DERIVATI DEL LATTE IL LATTE i principali prodotti ottenibili dalla lavorazione del latte latte crudo la dizione intero non significa che il latte non sia stato in parte sgrassato separazione cagliatura grasso latte scremato semi-scremato intero trattamento termico pastorizzazione sterilizzazione trattamento termico pastorizzazione sterilizzazione cottura latte risanato sgrondamento fermentazione panna burro cagliata siero fermentazione fermentazione latte yogurth formaggi ricotta scotta IL LATTE la caseificazione - 1 La caseificazione è il processo tramite il quale è possibile ottenere dal latte i formaggi; inizia con la precipitazione da parte del caglio delle albumine presenti in soluzione nel latte stesso latte crudo caglio latte pastorizzato innesto di lattobacilli riscaldamento a 35°C riscaldamento a 35°C il caglio naturale è un complesso precipitazione delle albumine cagliata temperatura simile a quella dell’animale, quindi non battericida, ottimale per l’azione enzimatica del caglio di enzimi che consente l’inizio precipitazione della digestione del latte, la quale delle albumine consiste nella precipitazione e cagliata quindi nella insolubilizzazione delle albumine. Il caglio è presente nella prima parte dell’intestino degli animali che rottura della cagliata allattano, uomo incluso. raccolta della cagliata sineresi del siero cagliata Esistono anche cagli vegetali (lattice di fico) e microbici (Bacillus subtilis) siero Cdl in Scienze dell’ Enogastronomia mediterranea e Salute IL LATTE formazione e rottura della cagliata A sx si osserva come, a livello artigianale, si è completata la formazione della cagliata ad opera del caglio; la cagliata è un materiale piuttosto consistente che va “rotto” in pezzi più o meno grandi in funzione del tipo di formaggio per permettere l’ allontanamento (sineresi) del siero il quale, contenendo lattosio, può determinare fermentazioni anomale sostenute da coliformi. Il casaro (foto a dx) sta adoperando, come da tradizione, uno spino (ramo) di pero. A livello industriale si adoperano allo stesso fine fruste o griglie taglienti in acciaio inox IL LATTE messa in fascella e sineresi A sx si osserva come, il casaro prema sulla cagliata per facilitare l’allontanamento del siero ancora presente; a dx vi sono fascelle piene di cagliata, forate sia sul fondo che lateralmente (una volta le fascelle erano costruite in vimini o canne, ora sono in rete di politene); esse vengono lasciate a gocciolare per qualche tempo, eventualmente anche sotto pressione, affinché venga allontanata sineresi (sgrondamento o gocciolamento) la maggior parte del siero. Questa è una pratica indispensabile, attuata con sistemi diversi, poiché il siero contiene ancora molti coliformi che rapidamente potrebbero fermentare il lattosio presente, anticipando la fermentazione lattica da parte dei lattobacilli, e causare rigonfiamenti in seguito alla produzione di gas IL LATTE la caseificazione - 2 cagliata maturazione breve (16-20 h) fascera sgrondamento cagliata sgrondata siero cottura premitura altri trattamenti maiorchino canestrato salatura per mozzarella immersione salatura in superficie gorgonzola pepato inclusione di pepe riscaldamento in acqua a 70/80°C filatura addizione di erbe, aglio, paprika, etc estrusione/ mozzatura stagionatura breve stagionatura breve stagionatura lunga stagionatura molto lunga formaggi freschi formaggi formaggi alle erbe formaggi freschi erborinati formaggi stagionati aglio peperoncino erba cipollina tuma scamorza primo sale gorgonzola roquefort parmiggiano grana pecorino mozzarella scamorza innesto con spore fungine Cdl in Scienze dell’ Enogastronomia mediterranea e Salute GERMI IMPORTANTI NELLA PREPARAZIONE DEI FORMAGGI MICETE (muffa): Penicillium roqueforti Utilizzato nella preparazione dei formaggi erborinati Temperatura di sviluppo: 20 – 33°C; m.o.: ife con spore anemofile pH di sviluppo 5 – 7 gorgonzola maturo Corso di laurea in scienze dell’ enogastronomia mediterranea e salute GERMI IMPORTANTI NELLA PREPARAZIONE DEI PRODOTTTI LATTIERO - CASEARI BATTERI: Lattobacilli Utilizzati nella preparazione di formaggi ed yogurth Temperatura di sviluppo: 20 – 33°C; m.e. - Lactobacillus casei pH di sviluppo 3 - 5 m.e. - Lactobacillus bulgaricus Corso di