PROVINCIA DI BOLOGNA PIANO SALUTE E BENESSERE SOCIALE 2009-2011 del Circondario Imolese PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ INDICE PRESENTAZIONE ..................................................................... 8 PREMESSA E METODO ............................................................... 9 GLI ATTORI DEL PIANO “SALUTE E BENESSERE” DEL CIRCONDARIO IMOLESE ......... 10 IL PROFILO DI COMUNITÀ DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA - DISTRETTO DI IMOLA ..... 16 PROGRAMMI PROVINCIALI E PROGETTI SOVRAZONALI 2009...............20 Programmi provinciali ............................................................20 Progetto sovrazonale N. 1: Progetto sovrazonale N. Progetto sovrazonale N. Progetto sovrazonale N. Progetto sovrazonale N. PROGRAMMA PROVINCIALE “PROMOZIONE DI POLITICHE DI ACCOGLIENZA E TUTELA DELL’INFANZIA E ADOLESCENZA”(Piano adozione, accoglienza, abuso). 20 2a): OSSERVATORIO PROVINCIALE DELLE IMMIGRAZIONI ...... 22 2b): ASSISTENZA AL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DEI CITTADINI STRANIERI E APOLIDI DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA..................................................... 23 2c): SOSTEGNO AD INIZIATIVE A CARATTERE INTERCULTURALE ................................................................ 24 2d): PROPOSTA DI FORMAZIONE SUI TEMI DELL’IMMIGRAZIONE ................................................................ 25 Progetti sovrazonali ..............................................................26 Progetto sovrazonale N. 3: Progetto sovrazonale N. 4: Progetto Progetto Progetto Progetto Progetto Progetto Progetto PROGETTO MUTUABILITY .................................... 26 IL COORDINAMENTO PEDAGOGICO PROVINCIALE E LA QUALITA’ DEI SERVIZI EDUCATIVI 0/3 ANNI ............. 27 sovrazonale N. 5: INTERVENTI A FAVORE DI MINORI IN DIFFICOLTA’ ........ 28 sovrazonale N. 6: PROGETTO SOVRAZONALE RELATIVO AL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO SPECIALISTICO PER LA PREVENZIONE DELL’ABUSO E DEL MALTRATTAMENTO: IL FARO ....... 29 sovrazonale N. 7: SOSTEGNO AL SUCCESSO FORMATIVO E SCOLASTICO .... 30 sovrazonale N. 8: INTERVENTO DI IN/FORMAZIONE SULL’USO E DI PREVENZIONE DELL’ABUSO DI SOSTANZE ANNO 2009.. 32 sovrazonale N. 9: SUPPORTO ALLA SPERIMENTAZIONE E AL COORDINAMENTO DELLE AZIONI DI PROSSIMITÀ A LIVELLO DISTRETTUALE Intervento sul consumo problematico di sostanze - anno 2009 ................... 34 sovrazonale N. 10: COORDINAMENTO PROVINCIALE DELLE POLITICHE GIOVANILI .................................................... 38 sovrazonale N. 11: BENESSERE E SALUTE MENTALE ............................. 39 2 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Progetto sovrazonale N. 12: LA RETE DEGLI SPORTELLI SOCIALI ED IL PORTALE DEGLI SPORTELLI SOCIALI - ANNO 2009.......................... 40 Progetto sovrazonale N. 13: AZIONI DI SUPPORTO ALLA RACCOLTA, ELABORAZIONE E ANALISI DATI IN AMBITO SOCIALE E SOCIOSANITARIO A SUPPORTO DELLE FUNZIONI DELLA CTSS DI BOLOGNA 42 Progetto sovrazonale N. 14: SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DEL TERZO SETTORE E MODELLI DI PARTECIPAZIONE - ANNO 2009 ............. 43 Progetto sovrazonale N. 15: PROGETTO SOVRAZONALE DI SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE AL SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO – ANNO 2009........................................................... 44 Progetto sovrazonale N. 16: CAAD - CENTRO PROVINCIALE PER L'ADATTAMENTO DELL'AMBIENTE DOMESTICO (DISABILI–ANZIANI) ANNO 2009........................................................... 45 Progetto sovrazonale N. 17: EDUCAZIONE ALIMENTARE, ORIENTAMENTO E QUALIFICAZIONE AI CONSUMI ............................. 47 Progetto sovrazonale N. 18: PIANO PROVINCIALE D’INTERVENTO PER LA LOTTA AL TABAGISMO .................................................. 48 Progetto sovrazonale N. 19: P.A.R.I. 2008 – PROGRAMMA D’AZIONE PER IL RE-IMPIEGO DI LAVORATORI SVANTAGGIATI (bando riaperto fino a giugno ‘09)................................................... 49 Progetto sovrazonale N. 20: ESPERIENZE DI TRANSIZIONE AL LAVORO PER ADOLESCENTI E GIOVANI USCITI DAL SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE - ANNO 2009 ............... 50 Progetto sovrazonale N. 21: PROTOCOLLO INTERISTITUZIONALE PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO DISABILI IN PARTICOLARI CONDIZIONI DI SVANTAGGIO – ANNO 2009................................. 51 Progetto sovrazonale N. 22: RETE DEI SERVIZI PROVINCIALI PER IL LAVORO (CENTRI PER L’IMPIEGO E SPORTELLI COMUNALI PER IL LAVORO) E INSERIMENTO LAVORATIVO SOGGETTI SVANTAGGIATI – ANNO 2009 ................................................... 52 PROGETTI TRIENNALI .............................................................53 AREA RESPONSABILITÀ FAMILIARI, CAPACITÀ GENITORIALI, DIRITTI DEI BAMBINI, GIOVANI E PIENA APPLICAZIONE DELLA LEGGE N. 194/1978 ....................................... 53 AREA IMMIGRAZIONE, ASILO, LOTTA ALLA TRATTA ...................................... 57 AREA PREVENZIONE E CONTRASTO DELLE DIPENDENZE E DI ALTRE FORME DI DISAGIO SOCIALE – SALUTE MENTALE ..................................................................... 58 AREA ANZIANI E DISABILITÀ............................................................. 59 AREA PREVENZIONE MALATTIE EVITABILI, CRONICHE, PROMOZIONE DI STILI DI VITA SANI E DELLA SICUREZZA ....................................................................... 61 AREA TECNICO ORGANIZZATIVA E AZIONI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE ........................................................................................ 71 3 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 ....................................... 72 Capitolo 1°: DAGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DELLE AREE AGLI INTERVENTI DEL PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 72 AREA RESPONSABILITÀ FAMILIARI, CAPACITÀ GENITORIALI, DIRITTI DEI BAMBINI, GIOVANI E PIENA APPLICAZIONE DELLA LEGGE N. 194/1978 ....................................... 72 Intervento/progetto N. 1: Intervento/progetto Intervento/progetto Intervento/progetto Intervento/progetto Intervento/progetto Intervento/progetto Intervento/progetto Intervento/progetto Intervento/progetto Intervento/progetto PRESA IN CARICO CLINICO-TERAPEUTICA DI MAMME CON PARTICOLARE DIFFICOLTÀ NELL’AREA DELLA GENITORIALITÀ .............................................. 72 N. 2: PROTOCOLLO OPERATIVO PER L’ASSISTENZA SOCIO – SANITARIA A TUTELA DELLA MATERNITÀ ................ 73 N. 3: IL MALTRATTAMENTO CONTRO LE DONNE E I/LE MINORI 74 N. 4: ATTIVARE FORME DI SOSTEGNO AGLI AFFIDATARI SIA PER LE FORME DI AFFIDO FAMILIARE CHE PER QUELLE PARZIALI...................................................... 75 N. 5: ATTIVAZIONE DI UNA RETE DI ACCOGLIENZA PER MINORI DELLA FASCIA 0 – 6 ......................................... 76 N. 6: INTERVENTI DI SOSTEGNO ECONOMICO A FAVORE DI NUCLEI CON ALMENO 4 FIGLI.............................. 77 N. 7: UNA CASA PER OGNI BAMBINO - RAGAZZO ................. 78 N. 8: PROMOZIONE DELL'AGIO AD UN LIVELLO “SUPERIORE” ... 79 N. 9: I MSNA SUL CIRCONDARIO IMOLESE .......................... 80 N. 10: LA RETE DEI CENTRI DI AGGREGAZIONE GIOVANILE ....... 81 N. 11: IL TUTOR AMICALE NELLA REALTÀ DEL CIRCONDARIO IMOLESE ...................................................... 82 AREA IMMIGRAZIONE, ASILO, LOTTA ALLA TRATTA ...................................... 83 Intervento/progetto N. 12: CORSO DI PREPARAZIONE ALLA NASCITA PER DONNE MIGRANTI “PER UNA NASCITA SENZA FRONTIERE” ..... 83 Intervento/progetto N. 13: SOSTEGNO ALL’APPRENDIMENTO DELLA LINGUA ITALIANA IN RETE ....................................................... 84 Intervento/progetto N. 14: MEDIATORI INTERCULTURALI NEI SERVIZI ................... 85 Intervento/progetto N. 15: ACCOGLIENZA ABITATIVA PER DONNE E DONNE CON BAMBINI MIGRANTI .......................................... 86 Intervento/progetto N. 16: INFORMAZIONE, ORIENTAMENTO, CONSULENZA ........... 87 Intervento/progetto N. 17: PROGETTI DI PREVENZIONE PER LE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO E SECONDO GRADO RELATIVAMENTE ALLE TEMATICHE DELLE DIFFERENZE ........................... 88 Intervento/progetto N. 18: PROGRAMMA FINALIZZATO DI ZONA “INTERVENTI A SOSTEGNO DEI PROGRAMMI DI ASSISTENZA ED INTEGRAZIONE SOCIALE A FAVORE DELLE VITTIME DELLA TRATTA, SFRUTTAMENTO E RIDUZIONE IN SCHIAVITÙ” art. 18 DLgs 286/98 e art 13 L 228/03................... 89 AREA PREVENZIONE E CONTRASTO DELLE DIPENDENZE E DI ALTRE FORME DI DISAGIO SOCIALE – SALUTE MENTALE ..................................................................... 92 Intervento/progetto N. 19: COORDINAMENTO DELLE AZIONI A CONTRASTO DELLA POVERTA’ ED ESCLUSIONE SOCIALE ...................... 92 4 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 20: “ANIMA è PSICHE” SERVIZIO DI PSICOLOGIA E PSICOTERAPIA A TARIFFE AGEVOLATE ................... 94 Intervento/progetto N. 21: “CENTRO DOCUMENTAZIONE SULLA SALUTE MENTALE” .. 95 Intervento/progetto N. 22: EPIC’ENTRO: CENTRO PER L’ASCOLTO; AZIONI DI PROSSIMITÀ E ANIMAZIONE SOCIALE...................... 96 Intervento/progetto N. 23: DEFINIZIONE DEGLI ELEMENTI NECESSARI A SVILUPPARE UN MODELLO INTEGRATO DI INTERVENTO INDIVIDUALE: BUDGET DI CURA ............................................ 98 Intervento/progetto N. 24: “VIVERE” PROSECUZIONE E SVILUPPO DELL’UNITÀ DI STRADA ..................................................... 101 Intervento/progetto N. 25: VALUTAZIONE CON UVM DEI PROGETTI INTEGRATI SOCIOSANITARI A LIVELLO RESIDENZIALE E TERRITORIALE - CREAZIONE DI UN SISTEMA INTEGRATO DELLA RESIDENZIALITÀ IN AMBITO CIRCONDARIALE.. 103 Intervento/progetto N. 26: OLTRE LA SIEPE: LA SALUTE MENTALE E’ UN DIRITTO DI TUTTI, ANCHE IL TUO. Ed. 2009 ........................ 106 AREA ANZIANI E DISABILITÀ............................................................107 Intervento/progetto N. 27: PROGETTO DI GESTIONE DEI RICOVERI TEMPORANEI DI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI O PERSONE CON DISABILITA’ ................................................ 107 Intervento/progetto N. 28: FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA – INTERVENTI E SERVIZI PER L’ANNO 2009 – ASSISTENZA RESIDENZIALE ANZIANI .................................. 108 Intervento/progetto N. 29: FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA – INTERVENTI E SERVIZI PER L’ANNO 2009 – DOMICILIARITÀ, NUOVE OPPORTUNITÀ ASSISTENZIALI E SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE ............................... 109 Intervento/progetto N. 30: FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA – INTERVENTI E SERVIZI PER L’ANNO 2009 – ASSISTENZA RESIDENZIALE DISABILI ................................... 110 Intervento/progetto N. 31: FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA – INTERVENTI E SERVIZI PER L’ANNO 2009 DOMICILIARITÀ DISABILI, NUOVE OPPORTUNITÀ ASSISTENZIALI E SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE ........... 111 Intervento/progetto N. 32 FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA – INTERVENTI E SERVIZI PER L’ANNO 2009 – INTERVENTI TESI ALL’EMERSIONE E QUALIFICAZIONE DEL LAVORO DI CURA DELLE ASSISTENTI FAMILIARI ..................... 113 Intervento/progetto N. 33: INTERVENTI E SERVIZI PER L’ANNO 2009 – SERVIZI, CONSULENZA E SOSTEGNO ECONOMICO PER L’ADATTAMENTO DOMESTICO ........................... 115 Intervento/progetto N. 34: FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA – INTERVENTI E SERVIZI PER L’ANNO 2009 – PROGRAMMI DI SOSTEGNO DELLE RETI SOCIALI E DI PREVENZIONE DEI SOGGETTI FRAGILI ........................................ 117 Intervento/progetto N. 35: INTERVENTI DI ANIMAZIONE SOCIALE RIVOLTI A SINGOLI O GRUPPI ATTI A FAVORIRE LA DOMICILIARITA’ E L’INCLUSIONE NELLA COMUNITA’ DI SOGGETTI SVANTAGGIATI............................................. 118 5 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 36: INTERVENTI A SUPPORTO DELLA DOMICILIARITÀ......... 119 Intervento/progetto N. 37: ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE SECONDO PROGETTI ASSISTENZIALI INTEGRATI ED INDIVIDUALIZZATI. IL FINE È CREARE UN PERCORSO DI PRESA IN CARICO CONDIVISO TRA I PROFESSIONISTI DEL SOCIALE DELL’A.S.P. CIRCONDARIO DI IMOLA E I PROFESSIONISTI SANITARI DELL’ A.U.S.L. DI IMOLA PER GARANTIRE UNITARIETÀ E INTEGRAZIONE DELL’INTERVENTO ........................................ 121 Intervento/progetto N. 38: PROGETTO DI MAPPATURA E MONITORAGGIO DEGLI ANZIANI E DEI DISABILI IN CONDIZIONE DI VULNERABILITA’ SOCIALE E SOCIO-SANITARIA. INTEGRAZIONE ED AGGIORNAMENTO................... 123 Intervento/progetto N. 39: PROGETTO DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITA’: SUPPORTO AL LAVORO DI CURA SVOLTO DIRETTAMENTE DA FAMILIARI O CON L’AIUTO DI ASSISTENTI FAMILIARI . 125 Intervento/progetto N. 40: PROGETTO DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITA’: FACILITARE LA CONTINUITA’ TRA OSPEDALE E TERRITORIO................................................ 126 Intervento/progetto N. 41: PREVENZIONE CADUTE NELL’ANZIANO FRAGILE CON INTERVENTI AL DOMICILIO ............................... 127 Intervento/progetto N. 42: INTERVENTO SOCIO-RIABILITATIVO POMERIDIANO PER ADULTI CON DISABILITÀ ACQUISITA .................... 128 Intervento/progetto N. 43: “PROGETTO DI RETE PER INIZIATIVE CIRCONDARIALI“ .. 130 Intervento/progetto N. 44: PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DI AZIONI DI COORDINAMENTO E INTEGRAZIONE POSSIBILI PER L’INSERIMENTO SOCIOLAVORATIVO DI PERSONE CON DISABILITA’ E/O IN CONDIZIONE DI SVANTAGGIO SOCIALE .................................................... 131 Intervento/progetto N. 45: PROGETTO DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITA’ FINALIZZATO ALLA PERMANENZA O AL RIENTRO AL PROPRIO DOMICILIO DI ANZIANI OSPITI DI STRUTTURE RESIDENZIALI .............................................. 133 AREA PREVENZIONE MALATTIE EVITABILI, CRONICHE, PROMOZIONE DI STILI DI VITA SANI E DELLA SICUREZZA ......................................................................134 Intervento/progetto N. 46: “LE CITTÀ IN CAMMINO” – PROMOZIONE DELL’ATTIVITÀ MOTORIA NELLE PERSONE ANZIANE .................... 134 Intervento/progetto N. 47: MONDO DELLA SCUOLA: ATTIVITÀ MOTORIA E MOBILITÀ SOSTENIBILE NELLE 3° CLASSI DELLE SCUOLE PRIMARIE DI IMOLA E MORDANO – “Movimento e salute” “Cortili per gioco”.................................................. 136 Intervento/progetto N. 48: MONDO DELLA SCUOLA: ATTIVITÀ MOTORIA E MOBILITÀ SOSTENIBILE ”MOBILITY MANAGER JUNIOR E DISCOBUS LASCIATI GUIDARE” ....................................... 137 Intervento/progetto N. 49: MONDO DELLA SCUOLA: ATTIVITÀ MOTORIA E MOBILITÀ SOSTENIBILE NELLE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DELL’I.C. 7 DI IMOLA “A PIEDI E IN BICI A SCUOLA CON GLI AMICI” ................................................. 138 6 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 50: UN QUARTIERE DA MIGLIORARE A PARTIRE DALLA MOBILITÀ SOSTENIBILE NEL TRAGITTO CASA-LAVORO ........... 139 Intervento/progetto N. 51: PIANO DI COMUNICAZIONE SULLA MOBILITA’ SOSTENIBILE .............................................................. 141 Intervento/progetto N. 52: PET THERAPY - PROMOZIONE ALLA SALUTE E AD UNA MIGLIORE QUALITÀ DELLA VITA PER PORTATORI DI HANDICAP PSICOFISICO E ANZIANI ...................... 142 Intervento/progetto N. 53: UN CAMPO PROVE PER LA SICUREZZA .................... 143 Intervento/progetto N. 54: MOBILITÀ SOSTENIBILE… CHE PASSIONE ALL’AUSL DI IMOLA!...................................................... 144 Intervento/progetto N. 55: DVD paesaggi di prevenzione ............................... 145 Intervento/progetto N. 56: DONNE E SPORT .............................................. 146 Intervento/progetto N. 57: PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO RISPETTO ALLA MOBILITÀ SOSTENIBILE ............................................... 147 AREA TECNICO ORGANIZZATIVA E AZIONI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE .......................................................................................148 Intervento/progetto N. 58: FORMAZIONE DEI SOGGETTI COINVOLTI NELLA DEFINIZIONE DEL PIANO PER LA SALUTE ED IL BENESSERE SOCIALE 148 Intervento/progetto N. 59: SVILUPPO E CONSOLIDAMENTO DEGLI UFFICI DI PIANO . 149 Intervento/progetto N. 60: SVILUPPO DELLO SPORTELLO SOCIALE .................... 150 Intervento/progetto N. 61: CREAZIONE DI FORME ATTIVE DI COLLABORAZIONE TRA ENTI ED ASSOCIAZIONI PER UN MIGLIORAMENTO DEL SERVIZIO CIVILE NEL DISTRETTO DI IMOLA ............ 151 Capitolo 2°: MONITORAGGIO E VALUTAZIONI .......................... 152 Capitolo 3°: PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA .......................... 152 Allegato n. 1 ………………………………………………………………………………………………………………. 153 7 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ PRESENTAZIONE La parola Welfare è entrata ormai nel linguaggio comune anche se difficilmente si riesce a definirla in modo netto e condiviso. Nella concezione storica del termine, almeno per l’area europea, Welfare indica lo stato sociale e le politiche ad esso connesse, comprese le politiche della sanità. A seguito dei mutamenti geopolitici dell’ultimo decennio del secolo scorso, però, le economie ed il modus vivendi degli abitanti del pianeta, in particolare degli europei, hanno cominciato a trasformarsi sotto l’effetto di due grandi cambiamenti. In primo luogo la globalizzazione, cioè l’interdipendenza crescente fra le economie del mondo e l’emergere di una economia “globale”, in secondo luogo la rivoluzione tecnologica, con la diffusione di internet e delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Questi cambiamenti , uniti al fenomeno dell’immigrazione, dai Paesi dell’ex blocco sovietico e dal sud del mondo, hanno coinvolto aspetti della vita quotidiana che pongono reali sfide alla società, anche a livello della nostra comunità locale: l’accesso all’istruzione , la salute ,la tutela dell’ambiente, la sicurezza, i diritti ed i doveri dei cittadini membri della comunità. Il welfare di Comunità pone a noi cittadini del Circondario Imolese l’obbligo di ridefinire un nuovo modello sociale, che non riveda gli obiettivi , già definiti nella nostra Carta Costituzionale, quanto le modalità necessarie per raggiungerli. L’orientamento a livello locale è quello di affermare con forza un’idea di welfare di comunità per il benessere dei cittadini, basato su una forte presenza di garanzia del “pubblico” e contemporaneamente, su processi decisionali, programmatori ed attuativi di servizi ed interventi sociali e sanitari, fortemente partecipati dalle organizzazioni della società civile, delle parti sociali, del terzo settore e delle stesse persone e famiglie che esprimono esigenze di sostegno e/o di cura. La strategia per la costruzione di un welfare locale, capace di realizzare un sistema di servizi in consiste grado di affrontare le sfide e quindi “di mutare al mutare dei bisogni”, nell’affermazione del ruolo di regia e garanzia delle Istituzioni (Regione, Provincia, Comuni; Circondario) e nella piena consapevolezza del ruolo, dell’impegno e del valor reciproco delle molteplici realtà del territorio (pubblico, privato, terzo settore e volontariato) La comunità solidale, competente, che partecipa. I cambiamenti sopra descritti impongono una programmazione conseguente, che esca da logiche settoriali e partendo dai bisogni del territorio ponga il cittadino al centro del sistema di interventi-servizi. A fronte di servizi di qualità e oggettivamente buoni a livello settoriale, la sfida per il futuro si gioca sul tema dell’integrazione che pur prestando attenzione alle specificità (urbanistiche, formative, sanitarie e sociali,), renda efficace la spesa per i servizi e realizzi un welfare di comunità realmente inclusivo. L’obiettivo è quello di un welfare capace di promuovere l’emancipazione dal bisogno, e quindi non solo di “risarcire e/o aiutare”chi ha bisogno, ma anche di assumere una funzione “anticrisi”,esplicitando le politiche sociali come vere e proprie politiche di sviluppo sociale ed economico. Maurizio Barelli 8 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ PREMESSA E METODO Il Piano per la Salute e il Benessere Sociale 2009-2011 del distretto di Imola, si inserisce all’interno di un percorso di programmazione iniziato nel 2002, con il primo Piano di Zona dell’Ambito Distrettuale di Imola (2002-2003), e successivamente nel 2005, con il secondo Piano di Zona dell’Ambito Distrettuale di Imola (2005-2007) integrato con il Piano Attuativo 2008. Questo Piano di Zona per la Salute e il Benessere Sociale si inserisce pertanto all’interno di questo processo di programmazione, sviluppo e implementazione della rete dei servizi dell’Ambito Distrettuale di Imola con l’intento di proseguire in questo percorso di progressiva qualificazione delle risposte sociosanitarie messe a disposizione dei cittadini. Diverse sono le novità e le conferme del presente piano. La prima importante novità attiene alla decisione, assunta dalla Regione Emilia Romagna, di produrre con il Piano per la Salute e il Benessere Sociale 2009-2011 una forte accelerazione al processo di integrazione delle politiche sociali e sanitarie. Attraverso il presente Piano, infatti, si dovrà avviare un processo di integrazione degli strumenti di programmazione sociale e sanitaria superando quindi il dualismo tecnico tra programmazione sociale da una parte (attraverso l’utilizzo del Piano di Zona per la Salute e il Benessere Sociale) e programmazione sanitaria dall’altra (con la realizzazione del Programma per le Attività Territoriali). La seconda novità attiene alla valorizzazione della dimensione provinciale nell’orientamento delle politiche distrettuali. Per la prima volta, infatti, i distretti dispongono di strumenti (il Profilo di Comunità della Provincia di Bologna da un parte e l’Atto di indirizzo e coordinamento 2009-2011 dall’altra) in grado di supportare la programmazione territoriale producendo e sviluppando interessanti processi sinergici. Sul versante delle conferme rispetto ai piani precedenti, da evidenziare in primo luogo il ruolo strategico del terzo settore nel processo di programmazione e implementazione delle politiche socio-sanitarie locali. Anche nel Piano 2009-2011 si prosegue nella direzione di strutturare e organizzare sempre meglio e sempre di più tale azione sinergica sul territorio. Una ulteriore conferma rispetto al passato attiene alla conferma e sviluppo dei processi di integrazione con le altre politiche settoriali. La collaborazione con i settori che impattano sulle questioni sociali e sociosanitarie e che viceversa ne sono influenzati viene confermata, anche in questo caso, nella direzione di sviluppare un vero e proprio sistema di welfare (welfare di comunità). Il presente Piano di Zona raccoglie quindi le sfide qui annunciate sia in termini di innovazione rispetto ai punti di criticità da affrontare sia in termini di conferma dei punti di forza da sostanziare. Attraverso la metodologia propria delle programmazioni – mappature dell’esistente, condivisione degli obiettivi, definizione delle azioni e monitoraggio si è realizzato il presente Piano per la Salute ed il Benessere Sociale, frutto di un lavoro fortemente integrato e partecipato tra le componenti attive del territorio. Le riunioni dei tavoli si sono tenute da dicembre 2008 al 16.3.2009. Il Piano è stato Presentato all’interno dei Consigli Comunali del territorio e alle Associazionidi Volontariato. Il Piano è stato approvato dalla Giunta del Nuovo Circondario Imolese il 18 marzo 2009, quale strumento di governance del territorio distrettuale. Paride Lorenzini 9 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ GLI ATTORI DEL PIANO “Salute e Benessere” del Circondario imolese TAVOLO DEL WELFARE Coordinatore: Assessore Maurizio Barelli – Nuovo Circondario Imolese COMPONENTE RUOLO ENTE RAPPRESENTATO Coordinatore tecnico: Paride Lorenzini Responsabile Ufficio di Piano Nuovo Circondario imolese 1 Baldazzi Gianni Assessore Comune di Castel Guelfo 2 Barelli Maurizio Componente UfficioPresidenza Nuovo Circondario Imolese 3 Canova Candida Rappresentante Consulta del Volontariato Medicina 4 Caprara Gabriella A.S.P. Circondario Imolese 5 Cecchini Bruno Coordinatore Tecnico Tavolo Resp. Familiari,…. Segretario 6 Ciarlatani Coordinatore Tecnico Tavolo Immigrazione Assessore A.S.P. Circondario Imolese Comune di Dozza 7 Cocchi Maria Grazia Elio 8 Conti Roberto Assessore UGL Comune di Medicina 9 Dal Pozzo Luca Rappresentante Confcooperative 10 Dall’Orso Giulio Portavoce Volontariato Castel San Pietro Terme 11 De Paoli Luca Portavoce Provinciale Forum Terzo Settore Presidente CNA Pensionati Tavolo Coordinam. Organizz. imprenditoriali territorio imolese - CNA 12 Domenicali Ettore Doretta Coordinatore Tecnico Tavolo AnzianiDisabilità 14 Francesconi Danilo Segretario 13 Dori Ausl Imola CISL Imola 16 Gambetti Gianna Coordinatore Tecnico Tavolo Salute mentale, …. Responsabile 17 Garofani Andrea Direttore ASP Circondario Imolese 18 15 Galassi Laffi Alba Ausl Imola CIOFS Imola Guido Direttore Sanità Pubblica Ausl Imola 19 Liverani Paolo Segretario UIL 20 Lorenzini Paride Responsabile Ufficio di Piano Nuovo Circondario imolese Segretario CGIL Direttore Distretto Ausl Imola 21 Marchetti Elisabetta 22 Mastroianni Maria 23 Mazzini 24 Monti Orianna Collaboratore esterno Montecatone Rehabilitation Institute 25 Piani Daniele Presidente Stefania Assessore Assemblea delle Organizz. Sociali e delle Associaz. di volontariato di Imola Comune di Mordano Responsabile Dipartimento di Salute Mentale Ausl Imola Assessore Comune di Castel S.Pietro Terme 26 Pirazzoli Tiziana Coordinatore staff Direzione Generale 27 Prugnoli Benedetta 28 Raspanti Adriano 29 Gigliola Presidente ASP Circondario Imolese 30 Sangiorgi Savio Vice Presidente LEGACOOP 31 Spagnoli Gian Battista Paolo Direttore Sanitario Ausl Imola Direttore IAL Imola Giorgio Vice Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Imola 32 Poli A.u.s.l. Imola Tebaldi 33 Valvassori 34 Visani Lucio Assessore Comune Borgo Tossignano 35 Visani Roberto Assessore - Vicesindaco Comune di Imola Paola Medico Comitato vigilanza nord-ovest ASP 36 Zuppiroli 10 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ TAVOLO RESPONSABILITÀ FAMILIARI, CAPACITÀ GENITORIALI, DIRITTI DEI BAMBINI, GIOVANI E PIENA APPLICAZIONE DELLA LEGGE N°194/1978 Coordinatore: Assessore Adriano Raspanti – Comune di Castel S.Pietro T COMPONENTE Coordinatore Tecnico: G. Caprara RUOLO ENTE RAPPRESENTATO Responsabile Sociale Area Nord Ovest A.S.P. Circondario Imolese 1 Balduzzi Sara Assistente Sociale ASP Circondario imolese 2 Benni Franco Dirigente Progetto Giovani Comune di Imola 3 Bettelli Silvia Rappresentante CISL 4 Bontempi Bruno Rappresentante Opera Padre Marella 5 Bussi Renzo Rappresentante Caritas 6 Callegari Stefania Rappresentante Comune di Castel Guelfo 7 Caprara Gabriella Assistente Sociale A.S.P. Circondario Imolese 8 Cecchini Bruno Segretario UGL 9 Chitti Daniele Responsabile Servizi Infanzia Comune Imola 10 Cimatti Bruna Resp. Area Servizi Esterni Comune di Medicina 11 Dal Prà Tiziana Rappresentante Associazione "Trama di Terre" 12 Dall'Orso Giulio Volontario Associazione "La Tenda di Abraham" onlus 13 De Brasi Teresa Presidente Associazione "La Cicoria" 14 Gentilini Maria Pia Rappresentante LEGACOOP - Coop. SEACOOP 15 Grandi Letizia Rappresentante 16 Liverani Paolo Segretario Comune di Medicina – Ass. Volontariato La Strada UIL 17 Loreti Alfredo Responsabile CONFCOOPERATIVE - cons.Solco Imola 18 Marchetti Elisabetta Segretario CGIL 19 Marchetti Francesca Assistente Sociale Comune di Castel san Pietro T. 20 Martini Licia 21 Mengoli Gemma Figura di sistema-Uff. di Piano ASP Circondario Imolese 22 Monti Michele Rappresentante Comune di Medicina 23 Raspanti Adriano Assessore Comune di Castel S.Pietro T. 24 Ricciutello Cosimo Direttore NPIA Ausl Imola 25 Saccottelli M. Grazia Responsabile Ausl Imola 26 Sartiani Renato Assessore Comune di Borgo Tossignano 27 Savini Giovanni Rappresentante Consulta del volontariato imolese: Ass. Amici della Scuola S. Giovanni Bosco 28 Scarantino Vita Rappresentante CIOFS Imola e IAL Imola CISS/T - Nuovo Circondario Imolese Ausl Imola Rappresentante 29 Suzzi Sergio Coordinatore Centro Integrato Servizi Scuola e Territorio 30 Valenti Elisabetta Dirigente Medico Comune di Imola 11 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ TAVOLO IMMIGRAZIONE, ASILO, LOTTA ALLA TRATTA Coordinatore: Assessore Lucio Visani – Comune di Borgo Tossignano COMPONENTE Coordinatore tecnico: M.G. Ciarlatani RUOLO ENTE RAPPRESENTATO Resp.le Servizio Innovazione e Qualità A.S.P. Circondario Imolese 1 Ancherani Anna Ausl Imola 2 Bussi Renzo Responsabile Istituto Santa Caterina 3 Camaggi Elisa Psicologa Associazione Primola 4 Cherkaoui Ahlam Rappresentante Consulta degli immigrati 5 Ciarlariello Franco Rappresentante CGIL 6 Ciarlatani Maria Grazia Innovazione e Qualità ASP Circondario Imolese 7 Dal Prà Tiziana Rappresentante Associazione "Trama di Terre" 8 De Bernardo Francesco Rappresentante CTP – Centro Territoriale Permanente 9 De Santis Giovanni Presidente Consulta del volontariato imolese: Fondazione Banco Alimentare Emilia Romagna ONLUS 10 Di Stasi Maurizia Responsabile Provincia Bologna – Centro per l’impiego di Imola 11 Fortunati Giovannina Rappresentante Caritas 12 Liverani Paolo Segretario UIL 13 Migliore Margherita Rappresentante IAL CISL Imola 14 Moretti Valentina Rappresentante CISL 15 Morsiani Angela Dirigente Ausl Imola 16 Orru Pamela Rappresentante UGL 17 Redaliè Luana Rappresentante CONFCOOPERATIVE - coop.sociale Solco 18 Rubbi Milena Rappresentante Associazione "Arc en Ciel" ONLUS 19 Saccottelli Maria Grazia Responsabile Ausl Imola 20 Scarantino Vita Rappresentante CIOFS Imola 21 Steptchenko Raissa Presidente Coop. Agave/Legaccop 22 Vigna Ivan Assessore Comune Imola 23 Visani Lucio Assessore Comune Borgo Tossignano 24 Yassine Zyane Rappresentante Associazione I.N.G. 25 Blerina Korkaj Rappresentante Next Generation Italy 12 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ TAVOLO PREVENZIONE E CONTRASTO DELLE DIPENDENZE E DI ALTRE FORME DI DISAGIO SOCIALE – SALUTE MENTALE Coordinatore: Assessore Gianni Baldazzi – Comune di Castel Guelfo COMPONENTE Coordinatore tecnico: Alba Galassi RUOLO ENTE RAPPRESENTATO Assistente sociale DSM Ausl Imola 1 Baldazzi Gianni Assessore Comune di Castel Guelfo 2 Barelli Laura Assistente Sociale ASP Circondario Imolese 3 Barelli Maurizio Assessore Nuovo Circondario Imolese 4 Baroncini Davide Rappresentante CGIL 5 Berti Carla Assistente Sociale Ausl Imola - DSM 6 Cecchini Bruno Segretario 7 Contarini Mauro Rappresentante CONFCOOPERATIVE - coop.sociale Il Gabbiano 8 De Michele Michele Rappresentante UIL 9 Franceschelli Stefano Rappresentante CISL 10 Gabbi Luca Rappresentante Caritas 11 Gaddoni Simonetta Rappresentante UGL CONFCOOPERATIVE - Solco 12 Galassi Alba Assistente sociale DSM 13 Gambetti Gianna Responsabile CIOFS Imola e IAL Imola 14 Gardenghi Stefano Responsabile Sert Ausl Imola - U.O. dipendenze patologiche 15 Garofani Andrea Direttore ASP Circondario Imolese 16 Golini Stefano Presidente CONFCOOPERATIVE - Solco 17 Grassi Francesco Rappresentante 18 Liverani Paolo Segretario UIL 19 Maccarelli Cristina Rappresentante Legacoop-Coop. Seacoop 20 Marchetti Elisabetta Segretario CGIL 21 Marchetti Francesca Assistente Sociale Comune di Castel S.Pietro Terme 22 Natali Alba Dirigente Medico Ausl Imola 23 Pirazzoli Stefania Assessore Comune di Mordano 24 Prugnoli Benedetta Responsabile DSM Ausl Imola 25 Roda Annalisa Assistente Sociale ASP Circondario Imolese 26 Sartiani Renato Assessore Comune di Borgo Tossignano 27 Sartini Simone Rappresentante Associazione Papa Giovanni XXIII 28 Veroli Francesco Rappresentante Consulta del volontariato imolese: ass. E pass e temp 29 Zanasi Cristina Rappresentante Vinco Club 30 Zavagli Monia Rappresentante Legacoop/Seacoop Ausl Imola Coop.va sociale "Il sorriso" 13 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ TAVOLO ANZIANI – DISABILITA’ Coordinatore: Assessore Roberto Visani – Comune di Imola COMPONENTE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 Coordinatore tecnico: Doretta Dori Allegri Sonia Arcangeli Claudia Bassi Letizia Bettuzzi Miliana Boschi Anna Brini Silvano Bruni Carlo Brusa Auterio Caggese Enrico Castellari Sofia Cazzola Roberto Cecchini Ezio Cocchi Elio Conti Roberto Dall’Orso Giulio Dardi Daniele Dori Doretta Fortunati Giovanna Gallegati Gregorio Gambetti Gianna Garofani Andrea Landi Simona Leoni Antonella Liverani Paolo Lorenzini Paride Marchetti Elisabetta Mastroianni Maria Melandri Barbara Monterumisi Franco Monti Orianna Morsiani Angela Neri Anna Parrela Daniele Pasquali Raffaella Pederzoli Edoardo Peppi Mario Ramerini Furio Ribani Gilberta Rizzi Aldo Sabbatani Matteo Sartoni Angioletta Sergi Pietro Turricchia Patrizia Valvassori Giorgio Vicchi Silvia RUOLO Coordinatore Terapisti Rappresentante Coordinatore Infermieristico Rappresentante Rappresentante Rappresentante Rappresentante Rappresentante Rappresentante Rappresentante Rappresentante Rappresentante Rappresentante Assessore Assessore Volontario Rappresentante Coordinatore Terapisti Rappresentante Rappresentante Responsabile Direttore Rappresentante Rappresentante Segretario Coordinatore Socio Assistenz. Segretario Direttore Distretto Assistente Sociale Medico Resp. Dip. per Reinserimento Dirigente Rappresentante Coordinatore Socio Assistenz. Educatore Rappresentante Rappresentante Assistente Sociale Rappresentante Rappresentante Referente Promozione Sociale Rappresentante Rappresentante Vice Presidente Rappresentante ENTE RAPPRESENTATO Ausl Imola Confcoop. - coop.sociale Imola Solidarietà Ausl Imola Legacoop/Seacoop Consulta del volontariato imolese: ass. La Giostra Volontariato Castel S.Pietro Terme Associazione AUSER sez. Castel S.Pietro T. Consulta del volontariato imolese: ANTEA CISL Case di riposo private (Villa Margherita) Case di riposo private Comune di Medicina UGL Comune di Medicina Comune di Dozza Associazione “la Tenda di Abraham” - onlus CGIL Ausl Imola Caritas Imola CUPLA CIOFS Imola e IAL Imola ASP Circondario Imolese Legacoop – Coop- Seacoop Ausl Imola UIL ASP Circondario Imolese CGIL Ausl Imola ASP Circondario Imolese Ausl Imola Montecatone Rehabilitation Institute Ausl Imola Montecatone Rehabilitation Institute ANMIC/Tallone d’achille ASP Circondario imolese ASP Circondario Imolese Consulta del volontariato imolese: AUSER UIL ASP Circondario Imolese CISL ANMIC Comune di Imola A.N.M.I.L. Confcoop. - cons.Sol.co Coop. Grillo Parlante Fondazione Cassa di Risparmio di Imola Case di Riposo Private (Villa Margherita) 14 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ TAVOLO PREVENZIONE MALATTIE EVITABILI, CRONICHE, PROMOZIONE DI STILI DI VITA SANI E DELLA SICUREZZA Coordinatore: Assessore Maurizio Barelli – Nuovo Circondario Imolese COMPONENTE 1 RUOLO Coordinatore tecnico: Guido Laffi Asperella Daniela ENTE RAPPRESENTATO Direttore Dipartimento Sanità Pubblica Rappresentante Ausl imola Ausl Imola 2 Baruzzi Valter Consulente Ausl Imola 3 Bruni Carlo Rappresentante ANTEA 4 Busato Paolo Vice Presidente Centro Sportivo Italiano 5 Busi Filippo Consulente Tecnico PPS Ausl Imola 6 Cherici Cesare Componente Direz. CNA pensionati Tav. Coordin. Org. imprenditoriali Territorio Imolese 7 De Carli Roberta Hera Imola Faenza srl 8 Ferretti Stefano 9 Ferri Mauro Mobility Manager Resp. Serv. Prev. Protezione Qualità CESI Mobility Manager 10 Galli Paolo Responsabile Medicina Lavoro Ausl Imola 11 Gambetti Gianna Responsabile Ciofs Imola 12 Giovannini Maurizio Geometra Comune di Imola 13 Giovannini Pietro Rappresentante Associazione Alzheimer Tavolo D.L.gs 494/ SACMI srl 14 Laffi Guido Direttore Dip. Sanità Pubblica Ausl Imola 15 Lanzarini Serena Dirigente Ausl Imola 16 Lanzon Paola Presidente UISP Imola Faenza 17 La Rovere Lucia Direttore Dip.Cure Primarie Ausl Imola 18 Marchetti Elisabetta Segretario C.I.G.L. Imola 19 Martelli Remo Presidente Avis 20 Martignani Massimiliano Mobility Manager I.R.C.E. spa 21 Martini Gabriella Dirigente Ausl Imola 22 Mazzeo Marina Mobility Manager Cefla 23 Mazzini Luciano Assessore Comune di Imola 24 Mingotti Teresa Insegnante Scuole Superiori CISS/T – Nuovo Circondario Imolese 25 Montebugnoli Marzia Rappresentante CISL 26 Monterumisi Franco Dirigente Ausl Imola 27 Morsiani Amedea Resp. Uff. Scuole Comune di Imola 28 Orru Pamela Rappresentante U.G.L. Imola 29 Peppi Mario Presidente Auser 30 Peroni Gabriele Direttore Igiene Pubblica Ausl Imola 31 Pizzoli Andrea Dirigente Ausl Imola 32 Poggiali Tiziana Pensionata 33 Raspanti Orfeo Rappresentante ASP 34 Sartoni Angioletta Rappresentante Comune di Imola 35 Schneider Piero Mobility Manager CNH ITALIA SPA 36 Tommasoli Andrea Mobility Manager Comune di Imola 37 Trombetti Paolo Consigliere Comunale Comune di Medicina 38 Verghi Luciano Rappresentante U.I.L. Imola 15 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ IL PROFILO DI COMUNITÀ della Provincia di Bologna - Distretto di Imola Il profilo di Comunità della Provincia di Bologna rappresenta un eccezionale strumento per la programmazione locale e per l’analisi del profilo di comunità distrettuale. Da tale documento, a cui si rimanda per una disamina completa ed approfondita del Profilo di Comunità della Provincia di Bologna, viene estrapolata una selezione di dati (su quadro demografico, offerta, domanda espressa, ecc.) ritenuti utili in sede del processo programmatorio locale. Va da sé che tale sintesi non sostituisce la disamina molto più completa ed approfondita svolta nel Profilo di comunità provinciale. Si è inoltre ritenuto utile raffrontare il dato del Distretto di Imola con il dato provinciale, evidenziando le eventuali differenze PROFILO DI COMUNITÀ DEL DISTRETTO DI IMOLA Parte I – La comunità in cui viviamo 1. Profilo demografico oggetto Variazione popolazione < 14 anni 2003-2007 Variazione popolazione > 74 anni 2003-2007 Nuclei famigliari monoparentali con minori sul totale dei nuclei famigliari al 2001 Famiglie unipersonali composte da anziani soli (>74 anni) sul totale dei nuclei famigliari 2001 Popolazione straniera sulla popolazione totale 2007 Variazione incidenza popolazione immigrata sulla popolazione totale 2005-2007 Componente femminile della popolazione immigrata 2007 Minorenni della popolazione immigrata 2007 dato 2003 – 14.456 2007 – 15.765 +9,1% 2003 – 11.900 2007 – 12.902 +8,4% 4,3% 2,3% 8,7% 5,5% +0,9% 49,3% 24,2% confronto con dato prov.le Inferiore al dato provinciale (+10,0%) note Superiore al dato provinciale (+7,4%) Inferiore al dato provinciale (4,7%) Inferiore al dato provinciale (2,6%) Inferiore al dato provinciale (10,7%) Inferiore al dato provinciale (6,9%) In linea con il dato provinciale (+1,0%) Inferiore al dato provinciale (50,1%) Superiore al dato provinciale (19,2%) N.B.: Per le tematiche di seguito riportate non sono generalmente disponibili dati disaggregati (essendo in prevalenza dati di fonte Ausl). Si rimanda ai dati presentati nel profilo di comunità provinciale. 2. Natalità, mortalità e speranza di vita 2.1. 2.2 2.3. 2.4. Natalità Mortalità Speranza di vita Previsioni di popolazione 3. Ambiente e territorio 3.1. Qualità dell’aria 3.2. Attività industriali a rischio di incidente chimico (direttiva UE Seveso 2) e/o grave contaminazione ambientale 3.3. Piste ciclabili del territorio di Bologna città 3.4. Raccolta differenziata dei rifiuti 4. Sicurezza e sicurezza percepita 4.1. La criminalità in Provincia di Bologna 4.2. Gli incidenti stradali 4.3. Infortuni sul lavoro 5. Salute e stili di vita 6. Profilo socio-economico del territorio 6.1. Imprese 6.2. Forza lavoro 6.3. Analisi del reddito imponibile ai fini dell’addizionale Irpef in Provincia di Bologna 6.4. Indice di posizione socio-economica a livello aggregato per la Provincia di Bologna 7. Mobilità 16 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Parte II – Servizi, risorse informali, domanda espressa, domanda soddisfatta 1. Ambito sanitario 1.1. Tossicodipendenza e alcolismo Oggetto Tossicodipendenti in carico sul totale provinciale 2006 Alcolisti in carico sul totale provinciale 2006 dato 453 su 4.172 10,9% 322 su 1.415 22,8% confronto con dato prov.le note Utenti in carico al ser.T di Imola Utenti in carico al ser.T di Imola N.B.: Per le tematiche di seguito riportate non sono generalmente disponibili dati disaggregati (essendo in prevalenza dati di fonte Ausl). Si rimanda ai dati presentati nel profilo di comunità provinciale. 1.2. Assistenza alla gravidanza 1.3. Screening tumori 1.4. Vaccinazioni 2. Ambito sociale e socio-sanitario 2.1. Area minori (di 18 anni) Oggetto Minori in carico sulla popolazione minorile 2006 Minori in affido famigliare sul totale provinciale 2007 Minori in comunità sul totale provinciale 2006 Minori in comunità: variazione % 2003-2006 Minori disabili in comunità sul totale provinciale 2006 dato 1.564 su 19.826 7,9% Di cui il 53,3% stranieri 82 su 292 28,1% 58 su 390 14,9% Di cui il 41 stranieri (70,7%) 2003 – 38 2006 – 58 +52,6% 0 confronto con dato prov.le Inferiore al dato provinciale (8,5%) note Pianura OVEST sottostimato Inferiore al dato provinciale (+90,2%) N.B.: Per le tematiche di seguito riportate non viene proposto il dato distrettuale. Si rimanda ai dati generali presentati nel profilo di comunità provinciale: “Servizi, interventi e strutture per l’area responsabilità genitoriali” – “Servizi, interventi e strutture per l’area infanzia e adolescenza” – “Adozione nazionale ed internazionale nel territorio provinciale” 2.2. Area anziani Oggetto dato Area domiciliarità Anziani con assegni di cura sul totale provinciale 550 su 4.940 2006 11,1% 3,8 % Anziani con assegno di cura sul totale pop >75 2006 Anziani assistiti in SAD sul totale pop > 75 4,2% 2006 Anziani assistiti in AD oneri adi sul totale 252 su 941 provinciale 2006 26,8% Anziani > 75 assistiti in AD oneri adi 2006 sul totale 1,7% pop > 75 Anziani in dimissioni protette sul totale provinciale 467 su 1.343 2007 34,8% Area residenzialità Strutture convenzionate Posti convenzionati in strutture residenziali per non 3,4% autosufficienti su popolazione > 75 2006 Soggetti in lista d’attesa per i posti residenziali sul 72 su 1.803 totale provinciale 2006 4,0% Numero anziani inseriti su posto convenzionato 2006 403 Posti convenzionati in strutture semiresidenziali per 0,3% anziani non autosufficienti su popolazione > 75 2006 confronto con dato prov.le note Inferiore al dato provinciale (4,3%) Superiore al dato provinciale (3,2%) Superiore al dato provinciale (0,8%) Superiore al dato provinciale (2,6%) Inferiore al dato provinciale (0,5%) 17 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Strutture autorizzate Posti non convenzionati in strutture residenziali sul 438 su 4.197 totale provinciale 2006 10,4% Posti non convenzionati in strutture semi residenziali 4 su 359 sul totale provinciale 2006 1,1% Posti per accoglienza temporanea di sollievo sul totale provinciale 2006 10 su 73 13,7% 2.3. Area disabili Oggetto Disabili in carico sul totale provinciale 2006 Variazione adulti disabili in carico 2004-2006 Posti e utenti in strutture residenziali 2006 Posti e utenti in strutture semiresidenziali 2006 Utenti assegni di cura per disabili gravi sul totale provinciale 2006 Utenti assegni di cura per disabili con gravissime disabilità acquisite sul totale provinciale 2006 dato 389 su 3.262 11,9% 2004 – 311 2006 – 389 +25,1% Posti – 17 Utenti – 53 Posti – 60 Utenti – 80 23 su 225 10,2% 6 su 79 7,6% confronto con dato prov.le note Superiore al dato provinciale (+9,1%) 2.4. Area Immigrazione N.B.: Per le tematiche relative all’area immigrazione si rimanda ai dati generali presentati nel profilo di comunità provinciale 2.5. Area Esclusione sociale N.B.: Per le tematiche relative all’area esclusione sociale si rimanda ai dati generali presentati nel profilo di comunità provinciale 3. Ambito educativo e socio-educativo Oggetto dato Servizi educativi 0-3 Bambini iscritti al nido a.s 2005/06 966 Domande non soddisfatte sul totale delle domande presentate 5,4% per il nido a.s. 2005/2006 Bambini frequentanti servizi integrativi, educatrici familiari, 10,8% educatrici domiciliari sul totale dei bambini frequentanti i servizi 0-3 a.s. 2005/2006 Scuola d’infanzia Strutture private sul totale delle strutture a.s. 2006/2007 44,4% Bambini disabili sul totale iscritti a.s. 2006/2007 1,0% Bambini disabili sul totale iscritti: variazione % 2003-2006 +13,3% Bambini stranieri sul totale iscritti a.s. 2006/20007 8,8% Bambini stranieri sul totale iscritti: variazione % 2003-2006 +84,6% confronto con dato prov.le note Inferiore al dato provinciale (12,6%) Superiore al dato provinciale (9,6%) Superiore al dato provinciale (28,4%) Inferiore al dato provinciale (1,3%) Inferiore al dato provinciale (+26,5%) Inferiore al dato provinciale (10,1%) Superiore al dato provinciale (+43,3%) Scuola primaria Bambini disabili sul totale iscritti a.s. 2006/2007 2,1% Bambini disabili sul totale iscritti: variazione % 2003-2006 +3,4% Bambini stranieri sul totale iscritti a.s. 2006/20007 8,7% Bambini stranieri sul totale iscritti: variazione % 2003-2006 +52,6% Inferiore (2,7%) Inferiore (+25,4%) Inferiore (11,8%) Inferiore (+57,6%) al dato provinciale al dato provinciale al dato provinciale al dato provinciale 18 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Scuola secondaria di I grado Ragazzi disabili sul totale iscritti a.s. 2006/2007 3,3% Ragazzi disabili sul totale iscritti: variazione % 2003-2006 +10,1% Ragazzi stranieri sul totale iscritti a.s. 2006/2007 8,2% Ragazzi stranieri sul totale iscritti: variazione % 2003-2006 +80,4% Ripetenti: variazione % 2003-2006 +20,4% Inferiore al dato provinciale (3,6%) Inferiore al dato provinciale (+19,2%) Inferiore al dato provinciale (11,1%) Superiore al dato provinciale (+51,4%) Superiore al dato provinciale (-6,2%) Scuola secondaria di II grado Ragazzi disabili sul totale iscritti a.s. 2006/2007 2,4% Ragazzi disabili sul totale iscritti: variazione % 2003-2006 +62,3% Ragazzi stranieri sul totale iscritti a.s. 2006/2007 5,2% Ragazzi stranieri sul totale iscritti: variazione % 2003-2006 +54,7% Ripetenti: variazione % 2003-2006 -12,9% Ritirati: variazione % 2003-2006 -20,4% Superiore al dato provinciale (2,0%) Superiore al dato provinciale (+23,8%) Inferiore al dato provinciale (7,2%) Inferiore al dato provinciale (+79,4%) Inferiore al dato provinciale (+9,0%) Inferiore al dato provinciale (-10,2%) 4. Ambito formativo e lavoristico Oggetto Utenti in cooperative sociali di tipo b sul totale provinciale 2005 Utenti in percorsi socio-occupazionali sul totale provinciale 2005 dato 101 su 386 26,2% 202 su 1.169 17,3% confronto con dato prov.le note dato confronto con dato prov.le Inferiore al dato provinciale (+29,3%) note 5. Ambito abitativo Oggetto Domande valide di Fondo sociale affitto: variazione % 2003-2006 +18,0% Richiedenti alloggi ERP sul totale provinciale 2006 923 su 9.410 Alloggi occupati sul totale degli alloggi 2006 88,1% Minori sul totale utenti ERP 2006 23,2% Stranieri extra UE Assegnatari ERP sul totale assegnatari 2006 10,0% 9,8% Inferiore al dato provinciale (92,2%) Superiore al dato provinciale (17,4) Superiore al dato provinciale (7,5%) 6. Capitale sociale N.B.: Per le tematiche relative al capitale sociale si rimanda ai dati generali presentati nel profilo di comunità provinciale 19 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ PROGRAMMI PROVINCIALI E PROGETTI SOVRAZONALI 2009 Rappresentano la esplecitazione del superamento del concetto di “specificità” (che può condurre all’iperspecializzazione) con la ricerca del focus sulla trasversalità/territorialità rispetto alla Comunità del territorio della Provincia di Bologna di cui il nostro distretto fa parte. Infatti questi progetti non riguardano in sintesi una categoria e/o un singolo aspetto sociale, ma il benessere di tutte le comunità locali. N.B. Quest’anno si è scelto di non indicare i Programmi Provinciali non afferenti al distretto di Imola (riferiti cioè alla sola area Metropolitana di Bologna e/o alla sola Azienda Ausl di Bologna). Programmi provinciali Progetto sovrazonale N. 1: PROGRAMMA PROVINCIALE “PROMOZIONE DI POLITICHE DI ACCOGLIENZA E TUTELA DELL’INFANZIA E ADOLESCENZA”(Piano adozione, accoglienza, abuso) Comune o altro ente capofila di progetto PROVINCIA DI BOLOGNA Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Claudia Ceccarelli (051-6598100) – [email protected] Ilaria Folli (051-6598997) – [email protected] M. Agnese Cheli (051/4141611) – [email protected] Destinatari - Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente operatori dei servizi sociali e sanitari autorità giudiziaria operatori degli enti autorizzati operatori delle comunità di accoglienza educatori e insegnanti associazioni di famiglie affidatarie famiglie disponibili all’accoglienza coppie interessate all’adozione cittadinanza Sì Ambito territoriale di realizzazione Territorio provinciale di Bologna Istituzioni/attori sociali coinvolti Provincia di Bologna, Comuni, ASP del Circondario Imolese, Asp Seneca, Aziende Usl, Associazioni famiglie affidatarie, Comunità di accoglienza per minori, Enti Autorizzati adozioni internazionali convenzionati, Tribunale per i Minorenni, Istituzione Minguzzi, Scuola (USP-Ufficio Scolastico Provinciale) Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) • promuovere e realizzare quanto previsto nelle direttive regionali, in particolare in riferimento all’accoglienza e all’adozione • predisporre e realizzare i piani accoglienza, affido e abuso • realizzare azioni di coordinamento tra operatori dei diversi territori e tra operatori dei servizi pubblici e del privato realizzare iniziative formative per operatori, volontari e famiglie 20 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ • attuare raccolta di dati e riflessioni sulle problematiche emergenti Azioni previste Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione • coordinamento e segreteria organizzativa del Coordinamento Provinciale infanzia e adolescenza e dei suoi sottogruppi di lavoro ( accoglienza e adozione) • attuazione piani provinciali: accoglienza : - iniziative di sensibilizzazione sull’accoglienza; - formazione per operatori delle comunità e per adulti accoglienti; - formazione congiunta operatori dei servizi, delle comunità, associazioni dei servizi, insegnanti; - sostegno a gruppi di famiglie affidatarie gestiti dai distretti; - realizzazione progetto di contrasto all’abuso di sostanze (Teatro sociale) per adolescenti e ragazzi accolti in comunità, operatori dei servizi e delle comunità di accoglienza; - confronto tra operatori dei servizi socio-sanitari, delle comunità di accoglienza e giudici onorari del Tm. adozione - programmazione a livello provinciale dei corsi di informazione e formazione per le coppie interessate all’adozione; - rinnovo Convenzione con gli Enti Autorizzati - realizzazione dei corsi di informazione/formazione da parte delle équipe e degli Enti Autorizzati convenzionati; - programmazione e sostegno a gruppi di post adozione; - realizzazione di attività formativa/supervisione per gli operatori delle équipe adozione, operatori degli enti autorizzati; - realizzazione di corso di formazione Vicinanze, rivolto agli insegnanti sul tema dell’adozione e scuola; - elaborazione ipotesi di fattibilità ricerca sui ragazzi adottati seguiti dai Servizi; abuso - attività clinica per la presa in carico dei minori e delle loro famiglie; - individuazione di protocolli condivisi tra il Faro ed i servizi socio sanitari; - individuazione ed estensione di strumenti operativi condivisi tra il Faro e gli Ospedali - formazioni per insegnanti delle scuole quota provincia quota Costo totale Quota regionale quota costo del privato previsto: Comuni euro 150.351,50 personale costo del e Ausl euro 150.351,50 sedi e segreteria personale + costo del personale Accoglienza: realizzazione di almeno 2 iniziative di sensibilizzazione; realizzazione di un’attività formativa per insegnanti o operatori dei servizi, associazioni, comunità; realizzazione corsi di preparazione per adulti accoglienti; realizzazione spettacolo teatro sociale sul tema dell’abuso di sostanze n. minimo 3 incontri Tavolo accoglienza. Adozione: Realizzazione di almeno 25 corsi di informazione e formazione alle coppie. Realizzazione di almeno un’iniziativa formativa sul tema/attivazione supervisione. Realizzazione di almeno 3 incontri del Coordinamento adozione misti tra servizi ed Enti Autorizzati. Abuso: N. casi seguiti Aumento delle prese in carico rispetto al 2008 Individuazione di protocolli e strumenti operativi condivisi Realizzazione n. 1 iniziativa formativa 21 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Progetto sovrazonale N. 2a): OSSERVATORIO PROVINCIALE DELLE IMMIGRAZIONI Comune o altro ente capofila di progetto PROVINCIA DI BOLOGNA Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Rita Paradisi [email protected] tel. 051 6598626 fax 051 6598620 Destinatari I soggetti proponenti (Provincia, Comune e UTG di Bologna), i 60 Comuni del territorio provinciale, gli Enti pubblici e gli organismi del privato sociale ed infine gli studenti, i ricercatori e, in generale, i cittadini italiani e stranieri che accedono al servizio di consulenza e consultazione e possono fruire delle informazioni diffuse dall’Osservatorio Specificare se è in continuazione Sì di un progetto dell'anno precedente Ambito territoriale di realizzazione Territorio provinciale di Bologna Istituzioni/attori sociali coinvolti Provincia, Istituzione G.F. Minguzzi, Comune e UTG di Bologna Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Fornire agli Enti locali uno strumento di orientamento e sostegno alla programmazione ed al monitoraggio e valutazione degli interventi in tema di immigrazione. Disporre di informazioni quantitative e qualitative aggiornate sulla presenza e le modalità di insediamento ed integrazione della popolazione immigrata nel territorio provinciale. Mantenere un punto di consultazione e di documentazione in grado di fornire e diffondere informazioni sul fenomeno migratorio a livello locale, senza trascurare la dimensione regionale e nazionale. Le azioni e le attività dell’Osservatorio sono strutturate in “interventi ordinari” ed in “azioni di approfondimento mirate”. Azioni previste a) Per quanto riguarda gli interventi ordinari si propongono le seguenti azioni: • Raccogliere, elaborare, analizzare e confrontare il materiale statistico e documentale proveniente da diverse fonti, con particolare attenzione agli enti che producono informazioni sulla popolazione straniera immigrata nel territorio della provincia di Bologna. • Produrre materiali, sia cartacei (Dossier) che elettronici (NewsLetter), per la diffusione delle informazioni, con dati provinciali su diverse aree di interesse, tra le quali: demografia, sanità, educazione, scuola e servizi sociali, giustizia, casa, lavoro e formazione professionale, ecc. • Fornire un servizio di consulenza e consultazione del materiale documentale archiviato, rivolto agli operatori dei servizi territoriali e del privato sociale nonché ad altri soggetti interessati (singoli cittadini, ricercatori e studenti, giornalisti, ecc.), attraverso l’apertura di uno sportello al pubblico. b) In merito alle azioni di approfondimento, si propone la realizzazione di una ricerca su tematiche specifiche miranti a rilevare il livello e la qualità dell’accesso ai servizi, le condizioni di vita e la presenza degli immigrati sul territorio. Per quest’anno, in particolare, si ipotizza la realizzazione di una ricerca sull’offerta di servizi ai cittadini immigrati residenti nella provincia di Bologna. Costo totale previsto Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Quota regionale 29.128,00 Euro Quota nazionale Numero newsletter prodotte Numero dossier realizzati 22 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Progetto sovrazonale N. 2b): ASSISTENZA AL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DEI CITTADINI STRANIERI E APOLIDI DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA Comune o altro ente capofila di progetto PROVINCIA DI BOLOGNA Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Rita Paradisi [email protected] tel. 051 6598626 fax 051 6598620 Destinatari Il progetto è rivolto prioritariamente agli eletti nel Consiglio dei cittadini stranieri e apolidi della Provincia di Bologna ed agli Organi dell’Amministrazione provinciale, ma coinvolge tutta la comunità provinciale, nelle sue diverse forme ed espressioni, con particolare riferimento alla popolazione straniera residente. Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Sì Ambito territoriale di realizzazione Territorio provinciale di Bologna Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Gli organi istituzionali dell’Amministrazione Provinciale di Bologna, i comuni del territorio, le associazioni dei cittadini stranieri, la società civile organizzata e non. Supportare l’attività del Consiglio dei cittadini stranieri e apolidi della Provincia di Bologna, eletto a suffragio universale e diretto il 2 dicembre 2007 - Azioni previste - Assistenza alle sedute del Consiglio, organizzazione della logistica degli incontri, invio convocazioni, redazione dei verbali e delle delibere. Collaborazione con l’Ufficio di Presidenza del Consiglio: invio convocazioni, revisione ortografica dei documenti elaborati. Collaborazione per l’organizzazione di attività eventualmente promosse dal Consiglio. Stanziamento delle indennità di funzione. Attuazione di un piano di informazione-comunicazione sulle attività del Consiglio Costo totale previsto Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Quota regionale 34.000,00 Euro Quota nazionale Numero di sedute del Consiglio 23 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Progetto sovrazonale N. 2c): SOSTEGNO AD INIZIATIVE A CARATTERE INTERCULTURALE Comune o altro ente capofila di progetto PROVINCIA DI BOLOGNA Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Rita Paradisi [email protected] tel. 051 6598626 fax 051 6598620 Destinatari I cittadini stranieri presenti sul territorio provinciale e le loro associazioni, la popolazione in genere, i soggetti pubblici e del privato sociale attivi sul territorio provinciale e interessati alle tematiche dell’intercultura Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente In parte Ambito territoriale di realizzazione Territorio provinciale di Bologna Istituzioni/attori sociali coinvolti Provincia di Bologna, Comune di Casalecchio di Reno, soggetti del terzo settore Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Il progetto si propone di sostenere interventi mirati a sviluppare la conoscenza ed il rispetto reciproco fra le comunità, a far apprezzare la ricchezza insita nelle diversità per la costruzione delle identità, a mitigare il negativo effetto dei mass-media nella diffusione di pregiudizi e stereotipi, ad indirizzare l’agire istituzionale e sociale relativamente ad un contesto sempre più diversificato culturalmente. Azioni previste Si ipotizza di realizzare tre diverse azioni progettuali: 1) emanazione di un Bando a sostegno di progetti a carattere interculturale e rivolto alle associazioni di promozione sociale, con particolare riferimento alle associazioni dei cittadini stranieri 2) elaborazione di un progetto di comunicazione interculturale e affidamento della gestione tramite Gara a soggetti terzi 3) partecipazione al progetto del Comune di Casalecchio che intende organizzare sul proprio territorio l’edizione 2009 dei Mondiali Antirazzisti. Costo totale previsto Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Quota regionale Quota nazionale 42.500,00 Euro Numero progetti selezionati e co-finanziati Numero prodotti di comunicazione interculturale realizzati Numero squadre partecipanti ai Mondiali 24 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Progetto sovrazonale N. 2d): PROPOSTA DI FORMAZIONE SUI TEMI DELL’IMMIGRAZIONE Comune o altro ente capofila di progetto PROVINCIA DI BOLOGNA Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Rita Paradisi [email protected] tel. 051 6598626 fax 051 6598620 Destinatari L’iniziativa è rivolta agli operatori dei servizi sociali, socio-educativi e sociosanitari dei comuni e delle Aziende USL, agli operatori sociali del Ministero della Giustizia, ad insegnanti ed educatori, a mediatori culturali e coordinatori pedagogici. Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Sì Ambito territoriale di realizzazione Territorio provinciale di Bologna Istituzioni/attori sociali coinvolti Provincia di Bologna (Ufficio Immigrazione e Ufficio di Piano provinciale), Istituzione Gian Franco Minguzzi (Settore Documentazione), gli Uffici di Piano del territorio provinciale. Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Il progetto si propone di fornire agli operatori dei servizi territoriali elementi di maggiore conoscenza delle dinamiche politiche, sociali e relazionali connesse al fenomeno migratorio così come si va strutturando sul territorio provinciale, considerando sia la normativa di riferimento che gli elementi di maggiore criticità ad esso connessi, con l’obiettivo di contribuire a migliorare la capacità di risposta dei servizi territoriali a bisogni diversificati anche culturalmente. Azioni previste Si ipotizza la realizzazione di una o più iniziative seminariali, mirate al confronto ed allo scambio a livello locale e nazionale di interventi, saperi e buone pratiche poste in essere per favorire una positiva interazione fra vecchi e nuovi cittadini. In continuità con le azioni sviluppate negli anni passati, verrà mantenuto il focus sul tema delle seconde generazioni e sulla questione femminile. Costo totale previsto Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Quota regionale Quota nazionale 30.668,50 Euro Numero partecipanti alle iniziative 25 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Progetti sovrazonali Progetto sovrazonale N. 3: PROGETTO MUTUABILITY Comune o altro ente capofila di progetto PROVINCIA DI BOLOGNA Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Moreno Tommasini – Direttore Settore Bilancio e Provveditorato Via Zamboni 13 – 40126 Bologna – Tel. 0516599292 [email protected] Destinatari Cittadini che hanno assunto un mutuo per l’acquisto della prima casa in condizioni di difficoltà a causa dell’andamento dei tassi d’interesse o di disagiate condizioni sociali. Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Il progetto è stato avviato nel 2008 e terminerà il 30/6/2009. Ambito territoriale di realizzazione Territorio provinciale Istituzioni/attori sociali coinvolti Provincia Comuni Banche Associazione consumatori MicroBo Acer Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Azioni previste Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Aiuto alle famiglie in difficoltà Comunicazione per rinegoziare e surrogare mutui Possibilità di richiedere sospensione del pagamento delle rate per un massimo di 6 mensilità Possibilità di accedere al microcredito in situazioni di emergenza Possibilità di cedere l’immobile ad ACER e di mantenere il diritto di abitazione Costo totale previsto Quota regionale Quota nazionale 20.000,00 euro \\ \\ Numero di cittadini coinvolti Numero di finanziamenti concessi / numero richiedenti Numero di cessioni ACER / numero richiedenti 26 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Progetto sovrazonale N. 4: IL COORDINAMENTO PEDAGOGICO PROVINCIALE E LA QUALITA’ DEI SERVIZI EDUCATIVI 0/3 ANNI Comune o altro ente capofila di progetto PROVINCIA E COMUNE DI BOLOGNA Responsabile Progetto/Programma Nominativo e recapiti Maria Cristina Volta –Provincia di Bologna- Servizi socio educativi Destinatari Servizi educativi pubblici e privati Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Si. Approfondimento di tematica specifica Ambito territoriale di realizzazione Territorio provinciale Istituzioni/attori sociali coinvolti Comuni ed Enti gestori dei servizi Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) - Proseguire le attività di riflessione e formazione del Coordinamento Pedagogico Pedagogico Provinciale - potenziare nel territorio provinciale l’elaborazione di progetti pedagogici scritti e condivisi - potenziare il confronto e la condivisone di elementi minimi comuni tra i progetti pedagogici dei soggetti pubblici e privati che gestiscono i servizi - potenziare la dotazione da parte dei servizi di strumenti di autovalutazione che permettano un incremento della qualità e della trasparenza dei servizi Azioni previste Franca Marchesi- Comune di Bologna- U.I Servizi 0/6 L’attività viene svolta all’interno del Coordinamento Pedagogico Provinciale che, oltre alle attività già consolidate negli anni, organizzerà in particolare azioni di: - confronto sui progetti pedagogici e sugli strumenti di autovalutazione utilizzati nei diversi servizi - elaborazione di elementi minimi comuni condivisi - realizzazione di iniziative formative - elaborazione di documenti sul lavoro svolto e raccolta di documentazione Per l’organizzazione di queste azioni andrà previsto l’uso degli spazi del Centro di Documentazione di Bologna e potenziata l’attività di documentazione e di segreteria organizzativa già prevista per le attività del Coordinamento Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Costo totale previsto Quota regionale Quota nazionale 40.000,00 euro 40.000,00 euro + costo del personale dipendente di EE.LL e privati incontri di sottogruppo e assembleari del CPP elaborazione di una documentazione relativa al lavoro svolto 27 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Progetto sovrazonale N. 5: INTERVENTI A FAVORE DI MINORI IN DIFFICOLTA’ Comune o altro ente capofila di progetto per i minori in difficoltà Comune o altro ente capofila di progetto per msna PROVINCIA DI BOLOGNA Responsabile dell’azione: “Accoglienza di minori in difficoltà” nominativo e recapiti Anna Del Mugnaio (051-6598374) anna.del [email protected] Maria Cristina Volta (051-6598782) [email protected] Responsabile dell’azione “Minori stranieri non accompagnati” nominativo e recapiti Anna Del Mugnaio (051-6598374) - anna.del [email protected] Maria Cristina Volta (051-6598782) - [email protected] Annalisa Faccini (051-6498419) - [email protected] Destinatari • • Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente PROVINCIA E COMUNE DI BOLOGNA Minori a rischio di allontanamento ed abbandono Minori stranieri non accompagnati Prosecuzione Ambito territoriale di realizzazione Territorio della provincia Istituzioni/attori sociali coinvolti Comuni del territorio provinciale , AUSL , ASP con deleghe sui minori Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Realizzare progetti di ambito provinciale o sovraterritoriale per problematiche particolarmente complesse e specifiche quali: • Gli interventi nei confronti dei minori stranieri non accompagnati • gli interventi di prevenzione dell’allontanamento o dell’abbandono di minori e la qualificazione degli interventi di affido e di accoglienza per minori allontanati dal nucleo famigliare Azioni previste Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Progetto di ambito provinciale sui minori stranieri non accompagnati: • attivazione di un coordinamento provinciale sugli orientamenti e le metodologie di intervento per i msna • costruzione di un sistema di ambito sovrazonale per la pronta accoglienza dei msna, avvalendosi del programma nazionale Anci di protezione dei msna • promozione di iniziative di raccordo con Autorità Giudiziaria, Prefettura e Questura in merito alle prassi da attuarsi a tutela dei msna Progetto di ambito provinciale sui minori a rischio di allontanamento e abbandono: • Sostegno agli interventi di prevenzione, di affido e accoglienza in comunità a livello distrettuale (con esclusione del Comune capoluogo) • raccordo e programmazione tra servzii e privato per individuazione e realizzazione di attività condivise • attivazione di iniziative di sensibilizzazione e di formazione • raccolta dati, valutazione delle problematiche emergenti e realizzazione documentazione Costo totale previsto Quota Quota nazionale regionale Il progetto “msna” e il progetto “accoglienza minori in difficoltà” riguardano le risorse a (finanziamento disposizione dei comuni per i minori, € 20.000 Anci/fondo Ferrero – compresi i msna, con particolare riferimento Comune di Bologna agli interventi di sostegno, di affido e di per programma accoglienza nazionale protezione Oltre a queste sono previsti €. 500.000,00 msna-pronta (Fondazione Cassa di Risparmio) accolienza) numero minori seguiti numero msna in pronta accoglienza elaborazione di un documento finale 28 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Progetto sovrazonale N. 6: PROGETTO SOVRAZONALE RELATIVO AL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO SPECIALISTICO PER LA PREVENZIONE DELL’ABUSO E DEL MALTRATTAMENTO: IL FARO Comune o forma associativa ex-art.16 L.R.2/03 capofila di progetto Centro specialistico Il Faro/ Az. Usl Bologna Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti M. Agnese Cheli Tel 051/4141611 [email protected] Destinatari Operatori dei servizi socio sanitari territoriali ed ospedalieri, insegnanti della scuola di ogni ordine e grado, operatori delle associazioni, del volontariato, autorità giudiziaria Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Si Ambito territoriale di realizzazione Provincia di Bologna Istituzioni/attori sociali coinvolti Provincia di Bologna, Comuni, ASP del Circondario Imolese, Asp Seneca, Ausl Bologna, Ausl Imola, Az. Ospedaliere, Centro Giustizia Minorile Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Dotare il territorio provinciale di un servizio di 2° livello contro l’abuso e il maltrattamento all’infanzia che: sviluppi una rete di servizi e di azioni caratterizzata da specifica competenza multiprofessionale, per la tutela della salute infantile e la prevenzione all’abuso e al maltrattamento; valuti in modo qualificato i casi e la presa in carico delle situazioni più problematiche; promuova eventi formativi; promuova interventi di sensibilizzazione, informazione e documentazione sul fenomeno; Azioni previste Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione attività di consulenza specialistica; presa in carico diagnostica e terapeutica; elaborazione progetto di intervento riparativo e terapeutico con l’equipe del territorio Realizzazione dell’ attività formativa; Realizzazione di iniziative di sensibilizzazione e informazione; Attività di ricerca sul fenomeno; Gestione Centro di documentazione; Raccolta ed elaborazione dei dati; Elaborazione relazione annuale sull’attività svolta Costo totale previsto 166.000,00 euro N°: Quota regionale Quota comunale come da convenzione Eventuale quota di altri soggetti da specificare come da convezione casi di consulenza/presa in carico; realizzazione attività formativa; incontri tra i soggetti coinvolti; realizzazione dei progetti previsti nel piano. 29 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Progetto sovrazonale N. 7: SOSTEGNO AL SUCCESSO FORMATIVO E SCOLASTICO Comune o altro ente capofila di progetto PROVINCIA Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Claudio Magagnoli 051-6598508 [email protected] Anna Del Mugnaio 051-6598374 anna.del [email protected] Destinatari • Studenti delle scuole dell’obbligo e delle scuole secondarie e della formazione professionale • Insegnanti, coordinatori pedagogici e dirigenti scolastici, figure di sistema, Operatori dei servizi Sociali e Sanitari, in rete tra loro e con Centri Servizio Specializzati • Reti interistituzionali territoriali Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Si Provincia Comuni, Zone sociali, Istituzioni scolastiche, Servizi sociali e Sanitari, Conferenze territoriali per il miglioramento dell’Offerta formativa, agenzie educative, centri di documentazione di supporto all’autonomia scolastica – Istituzione Gian Franco Minguzzi 1. Sostenere direttamente il successo formativo e scolastico di adolescenti e giovani in diritto-dovere promuovendo : 1.1. interventi diretti sulle situazioni 1.2. iniziative di supporto alla autonomia scolastica e alla integrazione tra Autonomie e Territorio (formazione, aggiornamento, consulenza tra operatori scolastici e dei servizi) Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) 1.3. elaborazione e diffusione di materiali informativo , di riflessione e documentazione 2. Sostenere il successo formativo attraverso l’integrazione delle diverse linee di programmazione territoriale (piani attuativi di Zona, , Accordi territoriali attuativi della L.104. Accordi per la prevenzione e il contrasto al disagio scolastico ) tra di loro e con le programmazioni provinciali (Piani per il diritto allo studio, progetti Provinciali sostenuti dal FSE, azione dei Centri per l’Impiego tramite il Servizio di tutorato..) promuovendo in particolare 2.1. l’integrazione degli organismi provinciali e territoriali , istituzionali e tecnici che operano su questa tematica e potenziare l’integrazione interprofessionale e organizzativa; 2.2. l’individuazione di modalità condivise di raccordo e di segnalazione tra servizi e scuola e la realizzazione di Accordi , protocolli , convenzioni per il governo condiviso a livello territoriale delle situazioni di disagio e difficoltà, con particolare riferimento al successo formativo. 2.3. la condivisione e coprogettazione, di interventi e progetti sul tema del successo formativo promossi dall’Assessorato Istruzione e dalle Scuole con il sistema dei Servizi sociali e sanitari 1. Sostenere direttamente il successo formativo e scolastico attraverso: Azioni previste 1.1. interventi diretti sulle situazioni, • Attivazione per il 2009 del Progetto finanziato con Fse dal Servizio Scuola e Formazione per adolescenti in difficoltà nell’assolvimento del diritto dovere • Qualificazione ulteriore dei percorsi di formazione Professionale biennali in raccordo con Scuole Superiori • Sostegno attraverso Fondi Carisbo al Programma Dell’ASL Bologna “Accendi molti fuochi” affinché il modello di intervento integrato tra sanitario e d educativo attuato nei comuni di riferimento del programma possa ampliarsi anche ad altre Scuole e ambiti territoriali • Sostegno ai giovani affetti da DSA ed inseriti nelle Scuole Superiori, attraverso uno specifico finanziamento Carisbo assegnato dal Servizio Scuola Centro Regionale Disturbi del linguaggio.. • Predisposizione annuale del Piano Provinciale per il Diritto allo studio, attraverso fondi regionali in più stretto raccordo ,in particolare per quanto riguarda le borse di studio, con i Servizi sociali 30 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ studio, con i Servizi sociali 1.2. iniziative di il supporto alla autonomia scolastica e alla integrazione tra Autonomie e Territorio : • attivazione da parte del Centro Servizi Aneka di : o due edizioni di formazione congiunta per operatori e figure di sistema dei servizi socio-sanitari e del sistema scolastico/formativo in due ambiti territoriali /zone sociali della Provincia( e finalizzate ad accompagnare processi di programmazione congiunta anche tramite Accordi E/o Convenzioni. o consulenza e supporto al lavoro integrato in stratto raccordo con le finalità e le azioni programmate dal “Tavolo disagio” 1.3. elaborazione e diffusione di materiali informativo , di riflessione e documentazione • consulenza da parte del Centro Aneka sulla documentazione, sulla progettazione, della documentazione di progetti educativi promossi dalle istituzioni scolastiche del territorio, in stretto raccordo con le organizzazioni facenti parte della rete provinciale del progetto Gold; aggiornamento e messa a disposizione di bibliografia e documentazioni mirate sulle tematiche dell’agio/disagio scolastico e orientamento • Produzione e diffusione di strumenti per l’informazione e l’Orientamento scolastico , anche in riferimento a particolari categorie di giovani in situazione di svantaggio • Produzione annuale di uno specifico Report sulla Dispersione in raccordo con dati dei servizi sociali e delle Asl 2. Sostenere il successo formativo attraverso l’integrazione delle diverse programmazioni, e azioni 2.1. integrazione istituzionale e tecnica degli organismi territoriali e provinciali che operano in ambito educativo, sociale, scolastico, sanitario: • Consolidamento del tavolo interistituzionale per il contrasto al Disagio scolastico, promosso dalla Conferenza Provinciale di coordinamento e sua integrazione con rappresentanti delle zone sociali e del Coordinamento Pedagogico Provinciale • Attuazione a livello di Zone sociali corrispondenti agli Ambiti territoriali per l’offerta formativa, collegamenti strutturati tra il Tavolo minori delle Zone sociali ed i tecnici ed operatori nominati nelle conferenze territoriali, promuovendo, quando possibile convocazioni congiunte 2.2. realizzazione di Accordi, protocolli , convenzioni per il governo condiviso a livello territoriale delle situazioni di disagio e difficoltà in relazione al successo formativo • Individuazione di modalità condivise di raccordo e di segnalazione tra Istituzioni scolastiche, Servizi territoriali, Agenzie formative e scuola • Promozione di un Patto provinciale antidispersione, • Realizzazione entro il 2009 di Accordi territoriali per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili (L.104/92), attuativi dell’Accordo Provinciale, all’interno dei Piani attuativi di Zona 2.3.condividere e coprogettare: • organizzazione da parte degli assessorati provinciali Scuola e Servizi sociali e dell’Istituzione Gian Franco Minguzzi di incontri di condivisione delle azioni previste e realizzate nel progetto sovrazonale e di altri progetti su queste tematiche ( progetti FSE per l’inclusione sociale, Progetti speciali per il successo formativo promossi con Fondi delle Fondazioni, Piani provinciale del Diritto allo studio, Servizio di tutorato), utilizzando i gruppi di lavoro e gli organismi già presenti Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/ valutazione Costo totale previsto 9.260.761,59 euro + costo del personale dipendente degli enti coinvolti • • • • • • • Quota regionale 364.488,59 Contributo Carisbo 140.160,00 FSE 8.756.113,00 Numero percorsi individualizzati realizzati dal progetto FSE Ampliamento numero di scuole in cui opera Accendi Molti Fuochi 2 edizioni di formazione congiunta a cura di Aneka; numero di consulenze a gruppi di lavoro interistituzionali a cura di Aneka numero accordi territoriali di di programma per l’integrazione scolastica degli studenti disabili Atti di integrazione/unificazione di strutture tecniche di programmazione N° copie materiali informativi 31 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Progetto sovrazonale N. 8: INTERVENTO DI IN/FORMAZIONE SULL’USO E DI PREVENZIONE DELL’ABUSO DI SOSTANZE ANNO 2009 Comune o altro ente capofila di progetto PROVINCIA DI BOLOGNA: Servizio Politiche Sociali e per la Salute (Ufficio Politiche di contrasto all’esclusione sociale e Ufficio Servizi socio-educativi) Istituzione Gian Franco Minguzzi (Area Formazione) Anna Del Mugnaio tel 051 6598374 anna.del [email protected] Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Staff di progetto: Rita Paradisi Claudia Ceccarelli Vincenzo Caporaso Annalina Marsili Antonella Lazzari Destinatari Il progetto è rivolto ai giovani adolescenti che vivono nelle comunità socio-educative del territorio provinciale ed ai loro educatori/adulti di riferimento. Al suo interno è prevista un’azione macro di sensibilizzazione sul tema oggetto dell’intervento, rivolta ad un target più ampio di cittadini interessati e/o interessabili (studenti, insegnanti, genitori, operatori sportivi, ecc.). Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente No, anche se si situa in continuità con il progetto “Alcol i piaceri dell’uso e i dispiaceri dell’abuso” promosso e realizzato dalla Provincia di Bologna nel 2005 e rivolto ai giovani studenti delle scuole medie superiori. Ambito territoriale di realizzazione Territorio provinciale di Bologna, con particolare riguardo ai distretti che ospitano sul proprio territorio comunità socio-educative per adolescenti in difficoltà. Oltre ai promotori e destinatari del progetto,. si ipotizza di coinvolgere: le Aziende USL di Bologna e Imola (con particolare riguardo ai consultori giovani e ai SERT) operatori dei “servizi giovani” dei distretti interessati. soggetti privati Istituzioni/attori sociali coinvolti Si ipotizza la collaborazione con realtà private del mondo del loisir per la messa a disposizione degli spazi necessari alla realizzazione dei due eventi spettacolari previsti. Si chiederà ai comuni di rendere disponibili i locali per la realizzazione dei laboratori teatrali, dei seminari di formazione e dei gruppi di riflessione. Si ipotizza inoltre: la collaborazione con Roberto Pagliara per l’allestimento scenico di apertura del percorso formativo la collaborazione con una Compagnia di Teatro Sociale per la conduzione dei laboratori teatrali e per l’allestimento scenico rivolto ai giovani ed ai loro educatori. Il coinvolgimento di Edo Polidori per la conduzione dei seminari di formazione rivolti agli educatori e per la supervisione delle varie attività. Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Il progetto si propone di offrire percorsi formativi / informativi sui temi del consumo / abuso di sostanze psicoattive. Si intende da un lato sviluppare con i ragazzi una riflessione che, a partire dalla messa in gioco della propria sfera affettiva ed emotiva, consenta di rielaborare su un piano più cognitivo strategie di difesa dai danni individuali e sociali prodotti dal rapporto patologico con le sostanze, nonché di individuare alternative possibili all’uso/abuso di sostanze. Dall’altro ci si propone di fornire agli educatori di comunità le competenze ed il sostegno necessario a supportare i ragazzi in questo percorso. Si è individuato il teatro sociale come linguaggio idoneo a lavorare con i giovani, per partire da una contiguità di linguaggio piuttosto che da una distanza e per consentire ai giovani di mettersi in gioco liberamente. 32 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ mettersi in gioco liberamente. E’ previsto in fase di chiusura del progetto un momento di riflessione e rielaborazione sul piano cognitivo delle suggestioni emerse durante il lavoro teatrale. L’equipe di progetto ha consapevolmente scelto di adottare un approccio non proibizionista, partendo soprattutto dalla considerazione che un messaggio ed un linguaggio in grado di catturare l’attenzione di giovani e giovanissimi e di aprirli all’ascolto ed alla riflessione, senza attivare dinamiche di rifiuto e chiusura dei canali comunicativi, deve caratterizzarsi per contiguità e affinità, sia nella forma espressiva che nel contenuto. I giovani di questa fascia di età sono faticosamente alla ricerca di una propria identità e della sua affermazione, identità che si costruisce principalmente nel confronto con il gruppo dei pari ed attraverso la radicale messa in discussione del mondo adulto. Per questo si è valutato che un messaggio proibizionista – per certi versi più facile da affermare e certamente più rassicurante per gli adulti - sarebbe del tutto inefficace nell’intento di coinvolgere e centrare l’attenzione e l’interesse dei ragazzi su questo tema. Si ipotizza la realizzazione, in apertura del percorso, di un evento spettacolare, che offrirà suggestioni sui temi del consumo di sostanze, sugli stili di vita, sui rischi connessi all’abuso, con l’intento di sensibilizzare e coinvolgere i due target di destinatari del progetto, ma aperto a tutta la cittadinanza. A seguire si prevede la realizzazione di 6 laboratori teatrali (4 incontri di 3 ore per ciascun laboratorio) nei quali saranno coinvolti i giovani che vivono nelle comunità educative. Si è individuato il linguaggio teatrale quale strumento capace di consentire ai giovani di esprimere liberamente i propri sentimenti e le proprie emozioni in riferimento alle relazioni affettive, al rapporto con il sé e con le sostanze. Gli effetti attesi riguardano da un lato la possibilità di leggere le motivazioni profonde che spingono i giovani, e questi giovani in particolare, all’uso/abuso di sostanze, dall’altro di cogliere suggestioni circa la possibilità di sostituire al rapporto con le sostanze qualcosa d’altro, che sia per loro altrettanto desiderabile ma non dannoso. Azioni previste Contestualmente alla realizzazione dei laboratori con i ragazzi, gli educatori delle comunità, parteciperanno a 6 seminari di formazione (4 incontri di 3 ore per ciascun seminario) sulle tematiche ed i contenuti che emergeranno nei laboratori teatrali. Ai seminari parteciperanno anche gli operatori dei servizi territoriali rivolti ai giovani e gli operatori dei SERT territoriali. L’intento è quello di dotare educatori ed operatori di strumenti, informazioni e capacità tecniche utili alla conduzione di gruppi di riflessione che saranno proposti ai ragazzi nella fase finale del progetto. A conclusione dei laboratori e dei seminari, sarà realizzato un evento spettacolare rivolto unicamente ai partecipanti al progetto, che sarà centrato sui contenuti emersi nei laboratori e sul messaggio che si vuole veicolare ai giovani. Questo evento consentirà ai giovani di guardare sé stessi dall’esterno, di vedersi rappresentati con le proprie difficoltà ma anche con le proprie risorse/potenzialità. Successivamente, a conclusione del percorso, è prevista la conduzione ad opera degli operatori del territorio, affiancati dagli educatori di struttura, di 6 gruppi di riflessione rivolti ai giovani (3 incontri di 3 ore per gruppo) che riprendano i temi già emersi nei laboratori teatrali e rappresentati nell’evento spettacolare. L’intento è quello di proporre ai ragazzi un percorso di riflessione ed elaborazione cognitiva che li conduca a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé, delle motivazioni che li inducono all’uso/abuso di sostanze, delle strategie/soluzioni che è possibile attivare a livello individuale e/o di gruppo per non incorrere nei danni provocati dal rapporto con le sostanze ed infine per capire se e come sia possibile sostituire l’uso/abuso di sostanze con attività che siano altrettanto accattivanti ma non dannose per sé e per gli altri. Costo totale progetto 39.000,00 Euro Indicatori per il monitoraggio/ valutazione Numero partecipanti alle varie iniziative proposte 33 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Progetto sovrazonale N. 9: SUPPORTO ALLA SPERIMENTAZIONE E AL COORDINAMENTO DELLE AZIONI DI PROSSIMITÀ A LIVELLO DISTRETTUALE Intervento sul consumo problematico di sostanze - anno 2009 Capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Premessa PROVINCIA DI BOLOGNA Servizio Politiche Sociali e Sanità Ufficio Politiche di contrasto all’esclusione sociale Rita Paradisi [email protected] tel. 051 6598626 fax 051 6598620 L’esigenza di una riconfigurazione delle policies e degli interventi al ritaglio locale in tema di prevenzione e di contrasto del consumo/abuso di sostanze stupefacenti e psicotrope emerge tanto dall’impostazione strategica europea e nazionale quanto dalla coscienza condivisa circa il ruolo centrale delle comunità locali a tal riguardo. Tutte le rilevazioni sul fenomeno provenienti da fonti differenti - evidenziano un cambiamento sia della scena del consumo di sostanze sia dei significati e della percezione del termine “comportamento a rischio”, in particolare da parte dei consumatori e degli operatori del settore. L’evoluzione del fenomeno si configura nei seguenti termini: diffusione e stratificazione dell’uso di sostanze; elevata crescita del consumo da parte di utilizzatori di cannabis e cocaina (che si va ad aggiungere all’uso di eroina in costante o leggera crescita); la proposta da parte del mercato di sostanze più sicure con minore rischio di overdose e morti direttamente correlate all’uso; forme di dipendenza protratte nel tempo che non suscitano grande allarme sociale; un consumo inizialmente ricreazionale e prestazionale con effetti, però, indiretti e pesanti a medio e lungo termine (cronicizzazione con problemi correlati sanitari e di disturbo mentale per eroinomani e utilizzatori di altre droghe). Un target di consumatori mimetizzati nella società civile e nell’ambito della immigrazione legale ed illegale e della prostituzione; la labilità della percezione del cosiddetto “comportamento a rischio”; lo spostamento della “sfera dell’utenza verso una classe sociale apparentemente al di sopra di ogni sospetto e talora impegnata nelle dinamiche socioeconomico-produttive”. E ancora: l’abbassamento della età media di approccio alle sostanze e del consumo abituale; da un uso di tipo trasgressivo ad “habitus” sociale trasversale alle fasce sociali ed alle età (la c.d “normalizzazione” del consumo); prevalenza tra i gruppi informali e tra i frequentatori dei luoghi del divertimento dell’ uso “ricreazionale” (sia rispetto ai luoghi di assunzione - locali, feste ecc – che alla funzione di aumentare il divertimento) e “prestazionale” (lavoro, studio, relazioni sociali, sesso,ecc). Un paradigma interpretativo del consumo legato al disagio non più valido se non in misura marginale; una scarsa conoscenza e consapevolezza sui rischi del policonsumo, del consumo continuativo e frequente; una diminuzione della percezione del rischio per la salute legato all’uso di alcolici; l’assunzione di droghe rappresentata in modo edulcorato come una forma abituale di divertimento, condiviso con altri. Al livello nazionale e locale, la rete delle strutture di contrasto è stata costruita in risposta alla diffusione delle problematiche associate all’uso di eroina, mentre è risultata insufficiente la risposta al problema dell’alcolismo e del tabagismo. Inoltre, negli anni più recenti, la rigidità del sistema ha ostacolato l’adeguamento delle strutture e degli interventi all’aumento nella variabilità delle tipologie di abuso e dipendenza anche non implicanti l’uso di sostanze e dei modelli comportamentali correlati. Ciò determina un calo dell’indicatore accesso ai servizi, ma esplicita la patologia della mancata intercettazione del bisogno che, invece, cresce in maniera esponenziale. La Regione Emilia Romagna con la D.G.R. 1533/2006, la Circolare n. 12/2006, la D.G.R 1901/2006 delinea il percorso da attivare, delegando ad una serie di enti lo start-up per la sperimentazione di un coordinamento degli interventi outreach per le tossicodipendenze. Fra questi enti, la Provincia di Bologna è risultata assegnataria amministrativa per la gestione del progetto “Supporto alla sperimentazione e al coordinamento delle azioni di prossimità a livello distrettuale” di un finanziamento, previsto per l’anno 2006, pari a Euro 80.000,00. Per lavorare alla costruzione del Progetto è stato istituito dal Tavolo Tecnico dei Piani di Zona un Gruppo di lavoro, composto da referenti dei Distretti e delle AUSL del territorio provinciale. Codesto Gruppo, ha ritenuto necessario effettuare una rilevazione ad hoc delle azioni e dei progetti di prossimità già attivi nei comuni del territorio provinciale, al fine di includere tali azioni nella progettazione complessiva e di considerare la possibilità di una integrazione dei 34 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Destinatari Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto azioni nella progettazione complessiva e di considerare la possibilità di una integrazione dei servizi già erogati nei singoli territori. Proprio per aderire all’approccio regionale di pieno coinvolgimento delle comunità locali, il punto di partenza dell’analisi sono state le risposte degli Uffici di Piano distrettuali al questionario ricognitivo dei servizi già attivi. I questionari pervenuti sono stati poi integrati con i servizi, le funzioni ed i progetti dichiarati nei piani attuativi annuali (PAA) dei piani di zona (PdZ) per l’anno 2007 preferibilmente. Si è reso possibile così la verifica di una presenza a macchia di leopardo di servizi o funzioni di prossimità a livello comunale per singolo distretto, ma una copertura complessivamente completa considerando i sette Distretti. Se a ritaglio distrettuale si rilevano Centri di Aggregazione giovanile, Centri Giovanili, Spazi Giovani dei consultori, Centri di Ascolto, Sportelli e servizi/progetti variamente denominati…, dubbi sorgono per la loro labile classificazione come mere funzioni di prossimità. Le Unità di strada e le funzioni di prossimità effettive risultano una decina in rapporto ai quarantadue servizi monitorati, quindi ammontano circa ad un quarto. Emergono, inoltre, lacune funzionali relative alla nuova scena del consumo, una diffusa occasionalità degli interventi di strada insieme, invece, a servizi potenziabili o in grado di fare il salto qualitativo indicato dalla regione. Questo scenario ha suggerito al Gruppo di Lavoro una proposta di azione che si è indirizzata verso: lo sviluppo e la stabilizzazione in tutti i distretti, delle funzioni di prossimità, anche attraverso un potenziamento e rafforzamento della rete di servizi già in essere; una sperimentazione di servizio ad hoc per nuovi consumatori - distinto e separato dalle sedi SERT - per il Distretto di Bologna, per cui vengono riscontrate particolari criticità. Il progetto è rivolto principalmente ai giovani pre-adolescenti, adolescenti e giovani-adulti che vivono sul territorio provinciale, compresi gli studenti universitari fuorisede. Le azioni previste al suo interno coinvolgono però anche diversi attori sociali del territorio interessati e/o interessabili alle problematiche legate alla dipendenza patologica: Istituti Scolastici Operatori delle equipe dei servizi socio sanitari del territorio; Operatori del privato sociale; Genitori e famiglie Operatori dell’associazionismo Culturale e Sportivo locale Associazioni di categoria Gestori e personale (baristi, security) dei luoghi del loisir. Scuole Guida Forze dell’Ordine (Vigili Urbani dei Comuni) Territorio provinciale di Bologna Comuni del territorio provinciale (Servizio minori, Servizio Lotta alla Droga, Centri Giovanili, Centri di Ascolto, Servizi per la sicurezza) Azienda USL (rete dei SERT e Consultorio Giovani) Soggetti del privato sociale attivi nel settore Come già evidenziato in premessa, la finalità del progetto è l’attivazione di un punto servizi per nuovi consumatori nel Distretto di Bologna, che operi in rete con i servizi e le funzioni di prossimità attive a livello distrettuale, unitamente ad un rafforzamento e potenziamento delle rete di tali servizi, con modalità ed azioni che si differenziano in base ai diversi bisogni rilevati in ciascun distretto. Gli obiettivi dell’intervento nel suo complesso sono pertanto riferibili a: 1) una copertura pluri-ambito ovvero notte: interventi di strada che intervengono sui comportamenti a rischio (rischio -comportamenti possibili); educativo: lavoro rivolto a soggetti in formazione (preadolescenti, adolescenti e giovani adulti) che presentano e/o situazioni di rischio effettivo o potenziale e/o bisogni legati al periodo di vita quindi legati alla socialità, all’affettività, alla sessualità, all’affermazione e conoscenza di sé; riduzione del danno (danno -stato conclamato); informativo: interventi di strada a carattere informativo e di raccordo che si occupano di rendere fruibili le informazioni circa le aree di interesse della persona (rischio -comportamenti possibili e danno -stato conclamato). 2) coordinamento delle professionalità della funzione di prossimità - attivata in precedenza solo in occasione di eventi - con ambiti e servizi esistenti per interventi con contestualizzazione nei luoghi di vita e luoghi informali, flessibilità, adeguatezza,continuità e stabilità; 3) ricerca dell'utente e dei bisogni non espressi (personalizzazione dell’intervento e funzionamento ad antenne); 4) lavoro di rete secondo l’approccio del "non giudizio" (alta vicinanza relazionale); 5) rafforzamento e supporto alla realizzazione diffusa del modello del servizio che esce (outreach work), 6) percorsi di accompagnamento all'informazione, alla formazione, ai dispositivi di protezione individuale; 35 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ 7) contemperamento della realizzazione di azioni di promozione, prevenzione e riduzione del danno mediante un modello professionale ed organizzativo che veda gli stessi operatori attivi su questi diversi piani e che garantisca continuità di presenza nei luoghi e continuità di relazione con le persone. Il coordinamento del sistema sarà realizzato su un duplice livello: 1) distrettuale, deputato: a gestione dei rapporti con le istituzioni; a gestione e cura della rete; a promozione della innovazione; a riprogettazione degli interventi in essere; all’analisi della domanda e dei fenomeni sociali. 2) centralizzato (AUSL), con funzioni di: analisi del fenomeno, territorio, bisogni (antenna); elaborazione di linee di intervento e definizione delle priorità (pianificazione strategica); gestione dei rapporti istituzionali (connessione ed interfaccia); raccordo e co-progettazione con i servizi, uffici, ecc. specifici o specialistici (rete) promuovere e rendere visibili gli interventi (marketing) pianificazione formazione, supervisione e valutazione (sviluppo e verifica). Le singole azioni sono declinate in ragione delle specificità distrettuali e precisamente: Azioni previste Comune di Bologna Istituzione di un luogo di cura protetto e non stigmatizzante per giovani in fase precocissima di tossicodipendenza per la valutazione psico-diagnostica e la consulenza a genitori, insegnanti, operatori coinvolti a vario titolo nel problema dell'uso di sostanze psicoattive. In sintesi, il Servizio si propone di offrire: > Percorsi diagnostici individualizzati > Percorsi di cura individuali > Consulenza di gruppo per i ragazzi > Consulenza di gruppo per le famiglie con identificazione dei bisogni in termini di aiuto psicologico e supporto > Colloqui di sostegno psicologico, > Consultazioni, > Psicoterapie brevi, > Terapie di gruppo, > Terapia farmacologica, > Percorsi personalizzati di supporto per la famiglia. > Attività di prevenzione/formazione > Punto informativo sulle sostanze orientato agli adolescenti > Sportello psicologico di video consulenza attraverso web-cam in collaborazione con le unità di strada > Sito internet dedicato e link ad altri siti accreditati sul tema Sarà realizzata una campagna di comunicazione ad hoc per diffondere informazioni sul servizio e sulle modalità di accesso. Distretto di Pianura Est Implementazione dell’attività del Loop con attivazione di uno sportello itinerante rivolto a giovani consumatori di sostanze che, integrando gli interventi di educativa di strada, realizzerà azioni di counseling breve e di accompagnamento ai Servizi. Distretto di Pianura Ovest Consolidamento e sviluppo dello Sportello Loop e delle funzioni di prossimità. Si ipotizza in particolare di rafforzare l’impegno in: - campagne di comunicazione e informazione su percezione della pericolosità e dei rischi connessi all’uso di sostanze anche in collaborazione con le scuole guida del territorio e le Forze dell’Ordine - presenza e collaborazione gratuita dei servizi pubblici di prossimità in occasione di eventi attraverso punti informativi sulle sostanze e azioni di prevenzione primaria e secondaria - percorsi formativi rivolti ad educatori dei Centri Giovanili, insegnanti degli Istituti Scolastici ed operatori sportivi. Distretto di Porretta Terme Sviluppo del progetto “Due piste per la coca”, a valenza sovradistrettuale, rivolto ai consumatori di cocaina, con particolare riguardo ai giovani ed a quello fascia di consumatori che hanno difficoltà a rivolgersi ai SERT vista la difficoltà a riconoscersi come soggetti con problemi di dipendenza. In particolare si prevede di: 36 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ - mantenere attivo e costantemente aggiornato il sito internet (www.2pisteperlacoca.it) per dare informazioni corrette sulla cocaina, offrire possibilità di chiedere aiuto in modo anonimo e non stigmatizzante, partecipare ad un forum interattivo. - fare informazione nei luoghi del divertimento e in altri punti strategici (medici di base, farmacie, scuole, luoghi di lavoro…) attraverso card informative e manifesti sulle sostanze e sui rischi connessi al consumo. Distretto di San Lazzaro Implementare il lavoro di rete a livello distrettuale con le agenzie ed i servizi educativi, sociali e sanitari del territorio, con i gestori dei locali, anche attraverso la definizione di percorsi formativi ed eventuali protocolli operativi con Servizio Sociale Minori, SerT, istituti superiori. Incrementare le azioni di consulenza ai giovani incontrati sul territorio, alle famiglie e agli adulti in genere in relazione alle problematiche legate al consumo di alcol e sostanze, attraverso “consulenze mobili” a cura degli operatori del progetto “In Sostanza”, su alcol e sostanze, aventi le caratteristiche di rapida fruibilità, che si collochino in una zona intermedia tra il luogo di primo contatto con i giovani e il sistema dei Servizi. Distretto di Imola si propone di dare maggiore continuità e radicamento territoriale alle azioni già in essere che svolgono funzioni di prossimità, prevedendo in particolare: la creazione di un tavolo stabile tra Associazioni di categoria, gestori, Forze dell’ Ordine, A.USL ed Amministrazioni; la formazione degli operatori che già operano nei Centri di Aggregazione Giovanile del territorio e nei luoghi di divertimento nonché l’implementazione del loro orario al fine di favorire il counseling individuale e l’accompagnamento ai servizi socio-sanitari, in particolare al Centro Nuove droghe. Distretto di Casalecchio di Reno Realizzazione di azioni di prossimità volte alla: riduzione delle forme di disagio e alla sua prevenzione; all’integrazione “guidata” dei giovani, che manifestano comportamenti problematici, nei luoghi “soliti” di aggregazione dei ragazzi, offrendo loro occasioni per potersi esprimere attraverso momenti ludici e creativi, e alla realizzazione di iniziative per avviare un percorso di riflessione e comprensione dell’universo giovanile. Salvo risorse disponibili, si prevede l’incremento di alcuni servizi in essere, quali: l’aumento delle ore di educativa di strada; la realizzazione di eventi informativi sul consumo/abuso di alcool e sostanze, e la realizzazione di corsi di formazione, sull’abuso di sostanze e alcool, per adolescenti, presso le scuole superiori del territorio. Euro 80,000, a valere sul capitolo 51721 del bilancio regionale ex Dgr. 1533/2006 e Dgr 1901/2006, di cui: euro 40.000 per il Distretto di Bologna euro 40.000 per i restanti distretti secondo un criterio di riparto per popolazione 11-24 anni residente sul territorio, come da tabella che segue: ZONA Totale BOLOGNA Costo RIPARTO FONDO REGIONALE € 40.000,00 Totale PIANURA OVEST 8.252 10,9 75.766 € 5.283,22 Totale PIANURA EST 15.410 10,7 143.374 € 9.866,03 Totale CASALECCHIO DI RENO 10.431 10,1 103.638 € 6.678,30 Totale SAN LAZZARO DI SAVENA 7.578 10,5 71.987 € 4.851,71 Totale PORRETTA TERME 6.334 11,3 55.994 € 4.055,25 Totale IMOLA 14.472 11,6 125.094 € 9.265,49 97.074 10,2 949.596 € 80.000,00 Totale PROVINCIA di BOLOGNA Pop 11-24 nei sei distretti quota fondo regionale di 40.000 a Bologna quota fondo regionale di 40.000 su 6 distretti Indicatori per monitoraggio e valutazione POP. % SU POP. POP. 11-24 ANNI TOTALE TOT. 1.1.2006 34.597 9,3 373.743 62.477 € 40.000,00 € 40.000,00 Numero delle iniziative realizzate. Destinatari raggiunti / destinatari potenziali. 