Benessere organizzativo • Con le due Direttive del 24 Marzo 2004 il Ministro della Funzione Pubblica Luigi Mazzella ha inteso disciplinare ed indirizzare le Amministrazioni Pubbliche emanando: • “Misure finalizzate al miglioramento del benessere organizzativo nelle Pubbliche Amministrazioni”; • Misure per la “Rilevazione della qualità percepita dai cittadini”. Il benessere organizzativo: un po’ di storia Il termine di benessere organizzativo designa: • sia lo stato soggettivo di coloro che lavorano in uno specifico contesto organizzativo • sia l’insieme dei fattori che determinano o contribuiscono a determinare il benessere di chi lavora. In una prima approssimazione potremmo dire che il benessere organizzativo si riferisce alla capacità di un’organizzazione di promuovere e mantenere il più alto grado di benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori in ogni tipo di occupazione. Il benessere organizzativo: un po’ di storia 1. Taylorismo: lavoratori intesi come macchine. Il lavoratore era visto come un essere passivo che rispondeva a stimoli economici e al quale era richiesto un mero adattamento al sistema tecnologico e organizzativo. 2. Con la nascita del movimento delle relazioni umane (Majo 1933,1945) fu posto in evidenza l’importanza del fattore umano. Si incomincia a parlare dei possibili danni al benessere dei lavoratori apportati dalla routinizzazione e dalla dequalificazione. Elementi quali motivazione, alienazione, fenomeni di gruppo che si instaurano nell’ambiente di lavoro sono presi in considerazione nella spiegazione delle condizioni di malessere dei lavoratori. E’ già presente una prima attenzione agli infortuni sui luoghi di lavoro. Il benessere organizzativo Il ventennio successivo (’50-’60) è caratterizzato da una visione più attiva del soggetto lavoratore: egli è visto interagire con il proprio ambiente di lavoro, pur permanendo un concetto di causalità di tipo lineare (Stimolo Risposta). Gli aspetti della sicurezza e della salute iniziarono a comprendere campi come il job design, la formazione/addestramento e la selezione dei dipendenti. Questo tipo di studi va sotto il nome di Early ergonomics. L’intervento resta prevalentemente incentrato sulla cura dell’individuo ma si presta attenzione anche alle conseguenze psichiche (affaticamento, disturbi psicosomatici, ecc.). Il benessere organizzativo: dalla cura alla prevenzione L’interesse verso gli aspetti non solo fisici ma anche mentali della salute è molto forte negli Stati Uniti (Eli Chinoy, 1955 e Kornhauser, 1965), fino a sfociare negli anni ’70 nello studio dei cosiddetti aspetti psicosociali del lavoro. Gli inizi del ventennio successivo (’70-’80) sono caratterizzati dal passaggio da un approccio di intervento incentrato sulla cura a una focalizzazione sulla prevenzione. Si affinano, pertanto, gli studi e le tecniche per migliorare la qualità della sicurezza nei contesti lavorativi (Health protection). L’importanza della sicurezza sui luoghi di lavoro è ormai un principio riconosciuto e sentito, tanto che inizia la partecipazione attiva di tutti gli attori all’interno del mondo del lavoro (sindacati, gruppi di lavoratori). Il benessere organizzativo: un po’ di storia La novità principale è lo spostamento dell’interesse dalla prevenzione degli infortuni e delle malattie alla conservazione attiva della salute. Prima di allora, infatti, la semplicemente come l’assenza di mentre da allora in poi è decisamente più positiva, come continuum al centro del quale invalidità o di malattia. salute era definita invalidità o di malattia, concepita in chiave l’altro estremo di un si trova l’assenza di Si apre così un campo d’intervento per migliorare e conservare uno stato di autentico benessere fisico e psicologico. Il benessere organizzativo: un po’ di storia Supervisionare la salute di un’organizzazione vuol dire monitorare alcune dimensioni oltre che tener sotto controllo gli indici di malessere. Tra le dimensioni esplorate attraverso un questionario vi sono: • L’organizzazione come luogo “accogliente” per il dipendente, un luogo dove poter comunicare con franchezza, potersi sentire coinvolti in ciò che fanno ed avere un certo peso nelle decisioni da prendere; • La reputazione di cui gode l’organizzazione nei confronti dell’ambiente esterno e la reputazione tra settori e strutture all’interno della stessa; • Le motivazioni ed il senso di appartenenza degli operatori. Soddisfazione dei bisogni e motivazioni: la piramide di Maslow La soddisfazione graduale dei bisogni • I bisogni primari del primo gradino, cioè quelli fisiologici, sono i più importanti. • Solo quando questi sono soddisfatti, si manifestano gli altri bisogni. • Il secondo gradino esprime i bisogni di sicurezza, riferiti alla rassicurazione minima per poter andare avanti. • I bisogni sociali si collocano al terzo posto della scala. • Il quarto gradino comprende i bisogni dell’Io esteriore , espressione del modo in cui si vorrebbe essere percepiti e considerati dal mondo esteriore. • Il quinto e più alto gradino è la realizzazione dell’Io interiore, la realizzazione compiuta di se stesso. • L’essere umano deve percorrere i gradini della piramide uno dopo l’altro, nell’ordine e senza salti. La direttiva “Il Dipartimento della Funzione Pubblica intende sostenere la capacità delle amministrazioni pubbliche di attivarsi, oltre che per raggiungere obiettivi di efficacia e di produttività, anche per realizzare e mantenere il benessere fisico e psicologico delle persone, attraverso la costruzione di ambienti e relazioni di lavoro che contribuiscano al miglioramento