idee
e progetti
per il
Comune
e la
comunità
BUDRIO
il nostro
bene
comune
giuliopierinI
sindaco
elezioni comunali 6-7 maggio 2012
GIPA/ER/CONV/0001/2012
1
BUDRIO il nostro
bene comune
Mi
sono messo in gioco perché
credo nell’impegno per la
comunità a cui appartengo e in
questi anni non mi sono mai nascosto. Così,
quando mi è stato chiesto di candidarmi,
l’ho fatto con convinzione.
Ho accettato, nonostante questo sia il momento
peggiore a causa della crisi e della situazione
degli enti locali. La buona politica e i buoni
amministratori si vedono nei momenti difficili e
non si può fuggire di fronte a questa sfida. Serve
un nuovo spirito di “squadra” e di coesione,
proprio adesso che la società sembra disgregarsi
e l’individuo essere sempre più centrale. Lo
possiamo fare perché Budrio e le sue frazioni
hanno eccellenze, risorse e generosità per
essere fino in fondo una comunità in un
momento così difficile.
La mia candidatura arriva dopo quasi cinque
anni di lavoro amministrativo all’interno della
giunta comunale con cui ho condiviso scelte
fondamentali per il nostro territorio e i suoi
cittadini. Carlo Castelli è stato una guida forte
e sempre vicina ai cittadini, un grande Sindaco
che ha ridato a Budrio un ruolo centrale a livello
provinciale e regionale. Ora entriamo in una
nuova fase. Guardiamo avanti con coraggio e
2
mettiamo a frutto i risultati di questi anni in
campo sociale, economico e culturale.
Riformiamo, insieme agli altri comuni,
il sistema del welfare in una situazione
di risorse calanti e bisogni crescenti e
sempre più differenziati. Garantiamo
l’accesso ai servizi essenziali, la loro
qualità e trattamenti adeguati alle famiglie
che cambiano. Affrontiamo i mutamenti
ambientali del pianeta perseguendo tre
obiettivi fondamentali: la riduzione delle
emissioni, il risparmio energetico e l’utilizzo
di fonti rinnovabili, senza disperdere la
vocazione agricola a fini alimentari del
nostro territorio. Valorizziamo il patrimonio
artistico e monumentale a cui si affianca
quella ricchezza immateriale fatta di
associazionismo diffuso, competenze, talenti.
Un sistema culturale già oggi protagonista in
ambito metropolitano, da mettere al servizio
dello sviluppo economico e sociale di Budrio.
Le elezioni amministrative di Budrio 2012
sono l’appuntamento per questo nuovo
inizio che ha radici solide e lo sguardo
rivolto al futuro.
Giulio Pierini
idee e progetti
per il Comune e la comunità
Budrio
un nuovo
inizio
Budrio
è le sue
frazioni
Budrio,
terra
di civiltà
pag. 4
pag. 11
pag. 22
Budrio
è le sue
persone
Budrio,
civiltà
di terra
Budrio
Nel mondo
che cambia
pag. 5
Budrio
nella
transizione
della società
pag. 15
pag. 24
Budrio
fa scuola
Budrio
è il suo
territorio
pag. 17
pag. 25
pag. 7
Budrio,
Un lavoro
di eccellenza
Budrio
fa cultura
pag. 9
pag. 19
Budrio
nella città
metropolitana
pag. 28
3
Budrio, un nuovo inizio
In 10 anni siamo cresciuti:
più cittadini, più servizi, più verde
Dopo un traguardo ripartiamo di slancio
S
ono stati dieci anni di buona
amministrazione. Il Comune è stato
vicino ai cittadini e ai problemi delle
famiglie, dei lavoratori e delle imprese.
Budrio è cresciuta rimanendo unita e oggi,
nonostante la crisi, è un paese bello, in
movimento e amato dai suoi abitanti.
Per il nostro futuro serve un nuovo
lavoro di squadra: la giunta, il consiglio,
gli uffici comunali, le consulte frazionali,
l’associazionismo culturale, sportivo,
ricreativo, i singoli cittadini, ognuno deve
fare la sua parte per continuare a costruire
una comunità solidale e sempre più unita.
Le informazioni e le idee devono essere
condivise in percorsi di partecipazione
per compiere scelte che abbiano il bene
pubblico come primo riferimento.
Per la politica, per noi che ci candidiamo ad
amministrare la città, serve responsabilità
e chiarezza. Viviamo tempi di crisi, di tagli
agli enti locali, di difficoltà: continuiamo
a lavorare per un futuro migliore, ma
dobbiamo stare con i piedi per terra, senza
creare illusioni, per capire cosa possiamo
fare e cosa, invece, è al di fuori della nostra
portata.
L’attenzione più alta è sui beni comuni:
l’ambiente e il territorio, da non consumare,
4
la città pubblica, i servizi adeguati
alla società che cambia.
Queste sono le nostre priorità
e con queste idee, vogliamo
portare avanti le
nostre azioni concrete.
Budrio nel mondo
che cambia
Nulla si crea e nulla si distrugge.Tutto si trasforma
Scegliamo come cambiare per rimanere noi stessi:
coesi, solidali, sostenibili
B
udrio non è più quella di una volta,
dice qualcuno. È vero: il nuovo mondo
entra nelle nostre case portando
con sé complessità e incertezze a volte
opprimenti. Stanno cambiando l’idea di
futuro, i nostri stili di vita, i modi e i tempi
di lavoro, così come cambiano la società e
la nostra comunità. Stiamo attraversando
periodi difficili, ma le crisi si possono
trasformare in nuove opportunità.
di genitori stranieri al compimento del
ciclo della scuola primaria (elementare).
Sono bambini nati in Italia ma privati della
cittadinanza italiana. Con questo gesto
simbolico non si annulla la ricchezza
culturale ma si dà un messaggio di
incontro e di integrazione: la nostra
volontà non è quella di alzare muri, ma di
costruire ponti, nel rispetto delle regole
che vigono in Italia e che valgono per tutti.
Nuovi cittadini
•Favorire la convivenza tra le diverse
componenti della società, evitando le
divisioni a partire dalla formazione delle classi
scolastiche e dall’assegnazione degli alloggi
di edilizia popolare in contesti integrati.
•Coordinare un impegno più strutturato e
continuo delle associazioni dei migranti
all’interno della comunità.
•Lavorare sull’interculturalità e su
politiche inclusive, anche con l’ausilio
di figure professionali dedicate,
per i giovani migranti di seconda
generazione (a cui va riconosciuta
la piena cittadinanza) che affrontano
le difficoltà dell’adolescenza insieme a
quelle di un’identità spesso difficile da
definire.
•Conferire la cittadinanza onoraria ai figli
5
Giovani
•Lasciare spazio al protagonismo dei giovani
per riempire con la loro progettualità e
le loro idee i luoghi che già oggi sono
disponibili in città e nelle frazioni, con
iniziative legate sia all’associazionismo che
alla creazione di impresa: Bocciofila, Torri
dell’acqua, Piazzale della gioventù, skate
park, palazzetto dello sport, i due torrioni
da poco restaurati. Vogliamo abbandonare
la vecchia logica delle politiche giovanili,
che prevedevano azioni mirate rivolte
solo a una specifica categoria di persone.
In ogni scelta dell’amministrazione ci
deve essere attenzione agli aspetti che
riguardano le giovani generazioni.
•Accrescere le possibilità e le opportunità
per coltivare talenti, passioni e interessi,
senza la necessità di costruire nuove
strutture, ma unendo le forze e
valorizzando al massimo gli spazi e le
realtà associative esistenti.
•Offrire momenti informali ma periodici
in cui i giovani di Budrio possano parlare
e interloquire con l’amministrazione che
deve rendersi sempre più disponibile
all’ascolto e allo scambio di idee e progetti.
•Riproporre il progetto distrettuale dedicato
ai giovani per un inserimento nel modo
del lavoro per proporre percorsi di lavoro e
formazione.
Diritti digitali
•Creare un’Agenda digitale specifica
per Budrio, in armonia con quanto sta
avvenendo a livello nazionale e sul
territorio bolognese, attraverso un percorso
partecipato di confronto. Le priorità: far
6
arrivare l’Adsl in tutte le frazioni; wi-fi
libero nelle aree pubbliche più frequentate;
promuovere applicazioni per smartphone
e tablet dedicate a Budrio; rendere
disponibili e consultabili i dati relativi
alla gestione amministrativa (open data)
e rendere visibili on-line le sedute del
consiglio comunale. Grazie alle tecnologie
(e all’ecologia) possiamo costruire una città
con servizi di qualità e una vivibilità sempre
migliore (smart city).
