al 2001
Famiglie unipersonali composte da anziani soli (>74 anni)
sul totale dei nuclei famigliari
2001
Popolazione straniera sulla popolazione totale
2007
Variazione incidenza popolazione immigrata sulla
popolazione totale 2005-2007
Componente femminile della popolazione immigrata 2007
Minorenni della popolazione immigrata 2007
dato
2003 – 14.456
2007 – 15.765
+9,1%
2003 – 11.900
2007 – 12.902
+8,4%
4,3%
2,3%
8,7%
5,5%
+0,9%
49,3%
24,2%
confronto con dato prov.le
Inferiore al dato provinciale
(+10,0%)
note
Superiore al dato provinciale
(+7,4%)
Inferiore al dato provinciale
(4,7%)
Inferiore al dato provinciale
(2,6%)
Inferiore al dato provinciale
(10,7%)
Inferiore al dato provinciale
(6,9%)
In linea con il dato provinciale
(+1,0%)
Inferiore al dato provinciale
(50,1%)
Superiore al dato provinciale
(19,2%)
N.B.: Per le tematiche di seguito riportate non sono generalmente disponibili dati disaggregati (essendo in prevalenza dati di fonte
Ausl). Si rimanda ai dati presentati nel profilo di comunità provinciale.
2. Natalità, mortalità e speranza di vita
2.1.
2.2
2.3.
2.4.
Natalità
Mortalità
Speranza di vita
Previsioni di popolazione
3. Ambiente e territorio
3.1. Qualità dell’aria
3.2. Attività industriali a rischio di incidente chimico (direttiva UE Seveso 2) e/o grave contaminazione
ambientale
3.3. Piste ciclabili del territorio di Bologna città
3.4. Raccolta differenziata dei rifiuti
4. Sicurezza e sicurezza percepita
4.1. La criminalità in Provincia di Bologna
4.2. Gli incidenti stradali
4.3. Infortuni sul lavoro
5. Salute e stili di vita
6. Profilo socio-economico del territorio
6.1. Imprese
6.2. Forza lavoro
6.3. Analisi del reddito imponibile ai fini dell’addizionale Irpef in Provincia di Bologna
6.4. Indice di posizione socio-economica a livello aggregato per la Provincia di Bologna
7. Mobilità
16
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Parte II – Servizi, risorse informali, domanda espressa, domanda soddisfatta
1. Ambito sanitario
1.1. Tossicodipendenza e alcolismo
Oggetto
Tossicodipendenti in carico sul totale provinciale
2006
Alcolisti in carico sul totale provinciale
2006
dato
453 su 4.172
10,9%
322 su 1.415
22,8%
confronto con dato prov.le
note
Utenti in carico
al ser.T di Imola
Utenti in carico
al ser.T di Imola
N.B.: Per le tematiche di seguito riportate non sono generalmente disponibili dati disaggregati (essendo in prevalenza dati di fonte
Ausl). Si rimanda ai dati presentati nel profilo di comunità provinciale.
1.2. Assistenza alla gravidanza
1.3. Screening tumori
1.4. Vaccinazioni
2. Ambito sociale e socio-sanitario
2.1. Area minori (di 18 anni)
Oggetto
Minori in carico sulla popolazione minorile
2006
Minori in affido famigliare sul totale
provinciale 2007
Minori in comunità sul totale provinciale
2006
Minori in comunità: variazione % 2003-2006
Minori disabili in comunità sul totale
provinciale 2006
dato
1.564 su 19.826
7,9%
Di cui il 53,3% stranieri
82 su 292
28,1%
58 su 390
14,9%
Di cui il 41 stranieri
(70,7%)
2003 – 38
2006 – 58
+52,6%
0
confronto con dato prov.le
Inferiore al dato provinciale
(8,5%)
note
Pianura
OVEST
sottostimato
Inferiore al dato provinciale
(+90,2%)
N.B.: Per le tematiche di seguito riportate non viene proposto il dato distrettuale. Si rimanda ai dati generali presentati nel profilo di
comunità provinciale: “Servizi, interventi e strutture per l’area responsabilità genitoriali” – “Servizi, interventi e strutture
per l’area infanzia e adolescenza” – “Adozione nazionale ed internazionale nel territorio provinciale”
2.2. Area anziani
Oggetto
dato
Area domiciliarità
Anziani con assegni di cura sul totale provinciale
550 su 4.940
2006
11,1%
3,8 %
Anziani con assegno di cura sul totale pop >75 2006
Anziani assistiti in SAD sul totale pop > 75
4,2%
2006
Anziani assistiti in AD oneri adi sul totale
252 su 941
provinciale 2006
26,8%
Anziani > 75 assistiti in AD oneri adi 2006 sul totale
1,7%
pop > 75
Anziani in dimissioni protette sul totale provinciale
467 su 1.343
2007
34,8%
Area residenzialità
Strutture convenzionate
Posti convenzionati in strutture residenziali per non
3,4%
autosufficienti su popolazione > 75 2006
Soggetti in lista d’attesa per i posti residenziali sul
72 su 1.803
totale provinciale 2006
4,0%
Numero anziani inseriti su posto convenzionato 2006
403
Posti convenzionati in strutture semiresidenziali per
0,3%
anziani non autosufficienti su popolazione > 75 2006
confronto con dato prov.le
note
Inferiore al dato provinciale
(4,3%)
Superiore al dato provinciale
(3,2%)
Superiore al dato provinciale
(0,8%)
Superiore al dato provinciale
(2,6%)
Inferiore al dato provinciale
(0,5%)
17
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Strutture autorizzate
Posti non convenzionati in strutture residenziali sul
438 su 4.197
totale provinciale 2006
10,4%
Posti non convenzionati in strutture semi residenziali 4 su 359
sul totale provinciale 2006
1,1%
Posti per accoglienza temporanea di sollievo sul
totale provinciale 2006
10 su 73
13,7%
2.3. Area disabili
Oggetto
Disabili in carico sul totale provinciale 2006
Variazione adulti disabili in carico 2004-2006
Posti e utenti in strutture residenziali 2006
Posti e utenti in strutture semiresidenziali 2006
Utenti assegni di cura per disabili gravi sul totale provinciale
2006
Utenti assegni di cura per disabili con gravissime disabilità
acquisite sul totale provinciale 2006
dato
389 su 3.262
11,9%
2004 – 311
2006 – 389
+25,1%
Posti – 17
Utenti – 53
Posti – 60
Utenti – 80
23 su 225
10,2%
6 su 79
7,6%
confronto con dato prov.le
note
Superiore al dato provinciale
(+9,1%)
2.4. Area Immigrazione
N.B.: Per le tematiche relative all’area immigrazione si rimanda ai dati generali presentati nel profilo di comunità provinciale
2.5. Area Esclusione sociale
N.B.: Per le tematiche relative all’area esclusione sociale si rimanda ai dati generali presentati nel profilo di comunità provinciale
3. Ambito educativo e socio-educativo
Oggetto
dato
Servizi educativi 0-3
Bambini iscritti al nido a.s 2005/06
966
Domande non soddisfatte sul totale delle domande presentate
5,4%
per il nido a.s. 2005/2006
Bambini frequentanti servizi integrativi, educatrici familiari,
10,8%
educatrici domiciliari sul totale dei bambini frequentanti i
servizi 0-3
a.s. 2005/2006
Scuola d’infanzia
Strutture private sul totale delle strutture a.s. 2006/2007
44,4%
Bambini disabili sul totale iscritti a.s. 2006/2007
1,0%
Bambini disabili sul totale iscritti: variazione % 2003-2006
+13,3%
Bambini stranieri sul totale iscritti a.s. 2006/20007
8,8%
Bambini stranieri sul totale iscritti: variazione % 2003-2006
+84,6%
confronto con dato prov.le
note
Inferiore al dato provinciale
(12,6%)
Superiore al dato provinciale
(9,6%)
Superiore al dato provinciale
(28,4%)
Inferiore al dato provinciale
(1,3%)
Inferiore al dato provinciale
(+26,5%)
Inferiore al dato provinciale
(10,1%)
Superiore al dato provinciale
(+43,3%)
Scuola primaria
Bambini disabili sul totale iscritti a.s. 2006/2007
2,1%
Bambini disabili sul totale iscritti: variazione % 2003-2006
+3,4%
Bambini stranieri sul totale iscritti a.s. 2006/20007
8,7%
Bambini stranieri sul totale iscritti: variazione % 2003-2006
+52,6%
Inferiore
(2,7%)
Inferiore
(+25,4%)
Inferiore
(11,8%)
Inferiore
(+57,6%)
al dato provinciale
al dato provinciale
al dato provinciale
al dato provinciale
18
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Scuola secondaria di I grado
Ragazzi disabili sul totale iscritti a.s. 2006/2007
3,3%
Ragazzi disabili sul totale iscritti: variazione % 2003-2006
+10,1%
Ragazzi stranieri sul totale iscritti a.s. 2006/2007
8,2%
Ragazzi stranieri sul totale iscritti: variazione % 2003-2006
+80,4%
Ripetenti: variazione % 2003-2006
+20,4%
Inferiore al dato provinciale
(3,6%)
Inferiore al dato provinciale
(+19,2%)
Inferiore al dato provinciale
(11,1%)
Superiore al dato provinciale
(+51,4%)
Superiore al dato provinciale
(-6,2%)
Scuola secondaria di II grado
Ragazzi disabili sul totale iscritti a.s. 2006/2007
2,4%
Ragazzi disabili sul totale iscritti: variazione % 2003-2006
+62,3%
Ragazzi stranieri sul totale iscritti a.s. 2006/2007
5,2%
Ragazzi stranieri sul totale iscritti: variazione % 2003-2006
+54,7%
Ripetenti: variazione % 2003-2006
-12,9%
Ritirati: variazione % 2003-2006
-20,4%
Superiore al dato provinciale
(2,0%)
Superiore al dato provinciale
(+23,8%)
Inferiore al dato provinciale
(7,2%)
Inferiore al dato provinciale
(+79,4%)
Inferiore al dato provinciale
(+9,0%)
Inferiore al dato provinciale
(-10,2%)
4. Ambito formativo e lavoristico
Oggetto
Utenti in cooperative sociali di tipo b sul totale provinciale
2005
Utenti in percorsi socio-occupazionali sul totale provinciale
2005
dato
101 su 386
26,2%
202 su 1.169
17,3%
confronto con dato prov.le
note
dato
confronto con dato prov.le
Inferiore al dato provinciale
(+29,3%)
note
5. Ambito abitativo
Oggetto
Domande valide di Fondo sociale affitto:
variazione % 2003-2006
+18,0%
Richiedenti alloggi ERP sul totale provinciale
2006
923 su 9.410
Alloggi occupati sul totale degli alloggi 2006
88,1%
Minori sul totale utenti ERP 2006
23,2%
Stranieri extra UE Assegnatari ERP sul totale assegnatari 2006
10,0%
9,8%
Inferiore al dato provinciale
(92,2%)
Superiore al dato provinciale
(17,4)
Superiore al dato provinciale
(7,5%)
6. Capitale sociale
N.B.: Per le tematiche relative al capitale sociale si rimanda ai dati generali presentati nel profilo di comunità provinciale
19
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
PROGRAMMI PROVINCIALI E PROGETTI SOVRAZONALI 2009
Rappresentano la esplecitazione del superamento del concetto di
“specificità” (che può condurre all’iperspecializzazione) con la ricerca del
focus sulla trasversalità/territorialità rispetto alla Comunità del territorio
della Provincia di Bologna di cui il nostro distretto fa parte.
Infatti questi progetti non riguardano in sintesi una categoria e/o un
singolo aspetto sociale, ma il benessere di tutte le comunità locali.
N.B. Quest’anno si è scelto di non indicare i Programmi Provinciali non
afferenti al distretto di Imola (riferiti cioè alla sola area Metropolitana di
Bologna e/o alla sola Azienda Ausl di Bologna).
Programmi provinciali
Progetto sovrazonale N. 1:
PROGRAMMA PROVINCIALE “PROMOZIONE DI POLITICHE DI
ACCOGLIENZA E TUTELA DELL’INFANZIA E
ADOLESCENZA”(Piano adozione, accoglienza, abuso)
Comune o altro ente
capofila di progetto
PROVINCIA DI BOLOGNA
Responsabile del
progetto/programma:
nominativo e recapiti
Claudia Ceccarelli (051-6598100) – [email protected]
Ilaria Folli (051-6598997) – [email protected]
M. Agnese Cheli (051/4141611) – [email protected]
Destinatari
-
Specificare se è in
continuazione di un
progetto dell'anno
precedente
operatori dei servizi sociali e sanitari
autorità giudiziaria
operatori degli enti autorizzati
operatori delle comunità di accoglienza
educatori e insegnanti
associazioni di famiglie affidatarie
famiglie disponibili all’accoglienza
coppie interessate all’adozione
cittadinanza
Sì
Ambito territoriale di
realizzazione
Territorio provinciale di Bologna
Istituzioni/attori sociali
coinvolti
Provincia di Bologna, Comuni, ASP del Circondario Imolese, Asp Seneca,
Aziende Usl, Associazioni famiglie affidatarie, Comunità di accoglienza per
minori, Enti Autorizzati adozioni internazionali convenzionati, Tribunale per
i Minorenni, Istituzione Minguzzi, Scuola (USP-Ufficio Scolastico Provinciale)
Obiettivi del progetto
(anche eventuali
integrazioni con altre
aree d’intervento)
• promuovere e realizzare quanto previsto nelle direttive regionali, in
particolare in riferimento all’accoglienza e all’adozione
• predisporre e realizzare i piani accoglienza, affido e abuso
• realizzare azioni di coordinamento tra operatori dei diversi territori e tra
operatori dei servizi pubblici e del privato realizzare iniziative formative
per operatori, volontari e famiglie
20
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
• attuare raccolta di dati e riflessioni sulle problematiche emergenti
Azioni previste
Piano finanziario:
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
• coordinamento e segreteria organizzativa del Coordinamento Provinciale
infanzia e adolescenza e dei suoi sottogruppi di lavoro ( accoglienza e
adozione)
• attuazione piani provinciali:
accoglienza :
- iniziative di sensibilizzazione sull’accoglienza;
- formazione per operatori delle comunità e per adulti accoglienti;
- formazione congiunta operatori dei servizi, delle comunità,
associazioni dei servizi, insegnanti;
- sostegno a gruppi di famiglie affidatarie gestiti dai distretti;
- realizzazione progetto di contrasto all’abuso di sostanze (Teatro
sociale) per adolescenti e ragazzi accolti in comunità, operatori dei
servizi e delle comunità di accoglienza;
- confronto tra operatori dei servizi socio-sanitari, delle comunità di
accoglienza e giudici onorari del Tm.
adozione
- programmazione a livello provinciale dei corsi di informazione e
formazione per le coppie interessate all’adozione;
- rinnovo Convenzione con gli Enti Autorizzati
- realizzazione dei corsi di informazione/formazione da parte delle
équipe e degli Enti Autorizzati convenzionati;
- programmazione e sostegno a gruppi di post adozione;
- realizzazione di attività formativa/supervisione per gli operatori
delle équipe adozione, operatori degli enti autorizzati;
- realizzazione di corso di formazione
Vicinanze, rivolto agli
insegnanti sul tema dell’adozione e scuola;
- elaborazione ipotesi di fattibilità ricerca sui ragazzi adottati seguiti
dai Servizi;
abuso
- attività clinica per la presa in carico dei minori e delle loro famiglie;
- individuazione di protocolli condivisi tra il Faro ed i servizi socio
sanitari;
- individuazione ed estensione di strumenti operativi condivisi tra il
Faro e gli Ospedali
- formazioni per insegnanti delle scuole
quota provincia quota
Costo totale
Quota regionale
quota
costo
del
privato
previsto:
Comuni
euro 150.351,50
personale
costo del
e Ausl
euro 150.351,50
sedi e segreteria personale
+ costo del personale
Accoglienza:
realizzazione di almeno 2 iniziative di sensibilizzazione;
realizzazione di un’attività formativa per insegnanti o operatori dei servizi,
associazioni, comunità;
realizzazione corsi di preparazione per adulti accoglienti;
realizzazione spettacolo teatro sociale sul tema dell’abuso di sostanze
n. minimo 3 incontri Tavolo accoglienza.
Adozione:
Realizzazione di almeno 25 corsi di informazione e formazione alle coppie.
Realizzazione di almeno un’iniziativa formativa sul tema/attivazione
supervisione.
Realizzazione di almeno 3 incontri del Coordinamento adozione misti tra
servizi ed Enti Autorizzati.
Abuso:
N. casi seguiti
Aumento delle prese in carico rispetto al 2008
Individuazione di protocolli e strumenti operativi condivisi
Realizzazione n. 1 iniziativa formativa
21
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Progetto sovrazonale N. 2a): OSSERVATORIO PROVINCIALE DELLE IMMIGRAZIONI
Comune o altro ente capofila di
progetto
PROVINCIA DI BOLOGNA
Responsabile del
progetto/programma:
nominativo e recapiti
Rita Paradisi
[email protected]
tel. 051 6598626 fax 051 6598620
Destinatari
I soggetti proponenti (Provincia, Comune e UTG di Bologna), i 60 Comuni del
territorio provinciale, gli Enti pubblici e gli organismi del privato sociale ed infine
gli studenti, i ricercatori e, in generale, i cittadini italiani e stranieri che
accedono al servizio di consulenza e consultazione e possono fruire delle
informazioni diffuse dall’Osservatorio
Specificare se è in continuazione Sì
di un progetto dell'anno
precedente
Ambito territoriale di
realizzazione
Territorio provinciale di Bologna
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Provincia, Istituzione G.F. Minguzzi, Comune e UTG di Bologna
Obiettivi del progetto (anche
eventuali integrazioni con altre
aree d’intervento)
Fornire agli Enti locali uno strumento di orientamento e sostegno alla
programmazione ed al monitoraggio e valutazione degli interventi in tema di
immigrazione.
Disporre di informazioni quantitative e qualitative aggiornate sulla presenza
e le modalità di insediamento ed integrazione della popolazione immigrata
nel territorio provinciale.
Mantenere un punto di consultazione e di documentazione in grado di fornire e
diffondere informazioni sul fenomeno migratorio a livello locale, senza trascurare
la dimensione regionale e nazionale.
Le azioni e le attività dell’Osservatorio sono strutturate in “interventi ordinari”
ed in “azioni di approfondimento mirate”.
Azioni previste
a) Per quanto riguarda gli interventi ordinari si propongono le seguenti azioni:
•
Raccogliere, elaborare, analizzare e confrontare il materiale statistico e
documentale proveniente da diverse fonti, con particolare attenzione agli
enti che producono informazioni sulla popolazione straniera immigrata nel
territorio della provincia di Bologna.
•
Produrre materiali, sia cartacei (Dossier) che elettronici (NewsLetter), per la
diffusione delle informazioni, con dati provinciali su diverse aree di interesse,
tra le quali: demografia, sanità, educazione, scuola e servizi sociali, giustizia,
casa, lavoro e formazione professionale, ecc.
•
Fornire un servizio di consulenza e consultazione del materiale documentale
archiviato, rivolto agli operatori dei servizi territoriali e del privato sociale
nonché ad altri soggetti interessati (singoli cittadini, ricercatori e studenti,
giornalisti, ecc.), attraverso l’apertura di uno sportello al pubblico.
b) In merito alle azioni di approfondimento, si propone la realizzazione di una
ricerca su tematiche specifiche miranti a rilevare il livello e la qualità
dell’accesso ai servizi, le condizioni di vita e la presenza degli immigrati sul
territorio.
Per quest’anno, in particolare, si ipotizza la realizzazione di una ricerca
sull’offerta di servizi ai cittadini immigrati residenti nella provincia di Bologna.
Costo totale previsto
Piano finanziario:
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
Quota regionale
29.128,00 Euro
Quota
nazionale
Numero newsletter prodotte
Numero dossier realizzati
22
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Progetto sovrazonale N. 2b): ASSISTENZA AL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DEI CITTADINI
STRANIERI E APOLIDI DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA
Comune o altro ente capofila di
progetto
PROVINCIA DI BOLOGNA
Responsabile del
progetto/programma:
nominativo e recapiti
Rita Paradisi
[email protected]
tel. 051 6598626 fax 051 6598620
Destinatari
Il progetto è rivolto prioritariamente agli eletti nel Consiglio dei cittadini
stranieri e apolidi della Provincia di Bologna ed agli Organi dell’Amministrazione
provinciale, ma coinvolge tutta la comunità provinciale, nelle sue diverse forme
ed espressioni, con particolare riferimento alla popolazione straniera residente.
Specificare se è in continuazione
di un progetto dell'anno
precedente
Sì
Ambito territoriale di
realizzazione
Territorio provinciale di Bologna
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto (anche
eventuali integrazioni con altre
aree d’intervento)
Gli organi istituzionali dell’Amministrazione Provinciale di Bologna, i comuni del
territorio, le associazioni dei cittadini stranieri, la società civile organizzata e
non.
Supportare l’attività del Consiglio dei cittadini stranieri e apolidi della Provincia
di Bologna, eletto a suffragio universale e diretto il 2 dicembre 2007
-
Azioni previste
-
Assistenza alle sedute del Consiglio, organizzazione della logistica degli
incontri, invio convocazioni, redazione dei verbali e delle delibere.
Collaborazione con l’Ufficio di Presidenza del Consiglio: invio convocazioni,
revisione ortografica dei documenti elaborati.
Collaborazione per l’organizzazione di attività eventualmente promosse dal
Consiglio.
Stanziamento delle indennità di funzione.
Attuazione di un piano di informazione-comunicazione sulle attività del
Consiglio
Costo totale previsto
Piano finanziario:
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
Quota regionale
34.000,00 Euro
Quota nazionale
Numero di sedute del Consiglio
23
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Progetto sovrazonale N. 2c): SOSTEGNO AD INIZIATIVE A CARATTERE INTERCULTURALE
Comune o altro ente capofila di
progetto
PROVINCIA DI BOLOGNA
Responsabile del
progetto/programma:
nominativo e recapiti
Rita Paradisi
[email protected]
tel. 051 6598626 fax 051 6598620
Destinatari
I cittadini stranieri presenti sul territorio provinciale e le loro associazioni, la
popolazione in genere, i soggetti pubblici e del privato sociale attivi sul
territorio provinciale e interessati alle tematiche dell’intercultura
Specificare se è in continuazione
di un progetto dell'anno
precedente
In parte
Ambito territoriale di
realizzazione
Territorio provinciale di Bologna
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Provincia di Bologna, Comune di Casalecchio di Reno, soggetti del terzo settore
Obiettivi del progetto (anche
eventuali integrazioni con altre
aree d’intervento)
Il progetto si propone di sostenere interventi mirati a sviluppare la conoscenza
ed il rispetto reciproco fra le comunità, a far apprezzare la ricchezza insita nelle
diversità per la costruzione delle identità, a mitigare il negativo effetto dei
mass-media nella diffusione di pregiudizi e stereotipi, ad indirizzare l’agire
istituzionale e sociale relativamente ad un contesto sempre più diversificato
culturalmente.
Azioni previste
Si ipotizza di realizzare tre diverse azioni progettuali:
1) emanazione di un Bando a sostegno di progetti a carattere interculturale e
rivolto alle associazioni di promozione sociale, con particolare riferimento
alle associazioni dei cittadini stranieri
2) elaborazione di un progetto di comunicazione interculturale e affidamento
della gestione tramite Gara a soggetti terzi
3) partecipazione al progetto del Comune di Casalecchio che intende
organizzare sul proprio territorio l’edizione 2009 dei Mondiali Antirazzisti.
Costo totale previsto
Piano finanziario:
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
Quota regionale
Quota nazionale
42.500,00 Euro
Numero progetti selezionati e co-finanziati
Numero prodotti di comunicazione interculturale realizzati
Numero squadre partecipanti ai Mondiali
24
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Progetto sovrazonale N. 2d): PROPOSTA DI FORMAZIONE SUI TEMI DELL’IMMIGRAZIONE
Comune o altro ente capofila di
progetto
PROVINCIA DI BOLOGNA
Responsabile del
progetto/programma:
nominativo e recapiti
Rita Paradisi
[email protected]
tel. 051 6598626 fax 051 6598620
Destinatari
L’iniziativa è rivolta agli operatori dei servizi sociali, socio-educativi e sociosanitari dei comuni e delle Aziende USL, agli operatori sociali del Ministero della
Giustizia, ad insegnanti ed educatori, a mediatori culturali e coordinatori
pedagogici.
Specificare se è in continuazione
di un progetto dell'anno
precedente
Sì
Ambito territoriale di
realizzazione
Territorio provinciale di Bologna
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Provincia di Bologna (Ufficio Immigrazione e Ufficio di Piano provinciale),
Istituzione Gian Franco Minguzzi (Settore Documentazione), gli Uffici di Piano
del territorio provinciale.
Obiettivi del progetto (anche
eventuali integrazioni con altre
aree d’intervento)
Il progetto si propone di fornire agli operatori dei servizi territoriali elementi di
maggiore conoscenza delle dinamiche politiche, sociali e relazionali connesse al
fenomeno migratorio così come si va strutturando sul territorio provinciale,
considerando sia la normativa di riferimento che gli elementi di maggiore
criticità ad esso connessi, con l’obiettivo di contribuire a migliorare la capacità
di risposta dei servizi territoriali a bisogni diversificati anche culturalmente.
Azioni previste
Si ipotizza la realizzazione di una o più iniziative seminariali, mirate al
confronto ed allo scambio a livello locale e nazionale di interventi, saperi e
buone pratiche poste in essere per favorire una positiva interazione fra vecchi e
nuovi cittadini.
In continuità con le azioni sviluppate negli anni passati, verrà mantenuto il focus
sul tema delle seconde generazioni e sulla questione femminile.
Costo totale previsto
Piano finanziario:
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
Quota regionale
Quota nazionale
30.668,50 Euro
Numero partecipanti alle iniziative
25
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Progetti sovrazonali
Progetto sovrazonale N. 3:
PROGETTO MUTUABILITY
Comune o altro ente capofila
di progetto
PROVINCIA DI BOLOGNA
Responsabile del
progetto/programma:
nominativo e recapiti
Moreno Tommasini – Direttore Settore Bilancio e Provveditorato
Via Zamboni 13 – 40126 Bologna – Tel. 0516599292
[email protected]
Destinatari
Cittadini che hanno assunto un mutuo per l’acquisto della prima casa in condizioni
di difficoltà a causa dell’andamento dei tassi d’interesse o di disagiate condizioni
sociali.
Specificare se è in
continuazione di un progetto
dell'anno precedente
Il progetto è stato avviato nel 2008 e terminerà il 30/6/2009.
Ambito territoriale di
realizzazione
Territorio provinciale
Istituzioni/attori sociali
coinvolti
Provincia
Comuni
Banche
Associazione consumatori
MicroBo
Acer
Obiettivi del progetto (anche
eventuali integrazioni con
altre aree d’intervento)
Azioni previste
Piano finanziario:
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
Aiuto alle famiglie in difficoltà
Comunicazione per rinegoziare e surrogare mutui
Possibilità di richiedere sospensione del pagamento delle rate per un massimo di 6
mensilità
Possibilità di accedere al microcredito in situazioni di emergenza
Possibilità di cedere l’immobile ad ACER e di mantenere il diritto di abitazione
Costo totale previsto
Quota regionale
Quota nazionale
20.000,00 euro
\\
\\
Numero di cittadini coinvolti
Numero di finanziamenti concessi / numero richiedenti
Numero di cessioni ACER / numero richiedenti
26
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Progetto sovrazonale N. 4:
IL COORDINAMENTO PEDAGOGICO PROVINCIALE E LA QUALITA’
DEI SERVIZI EDUCATIVI 0/3 ANNI
Comune o altro ente capofila di progetto
PROVINCIA E COMUNE DI BOLOGNA
Responsabile Progetto/Programma
Nominativo e recapiti
Maria Cristina Volta –Provincia di Bologna- Servizi socio educativi
Destinatari
Servizi educativi pubblici e privati
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Si.
Approfondimento di tematica specifica
Ambito territoriale di realizzazione
Territorio provinciale
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Comuni ed Enti gestori dei servizi
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
- Proseguire le attività di riflessione e formazione del Coordinamento
Pedagogico Pedagogico Provinciale
- potenziare nel territorio provinciale l’elaborazione di progetti
pedagogici scritti e condivisi
- potenziare il confronto e la condivisone di elementi minimi comuni
tra i progetti pedagogici dei soggetti pubblici e privati che gestiscono
i servizi
- potenziare la dotazione da parte dei servizi di strumenti di
autovalutazione che permettano un incremento della qualità e della
trasparenza dei servizi
Azioni previste
Franca Marchesi- Comune di Bologna- U.I Servizi 0/6
L’attività viene svolta all’interno del Coordinamento Pedagogico
Provinciale
che, oltre alle attività già consolidate negli anni,
organizzerà in particolare azioni di:
- confronto sui progetti pedagogici e sugli strumenti di autovalutazione
utilizzati nei diversi servizi
- elaborazione di elementi minimi comuni condivisi
- realizzazione di iniziative formative
- elaborazione di documenti sul lavoro svolto e raccolta di
documentazione
Per l’organizzazione di queste azioni andrà previsto l’uso degli spazi del
Centro di Documentazione di Bologna e potenziata l’attività di
documentazione e di segreteria organizzativa già prevista per le attività
del Coordinamento
Piano finanziario:
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
Costo totale previsto
Quota regionale
Quota nazionale
40.000,00 euro
40.000,00 euro
+ costo del personale
dipendente di EE.LL e privati
incontri di sottogruppo e assembleari del CPP
elaborazione di una documentazione relativa al lavoro svolto
27
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Progetto sovrazonale N. 5:
INTERVENTI A FAVORE DI MINORI IN DIFFICOLTA’
Comune o altro ente capofila
di progetto per i minori in
difficoltà
Comune o altro ente capofila
di progetto per msna
PROVINCIA DI BOLOGNA
Responsabile dell’azione:
“Accoglienza di minori in
difficoltà”
nominativo e recapiti
Anna Del Mugnaio (051-6598374)
anna.del [email protected]
Maria Cristina Volta (051-6598782)
[email protected]
Responsabile dell’azione
“Minori stranieri non
accompagnati” nominativo e
recapiti
Anna Del Mugnaio (051-6598374) - anna.del [email protected]
Maria Cristina Volta (051-6598782) - [email protected]
Annalisa Faccini (051-6498419) - [email protected]
Destinatari
•
•
Specificare se è in
continuazione di un progetto
dell'anno precedente
PROVINCIA E COMUNE DI BOLOGNA
Minori a rischio di allontanamento ed abbandono
Minori stranieri non accompagnati
Prosecuzione
Ambito territoriale di
realizzazione
Territorio della provincia
Istituzioni/attori sociali
coinvolti
Comuni del territorio provinciale , AUSL , ASP con deleghe sui minori
Obiettivi del progetto (anche
eventuali integrazioni con
altre aree d’intervento)
Realizzare progetti di ambito provinciale o sovraterritoriale per problematiche
particolarmente complesse e specifiche quali:
• Gli interventi nei confronti dei minori stranieri non accompagnati
• gli interventi di prevenzione dell’allontanamento o dell’abbandono di minori e
la qualificazione degli interventi di affido e di accoglienza per minori allontanati
dal nucleo famigliare
Azioni previste
Piano finanziario:
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
Progetto di ambito provinciale sui minori stranieri non accompagnati:
•
attivazione di un coordinamento provinciale sugli orientamenti e le
metodologie di intervento per i msna
•
costruzione di un sistema di ambito sovrazonale per la pronta accoglienza dei
msna, avvalendosi del programma nazionale Anci di protezione dei msna
•
promozione di iniziative di raccordo con Autorità Giudiziaria, Prefettura e
Questura in merito alle prassi da attuarsi a tutela dei msna
Progetto di ambito provinciale sui minori a rischio di allontanamento e abbandono:
•
Sostegno agli interventi di prevenzione, di affido e accoglienza in comunità a
livello distrettuale (con esclusione del Comune capoluogo)
•
raccordo e programmazione tra servzii e privato per individuazione e
realizzazione di attività condivise
•
attivazione di iniziative di sensibilizzazione e di formazione
•
raccolta dati, valutazione delle problematiche emergenti e realizzazione
documentazione
Costo totale previsto
Quota
Quota nazionale
regionale
Il progetto “msna” e il progetto “accoglienza
minori in difficoltà” riguardano le risorse a
(finanziamento
disposizione dei comuni per i minori,
€ 20.000
Anci/fondo Ferrero –
compresi i msna, con particolare riferimento
Comune di Bologna
agli interventi di sostegno, di affido e di
per programma
accoglienza
nazionale protezione
Oltre a queste sono previsti €. 500.000,00
msna-pronta
(Fondazione Cassa di Risparmio)
accolienza)
numero minori seguiti
numero msna in pronta accoglienza
elaborazione di un documento finale
28
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Progetto sovrazonale N. 6:
PROGETTO SOVRAZONALE RELATIVO AL FUNZIONAMENTO DEL
CENTRO SPECIALISTICO PER LA PREVENZIONE DELL’ABUSO E DEL
MALTRATTAMENTO: IL FARO
Comune o forma associativa ex-art.16
L.R.2/03 capofila di progetto
Centro specialistico Il Faro/ Az. Usl Bologna
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
M. Agnese Cheli
Tel 051/4141611
[email protected]
Destinatari
Operatori dei servizi socio sanitari territoriali ed ospedalieri, insegnanti
della scuola di ogni ordine e grado, operatori delle associazioni, del
volontariato, autorità giudiziaria
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Si
Ambito territoriale di realizzazione
Provincia di Bologna
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Provincia di Bologna, Comuni, ASP del Circondario Imolese, Asp Seneca,
Ausl Bologna, Ausl Imola, Az. Ospedaliere, Centro Giustizia Minorile
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Dotare il territorio provinciale di un servizio di 2° livello contro l’abuso e
il maltrattamento all’infanzia che:
sviluppi una rete di servizi e di azioni caratterizzata da specifica
competenza multiprofessionale, per la tutela della salute infantile e
la prevenzione all’abuso e al maltrattamento;
valuti in modo qualificato i casi e la presa in carico delle situazioni
più problematiche;
promuova eventi formativi;
promuova interventi di sensibilizzazione, informazione e
documentazione sul fenomeno;
Azioni previste
Piano finanziario:
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
attività di consulenza specialistica;
presa in carico diagnostica e terapeutica;
elaborazione progetto di intervento riparativo e terapeutico con
l’equipe del territorio
Realizzazione dell’ attività formativa;
Realizzazione di iniziative di sensibilizzazione e informazione;
Attività di ricerca sul fenomeno;
Gestione Centro di documentazione;
Raccolta ed elaborazione dei dati;
Elaborazione relazione annuale sull’attività svolta
Costo totale
previsto
166.000,00 euro
N°:
Quota
regionale
Quota
comunale
come da
convenzione
Eventuale quota di
altri soggetti
da specificare
come da
convezione
casi di consulenza/presa in carico;
realizzazione attività formativa;
incontri tra i soggetti coinvolti;
realizzazione dei progetti previsti nel piano.
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Progetto sovrazonale N. 7:
SOSTEGNO AL SUCCESSO FORMATIVO E SCOLASTICO
Comune o altro ente
capofila di progetto
PROVINCIA
Responsabile del
progetto/programma:
nominativo e recapiti
Claudio Magagnoli
051-6598508
[email protected]
Anna Del Mugnaio
051-6598374
anna.del [email protected]
Destinatari
• Studenti delle scuole dell’obbligo e delle scuole secondarie e della formazione
professionale
• Insegnanti, coordinatori pedagogici e dirigenti scolastici, figure di sistema, Operatori
dei servizi Sociali e Sanitari, in rete tra loro e con Centri Servizio Specializzati
• Reti interistituzionali territoriali
Specificare se è in
continuazione di un
progetto dell'anno
precedente
Ambito territoriale di
realizzazione
Istituzioni/attori
sociali coinvolti
Si
Provincia
Comuni, Zone sociali, Istituzioni scolastiche, Servizi sociali e Sanitari, Conferenze
territoriali per il miglioramento dell’Offerta formativa,
agenzie educative, centri di documentazione di supporto all’autonomia scolastica –
Istituzione Gian Franco Minguzzi
1. Sostenere direttamente il successo formativo e scolastico di adolescenti e giovani in
diritto-dovere promuovendo :
1.1. interventi diretti sulle situazioni
1.2. iniziative di supporto alla autonomia scolastica e alla integrazione tra Autonomie e
Territorio (formazione, aggiornamento, consulenza tra operatori scolastici e dei servizi)
Obiettivi del progetto
(anche eventuali
integrazioni con altre
aree d’intervento)
1.3. elaborazione e diffusione di materiali informativo , di riflessione e documentazione
2. Sostenere il successo formativo attraverso l’integrazione delle diverse linee di
programmazione territoriale (piani attuativi di Zona, , Accordi territoriali attuativi
della L.104. Accordi per la prevenzione e il contrasto al disagio scolastico ) tra di loro e
con le programmazioni provinciali (Piani per il diritto allo studio, progetti Provinciali
sostenuti dal FSE, azione dei Centri per l’Impiego tramite il Servizio di tutorato..)
promuovendo in particolare
2.1. l’integrazione degli organismi provinciali e territoriali , istituzionali e tecnici che operano
su questa tematica e potenziare l’integrazione interprofessionale e organizzativa;
2.2. l’individuazione di modalità condivise di raccordo e di segnalazione tra servizi e scuola e la
realizzazione di Accordi , protocolli , convenzioni per il governo condiviso a livello
territoriale delle situazioni di disagio e difficoltà, con particolare riferimento al successo
formativo.
2.3. la condivisione e coprogettazione, di interventi e progetti sul tema del successo formativo
promossi dall’Assessorato Istruzione e dalle Scuole con il sistema dei Servizi sociali e sanitari
1. Sostenere direttamente il successo formativo e scolastico attraverso:
Azioni previste
1.1. interventi diretti sulle situazioni,
• Attivazione per il 2009 del Progetto finanziato con Fse dal Servizio Scuola e
Formazione per adolescenti in difficoltà nell’assolvimento del diritto dovere
• Qualificazione ulteriore dei percorsi di formazione Professionale biennali in raccordo
con Scuole Superiori
• Sostegno attraverso Fondi Carisbo al Programma Dell’ASL Bologna “Accendi molti
fuochi” affinché il modello di intervento integrato tra sanitario e d educativo attuato
nei comuni di riferimento del programma possa ampliarsi anche ad altre Scuole e
ambiti territoriali
• Sostegno ai giovani affetti da DSA ed inseriti nelle Scuole Superiori, attraverso uno
specifico finanziamento Carisbo assegnato dal Servizio Scuola Centro Regionale
Disturbi del linguaggio..
• Predisposizione annuale del Piano Provinciale per il Diritto allo studio, attraverso
fondi regionali in più stretto raccordo ,in particolare per quanto riguarda le borse di
studio, con i Servizi sociali
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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studio, con i Servizi sociali
1.2. iniziative di il supporto alla autonomia scolastica e alla integrazione tra Autonomie e
Territorio :
• attivazione da parte del Centro Servizi Aneka di :
o
due edizioni di formazione congiunta per operatori e figure di sistema dei
servizi socio-sanitari e del sistema scolastico/formativo in due ambiti
territoriali /zone sociali della Provincia( e finalizzate ad accompagnare processi
di programmazione congiunta anche tramite Accordi E/o Convenzioni.
o
consulenza e supporto al lavoro integrato in stratto raccordo con le finalità e le
azioni programmate dal “Tavolo disagio”
1.3. elaborazione e diffusione di materiali informativo , di riflessione e documentazione
• consulenza da parte del Centro Aneka sulla documentazione, sulla progettazione, della
documentazione di progetti educativi promossi dalle istituzioni scolastiche del
territorio, in stretto raccordo con le organizzazioni facenti parte della rete provinciale
del progetto Gold; aggiornamento e messa a disposizione di bibliografia e
documentazioni mirate sulle tematiche dell’agio/disagio scolastico e orientamento
• Produzione e diffusione di strumenti per l’informazione e l’Orientamento scolastico ,
anche in riferimento a particolari categorie di giovani in situazione di svantaggio
• Produzione annuale di uno specifico Report sulla Dispersione in raccordo con dati dei
servizi sociali e delle Asl
2.
Sostenere il successo formativo attraverso l’integrazione delle diverse
programmazioni, e azioni
2.1. integrazione istituzionale e tecnica degli organismi territoriali e provinciali che operano in
ambito educativo, sociale, scolastico, sanitario:
• Consolidamento del tavolo interistituzionale per il contrasto al Disagio scolastico,
promosso dalla Conferenza Provinciale di coordinamento e sua integrazione con
rappresentanti delle zone sociali e del Coordinamento Pedagogico Provinciale
• Attuazione a livello di Zone sociali corrispondenti agli Ambiti territoriali per l’offerta
formativa, collegamenti strutturati tra il Tavolo minori delle Zone sociali ed i tecnici
ed operatori nominati nelle conferenze territoriali, promuovendo, quando possibile
convocazioni congiunte
2.2. realizzazione di Accordi, protocolli , convenzioni per il governo condiviso a livello
territoriale delle situazioni di disagio e difficoltà in relazione al successo formativo
• Individuazione di modalità condivise di raccordo e di segnalazione tra Istituzioni
scolastiche, Servizi territoriali, Agenzie formative e scuola
• Promozione di un Patto provinciale antidispersione,
• Realizzazione entro il 2009 di Accordi territoriali per l’integrazione scolastica e
formativa dei bambini e alunni disabili (L.104/92), attuativi dell’Accordo Provinciale,
all’interno dei Piani attuativi di Zona
2.3.condividere e coprogettare:
• organizzazione da parte degli assessorati provinciali Scuola e Servizi sociali e
dell’Istituzione Gian Franco Minguzzi di incontri di condivisione delle azioni previste e
realizzate nel progetto sovrazonale e di altri progetti su queste tematiche ( progetti
FSE per l’inclusione sociale, Progetti speciali per il successo formativo promossi con
Fondi delle Fondazioni, Piani provinciale del Diritto allo studio, Servizio di tutorato),
utilizzando i gruppi di lavoro e gli organismi già presenti
Piano finanziario:
Indicatori per il
monitoraggio/
valutazione
Costo totale previsto
9.260.761,59 euro
+ costo del personale dipendente
degli enti coinvolti
•
•
•
•
•
•
•
Quota
regionale
364.488,59
Contributo
Carisbo
140.160,00
FSE
8.756.113,00
Numero percorsi individualizzati realizzati dal progetto FSE
Ampliamento numero di scuole in cui opera Accendi Molti Fuochi
2 edizioni di formazione congiunta a cura di Aneka;
numero di consulenze a gruppi di lavoro interistituzionali a cura di Aneka
numero accordi territoriali di di programma per l’integrazione scolastica degli
studenti disabili
Atti di integrazione/unificazione di strutture tecniche di programmazione
N° copie materiali informativi
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Progetto sovrazonale N. 8:
INTERVENTO DI IN/FORMAZIONE SULL’USO E DI PREVENZIONE
DELL’ABUSO DI SOSTANZE ANNO 2009
Comune o altro ente
capofila di progetto
PROVINCIA DI BOLOGNA:
Servizio Politiche Sociali e per la Salute (Ufficio Politiche di contrasto all’esclusione
sociale e Ufficio Servizi socio-educativi)
Istituzione Gian Franco Minguzzi (Area Formazione)
Anna Del Mugnaio
tel 051 6598374
anna.del [email protected]
Responsabile del
progetto/programma:
nominativo e recapiti
Staff di progetto:
Rita Paradisi
Claudia Ceccarelli
Vincenzo Caporaso
Annalina Marsili
Antonella Lazzari
Destinatari
Il progetto è rivolto ai giovani adolescenti che vivono nelle comunità socio-educative del
territorio provinciale ed ai loro educatori/adulti di riferimento. Al suo interno è prevista
un’azione macro di sensibilizzazione sul tema oggetto dell’intervento, rivolta ad un target
più ampio di cittadini interessati e/o interessabili (studenti, insegnanti, genitori, operatori
sportivi, ecc.).
Specificare se è in
continuazione di un
progetto dell'anno
precedente
No, anche se si situa in continuità con il progetto “Alcol i piaceri dell’uso e i dispiaceri
dell’abuso” promosso e realizzato dalla Provincia di Bologna nel 2005 e rivolto ai giovani
studenti delle scuole medie superiori.
Ambito territoriale di
realizzazione
Territorio provinciale di Bologna, con particolare riguardo ai distretti che ospitano sul
proprio territorio comunità socio-educative per adolescenti in difficoltà.
Oltre ai promotori e destinatari del progetto,. si ipotizza di coinvolgere:
le Aziende USL di Bologna e Imola (con particolare riguardo ai consultori giovani e ai
SERT)
operatori dei “servizi giovani” dei distretti interessati.
soggetti privati
Istituzioni/attori
sociali coinvolti
Si ipotizza la collaborazione con realtà private del mondo del loisir per la messa a
disposizione degli spazi necessari alla realizzazione dei due eventi spettacolari previsti.
Si chiederà ai comuni di rendere disponibili i locali per la realizzazione dei laboratori
teatrali, dei seminari di formazione e dei gruppi di riflessione.
Si ipotizza inoltre:
la collaborazione con Roberto Pagliara per l’allestimento scenico di apertura del
percorso formativo
la collaborazione con una Compagnia di Teatro Sociale per la conduzione dei
laboratori teatrali e per l’allestimento scenico rivolto ai giovani ed ai loro educatori.
Il coinvolgimento di Edo Polidori per la conduzione dei seminari di formazione rivolti
agli educatori e per la supervisione delle varie attività.
Obiettivi del progetto
(anche eventuali
integrazioni con altre
aree d’intervento)
Il progetto si propone di offrire percorsi formativi / informativi sui temi del consumo /
abuso di sostanze psicoattive.
Si intende da un lato sviluppare con i ragazzi una riflessione che, a partire dalla messa in
gioco della propria sfera affettiva ed emotiva, consenta di rielaborare su un piano più
cognitivo strategie di difesa dai danni individuali e sociali prodotti dal rapporto patologico
con le sostanze, nonché di individuare alternative possibili all’uso/abuso di sostanze.
Dall’altro ci si propone di fornire agli educatori di comunità le competenze ed il sostegno
necessario a supportare i ragazzi in questo percorso.
Si è individuato il teatro sociale come linguaggio idoneo a lavorare con i giovani, per partire
da una contiguità di linguaggio piuttosto che da una distanza e per consentire ai giovani di
mettersi in gioco liberamente.
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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mettersi in gioco liberamente.
E’ previsto in fase di chiusura del progetto un momento di riflessione e rielaborazione sul
piano cognitivo delle suggestioni emerse durante il lavoro teatrale.
L’equipe di progetto ha consapevolmente scelto di adottare un approccio non
proibizionista, partendo soprattutto dalla considerazione che un messaggio ed un linguaggio
in grado di catturare l’attenzione di giovani e giovanissimi e di aprirli all’ascolto ed alla
riflessione, senza attivare dinamiche di rifiuto e chiusura dei canali comunicativi, deve
caratterizzarsi per contiguità e affinità, sia nella forma espressiva che nel contenuto.
I giovani di questa fascia di età sono faticosamente alla ricerca di una propria identità e
della sua affermazione, identità che si costruisce principalmente nel confronto con il
gruppo dei pari ed attraverso la radicale messa in discussione del mondo adulto.
Per questo si è valutato che un messaggio proibizionista – per certi versi più facile da
affermare e certamente più rassicurante per gli adulti - sarebbe del tutto inefficace
nell’intento di coinvolgere e centrare l’attenzione e l’interesse dei ragazzi su questo tema.
Si ipotizza la realizzazione, in apertura del percorso, di un evento spettacolare, che offrirà
suggestioni sui temi del consumo di sostanze, sugli stili di vita, sui rischi connessi all’abuso,
con l’intento di sensibilizzare e coinvolgere i due target di destinatari del progetto, ma
aperto a tutta la cittadinanza.
A seguire si prevede la realizzazione di 6 laboratori teatrali (4 incontri di 3 ore per ciascun
laboratorio) nei quali saranno coinvolti i giovani che vivono nelle comunità educative. Si è
individuato il linguaggio teatrale quale strumento capace di consentire ai giovani di
esprimere liberamente i propri sentimenti e le proprie emozioni in riferimento alle relazioni
affettive, al rapporto con il sé e con le sostanze. Gli effetti attesi riguardano da un lato la
possibilità di leggere le motivazioni profonde che spingono i giovani, e questi giovani in
particolare, all’uso/abuso di sostanze, dall’altro di cogliere suggestioni circa la possibilità
di sostituire al rapporto con le sostanze qualcosa d’altro, che sia per loro altrettanto
desiderabile ma non dannoso.
