A TUTTO CAMPO
Note di assistenza tecnica per gli agricoltori
A cura del Settore Provinciale Agricoltura,
delle Associazioni per l’Assistenza Tecnica, delle Associazioni
Produttori
FEBBRAIO 2009
SPECIALE MAIS 2008
Hanno partecipato a questo lavoro
Per i campi della rete “on farm” in provincia di Cuneo
CAPAC Piemonte
Per Provincia di Cuneo – Settore Agricoltura
Pierguido FIORINA
Monica MAFFIOTTI
Germano MODENA
Per la Federazione Provinciale Coltivatori Diretti di Cuneo
Alberto BERGESE
Ermanno GIORDANENGO
Daniele PETTITI
Celeste PEYRACCHIA
Pierfranco SCOTTO
Paolo STASSI
Si ringraziano:
le aziende che hanno ospitato le prove
il CRA – Sez. di Maiscoltura di Bergamo per il coordinamento tecnico-scientifico
il Settore Fitosanitario della Regione Piemonte per la revisione del testo sulle problematiche fitosanitarie
Questo speciale è stato stampato dal Centro Stampa della Provincia di Cuneo
E’ disponibile sul sito www.provincia.cuneo.it/agricoltura
PRESENTAZIONE
In questo numero di “A tutto campo” sono presentati i risultati complessivi del 2008 della rete
interregionale “on farm” di confronto fra ibridi di mais.
La rete è coordinata a livello nazionale dal CRA (Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in
agricoltura) Unità di ricerca per la Maiscoltura di Bergamo e a livello regionale dal CAPAC Piemonte
con il finanziamento della Regione Piemonte.
A livello piemontese, i Settori Agricoltura delle Province partecipanti, assecondati dall’Assessorato
regionale, coordinano l’attività. I tecnici di base delle Associazioni provinciali organizzano, presso
aziende agricole disponibili, i singoli campi condotti con le tecniche colturali ordinarie e le attrezzature
di pieno campo ed effettuano i rilievi produttivi e agronomici. Tali prove confrontano gli ibridi proposti
dall’Istituto di Bergamo che negli anni precedenti avevano ottenuto i migliori risultati produttivi nelle
prove in parcelle. In ogni campo da 10 a 14 ibridi sono posti a confronto in parcelloni affiancati di circa
1.000 m2 con due ibridi testimoni (Eleonora e Famoso).
Tra Piemonte, Lombardia, Veneto, sono stati seminati 51 campi, dei quali 46 sono stati utilizzati per le
elaborazioni qui presentate. In particolare la rete in Piemonte ha interessato 14 campi (1 in provincia di
Novara, 4 in provincia di Torino, 7 in provincia di Cuneo e 2 in provincia di Alessandria), di cui solo 13
sono poi stati ritenuti idonei per l’utilizzazione dei dati. Non è stato infatti considerato uno dei campi
del Cuneese a causa delle violente grandinate estive che hanno compromesso la coltura.
In questo opuscolo sono presentati i dati complessivi ottenuti dalla rete interregionale, i dati specifici
dei campi piemontesi e in ultimo i dati di ogni singolo campo coltivato nel cuneese.
ANDAMENTO DELLA CAMPAGNA MAIDICOLA
dic
nov
ott
set
ago
lug
giu
apr
mag
mar
feb
gen
La prima parte del ciclo colturale è stato caratterizzato da una primavera fresca con precipitazioni che
hanno favorito le emergenze e l’efficacia dei diserbi. Dall’ultima decade di aprile sino alla seconda
decade di giugno le precipitazioni sono state molto
frequenti ed intense raggiungendo anche, nelle
FOSSANO
nostra provincia, valori di 120 mm mensili. Queste
condizioni hanno reso difficili le successive pratiche
colturali quali concimazioni, sarchiature o
250
35
rincalzature. Eventi piovosi importanti hanno
30
caratterizzato il periodo estivo dei mesi di luglio ed
200
25
agosto con temperature più basse degli anni
20
precedenti; in provincia si sono inoltre verificate
150
15
grandinate
disastrose
che
hanno
talvolta
10
compromesso i raccolti. Globalmente la somma
100
5
termica dei gradi di calore utili per il mais è stata
0
50
leggermente inferiore rispetto al 2007. La campagna
-5
di raccolta si è poi prolungata ed in certe zone si è
0
-10
protratta per tutto il mese di novembre causando
forti attacchi di muffe e presenza di chicchi alterati.
