12 MARTEDÌ 19 NOVEMBRE 2013 La Provincia SPAZIO APERTO I dipendenti dichiarano di più dei ‘padroni’, la solita vergogna Egregio direttore, non è cambiato nulla, anzi... In questi giorni abbiamo appreso che i lavoratori denunciano redditi superiori a quelli dei loro datori di lavoro o liberi professionisti, creando stupore tra i più. Possiamo dire che non si è scoperto l’acqua calda. La curiosità mi ha fatto fare un balzo indietro nel tempo di 35 anni, era il 1978, l’amministrazione comunale di Gussola in quell’anno pubblicò attraverso un opuscolo tutte le denunce dei redditi dei cittadini di Gussola, una pubblicazione insolita ma che ha risvegliato molte coscienze. In quell’elenco di nomi e di cifre emergeva con nettezza che i più ricchi del Paese erano i lavoratori, e in special modo i bergamini (questi lavoravano 360 giorni all’anno) mentre altre categorie presentavano denunce in perdita o vicino allo zero. Quella pubblicazione fu importante per l’intero Paese, non tanto a livello di caccia alle streghe, ma a livello culturale e informativo, essa ha sfatato molti luoghi comuni. Circa dieci anni fa alcuni consiglieri comunali proposero la pubblicazione delle denunce dei redditi di quell’anno, non se ne fece nulla perchè si andava contro la privacy, questa parola misteriosa che spesso viene adoperata per coprire le nefandezze più varie. È una amara constatazione, chi più ha meno paga e viceversa. Circolo Sinistra Ecologia Libertà (Gussola) .................................................................................. . ‘Auguri a Verdi’, bella iniziativa al Diotti di Casalmaggiore Signor direttore, volevo segnalare una bellissima iniziativa che si è tenuta domenica 17 novembre presso il ‘Museo Civico Diotti’ di Casalmaggiore dal titolo Auguri a Verdi in casa Diotti. Si è trattato di una visita-concerto ad una parte del museo che fu la casa del maestro Diotti, egregio pittore e non solo. La visita, guidata da figuranti-attori dell’Associazione Il torrione sul Po, e da tre guide che hanno illustrato al pubblico la figura di Diotti e parlato della casa e dell’arte pittorica; bravi musicisti hanno intrattenuto i presenti con brani di Verdi e non solo. Quello che ha più colpito mia moglie e me è stata la giovane età di quasi tutti gli interpreti dell’iniziativa, che era anche gratuita, ed è stato un modo per conoscere il museo di Casalmaggiore, che invitiamo tutti a visitare. Bravi. Bis. Attilio Baratti (Cingia de’ Botti ) .................................................................................. . Il Cav non solo è un evasore ma ha ‘frodato’ il Fisco Signor direttore, art. 65 della Costituzione: la legge determina i casi di ineleggibilità e di incompatibilità con l'ufficio di deputato o di senatore; Art. 66 - Ciascuna Camera giudica dei titoli di ammissione dei suoi componenti e delle cause sopraggiunte di ineleggibilità e di incompatibilità; Art. 3 legge Severino n 235/2012: Qualora una causa di incandidabilità sopravvenga o comunque sia accertata nel corso del mandato elettivo, la Camera di appartenenza delibera ai sensi dell’articolo 66 della Costituzione. E’ pura mistificazione ritenere che la legge Severino, approvata a fine 2012 anche dal centrodestra, in un clima di generale rancore verso sprechi e ruberie, sia applicabile solo per i reati commessi dopo la sua promulgazione. Il capo di Forza Italia non è solo evasore fiscale (tale può essere chi non emette scontrino o lavora in nero), Berlusconi è stato condannato in via definitiva perchè «ha frodato il fisco anche al fine di gonfiare attraverso vari passaggi fra le diverse società fittizie, il costo degli acquisti dei diritti di trasmissione televisiva con la finalità specifica di esportare capitali e di costituire fondi neri all’estero, specie nei ‘paradisi fiscali’ nonché anche di evadere il fisco perchè le fatture con costi gonfiati venivano iscritte nei libri contabili e successivamente inserite nelle dichiarazioni dei redditi». Sono ormai alcune decine (consiglieri regionali, provinciali e comunali) che hanno dovuto lasciare lo scranno e la vita politica istituzionale. Nessuno ha preteso di salvarli in nome della loro agibilità politica, dell’incostituzionalità e della illegittima retroattività della legge Severino. Romano Pasquali (Cremona) .................................................................................. . Il tradizionale Premio Spaséta premi anche un cicloamatore Egregio direttore, sono un cicloamatore anziano e ogni anno assisto, così come quest’anno, alla cerimonia di consegna dei Premi Spaséta che ancora una volta si è tenuta nel salone del Centro Stradivari di via Milano. Come ogni anno era presente un gran numero di appassionati che, come me, credo siano grati a Luigi ed Alamo Gagliardi per la loro passione cicloamatoriale. Senza ulteriori digressioni (...) mi permetto rivolgere alla ‘coppia’ Gagliardi una proposta. Perché non premiare, oltre ai