© Belvedere, Vienna (prestito esposto alla Secessione)
Gustav Klimt
1862:2012
Italiano
2
Indice
5
Informazioni generali, sigla editoriale
7
Prefazione di Norbert Kettner, Direttore dell'Ente
per il Turismo di Vienna
8
2012: 150esima ricorrenza della nascita di Gustav Klimt
Il bacio che ha cambiato il mondo
Gustav Klimt e la nascita del Modernismo a Vienna
12
Biografia di Gustav Klimt
14
Rassegne straordinarie
· Belvedere (pag. 17)
· Kunsthistorisches Museum (pag. 18)
· Museo Leopold (pag. 19)
· Albertina (pag. 20)
· Museo del Teatro (pag. 21)
· Wien Museum (pag. 22)
· Künstlerhaus (pag. 24)
· Museo del Folclore (pag. 25)
26
Klimt: sempre a Vienna
· La Secessione (pag. 26)
· Museo austriaco di Arti Applicate/Arte
Contemporanea – MAK (pag. 28)
· Burgtheater (pag. 29)
4
30
Klimt dove meno te lo aspetti:
Hofmobiliendepot. Museo del Mobile,
Villa Klimt, Museo delle Cere Madame Tussauds
32
Stile liberty e Modernismo in architettura
36
Passeggiata liberty
40
Piantina della città
42
Visite guidate
44
Shopping: portatevi a casa Klimt & co
Informazioni
generali
Informazioni per turisti
Wien-Hotels & Info
Tel.: +43-1-24 555 (tutti i giorni 9–19)
[email protected]
www.vienna.info
Tourist-Info Vienna
1., Albertinaplatz/Maysedergasse
Tutti i giorni 9–19
Aeroporto di Wien-Schwechat, settore arrivi
Tutti i giorni 6–23
Venite a trovarci anche su:
www.facebook.com/ViennaTouristBoard
www.facebook.com/GayfriendlyVienna
www.youtube.com/ViennaTB
Informazioni aggiornate sull’Anno di
Klimt si trovano anche online al sito
www.klimt2012.info/it
Agevolazioni con la Vienna Card
Sigla editoriale
Edito da: Ente per il Turismo di Vienna, A-1020 Vienna
Chiusura redazionale: dicembre 2011
Redazione: Robert Seydel
Immagine di copertina: Gustav Klimt: L’anelito alla felicità si
placa nella poesia, Fregio di Beethoven, dettaglio/Belvedere,
Vienna (prestito esposto alla Secessione viennese)
Piantina: © Freytag-Berndt und Artaria KG
Traduzione: Alessandra Appel-Palma e Lidia Nonato
Correzioni: Austria Sprachendienst International,
A-1030 Vienna
Design: Jung von Matt/Donau
Veste grafica: kreativ Mag. Evelyne Sacher, A-1140 Vienna
Stampato in Austria, Gerin
Tutte le indicazioni senza garanzia, con riserva di errori e
modifiche.
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5
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WWW.VIENNA.INFO
© Peter Rigaud
Cari visitatori
di Vienna,
Gustav Klimt è il simbolo di un’epoca che affascina e
le cui influenze si avvertono ancora oggi: il Modernismo. Il grande pittore ha lasciato le sue tracce artistiche in tutta Vienna e, insieme a compagni di viaggio tra cui Josef Hoffmann, Otto Wagner, Joseph
Maria Olbrich, Egon Schiele ed Oskar Kokoschka ha
segnato l’epoca a cavallo tra Ottocento e Novecento
come solo pochi altri. Nel 2012 Klimt avrebbe compiuto 150 anni. In occasione della ricorrenza, il Ente
per il Turismo di Vienna ha deciso di dedicare l’intero
anno al maestro, al motto di “Gustav Klimt e la
nascita del Modernismo a Vienna”.
A Vienna si può ammirare non solo la più nota tela di
Gustav Klimt, “Il bacio”, ma anche moltissimi altri
dipinti. E nel 2012 inoltre a Vienna verrà presentato
un numero di opere di Klimt mai visto prima. Ben dieci
rassegne sono dedicate all’artista ed alla sua epoca.
E non mancano i musei e le istituzioni per i quali Klimt
realizzò nel suo primo periodo creativo decorazioni
che fanno ormai parte dell’inventario e che sono dunque permanentemente esposte al pubblico.
La Vienna tra fine Ottocento e inizio Novecento fu una
delle culle del Modernismo. Vienna si trovava a quel
tempo al centro dell’Europa, ed era la quinta città al
mondo per dimensioni. Le arti visive, la letteratura, la
musica, l’architettura e le scienze erano in piena fioritura. Magnifici palazzi in stile Jugendstil, lo stile liberty
austriaco, facevano a gara per bellezza con i palazzi
della nobiltà. E l’élite degli intellettuali e del mondo
dell’economia non si incontrava più nei castelli dell'aristocrazia ma nei caffè e nei salotti della metropoli. Per
dibattere. Talvolta anche vivacemente. O per riflettere
insieme sull’idea dell’opera d’arte totale. L’opera d’arte
totale che è la città di Vienna si può toccare con
mano e vivere da vicino ancora oggi: nei musei, nel
mondo dell’architettura e nella vita che pulsa nelle
vene di questa città. Nel 2012 o mai più!
Norbert Kettner
Direttore dell'Ente per il Turismo di Vienna
7
Il bacio che
ha cambiato
il mondo
Gustav Klimt e la
nascita del
Modernismo a Vienna
Nel 2012 ricorre il 150esimo anniversario della
nascita di uno dei più illustri pittori austriaci: Gustav
Klimt (1862–1918). I suoi dipinti, ed in particolare
“Il bacio”, una delle tele più note al mondo, sono
considerati a ragione il simbolo dell’epoca che vide
l’avvio del Modernismo.
La Vienna a cavallo tra Ottocento e Novecento fu
teatro di un’eccezionale fioritura culturale che toccò
tutte le sfere artistiche: letteratura, arti visive, architettura e musica. In brevissimo tempo apparve una
quantità senza paragoni di opere nuove e pionieristiche. Nel 1910 Vienna contava due milioni di abitanti, ed era così al quinto posto al mondo per
dimensioni; la città costituiva inoltre il massimo
­centro culturale della Mitteleuropa. Nei suoi lavori
Gustav Klimt riuscì a tradurre in immagini una sintesi delle nuove nozioni ed evoluzioni dell’arte e delle
scienze di quest’epoca in fermento. Nel contesto
della storia dell’arte l’operato di Gustav Klimt
rispecchia l’evoluzione dall’era della Ringstrasse
fino agli albori dell’Astrazione: quando nel suo stile
ancora forte era l’influsso di Hans Makart, il più prestigioso pittore viennese al termine del 19esimo
secolo, Klimt accettò insieme al fratello Ernst ed a
Franz Matsch l’incarico di decorare gli interni di
alcuni palazzi che costeggiavano la Ringstrasse, tra
cui le scalinate del Museo delle Belle Arti e del teatro Burgtheater. Le opere che Klimt realizzò in un
secondo momento ed il suo stile successivo prepararono a loro volta il terreno per i suoi giovani colleghi, Egon Schiele e Oskar Kokoschka.
© Belvedere, Vienna
Gustav Klimt,
Il bacio, 1907/08
(Belvedere superiore)
8
© Belvedere, Vienna
Gustav Klimt,
Il Fregio di Beethoven,
1902 (Secessione)
© WTV/Hedwig Zdrazil
Ancora oggi si avverte l’influsso del circolo artistico
della Secessione Viennese che Klimt ed altri artisti
fondarono nel 1897 per opporsi ad un concetto
dell’arte che ritenevano ormai superato. Sulla facciata della Secessione, l’edificio espositivo realizzato secondo i progetti del collaboratore di Otto
Wagner Joseph Maria Olbrich nel 1898, si legge un
motto che aveva il compito di fungere da ispirazione: al tempo la sua arte, all’arte la sua libertà. Klimt
realizzò per il palazzo il Fregio di Beethoven e nel
1897 fornì addirittura due progetti per il rivoluzionario palazzo nel centro di Vienna. Oggi la Secessione
è uno degli edifici in stile liberty più originali in Europa. Un cofondatore del movimento della Secessione fu l’architetto Josef Hoffmann. Insieme, Klimt e
Hoffmann realizzarono il Palazzo Stoclet a Bruxelles,
il maggiore esempio al mondo di opera d’arte totale
nell’ambito dello stile liberty.
Klimt esercitò anche una forte influenza sul circolo
della Wiener Werkstätte che Hoffmann e Kolo
Moser fondarono nel 1903, e con il quale vollero
conferire un nuovo significato al concetto di design.
Le opere di questi artisti e dei loro colleghi a Vienna
non si limitano ad essere conservate nei musei e
nelle raccolte d’arte, ma forgiano il volto dell’intera
città.
