• • • ir Mele Golden Coop Parmigiano Reggiano Prodotti con Amore Kg i circa Due sacchetti da 3 Kg cad. al prezzo di uno Sconto ai soci L. 0.000 Validità dal 14 al 30 aprile 1998 Validità dal 18 al 30 maggio 1998 quale Anno 17 - N.7 aprile 1998 Periodico di Coop Lombardia i surha Il dolce t agita 2 In tavola fonda \,='; Pagine 4 e 5 Un "prode pioniere" esh in In mostra un grande o a Il boom dei buoni usto La moneta comune r ecentoventi milioni di citosa cambia e quali proble tadini europei, di dieci lin- %è...i mi comporterà questa nogue diverse, comincieranno pre- vità per i consumatori. sto ad usare una moneta unica. A. pagina 8 Pagina _ 3 Esta e viaggi onolatours Pagina 15 DOTTO COOP IL DOLCE PECCATO Un cioccolatino ogni tanto non fa male proprio a nessuno. Se poi il cioccolato è di buona qualità.., si può esagerare, ma solo qualche volta! E ricordarsi di ringraziare gli aztechi. di Anna Somenzi Gli aztechi sono i primi a coltivare la pianta e i primi ad apprezzarne il prodotto: miscelano il cacao con acqua ed ottengono una bevanda tonificante e nutriente, usata soprattutto nelle cerimonie religiose ma anche come conclusione dei pasti. I "padri" della cioccolata, bevanda che sarà riservata ai ceti più agiati per molto tempo, sono invece gli europei che zuccherano e diluiscono nel latte la polvere amara, In Spagna i semi di cacao sbarcano solo nel 1585: arrivano per mare dalle colonie al posto della pasta che veniva preparata nei luoghi di produzione. Bisogna comunque arrivare al 1820 per vedere... condensarsi la riza tavoletta di ciocco- ra DOVE 51 COLTIVA Oggi l'albero lh eoèroma cacao è coltivato in tutta l'America centrale, in .Africa, nelle isole tropicali e nel sud-est asiatico. In Europa, ancora oggi, arrivano i semi che hanno già subito parte della lavorazione nelle terre d'origine. I semi seccati vengono torrefatti per eliminare umidità e acidità e sviluppare l'aroma. Successivamente sono privati della buccia, sbriciolati e trasformati, per fusione, in pasta. Da questa, con l'ausilio di presse idrauliche a 300- 400 atmosfere, si estrae il burro di cacao, fino a lasciarne nel residuo almeno il 20 per cento. I "pannelli" così ottenuti vengono frantumati e setacciati fino ad ottenere la polvere finissima di cacao amaro. A questo punto è pronta la base di lavorazione per cioccolato, cacao zuccherato e ogni altra preparazione. Il prodotto ha sfumature di gusto variabili a seconda dell'origine della materia prima impiegata, dei trattamenti adottati e degli aromi utilizzati. Coop utilizza produzioni del centroamerica, selezionate in loro. Tutti gli altri ingredienti sono controllati dal punto di vista qualitativo e igienico-sanitario per offrire, come sempre, le migliori garanzie. La ricetta è un segreto e non sarà certo svelata qui, ma è possibile dire che gli ingredienti sono i migliori e che le percentuali di presenza di cacao e burro di cacao sono più alte dei limiti di legge, mentre si abbassano quelle dello zucchero. Non perché Coop ha scelto di rendere più amari i propri cioccolatini ma perché il cacao di partenza è buono e non ha bisogno di essere "mascherato" da un a presenza eccessiva di zucchero. Il fondente Coop, per esempio, contiene il 60 per cento di cacao e solo i140 per cento di zucchero (mentre le legge pre- vede un minimo del 45 per cento di cacao e un massimo del 55 per cento di zucchero). Il cioccolato bianco, che per legge prevede il 20 per cento di cacao e il 55 per cento massimo di zucche- ro, nel prodotto a marchio Coop contiene il 30 per cento di burro di cacao e solo il 37 per cento di zucchero, in aggiunta al 25 per cento di latte (contro il l4 previste dalla legge). Nelle ricette di nostra pro- duzione cresce, quindi, la presenza di latte e di cacao, mentre diminuisce lo zucchero. Oltre al cioccolato al latte, fondente e bianco, nei supermercati ed ipermercati Coop si trovano barre di cioccolato bianco o gianduia con aggiunta dì nocciole intere, tavolette di cioccolato al latte con riso soffiato e barrette di cioccolato al latte con ripieno di crema di latte. kff tk. Un tubo nuovo per la maionese La maionese è sempre lei: buona, gustosa, sana, ma la confezione cambia. Due le novità: il tubo è più leggero e nudo, senza l'astuccio di cartone che tradizionalmente lo contiene. Tutto l'impegno della ricerca a monte di queste novità è stato rivolto alla razionali7yazione dei contenitori, alla scelta dei materiali, alla diminuzione del peso: una costruzione che consente trasporti più razionali e praticità anche per chi deve maneggiare i prodotti nei negozi. LI nuovo tubo è più leggero, arriva a 17 grammi scarsi contro i quasi 34 del vecchio tubo in alluminio più l'astuccio di cartone, che obbligatoriamente lo ha accompagnato per evitare ammaccature. Il materiale usato ora è un accoppiato di polietilene e alluminio. Il polietilene evita che il tubo si ammacchi e diventi invendibile; l'alluminio, con la sua assoluta impermeabilità, pro- rillhO 2 tegge la maionese dalla pur leggera traspirazione che il polietilene consentirebbe e che porterebbe il prodotto a irrancidire in tempi troppo brevi, rispetto alla scadenza (sei mesi). Per una corretta valutazione dell'impianto ambientale di tutta la confezione occorre tenere presente la fase produttiva a monte, oltre che la fase di smaltimento le. Il risultato è a favore del tubo di polietilene e alluminio: abbiamo già detto del risparmio di peso, e quindi di materiale, inoltre non ha bisogno dell'astuccio di cartone, ri- s parm io quindi di carta. La sua costruzione richiede meno energia e lascia meno residui rispetto alla preparazione del tubo di alluminio e del cartone. I materiali utilizzati, infine, sono combustibili nei moderni inceneritori a recupero di energia. NIMONESE TUTTI I GUSTI DEI FORMAGGIO DIRETTO IL GORGONZOLA Olio di semi vari? Ha già avuto modo di far presente ad alcuni dirigenti della cooperativa il fatto che sull'etichetta dell'olio di semi vari a marchio Coop è stata riportata la dicitura non esauriente di, appunto, ...olio di semi vari... Ritengo che nell'ottica della trasparenza adottata per i nostri prodotti la dizione generica debba essere sostituita dalla descrizione completa della tipologia degli estratti oleosi utilizzati per confezionare il prodotto. Ringrazio per la cortese risposta che vorrete dare a questa mia osservazione, finalizzata alla difesa del conumatore• Pierluigi P ienti Comitato soci di Soresina In commercio non esiste l'olio di semi vari a marchio Coop; l'olio da frittura da noi distribuito (a nostro marchio) contiene, in etichetta, tutti gli ingredienti usati per la sua composizione. Come eventuale "curiosità'', gli attuali fonitori Coop degli altri tipi di olio sono: Montalbano Agricola Alimentare che fornisce olio extra vergine e oli tipici; Monini fornisce olio extravergine e olio di oliva; Sagra fornisce olio extravergine e olio di oliva; Carapelli fornisce olio extravergine. i~wrIrmia Ilaria Giampaglia Coop L'olia Coop Lombardia per la scuola I rappresentanti d'Istituto, a nome di tutti gli studenti del Pa cieli ringraziano vivamente per la generosità dimostrata con il dono del videoregistratore, dello stereo e del televisore che serviranno come attrezzatura per la nuova aula antogestita. Appena sarà fissa- to il giorno dell'inaugurazione saremo lieti di avervi come ospiti per festeggiare questa nuova iniziativa. I rappresentanti dell'Istituto tecnico commerciale "Luca Pacioli" di Crema Acqua minerale Convinto da un articolo apparso sul numero di gennaio '98 di 'Quale Consumo' sono passato dall'acqua potabile del com une di Milano (avente enormi problemi di nitrati e solventi cloru ra ti) all'acqua minerale "di montagna sorgente C rigna" a marchio Com. Constato peraltro con grande stupore che l'analisi chimica riportata in et ichetta dell'acqua minerale sorgente Grigrux non riporta alcun valore misurato inerente i solventi clorurati totali. So benissimo che nessuna altra acqua minerale lo riporta (ed è proprio per ciò che finora sai ero astenuto dall'acquista•e acque minerali), ma ritenevo che per un prodotto a marchio Coop ci fosse maggior trasparenza di informazioni. Vi sarà senz'altro noto che vige un limite massimo di 30 microgrammi per litro per quanto riguarda i solventi clorurati totali (tra l'altro certamente applica bile anche ai prodotti alimentari con acqua aggiunta quali i succhi di frutta prodotti da succo concentrata). Sarà altrettanto nato che il limite suddetto è elevatissima ed è stato accertato poter costituire pregiudizio pericolo per la salute. inerentemente la suddetta acqua minerale "sorgente Grigna"a marchio Coop, mi attenda pertanto da voi a brevissimo termine un nuovo certificato di analisi chimica (sull'etichetta della bottiglia) riportante il valore misurato di solventi clorurati totali. Ovviamente sarebbe del tutto capzioso un eventuale vostro diniego in merito basato su "eventuale normativa prescrivente notifica ottempera-mento limite suddetto ad autorità sanitarie ma eventualmente non prescrivente evidenziazione valori misurati su certificato analisi chimica in etichetta bottiglia". Ciò sarebbe clamoroso per un prodotto a marchio Coop, e la rinomata trasparenza e completezza di informazione risulterebbe definitivamente sepolta. Circa le analisi chimiche e chimico fisiche delle acque minerali, la tendenza, negli ultimi anni, della quasi totalità delle aziende produttive è quella di riportare in etichetta i parametri più significativi e di non riportare quelli assenti (non rilevabili strumentalmente). L'etichetta della bottiglia dell'acqua minerale naturale Coop (sorgente) non riporta, quindi, alcun valore di solventi domi-ah totali perchè essi sono inferiori ai limiti di rilevabilità strumentale, Per legge, infatti, fatta eccezione per alcune informazioni che devono obbligatoriamente comparire in etichetta (denominazione della fonte, contenuto della bottiglia, termine minimo di conservazione ed altre indicazioni richieste dal decreto legislativo rh° 105 del 25/ 1/92, il produttore può indicare o meno gli elementi che risultano inferiori ai limiti strumentalmente rilevabili. La normativa di riferimento è costituita dal sopra citato decreto legislativo n° 105 del 25/1/92 sulla produzione, commercializzazione ed etichettatura delle acque minerali e dal D.L. 2/11/92 n'542 sui criteri di valutazione delle caratteristiche delle acque minerali naturali. Ferrari Gaudenzio Milano Ilaria Giampaglia Le origini In principio c'era il formaj, duro e stagionato, facile da trasportare e da conservare. Il formaggio da grattugiare, prodotto tra Lodi, Piacenza e Parma, universalmente nato come Parmigiano grazie a un testimoniai d'eccezione, Giovanni Boccaccio, che descrive, per bocca di Calandrino, una "montagna di formaggio parmigiano grattugiato". Poi (ma siamo sempre nel mondo delle ipotesi) nasce lo stracchini, il formaggio a pasta molle. E nasce lo "stracchino di Gut gis]zole, prodotto con il latte delle vacche che scendono dagli alpeggi, "stracche" o stanche e si riposano nei pressi di questa cittadina lombarda: è questo i i vero antenato del Gorgonzola. Per arrivare al formaggio che oggi conosciamo manca soltanto un'idea: l'erberinatura (il nome deriva da erborimprez,zernalo in dialetto lombardo). Non si sa come e quando abbia preso forma, ma possiamo raccontarvi, in proposito, una leggenda simpatica. Pare che un mandriano, giunto a Gorgonzola senza l'attrezzatura necessaria per la lavorazione del latte, abbia abbandonato la cagliata tutta la notte all'aperto in un recipiente di fortuna, ritrovandola, al mattino, screziata di muffe e particolarmente appetitosa. Le caratteristiche íl Gorgonzola ha ottenuto la Denominazione di origine italiana il 30 agosto del 1955 e la Denominazione di origine protetta dall'Unione Europea il 12 giugno 1996 con regolamento 1107. E' un erborinato, descritto dal disciplinare come formaggio molle, grasso, a pasta cruda, prodotto esclusivamente con latte vaccino intero, cagliato a 28.32°C con caglio di