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http://www.samaritani.ch
Esercitarsi è...
diventare sicuri
Reportage
“Giornata della sicurezza” alla
sede della Basilese.
p. 4
Attualità dalla Federazione
Corso Soccorritori trendy
grazie al computer. p. 10
Associazione e Sezioni
La Sezione di Chiasso
si avvicina ai 70 anni. p. 21
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Editoriale
Sommario
Sommario
Reportage
04
Quasi non ci credevamo più, che ci
fosse ancora il sole! In aprile, mese
della primavera e del risveglio della
Natura con tutti i suoi colori, lo abbiamo visto poco, o solo nascosto
timido tra le nuvole. Poi finalmente
è riapparso, con tutta la sua forza,
la sua energia vitale e il suo calore!
Ricordo che il primo giorno davvero soleggiato e caldo, qui nel mio
paesello, era come se tutti fossero
più gioiosi, più felici: si stava fuori,
chi a passeggio, chi si attardava in
giardino a parlare col vicino di casa.
Bimbi vocianti nelle vie, in bicicletta. Che straordinaria forza, la Natura. Così come Lei, grazie anche
alla benefica acqua caduta, si risvegliava pian piano per un nuovo
anno, anche la gente sembrava
uscire dal lungo torpore, dal «grigiore» e improvvisamente è apparsa più felice. Come ricaricata da
un’invisibile energia vitale.
Spesso dimentichiamo quanto siamo legati e connessi con la Natura,
quanto noi facciamo parte di essa e
ne siamo influenzati.
Cogliamo questa energia positiva,
che solitamente ci carica di buoni
propositi e sentimenti, per fare
qualcosa di buono e di bello. Per
noi o per chi ci sta vicino.
Per la Sezione Samaritana nella
quale collaboriamo. Un gesto, un
aiuto. Una buona proposta, un
nuovo progetto! Poi da cosa nasce
cosa, e l’energia positiva fluisce
d’azione in azione. Potrebbe essere, per quella Sezione che non l’ha
mai fatto fino ad ora, la decisione
di partecipare alla Colletta samaritana! Perché no? Con il supporto di
buone energie, tra il «fare» e il
«non fare», è sempre meglio fare!
Buona primavera a tutti!
Attualità dalla Federazione
10
Le nuove opportunità del Corso soccorritori
eLearning, ossia la possibilità d’apprendimento via Internet con il
proprio computer, offre una nuova opportunità di sviluppo ai
Corsi soccorritori. Ma affinché questo importante progetto abbia
successo, occorre la collaborazione attiva di tutte le Sezioni.
12
La Colletta Samaritana, come organizzarla al meglio
Tutti i passi necessari, dalla A alla Z, per organizzare al meglio la
vostra Colletta Samaritana, le modalità possibili e il loro funzionamento. Ogni Sezione è tenuta a partecipare.
19
In vista dell’Assemblea dei Delegati di giugno
Le principali tematiche che saranno al centro dell’Assemblea dei
Delegati prevista il 16 giugno a Wauwil, tra cui il finanziamento
della Federazione svizzera dei Samaritani.
Sommario
È tornato di nuovo
il sole!
Samaritani e Basilese Assicurazione collaborano
Durante la «Giornata della sicurezza» del 13 aprile scorso i Samaritani hanno insegnato i Primi soccorsi ai collaboratori della sede
principale della Basilese, a Basilea. Un’esperienza molto utile,
della quale riferisce il nostro reportage.
03
Buono a sapersi
14
L’anestesia, cos’è? Cosa succede?
Quando si effettua un’anestesia, cosa succede? Quali sono i tipi
di anestesia? A cosa bisogna prestare attenzione? Un servizio
aiuta a capire questo passo necessario prima di un intervento
chirurgico in ospedale.
Associazione e Sezioni
20
Notizie da Blenio e Chiasso
La Sezione di Blenio ha svolto con successo un’esercitazione con
il locale Corpo Pompieri, mentre quella di Chiasso si appresta a
festaggiare i 70 anni di vita.
Mara Zanetti Maestrani
oggi samaritani 5/12
Nei corridoi e nelle sale dell’edificio della Basilese c’è concentrazione
massima durante gli esercizi: da sinistra Vania Pelters, collaboratrice del
segretariato di direzione e, come diligente «allievo» Thomas Kneubühler, capo
del settore Applications and Processes, e Rita Wiget, istruttrice della Sezione
Samaritani di Basilea (ambedue i semicantoni).
Reportage dalla «Giornata della sicurezza» organizzata dalla Basilese il 13 aprile scorso
nella sede della Compagnia d’assicurazioni, con il tema: «Cosa fare in caso di emergenza?»
Primi soccorsi nel mondo
della sicurezza della Basilese
Con la «Giornata della sicurezza» di venerdì 13 aprile, la collaborazione tra la
FSS e il nuovo sponsor Basilese Assicurazioni ha superato in modo eccellente
un’altra prova. Infatti i collaboratori della sede principale hanno partecipato con
impegno alle postazioni dei Samaritani imparando i principi dei primi soccorsi.
oggi samaritani 5/12
Reportage
Georg Meier, monitore di corso e di Sezione dei Samaritani di Bubendorf, con due impiegati della Basilese Assicurazioni.
05
Si ascoltano le istruzioni di Michèle Schwager, capo della
Commissione della formazione (Samaritani Basilea).
Testo e foto: Kurt Venner
Per i superstiziosi il venerdì 13 è uno di quei giorni in cui
è meglio non muoversi dal letto. Per la Basilese Assicurazioni, invece, è proprio il contrario. Dopo la giornata del
13 gennaio (vedi «oggi Samaritani» 2/12, p.09), lo scorso
venerdì 13 aprile ha organizzato la seconda Giornata
della sicurezza dell’anno nell’ambito dell’offerta per i
clienti denominata «Il mondo della sicurezza della Basilese.» Accanto ad azioni nazionali come la pulitura dei vetri
delle auto alle stazioni di benzina della Coop Pronto, c’è
stata una giornata sui Primi soccorsi dedicata ai collaboratori della Compagnia d’assicurazioni della sede centrale di Basilea. Il tema era: «Cosa fare in caso di emergenza?». I Samaritani delle Sezioni di ambedue i semi-cantoni
di Basilea hanno mostrato agli impiegati il modo corretto
di intervenire applicando le prime misure di soccorso BLS.
La redazione di Olten era pure presente.
Molte «urgenze» alla sede centrale
Il 13 aprile la città di Basilea era di nuovo privilegiata: vi
risplendeva infatti il sole, mentre le altre regioni del Nordovest della Svizzera erano coperte dalle nuvole. Altrimenti, era un venerdì come tanti, tranquillo, non senza
Maja Studer, monitrice di corso e di Sezione dei Samaritani di
Frenkendorf-Füllinsdorf con il membro di direzione M. Wenk
(che si era esercitato l’ultima volta durante il servizio militare).
l’inconfondibile «charme» della Città sul Reno. L’atmosfera era invece molto più agitata e vivace nella sede
centrale della Basilese Assicurazioni. Qui, e su tutti i
quattro piani dell’edificio, vi era un movimento di Samaritani e di impiegati, alcuni di quest’ultimi erano inginocchiati accanto a manichini da rianimare, altri erano in
ascolto attenti attorno a lavagne, altri ancora visionavano dei video: il tutto all’insegna della «Giornata della
sicurezza» organizzata in comune tra la FSS e la Basilese
Assicurazioni. Alla stazione centrale di Basilea, i passanti venivano interpellati sulle loro conoscenze nei primi
soccorsi. Il capo della formazione Roland Marti ha spiegato, in forma di intevista, i nuovi concetti.