37 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Progetto sovrazonale N. 10: COORDINAMENTO PROVINCIALE DELLE POLITICHE GIOVANILI Comune o altro ente capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Azioni previste Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione PROVINCIA DI BOLOGNA Dott. Stefano Ramazza Capo di Gabinetto Presidenza - Provincia di Bologna [email protected] 051-6598345 - Giovani a partire dai 13 anni - Soggetti diversi (Istituz. Pubbliche, Associaz., Scuole) che lavorano con e per i giovani Il progetto è alla prima edizione Intero territorio provinciale, con un’articolazione di Tavoli sulle politiche giovanili nelle zone socio sanitarie Soggetti che lavorano con e per i giovani: Istituzioni Pubbliche, Associazioni, Scuole Istituzione Minguzzi - Coordinare e rendere coerenti le azioni messe in atto nei diversi ambiti attraverso il coordinamento delle attività/progetti realizzati nei vari servizi della Provincia - Rafforzare i gruppi di lavoro sovracomunali e provinciali per rispondere alle esigenze formative degli operatori del territorio (in particolare per il supporto nella scrittura di progetti candidabili ad ottenere finanziamenti, e nella fase della valutazione degli stessi). - Implementare il lavoro dell'Osservatorio Provinciale sulle Politiche Giovanili attraverso l'individuazione e gestione di metodologie e pratiche di analisi delle azioni per il migliore coordinamento degli Enti Locali e delle Associazioni e la produzione di dati e relazioni di sintesi sulle esperienze attuate, al fine di sostenere la progettazione. - Dare concreta attuazione alle ”Linee guida per il coordinamento e la progettazione di azioni per le politiche giovanili” approvate nell’aprile 2008 Generali: - Focus formativi con gli operatori dei distretti - Coordinamento Provinciale previsto dalla L .14 della Regione Emilia Romagna - Osservatorio delle Politiche Giovanili (istituito il 13 ottobre 2008, con convenzione tra Provincia Bologna, Fondazione Augusta Pini ospizi marini Onlus, Istituzione G.F. Minguzzi) Specifiche: Raccolta e sistematizzazione dei questionari compilati sugli spazi di aggregazione giovanile nel territorio provinciale Sviluppo dei prodotti informatici già a disposizione del Gabinetto di Presidenza come data base su progetti, servizi e azioni di rilevanza provinciale e comunale per la loro fruizione pubblica tramite sito della Provincia o di Istituzione Minguzzi. Raccolta dati specifici e indicatori di efficacia ed efficienza dei finanziamenti per i progetti (condefinizione ed utilizzo di una metodologia di analisi “in itinere” ed “ex post” ) Presenze agli incontri dei 7 tavoli tematici sulle politiche giovanili delle Zone e con i Comuni che hanno il Consiglio Comunale dei ragazzi, per rafforzare la relazione tra Osservatorio e operatori delle Zone con scambio di informazioni e coordinamento delle azioni tra le zone. Costo totale previsto Quota regionale 274.412 euro (di cui 50.000 richiesti alla Fondazione Carisbo) 224.412 euro (da finanziamenti L.14/2008 Reg. Emilia Romagna) Quota nazionale Attuazione delle azioni previste 38 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Progetto sovrazonale N. 11: BENESSERE E SALUTE MENTALE Comune o altro ente capofila di progetto Istituzione G.F.Minguzzi - Provincia di Bologna- Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Anna Del Mugnaio Direttore Istituzione Minguzzi Via S.Isaia 90 –Bologna [email protected] 051/5288516 Destinatari Operatori dei servizi socio–sanitari Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Il progetto non è in continuità con azioni progettuali avviate precedentemente Ambito territoriale di realizzazione Territorio provinciale Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) La malattia mentale – come si evince in numerosi documenti prodotti dall’OMS- è un fenomeno in crescita costante che pone più di un problema all'Unione europea (UE). Si ritiene, infatti, che i disturbi mentali interessino più di un cittadino europeo su quattro in età adulta. Tali disturbi sono all'origine della maggior parte dei 58.000 decessi annuali, dovuti al suicidio, un atto che causa più vittime degli incidenti stradali. Un problema che è aggravato dal fenomeno della stigmatizzazione delle malattie mentali. I malati mentali e le persone mentalmente carenti si trovano ad affrontare timori e pregiudizi – lo dimostrano numerose evidenze- che hanno l'effetto di aumentare la sofferenza personale, aggravando l'emarginazione sociale. Come dire che le persone non soffrono solo per il disturbo in sé ma anche per le conseguenze sociali e relazionali che il disturbo produce. E’ in questa direzione che il progetto salute mentale - in conformità con le indicazioni dell’OMS - individua come obiettivi prioritari : • • • • • • • Azioni previste Associazioni di famigliari e utenti Azienda Usl/Dsm di Bologna e di Imola pubbliche amministrazioni locali istituzioni scolastiche della provincia di Bologna Reti interistituzionali e reti progettuali • • • Promuovere la consapevolezza dell’importanza del benessere mentale; Promuovere interventi contro lo stigma, la discriminazione, l’ineguaglianza; favorire empowerment e sostegno Coinvolgere attivamente in questo processo le persone con problemi di salute mentale e le loro famiglie Progettare e realizzare interventi che includano la prevenzione, la promozione, il trattamento, la riabilitazione, l’assistenza e il recupero Promozione di incontri con le scuole per superare lo stigma e il pregiudizio Attivazione Cicli di incontri a tema rivolti a famigliari, operatori ed utenti Promozione della mostra fotografica “Nonostante la vostra cortese ospitalità “ in alcuni distretti della provincia Attivazione del “Premio Nino Loperfido” e costituzione fondo librario Promozione di azioni su Teatro e salute mentale Costruzione di un sito/strumenti di social network sulla salute mentale Piano finanziario: Costo totale previsto 40.000,00 Indicatori per il monitoraggio e valutazione Si prevede il monitoraggio delle singole attività Quota regionale Quota nazionale 39 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Progetto sovrazonale N. 12: LA RETE DEGLI SPORTELLI SOCIALI ED IL PORTALE DEGLI SPORTELLI SOCIALI - ANNO 2009 Comune o forma associativa ex-art.16 L.R.2/03 capofila di progetto PROVINCIA DI BOLOGNA Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Anna Del Mugnaio Dirigente Servizio politiche sociali e per la salute 051/6598269 [email protected] Destinatari Comuni e Ausl che hanno partecipato alla sperimentazione dello sportello sociale secondo quanto previsto da delibera consiglio regionale 514/2003 e successivi sviluppi (“Programma distrettuale per la promozione e sviluppo degli sportelli sociali” - DGR 432/2008) Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Sì Ambito territoriale di realizzazione Territorio provinciale di Bologna Istituzioni/attori sociali coinvolti Provincia servizio politiche sociali e per la salute, Provincia sistemi di Comunicazione e E-Government, Comuni capofila sede di distretto, ASP Circondario Imolese, Ausl di Bologna Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Il progetto si pone in continuità con quanto realizzato con la sperimentazione regionale iniziata nel 2004. La Provincia di Bologna nel corso di questi anni si è resa disponibile a: a) realizzare un coordinamento del progetto al fine di permettere la realizzazione di una rete di sportelli sociali a livello provinciale che, seppur con differenziazioni di carattere organizzativo-gestionale, permetta agli sportelli di essere in rete ed in comunicazione tra loro, b) attivare un Osservatorio provinciale del bisogno in grado di monitorare gli accessi agli sportelli e le richieste dei cittadini, e la creazione di un portale degli Sportelli Sociali attraverso il quale fornire informazioni sui servizi via web, c) trasferire risorse provinciali ai comuni Capofila a sostegno dell’implementazione della rete degli sportelli sociali, dell’individuazione e nomina di un referente/coordinatore di progetto all’interno dell’ufficio di piano e di uno o più redattori del portale degli sportelli sociali. Nel corso del 2008 si è inoltre conclusa la sperimentazione su due distretti di un modello di collaborazione tra gli Sportelli Lavoro e gli Sportelli Sociali, nell’ambito del progetto “Integrazione Sportelli lavoro/Sportelli sociali”. La sperimentazione ha permesso di definire modalità operative di raccordo tra i servizi che si occupano di inserimento lavorativo delle persone disoccupate che presentano forma di disagio e sono in carico ai servizi sociali per varie problematiche, e di attuare il raccordo tra i servizi anche a livello informativo e informatico attraverso l’interfaccia tra i diversi sistemi informativi in uso (Garsia, SILER). Ad oggi sono state realizzate le seguenti fasi: Azioni previste Rete degli sportelli sociali e Osservatorio Bisogno: • attivazione Osservatorio del bisogno presso tutti gli sportelli comunali e collegamento con l’Osservatorio del bisogno provinciale; • attivazione del sistema Garsia anziani presso tutti i comuni; • attivazione collegamento con anagrafi comunali (AOL), e attivazione modulo ISEE; • formazione realizzata per tutte le zone; • conclusi i gruppi di lavoro provinciale relativamente all’analisi per estensione Garsia ad area disabili, disagio adulto; • aggiornamento/validazione base informativa di supporto all’osservatorio del bisogno e al Portale della rete Sportelli Sociali, attraverso gruppo di lavoro tra provincia di Bologna e Comune di Bologna (inserimento base informativa per descrivere il “bisogno espresso dal cittadino”). 40 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Portale della rete degli sportelli sociali: • realizzati incontri di coordinamento per la definizione del portale ed incontri con soggetti che hanno a disposizione data base o servizi di sportello informativo in materia sociale per futura integrazione, • definita e realizzata architettura portale, • implementazione area Anziani e completato il caricamento delle schede informative di servizi/interventi di tutti i comuni, Attività in corso o da implementare per l’anno 2009 Rete degli sportelli sociali e Osservatorio Bisogno: • in corso l’estensione sistema Garsia per area disabili e migrazione Sportello Sociale e Garsia su piattaforma web • prevista estensione sperimentazione “Integrazione sportelli sociali-sportelli lavoro” a tutti gli ambiti distrettuali • estensione software Garsia minori e relativa integrazione con il SISA Minori regionale • estensione Osservatorio provinciale del bisogno, prevedendo la correlazione tra bisogno espresso, bisogno valutato e l’offerta di servizi (preventiva definizione di un prototipo da sperimentare in alcune realtà) • realizzazione di un Protocollo d’intesa tra gli enti coinvolti nel progetto per formalizzare e strutturare le relazioni tra i soggetti coinvolti nel progetto rete degli sportelli sociali. • Valutazione eventuale sviluppo di un sistema omogeneo di backoffice a livello provinciale che permetterebbe il collegamento tra il sistema informativo per l’accesso utilizzato da tutti i comuni (sportello sociale/ osservatorio Garsia) e i sistemi informativi utilizzati dall’Ausl. Tale sistema dovrà potersi integrare con gli altri sistemi informativi in uso presso gli altri enti coinvolti nel progetto (Centri per l’impiego, ASP, Acer, Ospedali….). Portale della rete degli sportelli sociali • attivazione del portale come strumento extranet ad uso esclusivo degli operatori, in un secondo momento si potrà procedere all’attivazione del portale sul web accessibile su internet. Questa area web è stata realizzata con uno strumento di Content Management System di tipo open source, che consentirà l’aggiornamento autonomo e decentrato dei contenuti delle schede informative da parte dei redattori sia all’interno della Provincia che da parte dei referenti presso le Zone e/o i Comuni coinvolti nel progetto; • formazione dei redattori del portale per l’utilizzo del sistema CMS, al fine di consentire il caricamento e aggiornamento autonomo e decentrato dei contenuti delle schede informative da parte dei referenti/redattori presso le Zone e/o i Comuni coinvolti nel progetto; • individuazione e nomina di un comitato di redazione del portale composto da specialisti dei diversi ambiti di intervento, il quale dovrà coordinarsi con le fonti di documentazione sociale già esistenti sul territorio; • aggiornamento della base informativa di supporto al Portale della rete Sportelli Sociali, relativa alla mappatura dell’offerta dei servizi/interventi. Piano finanziario: Costo totale previsto: 60.000 euro Numero incontri di coordinamento realizzati a livello provinciale Indicatori per il monitoraggio/valutazione Osservatorio del bisogno (dati anno 2008): Numero di contatti: Numero di richieste: Numero di comuni collegati: 41 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Progetto sovrazonale N. 13: AZIONI DI SUPPORTO ALLA RACCOLTA, ELABORAZIONE E ANALISI DATI IN AMBITO SOCIALE E SOCIOSANITARIO A SUPPORTO DELLE FUNZIONI DELLA CTSS DI BOLOGNA Comune o altro ente capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Azioni previste Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio e valutazione PROVINCIA DI BOLOGNA Servizio politiche sociali e sanità Ufficio di supporto alla CTSS Anna Del Mugnaio Responsabile Ufficio supporto CTSS Bologna Dirigente Servizio politiche sociali e sanità Provincia Bologna Provincia, Uffici di piano, Comuni. Ausl Bologna, Ausl Imola No Provinciale Provincia di Bologna Uffici di piano Ausl Bologna Dipartimento integrazione sociale e sanitaria – Ausl Imola Il progetto si inserisce nell’ambito delle funzioni attribuite alle Province da Piano sociale e sanitario e da documenti di programmazione in materia sociale: - coordinamento e partecipazione alla definizione dei Piani di zona, assicurando il necessario supporto tecnico e informativo e attività di supporto alla Conferenza territoriale sociale e sanitaria; - implementazione e gestione dei sistemi informativi provinciali dei servizi sociali in raccordo con il Sistema Informativo Regionale. Tali funzioni sono da svolgere in stretta interconnessione con gli Uffici di piano e Ausl del territorio provinciale. Il progetto prevede lo sviluppo di attività inerenti: raccolta, elaborazione ed analisi dati in materia sociale, sociosanitaria e sanitaria a supporto delle funzioni di programmazione e coordinamento; monitoraggio e valutazione servizi e interventi; ricerca e approfondimenti in materia sociale e socio sanitaria. Nello specifico sarà opportuno definire un sistema di monitoraggio omogeneo relativamente ai piani di zona per la salute e il benessere sociale e attività connesse che permetta attività di monitoraggio e verifica della programmazione a livello di CTSS, consentendo la comparabilità del dato tra i diversi distretti e il livello provinciale. Si prevedono forme di collaborazione ed interconnessione con Osservatorio provinciale sulla scolarità e altri osservatori e/o servizi provinciali per realizzazione di studi e approfondimenti, redazione di report ai fini della programmazione in materia sociale e sociosanitaria. In particolare si prevede una collaborazione con lo staff del Settore Servizi alla Persona e alla comunità per attuare un approfondimento in tema di formazione professionale al fine di rilevare l’impatto delle politiche formative sulle utenze disagiate che rientrano nelle politiche sociali” Definizione griglia di indicatori omogenei a livello provinciale a supporto delle attività di monitoraggio e verifica della programmazione, in particolare inerenti a: • piani di zona per la salute e il benessere sociale; • profilo di comunità, monitoraggio set di indicatori contenuti nel profilo anche in vista definizione ulteriori sviluppi; • rete degli sportelli sociali - osservatorio provinciale del bisogno, analisi domanda ed assegnazione servizi. • FRNA, dati di costo e attività sia di tipo socio-sanitario che sanitario ai fini del monitoraggio e verifica obiettivi del FRNA (progetto ente capofila Ausl Dipartimento integrazione sociale e sanitaria). Ridefinizione in termini informatici di strumenti informativi e gestionali ai fini di una semplificazione e razionalizzazione dei vari flussi informativi dell’area sociale e sociosanitaria che adempiono all’assolvimento dei debiti informativi verso la regione. Costo totale previsto: 68.000,00 euro Provincia Quota regionale Quota + costo del personale con contratto a tempo 68.000 euro fondi nazionale indeterminato dei diversi enti coinvolti regionali Definizione griglia di indicatori omogenei a livello provinciale 42 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Progetto sovrazonale N. 14: SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DEL TERZO SETTORE E MODELLI DI PARTECIPAZIONE - ANNO 2009 Comune o forma associativa ex-art.16 L.R.2/03 capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) PROVINCIA DI BOLOGNA Provincia di Bologna Antonella Lazzari Tel 051/659.8377 Associazioni di promozione sociale; Organizzazioni di volontariato; Cooperazione sociale; Cittadini È in continuità con le azioni intraprese negli anni precedenti a favore del terzo settore Territorio provinciale Provincia di Bologna; Comuni; Associazioni di promozione sociale; Organizzazioni di volontariato; Scuole; Istituzione Gian Franco Minguzzi La definizione del nuovo sistema di welfare regionale ha sottolineato il ruolo del terzo settore evidenziando l’esigenza di costruire un sistema di relazioni per garantire la rappresentanza e la partecipazione dello stesso alla programmazione sociale e sanitaria, a livello intermedio e a livello distrettuale. E’ stata pertanto prevista l’istituzione del “Tavolo del confronto”, a cui dovranno partecipare membri del comitato paritetico provinciale, del volontariato, del forum del terzo settore, della cooperazione sociale. Dovranno essere inoltre svolte attività per la valorizzazione e promozione del terzo settore, in continuità con gli interventi realizzati in questi anni con il volontariato, l’associazionismo e la cooperazione sociale e per la promozione di forme di cittadinanza attiva nelle giovani generazioni. Relativamente alla definizione del sistema di relazioni Enti pubblici e terzo settore: - istituzione del tavolo del confronto con il terzo settore e definizione delle modalità di funzionamento e raccordo con gli organismi del “Terzo settore” - attività di supporto alla attività del Comitato paritetico provinciale del volontariato e promozione delle consulte del volontariato/terzo settore a livello locale/distrettuale - attività di supporto al Forum del Terzo settore nelle forme che verranno con lo stesso definite - collaborazione con la cooperazione sociale e partecipazione all’Osservatorio provinciale della cooperazione sociale. Azioni specifiche per la promozione e valorizzazione del terzo settore: Azioni previste - - realizzazione attività formativa e informativa a favore delle associazioni di promozione sociale; aggiornamento banca dati sul Terzo Settore, nell’ambito del sistema regionale TESEO realizzazione V Edizione di “Volontassociate” sportello di consulenza fiscale a favore delle associazioni di promozione sociale prosieguo progetto avviato nel 2008 rivolto alle scuole su “cittadinanza attiva e giovani generazioni” sperimentazione free press on-line e cartacea dell’associazionismo sperimentazione modalità informative per favorire il contatto tra l’associazionismo e il volontariato e le aziende del territorio iniziativa pubblica sull’associazionismo organizzazione dell’assemblea annuale del volontariato seminari informativi sui d.lgs. sull’impresa sociale aggiornamento rilevazione sulla cooperazione sociale di tipo B, favorendo la condivisione di esperienze realizzate sul territorio (es. costituzione tavoli di lavoro distrettuali, approfondimenti normativi, ecc.) rilevazione annuale esternalizzazione servizi alla cooperazione sociale di tipo A strumenti: - incontri del Comitato di monitoraggio, composto da associazioni di promozione sociale e del gruppo di lavoro per l’organizaz. di Volontassociate con i referenti individuati dai distretti e/o dai Comuni - incontro annuale con le associazioni di promozione sociale - supporto organizzativo all’Assemblea del Volontariato - incontri del Comitato Paritetico provinciale del volontariato Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio e valutazione metodologie: - confronto e scambio con associaz. e organizzaz. di volontariato, con Volabo, con operatori enti locali Costo totale Quota Eventuale quota di altri soggetti da specificare – previsto regionale Quota Provinciale 66.111,00 Euro 90.000,00 23.889,56 e costo personale ufficio terzo settore - attivazione dei corsi di: gestione delle risorse e mediazione dei conflitti, informatica di base, fund raising, e dei seminari sull’impresa sociale - Realizzazione di volontassociate - Istituzione tavolo del confronto 43 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Progetto sovrazonale N. 15: PROGETTO SOVRAZONALE DI SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE AL SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO – ANNO 2009 Comune o forma associativa ex-art.16 L.R.2/03 capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Azioni previste Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione PROVINCIA DI BOLOGNA/Coordinamento Provinciale degli Enti di Servizio Civile di Bologna Coordinamento provinciale enti di servizio civile CO.PR.E.S.C. TEL 051/6599261 operatori di enti locali e non profit, adolescenti e giovani del territorio provinciale, cittadinanza, studenti e docenti degli istituti di istruzione superiore, studenti e tutor dei centri di formazione professionale, famiglie, studenti universitari, Sì Il territorio provinciale Enti di servizio civile aderenti al Coordinamento Provinciale di Bologna (enti pubblici, fondazioni, organizzazioni non profit, cooperative ecc.); Associazioni di promozione sociale; Organizzazioni di volontariato; Centri di aggregazione giovanile; Università; Centri sociali e ricreativi; Scuole medie superiori; Centri di formazione professionale - Diffondere i valori del servizio civile quale strumento di cittadinanza attiva e di impegno sociale per i giovani italiani e stranieri - Creare momenti di incontro e scambio tra i volontari di enti diversi per attività e per territorio - Contribuire alla formazione di cittadini responsabili attraverso percorsi di sensibilizzazione e apprendimento - Avviare rapporti di collaborazione tra gli operatori degli enti di servizio civile per condividere competenze ed esperienze ed innalzare la qualità del sevizio civile sul territorio - Attivazione di gruppi di lavoro tematici con gli enti per la realizzazione delle attività previste dal sistema di servizio civile; - Formazione generale dei volontari in SCN in forma coord. e congiunta tra gli enti di SC; - Percorsi formativi coordinati e congiunti tra gli enti del territorio per l’aggiornamento delle figure previste dal sistema di servizio civile: progettisti, selettori, olp; - Interventi di presentazione del servizio civile nelle scuole superiori, nei centri di formazione professionale e nelle facoltà universitarie; - Organizzazione di iniziative promozionali per diffondere la cultura del servizio civile tra i giovani e la cittadinanza - Rilevazione, monitoraggio e valutazione delle azioni previste - Elaborazione di un piano provinciale del servizio civile tramite l’analisi del sistema e la definizione di obiettivi ed azioni prioritarie Costo totale Fondi regionali previsto 1.500,00 € (quota per formazione olp) 4.000,00 € (quota per l’organizzazione di eventi) 31.000,00 € 2.000,00 € (quota per attività di sensibilizzazione per minori) 2.000,00 € (Attività di monitoraggio per piano provinciale) 7.000,00 € (quota per realizzazione formazione generale) 1.500,00 € (quota per corsi progettisti) 1.500,00 € (quota per corsi selettori) 7.000,00 € (quota per tutoraggio formazione) 1.000,00 € (quota per organizzazione formazione) 2.000,00 € (quota per promozione bandi di SCN) 1.500,00 € (aggiornamento sito web) n. di corsi di formazione generale per volontari realizzati n. di corsi di formazione per operatori realizzati n. di eventi promozionali organizzati n. di scuole coinvolte per gli incontri di sensibilizzazione n. di centri di formazione professionale coinvolti per gli incontri di sensibilizzazione n. di volontari in servizio civile regionale per minori n. di incontri con gli enti di servizio civile 44 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Progetto sovrazonale N. 16: CAAD - CENTRO PROVINCIALE PER L'ADATTAMENTO DELL'AMBIENTE DOMESTICO (DISABILI–ANZIANI) ANNO 2009 Comune o forma associativa ex-art.16 L.R.2/03 capofila di progetto COMUNE DI BOLOGNA Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Referente nella fase di transizione dei servizi sociali del Comune di Bologna, in attesa del passaggio di titolarità del servizio all’ASP Irides: Andrea Pancaldi, Coordrinatore servizio CAAD, Ufficio programmazione sociale sanitaria, Settore coordinamento sociale e salute, piazza Liber Paradisus 6, Bologna, tel 051/2193772, E-MAIL [email protected] Destinatari Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Ambito territoriale di realizzazione - Cittadini disabili e loro famiglie Cittadini anziani e loro famiglie Operatori dei servizi territoriali impegnati nell’ambito anziani e disabili Funzionari e tecnici dei Comuni impegnati nell’ambito dell’edilizia Soggetti del terzo settore attivi nell’ambito anziani e disabili Soggetti pubblici e privati impegnati nell’ambito della qualità dell’abitare Figure professionali e loro organizzazioni di rappresentanza impegnate negli ambiti di cui al Servizio Continuazione del progetto 2008 Territorio della provincia di Bologna Istituzioni/attori sociali coinvolti Comune di Bologna Coord.sociale e salute e successivamente Asp Irides, Comuni della Provincia di Bologna Ausilioteca AIAS onlus (gestione settore consulenze tecniche) Cooperativa sociale Accaparlante onlus (gestione sportello informatvo) Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Consolidare, qualificare e sviluppare le attività dei centri di informazione e consulenza per l’adattamento dell’ambiente domestico attraverso azioni specifiche che prevedano: • l’attivazione di modalità organizzative che favoriscano l’accesso degli utenti provenienti da tutte le zone sociali; • l’organizzazione di iniziative formative rivolte ai tecnici e ai funzionari degli Enti Locali che hanno funzioni di progettazione, realizzazione, verifica e controllo nel settore dell’edilizia abitativa; • la realizzazione di iniziative di informazione e formazione a favore dei professionisti e artigiani in collaborazione con le organizzazioni tecnicoprofessionali. • collaborare alla realizzazione di progetti di adattamento domestico promossi dai servizi territoriali sociosanitari nell’ambito del FRNA tramite attività di consulenza ai servizi, al nucleo famigliare e relativi tecnici progettisti e attività di valutazione dei progetti e della loro realizzazione concreta. La collaborazione è regolamentata da un apposito “regolamento aziendale” approntato da un gruppo di lavoro promosso dalla CTSS e approvato dalla cabina di regia dell’AUSL Bologna • redazione di un protocollo di intesa con il settore Politiche abitative del Comune di Bologna ACER e ACERservizi per una stretta collaborazione in tema di adattamento domestico relativa agli inquilini dell’ERP, sia nell’ambito delle assegnazioni, che delle ristrutturazioni, che della progettazione di edifici nuovi. A tale scopo è operante dall’estate 2008 un apposito gruppo di lavoro. Azioni previste AZIONI PREVISTE, STRUMENTI, METODOLOGIA DI GESTIONE • gestione del servizio per le funzioni di sportello informativo e consulenza • attività di pianificazione e coordinamento/monitoraggio periodico delle attività nelle due sedi del CAAD • Implementare del sistema informativo predisposto dalla Regione e assolvere ai relativi obblighi informativi INFORMAZIONE COMUNICAZIONE • ristrutturazione dello sportello CAAD all’interno del CRH e sua evoluzione verso uno sportello informativo di II livello dedicato al più ampio tema dell’accessibilità che ricomprende al suo interno anche i temi connessi all’ambito dell’Adattamento domestico 45 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ • • • • domestico produzione di una mailing list di collegamento per scambio informazioni e documenti tra i soggetti coinvolti come referenti nella rete CAAD del territorio bolognese (attualmente 110 nominativi) produzione di una newsletter trimestrale diffusa gratuitamente a circa 700 indirizzi gestione delle pagine del CAAD Bologna nel sito della rete regionale dei CAAD produzione di comunicati stampa sulle attività del CAAD e di articoli per riviste specializzate RAPPORTI CON IL TERRITORIO In funzione di un modello gestionale che evolva verso una forte collaborazione con AUSL e Provincia: 1. attivazione di rapporti di collaborazione con gli uffici di piano e i servizi territoriali locali anche con modalità operative differenziate rispetto alle esigenze e risorse locali 2. attivazione di scambi e collaborazioni con realtà operanti nell’ambito edilizio: Ufficio edilizia privata del Comune, SUNIA, Ufficio casa Comune, Ordini professionali 3. attività di scambio e collaborazione con servizi sociali e sanitari operanti nell’ambito anziani FORMAZIONE (in collaborazione con CRA e CRIBA) – Progettare e realizzare iniziative di formazione e aggiornamento, con particolare riferimento ai tecnici delle amministrazioni comunali impegnati nell’ambito della edilizia e gli artigiani installatori − Progettare e realizzare iniziative di info-formazione e aggiornamento rivolte ad operatori e studenti dell’area sociosanitaria Nel Corso del 2009 verrà inoltre svolta un'analisi e una riflessione complessiva sul progetto, con il coinvolgimento di tutti i Distretti e di Imola, all'interno del tavolo tecnico Provinciale al fine di progettarne i necessari sviluppi alla luce delle tante innovazioni in corso e al fine di considerare in modo più strutturato tutta la tematica relativa all'ambiente domestico. Costo totale previsto nel 2009 (che ricomprende 4 mesi in quanto il finanziamento regionale precedentemente assegnato nel 2007 consente la copertura delle spese progettuali sino a settembre 2009) I centri non vedono più, a partire dal 2009, un finanziamento nell'ambito del Fondo sociale regionale con un finanziamento finalizzato, bensì attraverso il Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze. Al finanziamento del progetto, pertanto, co parteciperanno tutti i Distretti della Provincia di Bologna e Imola secondo la ripartizione sotto elencata e calcolata in base alla popolazione residente: Finanziamento 4 mesi (settembre Distretti Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Bologna Casalecchio Porretta Pianura Ovest Pianura Est S. Lazzaro Imola TOTALE 2009-dicembre 2009) 29.956,22 8.374,63 4.515,28 6.194,40 11.680,58 5.834,79 10.110,76 76.666,67 Popolazione residente 373.026 104.284 56.226 77.135 145.451 72.657 125.903 954.682 - valori quali-quantitativi di utenza e prestazioni di sportello informativo valori quali-quantitativi di utenza e prestazioni di consulenze tecniche -diffusione strumenti informativi specifici e riscontri delle attività di comunicazione distribuzione dell’utenza complessiva nel territorio provinciale - feedback da enti e realtà coinvolte in collaborazioni 46 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Progetto sovrazonale N. 17: EDUCAZIONE ALIMENTARE, ORIENTAMENTO E QUALIFICAZIONE AI CONSUMI Comune o altro ente capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti PROVINCIA DI BOLOGNA Franca Marulli, 051-6598602, [email protected] Elena Scarcella 051-6598549, [email protected] Fax: 051-6598670 Provincia di Bologna, U.O. Promozione e Valorizzazione territoriale Destinatari Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Ambito territoriale di realizzazione Provincia di Bologna Istituzioni/attori sociali coinvolti Provincia di Bologna, AUSL di Bologna e Imola, Ufficio scolastico provinciale, Ass. Intercomunali, Comuni, Comunità Montane, Associazioni di Consumatori, Assessorato Agricoltura RER, Europass di Parma, Scuole, Rete delle Fattorie didattiche, Centro Divulgazione Agricola, Centro Agricoltura Ambiente, Enti di Formazione e Ricerca Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Promozione di comportamenti e modelli alimentari corretti, educazione al consumo consapevole. Azioni previste Qualificazione dei servizi di ristorazione collettiva Educazione alimentare per la scuola Orientamento dei consumi Sicurezza alimentare Fattorie aperte e fattorie didattiche Costo totale previsto Quota regionale Quota nazionale Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione 47 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Progetto sovrazonale N. 18: PIANO PROVINCIALE D’INTERVENTO PER LA LOTTA AL TABAGISMO Comune o altro ente capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Azienda Usl di Bologna (Azienda Usl di Imola, Azienda Ospedaliera Universitaria di Bologna, Istituto Ortopedico Rizzoli) Dott. Gabriele Cavazza (Coordinatore provvisorio) Tel 051 6584942 Destinatari Popolazione generale, studenti, famiglie ed insegnanti, adolescenti, operatori sanitari e lavoratori Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Il progetto si attua a seguito della Delibera della Giunta regionale 11giugno 2008 n. 844 Piano regionale di intervento per la lotta al tabagismo e in continuità con la precedente Deliberazione n. 785 del 26.5.1999 Ambito territoriale di realizzazione Provincia di Bologna Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Azioni previste Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio e valutazione Enti Locali, scuole ed altre agenzie educative , mondo del lavoro, privato sociale, volontariato, mondo dello sport e spettacolo, mass media, associazioni di consumatori ecc - Ridurre il numero di fumatori sia attraverso l’aumento della quantità di coloro che smettono di fumare sia mediante la riduzione del numero di giovani che iniziano a fumare - Ridurre il numero di persone esposte all’inalazione del fumo passivo nei seguenti ambiti e programmi di intervento: A)Promozione della salute e prevenzione dell’abitudine al fumo tra gli adolescenti: 1)Prevenzione dell’abitudine al fumo tra i giovani B) Assistenza e supporto alla disassuefazione: 2) Centri antifumo 3) Intervento antifumo dei Medici di medicina generale e degli altri operatori sanitari C)Ambienti favorevoli alla salute e liberi dal fumo: 4 ) Luoghi di lavoro liberi dal fumo 5) Ospedali e servizi sanitari senza fumo 6) Scuole libere dal fumo D) Comunicazione, formazione, innovazione e valutazione (a carattere trasversale) Il Progetto intende operare con strategia multisettoriale e trasversale di Promozione della salute e di stili di vita sani alla base dell’azione politica e di governo (Atto di indirizzo della Conferenza Territoriale e Sanitaria di Bologna e del Nuovo Circondario Imolese approvato in data 3.11.2008). Il programma provinciale e con ricadute operative a livello locale (Aziendale/distrettuale) prevede per i singoli ambiti di intervento: azioni di tipo educativo attraverso campagne d’informazione e sensibilizzazione che favoriscano l’adozione di sani stili di vita, in particolare tra le giovani generazioni azioni di sostegno alla disassuefazione che favoriscano ed incrementino l’accesso dei fumatori ai programmi per smettere di fumare Azioni di tipo normativo per il controllo del fumo di tabacco negli ambienti pubblici e di lavoro Le azioni saranno coordinate in una logica di integrazione e di sinergia mirati e circoscritti a contesti di comunità definite (creazione di ambienti favorevoli alla promozione della salute come scuole, ospedali e luoghi di lavoro) realizzate con la gradualità necessaria a consentire la crescita della consapevolezza e del contesto sociale per affermare la cultura del non fumo e l’assunzione da parte del cittadino di un ruolo attivo e protagonista (empowerment) Parte integrante e coerente di una strategia multisettoriale e trasversale di promozione della salute e di sani stili di vita Costo totale previsto Quota regionale Quota nazionale Da valutare in fase esecutiva Per il 2009 Evidenza della Costituzione del Gruppo Provinciale “Territorio senza Fumo” Evidenza della redazione del Piano strategico prov.le di intervento per la lotta al tabagismo Report annuale di monitoraggio degli interventi per i singoli programmi previsti dal Piano (a valenza Aziendale/ Provinciale ) 48 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Progetto sovrazonale N. 19: P.A.R.I. 2008 – PROGRAMMA D’AZIONE PER IL RE-IMPIEGO DI LAVORATORI SVANTAGGIATI (bando riaperto fino a giugno ‘09) Comune o forma associativa ex-art.16 L.R.2/03 capofila di progetto PROVINCIA DI BOLOGNA Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Patrizia Paganini Servizio Politiche Attive del Lavoro e Formazione Provincia di Bologna Destinatari - Soggetti in forte condizione di svantaggio disoccupati; - Monogenitori disoccupati; - Over 50 disoccupati da più di 12 mesi; - Disoccupati da più di 12 mesi; - Lavoratori privi di un rapporto di lavoro stabile; - Lavoratori percettori di ammortizzatori sociali in deroga (settore installazioni telefoniche); Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Rinnovo del Progetto P.A.R.I. Ambito territoriale di realizzazione Provinciale Istituzioni/attori sociali coinvolti Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale; Italia Lavoro Spa; Regione Emilia Romagna; Province; Comuni; Asl; INPS. Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Migliorare le chances occupazionali di persone in gravi condizioni di svantaggio ed in carico ai servizi sociali e sanitari del territorio. Tali interventi andranno di norma concordati all’interno di progetti personalizzati elaborati in raccordo tra gli operatori dei servizi sociali e sanitari e quelli dei servizi per l’impiego provinciali (Centri per l’Impiego e Sportelli comunali per il lavoro). Azioni previste - Sostegno al reddito per la partecipazione ad azioni di Politica Attiva del lavoro (€ 450,00 al mese per massimo 5 mesi); - Bonus assunzionali (massimo € 5.000,00); - Contributi alla formazione (da € 1.800,00 ad € 5.000,00 a seconda del destinatario) Costo totale previsto Piano finanziario: Quota regionale Quota nazionale Il progetto è finanziato dal Ministero del lavoro e attuato da Italia Lavoro Spa e prevede una graduatoria regionale. Fino a emanazione della graduatoria pertanto non è possibile conoscere le risorse destinate ai singoli territori provinciali. Nel 2008 in Provincia di Bologna sono state istruite n° 47 domande, di cui 38 ammissibili per un totale di € 122.200,00 preventivati. Indicatori per il monitoraggio/valutazione 49 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Progetto sovrazonale N. 20: ESPERIENZE DI TRANSIZIONE AL LAVORO PER ADOLESCENTI E GIOVANI USCITI DAL SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE ANNO 2009 Comune o forma associativa ex-art.16 L.R.2/03 capofila di progetto PROVINCIA DI BOLOGNA Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Patrizia Paganini Servizio Politiche Attive del Lavoro e Formazione Provincia di Bologna Destinatari Adolescenti e giovani usciti dal sistema di istruzione e formazione a rischio di esclusione sociale di norma in carico ai servizi Sociali/Sanitari del territorio Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Dalla positiva esperienza svolta con un progetto Equal (Esperienze di Transizione) è scaturita la volontà di promuovere un servizio “strutturato” a supporto dell’attività dei Centri per l’Impiego e di questa tipologia di utenza. Ambito territoriale di realizzazione Territorio Provinciale Istituzioni/attori sociali coinvolti Servizi per l’Impiego provinciali (CIP e Sportelli per il Lavoro), servizi sociali e sanitari, Scuole, Enti di Formazione Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Migliorare le chances occupazionali degli utenti coinvolti sia attraverso il reinserimento in un circuito di istruzione /formazione (in via prioritaria per i soggetti senza titoli di studio riconosciuti) sia attraverso esperienze di transizione e accompagnamento al lavoro certificabili. L’attività è svolta in collaborazione con i tutor dell’obbligo formativo presenti presso i Centri per l’Impiego provinciali Azioni previste Orientamento, consulenze personalizzate, tirocini formativi, esperienze di transizione Piano finanziario: utilizzo di Fondo Sociale Europeo Costo totale previsto €. 350.000,00 Indicatori per il monitoraggio/valutazione Quota regionale Quota nazionale Adolescenti/giovani rientrati nel circuito formativo. Adolescenti/giovani che hanno svolto percorsi di inserimento lavorativo 50 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Progetto sovrazonale N. 21: PROTOCOLLO INTERISTITUZIONALE PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO DISABILI IN PARTICOLARI CONDIZIONI DI SVANTAGGIO – ANNO 2009 Comune o forma associativa ex-art.16 L.R.2/03 capofila di progetto PROVINCIA DI BOLOGNA Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Patrizia Paganini Servizio Politiche Attive del Lavoro e Formazione Provincia di Bologna Destinatari Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Ambito territoriale di realizzazione Utenza disabile e svantaggiata Istituzioni/attori sociali coinvolti Provincia di Bologna, Comune di Bologna, AUSL Bologna, AUSL Imola, ASP del Circondario Imolese, tutti i Comuni del territorio provinciale. Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Rivedere il Protocollo per l’inserimento al lavoro dei disabili ex L. 68/99 stipulato nel 2004 tra Comune di Bologna , Provincia di Bologna, AUSL e Area Imolese e alla luce dei risultati raggiunti e delle necessità emerse estenderlo a tutto il territorio provinciale. Allargare il campo di azione del protocollo anche in riferimento a soggetti in situazione di svantaggio che, pur presentando aspetti di complessità e multiproblematicità, non sono però disabili in sensi della L. 68/99. Sviluppare attraverso il Gruppo di Coordinamento previsto dal Protocollo, formato dai Responsabili dei Servizi interessati delle diverse Istituzioni firmatarie, un coordinamento interistituzionale a livello tecnico, aperto anche ai contributi provenienti dalle Associazioni di Rappresentanza interessate e della Cooperazione Sociale, quale luogo di informazione, scambio di buone prassi e sperimentazione di azioni, anche al di fuori del protocollo, inerenti le tematiche dell’inserimento lavorativo di soggetti disabili e svantaggiati che consenta di raccordare, laddove possibile, l’operatività delle diverse istituzioni interessate. Azioni previste Le azioni previste sono: Estensione su tutto il territorio provinciale del protocollo rivisto enendo in considerazione le specifiche necessità dei singoli contesti territoriali. Costituzione delle singole unità operative interistituzionali per ciascuna delle zone firmatarie. Sviluppo di un gruppo di lavoro interistituzionale per la definizione di una specifica ipotesi di protocollo per l’inserimento lavorativo di persone in condizioni di svantaggio e ampliamento del gruppo della rete soggetti interessati alle problematiche oggetto del protocollo, quali: Associazioni di Rappresentanza di disabili, Cooperazione Sociale, OOSS e datoriali Particolare attenzione verrà prestata ai percorsi di inserimento lavorativo all’interno di cooperative sociali di tipo B (in riferimento a quanto previsto a tale proposito dalla Legge Regionale e alla Convenzione Quadro – art.22 L.R. 17/05) già definita in sede provinciale) anche in relazione agli obiettivi socio riabilitativi definiti nei singoli percorsi. Piano finanziario: si utilizza parte del Fondo Regionale Disabili Indicatori per il monitoraggio e valutazione Sì, è un progetto in continuazione dell’anno precedente Territorio Provinciale Costo totale previsto Quota regionale Quota nazionale 237.260 euro Attualmente il progetto è arrivato alla conclusione delle risorse stanziate con 45 percorsi effettuati a fronte dei 30 ipotizzati. Il numero delle segnalazioni è stato aumentato poichè si è evidenziata una difficoltà di conclusione dei percorsi ed è stato quindi possibile prendere in carico un numeroso maggiore di utenti per utilizzare le risorse disponibili. Attualmente si sta valutando la possibilità di utilizzare ulteriori risorse provenienti da economie del progetto per consentire nuove segnalazioni. - numero di percorsi di transizione/inserimento attivati; - numero di inserimenti effettuati 51 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Progetto sovrazonale N. 22: RETE DEI SERVIZI PROVINCIALI PER IL LAVORO (CENTRI PER L’IMPIEGO E SPORTELLI COMUNALI PER IL LAVORO) E INSERIMENTO LAVORATIVO SOGGETTI SVANTAGGIATI – ANNO 2009 Comune o forma associativa ex-art.16 L.R.2/03 capofila di progetto PROVINCIA DI BOLOGNA Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Patrizia Paganini Dirigente Servizio Politiche attive del Lavoro e Formazione Destinatari Comuni firmatari del Protocollo e Comune di Bologna Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Concorso dei diversi soggetti coinvolti Sì Provinciale Provincia di Bologna e tutti i Comuni firmatari del protocollo di intesa per gli Sportelli per il Lavoro (Anzola Dell’Emilia, Bazzano, Budrio, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Crevalcore, Loiano Molinella, Pianoro-Rastignano, San Pietro in casale, Sasso Marconi, Zola Predosa, Circondario Imolese), Comune di Bologna, AUSL Bologna, AUSL Imola. Partecipazione a gruppi di lavoro e disponibilità alla definizione di un rete informativa e di pratiche, condivisa e strutturata Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Promuovere modalità operative di raccordo tra le diverse strutture che nei singoli territori si occupano di inserimento fasce deboli e/o di svantaggio, allo scopo di costruire progetti di inserimento lavorativo mirati ai bisogni delle singole persone, utilizzando nel modo più efficace le diverse risorse disponibili a partire dall’esperienza promossa nel progetto svolto nel 2008 in due territori provinciali “Integrazione tra Sportelli Comunali per il lavoro e Sportelli Sociali” Promuovere un ruolo della rete dei servizi per il lavoro quale soggetto per il Welfare territoriale anche attraverso il raccordo con gli Sportelli Sociali. Azioni previste, Strumenti, Metodologie e destinatati Verifica delle attività svolte dalla Rete dei Servizi con particolare attenzione ai soggetti in situazioni di svantaggio già in carico ad altri Servizi dei Comuni interessati. Promuovere e ampliare l’integrazione dei sistemi informativi in uso nella rete degli Sportelli Sociali a livello Provinciale e nella rete dei Servizi per il Lavoro (anche attraverso il coinvolgimento della Regione) Costruzione di una rete di referenti all’interno di tutti i Servizi interessati in grado di scambiarsi in modo strutturato informazioni sui singoli casi in carico anche attraverso la condivisione degli strumenti informativi in uso. Definizione di progetti di inserimento mirato per alcune tipologie di utenti per creare modalità di intervento condivise tra tutti i referenti della rete. La Provincia è disponibile a mettere a disposizione del sistema attività finalizzate all’inserimento lavorativo, in uso presso i CIP, quali: accompagnamento, tutorato, percorsi di inserimento lavorativo per soggetti svantaggiati. Piano finanziario: Attualmente i costi previsti sono Costo totale previsto parte di quelli relativi al €. 280.000 funzionamento degli Sportelli Comunali per il Lavoro provenienti da risorse ministeriali Quota regionale Quota comunale Indicatori per il monitoraggio e Percorsi di inserimento di lavoratori svantaggiati concordati con i servizi sociovalutazione sanitari del territorio. 