della qualità della vita dei lavoratori e delle prestazioni. La direttiva Il Dipartimento ritiene, infatti, che, per lo sviluppo e l’efficienza delle amministrazioni, le condizioni emotive dell’ambiente in cui si lavora, la sussistenza di un clima organizzativo che stimoli la creatività e l’apprendimento, l’ergonomia - oltre che la sicurezza - degli ambienti di lavoro, costituiscano elementi di fondamentale importanza ai fini dello sviluppo e dell’efficienza delle Amministrazioni pubbliche La direttiva Per migliorare le prestazioni e gli effetti delle politiche pubbliche, è importante offrire agli operatori la possibilità di lavorare in contesti organizzativi che favoriscono gli scambi, la trasparenza e la visibilità dei risultati del lavoro, in ambienti dove esiste un’adeguata attenzione agli spazi architettonici, ai rapporti tra le persone e allo sviluppo professionale. La direttiva Il Dipartimento della Funzione Pubblica ha collocato tra le priorità di cambiamento da sostenere nelle amministrazioni pubbliche, quella di creare specifiche condizioni che possano incidere sul miglioramento del sistema sociale interno, delle relazioni interpersonali e, in generale, della cultura organizzativa. La direttiva Il Dipartimento intende così segnalare all’attenzione delle amministrazioni pubbliche un aspetto rilevante per lo sviluppo delle motivazioni al lavoro spesso trascurato nella tradizionale gestione del personale nelle amministrazioni pubbliche. Si tratta, quindi, di rendere le amministrazioni pubbliche datori di lavoro esemplari attraverso una rinnovata attenzione ad aspetti non monetari del rapporto di lavoro, consentendo l’avvio di modelli gestionali delle risorse umane diretti a favorire il miglioramento degli ambienti di lavoro, l’aumento dei livelli di produttività, nel contesto delle relazioni sindacali. LE FINALITÀ DELLA DIRETTIVA La direttiva Con questa direttiva il Dipartimento della Funzione Pubblica, pone l’attenzione sulla gestione delle risorse umane. La direttiva individua: a. Le motivazioni per l’adozione di misure finalizzate ad accrescere il benessere organizzativo; b. Le indicazioni da seguire per accrescere il benessere organizzativo; c. Gli strumenti per l’attuazione della direttiva. Perché – Come – In che modo a. Le motivazioni per l’adozione di misure finalizzate ad accrescere il benessere organizzativo Le motivazioni della direttiva Questa direttiva nasce anche dalla necessità di valutare l’impatto organizzativo delle riforme legislative degli ultimi anni e delle trasformazioni legate all’utilizzo delle nuove tecnologie sul personale delle amministrazioni pubbliche e di responsabilizzare la dirigenza sulla efficace gestione delle risorse umane. Le motivazioni della direttiva Le amministrazioni sono invitate, adottando le opportune forme di relazioni sindacali, a valutare e migliorare il benessere all’interno della propria organizzazione rilevando le opinioni dei dipendenti sulle dimensioni che determinano la qualità della vita e delle relazioni nei luoghi di lavoro e realizzando opportune misure di miglioramento per: Le motivazioni della direttiva • valorizzare le risorse umane, aumentare la motivazione dei collaboratori, migliorare i rapporti tra dirigenti e operatori, accrescere il senso di appartenenza e di soddisfazione dei lavoratori per la propria amministrazione; • rendere attrattive le amministrazioni pubbliche per i talenti migliori; • migliorare l’immagine interna ed esterna e la qualità complessiva dei servizi forniti dall’amministrazione (organizzazione+comunicazione=immagine); • diffondere la cultura della partecipazione, quale presupposto dell’orientamento al risultato, al posto della cultura dell’adempimento; • realizzare sistemi di comunicazione interna; • prevenire i rischi psico-sociali di cui al decreto legislativo N.626/94. L’obiettivo cognitivo: Indagare il clima interno all’organizzazione, le motivazioni che i lavoratori hanno nelle loro attività quotidiane, l’integrazione ed il senso di appartenenza all’Istituzione. Senso di appartenenza e soddisfazione dei dipendenti della Regione Campania Biografia (Variabili socioanagrafiche) (Ciò che un dipendente fa e che ha fatto precedentemente) Partecipazione, bisogni e motivazioni (rapporti) (Ciò che un dipendente pensa del proprio lavoro) Aspettative verso la Regione (livello politicoistituzionale); il territorio; i cittadini; i superiori. (Ciò che un dipendente si aspetta dal proprio lavoro e dall’Istituzione Regione) b. Le indicazioni da seguire per accrescere il benessere organizzativo Le indicazioni della direttiva I. L’attenzione al benessere organizzativo elemento di cambiamento culturale come In tutte le amministrazioni pubbliche la complessità dei problemi da affrontare è in aumento. L’insoddisfazione per gli strumenti tradizionali di gestione del personale è evidente e crescono le esigenze di individuare nuove politiche di sviluppo e di intervento. In un sistema ad alta intensità di lavoro intellettuale, la convivenza organizzativa non può svolgersi soltanto sotto la dimensione del governo gerarchico e delle scansioni procedurali: una variabile altrettanto fondamentale è rappresentata dal sentire individuale e dalle relazioni informali tra le persone che interagiscono nello stesso ambiente di lavoro. Le indicazioni della direttiva II. L’attenzione alle variabili critiche Per assicurare il benessere organizzativo le amministrazioni devono prestare attenzione alle seguenti variabili: a. Caratteristiche dell’ambiente nel quale il lavoro si svolge. L’amministrazione allestisce un ambiente