COSA SUCCEDE
IN CLASSE ?
TUTTO INIZIA DA QUI:
IL PARLAMENTO APPROVA
LA LEGGE 133
ART. 64
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI
ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
Comma 1. Ai fini di una migliore qualificazione dei
servizi scolastici e di una piena valorizzazione
professionale del personale docente, a decorrere
dall'anno scolastico 2009/2010, sono adottati
interventi e misure volti ad incrementare,
gradualmente, di un punto il rapporto
alunni/docente, da realizzare comunque
entro l‘anno scolastico 2011/2012, per un
accostamento di tale rapporto ai relativi standard
europei tenendo anche conto delle necessità
relative agli alunni diversamente abili.
Più
alunni/e
per classe
ART. 64
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI
ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
Riduzione
del 17% del
personale
ATA
Comma 2. Si procede, altresì, alla
revisione dei criteri e dei parametri
previsti per la definizione delle dotazioni
organiche del personale amministrativo,
tecnico ed ausiliario (ATA), in modo da
conseguire, nel triennio 2009-2011 una
riduzione complessiva del 17 per cento
della consistenza numerica della dotazione
organica determinata per l'anno
scolastico 2007/2008. Per ciascuno degli
anni considerati, detto decremento
non deve essere inferiore ad un terzo della
riduzione complessiva da conseguire, fermo
restando quanto disposto dall'articolo 2,
commi 411 e 412, della legge 24 dicembre
2007, n. 244.
ART. 64
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI
ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
Comma 3. Per la realizzazione delle
finalità previste dal presente
articolo, il ministro dell'istruzione, ……
predispone, entro quarantacinque
giorni dalla data di entrata in vigore
del presente decreto, un piano
programmatico di interventi volti a una
maggior razionalizzazione dell'utilizzo
delle risorse umane e strumentali
disponibili, che conferiscano una
maggiore efficacia ed efficienza al
sistema scolastico.
Piano del
Ministero
sottoposto a
parere delle
commissioni
parlamentari
presentato a
fine settembre
ART. 64
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI
ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
Comma 4. Per l'attuazione del piano di cui al comma 3, con uno o più regolamenti da
adottare entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto ed in modo
da assicurare comunque la puntuale attuazione del piano di cui al comma 3, in relazione
agli interventi annuali ivi previsti, ai sensi dell'articolo 17, comma 2,della legge 23 agosto
1988, n. 400, su proposta del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca di
concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, anche modificando le disposizioni
legislative vigenti, si provvede ad una revisione dell'attuale assetto ordinamentale,
organizzativo e didattico del sistema scolastico, attenendosi ai seguenti criteri:
La scuola deve essere
cambiata seguendo i
seguenti criteri:
a) Razionalizzazione e accorpamento delle classi di concorso, per una maggiore
flessibilità nell’impiego dei docenti;
b) ridefinizione dei curricoli vigenti nei diversi ordini di scuola anche attraverso
la razionalizzazione dei piani di studio e dei relativi quadri orari, con particolare
riferimento agli istituti tecnici e professionali;
c) revisione dei criteri vigenti in materia di formazione delle classi;
Diversa divisione delle discipline insegnate
(diverse materie confluiscono in una disciplina
es: educazione tecnica con matematica);
Il cambiamento dei curricoli (ciò che si insegna
nella scuola), la modifica dell’organizzazione dei
quadri orari (tempo scuola) e dei piani di studio
(discipline insegnate);
Revisione criteri formazione delle classi;
d) rimodulazione dell'attuale organizzazione didattica della scuola primaria ivi
compresa la formazione professionale per il personale docente interessato ai processi
di innovazione ordinamentale senza oneri aggiuntivi a carico della finanza pubblica;
e) revisione dei criteri e dei parametri vigenti per la determinazione della consistenza
complessiva degli organici del personale docente ed ATA, finalizzata ad una
razionalizzazione degli stessi;
f) ridefinizione dell’assetto organizzativo-didattico dei centri di istruzione per gli adulti, ivi
compresi i corsi serali, previsto dalle vigenti normative;
f-bis) definizione di criteri, tempi e modalità per la determinazione e articolazione dell'azione di
ridimensionamento della rete scolastica prevedendo, nell'ambito delle risorse disponibili a
legislazione vigente l'attivazione di servizi qualificati per la migliore fruizione dell'offerta
formativa
f-ter) nel caso di chiusura o accorpamento degli istituti scolastici aventi sede nei piccoli
comuni, lo Stato, le regioni e gli enti locali possono prevedere specifiche misure
finalizzate alla riduzione del disagio degli utenti.