Budrio nella transizione
della societa’
La
Ambientarsi aiuta a vivere meglio
Più risparmio energetico e fonti rinnovabili
Meno consumo, inquinamento e sprechi,
compresi i veicoli comunali
sostenibilità ambientale ed
economica dovrà essere l’orizzonte
verso cui indirizzare l’impegno di
tutta la comunità, promuovendo una cultura
ecologica portatrice di nuovi stili di vita e di
una consapevolezza diffusa. Servono percorsi
partecipati e attenzione agli investimenti di privati
che possono portare vantaggi per il territorio.
•Aderire al Patto dei Sindaci, che ci impegna
nei confronti dell’Europa, attraverso il Piano
energetico comunale che deve contenere
le azioni dell’ente pubblico, dei cittadini
e dei soggetti economici per giungere
all’obiettivo della riduzione del 20% delle
emissioni di anidride carbonica Co2. Il piano
dovrà contenere molte azioni; alcune sono
già in campo, altre fanno parte di questo
programma, altre ancora saranno individuate
nei prossimi mesi alla fine dello studio della
situazione in essere.
•Tendere in tutti i modi all’ obiettivo del 2020-20: ridurre del 20% le emissioni di gas
a effetto serra, portare al 20% il risparmio
energetico e aumentare al 20% il consumo di
fonti rinnovabili.
•Studiare i fabbisogni energetici per individuare
le quantità di rinnovabili necessarie; redigere
il bilancio energetico del territorio comunale
dopo aver individuato gli strumenti adatti.
•Attivare un energy management del
patrimonio comunale, compresi veicoli
comunali; studiare un piano di interventi
sugli edifici pubblici a partire da quelli più
energivori, con uno sguardo attento all’edilizia
residenziale pubblica.
•Definire un piano comunale
dell’illuminazione pubblica e semaforica ai
fini del risparmio energetico e della riduzione
dei costi di gestione.
•Estendere gradualmente a tutto il Comune
il sistema della raccolta differenziata “porta a
porta” dei rifiuti, con un percorso condiviso
nella preparazione e nei momenti di
informazione.
•Educare al consumo, individuando prodotti
più sostenibili dal punto di vista dei rifiuti e
degli imballaggi, anche attraverso scelte più
oculate della stessa grande distribuzione
e dei negozi attivando così un circuito
virtuoso e “competente”.
•Sostenere, sul piano provinciale e regionale,
le soluzioni alternative al trasporto con auto
privata, anche in accordo con Tper-Fer e ATC
per una mobilità su ferro e con il car sharing.
•Individuare i migliori strumenti (comprese le
“comunità solari”) per la copertura dei tetti di
strutture pubbliche con pannelli fotovoltaici,
massimizzando i vantaggi per il Comune
e migliorando l’efficienza energetica degli
7
edifici, compresi quelli che per vincoli storicimonumentali non possono ospitare impianti
“esterni”.
•Attivare lo Sportello-energia, anche in
collaborazione con i comuni di Terre di Pianura,
per informare la popolazione sulle opportunità
in ambito energetico per migliorare l’efficienza
degli edifici privati e produttivi, avviando un
circuito virtuoso in cui ognuno (pubblico,
privati e soggetti economici) fa la sua parte.
Vanno create le condizioni per dare vita a
gruppi d’acquisto di impianti fotovoltaici, solari
e termici, sostituzioni di caldaie e costruzioni
di “cappotti”. Parte di questo circuito virtuoso
può essere il progetto “Salva-energia”: una
scommessa tra amministrazione e gruppi
di cittadini che si impegnano a raggiungere
obiettivi di risparmio anno dopo anno
intervenendo sulle proprie abitudini.
•Realizzare nel capoluogo e in altre frazioni
un progetto di orto condiviso e sinergico
sull’esempio della positiva esperienza di
Prunaro. Valutare anche la creazione di un
bosco-frutteto, disponibile per visite didattiche
e i cui frutti siano disponibili per la comunità.
•Dare attuazione a un piano per la mobilità
sostenibile, con una maggiore attenzione
alla mobilità più debole, ciclabile e pedonale,
a partire dalla costruzione di piste ciclabili e
dalla regolamentazione della circolazione nel
centro storico e nel resto del capoluogo.
•Monitorare e controllare, insieme agli organi
preposti, il funzionamento dell’impianto a
biomasse di Mezzolara. Su questa vicenda, in un
quadro normativo che non dà poteri concreti
ai Comuni, è giusto valutare positivamente i
risultati raggiunti dal dialogo e dal confronto
serrato nel merito dei problemi: spostamento
8
del sito in una zona più lontana dal centro
abitato, ridimensionamento dell’impianto a 2
MW; trasporto delle materie prime al di fuori dei
centri abitati; controllo continuo delle emissioni
prodotte da parte dei cittadini e degli enti preposti.
Vogliamo dare il nostro contributo per cambiare
la legislazione nazionale in materia per ridare
agli enti locali un ruolo decisivo nell’individuare i
siti e le modalità di alimentazione degli impianti,
in modo da premiare gli impianti piccoli che
utilizzino scarti derivanti dalla produzione agricola
e zootecnica. Gli impianti a biomasse possono
rappresentare così un’integrazione al reddito
degli agricoltori, contribuendo a sviluppare
fonti energetiche alternative, senza sacrificare il
paesaggio né la vocazione agricola del territorio.
•Razionalizzare l’uso degli immobili pubblici e
i terreni di proprietà comunale, affiancando a
questo un censimento degli immobili privati
come previsto dalla campagna “Salviamo il
paesaggio”.
•Creazione di una consulta ecologico-ambientale,
aperta all’amministrazione, ai rappresentanti
delle associazioni ambientaliste e ai cittadini, per
valutare problemi e criticità del territorio.
•Incentivare la bioedilizia per gli interventi di
riqualificazione energetica e la creazione di
condomini fotovoltaici anche utilizzando i tetti di
proprietà comunale.
•Sfruttare, laddove possibile, l’energia geotermica
per nuovi e vecchi insediamenti, a partire da
un’indagine di fattibilità sul sottosuolo, con
interventi che coinvolgano non semplicemente le
singole abitazioni, ma ambiti di caseggiato.
•Promuovere la micro-cogenerazione,
individuando edifici o comparti adatti
all’installazione di impianti di cogenerazione di
piccola taglia.
Budrio,
un lavoro di eccellenza
Agroalimentare e protesica,
piccole-medie imprese e rete commerciale
Abbiamo vocazioni e talenti da valorizzare e sostenere
Le
piccole imprese e gli artigiani che
compongono il tessuto produttivo
di Budrio sono basate su una
laboriosità che ha radici lontane nel tempo e
ha prodotto qualità e competitività. La crisi ha
colpito anche Budrio, ma possiamo uscirne
ripartendo dalle nostre peculiarità e dalle nostre
eccellenze.
•Seguire con attenzione l’attività dell’ospedale
in un’ottica di integrazione socio-sanitaria e
di continuità assistenziale. Il ruolo del nostro
ospedale va difeso e valorizzato, anche nel
complicato processo di riorganizzazione
sanitaria che mira a ridurre i costi complessivi,
oggi ormai insostenibili, tenendo conto
dei necessari efficientamenti ma anche del
livello di qualità raggiunto che va mantenuto
e rafforzato. In questo quadro, il lavoro
condiviso e collaborativo tra medicina di
base, servizi ospedalieri e assistenza sociosanitaria è fondamentale ed è già oggi un
punto di forza del sistema sanitario budriese
e del Distretto Pianura est. Favorire una rete
fra medici di base e pediatri per un migliore
accesso del cittadino a questi servizi.
•Continuare a essere parte attiva, come
amministrazione comunale, dell’associazione
della protesica che si abbiamo costituito con
imprese del territorio e istituzioni pubbliche.
La protesica e la riabilitazione vedono a
Budrio competenze sanitarie, tecniche e
ingegneristiche che vanno ancora di più
promosse come fattore competitivo.