Azioni previste
Contestualmente alla realizzazione dei laboratori con i ragazzi, gli educatori delle
comunità, parteciperanno a 6 seminari di formazione (4 incontri di 3 ore per ciascun
seminario) sulle tematiche ed i contenuti che emergeranno nei laboratori teatrali. Ai
seminari parteciperanno anche gli operatori dei servizi territoriali rivolti ai giovani e gli
operatori dei SERT territoriali. L’intento è quello di dotare educatori ed operatori di
strumenti, informazioni e capacità tecniche utili alla conduzione di gruppi di riflessione che
saranno proposti ai ragazzi nella fase finale del progetto.
A conclusione dei laboratori e dei seminari, sarà realizzato un evento spettacolare rivolto
unicamente ai partecipanti al progetto, che sarà centrato sui contenuti emersi nei
laboratori e sul messaggio che si vuole veicolare ai giovani. Questo evento consentirà ai
giovani di guardare sé stessi dall’esterno, di vedersi rappresentati con le proprie difficoltà
ma anche con le proprie risorse/potenzialità.
Successivamente, a conclusione del percorso, è prevista la conduzione ad opera degli
operatori del territorio, affiancati dagli educatori di struttura, di 6 gruppi di riflessione
rivolti ai giovani (3 incontri di 3 ore per gruppo) che riprendano i temi già emersi nei
laboratori teatrali e rappresentati nell’evento spettacolare. L’intento è quello di proporre
ai ragazzi un percorso di riflessione ed elaborazione cognitiva che li conduca a sviluppare
una maggiore consapevolezza di sé, delle motivazioni che li inducono all’uso/abuso di
sostanze, delle strategie/soluzioni che è possibile attivare a livello individuale e/o di
gruppo per non incorrere nei danni provocati dal rapporto con le sostanze ed infine per
capire se e come sia possibile sostituire l’uso/abuso di sostanze con attività che siano
altrettanto accattivanti ma non dannose per sé e per gli altri.
Costo totale progetto
39.000,00 Euro
Indicatori per il
monitoraggio/
valutazione
Numero partecipanti alle varie iniziative proposte
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Progetto sovrazonale N. 9:
SUPPORTO ALLA SPERIMENTAZIONE E AL COORDINAMENTO DELLE
AZIONI DI PROSSIMITÀ A LIVELLO DISTRETTUALE Intervento sul
consumo problematico di sostanze - anno 2009
Capofila di progetto
Responsabile del
progetto/programma:
nominativo e recapiti
Premessa
PROVINCIA DI BOLOGNA
Servizio Politiche Sociali e Sanità
Ufficio Politiche di contrasto all’esclusione sociale
Rita Paradisi
[email protected]
tel. 051 6598626 fax 051 6598620
L’esigenza di una riconfigurazione delle policies e degli interventi al ritaglio locale in tema di
prevenzione e di contrasto del consumo/abuso di sostanze stupefacenti e psicotrope emerge
tanto dall’impostazione strategica europea e nazionale quanto dalla coscienza condivisa circa il
ruolo centrale delle comunità locali a tal riguardo. Tutte le rilevazioni sul fenomeno provenienti da fonti differenti - evidenziano un cambiamento sia della scena del consumo di
sostanze sia dei significati e della percezione del termine “comportamento a rischio”, in
particolare da parte dei consumatori e degli operatori del settore.
L’evoluzione del fenomeno si configura nei seguenti termini: diffusione e stratificazione
dell’uso di sostanze; elevata crescita del consumo da parte di utilizzatori di cannabis e cocaina
(che si va ad aggiungere all’uso di eroina in costante o leggera crescita); la proposta da parte
del mercato di sostanze più sicure con minore rischio di overdose e morti direttamente
correlate all’uso; forme di dipendenza protratte nel tempo che non suscitano grande allarme
sociale; un consumo inizialmente ricreazionale e prestazionale con effetti, però, indiretti e
pesanti a medio e lungo termine (cronicizzazione con problemi correlati sanitari e di disturbo
mentale per eroinomani e utilizzatori di altre droghe).
Un target di consumatori mimetizzati nella società civile e nell’ambito della immigrazione
legale ed illegale e della prostituzione; la labilità della percezione del cosiddetto
“comportamento a rischio”; lo spostamento della “sfera dell’utenza verso una classe sociale
apparentemente al di sopra di ogni sospetto e talora impegnata nelle dinamiche socioeconomico-produttive”.
E ancora: l’abbassamento della età media di approccio alle sostanze e del consumo abituale; da
un uso di tipo trasgressivo ad “habitus” sociale trasversale alle fasce sociali ed alle età (la c.d
“normalizzazione” del consumo); prevalenza tra i gruppi informali e tra i frequentatori dei
luoghi del divertimento dell’ uso “ricreazionale” (sia rispetto ai luoghi di assunzione - locali,
feste ecc – che alla funzione di aumentare il divertimento) e “prestazionale” (lavoro, studio,
relazioni sociali, sesso,ecc).
Un paradigma interpretativo del consumo legato al disagio non più valido se non in misura
marginale; una scarsa conoscenza e consapevolezza sui rischi del policonsumo, del consumo
continuativo e frequente; una diminuzione della percezione del rischio per la salute legato
all’uso di alcolici; l’assunzione di droghe rappresentata in modo edulcorato come una forma
abituale di divertimento, condiviso con altri.
Al livello nazionale e locale, la rete delle strutture di contrasto è stata costruita in risposta alla
diffusione delle problematiche associate all’uso di eroina, mentre è risultata insufficiente la
risposta al problema dell’alcolismo e del tabagismo. Inoltre, negli anni più recenti, la rigidità
del sistema ha ostacolato l’adeguamento delle strutture e degli interventi all’aumento nella
variabilità delle tipologie di abuso e dipendenza anche non implicanti l’uso di sostanze e dei
modelli comportamentali correlati. Ciò determina un calo dell’indicatore accesso ai servizi, ma
esplicita la patologia della mancata intercettazione del bisogno che, invece, cresce in maniera
esponenziale.
La Regione Emilia Romagna con la D.G.R. 1533/2006, la Circolare n. 12/2006, la D.G.R
1901/2006 delinea il percorso da attivare, delegando ad una serie di enti lo start-up per la
sperimentazione di un coordinamento degli interventi outreach per le tossicodipendenze. Fra
questi enti, la Provincia di Bologna è risultata assegnataria amministrativa per la gestione del
progetto “Supporto alla sperimentazione e al coordinamento delle azioni di prossimità a livello
distrettuale” di un finanziamento, previsto per l’anno 2006, pari a Euro 80.000,00.
Per lavorare alla costruzione del Progetto è stato istituito dal Tavolo Tecnico dei Piani di Zona
un Gruppo di lavoro, composto da referenti dei Distretti e delle AUSL del territorio provinciale.
Codesto Gruppo, ha ritenuto necessario effettuare una rilevazione ad hoc delle azioni e dei
progetti di prossimità già attivi nei comuni del territorio provinciale, al fine di includere tali
azioni nella progettazione complessiva e di considerare la possibilità di una integrazione dei
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Destinatari
Ambito territoriale di
realizzazione
Istituzioni/attori
sociali coinvolti
Obiettivi del progetto
azioni nella progettazione complessiva e di considerare la possibilità di una integrazione dei
servizi già erogati nei singoli territori.
Proprio per aderire all’approccio regionale di pieno coinvolgimento delle comunità locali, il
punto di partenza dell’analisi sono state le risposte degli Uffici di Piano distrettuali al
questionario ricognitivo dei servizi già attivi. I questionari pervenuti sono stati poi integrati con i
servizi, le funzioni ed i progetti dichiarati nei piani attuativi annuali (PAA) dei piani di zona
(PdZ) per l’anno 2007 preferibilmente.
Si è reso possibile così la verifica di una presenza a macchia di leopardo di servizi o funzioni di
prossimità a livello comunale per singolo distretto, ma una copertura complessivamente
completa considerando i sette Distretti.
Se a ritaglio distrettuale si rilevano Centri di Aggregazione giovanile, Centri Giovanili, Spazi
Giovani dei consultori, Centri di Ascolto, Sportelli e servizi/progetti variamente denominati…,
dubbi sorgono per la loro labile classificazione come mere funzioni di prossimità. Le Unità di
strada e le funzioni di prossimità effettive risultano una decina in rapporto ai quarantadue
servizi monitorati, quindi ammontano circa ad un quarto. Emergono, inoltre, lacune funzionali
relative alla nuova scena del consumo, una diffusa occasionalità degli interventi di strada
insieme, invece, a servizi potenziabili o in grado di fare il salto qualitativo indicato dalla
regione.
Questo scenario ha suggerito al Gruppo di Lavoro una proposta di azione che si è indirizzata
verso:
lo sviluppo e la stabilizzazione in tutti i distretti, delle funzioni di prossimità, anche
attraverso un potenziamento e rafforzamento della rete di servizi già in essere;
una sperimentazione di servizio ad hoc per nuovi consumatori - distinto e separato dalle
sedi SERT - per il Distretto di Bologna, per cui vengono riscontrate particolari criticità.
Il progetto è rivolto principalmente ai giovani pre-adolescenti, adolescenti e giovani-adulti che
vivono sul territorio provinciale, compresi gli studenti universitari fuorisede.
Le azioni previste al suo interno coinvolgono però anche diversi attori sociali del territorio
interessati e/o interessabili alle problematiche legate alla dipendenza patologica:
Istituti Scolastici
Operatori delle equipe dei servizi socio sanitari del territorio;
Operatori del privato sociale;
Genitori e famiglie
Operatori dell’associazionismo Culturale e Sportivo locale
Associazioni di categoria
Gestori e personale (baristi, security) dei luoghi del loisir.
Scuole Guida
Forze dell’Ordine (Vigili Urbani dei Comuni)
Territorio provinciale di Bologna
Comuni del territorio provinciale (Servizio minori, Servizio Lotta alla Droga, Centri Giovanili,
Centri di Ascolto, Servizi per la sicurezza)
Azienda USL (rete dei SERT e Consultorio Giovani)
Soggetti del privato sociale attivi nel settore
Come già evidenziato in premessa, la finalità del progetto è l’attivazione di un punto servizi per
nuovi consumatori nel Distretto di Bologna, che operi in rete con i servizi e le funzioni di
prossimità attive a livello distrettuale, unitamente ad un rafforzamento e potenziamento delle
rete di tali servizi, con modalità ed azioni che si differenziano in base ai diversi bisogni rilevati
in ciascun distretto.
Gli obiettivi dell’intervento nel suo complesso sono pertanto riferibili a:
1) una copertura pluri-ambito ovvero notte: interventi di strada che intervengono sui
comportamenti a rischio (rischio -comportamenti possibili); educativo: lavoro rivolto a
soggetti in formazione (preadolescenti, adolescenti e giovani adulti) che presentano e/o
situazioni di rischio effettivo o potenziale e/o bisogni legati al periodo di vita quindi legati
alla socialità, all’affettività, alla sessualità, all’affermazione e conoscenza di sé; riduzione
del danno (danno -stato conclamato); informativo: interventi di strada a carattere
informativo e di raccordo che si occupano di rendere fruibili le informazioni circa le aree di
interesse della persona (rischio -comportamenti possibili e danno -stato conclamato).
2) coordinamento delle professionalità della funzione di prossimità - attivata in precedenza solo
in occasione di eventi - con ambiti e servizi esistenti per interventi con contestualizzazione
nei luoghi di vita e luoghi informali, flessibilità, adeguatezza,continuità e stabilità;
3) ricerca dell'utente e dei bisogni non espressi (personalizzazione dell’intervento e
funzionamento ad antenne);
4) lavoro di rete secondo l’approccio del "non giudizio" (alta vicinanza relazionale);
5) rafforzamento e supporto alla realizzazione diffusa del modello del servizio che esce
(outreach work),
6) percorsi di accompagnamento all'informazione, alla formazione, ai dispositivi di protezione
individuale;
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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7) contemperamento della realizzazione di azioni di promozione, prevenzione e riduzione del
danno mediante un modello professionale ed organizzativo che veda gli stessi operatori
attivi su questi diversi piani e che garantisca continuità di presenza nei luoghi e continuità
di relazione con le persone.
Il coordinamento del sistema sarà realizzato su un duplice livello:
1) distrettuale, deputato:
a gestione dei rapporti con le istituzioni;
a gestione e cura della rete;
a promozione della innovazione;
a riprogettazione degli interventi in essere;
all’analisi della domanda e dei fenomeni sociali.
2) centralizzato (AUSL), con funzioni di:
analisi del fenomeno, territorio, bisogni (antenna);
elaborazione di linee di intervento e definizione delle priorità (pianificazione
strategica);
gestione dei rapporti istituzionali (connessione ed interfaccia);
raccordo e co-progettazione con i servizi, uffici, ecc. specifici o specialistici (rete)
promuovere e rendere visibili gli interventi (marketing)
pianificazione formazione, supervisione e valutazione (sviluppo e verifica).
Le singole azioni sono declinate in ragione delle specificità distrettuali e precisamente:
Azioni previste
Comune di Bologna
Istituzione di un luogo di cura protetto e non stigmatizzante per giovani in fase precocissima di
tossicodipendenza per la valutazione psico-diagnostica e la consulenza a genitori, insegnanti,
operatori coinvolti a vario titolo nel problema dell'uso di sostanze psicoattive.
In sintesi, il Servizio si propone di offrire:
> Percorsi diagnostici individualizzati
> Percorsi di cura individuali
> Consulenza di gruppo per i ragazzi
> Consulenza di gruppo per le famiglie con identificazione dei bisogni in termini di aiuto
psicologico e supporto
> Colloqui di sostegno psicologico,
> Consultazioni,
> Psicoterapie brevi,
> Terapie di gruppo,
> Terapia farmacologica,
> Percorsi personalizzati di supporto per la famiglia.
> Attività di prevenzione/formazione
> Punto informativo sulle sostanze orientato agli adolescenti
> Sportello psicologico di video consulenza attraverso web-cam in collaborazione con le unità di
strada
> Sito internet dedicato e link ad altri siti accreditati sul tema
Sarà realizzata una campagna di comunicazione ad hoc per diffondere informazioni sul servizio e
sulle modalità di accesso.
Distretto di Pianura Est
Implementazione dell’attività del Loop con attivazione di uno sportello itinerante rivolto a
giovani consumatori di sostanze che, integrando gli interventi di educativa di strada, realizzerà
azioni di counseling breve e di accompagnamento ai Servizi.
Distretto di Pianura Ovest
Consolidamento e sviluppo dello Sportello Loop e delle funzioni di prossimità. Si ipotizza in
particolare di rafforzare l’impegno in:
- campagne di comunicazione e informazione su percezione della pericolosità e dei rischi
connessi all’uso di sostanze anche in collaborazione con le scuole guida del territorio e le
Forze dell’Ordine
- presenza e collaborazione gratuita dei servizi pubblici di prossimità in occasione di eventi
attraverso punti informativi sulle sostanze e azioni di prevenzione primaria e secondaria
- percorsi formativi rivolti ad educatori dei Centri Giovanili, insegnanti degli Istituti Scolastici
ed operatori sportivi.
Distretto di Porretta Terme
Sviluppo del progetto “Due piste per la coca”, a valenza sovradistrettuale, rivolto ai
consumatori di cocaina, con particolare riguardo ai giovani ed a quello fascia di consumatori che
hanno difficoltà a rivolgersi ai SERT vista la difficoltà a riconoscersi come soggetti con problemi
di dipendenza.
In particolare si prevede di:
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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- mantenere attivo e costantemente aggiornato il sito internet (www.2pisteperlacoca.it) per
dare informazioni corrette sulla cocaina, offrire possibilità di chiedere aiuto in modo anonimo
e non stigmatizzante, partecipare ad un forum interattivo.
- fare informazione nei luoghi del divertimento e in altri punti strategici (medici di base,
farmacie, scuole, luoghi di lavoro…) attraverso card informative e manifesti sulle sostanze e
sui rischi connessi al consumo.
Distretto di San Lazzaro
Implementare il lavoro di rete a livello distrettuale con le agenzie ed i servizi educativi, sociali
e sanitari del territorio, con i gestori dei locali, anche attraverso la definizione di percorsi
formativi ed eventuali protocolli operativi con Servizio Sociale Minori, SerT, istituti superiori.
Incrementare le azioni di consulenza ai giovani incontrati sul territorio, alle famiglie e agli
adulti in genere in relazione alle problematiche legate al consumo di alcol e sostanze,
attraverso “consulenze mobili” a cura degli operatori del progetto “In Sostanza”, su alcol e
sostanze, aventi le caratteristiche di rapida fruibilità, che si collochino in una zona intermedia
tra il luogo di primo contatto con i giovani e il sistema dei Servizi.
Distretto di Imola
si propone di dare maggiore continuità e radicamento territoriale alle azioni già in essere che
svolgono funzioni di prossimità, prevedendo in particolare: la creazione di un tavolo stabile tra
Associazioni di categoria, gestori, Forze dell’ Ordine, A.USL ed Amministrazioni; la formazione
degli operatori che già operano nei Centri di Aggregazione Giovanile del territorio e nei luoghi di
divertimento nonché l’implementazione del loro orario al fine di favorire il counseling
individuale e l’accompagnamento ai servizi socio-sanitari, in particolare al Centro Nuove
droghe.
Distretto di Casalecchio di Reno
Realizzazione di azioni di prossimità volte alla: riduzione delle forme di disagio e alla sua
prevenzione; all’integrazione “guidata” dei giovani, che manifestano comportamenti
problematici, nei luoghi “soliti” di aggregazione dei ragazzi, offrendo loro occasioni per potersi
esprimere attraverso momenti ludici e creativi, e alla realizzazione di iniziative per avviare un
percorso di riflessione e comprensione dell’universo giovanile.
Salvo risorse disponibili, si prevede l’incremento di alcuni servizi in essere, quali: l’aumento
delle ore di educativa di strada; la realizzazione di eventi informativi sul consumo/abuso di
alcool e sostanze, e la realizzazione di corsi di formazione, sull’abuso di sostanze e alcool, per
adolescenti, presso le scuole superiori del territorio.
Euro 80,000, a valere sul capitolo 51721 del bilancio regionale ex Dgr. 1533/2006 e Dgr
1901/2006, di cui:
euro 40.000 per il Distretto di Bologna
euro 40.000 per i restanti distretti secondo un criterio di riparto per popolazione 11-24
anni residente sul territorio, come da tabella che segue:
ZONA
Totale BOLOGNA
Costo
RIPARTO
FONDO
REGIONALE
€ 40.000,00
Totale PIANURA OVEST
8.252
10,9
75.766
€ 5.283,22
Totale PIANURA EST
15.410
10,7
143.374
€ 9.866,03
Totale CASALECCHIO DI RENO
10.431
10,1
103.638
€ 6.678,30
Totale SAN LAZZARO DI SAVENA
7.578
10,5
71.987
€ 4.851,71
Totale PORRETTA TERME
6.334
11,3
55.994
€ 4.055,25
Totale IMOLA
14.472
11,6
125.094
€ 9.265,49
97.074
10,2
949.596
€ 80.000,00
Totale PROVINCIA di BOLOGNA
Pop 11-24 nei sei distretti
quota fondo regionale di 40.000 a
Bologna
quota fondo regionale di 40.000 su 6
distretti
Indicatori per
monitoraggio e
valutazione
POP.
% SU POP. POP.
11-24 ANNI
TOTALE
TOT.
1.1.2006
34.597
9,3
373.743
62.477
€ 40.000,00
€ 40.000,00
Numero delle iniziative realizzate.
Destinatari raggiunti / destinatari potenziali.
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Progetto sovrazonale N. 10: COORDINAMENTO PROVINCIALE DELLE POLITICHE GIOVANILI
Comune o altro ente
capofila di progetto
Responsabile del
progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
Specificare se è in
continuazione di un
progetto dell'anno
precedente
Ambito territoriale di
realizzazione
Istituzioni/attori sociali
coinvolti
Obiettivi del progetto
(anche eventuali
integrazioni con altre aree
d’intervento)
Azioni previste
Piano finanziario:
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
PROVINCIA DI BOLOGNA
Dott. Stefano Ramazza
Capo di Gabinetto Presidenza - Provincia di Bologna
[email protected]
051-6598345
- Giovani a partire dai 13 anni
- Soggetti diversi (Istituz. Pubbliche, Associaz., Scuole) che lavorano con e per i giovani
Il progetto è alla prima edizione
Intero territorio provinciale, con un’articolazione di Tavoli sulle politiche giovanili
nelle zone socio sanitarie
Soggetti che lavorano con e per i giovani:
Istituzioni Pubbliche, Associazioni, Scuole
Istituzione Minguzzi
- Coordinare e rendere coerenti le azioni messe in atto nei diversi ambiti attraverso il
coordinamento delle attività/progetti realizzati nei vari servizi della Provincia
- Rafforzare i gruppi di lavoro sovracomunali e provinciali per rispondere alle esigenze
formative degli operatori del territorio (in particolare per il supporto nella scrittura
di progetti candidabili ad ottenere finanziamenti, e nella fase della valutazione degli
stessi).
- Implementare il lavoro dell'Osservatorio Provinciale sulle Politiche Giovanili
attraverso l'individuazione e gestione di metodologie e pratiche di analisi delle azioni
per il migliore coordinamento degli Enti Locali e delle Associazioni e la produzione di
dati e relazioni di sintesi sulle esperienze attuate, al fine di sostenere la
progettazione.
- Dare concreta attuazione alle ”Linee guida per il coordinamento e la progettazione
di azioni per le politiche giovanili” approvate nell’aprile 2008
Generali:
- Focus formativi con gli operatori dei distretti
- Coordinamento Provinciale previsto dalla L .14 della Regione Emilia Romagna
- Osservatorio delle Politiche Giovanili (istituito il 13 ottobre 2008, con convenzione tra
Provincia Bologna, Fondazione Augusta Pini ospizi marini Onlus, Istituzione G.F.
Minguzzi)
Specifiche:
Raccolta e sistematizzazione dei questionari compilati sugli spazi di aggregazione
giovanile nel territorio provinciale
Sviluppo dei prodotti informatici già a disposizione del Gabinetto di Presidenza come
data base su progetti, servizi e azioni di rilevanza provinciale e comunale per la loro
fruizione pubblica tramite sito della Provincia o di Istituzione Minguzzi.
Raccolta dati specifici e indicatori di efficacia ed efficienza dei finanziamenti per i
progetti (condefinizione ed utilizzo di una metodologia di analisi “in itinere” ed “ex
post” )
Presenze agli incontri dei 7 tavoli tematici sulle politiche giovanili delle Zone e con i
Comuni che hanno il Consiglio Comunale dei ragazzi, per rafforzare la relazione tra
Osservatorio e operatori delle Zone con scambio di informazioni e coordinamento delle
azioni tra le zone.
Costo totale previsto
Quota regionale
274.412 euro (di cui 50.000 richiesti
alla Fondazione Carisbo)
224.412 euro (da finanziamenti
L.14/2008 Reg. Emilia Romagna)
Quota
nazionale
Attuazione delle azioni previste
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Progetto sovrazonale N. 11: BENESSERE E SALUTE MENTALE
Comune o altro ente
capofila di progetto
Istituzione G.F.Minguzzi - Provincia di Bologna-
Responsabile del
progetto/programma:
nominativo e recapiti
Anna Del Mugnaio
Direttore Istituzione Minguzzi
Via S.Isaia 90 –Bologna
[email protected]
051/5288516
Destinatari
Operatori dei servizi socio–sanitari
Specificare se è in
continuazione di un
progetto dell'anno
precedente
Il progetto non è in continuità con azioni progettuali avviate precedentemente
Ambito territoriale di
realizzazione
Territorio provinciale
Istituzioni/attori
sociali coinvolti
Obiettivi del progetto
(anche eventuali
integrazioni con altre
aree d’intervento)
La malattia mentale – come si evince in numerosi documenti prodotti dall’OMS- è un
fenomeno in crescita costante che pone più di un problema all'Unione europea (UE). Si
ritiene, infatti, che i disturbi mentali interessino più di un cittadino europeo su quattro in
età adulta. Tali disturbi sono all'origine della maggior parte dei 58.000 decessi annuali,
dovuti al suicidio, un atto che causa più vittime degli incidenti stradali. Un problema che è
aggravato dal fenomeno della stigmatizzazione delle malattie mentali. I malati mentali e le
persone mentalmente carenti si trovano ad affrontare timori e pregiudizi – lo dimostrano
numerose evidenze- che hanno l'effetto di aumentare la sofferenza personale, aggravando
l'emarginazione sociale. Come dire che le persone non soffrono solo per il disturbo in sé ma
anche per le conseguenze sociali e relazionali che il disturbo produce.
E’ in questa direzione che il progetto salute mentale - in conformità con le indicazioni
dell’OMS - individua come obiettivi prioritari :
•
•
•
•
•
•
•
Azioni previste
Associazioni di famigliari e utenti
Azienda Usl/Dsm di Bologna e di Imola
pubbliche amministrazioni locali
istituzioni scolastiche della provincia di Bologna
Reti interistituzionali e reti progettuali
•
•
•
Promuovere la consapevolezza dell’importanza del benessere mentale;
Promuovere interventi contro lo stigma, la discriminazione, l’ineguaglianza; favorire
empowerment e sostegno
Coinvolgere attivamente in questo processo le persone con problemi di salute mentale
e le loro famiglie
Progettare e realizzare interventi che includano la prevenzione, la promozione, il
trattamento, la riabilitazione, l’assistenza e il recupero
Promozione di incontri con le scuole per superare lo stigma e il pregiudizio
Attivazione Cicli di incontri a tema rivolti a famigliari, operatori ed utenti
Promozione della mostra fotografica “Nonostante la vostra cortese ospitalità “ in
alcuni distretti della provincia
Attivazione del “Premio Nino Loperfido” e costituzione fondo librario
Promozione di azioni su Teatro e salute mentale
Costruzione di un sito/strumenti di social network sulla salute mentale
Piano finanziario:
Costo totale previsto
40.000,00
Indicatori per il
monitoraggio e
valutazione
Si prevede il monitoraggio delle singole attività
Quota regionale
Quota nazionale
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Progetto sovrazonale N. 12: LA RETE DEGLI SPORTELLI SOCIALI ED IL PORTALE DEGLI
SPORTELLI SOCIALI - ANNO 2009
Comune o forma associativa
ex-art.16 L.R.2/03 capofila
di progetto
PROVINCIA DI BOLOGNA
Responsabile del
progetto/programma:
nominativo e recapiti
Anna Del Mugnaio
Dirigente Servizio politiche sociali e per la salute
051/6598269
[email protected]
Destinatari
Comuni e Ausl che hanno partecipato alla sperimentazione dello sportello sociale
secondo quanto previsto da delibera consiglio regionale 514/2003 e successivi
sviluppi (“Programma distrettuale per la promozione e sviluppo degli sportelli
sociali” - DGR 432/2008)
Specificare se è in
continuazione di un progetto
dell'anno precedente
Sì
Ambito territoriale di
realizzazione
Territorio provinciale di Bologna
Istituzioni/attori sociali
coinvolti
Provincia servizio politiche sociali e per la salute, Provincia sistemi di Comunicazione
e E-Government, Comuni capofila sede di distretto, ASP Circondario Imolese, Ausl di
Bologna
Obiettivi del progetto (anche
eventuali integrazioni con
altre aree d’intervento)
Il progetto si pone in continuità con quanto realizzato con la sperimentazione
regionale iniziata nel 2004.
La Provincia di Bologna nel corso di questi anni si è resa disponibile a:
a) realizzare un coordinamento del progetto al fine di permettere la realizzazione
di una rete di sportelli sociali a livello provinciale che, seppur con
differenziazioni di carattere organizzativo-gestionale, permetta agli sportelli di
essere in rete ed in comunicazione tra loro,
b) attivare un Osservatorio provinciale del bisogno in grado di monitorare gli
accessi agli sportelli e le richieste dei cittadini, e la creazione di un portale
degli Sportelli Sociali attraverso il quale fornire informazioni sui servizi via web,
c) trasferire risorse provinciali ai comuni Capofila a sostegno dell’implementazione
della rete degli sportelli sociali, dell’individuazione e nomina di un
referente/coordinatore di progetto all’interno dell’ufficio di piano e di uno o più
redattori del portale degli sportelli sociali.
Nel corso del 2008 si è inoltre conclusa la sperimentazione su due distretti di un
modello di collaborazione tra gli Sportelli Lavoro e gli Sportelli Sociali, nell’ambito
del progetto “Integrazione Sportelli lavoro/Sportelli sociali”. La sperimentazione ha
permesso di definire modalità operative di raccordo tra i servizi che si occupano di
inserimento lavorativo delle persone disoccupate che presentano forma di disagio e
sono in carico ai servizi sociali per varie problematiche, e di attuare il raccordo tra i
servizi anche a livello informativo e informatico attraverso l’interfaccia tra i diversi
sistemi informativi in uso (Garsia, SILER).
Ad oggi sono state realizzate le seguenti fasi:
Azioni previste
Rete degli sportelli sociali e Osservatorio Bisogno:
• attivazione Osservatorio del bisogno presso tutti gli sportelli comunali e
collegamento con l’Osservatorio del bisogno provinciale;
• attivazione del sistema Garsia anziani presso tutti i comuni;
• attivazione collegamento con anagrafi comunali (AOL), e attivazione modulo ISEE;
• formazione realizzata per tutte le zone;
• conclusi i gruppi di lavoro provinciale relativamente all’analisi per estensione
Garsia ad area disabili, disagio adulto;
• aggiornamento/validazione base informativa di supporto all’osservatorio del
bisogno e al Portale della rete Sportelli Sociali, attraverso gruppo di lavoro tra
provincia di Bologna e Comune di Bologna (inserimento base informativa per
descrivere il “bisogno espresso dal cittadino”).
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Portale della rete degli sportelli sociali:
• realizzati incontri di coordinamento per la definizione del portale ed incontri con
soggetti che hanno a disposizione data base o servizi di sportello informativo in
materia sociale per futura integrazione,
• definita e realizzata architettura portale,
• implementazione area Anziani e completato il caricamento delle schede
informative di servizi/interventi di tutti i comuni,
Attività in corso o da implementare per l’anno 2009
Rete degli sportelli sociali e Osservatorio Bisogno:
• in corso l’estensione sistema Garsia per area disabili e migrazione Sportello Sociale
e Garsia su piattaforma web
• prevista estensione sperimentazione “Integrazione sportelli sociali-sportelli
lavoro” a tutti gli ambiti distrettuali
• estensione software Garsia minori e relativa integrazione con il SISA Minori
regionale
• estensione Osservatorio provinciale del bisogno, prevedendo la correlazione tra
bisogno espresso, bisogno valutato e l’offerta di servizi (preventiva definizione di
un prototipo da sperimentare in alcune realtà)
• realizzazione di un Protocollo d’intesa tra gli enti coinvolti nel progetto per
formalizzare e strutturare le relazioni tra i soggetti coinvolti nel progetto rete
degli sportelli sociali.
• Valutazione eventuale sviluppo di un sistema omogeneo di backoffice a livello
provinciale che permetterebbe il collegamento tra il sistema informativo per
l’accesso utilizzato da tutti i comuni (sportello sociale/ osservatorio Garsia) e i
sistemi informativi utilizzati dall’Ausl. Tale sistema dovrà potersi integrare con gli
altri sistemi informativi in uso presso gli altri enti coinvolti nel progetto (Centri per
l’impiego, ASP, Acer, Ospedali….).
Portale della rete degli sportelli sociali
• attivazione del portale come strumento extranet ad uso esclusivo degli operatori,
in un secondo momento si potrà procedere all’attivazione del portale sul web
accessibile su internet. Questa area web è stata realizzata con uno strumento di
Content Management System di tipo open source, che consentirà l’aggiornamento
autonomo e decentrato dei contenuti delle schede informative da parte dei
redattori sia all’interno della Provincia che da parte dei referenti presso le Zone
e/o i Comuni coinvolti nel progetto;
• formazione dei redattori del portale per l’utilizzo del sistema CMS, al fine di
consentire il caricamento e aggiornamento autonomo e decentrato dei contenuti
delle schede informative da parte dei referenti/redattori presso le Zone e/o i
Comuni coinvolti nel progetto;
• individuazione e nomina di un comitato di redazione del portale composto da
specialisti dei diversi ambiti di intervento, il quale dovrà coordinarsi con le fonti
di documentazione sociale già esistenti sul territorio;
• aggiornamento della base informativa di supporto al Portale della rete Sportelli
Sociali, relativa alla mappatura dell’offerta dei servizi/interventi.
Piano finanziario:
Costo totale previsto: 60.000 euro
Numero incontri di coordinamento realizzati a livello provinciale
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
Osservatorio del bisogno (dati anno 2008):
Numero di contatti:
Numero di richieste:
Numero di comuni collegati:
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Progetto sovrazonale N. 13: AZIONI DI SUPPORTO ALLA RACCOLTA, ELABORAZIONE E
ANALISI DATI IN AMBITO SOCIALE E SOCIOSANITARIO A
SUPPORTO DELLE FUNZIONI DELLA CTSS DI BOLOGNA
Comune o altro ente
capofila di progetto
Responsabile del
progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
Specificare se è in
continuazione di un
progetto dell'anno
precedente
Ambito territoriale di
realizzazione
Istituzioni/attori
sociali coinvolti
Obiettivi del progetto
(anche eventuali
integrazioni con altre
aree d’intervento)
Azioni previste
Piano finanziario:
Indicatori per il
monitoraggio e
valutazione
PROVINCIA DI BOLOGNA Servizio politiche sociali e sanità
Ufficio di supporto alla CTSS
Anna Del Mugnaio
Responsabile Ufficio supporto CTSS Bologna
Dirigente Servizio politiche sociali e sanità Provincia Bologna
Provincia, Uffici di piano, Comuni. Ausl Bologna, Ausl Imola
No
Provinciale
Provincia di Bologna
Uffici di piano Ausl Bologna Dipartimento integrazione sociale e sanitaria – Ausl Imola
Il progetto si inserisce nell’ambito delle funzioni attribuite alle Province da Piano sociale e
sanitario e da documenti di programmazione in materia sociale:
- coordinamento e partecipazione alla definizione dei Piani di zona, assicurando il
necessario supporto tecnico e informativo e attività di supporto alla Conferenza
territoriale sociale e sanitaria;
- implementazione e gestione dei sistemi informativi provinciali dei servizi sociali in
raccordo con il Sistema Informativo Regionale.
Tali funzioni sono da svolgere in stretta interconnessione con gli Uffici di piano e Ausl del
territorio provinciale.
Il progetto prevede lo sviluppo di attività inerenti:
raccolta, elaborazione ed analisi dati in materia sociale, sociosanitaria e sanitaria a
supporto delle funzioni di programmazione e coordinamento;
monitoraggio e valutazione servizi e interventi;
ricerca e approfondimenti in materia sociale e socio sanitaria.
Nello specifico sarà opportuno definire un sistema di monitoraggio omogeneo relativamente
ai piani di zona per la salute e il benessere sociale e attività connesse che permetta attività
di monitoraggio e verifica della programmazione a livello di CTSS, consentendo la
comparabilità del dato tra i diversi distretti e il livello provinciale.
Si prevedono forme di collaborazione ed interconnessione con Osservatorio provinciale sulla
scolarità e altri osservatori e/o servizi provinciali per realizzazione di studi e
approfondimenti, redazione di report ai fini della programmazione in materia sociale e
sociosanitaria. In particolare si prevede una collaborazione con lo staff del Settore Servizi
alla Persona e alla comunità per attuare un approfondimento in tema di formazione
professionale al fine di rilevare l’impatto delle politiche formative sulle utenze disagiate
che rientrano nelle politiche sociali”
Definizione griglia di indicatori omogenei a livello provinciale a supporto delle attività di
monitoraggio e verifica della programmazione, in particolare inerenti a:
• piani di zona per la salute e il benessere sociale;
• profilo di comunità, monitoraggio set di indicatori contenuti nel profilo anche in vista
definizione ulteriori sviluppi;
• rete degli sportelli sociali - osservatorio provinciale del bisogno, analisi domanda ed
assegnazione servizi.
• FRNA, dati di costo e attività sia di tipo socio-sanitario che sanitario ai fini del
monitoraggio e verifica obiettivi del FRNA (progetto ente capofila Ausl Dipartimento
integrazione sociale e sanitaria).
Ridefinizione in termini informatici di strumenti informativi e gestionali ai fini di una
semplificazione e razionalizzazione dei vari flussi informativi dell’area sociale e
sociosanitaria che adempiono all’assolvimento dei debiti informativi verso la regione.
Costo totale previsto: 68.000,00 euro Provincia
Quota regionale
Quota
+ costo del personale con contratto a tempo 68.000 euro fondi
nazionale
indeterminato dei diversi enti coinvolti
regionali
Definizione griglia di indicatori omogenei a livello provinciale
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Progetto sovrazonale N. 14: SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DEL TERZO SETTORE E MODELLI
DI PARTECIPAZIONE - ANNO 2009
Comune o forma
associativa ex-art.16
L.R.2/03 capofila di
progetto
Responsabile del
progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
Specificare se è in
continuazione di un
progetto dell'anno
precedente
Ambito territoriale di
realizzazione
Istituzioni/attori
sociali coinvolti
Obiettivi del progetto
(anche eventuali
integrazioni con altre
aree d’intervento)
PROVINCIA DI BOLOGNA
Provincia di Bologna
Antonella Lazzari
Tel 051/659.8377
Associazioni di promozione sociale; Organizzazioni di volontariato; Cooperazione sociale;
Cittadini
È in continuità con le azioni intraprese negli anni precedenti a favore del terzo settore
Territorio provinciale
Provincia di Bologna; Comuni; Associazioni di promozione sociale; Organizzazioni di
volontariato; Scuole; Istituzione Gian Franco Minguzzi
La definizione del nuovo sistema di welfare regionale ha sottolineato il ruolo del terzo
settore evidenziando l’esigenza di costruire un sistema di relazioni per garantire la
rappresentanza e la partecipazione dello stesso alla programmazione sociale e sanitaria, a
livello intermedio e a livello distrettuale. E’ stata pertanto prevista l’istituzione del
“Tavolo del confronto”, a cui dovranno partecipare membri del comitato paritetico
provinciale, del volontariato, del forum del terzo settore, della cooperazione sociale.
Dovranno essere inoltre svolte attività per la valorizzazione e promozione del terzo settore, in
continuità con gli interventi realizzati in questi anni con il volontariato, l’associazionismo e la
cooperazione sociale e per la promozione di forme di cittadinanza attiva nelle giovani generazioni.
Relativamente alla definizione del sistema di relazioni Enti pubblici e terzo settore:
- istituzione del tavolo del confronto con il terzo settore e definizione delle modalità di
funzionamento e raccordo con gli organismi del “Terzo settore”
- attività di supporto alla attività del Comitato paritetico provinciale del volontariato e promozione
delle consulte del volontariato/terzo settore a livello locale/distrettuale
- attività di supporto al Forum del Terzo settore nelle forme che verranno con lo stesso definite
- collaborazione con la cooperazione sociale e partecipazione all’Osservatorio provinciale della
cooperazione sociale.
Azioni specifiche per la promozione e valorizzazione del terzo settore:
Azioni previste
-
-
realizzazione attività formativa e informativa a favore delle associazioni di promozione sociale;
aggiornamento banca dati sul Terzo Settore, nell’ambito del sistema regionale TESEO
realizzazione V Edizione di “Volontassociate”
sportello di consulenza fiscale a favore delle associazioni di promozione sociale
prosieguo progetto avviato nel 2008 rivolto alle scuole su “cittadinanza attiva e giovani generazioni”
sperimentazione free press on-line e cartacea dell’associazionismo
sperimentazione modalità informative per favorire il contatto tra l’associazionismo e il volontariato
e le aziende del territorio
iniziativa pubblica sull’associazionismo
organizzazione dell’assemblea annuale del volontariato
seminari informativi sui d.lgs. sull’impresa sociale
aggiornamento rilevazione sulla cooperazione sociale di tipo B, favorendo la condivisione di
esperienze realizzate sul territorio (es. costituzione tavoli di lavoro distrettuali, approfondimenti
normativi, ecc.)
rilevazione annuale esternalizzazione servizi alla cooperazione sociale di tipo A
strumenti:
- incontri del Comitato di monitoraggio, composto da associazioni di promozione sociale e del gruppo
di lavoro per l’organizaz. di Volontassociate con i referenti individuati dai distretti e/o dai Comuni
- incontro annuale con le associazioni di promozione sociale
- supporto organizzativo all’Assemblea del Volontariato
- incontri del Comitato Paritetico provinciale del volontariato
Piano finanziario:
Indicatori per il
monitoraggio e
valutazione
metodologie:
- confronto e scambio con associaz. e organizzaz. di volontariato, con Volabo, con operatori enti locali
Costo totale
Quota
Eventuale quota di altri soggetti da specificare –
previsto
regionale
Quota Provinciale 66.111,00 Euro
90.000,00
23.889,56
e costo personale ufficio terzo settore
- attivazione dei corsi di: gestione delle risorse e mediazione dei conflitti, informatica di
base, fund raising, e dei seminari sull’impresa sociale
- Realizzazione di volontassociate
- Istituzione tavolo del confronto
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Progetto sovrazonale N. 15: PROGETTO SOVRAZONALE DI SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE
AL SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO – ANNO 2009
Comune o forma
associativa ex-art.16
L.R.2/03 capofila di
progetto
Responsabile del
progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
Specificare se è in
continuazione di un
progetto dell'anno
precedente
Ambito territoriale di
realizzazione
Istituzioni/attori sociali
coinvolti
Obiettivi del progetto
(anche eventuali
integrazioni con altre aree
d’intervento)
Azioni previste
Piano finanziario:
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
PROVINCIA DI BOLOGNA/Coordinamento Provinciale degli Enti di Servizio Civile di
Bologna
Coordinamento provinciale enti di servizio civile
CO.PR.E.S.C.
TEL 051/6599261
operatori di enti locali e non profit, adolescenti e giovani del territorio provinciale,
cittadinanza, studenti e docenti degli istituti di istruzione superiore, studenti e tutor
dei centri di formazione professionale, famiglie, studenti universitari,
Sì
Il territorio provinciale
Enti di servizio civile aderenti al Coordinamento Provinciale di Bologna (enti pubblici,
fondazioni, organizzazioni non profit, cooperative ecc.); Associazioni di promozione
sociale; Organizzazioni di volontariato; Centri di aggregazione giovanile; Università;
Centri sociali e ricreativi; Scuole medie superiori; Centri di formazione professionale
- Diffondere i valori del servizio civile quale strumento di cittadinanza attiva e di impegno
sociale per i giovani italiani e stranieri
- Creare momenti di incontro e scambio tra i volontari di enti diversi per attività e per
territorio
- Contribuire alla formazione di cittadini responsabili attraverso percorsi di sensibilizzazione
e apprendimento
- Avviare rapporti di collaborazione tra gli operatori degli enti di servizio civile per
condividere competenze ed esperienze ed innalzare la qualità del sevizio civile sul
territorio
- Attivazione di gruppi di lavoro tematici con gli enti per la realizzazione delle attività
previste dal sistema di servizio civile;
- Formazione generale dei volontari in SCN in forma coord. e congiunta tra gli enti di SC;
- Percorsi formativi coordinati e congiunti tra gli enti del territorio per l’aggiornamento
delle figure previste dal sistema di servizio civile: progettisti, selettori, olp;
- Interventi di presentazione del servizio civile nelle scuole superiori, nei centri di
formazione professionale e nelle facoltà universitarie;
- Organizzazione di iniziative promozionali per diffondere la cultura del servizio civile tra i
giovani e la cittadinanza
- Rilevazione, monitoraggio e valutazione delle azioni previste
- Elaborazione di un piano provinciale del servizio civile tramite l’analisi del sistema e la
definizione di obiettivi ed azioni prioritarie
Costo totale Fondi regionali
previsto
1.500,00 € (quota per formazione olp)
4.000,00 € (quota per l’organizzazione di eventi)
31.000,00 €
2.000,00 € (quota per attività di sensibilizzazione per minori)
2.000,00 € (Attività di monitoraggio per piano provinciale)
7.000,00 € (quota per realizzazione formazione generale)
1.500,00 € (quota per corsi progettisti)
1.500,00 € (quota per corsi selettori)
7.000,00 € (quota per tutoraggio formazione)
1.000,00 € (quota per organizzazione formazione)
2.000,00 € (quota per promozione bandi di SCN)
1.500,00 € (aggiornamento sito web)
n. di corsi di formazione generale per volontari realizzati
n. di corsi di formazione per operatori realizzati
n. di eventi promozionali organizzati
n. di scuole coinvolte per gli incontri di sensibilizzazione
n. di centri di formazione professionale coinvolti per gli incontri di sensibilizzazione
n. di volontari in servizio civile regionale per minori
n. di incontri con gli enti di servizio civile
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Progetto sovrazonale N. 16: CAAD - CENTRO PROVINCIALE PER L'ADATTAMENTO
DELL'AMBIENTE DOMESTICO (DISABILI–ANZIANI) ANNO 2009
Comune o forma associativa
ex-art.16 L.R.2/03 capofila di
progetto
COMUNE DI BOLOGNA
Responsabile del
progetto/programma:
nominativo e recapiti
Referente nella fase di transizione dei servizi sociali del Comune di Bologna, in
attesa del passaggio di titolarità del servizio all’ASP Irides:
Andrea Pancaldi, Coordrinatore servizio CAAD, Ufficio programmazione sociale
sanitaria, Settore coordinamento sociale e salute, piazza Liber Paradisus 6,
Bologna, tel 051/2193772, E-MAIL [email protected]
Destinatari
Specificare se è in
continuazione di un progetto
dell'anno precedente
Ambito territoriale di
realizzazione
-
Cittadini disabili e loro famiglie
Cittadini anziani e loro famiglie
Operatori dei servizi territoriali impegnati nell’ambito anziani e disabili
Funzionari e tecnici dei Comuni impegnati nell’ambito dell’edilizia
Soggetti del terzo settore attivi nell’ambito anziani e disabili
Soggetti pubblici e privati impegnati nell’ambito della qualità dell’abitare
Figure professionali e loro organizzazioni di rappresentanza impegnate negli
ambiti di cui al Servizio
Continuazione del progetto 2008
Territorio della provincia di Bologna
Istituzioni/attori sociali
coinvolti
Comune di Bologna Coord.sociale e salute e successivamente Asp Irides,
Comuni della Provincia di Bologna
Ausilioteca AIAS onlus (gestione settore consulenze tecniche)
Cooperativa sociale Accaparlante onlus (gestione sportello informatvo)
Obiettivi del progetto (anche
eventuali integrazioni con
altre aree d’intervento)
Consolidare, qualificare e sviluppare le attività dei centri di informazione e
consulenza per l’adattamento dell’ambiente domestico attraverso azioni
specifiche che prevedano:
• l’attivazione di modalità organizzative che favoriscano l’accesso degli utenti
provenienti da tutte le zone sociali;
• l’organizzazione di iniziative formative rivolte ai tecnici e ai funzionari degli
Enti Locali che hanno funzioni di progettazione, realizzazione, verifica e
controllo nel settore dell’edilizia abitativa;
• la realizzazione di iniziative di informazione e formazione a favore dei
professionisti e artigiani in collaborazione con le organizzazioni tecnicoprofessionali.
• collaborare alla realizzazione di progetti di adattamento domestico promossi
dai servizi territoriali sociosanitari nell’ambito del FRNA tramite attività di
consulenza ai servizi, al nucleo famigliare e relativi tecnici progettisti e
attività di valutazione dei progetti e della loro realizzazione concreta. La
collaborazione è regolamentata da un apposito “regolamento aziendale”
approntato da un gruppo di lavoro promosso dalla CTSS e approvato dalla
cabina di regia dell’AUSL Bologna
• redazione di un protocollo di intesa con il settore Politiche abitative del
Comune di Bologna ACER e ACERservizi per una stretta collaborazione in tema
di adattamento domestico relativa agli inquilini dell’ERP, sia nell’ambito delle
assegnazioni, che delle ristrutturazioni, che della progettazione di edifici
nuovi. A tale scopo è operante dall’estate 2008 un apposito gruppo di lavoro.
