Riferimenti bibliografici
1. Squitti, R., et al., Longitudinal prognostic value of serum
"free" copper in patients with Alzheimer disease. Neurology,
2009. 72(1): p. 50-5.
2. Squitti, R., et al., Value of serum non-ceruloplasmin copper
for prediction of mci conversion to ad. Ann Neurol, 2014.
3. Squitti, R., et al., Excess of nonceruloplasmin serum copper
in AD correlates with MMSE, CSF [beta]-amyloid, and h-tau.
Neurology, 2006. 67(1): p. 76-82.
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PREVENIRE
OGGI
PER NON DIMENTICARE
DOMANI
4. Barnard, N.D., et al., Dietary and Lifestyle Guidelines for the
Prevention of Alzheimer’s Disease. Neurobiol Aging, 2014.
5. Squitti, R., M. Siotto, and R. Polimanti, Low-copper diet as a
preventive strategy for Alzheimer's disease. Neurobiol Aging,
2014.
6. Squitti, R et al., The Role of Copper in Human Diet and Risk
of Dementia. Curr Nutr Rep, 2015.
Test C4D positivo?
CONSIGLI UTILI PER PREVENIRE
LA MALATTIA DI ALZHEIMER
CONSIGLI NUTRIZIONALI
LINEE GUIDA
PER LA PREVENZIONE DELLA
MALATTIA DI ALZHEIMER
È noto che una buona e corretta alimentazione può
migliorare lo stato di salute, riducendo il rischio di
insorgenza di molte malattie tra cui l’Alzheimer. Tuttavia
esistono diverse tipologie di dieta e lo scopo di questo
volantino è quello di fornire consigli nutrizionali specifici per
una dieta a controllato contenuto di rame, in accordo con le
linee guida nutrizionali per la prevenzione della malattia di
Alzheimer [4], e rispettando le tabelle nutrizionali della
banca INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti
e la Nutrizione) http://nut.entecra.it/
Se il Test C4D dà un valore positivo, al di sopra del valore
di normalità stabilito in 1.91 micromolare, si consiglia di
rivolgersi ad uno specialista, al fine di pianificare una dieta
a controllato contenuto di rame che possa ristabilire il
normale metabolismo del rame e ridurre il rischio di
ammalare di Alzheimer [4, 5, 6].
La dieta a controllato contenuto di rame riportata in questo
opuscolo, fornisce solo delle indicazioni generali circa le
modalità e la frequenza del consumo di cibi in base al loro
contenuto di rame. Pertanto, si consiglia di rivolgersi ad un
nutrizionista per una dieta a controllato contenuto di rame
personalizzata che tenga conto delle diverse esigenze
nutrizionali della persona.
Evitare integratori e complessi multivitaminici nei quali
sono presenti ferro e rame oltre la dose giornaliera
LINEE
consigliata,
pari GUIDA
a 8 (uomo) o 18 (donna) milligrammi
per il ferro e a 1 milligrammo per il rame. Assumere
integratori contenenti ferro solo quando prescritto dal
medico curante (A.I. Bush, A. Ceccarelli, R. Squitti, G.
J. Brewer). E’ importante precisare che queste
specifiche linee guida sono rivolte ad adulti e a
persone che presentano anomalie nel metabolismo
del rame, accumulandone in circolo concentrazioni
elevate sotto forma di rame Non-Ceruloplasminico
(rame libero) non legato cioè a proteine e pertanto in
grado di oltrepassare la barriera che separa il sangue
dal cervello. In questa forma il rame raggiunge le aree
più ricche di proteina beta-amiloide, che forma le
placche di Alzheimer nelle aree cerebrali che
controllano la memoria. Il rame trasferisce a
beta-amiloide le sue proprietà di catalizzatore,
innescando reazioni di stress ossidativo che
contribuiscono alla morte delle cellule cerebrali. E’
utile controllare i livelli di rame Non-Ceruloplasminico
prima di iniziare qualsiasi dieta, e questo lo si può fare
mediante il test del rame Non-Ceruloplasminico o
C4D nel sangue. Solo le persone con risultati del test
sopra soglia dovrebbero limitare l’assunzione di
integratori e di cibi ad alto contenuto di rame, come il
fegato di bovino adulto, i frutti di mare come cozze e
vongole (R. Squitti).
6
Scegliere prodotti privi di alluminio. Sebbene
l’effetto tossico dell’alluminio nella malattia di
Alzheimer sia una questione ancora molto
dibattuta, coloro che desiderano ridurre al
minimo la loro esposizione a questo metallo
dovrebbero evitare l'uso di pentole, antiacidi,
lievito, o altri prodotti che contengono alluminio
(N. Barnard).
