Poste Italiane S.p.A. - Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (convertito in L. 27/02/2004, N° 46) art. 1, comma 1, LO/MI LU GLIO 2015 - ANNO V - NUMERO 2 Per seguire la Fondazione Don Gnocchi e sostenere le sue attività: www.dongnocchi.it N O T I Z I A R I O 28 FEBBRAIO 2016 Un evento da costruire “dal basso” e vivere insieme ■ «CARO MONSIGNOR BAZZARI, ripetutamente lei ci ha sollecitato a contribuire con idee e proposte per ben celebrare il 60esimo anniversario della morte di don Gnocchi, avvenuta il 28 febbraio ‘56 e i cui tempi di svolgimento dovrebbero oscillare tra il prossimo 25 ottobre - festa liturgica del beato - e il 25 ottobre 2016. Non mi sottraggo dal fornire qualche contributo del mio coinvolgimento professionale e valoriale in Fondazione. Certamente don Gnocchi, affidandoci la sua “baracca”, ha inteso raccomandarci la cura sia della continuità e vitalità della realtà “aziendale”, sia delle finalità e connotazioni valoriali. Per quest’ultimo preminente aspetto non ometterei di predisporre, tra l’altro, un convegno di respiro nazionale volto a definire l’attuale stato e frontiera della medicina della riabilitazione e insieme il miraggio lucido della riabilitazione a tutto campo; un’impresa ardua, ma doverosamente pertinente, pur in selezionata prestigiosa collaborazione. Ma don Gnocchi per “baracca” intendeva anche la realtà “aziendale” delle varie attività e iniziative, da salvaguardare, vitalizzare e sviluppare. Premesso che apprezziamo tutti i fruttuosi sforzi in atto e le azioni volte a mettere in sicurezza la Fondazione, credo che nessuno dubiti che anzitutto il nostro essere Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Irccs) ci imponga di riferirci allo scenario internazionale, alimentando culturalmente senza sosta il nostro capitale umano e perseguendo l’innovazione per l’efficacia riabilitativa e per l’efficienza aziendale. A questi fini, il prendersi cura della “baracca” come realtà aziendale credo comporti il normalizzare al meglio i caratteri e le modalità della Fondazione, secondo canoni di confermata validità, tra i quali principalmente spiccano: • fidelizzare le figure professionali più importanti e i soggetti più apprezzabili; • equilibrare le responsabilità individuali con i rispettivi poteri decisionali; • tendere a dare obiettivi funzionali e gestionali e instaurare un sistema chiaro e noto di valutazione - non solo dei dirigenti - e di conseguente azione premiante. In altre parole, sarebbe un bel modo di celebrare la vivacità della “baracca” predisporre, presentare e avviare un complesso di azioni aziendali di riconosciuto valore ed efficacia. Come lei, signor presidente, ci ha invitato a fare, indicandoci obiettivi e orientamenti, dobbiamo: • guardare e raccontare il passato, non per coltivare inutili nostalgie ma per tenere viva l’identità e il senso di appartenenza; • vivere il presente con passione, con radicalità e autenticità al servizio dell’umanità fragile e ferita; • camminare con speranza verso il futuro, speranza che non deve essere fondata solo sui numeri e sulle efficienze delle opere, ma anche su Dio e sul nostro beato don Gnocchi. Dobbiamo perciò rinvigorire le condizioni e le motivazioni affinchè il personale senta e dimostri il compiacimento d’appartenere alla “baracca”, arricchisca di generoso apporto personale l’attività tecnico-professionale e sostenga le attività solidaristiche della Fondazione». Invito gli “amis della baracca”, in particolare gli operatori e volontari della Fondazione, a contribuire alla preparazione del cartellone celebrativo, inviando suggerimenti e proposte entro settembre, in linea con l’opportuna programmazione di tutti gli eventi correlati. Angelo Bazzari presidente Fondazione Don Gnocchi D E L L A F O N D A Z I O N E D O N C A R L O G N O C C H I Nei mesi dell’esposizione di Milano, iniziative e riflessioni “Don Gnocchi” Fragilità, cibo e nutrizione: il contributo della Fondazione ■ L’ATTENZIONE al tema dell’alimentazione dei pazienti fragili nelle Residenze per anziani, per il mantenimento del benessere degli ospiti e la prevenzione dei rischi di malnutrizione; la tecnologia e il design per la migliore autonomia delle persone con disabilità nelle attività quotidiane legate al cibo; la realizzazione di mappe tattili in 3D per visitatori ipovedenti o con deficit visivo; momenti formativi per delegazioni di Stati esteri per la migliore accoglienza nei padiglioni delle persone con disabilità; la diffusione di esperienze di coesione sociale e di progetti di integrazione legati alla cucina; progetti di accessibilità, con visite guidate per anziani e disabili al Museo della Scala... Sono solo alcuni dei temi suggeriti dalla straordinaria occasione di Expo Milano 2015 (“Nutrire il pianeta, energia per la vita”) che vedono a vario titolo impegnata o coinvolta la Fondazione Don Gnocchi. Expo Milano 2015 rappresenta infatti la piattaforma di un confronto di idee e soluzioni condivise sul tema dell’alimentazione e intende stimolare la creatività dei Paesi e promuovere le innovazioni per Il momento del pasto in una RSA per anziani. Nel riquadro, la copertina del Quaderno dedicato al tema degli ausili per l’autonomia un futuro sostenibile. Si sta inoltre rivelando occasione importante per riflettere e confrontarsi sui diversi tentativi di trovare soluzioni alle contraddizioni del nostro mondo: se da una parte c’è ancora chi soffre la fame (circa 870 milioni di persone denutrite nel biennio 2010-2012), dall’altra c’è chi muore per disturbi di salute legati a un’alimentazione scorretta e troppo cibo (circa 2,8 milioni di decessi per malattie legate a obesità o sovrappeso). Inoltre ogni anno, circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vengono sprecate. In chiave “Don Gnocchi”, oltre alla riflessione su “che cosa” si mangia, l’obiettivo è quello di sensibilizzare anche al tema “con quali strumenti si mangia”, sfatando l’idea che alle esigenze nutritive delle persone che hanno difficoltà fisiche nel preparare i pasti e nel consumarli si debba provvedere con la sola assistenza umana (“imboccare”): oggi infatti esistono tecnologie e criteri progettuali in grado di dare una sufficiente autonomia, combattendo quella disabilità che a volte è la conseguenza di un’errata progettazione, più che una condizione umana legata a limitazioni funzionali. Temi, tra l’altro, ampiamente illustrati nell’ultimo Quaderno della Collana curata dalla Fondazione, dedicato proprio al tema degli ausili. ☞ Uno speciale sui temi di Expo è pubblicato sull’ultimo numero della rivista “Missione Uomo”. Aggiornamenti costanti su www.dongnocchi.it 3 conoscere don Gnocchi BESANA B.ZA. Donata una reliquia alla Comunità Pastorale Novant’anni fa la Prima Messa: «Il nostro dovere è la memoria» ■ NOVANT’ANNI FA, esattamente il 7 giugno 1925, don Carlo Gnocchi celebrava la sua Prima Messa a Montesiro di Besana in Brianza (Mb), il paese brianzolo che per molti anni lo accolse con la madre. Nel ricordo di questo anniversario, la Comunità Pastorale “Santa Caterina di Besana”, il Comune di Besana in Brianza, la Fondazione Don Gnocchi e i Gruppi alpini della sezione Ana di Monza e Brianza, hanno promosso una serie di iniziative culminate il 13 giugno, con l’accoglienza della reliquia del beato, collocata nella locale chiesa di San Siro. Nella cappella Pilotti-Gnocchi del cimitero è stata invece accolta la maschera mortuaria di don Carlo: in tal modo il Beato è ora idealmente riunito ai familiari lì tumulati: la mamma Clementina, il papà Enrico ed i fratelli Mario e Andrea. Reliquia e maschera sono state accolte dal prevosto don Mauro Malighetti, presenti il sindaco di Besana Sergio Cazzaniga, il sindaco di San Colombano al Lambro (paese natale di don Carlo) Pasquale Belloni, il capogruppo degli alpini di Monza Mario Penati e il presidente della Fondazione Don Gnocchi, mons. Angelo Bazzari. «La nostra comunità - hanno detto nell’occasione parroco e sindaco - deve con- Don Carlo Gnocchi novello sacerdote e - a fianco - due momenti delle cerimonie svoltesi a Montesiro di Besana Brianza, in occasione del novantesimo anniversario della sua Prima Messa tinuare a ricordare don Carlo, capace di parole di amore e di pace in giorni tanto disperati come quelli di guerra». «Il sacerdote - ha scritto don Gnocchi in “Andate e insegnate”, del 1934 - è la proiezione di Cristo attraverso i secoli, è l’ambasciatore plenipotenziario del Re dei Re, il depositario e il curatore legale