Spolorno Peloce e Grende Hétei spumeggiar deli'onda disegna I'arco meraviglioso deila spioggio, aifoiieÌo durante il periodo estivo e come pervesa da un fremiro qouciosc. e orìmato D'eslale, scrive Felice Aragno, " è una chiassosa gioio di vivere che erompe per Tàiia Éccaldala, trilla per il cieio implacabilmente lersc, per il mare azzurro pcpolalo di genle, inlersecolo da velcci motoscof edo agili barche. Nella spiaggia lunga e solatia, [orniia di [ine e mcrbidissimo reno è una ieorio ìnlermi"obile di ombrelii azzurri, rossi, slrisciali o,i cani didissimo bianco, è un folleggiamento irrequlto di bimbi che scorÒzzÒno per la spiaggia, si tufifano con ton[i sonori neli'acqua, refrigerio ella coiuro estiva. É uno scherzoso e lieve vociare di signore avvolle in vislosi pigiama, in serici vestiti, che godono I'azzurra visione del mare, osservano i bimbi irrequieli, ciarlano animolamente, lavorono di cucilo o di ricomo. E vito che rianima lullo il noslro bianco che sr slende dalla Foce a Sant'Anlonio, e un susseguirsi conlinuo e movimenleto di folle che godono il bacio vivificatore del sole o I'amplesso amoroso del I'onda ". polorno déTe .rjl suò re e alla sua spiaggia lo sviluppo conseguilo in queslo ullimo trenlennio. Alcuni decenni or sono il suo nome era quosi ignorato uori del circondario nosiro. Quaiche pubblicazione di quel tenpo fa cenno a modef 'lB