Il Padiglione della
“Stadtbahn” di Otto
Wagner
© WTV/Hedwig Zdrazil
Il Palazzo della
Secessione di Joseph
Maria Olbrich
9
© Belvedere Vienna
Gustav Klimt,
Sonja Knips
(1873–1959), 1898
(Belvedere)
10
Uno dei grandi architetti dello stile liberty di quest’epoca fu Otto Wagner. La Cassa di Risparmio
postale, la casa “Majolikahaus” presso il mercato
ortofrutticolo Naschmarkt, i padiglioni della “Stadtbahn”, l’antica metropolitana e la Chiesa am
Steinhof: sono queste le maggiori opere firmate
dall’urbanista della belle époque, che firmò anche
moltissimi altri progetti mai realizzati. Un altro maestro dell’architettura del Modernismo fu Adolf Loos;
il modo migliore per farsi un’idea del suo operato è
andare a vedere il palazzo eretto secondo i suoi
progetti in piazza Michaelerplatz, presso il Palazzo
imperiale. Loos, al contrario degli architetti dello
stile liberty del suo tempo, era assolutamente contrario all’uso di ornamenti e decorazioni. Egli si adoperava per forme semplici e l’uso di materiali nobili,
ed era molto osteggiato dalla popolazione di Vienna
e dall’imperatore che aborrivano l’edificio.
La società del primo Novecento fu caratterizzata
inoltre da mutamenti drammatici ed anche nei ritratti
femminili di Klimt si riconosce l’ascesa di una borghesia sicura di sé e fiera del proprio ruolo. Con il
dipinto del 1898 raffigurante Sonja Knips Klimt
assurse al ruolo di ritrattista dell’agiata alta borghesia viennese. I suoi ritratti di Fritza Riedler e di
Adele Bloch-Bauer (uno dei dipinti più quotati al
mondo), nonché quelli della sua compagna di lunga
data Emilie Flöge, una donna emancipata e moderna, continuano ad affascinare ancora oggi.
Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, nel
1914, iniziò il declino del Modernismo i cui barlumi
si spensero nel 1918, anno in cui morirono anche
Gustav Klimt, Otto Wagner, Kolo Moser ed Egon
Schiele, e che segnò la fine di un’era. Con il Modernismo si spense anche quell’atmosfera ricca di fermenti e voglia di nuovo che aveva caratterizzato
questo periodo storico.
© WTV/Peter Rigaud
A Vienna le testimonianze di quest’epoca si trovano
ad ogni angolo: il Belvedere di Vienna possiede,
con i suoi 22 quadri di Klimt, la più vasta raccolta di
dipinti di Klimt al mondo. Altri capolavori dell’artista
si trovano al Museo Leopold ed al Wien Museum,
che, oltre alle sue significative tele ad olio, conserva
ancora 400 disegni realizzati dall’artista. Anche l’Albertina si distingue con i suoi 170 disegni di Klimt.
Notevoli testimonianze dell’operato e dell’epoca del
pittore si possono ammirare al MAK, il Museo di Arti
Applicate/Arte Contemporanea ed alla Biblioteca
nazionale austriaca. L’Hofmobiliendepot. Museo del
Mobile vanta una delle più preziose raccolte di
mobili di quest’epoca.
Nel corso del 2012, l’anno dedicato a Gustav
Klimt, a Vienna si intende illustrare al pubblico
quanto l’artista e la sua cerchia, gli artisti del
Modernismo Viennese, continuino ad influenzare il
nostro pensiero e la nostra vita ancora oggi, e perché il fascino di questo periodo sia rimasto inalterato. Nel 2012 in nessun altro luogo al mondo
sarà esposto un numero di opere di Klimt maggiore rispetto a Vienna. www.klimt2012.info/it
© WTV/Philipp Horak
Museo Leopold al
MuseumsQuartier
11
Biografia di
Gustav Klimt
1862 Gustav Klimt nasce il 14 luglio a Baumgarten presso Vienna.
1876 Klimt è ammesso alla Kunstgewerbeschule (scuola d’arte e mestieri), fondata poco tempo prima dal Museo austriaco per l’Arte e l’Industria (oggi Museo austriaco di Arti Applicate/Arte Contemporanea – MAK).
1879 Gustav ed il fratello Ernst Klimt partecipano insieme al pittore Franz
Matsch all’organizzazione della parata di Hans Makart in onore delle
nozze d’argento della coppia imperiale Francesco Giuseppe I ed
Elisabetta.
1883 Insieme al fratello Ernst Klimt ed a Franz Matsch, Gustav Klimt crea
il circolo Künstler-Compagnie (compagnia degli artisti).
1885 In base agli schizzi di Makart, il collettivo di artisti di cui fa parte
Klimt realizza gli affreschi parietali della Hermesvilla a Lainz presso
Vienna (costruita secondo i progetti di Carl von Hasenhauer). E per
la prima volta Klimt usa l’oro in uno schizzo.
1886 Nello stesso anno Gustav ed Ernst Klimt, nonché Franz Matsch,
­iniziano ad eseguire gli affreschi lungo le scalinate del Burgtheater
di Vienna (ultimazione dei lavori: 1888).
1890 Gustav Klimt, il fratello Ernst e Franz Matsch portano a termine le
decorazioni lasciate incompiute da Hans Makart nell’atrio del Kunst­
historisches Museum. Per il suo dipinto “Innenansicht des alten k. k.
Hofburgtheaters” (interno dell’antico teatro di corte regio-imperiale)
che oggigiorno è esposto al Wien Museum, Klimt ottiene il KaiserPreis, il premio imperiale dotato di 400 fiorini.
1891 Klimt aderisce alla Künstlerhausgenossenschaft (associazione degli
artisti viennesi) e lavora agli affreschi nell’atrio del Kunsthistorisches
Museum.
1894 Klimt riceve l’incarico di realizzare le allegorie delle facoltà dell’Università di Vienna (“Filosofia”, “Medicina”, “Giurisprudenza”). Con i pannelli ottiene diversi premi all’estero, mentre in Austria suscita aspre
polemiche, tanto che nel 1905 rinuncia all’incarico.
1897 Klimt abbandona la Künstlerhausgenossenschaft e diviene cofondatore della Secessione di Vienna ed il suo primo presidente. Rimarrà
membro della Secessione fino al 1905.
Durante i suoi soggiorni estivi ai laghi Attersee e Wolfgangsee
nascono i primi paesaggi klimtiani.
1898 Prima e seconda rassegna della Secessione con opere di Klimt. La sua
tela “Pallade Atena” (oggi al Wien Museum) raccoglie molte critiche.
Il ritratto di Sonja Knips (oggi al Belvedere) è il primo dei grandi ritratti femminili quadrati di Klimt.
12
© Wien Museum
Settima mostra della Secessione: Klimt presenta i suoi primi paesaggi. L’Esposizione universale di Parigi conferisce alla sua “Filosofia” la medaglia d’oro quale migliore opera straniera.
Klimt ritrae Emilie Flöge e stringe con la proprietaria del salone di
moda un rapporto di intima amicizia che durerà tutta la vita. Il
ritratto è esposto al Wien Museum. Klimt crea abiti per il salone di
moda di Emilie Flöge in Mariahilfer Strasse.
In occasione della 14esima esposizione della Secessione, dedicata al compositore Ludwig van Beethoven, Klimt presenta il suo
Fregio di Beethoven, che vi si può ammirare ancora oggi.
In maggio Josef Hoffmann, Koloman Moser e Fritz Wärndorfer
fondano la Wiener Werkstätte, che in seguito sarà fortemente
influenzata da Klimt.
Josef Hoffmann riceve l’incarico di progettare il Palazzo Stoclet a
Bruxelles. Klimt disegna il fregio per la sala da pranzo del palazzo.
Le sue bozze si possono oggi ammirare al MAK.
Fondazione dell’Österreichischer Künstlerbund (associazione
degli artisti austriaci) del quale sarà presidente a partire dal 1912.
Il ritratto di “Fritza Riedler” è il primo ritratto quadrato del Periodo
aureo di Klimt. Oggi è esposto al Belvedere.
Klimt realizza la tela “Adele Bloch-Bauer I”, oggi uno dei quadri
più costosi al mondo.
Nel corso dell’anno Gustav Klimt fa la conoscenza di Egon Schiele.
In occasione dell’inaugurazione della rassegna “Kunstschau Wien
1908” Klimt presenta “Il bacio” che diverrà il suo dipinto più noto
ed oggi è esposto al Belvedere.
“Morte e vita” (oggi al Museo Leopold) riceve il primo premio
­all’­Esposizione internazionale di Arte a Roma.
Klimt si trasferisce in un nuovo atelier (il suo ultimo) in Feldmühlgasse a Vienna.
Egon Schiele dipinge il quadro “Cardinale e suora”, un contrappunto espressionista al “Bacio” di Klimt. La tela “Cardinale e
suora” oggi è esposta al Museo Leopold.
Klimt muore il 6 febbraio a Vienna in seguito ad un ictus. La sua
tomba si trova al cimitero Hietzinger Friedhof. Lo stesso anno
muoiono anche Otto Wagner, Kolo Moser ed Egon Schiele.