7
120 minuti di esercizio fisico ogni settimana.
Introdurre esercizi aerobici nella routine, equivalente a 40 minuti di camminata veloce, tre volte
alla settimana (K.I. Erikson).
PER RIDURRE IL RISCHIO
DI MALATTIA DI ALZHEIMER
Il Test C4D è un test predittivo della malattia di Alzheimer e
prognostico di una progressione più rapida della malattia
nei pazienti già diagnosticati. Il test fornisce un valore
quantitativo della concentrazione di rame non legato alla
ceruloplasmina (rame Non-Cp), che se supera i valori di
normalità, è dannoso per il nostro organismo [1, 2].
È stato scientificamente dimostrato un aumento del rischio
di ammalare di Alzheimer del 20% ad ogni incremento del
tasso di rame Non-Cp nel sangue di una unità
micromolare [2,3].
5
Sono sette le linee guida per la prevenzione della
malattia di Alzheimer dedicate a stili di vita e
alimentazione, fissate da un pool di ricercatori
internazionali considerati massimi esperti del
settore e pubblicate a Maggio 2014 sulla rivista
Neurobiology of Aging.
1
Ridurre al minimo l'assunzione di grassi saturi e
trans-insaturi. I grassi saturi si trovano principalmente nei latticini, nella carne e alcuni oli (oli di cocco e
di palma). I grassi trans-insaturi si trovano in molti
snack e merendine, e sono elencati sulle etichette
come "oli parzialmente idrogenati" (N. Barnard, M.C
Morris, J. Cooper, Fraser G.).
2
Consumare alimenti di origine vegetale. Ortaggi,
legumi (fagioli, piselli e lenticchie), frutta e cereali
integrali che dovrebbero sostituire carni e prodotti
lattiero-caseari come fonti primarie della dieta.
(C.A. De Jager, M.C Morris, G. Fraser).
3
Assumere 15 mg di vitamina E, dagli alimenti, ogni
giorno. La vitamina E dovrebbe provenire da
alimenti piuttosto che da integratori. Fonti alimentari ricche di vitamina E comprendono semi, noci,
verdure a foglia verde e cereali integrali. La dose
raccomandata di vitamina E è di 15 milligrammi al
giorno (M.C. Morris).
4
Assumere un integratore con vitamina B12. La dose
giornaliera raccomandata è pari a 2,4 microgrammi al
giorno per gli adulti, e dovrebbe essere parte della
nostra dieta quotidiana. Si consiglia di controllare i
livelli ematici di vitamina B12 regolarmente, in quanto
molti fattori, tra i quali l'età, ne compromettono
l'assorbimento (C.A. De Jager, M.C Morris, G. Fraser).
ALIMENTI
CONCESSI
CON MODERAZIONE
DA EVITARE
BEVANDE
Acqua minerale e naturale, succhi di
frutta, caffè, the, infusi.
Succo d’uva, alcolici.
CARNE
Pollo, vitello, tacchino, maiale, agnello,
cavallo.
Anatra, rognoni, bovino.
Fegato di vitello, di agnello, di manzo,
patè di fegato di pollame.
PESCE E
CROSTACEI
Sogliola, sarda, triglia, salmone, tonno.
Merluzzo, pagello, aragosta, scorfano,
occhiata, spigola, gamberi, cozze.
Capasanta, vongole, buccini, ostriche.
UOVA
Tutte concesse.
LEGUMI
Ceci, fagioli, lenticchie.
Lenticchie in scatola.
Piselli, semi e farina di soia.
FRUTTA E
VERDURA
Tutte le verdure concesse, patate. Tutta
la frutta concessa.
Ribes, banana, castagne, prugne secche,
funghi.
FRUTTA SECCA,
SEMI, OLI
Pistacchi, mandorle, olio extravergine di
oliva.
Semi di girasole e di sesamo, pinoli,
nocciole, noci pecan, olio di palma,
burro.
LATTE E
DERIVATI
Latte vaccino e di capra, ricotta.
Parmigiano, yogurt di vacca e di soia,
formaggi freschi.
CEREALI E
DERIVATI
Frumento, mais, riso brillato, pasta di
semola, pane bianco, miglio.
Riso integrale.
Orzo, avena, frumento in chicchi integrali,
germe di frumento.
DOLCI
Cioccolato e derivati, torte, crema,
marmellata, gelato, sorbetto.
Dolci con nocciole e cereali integrali,
cereali da colazione integrali.
Bevande al cacao.
Anacardi, arachidi.
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