•Restituire nuova vita all’ex magazzino delle
sementi, tramite il coinvolgimento di privati
per il recupero dell’edificio, a partire delle
nostre eccellenze produttive e dalla rete delle
imprese locali.
•Nuove forme di servizi di supporto alla zona
artigianale, a partire da iniziative per favorire
9
la mobilità ciclabile e potenziare il trasporto
pubblico nell’area.
•Creare un sistema di promozione turistica
che coinvolga tutti i soggetti pubblici e privati
interessati
•Verificare con la Regione la possibilità
di ricevere fondi per le imprese che
assumono giovani in apprendistato (come
prevede il Patto per la crescita tra Regione,
organizzazioni datoriali e sindacali).
Imprese
•Semplificazione normativa per le imprese
anche attraverso l’attività del SUAP.
•Sostegno per le imprese che investono sul
territorio con fondo ad hoc per il lavoro
precario, l’abbattimento del conto interesse
sugli investimenti realizzati e per le imprese
che assumono e stabilizzano il lavoro.
•Promuovere ricerca e innovazione per
realizzare nuovi prodotti e nuovi brevetti.
•Favorire gli investimenti, anche tramite
consorzi di imprese, in materia di risparmio
energetico (investimento condiviso, vantaggi
diffusi).
•Incentivare, anche attraverso un
riconoscimento pubblico, la responsabilità
sociale delle imprese su vari fronti come la
formazione, la ricerca, le assunzioni stabili, il
sostegno alle persone in situazione di disagio,
l’organizzazione di orari di lavoro compatibili
con gli impegni di cura familiare soprattutto
per le donne.
•Realizzare una sorta di “patto locale per il
lavoro” tra Comune, scuole e imprese per
favorire la formazione e l’inserimento nelle
aziende e in percorsi lavorativi di giovani
del territorio, con un ruolo importante di
10
coordinamento delle associazioni di categoria.
•Favorire la mediazione con le banche per
l’accesso al credito per nuove imprese e
per imprese con esigenze produttive che
richiedono nuovi investimenti.
Commercio
•Salvaguardare la rete degli esercizi
commerciali del centro storico e
delle frazioni, anche con interventi di
riqualificazione e formazione, ricercando
modalità per attrarre contributi per il
commercio di prossimità.
•Utilizzare il contributo di sostenibilità
proveniente dalla realizzazione dell’area
produttiva e commerciale di Cento per
riqualificare il centro storico (che non sarà
chiuso al traffico), sostenedo gli operatori
economici con interventi da concordare con
le associazioni di categoria. Il centro, con
le sue bellezze storiche e artistiche e con la
sua vivibilità, è infatti la migliore risorsa per
rendere attraente l’intera offerta commerciale:
è su questo che si dovrà investire.
Lavoro, sicurezza, futuro
•Mantenere relazioni stabili con le imprese,
le associazioni di categoria e i delegati dei
lavoratori per affrontare insieme i problemi
del mondo del lavoro, perché il posto
di lavoro non significa solo salario ma
anche risorse per le famiglie, realizzazione
personale, socialità e dignità. Il rispetto delle
regole nei rapporti di lavoro e sulla sicurezza
è una condizione irrinunciabile.
•Sicurezza del lavoro e sul lavoro: vogliamo
tenere qui e tenere aperte la eccellenze,
favorendo i processi di innovazione.
Budrio è le sue frazioni
Ogni luogo ha la sua storia e la sua identità
Facciamo crescere le comunità e i servizi,
insieme, senza lasciare indietro nessuno
Le
piccole realtà delle frazioni
compongono una comunità
più grande e le campagne ci
raccontano la storia di Budrio e delle sue
battaglie, di un Dna, fatto di terra, fatica e
scelte di civiltà. Sono parte vitale della nostra
comunità e dobbiamo garantire la presenza
di luoghi e momenti di incontro, anche
tra diverse generazioni, per continuare a
crescere la comunità.
•Rinnovare e valorizzare il ruolo
delle consulte frazionali per una
maggiore partecipazione alle scelte
dell’amministrazione: percorsi di
consultazione e informazione sulle
decisioni che riguardano le frazioni.
•Incaricare i consiglieri comunali di
seguire le attività delle Consulte frazionali,
partecipando ai loro incontri e riferendo
costantemente alla Giunta e al Consiglio
anche attraverso interrogazioni e
interpellanze sui temi delle frazioni.
•Portare l’Adsl nelle frazioni. Internet veloce
è un diritto.
•Evitare lo stesso modello per tutte le
frazioni, con servizi e infrastrutture che si
replicano ovunque: sarebbe insostenibile
e inutile. Ogni realtà deve coltivare la sua
specificità.
•Limitare il consumo di territorio, evitando
nuovi interventi di ampliamento edilizio,
tranne quelli già previsti dagli strumenti
urbanistici vigenti.
•Continuare l’opera di cura delle strade
di proprietà comunale, in particolare
quelle di collegamento tra le frazioni e
con il capoluogo. Vogliamo strade sicure
per tutte le frazioni anche attraverso la
presenza degli agenti di Polizia Municipale
a servizio del territorio.
11
•Curare le aree verdi, i loro arredi e i giochi
per i bambini, con il coinvolgimento diretto
della comunità stessa in un rinnovato
spirito di servizio e di civismo e con un
monitoraggio sulla loro sicurezza. Ogni
frazione ha bisogno di questi spazi che
devono essere mantenuti e ampliati con
l’obiettivo della qualità e della fruibilità.
•Valorizzare l’importante opera di
manutenzione dei cimiteri.
•Valorizzare e utilizzare la toponomastica
per la conoscenza del territorio e della sua
storia.
Mezzolara
•Monitorare costantemente la costruzione e
poi il funzionamento dell’impianto a biogas
di 2 megawatt previsto nell’area rurale
privata “Benni”.
•Studiare una strategia complessiva per
la riqualificazione dell’arredo urbano del
centro.
•Mettere in sicurezza per i pedoni e i ciclisti i
punti pericolosi della viabilità della frazione.
•Rifacimento dei servizi igienici dell’areatennis e nel parco di Villa Rusconi, nel
quale si dovrà prestare attenzione alla cura
delle alberature di pregio garantendo la
massima sicurezza ai fruitori, ai volontari
che curano il verde e ai frequentatori delle
feste popolari che si tengono da sempre in
quell’area.
•Verificare i tempi di realizzazione della
saletta civica che è prevista dall’accordo
urbanistico C.2.8. Se questa attuazione
tarderà ad arrivare, si dovranno valutare
anche altre soluzioni perché, nonostante ci
12
siano due importanti spazi a disposizione
della comunità (il nuovo palazzetto e la
sala di lettura), a Mezzolara manca un
centro civico per ospitare, tra le altre cose,
le attività della Pro Loco. Sulla scorta di
buone esperienze attive da tempo come
quella di Dugliolo e quella di Maddalena
di Cazzano, servirà anche una rete di
volontari e di attività che possa supportare
la gestione di uno spazio di questo tipo.
•Attivare un bando internazionale on-line
per raccogliere manifestazioni di interesse
per il recupero l’utilizzo di Villa Rusconi,
coinvolgendo in questo percorso la
Fondazione Rusconi.
•Recuperare e ristrutturare l’edificio della
scuola del paese che nel 2013 compirà
100 anni. Si tratta di un intervento molto
oneroso, bloccato in questi anni dalla crisi
e dalle regole stringenti del Patto di stabilità
deciso dai governi nazionali. Rimane però
un obiettivo importante difficilmente
realizzabile soltanto con risorse comunali:
dovremo quindi accedere anche a canali di
finanziamento da altri enti e istituzioni.
•Valorizzare il collegamento ciclabile tra
Budrio e Mezzolara della via Viazza e del
ponte sull’Idice.
Dugliolo
•Continuare a sostenere l’attività del Circolo
dugliolese, così importante per la cura
della struttura e di tutta l’area esterna e per
l’offerta di uno spazio di incontro sempre
aperto e accessibile, per la promozione
di iniziative di aggregazione apprezzate e
vitali per la frazione.
•Monitorare la viabilità in alcuni tratti sulla
via Dugliolo per garantirne la sicurezza.
Questa attività dovrà essere inserita in un
progetto di “sicurezza stradale” in ambito
territoriale anche con una maggiore
attenzione alla velocità del traffico ai
Casoni.