1900
1902
1903
1904
1906
1907
1908
1911
1912
1918
Fonti: “Gustav Klimt. Die Bilder und Zeichnungen der Sammlung Leopold” (Le tele ed i
disegni della Collezione Leopold) di Otto Breicha (Verlag Galerie Welz, Salisburgo
1990)
13
Klimt a Vienna
nel 2012
© WTV/MAXUM
Belvedere
14
Gustav Klimt visse ed operò soprattutto a Vienna,
dove è esposta anche la maggior parte delle sue
opere. È per questa ragione che quasi tutti i grandi
musei di Vienna dedicano nel 2012 delle rassegne
straordinarie a questo artista d’eccezione. Una cosa
dunque è certa: nel 2012 a Vienna si potranno
ammirare tante opere di Klimt come non mai; le
decorazioni al Burgtheater ed al Kunsthistorisches
Museum, i suoi disegni, gran parte dei quali vengono esposti al pubblico per la prima volta, le sue tele
di fama mondiale tra cui “Il bacio” o il ritratto della
sua compagna Emilie Flöge. Saranno circa 800 i
lavori di Klimt presentati a Vienna nel 2012.
A dare il via a questa fantasmagoria di mostre è
stato il Belvedere inferiore che dall’ottobre 2011
propone un’esposizione dedicata alla cooperazione
tra Gustav Klimt e l’architetto Josef Hoffmann.
Seguono mostre al Kunsthistorisches Museum
(dedicate ai dipinti di Klimt sopra le arcate e tra le
colonne), al Museo Leopold (sulla persona di Klimt
nel privato), all’Albertina ed al Wien Museum
(ambedue consacrate ai disegni), al MAK, al
Belvedere superiore, al Museo austriaco del Teatro
(incentrata sulla tela di Klimt “Nuda Veritas”), al
Künstlerhaus, di cui Klimt fece parte fino al 1897,
ed al Museo austriaco del Folclore (fa parte della
sua raccolta il lascito dei campioni di stoffe della
compagna di Klimt Emilie Flöge). Fino al gennaio
2013 queste rassegne straordinarie invitano ad
approfondire la conoscenza dell’opera del geniale
pittore.
© Belvedere, Vienna
© WTV/Hedwig Zdrazil
Gustav Klimt,
Per tutto l’anno si potranno visitare anche numerosi Giuditta I, 1901
altri luoghi in cui Klimt operò: al Burgtheater atten- (Belvedere)
dono gli interessati i dipinti dei soffitti ed i relativi
schizzi dell’artista, la Secessione ospita il notissimo
“Fregio di Beethoven”. Fanno parte della raccolta
del Museo di Arti Applicate/Arte Contemporanea –
MAK gli schizzi per il fregio del soffitto del celebre
Palazzo Stoclet a Bruxelles ed il lascito della Wiener Werkstätte.
Una chicca per gli ammiratori di Klimt e del Modernismo viennese: l’Hofmobiliendepot. Museo del
Mobile ospita una fantastica raccolta di mobili
dell’epoca intorno al primo Novecento. La Cassa di
Risparmio postale, costruita dal 1904 al 1906
secondi i progetti di Otto Wagner, e l’annesso
museo WAGNER:WERK permettono di avvicinarsi
all’operato del celeberrimo architetto liberty. La Villa
Klimt, che fino al 1918 era l’atelier di questo pittore
d’eccezione, è attualmente in fase di restauro; la
riapertura è prevista per l’autunno 2012. Ed al
Museo delle Cere Madame Tussauds al Prater di
Vienna si può ammirare un Gustav Klimt tutto in
cera, all’opera nel suo atelier.
Cassa di Risparmio
postale di Otto Wagner
© Belvedere, Wien
(Leihgabe in der Secession Wien)
Gustav Klimt,
Il Fregio di Beethoven,
1901/02: Le forze
ostili, parete frontale
(Secessione)
15
© WTV/Lois Lammerhuber
Rassegna sullo stile
liberty al Museo austriaco di Arti Applicate/Arte
Contemporanea – MAK
Nelle pagine seguenti si trova una panoramica
dettagliata di tutte le manifestazioni allestite a
Vienna nel 2012 per celebrare la 150esima ricorrenza della nascita di Gustav Klimt: dieci rassegne
allestite nei musei e numerose altre istituzioni di
Vienna invitano ad approfondire la vita e l’operato
di Gustav Klimt. 16
© Belvedere Vienna
Belvedere
25 ottobre 2011 – 4 marzo 2012
Belvedere inferiore
Il Belvedere di Vienna possiede la più vasta raccolta
di dipinti di Klimt al mondo e presenta l’operato
dell’illustre artista insieme a quello del congeniale
architetto, curatore e designer Josef Hoffmann
(1870–1956). La rassegna punta l’attenzione sull’intensa cooperazione tra i due personaggi che prese il
via con la fondazione della Secessione di Vienna nel
1897 e terminò con la morte di Klimt nel 1918.
Al centro della mostra c’è la collaborazione tra i due
artisti per la realizzazione del Palazzo Stoclet a Bruxelles, l’unica opera d’arte totale della Wiener Werk­
stätte. È la prima volta che avviene una completa
presentazione al pubblico di questo eccezionale edificio e del suo affascinante allestimento interno. Ricostruzioni delle pareti fedeli all’originale in ogni minimo
dettaglio, un modellino architettonico e numerosi
progetti e disegni per il fregio ideato da Klimt per il
Palazzo Stoclet permettono di andare alla scoperta
di quest’opera d’arte totale dello stile liberty.
Hoffmann allestì anche diverse esposizioni dedicate
all’operato di Klimt. Piantine e ricostruzioni di singole sale fanno rivivere l’epoca a cavallo tra Ottocento
e Novecento. Della mostra fa parte anche la ricostruzione della sala dedicata a Klimt dove fu esposto per la prima volta nel 1902 il Fregio di Beethoven. Un modello in scala dell’intera superficie della
rassegna dedicata a Beethoven fa rinascere davanti
agli occhi dei visitatori la prima opera d’arte totale
di Vienna. Anche la cooperazione per l’esposizione
Kunstschau 1908, in occasione della quale fu presentato per la prima volta il capolavoro di Klimt
“Il bacio”, è tema della mostra.
150 anni di Gustav Klimt
Fernand Khnopff,
Busto di una ninfa,
1896
UNTERES BELVEDERE
(BELVEDERE INFERIORE)
3., Rennweg 6
Tutti i giorni 10–18, mer 10–21
OBERES BELVEDERE
(BELVEDERE SUPERIORE)
3., Prinz-Eugen-Strasse 27
Tutti i giorni 10–18
www.belvedere.at
© Belvedere Vienna
Gustav Klimt / Josef Hoffmann.
Pionieri del Modernismo
12 luglio 2012 – 6 gennaio 2013
Belvedere superiore
Gustav Klimt,
Bisce d’acqua I,
Sulla base della più vasta raccolta al mondo di dipinti 1904–07
di Gustav Klimt, il Belvedere superiore propone
nell’Anno di Klimt una rassegna straordinaria che si
dedica in particolare alla ricezione dell’operato di Klimt,
un capitolo che finora è stato piuttosto trascurato. 17
Kunsthistorisches
Museum
Gustav Klimt al Kunsthistorisches Museum
14 febbraio – 6 maggio 2012
KUNSTHISTORISCHES
MUSEUM
1., Maria Theresien-Platz
Tutti i giorni eccetto il lun, 10–18,
gio 10–21
www.khm.at
© Kunsthistorisches Museum Vienna
Gustav Klimt,
La fanciulla di Tanagra
(particolare), 1890/91
Il Kunsthistorisches Museum organizza nell’Anno di
Klimt una mostra dedicata alla fase centrale dell’attività artistica di Gustav Klimt, quella che va dal 1886
al 1897. Al centro della mostra si trovano tredici
significativi dipinti ed i relativi cartoni che il maestro
eseguì per le scalinate del Kunsthistorisches
Museum. Dopo l’incarico per i dipinti dei soffitti al
Burgtheater (vedi pag. 29) che la Maler-Compagnie, formata da Gustav Klimt e dal fratello Ernst,
nonché da Franz Matsch, aveva ricevuto nel 1886, il
terzetto nel 1890 fu incaricato di ideare dei dipinti
sopra le arcate e tra le colonne lungo le scalinate
del Kunst­historisches Museum. Mentre Ernst Klimt e
Franz Matsch dal punto di vista stilistico erano piuttosto conservatori, si riconosce già ora nelle immagini realizzate da Klimt l’interesse per il simbolismo
dello stile liberty. Con questi lavori Klimt pose le
basi stilistiche per l’operato che intorno al 1900 lo
avrebbe reso celebre.
I disegni di Klimt per questi dipinti sono stati presentati al pubblico l’ultima volta nel 1992 a Zurigo.
Prestiti del Kunsthistorisches Museum e di altre raccolte illustrano la genesi di questi lavori, spiegano la
scelta dei soggetti iconografici e permettono di
inquadrarli dal punto di vista stilistico nella totalità
dell’operato dell’artista.
Per tutto il 2012 il Kunsthistorisches Museum propone, oltre alle visite guidate della rassegna, anche
visite guidate delle scalinate con particolare attenzione alle opere di Klimt. I dipinti sopra le arcate e
fra le colonne sono esposti permanentemente al
pubblico del museo.
18
© Kunsthistorisches Museum Wien
Scalinata del
Kunsthistorisches
Museum
© Museo Leopold, Vienna
Museo
Leopold
Klimt personalmente.