vitello. La forma è cilindrica, con facce piane dal diametro di 25-30 centimetri, e scalzo dritto, alto dai 16 ai 20 centimetri. Ha una crosta ruvida, rossiccia e una pasta unita, bianca o paglierina, screziata di venature verdi o blu-verdastre. Il peso delle forme stagionate si aggira sui 6-13 chilogrammi. La zona di produzione si estende in Piemonte (nelle province di Novara, Vercelli, Cuneo e nel comune di Casale Montèr-rato) e in Lombardia (nelle province di Bergamo, Brescia, Coma, Cremona, Milano e Pavia I. Come si produce Matte di mucca intero viene versato in una caldaia e portato a 30°C. Quindi si aggiungono i fermenti lattici, il caglio di vitello e le spore di penicillina, che daranno alla pasta le caratteristiche venature verdi. Dopo la coagul azione occorre rompere la cagliata e lasciarla colare per alcuni minuti, in modo che il siero possa fuoriuscire. Sistemata nelle fascere, la cagliata riposa ancora, completando la spurgatura del siero. Le forme vengono marchiate e passano in 'Purgatorio" (una stanza umidissima, alla temperatura costante di 20-22°C) per essere poi salate. Quindi avviene la prima fase della stagionatura, che non avviene più, come un tempo, nel le casere (grotte) rocciose della Valsassina, ma in moderni stabilimenti termoregolati: tre o quattro settimane di maturazione preparano il formaggio all'operazione phi delicata: Ia foratura. Gli antichi aghi di legno stagionato sono stati ormai definitivamente sostituiti da grossi aghi di rame, ottone o acciaio, coni quali si forano tutte le facce della forma, permettendo la circolazione dell'aria e lo Sviluppo omogeneo delle muffe. Quando la pasta del formaggio è morbida, di colore paglierino, con un'aste- sa erborinatura e sapore leggermente piccante, la stagionatura è ultimata; le forme vengono liberate dalle fascere. tagliate a metà e confezionate. C'è poi un altro tipo di Gorgonzola, prodotto in piccolissime quantità, caratterizzato da un'erborinati•a più marcata, una pasta più friabile e un sapore più piccante: il "Gorgonzola a fermentazione naturale". Per ottenerlo alcuni produttori appendono la cagliata della sera su un trespolo e la lasciano tutta la notte a sgrondare, in modo che la massa si in semini naturalmente, a contatto con l'habitat circostante. L'abbinamento Gorgo], zola, soprattutto quello naturale, leggermente piccante, si abbina molto bene con i vini fortificati, come il Marsala o il Porto, oppure con vini passiti, come il Sauternos francese o i Passiti di Pantelleria. Per il Gorgonzola più dolce si possono far accosta menti con vini rossi non troppo strutturati, come il Presa o vini bianchi di buon corpo. In cucina In cucina, il Gorgon sola è ingrediente ottimale per antipasti estivi, spalmato sul sedano oppure abbinata alla carne cruda tagliata a fette, ma il suo utilizzo più diffuso è con i primi: come condimento per la pasta (penne al Gorgonzeta) oppure ingrediente per il riso ai formaggi. Gigi Piumatti Slow Food Areigola OGGI/DOMANI In che senso? Le Ferrovie dello Stato si sono messe a chiamare clienti i loro passeggeri. Alcuni ospedali, che prima li definivano pazienti, si uniformano anch'essi alla sub-cultura industriale dominante e affibbiano ai malati, che hanno ben altre preoccupazioni, la medesima etichetta di cliente. Con coerenza maggiore rispetto ai servizi pubblici, il termine è legato ai mondo delle imprese, che non si limitano ad attirare i potenziali acquirenti dei loro prodotti, ma fanno il possibile per non farseli scappare, avendo accertato che costa molto di più cercatile di nuovi che non coccolare quelli che hanno già. Si spiega cosi il proliferare delle carte fedeltà e dei servizi di vendita, fino alle tecniche più semplici del marketing della gentilezza: "Buon fine settimana", "Buona giornata Signora Rossi", e così ossequiando. Ma chi straparla di "Azienda Italia", magari non lo sa, ma ha in mente una concezione secondo la quale tutti gli italiani regredirebbero a clienti. Di chi? Della Repubblica, intesa come Stato, di enti e servizi pubblici, oppure addirittura, dei loro capi. E si che le 'clientele" hanno sempre avuto una cattiva reputazione. Nate nella Roma imperiale due mila anni fa, indicavano quei gruppi di persone bisognose di protezione che infoltivano le corti dei potenti e dei prepotenti. Parola e pratica in Italia sono sopravvissute per secoli, adattandosi alle più diverse condizioni politiche e sociali, legali e illegali, dal medioevo fino a tutto il novecento. Relitti di un mondo decrepito, si sono prolungate perfino nella riconquistata democrazia. Altri termini distinguono Ie persone in funzione di determinati comportamenti: elettori, consumatori, utenti, spettatori. Oppure le confondono in greggi indistinti: la gente, il pubblico, il popolo. La Rivoluzione francese aveva fatto un grande dono all'umanità: ta: il nome e l'idea di cittadino, in una società fondata sulla libertà, l'uguaglianza e la fraternità. Se altre parole, coniate da più recenti rivoluzioni, appaiono per il momento fuori moda, almeno la nomenclatura dovrebbe ricominciare da L Coop Italia 3 ALIMENTAZIONE E SALUTE IN TAVOLA L'ON Pesce: occupa un posto tra gli alimenti leggeri e salutari. E' un cibo rassicurante per la sua n( Grassi, semigrassi, magri. Come distinguere lo stato di freschezza. L'impoverimento del mare. di Carla liarzanò Ha rappresentato per molto tempo l'alternativa alla carne nei periodi "di magro" imposti dalle regole religiose e ritorna a esserlo oggi dopo gli scandali che hanno offuscato l'immagine della "fettina". Alcune indagini di mercato mostrano che nell'immaginario dei consumatori il pesce si è guadagnato un poste fra i cibi "leggeri", salutari; rimanda in modo rassicurante alla natura insieme a alcune categorie di vegetali, come gli ortaggi. Le campagne di educazione alimentare l'hanno messo nella lista degli ingredienti protettivi. Gli esperti suggeriscono di utilizzarlo almeno 2-3 volte la settimana raggiungendo complessivamente circa 250-300 g, Sembra infatti che gli abitueè del pesce abbiano una minore incidenza di malattie degenerative, in testa quelle cardiovascolari. Secondo alcuni epidemiologi queste effetto benefico potrebbe essere legato almeno in parte al fatto che la sua utilizzazione è in auge soprattutto fra le fasce di popolazione che hanno un atteggiamento più consapevole nei confronti della salute: fanno più movimento, tendono a curare con maggiore attenzione il menu quotidiano, consumano ortaggi e frutta freschi in abbondanza. no gli acidi grassi saturi, è ricca di acidi grassi msaturi e in particolare dei cosiddetti "omega-3". Queste ultime sostanze rappresentano una sorta di "antigelo" del sangue dei pesci e sembrano possedere proprietà anta-coagulanti, antiperten-rive, antinfiammatorie, immunos ti mol anti che possono influire favorevolmente sull'utilizzazione del colesterolo, la pressione e la viscosità del sangue e persino sui dolori artritici. Al punto che in commercio di trovano alcune capsule "terapeutiche" a base di olio di pesce di moda fra gli adepti delle medicine naturali. Ma non sembra utile ricorrere a queste pozioni fra l'altro costose. Le ricerche epidemiologich e hanno dimostrate che chi le utilizza non ha alcun beneficio in più di chi si limita a mangiare abitualmente il pesce. Per inserirlo nel menu settimanale non c'è che l'imbarazzo della scelta. Le varietà più ricche di acidi grassi "omega-3" sono quelle che forniscono ol- tre il 10 per cento di grassi, come aringhe e sgombri. Chi ne gradisce il gusto intenso e non ha particolari problemi di covi-appeso o di digestione può concedersele con l'accortezza di cucindrle PESCE A CONFRONTO (Contenuti per una porzione media) Calorie Pesci grassi Anguilla Aringa Sgombro Tonno fresco Pesci semigrassi Salmone Triglia Sarda Trota Pesci magri Merluzzo Orata Sogliola Spigola Grassi Colesterolo g mg 311 236 235 262 25.20 15.76 22.23 16.20 149 89 88 76 258 184 183 151 15.91 9.3 8.2 3.6 38 91 18 68 95 145 105 102 0.2 1.9 1.6 1.88 68.4 93 62 73 in modo semplice, per esempio ai ferri, o a vapore, senza aggiungere ulteriori condimenti. Tenendo presente che comunque il loro contenuto di grassi è pari, se non più ridotto, rispetto a quello di numerose qualità di salumi e formaggi. Meno energetici, meno ricchi di grassi e tuttavia ottima fonte di "omega-3" sono poi i pesci cosiddetti "semigrassi" fra cui si trovano tonno, sardine, acciughe, dentici, saraghi, trote e salmoni, assai vari dal punto di vista gustativo e adatti anche a chi deve fare i conti con le calorie. Ci sono infine varietà di pesce "magro" come sogliola, merluzzo, orata, vongole, mitili, calamari, che contengono solo fra 1'1 e il 3 per cento di grassi, quindi rappresentano una sorgente più modesta di "omega-3", ma in SCELTE ALIMENTARI Altri fattori protettivi legati al consumo di pesce sembrano essere indipendenti dagli aspetti culturali che influenzano le scelte alimentari. Uno dei più discussi e esaminati riguarda la sua composizione di grassi, che a differenza di quelli degli animali terrestri, in cui predomina- LA FRESCHEZZA PRIMA DI TUTTO Il fresco ha il corpo rigido, gli occhi sporgenti, di colore brillante, le branchie rosso vivo, le squame ben aderenti. La carne è soda, compatta, sottoposta a una leggera pressione del dito ritorna alla posizione di partenza senza presentare in [ossature. Il profumo è gradevole, eventualmente leggermente salmastre ma in nessun caso intenso. Questi ultimi due parametri di valutazione sono validi anche per il pesce in fiietti.Nei negozi affidabili gli esemplari in vendita sono col locati in scaffali refrigerati, immersi nel giaccio, lontano da lampade o altre fonti di calore. L'eventuale acqua sciolta deve scorrere via per evitare la formazione di batteri, favorita anche da eventuali decorazioni con prezzemolo o altre verdure (quindi poco raccomandabili). Una volta acquistato il pesce va conservato rigorosamente nella zona più fredda del frigorifero, dopo averlo evisce rate, e consumato entro 24 ore, Nelle grosse catene di distribuzione è disponibile an- che pesce già pulito, talvolta spinato e confezionato sotto vuoto. In questo caso la con servabilità può raggiungere i .5 giorni. E' sempre opportuno controllare la data di scadenza. Nell'incertezza meglio preferire un buon pesce surgelato. Quello semplicemente congelato (cioè sottoposto a temperature meno basse del surgelato) è di qualità più scadente. In entrambi i casi il pesce va consumato al massimo entro 24 ore dallo sconge I am e nto.Per gli acquisti vale sempre la stessa regola: diffidare dei prezzi troppo bassi e preferire prodotti locali di qualità garantita; rinunciare a certe pseudo-raffinatezze in onore della semplicità. Un esempio? Nella dieta di tutti i giorni invece dei gamberi, che oltre a essere poco vantaggiosi dal punto di vista economico hanno nella maggioranza dei casi un gusto vagamente chimico poco entusiasmante, andrebbe preferito il cosiddetto pesce azzurro, abbondante nei nostri mari e per di più super salutare, cambio hanno il pregio di essere digeribilissime, nella maggioranza dei casi delicate di gusto e molto povere di calorie. Vanno dunque ottimamente anche per situazioni speciali, per esempio nella terza età e durante lo svezzamento. Grassi a parte il pesce ha molti pregi nutritivi. Fornisce proteine nobili, vitamine A, D, del gruppo B, selenio, ferro. Quello di mare rappresenta una delle migliori fonti alimentari di iodio, minerale indispensabile per il buon funzionamento della tiroide, che nella dieta tende a scarseggiare. IL PESCE IN CUCINA Uno dei motivi che nonostante i vantaggi dietetici scoraggia il consumo abituale deI pesce è la preparazione, a torto ritenuta laboriosa. In realtà la maggior parte dei rivenditori offrono un accurato servizio di preparazione ai clienti abituali. Una volta superato questo ostacolo la cottura può, anzi, deve essere molto rapida per non rendere troppo asciutta e tigliosa la sua carne delicata. Quella al forno, al cartoccio o alla griglia garantisce i risultati migliori per gusto e Alcune varietà sono eccellenti anche semplicemente lessate, o, meglio ancora, cotte a vapore. In entrambi i casi l'aggiunta di aceto o limone al fu- metto migliora la consistenza della carne. Occorre comunque sperimentare diverse preparazioni per impratichirsi e raggiungere iI massimo livello di gradibiIit à, soprattutto fra i bambini, che spesso non sono da annoverare fra i fans dei prodotti ittici. Le varietà dal sapore più discrete, come sogliola e merluzzo, eventualmente "travestite da polpette co cotolette, sono di solito in testa alle loro preferenze. Iniziate con quelle, evitando imposizioni che potrebbero compromettere definitivamente la possibilità di creare dei. futuri degustatori di pesce, I valori dietetici non dovrebbero mai prevaricare le esigenze gustative, ma caso mai accompagnarle. Il pesce surgelato ha pregi nutritivi sovrapponibili al fresco e è un ottimo ripiego in caso di fretta o quando non si hanno sotto mano rivenditori di fiducia. Si può cuocere direttamente com'è soprattutte se in piccole porzioni, o altrimenti scongelare .preventivamente, in frigorifero, per alcune ore. DA BLU Jralità. Due - tre volte nel menù settimanale. igegneria genetica anche per i salmoni. - i ,. . ' . a ' 14 ,„ N ,. 