degli interessi soprannaturali dell’umanità presso il tribunale di Dio. Per farla breve, egli è di Cristo “una specie”, consacrata, come quella eucaristica, a contenerlo ed a velarlo agli occhi malati dei mortali». ☞ Biografia, notizie e la fotogallery dell’evento sul sito www.dongnocchi.it L’AQUILA. All’adunata degli alpini reliquia e striscioniper la “baracca” ■ NON È MANCATO IL SOLITO, AFFETTUOSO ricordo per il beato cappellano don Carlo Gnocchi a L’Aquila, lo scorso maggio, per l’88esima Adunata nazionale degli Alpini, il cui motto “Ricordo, ricostruzione, dovere” ben si addice alle vicende della città abruzzese, ancora alle prese con la ricostruzione dopo il disastroso terremoto dell’aprile 2009. Nella basilica di San Bernardino la Messa in suffragio ai Caduti di tutte le guerre, presieduta dall’Arcivescovo Ordinario Militare, monsignor Santo Marcianò, e dal Vescovo dell’Aquila, monsignor Giuseppe Petrocchi, è stata concelebrata dai cappellani militari e dal presidente della Fondazione Don Gnocchi, monsignor Angelo Bazzari. Nella stessa basilica, durante i giorni dell’adunata, è stata esposta una reliquia del beato Carlo Gnocchi (foto in basso a destra): l’ostensione è stata organizzata da don Francesco Corazzari, parroco di Torrebruna (Ch), con il Gruppo locale degli alpini e l’avallo della sezione ANA Abruzzi. Non sono mancati, nel corso della sfilata conclusiva, con settantamila alpini in corteo alla presenza delle massime autorità civili e militari del Paese, i consueti striscioni, testimonianza di affetto degli alpini per l’indimenticato cappellano don Gnocchi e per la sua “baracca” (foto sotto). Negli stessi giorni, a Collefracido di L'Aquila è stato scoperto un cippo dedicato al beato don Carlo Gnocchi, con una cerimonia a cui ha preso parte Silvio Colagrande, abruzzese d’origine, che nel 1956 ricevette una delle cornee di don Gnocchi (foto sotto a sinistra). Da segnalare, nell’ambito della galleria di immagini promossa dall’Associazione nazionale alpini e intitolata “Gli Alpini… ci sono sempre!”, una gigantografia del beato don Gnocchi. Tra le frasi simbolo della mostra, una citazione proprio di don Carlo: «Per rifar bella l’Italia, ci vuol il coraggio degli alpini, l’amore per la terra degli alpini, la sobrietà degli alpini, la religiosità degli alpini…». Negli stessi giorni, il presidente della Fondazione ha fatto visita anche a Fossa, al Villaggio Ana ricostruito grazie agli alpini e dove la Fondazione ha offerto il proprio contributo per l’acquisto delle campane della nuova chiesa. IN BREVE ■ SI È SVOLTO REGOLARMENTE e secondo programma, lo scorso 5 luglio, il trasferimento dei 60 pazienti del Polo Riabilitativo del Levante Ligure dalla sede di Sarzana alla nuova sede di La Spezia, in via Fontevivo 127. I trasporti sono stati effettuati in collaborazione con l’ANPAS Liguria; in particolare, sono stati impiegati complessivamente 11 mezzi (7 ambulanze e 4 centri mobili di rianimazione) e una ventina circa di operatori delle seguenti associazioni territoriali: Humanitas Romito, Misericordia e Olmo Sarzana, Croce Rosso-Bianca Lerici, Croce Azzurra Brugnato, Croce Bianca Santo Stefano, Pubblica Assistenza Vezzano, Pubblica Assistenza Pitelli, Croce Gialla La Spezia, Croce Verde Pignone, Croce Verde Levanto, Croce Verde Borghetto. «Un grande e sentito ringraziamento a tutto il personale, che con grande dedizione e impegno ha lavorato in questi mesi per questo trasferimento - ha dichiarato il direttore del Presidio Centro 1 della Fondazione Don Gnocchi, Francesco Converti -. In particolare, dobbiamo dire grazie per il grande apporto della giornata del 5 luglio, che ha garantito il trasporto dei nostri pazienti in totale sicurezza. Un ringraziamento grande anche all’ANPAS Liguria per la preziosa collaborazione». Trasferiti i pazienti, è finalmente operativa la nuova sede del Polo Riabilitativo a La Spezia ■ MARNE DI FILAGO (BG). Una reliquia del beato don Gnocchi è stata insediata anche nella parrocchia San Bartolomeo Apostolo in Marne, frazione di Filago. La celebrazione, a cui hanno partecipato molti fedeli e una nutrita rappresentanza di alpini - alla presenza di Danilo Carena, in rappresentanza della Fondazione Don Gnocchi - è stata presieduta dal parroco, don Adriano Bravi, e animata dalla corale di TrezzoMarne. La reliquia rimarrà esposta alla venerazione dei fedeli, tra quelle di san Giovanni XXIII e san Giovanni Paolo II. ■ OLGINATE (LC). Lo scorso 17 maggio è stata collocata e inaugurata nel comune di Olginate - nella esistente via già intitolata a Carlo Gnocchi - una targa commemorativa dedicata al Beato “apostolo dell’infanzia mutilata, cappellano alpino e profeta del dono d’organi”. L’iniziativa è stata promossa dal locale Gruppo Alpini, dalla sezione Aido, dalla parrocchia e dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con la Fondazione Don Gnocchi. UNA STATUA DI DON CARLO IN CALABRIA GRAZIE ALLA DEVOZIONE DI DON BRUNO Hanno assistito alle operazioni anche il direttore medico della Fondazione, Mauro Ricca e il direttore Organizzazione, Paolo Rolleri. Il Polo Riabilitativo del Levante Ligure di La Spezia è dotato complessivamente di 84 posti letto: 23 posti letto di riabilitazione intensiva ad alta specializzazione per pazienti affetti da Gravi Cerebrolesioni Ac- quisite; 61 posti letto di riabilitazione intensiva neurologica, ortopedica e respiratoria; 8 posti letto di degenza diurna pluridisciplinare (neurologia, ortopedia e malattie dell’apparato respiratorio); attività di riabilitazione ambulatoriale. ☞ Sul sito www.dongnocchi.it è possibile consultare i servizi del Polo Riabilitativo del Levante ligure di La Spezia, come di tutti gli altri Centri della Fondazione Don Gnocchi oggi attivi in Italia “MISSIONE UOMO” “AMIS” notiziario rivista www.dongnocchi.it “AMIS” newsletter on line per informazioni [email protected] ■ GENTILISSIMO DIRETTORE, come figlia e come operatrice della Fondazione Don Gnocchi posso dire di essere orgogliosa del trattamento che è stato riservato a mio padre al reparto sub acuti dell’Istituto “Palazzolo-Don Gnocchi” di Milano, dove con cure amorevoli e attenzioni fraterne è stato accudito per tutti i dieci giorni in cui è stato ricoverato. Sino a quando ha potuto ha chiesto a noi familiari di remunerare gli operatori che si stavano prendendo cura di lui: da uomo di un’altra epoca è stato il suo modo per riconoscere il loro impegno con cuore grato. Fino all’ultimo tutti, personale medico, infermieri, assistenti si sono prodigati per evitargli sofferenze e rendere più sopportabile la fatica. Delicate attenzioni sono state riservate anche alla mia mamma che dopo cinquant’anni di matrimonio ha dovuto assistere impotente ad una realtà che si stava imponendo. Tutto ciò a conferma che non sempre si può guarire, ma che sia sempre necessario curare le ferite del corpo e dell’animo nel rispetto della dignità umana, sino all’ultimo. Grazie, anche a nome della mia famiglia. Lettera firmata MILANO. Dall’oncologia all’hospice, avete regalato a Claudia gli ultimi sorrisi Anna Visciani, la mamma di Arianna, durante l’intervista rilasciata alla web radio “Don Gnocchi”. A fianco, la copertina del libro tenerezza, crudezza, forza. Una forza che si sprigiona anche nella scrittura e che cattura il lettore, coinvolgendolo sin dall'inizio in una situazione ricca di umanità e dignità. Riflessioni profonde, emozioni forti, situazioni comiche e grottesche, sentimenti sinceri e naturali raccontati oltre il “poli- ticamente corretto”, in un ritmo incalzante che tiene incollati alla pagina. E che ci fa interrogare, inevitabilmente, sulla vita. ☞ Sul sito www.dongnocchi.it l’attività dei Centri Diurni Disabili (CDD) e tutti i servizi della Fondazione per le persone con disabilità ■ EGREGIO DIRETTORE, è con calore e sincera riconoscenza che desidero ringraziare medici e operatori che si sono presi cura di mia sorella Claudia all’Istituto “Palazzolo-Don Gnocchi” di Milano nell’impegnativo percorso dalla riabilitazione oncologica all’Hospice. Io, mia moglie, i nostri figli, nuore e nipoti ci siamo trovati in un ambiente accogliente e con l’attenzione di tutti alle nostre richieste o segnalazioni, come se mia sorella fosse l’unico degente. Le vostre premure l’hanno motivata e l’hanno fatta sorridere e sperare ancora, prima di tornare a quel Padre nel quale aveva creduto sempre e profondamente. A tutti gli operatori vorrei giungesse il mio sincero e commosso ringraziamento. Con stima. Luigi Castoldi