Quadri – lettere – istantanee
Gustav Klimt,
Attersee, 1901
Con dipinti celeberrimi e l’epistolario di viaggio di
Gustav Klimt, il Leopold Museum apre uno spaccato sulla persona di Klimt nel privato.
Boemia, Istria, Romania, Italia, Germania, Belgio,
Inghilterra, Francia, Spagna e anche la regione del
Salzkammergut e la città di Gastein in Austria sono
alcune delle sue tappe di viaggio. Oltre ai capolavori
di Klimt (per es. “Morte e vita”), il museo possiede
anche più di 100 disegni di Gustav Klimt e gran
parte del lascito di Emilie Flöge con centinaia di
cartoline, fotografie e lettere che Klimt ha scritto in
quasi due decenni alla sua compagna di vita. Tra
queste anche cartoline artistiche della Wiener
Werk­stätte, telegrammi e un variegato epistolario
che Klimt ha spedito alla sua famiglia e ai suoi amici
di Vienna nel corso dei suoi viaggi.
La mostra “Klimt personalmente” mette a confronto i
quadri di Klimt con le sue cartoline postali. Per la
prima volta, dunque, il museo punta l'attenzione
sulla sfera privata dell'artista con l’intenzione di
sgomberare il campo da miti e cliché. Alle pareti,
20 citazioni originali selezionate svelano il senso
dell’arte nella concezione di Klimt. Si parla del modo
di lavorare di Klimt, dei suoi rapporti con i collezionisti e mecenati ma anche dei suoi figli illegittimi.
Completano la rassegna numerose fotografie storiche che mostrano Klimt in un’atmosfera distesa tra
la cerchia dei suoi cari, nel suo caratteristico camice
da pittore in riva al lago o alla ricerca di motivi adatti
da ritrarre nei suoi quadri. Anche la ricostruzione
dell’atelier di Klimt porta ancora in primo piano la
sfera privata del pittore.
Leopold Museum
7., Museumsplatz 1
Tutti i giorni eccetto il mar,
10–18, gio 10–21
(da giugno ad agosto aperto tutti
i giorni)
www.leopoldmuseum.org
© Museo Leopold, Vienna
24 febbraio – 27 agosto 2012
Gustav Klimt,
Morte e vita,
1910/15
19
Albertina
Klimt – Disegni
14 marzo – 10 giugno 2012
Albertina
1., Albertinaplatz 1
Tutti i giorni 10–18, mer 10–21
www.albertina.at
© Albertina, Vienna
© Albertina, Vienna
Gustav Klimt,
Signora in nero con
cappello di piume,
1907/08
Gustav Klimt, studio di
testa femminile in profilo di
tre quarti per l’Impudicizia
nel Fregio di Beethoven,
1900/01
20
La grande popolarità dei disegni di Gustav Klimt si
basa in particolare sull’inebriante sensualità dei
suoi studi di nudi femminili. Quanto variegato sia
stato il suo operato di disegnatore lo si può riconoscere con chiarezza nella mostra “Klimt –
Disegni”. L’Albertina propone gran parte della sua
nota raccolta di opere di Klimt, che comprende
ben 170 lavori su carta. Integra la rassegna un’accurata selezione di opere prese in prestito da collezioni austriache ed internazionali. All’Albertina è
stato realizzato il catalogo che contiene tutti i disegni di Gustav Klimt e che continua ad essere
aggiornato fino ad oggi.
L’esposizione presenta una vasta gamma di studi
femminili, monumentali disegni esecutivi ed immagini allegoriche. Klimt riuscì a creare effetti affascinanti servendosi di strumenti tecnici ridottissimi:
con il gessetto, la matita o anche con matite colorate, talvolta anche con la penna o con colori ad
acquarello e pigmenti dorati. All’Albertina sono
esposte diverse serie di studi femminili che Klimt
eseguì in connessione con significativi dipinti allegorici o ritratti. Su questi fogli egli cercava di
approfondire l’essenza di una posizione, di un
movimento o anche di uno stato d’animo. Ogni
disegno, dunque, ha un suo valore autonomo.
Proprio questi fogli presentati molto raramente
permettono di rivolgere uno sguardo approfondito
ai metodi di lavoro ed all’universo intellettuale di un
artista che non si espresse mai di persona a proposito della sua produzione artistica.
Museo
del Teatro
Contro Klimt. La “Nuda Veritas”
e il suo difensore Hermann Bahr
10 maggio – 29 ottobre 2012
© KHM, Museo austriaco del Teatro
Il noto dipinto di Klimt “Nuda Veritas” del 1899,
esposto al pubblico solo di rado, è entrato a far
parte della collezione del Museo austriaco del Teatro attraverso il lascito dello scrittore, autore teatrale, nonché critico letterario e teatrale Hermann Bahr
(1863–1934). La citazione di Friedrich Schiller
sopra la “Nuda veritas” è una dichiarazione a favore
della verità artistica al di là di ogni compromesso,
proprio come la propagavano gli artisti della Secessione. Bahr acquistò la “Nuda veritas” nell’autunno
1900 ad un prezzo di favore. La tela è un simbolo
del rapporto controverso tra arte, critica e pubblico.
Hermann Bahr seguì i fermenti dei Secessionisti
con grande impegno di giornalista. Egli rispose alle
aspre polemiche che infuriavano intorno alle opere
klimtiane, alimentate dalla realizzazione dei pannelli
per le facoltà, nel 1902, con il suo saggio “Gegen
Klimt” (contro Klimt), una raccolta di invettive critiche verso l’arte in generale e Klimt in particolare.
La mostra cerca di chiarire i seguenti punti: come
giunse Klimt alla composizione di quest’allegoria?
Quali tradizioni si collegano dal punto di vista storico-artistico e letterario ai diversi elementi di questa
grandiosa raffigurazione? La rassegna mostra però
anche al contempo quanto l’indignazione, la critica
e l’entusiasmo per la tanto illustre Avanguardia viennese intorno al primo Novecento abbiano influenzato la ricezione del Modernismo classico e quanto
Gustav Klimt,
istruttive possano essere queste controversie per
Nuda Veritas, 1899
l’epoca contemporanea.
ÖSTERREICHISCHES
THEATERMUSEUM (MUSEO
AUSTRIACO DEL TEATRO)
Palais Lobkowitz
1., Lobkowitzplatz 2
Tutti i giorni eccetto il mar, 10–18
(Maggio–ottobre tutti i giorni
eccetto il mar, 9.30–18)
www.theatermuseum.at
21
© Wien Museum
Wien Museum
Gustav Klimt, progetto
dell’edificio della
Secessione, 1897
Klimt. La collezione del Wien Museum
Wien Museum
4., Karlsplatz
Mar –dom & festivi 10–18
www.wienmuseum.at
Il Wien Museum possiede una notevolissima raccolta di opere di Klimt, che sarà presentata per la
prima volta interamente al pubblico nell’ambito della
rassegna “Klimt. La collezione del Wien Museum”. Il
Wien Museum vanta la più vasta raccolta mondiale
di disegni di Klimt, si tratta di ben 400 opere: capolavori ma anche schizzi e bozze realizzati in tutte le
fasi creative dell’artista. La presentazione di tutti i
lavori permette di rapportarsi ad opere di Klimt divise per ambiti tematici (ad es. Secessione, schizzi
per i pannelli sulle Facoltà, disegni erotici).
Accanto ai disegni si potranno anche ammirare
alcuni dipinti, tra cui l’opera più importante del
museo, il “Ritratto di Emilie Flöge” dell’anno 1902.
Si tratta di uno dei quadri più noti di Klimt e del
primo ritratto femminile nel suo caratteristico stile
ornamentale. In tal modo esso segna l’inizio di una
fase creativa in cui il maestro realizzò opere che
negli ultimi anni hanno raggiunto prezzi record alle
aste internazionali.
Saranno esposti anche manifesti e stampe che
Klimt preparò per la Secessione (spesso la raccolta
contiene sia l’originale che la stampa), il camice di
pittore dell’artista, la sua maschera mortuaria, stampe originali di fotografie ritratto, busti ed un calco
della sua mano destra. Un altro pezzo di grande
interesse è il disegno che Egon Schiele eseguì di
Gustav Klimt dopo la sua morte. 16 maggio – 16 settembre 2012
© Wien Museum
Gustav Klimt,
Ritratto di Emilie Flöge,
1902
22
Künstlerhaus
Gustav Klimt e il Künstlerhaus
6 luglio – 2 settembre 2012
Künstlerhaus
1., Karlsplatz 5
Tutti i giorni 10–18, gio 10–21
www.k-haus.at
© Archivio del Künstlerhaus
© Archivio del Künstlerhaus
Gustav Klimt intorno al
1900
La dichiarazione di
adesione di Klimt al
Künstlerhaus, 25.3.1891
24
La mostra “Gustav Klimt e il Künstlerhaus” illustra
bene l’intreccio tra vita privata e operato artistico di
Gustav Klimt, servendosi di documenti, lettere e
fotografie dell’archivio del Künstlerhaus.