0 ' N' i Ie ,1 SALVAGUARDARE LE RISORSE Il mare è un sistema ecologico complesso, delicato, lo sfruttamento delle sue risorse naturali va fatto con cautela. Flotte sempre più numerose e attrezzate vi hanno attinto per anni senza limiti. Nel 1989 si è raggiunta la massima capacità di pesca e da allora si sta assistendo a una progressiva diminuzione della disponibilità di pesce, ridotta, in alcuni a. • :JIit casi, fino al 70 per cento. Nell'Atlantico, per esempio, anche varietà una volta assi diffuse, come il merluzzo, sono diventate rare. Solo nell'Oceano Indiano, dove la pesca industriale non è ancora iniziata, il pescato é in fase di crescita. Per non impoverire ulteriormente le riserve, l'Unione Europea ha regolarli e ntato severamente zone e tempi di pesca riducendo le quote di pesce assegnate a ogni paese. I lavoratori del settore (circa 220.000 fra pescatori e altro personale) sono stati aiutati acquistando diritti di pesca nei paesi del terzo mondo, dove i nostri pescherecci tecnologici finiscono col sottrarre ai locali una delle loro migliore risorse di sopravvivenza. Per risarcire il maltolto negli ultimi anni l'Unione Europea offre ai partner la possibilità di partecipare ai vantaggi finanziari della vendita del pesce con una sorta di Joint Ventures. Grazie ai finanziamenti pubblici europei nuovi imprenditori del posto sono così riusciti a partecipare alla corsa allo sfruttamento intensivo, immettendosi fra l'altro sul mercato occidentale a prezzi concorrenziali, con conseguente ribellione dei nostri pescatori. Secondo gli esperti dei Woridwatch Insitute questa politica rischia di creale in futura grossi problemi. I grandi imprenditori mondiali non pos- sono più esimersi dal prendere in considerazione i costi ambientali del loro operato. La prima ditta che si sta impegnando su questo fronte è la Unilever, creatrice di alcuni famosi marchi di pesce conservate distribuiti in Nord Europa (Iglo, Nordsee). Con l'aitito del WWF l'impresa ha fondato un'istituzione indipendente che ha il compito di controllare le modalità di pesca e di garantire che seguano criteri ambientali rigorosi. Le linee guida comprendono il rispetto delle zone dei tempi stabiliti dai regolamenti internazionali e la limitazione della cosiddetta pesca "collaterale", che comporta, per esempio, la cattura di pesci di piccolo taglia o di esemplari non commestibili, come i delfini- In futuro avremo quindi sul mercato un pesce con l'etichetta ecologica. Anche alcune marche di tonno hanno adottato sulle scatolette un marchio per garantire criteri di pesca che salvaguardano di pescheria è disponibile nei seguenti supermercati Coop: Como, Lodi, Milano via Fili D'io, Sesto San Giovanni, Cremarla via del Sale, Peschiera Borromeo, Settimo Milanese, l'Auggiè, Brescia via Corsica. Nel supermercato di Milano via Arezzo è disponibile, in forma sperimentale, il pesce confezionato. Il Il futuro: l' acquacoltura la vita ai simpatici delfini. Un quinto del pesce che arriva in tavola proviene dagli allevamenti e in futuro l'acquacoltura potrà diventare la maggiore fonte di questo prezioso ingrediente. Un esempio assai interessante e ecologico di acquacoltura viene dalla Cina, dove i contadini organizzano piccoli allevamenti domestici di un centinaio di metri quadrati, nutrendo con il ricavato la famiglia e di- ininir .1w Irgq stribuendo Ie eccedenze nei mercati locali. Estensione limitata e mangime derivato da colture di lieviti preparati con i resti del raccolto di mais comportano costi ambientali bassissimi. I problemi ambientali non mancano invece negli allevamenti industriali. In Tailandia e in India, per esempio, chilometri e chilometri di coste sono stati occupati per l'allevamento dei gamberetti e di altri crostacei (che coprono ormai il 75 I r 44. Camuffi: frittura del pesce durante l'annuale Sagra del Padellone. per cento del mercato) sottraendo terreno alla coltivazione del riso e/o abbattendo intere distese di mangrovie. Gli allevamenti determinano la salificazione della terra, per anni inutilizzabile ai fini agricoli, e Io sfruttamento intensivo delle risorse idriche che ha causato, salo in Tailandia, una diminuzione del livello dell'acqua di falda di ben quattro metri in due anni. Un altro problema riguarda l'impiego di farmaci, necessari per combattere l'alto rischio di epidemie dovuto all'elevata densità abitativa degli allevamenti. C'e' poi da tenere presente che la maggior parte dei pesci d'allevamento si nutre dei suoi consimili. Secondo i dati della Fao, per ottenere un chilo di gamberi servono circa due chili di farina di sardine odi altro pesce meno pregiato, che ovviamente renderebbe di più se consumato tal quale. Significa quindi che le popolazioni dei paesi più poveri finiscono col rinunciare a una importante fonte di proteine per convertirla in un prodotto più pregiato destinato ai consumatori dei paesi ricchi. Negli allevamenti occidentali la tendenza a raggiungere il massimo dei risultati e del profitto in poco tempo spinge poi a inquietanti sperimentazioni, come quella dei "turbosalmani capaci di raggiungere dimensioni fino a 27 volte superiori a quelle dei salmoni normali grazie all'ingegneria genetica. Anche in questo settore, come in quello degli allevamenti di bovini e suini, si sta comunque cercando una forma di autoregolamentazione in senso ecologico. Alcuni marchi internazionali, come "Naturland• e "Dem eter" hanno messo a punto dei disciplinari adottati anche in allevamenti italiani. Un esperimento interessante è l'allevamento di trate di Cassolnovo, in provincia di Pavia. Chi ha curiosità in proposito può rivolgersi alla ditta Mandelli M81-928E91). NON 5010 IMPRESA DIECI ANNI FA BONOLA Un centro che segna un successo commerciale diventato anche una "piazza coperta" dove la gente del quartiere si frequenta. Alessandro Lago: "Una dimensione che oggi ci va un po stretta". Da allora altre esperienze con i centri di Baggio, Cantù e Crema. Il primo ipermercato Coop si inaugurò esattamente dieci anni fa nel quartiere Gallaratese di Milano e per la cooperazione di consumo rappresentò un evento storico capace di confermare il ruolo di leader nazionale della nostra insegna. A dieci anni di distanza, come ricorda il presidente di Ipercoop Alessandro Lago, quello di Bonola resta l'unico ipermercato con centro commerciale situato all'interno dei confini della città di Milano, con tutta la valenza d'immagine che questo fatto comporta. "Da allora le tappe di sviluppo dei nostri ipermercati sono state continue e puntuali: nel 91 abbiamo aperto le Torri a Baggio, nel 93 il centro commerciale di Cantù e ne] 94 Crema. Poi la stasi, non certo dovuta a nostra volontà, ma per l'intrico di nodi burocratici che sempre sottendono l'apertura di centri grandi ed impegnativi come i nostri e per il clima, spesso pretestuoso, che è stato creato contro i processi di sviluppo della grande distribuzione". LE INIZIATIVE PER IL DECENNALE L'occasione del decennale sarà per Bonola un momento di grandi iniziative sia sociali che commerciali per soci e clienti. Sarà l'anno nel quale si inaughererà il nuovo ampio e rinnovato ufficio soci che potrà così svolgere un sevizio più adeguato alle esigenze degli ormai 6500 soci prestatori. Per ricordare il ruolo davvero unico che ha svolto Bonola all'interno del quartiere verrà organizzato un convegno/dibattito aperto a tutte le forze sociali della zona. Uno spettacolo si terrà all'auditorium. Si sta pensando anche ad organizzare una festa/gita per i membri dei Comitati soci che in tutti questi anni hanno contribuito, anche grazie al loro impegno volontario, alla diffusione degli ideali cooperativi all'interno del quartiere e all'affermazione della "diversità" Coop. numeri dell'ipermercato VENDITE IN MILIONI IL CORAGGIO DI INVESTIRE A dieci anni di distanza Bonola resta, una pietra miliare anche per la capacità dimostrata dalla cooperativa di investire con coraggio. "L'investimento di allora poteva assumere caso di insuccesso, un ritorno pesante sulla nostra azienda, ricorda Lago. "Avere creduto nel potenziale degli ipermercati, nonostante le cresciute dimensioni di investimento, ha di fatto rappresentato una diversa e più moderna capacità d essere impresa per Coup Lo mbar- 1988 (9 mesi di apertura) 52.867 1997 138.975 NUMERO CLIENTI 1997 dia. Oggi le dimensioni che allora sembravano ideali, sono diventate strette ed i 5000 mq di superficie potrebbero essere tranquillamente raddoppiati per fornire un servizio ai consumatori che oggi, in qualche momento, li vede costretti a qualche coda di troppo. Quanti clienti serve oggi Bonola ? Sono circa 53.000 alla settimana, un numero davvero imponente. E teniamo presente che iI Centro commerciale di cui l'ipercoop è il cuore, ha di fatto costituito rapporti sociali del quartiere in positivo. Si parla spesso dei centri coni- 2.746.787 (pari a 52.882 la settimana) merci ali come di strutture disumanizzanti; Bonola credo rappresenti esattamente il contrario, una felice integrazione tra una struttura commerciale ed un quartiere urbano privo di servizi. Oggi per AMBIENTE gtaig. "CICLO E RICICLO "BOOM Risultati e prospettive dell' esperienza di collaborazione tra Coop e Aem di Cremona. 'Trasforma i tuoi rifiuti in possibilità di parcheggi, in abbonamenti per i trasporti urbani, in biciclette superaccessoriate" così scriveva su questo giornale, esattamente un anno fa, Giuseppe Tiranti, presidente dell'Azienda energetica municipale di Cremona per incoraggiare i cittadini a partecipare alla nuova edizione dell'iniziativa realizzata in collaborazione con Coop Lombardia "Ciclo e ricielo".Si trattava di un'idea semplice, pregia6 chiunque lo visiti Bonola è come la piazza di un grande paese, dove 'agente si ritrova, discute, socializza. Anche questo è un risultato che a dieci anni di distanza ci riempie di soddisfazione. miare ed incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani puntando direttamente sui cittadini; un idea semplice, ma Forse proprio per questo straordinaria, che ha dato risultati straordinari, tali da porre nel giro di due anni Cremona come prima assoluta nelle città italiane con oltre 50 mila abitanti.Ma facciamo parlare qualche dato: nel periodo maggio '97 dicembre '97 si sono raccolti in maniera differenziata ben il 34,46 in più di rifiuti, per un totale di 9.123 tonnellate molte della quali si sono trasformate in energia elettrica. Tutto ciò ha significato la distribuzione di 3.678 premi. Da questi risultati nasce l'esigenza e la volontà di riproporre questa iniziativa anche nel '98. "Squadra che vince non si cambia', certo, ma si allargano gli obbiettivi da conquistare. Ecco allora che sì vuole nel prassi ITIO anno allargare Pimpegno nella raccolta differenzia- '••21 i Quindirinale di Coopl.antlaentlia 1-11 aprile Inleroett wirat.corgalinabardia.k lEcaaailt gretuttylnInhattlia.11 legi 2,7.i '.'".',, i.