idee e progetti per il Comune e la comunità BUDRIO il nostro bene comune giuliopierinI sindaco elezioni comunali 6-7 maggio 2012 GIPA/ER/CONV/0001/2012 1 BUDRIO il nostro bene comune Mi sono messo in gioco perché credo nell’impegno per la comunità a cui appartengo e in questi anni non mi sono mai nascosto. Così, quando mi è stato chiesto di candidarmi, l’ho fatto con convinzione. Ho accettato, nonostante questo sia il momento peggiore a causa della crisi e della situazione degli enti locali. La buona politica e i buoni amministratori si vedono nei momenti difficili e non si può fuggire di fronte a questa sfida. Serve un nuovo spirito di “squadra” e di coesione, proprio adesso che la società sembra disgregarsi e l’individuo essere sempre più centrale. Lo possiamo fare perché Budrio e le sue frazioni hanno eccellenze, risorse e generosità per essere fino in fondo una comunità in un momento così difficile. La mia candidatura arriva dopo quasi cinque anni di lavoro amministrativo all’interno della giunta comunale con cui ho condiviso scelte fondamentali per il nostro territorio e i suoi cittadini. Carlo Castelli è stato una guida forte e sempre vicina ai cittadini, un grande Sindaco che ha ridato a Budrio un ruolo centrale a livello provinciale e regionale. Ora entriamo in una nuova fase. Guardiamo avanti con coraggio e 2 mettiamo a frutto i risultati di questi anni in campo sociale, economico e culturale. Riformiamo, insieme agli altri comuni, il sistema del welfare in una situazione di risorse calanti e bisogni crescenti e sempre più differenziati. Garantiamo l’accesso ai servizi essenziali, la loro qualità e trattamenti adeguati alle famiglie che cambiano. Affrontiamo i mutamenti ambientali del pianeta perseguendo tre obiettivi fondamentali: la riduzione delle emissioni, il risparmio energetico e l’utilizzo di fonti rinnovabili, senza disperdere la vocazione agricola a fini alimentari del nostro territorio. Valorizziamo il patrimonio artistico e monumentale a cui si affianca quella ricchezza immateriale fatta di associazionismo diffuso, competenze, talenti. Un sistema culturale già oggi protagonista in ambito metropolitano, da mettere al servizio dello sviluppo economico e sociale di Budrio. Le elezioni amministrative di Budrio 2012 sono l’appuntamento per questo nuovo inizio che ha radici solide e lo sguardo rivolto al futuro. Giulio Pierini idee e progetti per il Comune e la comunità Budrio un nuovo inizio Budrio è le sue frazioni Budrio, terra di civiltà pag. 4 pag. 11 pag. 22 Budrio è le sue persone Budrio, civiltà di terra Budrio Nel mondo che cambia pag. 5 Budrio nella transizione della società pag. 15 pag. 24 Budrio fa scuola Budrio è il suo territorio pag. 17 pag. 25 pag. 7 Budrio, Un lavoro di eccellenza Budrio fa cultura pag. 9 pag. 19 Budrio nella città metropolitana pag. 28 3 Budrio, un nuovo inizio In 10 anni siamo cresciuti: più cittadini, più servizi, più verde Dopo un traguardo ripartiamo di slancio S ono stati dieci anni di buona amministrazione. Il Comune è stato vicino ai cittadini e ai problemi delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese. Budrio è cresciuta rimanendo unita e oggi, nonostante la crisi, è un paese bello, in movimento e amato dai suoi abitanti. Per il nostro futuro serve un nuovo lavoro di squadra: la giunta, il consiglio, gli uffici comunali, le consulte frazionali, l’associazionismo culturale, sportivo, ricreativo, i singoli cittadini, ognuno deve fare la sua parte per continuare a costruire una comunità solidale e sempre più unita. Le informazioni e le idee devono essere condivise in percorsi di partecipazione per compiere scelte che abbiano il bene pubblico come primo riferimento. Per la politica, per noi che ci candidiamo ad amministrare la città, serve responsabilità e chiarezza. Viviamo tempi di crisi, di tagli agli enti locali, di difficoltà: continuiamo a lavorare per un futuro migliore, ma dobbiamo stare con i piedi per terra, senza creare illusioni, per capire cosa possiamo fare e cosa, invece, è al di fuori della nostra portata. L’attenzione più alta è sui beni comuni: l’ambiente e il territorio, da non consumare, 4 la città pubblica, i servizi adeguati alla società che cambia. Queste sono le nostre priorità e con queste idee, vogliamo portare avanti le nostre azioni concrete. Budrio nel mondo che cambia Nulla si crea e nulla si distrugge.Tutto si trasforma Scegliamo come cambiare per rimanere noi stessi: coesi, solidali, sostenibili B udrio non è più quella di una volta, dice qualcuno. È vero: il nuovo mondo entra nelle nostre case portando con sé complessità e incertezze a volte opprimenti. Stanno cambiando l’idea di futuro, i nostri stili di vita, i modi e i tempi di lavoro, così come cambiano la società e la nostra comunità. Stiamo attraversando periodi difficili, ma le crisi si possono trasformare in nuove opportunità. di genitori stranieri al compimento del ciclo della scuola primaria (elementare). Sono bambini nati in Italia ma privati della cittadinanza italiana. Con questo gesto simbolico non si annulla la ricchezza culturale ma si dà un messaggio di incontro e di integrazione: la nostra volontà non è quella di alzare muri, ma di costruire ponti, nel rispetto delle regole che vigono in Italia e che valgono per tutti. Nuovi cittadini •Favorire la convivenza tra le diverse componenti della società, evitando le divisioni a partire dalla formazione delle classi scolastiche e dall’assegnazione degli alloggi di edilizia popolare in contesti integrati. •Coordinare un impegno più strutturato e continuo delle associazioni dei migranti all’interno della comunità. •Lavorare sull’interculturalità e su politiche inclusive, anche con l’ausilio di figure professionali dedicate, per i giovani migranti di seconda generazione (a cui va riconosciuta la piena cittadinanza) che affrontano le difficoltà dell’adolescenza insieme a quelle di un’identità spesso difficile da definire. •Conferire la cittadinanza onoraria ai figli 5 Giovani •Lasciare spazio al protagonismo dei giovani per riempire con la loro progettualità e le loro idee i luoghi che già oggi sono disponibili in città e nelle frazioni, con iniziative legate sia all’associazionismo che alla creazione di impresa: Bocciofila, Torri dell’acqua, Piazzale della gioventù, skate park, palazzetto dello sport, i due torrioni da poco restaurati. Vogliamo abbandonare la vecchia logica delle politiche giovanili, che prevedevano azioni mirate rivolte solo a una specifica categoria di persone. In ogni scelta dell’amministrazione ci deve essere attenzione agli aspetti che riguardano le giovani generazioni. •Accrescere le possibilità e le opportunità per coltivare talenti, passioni e interessi, senza la necessità di costruire nuove strutture, ma unendo le forze e valorizzando al massimo gli spazi e le realtà associative esistenti. •Offrire momenti informali ma periodici in cui i giovani di Budrio possano parlare e interloquire con l’amministrazione che deve rendersi sempre più disponibile all’ascolto e allo scambio di idee e progetti. •Riproporre il progetto distrettuale dedicato ai giovani per un inserimento nel modo del lavoro per proporre percorsi di lavoro e formazione. Diritti digitali •Creare un’Agenda digitale specifica per Budrio, in armonia con quanto sta avvenendo a livello nazionale e sul territorio bolognese, attraverso un percorso partecipato di confronto. Le priorità: far 6 arrivare l’Adsl in tutte le frazioni; wi-fi libero nelle aree pubbliche più frequentate; promuovere applicazioni per smartphone e tablet dedicate a Budrio; rendere disponibili e consultabili i dati relativi alla gestione amministrativa (open data) e rendere visibili on-line le sedute del consiglio comunale. Grazie alle tecnologie (e all’ecologia) possiamo costruire una città con servizi di qualità e una vivibilità sempre migliore (smart city). Budrio nella transizione della societa’ La Ambientarsi aiuta a vivere meglio Più risparmio energetico e fonti rinnovabili Meno consumo, inquinamento e sprechi, compresi i veicoli comunali sostenibilità ambientale ed economica dovrà essere l’orizzonte verso cui indirizzare l’impegno di tutta la comunità, promuovendo una cultura ecologica portatrice di nuovi stili di vita e di una consapevolezza diffusa. Servono percorsi partecipati e attenzione agli investimenti di privati che possono portare vantaggi per il territorio. •Aderire al Patto dei Sindaci, che ci impegna nei confronti dell’Europa, attraverso il Piano energetico comunale che deve contenere le azioni dell’ente pubblico, dei cittadini e dei soggetti economici per giungere all’obiettivo della riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica Co2. Il piano dovrà contenere molte azioni; alcune sono già in campo, altre fanno parte di questo programma, altre ancora saranno individuate nei prossimi mesi alla fine dello studio della situazione in essere. •Tendere in tutti i modi all’ obiettivo del 2020-20: ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra, portare al 20% il risparmio energetico e aumentare al 20% il consumo di fonti rinnovabili. •Studiare i fabbisogni energetici per individuare le quantità di rinnovabili necessarie; redigere il bilancio energetico del territorio comunale dopo aver individuato gli strumenti adatti. •Attivare un energy management del patrimonio comunale, compresi veicoli comunali; studiare un piano di interventi sugli edifici pubblici a partire da quelli più energivori, con uno sguardo attento all’edilizia residenziale pubblica. •Definire un piano comunale dell’illuminazione pubblica e semaforica ai fini del risparmio energetico e della riduzione dei costi di gestione. •Estendere gradualmente a tutto il Comune il sistema della raccolta differenziata “porta a porta” dei rifiuti, con un percorso condiviso nella preparazione e nei momenti di informazione. •Educare al consumo, individuando prodotti più sostenibili dal punto di vista dei rifiuti e degli imballaggi, anche attraverso scelte più oculate della stessa grande distribuzione e dei negozi attivando così un circuito virtuoso e “competente”. •Sostenere, sul piano provinciale e regionale, le soluzioni alternative al trasporto con auto privata, anche in accordo con Tper-Fer e ATC per una mobilità su ferro e con il car sharing. •Individuare i migliori strumenti (comprese le “comunità solari”) per la copertura dei tetti di strutture pubbliche con pannelli fotovoltaici, massimizzando i vantaggi per il Comune e migliorando l’efficienza energetica degli 7 edifici, compresi quelli che per vincoli storicimonumentali non possono ospitare impianti “esterni”. •Attivare lo Sportello-energia, anche in collaborazione con i comuni di Terre di Pianura, per informare la popolazione sulle opportunità in ambito energetico per migliorare l’efficienza degli edifici privati e produttivi, avviando un circuito virtuoso in cui ognuno (pubblico, privati e soggetti economici) fa la sua parte. Vanno create le condizioni per dare vita a gruppi d’acquisto di impianti fotovoltaici, solari e termici, sostituzioni di caldaie e costruzioni di “cappotti”. Parte di questo circuito virtuoso può essere il progetto “Salva-energia”: una scommessa tra amministrazione e gruppi di cittadini che si impegnano a raggiungere obiettivi di risparmio anno dopo anno intervenendo sulle proprie abitudini. •Realizzare nel capoluogo e in altre frazioni un progetto di orto condiviso e sinergico sull’esempio della positiva esperienza di Prunaro. Valutare anche la creazione di un bosco-frutteto, disponibile per visite didattiche e i cui frutti siano disponibili per la comunità. •Dare attuazione a un piano per la mobilità sostenibile, con una maggiore attenzione alla mobilità più debole, ciclabile e pedonale, a partire dalla costruzione di piste ciclabili e dalla regolamentazione della circolazione nel centro storico e nel resto del capoluogo. •Monitorare e controllare, insieme agli organi preposti, il funzionamento dell’impianto a biomasse di Mezzolara. Su questa vicenda, in un quadro normativo che non dà poteri concreti ai Comuni, è giusto valutare positivamente i risultati raggiunti dal dialogo e dal confronto serrato nel merito dei problemi: spostamento 8 del sito in una zona più lontana dal centro abitato, ridimensionamento dell’impianto a 2 MW; trasporto delle materie prime al di fuori dei centri abitati; controllo continuo delle emissioni prodotte da parte dei cittadini e degli enti preposti. Vogliamo dare il nostro contributo per cambiare la legislazione nazionale in materia per ridare agli enti locali un ruolo decisivo nell’individuare i siti e le modalità di alimentazione degli impianti, in modo da premiare gli impianti piccoli che utilizzino scarti derivanti dalla produzione agricola e zootecnica. Gli impianti a biomasse possono rappresentare così un’integrazione al reddito degli agricoltori, contribuendo a sviluppare fonti energetiche alternative, senza sacrificare il paesaggio né la vocazione agricola del territorio. •Razionalizzare l’uso degli immobili pubblici e i terreni di proprietà comunale, affiancando a questo un censimento degli immobili privati come previsto dalla campagna “Salviamo il paesaggio”. •Creazione di una consulta ecologico-ambientale, aperta all’amministrazione, ai rappresentanti delle associazioni ambientaliste e ai cittadini, per valutare problemi e criticità del territorio. •Incentivare la bioedilizia per gli interventi di riqualificazione energetica e la creazione di condomini fotovoltaici anche utilizzando i tetti di proprietà comunale. •Sfruttare, laddove possibile, l’energia geotermica per nuovi e vecchi insediamenti, a partire da un’indagine di fattibilità sul sottosuolo, con interventi che coinvolgano non semplicemente le singole abitazioni, ma ambiti di caseggiato. •Promuovere la micro-cogenerazione, individuando edifici o comparti adatti all’installazione di impianti di cogenerazione di piccola taglia. Budrio, un lavoro di eccellenza Agroalimentare e protesica, piccole-medie imprese e rete commerciale Abbiamo vocazioni e talenti da valorizzare e sostenere Le piccole imprese e gli artigiani che compongono il tessuto produttivo di Budrio sono basate su una laboriosità che ha radici lontane nel tempo e ha prodotto qualità e competitività. La crisi ha colpito anche Budrio, ma possiamo uscirne ripartendo dalle nostre peculiarità e dalle nostre eccellenze. •Seguire con attenzione l’attività dell’ospedale in un’ottica di integrazione socio-sanitaria e di continuità assistenziale. Il ruolo del nostro ospedale va difeso e valorizzato, anche nel complicato processo di riorganizzazione sanitaria che mira a ridurre i costi complessivi, oggi ormai insostenibili, tenendo conto dei necessari efficientamenti ma anche del livello di qualità raggiunto che va mantenuto e rafforzato. In questo quadro, il lavoro condiviso e collaborativo tra medicina di base, servizi ospedalieri e assistenza sociosanitaria è fondamentale ed è già oggi un punto di forza del sistema sanitario budriese e del Distretto Pianura est. Favorire una rete fra medici di base e pediatri per un migliore accesso del cittadino a questi servizi. •Continuare a essere parte attiva, come amministrazione comunale, dell’associazione della protesica che si abbiamo costituito con imprese del territorio e istituzioni pubbliche. La protesica e la riabilitazione vedono a Budrio competenze sanitarie, tecniche e ingegneristiche che vanno ancora di più promosse come fattore competitivo. •Restituire nuova vita all’ex magazzino