52 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ PROGETTI TRIENNALI AREA responsabilità familiari, capacità genitoriali, diritti dei bambini, giovani e piena applicazione della legge n. 194/1978 GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE: TARGET Responsabilità familiari X Immigrati stranieri Infanzia adolescenza Giovani Anziani Povertà Esclusione sociale Salute mentale Dipendenze FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Disabili Cura/Assistenza RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale Necessità di supporto a singoli e coppie in difficoltà nello svolgere le funzioni genitoriali con particolare riferimento a: Puerpere e/o neo-mamme che presentano particolare difficoltà nell’accudimento del proprio figlio genitori di disabili con attenzione prioritaria nelle due fasi che evidenziano le maggiori criticità: minori nella fascia d’età 0-3 anni e nel periodo adolescenziale; scelte in ordine alla procreazione responsabile; donne sole con figli in uscita da percorsi di tutela/accoglienza; nuclei e singoli che svolgono affido familiare; nuclei caratterizzati da violenza domestica; interventi di sostegno parziale attivati verso pre-adolescenti ed adolescenti nuclei con almeno 4 figli compresi i minori in affido Genitori con figli adolescenti Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali - IMPLEMENTAZIONE ALL’INTERNO DEI SERVIZI SOCIOSANITARI DI GRUPPI A VALENZA TERAPEUTICA CON UTENTI CHE PRESENTANO VARIE TIPOLOGIE DI DISAGIO NELL’AREA DELLA GENITORIALITÀ. - ATTIVARE GRUPPI CLINICI DI AIUTO A MAMME IN DIFFICOLTÀ SOSTENENDO ED ORIENTANDO GLI OPERATORI COINVOLTI CON ADEGUATI INTERVENTI DI SUPERVISIONE - COINVOLGERE I GENITORI NELLA DIAGNOSI PRECOCE E ACCOMPAGNARLI IN UN PERCORSO DI AIUTO PER ELABORARE GLI ASPETTI EMOTIVI E RELAZIONALI CONSEGUENTI ALLA DISABILITÀ DEI FIGLI CREANDO ANCHE GRUPPI DI SOSTEGNO SPECIFICO - ANALIZZARE LA SITUAZIONE IN MATERIA DI SCELTA RESPONSABILE IN ORDINE ALLA MATERNITÀ SUL TERRITORIO DEL CIRCONDARIO IMOLESE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE SCELTE CHE COINVOLGONO MINORENNI, - DEFINIRE UN PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E SOSTEGNO SOCIO SANITARIO AD INTEGRAZIONE DI QUANTO GIÀ IN ESSERE 53 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ - CREARE SOLUZIONE ABITATIVE ACCESSIBILI E DI SOSTEGNO A DONNE SOLE CON FIGLI PRIVE DI RETE FAMILIARE - PREDISPORRE ATTIVITÀ ED INIZIATIVE DI SOSTEGNO A NUCLEI - RILEVARE IN MODO QUALI-QUANTITATIVO IL FENOMENO DELLA VIOLENZA SUL TERRITORIO DEL CIRCONDARIO CON IL AFFIDATARI COINVOLGIMENTO DELLE DIVERSE REALTÀ DEL PUBBLICO E DEL PRIVATO SOCIALE CHE POSSANO ESSERE CONSIDERATE OSSERVATORI PRIVILEGIATI DI TALE REALTÀ - RAFFORZARE LA RETE DEI SOGGETTI CHE - PREDISPORRE UNA SCHEDA DI RILEVAZIONE DEL FENOMENO CONDIVISA TRA TUTTI I SOGGETTI TERRITORIALI COINVOLTI; - CONDIVIDERE UNA METODOLOGIA DI LAVORO COMUNE TRA I DIVERSI SOGGETTI. - SENSIBILIZZAZIONE DEL TERRITORIO IN MATERIA DI MALTRATTAMENTO E VIOLENZA - PREDISPORRE NELLE SCUOLE, - VALUTARE I RISULTATI DEGLI INTERVENTI DI SOSTEGNO PARZIALE ATTIVATI IN FUNZIONE DELL’EFFETTIVO RUOLO SVOLTO RISPETTO ALLA PREVENZIONE ALL’INSERIMENTO IN STRUTTURE RESIDENZIALI - VERIFICARE LA POSSIBILITÀ DI INTRODURRE MISURE OMOGENEE A LIVELLO DEL CIRCONDARIO PER RIDURRE I COSTI A CARICO DELLE FAMIGLIE CON 4 O PIÙ FIGLI - PROMUOVERE ATTIVITÀ INFORMATIVO-EDUCATIVE RIVOLTE AD INSEGNANTI E GENITORI CON FIGLI ADOLESCENTI ALL’INTERNO DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI DI PRIMO E SECONDO GRADO INTERVENGONO SUL TEMA DEL MALTRATTAMENTO PROGETTI INFORMATIVI-EDUCATIVI DI CONTRASTO AL FENOMENO DELLA VIOLENZA Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche - coinvolgimento e valorizzazione delle esperienze e delle realtà del terzo settore in un contesto di lavoro di rete interazione/integrazione donne immigrate anche mediante ricorso a forme di mediazione culturale contrasto alla violenza domestica e al fenomeno del bullismo raccordo con il sistema scolastico e dei servizi educativi integrazione con le attività promosse dal Centro per le famiglie omogeneizzazione delle politiche tariffarie in essere nei comuni del circondario con riferimento particolare ai servizi rivolti a famiglie INDICATORI DI RISULTATO - n. mamme coinvolte/n. mamme interpellate - protocollo definito e sperimentato per il coinvolgimento dei genitori n. gruppi attivati n. genitori partecipanti/n. genitori coinvolgibili - protocollo definito entro 2009 documento d’analisi elaborato entro 2010 - attivazione 2 condomini solidali entro 2011 definizione regolamento gestione n. realtà di supporto/integrazione coinvolte - n. gruppi/iniziative attivate n. partecipanti con regolarità n. nuclei che si ripropongono - predisposizione del questionario di rilevazione del fenomeno; completamento della ricerca n.3 incontri annuali del tavolo di coordinamento; avvio della riflessione sulla possibilità di elaborare un protocollo operativo - N. iniziative di sensibilizzazione entro gli istituti di primo e secondo grado 54 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ TARGET Respons. familiari Immigrati stranieri Infanzia adolescenza X Povertà Esclusione sociale FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X Giovani Anziani Disabili X Salute mentale Dipendenze Prevenzione Cura/Assistenza X X RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale Definire politiche integrate fra tutte le realtà sociali, sanitarie, educative, presenti sul territorio del circondario imolese che garantiscano accoglienza e tutela dei minori con particolare riferimento: all’analisi delle tipologie di accoglienza presenti ed alla loro rispondenza alle esigenze evidenziate dai servizi; alla formazione, promozione di modalità di accoglienza caratterizzate da effettiva rete di supporto; all’incremento del disagio comportamentale grave nelle diverse scuole di ogni ordine e grado; all’offerta informativa-formativa con funzione preventiva e di promozione dell’agio rivolta in particolare ai pre- adolescenti ed agli adolescenti inseriti nelle scuole secondarie di secondo grado del territorio imolese all’offerta per il tempo libero rivolta ad adolescenti disabili; all’inserimento scolastico di minori disabili alla presenza sul territorio del circondario di minori stranieri non accompagnati all’attività svolta dai centri giovanili quali luoghi di aggregazione, integrazione, di sviluppo di relazioni positive, ma anche di promozione della partecipazione, di educazione alla legalità e di prevenzione( vedasi progettazione tavolo prevenzione dipendenze) al coinvolgimento degli adulti significativi per il mondo giovanile ( allenatori di società sportive, …) Promuovere la partecipazione dei giovani alla vita pubblica anche mediante proposte integrate con le politiche giovanili promosse dalle singole amministrazioni comunali Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali - PREDISPORRE SCHEDA RACCOLTA DATI IN MODO UNITARIO SIA RISPETTO ALLE CARATTERISTICHE DELLE REALTÀ DI ACCOGLIENZA, SIA RISPETTO AI BISOGNI EVIDENZIATI - FAVORIRE RETE DI SUPPORTO FRA DIVERSE REALTÀ DI ACCOGLIENZA CHE LE RENDA IN GRADO DI RISPONDERE ALLE ESIGENZE DI ACCOGLIENZA IN EMERGENZA, IN PARTICOLARE PER MINORI COMPRESI NELLA FASCIA D’ETÀ 0-6 ANNI - PROMUOVERE INIZIATIVE DI SENSIBILIZZAZIONE E DI PROMOZIONE IN MATERIA DI AFFIDAMENTO NELLE DIVERSE CONNOTAZIONI CHE LO STESSO PUÒ ASSUMERE AI SENSI DELLA RECENTE DIRETTIVA REGIONALE - FORMARE UN GRUPPO DI LAVORO MULTIPROFESSIONALE COMPOSTO DA OPERATORI DEI SERVIZI SOCIALI, SANITARI, DEL TERZO SETTORE, CHE POSSA AGIRE NELLE SCUOLE SIA PER RISPONDERE ALLE RICHIESTE DALLE STESSE AVANZATE, SIA PER TRASMETTERE COMPETENZA AGLI STESSI INSEGNANTI O AL PERSONALE EDUCATIVO CHE OPERA IN TALI CONTESTI; - OFFRIRE ALLE SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO PROPOSTE SOCIO-SANITARIE INTEGRATE CON FINALITÀ PREVENTIVA E DI PROMOZIONE DELL’AGIO ANCHE IN RIFERIMENTO AGLI ADOLESCENTI IMMIGRATI DI SECONDA GENERAZIONE; 55 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ - DEFINIRE PROPOSTE DI SOCIALIZZAZIONE, SPORTIVE, CULTURALI E PER IL TEMPO LIBERO A FAVORE DI ADOLESCENTI DISABILI; - DEFINIRE MODALITÀ, PROCEDURE CONDIVISE PER IL RILASCIO DELLE CERTIFICAZIONI NECESSARIE AL SOSTEGNO SCOLASTICO DI MINORI DISABILI IN BASE ALLE NUOVE INDICAZIONI NORMATIVE; - DEFINIRE ACCORDO DI PROGRAMMA TERRITORIALE PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE DI BAMBINI E ALUNNI DISABILI, IN APPLICAZIONE DELL’ACCORDO PROVINCIALE; - SPERIMENTARE FIGURA DEL TUTOR AMICALE, A SEGUITO DI SPECIFICA FORMAZIONE, SIA IN AMBITO SCOLASTICO CHE EXTRASCOLASTICO - LEGGERE IL FENOMENO MSNA SUL CIRCONDARIO IMOLESE CON IPOTESI DI METODOLOGIA D'INTERVENTO SIA PER L'ACCOGLIENZA CHE PER LA DIMISSIONE IN UNA DIMENSIONE D'INTEGRAZIONE CON LA COMUNITÀ LOCALE - PROSEGUIRE L’ATTIVITÀ DEI CENTRI GIOVANILI QUALIFICANDONE LA FUNZIONE DI SOCIALIZZAZIONE, INTEGRAZIONE, VALORIZZAZIONE E SVILUPPO DELLE AUTONOMIE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA FUNZIONE DI PROSSIMITÀ ED AL RUOLO PREVENTIVO SVOLTO - SPERIMENTAZIONE DEL PRIMO PROGETTO RIVOLTO AI GIOVANI ED INTEGRATO A LIVELLO CIRCONDARIALE; VALUTAZIONE DEI RISULTATI DELLO STESSO PER SUCCESSIVA NUOVA PROGRAMMAZIONE Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche - - valorizzazione e coinvolgimento delle realtà del volontariato e del terzo settore presenti ed operanti sul territorio del circondario imolese in un’ottica di lavoro di rete; interazione/integrazione minori immigrati anche mediante ricorso a forme di mediazione culturale integrazione politiche scolastiche e dei servizi educativi contrasto alla violenza domestica con la collaborazione anche delle forze dell’ordine prevenzione e contrasto all’uso e abuso di alcool e sostanze stupefacenti; coinvolgimento gestori locali pubblici e scuole guida nelle attività di formazione con valenza preventiva INDICATORI DI RISULTATO - scheda predisposta entro giugno; completamento analisi entro dicembre 2009 n. 2 iniziative di promozione sensibilizzazione n. 1 corso di formazione-informazione attivato nell’anno - costituzione equipe entro settembre 2009; avvio sperimentazione attività equipe anno scolastico 2009-2010 ricognizione offerte sociali e sanitarie entro 2009; predisposizione opuscolo offerta formativa-informativa integrato anno 2010 - ricognizione esistente entro 2009 sensibilizzazione diverse realtà anno 2010 con avvio almeno 1 nuova opportunità - protocollo per rilascio certificazioni entro 2009 creazione gruppo per formazione e supporto tutor amicali avvio sperimentazione tutor amicali - elaborato entro 2009 definizione specifica metodologia per accoglienza e dimissione 56 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ AREA immigrazione, asilo, lotta alla tratta GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE: TARGET Responsabilità familiari Infanzia adolescenza Giovani Anziani Immigrati stranieri X Povertà Esclusione sociale Salute mentale Dipendenze FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X Disabili Prevenzione Cura/Assistenza X X RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale L’analisi condotta porta a rilevare ancora un forte bisogno rispetto a risposte abitative diversificate, alla presenza di mediatori interculturali nei servizi, alla soddisfazione dei bisogni informativi nei punti di accesso indifferenziati come diritto di cittadinanza, alle questioni specifiche delle seconde generazioni di migranti, ai problemi di salute mentale e dipendenza patologiche. E’ necessario porre l’attenzione anche sulla specificità dei bisogni di salute delle donne, in particolare riguardo all’area della maternità e a quella della prevenzione. Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali - INSERIMENTO DEI MEDIATORI INTERCULTURALI A PIENO TITOLO NELLE EQUIPE DI LAVORO MULTIDISCIPLINARI SOCIALI, SOCIOSANITARIE E SANITARIE, COME COMPONENTI FISSI, SUPERANDO L’INTERVENTO “A CHIAMATA” - ANALISI DEI BISOGNI E DELLE RISPOSTE AI PROBLEMI DI SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE DELLE PERSONE MIGRANTI DEL NOSTRO TERRITORIO ED EVENTUALI PROGETTAZIONI SPECIFICHE - ANALISI DEI BISOGNI E DELLE RISPOSTE INERENTI LA SPECIFICITÀ DI GENERE PER QUANTO RIGUARDA LA SALUTE DELLE PERSONE MIGRANTI DEL NOSTRO TERRITORIO Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche Si ritiene necessario andare sempre più verso interventi che siano specchio di politiche che trasversalmente attraversino gli ambiti, uscendo dalla logica dei servizi specialistici per i migranti, ma dotando, invece, i servizi per i cittadini delle competenze necessarie a rispondere anche alle persone migranti. Per governare questo processo è necessario istituire un Tavolo permanente presso il Nuovo Circondario Imolese che lo coordinerà attraverso la figura politica che ne detiene la delega, costituito dagli attuali componenti del Tavolo tematico del Piano di zona per la salute ed il benessere sociale e che si allarghi ai componenti via via necessari ad affrontare i temi emergenti del nostro territorio, che, in questo momento si individuano in: - politiche dell’abitare - riappropriazione dei compiti informativi a tutti i cittadini da parte dei Comuni, compreso il servizio di rilascio dei titoli di soggiorno - seconde generazioni di migranti, partendo dalle urgenze che sollecitano le scuole primarie di secondo grado e le secondarie rispetto all’orientamento scolastico - necessità di risposta ai bisogni degli adolescenti di ogni etnia, in particolare riguardo alla convivenza all’interno della scuola - diversificazione delle strategie rispetto ai minori non accompagnati - progetti integrati di alfabetizzazione di adulti - progettazioni specifiche relative alla informazione, prevenzione e cura dei bisogni di salute delle donne e dei minori migranti INDICATORI DI RISULTATO Incontri del Tavolo permanente = n. 3/anno 57 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ AREA prevenzione e contrasto delle dipendenze e di altre forme di disagio sociale – Salute Mentale GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE: TARGET Respons. familiari Infanzia adolescenza Immigrati stranieri Povertà Esclusione sociale X Giovani Anziani X Salute mentale Dipendenze X Disabili X X FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza X RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ Vedi schede triennali singoli progetti Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale Vedi schede triennali singoli progetti Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali PREVENZIONE E CONTRASTO DI VARIE FORME DI DISAGIO ( PSICHICO, SOCIALE E DA USO DI SOSTANZE) ATTRAVERSO UN SISTEMA INTEGRATO DI INTERVENTI SOCIO-SANITARI E DI SERVIZI DI PROSSIMITÀ, FAVORENDO LA COPROGETTAZIONE,LA COGESTIONE,IL COFINANZIAMENTO DEI PROGETTI SIA TRA I SOGGETTI ISTITUZIONALI CHE CON IL TERZO SETTORE,UTILIZZANDO ANCHE STRUMENTI INNOVATIVI ( AD ES. UVM- BUDGET DI CURA). PER LA STESURA DEI PROGETTI SI PRECISA CHE È STATA FATTA LA SCELTA METODOLOGICA DI LEGARE STRETTAMENTE LA DECLINAZIONE DELL’OBIETTIVO ANNUALE AD UNA SPECIFICA SCHEDA TRIENNALE. Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche Vedi schede triennali singoli progetti INDICATORI DI RISULTATO Vedi schede triennali singoli progetti 58 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ AREA anziani e disabilità GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE: TARGET Responsabilità familiari Infanzia adolescenza Giovani Anziani Disabili Povertà Esclusione sociale Salute mentale X Dipendenze X Immigrati stranieri FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X Prevenzione Cura/Assistenza X X RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale Obiettivi prioritarii in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali Obiettivi generali: IMPLEMENTAZIONE DEL SISTEMA DI ACCREDITAMENTO DEI SERVIZI SOCIO SANITARI UNIFICAZIONE DELLE RETI INFORMATIVE E ISTITUZIONE DI INTERFACCIA INFORMATICHE FRA LE DIVERSE BANCHE DATI SOCIALI E SANITARIE RELATIVE ALL’ASSISTENZA DOMICILIARE QUALIFICAZIONE E FORMAZIONE DEL PERSONALE ADDETTO ALLE FUNZIONI DI CURA ATTUAZIONE DELLE DIRETTIVE REGIONALI IN TEMA DI FORMAZIONE E SUPPORTO ALLE ASSISTENTI FAMILIARI E DI REGOLARIZZAZIONE DEL LAVORO DI CURA SOSTEGNO DEL CARICO ASSISTENZIALE DELLE FAMIGLIE ATTRAVERSO L’UTILIZZO APPROPRIATO DEGLI STRUMENTI (ASSEGNI DI CURA, RICOVERI DI SOLLIEVO, ADATTAMENTO DELL’AMBIENTE DOMESTICO) CONSOLIDAMENTO, SVILUPPO ED INTEGRAZIONE DEI SISTEMI DI ACCESSO PERSEGUIMENTO DI UNA MIGLIORE EQUITÀ DI ACCESSO AI SERVIZI ATTRAVERSO AZIONI DI INFORMAZIONE E ACCOGLIENZA NUOVI MODELLI DI RESIDENZIALITÀ CONOSCENZA DEI BISOGNI ALLA LUCE DELLE DIFFERENZE DI GENERE Anziani: VALORIZZAZIONE E TUTELA DELLA DOMICILIARITÀ ATTRAVERSO: 1) 2) 3) Politiche abitative Ampliamento delle esperienze di Condominio solidale Valorizzazione di esperienze e proposte innovative presenti sul territorio Facilitazione dell’accessibilità Sostegno all’autonomia dell’anziano nel suo ambiente attraverso: Progetti di promozione sociale e prevenzione dell’isolamento Identificazione e mappatura delle situazioni di fragilità e interventi di tipo preventivo Disponibilità di un sistema integrato di trasporto Potenziamento della rete dei servizi finalizzata a: Qualificazione e miglioramento degli interventi socio sanitari integrati in relazione all’assistenza domiciliare Integrazione dei sistemi informativi e degli strumenti di valutazione QUALIFICAZIONE DEI SERVIZI RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI ATTRAVERSO: 4) 5) Attuazione progetto assistenziale per le demenze in relazione all’attivazione di Casa Alzheimer Adattamento del numero dei posti residenziali e semiresidenziali convenzionati in relazione all’andamento della richiesta 59 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Disabili: VALORIZZAZIONE E TUTELA DELLA DOMICILIARITÀ ATTRAVERSO: 6) Politiche abitative 7) Analisi delle modificazioni del target, con particolare attenzione al tema delle disabilità acquisite 8) Sostegno all’autonomia della persona con disabilità nel suo ambiente attraverso: Progetti di inclusione sociale Sostegno all’inserimento lavorativo, con particolare attenzione alla collaborazione tra Enti Locali, Istituzioni pubbliche e Cooperative di tipo B Proseguimento del tema “Dopo di noi” 9) Potenziamento della rete dei servizi finalizzata a: Potenziamento e integrazione degli strumenti di valutazione nell’ambito della Commissione dell’Unità di Valutazione Multiprofessionale e della Commissione per l’applicazione della DGR 2068/04 Qualificazione e miglioramento degli interventi socio sanitari integrati Integrazione dei sistemi informativi QUALIFICAZIONE DEI SERVIZI RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI ATTRAVERSO: - Progressivo incremento della recettività dei servizi residenziali e semiresidenziali nei Comuni del territorio del distretto di Imola, al fine di ridurre gli inserimenti extradistrettuali e adeguare la risposta all’incremento del bisogno Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche Collegamento con il tavolo per la prevenzione delle malattie evitabili: collegamento al tema della modificazione degli stili di vita, in riferimento all’attività motoria adattata, rivolta agli anziani, per contrastare la sedentarietà e l’isolamento sociale Azioni per la Prevenzione delle cadute nell’anziano fragile, Politiche per la facilitazione della mobilità in sicurezza, in particolare per facilitare l’accesso alle strutture sociali e sanitarie Progettualità finalizzata alla transizione al lavoro per i disabili, in collegamento con le politiche per la salute mentale e per i minori INDICATORI DI RISULTATO 60 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ AREA prevenzione malattie evitabili, croniche, promozione di stili di vita sani e della sicurezza GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE: INCREMENTO DELL’ATTIVITÀ MOTORIA NELLA POPOLAZIONE ANZIANA “LE CITTÀ IN CAMMINO” TARGET Responsabilità familiari Infanzia adolescenza Giovani Anziani Immigrati stranieri Povertà Esclusione sociale Salute mentale X Dipendenze FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X Prevenzione Disabili Lavoratori Cura/Assistenza X RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Formazione delle diverse figure professionali □ Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale La popolazione presenta un tendenziale invecchiamento accompagnato da un dato di sedentarietà diffuso anche nella terza età. Questo dato è favorito dalla cultura dominante e impedisce l’accesso ai benefici che l’attività motoria porta nelle persone di ogni età. La sedentarietà si accompagna poi spesso a varie forme di isolamento e solitudine negli anziani. Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali PROMOZIONE DELL’ATTIVITÀ MOTORIA NELLA PERSONA ANZIANA PER MIGLIORARNE L’AUTONOMIA FUNZIONALE, FAVORIRE LA SOCIALIZZAZIONE, PREVENIRE MALATTIE CORRELATE ALLA SEDENTARIETÀ. L’OBIETTIVO SPECIFICO SARÀ QUINDI STIMOLARE LE PERSONE ANZIANE A PRATICARE ATTIVITÀ MOTORIA CON CONTINUITÀ PER AVERNE I BENEFICI. IN PARTICOLARE NELLA PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI ED ANCHE DELL’IPERTENSIONE, DIABETE, CANCRO DEL COLON OSTEOPOROSI, DI ALCUNE MALATTIE CRONICHE E DEGENERATIVE, NONCHÉ PER I RISULTATI DERIVATI DALLA AGGREGAZIONE E SOCIALITÀ DELLE PERSONE. VERSO L’ANZIANO “PIÙ CRITICO”, VI SARÀ L’OBIETTIVO DI RIATTIVARE E DI MANTENERE LE FUNZIONI PSICOFISICHE FAVORENTI IL RECUPERO DELL’AUTONOMIA NELLE ATTIVITÀ QUOTIDIANE E L’INCREMENTO DELLE RELAZIONI E DELLE ATTIVITÀ SOCIALI. INOLTRE SARÀ PREVISTA LA CONTINUAZIONE DELL’INTERVENTO SULLA PREVENZIONE DELLE CADUTE NELL’ANZIANO FRAGILE GIÀ FINANZIATO DALLA REGIONE PER IL 2009 Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche Una condivisione e una convergenza e integrazione delle politiche rivolte agli anziani come supporto sociale (Politiche Sociali), come anziano sano da mantenersi in salute (Politiche di prevenzione delle malattie e promozione della salute), come anziano “critico” con qualche problema di salute da contrastare per riabilitare e prevenire gli aggravamenti e la perdita dell’autostima (Politiche Sanitarie) INDICATORI DI RISULTATO - Persone coinvolte: almeno 200 - Percezione di miglioramento psico-fisico soggettivo nel 30% (tramite questionario) - Mantenimento dopo l’intervento delle politiche motorie apprese: almeno il 30% 61 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE: PROMOZIONE DELL’ATTIVITÀ MOTORIA E DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE NEL MONDO DELLA SCUOLA - “MOVIMENTO E SALUTE” – “CORTILI PER GIOCO” - “MOBILITY MANAGER JUNIOR” – “DISCOBUS” “ A PIEDI E IN BICI A SCUOLA CON GLI AMICI” TARGET Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia adolescenza X Povertà Esclusione sociale FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X Giovani Anziani X Salute mentale Dipendenze Prevenzione Disabili Lavoratori Cura/Assistenza X RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ Formazione delle diverse figure professionali Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale E’ un dato comune osservare i comportamenti sbagliati nei ragazzi in età scolare rispetto al diffusione di comportamenti sedentari, che se vengono adottati in questa età diventano poi stili di vita propri della persona difficili da cambiare, mentre e ormai acquisito il benefico effetto sulla salute dell’attività motoria. Dal Profilo di Comunità emerge poi una straordinaria diffusione dell’automobile usata individualmente con effetti sull’inquinamento atmosferico, sull’incidentalità nonché sulla sedentarietà. Pare necessario valorizzare agli occhi degli studenti i mezzi della mobilità alternativa dalla bicicletta al trasporto collettivo. Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali PROMUOVERE L’ABITUDINE AD UNA CORRETTA E CONTINUATIVA L’ATTIVITÀ MOTORIA DEI RAGAZZI IN ETÀ SCOLARE FAVORENDO IL CAMBIAMENTO DEI COMPORTAMENTI SEDENTARI. EDUCARE ALLE TEMATICHE DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE COME FATTORE DI MIGLIORAMENTO DELL’AMBIENTE E DELLA SALUTE. Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche Gli obiettivi di migliorare l’attività motoria e la sensibilità per i temi della mobilità sostenibile sono raggiungibili soltanto integrando e interagendo tra le varie politiche (scuola, sociale, sanitaria, di comunità. INDICATORI DI RISULTATO - > 10% del tempo dedicato all’attività motoria nelle 3 classi delle Scuole Primarie del Circondario - > 20% degli spazi dedicati al gioco e al movimento nelle Scuole Primarie del Circondario - Aumento del 30% dei ragazzi che vanno a scuola in bici , piedi , autobus nelle scuole interessate da un intervento sui percorsi casa-scuola - Partecipazione al progetto del 50% degli insegnanti delle scuole direttamente interessati - Partecipazione del 50% dei genitori ad almeno 1 delle iniziative proposte. 62 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE: MIGLIORARE LA QUALITA’ DI VITA IN UN QUARTIERE IN RIFERIMENTO ALLA MOBILITÀ SOSTENIBILE DA MIGLIORARE” “UN QUARTIERE TARGET Responsabilità familiari Immigrati stranieri X Infanzia adolescenza X Povertà Esclusione sociale FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X Giovani Anziani Disabili X Salute mentale X Dipendenze X Lavoratori X Prevenzione Cura/Assistenza X RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Formazione delle diverse figure professionali Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale Nel quartiere industriale di Imola (denominato FORUM) si registra un costante aumento della popolazione e delle attività produttive a cui dovrebbe corrispondere un continuo adeguamento strutturale e organizzativo. Si registra un forte impatto della mobilità veicolare, sia interna al quartiere che esterna, al servizio delle imprese presenti con le relative conseguenze sulla qualità dell’aria, sulla sicurezza stradale e più in generale sulla vivibilità del quartiere. Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali MIGLIORARE LA QUALITÀ DI VITA DEGLI ABITANTI E DEI LAVORATORI DEL QUARTIERE INDUSTRIALE DI IMOLA ATTRAVERSO LO STUDIO COMPLESSIVO DEL QUARTIERE NEGLI ASPETTI STRUTTURALI (STRADE, SCUOLE, PERCORSI CICLABILI…), SOCIALI E ORGANIZZATIVI (ORARI SCUOLE E AZIENDE, FLUSSI VEICOLARI, SERVIZI PER LA MOBILITÀ COLLETTIVA…) CHE SONO DI FATTO I FATTORI DETERMINANTI SULLA SALUTE E BENESSERE (REALE E PERCEPITA) DEI CITTADINI. L’ANALISI DEI PROBLEMI SARÀ ACCOMPAGNATA DA PROPOSTE MIGLIORATIVE CHE POTRANNO AIUTARE LA PIANIFICAZIONE FUTURA DEL QUARTIERE MA ANCHE COME “MODELLO” PER ALTRI QUARTIERI E CITTÀ DEL CIRCONDARIO. Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche Il miglioramento delle qualità di vita vede necessarie le integrazioni tra le politiche sociali, della mobilità, della scuola e del lavoro. INDICATORI DI RISULTATO - Documento di analisi e proposte sul quartiere e la mobilità degli abitanti e dei lavoratori Veicoli privati circolanti <5% numero autovetture con 1 sola persona a bordo Trasporto collettivo >5% numero di persone che utilizzano i mezzi pubblici o il car -pooling Almeno una iniziativa di promozione della mobilità sostenibile nel percorso casa-lavoro < 5% degli incidenti stradali Inquinamento ambientale come <5% rispetto alle polveri sottili > 5% numero di persone che utilizzano le piste ciclabili Adozione dello studio negli atti ufficiali del Comune Realizzazione delle modifiche strutturali e organizzative a basso costo tra quelle individuate come prioritarie. - Almeno un procedura telematica degli Enti Pubblici o Privati che eviti la necessità dell’accesso fisico agli uffici 63 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE: PIANO DI COMUNICAZIONE SULLA MOBILITA’ SOSTENIBILE TARGET Responsabilità familiari Infanzia adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà Esclusione sociale Salute mentale Dipendenze Popolazione residente X FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X Prevenzione Cura/Assistenza X RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ Formazione delle diverse figure professionali Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale Nel territorio vi è un numero superiore alla media regionale di auto private a cui corrisponde un uso eccessivo: 1 persona per auto! Risultano sotto utilizzati gli altri strumenti di mobilità come i mezzi pubblici e le biciclette pur in presenza di molti km. di piste ciclabili. Questo con le ripercussioni sull’inquinamento, l’incidentalità e la sedentarietà indotta. Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali REALIZZARE UN PIANO DI COMUNICAZIONE SISTEMATICO CONTINUATIVO SUI TEMI DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE. QUESTO MEDIANTE STRUMENTI E CAMPAGNE INFORMATIVE CHE RAGGIUNGANO I VARI TARGET DELLA POPOLAZIONE CON UN GRADO DI COINVOLGIMENTO E CONSAPEVOLEZZA TALI DA MIGLIORARE I PROPRI COMPORTAMENTI. Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche Politiche di Mobilità dei Comuni, Provincia, Regione; Politiche di Mobilità Aziende Locali, Politiche di Salute. INDICATORI DI RISULTATO > utilizzo delle piste ciclabili con un aumento delle biciclette del 5% in 2 piste rappresentative. > bici nel tragitto casa-lavoro nelle cinque maggiori Aziende per un valore del 5% > numero passeggeri degli autobus locali del 5%. 64 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE: PROMUOVERE UNA MIGLIORE QUALITÀ DI VITA PER PORTATORI DI HANDICAP PSICOFISICO E ANZIANI SFRUTTANDO IL CONTESTO DELLE RELAZIONI CON L’ANIMALE DOMESTICO:”PET THERAPY” TARGET Responsabilità familiari Infanzia adolescenza Giovani Anziani Disabili Povertà Esclusione sociale Salute mentale X Dipendenze X Immigrati stranieri FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X Prevenzione Cura/Assistenza X RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Formazione delle diverse figure professionali □ Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale Le persone disabili e gli anziani spesso hanno problemi di autonomia funzionale e solitudine. E’ dimostrato che vivere con un animale domestico permette di creare un rapporto affettivo importante che aiuta a sentirsi più attivi, vitali e meno soli. Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali FAVORIRE LA RIATTIVAZIONE E/O L’APPRENDIMENTO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI COMPROMESSE DALLE PATOLOGIE. SFRUTTARE IL CONTESTO DELLA RELAZIONE DELL’INDIVIDUO CON L’ANIMALE PER RAGGIUNGERE OBIETTIVI COGNITIVI, MOTORI, COMUNICATIVI E SOCIALI. Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche integrazioni tra le Politiche Sociali, Politiche Sanitarie INDICATORI DI RISULTATO -Interesse e soddisfazione dei partecipanti misurati da questionario -Completamento del programma nell’80% dei casi -Miglioramento psicofisico nel 60% dei soggetti trattati grazie all’assistenza di animali amici. 65 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE: AUMENTARE LA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA DEI LAVORATORI, PER CERCARE DI DIMINUIRE GLI INFORTUNI SUL LAVORO:“UN CAMPO PROVE PER LA SICUREZZA” TARGET Responsabilità familiari Infanzia adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà Esclusione sociale Salute mentale Dipendenze Lavoratori X FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X Prevenzione Cura/Assistenza X RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Formazione delle diverse figure professionali Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale Gli infortuni sul lavoro hanno ancora un’importante incidenza nella comunità. Da qui il bisogno di contrastare il fenomeno con tutti i mezzi anche con una formazione pratica sul campo. Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali CREARE UNO SPAZIO PER EFFETTUARE LA FORMAZIONE PRATICA PER LA SICUREZZA NEI CANTIERI E NELLA AZIENDE CON “CANTIERISTICA” Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche Integrazione con Politiche Sociali, Politiche Sanitarie, Politiche di Prevenzione Infortuni sul Lavoro INDICATORI DI RISULTATO < del 10% degli infortuni sul lavoro 66 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE: MIGLIORARE LA MOBILITÀ NEI DIPENDENTI DELL’AUSL DI IMOLA NEL TRAGITTO CASA/LAVORO: “MOBILITÀ SOSTENIBILE CHE PASSIONE ALL’AUSL DI IMOLA!” TARGET Responsabilità familiari Infanzia adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà Esclusione sociale Salute mentale Dipendenze Lavoratori X FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X Prevenzione Cura/Assistenza X RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Formazione delle diverse figure professionali □ Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale L’abuso dell’utilizzo dell’auto è uno dei maggiori responsabili dell’inquinamento atmosferico, degli incidenti stradali e della sedentarietà. L’Ausl di Imola in quanto maggiore Azienda del territorio e “produttrice di salute”, ha il dovere ” di dare il buon esempio nel cambiare che portano le abitudini all’eccessivo utilizzo della macchina. Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali SENSIBILIZZARE I LAVORATORI SULL’IMPORTANZA DI UNA MOBILITÀ SOSTENIBILE PER DIMINUIRE GLI INCIDENTI, IL TRAFFICO VEICOLARE CON IL MAGGIOR UTILIZZO DELLA BICICLETTA E DI MEZZI PUBBLICI ED ANCHE RIDURRE L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO. IN PARTICOLARE LA MOBILITÀ CASA- LAVORO RAPPRESENTA UNA OCCASIONE DI CAMBIARE I PROPRI COMPORTAMENTI IN DIFESA DELLA SALUTE E DELL’AMBIENTE. Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche integrazioni tra le Politiche Sociali, Politiche Sanitarie, Politiche Ambientali, Politiche di Mobilità Sostenibile INDICATORI DI RISULTATO - Utilizzo della bici aziendale per brevi spostamenti invece dell’auto: almeno 1 volta alla settimana per ogni bici assegnata - Acquisto da parte dell’Ausl imolese di autovetture ecocompatibili: almeno il 50% - Acquisto da parte dei dipendenti Ausl degli abbonamenti ATC disponibili, in percentuale > dell’80% 67 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE: UTILIZZARE NELLA SCUOLA UNO STRUMENTO DIDATTICO MULTIMEDIALE SUI CORRETTI STILI DI VITA DI PREVENZIONE” “DVD PAESAGGI TARGET Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia adolescenza X Povertà Esclusione sociale FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X Giovani Anziani X Salute mentale Dipendenze Prevenzione Disabili Cura/Assistenza X RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ Formazione delle diverse figure professionali Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale Spesso i ragazzi non sono interessati alle lezioni tradizionali. Occorre presentare loro temi nuovi di salute con nuove modalità interattive e multimediali. Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali FORNIRE ALL’INSEGNANTE UNO STRUMENTO DIDATTICO MULTIMEDIALE CHE UTILIZZI INFORMAZIONI UTILI PER AFFRONTARE CON GLI STUDENTI LE PROBLEMATICHE DEI CORRETTI STILI DI VITA. LO STRUMENTO È IL DVD “PAESAGGI DI PREVENZIONE” Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche Integrazione con Politiche Sociali, Politiche della Salute, Politiche della Scuola INDICATORI DI RISULTATO Utilizzo del DVD nel 100% delle scuole programmate 68 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE: PROMOZIONE ATTIVITA’ MOTORIA E SPORTIVA NELLA DONNE ADULTE “DONNE E SPORT” TARGET Responsabilità familiari Infanzia adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà Esclusione sociale Salute mentale Dipendenze Donne X FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X Prevenzione Cura/Assistenza X RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Formazione delle diverse figure professionali □ Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale Le donne fra i 40 e i 55 anni tendono ad abbandonare la pratica delle attività sportive e motorie in relazione ai nuovi bisogni della famiglia. Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali FAVORIRE L’ATTIVITÀ MOTORIA NEI SOGGETTI DEBOLI NELLA PRATICA SPORTIVA IN TERMINI DI ABBANDONO. Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche Politiche Sociali, Politiche di Salute INDICATORI DI RISULTATO > delle donne tra i 40 e i 55 anni che partecipano a iniziative sportive e motorie 69 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE: MIGLIORARE LA PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO RIGUARDO ALLA MOBILITÀ SOSTENIBILE TARGET Responsabiltà familiari Immigrati stranieri X Infanzia adolescenza X Povertà Esclusione sociale FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X Giovani Anziani Disabili X Salute mentale X Dipendenze X Prevenzione Cura/Assistenza X RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale L’analisi del Profilo di comunità evidenzia che vi sono molte e strette relazioni fra la salute pubblica e i determinanti socio- ambientali analizzati quali inquinamento atmosferico, incidenti stradali, incidenti domestici, stili di vita non corretti. Il nuoco PSC del Circondario Imolese è nella fase della Conferenza di Pianificazione che porterà entro il 2009 alla approvazione dei vari documenti programmatori Tenuto conto che è ormai consolidata la consapevolezza che la promozione della salute e del benessere dei cittadini passa anche attraverso le scelte della pianificazione del territorio che hanno importanti ricadute sull’intero sistema sociale, risulta di primaria importanza riuscire a tradurre in proposte operative gli obiettivi sanciti dalla L.R.20/00 anche a livello degli strumenti attuativi ( es: POC ) Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali CONSENTIRE AL DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA DI APPLICARE ALLA FASE DI VALUTAZIONE DEI POC DI MAGGIOR RILIEVO PRESENTATI NEL TERRITORIO DEL CIRCONDARIO IMOLESE NEL TRIENNIO,LE LINEE GUIDA REGIONALI PREDISPOSTE PER LA VALUTAZIONE DEGLI STRUMENTI DELLA PIANIFICAZIONE FOCALIZZANDO L’ATTENZIONE SUGLI ASPETTI RELATIVI ALLA MOBILITÀ SOSTENIBILE ED AGLI EFFETTI DELL’ORGANIZZAZIONE DELLO SPAZIO SUL SISTEMA SOCIALE. A TALE RIGUARDO RISULTA OPPORTUNO DEFINIRE UNA COLLABORAZIONE CON UN PROFESSIONISTA COMPETENTE CHE SUPPORTI I PERCORSI VALUTATIVI SUCCESSIVAMENTE GLI ESITI DELLE VALUTAZIONI E LE PROPOSTE ELABORATE SUI POC POTRANNO ESSERE UTILIZZATI COME STRUMENTO DI FORMAZIONE IN ITINERE DEL GRUPPO DI LAVORO COSTITUITOSI PER LA ELABORAZIONE DEI PROGETTI DEL PIAN DI ZONA Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche INDICATORI DI RISULTATO N° di Piani attuativi relativi alla residenza valutati secondo criteri condivisi ( linee guida ) / n° totale dei Piani presentati nel triennio = 100% 70 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ AREA Tecnico organizzativa e azioni per l’integrazione gestionale e professionale GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE: TARGET Responsabilità familiari Infanzia adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà Esclusione sociale Salute mentale Dipendenze Trasversali X FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani X Prevenzione Cura/Assistenza RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale Problematiche sociali , socio-sanitarie e sanitarie che coinvolgono diversi target di popolazione e che necessitano da un lato di un approccio professionale mirato, dall’altro di interventi a carattere multiprofessionale. Necessità di rendere il più semplificato possibile la relazione e l’accesso ai servizi da parte dei cittadini sia in termini di informazione sia in termini di acquisizione di prestazioni. Necessità di strutturare e consolidare il supporto tecnico-professionale alla Giunta del Nuovo Circondario imolese - per le sue funzioni di Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria e di Comitato di Distretto – con particolare riguardo alla programmazione sociale e socio-sanitaria Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali SVILUPPO DELLE CONOSCENZE DA PARTE DEI DIVERSI ATTORI COINVOLTI NELLA REDAZIONE DEI PIANI PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE E CRESCITA DELLA CULTURA DELL’INTEGRAZIONE PROFESSIONALE. COSTITUZIONE DI UN NUCLEO STRUTTURATO E STABILE DI PROFESSIONISTI CHE INTEGRINO L’UFFICIO DI PIANO NELLA COSTANTE RILEVAZIONE DEI BISOGNI, ANCHE ATTRAVERSO LA REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI RILEVAZIONE DATI CHE FORNISCA PERIODICAMENTE REPORT SUL LIVELLO DEI SERVIZI EROGATI NELL’AMBITO DISTRETTUALE ED UNA AZIONE DI VERIFICA E MONITORAGGIO DELLE PROGETTUALITÀ IN ESSERE. CONSOLIDAMENTO DEGLI SPORTELLI SOCIALI NELL’INTERO TERRITORIO DEL DISTRETTO DI IMOLA ATTRAVERSO IL RAFFORZAMENTO DEL RACCORDO CON GLI SPORTELLI UNICI DISTRETTUALI E LA FORMAZIONE DEL PERSONALE. Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche INDICATORI DI RISULTATO Acquisizione della conoscenza di base degli strumenti normativi e tecnici necessari alla redazione dei Piani per la Salute e il Benessere sociale nonché di competenze nella definizione di indicatori a supporto del monitoraggio e della verifica periodica sui progetti Definizione di una griglia di report sul livello dei servizi erogati quale strumento base di verifica attività e promozione e/o integrazione delle progettualità. Costituzione di un nucleo operativo tecnico-professionale con il compito prioritario di monitorare costantemente le progettualità elaborate in sede di tavoli tematici e di relazionarsi con i componenti dei tavoli stessi nel corso dello sviluppo dei progetti. In merito al consolidamento sportelli sociali, almeno n. 3 azioni formative a favore del personale e definizione di linee guida condivise con gli sportelli unici distrettuali. 71 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Capitolo 1°: DAGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNA LI DELLE AREE AGLI INTERVENTI DEL PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 AREA responsabilità familiari, capacità genitoriali, diritti dei bambini, giovani e piena applicazione della legge n. 194/1978 Intervento/progetto N. 1: PRESA IN CARICO CLINICO-TERAPEUTICA DI MAMME CON PARTICOLARE DIFFICOLTÀ NELL’AREA DELLA GENITORIALITÀ INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari X Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza X Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Cura/Assistenza X X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza □ OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Implementazione all’interno dei servizi sociosanitari di gruppi a valenza terapeutica con utenti che presentano varie tipologie di disagio nell’area della genitorialità. 1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, Consultorio familiare, Az. USL Imola, ASP Circondario imolese forma associativa, Ausl,…) 2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale) 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti Territorio del Circondario imolese M. Grazia Saccotelli 0542-604193 Consultorio familiare AUSL Simona Marchetti 0542-606711 ASP Circondario imolese Madri che presentano particolari difficoltà nella gestione delle cure 4. Destinatari genitoriali 5. Eventuali interventi/politiche integrate Stretta integrazione tra il Consultorio familiare e l’ASP- politiche collegate immigrazione- Integrazione dipendenze patologiche - DSM- NPIA Individuazione dei criteri clinici da adottare nella scelta dei soggetti da coinvolgere nel progetto 6. Azioni previste Attuazione del progetto. Attivazione gruppi di sostegno Implementazione della supervisione degli psicologi coinvolti nella sperimentazione del progetto Consultorio Familiare - ASP Circondario imolese- DSM- NPIA- AUSL 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Psicologa del Consultorio e psicologa dell’ASP 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Supervisore esterno N situazioni coinvolte 9. Risultati attesi in relazione a indicatori N incontri di gruppo regionali/distrettuali (da esplicitare) N sedute di supervisione Previsione di spesa di cui risorse di cui risorse regionali 10. Piano finanziario: totale comunali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € 800,00 € 800,00 € di cui FRNA (risorse di cui Fondo nazionale di cui Fondo Eventuali risorse altri soggetti (da specificare regionali) Non Autosufficienza sanitario regionale € € € € personale dipendente Ausl Imola 72 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 2: PROTOCOLLO OPERATIVO PER L’ASSISTENZA SOCIO – SANITARIA A TUTELA DELLA MATERNITÀ INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari X Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani X Salute mentale Anziani Dipendenze Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza □ OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Definire un protocollo di accoglienza e sostegno socio sanitario in ordine a scelte di maternità responsabile 1.Soggetto capofila dell’intervento Consultorio familiare /ASP Circondario Imolese (Comune, forma associativa, Ausl,.) 2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso Circondario imolese diverso se subdistrettuale o provinciale) Mariagrazia Saccotelli – AUSL Imola Consultorio Familiare 3. Referente dell’intervento: Sara Balduzzi – ASP Circondario Imolese nominativo e recapiti Donne che necessitano di un supporto psicosociale alla maternità 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali Previsione di 10. Piano spesa totale finanziario: € 5.000,00 di cui FRNA di cui Fondo (risorse regionali) nazionale Non € Autosufficienza € - In attuazione delle linee di indirizzo per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza (Delibera 1690/2008); - Protocollo operativo sulle procedure di raccordo e comunicazione tra ospedale e servizi sociali e sanitari del territorio in caso di maternità e parto di donne in difficoltà e di possibile pregiudizio per il nascituro (protocollo del 20/11/2006) Il progetto, finalizzato alla definizione di percorsi socio – sanitari condivisi, si propone di: - creare un gruppo di progetto tra gli attori sopra citati; - definire un protocollo operativo per tutte le situazioni di donne gravide in difficoltà che si rivolgono ai diversi servizi: in particolare il protocollo dovrà contenere le modalità di raccordo fra i vari punti della rete territoriale, i possibili percorsi e servizi di cui la donna può usufruire, le modalità di monitoraggio e verifica del protocollo; - costruire equipe integrate consultorio – servizio sociale sul singolo caso attuando la presa in carico congiunta, predisponendo il progetto personalizzato di assistenza sociale e sanitaria e garantendone la realizzazione e la verifica; - assicurare la partecipazione e il coinvolgimento di tutti gli enti e le organizzazioni interessate - contrastare il fenomeno degli abbandoni dei neonati (diritto a partorire in anonimato) attraverso l’attivazione di percorsi di supporto psico-sociale; - individuare e condividere criteri e servizi di sostegno alle donne e all’infanzia coinvolgendo anche gli enti locali ASP Circondario Imolese, Consultorio familiare, Servizio sociale ospedaliero, Pediatria di comunità e divisione di pediatria, Enti locali e associazioni di volontariato presenti sul territorio con particolare riferimento a coloro che intervengono nell’ambito del sostegno alle donne, alla famiglie e all’infanzia. Assistenti sociali, psicologi, ostetriche, ginecologhe, volontari- Pediatri - Elaborazione del protocollo; - sperimentazione delle modalità di integrazione su singoli casi di cui risorse comunali di cui risorse regionali € (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri soggetti (da specificare regionale € € 5.000,00 73 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 3: IL MALTRATTAMENTO CONTRO LE DONNE E I/LE MINORI INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari X Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza X Povertà ed esclusione sociale Giovani X Salute mentale Anziani Dipendenze Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza □ OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: creare uno strumento di rilevazione del fenomeno del maltrattamento nel territorio del circondario imolese. Predisporre nelle scuole, progetti informativi-educativi di contrasto al fenomeno della violenza. Sensibilizzazione rispetto al fenomeno del maltrattamento e della violenza ASP circondario imolese – Consultorio familiare AUSL Imola- Centro per le 1.Soggetto capofila dell’intervento famiglie Imola (Comune, forma associativa, Ausl,…) 2. Ambito territoriale di realizzazione (di Territorio del circondario norma distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale) Luana Sermenghi e Anna Ortolani Asp Circondario Imolese 0542-606711 3. Referente dell’intervento: nominativo e Maria Grazia Saccotelli Consultorio familiare recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Centro famiglie comune Imola Donne vittime di maltrattamenti e violenze in famiglia Alunni e docenti scuole secondarie primo e secondo grado circondario imolese Linee guida per la presa in carico socio-sanitaria delle donne vittime di maltrattamento e/o abuso sessuale Politiche scolastiche e progetti formativi - coinvolgimento dei soggetti che partecipano alla ricerca sul fenomeno del maltrattamento domestico e costituzione del gruppo di lavoro; - elaborazione del questionario - formazione per la somministrazione del questionario rivolta agli operatori responsabili della compilazione - sperimentazione del questionario per sei mesi; elaborazione statistica dei dati, analisi delle frequenze e degli incroci, stesura del rapporto finale di ricerca - Definizione di progetti informativo-educativo di contrasto ai fenomeni della violenza - Sperimentazione delle attività nelle scuole con funzione di sensibilizzazione e prevenzione Asp circondario imolese, AUSL consultorio familiare; forze dell’ordine, associazioni, enti locali, istituzioni scolastiche del Circondario; centro per le famiglie Gli operatori coinvolti nell’accoglienza di donne vittima di maltrattamenti; operatori del consultorio familiare - creazione di un gruppo di lavoro multi professionale, - monitoraggio del fenomeno del maltrattamento in famiglia nel nostro territorio, - Creazione di una metodologia di lavoro comune tra i soggetti che partecipano alla ricerca a favore delle donne vittime di maltrattamenti, - predisposizione di un piano di interventi territoriale più appropriato alle donne vittime di violenza - implementazione dei progetti di prevenzione e sensibilizzazione - N classi e N. studenti coinvolti di cui risorse comunali di cui risorse regionali € 7.000,00 (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € 33.533,80 di cui FRNA di cui Fondo nazionale Non di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri soggetti (da specificare (risorse Autosufficienza regionale € 3.000,00 regionali) € € 10.000 Donazione € 10. Piano finanziario: Previsione di spesa totale € 53.533,80 74 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 4: ATTIVARE FORME DI SOSTEGNO AGLI AFFIDATARI SIA PER LE FORME DI AFFIDO FAMILIARE CHE PER QUELLE PARZIALI INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari X Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza X Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza □ OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Favorire una rete di supporto fra le diverse realtà di accoglienza del territorio 1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…) 2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale) 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti ASP Circondario imolese Gemma Mengoli referente affido Asp Circondario imolese- via Matteotti 77 Castel san Pietro 051-6947913 Affidatari, Comunità familiari 4. Destinatari 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Coinvolgimento delle realtà pubbliche (Asl) e private (volontariato, comunità familiari, parrocchie etc) interessate. Provincia,Regione Ricognizioni degli affidatari attualmente in essere Suddivisioni in gruppi omogenei per caratteristiche Attivazione di periodici incontri Asp, Affidatari, Comunità Familiari, Terzo Settore, Volontariato, Asl 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Affidatari, operatori sociali, comunità,operatori dell'Asl. 