Dal 1891 al 1897 Klimt fu membro del più importante circolo artistico della Mitteleuropa, il Künstlerhaus, e partecipò a numerose attività dell’associazione. Grazie ai contatti che riuscì a stringere in
questo contesto, Klimt ottenne diverse commesse
pubbliche, tra cui ad esempio l’allestimento interno
del Municipio di Vienna. Agli incontri del Künstlerhaus Gustav Klimt fece anche la conoscenza
di Nikolaus Dumba, il grande mecenate della
Ringstrasse, e cooperò con lui per alcuni progetti.
Egli partecipò inoltre a numerose mostre annuali. Il
primo grande successo lo ottenne nel 1890 con
l’opera “Inneres des alten Burgtheaters” (interno
dell’antico Burgtheater) per la quale gli fu assegnato il Kaiser-Preis, il premio imperiale, un riconoscimento dotato di un ricco premio monetario che
era stato indetto per la prima volta. Nel 1897 Klimt
abbandonò il circolo insieme ad altri diciotto colleghi per protestare contro il suo rigido approccio
accademico.
Anche dopo la sua morte gli furono dedicate diverse rassegne: nel 1943 fu allestita una retrospettiva
su Gustav Klimt in occasione del 25esimo anniversario della morte e dell’80esima ricorrenza della sua
nascita al palazzo della Secessione; ad essa affluirono oltre 24.000 persone. Nel 1985 l’operato di
Klimt fu al centro della mostra “Traum und Wirklichkeit” (sogno e realtà) che il Wien Museum organizzò al Künstlerhaus. Poco noto, ma non meno
interessante il fatto che il figlio illegittimo di Klimt, il
regista Gustav Ucicky (1899–1961), fu anche lui
membro del Künstlerhaus.
© Museo austriaco del Folclore
Museo
del Folclore
Dettaglio di un campione
di stoffa ricamato, probabilmente rumeno, Ottocento
Ricami luccicanti, pizzi delicati, passamanerie raffinate, stoffe con ornamenti in stile liberty: la vasta
raccolta di campioni tessili della stilista Emilie Flöge
(1874–1952), musa e compagna di Gustav Klimt,
proviene in gran parte dall’area del sudest europeo.
Il Museo austriaco del Folclore ha acquistato nel
1998 ben 350 oggetti facenti parte del lascito della
Flöge, che saranno presentati al pubblico per la
prima volta dal maggio all’ottobre 2012 nel corso di
una mostra che li inserirà nel contesto della scoperta o dell’invenzione de “l’arte popolare” intorno ai
primi del Novecento. Per evidenziare questo collegamento sono esposti anche oggetti di riferimento
che non provengono dal settore tessile. Alla fine
dell’Ottocento la borghesia urbana era molto interessata alla produzione artigianale ed artistica della
popolazione rurale. La sua importanza estetico-artistica fu la conseguenza delle attività di collezionismo di questi oggetti decorativi, considerati alla
stregua di arte primitiva e genuina, cosa che influenzò anche l’evoluzione stilistica dello stile liberty.
Il noto ritratto di Emilie Flöge che Klimt realizzò nel
1902 è esposto al Wien Museum. Nel 1904 la
Flöge fondò con la sorella Helene il salone di alta
moda “Schwestern Flöge” in Mariahilfer Strasse. Lì
presentavano modelli che rispecchiavano il gusto
della Wiener Werkstätte. Ad allestire il loro salone,
tutto in stile liberty, fu Josef Hoffmann. Le sorelle
divennero celebri per i loro cosiddetti “Reformkleider”, alcuni dei quali furono disegnati dallo stesso
Klimt. Si trattava di abiti che si indossavano senza
corsetto, dalle linee morbide e fluide e dotati di
ampie maniche, la cui stoffa pendeva dalle spalle.
Lavoravano al salone Flöge fino ad ottanta sarte.
Dopo il 1938 le sorelle furono costrette a chiudere
il salone ed a continuare la loro attività in un appartamento del terzo distretto.
ÖSTERREICHISCHES
MUSEUM FÜR VOLKSKUNDE
(MUSEO AUSTRIACO DEL
FOLCLORE)
8., Laudongasse 15–19
Mar–dom 10–17 (chiuso il lun,
eccetto i festivi)
www.volkskundemuseum.at
25 maggio – 14 ottobre 2012
© Museo austriaco del Folclore
Oggetti in primo piano: la raccolta di
campioni tessili di Emilie Flöge
Dettaglio di una bordura,
probabilmente rumena,
Ottocento
25
Klimt: sempre a
Vienna
A Vienna non mancano i luoghi dove si possono
ammirare permanentemente le opere di Klimt. Una
panoramica (alle pagine 26–29):
SECESSIONE
1., Friedrichstraße 12
Mar–dom 10–18
(chiuso: 1°.5, 1°.11, 25.12)
Visite guidate pubbliche: “Gustav
Klimt ed il Fregio di Beethoven“
Ogni primo mar del mese, ore 17
(previa prenotazione)
Lingue: tedesco e inglese
Visita guidata straordinaria:
“Gustav Klimt und der Beethovenfries – unter Einbezug von Beständen des umfassenden Archivs der
Wiener Secession” (Klimt, il Fregio
di Beethoven e gli oggetti del
notevole archivio della Secessione
viennese) Su richiesta:
[email protected]
Lingue: tedesco, inglese, francese,
italiano
www.secession.at
© Belvedere, Vienna (prestito esposto alla Secessione viennese)
Gustav Klimt,
Fregio di Beethoven
(dettaglio), 1901/02:
L’anelito di felicità,
parete laterale sinistra
26
La Secessione
La Secessione di Vienna è un palazzo espositivo
dedicato alla produzione artistica contemporanea
che nel suo genere è unico nella storia del Modernismo. Qui oggi un calendario di mostre d’attualità
si combina ad una costruzione il cui stile architettonico è considerato il simbolo dei venti di rinnovo
che soffiavano intorno al primo Novecento. La
cupola dorata che la sovrasta e che i Viennesi
hanno denominato “Krauthappel” (testa di cavolo)
si riconosce anche da lontano. La formano 3.000
foglie d’alloro di ferro dorato. Celebre in tutto il
mondo è anche la scritta applicata al portale d’entrata: “Al tempo la sua arte. All’arte la sua libertà.“
Nel 1897 un gruppo di artisti raccoltisi intorno a
Gustav Klimt fondò la Vereinigung bildender
Künstler­Innen Wiener Secession (associazione dei
pittori e scultori della Secessione viennese). A
partire dal 1898 ebbero luogo nell’omonimo palazzo numerose mostre. Una delle più note fu quella
dedicata nel 1902 al compositore Ludwig van
Beethoven. Tra i capolavori esposti c’era il Fregio
di Beethoven, che Klimt aveva realizzato proprio
per questa rassegna collettiva. Il fregio, lungo più
di 34 metri, è ispirato alla Nona Sinfonia di Beet­
hoven, e con i suoi soggetti erotici e forti non
suscitò solo ammirazione ma anche accese critiche. Il Fregio di Beethoven allora era esposto nella
sezione laterale sinistra della sala principale della
Secessione e fu poi rimosso nel 1903. L’opera,
che dal 1973 è di proprietà della Repubblica
austriaca, nel 1986 fu risistemata nell’edificio della
Secessione, in una sala al piano inferiore creata
appositamente per ospitarla.
La Secessione propone nell’Anno di Klimt visite
guidate speciali dedicate a Gustav Klimt ed al Fregio di Beethoven, e inserisce anche l’opera dell’artista nel contesto della vasta raccolta dell’archivio
della Secessione.
Museo austriaco di
Arti Applicate/Arte
Contemporanea – MAK
Tra gli highlight del 2012 al MAK ci sono i nove
disegni esecutivi per il fregio mosaicato realizzati da
Klimt per la sala da pranzo del Palazzo Stoclet progettato da Josef Hoffmann a Bruxelles. Il Palazzo
Stoclet è l’unica opera d’arte totale in stile liberty
esistente. Parteciparono all’allestimento del palazzo,
per il quale si utilizzarono solo i materiali più pregiati,
anche numerosi altri artisti viennesi. Dal 2009 il
Palazzo Stoclet è Patrimonio Mondiale dell’Umanità
UNESCO.
Il MAK conserva anche l’archivio della Wiener Werk­
stätte, fondata nel 1903. L’influsso della Wiener
Werkstätte fu determinante in molti settori del
design: gioielli, mobili o stoffe dovevano rispondere
alle esigenze dell’uso quotidiano ma essere realizzati con lavorazioni raffinate e materiali pregiati. L’archivio che l’ultimo proprietario donò al museo nel
1955 comprende 16.000 schizzi all’incirca, tra cui
5.500 eseguiti da Josef Hoffmann, 20.000 campioni
di stoffe, manifesti, bozze di cartoline, cataloghi di
modelli, album di fotografie e corrispondenza commerciale.
Il MAK conserva la maggiore collezione museale di
oggetti della Wiener Werkstätte e documenta in
­questo modo l’intero periodo di attività della Wiener
Werkstätte che dovette chiudere nel 1932 a causa
della crisi economica mondiale. Il MAK possiede tra
l’altro la più vasta raccolta mondiale di mobili,
oggetti e bozze di Josef Hoffmann. Tra i pezzi di
maggior valore va ricordato un servizio da tè di
Hoffmann e un pregiato cofanetto di Kolo Moser.
