La Black List delle persone sospese dalle prestazioni LAMal I loro racconti portati all’attenzione del servizio sociale ospedaliero Studente/essa Relatore/trice Clarissa Lorenzetti Baeriswyl Sascha e Spartaco Greppi Corso di laurea Indirizzo di approfondimento Lavoro Sociale Assistente sociale Tesi di Bachelor Luogo e data di consegna Manno, settembre 2015 Desidero ringraziare tutti coloro che hanno contributo, mettendo a disposizione il loro tempo, alla realizzazione di questo lavoro di tesi; a partire dalle persone e dai professionisti che si sono fatti intervistare e senza i quali tutto ciò non sarebbe stato possibile. Un sincero ringraziamento va all’équipe del servizio sociale dell’ospedale regionale di Lugano, che mi ha appoggiata e accompagnata in questo lavoro di tesi, ma soprattutto nella mia crescita professionale e personale. Ringrazio la mia Commissione di tesi: Sascha Baeriswyl e Spartaco Greppi che mi hanno guidata e sostenuta in questa ultima ma importantissima tappa del mio percorso accademico e professionale, fornendomi spunti di riflessione, consigli e dimostrando molta disponibilità. In fine ringrazio la mia famiglia, le mie amiche e il mio fidanzato per il supporto e la vicinanza dimostratomi, non solo durante questi ultimi mesi ma anche nel corso della formazione. “L’autrice è l’unica responsabile di quanto contenuto nel lavoro” ABSTRACT La Black List delle persone sospese dalle prestazioni LAMal. I loro racconti portati all’attenzione del servizio sociale ospedaliero L’interesse per questo tema è scaturito durante la pratica professionale svolta al servizio sociale dell’ospedale regionale di Lugano. L’incontro con le persone che si sono rivolte alla struttura ospedaliera per beneficiare di cure, ma che nel contempo si ritrovavano sprovviste della copertura della cassa malati, ha attirato la mia attenzione. Questi soggetti, infatti, dovevano assumersi l’intero ammontare dei costi medici, tranne che per i casi definiti d’urgenza medica, perché inscritti nella Black List. Tale fenomeno è già stato affrontato a livello legislativo nel 2012 attraverso una riformulazione dell’articolo 64a LAMal, approvata con l’intento di diminuire il numero di persone sospese dalle prestazioni. Sebbene questo obbiettivo sia stato in parte raggiunto, questa condizione colpisce ancora diversi individui; lo dimostrano le 1'410 persone che nel 2014 si trovavano nella Black List. Lo scopo di questo lavoro di tesi è capire i motivi per cui questa situazione persiste, attraverso i racconti di coloro che hanno vissuto tutto questo sulla propria pelle. Si tratta, inoltre, di comprendere quali aspetti consentono o impediscono una funzionale concretizzazione dell’articolo legislativo. Per raggiungere tali fini sono state svolte sedici interviste, sfruttando il momento di normale consulenza sociale offerto dal servizio ospedaliero, a coloro che si trovavano nella lista nera. Oltre a ciò sono state svolte altre tre interviste, somministrate a due comuni e una cassa malati, per raccogliere l’opinione di tutti gli attori coinvolti in questa procedura. Nella elaborazione dei risultati, per prima cosa, sono state affrontate e raggruppate in quattro categorie le cause economiche che hanno portato al mancato pagamento della cassa malati: il mutamento della situazione famigliare, il peggioramento dello stato di salute, l’instabilità lavorativa e il mancato rinnovo del sussidio della cassa malati. Successivamente sono stati approfonditi i motivi per cui le persone non si sono presentate in comune, su invito di quest’ultimo, per chiarire la propria condizione. Sono state identificate cinque categorie che riassumono le difficoltà incontrare, che ostacolano e portato l’individuo a non presentarsi all’incontro con le autorità comunali. In fine, nella parte conclusiva del lavoro, sono state sviluppate delle riflessioni personali sulle modifiche che potrebbero venire apportate per migliorare ed evitare il manifestarsi di questo fenomeno. Clarissa Lorenzetti, Settembre 2015 ABSTRACT INDICE 1. Introduzione ................................................................................................................... 1 2. Assicurazione malattia .................................................................................................. 3 2.1 Articolo 64a LAMal (valido da gennaio 2006 a dicembre 2011) ................................ 3 2.2 Articolo 64a LAMal (valido dal gennaio 2012 ad oggi) .............................................. 4 3. Descrizione del contesto lavorativo............................................................................. 6 3.1 Procedura utilizzata all’interno dell’EOC per i casi Black List .................................... 6 3.2 Il servizio sociale ....................................................................................................... 7 3.3 Le mansioni dell’assistente sociale ........................................................................... 8 4. Presentazione della problematica affrontata .............................................................. 9 4.1 Descrizione della problematica.................................................................................. 9 4.2 Obiettivo .................................................................................................................. 10 5. Metodologia ................................................................................................................. 10 5.1 L’intervista ............................................................................................................... 11 5.2 Descrizione del campione ....................................................................................... 13 6. Analisi dei dati emersi dalle interviste con le persone in Black List....................... 14 6.1 Mancato pagamento della Cassa malati ................................................................. 14 6.1.1 Motivazioni del mancato pagamento .............................................................. 14 6.2 Convocazione comune ......................................................................................... 19 6.2.1 Presa di coscienza della situazione ............................................................... 20 6.2.2 Motivi per cui la persona non è andata in Comune ........................................ 20 6.3 Ospedalizzazione e cambio di priorità .................................................................. 25 6.4 Cosa cambiare per migliorare .............................................................................. 25 7. Riflessione personale.................................................................................................. 26 BIBLIOGRAFIA.................................................................................................................. 30 ALLEGATI ......................................................................................................................... 33 1 1. Introduzione Il presente testo propone una riflessione sul problema della sospensione della copertura assicurativa della Cassa malati e la conseguente iscrizione nella Black List. L’interesse per tale argomento è scaturito dal confronto diretto con le persone che si trovano in questa situazione e dallo scambio con l’équipe del servizio sociale dell’ospedale regionale di Lugano, presso cui ho svolto il mio ultimo periodo di formazione SUPSI. Infatti questa esperienza, vissuta nel ruolo di assistente sociale, mi ha dato l’opportunità di affrontare e interessarmi ad un tema a me poco noto, dall’approfondimento del quale sono scaturiti diversi interrogativi. L’aspetto principale su cui verte questo lavoro riguarda il rapporto tra il numero di persone che si trovano in Black List e la funzionalità dell’attuale articolo 64a LAMal in vigore dal 2012; questa norma ha subito modifiche a seguito dell’alto numero d’individui a cui era stata sospesa la copertura (dei costi) da parte della Cassa malati. Per fronteggiare tale situazione sono stati apportati, quindi, dei cambiamenti alla procedura di sospensione degli assicurati insolventi. Grazie all’entrata in vigore del nuovo articolo, questo fenomeno si è notevolmente ridimensionato, ma senza scomparire; ne sono una prova le 1'410 persone che nel 2014 si trovavano iscritte in Black List1 e che quindi non beneficiavano della copertura della Cassa malati. L’obiettivo di questa tesi è, dunque, quello di comprendere le ragioni per cui tutto ciò persista, mediante la raccolta delle testimonianze e dell’opinione di coloro che sono direttamente coinvolti in questo percorso (assicurati insolventi, Comune e Cassa malati). Al fine di ottenere queste informazioni e incontrare le persone che si trovano in Black List, mi sono avvalsa della normale procedura che viene attuata da parte del servizio sociale nella presa in carico di questi casi. Infatti quando un cittadino si presenta presso la struttura ospedaliera, l’accettazione pazienti verifica la sua situazione con la Cassa malati. Nel caso in cui venga constatata l’iscrizione in Black List, viene effettuata una segnalazione al servizio sociale, il quale ha il compito di offrire una consulenza alla persona. In occasione di questo incontro, nel quale le competenze della figura professionale vengono messe a disposizione dell’individuo per aiutarlo a comprendere la condizione in cui si trova, sono state poste delle domande per far luce sul percorso individuale intrapreso per affrontare la situazione. La struttura ospedaliera rappresenta quindi il contesto e lo strumento attraverso cui sono state realizzate le finalità di questo lavoro. Infatti per affrontare questo problema si è cercato di puntare sul momento in cui la persona, presentandosi in ospedale e mettendo la salute al primo posto, si decide ad affrontare anche l’argomento Black List. Se da un lato aver utilizzato questa procedura si è dimostrata una via utile al raggiungimento degli obiettivi proposti, dall’altro ha giocato a suo sfavore l’imprevedibilità del numero di casi segnalati. Con un po’ di fortuna, complice anche il caso e la buona collaborazione interna con il servizio 1 MARAZZA Carlo. 2014. Vai dal medico? Non posso più. La Regione (Ottobre): pp. 2-3 2 accettazione pazienti, è stato raccolto un numero di testimonianze tale da permettere una raccolta dati esaustiva. Per poter affrontare e comprendere al meglio questo tema verrà dapprima esposta la parte legislativa inerente la Cassa malati e in particolare la procedura prevista per gli assicurati insolventi, ripercorrendo l’evoluzione dell’articolo 64a LAMal dal 2006 ad oggi. Questo è necessario per rendere chiaro il percorso che a livello legislativo viene attuato in questi casi. Successivamente verrà messo in risalto attraverso che ruolo e funzione si è potuto procedere alla raccolta di queste informazioni nel contesto ospedaliero, più precisamente mediante il servizio sociale e il suo mandato. Dopo aver affrontato le basi teoriche del tema, verrà esposta la problematica nel suo insieme, esplicitando gli obiettivi che si vogliono raggiungere e la metodologia utilizzata per la raccolta dati. Infatti sono state svolte delle interviste non solo alle persone che, prendendo contatto con la struttura ospedaliera hanno scoperto o già sapevano di trovarsi in Black List, ma anche con una Cassa malati e due Comuni. Tutto ciò ha permesso di raccogliere le idee e comprendere i ruoli dei principali attori convolti in questa problematica. Proprio sulla base dei dati raccolti verranno esposti ed elaborati i risultati di queste interviste. 3 2. Assicurazione malattia2 “A complemento della responsabilità e dell’iniziativa privata, la Confederazione e i Cantoni si adoperino affinché: (…) ognuno fruisca delle cure necessarie sulla salute”3. Per addentrarsi all’interno di questa problematica e cercare di comprendere come si è sviluppata la Black List occorre dapprima conoscere le disposizioni generali che sono alla base dell’assicurazione malattia. Quest’ultima nasce con la finalità di tutelare la salute della popolazione svizzera, attraverso l’affiliazione obbligatoria del cittadino a una cassa malati; ciò comporta, quindi, la responsabilità dell’assicurato di rispettare i principi di tale affiliazione. E’ possibile, inoltre, richiedere un ulteriore copertura facoltativa, oltre a quella sopra citata, ai sensi della Legge federale sul Contratto d’Assicurazione (LCA). Questa assicurazione risponde in caso di malattia (intesa sia a livello fisico che psicologico) che d’infortunio (nel caso in cui non sia presente un'altra copertura) e maternità. All’assicurato viene richiesta una partecipazione economica ovvero il versamento mensile di una somma fissa che viene stabilita in base alla franchigia scelta. Quest’ultima va da un minimo di Fr. 300 ad un massimo di Fr. 2'500 per i maggiorenni. Tale somma rappresenta la soglia oltre la quale la cassa malati si prende carico del 90% dei costi, fino a Fr.- 700 annui eccedenti la franchigia, superata questa cifra tutte le spese sono coperte dell’assicuratore. Tutelarsi contro questo rischio è obbligatorio e comporta dei costi. Quando quest’ultimi sono coperti non si presentano particolari difficoltà; questo lavoro di tesi tratta proprio di coloro che, per i più svariati motivi, smettono di pagare la cassa malati. Difatti nei due capitoli successivi verrà affrontata l’evoluzione e la modifica della procedura messa in atto per le persone che non hanno pagato i premi e la partecipazione. Nello specifico, verrà affrontato lo sviluppo dell’articolo 64a LAMal dal 2006 a oggi, poiché è proprio esso il principale articolo coinvolto in questa procedura. 2.1 Articolo 64a LAMal (valido da gennaio 2006 a dicembre 2011)4 L’articolo 64a LAMal, in vigore dal 2006 sino fine anno del 2011, concernente gli assicurati che non pagavano i contributi assicurativi (premi o assicurazione ai costi), prevedeva le seguenti disposizioni: l’assicuratore a seguito di un mancato pagamento da parte dell’assicurato entro il termine prestabilito, procede a una diffida e gli concede un ulteriore limite di scadenza di trenta giorni. Se il pagamento non dovesse comunque avvenire e a 2 MONIGATTI M., dispensa del corso Le prestazioni sociali nella sicurezza sociale svizzera, SUPSI DEASS, a.a 2014/2015, pp. 85-100 3 Svizzera. Cst. Fed. art 41 4 EGLOFF, MICHELE. Casse malati: assicuratori morosi, sospesi e insolventi in Ticino. SUPSI Dipartimento sanità, 2011, p.22 4 fronte di una richiesta a procedere all’esecuzione, la Cassa malati può decidere di non farsi più carico dei costi “finché i premi e la partecipazione ai costi in arretrato, gli interessi di mora e le spese d’esecuzione non siano stati pagati integralmente”5. La Cassa malati sospende quindi subito la copertura delle spese nei confronti dell’assicurato che smette di pagare gli oneri assicurativi, diventando così moroso. In caso di malore a queste persone vengono riconosciute e coperte le spese che riguardano le cure vitali, il resto rimane a loro carico. Per quanto concerne i minorenni, individui con malattie gravi o in carico a un tutore, spetta al Cantone coprire i costi o i debiti accumulati. Da quando è entrato in vigore questo articolo fino a dicembre 2011 il numero di persone che si sono viste sospese la copertura è aumentato drasticamente. Per questo motivo si è deciso, attraverso e grazie a ripetute iniziative, di riformulare l’articolo in questione. 2.2 Articolo 64a LAMal (valido dal gennaio 2012 ad oggi)6 Successivamente, e più precisamente nel marzo del 2010, le Camere federali approvano una nuova revisione dell’articolo 64a che prevede diverse modifiche; la procedura iniziale rimane la stessa, ovvero, dopo un mancato pagamento e un sollecito scritto, l’assicuratore diffida la persona conferendole un ulteriore limite di pagamento di trenta giorni. Se il debito non viene saldato, l’assicuratore (Cassa malati) non può bloccare la copertura come avveniva in passato, ma viene avviata una procedura d’esecuzione. Inoltre il Cantone richiede che i dati della persona vengano trasmessi all’autorità cantonale competente (in Ticino è la Cassa cantonale di compensazione AI/AVS/IPG) e vengano registrati su una lista visibile solo ai fornitori di prestazioni riconosciuti. A questo punto entra in gioco una nuova istanza volta a tutelare le persone, per evitare il può possibile la sospensione della copertura delle prestazioni: i Comuni. Infatti quest’ultimi, una volta ricevuti i nominativi degli assicurati insolventi dall’IAS (Istituto delle assicurazioni sociali), che li ha ricevuti a sua volta dalla Cassa malati, ha il compito di verificare, attraverso la convocazione del soggetto moroso, la sua situazione economica e determinare le ragioni che lo hanno portato al mancato pagamento. La convocazione, che avviene per iscritto, si propone di chiarire se l’individuo non abbia adempiuto ai suoi doveri nei confronti della Cassa malati per difficoltà economiche o per sua scelta. Una volta accertato ciò il Comune emanerà un preavviso sfavorevole o favorevole, che determinerà l’inscrizione o meno nella Black List. Se dall’incontro emerge che il mancato pagamento è dovuto a difficoltà economiche, il soggetto interessato non verrà iscritto nella lista nera ma in caso contrario, ovvero se pur in presenza di possibilità finanziarie egli decide di non pagare, si procede alla sua iscrizione. 5 ibid Per la stesura di questo capitolo le fonti principalmente utilizzate sono state: Legge federale del 18 marzo 1994 sull’assicurazione malattie, Codice civile Svizzero, 832.10 e il Regolamento della legge di applicazione della legge federale sull’assicurazione malattie del 29 maggio, Codice civile Svizzero, 6.4.6.1 6 5 La Black List rappresenta quindi un elenco di tutti gli assicurati che non pagano i premi, perché non vogliono e non perché non possono economicamente. Quindi a coloro che sono stati registrati viene sospesa la copertura assicurativa, eccezion fatta per i casi d’urgenza medica, con conseguente difficoltà ad accedere alle cure che non rientrano in questa categoria. Questo aspetto mette in luce una differenza rispetto all’articolo precedentemente in vigore, che invece permetteva la copertura per tutte le cure vitali. Per concludere, se il soggetto non prova che il mancato pagamento dei premi e della partecipazione è dovuto all’impossibilità economica e non a una precisa volontà, o non si presenta all’incontro, egli viene iscritto nella Black List con le relative conseguenze appena menzionate. Questa procedura non viene eseguita per le persone che beneficiano delle Prestazioni Complementari AVS/AI, per i minorenni e per chi si trova in assistenza. Per l’autorità designata vi è anche la possibilità, nel caso in cui l’individuo non riesce a sostenersi finanziariamente, di segnalare il caso all’autorità regione di protezione competente. Inoltre come prevede l’articolo 22 della Legge di applicazione della Legge federale sull’assicurazione malattia, vi sono anche casi eccezionali dove la sospensione della copertura viene rivalutata e disdetta per favorire e permettere le cure. Per quanto concerne tutti gli assicurati insolventi che non si trovano nella lista nera, ma per cui la procedura d’esecuzione sfocia in un attestato di carenza beni7, l’assicuratore è tenuto ad informare l’autorità designata dal Cantone dell’importo del debito accumulato, oltre a fornire il nominativo dell’interessato. A queste persone non viene tolta la copertura delle prestazione delle Casse malati, poiché interviene il Cantone che copre l’85% dello scoperto, mentre il restante 15% rimane a carico della Cassa malati. Fino al momento del rimborso completo o parziale del debito, l’attestato di carenza beni rimane alla Cassa malati, successivamente quest’ultima restituirà il 50% dell’importo al Cantone. Dal 2012, grazie alla nuova riformulazione dell’articolo 64a LAMal, alle persone che presentano degli arretrati con i pagamenti non viene soppressa nell’immediato la Cassa malati, ma spetta ai Comuni verificarne le motivazioni. Solo in caso di mancanza di una giustificazione legata a impossibilità economica la persona viene iscritta nella Black List. Sicuramente rispetto al passato questo fenomeno si è ridimensionato. Tuttavia, attraverso l’esperienza svolta nel servizio sociale ospedaliero, è stato possibile osservare come tanti individui si trovano a doversi confrontare con questa realtà. L’ambito ospedaliero e la necessità di cure mediche, portano la persona a doversi occupare anche degli eventuali arretrati della Cassa malati. Per questo motivo il rapporto tra ospedale e Black List risulta essere vincente per affrontare questa tematica. Significato: “La cifra del debito che rimane scoperta genera un attestato di carenza beni”. LA REPUBBLICA E CANTONE TICINO, Fallimento, http://www4.ti.ch/di/dg/uef/fallimento/attestato-di-carenza-beni/, consultato il 4.4.2015 7 6 3. Descrizione del contesto lavorativo Attraverso l’assicurazione malattia la persona si tutela preventivamente contro un possibile danno alla salute. Quando purtroppo esso sopraggiunge le principali strutture coinvolte sono quelle sanitarie. Per quanto concerne il Canton Ticino, a seguito dell’introduzione dell’attuale legge concernente gli ospedali, è nato l’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) che a oggi riunisce e rappresenta i principali istituti sanitari presenti sul territorio Ticinese. Sulla base della loro ripartizione territoriale, riescono a coprire le esigenze dell’intera popolazione: troviamo due strutture (Civico e Italiano) che compongono l’Ospedale Regionale di Lugano, tre (San Giovanni, Faido, Acquarossa) che costituiscono l’Ospedale Regionale di Bellinzona e Valli, una (Beata Vergine) che forma l’Ospedale Regionale di Mendrisio, un'altra (La Carità) per l’Ospedale Regionale di Locarno, una clinica di Riabilitazione a Novaggio e infine l’istituto Oncologico della Svizzera Italiana.8 Ogni struttura è coordinata da diverse aree che permettono un ottimale gestione e controllo del lavoro. Grazie a questa organizzazione e collaborazione, sia interna che esterna, l’EOC offre prestazioni di qualità che mirano al costante miglioramento. Infatti i valori che stanno alla base dell’operato fanno riferimento al livello dei servizi erogati, con l’obiettivo di garantire sicurezza e un contesto di lavoro piacevole e arricchente non solo per i pazienti, ma anche per il personale. Senza dimenticare uno dei valori principali ovvero offrire a tutta la popolazione un pari accesso alle cure, anche se in alcuni casi, come quando ci si trova in Black List, questo risulta difficile.9 La persona quindi si presenta all’ospedale per via di un malessere che in base alla gravità può portare ad un’urgenza e quindi ad un immediato ricovero, oppure ad un futuro intervento che viene programmato e definito elettivo. In entrambi i casi che poteranno ad una ospedalizzazione verrà verificata l’affiliazione obbligatoria e quindi la copertura assicurativa della Cassa malati, che risulta sospesa solo per le persone che si trovano nella lista nera. Qualora questa situazione si presentasse, viene attuata una procedura interna che coinvolge il servizio accettazione pazienti e il servizio sociale, entrambi sottostanti a livello organizzativo istituzionale all’aera Amministrazione e controlling. 3.1 Procedura utilizzata all’interno dell’EOC per i casi Black List A novembre 2014 si è svolta una riunione alla quale hanno partecipato alcuni membri dell’Area Finanze e Contabilità e i rappresentanti dei servizi sociali dell’EOC10, con l’intento 8 ENTE OSPEDALIERO CANTONALE, Ospedali e istituti: Ospedale Regionale di Lugano, http://www.eoc.ch/Ospedali-e-Istituti/Ospedale-Regionale-di-Lugano/Civico-eItaliano/Presentazione/Storia.html, consultato il 18.4.2015 9 ENTE OSPEDALIERO CANATONALE, Chi siamo: Missione e valori, http://www.eoc.ch/Chisiamo/Missione-e-Valori.html, consultato il 26.4.2015 10 FINAZZI e BAERISWYL, Verbale riunione AFC & Servizi sociali EOC, emesso in data 14.11.2014, pp. 1-4 7 di affrontare alcune nuove tematiche emergenti con cui l’assistente sociale si trova confrontato quotidianamente; era presente, tra esse, anche il tema Black List per il quale, fino a quel momento, non era ancora prevista una procedura ufficiale da intraprendere. Il procedimento applicato nella presa in carico dei casi di Black List prevede che i pazienti ambulatoriali e degenti, dopo il controllo da parte dell’accettazione pazienti inerente alla copertura della cassa malati, vengano segnalati al servizio sociale. Come nella quotidiana e consueta presa in carico della persona, l’assistente sociale offrirà una consulenza in relazione al bisogno della persona e in questi casi inerente all’assicurazione malattia, come previso anche all’interno del suo mansionario “l’assistente sociale è in grado di fornire la consulenza sulle assicurazioni sociali (LaMal, LaInf, AVS, AD, AI, ecc…) e sui vari sussidi e aiuti che esse forniscono. Può consigliare le pratiche per la domanda AI, un sussidio cantonale, ecc… soprattutto in caso di lunga degenza o malattia cronica”11. Inoltre l’accettazione pazienti consegnerà alla persona un documento nel quale viene informata sulla sua attuale situazione, ovvero che la copertura dei costi è bloccata se non per le prestazioni d’urgenza medica; di conseguenza tutte le spese al di fuori di questo campo saranno a carico del diretto interessato12. Nel contempo i medici si occuperanno di definire il tipo di intervento necessario, quindi se esso rientra nelle cure considerate d’urgenza oppure no. Viene dunque attuata una procedura nella quale sono convolti diversi attori che permette una presa in carico completa, per affrontare e risolvere la situazione. 3.2 Il servizio sociale Il servizio sociale ricopre un ruolo fondamentale in questa procedura. Al giorno d’oggi la sua presenza all’interno di una struttura ospedaliera è diventata la norma, sebbene non sia stato sempre così13; ogni sede dell’EOC ne è provvisto.14 Attraverso la consueta presa in carico di questi casi si sono incontrate le persone direttamente coinvolte in questo fenomeno. Di seguito verranno esposte le mansioni di questa figura professionale rispetto al tema in questione, in considerazione del fatto che tale servizio è stato il contesto all’interno del quale è stato raccolto il materiale su cui si è sviluppata questa tesi. 11 SITO INTERNO ENTE OSPEDALIERO CANTONALE, Servizi sociali, http://intranet/index/eoc/servizicentrali/servizi_sociali.htm, consultato il 10.4.2015 12 SERVIZIO CENTRALE DI CONTABILITA’ E FATTURAZIONE, Informazione per i pazienti: sospensione prestazioni (LAMal 64a), emesso in data 15.03.2013 13 SERVIZIO SOCIALE EOC, compiti e attività del servizio sociale, approvato da RU EOC (I-SOC-001), emesso in data 11.12.2007, pp. 1-2. 14 ENTE OSPEDALIERO CANTONALE, Pazienti e visitatori: Consulenze, http://www.eoc.ch/Pazienti-evisitatori/Consulenze/Servizi-Sociali/Contatti.html, consultato il 25.4.2015 8 3.3 Le mansioni dell’assistente sociale L’assistente sociale si occupa di tutte le persone che hanno contatto con la struttura ospedaliera quindi degenti o ambulatoriali che si rivolgono direttamente al servizio o che vengono indirizzate da terzi (famigliari e professionisti sanitari). Questa figura professionale, dopo aver ricevuto la segnalazione, offre un momento di consulenza alla persona in cui l’ascolto attivo diventa il mezzo principale attraverso cui raccoglie le informazioni, le richieste e i bisogni. “L’assistente sociale offre al paziente, alla sua famiglia e al personale curante le informazioni sociali e medico-sociali relative alla difficoltà incontrata. Procede a una valutazione della situazione sociale e delle risorse del paziente cercando, in ogni modo di favorirne l’autonomia e l’integrazione sociale”15. Il suo intervento riguarda, nella maggior parte dei casi, la dimissione dall’ospedale sia in un’ottica di rientro a domicilio con o senza gli aiuti domiciliari, il soggiorno presso un'altra struttura ospedaliera per la continuazione delle cure oppure l’entrata in casa anziani. Per rispondere nella maniera più idonea alle esigenze della persona e per permetterle di mantenere il più alto grado di autonomia possibile, l‘assistente sociale cerca d’individuare le risorse che dispone per valorizzarle e costruire il suo intervento basandosi su di esse. Nel caso in cui queste non fossero sufficienti, egli fa ricorso alle sue conoscenze settoriali e territoriali attivando una rete secondaria di sostegno all’individuo. Tutto il lavoro di presa in carico si co-costruisce con l’altro, la sua famiglia e i professionisti sanitari presenti, sempre nel rispetto del segreto professionale, all’interno di uno scambio reciproco di competenze e informazioni che permettono un accompagnamento completo della persona.16 “Gli assistenti sociali EOC sono dei professionisti dell’azione sociale. La loro attività si integra nel processo di cura e partecipano alla presa a carico medico-psico-sociale del paziente (degente o ambulatoriale). Il suo interesse è centrato sulle problematiche sociali legate al motivo del ricovero, sulle difficoltà di quest’ultimo, e sulle condizioni di vita del paziente (isolamento, difficoltà o impossibilità di rientro a domicilio, problematiche finanziarie…).”17 Solo attraverso una buona collaborazione, comunicazione e scambio tra i vari professionisti si possono erogare delle prestazioni di qualità che riescano a dare il giusto sostegno alla persona che sta affrontando un periodo difficile della propria vita. 15 SITO INTERNO ENTE OSPEDALIERO CANTONALE, Servizi sociali, http://intranet/index/eoc/servizicentrali/servizi_sociali.htm, consultato il 10.4.2015 16 ENTE OSPEDALIERO CANTONALE, Ospedali e istituti: Ospedale Regionale di Lugano, http://www.eoc.ch/Ospedali-e-Istituti/Ospedale-Regionale-di-Lugano/Civico-e-Italiano/Consulenze/Serviziosociale.html, consultato il 18.4.2015 17 SERVIZIO SOCIALE EOC, compiti e attività del servizio sociale, approvato da RU EOC (I-SOC-001), emesso in data 11.12.2007, p. 2. 9 4. Presentazione della problematica affrontata 4.1 Descrizione della problematica Questo lavoro di tesi, come già illustrato in precedenza, è nato da un’osservazione delle varie tematiche e problematiche con cui l’assistente sociale in ospedale si trova a doversi confrontare. E’ emerso infatti che l’argomento inerente all’assenza di una copertura assicurativa per le cure mediche è una realtà che coinvolge tante persone e che emerge soprattutto nel momento del bisogno, ovvero nella presa di contatto con una struttura ospedaliera. Il contesto ospedaliero rappresenta quindi uno spazio funzionale per l’incontro con questa categoria d’individui. Tutto ciò perché la persona si trova nel contempo fra due difficoltà profondamente connesse tra loro: il bisogno di cure mediche e la mancata assunzione dei costi da parte della Cassa malati. Tali spese, a meno che non si tratti di cure d’emergenza, sono a carico dell’individuo che sovente non riesce a sostenere a causa della propria situazione economica. La persona quindi si trova in forte difficoltà nel momento in cui avrebbe più bisogno d’aiuto. Il numero d’individui che si presentano all’ospedale, scoprendo o addirittura essendo consapevoli di trovarsi in Black List, è considerevole. La problematica in questione, come già spiegato nei capitoli precedenti, è già stata affrontata in passato in quanto l’articolo principalmente convolto ovvero il 64a LAMal in vigore dal 2006 fino al 2012 aveva portato ad un forte incremento di questi casi. Infatti, come emerge all’interno di un rapporto della Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale “La CDS stima che, da quando è entrato in vigore l’articolo 64a, il 1° gennaio 2006, circa 150'000 persone si sono viste sospendere l’assunzione dei costi”18. Inoltre troviamo ulteriore conferma di queste informazioni all’interno della ricerca effettuata da Michele Egloff che dichiara “Nel corso del primo semestre del 2011, il numero degli assicurati sospesi in Ticino, registrati nelle banche dati dell’Istituto delle assicurazioni sociali (IAS) sulla base delle segnalazioni degli assicuratori, ha superato la soglia delle 17'000 unità. Dall’entrata in vigore dell’articolo 64a LAMal il 1° gennaio del 2006, questa cifra non ha smesso di aumentare”19. Per cercare quindi di tutelare e porre fine a tale situazione, nel 2012 l’articolo 64a LAMal è stato ulteriormente modificato con l’obiettivo di diminuire il numero di persone senza copertura da parte della Cassa malati. Per raggiungere tale fine, è stato coinvolto un altro servizio ovvero il Comune che verifica i motivi del mancato pagamento. Se l’obiettivo di questa nuova riformulazione era quello di diminuire il numero di persone senza copertura da parte della Cassa malati, esso è stato raggiunto solo in parte, perché ancora oggi alcune persone, 18 Svizzera. Consiglio Federale. 2009. Iniziativa parlamentare Articolo 64a LAMal e premi non pagati. Decreto del 28 agosto (09.425), p. 5758 19 EGLOFF, MICHELE. Casse malati: assicuratori morosi, sospesi e insolventi in Ticino. SUPSI Dipartimento sanità, 2011, p. 8 10 trovandosi inscritte nella lista nera, ne sono sprovviste. Nel 2014 sono ancora 1'410 infatti gli individui che si trovano sprovvisti di copertura. Dal confronto diretto con questa problematica e riflettendo sull’obiettivo che si voleva raggiungere nasce quindi una riflessione; in essa si fonda la domanda sviluppata in questo lavoro di tesi, che mira a comprendere i motivi per cui questo fenomeno sia ancora così presente, nonostante l’attuale modifica dell’articolo: Quali sono i fattori che consentono o impediscono una funzionale concretizzazione dell’art.64a LAMal? Lo scopo di questo contributo è quella di mettere in luce il ruolo dei servizi coinvolti in questa procedura e soprattutto come l’individuo si attivi oppure no di fronte a questa situazione; in altre parole, comprendere come l’attuale procedura in atto venga applicata e risulti funzionale a ridurre il numero di persone inscritte in Black List. In particolar modo occorre comprendere quali sono le motivazioni che spingono l’individuo a presentarsi oppure no al comune, poiché è questa la procedura che permette, a fronte di una reale impossibilità economica, di non essere inscritti in Black List. 4.2 Obiettivo L’obiettivo di questo lavoro è quello di riuscire a comprendere, attraverso la consulenza che normalmente viene offerta da parte del servizio sociale ospedaliero, la situazione della persona e raccogliere le informazioni che premettono di riflettere in merito alla funzionalità della procedura prevista dalla legge in queste circostanze. Si tratta, cioè, di dare la parola a queste persone in un momento particolare della loro vita, caratterizzato anche da un considerevole malessere fisico e/o psichico. Le domande a cui vorrei riuscire a dare risposta attraverso questo lavoro sono le seguenti: Le persone sanno di trovarsi in Black List e cosa significa? Quali motivi personali, economici, sociologici portano la persona a non affrontare la situazione e non presentarsi in Comune? C’è una mancanza d’informazione nella la popolazione? Cosa si potrebbe fare per migliorare la situazione? 5. Metodologia Per raccogliere le informazioni utili e necessarie per rispondere agli interrogativi appena esposti, è stata rispettata la normale procedura che l’assistente sociale segue nella presa in carico dei casi. Dunque i dati sono stati raccolti all’interno della normale consulenza ospedaliera che tale figura professionale offre. Questo per sfruttare al meglio le risorse presenti e prima che la persona sparisca nuovamente nel nulla. In quel momento dove 11 vengono trasmesse informazioni e viene dato sostegno all’individuo, si è creato un secondo spazio privilegiato in cui affrontare più nello specifico il tema della Black List, per raccogliere le informazioni utili a sviluppare questo lavoro di tesi. I dati sono stati raccolti nell’arco di tre mesi e durante lo stage professionale, visto che altrimenti incontrare le persone sarebbe stato complicato. Si è corso il rischio, vista l’impossibilità di sapere quante persone si sarebbero presentate, di avere pochi casi su cui lavorare. Tale pericolo è stato corso, in quanto si è ritenuto che anche la semplice analisi specifica di pochi casi avrebbe fruttato informazioni interessanti con le quali costruire e sviluppare riflessioni e considerazioni proficue in merito al tema trattato. 