Verdrana
•Monitorare il funzionamento della messa
in sicurezza stradale dell’incrocio tra
via Croce e la strada provinciale. Uno
degli obiettivi è stato e rimarrà quello di
rallentare il traffico sulla Zenzalino.
•Trovare una soluzione alla velocità del
traffico di via Ghiaradino tra il centro di
Vedrana e il Casino, per permettere a
ciclisti e pedoni di muoversi serenamente.
•Mettere in sicurezza con un percorso ciclopedonale il tratto lungo la via Zenzalino tra
la zona dell’area produttiva e via Croce di
Vedrana in modo da rendere più agevole
a pedoni e ciclisti il raggiungimento
dell’attraversamento pedonale e delle
fermate della corriera.
•Esplorare e verificare tutte le possibilità
per la creazione di un centro civico
per incontri, riunioni e attività sociali e
aggregative. Oggi a Vedrana non c’è uno
spazio pubblico di questo tipo, anche se
da tempo è prevista la costruzione di una
saletta nello scambio urbanistico con i
costruttori dell’area “Giusti”, oggi ferma per
via della crisi del mercato immobiliare. Nel
frattempo va rivista la convenzione con
l’Asl per l’utilizzo della saletta all’interno
dell’edificio della Fondazione Benni.
•Studiare la riqualificazione dell’area verde
del “Casino”, all’esterno del campo sportivo
gestito dal Budrio Calcio ’93. Insieme a
questo, si devono trovare strumenti per
disincentivare atti di vandalismo e furti alla
struttura sportiva.
•Verificare con Poste italiane la possibilità
dell’installazione di uno sportello
bancomat Bancoposta.
Prunaro
•Mettere in sicurezza l’incrocio tra via Croce
Prunaro e via San Vitale (entrambe strade
provinciali). Per i prunaresi quella è la
porta di accesso al resto del territorio di
Budrio e alla strada che porta a Bologna e
Medicina. L’incrocio è pericoloso e difficile
da attraversare e spinge molti cittadini a
non utilizzarlo serenamente. L’installazione
di un semaforo può essere autorizzata dalla
Provincia ed è un’opportunità da cogliere
per la frazione.
•Realizzare un collegamento ciclo-pedonale
in sicurezza che colleghi Prunaro a una
delle fermate del trasporto pubblico sulla
San Vitale. Ci sono tre opzioni: tombare
il fosso su via Croce Prunaro, utilizzare
via Mori con l’aggiunta di un tratto da
realizzare ex-novo che porti all’area
produttiva e commerciale esistente,
rendere utilizzabile il collegamento
sull’argine tra Prunaro e Canaletti.
•Valorizzare la nuova area sportiva e
aggregativa della frazione ampliandone la
fruizione e l’attrattività. Serve, tra l’altro, il
completamento dello spogliatoio per gli arbitri
per rendere possibili le partite di calcio ufficiali.
13
Canaletti
•Impedire che le auto parcheggino sulla
provinciale impedendo ai pedoni di
raggiungere agevolmente i bidoni dei
rifiuti.
Cento
•Realizzare il parcheggio a servizio della
scuola materna.
•Gestire al meglio i problemi di convivenza
del centro abitato con l’area industriale
a partire dal completamento della pista
ciclabile tra Cento e Budrio.
Vigorso
•Continuare il monitoraggio sul traffico
che attraversa la frazione e sulla ricaduta
positiva del posizionamento degli autovelox su via Vigorso e attivare un progetto
per aumentare la sicurezza stradale
dell’incrocio tra via Rabuina e via Vigorso..
•Perseguire il collegamento ciclo-pedonale
protetto tra via Vigorso e il capoluogo
previsto nel comparto urbanistico C.2.11.
•Sostituire il semaforo lampeggiante
all’incrocio tra via Rabuina e via Marana.
Bagnarola
•Gestire l’attraversamento del traffico della
Trasversale di pianura SP3 fino a che il
lotto A attualmente in via di realizzazione
non si collegherà al lotto B, completando
così la tanto sospirata opera. La fine dei
lavori sul lotto A non risolverà ancora
i problemi derivati dal traffico pesante
e dovremo prestare molta attenzione
all’intersezione con via Calamona in cui si
14
immetterà il traffico del nuovo Lotto A.
•Verificare i tempi della realizzazione della
nuova zona residenziale nell’area ex Bitelli,
dove dovrà sorgere anche uno spazio adibito a
centro civico per i cittadini, le associazioni e la
consulta frazionale.
Maddalena di Cazzano
•Monitoraggio della viabilità nella frazione,
anche alla luce del generale rallentamento
del traffico nelle strade dell’abitato e della
riduzione delle situazioni pericolose.
•Realizzare marciapiedi e percorsi ciclopedonali sicuri di collegamento tra il centro
abitato, la chiesa e il cimitero.
•Sostenere e valorizzazione dell’attività del
Circolo Mulini a Vento con l’obiettivo di far
convivere nuove esperienze
e nuovi progetti con le
iniziative storicamente
svolte in quella struttura. Nel
corso del tempo la gestione
potrà portare, anche con il
sostegno del Comune, un
miglioramento graduale
e costante dell’edificio e
dell’area verde collegata, a
partire dall’impianto termico.
Armarolo
•Attivare la manutenzione di
via Ponticella.
•Realizzare una nuova
pensilina nella fermata del
bus sulla via San Donato.
Budrio è le sue persone
Infanzia, educazione, benessere, salute, assistenza
Tra stato e mercato, noi scegliamo
il welfare e l’inclusione sociale
A
bbiamo un sistema diffuso di
supporto alle persone e alle famiglie
che funziona in ambito sociale,
sanitario, educativo e che spesso sopperisce
alle mancanze dello Stato. Dobbiamo
costruire un nuovo welfare di comunità.
I servizi fondamentali non possono essere
lasciati, nemmeno parzialmente, al mercato
libero.
•Promuovere un welfare di comunità
che faccia capo ai servizi alla persona
del Comune, per valutare la situazione
e decidere gli interventi, anche grazie
al lavoro del volontariato sociale e delle
cooperative sociali. In questo modo è
possibile rendere più efficiente il sistema,
evitando sovrapposizioni. La gestione
diretta e pubblica dei servizi ha permesso
di mantenere il livello di qualità che oggi
conosciamo e questo è il presupposto delle
nostre scelte e il contesto in cui inserire il
welfare di comunità.
•Allargare il servizio di medici e
professionisti (come i dentisti) che un
giorno al mese prestano cure specializzate
a persone in difficoltà in stretto raccordo
con i servizi sociali. Una comunità che si
prende cura di se stessa è una comunità
forte e sana, che reagirà meglio alla crisi
aiutando le persone in difficoltà.
•Controllare il percorso di unificazione
delle Asp a livello provinciale perché non
vengano ridotti i servizi sul territorio di
Budrio ma si inseriscano in un servizio di
rete più ampio e flessibile.
15
Donne
•Le donne sono oltre la metà dei budriesi.
Donne che vivono, lavorano e studiano
per i loro progetti di vita e per il bene di
tutti. Lavorano molto, fuori e dentro casa.
Studiano e sono più brave in ogni ordine
di scuola. Budrio deve sapersi organizzare
partendo dai loro bisogni, dalle richieste
delle famiglie e di chi vive da solo.
Tra gli obiettivi:
-conciliazione del tempo di vita familiare
con i tempi di lavoro;
-riconoscimento del lavoro familiare e di cura;
-potenziamento delle politiche per
l’infanzia;
-sostegno alle famiglie con anziani a
carico e persone disabili;
-promozione dell’occupazione e
dell’imprenditoria femminile.
Famiglie e lavoro
•Rafforzare i fondi per le famiglie in difficoltà
a causa della disoccupazione e delle crisi
aziendali (contributi per l’affitto e per il
mutuo) attraverso bandi e contratti sociali
coni cittadini.
•Sostenere la formazione e il
ricollocamento per coloro che perdono
il lavoro, soprattutto in età avanzata in
collaborazione con il Centro per l’impiego,
la Regione e l’ambito del Distretto socio
sanirario.
•Prestare sempre maggiore attenzione alle
nuove povertà, in particolare per i giovani
lavoratori e per le nuove famiglie senza
sostegni parentali.