„,...,,b C.A.I. dì reti...4w ro Brii. Annuita deo/nlini, ", ' b n ne.. 1"g!7,27t: itref ' eMge, , .. Lego PYNjr:+. Enderl Racrl. ,1,1,14,1, $nrligeNi. G51107 1.5C. UN PUNTO DI RACCOLTA PER RICICLARE, A,. UNA RACCOLTA 2A PUNTI PER CIRCOLARE ;‘ti I, " 1 'r » ,«jr :21MT "' Streletia di ttlIa.ntille And.. P.,..11.0 FAI.» Covp L, ..d.O.d14 viale Farnag02a.75 Y1.1•12 Ridiano lei 021895.931 bucami ...bapa CLop - II •r_luallti - Corten 19111 111.01 .' 932.1 I 1 .7~ntutlaullnl Per i n.b.. L 20.~ ta aggiungendo il settore dei piccoli inquinanti domestici come vernici, spray, barattoli, pagliette abrasive e via dicendo. Ma la vera novità di quest'anno, visto che non è mai troppo presto per af- frontare i temi ambientali sta nel fatto che vi sarà un percorso di raccolta rivolta ai bambini dei nidi e delle materne. A questo punto quindi non solo "Ciclo e nciclo", ma anche "Ciclo, riciclo e triciclo". fkr t ,nd. granita 5110.22.1mt. JcF Mila di nibbi. e 14.1 dei l•L eprile 081 ® Msaciolo alla Unione Stampo 14rn.dita italiana Tiratura 21.0.1.1t copi.: I-n em3 Lb -Quale C.onxitmti' ulna 11. allei. e non laguna rada guadi, Nane prode... E' carta ceningica RETE DI VENDIT PESCHIERA: UN SUPERMERCATO CHE GUARDA AL FUTURO Per tutte le esigenze del consumatore, con spazi di servizio assistito, settori specializzati, un nuovo percorso e un posto pensato solo per i bambini. Adesso il prototipo c'è già. Quante volte ci è capitato di girare dentro il supermercato alla ricerca di qualcosa? Forse ci siamo anche arrabbiati e pensato che fare la spesa è, a volte, stressante. Anche se da tempo abbiamo imparato la buona regola di fare una lista delle cose che servono, ci sfugge le logica con la quale sono espostele merci e questo ci fa perdere tempo. II punto è proprio questo e noi della Coop lo abbiamo capito. Per questo abbiamo guardato il supermercato con occhi nuovi, ci siamo messi dalla vostra parte, abbiamo fatto nostre le vostre esigenze. Ed ecco la sorpresa di un supermercato nuovo, di un supermercato 'amichevole" che ci accompagna a fixe la spesa in modo razionale, che ci aiuta e si mette totalmente al nostro servizio. Cominciamo con il percorso intorno. All'inizio troviamo una sorta di spazio dispensa, con tutti quei prodotti che in casa non devono mai mancare come l'acqua minerale, i detersivi, la pasta, il riso etc. E' in quest'area che si organizza quella che possiamo chiamare la spesa base. Seguono poi i reparti specializzati che riuniscono tutti i prodotti di una stessa famiglia' sono la profumeria, l'enoteca (con vini tipici, spumanti e liquori) e quello dei condimenti (oli, aceti e condimenti pronti). Ed eccoci nell'area dei prodotti freschi. Qui ci aspetta il banco della frutta e della verdura e quello del pesce fresco che offrono, con i loro arrivi giornalieri, quanto di meglio il mercato e la stagione offrono, quello della carne con una scelta superba di varietà e la panetteria che sforna ogni giorno pane e pasticceria. tradizionale banco della gastronomia trova il suo spazio all'interno di una vera area dei piatti pronti che ci propone con il punto degustazione la possibilità di assaggiare il 'piatto pronto del giorno". Per renderci le cose facili e farci risparmiare tempo, sempre in quest'area, si preparano salumi e formaggi già affettati e confezionati e si stornano pizze e focacce. Un bell'aiuto, non vi pare? Ma non finisce qui. Abbiamo rinnovato i servizi igienici rendendoli agibili anche alle persone in difficoltà, e li abbiamo dotati di fasciatolo. Peri bambini che accompagnano le mamme abbiamo predisposto uno spazio gioco e poiché fare la spesa è anche una bella fatica, ecco lo spazio ristora -ci si può sedere, bere una bibita, fare quattro chiacchiere, esprimere le proprie opinioni utilizzando Filo Diretto, cambiare gli articoli che non ci convincono con il servizio Soddisfatti o Rimborsati, controllare con il lettore ottico i prezzi e fare i conti della nostra spesa. A Peschiera Borromeo. Da domenica 5 aprile. LE GRANDI IRPE SPEC1A ikATE LA DISPENSA Tutto quello che in casa non può mai mancare LA PROFUMERIA Tutto per la pulizia, l'igiene e la cura della persona L'ENOTECA Vini tipici, spumanti, liquori, aperitivi LA BIRRERIA Birre nazionali e internazionali I CONDIMENTI Olii, aceti e condimenti pronti SPAZIO GIOCO LA PRIMA COLAZIONE Tutto quello che puoi mettere in tavola al mattino BANCO CARNI 3,! /k- • • Una grandissima scelta BANCO PESCE li meglio che offro il mercato e la stagione BANCO GASTRONOMIA Primi, secondi e contorni preparati a regola d'arte. Polli e carni allo spiedo, salumi e formaggi tagliati e pronti da portare a casa. Abbiamo pensato anche ai bambini che spesso vengono al supermercato con i genitori. Per loro abbiamo preparato uno spazio attrezzato dove potranno giocare e passare un po' di tempo. nuovo modo di fare la spesa che proponiamo è anche questo: il piacere di fare acquisti in tutta tranquillità. ASSAGGIA E METTI IN TAVOLA Una specialità al giorno pronta da assaggiare PIZZE E FOCACCE Una proposta veloce e gustosa LA FORNERIA. Pane caldo e pasticceria FRUTTA E VERDURA Una freschezza senza eguali. Da scegliere liberamente zNat mem • 7 ARRIVA ITURO UNDICI PAESI, UNA MONETA Rifare tutti i conti anche con... i centesimi, questi sconosciuti. E faremo divisioni e moltiplicazioni per abituarci al nuovo. Il compito arduo di avviarci al giorno del cambio ben informati. Ormai ci siamo. E' partita l'avventura "Euro''. Per la prima volta nella storia undici paesi decidono di introdurre un' unica moneta. 320 indioni di cittadini, che parlano dieci lingue diverse ma che pagheranno con una sola moneta. Ma che cosa cambia per i consumatori? Innanzitutto non si può sapere come reagirà il mercato finanziario, come sarà quotato Muro rispetto al dollaro. Di sicuro non ci sarà più la quotazione di tutti i giorni da consultare sui giornali per le monete che confluiscono, perché la parità lira-euro, franco francese-e u ro, m a reoeuro, eccetera, sarà già stata fissata una volta per tutte. E non ci sarà più la quotazione lira, franco o marco verso il dollaro. In questi giorni la lira è a 1.957 circa contro Ecu (che verrà sostituito dall'Euro). Se rimarrà così, ci abitueremo a dividere per 2.000. Ma ce ne sarà bisogno? Se tutti negozi saranno in grado di esporre ovunque i due prezzi (in lire e in Euro) non dovremo Fare la divisione. Ma se un giorno troveremo nella busta dello stipendio un totale in Euro di 1.022, dovremo fare la moltiplicazione per ricordarci che guadagniamo esattamente due milioni al mese. E ci servirà sapere che una moneta di 50 centesimi di Euro sono mille lire. Quindi attenzione alle monete, attenzione ai centesimi. sono pesanti. MAI PREZZI INTERI Quando ci siamo trovati in vacanza all'estero, ci ha impressionato la costanza con la quale i prezzi finivano in ..99. Insomma un pacchetto di pasta che oggi ha un prezzo di 1980 lire, dovrebbe costare 1,01 Euro. E' certo che verrà messo in vendita a 0.99 (cioè 1938 lire) per dare una buona impressione. Infatti 1,01 fa pensare a più di 2.000 lire; 0,99 fa pensare certamente a meno di 2.000 lire. Ma quanto costerà un pacchetto di pasta di prezzo più conveniente, diciamo di 1680, ben 300 lire in meno? In Euro sarà esposto a 0.86. Ma la differenza tra 0.99 (pasta di mar- ca) e 0.86 (pasta più conveniente) non è cosi impressionante come tra 1980 e 1680. Allora, ci troveremo a scegliere sempre più spesso il prodotto più caro? scritte che compaiono sulle casse, sulla pompa di benzina. Ci sarà un gran lavoro a modificare i vari apparati, in molti casi si dovranno comprare macchine nuove. E tutto questo richiederà lavoro e molti soldi. C'è poi un periodo nel quale conviveranno le due monete, lira e Euro. Vale la pena di spendere soldi e fatica per avere due scritture? Si dovrà fare comunque perché avremo diritto a pagare in Euro o in lire e seconda delle situazioni. ARROTONDAMENTI Moltiplicare e dividere per 1.957,61 (o quello che sarà il cambio) anche se lo fa la macchina richie- de un arrotondamento. Per prodotti di poco valore può diventare una somma importante la differenza di arrotondamento moltiplicata per pezzi venduti. Se è a nostro favore non ce ne accorgeremo, ma se INFORMARE II compito di informare è stato assegnato alle Amministrazioni Provinciali. Per quanto si daranno da fare le Province, non OM/ CONFRONTI Per la prima volta poi saranno evidenti differenze di prezzo per prodotti uguali da paese a paese. Riviste specializzate già ci hanno fatto sapere che la Coca-Cola costa meno in Spagna, e altre pubblicazioni ci hanno spiegato quali siano le differenze di prezzo per le automobili. In questo caso c'è già chi ha provveduto a importare le auto dal paese dove costano meno. E ci saranno sorprese] Magari, consultando i prezzi degli alberghi potremmo scoprire che ci conviene andare in Costa Azzurra. EUR 12KR( EURO RA EURO 11111g URQ SKR, EURO fia/ EURO E SCI „ OKti TURO FMK. • FF Eupo RARO 3t. • t".• j• PTA / EuRo EURO 05! EURO ::5)",, i<> PROBLEMI L'aula del Parlamento di Strasburgo ne accorgerà chi ce li ha venduti. Nel frattempo ci saranno da risolvere alcuni problemi non da poco. Due generazioni di italiani sono cresciute senza sapere che cosa sono i centesimi. E la generazione che li ha conosciuti, dopo cinquant'anni li ha scordati. Si sono scordati i centesimi i calcolatori che abbiamo programmato per non avere virgole. E lo stesso vale per tutte le Tutte le illustrazioni sull'Eura di questa pagina sana state gentilmente fornite dalla Rappresentanza di Milano della Commissione europeo contro la guerra. Ma se siete ancor più giovani probabilmente non ne sapete nulla. E bisogna che qualcuno vi faccia presente che nel marzo 1943 c'era ancora il fascismo al potere, che questi erano i primi scioperi dopo vent'anni, perché durante il fascismo era proibito scioperare. Il libro parte da qui e ci fa sapere che anche ad Abbiategrasso ci fu una forte adesione alla protesta: il 29 marzo 1943 scioperano le lavoratrici del Cotonificio Dell'Acq ua e di altre fabbriche più piccole. E la cosa era così clamorosa che si precipitò in mattinata al Cotonificio il presidente dell'Associazione indu- striale di Milano, e poi nel pomeriggio persino il sottosegretario del ministero delle Corporazioni. Questo alto esponente fascista le tentò tutte: minacce verbali, spari di rivoltella in aria, uno schiaffo ad un'operaia: lo scioperò continuò. D'altra parte molti di Abbiategrasso e dei paesi vicini erano pendolari verso le fabbriche milanesi. E allora Abbiategrasso si trova a fare da cerniera tra la grande città e la campagna circostante. L'opposizione al fascismo è rappresentata da quelli che erano in galera o al confino. Solo pochi episodi di opposizione si manifestano, subito repressi. E ciò nonostante il lavoro sarà sufficiente. Come cooperative avremo il compito di informare. A incominciare dai soci prestatori che all'improvviso vedranno il loro deposito passare da milioni di lire a migliaia di Euro. E si devono aspettare anche un calo dei tassi. La tendenza, di fronte ad una moneta unica con cambi fissi all'interno, dovrebbe essere quella di un calo dell'inflazione e di conseguenza anche dei tassi. U.P. "LETTURE" A CURA Dl UGO PINFERI Quei giorni di guerra in pianura 11~.11.01 15,1917.1.. I TRONO' (. 111 I - ' 111afAIITOKAMW k.h.f4.1 a Alberto Magnani- Yolanda Godoy, I senti mesi della Città di Abbiategrasso. L'Abbiatese durante la Resistenza, Società Storica Abbiatense. 