5.1 L’intervista Per ricavare i dati e le informazioni necessarie attraverso il momento di consulenza sociale, sono state elaborate delle domande strutturate sotto forma d’intervista e somministrate nella stessa maniera a tutti gli intervistati20. La scelta è ricaduta su questo strumento in quanto “L’intervista costituisce una raccolta di informazioni presso testimoni. E’ realizzata sulla base di una traccia o di una vera e propria lista di domande (simile quindi a un questionario) rispetto alla quale l’intervistatore ha tuttavia (a differenza di quanto avviene nella somministrazione di un questionario) un certo margine di libertà nel porre diverse e nuove domande, non porne alcune o porle in maniera differente a seconda di come si va sviluppando l’interazione comunicativa” 21; inoltre anche se l’obbiettivo è quello di avere a disposizione il maggior numero di casi e quindi più materiale possibile su cui lavorare, si tratta pur sempre di una ricerca qualitativa. Tale mezzo, infatti, risulta idoneo per ricavare le opinioni e il vissuto degli intervistati. Per questo lavoro di ricerca è stata elaborata un’intervista strutturata, in modo che le domande poste siano uguali per tutti; a differenza del questionario, la persona può rispondere, esprimendo liberamente la propria idea22. Questa tipologia è risultata vincente in queste circostanze, in quanto “all’intervista strutturata, pertanto, si ricorre soltanto allorché si è fortemente interessati a un’analisi comparata tra le risposte che gli intervistati forniscono agli stessi stimoli (le domande). Essa trova applicazione in particolare in quelle ricerche di più ampia scala che non sono focalizzate tanto sull’espressione unitaria e complessa della singola soggettività, quanto sulle somiglianze o differenze riscontrabili a partire dalle ricorrenze delle risposte ai medesimi stimoli”23. Viste le sue peculiarità permette di poter confrontare tra loro i dati emersi, caratteristica fondamentale per conseguire il fine di tale ricerca. Gli incontri sono stati svolti all’interno dell’ospedale in spazi non definiti, in quanto anche per i normali 20 Allegato 1: Traccia domande intervista persone in Black List De Ambrogio U., Bertotti T., Merlini F., L’assistente sociale e la valutazione Esperienze e strumenti, Roma, Carocci Faber, 2007, p.104 22 DE ROSE C., Che cos’è la ricerca sociale, Roma, Carrocci editore, 2003, p. 77 23 ibid 21 12 colloqui di consulenza sociale non esiste uno spazio prestabilito, ma si usufruisce di tavoli presenti nei vari reparti. Per questo motivo e per via di alcuni rumori di sottofondo che creavano disturbo, non è stato possibile registrare le interviste, quindi gli scritti delle interviste che verranno ripresi nel testo saranno in terza persona e non in prima. Per la struttura dell’intervista posta alle persone in Black List, oltre che impostare le domande in maniera aperta, dove quindi non vi è una risposta già prestabilita o indicata, è stato preso spunto dalla procedura proposta da Franca Ferrario sulla valutazione iniziale, riportata nel libro “il servizio sociale per minori manuale pratico per assistenti sociali”24. Infatti, attraverso questo modello, vengono evidenziati i punti principali da trattare per raccogliere e costruire un quadro generale e completo della situazione. Tale schema si articola su tre pilastri: “il primo è la richiesta che riguarda la domanda portata dalla persona, può trattarsi di un aiuto economico, famigliare, informativo etc.; il secondo è la segnalazione che riguarda l’approfondimento di chi ha richiesto l’aiuto, potrebbe trattarsi della persona che si trova in difficoltà, oppure di un amico, un famigliare, un servizio etc.; e infine la contestualizzazione della richiesta, cioè l’approfondimento delle ragioni che hanno portato l’individuo a chiedere aiuto, oltre che le azioni svolte in passato; di più, come vive la situazione in cui si trova e cosa si aspetta e vorrebbe che cambiasse”25. Questo approccio è stato utilizzato come base su cui costruire le domande, declinandolo su una dimensione temporale che prende in considerazione il passato, il presente ed il futuro e permette di raccogliere tutte le informazioni utili26. Quindi per quanto riguarda la struttura delle domande e la loro disposizione è stato preso spunto dal testo appena menzionato, che, oltre a dare un ordine e un senso logico, ha permesso di affrontare in modo esaustivo il tema della Black List. In un secondo momento sono state realizzate altre tre interviste somministrate all’assistente sociale del Comune di Agno, all’ufficio intervento sociale del Comune di Lugano e una alla responsabile del servizio incassi della Cassa malati CSS. Le domande hanno cercato di seguire la traccia di quelle sottoposte agli intervistati, per poterle successivamente comparare. L’incontro con i Comuni si è svolto in presenza ed è stato registrato, mentre per quanto riguarda la Cassa malati, per via dell’enorme mole di lavoro, non è stato possibile vedersi e le risposte sono state inviate per e-mail. Questo non ha permesso l’approfondimento di alcuni aspetti, cosa che ha inciso sulla ricchezza delle risposte. 24 GALLI D., Il servizio sociale per minori, manuale pratico per assistenti sociali, Milano, Franco Angeli, 2005 ivi, pp. 52-53 26 Allegato 1: Traccia domande intervista persone in Black List 25 13 5.2 Descrizione del campione Per avere un quadro generale sulle persone intervistate che si trovavano in Black List, la tabella sottostante rappresenta il loro lo stato economico, civile e familiare al momento della presa di contatto con l’ospedale. Il loro avvicinamento a tale struttura è avvenuto a causa del sopraggiungere di un malore. Circa la metà degli intervistati, infatti, si sono presentati al pronto soccorso, accusando dolori che hanno poi portato a un ricovero. I restanti invece hanno avuto un infortunio sul lavoro, per cui le spese sono state coperte dalla assicurazione infortunio del datore di lavoro; si è comunque deciso di discutere della loro situazione personale. Un numero esiguo di intervistati, invece, è arrivato su indicazione del medico di famiglia per fare degli esami o per sottoporsi ad un intervento programmato. Un altro intervistato, infine, si è presentato per ritirare dei medicamenti. Questa è la fotografia delle persone al momento dell’intervista; tuttavia l’aspetto che si vuole indagare è come siano giunti in questa situazione. Si è voluto cioè ripercorrere, attraverso l’ascolto del loro racconto, i passi fatti e le decisioni prese, evidenziando gli ostacoli incontrati dalle persone, ma anche gli aspetti funzionali e disfunzionali della procedura prevista. La maggior parte degli intervistati, infatti, si trova in Black List da meno di sei mesi, tre individui da più di metà anno e uno addirittura da un anno e mezzo. Genere M 1 F X 2 Situazione lavorativa Dipendente Indipendente Stato civile e persone a carico AI Diso. X apprendista X Single Sposato X X X X X X X 4 X X X X 6 X 7 X 8 X 9 X 10 X 11 X 12 13 X casalinga X X X apprendista X X X X 15 X X X X X X X X X X X casalinga X X X X X X X X 14 16 Figli X 3 5 Divorzio X X X X X X X 14 6. Analisi dei dati emersi dalle interviste con le persone in Black List Questo capitolo tratterà dei risultati emersi dalle interviste, che verranno utilizzate come parti integranti del testo e che saranno in terza persona, in quanto non è stato possibile registrarle. Nell’arco di tre mesi sono state svolte sedici interviste alle persone che si trovavano in Black List; tale numero è scaturito dalle segnalazioni avute all’interno del servizio sociale ospedaliero. Il campione preso in esame è rappresentativo di una parte degli individui che si trova nella lista nera della Cassa malati. Oltre a queste interviste ne sono state svolte altre tre, somministrate rispettivamente al Comune di Lugano (ufficio dell’intervento sociale), al Comune di Agno (assistente sociale) e alla Cassa malati. Dapprima verrà affrontato il motivo del mancato pagamento approfondendo le difficoltà economiche, fino a far emergere gli scenari personali che hanno ostacolato la procedura e gli individui. 6.1 Mancato pagamento della Cassa malati La procedura si apre con il manifestarsi di una lacuna nel pagamento della partecipazione ai costi da parte dell’assicurato, la Cassa malati registra i nominativi della persona e li comunica all’IAS, nello specifico alla Cassa cantonale di compensazione. Tali dati verranno raggruppati ed indirizzati al Comune di domicilio dell’assicurato per occuparsi della verifica sulle motivazioni legate o meno ad un’impossibilità economica. 6.1.1 Motivazioni del mancato pagamento Dalle interviste svolte sono emerse diverse storie personali che hanno evidenziato differenti motivazioni individuali che hanno portato a non pagare più la Cassa malati. Ogni racconto è quindi unico, ma li accumuna l’emergere di un particolare evento in un determinato periodo della loro vita, che ha causato secondo il loro racconto il mancato pagamento. Gli eventi scatenanti sono stati quindi suddivisi in temi, in modo da poterli affrontare in maniera più approfondita e articolata. Mutamento situazione famigliare27 Le tipologie famigliari sono mutate parecchio negli ultimi anni. Accanto alla famiglia tradizionale composta da madre, padre e figli sono emersi diverse altre forme come le famiglie monoparentali e quelle ricostituite, senza dimenticare l’aumento del numero delle economie domestiche composte da una sola persona. Uno dei fattori che ha influito su 27 Nozioni apprese e trattate durante il modulo: VAUCHER DEL LA CROIX C., Politiche e interventi in ambito famigliare, SUPSI DEASS, a.a. 2014/2015 15 questi cambiamenti è stato l’alto tasso di divorzi. Anche se i dati più recenti dimostrano una diminuzione28 in corso, esso incide fortemente sulle persone che componevano il nucleo familiare d’origine. Infatti, questo fattore, oltre che richiedere un grande dispendio di energie personali, ha anche delle pesanti conseguenze economiche. La storia emersa durante l’incontro con una donna29 divorziata dopo diciassette anni di matrimonio, mette bene in evidenza le difficoltà e i cambiamenti con i quali si è dovuta confrontare in questa delicata fase della sua vita. Da quel momento tutto è cambiato, le sue sicurezze sono scomparse e la quotidianità costruita in tanti anni è andata distrutta. Si è trattato di uno dei periodi più difficili e cupi vissuti e gli obblighi verso la Cassa malati erano passati in secondo piano. La signora si è trovata anche a doversi confrontare con aspetti burocratici e di gestione economica di cui si era sempre occupato il marito e che lei non conosceva. Inoltre, viste le poche entrate derivate dagli alimenti, ha dovuto trovare un impiego, nonostante avesse smesso di lavorare da parecchi anni. Tutti aspetti nuovi che ha dovuto elaborare e capire con il tempo, oltre a dover fare i conti con la parte emotiva, la più difficile da superare. Per tutti questi motivi ha tralasciato alcuni obblighi come il pagamento dell’affitto, trovandosi così con una lettera di sfratto, evento decisivo che l’ha spinta a parlare con un amica che l’ha indirizzata a un servizio sociale. Il divorzio ha il potere di destrutturare la vita delle persone che, all’interno di questo stravolgimento, ritrovano se stesse oppure si perdono. Nel tentativo di uscirne ci si aggrappa a ciò che è rimasto immutato e che rappresenta un punto di riferimento, come gli amici, i figli e i parenti; ma purtroppo c’è anche chi si chiude, lasciandosi sopraffare dagli eventi. Queste persone non devono essere lasciate da sole, serve un accompagnamento e una conoscenza di coloro a cui rivolgersi. Tre persone mi hanno raccontato che è stato proprio questo evento la principale causa del mancato pagamento della Cassa malati. Oltre questa variazione della composizione famigliare, il numero di nascite è in leggero aumento rispetto agli anni passati, ma il numero di coppie senza figli rimane elevato nonostante i dati dimostrino che il desiderio di procreare è molto alto30. Le donne sono maggiormente impegnate in attività lavorative e tendono a posticipare la maternità, se non addirittura a reprimere il desiderio di avere figli, in particolare a causa della difficoltà a conciliare famiglia e lavoro31. Oltre a ciò avere un bambino comporta anche dei costi32 a CONFEDERAZIONE SVIZZERA, Temi: popolazione, movimento della popolazione – dati, indicatori, http://www.bfs.admin.ch/bfs/portal/it/index/themen/01/06/blank/key/06.html, consultato il 20.6.2015 29 Allegato 17: Intervista persona in Black List 15 30 CONFEDERAZIONE SVIZZERA, Temi: popolazione, vista d’insieme – novità sul tema, http://www.bfs.admin.ch/bfs/portal/it/index/themen/01/01/new/nip_detail.html?gnpID=2014-364, consultato il 20.6.2015 31REPUBBLICA E CANTON TICINO, Divisione dell’azione sociale e delle famiglie: La politica sociale nel più vasto contesto della politica sociale, bilanci e prospettive per il Cantone Ticino, http://www4.ti.ch/index.php?&ADMCMD_prev=ac01e0f4412f0c0fe20547556cc85f43&id=82868, consultato il 20.6.2015 32CONFEDERAZIONE SVIZZERA, Thèmes: Familles, ménages – Analyses: politique familiale, Coût des enfants en Suisse, http://www.bfs.admin.ch/bfs/portal/fr/index/themen/01/04/blank/dos/01.html, consultato il 20.6.2015 28 16 volte molto elevati che aumentano il rischio di povertà per i genitori. In soccorso delle famiglie che decidono di avere dei figli vi è la politica familiare che agisce attraverso l’erogazione di prestazioni che fanno capo alla legge sugli assegni famigliari 33. Inoltre vi è anche la legge per le famiglie34 che offre un sostegno attraverso le strutture sparse sul territorio quali asili nido, famiglie diurne, centri extrascolastici, etc. A riprova di ciò, un neo papà racconta proprio le difficoltà a sostenere le spese dopo la nascita del suo primogenito “la sua situazione economica è fragile ed è peggiorata con la nascita del suo primo figlio. Difatti la moglie ha ripreso a lavorare da poco e con il suo solo stipendio e le indennità di maternità facevano fatica per cui sono rimasti indietro con alcuni pagamenti della Cassa malati.”35 Questo racconto mette in evidenza le difficoltà economiche di una giovane coppia durante uno dei momenti più belli della propria vita, che viene vissuto con preoccupazione e timore. Essi non erano a conoscenza degli aiuti di cui potevano beneficiare e questo denota sia una mancata attivazione nella ricerca d’informazioni, sia una carente pubblicizzazione di questi presso la popolazione, cosa che sarebbe da aumentare. Per di più, spesso le famiglie che si trovano in queste circostanze sono straniere, migranti con difficoltà linguistiche e di comprensione. Salute Tre degli intervistati hanno affermato di aver avuto delle difficoltà economiche, proprio a causa del peggioramento di salute che ha comportato la richiesta di una rendita d’invalidità. Hanno diritto a questa entrata, infatti, tutte le persone assicurate che presentano una lesione della salute dalla nascita, oppure dovuta a un infortunio o una patologia che non permette loro di svolgere le normali attività quotidiane o di avere un impiego lavorativo. Queste persone, nel periodo d’attesa della rendita, hanno spesso delle difficoltà a sostenere le loro spese e un livello di vita adeguato. Con l’entrata in vigore della quinta revisione dell’AI si è cercato di prevenire l’insorgere dell’invalidità, promuovendo una segnalazione tempestiva36 di questi casi, per evitare il più possibile che un’inabilità lavorativa porti ad un’invalidità. Nel caso in cui questa comunicazione non fosse stata fatta, per avere una risposta sull’eventuale diritto alla rendita, si dovrà attendere un anno da quando si è presentato l’evento invalidante. E’ il caso di un intervistato che racconta “Egli è tutt’ora in attesa di una risposta da parte dell’AI, a seguito di un incidente avvenuto durante il tempo libero qualche anno fa e che gli ha causato notevoli difficoltà sia a livello fisico, lavorativo e personale. Per questo motivo oggi non lavora se non per fare qualche piccolo lavoretto a degli amici e 33 Legge sugli assegni famigliari del 18 dicembre 2008, Codice civile Svizzero, 6.4.1.1 Legge sul sostegno alle attività delle famiglie e di protezione dei minorenni (Legge per le famiglie), Codice civile Svizzero, 6.4.2.1 35 Allegato 18: Intervista persona in Black List 16 36 CONFEDERAZIONE SVIZZERA, Diritto federale: Legge federale sull’invalidità: articolo 3.a, https://www.admin.ch/opc/it/classified-compilation/19590131/index.html, consultato il 29.6.2015 34 17 conoscenti, restando in attesa di una risposta dell’AI che dovrebbe arrivare a fine anno” 37. Quest’uomo, mentre parla delle difficoltà incontrate, fa trasparire diverse emozioni e stati d’animo che ha dovuto affrontare per arrivare dove è oggi. Si tratta infatti di un percorso difficile della sua vita e inizialmente si è chiuso in se stesso, ma grazie alla vicinanza degli amici è riuscito ad affrontare gradualmente la sua nuova condizione. Tra gli intervistati vi è anche una donna che ha scoperto di soffrire di cancro e racconta di aver avuto delle difficoltà a pagare la partecipazione ai costi per quanto concerne le spese a suo carico dovute al 10% della franchigia sui medicamenti. “Lei si trova in Black List da gennaio di quest’anno, perché nonostante abbia sempre pagato i premi della Cassa malati ha avuto qualche difficoltà data la malattia, a pagare la franchigia per i medicamenti. Per questo motivo è rimasta indietro con il pagamento dei premi e dopo un po’ di tempo le è stata sospesa la copertura”38. La signora ha scoperto da qualche tempo di soffrire di questa malattia che è riuscita ad accettare gradualmente, grazie alla vicinanza dei suoi cari. Inoltre risulta fondamentale anche l’avvicinamento a un servizio, sia per le questioni economiche che per quelle psicologiche legate anche all’accettazione della malattia. Scoprire di avere un problema di salute può essere l’evento scatenante che porta la persona ad attivarsi per affrontare tutto ciò che concerne la salute e di conseguenza anche la Black List, ma porta anche ad un cambiamento del proprio stile di vita e dell’immagine di sé. Un percorso che difficilmente si riesce ad affrontare e superare da soli. Instabilità lavorativa39 La metà degli intervistati sostiene di aver avuto delle difficoltà economiche a causa della perdita o riduzione del lavoro, oppure del fallimento della propria società. Sono persone che vedono la loro sicurezza andare distrutta, non solo quella economica, anche quella personale. Dopo tutto il lavoro dà anche uno scopo e una motivazione alla persona e, andando persa, deve essere ricostruita. Infatti questo evento comporta negli individui anche un sentimento di vergogna e un senso di fallimento, di cui spesso non parlano con nessuno, chiudendosi in se stessi. La priorità diventa quindi trovare nuovamente un impiego, il resto passa in secondo piano “L’uomo si è trovato di fronte a una situazione difficile in cui ha dato la priorità ad altre spese sacrificando quella che reputava meno urgente ovvero la Cassa malati. In queste circostanze la persona non è riuscita a chiedere aiuto a qualche servizio, proprio perché non voleva parlarne con nessuno e ha cercato di venirne fuori da solo, cercando lavoro”40. Questi vissuti rispecchiano quindi i cambiamenti della società e del 37 Allegato 11: Intervista persona in Black List 9 Allegato 4: Intervista persona in Black List 2 39 Nozioni apprese e trattate durante il modulo: MARAZZI C., Mondi del lavoro, SUPSI DEASS, a.a. 2013/2014 40 Allegato 5: Intervista persona in Black List 3 38 18 mondo del lavoro in cui tutti siamo coinvolti. Come sottolinea Luciano Gallino41 la società nella quale stiamo vivendo è flessibile, caratterizzata da lavoro a tempo determinato e atipico rispetto al passato. Queste nuove forme di lavoro a tempo parziale, a chiamata, etc. si sono radicate nella nostra quotidianità, portando notevoli cambiamenti. Il lavoro non rimane lo stesso, è instabile, non si ha il tempo per acquisire delle buone conoscenze, crea precarietà e impossibilità di progettare il futuro. Una delle donne intervistate racconta di un passato instabile in cui ha dovuto richiedere l’assistenza ed è riuscita ad uscirne trovando lavoro ma “Purtroppo però è un lavoro stipulato con un contratto su chiamata e mi dice che all’inizio andava molto bene, ma poi ha iniziato a lavorare sempre di meno”42. Per lei trovarsi nuovamente in una situazione di aiuto, dove non riesce a sostenersi, è stato molto frustrante e si vergognava molto a parlarne. La perdita di una sicurezza da poco acquisita l’ha fatta vacillare nuovamente, portandola a sfuggire dal problema e sperare in una risoluzione improvvisa. Questo però non è successo, ritrovandosi con il tempo in ospedale a doversi confrontare con la dura realtà e le conseguenze provocate. Devono fare soprattutto i conti con questi cambiamenti i giovani, che si ritrovano a raggiungere la propria indipendenza economica con fatica. Da uno studio condotto da Claude Longchamp per l’istituto Gfs di Berna43, emerge che i giovani proprio a causa del ridotto salario generato dal primo impiego hanno incontrano delle difficoltà economiche che hanno influito negativamente sul pagamento dei premi della cassa. Ben il 65% dei ragazzi tra i 18 e i 29 anni dichiarano che assumersene i costi è un problema. La percentuale scende al 37% per chi si trova oltre questa età, ma rimane pur sempre relativamente elevata. Soprattutto pensando a chi, per vari motivi, ha lasciato il nucleo famigliare e sopravvive grazie agli aiuti sociali. L’entrata nel mondo del lavoro risulta quindi difficoltosa e con essa anche il raggiungimento della tanto desiderata autonomia e indipendenza. Inoltre secondo Longchamp i giovani godono di buona salute e ricorrono poco alle cure. Perciò risulta ancora più difficile proiettarsi nella condizione di dover sostenere spese importanti per la salute. Non sono solo i ragazzi che non riescono a proiettarsi in uno stato di malattia, ma anche le persone adulte credendo che tanto a loro non accadrà nulla, sottovalutando il rischio fino al suo manifestarsi. Raggiungere quindi la propria autonomia economica è un grande traguardo per ogni individuo e quando viene persa con essa crolla anche una parte di noi. Sussidio Cassa malati Un ulteriore motivo per cui una persona si è trovata in difficoltà nell’assumersi i costi della Cassa malati è il mancato rinnovo del sussidio. Infatti un intervistato44 dichiara di non aver 41 GALLINO L., Il lavoro non è una merce, Contro la flessibilità, Bari, Editori Laterza, 2009. Allegato8: Intervista persona in Black List 6 43 Dal quotidiano gratuito”20 MINUTI”. Pagare la cassa malati: un problema per molti giovani, 30 giugno 2015 44 Allegato 14: Intervista persona in Black List 12 42 19 ricevuto nessuna richiesta per il rinnovo. Egli pensava avvenisse automaticamente, ma ciò non è successo, trovandosi con tutto il premio da pagare e senza però riuscirci. In un secondo periodo si è presentato in Comune per richiedere gli assegni famigliari facendo riaffiorare di conseguenza anche l’argomento del sussidio della Cassa malati45. Si tratta di una persona che, a causa del mancato interessamento al rinnovo e senza capire come avrebbe dovuto muoversi, si è ritrovato con l’intera somma da pagare. La situazione forse si è creata a causa anche delle difficoltà ad esprimersi della persona che era arrivata in Svizzera da qualche anno. Questo comporta quindi un ostacolo non solo nel comprendere gli aspetti più burocratici, ma anche nel chiedere aiuto. Solitamente queste persone non conoscono gli aiuti di cui potrebbero beneficiare, come anche i loro diritti e i servizi a cui rivolgersi per richiederli. Infatti in questo caso ha saputo a chi rivolgersi solo grazie ad un amico. Un maggiore investimento nell’informazione potrebbe evitare a questi individui di trovarsi in situazioni critiche, ma questo può funzionare solo se sono disposti a presentarsi. Da quanto visto con le persone intervistate emerge che le cause dell’entrata in Black List sono numerose e rispecchiano in parte i mutamenti sociali ed economici di questi ultimi anni. Si tratta di avvenimenti che stravolgono la quotidianità degli individui e le loro sicurezze. Questo provoca una destabilizzazione che si ripercuote sia a livello emotivo che economico. C’è chi, nonostante questo, riesce ad andare avanti, appoggiato anche dalle persone care e chi invece si lascia travolgere, sprofondando. L’intento è quello di cercare di comprendere il perché nonostante queste situazioni riguardano diverse famiglie, loro sono finiti nella Black List. Oltre a quelli economici, quali altri aspetti hanno determinato l’entrata nella lista nera? Per quale motivo, sebbene tutti gli intervistati non avessero le possibilità economiche per far fronte alle spese della Cassa malati, non si sono presentati in Comune per affrontare la situazione? Quali sono gli scogli presenti nella procedura, oltre che nella situazione famigliare dell’individuo, che portano all’instaurarsi di questa condizione? Nei prossimi capitoli si cercherà di dare risposta a questi quesiti. 6.2 Convocazione comune Il Comune riceve, tramite il portale elettronico, la lista delle persone che presentano degli arretrati nei confronti della Cassa malati da parte dell’IAS. Successivamente il loro compito è quello di convocare il diretto interessato, utilizzando una lettera scritta46 che inviano al domicilio e “capire il motivo per il quale la persona non paga la Cassa malati. In sostanza va capito se la persona non ha potuto pagare il premio, oppure se ha preferito non pagarlo, 45 ISTITUTO DELLE ASSICURAZIONI SOCIALI, Riduzione individuale di premio (sussidio) nell'assicurazione sociale malattie per l’anno 2015, http://www3.ti.ch/DSS/sw/struttura/dss/ias/upload/pdf/Opuscoli/Istruzioni%20per%20la%20richiesta%20della %20riduzione%20individuale%20del%20premio%202015.pdf, consultato il 3.7.2015 46 Allegato 21 e 22: Intervista ai comuni di Lugano e Agno 20 magari dando priorità ad altro. A seconda di quanto emerge dal colloquio e dalla documentazione prodotta, l’Ufficio Intervento Sociale emette un preavviso. Se vengono riscontrate oggettive difficoltà il preavviso è favorevole e l’assicurato viene indirizzato verso gli aiuti esistenti sul territorio (sussidio CM, assegni integrativi per figli, assegni prima infanzia, assistenza sociale); diversamente se il preavviso emesso è negativo”47. Quindi il risultato dell’incontro viene inviato, sempre attraverso il portale elettronico, all’IAS che a sua volta informerà la Cassa malati con conseguente sospensione (Black List) o meno della persona. 6.2.1 Presa di coscienza della situazione Come appena spiegato il Comune manda una lettera e successivamente anche dei richiami, per informare il diretto interessato della situazione, esponendo la necessità d’incontrarsi per capire cosa sia successo. Tutte le persone intervistate si trovano in Black List, perché non si sono presentate all’incontro in Comune e non hanno spiegato le cause delle loro difficoltà economiche. Inoltre in tutti i casi il mancato pagamento della Cassa malati è dovuto a un impossibilità economica e non al non voler pagare. Quali sono i motivi che hanno portato le persone a non affrontare la situazione e non presentarsi in Comune? Quali fattori personali, organizzativi, informativi hanno influito su questo mancato incontro? 6.2.2 Motivi per cui la persona non è andata in Comune Dagli incontri svolti con le persone coinvolte in questo tema sono emersi diversi aspetti che spiegano i motivi per cui non si sono presentate in Comune e non hanno affrontato la situazione. Qui di seguito verranno elencate cinque categorie di intervistati con le relative spiegazioni della loro mancata attivazione, estremamente legate tra loro. Disinformati Poco meno della metà degli intervistati, sei, dichiara di non aver ricevuto nessuna lettera da parte del Comune e quindi di non sapere di doversi presentare. Stando alle risposte degli intervistati, questo evidenzia una lacuna nel processo informativo, non solo per la convocazione, ma anche da parte del Cantone in quanto dichiarano di non sapere di trovarsi in Black List. Quindi non hanno ricevuto nemmeno il documento inerente la decisione definitiva della sospensione della copertura della Cassa malati e sono venuti a conoscenza della loro situazione solo attraverso il contatto con la struttura ospedaliera. Sebbene penso che sia possibile che in alcuni casi non sia arrivata qualche comunicazione, reputo molto 47 Allegato 21: Intervista comune Lugano, Ufficio intervento sociale, sig. Deyvid Bujas 21 strano che non abbiano ricevuto nulla. Ipotizzo che alcune delle persone che hanno dato questa risposta in realtà abbiano ricevuto le lettere ma, spinte dalla vergogna, abbiano fatto finta di non sapere niente, evidenziando anche la difficoltà a parlarne. Diversi dei loro racconti riportano scenari (divorzio, peggioramento salute, richiesta sussidio, perdita del lavoro) che hanno affrontato con difficoltà e magari hanno dato questa risposta perché, non sapendo bene neppure di cosa si stesse parlando, non erano ancora pronti ad assumersi le proprie responsabilità. Loro hanno fatto proprio questo, sono sfuggiti ai loro doveri, perché sconvolti da un cambiamento difficile da affrontare e superare. Una persona che quindi cerca di accettare una nuova realtà impiegando molte energie, non trova il tempo e la forza per affrontare il resto. Inoltre ricevere una lettera che spiega maggiormente di cosa si tratta e le conseguenze in modo semplice, potrebbe aiutare la persona a capire ed attivarsi. Questo però non risolve la difficoltà dell’individuo a parlare con qualcuno, ma almeno gli permetterebbe di essere consapevole delle scelte che sta perdendo e cosa implica non presentarsi in comune. Ignoranti Al contrario della prima categoria, una parte degli intervistati dichiara invece di aver ricevuto le lettere, ma di non aver capito cosa fare. Difatti sebbene tutte le persone ascoltate dichiarano di essere consapevoli del fatto di avere degli arretrati nei confronti della cassa malati, solamente tre persone hanno chiesto aiuto rivolgendosi a dei professionisti. Questo denota non solo una passività da parte degli individui che probabilmente è legata ad un aspetto psicologico, nel senso che non si sentono pronti a chiedere aiuto per affrontare la situazione, ma anche ad una mancanza di conoscenza dei servizi e d’informazione. Difatti alcune persone dichiarano di non sapere a chi rivolgersi per chiedere aiuto, ma non solo in questa circostanza ma anche per altre questioni come gli assegni famigliari, sostegno per alcune patologie etc. Spesso non sono a conoscenza dei loro diritti e delle strutture sparse sul territorio a cui rivolgersi per farli valere. Questo anche perché una buona parte degli intervistati è straniera, con una bassa formazione e conoscenza del luogo. Per questi motivi ritengo sia fondamentale dare maggiore informazione alla popolazione sugli aiuti e più in particolare sul tema della Black List. I richiedenti aiuto Tre degli intervistati si sono rivolti ad alcuni professionisti per essere aiutati. Uno di loro si è rivolto alla propria Cassa malati, ma non ha avuto un accompagnamento e una spiegazione sufficiente da permettergli di approfondire l’argomento ed evitare di ritrovandosi iscritto in Black List “Durante l’anno precedente si è messo in contatto con la Cassa malati per capire 22 cosa avrebbe dovuto fare visto che non era riuscito a pagare, ma senza ottenere risposte”48. Questo dato è rilevante perché, trattandosi di una questione dove sono loro la parte lesa, dovrebbero essere i primi a interessarsi per risolvere ed evitare il manifestarsi e l’aggravarsi della situazione. Quanto le Casse malati si sentono coinvolte in questa tematica? Invece le altre due persone si sono rivolte a dei professionisti, quando si trovavano già in Black List, ma non principalmente per questa questione, bensì per altri aspetti. La salute da sola non è stata sufficiente per fare attivare l’individuo, perché in quel momento le priorità erano altre. Inoltre, affrontare un cambiamento richiede l’investimento di diverse energie che forse in quel momento non erano presenti o erano semplicemente impiegate in qualcosa d’altro. Con l’aggravarsi della situazione si sono attivate e son state seguite ed accompagnate da un professionista grazie al quale hanno compreso e successivamente risolto la situazione Black List. Viene quindi riconosciuta l’importanza di avere accanto sia la rete primaria che secondaria, per far fronte a una situazione di difficoltà. Questo aspetto emerge in maniera ancora più rilevante dal racconto di una signora intervistata che grazie a questi sostegni è riuscita ad uscirne “Inoltre anche il fatto di avere a carico una famiglia la spinge a voler risolvere tutto al più presto. La presenza della rete primaria e secondaria risulta essere fondamentale, in quanto in esse la persona trova l’appoggio e il sostegno necessari per fronteggiare questo ostacolo”49. L’appoggio di una persona formata come anche di un famigliare può fare la differenza in queste circostanze, non tanto per risolverle ma anche solo per non chiudersi e ignorare tutto, ma senza dimenticare che chiedere aiuto è difficile. Priorità ad altro Alcuni degli intervistati rientrano nella categoria di coloro che non si sono attivatati direttamente per questa questione, in quanto in quel momento hanno dato la priorità ad altro e non si sono rivolti a nessuno. “Lui mi dice che voleva attivarsi subito con il Comune per uscire e spiegare la situazione, ma purtroppo non ha avuto tempo, a causa di alcuni imprevisti familiari, ovvero la morte del fratello. L’intervistato si è trovato quindi in un momento dove ha dovuto affrontare non solo il peggioramento delle condizione della moglie, ma anche la morte di una persona cara. Credo che elaborare e affrontare tutto ciò di certo non deve essere stato facile e lui mi racconta che è anche per tale motivo che ha messo questo problema in secondo piano”50. Questa persona, come anche altre di quelle intervistate, hanno dato la precedenza ad aspetti quali la morte di una persona cara oppure la ricerca di un nuovo impiego professionale, convinti che in questo modo la loro situazione economica si sarebbe ristabilita, potendo affrontare anche gli arretrati accumulati. 