Giunta Regionale Direzione generale Sanità e Politiche Sociali RICERCA TRIENNALE 2005 SULLA PREVALENZA DELL’ALLATTAMENTO AL SENO NELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Bologna febbraio 2007 Giunta Regionale Direzione generale Sanità e Politiche Sociali RICERCA TRIENNALE 2005 SULLA PREVALENZA DELL’ALLATTAMENTO AL SENO NELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Ricerca patrocinata dell’Assessorato alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna e curata dal Servizio Assistenza distrettuale, Medicina generale, pianificazione e sviluppo dei servizi sanitari in collaborazione con l’Associazione Pediatria di Comunità (A.Pe.C.) Bologna febbraio 2007 Ringraziamenti Si ringrazia sentitamente la dott.ssa Chiara Cuoghi dell’Azienda U.S.L. di Ferrara e collaboratrice A.Pe.C. che ha eseguito la pianificazione del progetto e degli strumenti della ricerca, l’elaborazione e l’analisi dei dati. Si ringraziano le sig.e Paola Rossini e Consuelo Piola dell’AUSL di Ferrara per l’inserimento dei dati dei questionari/interviste per l’anno 2005. Un grazie particolare: a Luca Ronfani del Servizio di Epidemiologia e Biostatistica, IRCCS Burlo Garofolo e Centro per la Salute del Bambino/ONLUS, Trieste per la collaborazione nella redazione del report anno 2002 e per alcune valutazioni statistiche nel presente report ai referenti distrettuali della Pediatria di Comunità per la collaborazione prestata per la raccolta dei questionari e in particolare: AUSL Piacenza: AUSL Parma: AUSL Reggio Emilia: AUSL Modena: AUSL Bologna: AUSL Imola: AUSL Ferrara: AUSL Ravenna: AUSL Forlì: AUSL Cesena: AUSL Rimini: Ilario MAFFINI Gianfranco ZAMBELLONI, Achilla GORNI, Ruggero TRIANI, Daniela SARACCHI, Antonio ALBARELLI Ciro CAPUANO, Teresa FONTANESI, Giuliano BAGNOLI, Luigi MOSCARA, Rossella PALMIERI, Maria BARONI, Giuliano BAGNOLI, Dea PINI, Angelo CIGARINI Valter TURCHI, Gabriella TARTARINI, Giulio SIGHINOLFI, Claudio CHIOSSI, Franco MATTEI, Irene RAGNI, Concetta CONTRINO, Pierina FURINI, Simonetta PARTESOTTI, Teresalda CAPPELLINI Antonietta PAPASODERO, Luciana NICOLI, Paola LENZI, Berardina COLAIUDA, Daniela RUBBINI, Isa RUFFILLI, Anna TOMESANI, Ambra BALDINI, Maria SANTONICOLA, Giuseppina PARLATO Lodovica VERONESE Massimo CORNALE, Giuliana MENGOLI, Angela GARBINI Denise REGAZZI, Elena RAMBELLI, Iolanda TONDINI, Mariangela CARPI Anna Maria BALDONI Franca FOSCHI, Fosca MARRONE M.Grazia PASCUCCI, Mara ASCIANO, Anna PECCI, Anna FAETANI, Sabrina PRESEPI Si coglie l'occasione infine per ringraziare tutto il personale sanitario delle AUSL della Regione Emilia-Romagna, impegnato nelle vaccinazioni all’infanzia, che ha reso possibile, grazie alla collaborazione e all’impegno quotidiano, questa ricerca. Stampa Regione Emilia-Romagna, Bologna, febbraio 2007 Copia del volume può essere richiesta a Michela Bragliani –Direzione Generale Sanità e Politiche sociali Servizio Assistenza distrettuale Viale Aldo Moro 21- 40127 Bologna Email: [email protected] Oppure può essere scaricata dal portale del Servizio Sanitario Regionale della Regione Emilia-Romagna alla pagina: http://www.saluter.it/wcm/saluter/sanitaer/servizio_sanitario_regionale/assistenza_territoriale/documentazion e/assistenza_alla_donna_e_infanzia/allegati_salute_donna_e_infanzia.htm Chiunque è autorizzato a fini informativi, di studio o didattici, a utilizzare e duplicare i contenuti di questa pubblicazione, purchè sia citata la fonte. INDICE Nota introduttiva A cura di Diana Tramonti, Michela Bragliani, Elena Castelli, Maria Luisa Marcaccio, Angela Paganelli Monitoraggio della prevalenza dell’allattamento al seno nella Regione EmiliaRomagna, 1999-2005 A cura di Chiara Cuoghi 1.Razionale e obiettivi 2. Materiali e metodi 3. Risultati 3.1 Caratteristiche generali della popolazione 3.2 Prevalenza dell’allattamento al seno 3.2.1 Confronto con dati di prevalenza di altre aree 3.2.2 Allattamento al seno e nazionalità 3.2.3 Allattamento al seno e frequenza dei corsi di preparazione alla nascita 3.3. Posizione del sonno 3.3.1Posizione del sonno e nazionalità 3.3.2 Discussione Bibliografia Allegati: Allegato 1. Questionario utilizzato per la raccolta dei dati (2005) Allegato 2 Legenda del questionario/intervista Allegato 3 Schede aziendali Nota introduttiva A cura di Diana Tramonti*, Michela Bragliani°, Elena Castelli°, Maria Luisa Marcaccio#, Angela Paganelli° *Azienda USL di Ravenna e Servizio Assistenza distrettuale – Regione Emilia-Romagna ° Servizio Assistenza distrettuale – Regione Emilia-Romagna # Azienda USL di Bologna e Servizio Assistenza distrettuale – Regione Emilia-Romagna Premessa La Regione Emilia-Romagna promuove da tempo il percorso nascita, ed è nell’ambito dei diversi interventi di promozione messi in atto negli anni che trovano spazio le azioni piu’ specificatamente mirate alla promozione ed al sostegno dell’allattamento al seno, riconosciuto dalla regione come importante fattore di salute materna ed infantile. La regione si è mossa sia sul piano legislativo sia su quello dell’offerta di strumenti utili per attuare quanto previsto dalle disposizioni di legge: 1. per quanto riguarda queste ultime si segnalano le leggi regionali 27/1989 e L.R. 26/1998 e le rispettive delibere attuative nonché la Delibera di Giunta Regionale 309/2000, di attuazione del Piano Sanitario Regionale 1999/2001, che ha posto la promozione e il sostegno dell’allattamento al seno come obiettivo di salute, inserendolo quindi nei piani obiettivi annuali posti alle Aziende Sanitarie. 2. Nella scelta degli strumenti da mettere a disposizione delle Aziende per favorire il raggiungimento di questi obiettivi la Regione partendo dal dato di un’ampia variabilità dei tassi di allattamento al seno fra le diverse aziende (ricerca prevalenza allattamento al seno dati anni 1996, 1999), associata ad una diversa tipologia di interventi messi in atto nelle singole realtà ha dato mandato ad un Gruppo tecnico multidisciplinare nell’ambito del programma di riorganizzazione dei consultori familiari di fornire indicazioni di provata efficacia ed adattabili alle singole realtà, per migliorare la pratica dell’allattamento al seno. L’ipotesi di partenza del lavoro del gruppo è stata che i risultati insoddisfacenti dei tassi di allattamento discendano da insufficienti capacità di individuare le raccomandazioni necessarie a determinare il cambiamento nel proprio contesto ovvero da insufficiente attenzione ai processi di implementazione. Ne consegue che occorre individuare le diverse reti causali che sono alla base dell’abbandono dell’allattamento al seno nei diversi momenti e nelle singole realtà. Il gruppo ha prodotto, quindi, il manuale “Allattamento al seno. Strumenti per facilitare il cambiamento delle pratiche assistenziali” che, partendo dalla conoscenza della propria realtà (esso infatti fornisce anche gli strumenti per indagare la realtà locale), aiuta ad individuare le azioni e gli strumenti da mettere in atto per produrre il cambiamento nel contesto di riferimento. La ricerca La ricerca per il monitoraggio della prevalenza e della durata dell’allattamento al seno viene condotta nel territorio regionale, dal 1996 con cadenza triennale, in sintonia con l’obiettivo di salute, di promozione e sostegno all’allattamento al seno materno riportato nella delibera di Giunta Regionale 309/2000 e negli ultimi piani obiettivi per le Aziende. La ricerca, avviata con il patrocinio dell’Assessorato alla Sanità della Regione EmiliaRomagna, con l’Associazione Pediatria di Comunità (A.Pe.C) e, inizialmente nel 1996, anche con la Società Italiana di Pediatria (S.I.P.), mira ad acquisire informazioni epidemiologiche sulla realtà regionale e locale, per consentire confronti e valutazioni favorenti la cultura ed il sostegno dell’allattamento al seno. L’indagine per lo studio di prevalenza è stata effettuata, nelle quattro edizioni, tramite la compilazione di un questionario, che raccoglie informazioni sulle abitudini alimentari del lattante. Tale compilazione è stata effettuata dagli operatori sanitari, presso gli ambulatori pediatrici dei distretti del territorio regionale, tramite un’intervista alle madri, o, in loro assenza, ai familiari dei bambini chiamati per la somministrazione delle dosi dei vaccini obbligatori del primo anno di vita. Il sistema di rilevazione utilizzato nelle quattro ricerche, si è dimostrato accurato, pratico, economico, facilmente ripetibile, e, pertanto, capace di raccogliere informazioni sulle modalità di allattamento della popolazione infantile in un breve lasso di tempo. La Regione Emilia-Romagna ha nuovamente promosso la ricerca che è stata inserita tra gli strumenti di monitoraggio delle attività di promozione e sostegno dell’allattamento al seno. Il Servizio Assistenza distrettuale, Medicina generale, pianificazione e sviluppo dei servizi sanitari, ha perciò rinnovato la richiesta di collaborazione dell’A.Pe.C. per eseguire l’indagine. Nel 2002 alla ricerca sull’allattamento al seno era stata abbinata l’indagine sulla posizione nel sonno dei lattanti, fattore che ormai è considerato fondamentale nella patogenesi della gran parte delle “morti in culla” (SIDS). Nell’ incontro tra i rappresentanti dell’A.Pe.C. e della Regione, sono stati valutati gli aspetti metodologici e organizzativi della ricerca sulla base delle precedenti esperienze. Il questionario precedentemente utilizzato è stato riconfermato interamente, sia per la classificazione delle tipologie di allattamento (allattamento esclusivo, predominante, completo, complementare, artificiale), sia per le modalità di raccolta dell’anamnesi alimentare (recall delle 24 ore), consigliate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) per gli studi di prevalenza e durata dell’allattamento al seno, nonché per le variabili relative al punto nascita e alla frequenza della madre ad un corso di preparazione al parto. Ancora sono state mantenute le variabili, ritenute di interesse, e cioè la nazionalità della madre e la posizione del bambino durante il sonno. Per l’attivazione dell’indagine sono state coinvolte le Aziende, in particolare i Dipartimenti di Cure Primarie, che hanno partecipato alla ricerca, sia con la compilazione dei questionari alle madri, sia con l’individuazione, tra il personale sanitario afferente ai Servizi vaccinali pediatrici, di un referente distrettuale per la ricerca. Nel settembre 2005 si è tenuto un incontro con i referenti distrettuali individuati dalle Aziende, presso la sede regionale e in collaborazione con l’A.Pe.C., per precisare gli aspetti metodologici e organizzativi relativi alla realizzazione dell’intervento. I questionari compilati distrettualmente, la cui raccolta è stata effettuata dal Servizio Assistenza Distrettuale regionale, risultano in numero analogo a quelli compilati nell’indagine 2002 (n.7.681/n.7.839) con la partecipazione totale dei distretti della regione (n.42/n.42). I dati sono stati successivamente inseriti dalle sig.e Paola Rossini e Consuelo Piola, ed elaborati dalla dott.ssa Chiara Cuoghi (Azienda USL di Ferrara e collaboratore APeC); il dott. Luca Ronfani ha condotto invece l’analisi dei sottogruppi per nazionalità. L’analisi preliminare evidenzia che il numero di interviste escluse dallo studio, per incompletezza dei dati, è inferiore a quella registrata nella ricerca precedente (1% nel 2005, 1,4% nel 2002 e 5,7% del 1999), e offre un campione valido, rappresentativo della realtà regionale e della maggior parte delle aziende. Monitoraggio della prevalenza dell’allattamento al seno nella regione Emilia Romagna, 1999-2005. A cura di Chiara Cuoghi Pediatria di Comunità, Azienda USL di Ferrara e APeC (Associazione Pediatria di Comunità) Ricerca promossa dalla Regione Emilia Romagna Sommario dei principali risultati 1. La prevalenza di AS completo in Emilia Romagna è leggermente migliorata sia a 3 che a 5 mesi dal 1999 al 2005, un incremento più sensibile riguarda la percentuale di bambini allattati al seno in maniera esclusiva. Dopo un iniziale calo, rimane stabile il tasso dei bambini allattati artificialmente. 