«Una cosa molto buona»
Nella prima postazione informativa allestita dai Samaritani, abbiamo parlato con Vania Pelters, collaboratrice
di una delle segreterie di direzione: «Prima o poi capita a
tutti di trovarsi in una situazione di dover aiutare qualcuno.» Ora si sente più sicura, dopo aver esercitato la
respirazione artificiale e il massaggio con il manichino.
E sicuramente farà altri corsi di aggiornamento. Thomas
Kneubühler, capo del settore «Applications and Processes» della gestione del personale, ha affermato: «Volevo
oggi samaritani 5/12
Collaborazione:
le idee ci sono
Intervista a Martin Vogler,
capo del Marketing & Sales
Management della Basilese.
Reportage
Vreni Wey, monitrice di corso e di Sezione dei Samaritani
di Therwil con Fabian Werren, Business Process Engineer:
«Trovo utile questa azione comune con i Samaritani.»
06
assolutamente provare una volta le BLS affinché, in caso
di bisogno, non resti ‹impalato› senza sapere cosa fare.
Spesso ho sentito parlare dei primi soccorsi, ma finora
erano per me solo un concetto astratto.»
Fabian Werren, Business Process Engineer, ha trovato
un’ «ottima cosa» questa azione in comune con i Samaritani. Infatti le conoscenze apprese gli torneranno utili
anche nella vita privata. Pure il membro di direzione
Martin Wenk si è ritrovato a «faticare» con il manichino:
«L’ultima volta che ho esercitato le misure di primo soccorso era durante il servizio militare. Per me questa è
stata quindi una ripetizione molto importante. Prima non
mi sarei mai fidato ad eseguire spontaneamente la respirazione artificiale e le compressioni. Siamo convinti che
abbiamo aiutato i nostri collaboratori ad essere più sicuri
nell’effettuare i primi soccorsi in caso di bisogno.»
«Tutti hanno posto molte domande»
Girando tra le varie postazioni di lavoro sui quattro piani della sede, abbiamo incontrato Martin Vogler, capo
del settore Marketing & Sales Management della Basilese Assicurazioni. «Ho parlato con diversi partecipanti.
Tutti erano concordi nel dire che questa istruzione è stata
molto utile. Ora si sentono più sicuri, nella vita di tutti i
giorni così come pure in privato. Tutti hanno detto che,
in caso di necessità, non sarebbero più propensi a ‹scappar via›.»
Ma anche i Samaritani erano entusiasti di questa iniziativa: Gabriela Meyer, monitrice di corso e di Sezione
dei Samaritani di Läufelfingen e Maja Studer, monitrice
di corso e di Sezione dei Samaritani di Frenkendorf-Füllinsdorf hanno mostrato agli impiegati, su tutto l’arco
della giornata, come si eseguono correttamente le misure
BLS. Tutte e due erano concordi: «In questa azienda c’è
una grossa motivazione. Gli impiegati hanno posto molte domande, dimostrando un grande interesse. La giornata ha avuto un ottimo successo.» Quasi tutti hanno poi
compilato un formulario con un concorso della ditta dal
titolo «Cosa fare in caso di emergenza?», con 10 domande impegnative. Primo premio era un iPad di ultimissima
generazione. Verena Wey, da molti anni socia della Sezione di Therwil, ha osservato infine: «Gli impiegati erano
molto motivati e hanno posto domande interessanti. E’
molto bello trasmettere le conoscenze e spiegare.» In effetti, sostiene Wey, ogni cinque anni bisognerebbe seguin
re un Corso soccoritore obbligatorio.
oggi samaritani 5/12
Quali sono le motivazioni
della Giornata della sicurezza della Basilese?
Con questa offerta, ci differenziamo dai nostri concorrenti sul mercato. Si tratta
qui di un plusvalore per la nostra clientela, in sintonia
con il nostro slogan «La vostra sicurezza ci sta a cuore». Non vogliamo solo pagare dei soldi a copertura dei
costi provocati da danni, bensì intendiamo anche contribuire a fare in modo che questi danni non succedano. Quando poi succede davvero qualcosa, bisogna
reagire in modo giusto, proprio così come abbiamo appreso con la giornata odierna assieme ai Samaritani.
Cosa fa in concreto la Basilese per la sicurezza
dei suoi clienti?
Lavoriamo assieme a dei partners, così come stiamo
facendo per esempio con la FSS. Abbiamo partners di
cooperazione nei settori della sicurezza dei dati, della
protezione antieffrazione, della protezione contro le
inondazioni come pure della protezione antincendio e
dell’evacuazione fumo. Esempi: lavoriamo con Securiton per l’installazione di impianti d’allarme. Oppure:
chi ha subito un grave incidente stradale, può seguire
gratuitamente un corso di Guida sicura se ha concluso
il modulo di sicurezza nell’assicurazione di veicoli a motore. Dopo il corso, il partecipante si sente di nuovo
sicuro per affrontare il traffico sulle strade. Allo stesso
modo, dopo un furto con scasso, l’assicurato può seguire un corso di autodifesa se ha stipulato il modulo di
sicurezza nell’assicurazione mobilia domestica e responsabilità civile di privati. Anche questa è un’offerta
che va nel senso del mondo della sicurezza: con la nostra offerta di prodotti, facciamo un passo in più dei
nostri concorrenti. Dopo un danno, ci interessiamo anche dell’esistenza o meno di lacune nella sicurezza e
forniamo consigli e sostegno. Insomma, vogliamo fare
un passo in più, oltre al semplice rimborso dei danni
per un incidente.
Come intendete continuare la collaborazione
con la FSS?
All’insegna della nostra stragegia «La vostra sicurezza
ci sta a cuore», la collaborazione con la FSS è molto
importante. I Samaritani ci portano molto Know-how
di cui noi abbiamo bisogno nella tematica della sicurezza. Abbiamo inteso questa collaborazione su più anni.
Ora va successivamente costruita. Un’idea è già sulla
buona strada, ossia una collaborazione rafforzata anche nel settore dei corsi. Penso qui alle piccole e medie
aziende che hanno bisogno di più sicurezza sul posto di
lavoro. Possiamo anche pensare a concorsi con un corso di Primi soccorsi in premio, presso una Sezione Samaritana. Insomma ci sono molte possibilità. Importante è il fatto che voglio lavorare ancora di più con le
diverse regioni. Le agenzie locali potrebbero stringere
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oggi samaritani 5/12
Insieme per rendere più
sicuri i visitatori dell’esposizione
All’edizione di quest’anno dell’expo Rapperwil-Jona di aprile, la Basilese Assicurazione,
insieme con la Sezione locale dei Samaritani, ha reso più sicuri i visitatori e in questo
modo ha reso percepibile il Mondo della sicurezza della Basilese.
All’esposizione commerciale expo
Rapperwil-Jona, l’Agenzia Generale
Oberer Zürichsee della Basilese Assicurazione ha reso più sicuri i visitatori,
per la prima volta insieme alla Sezione
locale dei Samaritani, rendendo percepibile il Mondo della sicurezza della
Basilese.
Allo stand espositivo della Basilese,
i visitatori sono stati informati non
solo sulle ultime tendenze nel ramo assicurativo ma anche su come agire
correttamente in presenza di zecche.
Per quanto riguarda il tema della rimozione sicura delle zecche sono stati
consegnati opuscoli informativi e
schede. «Questa iniziativa è molto utile in particolare per questa regione, in
quanto Rapperswil-Jona si trova in
una regione in cui le zecche trasmettono la pericolosa meningoencefalite
primaverile (TBE)», precisa Roger Kistler, organizzatore dell’iniziativa presso la Basilese. L’iniziativa è stata accolta positivamente anche dai visitatori.
Siamo a riusciti a sorprendere il pubblico offrendo più di una semplice
consulenza assicurativa.»