MAK
1., Stubenring 5
Mar 10–24, mer–dom 10–18
Ogni sab ingresso libero
www.mak.at
Gustav Klimt,
Bozza per il Fregio di
Stoclet: L’avveramento
© MAK/Georg Mayer
Gustav Klimt: Attesa e Avveramento
28
Cartoni per il fregio a mosaico del Palazzo Stoclet
21 marzo – 15 luglio 2012
Questa mostra punta i riflettori sulla famiglia
Stoclet in qualità di committente della Wiener
Werkstätte ed illustra inoltre per la prima volta la
storia dei cartoni klimtiani per il fregio a mosaico
all’interno del Palazzo Stoclet di Bruxelles.
Burgtheater
© Burgtheater
Verso la fine degli anni Novanta del secolo scorso
nelle soffitte del Burgtheater furono ritrovati dei preziosi bozzetti (quelli che in gergo tecnico vengono
definiti cartoni) che Gustav Klimt aveva disegnato
per i dipinti del soffitto delle note scalinate del teaGustav Klimt,
tro. Questo soffitto dipinto, commissionato nel
Teatro a Taormina in Sicilia,
1886 alla Künstler-Compagnie (Gustav ed Ernst
scalinata
Klimt, Franz Matsch) rappresenta senza dubbio l’opera principale del primo Klimt. Essi annunciano la
svolta che porterà Klimt alla fase simbolista del
Burgtheater
primo Novecento viennese. I disegni di inestimabile 1., Dr. Karl Lueger-Ring 2
valore del pittore, tra i quali troviamo anche l’unico
www.burgtheater.at
autoritratto, furono dunque sottoposti a restauro.
Visite guidate su Klimt
(settembre–giugno): ven–dom
Quattro delle dieci raffigurazioni sono opera di
ore 14 (in tedesco con riassunto
Gustav Klimt e, dal 2009, sono esposti nella sala
in inglese)
dedicata a Klimt, l’Angelika Prokopp Foyer, al Burg- Luglio & agosto visita guidata
theater. Nell’ambito delle visite guidate "Gustav
“Burgtheater & Gustav Klimt“
Tutti i giorni ore 15 (tedesco e
Klimt – Feststiegen und Angelika Prokopp Foyer”
inglese)
(Gustav Klimt – Scalinate e Angelika Prokopp
Foyer) o anche in occasione degli spettacoli teatrali Pacchetto Klimt
serali si possono ammirare sia i dipinti del soffitto
Visita guidata del Burgtheater
(scalinate e bozzetti di Klimt) e
che i cartoni.
del Kunsthistorisches Museum
(dipinti di Klimt sopra le arcate
nell’atrio)
Durata: 2 ore
Prezzo: 19 € a persona,
minimo 10, massimo 25 persone
È richiesta la prenotazione:
tel. +43-1-525 24-4031 oppure
[email protected]
© WTV / F3
Burgtheater
29
© Bundesimmobilienverwaltung/Hofmobiliendepot;
Fotografo: Lois Lammerhuber
Klimt dove meno
te lo aspetti
A Vienna ci sono alcuni luoghi insoliti dove immergersi
nel mondo del Novecento.
Hofmobiliendepot. Museo del Mobile
L’Hofmobiliendepot. Museo del Mobile di Vienna
dedica due sale della sua rassegna permanente al
Adolf Loos,
sedia del Café Museum, design di mobili del Modernismo viennese. ll periodo a cavallo tra Ottocento e Novecento segnò una
1899
svolta nella storia del design che alla fine dell’OttoHOFMOBILIENDEPOT –
cento vedeva predominare lo stile liberty floreale.
MÖBEL MUSEUM WIEN
All’Hofmobiliendepot si possono ammirare sedie di
(MUSEO DEL MOBILE DI
Joseph Maria Olbrich ed un appartamento completo
VIENNA)
arredato in questo stile dall’architetto stiriano Fora7., Andreasgasse 7
Mar–dom 10–18
bosco. Tra i pezzi esposti, anche i mobili che Otto
www.hofmobiliendepot.at
Wagner creò per la Cassa di Risparmio postale.
Inoltre il museo espone una scrivania ed uno sgabello di Wagner. Dell’allievo di Wagner Josef
Villa KLIMT
13., Feldmühlgasse 11
Hoffmann ci sono una poltrona in legno di faggio
Gio–sab 10–18
curvato ed i mobili realizzati dalla Wiener Werkstätte
15.7–15.8: solo previa
per la tipografia regioimperiale. Della seconda fase
prenotazione telefonica
del Modernismo viennese vi si possono vedere pre(con tre giorni di anticipo) a
partire da 8 pers. gio–sab 10–18 ziosi oggetti creati da Adolf Loos: un tavolo a proChiusura: 1°.11–31.1, Settimana
boscide, una sala da pranzo ed una sedia del noto
Santa, giornate festive
Café Museum, un caffè molto frequentato da
MADAME TUSSAUDS
Gustav Klimt e dai suoi contemporanei.
© Le immagini rappresentano statue di produzione
e proprietà di Madame Tussauds.
2., Prater, Riesenradplatz
Tutti i giorni (eccetto il 24.12)
10–18
Ingresso fino alle 17
www.madametussauds.com/wien
Gustav Klimt al Museo
delle Cere Madame
Tussauds
30
Villa Klimt
Dal 1911 fino alla sua morte nel 1918 Gustav
Klimt come atelier utilizzò una villa nel 13esimo
di­stretto; la villa attualmente è in fase di restauro e
la sua riapertura al pubblico è prevista per l’autunno 2012. Klimt utilizzò la casa con giardino come
atelier e laboratorio negli ultimi anni della sua vita.
All’interno, una ricostruzione fedele all’originale in
ogni minimo dettaglio dell’atelier, per cui saranno
utilizzate descrizioni ed immagini dell’epoca. Nella
seconda sala è documentata la vita di Klimt e l’influenza che l’Estremo Oriente esercitò sulla sua
produzione artistica.
Madame Tussauds
Al Museo delle Cere Madame Tussauds, al Prater di
Vienna, si potrà persino incontrare Klimt di persona
e farsi fotografare con la statua di cera del pittore. Il
museo presenta celebrità internazionali e nazionali,
nonché personaggi storici. Stile liberty e
Modernismo in
architettura
© WTV/Peter Koller
Secessione
32
Passeggiando per Vienna si troveranno quasi ad
ogni angolo testimonianze della produzione artistica
del periodo a cavallo tra Ottocento e Novecento.
Nell’architettura si fece strada lo Jugendstil, lo stile
liberty viennese, chiamato anche stile secessionista.
La Secessione, costruita nel 1898 su progetto di
Joseph Maria Olbrich (1867–1908), è uno dei più
noti edifici costruiti in questo stile. Il palazzo, che
sorge nelle prossimità del Naschmarkt, il mercato
ortofrutticolo principale di Vienna, ebbe un ruolo
pionieristico: si trattò del primo palazzo espositivo
della Mitteleuropa dedicato all’arte moderna. E fino
ad oggi resta una delle costruzioni in stile liberty più
originali in Europa. Persino Gustav Klimt propose
nel 1897 due progetti per il nuovo palazzo che
doveva fungere da alternativa al Künstlerhaus. Alla
Secessione, che presenta rassegne dedicate all’arte contemporanea, si può ammirare ancora oggi il
Fregio di Beethoven, noto in tutto il mondo. Klimt
ideò nel 1902 questo ciclo di immagini dedicato al
compositore Ludwig van Beethoven in occasione
della XIV mostra della Secessione.
Accanto alla Secessione, sede del giovane gruppo
di artisti raccoltisi intorno a Klimt, a Vienna esistono
numerosi edifici interessanti dal punto di vista architettonico, che ricordano ancora oggi i fermenti di
allora. Furono in particolare gli architetti Otto
Wagner (1841–1918) e Josef Hoffmann (1870–
1956) a forgiare l’immagine della capitale austriaca:
sono essi infatti gli autori della maggior parte degli
edifici in stile liberty di Vienna. Le costruzioni si
distinguono soprattutto per i loro ornamenti utilizzati
in particolare per le facciate: marmo, vetro, mattonelle, applicazioni in metallo, elementi in stucco
colorati o dorati. Molte case in stile liberty erano
abbellite anche da decorazioni floreali.
© WTV/Peter Koller
© WTV/Daniela Stallinger
Padiglione della
“Stadtbahn” di Otto
Otto Wagner preferiva una variazione geometrica
Wagner (dettaglio)
dello stile liberty. Le sue costruzioni sono abitualmente dotate di una struttura lineare, spesso simmetrica, pulita e senza fronzoli. Le sue maggiori
opere architettoniche a Vienna sono le stazioni, le
ringhiere ed i ponti dell’ex-metropolitana di Vienna
(oggi linee della metropolitana U4 e U6), la casa
“Majolikahaus”, e la casa “Musenhaus”, lungo la via
Wienzeile, la prima chiesa “moderna” in Europa (St.
Leopold am Steinhof) e la Cassa di Risparmio
postale – uno dei suoi capolavori. Quest’ultima si
trova lungo la Ringstrasse, ma leggermente spostata verso l’interno, poiché l’imperatore Francesco
Giuseppe non voleva che una costruzione moderna
rovinasse l’immagine della “sua” Ringstrasse. Oggi
la Cassa di Risparmio postale è uno degli edifici più
interessanti lungo questo magnifico viale di Vienna.