Azioni previste
AZIONI PREVISTE, STRUMENTI, METODOLOGIA DI GESTIONE
• gestione del servizio per le funzioni di sportello informativo e consulenza
• attività di pianificazione e coordinamento/monitoraggio periodico delle attività nelle
due sedi del CAAD
• Implementare del sistema informativo predisposto dalla Regione e assolvere ai relativi
obblighi informativi
INFORMAZIONE COMUNICAZIONE
• ristrutturazione dello sportello CAAD all’interno del CRH e sua evoluzione verso uno
sportello informativo di II livello dedicato al più ampio tema dell’accessibilità che
ricomprende al suo interno anche i temi connessi all’ambito dell’Adattamento
domestico
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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•
•
•
•
domestico
produzione di una mailing list di collegamento per scambio informazioni e documenti tra
i soggetti coinvolti come referenti nella rete CAAD del territorio bolognese
(attualmente 110 nominativi)
produzione di una newsletter trimestrale diffusa gratuitamente a circa 700 indirizzi
gestione delle pagine del CAAD Bologna nel sito della rete regionale dei CAAD
produzione di comunicati stampa sulle attività del CAAD e di articoli per riviste
specializzate
RAPPORTI CON IL TERRITORIO
In funzione di un modello gestionale che evolva verso una forte collaborazione con AUSL e
Provincia:
1. attivazione di rapporti di collaborazione con gli uffici di piano e i servizi territoriali
locali anche con modalità operative differenziate rispetto alle esigenze e risorse locali
2. attivazione di scambi e collaborazioni con realtà operanti nell’ambito edilizio: Ufficio
edilizia privata del Comune, SUNIA, Ufficio casa Comune, Ordini professionali
3. attività di scambio e collaborazione con servizi sociali e sanitari operanti nell’ambito
anziani
FORMAZIONE (in collaborazione con CRA e CRIBA)
–
Progettare e realizzare iniziative di formazione e aggiornamento, con particolare
riferimento ai tecnici delle amministrazioni comunali impegnati nell’ambito della
edilizia e gli artigiani installatori
− Progettare e realizzare iniziative di info-formazione e aggiornamento rivolte ad
operatori e studenti dell’area sociosanitaria
Nel Corso del 2009 verrà inoltre svolta un'analisi e una riflessione complessiva sul progetto,
con il coinvolgimento di tutti i Distretti e di Imola, all'interno del tavolo tecnico Provinciale al
fine di progettarne i necessari sviluppi alla luce delle tante innovazioni in corso e al fine di
considerare in modo più strutturato tutta la tematica relativa all'ambiente domestico.
Costo totale previsto nel 2009 (che ricomprende 4 mesi in quanto il finanziamento
regionale precedentemente assegnato nel 2007 consente la copertura delle spese
progettuali sino a settembre 2009)
I centri non vedono più, a partire dal 2009, un finanziamento nell'ambito del Fondo
sociale regionale con un finanziamento finalizzato, bensì attraverso il Fondo Nazionale
per le Non Autosufficienze. Al finanziamento del progetto, pertanto, co parteciperanno
tutti i Distretti della Provincia di Bologna e Imola secondo la ripartizione sotto
elencata e calcolata in base alla popolazione residente:
Finanziamento 4
mesi (settembre
Distretti
Piano finanziario:
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
Bologna
Casalecchio
Porretta
Pianura Ovest
Pianura Est
S. Lazzaro
Imola
TOTALE
2009-dicembre 2009)
29.956,22
8.374,63
4.515,28
6.194,40
11.680,58
5.834,79
10.110,76
76.666,67
Popolazione
residente
373.026
104.284
56.226
77.135
145.451
72.657
125.903
954.682
-
valori quali-quantitativi di utenza e prestazioni di sportello informativo
valori quali-quantitativi di utenza e prestazioni di consulenze tecniche
-diffusione strumenti informativi specifici e riscontri delle attività di comunicazione
distribuzione dell’utenza complessiva nel territorio provinciale
- feedback da enti e realtà coinvolte in collaborazioni
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Progetto sovrazonale N. 17: EDUCAZIONE ALIMENTARE, ORIENTAMENTO E QUALIFICAZIONE
AI CONSUMI
Comune o altro ente capofila
di progetto
Responsabile del
progetto/programma:
nominativo e recapiti
PROVINCIA DI BOLOGNA
Franca Marulli,
051-6598602, [email protected]
Elena Scarcella
051-6598549, [email protected]
Fax: 051-6598670
Provincia di Bologna, U.O. Promozione e Valorizzazione territoriale
Destinatari
Specificare se è in
continuazione di un progetto
dell'anno precedente
Ambito territoriale di
realizzazione
Provincia di Bologna
Istituzioni/attori sociali
coinvolti
Provincia di Bologna, AUSL di Bologna e Imola, Ufficio scolastico provinciale, Ass.
Intercomunali, Comuni, Comunità Montane, Associazioni di Consumatori, Assessorato
Agricoltura RER, Europass di Parma, Scuole, Rete delle Fattorie didattiche, Centro
Divulgazione Agricola, Centro Agricoltura Ambiente, Enti di Formazione e Ricerca
Obiettivi del progetto (anche
eventuali integrazioni con
altre aree d’intervento)
Promozione di comportamenti e modelli alimentari corretti, educazione al consumo
consapevole.
Azioni previste
Qualificazione dei servizi di ristorazione collettiva
Educazione alimentare per la scuola
Orientamento dei consumi
Sicurezza alimentare
Fattorie aperte e fattorie didattiche
Costo totale previsto
Quota regionale
Quota nazionale
Piano finanziario:
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Progetto sovrazonale N. 18: PIANO PROVINCIALE D’INTERVENTO PER LA LOTTA AL
TABAGISMO
Comune o altro ente
capofila di progetto
Responsabile del
progetto/programma:
nominativo e recapiti
Azienda Usl di Bologna (Azienda Usl di Imola, Azienda Ospedaliera Universitaria di Bologna,
Istituto Ortopedico Rizzoli)
Dott. Gabriele Cavazza
(Coordinatore provvisorio)
Tel 051 6584942
Destinatari
Popolazione generale, studenti, famiglie ed insegnanti, adolescenti, operatori sanitari e
lavoratori
Specificare se è in
continuazione di un
progetto dell'anno
precedente
Il progetto si attua a seguito della Delibera della Giunta regionale 11giugno 2008 n. 844 Piano regionale di intervento per la lotta al tabagismo e in continuità con la precedente
Deliberazione n. 785 del 26.5.1999
Ambito territoriale di
realizzazione
Provincia di Bologna
Istituzioni/attori
sociali coinvolti
Obiettivi del progetto
(anche eventuali
integrazioni con altre
aree d’intervento)
Azioni previste
Piano finanziario:
Indicatori per il
monitoraggio e
valutazione
Enti Locali, scuole ed altre agenzie educative , mondo del lavoro, privato sociale,
volontariato, mondo dello sport e spettacolo, mass media, associazioni di consumatori ecc
- Ridurre il numero di fumatori sia attraverso l’aumento della quantità di coloro che
smettono di fumare sia mediante la riduzione del numero di giovani che iniziano a fumare
- Ridurre il numero di persone esposte all’inalazione del fumo passivo
nei seguenti ambiti e programmi di intervento:
A)Promozione della salute e prevenzione dell’abitudine al fumo tra gli adolescenti:
1)Prevenzione dell’abitudine al fumo tra i giovani
B) Assistenza e supporto alla disassuefazione:
2) Centri antifumo
3) Intervento antifumo dei Medici di medicina generale e degli altri operatori
sanitari
C)Ambienti favorevoli alla salute e liberi dal fumo:
4 ) Luoghi di lavoro liberi dal fumo
5) Ospedali e servizi sanitari senza fumo
6) Scuole libere dal fumo
D) Comunicazione, formazione, innovazione e valutazione (a carattere trasversale)
Il Progetto intende operare con strategia multisettoriale e trasversale di Promozione
della salute e di stili di vita sani alla base dell’azione politica e di governo (Atto di
indirizzo della Conferenza Territoriale e Sanitaria di Bologna e del Nuovo Circondario
Imolese approvato in data 3.11.2008).
Il programma provinciale e con ricadute operative a livello locale (Aziendale/distrettuale)
prevede per i singoli ambiti di intervento:
azioni di tipo educativo attraverso campagne d’informazione e sensibilizzazione che
favoriscano l’adozione di sani stili di vita, in particolare tra le giovani generazioni
azioni di sostegno alla disassuefazione che favoriscano ed incrementino l’accesso dei
fumatori ai programmi per smettere di fumare
Azioni di tipo normativo per il controllo del fumo di tabacco negli ambienti pubblici e
di lavoro
Le azioni saranno
coordinate in una logica di integrazione e di sinergia
mirati e circoscritti a contesti di comunità definite (creazione di ambienti favorevoli
alla promozione della salute come scuole, ospedali e luoghi di lavoro)
realizzate con la gradualità necessaria a consentire la crescita della consapevolezza
e del contesto sociale per affermare la cultura del non fumo e l’assunzione da parte
del cittadino di un ruolo attivo e protagonista (empowerment)
Parte integrante e coerente di una strategia multisettoriale e trasversale di
promozione della salute e di sani stili di vita
Costo totale previsto
Quota regionale
Quota nazionale
Da valutare in fase esecutiva
Per il 2009
Evidenza della Costituzione del Gruppo Provinciale “Territorio senza Fumo”
Evidenza della redazione del Piano strategico prov.le di intervento per la lotta al
tabagismo
Report annuale di monitoraggio degli interventi per i singoli programmi previsti dal
Piano (a valenza Aziendale/ Provinciale )
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Progetto sovrazonale N. 19: P.A.R.I. 2008 – PROGRAMMA D’AZIONE PER IL RE-IMPIEGO DI
LAVORATORI SVANTAGGIATI (bando riaperto fino a giugno ‘09)
Comune o forma associativa
ex-art.16 L.R.2/03 capofila di
progetto
PROVINCIA DI BOLOGNA
Responsabile del
progetto/programma:
nominativo e recapiti
Patrizia Paganini
Servizio Politiche Attive del Lavoro e Formazione Provincia di Bologna
Destinatari
- Soggetti in forte condizione di svantaggio disoccupati;
- Monogenitori disoccupati;
- Over 50 disoccupati da più di 12 mesi;
- Disoccupati da più di 12 mesi;
- Lavoratori privi di un rapporto di lavoro stabile;
- Lavoratori percettori di ammortizzatori sociali in deroga (settore installazioni
telefoniche);
Specificare se è in
continuazione di un progetto
dell'anno precedente
Rinnovo del Progetto P.A.R.I.
Ambito territoriale di
realizzazione
Provinciale
Istituzioni/attori sociali
coinvolti
Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale; Italia Lavoro Spa; Regione Emilia
Romagna; Province; Comuni; Asl; INPS.
Obiettivi del progetto (anche
eventuali integrazioni con
altre aree d’intervento)
Migliorare le chances occupazionali di persone in gravi condizioni di svantaggio ed
in carico ai servizi sociali e sanitari del territorio. Tali interventi andranno di
norma concordati all’interno di progetti personalizzati elaborati in raccordo tra gli
operatori dei servizi sociali e sanitari e quelli dei servizi per l’impiego provinciali
(Centri per l’Impiego e Sportelli comunali per il lavoro).
Azioni previste
- Sostegno al reddito per la partecipazione ad azioni di Politica Attiva del lavoro (€
450,00 al mese per massimo 5 mesi);
- Bonus assunzionali (massimo € 5.000,00);
- Contributi alla formazione (da € 1.800,00 ad € 5.000,00 a seconda del
destinatario)
Costo totale previsto
Piano finanziario:
Quota regionale
Quota nazionale
Il progetto è finanziato dal Ministero del lavoro e attuato da Italia Lavoro Spa
e prevede una graduatoria regionale. Fino a emanazione della graduatoria
pertanto non è possibile conoscere le risorse destinate ai singoli territori
provinciali. Nel 2008 in Provincia di Bologna sono state istruite n° 47
domande, di cui 38 ammissibili per un totale di € 122.200,00 preventivati.
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Progetto sovrazonale N. 20: ESPERIENZE DI TRANSIZIONE AL LAVORO PER ADOLESCENTI E
GIOVANI USCITI DAL SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE ANNO 2009
Comune o forma associativa ex-art.16
L.R.2/03 capofila di progetto
PROVINCIA DI BOLOGNA
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Patrizia Paganini
Servizio Politiche Attive del Lavoro e Formazione Provincia di Bologna
Destinatari
Adolescenti e giovani usciti dal sistema di istruzione e formazione a
rischio di esclusione sociale di norma in carico ai servizi Sociali/Sanitari
del territorio
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Dalla positiva esperienza svolta con un progetto Equal (Esperienze di
Transizione) è scaturita la volontà di promuovere un servizio “strutturato”
a supporto dell’attività dei Centri per l’Impiego e di questa tipologia di
utenza.
Ambito territoriale di realizzazione
Territorio Provinciale
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Servizi per l’Impiego provinciali (CIP e Sportelli per il Lavoro), servizi
sociali e sanitari, Scuole, Enti di Formazione
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree
d’intervento)
Migliorare le chances occupazionali degli utenti coinvolti sia attraverso il
reinserimento in un circuito di istruzione /formazione (in via prioritaria
per i soggetti senza titoli di studio riconosciuti) sia attraverso esperienze
di transizione e accompagnamento al lavoro certificabili. L’attività è
svolta in collaborazione con i tutor dell’obbligo formativo presenti presso
i Centri per l’Impiego provinciali
Azioni previste
Orientamento, consulenze personalizzate, tirocini formativi, esperienze
di transizione
Piano finanziario: utilizzo di Fondo
Sociale Europeo
Costo totale previsto
€. 350.000,00
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
Quota regionale
Quota nazionale
Adolescenti/giovani rientrati nel circuito formativo.
Adolescenti/giovani che hanno svolto percorsi di inserimento lavorativo
50
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Progetto sovrazonale N. 21: PROTOCOLLO INTERISTITUZIONALE PER L’INSERIMENTO
LAVORATIVO DISABILI IN PARTICOLARI CONDIZIONI DI
SVANTAGGIO – ANNO 2009
Comune o forma
associativa ex-art.16
L.R.2/03 capofila di
progetto
PROVINCIA DI BOLOGNA
Responsabile del
progetto/programma:
nominativo e recapiti
Patrizia Paganini
Servizio Politiche Attive del Lavoro e Formazione Provincia di Bologna
Destinatari
Specificare se è in
continuazione di un
progetto dell'anno
precedente
Ambito territoriale di
realizzazione
Utenza disabile e svantaggiata
Istituzioni/attori
sociali coinvolti
Provincia di Bologna, Comune di Bologna, AUSL Bologna, AUSL Imola, ASP del Circondario
Imolese, tutti i Comuni del territorio provinciale.
Obiettivi del progetto
(anche eventuali
integrazioni con altre
aree d’intervento)
Rivedere il Protocollo per l’inserimento al lavoro dei disabili ex L. 68/99 stipulato nel 2004
tra Comune di Bologna , Provincia di Bologna, AUSL e Area Imolese e alla luce dei risultati
raggiunti e delle necessità emerse estenderlo a tutto il territorio provinciale.
Allargare il campo di azione del protocollo anche in riferimento a soggetti in situazione
di svantaggio che, pur presentando aspetti di complessità e multiproblematicità, non
sono però disabili in sensi della L. 68/99.
Sviluppare attraverso il Gruppo di Coordinamento previsto dal Protocollo, formato dai
Responsabili dei Servizi interessati delle diverse Istituzioni firmatarie, un coordinamento
interistituzionale a livello tecnico, aperto anche ai contributi provenienti dalle Associazioni
di Rappresentanza interessate e della Cooperazione Sociale, quale luogo di informazione,
scambio di buone prassi e sperimentazione di azioni, anche al di fuori del protocollo, inerenti
le tematiche dell’inserimento lavorativo di soggetti disabili e svantaggiati che consenta di
raccordare, laddove possibile, l’operatività delle diverse istituzioni interessate.
Azioni previste
Le azioni previste sono:
Estensione su tutto il territorio provinciale del protocollo rivisto enendo in considerazione le
specifiche necessità dei singoli contesti territoriali.
Costituzione delle singole unità operative interistituzionali per ciascuna delle zone
firmatarie.
Sviluppo di un gruppo di lavoro interistituzionale per la definizione di una specifica ipotesi di
protocollo per l’inserimento lavorativo di persone in condizioni di svantaggio e ampliamento
del gruppo della rete soggetti interessati alle problematiche oggetto del protocollo, quali:
Associazioni di Rappresentanza di disabili, Cooperazione Sociale, OOSS e datoriali
Particolare attenzione verrà prestata ai percorsi di inserimento lavorativo all’interno di
cooperative sociali di tipo B (in riferimento a quanto previsto a tale proposito dalla Legge
Regionale e alla Convenzione Quadro – art.22 L.R. 17/05) già definita in sede provinciale)
anche in relazione agli obiettivi socio riabilitativi definiti nei singoli percorsi.
Piano finanziario: si
utilizza parte del
Fondo Regionale
Disabili
Indicatori per il
monitoraggio e
valutazione
Sì, è un progetto in continuazione dell’anno precedente
Territorio Provinciale
Costo totale previsto
Quota regionale
Quota nazionale
237.260 euro
Attualmente il progetto è arrivato alla conclusione delle risorse stanziate con 45 percorsi
effettuati a fronte dei 30 ipotizzati. Il numero delle segnalazioni è stato aumentato poichè si
è evidenziata una difficoltà di conclusione dei percorsi ed è stato quindi possibile prendere
in carico un numeroso maggiore di utenti per utilizzare le risorse disponibili. Attualmente si
sta valutando la possibilità di utilizzare ulteriori risorse provenienti da economie del
progetto per consentire nuove segnalazioni.
- numero di percorsi di transizione/inserimento attivati;
- numero di inserimenti effettuati
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Progetto sovrazonale N. 22: RETE DEI SERVIZI PROVINCIALI PER IL LAVORO (CENTRI PER
L’IMPIEGO E SPORTELLI COMUNALI PER IL LAVORO) E
INSERIMENTO LAVORATIVO SOGGETTI SVANTAGGIATI – ANNO
2009
Comune o forma associativa
ex-art.16 L.R.2/03 capofila di
progetto
PROVINCIA DI BOLOGNA
Responsabile del
progetto/programma:
nominativo e recapiti
Patrizia Paganini
Dirigente Servizio Politiche attive del Lavoro e Formazione
Destinatari
Comuni firmatari del Protocollo e Comune di Bologna
Specificare se è in
continuazione di un progetto
dell'anno precedente
Ambito territoriale di
realizzazione
Istituzioni/attori sociali
coinvolti
Concorso dei diversi soggetti
coinvolti
Sì
Provinciale
Provincia di Bologna e tutti i Comuni firmatari del protocollo di intesa per gli
Sportelli per il Lavoro (Anzola Dell’Emilia, Bazzano, Budrio, Casalecchio di Reno,
Castel Maggiore, Crevalcore, Loiano Molinella, Pianoro-Rastignano, San Pietro in
casale, Sasso Marconi, Zola Predosa, Circondario Imolese), Comune di Bologna, AUSL
Bologna, AUSL Imola.
Partecipazione a gruppi di lavoro e disponibilità alla definizione di un rete
informativa e di pratiche, condivisa e strutturata
Obiettivi del progetto (anche
eventuali integrazioni con
altre aree d’intervento)
Promuovere modalità operative di raccordo tra le diverse strutture che nei singoli
territori si occupano di inserimento fasce deboli e/o di svantaggio, allo scopo di
costruire progetti di inserimento lavorativo mirati ai bisogni delle singole persone,
utilizzando nel modo più efficace le diverse risorse disponibili a partire
dall’esperienza promossa nel progetto svolto nel 2008 in due territori provinciali
“Integrazione tra Sportelli Comunali per il lavoro e Sportelli Sociali”
Promuovere un ruolo della rete dei servizi per il lavoro quale soggetto per il Welfare
territoriale anche attraverso il raccordo con gli Sportelli Sociali.
Azioni previste, Strumenti,
Metodologie e destinatati
Verifica delle attività svolte dalla Rete dei Servizi con particolare attenzione ai
soggetti in situazioni di svantaggio già in carico ad altri Servizi dei Comuni
interessati.
Promuovere e ampliare l’integrazione dei sistemi informativi in uso nella rete degli
Sportelli Sociali a livello Provinciale e nella rete dei Servizi per il Lavoro (anche
attraverso il coinvolgimento della Regione)
Costruzione di una rete di referenti all’interno di tutti i Servizi interessati in grado
di scambiarsi in modo strutturato informazioni sui singoli casi in carico anche
attraverso la condivisione degli strumenti informativi in uso.
Definizione di progetti di inserimento mirato per alcune tipologie di utenti per
creare modalità di intervento condivise tra tutti i referenti della rete.
La Provincia è disponibile a mettere a disposizione del sistema attività finalizzate
all’inserimento lavorativo, in uso presso i CIP, quali: accompagnamento, tutorato,
percorsi di inserimento lavorativo per soggetti svantaggiati.
Piano finanziario:
Attualmente i costi previsti sono Costo totale previsto
parte di
quelli relativi al €. 280.000
funzionamento
degli
Sportelli
Comunali per il Lavoro provenienti
da risorse ministeriali
Quota
regionale
Quota
comunale
Indicatori per il monitoraggio e Percorsi di inserimento di lavoratori svantaggiati concordati con i servizi sociovalutazione
sanitari del territorio.
52
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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PROGETTI TRIENNALI
AREA responsabilità familiari, capacità genitoriali, diritti dei bambini,
giovani e piena applicazione della legge n. 194/1978
GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE:
TARGET
Responsabilità
familiari
X
Immigrati
stranieri
Infanzia
adolescenza
Giovani
Anziani
Povertà
Esclusione sociale
Salute mentale
Dipendenze
FINALITÀ
Informazione/Promozione del
benessere sociale, della salute
e di stili di vita sani
Prevenzione
Disabili
Cura/Assistenza
RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale
Necessità di supporto a singoli e coppie in difficoltà nello svolgere le funzioni genitoriali con
particolare riferimento a:
Puerpere e/o neo-mamme che presentano particolare difficoltà nell’accudimento del proprio
figlio
genitori di disabili con attenzione prioritaria nelle due fasi che evidenziano le maggiori
criticità: minori nella fascia d’età 0-3 anni e nel periodo adolescenziale;
scelte in ordine alla procreazione responsabile;
donne sole con figli in uscita da percorsi di tutela/accoglienza;
nuclei e singoli che svolgono affido familiare;
nuclei caratterizzati da violenza domestica;
interventi di sostegno parziale attivati verso pre-adolescenti ed adolescenti
nuclei con almeno 4 figli compresi i minori in affido
Genitori con figli adolescenti
Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali
-
IMPLEMENTAZIONE ALL’INTERNO DEI SERVIZI SOCIOSANITARI DI GRUPPI A VALENZA TERAPEUTICA CON UTENTI CHE
PRESENTANO VARIE TIPOLOGIE DI DISAGIO NELL’AREA DELLA GENITORIALITÀ.
-
ATTIVARE GRUPPI CLINICI DI AIUTO A MAMME IN DIFFICOLTÀ SOSTENENDO ED ORIENTANDO GLI OPERATORI COINVOLTI
CON ADEGUATI INTERVENTI DI SUPERVISIONE
-
COINVOLGERE I GENITORI NELLA DIAGNOSI PRECOCE E ACCOMPAGNARLI IN UN PERCORSO DI AIUTO PER ELABORARE
GLI ASPETTI EMOTIVI E RELAZIONALI CONSEGUENTI ALLA DISABILITÀ DEI FIGLI CREANDO ANCHE GRUPPI DI SOSTEGNO
SPECIFICO
-
ANALIZZARE LA SITUAZIONE IN MATERIA DI SCELTA RESPONSABILE IN ORDINE ALLA MATERNITÀ SUL TERRITORIO DEL
CIRCONDARIO IMOLESE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE SCELTE CHE COINVOLGONO MINORENNI,
-
DEFINIRE UN PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E SOSTEGNO SOCIO SANITARIO AD INTEGRAZIONE DI QUANTO GIÀ IN
ESSERE
53
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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-
CREARE SOLUZIONE ABITATIVE ACCESSIBILI E DI SOSTEGNO A DONNE SOLE CON FIGLI PRIVE DI RETE FAMILIARE
-
PREDISPORRE ATTIVITÀ ED INIZIATIVE DI SOSTEGNO A NUCLEI
-
RILEVARE IN MODO QUALI-QUANTITATIVO IL FENOMENO DELLA VIOLENZA SUL TERRITORIO DEL CIRCONDARIO CON IL
AFFIDATARI
COINVOLGIMENTO DELLE DIVERSE REALTÀ DEL PUBBLICO E DEL PRIVATO SOCIALE CHE POSSANO ESSERE CONSIDERATE
OSSERVATORI PRIVILEGIATI DI TALE REALTÀ
-
RAFFORZARE LA RETE DEI SOGGETTI CHE
-
PREDISPORRE UNA SCHEDA DI RILEVAZIONE DEL FENOMENO CONDIVISA TRA TUTTI I SOGGETTI TERRITORIALI
COINVOLTI;
-
CONDIVIDERE UNA METODOLOGIA DI LAVORO COMUNE TRA I DIVERSI SOGGETTI.
-
SENSIBILIZZAZIONE DEL TERRITORIO IN MATERIA DI MALTRATTAMENTO E VIOLENZA
-
PREDISPORRE NELLE SCUOLE,
-
VALUTARE I RISULTATI DEGLI INTERVENTI DI SOSTEGNO PARZIALE ATTIVATI IN FUNZIONE DELL’EFFETTIVO RUOLO
SVOLTO RISPETTO ALLA PREVENZIONE ALL’INSERIMENTO IN STRUTTURE RESIDENZIALI
-
VERIFICARE LA POSSIBILITÀ DI INTRODURRE MISURE OMOGENEE A LIVELLO DEL CIRCONDARIO PER RIDURRE I COSTI A
CARICO DELLE FAMIGLIE CON 4 O PIÙ FIGLI
-
PROMUOVERE ATTIVITÀ INFORMATIVO-EDUCATIVE RIVOLTE AD INSEGNANTI E GENITORI CON FIGLI ADOLESCENTI
ALL’INTERNO DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI DI PRIMO E SECONDO GRADO
INTERVENGONO SUL TEMA DEL MALTRATTAMENTO
PROGETTI INFORMATIVI-EDUCATIVI DI CONTRASTO AL FENOMENO DELLA VIOLENZA
Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche
-
coinvolgimento e valorizzazione delle esperienze e delle realtà del terzo settore in un contesto
di lavoro di rete
interazione/integrazione donne immigrate anche mediante ricorso a forme di mediazione
culturale
contrasto alla violenza domestica e al fenomeno del bullismo
raccordo con il sistema scolastico e dei servizi educativi
integrazione con le attività promosse dal Centro per le famiglie
omogeneizzazione delle politiche tariffarie in essere nei comuni del circondario con riferimento
particolare ai servizi rivolti a famiglie
INDICATORI DI RISULTATO
-
n. mamme coinvolte/n. mamme interpellate
-
protocollo definito e sperimentato per il coinvolgimento dei genitori
n. gruppi attivati
n. genitori partecipanti/n. genitori coinvolgibili
-
protocollo definito entro 2009
documento d’analisi elaborato entro 2010
-
attivazione 2 condomini solidali entro 2011
definizione regolamento gestione
n. realtà di supporto/integrazione coinvolte
-
n. gruppi/iniziative attivate
n. partecipanti con regolarità
n. nuclei che si ripropongono
-
predisposizione del questionario di rilevazione del fenomeno;
completamento della ricerca
n.3 incontri annuali del tavolo di coordinamento;
avvio della riflessione sulla possibilità di elaborare un protocollo operativo
-
N. iniziative di sensibilizzazione entro gli istituti di primo e secondo grado
54
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
TARGET
Respons.
familiari
Immigrati
stranieri
Infanzia
adolescenza
X
Povertà
Esclusione sociale
FINALITÀ
Informazione/Promozione del
benessere sociale, della salute
e di stili di vita sani
X
Giovani
Anziani
Disabili
X
Salute mentale
Dipendenze
Prevenzione
Cura/Assistenza
X
X
RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
X
Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale
Definire politiche integrate fra tutte le realtà sociali, sanitarie, educative, presenti sul territorio del
circondario imolese che garantiscano accoglienza e tutela dei minori con particolare riferimento:
all’analisi delle tipologie di accoglienza presenti ed alla loro rispondenza alle esigenze
evidenziate dai servizi;
alla formazione, promozione di modalità di accoglienza caratterizzate da effettiva rete di
supporto;
all’incremento del disagio comportamentale grave nelle diverse scuole di ogni ordine e grado;
all’offerta informativa-formativa con funzione preventiva e di promozione dell’agio rivolta in
particolare ai pre- adolescenti ed agli adolescenti inseriti nelle scuole secondarie di secondo
grado del territorio imolese
all’offerta per il tempo libero rivolta ad adolescenti disabili;
all’inserimento scolastico di minori disabili
alla presenza sul territorio del circondario di minori stranieri non accompagnati
all’attività svolta dai centri giovanili quali luoghi di aggregazione, integrazione, di sviluppo di
relazioni positive, ma anche di promozione della partecipazione, di educazione alla legalità e
di prevenzione( vedasi progettazione tavolo prevenzione dipendenze)
al coinvolgimento degli adulti significativi per il mondo giovanile ( allenatori di società
sportive, …)
Promuovere la partecipazione dei giovani alla vita pubblica anche mediante proposte integrate con le
politiche giovanili promosse dalle singole amministrazioni comunali
Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali
-
PREDISPORRE SCHEDA RACCOLTA DATI IN MODO UNITARIO SIA RISPETTO ALLE CARATTERISTICHE DELLE
REALTÀ DI ACCOGLIENZA, SIA RISPETTO AI BISOGNI EVIDENZIATI
-
FAVORIRE RETE DI SUPPORTO FRA DIVERSE REALTÀ DI ACCOGLIENZA CHE LE RENDA IN GRADO DI
RISPONDERE ALLE ESIGENZE DI ACCOGLIENZA IN EMERGENZA, IN PARTICOLARE PER MINORI COMPRESI
NELLA FASCIA D’ETÀ 0-6 ANNI
-
PROMUOVERE INIZIATIVE DI SENSIBILIZZAZIONE E DI PROMOZIONE IN MATERIA DI AFFIDAMENTO NELLE
DIVERSE CONNOTAZIONI CHE LO STESSO PUÒ ASSUMERE AI SENSI DELLA RECENTE DIRETTIVA REGIONALE
-
FORMARE UN GRUPPO DI LAVORO MULTIPROFESSIONALE COMPOSTO DA OPERATORI DEI SERVIZI
SOCIALI, SANITARI, DEL TERZO SETTORE, CHE POSSA AGIRE NELLE SCUOLE SIA PER RISPONDERE ALLE
RICHIESTE DALLE STESSE AVANZATE, SIA PER TRASMETTERE COMPETENZA AGLI STESSI INSEGNANTI O
AL PERSONALE EDUCATIVO CHE OPERA IN TALI CONTESTI;
-
OFFRIRE ALLE SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO PROPOSTE SOCIO-SANITARIE INTEGRATE CON
FINALITÀ PREVENTIVA E DI PROMOZIONE DELL’AGIO ANCHE IN RIFERIMENTO AGLI ADOLESCENTI
IMMIGRATI DI SECONDA GENERAZIONE;
55
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
-
DEFINIRE PROPOSTE DI SOCIALIZZAZIONE, SPORTIVE, CULTURALI E PER IL TEMPO LIBERO A FAVORE DI
ADOLESCENTI DISABILI;
-
DEFINIRE MODALITÀ, PROCEDURE CONDIVISE PER IL RILASCIO DELLE CERTIFICAZIONI NECESSARIE AL
SOSTEGNO SCOLASTICO DI MINORI DISABILI IN BASE ALLE NUOVE INDICAZIONI NORMATIVE;
-
DEFINIRE ACCORDO DI PROGRAMMA TERRITORIALE PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA E LA FORMAZIONE
PROFESSIONALE DI BAMBINI E ALUNNI DISABILI, IN APPLICAZIONE DELL’ACCORDO PROVINCIALE;
-
SPERIMENTARE FIGURA DEL TUTOR AMICALE, A SEGUITO DI SPECIFICA FORMAZIONE, SIA IN AMBITO
SCOLASTICO CHE EXTRASCOLASTICO
-
LEGGERE IL FENOMENO MSNA SUL CIRCONDARIO IMOLESE CON IPOTESI DI METODOLOGIA
D'INTERVENTO SIA PER L'ACCOGLIENZA CHE PER LA DIMISSIONE IN UNA DIMENSIONE D'INTEGRAZIONE
CON LA COMUNITÀ LOCALE
-
PROSEGUIRE L’ATTIVITÀ DEI CENTRI GIOVANILI QUALIFICANDONE LA FUNZIONE DI SOCIALIZZAZIONE,
INTEGRAZIONE, VALORIZZAZIONE E SVILUPPO DELLE AUTONOMIE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA
FUNZIONE DI PROSSIMITÀ ED AL RUOLO PREVENTIVO SVOLTO
-
SPERIMENTAZIONE DEL PRIMO PROGETTO RIVOLTO AI GIOVANI ED INTEGRATO A LIVELLO
CIRCONDARIALE; VALUTAZIONE DEI RISULTATI DELLO STESSO PER SUCCESSIVA NUOVA
PROGRAMMAZIONE
Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche
-
-
valorizzazione e coinvolgimento delle realtà del volontariato e del terzo settore presenti ed
operanti sul territorio del circondario imolese in un’ottica di lavoro di rete;
interazione/integrazione minori immigrati anche mediante ricorso a forme di mediazione
culturale
integrazione politiche scolastiche e dei servizi educativi
contrasto alla violenza domestica con la collaborazione anche delle forze dell’ordine
prevenzione e contrasto all’uso e abuso di alcool e sostanze stupefacenti;
coinvolgimento gestori locali pubblici e scuole guida nelle attività di formazione con valenza
preventiva
INDICATORI DI RISULTATO
-
scheda predisposta entro giugno;
completamento analisi entro dicembre 2009
n. 2 iniziative di promozione sensibilizzazione
n. 1 corso di formazione-informazione attivato nell’anno
-
costituzione equipe entro settembre 2009;
avvio sperimentazione attività equipe anno scolastico 2009-2010
ricognizione offerte sociali e sanitarie entro 2009;
predisposizione opuscolo offerta formativa-informativa integrato anno 2010
-
ricognizione esistente entro 2009
sensibilizzazione diverse realtà anno 2010 con avvio almeno 1 nuova opportunità
-
protocollo per rilascio certificazioni entro 2009
creazione gruppo per formazione e supporto tutor amicali
avvio sperimentazione tutor amicali
-
elaborato entro 2009
definizione specifica metodologia per accoglienza e dimissione
56
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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AREA immigrazione, asilo, lotta alla tratta
GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE:
TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia
adolescenza
Giovani
Anziani
Immigrati
stranieri
X
Povertà
Esclusione sociale
Salute mentale
Dipendenze
FINALITÀ
Informazione/Promozione
del benessere sociale, della
salute e di stili di vita sani
X
Disabili
Prevenzione
Cura/Assistenza
X
X
RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
X
Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale
L’analisi condotta porta a rilevare ancora un forte bisogno rispetto a risposte abitative diversificate, alla presenza di
mediatori interculturali nei servizi, alla soddisfazione dei bisogni informativi nei punti di accesso indifferenziati come
diritto di cittadinanza, alle questioni specifiche delle seconde generazioni di migranti, ai problemi di salute mentale e
dipendenza patologiche. E’ necessario porre l’attenzione anche sulla specificità dei bisogni di salute delle donne, in
particolare riguardo all’area della maternità e a quella della prevenzione.
Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali
- INSERIMENTO DEI MEDIATORI INTERCULTURALI A PIENO TITOLO NELLE EQUIPE DI LAVORO MULTIDISCIPLINARI SOCIALI,
SOCIOSANITARIE E SANITARIE, COME COMPONENTI FISSI, SUPERANDO L’INTERVENTO “A CHIAMATA”
- ANALISI DEI BISOGNI E DELLE RISPOSTE AI PROBLEMI DI SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE DELLE PERSONE
MIGRANTI DEL NOSTRO TERRITORIO ED EVENTUALI PROGETTAZIONI SPECIFICHE
- ANALISI DEI BISOGNI E DELLE RISPOSTE INERENTI LA SPECIFICITÀ DI GENERE PER QUANTO RIGUARDA LA SALUTE DELLE
PERSONE MIGRANTI DEL NOSTRO TERRITORIO
Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche
Si ritiene necessario andare sempre più verso interventi che siano specchio di politiche che trasversalmente
attraversino gli ambiti, uscendo dalla logica dei servizi specialistici per i migranti, ma dotando, invece, i servizi per i
cittadini delle competenze necessarie a rispondere anche alle persone migranti. Per governare questo processo è
necessario istituire un Tavolo permanente presso il Nuovo Circondario Imolese che lo coordinerà attraverso la figura
politica che ne detiene la delega, costituito dagli attuali componenti del Tavolo tematico del Piano di zona per la
salute ed il benessere sociale e che si allarghi ai componenti via via necessari ad affrontare i temi emergenti del
nostro territorio, che, in questo momento si individuano in:
- politiche dell’abitare
- riappropriazione dei compiti informativi a tutti i cittadini da parte dei Comuni, compreso il servizio di rilascio dei
titoli di soggiorno
- seconde generazioni di migranti, partendo dalle urgenze che sollecitano le scuole primarie di secondo grado e le
secondarie rispetto all’orientamento scolastico
- necessità di risposta ai bisogni degli adolescenti di ogni etnia, in particolare riguardo alla convivenza all’interno
della scuola
- diversificazione delle strategie rispetto ai minori non accompagnati
- progetti integrati di alfabetizzazione di adulti
- progettazioni specifiche relative alla informazione, prevenzione e cura dei bisogni di salute delle donne e dei minori
migranti
INDICATORI DI RISULTATO
Incontri del Tavolo permanente = n. 3/anno
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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AREA prevenzione e contrasto delle dipendenze e di altre forme di
disagio sociale – Salute Mentale
GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE:
TARGET
Respons.
familiari
Infanzia
adolescenza
Immigrati
stranieri
Povertà
Esclusione
sociale
X
Giovani
Anziani
X
Salute mentale
Dipendenze
X
Disabili
X
X
FINALITÀ
Informazione/Promozione
del benessere sociale,
della salute e di stili di vita
sani
X
Prevenzione
X
Cura/Assistenza
X
RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
Vedi schede triennali singoli progetti
Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale
Vedi schede triennali singoli progetti
Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali
PREVENZIONE E CONTRASTO DI VARIE FORME DI DISAGIO ( PSICHICO, SOCIALE E DA USO DI SOSTANZE)
ATTRAVERSO UN SISTEMA INTEGRATO DI INTERVENTI SOCIO-SANITARI E DI SERVIZI DI PROSSIMITÀ, FAVORENDO
LA COPROGETTAZIONE,LA COGESTIONE,IL COFINANZIAMENTO DEI PROGETTI SIA TRA I SOGGETTI ISTITUZIONALI
CHE CON IL TERZO SETTORE,UTILIZZANDO ANCHE STRUMENTI INNOVATIVI ( AD ES. UVM- BUDGET DI CURA).
PER LA STESURA DEI PROGETTI SI PRECISA CHE È STATA FATTA LA SCELTA METODOLOGICA DI LEGARE
STRETTAMENTE LA DECLINAZIONE DELL’OBIETTIVO ANNUALE AD UNA SPECIFICA SCHEDA TRIENNALE.
Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche
Vedi schede triennali singoli progetti
INDICATORI DI RISULTATO
Vedi schede triennali singoli progetti
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
AREA anziani e disabilità
GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE:
TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Povertà
Esclusione sociale
Salute mentale
X
Dipendenze
X
Immigrati
stranieri
FINALITÀ
Informazione/Promozione
del benessere sociale, della
salute e di stili di vita sani
X
Prevenzione
Cura/Assistenza
X
X
RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale
Obiettivi prioritarii in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali
Obiettivi generali:
IMPLEMENTAZIONE DEL SISTEMA DI ACCREDITAMENTO DEI SERVIZI SOCIO SANITARI
UNIFICAZIONE DELLE RETI INFORMATIVE E ISTITUZIONE DI INTERFACCIA INFORMATICHE FRA LE DIVERSE
BANCHE DATI SOCIALI E SANITARIE RELATIVE ALL’ASSISTENZA DOMICILIARE
QUALIFICAZIONE E FORMAZIONE DEL PERSONALE ADDETTO ALLE FUNZIONI DI CURA
ATTUAZIONE DELLE DIRETTIVE REGIONALI IN TEMA DI FORMAZIONE E SUPPORTO ALLE ASSISTENTI FAMILIARI
E DI REGOLARIZZAZIONE DEL LAVORO DI CURA
SOSTEGNO DEL CARICO ASSISTENZIALE DELLE FAMIGLIE ATTRAVERSO L’UTILIZZO APPROPRIATO DEGLI
STRUMENTI (ASSEGNI DI CURA, RICOVERI DI SOLLIEVO, ADATTAMENTO DELL’AMBIENTE DOMESTICO)
CONSOLIDAMENTO, SVILUPPO ED INTEGRAZIONE DEI SISTEMI DI ACCESSO
PERSEGUIMENTO DI UNA MIGLIORE EQUITÀ DI ACCESSO AI SERVIZI ATTRAVERSO AZIONI DI INFORMAZIONE E
ACCOGLIENZA
NUOVI MODELLI DI RESIDENZIALITÀ
CONOSCENZA DEI BISOGNI ALLA LUCE DELLE DIFFERENZE DI GENERE
Anziani:
VALORIZZAZIONE E TUTELA DELLA DOMICILIARITÀ ATTRAVERSO:
1)
2)
3)
Politiche abitative
Ampliamento delle esperienze di Condominio solidale
Valorizzazione di esperienze e proposte innovative presenti sul territorio
Facilitazione dell’accessibilità
Sostegno all’autonomia dell’anziano nel suo ambiente attraverso:
Progetti di promozione sociale e prevenzione dell’isolamento
Identificazione e mappatura delle situazioni di fragilità e interventi di tipo preventivo
Disponibilità di un sistema integrato di trasporto
Potenziamento della rete dei servizi finalizzata a:
Qualificazione e miglioramento degli interventi socio sanitari integrati in relazione
all’assistenza domiciliare
Integrazione dei sistemi informativi e degli strumenti di valutazione
QUALIFICAZIONE DEI SERVIZI RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI ATTRAVERSO:
4)
5)
Attuazione progetto assistenziale per le demenze in relazione all’attivazione di Casa Alzheimer
Adattamento del numero dei posti residenziali e semiresidenziali convenzionati in relazione
all’andamento della richiesta
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Disabili:
VALORIZZAZIONE E TUTELA DELLA DOMICILIARITÀ ATTRAVERSO:
6)
Politiche abitative
7)
Analisi delle modificazioni del target, con particolare attenzione al tema delle disabilità acquisite
8)
Sostegno all’autonomia della persona con disabilità nel suo ambiente attraverso:
Progetti di inclusione sociale
Sostegno all’inserimento lavorativo, con particolare attenzione alla collaborazione tra Enti
Locali, Istituzioni pubbliche e Cooperative di tipo B
Proseguimento del tema “Dopo di noi”
9)
Potenziamento della rete dei servizi finalizzata a:
Potenziamento e integrazione degli strumenti di valutazione nell’ambito della Commissione
dell’Unità di Valutazione Multiprofessionale e della Commissione per l’applicazione della DGR
2068/04
Qualificazione e miglioramento degli interventi socio sanitari integrati
Integrazione dei sistemi informativi
QUALIFICAZIONE DEI SERVIZI RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI ATTRAVERSO:
-
Progressivo incremento della recettività dei servizi residenziali e semiresidenziali nei Comuni
del territorio del distretto di Imola, al fine di ridurre gli inserimenti extradistrettuali e
adeguare la risposta all’incremento del bisogno
Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche
Collegamento con il tavolo per la prevenzione delle malattie evitabili:
collegamento al tema della modificazione degli stili di vita, in riferimento all’attività motoria
adattata, rivolta agli anziani, per contrastare la sedentarietà e l’isolamento sociale
Azioni per la Prevenzione delle cadute nell’anziano fragile,
Politiche per la facilitazione della mobilità in sicurezza, in particolare per facilitare l’accesso alle
strutture sociali e sanitarie
Progettualità finalizzata alla transizione al lavoro per i disabili, in collegamento con le politiche per la
salute mentale e per i minori
INDICATORI DI RISULTATO
60
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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AREA prevenzione malattie evitabili, croniche, promozione di stili di
vita sani e della sicurezza
GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE:
INCREMENTO DELL’ATTIVITÀ MOTORIA NELLA POPOLAZIONE ANZIANA “LE CITTÀ IN CAMMINO”
TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia
adolescenza
Giovani
Anziani
Immigrati
stranieri
Povertà
Esclusione sociale
Salute mentale
X
Dipendenze
FINALITÀ
Informazione/Promozione del
benessere sociale, della salute
e di stili di vita sani
X
Prevenzione
Disabili
Lavoratori
Cura/Assistenza
X
RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Formazione delle diverse figure professionali
□
Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale
La popolazione presenta un tendenziale invecchiamento accompagnato da un dato di sedentarietà
diffuso anche nella terza età. Questo dato è favorito dalla cultura dominante e impedisce l’accesso ai
benefici che l’attività motoria porta nelle persone di ogni età. La sedentarietà si accompagna poi spesso
a varie forme di isolamento e solitudine negli anziani.
Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali
PROMOZIONE DELL’ATTIVITÀ MOTORIA NELLA PERSONA ANZIANA PER MIGLIORARNE L’AUTONOMIA FUNZIONALE,
FAVORIRE LA SOCIALIZZAZIONE, PREVENIRE MALATTIE CORRELATE ALLA SEDENTARIETÀ.
L’OBIETTIVO SPECIFICO SARÀ QUINDI STIMOLARE LE PERSONE ANZIANE A PRATICARE ATTIVITÀ MOTORIA CON
CONTINUITÀ PER AVERNE I BENEFICI. IN PARTICOLARE NELLA PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI
ED ANCHE DELL’IPERTENSIONE, DIABETE, CANCRO DEL COLON OSTEOPOROSI, DI ALCUNE MALATTIE CRONICHE E
DEGENERATIVE, NONCHÉ PER I RISULTATI DERIVATI DALLA AGGREGAZIONE E SOCIALITÀ DELLE PERSONE.
VERSO L’ANZIANO “PIÙ CRITICO”, VI SARÀ L’OBIETTIVO DI RIATTIVARE E DI MANTENERE LE FUNZIONI
PSICOFISICHE FAVORENTI IL RECUPERO DELL’AUTONOMIA NELLE ATTIVITÀ QUOTIDIANE E L’INCREMENTO DELLE
RELAZIONI E DELLE ATTIVITÀ SOCIALI. INOLTRE SARÀ PREVISTA LA CONTINUAZIONE DELL’INTERVENTO SULLA
PREVENZIONE DELLE CADUTE NELL’ANZIANO FRAGILE GIÀ FINANZIATO DALLA REGIONE PER IL 2009
Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche
Una condivisione e una convergenza e integrazione delle politiche rivolte agli anziani come supporto
sociale (Politiche Sociali), come anziano sano da mantenersi in salute (Politiche di prevenzione delle
malattie e promozione della salute), come anziano “critico” con qualche problema di salute da
contrastare per riabilitare e prevenire gli aggravamenti e la perdita dell’autostima (Politiche Sanitarie)
INDICATORI DI RISULTATO
- Persone coinvolte: almeno 200
- Percezione di miglioramento psico-fisico soggettivo nel 30% (tramite questionario)
- Mantenimento dopo l’intervento delle politiche motorie apprese: almeno il 30%
61
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE:
PROMOZIONE DELL’ATTIVITÀ MOTORIA E DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE NEL MONDO DELLA SCUOLA - “MOVIMENTO E
SALUTE” – “CORTILI PER GIOCO” - “MOBILITY MANAGER JUNIOR” – “DISCOBUS” “ A PIEDI E IN BICI A SCUOLA
CON GLI AMICI”
TARGET
Responsabilità
familiari
Immigrati
stranieri
Infanzia
adolescenza
X
Povertà Esclusione
sociale
FINALITÀ
Informazione/Promozione
del benessere sociale, della
salute e di stili di vita sani
X
Giovani
Anziani
X
Salute mentale
Dipendenze
Prevenzione
Disabili
Lavoratori
Cura/Assistenza
X
RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
Formazione delle diverse figure professionali
Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale
E’ un dato comune osservare i comportamenti sbagliati nei ragazzi in età scolare rispetto al diffusione di
comportamenti sedentari, che se vengono adottati in questa età diventano poi stili di vita propri della
persona difficili da cambiare, mentre e ormai acquisito il benefico effetto sulla salute dell’attività
motoria. Dal Profilo di Comunità emerge poi una straordinaria diffusione dell’automobile usata
individualmente con effetti sull’inquinamento atmosferico, sull’incidentalità nonché sulla sedentarietà.