mm pio ggia media 87-07
mm pioggia 2008
Nel grafico è illustrato l’andamento climatico del
t. max media 87-07
t. max 2008
2008, grazie ai dati forniti dall’I.P.S.A. di Cussanio
t min media 87-07
t min 2008
– Fossano. I dati di precipitazioni, temperatura
massima e minima del 2008 sono posti a confronto con l’andamento medio del periodo 1987-2007. Si
evidenziano le precipitazioni di aprile e maggio mentre le temperature sono sostanzialmente in linea con
la media decennale. Si sottolinea come si siano presentate rese diversificate a seconda della zona: da un
lato produzioni esaltate nelle zone meno vocate e in genere soggette a stress idrici mentre dall’altro
produzioni nella media o inferiori negli areali più vocati alla coltivazione del mais.
RETE INTERREGIONALE - RISULTATI
IBRIDO
PIEMONTE
NAZIONALE
Classe
Produzione
PR32G44
600
PR31D24
700
PR31K21
700
DKC 6677
600
DKC 6688
600
PR33A46
500
DKC 6089
500
ELEONORA
DKC 6666
700
600
ABGARO
600
HELEN
600
NK FAMOSO
500
PONCHO
500
KUBRICK
600
KERMESS
600
KLIPS
700
MAKKENA
600
NK VITORINO
600
ES BRONCA
600
NK HEROIC
600
TUCSON
700
NK DEVO
700
n campi
25
25
23
25
27
26
22
45
26
22
21
45
25
27
27
25
27
25
27
27
24
27
VALORE INDICE
q.li/ha
105,7
104,3
103,7
102,7
101,6
101,4
100,9
100,9
100,1
100,1
99,1
99,1
98,3
98,3
98,0
96,8
96,7
95,5
94,6
94,6
94,1
93,9
147,2
145,4
144,5
142,9
141,5
141,3
140,5
140,7
139,4
139,3
138,1
138,0
136,8
136,8
136,5
134,8
134,7
132,8
131,8
131,6
131,1
130,9
n campi
6
7
5
8
5
7
6
13
6
7
6
13
6
5
6
5
7
6
7
7
4
7
VENETO
LOMBARDIA
Produzione
VALORE INDICE
q.li/ha
107,4
101,3
105,9
104,7
102,2
101,6
99,3
100,7
100,4
103,3
100,4
99,3
98,7
98,8
102,1
95,4
94,9
91,5
97,4
90,9
92,7
92,3
151,0
142,4
149,0
147,3
143,7
142,8
139,6
141,7
141,2
145,3
141,2
139,6
138,8
139,0
143,6
134,2
133,5
128,7
137,0
127,8
130,4
129,8
Produzione
n campi
14
14
14
11
18
15
11
22
14
13
12
22
14
16
17
15
15
15
16
16
15
16
VALORE INDICE
q.li/ha
103,5
107,5
103,2
99,2
102,7
101,8
100,1
102,6
98,4
96,0
99,1
97,4
95,7
96,5
96,8
96,3
98,1
94,7
92,4
94,1
95,7
95,4
153,1
158,9
152,6
146,7
151,9
150,5
148,1
151,8
145,4
142,0
146,6
144,1
141,6
142,7
143,1
142,4
145,1
140,0
136,6
139,1
141,5
141,0
Produzione
n campi
5
4
4
6
4
4
5
10
6
2
3
10
5
6
4
5
5
4
4
4
5
4
VALORE INDICE
q.li/ha
106,3
104,2
102,9
104,7
100,6
100,8
103,4
99,8
101,6
102,4
97,8
100,2
100,6
99,5
95,7
98,8
95,9
100,0
94,1
98,9
93,8
94,1
136,8
134,1
132,4
134,7
129,5
129,7
133,1
128,4
130,8
131,7
125,8
129,0
129,4
128,0
123,2
127,1
123,3
128,7
121,1
127,2
120,7
121,1
La lista degli ibridi da valutare nei singoli campi è stata costruita dal CRA di Bergamo mettendo
insieme i due ibridi testimoni (Eleonora e Famoso), i materiali più diffusi commercialmente e gli ibridi
che si sono distinti in anni precedenti nelle prove parcellari. Gli ibridi confrontati sono stati 22,
appartenenti alle classi FAO 500 (4 ibridi), 600 (12 ibridi) e 700 (6 ibridi).