di lavoro salubre, confortevole e accogliente. b. Chiarezza degli obiettivi organizzativi e coerenza tra enunciati e pratiche organizzative L’amministrazione definisce obiettivi espliciti e chiari ed assicura coerenza tra enunciati e prassi operative. Le indicazioni della direttiva c. Riconoscimento e valorizzazione delle competenze. L’amministrazione riconosce e valorizza le competenze e gli apporti dei dipendenti e stimola nuove potenzialità, assicurando adeguata varietà dei compiti ed autonomia nella definizione dei ruoli organizzativi nonché pianificando adeguati interventi di formazione. d. Comunicazione intraorganizzativa circolare. L’amministrazione ascolta le istanze dei dipendenti e stimola il senso di utilità sociale del loro lavoro. e. Circolazione delle informazioni. L’amministrazione mette a disposizione dei dipendenti le informazioni pertinenti il loro lavoro Le indicazioni della direttiva f. Prevenzione degli infortuni e dei rischi professionali. L’amministrazione adotta tutte le azioni per prevenire gli infortuni e i rischi professionali g. Clima relazionale franco e collaborativo. L’amministrazione stimola un ambiente relazionale franco, comunicativo e collaborativo h. Scorrevolezza operativa e supporto verso gli obiettivi L’amministrazione assicura la scorrevolezza operativa e la rapidità di decisione e supporta l’azione verso gli obiettivi Le indicazioni della direttiva i. Giustizia organizzativa L’amministrazione assicura, nel rispetto dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, equità di trattamento a livello retributivo, di assegnazione di responsabilità, di promozione del personale e di attribuzione dei carichi di lavoro l. Apertura all’innovazione L’amministrazione è aperta all’ambiente esterno e all’innovazione tecnologica e culturale m. Stress L’amministrazione tiene sotto controllo i livelli percepiti di fatica fisica e mentale nonché di stress n. Conflittualità L’amministrazione gestisce l’eventuale presenza di situazioni conflittuali manifeste o implicite Gli strumenti per l’attuazione della direttiva Macromodello Senso di appartenenza e soddisfazione dei dipendenti della Regione Campania Biografia (Variabili socio-anagrafiche) (Ciò che un dipendente fa e che ha fatto precedentemente) Partecipazione, bisogni e motivazioni (rapporti). (Ciò che un dipendente pensa del proprio lavoro) Sesso Aspettative verso la Regione (livello politicoistituzionale); il territorio; i cittadini; i superiori. (Ciò che un dipendente si aspetta dal proprio lavoro e dall’Istituzione Regione) Informazioni lavorative Età Studi in corso Titolo di studio Adeguatezza di strutture e strumenti a disposizione Anno di assunzione in Regione Complessità territoriale. Conoscenza dell’organizzazione regionale Rapporti e relazioni umane all’interno dell’organizzazione Soddisfazione e motivazioni Ufficio di appartenenza Categoria Anni di permanenza nell’ufficio attuale Fiducia nell’Istituzione Posizione ricoperta ed ufficio di appartenenza prima dell’attuale impiego (mobilità int/est) Cura dell’Istituzione verso i dipendenti: aggiornamento, formazione professionale e nuove esperienze Comunicazione interna, condivisione di informazioni e procedure. Efficacia organizzativa Gli strumenti per l’attuazione della direttiva III. Il processo per la rilevazione e il miglioramento del benessere organizzativo Per accrescere il benessere organizzativo le amministrazioni devono seguire processo articolato nelle seguenti fasi: a. individuazione dei ruoli nel processo di rilevazione e miglioramento del benessere b. definizione della procedura di rilevazione e d’intervento c. predisposizione degli strumenti di rilevazione d. raccolta dei dati e. elaborazione dei dati f. restituzione dei risultati g. definizione del piano di miglioramento h. monitoraggio e verifica del piano di miglioramento. Gli strumenti per l’attuazione della direttiva IV. Contenuti e strumenti del piano di miglioramento Sulla base delle rilevazioni condotte, le amministrazioni, sentite le organizzazioni sindacali, devono adottare un piano di miglioramento del benessere organizzativo che può riguardare uno o più dei seguenti aspetti: a. struttura e ruoli organizzativi b. innovazione tecnologica c. processi organizzativi d. cultura organizzativa e. politiche di gestione e sviluppo delle risorse umane f. comunicazione interna e esterna g. modifica di norme e procedure” Il benessere organizzativo • Questionario con 20 domande di cui 9 socioanagrafiche e 11 che tentano di esplorare varie dimensioni dell’agire all’interno dell’organizzazione. • Si indagano, oltre alla biografia dei lavoratori (450 questionari su un totale di circa 7000 dipendenti), la sfera della soddisfazione (adeguatezza di strumenti e strutture lavorative – proposte di iniziative di comunicazione interna), dei rapporti interpersonali, delle motivazioni, la conoscenza dell’organizzazione, le aspettative ed i bisogni. Il Questionario 1) Sesso M F 2) Età (anni) …………… 3) Titolo di studio • Nessuno • Licenza Elementare • Licenza Media • Diploma • Laurea (specificare quale)………………………………………………… • Post-laurea 4) Eventuali studi in corso • Nessuno • Università • Scuola Superiore della P.A. • Corsi di specializzazione • Master • Corsi di formazione • Altro (specificare)…………………………………………………………… 5) Anno di assunzione o di inizio lavoro nell’Ente Regione.………………… 6) Categoria (barrare) A B C D 7) Attuale ufficio di appartenenza………………………………………………… 8) Anni di permanenza nell’attuale ufficio.......................................................... 