delle sementi, tramite il coinvolgimento di privati per il recupero dell’edificio, a partire delle nostre eccellenze produttive e dalla rete delle imprese locali. •Nuove forme di servizi di supporto alla zona artigianale, a partire da iniziative per favorire 9 la mobilità ciclabile e potenziare il trasporto pubblico nell’area. •Creare un sistema di promozione turistica che coinvolga tutti i soggetti pubblici e privati interessati •Verificare con la Regione la possibilità di ricevere fondi per le imprese che assumono giovani in apprendistato (come prevede il Patto per la crescita tra Regione, organizzazioni datoriali e sindacali). Imprese •Semplificazione normativa per le imprese anche attraverso l’attività del SUAP. •Sostegno per le imprese che investono sul territorio con fondo ad hoc per il lavoro precario, l’abbattimento del conto interesse sugli investimenti realizzati e per le imprese che assumono e stabilizzano il lavoro. •Promuovere ricerca e innovazione per realizzare nuovi prodotti e nuovi brevetti. •Favorire gli investimenti, anche tramite consorzi di imprese, in materia di risparmio energetico (investimento condiviso, vantaggi diffusi). •Incentivare, anche attraverso un riconoscimento pubblico, la responsabilità sociale delle imprese su vari fronti come la formazione, la ricerca, le assunzioni stabili, il sostegno alle persone in situazione di disagio, l’organizzazione di orari di lavoro compatibili con gli impegni di cura familiare soprattutto per le donne. •Realizzare una sorta di “patto locale per il lavoro” tra Comune, scuole e imprese per favorire la formazione e l’inserimento nelle aziende e in percorsi lavorativi di giovani del territorio, con un ruolo importante di 10 coordinamento delle associazioni di categoria. •Favorire la mediazione con le banche per l’accesso al credito per nuove imprese e per imprese con esigenze produttive che richiedono nuovi investimenti. Commercio •Salvaguardare la rete degli esercizi commerciali del centro storico e delle frazioni, anche con interventi di riqualificazione e formazione, ricercando modalità per attrarre contributi per il commercio di prossimità. •Utilizzare il contributo di sostenibilità proveniente dalla realizzazione dell’area produttiva e commerciale di Cento per riqualificare il centro storico (che non sarà chiuso al traffico), sostenedo gli operatori economici con interventi da concordare con le associazioni di categoria. Il centro, con le sue bellezze storiche e artistiche e con la sua vivibilità, è infatti la migliore risorsa per rendere attraente l’intera offerta commerciale: è su questo che si dovrà investire. Lavoro, sicurezza, futuro •Mantenere relazioni stabili con le imprese, le associazioni di categoria e i delegati dei lavoratori per affrontare insieme i problemi del mondo del lavoro, perché il posto di lavoro non significa solo salario ma anche risorse per le famiglie, realizzazione personale, socialità e dignità. Il rispetto delle regole nei rapporti di lavoro e sulla sicurezza è una condizione irrinunciabile. •Sicurezza del lavoro e sul lavoro: vogliamo tenere qui e tenere aperte la eccellenze, favorendo i processi di innovazione. Budrio è le sue frazioni Ogni luogo ha la sua storia e la sua identità Facciamo crescere le comunità e i servizi, insieme, senza lasciare indietro nessuno Le piccole realtà delle frazioni compongono una comunità più grande e le campagne ci raccontano la storia di Budrio e delle sue battaglie, di un Dna, fatto di terra, fatica e scelte di civiltà. Sono parte vitale della nostra comunità e dobbiamo garantire la presenza di luoghi e momenti di incontro, anche tra diverse generazioni, per continuare a crescere la comunità. •Rinnovare e valorizzare il ruolo delle consulte frazionali per una maggiore partecipazione alle scelte dell’amministrazione: percorsi di consultazione e informazione sulle decisioni che riguardano le frazioni. •Incaricare i consiglieri comunali di seguire le attività delle Consulte frazionali, partecipando ai loro incontri e riferendo costantemente alla Giunta e al Consiglio anche attraverso interrogazioni e interpellanze sui temi delle frazioni. •Portare l’Adsl nelle frazioni. Internet veloce è un diritto. •Evitare lo stesso modello per tutte le frazioni, con servizi e infrastrutture che si replicano ovunque: sarebbe insostenibile e inutile. Ogni realtà deve coltivare la sua specificità. •Limitare il consumo di territorio, evitando nuovi interventi di ampliamento edilizio, tranne quelli già previsti dagli strumenti urbanistici vigenti. •Continuare l’opera di cura delle strade di proprietà comunale, in particolare quelle di collegamento tra le frazioni e con il capoluogo. Vogliamo strade sicure per tutte le frazioni anche attraverso la presenza degli agenti di Polizia Municipale a servizio del territorio. 11 •Curare le aree verdi, i loro arredi e i giochi per i bambini, con il coinvolgimento diretto della comunità stessa in un rinnovato spirito di servizio e di civismo e con un monitoraggio sulla loro sicurezza. Ogni frazione ha bisogno di questi spazi che devono essere mantenuti e ampliati con l’obiettivo della qualità e della fruibilità. •Valorizzare l’importante opera di manutenzione dei cimiteri. •Valorizzare e utilizzare la toponomastica per la conoscenza del territorio e della sua storia. Mezzolara •Monitorare costantemente la costruzione e poi il funzionamento dell’impianto a biogas di 2 megawatt previsto nell’area rurale privata “Benni”. •Studiare una strategia complessiva per la riqualificazione dell’arredo urbano del centro. •Mettere in sicurezza per i pedoni e i ciclisti i punti pericolosi della viabilità della frazione. •Rifacimento dei servizi igienici dell’areatennis e nel parco di Villa Rusconi, nel quale si dovrà prestare attenzione alla cura delle alberature di pregio garantendo la massima sicurezza ai fruitori, ai volontari che curano il verde e ai frequentatori delle feste popolari che si tengono da sempre in quell’area. •Verificare i tempi di realizzazione della saletta civica che è prevista dall’accordo urbanistico C.2.8. Se questa attuazione tarderà ad arrivare, si dovranno valutare anche altre soluzioni perché, nonostante ci 12 siano due importanti spazi a disposizione della comunità (il nuovo palazzetto e la sala di lettura), a Mezzolara manca un centro civico per ospitare, tra le altre cose, le attività della Pro Loco. Sulla scorta di buone esperienze attive da tempo come quella di Dugliolo e quella di Maddalena di Cazzano, servirà anche una rete di volontari e di attività che possa supportare la gestione di uno spazio di questo tipo. •Attivare un bando internazionale on-line per raccogliere manifestazioni di interesse per il recupero l’utilizzo di Villa Rusconi, coinvolgendo in questo percorso la Fondazione Rusconi. •Recuperare e ristrutturare l’edificio della scuola del paese che nel 2013 compirà 100 anni. Si tratta di un intervento molto oneroso, bloccato in questi anni dalla crisi e dalle regole stringenti del Patto di stabilità deciso dai governi nazionali. Rimane però un obiettivo importante difficilmente realizzabile soltanto con risorse comunali: dovremo quindi accedere anche a canali di finanziamento da altri enti e istituzioni. •Valorizzare il collegamento ciclabile tra Budrio e Mezzolara della via Viazza e del ponte sull’Idice. Dugliolo •Continuare a sostenere l’attività del Circolo dugliolese, così importante per la cura della struttura e di tutta l’area esterna e per l’offerta di uno spazio di incontro sempre aperto e accessibile, per la promozione di iniziative di aggregazione apprezzate e vitali per la frazione. •Monitorare la viabilità in alcuni tratti sulla via Dugliolo per garantirne la sicurezza. Questa attività dovrà essere inserita in un