Infortuni, incidenti e infortuni mancati Obiettivi ► ► ► Incidenti ed infortuni sul lavoro tendono a ripetersi perchè, spesso, purtroppo, sia le aziende, sia gli esseri umani non hanno memoria e dimenticano quanto già accaduto! Capita inoltre, frequentemente, che gli infortuni mancati, o i “quasi incidenti” vengano quasi del tutto ignorati o trascurati. Vi è, quindi, la necessità di aumentare il livello di formazione dei soggetti coinvolti nel sistema di gestione della sicurezza su questi argomenti e diffondere la prassi dell’infortunio zero o del noto “sbagliando si impara”. Definizioni ► ► ► Infortunio: qualsiasi accadimento che abbia avuto conseguenze fisiche o psichiche sull’uomo. Incidente: evento negativo verificatosi durante lo svolgimento del lavoro che non necessariamente comporta un infortunio Mancato infortunio: evento che avrebbe potuto causare un danno ma che, solo per puro caso, non ha avuto conseguenze La conoscenza di tali dati consente di: ► ► individuare più efficaci e concrete linee di azione volte a favorire la riduzione degli infortuni sul lavoro Contribuire ad evitare che le situazioni di rischio che si sono già presentate, possano ripetersi Intervenire sui piccoli eventi ► Statisticamente, ad ogni evento incidentale di rilevante entità, in cima alla piramide corrispondono: 29 eventi incidentali di portata minore, ► 300 quasi incidenti ► ► La proporzione 1:29:300 può anche essere letta al contrario 300 : 29: 1 ► ► Pertanto, ad esempio, per ridurre ad 1/10 la probabilità di eventi gravi, basta ridurre il numero dei quasi incidenti: 30 : 2,9 : 0,1 ► Ma se non è successo niente, perché preoccuparsi? ► ► ► è un mancato incidente oggi, ma domani può trasformarsi in un incidente vero I lavoratori hanno l’obbligo di legge di segnalare qualunque anomalia di cui vengano a conoscenza (art. 20, comma 2, lett. f del D.Lgs. n. 81/2008) Inoltre: L’errore può essere trasformato in un’occasione di apprendimento e di crescita ► Gli insuccessi devono essere analizzati e trasformati in momenti costruttivi ► ► Sbagliare è umano, perseverare è diabolico Ogni errore deve essere portato alla luce, compreso e analizzato per determinare una cambiamento degli atteggiamenti e dei comportamenti ► • Forte la differenza tra le due modalità di evento per i casi mortali: il calo del 5,4% è influenzato esclusivamente dagli infortuni in occasione di lavoro (-8,6%), che scendono da 744 a 680 casi. Gli infortuni mortali in itinere hanno conosciuto in termini percentuali un sensibile aumento dei decessi (+4,8%, 11 morti in più rispetto al 2010). L’andamento degli infortuni in Italia Infortuni avvenuti negli anni 2010-2011 per modalità di evento Modalità di evento Infortuni in complesso 2010 2011 Var. % Casi mortali 2010 2011 Var. % In occasione di lavoro 687.970 643.313 -6,5 744 680 -8,6 Ambiente di lavoro ordinario 633.369 593.285 -6,3 452 450 -0,4 Circolazione stradale 54.601 50.028 -8,4 292 230 -21,2 In itinere 88.129 81.861 -7,1 229 240 4,8 776.099 725.174 -6,6 973 920 -5,4 Totale • La diminuzione degli infortuni sul lavoro ha interessato le attività industriali (-8,2%), l’Agricoltura (-6,5%) e le attività dei Servizi (-5,5%). Tra le attività industriali si distinguono per una elevata riduzione degli infortuni le Costruzioni (-14,7%, a fronte di calo occupazionale del 5,3%), seguite dalla Meccanica • Molto rilevante anche l’aumento nel 2011: le denunce passano dalle 42.465 del Infortuni avvenuti negli anni 2010-2011 per rami e principali settori di attività 2010 a 46.558, 4 mila in più in un anno (+9,6%), oltre 17 mila in più rispetto al economica 2007. Rami/Settori di attività Infortuni in complesso 2010 2011 lavoratori, Var. % di datori di lavoro, Casi mortali 2010 2011 e medici di famiglia Var. % La sensibilizzazione patronati ha dato l’innesco a un fenomeno di emersione delle malattie “perdute”, atteAgricolturanuando lo storico fenomeno 50.215 di 46.963 -6,5(a causa112 115 periodi2,7 sottodenuncia sia dei lunghi di della difficoltà il nesso causale Industria latenza di alcune patologie 285.656 che 262.152 -8,2di dimostrarne 441 425 -3,7 con l’attività lavorativa). • L’andamento delle malattie professionali in Italia Costruzioni 74.475 63.505 -14,7 218 195 -10,6 Meccanica 20.833 19.438 -6,7 22 28 27,3 Metallurgia 38.375 35.832 -6,6 42 50 19,0 Servizi 440.228 416.059 420e denunciate, 380 -9,4 Malattie professionali manifestatesi nel periodo-5,5 2007-2011 per gestione Trasporti e comunicazioni 60.516 53.679 -11,3 137 95 -30,7 Servizi alle imprese e attività Gestione immobiliari 2007 2008 2009 52.152 47.097 -9,7 61 Commercio Agricoltura 70.301 1.650 63.552 1.832 83 Personale Industria edomestico Servizi 4.952 26.888 4.785 27.906 -9,6 3.926 -3,430.584 Dipendenti conto Stato Totale Totale 395 776.099 28.933 355 725.174 30.093 -6,6 379 4 973 34.889 2010 45 2011 -26,2 6.389 90 8,4 7.971 7 75,0 38.101 35.651 425 486 42.465 46.558 920 -5,4 Infortuni avvenuti negli anni 2010-2011 per ripartizione geografica Ripartizione geografica Infortuni in complesso 2010 2011 Var. % 2010 Casi mortali 2011 Var. % Nord-Ovest 224.012 210.428 -6,1 225 220 -2,2 Nord-Est 243.162 228.092 -6,2 225 226 0,4 Centro 157.534 147.457 -6,4 200 199 -0,5 Mezzogiorno 151.391 139.197 -8,1 323 275 -14,9 Italia 776.099 725.174 -6,6 973 920 -5,4 7