2. Circa il 18% delle donne intervistate è di nazionalità non italiana, il dato è in aumento rispetto alla rilevazione del 2002. I due gruppi più rappresentati sono quello dell’Europa dell’Est/paesi dell’ex Unione Sovietica (6,8%) e quello dell’Africa del Nord (4,7%). 3. Il 36% della popolazione intervistata ha dichiarato di aver frequentato un corso di accompagnamento alla nascita, con importanti differenze legate alla nazionalità (41% tra le donne italiane, 13% tra le donne non italiane). Fra le partecipanti ai corsi di accompagnamento alla nascita quindi il 94% sono italiane e il 6% straniere. 4. Nel 2002 poco più della metà dei bambini venivano messi a dormire a pancia in su in ospedale e a casa, con importanti differenze tra le varie Aziende rispetto al dato dell'ospedale che si riflettono anche sul comportamento adottato dai genitori a casa. A distanza di tre anni la situazione è nettamente migliorata in tutte le AUSL e quindi come media regionale (posizione supina in ospedale: 73%; a casa: 66%); si confermano differenze interaziendali. Il maggior utilizzo della posizione supina ha riguardato anche le donne straniere, annullando le disparità evidenziate nel 2002 tra donne di nazionalità italiana e non italiana.. L'analisi dei dati scorporati per le principali nazionalità mostra comunque comportamenti disomogenei. Si riscontra anche un’importante disuguaglianza fra italiane e straniere rispetto alle informazioni ricevute. 1. Razionale e obiettivi La Regione Emilia Romagna ha promosso, con azioni diverse negli anni, la cultura e il sostegno dell’allattamento al seno (AS), unanimamente riconosciuto come un importante fattore di salute materna e infantile. Dal 1996 sono state intraprese ricerche regionali sulla prevalenza dell’allattamento al seno affinché attraverso un’accurata valutazione epidemiologica della propria realtà locale si possano definire adeguate politiche di promozione dell'AS. Tale percorso è stato avviato in Emilia Romagna nel 1996 grazie al gruppo ACP-APeC (Associazione Pediatria di Comunità, sottogruppo della Associazione Culturale Pediatri) e alla Sezione Emilia-Romagna della SIP (Società Italiana di Pediatria), con il patrocinio della Regione, con una valutazione della prevalenza dell’AS su un campione di bambini nel primo anno di vita. Il percorso è stato ripreso nel 1999, sempre dal gruppo ACP-APeC con il patrocinio della regione Emilia-Romagna, apportando alcune modifiche metodologiche alla ricerca: 1) è stato scelto un campione di bambini arruolati alla prima e alla seconda vaccinazione; 2) i dati sono stati raccolti utilizzando le definizioni standard di allattamento al seno e il recall period consigliati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per gli studi su prevalenza e durata dell’AS. I dati sono stati disaggregati a livello Aziendale e utilizzati localmente per definire eventuali attività di sostegno all’AS che sono state implementate in questi ultimi anni (corsi di formazione, modificazioni nelle routine dei servizi, ecc). In seguito la Regione Emilia Romagna ha inserito la rilevazione triennale tra gli strumenti di monitoraggio degli interventi di promozione dell’allattamento al seno, sempre con la collaborazione dell’ACP-APeC per condurre l’indagine. Questo rapporto presenta i principali risultati della rilevazione realizzata nel 2005 e il confronto con il 1999 e il 2002. I dati sono stati scorporati fino al livello aziendale e alla fine del rapporto vengono presentate le schede riassuntive con i principali dati di ciascuna azienda, per facilitare l’analisi delle varie realtà locali. Vengono inoltre messi a disposizione i files contenenti i dati di ciascuna Azienda. 2. Materiali e metodi La ricerca, supportata dalla Regione Emilia Romagna, è stata realizzata presso i Servizi di Vaccinazione in età pediatrica della Regione e si è svolta nel mese di ottobre/novembre 2005, a 3 anni dalla rilevazione realizzata nel 2002. In occasione della prima e seconda vaccinazione sono state rilevate tramite un questionario semplice (vedi allegato 1) le abitudini alimentari dei lattanti dal terzo al quinto mese di vita che si sono presentati negli ambulatori di vaccinazioni delle Aziende USL della regione Emilia Romagna durante il periodo dal 17 ottobre al 30 novembre 2005. Per permettere di disaggregare i dati a livello aziendale, è stato stimato per ogni azienda un minimo di 200 questionari raccolti, con l'indicazione dove possibile di raccoglierne almeno 200 per coorte (prima e seconda vaccinazione). Per ottenere dati più validi, sensibili e robusti alcuni distretti/aziende hanno deciso di continuare la raccolta oltre la data del 30 novembre. Come anche nelle rilevazioni precedenti, le informazioni sugli alimenti assunti dal bambino erano riferite alle 24 ore precedenti all’intervista (recall period di 24 ore) e in sede di analisi sono state ricostruite le categorie standard di allattamento al seno, secondo quanto raccomandato dall’OMS per gli studi sull’alimentazione dei lattanti. In questo modo si sono ottenuti dati confrontabili con quelli raccolti nel 1999-2002 e con quelli di altre regioni italiane che hanno utilizzato la stessa metodologia. Nel questionario sono state inserite altre variabili di interesse quali la cittadinanza delle madri, la frequenza di un corso di preparazione alla nascita e l’ospedale di nascita. Inoltre si era interessati ad avere informazioni sulla posizione in cui vengono messi a dormire i bambini in culla, data la sua rilevanza per la salute del bambino (la posizione supina risulta infatti associata ad una forte protezione nei confronti della SIDS). Sono state dunque inserite nel questionario alcune domande rispetto a questo aspetto. L’analisi statistica dei dati è stata effettuata utilizzando il programma EPI INFO 6, versione 6.04b - ott.’97 e il pacchetto statistico SPSS per Windows, versione 9. Per interpretare meglio i dati di prevalenza aziendali alla fine del primo semestre 2003 era stato distribuito un secondo questionario ai referenti ospedalieri e territoriali. L'obiettivo era quello di analizzare le attività di promozione dell'AS realizzate nelle diverse Aziende sia in ospedale che sul territorio nel periodo compreso tra il 1999 e il 2002. Le informazioni raccolte sono risultate difficoltose da sintetizzare ed è sembrato quindi più utile promuovere la costituzione di tavoli di lavoro locali per interpretare i dati e valutare, dove vi siano state modificazioni di rilievo, quali attività abbiano maggiormente contribuito al risultato. Con questo spirito è stato nel frattempo istituito un gruppo regionale multidisciplinare di professionisti, coordinato dal Centro per la Valutazione dell’Efficacia dell’Assistenza Sanitaria (CeVEAS) di Modena, che ha prodotto uno strumento di lavoro, presentato in occasione del Convegno tenutosi a Bologna il 7 ottobre 2005, che fornisce una revisione delle prove di efficacia sulla promozione dell’AS e le raccomandazioni per mettere a punto un piano di implementazione sulla base dell’analisi del contesto locale. Il pacchetto è disponibile sul sito www.saperidoc.it. Attualmente cinque AUSL e due Aziende Ospedaliere sono state coinvolte nel progetto di realizzare un piano di implementazione locale per facilitare il cambiamento delle pratiche assistenziali relativamente alla promozione e al sostegno dell’AS utilizzando il materiale prodotto, con la finalità anche di verificare la validità degli strumenti individuati. 3. Risultati 3.1 Caratteristiche generali della popolazione Complessivamente sono stati raccolti 7681 questionari, tutti inseriti in data base, ma completi per le domande sull’allattamento e la posizione nel sonno nel 99%. Le principali caratteristiche della popolazione sono riportate in tabella 1, insieme al confronto con le precedenti rilevazioni. Tabella 1. Principali caratteristiche della popolazione arruolata nei tre anni della rilevazione. 1999 2002 2005 4052 7839 7681 Questionari inseriti in database 3820 (94%) 7730 (99%) 7681 (completi 99%) Questionari utilizzati per l'analisi 3° mese (61-90 giorni) 5° mese (121-150 giorni) 3394 (84%) 1640 1209 6290 (80%) 3318 2324 6167 (80%) 3114 2162 52% 51% 50% Nd 88% 82% 37% 37% 36% 0/3719 0,1% (9/7697) 0,1% (9/7667) Questionari raccolti Sesso maschile Nazionalità italiana Frequenza di un corso preparazione alla nascita Frequenza dei parti a domicilio Nd=dato non disponibile di Il numero di questionari raccolti nelle ultime due indagini è sensibilmente più alto rispetto al 1999, garantendo risultati più robusti e validi. Non vi sono differenze rilevanti rispetto alle principali variabili considerate. L’analisi è stata in tutte le ricerche ristretta alla popolazione di bambini con età compresa tra 61 e 150 giorni di vita (n=6167) e per la valutazione della prevalenza dell’allattamento al seno alle due coorti del 3° (61-90 giorni) e del 5° (121-150 giorni) mese di vita (tabella 1). In tabella 2 è riportato il numero di questionari raccolti e inseriti e analizzati relativi alla fascia di età 3-5 mesi scorporato per Azienda. Tabella 2. Numero di questionari raccolti e analizzati (3-5 mesi) scorporati per Azienda (2005). Azienda USL Questionari raccolti Questionari analizzati Piacenza 499 452 Parma 601 441 Reggio Emilia 1075 671 Modena 1080 863 Bologna 1509 1212 Imola 346 295 Ferrara 589 532 Ravenna 665 518 Forlì 445 401 Cesena 390 370 Rimini 482 412 7681 6167 Totale Nello scorporo dei dati aziendali, si è poi tenuto conto del confronto, per il 2005, con i distretti facenti capo all’attuale AUSL di Bologna, in modo da poter confrontare i dati pregressi con le aree corrispondenti (i distretti di Porretta, S. Lazzaro e Casalecchio erano la ex-Bologna sud; Pianura est e Pianura ovest corrispondevano alla ex-Bologna nord; il distretto Città era la AUSL Città di Bologna; alcuni comuni hanno "migrato" (ad es. Medicina è ora AUSL di Imola e Calderara è su un distretto diverso) ma essendo piccoli numeri di questo non si è tenuto conto). In tabella 3 viene riportato nel dettaglio il paese di provenienza delle donne intervistate: l’82,2% delle donne sono di nazionalità italiana, mentre gli altri due gruppi più rappresentati