48 Allegato 10: Intervista persona in Black List 8 Allegato 4: Intervista persona in Black List 2Intervista 2 50 Allegato 6: Intervista persona in Black List 4ntervista 4 49 23 Probabilmente, visto che nessuno sapeva cosa fosse la Black List, ignoravano quali conseguenze avrebbe portato il prolungarsi di questa condizione. La scelta fatta di non informarsi sulle ripercussioni è dovuta anche ad un senso di vergogna a chiedere aiuto e ad esporre le proprie difficoltà. Per questo motivo hanno deciso di far conto solo sulle loro risorse che purtroppo non sono state sufficienti. Se invece ci fosse stata già una informazione sulla Black List magari rivolgersi a qualcuno sarebbe stato più semplice, visto che quello che si conosce spaventa meno. L’aver stabilito delle priorità in quel particolare periodo è stato dettato molto anche dall’aspetto psicologico vissuto dalla persona e dal suo modo di reagire. Infatti, una volta presentatosi un malessere, tutto è stato nuovamente ridimensionato; quindi dipende tutto dalla persona, dall’evento e da come lo ha interpretato. Non se la sentivano Alcuni intervistati non hanno nemmeno aperto le lettere, o comunque hanno deciso di non affrontare la situazione, perché in loro era vivo un malessere. Vergogna e umiliazione Infatti, molti degli intervistati si vergognavano della situazione in cui erano e per questo hanno deciso di non aprire le lettere o di non presentarsi in Comune, in modo da non farlo sapere ad altri. Questo perché non erano pronti ad affrontare l’argomento e ciò li ha portati quindi ad isolarsi, ritrovandosi da soli senza l’appoggio di famigliari e amici che erano all’oscuro di tutto. Ne è un esempio il caso di quest’uomo intervistato “In giovane età era riuscito ad aprire un’azienda di costruzioni propria che aveva riscosso successo negli anni e, oltre che essere conosciuto per questo, le persone si rivolgevano a lui come persona di fiducia in caso di difficoltà ed era molto stimato. Negli ultimi anni, anche per colpa della crisi, egli è andato incontro a delle difficoltà economiche in quanto gli appaltatori non lo hanno più pagato, trovandosi di conseguenza indebitato fino ad arrivare al fallimento della ditta. Questo è stato per lui molto frustrante, non solo dal punto di vista economico ma forse di più dal punto di vista personale. Infatti mi dice che dopo questo fallimento non è più riuscito a pagare nulla, ma nel contempo non è riuscito a chiedere aiuto a nessuno, nemmeno alla moglie e ai figli che erano all’oscuro di tutto. Il fatto di passare dalla persona che aiuta gli altri a quella che deve essere aiutata ha influito notevolmente e ha portato la persona a chiudersi in un senso di vergogna e umiliazione”51. Questa persona ha fatto molta fatica a parlare della sua storia: vedersi distrutto tutto ciò che aveva costruito con tanta fatica e anni, l’ha destabilizzato, portandolo a chiudersi. Come padre e marito sentiva il peso di questa umiliazione e non ne ha voluto parlare con nessuno e probabilmente ancora adesso non l’ha superata del tutto. Infatti anche per presentarsi in Comune dopo l’incontro avuto in 51 Allegato 13: Intervista persona in Black List 11 24 ospedale, non sarebbe andato lui direttamente, perché conosceva il funzionario che vi lavora, ma sarebbe andato il figlio. Questi vissuti ed emozioni personali influiscono molto sulla volontà di far fronte alla Black List, che diventa l’ultimo dei loro pensieri, confidando forse anche nel fatto che loro non si ammaleranno o avranno bisogno di cure. Tutto questo però cambia quando si presenta un malessere che diventa la motivazione che porta le persone a parlare ed affrontare le loro condizioni. Fallimento Associato al senso di vergogna ed umiliazione vi è anche il fallimento, come nel caso di un uomo che non riusciva più a sostenere la propria famiglia. “I suoi problemi hanno avuto inizio quando circa ad agosto 2014 è stato licenziato, mi racconta che è stato un periodo difficile dal punto di vista economico perché anche se percepiva la disoccupazione già prima, con due figli a carico e la moglie casalinga, faceva fatica ad arrivare alla fine del mese. Inoltre durante il suo racconto traspare un senso si vergona e fallimento che ha vissuto soprattutto all’ora e capisco che per lui non è facile parlarne. L’uomo si è trovato di fronte ad una situazione difficile dove ha dato la priorità alle altre spese sacrificando quella che reputava meno urgente, ovvero la Cassa malati. In queste circostanze la persona non è riuscita a chiedere aiuto a qualche servizio, proprio perché non voleva parlarne con nessuno ed ha cercato di venirne fuori da solo cercando lavoro52”. Questa persona ha voluto affrontare tutto da sola per non farlo sapere ai suoi cari, ma anche per dimostrare e riacquistare sicurezza in se stesso. Questo racconto mette ancora di più in evidenza quanto i valori, l’aspetto morale e personale influisce sul percorso intrapreso in caso di difficoltà. Rassegnazione In un caso vi è stato anche una sensazione di rassegnazione per la propria situazione da parte di un ragazzo di appena vent’anni. Il giovane si è ritrovato in una circostanza difficile per via del debito accumulato dai suoi genitori, è andato a vivere da solo e fa l’apprendista. Questa situazione lo ha scosso notevolmente e fa fatica a parlarne; per questo reputo importantissimo prendersi il giusto tempo con queste persone, offrirgli un’accoglienza attraverso un ascolto non giudicante. “Questo colloquio gli è stato utile perché mi dice che sono riuscita a trasmettergli un po’ di forza, di voglia di risolvere la situazione, soprattutto adesso che si stava rassegnando su tutto”53. Queste persone si rifugiano in loro stesse e se non c’è qualcuno che li aiuta, li segue rischiano di perdersi e lasciarsi sopraffare dagli eventi. L’accompagnamento e la presenza di una persona cara vicina, come anche di un professionista risulta fondamentale, non solo per affrontare la situazione, ma anche per risolverla. Inoltre questo racconto mette in luce una tematica sempre più presente ovvero 52 53 Allegato 5: Intervista persona in Black List 3 Allegato 9: Intervista persona in Black List 7 25 l’indebitamento giovanile che non deve essere sottovalutato oltre che ignorato, ma costituisce un campanello d’allarme a cui prestare attenzione. Quelli appena menzionati sono i principali motivi, legati tra loro, che hanno portato queste persone a trovarsi iscritte in Black List. Nessuno degli intervistati sapeva di essere in questa situazione e tanto meno cosa significasse. L’ospedale è stato quindi il luogo dove hanno preso coscienza della sospensione dei costi da parte della Cassa malati, dunque solamente nel momento in cui è sopraggiunto un malessere e la necessità di cure. 6.3 Ospedalizzazione e cambio di priorità Nonostante queste persone non abbiano affrontato subito la situazione presentandosi in Comune, in un secondo momento, spinte dalle necessità mediche, hanno dovuto fare i conti con questa realtà. Quello che emerge dal racconto degli intervistati è che l’ospedalizzazione o il confronto con uno stato di salute che peggiora porta la persona a ridimensionare le sue priorità. Di conseguenza, quindi, anche l’aspetto legato al finanziamento di queste cure viene messo al primo posto. Tutti gli intervistati, infatti, si dicono pronti ad affrontare la situazione della Black List. “Adesso vuole affrontare la questione anche della Black List, perché comprende che, soprattutto nelle sue condizioni, avrà bisogno di cure e da solo non riesce economicamente a farsene carico”54. L’attivazione della persona è stata possibile attraverso l’incontro con l’assistente sociale ospedaliero che ha spiegato cosa significa essere in Black List e come uscirne, permettendo alla persona di comprendere le circostanze in cui si trovava. Per alcuni era la prima volta che parlavano con qualcuno delle loro difficoltà e sono state apprezzate le doti d’ascolto e accoglienza, qualità importanti soprattutto per coloro che si vergognavano. Questo cambiamento di priorità oltre che di comprensione della situazione gli ha permesso di uscire dalla Black List, tranne che per una persona che dopo l’incontro è scomparsa e si è dimostrata irraggiungibile. Sono venuta a conoscenza della risoluzione o meno della situazione Black List attraverso: il contatto con la persona stessa, i professionisti coinvolti e il programma interno utilizzato all’ospedale per raccogliere i dati assicurativi. 6.4 Cosa cambiare per migliorare Il racconto degli intervistati ha permesso di mettere in luce quelle che sono le difficoltà che hanno comportato l’iscrizione nella Black List. Una parte di loro dichiara di non aver ricevuto le lettere di convocazione da parte del Comune come anche il documento inerente la decisione della sospensione della copertura. Questo denota una possibile lacuna nel 54 Allegato 16: Intervista persona in Black List 14 26 processo comunicativo e vi è anche una bassa informazione alla popolazione dei servizi a cui rivolgersi in caso di necessità, oltre che del tema Black List. Al di là di questo ostacolo, vi è anche quello dell’aspetto psicologico. Infatti queste persone si trovano a vivere un periodo particolare della propria vita, caratterizzato da diversi cambiamenti (divorzio, nascita figli, peggioramento della salute, instabilità lavorativa, difficoltà con il sussidio) che destabilizzano la persona che non affronta la situazione, lasciandosi sopraffare dalla vergogna, l’umiliazione, il fallimento e la rassegnazione. Infine emerge anche il ruolo fondamentale, ma purtroppo poco presente, della Cassa malati, che verrà approfondito di seguito. 7. Riflessione personale Ogni persona nel suo percorso si trova confrontata con diversi cambiamenti. A volte vengono affrontati senza timore, mentre altre volte generano angoscia e si cercano delle scorciatoie per evitarli, oppure si rimane bloccati e fermi senza reagire ed affrontarli. Tutti gli intervistati si sono confrontati con un cambiamento che però ha preso il sopravvento: si trovavano tutti in Black List. Queste persone non hanno avuto delle risorse sufficienti per far fronte al mutamento della propria situazione. L’aspetto piscologico di questo evento li ha destabilizzati parecchio, facendogli perdere sicurezza e portandoli a chiudersi in se stessi o dare priorità ad altro, senza affrontare direttamente la questione. In un momento di vulnerabilità possedere delle risorse a cui aggrapparsi risulta fondamentale, ne sono un esempio le persone che si sono rivolte a dei professionisti. Quindi anche conoscere i servizi a cui potersi rivolgere in un momento difficile, in modo da non ritrovarsi da soli, sarebbe una buona risorsa per la persona, tenendo conto oltretutto del rifiuto di alcuni a parlarne con figure conosciute. Visto che buona parte degli intervistati non sapeva della loro esistenza penso sarebbe utile aumentare, rafforzare e pubblicizzare maggiormente i servizi sparsi sul territorio, a cui ci si può rivolgere nel momento del bisogno. Si tratta di una sorta di prevenzione, a livello primario, che permetterebbe di fornire gli strumenti per fronteggiare, qualora si presentasse, una situazione avversa. Inoltre, visto il rifiuto a parlarne con i famigliari e amici, proprio per il sentimento di vergogna e umiliazione, potersi confrontare con uno sconosciuto risulta essere più semplice per l’individuo. Questo aspetto è emerso parecchio attraverso i colloqui svolti in ospedale e ritenuto come positivo e funzionale per affrontare la situazione. Per di più confrontarsi con un professionista non solo risulta essere vantaggioso per le conoscenze teoriche che egli mette a disposizione, ma anche perché offre un ascolto, un accompagnamento indispensabile per le persone che si trovano psicologicamente vulnerabili in quel momento. Proprio per questo motivo considero la figura dell’operatore sociale la più adatta e la più indicata a trattare questi casi, anche perché spesso dietro queste storie, si nascondono altri aspetti che richiedono una presa in carico completa. Senza voler sminuire il ruolo dei 27 funzionari comunali, la scelta dell’operatore sociale è forse anche preferibile per una questione legata al pregiudizio della gente, che esita a rivolgersi a uno sportello, perché teme di trovarsi di fronte qualcuno pronto a giudicare. Lavorando su una maggiore prevenzione del danno e fornendo alle persone le risorse per poterlo fronteggiare, anche attraverso una maggiore conoscenza della validità dei servizi che si avvalgono dell’ascolto, il dialogo, l’appoggio etc. si potrebbe diminuire ed invogliare il soggetto a chiedere aiuto e parlare, invece di chiudersi. Inoltre avere un servizio di indirizzo sociale che si occupa di questa tematica, considerando anche le ore di lavoro che richiede la presa in carico dei casi, potrebbe essere una nuova strategia per affrontare questo problema. Quanto agli intervistati che dichiarano di non aver ricevuto le lettere non saprei come poter migliorare la loro situazione, visto che sono ben tre i documenti inviati. Personalmente penso che li abbiano ricevuti, però per i motivi piscologici citati non li abbiano aperti, oppure non abbiano capito cosa avrebbero dovuto fare o abbiano dato priorità ad altro. Quello che è certo è che le persone non sanno cosa sia la Black List, come ci si finisce e tanto meno come uscirne. A mio parere manca quindi un’informazione alla popolazione sul tema in questione come anche e soprattutto sulle conseguenze che porta un mancato pagamento della Cassa malati. Essere consapevoli degli effetti che comportano le proprie scelte potrebbe aiutare le persone a non sottovalutare il rischio di malattia, definendo già inizialmente le priorità in modo diverso e non solo al momento dell’ospedalizzazione. Tale fine potrebbe essere conseguito non solo pubblicizzando le strutture, ma anche esplicitando maggiormente nella lettera di convocazione in Comune, in forma semplice e chiara, cosa comporta non presentarsi all’incontro. Inoltre il fatto di indicare i documenti da reperire, può sicuramente aiutare e velocizzare i tempi ma penso sia utile anche specificare che in assenza di essi si possono presentare all’incontro, visto che serve proprio per aiutarli a capire. Spesso infatti le persone e le famiglie che si ritrovano in questa circostanza hanno una bassa scolarizzazione, scarsa conoscenza della lingua come anche della legislazione; quindi offrire loro qualche informazione in più di facile comprensione oltre che quale incoraggiamento potrebbe aiutarle a comprendere meglio la situazione spingendole ad attivarsi. Per promuovere la conoscenza di questa tematica reputo che anche le Casse malati giochino un ruolo importante, in quanto sono loro i diretti interessati e dovrebbero attivarsi in prima persona per diffondere questo sapere. Loro sostengono di promuovere tali informazioni e riconoscono l’importanza di diffonderle tra la popolazione. Purtroppo però tutti gli intervistati non sapevano cosa fosse la Black List e dal racconto di uno di loro55 è emerso anche una mancanza di collaborazione da parte di questa istituzione, che non è riuscita a dare le giuste nozioni per permettere all’individuo di affrontare correttamente la condizione debitoria. Inoltre, grazie al confronto con i due intervistati del Comune, è emerso 55 Allegato 10: Intervista persona in Black List 8 28 molto bene il suo ruolo fondamentale, ma anche poco presente alcune volte. Infatti i dati dell’anno corrente del Comune di Lugano riguardanti il numero di persone segnalate dalla Cassa malati in una situazione debitoria nei loro confronti, mostrano che circa il 47% ha risolto il proprio debito. Se a questa cifra sommiamo la parte delle persone convocate che espongono la stessa versione dei fatti, si arriva a circa il 66% delle segnalazioni. Questo denota una mancanza dell’aggiornamento della lista degli assicurati da parte della Cassa malati che comporta l’errata iscrizione dell’individuo nella lista debitori. Inoltre, con la presa in carico della persona debitrice, si cerca di lavorare sulla prevenzione e la riduzione del danno quindi, si cerca di evitarne il peggioramento pagando i premi attuali e agendo gradualmente sul risanamento. A questo proposito si incontrano ancora delle difficoltà con la Cassa malati che invece vorrebbe coprire dapprima gli arretrati. Questa nuova procedura ha sicuramente diminuito il numero di persone che si trovano senza copertura rispetto al passato, ed agisce con l’intento di colpire solo coloro che decidono di non voler pagare gli oneri assicurativi. Purtroppo però, sia per mancanza di conoscenza, d’informazione e per la vulnerabilità emotiva generata da un’instabilità economica, si ritrovano nella stessa situazione anche coloro che non possono pagare. Quindi chi è più vulnerabile e fragile, per i vari motivi esposti precedentemente, non dispone di risorse sufficienti per reagire ed affrontare la situazione ritrovandosi nella Black List. Infatti su sedici interviste tutti si trovavano in questa situazione sebbene non potessero pagare, dando così la conferma delle lacune evidenziate. Secondo me dovrebbe esser attuata un’informazione e prevenzione maggiore e migliorare la collaborazione tra i servizi, anche perché in fondo tutti lavorano per raggiungere lo stesso obiettivo. Attraverso i dati raccolti e la loro analisi ho potuto dare risposta agli interrogativi posti inizialmente sul tema. Infatti emerge l’assenza d’informazione e di conoscenza da parte della popolazione, non solo del tema della Black List, ma anche dei servizi a cui rivolgersi in caso di bisogno. L’intervento di quest’ultimi potrebbe ribaltare le cose. Infatti, attraverso il sostegno da loro offerto, la persona avrebbe maggiori probabilità di superare la situazione economica avversa nata da un cambiamento, come anche il sentimento di vergogna che ha comportato l’istaurarsi di una barriera emotiva. Infatti, come viene detto da Dina Galli “Il cambiamento per l’assistente sociale, è fortemente influenzato sia dalla capacità della persona di esplicitare il bisogno, sia dalla competenza professionale dell’operatore, ma soprattutto dalla disponibilità e dalla qualità delle risorse che le istituzioni e le comunità mettono a disposizione”56. 56 GALLI D., Il servizio sociale per minori, manuale pratico per assistenti sociali, Milano, Franco Angeli, 2005, p.40 29 Questo lavoro di tesi mi ha permesso di incontrare e quindi di raccogliere il vissuto delle persone direttamente coinvolte in questa realtà. Infatti penso che proprio per questo aspetto, esso porti un contributo interessante al tema. La lettura di questo testo offre la possibilità di comprendere un argomento complesso, vista le sue implicazioni a livello legislativo, di cui non si conosce molto. Evidenziando le categorie di coloro che finiscono in Black List, penso che il lettore e soprattutto chi si trova in questa situazione si possa immedesimare e comprendere meglio come uscirne e magari identificandosi nel vissuto degli altri trovi la motivazione per attivarsi. Leggere storie come le loro, con un risvolto positivo, potrebbero aiutarle a elaborare il momento e decidere di uscirne. Inoltre spero che la lettura di questo lavoro di tesi sia utile anche ai professionisti, che si trovano quotidianamente confrontati con questa realtà come gli assistenti sociali, per comprendere meglio la condizione personale e psicosociale degli individui. Un aspetto critico di questo documento è sicuramente legato alla tipologia di intervista somministrata alla Cassa malati; infatti purtroppo non è stato possibile incontrarsi e quindi sottoporre loro anche le riflessioni e i dati emersi dal confronto con le figure del Comune. Questa lacuna non ha permesso di discutere direttamente e raccogliere appieno il loro punto di vista, nonostante si sia cercato di prendere contatto con diverse Casse malati. Inoltre anche per quanto concerne le domande sottoposte agli intervistati che si sono presentati in ospedale e si trovavano in Black List, non è stato possibile registrare l’incontro, ma si è cercato di trascrivere nella maniera più fedele possibile il loro vissuto. Penso che a breve si sentirà parlare di questa tematica anche a livello mediatico, in quanto è noto che si stanno svolgendo ricerche proprio sul numero di persone iscritte in Black List, a seguito della nuova revisione legislativa. Spero che questo lavoro dia un contributo, in quanto porta la parola e il vissuto dei protagonisti e permette di capire non solo cosa non funziona secondo loro, ma anche cosa consigliano di fare. 30 BIBLIOGRAFIA Testi GALLI D., Il servizio sociale per minori, manuale pratico per assistenti sociali, Milano, Franco Angeli, 2005 GALLINO L., Il lavoro non è una merce, Contro la flessibilità, Bari, Editori Laterza, 2009 DE ROSE C., Che cos’è la ricerca sociale, Roma, Carrocci editore, 2003 ALLEGRI E., PALMIERI P., ZUCCA F., Il colloquio nel servizio sociale, Roma, Carocci Faber editore, 2013 CIUCCI F., L’intervista nella valutazione e nella ricerca sociale Parole di chi non ha voce, Milano, FrancoAngeli, 2012 CELLENTANI O., Manuale di metodologia per il servizio sociale, Milano, FrancoAngeli, 1997 DE AMBROGIO U., BERTOTTI T., MERLINI F., L’assistente sociale e la valutazione Esperienze e strumenti, Roma, Carocci Faber, 2007 FOLGHERAITER F., Teoria e metodologia del servizio sociale la prospettiva di rete, Milano, FrancoAngeli, 1998 DALL PRA PONTICELLI M., Dizionario di lavoro sociale, Roma, Carocci Faber, 2011 Basi legali Legge federale sulla esecuzione e sul fallimento dell’11 aprile 1889, Codice civile Svizzero, 3.5.1 Legge federale sull’assicurazione malattie del 18 marzo 1994, Codice civile Svizzero, 832.10 Regolamento della legge di applicazione della legge federale sull’assicurazione malattie del 29 maggio 2012, Codice civile Svizzero 6.4.6.1.1 Legge d’applicazione della Legge federale sull’assicurazione malattie del 26 giugno 1997, Codice civile Svizzero, 6.4.6.1 Ordinanza sull’assicurazione malattie del 27 giugno 1995, Codice civile Svizzero, 832.102 Legge sugli assegni famigliari del 18 dicembre 2008, Codice civile Svizzero, 6.4.1.1 Legge sul sostegno alle attività delle famiglie e di protezione dei minorenni (Legge per le famiglie), Codice civile Svizzero, 6.4.2.1 31 Documenti interni ospedale FINAZZI e BAERISWYL, Verbale riunione AFC & Servizi sociali EOC, emesso in data 14.11.2014 SERVIZIO CENTRALE DI CONTABILITA’ E FATTURAZIONE, Informazione per i pazienti: sospensione prestazioni (LAMal 64a), emesso in data 15.03.2013 SERVIZIO SOCIALE EOC, compiti e attività del servizio sociale, approvato da RU EOC (I-SOC-001), emesso in data 11.12.2007 SITO INTERNO ENTE OSPEDALIERO CANTONALE, Servizi sociali, http://intranet/index/eoc/servizi-centrali/servizi_sociali.htm, consultato il 10.4.2015 Sitografia ENTE OSPEDALIERO CANTONALE, Ospedali e istituti: Ospedale Regionale di Lugano, http://www.eoc.ch/Ospedali-e-Istituti/Ospedale-Regionale-diLugano/Civico-e-Italiano/Presentazione.html, consultato il 18.4.2015 ENTE OSPEDALIERO CANTONALE, Chi siamo: Missione e valori, http://www.eoc.ch/Chi-siamo/Missione-e-Valori.html, consultato il 26.4.2015 ENTE OSPEDALIERO CANTONALE, Pazienti e visitatori: Consulenze, http://www.eoc.ch/Pazienti-e-visitatori/Consulenze/Servizi-Sociali/Contatti.html, consultato il 25.4.2015 LA REPUBBLICA E CANTONE TICINO, Fallimento, http://www4.ti.ch/di/dg/uef/fallimento/attestato-di-carenza-beni//, consultato il 4.4.2015 CONFEDERAZIONE SVIZZERA, Temi: popolazione, movimento della popolazione – dati, indicatori, http://www.bfs.admin.ch/bfs/portal/it/index/themen/01/06/blank/key/06.html, consultato il 20.6.2015 CONFEDERAZIONE SVIZZERA, Temi: popolazione, vista d’insieme – novità sul tema, http://www.bfs.admin.ch/bfs/portal/it/index/themen/01/01/new/nip_detail.html?gnpID =2014-364, consultato il 20.6.2015 CONFEDERAZIONE SVIZZERA, Thèmes: Familles, ménages – Analyses: politique familiale, Coût des enfants en Suisse, http://www.bfs.admin.ch/bfs/portal/fr/index/themen/01/04/blank/dos/01.html, consultato il 20.6.2015 CONFEDERAZIONE SVIZZERA, Diritto federale: Legge federale sull’invalidità: articolo 3.a, https://www.admin.ch/opc/it/classifiedcompilation/19590131/index.html, consultato il 29.6.2015 32 ISTITUTO DELLE ASSICURAZIONI SOCIALI, Riduzione individuale di premio (sussidio) nell'assicurazione sociale malattie per l’anno 2015, http://www3.ti.ch/DSS/sw/struttura/dss/ias/upload/pdf/Opuscoli/Istruzioni%20per%2 0la%20richiesta%20della%20riduzione%20individuale%20del%20premio%202015. pdf, consultato il 3.7.2015 REPUBBLICA E CANTON TICINO, Divisione dell’azione sociale e delle famiglie: La politica sociale nel più vasto contesto della politica sociale, bilanci e prospettive per il Cantone Ticino, http://www4.ti.ch/index.php?&ADMCMD_prev=ac01e0f4412f0c0fe20547556cc85f4 3&id=82868, consultato il 20.6.2015 IMMAGINE DI COPERTINA: Marina Colombo Pittrice, http://www.marinacolombopittrice.it/?page_id=667, consultato il 5.9.2015 Moduli e materiale SUPSI MONIGATTI M., dispensa del corso Le prestazioni sociali nella sicurezza sociale svizzera, SUPSI DEASS, a.a 2014/2015, pp. 85-100 VAUCHER DEL LA CROIX C., Politiche e interventi in ambito famigliare, SUPSI DEASS, a.a. 2014/2015 MARAZZI C., Mondi del lavoro, SUPSI DEASS, a.a. 2013/2014 Rapporti vari EGLOFF, MICHELE. Casse malati: assicuratori morosi, sospesi e insolventi in Ticino. SUPSI Dipartimento sanità, 2011. Svizzera. Consiglio Federale. 2009. Iniziativa parlamentare Articolo 64a LAMal e premi non pagati. Decreto del 28 agosto (09.425) RAPPORTO DELLLA COMMISSIONE SPECIALE SANITARIA sul messaggio 28 settembre 2011 concernente la modifica della Legge d’applicazione della Legge federale sull’assicurazione malattie (LCAMal) del 26 giugno 1997. Rapporto di minoranza, 9 dicembre 2011 (6534 R2) Giornali MARAZZA Carlo. 2014. Vai dal medico? Non posso più. La Regione (Ottobre): pp. 2-3 Dal quotidiano gratuito”20 MINUTI”. Pagare la cassa malati: un problema per molti giovani, 30 giugno 2015 33 ALLEGATI ALLEGATO 1: Traccia domande intervista persone in Black List ................................ 1 ALLEGATO 2: Traccia scheda Black List ........................................................................ 3 ALLEGATO 3: Intervista persona in Black List 1 ............................................................ 6 Scheda Black List – Intervistato 1 ...................................................................................... 10 ALLEGATO 4: Intervista persona in Black List 2 .......................................................... 13 Scheda Black List – Intervistato 2 ...................................................................................... 16 ALLEGATO 5: Intervista persona in Black List 3 .......................................................... 19 Scheda Black List – Intervistato 3 ...................................................................................... 23 ALLEGATO 6: Intervista persona in Black List 4 .......................................................... 26 Scheda Black List – Intervistato 4...................................................................................... 29 ALLEGATO 7: Intervista persona in Black List 5 .......................................................... 33 Scheda Black List – Intervistato 5...................................................................................... 36 ALLEGATO 8: Intervista persona in Black List 6 .......................................................... 39 Scheda Black List – Intervistato 6 ...................................................................................... 42 ALLEGATO 9: Intervista persona in Black List 7 .......................................................... 45 Scheda Black List – Intervistato 7 ...................................................................................... 48 ALLEGATO 10: Intervista persona in Black List 8 ........................................................ 51 Scheda Black List – Intervistato 8...................................................................................... 54 ALLEGATO 11: Intervista persona in Black List 9 ........................................................ 57 Scheda Black List – Intervistato 9 ...................................................................................... 60 ALLEGATO 12: Intervista persona in Black List 10 ...................................................... 63 Scheda Black List – Intervistato 10 .................................................................................... 66 ALLEGATO 13: Intervista persona in Black List 11 ...................................................... 69 Scheda Black List – intervistato 11 .................................................................................... 72 ALLEGATO 14: Intervista persona in Black List 12 ...................................................... 75 Scheda Black List – Intervistato 12.................................................................................... 78 ALLEGATO 15: Intervista persona in Black List 13 ...................................................... 81 Scheda Black List – Intervistato 13 .................................................................................... 84 ALLEGATO 16: Intervista persona in Black List 14 ...................................................... 87 Scheda Black List – Intervistato 14 .................................................................................... 90 ALLEGATO 17: Intervista persona in Black List 15 ...................................................... 93 Scheda Black List – Intervistato 15 .................................................................................... 96 ALLEGATO 18: Intervista persona in Black List 16 ...................................................... 99 Scheda Black List – Intervistato 16 .................................................................................. 102 ALLEGATO 19: Tabella riassuntiva persone in Black List......................................... 105 ALLEGATO 20: Traccia domande intervista comuni .................................................. 109 ALLEGATO 21: Intervista comune Lugano, Uff. intervento sociale sig. D. Bujas ... 110 ALLEGATO 22: Intervista comune Agno, Sig.na S. Giovanati, assistente sociale .. 121 ALLEGATO 23: Traccia domande intervista cassa malati ......................................... 129 ALLEGATO 24: Intervista cassa malati, Sig.na F. Lüthi-Rossinelli responsabile servizio incasso ............................................................................................................. 130 1 ALLEGATO 1: Traccia domande intervista persone in Black List Dati anagrafici Sesso: M F Età: Professione: Situazione lavorativa: Stato civile: Dipendente Indipendente Disoccupato Celibe/Nubile Sposta/o Vedovo/a Figlio/i Parenti Moglie/Marito Divorziato/Separato Persone a carico: Famiglia Solo/a Da quando si trovano in Black List: 1. La richiesta Da chi è stata inviata/o all’ospedale? Lei sa di trovarsi in Black List e cosa significa? Lei si trova in Black List perché non poteva pagare o perché non ha voluto pagare? 2. La segnalazione Da quanto tempo si trova in Black List? Ha parlato con qualcuno (figure professionali e non) di questa situazione? 3. La contestualizzazione 3.1 Le azioni In passato, prima di oggi, ha già cercato una soluzione? Quali soluzioni ha trovato e attuato per cercare di uscire dalla Black List? (Cosa ha fatto? / Cosa non ha fatto?) 3.2 Le intenzioni Concentrandoci invece sul presente cosa vorrebbe fare rispetto alla sua situazione? Adesso che magari a più in chiaro cosa significa trovarsi in Black List sarebbe disposta/o ad andare in Comune? 2 3.3 Le aspettative Che aspettative nutre rispetto alla sua situazione? Dal suo vissuto, cosa pensa si dovrebbe cambiare per evitare che altre persone si trovino in questa situazione? 4. Valutazione colloquio Questo colloquio le è stato utile oppure no? Perché? Sarebbe disposto/a a farmi sapere, tra un mese o più, se la sua situazione è cambiata oppure no? 3 ALLEGATO 2: Traccia scheda Black List 1. Motivi per cui la persona non ha pagato la cassa malati A. Economici: Licenziamento Divorzio Indebitamento Dipendenze Eventi personali che hanno peggiorato la situazione economica Altro B. Non economici Non crede nelle istituzioni Non ne ha bisogno Vuole utilizzare i soldi per altri scopi Passato negativo con la cassa malati Eventi personali (viaggi…) Altro La persona non ha pagato perché: Non vuole Non può economicamente Opzione: La persona non può economicamente - La persona si trova in Black List anche se non può pagare perché gli mancano i mezzi economici Opzione: La persona non vuole pagare - La persona si trova in Black List perché non vuole pagare. 2. Cosa ha fatto/ non ha fatto Niente, non se la sentiva Niente, non lo sapeva (non ha ricevuto le lettere) Niente, ha dato la priorità ad altro Ne ha parlato con qualcuno famigliari e/o amici Si è rivolta a qualche professionista Altro 4 Andata in comune Si No Opzione: La persona non è andata in comune 3. Perché non è andata in comune (visto che non può economicamente se andava in comune usciva dalla Black List) A. Mancanza d’informazione Non ha letto le lettere Non ha capito/sapeva cosa doveva fare Non ha ricevuto le lettere Altro B. Motivi Famigliari Non voleva farlo sapere ad altre persone Mancanza di appoggi Eventi famigliari Altro C. Motivi sociologici Vergogna Umiliazione Fallimento Dimenticanza Rassegnazione Altro D. Priorità Dato la priorità ad altro Vuole uscire da questa situazione? Si No Opzione: La persona vuole uscire da questa situazione andare in comune 5 4. Cosa dovrebbe cambiare secondo lei per evitare questa situazione? Maggiore informazione Maggior sensibilizzazione Parlare con un professionista esterno al comune Altro 5. Questo colloquio per lei è stato utile? Si No 6 ALLEGATO 3: Intervista persona in Black List 1 Dati anagrafici Sesso: M X F Età: 20 anni Professione: Impiegato (prima apprendista) Situazione lavorativa: X Dipendente Indipendente Pensionato Stato civile: X Celibe/Nubile Sposta/o Divorziato/Separato Vedovo/a Persone a carico: X Famiglia Solo/a Moglie/Marito Figlio/i Parenti Da quando si trovano in Black List: Circa 1 anno e mezzo 1. La richiesta Da chi è stato inviata/o all’ospedale? L’intervistato si è presentato in ospedale in accordo con il medico che si è occupato di lui durante la sua ultima degenza e il suo medico curante per discutere del suo prossimo intervento. Difatti circa un anno fa è stato ricoverato presso l’ospedale e sottoposto ad un intervento d’urgenza, già all’ora si trovava in Black List ma trattandosi di un’operazione di vitale importanza i costi sono stati coperti. Avvenuta la dimissione il medico ha concordato con il paziente un progetto terapeutico, per ristabilire lo stato di salute, che avrebbe comportato in futuro altri due interventi. Quindi attualmente si è ripresentato presso la struttura ospedaliera perché, come d’accordo con i medici, vuole seguire questo progetto e quindi sottoporsi alla seconda operazione. La persona però si trova ancora in Black List e non trattandosi più di un’operazione d’urgenza la cassa malati non si assume i costi. Inoltre, lui stesso dichiara di non avere la possibilità economica per farlo. Durante il primo ricovero egli era stato informato dall’ospedale che si trovava in Black List e quindi, sprovvisto di copertura della cassa malati, i costi medici al di fuori dell’urgenza in cui si trovava in quel momento sarebbero stati a suo carico. Il ragazzo racconta che in quel momento aveva capito l’importanza di risolvere il prima possibile la questione, anche perché vuole sottoporsi al secondo intervento. Il giovane nonostante volesse risolvere questa situazione il prima possibile, al rientro a casa, preso anche da altre preoccupazioni e da una situazione famigliare difficile ha messo tutto in secondo piano fino a quando ha ricevuto la data del secondo 7 intervento. Nel contempo il servizio accettazione pazienti programmando la sua entrata ha preso coscienza della situazione in Black List ed ha segnalato il caso al servizio sociale. Lei sa di trovarsi in Black List e cosa significa? Lui non sapeva di essere in Black List e tanto meno cosa fosse fino al momento del primo ricovero d’urgenza avvenuto nell’anno precedente, quando l’ospedale lo ha informato sulla sua situazione capendo un po’ meglio il tutto e cosa doveva fare per uscirne. Nel suo racconto esprime diverse volte che avrebbe potuto fare di più, ma confidava nel fatto che qualcuno prima o poi si sarebbe interessato alla sua situazione. Il fatto di non essersi attivato in prima persona confidando nell’intervento altrui, ha fatto sì che questa situazione si protrasse ulteriormente nel tempo. Lei si trova in Black List perché non poteva pagare o perché non ha voluto pagare? Il giovane si trova in Black List perché la sua situazione economica nell’ultimo anno e mezzo è peggiorata e non è riuscito a far fronte a tutte le spese tra cui quella della cassa malati. Questo a seguito del divorzio avvenuto tra i suoi genitori che ha comportato una rottura ed un’instabilità economica e famigliare. Infatti al momento della separazione il ragazzo viveva con la madre e altri tre fratelli, di cui due minorenni, e le uniche entrate erano gli alimenti versati dal padre e il suo salario d’apprendista; di certo non sufficienti per sostenere le uscite. La famiglia ha quindi cercato di andare avanti, dando la precedenza ad altre spese e senza però pagare i contributi per la cassa malati creandosi quindi un debito. In quel momento le priorità erano altre ma adesso, dopo aver ricevuto la data del secondo intervento, il giovane dice di voler dare la priorità al suo stato di salute e questo lo motiva a voler risolvere la situazione. Oltre a ciò il fatto che nell’ultimo periodo è riuscito a terminare la scuola e trovare un posto di lavoro che gli permette un’entrata maggiore e fissa, gli dà sicurezza e lo spinge ancora di più a voler affrontare tutto ciò. In questo racconto emerge come il giovane abbia dato la priorità alla sua salute solo dopo essere venuto a conoscenza della data dell’intervento. 2. La segnalazione Da quanto tempo si trova in Black List? Dopo essere venuto a conoscenza della sua situazione attraverso il primo ricovero ospedaliero, dichiara di trovarsi in Black list da circa un anno e mezzo. 8 Ha parlato con qualcuno (figure professionali e non) di questa situazione? Dopo esserne venuto a conoscenza ne ha parlato con sua madre principalmente ma prima di prendere contatto con noi del servizio sociale non si è mai rivolto a dei professionisti. Questa situazione potrebbe essere frutto della superficialità dell’interessamento del soggetto e della insufficienza di informazioni presenti sulla rete. 3. La contestualizzazione 3.1 Le azioni In passato, prima di oggi, ha già cercato una soluzione? Prima del primo ricovero in ospedale non sapeva della sua situazione e quindi non si è mobilitato, ma una volta compresa la situazione e al ritorno a casa dopo l’ospedalizzazione era deciso ad affrontarla ma ha dato precedenza ad altre questioni. Le sue priorità al momento del ricovero e una volta rientrato a casa sono mutate per via delle difficoltà economiche e famigliari che ha dovuto affrontare. Inoltre penso che l’appoggio della famiglia e soprattutto della madre sarebbe stato decisivo per affrontare la Black List, ma che visto il legame tra l’ex marito e il comune si è ritrovato da solo. Quali soluzioni ha trovato e attuato per cercare di uscire dalla Black List? (Cosa ha fatto? / Cosa non ha fatto?) La persona non si è attivata per risolvere la situazione prima del ricovero in ospedale perché non lo sapeva. Al rientro dopo l’ospedalizzazione si è confrontato con la madre, la quale dice di aver ricevuto delle lettere dal comune, ma di averle buttate via senza leggerle. Questo perché si era da poco separata dal marito che lavora presso il comune e vedendo le lettere con quel indirizzo ha deciso di non aprirle, di non parlarne e di cestinarle direttamente. Preso da altre difficoltà, senza l’appoggio dei famigliari e magari anche per dimenticanza non si è rivolto al comune per affrontare la questione Black List fino alla comunicazione della data del secondo intervento. 3.2 Le intenzioni Concentrandoci invece sul presente cosa vorrebbe fare rispetto alla sua situazione? Adesso ha deciso di affrontare la situazione perché vuole mettere al primo posto la salute, stare bene. Inoltre aver trovato un lavoro fisso gli dà maggiore sicurezza. Adesso che magari a più in chiaro cosa significa trovarsi in Black List sarebbe disposta/o ad andare in Comune? 9 La persona sostiene di voler risolvere la questione e visto l’importanza di questo secondo intervento e l’impossibilità di farsi carico personalmente delle spese mediche, vuole andare in comune il prima possibile. Inoltre per quanto riguarda la questione del padre che lavora li, lui sostiene non avere nessun problema a presentarsi da loro. 3.3 Le aspettative Che aspettative nutre rispetto alla sua situazione? Dall’incontro emerge che egli sta vivendo con preoccupazione tutto ciò e dice di aver bisogno d’aiuto per riuscire ad uscire da questa situazione. Per fare ciò si dimostra quindi disponibile a prendere contatto al più presto con il suo comune di domicilio. Il giovane ammette quindi di aver bisogno dell’aiuto di terzi, ma in passato non si è mai attivato in questo senso forse perché le priorità erano altre. Dal suo vissuto, cosa pensa si dovrebbe cambiare per evitare che altre persone si trovino in questa situazione? Secondo il suo punto di vista trova che sarebbe utile avere una maggiore informazione su cosa sia la Black List e delle conseguenze che comporta, in modo da non sottovalutarle. Questo perché lui stesso dice di aver minimizzato la gravità della situazione convinto che qualcuno, prima o poi, lo avrebbe aiutato. 