Modifica dell’organizzazione della scuola primaria;
riduzione del personale docente e ATA;
revisione delle scuole per adulti
(..non ci si dimentica di niente!);
riduzione dei plessi scolastici (distribuzione nel
territorio delle scuole)
ART. 64
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI
ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
Comma 6. Fermo restando il disposto di cui all'articolo 2,
commi 411 e 412, della legge 24 dicembre 2007, n. 244,
dall'attuazione dei commi 1, 2, 3, e 4 del presente
articolo, devono derivare per il bilancio dello
Stato economie lorde di spesa, non inferiori:
a 456 milioni di euro per l'anno 2009,
a 1.650 milioni di euro per l'anno 2010,
a 2.538 milioni di euro per l'anno 2011 e
a 3.188 milioni di euro a decorrere dall'anno 2012
Risparmio (taglio di finanziamenti)
di 7 miliardi e 832 milioni di euro
sui 41 miliardi
del bilancio 2008
ART. 64
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI
ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
Solo il 30% dei
risparmi sarà
investito (forse)
nella scuola
a partire dal 2010,
per aumentare gli
stipendi dei
docenti
“meritevoli”
Comma 9. Una quota parte delle economie di
spesa di cui al comma 6 è destinata, nella misura
del 30 per cento, ad incrementare le risorse
contrattuali stanziate per le iniziative dirette alla
valorizzazione ed allo sviluppo professionale
della carriera del personale della scuola
a decorrere dall'anno 2010, con riferimento ai
risparmi conseguiti per ciascun anno scolastico.
Gli importi corrispondenti alle indicate economie di
spesa vengono iscritti in bilancio in un
apposito Fondo istituito nello stato di previsione del
Ministero istruzione, università e ricerca, a decorrere
dall'anno successivo a quello
dell'effettiva realizzazione dell'economia di spesa, e
saranno resi disponibili in gestione con
decreto del Ministero dell'economia e delle finanze di
concerto con il Ministero istruzione
università e ricerca subordinatamente alla
verifica dell'effettivo ed integrale conseguimento
delle stesse rispetto ai risparmi previsti.
PER ATTUARE LA LEGGE 133
SUCCESSIVAMENTE
IL MINISTERO HA EMANATO
IL DECRETO 137/08 CONVERTITO IN
LEGGE IL 29 OTTOBRE 2008
COSA DICE ?
ART. 4 – INSEGNANTE UNICO NELLA
SCUOLA PRIMARIA
1. Nell'ambito degli obiettivi di razionalizzazione di cui all'articolo
64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nei regolamenti
previsti dal comma 4 del medesimo articolo 64 e' ulteriormente
previsto che le istituzioni scolastiche della scuola primaria
costituiscono classi affidate ad un unico insegnante e
funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali. Nei
regolamenti si tiene comunque conto delle esigenze, correlate
alla domanda delle famiglie, di una più ampia articolazione del
tempo-scuola.
………………
2-ter. La disciplina prevista dal presente articolo entra in
vigore dall’anno scolastico 2009/2010, relativamente
alle prime classi del ciclo scolastico
Nella sua disarmante semplicità è l’articolo fondamentale
che nei fatti stravolge l’attuale organizzazione della scuola
primaria italiana.
Cancella le esperienze del tempo pieno e dei moduli che sono
nate e cresciute nell’esperienza quotidiana di centinaia di
migliaia di insegnanti, di studenti e di famiglie e che hanno
prodotto questi risultati:
•
•
•
•
•
•
Livello IV elementare
Indagine OCSE-PISA su 45 paesi: punteggio medio 500
Risultato Italia: 551 (7° posto)
Distribuzione abbastanza omogenea fra le macroaree geografiche (tutte sopra la
media)
Paese con differenza minore fra maschi e femmine
Miglioramento significativo vs 2001, sia nella capacità di ricevere informazioni e
trarne deduzioni, sia nella capacità di integrare, interpretare, valutare informazioni e
concetti
IL DECRETO POI SI OCCUPA ANCHE D’ALTRO:
Art. 1. - Cittadinanza e Costituzione. … sono attivate azioni di
sensibilizzazione e di formazione del personale finalizzate all’acquisizione
… delle conoscenze e delle competenze relative a «Cittadinanza e
Costituzione» …
Art. 1bis. - … attivate iniziative per lo studio degli statuti regionali delle regioni ad
autonomia ordinaria e speciale.