9) Ultimo ufficio di appartenenza (anche se esterno all’Ente Regione) e ultima posizione ricoperta prima dell’attuale impiego…………………………………… 10) In una scala da 1 a 7 (dove 1 è il minimo e 7 è il massimo) quanto ritieni siano adeguate le strutture e gli strumenti di cui ti servi ed attraverso cui svolgi quotidianamente il tuo lavoro? • • PC e supporti Strumenti di Comunicazione (telefono, fax, intranet, ecc.) 1 2 1 2 1 1 • 3 • 3 Spazi 4 5 Arredi 4 5 6 7 6 7 2 Informatici 3 4 5 6 7 2 3 6 7 4 5 11) In una organizzazione complessa come la Regione Campania, l’articolazione territoriale degli uffici può impedire una reale e completa condivisione delle informazioni. Quanto sei d’accordo con tale affermazione? Molto d’accordo Abbastanza d’accordo Poco d’accordo Per niente d’accordo Non so 12) In una scala da 1 a 7 (dove 1 è il minimo e 7 è il massimo) quanto ritieni che influisca positivamente sul tuo lavoro il rapporto con: • Colleghi 1 2 • Dirigente di servizio 1 2 3 • Superiori 1 2 3 • Presidente e Assessori 1 Utenti 1 • 2 2 3 3 3 4 5 4 5 4 6 5 7 6 7 6 7 4 5 6 7 4 5 6 7 13) Quanto sei d’accordo con le seguenti affermazioni? • Le condizioni lavorative dei dipendenti della Regione Campania sono migliorate negli ultimi tempi. Molto Abbastanza Poco Per niente Non so d’accordo d’accordo d’accordo d’accordo • I dipendenti della Regione Campania potrebbero fare molto di più di quello che fanno. Molto Abbastanza Poco Per niente Non so d’accordo d’accordo d’accordo d’accordo • Per far lavorare meglio i dipendenti della Regione Campania occorrerebbero ulteriori corsi di formazione. Molto Abbastanza Poco Per niente Non so d’accordo d’accordo d’accordo d’accordo • Per far lavorare meglio i dipendenti della Regione Campania andrebbe ulteriormente sviluppato un sistema che attribuisca al merito, alle competenze ed alla mole di lavoro un corrispondente riconoscimento economico. Molto Abbastanza Poco Per niente Non so d’accordo d’accordo d’accordo d’accordo • Un rapporto più diretto e costante con la dirigenza assicura una migliore qualità nell’impegno lavorativo dei dipendenti regionali. Molto Abbastanza Poco Per niente Non so d’accordo d’accordo d’accordo d’accordo 14) Secondo te, in Regione Campania: V • C’è un costante rinnovamento organizzativo • Sono in atto procedure di snellimento burocratico • Si sta attivando l’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico • Esiste una Commissione per le pari opportunità • Non c’è un vero impegno per il cambiamento F 15) In una scala da 1 a 7 (dove 1 è il minimo e 7 è il massimo) indica quanto, ciascuna delle seguenti opzioni, favorisce lo sviluppo ed il mantenimento di una buona comunicazione interna. • Riunioni periodiche per Aree, Settori e Servizi • Newsletter, e-mail • Periodico di comunicazione interna 1 2 3 4 5 6 7 • Bacheche 1 2 3 4 5 6 7 • Eventi, convention, iniziative ricreative dei dipendenti 1 2 3 • Chiarezza e condivisione dei valori all’interno dell’organizzazione 1 2 3 4 1 2 3 4 • opuscoli informativi e circolari periodiche Presenza dell’URP 1 2 3 1 2 3 4 5 4 4 6 5 5 5 5 7 6 6 6 6 7 7 7 7 16) Negli ultimi due anni hai svolto corsi di formazione? si no (passa alla domanda n. 19) 17) Se si puoi per favore indicarne l’ambito? • Informatica • Procedure amministrative • Competenze specialistiche • Rapporti con il cittadino, enti, imprese • POR • Altro (specificare)…………………………………………………… 18) Quanto ritieni che le tue competenze professionali si siano accresciute? Molto Abbastanza Poco Per niente Non so 19) Al fine di migliorare l’efficacia organizzativa della Regione Campania su quali aspetti interverresti con maggior forza? (indicarne almeno tre) • • • • • • • • • Rapporti con enti Rapporti con imprese Rapporti con cittadini Informatizzazione della macchina regionale Personale Distribuzione di spazi ed uffici Sistema di comunicazione interna Monitoraggio dei procedimenti amministrativi e degli accessi Altro (specificare)……………………………………………………… 20) Oltre alle indicazioni sopra elencate sapresti dare suggerimenti su altri aspetti che, a tuo giudizio, concorrono a migliorare il funzionamento e l’organizzazione della Regione Campania? 1. Sesso Sesso Quadrato della proporzione Valore assoluto Percentuale % effettiva proporzione Donne 170 38% 43% 0,43 0,185 Uomini 225 50% 57% 0,57 0,325 55 12% 100% 1 0,501 450 100% Nessuna risposta Totale Moda Uomini Squilibrio 0,51 Squilibrio normalizzato 0,02 Equilibrio 0,98 Distribuzione degli intervistati per "sesso" nessuna risposta 12% Donne 38% Donne Uomini nessuna risposta Uomini 50% Età 2. Età Valore assoluto Percentuale 21-30 5 1% 31-40 53 12% 41-50 176 39% 51-60 153 34% 61-70 21 5% Nessuna risposta 42 9% 450 100% Totale Età media 49 Min 23 Max 66 Moda 50 Mediana 51 Distribuzione degli intervistati per "età" 21-30 1% 9% 12% 31-40 5% 41-50 51-60 61-70 34% 39% Nessuna risposta 3. Titolo di studio Titolo di studio Valore assoluto Percentuale 2 0% 0% 0% 0 1,00 0 34 8% 8% 8% 0,08 0,92 0,0736 272 61% 64% 72% 0,72 0,28 0,2016 Laurea 90 20% 21% 93% 0,93 0,07 0,0651 Post-laurea 29 6% 7% 100% 1 0,00 0 Nessuna risposta 23 5% 100% 450 100% Elementare Media Diploma Totale Moda Diploma Mediana Diploma d* 0,4253 % effettiva % cumulata ph 1-ph ph x (1-ph) 0,3403 Distribuzione degli intervistati per "titolo di studio" 61% 300 250 200 150 20% 100 50 0 8% 6% 5% 0% Elementare media diploma Laurea Post-laurea nessuna risposta 4. Studi in corso Studi in corso Valore assoluto Percentuale Corsi di formazione 47 10% Corsi di specializzazione 18 4% Nessuno 148 33% Nessuna risposta 196 44% 32 7% 9 2% 450 100% Università Altro Totale nessuna risposta Moda Distribuzione degli