Durante i quattro giorni dell’esposizione (12-15 aprile), la Sezione dei Samaritani di Rapperswil-Jona era costantemente presente allo stand della
Basilese con un paio di Samaritani.
«La presenza costante è stata un’ottima prestazione della Sezione locale.
Abbiamo avuto un interessantissimo
scambio reciproco e ringrazio nuovamente tutte le parti coinvolte per il
loro impegno», sottolinea Roger Kistler.
Da questa collaborazione hanno
tratto vantaggio non solo i visitatori,
ma anche entrambi i partner. I Samaritani, durante l’expo, hanno avuto l’opportunità di richiamare l’attenzione su
di sé e acquisire nuovi membri. Il tema
della «protezione dalle zecche» è stato
per i collaboratori della Basilese Assicurazione un tema introduttivo vicino
alla realtà, che sin dall’inizio ha portato il contatto con i visitatori su un piano personale.
La Basilese Assicurazione ha inoltre
organizzato un concorso per i visitatori del suo stand, nel quale è stato anche sorteggiato un corso presso la Sezione dei Samaritani.
oggi samaritani 5/12
A partire dal 2013, il Corso verrà proposto con un concetto totalmente nuovo
Corso soccorritori: nuove opportunità
Svolgere la teoria da casa, al proprio computer, e la parte pratica in un corso di una giornata,
7 ore, dove apprendere ed esercitare la posizione laterale e il massaggio cardiaco. La nuova,
accattivante formula del Corso soccorritori entrerà in vigore nel 2013.
Attualità dalla Federazione
micilio. Per questo, l’annuncio tempestivo dei corsi, nelle due varianti
(tradizionale o «E-Corso») è molto
importante.
10
La parte pratica verrà svolta durante un corso della durata di 7 ore.
di Petra Zenhäusern
A scuola, nello studio ma anche nelle attività professionali, l’uso del
computer per elaborare le conoscenze è diventato cosa ovvia. Anche i
monitori di corso e di Sezione della
FSS hanno elaborato, e con successo, le nuove direttive sulla rianimazione attraverso il computer. Ora la
FSS offre questa moderna possibilità di apprendimento anche ai partecipanti del Corso soccorritori.
L’esercizio pratico resta di rigore
In questa nuova formula di corso,
l’esercitazione pratica resta comunque sempre di rigore. La posizione
laterale e la rianimazione cardiopolmonare si apprendono correttamente solo attraverso la ripetuta
esercitazione
pratica.
Tuttavia
quando la teoria, che copre circa il
30 % del corso, può essere svolta
dai partecipanti tranquillamente a
«Affinché il nuovo Corso
Soccorritori abbia
successo, è importante la
collaborazione di ogni
singola Sezione. Si tratta
di una sfida e di un
grande impegno per
tutti», afferma Philippe
Pillonel della FSS.
casa, il restante 70 % del contenuto
del corso (la pratica) può essere facilmente svolta e proposta sull’arco
di una sola giornata. In questo senso, la FSS risponde alla domanda
attuale, che richiede sempre più corsi compatti e maggior flessibilità,
soprattutto tra le giovani generazioni. Da parte loro, anche i monitori
sono alleggeriti nel loro compito,
durando il corso solo un giorno. Ciò
comporta anche una riduzione di
costi per le Sezioni per quel che riguarda l’eventuale affitto di una
sala. Ma attenzione: gli «E-Corso
soccorritori» non sostituiscono i
tradizionali Corsi soccorritori di 10
ore: l’offerta può infatti venir riproposta senza problema a quei partecipanti che preferiscono la teoria
svolta in classe.
Precisa pianificazione dei corsi
Una buona collaborazione tra le Sezioni e le Associazioni è alla base
della riuscita di ogni progetto. In
questo senso, è determinante l’accurata pianificazione dei corsi per il
2013 e l’immissione dei dati dei corsi nella piattaforma: www.redcrossedu.ch.
Perché? Perché appena un partecipante ha portato a termine la formazione teorica di 3 ore al computer (superando il relativo test),
entrerà subito nella piattaforma di
www.redcross-edu.ch alla ricerca
del prossimo corso pratico di 7 ore,
possibilmente più vicino al suo do-
Un progetto complesso e unico
Affinché questo nuovo progetto, del
costo di 800 000 franchi, possa venir implementato, occorre l’aiuto
determinante dell’Organizzazione
centrale. Per il capo progetto Philippe Pillonel si tratta di una sfida appassionante, soprattutto per le sue
dimensioni. Del progetto devono in
particolare essere informati anche i
partners (SSS e SSTS), gli enti competenti per la certificazione e l’Ufficio federale delle strade (USTRA). Il
progetto è unico in Svizzera dato
che il metodo E-Learning viene proposto nelle tre regioni linguistiche
per un vasto pubblico. Altri enti
come le banche e la Polizia, usano
invece E-Learning piuttosto per la
loro formazione interna.
Come detto, si tratta di una grossa sfida per i tre livelli della FSS: occorre collaborazione tra i 3000 monitori, le Associazioni cantonali e le
circa 1200 Sezioni Samaritane. Le
informazioni devono passare celermente da un livello all’altro.
Nessun’altra organizzazione o scuola ha così tanti monitori come la
FSS. Anche loro devono dimostrare
flessibilità, elaborando la nuova documentazione per i corsi.
Un elemento centrale di questo
progetto è il controllo dell’apprendimento da parte dei partecipanti e
la verifica delle nozioni apprese via
computer. Solo dopo il superamento
della parte teorica via computer
(per la quale è richiesta una tassa
direttamente on-line), il partecipante ha accesso alla parte pratica.
Fase pilota in giugno
Il progetto è stato presentato alla
Conferenza dei presidenti in marzo.
Quindici Sezioni della Svizzera tedesca si sono messe a disposizione
per la fase pilota che inizia in giugno e che servirà per eventuali correttivi. Altre fasi pilota seguiranno
anche in Romandia e in Ticino. I
Samaritani saranno informati sulle
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Passo dopo passo, come effettuare correttamente la raccolta di fondi
La Colletta dalla A alla Z
Dal 20 agosto al 1 settembre sarà di nuovo la volta della
raccolta fondi attraverso la Colletta. I preparativi sono già in
corso. Sui modi di raccolta, i termini e tanto altro sorgono
sempre molte domande. La redazione fornisce qui le risposte.
Attualità dalla Federazione
Mandatari cantonali della Colletta
Essi rappresentano l’anello di colle­
gamento tra le Sezioni e la FSS. Il loro
compito principale è quello di riceve­
re per tempo e controllare le coman­
de e i formulari di rendiconto.
Estratto conto
Nella raccolta con il Conto Colletta
bisogna assolutamente far pervenire
alla FSS un estratto conto entro il 30
settembre assieme al conteggio ag­
giornato. Non va usato il conto della
Sezione; bensì bisogna aprirne uno
apposito (o bancario o postale).
12
Il motto della Colletta 2012 è:
«Aiutare a ogni passo».
Grazie alla Colletta samaritana, le
casse delle Sezioni ricevono dei soldi.
Inoltre la Colletta offre ogni anno,
sempre nello stesso periodo, un’op­
portunità eccellente per farsi cono­
scere. Al fine di ottenere anche
quest’anno un buon risultato, ecco le
cose più importanti per eseguire
un’ottima colletta dalla A alla Z.
Decisione dell’Assemblea dei
delegati OC 150
Secondo la decisione dell’Assemblea
dei Delegati, tutte le Sezioni sono ob­
bligate a partecipare alla Colletta sa­
maritana.