16
•Proporre all’interno della Farmacia
Comunale uno sconto sugli acquisti di
farmaci in libera vendita a categorie come i
lavoratori in cassa integrazione, in mobilità
o disoccupati, famiglie monogenitoriali.
•Coordinare le iniziative per l’estate dei
ragazzi, presentando un disegno unitario
delle offerte e definendo un programma
comune che eviti sovrapposizioni e unisca
le forze per offrire le migliori opportunità ai
bambini e alle famiglie.
•Ampliare l’assistenza domiciliare in orario
pomeridiano; riqualificare l’assistenza
domiciliare pubblica come intervento a
supporto e formazione delle assistenti
familiari perché il patrimonio e l’esperienza
pubblica diventi ricchezza condivisa e
supporto per le esigenze e i bisogni espressi
nelle 24 ore della giornata
•Favorire la rete tra i servizi perché la
disabilità e la non autosufficienza, difficile
e complessa da affrontare per le famiglie
e la collettività, sia un percorso possibile
di integrazione, di crescita e di recupero.
Destiniamo risorse per l’assistenza dal nido
alla scuola superiore, favoriamo i trasporti
casa scuola e casa lavoro con il supporto
del volontariato e dei servizi specialistici,
creiamo relazione tra le istituzioni.
Accessibilità
•Interventi per l’eliminazione delle barriere
architettoniche.
•Realizzazione di un piano che contenga tutti
i percorsi in sicurezza su aree pubbliche per
i disabili, compresi gli accessi alle strutture
comunali che offrono servizi ai cittadini.
Budrio fa scuola
La libertà e la responsabilità si imparano
Investiamo sulla scuola per far crescere
i cittadini e la comunità
D
obbiamo garantire l’accesso ai
servizi scolastici a tutti i bambini in
modo stabile e duraturo. Dobbiamo
farlo con i protagonisti della scuola.
•Edilizia scolastica sicura e di qualità (aule,
laboratori e tutte le strutture necessarie).
•Garantire l’accesso (cercando di sopperire
alle carenze dello Stato) a chi rimane nelle
liste d’attesa per la materna, non lasciando
sole le famiglie, ma ridistribuendo, se
necessario, i costi aggiuntivi tra tutti coloro
che utilizzano il servizio. Sarà importante
continuare a monitorare l’andamento
demografico per affrontare gli effetti di
eventuali “picchi” di nascite come quello
del 2009.
•Istituire un servizio di “post-scuola” anche
per la scuola media: attivabile su richiesta
per chi ne ha bisogno, tariffato a carico
delle famiglie, per permettere ai ragazzi di
rimanere in un luogo non solo sicuro ma
supportato da un progetto educativo fino
all’arrivo dei genitori.
•Ampliare l’offerta di servizi parascolastici
estendendo l’orario fino alle 18.00, per
rispondere ai bisogni delle famiglie e
conciliare i tempi dei genitori e quelli dei
bambini.
•Ridurre al minimo le liste d’attesa per i nidi
e la materna.
•Ideazione di un progetto (anche a livello
sovracomunale) per rendere flessibile
il servizio nido per 12 mesi all’anno per
17
aiutare le famiglie con i nuovi tempi e i
nuovi stili di vita anche durante l’estate e i
tradizionali periodi di vacanza.
•Migliorare la qualità della ristorazione
collettiva, modernizzando le cucine: si
possono mantenere gli attuali punti di
produzione per la preparazione di primi
e per il lavaggio di piatti e stoviglie,
centralizzando la produzione dei secondi.
Dobbiamo garantire la preparazione dei
piatti con prodotti a km zero, favorendo
la stagionalità dei prodotti, favorendo
la produzione locale, i prodotti Dop,
biologici e senza ogm, con attenzione alle
abitudini alimentari etniche e religiose.
Introdurremo inoltre la prenotazione
quotidiana del pasto con badge, grazie
al collegamento telematico con i luoghi
di produzione, per rendere più semplici
e veloci le procedure, informatizzando
menù e diete e favorendo la tracciabilità.
Possiamo pensare a diverse soluzioni,
come un sistema prepagato per la
ristorazione scolastica in modo che il
genitore possa costantemente verificare il
credito residuo.
•Mettere a disposizione delle scuole medie
la nuova palestra che completerebbe
l’area dopo l’importante ampliamento
del plesso. Una particolare attenzione
va rivolta ai ragazzi di quell’età così
complessa, individuando insieme a genitori
e insegnanti utili progetti e percorsi di
crescita.
•Consolidare un’offerta nido di 142 posti,
puntando su un servizio educativo che
ponga al centro il bambino e le sue
18
esigenze, ma che sappia accogliere la
famiglia, il padre e la madre, nella sua
interezza; il servizio si propone come
luogo di sostegno alla genitorialità, luogo
di crescita e ricerca dell’autonomia delle
bambine e dei bambini, luogo di cura
per i piccoli, ma anche centro di ascolto
per le famiglie, supporto e sostegno della
genitorialità attraverso la professionalità
delle educatrici e lo sportello d’ascolto per
le famiglie.
•Intensificare le relazioni tra Budrio e il Polo
scolastico superiore, anche guardando con
fiducia alla nomina del nuovo dirigente.
Non si deve dare la sensazione che il
Polo sia lontano o staccato dal nostro
paese: le scuole superiori sono una risorsa
fondamentale per l’intera comunità e
anche il paese è fondamentale per il
rilancio e il rafforzamento del polo stesso.
Ci sono diversi ambiti di lavoro comune,
come l’attività culturale, l’utilizzo di spazi
per realizzare iniziative della scuola e
degli studenti, i percorsi di formazione
in azienda in un rapporto positivo con le
imprese di Budrio e le loro associazioni di
categoria.
•Consolidare il rapporto del Comune con
Tper-Fer per limitare i disagi legati al
tragitto casa-scuola degli studenti del polo
superiore.
Budrio fa cultura
Musei, teatro, patrimonio artistico, associazioni, luoghi
e talenti al servizio della comunità
Non si vive di solo pane. La cultura nutre e fa crescere
La
cultura è anche uno dei
migliori strumenti per superare
l’isolamento e la paura che la
crisi ha portato nel nostro quotidiano e può
essere una risorsa fondamentale dal punto di
vista turistico, economico e occupazionale.
Budrio ha questa risorsa e difficilmente si
trovano comuni della nostra dimensione che
abbiano coltivato esperienze così diffuse e di
qualità come quelle realizzate qui.
La scelta di fondo è quella di investire
su alcuni ambiti di azione ben precisi,
19
senza disperdere risorse economiche
e organizzative. Questo comporta la
necessità di conciliare gli elementi della
tradizione, dell’identità e delle iniziative
consolidate e di successo con lo spirito
innovativo, sperimentale e contemporaneo
coinvolgendo nuovi talenti e realtà locali
coraggiose.
La sfida dell’amministrazione sarà sempre
più quello di promuovere questa ricchezza
e complessità di iniziative e tematiche,
con un forte ruolo di coordinamento di ciò
che si muove, si progetta e si sviluppa nel
territorio da parte degli appassionati, degli
artisti e delle associazioni. Insieme a questo,
il Comune dovrà sviluppare ancora di più
uno sguardo largo all’interno del distretto
culturale di Pianura Est, per collaborare
sempre di più con le istituzioni culturali
metropolitane e cittadine e per investire su
una progettualità europea.
•Sviluppare azioni di marketing territoriale in
grado di promuovere il turismo culturale in
un circuito regionale e nazionale e anche
a livello internazionale, rafforzando per
esempio le relazioni con i Paesi asiatici
dove centinaia di migliaia di persone sono
appassionate di ocarina, lo strumento
musicale di cui Budrio è la patria. In questo
ambito di promozione è fondamentale il
contributo delle realtà economiche locali,
che possono trarre vantaggio anche nei loro
rapporti economici e commerciali dal fatto
di poter presentare un territorio e un centro
storico così pieno di bellezze artistiche,
20
monumentali e culturali.
•Trasformare la cultura in opportunità
di lavoro per i budriesi: il marketing
territoriale per avviare un’economia del
turismo punta anche a questo risultato.
•Creare un’agenda coordinata per la
ricca offerta culturale delle associazioni
per non sovrapporre tempi e tematiche
delle iniziative in programma. Serve un
coordinamento ancora più forte tra le
associazioni, abbandonando gelosie e
confini. Un esempio di azione concreta
potrà essere il collegamento più stretto tra
gli allievi della scuola di musica (Diapason
Progetti musicali) con le iniziative musicali
di grande livello che realizzano gli Amici
del Consorziale e Le Torri dell’acqua.