4. Valutazione colloquio Questo colloquio le è stato utile oppure no? Perché? Secondo lui questo incontro gli ha permesso di capire meglio la sua situazione, le conseguenze e soprattutto come poterne uscire. Inoltre dice che il fatto di poter parlare con qualcuno esterno al comune lo ha aiutato perché far sapere la propria condizione a chi si conosce è sempre un po’ più difficile. Sarebbe disposto/a a farmi sapere, tra un mese o più, se la sua situazione è cambiata oppure no? Il giovane si dimostra disponibile per farmi sapere come procederanno le cose. Risultato: Risolto 10 Scheda Black List – Intervistato 1 1. Motivi per cui la persona non ha pagato la cassa malati A. Economici: Licenziamento X Divorzio (genitori) Indebitamento Dipendenze Eventi personali che hanno peggiorato la situazione economica Altro B. Non economici Non crede nelle istituzioni Non ne ha bisogno Vuole utilizzare i soldi per altri scopi Passato negativo con la cassa malati Eventi personali (viaggi…) Altro La persona non ha pagato perché: Non vuole X Non può economicamente Opzione: La persona non può economicamente - La persona si trova in Black List anche se non può pagare perché gli mancano i mezzi economici Opzione: La persona non vuole pagare - La persona si trova in Black List perché non vuole pagare. 2. Cosa ha fatto/ non ha fatto Niente, non se la sentiva Niente, non lo sapeva (non ha ricevuto le lettere) X Niente, ha dato la priorità ad altro Ne ha parlato con qualcuno famigliari e/o amici Si è rivolta a qualche professionista Altro 11 Andata in comune Si X No Opzione: La persona non è andata in comune 3. Perché non è andata in comune (visto che non può economicamente se andava in comune usciva dalla Black List) A. Mancanza d’informazione Non ha letto le lettere Non ha capito/sapeva cosa doveva fare Non ha ricevuto le lettere Altro B. Motivi Famigliari Non voleva farlo sapere ad altre persone X Mancanza di appoggi Eventi famigliari Altro C. Motivi sociologici Vergogna Umiliazione Fallimento Dimenticanza X Rassegnazione Altro D. Priorità X Dato la priorità ad altro Vuole uscire da questa situazione? X Si No Opzione: La persona vuole uscire da questa situazione andare in comune 12 4. Cosa dovrebbe cambiare secondo lei per evitare questa situazione? X X Maggiore informazione Maggior sensibilizzazione Parlare con un professionista esterno al comune Altro 5. Questo colloquio per lei è stato utile? X Si No 13 ALLEGATO 4: Intervista persona in Black List 2 Dati anagrafici Sesso: M FX Età: 41 anni Professione: impiegata Situazione lavorativa: X Dipendente Stato civile: Persone a carico: Indipendente Celibe/Nubile X Sposta/o Divorziato/Separato X Famiglia Solo/a Figlio/i Parenti Pensionato Vedovo/a Moglie/Marito Da quando si trovano in Black List: 3 mesi 1. La richiesta Da chi è stata inviata/o all’ospedale? La signora è da qualche anno che ha scoperto di avere il cancro e per questo motivo il suo corpo sta avendo un decadimento generale. Mi dice che è seguita e va molto spesso dal medico di famiglia e ultimamente le sue condizioni stanno peggiorando. Vista la necessità è seguita da un po’ di tempo anche dalla lega contro il cancro che l’aiuta ad affrontare questa situazione. Adesso si trova in ospedale per via di un incidente avuto sul luogo di lavoro che non si sa ancora se imputare alla malattia oppure alla situazione lavorativa in sé. Nonostante ciò è entrata per urgenza in ospedale e verrà sottoposta ad un intervento per cui, trattandosi di un’operazione di vitale importanza, la cassa malati coprirà comunque i costi anche se si trova in Black List. Lei sa di trovarsi in Black List? La signora ha scoperto di trovarsi in Black List quando si è presentata la prima volta in ospedale per un malore nel mese di gennaio di quest’anno. Lei prima non sapeva di essere in Black List perché mi racconta di non aver ricevuto nessuna lettera dal comune. Quindi dopo essere venuta a conoscenza della situazione ha preso contatto, su consiglio del medico, con la lega contro il cancro che tutt’ora si sta occupando di questa faccenda. Insieme stanno raccogliendo i documenti necessari da portare in comune e provare l’impossibilità economica per escluderla dalla Black List. La signora afferma che senza l’intervento del servizio non sarebbe 14 riuscita a far fronte alla situazione e probabilmente avrebbe lasciato perdere. Questo denota l’importanza per l’individuo che si trova in difficoltà di avere un punto di riferimento e assistenza. Lei si trova in Black List perché non poteva pagare o perché non ha voluto pagare? Lei si trova in Black List da gennaio di quest’anno questo perché nonostante ha sempre pagato i premi della cassa malati ha avuto qualche difficoltà visto la malattia a pagare la franchigia per i medicamenti. Per questo motivo è rimasta indietro e dopo un po’ di tempo gli è stata sospesa la copertura. 2. La segnalazione Da quanto tempo si trova in Black List e cosa significa? È venuta a conoscenza di questa situazione grazie alla prima presa di contatto con l’ospedale che l’ha informata a gennaio. Successivamente ha raccolto delle informazioni ed ha scoperto che per l’appunto si trova da gennaio in Black List e si è rivolta, non solo per questo motivo, alla lega contro il cancro con cui sta affrontando la questione. Ha parlato con qualcuno (figure professionali e non) di questa situazione? Inizialmente dopo che l’ospedale l’ha informata mi dice che ha voluto riposare e riprendersi un po’ fisicamente. Dopodiché si è rivota alla lega contro il cancro, come già detto non solo per questa questione ma per motivi di salute, visto che la sua priorità è stare bene fisicamente. Infatti essendo tutto legato ha voluto risolvere e affrontare sin da subito la questione. 3. La contestualizzazione 3.1 Le azioni In passato, prima di oggi, ha già cercato una soluzione? Si tratta di un’iscrizione in Black List comunque recente visto che sono passati tre mesi ed appunto ha utilizzato la risorsa che già disponeva, ovvero l’assistente sociale del servizio per risolvere la questione ed oltre a ciò non si è attivata. Quali soluzioni ha trovato e attuato per cercare di uscire dalla Black List? (Cosa ha fatto? / Cosa non ha fatto?) Per ora insieme all’assistente sociale della lega contro il cancro stanno raccogliendo i documenti necessari per provare che la signora non aveva la possibilità economica per far fronte a tutte le spese. 15 3.2 Le intenzioni Concentrandoci invece sul presente cosa vorrebbe fare rispetto alla sua situazione? Adesso appunto sta già affrontando la situazione e questo perché si considera una persona corretta, che ha sempre pagato tutto e che ha avuto qualche difficoltà ma vuole risolvere la cosa. Inoltre anche il fatto di avere a carico una famiglia la spinge a voler risolvere tutto al più presto. La presenza della rete primaria e secondaria risulta essere fondamentale in quanto in esse la persona trova l’appoggio e il sostegno necessari per fronteggiare questo ostacolo. Adesso che magari a più in chiaro cosa significa trovarsi in Black List sarebbe disposta/o ad andare in Comune? La signora vuole risolvere la questione e appena sarà dimessa. Mi dice che continuerà a portare avanti il progetto iniziato con l’assistente sociale grazie anche all’appoggio del figlio. Inoltre mi racconta che andare in comune per discutere della questione non le crea nessun problema. 3.3 Le aspettative Che aspettative nutre rispetto alla sua situazione? Lei vuole risolvere tutto al più presto grazie all’aiuto dell’assistente sociale, però mi dice che attualmente ha altre preoccupazioni a cui pensare ovvero il fatto di rimettersi dopo questo intervento. Dal suo vissuto, cosa pensa si dovrebbe cambiare per evitare che altre persone si trovino in questa situazione? La signora non sapeva di essere in Black List prima che l’ospedale glielo dicesse ed anche dopo esserne venuta a conoscenza non sapeva cosa significasse e soprattutto cosa doveva fare (non ha ricevuto le lettere dal comune). Quindi dal suo punto di vista manca informazione sulla procedura, sul significato del termine Black List e cosa comporta. Infatti mi dice che da sola sinceramente non sa se sarebbe riuscita a capire e risolvere la situazione. In queste circostanze emerge l’importanza di essere informati su cosa bisogna fare per uscirne, ma ciò non sempre è sufficiente. Infatti avere l’appoggio di famigliari e professionisti pronti a sostenerti ed accompagnarti in questo percorso risulta essere fondamentale per risolvere la situazione. 16 4. Valutazione colloquio Questo colloquio le è stato utile oppure no? Perché? Per lei è stato utile parlare con me, anche se l’assistente sociale della lega cancro le aveva già spiegato tutto, perché vede che c’è interessamento e che quindi le persone non vengono abbandonate al loro destino. Sarebbe disposto/a a farmi sapere, tra un mese o più, se la sua situazione è cambiata oppure no? La signora si dimostra disponibile per farmi sapere come procederanno le cose e mi dice che sicuramente si risolveranno visto che se ne sta occupando con l’altra professionista. Risultato: Risolto Scheda Black List – Intervistato 2 1. Motivi per cui la persona non ha pagato la cassa malati A. Economici: X Licenziamento Divorzio Indebitamento Dipendenze Eventi personali che hanno peggiorato la situazione economica (malattia) Altro B. Non economici Non crede nelle istituzioni Non ne ha bisogno Vuole utilizzare i soldi per altri scopi Passato negativo con la cassa malati Eventi personali (viaggi…) Altro La persona non ha pagato perché: Non vuole X Non può economicamente 17 Opzione: La persona non può economicamente - La persona si trova in Black List anche se non può pagare perché gli mancano i mezzi economici Opzione: La persona non vuole pagare - La persona si trova in Black List perché non vuole pagare. 2. Cosa ha fatto/ non ha fatto Niente, non se a sentiva Niente, non lo sapeva (non ha ricevuto le lettere) Niente, ha dato la priorità ad altro Ne ha parlato con qualcuno famigliari e/o amici X Si è rivolta a qualche professionista Altro Andata in comune Si X No Opzione: La persona non è andata in comune 3. Perché non è andata in comune (visto che non può economicamente se andava in comune usciva dalla Black List) A. Mancanza d’informazione Non ha letto le lettere X Non ha capito/sapeva cosa doveva fare Non ha ricevuto le lettere Altro B. Motivi Famigliari Non voleva farlo sapere ad altre persone Mancanza di appoggi Eventi famigliari Altro C. Motivi sociologici Vergogna Umiliazione 18 Fallimento Dimenticanza Rassegnazione Altro D. Priorità Dato la priorità ad altro Vuole uscire da questa situazione? X Si No Opzione: La persona vuole uscire da questa situazione andare in comune 4. Cosa dovrebbe cambiare secondo lei per evitare questa situazione? X Maggiore informazione Maggior sensibilizzazione X Parlare con un professionista in generale (esterno al comune) Altro 5. Questo colloquio per lei è stato utile? X Si No 19 ALLEGATO 5: Intervista persona in Black List 3 Dati anagrafici Sesso: M X F Età: 34 anni Professione: Cameriere Situazione lavorativa: X Dipendente Stato civile: Persone a carico: Indipendente Celibe/Nubile X Sposta/o Divorziato/Separato X Famiglia Solo/a Figlio/i Parenti Pensionato Vedovo/a Moglie/Marito Da quando si trovano in Black List: 4 mesi 1. La richiesta Da chi è stata inviata/o all’ospedale? L’intervistato mi racconta che si è presentato qualche giorno fa al pronto soccorso dell’ospedale in quanto accusava forti dolori alla schiena. Questo malessere secondo i medici potrebbero essere collegato ad un intervento effettuato circa un anno e mezzo fa per un’ernia discale (all’ora non si trovava in Black List). Per effettuare quindi degli accertamenti il signore in questione è stato ricoverato presso l’ospedale. Gli esami effettuati non hanno evidenziato niente di grave ma per sicurezza gli hanno prescritto delle visite regolari da effettuare. Tale ricovero non è quindi stato considerato come urgenza medica per cui, trovandosi in Black List, i costi rimarranno a suo carico. L’ospedale lo ha da subito informato sulla situazione ed anche noi come servizio sociale ci siamo attivati. Egli mi racconta di essere consapevole di avere dei problemi con la cassa malati perché sa di non aver pagato. Inoltre mi dice di aver ricevuto la lettera di convocazione da parte del comune ma di non esserci andato perché stava affrontando un momento difficile sia dal punto di vista lavorativo che personale. Inizia quindi a raccontarmi la sua storia anche se mi dice ed esprime che per lui è difficile parlarne. I suoi problemi hanno avuto inizio quando circa ad agosto 2014 è stato licenziato, mi racconta che è stato un periodo difficile dal punto di vista economico perché anche se percepiva la disoccupazione, con due figli a carico e la moglie casalinga, faceva fatica ad arrivare alla fine del mese. Inoltre durante il suo racconto traspare un senso si vergona e fallimento che ha vissuto e capisco che per lui non è facile parlarne. 20 L’uomo si è trovato difronte ad una situazione difficile dove ha dato la priorità alle altre spese sacrificano quella che reputava meno urgente ovvero la cassa malati. In queste circostanze la persona non è riuscita a chiedere aiuto a qualche servizio proprio perché non voleva parlarne con nessuno ed ha cercato di venirne fuori da solo cercando lavoro. Adesso infatti mi dice che sta meglio perché è riuscito a farsi assumere in un ristorante e da gennaio di quest’anno ha iniziato. Presumo che sia anche per questo motivo che adesso si sente maggiormente pronto ad affrontare l’argomentato, parlarne e trovare una soluzione. Le priorità sono quindi stata ridefinite, questo perché è sopraggiunto un malessere ma anche perché adesso si sente più sicuro dal punto di vista economico, senza dimenticare il miglioramento del suo stato personale. Difatti è proprio lui a dirmi che adesso è più tranquillo e si sente pronto per affrontare questa questione. Lei sa di trovarsi in Black List e cosa significa? Prima di venire ricoverato in ospedale sapeva di aver dei ritardi con i pagamenti della cassa malati, ma non aveva capito cosa comportasse tutto ciò e tanto meno di essere in Black List. Egli dice di aver ricevuto le lettere da parte del comune, di averle lette ma senza capire molto, tranne che doveva presentarsi da loro ma questo non è mai successo. L’uomo infatti in quel momento stava affrontando ed elaborando la perdita del suo impiego e mi racconta che non voleva parlarne con nessuno ed uscirne da solo. Penso che questo atteggiamento nasca da un senso di fallimento e vergona vissuto da questa persona, soprattutto come padre di famiglia, e per questo non ha chiesto aiuto. Il fatto di riuscire ad uscirne da solo reputo sia servito più a lui per dimostrare a se stesso di essere capace di farcela e superare il senso di frustrazione e fallimento creatosi. Lei si trova in Black List perché non poteva pagare o perché non ha voluto pagare? L‘intervistato si trova quindi in Black List perché ad agosto del 2014 ha perso il lavoro e le entrate non erano sufficienti per far fronte a tutte le spese. Dando quindi la priorità al resto si è trovato con degli arretrati e non presentandosi al comune per spiegare la situazione è stato iscritto nella Black List. Con l’inizio del nuovo anno è riuscito a trovare un nuovo impiego ed ora vuole affrontare e capire come uscirne. 2. La segnalazione Da quanto tempo si trova in Black List? Si trova in Black List dall’inizio del 2015 a causa delle faccende personali ed economica con cui si è dovuto confrontare. 21 Ha parlato con qualcuno (figure professionali e non) di questa situazione? Prima non ha voluto parlarne con nessuno perché perdere il lavoro è già stato un forte colpo per lui dal punto di vista personale. In quel momento ha concentrato tutte le sue energie per la ricerca di un nuovo posto di lavoro tralasciando tutto il resto tra cui la cassa malati. Adesso per mi dice che avendo più sicurezze e con il ricovero in ospedale si sente pronto ad affrontare la questione Black List. 3. La contestualizzazione 3.1 Le azioni In passato, prima di oggi, ha già cercato una soluzione? No non ha voluto affrontare la situazione inerente la cassa malati perché la situazione lavorativa lo ha scosso molto dal punto di vista personale ed ha dato la priorità ad essa. Quali soluzioni ha trovato e attuato per cercare di uscire dalla Black List? (Cosa ha fatto? / Cosa non ha fatto?) Prima del ricovero in ospedale non si è attivato per i motivi sopra descritti. Inoltre non si è rivolto a nessun servizio non solo per quanto concerne la cassa malati ma anche per le entrate insufficienti che da sempre erano presenti. Quindi oltre che una consulenza ed accompagnamento per il problema Black List si è discusso a proposito dei servizi sparsi sul territorio a cui può rivolgersi per una consulenza più mirata per quanto concerne le spese economiche (sussidi o aiuti per i figli a carico). 3.2 Le intenzioni Concentrandoci invece sul presente cosa vorrebbe fare rispetto alla sua situazione? Non sentendosi molto bene adesso dice di voler risolvere la situazione infatti abbiamo preso contatto insieme con il comune per fissare un incontro in modo da spiegare la situazione ed uscire dalla Black List. Adesso che magari a più in chiaro cosa significa trovarsi in Black List sarebbe disposta/o ad andare in Comune? L’uomo racconta di voler risolvere la situazione e di essere pronto anche perché ha capito che si tratta di una situazione che si può risolvere. Inoltre adesso che ha trovato lavoro ed ha superato i suoi sensi di colpa è disposto a parlare della sua situazione con dei professionisti. 22 3.3 Le aspettative Che aspettative nutre rispetto alla sua situazione? L’uomo si presenta molto positivo dice che adesso che è passato un po’ di tempo dal licenziamento ed ha riacquistato stabilità si sente anche più sicuro per affrontare la situazione. Inoltre ha capito che è giusto che parli con il comune in modo che venga tolto dalla Black List. Dal suo vissuto, cosa pensa si dovrebbe cambiare per evitare che altre persone si trovino in questa situazione? L’intervistato mi racconta che per lui l’aspetto più complesso ma che probabilmente avrebbe fatto la differenza riguarda il chiedere aiuto a qualcuno in quel periodo della sua vita dove si era trovato in difficoltà. Per come ha vissuto la situazione e per i suoi valori però questo non è successo. Adesso però mi dice che rivolgersi a qualcuno poteva evitare o almeno facilitare alcune questioni. Nonostante ciò avrebbe preferito capire meglio la situazione ovvero comprendere cosa fosse la Black List e cosa comportasse in modo da non metterla così in secondo piano. 4. Valutazione colloquio Questo colloquio le è stato utile oppure no? Perché? Per lui è stato utile questo colloquio perché gli ha permesso di prendere coscienza della situazione, di cosa significa trovarsi in Black List e come uscire. Io l’ho ringraziato riconoscendogli anche lo sforzo che ha fatto per raccontarmi la sua storia. Egli inoltre mi ha dato un rimando positivo per il colloquio in quando ha apprezzato molto il fatto di sentirsi ascoltato e non giudicato. In questa circostanza emerge quindi l’importanza di sapere accogliere l’altro soprattutto nel momento in cui decide di aprirsi. Sarebbe disposto/a a farmi sapere, tra un mese o più, se la sua situazione è cambiata oppure no? L’intervistato mi ringrazia per il tempo dedicatogli, ma non sa se riuscirà a farmi sapere qualcosa, ma mi dice che si presenterà all’incontro in comune e che prenderà in mano subito la situazione. Risultato: Risolto 23 Scheda Black List – Intervistato 3 1. Motivi per cui la persona non ha pagato la cassa malati A. Economici: X Licenziamento Divorzio Indebitamento Dipendenze Eventi personali che hanno peggiorato la situazione economica Altro B. Non economici Non crede nelle istituzioni Non ne ha bisogno Vuole utilizzare i soldi per altri scopi Passato negativo con la cassa malati Eventi personali (viaggi…) Altro La persona non ha pagato perché: Non vuole X Non può economicamente Opzione: La persona non può economicamente - La persona si trova in Black List anche se non può pagare perché gli mancano i mezzi economici Opzione: La persona non vuole pagare - La persona si trova in Black List perché non vuole pagare. 2. Cosa ha fatto/ non ha fatto X Niente, non se la sentiva Niente, non lo sapeva (non ha ricevuto le lettere) X Niente, ha dato la priorità ad altro Ne ha parlato con qualcuno famigliari e/o amici Si è rivolta a qualche professionista Altro 24 Andata in comune Si X No Opzione: La persona non è andata in comune 3. Perché non è andata in comune (visto che non può economicamente se andava in comune usciva dalla Black List) C. Mancanza d’informazione Non ha letto le lettere Non ha capito/sapeva cosa doveva fare Non ha ricevuto le lettere Altro D. Motivi Famigliari X Non voleva farlo sapere ad altre persone Mancanza di appoggi Eventi famigliari Altro E. Motivi sociologici X Vergogna Umiliazione X Fallimento Dimenticanza Rassegnazione Altro F. Priorità X Dato la priorità ad altro Vuole uscire da questa situazione? X Si No Opzione: La persona vuole uscire da questa situazione andare in comune 25 4. Cosa dovrebbe cambiare secondo lei per evitare questa situazione? X Maggiore informazione Maggior sensibilizzazione Parlare con un professionista (esterno al comune) Altro 5. Questo colloquio per lei è stato utile? X Si No 26 ALLEGATO 6: Intervista persona in Black List 4 Dati anagrafici Sesso: M X F Età: 52 anni Professione: Montatore sanitario Situazione lavorativa: X Dipendente Stato civile: Persone a carico: Indipendente Celibe/Nubile X Sposta/o Divorziato/Separato X Famiglia Solo/a Figlio/i Parenti Pensionato Vedovo/a X Moglie/Marito Da quando si trovano in Black List: 3 mesi 1. La richiesta Da chi è stata inviata/o all’ospedale? Il signore parla in vece della moglie, infatti è lei che necessita maggiormente di cure mediche in quanto le è stata da alcuni anni diagnosticata una malattia tumorale che richiede una costante supervisione e quindi visite mediche. Si è presentato in ospedale perché il suo medico di famiglia, già da molto tempo li aveva fissato una visita (consulto) medica importante. Sapendo di avere alcune difficoltà con la cassa malati si è presentato qualche giorno prima della visita in ospedale chiedendo informazioni per i costi. Dopo essersi confrontato con il servizio accettazione pazienti dove gli è stato spiegato che, trovandosi in Black List, i costi medici al di fuori dell’urgenza saranno a suo carico si è rivolto al nostro servizio. Egli sa di avere dei problemi con la cassa malati, perché ha ricevuto la lettera di convocazione da parte del comune, ma non aveva compreso che non gli veniva coperto più nulla. Questo fatto sembra preoccuparlo molto soprattutto perché mi racconta che le condizioni della moglie stanno un po’ peggiorando ed avere la cassa malati è importante. Credo quindi che egli non abbia capito la gravità della situazione per una mancanza di comprensione e informazione perché mi dice che altrimenti avrebbe fatto in modo di attivarsi prima e si sarebbe presentato subito in comune. Il motivo per cui non è riuscito a pagare la partecipazione ai costi è stato per via dell’impossibilità della moglie da qualche mese, proprio in relazione al peggioramento delle condizioni di salute, di poter continuare a lavorare. Questo aspetto è stato preso in carico dal medico di famiglia che si sta attivando per valutare come procedere in tal senso. Inoltre visto la tipologia della malattia gli 27 chiedo se è seguito da qualche servizio, ma mi dice di no e che non è a conoscenza dell’esistenza di queste associazioni. Lei sa di trovarsi in Black List e cosa significa? Lui sa di avere smesso di pagare la cassa malati, ma non gli era chiaro che gli venivano coperte tutte le cure. Difatti pensava solo che questo non avrebbe portato delle conseguenze per le cure, soprattutto visto la gravità della situazione della moglie. Inoltre non aveva compreso l’importanza di passare in comune per sbloccare la situazione. Lei si trova in Black List perché non poteva pagare o perché non ha voluto pagare? La moglie a seguito della malattia e dei relativi dolori ha smesso di lavorare. Per questo motivo hanno dovuto fare dei tagli ed hanno smesso di pagare i contributi della cassa malati con conseguente segnalazione al comune. Lui mi dice che voleva attivarsi subito con il comune per uscire e spiegare la situazione, ma purtroppo non ha avuto tempo a causa di alcuni imprevisti famigliari, ovvero la morte del fratello. L’intervistato si è trovato quindi in un momento dove ha dovuto affrontare non solo il peggioramento delle condizione della moglie, ma anche la morte di una persona cara. Credo che elaborare ed affrontare tutto ciò di certo non deve essere stato facile e lui mi racconta che è anche per questo che ha messo questo problema in secondo piano. Inoltre continua a ribadire di non aver capito che le cure non sarebbero state pagate dalla cassa malati. 2. La segnalazione Da quanto tempo si trova in Black List? Il signore si trova in Black List da circa tre mesi ovvero da gennaio 2015 per i motivi appena spiegati. A marzo di quest’anno, in previsione della visita medica in ospedale e consapevole dei problemi con la cassa malati si è informato presso l’ospedale per i costi. Egli ha quindi messo al primo posto la salute al momento del consulto e spinto anche dal aggravamento delle condizioni della moglie. Ha parlato con qualcuno (figure professionali e non) di questa situazione? L’uomo dice che andrà oggi stesso in comune, ma prima di adesso non ne ha parlato con nessuno e si è concentrato su altre questioni. Infatti riconosce l’errore che magari avrebbe dovuto attivarsi prima per non trovarsi in questa situazione. Per quanto concerne la vista medica in previsione gli proponiamo di posticiparla così che il comune abbia il tempo di raccogliere i dati e sbloccare la situazione. Lui però rifiuta questa proposta perché non vuole rinunciare a questo consulto anche se è consapevole del costo a suo carico. Quello che gli propongo di fare e di provare, 28 una volta sbloccata la situazione, a farsi rimborsare questa visita dalla cassa malati. Personalmente penso che non abbia deciso di spostare la visita in quanto si reputa responsabile della situazione e non vuole che ci rimetta la moglie, però è solo un ipotesi. 3. La contestualizzazione 3.1 Le azioni In passato, prima di oggi, ha già cercato una soluzione? Anche se dice di aver ricevuto le lettere non si è attivato e non si è presentato in comune. Inoltre non ha nemmeno preso contatto con altri servizi che trattano questa malattia perché non ne sapeva l’esistenza. Questa denota una mancanza d’informazione da parte del soggetto, ma anche di consulenza da parte delle figure mediche con cui si sono confrontati. Quali soluzioni ha trovato e attuato per cercare di uscire dalla Black List? (Cosa ha fatto? / Cosa non ha fatto?) L’intervistato mi dice, ammettendo il suo errore, che non si è interessato per uscire dalla Black List perché non aveva capito bene e correttamente di cosa si trattasse e comportasse. Con l’avvicinarsi della visita medica e visto l’aggravarsi dello stato di salute della moglie, l’uomo ha messo questo aspetto al primo posto. Infatti si è rivolto all’ospedale per capire cosa doveva fare. Il soggetto ammette che probabilmente avrebbe dovuto attivarsi prima e che ha sbagliato a non farlo ma aveva altri pensieri per la testa in quel momento. 3.2 Le intenzioni Concentrandoci invece sul presente cosa vorrebbe fare rispetto alla sua situazione? La persona adesso è determinata ad andare anche oggi stesso al comune per sbloccare il prima possibile la situazione. Sembra molto dispiaciuto e preoccupato di questa cosa per cui vuole risolverla subito. Adesso che magari a più in chiaro cosa significa trovarsi in Black List sarebbe disposta/o ad andare in Comune? Come appena spiegato egli vuole rivolgersi subito al comune per uscire da questa situazione, inoltre sembra anche interessato a volersi rivolgere a qualche altro servizio che offre un accompagnamento in questi casi di malattia. Questo mi fa riflettere come un buon informazione e conoscenza delle risorse presenti sul territorio risulta esser fondamentale per trovar un appoggio ed uscire da una situazione di difficoltà. 29 3.3 Le aspettative Che aspettative nutre rispetto alla sua situazione? Il signore mi racconta che forse è stata colpa sua che si è attivato troppo tardi per affrontare questa situazione, ma spera che adesso andando in comune si risolva tutto il più presto possibile. Questa situazione non si è solo creata e prolungata per un mancanza economica ma anche per vari motivi personali che hanno reso complicato e difficile un determinato periodo della sua vita. Penso che sia ammirevole il fatto che egli nonostante il lutto abbia trovato le forze per affrontare anche questa situazione. Dal suo vissuto, cosa pensa si dovrebbe cambiare per evitare che altre persone si trovino in questa situazione? Secondo il suo punto di vista manca informazione verso la popolazione sull’argomento Black List, ma in generale anche sugli aiuti e i servizi a disposizione. Inoltre visto che ha compreso erroneamente la lettera del comune pensa che scriverla in maniera più semplice e chiara sarebbe molto utile, soprattutto per chi non ha delle conoscenze in questo campo. 4. Valutazione colloquio Questo colloquio le è stato utile oppure no? Perché? Per lui questo colloquio è stato molto utile, perché scoprendo di non aver capito bene le informazioni gli serviva qualcuno che gli spiegasse la questione. Sarebbe disposto/a a farmi sapere, tra un mese o più, se la sua situazione è cambiata oppure no? L’intervisto mi dice che è anche lui è positivo per quanto riguarda la risoluzione e quindi l’uscita dalla Black List. Inoltre è disposto a farmi sapere il prima possibile come andranno le cose. Risultato: Risolto Scheda Black List – Intervistato 4 1. Motivi per cui la persona non ha pagato la cassa malati A. Economici: Licenziamento Divorzio 30 Indebitamento Dipendenze X Eventi personali che hanno peggiorato la situazione economica (malattia) Altro B. Non economici Non crede nelle istituzioni Non ne ha bisogno Vuole utilizzare i soldi per altri scopi Passato negativo con la cassa malati Eventi personali (viaggi…) Altro La persona non ha pagato perché: Non vuole X Non può economicamente Opzione: La persona non può economicamente - La persona si trova in Black List anche se non può pagare perché gli mancano i mezzi economici Opzione: La persona non vuole pagare - La persona si trova in Black List perché non vuole pagare. 2. Cosa ha fatto/ non ha fatto Niente, non se la sentiva Niente, non lo sapeva (non ha ricevuto le lettere) X Niente, ha dato la priorità ad altro Ne ha parlato con qualcuno famigliari e/o amici Si è rivolta a qualche professionista Altro Andata in comune Si X No Opzione: La persona non è andata in comune 31 3. Perché non è andata in comune (visto che non può economicamente se andava in comune usciva dalla Black List) A. Mancanza d’informazione Non ha letto le lettere X Non ha capito/sapeva cosa doveva fare Non ha ricevuto le lettere Altro B. Motivi Famigliari Non voleva farlo sapere ad altre persone Mancanza di appoggi X Eventi famigliari (morte fratello) Altro C. Motivi sociologici Vergogna Umiliazione Fallimento Dimenticanza Rassegnazione Altro D. Priorità X Dato la priorità ad altro Vuole uscire da questa situazione? X Si No Opzione: La persona vuole uscire da questa situazione andare in comune 4. Cosa dovrebbe cambiare secondo lei per evitare questa situazione? X Maggiore informazione Maggior sensibilizzazione Parlare con un professionista esterno al comune Altro 32 5. Questo colloquio per lei è stato utile? X Si No 33 ALLEGATO 7: Intervista persona in Black List 5 Dati anagrafici Sesso: M FX Età: 38 anni Professione: Casalinga Situazione lavorativa: Stato civile: Persone a carico: Dipendente X Indipendente Celibe/Nubile X Sposta/o Divorziato/Separato X Famiglia Solo/a Figlio/i Parenti Pensionato Vedovo/a X Moglie/Marito Da quando si trovano in Black List: 4 mesi (non lo sa esattamente lo ha scoperto all’entrata in ospedale, si presume dall’inizio dell’anno) 1. La richiesta Da chi è stata inviata/o all’ospedale? La signora è entrata in pronto soccorso domenica perché non si sentiva bene, dopodiché i medici hanno individuato un presunta gravidanza extrauterina e per questo motivo l’hanno ricoverata con il progetto di fare accertamenti e nel caso operarla. Il giorno seguente ha ricevuto la comunicazione da parte del servizio accettazione pazienti che si trovava in Black List e quindi tutte le cure al di fuori dell’urgenza sarebbero state a suo carico. Quando la incontro mi sembra da subito molto preoccupata e la prima cosa che mi dice è che non sapeva di questa situazione anche perché a casa non è lei che si occupa delle questioni amministrative ma il marito. Lei sa di trovarsi in Black List e cosa significa? La signora non sa di trovarsi in Black List lo ha scoperto in ospedale dopo che l’accettazione paziente le ha consegnato la consueta lettera per chi si trova in Black List. Dopodiché ci siamo subito incontrate ed insieme abbiamo affrontato il tema spiegandole cosa significa, cosa comporta e soprattutto come procedere per sbloccare la situazione. Lei si trova in Black List perché non poteva pagare o perché non ha voluto pagare? Lei sostiene di non sapere di trovarsi in Black List e cosa sia perché delle questioni più burocratiche se ne occupa il marito. Inoltre mi dice di non sapere nulla a proposito della lettera di convocazione del comune per l’incontro, lei non l’ha ma vista. Capendo 34 che questa situazione si è venuta a creare a causa di mancati pagamenti della cassa malati inizia a raccontarmi le sue difficoltà nel ultimo periodo. Il marito ha da poco trovato lavoro uscendo quindi da un periodo di disoccupazione. La signora mi di che le entrate erano poche e facevano fatica ad arrivare a fine mese soprattutto con un bimbo piccolo. Non è consapevole se ricevono altre entrate ed aiuti per far fronte alle spese ma gli spiego la possibilità di richiederli. L’impressione chi mi trasmette è un mancanza di informazioni, conoscenze sulle risorse presenti sul territorio a cui rivolgersi in caso di difficoltà o anche solo per ricevere dei consigli. 2. La segnalazione Da quanto tempo si trova in Black List? Lei non sa dirmi esattamente da quanto tempo si trova in Black List in quanto non sapeva nemmeno di questa situazione. In base alla disoccupazione del marito si presume da gennaio 2015. Ha parlato con qualcuno (figure professionali e non) di questa situazione? Non ne ha parlato con nessuno anche perché non lo sapeva, ma in qualsiasi caso non avrebbe saputo a chi rivolgersi. Inoltre adesso mi dice che con i famigliari non ne vuole parlare, vuole prima vedere con il marito cosa fare. La donna mi sembra un po’ confusa e le propongo di fare un colloquio con il marito in modo da spiegare anche a lui cosa è la Black List e come uscire, la signora acconsente ma vorrebbe sentirlo prima lei. 3. La contestualizzazione 3.1 Le azioni In passato, prima di oggi, ha già cercato una soluzione? In passato non ha fatto nulla perché non sapeva di essere nella Black List, ma durante l’incontro mi dice di voler risolvere la situazione ed andare in comune. Quali soluzioni ha trovato e attuato per cercare di uscire dalla Black List? (Cosa ha fatto? / Cosa non ha fatto?) Non ha fatto nulla perché dice di non sapere niente sulla situazione e non sa dirmi quanto invece ne sia consapevole il marito. 3.2 Le intenzioni Concentrandoci invece sul presente cosa vorrebbe fare rispetto alla sua situazione? 35 La donna si dimostra positiva a voler risolvere la situazione e quindi andare in comune, inoltre le spiego che per dimostrare che non poteva pagare dovrà portare i documenti relativi all’entrate ed alle uscire. Le propongo di fissare già un appuntamento con il comune ma lei vuole parlarne prima con il marito per capire se lui ha già fatto qualcosa e nel caso spiegargli un po’ la situazione. Quindi decidiamo di vederci anche in un secondo momento. Adesso che magari a più in chiaro cosa significa trovarsi in Black List sarebbe disposta/o ad andare in Comune? La signora vuole andare subito in comune, però attualmente si trova in ospedale e non vuole delegare a nessun’altro la questione al di fuori del marito. Quindi oltre che voler parlare prima con lui, non vuole far sapere di questa situazione a nessuno. Forse potrebbe essere per questo motivo che oltre la mancanza di informazioni, non ha chiesto aiuto ad alcun servizio. 