INSEDIATA AL CENTRO DI ROVATO (BS) UNA STATUA DI SAN GIOVANNI PAOLO II MONZA. Siete stati come una famiglia, ci avete sorretto, aiutato e dato coraggio ■ È STATA INSEDIATA lo scorso 7 giugno 2015, al Centro “Spalenza-Don Gnocchi” di Rovato (Bs) la statua in vetroresina di San Giovanni Paolo II intitolata “Sofferenza”, realizzata e donata alla Fondazione dal maestro Luciano Bertoli. Hanno partecipato alla cerimonia, oltre allo stesso maestro, monsignor Gian Mario Chiari, prevosto di Rovato, che ha presieduto la benedizione; monsignor Mario Piccinelli, vice postulatore della causa di beatificazione di Papa Paolo VI e rettore del santuario S. Maria delle Grazie di Brescia; monsignor Angelo Bazzari, presidente della Fondazione Don Gnocchi, molti operatori della struttura, guidati dal responsabile Alberto Rotondi e parecchi alpini. ■ EGREGIO DIRETTORE, sono passati alcuni mesi dalla morte della mamma all’hospice “S. Maria delle Grazie” di Monza, ma porto ancora nel cuore il ricordo di tutti gli operatori: siete stati la famiglia che non avevo, mi avete sorretto, supportato e dato tanto coraggio. Ho passato due mesi accanto a voi e mi sono resa conto di quanto difficile e faticoso deve essere il vostro lavoro, fatto sapientemente di umanità e professionalità. Mi avete insegnato che è sempre doveroso essere pazienti, sereni e premurosi verso gli altri. Vi ringrazio per aver saputo trasmettere in vari modi alla mia mamma l’affetto, la vicinanza con cure premurose che hanno rafforzato la sua voglia di vivere, sperare e mai arrendersi. Ha affrontato il suo ultimo percorso senza mai perdere la fede. Avete reso “piacevolmente” indimenticabile questo mio ultimo periodo trascorso accanto a lei. E siete stati davvero speciali e un importante sostegno anche per il mio papà. Mi rivedrete ancora, perché io senza il vostro abbraccio e il vostro sorriso non so stare. Grazie davvero di cuore. Luisella ■ RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO volentieri il messaggio di don Bruno Midaglia, parroco in una piccola realtà calabrese. «Ho prestato servizio nelle truppe alpine, frequentando l’89° corso A.U.C. ad Aosta. Poi, all’età di 50 anni, ho ascoltato la voce del Signore e sono diventato prete. Prete non santo - come don Gnocchi. Sono stato tra i concelebranti in piazza Duomo a Milano in occasione della Beatificazione di don Carlo. Che meravigliosa giornata, quanta emozione, quanta gioia, quante lacrime di commozione! Ora sono parroco in una piccola realtà di montagna, Laise di Belvedere Marittimo, in provincia di Cosenza. Ed è proprio in questa parrocchia che ho realizzato una piccolissima struttura oratoriale, chiamandola “la baracca”, con le stesse parole di don Gnocchi nei confronti della sua opera. E non poteva mancare la statua del beato cappellano alpino, di cui vi allego una fotografia, realizzata a Lecce dal bravissimo maestro Tonio Zaccaria». MILANO. Sono le persone, non gli arredi che fanno di voi una “struttura modello” MILANO. Non sempre si può guarire, ma resta il dovere di curare ogni ferita Arianna e una famiglia... diversamente normale ■ ARIANNA è una ragazzina cerebrolesa grave. Frequenta uno dei Centri Diurni della Fondazione Don Gnocchi all’Irccs “S. Maria Nascente” di Milano. Intorno a lei ruota la vita della sua famiglia: padre e madre neurologi, una sorella e un fratello venuti dopo di lei. Quattro voci - raccolte in un libro, dal titolo “Se Arianna”, scritto dalla madre - che raccontano i drammi e la felicità di una vita “diversamente normale”, ciascuna da un punto di vista molto diverso, e si accordano armoniosamente grazie ad Arianna e all’amore che ognuno, a suo modo, prova per lei. Ed è proprio la madre, Anna Visciani, a raccontare ai ragazzi della web radio “Don Gnocchi” il percorso della famiglia. Da una gravidanza serena che si ribalta nell’incubo di una patologia senza speranze di guarigione o di miglioramenti, Arianna vive nelle storie di Anna, Davide, Alice e Daniele, sconcertanti per la loro lucidità, LETTERE ■ EGREGIO DIRETTORE, purtroppo la mamma è mancata all'ospedale “S. Carlo”, dove era stata trasferita dal reparto Montini dell’Istituto “Palazzolo-Don Gnocchi” di Milano il giorno precedente. La malattia di Alzheimer, da cui era affetta e che si era manifestata negli ultimi cinque anni, ha portato a compimento un percorso che purtroppo non aveva alcuna possibilità di essere alterato. Mi sento in dovere, anzi, in obbligo morale, di ringraziare tutto il personale con cui ho avuto la fortuna e l'onore di relazionarmi in questi quattro mesi di ricovero, a partire dall'accoglienza in Istituto, quando io e mia moglie ci siamo trovati costretti, per il bene della mamma, a toglierla dalla sua casa e dai luoghi frequentati per una vita intera... Un grazie sincero va al personale infermieristico, assistenziale e religioso: sono queste persone, e non la qualità degli arredi, che rendono la vostra struttura un modello nella qualità del servizio offerto. Roberto Canzi TESTIMONIANZE. La ragazza frequenta uno dei CCD di Milano ■ RIVOLTA D’ADDA (CR). Si è svolta il 14 giugno l'inaugurazione della nuova sede del Gruppo Alpini di Rivolta d’Adda, intitolata al cappellano alpino beato don Carlo Gnocchi. La cerimonia è stata guidata da don Mauro Santoro, sacerdote operante presso il Centro “Vismara” di Milano della Fondazione Don Gnocchi. La targa commemorativa affissa alla baita è stata realizzata dai giovani disabili che frequentano il Cse dell’associazione locale “Camminiamo Insieme”. Tutti i modi per seguire la Fondazione Don Gnocchi conoscere la Fondazione LIGURIA. Dispone di 84 posti letto per intensità di cura MILANO. L’affettuoso saluto di Martina MILANO. Premio Lions alla Fondazione ■ DOPO UNA LUNGA E COMPLESSA RIABILITAZIONE, a causa dei traumi riportati in un grave incidente stradale, Martina Paciletti ha lasciato nelle scorse settimane il Centro Irccs “S. Maria Nascente” di Milano. Ha voluto ringraziare medici, operatori e tutti gli “amici” che l’hanno seguita e accompagnata in questo percorso di rinascita con un grazioso messaggio scritto su un lenzuolino e affisso sotto la bacheca del Centro: «Ero un uccellino con le ali spezzate ed ora, grazie a voi, posso spiccare un nuovo meraviglioso volo». In bocca al lupo, Martina! ■ AD EXPO 2015, in occasione del XX Congresso di primavera del Distretto 108 Ib4 dei Lions Club International, è stato conferito alla Fondazione Don Gnocchi il “Premio di Solidarietà Lions”per «il servizio umanitario e l’alto senso di responsabilità profuso per le persone più svantaggiate», come si legge nella motivazione firmata dal presidente Eugenio Gallera e dal governatore distrettuale Cesara Pasini. Il premio è stato ritirato dal presidente della Fondazione, monsignor Angelo Bazzari, accompagnato dal vicepresidente Giovanni Cucchiani. AMIS, VE RACCOMANDI LA MIA BARACCA - luglio 2015 AMIS, VE RACCOMANDI LA MIA BARACCA - luglio 2015 2 5 cronache dai Centri MILANO. La sfida ai propri limiti: anche il golf pensa alla solidarietà ■ GOLFABILITÀ, UNA SFIDA AI PROPRI LIMITI: questo il tema dell’iniziativa promossa lo scorso maggio dall’associazione “Golf per la vita” al Molinetto Country Golf Club di Cernusco sul Naviglio (Mi). Hanno partecipato all’evento anche cinque ragazzi disabili e alcuni operatori del servizio socioeducativo del Centro IRCCS “S. Maria Nascente” Fondazione Don Gnocchi di Milano. “Golfabilità” si è proposta come una giornata di allegria, golf e solidarietà, aperta agli atleti dell’associazione “Golf per la vita”, agli ospiti dei CDD del Comune di Milano e della Fondazione Don Gnocchi, nella cornice del Country Golf Club Molinetto. LEGNANO. La RSD “La Sequoia” ha 20 anni: festa con concerto del Corpo Bandistico ■ È STATO FESTEGGIATO lo scorso 27 giugno il ventesimo compleanno della Residenza Sanitaria per Disabili “La Sequoia” al Centro “Multiservizi-Fondazione Don Gnocchi” di Legnano (Mi). Nell’occasione, il Corpo Bandistico Legnanese si è esibito in un applaudito concerto. Il Centro “Multiservizi” di Legnano è gestito dalla Fondazione Don Gnocchi dal 2007 ed è costituito da un Centro Diurno per Disabili (CDD), con 30 posti accreditati, da una Residenza Sanitaria per Disabili con 20 posti letto accreditati e da un Centro Diurno Continuo per utenti minori (CDC). Nel territorio dell’ASL Milano 1 sono inoltre operativi un Servizio di Riabilitazione Territoriale e un Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) per profili speciali su utenti minori. ■ È STATA INAUGURATA il 4 luglio la nuova sede del Centro ambulatoriale della Fondazione Don Gnocchi a Vimercate (Mb), operativa dagli inizi dell’anno. Presenti, al taglio del nastro, il sindaco di Vimercate Paolo Brambilla, il direttore generale dell’Asl di Monza e Brianza Matteo Stocco, il vicario episcopale di zona monsignor Patrizio Garascia e per la Fondazione - il presidente monsignor Angelo Bazzari e il responsabile del Presidio Nord 3 Antonio Troisi. L’edificio è stato concesso in comodato d’uso per 35 anni dal Comune di Vimercate alla Fondazione Don Gnocchi con l’intento di potenziare i servizi sociosanitari presenti in città e rivolti anche al vasto territorio circostante. «Siamo felici - ha detto il sindaco - che la Fondazione Don Gnocchi abbia scelto di rinnovare il proprio impegno a Vimercate». I nuovi spazi occupano una superficie di circa 500 metri quadrati e sono attrezzati secondo i più moderni criteri finalizzati a garantire e potenziare i servizi in regime di accreditamento con il Servizio Sanitario. Il Centro offre visite specialistiche (fisiatria, neuropsichiatria infantile e dell’età evolutiva, ortopedia per deviazioni della colonna (scoliosi e cifosi) in età evolutiva) e trattamenti di chinesiterapia individuale e di piccolo gruppo, massoterapia, linfodrenaggio, logopedia, psicomotricità. Sono ben 30 oggi gli ambulatori territoriali della Fondazione Don Gnocchi: 20 di questi sono attivi nella sola Lombardia, con circa 210 mila prestazioni l’anno. SERVIZI. Inaugurata la sede, sempre più attenzione al territorio Nuovi impegni in Brianza, ecco l’ambulatorio di Vimercate La nuova sede e parte dello staff. A sinistra, la cerimonia di inaugurazione e l’opuscolo distribuito a tutte le famiglie SOLIDARIETA’. In gita a Volandia con i tassisti milanesi ■ UNA BELLISSIMA GIORNATA per i ragazzi disabili che frequentano i corsi di formazione professionale e la scuola elementare del Centro di Formazione Orientamento e Sviluppo (CeFOS) della Fondazione Don Gnocchi di Milano. Una tradizione all’insegna della solidarietà che si ripete ormai da oltre vent’anni. L’iniziativa si è svolta lo scorso 19 maggio, con protagonisti i tassisti milanesi, che hanno messo a disposizione gratuitamente per l’intera giornata una lunghissima colonna di mezzi per una trasferta in provincia di Varese, scortati dai motociclisti della Polizia stradale, dei Carabinieri, della Polizia Locale e della Croce Rossa italiana: la destinazione dei giovani partecipanti della Fondazione Don Gnocchi, accompagnati dai loro educatori e genitori, è stata il Parco e Museo del Volo “Volandia” di Somma Lombardo (Va). Nel corso della giornata i ragazzi hanno potuto visitare il Museo Aeronautico che ricostruisce al suo interno la storia del volo e in cui si svolge attività didattica. Poi, grazie alla disponibilità della Polizia di Stato, hanno compiuto una visita guidata al 2° Reparto volo dell’aeroporto di Milano Malpensa. Il pranzo, offerto dagli sponsor, è stata l’occasione per scambiare impressioni ed esperienze in un clima ricco di affabilità e solidarietà. Complessivamente hanno preso parte all’iniziativa circa 250 persone. cronache dai Centri ■ UNA TARGA COMMEMORATIVA in memoria di Armando Garosci, fratello di un insigne benefattore della Fondazione e già ospite del Centro “S. Maria ai Colli” di Torino fino al decesso, avvenuto il 21 agosto 2014, è stata posata lo scorso maggio, in occasione della visita alla struttura piemontese degli operatori di presidenza e direzione generale, in città per l’ostensione straordinaria della Sacra Sindone. «Nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta», recita il testo della targa. Alla cerimonia hanno preso parte i vertici della Fondazione Don Gnocchi, guidati dal presidente monsignor Angelo Bazzari e dal consigliere delegato Marco Campari. La generosità della famiglia Garosci ha reso possibile nel 2004 la realizzazione di una nuova ala del Centro - all’interno della quale è stata posizionata la targa - che ha permesso di incrementare i servizi all’insegna della qualità e di consolidare la capienza degli attuali 66 posti letto destinati a pazienti affetti da patologie ortopediche e neurologiche, che necessitano di terapia riabilitativa intensiva ed estensiva. Il potenziamento degli interventi riabilitativi attuato in questi ultimi anni pone il Centro “S. Maria ai Colli” quale significativo punto di riferimento nel panorama sanitario piemontese. La storica struttura piemontese ricorda proprio nel 2015 l’importante traguardo dei 65 anni di attività a servizio dei più deboli. Situato in una splendida posizione nel verde della collina torinese, fu acquisito dalla Fondazione Don Gnocchi nel 1950 e fu inaugurato il 13 novembre dall’allora presidente della Repubblica, Luigi Einaudi. TORINO. La cerimonia nel 65esimo anniversario del Centro Una targa per ricordare Armando: «È nel cuore di tutti gli operatori» TORINO. Papa, la gioia di Olimpia MASSA. Donoin ricordo di don Sergio ■ «UN REGALO COSÌ non me lo aspettavo proprio più in questa vita!». Sono le parole di Olimpia (nella foto), disabile di Torino seguita a do- ■ LA FONDAZIONE DON GNOCCHI si è unita al lutto che ha improvvisamente colpito la sezione “Alpi Apuane di Massa Carrara” dell’Ana per la scomparsa, lo scorso giugno, di don Sergio Rosaia (nella foto), 70 anni, amato cappellano delle penne nere di Massa Carrara, viceparroco della chiesa di San Pietro ad Avenza (Carrara), nonché amico e collaboratore della Fondazione Don Gnocchi. Fedeli al motto “onorare i morti aiutando i vivi”, gli alpini della sezione Apuana hanno fatto nelle scorse settimane una donazione alla Fondazione Don Gnocchi in memoria di don Sergio, destinata al Centro di Riabilitazione per bambini disabili “Maria Nasa Nada” di Siroki Brijeg in Bosnia Erzegovina. micilio dagli operatori della Fondazione Don Gnocchi, che ha accettato con entusiasmo l'invito a partecipare - accompagnata da un’operatrice e insieme ad altre persone con disabilità assistite dai Centri torinesi dalla “Don Gnocchi” - all'incontro dello scorso 21 giugno con il Santo Padre Francesco, in occasione della visita per l'ostensione straordinaria della Sacra Sindone. MONZA.L’addio a don Ciccone, il “grazie” della sorella all’hospice ■ COLORI IN... TESTA: questo il tema della collettiva di pittura di alcuni ragazzi del Centro Diurno Disabili di Milano della Fondazione Don Gnocchi ospitata lo scorso mese di maggio dalla Gelateria Caffetteria Letteraria “Artis” di Milano. L’iniziativa - che ha riscosso unanimi apprezzamenti ha visto esposte opere di Aubrey Pascua, Alberto Casati, Piero Marrazzo, Monica Marinelli, Gilda Paolillo, Alessia Catena, affiancate dalle poesia di Antonio D’Aloia. MALNATE. Grande festa al Centro: nonno Italo ha compiuto 102 anni! ■ GRANDE FESTA AL CENTRO “S. MARIA AL MONTE” di Malnate (Va) per i 102 anni di Italo Rola. Operatori, volontari e degenti della struttura si sono stretti attorno all’anziano ospite e ai suoi cari per l’importante traguardo raggiunto. Nonno Italo - fabbro, muratore, fruttivendolo e calzolaio - ha incantato ed emozionato tutti i presenti ricordando e raccontando episodi significativi della sua vita, dalle vicende della guerra all’amore per la moglie Bruna, prematuramente scomparsa. Di origini mantovane, fino a pochissimo tempo fa guidava persino una Fiat 500 rossa fiammante. Nella foto, un momento della festa, a cui hanno partecipato il responsabile del Centro Marco Parizzi e il responsabile medico Enrica Vanoli. ■ANCHE LA FONDAZIONE DON GNOCCHI ha pianto la scomparsa, lo scorso 30 aprile, di don Raffaello Ciccone, a lungo responsabile dell’Ufficio per la Vita Sociale e il Lavoro della diocesi ambrosiana. Don Raffaello (nella foto), si è spento all’hospice “S. Maria delle Grazie” di Monza della Fondazione Don Gnocchi. Questo il breve scritto che la sorella ha voluto recapitare agli operatori della struttura. «Desidero ringraziare tutti per la grande attenzione, professionalità, competenza, cortese sollecitudine che dedicate ai vostri pazienti nel pieno rispetto della persona e della dignità umana. La vostra è una presenza “preziosa”, che riesce a dare un po’ di serenità anche ai familiari che purtroppo vivono ore drammatiche di fronte a tanta sofferenza. Il vostro lavoro e la vostra intensa umanità sono davvero “un raggio di luce” in un tunnel oscuro». Disponi un lascito testamentario per la Fondazione Don Gnocchi vai su http://il mio lascito.it ■ GENTILE DIRETTORE, vogliamo