ciclisti veri, anche un cicloamatore scelto a turno tra gli appassionati iscritti o no ai vari Club ciclistici cremonesi? Sarebbe un piacevole riconoscimento rivolto alla folta schiera di appassionati delle due ruote che, al di là dell’appartenenza a Club che praticano il ciclismo serio, si LA POLEMICA www.laprovinciacr.it IL CASO Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori Il Gattopardo digitale Occasione imperdibile Egregio direttore, ho letto con grande piacere l’iniziativa ‘Il Cinema ritorna al cinema’ in cui vengono proposti film classici restaurati in digitale. Il mese scorso è stato proiettato il capolavoro di Visconti, Il Gattopardo, in 70 sale in tutta Italia tranne la città a me più cara. Com’è possibile che Cremona, così ricca di cultura e iniziative, venga esclusa da tale evento? Ho cercato di capire il motivo. Risulta che il Chaplin e il Filo non sono ancora attrezzati per i film in digitale mentre SpazioCinema CremonaPo ha inizialmente aderito all’iniziativa, ma il primo film del cartellone — Il delitto perfetto di Hitchcock — ha avuto un pessimo risultato e quindi hanno preferito interrompere il progetto. Confesso che non sono andato a vederlo (tra l’altro in 3D e in lingua originale!) non perché non ero interessato ma semplicemente perché non dilettano sulle due ruote per passione e per divertimento. Gaetano Antonioli (Cremona) .................................................................................. . Tangentopoli, il Pci ‘graziato’ Cosa ne pensano i renziani? Egregio direttore negli anni ’90 un pm indagava sui foraggiamenti al Pci attraverso i fallimenti controllati delle cooperative rosse. Alla domanda su dove finisse il denaro, gli indagati rispondevano come i tanti personaggi degli altri partiti, e cioè che sapevano solo di lasciare le valigie in una certa stanza a Roma e poi andarsene. Non avendo avuto i nomi, dovendo colpire a caso danneggiando sicuramente degli innocenti, il pm riteneva di non poter andare oltre. Contemporaneamente un altro pm riteneva invece che i vertici ‘non potevano non sapere’ e con facilità distruggeva gli uomini e i partiti indagati perché in politica l’immagine è tutto. Come stanno le za di almeno 50 persone tra amici e conoscenti alla proiezione del secondo film in cartellone, Il Gattopardo. Hanno accettato la proposta e il 25 novembre alle ore 20 sbarca Don Fabrizio a Cremona. Il problema è questo: tante persone con cui ho parlato sono interessate a vedere il film, ma non ho ancora raggiunto il numero prestabilito. Sarebbe importante per la città essere inserita nel circuito del cinema di qualità che sta avendo un grande successo in tutta Italia. Per questo invito tutti a partecipare alla proiezione del film che si terrà lunedì 25 novembre alle ore 20 presso SpazioCinema di CremonaPo. Christopher D’Guerra (Cremona) e nostre due sale cittadine — Chaplin e Filo — si stanno L attrezzando per il digitale e ciò fa Una scena del film ‘Il gattopardo’ sapevo della proiezione. E probabilmente tanti altri come me, per cui siamo stati tagliati fuori da questa iniziativa. Ho chiesto a SpazioCinema una seconda chance: ho garantito la presen- cose, dunque? Uno dei due pm è un farabutto? Lo sono magari tutte e due? Hanno invece ragione entrambi? Siccome Matteo Renzi è l’uomo nuovo della sinistra, giro la domanda ai suoi estimatori cremonesi più significativi, anche loro nuovi e non più semplici comunisti in giacca e cravatta. Claudio Bettinelli (Cremona) .................................................................................. . Quanti cattivi esempi prima di arrivare a fare le baby squillo Egregio direttore, il caso delle minorenni di Roma inghiottite dal vortice della prostituzione mi induce a delle riflessioni. Purtroppo risulta che casi simili sono norma e non eccezione, con risvolti forse meno tragici ma molto preoccupanti. Quali buoni esempi giungo ai ragazzi e ragazze tranne quelli di una sola parte delle famiglie sane e attente? Certa cinematografia è degenere, le sfilate di donne «in carriera» ospiti di programmi tv lo sono altrettanto presupporre che in un futuro non troppo lontano organizzare rassegne tematiche sarà più facile. Simpatica la sua ‘chiamata alle armi’ per gli appassionati in vista della proiezione de Il Gattopardo di lunedì 25 novembre a SpazioCinema di CremonaPo. Mi auguro che anche grazie a questa lettera l’iniziativa abbia successo. quando discutibili e amorali informazioni, di una parte di queste signore, sui loro successi sentimental-erotici, fanno uno schifo che richiama l’attenzione dell’audience; oggi fa moda vantarsi per l’acquisto di giovanotti di 20-30 anni più giovani, senza ritegno e senza limiti di prudenza. Si potrebbe obiettare che gli uomini sono spesso ricorsi a tale piacere ma replico nel considerare la donna un riferimento importante nella società; la donna genera, alleva i figli, è madre e simile posizione non è forse un privilegio naturale che andrebbe rispettato? Per ogni soggetto umano la madre è unica, sola, dev’essere amata come tale ed essa stessa dovrebbe valutare simile alta posizione. Non avviene, la società di oggi non chiede sacrifici e molto spesso assistiamo a separazioni, seppure giustificate, che portano dopo soli alcuni mesi l’arrivo del nuovo amore in mezzo ai figli che non gradiscono ma sopportano. (...) Geo Monti (Cremona) .................................................................................. . Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori Signor direttore, leggo nell’articolo del 16 novembre che quanto avevo segnalato il 6 agosto scorso non era una panzana ma un’assoluta verità. La Federazione Italiana Nuoto ha disdettato, nello scorso mese di luglio, la convenzione per la gestione delle piscine Comunali di Cremona: è comprensibile l’intenzione della FIN di voler anticipare i tempi e ricontrattare la convenzione per ottenere condizioni economiche differenti dalle attuali. Come ho avuto modo di dire in più occasioni, visto il modo con il quale è stata portata avanti la gestione degli impianti dagli anni ‘90 ad oggi, con continue polemiche (spesso inascoltate o addirittura ignorate) soprattutto a proposito della scarsa pulizia e dell’organizzazione carente, la FIN non merita di proseguire la conduzione delle piscine Comunali di Cremona. Non sono mai stato tenero e non ho mai avuto difficoltà nel denunciarne le inefficienze, anche quando vi lavoravo. (...) Ad agosto il giornalista de ‘La Provincia’ Giuseppe Bruschi aveva descritto l’ipotesi che potessero essere le Società sportive a gestire l’impianto: tale soluzione, a mio parere, più che inverosimile è irrealizzabile; piuttosto sarebbe interessante che l’Ammi- GESTIONE DELLE PISCINE COMUNALI ORA TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE nistrazione comunale valutasse una gestione diretta da parte di Aem, un’azienda seria che nel proprio organico ha professionalità più che idonee per gestire un impianto simile. Ad oggi, nonostante espressa richiesta con lettera A/R, la FIN non mi ha ancora fatto pervenire i propri bilanci dal 2004 al 2012. Attraverso questi documenti vorrei capire se e quanto incide il contributo che il Comune di Cremona sborsa ogni anno a favore della FIN per consumi di acqua, luce, gas e teleriscaldamento, se questo sia indispensabile o meno e, se sì, in quale misura: in ognuno degli anni 2010, 2011 e 2012 la FIN ha percepito ben 300.000 euro (+30.000 euro all’anno dal 2008 al 2012 per il Centro Federale permanente della pallanuoto), manutenzioni straordinarie escluse, ma va precisato che la cifra all’epoca della stipula del contratto nel 2004 ammontava addirittura a 520.000 euro, poi scesi gradualmente (ricordo per l’ennesima volta che di norma è il gestore che paga il Comune per l’utilizzo degli impianti, non il contrario). Dunque si tratta di 1.908.000 euro solo negli ultimi 5 anni, ai quali si vanno ad aggiungere gli introiti delle varie attività svolte negli impianti, dell’affitto degli spazi-acqua alle società agonistiche, ingressi e abbonamenti, ecc. Consapevole che la FIN non risponderà mai, ho chiesto al Comune di Cremona di farmi avere gli stessi bilanci consuntivi che da contratto la FIN dal 2004 al 2012 dovrebbe aver consegnato all’Amministrazione comunale entro il 28 febbraio di ogni anno. Ho fiducia che gli uffici comunali produrranno a breve tale documentazione dato che nel frattempo, al contrario della FIN, il Comune, grazie alla disponibilità del dottor Ventura e della dirigente dottoressa Secchi, ha fornito in breve tempo copia della convenzione stipulata, appunto, nel 2004, fra il Comune stesso e la FIN: si tratta di un testo molto ‘elementare’ e blando che, ad esempio, non prevede alcuni punti fondamentali per assicurare un servizio all’altezza delle aspettative dei cittadini. Perciò mi permetto di suggerire che fra le condizioni da inserire tassativamente nel nuovo contratto di gestione delle piscine comunali in vigore dal 1° gennaio 2014, dovrebbero esserci: 1) L’obbligo per il gestore di possedere certificazioni a livello internazionale per quanto riguarda il mantenimento — e il controllo da parte di terzi — delle condizioni igieniche all’interno degli impianti. 2) L’obbligo per il gestore di impiegare soprattutto personale locale. 3) L’obbligo di non assumere, direttamente o indirettamente, personale che abbia legami di parentela con i responsabili della gestione (e relativi dirigenti). 4) Prevedere delle sostanziose sanzioni pecuniarie che il gestore dovrebbe pagare nel caso in cui non venisse rispettata la qualità dei servizi prestati (nell’attuale convenzione non esiste una postilla simile). 5) Prevedere un controllo approfondito, serio e costante, da parte del Comune o soggetti da esso individuato, dello stato di manutenzione degli impianti/locali/attrezzature/arredi e della pulizia. Roberto Caccialanza (Cremona)