Sono azioni gradite, ma “educazione civica” si è sempre fatta
Art. 2. - Valutazione del comportamento degli studenti. … a decorrere dall’anno
scolastico 2008/2009 la valutazione del comportamento è effettuata mediante
l’attribuzione di un voto numerico in decimi. La votazione sul comportamento,
attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione
complessiva dello studente e determina, se inferiore a 6/10, la non ammissione al
successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo….con decreto…sono
specificati i criteri per correlare la particolare e oggettiva gravità al voto inferiore a
sei decimi………
Normativa anti-bullismo….???
Manca ancora il decreto, si sta applicando una
normativa senza indicazioni……..
Art. 3. - Valutazione del rendimento scolastico degli studenti. Dall’anno scolastico
2008/2009 nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti…
sono effettuate mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi e illustrate con
giudizio analitico sul livello globale di matuirazione raggiunto dall’alunno.
Nella scuola primaria I docenti, con decisione assunta all’unanimità possono non
ammettere l’alunno alla classe sucessiva solo in casi eccezzionali e comprovati da
specifica motivazione.
… Dall’anno scolastico 2008/2009 nella scuola secondaria di primo grado la valutazione
periodica ed annuale degli apprendimenti… sono effettuate mediante l’attribuzione di voti
numerici espressi in decimi.
Nella scuola secondaria di primo grado sono ammessi alla classe successiva … gli
studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a 6/10 in ciascuna disciplina….con
decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe.
Si concentra l’attenzione sul mezzo per comunicare la
valutazione (i voti al posto dei giudizi) senza parlare della
complessità del processo valutativo che ha da sempre
una funzione formativa.
Sembra che l’importante sia far passare un’idea di ordine
ed efficienza rischiando di abbandonare la strada della
ricerca didattica fatta in questi anni in campo
valutativo.
Art. 5. - Adozione dei libri di testo. … i competenti organi scolastici adottano
libri di testo in relazione ai quali l’editore si è impegnato a mantenere invariato
il contenuto nel quinquennio ... salvo che per la pubblicazione di eventuali
appendici di aggiornamento
Art. 5bis – Disposizioni in materia di graduatorie ad esaurimento.
Art. 6. - Valore abilitante della laurea in scienze della formazione primaria.
Art. 7. – Modifica…in matieria di accesso alle scuole di specializzazione in
medicina e chirurgia.
Art. 7bis. - Provvedimenti per la sicurezza delle scuole.
….solo per chiarire:
Non si parla mai di grembiulini!
E allora perché ne abbiamo dovuto discutere?
Per dare attuazione alle
disposizioni della L. 133 il
Ministero ha emanato il
Piano Programmatico
22 pagine in cui, dopo una premessa dove si
sottolinea la necessità di “razionalizzare e
semplificare l’esistente” e si citano le linee guida
indicate dall’art 64 L. 133, si comincia a
dettagliare e specificare gli interventi concreti.
1. REVISIONE DEGLI ORDINAMENTI
SCOLASTICI
- INTERVENTO E RAZIONALIZZAZIONE DEI PIANI DI STUDIO
…le Indicazioni nazionali relative alla scuola dell’infanzia e alle scuole
del primo ciclo di istruzione, di cui agli allegati A, B e C al decreto
legislativo 18 febbraio 2004, n. 59 (normative approvate con riforma
Moratti), saranno opportunamente armonizzate con le Indicazioni per il
curricolo proposte con direttiva ministeriale 3 agosto 2007, n. 68
(normative curricoli Fioroni), con l’obiettivo di pervenire ad una stesura
unitaria e semplificata. I relativi piani di studio, le discipline e i
carichi orario saranno contestualmente riesaminati ed
“essenzializzati”.
I programmi della scuola dell’infanzia e
della scuola elementare saranno
“essenzializzati”…..(????)