319 pagine, senza indicazione di prezzo. Vi ricordate gli scioperi del '43 ? il ricordo è diretto se siete avanti con gli anni. Se siete più giovani il ricordo è indiretto. Cioè, qualcuno vi ha raccontato che nel marzo del 1943 nelle maggiori fabbriche del Nord ci furono scioperi contro le condizioni di lavoro, di salario, sulle insufficienze alimentari. Insomma le rivendicazioni erano sindacali, ma era chiaro che gli scioperanti erano cospirativo portai suoi frutti nel 1943, ma si dovrà aspettare la fine del 1944 perché si possa parlare di Resistenza nella zona. E sarà una lotta fatta di propaganda sotterranea e di reclutamento verso le formazioni partigiane in montagna, perché per molto tempo non si trovò il modo di operare militarmente in ca R.strada /2a. griquando a di compiere fu scelta la azioni anche in pianura, si organizzarono piccole Formazioni che di notte potevano procurare danni con azioni di sabotaggio. E questo costò molto in termini di arresti, ferite, morti-Anche questo libro sceglie la strada di dare la parola ai protagonisti. Sono tantissime le testimonianze dirette (tra le altre quella del cooperatore Giulio Garbelli) e invece ci sono le ricostruzioni biografiche di chi non ha visto i giorni della liberazione odi chi non c'è più. Quanti dei lettori sono di quelle parti o hanno la famiglia che viene da li? Se volete che la memoria non si perda rivolgetevi alla biblioteca del vostro quartiere o deI vostro Comune e chiedete che venga richiesta questo volume. Purtroppo non c'è l'indirizzo della Società Storica Abbiatense, ma basterà chiedere informazioni alla Biblioteca di Abbiategrasso. heaPeilia • • Un "probo pioniere" nel Bangladesh La storia concreta di un uomo e della sua banca che presta denaro ai più poveri, senza garanzie, per farli uscire dalla miseria e per dare loro dignità e un po' di prosperità. di Ugo Pinferi Muhammad Yunus è un cittadino del Bangladesh. Musulmano, di famiglia benestante, studia con profitto, va negli USA con una borsa di studio. Si laurea in economia ed è destinato ad una brillante carriera negli organismi economici del suo Paese. Non si trova bene e si dedica all'insegnamento in un'università di provincia. Parla di grandi numeri e si trova a contatto con la miseria che lo circonda. Bangladesh ha 120 milioni di abitanti su una superficie che è metà di quella italiana. Il 90 per cento della popolazione è analfabeta. 11 territorio è prevalentemente piano soggetto a mareggiate, cicloni, alluvioni nel periodo dei monsoni. Gli altri mesi sono di relativa siccità. Le condizioni di miseria sono estreme per una parte considerevole della popolazione, il 40 per cento non riesce a soddisfare le minime esigenze alimentari. Per sopravvivere milioni di persone ogni giorno devono inventarsi piccoli lavori manuali. Un esempio: per 750 lire al giorno provvedono alla decortizzazione del riso. Questo giovane professore si trova a parlare con una donna che fabbrica sgabelli di bambù, Sulla Begum. Per acquistare la materia prima ha bisogno di 50 dollari. Deve rivolgersi all'usuraio del paese. Quando ha finito il lavoro, ha venduto gli sgabelli, restituito il prestito con gli elevati interessi, le rimangono 400 lire al giorno. Nasce da qui l'idea di Yunus: trovare il modo di imprestare a donne come Sulla Begum il denaro necessario al loro lavoro. Si rivolge alla banca presso la quale è cliente e gli viene confermata la regola universale di tutte le banche: non si imprestano soldi se non ci sono garanzie. Si offre come garante. Gli dicono che si può fare, ma bisogna che i destinatari del prestito compilino dei questionari. Ma non possono! Sono analfabeti. Riuscirà lo stesso a farcela, operando come una sezione speciale della banca, utilizzando i giovani studenti della sua università per istruire le pratiche, Era iI 1977. Oggi la banca è diventa- n ta autonoma, si chiama Grameen, che più o meno significa "agricola". Opera in 36,000 villaggi (circa la metà dei villaggi del Bangladesh) con 12 mila dipendenti in 1.100 filiali. Il 94 per cento dei clienti sono donne, e la banca riesce ad ottenere la restituzione dei crediti (e degli interessi) al 95 per cento (la sole donne restituiscono al 98 per cento). E valore medio dei prestiti è di 300 mila lire. Una successiva esperienza di finanziamento per la casa (modestissima) ha permesso a 350 mila famiglie di avere un tetto, e altre 150 mirala casa se la sano costruita grazie alle attività avviate con i prestiti della Grameen. Il 10 per cento del- l illa A'-1 _ g 'M t VL, Mbh P. R1 „ì4, 1, t14*Ili'4 Muhammad Yunus, il fondato e della banca per i giù poveri. Accanto al titolo Finsegna dello Grameen Bank. menti prestigiosi da organismi internazionali, ricevono aiuti dalle principali fondazioni internazionali e dalla Banca Mondiale. La loro esperienza è sta- narle. Sono ben descritte in un libro, per il momento pubblicato solo in francese: Muham-m ad Yunus, Vera un monclt gans pauvreté, Editions Jean-Claude Lattès, Paris. Dopo l'avvio delle prime attività, l'esperienza ha portato alla definizione di regole. Durata del prestito, un anno. Rimborsi settimanali a cifra fissa. Il primo rimborso a partire da una settimana dal prestito. interesse del 20 per cento. Il rimborso è del 2 per cento alla settimana, per cinquanta settimane. In pratica gli interessi sono di 2 taka alla settimana per un prestito di 1.000 taka. Ogni anno si tiene una l'eccedenza. 5 -Durante la semina ne pianteremo il più possibile. 6 - Faremo in modo di avere pochi bambini. Limiteremo le spese. Faremo attenzione alla nostra salute. 7 - Daremo un'istruzione ai nostri figli e ci procureremo i mezzi per sostenere l'istruzione. 8 - Ci dedicheremo alla pulizia dei nostri bambini e dell'ambiente. 9 - Costruiremo e utilizzeremo pozzi neri. 10 - Berremo acqua dì pozzi sani. Se non ce ne sono, faremo bollire l'acqua o la disinfetteremo con allume. 11 - Non esigeremo alcuna dote per i nostri figli e non ne daremo a nessu- Il sistema si basa su gruppi di cinque persone. Quando ci sono cinque persone disposte a rispettare queste "decisioni" si chiede a ognuna che cosa pensa di fare se ottiene un prestito. Stabilito, all'interno del gruppo, che ci sono le condizioni, si concede il primo prestito.Il prestito può essere rinnovato. Quando il primo prestito va a buon fine (ed è interesse degli altri componenti che ne sono garanti moralmente), si può prestare al secondo membro. Il responsabile del gruppo sarà l'ultimo ad ottenere il prestito.La riscossione settimanale del rimborso consente di verificare se le cose vanno bene, e di intervenire se ci sono problemi. UNA STORIA CHE SI RINNOVA Una riunione dei soci. Sono sopratutto le donne che accedono ai prestiti. Nella foto in basso la signora Nurjajnin Cbaideader sto usando H cellulare della Grameenphone, azienda dello telefonia mobile della Gromeen Bank. Il cellulare, dato Io scarsità dei telefoni è diventato strumento per uno nuova attività e la signora Chokleader gestisce l'uso del telefono nel suo villaggio. la popolazione è stata posta in condizione di uscire dalla miseria. Oggi Muhammad Yunus e la sua banca sono conosciuti in tutto il mondo, hanno ricevuto riconosci‘Sn liTific 91.11.1i.sk , i I, l s s ' ta trasferita in ogni parte del mondo. Naturalmente a raccontarla così sembra facile. Ma le difficoltà, le diffidenze, le resistenze, sono state tante. Ed è istruttivo esami- • • riunione nazionale durante la quale si fa il punto della situazione e si valutano le esperienze. Anno dopo anno si sono definite delle "decisioni" che hanno raggiunto il numero di sedici. Questi sono gli impegni che devono assumersi i sottoscrittori di prestiti: 1 Noi rispetteremo e applicheremo i quattro principi della Banca Grameen: disciplina, unità, coraggio e lavoro assiduo, in tutti gli aspetti della nostra vita. 2 - Apporteremo la prosperità alle nostre famiglie. 3 - Non vivremo in case in rovina. Aggiusteremo le nostre case e aspiriamo a costruirne di nuove al più presto possibile. 4 - Coltiveremo verdure durante tutto l'anno. Ce ne ciberemo e venderemo na delle nostre figlie. Le doti saranno bandite nei nostri centri. Ci opporremo ai matrimoni tra bambini, 12 - Non commetteremo alcuna ingiustizia e ci opporremo a quelle commesse da altri. 13 - Procederemo collettivamente a investimenti più elevati per ottene re risultati più importanti. 14 - Saremo sempre pronti a venire in aiuto agli altri. Se qualcuno ha delle difficoltà, lo aiutere- mo. 15 - Se veniamo a sapere che in un centro la disciplina non è rispettata, ci recheremo là per ristabilirla. 16 - Introdurremo gli esercizi fisici in tutti i centri. Parteciperemo a tutti gli incontri che saranno organizzati. Era il 1848. L'Europa fu percorsa dalle richieste di democrazia, di statuti. In campo economico ci furono due personaggi che proposero nuove forme di credito. Friedrich Wilhelm Raiffesen (1818-1888), quale sindaco di una città sul Reno, oltre a istituire forme di assistenza ai bisognosi. inventò la Cassa Rurale, basata su questi principi: garanzia solidale, rinuncia alla tassa di ammissione, rigorosa limitazione del territorio di competenza, nessuna ripartizione degli utili, costituzione di un fondo istituzionale indivisibile e non disponibile in caso di liquidazione, ammissione onoraria gratuita. Hermann S chulze-Del itzsch (1808-1883) in Prussia invento la Banca Popolare, che si rivolgeva al inondo della piccola impresa. E' l'epoca delle diverse forme mutualistiche, che tanto hanno fatto per far uscire dalla miseria milioni di europei. In Italia la prima Banca Popolare, quella di Lodi, nasce nel 1864, fondata da Tiziano Zalli, sostenuto da Luigi Luzzatti. La prima Cassa Rurale sorge a Loreggia (Padova) nel 1886, fondata da Leone Wollemborg e Antonio Keller.Yunus è arrivato alla formulazione dei principi della Banca Grameen ripercorrendo la stessa strada: ci sono dei bisogni individuali che non sono affrontati né dallo Stato, né dai privati. Mettendo assieme i bisogni indiViduali si possono trovare soluzioni comuni. I GIOVANI E I CONSUMI LUSINGHE E CONSAPEVOLEZZA Comportamenti, scenari e proposte educative nelle relazioni • di studiosi di varie specializzazioni. I lavori aperti da L. Ferini di Maria R. Lacelli L'Associazione nazionale Cooperative di Consumatori ha organizzato, ai primi di marzo, a Roma il convegno "Giovani e Consumi: tra lusinghe e consapevolezza". Partendo dall'attività che Coop svolge da anni nelle scuole di ogni ordine e grado, realizzando percorsi specifici di educazione ai consumi, il convegno è stato un momento per approfondire le conoscenze necessarie a non subire passivamente e in modo acritico le lusinghe e le seduzioni provenienti dal mercato e in particolar modo dal messaggio pubblicitario, in tema di alimentazione. Ha coordinato i lavori, Loris Ferini, responsabile del Settore soci e consuamtori di Coop, creando i presupposti per una costruttiva discussione sul rapporto tra giovani e consumi e sui possibili percorsi educativi da attuare per promuovere un consumo più responsabile, sia sul piano sociale che ambientale. Eminenti i relatori, ad iniziare dalla Senatrice Carla Secchi, Sottosegretario al Ministero della Pubblica Istruzione che si è soffermata sul ruolo importante della scuola nei veicolare le conoscence. Tuttavia la centralità nell'educazione alimentare è rappresentata dalla famiglia soprattutto nell'infanzia e nell' adolescenza. A questo riguardo, ha concluso la senatrice, l'informazione deve diventare "etica" perchè rende capaci di far assumere scelte in sintonia con la propria personalità. Importante è stata la relazione qual!i o del dettar Enrico Finzi, Presidente di Demoskope a, sui risultati della ricerca di mercato commissionata da Coop su"I giovani e l'educazione alimentare. A 26 domande i ragazzi della fascia di età 9 -13 anni rispondono con un grande interesse verso il cibo, la sua qualità, la sua sicurezza. Pur tuttavia le fonti di informazione prevalenti rimangono la famiglia h la scuoia, al cui ridosso si colloca la conoscenza e l'immagine delle marche leader, in grado di creare dei veri modelli di consumo tra i giovanissimi. Spesso il messaggio pubblicitario ha la capacità di lusingare il giovane spettatore all'acquisto di prodotti che evocano scenari irreali, tanto da suscitare scelte d'acquisto non correlate agli effettivi bisogni individuali. Oltre gli oggetti di consumo, ci sono però i sentimenti, e su questo argomento si è