ringraziare il personale medico, infermieristico e ausiliario del Centro di Riabilitazione della Fondazione Don Gnocchi di Fivizzano (Ms) per le amorevoli cure prestate alla nostra cara nonna Nair. Un doveroso ringraziamento, che vuole essere testimonianza della cosiddetta “buona sanità” che esiste solo grazie alla capacità, alla dedizione e all’umanità di quelle persone che hanno fatto del proprio lavoro una vera missione. Famiglie Morelloni e Formiga LE AZIENDE CON LA FONDAZIONE DON GNOCCHI ■ GENTILE DIRETTORE, anche nei momenti più difficili della vita è comunque possibile incontrare persone che, non soltanto professionalmente, ma anche amorevolmente, si dedicano a garantire la migliore qualità di vita possibile all'infermo, salvaguardando in questo modo la sua dignitàdi essere umano. Confortati nel dolore e rafforzati nella speranza dall'esempio dato, vogliamo ringraziare i medici, gli infermieri e tutto il personale del Centro residenziale per le cure palliative (hospice) della Fondazione Don Gnocchi di Marina di Massa. È davvero un lodevole progetto... Famiglie Angeloni e Silvestri MARINA DI MASSA. Divise diverse, ma siete tutti quanti vestiti di umanità ■ GENTILE DIRETTORE, dopo essere stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico, sono stato ricoverato al reparto di riabilitazione cardiorespiratoria del Centro “S. Maria alla Pineta” di Marina di Massa. E questo è il mio pensiero per gli operatori che si sono presi cura di me: avete divise diverse, ma tutti quanti siete vestiti di umanità. Avete fatto vostre le parole di Rita Levi Montalcini: «Non posso aggiungere giorni alla vita, ma vita ai giorni...». Siete stati tutti qualcosa da non dimenticare. Grazie di cuore a tutti, medici, infermieri, fisioterapisti... Vi saremo per sempre riconoscenti. Giovanni Battista Bertelloni e la figlia Morena FIRENZE. Ho trovato ambienti ricettivi e operatori davvero molto preparati ■ GENTILISSIMO DIRETTORE, al Centro Irccs “Don Carlo Gnocchi” di Firenze ho trovato un ambiente molto ricettivo in tutti i sensi, sia per la struttura dell’ubicazione, sia per i servizi inerenti interessati allo svolgimento delle varie sedute di riabilitazione. Questo è dovuto anche alla buona preparazione di medici, fisioterapisti e di tutti gli infermieri e operatori insieme. Questo garantisce il buon risultato del vostro lavoro al servizio di chi soffre. Lettera firmata ■ VOGHERA, VIA INTITOLATA A DON GNOCCHI. Il 28 maggio, presso la sala consiliare del municipio di Voghera (Pv), in attesa della collocazione delle opportune targhe stradali, si è tenuta la cerimonia di consegna dell’attestato relativo all’intitolazione di una via della cittadina al beato don Carlo Gnocchi. Per la Fondazione hanno partecipato il direttore Affari Istituzionali, Roberto Rambaldi, e il responsabile del Presidio Nord 4, Marco Parizzi. «La giunta comunale - si legge nell’attestato firmato dal sindaco Carlo Barbieri e dall’assessore Giuseppe Carbone - intitola una via cittadina a don Carlo Gnocchi come indelebile ricordo del suo significativo impegno a favore della città di Voghera». PESSANO. Riuscita la festa d’estate, gara di solidarietà dei vari gruppi alpini ■ FESTA D’ESTATE, lo scorso 21 giugno, al Centro “S. Maria al Castello” di Pessano con Bornago (Mi). Alla Messa del mattino nel parco, presieduta dal responsabile della Comunità pastorale “Beato Carlo Gnocchi” di Pessano don Claudio Preda, concelebrata dal presidente della Fondazione monsignor Angelo Bazzari e da don Gaudenzio Corno, con la partecipazione del coro degli alpini di Melzo, ha fatto seguito un pomeriggio di giochi, spettacoli e stand a cura dei fisioterapisti e degli infermieri del Centro su “movimento e benessere” e “prevenzione e salute”. Nell’occasione è stata anche celebrata l’ultimazione della staccionata a protezione del canale che attraversa il parco del Centro, realizzata a partire dallo scorso marzo grazie al coinvolgimento degli alpini di Pessano e di circa quaranta alpini appartenenti a nove diversi gruppi provenienti da Friuli, Emilia, Lombardia e Piemonte, nell’ambito di un’iniziativa di solidarietà e raccolta fondi promossa dalle penne nere. FIVIZZANO. Se il lavoro è una missione i pazienti sperimentano la “buona sanità” MARINA DI MASSA. Grazie all’Hospice, luogo di professionalità e umanità BREVI MILANO. Quadri e poesie in mostra, protagonisti i ragazzi del Centro Diurno LETTERE FIRENZE. Terapisti capaci e tenaci, siete davvero una struttura da 10 e lode ■ GENTILE DIRETTORE, avete i migliori terapisti! Siete da 10 e lode. Ho avuto la fortuna di poter usufruire della loro capacità e tenacia, insieme alla dedizione e all’impegno che mettono nel loro lavoro quotidiano. Con tutto il personale ho avuto un ottimo e reciproco rapporto di cortesia. Grazie! Lettera firmata La Fondazione Don Gnocchi invita le aziende a lasciarsi coinvolgere dalla grande opera del Beato don Carlo a favore delle persone più deboli (disabili, anziani non autosufficienti malati oncologici terminali, pazienti con gravi cerebrolesioni acquisite, affetti da sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica e da altre gravi malattie invalidanti) per trovare spazi di collaborazione e valorizzazione reciproca. ■ SEREGNO, RIEVOCAZIONE SUGLI SCRITTI DI DON CARLO. In occasione della Sagra di Santa Valeria è stato rappresentato al Santuario di Seregno (Mb) lo spettacolo “Ritorneranno”, rievocazione della campagna di Russia degli alpini, ispirata agli scritti del cappellano don Carlo Gnocchi. Lo spettacolo, curato da Andrea Carabelli, ha visto in scena lo stesso Carabelli e Matteo Bonanni, accompagnati dal Coro “L'è ben ver”. Alla serata ha preso parte anche il presidente della Fondazione Don Gnocchi, monsignor Angelo Bazzari. Scegliere di aderire al programma le “AZIENDE CON LA DON GNOCCHI” è un’opportunità garantita dal prestigio e dalla credibilità che la Fondazione ha saputo conquistare nel corso del tempo. Per informazioni contattare: tel. 02.4030.8907 [email protected] ROMA. Il vostro stile è un vero balsamo per chi sta vivendo dolore e sofferenza ■ GENTILE DIRETTORE, mentre ci accingiamo a lasciare il vostro Centro “S. Maria della Provvidenza” di Roma sentiamo fortemente il desiderio di ringraziare tutto il personale, dai medici, agli infermieri, agli ausiliari, ai terapisti per averci accolti in un momento per noi dolorosissimo, mostrando grande sollecitudine, professionalità e, cosa che più ci ha colpiti, grandissima umanità, che è stata un vero balsamo per la nostra sofferenza. Auguriamo a tutti voi di avere sempre il coraggio e la forza di portare avanti il vostro lavoro con lo stesso spirito, quasi missionario, che noi abbiamo conosciuto, cosa rara in una società così distratta e addirittura ingiusta verso i più fragili. Con gratitudine, affetto e simpatia. Fernanda, Michele e Licia Petranoia AMIS, VE RACCOMANDI LA MIA BARACCA - luglio 2015 AMIS, VE RACCOMANDI LA MIA BARACCA - luglio 2015 4 7 IN BREVE IRPINIA. Educazione sanitaria in classe per la prevenzione del mal di schiena ■ OLTRE 1300 STUDENTI, 47 classi della scuola primaria e 35 di scuola secondaria di primo grado e 10 comuni irpini coinvolti: questi alcuni dei numeri della quarta edizione del progetto “Educazione sanitaria in età scolare: salute della colonna vertebrale”i cui risultati sono stati presentati lo scorso giugno al Polo Specialistico Riabilitativo della Fondazione Don Gnocchi di S. Angelo dei Lombardi (Av). Erano presenti, tra gli altri, il commissario dell’Asl di Avellino Mario Nicola Vittorio Ferrante, dirigenti scolastici degli Istituti coinvolti, sindaci e amministratori dei Comuni del territorio e - per la “Don Gnocchi” - il presidente monsignor Angelo Bazzari, il direttore del Presidio Centrosud Simonetta Mosca e il responsabile medico del Centro di Sant’Angelo dei Lombardi Giovanni Vastola. Il progetto si è concretizzato in una serie di incontri di formazione con insegnanti e genitori e laboratori in classe con i ragazzi, con lezioni frontali su colonna vertebrale, postura, ergonomia e corretto utilizzo dello zaino scolastico, tenuti dalla coordinatrice del progetto Rita Mosca. I dati raccolti tra i ragazzi hanno permesso anche di studiare il dolore vertebrale nell’età evolutiva, in relazione agli stili di vita, all’attività nel tempo libero e all’uso dello zainetto, con scale di valutazione specifiche. TRICARICO. La Residenza per Anziani per un giorno diventa salotto letterario cronache dai Centri ■ LA PROFICUA