laurea in scienze dell’ enogastronomia mediterranea e salute IL LATTE crema e suoi derivati fermentati LATTE grasso di affioramento acidificazione spontanea centrifugazione CREMA lattobacilli specifici crema pastorizzata pastorizzazione (PANNA) coagulazione acida zangola MASCARPONE separazione acqua sterilizzazione alimentazione del bestiame LATTE SCREMATO PANNA DA CUCINA burro grezzo lavaggio LATTICELLO BURRO Corso di laurea in scienze dell’ enogastronomia mediterranea e salute I LATTI FERMENTATI I popoli mediterranei hanno sviluppato la produzione di latti fermentati differenti in funzione delle rispettive colture, a loro volta fortemente condizionate dalle temperature medie ambientali, allo scopo di dilazionarne nel tempo il consumo senza ricorrere a processi complessi di stabilizzazione lattobacilli e lieviti lattobacilli lieviti e batteri acetici lattobacilli LATTE oggi: intero, semi-scremato o scremato fermentaz. lattica yogurth bianco yogurth additivato Lactobacillus delbrueckii, sub. bulgaricus e Streptococcus thermophylus (≥ 10 milioni di germi per grammo in uno yogurth moderno) Saccharomyces kefir Torula kefir Lactobacillus caucasicus Lactobacillus casei Lactobacillus brevis Lactobacillus acidophilus Acetobacter spp fermentaz. lattica, alcoolica ed acetica fermentaz. lattica ed alcoolica Lactococcus lactis Lactococcus diacetilactis Lactococus cremoris Leuconostoc cremoris Saccharomyces cerevisiae additivi pastorizzati addensanti e stabilizzanti frutta pectina cereali amido semi (nocciole) caffè etc. composizione % media del kefir sgrondamento etanolo: 0,2 – 2,5 ac. lattico: 0,6 – 1,0 ac. acetico: 0,2 – 0,4 lattosio res.:2,0 - 3,5 CO2 (il kefir è più o meno frizzante) yogurth greco leben kefir Cdl in Scienze dell’ Enogastronomia mediterranea e Salute IL LATTE utilizzazione del siero fermentazione col lievito calore Kluyveromyces fragilis temperatura che permette anche una pastorizzazione adeguata composizione media del SIERO substrato siero di latte dolce sterilizzazione calore di coltura sostanza secca 6-7 % riscaldamento lipidi 0,8-1,0 % 72 - 95°C proteine (Nx6,25) 0,8-1,0 % lattosio 4,5-5,0 % tracce precipitazione ac. lattico 0,5-0,7 % delle globuline ceneri distribuzione in fascera sgrondamento sale calore ricotta fresca calore substrato sterile addizione di sali di N e P scotta biomassa proteica ricotta salata ricotta al forno da mensa da grattugia smaltimento alimento per vitelli Cdl in scienze dell’ Enogastronomia mediterranea e Salute RISCHI NELLE FILIERE LATTIERO-CASEARIE Filiere della caseificazione : formaggi a fermentazione breve Filiere del burro/panna : il mascarpone può provenire da latte non sterile Filiere dello yogurth : solo lo yogurth è un prodotto di fermentazione (non i prodotti base di yogurth) Filiere della ricotta : La ricotta non è un prodotto di fermentazione Cdl in Scienze dell’ Enogastronomia mediterranea e Salute STAPHYLOCOCCUS AUREUS un germe che può inquinare i prodotti lattiero-caseari Un tipico inquinamento da S. aureus si può avere nei formaggi o negli insaccati di fattura casalinga, o comunque quando le condizioni igieniche non siano rispettate. L’origine del contagio è la pelle dell’uomo o dell’animale sulle quali St. aureus è normalmente presente. Le le condizioni più favorevoli al suo sviluppo si possono determinare quando si eccede nella quantità di sale addizionato all’alimento da sottoporre a fermentazione. Infatti per quanto i lattobacilli che intervengono nella corretta fermentazione lattica siano piuttosto alofili, lo sono meno rispetto allo S. aureus. Pertanto in caso di presenza di ceppi patogeni, ossia tossinogeni di questo germe nell’alimento, un eccesso di sale non fa che selezionarlo positivamente a discapito dei lattobacilli. Sono sufficienti ca 3,5 mg di tossina per determinare nell’uomo la tipica sintomatologia gastroenterica rappresentata da vomito, crampi e diarrea, in media entro 6 ore dall’ingestione del cibo contaminato. La tossina, distinguibile dal punto di vista antigenico con le lettera da A ad E, è cronostabile e termostabile per cui può ritrovarsi nell’alimento anche dopo che il germe produttore è andato incontro a morte, caso comune nei formaggi a lunga stagionatura provenienti da filiere produttive a rischio.