progetto di “sicurezza stradale” in ambito territoriale anche con una maggiore attenzione alla velocità del traffico ai Casoni. Verdrana •Monitorare il funzionamento della messa in sicurezza stradale dell’incrocio tra via Croce e la strada provinciale. Uno degli obiettivi è stato e rimarrà quello di rallentare il traffico sulla Zenzalino. •Trovare una soluzione alla velocità del traffico di via Ghiaradino tra il centro di Vedrana e il Casino, per permettere a ciclisti e pedoni di muoversi serenamente. •Mettere in sicurezza con un percorso ciclopedonale il tratto lungo la via Zenzalino tra la zona dell’area produttiva e via Croce di Vedrana in modo da rendere più agevole a pedoni e ciclisti il raggiungimento dell’attraversamento pedonale e delle fermate della corriera. •Esplorare e verificare tutte le possibilità per la creazione di un centro civico per incontri, riunioni e attività sociali e aggregative. Oggi a Vedrana non c’è uno spazio pubblico di questo tipo, anche se da tempo è prevista la costruzione di una saletta nello scambio urbanistico con i costruttori dell’area “Giusti”, oggi ferma per via della crisi del mercato immobiliare. Nel frattempo va rivista la convenzione con l’Asl per l’utilizzo della saletta all’interno dell’edificio della Fondazione Benni. •Studiare la riqualificazione dell’area verde del “Casino”, all’esterno del campo sportivo gestito dal Budrio Calcio ’93. Insieme a questo, si devono trovare strumenti per disincentivare atti di vandalismo e furti alla struttura sportiva. •Verificare con Poste italiane la possibilità dell’installazione di uno sportello bancomat Bancoposta. Prunaro •Mettere in sicurezza l’incrocio tra via Croce Prunaro e via San Vitale (entrambe strade provinciali). Per i prunaresi quella è la porta di accesso al resto del territorio di Budrio e alla strada che porta a Bologna e Medicina. L’incrocio è pericoloso e difficile da attraversare e spinge molti cittadini a non utilizzarlo serenamente. L’installazione di un semaforo può essere autorizzata dalla Provincia ed è un’opportunità da cogliere per la frazione. •Realizzare un collegamento ciclo-pedonale in sicurezza che colleghi Prunaro a una delle fermate del trasporto pubblico sulla San Vitale. Ci sono tre opzioni: tombare il fosso su via Croce Prunaro, utilizzare via Mori con l’aggiunta di un tratto da realizzare ex-novo che porti all’area produttiva e commerciale esistente, rendere utilizzabile il collegamento sull’argine tra Prunaro e Canaletti. •Valorizzare la nuova area sportiva e aggregativa della frazione ampliandone la fruizione e l’attrattività. Serve, tra l’altro, il completamento dello spogliatoio per gli arbitri per rendere possibili le partite di calcio ufficiali. 13 Canaletti •Impedire che le auto parcheggino sulla provinciale impedendo ai pedoni di raggiungere agevolmente i bidoni dei rifiuti. Cento •Realizzare il parcheggio a servizio della scuola materna. •Gestire al meglio i problemi di convivenza del centro abitato con l’area industriale a partire dal completamento della pista ciclabile tra Cento e Budrio. Vigorso •Continuare il monitoraggio sul traffico che attraversa la frazione e sulla ricaduta positiva del posizionamento degli autovelox su via Vigorso e attivare un progetto per aumentare la sicurezza stradale dell’incrocio tra via Rabuina e via Vigorso.. •Perseguire il collegamento ciclo-pedonale protetto tra via Vigorso e il capoluogo previsto nel comparto urbanistico C.2.11. •Sostituire il semaforo lampeggiante all’incrocio tra via Rabuina e via Marana. Bagnarola •Gestire l’attraversamento del traffico della Trasversale di pianura SP3 fino a che il lotto A attualmente in via di realizzazione non si collegherà al lotto B, completando così la tanto sospirata opera. La fine dei lavori sul lotto A non risolverà ancora i problemi derivati dal traffico pesante e dovremo prestare molta attenzione all’intersezione con via Calamona in cui si 14 immetterà il traffico del nuovo Lotto A. •Verificare i tempi della realizzazione della nuova zona residenziale nell’area ex Bitelli, dove dovrà sorgere anche uno spazio adibito a centro civico per i cittadini, le associazioni e la consulta frazionale. Maddalena di Cazzano •Monitoraggio della viabilità nella frazione, anche alla luce del generale rallentamento del traffico nelle strade dell’abitato e della riduzione delle situazioni pericolose. •Realizzare marciapiedi e percorsi ciclopedonali sicuri di collegamento tra il centro abitato, la chiesa e il cimitero. •Sostenere e valorizzazione dell’attività del Circolo Mulini a Vento con l’obiettivo di far convivere nuove esperienze e nuovi progetti con le iniziative storicamente svolte in quella struttura. Nel corso del tempo la gestione potrà portare, anche con il sostegno del Comune, un miglioramento graduale e costante dell’edificio e dell’area verde collegata, a partire dall’impianto termico. Armarolo •Attivare la manutenzione di via Ponticella. •Realizzare una nuova pensilina nella fermata del bus sulla via San Donato. Budrio è le sue persone Infanzia, educazione, benessere, salute, assistenza Tra stato e mercato, noi scegliamo il welfare e l’inclusione sociale A bbiamo un sistema diffuso di supporto alle persone e alle famiglie che funziona in ambito sociale, sanitario, educativo e che spesso sopperisce alle mancanze dello Stato. Dobbiamo costruire un nuovo welfare di comunità. I servizi fondamentali non possono essere lasciati, nemmeno parzialmente, al mercato libero. •Promuovere un welfare di comunità che faccia capo ai servizi alla persona del Comune, per valutare la situazione e decidere gli interventi, anche grazie al lavoro del volontariato sociale e delle cooperative sociali. In questo modo è possibile rendere più efficiente il sistema, evitando sovrapposizioni. La gestione diretta e pubblica dei servizi ha permesso di mantenere il livello di qualità che oggi conosciamo e questo è il presupposto delle nostre scelte e il contesto in cui inserire il welfare di comunità. •Allargare il servizio di medici e professionisti (come i dentisti) che un giorno al mese prestano cure specializzate a persone in difficoltà in stretto raccordo con i servizi sociali. Una comunità che si prende cura di se stessa è una comunità forte e sana, che reagirà meglio alla crisi aiutando le persone in difficoltà. •Controllare il percorso di unificazione delle Asp a livello provinciale perché non vengano ridotti i servizi sul territorio di Budrio ma si inseriscano in un servizio di rete più ampio e flessibile. 15 Donne •Le donne sono oltre la metà dei budriesi. Donne che vivono, lavorano e studiano per i loro progetti di vita e per il bene di tutti. Lavorano molto, fuori e dentro casa. Studiano e sono più brave in ogni ordine di scuola. Budrio deve sapersi organizzare partendo dai loro bisogni, dalle richieste delle famiglie e di chi vive da solo. Tra gli obiettivi: -conciliazione del tempo di vita familiare con i tempi di lavoro; -riconoscimento del lavoro familiare e di cura; -potenziamento delle politiche per l’infanzia; -sostegno alle famiglie con anziani a carico e persone disabili; -promozione dell’occupazione e dell’imprenditoria femminile. Famiglie e lavoro •Rafforzare i fondi per le famiglie in difficoltà a causa della disoccupazione e delle crisi aziendali (contributi per l’affitto e per il mutuo) attraverso bandi e contratti sociali coni cittadini. •Sostenere la formazione e il ricollocamento per coloro che perdono il lavoro, soprattutto in età avanzata in collaborazione con il Centro per l’impiego, la Regione e l’ambito del Distretto socio sanirario. •Prestare sempre maggiore attenzione alle nuove povertà, in particolare per i giovani lavoratori e per le nuove famiglie senza sostegni parentali. 