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste N. gruppi sostegno attivati 9. Risultati attesi in relazione a indicatori N. incontri svolti regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di di cui risorse comunali spesa totale €465.415,00 10. Piano finanziario: € 487.305,96 di cui FRNA (risorse regionali) € di cui Fondo di cui Fondo sanitario regionale nazionale Non € Autosufficienza € psicologi,operatori delle di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) €21.890,96 Eventuali risorse altri soggetti (da specificare € 75 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 5: ATTIVAZIONE DI UNA RETE DI ACCOGLIENZA PER MINORI DELLA FASCIA 0 – 6 INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari X Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza X Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Rispondere alle esigenze di accoglienza in emergenza in particolare per i minori compresi nella fascia d’età 0-6 anni 1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…) 2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale) 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Circondario Imolese Gemma Mengoli – Referente affido- Asp Circondario imolese- via Matteotti 77 Castel san Pietro Bambini di età 0-6 anni Comunità di tipo familiare-accoglienza Affidatari I servizi pubblici eventualmente coinvolti, terzo settore,volontariato, Provincia, Regione Ricognizione dei potenziali affidatari idonei a tale progetto Ricognizioni delle comunità familiari disponibili a tale progetto Formazione - Informazione specifica sul bisogno definito(agli interessati individuati) Istituzione di un protocollo emergenza in cui definire procedure, tempi, modalità, etc... Operatori Asp,operatori Asl, affidatari,volontari, operatori terzo settore 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di spesa totale € 21.891,00 10. Piano finanziario: di cui FRNA (risorse regionali) € ASP Tutti gli operatori dei servizi e non coinvolti Individuazione di soluzioni temporaneo di minori per inserimento di cui risorse comunali € di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € 21.891,00 di cui Fondo nazionale di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri Non Autosufficienza regionale soggetti (da specificare € € € 76 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 6: INTERVENTI DI SOSTEGNO ECONOMICO A FAVORE DI NUCLEI CON ALMENO 4 FIGLI INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari X Immigrati stranieri X Infanzia e adolescenza X Povertà ed esclusione sociale Giovani X Salute mentale Anziani Dipendenze Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza □ OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:Introdurre misure omogenee a livello circondariale per ridurre i costi a carico delle famiglie con 4 o più figli 1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…) Azienda Servizi alla Persona Circondario Imolese- Ufficio di piano Circondario imolese 2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se Circondario Imolese subdistrettuale o provinciale) 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Paride Lorenzini – Ufficio di piano Alessandra Tattini – ASP circondario imolese Tel 0542-606734 Famiglie con un numero di figli pari o superiore a 4 compresi i minori in affido Collegamento con altre forme di sostegno economico già in essere per provvedimenti statali, e/o regionali, localiIl progetto si propone di: Informare le realtà comunali dell’andamento della sperimentazione condotta nel 2008; concordare con le stesse i servizi su cui concentrare l’erogazione dei contributi in considerazione delle risorse già erogate e degli interventi fruibili verificare la possibilità di adottare misure omogenee, a livello di territorio del circondario, per la riduzione dei costi a carico delle famiglie con 4 o più figli erogare contributi economici a contenimento delle spese sostenute ASP Circondario imolese , Comuni del territorio, associazioni e realtà che gestiscono attività sportive, culturali, servizi educativi estivi Personale in servizio 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di spesa totale € 113.575,21 (risorse di cui Fondo nazionale Non Autosufficienza € 10. Piano finanziario: di cui FRNA regionali) € Misure omogenee di riduzione dei costi su almeno 1 servizio di cui risorse comunali € 40.000,00 di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € 73.575,21 di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri soggetti (da regionale specificare € € 77 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 7: UNA CASA PER OGNI BAMBINO - RAGAZZO INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri X Infanzia e adolescenza X Povertà ed esclusione sociale Giovani X Salute mentale Anziani Dipendenze Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza □ OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: analizzare le tipologie di accoglienza residenziale presenti sul territorio e la loro rispondenza alle esigenze evidenziate dai servizi 1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…) 2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale) 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti ASP Circondario Imolese Territorio del Circondario Sara Balduzzi- Asp Circondario Imolese- sede di imola- Viale D’Agostino 2/a Imola 4. Destinatari - Bambini o ragazzi per i quali si renda necessario, in un percorso di tutela definito in accordo anche con il Tribunale minorenni, l’allontanamento dall’ambito familiare - minori stranieri non accompagnati individuati sul territorio imolese - minori con difficoltà comportamentali o gravemente compromessi a livello psichico - adolescenti ormai prossimi alla maggiore età 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Area immigrazione- progetto affido distrettuale- politiche giovanili 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Personale ASP e AUSl, Enti gestori strutture, realtà volontariato coinvolte Creazione di un tavolo di lavoro condiviso fra i diversi attori Analisi e confronto fra le opportunità residenziali presenti Raccolta dati espressi dai servizi coinvolti e dagli enti gestori delle strutture di accoglienza Definizione della tipologia di bisogno cui le diverse strutture rispondono e dei margini di flessibilità che le stesse possono esprimere Individuazione di possibili modelli innovativi o di modifiche realizzabili nel sistema delle offerte residenziali Previsione di spesa totale € 4.484,00 (risorse di cui Fondo nazionale Non Autosufficienza € 10. Piano finanziario: di cui FRNA regionali) € - Individuare le esigenze di residenzialità espresse dai servizi sia in termini qualitativi che quantitativi - Analizzare le tipologie e le caratteristiche delle risorse presenti nel contesto territoriale di riferimento - Valutare la necessità/possibilità di trasformazione o diversificazione delle risorse esistenti per assicurare risposte flessibili ai diversi bisogni; - Individuare risposte innovative per tipologie di bisogno emergenti con riferimento particolare agli adolescenti ormai prossimi alla maggiore età ed ai minori con disturbi comportamentali o gravemente compromessi a livello psichico; - Valutare i tempi di permanenza dei minori nelle strutture, verificando la possibilità di riduzione degli stessi; - Analisi dei costi sostenuti per le rette di inserimento nelle diverse strutture - ASP Circondario Imolese – Azienda Usl Imola - Comuni del Circondario- Enti gestori di strutture, realtà del terzo settore coinvolte sul tema minori di cui risorse comunali di cui risorse regionali € (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € 4.484,00 di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri soggetti (da regionale specificare € € 78 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 8: PROMOZIONE DELL'AGIO AD UN LIVELLO “SUPERIORE” INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari X Immigrati stranieri X Infanzia e adolescenza X Povertà ed esclusione sociale Giovani X Salute mentale Anziani Dipendenze Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Cura/Assistenza X X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Offrire alle scuole secondarie di secondo grado proposte socio-sanitarie integrate con finalità preventive e di promozione dell’agio – Offrire ai docenti e ai genitori di figli adolescenti spazi informativo-educativi e di riflessione sulla condizione adolescenziale anche con riferimento agli adolescenti immigrati di seconda generazione 1.Soggetto capofila dell’intervento Circondario Imolese- Ufficio di piano (Comune, forma associativa, Ausl,…) 2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in Territorio del Circondario imolese caso diverso se subdistrettuale o provinciale) 3. Referente dell’intervento: Gemma Mengoli – Figura di sistema Ufficio di Piano nominativo e recapiti Alunni e docenti istituti superiori con riferimento particolare, per il corrente anno, ad una sperimentazione condotta in un istituto secondario di secondo 4. Destinatari grado di Imola Genitori di ragazzi adolescenti Stretta collaborazione con il servizio di NPIA, il consultorio familiare, il DSM e 5. Eventuali interventi/politiche altre agenzie pubbliche e private che operano all'interno degli Istituti oltre integrate collegate che con le politiche scolastiche ed i programmi formativi predisposti dai singoli istituti. - Individuazione dei bisogni - delle esigenze riscontrate dai diversi soggetti aderenti al progetto - ricognizione degli interventi già in atto negli Istituti - integrazione degli stessi in un unico progetto formativo/informativo - pianificazione di proposte per genitori e docenti in relazione alle richieste 6. Azioni previste delle diverse scuole - Definizione di un gruppo di lavoro multiprofessionale con funzioni di consulenza, formazione al personale docente ed educativo che opera nella scuola - Sperimentazione progetto in un istituto secondario di secondo grado di Imola Istituti Superiori - Servizi Sociali – Privato Sociale – CISS/T – NPIA – DSM – 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Consultorio – Associazioni o realtà sociali che operano nell’ambito dell’immigrazione Studenti – docenti - operatori sociali - operatori privato sociale(progetto Agio) 8. Risorse umane che si prevede di – psicologi – neuropsichiatri – psichiatri - operatori consultorio - mediatori impiegare culturali 9. Risultati attesi in relazione a N interventi effettuati indicatori regionali/distrettuali (da n. soggetti interessati esplicitare) predisposizione opuscolo complessivo Previsione di spesa di cui risorse comunali di cui risorse regionali 10. Piano totale € (Fondo sociale locale e finanziario: € 4.484,00 Fondo famiglia) € 4.484,00 di cui FRNA di cui Fondo di cui Fondo sanitario regionale Eventuali risorse altri (risorse nazionale Non € personale dipendente ausl Imola soggetti (da specificare regionali) Autosufficienza € € € 79 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 9: I MSNA SUL CIRCONDARIO IMOLESE INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri X Infanzia e adolescenza X Povertà ed esclusione sociale Giovani X Salute mentale Anziani Dipendenze Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Lettura del fenomeno MSNA sul circondario imolese con ipotesi di metodologia d'intervento sia per l'accoglienza che per la dimissione in una dimensione d'integrazione con la comunità locale. 1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…) Asp 2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale, specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale) 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti Circondario Imolese Referente ambito Gemma Mengoli Asp Circondario imolese- via Matteotti 77- Castel San Pietro T. 4. Destinatari MSNA, Comunità Educative e d'Accoglienza, Servizio Sociale, ASL, Questura, Ufficio Giudice Tutelare, Regione, Comunità locali 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Coordinamento con Giudice Tutelare, Questura, Ministero dell'Interno, Servizi Sanitari, Servizi Scolastici, piani per l’immigrazione provinciale e distrettuale Ricognizione e analisi storica del fenomeno (dati numerici, quanti, da dove, come, perchè, ci sono riferimenti parentali) Verifica evoluzione progetto 6. Azioni previste Comunità educative, comunità d'accoglienza, tessuto sociale, ASP, ASL, tessuto produttivo, questura, giudice tutelare, associazioni che si occupano di immigrazione, istituti scolastici e professionali 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Operatori dei servizi pubblici e del privato sociale coinvolti nel fenomeno 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) 10. Piano finanziario: Previsione di totale € 596.385,81 Lettura del fenomeno definizione metodologica – protocollo elaborazione risultati orientamento delle politiche sociali in materia. spesa di cui risorse comunali € 576.600,00 di cui FRNA (risorse di cui Fondo nazionale di cui Fondo sanitario regionale regionali) Non Autosufficienza € € € di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € 19.785,81 Eventuali risorse altri soggetti (da specificare € 80 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 10: LA RETE DEI CENTRI DI AGGREGAZIONE GIOVANILE INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri X Infanzia e adolescenza X Povertà ed esclusione sociale Giovani X Salute mentale Anziani Dipendenze X Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Cura/Assistenza X X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Favorire le funzioni di prossimità ed il ruolo preventivo svolto all’interno di attività di socializzazione, integrazione, valorizzazione e sviluppo delle autonomie di adolescenti e giovani 1.Soggetto capofila dell’intervento Asp Circondario Imolese (Comune, forma associativa, Ausl,…) 2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in Circondario imolese caso diverso se subdistrettuale o provinciale) 3. Referente dell’intervento: Maria Grazia Ciarlatani ASP Circondario Imolese 051-6947914 nominativo e recapiti 4. Destinatari Minori presenti sul territorio, genitori, insegnanti Progetti relativi all’area immigrazione, contrasto alla povertà e all’esclusione 5. Eventuali interventi/politiche sociale, programma giovani, prevenzione e sostegno al reinserimento sociale integrate collegate delle dipendenze e delle altre forme di disagio; programma disabilità Tavoli di riflessione sui centri di aggregazione giovanile Azioni in rete con le altre realtà associative, di volontariato, del territorio Integrazione con le azioni e i progetti predisposti dal tavolo di coordinamento delle politiche giovaniliPromozione dell’istituzione dei Coordinamenti delle realtà educative del territorio nei singoli Comuni del Circondario, o sostegno a realtà simili che già esistono Definizione del 6. Azioni previste livello di connessione con il progetto di prevenzione rispetto all’abuso e all’uso di sostanze stupefacenti e dell’alcol Integrazione con il progetto “Seconde generazioni”, attraverso la creazione di redazioni giornalistiche presso alcuni centri di integrazione e presenza di mediatori interculturali nei centri di aggregazione giovanili maggiormente frequentati da stranieri. ASP Circondario imolese Azienda Usl Imola (NPIA- Consultorio- UOCDP) CISST/ istituti comprensivi 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Associazione Trama di Terre Consorzio Cooperative Sol. Co Imola Cooperativa sociale che gestisce servizi appaltati Amministrazioni Comunali Educatori, mediatori culturali, personale dei servizi e delle realtà del terzo 8. Risorse umane che si prevede di settore coinvolte nel progetto impiegare n° di minori raggiunti dai centri giovanili e dalle azioni di educativa di strada ed essi collegate n° di centri che svolgono attività integrate con le politiche giovanili N° dei minori stranieri coinvolti nelle attività a libero accesso n° delle azioni attivate con metodologia interculturale Previsione di di cui risorse comunali di cui risorse regionali 10. Piano spesa totale € 54.531,78 (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) finanziario: € 201.495,91 € 146.964,13 di cui FRNA di cui Fondo di cui Fondo sanitario regionale Eventuali risorse altri soggetti (da (risorse regionali) nazionale Non € specificare € Autosufficienza € € 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) 81 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 11: IL TUTOR AMICALE NELLA REALTÀ DEL CIRCONDARIO IMOLESE INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza X Povertà ed esclusione sociale Giovani X Salute mentale Anziani Dipendenze X Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Cura/Assistenza X X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Favorire l’inserimento di minori disabili nel contesto scolastico e territoriale di riferimento 1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…) Ufficio di Piano Circondario Imolese 2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale) Circondario Imolese 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti Figura di Sistema -Gemma Mengoli 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di spesa totale 10. Piano finanziario: € 4.484,00 Scuole, Asp, Asl, famiglie minori disabili, Associazioni disabili,minori disabili,.... Inserimento scolastico disabiliSostegno alle responsabilità familiari Istituzione di un'equipe formata da operatori scolastici, da operatori sanitari, da operatori sociali e associazioni per la sensibilizzazione del territorio e l’individuazione di soggetti disponibili. Definizione caratteristiche, compiti e metodologie operative del tutor amicale Protocollo fra le diverse realtà coinvolte nel progetto per la definizione di compiti, ruoli specifici Azione di promozione nelle scuole. Formazione di persone interessate ad assumere questo ruolo, così come previsto dall’accordo di programma provinciale, all'interno del corso di formazione-informazione sull'affido che si terrà presso l’Asp nell'autunno 2009 Scuole superiori. ASL, ASP, Comuni, TERZO SETTORE, Ufficio di Piano....Università, CISST Tutti gli operatori degli enti coinvolti... Individuazione e formazione di soggetti disponibili ad esercitare funzioni di tutor amicale di cui risorse comunali € di cui FRNA (risorse di cui Fondo nazionale di cui Fondo sanitario regionale regionali) Non Autosufficienza € € € di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € 4.484,00 Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) € 82 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ AREA immigrazione, asilo, lotta alla tratta Intervento/progetto N. 12: CORSO DI PREPARAZIONE ALLA NASCITA PER DONNE MIGRANTI “PER UNA NASCITA SENZA FRONTIERE” INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri X Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Progettazioni specifiche relative alla informazione, prevenzione e cura dei bisogni di salute delle donne e dei minori migranti 1. Soggetto capofila dell’intervento Consultorio Familiare AUSL 2. Ambito territoriale di realizzazione Circondario Imolese Anna Ancherani / Maria Grazia Saccotelli/ Sabrina Mirri Consultorio Familiare AUSL [email protected] tel 0542 604160 3. Referente dell’intervento 4. Destinatari Donne migranti gravide I corsi di preparazione alla nascita costituiscono parte integrante del Percorso Nascita realizzato dal Consultorio Familiare. Si è evidenziata la necessità di istituire corsi per le donne migranti, per incentivare l’accesso e la continuità assistenziale della presa in carico 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Organizzazione del corso attraverso la definizione di operatori, spazi, tempi, modalità di attuazione Realizzazione di 2 corsi annuali 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali 10. Piano finanziario: Previsione totale € di Consultorio Familiare, Pediatri di Libera Scelta, Ospedaliera di Ostetricia, Associazione Trama di Terre Psicologa, Ostetrica, Ginecologa, Pediatra, Mediatrice Divisione Numero corsi realizzati/2 Numero donne partecipanti/10 spesa di cui risorse comunali € di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € di cui FRNA (risorse di cui Fondo nazionale di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri soggetti regionali) Non Autosufficienza regionale € € € personale dipendente Ausl Imola 83 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 13: SOSTEGNO ALL’APPRENDIMENTO DELLA LINGUA ITALIANA IN RETE INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri X Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Progetti integrati di alfabetizzazione di adulti Consorzio Sol.co. Imola 1. Soggetto capofila dell’intervento Distretto di Imola 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Luana Redaliè e-mail: [email protected] tel. 0542 30386 Persone migranti con bisogni di apprendimento della lingua italiana Collegato all’intervento della Scuola Sul territorio esistono da tempo interventi per l’apprendimento della lingua italiana a più livelli, organizzati in modo da favorire la conoscenza della organizzazione territoriale dei servizi e con un’attenzione specifica al genere, che si intendono consolidare. Si individua la necessità di un confronto fra le esperienze e di un coordinamento strutturato che, ottimizzando le risorse, riesca a rispondere a target diversi di popolazione, collegando le esperienze e in modo diffuso nei Comuni. Si ritiene questo un primo step di un più ampio obiettivo triennale che punta ad organizzare un corso all’interno del quale ogni soggetto partecipi con un modulo. ASP Circondario Imolese CTP territoriale Associazione Primola Associazione Trama di terre Consorzio Sol.co. Imola Centro Acquaderni Personale di ognuno dei soggetti coinvolti Continuità negli incontri del gruppo di lavoro 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali Previsione di di cui risorse di cui risorse regionali 10. Piano finanziario: spesa totale comunali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € 7.377,00 € € di cui FRNA (risorse di cui Fondo di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri soggetti (da specificare regionali) nazionale Non regionale € 7.377,00 € Autosufficienza € € 84 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 14: MEDIATORI INTERCULTURALI NEI SERVIZI INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri X Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Inserimento dei mediatori interculturali a pieno titolo nelle equipe di lavoro multidisciplinari sociali, sociosanitarie e sanitarie come componenti fissi, superando l’intervento “a chiamata” 1.Soggetto capofila dell’intervento ASP Circondario Imolese 2. Ambito territoriale di realizzazione Distretto di Imola 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate M. Grazia Ciarlatani e-mail: [email protected] tel. 0516947914 Utenti dei servizi sociali, sociosanitari e sanitari Collegato all’intervento di mediazione/alfabetizzazione della Scuola 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Sul territorio esistono da tempo interventi di mediazione interculturale nei servizi sociali attualmente gestiti dall’ASP Circondario Imolese (Sportelli territoriali, prese in carico individuali, centri di aggregazione giovanile, gruppi per le donne,…) e nei servizi sanitari dell’AUSL di Imola (Consultorio famigliare, reparti ospedalieri) che si intendono consolidare. L’esperienza ci ha dimostrato che la figura professionale del mediatore interculturale, così come le altre delle équipe multidisciplinari, può aggiungere valore al suo intervento se coinvolta fin dalla fase della lettura dei bisogni, nell’organizzazione dei servizi, nella formazione comune, nel lavoro di comunità ed è in questo senso che si intende dare un’accelerazione nell’anno. In continuazione con i progetti del percorso “Seconde generazioni migranti” si porrà una particolare attenzione all’attività di inserimento di bambini e di orientamento dei ragazzi migranti nelle scuole Convenzioni con l’Associazione Trama di Terre ASP Circondario Imolese Associazione Trama di terre AUSL Imola Personale degli attori coinvolti ore anno di mediazione interculturale per l’ASP/1852 ore anno di mediazione interculturale per il Distretto e il Presidio Ospedaliero AUSL/da definire Previsione di spesa di cui risorse comunali di cui risorse regionali 10. Piano totale € 20.069,95 (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) finanziario: € 62.931,92 € 17.861,97 di cui FRNA (risorse di cui Fondo di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri soggetti (da specificare regionali) nazionale Non regionale € € Autosufficienza € 25.000,00 € 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali 85 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 15: ACCOGLIENZA ABITATIVA PER DONNE E DONNE CON BAMBINI MIGRANTI INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri X Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Cura/Assistenza X X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Politiche dell’abitare 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione ASP Circondario Imolese Distretto di Imola 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti M. Grazia Ciarlatani e-mail: [email protected] tel. 051 6947914 4. Destinatari Donne e donne con bambini migranti 5. Eventuali interventi/politiche integrate 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Collegato all’intervento del Nuovo Circondario Imolese “Verso una nuova politica dell’abitare” SI riconferma il rapporto contrattuale fra l’ASP Circondario Imolese e l’Associazione Trama di terre per n. 6 posti all’interno dell’accoglienza abitativa per donne e donne con bambini migranti. Tale accoglienza abitativa si avvale di un intervento di accompagnamento verso l’autonomia per nuclei che presentano difficoltà su diversi fronti, tali da averli condotti ad essere anche senza una soluzione abitativa. Questa risposta a casi socialmente gravi, è un tassello di un intervento più ampio e differenziato rivolto alla soluzione dei problemi di abitazione dei cittadini. ASP Circondario Imolese Comuni del Nuovo Circondario Imolese Nuovo Circondario Imolese Sol.co. Imola Associazione Trama di Terre Caritas diocesana di Imola AUSL di Imola Associazione I.N.G. C.G.I.L. Personale degli attori coinvolti 9. Risultati attesi in relazione a indicatori Posti letto a disposizione/6 collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti regionali/distrettuali Previsione di spesa totale € 64.019,05 (risorse di cui Fondo nazionale Non Autosufficienza € 10. Piano finanziario: di cui FRNA regionali) € di cui risorse comunali € 46.157,08 di cui Fondo sanitario regionale € di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € 17.861,97 Eventuali risorse altri soggetti (da specificare € 86 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 16: INFORMAZIONE, ORIENTAMENTO, CONSULENZA INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri X Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Riappropriazione dei compiti informativi a tutti i cittadini da parte dei Comuni, compreso il servizio di rilascio dei titoli di soggiorno 1.Soggetto capofila dell’intervento ASP Circondario Imolese 2. Ambito territoriale di realizzazione Distretto di Imola 3. Referente dell’intervento: nominativo e M. Grazia Ciarlatani e-mail: [email protected] tel. 051 6947914 recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali Previsione di spesa 10. Piano totale finanziario: € 72.930,24 di cui FRNA di cui Fondo nazionale (risorse regionali) Non Autosufficienza € € La comunità Collegato all’intervento informativo degli Sportelli sociali e degli URP dei Comuni Sul territorio esistono da tempo Sportelli immigrati dell’ASP Circondario imolese, presso quattro sedi di Sportello sociale (Imola, Borgo Tossignano, Medicina, Castel S. Pietro T.), che forniscono informazioni, orientamento e consulenza e che si intendono consolidare. Durante l’anno si intende analizzare la fattibilità di una riappropriazione della competenza informativa anche su questa materia da parte dei Comuni, in una logica di diritti di cittadinanza. Di queste funzioni si fanno carico anche altri punti della rete di soggetti afferenti al privato sociale. Gli attori individuati di seguiti concordano sull’importanza che il tema informazione, assieme ad altri, sia da collocare in un contesto extra servizi sociali, in quanto tocca trasversalmente più ambiti e, per questo motivo sarà istituito presso il Nuovo Circondario Imolese un Tavolo permanente migranti che affronti via via i bisogni individuati come prioritari nella comunità ASP Circondario Imolese, Comuni del Nuovo Circondario Imolese, Nuovo Circondario Imolese, Sol.co. Imola, Associazione Trama di Terre, Caritas diocesana di Imola, AUSL di Imola, CTP, Centro per l’impiego, Associazione Next Generation Italy, Associazione I.N.G., C.G.I.L., C.I.O.F.S. Imola, I.A.L., Associazione Primola Personale degli attori coinvolti ore anno di apertura Sportelli immigrati ASP/n. 11600 incontri del Tavolo permanente migranti/n. 3 all’anno di cui risorse comunali € 55.068,27 di cui Fondo regionale € di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € 17.861,97 sanitario Eventuali risorse altri soggetti (da specificare € 87 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 17: PROGETTI DI PREVENZIONE PER LE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO E SECONDO GRADO RELATIVAMENTE ALLE TEMATICHE DELLE DIFFERENZE INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri X Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Necessità di risposta ai bisogni degli adolescenti di ogni etnia, in particolare riguardo alla convivenza all’interno della scuola 1. Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di Consultorio Familiare AUSL Circondario Imolese Anna Ancherani Consultorio Familiare AUSL [email protected] tel 0542 604193 Alunni delle Scuole Secondarie di 1° e 2° grado Queste programmazioni affrontano con i ragazzi alcuni temi legati allo sviluppo dell’identità, principale obiettivo evolutivo dell’adolescenza. Tra i temi individuati come prioritari vi sono alcuni componenti dell’identità come l’etnia, il genere, la cultura e concetti come la diversità e la normalità. I ragazzi sono coinvolti attraverso attivazioni e discussioni a riflettere e confrontarsi su questi aspetti. Si ritiene che questi progetti possano favorire l’integrazione e la convivenza all’interno delle classi Due interventi di due ore ciascuno per classe condotti da uno psicologo Consultorio Familiare, Insegnanti Istituti Comprensivi Psicologi Consultorio impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali Previsione di spesa totale 10. Piano € (Spese finanziario: personale dipendente AUSL) di cui FRNA di cui Fondo (risorse regionali) nazionale Non € Autosufficienza € Numero classi in cui l’intervento è stato realizzato/1 Numero alunni coinvolti dall’intervento/25 di cui risorse comunali € di cui risorse regionali (Fondo sociale locale Fondo famiglia) € di cui Fondo sanitario regionale € personale dipendente AUSL Imola Eventuali soggetti risorse e altri 88 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 18: PROGRAMMA FINALIZZATO DI ZONA “INTERVENTI A SOSTEGNO DEI PROGRAMMI DI ASSISTENZA ED INTEGRAZIONE SOCIALE A FAVORE DELLE VITTIME DELLA TRATTA, SFRUTTAMENTO E RIDUZIONE IN SCHIAVITÙ” art. 18 DLgs 286/98 e art 13 L 228/03 INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri X Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza Si tratta di un progetto del PROGRAMMA FINALIZZATO DI ZONA “INTEGRAZIONE SOCIALE DEI CITTADINI STRANIERI”ai sensi della deliberazione Deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 144 del 28.11.2007 e della Giunta Regionale n. 2128 del 20.12.2007 - Paragrafo 3.5.2. Iniziativa B Titolo del progetto: OLTRE LA STRADA Durata del progetto: 12 mesi Il progetto è stato avviato nel 2001 ed è una continuazione di attività in corso e ha ottenuto finanziamenti a carico del Fondo Nazionale Lotta alla Tratta 1. Soggetto capofila del progetto Azienda Servizi alla Persona del Circondario imolese – L’ente attuatore ha già svolto attività nel settore specifico della prostituzione e della lotta alla tratta partecipando al Progetto Regionale “Oltre la Strada” dall’anno 2001 2. Soggetti Partecipanti/reti territoriali SOGGETTI GESTORI Soggetti pubblici coinvolti Azienda Servizi alla persona del (amministrazioni pubbliche Circondario imolese partecipanti al progetto) Soggetti privati coinvolti (volontariato, associazionismo, Associazione Papa Giovanni XXIII cooperazione sociale, altro) RETE DI SOSTEGNO Comuni del Circondario, Asl, Polizia di Stato, Carabinieri, Enti partecipanti alla Rete Regionale Associazione “Trama di terre”, Associazione “La Tenda di Abrham”, Caritas Diocesana Soggetti gestori Nome: AZIENDA SERVIZI ALLA PERSONA DEL CIRCONDARIO IMOLESE Ragione sociale: ENTE LOCALE Sede Legale: VIA MATTEOTTI N. 77 – CASTEL S. PIETRO T. (BO) Nome: ASSOCIAZIONE COMUNITA’ PAPA GIOVANNI XXIII Ragione sociale: ASSOCIAZIONE Sede Legale: VIA MAMELI 1 - RIMINI Motivazione della scelta del soggetto o dei soggetti gestori: Presenza sul territorio e pluriennale esperienza nel campo Indicare in quale modo i vari soggetti coinvolti nel progetto (rete locale) collaborano tra di loro, specificando le competenze operative di ciascuno e le modalità di coordinamento della rete Il coordinamento avviene all’interno del tavolo tematico “Immigrazione, Asilo, Lotta alla tratta” che comprende tutta la rete locale per l’espletamento dei Piani di zona. 89 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ 3. Descrizione del Progetto Contesto Locale Il fenomeno prostituzione nel nostro contesto non ha mai raggiunto le dimensioni e la visibilità delle altre città della Regione. Più propriamente, risulta maggiormente sommerso in quanto non è tanto la strada il luogo di sfruttamento, quanto l’appartamento privato e ultimamente night bar, centri fitness, club privée, evidenziando quindi problematiche sicuramente meno drammatiche ma non di meno difficile soluzione. Nell'ultimo anno no vi sono state prese in carico. Obiettivi del progetto (elenco sintetico) Dare sostegno e accoglienza a donne straniere che vogliono uscire dalla prostituzione accompagnandole in un percorso individualizzato e condiviso che abbia come finalità l’autonomia sociale ed economica. Attivare nel territorio un valido lavoro di rete con i Servizi Sanitari, le Agenzie del privato sociale, il volontariato, l’associazionismo, gli Enti locali, la Forza Pubblica per garantire una maggior capillarità dei programmi di sostegno, nonché maggiori garanzie di successo. Le possibilità di consolidamento futuro dell'intervento proposto non sono al momento prevedibili Descrizione delle attività (si elencano le singole azioni) • Incontri periodici per tenere monitorato il percorso e prevenire eventuali problematiche . • Accompagnamento presso la questura per la regolarizzazione. • Supporto economico per spese mediche, legali e di viaggio. • Accompagnamento all’ambasciata per l’espletamento di documenti necessari al permesso di soggiorno. • Quotidiano monitoraggio della situazione abitativa con frequenti colloqui con la ragazza e con l’eventuale persona ospitante e/o convivente. • Inserimento scolastico dei minori • Contributi economici per coloro che non lavorano • Accompagnamento alla Squadra Mobile di Bologna per pratiche inerenti le denunce fatte • Screening sanitario al momento della presa in carico e monitoraggio periodico delle condizioni di salute • Accompagnamento e monitoraggio ai corsi di lingua italiana • Formazione Professionale • Inserimento lavorativo Destinatari tipologia e numero Diretti Sette donne di maggiore età. Tutte le ragazze accolte sono ex prostitute che si sono liberate dal giogo dello sfruttamento ed in alcuni casi della tratta dopo aver denunciato gli sfruttatori. Sei di queste sono state dimesse dal progetto nel corso dell'anno in quanto avevano raggiunto l'autonomia sociale ed economica. indiretti Popolazione del Circondario imolese Luoghi/contesti per contatto destinatari diretti Sono stati affissi volantini e adesivi pubblicizzanti il numero verde predisposto dal ministero per la lotta alla tratta nei luoghi di maggior passaggio di cittadini stranieri (stazione f.s., stazione corriere, Pronto Soccorso, Ufficio Stranieri). Allo stesso modo sono stati utilizzati opuscoli informativi pubblicati dalla Regione Emilia Romagna Effetti attesi del progetto: definizione qualitativa La messa in rete del progetto con associazioni, pubblici uffici, questura e distretti sanitari ha fatto in modo che gli obiettivi iniziali, dare cioè sostegno e accoglienza a donne straniere che vogliono uscire dalla prostituzione accompagnandole in un percorso individualizzato e condiviso che abbia come finalità l’autonomia sociale ed economica, siano stati in parte raggiunti, se non altro rispetto alle precipue volontà delle ragazze. Il vero nodo problematico è rappresentato dalla lunghezza dei tempi richiesti dalle Questure nel regolarizzare le ragazze causando uno stand-by nel percorso progettuale il più delle volte foriero di crisi depressive e motivazionali da parte delle stesse. Un ulteriore problema deriva dalla invisibiltà che negli ultimi anni ha coinvolto il fenomeno, togliendo possibilità concrete di raggiungere le donne e le problematiche sociali e sanitarie a loro correlate. stima quantitativa Sei delle sette ragazze presenti all'inizio dell'anno sono state dimesse dal progetto nel corso dell'anno in quanto avevano raggiunto l'autonomia sociale ed economica. In ogni caso a ciascuna delle ragazze è stata garantita l’assistenza sanitaria, la possibilità di ottenere il permesso di soggiorno, buone pratiche di graduale autonomia sociale ed economica, nonché un ambiente fortemente educativo e solidale a sostegno della propria scelta. Per il proseguo del progetto si intende mantenere il numero massimo di persone accolte a questi livelli, indirizzando eventuali nuovi bisogni alla rete regionale. 90 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Metodologia e gli strumenti per l’attuazione del progetto Il progetto dispone di una convenzione in atto con l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII per due posti; la convenzione prevede, oltre all’accoglienza abitativa, tutto il lavoro riferito all’aiuto alla persona, quindi: supporto psicologico ed economico, accompagnamento ai servizi ed alle opportunità, sostegno educativo, ricerca del lavoro e della casa. Il Consorzio tiene monitorati i percorsi con incontri mensili. Per quel che riguarda le altre donne che non rientrano nel numero contingentato dalla convenzione, L'Asp utilizza strutture d’accoglienza presenti sul territorio (comunità, gruppi famiglia, ecc.) oppure prevede anche, nel caso che ne sussistano le condizioni, accoglienze in autonomia proposte dalle donne stesse (ospite di amiche, del fidanzato, ecc). Tutto il lavoro riferito all’aiuto alla persona viene svolto in questo caso dall’Assistente Sociale dell'Asp referente del progetto. Monitoraggio e valutazione Colloqui settimanali con le utenti ed incontri periodici con l’Associazione. 4. Informazione e diffusione dei risultati: Attraverso le modalità fino ad ora attuate (materiale pubblicitario). La strategia attuativa del Piano di Zona verrà socializzata alla cittadinanza in un incontro pubblico 5. Risorse Personale necessario per lo svolgimento del progetto: N Qualifica Livello Formazione Livello Formazione Specifico Interventi sulla tratta 1 Esperienza pluriennale. Assistente Corsi di formazione, seminari e Sociale convegni organizzati in ambito regionale e nazionale. 6.Strutture di accoglienza Tipologia Appartamento Casa famiglia Target Donne nigeriane Ambosessi in stato di bisogno Orario/ settimana 1h30’ Tipologia Contratto Tempo Indeterminato / Ente Locale Soggetto gestore Associazione Papa Giovanni XXIII Associazione Papa Giovanni XXIII 91 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ AREA prevenzione e contrasto delle dipendenze e di altre forme di disagio sociale – Salute Mentale Intervento/progetto N. 19: COORDINAMENTO DELLE AZIONI A CONTRASTO DELLA POVERTA’ ED ESCLUSIONE SOCIALE OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: in continuità all’anno precedente… 1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…) 2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale) 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti/da coinvolgere 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) 10. Piano finanziario: Previsione di di cui risorse spesa comunali totale** € 417.258,00 € 490.864,93 di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € 1.806,93 ASP CIRCONDARIOIMOLESE Distretto di Imola Laura Barelli Persone e famiglie che per patologia, per condizione di vita o per caratteristiche personali versano in condizione di povertà Integrazione con le politiche per l’immigrazione e per le responsabilità familiari - costruzione di un coordinamento permanente tra servizi preposti e soggetti del terzo settore per una analisi e lettura condivisa dei bisogni emergenti propedeutico alla costruzione di progetti coordinati e di messa in rete delle risorse (“osservatorio sperimentale sul disagio”) - Consolidamento delle misure economiche a contrasto della povertà sulla base di progetti individualizzati - consolidamento di una rete pubblica di accoglienza temporanea per persone residenti Asp, AUSL, Caritas, Cooperative, Ass. Giovanni xxiii°, Croce Rossa, San Vincenzo, Banco Alimentare,altre Organizzazioni del Terzo settore. Assistenti sociali ASP – n. 1 Educatore per la rete di accoglienza temporanea e il Pronto intervento sociale - Risorse volontarie e professionali delle organizzazioni del terzo settore per l’accoglienza temporanea n. persone accolte in accoglienza temporanea n. persone o nuclei assistiti economicamente documento annuale redatto dal Coordinamento permanente sul disagio. di cui FRNA (risorse di cui Fondo di cui Eventuali risorse regionali) nazionale NA Fondo altri soggetti (da € € sanitario specificare) regionale € 71.800,00 € (**) Nel caso di più azioni che costituiscono l’intervento/progetto, evidenziare indicativamente solo in questa colonna, quindi rispetto alla previsione di spesa totale, le quote preventivate per ciascuna azione 92 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ TABELLA 1 - GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE: TARGET (i target corrispondono a quelli individuati nel piano sociale e sanitario regionale 2008-2010) Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza X Povertà ed esclusione sociale X Giovani X Salute mentale X Anziani Dipendenze X Disabili FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X X Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale: visto l’inalzamento delle soglia della poverta’, intendiamo dare risposta in particolare a tutte quelle persone appartenenti a categorie deboli che, pur avendo bisogno di rivolgersi ad uno psicologo, non possono permettersi il costo di un libero professionista.Spesso si tratta di persone che non hanno i requisiti per accedere ai servizi pubblici. Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali: la cooperativa sociale seacoop offre un servizio di supporto e psicoterapia a tariffe agevolate, con percorsi personalizzati e tempestivi quali: Diagnostica psicologica, sostegno psicologico, psicoterapia individuale, di coppia, familiare e di gruppo. Inoltre si strutturano progetti di prevenzione e di orientamento verso le risorse del territorio. Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche: Si fa riferimento, in modo prioritario ma non esclusivo, a quelle individuate nell’Allegato A) alla DGR 1682/2008 “Prima attuazione del Piano regionale sociale e sanitario 2008-2010: approvazione delle procedure per la programmazione di ambito distrettuale 2009-2011, di linee guida per la partecipazione del Terzo Settore, del programma di formazione e accompagnamento degli operatori”, e cioè: politiche ambientali, abitative e urbanistiche, della mobilità, dell’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, della formaz. e della scuola, della sicurezza e coesione sociale INDICATORI DI RISULTATO (Gli indicatori sono comprensivi di quelli regionali come esplicitato al punto 4. della Premessa) - rispondere con un’offerta adeguata alle richieste che ci pervengono dal terrritorio; - promozione della cultura della salute psicologica 93 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 20: “ANIMA è PSICHE” SERVIZIO DI PSICOLOGIA E PSICOTERAPIA A TARIFFE AGEVOLATE OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento: 2. Ambito territoriale di realizzazione: seacoop cooperativa sociale onlus imola e circondario imolese 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti (sostituzione di referente in corso) 4. Destinatari il servizio si rivolge a persone di tutte le eta’ a partire dai bambini in eta’ scolare 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare - pubblicizzare il servizio - incontri pubblici per sensibilizzare la promozione della cultura della salute psicologica - equipe settimanali - incontri di intervisione e supervisione casi - orientamento, quando possibile, verso le risorse pubbliche del territorio . - lavoro di rete con altri professionisti coinvolti (ad es. il medico di base) - istituzione della “settimana di prevenzione psicologica” cooperative sociali a e b; enti pubblici; associazioni l’equipe e’ formata da: n. 2 psicologi, n. 2 psicoterapeuti e dei tirocinanti 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di cui di cui risorse di cui FRNA di cui Fondo di spesa risorse regionali (Fondo (risorse nazionale NA 10. Piano totale** comunali sociale locale e regionali) finanziario: € € Fondo famiglia) € € € di cui Fondo sanitario regionale € Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) € (**) Nel caso di più azioni che costituiscono l’intervento/progetto, evidenziare indicativamente solo in questa colonna, quindi rispetto alla previsione di spesa totale, le quote preventivate per ciascuna azione TABELLA 1 - GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE: TARGET (i target corrispondono a quelli individuati nel piano sociale e sanitario regionale 2008-2010) Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale X Giovani X Salute mentale X Anziani Dipendenze X Disabili FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale: in una societa’ in cui l’informazione e la conoscenza sono sempre piu’ basate sull’immagine, e spesso si fermano alla superficie delle cose e ai luoghi comuni, specie se riferiti a situazioni di disagio psichico e sociale, occorre promuovere informazione e cultura con mezzi ed iniziative volti a superare i pregiudizi e lo stigma.in particolare, nel settore della salute mentale, poiche’ la societa’ si “muove” veloce e tende a “dimenticare”, si rende sempre piu’ necessario “documentare” il lavoro quotidiano volto a promuovere percorsi di cittadinanza, di riacquisizione dei diritti e di inclusione sociale, come quello che si svolge nelle residenze psichiatriche (comunita’, gruppi appartamento, ecc.). cio’ e’ importante sia per la diffusione della conoscenza ai non addetti ai lavori, sia affinche’ tale lavoro non vada perduto e possa essere utile in futuro agli operatori come punto di partenza per nuove esperienze. Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali: sensibilizzazione della comunità attraverso un’ informazione corretta su agio e disagio; diffusione di una cultura delle diversità a contrasto dello stigma e del pregiudizio; diffusione della conoscenza del lavoro dei servizi presso la cittadinanza Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche: Si fa riferimento, in modo prioritario ma non esclusivo, a quelle individuate nell’Allegato A) alla DGR 1682/2008 “Prima attuazione del Piano regionale sociale e sanitario 2008-2010: approvazione delle procedure per la programmazione di ambito distrettuale 2009-2011, di linee guida per la partecipazione del Terzo Settore, del programma di formazione e accompagnamento degli operatori”, e cioè: politiche ambientali, abitative e urbanistiche, della mobilità, dell’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, della formaz. e della scuola, della sicurezza e coesione sociale INDICATORI DI RISULTATO (Gli indicatori sono comprensivi di quelli regionali come esplicitato al punto 4. della Premessa) documentare le risposte che ci pervengono dal territorio; promozione della cultura della salute e della pratica dei diritti sviluppate negli anni seguenti alla chiusura dell’ospedale psichiatrico 94 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 21: “CENTRO DOCUMENTAZIONE SULLA SALUTE MENTALE” OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento: Ippogrifo - consorzio tra cooperative sociali 2. Ambito territoriale di realizzaz.: 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti Imola e circondario imolese Maccarelli Cristina 334-6651712 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare il servizio si rivolge a persone di tutte le eta’ che si interessino ai temi della salute mentale il consorzio di cooperative sociali ippogrifo intende offrire un servizio al pubblico di prestito libri e dvd sulle tematiche della salute mentale oltre a momenti esperienziali quali convegni e rassegne cinematografiche. - pubblicizzare il servizio - sito web - raccolta e documentazione delle esperienze di promozione della salute mentale - incontri pubblici / convegni per sensibilizzare la promozione della cultura della salute mentale - mostre fotografiche - concorsi a tema - serate per raccogliere fondi per iniziative concrete - rassegna cinematografica all’interno di “oltre la siepe” cooperative sociali a e b enti pubblici associazioni privati studenti operatori del privato sociale l’equipe e’ formata da operatori delle cooperative sociali aderenti al consorzio ippogrifo 9. Risultati attesi in relazione a indicatori region./distret. (da esplic.) Prevision di cui di cui risorse regionali di cui FRNA di cui Fondo 10. Piano e di spesa risorse (Fondo sociale locale e (risorse nazionale NA finanziario: totale** comunali Fondo famiglia) regionali) € € € € € di cui Fondo sanitario regionale € Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) € (**) Nel caso di più azioni che costituiscono l’intervento/progetto, evidenziare indicativamente solo in questa colonna, quindi rispetto alla previsione di spesa totale, le quote preventivate per ciascuna azione TABELLA 1 - GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE: TARGET (i target corrispondono a quelli individuati nel piano sociale e sanitario regionale 2008-2010) Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza X Povertà ed esclusione sociale X Giovani X Salute mentale X Anziani X Dipendenze Disabili FINALITÀ Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Cura/Assistenza X Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale: Vedere profilo di comunità Evoluzione e diffusione del disagio psichico sociale, in relazione agli stili di vita, ai cambiamenti dei contesti socio-economici e demografici, alla frammentazione delle reti naturali, alla solitudine. - Incremento del disagio “sotto soglia”, che fatica a rivolgersi ai Servizi (marginalità sociale e culturale, scarsa conoscenza dei Servizi sociali e sanitari, sovraffollamento degli stessi, connotazione negativa e stigma). - Obiettivi prioritari in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali: Prosecuzione ed evoluzione della positiva esperienza dell’ “EPIC’ENTRO- Centro per l’ascolto e l’animazione sociale”, sviluppando ulteriori funzioni di prossimità e collegandolo ai Progetti “Legami di Prossimità” (interventi finalizzati al supporto/attivazione di reti di prossimità intorno alla persona in situazione di fragilità), realizzato negli anni 2007-2008 e “Vivere” (prevenzione primaria). Obiettivi del PdZ 2005-2007: Sviluppo delle competenze dei diversi attori sociali nella lettura del disagio psico-sociale; assunzione di competenze nella intercettazione del rischio da parte dei soggetti della rete formale e della rete informale Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche: - Integrazione tra i diversi attori che svolgono funzioni di lettura dei bisogni Integrazione, tra le diverse aree di intervento che fanno capo al Tavolo “Prevenzione e contrasto delle dipendenze e di altre forme di disagio sociale – Salute mentale” delle “funzioni di prossimità e di animazione sociale”: Informazione/prevenzione nei luoghi di vita ed aggregazione; Attività di ascolto, lettura dei bisogni e supporto nei contesti di vita delle persone; Interventi di sostegno e animazione orientati alla domiciliarità ed inclusione nella comunità, in particolare di soggetti svantaggiati INDICATORI DI RISULTATO Vedi schede intervento programma attuativo 2009 95 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 22: EPIC’ENTRO: CENTRO PER L’ASCOLTO; AZIONI DI PROSSIMITÀ E ANIMAZIONE SOCIALE INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza X Povertà ed esclusione sociale X Giovani X Salute mentale X Anziani X Dipendenze Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Sviluppo delle competenze dei diversi attori sociali nella lettura del disagio psico-sociale; assunzione e sviluppo delle competenze nella intercettazione del rischio da parte dei soggetti della rete formale ed informale (ripreso da PdZ 2005-2007) Attuazione di politiche di salute mentale centrate sul territorio, volte a favorire una destigmatizzazione del disagio attraverso: politica attiva dell’accesso, prossimità come intercettazione e lettura del disagio, capacità di sviluppare risposte che incontrano i bisogni in rapida evoluzione. Finalità del progetto: sviluppare punti di contatto con i cittadini per facilitare l’accesso al sistema integrato dei servizi e svolgere funzioni di prossimità nei luoghi di vita delle persone, volte ad intercettare il disagio e a prevenirlo ricercando risposte innovative ai bisogni che rapidamente cambiano nel contesto sociale. Cooperativa Sociale Fuoric’entro 1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…) 2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale) 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Imola e Circondario imolese Valentina Mazzanti 0542/26705 – 348/4230123 Azione A) Coloro che soffrono un disagio psichico e sociale e chiedono ascolto; reti famigliari o amicali che chiedono informazioni (cosa fare, a chi rivolgersi, ecc); cittadini Azione B) Cittadini con disagio psichico e sociale; anziani e persone sole; adolescenti; giovani; studenti, scuole, associazioni. Integrazione con le politiche giovanili; di prevenzione all’abuso di sostanze; per gli anziani - 6. Azioni previste A) Centro per l’ascolto - Via Manfredi 4/A: Incontri di conoscenza individuale e analisi dei bisogni Percorsi di ascolto Informazioni sulle opportunità del territorio Raccordo con Servizi territoriali in caso di necessità B) Azioni di prossimità e animazione sociale: - Interventi educativi di prossimità volti a sostenere e/o riallacciare relazioni famigliari/sociali nel territorio - Interventi di animazione con persone anziane presso sede Forum Quartiere Cappuccini - Attività finalizzate a contrastare la solitudine e l’isolamento delle persone anziane promuovendo l’aiuto reciproco fra persone che vivono poco distanti tra loro (Progetto Buon vicinato – Ass. Anteas) - Attività di rilevazione dei bisogni del territorio intercettati nelle attività di animazione e prossimità - Azioni di prevenzione e informazione sul disagio psichico correlato all’abuso di sostanze, nell’ambito del Progetto “Vivere” 96 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di spesa totale 10. Piano € finanziario: - Progettazione di risposte innovative ai bisogni emergenti - Organizzazione torneo di pallastrada presso luoghi pubblici rivolto a quegli adolescenti che hanno abbandonato la scuola e non hanno punti di riferimento per il tempo libero in raccordo con l’associazionismo, coop. Soc. il gabbiano - Interventi di promozione della salute mentale e inclusione sociale nelle scuole (prevenzione bullismo, informazione, ecc.) e incontri di pallastrada nelle scuole secondarie di 1° grado - Raccordo con il centro di documentazione nella progettazione e realizzazione di iniziative a tema rivolte alla cittadinanza - Facilitazione Gruppi AMA: - Gruppo AMA SOLITUDINE - Gruppo AMA Rapporti col cibo e partecipazione Coordinamento AMA - Raccordo con il Centro Psicologico Percorsi della Cooperativa Sociale Fuoric’entro in risposta ai bisogni evidenziati ASP DSM Coordinamento AMA Cooperative Sociali A e B Associazioni Scuole di diversi ordini e gradi Centri Sociali Forum di quartiere Centro Psicologico “Percorsi” - Equipe di operatori della cooperativa sociale Fuoric’entro: 1 Coordinatrice + 5/6 operatori - Connessione e raccordo con operatori Servizi pubblici - Raccordo Consorzio Sol.co e Coop. Soc. Il Gabbiano per Progetto “Vivere” - Equipe Psicologi “Centro Psicologico Percorsi” Realizzazione delle azioni descritte al punto 6 (vedere quali sono gli indicatori regionali/distrettuali. di cui risorse comunali € di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € di cui FRNA di cui Fondo nazionale Non di cui Fondo sanitario regionale Eventuali risorse altri soggetti (da (risorse Autosufficienza € specificare regionali) € € € 97 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 23: DEFINIZIONE DEGLI ELEMENTI NECESSARI A SVILUPPARE UN MODELLO INTEGRATO DI INTERVENTO INDIVIDUALE: BUDGET DI CURA INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani X Salute mentale X Anziani Dipendenze X Disabili X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione Cura/Assistenza X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Utilizzazione dell’UVM come strumento operativo Programmazione condivisa tra Enti Pubblici e Terzo Settore PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - Utilizzare quale strumento gestionale innovativo il Budget di Cura/Salute inteso come progetto terapeuticoriabilitativo individuale, promosso, valutato, gestito e monitorato in maniera integrata e concordata tra operatori sanitari, sociali e del terzo settore, insieme agli utenti e familiari, finalizzato a costruire un approccio integrato e personalizzato ai bisogni di salute della persona. 1.Soggetto capofila dell’intervento ASL (Comune, forma associativa, Ausl,…) 2. Ambito territoriale di realizzazione (di DISTRETTO norma distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale) 3. Referente dell’intervento: nominativo e Benedetta Prugnoli – DSM – tel. 0542/604820 e-mail: [email protected] recapiti 4. Destinatari UTENTI DEI SERVIZI IN SITUAZIONI DI GRAVE VULNERABILITA’, NELLE AREE AD ALTA INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 1. 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Attivazione gruppo di lavoro (sottogruppo Tavolo Tematico Salute Mentale, DP, Disagio) finalizzato a definire la struttura di coordinamento del progetto. 2. Sviluppare nel Tavolo Transizione al lavoro un’analisi dettagliata dei progetti ad elevata integrazione socio-sanitaria (utenti in cura al DSM-DP) da inserire nell’analisi complessiva dei bisogni emergenti. 3. Ricognizione risorse già attivabili con particolare riferimento ad interventi del volontariato e della cooperazione B o AB integrata. 4. Formazione operatori/aggiornamento/confronto con altre esperienze analoghe. 5. Formalizzazione di modalità di accesso ai progetti attraverso UVM. 6. Definizione dei livelli di intensità dei budget di cura. ASL, ASP, TERZO SETTORE. OPERATORI SOCIALI, SANITARI, DEL PRIVATO SOCIALE, VOLONTARI 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) 1. Documento che definisce la struttura di coordinamento (ASL/ EELL/Terzo Settore) 2. Definizione qualitativa e quantitativa dei bisogni preliminari alla pianificazione 2010. 3. Definizione di risorse per la gestione. 4. Incontri di formazione sulla gestione Budget di Cura. 5. Regolamento per la realizzazione dei progetti terapeutico-riabilitativi individuali attraverso i Budget di Cura. Previsione di spesa totale € 52.973,31 di cui FRNA di cui Fondo nazionale (risorse regionali) Non Autosufficienza € € di cui risorse comunali di cui risorse regionali € 1.049,31 (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € 11.924,00 di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri soggetti (da specificare regionale € € 40.000,00 10. Piano finanziario: 98 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE: TARGET Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani X Salute mentale X Anziani X Dipendenze X Disabili X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE - - Prevenzione Cura/Assistenza X □ UTILIZZAZIONE DELLA UVM COME STRUMENTO OPERATIVO PROGRAMMAZIONE CONGIUNTA CON IL TERZO SETTORE RICERCA SUL CAMPO DI INNOVAZIONI GESTIONALI CHE POPRTINO PROGRESSIVAMENTE AD AMPLIARE GLI INTERVENTI E LE TIPOLOGIE DEI SOGGETTI COINVOLTI NEI PROGETTI AD ELEVATA INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA. Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale Aumento degli utenti in cura al DSM-DP (prevalentemente nella fascia di età compresa tra i 25 e 45 anni) che richiedono (anche al fine di prevenire percorsi di cronicizzazione e conseguenti derive assistenziali) risposte globali capaci di affrontare sia problemi ascrivibili all’ambito sanitario di intervento, sia a problemi sociali quali reddito, casa, formazione, socialità (con priorità negli assi casa e lavoro), tenuto conto anche di un aumento di immigrati con problematiche sociali più complesse. Obiettivi prioritario/i in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali - - - - utilizzare quale strumento gestionale innovativo il budget di cura/salute inteso come progetto terapeutico-riabilitativo individuale, promosso, valutato, gestito e monitorato in maniera integrata e concordata tra operatori sanitari, sociali e del terzo settore, insieme agli utenti ed ai familiari, finalizzato a costruire un approccio integrato e personalizzato ai bisogni di salute della persona. costruire un sistema di sostegno ad alcune persone che presentano bisogni ad alta integrazione socio sanitaria, sviluppando un programma di passaggio progressivo da interventi prevalentemente sanitari a risposte partecipate e coerenti ai bisogni socio-sanitari. favorire l’efficacia e l’appropriatezza delle prestazioni socio-sanitarie organizzate attraverso la valutazione multidisciplinare del bisogno, la definizione di un piano integrato e personalizzato e la valutazione periodica dei risultati ottenuti (rif. dpcm 14/02/2001 lea). sviluppare progetti terapeutico-riabilitativi che intervengano contemporaneamente su tre assi fondamentali: la casa/habitat sociale, il lavoro/formazione, socialità/affettività, a partire dalle prestazioni sociali e sanitarie e dalle offerte di servizi del terzo settore, di privati e di altri soggetti appartenenti alla comunità locale. la metodologia dovrà essere fondata sulla coprogettazione, cogestione, cofinanziamento e sulla valutazione dei processi/progetti da realizzare. Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche - - Prevenire percorsi di cronicizzazione ed emarginazione favoriti da mancate risposte ai bisogni primari ( nelle situazioni di grave vulnerabilità, nelle aree ad alta integrazione socio-sanitaria), attivando progetti individualizzati territoriali anche con risorse correlate alle politiche abitative, di sostegno al reddito, di formazione e inserimento lavorativo. Programmazione congiunta (a partire dalla rilevazione e valutazione dei bisogni) tra ASL, Enti Locali, Terzo Settore, con particolare riferimento alla cooperazione sociale AB e al volontariato che si configurano come soggetti capaci di garantire disponibilità di risorse professionali adeguate, flessibilità nei percorsi individuali e offerta di interventi innovativi. INDICATORI DI RISULTA TO - - ELABORAZIONE DI UN PROGETTO CHE INDIVIDUI I METODI E GLI STRUMENTI UTILI ALLA DEFINIZIONE DEI BUDGETDI CURA/SALUTE. CONDIVISIONE DI UN REGOLAMENTO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI TERAPEUTICO/RIABILITATIVI INDIVIDUALI ATTRAVERSO I BUDGET DI CURA. SPERIMENTAZIONE ATTRAVERSO UVM 99 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE: TARGET Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza X Povertà ed esclusione sociale Giovani X Salute mentale X Anziani Dipendenze X Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PROGRAMMAZIONE E VERIFICA CONGIUNTA DEI PROGETTI TRA OPERATORI DEL PUBBLICO E DEL PRIVATO SOCIALE Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale Allarme percepito dalla popolazione rispetto all’abuso di alcool, anche correlato agli incidenti stradali. Scarsa informazione sui nuovi fenomeni di consumo di sostanze (policonsumo). Obiettivo/i prioritario/i in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali PROSECUZIONE E SVILUPPO DEL PROGETTO “VIVERE”, PROGETTO DI PREVENZIONE PRIMARIA DELL’USO DI SOSTANZE ED ALCOOL, ATTRAVERSO LO SVILUPPO DELLE FUNZIONI DI PROSSIMITA’ (DELIB. REGIONALE N° 1533/06) SEGUENDONE LE CARATTERISTICHE FONDAMENTALI: ESSERE NEI LUOGHI DI VITA DELLE PERSONE/APPROCCIO COMUNITARIO/ CENTRALITA’ DELLA RELAZIONE / TRASVERSALITA’ AI SERVIZI E CONTINUITA’. Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche INDICATORI DI RISULTATO • SCHEDA REGIONALE ANNUALE DI RILEVAZIONE DATI UNITA’ DI STRADA (UDS) • N° 12 INTERVENTI NELLE SCUOLE GUIDA DEL CIRCONDARIO • RISPONDERE AL 40% DELLE RICHIESTE DI INTERVENTO NELLE SCUOLE MEDIE INFERIORI E SUPERIORI, CHE DAGLI STUDENTI. PROVENIENTI SIA DAL CORPO DOCENTE 100 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 24: “VIVERE” PROSECUZIONE E SVILUPPO DELL’UNITÀ DI STRADA INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani X Salute mentale X Anziani Dipendenze X Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Programmazione e verifica congiunta tra operatori pubblici e del privato socialle sui progetti di prevenzione utilizzo di sostanze PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Prevenzione uso di sostanze attraverso funzioni di prossimità 1.Soggetto capofila Cooperativa sociale Il Gabbiano dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…) 2. Ambito territoriale di Comune del Circondario Imolese realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale) Consorzio Solco/ Coop. sociale Il gabbiano/Mauro Contarini 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 1-Preadolescenti,adolescenti,giovani (12-34 anni)che vivono nei comuni del circondario. 2-Minori in situazioni di rischio ed appartenenti a nuclei multiproblematici 3-Associazioni di categoria,gestori,bar,pub.discoteche,eventi 4-Adulti che stabilmente hanno relazione con i giovani e sono da loro percepiti come significativi ( insegnanti……) Politiche giovanili Politiche di prevenzione Azione con gli adulti -Garantire la prosecuzione al tavolo di coordinamento delle unità di strada della Regione per l’elaborazione di una metodologia comune e l’implementazione delle azioni comuni. -Formazione degli insegnanti. -Condivisione, coinvolgimento dei gestori dei locali a la formazione di tavoli riconosciuti a livello istituzionale. -Organizzazione di un evento all’interno del “Mese della prevenzione alcologica”. Azione con i giovani 6. Azioni previste 12345678- Azioni nei locali e negli eventi: attività di relazione con i gestori ed i giovani. Attività nelle scuole guida con i gestori ed i giovani. Interventi nelle scuole su richiesta. Interventi individuali e di gruppo nei centri giovanili e per singoli minori a rischio ed appartenenti a nuclei multiproblematici. Azioni in collaborazione con le azioni del progetto Agio e Disagio nelle scuole. Azioni in collaborazione con Epicentro . Facilitazione e accompagnamento ai servizi che svolgono funzioni di prossimità. Centro nuove droghe(UODP-DSM) svolge attività clinica e funzioni di prossimità per i giovani consumatori di sostanze diverse dall’eroina e per i loro famigliari; collabora alla realizzazione di attività di prevenzione e di attività formative per gli adulti che operano a contatto con il mondo giovanile .L’operatore 101 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare per gli adulti che operano a contatto con il mondo giovanile .L’operatore opera anche sul territorio e nelle attività nei luoghi di divertimento. Svolge quindi attività anche al di fuori del setting clinico. 1 - Asp 2 - U.O.D.P.-DSM-ASL 3 - Cooperative sociali del territorio. 4 - Amministrazioni locali. 5 - Scuole dei diversi ordini e gradi. 6 - Associazioni di categoria dei commercianti 7 - Forze dell’Ordine 8 - Gestori delle scuole guida Gli operatori dei servizi pubblici (Asl,Asp,Insegnanti…etc )e privati coinvolti (operatori delle cooperative sociali, gestori dei locali, etc…) -compilazione della scheda regionale di rilevazione dati attività della UDS Imola (Vivere) - N° 4 interventi scuole guida - N° 10 interventi nelle scuole Previsione di spesa di cui risorse comunali di cui risorse regionali 10. Piano totale € 24.558,06 (Fondo sociale locale e finanziario: € 200.553,72 Fondo famiglia) € 34.684,66 di cui FRNA di cui Fondo di cui Fondo sanitario regionale Eventuali risorse altri (risorse nazionale Non € 141.311,00 soggetti (da specificare regionali) Autosufficienza € € € 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) 102 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 25: VALUTAZIONE CON UVM DEI PROGETTI INTEGRATI SOCIOSANITARI A LIVELLO RESIDENZIALE E TERRITORIALE CREAZIONE DI UN SISTEMA INTEGRATO DELLA RESIDENZIALITÀ IN AMBITO CIRCONDARIALE INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale X Anziani X Dipendenze X Disabili X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Utilizzo dell’UVM per la valutazione dei bisogni e dei progetti di cura e assistenza in ambito sociosanitario PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…) 2. Ambito territoriale di realizz. 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare ASL DISTRETTUALE Dr.ssa Alba Natali – DSM – tel. 0542/604825 e-mail: [email protected] ANZIANI, DISABILI, SALUTE MENTALE E DIPENDENZE 1. Valutazione con UVM di tutti i progetti già attivati in strutture da accreditare come sociosanitarie e da finanziare attraverso il FRNA Salute Mentale 2. Valutazione con UVM di nuovi progetti integrati per interventi in strutture Residenziali e nel territorio. 3. Valutazione con UVM dei progetti territoriali sociosanitari già in carico . 4. Verifiche periodiche dei progetti. 5. Ripristino di un tavolo per la programmazione della Residenzialità in ambito circondariale tra Enti Locali, AUSL,Terzo settore 6. Attivazione da parte dell’ASL di un sistema di rendicontazione analitica separata come FRNA Salute Mentale per Residenzialità sociosanitaria ASL-ASP- Terzo settore Operatori sanitari, sociali, del privato sociale 1. N° 2. N° 3. N° 4. N° 5. N° UVM utenti presenti strutture sociosanitarie (esclusi ex-O.P/OPG) 100%. N° UVM nuovi utenti inseriti in RSS con progetto integrato 100%. 9. Risultati attesi in relazione a N° UVM indicatori regionali/distrettuali progetti territoriali sociosanitari già in carico 10% . (da esplicitare) N° Verifiche Progetti 90%. Produzione nel 2009 di un documento condiviso di programmazione tra ASL/Enti Locali/ Terzo sett. sui posti letto Residenziali e tipologie di strutture. 6. Rendicontazione finale al 31/12/2009. FRNA Previsione di spesa di cui risorse comunali di cui risorse regionali 10. Piano totale € 194.861,00 (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) finanziario: € 1.047.707,89 € 12.066,89 di cui FRNA di cui Fondo di cui Fondo sanitario regionale Eventuali risorse altri soggetti (da (risorse nazionale Non € 840.780,00 specificare regionali) Autosufficienza € € € 103 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE: RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ SVILUPPO E VERIFICA DELLA METODOLOGIA DI LAVORO STRUTTURATA CON L’UNITA’ DI VALUTAZIONE MULTIPROFESSIONALE ( IN CONTINUITÀ’ CON IL PIANO DI ZONA PRECEDENTE ) COME STRUMENTO PER GARANTIRE INTEGRAZIONE E CONDIVISIONE DI RESPONSABILITÀ’ NELLA VALUTAZIONE DEI BISOGNI, NELLA DEFINIZIONE DEI PROGETTI DI CURA/ ASSISTENZA IN AMBITO SOCIO-SANITARIO, NELLA GESTIONE E VERIFICA DEI PERCORSI. Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale - - Presenza in una elevata percentuale di utenti del DSM-DP, sia con bisogni sanitari, sia con bisogni sociali che richiedano una definizione di progetti integrati socio-sanitari con coinvolgimento attivo del terzo settore. Inoltre, in relazione ai percorsi di lungoassistenza per pazienti psichiatrici ed in relazione a problematiche specifiche relative alle aree del disabilità psichica e della psicogeriatria, il nuovo Piano Attuativo Regionale per la Salute Mentale prevede lo sviluppo di interventi integrati sociosanitari. Esigenza di valutare l’approppriatezza dell’accesso ai percorsi di cura e assistenza ( attraverso l’utilizzazione di strumenti condivisi in particolare nelle diverse tipologie di Strutture Residenziali, utilizzando competenze di professionisti dei Servizi Sociali e Sanitari e di altri soggetti per garantire una maggiore responsabilizzazione e condivisione nelle scelte progettuali e nel conseguente utilizzo delle risorse organizzative e finanziarie. Obiettivo/i prioritario/i in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali A) DEFINIRE, ATTRAVERSO L’UVM ( STRUMENTO STRUTTURATO PREVISTO DALLA CONVENZIONE ASL/ ASP) PROGETTI CAPACI DI INTEGRARE RISORSE PROFESSIONALI E FINANAZIARIE DI AMBITO SANITARIO E SOCIALE SULLA BASE DI QUANTO DEFINITO DAI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA SANITARIA (LEA) RESIDENZIALE, SEMIRESIDENZIALE E DOMICILIARE, EVITANDO SOVRAPPOSIZIONI O PERCORSI PARALLELI O L’USO INAPPROPRIATO DI RISORSE. PROGRAMMI ANNUALI. B) LE PRIORITÀ’ VERRANNO DEFINITE NEI DEFINIRE IN TERMINI QUANTITATIVI E QUALITATIVI UNA PROGRAMMAZIONE DELLA RISPOSTA SOCIO-SANITARIA A PARTIRE DALLO STUDIO DI FATTIBILITÀ’ PER LA CEAZIONE DI UN SISTEMA INTEGRATO DELLA RESIDENZIALITÀ’ IN AMBITO CIRCONDARIALE ( PIANI DI ZONA 2005- 2007) E DAGLI STANDARDS DEFINITI PER I SISTEMI DI COMUNITÀ’ E DI CURA DAL PIANO ATTUATIVO REGIONALE SALUTE MENTALE CHE ORIENTA MODALITÀ DI SVILUPPO E PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI DEL TERZO SETTORE ALL’INTERNO DI LOGICHE DI PARTERNARIATO CON IL SISTEMA PUBBLICO. Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche - - Attivare con tempestività progetti individualizzati di intervento territoriale capaci di supportare l’utente, il nucleo familiare ed il contesto sociale di riferimento, anche attraverso risorse correlate alle politiche abitative, di sostegno al reddito, di formazione ed inserimento lavorativo. La finalità è di prevenire percorsi di cronicizzazione ed emarginazione favoriti da mancate risposte ai bisogni primari Promuovere nuove forme di mutualità come strumenti innovativi del sistema di protezione e integrazione sociale, in grado di favorire nuove opportunità per le “fasce deboli “ INDICATORI DI RISULTATO - - N° N° PROGETTI INTEGRATI VALUTAZIONI ATTRAVERSO UVM STANDARD 100% TAVOLO PERMANENTE PER LA CREAZIONE DI UN SISTEMA INTEGRATO DELLA RESIDENZIALITÀ TRA ENTI LOCALI/ASL/ TERZO SETTORE PER ELABORARE ACCORDI LOCALI CONDIVISI, SULLA BASE DEGLI STANDARDS DEFINITI DALLA PROGRAMMAZIONE REGIONALE PER L’AMBITO SALUTE MENTALE . 104 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ TABELLA 1 – GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE: TARGET (i target corrispondono a quelli individuati nel piano sociale e sanitario regionale 2008-2010) Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale X Giovani Salute mentale X Anziani X Dipendenze X Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza RIFERITI ALL’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE (accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp) Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale Si registra un crescente impoverimento delle relazioni familiari e sociali, particolarmente nei contesti urbani, che riduce progressivamente la capacità di benessere e di integrazione sociale particolarmente dei soggetti più deboli , siano essi portatori di patologia o di problematiche personali altre; la coesistenza di una condizione di poovertà relazionale e di povertà materiale richiede lo sviluppo di strategie di empowerment da applicare nel lavoro sociale e socio-sanitario con i singoli e con la comunità civile. Obiettivo/i prioritario/i in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali 1. Fronteggiamento dell’area del disagio sociale attraverso il collegamento in rete degli interventi per l’inclusione sociale e per l’analisi del bisogno e la predisposizione di progetti coordinati tra soggetti istituzionali e del terzo settore. Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche (Si fa riferimento, in modo prioritario ma non esclusivo, a quelle individuate nell’Allegato A) alla DGR 1682/2008 “Prima attuazione del Piano regionale sociale e sanitario 2008-2010: approvazione delle procedure per la programmazione di ambito distrettuale 2009-2011, di linee guida per la partecipazione del Terzo Settore, del programma di formazione e accompagnamento degli operatori”, e cioè: politiche ambientali, abitative e urbanistiche, della mobilità, dell’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, della formazione e della scuola, della sicurezza e coesione sociale). Integrazione con le politiche rivolte ad immigrati stranieri ed anziani per quanto riguarda il favorire processi di inclusione sociale, il sostegno socio-economico e la convivenza civile nei condomini particolarmente quelli abitati da utenza multiproblematica. INDICATORI DI RISULTATO Gli indicatori sono comprensivi di quelli regionali come esplicitato al punto 4. della Premessa. Riferiti ai singoli progetti di cui alle schede di intervento programma attuativo 2009 TABELLA 1 – GLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI DI SALUTE E BENESSERE SOCIALE: TARGET (i target corrispondono a quelli individuati nel piano sociale e sanitario regionale 2008-2010) Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale X Anziani Dipendenze Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza Bisogni Emergenti dal profilo di comunità in ambito distrettuale Disagio psico-sociale, accompagnato da pregiudizi sociali che possono ostacolare sia il ricorso tempestivo ai servizi preposti che le possibilità di percorsi progettuali di sostegno e di cura che possano attingere dalle risorse della comunità e quindi in essa integrati. Obiettivo/i prioritario/i in ambito Sociale, Sociosanitario e dei Servizi Sanitari territoriali 1. sensibilizzare la cittadinanza attorno ai temi della salute mentale e sociale per un incremento delle conoscenze tra i cittadini sui fattori protettivi per la loro tutela. 2. sviluppare una cultura che valorizzi le differenze e che quindi si emancipi dai pregiudizi sociali verso chi esprime in modo più marcato le diversità, favorendo processi solidaristici e di inclusione sociale 3. consolidare la partecipazione sociale di rete di diverse realtà locali già attive nel perseguimento di tali obiettivi ed il coinvolgimento di nuovi soggetti, favorendo un rafforzamento della coesione sociale. Obiettivi d’Integrazione con altre Politiche(Si fa riferimento, in modo prioritario ma non esclusivo, a quelle individuate nell’Allegato A) alla DGR 1682/2008 “Prima attuazione del Piano regionale sociale e sanitario 2008-2010: approvazione delle procedure per la programmazione di ambito distrettuale 2009-2011, di linee guida per la partecipazione del Terzo Settore, del programma di formazione e accompagnamento degli operatori”, e cioè: politiche ambientali, abitative e urbanistiche, della mobilità, dell’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, della formazione e della scuola, della sicurezza e coesione sociale) Si tratta di un progetto rivolto alla popolazione nel suo insieme e quindi trasversale. Intende coinvolgere il più ampio numero di gruppi-categorie sociali, pur mantenendo una particolare attenzione ai ragazzi delle scuole superiori. Si può quindi integrare con i progetti di prevenzione e promozione della salute. INDICATORI DI RISULTATO Gli indicatori sono comprensivi di quelli regionali come esplicitato al punto 4. della Premessa Riferiti ai singoli progetti di cui alle schede di intervento programma attuativo 2009 105 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 26: OLTRE LA SIEPE: LA SALUTE MENTALE E’ UN DIRITTO DI TUTTI, ANCHE IL TUO. Ed. 2009 OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma 2. Ambito territoriale di realizzazione Associazioni di Volontariato: E Pas E Temp, Ca’ del Vento, AICAT Associazione Italiana Club Alcolisti in Trattamento Distretto di Imola Luigia Cimatti Presidente dell’ Associazione E Pas E Temp con sede in via Boccaccio, 1 Imola. Email: [email protected] 348-8142590 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari Marta Manuelli Presidente Ass. Ca’ del Vento 0542-29092 [email protected] Gianluca Vannini Vicepresidente ACAT Bologna Nord 347-8709903 [email protected] La cittadinanza in generale, con un particolare riferimento a studenti delle scuole di istruzione secondaria del circondario imolese, persone con disagio psico-sociale e loro famigliari, migranti, persone che frequentano i gruppi di auto mutuo aiuto e associazioni di volontariato. 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste - Realizzazione di un programma di iniziative di sensibilizzazione nell’arco di due mesi a ponte tra il 10 ottobre, giornata mondiale della salute mentale e il 10 dicembre, anniversario della promulgazione della carta universale dei diritti umani. Iniziative che vengono preparate durante tutto l’anno solare, coinvolgendo una pluralità di soggetti del territorio in modo coordinato, dando vita ad iniziative tra le quali: - Mai più fuori dai giochi: Tournée sportiva che si apre con partite giocate da squadre di studenti dei diversi istituti di istruzione secondaria e gruppi sportivi per l’inclusione sociale, attivi in tutta la regione Emilia Romagna; conclusione con il Torneo per la pace e il dialogo interetnico. - Ragiona! Mettiti in folle!: a) laboratorio teatrale con performance sugli autobus di linea, realizzato con il coinvolgimento di giovani studenti e persone che vivono un disagio psicosociale. B) incontro aperto al pubblico, rivolto agli studenti delle scuole secondarie, mirato alla rielaborazione delle esperienze sportive e teatrali proposte durante la rassegna e ad una riflessione sui temi della salute mentale e del disagio psico-sociale. - Con-Correre: Ciclo-Maratona per la salute mentale. Un evento sportivo che si snoda tra le vie della città, aperto a persone allenate e non, che tocca i luoghi/realtà che costruiscono salute mentale e benessere sociale. Tale iniziativa è a sua volta collegata con eventi estesi durante tutto l’anno rivolti alla cittadinanza tra cui in particoalre la “giornata sport in salute – 4° Edizione finalizzata alla promozione dell’uso di bevande analcoliche” - E Pas E Temp News: produzione e divulgazione di un giornale sulla salute mentale con un’attenzione particolare alle esperienze “del fare assieme”. - Ritrovarsi Insieme per Vivere Meglio: A.M.A. Imola: iniziative, anche formative, finalizzate a rafforzare la cultura e le esperienze di auto mutuo aiuto. - A queste si aggiungeranno ulteriori iniziative realizzate dai diversi componenti del gruppo di progetto. Nuovo Circondario Imolese, Città di Imola e degli altri Comuni del circondario, Asp, DSM Ausl, Cooperative Sociali, Organizzazioni di Volontariato, Associazioni di Promozione Sociale e Sportive, Scuole. 8. Risorse umane che si prevede Volontari attivi, operatori dei servizi pubblici e del privato sociale, personale retribuito con fondi del progetto. di impiegare Quantità e tipologia di attività realizzate; 9. Risultati attesi in relazione a n. realtà coinvolte nel progetto (associazioni, luoghi di aggregazione,…); indicatori regionali/distrettuali n. dei soggetti coinvolti, in particolare degli studenti di scuola secondaria e delle (da esplicitare) persone con disagio psico-sociale. Prevision di cui di cui risorse regionali di cui FRNA di cui Fondo di cui Fondo Eventuali e di risorse (Fondo sociale locale (risorse nazionale NA sanitario risorse altri 10. Piano spesa comun e Fondo famiglia) regionali) regionale soggetti (da finanziario: totale** ali € € € € specificare) € € € 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti (**) Nel caso di più azioni che costituiscono l’intervento/progetto, evidenziare indicativamente solo in questa colonna, quindi rispetto alla previsione di spesa totale, le quote preventivate per ciascuna azione 106 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ AREA anziani e disabilità Intervento/progetto N. 27: PROGETTO DI GESTIONE DEI RICOVERI TEMPORANEI DI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI O PERSONE CON DISABILITA’ INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze X Disabili X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza Progetto in continuazione di progetti aziendali anni 2006- 2008, in applicazione della DGR n.1206 /2007 OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Sostegno del carico assistenziale delle famiglie attraverso l’utilizzo appropriato degli strumenti (assegni di cura, ricoveri di sollievo, adattamento dell’ambiente domestico) ASP circondario imolese, AUSL Imola 1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…) 2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale) 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Premessa Ambito distrettuale PASQUALI RAFFAELLA ASP- SEDE DI IMOLA – TEL. 0542 606715. Anziani non autosufficienti e disabili I posti di temporaneità sono inseriti nell’ambito dei posti residenziali per anziani non autosufficienti. La DGR 1206/2007 introduce nuovi criteri di contribuzione da parte dell’utente per i ricoveri temporanei di sollievo e nuovi termini di durata della degenza. 6. Azioni previste L’obiettivo del progetto è garantire un periodo di ricovero dell’assistito per assicurare un sollievo per coloro che assistono persone non autosufficienti, programmabile sulla base delle esigenze del care giver; per le situazioni di emergenza il sistema sociosanitario del nostro territorio assicura già una presa in carico specifica. L’obiettivo del 2009 è quello di studiare ed approfondire il bisogno reale di temporaneità, tenendo presente che la soluzione del ricovero di sollievo va attentamente valutata in relazione ad altre possibili alternative, in quanto un periodo di trasferimento in struttura residenziale rischia di creare un forte scompenso psicofisico per l’anziano è necessaria la massima flessibilità nelle risposte all’utenza, in relazione all’andamento stagionale della richiesta è necessario garantire agli utenti e/o alle famiglie una informazione tempestiva sulle disponibilità della rete è necessario garantire equità di accesso Si confermano per il 2009 n° 7 posti temporanei presso la RSA di Imola, con le modalità organizzative attuali Per il periodo estivo 2009 (giugno-settembre) si conferma il progetto di temporaneità adottato negli anni precedenti, per un n° medio di 3 utenti ospitati contemporaneamente nell’ambito dei posti residenziali della rete, nei limiti di spesa concordati fra ASP e AUSL. La temporaneità può essere prevista anche in altri periodi su posti resisi disponibili 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare ASP - AUSL Ore di Assistente Sociale N° degli assistiti 9. Risultati attesi in relazione a indicatori N° delle giornate di ricovero regionali/distrettuali (da esplicitare) Analisi dei costi e verifica del gradimento del servizio tramite questionario somministrato al care giver Previsione di spesa totale di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale 10. Piano € 69.882,69 € 5.369,19 e Fondo famiglia) finanziario: € di cui FRNA di cui Fondo nazionale Non di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri soggetti (da (risorse regionali) Autosufficienza regionale specificare € 3.500,00 €61.013,50 € € 107 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 28: FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA – INTERVENTI E SERVIZI PER L’ANNO 2009 – ASSISTENZA RESIDENZIALE ANZIANI INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze X Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza X OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Qualificazione dei servizi residenziali 1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, 2. Ambito forma territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) AUSL – ASP Distretto Dott.ssa Angela Morsiani Dirigente Medico Area Anziani Dipartimento Cure Primarie - Tel. 0542 604154 Anziani non autosufficienti Rinnovo convenzione con strutture residenziali per anziani I posti residenziali convenzionati sono n. 500 così suddivisi: CASA PROTETTA S. MARIA TOSSIGNANO , N. 40 POSTI ( +3 NON CONVENZIONATI); CASA PROTETTA S. ANTONIO FONTANELICE, N. POSTI 30; CASA PROTETTA DI IMOLA, N. 141 POSTI (+ 2 NON CONVENZIONATI) ; CASA CASADIO TOZZOLI (CASA ALZHEIMER) N° 44 POSTI; RSA FIORELLA BARONCINI, N. 70 POSTI DI CUI 7 TEMPORANEI; CASA PROTETTA VILLA ARMONIA, N. 27 POSTI (+ 11 NON CONVENZIONATI) ; CASA PROTETTA LA COCCINELLA DI CSPT, N. 75 POSTI (+ 2 POSTI CONVENZIONATI CON BOLOGNA, + 5 POSTI NON CONVENZIONATI) CASA PROTETTA TOSCHI DI DOZZA, N. 15 POSTI (+ 10 NON CONVENZIONATI) ; CASA PROTETTA DI MEDICINA , N. 43 POSTI (+ 14 NON CONVENZIONATI) ; RSA MEDICINA, N. 15 POSTI (+ 7 CONVENZIONATI CON BOLOGNA, + 18 NON CONVENZIONATI) ; Nell’ambito dei posti convenzionati per anziani sono compresi 7 posti destinati ai gravissimi disabili per i quali vi è un progetto di residenzialità Cfr. scheda disabili Il totale dei posti convenzionati, esclusi i 7 per gravissimi disabili, corrisponde al 3,33% della popolazione >75enne alla data 01.01.2008, (ammontante a 14.768 residenti) ASP - AUSL Risorse previste dalle convenzioni in essere Per ogni struttura: N° anziani ammessi nel n° dimessi; n° deceduti Previsione di spesa 10. Piano finanziario: totale € 24.971.566,24 di cui FRNA (risorse di cui Fondo nazionale regionali) Non Autosufficienza €6.453.959,20 € corso dell’anno nei posti convenzionati; di cui risorse comunali di cui risorse regionali € 6.846.510,04 (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri soggetti regionale specificare € 3.760.000,00 € 7.911.097,00 (da 108 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 29: FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA – INTERVENTI E SERVIZI PER L’ANNO 2009 – DOMICILIARITÀ, NUOVE OPPORTUNITÀ ASSISTENZIALI E SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze X Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza X OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Valorizzazione e tutela della domiciliarità 1.Soggetto capofila ASP - AUSL dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl) 2. Ambito territoriale di Distretto realizzazione 3. Referente dell’intervento: Dott.ssa Angela Morsiani nominativo e recapiti Area Anziani Dipartimento Cure Primarie - Tel. 0542 604154 4. Destinatari Anziani non autosufficienti 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Assistenza domiciliare Accoglienza temporanea di sollievo E’ in corso uno studio di fattibilità per definire il reale fabbisogno di posti di temporaneità. Cfr. scheda n° 10 Strutture semiresidenziali per anziani Si confermano i 52 posti semiresidenziali attualmente convenzionati e precisamente: - Centro Diurno Castel San Pietro n. 16 posti. - Centro Diurno Medicina n. 16 posti, - Nel corso del 1° semestre 2009 il centro diurno di Imola verrà trasferito all’interno della nuova struttura Alzheimer con 20 posti. Assistenza domiciliare Per il 2009 si prevede l’erogazione di n° ore 76.000 di assistenza domiciliare (compresi tempi di percorrenza degli operatori e l’attività di coordinamento) E’ previsto un progetto di miglioramento per la presa in carico condivisa fra AUSL e ASP Cfr. scheda 2 Assegno di cura anziani E’ prevista la prosecuzione dell’intervento con il cut-off fissato a punti 450 scheda Bina Si prevede un n° 792 di utenti ASP - AUSL Secondo quanto previsto dalle convenzioni in essere N° nuovi assistiti ammessi nelle strutture semiresidenziali N° giornate occupate per ciascun Centro Diurno N° ore e n° utenti di assistenza domiciliare per ciascun ambito territoriale N° assegni di cura erogati e monitoraggio dei costi Previsione di di cui risorse comunali di cui risorse regionali 10. Piano spesa totale € 372.506,76 (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) finanziario: € 3.982.399,00 € di cui FRNA di cui Fondo di cui Fondo sanitario regionale Eventuali risorse altri soggetti (da (risorse nazionale Non € specificare regionali) Autosufficienza € 590.820,00 € € 388.072,24 2.631.000,00 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) 109 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 30: FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA – INTERVENTI E SERVIZI PER L’ANNO 2009 – ASSISTENZA RESIDENZIALE DISABILI INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze Disabili X Prevenzione Cura/Assistenza X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza X OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Qualificazione dei servizi residenziali 1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…) 2. Ambito territoriale di realiz. 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari ASP -AUSL Distretto PASQUALI RAFFAELLA Responsabile U.O. S.A.A. ASP TEL. 0542 606715 [email protected] Disabili 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di 10. Piano spesa totale finanziario: € 2.143.094,68 cui FRNA di cui Fondo (risorse nazionale Non regionali) Autosufficienza € € 1.538.718,68 Strutture residenziali di livello alto (centri socio-riabilitativi residenziali) Convenzione per l’attività del Centro Socio Riabilitativo Residenziale “Don Leo Commissari” con sede ad Imola per n. posti 15 + 2 per emergenza; le giornate di presenza previste ammontano a n°547 Strutture residenziali di livello medio (comunità alloggio, gruppi appartamento, residenze protette) Convenzine per l’attività del Gruppo Famiglia “Il Sogno” con sede ad Imola per n. posti 5 + 1 per emergenza; le giornate di presenza previste ammontano a n.1825 Proseguiranno gli inserimenti individuali di 25 disabili in altre strutture residenziali: 15 in strutture all’interno del Distretto di Imola, 10 fuori Distretto Residenzialità disabili gravissimi (D.G.R. 2068/2004) Nel corso dell’anno 2009, in applicazione della DGR n. 2068/2004, verranno garantiti i ricoveri presso le strutture protette convenzionate di 7 utenti ASP - AUSL Quanto previsto dalle convenzioni N° assistiti N° giornate occupate per ciascuna struttura di cui risorse comunali € 190.376,00 di cui Fondo sanitario regionale € 100.000,00 di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € Eventuali risorse altri soggetti (da specificare € 314.000,00 110 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 31: FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA – INTERVENTI E SERVIZI PER L’ANNO 2009 - DOMICILIARITÀ DISABILI, NUOVE OPPORTUNITÀ ASSISTENZIALI E SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze Disabili X Prevenzione Cura/Assistenza X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza X OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Valorizzazione e tutela della domiciliarità 1.Soggetto capofila dell’intervento ASP - AUSL (Comune, forma associativa, Ausl,…) 2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale) 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste Ambito distrettuale PASQUALI RAFFAELLA Responsabile U.O. S.A.A. ASP TEL. 0542 606715. [email protected] Disabili Durante l’anno verrà attivato un Laboratorio protetto presso la lavanderia della Cooperativa I 4 Castelli per inserimento di 8 utenti in collaborazione con il DSM Accoglienza temporanea per l’autonomia personale ed il sollievo dei caregiver L’offerta di accoglienza temporanea di disabili proseguirà attraverso l’utilizzo dei 2 posti presso il Centro residenziale Don Leo Commissari ed il posto presso il Gruppo Famiglia “Il Sogno”. Strutture semiresidenziali per disabili (centri diurni) Centri socio-riabilitativi diurni Centro diurno “Casa Azzurra” con sede a Imola, capienza n. 22 posti (giornate di presenza previste n° 5280); è previsto un ampliamento dal 1° luglio 2009 Centro diurno “Ali Blu”con sede a Castel San Pietro Terme capienza n. 9 posti (giornate di presenza previste n°2160) Proseguiranno gli inserimenti di disabili in altre strutture semi-residenziali per un n° di 11. Centri socio-occupazionali: Centro occupazionale “La Tartaruga” con sede a Toscanella di Dozza, capienza n. 20 posti (giornate di presenza previste n°4800) Centro occupazionale Zabina con sede a Castel S. Pietro Terme, capienza 10 posti ( giornate di presenza previste n.2.400). Laboratorio protetto gestito da Coop. Sociale Labor con sede a Castel S. Pietro Terme, capienza n. 4 posti (giornate di presenza previste n. 960). Laboratorio protetto gestito da Coop. Sociale Giovani Rilegatori con sede a Imola, capienza n. 7 posti (giornate di presenza previste n. 1.680). 