Si ricorda che il valore indice o l’indice produttivo del singolo ibrido rappresenta la produzione
dell’ibrido in rapporto alla media della produzione fatta uguale a 100 dei due ibridi testimoni
Eleonora e Famoso sempre presenti in ogni campo.
Nella tabella soprastante sono presentati i risultati complessivi della rete interregionale e i risultati
ottenuti in ognuna delle tre regioni partecipanti (Piemonte, Lombardia, Veneto). Nelle pagine
successive sono presentati più analiticamente i risultati medi ottenuti dalla rete on farm in Piemonte e
successivamente i risultati produttivi e di valore indice dei singoli campi.
In generale l’andamento stagionale ha portato a produzioni leggermente inferiori o nella media rispetto
all’anno precedente in zone irrigue, mentre in zone meno vocate perché non irrigue o con irrigazioni di
soccorso le rese sono state molto buone.
Con riferimento ai dati nazionali, tra gli ibridi più produttivi si segnalano il PR31D24 tra i 700, il
PR32G44 tra i 600 e PR33A46 per la classe 500.
A livello piemontese, dove la produzione media è stata di 140,6 q/ha, i risultati ottenuti confermano
quelli delle prove di confronto in parcella. Tra gli ibridi FAO 500 il più produttivo è risultato PR33A46
come nel 2007 seguito da Famoso e DKC6089; in classe FAO 600 le più alte produzioni si sono
ottenute con PR34G44 e DKC 6677. Il primo conferma i risultati raggiunti l’anno precedente, mentre il
secondo mostra una maggiore produttività rispetto alle prove parcellari. Tra gli ibridi di classe FAO 700
PR31K21 ha fornito le produzioni più elevate seguito dal PR31D24 in linea con i risultati forniti l’anno
precedente.
Dai rilievi di campo gli ibridi Tucson, DKC6688 e Kubrick presentano un elevato vigore precoce
(carattere che consente di superare crisi nelle prime fasi di sviluppo); gli ibridi PR31K21 e Klips si
distinguono per la taglia della pianta; gli ibridi Tucson, NK Devo, PR31K21 e PR31D24 per lo stay
green; per la standability NK Devo e Kermess. Il giudizio finale globale sulla pianta è positivo per
Kermess, Tucson, NK Devo e Makkena mentre la migliore qualità della granella si riscontra in
PR33A46 e DKC6089. Presentano peso ettolitrico elevato PR32G44, PR33A46 e Eleonora.
RETE ON FARM
CAMPI PIEMONTE 2008 - RISULTATI MEDI
rilievi di campo
IBRIDO
Campi
PR32G44
PR31K21
DKC6677
ABGARO
DKC6688
KERMESS
PR33A46
PR31D24
ELEONORA
DKC6666
HELEN
NK FAMOSO
DKC6089
KUBRICK
PONCHO
ES BRONCA
KLIPS
MAKKENA
TUCSON
NK DEVO
NK VITORINO
NK HEROIC
Mediacampi
Media
EleonoraFamoso
Indice
Produzione
Umidità
Peso
Vigore
Produttivo
q.li/ha
%
ettolitrico
precoce
Taglia
Stay
Stand
Giudizio
Qualità
green
ability
finale
granella
600
6
107,4
151,0
22,9
74,4
6,3
7,1
6,8
6,4
6,4
5,8
700
5
105,9
149,0
25,3
72,2
7,0
7,6
8,0
7,0
7,0
6,2
600
8
104,7
147,3
24,8
71,5
6,7
6,0
6,8
6,8
6,7
6,8
600
7
103,3