16 •Proporre all’interno della Farmacia Comunale uno sconto sugli acquisti di farmaci in libera vendita a categorie come i lavoratori in cassa integrazione, in mobilità o disoccupati, famiglie monogenitoriali. •Coordinare le iniziative per l’estate dei ragazzi, presentando un disegno unitario delle offerte e definendo un programma comune che eviti sovrapposizioni e unisca le forze per offrire le migliori opportunità ai bambini e alle famiglie. •Ampliare l’assistenza domiciliare in orario pomeridiano; riqualificare l’assistenza domiciliare pubblica come intervento a supporto e formazione delle assistenti familiari perché il patrimonio e l’esperienza pubblica diventi ricchezza condivisa e supporto per le esigenze e i bisogni espressi nelle 24 ore della giornata •Favorire la rete tra i servizi perché la disabilità e la non autosufficienza, difficile e complessa da affrontare per le famiglie e la collettività, sia un percorso possibile di integrazione, di crescita e di recupero. Destiniamo risorse per l’assistenza dal nido alla scuola superiore, favoriamo i trasporti casa scuola e casa lavoro con il supporto del volontariato e dei servizi specialistici, creiamo relazione tra le istituzioni. Accessibilità •Interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche. •Realizzazione di un piano che contenga tutti i percorsi in sicurezza su aree pubbliche per i disabili, compresi gli accessi alle strutture comunali che offrono servizi ai cittadini. Budrio fa scuola La libertà e la responsabilità si imparano Investiamo sulla scuola per far crescere i cittadini e la comunità D obbiamo garantire l’accesso ai servizi scolastici a tutti i bambini in modo stabile e duraturo. Dobbiamo farlo con i protagonisti della scuola. •Edilizia scolastica sicura e di qualità (aule, laboratori e tutte le strutture necessarie). •Garantire l’accesso (cercando di sopperire alle carenze dello Stato) a chi rimane nelle liste d’attesa per la materna, non lasciando sole le famiglie, ma ridistribuendo, se necessario, i costi aggiuntivi tra tutti coloro che utilizzano il servizio. Sarà importante continuare a monitorare l’andamento demografico per affrontare gli effetti di eventuali “picchi” di nascite come quello del 2009. •Istituire un servizio di “post-scuola” anche per la scuola media: attivabile su richiesta per chi ne ha bisogno, tariffato a carico delle famiglie, per permettere ai ragazzi di rimanere in un luogo non solo sicuro ma supportato da un progetto educativo fino all’arrivo dei genitori. •Ampliare l’offerta di servizi parascolastici estendendo l’orario fino alle 18.00, per rispondere ai bisogni delle famiglie e conciliare i tempi dei genitori e quelli dei bambini. •Ridurre al minimo le liste d’attesa per i nidi e la materna. •Ideazione di un progetto (anche a livello sovracomunale) per rendere flessibile il servizio nido per 12 mesi all’anno per 17 aiutare le famiglie con i nuovi tempi e i nuovi stili di vita anche durante l’estate e i tradizionali periodi di vacanza. •Migliorare la qualità della ristorazione collettiva, modernizzando le cucine: si possono mantenere gli attuali punti di produzione per la preparazione di primi e per il lavaggio di piatti e stoviglie, centralizzando la produzione dei secondi. Dobbiamo garantire la preparazione dei piatti con prodotti a km zero, favorendo la stagionalità dei prodotti, favorendo la produzione locale, i prodotti Dop, biologici e senza ogm, con attenzione alle abitudini alimentari etniche e religiose. Introdurremo inoltre la prenotazione quotidiana del pasto con badge, grazie al collegamento telematico con i luoghi di produzione, per rendere più semplici e veloci le procedure, informatizzando menù e diete e favorendo la tracciabilità. Possiamo pensare a diverse soluzioni, come un sistema prepagato per la ristorazione scolastica in modo che il genitore possa costantemente verificare il credito residuo. •Mettere a disposizione delle scuole medie la nuova palestra che completerebbe l’area dopo l’importante ampliamento del plesso. Una particolare attenzione va rivolta ai ragazzi di quell’età così complessa, individuando insieme a genitori e insegnanti utili progetti e percorsi di crescita. •Consolidare un’offerta nido di 142 posti, puntando su un servizio educativo che ponga al centro il bambino e le sue 18 esigenze, ma che sappia accogliere la famiglia, il padre e la madre, nella sua interezza; il servizio si propone come luogo di sostegno alla genitorialità, luogo di crescita e ricerca dell’autonomia delle bambine e dei bambini, luogo di cura per i piccoli, ma anche centro di ascolto per le famiglie, supporto e sostegno della genitorialità attraverso la professionalità delle educatrici e lo sportello d’ascolto per le famiglie. •Intensificare le relazioni tra Budrio e il Polo scolastico superiore, anche guardando con fiducia alla nomina del nuovo dirigente. Non si deve dare la sensazione che il Polo sia lontano o staccato dal nostro paese: le scuole superiori sono una risorsa fondamentale per l’intera comunità e anche il paese è fondamentale per il rilancio e il rafforzamento del polo stesso. Ci sono diversi ambiti di lavoro comune, come l’attività culturale, l’utilizzo di spazi per realizzare iniziative della scuola e degli studenti, i percorsi di formazione in azienda in un rapporto positivo con le imprese di Budrio e le loro associazioni di categoria. •Consolidare il rapporto del Comune con Tper-Fer per limitare i disagi legati al tragitto casa-scuola degli studenti del polo superiore. Budrio fa cultura Musei, teatro, patrimonio artistico, associazioni, luoghi e talenti al servizio della comunità Non si vive di solo pane. La cultura nutre e fa crescere La cultura è anche uno dei migliori strumenti per superare l’isolamento e la paura che la crisi ha portato nel nostro quotidiano e può essere una risorsa fondamentale dal punto di vista turistico, economico e occupazionale. Budrio ha questa risorsa e difficilmente si trovano comuni della nostra dimensione che abbiano coltivato esperienze così diffuse e di qualità come quelle realizzate qui. La scelta di fondo è quella di investire su alcuni ambiti di azione ben precisi, 19 senza disperdere risorse economiche e organizzative. Questo comporta la necessità di conciliare gli elementi della tradizione, dell’identità e delle iniziative consolidate e di successo con lo spirito innovativo, sperimentale e contemporaneo coinvolgendo nuovi talenti e realtà locali coraggiose. La sfida dell’amministrazione sarà sempre più quello di promuovere questa ricchezza e complessità di iniziative e tematiche, con un forte ruolo di coordinamento di ciò che si muove, si progetta e si sviluppa nel territorio da parte degli appassionati, degli artisti e delle associazioni. Insieme a questo, il Comune dovrà sviluppare ancora di più uno sguardo largo all’interno del distretto culturale di Pianura Est, per collaborare sempre di più con le istituzioni culturali metropolitane e cittadine e per investire su una progettualità europea. •Sviluppare azioni di marketing territoriale in grado di promuovere il turismo culturale in un circuito regionale e nazionale e anche a livello internazionale, rafforzando per esempio le relazioni con i Paesi asiatici dove centinaia di migliaia di persone sono appassionate di ocarina, lo strumento musicale di cui Budrio è la patria. In questo ambito di promozione è fondamentale il contributo delle realtà economiche locali, che possono trarre vantaggio anche nei loro rapporti economici e commerciali dal fatto di poter presentare un territorio e un centro storico così pieno di bellezze artistiche, 20 monumentali e culturali. •Trasformare la cultura in opportunità di lavoro per i budriesi: il marketing territoriale per avviare un’economia del turismo punta