L’imponente sala casse (visitabile negli orari di
apertura della banca) è stata spesso utilizzata
anche per girarvi scene di film e merita certamente
una visita. L’adiacente museo WAGNER:WERK
(www.ottowagner.com) offre un’interessante panoramica dell’operato di Wagner.
Chiesa am Steinhof di
Otto Wagner
© WTV/Karl Thomas
Chiesa am Steinhof
33
© WTV/Hedwig Zdrazil
Da non perdere: la villa di Otto Wagner in Hüttelbergstrasse, nel 14esimo distretto di Vienna, che
ospita il Museo privato di Ernst Fuchs, e la diga di
Nussdorf lungo il Canale del Danubio, nel 19esimo
distretto, costruita tra il 1894 ed il 1899. Wagner la
considerava "la porta d’ingresso della città", poiché
qui il Canale del Danubio si separa dal Danubio e si
dirige verso il centro, e volle dunque che la costruzione fosse solenne e rappresentativa. Il servizio di
battelli turistici sul Danubio prevede anche giri che
arrivano alla diga di Nussdorf.
Diga di Nussdorf di
Otto Wagner
Vanno ricordate anche le ville di Josef Hoffmann nel
19esimo distretto, che permettono di vedere con i
propri occhi lo stile architettonico in voga all’epoca.
Gli allievi di Wagner Josef Plečnik (1872–1957) e
Max Fabiani (1865–1962) furono gli architetti della
casa “Zacherlhaus”, dell’edificio “Artaria-Haus” e
dell’osservatorio astronomico Urania. Oskar Laske
(1874–1951) allestì nel 1901/02 la stupenda farmacia Engel-Apotheke nel primo distretto.
A differenza di tutti gli architetti sopracitati, che
operarono nel primo Novecento, l’architetto Adolf
Loos (1870–1933) rifiutò ogni decorazione per i
suoi palazzi. Loos prediligeva uno stile architettonico puramente funzionale e si distanziò nettamente
dallo stile liberty. Un palazzo che rappresenta una
34
© WTV/Ingo Folie
Casa in stile liberty,
Wienzeile
© WTV/Peter Koller
Cassa di Risparmio
postale di Otto Wagner
pietra miliare dell’architettura moderna a Vienna e
che continua ad essere di grande interesse è l’edificio che Adolf Loos fece erigere in Michaelerplatz e
che l’imperatore Francesco Giuseppe ed i Viennesi,
abituati allo storicismo architettonico, aborrivano.
Per la costruzione, priva di ornamenti, si utilizzarono
materiali pregiati, sia per l’esterno che per gli interni.
Mancando sopra le finestre le decorazioni in uso
all’epoca, la casa venne soprannominata anche la
“casa senza sopracciglia”. L’edificio, che fu eretto
tra il 1909 ed il 1911, era la sede dell’elegante
negozio “Goldmann & Salatsch”. Oggi il palazzo,
che dalla fine degli anni Ottanta del secolo scorso
è di proprietà di una banca, è considerato un esempio della moderna architettura del primo Novecento.
Durante gli orari di apertura della banca si può visitare il pianterreno dove è esposta anche una piccola doumentazione. Il pregiato marmo cipollino utilizzato per la facciata esterna invece si può ammirare
a qualsiasi ora del giorno e della notte. Loos progettò anche l’American Bar, situato nelle vicinanze,
in una laterale della via Kärntner Strasse. Il bar,
aperto nel 1908 e la cui superficie misura 27 m², è
uno dei più piccoli cock­tail bar della città, ma anche
uno dei più belli. A pochi passi, lungo il Graben, si
trova la boutique di moda per uomo Kniže, anch’essa allestita da Loos. E nel 13esimo distretto si trovano altri cinque edifici progettati da questo eccezionale architetto.
L’opuscolo sull’architettura
dell'Ente per il Turismo di Vienna
da scaricare al sito
www.vienna.info
La Prima Guerra Mondiale (1914–1918) ed il crollo
della monarchia nel 1918 segnarono la fine di questo
periodo di fioritura dell’architettura. Nel periodo tra le
due guerre fu poi l’edilizia abitativa sociale della Vienna Rossa a caratterizzare l’architettura viennese. 35
Una passeggiata
attraverso la Vienna
liberty e modernista
Per conoscere i più bei palazzi in stile liberty di
Vienna non c’è nulla di meglio che una passeggiata
(i numeri accanto agli edifici sono i numeri indicati
sulla piantina della città, pagine 40/41):
© WTV/Hedwig Zdrazil
Casa in stile liberty,
Wienzeile
36
Si parte dall’indirizzo Linke Wienzeile 40 (all’altezza
della fermata della linea del metrò U4 Kettenbrückengasse): qui si trovano tre edifici eretti su progetto dell’illustre architetto Otto Wagner nel
1898/99. La casa “Majolikahaus” (1) al numero 40
è la più nota. Il nome si ispira alle maioliche italospagnole, utilizzate per la facciata e decorate con i
tipici soggetti floreali dello stile liberty. Il progetto è
opera dell’allievo di Wagner Alois Ludwig. A pochi
passi, all’indirizzo Linke Wienzeile 38, è situato il
secondo noto palazzo che fa angolo, ideato da Otto
Wagner, le cui bianche facciate sono decorate da
ornamenti dorati di Koloman Moser. Sul tetto si trovano delle sculture chiamate “Ruferinnen” che
ritraggono donne nell’atto di chiamare qualcuno.
Nel palazzo adiacente, in Köstlergasse 3, abitava
Otto Wagner.
Proseguendo per il mercato Naschmarkt si giunge
alla Secessione (2). L’edificio, costruito nel 1898
secondo i progetti di Joseph Maria Olbrich, era la
sede del circolo artistico riunitosi intorno a Gustav
Klimt, la Secessione viennese. Qualche metro più in
là, in piazza Karlsplatz sorgono altre due costruzioni
ideate da Otto Wagner: si tratta di due padiglioni
(3) identici, realizzati nel 1898 nell’ambito della
costruzione dell’ex-metropolitana di Vienna, la
“Stadtbahn”. Il metallo ed il legno sono verniciati in
verde mela, il colore che contrassegnava la “Stadtbahn”. Integrano il complesso marmo bianco e
decorazioni dorate.
© WTV/Hedwig Zdrazil
Padiglione della “Stadtbahn” di Otto Wagner
in Karlsplatz
© WTV/Peter Rigaud
Nel padiglione ovest il Wien Museum propone una
piccola ma interessante rassegna permanente dedicata ad Otto Wagner ed aperta da aprile ad ottobre. Nel padiglione di fronte hanno luogo regolarmente dei clubbing. Al di là della strada troneggia il
palazzo del Künstlerhaus (4); Klimt fu membro
dell’omonima associazione dal 1891 al 1897.
Passando poi accanto all’Opera di Stato si giunge
in Kärntner Strasse, la più nota via commerciale di
Vienna. All’angolo Kärntner Strasse/Kärntner Durch­
gang si trova l’American Bar (5), costruito nel 1908
su progetto di Adolf Loos, uno dei pochi architetti
che non volle mai utilizzare ornamenti floreali nella
Vienna di questo periodo. Loos lo frequentava
spesso, la sua bevanda preferita era un “Fein
G’spritzter” (champagne mescolato ad acqua minerale). Hanno frequentato questo bar, perfetto per
una piccola pausa (aperto a partire dalle ore 12),
anche noti divi tra cui Mick Jagger e John Malkovich. Poco oltre, all’indirizzo Graben 13, si trova la
boutique di moda per uomo Kniže (6), progettata
da Loos, un punto d’incontro per signori agiati ed
eleganti, oggi come in passato. Kniže fu il primo
marchio di moda maschile del Modernismo.
American Bar di
Adolf Loos
© WTV/F 3
Secessione e cupola
della Chiesa di San
Carlo
37
© WTV/Peter Rigaud
“Looshaus”,
Michaelerplatz
38
Un’altra stupenda casa in stile liberty si trova in
Kohlmarkt 9: l’”Artaria-Haus” (7), eretta su progetto
dell’architetto Max Fabiani. Oggi vi ha sede una
filiale della casa editrice “Freytag-Berndt und Artaria”. I rivestimenti in marmo della facciata rimandano
allo stile di Otto Wagner. Furono qui utilizzati per la
prima volta a Vienna i bovindi che in un secondo
momento acquistarono grande popolarità a Vienna.
Qualche metro più in là, in piazza Michaelerplatz, si
trova il più noto edificio di Adolf Loos a Vienna, ed
al contempo una delle costruzioni centrali del
Modernismo viennese, un palazzo che porta il nome
del suo costruttore: il “Looshaus” (8). Nelle immediate vicinanze attende i visitatori della città la prossima casa in stile liberty: la sede della farmacia
“Engel-Apotheke” (9) in Bognergasse 9, i cui interni
furono allestiti da Oskar Laske. Non può non colpire
la facciata decorata da due angeli. Passando per
l’Hohe Brücke sul Tiefer Graben (10), che di notte è
illuminato, si giunge all’orologio “Ankeruhr” (11) in
piazza Hoher Markt. Questo carillon costruito tra il
1911 ed il 1914 in base ai disegni del pittore liberty Franz Matsch è in realtà un ponte che collega
due edifici. L’orologio in stile liberty mostra dodici
noti personaggi legati alla storia di Vienna. Nell’arco
di una giornata tutti i personaggi attraversano il
ponte una volta. Tutti i giorni alle 12 si possono
anche ammirare i personaggi uno dopo l’altro, con
tanto di accompagnamento musicale.
