cronache ipogee
pagine di informazione speleologica per il Friuli Venezia Giulia - n. 2/2016
LA GROTTA DELL'ELMO
MESSA IN SICUREZZA E PULITA
Una grotta appena riarmata, fittonata di fresco con un
armo doppio creato apposta
per fare le uscite dei corsi,
non poteva rimanere così sporca.
Andava ripulita.
E il 13 febbraio è stato il giorno della
grande pulizia. La pulizia della Grotta
dell’Elmo, la 542/2696 VG.
19 speleologi all'interno e 4 all'esterno hanno lavorato tutta la mattinata,
sempre con il sorriso, per riportare
alla sua originaria bellezza la Grotta
dell’Elmo, 100 metri di profondità e 70
di sviluppo, una fenditura nella roccia
all’interno della riserva naturale del
Monte Orsario, un ampio pozzo, dove
si celano piccole nicchie che proteggono alcuni nidi di colombi selvatici,
che si conclude in una grande caverna,
ben concrezionata.
Le immondizie erano ovunque: sparse
sotto l’apertura del pozzo, sulla china
detritica, in piccole “sacche” laterali.
Abbiamo trovato, e raccolto, di tutto: una Vespa Primavera 125 quasi
integra, a cui mancava ovviamente
il numero di telaio, metri e metri di
pellicola cinematografica, centinaia
di lattine - con reperti storici come la
Coca Cola delle Olimpiadi di Mosca
del 1980 - e poi pezzi di un televisore,
bidoni di olio di semi, ingranaggi a cremagliera, elementi di qualche vecchio
macchinario da cava e tanto vetro.
Dalla grotta sono usciti 14 sacchi
speleo, di cui 5 grandi, tutti belli pieni:
11 sono stati portati su in corda dagli
speleologi e gli altri sono risaliti con
il big bag, un borsone enorme in materiale plastico creato per spostare il
materiale edile con la gru.
Il big bag, che conteneva anche la
vespa, è stato tirato su a mano, con
un tiro alla fune a cui abbiamo partecipato tutti.
Il coordinamento di noi, novelli marinai-galeotti di una galea dove non
si remava ma si tirava, è andato al
Capogita per antonomasia, Moreno.
Che, per fortuna, alla fine era soddisfatto del lavoro. “Sono contento di
come è andata. Abbiamo recuperato
circa 2 metri cubi di materiale, tutti
I sacchi pronti a salire.
Il consistente gruppo di speleologi del CAT che ha pulito la Grotta dell'Elmo. (Daniela Perhinek)
(Daniela Perhinek)
cronache ipogee
si sono dati da fare e c’è stato uno
splendido spirito di collaborazione”,
ha dichiarato alla fine, accennando un
lievissimo sorriso.
Anna Pugliese
Recupero del big bag.
(Franco Gherlizza)
Il big bag arriva in superficie. (Franco Gherlizza)
febbraio 2016...
Riconfermato il
consiglio direttivo
della "lindner"
per l'anno 2016
Il Consiglio Direttivo della "Lindner" per l'anno
2016: Enrico Magrin, Marco Petruzzi. Antonella
Miani, Maurizio Comar, Cristiano Peressini.
Con i nuovi allievi alla Pecina pod Strzen
(Slovenia).
(Daniela Perhinek)
Nel corso dell'Assemblea Annuale
della Società di Studi Carsici A. F.
Lindner, svoltasi in dicembre, si sono
tenute le elezioni per il nuovo Consiglio
Direttivo.
Per l'anno 2016 Presidente è Miani
Antonella, Vice Presidente: Cristiano
Peressini, Direttore Scientifico: Maurizio Comar, Direttore Tecnico: Enrico
Magrin, Economo Magazziniere: Marco
Petruzzi.
Sono stati quindi riconfermati tutti i
membri del consiglio direttivo dell'anno
precedente.
La Società Lindner, nel 2016, giunge
al trentesimo decennale dalla sua fondazione, avvenuta nel lontano 1986 e
si appresta a dare alle stampe l'ultimo
numero della propria pubblicazione,
Studi e Ricerche, che in questo caso
si tratterà di una monografia a cura di
Fabrizio Bosco su esplorazioni e studi
effettuati in territorio serbo.
Antonella Miani
CAT - GRUPPO GROTTE
gennaio 2016
Chi ben comincia...