sono quello delle donne provenienti dall’Europa dell’est (6,8%, in prevalenza Albania e Romania) e dall’Africa settentrionale e quindi soprattutto dai paesi del Magreb, fra i quali il Marocco è il più rappresentato di tutti i paesi stranieri. Si ricorda che tale dato non era previsto nella rilevazione del 1999 e che quindi la comparazione è possibile solo con il 2002. Tabella 3. Paese di provenienza delle donne intervistate (2002-2005). Paese di provenienza 2002 2005 87,5% (5507) 82,2% (6311) Europa dell'est (paesi ex Unione Sovietica) 4,0% (254) 6,8% (519) Africa settentrionale (Magreb + Egitto) 3,6% (228) 4,7% (364) Africa subsahariana (con Etiopia, Somalia, Eritrea) 1,3% (80) 1,5% (119) America centrale e meridionale 1,1% (68) 1,3% (98) Estremo oriente 1,0% (61) 1,3% (102) Medio oriente (con Turchia, India, Bangladesh e Pakistan inclusi) 0,8% (52) 1,5% (119) Europa (paesi UE) 0,6% (38) 0,6% (45) America settentrionale 0,04% (2) 0,05% (4) Italia 3.2 Prevalenza dell’allattamento al seno In figura 1 e 2 sono riportati i dati di prevalenza dell’allattamento al seno in Emilia Romagna nel 2005 a 3 e 5 mesi di vita, confrontati con quelli del 2002 e del 1999. Sia a 3 che a 5 mesi c’è stato solo un piccolo miglioramento dell’allattamento completo nel corso dei due trimestri, mentre si può notare un incremento più sensibile della percentuale di bambini allattati al seno in maniera esclusiva (aumento del 9% nel primo triennio e del 15% nel secondo a 3 mesi, e del 25% nel primo triennio e del 30% nel secondo a 5 mesi). Dopo un iniziale calo, rimane stabile il tasso dei bambini allattati artificialmente. Osservando i dati aziendali, mentre fra il 1999 e il 2002 si segnala come a 3 mesi alcune aziende (Piacenza, Reggio Emilia, Bologna Sud, Forlì) abbiano avuto un aumento della prevalenza di AS esclusivo simile a quello medio regionale e 3 Aziende un miglioramento del dato decisamente superiore a quello medio regionale (Bologna nord +52% rispetto al dato del 1999, Bologna città +39%, Ferrara +38%), alcune (Parma, Ravenna) siano rimaste sugli stessi valori del 1999, altre (Modena, Imola, Cesena, Rimini) abbiano avuto una riduzione del dato, nel confronto con il 2005 si può notare che alcune aziende hanno continuato ad aumentare il tasso di allattamento esclusivo (Piacenza, Parma, Imola, area distrettuale della ex-Bologna Nord, Forlì, Rimini), le altre hanno mantenuto tassi simili al 1999 o al 2002 (Reggio Emilia, Modena, aree distrettuali delle ex-Bologna Città e Sud, Ferrara, Ravenna). Si segnala inoltre che, ad esclusione delle Aziende di Piacenza, Parma, area distrettuale della ex-Bologna Nord, nelle quali l’incremento riguarda sia l’allattamento esclusivo che quello completo, nelle altre aziende l’allattamento esclusivo aumenta a volte a scapito del predominante, non producendo quindi un’analoga crescita dell’allattamento completo, che anzi talvolta appare ridotto rispetto al 2002. Nel complesso, dal 1999 al 2005 si sono un po’ ridotte le differenze fra le AUSL per il tasso di allattamento completo, ma rimane molto variabile quello dell’allattamento esclusivo; l’allattamento complementare rimane un tasso pressocchè stabile nei due trienni in tutte le Aziende; il non-allattamento al seno, dopo una tendenza nel primo triennio a calare, tende a stabilizzarsi nel secondo. Si ricorda che cinque distretti non hanno partecipato alla rilevazione del 1999 (si tratta di quelli di Alta Val Trebbia-Val Nure e Val d’Arda-Fiorenzuola per l’AUSL di Piacenza, e di quelli di Modena, Pavullo e Mirandola per l’AUSL di Modena), anche se la loro esclusione dall'analisi dei dati del 2002 non modifica la prevalenza dell'allattamento al seno nelle Aziende interessate. A 5 mesi si registra invece un lieve incremento dell’allattamento completo (Ferrara) o di quello esclusivo (Ravenna) o di entrambi (Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Bologna, Imola, Forlì, Cesena, Rimini) in tutte le AUSL, ad esclusione di Modena, in alcuni casi molto accentuato nel secondo triennio (Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Cesena). In figura 3 e 4 viene riportata la rappresentazione grafica di quanto descritto. In figura 5 e 6 abbiamo riportato il confronto relativo all'intera regione Emilia Romagna con i dati di prevalenza raccolti da Faldella (ricerca APeC-SIP già citata) nel 1996. Data la differente raccolta anamnestica e classificazione utilizzata, tale confronto è possibile solo per le categorie dell’allattamento pieno, complementare e artificiale. 3.2.1 Confronto con dati di prevalenza di altre aree Abbiamo messo a confronto i dati della Regione Emilia Romagna con quelli disponibili da altre Regioni o aree che hanno utilizzato definizioni e recall period raccomandati dall'OMS. In particolare abbiamo utilizzato per questo confronto: 1) i dati raccolti al momento della prima vaccinazione nel corso del progetto di ricerca finalizzato "Sviluppo e valutazione di interventi di prevenzione primaria nel campo della salute infantile" (6+1) (figura 7). Il progetto è stato realizzato in Friuli Venezia Giulia (FVG), Piemonte, Basilicata e nell'Azienda 4 Alto Vicentino e ha raccolto informazioni anche sulla prevalenza dell'AS grazie ad un questionario autocompilato da un campione di genitori. Nella fase preintervento (di cui sono disponibili i dati completi) sono stati raccolti 2576 questionari (582 in Basilicata, 780 in FVG, 575 in Piemonte, 639 nell'Alto Vicentino). Il dato dell'Emilia Romagna del 2002 riportato in figura 7 si riferisce a tutta la popolazione intervistata al momento della prima vaccinazione e non solo al 3° mese come nelle precedenti tabelle ed è per questo che si può notare qualche piccola differenza. 2) i dati raccolti al momento della seconda vaccinazione in Friuli Venezia Giulia (figura 8). In questa regione viene utilizzata la stessa metodologia di raccolta dell'Emilia Romagna. I dati del FVG si riferiscono al periodo fra 17 e 20 settimane di vita e per questo si presenta in tabella il dato dell'Emilia Romagna relativo a tale periodo. La rilevazione realizzata in FVG è continua e non su campione e prevede la valutazione della prevalenza dell'AS al momento della dimissione dal punto nascita e al momento della seconda vaccinazione (ma non della prima, per la quale non è quindi disponibile altro dato di confronto se non quello della ricerca 6+1 sopracitata). Rilevazioni sulla prevalenza dell'AS sono disponibili anche per altre aree in Italia, ma non utilizzando le definizioni e il recall period raccomandati dall'OMS, si è preferito non utilizzarle in quanto il confronto sarebbe stato difficile. Come si può vedere nelle figure, nonostante i miglioramenti già segnalati, il dato medio dell'Emilia Romagna risulta essere inferiore rispetto a quello delle altre regioni di cui sono disponibili informazioni confrontabili, sia alla prima che alla seconda vaccinazione. 3.2.2 Allattamento al seno e nazionalità Come già mostrato in tabella 2, il 17,8% delle donne intervistate sono di nazionalità non italiana. I gruppi più rappresentati sono quelli delle donne provenienti dall'est Europa/paesi dell'ex Unione Sovietica (6,8%) e dall'Africa settentrionale (4,7%). Il confronto (figura 9) tra la prevalenza di AS nelle donne di nazionalità italiana rispetto a quelle di nazionalità non italiana a 3 e 5 mesi di vita dei bambini mostra che a 3 mesi le donne di nazionalità italiana sembrano allattare di più in maniera esclusiva (45 vs 43%), ma in compenso hanno una percentuale sensibilmente più bassa di AS predominante (10 vs 19%) e conseguentemente una percentuale più alta di non allattamento al seno (26 vs 17%). Le differenze tra allattamento pieno (esclusivo + predominante) rispetto a non pieno e tra allattamento al seno (esclusivo + predominante + complementare) rispetto a non allattamento al seno sono statisticamente significative. Il dato viene confermato a 5 mesi anche se la significatività statistica si mantiene solo per il secondo confronto. In entrambi i gruppi si conferma il trend crescente dell’allattamento esclusivo e la stabilità del non allattamento al seno. Le figure 10 e 11 mostrano la prevalenza di AS a 3 e 5 mesi suddivisa per nazionalità. I gruppi etnici più rappresentati nella rilevazione vengono riportati in ordine decrescente e confrontati con il dato medio regionale. Qualche considerazione può essere fatta solo sui due gruppi più rappresentati e cioè su quello dei paesi dell'est Europa (a 3 mesi n=145 nel 2002 e 228 nel 2005, a 5 mesi n=74 nel 2002 e 149 nel 2005) e dell'Africa settentrionale (a 3 mesi n=110 nel 2002 e 153 nel 2005, a 5 mesi n=91 nel 2002 e 78 nel 2005), mentre la bassa numerosità degli altri gruppi (mai superiore alle 60 donne intervistate per gruppo a 3 mesi e alle 30 per gruppo a 5 mesi) non consente di commentare i dati. Le donne provenienti dai paesi dell'est Europa presentano un andamento alternante per l’andamento dell’allattamento pieno, che risulta simile alle percentuali delle donne italiane (anche se migliore al terzo mese), mentre è sempre minore il non AS. Per il gruppo di donne dell'Africa settentrionale si può notare a 3 mesi una percentuale di AS pieno superiore rispetto alle italiane e alla media regionale e una ulteriore riduzione del non allattamento al seno. Si segnala la pressoché assenza nella popolazione reclutata alla prima e seconda vaccinazione di donne di nazionalità cinese, nonostante la comunità cinese sia fortemente rappresentata sul territorio dell'Emilia Romagna (secondo una rilevazione realizzata nel 2000 i cinesi rappresentano il quarto gruppo etnico residente in Regione). Il fatto è presumibilmente dovuto a motivi culturali, dato che dopo la nascita i neonati di questa etnia vengono condotti in Cina dove trascorrono i primi mesi di vita, ma è degno di nota per i programmi di salute pubblica. 3.2.3 Allattamento al seno e frequenza dei corsi di preparazione alla nascita Il 36% della popolazione intervistata ha dichiarato di aver frequentato un corso di accompagnamento alla nascita, con importanti differenze legate alla nazionalità (41% tra le donne italiane, 13% tra le donne non italiane, 2.73 < RR < 3.63). Fra le partecipanti ai corsi di accompagnamento alla nascita quindi il 94% sono italiane e il 6% straniere. Al 3° mese la probabilità di allattare al seno (esclusivo + predominante + complementare vs non AS) sembra superiore (81% vs 72%) per le donne che hanno frequentato un corso di preparazione alla nascita. La cosa vale anche per l'AS esclusivo (51% vs 41%). Le differenze sono statisticamente significative. Anche prendendo in esame tutti i bambini di 3-5 mesi le probabilità di allattare al seno (75% vs 68%) e di farlo in maniera esclusiva (42% vs 35%) sembrano associate in maniera statisticamente significativa alla frequenza di un corso di accompagnamento alla nascita. La frequenza di un corso di accompagnamento alla nascita sembra quindi associarsi in maniera statisticamente significativa all’allattamento al seno a 3 e 5 mesi. In realtà, dato che molti sono i fattori che possono influenzare avvio e durata dell’AS e che nel presente studio non è stato possibile controllarli tutti, tale relazione ha un valore estremamente limitato e nulla può essere detto sulla sua causalità. Figura 1. Prevalenza dell'AS in Emilia Romagna a 3 mesi, confronto 1999/2002/2005. 