3.3 Le aspettative Che aspettative nutre rispetto alla sua situazione? Lei mi dice di voler risolvere la situazione subito e restiamo che prima sentirà il marito e poi mi ricontatterà per incontrarci nuovamente e fissare un appuntamento in comune. Dal suo vissuto, cosa pensa si dovrebbe cambiare per evitare che altre persone si trovino in questa situazione? La signora mi sembra abbastanza scossa dalla notizia di trovarsi in Black List anche se abbastanza decisa ad uscirne. Inoltre ammette di essere poco afferrata su queste questioni e soprattutto non sapere a chi rivolgersi in generale in caso di difficoltà. Ci vorrebbe quindi maggiore informazione, ma anche le persone devono essere disposte a condividere e farsi aiutare secondo lei. 4. Valutazione colloquio Questo colloquio le è stato utile oppure no? Perché? La donna mi dice che questo colloquio è stato molto utile per capire e comprendere la situazione e soprattutto sapere come muoversi per uscirne. Sebbene era previsto un secondo incontro suppongo che dopo essersi confrontata con il marito, non mi ha più cercata quindi sono passata io in stanza scoprendo che se n’era andata. Questo perché dal punto di vista medico l’emergenza era rientrata e gli accertamento avevano sfatato la diagnosi. Nonostante avevamo quindi previsto di rivederci la signora non mi ha richiamato e questo mi sembra strano perché 36 sembrava convinta a voler risolvere la questione. Non so se magari sentendo il marito ha scoperto che si stavano attivando, cosa di cui dubito, oppure semplicemente le ha detto di lasciare perdere. Forse ipotizzo, visto che non avevano chiesto mai aiuto, in loro è presente anche la visione che i servizi sociali creino solo più problemi invece che risolverli. Sarebbe disposto/a a farmi sapere, tra un mese o più, se la sua situazione è cambiata oppure no? Non ho fatto in tempo a porle questa domanda visto che se ne è andata prima che la potessi rincontrare. Inoltre ho cercato di contattarla telefonicamente ma senza ottenere risposta. Risultato: Non so Scheda Black List – Intervistato 5 1. Motivi per cui la persona non ha pagato la cassa malati A. Economici: X Licenziamento Divorzio Indebitamento Dipendenze Eventi personali che hanno peggiorato la situazione economica Altro B. Non economici Non crede nelle istituzioni Non ne ha bisogno Vuole utilizzare i soldi per altri scopi Passato negativo con la cassa malati Eventi personali (viaggi…) Altro La persona non ha pagato perché: Non vuole X Non può economicamente Opzione: La persona non può economicamente - La persona si trova in Black List anche se non può pagare perché gli mancano i mezzi economici 37 Opzione: La persona non vuole pagare - La persona si trova in Black List perché non vuole pagare. 2. Cosa ha fatto/ non ha fatto Niente, non se la sentiva X Niente, non lo sapeva (non ha ricevuto le lettere) Niente, ha dato la priorità ad altro Ne ha parlato con qualcuno famigliari e/o amici Si è rivolta a qualche professionista Altro Andata in comune Si X No Opzione: La persona non è andata in comune 3. Perché non è andata in comune (visto che non può economicamente se andava in comune usciva dalla Black List) A. Mancanza d’informazione Non ha letto le lettere Non ha capito/sapeva cosa doveva fare X Non ha ricevuto le lettere Altro B. Motivi Famigliari Non voleva farlo sapere ad altre persone Mancanza di appoggi Eventi famigliari Altro C. Motivi sociologici Vergogna Umiliazione Fallimento Dimenticanza Rassegnazione 38 Altro D. Priorità Dato la priorità ad altro Vuole uscire da questa situazione? X Si No Opzione: La persona vuole uscire da questa situazione andare in comune 4. Cosa dovrebbe cambiare secondo lei per evitare questa situazione? X Maggiore informazione Maggior sensibilizzazione Parlare con un professionista esterno al comune Altro 5. Questo colloquio per lei è stato utile? X Si No 39 ALLEGATO 8: Intervista persona in Black List 6 Dati anagrafici Sesso: M FX Età: 37 anni Professione: impiegata Situazione lavorativa: X Dipendente Indipendente Pensionato Stato civile: X Celibe/Nubile Sposta/o Divorziato/Separato Vedovo/a Persone a carico: Famiglia X Solo/a Moglie/Marito Figlio/i Parenti Da quando si trovano in Black List: 4 mesi 1. La richiesta Da chi è stata inviata/o all’ospedale? La donna è stata ricoverata in ospedale a causa di un infortunio avuto sul posto di lavoro per cui la cassa malati del datore di lavoro copre le spese mediche. Tuttavia al momento del ricovero in ospedale l’accettazione pazienti scopre che per quanto riguarda la sua assicurazione privata si trova in Black List. Quindi per questo ricovero i costi verranno assunti dal datore, ma per le cure mediche private al di fuori dell’infortunio ha la cassa malati bloccata. Il servizio accettazione pazienti ci ha quindi segnalato a titolo preventivo per offrire un colloquio di consulenza alla persona e per comprendere se sa di trovarsi in questa situazione. Lei sa di trovarsi in Black List e cosa significa? Difatti una volta esposto il motivo per cui mi sono presentata da lei, mi dice di essere all’oscuro di tutta questa storia e quindi di trovarsi in Black List e tanto meno sa di cosa si tratta. La donna mi racconta di aver avuto dei ritardi e non aver pagato qualche premio della cassa malati, ma mi ripete più volte che lo ha fatto perché non aveva la disponibilità economica. La signora mi dice che a settembre dell’anno scorso è uscita dall’assistenza perché ha trovato un lavoro che le permetteva di vivere abbastanza tranquillamente. Purtroppo però è un lavoro stipulato con un contratto a chiamata e mi dice che all’inizio andava molto bene, ma poi ha iniziato a lavorare sempre di meno. Questo ha quindi compromesso le entrate e sapeva che poteva rivolgersi all’assistenza per chiedere aiuto, ma non voleva farlo. Lei mi dice chiaramente che non voleva tornare in assistenza perché si sentiva in colpa a 40 vivere con i soldi degli altri. Inoltre sostiene di aver ricevuto delle lettere dal comune ma di non averle mai aperte. Penso che la signora viva, il fatto di trovarsi confrontata nuovamente con una difficoltà economica e con la possibilità di tornare in assistenza, con vergogna ed un senso di fallimento. Il suo comportamento secondo me rispecchia la sua speranza nel credere che le cose miglioreranno. Sicuramente confrontarsi ed accettare di avere ancora delle difficoltà ha richiesto tempo e nel mentre la situazione ha continuato a peggiorare. Oramai però mi dice che sono diversi mesi che si trova in questa situazione ed anche lei inizia ad essere titubante su una possibile risoluzione senza ricorrere ad aiuti. Lei si trova in Black List perché non poteva pagare o perché non ha voluto pagare? Si trova in Black Listi perché a settembre circa è uscita dall’assistenza in quanto ha trovato lavoro e la sua situazione è diventata più stabile. Dopo alcuni mesi il lavoro è andato calando e non ha avuto più le entrate sufficienti per sostenere tutte le spese. In questa situazione oltre gli aspetti più personali che hanno portato la persona a non affrontare la situazione, emerge il tema legato al cambiamento che il mercato del lavoro sta subendo. Questa instabilità nel contratto non permette di avere una sicurezza come invece fa un contratto a tempo indeterminato 2. La segnalazione Da quanto tempo si trova in Black List? Non sa dirmelo esattamente ma ha ricevuto la lettere ad inizio del mese di gennaio quindi presume da quel momento. Ha parlato con qualcuno (figure professionali e non) di questa situazione? La signora mi racconta che sa che poteva rivolgersi di nuovo all’assistenza, ma non voleva per una questione di vergogna e di fallimento. Finalmente era riuscita ad uscire da questa situazione e tornare ad ammettere di aver bisogno, di non avercela fatta per lei era un colpo troppo pesante. Quindi ha continuato ad andare avanti così sperano che il lavoro migliorasse, ma la situazione non è migliorata e adesso dice di esserne consapevole anche lei. 3. La contestualizzazione 3.1 Le azioni In passato, prima di oggi, ha già cercato una soluzione? In passato non aveva questo problema perché trovandosi in assistenza non doveva farsi carico di questa spesa. Dopo aver incontrato queste difficoltà economiche non ho voluto rivolgersi a nessuno nonostante avesse già degli agganci in quanto si 41 vergognava della situazione. Inoltre anche il fatto di non aprire le lettere è stato un atteggiamento legato al non voler confrontarsi con la situazione. Quali soluzioni ha trovato e attuato per cercare di uscire dalla Black List? (Cosa ha fatto? / Cosa non ha fatto?) Ha deciso di non fare nulla sperando che la sua situazione lavorativa migliorasse. 3.2 Le intenzioni Concentrandoci invece sul presente cosa vorrebbe fare rispetto alla sua situazione? Lei mi dice che a questo punto, grazie anche al nostro colloquio, a preso coscienza che la situazione potrebbe diventare ancora più grave e quindi si mostra disposta a riprendere contatto con l’assistente sociale che si è occupata della sua iscrizione in assistenza. Difatti dice di averci pensato molto in questo ultimo periodo ma da sola non ha mai avuto le forze di chiamarla. Inoltre mi dice che vorrebbe parlare con lei non solo per la questione economica ma anche per avere una persona accanto quando andrà in comune. Quindi contattiamo insieme l’assistente sociale e fissiamo una data per il primo incontro. Adesso che magari a più in chiaro cosa significa trovarsi in Black List sarebbe disposta/o ad andare in Comune? La signora sarebbe disposta ad andare in comune, ma vorrebbe essere accompagnata da qualcuno. Quindi abbiamo insieme preso contatto con la figura professionale che si era occupata del suo caso quando si trovava in assistenza che si mostra disponibile ad accompagnarla. La signora è rimasta un po’ demoralizzata dal fatto di dover chiedere aiuto, ma ho cercato di valorizzare che questo è il primo passo per uscirne e raggiungere magari un po’ più gradualmente quell’autonomia che tanto desidera. 3.3 Le aspettative Che aspettative nutre rispetto alla sua situazione? Lei spera che si risolva tutto nel migliore dei modi in quanto non vuole pesare sulle spalle di nessuno e vuole riuscire a sostenersi da sola, per lei questo è davvero molto importante. Quindi non vuole solo risolvere la questione Black List che sicuramente sostenuta da un professionista riuscirà ad avere buon esito, ma anche affrontare e risolvere le altre difficoltà presenti. Dal suo vissuto, cosa pensa si dovrebbe cambiare per evitare che altre persone si trovino in questa situazione? 42 La signora mi dice di non saper rispondere a questa domanda. Io a tale proposito penso che molto probabilmente, se non ci fossimo interessati della sua situazione, lei sarebbe andata avanti in questo modo sperando e confidando in un’improvvisa risoluzione. Infatti credo avrebbe affrontato la questione solo con il sopraggiungere di un malessere che l’avrebbe portata a mettere al primo posto la salute. L’ospedale rappresenta un spazio privilegiato dove poter incontrare le persone prima che spariscano nuovamente nel nulla. 4. Valutazione colloquio Questo colloquio le è stato utile oppure no? Perché? Questo colloquio è stato utile per prendere coscienza della situazione, della gravità in cui potrebbe trovarsi se avesse lasciato ulteriormente andare a cadere tutto. Inoltre mi racconta che per lei è stato difficile aprirsi con un'altra persona sulla sua situazione e affrontare questo argomento delicato di nuovo, ma lo ha fatto perché ne ha capito l’importanza ed ha trovato una persona disposta ad ascoltarla. Sarebbe disposto/a a farmi sapere, tra un mese o più, se la sua situazione è cambiata oppure no? La signora non mi risponde in modo chiaro a questa domanda, sembra che cerchi di evitare l’argomento ma poi mi diche che dirà all’assistente sociale di farmi sapere come sono andate le cose. Risultato: Risolto Scheda Black List – Intervistato 6 1. Motivi per cui la persona non ha pagato la cassa malati A. Economici: X Licenziamento Divorzio Indebitamento Dipendenze Eventi personali che hanno peggiorato la situazione economica Altro (contratto su chiamata, situazione lavorativa precaria) B. Non economici Non crede nelle istituzioni Non ne ha bisogno 43 Vuole utilizzare i soldi per altri scopi Passato negativo con la cassa malati Eventi personali (viaggi…) Altro La persona non ha pagato perché: Non vuole X Non può economicamente Opzione: La persona non può economicamente - La persona si trova in Black List anche se non può pagare perché gli mancano i mezzi economici Opzione: La persona non vuole pagare - La persona si trova in Black List perché non vuole pagare. 2. Cosa ha fatto/ non ha fatto X Niente, non se la sentiva Niente, non lo sapeva (non ha ricevuto le lettere) Niente, ha dato la priorità ad altro Ne ha parlato con qualcuno famigliari e/o amici Si è rivolta a qualche professionista Altro Andata in comune Si X No Opzione: La persona non è andata in comune 3. Perché non è andata in comune (visto che non può economicamente se andava in comune usciva dalla Black List) A. Mancanza d’informazione X Non ha letto le lettere Non ha capito/sapeva cosa doveva fare Non ha ricevuto le lettere Altro 44 B. Motivi Famigliari X Non voleva farlo sapere ad altre persone Mancanza di appoggi Eventi famigliari Altro C. Motivi sociologici X Vergogna X Umiliazione X Fallimento Dimenticanza Rassegnazione Altro D. Priorità Dato la priorità ad altro Vuole uscire da questa situazione? X Si No Opzione: La persona vuole uscire da questa situazione andare in comune 4. Cosa dovrebbe cambiare secondo lei per evitare questa situazione? Maggiore informazione Maggior sensibilizzazione Parlare con un professionista esterno al comune X Altro (non lo sa) 5. Questo colloquio per lei è stato utile? X Si No 45 ALLEGATO 9: Intervista persona in Black List 7 Dati anagrafici Sesso: M X F Età: 22 anni Professione: apprendista giardiniere Situazione lavorativa: X Dipendente Indipendente Pensionato Stato civile: X Celibe/Nubile Sposta/o Divorziato/Separato Vedovo/a Persone a carico: Famiglia X Solo/a Moglie/Marito Figlio/i Parenti Da quando si trovano in Black List: 3 mesi 1. La richiesta Da chi è stata inviata/o all’ospedale? Il giovane si è presentato nel fine settimana presso il pronto soccorso dell’ospedale in quanto accusava dei forti malesseri. Dopo aver un primo controllo è stato ricoverato per effettuare alcuni accertamenti e approfondire la questione. Si tratta già di parecchio tempo che ha questi dolori ma solo nell’ultimo periodo sono peggioranti drasticamente per cui ha dovuto rivolgersi all’ospedale. Lei sa di trovarsi in Black List e cosa significa? Il ragazzo mi racconta il motivo del suo indebitamento con la cassa malati. Lui ha lasciato la famiglia circa un anno fa andandosene anche di casa. Infatti adesso abita in un appartamento che condivide con degli amici. I suoi genitori avevano già accumulato un debito con la cassa malati non avendo pagato i contributi e lui diventando maggiorenne e venendo escluso dal pacchetto famiglia si è assunto una parte del loro debito ritrovandosi in questa situazione. A soli 21 anni si è ritrovato quindi con un debito e con una procedura esecuzioni fallimenti aperta a suo nome. Attualmente sta svolgendo un apprendistato e percepisce un salario di pochi franchi al mese dal quale ogni mese gli viene preleva una data somma per coprire il debito. Quindi lui mi dice che è molto difficile sostenere le spese con la trattenuta e nel contempo pagare anche la cassa malati. Egli non sapeva di trovarsi in Black List e cosa significa. Stando al suo racconto vi si trova ingiustamente visto che sostiene di aver sempre pagato, anche se non con poche difficoltà. 46 Lei si trova in Black List perché non poteva pagare o perché non ha voluto pagare? Si trova quindi in Black List, ma non è chiaro il perché visto che la sua situazione economica dimostra non poche difficoltà per sostenere le spese economiche. Inoltre nei suoi confronti è stata emessa una esecuzione di pignoramento sul salario con cui sta cercando di coprire il debito accumulato dai genitori. 2. La segnalazione Da quanto tempo si trova in Black List? Si trova in Black List da tre mesi, ma la procedura di pignoramento è stata aperta già un anno fa. Ha parlato con qualcuno (figure professionali e non) di questa situazione? Il giovane mi dice che la questione famigliare e soprattutto il fatto di essersi trovato già in giovane età con un debito, senza esserne il diretto responsabile, lo ha abbattuto e fatto chiudere in se stesso. Inizialmente era arrabbiato viveva questa cosa come un’ingiustizia, ora però non crede più che la cosa possa migliorare e risolversi. Per questo motivo non ha chiesto aiuto a nessuno. 3. La contestualizzazione 3.1 Le azioni In passato, prima di oggi, ha già cercato una soluzione? Lui non sapeva di trovarsi in Black List quindi anche per questo non si è attivato. Inoltre mi parla molto apertamente e sinceramente dicendomi che anche se lo avesse saputo prima non aveva le forze per affrontare anche questo. Quali soluzioni ha trovato e attuato per cercare di uscire dalla Black List? (Cosa ha fatto? / Cosa non ha fatto?) Non ha fatto nulla in quanto tutta questa questione soprattutto collegata ai suoi genitori lo ha abbattuto. Egli non mi ha spiegato i motivi per cui se ne è andato di casa, ma mi ha fatto capire che non è rimasto in buoni rapporti con i genitori. Probabilmente parlare ed affrontare questo argomento che è collegato a questa situazione famigliare difficile non dove essere semplice. 3.2 Le intenzioni Concentrandoci invece sul presente cosa vorrebbe fare rispetto alla sua situazione? Dopo aver parlato ed avergli spiegato cosa comporta essere in Black List e soprattutto come uscirne, ovvero passar attraverso il comune, mi dice che ci andrà 47 e che vuole provarci anche spinto dalla sua situazione di salute attuale. Infatti nonostante inizialmente mi sembrava contrario, adesso dopo aver capito che c’è una possibilità di uscirne vuole provarci. Sicuramente penso sia stato fondamentale il fatto che durante il colloquio fosse presente un’amica che si è proposta per accompagnarlo e sostenerlo in questo percorso. Adesso che magari a più in chiaro cosa significa trovarsi in Black List sarebbe disposta/o ad andare in Comune? Durante il colloquio egli si è dimostrato positivo sul fatto di almeno risolvere la questione della Black List in quanto ha capito che c’è una speranza. Inoltre anche il fatto di non stare tanto bene fisicamente lo sprona a voler mettere le cose a posto. Il ragazzo mi ha detto che andrà in comune e gli ho lasciato il numero di telefono per fissare un appuntamento perché purtroppo era già tardi e lo sportello era chiuso. 3.3 Le aspettative Che aspettative nutre rispetto alla sua situazione? Rispetto la sua situazione generale legata al debito ricevuto dai genitori per la cassa malati, mi dice che oramai se ne è fatto una ragione ma che comunque questo li crea non pochi problemi economici. Invece per quanto riguarda il fatto di andare in comune per la Black List e magari attivare degli aiuti sociali in più rispetto alla sua situazione si dimostra favorevole. Sicuramente la situazione in cu si trova non è semplice perché avere tutte queste preoccupazioni non gli permette di essere così tranquillo. Dal suo vissuto, cosa pensa si dovrebbe cambiare per evitare che altre persone si trovino in questa situazione? Dal suo punto di vista mi dice che è una situazione diversa la sua e quindi non sa bene come rispondermi. Difatti si trova contrario che i figli debbano assumersi i debiti generati dai genitori. Penso che da questo esempio emerga uno dei temi che nell’ultimo periodo fa molto discutere ovvero l’indebitamento giovanile. Solitamente si sente parlare di giovani irresponsabili, ma molto spesso capita che sono i genitori i responsabili di questa situazione. Questo fenomeno è in aumento e proprio per questo motivo è stato lanciato un campanello d’allarme per cercare di sensibilizzare la popolazione in modo da prevenire ed aiutare i giovani. 48 4. Valutazione colloquio Questo colloquio le è stato utile oppure no? Perché? Questo colloquio li è stato utile perché mi dice che sono riuscita a trasmettergli un po’ di forza, di voglia di risolvere la situazione soprattutto adesso che si stava rassegnando su tutto. Sarebbe disposto/a a farmi sapere, tra un mese o più, se la sua situazione è cambiata oppure no? Lui mi dice che è disposto a farmi sapere se si sbloccherà ed uscirà dalla Black List e soprattutto rimango a sua disposizione in caso di necessità. Risultato: Risolto Scheda Black List – Intervistato 7 1. Motivi per cui la persona non ha pagato la cassa malati A. Economici: Licenziamento X X Divorzio Indebitamento Dipendenze Eventi personali che hanno peggiorato la situazione economica Altro (situazione economica precaria, apprendistato, vive da solo) B. Non economici Non crede nelle istituzioni Non ne ha bisogno Vuole utilizzare i soldi per altri scopi Passato negativo con la cassa malati Eventi personali (viaggi…) Altro La persona non ha pagato perché: Non vuole X Non può economicamente Opzione: La persona non può economicamente - La persona si trova in Black List anche se non può pagare perché gli mancano i mezzi economici 49 Opzione: La persona non vuole pagare - La persona si trova in Black List perché non vuole pagare. 2. Cosa ha fatto/ non ha fatto Niente, non se la sentiva X Niente, non lo sapeva (non ha ricevuto le lettere) Niente, ha dato la priorità ad altro Ne ha parlato con qualcuno famigliari e/o amici Si è rivolta a qualche professionista Altro Andata in comune Si X No Opzione: La persona non è andata in comune 3. Perché non è andata in comune (visto che non può economicamente se andava in comune usciva dalla Black List) A. Mancanza d’informazione Non ha letto le lettere Non ha capito/sapeva cosa doveva fare X Non ha ricevuto le lettere Altro B. Motivi Famigliari Non voleva farlo sapere ad altre persone X Mancanza di appoggi Eventi famigliari Altro C. Motivi sociologici Vergogna Umiliazione Fallimento Dimenticanza X Rassegnazione 50 Altro D. Priorità Dato la priorità ad altro Vuole uscire da questa situazione? X Si No Opzione: La persona vuole uscire da questa situazione andare in comune 4. Cosa dovrebbe cambiare secondo lei per evitare questa situazione? Maggiore informazione Maggior sensibilizzazione Parlare con un professionista esterno al comune X Altro (i figli non devono farsi carico dei debiti dei genitori) 5. Questo colloquio per lei è stato utile? X Si No 51 ALLEGATO 10: Intervista persona in Black List 8 Dati anagrafici Sesso: M X F Età: 62 anni Professione: ex camionista attualmente in AI Situazione lavorativa: Dipendente X AI Stato civile: Persone a carico: Celibe/Nubile X Sposta/o Divorziato/Separato X Famiglia Solo/a Figlio/i Parenti Pensionato Vedovo/a Moglie/Marito Da quando si trovano in Black List: 7 mesi 1. La richiesta Da chi è stata inviata/o all’ospedale? L’uomo è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale per un problema di cardiopatia e iperglicemia. Precedentemente aveva già subito delle ospedalizzazioni che però erano rientrate sotto infortuno lavorativo per cui a carico del datore di lavoro e che ipotizzo siano legate alla conseguente rendita AI che percepisce dal 2013. L’intervistato mi racconta che percepisce una rendita AI è sposato e la moglie lavora a metà tempo partecipando con una piccola entrata. Inoltre ha due figli a carico che vivono con lui e che lavorano ma non si sa quanto realisticamente partecipano a coprire le spese famigliari. Lei sa di trovarsi in Black List e cosa significa? L’intervistato non sa di trovarsi in Black List e cosa significa, ma dichiara e porta la prova di aver sempre pagato i premi da quest’anno. Inoltre riferisce di aver ricevuto la lettera di convocazione da parte del comune, ma pensava che prendendo contatto con la cassa malati avrebbe fatto più in fretta e si sarebbe risolto senza presentarsi. Ammette però di avere degli arretrati nei confronti della cassa malati che sono probabilmente la causa di questa iscrizione nella lista nera. Egli durante l’anno precedente anche a causa del suo stato di salute e quindi delle poche entrate non è riuscito a pagare la cassa malati. Una volta però che ha ricevuto la rendita AI e la moglie ha trovato un lavoretto sono riusciti a riequilibrare il tutto. Infatti da gennaio ad oggi hanno sempre pagato la cassa malati. 52 Lei si trova in Black List perché non poteva pagare o perché non ha voluto pagare? Il signore si trova in Black List non perché non paga visto che di fatti da quest’anno ciò non risulta, ma per via degli arretrati accumulati durante l’anno precedente. 2. La segnalazione Da quanto tempo si trova in Black List? Si trova in questa situazione da novembre dell’anno scorso in quanto ha avuto delle difficoltà con i pagamenti per via della situazione economica un po’ precaria. Il signore mi dice che non sapeva di trovarsi in Black List, che non ha ricevuto nessuna lettere ma sapeva di non aver pagato qualcosa l’anno scorso ma non pensava che le conseguenze sarebbero state queste, soprattutto dopo aver ricominciato a pagare normalmente. Anche senza nessuna informazione si è attivato ed ha chiesto alla cassa malati come poter fare per coprire gli arretrati. Ha parlato con qualcuno (figure professionali e non) di questa situazione? Durante l’anno precedente si è messo in contatto con la cassa malati per capire cosa doveva fare visto che non era riuscito a pagare, ma senza ottenere risposte. Inoltre non ha bene in chiaro quale sia la differenza e il collegamento tra avere dei debiti e trovarsi in Black List. Infatti pensava che bastasse riprendere a pagare e le cose si sarebbero messe a posto. 3. La contestualizzazione 3.1 Le azioni In passato, prima di oggi, ha già cercato una soluzione? Durante l’anno scorso ha preso contatto con la sua cassa malati chiedendo informazioni sugli arretrati da pagare e come poter risolvere la situazione. Nonostante ciò e quindi il suo interessamento a raffrontare la questione ma non gli hanno mai risposto, mai fatto sapere di preciso la cifra in arretrato e questo denota un rapporto difficile con quest’ultima. Per questi motivi ha lasciato un po’ perdere ma ha comunque continuato a pagare i premi della cassa malati. In questo caso viene evidenziato quindi un mal funzionamento da parte del servizio della cassa malati che non è riuscito a dare una spiegazione su cosa doveva e poteva fare. Quali soluzioni ha trovato e attuato per cercare di uscire dalla Black List? (Cosa ha fatto? / Cosa non ha fatto?) L’uomo non sapendo la differenza tra trovarsi in Black List e quindi non conoscendo la procedura per uscirne ha cercato di risolvere e coprire i debiti in arretrato come 53 poteva, senza però raggiungere esisti troppo positivi visto la mancata collaborazione da parte della cassa malati. 3.2 Le intenzioni Concentrandoci invece sul presente cosa vorrebbe fare rispetto alla sua situazione? Adesso che ha capito cosa significa trovarsi in Black List e come uscirne, visto anche l’esigenza medica di cure dopo il ricovero, vuole andare in comune. Difatti la moglie ha già preso appuntamento ed andrà tra qualche giorno. Questa coppia dove aver capito e dopo che qualcuno gli ha spiegato come fare si sono attivati subito per uscirne. Difatti la moglie si è presentata nei giorni successivi in comune spiegano la situazione e cercando di sbloccarla. Adesso che magari a più in chiaro cosa significa trovarsi in Black List sarebbe disposta/o ad andare in Comune? Ora che sia la moglie che il marito hanno in chiaro, visto che qualcuno gli ha spiegato cosa significa essere in Black List, cosa devono fare ovvero andare in comune vogliono risolvere la questione il prima possibile. Questo fa riflettere sul fatto che appena hanno capito cosa dovevano fare si sono attivati subito. Quindi da una parte si può constatare un errore della cassa malati che non è riuscita a dare le informazioni alla persona per permetterle di sbloccare la situazione, però anche il signore in questione, nonostante abbia ricevuto la lettera dal comune non si è presentato ed informato diversamente. Difatti adesso mi dicono che avrebbero fatto meglio a presentarsi in comune già prima senza rivolgersi alla cassa malati. Sebbene queste considerazioni non c’è nemmeno da dimenticare il fatto che tutto ciò è stato affrontato durante il ricovero in ospedale ovvero quando la salute è stata spostata al primo posto rispetto al resto. Inoltre visto la difficoltà incontrata nel spiegargli cosa fosse la Black List penso che si stato fondamentale incontrarci di persona, perché in questo modo le informazioni sono passate in maniera più chiara. 3.3 Le aspettative Che aspettative nutre rispetto alla sua situazione? L’intervistato si mostra positivo per risolvere la situazione, spiega che lui non si è mai mosso non perché non voleva ma perché hanno alcune difficoltà a gestire le questioni amministrative e le entrate. Ora però vogliono risolvere ed uscire da questa circostanza visto anche le esigenze mediche necessarie (medicamenti) dopo il ricovero. In questo caso quindi l’attivazione per la risoluzione della situazione è anche collegata allo stato di malessere è presentatosi. Quindi reputo 54 che anche questo fattore abbia giocato un ruolo importante per quanto riguarda i tempi di permanenza nella Black List. Dal suo vissuto, cosa pensa si dovrebbe cambiare per evitare che altre persone si trovino in questa situazione? Dal suo punto di vista l’aspetto cruciate in questa storia è stato il fatto della mancata collaborazione con la cassa malati e quindi una perdita progressiva di fiducia nei loro confronti. Inoltre in queste circostanze quindi non avendo trovato un appoggio da parte loro, ma anche senza rivolgersi al comune si sono un po’ chiusi ed hanno continuato ad andare avanti così fino a quando non è sopraggiunto il ricovero in ospedale. In questo momento le priorità sono cambiate ed anche l’esigenza di risolvere la questione Black list ha avuto la meglio su tutto. 4. Valutazione colloquio Questo colloquio le è stato utile oppure no? Perché? Questo colloquio è stato utile proprio perché hanno trovato una persona disposta a parlare e spiegare loro bene la situazione. Quindi anche grazie a questo la moglie si è recata subito in comune. Di fatti pochi giorni dopo c’è già stata una risposta positiva che attesta l’uscita dalla Black List. Sarebbe disposto/a a farmi sapere, tra un mese o più, se la sua situazione è cambiata oppure no? In questo caso non è necessario in quanto sono già a conoscenza, che grazie all’attivazione da parte della moglie, non si trovano più inscritti in Black List. Risultato: Risolto Scheda Black List – Intervistato 8 1. Motivi per cui la persona non ha pagato la cassa malati A. Economici: Licenziamento Divorzio Indebitamento Dipendenze Eventi personali che hanno peggiorato la situazione economica X Altro (aspettava rendita AI) 55 B. Non economici Non crede nelle istituzioni Non ne ha bisogno Vuole utilizzare i soldi per altri scopi Passato negativo con la cassa malati Eventi personali (viaggi…) Altro La persona non ha pagato perché: Non vuole X Non può economicamente Opzione: La persona non può economicamente - La persona si trova in Black List anche se non può pagare perché gli mancano i mezzi economici Opzione: La persona non vuole pagare - La persona si trova in Black List perché non vuole pagare. 2. Cosa ha fatto/ non ha fatto X Niente, non se la sentiva Niente, non lo sapeva (non ha ricevuto le lettere) Niente, ha dato la priorità ad altro Ne ha parlato con qualcuno famigliari e/o amici Si è rivolta a qualche professionista (cassa malati) Altro Andata in comune Si X No Opzione: La persona non è andata in comune 3. Perché non è andata in comune (visto che non può economicamente se andava in comune usciva dalla Black List) A. Mancanza d’informazione Non ha letto le lettere X Non ha capito/sapeva cosa doveva fare 56 X Non ha ricevuto le lettere Altro B. Motivi Famigliari Non voleva farlo sapere ad altre persone Mancanza di appoggi Eventi famigliari Altro C. Motivi sociologici Vergogna Umiliazione Fallimento Dimenticanza X Rassegnazione Altro D. Priorità Dato la priorità ad altro Vuole uscire da questa situazione? X Si No Opzione: La persona vuole uscire da questa situazione andare in comune 4. Cosa dovrebbe cambiare secondo lei per evitare questa situazione? X Maggiore informazione Maggior sensibilizzazione Parlare con un professionista esterno al comune X Maggiore collaborazione da parte della cassa malati 5. Questo colloquio per lei è stato utile? X Si No 57 ALLEGATO 11: Intervista persona in Black List 9 Dati anagrafici Sesso: M X F Età: 46 anni Professione: qualche lavoretto privato (in attesa di risposta AI) Situazione lavorativa: Dipendente X Indipendente Pensionato Stato civile: X Celibe/Nubile Sposta/o Divorziato/Separato Vedovo/a Persone a carico: Famiglia X Solo/a Moglie/Marito Figlio/i Parenti Da quando si trovano in Black List: 8 mesi 1. La richiesta Da chi è stata inviata/o all’ospedale? L’intervistato si trova in ospedale ricoverato per urgenza per sottoporsi ad un trapianto renale. In passato si era rivolto presso la struttura ospedaliera visto l’infortunio avuto, ma senza problemi con la cassa malati. Difatti le sue condizioni di salute negli ultimi anni sono peggiorate. Egli è tutt’ora in attesa di una risposta da parte dell’AI a seguito di un incidente avvenuto durante il tempo libero qualche anno fa e che gli ha causato notevoli difficoltà sia a livello fisico, lavorativo e personale. Per questo motivo oggi non lavora se non per fare qualche piccolo lavoretto a degli amici e conoscenti, restando in attesa di una risposta dell’AI che dovrebbe arrivare a fine anno. Lei sa di trovarsi in Black List e cosa significa? L’uomo mi racconta di non sapere di trovarsi in Black List e cosa voglia dire, anche se ammette di avere delle difficoltà a pagare la cassa malati visto le poche entrate. Difatti essendo in questo limbo dove non riesce, anche per motivi di salute, a lavorare e in attesa dell’AI le sue entrate sono scarse. A causa di queste circostanze mi spiega di aver fatto delle scelte per stabilire le priorità nei pagamenti. Egli ha quindi deciso di non pagare più la cassa malati, ma non sapeva che così facendo si sarebbe trovato in Black List e tanto meno che la cassa malati non gli avrebbe più coperto nulla. Questa sua convinzione magari un po’ ingenua deriva dal fatto di pensare che le persone che davvero necessitano di cure per via di uno stato di salute complesso hanno diritto in qualsiasi circostanza alle cure. Per questo 58 motivo ha fatto determinate scelte che lo hanno portato a dare la priorità ad altre spese senza essere però davvero consapevole di cosa comportasse non pagare più la cassa malati. Questa mancanza d’informazione e di conoscenza da parte del soggetto ha portato l’instaurarsi di questa situazione. Difatti lui sostiene di aver ricevuto la lettera da parte del comune per la convocazione, ma di non esserci andato perché era convinto che in qualche modo ce l’avrebbe fatta a risolvere la situazione, d’altronde mi dice che si trattava solo di tirare avanti fino alla risposta dell’AI. Per questo motivo e anche per il fatto di non avere molto piacere a parlare di questa storia, aspetto che mi fa trasparire senza dichiararmelo apertamente, e non si è presentato in comune. Lei si trova in Black List perché non poteva pagare o perché non ha voluto pagare? Il signore si trova quindi in una condizione economica instabile che non gli ha permesso di pagare la cassa malati. 2. La segnalazione Da quanto tempo si trova in Black List? L’intervistato mi dice che trova in Black List da circa otto mesi in Black List visto che aveva ricevuto la lettera di convocazione del comune in quel periodo. A tale incontro però non si è presentato perché credeva di riuscire ad andare avanti in un qualche modo e perché in quel momento non voleva parlare della sua situazione con altre persone. Difatti mi dice che da quando ha avuto quell’incidente per cui adesso si ritrova a richiedere l’invalidità la sua vita è cambiata molto ed accettare quella situazione non è stato semplice. Difatti per lui quello è stato un bruttissimo periodo e si è allontanato molto da tutti perché aveva bisogno di riflettere su se stesso e quello che gli era successo. Mi dice che per fortuna però gli amici non lo hanno lasciato solo ed è riuscito insieme ad affrontare gradualmente tutto. L’uomo mi dice che loro cercano di aiutarlo economicamente come possono però comunque fa molta fatica ad arrivare a fine mese. Con loro non ha mai parlato delle difficoltà a pagare la cassa malati perché se ne vergognava e poi mi dice che lo aiutavano già tanto e non osava chiedere altro. Ha parlato con qualcuno (figure professionali e non) di questa situazione? Non ha parlato e non si è rivolto a nessuno nonostante avesse vicino diversi amici perché se ne vergona. Inoltre in quel momento, ovvero quando ha ricevuto la lettera di convocazione, stava ancora cercando di affrontare la situazione dell’incidente e non ne voleva parlare con nessuno. 