Raccolta con il Conto Colletta
In questa modalità di raccolta, le Se­
zioni inviano alla popolazione una
lettera di raccolta fondi (lettere mo­
dello su: www.samaritani.ch). Il
15 % delle entrate lorde rimane alle
Sezioni a copertura delle spese (por­
to, tasse di gestione del conto). É as­
solutamente necessario fornire l’est­
Raccolta per lista
Il donatore iscrive la propria offerta
libera nella Lista. In segno di ringra­
ziamento, riceve un opuscolo. Le liste
vanno comandate alla FSS e ritornate
con il conteggio definitivo.
L’opuscolo
L’opuscolo viene distribuito nella
raccolta per strada per una donazio­
ne minima di 5 franchi. Se una Sezio­
ne ne comanda 200, le vengono con­
teggiati 1000 franchi, il che significa
che la Sezione deve raccogliere come
minimo 1000 franchi di donazioni.
Gli opuscoli in eccesso possono esse­
re ritornati alla FSS con il formulario
di rendiconto. Nella raccolta con il
Conto, invece, gli opuscoli vengono
allegati alla lettera e vengono calco­
late le entrate effettive. Gli opuscoli
non usati non possono essere rispe­
diti alla FSS. La Sezione li può ad
esempio distribuire ai corsi.
Raccolta per strada
I donatori vengono avvicinati diret­
tamente, grazie ad esempio ad una
bancarella. A chi fa una donazione
di più di 5.– viene regalato l’opuscolo
(non venduto, come si pensa errone­
n
amente).
Il giornale della Colletta samaritana
In marzo le Sezioni hanno ricevuto i documenti per la comanda del materiale per la Colletta, tra cui anche l’apprezzato giornale della Colletta. Le
comande sono possibili fino al 25 maggio. L’appello a favore della Colletta
di quest’anno è formulato dalla presidente della Confederazione Eveline
Widmer-Schlumpf.
Introiti della Colletta e chiave di riparto
La chiave di riparto è fissata dalle singole Associazioni cantonali: alcune non
trattengono nulla per loro (0 %), altre tengono quote tra il 10 e il 40 %.
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oggi samaritani 5/12
ratto conto per il 30 settembre. Su
richiesta, la FSS fornisce gratuita­
mente copie bianco/nere delle lettere.
3domande
Sandra Leuenberger
Sandra Leuenberger è responsabile
da sei anni della Colletta samaritana
in seno alla Federazione svizzera dei
Samaritani. Ogni anno, con molto
impegno e tanta passione, si occupa
della Colletta. La redazione di Olten
ha voluto intervistarla per saperne
di più.
pz
1
Quale messaggio desidera
trasmettere per primo?
Spesso sentiamo delle esternazioni
da parte delle Sezioni che dicono
che devono fare la Colletta affinché
«quelli di Olten» guadagnino ancora più soldi. Tutto questo è però
sbagliato! Ogni anno, più della
metà dei proventi della Colletta samaritana rimane nelle Sezioni, a dipendenza della chiave di riparto stabilita dalle singole Associazioni
cantonali. Solo il 25 % va all’Organizzazione centrale. Questo importo viene utilizzato per la pubblicità e
la documentazione relativa alla Colletta dell’anno successivo.
Siamo coscienti che sempre più Sezioni hanno sempre meno soci e
quindi il loro impegno è davvero
grande. Per questo siamo davvero
riconoscenti ad ogni singolo socio.
Più Sezioni partecipano alla Colletta, maggiori saranno le entrate e
quindi ovviamente maggiore sarà
anche la pubblicità fatta all’attività
Samaritana.
2
A cosa devono assolutamente
prestare attenzione le Sezioni?
Ai termini! Se per esempio una sola
Sezione di un’Associazione cantonale tarda a farmi pervenire i suoi
conteggi, non posso a mia volta tirare le somme conclusive, a dicem-
bre, di tutta l’Associazione cantonale. Nella raccolta con il conto, il
termine categorico è il 30 settembre; e il relativo formulario mi deve
pervenire entro il 26 ottobre. Inoltre, e ciò è molto importante, nella
raccolta attraverso il conto ho bisogno di un estratto conto dettagliato
al 30 settembre sul quale sono registrate chiaramente le entrate. E non
deve trattarsi del conto della Sezione, bensì di un conto separato (bancario o postale) che è stato aperto e
usato esplicitamente per la Colletta.
Le registrazioni sul Conto colletta
avvengono dal 1 ottobre dell’anno
prima fino al 30 settembre dell’anno
corrente. Entrate dopo il 30 settembre vengono conteggiate nella Colletta dell’anno successivo.
3
Quali i cambiamenti futuri?
Affinchè gli introiti della Colletta si
mantengano sui 2 milioni di franchi,
abbiamo costituito un Gruppo di lavoro formato da membri di varie
Sezioni e Associazioni cantonali. Il
nuovo concetto non cancella quanto fatto finora. Siamo convinti che la
Colletta ha ancora un buon potenziale. Ad esempio dobbiamo intervenire e «combattere» le cosiddette
«zone bianche», ossia i comuni dove
non ci sono Sezioni Samaritane. Se
la Colletta debba in questi casi essere svolta da una Sezione vicina o
attraverso l’Associazione cantonale
o ancora l’Organizzazione centrale,
tutto è ancora aperto. Di nuovo c’è
che, assieme all’opuscolo della Colletta, verrà dato anche un gadget
(lo scorso anno era una bustina di
thé) inerente la colletta (quest’anno
saranno le scatolette di fiammiferi,
utili agli escursionisti o a chi fa picnic).
Dall’inizio dell’anno lavoriamo con
un nuovo programma. Lo scopo è
quello di snellire e rendere più semplici i formulari di comanda e quelli
dei conteggi finali. Dal 2013 sia le
comande che i conteggi dovrebbero
poter essere elaborati e trasmessi
completamente via internet, come
avviene per il rapporto annuale. In
questo modo rispondiamo ad un
desiderio più volte espresso da molte Sezioni Samaritane.
È giunto il tempo di
aggiornare GABI
Un sondaggio effettuato in comune dalla Federazione svizzera dei
Samaritani e dalla Basilese Assicurazioni ha evidenziato come a mala
pena la metà della popolazione
svizzera conosce il numero d’emergenza 144. Positivo, invece, il fatto
che il 92 % degli Svizzeri ha frequentato un Corso soccorritori, anche se questo è stato spesso concluso decenni fa. Ciò vuol dire che
le nozioni allora apprese sono spesso e volentieri finite in qualche angolino remoto della memoria, come
ha dimostrato l’inchiesta.
Il sistema GABI è sempre ancora
ben conosciuto; anzi sembra proprio non aver perso smalto col passare degli anni! Proprio come Twiggy o altri celebri cantanti d’allora.
Ma, come nella moda, anche nei
primi soccorsi ci sono dei cambiamenti. Anche GABI ha subìto il fenomeno della globalizzazione: è
dapprima diventata lo Schema
ABCD e ora lo Schema BLS-AED.
Ecco che allora è importante aggiornare le proprie conoscenze sulle prime misure di soccorso, compreso il massaggio. E se il tempo è
poco, come fare? La risposta ora si
chiama: Corso Soccorritori dei Samaritani con eLearning.
Tra breve, i partecipanti ai Corsi
Soccorritori potranno infatti apprendere le nozioni teoriche semplicemente dal loro computer. Per
le conoscenze pratiche, saranno
previsti esercizi in comune sull’arco
di una sola giornata.
Sono contenta che i primi corsi pilota con questa nuova e moderna
formula si svolgono già prima
dell’estate e attendo con ansia le
prime reazioni dei partecipanti.