I piani di studio relativi al sistema dei licei (artistico, classico, linguistico, musicale e
coreutico, scientifico, scienze umane) saranno riesaminati per razionalizzarne l’impianto
in termini di massima semplificazione. Andranno in tale contesto definite le discipline e I
carichi orario delle singole tipologie in misura non superiore alle 30 ore settimanali
Meno scuola per tutti in nome
della semplificazione
(e del risparmio)
I piani di studio relativi agli istituti tecnici e professionali saranno riveduti
per pervenire ad una loro razionalizzazione e semplificazione.
…l’istruzione tecnica se ne definiranno gli indirizzi in un numero
contenuto…. L’istruzione professionale confluirà in quella tecnica per
quanto riguarda gli indirizzi comuni. Per tutti gli altri indirizzi sarà
finalizzata al conseguimento del diploma….in un numero ristretto di
tipologie. Gli istituti professionali continueranno a rilasciare qualifiche
triennali fino a quando competerà esclusivamente alle Regioni rilasciare
tali titoli. Per tutti gli istituti tecnici e professionali il carico orario non
potrà superare le 32 ore settimanali
- REVISIONE DEI QUADRI ORARIO NEI DIVERSI ORDINI DI SCUOLA
….la razionalizzazione dei piani di stutio di cui sopra dovranno comportare nuovi quadri
orari di durata più contenuta………la revisione delle attuali forme di compresenza,
finalizzata al più proficuo utilizzo del personale docente e all’estensione del servizio.
RICORDATEVI BENE DI QUESTA FRASE
Nella scuola dell’infanzia l’orario obbligatorio delle attività educative, nell’ottica di una
progressiva generalizzazione e tenendo conto delle diversificate esigenze rappresentate dalle
famiglie, si svolge anche solamente nella fascia antimeridiana, impiegando una sola unità
di personale docente per sezione e riorganizzando il più possibile il funzionamento delle
sezioni di una medesima scuola sulla base di tali opzioni. Le conseguenti economie di
ore e di posti potranno consentire nuove attivazioni e conseguentemente l’estensione
del servizio.
……………
E’ reintrodotto con apposito intervento normativo, l’istituto dell’anticipo di cui alla legge
53/2003 e al decreto leg.vo 59/2004, nei limiti delle disponibilità finanziarie esistenti. Ulteriori
risposte alle esigenze relative alla medesima fascia di età potranno essere soddisfatte anche
attraverso la prosecuzione e dallo sviluppo delle c.d. “sezioni primavera”.
Scuola dell’infanzia al mattino con una sola maestra, non è
per ora un obbligo però si parla di risparmio di docenti
(quindi daranno i docenti necessari anche per il pomeriggio?) e di
riorganizzare le classi (significa accorpare insieme i bambini di diverse
classi ed età che eventualmente farebbero il pomeriggio).
Reintrodotto l’anticipo a 2 anni di morattiana memoria.
Scuola primaria: una maestra per 24 ore.
Se si risparmia e se verranno assegnati gli organici necessari
saranno possibili 27 ore di attività didattica o 30 ore
aggiungendo attività opzionali facoltative (come era previsto
nella riforma Moratti) aggiungendo un tempo mensa dove non
si specifica chi lo gestirà.
Nella scuola primaria va privilegiata ai sensi del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137,
l’attivazione di classi affidate ad un unico docente e funzionanti per un orario di 24 ore
settimanali. Le economie derivanti da tale modello didattico, allo stato non quantificabili, consentono
di ottenere ulteriori risorse che potranno ridurre l’incidenza degli altri interventi. Resta comunque
aperta la possibilità di una più ampia articolazione del tempo scuola, TENUTO CONTO della
domanda delle famiglie e della DOTAZIONE ORGANICA ASSEGNATA alle scuole, nel rispetto
dell’autonomia delle stesse. Le relative opzioni organizzative possibili sono le seguenti:
• la prima (27 ore) corrispondente all’orario di insegnamento di cui al decreto legislativo 59/2004,
con esclusione delle attività opzionali facoltative;
•L a seconda (30 ore) comprensiva dell’orario opzionale facoltativo e con l’introduzione del maestro
prevalente; quest’ultimo nei limiti dell’organico assegnato, integrabile con le risorse
disponibili presso le scuole.