•Coordinare e potenziare l’attività della rete
associativa dei volontari, figure chiave per
tenere aperti gli spazi e per collaborare
con le tante attività culturali, dai musei
alle Torri dell’acqua, dalla biblioteca
al Teatro Consorziale. Peraltro, grazie
all’introduzione dell’albo dei volontari
singoli, oggi c’è la possibilità di sostenere
l’attività culturale anche individualmente,
in un coordinamento svolto dagli uffici
comunali.
•Promuovere la sperimentazione e la
produzione culturale contemporanea,
anche sulla linea tracciata dalle Torri
dell’acqua, ormai un’eccellenza a livello
regionale e nazionale.
•Prestare sempre grande attenzione ai
costi di gestione del teatro attraverso un
buon lavoro di scelta delle compagnie e
allargando il circuito delle sponsorizzazioni
che negli ultimi anni ha dato buoni risultati.
Il teatro deve diventare anche uno spazio
utile per aziende e privati, un luogo in cui
possano realizzare eventi e appuntamenti
con aperture regolari.
•Abbattere i costi e alzare la qualità:
iniziative come la rete dei teatri di lirica
a livello regionale è un esempio in
questa direzione. Sostenere il Concorso
internazionale di canto lirico Anselmo
Colzani, appuntamento importante per il
mondo della lirica.
•Attivare relazioni virtuose con artisti,
giovani talenti e centri di produzione
artistica locali (non solo di Budrio) a
partire dalla musica e dalla danza. Questo
impegno potrà portare alla realizzazione di
un cartellone teatrale alternativo, capace
di ampliare il pubblico e rinnovarlo, anche
attraverso scelte coraggiose e innovative
che potranno consolidare i risultati nel
corso del tempo.
•Realizzare insieme agli studiosi di storia
locale un percorso di ricerca storica su
Budrio e il territorio più vasto, anche
sfruttando il grande patrimonio archivistico
attualmente conservato nelle vecchie
scuole di Maddalena. Si possono costruire
appuntamenti che permettano di
approfondire singoli temi o aspetti della
vita sociale. A questi studi vanno sempre
affiancati esperti con uno sguardo rivolto
all’attualità, mettendo così a disposizione
del futuro le ricerche tematiche che via via
si realizzeranno.
•Proseguire e ampliare le attività del
dialetto, dai corsi alle rappresentazioni
teatrali al concorso “L’ucarina d’or”.
•Realizzare interventi di miglioramento
dell’Auditorium per l’acustica e per una
fruizione più flessibile e polivalente.
•Portare appuntamenti culturali anche
nelle frazioni, sia d’estate che d’inverno.
•Mantenere forti le relazioni con il contesto
territoriale, come avviene con la rete dei
teatri di pianura (Reno Galliera e comuni
di Terre di Pianura), valorizzando la neo
nata esperienza dei Distretti Culturali.
•Recuperare il cortile del Museo dei
burattini e il cortile del Museo dell’ocarina
per renderli nuovamente disponibili e
fruibili. In particolare, l’attività del museo
dei burattini ci permette di sviluppare una
progettualità più ampia sull’infanzia con
collezioni di oggetti e giochi storici.
•Creare un archivio dati e realizzare una
carta archeologica del nostro territorio,
raccogliendo l’eredità del lavoro di
Elsa Silvestri e mettere in rete questo
patrimonio, con i musei del nostro
Distretto.
•Valorizzare l’attività della Biblioteca come
luogo di aggregazione, di promozione
culturale per la crescita di nuovi lettori
attraverso i progetti “nati per leggere”
e “fieri di leggere”, luogo di incontro
per bambini e genitori, studiando e
implementando le possibilità offerte dal
sistema provinciale di fruibilità on line di
e book e consultazione di quotidiani e
riviste on-line.
21
Budrio,terra DI civiltà
Il tempo è una risorsa. Anche quello dedicato agli altri
Associazioni e volontariato arricchiscono
la comunità rendendola migliore
B
udrio è un luogo vivo anche grazie
a un’associazionismo che ha radici
lontane nel tempo. Molte realtà
associative sono oggi impegnate anche
nella gestione diretta di spazi e strutture
pubbliche. La vitalità della comunità è
sostenuta anche dalla rete commerciale.
Comunità
•Ampliare la festa del buon vicinato,
buona esperienza della zona ex Coop, da
espandere a tutti i quartieri di Budrio con
un’autorganizzazione dei cittadini diffusa.
Associazionismo
•Con la consulta delle associazioni si deve
rafforzare una stretta collaborazione, per
continuare a promuovere il loro lavoro in
ambito culturale, ricreativo e sociale, che è
una delle eccellenze di Budrio.
•Valorizzare il Centro sociale La Magnolia:
esiste un progetto per l’ampliamento
del salone per le tante attività svolte dai
volontari del centro o per le iniziative
esterne ospitate nella struttura, nella
collaborazione positiva tra i gestori e altre
associazioni del territorio.
•Sostenere l’attività del canile intercomunale
dove operano con grande impegno
22
numerosi volontari. Serve, tra l’altro,
l’installazione di nuovi box per i cani
pericolosi e la sistemazione dell’area di
sgambatura.
Sport
•Mettere le società sportive nelle condizioni
di rispondere al meglio alle richieste degli
sportivi e delle famiglie, realizzando al
meglio i loro progetti all’interno di spazi
idonei e di qualità. Per questo, così come
si è cercato di fare in questi anni, va
proseguito il lavoro di manutenzione degli
impianti sportivi. A loro volta le società
devono ulteriormente responsabilizzarsi
per innovare ed efficientare la gestione
delle attività e degli spazi affidati.
•Realizzare la nuova palestra nell’area dei
vecchi “palloni” del tennis al Piazzale
della Gioventù. Questa è una priorità: le
attuali palestre non riescono più a ospitare
tutte le attività al coperto delle scuole e
delle società sportive. In questo modo
riusciremo anche a liberare il Palazzetto
dello sport nei week-end per attrarre e
organizzare grandi eventi.
•Riqualificare la palestra storica della boxe,
sotto le gradinate dello stadio.
•Completare l’area sportiva di Prunaro
con lo spogliatoio dell’arbitro per rendere
possibili gli incontri ufficiali.
•Monitorare i lavori dei nuovi spogliatoi
dello Stadio Zucchini e proseguire nella
manutenzione del campo sintetico di
Budrio. Potremo poi valutare, insieme al
Mezzolara Calcio, la realizzazione a Budrio
di un nuovo “campetto” in erba naturale
a fianco a quello sintetico da dedicare al
settore giovanile. Ci sarà poi bisogno di
ricostruire lo spogliatoio del campo di
Mezzolara.
•Attrezzare l’area verde esterna del campo
sportivo di Vedrana, insieme ad azioni che
evitino atti vandalici e furti alla struttura
sportiva.
•Ampliare l’offerta della piscina estiva (sia
in termini di strutture che di divertimenti
offerti) in collaborazione con il soggetto che
si aggiudicherà la gestione dei prossimi anni
sulla base del bando pubblico appena avviato.
•Interventi di manutenzione nella palestra
delle scuole elementari: l’illuminazione
interna e l’acustica vanno migliorati.
23
Budrio, civiltà di terra
Agricoltura, prodotti tipici, lavoro, ambiente
Prendiamoci cura della terra che ci nutre
B
udrio è da sempre legata al lavoro
della terra, gli agricoltori svolgono
una funzione di cura del territorio.
Difendere la vocazione del territorio vuol dire
affrontare la realtà, valorizzando i prodotti di
qualità e il lavoro delle persone.
•Sostenere l’attività dei contoterzisti per
permettere investimenti, perché sono una
figura di grande supporto all’agricoltura.
•Incentivare il lavoro di squadra (per
esempio promuovendo la formazione
di consorzi) per investimenti sui mezzi,
sulla tecnologia e per la produzione di
energia da biomasse (utilizzando gli scarti
di produzione) e per favorire accordi di
filiera (anche attraverso l’associazione in
cooperative degli agricoltori).