145,3
25,2
72,1
6,7
7,8
6,6
6,8
6,6
6,1
600
5
102,2
143,7
25,3
69,1
7,2
6,7
6,5
6,6
6,5
6,5
600
6
102,1
143,6
25,2
70,6
6,8
6,6
7,6
7,1
7,5
6,7
500
7
101,6
142,8
23,2
73,6
6,0
6,9
7,0
6,9
6,9
7,1
700
7
101,3
142,4
26,9
71,6
6,5
6,9
7,9
6,8
6,7
6,0
700
13
100,7
141,7
24,8
73,2
6,6
7,1
7,1
7,0
7,0
6,6
600
6
100,4
141,2
25,4
70,8
5,9
6,7
7,0
6,5
7,0
6,3
600
6
100,4
141,2
24,4
73,0
6,7
6,9
7,2
6,9
6,9
6,9
500
13
99,3
139,6
23,8
70,6
6,6
5,5
5,7
6,6
6,8
6,6
500
6
99,3
139,6
22,0
73,0
6,9
6,3
5,6
6,6
6,7
7,1
600
5
98,8
139,0
24,4
71,5
7,1
6,8
7,0
6,3
6,5
6,5
500
6
98,7
138,8
24,7
68,4
6,7
6,5
6,4
6,6
6,5
6,2
600
7
97,4
137,0
24,5
70,8
5,8
5,8
7,1
6,4
7,0
6,2
700
5
95,4
134,2
27,0
68,7
6,5
7,3
7,3
6,8
7,0
6,7
600
7
94,9
133,5
26,1
70,5
5,6
6,7
6,8
6,8
7,2
6,2
700
4
92,7
130,4
27,5
70,8
7,3
5,7
8,5
7,0
7,5
6,5
700
7
92,3
129,8
28,1
69,9
6,6
6,5
8,4
7,6
7,4
6,2
600
6
91,5
128,7
24,2
70,7
6,4
6,7
7,1
7,0
6,6
6,2
600
7
90,9
127,8
25,1
67,8
6,8
7,0
6,5
7,0
6,8
6,1
140,6
25,0
71,1
140,7
Indice produttivo ed um idità granella
108,0
PR32G44
PR31K21
105,0
DKC6677
Indice produttivo
102,0
99,0
ABGARO
DKC6688
KERMESS
PR33A46
PR31D24
ELEONORA
DKC6666
NK FAMOSO HELEN
DKC6089
KUBRICK
PONCHO
ES BRONCA
96,0
MAKKENA
KLIPS
93,0
TUCSON
NK DEVO
NK VITORINO
NK HEROIC
90,0
21,8
22,6
23,4
24,2
25,0
25,8
Umidità raccolta (%)
26,6
27,4
28,2
CAMPI ON FARM IN PROVINCIA DI CUNEO
Azienda: Panero Antonio
IBRIDO
ELEONORA
PR33A46
PR31D24
MAKKENA
DKC6677
ABGARO
PONCHO
NK DEVO
NKFAMOSO
media campo
media testers
Pioneer
Pioneer
Pioneer
Ista
Dekalb
Limagrain
Limagrain
NKSyngenta
NKSyngenta
Azienda: Tortalla Raffaele
IBRIDO
PR31K21
PR32G44
NK HEROIC
ELEONORA
ES BRONCA
DKC6666
KUBRICK
NKFAMOSO
DKC 6089
MAKKENA
mediacampo
media testers
Pioneer
Pioneer
NKSyngenta
Pioneer
Apsovsementi
Dekalb
Sis
NKSyngenta
Dekalb
Ista
Classe
Umidità
%
Indice
Produttivo
700
500
700
600
600
600
500
700
500
24,8
26,2
26,4
28,3
26,6
25,1
23,6
29,0
25,5
26.2
107
107
106
101
101
100
97
97
93
Classe
700
600
600
700
600
600
600
500
500
600
Umidità
%
26,0
24,5
26,0
26,5
25,8
27,8
24,6
25,3
21,7
26,0
25,4
Indice
Produttivo
112
105
104
102
100
100
99
98
96
96
Località: Cervere
Produzione
Peso
q.li/ha 15,5% ettolitrico
166,9
166,4
165,2
157,7
156,9
155,4
151,6
150,7
145,2
157,3
156,0
69,0
69,5
68,0
67,2
68,0
71,7
70,1
68,0
68,2
68,9
Località: Fossano
Produzione
Peso
q.li/ha 15,5% ettolitrico
227,0
213,0
210,2
205,9
202,9
201,5
201,1
198,8
194,2
193,9
204,8
202,3
69,7
71,6
65,8
70,1
67,5
68,9
67,0
64,5
69,7
67,3
68,2
Azienda: Luino Edoardo
IBRIDO
NK FAMOSO
PR33A46
PR31D24
HELEN
DKC6677
KERMESS
ELEONORA
KLIPS
NKDEVO
NKVITORINO
media campo
media testers
NKSyngenta
Pioneer
Pioneer
NKSyngenta
Dekalb
KWS
Pioneer
KWS
NKSyngenta
NKSyngenta
Azienda: Bergese Pietro
IBRIDO
ES BRONCA
KERMESS
HELEN
PR31D24
NK FAMOSO
ELEONORA
PONCHO
DKC 6677
NK DEVO
mediacampo
media testers