Potrà altresì aversi, ai sensi del decreto legislativo 59/2004, una estensione delle ore di lezione
pari ad un massimo di 10 ore settimanali, comprensive della mensa.
VOI LEGGETE LE
PAROLE “TEMPO PIENO”?
Sarà l’insegnante di classe (leggi maestro unico)
che insegnerà inglese. Se non ha abilitazione
verrà obbligatoriamente formato dai
colleghi/e specialisti o dai colleghi delle
medie in un corso della durata di 150/200 ore
Un’insegnante che non
conosce l’inglese in un
corso di 150/200 ore riesce
ad imparare tutto? Anche
come insegnarlo ai
bambini?
L’insegnamento della lingua inglese è affidato
ad un insegnante di classe opportunamente
specializzato. Si dovrà prevedere, pertanto, un
piano di formazione linguistica obbligatoria della
durata di 150/200 ore attraverso l’utilizzo,
come formatori, di docenti specializzati e di
docenti di lingua della scuola secondaria di I
grado. I docenti in tal modo formati, saranno
preferibilmente impiegati, GIÀ DALL’ANNO
SCOLASTICO 09/10, NELLE PRIME DUE
CLASSI DELLA SCUOLA PRIMARIA.
…..in via transitoria e solo fino all’anno
scolastico 2010/2011 potranno essere
utilizzati in caso di carenze di docenti
specializzati, docenti specialisti esterni alle
classi….
COSA SI FA ORA NEL TEMPO
PIENO?
7 ore di lingua italiana (produzione testi – riflessione linguistica – conversazione – lettura –
comprensione lettura )
6 ore di matematica (aritmetica – problemi – informatica – geometria)
6 ore di antropologica (storia- geografia – studi sociali – scienze)
3 ore di educazione all’immagine (laboratori espressivi – disegno – arte )
2 ore di educazione motoria
2 ore di religione cattolica
1-2 ore di lingua straniera
2 ore di educazione musicale
10 ore di mensa e dopomensa
TOTALE 40 ORE di cui 30 ore di didattica
Tutto questo gestito dalle 2 insegnanti
di classe e dalle insegnanti specialiste
Ad ogni classe verrà assegnata un’insegnante unica che avrà
titolarità sulla classe, insegnerà tutte le discipline, avrà
l’esclusiva dei rapporti con le famiglie e della valutazione
delle competenze dei bambini/e.
Spariscono le ore di compresenza (vedi
quanto precisato nel piano
programmatico dopo illustrato)
fondamentali per una scuola che voglia
garantire pari opportunità a tutti i
bambini/e che devono imparare.
Come si potranno fare i “laboratori” a
classe intera? E le uscite didattiche
come saranno possibili?
E la mensa? Chi seguirà i bambini in mensa?
Non vogliamo essere pignoli (ma lo siamo
perché abbiamo imparato la lezione…) ma
non si specifica che sarà un’insegnante, e
se lo fosse quale? Non certo l ’unica… il
tempo mensa non è certo tempo perso, è
invece un momento essenziale che va
integrato nel percorso educativo. Il tempo
mensa e dopomensa è un tempo importante,
non solo perché spazio in cui educare ad un
rapporto equilibrato con il cibo, ma perché
è un luogo di relazione, di crescita, di
educazione alla legalità e alla necessità di
formulare regole condivise e imparare a
rispettarle, un tempo in cui si impara a
risolvere i conflitti.
In questa organizzazione non tutti i bambini/e della classe
faranno le 40 ore, quindi quelli che resteranno a scuola saranno
messi insieme senza più mantenere il gruppo classe. Nella
nostra esperienza pedagogica, la classe è il luogo primario
dell’apprendimento e della relazione. Permette di costruire
relazioni continue e positive con i pari e con gli adulti,
l’apprendimento è favorito dalla rete di relazioni che si vengono
a creare e che costituiscono il gruppo di bambini/e e insegnanti
che lavorano insieme
Con l’applicazione di questo
decreto, potranno forse
rimanere le 40 ore ma
IL TEMPO PIENO
come modello pedagogico
NON
CI SARA’ PIU’!!