soffermato il Professar Vittorino And reoli, famoso ne uroipsi chiatra. li desiderio dell'adolescente, negli ultimi tempi, si è relegato ad un' ottica di breve periodo, perdendo di vista Ia progettualità di lungo periodo. Cosi, estremizza Ancireali, anche i sentimenti diventano quasi degli oggetti, dei prodotti di consumo disciplinati dalla regola dell'usa e getta. "Sarebbe auspicabile un intervento diretto a smitizzare il valore apparente degli oggetti, e a recuperare il sentimento, come valore fondante l'esistenza, che deve essere coltivato per sempre, e non per attimi". Delle metodologie e dei criteri operati per fare ed ucazione ai consumi, ha parlato invece il professor Luigi Guerra, del Dipartimento di Scienza dell'educazione dell'Università di Bologna. I saperi 3a proporre ai bambini e agli adolescenti vanno dalla conoscenza del mercato, alla progettazione di ciò che si ha bisogno di consumare, per terminare con la valutazione dell'intero mercato dei consumi. Questo in più dimensioni cognitive che spaziano nel mondo delle emozioni e naturalmente facciano appello alla fantasia della "tenera" età. Il convegno si è articolato in una tavola rotonda pomeridiana per approfondire un po' il.,,vissuto dei giovani con l'esperienza di chi vive a contatto con loro o ne studia le propensioni al consumo. Hanno parteciato infatti, Don Luigi Ciotti, presidente del gruppo Abele, professor Eugenio del Toma, presidente dell'Associazione italiana di dietetica, il professar Mario Li vo Is i, Pro rettore dell'Università DULM di Milano, e il dottor Ermete Realacci, presidente di Legambiente. Gli argomenti ENRICO FINZI. SociologoDernoskopea Le tendenze manifestate dalle nuove fasce di clientela comportano almeno tre conseguenze per la grande distribuzione. Una nuova responsabilità sociale dell'impresa che non dovrà più limitarsi alla mera fornitura dei prodotti a prezzo equo, ma enfatizzare l'informazione e la formazione. Inoltre, il differenziale competitivo tra aziende sarà sempre più legato alla qualità della loro relazione con i consumatori. Infine, i punti vendita dovranno attrezzarsi a ricevere sempre più le rimostranze e le richieste di miglioramento provenienti dalla clientela. VITTORINO ANDREOLI Ne uropsichiatra I giovani non sono soltanto dei consumatori di oggetti. Sono dei consumatori di sentimenti. L'attenzione sugli oggetti deve dunque coinvolgere e spostarsi anche sui sentimenti che appaiono come "oggetti" da usare e buttare. Si deve dunque fare lo sforzo, assieme ad una educazione a scegliere cose utili e non tali da creare frustrazione, di iniziare un progetto perché ogni giovane conosca i propri sentimenti e abbia consapevolezza del come "si'consumano". LUIGI GUERRA_ Dipartimento Scienze dell'educazione Università di Bologna- L'educazione ai consumi costituisce una dimensione irrinunciabile del percorso fonnativo dell'individuo contemporaneo. In particolare, per l'adolescente e per il cosiddetto `giovane/adulto" il consumo rappresenta spesso una delle direzioni fondamentali di costruzione e di affermazione della propria identità. A partire da queste prospettive, l'educazione ai consumi deve essere progettata e sviluppata in termini positivi e deve proporsi l'obiettivo di lavorare per un consumatore "critico": capace di introdurre elementi di regia personale nelle proprie quotidiane scelte di mercato. CARLA ROCCHI. Ministero Pubblica Istruzione. L'educazione ai consumi è la cartina di tornasole dell'educazione ambientale. Infatti il rifiuto all'acquisto e aI consumo di prodotti che concorrono all'inquina- mento o che derivano da crudeltà nei confronti degli animali, è elemento condizionante del mercato e conseguentemente spinta decisiva ad un cambio sostanziale dei processi produttivi. EUGENIO DEL TOMA. A s soc iaz io ne itali an a di dietetica Le nuove generazioni per quanto più attente al valore salutistico di un consumo intelligente, non ricevano un'educazione dietetica adeguata. Inoltre, nella fase di emancipazione i giovani sono portati, anche sul piano nutrizionale, a comportamenti di 'branco che privilegiano alcuni cibi (ham-burger, pizza, birra etc.), quasi in antitesi alle scelte più tradizionali degli adulti. E' necessario potenziare le Fonti attendibili di educazione alimentare e garantire un vero monitoraggio nutrizionale dei giovani. MARINO LIVOLSI. Iulm Milano. Un esempio particolare e importante di educazione al consumo è l'educazione al consumo multimediale. Bambini e adolescenti vedono molta televisione, leggono fumetti e qualche libro. sfogliano occasionalmente giornali e riviste, vedono, per la strada, manifesti etc. 'rutto ciò contribuisce a creare una rappresentazione del mondo (un mondo parallelo, una "quasi realtà"), che tende a sovrapporsi alla: realtà vissuta in famiglia, a scuola, nelle città in cui vivono etc. Come coesistono queste due realtà? Come fare in modo che la "quasi realtà" non invada la realtà fino al punto di farli sentire indifferenti o estranei alla loro vera vita? ERMETEREALACCI Legarci Mente. I giovani oggi non considerano l'ambiente un accessorio estetico, ma un dato reale che ha una diretta influenza sulla qualità della vita. Non dobbiamo sottovalutare il fatto che un'alimentazione sana è spesso sinonimo di un ambiente sano, di una migliore qualità della vita. La qualità di una nazione, il suo grado di modernità devono misurarsi anche su questo: sulla capacità di assicurare uno sviluppo equilibrato, ecoconapatibile che miri alla qualità ambientale e alla qualità della vita dei cittadini. tarR MAT =AZIONE C O 41311r T t R' "Computer per la scuola" PFR LA .MIOLA1 Oltre duemila le scuole che hanno partecipato al progetto di Coop Lombardia A poche settimane dal termine del programma Coop "Computer per la Scuola" ci sembra interessante fare un bilancio sui primi risultati di questa iniziativa che ha visto coinvolta tutta la comunità a favore della scuola. Il problema della scarsa informatizzazione della scuola italiana unitamente ai progetti del Ministero della Pubblica Istruzione per migliorare questo stato di fatto hanno reso di pubblico dominio questo tema durante tutto il 1997 con numerosi articoli apparsi sulla stampa nazionale. Il programma Computer per la Scuola, inserito in questo contesto, ha riscontrato un successo molto superiore alle aspettative, non solo per il numero di scuole iscritte, per gli ordini inviati, per gli articoli apparsi sulla stampa nazionale e locale, ma soprattutto per l'entusiasmo delle scuole e dei consumatori nel sostenere questa iniziativa. Le scuole, contattate prima della pausa estiva, hanno subito compreso l'opportunità che veniva loro offerta con questa proposta e insieme ai genitori hanno fatto in modo che tutta la collettività fosse messa al corrente del progetto Computer per la Scuola: i punti raccolta tagliandi, le competizioni fra classi, le feste in occasione delle prime consegne sono solo alcuni degli episodi che hanno scandito questi mesi appena trascorsi. I riscontri diretti delle scuole, raccolti attraverso un'intervista ai coordinatori del progetto, hanno sottolineato la forte valenza sociale dell'iniziativa non solo per il coinvolgimento della collettività ma anche per l'avvicinamento delle famiglie al mondo scolastico. "E' la migliore operazione d'immagine che la Coop ha fatto da quando la conosco". "Per la prima volta la pubblicità si è tradotta in un progetto educativo più ampio". "Sia la Coop che la Comunità sono stati bravissimi" - "E' un'operazione che ha avvicinato le famiglie alla scuola" - sono alcuni dei commenti che abbiamo registrato in questa indagine. Molte sono state le lettere di ringraziamento e di lode oltre alle testimonianze dirette che abbiamo raccolto da chi i tagliandi li consegnava personalmente. Più delf80% di coloro che hanno già ricevuta attrezzature dal catalogo Coop, ha dichiarato che la propria scuola è al momento molto soddisfatta sia per quanto riguarda i prodotti offerti che per la gestione del programma. Molti vorrebbero che l'iniziativa fosse ripetuta in futuro per poter permettere il completamento e l'aggiornamento delle attrezzature già in dotazione. Numerosi sono stati anche gli episodi di collaborazione fra scuole: chi aveva un numero dì tagliandi ° in eccesso li donava alla scuola vicina per permettere a quest'ultima di ricevere più materiale. Anche i consumatori, cui tutto sommato questa iniziativa ha "tolto" il premio, hanno avuto opinioni molto favorevoli nei confronti di Computer per la Scuola: "Visto che la spesa si fa, mi fa piacere aiutare le scuole ad attrezzarsi meglio" - "E' un'ottima iniziativa e spero che continui" "Una delle migliori iniziative organizzate finora". Per quantificare il successo di "Computer per la Scuola" basta os- servare alcuni dati: attualmente le scuole iscritte sono più di 2.000, il 73% del totale presente sul bacino di utenza di Coop Lombardia, suddivise secondo le tipologie descritte nel grafico qui riportato. Le province con l maggior numero di iscritti risultano essere Milano (836), Brescia (239), Como (196), Cremona (179) e Varese (169). Ad oggi !e scuole hanno inviato più di 300 ordini di materiale informatico per un totale di circa 900 articoli, con una netta prevalenza di Personal Computer (43,8%) seguiti da Stampanti Scanner e accessori (28,4%), software didattici e CDRom (25,8%), software per facilitare l'apprendimento (2%) e servizi su Internet e formazione (0,1%)• E questi sono soltanto i primi risultati, le scuole infatti avranno tempo fino al 28 di marzo per inviare gli ultimi ordini e per ricevere gratuitamente gli articoli scelti, Per ora abbiamo assistito all'avvio di un processo che si concluderà fra alcune settimane, quando le scuole potranno verificare direttamente i risultati ottenuti. Ripartizione delle scuole iscritte ILITURA In mostra Bergognone, un grande lombardo Coop Lombardia sostiene un'altra grande iniziativa culturale, a Pavia, dove per la prima volta, dal 4 aprile al 30 giugno, si esaone una raccolta monografica dell'opera del Bergognone. Mostra in quattro sezioni. W.entre al Castello Visconteo si potranno ammirare i grandi quadri, alla Certosa saranno visitatili gli affreschi e le pale d'altare. La mostra Ambrogio da Possano detto il Bergognone è uno degli eventi culturali dell'anno. Una mostra di grande utopia che ci permette di ammirare un patrimonio straordinaria di dipinti, provenienti da tutto il mondo e riuniti per la prima volta. Nel Castello Visconteo di Pavia, sede Musei civici, saranno esposte circa 60 tavole che l'artista, che tanta e preziosa parte ebbe nella decorazione della Certosa, eseguì tra il 1480 e il 1515. IL PERCORSO GUIDATO DELLA MOSTRA La mostra (il cui coordinatore scientifico è Gianni Carlo Sciolla) è Ia prima monografia sul pittore lombardo e, grazie a numerosi ed eccezionali prestiti provenienti da collezioni pubbliche e private italiane e straniere (tra gli altri: National Gallery di Washington, Courtauld Institute e National Gallery di Londra, Petit Palais di Avignone, Szepumevszeti di Budapest) propone il percorso pittorico del Bergognone dagli esordi fino al secondo periodo certosino. Quattro sono le se- zioni della mostra. La prima è dedicata ai precedenti maestri (fra i quali Donato De' Bardi, Vincenzo Poppa, il Maestro della Madonna Cagnola) i cui dipinti provengono dalle Civiche Raccolte d'arte di Milano, della Pinacoteca Civica di Savona, dalla Pinacoteca di Brera; la seconda comprende le opere degli esordi e mette a fuoco i rapporti con l'arte fiamminga, Foppa e la pittura ligure - provenzale. La terza sezione raccoglie le opere del primo periodo certosino: sono esposte straordinarie ricostruzioni di pale d'altare, con predelle prestate dai vari musei. La quarta sezione ospita i dipinti tra primo e secondo periodo certosino ed è dedicata all'opera del Maestro nei centri lombardi (Milano, Lodi, Bergamo e nuovamente Pavia) e a] suo ritorno in Certosa. Il percorso si integra con la visita alla Certosa di Pavia, vera e propria seconda sede