Attualità dalla Federazione
Colletta, un’opportunità
per farsi conoscere
13
Regina Gorza,
Segretaria centrale FSS
oggi samaritani 5/12
Anestesiologia, la specialità delle narcosi
Anestesia – interventi
chirurgici senza dolore
Buono a sapersi
L’anestesia generale (narcosi) ha lo scopo di traghettare il paziente in sicurezza e senza
dolore attraverso l’intervento chirurgico. Questo articolo fornisce una panoramica
sull’anestesiologia con l’intento di aiutare i Samaritani a preparare ad un eventuale intervento chirurgico i pazienti da inviare in ospedale.
14
Dopo l’intubazione, il tubo endotracheale mantiene aperte le vie respiratorie. Attraverso il tubo si può per esempio praticare la
respirazione artificiale con un pallone Ambu.
La narcosi eterea è ormai da lungo tempo retaggio del
passato, e l’anestesiologia ha acquisito la dignità di materia specialistica autonoma. Mediante svariate tecniche anestetiche e l’impiego mirato di medicamenti vengono soddisfatte le esigenze di ogni singolo paziente. Le
tecniche anestetiche si possono suddividere in due categorie fondamentalmente diverse: l’anestesia generale
(narcosi) e l’anestesia regionale (anestesia parziale).
Anestesia generale (narcosi)
Nell’anestesia generale, il paziente perde coscienza per
effetto dei sonniferi e degli antidolorifici somministrati.
Non sente dolore, non reagisce agli stimoli dolorifici
nemmeno con aumenti della pressione arteriosa e della
frequenza cardiaca, non si muove e in genere cessa di
respirare autonomamente. La lingua ricade all’indietro
e, pertanto, per evitare che le vie respiratorie ne vengano
bloccate e per mantenerle aperte, si introduce una cosiddetta maschera laringea nella faringe fino all’epiglottide,
oppure si pratica l’intubazione del paziente, introducendo un tubo di plastica nella trachea. I possibili effetti
collaterali causati da queste procedure sono il mal di
gola o, in casi rari, le lesioni dentali. I possibili effetti
collaterali dei narcotici sono la nausea e il vomito, che
oggi samaritani 5/12
mostrano un’incidenza superiore nell’anestesia generale
che in quella regionale.
Anestesia regionale (anestesia
parziale)
Le forme più conosciute sono soprattutto l’anestesia spinale e quella lombare. In queste anestesie vengono anestetizzati i nervi mediante un’iniezione nel canale del
midollo spinale della parte inferiore della schiena, impedendo così che gli stimoli dolorifici vengano trasmessi al
cervello. Questo metodo è indicato per interventi chirurgici limitati alla parte inferiore del corpo fino all’ombelico. Con il termine di anestesia regionale si intende però
anche l’anestesia di singoli nervi, per esempio di quelli
del braccio per gli interventi chirurgici all’avambraccio,
per i quali si inietta l’anestetico miratamente in prossimità dei relativi nervi. Una complicazione rara di questo
metodo è la lesione di un nervo.
L’anestesia regionale può essere combinata anche con
l’anestesia generale in una procedura indicata nel caso
in cui l’anestesia regionale riesca ad anestetizzare la
gran parte, ma non l’intero campo operatorio, oppure
quando dopo l’intervento chirurgico si debba proseguire l’anestesia regionale a scopo analgesico. Grazie a
questa combinazione si possono usare dosi inferiori di
analgesici durante l’intervento chirurgico e aumentare
la soddisfazione del paziente.
Colloquio preliminare con il medico anestesista
Prima di ciascun intervento chirurgico, l’anestesista
decide insieme al paziente la procedura anestetica da
utilizzare. A seconda dell’intervento chirurgico programmato, delle malattie precedenti e delle terapie medicamentose del paziente e, naturalmente, dei suoi desideri, si sceglie l’una o l’altra procedura. In questo
colloquio il medico stabilisce anche quali medicamenti
debbano essere ancora presi e quali debbano essere sospesi prima dell’intervento. Tranne poche eccezioni, il
paziente continua ad assumere i suoi medicamenti.
In caso di interventi programmati, il paziente viene
naturalmente anche avvertito di presentarsi a digiuno,
ossia di interrompere tempestivamente l’assunzione di
alimenti e bevande prima dell’intervento chirurgico. Il
motivo di questa misura è il rischio di aspirazione presente nell’anestesia generale, in quanto durante questa
procedura il paziente può vomitare. Dal momento che
nell’anestesia generale sono disattivati i riflessi protettivi
quali la deglutizione di saliva o di vomito, quest’ultimo
può refluire nel polmone e causare una polmonite, che
in casi rari può esitare anche con la morte. Nei casi di
emergenza i pazienti generalmente non sono a digiuno e,
pertanto, hanno un rischio di aspirazione più elevato.
Il ruolo del Samaritano
Se un Samaritano assiste un paziente che invia in ospedale, dove potrebbe essere sottoposto a un intervento
chirurgico, deve esortarlo a interrompere immediatamente l’assunzione di cibo e bevande.
Se il paziente soffre di dolori, può assumere paracetamolo (per es. Acetalgin®, Dafalgan®, Panadol®), a prescindere da un eventuale intervento chirurgico e previa
osservazione delle relative controindicazioni. Anche un
sorso d’acqua per l’assunzione di tale medicamento non
rappresenta un problema. Inoltre, sarebbe utile poter disporre del libretto delle vaccinazioni e di altri documen-
ti medici rilevanti quali i referti medici o le liste dei medicamenti assunti. Se, per esempio, si informano i
genitori di un bambino che ha subito un incidente, è opportuno ricordare loro di prendere con sé tali documenti.
Buono a sapersi
Figura 4671: la maschera laringea (a sinistra) viene introdotta fino all’epiglottide. Il tubo endotracheale (a destra) viene introdotto
nella trachea. Un ulteriore ausilio per tenere aperte le vie respiratorie è il cosiddetto tubo laringeo (illustrato al centro).
15
Ricordate!
Quando un Samaritano invia in ospedale un paziente
che ha subito un incidente e che probabilmente dovrà
essere operato è importante osservare quanto segue:
• esortare il paziente a smettere immediatamente di
assumere alimenti e bevande;
• se possibile, procurare il libretto delle vaccinazioni e
altri documenti medici rilevanti.
Il paracetamolo (per es. Acetalgin®, Dafalgan®, Panadol®) può essere somministrato indipendentemente da
un eventuale intervento chirurgico (previa osservazione
della relative controindicazioni; un sorso d’acqua per
l’assunzione del medicamento non rappresenta un problema).
Vero o falso?
1. Le anestesie regionali sono indicate anche nei casi di
emergenza
2. Nell’anestesia generale, le lesioni dentali sono frequenti
3. Prima di un intervento chirurgico i Samaritani non
possono somministrare al paziente alcun antidolorifico
4. Nelle anestesie regionali, le lesioni nervose sono rare
Risposte:
1. Vero! Con questa tecnica anestetica si evita il rischio
di aspirazione insito nell’anestesia generale, ottenendo un vantaggio considerevole.
2. Falso! Le lesioni dentali possono manifestarsi, ma
sono rare. Gli effetti collaterali più frequenti sono il
mal di gola e la nausea.
3. Falso! Vedi sotto «Ricordate!»
4. Vero!
oggi samaritani 5/12
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Pascal Hägi, presidente dei Samaritani di Kriens
Una carriera esemplare
Testo: Petra Zenhäusern
«Da bambino inventavo il gioco
dell’‹Ospedale›», ci racconta Pascal
Hägi. Anche i suoi genitori, constatando questa sua passione, hanno
contattato i responsabili degli Help
di Bülach, dopo aver letto un articolo sul Campo di Pentecoste. Nell’autunno del 1988, dopo aver partecipato ad un primo esercizio per
vedere «di cosa si trattava», a Pascal
fu subito chiaro che doveva far parte
degli Help. Per lui, allora bimbo di 9
anni, era bellissimo essere in un
gruppo divertente e imparare in
modo giocoso i primi soccorsi. Eracome se un sogno si fosse avverato!