Scuola secondaria di primo grado (medie)
L’orario obbligatorio nella scuola secondaria di primo grado sarà di 29 ore settimanali
(rispetto alle 32 attuali) … Le classi funzionanti a tempo prolungato saranno
ricondotte all’orario normale qualora non dispongano di servizi e strutture per lo
svolgimento obbligatorio in fascia pomeridiana per almeno tre gionate a settimana o
non sia previsto il funzionamento di un corso intero a tempo prolungato….
Meno ore nel tempo normale.
Cancellati i rientri delle attività opzionali/facoltative
Il tempo prolungato sottoposto a nuovi vincoli
E ricordiamo in entrambi i casi nessuna compresenza!!
Saranno determinate entro il mese di dicembre le classi di abilitazione…al
fine di superare l’esistente frammentazione degli insegnamenti……
….e negli incontri con i sindacati ecco le prime
indicazioni operative
9 ore italiano, storia, geografia, cittadinanza e costituzione,
5 ore lingue;
8 ore matematica, scienze e tecnologia;
2 ore corpo, movimento e sport;
2 ore musica e strumento musicale;
2 ore immagine;
1 religione.
…sparite le due ore di educazione
tecnica
(ricordate da 32 a 29 ore)
2. RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE
SCOLASTICA
….Attualmente circa 700 istituzioni scolastiche hanno una popolazione scolastica inferiore ai
minimi previsti… (meno di 300 alunni) ….vi sono poi 850 istituzioni scolastiche sono inserite
nella fascia in deroga senza averne il titolo……se ne aggiungono 1.050 istituti comprensivi
compresi nella fascia minima, ma non situati in territori montani o nelle piccole isole…….. Su
poco più di 28.000 punti di erogazione del servizio circa il 15% ha meno di 50 alunni e il 21%
ha meno di 100…… Le Regioni e gli Enti Locali dovranno programmare interventi di supporto
per quanto riguarda sia i trasporti che l’edilizia scolastica.
In sostanza si ipotizza la chiusura di circa 4.200 plessi
scolastici che hanno meno di 50 alunni. 700 istituzioni
scolastiche che hanno meno di 300 alunni e 1.900 istituzioni
scolastiche che hanno tra i 300 e i 500 alunni, verranno
accorpate in modo tale che il numero complessivo degli
alunni sia compreso tra 500 e 900, oppure in deroga, se
istituti comprensivi o superiori situati in territori montani o
nelle piccole isole, in modo tale che il numero complessivo di
alunni sia compreso tra 300 e 500.
2. RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE
SCOLASTICA
L’istituzione, la sopressione o l’aggregazione delle scuole è
materia di competenza regionale, il Governo ha però inserito in
un decreto che riguarda la sanità (!!!) la disposizione che se entro
il 30 novembre 2008 le Regioni non riorganizzeranno la loro rete
seguendo quanto disposto dal Piano saranno commissariate!!!
(e il federalismo e la tutela delle autonomie????)
Alcune Regioni hanno fatto ricorso al Consiglio di Stato contro
tale disposizione.
In Lombardia sono a rischio chiusura
347 scuole dell’infanzia
189 elementari
44 medie
56 superiori
A Sesto forse a rischio due scuole dell’infanzia
3. RAZIONALE ED EFFICIENTE
UTILIZZO DELLE RISORSE UMANE DELLA
SCUOLA
………….L’organico di istituto, determinato secondo le nuove previsioni
ordinamentali, verrà assegnato alle scuole che, nell’ambito della propria
autonomia, organizzeranno l’attività didattica con criteri di flessibilità;
Alle scuole verranno assegnati i/le docenti sulla base dei
nuovi piani di studio e riorganizzazione oraria
(quindi un maestro unico ad esempio per le prime?)
Come garantisco tempi-scuola più lunghi?
Le scuole si organizzeranno come vorranno (o potranno) ,
con la flessibilità e…..continuate a leggere e lo scoprirete.
….ridefinizione dei criteri e parametri che presiedono alla
formazione delle classi, con particolare riguardo ai valori minimi
e massimi necessari per la costituzione delle stesse che
consentano di incrementare sia il rapporto alunni/docenti che
quello alunni/classi…..
Formazioni delle classi con più alunni/e
….Si confermerà il criterio di costituire le classi iniziali di ciclo esclusivamente
sulla base del numero di alunni iscritti, procedendo solo successivamente
all’assegnazione degli stessi alle classi secondo le diverse scelte espresse e
nel limite dei posti disponibili.