COLLABORAZIONE tra il Centro “Bignamini-Don Gnocchi” di Falconara Marittima (An) e il locale Rotary Club continua: dopo le precedenti iniziative finalizzate a migliorare le condizioni di vita quotidiana dei disabili assistiti dall’istituto marchigiano, è stata la volta della donazione di nuovi letti speciali per disabili, per lo più in tenera età e con situazioni in alcuni casi di notevole gravità. La cerimonia si è svolta il 23 giugno, alla presenza dei responsabili del Centro, il direttore Paolo Perucci e il direttore sanitario Giuliana Poggianti (nella foto). I nuovi letti sono complessivamente 40 e sono stati collocati in parte nella nuova Unità Speciale per le gravi disabilità in età evolutiva e il resto nel reparto di riabilitazione estensiva. «Il Centro compie cinquant’anni - ha detto Perucci - e non potevamo ricevere regalo migliore. Vorrei ringraziare di cuore il Rotary Club di Falconara, nella persona del presidente, dottor Massimo Fonti, per la grande generosità mostrata e per il calore con cui il Rotary si adopera attraverso questo tipo di iniziative nei confronti dei più fragili, come i ragazzi ospiti del nostro Centro». L’Unità Speciale extraospedaliera per le gravi disabilità dell’età evolutiva nasce da un progetto di assistenza integrata per i minori, ideato in collaborazione con la Rianimazione Pediatrica della Struttura di Anestesia e Rianimazione degli Ospedali Riuniti di Ancona, con il sostegno dell’assessorato alla Salute della Regione Marche, dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale e dell’Area Vasta della provincia di Ancona. FALCONARA M.MA. Cerimonia nella nuova Unità Speciale FUNDRAISING. Progetto di musicoterapia per affetti da sclerosi MILANO Il Rotary club dona al “Bignamini” 40 letti speciali per piccoli disabili Corri e sostieni la Fondazione Don Gnocchi! La solidarietà al Salomon City Trail di Milano La reliquia di Paolo VI tra operatori e pazienti del Centro “Girola” FIRENZE, DOPO LA GAMBA ECCO GLI STUDI SULLA “MANO BIONICA” ■ È STATO AVVIATO al Centro Irccs “Don Gnocchi” di Firenze (nella foto) uno studio sui pazienti amputati “trans radiali”, che hanno cioè subito un’amputazione agli arti superiori, tra il polso e il gomito, afflitti dalla “sindrome dell’arto fantasma”, un dolore acuto avvertito all’altezza della mano che in realtà non c’è più. Lo studio, coordinato dal gruppo di ricerca del professor Silvestro Micera, dell’École Polytechnique Fédéral di Losanna e dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e finanziato dalla Commissione Europea, ha lo scopo di mettere a punto e di testare una protesi di mano particolarmente evoluta, in grado cioè di “dialogare” con il paziente in maniera non invasiva. In pratica, la mano sarà mossa in modo volontario dal paziente, attraverso gli stimoli derivanti dai muscoli residui del braccio e la protesi, a sua volta, trasmetterà alle terminazioni nervose del braccio una serie di stimoli, incluso la percezione della presa e altre sensazioni tattili. Tutto questo, senza alcun intervento invasivo, ma con una trasmissione di impulsi che avviene a livello epidermico. Come per la “gamba bionica”, la fase di sperimentazione clinica sarà curata nei laboratori della Fondazione Don Gnocchi di Firenze. ☞ La fotogallery sul sito www.dongnocchi.it ■ NON È UN SALOTTO LETTERARIO ma la RSA del Polo Riabilitativo di Tricarico (Mt) della Fondazione: l’11 giugno scorso i volontari di “Libero Libro” hanno dato appuntamento ai pazienti per intrattenersi con loro. Tema dell’incontro: la figura S. Antonio. La devozione del Santo, festeggiato da lì a due giorni, è molto sentita, per questo Sandra e Maria hanno preparato un incontro a tema: Sandra, ex professoressa di lettere racconta la vita del Santo; Maria, attrice amatoriale, alternandosi con Alessandra, legge i racconti dei miracoli. Il tutto supportato dalle immagini della Basilica di Padova, le iconografie più diffuse, la Chiesa-Convento locale di S. Antonio e i dipinti dei miracoli. TRICARICO. Pellegrinaggio coi volontari per chiudere con gioia il mese mariano ■ A CONCLUSIONE del mese di maggio, tradizionalmente dedicato alla Madonna e animato tutti giorni dai volontari del Polo Riabilitativo di Tricarico (Mt) con la recita del rosario con i pazienti, il 16 giugno si è svolto un pellegrinaggio al Santuario “Santa Maria delle Fonti”, in località Fonti di Tricarico, grazie alla disponibilità della diocesie del Centro Socio-Educativo “Don Pancrazio Toscano” che ha messo a disposizione un mezzo per il trasferimento. Pazienti, famiglie, volontari e amici della “baracca” di don Gnocchi hanno partecipato ad un momento di riflessione e preghiera guidato dal cappellano don Claudio, a cui è seguito un piacevole momento di festa. ☞ Notizie, approfondimento, video e fotogallery delle attività dei Centri sul sito www.ong.dongnocchi.it Due momenti della giornata in ricordo del 65esimo anniversario del Centro: la testimonianza di suor Flora e lo spettacolo “Pinocchio nel paese di don Gnocchi” con i bambini del Servizio di Neuropsicomotricità ROMA. Ricordi, testimonianze e festa per il 65esimo del Centro ■ UNA GIORNATA DEDICATA al ricordo del 65° anniversario dell’inaugurazione del Centro “S. Maria della Pace” di Roma. Era infatti il 18 maggio 1950, quando alla presenza di don Gnocchi e del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi veniva inaugurato il “Collegio dei mutilatini” nello stabile tra la Farnesina e Ponte Milvio. Due sono stati i momenti che l’11 giugno scorso hanno caratterizzato le iniziative in memoria dell’anniversario: un incontro su passato, presente e futuro del Centro e, nel pomeriggio, la festa delle famiglie dei giovani pazienti del Servizio di Neuropsicomotricità. Nel corso dell’incontro del mattino, aperto dalla direttrice Simonetta Mosca, presenti tanti operatori di ieri e di oggi, ex allievi, amici vecchie e nuovi della Fondazione, si sono susseguite le testimonianze di alcuni ex ospiti, come Virgilio Giuliani, Giuseppe Batani e Salvatore Pidalà. Commovente la testimonianza di suor Flora Dalla Pozza, entrata come infermiera al Centro di Roma addirittura nel lontano 1954. Sono poi seguiti gli interventi del responsabile medico del Centro, Fabio De Santis sulle attività odierne e della ricercatrice e neurologa Irene Aprile che ha illustrato l’attività di ricerca scientifica. Il consigliere delegato, Marco Campari ha tracciato le linee di sviluppo future del Centro, sottolineando le sfide della continuità assisten- ziale, della tecnologia e dello sviluppo delle attività di privato sociale integrativo. Il presidente, mons. Angelo Bazzariha infine esortato gli operatori a rafforzare l’orgoglio dell’appartenenza ad una realtà nata 65 anni fa e che oggi può continuare a mantenere alto il prestigio raggiunto solo grazie alla collaborazione e all’impegno di tutti. Nel pomeriggio, una ricca presenza di bambini utenti del Servizio di Neuropsicomotricità, con le loro famiglie, ha vivacizzato la festa preparata per loro dagli operatori che nell’occasione hanno messo in scena una rivisitazione della favola di Pinocchio dal titolo “Pinocchio nel paese di don Gnocchi”. Ha assistito allo spettacolo anche mons. Andrea Manto, direttore del Centro per la Pastorale della Salute della diocesi di Roma. ☞ La fotogallery sul sito www.dongnocchi.it FIRENZE. Delegazione giapponese all’Irccs ROMA. Gradita visita dell’attore Lino Banfi ■ UNA DELEGAZIONE del Rakuwakai Helthcare System di Kyoto (Giappone), guidata dal Senior Executive Director, Motohisa Shimobo, ha visitato il Centro Irccs “Don Gnocchi” di Firenze. Scopo della visita era gettare le basi di una possibile collaborazione futura tra i due enti che si potrà esplicitare nello scambio di esperienze e nell’attivazione di tirocini formativi nelle attività riabilitative. ■ IL POPOLARE ATTORE LINO BANFI ha fatto visita nelle scorse settimane al Centro “S. Maria della Provvidenza” di Roma. L’attore è stato accolto dalla direttrice, Simonetta Mosca, e si è intrattenuto con i pazienti, incoraggiandoli, regalando loro un sorriso e inscenando un divertente spettacolino nell’anfiteatro. Il tutto è stato ripreso dalle telecamere della Rai, per la trasmissione “Estate in diretta”. ■ SI POTRÀ CORRERE anche per un progetto della Fondazione Don Gnocchi al “Salomon City Trail” di Milano, in programma domenica 20 settembre. Il programma di solidarietà, in collaborazione con Rete del Dono, permette ad alcune organizzazioni non profit di promuovere un