100% 100% 25 28 25 80% 60% 40% 20% Figura 2. Prevalenza dell'AS in Emilia Romagna a 5 mesi, confronto 1999/2002/2005. 80% 20 21 17 16 35 35 37 32 20 60% 11 40% 44 38 35 40 0% 20% 37 7 8 7 26 16 20 1999 2002 0% 1999 AS esclusivo 2002 AS predominante AS complementare 2005 Non AS AS esclusivo AS predominante AS complementare 2005 Non AS Figura 3. Allattamento al seno a 3 mesi, Emilia Romagna, confronto 1999-2002-2005, scorporato per Azienda. 100% 25 24 24 28 28 25 31 29 24 26 23 21 25 26 15 17 18 18 20 21 31 27 21 23 27 27 27 31 32 20 24 30 23 20 23 28 27 28 25 25 37 80% 42 17 14 15 17 22 25 22 23 60% 20 17 22 24 15 13 14 16 13 20 13 16 11 23 16 21 20 22 6 10 9 12 14 20 21 8 13 40% 16 19 14 15 16 13 12 21 22 21 21 15 19 24 17 13 22 14 22 18 16 25 23 23 26 23 15 22 15 23 7 16 17 24 23 14 12 9 16 29 16 26 10 11 23 16 17 15 23 55 30 34 46 37 37 31 37 35 47 45 44 46 45 44 43 39 38 36 35 40 33 38 38 38 44 41 39 46 40 41 33 29 44 38 37 35 35 99 02 05 46 20% 46 99 02 05 52 23 Piacenza Parma Reggio Emilia Modena Bologna sud Imola Esclusivo Bologna nord Predominante Bologna città Ferrara Complementare Ravenna Non AS Forlì 99 02 05 99 02 05 99 02 05 99 02 05 99 02 05 99 02 05 99 02 05 99 02 05 99 02 05 99 02 05 99 02 05 99 02 05 0% Cesena Rimini Totale AS completo , 2005, media regionale Figura 4. Allattamento al seno a 5 mesi, Emilia Romagna, confronto 1999-2002-2005, scorporato per Azienda. 100% 23 27 28 80% 39 42 43 43 34 34 35 37 31 39 32 35 34 44 27 31 32 36 39 38 39 27 30 31 37 43 44 34 39 41 32 33 37 35 35 40 43 43 48 60% 29 37 30 30 34 31 31 37 54 33 43 40% 35 33 38 29 36 40 5 15 14 18 17 9 21 20 19 21 23 26 21 12 19 11 11 7 7 9 7 5 8 7 37 29 26 20 6 12 15 9 4 4 9 28 23 4 5 8 17 6 27 18 9 6 99 02 05 4 28 7 3 4 5 7 8 6 7 99 02 05 6 37 7 40 7 18 6 14 31 9 8 7 4 32 37 35 32 31 30 43 20% 37 39 34 34 36 37 32 40 37 36 42 30 34 39 35 32 29 21 22 18 25 9 21 19 20 23 21 26 24 23 20 16 8 Piacenza Parma Reggio Emilia Modena Bologna sud Esclusivo Imola Bologna nord Predominante Bologna città Ferrara Complementare Ravenna Non AS Forlì Cesena Rimini 99 02 05 99 02 05 99 02 05 99 02 05 99 02 05 99 02 05 99 02 05 99 02 05 99 02 05 99 02 05 99 02 05 99 02 05 0% Totale AS completo, 2005, media regionale Figura 5. Alimentazione a 3 mesi. Confronto tra i dati 1996-1999-2002-2005. Regione Emilia Romagna. 100% 25 25 28 34 80% 20 21 60% 20 18 40% 55 54 52 Reg. E-R/APeC 2005 Reg. E-R/APeC 2002 Reg. E-R/APeC 1999 48 20% 0% A Esclusivo + Predominante (A Completo) A Complementare Faldella/APeC (96) Non AS Figura 6. Alimentazione a 5 mesi. Confronto tra i dati 1996-1999-2002-2005. Regione Emilia-Romagna. 100% 80% 35 35 40 48 60% 32 37 37 40% 20% 33 28 26 23 26 Reg. E-R/APeC 1999 Faldella/APeC (96) 0% Reg. E-R/APeC 2005 Reg. E-R/APeC 2002 A Esclusivo + Predominante (A Completo) A Complementare Non AS Figura 7. Prevalenza dell'allattamento al seno al momento della prima vaccinazione. Confronto tra il dato dell'Emilia Romagna (2002) e quello disponibile da altre regioni. 100% 25 23 21 11 15 80% 60% 40% 20% 22 7 24 31 11 11 11 7 7 15 60 58 Basilicata FVG 51 54 Piemonte Alto Vic. 38 0% Emilia Romagna Esclusivo Predominante Complementare Non AS Figura 8. Prevalenza dell'AS tra le 17 e le 20 settimane di vita. Confronto tra Emilia Romagna e FVG, 1999-2002-2005. 100% 80% 33 38 35 36 33 23 26 60% 28 34 40% 35 30 24 5 11 8 30 30 33 2005 1999 2002 7 10 20% 8 19 23 1999 2002 41 0% Emilia Romagna AS esclusivo AS predominante 2005 FVG AS complementare Non AS Figura 9. Prevalenza dell'AS in Emilia Romagna, 2002-2005. Confronto tra donne di nazionalità italiana e non italiana al 3° e 5° mese di vita dei bambini. 100% 17 17 26 23 26 25 36 37 80% 21 23 19 21 60% 43 19 10 26 14 44 30 36 40% 6 20% 45 10 7 43 39 34 27 24 15 21 15 0% Italiana Non italiana Italiana 2005 Non italiana 2002 Italiana Non italiana 2005 3 mesi Esclusivo Italiana 2002 5 mesi Predominante Complementare Non italiana Non AS Figura 10. Prevalenza dell'AS in Emilia Romagna a 3 mesi, 2002-2005. Confronto tra donne di nazionalità italiana e quelle di nazionalità non italiana suddivise per i gruppi principalmente rappresentati in Emilia Romagna. 100% 19 26 17 14 12 10 6 7 15 15 21 22 26 15 31 29 38 80% 21 21 18 19 22 15 31 30 19 10 14 26 21 25 22 31 17 40 42 63 5 47 44 53 41 31 30 16 23 63 39 20 11 29 9 23 31 45 21 23 8 40% 25 12 28 25 25 5 36 60% 20% 19 24 38 28 26 2005 2002 44 29 0% 2002 2005 Italiana 2002 2005 Europa Est Esclusivo 2002 2005 Africa Nord 2002 2005 Africa Subsahara Predominante 2002 2005 Medio Oriente 2002 America Sud Complementare 2005 2002 Estremo Oriente Non AS 2005 UE 2002 2005 Media regionale Figura 11. Prevalenza dell'AS in Emilia Romagna a 5 mesi, 2002-2005. Confronto tra donne di nazionalità italiana e quelle di nazionalità non italiana suddivise per i gruppi principalmente rappresentati in Emilia Romagna. 100% 11 27 80% 36 25 4 18 23 18 25 28 32 37 42 44 31 35 44 37 40 35 61 63 60% 35 36 44 55 46 33 52 29 50 29 30 33 40% 19 6 15 7 5 19 7 14 20% 21 28 23 26 22 19 28 11 17 26 15 13 32 12 17 7 7 8 13 32 25 23 19 26 13 11 8 20 0% 2002 2005 Italian a 2002 2005 Eu r o p a Es t E sclusivo 2002 2005 A fr ica No r d 2002 2005 A fr ica Su b s ah ar a P re d o m ina nte 2002 2005 M e d io Or ie n te 2002 2005 A m e r ica Su d C o m p le m e nta re 2002 2005 2002 Es tr e m o Or ie n te No n A S 2005 UE 2002 2005 M e d ia r e g io n ale 3.3 Posizione nel sonno. Come già accennato nella sezione dei Materiali e metodi, dalla rilevazione del 2002 si è deciso di inserire la raccolta di alcune informazioni rispetto alla posizione in cui vengono messi a dormire i bambini, data l'indubbia rilevanza di tale dato per la salute del bambino. La posizione nel sonno del bambino è infatti il principale fattore di rischio di SIDS (Sudden Infant Death Syndrome) su cui è possibile agire. La SIDS rappresenta nel nostro paese la prima cause di morte sotto l'anno di vita se si esclude il periodo perinatale. Le evidenze della letteratura dimostrano infatti che il rischio di SIDS è maggiore nei bambini che vengono messi a dormire in posizione prona rispetto a quelli messi in posizione supina (rischio aumentato da 1,7 a 12,9 volte). Anche la posizione di fianco è un fattore di rischio (rischio aumentato di circa 2 volte). I paesi che hanno realizzato campagne cosiddette "Back to sleep" con l'obiettivo di far dormire i bambini sulla schiena, hanno visto ridursi drasticamente l'incidenza di SIDS (dal 90 al 30% a seconda del paese e della penetrazione della campagna). Recentemente nel nostro paese sono state realizzate campagne di questo tipo che hanno interessato alcune regioni (Lombardia, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Basilicata). Nell’ambito di queste campagne sono stati raccolti dati epidemiologici sulla posizione in cui i bambini piccoli vengono messi a dormire a casa dai genitori, da cui emerge che circa la metà dei bambini dormono a pancia in su prima dell’avvio di interventi specifici. Viste queste evidenze si riteneva utile conoscere la situazione in Regione per verificare la necessità di azioni in quest'area. In tabella 4 è riportato il dato relativo a come i bambini residenti nelle diverse Aziende venivano messi a dormire in ospedale, in tabella 5 quello di come i genitori li hanno posti nel sonno precedente la vaccinazione. Il dato riportato nelle due tabelle si riferisce a tutta la popolazione dal 3° al 5° mese. Come si può vedere, nel 2002 poco più della metà dei bambini venivano messi a dormire a pancia in su in ospedale e a casa. Vi sono però delle importanti differenze tra le varie Aziende rispetto al dato dell'ospedale (si va dal 24% a pancia in su nell'AUSL di Piacenza all'86% di quella di Cesena) che si riflettono anche sul comportamento adottato dai genitori a casa (posizione supina nella AUSL di Piacenza 38%, in quella di Cesena 73%). A distanza di tre anni la situazione sembra nettamente migliorata in tutte le AUSL e quindi come media regionale, sia in ospedale che a casa. Si confermano comunque alcune differenze interaziendali. Rispetto al dato generale, nel 2002 a casa era evidenziabile qualche piccola differenza al 3° mese di vita, con un leggero aumento dei bambini messi a dormire di lato (35%), e al 5° mese, con un aumento dei bambini che dormono a pancia in giù (19%). Il dato dei bambini posti a dormire in posizione supina si modifica invece poco tra 3° e 5° mese (52% e 54% rispettivamente). I dati del 2005 mostrano tra 3° e 5° mese un piccolo aumento nella frequenza dei bambini posti a dormire proni (12% contro 14% rispettivamente) e supini (63% vs 67%) e una diminuzione dei bambini posti sul fianco (25 vs 19% rispettivamente). Nel Box 1 viene riportato un dato di confronto che deriva da una rilevazione realizzata nel in 4 regioni italiane. Rispetto alle fonti di informazione, l’81% dei genitori intervistati nel 2002 e l’85% di quelli arruolati nel 2005 ha dichiarato di aver ricevuto informazioni su come mettere a dormire il bambino. Nella maggior parte dei casi tali informazioni sono state fornite da operatori sanitari, specie in ospedale, meno dai pediatri di famiglia (che rappresentano la seconda fonte di informazione) e da altro personale sanitario. Tra ai mezzi di comunicazione di massa maggior rilievo è assunto da riviste e quotidiani. Marginale sembra il ruolo svolto dalle altre mamme e dai parenti. Qualora le informazioni siano state ricevute le fonti segnalate sono riportate in figura 12. I dati relativi alle singole aziende sono riportati nelle schede riassuntive per AUSL allegate, dove è possibile reperire anche il dettaglio relativo ai vari punti nascita. 3.3.1 Posizione nel sonno e nazionalità. Nel 2002 è stata messa in evidenza una piccola differenza tra le donne di nazionalità italiana e quelle di nazionalità non italiana rispetto all’utilizzo della posizione supina per far dormire il bambino (53 vs 48%). Nel 2005 tale differenza è scomparsa (64 vs 66% rispettivamente). L'analisi dei dati scorporati per le principali nazionalità mostra comunque grosse differenze (Figura 13). In particolare colpisce l’elevata percentuale di bambini messi a dormire in posizione prona nei gruppi di donne provenienti da paesi del centro e sud America (34% nel 2002 e 20% nel 2005) e dell'Africa Subsahariana (23% e 20% rispettivamente). In entrambi i periodi una percentuale più alta di donne di nazionalità non italiana non ha ricevuto informazioni sulla posizione in cui è consigliato mettere a dormire il bambino nel primo periodo di vita rispetto alle donne italiane. Nel 2002 il 44% vs 16% (p<0,001), nel 2005 il 36% vs l’11% delle donne italiane (p<0,001). L’analisi per gruppi di nazionalità diversa mostra che sembrano ricevere meno informazioni le donne provenienti da paesi dell'estremo oriente (62% nel 2002 e 53% nel 2005), dell’Africa del Nord (53 e 48%), del medio oriente (42 e 44% rispettivamente) e dell'Africa subsahariana (56 e 38%). 