Purtroppo, dopo un certo tempo, il
Gruppo Help iniziò a perdere soci,
uno dopo l’altro. Ad un certo punto
era tra i pochi rimasti, degli iniziali
100 bambini.
«Ho vissuto molte belle esperienze con gli Help», afferma. «Gli
eventi non-plus-ultra sono stati il
Campo di Pentecoste del 1993 e
l’ISOLA (campo estivo internazionale).» Sono stati eventi indimenticabili che hanno mostrato al giovane cosa facevano gli altri Paesi nei
primi soccorsi. Nel 1994 fu prescelto quale monitore del Gruppo Help
e quindi portò a termine la relativa
formazione a Nottwil. Quella formazione diede al giovane ragazzo
ancora ulteriore esperienza. Nel
2000 una riorganizzazione completa del Gruppo Help permise a Pascal Hägi di assumerne la gestione.
Tuttavia, lungo il suo cammino,
non vi furono solo esperienze positive. Tensioni createsi tra gli Help e
la Sezione d’appartenza oppure
discordie tra monitori Help hanno
reso talvolta il percorso faticoso e
difficile. Constatò però la sua coerenza e il fatto di essere in grado di
dire quel che pensa. Un atteggiamento però non sempre ben accolto:
«Un quindicenne non si lascia dire
volentieri da un ragazzino molto più
giovane quello che deve fare.»
Dagli Help alla presidenza
A seguito della sua formazione professionale e del trasloco nella Svizze-
ra centrale, già nel 2007 pianificò
il suo ritiro dagli Help nel giro di
due anni e infatti nel marzo del
2009 consegnò il gruppo. Lo
stesso giorno venne nominato
nuovo presidente dei Samaritani di Kriens che lo elessero addirittura senza conoscerlo di
persona e in sua assenza.
Ma come è stato possibile?
«La mia amica era sia negli
Help che socia dei Samaritani di
Kriens», ci spiega Pascal. Proprio
attraverso di lei è venuto a conoscenza dei problemi di successione
all’intero del Comitato dei Samaritani di Kriens e si è quindi messo a
disposizione per rilevarne la presidenza. «Ma a condizioni molto
chiare», precisa il nostro interlocutore. Ossia disponibilità alla collaborazione e ad accettare, di tanto in
tanto, anche qualche sua idea inno-
«Appena gli Helpi hanno
iniziato a darmi del ‹Lei› ho
capito che era tempo di andare
via. E così ho fatto.»
vativa o insolita. La presidente precedente gli è stata vicina per un
anno, introducendolo nella nuova
regione e nei nuovi contatti. Non
tutto è stato facile, spesso ha dovuto combattere. «Metto sempre tutto
in gioco, solo così si possono cambiare e migliorare le cose.» Si è subito percepita la sua indole di Leone,
come il suo segno zodiacale, osserva ridendo Hägi. Ma tuttavia è fiero
di quel che la Sezione ha fatto e raggiunto in poco tempo. «Siamo i Samaritani di Kriens, e ci vendiamo
come un buon prodotto.» E funziona.
In veste di presidente, approfitta
della sua esperienza giovanile nel
Gruppo Help? Si certo, è la risposta.
In qualità di monitore di un gruppo
e come formatore ha avuto occasione di conoscere da vicino e al meglio le strutture e l’organizzazione
della FSS. Inoltre è per lui ora una
priorità il fatto che gli Help siano
ben integrati nella loro Sezione
d’appartenenza. «Se come Sezione
vogliamo avere un futuro, dobbiamo sostenere e motivare gli Help.
Ora abbiamo potuto convicere un
giovane Help ad intraprendere la
formazione di monitore di corso e
di Sezione», dice contento il 32enne
zurighese.
Ritratto
Per anni Pascal Hägi è stato un Helpi entusiasta nell’Unterland
zurighese, prima di essere nominato presidente dei Samaritani
di Kriens. Una carriera esemplare all’interno dell’organizzazione samaritana della FSS. Abbiamo voluto conoscerlo da vicino.
17
Quando l’hobby diventa la professione
Da 10 anni Pascal Hägi lavora come
soccorritore professionista ed esperto anestesista all’Ospedale di Lucerna: 50 % quale soccorritore e 50 %
quale anestesista. «Ho fatto della
mia passione, la mia professione»,
afferma soddisfatto il nostro interlocutore, «il mio impegno nel settore
privato mi porta molto anche nella
mia professione.»
Trova interessante lavorare con
persone che non hanno conoscenze
mediche specifiche e alle quali può
così trasmettere il suo sapere. Il tutto al fine di migliorare sempre il soccorso. «Sono sempre contento quando vedo i successi possibili anche per
i laici con una solerte e corretta rianimazione. E ogni volta quando sento che la gente ha imparato i primi
soccorsi dai Samaritani, sono molto
soddisfatto.»
Pure la sua compagna è attiva nel
settore medico-sanitario. Ma non è
troppo, quando tutto ruota attorno
al primi soccorsi, sia nel privato che
nel lavoro? «Tutte e due siamo occupati intensamente nel campo medico, ma questo è anche interessante
perché ci consente di scambiarci le
esperienze e crescere.»
Ma la coppia sa anche dire «basta»
e divertirsi con altre attività, come
viaggi, sport invernali e incontri
n
con gli amici.
oggi samaritani 5/12
Lanciato il francobollo speciale
«Donazione di sangue»
Panorama
Trasfusione CRS Svizzera e la Posta Svizzera hanno presentato il nuovo francobollo speciale
«Donazione di sangue». Alla cerimonia ufficiale, che si è svolta l’8 maggio scorso sulla piazza
del Parlamento di Berna alla presenza del Consigliere federale Alain Berset, è stato sottolineato
che il francobollo speciale è anche un importante segno di riconoscimento del valore dei circa
200 000 donatori in Svizzera.
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Per soddisfare il fabbisogno degli
ospedali, ogni giorno la Svizzera ha
bisogno di almeno 1254 donatori e
donatrici di sangue. Alla cerimonia
ufficiale svoltasi l’8 maggio scorso
sulla piazza del Parlamento di Berna, Rudolf Schwabe, direttore di
Trasfusione CRS Svizzera, ha ricordato che la Svizzera è uno dei pochi
Paesi in grado di coprire in qualsiasi
momento il fabbisogno di prodotti
sanguigni negli ospedali. Questo è
possibile solo grazie al grande impegno delle circa 200 000 persone che
donano gratuitamente il loro sangue tre-quattro volte all’anno. Questo francobollo speciale è quindi
anche un segno di riconoscimento
del loro valore.
Rudolf Schwabe ha osservato che
«la Svizzera è un Paese con una lunga tradizione nella donazione del
sangue. Mantenere questa tradizione inalterata anche negli anni a venire non è una cosa così ovvia. L’invecchiamento della società e la
premura delle giovani generazioni a
causa del lavoro e della famiglia lasciano le loro tracce anche da noi:
per portare a termine i nostri compiti, da alcuni anni dobbiamo fare
sforzi notevolmente superiori per il
reclutamento e la fidelizzazione dei
donatori di sangue.»
Patrick Salamin, membro della
direzione del Gruppo Posta, ha sottolineato che la Posta si impegna da
molti anni per la donazione del san-
gue e organizza regolarmente iniziative in questo senso per i suoi
collaboratori. In questo modo la Posta, una delle più grandi datrici di
lavoro della Svizzera, ha dunque voluto evidenziare la sua responsabilità sociale.