progetto di solidarietà, invitando i runner che parteciperanno alla competizione a sostenerlo con una donazione. Tutti i partecipanti alla gara (due percorsi, uno competivivo da 23,5 km, compresa la scalata ai 20 piani della Torre Allianz, e uno non competitivo da 13 km, aperto a tutti) avranno l’opportunità di associare alla propria sfida sportiva una sfida solidale, facendo personal fundraising, vale a dire avviando una colletta online su Rete del Dono (www.retedeldono.it). La filosofia è: “Chi corre solidale vince il pettorale”. Al momento dell’iscrizione ogni runner sceglie quale organizzazione non profit sostenere e può così attivare su Rete del Dono la sua iniziativa di raccolta fondi. Tutti coloro che si impegneranno nel personal fundraising riceveranno il pettorale in omaggio, a fronte di una raccolta fondi minima di 200 euro. Chi correrà per la Fondazione Don Gnocchi potrà così sostenere la campagna Movimenti di Vita e in particolare il progetto di musicoterapia per pazienti affetti da sclerosi multipla e sclerosi laterale amiotrofica, assistiti al Nucleo Malattie Neuromuscolari dell’Istituto “Palazzolo-Don Gnocchi” di Milano. «Ci sono risultati evidenti dell’efficacia della musicoterapia nella gestione di questi pazienti - spiega la dottoressa Guya De- valle, responsabile del Nucleo - e i risultati finora ottenuti sono incoraggianti, soprattutto per il benessere emotivo degli ammalati e dei loro familiari». Il progetto di cura e ricerca della Fondazione coinvolge numerosi pazienti e permetterà di rilevare i benefici della musicoterapia sul tono dell’umore e sulla qualità di vita degli stessi assistiti. Per sviluppare il progetto è necessario adeguare una stanza per svolgere le sedute di musicoterapia, acquistare gli strumenti necessari, creare una fonoteca digitalizzata, analizzare i risultati della cura attraverso il lavoro di alcuni ricercatori e pubblicare i dati. Confidiamo nella generosità e nella partecipazione degli amici runner! ■ LA RELIQUIA DEL BEATO PAOLO VI, grande amico del beato don Gnocchi, è stata accolta lo scorso 2 luglio anche al Centro “Girola” di Milano. I vari momenti della giornata, promossa d’intesa con l’Unitalsi (processione nella chiesa del Centro, liturgia della Parola, momenti di preghiera personale e celebrazione eucaristica) sono stati guidati dal cappellano padre Zeffirino Montin, dal presidente della Fondazione monsignor Angelo Bazzari e da don Alessandro Repossi, assistente spirituale della sottosezione Milano Nord Est dell’Unitalsi. La reliquia (un piccolo lembo di veste talare indossata dal Pontefice) è stata inoltre portata ai piani di degenza, per la venerazione dei pazienti e dei loro familiari. Al termine del viaggio di preghiera e devozione tra le chiese di Lombardia, la reliquia (nel riquadro) verrà portata a Lourdes e donata a monsignor Nicolas Browuet, vescovo della diocesi francese, che la custodirà definitivamente. Per informazioni: www.movimentidivita.it/corsa.php. Per il Charity Program è possibile rivolgersi a Barbara Ciccarelli (tel. 02 40308902). ☞ Per sostenere la Fondazione Don Gnocchi: www.dongnocchi.it - www.movimentidivita.it ROMA. La mia più profonda gratitudine: i vostri operatori non hanno eguali ■ GENTILE DIRETTORE, la presente per esprimere la mia più profonda gratitudine per l’encomiabile lavoro di tutto lo staff del Centro “S. Maria della Pace” di Roma della Fondazione Don Gnocchi. I vostri operatori non hanno eguali in termini di professionalità e - ancora più importante e raro - umanità. Con viva cordialità. Luciana di Renzo ROMA. Grazie per il coraggio che date a quanti ne hanno davvero bisogno ■ GENTILE DIRETTORE, vorrei esprimere la mia più profonda riconoscenza nei confronti dei medici, degli infermieri e di tutti gli operatori del Centro “S. Maria della Pace” di Roma. A tutti loro vorrei dire “grazie per quello che fate, con fatica e abnegazione, restituendo coraggio a chi in questi momenti ne ha davvero bisogno”. Lettera firmata ACERENZA. Un’efficiente riabilitazione mi ha consentito una pronta guarigione ■ GENTILE DIRETTORE, guarita e dimessa dal Centro “Gala-Don Gnocchi” di Acerenza (Pz), sento di formulare un doveroso ringraziamento agli operatori che mi hanno assistita e curata con professionalità, impegno e profonda umanità. Al Centro di Acerenza della Fondazione Don Gnocchi non solo mi sono trovata bene e a mio agio, ma ho altresì avvertito educazione, cortesia e incoraggiamento durante tutta la mia permanenza. Alla mia guarigione ha certamente contribuito una grande risorsa di questo Centro, costituita dalla efficiente struttura riabilitativa attraverso la palestra e i suoi operatori e fisioterapisti. Auguri a tutti voi per più grandi e soddisfacenti traguardi in questo Centro nel quale già operate così bene! Rosaria Anobile ACERENZA. Grazie per quello che fate per alleviare le sofferenze dei pazienti ■ GENTILISSIMO DIRETTORE, sento il dovere di ringraziare e lodare tutti gli operatori del Centro “Gala-Don Gnocchi” di Acerenza (Pz) che con tanto amore e dedizione ogni giorno fanno il proprio dovere per alleviare le sofferenze dei pazienti. Un grazie di cuore da parte mia e della mia famiglia per la grande professionalità, disponibilità e umanità riscontrate da parte nostra nei due mesi trascorsi da mia moglie presso la vostra struttura. Con affetto e riconoscenza. Rocco Coviello NEL MONDO. Wilson“gattona” con le ginocchiere donate da DJO ■ L’OFFERTA, GENEROSISSIMA, è arrivata dalla DJO Global, multinazionale che opera nel settore di prodotti ortopedici di qualità. Il bisogno o - per meglio dire - i bisogni sono quelli emergenti dai progetti che l’Area Solidarietà Internazionale della Fondazione Don Gnocchi ha attivato in Africa e Sudamerica. L’incrocio è avvenuto grazie alla mediazione di Roberta Sala, fisioterapista del Centro “S. Maria Nascente” di Milano, in contatto con l’azienda per esigenze legate al lavoro quotidiano, ma consapevole delle necessità dell’attività di cooperazione internazionale, perché già impegnata come volontaria in Rwanda e Ecuador. È così che il grande dono di DJO Global ha trovato il suo destinatario ideale. Tutori e ginocchiere, opportunamente catalogati con perizia da Roberta e suo padre - coinvolto entusiasticamente nell’iniziativa - sono così giunti alla Scuola di educazione speciale per bambini con disabilità “Nue- LETTERE vos Pasos” e all’ambulatorio di San Lorenzo in Ecuador, al Centro di Chirurgia Ortopedica Pediatrica di Rilima in Rwanda e all’Ospedale di Ngozi in Burundi. L’esperienza e la professionalità di Roberta hanno reso possibile una suddivisione saggia di tutto il materiale tra le diverse strutture, rispettando la diversa tipologia di pazienti assisiti e il trattamento riabilitativo abbinato. L’Area Solidarietà Internazionale della “Don Gnocchi” è ora in attesa di ricevere dai propri collaboratori oltreoceano notizie sull’utilizzo dei tutori e sul numero dei pazienti coinvolti. Nel frattempo, Galo Orejuela, fisioterapista del Centro “Nuevos Pasos” in Ecuador, non ha resisti- to e ha anticipato i tempi inviando la foto di Wilson (foto a sinistra), la mascotte della scuola, affetto da diplegia, non deambulante e con ritardo cognitivo medio-grave, con le nuove ginocchiere DJO con imbottitura, che gli permettono di gattonare più agevolmente. Il “grazie” dell’Area Solidarietà Internazionale e dell’intera Fondazione Don Gnocchi va a DJO Global, a Roberta e a suo padre (foto a destra): «Dopo tutto - diceva don Gnocchi - una cosa sola vale ed è urgente per tutti: fare del bene». ☞ L’attività di solidarietà internazionale della Fondazione sul sito www.dongnocchi.it TRICARICO. Competenze e umanità, la mamma si è commossa alle dimissioni ■ GENTILE DIRETTORE, questa mia lettera vuole essere un doveroso omaggio a persone davvero splendide e meravigliose. Mia madre Domenica, in seguito a una frattura scomposta del femore, è stata operata e poi trasferita al Polo Riabilitativo “Don Gnocchi” di Tricarico (Mt) dove, sin dall’inizio, ha trovato un ambiente familiare e altamente professionale. Tutto il personale si è dimostrato in possesso di quelle qualità umane ed etiche che , in connubio con quelle professionali, permettono di credere ancora nei principi veri della vita e consentono al paziente di trascorrere un periodo sereno, seppur nella sofferenza del momento. Al momento delle dimissioni, la mamma si è commossa ed ha pianto, proprio perché affezionata sinceramente alla sua personale fisioterapista