anche a questo risultato. •Creare un’agenda coordinata per la ricca offerta culturale delle associazioni per non sovrapporre tempi e tematiche delle iniziative in programma. Serve un coordinamento ancora più forte tra le associazioni, abbandonando gelosie e confini. Un esempio di azione concreta potrà essere il collegamento più stretto tra gli allievi della scuola di musica (Diapason Progetti musicali) con le iniziative musicali di grande livello che realizzano gli Amici del Consorziale e Le Torri dell’acqua. •Coordinare e potenziare l’attività della rete associativa dei volontari, figure chiave per tenere aperti gli spazi e per collaborare con le tante attività culturali, dai musei alle Torri dell’acqua, dalla biblioteca al Teatro Consorziale. Peraltro, grazie all’introduzione dell’albo dei volontari singoli, oggi c’è la possibilità di sostenere l’attività culturale anche individualmente, in un coordinamento svolto dagli uffici comunali. •Promuovere la sperimentazione e la produzione culturale contemporanea, anche sulla linea tracciata dalle Torri dell’acqua, ormai un’eccellenza a livello regionale e nazionale. •Prestare sempre grande attenzione ai costi di gestione del teatro attraverso un buon lavoro di scelta delle compagnie e allargando il circuito delle sponsorizzazioni che negli ultimi anni ha dato buoni risultati. Il teatro deve diventare anche uno spazio utile per aziende e privati, un luogo in cui possano realizzare eventi e appuntamenti con aperture regolari. •Abbattere i costi e alzare la qualità: iniziative come la rete dei teatri di lirica a livello regionale è un esempio in questa direzione. Sostenere il Concorso internazionale di canto lirico Anselmo Colzani, appuntamento importante per il mondo della lirica. •Attivare relazioni virtuose con artisti, giovani talenti e centri di produzione artistica locali (non solo di Budrio) a partire dalla musica e dalla danza. Questo impegno potrà portare alla realizzazione di un cartellone teatrale alternativo, capace di ampliare il pubblico e rinnovarlo, anche attraverso scelte coraggiose e innovative che potranno consolidare i risultati nel corso del tempo. •Realizzare insieme agli studiosi di storia locale un percorso di ricerca storica su Budrio e il territorio più vasto, anche sfruttando il grande patrimonio archivistico attualmente conservato nelle vecchie scuole di Maddalena. Si possono costruire appuntamenti che permettano di approfondire singoli temi o aspetti della vita sociale. A questi studi vanno sempre affiancati esperti con uno sguardo rivolto all’attualità, mettendo così a disposizione del futuro le ricerche tematiche che via via si realizzeranno. •Proseguire e ampliare le attività del dialetto, dai corsi alle rappresentazioni teatrali al concorso “L’ucarina d’or”. •Realizzare interventi di miglioramento dell’Auditorium per l’acustica e per una fruizione più flessibile e polivalente. •Portare appuntamenti culturali anche nelle frazioni, sia d’estate che d’inverno. •Mantenere forti le relazioni con il contesto territoriale, come avviene con la rete dei teatri di pianura (Reno Galliera e comuni di Terre di Pianura), valorizzando la neo nata esperienza dei Distretti Culturali. •Recuperare il cortile del Museo dei burattini e il cortile del Museo dell’ocarina per renderli nuovamente disponibili e fruibili. In particolare, l’attività del museo dei burattini ci permette di sviluppare una progettualità più ampia sull’infanzia con collezioni di oggetti e giochi storici. •Creare un archivio dati e realizzare una carta archeologica del nostro territorio, raccogliendo l’eredità del lavoro di Elsa Silvestri e mettere in rete questo patrimonio, con i musei del nostro Distretto. •Valorizzare l’attività della Biblioteca come luogo di aggregazione, di promozione culturale per la crescita di nuovi lettori attraverso i progetti “nati per leggere” e “fieri di leggere”, luogo di incontro per bambini e genitori, studiando e implementando le possibilità offerte dal sistema provinciale di fruibilità on line di e book e consultazione di quotidiani e riviste on-line. 21 Budrio,terra DI civiltà Il tempo è una risorsa. Anche quello dedicato agli altri Associazioni e volontariato arricchiscono la comunità rendendola migliore B udrio è un luogo vivo anche grazie a un’associazionismo che ha radici lontane nel tempo. Molte realtà associative sono oggi impegnate anche nella gestione diretta di spazi e strutture pubbliche. La vitalità della comunità è sostenuta anche dalla rete commerciale. Comunità •Ampliare la festa del buon vicinato, buona esperienza della zona ex Coop, da espandere a tutti i quartieri di Budrio con un’autorganizzazione dei cittadini diffusa. Associazionismo •Con la consulta delle associazioni si deve rafforzare una stretta collaborazione, per continuare a promuovere il loro lavoro in ambito culturale, ricreativo e sociale, che è una delle eccellenze di Budrio. •Valorizzare il Centro sociale La Magnolia: esiste un progetto per l’ampliamento del salone per le tante attività svolte dai volontari del centro o per le iniziative esterne ospitate nella struttura, nella collaborazione positiva tra i gestori e altre associazioni del territorio. •Sostenere l’attività del canile intercomunale dove operano con grande impegno 22 numerosi volontari. Serve, tra l’altro, l’installazione di nuovi box per i cani pericolosi e la sistemazione dell’area di sgambatura. Sport •Mettere le società sportive nelle condizioni di rispondere al meglio alle richieste degli sportivi e delle famiglie, realizzando al meglio i loro progetti all’interno di spazi idonei e di qualità. Per questo, così come si è cercato di fare in questi anni, va proseguito il lavoro di manutenzione degli impianti sportivi. A loro volta le società devono ulteriormente responsabilizzarsi per innovare ed efficientare la gestione delle attività e degli spazi affidati. •Realizzare la nuova palestra nell’area dei vecchi “palloni” del tennis al Piazzale della Gioventù. Questa è una priorità: le attuali palestre non riescono più a ospitare tutte le attività al coperto delle scuole e delle società sportive. In questo modo riusciremo anche a liberare il Palazzetto dello sport nei week-end per attrarre e organizzare grandi eventi. •Riqualificare la palestra storica della boxe, sotto le gradinate dello stadio. •Completare l’area sportiva di Prunaro con lo spogliatoio dell’arbitro per rendere possibili gli incontri ufficiali. •Monitorare i lavori dei nuovi spogliatoi dello Stadio Zucchini e proseguire nella manutenzione del campo sintetico di Budrio. Potremo poi valutare, insieme al Mezzolara Calcio, la realizzazione a Budrio di un nuovo “campetto” in erba naturale a fianco a quello sintetico da dedicare al settore giovanile. Ci sarà poi bisogno di ricostruire lo spogliatoio del campo di Mezzolara. •Attrezzare l’area verde esterna del campo sportivo di Vedrana, insieme ad azioni che evitino atti vandalici e furti alla struttura sportiva. •Ampliare l’offerta della piscina estiva (sia in termini di strutture che di divertimenti offerti) in collaborazione con il soggetto che si aggiudicherà la gestione dei prossimi anni sulla base del bando pubblico appena avviato. •Interventi di manutenzione nella palestra delle scuole elementari: l’illuminazione interna e l’acustica vanno migliorati. 