59 3. La contestualizzazione 3.1 Le azioni In passato, prima di oggi, ha già cercato una soluzione? In passato non ha cercato una soluzione in quanto non sapeva di questa situazione ed era convito che la cassa malati, vista la sua situazione di malattia, avrebbe comunque continuato a coprire i costi. Inoltre pensava di farcela a tirare avanti e recuperare successivamente in un qualche modo, ma soprattutto in quel periodo non era pronto psicologicamente ad affrontare questa situazione (senso di vergona, fallimento e rassegnazione). Quali soluzioni ha trovato e attuato per cercare di uscire dalla Black List? (Cosa ha fatto? / Cosa non ha fatto?) Non si è attivato proprio per i motivi appena spiegati, inoltre anche rivolgersi al comune significava parlare della sua situazione e mi dice che già parlarne con gli amici è stato difficile quindi aprirsi con una persona esterna all’ora non ce l’avrebbe fatta. Difatti ipotizzo che la situazione personale creatasi, ovvero l’accettazione di questo cambiamento di stile di vita dovuto a questo incidente e di conseguenza un senso di fallimento e vergogna lo ha portato a chiudersi in sé stesso. Fortunatamente gli amici gli sono stati vicini ed è riuscito a riprendersi ed ora è disposto ad affrontare anche le questioni economiche come anche la Black List. 3.2 Le intenzioni Concentrandoci invece sul presente cosa vorrebbe fare rispetto alla sua situazione? Adesso che ha compreso la situazione e dal punto di vista personale si sente più stabile, mentre il suo stato di salute sta peggiorando, vuole risolvere questa questione in modo da riuscirsi a curarsi. Quindi adesso l’uomo dopo aver raggiunto un’equilibro e stabilità personale ha messo al primo posto la salute ed è disposto ad attivarsi per fare in modo che le cure vengano coperte dalla cassa malati. Adesso che magari a più in chiaro cosa significa trovarsi in Black List sarebbe disposta/o ad andare in Comune? L’intervistato mi dà l’impressione di aver capito che è una situazione importante che deve e vuole risolvere adesso. Inoltre mi racconta che parlare in comune della sua situazione non sarà semplice, ma che è pronto a farlo. Vito la sua difficoltà gli suggerisco di farsi accompagnare da quale suo amico visto che gli sono così vicini e che sicuramente saranno disposti a sostenerlo anche in questo momento. Difatti non si tratta di chiedergli un aiuto economico ma un accompagnamento per andare in comune e per uscire dalla Black List. 60 3.3 Le aspettative Che aspettative nutre rispetto alla sua situazione? Il signore mi dice che non si aspettava di trovarsi in questa situazione e che magari se si fosse interessato un po’ di più avrebbe potuto evitare tutto ciò, ma era anche un periodo difficile per lui. Adesso però vuole risolvere la questione ed andare in comune. Dal suo vissuto, cosa pensa si dovrebbe cambiare per evitare che altre persone si trovino in questa situazione? Secondo il suo punto di vista mi dice che manca informazione che spieghi in modo chiaro e non troppo complesso cosa sia la Black List. Sicuramente nella sua storia hanno influito altri aspetti personali che lo hanno portato a protrarre nel tempo questa condizione, ma dopo averli superati ad aver capito cosa bisogna fare vuole affrontare la questione. 4. Valutazione colloquio Questo colloquio le è stato utile oppure no? Perché? L’uomo mi ringrazia per il tempo speso a spiegargli le cose e per averlo ascoltato. Penso che solo il mio colloquio non lo avrebbe spinto a muoversi ed attivarsi, ma che il fatto di avere delle persone accanto che lo sostengono faccia davvero la differenza in queste circostanze. Sarebbe disposto/a a farmi sapere, tra un mese o più, se la sua situazione è cambiata oppure no? L’intervistato si mostra molto disponibile e mi dice che mi richiamerà e che mi farà sapere come sono andate le cose. Risultato: Risolto Scheda Black List – Intervistato 9 1. Motivi per cui la persona non ha pagato la cassa malati A. Economici: Licenziamento Divorzio Indebitamento Dipendenze 61 X Eventi personali che hanno peggiorato la situazione economica X Altro (in attesa della rendita AI) B. Non economici Non crede nelle istituzioni Non ne ha bisogno Vuole utilizzare i soldi per altri scopi Passato negativo con la cassa malati Eventi personali (viaggi…) Altro La persona non ha pagato perché: Non vuole X Non può economicamente Opzione: La persona non può economicamente - La persona si trova in Black List anche se non può pagare perché gli mancano i mezzi economici Opzione: La persona non vuole pagare - La persona si trova in Black List perché non vuole pagare. 2. Cosa ha fatto/ non ha fatto X Niente, non se la sentiva Niente, non lo sapeva (non ha ricevuto le lettere) Niente, ha dato la priorità ad altro Ne ha parlato con qualcuno famigliari e/o amici Si è rivolta a qualche professionista Altro Andata in comune Si X No Opzione: La persona non è andata in comune 3. Perché non è andata in comune (visto che non può economicamente se andava in comune usciva dalla Black List) 62 A. Mancanza d’informazione Non ha letto le lettere Non ha capito/sapeva cosa doveva fare Non ha ricevuto le lettere Altro B. Motivi Famigliari X Non voleva farlo sapere ad altre persone Mancanza di appoggi Eventi famigliari Altro C. Motivi sociologici X Vergogna X X Umiliazione Fallimento Dimenticanza Rassegnazione Altro D. Priorità Dato la priorità ad altro Vuole uscire da questa situazione? X Si No Opzione: La persona vuole uscire da questa situazione andare in comune 4. Cosa dovrebbe cambiare secondo lei per evitare questa situazione? X Maggiore informazione Maggior sensibilizzazione Parlare con un professionista esterno al comune X Altro (considerare il vissuto e la storia della persona) 5. Questo colloquio per lei è stato utile? X Si No 63 ALLEGATO 12: Intervista persona in Black List 10 Dati anagrafici Sesso: M X F Età: 37 anni Professione: parrucchiere Situazione lavorativa: X Dipendente Indipendente Pensionato Stato civile: X Celibe/Nubile Sposta/o Divorziato/Separato Vedovo/a Persone a carico: Famiglia X Solo/a Moglie/Marito Figlio/i Parenti Da quando si trovano in Black List: 4 mesi 1. La richiesta Da chi è stata inviata/o all’ospedale? L’intervistato è già in contatto con l’ospedale da alcuni anni ovvero da quando ha scoperto di avere una malattia infettiva per cui assume dei medicamenti che acquista presso l’ospedale per motivi anche di privacy. Egli quindi non ha mai avuto problemi per l’acquisto di quest’ultimi fino a quando verso la fine dell’anno scorso ha incontrato delle difficoltà economiche legate alla sua situazione lucrativa poco redditizia che lo ha portato a non pagare più la cassa malati. Difatti mi spiega che purtroppo questo è un momento difficile per il loro settore e che sentono molto la crisi. Questi mancati pagamenti si sono protratti nel tempo fino a portare all’iscrizione in Black List con conseguenze sospensione della copertura da parte della cassa malati. Lui non sapeva di trovarsi in Black List glielo ha comunicato l’ospedale quando si è presentato per prendere i medicamenti. Lei sa di trovarsi in Black List e cosa significa? L’uomo dice di non sapere di trovarsi in Black List, cosa fosse e nemmeno di aver ricevuto delle lettere da parte del comune. Afferma che nell’ultimo periodo il negozio in cui lavora ha avuto delle difficoltà e quindi anche il suo stipendio è stato ridotto. Inoltre si tratta di un uomo solo che ha molte persone accanto che però non conoscono il suo stato di salute e mi dice di non voler parlare della sua malattia. Questo mi fa riflettere sulla possibilità che egli si vergogni della sua malattia e parlare anche di qualcosa legato ad essa sia difficile, motivando così anche il fatto 64 di non essersi informato sulle conseguenza dei mancati pagamenti della cassa malati. Lei si trova in Black List perché non poteva pagare o perché non ha voluto pagare? Mi racconta di avere avuto dei problemi economici nell’ultimo periodo perché il lavoro non va più molto bene e quindi fa fatica con i pagamenti. 2. La segnalazione Da quanto tempo si trova in Black List? Lui crede che questa situazione vada avanti dall’anno scorso ma che effettivamente si trova in Black List dall’inizio dell’anno circa. Ha parlato con qualcuno (figure professionali e non) di questa situazione? L’intervistato mi risponde che ha diverse persone vicine che però non sanno di questa situazione e nemmeno di quella legata alla sua patologia. Il signore mi sembra faccia molta fatica a parlare della suo stato di salute e credo voglia farlo sapere il meno possibile agli altri, forse appunto per una mancata accettazione della malattia. 3. La contestualizzazione 3.1 Le azioni In passato, prima di oggi, ha già cercato una soluzione? In passato non ha voluto affrontare l’argomento perché secondo la sua versione non sapeva della situazione. Sostiene che nessuno lo ha informato se non l’ospedale quindi non ha avuto modo di attivarsi prima. Quali soluzioni ha trovato e attuato per cercare di uscire dalla Black List? (Cosa ha fatto? / Cosa non ha fatto?) Per ora non ha cercato nessuna soluzione perché non era a conoscenza della situazione. Suppongo che anche se lo avesse saputo non ne avrebbe parlato con nessuno fino quando insomma non fosse stato strettamente necessario. Difatti adesso affrontare questa situazione riconosce anche lui che è importante perché visto le difficoltà economiche non riesce a farsi carico delle spese mediche. 65 3.2 Le intenzioni Concentrandoci invece sul presente cosa vorrebbe fare rispetto alla sua situazione? Dopo aver preso coscienza del fatto di trovarsi in Black List dice di volere e dovere affrontare la cosa visto che i medicamenti gli servono. Infatti mi sembra capire che se si potesse evitare di andare a parlarne in comune per lui sarebbe meglio, però capisce che è necessario se vuole uscirne. Adesso che magari a più in chiaro cosa significa trovarsi in Black List sarebbe disposta/o ad andare in Comune? Lui è disposto ad andare perché comprende che non c’è altro modo per risolvere la questione e abbiamo fissato un appuntamento con il comune. In questo modo spera di riuscire a sbloccare la situazione e vuole farlo il più in fretta possibile. 3.3 Le aspettative Che aspettative nutre rispetto alla sua situazione? L’uomo spera di risolvere la situazione perché ha bisogno dei medicamenti e soprattutto di farlo il prima possibile in modo che tutto possa tornare come era prima. Dal suo vissuto, cosa pensa si dovrebbe cambiare per evitare che altre persone si trovino in questa situazione? Visto che dichiara di non aver ricevuto nessuna lettere quello che propone è una migliore informazione della segnalazione, ma anche di ciò che comporta perché mi dice che spesso molte persone non capiscono molto quello che c’è scritto e prese da altri problemi lasciano perdere. 4. Valutazione colloquio Questo colloquio le è stato utile oppure no? Perché? Si mi risponde che è stato utile per lui e che spera di non doverne fare più altri colloqui e quindi che vada tutto a posto il prima possibile. Inoltre ringrazia per l’aiuto e il tempo che gli abbiamo dedicato per spiegare le cose perché lui non ci avrebbe capito nulla da solo. Sarebbe disposto/a a farmi sapere, tra un mese o più, se la sua situazione è cambiata oppure no? Senz’altro mi dice che mi farà sapere se andrà in comune e se si risolverà la questione. 66 Risultato: Risolto Scheda Black List – Intervistato 10 1. Motivi per cui la persona non ha pagato la cassa malati A. Economici: Licenziamento Divorzio Indebitamento Dipendenze Eventi personali che hanno peggiorato la situazione economica X Altro (situazione lavorativa precaria, crisi) B. Non economici Non crede nelle istituzioni Non ne ha bisogno Vuole utilizzare i soldi per altri scopi Passato negativo con la cassa malati Eventi personali (viaggi…) Altro La persona non ha pagato perché: Non vuole X Non può economicamente Opzione: La persona non può economicamente - La persona si trova in Black List anche se non può pagare perché gli mancano i mezzi economici Opzione: La persona non vuole pagare - La persona si trova in Black List perché non vuole pagare. 2. Cosa ha fatto/ non ha fatto Niente, non se la sentiva X Niente, non lo sapeva (non ha ricevuto le lettere) Niente, ha dato la priorità ad altro Ne ha parlato con qualcuno famigliari e/o amici Si è rivolta a qualche professionista Altro 67 Andata in comune Si X No Opzione: La persona non è andata in comune 3. Perché non è andata in comune (visto che non può economicamente se andava in comune usciva dalla Black List) A. Mancanza d’informazione Non ha letto le lettere Non ha capito/sapeva cosa doveva fare X Non ha ricevuto le lettere Altro B. Motivi Famigliari Non voleva farlo sapere ad altre persone Mancanza di appoggi Eventi famigliari Altro C. Motivi sociologici X Vergogna Umiliazione Fallimento Dimenticanza Rassegnazione Altro D. Priorità Dato la priorità ad altro Vuole uscire da questa situazione? X Si No Opzione: La persona vuole uscire da questa situazione andare in comune 68 4. Cosa dovrebbe cambiare secondo lei per evitare questa situazione? X Maggiore informazione semplice Maggior sensibilizzazione Parlare con un professionista esterno al comune Altro 5. Questo colloquio per lei è stato utile? X Si No 69 ALLEGATO 13: Intervista persona in Black List 11 Dati anagrafici Sesso: M X F Età: 62 anni Professione: impresario (ora disoccupato) Situazione lavorativa: Dipendente X Indipendente Stato civile: Celibe/Nubile X Sposta/o Divorziato/Separato Persone a carico: Famiglia Solo/a Figlio/i Parenti X Disoccupato Vedovo/a X Moglie/Marito Da quando si trovano in Black List: 8 mesi 1. La richiesta Da chi è stata inviata/o all’ospedale? Il signore si è presentato al pronto soccorso per dolori legati ad un infezione urinaria ed è stato ricoverato per accertamenti e per iniziare una cura di antibiotici da proseguire al domicilio. Lei sa di trovarsi in Black List e cosa significa? Il signore mi racconta che è consapevole del fatto di non aver pagato più nulla alla cassa malati, ma se lo ha fatto era perché non poteva. Da questa affermazioni iniziò a raccontarmi la sua storia. In giovane età era riuscito ad aprire un’azienda di costruzioni propria che aveva riscosso successo negli anni ed oltre che essere conosciuto per questo le persone si rivolgevano a lui come persona di fiducia in caso di difficoltà, era molto stimato. Negli ultimi anni, anche per colpa della crisi, egli è andato incontro a delle difficoltà economiche in quanto gli appaltatori non lo hanno più pagato trovandosi di conseguenza indebitato fino ad arrivare al fallimento della ditta. Questo è stato per lui molto frustrante non solo dal punto di vista economico ma forse di più da quello personale. Difatti mi dice che dopo questo fallimento non è più riuscito a pagare nulla ma al contempo non è riuscito a chiedere aiuto a nessuno, nemmeno alla moglie ed hai figli che sono all’oscuro di tutto. Il fatto di passare dalla persona che aiuta gli altri a quello che deve essere aiutato ha influito notevolmente ed ha portato la persona a chiudersi in un senso di vergogna e umiliazione. 70 Lei si trova in Black List perché non poteva pagare o perché non ha voluto pagare? Lui si trova in Back List perché purtroppo mi dice, non è più riuscito a pagare nulla. Sapeva che non pagando ci sarebbero state delle conseguenze ma non di che tipo. Inoltre mi dice che ha ricevuto delle lettere che sapeva che potevano essere legate a questo e quindi non le ha aperte 2. La segnalazione Da quanto tempo si trova in Black List? Non sa dirmi con esattezza da quanto tempo si trova in Black List anche perché non sapeva cosa significasse fino al momento del ricovero. Pensa che sarà dall’anno scorso nella lista anche perché ha ricevuto qualche lettera ma non ha avuto la forza per aprirle e le ha sempre ignorate. Ha parlato con qualcuno (figure professionali e non) di questa situazione? L’uomo mi dice che sono la prima persona con cui parla di questa situazione non ha voluto parlarne con nessuno, ma dopo aver capito l’importanza della questione ne parlerà con i suoi figli anche se mi dice che non sarà facile per cui gli propongo di farlo insieme. Egli mi racconta di aver preso questa decisione perché è giunto il momento di affrontare la cosa, spinto anche dal malessere fisico. 3. La contestualizzazione 3.1 Le azioni In passato, prima di oggi, ha già cercato una soluzione? Non ha cercato nessuna soluzione si è fatto sopraffare degli eventi dopo il senso di fallimento. Quel evento lo ha fatto chiudere in sé stesso ed ha smesso di occuparsi delle questioni più burocratiche. Nonostante i figli fossero vicini lui non ne ha mai voluto parlare proprio a causa di questo senso di fallimento e vergogna. Sicuramente per il signore è stato molto difficile affrontare questa situazione ed anche parlarne adesso con me gli credo gli costi parecchia fatica. Quali soluzioni ha trovato e attuato per cercare di uscire dalla Black List? (Cosa ha fatto? / Cosa non ha fatto?) Lui mi dice di non aver trovato la forza per fare qualcosa, difatti non ha nemmeno aperto le lettere mi diceva che la sua situazione era già abbastanza pesante così e non voleva saperne di più. 71 3.2 Le intenzioni Concentrandoci invece sul presente cosa vorrebbe fare rispetto alla sua situazione? Giunto a questo punto e spinto dall’accompagnamento dei figli che mi dice saranno presenti scuramente vorrebbe riuscire a risolvere piano piano tutto, ma da solo è certo di non potercela fare. Inoltre anche se per lui è difficile chiedere aiuto adesso capisce che è arrivato il momento di farlo. Adesso che magari a più in chiaro cosa significa trovarsi in Black List sarebbe disposta/o ad andare in Comune? Lui non se la sente molto di andare in comune perché è una persona molto conosciuta e non è pronto per parlare apertamente della sua difficoltà, per cui uno dei figli si è proposto per andare al suo posto prossimamente. 3.3 Le aspettative Che aspettative nutre rispetto alla sua situazione? L’uomo spera che tutto sommato si risolva la questione nel migliore dei modi e forse questo è un evento che lo può spingere verso questo senso. Difatti lui si trova oramai quasi in pensione e vorrebbe trascorrere i suoi ultimi anni in tranquillità e senza pensieri. Dal suo vissuto, cosa pensa si dovrebbe cambiare per evitare che altre persone si trovino in questa situazione? Nel suo caso per lui passare da un ceto agiato ad uno più basso è stato devastante per cui anche confrontarsi e chiedere aiuto a persone che lo conoscono era difficile perché significava dimostrare di aver fallito e provava vergogna. Con me magari è riuscito a parlami di tutto ciò visto che non lo conoscevo e penso che anche il fattore salute abbia influito su questa attivazione. 4. Valutazione colloquio Questo colloquio le è stato utile oppure no? Perché? Per lui il colloquio è stato molto utile perché mi dice che se non fossimo intervenuti avrebbe continuato nel suo silenzio, forse e molto probabilmente andando a peggiorare la sua situazione. Ovviamente mi dice che è stato utile per aver capito cosa è la Black Lista, ma soprattutto per aver trovato ascolto e comprensione. Inoltre mi dice che parlare con qualcuno che non lo conosceva è stato meglio per lui. 72 Sarebbe disposto/a a farmi sapere, tra un mese o più, se la sua situazione è cambiata oppure no? Mi ribadisce che sicuramente il figlio mi farà sapere qualcosa appena andrà in comune e li daranno una risposta. Risultato: Risolto Scheda Black List – intervistato 11 1. Motivi per cui la persona non ha pagato la cassa malati A. Economici: X Licenziamento (fallimento impresa) Divorzio Indebitamento Dipendenze Eventi personali che hanno peggiorato la situazione economica Altro B. Non economici Non crede nelle istituzioni Non ne ha bisogno Vuole utilizzare i soldi per altri scopi Passato negativo con la cassa malati Eventi personali (viaggi…) Altro La persona non ha pagato perché: Non vuole X Non può economicamente Opzione: La persona non può economicamente - La persona si trova in Black List anche se non può pagare perché gli mancano i mezzi economici Opzione: La persona non vuole pagare - La persona si trova in Black List perché non vuole pagare. 73 2. Cosa ha fatto/ non ha fatto X Niente, non se la sentiva Niente, non lo sapeva (non ha ricevuto le lettere) Niente, ha dato la priorità ad altro Ne ha parlato con qualcuno famigliari e/o amici Si è rivolta a qualche professionista Altro Andata in comune Si X No Opzione: La persona non è andata in comune 3. Perché non è andata in comune (visto che non può economicamente se andava in comune usciva dalla Black List) A. Mancanza d’informazione X Non ha letto le lettere Non ha capito/sapeva cosa doveva fare Non ha ricevuto le lettere Altro B. Motivi Famigliari X Non voleva farlo sapere ad altre persone Mancanza di appoggi Eventi famigliari Altro C. Motivi sociologici X Vergogna X Umiliazione X Fallimento Dimenticanza Rassegnazione Altro D. Priorità Dato la priorità ad altro 74 Vuole uscire da questa situazione? X Si No Opzione: La persona vuole uscire da questa situazione andare in comune 4. Cosa dovrebbe cambiare secondo lei per evitare questa situazione? Maggiore informazione Maggior sensibilizzazione X Parlare con un professionista esterno al comune Altro 5. Questo colloquio per lei è stato utile? X Si No 75 ALLEGATO 14: Intervista persona in Black List 12 Dati anagrafici Sesso: M FX Età: 36 anni Professione: casalinga Situazione lavorativa: Stato civile: Persone a carico: Dipendente X Indipendente Celibe/Nubile X Sposta/o Divorziato/Separato X Famiglia Solo/a Figlio/i Parenti Pensionato Vedovo/a Moglie/Marito Da quando si trovano in Black List: 3 mesi 1. La richiesta Da chi è stata inviata/o all’ospedale? La donna si è presentata in pronto soccorso qualche giorno fa accusando dei malori legati alla gravidanza in corso. Dopo alcuni accertamenti è stata rimandata a casa e le è stato comunicato che la copertura della cassa malati è bloccata per cui anche i medicamenti prescritti sono a suo carico. La signora ha lasciato l’ospedale e il caso ci è stato segnalato attraverso il servizio accettazione pazienti. Successivamente ho preso contatto telefonicamente con il marito in quanto la moglie preferiva che parlassi con lui sia perché si occupa maggiormente di queste faccende in casa, sia perché lei ha qualche difficoltà ad esprimersi in italiano. Viene quindi fissato un incontro al quale si presenta il marito per discutere della questione Black List. Lei sa di trovarsi in Black List e cosa significa? Il marito non sa di trovarsi in Black List e cosa sia, ma sa di non aver pagato i contributi della cassa malati e mi spiega il perché. L’anno scorso si è rivolto al comune per richiedere il sussidio della cassa malati che gli è stato concesso. Con l’inizio del nuovo anno però egli, non avendo ricevuto niente, pensava che questo sussidio si prolungasse automaticamente invece a gennaio si è trovato a dover pagare l’intera somma della cassa malati e mi dice di aver pagato qualcosina ma non tutto. A lui dispiace non aver pagato, ma dice che lo ha fatto perché non riusciva economicamente e per dimostrare la sua buona fede ha sapere cercato di dare qualcosina anche se per l’appunto non riusciva a pagare l’intera somma. Ad 76 aprile è riuscito a recarsi al comune non solo per la questione del sussidio della cassa malati, ma anche per richiedere gli assegni famigliari. Successivamente egli mi dice di avere ricevuto la lettera da parte del comune per la cassa malati che l’invitava a presentarsi, ma visto che durante l’incontro per richiedere gli assegni famigliari e il sussidio della cassa malati aveva già spiegato la situazione pensava che fosse a posto così. Difatti sembra molto strano che trattandosi proprio di una richiesta di sussidio cassa malati non abbiamo visto che c’erano degli arretrati. Lei si trova in Black List perché non poteva pagare o perché non ha voluto pagare? L’uomo mi dice che si trovano in Black List per via delle poche entrate economiche e per la sospensione del sussidio della cassa malati. Per risolvere questi aspetti e grazie all’informazione avuta da amici, si è presentato al comune per farsi aiutare. Nonostante ciò tuttora si trova in questa situazione ma è molto deciso ad uscirne. 2. La segnalazione Da quanto tempo si trova in Black List? Si trovano in Black List da marzo per via del mancato pagamento della cassa malati dovuto a difficoltà economiche e alla mancanza del sussidio. Ha parlato con qualcuno (figure professionali e non) di questa situazione? Per quanto concerne la Black List non ne ha parlato con nessuno, ma per quanto riguarda invece le sue difficoltà economiche ne ha parlato con degli amici i quali gli hanno consigliato di recarsi in comune. 3. La contestualizzazione 3.1 Le azioni In passato, prima di oggi, ha già cercato una soluzione? Per risolvere direttamente il fatto di trovarsi in Black List non ha fatto nulla perché non sapeva di trovarsi in questa situazione. Nonostante ciò in passato per risolvere i suoi problemi con la cassa malati si è rivolto al comune richiedendo il sussidio che difatti gli era stato concesso. Purtroppo però esso non è stato rinnovato e adesso si trovano in questa situazione. Quali soluzioni ha trovato e attuato per cercare di uscire dalla Black List? (Cosa ha fatto? / Cosa non ha fatto?) Per uscire dalla Black List non hanno cercato nessuna soluzione, perché non sapeva di trovarsi in questa situazione. Sapeva di avere degli arretrati con la cassa malati ma pensava che essendosi presentato in comune per richiedere il sussidio si 77 fosse messo a posto il tutto. Difatti adesso sono in attesa di una risposta da parte degli assegni famigliari e forse con questa risposta emergerà anche il fatto della Black List. Nonostante ciò mi sembra una persona attiva che vuole risolvere la situazione. 3.2 Le intenzioni Concentrandoci invece sul presente cosa vorrebbe fare rispetto alla sua situazione? Difatti lui, avendo compreso la necessità di rivolgersi in comune, vuole subito prendere un appuntamento anche se mi diche che non sarà facile visto gli orari di lavoro. Inoltre mi racconta che è spinto a risolvere tutto ciò il prima possibile per via dello stato di gravidanza della moglie, in quanto da soli non riuscirebbero a farsi carico delle spese mediche. L’uomo è quindi anche motivato per via dello stato di salute della moglie e quindi dal fatto di aver dato maggiore priorità a questo bisogno. Adesso che magari a più in chiaro cosa significa trovarsi in Black List sarebbe disposta/o ad andare in Comune? L’uomo è disposto ad andare in comune l’unica questione è che spera di riuscire a liberarsi dal lavoro. 3.3 Le aspettative Che aspettative nutre rispetto alla sua situazione? Lui spera di riuscire a risolvere la questione Black List in poco tempo inoltre è in attesa di una risposta per quanto concerne gli assegni famigliari e spera di ricevere un esito positivo. Dal suo vissuto, cosa pensa si dovrebbe cambiare per evitare che altre persone si trovino in questa situazione? L’intervistato mi dice che le sue coscienze genarli riguardo gli aiuti sociali a disposizione per le famiglie e più in generale per le persone che si trovano in difficoltà, non sono molte. Quindi reputa importante che la popolazione sia informata attraverso una maggiore sensibilizzazione sugli aiuti ed ammette che forse questa sua mancanza d’informazione è dovuta ad una sua ignoranza personale. Fortunatamente gli amici lo hanno consigliato al meglio ed è riuscito a trovare dove e a chi rivolgersi. Inoltre visto il disguido del servizio che non si è accordo degli arretrati pensa che sia necessaria una maggiore collaborazione interna tra i servizi coinvolti in questo tema. 78 4. Valutazione colloquio Questo colloquio le è stato utile oppure no? Perché? L’intervistato mi dice che avere questo colloquio gli è servito per comprendere cosa fosse la Black List perché non lo sapeva e soprattutto non capiva come ci fosse finito. Inoltre apprezza questo interessamento verso la sua situazione anche perché avendo capito la complessità del richiedere gli aiuti (sussidio cassa malati e assegni famigliari) da solo non ce l’avrebbe fatta. Sarebbe disposto/a a farmi sapere, tra un mese o più, se la sua situazione è cambiata oppure no? Al termine dell’incontro accordiamo che mi farà sapere quando andrà in comune e se ci fossero altre difficoltà a riguardo mi contatterà. Risultato: Risolto Scheda Black List – Intervistato 12 1. Motivi per cui la persona non ha pagato la cassa malati A. Economici: Licenziamento Divorzio Indebitamento Dipendenze Eventi personali che hanno peggiorato la situazione economica X Altro (mancato rinnovo del sussidio cassa malati) B. Non economici Non crede nelle istituzioni Non ne ha bisogno Vuole utilizzare i soldi per altri scopi Passato negativo con la cassa malati Eventi personali (viaggi…) Altro La persona non ha pagato perché: Non vuole X Non può economicamente 79 Opzione: La persona non può economicamente - La persona si trova in Black List anche se non può pagare perché gli mancano i mezzi economici Opzione: La persona non vuole pagare - La persona si trova in Black List perché non vuole pagare. 2. Cosa ha fatto/ non ha fatto Niente, non se la sentiva Niente, non lo sapeva (non ha ricevuto le lettere) Niente, ha dato la priorità ad altro Ne ha parlato con qualcuno famigliari e/o amici Si è rivolta a qualche professionista X Niente, pensava fosse a posto Andata in comune Si X No Opzione: La persona non è andata in comune 3. Perché non è andata in comune (visto che non può economicamente se andava in comune usciva dalla Black List) A. Mancanza d’informazione Non ha letto le lettere X Non ha capito/sapeva cosa doveva fare Non ha ricevuto le lettere Altro B. Motivi Famigliari Non voleva farlo sapere ad altre persone Mancanza di appoggi Eventi famigliari Altro C. Motivi sociologici Vergogna Umiliazione 80 Fallimento Dimenticanza Rassegnazione Altro D. Priorità Dato la priorità ad altro Vuole uscire da questa situazione? X Si No Opzione: La persona vuole uscire da questa situazione andare in comune 4. Cosa dovrebbe cambiare secondo lei per evitare questa situazione? X Maggiore informazione X Maggior sensibilizzazione Parlare con un professionista esterno al comune X Maggiore collaborazione fra i servizi 5. Questo colloquio per lei è stato utile? X Si No 81 ALLEGATO 15: Intervista persona in Black List 13 Dati anagrafici Sesso: M X F Età: 38 anni Professione: Disoccupato (informatico) Situazione lavorativa: Dipendente Indipendente X Disoccupato Stato civile: X Celibe/Nubile Sposta/o Divorziato/Separato Vedovo/a Persone a carico: Famiglia X Solo/a Moglie/Marito Figlio/i Parenti Da quando si trovano in Black List: 4 mesi 1. La richiesta Da chi è stata inviata/o all’ospedale? L’intervistato si è presentato in pronto soccorso per via di un forte dolore che accusava. Dopo alcuni accertamenti hanno capito che si trattava di calcoli renali ed è stato ricoverato per sottoporlo ad un intervento d’urgenza. Il servizio accettazione pazienti gli ha fatto avere una lettera che lo informasse della sua attuale inscrizione nella Black List della cassa malati con conseguente non copertura dei costi sanitari al di fuori dell’urgenza medica. In questa caso però l’intervento come il ricovero rientra in quest’ultima categoria mansionata. Nonostante ciò la persona ci è stata segnalata e dopo l’intervento mi sono recata dal paziente per discutere insieme della questione. Lei sa di trovarsi in Black List e cosa significa? L’uomo racconta di non sapere di essere in Black list e non è a conoscenza di cosa si tratta. Tuttavia mi dice di aver avuto dei problemi con i pagamenti della cassa malati con l’inizio dell’anno. Questo perché l’anno scorso è stato licenziato per via di una riduzione di posti presso l’azienda dove lavorava. Attualmente infatti si trova in disoccupazione e sta seguendo un programma di reinserimento nel contesto lavorativo, ma per ora dice di non aver trovato ancora niente. L’intervistato mi racconta di aver fatto delle scelte tra le varie spese (affitto, leasing della macchina etc.) ed ha sacrificato la cassa malati, sicuro che avrebbe recuperato una volta trovato lavoro. Purtroppo però questa situazione si protrae da qualche mese ma adesso mi dice che ha dei colloqui promettenti di lavoro e che quindi a breve si 82 risolverà tutto. Il problema del mancato pagamento è stato quindi messo in secondo piano dando la priorità al ritrovamento dell’impiego. Inoltre egli mi dice di aver ricevuto le lettere dal comune ma di non averle aperte, questo indica un voler evitare il problema come anche una sottovalutazione delle conseguenze. Lei si trova in Black List perché non poteva pagare o perché non ha voluto pagare? Si trova quindi in Black List perché non riesce economicamente a sostenere le spese, inoltre dice di aver ricevuto le lettere da parte del comune ma sospettando di cosa si trattasse non le ha aperte. Quindi ha preferito non affrontare la questione fino ad ora. 2. La segnalazione Da quanto tempo si trova in Black List? Si trova in Black List da quattro mesi, dopo aver perso il lavoro e non essere riuscito a trovarne un altro, trovandosi quindi in difficoltà per affrontare le spese. Ha parlato con qualcuno (figure professionali e non) di questa situazione? L’uomo non ha aperto le lettere proprio perché non voleva affrontare la questione tanto meno parlarne con qualcuno, perché per lui non era necessario. Infatti confidava nel fatto di trovare subito lavoro e poi sistemare tutto, spinto da questa convinzione non si è nemmeno interessato su quelle che potevano essere le conseguenze di continuare a non pagare la cassa malati. 3. La contestualizzazione 3.1 Le azioni In passato, prima di oggi, ha già cercato una soluzione? Non ha cercato delle soluzioni legate alla Black List perché non sapeva di esserci e perché aveva sottovalutano la questione. In sua difesa dice che si è impegnato per cercare lavoro in modo che anche questo aspetto, secondo lui, si sarebbe messo a posto. Quali soluzioni ha trovato e attuato per cercare di uscire dalla Black List? (Cosa ha fatto? / Cosa non ha fatto?) La sua soluzione che avrebbe permesso di risolvere tutto era quindi quella di trovare lavoro, ma questo non è ancora avvenuto e i tempi si sono allungati portato a questa situazione. Difatti spinto da questa idea fissa di trovare lavoro non ha dato conto al resto ed ha voluto posticipare il tutto a quando avrebbe trovato un impiego. 83 3.2 Le intenzioni Concentrandoci invece sul presente cosa vorrebbe fare rispetto alla sua situazione? L’uomo mi dice di aver sbagliato a non interessarsi prima sulle conseguenze e non aver nemmeno aperto le lettere. Infatti adesso vuole occuparsi di questa situazione anche se non ha ancora trovato lavoro. Questo perché anche se l’intervento non richiederà altre spese mediche vuole essere tutelato in caso di malessere. Adesso che magari a più in chiaro cosa significa trovarsi in Black List sarebbe disposta/o ad andare in Comune? L’intervistato come appena spiegato, mi dice che vuole affrontare la questione ed è disposto ad andare in comune, visto che ha compreso che questo è l’unico modo per poter risolvere ed uscire dalla Black List. 3.3 Le aspettative Che aspettative nutre rispetto alla sua situazione? Si dimostra positivo in prospettiva di una risoluzione della Black List ma anche per quanto concerne il trovare lavoro. Difatti conta molto che i prossimi colloquio di lavoro siano quelli decisivi. Dal suo vissuto, cosa pensa si dovrebbe cambiare per evitare che altre persone si trovino in questa situazione? L’uomo ammette la sua sottovalutazione della questione e magari per lui sarebbe stato utile sapere prima, attraverso una sensibilizzazione della popolazione, cosa fosse la Black List, da cosa deriva e soprattutto a cosa porta. 4. Valutazione colloquio Questo colloquio le è stato utile oppure no? Perché? Per lui è stato utile perché ha affrontato la questione, si è trovato confrontato con essa e questo lo ha spinto a capire di cosa si trattasse. Sarebbe disposto/a a farmi sapere, tra un mese o più, se la sua situazione è cambiata oppure no? L’intervistato mi dice che mi farà sapere appena dopo essere stato in comune, il resoconto dell’incontro e mi ringrazia per l’interessamento. Risultato: Risolto 84 Scheda Black List – Intervistato 13 1. Motivi per cui la persona non ha pagato la cassa malati A. Economici: X Licenziamento Divorzio Indebitamento Dipendenze Eventi personali che hanno peggiorato la situazione economica Altro B. Non economici Non crede nelle istituzioni Non ne ha bisogno Vuole utilizzare i soldi per altri scopi Passato negativo con la cassa malati Eventi personali (viaggi…) Altro La persona non ha pagato perché: Non vuole X Non può economicamente Opzione: La persona non può economicamente - La persona si trova in Black List anche se non può pagare perché gli mancano i mezzi economici Opzione: La persona non vuole pagare - La persona si trova in Black List perché non vuole pagare. 