Pare necessario valorizzare agli occhi degli studenti i mezzi della mobilità alternativa dalla bicicletta al
trasporto collettivo.
Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali
PROMUOVERE L’ABITUDINE AD UNA CORRETTA E CONTINUATIVA L’ATTIVITÀ MOTORIA DEI RAGAZZI IN ETÀ
SCOLARE FAVORENDO IL CAMBIAMENTO DEI COMPORTAMENTI SEDENTARI. EDUCARE ALLE TEMATICHE DELLA
MOBILITÀ SOSTENIBILE COME FATTORE DI MIGLIORAMENTO DELL’AMBIENTE E DELLA SALUTE.
Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche
Gli obiettivi di migliorare l’attività motoria e la sensibilità per i temi della mobilità sostenibile sono
raggiungibili soltanto integrando e interagendo tra le varie politiche (scuola, sociale, sanitaria, di
comunità.
INDICATORI DI RISULTATO
- > 10% del tempo dedicato all’attività motoria nelle 3 classi delle Scuole Primarie del Circondario
- > 20% degli spazi dedicati al gioco e al movimento nelle Scuole Primarie del Circondario
- Aumento del 30% dei ragazzi che vanno a scuola in bici , piedi , autobus nelle scuole interessate da un
intervento sui percorsi casa-scuola
- Partecipazione al progetto del 50% degli insegnanti delle scuole direttamente interessati
- Partecipazione del 50% dei genitori ad almeno 1 delle iniziative proposte.
62
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE:
MIGLIORARE LA QUALITA’ DI VITA IN UN QUARTIERE IN RIFERIMENTO ALLA MOBILITÀ SOSTENIBILE
DA MIGLIORARE”
“UN QUARTIERE
TARGET
Responsabilità
familiari
Immigrati
stranieri
X
Infanzia
adolescenza
X
Povertà Esclusione
sociale
FINALITÀ
Informazione/Promozione
del benessere sociale, della
salute e di stili di vita sani
X
Giovani
Anziani
Disabili
X
Salute mentale
X
Dipendenze
X
Lavoratori
X
Prevenzione
Cura/Assistenza
X
RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Formazione delle diverse figure professionali
Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale
Nel quartiere industriale di Imola (denominato FORUM) si registra un costante aumento della
popolazione e delle attività produttive a cui dovrebbe corrispondere un continuo adeguamento
strutturale e organizzativo. Si registra un forte impatto della mobilità veicolare, sia interna al quartiere
che esterna, al servizio delle imprese presenti con le relative conseguenze sulla qualità dell’aria, sulla
sicurezza stradale e più in generale sulla vivibilità del quartiere.
Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali
MIGLIORARE LA QUALITÀ DI VITA DEGLI ABITANTI E DEI LAVORATORI DEL QUARTIERE INDUSTRIALE DI IMOLA
ATTRAVERSO LO STUDIO COMPLESSIVO DEL QUARTIERE NEGLI ASPETTI STRUTTURALI (STRADE, SCUOLE,
PERCORSI CICLABILI…), SOCIALI E ORGANIZZATIVI (ORARI SCUOLE E AZIENDE, FLUSSI VEICOLARI, SERVIZI PER LA
MOBILITÀ COLLETTIVA…) CHE SONO DI FATTO I FATTORI DETERMINANTI SULLA SALUTE E BENESSERE (REALE E
PERCEPITA) DEI CITTADINI.
L’ANALISI DEI PROBLEMI SARÀ ACCOMPAGNATA DA PROPOSTE MIGLIORATIVE CHE POTRANNO AIUTARE LA
PIANIFICAZIONE FUTURA DEL QUARTIERE MA ANCHE COME “MODELLO” PER ALTRI QUARTIERI E CITTÀ DEL
CIRCONDARIO.
Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche
Il miglioramento delle qualità di vita vede necessarie le integrazioni tra le politiche sociali, della
mobilità, della scuola e del lavoro.
INDICATORI DI RISULTATO
-
Documento di analisi e proposte sul quartiere e la mobilità degli abitanti e dei lavoratori
Veicoli privati circolanti
<5% numero autovetture con 1 sola persona a bordo
Trasporto collettivo
>5% numero di persone che utilizzano i mezzi pubblici o il car -pooling
Almeno una iniziativa di promozione della mobilità sostenibile nel percorso casa-lavoro
< 5% degli incidenti stradali
Inquinamento ambientale come <5% rispetto alle polveri sottili
> 5% numero di persone che utilizzano le piste ciclabili
Adozione dello studio negli atti ufficiali del Comune
Realizzazione delle modifiche strutturali e organizzative a basso costo tra quelle individuate come
prioritarie.
- Almeno un procedura telematica degli Enti Pubblici o Privati che eviti la necessità dell’accesso fisico
agli uffici
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE:
PIANO DI COMUNICAZIONE SULLA MOBILITA’ SOSTENIBILE
TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà
Esclusione sociale
Salute mentale
Dipendenze
Popolazione
residente
X
FINALITÀ
Informazione/Promozione
del benessere sociale, della
salute e di stili di vita sani
X
Prevenzione
Cura/Assistenza
X
RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
Formazione delle diverse figure professionali
Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale
Nel territorio vi è un numero superiore alla media regionale di auto private a cui corrisponde un uso
eccessivo: 1 persona per auto! Risultano sotto utilizzati gli altri strumenti di mobilità come i mezzi
pubblici e le biciclette pur in presenza di molti km. di piste ciclabili. Questo con le ripercussioni
sull’inquinamento, l’incidentalità e la sedentarietà indotta.
Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali
REALIZZARE UN PIANO DI COMUNICAZIONE SISTEMATICO CONTINUATIVO SUI TEMI DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE.
QUESTO MEDIANTE STRUMENTI E CAMPAGNE INFORMATIVE CHE RAGGIUNGANO I VARI TARGET DELLA
POPOLAZIONE CON UN GRADO DI COINVOLGIMENTO E CONSAPEVOLEZZA TALI DA MIGLIORARE I PROPRI
COMPORTAMENTI.
Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche
Politiche di Mobilità dei Comuni, Provincia, Regione; Politiche di Mobilità Aziende Locali, Politiche di
Salute.
INDICATORI DI RISULTATO
> utilizzo delle piste ciclabili con un aumento delle biciclette del 5% in 2 piste rappresentative.
> bici nel tragitto casa-lavoro nelle cinque maggiori Aziende per un valore del 5%
> numero passeggeri degli autobus locali del 5%.
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE:
PROMUOVERE UNA MIGLIORE QUALITÀ DI VITA PER PORTATORI DI HANDICAP PSICOFISICO E ANZIANI SFRUTTANDO
IL CONTESTO DELLE RELAZIONI CON L’ANIMALE DOMESTICO:”PET THERAPY”
TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Povertà
Esclusione sociale
Salute mentale
X
Dipendenze
X
Immigrati
stranieri
FINALITÀ
Informazione/Promozione
del benessere sociale, della
salute e di stili di vita sani
X
Prevenzione
Cura/Assistenza
X
RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Formazione delle diverse figure professionali
□
Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale
Le persone disabili e gli anziani spesso hanno problemi di autonomia funzionale e solitudine. E’
dimostrato che vivere con un animale domestico permette di creare un rapporto affettivo importante
che aiuta a sentirsi più attivi, vitali e meno soli.
Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali
FAVORIRE LA RIATTIVAZIONE E/O L’APPRENDIMENTO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI COMPROMESSE DALLE
PATOLOGIE. SFRUTTARE IL CONTESTO DELLA RELAZIONE DELL’INDIVIDUO CON L’ANIMALE PER RAGGIUNGERE
OBIETTIVI COGNITIVI, MOTORI, COMUNICATIVI E SOCIALI.
Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche
integrazioni tra le Politiche Sociali, Politiche Sanitarie
INDICATORI DI RISULTATO
-Interesse e soddisfazione dei partecipanti misurati da questionario
-Completamento del programma nell’80% dei casi
-Miglioramento psicofisico nel 60% dei soggetti trattati grazie all’assistenza di animali amici.
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE:
AUMENTARE LA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA DEI LAVORATORI, PER CERCARE DI DIMINUIRE GLI INFORTUNI
SUL LAVORO:“UN CAMPO PROVE PER LA SICUREZZA”
TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà
Esclusione sociale
Salute mentale
Dipendenze
Lavoratori
X
FINALITÀ
Informazione/Promozione
del benessere sociale, della
salute e di stili di vita sani
X
Prevenzione
Cura/Assistenza
X
RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Formazione delle diverse figure professionali
Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale
Gli infortuni sul lavoro hanno ancora un’importante incidenza nella comunità. Da qui il bisogno di
contrastare il fenomeno con tutti i mezzi anche con una formazione pratica sul campo.
Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali
CREARE UNO SPAZIO PER EFFETTUARE LA FORMAZIONE PRATICA PER LA SICUREZZA NEI CANTIERI E NELLA
AZIENDE CON “CANTIERISTICA”
Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche
Integrazione con Politiche Sociali, Politiche Sanitarie,
Politiche di Prevenzione Infortuni sul Lavoro
INDICATORI DI RISULTATO
< del 10% degli infortuni sul lavoro
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE: MIGLIORARE LA MOBILITÀ NEI DIPENDENTI
DELL’AUSL DI IMOLA NEL TRAGITTO CASA/LAVORO: “MOBILITÀ SOSTENIBILE CHE PASSIONE ALL’AUSL DI IMOLA!”
TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà
Esclusione sociale
Salute mentale
Dipendenze
Lavoratori
X
FINALITÀ
Informazione/Promozione
del benessere sociale, della
salute e di stili di vita sani
X
Prevenzione
Cura/Assistenza
X
RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Formazione delle diverse figure professionali
□
Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale
L’abuso dell’utilizzo dell’auto è uno dei maggiori responsabili dell’inquinamento atmosferico, degli
incidenti stradali e della sedentarietà. L’Ausl di Imola in quanto maggiore Azienda del territorio e
“produttrice di salute”, ha il dovere ” di dare il buon esempio nel cambiare che portano le abitudini
all’eccessivo utilizzo della macchina.
Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali
SENSIBILIZZARE I LAVORATORI SULL’IMPORTANZA DI UNA MOBILITÀ SOSTENIBILE PER DIMINUIRE GLI INCIDENTI,
IL TRAFFICO VEICOLARE CON IL MAGGIOR UTILIZZO DELLA BICICLETTA E DI MEZZI PUBBLICI ED ANCHE RIDURRE
L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO. IN PARTICOLARE LA MOBILITÀ CASA- LAVORO RAPPRESENTA UNA OCCASIONE
DI CAMBIARE I PROPRI COMPORTAMENTI IN DIFESA DELLA SALUTE E DELL’AMBIENTE.
Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche
integrazioni tra le Politiche Sociali, Politiche Sanitarie, Politiche Ambientali, Politiche di Mobilità
Sostenibile
INDICATORI DI RISULTATO
- Utilizzo della bici aziendale per brevi spostamenti invece dell’auto: almeno 1 volta alla settimana per
ogni bici assegnata
- Acquisto da parte dell’Ausl imolese di autovetture ecocompatibili: almeno il 50%
- Acquisto da parte dei dipendenti Ausl degli abbonamenti ATC disponibili, in percentuale > dell’80%
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE:
UTILIZZARE NELLA SCUOLA UNO STRUMENTO DIDATTICO MULTIMEDIALE SUI CORRETTI STILI DI VITA
DI PREVENZIONE”
“DVD PAESAGGI
TARGET
Responsabilità
familiari
Immigrati
stranieri
Infanzia
adolescenza
X
Povertà
Esclusione sociale
FINALITÀ
Informazione/Promozione
del benessere sociale, della
salute e di stili di vita sani
X
Giovani
Anziani
X
Salute mentale
Dipendenze
Prevenzione
Disabili
Cura/Assistenza
X
RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
Formazione delle diverse figure professionali
Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale
Spesso i ragazzi non sono interessati alle lezioni tradizionali. Occorre presentare loro temi nuovi di
salute con nuove modalità interattive e multimediali.
Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali
FORNIRE ALL’INSEGNANTE UNO STRUMENTO DIDATTICO MULTIMEDIALE CHE UTILIZZI INFORMAZIONI UTILI PER
AFFRONTARE CON GLI STUDENTI LE PROBLEMATICHE DEI CORRETTI STILI DI VITA.
LO STRUMENTO È IL DVD “PAESAGGI DI PREVENZIONE”
Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche
Integrazione con Politiche Sociali, Politiche della Salute, Politiche della Scuola
INDICATORI DI RISULTATO
Utilizzo del DVD nel 100% delle scuole programmate
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE:
PROMOZIONE ATTIVITA’ MOTORIA E SPORTIVA NELLA DONNE ADULTE “DONNE E SPORT”
TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà
Esclusione sociale
Salute mentale
Dipendenze
Donne
X
FINALITÀ
Informazione/Promozione
del benessere sociale, della
salute e di stili di vita sani
X
Prevenzione
Cura/Assistenza
X
RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Formazione delle diverse figure professionali
□
Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale
Le donne fra i 40 e i 55 anni tendono ad abbandonare la pratica delle attività sportive e motorie in
relazione ai nuovi bisogni della famiglia.
Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali
FAVORIRE L’ATTIVITÀ MOTORIA NEI SOGGETTI DEBOLI NELLA PRATICA SPORTIVA IN TERMINI DI ABBANDONO.
Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche
Politiche Sociali, Politiche di Salute
INDICATORI DI RISULTATO
> delle donne tra i 40 e i 55 anni che partecipano a iniziative sportive e motorie
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE:
MIGLIORARE LA PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO RIGUARDO ALLA MOBILITÀ SOSTENIBILE
TARGET
Responsabiltà
familiari
Immigrati
stranieri
X
Infanzia
adolescenza
X
Povertà
Esclusione sociale
FINALITÀ
Informazione/Promozione
del benessere sociale, della
salute e di stili di vita sani
X
Giovani
Anziani
Disabili
X
Salute mentale
X
Dipendenze
X
Prevenzione
Cura/Assistenza
X
RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale
L’analisi del Profilo di comunità evidenzia che vi sono molte e strette relazioni fra la salute pubblica e i
determinanti socio- ambientali analizzati quali inquinamento atmosferico, incidenti stradali, incidenti
domestici, stili di vita non corretti.
Il nuoco PSC del Circondario Imolese è nella fase della Conferenza di Pianificazione che porterà entro il
2009 alla approvazione dei vari documenti programmatori
Tenuto conto che è ormai consolidata la consapevolezza che la promozione della salute e del benessere
dei cittadini passa anche attraverso le scelte della pianificazione del territorio che hanno importanti
ricadute sull’intero sistema sociale, risulta di primaria importanza riuscire a tradurre in proposte
operative gli obiettivi sanciti dalla L.R.20/00 anche a livello degli strumenti attuativi ( es: POC )
Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali
CONSENTIRE AL DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA DI APPLICARE ALLA FASE DI VALUTAZIONE DEI POC DI
MAGGIOR RILIEVO PRESENTATI NEL TERRITORIO DEL CIRCONDARIO IMOLESE NEL TRIENNIO,LE LINEE GUIDA
REGIONALI PREDISPOSTE PER LA VALUTAZIONE DEGLI STRUMENTI DELLA PIANIFICAZIONE FOCALIZZANDO
L’ATTENZIONE SUGLI ASPETTI RELATIVI ALLA MOBILITÀ SOSTENIBILE ED AGLI EFFETTI DELL’ORGANIZZAZIONE
DELLO SPAZIO SUL SISTEMA SOCIALE.
A TALE RIGUARDO RISULTA OPPORTUNO DEFINIRE UNA COLLABORAZIONE CON UN PROFESSIONISTA COMPETENTE
CHE SUPPORTI I PERCORSI VALUTATIVI
SUCCESSIVAMENTE GLI ESITI DELLE VALUTAZIONI E LE PROPOSTE ELABORATE SUI POC POTRANNO ESSERE
UTILIZZATI COME STRUMENTO DI FORMAZIONE IN ITINERE DEL GRUPPO DI LAVORO COSTITUITOSI PER LA
ELABORAZIONE DEI PROGETTI DEL PIAN DI ZONA
Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche
INDICATORI DI RISULTATO
N° di Piani attuativi relativi alla residenza valutati secondo criteri condivisi ( linee guida ) / n° totale
dei Piani presentati nel triennio = 100%
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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AREA Tecnico organizzativa e azioni per l’integrazione gestionale e
professionale
GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE:
TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà
Esclusione sociale
Salute mentale
Dipendenze
Trasversali
X
FINALITÀ
Informazione/Promozione
del benessere sociale, della
salute e di stili di vita sani
X
Prevenzione
Cura/Assistenza
RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
X
Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale
Problematiche sociali , socio-sanitarie e sanitarie che coinvolgono diversi target di popolazione e che
necessitano da un lato di un approccio professionale mirato, dall’altro di interventi a carattere
multiprofessionale.
Necessità di rendere il più semplificato possibile la relazione e l’accesso ai servizi da parte dei cittadini sia
in termini di informazione sia in termini di acquisizione di prestazioni.
Necessità di strutturare e consolidare il supporto tecnico-professionale alla Giunta del Nuovo Circondario
imolese - per le sue funzioni di Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria e di Comitato di Distretto – con
particolare riguardo alla programmazione sociale e socio-sanitaria
Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali
SVILUPPO DELLE CONOSCENZE DA PARTE DEI DIVERSI ATTORI COINVOLTI NELLA REDAZIONE DEI PIANI PER LA
SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE E CRESCITA DELLA CULTURA DELL’INTEGRAZIONE PROFESSIONALE.
COSTITUZIONE DI UN NUCLEO STRUTTURATO E STABILE DI PROFESSIONISTI CHE INTEGRINO L’UFFICIO DI PIANO
NELLA COSTANTE RILEVAZIONE DEI BISOGNI, ANCHE ATTRAVERSO LA REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI
RILEVAZIONE DATI CHE FORNISCA PERIODICAMENTE REPORT SUL LIVELLO DEI SERVIZI EROGATI NELL’AMBITO
DISTRETTUALE ED UNA AZIONE DI VERIFICA E MONITORAGGIO DELLE PROGETTUALITÀ IN ESSERE.
CONSOLIDAMENTO DEGLI SPORTELLI SOCIALI NELL’INTERO TERRITORIO DEL DISTRETTO DI IMOLA ATTRAVERSO IL
RAFFORZAMENTO DEL RACCORDO CON GLI SPORTELLI UNICI DISTRETTUALI E LA FORMAZIONE DEL PERSONALE.
Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche
INDICATORI DI RISULTATO
Acquisizione della conoscenza di base degli strumenti normativi e tecnici necessari alla redazione dei Piani
per la Salute e il Benessere sociale nonché di competenze nella definizione di indicatori a supporto del
monitoraggio e della verifica periodica sui progetti
Definizione di una griglia di report sul livello dei servizi erogati quale strumento base di verifica attività e
promozione e/o integrazione delle progettualità.
Costituzione di un nucleo operativo tecnico-professionale con il compito prioritario di monitorare
costantemente le progettualità elaborate in sede di tavoli tematici e di relazionarsi con i componenti dei
tavoli stessi nel corso dello sviluppo dei progetti.
In merito al consolidamento sportelli sociali, almeno n. 3 azioni formative a favore del personale e
definizione di linee guida condivise con gli sportelli unici distrettuali.
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Capitolo 1°: DAGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNA LI DELLE AREE
AGLI INTERVENTI DEL PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
AREA responsabilità familiari, capacità genitoriali, diritti dei bambini,
giovani e piena applicazione della legge n. 194/1978
Intervento/progetto N. 1:
PRESA IN CARICO CLINICO-TERAPEUTICA DI MAMME CON
PARTICOLARE DIFFICOLTÀ NELL’AREA DELLA GENITORIALITÀ
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari X
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
X
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Cura/Assistenza X
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
□
OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
Implementazione all’interno dei servizi sociosanitari di gruppi a valenza terapeutica con utenti che presentano
varie tipologie di disagio nell’area della genitorialità.
1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune,
Consultorio familiare, Az. USL Imola, ASP Circondario imolese
forma associativa, Ausl,…)
2. Ambito territoriale di realizzazione (di
norma distrettuale,specificare in caso diverso
se subdistrettuale o provinciale)
3. Referente dell’intervento: nominativo e
recapiti
Territorio del Circondario imolese
M. Grazia Saccotelli 0542-604193 Consultorio familiare AUSL
Simona Marchetti
0542-606711 ASP Circondario imolese
Madri che presentano particolari difficoltà nella gestione delle cure
4. Destinatari
genitoriali
5. Eventuali interventi/politiche integrate
Stretta integrazione tra il Consultorio familiare e l’ASP- politiche
collegate
immigrazione- Integrazione dipendenze patologiche - DSM- NPIA
Individuazione dei criteri clinici da adottare nella scelta dei soggetti
da coinvolgere nel progetto
6. Azioni previste
Attuazione del progetto. Attivazione gruppi di sostegno
Implementazione della supervisione degli psicologi coinvolti nella
sperimentazione del progetto
Consultorio Familiare - ASP Circondario imolese- DSM- NPIA- AUSL
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
Psicologa del Consultorio e psicologa dell’ASP
8. Risorse umane che si prevede di impiegare
Supervisore esterno
N situazioni coinvolte
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
N incontri di gruppo
regionali/distrettuali (da esplicitare)
N sedute di supervisione
Previsione di spesa
di cui risorse
di cui risorse regionali
10. Piano finanziario: totale
comunali
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
€ 800,00
€ 800,00
€
di cui FRNA (risorse
di cui Fondo nazionale di cui Fondo
Eventuali risorse altri soggetti (da specificare
regionali)
Non Autosufficienza
sanitario regionale
€
€
€
€ personale
dipendente Ausl
Imola
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Intervento/progetto N. 2:
PROTOCOLLO OPERATIVO PER L’ASSISTENZA SOCIO – SANITARIA
A TUTELA DELLA MATERNITÀ
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari X
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
X
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
□
OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Definire un
protocollo di accoglienza e sostegno socio sanitario in ordine a scelte di maternità responsabile
1.Soggetto capofila dell’intervento
Consultorio familiare /ASP Circondario Imolese
(Comune, forma associativa, Ausl,.)
2. Ambito territoriale di
realizzazione (di norma
distrettuale,specificare in caso
Circondario imolese
diverso se subdistrettuale o
provinciale)
Mariagrazia Saccotelli – AUSL Imola Consultorio Familiare
3. Referente dell’intervento:
Sara Balduzzi – ASP Circondario Imolese
nominativo e recapiti
Donne che necessitano di un supporto psicosociale alla maternità
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
8. Risorse umane che si prevede di
impiegare
9. Risultati attesi in relazione a
indicatori regionali/distrettuali
Previsione
di
10. Piano
spesa totale
finanziario:
€ 5.000,00
di
cui
FRNA di cui Fondo
(risorse regionali) nazionale Non
€
Autosufficienza
€
- In attuazione delle linee di indirizzo per la tutela sociale della maternità e
sull’interruzione volontaria della gravidanza (Delibera 1690/2008);
- Protocollo operativo sulle procedure di raccordo e comunicazione tra ospedale e
servizi sociali e sanitari del territorio in caso di maternità e parto di donne in
difficoltà e di possibile pregiudizio per il nascituro (protocollo del 20/11/2006)
Il progetto, finalizzato alla definizione di percorsi socio – sanitari condivisi, si
propone di:
- creare un gruppo di progetto tra gli attori sopra citati;
- definire un protocollo operativo per tutte le situazioni di donne gravide in
difficoltà che si rivolgono ai diversi servizi: in particolare il protocollo dovrà
contenere le modalità di raccordo fra i vari punti della rete territoriale, i possibili
percorsi e servizi di cui la donna può usufruire, le modalità di monitoraggio e
verifica del protocollo;
- costruire equipe integrate consultorio – servizio sociale sul singolo caso attuando la
presa in carico congiunta, predisponendo il progetto personalizzato di assistenza
sociale e sanitaria e garantendone la realizzazione e la verifica;
- assicurare la partecipazione e il coinvolgimento di tutti gli enti e le organizzazioni
interessate
- contrastare il fenomeno degli abbandoni dei neonati (diritto a partorire in
anonimato) attraverso l’attivazione di percorsi di supporto psico-sociale;
- individuare e condividere criteri e servizi di sostegno alle donne e all’infanzia
coinvolgendo anche gli enti locali
ASP Circondario Imolese, Consultorio familiare,
Servizio sociale ospedaliero,
Pediatria di comunità e divisione di pediatria, Enti locali e associazioni di
volontariato presenti sul territorio con particolare riferimento a coloro che
intervengono nell’ambito del sostegno alle donne, alla famiglie e all’infanzia.
Assistenti sociali, psicologi, ostetriche, ginecologhe, volontari- Pediatri
- Elaborazione del protocollo;
- sperimentazione delle modalità di integrazione su singoli casi
di cui risorse comunali di cui risorse regionali
€
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
€
di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri soggetti (da specificare
regionale
€
€ 5.000,00
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Intervento/progetto N. 3:
IL MALTRATTAMENTO CONTRO LE DONNE E I/LE MINORI
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari X
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
X
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
X
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
□
OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: creare uno
strumento di rilevazione del fenomeno del maltrattamento nel territorio del circondario imolese. Predisporre
nelle scuole, progetti informativi-educativi di contrasto al fenomeno della violenza. Sensibilizzazione rispetto al
fenomeno del maltrattamento e della violenza
ASP circondario imolese – Consultorio familiare AUSL Imola- Centro per le
1.Soggetto capofila dell’intervento
famiglie Imola
(Comune, forma associativa, Ausl,…)
2. Ambito territoriale di realizzazione (di
Territorio del circondario
norma distrettuale,specificare in caso
diverso se subdistrettuale o provinciale)
Luana Sermenghi e Anna Ortolani Asp Circondario Imolese 0542-606711
3. Referente dell’intervento: nominativo e
Maria Grazia Saccotelli Consultorio familiare
recapiti
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche integrate
collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
8. Risorse umane che si prevede di
impiegare
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
regionali/distrettuali (da esplicitare)
Centro famiglie comune Imola
Donne vittime di maltrattamenti e violenze in famiglia
Alunni e docenti scuole secondarie primo e secondo grado circondario imolese
Linee guida per la presa in carico socio-sanitaria delle donne vittime di
maltrattamento e/o abuso sessuale
Politiche scolastiche e progetti formativi
- coinvolgimento dei soggetti che partecipano alla ricerca sul fenomeno del
maltrattamento domestico e costituzione del gruppo di lavoro;
- elaborazione del questionario
- formazione per la somministrazione del questionario rivolta agli operatori
responsabili della compilazione
- sperimentazione del questionario per sei mesi;
elaborazione statistica dei dati, analisi delle frequenze e degli incroci,
stesura del rapporto finale di ricerca
- Definizione di progetti informativo-educativo di contrasto ai fenomeni della
violenza
- Sperimentazione delle attività nelle scuole con funzione di sensibilizzazione
e prevenzione
Asp circondario imolese, AUSL consultorio familiare; forze dell’ordine,
associazioni, enti locali, istituzioni scolastiche del Circondario; centro per le
famiglie
Gli operatori coinvolti nell’accoglienza di donne vittima di maltrattamenti;
operatori del consultorio familiare
- creazione di un gruppo di lavoro multi professionale,
- monitoraggio del fenomeno del maltrattamento in famiglia nel nostro
territorio,
- Creazione di una metodologia di lavoro comune tra i soggetti che
partecipano alla ricerca a favore delle donne vittime di maltrattamenti,
- predisposizione di un piano di interventi territoriale più appropriato alle
donne vittime di violenza
- implementazione dei progetti di prevenzione e sensibilizzazione
- N classi e N. studenti coinvolti
di cui risorse comunali di cui risorse regionali
€ 7.000,00
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
€ 33.533,80
di cui FRNA di cui Fondo nazionale Non di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri soggetti (da specificare
(risorse
Autosufficienza
regionale
€ 3.000,00
regionali)
€
€ 10.000
Donazione
€
10. Piano
finanziario:
Previsione di spesa totale
€ 53.533,80
74
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Intervento/progetto N. 4:
ATTIVARE FORME DI SOSTEGNO AGLI AFFIDATARI SIA PER LE
FORME DI AFFIDO FAMILIARE CHE PER QUELLE PARZIALI
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari X
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
X
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
□
OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Favorire una
rete di supporto fra le diverse realtà di accoglienza del territorio
1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune,
forma associativa, Ausl,…)
2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma
distrettuale,specificare in caso diverso se
subdistrettuale o provinciale)
3. Referente dell’intervento: nominativo e
recapiti
ASP
Circondario imolese
Gemma Mengoli referente affido Asp Circondario imolese- via
Matteotti 77 Castel san Pietro 051-6947913
Affidatari, Comunità familiari
4. Destinatari
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
Coinvolgimento delle realtà pubbliche (Asl) e private
(volontariato, comunità familiari, parrocchie etc) interessate.
Provincia,Regione
Ricognizioni degli affidatari attualmente in essere
Suddivisioni in gruppi omogenei per caratteristiche
Attivazione di periodici incontri
Asp, Affidatari, Comunità Familiari, Terzo Settore, Volontariato,
Asl
8. Risorse umane che si prevede di impiegare
Affidatari,
operatori
sociali,
comunità,operatori dell'Asl.
5. Eventuali interventi/politiche integrate
collegate
6. Azioni previste
N. gruppi sostegno attivati
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
N. incontri svolti
regionali/distrettuali (da esplicitare)
Previsione
di di cui risorse comunali
spesa totale
€465.415,00
10. Piano finanziario:
€ 487.305,96
di cui FRNA (risorse regionali)
€
di cui Fondo di cui Fondo sanitario regionale
nazionale Non €
Autosufficienza
€
psicologi,operatori
delle
di cui risorse regionali
(Fondo sociale locale e
Fondo famiglia)
€21.890,96
Eventuali
risorse
altri
soggetti (da specificare
€
75
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 5:
ATTIVAZIONE DI UNA RETE DI ACCOGLIENZA PER MINORI DELLA
FASCIA 0 – 6
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari X
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
X
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Rispondere alle
esigenze di accoglienza in emergenza in particolare per i minori compresi nella fascia d’età 0-6 anni
1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma
associativa, Ausl,…)
2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma
distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o
provinciale)
3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate
Circondario Imolese
Gemma Mengoli – Referente affido- Asp Circondario
imolese- via Matteotti 77 Castel san Pietro
Bambini di età 0-6 anni
Comunità di tipo familiare-accoglienza
Affidatari
I servizi pubblici eventualmente coinvolti, terzo
settore,volontariato, Provincia, Regione
Ricognizione dei potenziali affidatari idonei a tale
progetto
Ricognizioni delle comunità familiari disponibili a
tale progetto
Formazione - Informazione specifica sul bisogno
definito(agli interessati individuati)
Istituzione di un protocollo emergenza in cui definire
procedure, tempi, modalità, etc...
Operatori Asp,operatori Asl, affidatari,volontari,
operatori terzo settore
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
8. Risorse umane che si prevede di impiegare
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
regionali/distrettuali (da esplicitare)
Previsione di spesa totale
€ 21.891,00
10. Piano finanziario:
di cui FRNA (risorse regionali)
€
ASP
Tutti gli operatori dei servizi e non coinvolti
Individuazione
di
soluzioni
temporaneo di minori
per
inserimento
di cui risorse comunali
€
di cui risorse regionali
(Fondo sociale locale e
Fondo famiglia)
€ 21.891,00
di cui Fondo nazionale di cui Fondo sanitario Eventuali
risorse
altri
Non Autosufficienza
regionale
soggetti (da specificare
€
€
€
76
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 6:
INTERVENTI DI SOSTEGNO ECONOMICO A FAVORE DI NUCLEI CON
ALMENO 4 FIGLI
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari X
Immigrati stranieri
X
Infanzia e adolescenza
X
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
X
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
□
OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:Introdurre
misure omogenee a livello circondariale per ridurre i costi a carico delle famiglie con 4 o più figli
1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune,
forma associativa, Ausl,…)
Azienda Servizi alla Persona Circondario Imolese- Ufficio di piano
Circondario imolese
2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma
distrettuale,specificare in caso diverso se
Circondario Imolese
subdistrettuale o provinciale)
3. Referente dell’intervento: nominativo e
recapiti
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche integrate
collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
8. Risorse umane che si prevede di impiegare
Paride Lorenzini – Ufficio di piano
Alessandra Tattini – ASP circondario imolese
Tel 0542-606734
Famiglie con un numero di figli pari o superiore a 4 compresi i
minori in affido
Collegamento con altre forme di sostegno economico già in essere
per provvedimenti statali, e/o regionali, localiIl progetto si propone di:
Informare
le
realtà
comunali
dell’andamento
della
sperimentazione condotta nel 2008;
concordare con le stesse i servizi su cui concentrare l’erogazione
dei contributi in considerazione delle risorse già erogate e degli
interventi fruibili
verificare la possibilità di adottare misure omogenee, a livello di
territorio del circondario, per la riduzione dei costi a carico delle
famiglie con 4 o più figli
erogare contributi economici a contenimento delle spese
sostenute
ASP Circondario imolese , Comuni del territorio, associazioni e
realtà che gestiscono attività sportive, culturali, servizi educativi
estivi
Personale in servizio
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
regionali/distrettuali (da esplicitare)
Previsione di spesa
totale
€ 113.575,21
(risorse di cui Fondo nazionale
Non Autosufficienza
€
10. Piano finanziario:
di cui FRNA
regionali)
€
Misure omogenee di riduzione dei costi su almeno 1 servizio
di cui risorse comunali
€ 40.000,00
di cui risorse regionali
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
€ 73.575,21
di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri soggetti (da
regionale
specificare
€
€
77
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 7:
UNA CASA PER OGNI BAMBINO - RAGAZZO
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
X
Infanzia e adolescenza
X
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
X
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
□
OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: analizzare le
tipologie di accoglienza residenziale presenti sul territorio e la loro rispondenza alle esigenze evidenziate dai servizi
1.Soggetto capofila
dell’intervento
(Comune, forma
associativa, Ausl,…)
2. Ambito territoriale di
realizzazione (di norma
distrettuale,specificare
in caso diverso se
subdistrettuale o
provinciale)
3. Referente
dell’intervento:
nominativo e recapiti
ASP Circondario Imolese
Territorio del Circondario
Sara Balduzzi- Asp Circondario Imolese- sede di imola- Viale D’Agostino 2/a Imola
4. Destinatari
- Bambini o ragazzi per i quali si renda necessario, in un percorso di tutela definito in accordo
anche con il Tribunale minorenni, l’allontanamento dall’ambito familiare
- minori stranieri non accompagnati individuati sul territorio imolese
- minori con difficoltà comportamentali o gravemente compromessi a livello psichico
- adolescenti ormai prossimi alla maggiore età
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
Area immigrazione- progetto affido distrettuale- politiche giovanili
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane che si
prevede di impiegare
9. Risultati attesi in
relazione a indicatori
regionali/distrettuali (da
esplicitare)
Personale ASP e AUSl, Enti gestori strutture, realtà volontariato coinvolte
Creazione di un tavolo di lavoro condiviso fra i diversi attori
Analisi e confronto fra le opportunità residenziali presenti
Raccolta dati espressi dai servizi coinvolti e dagli enti gestori delle strutture di accoglienza
Definizione della tipologia di bisogno cui le diverse strutture rispondono e dei margini di
flessibilità che le stesse possono esprimere
Individuazione di possibili modelli innovativi o di modifiche realizzabili nel sistema delle offerte
residenziali
Previsione
di
spesa
totale
€ 4.484,00
(risorse di cui Fondo nazionale
Non Autosufficienza
€
10. Piano finanziario:
di cui FRNA
regionali)
€
- Individuare le esigenze di residenzialità espresse dai servizi sia in termini qualitativi che
quantitativi
- Analizzare le tipologie e le caratteristiche delle risorse presenti nel contesto territoriale di
riferimento
- Valutare la necessità/possibilità di trasformazione o diversificazione delle risorse esistenti per
assicurare risposte flessibili ai diversi bisogni;
- Individuare risposte innovative per tipologie di bisogno emergenti con riferimento particolare
agli adolescenti ormai prossimi alla maggiore età ed ai minori con disturbi comportamentali o
gravemente compromessi a livello psichico;
- Valutare i tempi di permanenza dei minori nelle strutture, verificando la possibilità di
riduzione degli stessi;
- Analisi dei costi sostenuti per le rette di inserimento nelle diverse strutture
- ASP Circondario Imolese – Azienda Usl Imola - Comuni del Circondario- Enti gestori di strutture,
realtà del terzo settore coinvolte sul tema minori
di cui risorse comunali di cui risorse regionali
€
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
€ 4.484,00
di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri soggetti (da
regionale
specificare
€
€
78
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 8:
PROMOZIONE DELL'AGIO AD UN LIVELLO “SUPERIORE”
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari X
Immigrati stranieri
X
Infanzia e adolescenza
X
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
X
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Cura/Assistenza X
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Offrire alle
scuole secondarie di secondo grado proposte socio-sanitarie integrate con finalità preventive e di promozione
dell’agio – Offrire ai docenti e ai genitori di figli adolescenti spazi informativo-educativi e di riflessione sulla
condizione adolescenziale anche con riferimento agli adolescenti immigrati di seconda generazione
1.Soggetto capofila dell’intervento
Circondario Imolese- Ufficio di piano
(Comune, forma associativa, Ausl,…)
2. Ambito territoriale di realizzazione
(di norma distrettuale,specificare in
Territorio del Circondario imolese
caso diverso se subdistrettuale o
provinciale)
3. Referente dell’intervento:
Gemma Mengoli – Figura di sistema Ufficio di Piano nominativo e recapiti
Alunni e docenti istituti superiori con riferimento particolare, per il corrente
anno, ad una sperimentazione condotta in un istituto secondario di secondo
4. Destinatari
grado di Imola
Genitori di ragazzi adolescenti
Stretta collaborazione con il servizio di NPIA, il consultorio familiare, il DSM e
5. Eventuali interventi/politiche
altre agenzie pubbliche e private che operano all'interno degli Istituti oltre
integrate collegate
che con le politiche scolastiche ed i programmi formativi predisposti dai
singoli istituti.
- Individuazione dei bisogni - delle esigenze riscontrate dai diversi soggetti
aderenti al progetto
- ricognizione degli interventi già in atto negli Istituti
- integrazione degli stessi in un unico progetto formativo/informativo
- pianificazione di proposte per genitori e docenti in relazione alle richieste
6. Azioni previste
delle diverse scuole
- Definizione di un gruppo di lavoro multiprofessionale con funzioni di
consulenza, formazione al personale docente ed educativo che opera nella
scuola
- Sperimentazione progetto in un istituto secondario di secondo grado di
Imola
Istituti Superiori - Servizi Sociali – Privato Sociale – CISS/T – NPIA – DSM –
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
Consultorio – Associazioni o realtà sociali che operano nell’ambito
dell’immigrazione
Studenti – docenti - operatori sociali - operatori privato sociale(progetto Agio)
8. Risorse umane che si prevede di
– psicologi – neuropsichiatri – psichiatri - operatori consultorio - mediatori
impiegare
culturali
9. Risultati attesi in relazione a
N interventi effettuati
indicatori regionali/distrettuali (da
n. soggetti interessati
esplicitare)
predisposizione opuscolo complessivo
Previsione di spesa di cui risorse comunali
di cui risorse regionali
10. Piano
totale
€
(Fondo sociale locale e
finanziario:
€ 4.484,00
Fondo famiglia)
€ 4.484,00
di cui FRNA di
cui
Fondo di cui Fondo sanitario regionale
Eventuali
risorse
altri
(risorse
nazionale
Non € personale dipendente ausl Imola
soggetti (da specificare
regionali)
Autosufficienza
€
€
€
79
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 9:
I MSNA SUL CIRCONDARIO IMOLESE
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
X
Infanzia e adolescenza
X
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
X
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Lettura del
fenomeno MSNA sul circondario imolese con ipotesi di metodologia d'intervento sia per l'accoglienza che per la
dimissione in una dimensione d'integrazione con la comunità locale.
1.Soggetto capofila dell’intervento
(Comune, forma associativa, Ausl,…)
Asp
2. Ambito territoriale di realizzazione (di
norma distrettuale, specificare in caso
diverso se subdistrettuale o provinciale)
3. Referente dell’intervento: nominativo e
recapiti
Circondario Imolese
Referente ambito Gemma Mengoli Asp Circondario imolese- via
Matteotti 77- Castel San Pietro T.
4. Destinatari
MSNA, Comunità Educative e d'Accoglienza, Servizio Sociale, ASL,
Questura, Ufficio Giudice Tutelare, Regione, Comunità locali
5. Eventuali interventi/politiche integrate
collegate
Coordinamento con Giudice Tutelare, Questura, Ministero dell'Interno,
Servizi Sanitari, Servizi Scolastici, piani per l’immigrazione provinciale
e distrettuale
Ricognizione e analisi storica del fenomeno
(dati numerici, quanti, da dove, come, perchè, ci sono riferimenti
parentali)
Verifica evoluzione progetto
6. Azioni previste
Comunità educative, comunità d'accoglienza, tessuto sociale, ASP,
ASL, tessuto produttivo, questura, giudice tutelare, associazioni che si
occupano di immigrazione, istituti scolastici e professionali
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
Operatori dei servizi pubblici e del privato sociale coinvolti nel
fenomeno
8. Risorse umane che si prevede di
impiegare
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
regionali/distrettuali (da esplicitare)
10. Piano
finanziario:
Previsione di
totale
€ 596.385,81
Lettura del fenomeno
definizione metodologica – protocollo
elaborazione risultati
orientamento delle politiche sociali in materia.
spesa di cui risorse comunali
€ 576.600,00
di cui FRNA (risorse di cui Fondo nazionale di cui Fondo sanitario regionale
regionali)
Non Autosufficienza
€
€
€
di cui risorse regionali
(Fondo sociale locale e
Fondo famiglia)
€ 19.785,81
Eventuali
risorse
altri
soggetti (da specificare
€
80
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 10: LA RETE DEI CENTRI DI AGGREGAZIONE GIOVANILE
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
X
Infanzia e adolescenza
X
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
X
Salute mentale
Anziani
Dipendenze X
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Cura/Assistenza X
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Favorire le
funzioni di prossimità ed il ruolo preventivo svolto all’interno di attività di socializzazione, integrazione,
valorizzazione e sviluppo delle autonomie di adolescenti e giovani
1.Soggetto capofila dell’intervento
Asp Circondario Imolese
(Comune, forma associativa, Ausl,…)
2. Ambito territoriale di realizzazione
(di norma distrettuale,specificare in
Circondario imolese
caso diverso se subdistrettuale o
provinciale)
3. Referente dell’intervento:
Maria Grazia Ciarlatani ASP Circondario Imolese 051-6947914
nominativo e recapiti
4. Destinatari
Minori presenti sul territorio, genitori, insegnanti
Progetti relativi all’area immigrazione, contrasto alla povertà e all’esclusione
5. Eventuali interventi/politiche
sociale, programma giovani, prevenzione e sostegno al reinserimento sociale
integrate collegate
delle dipendenze e delle altre forme di disagio; programma disabilità
Tavoli di riflessione sui centri di aggregazione giovanile
Azioni in rete con le altre realtà associative, di volontariato, del territorio
Integrazione con le azioni e i progetti predisposti dal tavolo di
coordinamento delle politiche giovaniliPromozione dell’istituzione dei
Coordinamenti delle realtà educative del territorio nei singoli Comuni del
Circondario, o sostegno a realtà simili che già esistono Definizione del
6. Azioni previste
livello di connessione con il progetto di prevenzione rispetto all’abuso e
all’uso di sostanze stupefacenti e dell’alcol
Integrazione con il progetto “Seconde generazioni”, attraverso la
creazione di redazioni giornalistiche presso alcuni centri di integrazione e
presenza di mediatori interculturali nei centri di aggregazione giovanili
maggiormente frequentati da stranieri.
ASP Circondario imolese
Azienda Usl Imola (NPIA- Consultorio- UOCDP)
CISST/ istituti comprensivi
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
Associazione Trama di Terre
Consorzio Cooperative Sol. Co Imola
Cooperativa sociale che gestisce servizi appaltati
Amministrazioni Comunali
Educatori, mediatori culturali, personale dei servizi e delle realtà del terzo
8. Risorse umane che si prevede di
settore coinvolte nel progetto
impiegare
n° di minori raggiunti dai centri giovanili e dalle azioni di educativa di
strada ed essi collegate
n° di centri che svolgono attività integrate con le politiche giovanili
N° dei minori stranieri coinvolti nelle attività a libero accesso
n° delle azioni attivate con metodologia interculturale
Previsione
di di cui risorse comunali
di cui risorse regionali
10. Piano
spesa totale
€ 54.531,78
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
finanziario:
€ 201.495,91
€ 146.964,13
di
cui
FRNA di
cui
Fondo di cui Fondo sanitario regionale Eventuali
risorse
altri
soggetti
(da
(risorse regionali) nazionale
Non €
specificare
€
Autosufficienza
€
€
9. Risultati attesi in relazione a
indicatori regionali/distrettuali (da
esplicitare)
81
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 11: IL TUTOR AMICALE NELLA REALTÀ DEL CIRCONDARIO IMOLESE
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
X
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
X
Salute mentale
Anziani
Dipendenze X
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Cura/Assistenza X
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Favorire
l’inserimento di minori disabili nel contesto scolastico e territoriale di riferimento
1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune,
forma associativa, Ausl,…)
Ufficio di Piano Circondario Imolese
2. Ambito territoriale di realizzazione (di
norma distrettuale,specificare in caso diverso
se subdistrettuale o provinciale)
Circondario Imolese
3. Referente dell’intervento: nominativo e
recapiti
Figura di Sistema -Gemma Mengoli
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche integrate
collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
8. Risorse umane che si prevede di impiegare
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
regionali/distrettuali (da esplicitare)
Previsione di spesa
totale
10. Piano finanziario:
€ 4.484,00
Scuole, Asp, Asl, famiglie minori disabili, Associazioni disabili,minori
disabili,....
Inserimento scolastico disabiliSostegno alle responsabilità familiari
Istituzione di un'equipe formata da operatori scolastici, da operatori
sanitari, da operatori sociali e associazioni per la sensibilizzazione
del territorio e l’individuazione di soggetti disponibili.
Definizione caratteristiche, compiti e metodologie operative del
tutor amicale
Protocollo fra le diverse realtà coinvolte nel progetto per la
definizione di compiti, ruoli specifici
Azione di promozione nelle scuole.
Formazione di persone interessate ad assumere questo ruolo, così
come previsto dall’accordo di programma provinciale, all'interno del
corso di formazione-informazione sull'affido che si terrà presso l’Asp
nell'autunno 2009
Scuole superiori. ASL, ASP, Comuni, TERZO SETTORE, Ufficio di
Piano....Università, CISST
Tutti gli operatori degli enti coinvolti...
Individuazione e formazione di soggetti disponibili ad esercitare
funzioni di tutor amicale
di cui risorse comunali
€
di cui FRNA (risorse di cui Fondo nazionale di cui Fondo sanitario regionale
regionali)
Non Autosufficienza
€
€
€
di cui risorse regionali
(Fondo sociale locale e
Fondo famiglia)
€ 4.484,00
Eventuali
risorse
altri
soggetti (da specificare)
€
82
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
AREA immigrazione, asilo, lotta alla tratta
Intervento/progetto N. 12: CORSO DI PREPARAZIONE ALLA NASCITA PER DONNE MIGRANTI
“PER UNA NASCITA SENZA FRONTIERE”
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
X
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Progettazioni
specifiche relative alla informazione, prevenzione e cura dei bisogni di salute delle donne e dei minori migranti
1. Soggetto capofila dell’intervento
Consultorio Familiare AUSL
2. Ambito territoriale di realizzazione
Circondario Imolese
Anna Ancherani / Maria Grazia
Saccotelli/ Sabrina Mirri
Consultorio Familiare AUSL
[email protected]
tel 0542 604160
3. Referente dell’intervento
4. Destinatari
Donne migranti gravide
I corsi di preparazione alla nascita costituiscono parte integrante
del Percorso Nascita realizzato dal Consultorio Familiare.