111 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Assistenza domiciliare e servizi connessi Convenzione per l’Assistenza domiciliare e territoriale con finalita’ socio-educative: presenza di Educatori professionali per un totale di 5600/ 6.510 ore annue per interventi a favore di 186 utenti. Prestazioni educative territoriali Interventi educativi individuali per inserimenti lavorativi in ambiente non protetto, mediamente n° 98 utenti per circa 6500 /7546 ore di intervento complessivo Assistenza domiciliare con finalita’ socio-assistenziale Continueranno gli interventi di assistenza domiciliare per disabili, secondo le nuove modalità previste nell’ambito del progetto di riqualificazione e di potenziamento dell’assistenza domiciliare per gli anziani. L’intervento complessivo per l’anno 2009, determinato in relazione ai dati consuntivi dell’anno 2008, si può prevedere in n° 10.000 ore per n° 95 utenti. Assegno di cura per disabili con handicap grave (comma 3 art.3 L.104/92) Si presume, in relazione ai dati consuntivi 2008,l’ attivazione di n° 22 contratti per assegni di cura per complessive n° 7650 giornate. Assegno di cura gravissime disabilita’ acquisite ( D.G.R. 2068/2004) Sulla base dei consuntivi 2008 e della necessità di garantire l’intervento ai nuovi pazienti, si attiveranno gradualmente fino a n°15 contratti per assegni di cura ASP - AUSL 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Quanto previsto da convenzione Prestazioni educative territoriali: n° utenti N° ore prestate Assistenza domiciliare: N° utenti N° ore erogate Assegni di cura: n° contratti n° giornate Previsione di spesa totale € 1.835.141,00 cui FRNA (risorse di cui Fondo regionali) nazionale Non € 1.477.121,00 Autosufficienza € 10. Piano finanziario: di cui risorse comunali € 304.640,00 di cui Fondo sanitario regionale € di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € Eventuali risorse altri soggetti (da specificare € 53.380,00 112 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 32 FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA – INTERVENTI E SERVIZI PER L’ANNO 2009 – INTERVENTI TESI ALL’EMERSIONE E QUALIFICAZIONE DEL LAVORO DI CURA DELLE ASSISTENTI FAMILIARI INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze X Disabili X Cura/Assistenza X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani Prevenzione INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza X OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Valorizzazione e tutela della domiciliarità 1.Soggetto capofila dell’intervento ASP (Comune, forma associativa, Ausl,…) 2. Ambito territoriale di realizzazione Distretto Antonietta Raffini 3. Referente dell’intervento: nominativo e Co-referente S.A.D. e progetti di qualificazione del lavoro delle assistenti recapiti familiari - ASP Circondario Imolese - Tel. 0542 606741 [email protected] 4. Destinatari Anziani non autosufficienti – disabili 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Contributo aggiuntivo assistenti famigliari con regolare contratto Nell’ambito delle politiche di sostegno alla domiciliarità, è previsto un contributo per sostegno economico al processo di regolarizzazione delle assistenti familiari. Nel caso di concessione dell’assegno di cura, si prevede un contributo aggiuntivo di € 160 mensili. Per il 2009 è previsto: - un aumento dei casi di erogazione dell’assegno rivolto ad anziani assistiti - l’introduzione dell’erogazione per i casi di disabili assistiti La Regione Emilia Romagna ha in corso una revisione del limite ISEE per l’accesso al contributo. N° 160 contributi previsti per anziani : N° 84 contributi previsti per disabili: 6. Azioni previste Valorizzazione e qualificazione del lavoro di cura Per promuovere la qualificazione del lavoro di cura delle assistenti familiari, gli operatori dei Servizi Sociali territoriali e del Servizio di Assistenza Domiciliare attiveranno forme di tutoraggio e formazione sul campo, nell’ambito dei Programmi Individualizzati di vita e di cura. E’ allo studio un progetto per garantire formazione, supervisione e tutoraggio cfr. Progetto 4 L’attivazione del lavoro integrato tra Servizio pubblico e Servizio privato verrà sostenuta anche attraverso i Ricoveri Temporanei di Sollievo (in periodi di assenza dell’assistente familiare) e nella realizzazione di interventi domiciliari in cui l’operatore professionale si affianca alla assistente familiare. Cfr. Progetto 11 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti ASP 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 113 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplic.) Previsione di spesa 10. Piano totale finanziario: € 160.000,00 cui FRNA (risorse di cui Fondo nazionale regionali) Non Autosufficienza € 160.000,00 € N° contratti N° contributi aggiuntivi per anziani e per disabili di cui risorse comunali € di cui Fondo sanitario regionale € di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € Eventuali risorse altri soggetti (da specificare € 114 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 33: INTERVENTI E SERVIZI PER L’ANNO 2009 – SERVIZI, CONSULENZA E SOSTEGNO ECONOMICO PER L’ADATTAMENTO DOMESTICO INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze X Disabili Prevenzione X Cura/Assistenza X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Sostegno del carico assistenziale delle famiglie; sostegno alla persona con disabilità 1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…) ASP - AUSL Distretto Ft. Antonia Ceroni 3. Referente dell’intervento: nominativo e Centro Gestione Ausili AUSL Imola recapiti 0542 604140 4. Destinatari Anziani e disabili 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Contributo al funzionamento dei Centri Provinciali per l’Adattamento Domestico Fra le nuove opportunità previste dalla DGR 1206/07 finalizzate al supporto alle famiglie, per ridurre il loro carico di fatica e di disagio nell’accudimento del non autosufficiente al domicilio, rientrano gli interventi di consulenza e sostegno economico per l’adattamento domestico. Tale adattamento si ottiene attraverso l’identificazione e installazione di ausili tecnologici e attraverso modificazioni strutturali delle abitazioni. Questa innovativa possibilità dovrà rientrare nel pacchetto personalizzato di interventi previsto nel Progetto Assistenziale Individualizzato. Come previsto dalla Regione, a livello della provincia di Bologna è istituito il Centro per l’Adattamento Domestico Il Circondario di Imola contribuisce economicamente al funzionamento del CAAD attraverso i finanziamenti del FNA. 2. Ambito territoriale di realizzazione 6. Azioni previste Contributi agli utenti per l’Adattamento dell’ambiente domestico E’ previsto un primo livello locale, costituito da operatori dell’ASP, dell’AUSL e dei Comuni, con funzioni di : - valutazione delle problematiche funzionali dell’utente e delle caratteristiche di accessibilità dell’abitazione - proposta di soluzioni per facilitare l’autonomia e l’accessibilità - facilitazione dell’utente negli adempimenti previsti dalla normativa - erogazione di contributi per l’adattamento, secondo le modalità definite dalla normativa Nel 2009 s darà avvio al processo, con definizione della procedura, individuazione dell’equipe dei professionisti, definizione dei compiti e delle azioni di coordinamento, erogazione dei contributi. Interventi per la mobilità privata delle persone con grave disabilità Saranno applicate le nuove disposizioni contenute nella D.G.R. n°1206/2007 attraverso la definizione a livello provinciale delle linee metodologiche da seguire 115 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti ASP - AUSL 8. Risorse umane che si prevede di impiegare operatori dell’ASP, dell’AUSL e dei Comuni 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di 10. Piano finanziario: spesa totale € 38.918,00 di cui FRNA (risorse di cui Fondo regionali) nazionale Non € Autosufficienza € 18.300,50 Monitoraggio del n° dei casi e dei costi di cui risorse comunali € 1.610,89 di cui Fondo sanitario regionale € di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € 19.006,61 Eventuali risorse altri soggetti (da specificare € 116 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 34: FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA – INTERVENTI E SERVIZI PER L’ANNO 2009 – PROGRAMMI DI SOSTEGNO DELLE RETI SOCIALI E DI PREVENZIONE DEI SOGGETTI FRAGILI INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze X Disabili Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza X CON LE FINALITÀ DI: INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza X OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Valorizzazione della domiciliarità attraverso identificazione e mappatura delle situazioni di fragilità e interventi di tipo preventivo 1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, ASP – AUSL forma associativa, Ausl,…) 2. Ambito territoriale di realizzazione Ambito distrettuale PASQUALI RAFFAELLA 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti Responsabile U.O. S.A.A. ASP - TEL. 0542 606715. [email protected] 4. Destinatari Anziani e disabili 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Servizi a sostegno del programma individualizzato di vita e di cura Nell’anno 2009 si proseguirà nell’attuazione del “Servizio di supporto alla persona durante i ricoveri ospedalieri”, a favore di tutti gli utenti che si trovano in condizioni di solitudine e fragilità Cfr. progetto 5 Continuazione all’interno dei “Progetti individualizzati di vita e 6. Azioni previste di cura” dei progetti: Domeniche di sollievo presso i Centri diurni per anziani Centro A m’arcord, Consegna e assistenza al pasto Animazione a domicilio, Tra le attività di prevenzione rientrano anche le attività di Promozione Sociale organizzate dai Comuni del Circondario Cfr. progetto 8 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti ASP Operatori ASP 8. Risorse umane che si prevede di impiegare N° iniziative N° utenti 9. Risultati attesi in relazione a indicatori N° pasti consegnati regionali/distrettuali (da esplicitare) N° interventi a domicilio Previsione di spesa totale € 461.346,00 (risorse di cui Fondo nazionale Non Autosufficienza € 10. Piano finanziario: di cui FRNA regionali) € 395.500,00 di cui risorse comunali € 33.606,00 di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri soggetti (da regionale specificare € € 32.240,00 117 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 35: INTERVENTI DI ANIMAZIONE SOCIALE RIVOLTI A SINGOLI O GRUPPI ATTI A FAVORIRE LA DOMICILIARITA’ E L’INCLUSIONE NELLA COMUNITA’ DI SOGGETTI SVANTAGGIATI Gli interventi si collocano in continuità con il progetto anno 2007 mediazione sociale nei condomini e in sviluppo degli interventi di animazione domiciliare ad anziani e adulti in difficoltà. OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…) 2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale) 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari ASP CIRCONDARIOIMOLESE Distretto di Imola Cinzia Linguerri Referente dell’ambito funzionale Tutela Adulti ASP Tel. 0542 606723 [email protected] Persone e famiglie che per patologia, per condizione di vita o per caratteristiche personali sono a rischio di esclusione o necessitano di un processo di reinserimento sociale Integrazione con le politiche per gli anziani , e l’immigrazione 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Aggiornamento della mappa delle criticità per zona gestione in forma coordinata programmi di animazione sociale per gruppi o caseggiati al fine di creare momenti di socialità e scambio relazionale preparazione e introduzione di volontari per azioni di mediazione sociale in collaborazione con Associazioni di volontariato Asp, ASL, Cooperative, Organizzazioni di volontariato. - 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Assistenti Sociali ed Educatori ASP, Volontari Associazioni, Operatori Cooperative Quantità e tipologia di attività realizzate n. persone svantaggiate coinvolte 9. Risultati attesi in relazione a indicatori n. soggetti coinvolti nel progetto (volontari, cooperatori, regionali/distrettuali (da esplicitare) ecc.) verifiche quadrimestrali del progetto. Previsione di cui di cui risorse di cui FRNA (risorse di cui di cui Eventuali di spesa risorse regionali regionali) Fondo Fondo risorse altri totale** comunali (Fondo sociale € nazionale sanitario soggetti (da 10. Piano € € locale e Fondo NA regionale specificare) finanziario: 17.492,86 1.414,86 famiglia) € € € 16.078,00 € (**) Nel caso di più azioni che costituiscono l’intervento/progetto, evidenziare indicativamente solo in questa colonna, quindi rispetto alla previsione di spesa totale, le quote preventivate per ciascuna azione 118 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 36: INTERVENTI A SUPPORTO DELLA DOMICILIARITÀ INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze X Disabili X Cura/Assistenza X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani Prevenzione INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Sostegno all’autonomia della persona nel suo ambiente 1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…) 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate ASP Distretto PASQUALI RAFFAELLA Responsabile U.O. S.A.A. ASP TEL. 0542 606715. [email protected] Anziani e disabili Trasporto anziani L’attività relativa ai trasporti proseguirà nell’ambito delle convenzioni già in essere con le Associazioni di Volontariato operanti sul territorio. Pasti Proseguirà l’offerta del servizio consegna pasti a domicilio su tutto il territorio, inclusa la consegna dei pasti anche in orario serale e nei giorni festivi. In applicazione della DGR. 1206/2007 si prevede la consegna di n° 63.200 pasti nell’ambito del servizio di assistenza domiciliare 6. Azioni previste Telesoccorso e teleassistenza Nel 2009 si prevede l’installazione di n°10 nuovi apparecchi, il proseguimento dell’utilizzo degli apparecchi in dotazione per n° 60 utenti Programma dimissioni protette Nel 2009 proseguirà l’attività secondo il regolamento in vigore Cfr. progetto 2 Attività rivolte a gruppi omogenei di utenti Nel corso dell’anno 2009 proseguiranno gli interventi e le iniziative a sostegno di gruppi omogenei, tra cui l’Associazione Alzheimer Proseguirà l’attività di sostegno al gruppo di auto mutuo aiuto. Verrà inoltre realizzata una serie di incontri con le famiglie sui temi del “Durante noi” e del “Dopo di noi”. 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti AUSL - ASP 119 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Trasporto anziani: n° utenti e costo N° consegne pasti e costi N° installazioni Telesoccorso e n° utenti seguiti N° dimissioni protette N° iniziative rivolte a gruppi omogenei di utenti Previsione di di cui risorse comunali di cui risorse regionali 10. Piano spesa totale € 45.818,00 (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) finanziario: € 652.396,00 € di cui FRNA di cui Fondo di cui Fondo sanitario regionale Eventuali risorse altri soggetti (da (risorse nazionale Non € specificare regionali) Autosufficienza € 219.200,00 € 371.300,00 € 16.078,00 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) 120 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 37: ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE SECONDO PROGETTI ASSISTENZIALI INTEGRATI ED INDIVIDUALIZZATI. IL FINE È CREARE UN PERCORSO DI PRESA IN CARICO CONDIVISO TRA I PROFESSIONISTI DEL SOCIALE DELL’A.S.P. CIRCONDARIO DI IMOLA E I PROFESSIONISTI SANITARI DELL’ A.U.S.L. DI IMOLA PER GARANTIRE UNITARIETÀ E INTEGRAZIONE DELL’INTERVENTO INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze X Disabili X Cura/Assistenza X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani Prevenzione INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza X OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Valorizzazione e tutela della domiciliarità per anziani e disabili attraverso: - Potenziamento della rete dei servizi finalizzata a: - Integrazione dei sistemi informativi e degli strumenti di valutazione 1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…) 2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale) 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari AUSL Imola AMBITO DISTRETTUALE Angela Morsiani, Dir. Medico Area Anziani Dipartimento Cure Primarie tel 0542604154 [email protected] POPOLAZIONE ANZIANA E DISABILI 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste Il servizio Assistenza Domiciliare risponde a bisogni di carattere temporaneo o prolungato, ha l’obiettivo di promuovere e mantenere le condizioni di vita indipendente presso il domicilio. In particolare, per le persone non autosufficienti e per il loro nucleo familiare, il servizio di assistenza domiciliare deve: 1) favorire il mantenimento a domicilio; 2) garantire l’assistenza in modo continuativo, limitata od estesa nel tempo; 3) favorire il recupero e/o il mantenimento delle capacità residue di autonomia e relazionali; 4) supportare i familiari e sostenere l’acquisizione di competenze per un’autonomia di intervento; 5) perseguire la migliore qualità della vita possibile per le persone non autosufficienti ed i loro familiari; 6) evitare il ricovero inappropriato in ospedale, evitare o ritardare il ricovero in struttura residenziale. Attualmente esiste un percorso di presa in carico integrato tra AUSL ed ASP per i casi di assistenza domiciliare integrata attivati dal MMG, come previsto dal regolamento appositamente formalizzato nel 2002. Tale modalità, se pure non numericamente prevalente, costituisce una esperienza fondamentale per le equipes assistenziali. Oltre a questa modalità, sia l’AUSL che l’ASP erogano a domicilio moltissimi servizi sanitari e sociali in forma non integrata, come appare evidente dalla reportistica periodicamente prodotta. 121 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ In particolare, per quanto riguarda le prestazioni garantite dall’ASP, l’attivazione viene effettuata dall’assistente sociale, che effettua un primo colloquio con l’utente o i famigliari, effettua la visita domiciliare, redige il PAI con l’utente o la famiglia in collaborazione con il servizio domiciliare. Il servizio viene attivato entro 3/5 gg dalla richiesta e viene assicurato un percorso prioritario per i casi di particolare urgenza. Il PAI prende l’avvio dall’analisi dei bisogni e dalla conseguente identificazione degli obiettivi ed è ispirato ad un approccio globale ai bisogni della persona. Con l’avvio dell’ASP si è realizzata una sostanziale omogeneizzazione dei precedenti servizi domiciliari nelle modalità di accesso, nelle prestazioni garantite, negli orari di funzionamento; attualmente il servizio è offerto dalle 7 alle 21 compresi i festivi. L’AUSL e l’ASP attualmente si scambiano i dati relativi ai servizi erogati solo a consuntivo, al momento della rendicontazione e della compilazione dei sistemi informativi. Il progetto in essere si propone: Attivazione, da parte dell’ASP, di una modalità di comunicazione immediata al Dipartimento Cure Primarie dei casi presi in carico, mediante la medesima segnalazione mail inviata alla cooperativa che garantisce il servizio. Analoga modalità di comunicazione sarà adottata dall’AUSL per i nuovi pazienti presi in carico a livello domiciliare. Effettuazione di analisi sui singoli P.A.I., con valutazione congiunta del caso, allo scopo di verificare la rispondenza degli interventi pianificati rispetto al bisogno. Tale attività sarà svolta da un’equipe, composta da infermieri e fisioterapisti AUSL ed assistenti sociali ed operatori ASP con il duplice obiettivo di migliorare e integrare la risposta assistenziale e promuovere efficaci modalità di formazione sul campo 7. Utilizzo integrato della cartella sanitaria (es. infermieristica, ADI, DGR 2068) al domicilio dell’utente da parte dell’assistente sociale per comunicazioni reciproche con il personale sanitario Avvio dell’integrazione degli archivi nominali (obiettivo triennale) Tutoraggio degli operatori di nuovo inserimento e garanzia di continuità degli interventi; Partecipazione alle attività dei Nuclei di Cure Primarie da parte dell’assistente sociale dell’ASP competente per territorio ASP ed AUSL di Imola Istituzioni/attori sociali coinvolti Ore di operatore sanitario presso il Dipartimento Cure Primarie Ore di operatore sociale dell’ASP Avvio della comunicazione reciproca a partire da maggio 9. Risultati attesi in relazione a indicatori 2009 Analisi congiunta di almeno il 10% dei casi segnalati regionali/distrettuali (da esplicitare) Partecipazione ad almeno 6 riunioni dei NCP da parte dell’Assistente Sociale competente per il territorio cui di cui Fondo Eventuali Previsione di cui di cui risorse di cui di sanitario regionale risorse altri di spesa risorse regionali FRNA Fondo € 9.500,00 soggetti (da totale** comunali (Fondo sociale (risorse nazionale 10. Piano € € locale e Fondo regionali) NA specificare) finanziario: € 39.199,84 2.402,19 famiglia) € € € 27.297,50 8. Risorse umane che si prevede di impiegare (**) Nel caso di più azioni che costituiscono l’intervento/progetto, evidenziare indicativamente solo in questa colonna, quindi rispetto alla previsione di spesa totale, le quote preventivate per ciascuna azione 122 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 38: PROGETTO DI MAPPATURA E MONITORAGGIO DEGLI ANZIANI E DEI DISABILI IN CONDIZIONE DI VULNERABILITA’ SOCIALE E SOCIO-SANITARIA. INTEGRAZIONE ED AGGIORNAMENTO INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze X Disabili Prevenzione X Cura/Assistenza X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza X OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: VALORIZZAZIONE E TUTELA DELLA DOMICILIARITÀ attraverso Sostegno all’autonomia dell’anziano nel suo ambiente attraverso: Identificazione e mappatura delle situazioni di fragilità e interventi di tipo preventivo 1.Soggetto capofila dell’intervento ASP CIRCONDARIOIMOLESE (Comune, forma associativa, Ausl,…) 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari AMBITO DISTRETTUALE BARBARA MELANDRI AS.SOC. ASP SEDE DI MEDICINA TEL. 0516973920-0516970872 [email protected] POPOLAZIONE ANZIANA E DISABILI 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate a) ampliamento del gruppo di lavoro esistente, con il coinvolgimento anche di operatori che lavorano sui disabili b) aggiornamento della mappatura della popolazione di riferimento, con l’inserimento dei nuovi ottuagenari e dei disabili c) monitoraggio dei soggetti in condizione di “vulnerabilità” attraverso il coinvolgimento dei MMG, Assistenti sociali e associazioni di volontariato, anche mediante l’elaborazione di una apposita scheda di rilevazione d) fornire agli anziani fragili informazioni circa le offerte della rete, utilizzando strumenti differenziati: 6. Azioni previste - contatti telefonici, anche in integrazione con esperienze già in atto da parte di associazioni (vedi Piano Caldo) distribuzione di materiale cartaceo utilizzo dei mezzi di comunicazione locali collaborazione con le reti sociali informali presenti sul territorio (quartieri solidali, ecc) 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di Asp Circondario Imolese, AUSL di Imola Ore di Assistente Sociale impiegare 123 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da - aggiornamento semestrale della mappatura almeno il 70% della popolazione target contattata nel corso dell’anno esplicitare) 10. Piano finanziario: Previsione spesa totale € 81.438,63 di di cui risorse comunali € 6.586,95 di cui FRNA (risorse di cui Fondo di cui Fondo sanitario regionale regionali) nazionale Non € € Autosufficienza € 74.851,68 di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € Eventuali risorse altri soggetti (da specificare € 124 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 39: PROGETTO DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITA’: SUPPORTO AL LAVORO DI CURA SVOLTO DIRETTAMENTE DA FAMILIARI O CON L’AIUTO DI ASSISTENTI FAMILIARI INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze X Disabili X Cura/Assistenza X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani Prevenzione INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza X OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: VALORIZZAZIONE E TUTELA DELLA DOMICILIARITÀ attraverso Potenziamento della rete dei servizi finalizzata a: Qualificazione e miglioramento degli interventi socio sanitari integrati in relazione all’assistenza domiciliare ASP CIRCONDARIOIMOLESE 1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…) 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti AMBITO DISTRETTUALE PASQUALI RAFFAELLA Responsabile U.O. S.A.A. ASP - TEL. 0542 606715. [email protected] POPOLAZIONE ANZIANA E DISABILI 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste Per il 2009 è previsto un progetto di supervisione, consulenza e affiancamento per a) Supportare i familiari e le assistenti familiari nell’acquisizione di competenze per un’autonomia di intervento; b) Assicurare la consulenza ai familiari per nuovi progetti di cura nel caso di modifiche nelle condizioni sociali o sanitarie dell’assistito o del caregiver stesso; c) Garantire la funzione di tutoraggio, in particolare per le assistenti familiari, anche valorizzando l’integrazione degli interventi tra servizi professionali e assistenti familiari; d) Sperimentare forme di sostegno alla domiciliarità attraverso l’individuazione di figure assistenziali di tipo “condominiale”, che operino su più nuclei abitanti nello stesso immobile, rafforzando i legami di vicinato e incentivando la socializzazione fra anziani soli e/o famiglie in difficoltà. Asp Circondarioimolese, 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti ASL di Imola 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di spesa totale € 41.653,41 di cui FRNA di cui Fondo (risorse regionali) nazionale Non € Autosufficienza € 29.434,41 10. Piano finanziario: Assistenti Sociali, Operatori Socio sanitari, Coordinatori SAD n° di “Programmi Personalizzati di Vita e di Cure”, che prevedono interventi di tutoraggio per le assistenti familiari e/o integrazione tra Servizio Domiciliare professionale e assistenti familiari, rispetto al totale. Obiettivo: almeno 5% n° di interventi domiciliari di tipo condominiale attivati, iniziando dalle realtà più problematiche (es. condomini Erp) di cui risorse comunali di cui risorse regionali € 12.219,00 (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € di cui Fondo sanitario regionale Eventuali risorse altri soggetti (da € specificare € 125 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 40: PROGETTO DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITA’: FACILITARE LA CONTINUITA’ TRA OSPEDALE E TERRITORIO INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze X Disabili X Cura/Assistenza X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani Prevenzione INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza X OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: VALORIZZAZIONE E TUTELA DELLA DOMICILIARITÀ attraverso Qualificazione e miglioramento degli interventi socio sanitari integrati in relazione all’assistenza domiciliare Integrazione dei sistemi informativi e degli strumenti di valutazione ASP CIRCONDARIOIMOLESE 1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…) 2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale, specificare in caso diverso se AMBITO DISTRETTUALE subdistrettuale o provinciale) PASQUALI RAFFAELLA 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti Responsabile U.O. S.A.A. ASP - TEL. 0542 606715. [email protected] 4. Destinatari POPOLAZIONE ANZIANA E DISABILI 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste a) Proseguire nella piena applicazione del programma di Dimissioni Protette delle persone non autosufficienti dai reparti ospedalieri, al fine di assicurare la continuità assistenziale; b) Favorire una maggiore diffusione del Progetto che prevede “attività di supporto nei ricoveri ospedalieri per persone sole o fragili”, al fine di sostenere le persone non autosufficienti e prive di rete familiare durante il ricovero e poter predisporre in tempi rapidi il Piano Personalizzato di vita e di cure per il rientro a domicilio. c) Potenziare il raccordo tra il Servizio Sociale ospedaliero ed i Servizi Sociali Territoriali, con particolare riferimento alle persone non autosufficienti che accedono al Pronto Soccorso e che si ritiene di segnalare ai servizi territoriali per il rientro al domicilio, perché in condizione di fragilità e/o disagio sociale. Asp Circondarioimolese, 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti AUSL di Imola Assistenti Sociali, Operatori Socio sanitari, Personale 8. Risorse umane che si prevede di impiegare sanitario. numero delle dimissioni protette; numero degli interventi di supporto nei ricoveri ospedalieri; 9. Risultati attesi in relazione a indicatori numero delle segnalazioni effettuate dal Servizio Sociale ospedaliero a quello territoriale; regionali/distrettuali (da esplicitare) numero degli incontri di verifica effettuati tra l’Assistente Sociale dell’Ospedale e le Assistenti Sociali dell’ASP per favorire l’integrazione tra ospedale e territorio (uno a trimestre). Previsione di spesa di cui risorse comunali di cui risorse regionali totale € 4.975,84 (Fondo sociale locale e Fondo 10. Piano finanziario: € 61.519,48 famiglia) € di cui FRNA (risorse di cui Fondo nazionale di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri soggetti (da regionali) Non Autosufficienza regionale specificare € € 56.543,64 € € 126 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 41: PREVENZIONE CADUTE NELL’ANZIANO FRAGILE CON INTERVENTI AL DOMICILIO INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze X Disabili Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza CON LE FINALITÀ DI: INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: VALORIZZAZIONE E TUTELA DELLA DOMICILIARITÀ attraverso 10) Sostegno all’autonomia dell’anziano nel suo ambiente attraverso: Identificazione e mappatura delle situazioni di fragilità e interventi di tipo preventivo AUSL Circondario Imolese – ASP Circondario imolese 1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…) Distretto Fisioterapista Dott.ssa Dori Doretta 3. Referente dell’intervento: nominativo e Medicina Riabilitativa AUSL Imola - Tel. 0542 604544 recapiti [email protected] 4. Destinatari Anziani con alto rischio di caduta 5. Eventuali interventi/politiche integrate Progetti Tavolo prevenzione collegate Le attuali conoscenze scientifiche mostrano che è possibile ridurre il numero di cadute negli anziani migliorando fattori quali equilibrio, forza ecc. La Regione Emilia Romagna, nel Piano della Prevenzione, sta sperimentando un progetto di ricerca sulla possibilità di ridurre il rischio di cadute nell’anziano fragile, attraverso la proposta di attività motoria personalizzata al domicilio. 6. Azioni previste Nel 2009 sarà quindi applicato, in ambito locale, un protocollo di prevenzione cadute validato a livello internazionale, consistente in : selezione di un campione di ultraottantenni non disabili, ma con pregressi episodi di caduta tre accessi domiciliari di un fisioterapista, con scelta di esercizi personalizzati e addestramento richiami telefonici di rinforzo del programma di esercizi Il programma (accessi e telefonate periodiche) ha la durata di un anno 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti ASP Circondario Imolese, AUSL Imola 8. Risorse umane che si prevede di Fisioterapisti dell’AUSL impiegare Dei 26 utenti previsti dal protocollo di ricerca: 9. Risultati attesi in relazione a indicatori N° anziani che completano il programma regionali/distrettuali (da esplicitare) N° cadute rilevate nel corso del programma (con indicazione di cause ed esiti) Previsione di di cui risorse comunali di cui risorse regionali 10. Piano finanziario: spesa totale € (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € 9.000,00 € di cui FRNA (risorse di cui Fondo di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) regionali) nazionale Non regionale € Autosufficienza € 9.000,00 € 2. Ambito territoriale di realizzazione 127 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 42: INTERVENTO SOCIO-RIABILITATIVO POMERIDIANO PER ADULTI CON DISABILITÀ ACQUISITA INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze Disabili X Prevenzione Cura/Assistenza X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza X OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: VALORIZZAZIONE E TUTELA DELLA DOMICILIARITÀ attraverso 11) Potenziamento della rete dei servizi finalizzata a: Qualificazione e miglioramento degli interventi socio sanitari integrati 1.Soggetto capofila dell’intervento AUSL - ASP (Comune, forma associativa, Ausl,…) 2. Ambito territoriale di realizzazione Distretto di Imola 3. Referente dell’intervento: nominativo e Dr. Monterumisi Franco U.O. Medicina Riabilitativa recapiti tel. 0542-604543 Adulti con disabilità acquisita che hanno terminato il percorso 4. Destinatari riabilitativo e che continuano a rivolgersi all’U.O.M.R. pur avendo prevalenti bisogni di socializzazione 5. Eventuali interventi/politiche integrate Assistenza integrata per i disabili collegate Molte delle persone con disabilità che si rivolgono alla Medicina Riabilitativa dell’AUSL hanno delle necessità complesse, che richiedono un progetto riabilitativo globale. Quando tale progetto è in via di conclusione, e non vi sono ulteriori obiettivi sanitari da perseguire, le persone tendono a continuare a fare riferimento alle strutture sanitarie,anche quando i loro bisogni sono prevalentemente di accudimento e socializzazione. 6. Azioni previste Si sente quindi la necessità di istituire, man mano che l’intervento sanitario riduce la sua intensità, una continuità con interventi di tipo sociale, che facilitino un maggior benessere della persona nel proprio ambiente di vita. Si prevede di rendere disponibili dei locali della Medicina Riabilitativa, per sperimentare un intervento pomeridiano, condotto da educatori professionali dell’ASP, finalizzato a rispondere ai bisogni di socializzazione e animazione. Le azioni previste sono: Redazione del progetto operativo tra U.O.M.R. ed ASP per definire organizzazione, locali, tipologia di utenti, responsabilità Avvio sperimentale del progetto con un piccolo gruppo di utenti 128 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti AUSL -ASP 8. Risorse umane che si prevede di Per la stesura del progetto: 1 fisiatra, 1 fisioterapista, 1 assistente sociale, 1 educatore. Per l’assistenza: 1 educatore Numero di utenti N° giornate di intervento sociale nel 2009 impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) 10. Piano finanziario: di cui FRNA regionali) € 18.600,00 Previsione di di cui risorse comunali spesa totale € 3.353,42 € 41.460,42 (risorse di cui Fondo di cui Fondo sanitario regionale nazionale Non € Autosufficienza € 19.507,00 di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € Eventuali risorse altri soggetti (da specificare € 129 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 43: “PROGETTO DI RETE PER INIZIATIVE CIRCONDARIALI“ INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze X Disabili Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza CON LE FINALITÀ DI: INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 12) Sostegno all’autonomia dell’anziano nel suo ambiente attraverso progetti di promozione sociale COMUNE DI IMOLA 1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…) 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari Ambito distrettuale Sig.ra Angioletta Sartoni COMUNE DI IMOLA - Qualità Sociale 0542 611013 Popolazione anziana 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste Il progetto parte da quanto consolidato con il Progetto di Coordinamento 07 – 08 per iniziative di promozione sociale rivolte alla popolazione anziana e si propone di individuare ulteriori opportunità aggregative, avendo come obiettivo l’integrazione di singoli anziani con gruppi già esistenti presenti sul territorio circondariale. Le attività proposte sono finalizzate ad una “Prevenzione primaria “, intesa come costruzione/allargamento della rete sociale a favore di tutte le persone anziane sole e quindi a maggiore rischio di isolamento sociale. In questo senso si vuole offrire una serie di opportunità nella stagione estiva a contrasto della solitudine e per il benessere psicofisico. Il gruppo di lavoro propone un programma che si sviluppa su più versanti, ciascuno dei quali supportati nell’organizzazione dai diversi soggetti proponenti. 1. Vacanza verde di una settimana per le persone più fragili 2. Giornate di sollievo: sono iniziative “dalla mattina alla sera“ in cui si propongono diverse mete vicine per facilitare l’accesso, la socialità e lo svago. 3. Passeggiate nel verde dei Centri Sociali: iniziative che uniscono il benessere della movimento fisico con l’intento di fare reciprocamente conoscere luoghi di grande aggregazione quali, appunto i centri sociali 4. Conoscere per stare meglio: conferenze su come conoscere gli indicatori della salute per migliorare gli stili di vita. 5. Iniziativa Circondariale per la Festa dei Nonni 6. coinvolgere i Comuni e le frazioni per far partecipare gli anziani a feste e sagre organizzate in tutto il circondario 7. promuovere il progetto “buon vicinato” in altri Comuni del Circondario e frazioni di Imola AUSER – ANTEAS – CNA Pensionati 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Gruppo Volontari Promozione Sociale ASP – COMUNI DEL CIRCONDARIO Servizi Qualità Sociale Comune di Imola 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Volontari ANTEAS e AUSER 9. Risultati attesi in relazione a indicatori Relazione conclusiva sulle iniziative effettuate per Comune regionali/distrettuali (da esplicitare) Previsione di spesa totale di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo 10. Piano finanziario: € 5.000,00 € sociale locale e Fondo famiglia) € di cui FRNA (risorse di cui Fondo nazionale Non di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri soggetti (da regionali) Autosufficienza regionale specificare € 5.000,00 € € € 130 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 44: PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DI AZIONI DI COORDINAMENTO E INTEGRAZIONE POSSIBILI PER L’INSERIMENTO SOCIOLAVORATIVO DI PERSONE CON DISABILITA’ E/O IN CONDIZIONE DI SVANTAGGIO SOCIALE INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale X Anziani Dipendenze Disabili X X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Valorizzazione e tutela della domiciliarità attraverso 13) Sostegno all’autonomia della persona con disabilità nel suo ambiente attraverso: Sostegno all’inserimento lavorativo, con particolare attenzione alla collaborazione tra Enti Locali, Istituzioni pubbliche e Cooperative di tipo B 1.Soggetto capofila ASP CIRCONDARIOIMOLESE dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…) 2. Ambito territoriale di realizzazione AMBITO DISTRETTUALE 3. Referente dell’intervento: Edoardo Pederzoli – ASP Circondario Imolese – tel 0542 606710 nominativo e recapiti 4. Destinatari PERSONE CON DISABILITA’ E/O IN CONDIZIONE DI SVANTAGGIO SOCIALE 5. Eventuali - Politiche attive del Lavoro e della Formazione Professionale - Coordinamento delle azioni con il “Tavolo prevenzione e contrasto delle dipendenze e di altre forme di disagio sociale-salute mentale interventi/politiche integrate collegate a) b) 6. Azioni previste c) d) e) f) Consolidamento e stabilizzazione di un sistema integrato, che coinvolga mondo dei servizi, delle imprese, della formazione e della cooperazione sociale, per la promozione e realizzazione di percorsi di transizione al lavoro a favore delle persone con disabilità e/o svantaggiate Sperimentazione di forme di incentivazione, valorizzazione, collaborazione con Imprese locali e relativa certificazione di “Impresa Socialmente Responsabile”, in particolare per quanto riguarda l’ottemperanza dell’applicazione della Legge n. 68/99 e la realizzazione di percorsi di orientamento, formazione ed integrazione sociolavorativa a favore di persone con disabilità e/o svantaggiate ( per es. applicazione art. 22 della Legge Reg.le n. 17/05 - inserimento lavorativo attraverso cooperative sociali di tipo B) Rinnovo del Protocollo Collocamento persone con disabilità già sottoscritto tra Provincia, Ausl Imola e Servizi Sociali ASP Circondario Imolese. Formalizzazione gruppo di lavoro interistituzionale territoriale Sperimentazione di modalità di coinvolgimento del mondo delle imprese per la rilevazione dei bisogni occupazionali e dei bisogni formativi professionali presenti per la realizzazione di percorsi formativi mirati a persone con disabilità e/o in condizioni di svantaggio sociale Valorizzazione della Cooperazione Sociale di tipo B nello specifico ruolo assunto nel progetto budget di cura/salute per utenti DSM/DP 131 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali 10. Piano finanziario: di cui FRNA (risorse regionali) € 182.400,00 Previsione di spesa totale € 416.981,40 di cui Fondo nazionale Non Autosufficienza 37.735,00 € Asp Circondario Imolese, AUSL di Imola , Provincia di Bologna, Servizi per l’Impiego e per la Formazione Professionale, Enti Formazione Professionale, Cooperazione Sociale di tipo B, Tavolo Imprenditori, Organizzazioni Sindacali Assistenti Sociali, Educatori Professionali, Funzionari Servizio Lavoro Disabili Numero persone con disabilità coinvolte nei progetti Numero persone in condizione di svantaggio coinvolte Numero imprese e cooperative sociali coinvolte e numero aderenti e/o partecipanti Svolgimento incontro annuale del Tavolo della Transizione al Lavoro e verbalizzazione del programma di azioni condivise Di cui risorse comunali di cui risorse regionali € 196.846,40 (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € di cui Fondo sanitario regionale Eventuali risorse altri soggetti € (da specificare € 132 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 45: PROGETTO DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITA’ FINALIZZATO ALLA PERMANENZA O AL RIENTRO AL PROPRIO DOMICILIO DI ANZIANI OSPITI DI STRUTTURE RESIDENZIALI INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze X Disabili X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza X OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Valorizzazione e tutela della domiciliarità attraverso Predisposizione e realizzazione di interventi di “accompagnamento” dell’anziano e dei suoi famigliari dai servizi residenziali ai servizi domiciliari ASP CIRCONDARIOIMOLESE 1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…) AMBITO DISTRETTUALE 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti ASP- Gilberta Ribani Sede di Castel San Pietro Terme TEL. 051/6954123 POPOLAZIONE ANZIANA E DISABILI 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste a) Esaminare le situazioni psicofisiche, famigliari ed ambientali di anziani ospiti di strutture pubbliche e/o private del territorio per valutare la possibilità di un rientro al proprio domicilio; b) Predisporre un progetto condiviso di “accompagnamento” dell’anziano e della famiglia nel percorso di uscita dalla struttura attraverso il coinvolgimento dei servizi territoriali sociali e sanitari e del volontariato; c) Sostenere l’anziano e la famiglia nell’attuazione del progetto di uscita predisponendo adeguatamente l’abitazione e programmando puntualmente i necessari interventi socio-sanitari; d) Mantenere monitorata la situazione utilizzando anche le opportunità di “sollievo”tramite i servizi semiresidenziali; Asp Circondarioimolese, 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti ASL di Imola 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Assistenti Sociali, Coordinatori e RAA di struttura. Numero di progetti proposti per la sperimentazione di rientro al domicilio di anziani ospiti di strutture. Numero di anziani coinvolti nel progetto. Previsione di spesa di cui risorse comunali di cui risorse regionali totale € 16.948,85 (Fondo sociale locale e 10. Piano finanziario: € 76.133,38 Fondo famiglia) € di cui FRNA (risorse di cui Fondo nazionale di cui Fondo sanitario regionale Eventuali risorse altri regionali) Non Autosufficienza € soggetti (da specificare € € 59.184,53 € 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) 133 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ AREA prevenzione malattie evitabili, croniche, promozione di stili di vita sani e della sicurezza Intervento/progetto N. 46: “LE CITTÀ IN CAMMINO” – PROMOZIONE DELL’ATTIVITÀ MOTORIA NELLE PERSONE ANZIANE INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Anziani X Dipendenze Giovani Salute mentale Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Formazione delle diverse figure professionali PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Promozione dell’attività motoria nella persona anziana per migliorarne l’autonomia funzionale, favorire la socializzazione, prevenire malattie correlate alla sedentarietà. L’obiettivo specifico sarà quindi stimolare le persone anziane a praticare attività motoria con continuità per averne i benefici. In particolare nella prevenzione delle malattie cardiovascolari ed anche dell’ipertensione, diabete, cancro del colon osteoporosi, di alcune malattie croniche e degenerative, nonché per i risultati derivati dalla aggregazione e socialità delle persone. Verso l’anziano “più critico”, vi sarà l’obiettivo di riattivare e di mantenere le funzioni psicofisiche favorenti il recupero dell’autonomia nelle attività quotidiane e l’incremento delle relazioni e delle attività sociali. 1.Soggetto capofila AUSL di Imola dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari Circondario di Imola GUIDO LAFFI Ausl di Imola Direttore Dipartimento Sanità Pubblica Tel. 0542/604921 e-mail: [email protected] con 3 referenti delle azioni individuate: -Dott. F. Monterumisi Dir. responsabile UO Medicina Riabilitativa Tel. 0542 604543 E-mail: [email protected] -Mario Peppi Presidente Auser Imola Tel. 0542 - 25681 E-mail: [email protected] -Paolo Busato Vice-Presidente CSI IMOLA Tel. 0542/30335 E-mail: [email protected] [email protected] -Anziani Sani del Territorio Imolese (passeggiate) -Anziani “Critici” 134 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste Una condivisione e una convergenza e integrazione delle politiche rivolte agli anziani come supporto sociale (Politiche Sociali), come anziano sano da mantenersi in salute (Politiche di prevenzione delle malattie e promozione della salute), come anziano “critico” con qualche problema di salute da contrastare per riabilitare e prevenire gli aggravamenti e la perdita dell’autostima (Politiche Sanitarie) Proposte di attività motoria differenziata per gli anziani sani e critici -un corso di attività motoria di base, costituito da 25 incontri bisettimanali presso l’Auser del quartiere Pedagna. - Creazione di un percorso pedonale della lunghezza di 2/4 KM (a più anelli con percorrenze diverse) attrezzato appositamente per passeggiate (es. panchine) e corredato di cartelli segnaletici sul percorso ed eventualmente con domande o test per allenare la memoria. Un’attività motoria programmata “open space” a cadenza bisettimanale che usa il percorso pedonale individuato. Lo scopo e far acquisire le competenze e le motivazioni necessarie ad una pratica di cammino corretta, efficace ed autonoma, sostenuto da un insegnante che dovrà evidenziare l’importanza di una attività fisica regolare. E’ previsto un monitoraggio strutturato e omogeneo delle uscite di cammino. In questa prima fase dovranno anche essere individuate le persone che potranno successivamente essere formate per ricoprire il ruolo di “Walking Leader” per il successivo passaggio ad una autogestione delle iniziative . -passeggiate nel Parco attivazione di un corso gratuito di 6 passeggiate associate a esercizi di ginnastica dolce, nel verde di un Parco nel mese di maggio e giugno con la guida di un’insegnante di scienze motorie ed un medico sportivo, per far conoscere esercizi efficaci da ripetere in autonomia. Attività Fisica Adattata (AFA): Raccogliere la disponibilità dei Comuni ad attivare un Programma di AFA Individuare gli operatori da coinvolgere (fisioterapisti liberi professionisti, laureati in Scienze Motorie) Definire, a cura degli specialisti e MMG, i criteri di inclusione ed esclusione Definire i contenuti delle sedute con supervisione tecnica da parte dei professionisti della Medicina Riabilitativa (medici e fisioterapisti individuati) Sperimentazione dell’attività in un ambito ristretto del territorio (es. un quartiere, un piccolo Comune) 7. Istituzioni/attori sociali AUSL, Comuni, AUSER, Associazioni di volontariato, Enti Promozione Sport coinvolti Per passeggiate corsi: Laureati in Medicina e in Scienze Motorie Walking Leader (volontari formati) Volontari 8. Risorse umane che si Per AFA : - 1 medico dell’UOMR prevede di impiegare 1 fisioterapista dell’UOMR MMG e specialisti ortopedici Per la sperimentazione: 1 fisioterapista libero professionista -eventuale collaborazione con associazioni sportive o di promozione attività sportiva - Corso con 6 passeggiate nel Parco Acque Minerali - Definizione progetto operativo con individuazione di un percorso nel Comune di Imola 9. Risultati attesi in relazione a -Sperimentazione in autunno di passeggiate nel percorso identificato indicatori regionali/distrettuali -Persone coinvolte : almeno 60 -Percezione di miglioramento psico-fisico soggettivo nel 30% (tramite questionario) -Mantenimento dopo l’intervento delle politiche motorie apprese: almeno il 30% -Stesura progetto AFA Previsione di di cui risorse comunali di cui risorse regionali 10. Piano spesa totale € (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) finanziario: € 12.000,00 € 8.000,00 di cui (risorse di cui Fondo di cui Fondo sanitario regionale Eventuali risorse altri soggetti (da specificare regionali) nazionale Non € 2.000,00 Autosufficienza Ausl di Imola Quota a carico partecipanti del corso di base € €2.000,00 135 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 47: MONDO DELLA SCUOLA: ATTIVITÀ MOTORIA E MOBILITÀ SOSTENIBILE NELLE 3° CLASSI DELLE SCUOLE PRIMARIE DI IMOLA E MORDANO – “Movimento e salute” “Cortili per gioco” INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza X Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Formazione delle diverse figure professionali PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Il progetto si prefigge di promuovere stili di vita più salutari, con particolare riguardo al movimento che bambini e bambine della scuola primaria svolgono a casa, nei luoghi che frequentano nel tempo non scolastico e a scuola. E’ dimostrata la diretta correlazione tra salute e attività motoria ed anche che gli stili di vita dell’età scolastica si tendono a mantenere per tutta la vita. AUSL di Imola 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione Distrettuale 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Guido Laffi Direttore Dipartimento Sanità Pubblica Ausl di Imola - V.le Amendola, 8 Tel. 0542/604927 [email protected] Alunni delle 3° classi scuole primarie di Imola e Mordano Politiche della salute, Politiche della Scuola, Politiche Sociali -Completamento e definizione operativa del progetto sulla promozioneattività motoria nelle sue 2 fasi: “Movimento e Salute” e “Cortili per Gioco” -Indagine sulla situazione nel Circondario imolese “Movimento e Salute” Realizzazione di un’indagine tramite interviste con questionari specifici a tutti gli scolari della 3° classi di Imola e Mordano otre che a dirigenti e insegnanti, al fine di raccogliere e analizzare elementi conoscitivi reali riguardanti comportamenti e stili di vita di bambini e bambine nei contesti familiari, nei contesti non scolastici extrafamiliari e nel tempo scolastico Analisi dei dati raccolti e loro elaborazione, al fine di individuare punti di forza e criticità, alla luce delle quali individuare linee di intervento e azioni di miglioramento sia sulla “cultura” che sulle strutture scolastiche. -Pubblicizzazione dei risultati e lancio pubblico del progetto Elaborazione dei risultati dell’indagine in forme comunicative funzionali al dialogo col territorio, con particolare riguardo a tutti i soggetti coinvolti nell’indagine. Predisposizione di un calendario di incontri di informazione e sensibilizzazione con la popolazione. Scuola, Ausl di Imola, Comune Imola e Mordano, Dirigenti Scolastici. Insegnanti, Consulenti Ausl, Personale dedicato AUSL, Volontari. -Progetto “Movimento e Salute”: definizione del Progetto -Interviste scolari: > 80% del totale -interviste personale scuola > 90% - elaborazione dei risultati entro il 31. 12.09 Previsione di di cui risorse comunali di cui risorse regionali 10. Piano spesa totale € (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) finanziario: € 30.000,00 € 10.000,00 di cui (risorse di cui Fondo di cui Fondo sanitario regionale Eventuali risorse altri soggetti (da regionali) nazionale Non AUSL di Imola specificare) Autosufficienza € 20.000,00 € (oltre al personale dipendente) 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali 136 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 48: MONDO DELLA SCUOLA: ATTIVITÀ MOTORIA E MOBILITÀ SOSTENIBILE ”MOBILITY MANAGER JUNIOR E DISCOBUS LASCIATI GUIDARE” INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza X Povertà ed esclusione sociale Giovani X Salute mentale Anziani Dipendenze Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Formazione delle diverse figure professionali PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Introdurre il concetto e la pratica della mobilità sostenibile in ambiente scolastico e ricreativo, con particolare riferimento all’analisi e al miglioramento degli spostamenti casa-scuola e all’utilizzo del mezzo pubblico. Questo comprensivo anche del mezzo pubblico come alternativa all’auto provata per gli spostamenti serali i luoghi di svago giovanili in particolare le discoteche locali. Evidente è l’obiettivo di prevenire gli “incidenti del sabato sera” legati all’abuso di alcol e sostanze, e la guida. 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste Comune e Ausl di Imola Comune di Imola Andrea Bondi Assessore Comune di Imola – Via Mazzini, 4 tel. 0542/602270 E-mail: [email protected] -gli alunni delle prime classi dell’Istituto Alberghetti -tutti i giovani che per i trasferimenti serali e notturni. Politiche Sanità, Politiche Mobilità Politiche Scuola ● lezioni frontali agli alunni delle prime classi dell’Istituto Tecnico e Liceo Scientifico Tecnologico “F.Alberghetti”: -sull’incidenza dei trasporti sull’inquinamento atmosferico sensibilizzando ad un maggior utilizzo della bicicletta e dei mezzi pubblici -effetti dell’inquinamento atmosferico sulla salute con particolare attenzione ad Imola e circondario -organizzazione del trasporto e mobilità (mobility management) con esercitazioni sullo spostamento casa scuola o altri itinerari significativi con autobus urbani di Imola ● lezione pratica “Vigile per un giorno”: attività da svolgere con tutte le classi, un’ora per classe. Una pattuglia di vigili urbani dotata di laser o autovelox si posizionerà per due mattine in una via adiacente all’istituto. I ragazzi usciranno per 40 minuti a monitorare la velocità degli automezzi e partecipare con i vigili ad eventuali contravvenzioni. ● Discobus: -mettere a disposizione gratis autobus dedicati con varie corse in vari punti del Comune di Imola per i trasferimenti alle discoteche e locali di ritrovo della città. -offrire buoni di 5 euro per le corse notturne nei taxi convenzionati. 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali Previsione di 10. Piano spesa totale finanziario: € 18.000,00 di cui FRNA di cui Fondo (risorse nazionale Non regionali) Autosufficienza € € Ausl di Imola, Comune di Imola, Associazione Gestione Autobus, Associazione delle Discoteche,Taxi, Polizia Municipale, Scuola. Assessorati Comune di Imola, Personale e Consulenti Ausl Imola; Insegnanti; Taxisti; Gestori Discoteche. - >10% numero ragazzi che vanno a scuola in bici -N° ragazzi sull’autobus al sabato sera: > 50 di cui risorse comunali € 8.000,00 di cui Fondo sanitario egionale Ausl € 7.000,00 di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € Eventuali risorse altri soggetti Area Blu € 3.000,00 137 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 49: MONDO DELLA SCUOLA: ATTIVITÀ MOTORIA E MOBILITÀ SOSTENIBILE NELLE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DELL’I.C. 7 DI IMOLA “A PIEDI E IN BICI A SCUOLA CON GLI AMICI” INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza X Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Formazione delle diverse figure professionali PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: sensibilizzare la popolazione scolastica e dei genitori della scuola primaria e secondaria di primo grado, dell’Istituto comprensivo n. 7 di Imola, verso tematiche riguardanti la Salute, il Rispetto dell’Ambiente e la Sicurezza Stradale con particolare riguardo al miglioramento della mobilità del percorso casa-scuola. 