Apsovsementi
KWS
NKSyngenta
Pioneer
NKSyngenta
Pioneer
Limagrain
Dekalb
NKSyngenta
Classe
Umidità
%
Indice
Produttivo
500
500
700
600
600
600
700
700
700
600
20,5
20,5
24,2
22,6
22,0
23,1
22,0
25,5
25,6
21,7
22,8
102
102
100
100
100
98
98
92
88
88
Classe
600
600
600
700
500
700
500
600
700
Umidità
%
28,8
26,9
27,8
30,1
27,5
29,0
28,4
31,4
29,9
28,8
Indice
Produttivo
110
109
104
100
101
99
98
97
92
Località: Caramagna
Produzione
Peso
q.li/ha 15,5% ettolitrico
156,0
154,6
152,6
152,2
151,7
149,0
148,4
139,8
134,6
134,5
147,3
152,2
71,8
75,0
71,1
72,5
70,6
72,8
72,7
70,0
70,6
70,2
71,8
Località: Morozzo
Produzione
Peso
q.li/ha 15,5% ettolitrico
129,6
129,1
122,8
117,7
118,6
117,2
115,2
114,8
108,1
119,2
117,9
65,0
66,8
68,0
68,7
67,6
70,5
64,8
67,2
68,0
67,0
Azienda: Cravero Guglielmo
IBRIDO
PK31K21
DKC 6688
PR32G44
DKC 6666
DKC 6089
PR33A46
ES BRONCA
ABGARO
ELEONORA
KLIPS
MAKKENA
NK FAMOSO
NK HEROIC
NKVITORINO
media campo
media testers
Pioneer
Dekalb
Pioneer
Dekalb
Dekalb
Pioneer
Apsovsementi
Limagrain
Pioneer
Kws
Ista
NKSyngenta
NKSyngenta
NKSyngenta
Azienda: Garino f.lli
IBRIDO
PR31D24
PR32G44
PR33A46
DKC 6677
DKC 6688
ABGARO
DKC 6089
ELEONORA
KERMESS
NK FAMOSO
HELEN
PONCHO
NK DEVO
TUCSON
NKVITORINO
NK HEROIC
media campo
media testers
Pioneer
Pioneer
Pioneer
Dekalb
Dekalb
Limagrain
Dekalb
Pioneer
Kws
NKSyngenta
NKSyngenta
Limagrain
NKSyngenta
Sivam
NKSyngenta
NKSyngenta
Classe
Umidità
%
Indice
Produttivo
700
600
600
600
500
500
600
600
700
700
600
500
600
600
24,2
22,7
21,5
23,5
21,4
20,9
23,9
25,0
22,9
26,6
25,0
23,0
25,2
22,1
23,4
113
111
109
107
105
105
104
103
101
101
100
99
96
96
Classe
Umidità
%
Indice
Produttivo
700
600
500
600
600
600
500
700
600
500
600
500
700
700
600
600
26,7
23,2
24,4
24,0
26,5
27,1
22,9
26,8
27,2
24,7
24,3
25,6
30,9
29,3
28,8
23.9
26,0
112
111
110
107
105
104
104
102
99
98
97
97
96
95
89
87
Località: Scarnafigi
Produzione
Peso
q.li/ha 15,5% ettolitrico
161,1
158,2
155,9
153,6
150,2
149,8
149,0
146,6
144,8
143,8
142,8
141,1
137,1
136,8
147,9
142,9
73,8
73,3
76,3
73,1
75.7
76,7
73,0
73,0
76,1
69,2
72,7
73,1
69,6
74,6
73,6
Località: Cuneo
Produzione
Peso
q.li/ha 15,5% ettolitrico
137,1
137,0
135,0
131,1
128,7
127,9
127,4
125,1
122,2
120,8
119,4
118,8
118,4
117,1
109,1
106,4
124,0
123,0
71,7
74,2
72,9
71,3
69,9
71,1
71,2
72,9
69,9
70,5
71,9
67,6
71,1
68.8
69,9
68,1
70,8
LA COLTIVAZIONE DEL MAIS IN MANCANZA DI
CONCIA INSETTICIDA DEL SEME
Con l’emanazione del decreto del Direttore Generale del Ministero del Lavoro, della
Salute e delle Politiche Sociali del 17 settembre 2008 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
n. 221 del 20 settembre 2008) è stata sospesa cautelativamente l’autorizzazione di
impiego per la concia di sementi, dei prodotti fitosanitari contenenti le sostanze attive
clothianidin, thiamethoxam, imidacloprid e fipronil.