•Promuovere l’importanza del lavoro degli
agricoltori per la comunità e per la cura del
territorio (manutenzione di fossi e scoli,
interventi in caso di neve).
•Promuovere la produzione a chilometro
zero, collegando sul nostro territorio chi
produce, chi vende e chi compra, con
una particolare attenzione all’agricoltura
biologica e biodinamica e favorendo la
cultura del prodotto di stagione.
•Fondi comunali per abbattere il conto
interesse sugli investimenti, per le attività
24
commerciali, agricole e produttive.
•Rendere più stretto il rapporto di
collaborazione con le associazioni di
categoria.
•Prestare attenzione e valorizzare il settore
della zootecnia e degli allevamenti locali,
anche guardando alle possibilità offerte
dalle nuove tecnologie per utilizzare i
reflui e gli scarti derivanti dall’allevamento
degli animali per la produzione di energie,
in un ciclo integrato e ambientalmente
sostenibile e poco impattante.
Budrio è il suo territorio
Viviamo e usiamo il territorio
pensando a chi verrà dopo di noi
Abbiamo una lunga storia,
vogliamo avere un lungo futuro
D
obbiamo essere attenti al consumo
del territorio e alla sua sicurezza
idrogeologica. I nuovi insediamenti (già
previsti) dovranno tenere conto della qualità
energetica delle abitazioni e della qualità
dell’abitare, con attenzione all’arredo urbano, alla
dotazione di servizi e alla città pubblica.
•Fermare il consumo di territorio, limitandolo
al solo ambito delle previsioni degli
strumenti urbanistici attualmente in
vigore, anche chiudendo un’epoca in cui si
finanziava in questo modo la spesa corrente.
•Lavorare per la città pubblica: aree verdi,
arredo urbano, piantumazione di alberi di
specie autoctone. L’interesse pubblico deve
essere al centro di ogni scelta e deve guidare
nell’utilizzo degli strumenti urbanistici.
•Realizzare un censimento delle abitazioni
e degli immobili sfitti. Conoscere la realtà
è il primo passo per realizzare politiche
adeguate alla realtà locale. Individuare forme
che favoriscano politiche per l’affitto che
coniughino interessi della proprietà e dei
cittadini in cerca di affitti a canone calmierato.
•Sviluppare le politiche della casa coordinando
e agevolando l’accesso di giovani coppie
e famiglie a soluzioni abitative in edilizia
convenzionata, anche con accordi sul
patrimonio sfitto o invenduto.
Arredo urbano
e qualità della città pubblica
•Massima attenzione alla città pubblica,
sia quando si dovranno pianificare le
nuove aree e i nuovi quartieri già previsti
dal vecchio Prg, sia quando si interviene
per riqualificare aree esistenti, sempre
nell’ottica di salvaguardare anche gli aspetti
paesaggistici di qualità preesistenti. L’arredo
urbano è una parte fondamentale della vita
di comunità e della coesione sociale. Per
esempio, è importante pensare anche a
tipologie di panchine adatte alle persone più
anziane con difficoltà di deambulazione.
•Completare il rifacimento dei viali intorno
al centro storico. Il taglio alle risorse dei
comuni che ha colpito anche Budrio non ha
permesso questo completamento, ma una
parte importante dei viali è stata recuperata
e ha elevato la qualità dell’arredo urbano nel
capoluogo.
•Continuare l’opera di risanamento idraulico
e ambientale del canale Fossano per
risolvere per suddividere lo smaltimento fra
acque nere e acque bianche.
•Recuperare un luogo da troppo tempo
abbandonato, ormai nel cuore del centro
abitato del capoluogo: il magazzino delle
sementi. Il magazzino è di proprietà
25
comunale ed è vincolato dal punto di vista
architettonico. Negli anni scorsi, il Comune
ha cercato di recuperarlo ricorrendo al
“project financing”. Il vincitore di quel
concorso si è ritirato per problemi legati
al mercato immobiliare. Torneremo su
questo recupero per trovare una soluzione
definitiva ed economicamente sostenibile.
L’unica strada rimane il coinvolgimento delle
eccellenza produttive del nostro territorio. Si
trasforma così un problema in opportunità,
come è tradizione dalle nostre parti.
•Intervenire, con i tempi necessari al
reperimento di nuove risorse, per la
manutenzione o il rifacimento di marciapiedi
nelle aree della prima espansione urbana
di Budrio (tra il centro storico e la Stazione
principale), partendo dalle situazioni più
precarie e insicure.
•Riqualificare l’area del torrione di nord-est
(collegato alla Casa protetta per anziani).
Deve tornare a rivivere quello che fu uno
splendido giardino ideato più di un secolo fa
dal dott. Ettore Zanardi per l’elioterapia: uno
spazio verde nel cuore di Budrio da rendere
fruibile e accessibile.
•Bandire un concorso di idee per l’utilizzo e la
valorizzazione del torrione di sud-est appena
restaurato. Decidiamo insieme ai cittadini e
alle associazioni come utilizzarlo, insieme
allo spazio circostante.
Verde pubblico
•Intensificare la cura e la pulizia delle aree
verdi, dei parchi pubblici, delle aiuole,
verificando in modo costante e attento il
lavoro del soggetto appaltatore di questo
servizio. Dobbiamo poi cercare di ampliare
26
gli accordi con gruppi di cittadini nel
capoluogo e nelle frazioni per aumentare
la quota di verde pubblico curato da
volontari, regolarmente censiti e coperti da
un’assicurazione.
•Tendere all’accorpamento delle aree
verdi nelle nuove zone di espansione che
si realizzeranno in quanto previste dal
Piano regolatore del 1997. Questa azione
semplificherebbe il lavoro di cura dei parchi
concentrando l’intervento, e offrirebbe ai
cittadini spazi più grandi e meglio fruibili.
Viabilità e strade
•Seguire con attenzione il completamento della
Lungo Savena e della trasversale di pianura
SP 3 (Lotto A, dalla Pieve a via Calamona, con
fine lavori prevista entro il 2012 e Lotto B, da
via Calamona a Granarolo, con inizio lavori
previsto entro fine 2013 e completamento in
meno di due anni).
•Manutenzione costante sui 250 km di strade
comunali, con particolare attenzione ai
collegamenti con le frazioni.
•Verificare con Tper-Fer la durata della
chiusura dei passaggi a livello nel centro
abitato del capoluogo: i quattro passaggi a
livello, quando sono chiusi, dividono in due
il paese per alcuni minuti e un intervento
sulla velocizzazione dei tempi di chiusura
è necessario, in particolare per gli orari “di
punta”, cioè di maggior traffico.
•Nella zona Romantica, dove si costruiranno
entro il settembre 2013 tre sezioni di scuola
materna, è prevista una nuova strada che
permetterà di superare due passaggi a livello,
quello della Crocetta e quello all’altezza
dell’ospedale. Progettare sottopassaggi
per collegare le parti di Budrio divise dalla
ferrovia appare un’azione troppo invasiva e
costosa.
•Intervenire con misure adeguate per il
rallentamento delle auto su via Massarenti.
•Evitare l’attraversamento completo del
centro che non deve diventare luogo di
transito per il traffico automobilistico, ma
deve comunque essere transitabile dal
traffico per l’accesso ai servizi pubblici e
privati e alle attività commerciali.
•Realizzare posteggi per motorini nelle
vicinanze del Polo scolastico superiore su
via 1° Maggio per agevolare gli studenti ed
evitare parcheggi impropri.
•Aumentare la presenza di rastrelliere per
biciclette.
Cimiteri
•Confermare la scelta di mantenere gli
11 cimiteri attualmente in essere nelle
diverse frazioni e nel capoluogo. Si tratta
di luoghi storici che rappresentano un
segmento importante della nostra identità
locale, luoghi a cui i cittadini non vogliono
rinunciare in cambio dell’unificazione in un
unico cimitero.
•Rivedere e migliorare la gestione dei
cimiteri, sia per quanto riguarda le attività
ordinare di cura e pulizia, sia per i servizi
legati ai funerali e alla tumulazione.
•Proseguire la complessa opera di
manutenzione e messa in sicurezza dei
cimiteri, con priorità alla salvaguardia dei
coperti contro le infiltrazioni, alla cura
degli intonaci e delle tinteggiature, alla
riqualificazione dei servizi igienici e dei
lavandini esterni.