Si è evidenziata la necessità di istituire corsi per le donne
migranti, per incentivare l’accesso e la continuità assistenziale
della presa in carico
5. Eventuali interventi/politiche integrate
collegate
Organizzazione del corso attraverso la definizione di operatori,
spazi, tempi, modalità di attuazione
Realizzazione di 2 corsi annuali
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
8. Risorse umane che si prevede di impiegare
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
regionali/distrettuali
10. Piano finanziario:
Previsione
totale
€
di
Consultorio Familiare, Pediatri di Libera Scelta,
Ospedaliera di Ostetricia, Associazione Trama di Terre
Psicologa, Ostetrica, Ginecologa, Pediatra, Mediatrice
Divisione
Numero corsi realizzati/2
Numero donne partecipanti/10
spesa di cui risorse comunali
€
di cui risorse regionali
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
€
di cui FRNA (risorse di cui Fondo nazionale di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri soggetti
regionali)
Non Autosufficienza
regionale
€
€
€ personale dipendente
Ausl Imola
83
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 13: SOSTEGNO ALL’APPRENDIMENTO DELLA LINGUA ITALIANA IN
RETE
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
X
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Progetti
integrati di alfabetizzazione di adulti
Consorzio Sol.co. Imola
1. Soggetto capofila dell’intervento
Distretto di Imola
2. Ambito territoriale di realizzazione
3. Referente dell’intervento
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche integrate
collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
8. Risorse umane che si prevede di impiegare
Luana Redaliè
e-mail: [email protected]
tel. 0542 30386
Persone migranti con bisogni di apprendimento della lingua italiana
Collegato all’intervento della Scuola
Sul territorio esistono da tempo interventi per l’apprendimento della
lingua italiana a più livelli, organizzati in modo da favorire la
conoscenza della organizzazione territoriale dei servizi e con
un’attenzione specifica al genere, che si intendono consolidare.
Si individua la necessità di un confronto fra le esperienze e di un
coordinamento strutturato che, ottimizzando le risorse, riesca a
rispondere a target diversi di popolazione, collegando le esperienze
e in modo diffuso nei Comuni.
Si ritiene questo un primo step di un più ampio obiettivo triennale
che punta ad organizzare un corso all’interno del quale ogni
soggetto partecipi con un modulo.
ASP Circondario Imolese
CTP territoriale
Associazione Primola
Associazione Trama di terre
Consorzio Sol.co. Imola
Centro Acquaderni
Personale di ognuno dei soggetti coinvolti
Continuità negli incontri del gruppo di lavoro
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
regionali/distrettuali
Previsione
di di
cui
risorse di cui risorse regionali
10. Piano finanziario:
spesa totale
comunali
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
€ 7.377,00
€
€
di cui FRNA (risorse di
cui
Fondo di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri soggetti (da specificare
regionali)
nazionale
Non regionale
€ 7.377,00
€
Autosufficienza
€
€
84
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 14: MEDIATORI INTERCULTURALI NEI SERVIZI
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
X
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
X
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Inserimento
dei mediatori interculturali a pieno titolo nelle equipe di lavoro multidisciplinari sociali, sociosanitarie e
sanitarie come componenti fissi, superando l’intervento “a chiamata”
1.Soggetto capofila dell’intervento
ASP Circondario Imolese
2. Ambito territoriale di realizzazione
Distretto di Imola
3. Referente dell’intervento: nominativo e
recapiti
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche integrate
collegate
M. Grazia Ciarlatani
e-mail: [email protected] tel. 0516947914
Utenti dei servizi sociali, sociosanitari e sanitari
Collegato all’intervento di mediazione/alfabetizzazione della Scuola
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
8. Risorse umane che si prevede di
impiegare
Sul territorio esistono da tempo interventi di mediazione interculturale
nei servizi sociali attualmente gestiti dall’ASP Circondario Imolese
(Sportelli territoriali, prese in carico individuali, centri di aggregazione
giovanile, gruppi per le donne,…) e nei servizi sanitari dell’AUSL di Imola
(Consultorio famigliare, reparti ospedalieri) che si intendono consolidare.
L’esperienza ci ha dimostrato che la figura professionale del mediatore
interculturale, così come le altre delle équipe multidisciplinari, può
aggiungere valore al suo intervento se coinvolta fin dalla fase della
lettura dei bisogni, nell’organizzazione dei servizi, nella formazione
comune, nel lavoro di comunità ed è in questo senso che si intende dare
un’accelerazione nell’anno.
In continuazione con i progetti del percorso “Seconde generazioni
migranti” si porrà una particolare attenzione all’attività di inserimento di
bambini e di orientamento dei ragazzi migranti nelle scuole
Convenzioni con l’Associazione Trama di Terre
ASP Circondario Imolese
Associazione Trama di terre
AUSL Imola
Personale degli attori coinvolti
ore anno di mediazione interculturale per l’ASP/1852
ore anno di mediazione interculturale
per il Distretto e il Presidio Ospedaliero AUSL/da definire
Previsione di spesa di cui risorse comunali di cui risorse regionali
10. Piano
totale
€ 20.069,95
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
finanziario:
€ 62.931,92
€ 17.861,97
di cui FRNA (risorse di
cui
Fondo di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri soggetti (da specificare
regionali)
nazionale
Non regionale
€
€
Autosufficienza
€ 25.000,00
€
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
regionali/distrettuali
85
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 15: ACCOGLIENZA ABITATIVA PER DONNE E DONNE CON BAMBINI
MIGRANTI
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
X
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Cura/Assistenza
X
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Politiche
dell’abitare
1.Soggetto capofila dell’intervento
2. Ambito territoriale di realizzazione
ASP Circondario Imolese
Distretto di Imola
3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti
M. Grazia Ciarlatani
e-mail: [email protected] tel. 051 6947914
4. Destinatari
Donne e donne con bambini migranti
5. Eventuali interventi/politiche integrate
8. Risorse umane che si prevede di impiegare
Collegato all’intervento del Nuovo Circondario Imolese “Verso
una nuova politica dell’abitare”
SI riconferma il rapporto contrattuale fra l’ASP Circondario
Imolese e l’Associazione Trama di terre per n. 6 posti all’interno
dell’accoglienza abitativa per donne e donne con bambini
migranti. Tale accoglienza abitativa si avvale di un intervento di
accompagnamento verso l’autonomia per nuclei che presentano
difficoltà su diversi fronti, tali da averli condotti ad essere
anche senza una soluzione abitativa.
Questa risposta a casi socialmente gravi, è un tassello di un
intervento più ampio e differenziato rivolto alla soluzione dei
problemi di abitazione dei cittadini.
ASP Circondario Imolese
Comuni del Nuovo Circondario Imolese
Nuovo Circondario Imolese
Sol.co. Imola
Associazione Trama di Terre
Caritas diocesana di Imola
AUSL di Imola
Associazione I.N.G.
C.G.I.L.
Personale degli attori coinvolti
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
Posti letto a disposizione/6
collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
regionali/distrettuali
Previsione
di
spesa
totale
€ 64.019,05
(risorse di cui Fondo nazionale
Non Autosufficienza
€
10. Piano finanziario:
di cui FRNA
regionali)
€
di
cui
risorse
comunali
€ 46.157,08
di
cui
Fondo
sanitario regionale
€
di cui risorse regionali
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
€ 17.861,97
Eventuali risorse altri soggetti (da
specificare
€
86
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Intervento/progetto N. 16: INFORMAZIONE, ORIENTAMENTO, CONSULENZA
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
X
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
Riappropriazione dei compiti informativi a tutti i cittadini da parte dei Comuni, compreso il servizio di rilascio
dei titoli di soggiorno
1.Soggetto capofila dell’intervento
ASP Circondario Imolese
2. Ambito territoriale di realizzazione
Distretto di Imola
3. Referente dell’intervento: nominativo e M. Grazia Ciarlatani
e-mail: [email protected] tel. 051 6947914
recapiti
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche integrate
collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
8. Risorse umane che si prevede di
impiegare
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
regionali/distrettuali
Previsione di spesa
10. Piano
totale
finanziario:
€ 72.930,24
di
cui
FRNA di cui Fondo nazionale
(risorse regionali) Non Autosufficienza
€
€
La comunità
Collegato all’intervento informativo degli Sportelli sociali e degli URP dei
Comuni
Sul territorio esistono da tempo Sportelli immigrati dell’ASP Circondario
imolese, presso quattro sedi di Sportello sociale (Imola, Borgo
Tossignano, Medicina, Castel S. Pietro T.), che forniscono informazioni,
orientamento e consulenza e che si intendono consolidare.
Durante l’anno si intende analizzare la fattibilità di una riappropriazione
della competenza informativa anche su questa materia da parte dei
Comuni, in una logica di diritti di cittadinanza.
Di queste funzioni si fanno carico anche altri punti della rete di soggetti
afferenti al privato sociale.
Gli attori individuati di seguiti concordano sull’importanza che il tema
informazione, assieme ad altri, sia da collocare in un contesto extra
servizi sociali, in quanto tocca trasversalmente più ambiti e, per questo
motivo sarà istituito presso il Nuovo Circondario Imolese un Tavolo
permanente migranti che affronti via via i bisogni individuati come
prioritari nella comunità
ASP Circondario Imolese, Comuni del Nuovo Circondario Imolese, Nuovo
Circondario Imolese, Sol.co. Imola, Associazione Trama di Terre, Caritas
diocesana di Imola, AUSL di Imola, CTP, Centro per l’impiego,
Associazione Next Generation Italy, Associazione I.N.G., C.G.I.L.,
C.I.O.F.S. Imola, I.A.L., Associazione Primola
Personale degli attori coinvolti
ore anno di apertura Sportelli immigrati ASP/n. 11600
incontri del Tavolo permanente migranti/n. 3 all’anno
di cui risorse comunali
€ 55.068,27
di cui Fondo
regionale
€
di cui risorse regionali
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
€ 17.861,97
sanitario Eventuali risorse altri soggetti (da
specificare
€
87
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 17: PROGETTI DI PREVENZIONE PER LE SCUOLE SECONDARIE DI
PRIMO E SECONDO GRADO RELATIVAMENTE ALLE TEMATICHE
DELLE DIFFERENZE
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
X
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Necessità di
risposta ai bisogni degli adolescenti di ogni etnia, in particolare riguardo alla convivenza all’interno della scuola
1. Soggetto capofila dell’intervento
2. Ambito territoriale di realizzazione
3. Referente dell’intervento
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
8. Risorse umane che si prevede di
Consultorio Familiare AUSL
Circondario Imolese
Anna Ancherani
Consultorio Familiare AUSL
[email protected]
tel 0542 604193
Alunni delle Scuole Secondarie di 1° e 2° grado
Queste programmazioni affrontano con i ragazzi alcuni temi legati allo
sviluppo dell’identità, principale obiettivo evolutivo dell’adolescenza. Tra i
temi individuati come prioritari vi sono alcuni componenti dell’identità come
l’etnia, il genere, la cultura e concetti come la diversità e la normalità. I
ragazzi sono coinvolti attraverso attivazioni e discussioni a riflettere e
confrontarsi su questi aspetti.
Si ritiene che questi progetti possano favorire l’integrazione e la convivenza
all’interno delle classi
Due interventi di due ore ciascuno per classe condotti da uno psicologo
Consultorio Familiare, Insegnanti Istituti Comprensivi
Psicologi Consultorio
impiegare
9. Risultati attesi in relazione a
indicatori regionali/distrettuali
Previsione
di
spesa totale
10. Piano
€
(Spese
finanziario:
personale
dipendente AUSL)
di
cui
FRNA di
cui
Fondo
(risorse regionali) nazionale
Non
€
Autosufficienza
€
Numero classi in cui l’intervento è stato realizzato/1
Numero alunni coinvolti dall’intervento/25
di cui risorse comunali
€
di cui risorse regionali
(Fondo sociale locale
Fondo famiglia)
€
di cui Fondo sanitario regionale
€ personale dipendente AUSL Imola
Eventuali
soggetti
risorse
e
altri
88
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 18: PROGRAMMA FINALIZZATO DI ZONA “INTERVENTI A SOSTEGNO
DEI PROGRAMMI DI ASSISTENZA ED INTEGRAZIONE SOCIALE A
FAVORE DELLE VITTIME DELLA TRATTA, SFRUTTAMENTO E
RIDUZIONE IN SCHIAVITÙ” art. 18 DLgs 286/98 e art 13 L
228/03
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
X
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
Si tratta di un progetto del PROGRAMMA FINALIZZATO DI ZONA “INTEGRAZIONE SOCIALE DEI CITTADINI
STRANIERI”ai sensi della deliberazione Deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 144 del 28.11.2007 e della
Giunta Regionale n. 2128 del 20.12.2007 - Paragrafo 3.5.2. Iniziativa B
Titolo del progetto: OLTRE LA STRADA
Durata del progetto: 12 mesi
Il progetto è stato avviato nel 2001 ed è una continuazione di attività in corso e ha ottenuto finanziamenti a
carico del Fondo Nazionale Lotta alla Tratta
1. Soggetto capofila del progetto
Azienda Servizi alla Persona del Circondario imolese – L’ente attuatore ha già
svolto attività nel settore specifico della prostituzione e della lotta alla tratta
partecipando al Progetto Regionale “Oltre la Strada” dall’anno 2001
2. Soggetti Partecipanti/reti territoriali
SOGGETTI GESTORI
Soggetti pubblici coinvolti
Azienda Servizi alla persona del
(amministrazioni pubbliche
Circondario imolese
partecipanti al progetto)
Soggetti privati coinvolti
(volontariato, associazionismo,
Associazione Papa Giovanni XXIII
cooperazione sociale, altro)
RETE DI SOSTEGNO
Comuni del Circondario, Asl, Polizia di Stato,
Carabinieri, Enti partecipanti alla Rete
Regionale
Associazione “Trama di terre”, Associazione
“La Tenda di Abrham”, Caritas Diocesana
Soggetti gestori
Nome: AZIENDA SERVIZI ALLA PERSONA DEL CIRCONDARIO IMOLESE
Ragione sociale: ENTE LOCALE
Sede Legale: VIA MATTEOTTI N. 77 – CASTEL S. PIETRO T. (BO)
Nome: ASSOCIAZIONE COMUNITA’ PAPA GIOVANNI XXIII
Ragione sociale: ASSOCIAZIONE
Sede Legale: VIA MAMELI 1 - RIMINI
Motivazione della scelta del soggetto o dei soggetti gestori: Presenza sul territorio e pluriennale esperienza nel campo
Indicare in quale modo i vari soggetti coinvolti nel progetto (rete locale) collaborano tra di loro, specificando le
competenze operative di ciascuno e le modalità di coordinamento della rete
Il coordinamento avviene all’interno del tavolo tematico “Immigrazione, Asilo, Lotta alla tratta” che comprende tutta
la rete locale per l’espletamento dei Piani di zona.
89
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
3. Descrizione del Progetto
Contesto Locale
Il fenomeno prostituzione nel nostro contesto non ha mai raggiunto le dimensioni e la visibilità delle altre città della
Regione.
Più propriamente, risulta maggiormente sommerso in quanto non è tanto la strada il luogo di sfruttamento,
quanto l’appartamento privato e ultimamente night bar, centri fitness, club privée, evidenziando quindi
problematiche sicuramente meno drammatiche ma non di meno difficile soluzione.
Nell'ultimo anno no vi sono state prese in carico.
Obiettivi del progetto (elenco sintetico)
Dare sostegno e accoglienza a donne straniere che vogliono uscire dalla prostituzione accompagnandole in un
percorso individualizzato e condiviso che abbia come finalità l’autonomia sociale ed economica.
Attivare nel territorio un valido lavoro di rete con i Servizi Sanitari, le Agenzie del privato sociale, il volontariato,
l’associazionismo, gli Enti locali, la Forza Pubblica per garantire una maggior capillarità dei programmi di sostegno,
nonché maggiori garanzie di successo.
Le possibilità di consolidamento futuro dell'intervento proposto non sono al momento prevedibili
Descrizione delle attività (si elencano le singole azioni)
•
Incontri periodici per tenere monitorato il percorso e prevenire eventuali problematiche .
•
Accompagnamento presso la questura per la regolarizzazione.
•
Supporto economico per spese mediche, legali e di viaggio.
•
Accompagnamento all’ambasciata per l’espletamento di documenti necessari al permesso di soggiorno.
•
Quotidiano monitoraggio della situazione abitativa con frequenti colloqui con la ragazza e con l’eventuale
persona ospitante e/o convivente.
•
Inserimento scolastico dei minori
•
Contributi economici per coloro che non lavorano
•
Accompagnamento alla Squadra Mobile di Bologna per pratiche inerenti le denunce fatte
•
Screening sanitario al momento della presa in carico e monitoraggio periodico delle condizioni di salute
•
Accompagnamento e monitoraggio ai corsi di lingua italiana
•
Formazione Professionale
•
Inserimento lavorativo
Destinatari tipologia e numero
Diretti
Sette donne di maggiore età. Tutte le ragazze accolte sono ex prostitute che si sono liberate dal
giogo dello sfruttamento ed in alcuni casi della tratta dopo aver denunciato gli sfruttatori. Sei di
queste sono state dimesse dal progetto nel corso dell'anno in quanto avevano raggiunto
l'autonomia sociale ed economica.
indiretti
Popolazione del
Circondario
imolese
Luoghi/contesti per contatto destinatari diretti
Sono stati affissi volantini e adesivi pubblicizzanti il numero verde predisposto dal ministero per la lotta alla tratta nei
luoghi di maggior passaggio di cittadini stranieri (stazione f.s., stazione corriere, Pronto Soccorso, Ufficio Stranieri).
Allo stesso modo sono stati utilizzati opuscoli informativi pubblicati dalla Regione Emilia Romagna
Effetti attesi del progetto:
definizione qualitativa
La messa in rete del progetto con associazioni, pubblici uffici,
questura e distretti sanitari ha fatto in modo che gli obiettivi
iniziali, dare cioè sostegno e accoglienza a donne straniere che
vogliono uscire dalla prostituzione accompagnandole in un
percorso individualizzato e condiviso che abbia come finalità
l’autonomia sociale ed economica, siano stati in parte
raggiunti, se non altro rispetto alle precipue volontà delle
ragazze.
Il vero nodo problematico è rappresentato dalla lunghezza
dei tempi richiesti dalle Questure nel regolarizzare le
ragazze causando uno stand-by nel percorso progettuale il
più delle volte foriero di crisi depressive e motivazionali da
parte delle stesse. Un ulteriore problema deriva dalla
invisibiltà che negli ultimi anni ha coinvolto il fenomeno,
togliendo possibilità concrete di raggiungere le donne e le
problematiche sociali e sanitarie a loro correlate.
stima quantitativa
Sei delle sette ragazze presenti all'inizio
dell'anno sono state dimesse dal progetto nel
corso dell'anno in quanto avevano raggiunto
l'autonomia sociale ed economica.
In ogni caso a ciascuna delle ragazze è stata
garantita l’assistenza sanitaria, la possibilità
di ottenere il permesso di soggiorno, buone
pratiche di graduale autonomia sociale ed
economica, nonché un ambiente fortemente
educativo e solidale a sostegno della propria
scelta.
Per il proseguo del progetto si intende
mantenere il numero massimo di persone
accolte a questi livelli, indirizzando
eventuali nuovi bisogni alla rete regionale.
90
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Metodologia e gli strumenti per l’attuazione del progetto
Il progetto dispone di una convenzione in atto con l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII per due posti; la
convenzione prevede, oltre all’accoglienza abitativa, tutto il lavoro riferito all’aiuto alla persona, quindi: supporto
psicologico ed economico, accompagnamento ai servizi ed alle opportunità, sostegno educativo, ricerca del lavoro e
della casa. Il Consorzio tiene monitorati i percorsi con incontri mensili.
Per quel che riguarda le altre donne che non rientrano nel numero contingentato dalla convenzione, L'Asp utilizza
strutture d’accoglienza presenti sul territorio (comunità, gruppi famiglia, ecc.) oppure prevede anche, nel caso che ne
sussistano le condizioni, accoglienze in autonomia proposte dalle donne stesse (ospite di amiche, del fidanzato, ecc).
Tutto il lavoro riferito all’aiuto alla persona viene svolto in questo caso dall’Assistente Sociale dell'Asp referente del
progetto.
Monitoraggio e valutazione
Colloqui settimanali con le utenti ed incontri periodici con l’Associazione.
4. Informazione e diffusione dei risultati:
Attraverso le modalità fino ad ora attuate (materiale pubblicitario).
La strategia attuativa del Piano di Zona verrà socializzata alla cittadinanza in un incontro pubblico
5. Risorse
Personale necessario per lo svolgimento del progetto:
N
Qualifica
Livello Formazione
Livello Formazione
Specifico
Interventi sulla tratta
1
Esperienza pluriennale.
Assistente
Corsi di formazione, seminari e
Sociale
convegni organizzati in ambito
regionale e nazionale.
6.Strutture di accoglienza
Tipologia
Appartamento
Casa famiglia
Target
Donne nigeriane
Ambosessi in stato di bisogno
Orario/
settimana
1h30’
Tipologia Contratto
Tempo Indeterminato /
Ente Locale
Soggetto gestore
Associazione Papa Giovanni XXIII
Associazione Papa Giovanni XXIII
91
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
AREA prevenzione e contrasto delle dipendenze e di altre forme di
disagio sociale – Salute Mentale
Intervento/progetto N. 19: COORDINAMENTO DELLE AZIONI A CONTRASTO DELLA POVERTA’
ED ESCLUSIONE SOCIALE
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
in continuità all’anno precedente…
1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma
associativa, Ausl,…)
2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma
distrettuale,specificare in caso diverso se
subdistrettuale o provinciale)
3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti/da coinvolgere
8. Risorse umane che si prevede di impiegare
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
regionali/distrettuali (da esplicitare)
10. Piano
finanziario:
Previsione di di cui risorse
spesa
comunali
totale**
€ 417.258,00
€
490.864,93
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale e
Fondo
famiglia)
€ 1.806,93
ASP CIRCONDARIOIMOLESE
Distretto di Imola
Laura Barelli
Persone e famiglie che per patologia, per condizione di vita o per
caratteristiche personali versano in condizione di povertà
Integrazione con le politiche per l’immigrazione e per le responsabilità familiari
- costruzione di un coordinamento permanente tra servizi preposti e soggetti
del terzo settore per una analisi e lettura condivisa dei bisogni emergenti
propedeutico alla costruzione di progetti coordinati e di messa in rete delle
risorse (“osservatorio sperimentale sul disagio”)
- Consolidamento delle misure economiche a contrasto della povertà sulla base
di progetti individualizzati
- consolidamento di una rete pubblica di accoglienza temporanea per persone
residenti
Asp, AUSL, Caritas, Cooperative, Ass. Giovanni xxiii°, Croce Rossa, San
Vincenzo, Banco Alimentare,altre Organizzazioni del Terzo settore.
Assistenti sociali ASP – n. 1 Educatore per la rete di accoglienza temporanea e il
Pronto intervento sociale - Risorse volontarie e professionali delle
organizzazioni del terzo settore per l’accoglienza temporanea
n. persone accolte in accoglienza temporanea
n. persone o nuclei assistiti economicamente
documento annuale redatto dal Coordinamento permanente sul disagio.
di cui FRNA (risorse di cui Fondo di
cui Eventuali
risorse
regionali)
nazionale NA
Fondo
altri soggetti (da
€
€
sanitario
specificare)
regionale € 71.800,00
€
(**) Nel caso di più azioni che costituiscono l’intervento/progetto, evidenziare indicativamente solo in questa colonna, quindi rispetto
alla previsione di spesa totale, le quote preventivate per ciascuna azione
92
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
TABELLA 1 - GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE:
TARGET (i target corrispondono a quelli individuati nel piano sociale e sanitario regionale 2008-2010)
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
X
Povertà ed esclusione sociale X
Giovani
X
Salute mentale X
Anziani
Dipendenze X
Disabili
FINALITÀ
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
X
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
X
Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale: visto l’inalzamento delle soglia della poverta’,
intendiamo dare risposta in particolare a tutte quelle persone appartenenti a categorie deboli che, pur avendo bisogno di
rivolgersi ad uno psicologo, non possono permettersi il costo di un libero professionista.Spesso si tratta di persone che non hanno
i requisiti per accedere ai servizi pubblici.
Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali: la cooperativa sociale seacoop
offre un servizio di supporto e psicoterapia a tariffe agevolate, con percorsi personalizzati e tempestivi quali:
Diagnostica psicologica, sostegno psicologico, psicoterapia individuale, di coppia, familiare e di gruppo.
Inoltre si strutturano progetti di prevenzione e di orientamento verso le risorse del territorio.
Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche: Si fa riferimento, in modo prioritario ma non esclusivo, a quelle individuate
nell’Allegato A) alla DGR 1682/2008 “Prima attuazione del Piano regionale sociale e sanitario 2008-2010: approvazione delle
procedure per la programmazione di ambito distrettuale 2009-2011, di linee guida per la partecipazione del Terzo Settore, del
programma di formazione e accompagnamento degli operatori”, e cioè: politiche ambientali, abitative e urbanistiche, della
mobilità, dell’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, della formaz. e della scuola, della sicurezza e coesione sociale
INDICATORI DI RISULTATO (Gli indicatori sono comprensivi di quelli regionali come esplicitato al punto 4. della Premessa)
- rispondere con un’offerta adeguata alle richieste che ci pervengono dal terrritorio;
- promozione della cultura della salute psicologica
93
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Intervento/progetto N. 20: “ANIMA è PSICHE” SERVIZIO DI PSICOLOGIA E PSICOTERAPIA A
TARIFFE AGEVOLATE
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
1.Soggetto capofila dell’intervento:
2. Ambito territoriale di realizzazione:
seacoop cooperativa sociale onlus
imola e circondario imolese
3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti
(sostituzione di referente in corso)
4. Destinatari
il servizio si rivolge a persone di tutte le eta’ a partire dai
bambini in eta’ scolare
5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
8. Risorse umane che si prevede di impiegare
- pubblicizzare il servizio
- incontri pubblici per sensibilizzare la promozione della cultura
della salute psicologica
- equipe settimanali
- incontri di intervisione e supervisione casi
- orientamento, quando possibile, verso le risorse pubbliche del
territorio
.
- lavoro di rete con altri professionisti coinvolti
(ad es. il medico di base)
- istituzione della “settimana di prevenzione psicologica”
cooperative sociali a e b; enti pubblici; associazioni
l’equipe e’ formata da: n. 2 psicologi, n. 2 psicoterapeuti
e dei tirocinanti
9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali
(da esplicitare)
Previsione
di
cui di
cui
risorse di cui FRNA di cui Fondo
di
spesa risorse
regionali
(Fondo (risorse
nazionale NA
10. Piano
totale**
comunali
sociale
locale
e regionali)
finanziario:
€
€
Fondo famiglia)
€
€
€
di cui Fondo
sanitario
regionale
€
Eventuali risorse
altri soggetti (da
specificare)
€
(**) Nel caso di più azioni che costituiscono l’intervento/progetto, evidenziare indicativamente solo in questa colonna, quindi rispetto
alla previsione di spesa totale, le quote preventivate per ciascuna azione
TABELLA 1 - GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE:
TARGET (i target corrispondono a quelli individuati nel piano sociale e sanitario regionale 2008-2010)
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale X
Giovani
X
Salute mentale X
Anziani
Dipendenze X
Disabili
FINALITÀ
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
X
Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale: in una societa’ in cui l’informazione e la conoscenza sono
sempre piu’ basate sull’immagine, e spesso si fermano alla superficie delle cose e ai luoghi comuni, specie se riferiti a situazioni di
disagio psichico e sociale, occorre promuovere informazione e cultura con mezzi ed iniziative volti a superare i pregiudizi e lo stigma.in
particolare, nel settore della salute mentale, poiche’ la societa’ si “muove” veloce e tende a “dimenticare”, si rende sempre piu’
necessario “documentare” il lavoro quotidiano volto a promuovere percorsi di cittadinanza, di riacquisizione dei diritti e di inclusione
sociale, come quello che si svolge nelle residenze psichiatriche (comunita’, gruppi appartamento, ecc.). cio’ e’ importante sia per la
diffusione della conoscenza ai non addetti ai lavori, sia affinche’ tale lavoro non vada perduto e possa essere utile in futuro agli operatori
come punto di partenza per nuove esperienze.
Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali: sensibilizzazione della comunità
attraverso un’ informazione corretta su agio e disagio; diffusione di una cultura delle diversità a contrasto dello stigma e del
pregiudizio; diffusione della conoscenza del lavoro dei servizi presso la cittadinanza
Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche: Si fa riferimento, in modo prioritario ma non esclusivo, a quelle individuate
nell’Allegato A) alla DGR 1682/2008 “Prima attuazione del Piano regionale sociale e sanitario 2008-2010: approvazione delle procedure
per la programmazione di ambito distrettuale 2009-2011, di linee guida per la partecipazione del Terzo Settore, del programma di
formazione e accompagnamento degli operatori”, e cioè: politiche ambientali, abitative e urbanistiche, della mobilità, dell’inserimento
lavorativo delle persone svantaggiate, della formaz. e della scuola, della sicurezza e coesione sociale
INDICATORI DI RISULTATO (Gli indicatori sono comprensivi di quelli regionali come esplicitato al punto 4. della Premessa) documentare le
risposte che ci pervengono dal territorio; promozione della cultura della salute e della pratica dei diritti sviluppate negli anni seguenti
alla chiusura dell’ospedale psichiatrico
94
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Intervento/progetto N. 21: “CENTRO DOCUMENTAZIONE SULLA SALUTE MENTALE”
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
1.Soggetto capofila dell’intervento:
Ippogrifo - consorzio tra cooperative sociali
2. Ambito territoriale di realizzaz.:
3. Referente dell’intervento:
nominativo e recapiti
Imola e circondario imolese
Maccarelli Cristina 334-6651712
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
8. Risorse umane che si prevede di
impiegare
il servizio si rivolge a persone di tutte le eta’ che si interessino ai temi della salute
mentale
il consorzio di cooperative sociali ippogrifo intende offrire un servizio al pubblico di
prestito libri e dvd sulle tematiche della salute mentale oltre a momenti esperienziali
quali convegni e rassegne cinematografiche.
- pubblicizzare il servizio
- sito web
- raccolta e documentazione delle esperienze di promozione della salute mentale
- incontri pubblici / convegni per sensibilizzare la promozione della cultura della salute
mentale
- mostre fotografiche
- concorsi a tema
- serate per raccogliere fondi per iniziative concrete
- rassegna cinematografica all’interno di “oltre la siepe”
cooperative sociali a e b
enti pubblici
associazioni
privati
studenti
operatori del privato sociale
l’equipe e’ formata da operatori delle cooperative sociali aderenti al consorzio ippogrifo
9. Risultati attesi in relazione a
indicatori region./distret. (da esplic.)
Prevision di
cui di cui risorse regionali
di cui FRNA di cui Fondo
10. Piano
e di spesa risorse
(Fondo sociale locale e (risorse
nazionale NA
finanziario:
totale**
comunali Fondo famiglia)
regionali)
€
€
€
€
€
di cui Fondo
sanitario
regionale
€
Eventuali risorse
altri soggetti (da
specificare)
€
(**) Nel caso di più azioni che costituiscono l’intervento/progetto, evidenziare indicativamente solo in questa colonna, quindi rispetto
alla previsione di spesa totale, le quote preventivate per ciascuna azione
TABELLA 1 - GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE:
TARGET (i target corrispondono a quelli individuati nel piano sociale e sanitario regionale 2008-2010)
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
X
Povertà ed esclusione sociale X
Giovani
X
Salute mentale X
Anziani
X
Dipendenze
Disabili
FINALITÀ
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Cura/Assistenza
X
Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale: Vedere profilo di comunità
Evoluzione e diffusione del disagio psichico sociale, in relazione agli stili di vita, ai cambiamenti dei contesti socio-economici e
demografici, alla frammentazione delle reti naturali, alla solitudine.
- Incremento del disagio “sotto soglia”, che fatica a rivolgersi ai Servizi (marginalità sociale e culturale, scarsa conoscenza dei Servizi
sociali e sanitari, sovraffollamento degli stessi, connotazione negativa e stigma).
-
Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali: Prosecuzione ed evoluzione della
positiva esperienza dell’ “EPIC’ENTRO- Centro per l’ascolto e l’animazione sociale”, sviluppando ulteriori funzioni di prossimità e
collegandolo ai Progetti “Legami di Prossimità” (interventi finalizzati al supporto/attivazione di reti di prossimità intorno alla persona in
situazione di fragilità), realizzato negli anni 2007-2008 e “Vivere” (prevenzione primaria).
Obiettivi del PdZ 2005-2007: Sviluppo delle competenze dei diversi attori sociali nella lettura del disagio psico-sociale; assunzione di
competenze nella intercettazione del rischio da parte dei soggetti della rete formale e della rete informale
Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche: - Integrazione tra i diversi attori che svolgono funzioni di lettura dei bisogni
Integrazione, tra le diverse aree di intervento che fanno capo al Tavolo “Prevenzione e contrasto delle dipendenze e di altre forme di
disagio sociale – Salute mentale” delle “funzioni di prossimità e di animazione sociale”: Informazione/prevenzione nei luoghi di vita ed
aggregazione; Attività di ascolto, lettura dei bisogni e supporto nei contesti di vita delle persone; Interventi di sostegno e animazione
orientati alla domiciliarità ed inclusione nella comunità, in particolare di soggetti svantaggiati
INDICATORI DI RISULTATO Vedi schede intervento programma attuativo 2009
95
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Intervento/progetto N. 22: EPIC’ENTRO: CENTRO PER L’ASCOLTO; AZIONI DI PROSSIMITÀ E
ANIMAZIONE SOCIALE
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
X
Povertà ed esclusione sociale X
Giovani
X
Salute mentale X
Anziani
X
Dipendenze
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
Sviluppo delle competenze dei diversi attori sociali nella lettura del disagio psico-sociale; assunzione e sviluppo delle
competenze nella intercettazione del rischio da parte dei soggetti della rete formale ed informale (ripreso da PdZ
2005-2007)
Attuazione di politiche di salute mentale centrate sul territorio, volte a favorire una destigmatizzazione del disagio
attraverso: politica attiva dell’accesso, prossimità come intercettazione e lettura del disagio, capacità di sviluppare
risposte che incontrano i bisogni in rapida evoluzione.
Finalità del progetto: sviluppare punti di contatto con i cittadini per facilitare l’accesso al sistema integrato dei
servizi e svolgere funzioni di prossimità nei luoghi di vita delle persone, volte ad intercettare il disagio e a prevenirlo
ricercando risposte innovative ai bisogni che rapidamente cambiano nel contesto sociale.
Cooperativa Sociale Fuoric’entro
1.Soggetto capofila dell’intervento
(Comune, forma associativa, Ausl,…)
2. Ambito territoriale di realizzazione
(di norma distrettuale,specificare in
caso diverso se subdistrettuale o
provinciale)
3. Referente dell’intervento:
nominativo e recapiti
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche
integrate collegate
Imola e Circondario imolese
Valentina Mazzanti
0542/26705 – 348/4230123
Azione A) Coloro che soffrono un disagio psichico e sociale e chiedono
ascolto; reti famigliari o amicali che chiedono informazioni (cosa fare,
a chi rivolgersi, ecc); cittadini
Azione B) Cittadini con disagio psichico e sociale; anziani e persone
sole; adolescenti; giovani; studenti, scuole, associazioni.
Integrazione con le politiche giovanili; di prevenzione all’abuso di sostanze;
per gli anziani
-
6. Azioni previste
A) Centro per l’ascolto - Via Manfredi 4/A:
Incontri di conoscenza individuale e analisi dei bisogni
Percorsi di ascolto
Informazioni sulle opportunità del territorio
Raccordo con Servizi territoriali in caso di necessità
B) Azioni di prossimità e animazione sociale:
- Interventi educativi di prossimità volti a sostenere e/o riallacciare
relazioni famigliari/sociali nel territorio
- Interventi di animazione con persone anziane presso sede Forum
Quartiere Cappuccini
- Attività finalizzate a contrastare la solitudine e l’isolamento delle
persone anziane promuovendo l’aiuto reciproco fra persone che vivono
poco distanti tra loro (Progetto Buon vicinato – Ass. Anteas)
- Attività di rilevazione dei bisogni del territorio intercettati nelle
attività di animazione e prossimità
- Azioni di prevenzione e informazione sul disagio psichico correlato
all’abuso di sostanze, nell’ambito del Progetto “Vivere”
96
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
8. Risorse umane che si prevede di
impiegare
9. Risultati attesi in relazione a
indicatori regionali/distrettuali (da
esplicitare)
Previsione di spesa totale
10. Piano
€
finanziario:
- Progettazione di risposte innovative ai bisogni emergenti
- Organizzazione torneo di pallastrada presso luoghi pubblici rivolto a
quegli adolescenti che hanno abbandonato la scuola e non hanno punti
di riferimento per il tempo libero in raccordo con l’associazionismo,
coop. Soc. il gabbiano
- Interventi di promozione della salute mentale e inclusione sociale nelle
scuole (prevenzione bullismo, informazione, ecc.) e incontri di
pallastrada nelle scuole secondarie di 1° grado
- Raccordo con il centro di documentazione nella progettazione e
realizzazione di iniziative a tema rivolte alla cittadinanza
- Facilitazione Gruppi AMA:
- Gruppo AMA SOLITUDINE
- Gruppo AMA Rapporti col cibo
e partecipazione Coordinamento AMA
- Raccordo con il Centro Psicologico Percorsi della Cooperativa Sociale
Fuoric’entro in risposta ai bisogni evidenziati
ASP
DSM
Coordinamento AMA
Cooperative Sociali A e B
Associazioni
Scuole di diversi ordini e gradi
Centri Sociali
Forum di quartiere
Centro Psicologico “Percorsi”
- Equipe di operatori della cooperativa sociale Fuoric’entro: 1
Coordinatrice + 5/6 operatori
- Connessione e raccordo con operatori Servizi pubblici
- Raccordo Consorzio Sol.co e Coop. Soc. Il Gabbiano per Progetto
“Vivere”
- Equipe Psicologi “Centro Psicologico Percorsi”
Realizzazione delle azioni descritte al punto 6 (vedere quali sono gli
indicatori regionali/distrettuali.
di cui risorse comunali
€
di cui risorse regionali
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
€
di cui FRNA di cui Fondo nazionale Non di cui Fondo sanitario regionale Eventuali risorse altri soggetti (da
(risorse
Autosufficienza
€
specificare
regionali)
€
€
€
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Intervento/progetto N. 23: DEFINIZIONE DEGLI ELEMENTI NECESSARI A SVILUPPARE UN
MODELLO INTEGRATO DI INTERVENTO INDIVIDUALE: BUDGET DI
CURA
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
X
Salute mentale X
Anziani
Dipendenze X
Disabili
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione
Cura/Assistenza
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Utilizzazione dell’UVM come strumento operativo
Programmazione condivisa tra Enti Pubblici e Terzo Settore
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
- Utilizzare quale strumento gestionale innovativo il Budget di Cura/Salute inteso come progetto terapeuticoriabilitativo individuale, promosso, valutato, gestito e monitorato in maniera integrata e concordata tra operatori
sanitari, sociali e del terzo settore, insieme agli utenti e familiari, finalizzato a costruire un approccio integrato e
personalizzato ai bisogni di salute della persona.
1.Soggetto capofila dell’intervento
ASL
(Comune, forma associativa, Ausl,…)
2. Ambito territoriale di realizzazione (di
DISTRETTO
norma distrettuale,specificare in caso
diverso se subdistrettuale o provinciale)
3. Referente dell’intervento: nominativo e Benedetta Prugnoli – DSM – tel. 0542/604820
e-mail: [email protected]
recapiti
4. Destinatari
UTENTI DEI SERVIZI IN SITUAZIONI DI GRAVE VULNERABILITA’, NELLE AREE AD
ALTA INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA
5. Eventuali interventi/politiche integrate
collegate
1.
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
8. Risorse umane che si prevede di
impiegare
Attivazione gruppo di lavoro (sottogruppo Tavolo Tematico Salute
Mentale, DP, Disagio) finalizzato a definire la struttura di coordinamento
del progetto.
2. Sviluppare nel Tavolo Transizione al lavoro un’analisi dettagliata dei
progetti ad elevata integrazione socio-sanitaria (utenti in cura al DSM-DP)
da inserire nell’analisi complessiva dei bisogni emergenti.
3. Ricognizione risorse già attivabili con particolare riferimento ad
interventi del volontariato e della cooperazione B o AB integrata.
4. Formazione operatori/aggiornamento/confronto con altre esperienze
analoghe.
5. Formalizzazione di modalità di accesso ai progetti attraverso UVM.
6. Definizione dei livelli di intensità dei budget di cura.
ASL, ASP, TERZO SETTORE.
OPERATORI SOCIALI, SANITARI, DEL PRIVATO SOCIALE, VOLONTARI
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
regionali/distrettuali (da esplicitare)
1. Documento che definisce la struttura di coordinamento (ASL/ EELL/Terzo
Settore)
2. Definizione qualitativa e quantitativa dei bisogni preliminari alla
pianificazione 2010.
3. Definizione di risorse per la gestione.
4. Incontri di formazione sulla gestione Budget di Cura.
5. Regolamento per la realizzazione dei progetti terapeutico-riabilitativi
individuali attraverso i Budget di Cura.
Previsione di spesa
totale
€ 52.973,31
di
cui
FRNA di cui Fondo nazionale
(risorse regionali) Non Autosufficienza
€
€
di cui risorse comunali di cui risorse regionali
€ 1.049,31
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
€ 11.924,00
di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri soggetti (da specificare
regionale
€
€ 40.000,00
10. Piano
finanziario:
98
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE:
TARGET
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
X
Salute mentale X
Anziani
X
Dipendenze X
Disabili
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
-
-
Prevenzione
Cura/Assistenza
X
□
UTILIZZAZIONE DELLA UVM COME STRUMENTO OPERATIVO
PROGRAMMAZIONE CONGIUNTA CON IL TERZO SETTORE
RICERCA SUL CAMPO DI INNOVAZIONI GESTIONALI CHE POPRTINO PROGRESSIVAMENTE AD AMPLIARE GLI INTERVENTI E LE TIPOLOGIE
DEI SOGGETTI COINVOLTI NEI PROGETTI AD ELEVATA INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA.
Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale
Aumento degli utenti in cura al DSM-DP (prevalentemente nella fascia di età compresa tra i 25 e 45 anni) che
richiedono (anche al fine di prevenire percorsi di cronicizzazione e conseguenti derive assistenziali) risposte globali
capaci di affrontare sia problemi ascrivibili all’ambito sanitario di intervento, sia a problemi sociali quali reddito,
casa, formazione, socialità (con priorità negli assi casa e lavoro), tenuto conto anche di un aumento di immigrati con
problematiche sociali più complesse.
Obiettivi prioritario/i in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali
-
-
-
-
utilizzare quale strumento gestionale innovativo il budget di cura/salute inteso come progetto
terapeutico-riabilitativo individuale, promosso, valutato, gestito e monitorato in maniera integrata e
concordata tra operatori sanitari, sociali e del terzo settore, insieme agli utenti ed ai familiari,
finalizzato a costruire un approccio integrato e personalizzato ai bisogni di salute della persona.
costruire un sistema di sostegno ad alcune persone che presentano bisogni ad alta integrazione socio
sanitaria, sviluppando un programma di passaggio progressivo da interventi prevalentemente sanitari a
risposte partecipate e coerenti ai bisogni socio-sanitari.
favorire l’efficacia e l’appropriatezza delle prestazioni socio-sanitarie organizzate attraverso la
valutazione multidisciplinare del bisogno, la definizione di un piano integrato e personalizzato e la
valutazione periodica dei risultati ottenuti (rif. dpcm 14/02/2001 lea).
sviluppare progetti terapeutico-riabilitativi che intervengano contemporaneamente su tre assi
fondamentali: la casa/habitat sociale, il lavoro/formazione, socialità/affettività, a partire dalle
prestazioni sociali e sanitarie e dalle offerte di servizi del terzo settore, di privati e di altri soggetti
appartenenti alla comunità locale. la metodologia dovrà essere fondata sulla coprogettazione,
cogestione, cofinanziamento e sulla valutazione dei processi/progetti da realizzare.
Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche
-
-
Prevenire percorsi di cronicizzazione ed emarginazione favoriti da mancate risposte ai bisogni primari (
nelle situazioni di grave vulnerabilità, nelle aree ad alta integrazione socio-sanitaria), attivando progetti
individualizzati territoriali anche con risorse correlate alle politiche abitative, di sostegno al reddito, di
formazione e inserimento lavorativo.
Programmazione congiunta (a partire dalla rilevazione e valutazione dei bisogni) tra ASL, Enti Locali,
Terzo Settore, con particolare riferimento alla cooperazione sociale AB e al volontariato che si
configurano come soggetti capaci di garantire disponibilità di risorse professionali adeguate, flessibilità
nei percorsi individuali e offerta di interventi innovativi.
INDICATORI DI RISULTA TO
-
-
ELABORAZIONE DI UN PROGETTO CHE INDIVIDUI I METODI E GLI STRUMENTI UTILI ALLA DEFINIZIONE DEI BUDGETDI CURA/SALUTE.
CONDIVISIONE DI UN REGOLAMENTO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI TERAPEUTICO/RIABILITATIVI INDIVIDUALI ATTRAVERSO I
BUDGET DI CURA.
SPERIMENTAZIONE ATTRAVERSO UVM
99
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE:
TARGET
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
X
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
X
Salute mentale X
Anziani
Dipendenze X
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza
RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PROGRAMMAZIONE E VERIFICA CONGIUNTA DEI PROGETTI TRA OPERATORI DEL PUBBLICO E DEL PRIVATO SOCIALE
Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale
Allarme percepito dalla popolazione rispetto all’abuso di alcool, anche correlato agli incidenti stradali.
Scarsa informazione sui nuovi fenomeni di consumo di sostanze (policonsumo).
Obiettivo/i prioritario/i in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali
PROSECUZIONE E SVILUPPO DEL PROGETTO “VIVERE”, PROGETTO DI PREVENZIONE PRIMARIA DELL’USO DI SOSTANZE ED ALCOOL, ATTRAVERSO LO
SVILUPPO DELLE FUNZIONI DI PROSSIMITA’ (DELIB. REGIONALE N° 1533/06) SEGUENDONE LE CARATTERISTICHE FONDAMENTALI: ESSERE NEI LUOGHI
DI VITA DELLE PERSONE/APPROCCIO COMUNITARIO/ CENTRALITA’ DELLA RELAZIONE / TRASVERSALITA’ AI SERVIZI E CONTINUITA’.
Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche
INDICATORI DI RISULTATO
•
SCHEDA REGIONALE ANNUALE DI RILEVAZIONE DATI UNITA’ DI STRADA (UDS)
•
N° 12 INTERVENTI NELLE SCUOLE GUIDA DEL CIRCONDARIO
•
RISPONDERE AL 40% DELLE RICHIESTE DI INTERVENTO NELLE SCUOLE MEDIE INFERIORI E SUPERIORI,
CHE DAGLI STUDENTI.
PROVENIENTI SIA DAL CORPO DOCENTE
100
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Intervento/progetto N. 24: “VIVERE” PROSECUZIONE E SVILUPPO DELL’UNITÀ DI STRADA
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
X
Salute mentale X
Anziani
Dipendenze X
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Programmazione e verifica congiunta tra operatori pubblici e del privato socialle sui progetti di prevenzione utilizzo
di sostanze
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
Prevenzione uso di sostanze attraverso funzioni di prossimità
1.Soggetto capofila
Cooperativa sociale Il Gabbiano
dell’intervento (Comune, forma
associativa, Ausl,…)
2. Ambito territoriale di
Comune del Circondario Imolese
realizzazione (di norma
distrettuale,specificare in caso
diverso se subdistrettuale o
provinciale)
Consorzio Solco/ Coop. sociale Il gabbiano/Mauro Contarini
3. Referente dell’intervento:
nominativo e recapiti
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche
integrate collegate
1-Preadolescenti,adolescenti,giovani (12-34 anni)che vivono nei comuni del
circondario.
2-Minori in situazioni di rischio ed appartenenti a nuclei multiproblematici
3-Associazioni di categoria,gestori,bar,pub.discoteche,eventi
4-Adulti che stabilmente hanno relazione con i giovani e sono da loro percepiti
come significativi ( insegnanti……)
Politiche giovanili
Politiche di prevenzione
Azione con gli adulti
-Garantire la prosecuzione al tavolo di coordinamento delle unità di strada della
Regione per l’elaborazione di una metodologia comune e l’implementazione delle
azioni comuni.
-Formazione degli insegnanti.
-Condivisione, coinvolgimento dei gestori dei locali a la formazione di tavoli
riconosciuti a livello istituzionale.
-Organizzazione di un evento all’interno del “Mese della prevenzione alcologica”.
Azione con i giovani
6. Azioni previste
12345678-
Azioni nei locali e negli eventi: attività di relazione con i gestori ed i giovani.
Attività nelle scuole guida con i gestori ed i giovani.
Interventi nelle scuole su richiesta.
Interventi individuali e di gruppo nei centri giovanili e per singoli minori a
rischio ed appartenenti a nuclei multiproblematici.
Azioni in collaborazione con le azioni del progetto Agio e Disagio nelle scuole.