Inizio decisamente soddisfacente per
l'attività del Gruppo Grotte del Club
Alpinistico Triestino, nel 2016.
Sul libro dell'attività svolta dai soci, nel
mese di gennaio, sono riportate 41
uscite in buona parte esplorative ma
anche per studio e documentazione.
Allenamento (2)
Cava di Zolla (2)
Messa in sicurezza (4)
Grotta Natale (San Pelagio) (2)
Grotta dell'Elmo (Fernetti) (2)
Gemona del Friuli. Conferenza di Guglielmo
Esposito sui rifugi cittadini. (Antonella Prenassi)
Esplorazione (29)
Sul Carso Triestino: Abisso di Fernetti
(2) Grotta nell'Orto, Abisso della Cava
Faccanoni, Abisso Romano Ambroso,
Grotta Savi, Grotta di Ternovizza,
Grotta Berlova, Grotta Ercole, Grotta
dell'Orso, Grotta del Colle San Primo,
Grotta Nuova a S della Stazione di
Aurisina, Grotta Natale, Grotta Nino
cronache ipogee
Prete, Grotta Alessandra, Cavernetta
della Trincea, Cavernetta a E della
quota 395, Grotta 1 sul costone, Grotta
Silvia Lauri, Grotta delle Perle.
Sul Carso Isontino: Grotta degli Austroungarici e Grotta Andrea (Doberdò
del Lago).
In Slovenia: Jama Za Teglovko, Stota
Jama, Grotta presso l'Abisso di Laze,
Toncetova Jama, Pecina na Padezu,
Pecina pod Strzen, Polina Pec.
Didattica (2)
Grotta del Bufalo (Scuola Caprin).
Lezione in classe (Scuola Rossetti).
Tutela ambientale / biologia (3)
Grotta 1 di Basovizza, Grotta ai piedi
del Monte Cocusso, Grotta Vitali.
Rilievo di nuove grotte (1)
Cavernetta presso Samatorza.
Il merito, che ha permesso di raggiungere questi risultati, si deve
unicamente all'attività svolta dagli
speleologi del Gruppo Grotte che, tra
l'altro, proprio nel mese di gennaio, è
cresciuto di numero grazie all'arrivo
di nuovi soci.
Al momento attuale il gruppo è composto da 47 speleologi che svolgono
attività continuativa.
“Lectio Magistralis”
alla Università
della Terza Età
di Gemona del Friuli
Il 9 febbraio gli “studenti” della Università della Terza Età di Gemona
del Friuli hanno avuto una “Lectio
Magistralis” sui “Rifugi cittadini sotto
il Castello di Gemona del Friuli”.
L’ARCA (Associazione Regionale Cavità Artificaili) di Osoppo, chiamata dal
docente Sig. Luciano Vale a illustrare
le tipologie di costruzione, gli usi e
quanto è stato scoperto, anche con i
faldoni dell’Archivio Storico della Città
di Gemona del Friuli, è stata rappresentata dal Dott. Guglielmo Esposito
e da Antonella Prenassi.
Interessatissima la platea degli “studenti” con domande ad hoc su quanto
illustrato.
A Pippilandia
tutto può succedere
(recensione)
Ultimamente parecchi speleo si sono
avventurati nel vasto mondo della
letteratura, con risultati spesso godibili, talvolta coinvolgenti, sempre
interessanti.
Ma si è trattato sempre di racconti o
resoconti di vita vissuta o sognata, di
grotte affrontate con animo entusiasta
e poi finite, non finite o finite male,
esplorazioni di stati d’animo in cui il
mondo sotterraneo ora era protagonista, ora faceva da sfondo.
Tutte composizioni realizzate da adulti
e ad un pubblico adulto rivolte.
Il libro di Maria Pia Zay A Pippilandia
tutto può succedere esce da questo
schema.
È un’opera che parla del fascinoso
mondo delle grotte scritto sì da un
autore che le grotte le conosce per
averle esplorate e poi per lavorarci
tuttora, ma che è rivolto al mondo
dell’infanzia, parlando delle grotte con
un linguaggio adatto ai bimbi delle
scuole di primo grado.
Un libro che, sulle orme di analoghe
pubblicazioni di minor spessore (una
per tutti è l’opuscolo ”Capitan Rudista”
dello studioso da poco scomparso
Ruggero Calligaris) si prefigge lo scopo
di istruire divertendo.