Mobilità sostenibile
•Attenzione alla disabilità negli interventi
sulla città (attraversamenti, accessi).
•Fare di Budrio una città a dimensione
di pedone e di ciclista, a cominciare
dalle azioni previste della campagna
#salvaiciclisti (a cui anche il Comune di
Bologna ha aderito).
•Riproporre l’esperienza del Pedibus, anche
come elemento pedagogico per i più piccoli,
per promuovere gli spostamenti puliti e
disincentivare quelli su veicoli a motore.
•Valutare la possibilità di portare a Budrio
un’auto del Car sharing (servizio realizzato
da Atc e Provincia di Bologna), per
consentirne l’utilizzo ai cittadini che non
possiedano una propria auto in caso di
bisogno.
•Realizzare una pista ciclabile che colleghi
Budrio a Castenaso attraverso il “corridoio
ecologico” costituito dal torrente Idice
(sfruttando le possibilità offerte dalla
Regione per gli interventi di sistemazione e
rimboschimento).
•Completare e mettere in sicurezza la pista
ciclabile che porta alla zona industriale di
Cento, valutando la fattibilità di un servizio
navetta dalla stazione negli orari di più alto
afflusso di lavoratori.
•Analisi di fattibilità per l’istituzione di un
servizio di bike sharing, a partire dalle
stazioni ferroviarie, permettendo quindi
una mobilità pulita a chi viene a Budrio per
lavorare o in visita.
•Sviluppare un accordo con Tper-Fer per il
trasporto delle biciclette in treno.
27
budrio nella città
metropolitana
Siamo budriesi, bolognesi, emiliani, italiani ed europei
Difendiamo la nostra autonomia e la nostra identità
senza chiuderci dentro i nostri confini
S
emplificazione normativa, adeguatezza
degli strumenti, trasparenza e
verificabilità dei risultati: queste sono
le linee guida per l’amministrazione comunale,
anche all’interno del contesto allargato della
Città metropolitana che si dovrà formare e
dell’Unione Terre di pianura di cui Budrio fa
parte.
•Partecipare al processo di costruzione della
città metropolitana mantenendo identità e
autonomia territoriale.
•Condividere spese e servizi a
livello sovracomunale, con
i comuni dell’unione
Terre di Pianura, per
ottimizzare i costi
mantenendo alta
la qualità. Si sta
già lavorando
su questi aspetti
che permettono
di rendere più
efficienti le attività
comunali, sapendo
che questo comporterà
cambiamenti
nell’organizzazione
del lavoro che andranno
condivisi. Tra le attività da favorire
28
all’interno di Terre di Pianura ci sono,
per esempio, il recupero dell’evasione, il
controllo di gestione, il servizio unico delle
entrate, l’accesso ai finanziamenti regionali
e comunitari.
•Garantire la massima trasparenza
dell’amministrazione: attenzione alle
entrate; spesa di qualità; organizzazione
più efficiente; pubblicazione dei dati
relativi alla gestione amministrativa per
la consultazione dei cittadini (open data);
utilizzo di software libero (per ridurre i costi).
•Istituire un momento in cui il sindaco
riceva i cittadini senza appuntamento
con incontri individuali o allargati (primo
martedì e/o primo sabato del mese).
Realizzare periodicamente anche momenti
di incontro dell’amministrazione all’interno
del mercato settimanale e del mercatino
della prima domenica del mese, per
avvicinare il più possibile l’istituzione ai
bisogni e ai problemi dei cittadini.
Comunicazione
•Rafforzare l’informazione del notiziario
comunale, con l’obiettivo primario di dare
informazioni utili e rendere evidenti le
decisioni assunte dall’amministrazione
insieme ai servizi e alle opportunità offerte
ai cittadini, alle imprese, alle famiglie. Con
lo stesso spirito, dovrà essere consolidato
il ruolo del sito istituzionale del Comune,
con il valido appoggio dell’utilizzo dei
social network, a partire da facebook.
•Studiare la realizzazione di una piattaforma
internet, una sorta di portale dedicato a
Budrio a supporto delle “app” dedicate a
Budrio, per accogliere le iniziative dedicate
alla cultura, alle associazioni, alle imprese,
alle opportunità per i giovani.
•Mettere a disposizione dei cittadini un
numero a cui inviare SMS per segnalare
all’amministrazione disservizi o problemi
(come buche sulla strada o illuminazione
pubblica non funzionante).
Gemellaggi
•Impegnarsi per lo sviluppo delle relazioni
tra Budrio e Gyula (Ungheria) e Eichenau
(Germania). Non ci si deve limitare ai
soli rapporti istituzionali, ma sono le
comunità che devono incontrarsi a partire
dalle associazioni culturali e sportive che
coltivano gli stessi interessi, anche se
a molti chilometri di distanza. In modo
particolare dovremo fare incontrare i
giovani a partire da progetti condicisi con
le scuole.
•Nel 2013 saranno passati 50 anni
dall’istituzione del rapporto di amicizia
con Gyula, un appuntamento da
celebrare nel migliore dei modi, anche
accedendo a fondi europei dedicati a
queste attività, riattivando rapporti tra
le due comunità in ambito scolastico,
culturale e sportivo.
Step, la società patrimoniale
del Comune
•Ampliare il raggio di intervento della
società patrimoniale che oggi si occupa
efficacemente della gestione della farmacia
e del patrimonio comunale, insieme
agli investimenti che il Comune le affida
attraverso un canone annuale. La Step non
può però limitarsi a questo.
•Entrare con maggiore coraggio nel
mercato per realizzare attività che
producano reddito e marginalità. Di questi
benefici potrà godere il Comune, quindi
la collettività. I nuovi ambiti di intervento
possono essere svariati come, per esempio,
la gestione dei cimiteri e le energie
rinnovabili.
•Trovare le strade migliori per rendere più
snella, flessibile e efficace l’attività della
Step, senza rinunciare alla qualità degli
interventi e del lavoro.
29
I candidati per il Consiglio Comunale
Italia
Dei Valori
Aprile Igor
Bonfiglioli Elisabetta
Casarini Giuliana
Ciaccia Cesare
De Rosa Guerino
Grassilli Giorgio
Kolletzek Gianfranco
Lauriola Michele
Limuti Basilio
Mariotti Annalisa
Nuccio Salvatore
Ognibene Salvatore
Rimondi Federica
Rubbini Chiara
Taroni Anna
Trapasso Domenico
30
ECOLOGISTI E RETI
CIVICHE PER BUDRIO
Bonucchi Beatrice
Pezzi Stefano
Negroni Valeria
Contus Mario
Andriano Simona
Ardito Salvatore
Genova Stefania
Galliani Fabio
Fabbri Floriano
Casati Beatrice Elisa
Badiali Matteo
La Sinistra
Per Budrio
Casalini Paolo
Montanari Giovanni
Ferranti Gennaro Paolina
Poli Fausta
Tedeschi Alessandra
Selmi Elisabetta
Nepoti Stefania
Barbieri Gianpaolo
Carnazzo Vincenzo
Selmi Alessandra
Pienie’ Davide
Selmi Elena
Giovannini Fabio
Venturini Lucia
Pulvirenti Beatrice
PARTITO
DEMOCRATICO
Cigognetti Luisa
Badiali Debora
Bersani Carlo
Bonaga Ferruccio
Brini Gianfranco
Cocchi Paola
Colombelli Donatella
Davalli Angelo
Donati Daniela
Govoni Eugenio
Koukbi Tahar
Minarelli Isacco
Orlandini Valerio
Rossi Simona
Serra Sonia
Venturoli Cinzia
Si vota
domenica 6 maggio dalle 8 alle 22
e lunedì 7 maggio dalle 7 alle 15
Per votare Giulio Pierini Sindaco
fai una X sul nome;
puoi anche dare il tuo voto
ad uno dei partiti che lo sostengono
barrando anche il simbolo.
Per votare è necessario presentarsi
ai seggi con un documento di identità
e la tessera elettorale.
In caso di smarrimento di quest’ultima,
rivolgersi all’Ufficio Anagrafe
del Comune di Budrio.
GIULIO
PIERINI
31
t
i.i
in
er
pi
io
ul
gi
w.
w
w
Elezioni comunali
6-7 maggio 2012
vota
giulio
pierinI
sindaco
32
Scarica

Programma Giulio Pierini Sindaco