2. Cosa ha fatto/ non ha fatto Niente, non se la sentiva Niente, non lo sapeva (non ha ricevuto le lettere) X Niente, ha dato la priorità ad altro Ne ha parlato con qualcuno famigliari e/o amici Si è rivolta a qualche professionista Altro 85 Andata in comune Si X No Opzione: La persona non è andata in comune 3. Perché non è andata in comune (visto che non può economicamente se andava in comune usciva dalla Black List) A. Mancanza d’informazione X Non ha letto le lettere Non ha capito/sapeva cosa doveva fare Non ha ricevuto le lettere Altro B. Motivi Famigliari Non voleva farlo sapere ad altre persone Mancanza di appoggi Eventi famigliari Altro C. Motivi sociologici Vergogna Umiliazione Fallimento Dimenticanza Rassegnazione Altro D. Priorità X Dato la priorità ad altro Vuole uscire da questa situazione? X Si No Opzione: La persona vuole uscire da questa situazione andare in comune 86 4. Cosa dovrebbe cambiare secondo lei per evitare questa situazione? X Maggiore informazione Maggior sensibilizzazione Parlare con un professionista esterno al comune Altro 5. Questo colloquio per lei è stato utile? X Si No 87 ALLEGATO 16: Intervista persona in Black List 14 Dati anagrafici Sesso: M FX Età: 24 anni Professione: Impiegata commessa Situazione lavorativa: X Dipendente Indipendente X Disoccupato Stato civile: X Celibe/Nubile Sposta/o Divorziato/Separato Vedovo/a Persone a carico: Famiglia X Solo/a Moglie/Marito X Figlio/i Parenti Da quando si trovano in Black List: 6 mesi 1. La richiesta Da chi è stata inviata/o all’ospedale? La donna si presenta al pronto soccorso perché in dolce attesa e accusa dei malesseri. Il medico dopo attente analisi valuta la necessità di effettuare un parto cesareo per questo motivo due giorni dopo verrà ricoverata. In previsione di questa ospedalizzazione viene informata della sua attuale situazione in Black List di cui sembra essere all’oscuro. Veniamo subito contattati quindi per incontrarla, non tanto per questo ricovero visto che le spese saranno comune coperte ma per affrontare il tema Black list e discute anche degli aiuti che potrebbe richiedere con la nascita di un figlio. Lei sa di trovarsi in Black List e cosa significa? Lei non sa di trovarsi in Black List e cosa comporti tutto questo ma dopo aver capito che riguarda la cassa malati mi dice di aver avuto delle difficoltà economiche. Difatti lei lavora come commessa a tempo parziale e percepisce un salario con cui non riesce a coprire tutte i costi che sa aumenteranno con l’arrivo del suo bambino. Prima questo problema non c’era perché conviveva con compagno, papà del bambino, e insieme riuscivano a sostenere le uscite. Dopo alcuni mesi che aveva scoperto la gravidanza ha deciso di andarsene ed è rimasta sola. Da quel momento ha avuto delle difficoltà economiche ed ha dato la priorità al resto sacrificando la cassa malati. Per lei è stato difficile accettare l’allontanamento e il rifiuto del compagno ed ha vissuto dei mesi difficili in cui non è riuscita a chiedere aiuto a nessuno. Inoltre mi dice di non aver mai ricevuto nessuna lettere da parte del 88 comune. Negli ultimi due mesi ha fatto affidamento su un amica che le è stata accanto e l’ha aiutata con qualche spesa. Adesso mi dice che sta cercando un altro impiego in modo che riesca a lavorare di più, ma è difficile. La donna inoltre non è a conoscenza degli aiuti sociali di cui potrebbe beneficiare e di cui ha diritto con la nascita di un figlio. Inoltre le consiglio di prendere contatto con il servizio che si occupa maggiormente di queste situazioni una volta lasciato l’ospedale, ovvero l’ufficio aiuto e protezione. Lei si trova in Black List perché non poteva pagare o perché non ha voluto pagare? Si trova in Black List per le difficoltà personali ed economiche presentatesi nell’ultimo periodo. Inoltre nelle sue condizione è ancora più importate risolvere la questione perché dopo il rientro a casa potrebbe necessitare di controlli medici che essendo in Black List sarebbero a suo carico. 2. La segnalazione Da quanto tempo si trova in Black List? Si trova in Black List da quando il compagno se ne è andato e non è più risuscita a sostenere tutte le spesa, circa sei mesi. Ha parlato con qualcuno (figure professionali e non) di questa situazione? Per quanto riguarda la Black List no perché non lo sapeva, non avendo ricevuto le lettere e non conscendo l’argomento. Per quanto invece la sua situazione personale e per altre spese ha chiesto aiuto ad un amica che pero non ha potuto fare moltissimo per le finanze. 3. La contestualizzazione 3.1 Le azioni In passato, prima di oggi, ha già cercato una soluzione? L’intervistata mi dice che per la questione della cassa malati non ha cercato una soluzione perché in quel momento le spese che considerava prioritarie erano altre. Quali soluzioni ha trovato e attuato per cercare di uscire dalla Black List? (Cosa ha fatto? / Cosa non ha fatto?) Lei mi dice di non essersi interessata della questione anche perché non sapeva che sarebbe potuto succedere tutto questo. Avrebbe preferito essere avvertita preventivamente delle conseguenze. Inoltre non sapeva bene a chi rivolgersi e tanto meno che doveva andare in comune. Questo non solo per la questione della Black List ma anche per i vari servizi e aiuti sociali presenti sul territorio. 89 3.2 Le intenzioni Concentrandoci invece sul presente cosa vorrebbe fare rispetto alla sua situazione? Adesso vuole affrontare la questione anche della Black List perché comprende, che soprattutto nelle sue circostanze, avrà bisogno di cure e da sola non riesce economicamente a farsene carico. Inoltre non solo è disposta ad andare in comune ma anche a richiede altri aiuti come gli assegni famigliari e sicuramente dovrà affrontare anche la questione degli alimenti e del riconoscimento della paternità. Per questi motivi le propongo e prendiamo contatto con l’UAP che potrà occuparsi di queste faccende anche dopo il ricovero. Adesso che magari a più in chiaro cosa significa trovarsi in Black List sarebbe disposta/o ad andare in Comune? È disposta ad andare in comune e richiedere altri aiuti di cui prima non sapeva l’esistenza. 3.3 Le aspettative Che aspettative nutre rispetto alla sua situazione? Adesso che ha capito che le cose potrebbe migliorare è più tranquilla e vuole sistemarle. Sapere che potrà uscirne e che potrà rivolgersi e chiedere aiuto per altre questioni tra cui quella economica l’ha rassicurata. Dal suo vissuto, cosa pensa si dovrebbe cambiare per evitare che altre persone si trovino in questa situazione? Secondo lei servirebbe un maggiore informazione dei servizi presenti a cui rivolgersi in caso di necessità. 4. Valutazione colloquio Questo colloquio le è stato utile oppure no? Perché? La donna mi dice che è stato utile per capire cosa fosse la Black list e per avere altri aiuti che probabilmente senno avrebbe continuato ad ignorare. Mi dice che spera di trovare un impiego più proficuo ma sapere che ha diritto anche ad altre entrate la tranquillizza. Sarebbe disposto/a a farmi sapere, tra un mese o più, se la sua situazione è cambiata oppure no? Si è disposta a farmi sapere e nel caso avesse altre domande sa che può contattarmi. 90 Risultato: Risolto Scheda Black List – Intervistato 14 1. Motivi per cui la persona non ha pagato la cassa malati A. Economici: Licenziamento X Divorzio (compagno lasciata sola) Indebitamento Dipendenze Eventi personali che hanno peggiorato la situazione economica Altro B. Non economici Non crede nelle istituzioni Non ne ha bisogno Vuole utilizzare i soldi per altri scopi Passato negativo con la cassa malati Eventi personali (viaggi…) Altro La persona non ha pagato perché: Non vuole X Non può economicamente Opzione: La persona non può economicamente - La persona si trova in Black List anche se non può pagare perché gli mancano i mezzi economici Opzione: La persona non vuole pagare - La persona si trova in Black List perché non vuole pagare. 2. Cosa ha fatto/ non ha fatto Niente, non se la sentiva X Niente, non lo sapeva (non ha ricevuto le lettere) Niente, ha dato la priorità ad altro Ne ha parlato con qualcuno famigliari e/o amici Si è rivolta a qualche professionista Altro 91 Andata in comune Si X No Opzione: La persona non è andata in comune 3. Perché non è andata in comune (visto che non può economicamente se andava in comune usciva dalla Black List) A. Mancanza d’informazione Non ha letto le lettere Non ha capito/sapeva cosa doveva fare X Non ha ricevuto le lettere Altro B. Motivi Famigliari Non voleva farlo sapere ad altre persone Mancanza di appoggi Eventi famigliari Altro C. Motivi sociologici Vergogna Umiliazione Fallimento Dimenticanza Rassegnazione Altro D. Priorità Dato la priorità ad altro Vuole uscire da questa situazione? X Si No Opzione: La persona vuole uscire da questa situazione andare in comune 92 4. Cosa dovrebbe cambiare secondo lei per evitare questa situazione? X Maggiore informazione (servizi in generale) Maggior sensibilizzazione Parlare con un professionista esterno al comune Altro 5. Questo colloquio per lei è stato utile? X Si No 93 ALLEGATO 17: Intervista persona in Black List 15 Dati anagrafici Sesso: M FX Età: 47 anni Professione: Impiegata di vendita (fiorista) Situazione lavorativa: X Dipendente Indipendente X Disoccupato Stato civile: Celibe/Nubile Sposta/o X Divorziato/Separato Vedovo/a Persone a carico: Famiglia X Solo/a Moglie/Marito X Figlio/i Parenti Da quando si trovano in Black List: 4 mesi 1. La richiesta Da chi è stata inviata/o all’ospedale? La signora si è presentata al pronto soccorso per via di una ferita da taglio procuratasi a casa mentre cucinava. Quindi è stata medicata e le hanno messo i punti, nel frattempo il servizio accettazione pazienti ha verificato la situazione della signora ci ha segnalato il caso Back List. Quindi mi dono recata subito dalla signora ed abbiamo discusso della questione. Lei sa di trovarsi in Black List e cosa significa? La signora è consapevole del fatto di trovarsi in Black List e di cosa significa perché ha ricevuto le lettere del comune e sta affrontato la situazione insieme al Servizio d’accompagnamento Sociale di Lugano. Si tratta di una donna che è stata sposata per diciassette anni insieme al suo ex marito, senza figli. Per vari motivi personali hanno deciso di divorziare e lasciare che ognuno continui la sua vita. La signora prima di sposarsi faceva la venditrice presso un fiorista, ma con il matrimonio e visto che potevano permetterselo aveva deciso di smettere di lavorare anche in previsione di costruirsi una famiglia. Purtroppo i figli non sono mai arrivati, ma la coppia ha continuato a vivere solo con la stipendio del marito. Adesso però sono divorziati e percepisce una piccola somma di alimenti ed ha trovato un impiego a tempo parziale come donna delle pulizie. Le entrate però non sono sufficienti da permetterle di coprire tutte le spese. Difatti qualche mese fa ha ricevuto la lettere di sfratto dell’appartamento ed è proprio per questo motivo che ha contattato il SAS. La donna non era riuscita a sostenere le spese, tra cui anche quella della cassa 94 malati e si vergogna un po’ della situazione. Si è rivolta a questo servizio su consiglio di un’amica ed insieme all’assistente sociale stanno affrontando la situazione sia da un punto di vista economico sia per quanto riguarda la cassa malati. Difatti mi dice che all’incontro con l’assistente sociale ha portato anche di queste lettere che le sono arrivate qualche mese fa ma che non aveva aperto. Adesso insieme stanno raccogliendo i documenti e lavorando in collaborazione con il comune per sbloccare la cassa malati il prima possibile. Lei si trova in Black List perché non poteva pagare o perché non ha voluto pagare? La signora si trova quindi in Black List perché per via dei costi generati dal divorzio, e la situazione che si è creata. Le spese che adesso deve riuscire a farsi carico da sola sono troppe e anche se è riuscita a trovare un impego a tempo parziale, non riesce a coprire quasi nulla. Per questo motivo si è rivolta al SAS anche se in realtà si trovava già in Black List da qualche mese, visto che le lettera risalgono a prima della presa di contatto con il servizio. Difatti la donna si è attivata solo quando non è proprio più riuscita a farsi carico nemmeno dell’affitto e per questo ha ricevuto lo sfratto. 2. La segnalazione Da quanto tempo si trova in Black List? Si trova in Black List da circa quattro mesi ma sta affrontando solo adesso la situazione. Ha parlato con qualcuno (figure professionali e non) di questa situazione? Nonostante avesse ricevuto le lettere di convocazione da parte del comune già da qualche mese, prima non si è presentata, perché non le aveva nemmeno aperte. Difatti mi dice che aveva già tanti pensieri a livello personale che ha evitato di affrontare tutto questo fino a quando la situazione non è diventata insostenibile. In un secondo momento, spinta da peggioramento della sua condizione e dallo sfratto ha chiesto aiuto rivolgendosi al servizio consigliato dall’amica ovvero il SAS. 3. La contestualizzazione 3.1 Le azioni In passato, prima di oggi, ha già cercato una soluzione? Prima di oggi si è rivolta al servizio mansionato più che altro spinta da un'altra necessita piuttosto che quella di risolvere la questione Black List. Difatti non aveva neppure aperto le lettere perché mi dice che non se la sentiva e si vergognava della situazione. 95 Quali soluzioni ha trovato e attuato per cercare di uscire dalla Black List? (Cosa ha fatto? / Cosa non ha fatto?) Rivolgendosi al SAS insieme all’assistente sociale stanno affrontando la questione Black List raccogliendo tutti i documenti necessari a provare a sua impossibilità economica a sostenere la spesa della cassa malati. Quindi mi dice che sarà una cosa che a breve si risolverà. 3.2 Le intenzioni Concentrandoci invece sul presente cosa vorrebbe fare rispetto alla sua situazione? Adesso grazie all’accompagnamento del SAS vuole ed è pronta ad affrontare la sua situazione cosa che fino a quando non ha raggiunto il fondo non era pronta a fare. Sicuramente il fatto che l’amica le abbia consigliato di rivolgersi al servizio è stato fondamentale. Adesso che magari a più in chiaro cosa significa trovarsi in Black List sarebbe disposta/o ad andare in Comune? A breve si presenterà in comune munita di tutto cio che è necessario in modo che su risolva tutto il prima possibile. 3.3 Le aspettative Che aspettative nutre rispetto alla sua situazione? Dopo aver parlato con l’assistente sociale del SAS capito i vari aiuti di cui poteva beneficiare per affrontare la sua situazione ed anche per risolvere la questione Black List è più tranquilla e positiva. Sicuramente tutta questa situazione è stata difficile da affrontare per la signora soprattutto dal punto di vista personale. Dal suo vissuto, cosa pensa si dovrebbe cambiare per evitare che altre persone si trovino in questa situazione? La donna mi dice che non sapeva nemmeno cosa fosse la Black List e tanto meno che cosa potesse comportare. Per il suo vissuto aver vicino una figura professionale competente che sa ed è informata sul tema oltre che sulle possibilità per uscire è stato fondamentale. L’aiuto di questa figura è stata la sua ancora di salvezza per uscire da una situazione che sarebbe diventata catastrofica con il passare del tempo. Quindi anche lei riconosce l’importanza e la necessita di chiede aiuto ed essere accompagnata da una persona competente. 96 4. Valutazione colloquio Questo colloquio le è stato utile oppure no? Perché? È stato utile perché riconosce l’importanza e la funzionalità di confrontarsi con un professionista che conosce le nozioni fondamentali per comprendere ed aiutare una persona in difficoltà e che da sola non saprebbe come fare. Sarebbe disposto/a a farmi sapere, tra un mese o più, se la sua situazione è cambiata oppure no? La signora insieme all’assistente sociale del SAS mi faranno sapere l’esito del cantone sulla Black List. Risultato: Risolto Scheda Black List – Intervistato 15 1. Motivi per cui la persona non ha pagato la cassa malati A. Economici: Licenziamento X Divorzio Indebitamento Dipendenze Eventi personali che hanno peggiorato la situazione economica Altro B. Non economici Non crede nelle istituzioni Non ne ha bisogno Vuole utilizzare i soldi per altri scopi Passato negativo con la cassa malati Eventi personali (viaggi…) Altro La persona non ha pagato perché: Non vuole X Non può economicamente Opzione: La persona non può economicamente - La persona si trova in Black List anche se non può pagare perché gli mancano i mezzi economici 97 Opzione: La persona non vuole pagare - La persona si trova in Black List perché non vuole pagare. 2. Cosa ha fatto/ non ha fatto X Niente, non se la sentiva Niente, non lo sapeva (non ha ricevuto le lettere) Niente, ha dato la priorità ad altro Ne ha parlato con qualcuno famigliari e/o amici Si è rivolta a qualche professionista Altro Andata in comune Si X No Opzione: La persona non è andata in comune 3. Perché non è andata in comune (visto che non può economicamente se andava in comune usciva dalla Black List) A. Mancanza d’informazione X Non ha letto le lettere Non ha capito/sapeva cosa doveva fare Non ha ricevuto le lettere Altro B. Motivi Famigliari Non voleva farlo sapere ad altre persone Mancanza di appoggi Eventi famigliari Altro C. Motivi sociologici X Vergogna Umiliazione Fallimento Dimenticanza Rassegnazione 98 Altro D. Priorità Dato la priorità ad altro Vuole uscire da questa situazione? X Si No Opzione: La persona vuole uscire da questa situazione andare in comune 4. Cosa dovrebbe cambiare secondo lei per evitare questa situazione? Maggiore informazione Maggior sensibilizzazione X Parlare con un professionista (esterno al comune) Altro 5. Questo colloquio per lei è stato utile? X Si No 99 ALLEGATO 18: Intervista persona in Black List 16 Dati anagrafici Sesso: M X F Età: 27 anni Professione: Imbianchino Situazione lavorativa: X Dipendente Stato civile: Persone a carico: Indipendente Celibe/Nubile X Sposta/o Divorziato/Separato X Famiglia X Solo/a X Figlio/i Parenti Disoccupato Vedovo/a Moglie/Marito Da quando si trovano in Black List: 2 mesi 1. La richiesta Da chi è stata inviata/o all’ospedale? L’uomo si è presentato in ospedale a causa di un incidente avuto nel tragitto mentre tornava a casa dopo il lavoro. Per questo motivo è stato ricoverato e nei prossimi giorni verrà operato. In questa circostanza la cassa malati che copre l’ospedalizzazione sarà quella del datore di lavoro, ma esso viene comune avvisata che la sua situazione privata inerente la cassa malati è bloccata. Quindi anche se questo ricovero è coperto mi presento dal uomo per discutere sulla questione Black List. Lei sa di trovarsi in Black List e cosa significa? L’uomo mi racconta di non sapere di trovarsi in Black List, ma mi spiega che la sua situazione economica è fragile ed è peggiorata con la nascita del suo primo figlio. Difatti la moglie ha ripreso a lavorare da poco e con il suo solo stipendio e le identità di maternità facevano fatica per cui sono rimasti indietro con alcuni pagamenti della cassa malati. L’uomo infatti mi dice che voleva pagare ma purtroppo non riusciva e mi dice che adesso che la moglie tornerà a lavorare e le entrare saranno maggiori riusciranno a mettere a posto le cose. Inoltre per il piccolino, per fortuna mi dice che ci sono i nonni che si possono occupare di lui durante la giornata altrimenti pagare un asilo nido sarebbe stato impossibile economicamente. L’uomo non è a conoscenza degli aiuti di cui può beneficiare nei primi anni di vita del figlio. 100 Lei si trova in Black List perché non poteva pagare o perché non ha voluto pagare? Lui si trova quindi in Black List per via delle difficoltà economiche che avere un bimbo ha portato e quindi non è riuscito a coprire tutte le spese. Mi dice che la priorità l’hanno data al bambino e alle spese per lui oltre che per l’affitto e i beni di prima necessità, quindi hanno dovuto fare delle scelte e sacrificare la cassa malati. 2. La segnalazione Da quanto tempo si trova in Black List? L’intervistato non mi sa dire da quanto tempo si trova in Black List anche perché non lo sapeva, mi dall’accettazione pazienti risulta da due mesi. Inoltre egli mi dice di non aver ricevuto nessuna lettera da parte del comune che spiegasse questa questione e che gli chiedesse di incontrarsi per chiarire cosa fosse successo. Ha parlato con qualcuno (figure professionali e non) di questa situazione? Non ha parlato con nessuno delle sue difficoltà economiche perché voleva aspettare che la moglie riprendesse a lavorare per poi sistemare tutti gli arretrati. 3. La contestualizzazione 3.1 Le azioni In passato, prima di oggi, ha già cercato una soluzione? Non ha cercato una soluzione perché non sapeva della situazione e confidava nel fatto che si sarebbe sistemato tutto. Inoltre non ha chiesto aiuto nemmeno per le entrate sebbene con la nascita di un figlio si possano richiedere degli aiuti economici, perché non sapeva di queste opportunità. Quali soluzioni ha trovato e attuato per cercare di uscire dalla Black List? (Cosa ha fatto? / Cosa non ha fatto?) Non ne aveva trovata nessuna perché non lo sapeva e poi mi dice che le entrate sarebbe aumentate grazie al ritorno al lavoro della moglie. 3.2 Le intenzioni Concentrandoci invece sul presente cosa vorrebbe fare rispetto alla sua situazione? Lui mi dice di voler andare in comune perché ha capito che attraverso quel servizio potrà risolvere diversi dei suoi attuali problemi e che non c’è nessuno problema ad esporre la sua situazione, perché come lui ci sono molte altre persone con le sue stesse difficoltà. Inoltre mi dice che trovarsi in ospedale è stata quindi una risorsa per venire a coscienza di tutte queste informazioni negative e positive che ignorava. 101 Purtroppo lui non si è mai interessato perché non pensava nemmeno ci fossero degli aiuti. Adesso che magari a più in chiaro cosa significa trovarsi in Black List sarebbe disposta/o ad andare in Comune? Sia la moglie che lui sono disposti ad andare in comune il prima possibile e si organizzeranno al più presto per farlo. 3.3 Le aspettative Che aspettative nutre rispetto alla sua situazione? Si dimostra positivo per risolvere la questione anche perché a capito che spiegando le sue impossibilità economiche non solo può uscire dalla Black List ma può avere degli aiuti sociali. Dal suo vissuto, cosa pensa si dovrebbe cambiare per evitare che altre persone si trovino in questa situazione? Secondo il suo punto di vista manca poca informazione sugli aiuti sociali a disposizione per affrontare delle situazioni di difficoltà, purtroppo anche per sua ignoranza mi dice che non sapeva che aveva diritto a degli aiuti. Pensa che però conoscere queste informazioni sia fondamentale per le famiglie e che magari se più persone ne fossero al corrente sarebbe meglio per tutti. 4. Valutazione colloquio Questo colloquio le è stato utile oppure no? Perché? L’intervistato mi dice che è stato molto utile perché lui non aveva capito la gravità della situazione e a cosa stava andando incontro lui e la sua famiglia quindi mi ringrazia per avergli spiegato cosa sia la Black List e anche per gli altri aiuti che può richiedere. Sarebbe disposto/a a farmi sapere, tra un mese o più, se la sua situazione è cambiata oppure no? L’uomo mi dice che mi farà sapere appena possibile l’esito della sua storia. Risultato: Risolto 102 Scheda Black List – Intervistato 16 1. Motivi per cui la persona non ha pagato la cassa malati A. Economici: Licenziamento Divorzio Indebitamento Dipendenze Eventi personali che hanno peggiorato la situazione economica X Altro (nascita bambino) B. Non economici Non crede nelle istituzioni Non ne ha bisogno Vuole utilizzare i soldi per altri scopi Passato negativo con la cassa malati Eventi personali (viaggi…) Altro La persona non ha pagato perché: Non vuole X Non può economicamente Opzione: La persona non può economicamente - La persona si trova in Black List anche se non può pagare perché gli mancano i mezzi economici Opzione: La persona non vuole pagare - La persona si trova in Black List perché non vuole pagare. 2. Cosa ha fatto/ non ha fatto Niente, non se la sentiva X Niente, non lo sapeva (non ha ricevuto le lettere) Niente, ha dato la priorità ad altro Ne ha parlato con qualcuno famigliari e/o amici Si è rivolta a qualche professionista Altro 103 Andata in comune Si X No Opzione: La persona non è andata in comune 3. Perché non è andata in comune (visto che non può economicamente se andava in comune usciva dalla Black List) A. Mancanza d’informazione Non ha letto le lettere Non ha capito/sapeva cosa doveva fare X Non ha ricevuto le lettere Altro B. Motivi Famigliari Non voleva farlo sapere ad altre persone Mancanza di appoggi Eventi famigliari Altro C. Motivi sociologici Vergogna Umiliazione Fallimento Dimenticanza Rassegnazione Altro D. Priorità Dato la priorità ad altro Vuole uscire da questa situazione? X Si No Opzione: La persona vuole uscire da questa situazione andare in comune 104 4. Cosa dovrebbe cambiare secondo lei per evitare questa situazione? X Maggiore informazione in generale sugli aiuti Maggior sensibilizzazione Parlare con un professionista esterno al comune Altro 5. Questo colloquio per lei è stato utile? X Si No 105 ALLEGATO 19: Tabella riassuntiva persone in Black List DOMANDE Richiesta Contestualizzazione - Azioni Motivi per cui non è andato in comune Segnalazione In passato aveva cercato delle soluzioni? Quali? Ha dato la priorità ad altre questioni, c’è stata una mancanza da parte della famiglia, e forse una dimenticanza Parlato con qualcuno della situazione? Dopo il primo ricovero ne ha parlato con la madre e voleva attivarsi, ma si sono presentate altre priorità. Non è andato in comune anche se sapeva che dove andarci Non ha ricevuto le lettere, da sola non aveva capito cosa fare e l’appoggio di un professionista è stato fondamentale Sa di trovarsi in BL? Non può pagare (Motivi: pagamento della franchigia medicamenti, per malattia cancro) Da quanto è in BL? Si, grazie al ricover o alla lega cancro Non vuole o non può pagare? No Non può pagare (Motivi: licenziamento) Sa cosa è la BL? Da chi è stato mandato all’ospedale? Ha chiesto aiuto alla lega contro il cancro anche per questo. Difatti stanno raccogliendo tutti i documenti per poi andare in comune Ha ricevuto le lettere, dato la priorità al lavoro, non ne voleva parlare, senso di vergogna e fallimento Cica 1 anno e mezzo Non sapeva di trovarsi BL, ma sa di avere degli arretrati con la cassa malati Intervistato 1 Intervistato 3 Si è presentato al pronto soccorso per un dolore alla schiena Ha capito cosa è la BL e ne ha parlato con la madre ma non si è rivolto a dei professionisti Grazie all’accompagna mento della lega contro il cancro a capito meglio cosa fosse la BL No, ha lasciato perdere ha, dato la priorità a trovare lavoro. Inoltre ha ricevuto le lettere e sapeva di dover andare in comune ma non è andato, non se ala sentiva. Ha ricevuto le lettere, ma ha dato la priorità ad altro (eventi famigliari e non aveva capito bene cosa comportasse la BL Non può pagare (Motivi: poche finanze per via del divorzio dei genitori) Non sapeva cosa fosse la BL, non ne ha voluto parlare con nessuno No, ha lasciato perdere ha dato la priorità ad altro (morte del fratello). Inoltre non è andato in comune anche se ha ricevuto le lettere perché non aveva capito cosa comportava tutto ciò Non lo sapeva, non ha ricevuto le lettere e quindi non si è attivata Si, grazie al primo ricover o 3 mesi Non ne ha parlato con nessuno No, non ha fatto niente perché non sapeva di essere in BL e che dove andare in comune. Non ha ricevuto le lettere Non ha aperto le lettere. Inoltre proava un senso di vergogna, fallimento e umiliazione. 7 mesi 3 mesi Sapeva di trovarsi in Black List perché lo ha scoperto durante lo scorso ricovero 4 mesi Non ne ha parlato con nessuno No, ha lasciato perdere, sperava la situazione lavorativa migliorassero. Sapeva a chi rivolgersi ma non voleva e non ha neppure aperto le lettere Non ha ricevuto le lettere, non sapeva cosa doveva fare, mancanza di appoggi e rassegnazione Medico dell’ospedale che lo ha seguito durante l’ultimo ricovero e dal medico curante 3 mesi Non ne ha parlato con nessuno No, non sapeva di essere in BL, non ha ricevuto le lettere e non sapeva nemmeno che doveva presentarsi in comune Non ha ricevuto le lettere, non sapeva e aveva capito cosa doveva fare Infortunio sul luogo di lavoro 4 mesi Non ne ha parlato con nessuno Si, non ha ricevuto le lettere ma si è interessato e ha contattato cassa malati senza andare in comune senza ottenere risultati Intervistato 2 4 mesi A parlato con la cassa malati ma senza avere risposte Sapeva di trovarsi in Black List perché lo ha scoperto durante lo scorso ricovero Intervistato 4 No, non aveva capito Consulto medico fissato dal medico di famiglia Non sapeva di trovarsi in Black List, ma sa di avere degli arretrati con la cassa malati Non può pagare (Motivi: peggioramento malattia, moglie smesso di lavorare) Non sapeva di trovarsi in Black List No Intervistato 5 Si è presentata al pronto soccorso per un malessere Non può pagare (Motivi: licenziamento) Infortunio sul luogo di lavoro No Intervistato 6 Non può pagare (Motivi: poche entrate, contratto su chiamata) Non sapeva di trovarsi in BL, ma sa di avere degli arretrati con la cm No Intervistato 7 Non sapeva di trovarsi in BL ma un’esecuzione di pignoramento Non può pagare (Motivi: apprendistato, vive da solo) Si è presentato al pronto soccorso per dolori No Intervistato 8 Non sapeva di trovarsi in BL, ma sa di avere degli arretrati Non poteva pagare (Motivi: aspettava rendita AI) Ricovero d’urgenza per un malessere 106 DOMANDE Intervistato 9 Da chi è stato mandato all’ospedale? Sa cosa è la BL? Non vuole o non può pagare? Richiesta Sa di trovarsi in BL? No Non può pagare (Motivi: in attesa rendita AI, instabilità lavorativa/ convinto che cm copriva) Ricoverato d’urgenza per un trapianto trenale Non sapeva di trovarsi in Black List, ma sa di avere degli arretrati con la cassa malati No Intervistato 10 Non sa di trovarsi in Black List, ma sa di avere degli arretrati con la cassa malati Non può pagare (Motivi: poche entrate lavoro, crisi) Si presenta regolarmente in ospedale per ritirare i medicamenti (malattia infettiva-privacy) No Intervistato 11 Non sapeva di trovarsi in Black List, ma sa di avere degli arretrati Non può pagare (Motivi: società andata in fallimento) Si è presentato al pronto soccorso pe infezione urinaria No Intervistato 12 Non sapeva di trovarsi in Black List, ma sa di avere degli arretrati con la cassa malati Non può pagare (Motivi: mancato rinnovo sussidio cassa malati) Si presenta in ospedale per dolori dovuti alla gravidanza in corso No Intervistato 13 Non sapeva di trovarsi in Black List, ma sa di avere degli arretrati Non può pagare (Motivi: licenziamento) Si è presentato l pronto soccorso e operato per calcoli renali No Intervistato 14 Non sapeva di trovarsi in Black List, ma sa di avere degli arretrati Non può pagare (Motivi: compagno l’ha lasciata, poche entrate) Si è presentata in pronto soccorso perché in dolce attesa e ha dei dolori Si sapeva di trovarsi in Black List perché si è confrontata con il SAS No Non può pagare (Motivi: poche entrate e nascita figlio) Si Intervistato 15 Si è presentata in pronto soccorso a c ausa di una ferita da taglio Non sapeva di trovarsi in Black List, ma sa di avere arretratati Non può pagare (Motivi: divorzio) Intervistato 16 Ricoperto per infortunio, avuto nel ritorno a casa dal lavoro Da quanto è in BL? Non ne ha parlato con nessuno Parlato con qualcuno della situazione? No, non si è attivato perché non sapeva di essere in BL, non ha ricevuto le lettere e quindi non sape di dover andare in comune o perché nessuna non lo sapeva No, sapeva di dover andare in comune perché a ricevuto le lettere, ma non se la sentiva e non ci è andato In passato aveva cercato delle soluzioni? Quali? Ha ricevuto le lettere ma non le ha aperte, senso di vergogna, fallimento umiliazione Non sapeva che doveva andarci, non ha ricevuto le lettere e vuole farlo sapere meno persone possibili per vergogna Ha ricevuto le lettere, ma non è andato, non voleva farlo sapere ad altri, senso di vergogna, fallimento e rassegnazione Motivi per cui non è andato in comune Contestualizzazione - Azioni 8 mesi Non ne ha parlato con nessuno No, ha ricevuto le lettere ma non le ha aperte sapeva di dover andare in comune ma non ce la faceva, aveva troppa vergogna. Segnalazione 8 mesi Non ne ha parlato con nessuno 6 mesi Non ne ha parlato con nessuno Si è rivolta al SAS non tanto per la questione della Black List ma per lo sfratto, ma insieme stanno raccogliendo anche i documenti per sbloccare la BL No, non sapeva della Black List e che dove andare in come. Non ha conoscenza sui servizi sociali e d’aiuto sparsi sul territorio No, non sapeva di dover andato in comune, perché non ha aperto le lettere, la sua soluzione era trovare lavoro Per la BL no ma si è presentato, prima di ricevere la lettere della BL, in comune per il sussidio e pensava che avendo già spiegano la situazione anche quella questione si fosse risolta Non ha ricevuto le lettere, non è quindi adnato in comune perché non lo sapeva Ha ricevuto le lettere, non le ha aperte per vergogna, non è andata in comune Non ha ricevuto le lettere, non sapeva cosa fare, dato priorità ad altro Ha ricevuto le lettere ma non le ha aperte, dato priorità ad altro Ha ricevuto le lettere, ma non è andato perché pensava fosse già tutto a posto 4 mesi 4 mesi Ne ha parlato con il Servizio d’Accompagn amento Sociale No, non sapeva di essere in Black List e di doversi presentare in comune perché dice di on aver ricevuto nulla 4 mesi 3 mesi Ha parlato con amici delle difficoltà economiche ma non della Black List andare in Non ne ha comune parlato con nessuno 2 mesi Non ne ha parlato con nessuno 107 Contestualizzazione- Intenzioni Contestualizzazione - Aspettative Consigli: cosa si potrebbe cambiare per aiutare /evitare questa situazione? DOMAND E Attuali aspettative rispetto la situazione Valutazione colloquio Risolto o invariato Disposto ad andare in comune? Questo colloquio è stato utile e perché? Adesso cosa vuole fare? Risolto Intervistato 1 È stato utile perché da solo non ce l’avrebbe fatta e trattandosi di un aspetto delicato preferiva comunque parlarne con chi non conosceva Risolto È un po’ preoccupato per la situazione, ma adesso vuole che si risola tutto al più presto Le è stato utile perché ha osservato un interessamento, ma grazie al coinvolgimento dell’altro servizio si era già attivata per affrontare la questione Risolto Intervistato 6 Intervistato 5 Lei vuole risolvere la situazione il prima possibile perché questa notizia la ha turbata abbastanza Intervistato 4 Intervistato 3 Maggiore informazione su cosa è, cosa comporta la BL e come uscirne in modo da non minimizzare la gravità. Anche parlare con una persona esterna al comune è stato un vantaggio. Maggiore informazione sulla procedura in generale e sulla questione BL. Inoltre anche l’appoggio di figure professionali è risultata una risorsa fondamentale, oltre che la famiglia. È stato utile perché era la prima volta che ne parlava ed h apprezzato il fatto di sentirsi ascoltato e non giudicato Risolto Si, è disposto ad andare in comune ed anche se il padre lavora lì per lui non è un problema come invece lo poteva essere per la mamma Pensa che si risolverà tutto grazie all’appoggio della rete primaria e secondaria e potrà concentrarsi a rimettersi Il fatto di chiedere aiuto e rivolgersi a qualche professionista riconosce che avrebbe potuto fare la differenza È stato utile per comprendere bene cosa fosse e comportasse essere in Black List Non so Vuole affrontare la situazione, grazie stabilità lavorativa mettere la salute al primo posto per l’intervento È positivo e pensa che si risolverà tutto dopo aver capito anche come fare Maggiore informazione sulla questione Black List ma anche in generale sui servizi presenti sul territorio. Riconosce anche la su mancanza di non essersi interessato maggiormente È stato utile per comprendere bene il tutto, ma dopo aver sentito il marito non mi ha più richiamata Stanno raccogliendo i documenti per andare in comune insieme al figlio Si, è disposto ad andare in comune e parlarne, mentre prima non se la sentiva anche per il senso di colpa È preoccupato ma positivo, si sente anche un po’ in colpa e ammette che avrebbe potuto informarsi di più prima Maggiore informazione visto che non sapeva della situazione avere qualcuno che gli spiegasse cosa significa e come uscirne è stato rassicurante Risolto Intervistato 2 Adesso che ha trovato lavoro, è più stabile, non si sente molto bene è pronto per affrontare questa È disposto ad andare in comune e anche arrendere contatto con altri servizi che prendono in carico persone con la malattia della moglie Pensa che si possa risolvere ma prima vuole parlane con il marito e non vuole dirlo a nessun altro per ora È stato utile per prendere coscienza della situazione ed affrontarla, anche se per lei è stato difficile parlare di tutto questo Sta affrontando la situazione grazie all’aiuto dell’assistente sociale e spinta anche dalla famiglia che la appoggiano situazione risolvere la Vuole situazione perché la salute della moglie sta peggiorando e ammette di aver sottovalutato Vuole prima parlarne con il marito per capire cosa è successo e poi prendere contatto con il comune Non sa cosa rispondermi, ma se non si fosse presentato questo evento, in cui ha dato al priorità alla salute probabilmente avrebbe portato avanti questa Risolto Vuole risolvere il tutto il prima possibile per non gravare su nessuno e riacquistare l’autonomia Si risolva tutto il prima possibile È stato utile perché lui da solo non si sarebbe interessato Vuole andare in comune ma non da sola, si farà accompagnare dall’assistente sociale che si è occupata di lei A capito che la situazione potrebbe aggravasti ed è disposta a chiedere aiuto anche se è Intervistato 7 assistenza in andare eraad quando in disposto È comune perché sa di non stare bene e perché un amica si è offerta per accompagnarlo Intervistato 8 Maggiore informazione e chiarezza sulla Black List oltre che collaborazione da parte della cassa malati Risolto un po’ ancora situazione rispondermi, comeper sa bene Non ma sicuramente disapprova che i figli debbano farsi carico di un debito generato dai genitori faticoso era Inizialmente rassegnato ma adesso che ha capito meglio vuole provarci anche perché non sta bene È disposto ad andare perché hanno capito cosa devono fare e danno la priorità alla salute È stato utile per capire bene e perché qualcuno gli ha dedicato del tempo e dato delle riposte Per la situazione in generale è un po’ rassegnato ma almeno per la BL vuole uscirne Vuole subito risolvere situazione visto anche la necessità di cure dopo il ricovero 108 Intervistato 10 Intervistato 9 Preferirebbe evitare di parlarne ancora con qualcuno ma visto la necessità di medicamenti è disposto a farlo Adesso che ha elaborato l’infortunio dal punto di vista personale è disposto ad affrontare questa questione e mettere la salute al primo posto Adesso cosa vuole fare? Lui non vuole andare in comune perché lo conoscono, quindi manderà uno dei figli come portavoce Si è disposto ad andare perché non c’è altra soluzione Non sarà facile per lui, ma vuole farlo e si farà accompagnare da qualche amico dopo avergli spiegato la situazione Disposto ad andare in comune? Spera di riuscire a risolvere tutto in fretta inoltre aspetta una risposta positiva per il sussidio e gli assegni famigliari Spera che si risolva tutto nel migliore dei modi e togliersi un peso Spera di possa risolvere tutto e il prima possibile Spera si risolva tutto, non si aspettava di trovarsi in questa situazione e per lui è un po’ difficile parlarne Attuali aspettative rispetto la situazione Maggiore sensibilizzazione verso questo tema alla popolazione Maggiore informazione sugli aiuti sociali, ma anche una maggiore sensibilizzazione delle persone, oltre che una migliore collaborazione tra i servizi coinvolti in questa tematica Nel suo caso avrebbe preferito parlare con qualcuno di esterno che non o consce per via della vergona che provava Visto che non sapeva nulla vorrebbe avere una maggior informazione e segnalazione oltre che scritte in modo chiaro e semplice Maggiore informazione e semplicità nel spiegare le cose, per lui è importante che si tenga presente anche la storia della persona prima di emettere una decisione così importante Consigli: cosa si potrebbe cambiare per aiutare /evitare questa situazione? È stato utile per conoscere la Black List e capire meglio la sua situazione in generale È stato utile e decisivo per affrontare la situazione e conoscere cosa fosse la Black List È stato utile r comprendere cosa fosse la Black list ma soprattutto come ci fosse finito. Avere una spiegazione semplice e chiara delle questioni È stato utile per affrontare la situazione senno sarebbe andato avanti nel silenzio, quindi finire in ospedale è stato decisivo È stato utile per comprendere ma spera di dover fare meno colloqui possibili perché parlare di questa situazione lo mette a disagio È stato utile per capire, ma sicuramente l’appoggio delle persone a lui caro farà la differenza per la risoluzione della situazione Questo colloquio è stato utile e perché? Risolto Risolto Risolto Risolto Risolto Risolto Risolto o invariato Valutazione colloquio Intervistato 11 Spinto dai figli vuole risolvere la questione anche per godersi la pensione Si è disposto ad andare in comune e li contatterà subito Spera di risolvere questa situazione e di trovare finalmente lavoro Maggiore informazione sui servizi a cui una persona in difficoltà può rivolgersi Contestualizzazione - Aspettative Intervistato 12 Vuole andare in comune spinto dalla necessità e priorità di cure per via della gravidanza delle moglie Si è disposto ad andare in comune e si mettere in contatto con loro al più presto È positiva spera di risolvere la questione ed attivarsi anche per il resto Contestualizzazione- Intenzioni Intervistato 13 Vuole dare la priorità a questa questione e risolverla perché ne ha capito l’importanza Si è disposta ad andarci per spiegare la sua situazione e risolvere tutto DOMANDE Intervistato 14 Vuole dare la priorità a questa questione ed affrontarla e richiedere anche altri aiuti Ha acquisito maggiore sicurezza e positività sulla risoluzione di tutto Risolto Si è disposta ad andare perché ha capito che la questione si può risolvere È stato utile perché apprezza che i professionisti mettono a disposizione le loro conoscenze Risolto Intervistato 15 È stato utile per capire la situazione di Black List e conoscere gli aiuti di cui hanno diritto L’accompagnamento di una persona competente che sappia come muoversi e come affrontare la situazione Maggiore informazione sugli aiuti a diposizione per far fronte alle difficoltà Adesso vuole andare in comune per risolvere il prima possibile la situazione È positivo e vede questo ricovero come un’acquisizioni di informazioni utili Intervistato 16 Si è disposto aa andare in comune e esporre la sua situazione non li crea nessun problema Dopo aver capito l’importanza e cosa fare vuole andare i in comune per BL e aiuti 109 ALLEGATO 20: Traccia domande intervista comuni 1. Chi si occupa all’interno del comune della presa in carico delle persone in Black List? (che tipo di formazione) 1.1 Perché ve ne occupate voi? 1.2 È sempre stato così? 2. Che tipo di consulenza-aiuto viene offerto in queste circostanze? 