intervistati per "studi in corso" 2% 7% 10% 4% 33% 44% Corsi di formazione Corsi di specializzazione Nessuno nessuna risposta Università altro 5. Anno di assunzione anno di assunzione Valore assoluto Percentuale dal 1969 al 1978 42 9% dal 1979 al 1988 227 51% dal 1989 al 1998 104 23% dal 1999 al 2003 30 7% nessuna risposta 47 10% 450 100% Totale Moda 1986 Mediana dal 1979 al 1988 (1986) Distribuzione degli intervistati per "anno di assunzione aggregato" 250 51% numero di casi 200 150 23% 100 50 9% 7% 10% 0 dal 1969 al 1978 dal 1979 al 1988 dal 1989 al 1998 anno di assunzione dal 1999 al 2003 nessuna risposta Distribuzione degli intervistati per "anno di assunzione" 140 126 120 numero di assunti 100 80 60 44 40 22 20 1 1 1 4 16 11 12 5 3 5 8 2 5 9 7 11 14 19 16 11 1 0 13 7 1 1 2 1 5 2 8 4 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 00 01 02 03 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 20 20 20 20 anno di assunzione 5 6. Categoria Categoria Valore assoluto Percentuale % effettiva % cumulata ph 1-ph ph x (1-ph) A 4 1% 1% 1% 0,01 0,09 0,0009 B 86 19% 20% 21% 0,21 0,79 0,1659 C 113 25% 27% 48% 0,48 0,52 0,2496 D 221 49% 52% 100% 1 0 0 26 6% 100% 450 100% Nessuna risposta Totale Moda D Mediana D d* 0,4164 0,5552 Distribuzione degli intervistati per "categoria" 49% 250 200 25% 150 19% 100 6% 50 0 1% A B C D nessuna risposta 7. Attuale Ufficio di appartenenza Ufficio di appartenenza Valore assoluto AGC Affari Generali della Giunta Regionale (02) 26 AGC Assistenza Sanitaria (20) 29 AGC Assistenza Sociale, Attività sociali, Sport, Tempo libero, Spettacolo (18) 29 AGC Avvocatura (04) 23 AGC Bilancio, Ragioneria e Tributi (08) 31 AGC Demanio e Patrimonio (10) 31 AGC Ecologia, Tutela dell'ambiente, disinquinamento, protezione civile (05) 2 AGC Gestione del personale, organizzazione e metodo (07) 31 AGC Istruzione, Educazione, Formazione Professionale (17) 29 AGC Lavori Pubblici (15) 29 AGC Piano Sanitario Regionale e rapporti con le USL (19) 28 AGC Programmazione, Piani e Programmi (03) 26 AGC Ricerca Scientifica, Statistica, sistemi informativi ed informatica (06) 2 AGC Sviluppo Attività Settore Primario (11) 29 AGC Sviluppo Attività Settore Secondario (12) 28 AGC Sviluppo Attività Settore Terziario (13) 27 Commissariato di governo per l’emergenza rifiuti nessuna risposta Ufficio di piano Totale 3 46 1 450 Distibuzione degli intervistati per "Area di appartenenza" AGC Affari Generali della Giunta Regionale (02) 46 27 1 26 3 AGC Assistenza Sanitaria (20) AGC Assistenza Sociale, Attività sociali, Sport, Tempo libero, Spettacolo (18) 29 AGC Avvocatura (04) AGC Bilancio, Ragioneria e Tributi (8) 29 28 AGC Demanio e Patrimonio (10) 23 29 2 31 AGC Ecologia, Tutela dell'ambiente, disinquinamento, protezione civile (05) AGC Gestione del personale, organizzazione e metodo (07) AGC Istruzione, Educazione, Formazione Professionale (17) AGC Lavori Pubblici (15) AGC Piano Sanitario Regionale e rapporti con le USL (19) 26 2 28 29 29 31 31 AGC Programmazione, Piani e Programmi (3) AGC Ricerca Scientifica, Statistica, sistemi informativi ed informatica (07) AGC Sviluppo Attività Settore Primario (11) AGC Sviluppo Attività Settore Secondario (12) AGC Sviluppo Attività Settore Terziario (13) commissariato di governo nessuna risposta Ufficio di piano 8. Anni di permanenza nell’attuale ufficio (valori aggregati) Anni di permanenza Valore assoluto Percentuale % effettiva 159 35% 40% da 6 a 10 85 19% 21% da 11 a 15 87 19% 22% da 16 a 20 42 9% 11% da 21 a 25 16 4% 4% da 26 a 30 8 2% 2% 53 12% 100% 450 100% da 1 a 5 nessuna risposta Totale Min 1 Max 30 Media 8.50 Moda da 1 a 5 (3) Mediana da 6 a 10 (9) Distribuzione degli intervistati per "Anni di permanenza aggregato" 35% 19% 19% 12% 9% 4% da 1 a 5 da 6 a 10 da 11 a 15 da 16 a 20 da 21 a 25 2% da 26 a 30 nessuna risposta Ultimo Ufficio di appartenenza Percentuale Proporzione Quadrato della proporzione 137 31% 0,31 0,096 Ente di formazione professionale 59 13% 0,13 0,017 Stesso ufficio 47 10% 0,1 0,010 Altro ente pubblico (ministeri, regioni, province, comuni) 36 8% 0,08 0,0064 Autorità di bacino e Commissariati di Governo 22 5% 0,05 0,0025 Aziende private 11 2% 0,02 0,0004 9 2% 0,02 0,0004 Nessuna risposta 129 29% 0,29 0,0841 Totale 450 100% Ultimo Ufficio di appartenenza AA.GG.CC. Giunta Regionale Altro Moda Squilibrio Valore assoluto AA.GG.CC. Giunta Regionale 0,217 Squilibrio normalizzato per il numero di categorie 0,5 Equlibrio 0,5 Distribuzione degli intervistati per "ultimo ufficio di appartenenza" AA.GG.CC. Giunta Regionale 29% 31% Ente di formazione professionale stesso ufficio altro ente pubblico (ministeri, regioni, province, comuni) Autorità di bacino e Commissariati di Governo 2% 2% aziende private 5% 13% 8% 10% altro nessuna risposta Ultima posizione ricoperta prima dell’attuale impiego Ultima posizione ricoperta Valore assoluto Percentuale Categoria C (ex sesto livello) 45 10% Categoria D (ex settimo e ottavo livello) 28 6% 5 1% 24 5% 8 2% Dirigente 17 4% Altro 27 6% Nessuna risposta 296 66% Totale 450 100% Categoria B (ex quarto livello) Docente Stessa qualifica Moda Nessuna risposta Distribuzione degli intervistati per "ultima posizione ricoperta" 350 66% 300 valore 250 200 150 100 50 10% 6% 0 Categoria C (ex sesto livello) Categoria D (ex settimo e ottavo livello) 1% Categoria B (ex quarto livello) 5% docente 2% 4% 6% stessa qualifica dirigente altro ultima posizione nessuna risposta Adeguatezza In una scala da 1 a 7 (dove 1 è il minimo e 7 è il massimo) quanto ritieni siano adeguate le strutture e gli strumenti di cui ti servi ed