3.3.2 Discussione I dati del 2002 sono sostanzialmente in linea con quelli raccolti nello stesso periodo nell’ambito del Progetto 6+1 e relativi alla fase pre-intervento (Box 1). Circa la metà delle donne intervistate in Emilia Romagna non adottano il comportamento protettivo (la posizione supina) per far dormire il lattante. In realtà, i dati scorporati per Azienda AUSL mostrano una situazione molto disomogenea, a livello ospedaliero e successivamente a casa. Nel 2005 il numero di bambini messi a dormire a pancia in su è aumentato sensibilmente sia in ospedale (dal 53 al 73%, aumento assoluto del 20%) che a casa (dal 53 al 66%, aumento assoluto del 13%). L’aumento ha riguardato anche le donne straniere, annullando le differenza evidenziate nel 2002 tra donne di nazionalità italiana e non italiana. Complessivamente il risultato del 2005 in Emilia Romagna è simile, in termini di aumento assoluto, a quello ottenuto dopo la campagna di informazione ed educazione sanitaria nelle Regioni del Progetto 6+1. In realtà, in Emilia Romagna non era ancora stata realizzata una vera e propria campagna strutturata di promozione della posizione supina, anche se prima della rilevazione sono state messe in atto una serie di azioni di cui però è difficile valutare la penetrazione nel territorio. Certamente la diffusione dei dati raccolti nel 2002 in alcune occasioni a livello regionale (presentazione ai referenti avvenuta in sede regionale nel giugno 2003, congresso APeC “4 passi nella prevenzione” che si è tenuto a Ferrara il 30 gennaio 2004) e la conseguente discussione può aver migliorato l’informazione tra gli operatori sanitari e la consapevolezza dell’importanza della posizione supina come fattore protettivo nei confronti della SIDS. Di fatto si assiste ad una modificazione del comportamento a livello ospedaliero messa in evidenza dai dati raccolti nel 2005, che si riflettono poi sul comportamento attuato dai genitori a casa. In effetti, dati disponibili da ricerche realizzate negli Stati Uniti e l’analisi multivariata realizzata sui dati del Progetto 6+1 (dati non pubblicati) confermano l'importanza della posizione in cui il bambino viene fatto dormire in ospedale sul comportamento dei genitori a casa. I punti critici che sembrano persistere tra le due rilevazioni sono: 1. la disomogeneità interaziendale, che permane pur in un quadro di generale miglioramento; 2. la difficoltà da parte dei servizi nel raggiungere una parte della popolazione straniera, che non riceve informazioni su un tema importante per la salute del bambino nel primo periodo di vita. Come abbiamo visto, le donne provenienti da centro/sud america e dall’Africa subsahariana (che sono tra quelle meno esposte ai messaggi di promozione) mettono con maggior frequenza il bambino in posizione prona, esponendolo ad un rischio aumentato di SIDS. Entrambi questi aspetti mettono in evidenza la necessità di azioni strutturate che, anche sulla base dell’esperienza di precedenti progetti, dovrebbero avere come figure centrali gli operatori sanitari. È stato creato un gruppo di lavoro regionale, ed è disponibile sul portale del Servizio Sanitario Regionale della Regione Emilia Romagna l´elenco dei centri e dei referenti della rete regionale per la prevenzione della "Morte improvvisa del lattante (SIDS)", da cui sono scaricabili anche i pieghevoli informativi∗ per i genitori, distribuiti alle Aziende sanitarie dalla primavera 2006, strumenti utili se vanno a rinforzare un corretto messaggio fornito dai professionisti nelle varie occasioni di contatto con i genitori a partire già dalla gravidanza e poi nei punti nascita, negli ambulatori dei pediatri di famiglia, nei centri di vaccinazione. Dati non pubblicati relativi alla campagna del Progetto 6+1 realizzata in Friuli Venezia Giulia dimostrano infatti che i migliori risultati si sono ottenuti nelle aree dove c’è stato un coinvolgimento in prima persona degli operatori, dove si è riusciti a fare arrivare un messaggio corretto e uniforme ai genitori in diversi momenti di contatto con i Servizi e dove i materiali informativi per i genitori non sono stati semplicemente dati loro in mano ma sono stati utilizzati come strumento di comunicazione e di rinforzo di informazioni trasmesse nel corso di un colloquio. ∗ contengono informazioni relative ad alcuni comportamenti di prevenzione che hanno dimostrato la loro efficacia per la morte improvvisa del lattante nel primo anno di vita - SIDS (Sudden Infant Death Sindrome): far dormire i bambini a pancia in su, sopra materassi rigidi e senza cuscino, seguire la pratica dell´allattamento al seno e mantenerla il più a lungo possibile, far dormire i bambini in ambienti non troppo riscaldati (intorno ai 18/20 gradi), non fumare durante la gravidanza. L´obiettivo della campagna informativa è proprio quello di diffondere queste semplici regole comportamentali, oltre a fornire i riferimenti riguardo alla rete di assistenza e consulenza del Servizio sanitario regionale. L´opuscolo bilingue, dal titolo “Per loro è meglio”, è stato realizzato in 11 lingue, italiano e inglese, francese, spagnolo, portoghese, albanese, arabo, cinese, macedone, rumeno, russo, urdu, tanti sono i gruppi linguistici presenti in Emilia-Romagna, per raggiungere anche i genitori stranieri. Figura 12. Fonti di informazione per i genitori rispetto alla posizione in cui far dormire il bambino. 75 68 62 50 29,8 20,9 25,1 25 19 12,6 4,6 4,9 3 5,2 2,6 4 2,6 3,6 2,2 2,9 2 1,7 0,3 0,3 0,5 in t er ne t TV /ra di o 2002 at . al tr e pe r m am m e al tr o ge ni to ri lib ri pa re nt i al tr is an ita riv ri is te /q uo ti d ia ni pl s 2005 m os pe da le 0 Figura 13. Posizione nel sonno a casa nella notte precedente l'intervista e nazionalità. Il dato "Non Italiana" è ulteriormente scorporato per i principali gruppi di nazionalità. 100% 14 15 12 9 7 7 8 23 25 22 75% 30 20 34 23 31 37 46 7 8 4 20 34 23 19 21 21 25 30 44 50% 38 66 64 25% 8 10 53 48 70 62 60 56 31 65 74 55 50 43 74 25 0% 2002 2005 2002 2005 Ita Non Ita 2002 2005 2002 2005 2002 2005 2002 2005 2002 2005 2002 2005 Eur. Est Afr. Nord Supina Lato Afr. Am. Estr. Subsah. Centro/Sud Oriente Prona Medio Oriente Tabella 4. Posizione nel sonno in ospedale per Azienda (percentuale) in Emilia Romagna (2002 vs. 2005). 2002 2005 Supina Prona Supina Prona Piacenza 24 2 72 2 Parma 34 6 60 2 Reggio Emilia 62 3 78 5 Modena 59 3 78 5 Bologna sud* 49 2 62 5 Imola 44 3 68 7 Bologna nord* 47 4 63 5 Bologna città* 46 3 60 3 Ferrara 43 2 66 2 Ravenna 56 4 70 3 Forlì 77 2 90 1 Cesena 86 2 93 2 Rimini 69 2 83 3 Media regione 53 3 73 4 *il confronto 2002-2005 è stato effettuato paragonando i distretti corrispondenti nel 2005 alle AUSL del 2002; i dati del 2005 riferiti alla AUSL di Bologna che si è costituita dalla fusione delle tre precedenti sono i seguenti: 2005 Bologna Supina Prona 62 4 Tabella 5. Posizione nel sonno a casa (sera precedente l'intervista) per Azienda (percentuale) in Emilia Romagna (2002 vs. 2005). 2002 2005 Supina Prona Supina Prona Piacenza 38 12 60 15 Parma 44 14 53 11 Reggio Emilia 57 12 68 11 Modena 52 16 65 14 Bologna sud* 48 13 65 10 Imola 53 12 74 9 Bologna nord* 51 16 58 15 Bologna città* 50 14 58 8 Ferrara 47 19 58 19 Ravenna 56 16 63 15 Forlì 67 14 76 8 Cesena 73 11 81 7 Rimini 62 14 63 16 Media Regione 53 14 66 13 *il confronto 2002-2005 è stato effettuato paragonando i distretti corrispondenti nel 2005 alle AUSL del 2002; i dati del 2005 riferiti alla AUSL di Bologna che si è costituita dalla fusione delle tre precedenti sono i seguenti: 2005 Bologna Supina Prona 61 11 Box 1. Posizione nel sonno in 4 regioni italiane (Progetto 6+1) I dati riportati si riferiscono al progetto Progetto 6+16. Si tratta di un progetto finalizzato del Ministero della Salute condotto in 4 aree italiane (Regione Basilicata, Regione Friuli Venezia Giulia, 3 Aziende del Piemonte, 1 Azienda del Veneto). Il progetto si è posto l’obiettivo di sviluppare una campagna di informazione ed educazione sanitaria rivolta a giovani coppie o neogenitori su alcuni interventi rilevanti per la salute del bambino nel primo periodo di vita. Il Progetto prevedeva una fase di valutazione della campagna attraverso un questionario somministrato a campioni di genitori prima (2001) e dopo (2002) l’intervento al momento della prima vaccinazione. Complessivamente sono stati raccolti 2576 questionari prima dell'intervento e 1785 dopo. I dati riportati si riferiscono alle informazioni raccolte sulla posizione nel sonno del lattante in ospedale e a casa e sono scorporati per Regione. In ospedale il 48% dei bambini reclutati veniva messo a dormire a pancia in su prima dell'intervento. Tale percentuale è salita al 64% dopo. Basilicata FVG Piemonte Alto Vicentino PRE POST PRE POST PRE POST PRE POST Pancia in su 39% 57% 47% 63% 51% 60% 56% 75% Di lato 52% 38% 43% 26% 44% 32% 37% 21% Pancia in giù 4% 4% 1% 3% 3% 7% 3% 3% Pos. variabile/ non so 5% 1% 9% 8% 1% 1% 4% 1% Anche a casa c’è stato una aumento dei bambini posti a dormire in posizione supina dopo l’intervento (da 45% a 61%). Basilicata FVG Piemonte Alto Vicentino PRE POST PRE POST PRE POST PRE POST Pancia in su 43% 61% 47% 63% 47% 57% 43% 58% Di lato 41% 27% 27% 14% 29% 36% 35% 26% Pancia in giù 6% 6% 7% 10% 12% 6% 16% 8% Posiz. variabile 10% 6% 19% 14% 12% 1% 7% 8% Bibliografia - - - - - - - Aarts C, Kylberg E, Hörnell A, Hofvander Y, et al. How exclusive is exclusive breastfeeding? A comparison of data since birth with current status data. Int J Epidemiol 2000;29:1041-6. American Academy of Pediatrics. Allattamento al seno e impiego del latte materno. Pediatrics (ed. italiana) 1998; 10:89-94. Brenner RA, Simons-Morton BG, Bhaskar B, et al. 