Tale decreto assume particolare rilevanza per la coltura del mais in quanto queste
sostanze risultavano diffusamente utilizzate dalla ditte sementiere per la concia delle
sementi.
La decisione di sospendere l’autorizzazione di impiego di tali prodotti, e di conseguenza
l’utilizzo di semi con essi conciati, è stata assunta sulla base dei dati emersi dal
monitoraggio delle morie di api verificatisi nella primavera del 2008 in molte regioni
d’Italia (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli – Venezia Giulia, Provincia Autonoma di
Bolzano).
Le opportunità che venivano offerte dagli insetticidi neonicotinoidi nelle concia delle
sementi
Numerose verifiche eseguite, sia a livello di parcelloni sia a livello di pieno campo,
hanno più volte dimostrato che la difesa del mais dagli attacchi di insetti terricoli
(fitofagi ipogei) e dell’apparato aereo (fitofagi epigei), mediante utilizzo di concianti
insetticidi, non è necessaria nella maggior parte dei casi.
Ma vediamo di analizzare “punto per punto” quelli che sono stati indicati come i
possibili problemi che potrebbero presentarsi ai maiscoltori a causa dell’impossibilità di
utilizzare questi concianti.
Per quanto riguarda la diabrotica occorre segnalare che la stessa, in provincia di Cuneo,
pur essendo presente in alcune aree, non ha fino ad oggi sviluppato popolazioni tali da
determinare alcun tipo di danno.
Ricerche condotte in Lombardia, ove la diabrotica è presente con popolazioni più
consistenti, hanno evidenziato che i concianti, pur dimostrandosi in grado di diminuire
sensibilmente i danni alle radici imputabili a questo insetto, non hanno però determinato
alcun incremento produttivo apprezzabile perché la produzione delle piante danneggiate
è in larga parte compensata dalla maggiore produzione delle piante vicine
(considerazione valida dato che gli attacchi si verificano in modo puntiforme, qua e là
negli appezzamenti).
L’unica vera strategia di contenimento della diabrotica, la cui efficacia risulta dimostrata
anche dalle esperienze condotte in altri paesi, resta la rotazione colturale. Va inoltre
ricordato che la Regione Piemonte coordina una rete di monitoraggio, condotta dai
tecnici di campagna, per controllare la diffusione della diabrotica.
Per quanto riguarda gli elateridi, più noti come ferretti, è importante ricordare come la
presenza di popolazioni particolarmente numerose ed in grado di determinare gravi danni
dipende da alcuni fattori facilmente individuabili.
In primo luogo le maggiori infestazioni si registrano in genere nei due anni seguenti la
rottura dei prati ed in quegli ambienti o in quelle annate in cui gli strati superficiali del
terreno si mantengono a lungo ricchi d’acqua.
Non è dunque corretto considerare il rischio di elateridi come un problema generalizzato
poiché al contrario, anche in questo caso, le sperimentazioni condotte da numerosi
ricercatori hanno dimostrato che le aree maidicole esposte a questo rischio costituiscono
una percentuale limitata.
L’entità della popolazione di elateridi presente può inoltre essere monitorata attraverso
tecniche che consentono di stabilire, con buona attendibilità, qual è il rischio di danno
che si corre e l’entità prevedibile dello stesso.
Occorre inoltre valutare con la dovuta obiettività come, anche in presenza di attacchi
abbastanza forti imputabili a questi insetti, la produzione ottenibile non subisce, nella
maggior parte dei casi, una riduzione rilevante e tale da giustificare un intervento con
insetticidi grazie alle capacità posseduta dal mais di compensare il minor investimento
con una maggiore produttività dovuta ad un più efficace sfruttamento delle risorse (luce,
acqua, sostanze nutritive).
Anche per le nottue nella maggior parte dei casi gli attacchi non sono tali da determinare
danni che giustifichino economicamente un qualsivoglia intervento insetticida, ed inoltre
è sempre possibile intervenire successivamente su coltura emersa impiegando comuni
piretroidi.