3. Quanti casi vi vengono segnalati di persone in Black list? (dati) 3.1 Come vi vengono segnalati i casi? 4. Quante delle persone a cui inviate le lettere si presentano e quindi vi prendete in carico? 5. Come avviene la presa in carico di questi casi? 6. Quale è il vostro mandato? 7. Quante lettere mandate per la convocazione? 7.1 Come sono fatte (scritte)? 8. Quale procedura seguite se non si presentano? 8.1 Mandate nuovamente dei solleciti per l’incontro? 8.2 Se così fosse quanto aspettate prima di risollecitare la persona? 9. Che procedura seguite per sbloccarli (documenti richiesti e tabella di calcolo)? 10. Quali sono gli scenari personali che spesso si presentano? 11. Per quali motivi non pagano? 12. Quale è l’immagine che avete di queste persone? 13. Quante persone di quelle che si presentano per affrontare il problema escono dalla Black List? 14. Dopo quanto tempo si riesce a sbloccare la situazione? 15. Lei condivide, che con la nuova modifica dell’articolo 64a sia il vostro servizio ad occuparsi di questa faccenda? 16. Come vede il ruolo del comune all’interno di questa presa in carico? 17. Visto che la maggior parte delle persone si trova in Black List erroneamente cosa pensa ci sia che non funzioni? (persone e/o servizi) 18. Cosa potrebbe fare il vostro servizio per migliorare la situazione? 19. Sulla base delle sue conoscenze come si potrebbe migliorare questa situazione? (intervento/coinvolgimento di altri sevizi?) 20. Come viene vissuto il ruolo della cassa malati in questa procedura? 110 ALLEGATO 21: Intervista comune di Lugano, Ufficio intervento sociale sig. Deyvid Bujas 1. Chi si occupa all’interno del comune della presa in carico delle persone in Black List? R: Le persone quando sono segnalate dal Cantone al Comune, non sono ancora in una Black List. Sono solo “morose casse malati”, nel senso che hanno un debito nei confronti della cassa malati. In seguito il Comune convoca la persona e sia in caso positivo o negativo emette un preavviso e lo stesso viene inviato al Cantone. Il Cantone emette una decisione, che in seguito la cassa malati impugna sospendendo o meno l’assicurato. A seguito della sospensione l’assicurato finisce in una Black list (in caso di cure al di fuori dell’urgenza medica se le deve pagare). Per il comune di Lugano la valutazione della persona insolvente viene eseguita dall’Ufficio Intervento Sociale mediante i propri funzionari. 1.1 Perché ve ne occupate voi? R: Perché il Ticino ha adottato il sistema di far effettuare le verifiche delle situazioni degli insolventi cassa malati ai Comuni. Il Comune di Lugano, visto il tema, ha deciso di dare il mandato agli Istituti Sociali della Città, che già lavorano con i parametri assistenziali e sono i medesimi di quelli utilizzati per verificare la situazione delle persone segnalate. 1.2 È sempre stato così? R: Effettivamente no, da quando è nata la procedura fino al mese di agosto 2014 se ne era occupato l’Osservatorio Sociale, una branchia degli ISC e dell’Area di promozione ed intervento sociale; in seguito è stato assegnato all’Ufficio Intervento Sociale questo per motivi economici, difatti adesso l’osservatori sociale non esiste più. 2. Che tipo di consulenza-aiuto viene offerto in queste circostanze? R: La procedura serve a capire il motivo per il quale la persona non paga la cassa malati. In sostanza va capito se la persona non ha potuto pagare il premio, oppure se ha preferito non pagarlo, magari dando priorità ad altro. A dipendenza di quanto emerge dal colloquio e dalla documentazione prodotta, l’Ufficio Intervento Sociale emette un preavviso. Se vengono riscontrate oggettive difficoltà il preavviso è favorevole, e l’assicurato viene indirizzato verso gli aiuti esistenti sul territorio (sussidio CM, assegni integrativi per figli, assegni prima infanzia, assistenza sociale); diversamente se il preavviso emesso è negativo. 111 3. Quanti casi vi vengono segnalati di persone con debiti nei confronti della cassa malati? R: Nel corso del 2015 sono state segnalate dal Cantone al Comune 590 persone insolventi della cassa malati. Ne sono state convocate 422 e sono stati emessi 403 preavvisi. Oltre a quelle segnalate vi sono le autosegnalazioni o revisioni, che sono state 6 nel 2015. 3.1 Come vi vengono segnalati i casi? R: La segnalazione parte dalla cassa malati; inizialmente gli assicurati vengono segnalati nella lista morosi all’Istituto delle Assicurazioni Sociali in quanto risulta un debito nei confronti della loro assicurazione; la lista poi viene trasmessa al nostro ufficio tramite un portale elettronico. 4. Quante delle persone a cui inviate le lettere si presentano e quindi vi prendete in carico? R: Alle persone viene inviata una lettera di convocazione. Dalla stessa emergono due categorie: 1. le persone che risultano insolventi ma nel frattempo hanno sistemato il loro debito; 2. le persone che sono realmente insolventi la prima categoria è frutto della “macchinosa” procedura, si tratta infatti di persone che magari in passato avevano avuto dei problemi, ma che hanno in seguito risolto. Purtroppo le casse malati non sempre tengono aggiornati i propri dati, di conseguenza queste persone rientrano nella procedura. Di questa tipologia fanno parte il 66% delle persone convocate. Poi vi sono le persone realmente morose. Nel corso del 2015 sono stati emessi per questa categoria il 9% di preavvisi favorevoli, il 21% di preavvisi negativi (spesso a causa del fatto che non danno seguito alle convocazioni-richiami), il 3% ancora in fase di valutazioni 5. Come avviene la presa in carico di questi casi? R: Una volta ricevuta la lista dei casi da convocare il Comune provvede alle convocazioni-richiami e a uno o più colloqui. In seguito emette il preavviso. 6. Quale è il vostro mandato? R: Il mandato del Comune è sancito nel Regolamento in applicazione alla LaMal. Lo stesso prevede che il Comune verifichi le situazioni e ne faccia un preavviso al Cantone dietro ad un indennizzo. 112 7. Quante lettere mandate per la convocazione? R: Viene inoltrata una lettera e un ev. richiamo. In seguito, in mancanza di risposta, viene emesso un preavviso negativo. 7.1 Come sono fatte (scritte)? R: La lettera è sempre in forma scritta e spiega il perché della procedura, quali documenti occorrono e il giorno dell’appuntamento; ovviamente viene chiesto di avvisare qualora non vi fosse la possibilità di presentarsi. 8. Quale procedura seguite se non si presentano? 8.1 Mandate nuovamente dei solleciti per l’incontro? R: Si, nel caso in cui l’assicurata/o non si presentasse viene emesso un richiamo con una nuova data per l’appuntamento. 8.2 Se così fosse quanto aspettate prima di risollecitare la persona? R: Il richiamo parte di norma il giorno stesso o successivo al giorno in cui era previsto il primo appuntamento. 9. Che procedura seguite per sbloccarli (documenti richiesti e tabella di calcolo)? R: Una volta emesso un preavviso la procedura è chiusa. Qualora l’assicurata/o volesse rimuovere la sospensione delle prestazioni e il suo nome dalla Black List deve prendere contatto con il Comune di domicilio e chiedere la revisione del caso. Per ora, dall’inizio del 2015 solo 6 persone si sono presentate che si trovavano già in Black List e volevano affrontare la questione e spesso inviate da altri servizi come l’ospedale. 10. Quali sono gli scenari personali che spesso si presentano? R: Sono scenari standard, persona sola o famiglia che purtroppo riscontrano delle oggettive difficoltà economiche e personali. 11. Per quali motivi non pagano? R: Il motivo principale è il reddito inferiore alle spese da sostenere, ma ci sono casi di persone che non vogliono pagare per loro scelta anche se c’è stato solo un caso. 12. Quale è l’immagine che avete di queste persone? R: Dipende dalle situazioni; per chi si presenta l’immagine è di una persona che vuole far fronte a questo problema e trovare una soluzione. Per chi non si presenta spesso e volentieri si pensa alla persona che non vuole pagare o non ha l’interesse di sistemare la propria posizione nei confronti della cassa malati. 113 13. Quante persone di quelle che si presentano per affrontare il problema escono dalla Black List? R: Di norma chi si presenta è perché vuole sistemare la propria situazione. La maggior parte riesce ad evitare o ad uscire dalla Black list. 14. Dopo quanto tempo si riesce a sbloccare la situazione? R: Dal momento che viene emesso il preavviso e viene caricato sul portale il Cantone in pochi giorni emette una decisione 15. Lei condivide, che con la nuova modifica dell’articolo 64a sia il vostro servizio ad occuparsi di questa faccenda? R: Assolutamente, in quanto i parametri che vengono utilizzati sono quelli riportati nella LAPS (Legge sull’Armonizzazione delle Prestazioni Sociali). 16. Come vede il ruolo del comune all’interno di questa presa in carico? R: il ruolo del Comune è fondamentale in quanto è il primo interlocutore con i cittadini. 17. Visto che la maggior parte delle persone si trova in Black List erroneamente cosa pensa ci sia che non funzioni? (persone e/o servizi) R: Sono poche le persone che finiscono sulla Black list “erroneamente”. Infatti come già ribadito, i possibili motivi sono due: 1. non ci si presenta alle convocazioni (senza giustificazioni) 2. si hanno le possibilità di pagare ma si decide di non pagare. Quello che è vero è che molte persone finiscono erroneamente nelle liste morosi cassa malati. Ma questo è un problema conosciuto a livello Cantonale. Basti pensare che la totalità delle Casse Malati ha sede in Svizzera interna, che ogni cassa malati ha un Consiglio di Amministrazione e che ognuna ha degli obiettivi da raggiungere. Trovare un metodo di segnalazione comune e univoco funzionale è complicato. 18. Cosa potrebbe fare il vostro servizio per migliorare la situazione? R: Purtroppo niente, l’unico modo per migliorare questa situazione è iniziare dalla base cioè le casse malati (vedi punto precedente) 19. Sulla base delle sue conoscenze come si potrebbe migliorare questa situazione? (intervento/coinvolgimento di altri sevizi?) R: In Ticino già i servizi coinvolti sono molti (casse malati, Cantone, Comuni). Semmai andrebbe snellito il numero di parters coinvolti, anche se va specificato che il problema sta alla base. 114 20. Come viene vissuto il ruolo della cassa malati in questa procedura? R: Il ruolo della cassa malati è “vitale” per la procedura, e proprio per questo motivo occorrerebbe trovare un sistema comune, ma fintanto che ci saranno oltre 60 casse malati in Svizzera, sarà ben difficile trovare. A farne le spese comunque sono i cittadini. 115 116 117 118 119 120 121 ALLEGATO 22: Intervista comune di Agno, Sig.na Sara Giovanati, assistente sociale 1. Chi si occupa all’interno del comune della presa in carico delle persone in Black List? (che tipo di formazione) R: Al comune di agno se ne occupa l’assistente sociale del comune. 1.1 Perché ve ne occupate voi? R: È stata una scelta dettata dal fatto che prima viene inviata la lettera ne quali vengono indicati i documenti che la persona deve portare e viene fissato l’incontro. Quando la persona arriva e porta i documenti c’è una prima analisi della situazione per questo è stato deciso di far gestire questa cosa all’assistente sociale e poi perché a volte dietro ad una morosità della cassa malati ci sono altre problematiche e capita che queste persone vengono prese a carico dal servizio. Quindi è inutile fare un doppio lavoro dove si deve fare un passaggio e la persona deve riraccontare le propria storia. Poi perché trovo che se viene fatta una buona accoglienza della persona e viene anche gestito il colloquio con una parte relazionale è molto importante per far sì che la persona si apre e quindi questo poi permette dai andare a fondo e vedere cosa c’è oltre il problema che la persona porta. 1.2 È sempre stato così? R: Si, perché da quando ho iniziato ed hanno cambiato la legge del 2012 io lavoravo già qui e sono io che mi sono occupata sin da subito della questione. 2. Che tipo di consulenza-aiuto viene offerto in queste circostanze? R: Viene fatto un colloquio, quindi alla persona vengono poste delle domande sulla sua situazione economica e si va a capire come mai non ha pagato la cassa malati, si fa un esame della situazione e poi da lì si valuta che percorso intraprendere. Lo scopo ideale è quello di far sì che la persona non abbia il blocco e pensare ad un miglioramento della situazione perché a volte capita che le persone non hanno chiesto il sussidio quindi non sanno neanche come funzionano le procedure amministrative, magari hanno dei figli che non hanno chiesto le borse di studi, quindi si va a vedere anche le procedure LAPS se hanno delle lacune finanziarie e dove si può colmare queste lacune. Oppure a volte si scopre che le persone vivono al di sopra delle loro possibilità quindi hanno i vari leasing anche dei mobili, oppure debiti privati quindi ogni mese hanno delle spese che incidono. La consulenza viene quindi fatta a 360 gradi. 122 3. Quanti casi vi vengono segnalati di persone con debiti nei confronti della cassa malati? (dati) R: Tante, ci vengono fornite delle liste attraverso il portale elettronico, che possono variare da 20 persone a 5. Se passi dal servizio sociale è difficile finire sulla Black List, e se la persona segue un po’ quello che e viene detto di fare e si impegna a cercare di risolvere, risanare la propria situazione dove possibile non finisce sulla BL. Quello che ho osservato è che per alcune persone la cassa malti non è la priorità e si aiuta anche un po’ ad educare le persone anche su questo aspetto. Le segnalazione sono tante poi c’è anche da dire che le casse malati fanno anche un po’ dei pasticci e quindi la persona a già pagato, ma loro non hanno aggiornato la lista e quindi a volte ci sono persone che vengono per dirmi che è tutto a posto. 3.1 Come vi vengono segnalati i casi? R: Vengono mandate queste liste su un portale, quindi c’è un programma dove ho accesso e solitamente mi viene segnalato per e-mail che mi sono state caricate delle liste, la stampo e mando via tutte le convocazioni. 4. Quante delle persone a cui inviate le lettere si presentano e quindi vi prendete in carico? R: Diverse persone si presentano, la maggior parte si presentano però sulla seconda convocazione. Noi prima inviamo una lettera con la data del colloquio e i documenti che devono portare, se la persona non si presenta viene mandata una seconda convocazione dicendo che se a questa non si presentano vengono segnalati al cantone e finiscono sulla Black List. 5. Come avviene la presa in carico di questi casi? R: Vedi risposta 2 6. Quale è il vostro mandato? R: Io essendo assistente sociale del comune ho un mandato come presa a carico della popolazione di Agno, a volte i nominativi che emergono dalle liste sono persone già seguite e in quel caso la persona è già segnalata oppure le persone che vengono viste diventano anche dei dossier che si seguono nel tempo. 7. Quante lettere mandate per la convocazione? R: Una lettera per la prima convocazione, qualora non si presentassero una seconda. 7.1 Come sono fatte (scritte)? R: Il cantone dà già l’impostazione principale poi ogni comune ha la sua. 123 8. Quale procedura seguite se non si presentano? R: Viene mandata la seconda convocazione e se in quel caso non si presentano noi dobbiamo redigere una tabella dove mettiamo tutti i dati, le informazioni della persone e viene fatto il calcolo delle entrate e delle uscite e poi sotto vi è una parte dove mettiamo se la persona è da non sospendere o da sospendere, oppure si è presentata o non si è presentata. 8.1 Mandate nuovamente dei solleciti per l’incontro? R: Si, prima la normale lettera di convocazione poi un secondo richiamo. 8.2 Se così fosse quanto aspettate prima di risollecitare la persona? R: Dal momento in cui riceviamo la lista, io in 40 giorni devo riuscire a edere tutte le persone. Nel caso non riuscissi al quel punto segnalo dicendo guardate che alcune persone le vedo a settembre. 9. Che procedura seguite per sbloccarli (documenti richiesti e tabella di calcolo)? R: Chiediamo dei documenti e viene fatta questa tabella di calcolo, che in un secondo momento verrà caricata ed inviata al comune insieme magri ad anche degli ulteriori documenti sulla persona. 10. Quali sono gli scenari personali che spesso si presentano? R: A volte sono persone che non conoscono tutte le procedure, c’è una mancata informazione la persona non si informa e non sa che ci sono i sussidi cassa malati, oppure lo sa ma si è dimenticato di chiedere oppure ancora pensa di non averne diritto e quindi non li ha chiesti. Le persone si dimenticano di segnalare i cambiamenti, questo significa che magari io l’anno scorso non avevo diritto perché si basano sulle tassazioni di qualche anno prima però oggi sono disoccupato. Quindi forse varrebbe la pena segnalare che sono disoccupato e che quindi oggi prendo meno invece che guardare le tassazioni che non rappresentano la situazione attuale. Poi le persone non conoscono bene le casse malati e magari hanno dei costi eccessivi, sono sovra assicurati, pagano l’infortunio quando lo paga già il datore di lavoro. Poi magari non hanno richiesto altri aiuti che in realtà avrebbero diritto quindi bisogno andare fare un analisi della situazione. 11. Per quali motivi non pagano? R: A volte le persone fanno pasticci, non hanno una buona contabilità e amministrazione creano un po’ di caso. Inoltre oggi con la facilità della carte di credito le possibilità di pagare in leasing ogni mese hanno un sacco di spese. Quindi preferiscono pagare la visa piuttosto che la cassa malati. Quindi anche lì c’è una mal gestione delle priorità. 124 12. Quale è l’immagine che avete di queste persone? R: Un po’ negli anni non mi stupisco più di certe situazioni, all’inizio mi faceva un po’ strano invece adesso noto che c’è stato un ribaltamento della società anche un po’ dei valori che si hanno. Una volta se non avevi i soldi per comprarlo non lo compri, aspetti il mese dopo oppure di metti via dei solti e poi ti compri il televisore nuovo. Oggi invece con tutte le possibilità del pagamento in leasing le persone vivono al di sopra di quello che posso. A me dispiace perché la gente rischia di rovinarsi la vita perché accumula debiti. 13. Quante persone di quelle che si presentano per affrontare il problema escono dalla Black List? R: Sono diverse perché se c’è l’intervento del servizio sociale si risolve. Per quanto riguarda i debiti ci mettono tanto perché i debiti vecchi restano. Poche persone sono riuscite a pagare tutto il debito, altre sono riusciti a fare un accordo di prevenzione cioè mi paghi da adesso in poi tutti i premi regolari cerchi di coprire e se avanza qualcosina andiamo a coprire lo scoperto. Però li c’è ancora un po’ di resistenza da parte della cassa malati perché loro vorrebbero che venisse coperto tutto, preferiscono che si paghi il debito vecchio quando in realtà se si copre il vecchio senza pagare il nuovo la persona continua ad andarsi ad indebitare. Quindi io chiamano le casse malati, cerco di fare un discorso di questo tipo dicendoli che quando c’è la possibilità paghiamo qualcosa degli arretrati. Però questo comunque non è una garanzia che non si indebiteranno più. 14. Dopo quanto tempo si riesce a sbloccare la situazione? R: Dipende da caso a caso e tanto dalla persona se si impegna e poi la disponibilità con il salario. 15. Lei condivide, che con la nuova modifica dell’articolo 64a sia il vostro servizio ad occuparsi di questa faccenda? R: Si lo condivido perché se non ricevessimo la lista e non controllassimo queste persone non passerebbero dai servizi sociali e continuerebbero ad indebitarsi. 16. Come vede il ruolo del comune all’interno di questa presa in carico? R: A livello di prevenzione ha un ruolo importante, a livello generale è un po’ più difficile. Io sostenevo la cassa malati unica eliminando tutti i privati che concorrono l’uno contro l’altro. Per quanto riguarda il comune forse va meglio definita la quantità e il come gestire i casi. 17. Visto che la maggior parte delle persone si trova in Black List erroneamente cosa pensa ci sia che non funzioni? (persone e/o servizi) 125 R: Difficoltà ad andare in comune per parlarne oppure sfugge di mano la situazione poi si accumulano e diventa un vortice. Inoltre c’è anche la vergogna di presentarsi e poi finché una persona non si trova nella situazione di aver bisogno delle cure non ci pensa. 18. Cosa potrebbe fare il vostro servizio per migliorare la situazione? R: Io ritengo che quello che si può fare lo stiamo già facendo quindi cercare di educare le persone ad avere una migliore consapevolezza della situazione per rendersi conto di come gestiscono e spendono la loro amministrazione. Poi dipende tanto dallo stile di vita della persona. Quello che facciamo è cercare di migliorare la situazione, indirizzando la persona hai servizi giusti e dandole delle dritte anche se poi è la persona che alla fine decide. Lavoriamo tanto sulla prevenzione e sulla riduzione del danno, cioè paghi i premi della cassa malati adesso regolarmente così da non accumulare altro. 19. Sulla base delle sue conoscenze come si potrebbe migliorare questa situazione? (intervento/coinvolgimento di altri sevizi?) R: La cassa malati si dimostra poco collaborativa sulla possibilità di dilazionare i pagamenti, quindi ratealizzare i pagamenti. Si dimostrarono poco disponibili per mettere a posto le cose, d’altronde o vogliono mettere a posto la cosa oppure non li vedono più i soldi. La cassa malti vedono molto la colpa della persona. Questo sistema si è un po’ creato dall’onero considerevole della cassa malati, infatti per una famiglia o lavori in due oppure non ce la fai. 20. Come viene vissuto il ruolo della cassa malati in questa procedura? R: Anche le casse malati dovrebbero dare più informazioni, di cosa comprende polizza delle persone, che può abbassare il premio, quale cassa mati è più conveniente nel suo caso etc. Quindi fare un analisi della polizza della cassa malati, perché le persone sono poche informate sulle prestazioni che hanno. Inoltre alcune persone non sanno leggere la loro polizza assicurativa, se la cassa malati riconosce le prestazioni corrette oppure non le pagano, quindi se chiami e sai quello di cui parli ti aiutano altrimenti se chiama una persona che non capisce ci giocano un po’ sopra. Quindi se ce dall’altra parte una persona che vede una certa progettualità, e voglia di aiutare la persona a sistemare le cose si può parlare e risolvere la questione ma cambia da cassa malati a cassa malati. 126 127 128 129 ALLEGATO 23: Traccia domande intervista cassa malati 1. All’interno della vostra azienda quale figura professionale si occupa dei casi in Black List? (formazione) 1.1 Perché se ve occupate voi? 1.2 È sempre stato così? 2. Dopo quanto tempo che la persona non paga si apre la procedura Black List? 3. Quanti casi vi vengono segnalati di persone in Black list? (dati) 3.1 Come vi vengono segnalati i casi? 4. Come vi prendete in carico questi casi? (lettere?) 5. Quanti dei casi segnalati escono dalla Black List? 6. Quali sono gli scenari personali che spesso si presentano? 7. Per quali motivi non pagano? 8. Quale è l’immagine che avete di queste persone? 9. Nel caso la persona vi contattasse direttamente cosa le viene consigliato di fare? 10. Come e da chi vi viene comunicato che la persona non si trova più in Black List? 11. Quali esiti ha comportato per il vostro servizio la modifica dell’articolo 64a LAMal del 2012 rispetto a prima? 7.1 Quali vantaggi e svantaggi ha portato? 12. Avete rapporti per quanto concerne questa problematica con altri servizi sparsi sul territorio? 13. Visto che la maggior parte delle persone si trova in Black List erroneamente cosa pensa ci sia che non funzioni? (persone e/o servizi) 14. Cosa potrebbe fare il vostro servizio per migliorare la situazione? 15. Sulla base delle sue conoscenze come si potrebbe migliorare questa situazione? (intervento/coinvolgimento di altri servizi) 130 ALLEGATO 24: Intervista cassa malati, Sig.na Fabiola Lüthi-Rossinelli responsabile servizio incasso 1. All’interno della vostra azienda quale figura professionale si occupa dei casi in Black List? (formazione) R: Il servizio incasso / finanze per la registrazione dei casi nel sistema informatico, il servizio prestazioni per la valutazione dei casi di prestazioni 1.1 Perché ve ne occupate voi? R: I contatti con il cantone vengono tenuti dal settore incasso per tutto quanto riguarda il nuovo art. 64 a LAMal in vigore dal 01.01.2012. In base alla legge federale dobbiamo inviare al cantone diverse liste ma soprattutto la lista mensile delle procedure esecutive emesse che è la base di partenza per una valutazione dell’inserimento o meno nella lista nera. 1.2 È sempre stato così? R: Dall’entrata in vigore della nuova legge federale dal 01.01.2012 si è modificato il lavoro quotidiano, ma sostanzialmente anche con la vecchia legislazione, il settore incasso si è sempre occupato delle sospensioni/revoche. 2. Dopo quanto tempo che la persona non paga si apre la procedura Black List? R: La decisione di inserire o meno una persona nella lista nera, spetta in base alla legge federale, al Cantone (più precisamente all’Istituto delle assicurazioni sociali di Bellinzona –IAS). Quest’ultimo decide in base alle comunicazioni/motivazioni che riceve dal Comune di domicilio del cliente. 3. Quanti casi vi vengono segnalati di persone in Black list? (dati) R: I primi casi ci sono stati segnalati dal Cantone in dicembre 2013. L’Istituto delle assicurazioni Sociali IAS, potrebbe avere una statistica dettagliata sui casi inseriti nella lista nera. 3.1 Come vi vengono segnalati i casi? R: Tramite liste cartacee 4. Come vi prendete in carico questi casi? (lettere?) R: Registrazione nel sistema informatico e conferma scritta dell’avvenuta registrazione al Cantone. 5. Quanti dei casi segnalati escono dalla Black List? R: L’ IAS, potrebbe avere una statistica dettagliata. 131 6. Quali sono gli scenari personali che spesso si presentano? R: Incomprensione da parte degli assicurati delle motivazioni per le quali sono entrati nella lista nera. 7. Per quali motivi non pagano? R: Alcuni assicurati hanno in effetti serie difficoltà finanziarie dovute anche alle difficoltà economiche che sta attraversando sempre di più il nostro Cantone. Altri assicurati preferiscono dare precedenza ad altro (vacanze, nuove auto, telefonini ecc .) piuttosto che pagare l’assicurazione obbligatoria . Alcuni assicurati, non avendo problemi di salute ritengono inutile un’assicurazione malattia e pertanto rifiutano di pagare. 8. Quale è l’immagine che avete di queste persone? R: Per le persone veramente in difficoltà, comprendiamo la situazione e consigliamo di rivolgersi alle autorità Comunale per valutare la possibilità di un aiuto supplementare. Per le persone che non accettano le disposizioni legali / istituzionali, non possiamo far altro che spiegare l’importanza delle nostre reti sociali. 9. Nel caso la persona vi contattasse direttamente cosa le viene consigliato di fare? R: Normalmente veniamo contattati dalle persone in difficoltà finanziare, e come detto precedentemente, li indirizziamo alle autorità cantonali. E’ infatti possibile che alcuni assicurati abbiamo diritto a dei sussidi, ma non ne sono coscienti, oppure non sanno la prassi da seguire. Gli assicurati che vorrebbero pagare, ma che per forza maggiore non riescono a far fronte regolarmente ai loro doveri, ci contattano ancora prima che venga emessa una procedura esecutiva. E’ così possibile trovare un accordo e valutare un piano rateale per saldare quanto dovuto senza dover intraprendere una procedura esecutiva. 10. Come e da chi vi viene comunicato che la persona non si trova più in Black List? R: Come detto in precedenza, è il Cantone che decide chi inserire e chi togliere dalla lista nera. Da parte nostra verifichiamo regolarmente se ev.assicurati hanno pagato gli arretrati e diamo tempestiva comunicazione al Cantone. 11. Quali esiti ha comportato per il vostro servizio la modifica dell’articolo 64a LAMal del 2012 rispetto a prima? R: In base alla legislazione federale in vigore fino al 31.12.2011, l’assicuratore malattia procedeva sistematicamente (esclusi casi particolari previsti dalla legge cantonale di applicazioni) alla sospensione del diritto alle prestazioni LAMal dal giorno successivo l’inoltro della domanda di proseguimento della procedura esecutiva. Questo, e come tutte le procedure ad esse correlate (comunicazione all’assicurato, al cantone, ai servizi interni in modo particolare al reparto 132 prestazioni) ha sempre avuto un grande dispendio di tempo lavorativo e creato grosse difficoltà specialmente per i clienti veramente impossibilitati a far fronte al pagamento regolare dei premi/partecipazioni. 7.1 Quali vantaggi e svantaggi ha portato? R: Per gli assicurati: Un’opportunità straordinaria: l’amnistia Per cercare di far rientrare i morosi, al 31.12.2011, nel ciclo ordinario il prima possibile. I premi arretrati non pagati non penalizzano l’assicurato se dal 01.01.2012 ha pagato regolarmente Richiamare gli assicurati insolventi ai propri obblighi Azione di responsabilizzazione del cittadino assicurato (pagare i premi è un obbligo legale) Cogliere questa unica occasione Motivi di equità verso chi paga regolarmente, anche con fatica, assumendosi le proprie responsabilità (massima attenzione a questi casi) Con la legge cantonale di applicazione: Importante definizione di chi non figurerà sulla lista nera (es. minorenni, assicurati al beneficio delle prestazioni complementari, …) Per gli assicuratori: Rimborso parziale da parte dei Cantoni degli oneri LAMal scoperti Intensificata la collaborazione con il Cantone per migliorare scambio dati, e il controllo reciproco dell’applicazione della legge Per il Cantone: Possibilità di sospensione per i morosi che possono, ma non vogliono pagare evitando di penalizzare gli assicurati che non possono pagare Limitare il rischio dell’insolvenza degli assicurati e il conseguente carico finanziario sullo Stato Dare al Cantone, dopo aver sentito i Comuni, la possibilità di notificare agli assicuratori malattia la sospensione della presa a carico delle prestazioni per gli assicurati morosi Permettere l’inserimento in un elenco, accessibile ai Comuni e ai fornitori di prestazioni, degli assicurati sospesi (ritenuto che in caso di urgenza medica, gli assicuratori devono assumersi i costi delle prestazioni) 12. Avete rapporti per quanto concerne questa problematica con altri servizi sparsi sul territorio? R: Con alcuni Sevizi Sociali di vari Comuni e contatto regolare con l’istituto delle assicurazioni sociali (IAS). 133 13. Visto che la maggior parte delle persone si trova in Black List erroneamente cosa pensa ci sia che non funzioni? (persone e/o servizi) R: Non siamo al corrente di casi finiti nella lista nera erroneamente. La legge cantonale di applicazione prevede che il Comune di domicilio dell’assicurato, convochi l’assicurato stesso per valutare la situazione personale ed economica. Se inserire o meno un assicurato nella lista nera, la decisione spetta poi al Cantone in base al rapporto del Comune. 14. Cosa potrebbe fare il vostro servizio per migliorare la situazione? R: Già dall’introduzione della nuova legge, si è resi attenti gli assicurati in merito alla possibilità decisionale del Cantone per l’eventuale inserimento del nominativo nella lista nera, con la conseguenza dell’assunzione dei costi unicamente in caso d’urgenza. 15. Sulla base delle sue conoscenze come si potrebbe migliorare questa situazione? (intervento/coinvolgimento di altri servizi) R: Importante mantenere sempre la popolazione informata, ritornando spesso sull’argomento e ricordando quali sono le possibili conseguenze in caso di mancato pagamento degli oneri obbligatori LAMal.