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Iniziali del bambino…… Sesso: M F Data di nascita …/…/…… Data della vaccinazione …/…/…… Segnare la nazionalità della madre se non è italiana ………………………………… Ha frequentato un corso di preparazione alla nascita: SI NO Dove è avvenuto il parto: (per l’immissione dei dati si utilizzano codici regionali a 3 cifre) ...... Nelle ultime 24 ore “suo figlio” (al momento della domanda sostituire con il nome del bambino): • è stato allattato al seno? SI NO • ha bevuto acqua, normale o zuccherata, tè, succo di frutta o altre bevande non nutritive, comprese soluzioni per la reidratazione orale? SI NO • ha bevuto latte artificiale, latte di mucca o altro latte? SI NO • ha mangiato pappe o altri cibi liquidi, solidi o semisolidi? SI NO Quando era in ospedale si ricorda in quale posizione dormiva il bambino/a? A pancia in giù Di lato Varie A pancia in su Non so In quale posizione ha messo a dormire ieri sera il bambino/a? A pancia in giù Di lato A pancia in su Qualcuno le ha dato informazioni sulla posizione in cui mettere a dormire il possibile indicare più di una risposta) Niente/nessuno Programma TV/radio Parenti Riviste/quotidiani Altre mamme Libri Ospedale Internet Pediatra di famiglia Materiale informativo per genitori Altro personale sanitario Altro bambino/a? (è Allegato 2. Legenda dell’intervista/questionario Il questionario è da compilarsi con modalità di intervista, in particolare l' intervistatore dovrà mantenere un comportamento neutrale non inducendo la risposta nel genitore. Si consiglia di presentare alla madre l' intervista nel modo seguente: "Gentile mamma, le chiediamo la sua disponibilità per rispondere ad alcune domande che le saranno poste al momento della vaccinazione per una ricerca regionale su alcuni aspetti relativi all'alimentazione e all'accudimento del bambino nei primi mesi di vita. Le risposte raccolte nell'intervista resteranno anonime." Si evidenzia che il questionario va proposto alla madre del bambino, o al familiare che lo accompagna, in occasione della sua presentazione all'ambulatorio vaccinale per la somministrazione delle prime o seconde dosi dei vaccini obbligatori. Si intendono esclusi dall'indagine sia i lattanti del 1° mese di vita chiamati in quanto figli di madre HbsAg+ per la somministrazione del vaccino anti-epatite B, che i bambini chiamati per la somministrazione delle prime o delle seconde dosi con età superiore al primo anno di vita. Eventuali criticità rilevate nella effettuazione della ricerca ( es. problemi logistici, problemi relativi all'approvvigionamento e consegna dei vaccini, ecc.) sono da comunicarsi per iscritto al momento di trasmissione delle schede in sede regionale. Le schede compilate, inoltre, dovranno recare i codici relativi all'azienda, al distretto e al punto nascita, per la cui attribuzione si allega specifica tabella. SPECIFICHE utili alla compilazione del questionario: Iniziali del bambino : si intendono le iniziali prima del nome e poi del cognome del bambino. Data di nascita e data della vaccinazione : sono informazioni indispensabili per l'operatore; la mancata compilazione di tali dati esclude la scheda dalla elaborazione. Data della vaccinazione : intesa anche come data di presentazione del bambino alla vaccinazione in caso di compilazione del questionario senza l' erogazione della prestazione vaccinale. Nazionalità della madre : indicare il paese estero di nazionalità della madre (es. San Marino). Ha frequentato un corso di preparazione alla nascita : si riferisce al corso frequentato per la nascita del bambino oggetto dell' intervista. Nelle ultime 24 ore "suo figlio" : risulta fondamentale il riferimento alle 24 ore precedenti, presentando le domande esattamente nel modo indicato, al fine di poter categorizzare l' allattamento secondo le categorie indicate dall' OMS. Si specifica, inoltre, che la spremuta è da considerarsi nelle definizioni per l' allattamento come succo di frutta mentre la frutta frullata o grattugiata come cibo solido. In quale posizione ha messo a dormire ieri sera il bambino/a? : si intende la posizione in cui la madre ha messo a dormire il bambino; qualora la madre abbia variato la posizione durante la sera perché il bambino si è svegliato contrassegnare la risposta "varie"; non assume importanza, invece, la posizione in cui viene ritrovato il bambino al risveglio. Qualcuno le ha dato informazioni sulla posizione in cui mettere a dormire il bambino/a? : 9 formulare alla madre la domanda senza elencare le eventuali risposte ; 9 in caso di difficoltà ad ottenere una risposta aperta proporre alla madre le eventuali risposte; 9 nel caso che la risposta sia "riviste/quotidiani" chiedere se si tratta di rivista per mamme, nell'eventualità segnalarlo. Allegato 3. Schede Aziendali. Per facilitare l’analisi delle varie realtà locali sono state predisposte delle schede riassuntive con i principali dati di ciascuna azienda. Le schede contengono le seguenti informazioni: 1. Dati generali del campione di popolazione: - luogo del parto (comprende gli ospedali del territorio di pertinenza della USL, dell'Azienda USL e le eventuali Aziende Ospedaliere, e quelli al di fuori con più del 2% dei nati) - frequenza del corso di preparazione alla nascita (dato medio aziendale e percentuale di donne di nazionalità straniera) - sesso dei bambini - nazionalità delle donne (con l'indicazione delle 4 etnie più rappresentate). 2. Prevalenza dell'AS: viene riportato in un unico grafico il dato aziendale a 3 e 5 mesi confrontato con il dato medio della Regione. 3. Posizione nel sonno: viene riportato in grafico il dato relativo alla posizione in cui il bambino veniva fatto dormire in Ospedale e a casa nella sera precedente la vaccinazione (dato medio aziendale confrontato con quello della regione) e in tabella il dato scorporato per i punti nascita presenti nel territorio aziendale. Viene inoltre riportato il dato aziendale relativo alle fonti di informazioni segnalate dai genitori rispetto alla posizione in cui mettere a dormire il bambino e la percentuale di genitori che ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna informazione sull'argomento. REGIONE EMILIA ROMAGNA dati riassuntivi 1. Dati generali della popolazione oggetto di studio 1.1 Luogo del parto 1.2 Frequenza del corso di preparazione al parto 36% (12,4% delle quali di nazionalità straniera) 1.3 Sesso 1.4 Nazionalità 50% 18% Marocco Albania Romania Tunisia 50% 82% maschi femmine Italiana 18% 15,8% 7,8% 5,2% Straniera 2. Prevalenza dell'allattamento materno A 3 mesi A 5 mesi 100% 25 28 Non AS 25 40 35 35 37 32 75% Complementare 20 21 17 16 20 11 50% Predominante 37 7 25% Esclusivo 44 38 35 8 7 26 20 16 0% gi Re e on R E- 99 19 gi Re e on R E- 02 20 gi Re e on R E- 05 20 gi Re e on R E- 99 19 gi Re e on R E- 02 20 gi Re e on R E- 05 20 3. Posizione nel sonno 3.1 Posizione nel sonno in Ospedale 100% 4 3 2 1 2 4 20 75% 38 non so varie 50% prono lato 73 supino 53 25% 0% Em. Rom.2002 Em. Rom.2005 3.3 Posizione nel sonno a casa nel sonno precedente la vaccinazione 2 100% 13 14 23 75% 31 varie prono 50% lato supino 64 53 25% 0% Em. Rom.2002 Em. Rom.2005 3.4 Fonti di informazione rispetto alla posizione in cui mettere a dormire il bambino 14,9 (19% nel 2002) dei genitori ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna informazione. Qualora le informazioni siano state ricevute le fonti sono state le seguenti 75 68 62 50 29,8 25 20,9 25,1 19 12,6 4,6 4,9 3 5,2 2,6 4 2,6 3,6 2,2 2,9 2 1,7 0,3 0,3 0,5 riv et di o in te rn m e al tr TV /ra am m e o al tr ni to ri ge lib ri er is te / is al tr m at .p qu ot id ia ni an ita ri i nt pa re pl s os pe da le 0 2002 2005 AZIENDA USL DI PIACENZA (AUSL 101) Distretti di Val Tidone-castel S. Giovanni, Piacenza, Val d'Arda-Fiorenzuola, Alta Val Trebbia-Val Nure 1. Dati generali della popolazione oggetto di studio 1.1 Luogo del parto 1.2 Frequenza del corso di preparazione al parto Ospedale ausl Piacenza Ospedale ausl Fiorenzuola d'Arda Azienda Ospedaliera Parma (15,9 sono i nati fuori regione) 27% (6,7% delle quali di nazionalità straniera) 54,0% 25,9% 2,7% 1.3 Sesso 1.4 Nazionalità 23% 49% 51% Albania 28,1% Marocco 16,5% 77% maschi femmine Italiana Straniera 2. Prevalenza dell'allattamento materno A 3 mesi A 5 mesi 100% 28 Non AS 25 20 21 17 16 50% Predominante 40 11 35 38 35 35 37 32 43 43 35 34 7 6 15 17 37 14 20 24,6 16 14 14 25% Esclusivo 24 42 75% Complementare 24,6 25 17,1 37 46 44 30 33,7 7 16 8 20 31 4 7 26 28 0% 99 05 02 99 05 02 05 99 02 05 99 02 19 20 20 20 19 20 20 20 19 20 20 19 R R R R R R PC PC PC PC PC PC EEEEEEL L L L L L e e e e e e S S S S S S n n n n n n o o o o o o AU AU AU AU AU AU gi gi gi gi gi gi Re Re Re Re Re Re N.B.: alla rilevazione del 1999 non hanno partecipato i distretti di Val d'Arda-Fiorenzuola, Alta Val Trebbia-Val 3.1 Posizione nel sonno in Ospedale 100% 1 4 2 1 3 2 3.2 Per punto nascita 2 4 2 4 1 3 22 20 75% 38 69 50% 73 72 53 25% 24 non so 0% 2002 Ospedale ausl Piacenza Ospedale ausl Castel S. Giovanni Ospedale ausl Fiorenzuola d'Arda Supino 2005 Ospedale ausl Piacenza Ospedale ausl Fiorenzuola d'Arda Supino Lato Prono 21,9% 70,2% 2,9% 0,0% 100% 0,0% 12,9% 79,9% 0,0% Lato Prono 82,9% 11,3% 1,3% 53,0% 32,5% 14,5% Pi ac en za Em .R om .2 00 Em 2 .R om .2 00 5 20 02 Pi ac en za 20 05 varie prono lato supino 3.3 Posizione nel sonno a casa nel sonno precedente la vaccinazione 100% 12 1 75% 2 15 13 14 23 25 31 49 varie prono 50% lato supino 60 25% 64 53 38 Em .2 0 om Em .R .R om Pi ac en za .2 0 20 02 Pi ac en za 20 05 02 05 0% 3.4 Fonti di informazione rispetto alla posizione in cui mettere a dormire il bambino 17,7 (17,3% nel 2002) dei genitori ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna informazione. Qualora le informazioni siano state ricevute le fonti sono state le seguenti 75 67,9 61,2 50 25,9 2,4 0,7 0,7 2 pe rg 1,5 0,4 al tr o en ito ri lib ri at . m riv is te /q uo tid ia ni sa ni ta ri al tr i pa re nt i pl s os pe da le 0 1,2 0,2 0 in te rn et 2,9 /ra di o 2,2 TV 9,5 e 6,2 0,7 am m 9,5 9,8 m 16,1 al tr e 25 2002 2005 AZIENDA USL DI PARMA (AUSL 102) Distretti di Parma, Fidenza, Val Taro-Val Ceno, Sud Est 1. Dati generali della popolazione oggetto di studio 1.1 Luogo del parto 1.2 Frequenza del corso di preparazione al parto Azienda Ospedaliera Parma Ospedale ausl Borgo Val di Taro Ospedale ausl Fidenza Ospedale ausl Montecchio Clinica Città di Parma Ospedale ausl Fiorenzuola D'Arda 56.6% 11,6% 10,2% 8,0% 3,2% 42% (8,7% delle quali di nazionalità straniera) 2,5% 1.3 Sesso 1.4 Nazionalità Est europa 28% Magreb 19,3% Africa subs. 11,8% Albania 11,8% 21% 48% 52% 79% maschi Italiana femmine Straniera 2. Prevalenza dell'allattamento materno A 3 mesi A 5 mesi 100% 28 Non AS 25 25 28 28 24 40 35 35 Complementare 20 21 17 16 50% Predominante 37 32 25% 35 Esclusivo 38 34,4 42 75% 35 17 20 22 23 13 12 7 11 37 52 44 37 7 37 16 43,4 31 40 8 20 7 7 5,3 4 14 26 16,9 27 0% 99 02 05 19 20 20 R R E E e e e on on on i i i g g g Re Re Re R E- AU SL PR 99 19 AU SL PR 02 20 AU SL PR 05 20 02 05 99 20 20 19 R R E E e e e on on on i i i g g g Re Re Re R E- AU SL PR 99 19 AU SL PR 02 20 AU SL PR 05 20 3. Posizione nel sonno 3.1 Posizione nel sonno in Ospedale 100% 1 3 6 1 2 3.2 Per punto nascita 2 4 3 1 2 4 1 20 36 75% 38 56 50% 73 60 53 25% 34 2002 Azienda Ospedaliera Parma Ospedale ausl Fidenza Ospedale ausl Borgo Val di Taro Clinica Città di Parma Supino Lato Prono 32,6% 55,9% 7,0% 18,1% 69,9% 6,0% 33,3% 63,9% 2,8% 57,9% 36,8% 0,0% 2005 Azienda Ospedaliera Parma Ospedale ausl Fidenza Ospedale ausl Borgo Val di Taro Clinica Città di Parma Supino Lato Prono 68,7% 28,1% 1,2% 20,0% 77,8% 2,2% 52,0% 44,0% 4,0% 35,7% 57,1% 7,1% 00 .2 00 5 2 non so varie prono lato supino Em .R om .2 Em .R om Pa rm a Pa rm a 20 20 02 05 0% 3.3 Posizione nel sonno a casa nel sonno precedente la vaccinazione 1 100% 2 11 14 13 14 23 75% 36 31 41 varie prono lato 50% supino 64 53 25% 53 44 0% Parma 2002 Parma 2005 Em. Rom. 2002 Em. Rom.2005 3.4 Fonti di informazione rispetto alla posizione in cui mettere a dormire il bambino 22,9% (23,2% nel 2002) dei genitori ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna informazione. Qualora le informazioni siano state ricevute le fonti sono state le seguenti 50 47 46,7 38,5 32,6 29 25 13,6 16,9 6,1 7,1 7,4 5,2 3,6 5 2 1,8 2,7 2,1 0,2 1,4 0,6 0,2 in te rn et al tr o TV /ra di o pa re nt i m am m e al tr e lib ri riv is te /q uo tid ia ni m at .p er ge ni to ri al tr is an ita ri pl s os pe da le 0 2002 2005 AZIENDA USL DI REGGIO EMILIA (USL 103) Distretti di Montecchio, Reggio