della mostra, dove si ammirano nel loro contesto originario gli affreschi e le pale d'altare di recente restaurati in occasione dell'evento culturale. Per visitare la mostra Orario Da martedì a venerdi 10 - 17, sabato, domenica e festivi 10 - 19 (chiuso il lunedi) Biglietto unico valido per visitare ambedue le sedi di mostra intero L. 12.000 Per i soci che si presenteranno all'ingresso con la tessera sociale L. 6.000 Per ogni altra informazione ci si può rivolgere ai Musei Civici Castello Viscontea telefono 0382/33853 - 304816 L'IISTORAZIONE Il "boom" dei buoni-vasto Diffusione del sistema a ritmi incalzanti. Chi gestisce il servizio in Italia.,aziende soddisfatte. la legge che regola la materia di Silvia Gigli Piatto ricco coni ticket. Pranzi e cene pagati con tanti bigliettini colorati che formalmente non sono denaro ma che ne fanno abilmente le veci. Sono i buoni pasto, conosciuti anche come ticket restaurant, fogliettini con un valore nominale di alcune migliaia di lire che danno la possibilità di pagare le proprie consumazioni senza mettere mano al portafoglio. Ne sono forniti soprattutto i dipendenti di grandi imprese che non hanno mense aziendali e che in questo modo risolvono il problema del pranzo per i loro lavoratori. Il servizio dei buoni pasto, che in Italia si è sviluppato in maniera strepitosa negli ultimi dieci anni e che può contare su due o tre grandi imprese che si spartiscono il mercato, è nato in Francia negli anni '60 in risposta alla crescente richiesta delle aziende di poter disporre di una ristorazione alternativa alla tradizionale mensa. Tra le maggiori imprese del settore ci sono il gruppo Accor, che controlla Gemeaz Cusin e gestisce H marchio Ticket Restaurant nel mondo, e la Ristoservice sri che, per il gni ppo Camst, gestisce il servizio "Day buoni pasto", soprattutto nelle regioni dell'Italia centrale. in Italia, il servizio dei buoni paste è stato introdotto da Gemeaz Cusin nel 1976 e da allora è cresciuto a ritmi incalzanti. «in effetti quella dei buoni pasto si è rivelata un'intuizione vincente spiega Monica Beni, della direzione centrale marketing di Gemeaz Cusin per Ticket Restaurant . Dalla Francia questa formula si è rapidamente diffusa in tutti i principali paesi europei come Gran Bretagna, Belgio, Italia, Spagna, Portogallo, Svezia e in importanti realtà sudamericane come Brasile, Argentina e Venezuela. In tutto i nostri servizi sono presenti in 25 nazioni nel mondo». IN TRE PER IL TICKET Che quella dei buoni pasto sia una soluzione che mette d'accordo aziende, lavoratori e, chiaramente, le imprese che offrono questi servizi, lo dimostra la loro massiccia diffusione e l'aumento del numero dei negozi nei quali è possibile spenderli. ,‹Quella dei buoni pasto è una miglioria che è entrata ormai a pieno titolo negli accordi aziendali, nonostante non sia imposta da nessuno - spiega Patrizia Motto della direzione al personale dell'Unità editoriale multimediale spa di Roma -. E' nata dall'esigenza di coprire il costo del pranzo per i dipendenti di grandi aziende che hanno degli orari nei quali è prevista la pausa per mangiare. Di fatto è diventato anche un arrotondamento dello stipendio: piuttosto che avere un aumento contrattuale si ottengono ogni mese qualche centinaio di migliaia di lire in più grazie ai buoni paste che, per legge, possono essere spesi nei bar, nei ristoranti e anche nelle gastronomie». In realtà pare che i vantaggi per le aziende, che elargiscono i ticket ai propri dipendenti in numero variabile a seconda delle presenze di mese in mese, non sia di poco conto. 1 ticket, che hanno un valore nominale individuato insieme alle rappresentanze sindacali (variabile dalle 4 mila 500 alle 10 mila lire per ciascun buono), garantiscono infatti alle aziende una riduiione dei costi, grazie all'esenzione da contributi fiscali e previdenziali qualora il ticket non superi il tetto di 10 mila 240 kre. Senza contare l'eliminazione di eventuali immobilizzi di spazi e capitali. PASTI SUBITO, SOLDI?... DOMANI! E gli esercenti che Ii accettano al posto del denaro vero e proprio? Quali vantaggi ricavano da questo sistema? Dal punto di vista strettamente economico non molti. Di fatto i pasti pagati con i ticket sono consumati subito, ma i soldi vengono rimborsati a distanza di qualche mese e su quella cifra i commercianti emettono fattura e pagano una provvigione del 4 per cento. La nota positiva è che aumenta il numero dei clienti, perché ormai sono moltissime le aziende che danno ai propri dipendenti i buoni pasto. E proprio sull'aumento della clientela e sulla presenza di consumatori fedeli puntano le maggiori aziende che diffondono i buoni pasto e che di fatto guadagnano in tre modi: possono disporre per mesi del danaro che le aziende danno subito per avere i ticket da distribuire ai propri dipendenti; ricevono una piccola ma incisiva provvigione dagli esercenti che distribuiscono i pasti (può essere il 3 o il 4 per cento); possono contare sulla- differenza dell'Ivo pagata dalle aziende che comprano i ticket e quella fatturata dagli esercenti per i pasti. Ticket Restaurant detiene in Italia la leadership del settore con una quota di mercato del 51 per cento, un fatturato di 866 miliardi nel '97, due marchi {Ticket Re- staurant, di proprietà di Gemeaz Cusin, e City Time, gestito e commercializzato in escl usiva dallo stesso gruppo) e una rete di 55 mila esercizi pubblici convenzionati. "La nostra è una rete capillare che offre servizi di ristorazione a 15 mila aziende su tutto il territorio nazionale, per un totale di almeno 450 mila dipendenti - spiega ancora la dottoressa Boni -Per questo motivo facciamo in modo che entrino a far parte della nostra rete solo i locali che sono in possesso dei requisiti previsti per legge". Si tratta di bar, ristoranti e affini con licenza per la somministrazione di alimenti e bevande, gastronomie e rosticcerie con licenza per la cessio- SERVIZIO EVJOY PASIO i ne di prodotti di gastronomia pronti per il consumo immediato, e alimentari e market che rispondono ai requisiti previsti dall'articolo 4 della legge 77/97. AL SUPER COL TICKET? La legge cui si fa riferimento è stata approvata dal Senato nel marzo dello scorso anno e introduce importanti novità in materia di buoni pasto, estendendone l'utilizzo alle cessioni di prodotti di gastronomia pronti per il consumo immediato acquistabili anche nei supermercati forniti di gastronomie che siano convenzionati per i ticket. Che si vada verso la liberalizzazione del settore permettendo ai possessori dei buoni pasto di acquistare con q uesti anche generi non alimentari? Alla domanda risponde in maniera negativa Graziella Gavezotti, direttore generale di Ticket Restaurant. •Apprezziamo lo sforzo compiuto dal legislatore per ampliare la scelta dei nostri utilizzatori - dice ma, contrariamente a quanto espresso da alcuni, il ticket restaurant resta nell'ambito della somministrazione e questa nonna non comporta estensioni di utilizzo dei buoni pasto a generi non alimentari. Mi sembra che la lettura che alcuni danno della nuova normativa I supermercati, utilizzo per generi non alimentari ecc.) contrasti con il suo stes- so contenuto-. Solo prodotti di gastronomia, niente di più. E allora come è possibile controllare che i buoni siano spesi solo per la pausa pranzo? Alla Ticket garantiscono alcuni strumenti di controllo per verificare l'attribuzione dei buoni in base alle giornate effettivamente lavorate e la verifica del reale utilizzo dal momento che i ticket devono essere datati e sottoscritti al momento dell'uso. In realtà, però, sono pochi gli esercenti che richiedono questa firma e ci sono anche piccoli market nei quali è possibile fare la spesa quotidiana (pasta, pane, surgelati e latte fresco) con i buoni pasto. E infatti molti dipendenti che dispongono dei buoni pasto vorrebbero poterli spendere anche al supenneiram. Ci sono sia le condizioni normative che organizzative per poter accettare i ticket e scontarli solo per l'acquisto di generi al banco gastronomia e salumeria, rispettando quindi sia lo spirito della legge che la necessità di non stravolgere lo scopo per cui i ticket sono emessi Bisognerà anche valutare i costi effettivi, in modo che questo servizio non sia pagato da chi non ne usufruisce. Comunque le aziende che emettono i ticket non sembrano, per ora, interessate a stringere rapporti con la distribuzione moderna, temendo di disturbare equilibri che assicurano affari a gonfie vele. 13 Vigevano: fotoricordo del '68 nel mondo Un anno di sconvolgimenti, il 1968. In Italia e nel mondo. Ricordarli tutti? Difficile. Ci aiuterà una mostra fotografica. Avremo un panorama di un anno turbolento attraverso immagini di trent'anni fa. Ci scorreranno davanti agli occhi gli studenti del Maggio francese e delle manifestazioni italiane del movimento studentesco, la rivoluzione culturale cinese e gli aspetti raccapriccianti della guerra vietnamita, la cultura uderground e il simbolo Che Guevara. Fatti di trent'anni dunque, accaduti in una dozzina di mesi a una velocità storica sorprendente. Le foto sono quelle della Magnum Photos, importante agenzia fotogiornalistica del mondo, che "Contrasto" ha raccolto e organizzato con il comune di Vigevano in esposizione cui Coop Lombardia, con altri, ha dato la sua sponsorizzazione. Una straordinaria documentazione che per molti sarà un modo di ricordare e per altri, più, giovani, una scoperta sensazionale. '68 NEL MONDO Castello di Vigevano, Seconda Scuderia, piazza Ducale. 11 aprile - 14 giugno Orario: dalle 10 alle 20, sabato e festivi dalle 10 alle 22, lunedì chiuso. Ingressi: intero lire 8000, ai soci lire 5000. Per informazioni e comitive tel. 0381-299293 oppure 0381-299215 COOP Bruno Ba rbey • rl moggia fra ncese nel Quartiere latino di Parigi eco. A BRESCIA MILANO - BONOLA Un libro di Tata Rizzo Coop & sport 8 marzo: festa della donna Presentato l'ultimo volume scritto da T, Rizzo - "Ti Picciottù". Il saloncino del Centro Sociale di Brescia gremito di persone ha testimoniato il successo della presentazione dell'ultima opera letteraria del Presidente del Comitato Soci, Titta Rizzo. Il critico letterario de "Il giornale di Brescia" Tonino Zana, ha inquadrato l'opera nel contesto della discussa produzione letteraria locale, muovendo dai quesito "Brescia città illetterata? ". Gino Bambara, a sua volta scrittore e saggista, ha introdotto alla lettura del romanzo breve Picciottù" che narra le vicende storiche, fami liari e di paese descritte da T. Rizzo. Uri azione culturale e di promozione individuale, quindi, in linea con i valori fondanti della nostra cooperativa. "La Coop sei tu", non è soltanto un azzeccato slogan pubblicitario, ma la volontà della nostra associazione di essere protagonista nella società civile, anche in campi diversi dalla sua principale attività, che è quella della distribuzione commerciale. Con lo spirito sociale che è suo fondamento essenziale, attraverso le sponsorizzazioni, Coop assegna una importante parte delle sue risorse, a tante società sportive senza scopo di lucro che operano nel campo del volontariato, con il fine principale di offrire ai giovani la possibilità di fare dello sport attivo. Una di queste società è l'A.C. la Comina, che nei campo calcistico svolge la sua attività a Milano, accanto al centro Bonola dove Coop è presente con l'Ipermercato, che è il cuore commerciale del quartiere GalIaratese. Cooe ha sponsorizzato quest'anno la squadra "Esordienti de' La Comina• bambini di dieci undici anni, di cui vediamo la foto e conta per il futuro di essere ancor maggiormente presente a sostegno di queste attività socio - sportive Numerose sono state le iniziative organizzate dai Comitati soci in occasione di una ricorrenza particolare, q uaré la festa della donna. A Cormano presso il salone della Vignetta, in via Becc aria, un pomeriggio danzante ha allietato una domen ica tutta particolare. Il duo musicale Lucy Falk e Giò Sal M0i2aghi ha dato il "la" per balli di coppia che si sono