Azioni in collaborazione con Epicentro .
Facilitazione e accompagnamento ai servizi che svolgono funzioni di
prossimità.
Centro nuove droghe(UODP-DSM) svolge attività clinica e funzioni di prossimità
per i giovani consumatori di sostanze diverse dall’eroina e per i loro famigliari;
collabora alla realizzazione di attività di prevenzione e di attività formative
per gli adulti che operano a contatto con il mondo giovanile .L’operatore
101
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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7. Istituzioni/attori sociali
coinvolti
8. Risorse umane che si prevede
di impiegare
per gli adulti che operano a contatto con il mondo giovanile .L’operatore
opera anche sul territorio e nelle attività nei luoghi di divertimento. Svolge
quindi attività anche al di fuori del setting clinico.
1 - Asp
2 - U.O.D.P.-DSM-ASL
3 - Cooperative sociali del territorio.
4 - Amministrazioni locali.
5 - Scuole dei diversi ordini e gradi.
6 - Associazioni di categoria dei commercianti
7 - Forze dell’Ordine
8 - Gestori delle scuole guida
Gli operatori dei servizi pubblici (Asl,Asp,Insegnanti…etc )e privati coinvolti
(operatori delle cooperative sociali, gestori dei locali, etc…)
-compilazione della scheda regionale di rilevazione dati attività della UDS Imola
(Vivere)
- N° 4 interventi scuole guida
- N° 10 interventi nelle scuole
Previsione di spesa di cui risorse comunali
di cui risorse regionali
10. Piano
totale
€ 24.558,06
(Fondo sociale locale e
finanziario: € 200.553,72
Fondo famiglia)
€ 34.684,66
di cui FRNA di
cui
Fondo di cui Fondo sanitario regionale
Eventuali
risorse
altri
(risorse
nazionale
Non € 141.311,00
soggetti (da specificare
regionali)
Autosufficienza
€
€
€
9. Risultati attesi in relazione a
indicatori regionali/distrettuali
(da esplicitare)
102
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Intervento/progetto N. 25: VALUTAZIONE CON UVM DEI PROGETTI INTEGRATI
SOCIOSANITARI A LIVELLO RESIDENZIALE E TERRITORIALE CREAZIONE DI UN SISTEMA INTEGRATO DELLA RESIDENZIALITÀ
IN AMBITO CIRCONDARIALE
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale X
Anziani
X
Dipendenze X
Disabili
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Utilizzo dell’UVM per la valutazione dei bisogni e dei progetti di cura e assistenza in ambito sociosanitario
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
1.Soggetto capofila
dell’intervento (Comune, forma
associativa, Ausl,…)
2. Ambito territoriale di realizz.
3. Referente dell’intervento:
nominativo e recapiti
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali
coinvolti
8. Risorse umane che si prevede
di impiegare
ASL
DISTRETTUALE
Dr.ssa Alba Natali – DSM – tel. 0542/604825
e-mail: [email protected]
ANZIANI, DISABILI, SALUTE MENTALE E DIPENDENZE
1. Valutazione con UVM di tutti i progetti già attivati in strutture da accreditare come
sociosanitarie e da finanziare attraverso il FRNA Salute Mentale
2. Valutazione con UVM di nuovi progetti integrati per interventi in strutture
Residenziali e nel territorio.
3. Valutazione con UVM dei progetti territoriali sociosanitari già in carico .
4. Verifiche periodiche dei progetti.
5. Ripristino di un tavolo per la programmazione della Residenzialità in ambito
circondariale tra Enti Locali, AUSL,Terzo settore
6. Attivazione da parte dell’ASL di un sistema di rendicontazione analitica separata
come FRNA Salute Mentale per Residenzialità sociosanitaria
ASL-ASP- Terzo settore
Operatori sanitari, sociali, del privato sociale
1.
N°
2.
N°
3.
N°
4.
N°
5.
N° UVM
utenti presenti strutture sociosanitarie (esclusi ex-O.P/OPG)
100%.
N° UVM
nuovi utenti inseriti in RSS con progetto integrato 100%.
9. Risultati attesi in relazione a
N° UVM
indicatori regionali/distrettuali
progetti territoriali sociosanitari già in carico
10% .
(da esplicitare)
N° Verifiche
Progetti
90%.
Produzione nel 2009 di un documento condiviso di programmazione tra
ASL/Enti Locali/ Terzo sett. sui posti letto Residenziali e tipologie di strutture.
6. Rendicontazione finale al 31/12/2009. FRNA
Previsione di spesa di cui risorse comunali
di cui risorse regionali
10. Piano
totale
€ 194.861,00
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
finanziario:
€ 1.047.707,89
€ 12.066,89
di cui FRNA di
cui
Fondo di cui Fondo sanitario regionale
Eventuali risorse altri soggetti (da
(risorse
nazionale
Non € 840.780,00
specificare
regionali)
Autosufficienza
€
€
€
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE:
RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
SVILUPPO E VERIFICA DELLA METODOLOGIA DI LAVORO STRUTTURATA CON L’UNITA’ DI VALUTAZIONE MULTIPROFESSIONALE ( IN CONTINUITÀ’
CON IL PIANO DI ZONA PRECEDENTE ) COME STRUMENTO PER GARANTIRE INTEGRAZIONE E CONDIVISIONE DI RESPONSABILITÀ’ NELLA
VALUTAZIONE DEI BISOGNI, NELLA DEFINIZIONE DEI PROGETTI DI CURA/ ASSISTENZA IN AMBITO SOCIO-SANITARIO, NELLA GESTIONE E VERIFICA
DEI PERCORSI.
Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale
-
-
Presenza in una elevata percentuale di utenti del DSM-DP, sia con bisogni sanitari, sia con bisogni sociali
che richiedano una definizione di progetti integrati socio-sanitari con coinvolgimento attivo del terzo
settore. Inoltre, in relazione ai percorsi di lungoassistenza per pazienti psichiatrici ed in relazione a
problematiche specifiche relative alle aree del disabilità psichica e della psicogeriatria, il nuovo Piano
Attuativo Regionale per la Salute Mentale prevede lo sviluppo di interventi integrati sociosanitari.
Esigenza di valutare l’approppriatezza dell’accesso ai percorsi di cura e assistenza ( attraverso
l’utilizzazione di strumenti condivisi in particolare nelle diverse tipologie di Strutture Residenziali,
utilizzando competenze di professionisti dei Servizi Sociali e Sanitari e di altri soggetti per garantire una
maggiore responsabilizzazione e condivisione nelle scelte progettuali e nel conseguente utilizzo delle
risorse organizzative e finanziarie.
Obiettivo/i prioritario/i in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali
A) DEFINIRE,
ATTRAVERSO L’UVM ( STRUMENTO STRUTTURATO PREVISTO DALLA CONVENZIONE ASL/ ASP) PROGETTI CAPACI DI
INTEGRARE RISORSE PROFESSIONALI E FINANAZIARIE DI AMBITO SANITARIO E SOCIALE SULLA BASE DI QUANTO DEFINITO DAI
LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA SANITARIA (LEA) RESIDENZIALE, SEMIRESIDENZIALE E DOMICILIARE, EVITANDO
SOVRAPPOSIZIONI O PERCORSI PARALLELI O L’USO INAPPROPRIATO DI RISORSE.
PROGRAMMI ANNUALI.
B)
LE PRIORITÀ’
VERRANNO DEFINITE NEI
DEFINIRE IN TERMINI QUANTITATIVI E QUALITATIVI UNA PROGRAMMAZIONE DELLA RISPOSTA SOCIO-SANITARIA A PARTIRE DALLO
STUDIO DI FATTIBILITÀ’ PER LA CEAZIONE DI UN SISTEMA INTEGRATO DELLA RESIDENZIALITÀ’ IN AMBITO CIRCONDARIALE ( PIANI
DI ZONA 2005- 2007) E DAGLI STANDARDS DEFINITI PER I SISTEMI DI COMUNITÀ’ E DI CURA DAL PIANO ATTUATIVO
REGIONALE SALUTE MENTALE CHE ORIENTA MODALITÀ DI SVILUPPO E PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI DEL TERZO SETTORE
ALL’INTERNO DI LOGICHE DI PARTERNARIATO CON IL SISTEMA PUBBLICO.
Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche
-
-
Attivare con tempestività progetti individualizzati di intervento territoriale capaci di supportare
l’utente, il nucleo familiare ed il contesto sociale di riferimento, anche attraverso risorse correlate alle
politiche abitative, di sostegno al reddito, di formazione ed inserimento lavorativo. La finalità è di
prevenire percorsi di cronicizzazione ed emarginazione favoriti da mancate risposte ai bisogni primari
Promuovere nuove forme di mutualità come strumenti innovativi del sistema di protezione e
integrazione sociale, in grado di favorire nuove opportunità per le “fasce deboli “
INDICATORI DI RISULTATO
-
-
N°
N°
PROGETTI INTEGRATI
VALUTAZIONI ATTRAVERSO UVM
STANDARD
100%
TAVOLO PERMANENTE PER LA CREAZIONE DI UN SISTEMA INTEGRATO DELLA RESIDENZIALITÀ TRA ENTI LOCALI/ASL/ TERZO
SETTORE PER ELABORARE ACCORDI LOCALI CONDIVISI, SULLA BASE DEGLI STANDARDS DEFINITI DALLA PROGRAMMAZIONE REGIONALE
PER L’AMBITO SALUTE MENTALE .
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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TABELLA 1 – GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE:
TARGET (i target corrispondono a quelli individuati nel piano sociale e sanitario regionale 2008-2010)
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale X
Giovani
Salute mentale X
Anziani
X
Dipendenze X
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE (accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale,
ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione
delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale
adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)
Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale
Si registra un crescente impoverimento delle relazioni familiari e sociali, particolarmente nei contesti urbani, che riduce
progressivamente la capacità di benessere e di integrazione sociale particolarmente dei soggetti più deboli , siano essi
portatori di patologia o di problematiche personali altre; la coesistenza di una condizione di poovertà relazionale e di
povertà materiale richiede lo sviluppo di strategie di empowerment da applicare nel lavoro sociale e socio-sanitario con i
singoli e con la comunità civile.
Obiettivo/i prioritario/i in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali
1. Fronteggiamento dell’area del disagio sociale attraverso il collegamento in rete degli interventi per l’inclusione
sociale e per l’analisi del bisogno e la predisposizione di progetti coordinati tra soggetti istituzionali e del terzo settore.
Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche (Si fa riferimento, in modo prioritario ma non esclusivo, a quelle individuate
nell’Allegato A) alla DGR 1682/2008 “Prima attuazione del Piano regionale sociale e sanitario 2008-2010: approvazione delle procedure per
la programmazione di ambito distrettuale 2009-2011, di linee guida per la partecipazione del Terzo Settore, del programma di formazione e
accompagnamento degli operatori”, e cioè: politiche ambientali, abitative e urbanistiche, della mobilità, dell’inserimento lavorativo delle
persone svantaggiate, della formazione e della scuola, della sicurezza e coesione sociale).
Integrazione con le politiche rivolte ad immigrati stranieri ed anziani per quanto riguarda il favorire processi di inclusione
sociale, il sostegno socio-economico e la convivenza civile nei condomini particolarmente quelli abitati da utenza
multiproblematica.
INDICATORI DI RISULTATO Gli indicatori sono comprensivi di quelli regionali come esplicitato al punto 4. della Premessa.
Riferiti ai singoli progetti di cui alle schede di intervento programma attuativo 2009
TABELLA 1 – GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE:
TARGET (i target corrispondono a quelli individuati nel piano sociale e sanitario regionale 2008-2010)
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale X
Anziani
Dipendenze
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale
Disagio psico-sociale, accompagnato da pregiudizi sociali che possono ostacolare sia il ricorso tempestivo ai servizi preposti
che le possibilità di percorsi progettuali di sostegno e di cura che possano attingere dalle risorse della comunità e quindi in
essa integrati.
Obiettivo/i prioritario/i in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali
1. sensibilizzare la cittadinanza attorno ai temi della salute mentale e sociale per un incremento delle conoscenze tra
i cittadini sui fattori protettivi per la loro tutela.
2. sviluppare una cultura che valorizzi le differenze e che quindi si emancipi dai pregiudizi sociali verso chi esprime in
modo più marcato le diversità, favorendo processi solidaristici e di inclusione sociale
3. consolidare la partecipazione sociale di rete di diverse realtà locali già attive nel perseguimento di tali obiettivi ed
il coinvolgimento di nuovi soggetti, favorendo un rafforzamento della coesione sociale.
Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche(Si fa riferimento, in modo prioritario ma non esclusivo, a quelle individuate
nell’Allegato A) alla DGR 1682/2008 “Prima attuazione del Piano regionale sociale e sanitario 2008-2010: approvazione delle
procedure per la programmazione di ambito distrettuale 2009-2011, di linee guida per la partecipazione del Terzo Settore, del
programma di formazione e accompagnamento degli operatori”, e cioè: politiche ambientali, abitative e urbanistiche, della
mobilità, dell’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, della formazione e della scuola, della sicurezza e coesione sociale)
Si tratta di un progetto rivolto alla popolazione nel suo insieme e quindi trasversale. Intende coinvolgere il più ampio
numero di gruppi-categorie sociali, pur mantenendo una particolare attenzione ai ragazzi delle scuole superiori. Si può
quindi integrare con i progetti di prevenzione e promozione della salute.
INDICATORI DI RISULTATO Gli indicatori sono comprensivi di quelli regionali come esplicitato al punto 4. della Premessa
Riferiti ai singoli progetti di cui alle schede di intervento programma attuativo 2009
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Intervento/progetto N. 26: OLTRE LA SIEPE: LA SALUTE MENTALE E’ UN DIRITTO DI TUTTI,
ANCHE IL TUO. Ed. 2009
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
1.Soggetto capofila
dell’intervento (Comune, forma
2. Ambito territoriale di
realizzazione
Associazioni di Volontariato: E Pas E Temp, Ca’ del Vento, AICAT Associazione Italiana
Club Alcolisti in Trattamento
Distretto di Imola
Luigia Cimatti Presidente dell’ Associazione E Pas E Temp con sede in via Boccaccio, 1
Imola. Email: [email protected]
348-8142590
3. Referente dell’intervento:
nominativo e recapiti
4. Destinatari
Marta Manuelli Presidente Ass. Ca’ del Vento 0542-29092 [email protected]
Gianluca
Vannini
Vicepresidente
ACAT
Bologna
Nord
347-8709903
[email protected]
La cittadinanza in generale, con un particolare riferimento a studenti delle scuole di
istruzione secondaria del circondario imolese, persone con disagio psico-sociale e loro
famigliari, migranti, persone che frequentano i gruppi di auto mutuo aiuto e
associazioni di volontariato.
5. Eventuali interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
- Realizzazione di un programma di iniziative di sensibilizzazione nell’arco di due mesi a
ponte tra il 10 ottobre, giornata mondiale della salute mentale e il 10 dicembre,
anniversario della promulgazione della carta universale dei diritti umani. Iniziative che
vengono preparate durante tutto l’anno solare, coinvolgendo una pluralità di soggetti del
territorio in modo coordinato, dando vita ad iniziative tra le quali:
- Mai più fuori dai giochi: Tournée sportiva che si apre con partite giocate da squadre di
studenti dei diversi istituti di istruzione secondaria e gruppi sportivi per l’inclusione
sociale, attivi in tutta la regione Emilia Romagna; conclusione con il Torneo per la pace e
il dialogo interetnico.
- Ragiona! Mettiti in folle!: a) laboratorio teatrale con performance sugli autobus di linea,
realizzato con il coinvolgimento di giovani studenti e persone che vivono un disagio psicosociale. B) incontro aperto al pubblico, rivolto agli studenti delle scuole secondarie,
mirato alla rielaborazione delle esperienze sportive e teatrali proposte durante la
rassegna e ad una riflessione sui temi della salute mentale e del disagio psico-sociale.
- Con-Correre: Ciclo-Maratona per la salute mentale. Un evento sportivo che si snoda tra
le vie della città, aperto a persone allenate e non, che tocca i luoghi/realtà che
costruiscono salute mentale e benessere sociale. Tale iniziativa è a sua volta collegata
con eventi estesi durante tutto l’anno rivolti alla cittadinanza tra cui in particoalre la
“giornata sport in salute – 4° Edizione finalizzata alla promozione dell’uso di bevande
analcoliche”
- E Pas E Temp News: produzione e divulgazione di un giornale sulla salute mentale con
un’attenzione particolare alle esperienze “del fare assieme”.
- Ritrovarsi Insieme per Vivere Meglio: A.M.A. Imola: iniziative, anche formative,
finalizzate a rafforzare la cultura e le esperienze di auto mutuo aiuto.
- A queste si aggiungeranno ulteriori iniziative realizzate dai diversi componenti del
gruppo di progetto.
Nuovo Circondario Imolese, Città di Imola e degli altri Comuni del circondario, Asp,
DSM Ausl, Cooperative Sociali, Organizzazioni di Volontariato, Associazioni di
Promozione Sociale e Sportive, Scuole.
8. Risorse umane che si prevede Volontari attivi, operatori dei servizi pubblici e del privato sociale, personale
retribuito con fondi del progetto.
di impiegare
Quantità e tipologia di attività realizzate;
9. Risultati attesi in relazione a
n. realtà coinvolte nel progetto (associazioni, luoghi di aggregazione,…);
indicatori regionali/distrettuali
n. dei soggetti coinvolti, in particolare degli studenti di scuola secondaria e delle
(da esplicitare)
persone con disagio psico-sociale.
Prevision di cui di cui risorse regionali di cui FRNA di cui Fondo di cui Fondo Eventuali
e
di risorse (Fondo sociale locale (risorse
nazionale NA sanitario
risorse altri
10. Piano
spesa
comun e Fondo famiglia)
regionali)
regionale
soggetti (da
finanziario:
totale**
ali
€
€
€
€
specificare)
€
€
€
7. Istituzioni/attori sociali
coinvolti
(**) Nel caso di più azioni che costituiscono l’intervento/progetto, evidenziare indicativamente solo in questa colonna, quindi rispetto
alla previsione di spesa totale, le quote preventivate per ciascuna azione
106
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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AREA anziani e disabilità
Intervento/progetto N. 27: PROGETTO DI GESTIONE DEI RICOVERI TEMPORANEI DI ANZIANI
NON AUTOSUFFICIENTI O PERSONE CON DISABILITA’
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
X
Disabili
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
Progetto in continuazione di progetti aziendali anni 2006- 2008, in applicazione della DGR n.1206 /2007
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
Sostegno del carico assistenziale delle famiglie attraverso l’utilizzo appropriato degli strumenti (assegni di cura,
ricoveri di sollievo, adattamento dell’ambiente domestico)
ASP circondario imolese, AUSL Imola
1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…)
2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare
in caso diverso se subdistrettuale o provinciale)
3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate
Premessa
Ambito distrettuale
PASQUALI RAFFAELLA
ASP- SEDE DI IMOLA –
TEL. 0542 606715.
Anziani non autosufficienti e disabili
I posti di temporaneità sono inseriti nell’ambito dei posti residenziali per anziani non autosufficienti.
La DGR 1206/2007 introduce nuovi criteri di contribuzione da parte dell’utente per i ricoveri temporanei di sollievo e nuovi
termini di durata della degenza.
6. Azioni previste
L’obiettivo del progetto è garantire un periodo di ricovero dell’assistito per assicurare un sollievo per coloro che assistono
persone non autosufficienti, programmabile sulla base delle esigenze del care giver; per le situazioni di emergenza il
sistema sociosanitario del nostro territorio assicura già una presa in carico specifica.
L’obiettivo del 2009 è quello di studiare ed approfondire il bisogno reale di temporaneità, tenendo presente
che la soluzione del ricovero di sollievo va attentamente valutata in relazione ad altre possibili alternative, in
quanto un periodo di trasferimento in struttura residenziale rischia di creare un forte scompenso psicofisico per
l’anziano
è necessaria la massima flessibilità nelle risposte all’utenza, in relazione all’andamento stagionale della richiesta
è necessario garantire agli utenti e/o alle famiglie una informazione tempestiva sulle disponibilità della rete
è necessario garantire equità di accesso
Si confermano per il 2009 n° 7 posti temporanei presso la RSA di Imola, con le modalità organizzative attuali
Per il periodo estivo 2009 (giugno-settembre) si conferma il progetto di temporaneità adottato negli anni precedenti, per un
n° medio di 3 utenti ospitati contemporaneamente nell’ambito dei posti residenziali della rete, nei limiti di spesa
concordati fra ASP e AUSL.
La temporaneità può essere prevista anche in altri periodi su posti resisi disponibili
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
8. Risorse umane che si prevede di impiegare
ASP - AUSL
Ore di Assistente Sociale
N° degli assistiti
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
N° delle giornate di ricovero
regionali/distrettuali (da esplicitare)
Analisi dei costi e verifica del gradimento del servizio tramite
questionario somministrato al care giver
Previsione di spesa totale
di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale
10. Piano
€ 69.882,69
€ 5.369,19
e Fondo famiglia)
finanziario:
€
di
cui
FRNA di cui Fondo nazionale Non di cui Fondo sanitario Eventuali
risorse
altri
soggetti
(da
(risorse regionali) Autosufficienza
regionale
specificare
€ 3.500,00
€61.013,50
€
€
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Intervento/progetto N. 28: FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA – INTERVENTI
E SERVIZI PER L’ANNO 2009 – ASSISTENZA RESIDENZIALE
ANZIANI
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
X
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
X
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
Qualificazione dei servizi residenziali
1.Soggetto capofila
dell’intervento
(Comune,
2.
Ambito forma
territoriale
di realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
nominativo e recapiti
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane che
si prevede di
impiegare
9. Risultati attesi in
relazione a indicatori
regionali/distrettuali
(da esplicitare)
AUSL – ASP
Distretto
Dott.ssa Angela Morsiani
Dirigente Medico Area Anziani
Dipartimento Cure Primarie - Tel. 0542 604154
Anziani non autosufficienti
Rinnovo convenzione con strutture residenziali per anziani
I posti residenziali convenzionati sono n. 500 così suddivisi:
CASA PROTETTA S. MARIA TOSSIGNANO , N. 40 POSTI ( +3 NON CONVENZIONATI);
CASA PROTETTA S. ANTONIO FONTANELICE, N. POSTI 30;
CASA PROTETTA DI IMOLA, N. 141 POSTI (+ 2 NON CONVENZIONATI) ;
CASA CASADIO TOZZOLI (CASA ALZHEIMER) N° 44 POSTI;
RSA FIORELLA BARONCINI, N. 70 POSTI DI CUI 7 TEMPORANEI;
CASA PROTETTA VILLA ARMONIA, N. 27 POSTI (+ 11 NON CONVENZIONATI) ;
CASA PROTETTA LA COCCINELLA DI CSPT, N. 75 POSTI (+ 2 POSTI CONVENZIONATI CON BOLOGNA, + 5
POSTI NON CONVENZIONATI)
CASA PROTETTA TOSCHI DI DOZZA, N. 15 POSTI (+ 10 NON CONVENZIONATI) ;
CASA PROTETTA DI MEDICINA , N. 43 POSTI (+ 14 NON CONVENZIONATI) ;
RSA MEDICINA, N. 15 POSTI (+ 7 CONVENZIONATI CON BOLOGNA, + 18 NON CONVENZIONATI) ;
Nell’ambito dei posti convenzionati per anziani sono compresi 7 posti destinati ai gravissimi
disabili per i quali vi è un progetto di residenzialità
Cfr. scheda disabili
Il totale dei posti convenzionati, esclusi i 7 per gravissimi disabili, corrisponde al 3,33% della
popolazione >75enne alla data 01.01.2008, (ammontante a 14.768 residenti)
ASP - AUSL
Risorse previste dalle convenzioni in essere
Per ogni struttura:
N° anziani ammessi nel
n° dimessi;
n° deceduti
Previsione di spesa
10. Piano finanziario: totale
€ 24.971.566,24
di cui FRNA (risorse di cui Fondo nazionale
regionali)
Non Autosufficienza
€6.453.959,20
€
corso dell’anno nei posti convenzionati;
di cui risorse comunali di cui risorse regionali
€ 6.846.510,04
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
€
di cui Fondo sanitario Eventuali
risorse
altri
soggetti
regionale
specificare
€ 3.760.000,00
€ 7.911.097,00
(da
108
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 29: FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA – INTERVENTI
E SERVIZI PER L’ANNO 2009 – DOMICILIARITÀ, NUOVE
OPPORTUNITÀ ASSISTENZIALI E SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
X
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
X
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
Valorizzazione e tutela della domiciliarità
1.Soggetto capofila
ASP - AUSL
dell’intervento (Comune, forma
associativa,
Ausl)
2.
Ambito territoriale
di
Distretto
realizzazione
3. Referente dell’intervento:
Dott.ssa Angela Morsiani
nominativo e recapiti
Area Anziani Dipartimento Cure Primarie - Tel. 0542 604154
4. Destinatari
Anziani non autosufficienti
5. Eventuali interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali
coinvolti
8. Risorse umane che si prevede
di impiegare
Assistenza domiciliare
Accoglienza temporanea di sollievo
E’ in corso uno studio di fattibilità per definire il reale fabbisogno di posti di
temporaneità.
Cfr. scheda n° 10
Strutture semiresidenziali per anziani
Si confermano i 52 posti semiresidenziali attualmente convenzionati e precisamente:
- Centro Diurno Castel San Pietro n. 16 posti.
- Centro Diurno Medicina n. 16 posti,
- Nel corso del 1° semestre 2009 il centro diurno di Imola verrà trasferito all’interno
della nuova struttura Alzheimer con 20 posti.
Assistenza domiciliare
Per il 2009 si prevede l’erogazione di n° ore 76.000 di assistenza domiciliare (compresi
tempi di percorrenza degli operatori e l’attività di coordinamento)
E’ previsto un progetto di miglioramento per la presa in carico condivisa fra AUSL e
ASP
Cfr. scheda 2
Assegno di cura anziani
E’ prevista la prosecuzione dell’intervento con il cut-off fissato a punti 450 scheda
Bina
Si prevede un n° 792 di utenti
ASP - AUSL
Secondo quanto previsto dalle convenzioni in essere
N° nuovi assistiti ammessi nelle strutture semiresidenziali
N° giornate occupate per ciascun Centro Diurno
N° ore e n° utenti di assistenza domiciliare per ciascun ambito territoriale
N° assegni di cura erogati e monitoraggio dei costi
Previsione
di di cui risorse comunali
di cui risorse regionali
10. Piano
spesa totale
€ 372.506,76
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
finanziario:
€ 3.982.399,00
€
di cui FRNA di
cui
Fondo di cui Fondo sanitario regionale
Eventuali risorse altri soggetti (da
(risorse
nazionale
Non €
specificare
regionali)
Autosufficienza
€ 590.820,00
€
€ 388.072,24
2.631.000,00
9. Risultati attesi in relazione a
indicatori regionali/distrettuali
(da esplicitare)
109
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 30: FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA – INTERVENTI
E SERVIZI PER L’ANNO 2009 – ASSISTENZA RESIDENZIALE
DISABILI
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
Disabili
X
Prevenzione
Cura/Assistenza
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
X
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
Qualificazione dei servizi residenziali
1.Soggetto capofila
dell’intervento (Comune,
forma associativa, Ausl,…)
2. Ambito territoriale di realiz.
3. Referente dell’intervento:
nominativo e recapiti
4. Destinatari
ASP -AUSL
Distretto
PASQUALI RAFFAELLA
Responsabile U.O. S.A.A. ASP
TEL. 0542 606715 [email protected]
Disabili
5. Eventuali
interventi/politiche integrate
collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali
coinvolti
8. Risorse umane che si
prevede di impiegare
9. Risultati attesi in relazione a
indicatori regionali/distrettuali
(da esplicitare)
Previsione
di
10. Piano
spesa totale
finanziario:
€ 2.143.094,68
cui
FRNA di cui Fondo
(risorse
nazionale Non
regionali)
Autosufficienza
€
€
1.538.718,68
Strutture residenziali di livello alto
(centri socio-riabilitativi residenziali)
Convenzione per l’attività del Centro Socio Riabilitativo Residenziale “Don Leo
Commissari” con sede ad Imola
per n. posti 15 + 2 per emergenza;
le giornate di presenza previste ammontano a n°547
Strutture residenziali di livello medio
(comunità alloggio, gruppi appartamento, residenze protette)
Convenzine per l’attività del Gruppo Famiglia “Il Sogno” con sede ad Imola
per n. posti 5 + 1 per emergenza;
le giornate di presenza previste ammontano a n.1825
Proseguiranno gli inserimenti individuali di 25 disabili in altre strutture residenziali:
15 in strutture all’interno del Distretto di Imola, 10 fuori Distretto
Residenzialità disabili gravissimi (D.G.R. 2068/2004)
Nel corso dell’anno 2009, in applicazione della DGR n. 2068/2004, verranno
garantiti i ricoveri presso le strutture protette convenzionate di 7 utenti
ASP - AUSL
Quanto previsto dalle convenzioni
N° assistiti
N° giornate occupate per ciascuna struttura
di cui risorse comunali
€ 190.376,00
di cui Fondo sanitario regionale
€ 100.000,00
di cui risorse regionali
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
€
Eventuali risorse altri soggetti (da
specificare
€ 314.000,00
110
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 31: FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA – INTERVENTI
E SERVIZI PER L’ANNO 2009 - DOMICILIARITÀ DISABILI, NUOVE
OPPORTUNITÀ ASSISTENZIALI E SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
Disabili
X
Prevenzione
Cura/Assistenza
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
X
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
Valorizzazione e tutela della domiciliarità
1.Soggetto capofila dell’intervento ASP - AUSL
(Comune, forma associativa,
Ausl,…)
2. Ambito territoriale di
realizzazione (di norma
distrettuale,specificare in caso
diverso se subdistrettuale o
provinciale)
3. Referente dell’intervento:
nominativo e recapiti
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
Ambito distrettuale
PASQUALI RAFFAELLA
Responsabile U.O. S.A.A. ASP
TEL. 0542 606715.
[email protected]
Disabili
Durante l’anno verrà attivato un Laboratorio protetto presso la lavanderia della
Cooperativa I 4 Castelli per inserimento di 8 utenti in collaborazione con il DSM
Accoglienza temporanea per l’autonomia personale ed il sollievo dei
caregiver
L’offerta di accoglienza temporanea di disabili proseguirà attraverso l’utilizzo
dei 2 posti presso il Centro residenziale Don Leo Commissari ed il posto presso il
Gruppo Famiglia
“Il Sogno”.
Strutture semiresidenziali per disabili (centri diurni)
Centri socio-riabilitativi diurni
Centro diurno “Casa Azzurra” con sede a Imola, capienza n. 22 posti
(giornate di presenza previste n° 5280); è previsto un ampliamento dal 1°
luglio 2009
Centro diurno “Ali Blu”con sede a Castel San Pietro Terme capienza n. 9
posti (giornate di presenza previste n°2160)
Proseguiranno gli inserimenti di disabili in altre strutture semi-residenziali per
un n° di 11.
Centri socio-occupazionali:
Centro occupazionale “La Tartaruga” con sede a Toscanella di Dozza,
capienza n. 20 posti (giornate di presenza previste n°4800)
Centro occupazionale Zabina con sede a Castel S. Pietro Terme, capienza
10 posti ( giornate di presenza previste n.2.400).
Laboratorio protetto gestito da Coop. Sociale Labor con sede a Castel S.
Pietro Terme, capienza n. 4 posti (giornate di presenza previste n. 960).
Laboratorio protetto gestito da Coop. Sociale Giovani Rilegatori con sede a
Imola, capienza n. 7 posti (giornate di presenza previste n. 1.680).
111
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Assistenza domiciliare e servizi connessi
Convenzione per l’Assistenza domiciliare e territoriale
con finalita’ socio-educative:
presenza di Educatori professionali per un totale di 5600/ 6.510 ore annue per
interventi a favore di 186 utenti.
Prestazioni educative territoriali
Interventi educativi individuali per inserimenti lavorativi in ambiente non
protetto, mediamente n° 98 utenti per circa 6500 /7546 ore di intervento
complessivo
Assistenza domiciliare
con finalita’ socio-assistenziale
Continueranno gli interventi di assistenza domiciliare per disabili, secondo le
nuove modalità previste nell’ambito del progetto di riqualificazione e di
potenziamento dell’assistenza domiciliare per gli anziani.
L’intervento complessivo per l’anno 2009, determinato in relazione ai dati
consuntivi dell’anno 2008, si può prevedere in n° 10.000 ore per n° 95 utenti.
Assegno di cura per disabili con handicap grave
(comma 3 art.3 L.104/92)
Si presume, in relazione ai dati consuntivi 2008,l’ attivazione di n° 22 contratti
per assegni di cura per complessive n° 7650 giornate.
Assegno di cura gravissime disabilita’ acquisite ( D.G.R. 2068/2004)
Sulla base dei consuntivi 2008 e della necessità di garantire l’intervento ai
nuovi pazienti, si attiveranno gradualmente fino a n°15 contratti per assegni di
cura
ASP - AUSL
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
8. Risorse umane che si prevede di
impiegare
9. Risultati attesi in relazione a
indicatori regionali/distrettuali (da
esplicitare)
Quanto previsto da convenzione
Prestazioni educative territoriali:
n° utenti
N° ore prestate
Assistenza domiciliare:
N° utenti
N° ore erogate
Assegni di cura:
n° contratti
n° giornate
Previsione
di
spesa totale
€ 1.835.141,00
cui FRNA (risorse di cui Fondo
regionali)
nazionale Non
€ 1.477.121,00
Autosufficienza
€
10. Piano
finanziario:
di cui risorse comunali
€ 304.640,00
di cui Fondo sanitario regionale
€
di cui risorse regionali
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
€
Eventuali risorse altri soggetti (da
specificare
€ 53.380,00
112
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 32 FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA – INTERVENTI
E SERVIZI PER L’ANNO 2009 – INTERVENTI TESI ALL’EMERSIONE
E QUALIFICAZIONE DEL LAVORO DI CURA DELLE ASSISTENTI
FAMILIARI
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
X
Disabili
X
Cura/Assistenza
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani
Prevenzione
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
X
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
Valorizzazione e tutela della domiciliarità
1.Soggetto capofila dell’intervento
ASP
(Comune, forma associativa, Ausl,…)
2. Ambito territoriale di realizzazione
Distretto
Antonietta Raffini
3. Referente dell’intervento: nominativo e Co-referente S.A.D. e progetti di qualificazione del lavoro delle assistenti
recapiti
familiari - ASP Circondario Imolese - Tel. 0542 606741
[email protected]
4. Destinatari
Anziani non autosufficienti – disabili
5. Eventuali interventi/politiche integrate
collegate
Contributo aggiuntivo assistenti famigliari con regolare contratto
Nell’ambito delle politiche di sostegno alla domiciliarità, è previsto un
contributo per sostegno economico al processo di regolarizzazione delle
assistenti familiari.
Nel caso di concessione dell’assegno di cura, si prevede un contributo
aggiuntivo di € 160 mensili.
Per il 2009 è previsto:
- un aumento dei casi di erogazione dell’assegno rivolto ad anziani
assistiti
- l’introduzione dell’erogazione per i casi di disabili assistiti
La Regione Emilia Romagna ha in corso una revisione del limite ISEE per
l’accesso al contributo.
N° 160 contributi previsti per anziani :
N° 84 contributi previsti per disabili:
6. Azioni previste
Valorizzazione e qualificazione del lavoro di cura
Per promuovere la qualificazione del lavoro di cura delle assistenti
familiari, gli operatori dei Servizi Sociali territoriali e del Servizio di
Assistenza Domiciliare attiveranno forme di tutoraggio e formazione sul
campo, nell’ambito dei Programmi Individualizzati di vita e di cura.
E’ allo studio un progetto per garantire formazione, supervisione e
tutoraggio
cfr. Progetto 4
L’attivazione del lavoro integrato tra Servizio pubblico e Servizio privato
verrà sostenuta anche attraverso i Ricoveri Temporanei di Sollievo (in
periodi di assenza dell’assistente familiare) e nella realizzazione di
interventi domiciliari in cui l’operatore professionale si affianca alla
assistente familiare.
Cfr. Progetto 11
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
ASP
8. Risorse umane che si prevede di
impiegare
113
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
regionali/distrettuali (da esplic.)
Previsione di spesa
10. Piano
totale
finanziario:
€ 160.000,00
cui FRNA (risorse di cui Fondo nazionale
regionali)
Non Autosufficienza
€ 160.000,00
€
N° contratti
N° contributi aggiuntivi per anziani e per disabili
di cui risorse comunali
€
di cui Fondo sanitario regionale
€
di cui risorse regionali
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
€
Eventuali risorse altri soggetti (da
specificare
€
114
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 33: INTERVENTI E SERVIZI PER L’ANNO 2009 – SERVIZI, CONSULENZA
E SOSTEGNO ECONOMICO PER L’ADATTAMENTO DOMESTICO
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
X
Disabili
Prevenzione
X
Cura/Assistenza
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
Sostegno del carico assistenziale delle famiglie; sostegno alla persona con disabilità
1.Soggetto capofila dell’intervento
(Comune, forma associativa, Ausl,…)
ASP - AUSL
Distretto
Ft. Antonia Ceroni
3. Referente dell’intervento: nominativo e
Centro Gestione Ausili AUSL Imola
recapiti
0542 604140
4. Destinatari
Anziani e disabili
5. Eventuali interventi/politiche integrate
collegate
Contributo al funzionamento dei Centri Provinciali per l’Adattamento
Domestico
Fra le nuove opportunità previste dalla DGR 1206/07 finalizzate al
supporto alle famiglie, per ridurre il loro carico di fatica e di disagio
nell’accudimento del non autosufficiente al domicilio, rientrano gli
interventi di consulenza e sostegno economico per l’adattamento
domestico.
Tale adattamento si ottiene attraverso l’identificazione e installazione di
ausili tecnologici e attraverso modificazioni strutturali delle abitazioni.
Questa innovativa possibilità dovrà rientrare nel pacchetto
personalizzato di interventi previsto nel Progetto Assistenziale
Individualizzato.
Come previsto dalla Regione, a livello della provincia di Bologna è
istituito il Centro per l’Adattamento Domestico
Il Circondario di Imola contribuisce economicamente al funzionamento
del CAAD attraverso i finanziamenti del FNA.
2. Ambito territoriale di realizzazione
6. Azioni previste
Contributi agli utenti per l’Adattamento dell’ambiente domestico
E’ previsto un primo livello locale, costituito da operatori dell’ASP,
dell’AUSL e dei Comuni, con funzioni di :
- valutazione delle problematiche funzionali dell’utente e delle
caratteristiche di accessibilità dell’abitazione
- proposta di soluzioni per facilitare l’autonomia e l’accessibilità
- facilitazione dell’utente negli adempimenti previsti dalla normativa
- erogazione di contributi per l’adattamento, secondo le modalità
definite dalla normativa
Nel 2009 s darà avvio al processo, con definizione della procedura,
individuazione dell’equipe dei professionisti, definizione dei compiti e
delle azioni di coordinamento, erogazione dei contributi.
Interventi per la mobilità privata delle persone con grave disabilità
Saranno applicate le nuove disposizioni contenute nella D.G.R.
n°1206/2007 attraverso la definizione a livello provinciale delle linee
metodologiche da seguire
115
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
ASP - AUSL
8. Risorse umane che si prevede di
impiegare
operatori dell’ASP, dell’AUSL e dei Comuni
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
regionali/distrettuali (da esplicitare)
Previsione
di
10. Piano finanziario:
spesa totale
€ 38.918,00
di cui FRNA (risorse di cui Fondo
regionali)
nazionale Non
€
Autosufficienza
€ 18.300,50
Monitoraggio del n° dei casi e dei costi
di cui risorse comunali
€ 1.610,89
di cui Fondo sanitario regionale
€
di cui risorse regionali
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
€ 19.006,61
Eventuali risorse altri soggetti (da
specificare
€
116
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 34: FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA – INTERVENTI
E SERVIZI PER L’ANNO 2009 – PROGRAMMI DI SOSTEGNO DELLE
RETI SOCIALI E DI PREVENZIONE DEI SOGGETTI FRAGILI
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
X
Disabili
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione
X
Cura/Assistenza
X
CON LE FINALITÀ DI:
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
X
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
Valorizzazione della domiciliarità attraverso identificazione e mappatura delle situazioni di fragilità e interventi di
tipo preventivo
1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune,
ASP – AUSL
forma associativa, Ausl,…)
2. Ambito territoriale di realizzazione
Ambito distrettuale
PASQUALI RAFFAELLA
3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti Responsabile U.O. S.A.A. ASP - TEL. 0542 606715.
[email protected]
4. Destinatari
Anziani e disabili
5. Eventuali interventi/politiche integrate
collegate
Servizi a sostegno del programma individualizzato di vita e di
cura
Nell’anno 2009 si proseguirà nell’attuazione del “Servizio di
supporto alla persona durante i ricoveri ospedalieri”, a favore di
tutti gli utenti che si trovano in condizioni di solitudine e
fragilità
Cfr. progetto 5
Continuazione all’interno dei “Progetti individualizzati di vita e
6. Azioni previste
di cura” dei progetti:
Domeniche di sollievo presso i Centri diurni per anziani
Centro A m’arcord,
Consegna e assistenza al pasto
Animazione a domicilio,
Tra le attività di prevenzione rientrano anche le attività di
Promozione Sociale organizzate dai Comuni del Circondario
Cfr. progetto 8
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
ASP
Operatori ASP
8. Risorse umane che si prevede di impiegare
N° iniziative
N° utenti
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
N° pasti consegnati
regionali/distrettuali (da esplicitare)
N° interventi a domicilio
Previsione
di
spesa
totale
€ 461.346,00
(risorse di cui Fondo nazionale
Non Autosufficienza
€
10. Piano finanziario:
di cui FRNA
regionali)
€ 395.500,00
di cui risorse comunali
€ 33.606,00
di cui risorse regionali
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
€
di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri soggetti (da
regionale
specificare
€
€ 32.240,00
117
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 35: INTERVENTI DI ANIMAZIONE SOCIALE RIVOLTI A SINGOLI O
GRUPPI ATTI A FAVORIRE LA DOMICILIARITA’ E L’INCLUSIONE
NELLA COMUNITA’ DI SOGGETTI SVANTAGGIATI
Gli interventi si collocano in continuità con il progetto anno 2007 mediazione sociale nei condomini e in sviluppo degli
interventi di animazione domiciliare ad anziani e adulti in difficoltà.
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma
associativa, Ausl,…)
2. Ambito territoriale di realizzazione
(di norma distrettuale,specificare in caso diverso se
subdistrettuale o provinciale)
3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti
4. Destinatari
ASP CIRCONDARIOIMOLESE
Distretto di Imola
Cinzia Linguerri
Referente dell’ambito funzionale Tutela Adulti
ASP
Tel. 0542 606723
[email protected]
Persone e famiglie che per patologia, per condizione di vita o
per caratteristiche personali sono a rischio di esclusione o
necessitano di un processo di reinserimento sociale
Integrazione con le politiche per gli anziani , e l’immigrazione
5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate
Aggiornamento della mappa delle criticità per zona
gestione in forma coordinata programmi di
animazione sociale per gruppi o caseggiati al fine di
creare momenti di socialità e scambio relazionale
preparazione e introduzione di volontari per azioni
di mediazione sociale in collaborazione con Associazioni
di volontariato
Asp, ASL, Cooperative, Organizzazioni di volontariato.
-
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
8. Risorse umane che si prevede di impiegare
Assistenti Sociali ed Educatori ASP, Volontari Associazioni,
Operatori Cooperative
Quantità e tipologia di attività realizzate
n. persone svantaggiate coinvolte
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
n. soggetti coinvolti nel progetto (volontari, cooperatori,
regionali/distrettuali (da esplicitare)
ecc.)
verifiche quadrimestrali del progetto.
Previsione di
cui di
cui
risorse di cui FRNA (risorse di
cui di
cui Eventuali
di
spesa risorse
regionali
regionali)
Fondo
Fondo
risorse altri
totale**
comunali (Fondo
sociale €
nazionale
sanitario
soggetti (da
10. Piano
€
€
locale e Fondo
NA
regionale
specificare)
finanziario:
17.492,86
1.414,86 famiglia)
€
€
€
16.078,00
€
(**) Nel caso di più azioni che costituiscono l’intervento/progetto, evidenziare indicativamente solo in questa colonna,
quindi rispetto alla previsione di spesa totale, le quote preventivate per ciascuna azione
118
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 36: INTERVENTI A SUPPORTO DELLA DOMICILIARITÀ
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
X
Disabili
X
Cura/Assistenza
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani
Prevenzione
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
Sostegno all’autonomia della persona nel suo ambiente
1.Soggetto capofila
dell’intervento (Comune, forma
associativa, Ausl,…)
2. Ambito territoriale di
realizzazione
3. Referente dell’intervento:
nominativo e recapiti
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche
integrate collegate
ASP
Distretto
PASQUALI RAFFAELLA
Responsabile U.O. S.A.A. ASP
TEL. 0542 606715.
[email protected]
Anziani e disabili
Trasporto anziani
L’attività relativa ai trasporti proseguirà nell’ambito delle convenzioni già in
essere con le Associazioni di Volontariato operanti sul territorio.
Pasti
Proseguirà l’offerta del servizio consegna pasti a domicilio su tutto il territorio,
inclusa la consegna dei pasti anche in orario serale e nei giorni festivi.
In applicazione della DGR. 1206/2007 si prevede la consegna di n° 63.200 pasti
nell’ambito del servizio di assistenza domiciliare
6. Azioni previste
Telesoccorso e teleassistenza
Nel 2009 si prevede
l’installazione di n°10 nuovi apparecchi,
il proseguimento dell’utilizzo degli apparecchi in dotazione per n° 60
utenti
Programma dimissioni protette
Nel 2009 proseguirà l’attività secondo il regolamento in vigore
Cfr. progetto 2
Attività rivolte a gruppi omogenei di utenti
Nel corso dell’anno 2009 proseguiranno gli interventi e le iniziative a sostegno di
gruppi omogenei, tra cui l’Associazione Alzheimer
Proseguirà l’attività di sostegno al gruppo di auto mutuo aiuto.
Verrà inoltre realizzata una serie di incontri con le famiglie sui temi del “Durante
noi” e del “Dopo di noi”.
7. Istituzioni/attori sociali
coinvolti
AUSL - ASP
119
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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8. Risorse umane che si prevede
di impiegare
Trasporto anziani: n° utenti e costo
N° consegne pasti e costi
N° installazioni Telesoccorso e n° utenti seguiti
N° dimissioni protette
N° iniziative rivolte a gruppi omogenei di utenti
Previsione
di di cui risorse comunali
di cui risorse regionali
10. Piano
spesa totale
€ 45.818,00
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
finanziario:
€ 652.396,00
€
di cui FRNA di
cui
Fondo di cui Fondo sanitario regionale
Eventuali risorse altri soggetti (da
(risorse
nazionale
Non €
specificare
regionali)
Autosufficienza
€ 219.200,00
€ 371.300,00 € 16.078,00
9. Risultati attesi in relazione a
indicatori regionali/distrettuali
(da esplicitare)
120
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Intervento/progetto N. 37: ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE
SECONDO PROGETTI ASSISTENZIALI INTEGRATI ED
INDIVIDUALIZZATI. IL FINE È CREARE UN PERCORSO DI PRESA
IN CARICO CONDIVISO TRA I PROFESSIONISTI DEL SOCIALE
DELL’A.S.P. CIRCONDARIO DI IMOLA E I PROFESSIONISTI
SANITARI DELL’ A.U.S.L. DI IMOLA PER GARANTIRE UNITARIETÀ
E INTEGRAZIONE DELL’INTERVENTO
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
X
Disabili
X
Cura/Assistenza
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani
Prevenzione
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
X
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
Valorizzazione e tutela della domiciliarità per anziani e disabili attraverso:
- Potenziamento della rete dei servizi finalizzata a:
- Integrazione dei sistemi informativi e degli strumenti di valutazione
1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma
associativa, Ausl,…)
2. Ambito territoriale di realizzazione
(di norma distrettuale,specificare in caso diverso se
subdistrettuale o provinciale)
3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti
4. Destinatari
AUSL Imola
AMBITO DISTRETTUALE
Angela Morsiani,
Dir. Medico Area Anziani
Dipartimento Cure Primarie
tel 0542604154
[email protected]
POPOLAZIONE ANZIANA E DISABILI
5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate
6. Azioni previste
Il servizio Assistenza Domiciliare risponde a bisogni di carattere temporaneo o prolungato, ha l’obiettivo di
promuovere e mantenere le condizioni di vita indipendente presso il domicilio. In particolare, per le persone non
autosufficienti e per il loro nucleo familiare, il servizio di assistenza domiciliare deve:
1) favorire il mantenimento a domicilio;
2) garantire l’assistenza in modo continuativo, limitata od estesa nel tempo;
3) favorire il recupero e/o il mantenimento delle capacità residue di autonomia e relazionali;
4) supportare i familiari e sostenere l’acquisizione di competenze per un’autonomia di intervento;
5) perseguire la migliore qualità della vita possibile per le persone non autosufficienti ed i loro familiari;
6) evitare il ricovero inappropriato in ospedale, evitare o ritardare il ricovero in struttura residenziale.