La piralide, insetto tipico delle nostre zone, determina attacchi su piante sviluppate, sulle
quali comunque il conciante non fornisce più protezione, e dal punto di vista produttivo
causa spesso la stroncatura delle piante sopra la pannocchia, che rimane preservata. I
tecnici di campagna possono organizzare una rete di controllo con le trappole luminose
per valutare la necessità di trattamenti da collocare dopo la fioritura. Ricordiamo che le
norme regionali e nazionali escludono i trattamenti in fioritura per le colture di interesse
apistico, ed il mais è visitato da tale importante insetto per la raccolta di polline.
Il danno causato dagli insetti fitomizi epigei (afidi, cicaline ecc., che pungono e
succhiano sulla parte aerea della pianta) normalmente è basso e tale per cui non risulta
giustificato un intervento chimico, neppure in quanto vettori di virosi, in particolare del
nanismo ruvido del mais, trasmesso da cicaline. Prove condotte in passato dall’istituto
di Virologia Vegetale del CNR di Torino hanno dimostrato che, attraverso la concia delle
sementi, si ottiene una minore diffusione della malattia, ma non vi è un migliore risultato
economico complessivo nell’appezzamento. Ciò perché l’insetto vettore della malattia
predilige le erbe prative e attacca il mais solo alle prime foglie e nei bordi del campo,
sicché, penetrando nell’appezzamento, si constaterà che il danno si riduce fino anche ad
essere nullo, con un effetto complessivo sulla produzione trascurabile.
Come comportarsi per le semine della primavera prossima
Sulla base delle considerazioni svolte, supportate da sperimentazioni di lungo periodo
compiute da alcuni ricercatori, è possibile affermare che la temporanea sospensione
dell’impiego di concianti per la semina del mais non comporterà, nella maggior parte dei
casi, effetti negativi apprezzabili.
Relativamente ai problemi che potrebbero presentarsi, quello che forse più degli altri
potrebbe rivelarsi più insidioso è rappresentato dagli elateridi (ferretti).
Già si è detto che ragionevolmente potrà trattarsi di limitati casi, peraltro individuabili
attraverso idonee procedure di valutazione della popolazione presente, pertanto non è
ragionevole né economicamente conveniente intervenire diffusamente con prodotti
geodisinfestanti insetticidi.
Solo con condizioni di particolare rischio sarà opportuno valutare con il supporto di un
tecnico gli accorgimenti più opportuni, anche di natura agronomica, da porre in essere.
Tali situazioni si riscontrano nei seguenti casi di semina del mais:
• in appezzamenti che l’anno precedente hanno ospitato prati ed in ambienti molto
freschi ed umidi, ricchi di sostanza organica
• in appezzamenti in cui si è a conoscenza del fatto che è presente una popolazione
di ferretti particolarmente elevata
NOTA BENE: la semina del mais di secondo raccolto dopo la rottura di un prato non
comporta rischi di danni da ferretto, che è attratto dagli abbondanti residui di radici del
prato stesso e non va erodere le radici del mais. Come sopra esposto, il rischio aumenterà
per il mais l’anno seguente, sicché in tali casi è consigliabile effettuare valutazioni
agronomiche col tecnico di fiducia e prevedere la rotazione grano – mais – prato – mais.
E’ necessario precisare a questo punto che l’uso degli insetticidi sopra citati è stato
sospeso fino al 20 settembre 2009 e che pertanto acquistare formulati commerciali
che li contengono per provvedere alla concia del seme in azienda, oltre a non dare
garanzie di buona protezione della piantina con possibilità di fitotossicità, è un
comportamento illegale.
Conclusioni
I danni determinati dai fitofagi del mais e dai virus da loro veicolati non sono
generalmente rilevanti economicamente, anche in considerazione del fatto che, in un
appezzamento con danni sparsi qua e là, le piante vicine non danneggiate sono in grado
di recuperare parte della perdita di produzione.
Il ricorso a geodisinfestanti in sostituzione dei neonicotinoidi, il cui uso è stato sospeso
per la concia delle sementi è normalmente antieconomico, e la prevenzione di eventuali
problemi che si pongano in situazioni specifiche si effettua con l’assistenza di un tecnico
di campagna e l’analisi della storia dell’appezzamento.
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