protratti sino in tarda serata. Un bel modo per stare insieme in allegria, senza però dimenticare la difficile condizione femminile in paesi come l'Afganistan; a far questo ci hanno pensato le donne della Cgil che hanno distribuita un opuscolo per riflettere e non dimenticare. A Sesto San Giovanni la Cooperazione sestese ha cercato di rallegrare la domenica clell'8 marzo con un pomeriggio danzante presso lo Spazio Arte. La memoria storica non é stata dimenticata. Dopo il saluto del Sindaco, Filippo Penati, ha portato la sua testimonianza la Sig.ra Onori na Brambilla Pesce, partigiana deportata. Per una settimana, invece, nella bussola del supermercato Coop di Novate Milanese, il Comitato Soci ha voluto ricordare l'immagine della donna nel messaggio pubblicitario. E' stata allestita una mostra su "La donna nel consumo disegnato", una raccolta di cartelloni pubblicitari dagli anni '20 e agli anni '60. L'immagine femminile, diviene così Ia musa ispiratrice per pubblicizzare sia i prodotti di bellezza che la pasta, per una donna moglie, madre e leader indiscussa della famiglia. Un modo nuovo e simpatico per soffermarsi un pò a riflettere nel supermercato sull'immagine eterea della donna e non limitarsi solo ad un atto di puro acquisto del fabbisogno casalingo. Come al solito Auditourium strapieno per l'ormai tradizionale concerto , organizzato dal Comitato Soci di Bonola. Quest'anno di scena lo spettacolo "Da Vienna a Broadway- dall'operetta al musical" organizzato in collaborazione con il Centro Rosetum. A Voghera, invece, per la festa della donna è stato protagonista il teatro, con Io spettacolo "M agicaparol e protagonista teatrale dei racconti di Isabel Allende. Presso la Camera del Lavoro di Milano Rogoredo, il Comitato Soci ha presentato "l'audizione di chitarra classica degli allievi della scuola Sterzati di Cremona". Nel programma musiche di Boccherini, Vrader e Aspiazu. Renato Bandera CREMONA Concorso "L'albero magico" La fantasia per il bambino è vitale; televisione e giochi elettronici in overdose annientano lo spirito creativo dei più piccoli e anche indifesi. Per i "Cuccioli d'uomo" è ancora fondamentale, nel processo evolutivo della crescita, il ruolo della fiaba. La Coop Lombardia Sezione Soci di Cremona, con il patrocino dell'Amministrazione provinciale, del Comune di Cremona, dell'Azienda di promozione turistica del cremonese, del provveditorato agli studi e di Telecolor, indice il concorso "L'albero magico - Libera la tua fantasia. Il concorso a partecipazione libera e gratuita, è rivolto alle materne ed elementari della città e della provincia. Gli alunni dovranno illustrare un brano, scelto fra quattro fiabe inedite di Sandro Talamazzini, Una giuria composta composta da membri del Comitato Soci e da persone esperte stilerà tre graduatorie di merito per ciascuna delle quali sono previsti un primo, un secondo ed un terzo premio, assegnati rispettivamente alla scuola materna ed al primo e secondo ciclo della scuola elementare. I premi consisteranno in pergamene e medaglie d'oro e d'argento e buoni acquisto di materiale didattico, oltre a riconoscimenti che la giuria riterrà opportuno assegnare alle varie scuole partecipanti. In una manifestazione pubblica, fissata per sabato 23 maggio '98, alle ore 14.30, presso palazzo Cittanova, si svolgerà la cerimonia di consegna dei premi messi a disposizione dalla Coop Lombardia. Ernesto Maestrelli Presidente Comitato Soci di Cremona CANTÙ Il carro per il carnevale Questa volta il carnevale di Canti, ha avuto un carro in più, quello realizzato dall'Ami di Mirabello in collaborazione con il Comitato soci ber Cantù. Questa è la prima iniziativa di un più vasto ed articolato programma del comitato soci che prevede incontri con le scuole, dibattiti ed iniziative sul commercio equo e solidale, incontri con le società sportive. 14 IN REGIONE A. Sacchi MILANO Terezin La mostra Terezin dopo essere stata esposta nel mese di febbraio presso la Biblioteca di Bolzano , è rientrata ai primi cli marzo per esser esposta presso il Teatro Franco Parenti a Milano in occasione della prima rappresentazione milanese dello spettacolo "Brundibar-.Perchè questo collegamento mostra spettacolo? Perchè Brundibar è l'opera per bambini che il maestro Hans Krasar, deportato a Terezin e successivamente ad Auschwitz, dove morì, musicò e rappresentò peri bambini del ghetto, Lo spettacolo era stato allestito dal coro della scuola media San Francesco e dalla scuola Stai ner di via Ciericetti, unitamente al centro Teatro attivo di Milano. Di questo spettacolo, già presentato l'anno scorso sempre in collaborazione con Coop Lombardia, al Teatro comunale di Firenze, è stata realizzata una cassetta che Cuori Lombardia con l'Aned (associazione nazionale deportati) invierà alle scuole medie milanesi nel prossimo anno scolastico.Chitmque fosse interessato alla cassetta puo' prenotarla telenfonando al n, 89593347 Coop Lombardia Settore Soci e consumatori F. Bella Maria Rosaria Laeellí AVVERTENZA invitiamo comunque I gentili Soci a voler verificare l'esattezza delle quote a delle date presso rlitlick: Soci e Consumatori 99 Per maggiori informazioni rivolgetevi al vostro Supermercato o Ipermercato Coop lire, non includono la quala di iscriz ione, le losse di imbarco/sbarco ed altre parlicolorità ve al programma specifico. Te: i quote sono sempre relative o sislemazione in camera o due letti. Condizioni generali come da catalogo o volantino di riferimento. Le guote si inlendono espresse n migliaia di Organizzazione tecnica +1 OLATOURS Agonsin YEAG,At E VACANZE • -.Mar.-~ 1t CILENTO Trasporto - Pensione completa - Bevande Palinuro, Hotel Ficocella '" Partenze: 29 ina,ggio 19 giugno 26 giugno, 3 e 10 luglio Pedinar°, Villaggio degli olivi Partenze: 5 giugno 3 e 10 luglio Sapri, Hotel Tirreno'** Partenze: 29 maggio, 5 giugno 26 giugno e 10 luglio LIGURIA A ISCHIA - Lacco Ameno 51:171:704 11:1 16 giorni 4920 <44 da:2 1.420 dal 29 agosto al 12 settembre Hotel Don Pepe*** Trasporto -Pensione completa - Bevande - /.0/0 1.090 1.070 PUGLIA 15 giorni dal 20 giugno al 4 luglio Pensione completa Lido del Sole, Hotel Mizar "*"—AZ Marina di Mancaversa, Jonio Club "*" /00 41.210 15 giorni Hotel Gandolfo *** - Pensione completa e bevande Partenze: 14 maggio 28 maggio 2 924 2 940 14 giorni ROMAGNA - Igea Marina dai 1 al 14 giugno Hotel Acquamarina*** 13 Pensioni complete e pranzo - 14° giorno - Bevande TUNISIA 2 720 • .~g"-' IN . 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A Partenze: 14 giug-no 30 agosto e 6 settembre Mykpnos - Anastasia Village ca Partenze: 1, e 29 luglio t 26 agosto 4500 /30 ota2 1 120 da n1.220 dei4 1.220 NILO & HURGADA MAR ROSSO - dal 3 al 7 giugno - Voli di linea da Roma Hotel *"'°**.- Mezza Pensione Visite - Escursione a Wadi Run 1.530 $770 - Alassio TURCHIA 15 giorni Navigazione classica e soggiorno Balneare MIN "" SUP. Grand Hotel Resort **'sup. Partenze: 8 giugno e 6 luglio T.635 CANARIE - Tenerife Voli speciali - Pensione completa -Bevande Hotel Jaearanda "" Partenze: 29 giugno e 13 luglio — Hotel Conquistador "" Partenza: 7 giugno/15gg da-4 1. 480 4 1. 760 Gemme dEuropada2399 2510 Armaan BUS g AEREO + Economy Classic, BUS 459 559 999 20 maggio 979 3 giugno 429 529 8 luglio 399 499 949 979 Budapest G maggio 429 529 10 giugno 429 529 979 429 529 1.079 29 luglio 6591.189 Vienna 27 maggio599 24 giugno569629 1.159 539 599 1.129 22 luglio Praga -- 1.4/0 HOTEL SELEZIONATI Vacanze assicurate Si ricorda ai Soci A.T.L. che le condizioni previste delle "polizze assicurative" sono riponete nei cataloghi edeplientsdi rlreriinento. come precisato nei vol on tini di promozione dei viaggi. Pertanto invitiamo e volerne prendere puntitote visione affinché i Soci passano valutare l'opportunità di eventuali aperture di POL12.ZE INEGRATIVE e FACOLTATIVE de richiedere necossurannente !aratici delta prenotazione al viaggio prescelto. 15 LE ASSEMBLEE DI BILANCIO 1998 UN'OCCASIONE PER CONTARE Ventisei riunioni con migliaia di soci per discutere ed approvare un anno di lavoro, di successi, di impegno verso i consumatori. È l'occasione giusta per conoscere da vicino Coop Lombardia, i suoi dirigenti, i soci che come te sono gestori di questa importante realtà economica. Partecipa alla assemblea soci del tuo punto vendita: per saperne di più sulla vita della cooperativa, per farci sapere le tue idee. Ti aspettiamo in una delle assemblee qui sotto programmate. (Prima conv. martedi 12 maggio ore 18.00) Giovedi 14 maggio ore 21.00 BOLLATE C/o Biblioteca Comunale piazza C. A. Dalla Chiesa 30, Bollate. (Prima conv. lunedi 25 maggio ore 18.00) Martedi 26 maxgio ore 21.00 BUSTO 11ISIZ1 Sala Zappellini, via Zappellini, Busto Arsizio (Prima conv. giovedi 14 maggio I ore 18.00) Venerdi 15 maggio ore 21.00 VOGHERA S.O.M.S. via XX Settembre 92, ! Voghera. (Prima conv, mercoledi 27 maggio ore 18.00) Giovedi 28 ma dio ore 21.00 BAREGGIO/SETTIMO Auditorinm via Grandi, Settimo Milanese. (Prima conv. venerdì 15 maggio ore 9.00 ) Sabato 16 mmgio ore 14.30 N OVATE MTIANESE Sala Teatro via V. Veneto 18 Novate Milanese. (Prima conv. giovedì 28 maggio ore 18.00) Venerdi 29 maggio ore 21.00 SESTO S.GAVDIPTTAGORA Cinema Manzoni, piazza Petazzi 18, Sesto San Giovanni (Prima conv_ venerdi 15 maggio ore 9,00) Sabato 16 maggio ore 14.30 LAVENO Sala "S. Domenico Savio" via C. Battisti, Lavano. (Prima conv. giovedi 28 maggio ore 18.00) Venerdì 29 maggio ore 21.00 OPERA-ROZZANO-PIEVE Teatro Eduardo, via Papa Giovanni XXIII, Opera. (Prima conv. venerdi 15 maggio ore 9.00) Sabato 16 maggio ore 14.30 BRESCIA Teatro dei Salesiani via Don Bosco, Brescia. (Prima conv.mercoledi 20 maggio ore 18.00) Giovedi 21 maggio ore 20.30 PIZZIGIIE'TTONE Centro Soc. Pensionati, via Mercato 10, Gara di Pizzighettone. (Prima conv. sabato 16 maggio ore 18.00) Lunedì 18 maggio ore 21.00 CORMANO Circolo "La Vittoria", via Molinazzo 6, Cormano. (Prima conv. giovedi 21 maggio ore 18.00) Venerdi 22 maggio ore 21.00 IVIUGGIO Cinema Teatro Zenith, via S. Pellico, Muggiti. (Prima conv. sabato 16 maggio ore 18.00) Lunedi 18 maggio ore 20.30 SORESIN. Sala del Podestà, via Matteotti, 2, Soresina (Prima conv. giovedi 21 maggio ore 18.00) Venerdì 22 maggio ore 20.30 CREMA Sala Alessandrini via Matilde di Canossa, Crema (Prima conv. giovedi 21 maggio (Prima conv. lunedi 18 maggio ore 18.00) ore 18.00) Martedì 19 maggio ore 21.00 Sabato 23 maggio ore 9.30 PESCHIE BKREMON,',. Salone C.G.I.L. via Rogoredo 41, Palazzo Cittanova, c.so Garibaldi Milano. 19 (piazza S. Agata), Cremona. (Prima conv. mercoledì 20 maggio ore 18.00) Gíovedi 21 maggio ore 21.00 Sala Centro Sociale " S. Apollinare", via Gilera, Amore. (Prima conv. venerdi 22 maggio ore 9.00) Sabato 23 maggio ore 14.30 GINISELLO BALSAMO Salone Coop.ne, già bocciodromo, via 1° maggio 3, Cinisello Balsamo. (Prima conv. venerdi 22 maggio ore 9.00) Sabato 23 maggio ore 14.30 MI/ORNATO-AREZZOLIVIGNO Teatro S. Giuseppe, p.zza S. Giuseppe, Milano. (Prima conv. sabato 23 maggio ore 18.00) Lunedì 25 maggio ore 21.00 LODI Circolo Archinti, viale Pavia 28, Lodi. (Prima conv. sabato 23 maggio ore 18.00) Lunedì 25 maggio ore 21 CANTI? Cine Teatro Fumagalli, via San Giuseppe 9, Cantù. (Prima conv. sabato 23 maggio ore 18.00) Lunedì 25 maggio ore 21.00 VI GEVA NO Scuola Media G. Robecchi viale della Libertà 32, Vigevano. (Prima conv. lunedì 25 maggio ore 18.00) Martedi 26 maggio ore 21.00 CASSil.IN O Cinema "Alexandra", via Di Vona, Cassano d'Adda. (Prima conv. giovedì 28 maggio ore 18.00) Sabato 30 maggio ore 14.30 IQUAREN GHL Auditorium, Centro civico, via Quarenghi 21, Milano. (Prima conv. giovedi 28 maggio ore 18.00) Sabato 30 maggio ore 10.00 M.UGOZZOLF-CORSICOMI/ZOIA Cinema Cristallo, via Poglianí 71A Cesano Boscone. (Prima conv. sabato 30 maggio ore 18.00) Lunedì 1 giugno ore 21.00 COMO Cinema Teatro "Nuovo", via Lissi, Rebbio - Como. Ogni socio potrà consultare copia del bilancio presso il proprio punto vendita Coop o Ipercoop nei dieci giorni precedenti la data di convocazione dell'assemblea.