23 Budrio, civiltà di terra Agricoltura, prodotti tipici, lavoro, ambiente Prendiamoci cura della terra che ci nutre B udrio è da sempre legata al lavoro della terra, gli agricoltori svolgono una funzione di cura del territorio. Difendere la vocazione del territorio vuol dire affrontare la realtà, valorizzando i prodotti di qualità e il lavoro delle persone. •Sostenere l’attività dei contoterzisti per permettere investimenti, perché sono una figura di grande supporto all’agricoltura. •Incentivare il lavoro di squadra (per esempio promuovendo la formazione di consorzi) per investimenti sui mezzi, sulla tecnologia e per la produzione di energia da biomasse (utilizzando gli scarti di produzione) e per favorire accordi di filiera (anche attraverso l’associazione in cooperative degli agricoltori). •Promuovere l’importanza del lavoro degli agricoltori per la comunità e per la cura del territorio (manutenzione di fossi e scoli, interventi in caso di neve). •Promuovere la produzione a chilometro zero, collegando sul nostro territorio chi produce, chi vende e chi compra, con una particolare attenzione all’agricoltura biologica e biodinamica e favorendo la cultura del prodotto di stagione. •Fondi comunali per abbattere il conto interesse sugli investimenti, per le attività 24 commerciali, agricole e produttive. •Rendere più stretto il rapporto di collaborazione con le associazioni di categoria. •Prestare attenzione e valorizzare il settore della zootecnia e degli allevamenti locali, anche guardando alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie per utilizzare i reflui e gli scarti derivanti dall’allevamento degli animali per la produzione di energie, in un ciclo integrato e ambientalmente sostenibile e poco impattante. Budrio è il suo territorio Viviamo e usiamo il territorio pensando a chi verrà dopo di noi Abbiamo una lunga storia, vogliamo avere un lungo futuro D obbiamo essere attenti al consumo del territorio e alla sua sicurezza idrogeologica. I nuovi insediamenti (già previsti) dovranno tenere conto della qualità energetica delle abitazioni e della qualità dell’abitare, con attenzione all’arredo urbano, alla dotazione di servizi e alla città pubblica. •Fermare il consumo di territorio, limitandolo al solo ambito delle previsioni degli strumenti urbanistici attualmente in vigore, anche chiudendo un’epoca in cui si finanziava in questo modo la spesa corrente. •Lavorare per la città pubblica: aree verdi, arredo urbano, piantumazione di alberi di specie autoctone. L’interesse pubblico deve essere al centro di ogni scelta e deve guidare nell’utilizzo degli strumenti urbanistici. •Realizzare un censimento delle abitazioni e degli immobili sfitti. Conoscere la realtà è il primo passo per realizzare politiche adeguate alla realtà locale. Individuare forme che favoriscano politiche per l’affitto che coniughino interessi della proprietà e dei cittadini in cerca di affitti a canone calmierato. •Sviluppare le politiche della casa coordinando e agevolando l’accesso di giovani coppie e famiglie a soluzioni abitative in edilizia convenzionata, anche con accordi sul patrimonio sfitto o invenduto. Arredo urbano e qualità della città pubblica •Massima attenzione alla città pubblica, sia quando si dovranno pianificare le nuove aree e i nuovi quartieri già previsti dal vecchio Prg, sia quando si interviene per riqualificare aree esistenti, sempre nell’ottica di salvaguardare anche gli aspetti paesaggistici di qualità preesistenti. L’arredo urbano è una parte fondamentale della vita di comunità e della coesione sociale. Per esempio, è importante pensare anche a tipologie di panchine adatte alle persone più anziane con difficoltà di deambulazione. •Completare il rifacimento dei viali intorno al centro storico. Il taglio alle risorse dei comuni che ha colpito anche Budrio non ha permesso questo completamento, ma una parte importante dei viali è stata recuperata e ha elevato la qualità dell’arredo urbano nel capoluogo. •Continuare l’opera di risanamento idraulico e ambientale del canale Fossano per risolvere per suddividere lo smaltimento fra acque nere e acque bianche. •Recuperare un luogo da troppo tempo abbandonato, ormai nel cuore del centro abitato del capoluogo: il magazzino delle sementi. Il magazzino è di proprietà 25 comunale ed è vincolato dal punto di vista architettonico. Negli anni scorsi, il Comune ha cercato di recuperarlo ricorrendo al “project financing”. Il vincitore di quel concorso si è ritirato per problemi legati al mercato immobiliare. Torneremo su questo recupero per trovare una soluzione definitiva ed economicamente sostenibile. L’unica strada rimane il coinvolgimento delle eccellenza produttive del nostro territorio. Si trasforma così un problema in opportunità, come è tradizione dalle nostre parti. •Intervenire, con i tempi necessari al reperimento di nuove risorse, per la manutenzione o il rifacimento di marciapiedi nelle aree della prima espansione urbana di Budrio (tra il centro storico e la Stazione principale), partendo dalle situazioni più precarie e insicure. •Riqualificare l’area del torrione di nord-est (collegato alla Casa protetta per anziani). Deve tornare a rivivere quello che fu uno splendido giardino ideato più di un secolo fa dal dott. Ettore Zanardi per l’elioterapia: uno spazio verde nel cuore di Budrio da rendere fruibile e accessibile. •Bandire un concorso di idee per l’utilizzo e la valorizzazione del torrione di sud-est appena restaurato. Decidiamo insieme ai cittadini e alle associazioni come utilizzarlo, insieme allo spazio circostante. Verde pubblico •Intensificare la cura e la pulizia delle aree verdi, dei parchi pubblici, delle aiuole, verificando in modo costante e attento il lavoro del soggetto appaltatore di questo servizio. Dobbiamo poi cercare di ampliare 26 gli accordi con gruppi di cittadini nel capoluogo e nelle frazioni per aumentare la quota di verde pubblico curato da volontari, regolarmente censiti e coperti da un’assicurazione. •Tendere all’accorpamento delle aree verdi nelle nuove zone di espansione che si realizzeranno in quanto previste dal Piano regolatore del 1997. Questa azione semplificherebbe il lavoro di cura dei parchi concentrando l’intervento, e offrirebbe ai cittadini spazi più grandi e meglio fruibili. Viabilità e strade •Seguire con attenzione il completamento della Lungo Savena e della trasversale di pianura SP 3 (Lotto A, dalla Pieve a via Calamona, con fine lavori prevista entro il 2012 e Lotto B, da via Calamona a Granarolo, con inizio lavori previsto entro fine 2013 e completamento in meno di due anni). •Manutenzione costante sui 250 km di strade comunali, con particolare attenzione ai collegamenti con le frazioni. •Verificare con Tper-Fer la durata della chiusura dei passaggi a livello nel centro abitato del capoluogo: i quattro passaggi a livello, quando sono chiusi, dividono in due il paese per alcuni minuti e un intervento sulla velocizzazione dei tempi di chiusura è necessario, in particolare per gli orari “di punta”, cioè di maggior traffico. •Nella zona Romantica, dove si costruiranno entro il settembre 2013 tre sezioni di scuola materna, è prevista una nuova strada che permetterà di superare due passaggi a livello, quello della Crocetta e quello all’altezza dell’ospedale. Progettare sottopassaggi per collegare le parti di Budrio divise dalla ferrovia appare un’azione troppo invasiva e costosa. •Intervenire con misure adeguate per il rallentamento delle auto su via Massarenti. •Evitare l’attraversamento completo del centro che non deve diventare luogo di transito per il traffico automobilistico, ma deve comunque essere transitabile dal traffico per l’accesso ai servizi pubblici e privati e alle attività commerciali. •Realizzare posteggi per motorini nelle vicinanze del Polo scolastico superiore su via 1° Maggio per agevolare gli studenti ed evitare parcheggi impropri. •Aumentare la presenza di rastrelliere per biciclette. Cimiteri •Confermare la scelta di mantenere gli 11 cimiteri attualmente in essere nelle diverse frazioni e nel capoluogo. Si tratta di luoghi storici che rappresentano un segmento importante della nostra identità locale, luoghi a cui i cittadini