Emilia, Guastalla, Correggio, Scandiano, Castelnuovo Monti 1. Dati generali della popolazione oggetto di studio 1.1 Luogo del parto 1.2 Frequenza del corso di preparazione al parto Azienda Ospedaliera Reggio Emilia Ospedale ausl Scandiano Ospedale ausl Montecchio Ospedale ausl Castelnuovo Monti Ospedale ausl Guastalla Ospedale ausl Carpi Azienda Ospedaliera Modena Azienda Ospedaliera Parma Clinica Città di Parma 39,1% 15,0% 10,8% 7,6% 7,3% 7,2% 2,8% 2,4% 2,1% 34% (6,7% delle quali di nazionalità straniera) 1.3 Sesso 1.4 Nazionalità 49% Marocco 16% Albania Est Europa Asia 51% 84% maschi femmine Italiana 20,9% 13,3% 13,3% 12,4% Straniera 2. Prevalenza dell'allattamento materno A 3 mesi A 5 mesi 100% 28 Non AS 25 25 31 25 29 40 35 35 37 32 75% Complementare 20 21 20 22 26 50% 17 Predominante 16 11 16 12 25% 35 Esclusivo 38 44 31 37 39 23 13 35 37 7 16 0% 28 44 8 20 7 26 54 33 43 5 4 9 6 12 23 99 05 05 02 02 99 05 05 02 02 99 99 19 20 20 20 20 19 20 19 20 20 20 19 E E E E E E R R R R R R R R R R R EEEEESL USL USL SL USL USL ne ne ne ne ne ne U U o o o o o o A A A A A A gi gi gi gi gi gi Re Re Re Re Re Re R E- 3. Posizione nel sonno 3.1 Posizione nel sonno in Ospedale 100% 4 3 1 1 2 1 2 4 3 5 15 3.2 Per punto nascita 1 Supino 4 Azienda Ospedaliera Reggio Emilia 20 30 75% Ospedale ausl Montecchio Ospedale ausl Guastalla Ospedale ausl Castelnuovo Monti Ospedale ausl Scandiano 38 50% 78 73 62 2002 Lato Prono Supino 2005 Lato Prono 68,9% 24,5% 1,5% 80,0% 15,0% 3,8% 63,6% 23,6% 4,5% 73,6% 15,3% 4,2% 86,1% 13,9% 0,0% 91,7% 6,3% 2,1% 45,8% 37,5% 12,5% 78,4% 11,8% 9,8% 40,0% 54,1% 5,9% 79,8% 11,1% 9,1% 53 25% non so varie 0% Reggio Emilia 2002 Reggio Emilia 2005 prono Em. Em. Rom.2002 Rom.2005 lato supino 3.3 Posizione nel sonno a casa nel sonno precedente la vaccinazione 1 100% 12 2 11 14 21 75% 13 23 30 31 50% 57 25% 68 53 64 varie 0% Reggio Emilia 2002 Reggio Emilia 2005 prono Em. Em. Rom.2002 Rom.2005 lato supino 3.4 Fonti di informazione rispetto alla posizione in cui mettere a dormire il bambino 13,8 (22,8% nel 2002) dei genitori ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna informazione. Qualora le informazioni siano state ricevute le fonti sono state le seguenti 75 67,5 68,3 50 28 25,2 25 13,9 12,2 6,4 4 2,9 3,2 3,2 1,3 3,2 2,9 1,3 2,5 1,3 6,1 0,3 0,7 m at .p /ra di o TV er g en ito ri lib ri i pa re nt e m am m al tr e is te /q u ot id ia ni al tr o riv sa ni ta ri al tr i pl s os pe da le 0 2002 2005 AZIENDA USL DI MODENA (AUSL 104) Distretti di Carpi, Mirandola, Modena, Sassuolo, Pavullo, Vignola, Castelfranco Emilia 1. Dati generali della popolazione oggetto di studio 1.1 Luogo del parto 1.2 Frequenza del corso di preparazione al parto Azienda Ospedaliera Modena Ospedale ausl Carpi Ospedale ausl Pavullo Ospedale ausl Mirandola Ospedale ausl Sassuolo 36% (7,5% delle quali di nazionalità straniera) 43,3% 14,6% 10,9% 10,0% 8.8% 1.3 Sesso 1.4 Nazionalità 21% 50% 50% 79% maschi femmine Italiana Marocco 25,4% Africa subs. 19,9% Albania 11,2% Tunisia 6,7% Straniera 2. Prevalenza dell'allattamento materno A 3 mesi A 5 mesi 100% Non AS 28 25 25 24 26 23 40 35 35 37 32 39 34 39 75% Complementare 20 21 17 16 50% Predominante 25% 35 Esclusivo 38 20 11 44 15 22 15 17 13 15 46 38 37 46 7 16 8 20 37 39 7 8 7 21 20 4 26 18 34 0% 05 99 02 05 02 99 99 05 02 99 05 02 19 20 20 20 20 19 19 20 20 20 20 19 R R R R R R O O O O O O M M M M M M EEEEEEL L L L L L e e e e e e S S S S S S n n n n n n o o o o o o AU AU AU AU AU AU gi gi gi gi gi gi Re Re Re Re Re Re N.B.: alla rilevazione del 1999 non hanno partecipato i distretti di Mirandola, Modena, Pavullo 3. Posizione nel sonno 3.1 Posizione nel sonno in Ospedale 100% 3 4 1 3 2 4 5 15 4 1 20 31 75% 2 3 3.2 Per punto nascita 38 50% 78 73 59 53 25% 2002 Azienda Ospedaliera Modena Ospedale ausl Carpi Ospedale ausl Mirandola Ospedale ausl Sassuolo Ospedale ausl Pavullo Supino 62,1% 53,9% 48,5% 61,0% 74,7% Lato 29,7% 37,1% 29,9% 33,8% 15,4% Prono 2,2% 2,2% 10,3% 0,0% 2,2% 2005 Azienda Ospedaliera Modena Ospedale ausl Carpi Ospedale ausl Mirandola Ospedale ausl Sassuolo Ospedale ausl Pavullo Supino 80,4% 77,0% 70,6% 77,6% 86,2% Lato 13,4% 13,5% 15,3% 17,1% 11,7% Prono 3,8% 8,7% 5,9% 2,6% 2,1% non so 0% .2 00 5 prono lato Em .R om .2 00 2 Em .R om M od en M od en a a 20 02 20 05 varie supino 3.3 Posizione nel sonno a casa nel sonno precedente la vaccinazione 2 100% 2 14 16 13 14 21 75% 23 31 30 50% 65 64 53 52 25% 0% .2 00 5 prono lato Em .R om .2 00 2 Em .R om M od en M od en a a 20 02 20 05 varie supino 3.4 Fonti di informazione rispetto alla posizione in cui mettere a dormire il bambino 17,4 (23,7% nel 2002) dei genitori ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna informazione. Qualora le informazioni siano state ricevute le fonti sono state le seguenti 75 63,3 63 50 25 27,6 23,6 13,7 14,3 11 4,8 7,2 4,3 5,1 3,2 4 2,6 3,2 1,7 2,8 1,7 2 0,3 0,6 0,1 er ne t in t ra di o TV / ri er ge ni to m at .p ri m am m e al tr e lib al tr o pa re nt i ri al tr is an ita id ia ni e/ qu ot pl s riv is t os pe da le 0 2002 2005 AZIENDA USL DI FERRARA (AUSL 109) Distretti Centro-Nord (Ferrara, Copparo), Ovest (Cento), Sud-Est (Codigoro, Portomaggiore) 1. Dati generali della popolazione oggetto di studio 1.1 Luogo del parto 1.2 Frequenza del corso di preparazione al parto Azienda ospedaliera Ferrara Ospedale ausl Lagosanto Ospedale ausl Cento Ospedale Lugo Azienda Ospedaliera S. Orsola (BO) 47.2% 22.6% 13.2% 2.8% 2.4% 30% (7,6% delle quali di nazionalità straniera) 1.3 Sesso 1.4 Nazionalità 50% Est europa 13% Marocco Albania Cuba 50% 87% maschi femmine Italiana 20% 17,5% 15% 7,5% Straniera 2. Prevalenza dell'allattamento materno A 3 mesi A 5 mesi 100% Non AS 28 Complementare 25 37 27,4 32 50% 17 21 16 20 21,4 19 11 35 35 48 25% 35 38 10,9 44 29 40,2 37 43 37 29 5 6 21 22 21 9 37 38 7 15 Esclusivo 40 75% 20 Predominante 25 16 37 32 30 7 8 20 4 26 18 0% R E- 99 19 R E- 02 20 ne ne ne io io io g g g Re Re Re R E- 05 20 SL AU FE 99 19 SL AU FE 02 20 SL AU FE 05 20 R E- 99 19 R E- 02 20 ne ne ne io io io g g g Re Re Re R E- 05 20 SL AU FE 99 19 SL AU FE 02 20 SL AU FE 05 20 3. Posizione nel sonno 3.1 Posizione nel sonno in Ospedale 100% 4 2 2 4 2 3 2 9 3.2 Per punto nascita 1 4 3 2002 Azienda Ospedaliera di Ferrara Ospedale AUSL Lagosanto 2 20 27 75% 38 42 Ospedale AUSL Supino Lato Prono 37,2% 47,5% 0,4% 60,5% 27,2% 6,1% 25% 50% 0,0% Supino Lato Prono 67,2% 26,6% 0,8% 59,5% 28,9% 5% 22% 4,9% Cento 50% 2005 Azienda Ospedaliera di Ferrara Ospedale AUSL Lagosanto 73 66 53 25% 43 non so 0% Ospedale AUSL Cento 70,7% 02 Em .R om .2 00 5 prono Em .R om .2 0 Fe Fe rra rra ra ra 20 20 02 05 varie lato supino 3.3 Posizione nel sonno a casa nel sonno precedente la vaccinazione 0 4 100% 19 75% 0 13 2 19 14 23 31 58 53 23 30 50% 25% 47 64 varie 5 2 00 00 prono .2 .2 om om lato .R .R Em a Fe rra r Em a Fe rra r 20 20 02 05 0% supino 3.4 Fonti di informazione rispetto alla posizione in cui mettere a dormire il bambino 6,9% (8,9% nel 2002) dei genitori ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna informazione. Qualora le informazioni siano state ricevute le fonti sono state le seguenti 90 82,8 72,9 65 24,8 e i m am m nt 1,5 0,7 lib ri 1,5 1,9 1,7 1,7 e ge 1,7 1,3 al tr is te / riv er qu ot id ia ni an ita ri al tr is pl s os pe da le -10 8,1 5,4 4,1 ni to ri 10,2 15 pa re 30,4 o 35,7 al tr 31,1 m at .p 40 2002 2005 AZIENDA USL DI BOLOGNA (AUSL 105) Distretti di Casalecchio di Reno, Porretta Terme, S. Lazzaro di Savena, Pianura Ovest, Pianura Est, Bologna N.B.: i distretti di Casalecchio di Reno, Porretta Terme, S. Lazzaro di Savena corrispondono alla ex AUSL Bologna Sud; i distretti Pianura Ovest, Pianura Est corrispondono alla ex AUSL Bologna Nord; il distretto Bologna corrisponde alla ex AUSL Città di Bologna. Alcuni confronti tengono conto di questa suddivisione. 1. Dati generali della popolazione oggetto di studio 1.1 Luogo del parto 1.2 Frequenza del corso di preparazione al parto 36.3% 35.7% 15.1% 3.8% Azienda Ospedaliera S. Orsola (BO) Ospedale ausl Maggiore Bologna Ospedale ausl Bentivoglio Ospedale ausl Cento 35% (4,8% delle quali di nazionalità straniera) 1.3 Sesso 1.4 Nazionalità Africa Nord Est europa Bangladesh Pakistan 19% 50% 50% 81% maschi femmine Italiana 5,2% 4,9% 1,4% 1,2% Straniera 2. Prevalenza dell'allattamento materno A 3 mesi A 5 mesi 100% 28 Non AS 25 17 25 20 40 21 20 13 21 50% 17 Predominante 16 25% 35 Esclusivo 23 17 75% Complementare 21 31 38 11 23 20 10 12 23 37 46 44 45 44 35 35 30 37 32 42 33 16 20 27 28 35 34 9 12 29 26 37 7 8 7 36 8 17 26 19 11 0% R E- 99 19 R E- 02 20 e e e on on on gi gi gi Re Re Re R E- 05 20 SL AU c BO 99 19 c BO 02 20 27 05 20 tto SL SL re AU st i AU d BO 05 20 R E- 99 19 R E- 02 20 e e e on on on gi gi gi Re Re Re R E- 05 20 c BO c BO 02 20 05 20 27 BO tto SL SL re AU st i AU d SL AU A 3 mesi 99 19 05 20 A 5 mesi 100% 28 Non AS 25 20 25 21 21 23 40 35 35 37 32 35 31 27 28 34 37 34 8 12 28 26 75% Complementare 20 50% 17 Predominante 21 16 25% 35 Esclusivo 38 20 11 20 17 16 15 22 20 13 12 37 44 47 44 44 44 7 8 7 16 20 40 14 6 26 21 19 0% R E- 99 19 R E- 02 20 e e e on on on gi gi gi e e e R R R R E- 05 20 SL AU s BO 99 19 s BO 02 20 SL 20 r. AU st i d 2 -2 21 05 20 SL AU BO 05 20 R E- 99 19 R E- 02 20 e e e on on on gi gi gi e e e R R R R E- 05 20 SL AU s BO 99 19 s BO 02 20 SL 20 r. AU st i d 2 -2 21 05 20 SL AU BO 05 20 A 3 mesi A 5 mesi 100% Non AS 25 28 25 23 26 27 31 40 35 35 Complementare 20 21 17 16 22 23 50% Predominante 20 11 15 20 14 12 16 37 37 32 38 35 Esclusivo 44 45 35 44 30 34 7 18 12 26 21 26 33 7 8 7 23 28 36 23 25% 31 34 44 75% 9 26 20 16 11 0% Re gi e on E- R Re 19 gi 99 e on E- R Re 20 gi 02 e on E- R 20 99 19 05 AU SL BO n AU SL BO n 02 20 di st r 5.2 26 05 20 AU SL BO 20 05 Re gi e on E- R Re 19 gi 99 e on E- R Re 20 gi 02 e on E- R 20 05 AU SL BO n 99 19 AU SL BO n 02 20 di st r 5.2 26 05 20 AU SL BO 20 05 3. Posizione nel sonno 3.1 Posizione nel sonno in Ospedale 100% 2 6 1 3 1 3 4 3 1 3 6 5 3 1 5 5 3 2 3.2 Per punto nascita 1 2 5 4 1 4 2 4 3 20 33 75% 38 43 45 43 28 27 25 50% 73 63 60 25% 62 53 49 47 46 62 2002 Azienda Ospedaliera S. Orsola Ospedale ausl Maggiore Bologna Clinica Villa Regina Bologna Clinica Villa Erbosa Bologna Ospedale ausl Bentivoglio Ospedale ausl Porretta Terme Supino 42,1% 47,5% 60,0% 57,0% 52,7% 53,8% Lato 47,4% 46,1% 40,0% 29,6% 40,9% 46,2% Prono 3,8% 2,5% 0,0% 1,5% 2,7% 0,0% 2005 Azienda Ospedaliera S. Orsola Ospedale ausl Maggiore Bologna Clinica Villa Regina Bologna Clinica Villa Erbosa Bologna Ospedale ausl Bentivoglio Ospedale ausl Porretta Terme Supino 53,3% 66,6% 100,0% 0,0% 67,8% 47.6% Lato 35,9% 24,4% 0,0% 66,7% 21,9% 38,1% Prono 5,3% 3,0% 0,0% 0,0% 4,9% 0,0% non so 0% Em. Rom.2005 Em. Rom.2002 BO 2005 distr. 20-21-22 2005 BO sud 2002 distr. 25-26 2005 BO nord 2002 distr. 