Il Consigliere federale Alain Berset:
«Appello a tutti coloro che esitano»
Nel discorso inaugurale, il Ministro
della Sanità e degli Interni Alain
Berset, ha posto l’accenno sul significato della donazione del sangue:
«Chi dona il sangue sa che la nostra
società e più di una semplice somma
di individui; sa che abbiamo bisogno l’uno dell’altro, in un modo esistenziale!»
Con piena convinzione, Berset invita la parte della popolazione, che
magari ancora esita, alla donazione
del sangue.
Il francobollo speciale per la donazione di sangue del valore di un
franco e disponibile dal 9 maggio
n
presso tutti gli uffici postali.
Uno studio del 2012 sui primi soccorsi; spesso le conoscenze risalgono a più di 20 anni fa.
Conoscenze sopravvalutate nelle urgenze
Una persona su quattro in Svizzera si trova costretta a prestare soccorso almeno una volta
nella vita: lo dice un sondaggio condotto dalla Basilese Assicurazioni e dalla Federazione
svizzera dei Samaritani. Preoccupante il livello di conoscenze del soccorritore.
Le situazioni d’emergenza non
sono rare. Come mostra un sondaggio effettuato in Svizzera, 1
persona su 4 si trova almeno una
volta nella sua vita confrontata con
un’emergenza dove deve prestare
aiuto (incidenti stradali, infortuni
sportivi, problemi cardiaci, ecc).
Un ampio ventaglio di casi che necessitano modi diversi e adeguati di
trattamento.
L’86 % dei primi soccorritori si
dimostra convinto di aver agito in
modo giusto. Interessante notare il
fatto che le persone che hanno appena seguito un Corso Soccorritori, si trovano più frequentemente
oggi samaritani 5/12
ad essere coinvolte in situazioni
d’emergenza. Nonostante molti intervistati si son detti sicuri di aver
agito in modo corretto, è in seguito
scaturito che solo circa la metà dei
partecipanti ha risposto correttamente a riguardo delle procedure
di primo soccorso. I casi più allarmanti sono quelli di infarto: solo 1
persona su 5 sa cosa bisogna fare.
Molti dimenticano la prima misura
immediata, ossia chiamare l’ambulanza prima di iniziare il massaggio cardiaco.
In caso di persona incosciente,
solo poco meno della metà ha saputo spiegare la procedura da se-
guire. Lo schema BLS-AED introdotto dal 2012 è ancora poco
conosciuto (12 %). Circa la metà
della popolazione conosce ancora
lo schema ABCD che è stato valido
per 11 anni, mentre tanti (69 %) ricordano ancora «GABI», pur essendo questo metodo non più insegnato dal 2000. Spesso gli
intervistati hanno frequentato il
Corso Soccorritori molti anni prima, anche 20! (è diventato obbligatorio per la patente di guida nel
1977). E’ quindi importante frequentare uno dei tanti corsi Refresher organizzati in tutta la Svizzera
dalle Sezioni Samaritane.
pz
In vista della 124esima Assemblea dei Delegati (AD) della Federazione svizzera dei Samaritani
Assicurare il finanziamento della FSS
Le Associazioni cantonali devono versare in futuro una quota di socio alla Federazione svizzera
dei Samaritani? E come dovrebbe essere calcolato questo importo? Queste domande saranno il
piatto forte dell’AD 2012 del 16 giugno a Wauwil, nel Canton Lucerna.
Sulla base del numero di abitanti
Le Associazioni cantonali sarebbero
chiamate a versare alla FSS un contributo annuo dai 3 fino agli 8 centesimi per abitante della regione
d’azione. Questo principio sarebbe
introdotto per un periodo di 4 anni,
a partire dal 2013. Il budget quadro
2013 della FSS prevede già un importo complessivo di 311 000 franchi (a 4 cts/abitante). Questa proposta è il frutto di lunghe discussioni
tra il Comitato centrale e i presidenti delle Associazioni. Se da una parte
la necessità di garantire un finanziamento della FSS a lungo termine è
riconosciuta da tutti, dall’altra alcune Associazioni non vedono di buon
occhio questa tassa. I Cantoni di
Ginevra e di Basilea, ad esempio,
hanno formulato altre proposte. Il
Comitato centrale invita però a ri-
fiutarle dato che caricherebbero in
modo eccessivo le Associazioni delle
regioni di montagna.
Deficit nel budget quadro
I conti 2011 della FSS chiudono con
delle entrate per 9,2 milioni di franchi e un deficit di circa 200 000 franchi. Grazie alla garanzia della Croce
Rossa a copertura del deficit, i conti
chiudono sostanzialmente in pareggio. Per il 2013 è previsto un deficit
di 163 000 franchi. L’AD dovrà anche pronunciarsi sul testo revisionato della dottrina direttrice della FSS,
testo aggiornato rispetto a quello del
1978.
Eugen Kiener
Attualità dalla Federazione
Per adempiere ai suoi compiti, l’Organizzazione centrale della FSS fa
capo alle entrate finanziarie garantite dalle tasse pagate dai partecipanti
ai corsi. A causa della diminuzione
dei Corsi soccorritori organizzati
dalle Sezioni, queste entrate sono
però sensibilmente calate. Così il
Comitato centrale propone all’AD
l’introduzione di una tassa di socio
per le Associazioni cantonali.
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Cerchiamo racconti di aneddoti e storie vissuti nell’ambito dell’attività samaritana
Seria o comica, raccontaci la tua storia
Emozionanti o divertenti, toccanti o addirittura incredibili: una cosa importante, però, la devono
avere tutte le storie: devono saper coinvolgere i lettori. Devono riguardare il mondo dei
Samaritani e devono essere «insolite». Partecipate anche voi e raccontateci la vostra storia!
Il prossimo anno la Federazione
svizzera dei Samaritani (FSS) festeggia il suo 125esimo anniversario. Parecchi anni che, sicuramente,
hanno molto da raccontare. Per
questo motivo, la FSS è alla ricerca
di storie, ricordi ed aneddoti che
hanno fatto un pezzetto di vita dei
Samaritani: storie di interventi vissuti o di esercizi emozionanti o di
vita di Sezione. Storie magari dal fi-
nale del tutto inatteso; storie che
fanno sorridere o storie che magari
suscitano qualche lacrima; perché
no? Storie d’amore ...
Le vostre storie accompagneranno tutti i Samaritani lungo tutto
l’arco del prossimo anno, sia su
«oggi Samaritani» che alle Giornate
d’Impulso oppure ancora alla grande festa del Giubileo FSS che si terrà
a Tenero. Partecipate! La redazione
di Olten raccoglie volentieri le vostre storie fino al 15 agosto. Allegate una breve descrizione e le motivazioni che, per voi, fanno sì che
proprio la vostra storia debba essere
raccontata. Lo scritto non deve superare le 1000 battute (spazi inculsi). Spedire a: redaktion@samariter.
ch. Un’apposita giuria sceglierà le
migliori storie. Sarete avvisati di
persona.
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oggi samaritani 5/12
Blenio
Sezioni, Associazione
Esercitazione riuscita e interessante con il Corpo Pompieri
20
oggi samaritani 5/12
Il Corpo Pompieri di Olivone e la Sezione Samaritani di Blenio posano per la meritata foto di gruppo finale.
Domenica 15 aprile scorso si è svolta a Olivone, malgrado il brutto
tempo, una giornata di esercitazione
in comune con i Samaritani della Sezione di Blenio e il locale Corpo
pompieri. In mattinata la Sezione ha
organizzato l’istruzione dei 28 pompieri presenti, suddivisi in 4 postazioni allestite dalle monitrici Samaritane. I temi affrontati nelle
postazioni erano: valutazione del
paziente e posizione laterale (responsabile Valentina Staglianò),
emostasi e shock (resp. Nadia Forgia), prese di salvataggio (resp. Monica Bozzini) e inibizioni nel soccorso (resp. Nelly Aspari).