Attualmente esiste un percorso di presa in carico integrato tra AUSL ed ASP per i casi di assistenza domiciliare
integrata attivati dal MMG, come previsto dal regolamento appositamente formalizzato nel 2002. Tale modalità, se
pure non numericamente prevalente, costituisce una esperienza fondamentale per le equipes assistenziali. Oltre a
questa modalità, sia l’AUSL che l’ASP erogano a domicilio moltissimi servizi sanitari e sociali in forma non integrata,
come appare evidente dalla reportistica periodicamente prodotta.
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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In particolare, per quanto riguarda le prestazioni garantite dall’ASP, l’attivazione viene effettuata dall’assistente
sociale, che effettua un primo colloquio con l’utente o i famigliari, effettua la visita domiciliare, redige il PAI con
l’utente o la famiglia in collaborazione con il servizio domiciliare. Il servizio viene attivato entro 3/5 gg dalla
richiesta e viene assicurato un percorso prioritario per i casi di particolare urgenza.
Il PAI prende l’avvio dall’analisi dei bisogni e dalla conseguente identificazione degli obiettivi ed è ispirato ad un
approccio globale ai bisogni della persona.
Con l’avvio dell’ASP si è realizzata una sostanziale omogeneizzazione dei precedenti servizi domiciliari nelle modalità
di accesso, nelle prestazioni garantite, negli orari di funzionamento; attualmente il servizio è offerto dalle 7 alle 21
compresi i festivi.
L’AUSL e l’ASP attualmente si scambiano i dati relativi ai servizi erogati solo a consuntivo, al momento della
rendicontazione e della compilazione dei sistemi informativi.
Il progetto in essere si propone:
Attivazione, da parte dell’ASP, di una modalità di comunicazione immediata al Dipartimento Cure Primarie dei
casi presi in carico, mediante la medesima segnalazione mail inviata alla cooperativa che garantisce il servizio.
Analoga modalità di comunicazione sarà adottata dall’AUSL per i nuovi pazienti presi in carico a livello
domiciliare.
Effettuazione di analisi sui singoli P.A.I., con valutazione congiunta del caso, allo scopo di verificare la
rispondenza degli interventi pianificati rispetto al bisogno. Tale attività sarà svolta da un’equipe, composta da
infermieri e fisioterapisti AUSL ed assistenti sociali ed operatori ASP con il duplice obiettivo di migliorare e
integrare la risposta assistenziale e promuovere efficaci modalità di formazione sul campo
7.
Utilizzo integrato della cartella sanitaria (es. infermieristica, ADI, DGR 2068) al domicilio dell’utente da parte
dell’assistente sociale per comunicazioni reciproche con il personale sanitario
Avvio dell’integrazione degli archivi nominali (obiettivo triennale)
Tutoraggio degli operatori di nuovo inserimento e garanzia di continuità degli interventi;
Partecipazione alle attività dei Nuclei di Cure Primarie da parte dell’assistente sociale dell’ASP competente per
territorio
ASP ed AUSL di Imola
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Ore di operatore sanitario presso il Dipartimento Cure
Primarie
Ore di operatore sociale dell’ASP
Avvio della comunicazione reciproca a partire da maggio
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
2009
Analisi congiunta di almeno il 10% dei casi segnalati
regionali/distrettuali (da esplicitare)
Partecipazione ad almeno 6 riunioni dei NCP da parte
dell’Assistente Sociale competente per il territorio
cui di
cui
Fondo Eventuali
Previsione di
cui di cui risorse di
cui di
sanitario regionale
risorse altri
di
spesa risorse
regionali
FRNA
Fondo
€ 9.500,00
soggetti (da
totale**
comunali (Fondo sociale (risorse
nazionale
10. Piano
€
€
locale e Fondo regionali)
NA
specificare)
finanziario:
€
39.199,84
2.402,19 famiglia)
€
€
€
27.297,50
8. Risorse umane che si prevede di impiegare
(**) Nel caso di più azioni che costituiscono l’intervento/progetto, evidenziare indicativamente solo in questa
colonna, quindi rispetto alla previsione di spesa totale, le quote preventivate per ciascuna azione
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Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Intervento/progetto N. 38: PROGETTO DI MAPPATURA E MONITORAGGIO DEGLI ANZIANI E
DEI DISABILI IN CONDIZIONE DI VULNERABILITA’ SOCIALE E
SOCIO-SANITARIA. INTEGRAZIONE ED AGGIORNAMENTO
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
X
Disabili
Prevenzione
X
Cura/Assistenza
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
X
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
VALORIZZAZIONE E TUTELA DELLA DOMICILIARITÀ attraverso
Sostegno all’autonomia dell’anziano nel suo ambiente attraverso:
Identificazione e mappatura delle situazioni di fragilità e interventi di tipo preventivo
1.Soggetto capofila dell’intervento
ASP CIRCONDARIOIMOLESE
(Comune, forma associativa, Ausl,…)
2. Ambito territoriale di realizzazione
3. Referente dell’intervento:
nominativo e recapiti
4. Destinatari
AMBITO DISTRETTUALE
BARBARA MELANDRI
AS.SOC. ASP SEDE DI MEDICINA
TEL. 0516973920-0516970872
[email protected]
POPOLAZIONE ANZIANA E DISABILI
5. Eventuali interventi/politiche
integrate collegate
a)
ampliamento del gruppo di lavoro esistente, con il coinvolgimento
anche di operatori che lavorano sui disabili
b)
aggiornamento della mappatura della popolazione di riferimento, con
l’inserimento dei nuovi ottuagenari e dei disabili
c)
monitoraggio dei soggetti in condizione di “vulnerabilità” attraverso il
coinvolgimento dei MMG, Assistenti sociali e associazioni di
volontariato, anche mediante l’elaborazione di una apposita scheda di
rilevazione
d)
fornire agli anziani fragili informazioni circa le offerte della rete,
utilizzando strumenti differenziati:
6. Azioni previste
-
contatti telefonici, anche in integrazione con esperienze già
in atto da parte di associazioni (vedi Piano Caldo)
distribuzione di materiale cartaceo
utilizzo dei mezzi di comunicazione locali
collaborazione con le reti sociali informali presenti sul
territorio (quartieri solidali, ecc)
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
8. Risorse umane che si prevede di
Asp Circondario Imolese, AUSL di Imola
Ore di Assistente Sociale
impiegare
123
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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9. Risultati attesi in relazione a
indicatori regionali/distrettuali (da
-
aggiornamento semestrale della mappatura
almeno il 70% della popolazione target contattata nel corso
dell’anno
esplicitare)
10. Piano
finanziario:
Previsione
spesa totale
€ 81.438,63
di di cui risorse comunali
€ 6.586,95
di cui FRNA (risorse di
cui
Fondo di cui Fondo sanitario regionale
regionali)
nazionale
Non €
€
Autosufficienza
€ 74.851,68
di cui risorse regionali
(Fondo sociale locale e
Fondo famiglia)
€
Eventuali
risorse
altri
soggetti (da specificare
€
124
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Intervento/progetto N. 39: PROGETTO DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITA’: SUPPORTO AL
LAVORO DI CURA SVOLTO DIRETTAMENTE DA FAMILIARI O CON
L’AIUTO DI ASSISTENTI FAMILIARI
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
X
Disabili
X
Cura/Assistenza
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani
Prevenzione
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
X
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
VALORIZZAZIONE E TUTELA DELLA DOMICILIARITÀ attraverso
Potenziamento della rete dei servizi finalizzata a:
Qualificazione e miglioramento degli interventi socio sanitari integrati in relazione all’assistenza domiciliare
ASP CIRCONDARIOIMOLESE
1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune,
forma associativa, Ausl,…)
2. Ambito territoriale di realizzazione
3. Referente dell’intervento: nominativo e
recapiti
AMBITO DISTRETTUALE
PASQUALI RAFFAELLA
Responsabile U.O. S.A.A. ASP - TEL. 0542 606715.
[email protected]
POPOLAZIONE ANZIANA E DISABILI
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche integrate
collegate
6. Azioni previste
Per il 2009 è previsto un progetto di supervisione, consulenza e affiancamento per
a) Supportare i familiari e le assistenti familiari nell’acquisizione di competenze per un’autonomia di
intervento;
b) Assicurare la consulenza ai familiari per nuovi progetti di cura nel caso di modifiche nelle condizioni sociali o
sanitarie dell’assistito o del caregiver stesso;
c) Garantire la funzione di tutoraggio, in particolare per le assistenti familiari, anche valorizzando
l’integrazione degli interventi tra servizi professionali e assistenti familiari;
d) Sperimentare forme di sostegno alla domiciliarità attraverso l’individuazione di figure assistenziali di tipo
“condominiale”, che operino su più nuclei abitanti nello stesso immobile, rafforzando i legami di vicinato e
incentivando la socializzazione fra anziani soli e/o famiglie in difficoltà.
Asp Circondarioimolese,
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
ASL di Imola
8. Risorse umane che si prevede di
impiegare
9. Risultati attesi in relazione a
indicatori regionali/distrettuali (da
esplicitare)
Previsione di spesa
totale
€ 41.653,41
di
cui
FRNA di
cui
Fondo
(risorse regionali) nazionale
Non
€
Autosufficienza
€
29.434,41
10. Piano
finanziario:
Assistenti Sociali, Operatori Socio sanitari, Coordinatori SAD
n° di “Programmi Personalizzati di Vita e di Cure”, che prevedono
interventi di tutoraggio per le assistenti familiari e/o integrazione tra
Servizio Domiciliare professionale e assistenti familiari, rispetto al totale.
Obiettivo: almeno 5%
n° di interventi domiciliari di tipo condominiale attivati, iniziando
dalle realtà più problematiche (es. condomini Erp)
di cui risorse comunali
di cui risorse regionali
€ 12.219,00
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
€
di cui Fondo sanitario regionale Eventuali risorse altri soggetti (da
€
specificare
€
125
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 40: PROGETTO DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITA’: FACILITARE LA
CONTINUITA’ TRA OSPEDALE E TERRITORIO
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
X
Disabili
X
Cura/Assistenza
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani
Prevenzione
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
X
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
VALORIZZAZIONE E TUTELA DELLA DOMICILIARITÀ attraverso
Qualificazione e miglioramento degli interventi socio sanitari integrati in relazione all’assistenza domiciliare
Integrazione dei sistemi informativi e degli strumenti di valutazione
ASP CIRCONDARIOIMOLESE
1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma
associativa, Ausl,…)
2. Ambito territoriale di realizzazione
(di norma distrettuale, specificare in caso diverso se AMBITO DISTRETTUALE
subdistrettuale o provinciale)
PASQUALI RAFFAELLA
3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti
Responsabile U.O. S.A.A. ASP - TEL. 0542 606715.
[email protected]
4. Destinatari
POPOLAZIONE ANZIANA E DISABILI
5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate
6. Azioni previste
a) Proseguire nella piena applicazione del programma di Dimissioni Protette delle persone non autosufficienti dai
reparti ospedalieri, al fine di assicurare la continuità assistenziale;
b) Favorire una maggiore diffusione del Progetto che prevede “attività di supporto nei ricoveri ospedalieri per
persone sole o fragili”, al fine di sostenere le persone non autosufficienti e prive di rete familiare durante il
ricovero e poter predisporre in tempi rapidi il Piano Personalizzato di vita e di cure per il rientro a domicilio.
c) Potenziare il raccordo tra il Servizio Sociale ospedaliero ed i Servizi Sociali Territoriali, con particolare
riferimento alle persone non autosufficienti che accedono al Pronto Soccorso e che si ritiene di segnalare ai
servizi territoriali per il rientro al domicilio, perché in condizione di fragilità e/o disagio sociale.
Asp Circondarioimolese,
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
AUSL di Imola
Assistenti Sociali, Operatori Socio sanitari, Personale
8. Risorse umane che si prevede di impiegare
sanitario.
numero delle dimissioni protette;
numero degli interventi di supporto nei ricoveri
ospedalieri;
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
numero delle segnalazioni effettuate dal Servizio
Sociale ospedaliero a quello territoriale;
regionali/distrettuali (da esplicitare)
numero degli incontri di verifica effettuati tra
l’Assistente Sociale dell’Ospedale e le Assistenti Sociali
dell’ASP per favorire l’integrazione tra ospedale e
territorio (uno a trimestre).
Previsione
di
spesa di cui risorse comunali
di cui risorse regionali
totale
€ 4.975,84
(Fondo sociale locale e Fondo
10. Piano finanziario:
€ 61.519,48
famiglia)
€
di cui FRNA (risorse di cui Fondo nazionale di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri soggetti (da
regionali)
Non Autosufficienza
regionale
specificare
€
€ 56.543,64
€
€
126
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 41: PREVENZIONE CADUTE NELL’ANZIANO FRAGILE CON INTERVENTI
AL DOMICILIO
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
X
Disabili
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione
X
Cura/Assistenza
CON LE FINALITÀ DI:
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
VALORIZZAZIONE E TUTELA DELLA DOMICILIARITÀ attraverso
10) Sostegno all’autonomia dell’anziano nel suo ambiente attraverso:
Identificazione e mappatura delle situazioni di fragilità e interventi di tipo preventivo
AUSL Circondario Imolese – ASP Circondario imolese
1.Soggetto capofila dell’intervento
(Comune, forma associativa, Ausl,…)
Distretto
Fisioterapista Dott.ssa Dori Doretta
3. Referente dell’intervento: nominativo e
Medicina Riabilitativa AUSL Imola - Tel. 0542 604544
recapiti
[email protected]
4. Destinatari
Anziani con alto rischio di caduta
5. Eventuali interventi/politiche integrate Progetti Tavolo prevenzione
collegate
Le attuali conoscenze scientifiche mostrano che è possibile ridurre il
numero di cadute negli anziani migliorando fattori quali equilibrio, forza
ecc.
La Regione Emilia Romagna, nel Piano della Prevenzione, sta
sperimentando un progetto di ricerca sulla possibilità di ridurre il rischio
di cadute nell’anziano fragile, attraverso la proposta di attività motoria
personalizzata al domicilio.
6. Azioni previste
Nel 2009 sarà quindi applicato, in ambito locale, un protocollo di
prevenzione cadute validato a livello internazionale, consistente in :
selezione di un campione di ultraottantenni non disabili, ma con
pregressi episodi di caduta
tre accessi domiciliari di un fisioterapista, con scelta di esercizi
personalizzati e addestramento
richiami telefonici di rinforzo del programma di esercizi
Il programma (accessi e telefonate periodiche) ha la durata di un anno
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
ASP Circondario Imolese, AUSL Imola
8. Risorse umane che si prevede di
Fisioterapisti dell’AUSL
impiegare
Dei 26 utenti previsti dal protocollo di ricerca:
9. Risultati attesi in relazione a indicatori N° anziani che completano il programma
regionali/distrettuali (da esplicitare)
N° cadute rilevate nel corso del programma (con indicazione di cause ed
esiti)
Previsione
di di cui risorse comunali
di cui risorse regionali
10. Piano finanziario: spesa totale
€
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
€ 9.000,00
€
di cui FRNA (risorse di
cui
Fondo di cui Fondo sanitario Eventuali
risorse
altri
soggetti
(da specificare)
regionali)
nazionale
Non regionale
€
Autosufficienza
€ 9.000,00
€
2. Ambito territoriale di realizzazione
127
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 42: INTERVENTO SOCIO-RIABILITATIVO POMERIDIANO PER ADULTI
CON DISABILITÀ ACQUISITA
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
Disabili
X
Prevenzione
Cura/Assistenza
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
X
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
VALORIZZAZIONE E TUTELA DELLA DOMICILIARITÀ attraverso
11) Potenziamento della rete dei servizi finalizzata a:
Qualificazione e miglioramento degli interventi socio sanitari integrati
1.Soggetto capofila dell’intervento
AUSL - ASP
(Comune, forma associativa, Ausl,…)
2. Ambito territoriale di realizzazione
Distretto di Imola
3. Referente dell’intervento: nominativo e Dr. Monterumisi Franco
U.O. Medicina Riabilitativa
recapiti
tel. 0542-604543
Adulti con disabilità acquisita che hanno terminato il percorso
4. Destinatari
riabilitativo e che continuano a rivolgersi all’U.O.M.R. pur avendo
prevalenti bisogni di socializzazione
5. Eventuali interventi/politiche integrate Assistenza integrata per i disabili
collegate
Molte delle persone con disabilità che si rivolgono alla Medicina
Riabilitativa dell’AUSL hanno delle necessità complesse, che richiedono
un progetto riabilitativo globale.
Quando tale progetto è in via di conclusione, e non vi sono ulteriori
obiettivi sanitari da perseguire, le persone tendono a continuare a fare
riferimento alle strutture sanitarie,anche quando i loro bisogni sono
prevalentemente di accudimento e socializzazione.
6. Azioni previste
Si sente quindi la necessità di istituire, man mano che l’intervento
sanitario riduce la sua intensità, una continuità con interventi di tipo
sociale, che facilitino un maggior benessere della persona nel proprio
ambiente di vita.
Si prevede di rendere disponibili dei locali della Medicina Riabilitativa,
per sperimentare un intervento pomeridiano, condotto da educatori
professionali dell’ASP, finalizzato a rispondere
ai bisogni di
socializzazione e animazione.
Le azioni previste sono:
Redazione del progetto operativo tra U.O.M.R. ed ASP per
definire organizzazione, locali, tipologia di utenti, responsabilità
Avvio sperimentale del progetto con un piccolo gruppo di utenti
128
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
AUSL -ASP
8. Risorse umane che si prevede di
Per la stesura del progetto:
1 fisiatra, 1 fisioterapista, 1 assistente sociale, 1 educatore.
Per l’assistenza: 1 educatore
Numero di utenti
N° giornate di intervento sociale nel 2009
impiegare
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
regionali/distrettuali (da esplicitare)
10. Piano finanziario:
di cui FRNA
regionali)
€ 18.600,00
Previsione
di di cui risorse comunali
spesa totale
€ 3.353,42
€ 41.460,42
(risorse di cui Fondo di cui Fondo sanitario regionale
nazionale Non €
Autosufficienza
€ 19.507,00
di cui risorse regionali
(Fondo sociale locale e
Fondo famiglia)
€
Eventuali
risorse
altri
soggetti (da specificare
€
129
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 43: “PROGETTO DI RETE PER INIZIATIVE CIRCONDARIALI“
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
X
Disabili
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione
X
Cura/Assistenza
CON LE FINALITÀ DI:
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
12) Sostegno all’autonomia dell’anziano nel suo ambiente attraverso progetti di promozione sociale
COMUNE DI IMOLA
1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma
associativa, Ausl,…)
2. Ambito territoriale di realizzazione
3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti
4. Destinatari
Ambito distrettuale
Sig.ra Angioletta Sartoni
COMUNE DI IMOLA - Qualità Sociale
0542 611013
Popolazione anziana
5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate
6. Azioni previste
Il progetto parte da quanto consolidato con il Progetto di Coordinamento 07 – 08 per iniziative di promozione sociale
rivolte alla popolazione anziana e si propone di individuare ulteriori opportunità aggregative, avendo come obiettivo
l’integrazione di singoli anziani con gruppi già esistenti presenti sul territorio circondariale.
Le attività proposte sono finalizzate ad una “Prevenzione primaria “, intesa come costruzione/allargamento della
rete sociale a favore di tutte le persone anziane sole e quindi a maggiore rischio di isolamento sociale. In questo
senso si vuole offrire una serie di opportunità nella stagione estiva a contrasto della solitudine e per il benessere
psicofisico.
Il gruppo di lavoro propone un programma che si sviluppa su più versanti, ciascuno dei quali supportati
nell’organizzazione dai diversi soggetti proponenti.
1.
Vacanza verde di una settimana per le persone più fragili
2.
Giornate di sollievo: sono iniziative “dalla mattina alla sera“ in cui si propongono diverse mete vicine per
facilitare l’accesso, la socialità e lo svago.
3.
Passeggiate nel verde dei Centri Sociali: iniziative che uniscono il benessere della movimento fisico con
l’intento di fare reciprocamente conoscere luoghi di grande aggregazione quali, appunto i centri sociali
4.
Conoscere per stare meglio: conferenze su come conoscere gli indicatori della salute per migliorare gli stili
di vita.
5.
Iniziativa Circondariale per la Festa dei Nonni
6.
coinvolgere i Comuni e le frazioni per far partecipare gli anziani a feste e sagre organizzate in tutto il
circondario
7.
promuovere il progetto “buon vicinato” in altri Comuni del Circondario e frazioni di Imola
AUSER – ANTEAS – CNA Pensionati
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
Gruppo Volontari Promozione Sociale
ASP – COMUNI DEL CIRCONDARIO
Servizi Qualità Sociale Comune di Imola
8. Risorse umane che si prevede di impiegare
Volontari ANTEAS e AUSER
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
Relazione conclusiva sulle iniziative effettuate per Comune
regionali/distrettuali (da esplicitare)
Previsione di spesa totale
di cui risorse comunali
di cui risorse regionali (Fondo
10. Piano finanziario:
€ 5.000,00
€
sociale locale e Fondo famiglia)
€
di cui FRNA (risorse di cui Fondo nazionale Non di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri soggetti (da
regionali)
Autosufficienza
regionale
specificare
€ 5.000,00
€
€
€
130
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 44: PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DI AZIONI DI COORDINAMENTO
E INTEGRAZIONE POSSIBILI PER L’INSERIMENTO
SOCIOLAVORATIVO DI PERSONE CON DISABILITA’ E/O IN
CONDIZIONE DI SVANTAGGIO SOCIALE
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale X
Anziani
Dipendenze
Disabili
X
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
Valorizzazione e tutela della domiciliarità attraverso
13) Sostegno all’autonomia della persona con disabilità nel suo ambiente attraverso:
Sostegno all’inserimento lavorativo, con particolare attenzione alla collaborazione tra Enti Locali, Istituzioni
pubbliche e Cooperative di tipo B
1.Soggetto capofila
ASP CIRCONDARIOIMOLESE
dell’intervento (Comune,
forma associativa, Ausl,…)
2. Ambito territoriale di
realizzazione
AMBITO DISTRETTUALE
3. Referente dell’intervento:
Edoardo Pederzoli – ASP Circondario Imolese – tel 0542 606710
nominativo e recapiti
4. Destinatari
PERSONE CON DISABILITA’ E/O IN CONDIZIONE DI SVANTAGGIO SOCIALE
5. Eventuali
- Politiche attive del Lavoro e della Formazione Professionale
- Coordinamento delle azioni con il “Tavolo prevenzione e contrasto delle
dipendenze e di altre forme di disagio sociale-salute mentale
interventi/politiche integrate
collegate
a)
b)
6. Azioni previste
c)
d)
e)
f)
Consolidamento e stabilizzazione di un sistema integrato, che coinvolga
mondo dei servizi, delle imprese, della formazione e della cooperazione
sociale, per la promozione e realizzazione di percorsi di transizione al
lavoro a favore delle persone con disabilità e/o svantaggiate
Sperimentazione di forme di incentivazione, valorizzazione, collaborazione
con Imprese locali e relativa certificazione di “Impresa Socialmente
Responsabile”, in particolare per quanto riguarda l’ottemperanza
dell’applicazione della Legge n. 68/99 e la realizzazione di percorsi di
orientamento, formazione ed integrazione sociolavorativa a favore di
persone con disabilità e/o svantaggiate ( per es. applicazione art. 22 della
Legge Reg.le n. 17/05 - inserimento lavorativo attraverso cooperative
sociali di tipo B)
Rinnovo del Protocollo Collocamento persone con disabilità già sottoscritto
tra Provincia, Ausl Imola e Servizi Sociali ASP Circondario Imolese.
Formalizzazione gruppo di lavoro interistituzionale territoriale
Sperimentazione di modalità di coinvolgimento del mondo delle imprese
per la rilevazione dei bisogni occupazionali e dei bisogni formativi
professionali presenti per la realizzazione di percorsi formativi mirati a
persone con disabilità e/o in condizioni di svantaggio sociale
Valorizzazione della Cooperazione Sociale di tipo B nello specifico ruolo
assunto nel progetto budget di cura/salute per utenti DSM/DP
131
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
7. Istituzioni/attori sociali
coinvolti
8. Risorse umane che si
prevede di impiegare
9. Risultati attesi in relazione a
indicatori regionali/distrettuali
10. Piano
finanziario:
di cui FRNA
(risorse
regionali)
€ 182.400,00
Previsione
di
spesa totale
€ 416.981,40
di cui Fondo
nazionale Non
Autosufficienza
37.735,00
€
Asp Circondario Imolese,
AUSL di Imola , Provincia di Bologna, Servizi per l’Impiego e per la Formazione
Professionale,
Enti Formazione Professionale, Cooperazione Sociale di tipo B, Tavolo Imprenditori,
Organizzazioni Sindacali
Assistenti Sociali,
Educatori Professionali,
Funzionari Servizio Lavoro Disabili
Numero persone con disabilità coinvolte nei progetti
Numero persone in condizione di svantaggio coinvolte
Numero imprese e cooperative sociali coinvolte e numero aderenti e/o
partecipanti
Svolgimento incontro annuale del Tavolo della Transizione al Lavoro e
verbalizzazione del programma di azioni condivise
Di cui risorse comunali
di cui risorse regionali
€ 196.846,40
(Fondo sociale locale e Fondo
famiglia)
€
di cui Fondo sanitario regionale
Eventuali risorse altri soggetti
€
(da specificare
€
132
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Intervento/progetto N. 45: PROGETTO DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITA’ FINALIZZATO
ALLA PERMANENZA O AL RIENTRO AL PROPRIO DOMICILIO DI
ANZIANI OSPITI DI STRUTTURE RESIDENZIALI
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
X
Disabili
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
X
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
Valorizzazione e tutela della domiciliarità attraverso
Predisposizione e realizzazione di interventi di “accompagnamento” dell’anziano e dei suoi famigliari dai servizi
residenziali ai servizi domiciliari
ASP CIRCONDARIOIMOLESE
1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune,
forma associativa, Ausl,…)
AMBITO DISTRETTUALE
2. Ambito territoriale di realizzazione
3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti
ASP- Gilberta Ribani
Sede di Castel San Pietro Terme
TEL. 051/6954123
POPOLAZIONE ANZIANA E DISABILI
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche integrate
collegate
6. Azioni previste
a) Esaminare le situazioni psicofisiche, famigliari ed ambientali di anziani ospiti di strutture pubbliche e/o
private del territorio per valutare la possibilità di un rientro al proprio domicilio;
b) Predisporre un progetto condiviso di “accompagnamento” dell’anziano e della famiglia nel percorso di uscita
dalla struttura attraverso il coinvolgimento dei servizi territoriali sociali e sanitari e del volontariato;
c) Sostenere l’anziano e la famiglia nell’attuazione del progetto di uscita predisponendo adeguatamente
l’abitazione e programmando puntualmente i necessari interventi socio-sanitari;
d) Mantenere monitorata la situazione utilizzando anche le opportunità di “sollievo”tramite i servizi
semiresidenziali;
Asp Circondarioimolese,
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
ASL di Imola
8. Risorse umane che si prevede di impiegare
Assistenti Sociali, Coordinatori e RAA di struttura.
Numero di progetti proposti per la sperimentazione di rientro
al domicilio di anziani ospiti di strutture.
Numero di anziani coinvolti nel progetto.
Previsione di spesa di cui risorse comunali
di cui risorse regionali
totale
€ 16.948,85
(Fondo sociale locale e
10. Piano finanziario:
€ 76.133,38
Fondo famiglia)
€
di cui FRNA (risorse di cui Fondo nazionale di cui Fondo sanitario regionale
Eventuali
risorse
altri
regionali)
Non Autosufficienza
€
soggetti (da specificare
€
€ 59.184,53
€
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
regionali/distrettuali (da esplicitare)
133
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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AREA prevenzione malattie evitabili, croniche, promozione di stili di
vita sani e della sicurezza
Intervento/progetto N. 46: “LE CITTÀ IN CAMMINO” – PROMOZIONE DELL’ATTIVITÀ MOTORIA
NELLE PERSONE ANZIANE
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Anziani
X
Dipendenze
Giovani
Salute mentale
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Formazione delle diverse figure professionali
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Promozione
dell’attività motoria nella persona anziana per migliorarne l’autonomia funzionale, favorire la socializzazione,
prevenire malattie correlate alla sedentarietà. L’obiettivo specifico sarà quindi stimolare le persone anziane a
praticare attività motoria con continuità per averne i benefici. In particolare nella prevenzione delle malattie
cardiovascolari ed anche dell’ipertensione, diabete, cancro del colon osteoporosi, di alcune malattie croniche e
degenerative, nonché per i risultati derivati dalla aggregazione e socialità
delle persone. Verso l’anziano “più
critico”, vi sarà l’obiettivo di riattivare e di mantenere le funzioni psicofisiche favorenti il recupero dell’autonomia
nelle attività quotidiane e l’incremento delle relazioni e delle attività sociali.
1.Soggetto capofila
AUSL di Imola
dell’intervento
2. Ambito territoriale di
realizzazione
3. Referente dell’intervento:
nominativo e recapiti
4. Destinatari
Circondario di Imola
GUIDO LAFFI
Ausl di Imola
Direttore Dipartimento Sanità Pubblica
Tel. 0542/604921
e-mail: [email protected]
con 3 referenti delle azioni individuate:
-Dott. F. Monterumisi
Dir. responsabile
UO Medicina Riabilitativa
Tel. 0542 604543
E-mail: [email protected]
-Mario Peppi
Presidente Auser Imola
Tel. 0542 - 25681
E-mail: [email protected]
-Paolo Busato
Vice-Presidente CSI IMOLA
Tel. 0542/30335
E-mail: [email protected]
[email protected]
-Anziani Sani del Territorio Imolese (passeggiate)
-Anziani “Critici”
134
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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5. Eventuali
interventi/politiche integrate
collegate
6. Azioni previste
Una condivisione e una convergenza e integrazione delle politiche rivolte agli
anziani come supporto sociale (Politiche Sociali), come anziano sano da mantenersi
in salute (Politiche di prevenzione delle malattie e promozione della salute), come
anziano “critico” con qualche problema di salute da contrastare per riabilitare e
prevenire gli aggravamenti e la perdita dell’autostima (Politiche Sanitarie)
Proposte di attività motoria differenziata per gli anziani sani e critici
-un corso di attività motoria di base, costituito da 25 incontri bisettimanali presso
l’Auser del quartiere Pedagna.
- Creazione di un percorso pedonale della lunghezza di 2/4 KM (a più anelli con
percorrenze diverse) attrezzato appositamente per passeggiate (es. panchine) e
corredato di cartelli segnaletici sul percorso ed eventualmente con domande o test
per allenare la memoria. Un’attività motoria programmata “open space” a cadenza
bisettimanale che usa il percorso pedonale individuato. Lo scopo e far acquisire le
competenze e le motivazioni necessarie ad una pratica di cammino corretta,
efficace ed autonoma, sostenuto da un insegnante che dovrà evidenziare
l’importanza di una attività fisica regolare. E’ previsto un monitoraggio strutturato e
omogeneo delle uscite di cammino. In questa prima fase dovranno anche essere
individuate le persone che potranno successivamente essere formate per ricoprire il
ruolo di “Walking Leader” per il successivo passaggio ad una autogestione delle
iniziative .
-passeggiate nel Parco attivazione di un corso gratuito di 6 passeggiate associate a
esercizi di ginnastica dolce, nel verde di un Parco nel mese di maggio e giugno con
la guida di un’insegnante di scienze motorie ed un medico sportivo, per far
conoscere esercizi efficaci da ripetere in autonomia.
Attività Fisica Adattata (AFA):
Raccogliere la disponibilità dei Comuni ad attivare un Programma di AFA
Individuare gli operatori da coinvolgere (fisioterapisti liberi professionisti, laureati
in Scienze Motorie)
Definire, a cura degli specialisti e MMG,
i criteri di inclusione ed esclusione
Definire i contenuti delle sedute con supervisione tecnica da parte dei professionisti
della Medicina Riabilitativa (medici e fisioterapisti individuati)
Sperimentazione dell’attività in un ambito ristretto del territorio (es. un quartiere,
un piccolo Comune)
7. Istituzioni/attori sociali
AUSL, Comuni, AUSER, Associazioni di volontariato, Enti Promozione Sport
coinvolti
Per passeggiate corsi:
Laureati in Medicina e in Scienze Motorie
Walking Leader (volontari formati)
Volontari
8. Risorse umane che si
Per AFA :
- 1 medico dell’UOMR
prevede di impiegare
1 fisioterapista dell’UOMR
MMG e specialisti ortopedici
Per la sperimentazione:
1 fisioterapista libero professionista
-eventuale collaborazione con associazioni sportive o di promozione attività sportiva
- Corso con 6 passeggiate nel Parco Acque Minerali
- Definizione progetto operativo con individuazione di un percorso nel Comune di
Imola
9. Risultati attesi in relazione a
-Sperimentazione in autunno di passeggiate nel percorso identificato
indicatori regionali/distrettuali -Persone coinvolte : almeno 60
-Percezione di miglioramento psico-fisico soggettivo nel 30% (tramite questionario)
-Mantenimento dopo l’intervento delle politiche motorie apprese: almeno il 30%
-Stesura progetto AFA
Previsione di
di cui risorse comunali
di cui risorse regionali
10. Piano
spesa totale
€
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
finanziario:
€ 12.000,00
€ 8.000,00
di cui (risorse di cui Fondo
di cui Fondo sanitario regionale Eventuali risorse altri soggetti (da specificare
regionali)
nazionale Non
€ 2.000,00
Autosufficienza Ausl di Imola
Quota a carico partecipanti del corso di base
€
€2.000,00
135
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 47: MONDO DELLA SCUOLA: ATTIVITÀ MOTORIA E MOBILITÀ
SOSTENIBILE NELLE 3° CLASSI DELLE SCUOLE PRIMARIE DI
IMOLA E MORDANO – “Movimento e salute” “Cortili per gioco”
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
X
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Formazione delle diverse figure professionali
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Il
progetto si prefigge di promuovere stili di vita più salutari, con particolare riguardo al movimento che bambini e
bambine della scuola primaria svolgono a casa, nei luoghi che frequentano nel tempo non scolastico e a scuola.
E’ dimostrata la diretta correlazione tra salute e attività motoria ed anche che gli stili di vita dell’età scolastica si
tendono a mantenere per tutta la vita.
AUSL di Imola
1.Soggetto capofila dell’intervento
2. Ambito territoriale di realizzazione Distrettuale
3. Referente dell’intervento:
nominativo e recapiti
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
8. Risorse umane che si prevede di
impiegare
Guido Laffi
Direttore Dipartimento Sanità Pubblica
Ausl di Imola - V.le Amendola, 8
Tel. 0542/604927
[email protected]
Alunni delle 3° classi scuole primarie di Imola e Mordano
Politiche della salute, Politiche della Scuola, Politiche Sociali
-Completamento e definizione operativa del progetto sulla promozioneattività
motoria nelle sue 2 fasi: “Movimento e Salute” e “Cortili per Gioco”
-Indagine sulla situazione nel Circondario imolese “Movimento e Salute”
Realizzazione di un’indagine tramite interviste con questionari specifici a tutti gli
scolari della 3° classi di Imola e Mordano otre che a dirigenti e insegnanti, al fine di
raccogliere e analizzare elementi conoscitivi reali riguardanti comportamenti e stili di
vita di bambini e bambine nei contesti familiari, nei contesti non scolastici
extrafamiliari e nel tempo scolastico
Analisi dei dati raccolti e loro elaborazione, al fine di individuare punti di forza e
criticità, alla luce delle quali individuare linee di intervento e azioni di
miglioramento sia sulla “cultura” che sulle strutture scolastiche.
-Pubblicizzazione dei risultati e lancio pubblico del progetto
Elaborazione dei risultati dell’indagine in forme comunicative funzionali al dialogo col
territorio, con particolare riguardo a tutti i soggetti coinvolti nell’indagine.
Predisposizione di un calendario di incontri di informazione e sensibilizzazione con la
popolazione.
Scuola, Ausl di Imola, Comune Imola e Mordano, Dirigenti Scolastici.
Insegnanti, Consulenti Ausl, Personale dedicato AUSL, Volontari.
-Progetto “Movimento e Salute”: definizione del Progetto
-Interviste scolari: > 80% del totale
-interviste personale scuola > 90%
- elaborazione dei risultati entro il 31. 12.09
Previsione
di di cui risorse comunali
di cui risorse regionali
10. Piano
spesa totale
€
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
finanziario:
€ 30.000,00
€ 10.000,00
di cui (risorse di
cui
Fondo di cui Fondo sanitario regionale
Eventuali risorse altri soggetti (da
regionali)
nazionale
Non AUSL di Imola
specificare)
Autosufficienza
€ 20.000,00
€
(oltre al personale dipendente)
9. Risultati attesi in relazione a
indicatori regionali/distrettuali
136
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 48: MONDO DELLA SCUOLA: ATTIVITÀ MOTORIA E MOBILITÀ
SOSTENIBILE ”MOBILITY MANAGER JUNIOR E DISCOBUS LASCIATI
GUIDARE”
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
X
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
X
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Formazione delle diverse figure professionali
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Introdurre il
concetto e la pratica della mobilità sostenibile in ambiente scolastico e ricreativo, con particolare riferimento all’analisi e al
miglioramento degli spostamenti casa-scuola e all’utilizzo del mezzo pubblico. Questo comprensivo anche del mezzo pubblico
come alternativa all’auto provata per gli spostamenti serali i luoghi di svago giovanili in particolare le discoteche locali.
Evidente è l’obiettivo di prevenire gli “incidenti del sabato sera” legati all’abuso di alcol e sostanze, e la guida.
1.Soggetto capofila
dell’intervento
2. Ambito territoriale di
realizzazione
3. Referente dell’intervento:
nominativo e recapiti
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
Comune e Ausl di Imola
Comune di Imola
Andrea Bondi
Assessore Comune di Imola – Via Mazzini, 4 tel. 0542/602270
E-mail: [email protected]
-gli alunni delle prime classi dell’Istituto Alberghetti
-tutti i giovani che per i trasferimenti serali e notturni.
Politiche Sanità, Politiche Mobilità Politiche Scuola
● lezioni frontali agli alunni delle prime classi dell’Istituto Tecnico e Liceo Scientifico
Tecnologico “F.Alberghetti”:
-sull’incidenza dei trasporti sull’inquinamento atmosferico sensibilizzando ad un maggior
utilizzo della bicicletta e dei mezzi pubblici
-effetti dell’inquinamento atmosferico sulla salute con particolare attenzione ad Imola e
circondario
-organizzazione del trasporto e mobilità (mobility management) con esercitazioni sullo
spostamento casa scuola o altri itinerari significativi con autobus urbani di Imola
● lezione pratica “Vigile per un giorno”: attività da svolgere con tutte le classi, un’ora per
classe. Una pattuglia di vigili urbani dotata di laser o autovelox si posizionerà per due
mattine in una via adiacente all’istituto. I ragazzi usciranno per 40 minuti a monitorare la
velocità degli automezzi e partecipare con i vigili ad eventuali contravvenzioni.
● Discobus:
-mettere a disposizione gratis autobus dedicati con varie corse in vari punti del Comune di
Imola per i trasferimenti alle discoteche e locali di ritrovo della città.
-offrire buoni di 5 euro per le corse notturne nei taxi convenzionati.
7. Istituzioni/attori sociali
coinvolti
8. Risorse umane che si prevede
di impiegare
9. Risultati attesi in relazione a
indicatori regionali/distrettuali
Previsione di
10. Piano
spesa totale
finanziario:
€ 18.000,00
di cui FRNA di cui Fondo
(risorse
nazionale Non
regionali)
Autosufficienza
€
€
Ausl di Imola, Comune di Imola, Associazione Gestione Autobus, Associazione delle
Discoteche,Taxi, Polizia Municipale, Scuola.
Assessorati Comune di Imola, Personale e Consulenti Ausl Imola; Insegnanti;
Taxisti; Gestori Discoteche.
- >10% numero ragazzi che vanno a scuola in bici
-N° ragazzi sull’autobus al sabato sera: > 50
di cui
risorse comunali
€ 8.000,00
di cui Fondo sanitario
egionale Ausl
€ 7.000,00
di cui risorse regionali
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
€
Eventuali risorse altri soggetti
Area Blu
€ 3.000,00
137
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 49: MONDO DELLA SCUOLA: ATTIVITÀ MOTORIA E MOBILITÀ
SOSTENIBILE NELLE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DELL’I.C.
7 DI IMOLA “A PIEDI E IN BICI A SCUOLA CON GLI AMICI”
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
X
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Formazione delle diverse figure professionali
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: sensibilizzare la
popolazione scolastica e dei genitori della scuola primaria e secondaria di primo grado, dell’Istituto comprensivo n. 7
di Imola, verso tematiche riguardanti la Salute, il Rispetto dell’Ambiente e la Sicurezza Stradale con particolare
riguardo al miglioramento della mobilità del percorso casa-scuola.
1.Soggetto capofila dell’intervento Comune di Imola
2. Ambito territoriale di realizzaz.
3. Referente dell’intervento:
nominativo e recapiti
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
8. Risorse umane che si prevede di
impiegare
Comune di Imola
Ing. Tommasoli
Mobility Manager del Comune di Imola - Tel. 0542/602111
E-mail: [email protected]
Il progetto è rivolto alla popolazione scolastica e alle rispettive famiglie delle
scuole primarie e secondarie di primo grado.
Politiche della Salute, politiche della Mobilità Sostenibile Comunale, Politiche
della Scuola
Il progetto si svolge in collaborazione con le scuole primarie e secondarie di primo grado
dell’I.C. 7 del Comune di Imola.
Per la scuola primaria:
-formare gli insegnanti interessati a sviluppare il tema delle competenze riguardanti
l’educazione alla mobilità e alla sicurezza stradale, da parte di un consulente
specializzato,
-trasmettere le competenze acquisite sia ai ragazzi, con la realizzazione di laboratori
volti a migliorare le conoscenze sull’uso della bicicletta e la condivisione delle regole,
che ai genitori mediante incontri dedicati alla condivisione dei temi trattati e alla
sensibilizzazione su temi di mobilità sostenibile.
Per la scuola secondaria di secondo grado:
-formazione degli insegnanti da parte di consulenti specializzati in temi specifici quali la
salute, il clima e l’ambiente,
-trasmettere le competenze acquisite ai ragazzi, mediante la realizzazione di laboratori
volti a migliorare le conoscenze sulla sostenibilità ambientale, con benefici effetti sulla
salute e sulla qualità della vita dei ragazzi stessi.
-Organizzare incontri mirati ai genitori.
consegnare un libro inerente i temi trattati perdi premiare il lavoro svolto e ricordare tale
esperienza e i comportamenti relativi.
Scuola, Comune di Imola, Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, Ausl di Imola,
Associazioni, Volontariato.
Insegnanti, Personale dedicato Comune, Ausl di Imola e Associazioni, Volontari.
9. Risultati attesi in relazione a
indicatori regionali/distrettuali
-Partecipazione delle classi e degli insegnanti direttamente impegnati: 50%
-Partecipazione dei genitori partecipanti ad almeno una della iniziative proposte:50%
-N° bambini che vanno a scuola a piedi o in bici rispetto al 2008 inteso come media tra le
varie classi: aumento del 30%
Previsione di spesa
totale
€ 32.000,00
di cui FRNA di
cui
Fondo
(risorse
nazionale
Non
regionali)
Autosufficienza
€
€
di cui
di cui risorse regionali
risorse comunali
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
€ 26.000,00
€
di cui Fondo sanitario regionale Eventuali risorse altri soggetti:
€
Fondazione Cassa di Risparmio - Imola
€ 6.000,00
10. Piano
finanziario:
138
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 50: UN QUARTIERE DA MIGLIORARE A PARTIRE DALLA MOBILITÀ
SOSTENIBILE NEL TRAGITTO CASA-LAVORO
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
Disabili
Pop. res. e lavoratori X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Formazione delle diverse figure professionali
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Migliorare la
qualità di vita reale e percepita del Quartiere Industriale a partire dal miglioramento della mobilità nel tragitto casalavoro in relazione ai determinanti legati alla mobilità.
1.Soggetto capofila
dell’intervento
2. Ambito territoriale di
realizzazione
3. Referente dell’intervento:
nominativo e recapiti
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche
integrate collegate
Gruppo HERA e Quartiere Industriale
Comune di Imola
Roberta De Carli
Mobility Manager Aziendale – Gruppo HERA - Tel. 0542/621111
E- mail: [email protected]
Sartoni Angioletta
Presidente Quartiere Industriale - Tel. 0542 611013
E-mail: [email protected]
Comunità residente e lavoratori delle Aziende del Quartiere industriale
Politiche Salute; Politiche Urbanistiche; Politiche Ambientali; Politiche Sociali.
Analisi della situazione del quartiere rispetto a:
-“abitazioni - verde pubblico”
- scuola
- flusso di mobilità legato alle aziende presenti sul territorio (percorso cas-lavoro)
-dati sull’inquinamento ambientale e acustico
-piste ciclabili zona industriale
- trasporto pubblico
-car-pooling
-incidentalità (orari e snodi stradali critici)
- incidenti stradali “in itinere”
-realtà aggregative (centri sociali, attrezzatura sportive, altro.. )
Proposte dei miglioramenti strutturali e organizzativi possibili
6. Azioni previste
- Incentivare la mobilità sostenibile
- sensibilizzare al car-pooling:
- installazione del software della provincia (o analogo) per creare equipaggi fra
dipendenti di diverse aziende imolesi
- azioni di comunicazione e di pubblicizzazione
per il suo utilizzo e per l’importanza del car-pooling per la diminuzione
dell’inquinamento ambientale, del numero degli incidenti oltre che per il
contenimento delle spese di trasporto
● migliorare il trasporto pubblico:
incontri con i responsabili del trasporto pubblico per analisi dell’attuale servizio
di rete anche in relazione al tragitto casa-lavoro
- possibile aumento quantitativo dei servizi offerti
- possibile trasformazione qualitativa
dei servizi come ad esempio il
miglioramento della rete in base agli orari dei dipendenti (con particolare
riguardo al collegamento stazione FS. – Zona industriale)
139
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
riguardo al collegamento stazione FS. – Zona industriale)
- protezione e copertura delle fermate, con la realizzazione di parcheggi
scambiatori per bici nella loro prossimità
- individuare percorsi preferenziali dedicati al trasporto pubblico
● promozione mobilità ciclabile:
miglioramento delle piste ciclabili anche
individuando percorsi ciclabili per raggiungere e percorrere la zona industriale
- sensibilizzare le aziende a creare o migliorare parcheggi coperti e chiusi per
posteggiare le bici vicino al posto di lavoro
- organizzare con aree attrezzate per una piccola manutenzione della bici;
- creare spogliatoi con doccia nelle aziende in modo da invogliare il cicloturista
ad usare la bicicletta anche per recarsi al lavoro.
7. Istituzioni/attori sociali
coinvolti
8. Risorse umane che si prevede
di impiegare
Comune e Ausl di Imola, Associazioni, Volontariato, Aziende, Associazioni di
progettisti, Aziende del Circondario, Presidente Quartiere Industriale
Progettisti Comune Imola, privati, Mobility Manager delle Aziende, Ausl di Imola,
Sindacato, Consulenti
●Stesura del progetto “Un quartiere da migliorare” con definizione degli incarichi
e delle modalità operative
●Censimento e raccolta delle informazioni “di partenza“ sulla mobilità del
9. Risultati attesi in relazione a
quartiere
indicatori regionali/distrettuali
●Incentivazione della mobilità sostenibile:
N° biciclette circolanti nelle piste ciclabili: aumento del 10%
N° automobili circolanti nel tragitto casa lavoro: diminuzione del 10%
Previsione di
di cui risorse comunali
di cui risorse regionali
10. Piano
spesa totale
(Fondo sociale locale e
finanziario:
€ 30.000,00
Fondo famiglia)
€ 25.000,00
di cui (risorse di cui Fondo di cui Fondo sanitario regionale Ausl di Imola
Eventuali
risorse
altri
regionali)
nazionale Non €5.000,00
soggetti (da specificare:
Autosufficienza
€
140
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Intervento/progetto N. 51: PIANO DI COMUNICAZIONE SULLA MOBILITA’ SOSTENIBILE
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
Disabili
Popolazione residente X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Formazione delle diverse figure professionali
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Realizzare
un Piano di comunicazione sistematico continuativo sui temi della mobilità sostenibile mediante strumenti e
campagne informative che raggiungano i vari target della popolazione con un grado di coinvolgimento e
consapevolezza tali da migliorare i propri comportamenti.