27 2005 BO città 2002 varie prono lato supino 3.3 Posizione nel sonno a casa nel sonno precedente la vaccinazione 100% 1 16 35 15 13 2 10 11 25 34 75% 1 3 8 14 14 23 28 27 31 38 31 13 50% 58 25% 50 65 58 50 64 61 53 48 BO 20 05 Em .R om Em . . R 200 om 2 .2 00 5 BO ci ttà di 20 st 0 r. 27 2 20 05 BO n di or st d r. 20 25 02 -2 6 20 05 BO di st s r. 20 ud 2 -2 1- 002 22 20 05 0% varie prono lato supino 3.4 Fonti di informazione rispetto alla posizione in cui mettere a dormire il bambino 20,8% (24,9% nel 2002) dei genitori ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna informazione. Qualora le informazioni siano state ricevute le fonti sono state le seguenti 76,3 80 ospedale pls 70 altri sanitari 56,2 60 riviste/quotidiani parenti 50 44 41,9 40 30 20 10 libri altre mamme 31,5 17,3 14,5 13,1 5,9 13,7 10 3,5 3,5 2,8 0,3 7,6 16,9 12,3 7,7 3,8 2,7 2,4 2,1 1,7 0,7 0 mat. per genitori 28,9 26,9 28 TV/radio altro 16,8 7,6 6,3 5,4 3,7 3,2 0,3 internet 6,1 4,2 4,9 4,2 0 BOc 2002 BOn 2002 BOs 2002 BO 2005 0,8 0,2 2,6 1,7 AZIENDA USL DI IMOLA (AUSL 106) Distretto di Imola 1. Dati generali della popolazione oggetto di studio 1.1 Luogo del parto 1.2 Frequenza del corso di preparazione al parto Ospedale ausl Imola Azienda Ospedaliera S. Orsola (BO) Ospedale ausl Faenza Ospedale ausl Bentivoglio 34% (5,9% delle quali di nazionalità straniera) 78,9% 9,2% 3,7% 2,4% 1.3 Sesso 1.4 Nazionalità 49% 51% maschi Marocco 11% Est europa Albania Tunisia 89% femmine Italiana 24% 21% 30% 9% Straniera 2. Prevalenza dell'allattamento materno A 3 mesi A 5 mesi 100% 28 Non AS 25 18 25 17,9 25 40 35 35 32 37 32 38 7 7 9 26 23 20 39 38 32 30 75% Complementare 20 21 17 16 50% Predominante 25% 35 Esclusivo 38 22,6 24 20 24 11 19 44 23,6 39 35,8 8 37 43 7 16 8 20 6 26 0% 05 02 99 20 20 19 R R EEE e e e n n n o o o gi gi gi Re Re Re -R S AU L IM 99 19 S AU L IM 02 20 S AU L IM 05 20 05 02 99 20 20 19 R R EEE e e e n n n o o o gi gi gi Re Re Re -R S AU L IM 99 19 S AU L IM 02 20 S AU L IM 05 20 3. Posizione nel sonno 3.1 Posizione nel sonno in Ospedale 100% 1 2 3 2 1 2 4 3 7 2 4 3.2 Per punto nascita 1 20 22 75% 2002 Ospedale ausl Imola Supino Lato 44,0% 47,2% Prono 4,1% 2005 Ospedale ausl Imola Supino Lato 70,7% 20,3% Prono 6,0% 38 50 non so varie 50% prono lato 73 68 supino 53 25% 44 0% Imola 2002 Imola 2005 Em. Em. Rom.2002 Rom.2005 3.3 Posizione nel sonno a casa nel sonno precedente la vaccinazione 1 100% 2 9 12 13 14 17 23 75% 34 31 varie prono 50% lato supino 74 53 25% 64 53 0% Imola 2002 Imola 2005 Em. Em. Rom.2002 Rom.2005 3.4 Fonti di informazione rispetto alla posizione in cui mettere a dormire il bambino 13,2 (17,9% nel 2002) dei genitori ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna informazione. Qualora le informazioni siano state ricevute le fonti sono state le seguenti 50 42 35,7 32,8 31,5 25,8 24,1 25 11,9 0,3 0,6 0,6 0,6 ge ni to ri 1,1 1,7 lib ri 2,3 2,7 1,7 nt i 5,7 0 0,3 0 0,3 et in te rn di o TV /ra .p er m at pa re e o m am m e al tr al tr id ia ni e/ qu ot pl s is t riv e os pe da l al tr is an ita ri 0 2002 2005 AZIENDA USL DI FORLI' (AUSL 111) Distretto di Forlì 1. Dati generali della popolazione oggetto di studio 1.1 Luogo del parto 1.2 Frequenza del corso di preparazione al parto Ospedale ausl Forlì Ospedale ausl Cesena Ospedale ausl Faenza 40% (3,1% delle quali di nazionalità straniera) 79,8% 9,5% 4,5% 1.3 Sesso 1.4 Nazionalità 17% 47% 53% 83% maschi femmine Italiana Marocco Albania Romania Tunisia 15,9% 21,7% 10,1% 8,6% Straniera 2. Prevalenza dell'allattamento materno A 3 mesi A 5 mesi 100% 25 28 Non AS 20 23 25 15,4 40 75% Complementare 15 25 29 16 35 37 32 11 16 17 23,4 37 25% 44 38 35 7 39 33 37 3 5 26 20 9 8 0% R io eg ne R 19 io eg 99 ne R ER 20 io eg 02 ne R E- 20 05 AU SL FO 9 19 AU 9 SL FO 0 20 AU 2 SL FO 0 20 5 R io eg ne R ER 19 io eg 99 ne R ER 31 7 8 16 R E- 43 40 55,2 Esclusivo 31 43 6,0 50% Predominante 20 21 20 35 20 io eg 02 ne R E- 20 05 AU SL FO 9 19 AU 9 SL 29 21 FO 0 20 AU 2 SL FO 0 20 5 3. Posizione nel sonno 3.1 Posizione nel sonno in Ospedale 100% 5 2 0 1 1 1 7 4 3 2 2 16 3.2 Per punto nascita 4 1 20 75% 2002 Ospedale ausl Forlì Supino Lato 80,7% 12,3% Prono 2,1% 2005 Ospedale ausl Forlì Supino 90,3% Prono 1,3% Lato 7,5% 38 50% 90 77 73 53 25% non so varie prono 0% Forlì 2002 Forlì 2005 Em. Em. Rom.2002 Rom.2005 lato supino 3.3 Posizione nel sonno a casa nel sonno precedente la vaccinazione 3 100% 2 8 13 14 14 16 23 16 75% 31 varie prono 50% lato supino 76 67 64 53 25% 0% Forlì 2002 Forlì 2005 Em. Em. Rom.2002 Rom.2005 3.4 Fonti di informazione rispetto alla posizione in cui mettere a dormire il bambino 10% (8,6% nel 2002) dei genitori ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna informazione. Qualora le informazioni siano state ricevute le fonti sono state le seguenti 75 73,6 69,2 49 50 39,4 24,9 30,5 25 10,8 2 3,6 4 1,5 1,5 2,91,5 3,2 1,5 2,5 0,2 1,1 1 0,4 0,5 et in te rn o al tr di o TV /ra ge ni to ri nt i m at .p er pa re e m am m e al tr lib ri id ia ni ri is t riv al tr is e/ qu ot an ita pl s os pe da l e 0 2002 2005 AZIENDA USL DI CESENA (AUSL 112) Distretti di Cesena - Valle del Savio, Rubicone 1. Dati generali della popolazione oggetto di studio 1.1 Luogo del parto 1.2 Frequenza del corso di preparazione al parto Ospedale ausl Cesena 93,8 33% (4,1% delle quali di nazionalità straniera) 1.3 Sesso 1.4 Nazionalità 18% 48% 52% 82% maschi femmine Italiana Est europa Albania Marocco Cina 25,3% 25,3% 17,9% 8,9% Straniera 2. Prevalenza dell'allattamento materno A 3 mesi A 5 mesi 100% 25 28 Non AS 24 25 28 27 40 35 35 34 37 32 36 37 27 75% Complementare 21 20 50% 16 17 Predominante 25% 16 11 16 44 38 35 Esclusivo 20 44 16 22 16 10 40 29 37 41 7 7 7 26 23 21 8 7 20 16 35 7 37 0% 19 99 20 02 R R R EEEne ne ne o o o gi gi gi Re Re Re 20 05 SL AU CE 99 19 SL AU CE 02 20 SL AU CE 05 20 19 99 20 02 R R R EEEne ne ne o o o gi gi gi Re Re Re 20 05 SL AU CE 99 19 SL AU CE 02 20 SL AU CE 05 20 3. Posizione nel sonno 3.1 Posizione nel sonno in Ospedale 100% 1 1 1 11 5 2 4 3 2 3.2 Per punto nascita 2 4 1 20 75% 2002 Ospedale ausl Cesena Supino Lato 85,8% 10,0% Prono 2,0% 2005 Ospedale ausl Cesena Supino 93,7% Prono 2,6% Lato 3,7% 38 50% 93 86 73 53 25% non so varie prono 0% Cesena 2002 lato Em. Em. Rom.2002 Rom.2005 supino Cesena 2005 3.3 Posizione nel sonno a casa nel sonno precedente la vaccinazione 100% 2 2 7 11 13 14 12 14 23 75% 31 50% 81 73 64 53 25% 5 .2 00 2 .2 00 varie prono Em .R om Em .R om C es e C es e na na 20 0 20 0 2 5 0% lato supino 3.4 Fonti di informazione rispetto alla posizione in cui mettere a dormire il bambino 1,6% (3,2% nel 2002) dei genitori ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna informazione. Qualora le informazioni siano state ricevute le fonti sono state le seguenti 100 91,1 85,6 75 51,6 50 39,1 30,6 25 26,5 21,7 4,5 6,1 2,7 5,8 4,5 4,2 1,6 3,3 0,5 2,2 5,1 2,1 0,6 0,5 al t ro et in te rn pa re nt i TV / ra di o m e at .p er ge ni to ri m m am lib ri al t re pl s ri v is te /q uo tid ia ni ri sa ni ta al t ri os pe da le 0 2002 2005 AZIENDA USL DI RAVENNA (AUSL 110) Distretti di Ravenna, Lugo, Faenza 1. Dati generali della popolazione oggetto di studio 1.1 Luogo del parto 1.2 Frequenza del corso di preparazione al parto Ospedale ausl Ravenna Ospedale ausl Lugo Ospedale ausl Faenza Ospedale ausl Cesena Ospedale ausl Imola 38,5% 29,0% 19,1% 6,0% 3,5% 45% (8,6% delle quali di nazionalità straniera) 1.3 Sesso 1.4 Nazionalità Est europa 32,6% Albania 17,9% Marocco 14,7% Africa subs. 6,3% 18% 49% 51% 82% maschi femmine Italiana Straniera 2. Prevalenza dell'allattamento materno A 3 mesi A 5 mesi 100% 25 28 Non AS 25 27 27,4 30 40 35 35 50% 11 16 17 Predominante 20 21 20 Complementare 25% 38 35 Esclusivo 44 21 21,8 20 14 12,4 9 38,3 41 38 37 37 32 36 26 20 16 39 32 31 7 8 7 32 41 75% 9 12 4 19 20 25 0% 9 19 9 0 20 2 R R R EEEe e e n n n o o o gi gi gi Re Re Re 0 20 5 RA 19 99 RA 20 02 SL USL USL A A AU RA 20 05 9 19 9 0 20 2 R R R EEEe e e n n n o o o gi gi gi Re Re Re 0 20 5 AU SL RA 19 AU 99 SL RA 20 AU 02 SL RA 20 05 3. Posizione nel sonno 3.1 Posizione nel sonno in Ospedale 100% 3 2 3 4 2 3 4 4 3 4 1 20 20 75% 2 3.2 Per punto nascita 34 38 non so 50% varie prono 73 70 lato 56 53 Ravenna 2002 Ravenna Em. Em. 2005 Rom.2002 Rom.2005 25% 2002 Ospedale ausl Ravenna Ospedale ausl Lugo Ospedale ausl Faenza Clinica S. Pier Damiano Faenza Clinica Domus Nova Ravenna Supino 54,9% 65,2% 46,7% 46,3% 42,9% Lato 33,9% 25,9% 46,7% 48,8% 42,9% Prono 2,7% 4,5% 2,7% 2,4% 0,0% 2005 Ospedale ausl Ravenna Ospedale ausl Lugo Ospedale ausl Faenza Clinica Domus Nova Ravenna Supino Lato 60,8% 24,6% 81,3% 12,0% 75,8% 20,2% 0,0% 0,0% Prono 4,5% 2,7% 1,0% 0,0% supino 0% 3.3 Posizione nel sonno a casa nel sonno precedente la vaccinazione 3 100% 2 15 16 75% 14 23 22 25 13 31 varie prono 50% lato supino 56 25% 64 63 53 0% Ravenna 2002 Ravenna Em. Em. 2005 Rom.2002 Rom.2005 3.4 Fonti di informazione rispetto alla posizione in cui mettere a dormire il bambino 15,8% (17,8% nel 2002) dei genitori ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna informazione. Qualora le informazioni siano state ricevute le fonti sono state le seguenti 78,6 75 71,7 50 18,4 17,1 25 15,9 8,1 13,4 20 9 6,7 1,3 5 2,5 1,3 3,1 1,5 2,7 3,1 1,5 0,3 0,6 0,3 et in te rn di o TV /ra o al tr nt i pa re e m am m e al tr ge ni to ri .p er lib ri m at is t riv pl s id ia ni ri e/ qu ot an ita is al tr os pe da l e 0 2002 2005 AZIENDA USL DI RIMINI (USL 113) Distretti di Rimini, Riccione 1. Dati generali della popolazione oggetto di studio 1.1 Luogo del parto 1.2 Frequenza del corso di preparazione al parto Ospedale ausl Rimini Ospedale ausl Cesena 82,2% 9,7% 44% (8,9% delle quali di nazionalità straniera) 1.3 Sesso 1.4 Nazionalità 49% Est europa 16% Albania Romania Cina 51% 84% maschi femmine Italiana 26,1% 23% 10,7% 10,7% Straniera 2. Prevalenza dell'allattamento materno A 3 mesi A 5 mesi 100% 28 Non AS 25 20 23 25 23 40 23 35 35 33 37 32 34 7 9 15 26 24 23 32 75% Complementare 20 50% 17 Predominante 21 16 25% 35 Esclusivo 38 14 20 22 44 39 13 26 11 18 23 37 35 37 46 7 16 8 20 30 6 32 0% 99 02 05 19 20 20 R R E EEne ne ne o o o gi gi gi Re Re Re -R SL AU RN 99 19 SL AU RN 02 20 SL AU RN 05 20 02 05 99 20 20 19 R R EEE ne ne ne o o o gi gi gi Re Re Re -R SL AU RN 99 19 SL AU RN 02 20 SL AU RN 05 20 3. Posizione nel sonno 3.1 Posizione nel sonno in Ospedale 100% 1 5 2 3 13 1 2 2 4 3 3.2 Per punto nascita 2002 Ospedale ausl Rimini 1 4 Clinica Villa Maria Rimini 45,5% 20 24 75% Supino Lato 72,5% 20,0% 38 2005 Ospedale ausl Rimini 50% Prono 2,0% 45,5% Supino Lato 83,1% 11,8% 4,5% Prono 3,3% non so 83 varie 73 69 prono lato 53 25% supino Em .R om .2 00 2 Em .R om in i2 00 5 R im in i2 00 2 R im .2 00 5 0% 3.3 Posizione nel sonno a casa nel sonno precedente la vaccinazione 2 100% 75% 2 14 17 23 20 14 19 31 23 varie prono lato 50% supino 61 63 Rimini 2002 Rimini 2005 58 53 25% 0% Em. Em. Rom.2002 Rom.2005 3.4 Fonti di informazione rispetto alla posizione in cui mettere a dormire il bambino 9% (12,3% nel 2002) dei genitori ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna informazione. Qualora le informazioni siano state ricevute le fonti sono state le seguenti 100 93,9 74 75 50 35,2 23,7 25 17,4 7,9 4,1 0,7 4,6 2,2 2,4 2,1 3,7 1,2 1,8 1,2 0,7 0,4 1,2 0,3 m /ra di o TV pa re nt i e am m m al tr e at . pe rg en ito r i al tr o lib ri pl s riv is te /q uo tid ia ni sa ni ta ri al tr i os pe da le 0 2002 2005