attraverso cui svolgi quotidianamente il tuo lavoro? a. Adeguatezza spazi Valore assoluto Percentuale somma dei quadrati degli scarti Scarti dalla media 1 57 13% -3 513 2 43 10% -2 172 3 52 12% -1 52 4 80 17% 0 0 5 78 17% 1 78 6 68 15% 2 272 7 45 10% 3 405 27 6% Totale 450 100% Media Nessuna risposta devianza (somma dei quadrati degli scarti) 1492 varianza (devianza normalizzata per Numero dei casi) 3,52 4 scarto tipo (radice quadrata della varianza) 1,87 Moda 4 Coefficiente di variazione V (scarto normalizzato per la media) 0,47 Mediana 4 b. Adeguatezza arredi Valore Assoluto Percentuale somma dei quadrati degli scarti Scarti dalla media 1 60 13% -3 540 2 45 10% -2 180 3 74 16% -1 74 4 73 16% 0 0 5 87 20% 1 87 6 50 11% 2 200 7 35 8% 3 315 26 6% Totale 450 100% Media 4 scarto tipo (radice quadrata della varianza) 1,81 Moda 5 Coefficiente di variazione V (scarto normalizzato per la media) 0,45 Mediana 4 Nessuna risposta devianza (somma dei quadrati degli scarti) varianza (devianza normalizzata per Numero dei casi) 1396 3,3 c. Adeguatezza PC e supporti informatici Valore Assoluto Percentuale somma dei quadrati degli scarti Scarti dalla media 1 32 7% -3,5 392 2 33 7% -2,5 206 3 59 13% -1,5 133 4 63 14% -0,5 16 5 92 21% 0,5 46 6 88 20% 1,5 198 7 54 12% 2,5 337 29 6% Totale 450 100% Media 4,5 Nessuna risposta Moda 5 Mediana 5 devianza (somma dei quadrati degli scarti) 1328 varianza (devianza normalizzata per Numero dei casi) 3,15 scarto tipo (radice quadrata della varianza) 1,78 Coefficiente di variazione V (scarto normalizzato per la media) 0,4 d. Adeguatezza strumenti di comunicazione (telefono, fax, intranet, ecc.) Valore Assoluto Percentuale somma dei quadrati degli scarti Scarti dalla media 1 47 10% -3,5 576 2 35 8% -2,5 219 3 53 12% -1,5 119 4 64 14% -0,5 16 5 81 18% 0,5 20 6 88 20% 1,5 198 7 54 12% 2,5 338 28 6% Totale 450 100% Media 4,5 Nessuna risposta Moda 6 Mediana 5 devianza (somma dei quadrati degli scarti) 1486 varianza (devianza normalizzata per Numero dei casi) 3,52 scarto tipo (radice quadrata della varianza) 1,88 Coefficiente di variazione V (scarto normalizzato per la media) 0,42 11. Articolazione territoriale In un’organizzazione complessa come la Regione Campania, l’articolazione territoriale degli uffici può impedire una reale e completa condivisione delle informazioni. Quanto sei d’accordo con tale affermazione? Valore Assoluto Percentuale % effettiva % cumulata Molto 120 27% 30% 30% Abbastanza 164 37% 40% Poco 85 19% Per Niente 37 Non So Nessuna risposta Articolazione Territoriale Totale 1-ph ph x (1-ph) 0,3 0,7 0,21 70% 0,7 0,3 0,21 21% 91% 0,9 1 0,09 0,08 8% 9% 100% 1 0 0 15 3% 100% 29 6% 450 100% Moda 2 (Abbastanza) Mediana 2 (Abbastanza) d* 0,6 ph 0,5 12. Rapporti interpersonali In una scala da 1 a 7 (dove 1 è il minimo e 7 è il massimo) quanto ritieni che influisca positivamente sul tuo lavoro il rapporto con: Valore Assoluto a. Colleghi Nessuna risposta Totale Moda Media Mediana Percentuale somma dei quadrati degli scarti Scarti dalla media 1 12 3% -4,5 243 2 7 2% -3,5 86 3 21 5% -2,5 131 4 34 8% -1,5 77 5 73 16% -0,5 18 6 114 25% 0,5 29 7 167 36% 1,5 376 22 5% 450 100% 7 5,50 6 devianza (somma dei quadrati degli scarti) 960 varianza (devianza normalizzata per Numero dei casi) 2,2 scarto tipo (radice quadrata della varianza) 1,5 Coefficiente di variazione V (scarto normalizzato per la media) 0,28 b. Dirigenti Valore Assoluto Percentuale 1 32 7% -4,5 648 2 11 2% -3,5 135 3 30 7% -2,5 187 4 27 6% -1,5 61 5 58 13% -0,5 15 6 109 24% 0,5 27 7 151 34% 1,5 340 32 7% 450 100% Nessuna risposta Totale Moda Media Mediana somma dei quadrati degli scarti 7 5,50 6 Scarti dalla media devianza (somma dei quadrati degli scarti) varianza (devianza normalizzata per Numero dei casi) 1413 3,4 scarto tipo (radice quadrata della varianza) 1,84 Coefficiente di variazione V (scarto normalizzato per la media) 0,33 c. Superiori Valore Assoluto Percentuale 1 26 6% -4,5 526 2 18 4% -3,5 221 3 26 6% -2,5 162 4 27 6% -1,5 61 5 76 17% -0,5 19 6 103 23% 0,5 26 7 142 31% 1,5 320 32 7% 450 100% Nessuna risposta Totale Moda Media Mediana somma dei quadrati degli scarti 7 5,50 6 Scarti dalla media devianza (somma dei quadrati degli scarti) 1335 varianza (devianza normalizzata per Numero dei casi) 3,2 scarto tipo (radice quadrata della varianza) 1,8 Coefficiente di variazione V (scarto normalizzato per la media) 0,32 d. Presidente/ Assessori Valore Assoluto Moda Media Mediana Scarti dalla media 1 140 32% -2,5 875 2 29 6% -1,5 65 3 36 8% -0,5 9 4 42 9% 0,5 11 5 44 10% 1,5 99 6 42 9% 2,5 262 7 62 14% 3,5 760 55 12% 450 100% Nessuna risposta Totale Percentuale somma dei quadrati degli scarti 1 3.50 4 devianza (somma dei quadrati degli scarti) 2081 varianza (devianza normalizzata per Numero dei casi) 5,27 scarto tipo (radice quadrata della varianza) Coefficiente di variazione V (scarto normalizzato per la media) 2,3 0,65 Valore Assoluto e. Utenti Moda Media Mediana Scarti dalla media 1 26 6% -4,5 526 2 15 3% -3,5 184 3 25 6% -2,5 156 4 39 9% -1,5 88 5 48 11% -0,5 12 6 103 23% 0,5 26 7 152 33% 1,5 342 42 9% 450 100% Nessuna risposta Totale Percentuale somma dei quadrati degli scarti 7 5,50 6 devianza (somma dei quadrati degli scarti) 1334 varianza (devianza normalizzata per Numero dei casi) 3,27 scarto tipo (radice quadrata della varianza) Coefficiente di variazione V (scarto normalizzato per la media) 1,8 0,33 13. Miglioramento lavorativo, conoscenza del clima interno, aspettative dei dipendenti, gratificazione economica e rapporto con dirigenti Quanto sei d’accordo con le seguenti affermazioni? A) Le