1.Soggetto capofila dell’intervento
2. Ambito territoriale di
Ausl di Imola
Ausl/Distretto
realizzazione
4. Destinatari
Alice Bonoli
Resp. Ufficio Comunicazione Aziendale
V.le Amendola, 2 Imola Tel. 0542/604079
[email protected]
Popolazione (Focus sui dipendenti delle 5 maggiori Aziende/Enti)
5. Eventuali interventi/politiche
Piani di Mobilità Comune Imola e Ausl di Imola
3. Referente dell’intervento:
nominativo e recapiti
integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
8. Risorse umane che si prevede di
impiegare
9. Risultati attesi in relazione a
indicatori regionali/distrettuali
Primavera–estate: promozione uso della bicicletta con campagna informativa
(TV, giornali, depliant, Internet, eventi e manifestazioni, Settimana della
Mobilità..) con particolare riferimento alle 5 aziende maggiori.
Autunno–inverno: campagna Mobilità Collettiva (TV, giornali, depliant, Internet)
per l’abbonamento all’autobus e l’utilizzo del car-pooling, con particolare
riferimento alle 5 aziende maggiori
Elaborazione di un Manifesto della Mobilità Sostenibile come strumento della
comunicazione negli anni successivi.
Comune, Ausl di Imola, Circondario Imolese, Aziende Sindacato, Enti di
Promozione dello Sport.
Addetti Stampa e Comunicazione Aziende ed Enti; Mobility Manager Aziende ed
Enti; Grafico Pubblicitario.
-Piano di Comunicazione
-ALMENO 2 INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE
IN PRIMAVERA-ESTATE E
2
IN AUTUNNO-INVERNO
-1° Bozza del Manifesto sulla Mobilità Sostenibile.
di cui risorse comune
di cui risorse regionali
10. Piano
(Fondo sociale locale e
finanziario:
€
Fondo famiglia)
€ 10.000,00
di cui (risorse di
cui
Fondo di cui Fondo sanitario regionale Ausl di Imola
Eventuali
risorse
altri
regionali)
nazionale
Non € 5.000,00
soggetti (da specificare
Autosufficienza
€
€
Previsione di
spesa totale
€ 15.000,00
141
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Intervento/progetto N. 52: PET THERAPY - PROMOZIONE ALLA SALUTE E AD UNA MIGLIORE
QUALITÀ DELLA VITA PER PORTATORI DI HANDICAP PSICOFISICO
E ANZIANI
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
X
Disabili
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Formazione delle diverse figure professionali
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Favorire la
riattivazione e/o l’apprendimento delle competenze relazionali compromesse dalle patologie. Sfruttare il contesto
della relazione dell’individuo con l’animale per raggiungere obiettivi cognitivi, motori, comunicativi e sociali
1.Soggetto capofila
CSI - Imola
dell’intervento
2.
Ambito territoriale di realizzaz Distrettuale
3. Referente dell’intervento:
nominativo e recapiti
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche
integrate collegate
Paolo Busato
Vice-Presidente CSI - Tel. 0542/30335 - E-mail:[email protected]
Utenti con handicap psicofisico
Tavolo Disabilità
Politiche Sociali, Politiche Sanitarie
-Organizzare incontri preliminari fra i vari attori implicati per stilare gli obiettivi specifici
per ogni singolo utente
-Valutare, se necessaria, la formazione degli operatori per garantire la realizzazione e
l’esito positivo del progetto
-Selezionare nel contempo la selezione degli animali più adatti per ogni singolo paziente Gli
animali che vengono impiegati nella pet-therapy devono superare una valutazione che ne
attesti le capacità e l'attitudine a partecipare a programmi di questo tipo oltre che il buon
stato sanitario. Infatti, l'animale che viene messo a contatto con persone che possono avere
comportamenti ad es. iperattivi
-organizzare sedute settimanali in cui ruotano i gruppi di persone accompagnati
dagli operatori designati dal progetto. I tempi di lavoro sono riferiti sia alla persona che
all’animale per evitare stress ad entrambi
-compilare alla fine di ogni incontro una piccola relazione da parte degli operatori.
-effettuare la maggior parte delle sedute, per tutela degli utenti e degli animali, in uno
spazio all’interno della struttura più familiare all’animale stesso.
-considerare, nella fase avanzata del progetto la possibilità di tenere alcune sedute
all’interno del luogo che ospita l’utente, in modo che ciò lo possa stimolare ad una presa in
carico effettiva dell’animali domestico se il proprio contesto residenziale lo permette.
-considerare la presenza di un veterinario, responsabile degli animali e per il controllo degli
stessi.
-prevedere incontri mensili fra le varie figure professionali interessate per monitorare e
discutere il percorso del progetto e gli obiettivi che mano a mano si raggiungono.
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali
coinvolti
8. Risorse umane che si prevede
di impiegare
CSI, Ausl e Comune di Imola, Associazioni Volontariato.
Psicologo, Terapista della riabilitazione (se c’è handicap fisico), veterinario,
operatore di Pet Therapy, educatori, medico.
-Interesse e soddisfazione dei partecipanti misurati da questionario
-Completamento del programma nell’80% dei casi
-Miglioramento psicofisico nel 60% dei soggetti trattati grazie all’assistenza di
animali amici.
Previsione di
di cui risorse comunali
di cui risorse regionali
spesa totale
€
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
€ 10.000,00
€ 10.000,00
di cui Fondo di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri soggetti (da specificare
nazionale Non regionale
€
Autosufficienza €
€
9. Risultati attesi in relazione a
indicatori regionali/distrettuali
10. Piano
finanziario:
di cui (risorse
regionali)
142
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 53: UN CAMPO PROVE PER LA SICUREZZA
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
Disabili
Lavoratori
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Formazione delle diverse figure professionali
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
Creare uno
spazio per effettuare la formazione pratica per la sicurezza nei cantieri e nella Aziende con “cantieristica”
1.Soggetto capofila dell’intervento
Azienda Sacmi
2. Ambito territoriale di realizzazione
Circondario Imolese
3. Referente dell’intervento: nominativo e
recapiti
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche integrate
collegate
Ing. Mauro Ferri
Mobility Manager Sacmi
Azienda Sacmi di Imola
Tel.6071111
E-mail: [email protected]
Lavoratori Aziende imolesi
Politiche Sociali, Politiche Sanitarie,
Politiche di Prevenzione infortuni sul Lavoro
-Individuazione terreno/fabbricato
-Installazione infrastrutture
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
8. Risorse umane che si prevede di impiegare
Comune di Imola, Ausl di Imola
Mobility Manager delle Aziende Imolesi, Tecnici Comune e Tecnici
Ausl di Imola
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
< del 10% degli infortuni sul lavoro
regionali/distrettuali
10. Piano finanziario:
di cui (risorse regionali)
Previsione di
spesa totale
€ 15.000
di cui risorse comunali
€
di cui Fondo nazionale di cui Fondo sanitario regionale
Non Autosufficienza
Ausl di Imola
€
€5.000,00
di cui risorse regionali
(Fondo sociale locale e
Fondo famiglia)
€ 5.000,00
Eventuali
risorse
altri
soggetti (da specificare
Aziende Consorziate
€ 5.000,00
143
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Intervento/progetto N. 54: MOBILITÀ SOSTENIBILE… CHE PASSIONE ALL’AUSL DI IMOLA!
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
Disabili
Lavoratori
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Formazione delle diverse figure professionali
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: sensibilizzare i
lavoratori sull’importanza di una mobilità sostenibile per diminuire gli incidenti, il traffico veicolare con il maggior
utilizzo della bicicletta e di mezzi pubblici ed anche ridurre l’inquinamento atmosferico. In particolare la mobilità
casa- lavoro rappresenta una occasione per cambiare i comportamenti in difesa della salute e dell’ambiente. L’Ausl
di Imola in quanto maggiore Azienda del territorio per dimensione occupazionale e “produttrice di salute” si propone
di essere di buon esempio per la comunità.
AUSL di Imola
1.Soggetto capofila
dell’intervento
Circondario di Imola
2. Ambito territoriale di
realizzazione
Guido Laffi
3. Referente dell’intervento:
Mobility Manager Ausl di Imola - Ausl di Imola Tel. 0542/604927
nominativo e recapiti
[email protected]
I lavoratori dell’Ausl di Imola
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche Politiche Sociali, Politiche Sanitarie, Politiche Ambientali, Politiche di Mobilità
integrate collegate
Sostenibile
6. Azioni previste
Mobilità ciclabile:
-migliorare la qualità dei parcheggi per bici per i dipendenti,
coperti e sicuri
rispetto ai furti
-incrementare la disponibilità di biciclette aziendali per il loro utilizzo da parte dei
dipendenti.
Car-pooling:
- cercare di incentivare questa modalità di trasporto creando posti auto riservati al sperimentare anche in piccola scala un metodo organizzativo per la formazione degli
equipaggi (si registra molta resistenza a questo metodo di trasporto)
Mobilità eco-compatibile:
- arricchire la flotta veicolare aziendale con mezzi ecocompatibili.
Mobilità pubblica:
-Mantenere la convenzione con l’ATC di Bologna basata sull’acquisto di un pacchetto
di abbonamenti annuali al valore inferiore del mercato per gli autobus urbani di Imola
e circondario serviti dall’ATC.
Come AUSL, si interverrà con fondi dedicatati alla promozione della salute, per
diminuire ulteriormente il costo dell’abbonamento per il dipendente.
(Si ripropone il progetto dopo l’esperienza positiva dello scorso anno).
7. Istituzioni/attori sociali
coinvolti
8. Risorse umane che si prevede
di impiegare
Ausl di Imola, ATC.
9. Risultati attesi in relazione a
indicatori regionali/distrettuali
Previsione di
10. Piano
spesa totale
finanziario:
€ 25.000,00
di cui FRNA di
cui
Fondo
(risorse
nazionale
Non
regionali)
Autosufficienza
€
€
Acquisto da parte dei dipendenti Ausl degli abbonamenti ATC disponibili, in
percentuale > dell’80%
Dirigenti ATC, Dirigenti Ausl, personale Ausl, Mobility Manager Ausl di Imola.
di cui risorse comunali
€
di cui risorse regionali
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
di cui Fondo sanitario regionale Eventuali risorse altri soggetti (da specificare
Ausl di Imola
€
€25.000,00
144
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 55: DVD paesaggi di prevenzione
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
X
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
X
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Formazione delle diverse figure professionali
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Fornire
all’insegnante uno strumento didattico multimediale che utilizzi informazioni utili per affrontare con gli studenti le
problematiche dei corretti stili di vita. Lo strumento è il DVD “Paesaggi di prevenzione”
1.Soggetto capofila dell’intervento
2. Ambito territoriale di realizzazione
AUSL
Distrettuale
Pina Quercia e Nadia Savoia
Assistenti Sanitarie - Igiene Sanità Pubblica
3. Referente dell’intervento: nominativo e
Ausl di Imola
Tel. 0542/604923-604959
recapiti
E-mail: [email protected]
4. Destinatari
Studenti delle Scuole Secondarie di 1° e 2°
5. Eventuali interventi/politiche integrate
Politiche Sociali, Politiche della Salute, Politiche della Scuola
collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
8. Risorse umane che si prevede di
impiegare
-Costituzione di un gruppo aziendale che comprenda varie componenti
professionali le Dipendenze Patologiche, il Tabagismo, Igiene
Pubblica, Direttore del Dipartimento di Sanità
- individuazione delle scuole che possono essere interessate al DVD
- incontri con gli insegnanti per la presentazione, illustrazione delle
modalità d’uso migliore
- prevedere incontri con insegnanti per eventuali difficoltà nell’uso del
DVD
- organizzare, dove richiesto, incontri nelle classi con la presenza di un
esperto dell’AUSL
- -far compilare a fine anno la scheda di sintesi e valutazione del Dvd da
parte degli insegnanti
Istituti scolastici del circondario ; AUSL di Imola
Insegnanti e dirigenti Istituti Scolastici; Esperti e personale dedicato Ausl
di Imola
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
- restituzione delle schede di sintesi e valutazione da parte degli
insegnati: 100%
regionali/distrettuali
- Utilizzo del DVD nel 100% delle scuole programmate
Previsione di spesa di cui risorse comunali
di cui risorse regionali
10. Piano
totale
€
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
finanziario:
€ 2.000,00
€
di
cui
FRNA di cui Fondo nazionale di cui Fondo sanitario regionale Eventuali risorse altri soggetti (da
(risorse regionali) Non Autosufficienza
Ausl di Imola
specificare
€
€
€ 2.000,00
€
145
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
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Intervento/progetto N. 56: DONNE E SPORT
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
Infanzia e adolescenza
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
Disabili
Donne
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Formazione delle diverse figure professionali
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:Favorire l’attività
motoria nelle donne che sono soggetti deboli nella pratica sportiva in termini di abbandono
Uisp di Imola-Faenza
1.Soggetto capofila dell’intervento
2. Ambito territoriale di realizzazione
3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate
Circondario Imolese
Riccardo D’Ambrosio
Uisp di Imola-Faenza
Tel.0542/31355
E-mail: [email protected]
Donne di età fra 40/55 anni
Politiche Sociali e di Salute
6. Azioni previste
Organizzazione e promozione di attività motoria con
particolare attenzione ai tempi
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
Uisp, Associazioni Sportive, Ausl Imola, Comuni del
Circondario
8. Risorse umane che si prevede di impiegare
Laureati in scienze motorie, medici dello sport,
Dirigenti Comunali
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
- Donne fra i 40 e 55
l’attività fisica dopo la
20%
di cui risorse comunali
€
regionali/distrettuali
10. Piano finanziario:
di cui (risorse regionali)
Previsione di
spesa totale
€ 2.000,00
anni che non abbandonano
partecipazione all’iniziativa:
di cui risorse regionali
(Fondo sociale locale e
Fondo famiglia)
€ 2.000,00
di cui Fondo nazionale di cui Fondo sanitario Eventuali
risorse
altri
Non Autosufficienza
regionale
soggetti (da specificare
€
€
€
146
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 57: PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO RISPETTO ALLA MOBILITÀ
SOSTENIBILE
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari
Immigrati stranieri
X
Infanzia e adolescenza
X
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
X
Salute mentale
Anziani
Dipendenze
X
Disabili
Donne
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Consentire al
Dipartimento di Sanità Pubblica di applicare alla fase di valutazione dei POC di maggior rilievo presentati nel
territorio del Circondario Imolese nel triennio,le linee guida regionali predisposte per la valutazione degli strumenti
della pianificazione focalizzando l’attenzione sugli aspetti relativi alla mobilità sostenibile ed agli effetti
dell’organizzazione dello spazio sul sistema sociale.
A tale riguardo risulta opportuno definire una collaborazione con un professionista competente che supporti i percorsi
valutativi
Successivamente gli esiti delle valutazioni e le proposte elaborate sui POC potranno essere utilizzati come strumento
di formazione in itinere del gruppo di lavoro costituitosi per la elaborazione dei progetti del Pian di zona
1.Soggetto capofila dell’intervento
Ausl di Imola
2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma
distrettuale,specificare in caso diverso se
Circondario Imolese
subdistrettuale o provinciale)
3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti
Serena Lanzarini
Dirigente Medico - Igiene Sanità Pubblica Ausl di Imola
Tel. 0542/604925
E-mail: [email protected]
4. Destinatari
Popolazione residente
5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate
Politiche Sociali, Politiche Sanitarie, Politiche Ambientali,
Politiche di Mobilità Sostenibile
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
8. Risorse umane che si prevede di impiegare
Valutare e orientare i Piani Attuativi presentati secondo i
criteri condivisi della mobilità sostenibile e della crescita
urbanistica finalizzata alla promozione della salute e del
benessere
Comuni, Circondario, Ausl
Medico Igienista AUSL; Architetto Urbanista
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
N° di Piani attuativi relativi alla residenza valutati secondo
criteri condivisi ( linee guida ) / n° totale dei Piani presentati
regionali/distrettuali
nel triennio = 100%
Previsione di
di
cui
risorse di cui risorse regionali
10. Piano finanziario:
spesa totale
comunali
(Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
€
€
€
di cui FRNA (risorse di cui Fondo nazionale di
cui
Fondo Eventuali risorse altri soggetti (da
regionali)
Non Autosufficienza
sanitario regionale
specificare
€
€
€
€
147
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
AREA Tecnico organizzativa e azioni per l’integrazione gestionale e
professionale
Intervento/progetto N. 58: FORMAZIONE DEI SOGGETTI COINVOLTI NELLA DEFINIZIONE DEL
PIANO PER LA SALUTE ED IL BENESSERE SOCIALE
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari X
Immigrati stranieri
X
Infanzia e adolescenza
X
Povertà ed esclusione sociale X
Giovani
X
Salute mentale X
Anziani
X
Dipendenze X
Disabili
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Sviluppo delle
conoscenze da parte dei diversi attori coinvolti nella redazione dei Piani per la Salute e il Benessere Sociale e
crescita della cultura dell’integrazione professionale
1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune,
forma associativa, Ausl,…)
Nuovo Circondario Imolese
2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma
distrettuale,specificare in caso diverso se
Distretto di Imola
subdistrettuale o provinciale)
3. Referente dell’intervento: nominativo e
recapiti
4. Destinatari
Responsabile Ufficio di Piano
Tutti i partecipanti al sistema di “governance” (componenti dei
Tavoli Tematici) in essere per la definizione del Piano per la
Salute e il Benessere Sociale ivi compresi i tecnici a supporto
5. Eventuali interventi/politiche integrate
collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
8. Risorse umane che si prevede di impiegare
/
Attività di formazione in aula anche tramite simulazioni
A.U.S.L. Imola, tutti i Comuni del circondario, il Nuovo Circondario
Imolese, l’Azienda Servizi alla Persona circondario imolese,
associazioni di volontariato, organizzazioni sindacali ed
imprenditoriali, centrali cooperative
1 consulente esterno
Acquisizione della conoscenza di base degli strumenti normativi e
tecnici necessari alla redazione dei Piani per la salute e il
Benessere Sociale nonché di competenze nella definizione di
regionali/distrettuali
indicatori a supporto del monitoraggio e della verifica periodica
sui progetti
Previsione di spesa di cui risorse comunali
di cui risorse regionali
10. Piano finanziario:
totale
€
(Fondo sociale locale e
€ 4.000,00
Fondo famiglia)
di cui FRNA (risorse di
cui
Fondo di cui Fondo sanitario regionale
Eventuali
risorse
altri
regionali)
nazionale
Non €
soggetti
€
Autosufficienza
€ 4.000,00 da parte del
€
Nuovo Circondario Imolese
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
148
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 59: SVILUPPO E CONSOLIDAMENTO DEGLI UFFICI DI PIANO
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari X
Immigrati stranieri
X
Infanzia e adolescenza
X
Povertà ed esclusione sociale X
Giovani
X
Salute mentale X
Anziani
X
Dipendenze X
Disabili
Trasversali
X
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Cura/Assistenza
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Costituzione
di un nucleo strutturato e stabile di professionisti che integrino l’Ufficio di Piano nella costante rilevazione dei
bisogni, anche attraverso la realizzazione di un sistema di rilevazione dati che fornisca periodicamente report
sul livello dei servizi erogati nell’ambito distrettuale ed una azione di verifica e monitoraggio delle progettualità
in essere.
1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune,
Nuovo Circondario Imolese
forma associativa, Ausl,…)
2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma
distrettuale,specificare in caso diverso se
Distretto di Imola
subdistrettuale o provinciale)
3. Referente dell’intervento: nominativo e
Responsabile Ufficio di Piano
recapiti
Tutti gli enti a cui compete la programmazione sanitaria, sociosanitaria e sociale e, indirettamente, tutti i soggetti coinvolti
nella redazione dei Piani per la Salute e il Benessere Sociale
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche integrate
/
collegate
Individuazione dei tecnici preposti alla valutazione, monitoraggio
e verifica dei progetti inseriti nei Piani.
Definizione della tipologia di dati e reportistica in merito al livello
di servizi socio-assistenziali e sociali erogati nell’ambito
distrettuale.
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
A.U.S.L. Imola, tutti i Comuni del circondario, il Nuovo Circondario
Imolese, l’Azienda Servizi alla Persona circondario imolese
8. Risorse umane che si prevede di impiegare
Da definire
Costituzione nucleo strutturato di professionisti che integrino
l’Ufficio di Piano.
Realizzazione di un sistema di rilevazione dati e reportistica
Realizzazione di un sistema di costante monitoraggio, valutazione
e verifica delle progettualità elaborate in sede di programmazione
Previsione
di di cui risorse comunali
di cui risorse regionali
spesa totale
€
(Fondo sociale locale e
€ 60.000,00
Fondo famiglia)
€ 60.000,00
di cui Fondo di cui Fondo sanitario regionale
Eventuali
risorse
altri
nazionale Non €
soggetti
Autosufficienza
€
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
regionali/distrettuali
10. Piano finanziario:
di cui FRNA (risorse regionali)
€
149
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 60: SVILUPPO DELLO SPORTELLO SOCIALE
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari X
Immigrati stranieri
X
Infanzia e adolescenza
X
Povertà ed esclusione sociale X
Giovani
X
Salute mentale X
Anziani
X
Dipendenze X
Disabili
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
Consolidamento degli sportelli sociali nell’intero territorio del Distretto di Imola attraverso il rafforzamento del
raccordo con gli sportelli unici distrettuali e la formazione del personale.
1.Soggetto capofila dell’intervento
2. Ambito territoriale di realizzazione
3. Referente dell’intervento: nominativo e
recapiti
ASP Circondario Imolese
Distretto di Imola
Maria Grazia Ciarlatani
e-mail: [email protected]
4. Destinatari
La cittadinanza
5. Eventuali interventi/politiche integrate
Collegato a politiche sanitarie e dell’informazione ai cittadini
collegate
Nel nostro territorio c’è già una capillarità di presenze sedi di
Sportello con modalità differenziate e personale stabilizzato.
Durante il 2009 il sistema informativo che supporta l’attività sarà
aggiornato con una migrazione sul web che permetterà anche di
collegarsi al sistema informativo che supporta la gestione
dell’attività sociale e sociosanitaria.
Verrà avviata in modo più strutturato l’attività di raccordo con gli
Sportelli unici distrettuali.
Per quanto riguarda il portale e altre azioni di collegamento si
veda la scheda sovrazonale “La rete degli sportelli sociali ed il
portale degli sportelli sociali”
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
8. Risorse umane che si prevede di impiegare
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
regionali/distrettuali
10. Piano finanziario:
di cui FRNA
regionali)
€
ASP Circondario Imolese
AUSL di Imola
Comuni del Nuovo Circondario Imolese
Risorse umane dei soggetti coinvolti
Incontri per strutturare il raccordo con gli Sportelli unici
distrettuali/1
Previsione di spesa di cui risorse comunali
totale
€ 83.238,00
€ 163.636,00
(risorse di
cui
Fondo di cui Fondo sanitario regionale
nazionale
Non €
Autosufficienza
€
di cui risorse regionali
(Fondo sociale locale e
Fondo famiglia)
€ 80.398,00
Eventuali
risorse
altri
soggetti (da specificare
€
150
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Intervento/progetto N. 61: CREAZIONE DI FORME ATTIVE DI COLLABORAZIONE TRA ENTI ED
ASSOCIAZIONI PER UN MIGLIORAMENTO DEL SERVIZIO CIVILE
NEL DISTRETTO DI IMOLA
INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET*
Responsabilità familiari X
Immigrati stranieri
X
Infanzia e adolescenza
X
Povertà ed esclusione sociale
Giovani
X
Salute mentale
Anziani
X
Dipendenze
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X
Prevenzione
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
DIFFUSIONE A LIVELLO CAPILLARE DEI VALORI DEL SERVIZIO CIVILE QUALE STRUMENTO DI CITTADINANZA ATTIVA
E DI IMPEGNO SOOCIALE
VERSO UNA COMUNITÀ SOLIDALE PER I GIOVANI ITALIANI E STRANIERI
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi non rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
1.Soggetto capofila dell’intervento
Nuovo Circondario Imolese
(Comune, forma associativa, Ausl,…)
2. Ambito territoriale di realizzazione (di
Il territorio distrettuale
norma distrettuale,specificare in caso
diverso se subdistrettuale o provinciale)
3. Referente dell’intervento: nominativo e
Responsabile ufficio di piano
recapiti
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche integrate
collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
8. Risorse umane che si prevede di
impiegare
Enti di Servizio civile aderenti al COPRESC, Associazioni di volontariato
no profit, cooperative, ecc
Organizzazioni di volontariato, centri aggregazione giovanile, Scuole
medie superiori, centri di formazione professionale
AUSL
Avviare rapporti di collaborazione (progettuale e gestionale) tra gli
operatori degli enti di servizio civile e altri enti/associazioni
interessate per condividere competenze ed esperienze ed innalzare la
qualità del servizio civile sul territorio
Attivazione di 1 gruppo di lavoro tematico a livello distrettuale
Raccordo con il livello provinciale COPRESC per la definizione e
realizzazione del piano provinciale del servizio civile
Enti di Servizio civile aderenti al COPRESC, Associazioni di volontariato
no profit, cooperative, ecc
Organizzazioni di volontariato, centri aggregazione giovanile, Scuole
medie superiori, centri di formazione professionale
AUSL
Responsabile Ufficio di Piano
referenti del servizio civile degli Enti/Associazioni
9. Risultati attesi in relazione a indicatori
n. incontri a livello distrettuale
n. incontri copresc
regionali/distrettuali (da esplicitare)
elaborazione piano provinciale del servizio civile
Previsione di spesa di cui risorse comunali
di cui risorse regionali
10. Piano
totale
€
(Fondo sociale locale e Fondo
finanziario:
€
famiglia)
€
di cui FRNA (risorse di cui Fondo nazionale di cui Fondo sanitario regionale
Eventuali risorse altri soggetti (da
regionali)
Non Autosufficienza
€
specificare
€
€
€
151
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario Imolese
__________________________________________________________________________________________________________________
Capitolo 2°:
MONITORAGGIO E VALUTAZIONI
Una corretta metodologia di valutazione non può che prevedere un costante
monitoraggio delle attività, sia rispetto agli obiettivi di comunità - per loro natura
trasversali e a lungo termine - sia rispetto agli obiettivi dei progetti annuali.
A tal fine il nostro territorio fa proprio il progetto sovrazonale n. 16 “Azioni di supporto
alla raccolta, elaborazione e analisi dei dati in ambito sociale e sociosanitario a supporto
delle funzioni della Conferenza Territoriale Socio Sanitaria di Bologna”.
Il responsabile dell’Ufficio di Piano ha già confermato l’adesione al sistema informativo
per il monitoraggio del FRNA. Per quanto riguarda i progetti triennali e annuali si
rimanda agli indicatori contenuti nelle singole schede.
Capitolo 3°:
PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA
Al fine di facilitare la lettura delle schede “Quadro riepilogativo del finanziamento
della spesa prevista per il programma attuativo 2009” e “Fondo Sociale Locale Previsione di spesa 2009”, rendendole compatibili con l’indice interattivo adottato
quest’anno, le stesse sono state inserite nella modalità “allegato”.
152
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario
Imolese
____________________________________________________________________________________________________________
______
Allegato n. 1
Si allegano alcune schede fornite dall’Azienda Usl di Imola, relative al Bilancio di Missione
2007, utili a comprendere il contesto da cui è scaturito il profilo di Comunità della
Provincia di Bologna.
I dati sono riferiti alla Azienda Usl di Imola il cui ambito coincide con il territorio dei
Comuni del Nuovo Circondario Imolese.
Territorio
Tabella 1.1 – Superficie e densità demografica nei Comuni dell’Azienda USL di Imola
al 31/12/2007
COMUNE
e
ZONA ALTIMETRICA
Pianura
IMOLA
MORDANO
MEDICINA
CASTEL GUELFO
TOTALE 1 (pianura)
Collina
CASTEL S. PIETRO
DOZZA
CASALFIUMANESE
BORGO TOSSIGNANO
FONTANELICE
CASTEL DEL RIO
TOTALE 2 (collina)
SUPERFICIE
DENSITÀ DI
POPOLAZIONE
kmq
Pop/kmq
M
F
Totale
204,94
21,46
159,11
28,55
414,06
328,39
208,06
99,23
139,12
221,05
32.730
2.284
7.744
1.995
44.753
34.571
2.181
8.044
1.977
46.773
67.301
4.465
15.788
3.972
91.526
52,76%
3,50%
12,38%
3,11%
71,75%
52,94%
3,50%
12,17%
3,09%
71,71%
148,48
24,24
81,97
29,12
36,57
52,56
372,94
135,32
254,04
40,91
112,98
52,17
23,46
96,62
9.921
3.061
1.684
1.651
973
612
17.902
10.171
3.097
1.669
1.639
935
621
18.132
20.092
6.158
3.353
3.290
1.908
1.233
36.034
15,75%
4,83%
2,63%
2,58%
1,50%
0,97%
28,25%
15,90%
4,78%
2,57%
2,56%
1,48%
1,00%
28,29%
787
162,08
196,00
191,00
62.655
64.905
127.560
100%
100%
TOTALE GENERALE
ITALIA (2006)
REGIONE E.R.(2006)
POPOLAZIONE
2007 (%) 2006 (%)
Fonte: ISTAT e Anagrafi comunali
Grafico 1.3 – Trend della distribuzione demografica nell’ambito dell’AUSL di Imola, per zona
altimetrica, e confronto regionale. Periodo 2000-2007
Distribuzione della popolazione per zona altimetrica
AUSL Imola
100%
80%
60%
Pianura
40%
Collina
20%
0%
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
153
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario
Imolese
____________________________________________________________________________________________________________
______
Distribuzione della popolazione per zona altimetrica
RER
100%
80%
Pianura
60%
Collina
40%
Montagna
interna
20%
0%
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Popolazione
Grafico 1.11 – Variazione assoluta della popolazione della Azienda USL di Imola. Periodo 1/01/20041/01/2008
Popolazione residente AUSL Imola
127.560
125.094
125.903
124.060
122.777
2004
2005
2006
2007
2008
Figura 1.13 – Variazione assoluta e % della popolazione del Nuovo Circondario Imolese, per Comune
di residenza. Periodo 2001-2007
Residenti al Residenti al
Var
Var % Residenti al
31.12.01
31.12.06 assoluta 06-01
31.12.07
64.371
66.658
2.287
3,6%
67.301
Imola
53,9%
52,9%
52,8%
1.253
1.254
1
0,1%
1.233
Castel del Rio
1,0%
1,0%
1,0%
1.794
1.868
74
4,1%
1.908
Fontanelice
1,5%
1,5%
1,5%
Borgo
3.040
3.227
187
6,2%
3.290
2,5%
2,6%
2,6%
Tossignano
2.937
3.241
304
10,4%
3.353
Casalfiumanese
2,5%
2,6%
2,6%
5.638
6.012
374
6,6%
6.158
Dozza
4,7%
4,8%
4,8%
3.494
3.894
400
11,4%
3.972
Castel Guelfo
2,9%
3,1%
3,1%
4.234
4.403
169
4,0%
4.465
Mordano
3,5%
3,5%
3,5%
19.146
20.020
874
4,6%
20.092
Castel S. Pietro
16,0%
15,9%
15,8%
13.583
15.326
1.743
12,8%
15.788
Medicina
11,4%
12,2%
12,4%
Circondario
119.490
125.903
6.413
5,4%
127.560
imolese
Comuni
Var %
07-06
1,0%
-1,7%
2,1%
2,0%
3,5%
2,4%
2,0%
1,4%
0,4%
3,0%
1,3%
Comuni
Tasso di crescita della popolazione 2001-2007
Imola
Castel del Rio
Fontanelice
4,6%
-1,6%
6,4%
Borgo
Tossignano
8,2%
Casalfiumanese
14,2%
Dozza
9,2%
13,7%
Castel Guelfo
Mordano
Castel S. Pietro
5,5%
4,9%
16,2%
Medicina
Circondario
imolese
6,8%
154
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario
Imolese
____________________________________________________________________________________________________________
______
67.301
66.658
64.371
Imola
20.092
20.020
19.146
Castel S. Pietro T.
15.788
15.326
13.583
Medicina
6.158
6.012
5.638
Dozza
Mordano
Castel Guelfo
4.465
4.403
4.234
3.972
3.894
3.494
Casalfiumanese
3.353
3.241
2.937
Borgo Tossignano
3.290
3.227
3.040
Fontanelice
Castel del Rio
Residenti al 31.12.2007
1.908
1.868
1.794
Residenti al 31.12.2006
1.233
1.254
1.253
Residenti al 31.12.2001
Grafico 1.15 – Distribuzione per fasce di età nei Comuni del Nuovo Circondario Imolese. Anno 2007
22,7%
18,8%
Totale
≥ 65
31,5%
13,5%
13,5%
50-64
30-49
21,3%
Medicina
17,4%
15-29
33,3%
13,8%
14,3%
0-14
22,8%
Castel S. Pietro
21,0%
30,7%
13,0%
12,6%
22,7%
Mordano
Castel Guelfo
Dozza
18,0%
32,4%
13,7%
13,1%
18,1%
16,8%
36,3%
13,5%
15,3%
17,9%
19,0%
33,2%
14,5%
15,4%
20,3%
18,0%
Casalfiumanese
33,3%
13,4%
15,0%
20,1%
16,7%
B. Tossignano
32,5%
15,1%
15,7%
22,3%
17,2%
31,7%
Fontanelice
14,4%
14,4%
29,8%
18,0%
Castel del Rio
26,3%
12,8%
13,1%
23,9%
18,9%
Imola
10%
30,8%
13,3%
13,1%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
155
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario
Imolese
____________________________________________________________________________________________________________
______
Grafico 1.16 – Distribuzione per fasce di età e genere della popolazione circondariale. Anno 2007
Distribuzione della popolazione per età e genere
6.000
Maschi
Femmine
5.000
4.000
3.000
2.000
1.000
0-4
5-9
10-14 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 75-79 80-84 85 e >
Tabella 1.17 – Movimento anagrafico della popolazione residente del Nuovo Circondario Imolese.
Periodo 2001-2006
Comuni
Borgo Tossignano
Casalfiumanese
Castel del Rio
Castel Guelfo
Castel S. Pietro T.
Dozza
Fontanelice
Imola
Medicina
Mordano
Totale
residenti
2001
A
3.040
2.937
1.253
3.494
19.146
5.638
1.794
64.371
13.583
4.234
119.490
nati
morti
B
188
173
69
244
816
302
117
2.820
752
196
5.677
C
199
134
120
161
1.149
254
123
3.668
804
227
6.839
saldo
saldo
residenti
immigrati emigrati
crescita
naturale
migratorio
2006
D = B-C
E
F
G = E-F
H = D+G I = A+H
-11
890
692
198
187
3.227
39
882
617
265
304
3.241
-51
312
260
52
1
1.254
83
1.000
683
317
400
3.894
-333
4.124
2.917
1.207
874
20.020
48
1.604
1.278
326
374
6.012
-6
478
398
80
74
1.868
-848
9.838
6.703
3.135
2.287
66.658
-52
3.730
1.935
1.795
1.743
15.326
-31
893
693
200
169
4.403
-1162
23.751
16.176
7.575
6.413 125.903
Nota: il saldo migratorio riguarda tutti i movimenti di popolazione, da e verso i Comuni in tabella, comprensivi delle dinamiche
intra territorio circondariale, intra-regionale, intra-nazionale ed extranazionale.
Stranieri
Grafico 1.24 – Incidenza % della popolazione straniera nella AUSL di Imola a confronto con la media
RER, e in dettaglio per Comune circondariale. Periodo 2003-2006
AUSL Imola
RER
5,13%
6,90%
7,53%
6,20%
4,57%
5,12%
5,45%
3,79%
2003
2004
2005
2006
156
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario
Imolese
____________________________________________________________________________________________________________
______
Castel del Rio
11,09%
Borgo Tossignano
10,35%
Fontanelice
6,91%
Dozza
6,32%
6,04%
Mordano
Castel Guelfo
5,70%
Circondario imolese
5,45%
Medicina
5,38%
Imola
5,11%
Castel S. Pietro T.
5,07%
Casalfiumanese
4,78%
Figura 1.25 – Tasso di crescita della popolazione straniera nei Comuni circondariali. Periodo 2001-2006
Borgo
Tossignano
Casalfiumanese
Dozza
Castel Guelfo
Mordano
Castel S. Pietro
Medicina
Circondario
imolese
126
3,8%
163
4,9%
60
1,8%
186
5,6%
135
4,1%
146
4,4%
424
12,8%
359
10,9%
3.305
Var %
3.407
49,6%
139
2,0%
1.791
111%
1.521
94%
49
54%
35
39%
129
1,9%
334
4,9%
155
2,3%
380
5,5%
222
3,2%
266
3,9%
1.015
14,8%
824
12,0%
3
2%
-24
-19%
171
105%
121
74%
95
158%
82
137%
194
104%
161
87%
87
64%
63
47%
120
82%
102
70%
591
139%
487
115%
465
130%
390
109%
6.871
3.566
108%
2.938
89%
Comuni
Saldo migratorio
Imola
C astel del Rio
Fontanelice
1.616
48,9%
90
2,7%
di cui
Var % per
saldo
saldo
migratorio migratorio
Var
assoluta
Castel del Rio
Fontanelice
-19%
Borgo
Tossignano
Casalfiumanese
Dozza
94%
39%
Mordano
17%
21%
74%
31%
137%
87%
47%
Castel Guelfo
22%
18%
18%
70%
12%
115%
Castel S. Pietro
25%
109%
Medicina
Circondario
imolese
Saldo naturale
16%
C asalfiumanese
Castel del Rio
Stranieri
residenti
1.1.07
Mordano
Imola
Stranieri
residenti
1.1.02
Circondario
imolese
Comuni
89%
21%
19%
Famiglie
Grafico 1.30 – % di famiglie unipersonali nei Comuni dell’AUSL di Imola, e confronto con il dato
provinciale. Censimenti 1991 e 2001
CASTEL DEL RIO
Provincia di Bologna
24%
FONTANELICE
B. TOSSIGNANO
IMOLA
Ausl Im ola
21%
20%
CASALFIUMANESE
19%
MEDICINA
19%
CASTEL S PIETRO
MORDANO
DOZZA
CASTEL GUELFO
36%
33%
31%
30%
25%
27%
26%
26%
25%
25%
24%
24%
18%
22%
16%
21%
16%
20%
15%
Anno 2001
Anno 1991
157
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario
Imolese
____________________________________________________________________________________________________________
______
Grafico 1.31 – Distribuzione delle famiglie per numero di componenti nell’AUSL di Imola.
Censimenti 1991 e 2001
31,2%
30%
Ausl Imola 1991
25,0%
Ausl Imola 2001
26,9%
28,6%
23,9%
20%
20,0%
17,4%
14,9%
10%
4,7%
1,7%
3,6%
0%
0,7%
1,0%
1
2
3
4
5
6
0,4%
7 o più
Imprese/lavoro
Tabella 1.32 – Consistenza delle imprese attive per Comune del Nuovo Circondario Imolese. Periodo
2001-2006 e natalità/mortalità anno 2006
Consistenza e trend
Comune ed area
Natalità / Mortalità 2006
attive 2001
attive 2006
Var %
(2006-2001)
Castel del Rio
Fontanelice
Borgo Tossignano
Casalfiumanese
Mordano
Castel Guelfo
Dozza
Medicina
Castel S Pietro
Imola
Circondario Imolese
152
227
281
348
459
445
580
1372
1945
5522
11.331
127
221
275
343
447
492
599
1.486
2.005
5.730
11.725
-16,4%
-2,6%
-2,1%
-1,4%
-2,6%
10,6%
3,3%
8,3%
3,1%
3,8%
3,5%
imprese
x1000
abitanti
101
118
85
106
102
126
100
97
100
86
93
Provincia di Bologna
85.684
88.202
2,9%
92
nuove
iscritte
cessate
saldo
5
9
13
18
15
35
42
87
134
433
791
14
17
27
20
30
29
46
91
132
428
834
-9
-8
-14
-2
-15
6
-4
-4
2
5
-43
6.829
6.529
300
Fonte: CIAA Bologna, tratto da studio Nomisma sulla qualità dello sviluppo del circondario imolese
158
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario
Imolese
____________________________________________________________________________________________________________
______
Figura 1.34 – Avviamenti al lavoro, per tipo di contratto, nelle imprese del Nuovo Circondario
Imolese. Periodo 2004-I semestre 2007
Altro
CONTRATTO
2004
Lavoro dipendente T.Determinato
Lavoro dipendente T.Indeterminato
Interinale
Apprendistato
Lavoro a Progetto e Occasionale
Co. Co. Co.
Lavoro intermittente
Tirocinio
Contratto di inserimento
Lavoro autonomo a partita IVA
Socio lav di coop di produzione e lavoro
Stagionale
Contratto di formazione
Lavoro a domicilio
Totale
2005
5.168
4.262
2.379
1.150
7
2
2
1
37
3
13.011
1.663
3.407
793
1.184
2
8
1
51
1
7
1
7.118
2006
3.222
1.821
785
1.107
13
7
33
38
6
62
2
2
7.098
1° sem.
2007
2.791
1.492
660
536
284
93
53
38
29
18
6
2
6.002
1° sem. 2007
Esercizio 2006
Esercizio 2005
Esercizio 2004
1
10
100
1.000
10.000
Sicurezza
Tabella 1.56 - Incidenti stradali, morti e indici di mortalità, confronti territoriali del Nuovo
Circondario Imolese. Periodo 2001-2006 e anno 2006 per morti e indice di mortalità
Numero incidenti
Incidenti su 1000 ab. Morti Indice di
2001
2002
2003
2004
2005
2006 2003 2004 2005 2006 2006 mortalità
BORGO TOSSIGNANO
21
11
11
17
9
10
3,4
5,3 2,8 3,1
0
CASALFIUMANESE
6
17
4
14
9
7
1,2
4,3 2,8 2,2
0
CASTEL DEL RIO
6
4
6
5
0
3
4,8
4,0
0 2,4
1
CASTEL GUELFO
15
10
8
16
10
13
2,1
4,1 2,6 3,3
0
CASTEL SAN PIETRO
65
112
124
111
117
106
6,2
5,5 5,8 5,3
1
DOZZA
17
30
35
41
29
25
5,8
6,8 4,8 4,2
1
FONTANELICE
8
16
10
7
7
9
5,4
3,7 3,7 4,8
0
IMOLA
487
485
513
488
451
501
7,7
7,3 6,8 7,5
10
MEDICINA
79
61
39
46
49
38
2,5
3,0 3,2 2,5
2
MORDANO
1
3
8
8
10
11
1,8
1,8 2,3 2,5
2
AUSL IMOLA
705
749
758
753
691
723
6,2
6,1 5,5 5,7
17
2,4%
PROVINCIA DI BOLOGNA
5.079
5.446
5.215
5.349
5.154
5.191
5,6
5,7 5,5 5,4 108
2,1%
ITALIA
263.100 265.402 252.271 243.490 240.011 238.125
4,4
4,2 4,1 4,1 5669
2,4%
Comune
159
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario
Imolese
____________________________________________________________________________________________________________
______
Figura 1.60 - Andamento infortunistico nell’ambito dell’Azienda USL di Imola. Distribuzione per settori e
comparti. Periodo 2001-2007
INDUSTRIA
NON
Di cui
ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERZIARIO IDENTIFICATI TOTALE Fuori AUSL
2059
397
1336
30
1321
3822
54%
10%
35%
1%
1985
368
1242
19
1206
3614
55%
10%
34%
1%
1967
338
1327
34
1207
3666
54%
9%
36%
1%
1784
349
1282
7
1110
3422
52%
10%
38%
0%
1731
371
1313
12
1009
3427
51%
11%
38%
0%
1645
342
1302
18
3307
979
50%
10%
39%
1%
1497
282
1245
20
3044
948
49%
9%
41%
1%
ANNO
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
INDUSTRIA ARTIGIANATO
2500
2059
AGRICOLTURA
1985
TERZIARIO
1967
2000
1784
1731
1645
1497
1500
1336
1327
1282
1313
1302
368
338
349
371
342
2002
2003
2004
2005
2006
1242
1245
1000
500
397
282
0
2001
2007
Andamento infortunistico 2007:Tutti
distribuzione
settori/comparti
e confronto con il 2006
i settori:per
3.044
(-8%)
Tutti i settori: 3.044 (-8%)
Altro: 343
Altro: 343
Edilizia: 279 (-14%)
Edilizia: 279 (-14%)
Agricoltura:
Agricoltura:282
282 (17%)
(- 17%)
Metalmeccanica: 598
Metalmeccanica: 598
(-9%)
(-9%)
Legno: 95 (-28%)
Legno: 95 (-28%)
Ceramica: 202 (+2%)
Ceramica: 202 (+2%)
Terziario: 1245 (-4%)
Terziario: 1245 (-4%)
Industria/artigianato: 1.497 (-9%)
Edilizia Metalmeccanica Legno Ceramica
Tabella 1.61 - Infortuni sul lavoro mortali nell’ambito dell’Azienda USL di Imola. Periodo 2001-2007
ANNI
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 TOTALE
INDUSTRIA ARTIGIANATO (escl. Edilizia)
1
0
0
0
1
0
0
2
EDILIZIA
2
1
0
1
2
0
0
6
AGRICOLTURA
0
0
1
2
2
0
0
5
TERZIARIO
1
0
0
0
1
0
1
3
TOTALE
4
1
1
3
6
0
1
16
Grafico 1.64 - Infortuni dei lavoratori stranieri nell’ambito dell’Azienda USL di Imola. Anno 2007
160
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario
Imolese
____________________________________________________________________________________________________________
______
industria /a rtigia na to
a gricoltura
te rzia rio
500
450
400
137
154
32
26
170
350
300
25
250
200
150
296
297
2005
2006
267
100
50
0
2007
Figura 1.65 – Accesso al Pronto Soccorso dell’Azienda USL di Imola, per infortuni domestici, distinti
per esito. Periodo 2003-2007
ESITO
Al curante per proseguire cure
Ricoverato
Abbandona P.S
Non si ripresenta in PS
Al curante per competenza
Giunto cadavere
Osservazione in Medicina
Urgenza/OBI
Trasferito
Rifiuta ricovero
Deceduto in P.S.
Totale
Var. % sull'anno precedente
2003
%
2004
%
2005
%
2006
%
2007
%
5.129
273
79
64
3
1
90,1%
4,8%
1,4%
1,1%
0,1%
0,0%
5.461
303
125
66
117
0
88,6%
4,9%
2,0%
1,1%
1,9%
0,0%
5.405
308
127
51
122
1
88,4%
5,0%
2,1%
0,8%
2,0%
0,0%
5.492
278
171
58
0
0
89,5%
4,5%
2,8%
1,0%
0,0%
0,0%
4.063
234
168
61
0
0
86,8%
5,0%
3,6%
1,3%
0,0%
0,0%
125
2,2%
81
1,3%
88
1,4%
129
2,1%
134
2,9%
5
12
0
5.691
-10,1%
0,1%
0,2%
0
7
7
0
6.167
8,4%
0,1%
0,1%
0,0%
2
11
1
6.116
-0.83%
0,0%
0,2%
0,0%
2
7
0
6.137
0,3%
0,0%
0,1%
0,0%
5
17
0
4.682
-23,7%
0,1%
0,4%
0,0%
6.500
6.167
6.000
6.116
6.137
5.691
5.500
5.000
4.682
4.500
4.000
2003
2004
2005
2006
2007
Grafico 1.66 - Infortuni domestici nel territorio dell’AUSL di Imola, per fasce d’età e genere. Anno
2007
161
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario
Imolese
____________________________________________________________________________________________________________
______
2007
700
Maschi
600
Femmine
500
400
300
200
100
0
0-19
20-29
30-49
50-59
60-79
> 80
Maschi
559
232
629
246
480
184
Femmine
428
157
463
221
591
492
162
Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009
Nuovo Circondario
Imolese
____________________________________________________________________________________________________________
______
Si ringraziano tutti coloro che hanno contribuito
alla realizzazione del Piano per la Salute e il Benessere Sociale
del Distretto di Imola - Anno 2009-2001
163
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Piano Salute Benessere Sociale 2009-2011