© WTV/Lois Lammerhuber
© WTV/Gerhard Weinkirn
La tappa successiva è la casa “Zacherlhaus” (12)
all’angolo Brandstätte 6/Wildpretmarkt 2–4 che è
oggi uno degli edifici più importanti della scuola di
Otto Wagner. A progettarla fu Josef Plečnik, su
commissione dell’imprenditore Johann Evangelist
Zacherl. Molto bello è l’elegante cornicione. Oggigiorno il palazzo è adibito a sede di uffici.
Proseguendo per le vie Wollzeile e Ringstrasse si
giunge al Museo austriaco di Arti Applicate/Arte
Contemporanea – MAK (13). La passeggiata termina dopo qualche minuto all’edificio della Cassa di
Risparmio postale (14) austriaca, costruita secondo
i progetti di Otto Wagner dal 1904 al 1906 e dal
1910 al 1912 come Cassa di Risparmio postale
regioimperiale. Wagner è anche l’autore degli allestimenti interni e dei mobili. Una degna conclusione
della nostra passeggiata sulle tracce dello stile
liberty. Museo austriaco di
Arti Applicate/Arte
Contemporanea – MAK
Orologio “Ankeruhr”,
Hoher Markt
© WTV/Hedwig Zdrazil
Artaria-Haus,
Kohlmarkt
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Piantina della città
Passeggiata liberty
Visite guidate
attraverso la
Vienna a cavallo
tra Ottocento e
Novecento
ARCHITEKTURZENTRUM
WIEN (CENTRO DI
ARCHITETTURA DI VIENNA)
MuseumsQuartier
7., Museumsplatz 1
Tutti i giorni 10–19
www.azw.at
Casa in stile liberty,
Wienzeile
L’Architekturzentrum Wien (Az W) prevede nel
corso di cinque sabati durante il 2012, Anno di
Klimt, un City Walk dal tema “L’avvio del Modernismo. Architettura di Otto Wagner & Adolf Loos”
(date 2012: 26.5, 23.6, 21.7, 18.8, 15.9). I giri iniziano alle ore 16 e durano due ore. Ci si incontra
alle 15.50 presso la Cassa di Risparmio postale in
piazza Georg-Coch-Platz. I biglietti costano 16 €. Il
giro dalla Cassa di Risparmio postale conduce
all’American Bar e poi al “Looshaus” in Michaelerplatz, ed illustra gioielli dell’architettura dell’epoca
che influenzarono tutto un periodo. Le passeggiate
guidate hanno luogo in lingua tedesca.
© WTV/ Hertha Hurnaus
L’Architekturzentrum Wien propone inoltre al
MuseumsQuartier la rassegna permanente
“a_schau. Österreichische Architektur im 20. und
21. Jahrhundert” (architettura austriaca nel 20esimo
e 21esimo secolo). Su una superficie di 300 m² la
mostra presenta 170 architetti e 420 costruzioni
nelle nove regioni dell’Austria. In occasione del
2012, l’Anno di Klimt, ogni primo sabato del mese
sono previste visite guidate a tema dell’esposizione
sulla Vienna a cavallo tra Ottocento e Novecento:
“Wohnen in Wien um 1900” (Abitare a Vienna a
cavallo tra Ottocento e Novecento) o “Wie Wien
zur Großstadt wurde: Wagner, Sitte, Loos” (Come
Vienna divenne una metropoli: Wagner, Sitte,
Loos). (Visite guidate in tedesco ed inglese.)
42
Numerose guide viennesi propongono inoltre passeggiate e giri adeguati al tema del 2012: architettura e stile liberty. Cliccate qui per trovare la guida
che fa al caso vostro:
www.findaguide.at Portatevi a casa
Klimt & Co
Shopping a Vienna
© ÖW
Vaso realizzato in base
ad un disegno di Josef
Hoffmann (Österreichische Werkstätten)
44
Chi non si può permettere un autentico Klimt, può
ugualmente portarsi a casa l’atmosfera del primo
Novecento: che si tratti di gioielli, di raffinate stoffe,
di piaceri del palato o di lampadari – molte di queste cose hanno origine nell’epoca della Wiener
Werkstätte. Nella Vienna a cavallo tra Ottocento e
Novecento.
In particolare gli “eredi” della Wiener Werkstätte che
dovette chiudere i battenti nel 1932, sono ancora oggi
i garanti del piacere dello shopping. Wien Products è
un’associazione di aziende viennesi che propongono
prodotti di massima qualità. Ne fa ad esempio parte
l’azienda Backhausen che produce ancora oggi pregiate stoffe secondo disegni storici. O Augarten Porzellan che offre porcellane di massima qualità su progetto di Josef Hoffmann. La Wiener Werkstätte funge
da ispirazione anche per il produttore di lampadari di
cristallo J. & L. Lobmeyr. Lo stesso vale per Woka
Lamps Vienna: i classici lampadari vengono realizzati a
mano in base a disegni della Wiener Werkstätte.
Nell’epoca dello stile liberty viennese, lo Jugendstil, il
peltro era un materiale molto in voga, e Rudolf Chlada
continua ad utilizzarlo per i suoi eleganti accessori per
la casa. Le Österreichische Werkstätten propongono
gioielli ideati da stilisti, oggetti in vetro ed accessori in
stile liberty. La Wiener Silber Manufactur si fa notare
per una ricca offerta di pregevole argenteria da tavola.
Argenteria in stile liberty è ciò che attende i clienti
anche da Jarosinski & Vaugoin. I gioielli invece sono la
specialità di Frey Wille: qui dominano gli ornamenti in
stile liberty. Il gioielliere Schullin nel 2012 presenta una
collezione di collane, bracciali ed anelli decorati da
soggetti klimtiani. La zecca austriaca conia nel 2012
una serie di monete dal titolo “Der Wiener Jugendstil”
(lo stile liberty viennese).
Per gli appassionati di originali, che siano di Klimt o
di altri pittori della Vienna a cavallo tra Ottocento e
Novecento, si organizzano a Vienna aste dedicate
all’arte: il Dorotheum ed il Palais Kinsky mettono
all’asta più volte all’anno preziosi pezzi realizzati tra
© Alice Schnür-Wala
© Backhausen
Servizio “Melone”
(Porzellanmanufaktur
Ottocento e Novecento. Naturalmente, per ammira- Augarten)
re gli originali, si anche può fare un giro delle gallerie di Vienna. Un consiglio per intenditori: persino al
mercatino delle pulci accanto al mercato Naschmarkt (ogni sabato) si può ogni tanto trovare un
oggetto in stile liberty.
Anche i buongustai si ispirano a loro modo all’epoca
di Klimt. Ciò vale ad esempio per chi sceglie di assaporare lo spumante Veltliner di Goldeck dall’etichetta
in stile liberty. La cantina di spumanti Schlumberger
propone addirittura un’edizione Cuvée Klimt.
La tradizionale azienda Staud’s celebrerà il 2012, Anno
di Klimt, con una serie delle sue celebri marmellate in
vasetto dal coperchio decorato con soggetti liberty.
Staud’s esporta le sue marmellate ed i suoi sottaceti in
tutto il mondo, anche in Giappone, negli Stati Uniti e
negli Emirati Arabi Uniti. Le specialità di Staud’s si
possono acquistare anche nel negozio dell’azienda
presso il mercato ortofrutticolo Brunnenmarkt.
Attende gli appassionati di dolci al Wiener Grand
Hotel il Guglhupf Gustav Klimt Edition (anche l’ordinazione online è possibile). “Il bacio” di Klimt decora la confezione in edizione limitata che custodisce
questo dolce tipicamente austriaco. E la catena di
Pregiata stoffa di
caffè e pasticcerie Aida ha in serbo una dolce sor- Backhausen interior
presa: il Gustav Klimt Würfel, un pasticcino con una textiles, design Josef
base di biscotto, ripieno di cioccolato truffle e
Hoffmann, 1906
menta, un leggerissimo sapore di cannella ed una
glassa al cioccolato amaro. “ll bacio” di Klimt è
anche qui il soggetto dell’elegantissima confezione
con la bella chiusura in metallo. Ottima anche la
Gerstner Klimt Torte formata da una base alle nocciole coperta di crema al cioccolato e alla panna e
poi da uno strato in marzapane. La torta è glassata
con crema ganache e ricoperta di pezzetti di cioccolata.
Anche negli shop dei musei viennesi non mancano
chiaramente i prodotti dedicati a Klimt: tazzine di
caffè, foulard, matite, libri, cartoline a soggetto artistico, giochi, bijoux ed anche riproduzioni delle più belle
immagini di Klimt.
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Gustav Klimt 1862:2012 - wien.info