e ai medici, persone squisite che hanno capito appieno il senso della loro missione. Personalmente a nome di tutta la mia famiglia non posso che ringraziare dal profondo del mio cuore tutti voi. Grazie per dimostrare, ogni giorno, come si possa essere operatori sanitari non disdegnando mai il rispetto per i valori umani. Guardando negli occhi i vostri operatori si può leggere dolcezza, sensibilità, disponibilità umana, pulizia morale. E questo è bellissimo. La condivisione è stata veramente infinita e tutti noi sappiamo come, in situazioni di sofferenza, sia più importante una parola buona e un sorriso di un farmaco. Ebbene, tutti voi avete dimostrato una grandezza d’animo unica. E questo non è poco. Raffaele Burgo ☞ Le lettere dei pazienti e familiari sono anche sul sito della Fondazione, nella sezione “bacheca”, all’indirizzo http://www.dongnocchi.it/la-fondazione/bacheca AMIS, VE RACCOMANDI LA MIA BARACCA - luglio 2015 AMIS, VE RACCOMANDI LA MIA BARACCA - luglio 2015 6 AMIS, VE RACCOMANDI LA MIA BARACCA - luglio 2015 8 Presìdi territoriali e strutture “Don Gnocchi” in Italia Come sostenere la Fondazione ■ CON BOLLETTINO POSTALE Conto Corrente Postale N. 737205 Intestato a Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus Piazzale Morandi, 6 - 20121 MILANO NOTIZIARIO DELLA FONDAZIONE DON CARLO GNOCCHI - ONLUS DIRETTORE RESPONSABILE Emanuele Brambilla DIRETTORE EDITORIALE Angelo Bazzari ■ CON BONIFICO BANCARIO Intestato a Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus Banca PROSSIMA (Gruppo Intesa Sanpaolo) Codice IBAN: IT60E0335901600100000006843 REDAZIONE Piazzale R. Morandi 6 - 20121 Milano Tel. 02-40308.910-911 - Fax 02-40308.926 [email protected] www.dongnocchi.it ■ CON ASSEGNO BANCARIO (non trasferibile) Intestato a Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus, spedito in busta chiusa a: Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus, piazzale Morandi 6 - 20121 MILANO FOTO Archivio Fondazione Don Gnocchi PROGETTO GRAFICO Gigi Brandazza - [email protected] STAMPA Fiordo srl - Galliate (NO) ■ ON-LINE CON CARTA DI CREDITO http://donazioni.dongnocchi.it ■ LASCITI TESTAMENTARI http://ilmiolascito.it PRESIDIO NORD 1 ● IRCCS S. Maria Nascente Via A. Capecelatro, 66 Milano - tel. 02 403081 Ambulatori: Sesto San Giovanni, Cologno Monzese, Bollate, Nerviano, Canegrate, Santo Stefano Ticino, Lodi, Lodivecchio, Crema, Casalpusterlengo. PRESIDIO CENTRO 1 ● IRCCS Don Carlo Gnocchi Via Di Scandicci 269 - loc. Torregalli Firenze - tel. 055 73931 Casa vacanza di Pozzolengo (BS) ● Centro S. Maria alla Pineta Via Don C. Gnocchi 24 Marina di Massa (MS) - tel. 0585 8631 ● Istituto Palazzolo - Don Gnocchi Via Don L. Palazzolo 21 Milano - tel. 02 39701 ● Centro Don Gnocchi Via delle Casette 64 Colle Val d’Elsa (SI) - tel. 0577 959.659 Via dei Missaglia 117 Milano - tel. 02 893891 ● Polo specialistico riabilitativo Ospedale S. Antonio Abate via Don C. Gnocchi Fivizzano (MS) - tel. 0585 9401 ● Centro Multiservizi Via Colli di S. Erasmo 29 Legnano (MI) - tel. 0331 453412 ● Polo Riabilitativo del Levante ligure Via Fontevivo 127 La Spezia - tel. 0187 5451 PRESIDIO NORD 2 ● Centro S. Maria al Castello Piazza Castello 22 Pessano c/Bornago (MI) - tel. 02 955401 Ambulatori: San Donato Milanese, San Giuliano Milanese, Melzo, Segrate PRESIDIO CENTRO 2 ● Centro S. Maria ai Servi Piazzale dei Servi 3 Parma - tel. 0521 2054 ● Centro Vismara ● Centro E. Spalenza - Don Gnocchi Largo Paolo VI Rovato (BS) - tel. 030 72451 ● Hospice S. Maria delle Grazie Via Montecassino 8 Monza - tel. 039 235991 PRESIDIO NORD 3 ● Centro Girola - Don Gnocchi Via C. Girola 30 Milano - tel. 02 642241 ● Centro Ronzoni Villa - Don Gnocchi Viale Piave 12 Seregno (MB) - tel. 0362 323111 Ambulatori: Barlassina, Vimercate, Lentate sul Seveso ● Centro S. Maria alla Rotonda Via privata d’Adda 2 Inverigo (CO) - tel. 031 3595511 Ambulatori: Como, Guanzate PRESIDIO NORD 4 ● Centro S. Maria al Monte Via Nizza 6 Malnate (VA) - tel. 0332 86351 Ambulatorio: Varese ● Centro S. Maria alle Fonti Viale L. Mangiagalli 52 Salice Terme (PV) - tel. 0383 945611 PRESIDIO NORD 5 ● Centro S. Maria ai Colli Viale S. Severo 65 Torino - tel. 011 6303311 Ambulatorio: Torino (via Livorno) ● Presidio Ausiliatrice - Don Gnocchi Via A. Peyron 42 Torino - tel. 011 6303311 ■ CINQUE PER MILLE http://5x1000.dongnocchi.it Nella dichiarazione dei redditi, nel riquadro dedicato al sostegno delle Onlus , o in quello per la ricerca sanitaria, indicare il codice fiscale: 04793650583 L’erogazione liberale fatta alla Fondazione Don Gnocchi: • è detraibile dall’imposta sulle persone fisiche (IRPEF) per un importo pari al 26% dell’erogazione da calcolarsi su un massimo di euro 30.000 (art. 15, comma 1, lettera i-bis) del D.P.R. 917/1986); • è deducibiledal reddito di impresa per un importo non superiore a euro 30.000 o al 2% del reddito di impresa dichiarato (art. 100, comma 2, lettere a) e h) del D.P.R. 917/1986) In alternativa, sia per le persone fisiche che le imprese: • è deducibile dal reddito complessivo nel limite del 10% del reddito complessivamente dichiarato e comunque nella misura di euro 70.000 annui. INFO: SERVIZIO FUNDRAISING Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus Tel.: 02 40308907 E-mail: [email protected] Tiratura: 75.000 copie Reg. presso il Tribunale di Milano n° 275 del 24 maggio 2011 AI LETTORI Il Notiziario “Amis, ve raccomandi la mia baracca” viene inviato a chiunque lo richieda. È possibile utilizzare l'allegato bollettino postale a sostegno delle attività istituzionali della Fondazione. Nel rispetto di quanto stabilito dal Decreto Legislativo 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali), la informiamo che i suoi dati personali saranno conservati nell'archivio elettronico della Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus, titolare del trattamento ai sensi dell'art. 4 del citato Decreto. Comunichiamo che tale archivio è gestito direttamente dalla Fondazione Don Gnocchi e che i suoi dati non saranno oggetto di comunicazione o diffusione a terzi. Potrà richiedere, in qualsiasi momento e gratuitamente, l'indicazione dell'origine dei Suoi dati, il loro aggiornamento, rettificazione, integrazione, cancellazione e la loro trasformazione in forma anonima o il loro blocco scrivendo a: Fondazione Don Carlo Gnocchi - Onlus, P.le Rodolfo Morandi 6, 20121 Milano o inviando un fax al numero 02.40308.927. PER RICEVERE ANCHE “MISSIONE UOMO” “Missione Uomo” è la rivista della Fondazione Don Gnocchi. L’ultimo numero (ottobre 2014) è uscito in occasione del quinto anniversario di beatificazione di don Carlo. La rivista, come pure questo Notiziario, viene inviata a chiunque la richieda. Per ricevere a casa la rivista “Missione Uomo” occorre rivolgersi al Servizio Comunicazione e Relazioni Esterne della “Don Gnocchi”, scrivendo all’indirizzo mail [email protected], oppure telefonando al numero 02/40308.938. ● Centro E. Bignamini - Don Gnocchi Via G. Matteotti 56 Falconara M.ma (AN) - tel. 071 9160971 Ambulatori: Ancona (Torrette, via Brecce Bianche, via Rismondo), Camerano, Fano, Osimo, Senigallia PRESIDIO CENTROSUD ● Centro S. Maria della Pace Via Maresciallo Caviglia 30 Roma - tel. 06 330861 ● Centro S. Maria della Provvidenza Via Casal del Marmo 401 Roma - tel. 06 3097439 ● Polo specialistico riabilitativo Ospedale civile G. Criscuoli Via Quadrivio Sant’Angelo dei Lombardi (AV) tel. 0827 455800 ● Centro S. Maria al Mare Via Leucosia 14 Salerno - tel. 089 334425 PRESIDIO SUD ● Centro Gala - Don Gnocchi Contrada Gala Acerenza (PZ) - tel. 0971 742201 ● Polo specialistico riabilitativo Presidio Ospedaliero ASM Via delle Matine Tricarico (MT) - tel. 0835 524280 Ambulatorio: Ferrandina AREA FORMAZIONE Centro di Formazione Orientamento e Sviluppo - CeFOS Milano, via Gozzadini 7 Roma, via Casal del Marmo 401 «La triste particolarità del nostro tempo è il tentativo di confusione tra il bene e il male, il pericolo di anestesia delle coscienze e di legalizzazione del male. E questo è molto più grave. Un errore in sede di pensiero è assai più pericoloso di ogni errore pratico» Don Carlo Gnocchi, Educazione del cuore, 1937 @don_gnocchi #pilloledongnocchi CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ANGELO BAZZARI (PRESIDENTE), GIOVANNI CUCCHIANI (VICEPRESIDENTE), MARIO BRAMBILLA, MARCO CAMPARI, GIAMPIO BRACCHI, MARIELLA ENOC COLLEGIO DEI REVISORI: RAFFAELE VALLETTA (PRESIDENTE), MICHELE CASINI, EMILIO COCCHI - CONSIGLIERE DELEGATO: MARCO CAMPARI