Nel pomeriggio si è svolta la parte
più «spettacolare» con un intervento a seguito di un incendio simulato
nelle Scuole elementari di Olivone.
L’allarme per i Pompieri è scattato
alle 13.15; i militi si sono recati al
deposito temporaneo di Aquila (la
nuova sede del Corpo pompieri a
Olivone è infatti in costruzione) e si
sono poi immediatamente portati
sul luogo dell’incendio. Alle 13.25
sul posto c'erano già 7 Samaritani.
Dieci minuti dopo sono arrivati 24
pompieri con 3 autoveicoli.
Le fiamme si sprigionavano da
un’aula delle scuole, mentre un denso fumo aveva invaso i corridoi.
Nell’edificio erano rimasti 6 allievi
e un docente (ustionati di I° e II°
grado e uno lievemente di III° grado; un altro allievo era molto spaventato e il docente non era cosciente). Un allievo, preso dalla paura e
dal panico, opponeva resistenza e
L’assistenza e il recupero di una vittima incosciente all’interno dell’Istituto scolastico.
Samaritani e Corpo Pompieri hanno collaborato nelle operazioni di soccorso.
non voleva scendere lungo la scala
esterna posata dai pompieri. Non
da ultimo, durante le operazioni di
salvataggio anche un milite dei
Pompieri, improvvisamente, ha suonato il suo allarme e si è accasciato
a terra svenuto. Insomma un quadro d’intervento complesso e impegnativo, che ha occupato tutti i soccorritori in modo serio.
La rianimazione del docente è avvenuta in perfetta collaborazione
tra un Samaritano e un Pompiere
che aveva svolto il corso BLS/AED.
L’intervento, al termine del quale
tutte le vittime sono state evacuate e
debitamente assistite, si è concluso
alle 14.26. Samaritani e Pompieri si
sono quindi riuniti per le valutazioni e considerazioni sull’esercizio.
L’esercitazione è stata senza dubbi
Un pompiere si esercita al massaggio
cardiaco, sotto la guida dei Samaritani.
utile per ambedue gli enti di soccorso e sicuramente sarà da riproporre
in futuro.
Sezione Samaritani di Blenio
Chiasso
Una socia della Sezione di Chiasso,
Lucia Boccadamo, ci ha gentilmente
fatto pervenire un articolo apparso
il 16 novembre del 1984 su «L’informatore» con il titolo: «Domenica
scorsa i Samaritani chiassesi hanno
festeggiato il quarantesimo di attività». Ben volentieri oggi, da queste
colonne e a soli … 2 anni dal prestigioso 70esimo di attività, riporto in
questa rivista degli stralci di quell’articolo e la foto pubblicata allora con
il gruppo di Samaritani presenti ai
festeggiamenti. Chissà chi riconosce
le persone sulla fotografia?
Come parecchie altre Sezioni, anche quella di Chiasso fu fondata in
pieno periodo bellico: era infatti il
14 novembre del 1944. In quel periodo c’era la necessità di «affiancare i Samaritani alla Croce Rossa,
alla Croce Verde e alla Protezione
Civile. In quegli anni – si legge
nell’articolo – affluivano giornalmente nella cittadina di confine
Impressum
«oggi Samaritani» 5/2012
Data di apparizione: 23 mai 2012
Editore
Federazione svizzera
dei Samaritani FSS
Martin-Disteli-Strasse 27
Casella postale
4601 Olten
Telefono 062 286 02 00
Telefax 062 286 02 02
[email protected]
www.samaritani.ch
Segretaria centrale: Regina Gorza
Abbonamenti,
cambiamenti d’indirizzo
per scritto all’indirizzo citato
Prezzo d’abbonamento
Singolo abbonamento
per terzi:
Fr. 33.– annuali
10 numeri all’anno
Tiratura: 5000 copie
Redazione
Petra Zenhäusern
Segretariato: Monika Nembrini
Telefono 062 286 02 67
Ticino e Moesano
Mara Maestrani
Casa Vescovi, 6717 Dangio
Telefono e fax 091 872 17 47
[email protected]
Consegna articoli:
entro il 15 di ogni mese
Inserzioni
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Verlag und Annoncen
Seestrasse 86
8712 Stäfa
Telefono 044 928 56 11
Telefax 044 928 56 00
Impaginazione, stampa,
spedizione
AVD GOLDACH AG
9403 Goldach
Assemblee in vista
del grande evento
Desidero ringraziare tutti i delegati,
comitati cantonali e rappresentanti
delle Sezioni Samaritani che ho incontrato nelle varie assemblee cantonali: la vostra accoglienza, l’interesse e la passione samaritana
dimostratami è straordinaria. La
missiva da parte dell’Organizzazione centrale toccava alcuni temi di
non facile «digestione» e parecchie
informazioni sui progetti nazionali
in corso. In vista del grande evento
del 2013, tra cui le «Gare samaritane», mi è stato anche concesso di
presentare quale spot pubblicitario
il programma di massima dell’evento previsto a Tenero il 18-19-20
maggio. Molte Sezioni e associazioni cantonali mi hanno già confermato la loro partecipazione, e alcune riservazioni verbali per le serate
alla spiaggia sono anche già state
confermate. Ho avuto anche
quest’anno l’onore di stringere la
mano a diversi medagliati Henry
Dunant per i loro 25 anni di costante collaborazione nelle proprie Sezioni. Questi momenti sono per me
veramente molto importanti. L’altro
giorno ho partecipato a Losanna
alla riunione biennale della fondazione per i Samaritani di montagna,
carica onorifica e molto importante,
passatami dalla stimata Presidente
Monika Dusong. Mi permetto infine ricordarvi, care Samaritane e Samaritani due cose:
1. visitate il sito www.samariter.ch
nel capitolo «fondazione» trovate il
programma d’azione 2012-2013, fa
al caso vostro? Vi interessa? È
un’opportunità?
2. riservate le date del 18-19-20
maggio 2013; ci vediamo a Tenero!
Un grazie a tutti voi.
Sezioni, Associazione
I Samaritani in posa per il 40esimo.
molti soldati, profughi e feriti che
abbandonavano l’Italia sconvolta
dalla guerra. Appena arrivate in
Svizzera, queste persone avevano
bisogno di assistenza prima di essere smistate nei diversi Centri di accoglienza». Primo presidente e responsabile tecnico fu il dottor
Francesco Bernasconi, che era affiancato in Comitato dal monitore
Giuseppe Chiesa e dalle Samaritane
Elisa Borradori, Ameriga Camponovo e Anna Raimondi Bernasconi.
Terminata la guerra, la Sezione ha
continuato la sua attività a favore
della popolazione. Tra i presidenti
che via via si alternarono, vi furono
Anna Raimondi, il dottor Enrico
Mombelli, il dottor Franco Chiesa e
Carla Stamm. Anche la sede sociale
ha cambiato varie volte, da un’aula
delle Scuole elementari, ad un vano
nella sede degli esploratori, dalla
sala teoria della Croce Verde al rifugio della Protezione civile, dall’asilo
di nuovo ai rifugi della Protezione
civile. Come tutte le Sezioni, anche
quella di Chiasso offre vari corsi e
organizza, assieme alla Croce Rossa, le azioni di donazione di sangue.
Attualmente la Sezione conta 44
soci attivi ed è presieduta da Marino Römer. Nel 2014 avrà l’onore di
festeggiare il prestigioso traguardo
dei 70 anni. Auguri già sin d’ora di
buon lavoro!
m.z.
Foto: Remy Steinegger
In ricordo dei 40 anni e in vista …
del 70esimo dalla fondazione
21
Renato Lampert
Vicepresidente della FSS
oggi samaritani 5/12
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Edizione 5/12 del 23 maggio 2012