Il rilancio del nucleare: sfide e opportunità per le nostre industrie Roberto Adinolfi Propeller Club Port of Genoa Il nucleare nel mondo oggi Prospettive del nucleare Le previsioni oscillano tra 130 e 500 GW di nuovi impianti entro il 2030, in funzione degli obiettivi di politica ambientale e della vita attesa Secondo AREVA, ragionevole un raddoppio della capacità attuale La situazione in Europa Da qui al 2030, oltre 500.000 MW di centrali superano i 30 anni, la maggior parte a carbone o nucleari Quali opportunità per l’Italia? I vantaggi dell’energia nucleare: • Produzione di elettricità di base a costi competitivi • Sicurezza dell’approvvigionamento energetico • Ritorni industriali dalla bolletta energetica • Contenimento delle emissioni di gas serra Il nucleare è competitivo • La competitività del nucleare per produrre energia elettrica di base è alla base della sua ripresa di interesse in Europa e in America • Risulta ancor più competitivo se si introducono meccanismi di penalizzazione per la CO2 prodotta (carbon tax, diritti di emissione) • A differenza di quanto si sostiene, il costo del nucleare include più “externalities” delle altre fonti, in particolare include il costo dello smantellamento e il costo (presunto) dello smaltimento dei rifiuti Il nucleare è competitivo Long Term new entry costs in Europe 11 100 90 80 70 Carbon 40 €/t 60 Carbon 20 €/t 50 Fuel & other variable costs 40 Fixed operating costs 30 Capital Costs 20 10 0 Combined Hard Coal Nuclear Cycle BASE LOAD (8,000 h/a) (1) Combined Hard Coal Cycle PEAK LOAD (3,500 h/a) Investment costs and commodity prices based on E.ON assumptions Source: E.ON 2008 Il prezzo dell’energia nucleare è stabile • L’uranio è diffuso in molti Paesi • L’incidenza del costo del combustibile sul costo dell’energia è del 15% circa • Una variazione del 400% nel costo del minerale comporta una variazione del 10% del costo del kilowattora nucleare I ritorni industriali • Il costo del chilowattora nucleare è per il 60-65% imputabile all’investimento iniziale, mentre nel caso di un ciclo combinato una pari quota è imputabile al combustibile, e quindi va verso l’estero • La spesa energetica si “localizza”, generando quindi ricadute occupazionali • La spesa energetica si “qualifica”, contribuendo ad accrescere il tasso tecnologico del tessuto industriale 100% 80% 60% 40% 20% 0% Nucleare Impianto Esercizio CO2 Gas Carbone Combustibile Decommissioning I programmi per l’Italia Il Governo: • Mettere in funzione, a partire dal 2020, circa 13.000 MW nucleari, in modo da assicurare un 25% del fabbisogno elettrico previsto nel 2030 L’ENEL: • Costruire almeno quattro reattori del tipo EPR (reattore ad acqua in pressione francese da 1600 MW), per coprire circa il 50% del programma di Governo I ritorni economici • ENEL stima che ogni impianto EPR comporti un investimento di 4-4,5 M.di €, di cui il 75% spendibile in Italia • Il programma del Governo può valere circa 25 M.di € per l’industria italiana Un cantiere nucleare comporta 6-8 Milioni di ore di lavoro Gli ostacoli da superare Dopo venti anni di abbandono, molti i problemi da affrontare: • Il processo autorizzativo • Il sistema di controllo • Il finanziamento • Le risorse umane Processo autorizzativo • La normativa pre-esistente comportava un numero esorbitante di autorizzazioni (27) da diversi soggetti • La sicurezza dell’impianto era valutata per steps successivi: • Rapporto Preliminare di Sicurezza, per ottenere la Licenza di Costruzione • Rapporti Particolareggiati, per avviare la fabbricazione dei singoli componenti • Rapporto Finale di Sicurezza, per ottenere la Licenza di Esercizio Processo autorizzativo • Deve essere chiaro, per consentire ad investitori/fornitori di valutare seriamente l’opportunità Italia: – Quali sono gli organismi coinvolti – Come vengono gestiti i rischi di sistema (es. conflitti di competenza) • Deve essere certo, per limitare i rischi dell’investimento: – Quali sono i requisiti da soddisfare – Quali sono i tempi • Deve essere semplice, per contenere i costi (e i tempi) nella fase di valutazione dell’opportunità d’investimento: – One step licensing Il sistema di controllo • La prassi vigente prevede che ciascuno Stato si doti di un suo sistema di controllo autosufficiente (solo recentemente, primi tentativi di armonizzazione a livello EU) • L’Autorità di Sicurezza Italiana, che negli anni ’80 contava circa 250 tecnici, è stata ridotta ad una divisione dell’APAT, con circa 30 addetti • In passato, ciascun progetto, in Italia come all’estero, era analizzato ex novo Il sistema di controllo • E’ necessario assicurare adeguati controlli di tutte le fasi: progettazione,realizzazione,esercizio,gestione delle scorie • Problemi di: – Risorse da formare – Raccordi sinergici con altre strutture di vigilanza depositarie di competenze – Raccordi strutturali con Enti di Controllo di altri Paesi con problematiche analoghe • Possibili strategie diversificate per le varie fasi (es. certificazione della progettazione nel Paese d’origine), critico il controllo dell’esercizio e della gestione delle scorie I problemi di finanziamento • Attirare capitali privati su un investimento a lungo termine richiede certezze sul quadro competitivo: – Possibilità di long term purchasing agreements – Meccanismi di valorizzazione dei diritti di emissione • Necessità di garanzie per rischio Paese: – Referendum docet… – Il sistema autorizzativo è comunque non provato • In un mercato nucleare in ripresa, per attrarre investitori dall’estero bisogna offrire condizioni più interessanti… Il capitale umano • Le Università italiane sfornano circa 100 ingegneri nucleari all’anno, già oggi insufficienti per le nuove esigenze delle aziende italiane • Non è però scomparsa la cultura nucleare di base • Non siamo tagliati fuori dalla ricerca europea, che però sta evolvendo verso un approccio di sussidiarietà • Investire nella ricerca a livello nazionale, fondamentale per attirare nuovi talenti Concludendo … • L’Italia non può continuare a rinunciare al nucleare senza pagar dazio rispetto agli altri paesi industrializzati • Un programma nucleare nazionale è un’opportunità di crescita industriale, sia quantitativa che qualitativa • Gli sforzi richiesti per riprendere l’opzione nucleare sono significativi e richiedono impegno costante e prolungato Ha senso ripartire col nucleare solo se ci sarà un largo consenso