condizioni lavorative dei dipendenti della Regione Campania sono migliorate negli ultimi tempi. Miglioramento lavorativo Valore Assoluto Percentuale % effettiva % cumulata 13 3% 3% 3 Abbastanza 165 36% 42% Poco 113 25% Per Niente 107 Non So Nessuna risposta Molto Totale 1-ph ph x (1-ph) 0,03 0,97 0,0291 45 0,45 0,55 0,2475 28% 73 0,73 0,27 0,1971 24% 27% 100 1 0 0 26 6% 100% 26 6% 450 100% Moda 2 (Abbastanza) Mediana 3 (Poco) d* 0,6316 ph 0,4737 B) I dipendenti della Regione Campania potrebbero fare molto di più di quello che fanno. Più di quello che fanno Valore Assoluto Percentuale % effettiva % cumulata Molto 155 35% 39% 39 Abbastanza 162 37% 40% Poco 65 14% Per Niente 20 Non So Nessuna risposta Totale 1-ph ph x (1-ph) 0,3 9 0,61 0,2379 79 0,7 9 0,21 0,1659 16% 95 0,9 5 0,05 0,0475 4% 5% 100 1 0 0 20 4% 100% 28 6% 450 100% Moda 2 (Abbastanza) Mediana 2 (Abbastanza) d* 0,601 ph 0,4513 C) Per far lavorare meglio i dipendenti della Regione Campania occorrerebbero ulteriori corsi di formazione. Più formazione Valore Assoluto Percentuale % effettiva % cumulata Molto 204 46% 49% 49 Abbastanza 140 31% 33% Poco 55 12% Per Niente 21 Non So Nessuna risposta Totale 1-ph ph x (1-ph) 0,4 9 0,51 0,2499 82 0,8 2 0,18 0,1476 13% 95 0,9 5 0,05 0,0475 5% 5% 100 1 0 0 6 1% 100% 24 5% 450 100% Moda 1 (Molto) Mediana 2 (Abbastanza) d* 0,593 ph 0,445 D) Per far lavorare meglio i dipendenti della Regione Campania andrebbe ulteriormente sviluppato un sistema che attribuisca al merito, alle competenze ed alla mole di lavoro un corrispondente riconoscimento economico. Riconoscimento economico Valore Assoluto Percentuale % effettiva % cumulata 305 68% 73% 73 Abbastanza 90 20% 21% Poco 14 3% Per Niente 11 Molto Non So Nessuna risposta Totale Moda 1 (Molto) Mediana 1 (Molto) d* 1-ph ph x (1-ph) 0,7 3 0,27 0,1971 94 0,9 4 0,06 0,0564 3% 97 0,9 7 0,03 0,0291 2% 3% 100 1 0 0 4 1% 100% 26 6% 450 100% 0,3768 ph 0,2826 E) Un rapporto più diretto e costante con la dirigenza assicura una migliore qualità nell’impegno lavorativo dei dipendenti regionali. Rapporto diretto con la dirigenza Valore Assoluto Percentuale % effettiva % cumulata Molto 201 44% 48% 48 Abbastanza 180 40% 42% Poco 30 7% Per Niente 13 1-ph ph x (1-ph) 0,4 8 0,52 0,2496 90 0,9 0,1 0,09 7% 97 0,9 7 0,03 0,0291 3% 3% 100 1 0 0 1 0% 100% 25 6% 450 100% Non So Nessuna risposta Totale Moda 1 (Molto) Mediana 2 (Abbastanza) d* 0,4916 ph 0,3687 14. Conoscenza dell’organizzazione (Vero/Falso) Secondo te, in Regione Campania: A) C’è un costante rinnovamento organizzativo Rinnovamento organizzativo Valore Assoluto Percentuale % effettiva Falso 235 52% 60% Vero 154 34% 40% 61 14% 100% 450 100% Nessuna risposta Totale Moda FALSO Vero B) Sono in atto procedure di snellimento burocratico Snellimento burocratico Valore Assoluto Percentuale % effettiva Falso 210 47% 54% Vero 181 40% 46% 59 13% 100% 450 100% Nessuna risposta Totale Moda Falso FALSO C) Si sta attivando l’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico Attivazione URP Valore Assoluto Percentuale % effettiva 64 14% 16% 327 73% 84% 59 13% 100% 450 100% Falso Vero Nessuna risposta Totale Moda VERO Vero D) Esiste una Commissione per le pari opportunità Pari opportunità Valore Assoluto Percentuale % effettiva 66 15% 18% 309 68% 82% 75 17% 100% 450 100% Falso Vero Nessuna risposta Totale Moda Vero VERO E) Non c’è un vero impegno per il cambiamento Nessun impegno al cambiamento Valore Assoluto Percentuale % effettiva Falso 187 42% 48% Vero 204 45% 52% 59 13% 100% 450 100% Nessuna risposta Totale Moda VERO Falso 15. Comunicazione interna In una scala da 1 a 7 (dove 1 è il minimo e 7 è il massimo) indica quanto, ciascuna delle seguenti opzioni, favorisce lo sviluppo ed il mantenimento di una buona comunicazione interna: a. Riunioni periodiche per Aree, Settori, Servizi Nessuna risposta Totale Moda Media Mediana somma dei quadrati degli scarti Valore assoluto Percentuali 1 33 7% -4,3 610 2 8 2% -3,3 87 3 26 6% -2,3 137 4 35 8% -1,3 59 5 83 18% -0,3 7 6 104 23% 0,7 51 7 130 29% 1,7 376 31 7% 450 100% 7 5,3 6 Scarti dalla media devianza (somma dei quadrati degli scarti) 1327 varianza (devianza normalizzata per Numero dei casi) 3,16 scarto tipo (radice quadrata della varianza) 1,78 Coefficiente di variazione V (scarto normalizzato per la media) 0,33 b. Newsletter, e-mail opuscoli informativi e circolari periodiche Nessuna risposta Totale Moda Media Mediana somma dei quadrati degli scarti Valore assoluto Percentuali 1 32 7% -3,8 462 2 21 5% -2,8 164 3 34 8% -1,8 110 4 58 13% -0,8 37 5 87 19% 0,2 3 6 77 17% 1,2 111 7 87 19% 2,2 421 54 12% 450 100% 7 4,8 5 Scarti dalla media devianza (somma dei quadrati degli scarti) varianza (devianza normalizzata per Numero dei casi) 1308 3,3 scarto tipo (radice quadrata della varianza) 1,81 Coefficiente di variazione V (scarto normalizzato per la media) 0,38 c. House organ somma dei quadrati degli scarti Valore assoluto Percentuali 1 39 9% -3,5 478 2 24 5% -2,5 150 3 45 10% -1,5 101 4 48 11% -0,5 12 5 73 16% 0,5 18 6 82 18% 1,5 184 7 100 22% 2,5 625 39 9% 450 100% Nessuna risposta Totale Moda Media Mediana 7 4,5 5 Scarti dalla media devianza (somma dei quadrati degli scarti) 1568 varianza (devianza normalizzata per Numero dei casi) 3,81 scarto tipo (radice quadrata della varianza) 1,95 Coefficiente di variazione V (scarto normalizzato per la media) 0,43 Valore assoluto d. Bacheche Nessuna risposta Totale Moda Media Mediana Percentuali somma dei quadrati degli scarti Scarti dalla media 1 48 11% -3,3 522 2 23 5% -2,3 122 3 42 9% -1,3 71 4 75 17% -0,3 7 5 76 17% 0,7 37 6 53 12% 1,7 