Assegnazione dei docenti in base al
n° di alunne/i iscritti e non
secondo le scelte delle famiglie
…..superamento delle attività di co-docenza e
contenimento delle attività in compresenza tra docenti di
teoria e insegnanti tecnico-pratici di laboratorio;
Eliminazione della compresenza in tutti gli ordini di scuola.
Non si specifica da quale anno…e il tempo pieno lo
facciamo senza co-docenze?.....e nelle ore che avanzano
(due per insegnante) cosa fanno i docenti?...
..continua a leggere e capirai…
N°di posti di
insegnanti di sostegno
bloccati all’anno
scolastico 2006/2007.
Negli ultimi anni le richieste
di insegnanti di sostegno
sono aumentate di circa
3.00 all’anno
graduale piena attuazione della disciplina
prevista dal comma 413 dell’articolo 2 della
legge 24 dicembre 2007 n. 244*, relativa alla
determinazione dei posti di sostegno per gli
alunni disabili.
(*Finanziaria 2008: il N° dei posti di
sostegno non può superare
complessivamente il 25 per cento del
numero delle sezioni e delle classi previste
nell’organico di diritto dell’anno scolastico
2006/2007 cioè 94.000)
……….La revisione degli ordinamenti scolastici con una riduzione
generalizzata del monte ore settimanale di insegnamento e la definizione di
nuovi criteri per la formazione delle classi e degli organici, determinerà una
riduzione strutturale della spesa. Quand’anche in via temporanea, in
alcuni ambiti, si determinassero situazioni di soprannumero, riassorbibili
con i successivi pensionamenti, si determinerebbe comunque una
economia a seguito dell’utilizzo di tale personale per le supplenze e,
nella scuola primaria, per fronteggiare le richieste delle famiglie di un
ampliamento del tempo scuola.
Le insegnanti in soprannumero verranno utilizzate per
supplenze e nei pomeriggi.
Ecco qui spiegato l’arcano: meno ore di tempo scuola,
nessuna compresenza, meno classi, meno organici
affidati alle scuole…avanzano degli insegnanti che
ancora non si possono mandare in pensione?
Pronti via: tutti a fare supplenze e a coprire le ore in più
richieste dalle famiglie oltre le 24.
I TAGLI DI PERSONALE DOCENTE
ANNO PER ANNO
RICORDATEVI SEMPRE CHE DIETRO AD OGNI
NUMERO C’E’ UNA PERSONA VERA CHE OGGI
STA LAVORANDO IN UNA SCUOLA
E per essere piu’ precisi ecco ulteriori tabelle allegate al piano:
….eccetera, eccetera, eccetera…………
I TAGLI DI PERSONALE ATA
ANNO PER ANNO
…..Anche per il personale ATA si dovrà procedere ad una revisione dei
criteri e parametri che presiedono alla sua quantificazione e
assegnazione. Occorre premettere che la riduzione dell’organico del
personale ATA verrà realizzata su tutti i profili professionali,
salvaguardando, per quanto possibile, le figure amministrative necessarie
allo sviluppo dell’autonomia, come indicato nel parere della Commissione
cultura della Camera. Si ipotizza un’ azione di contenimento nella misura
media del 17 % della dotazione organica modulando tale misura sui
diversi profili.
La riduzione di circa 700 istituzioni scolastiche comporterà
la riduzione dell’organico del personale dirigente
scolastico….
I TAGLI DI PERSONALE ATA
ANNO PER ANNO
E QUINDI?
E quindi siamo seriamente preoccupati da quello che potrà
accadere alla scuola pubblica italiana, dalla scuola dell’infanzia
all’università.
E quindi siamo seriamente impegnati in centinaia di piccole e grandi
iniziative che in primo luogo diffondano l’informazione e spieghino
come stanno veramente le cose.
E quindi ci batteremo ad ogni livello, dalle singole scuole ai comuni
alle Province e Regioni, al Paese intero, perché possiamo bloccare
questo piano di devastazione della scuola pubblica.
E quindi ti invitiamo ad informarti e a partecipare
alle iniziative che il Coordinamento Genitori-Docenti
in difesa della scuola pubblica di Roma Municipio XV
“Arvalia – Portuense” intraprenderà anche nella tua
scuola
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COSA SUCCEDE IN CLASSE ?