1.Soggetto capofila dell’intervento Comune di Imola 2. Ambito territoriale di realizzaz. 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Comune di Imola Ing. Tommasoli Mobility Manager del Comune di Imola - Tel. 0542/602111 E-mail: [email protected] Il progetto è rivolto alla popolazione scolastica e alle rispettive famiglie delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Politiche della Salute, politiche della Mobilità Sostenibile Comunale, Politiche della Scuola Il progetto si svolge in collaborazione con le scuole primarie e secondarie di primo grado dell’I.C. 7 del Comune di Imola. Per la scuola primaria: -formare gli insegnanti interessati a sviluppare il tema delle competenze riguardanti l’educazione alla mobilità e alla sicurezza stradale, da parte di un consulente specializzato, -trasmettere le competenze acquisite sia ai ragazzi, con la realizzazione di laboratori volti a migliorare le conoscenze sull’uso della bicicletta e la condivisione delle regole, che ai genitori mediante incontri dedicati alla condivisione dei temi trattati e alla sensibilizzazione su temi di mobilità sostenibile. Per la scuola secondaria di secondo grado: -formazione degli insegnanti da parte di consulenti specializzati in temi specifici quali la salute, il clima e l’ambiente, -trasmettere le competenze acquisite ai ragazzi, mediante la realizzazione di laboratori volti a migliorare le conoscenze sulla sostenibilità ambientale, con benefici effetti sulla salute e sulla qualità della vita dei ragazzi stessi. -Organizzare incontri mirati ai genitori. consegnare un libro inerente i temi trattati perdi premiare il lavoro svolto e ricordare tale esperienza e i comportamenti relativi. Scuola, Comune di Imola, Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, Ausl di Imola, Associazioni, Volontariato. Insegnanti, Personale dedicato Comune, Ausl di Imola e Associazioni, Volontari. 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali -Partecipazione delle classi e degli insegnanti direttamente impegnati: 50% -Partecipazione dei genitori partecipanti ad almeno una della iniziative proposte:50% -N° bambini che vanno a scuola a piedi o in bici rispetto al 2008 inteso come media tra le varie classi: aumento del 30% Previsione di spesa totale € 32.000,00 di cui FRNA di cui Fondo (risorse nazionale Non regionali) Autosufficienza € € di cui di cui risorse regionali risorse comunali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € 26.000,00 € di cui Fondo sanitario regionale Eventuali risorse altri soggetti: € Fondazione Cassa di Risparmio - Imola € 6.000,00 10. Piano finanziario: 138 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 50: UN QUARTIERE DA MIGLIORARE A PARTIRE DALLA MOBILITÀ SOSTENIBILE NEL TRAGITTO CASA-LAVORO INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze Disabili Pop. res. e lavoratori X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Formazione delle diverse figure professionali PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Migliorare la qualità di vita reale e percepita del Quartiere Industriale a partire dal miglioramento della mobilità nel tragitto casalavoro in relazione ai determinanti legati alla mobilità. 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Gruppo HERA e Quartiere Industriale Comune di Imola Roberta De Carli Mobility Manager Aziendale – Gruppo HERA - Tel. 0542/621111 E- mail: [email protected] Sartoni Angioletta Presidente Quartiere Industriale - Tel. 0542 611013 E-mail: [email protected] Comunità residente e lavoratori delle Aziende del Quartiere industriale Politiche Salute; Politiche Urbanistiche; Politiche Ambientali; Politiche Sociali. Analisi della situazione del quartiere rispetto a: -“abitazioni - verde pubblico” - scuola - flusso di mobilità legato alle aziende presenti sul territorio (percorso cas-lavoro) -dati sull’inquinamento ambientale e acustico -piste ciclabili zona industriale - trasporto pubblico -car-pooling -incidentalità (orari e snodi stradali critici) - incidenti stradali “in itinere” -realtà aggregative (centri sociali, attrezzatura sportive, altro.. ) Proposte dei miglioramenti strutturali e organizzativi possibili 6. Azioni previste - Incentivare la mobilità sostenibile - sensibilizzare al car-pooling: - installazione del software della provincia (o analogo) per creare equipaggi fra dipendenti di diverse aziende imolesi - azioni di comunicazione e di pubblicizzazione per il suo utilizzo e per l’importanza del car-pooling per la diminuzione dell’inquinamento ambientale, del numero degli incidenti oltre che per il contenimento delle spese di trasporto ● migliorare il trasporto pubblico: incontri con i responsabili del trasporto pubblico per analisi dell’attuale servizio di rete anche in relazione al tragitto casa-lavoro - possibile aumento quantitativo dei servizi offerti - possibile trasformazione qualitativa dei servizi come ad esempio il miglioramento della rete in base agli orari dei dipendenti (con particolare riguardo al collegamento stazione FS. – Zona industriale) 139 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ riguardo al collegamento stazione FS. – Zona industriale) - protezione e copertura delle fermate, con la realizzazione di parcheggi scambiatori per bici nella loro prossimità - individuare percorsi preferenziali dedicati al trasporto pubblico ● promozione mobilità ciclabile: miglioramento delle piste ciclabili anche individuando percorsi ciclabili per raggiungere e percorrere la zona industriale - sensibilizzare le aziende a creare o migliorare parcheggi coperti e chiusi per posteggiare le bici vicino al posto di lavoro - organizzare con aree attrezzate per una piccola manutenzione della bici; - creare spogliatoi con doccia nelle aziende in modo da invogliare il cicloturista ad usare la bicicletta anche per recarsi al lavoro. 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Comune e Ausl di Imola, Associazioni, Volontariato, Aziende, Associazioni di progettisti, Aziende del Circondario, Presidente Quartiere Industriale Progettisti Comune Imola, privati, Mobility Manager delle Aziende, Ausl di Imola, Sindacato, Consulenti ●Stesura del progetto “Un quartiere da migliorare” con definizione degli incarichi e delle modalità operative ●Censimento e raccolta delle informazioni “di partenza“ sulla mobilità del 9. Risultati attesi in relazione a quartiere indicatori regionali/distrettuali ●Incentivazione della mobilità sostenibile: N° biciclette circolanti nelle piste ciclabili: aumento del 10% N° automobili circolanti nel tragitto casa lavoro: diminuzione del 10% Previsione di di cui risorse comunali di cui risorse regionali 10. Piano spesa totale (Fondo sociale locale e finanziario: € 30.000,00 Fondo famiglia) € 25.000,00 di cui (risorse di cui Fondo di cui Fondo sanitario regionale Ausl di Imola Eventuali risorse altri regionali) nazionale Non €5.000,00 soggetti (da specificare: Autosufficienza € 140 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 51: PIANO DI COMUNICAZIONE SULLA MOBILITA’ SOSTENIBILE INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze Disabili Popolazione residente X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Formazione delle diverse figure professionali PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Realizzare un Piano di comunicazione sistematico continuativo sui temi della mobilità sostenibile mediante strumenti e campagne informative che raggiungano i vari target della popolazione con un grado di coinvolgimento e consapevolezza tali da migliorare i propri comportamenti. 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di Ausl di Imola Ausl/Distretto realizzazione 4. Destinatari Alice Bonoli Resp. Ufficio Comunicazione Aziendale V.le Amendola, 2 Imola Tel. 0542/604079 [email protected] Popolazione (Focus sui dipendenti delle 5 maggiori Aziende/Enti) 5. Eventuali interventi/politiche Piani di Mobilità Comune Imola e Ausl di Imola 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali Primavera–estate: promozione uso della bicicletta con campagna informativa (TV, giornali, depliant, Internet, eventi e manifestazioni, Settimana della Mobilità..) con particolare riferimento alle 5 aziende maggiori. Autunno–inverno: campagna Mobilità Collettiva (TV, giornali, depliant, Internet) per l’abbonamento all’autobus e l’utilizzo del car-pooling, con particolare riferimento alle 5 aziende maggiori Elaborazione di un Manifesto della Mobilità Sostenibile come strumento della comunicazione negli anni successivi. Comune, Ausl di Imola, Circondario Imolese, Aziende Sindacato, Enti di Promozione dello Sport. Addetti Stampa e Comunicazione Aziende ed Enti; Mobility Manager Aziende ed Enti; Grafico Pubblicitario. -Piano di Comunicazione -ALMENO 2 INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE IN PRIMAVERA-ESTATE E 2 IN AUTUNNO-INVERNO -1° Bozza del Manifesto sulla Mobilità Sostenibile. di cui risorse comune di cui risorse regionali 10. Piano (Fondo sociale locale e finanziario: € Fondo famiglia) € 10.000,00 di cui (risorse di cui Fondo di cui Fondo sanitario regionale Ausl di Imola Eventuali risorse altri regionali) nazionale Non € 5.000,00 soggetti (da specificare Autosufficienza € € Previsione di spesa totale € 15.000,00 141 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 52: PET THERAPY - PROMOZIONE ALLA SALUTE E AD UNA MIGLIORE QUALITÀ DELLA VITA PER PORTATORI DI HANDICAP PSICOFISICO E ANZIANI INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze X Disabili X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Formazione delle diverse figure professionali PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Favorire la riattivazione e/o l’apprendimento delle competenze relazionali compromesse dalle patologie. Sfruttare il contesto della relazione dell’individuo con l’animale per raggiungere obiettivi cognitivi, motori, comunicativi e sociali 1.Soggetto capofila CSI - Imola dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzaz Distrettuale 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Paolo Busato Vice-Presidente CSI - Tel. 0542/30335 - E-mail:[email protected] Utenti con handicap psicofisico Tavolo Disabilità Politiche Sociali, Politiche Sanitarie -Organizzare incontri preliminari fra i vari attori implicati per stilare gli obiettivi specifici per ogni singolo utente -Valutare, se necessaria, la formazione degli operatori per garantire la realizzazione e l’esito positivo del progetto -Selezionare nel contempo la selezione degli animali più adatti per ogni singolo paziente Gli animali che vengono impiegati nella pet-therapy devono superare una valutazione che ne attesti le capacità e l'attitudine a partecipare a programmi di questo tipo oltre che il buon stato sanitario. Infatti, l'animale che viene messo a contatto con persone che possono avere comportamenti ad es. iperattivi -organizzare sedute settimanali in cui ruotano i gruppi di persone accompagnati dagli operatori designati dal progetto. I tempi di lavoro sono riferiti sia alla persona che all’animale per evitare stress ad entrambi -compilare alla fine di ogni incontro una piccola relazione da parte degli operatori. -effettuare la maggior parte delle sedute, per tutela degli utenti e degli animali, in uno spazio all’interno della struttura più familiare all’animale stesso. -considerare, nella fase avanzata del progetto la possibilità di tenere alcune sedute all’interno del luogo che ospita l’utente, in modo che ciò lo possa stimolare ad una presa in carico effettiva dell’animali domestico se il proprio contesto residenziale lo permette. -considerare la presenza di un veterinario, responsabile degli animali e per il controllo degli stessi. -prevedere incontri mensili fra le varie figure professionali interessate per monitorare e discutere il percorso del progetto e gli obiettivi che mano a mano si raggiungono. 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare CSI, Ausl e Comune di Imola, Associazioni Volontariato. Psicologo, Terapista della riabilitazione (se c’è handicap fisico), veterinario, operatore di Pet Therapy, educatori, medico. -Interesse e soddisfazione dei partecipanti misurati da questionario -Completamento del programma nell’80% dei casi -Miglioramento psicofisico nel 60% dei soggetti trattati grazie all’assistenza di animali amici. Previsione di di cui risorse comunali di cui risorse regionali spesa totale € (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € 10.000,00 € 10.000,00 di cui Fondo di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri soggetti (da specificare nazionale Non regionale € Autosufficienza € € 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali 10. Piano finanziario: di cui (risorse regionali) 142 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 53: UN CAMPO PROVE PER LA SICUREZZA INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze Disabili Lavoratori X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Formazione delle diverse figure professionali PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Creare uno spazio per effettuare la formazione pratica per la sicurezza nei cantieri e nella Aziende con “cantieristica” 1.Soggetto capofila dell’intervento Azienda Sacmi 2. Ambito territoriale di realizzazione Circondario Imolese 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Ing. Mauro Ferri Mobility Manager Sacmi Azienda Sacmi di Imola Tel.6071111 E-mail: [email protected] Lavoratori Aziende imolesi Politiche Sociali, Politiche Sanitarie, Politiche di Prevenzione infortuni sul Lavoro -Individuazione terreno/fabbricato -Installazione infrastrutture 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Comune di Imola, Ausl di Imola Mobility Manager delle Aziende Imolesi, Tecnici Comune e Tecnici Ausl di Imola 9. Risultati attesi in relazione a indicatori < del 10% degli infortuni sul lavoro regionali/distrettuali 10. Piano finanziario: di cui (risorse regionali) Previsione di spesa totale € 15.000 di cui risorse comunali € di cui Fondo nazionale di cui Fondo sanitario regionale Non Autosufficienza Ausl di Imola € €5.000,00 di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € 5.000,00 Eventuali risorse altri soggetti (da specificare Aziende Consorziate € 5.000,00 143 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 54: MOBILITÀ SOSTENIBILE… CHE PASSIONE ALL’AUSL DI IMOLA! INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze Disabili Lavoratori X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Formazione delle diverse figure professionali PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: sensibilizzare i lavoratori sull’importanza di una mobilità sostenibile per diminuire gli incidenti, il traffico veicolare con il maggior utilizzo della bicicletta e di mezzi pubblici ed anche ridurre l’inquinamento atmosferico. In particolare la mobilità casa- lavoro rappresenta una occasione per cambiare i comportamenti in difesa della salute e dell’ambiente. L’Ausl di Imola in quanto maggiore Azienda del territorio per dimensione occupazionale e “produttrice di salute” si propone di essere di buon esempio per la comunità. AUSL di Imola 1.Soggetto capofila dell’intervento Circondario di Imola 2. Ambito territoriale di realizzazione Guido Laffi 3. Referente dell’intervento: Mobility Manager Ausl di Imola - Ausl di Imola Tel. 0542/604927 nominativo e recapiti [email protected] I lavoratori dell’Ausl di Imola 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche Politiche Sociali, Politiche Sanitarie, Politiche Ambientali, Politiche di Mobilità integrate collegate Sostenibile 6. Azioni previste Mobilità ciclabile: -migliorare la qualità dei parcheggi per bici per i dipendenti, coperti e sicuri rispetto ai furti -incrementare la disponibilità di biciclette aziendali per il loro utilizzo da parte dei dipendenti. Car-pooling: - cercare di incentivare questa modalità di trasporto creando posti auto riservati al sperimentare anche in piccola scala un metodo organizzativo per la formazione degli equipaggi (si registra molta resistenza a questo metodo di trasporto) Mobilità eco-compatibile: - arricchire la flotta veicolare aziendale con mezzi ecocompatibili. Mobilità pubblica: -Mantenere la convenzione con l’ATC di Bologna basata sull’acquisto di un pacchetto di abbonamenti annuali al valore inferiore del mercato per gli autobus urbani di Imola e circondario serviti dall’ATC. Come AUSL, si interverrà con fondi dedicatati alla promozione della salute, per diminuire ulteriormente il costo dell’abbonamento per il dipendente. (Si ripropone il progetto dopo l’esperienza positiva dello scorso anno). 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Ausl di Imola, ATC. 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali Previsione di 10. Piano spesa totale finanziario: € 25.000,00 di cui FRNA di cui Fondo (risorse nazionale Non regionali) Autosufficienza € € Acquisto da parte dei dipendenti Ausl degli abbonamenti ATC disponibili, in percentuale > dell’80% Dirigenti ATC, Dirigenti Ausl, personale Ausl, Mobility Manager Ausl di Imola. di cui risorse comunali € di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) di cui Fondo sanitario regionale Eventuali risorse altri soggetti (da specificare Ausl di Imola € €25.000,00 144 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 55: DVD paesaggi di prevenzione INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza X Povertà ed esclusione sociale Giovani X Salute mentale Anziani Dipendenze Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Formazione delle diverse figure professionali PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Fornire all’insegnante uno strumento didattico multimediale che utilizzi informazioni utili per affrontare con gli studenti le problematiche dei corretti stili di vita. Lo strumento è il DVD “Paesaggi di prevenzione” 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione AUSL Distrettuale Pina Quercia e Nadia Savoia Assistenti Sanitarie - Igiene Sanità Pubblica 3. Referente dell’intervento: nominativo e Ausl di Imola Tel. 0542/604923-604959 recapiti E-mail: [email protected] 4. Destinatari Studenti delle Scuole Secondarie di 1° e 2° 5. Eventuali interventi/politiche integrate Politiche Sociali, Politiche della Salute, Politiche della Scuola collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare -Costituzione di un gruppo aziendale che comprenda varie componenti professionali le Dipendenze Patologiche, il Tabagismo, Igiene Pubblica, Direttore del Dipartimento di Sanità - individuazione delle scuole che possono essere interessate al DVD - incontri con gli insegnanti per la presentazione, illustrazione delle modalità d’uso migliore - prevedere incontri con insegnanti per eventuali difficoltà nell’uso del DVD - organizzare, dove richiesto, incontri nelle classi con la presenza di un esperto dell’AUSL - -far compilare a fine anno la scheda di sintesi e valutazione del Dvd da parte degli insegnanti Istituti scolastici del circondario ; AUSL di Imola Insegnanti e dirigenti Istituti Scolastici; Esperti e personale dedicato Ausl di Imola 9. Risultati attesi in relazione a indicatori - restituzione delle schede di sintesi e valutazione da parte degli insegnati: 100% regionali/distrettuali - Utilizzo del DVD nel 100% delle scuole programmate Previsione di spesa di cui risorse comunali di cui risorse regionali 10. Piano totale € (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) finanziario: € 2.000,00 € di cui FRNA di cui Fondo nazionale di cui Fondo sanitario regionale Eventuali risorse altri soggetti (da (risorse regionali) Non Autosufficienza Ausl di Imola specificare € € € 2.000,00 € 145 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 56: DONNE E SPORT INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri Infanzia e adolescenza Povertà ed esclusione sociale Giovani Salute mentale Anziani Dipendenze Disabili Donne X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Formazione delle diverse figure professionali PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:Favorire l’attività motoria nelle donne che sono soggetti deboli nella pratica sportiva in termini di abbandono Uisp di Imola-Faenza 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Circondario Imolese Riccardo D’Ambrosio Uisp di Imola-Faenza Tel.0542/31355 E-mail: [email protected] Donne di età fra 40/55 anni Politiche Sociali e di Salute 6. Azioni previste Organizzazione e promozione di attività motoria con particolare attenzione ai tempi 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Uisp, Associazioni Sportive, Ausl Imola, Comuni del Circondario 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Laureati in scienze motorie, medici dello sport, Dirigenti Comunali 9. Risultati attesi in relazione a indicatori - Donne fra i 40 e 55 l’attività fisica dopo la 20% di cui risorse comunali € regionali/distrettuali 10. Piano finanziario: di cui (risorse regionali) Previsione di spesa totale € 2.000,00 anni che non abbandonano partecipazione all’iniziativa: di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € 2.000,00 di cui Fondo nazionale di cui Fondo sanitario Eventuali risorse altri Non Autosufficienza regionale soggetti (da specificare € € € 146 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 57: PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO RISPETTO ALLA MOBILITÀ SOSTENIBILE INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari Immigrati stranieri X Infanzia e adolescenza X Povertà ed esclusione sociale Giovani X Salute mentale Anziani Dipendenze X Disabili Donne X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVI TRIENNALI DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Consentire al Dipartimento di Sanità Pubblica di applicare alla fase di valutazione dei POC di maggior rilievo presentati nel territorio del Circondario Imolese nel triennio,le linee guida regionali predisposte per la valutazione degli strumenti della pianificazione focalizzando l’attenzione sugli aspetti relativi alla mobilità sostenibile ed agli effetti dell’organizzazione dello spazio sul sistema sociale. A tale riguardo risulta opportuno definire una collaborazione con un professionista competente che supporti i percorsi valutativi Successivamente gli esiti delle valutazioni e le proposte elaborate sui POC potranno essere utilizzati come strumento di formazione in itinere del gruppo di lavoro costituitosi per la elaborazione dei progetti del Pian di zona 1.Soggetto capofila dell’intervento Ausl di Imola 2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se Circondario Imolese subdistrettuale o provinciale) 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti Serena Lanzarini Dirigente Medico - Igiene Sanità Pubblica Ausl di Imola Tel. 0542/604925 E-mail: [email protected] 4. Destinatari Popolazione residente 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Politiche Sociali, Politiche Sanitarie, Politiche Ambientali, Politiche di Mobilità Sostenibile 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Valutare e orientare i Piani Attuativi presentati secondo i criteri condivisi della mobilità sostenibile e della crescita urbanistica finalizzata alla promozione della salute e del benessere Comuni, Circondario, Ausl Medico Igienista AUSL; Architetto Urbanista 9. Risultati attesi in relazione a indicatori N° di Piani attuativi relativi alla residenza valutati secondo criteri condivisi ( linee guida ) / n° totale dei Piani presentati regionali/distrettuali nel triennio = 100% Previsione di di cui risorse di cui risorse regionali 10. Piano finanziario: spesa totale comunali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € € € di cui FRNA (risorse di cui Fondo nazionale di cui Fondo Eventuali risorse altri soggetti (da regionali) Non Autosufficienza sanitario regionale specificare € € € € 147 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ AREA Tecnico organizzativa e azioni per l’integrazione gestionale e professionale Intervento/progetto N. 58: FORMAZIONE DEI SOGGETTI COINVOLTI NELLA DEFINIZIONE DEL PIANO PER LA SALUTE ED IL BENESSERE SOCIALE INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari X Immigrati stranieri X Infanzia e adolescenza X Povertà ed esclusione sociale X Giovani X Salute mentale X Anziani X Dipendenze X Disabili X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Sviluppo delle conoscenze da parte dei diversi attori coinvolti nella redazione dei Piani per la Salute e il Benessere Sociale e crescita della cultura dell’integrazione professionale 1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, forma associativa, Ausl,…) Nuovo Circondario Imolese 2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se Distretto di Imola subdistrettuale o provinciale) 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari Responsabile Ufficio di Piano Tutti i partecipanti al sistema di “governance” (componenti dei Tavoli Tematici) in essere per la definizione del Piano per la Salute e il Benessere Sociale ivi compresi i tecnici a supporto 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare / Attività di formazione in aula anche tramite simulazioni A.U.S.L. Imola, tutti i Comuni del circondario, il Nuovo Circondario Imolese, l’Azienda Servizi alla Persona circondario imolese, associazioni di volontariato, organizzazioni sindacali ed imprenditoriali, centrali cooperative 1 consulente esterno Acquisizione della conoscenza di base degli strumenti normativi e tecnici necessari alla redazione dei Piani per la salute e il Benessere Sociale nonché di competenze nella definizione di regionali/distrettuali indicatori a supporto del monitoraggio e della verifica periodica sui progetti Previsione di spesa di cui risorse comunali di cui risorse regionali 10. Piano finanziario: totale € (Fondo sociale locale e € 4.000,00 Fondo famiglia) di cui FRNA (risorse di cui Fondo di cui Fondo sanitario regionale Eventuali risorse altri regionali) nazionale Non € soggetti € Autosufficienza € 4.000,00 da parte del € Nuovo Circondario Imolese 9. Risultati attesi in relazione a indicatori 148 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 59: SVILUPPO E CONSOLIDAMENTO DEGLI UFFICI DI PIANO INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari X Immigrati stranieri X Infanzia e adolescenza X Povertà ed esclusione sociale X Giovani X Salute mentale X Anziani X Dipendenze X Disabili Trasversali X X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Cura/Assistenza X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Costituzione di un nucleo strutturato e stabile di professionisti che integrino l’Ufficio di Piano nella costante rilevazione dei bisogni, anche attraverso la realizzazione di un sistema di rilevazione dati che fornisca periodicamente report sul livello dei servizi erogati nell’ambito distrettuale ed una azione di verifica e monitoraggio delle progettualità in essere. 1.Soggetto capofila dell’intervento (Comune, Nuovo Circondario Imolese forma associativa, Ausl,…) 2. Ambito territoriale di realizzazione (di norma distrettuale,specificare in caso diverso se Distretto di Imola subdistrettuale o provinciale) 3. Referente dell’intervento: nominativo e Responsabile Ufficio di Piano recapiti Tutti gli enti a cui compete la programmazione sanitaria, sociosanitaria e sociale e, indirettamente, tutti i soggetti coinvolti nella redazione dei Piani per la Salute e il Benessere Sociale 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate / collegate Individuazione dei tecnici preposti alla valutazione, monitoraggio e verifica dei progetti inseriti nei Piani. Definizione della tipologia di dati e reportistica in merito al livello di servizi socio-assistenziali e sociali erogati nell’ambito distrettuale. 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti A.U.S.L. Imola, tutti i Comuni del circondario, il Nuovo Circondario Imolese, l’Azienda Servizi alla Persona circondario imolese 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Da definire Costituzione nucleo strutturato di professionisti che integrino l’Ufficio di Piano. Realizzazione di un sistema di rilevazione dati e reportistica Realizzazione di un sistema di costante monitoraggio, valutazione e verifica delle progettualità elaborate in sede di programmazione Previsione di di cui risorse comunali di cui risorse regionali spesa totale € (Fondo sociale locale e € 60.000,00 Fondo famiglia) € 60.000,00 di cui Fondo di cui Fondo sanitario regionale Eventuali risorse altri nazionale Non € soggetti Autosufficienza € 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali 10. Piano finanziario: di cui FRNA (risorse regionali) € 149 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 60: SVILUPPO DELLO SPORTELLO SOCIALE INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari X Immigrati stranieri X Infanzia e adolescenza X Povertà ed esclusione sociale X Giovani X Salute mentale X Anziani X Dipendenze X Disabili X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Consolidamento degli sportelli sociali nell’intero territorio del Distretto di Imola attraverso il rafforzamento del raccordo con gli sportelli unici distrettuali e la formazione del personale. 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti ASP Circondario Imolese Distretto di Imola Maria Grazia Ciarlatani e-mail: [email protected] 4. Destinatari La cittadinanza 5. Eventuali interventi/politiche integrate Collegato a politiche sanitarie e dell’informazione ai cittadini collegate Nel nostro territorio c’è già una capillarità di presenze sedi di Sportello con modalità differenziate e personale stabilizzato. Durante il 2009 il sistema informativo che supporta l’attività sarà aggiornato con una migrazione sul web che permetterà anche di collegarsi al sistema informativo che supporta la gestione dell’attività sociale e sociosanitaria. Verrà avviata in modo più strutturato l’attività di raccordo con gli Sportelli unici distrettuali. Per quanto riguarda il portale e altre azioni di collegamento si veda la scheda sovrazonale “La rete degli sportelli sociali ed il portale degli sportelli sociali” 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali 10. Piano finanziario: di cui FRNA regionali) € ASP Circondario Imolese AUSL di Imola Comuni del Nuovo Circondario Imolese Risorse umane dei soggetti coinvolti Incontri per strutturare il raccordo con gli Sportelli unici distrettuali/1 Previsione di spesa di cui risorse comunali totale € 83.238,00 € 163.636,00 (risorse di cui Fondo di cui Fondo sanitario regionale nazionale Non € Autosufficienza € di cui risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) € 80.398,00 Eventuali risorse altri soggetti (da specificare € 150 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Intervento/progetto N. 61: CREAZIONE DI FORME ATTIVE DI COLLABORAZIONE TRA ENTI ED ASSOCIAZIONI PER UN MIGLIORAMENTO DEL SERVIZIO CIVILE NEL DISTRETTO DI IMOLA INTERVENTO/PROGETTO RIVOLTO AI TARGET* Responsabilità familiari X Immigrati stranieri X Infanzia e adolescenza X Povertà ed esclusione sociale Giovani X Salute mentale Anziani X Dipendenze Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salutestili di vita sani X Prevenzione Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE DIFFUSIONE A LIVELLO CAPILLARE DEI VALORI DEL SERVIZIO CIVILE QUALE STRUMENTO DI CITTADINANZA ATTIVA E DI IMPEGNO SOOCIALE VERSO UNA COMUNITÀ SOLIDALE PER I GIOVANI ITALIANI E STRANIERI PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi non rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: 1.Soggetto capofila dell’intervento Nuovo Circondario Imolese (Comune, forma associativa, Ausl,…) 2. Ambito territoriale di realizzazione (di Il territorio distrettuale norma distrettuale,specificare in caso diverso se subdistrettuale o provinciale) 3. Referente dell’intervento: nominativo e Responsabile ufficio di piano recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Enti di Servizio civile aderenti al COPRESC, Associazioni di volontariato no profit, cooperative, ecc Organizzazioni di volontariato, centri aggregazione giovanile, Scuole medie superiori, centri di formazione professionale AUSL Avviare rapporti di collaborazione (progettuale e gestionale) tra gli operatori degli enti di servizio civile e altri enti/associazioni interessate per condividere competenze ed esperienze ed innalzare la qualità del servizio civile sul territorio Attivazione di 1 gruppo di lavoro tematico a livello distrettuale Raccordo con il livello provinciale COPRESC per la definizione e realizzazione del piano provinciale del servizio civile Enti di Servizio civile aderenti al COPRESC, Associazioni di volontariato no profit, cooperative, ecc Organizzazioni di volontariato, centri aggregazione giovanile, Scuole medie superiori, centri di formazione professionale AUSL Responsabile Ufficio di Piano referenti del servizio civile degli Enti/Associazioni 9. Risultati attesi in relazione a indicatori n. incontri a livello distrettuale n. incontri copresc regionali/distrettuali (da esplicitare) elaborazione piano provinciale del servizio civile Previsione di spesa di cui risorse comunali di cui risorse regionali 10. Piano totale € (Fondo sociale locale e Fondo finanziario: € famiglia) € di cui FRNA (risorse di cui Fondo nazionale di cui Fondo sanitario regionale Eventuali risorse altri soggetti (da regionali) Non Autosufficienza € specificare € € € 151 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese __________________________________________________________________________________________________________________ Capitolo 2°: MONITORAGGIO E VALUTAZIONI Una corretta metodologia di valutazione non può che prevedere un costante monitoraggio delle attività, sia rispetto agli obiettivi di comunità - per loro natura trasversali e a lungo termine - sia rispetto agli obiettivi dei progetti annuali. A tal fine il nostro territorio fa proprio il progetto sovrazonale n. 16 “Azioni di supporto alla raccolta, elaborazione e analisi dei dati in ambito sociale e sociosanitario a supporto delle funzioni della Conferenza Territoriale Socio Sanitaria di Bologna”. Il responsabile dell’Ufficio di Piano ha già confermato l’adesione al sistema informativo per il monitoraggio del FRNA. Per quanto riguarda i progetti triennali e annuali si rimanda agli indicatori contenuti nelle singole schede. Capitolo 3°: PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA Al fine di facilitare la lettura delle schede “Quadro riepilogativo del finanziamento della spesa prevista per il programma attuativo 2009” e “Fondo Sociale Locale Previsione di spesa 2009”, rendendole compatibili con l’indice interattivo adottato quest’anno, le stesse sono state inserite nella modalità “allegato”. 152 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese ____________________________________________________________________________________________________________ ______ Allegato n. 1 Si allegano alcune schede fornite dall’Azienda Usl di Imola, relative al Bilancio di Missione 2007, utili a comprendere il contesto da cui è scaturito il profilo di Comunità della Provincia di Bologna. I dati sono riferiti alla Azienda Usl di Imola il cui ambito coincide con il territorio dei Comuni del Nuovo Circondario Imolese. Territorio Tabella 1.1 – Superficie e densità demografica nei Comuni dell’Azienda USL di Imola al 31/12/2007 COMUNE e ZONA ALTIMETRICA Pianura IMOLA MORDANO MEDICINA CASTEL GUELFO TOTALE 1 (pianura) Collina CASTEL S. PIETRO DOZZA CASALFIUMANESE BORGO TOSSIGNANO FONTANELICE CASTEL DEL RIO TOTALE 2 (collina) SUPERFICIE DENSITÀ DI POPOLAZIONE kmq Pop/kmq M F Totale 204,94 21,46 159,11 28,55 414,06 328,39 208,06 99,23 139,12 221,05 32.730 2.284 7.744 1.995 44.753 34.571 2.181 8.044 1.977 46.773 67.301 4.465 15.788 3.972 91.526 52,76% 3,50% 12,38% 3,11% 71,75% 52,94% 3,50% 12,17% 3,09% 71,71% 148,48 24,24 81,97 29,12 36,57 52,56 372,94 135,32 254,04 40,91 112,98 52,17 23,46 96,62 9.921 3.061 1.684 1.651 973 612 17.902 10.171 3.097 1.669 1.639 935 621 18.132 20.092 6.158 3.353 3.290 1.908 1.233 36.034 15,75% 4,83% 2,63% 2,58% 1,50% 0,97% 28,25% 15,90% 4,78% 2,57% 2,56% 1,48% 1,00% 28,29% 787 162,08 196,00 191,00 62.655 64.905 127.560 100% 100% TOTALE GENERALE ITALIA (2006) REGIONE E.R.(2006) POPOLAZIONE 2007 (%) 2006 (%) Fonte: ISTAT e Anagrafi comunali Grafico 1.3 – Trend della distribuzione demografica nell’ambito dell’AUSL di Imola, per zona altimetrica, e confronto regionale. Periodo 2000-2007 Distribuzione della popolazione per zona altimetrica AUSL Imola 100% 80% 60% Pianura 40% Collina 20% 0% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 153 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese ____________________________________________________________________________________________________________ ______ Distribuzione della popolazione per zona altimetrica RER 100% 80% Pianura 60% Collina 40% Montagna interna 20% 0% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Popolazione Grafico 1.11 – Variazione assoluta della popolazione della Azienda USL di Imola. Periodo 1/01/20041/01/2008 Popolazione residente AUSL Imola 127.560 125.094 125.903 124.060 122.777 2004 2005 2006 2007 2008 Figura 1.13 – Variazione assoluta e % della popolazione del Nuovo Circondario Imolese, per Comune di residenza. Periodo 2001-2007 Residenti al Residenti al Var Var % Residenti al 31.12.01 31.12.06 assoluta 06-01 31.12.07 64.371 66.658 2.287 3,6% 67.301 Imola 53,9% 52,9% 52,8% 1.253 1.254 1 0,1% 1.233 Castel del Rio 1,0% 1,0% 1,0% 1.794 1.868 74 4,1% 1.908 Fontanelice 1,5% 1,5% 1,5% Borgo 3.040 3.227 187 6,2% 3.290 2,5% 2,6% 2,6% Tossignano 2.937 3.241 304 10,4% 3.353 Casalfiumanese 2,5% 2,6% 2,6% 5.638 6.012 374 6,6% 6.158 Dozza 4,7% 4,8% 4,8% 3.494 3.894 400 11,4% 3.972 Castel Guelfo 2,9% 3,1% 3,1% 4.234 4.403 169 4,0% 4.465 Mordano 3,5% 3,5% 3,5% 19.146 20.020 874 4,6% 20.092 Castel S. Pietro 16,0% 15,9% 15,8% 13.583 15.326 1.743 12,8% 15.788 Medicina 11,4% 12,2% 12,4% Circondario 119.490 125.903 6.413 5,4% 127.560 imolese Comuni Var % 07-06 1,0% -1,7% 2,1% 2,0% 3,5% 2,4% 2,0% 1,4% 0,4% 3,0% 1,3% Comuni Tasso di crescita della popolazione 2001-2007 Imola Castel del Rio Fontanelice 4,6% -1,6% 6,4% Borgo Tossignano 8,2% Casalfiumanese 14,2% Dozza 9,2% 13,7% Castel Guelfo Mordano Castel S. Pietro 5,5% 4,9% 16,2% Medicina Circondario imolese 6,8% 154 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese ____________________________________________________________________________________________________________ ______ 67.301 66.658 64.371 Imola 20.092 20.020 19.146 Castel S. Pietro T. 15.788 15.326 13.583 Medicina 6.158 6.012 5.638 Dozza Mordano Castel Guelfo 4.465 4.403 4.234 3.972 3.894 3.494 Casalfiumanese 3.353 3.241 2.937 Borgo Tossignano 3.290 3.227 3.040 Fontanelice Castel del Rio Residenti al 31.12.2007 1.908 1.868 1.794 Residenti al 31.12.2006 1.233 1.254 1.253 Residenti al 31.12.2001 Grafico 1.15 – Distribuzione per fasce di età nei Comuni del Nuovo Circondario Imolese. Anno 2007 22,7% 18,8% Totale ≥ 65 31,5% 13,5% 13,5% 50-64 30-49 21,3% Medicina 17,4% 15-29 33,3% 13,8% 14,3% 0-14 22,8% Castel S. Pietro 21,0% 30,7% 13,0% 12,6% 22,7% Mordano Castel Guelfo Dozza 18,0% 32,4% 13,7% 13,1% 18,1% 16,8% 36,3% 13,5% 15,3% 17,9% 19,0% 33,2% 14,5% 15,4% 20,3% 18,0% Casalfiumanese 33,3% 13,4% 15,0% 20,1% 16,7% B. Tossignano 32,5% 15,1% 15,7% 22,3% 17,2% 31,7% Fontanelice 14,4% 14,4% 29,8% 18,0% Castel del Rio 26,3% 12,8% 13,1% 23,9% 18,9% Imola 10% 30,8% 13,3% 13,1% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 155 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese ____________________________________________________________________________________________________________ ______ Grafico 1.16 – Distribuzione per fasce di età e genere della popolazione circondariale. Anno 2007 Distribuzione della popolazione per età e genere 6.000 Maschi Femmine 5.000 4.000 3.000 2.000 1.000 0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 75-79 80-84 85 e > Tabella 1.17 – Movimento anagrafico della popolazione residente del Nuovo Circondario Imolese. Periodo 2001-2006 Comuni Borgo Tossignano Casalfiumanese Castel del Rio Castel Guelfo Castel S. Pietro T. Dozza Fontanelice Imola Medicina Mordano Totale residenti 2001 A 3.040 2.937 1.253 3.494 19.146 5.638 1.794 64.371 13.583 4.234 119.490 nati morti B 188 173 69 244 816 302 117 2.820 752 196 5.677 C 199 134 120 161 1.149 254 123 3.668 804 227 6.839 saldo saldo residenti immigrati emigrati crescita naturale migratorio 2006 D = B-C E F G = E-F H = D+G I = A+H -11 890 692 198 187 3.227 39 882 617 265 304 3.241 -51 312 260 52 1 1.254 83 1.000 683 317 400 3.894 -333 4.124 2.917 1.207 874 20.020 48 1.604 1.278 326 374 6.012 -6 478 398 80 74 1.868 -848 9.838 6.703 3.135 2.287 66.658 -52 3.730 1.935 1.795 1.743 15.326 -31 893 693 200 169 4.403 -1162 23.751 16.176 7.575 6.413 125.903 Nota: il saldo migratorio riguarda tutti i movimenti di popolazione, da e verso i Comuni in tabella, comprensivi delle dinamiche intra territorio circondariale, intra-regionale, intra-nazionale ed extranazionale. Stranieri Grafico 1.24 – Incidenza % della popolazione straniera nella AUSL di Imola a confronto con la media RER, e in dettaglio per Comune circondariale. Periodo 2003-2006 AUSL Imola RER 5,13% 6,90% 7,53% 6,20% 4,57% 5,12% 5,45% 3,79% 2003 2004 2005 2006 156 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese ____________________________________________________________________________________________________________ ______ Castel del Rio 11,09% Borgo Tossignano 10,35% Fontanelice 6,91% Dozza 6,32% 6,04% Mordano Castel Guelfo 5,70% Circondario imolese 5,45% Medicina 5,38% Imola 5,11% Castel S. Pietro T. 5,07% Casalfiumanese 4,78% Figura 1.25 – Tasso di crescita della popolazione straniera nei Comuni circondariali. Periodo 2001-2006 Borgo Tossignano Casalfiumanese Dozza Castel Guelfo Mordano Castel S. Pietro Medicina Circondario imolese 126 3,8% 163 4,9% 60 1,8% 186 5,6% 135 4,1% 146 4,4% 424 12,8% 359 10,9% 3.305 Var % 3.407 49,6% 139 2,0% 1.791 111% 1.521 94% 49 54% 35 39% 129 1,9% 334 4,9% 155 2,3% 380 5,5% 222 3,2% 266 3,9% 1.015 14,8% 824 12,0% 3 2% -24 -19% 171 105% 121 74% 95 158% 82 137% 194 104% 161 87% 87 64% 63 47% 120 82% 102 70% 591 139% 487 115% 465 130% 390 109% 6.871 3.566 108% 2.938 89% Comuni Saldo migratorio Imola C astel del Rio Fontanelice 1.616 48,9% 90 2,7% di cui Var % per saldo saldo migratorio migratorio Var assoluta Castel del Rio Fontanelice -19% Borgo Tossignano Casalfiumanese Dozza 94% 39% Mordano 17% 21% 74% 31% 137% 87% 47% Castel Guelfo 22% 18% 18% 70% 12% 115% Castel S. Pietro 25% 109% Medicina Circondario imolese Saldo naturale 16% C asalfiumanese Castel del Rio Stranieri residenti 1.1.07 Mordano Imola Stranieri residenti 1.1.02 Circondario imolese Comuni 89% 21% 19% Famiglie Grafico 1.30 – % di famiglie unipersonali nei Comuni dell’AUSL di Imola, e confronto con il dato provinciale. Censimenti 1991 e 2001 CASTEL DEL RIO Provincia di Bologna 24% FONTANELICE B. TOSSIGNANO IMOLA Ausl Im ola 21% 20% CASALFIUMANESE 19% MEDICINA 19% CASTEL S PIETRO MORDANO DOZZA CASTEL GUELFO 36% 33% 31% 30% 25% 27% 26% 26% 25% 25% 24% 24% 18% 22% 16% 21% 16% 20% 15% Anno 2001 Anno 1991 157 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese ____________________________________________________________________________________________________________ ______ Grafico 1.31 – Distribuzione delle famiglie per numero di componenti nell’AUSL di Imola. Censimenti 1991 e 2001 31,2% 30% Ausl Imola 1991 25,0% Ausl Imola 2001 26,9% 28,6% 23,9% 20% 20,0% 17,4% 14,9% 10% 4,7% 1,7% 3,6% 0% 0,7% 1,0% 1 2 3 4 5 6 0,4% 7 o più Imprese/lavoro Tabella 1.32 – Consistenza delle imprese attive per Comune del Nuovo Circondario Imolese. Periodo 2001-2006 e natalità/mortalità anno 2006 Consistenza e trend Comune ed area Natalità / Mortalità 2006 attive 2001 attive 2006 Var % (2006-2001) Castel del Rio Fontanelice Borgo Tossignano Casalfiumanese Mordano Castel Guelfo Dozza Medicina Castel S Pietro Imola Circondario Imolese 152 227 281 348 459 445 580 1372 1945 5522 11.331 127 221 275 343 447 492 599 1.486 2.005 5.730 11.725 -16,4% -2,6% -2,1% -1,4% -2,6% 10,6% 3,3% 8,3% 3,1% 3,8% 3,5% imprese x1000 abitanti 101 118 85 106 102 126 100 97 100 86 93 Provincia di Bologna 85.684 88.202 2,9% 92 nuove iscritte cessate saldo 5 9 13 18 15 35 42 87 134 433 791 14 17 27 20 30 29 46 91 132 428 834 -9 -8 -14 -2 -15 6 -4 -4 2 5 -43 6.829 6.529 300 Fonte: CIAA Bologna, tratto da studio Nomisma sulla qualità dello sviluppo del circondario imolese 158 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese ____________________________________________________________________________________________________________ ______ Figura 1.34 – Avviamenti al lavoro, per tipo di contratto, nelle imprese del Nuovo Circondario Imolese. Periodo 2004-I semestre 2007 Altro CONTRATTO 2004 Lavoro dipendente T.Determinato Lavoro dipendente T.Indeterminato Interinale Apprendistato Lavoro a Progetto e Occasionale Co. Co. Co. Lavoro intermittente Tirocinio Contratto di inserimento Lavoro autonomo a partita IVA Socio lav di coop di produzione e lavoro Stagionale Contratto di formazione Lavoro a domicilio Totale 2005 5.168 4.262 2.379 1.150 7 2 2 1 37 3 13.011 1.663 3.407 793 1.184 2 8 1 51 1 7 1 7.118 2006 3.222 1.821 785 1.107 13 7 33 38 6 62 2 2 7.098 1° sem. 2007 2.791 1.492 660 536 284 93 53 38 29 18 6 2 6.002 1° sem. 2007 Esercizio 2006 Esercizio 2005 Esercizio 2004 1 10 100 1.000 10.000 Sicurezza Tabella 1.56 - Incidenti stradali, morti e indici di mortalità, confronti territoriali del Nuovo Circondario Imolese. Periodo 2001-2006 e anno 2006 per morti e indice di mortalità Numero incidenti Incidenti su 1000 ab. Morti Indice di 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2003 2004 2005 2006 2006 mortalità BORGO TOSSIGNANO 21 11 11 17 9 10 3,4 5,3 2,8 3,1 0 CASALFIUMANESE 6 17 4 14 9 7 1,2 4,3 2,8 2,2 0 CASTEL DEL RIO 6 4 6 5 0 3 4,8 4,0 0 2,4 1 CASTEL GUELFO 15 10 8 16 10 13 2,1 4,1 2,6 3,3 0 CASTEL SAN PIETRO 65 112 124 111 117 106 6,2 5,5 5,8 5,3 1 DOZZA 17 30 35 41 29 25 5,8 6,8 4,8 4,2 1 FONTANELICE 8 16 10 7 7 9 5,4 3,7 3,7 4,8 0 IMOLA 487 485 513 488 451 501 7,7 7,3 6,8 7,5 10 MEDICINA 79 61 39 46 49 38 2,5 3,0 3,2 2,5 2 MORDANO 1 3 8 8 10 11 1,8 1,8 2,3 2,5 2 AUSL IMOLA 705 749 758 753 691 723 6,2 6,1 5,5 5,7 17 2,4% PROVINCIA DI BOLOGNA 5.079 5.446 5.215 5.349 5.154 5.191 5,6 5,7 5,5 5,4 108 2,1% ITALIA 263.100 265.402 252.271 243.490 240.011 238.125 4,4 4,2 4,1 4,1 5669 2,4% Comune 159 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese ____________________________________________________________________________________________________________ ______ Figura 1.60 - Andamento infortunistico nell’ambito dell’Azienda USL di Imola. Distribuzione per settori e comparti. Periodo 2001-2007 INDUSTRIA NON Di cui ARTIGIANATO AGRICOLTURA TERZIARIO IDENTIFICATI TOTALE Fuori AUSL 2059 397 1336 30 1321 3822 54% 10% 35% 1% 1985 368 1242 19 1206 3614 55% 10% 34% 1% 1967 338 1327 34 1207 3666 54% 9% 36% 1% 1784 349 1282 7 1110 3422 52% 10% 38% 0% 1731 371 1313 12 1009 3427 51% 11% 38% 0% 1645 342 1302 18 3307 979 50% 10% 39% 1% 1497 282 1245 20 3044 948 49% 9% 41% 1% ANNO 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 INDUSTRIA ARTIGIANATO 2500 2059 AGRICOLTURA 1985 TERZIARIO 1967 2000 1784 1731 1645 1497 1500 1336 1327 1282 1313 1302 368 338 349 371 342 2002 2003 2004 2005 2006 1242 1245 1000 500 397 282 0 2001 2007 Andamento infortunistico 2007:Tutti distribuzione settori/comparti e confronto con il 2006 i settori:per 3.044 (-8%) Tutti i settori: 3.044 (-8%) Altro: 343 Altro: 343 Edilizia: 279 (-14%) Edilizia: 279 (-14%) Agricoltura: Agricoltura:282 282 (17%) (- 17%) Metalmeccanica: 598 Metalmeccanica: 598 (-9%) (-9%) Legno: 95 (-28%) Legno: 95 (-28%) Ceramica: 202 (+2%) Ceramica: 202 (+2%) Terziario: 1245 (-4%) Terziario: 1245 (-4%) Industria/artigianato: 1.497 (-9%) Edilizia Metalmeccanica Legno Ceramica Tabella 1.61 - Infortuni sul lavoro mortali nell’ambito dell’Azienda USL di Imola. Periodo 2001-2007 ANNI 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 TOTALE INDUSTRIA ARTIGIANATO (escl. Edilizia) 1 0 0 0 1 0 0 2 EDILIZIA 2 1 0 1 2 0 0 6 AGRICOLTURA 0 0 1 2 2 0 0 5 TERZIARIO 1 0 0 0 1 0 1 3 TOTALE 4 1 1 3 6 0 1 16 Grafico 1.64 - Infortuni dei lavoratori stranieri nell’ambito dell’Azienda USL di Imola. Anno 2007 160 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese ____________________________________________________________________________________________________________ ______ industria /a rtigia na to a gricoltura te rzia rio 500 450 400 137 154 32 26 170 350 300 25 250 200 150 296 297 2005 2006 267 100 50 0 2007 Figura 1.65 – Accesso al Pronto Soccorso dell’Azienda USL di Imola, per infortuni domestici, distinti per esito. Periodo 2003-2007 ESITO Al curante per proseguire cure Ricoverato Abbandona P.S Non si ripresenta in PS Al curante per competenza Giunto cadavere Osservazione in Medicina Urgenza/OBI Trasferito Rifiuta ricovero Deceduto in P.S. Totale Var. % sull'anno precedente 2003 % 2004 % 2005 % 2006 % 2007 % 5.129 273 79 64 3 1 90,1% 4,8% 1,4% 1,1% 0,1% 0,0% 5.461 303 125 66 117 0 88,6% 4,9% 2,0% 1,1% 1,9% 0,0% 5.405 308 127 51 122 1 88,4% 5,0% 2,1% 0,8% 2,0% 0,0% 5.492 278 171 58 0 0 89,5% 4,5% 2,8% 1,0% 0,0% 0,0% 4.063 234 168 61 0 0 86,8% 5,0% 3,6% 1,3% 0,0% 0,0% 125 2,2% 81 1,3% 88 1,4% 129 2,1% 134 2,9% 5 12 0 5.691 -10,1% 0,1% 0,2% 0 7 7 0 6.167 8,4% 0,1% 0,1% 0,0% 2 11 1 6.116 -0.83% 0,0% 0,2% 0,0% 2 7 0 6.137 0,3% 0,0% 0,1% 0,0% 5 17 0 4.682 -23,7% 0,1% 0,4% 0,0% 6.500 6.167 6.000 6.116 6.137 5.691 5.500 5.000 4.682 4.500 4.000 2003 2004 2005 2006 2007 Grafico 1.66 - Infortuni domestici nel territorio dell’AUSL di Imola, per fasce d’età e genere. Anno 2007 161 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese ____________________________________________________________________________________________________________ ______ 2007 700 Maschi 600 Femmine 500 400 300 200 100 0 0-19 20-29 30-49 50-59 60-79 > 80 Maschi 559 232 629 246 480 184 Femmine 428 157 463 221 591 492 162 Piano Salute e Benessere sociale 2009-2011 – programma attuativo 2009 Nuovo Circondario Imolese ____________________________________________________________________________________________________________ ______ Si ringraziano tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del Piano per la Salute e il Benessere Sociale del Distretto di Imola - Anno 2009-2001 163