non vogliono rinunciare in cambio dell’unificazione in un unico cimitero. •Rivedere e migliorare la gestione dei cimiteri, sia per quanto riguarda le attività ordinare di cura e pulizia, sia per i servizi legati ai funerali e alla tumulazione. •Proseguire la complessa opera di manutenzione e messa in sicurezza dei cimiteri, con priorità alla salvaguardia dei coperti contro le infiltrazioni, alla cura degli intonaci e delle tinteggiature, alla riqualificazione dei servizi igienici e dei lavandini esterni. Mobilità sostenibile •Attenzione alla disabilità negli interventi sulla città (attraversamenti, accessi). •Fare di Budrio una città a dimensione di pedone e di ciclista, a cominciare dalle azioni previste della campagna #salvaiciclisti (a cui anche il Comune di Bologna ha aderito). •Riproporre l’esperienza del Pedibus, anche come elemento pedagogico per i più piccoli, per promuovere gli spostamenti puliti e disincentivare quelli su veicoli a motore. •Valutare la possibilità di portare a Budrio un’auto del Car sharing (servizio realizzato da Atc e Provincia di Bologna), per consentirne l’utilizzo ai cittadini che non possiedano una propria auto in caso di bisogno. •Realizzare una pista ciclabile che colleghi Budrio a Castenaso attraverso il “corridoio ecologico” costituito dal torrente Idice (sfruttando le possibilità offerte dalla Regione per gli interventi di sistemazione e rimboschimento). •Completare e mettere in sicurezza la pista ciclabile che porta alla zona industriale di Cento, valutando la fattibilità di un servizio navetta dalla stazione negli orari di più alto afflusso di lavoratori. •Analisi di fattibilità per l’istituzione di un servizio di bike sharing, a partire dalle stazioni ferroviarie, permettendo quindi una mobilità pulita a chi viene a Budrio per lavorare o in visita. •Sviluppare un accordo con Tper-Fer per il trasporto delle biciclette in treno. 27 budrio nella città metropolitana Siamo budriesi, bolognesi, emiliani, italiani ed europei Difendiamo la nostra autonomia e la nostra identità senza chiuderci dentro i nostri confini S emplificazione normativa, adeguatezza degli strumenti, trasparenza e verificabilità dei risultati: queste sono le linee guida per l’amministrazione comunale, anche all’interno del contesto allargato della Città metropolitana che si dovrà formare e dell’Unione Terre di pianura di cui Budrio fa parte. •Partecipare al processo di costruzione della città metropolitana mantenendo identità e autonomia territoriale. •Condividere spese e servizi a livello sovracomunale, con i comuni dell’unione Terre di Pianura, per ottimizzare i costi mantenendo alta la qualità. Si sta già lavorando su questi aspetti che permettono di rendere più efficienti le attività comunali, sapendo che questo comporterà cambiamenti nell’organizzazione del lavoro che andranno condivisi. Tra le attività da favorire 28 all’interno di Terre di Pianura ci sono, per esempio, il recupero dell’evasione, il controllo di gestione, il servizio unico delle entrate, l’accesso ai finanziamenti regionali e comunitari. •Garantire la massima trasparenza dell’amministrazione: attenzione alle entrate; spesa di qualità; organizzazione più efficiente; pubblicazione dei dati relativi alla gestione amministrativa per la consultazione dei cittadini (open data); utilizzo di software libero (per ridurre i costi). •Istituire un momento in cui il sindaco riceva i cittadini senza appuntamento con incontri individuali o allargati (primo martedì e/o primo sabato del mese). Realizzare periodicamente anche momenti di incontro dell’amministrazione all’interno del mercato settimanale e del mercatino della prima domenica del mese, per avvicinare il più possibile l’istituzione ai bisogni e ai problemi dei cittadini. Comunicazione •Rafforzare l’informazione del notiziario comunale, con l’obiettivo primario di dare informazioni utili e rendere evidenti le decisioni assunte dall’amministrazione insieme ai servizi e alle opportunità offerte ai cittadini, alle imprese, alle famiglie. Con lo stesso spirito, dovrà essere consolidato il ruolo del sito istituzionale del Comune, con il valido appoggio dell’utilizzo dei social network, a partire da facebook. •Studiare la realizzazione di una piattaforma internet, una sorta di portale dedicato a Budrio a supporto delle “app” dedicate a Budrio, per accogliere le iniziative dedicate alla cultura, alle associazioni, alle imprese, alle opportunità per i giovani. •Mettere a disposizione dei cittadini un numero a cui inviare SMS per segnalare all’amministrazione disservizi o problemi (come buche sulla strada o illuminazione pubblica non funzionante). Gemellaggi •Impegnarsi per lo sviluppo delle relazioni tra Budrio e Gyula (Ungheria) e Eichenau (Germania). Non ci si deve limitare ai soli rapporti istituzionali, ma sono le comunità che devono incontrarsi a partire dalle associazioni culturali e sportive che coltivano gli stessi interessi, anche se a molti chilometri di distanza. In modo particolare dovremo fare incontrare i giovani a partire da progetti condicisi con le scuole. •Nel 2013 saranno passati 50 anni dall’istituzione del rapporto di amicizia con Gyula, un appuntamento da celebrare nel migliore dei modi, anche accedendo a fondi europei dedicati a queste attività, riattivando rapporti tra le due comunità in ambito scolastico, culturale e sportivo. Step, la società patrimoniale del Comune •Ampliare il raggio di intervento della società patrimoniale che oggi si occupa efficacemente della gestione della farmacia e del patrimonio comunale, insieme agli investimenti che il Comune le affida attraverso un canone annuale. La Step non può però limitarsi a questo. •Entrare con maggiore coraggio nel mercato per realizzare attività che producano reddito e marginalità. Di questi benefici potrà godere il Comune, quindi la collettività. I nuovi ambiti di intervento possono essere svariati come, per esempio, la gestione dei cimiteri e le energie rinnovabili. •Trovare le strade migliori per rendere più snella, flessibile e efficace l’attività della Step, senza rinunciare alla qualità degli interventi e del lavoro. 29 I candidati per il Consiglio Comunale Italia Dei Valori Aprile Igor Bonfiglioli Elisabetta Casarini Giuliana Ciaccia Cesare De Rosa Guerino Grassilli Giorgio Kolletzek Gianfranco Lauriola Michele Limuti Basilio Mariotti Annalisa Nuccio Salvatore Ognibene Salvatore Rimondi Federica Rubbini Chiara Taroni Anna Trapasso Domenico 30 ECOLOGISTI E RETI CIVICHE PER BUDRIO Bonucchi Beatrice Pezzi Stefano Negroni Valeria Contus Mario Andriano Simona Ardito Salvatore Genova Stefania Galliani Fabio Fabbri Floriano Casati Beatrice Elisa Badiali Matteo La Sinistra Per Budrio Casalini Paolo Montanari Giovanni Ferranti Gennaro Paolina Poli Fausta Tedeschi Alessandra Selmi Elisabetta Nepoti Stefania Barbieri Gianpaolo Carnazzo Vincenzo Selmi Alessandra Pienie’ Davide Selmi Elena Giovannini Fabio Venturini Lucia Pulvirenti Beatrice PARTITO DEMOCRATICO Cigognetti Luisa Badiali Debora Bersani Carlo Bonaga Ferruccio Brini Gianfranco Cocchi Paola Colombelli Donatella Davalli Angelo Donati Daniela Govoni Eugenio Koukbi Tahar Minarelli Isacco Orlandini Valerio Rossi Simona Serra Sonia Venturoli Cinzia Si vota domenica 6 maggio dalle 8 alle 22 e lunedì 7 maggio dalle 7 alle 15 Per votare Giulio Pierini Sindaco fai una X sul nome; puoi anche dare il tuo voto ad uno dei partiti che lo sostengono barrando anche il simbolo. Per votare è necessario presentarsi ai seggi con un documento di identità e la tessera elettorale. In caso di smarrimento di quest’ultima, rivolgersi all’Ufficio Anagrafe del Comune di Budrio. GIULIO PIERINI 31 t i.i in er pi io ul gi w. w w Elezioni comunali 6-7 maggio 2012 vota giulio pierinI sindaco 32