GIORNATA NAZIONALE PER I DIRITTI
DELL'INFANZIA E DELL'ADOLESCENZA
L'ASS.PE.93-CAMERA
MINORILE ALL'IPM
MALASPINA DI PALERMO
Il 20 novembre 2012 si è
celebrato in Italia e nei Paesi
sottoscrittori dell'illuminata
Carta dei Diritti, il 23° anniversario della Convenzione sui
Istituto Penale Minorile "Malaspina"di Palermo
Diritti dell'Infanzia e
dell'Adolescenza (approvata il 20 novembre 1989).
Essa rappresenta il trattato sui Diritti Umani che è stato
ratificato dal maggior numero di Paesi al mondo ed enuclea,
sancisce e tutela i fondamentali diritti dei Minori. L'Ordinamento
Italiano ha assicurato la vigilanza sull'osservanza dei detti principi
e la promozione delle iniziative volte alla loro materiale attuazione
anche a mezzo di Organismi istituzionali in sede legislativa ed
esecutiva, attraverso la istituzione della Commissione bicamerale
permanente sui Diritti dell'Infanzia e l'Osservatorio Nazionale.
L'ASS.PE.93-CAMERA MINORILE ha deciso quest'anno di
svolgere questo fondamentale momento celebrativo insieme ai
Minori, nel luogo di loro massima sofferenza, trascorrendo
insieme una giornata al "Malaspina" di Palermo.
E cosi', di primo mattino, la delegazione messinese, insieme ad
altra di Giovani Colleghi di Caltanissetta, si è doverosamente
recata al Tribunale per i Minorenni di Palermo ove è stata ricevuta
dalla Presidente (Dott. Concetta Sole) con la quale si è intrattenuta
in piacevole ed amicale colloquio, con riguardo soprattutto alla
giornata celebrativa dei Diritti dell'Infanzia ed alle relative attività
in programma presso tale sede.
Non appena congedati, in compagnia della Direttrice dell'I.P.M.
(dott. Nuccia Micciche') e del Magistrato di sorveglianza di quel
Tribunale (dott.M.R.Gerbino), ci si è recati nell'area detentiva e
dopo l'identificazione di rito, sono stati i metallici rumori delle
enormi chiavi dalle guardie penitenziarie, infilate nella ferrata
serratura per aprire il cancello di ingresso, ad immergerci in quel
mondo ed atmosfera particolare che è paradossalmente uguale a
quella degli adulti. Così, cancello dopo cancello, siamo giunti in
una sala ove ad accoglierci c'era il personale in servizio, dall'aria
visibilmente curiosa e diffidente.
Altro rumore di chiavi e cancelli preannunciava l'arrivo dei
ragazzi, il cui vociare accompagnava e copriva sempre più il
metallico rumore fino al loro ingresso in sala, ove
immediatamente un gruppo di guardie li ha "velocemente guidati"
e dove un secco ordine prontamente intimato dal responsabile
della sicurezza li ha accolti: "seduti ed in silenzio"!
Dopo la illustrazione dei motivi che li vedeva lì raccolti, da
parte della Direttrice, la parola e' stata data al Presidente
dell'Associazione ed organizzatore della delegazione - Avv.
Antonino Centorrino che dopo aver riportato il saluto degli
"Avvocati Minorilisti", ha donato loro un opuscolo contenente la
Convenzione sui Diritti del Fanciullo dell'89, recante anche un
preambolo in sintesi sulla storia ed evoluzione della medesima e
dei principi nella stessa riportati (che è sembrato più a portata dei
minori), ed insieme al Magistrato di sorveglianza si è fatto un
breve cenno ai suoi contenuti in rapporto soprattutto alla
condizione in atto dei Minori.
Avuto dunque il consenso ad un più informale contatto tra i
presenti (ritenuto sicuramente più idoneo allo scopo) ed all'invito
di alzarsi liberamente in piedi, i ragazzi sono rimasti quasi
sbigottiti per ciò che appariva ed era normalità. Occhiate,
ammiccamenti, ricerca dello sguardo dei "vigilanti" e poi, pur
sulla ritardata audacia di qualcuno, quasi tutti si sono alzati ed a
gruppetti si sono via via abbandonati ad una libera chiacchierata
che, se ha inizialmente preso le mosse dalla loro particolare
afflizione restrittiva (pur senza mai fare riferimenti alle vicende
giudiziarie personali), e' presto scivolata in cordiale, scanzonata,
sempre corretta ed educata discussione.
Ragazzi che manifestavano con il proprio carattere,
temperamento, grado culturale e pur sotto la forte pressione
psicologica dovuta alla condizione in cui versavano, il grande e
naturale bisogno di dialogo, di essere "ascoltati diversamente", di
leggere negli occhi degli altri quella normale vera comprensione e
condivisione per la sofferenza che in atto provavano. Solo e
semplicemente "ragazzi"!
Tra i momenti liberamente più significativi: l'abbraccio che
inizialmente scambiato tra essi, poi e' passato anche a noi; lo
"schiaffetto affettuoso" dato da un ragazzo sulla guancia al vicino
compagno, subito coperto da un bacio; il netto rifiuto di alzarsi di
un ragazzo per unirsi agli altri, poi sfociato - per sua spontanea
scelta - in un dialogo fortemente bisognoso di attento ascolto; lo
sguardo fisso e smarrito di un giovane che non era ancora riuscito
a farsi una ragione del suo stato di detenzione per un reato
commesso da appena quattordicenne. E come questi, tanti altri,
rimasti impressi negli occhi e nel cuore di quei giovani Avvocati
presenti che hanno avuto il privilegio di toccare con mano e che
dovranno necessariamente tenere presente tutto ciò in ogni
momento del loro quotidiano specialistico operare.
Dopo un'ora o due e comunque in un tempo imprecisato che è
sembrato a tutti volare, si è alzata una voce che ricordava
l'approssimarsi dell'ora di pranzo, che primi fra tutti i ragazzi
avevano dimenticato ...!
A tal punto, uno di essi si è velocemente staccato dal gruppo
salendo su quella pedana di legno antistante le sedie e rivolgendosi
a noi, spontaneamente (come solo i ragazzi sanno fare), diceva di
volerci ringraziare, mentre altri lo seguivano sulla pedana.
Noi Avvocati ci siamo allora seduti (... al loro precedente
posto) PER ASCOLTARLI.
Tra le più belle e spontanee espressioni che sicuramente ci ha
ripagato dello sforzo profuso (confermandoci, semmai ve ne fosse
ulteriore bisogno, di essere sulla strada giusta di quel percorso
professionale che vuole - oggi più che mai ed in particolar modo
nel Diritto Minorile - la forte, inequivoca, riaffermazione
della"Funzione Sociale dell'Avvocatura"), e' stata la seguente:
"E' importante per noi sapere che c'è qualcuno che ci pensa"!
Loro sono diventati i veri
relatori in cattedra (mentre gli
operatori penitenziari sono
rimasti sempre in mezzo) e noi
siamo stati "buoni, naturali, e
spontanei ascoltatori", dando
cornice a quella rivoluzione
copernicana che vuole al centro
del Diritto Minorile proprio "il
Minore" e tanto, in quella
particolare giornata celebrativa dei Diritti dell'Infanzia che ci
siamo in tal modo sentiti di onorare.
Redattore: Avv. Antonino Centorrino
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