153 7 92 20% 2,7 671 41 9% 450 100% 7 4,3 5 devianza (somma dei quadrati degli scarti) 1583 varianza (devianza normalizzata per Numero dei casi) 3,87 scarto tipo (radice quadrata della varianza) 1,97 Coefficiente di variazione V (scarto normalizzato per la media) 0,46 e. Eventi, convention, iniziative ricreative dei dipendenti Nessuna risposta Totale Moda Media Mediana Valore assoluto Percentuali somma dei quadrati degli scarti Scarti dalla media 1 45 10% -3,6 583 2 28 6% -2,6 189 3 44 10% -1,6 113 4 55 12% -0,6 20 5 77 17% 0,4 13 6 78 17% 1,4 153 7 80 18% 2,4 461 43 10% 450 100% 7 4,6 5 devianza (somma dei quadrati degli scarti) 1532 varianza (devianza normalizzata per Numero dei casi) 3,76 scarto tipo (radice quadrata della varianza) 1,94 Coefficiente di variazione V (scarto normalizzato per la media) 0,42 f. Chiarezza e condivisione dei valori all’interno dell’organizzazione Nessuna risposta Totale Moda Media Mediana somma dei quadrati degli scarti Valore assoluto Percentuali 1 19 4% -4,7 420 2 12 3% -3,7 164 3 12 3% -2,7 88 4 31 7% -1,7 89 5 50 11% -0,7 25 6 110 24% 0,3 10 7 175 39% 1,3 296 41 9% 450 100% 7 5,7 6 Scarti dalla media devianza (somma dei quadrati degli scarti) 1092 varianza (devianza normalizzata per Numero dei casi) 2,67 scarto tipo (radice quadrata della varianza) 1,63 Coefficiente di variazione V (scarto normalizzato per la media) 0,28 Valore assoluto Percentuali 1 41 9% -4 656 2 9 2% -3 81 3 28 6% -2 112 4 54 12% -1 54 5 83 18% 0 0 6 80 18% 1 80 7 107 24% 2 428 48 11% 450 100% g. Presenza dell’URP Nessuna risposta Totale somma dei quadrati degli scarti Scarti dalla media devianza (somma dei quadrati degli scarti) varianza (devianza normalizzata per Numero dei casi) 1411 3,5 Moda 7 scarto tipo (radice quadrata della varianza) 1,87 Media 5 Coefficiente di variazione V (scarto normalizzato per la media) 0,37 Mediana 6 16. 17. 18. Formazione professionale: ambito e accrescimento professionale 16. Negli ultimi due anni hai svolto corsi di formazione? Corsi di formazione Valore Assoluto Percentuale % effettiva SI 292 65% 69% NO 130 29% 31% 28 6% 100% 450 100% Nessuna risposta Totale 17. Se si puoi per favore indicarne l’ambito? A. Informatica Valore Assoluto Percentuale % effettiva 220 69% 76% NO 70 22% 24% Nessuna risposta 30 9% 100% Totale effettivo 320 100% nessun corso 130 Totale 450 SI Valore Assoluto Percentua le % effettiva 63 20% 78% 227 71% 22% 30 9% 100% Totale effettivo 320 100% nessun corso 130 Totale 450 B. Procedure amministrative SI NO Nessuna risposta C. Competenze specialistiche Valore Assoluto Percentuale % effettiva 62 19% 21% 228 72% 79% 30 9% 100% Totale effettivo 320 100% nessun corso 130 Totale 450 SI NO Nessuna risposta D. Rapporti con il cittadino, enti, imprese Valore Assoluto Percentuale % effettiva 9 3% 3% 281 88% 97% 30 9% 100% Totale effettivo 320 100% nessun corso 130 Totale 450 SI NO Nessuna risposta E. POR Valore Assoluto Percentuale % effettiva 19 6% 7% 271 85% 93% 30 9% 100% Totale effettivo 320 100% nessun corso 130 Totale 450 SI NO Nessuna risposta F. Altro Valore Assoluto Percentuale % effettiva 32 10% 11% 257 81% 89% 31 9% 100% Totale effettivo 320 100% nessun corso 130 Totale 450 SI NO Nessuna risposta 18. Quanto ritieni che le tue competenze professionali si siano accresciute? Accrescimento professionale Valore Assoluto Percentuale % effettiva % cumulata 1-ph ph x (1-ph) 30 9% 10% 10% 0,1 0,9 0,09 158 50% 55% 65% 0,65 0,35 0,2275 Poco 89 28% 31% 96% 0,96 0,04 0,0348 Per Niente 13 4% 4% 100% 1 0 0 0 0% 100% 30 9% nessun corso 130 100% Totale effettivo 320 Totale 450 Molto Abbastanza Non So Nessuna risposta Moda 2 (Abbastanza) Mediana 2 (Abbastanza) d* 0,47 ph 0,3523 19. Miglioramento organizzativo (efficacia) – Multiresponse 19. Al fine di migliorare l’efficacia organizzativa della Regione Campania su quali aspetti interverresti con maggior forza? (indicarne almeno tre) 19. Multiresponse Valore assoluto Percentuale Rapporto con Enti 137 10% 36 3% Rapporto con i cittadini 182 13% Informatizzazione della macchina regionale 217 16% Personale 261 19% Distribuzione Spazi ed Uffici 144 11% Comunicazione interna 203 15% Monitoraggio dei procedimenti amministrativi e degli accessi 149 11% 34 2% 1363 100% Rapporto con Imprese Altro Totale 20. Domanda Aperta (aggregata per tipi e concetti generali dopo la somministrazione) 20. Oltre alle indicazioni sopra elencate sapresti dare suggerimenti su altri aspetti che, a tuo giudizio, concorrono a migliorare il funzionamento e l’organizzazione della Regione Campania? Valore assoluto Percentuale Azioni di miglioramento organizzativo come programmazione, informatizzazione, controllo di gestione, cambiamenti strutturali 57 11% Formazione professionale e aggiornamento continuo 20 4% Riorganizzare il personale con le professionalità esistenti (gestione delle risorse umane, valorizzazione professionale interna, meno consulenti esterni) 91 18% Meno politica e favoritismi 24 5% Gratificazione professionale ed incentivazioni economiche 57 11% 5 1% Nessuna risposta 244 50% Totale 498 100% Aspetti per migliorare Altro Domanda "Aperta": suggerimenti 300 244 250 200 150 100 91 57 50 57 24 20 5 0 azioni di miglioramento organizzativo (programmazione, informatizzazione, controllo di gestione, cambiamenti strutturali) formazione professionale e aggiornamento riorganizzare il personale con le professionalità esistenti (gestione delle risorse umane, valorizzazione professionale interna, meno consulenti esterni) meno politica e favoritismi gratificazione professionale ed incentivazioni economiche altro nessuna risposta