Strutturato su diciassette capitoletti
conduce il lettore, assieme ad una
turbolenta classe di giovani pipistrelli
(i Pippi), cui se ne aggiunge una di
Anfitei (i protei), ad una gita scolastica
nel mondo delle grotte.
Ogni capitoletto – una parte della gita
scolastica – unisce alla descrizione
della grotta visitata un giocoso e
mirato insegnamento: come e perché
sono nate le grotte, come si sono
formate le compagini rocciose in cui si
sviluppano, i fiumi che le percorrono,
la crescita delle stalattiti e stalagmiti
(ed il matrimonio fra queste con la
formazione delle colonne).
In pratica tutto quanto si trova in un
manuale di speleologia, ma scritto e
spiegato in modo tale da essere capito
dai bambini a cui è diretto.
L’Autrice, già speleologa, guida naturalistica e tuttora guida alla Grotta
Gigante, riversa nelle pagine di questo libro tutta la sua esperienza di
accompagnatrice di turbolente classi
di studenti e scolari nella visita della
grotta.
Il comportamento dei Pippi rispecchia
quello delle chiassose comitive che
annualmente scendono nella grande
cavità del Carso triestino mentre le
scenette esplorative che si susseguono
nella narrazione possono trovare il corrispettivo nei ricordi di ogni speleologo
(a cominciare da quelli dell’Autrice).
Un cenno particolare meritano le
illustrazioni, parte in bianco e nero
e parte a colori, dovute alla magistrale matita di Chiara Sciannamblo.
Quest’abile disegnatrice ha saputo
non soltanto riprodurre fedelmente
gli ambienti ipogei come vengono da
noi percepiti, ma anche umanizzare i
loro abitanti rendendoli vivi e simpatici,
evidenziando le caratteristiche con cui
l’Autrice li aveva proposti.
In conclusione un bel libro, che però
Circolo Speleologico
e Idrologico Friulano
Venerdì2626febbraio
fHEEUDLRDOOHRUH
Venerdì
alle ore 17.30,
presso il Salone del Consiglio Provinciale,
in Piazza Patriarcato 3 a Udine, verrà presentato il volume
Sopra le grotte
a cura di Giuseppe Muscio e Andrea Mocchiutti
nell’occasione verrà proiettato il video Il
giardino di pietra, realizzato in full HD
da Ivo Pecile e Sandra Tubaro (SentieriNatura) sull’Altopiano del Canin
La presenza della S.V. sarà particolarmente gradita
L’Assessore all’Ambiente
dott. Carlo Teghil
cronache ipogee
Il Presidente della Provincia
on. Pietro Fontanini
si può ottenere soltanto per via telematica acquistandolo su AMAZON
in versione cartacea o digitalizzata.
Andando a navigare sul sito www.
pippilandia.it, a lui dedicato, si possono
vedere le anticipazioni e le modalità
di acquisto in vari formati (e-book per
pc, smartphone, tablet; kindl, cartaceo)
cliccando gli appositi bottoni che si
trovano sulla pagina “CASA”, la corrispondente “home page” in inglese.
A Trieste lo si può sfogliare, ma non
acquistare, presso la “Rigatteria”
di Claudio e Laura Dipinto in via
Malcanton 12 (dietro al palazzo del
Comune).
Pino Guidi
Z ay Maria Pia, s.d. (ma 2015): A Pippilandia tutto può succedere, Streetlib,
Wroclaw, Poland, by Amazon Fullfilment, s.d, (ma 2015), pp. 233, illustrazioni di Chiara Sciannamblo, ISBN
9786050492552
È uscito il libretto
con i racconti
del concorso
nazionale
speleologia Per ragazzi
«premio edi umani»
Lunedì 29 febbraio, nel corso dell'annuale incontro sulla speleologia con i
ragazzi della Scuola Media "Nazario
Sauro" di Muggia, sono stati consegnati, alle insegnanti e ai ragazzi che
hanno fatto da giuria, le copie del
libretto che raccoglie i racconti che
hanno partecipato al Concorso Letterario per ragazzi bandito in occasione
del 70° anniversario della Fondazione
del Club Alpinistico Triestino e dedicato
al ricordo di Edi Umani, per tutti noi
"Bunny".
“Le Alpi viste dal Carso”
(RECENSIONE)
Autore: Carlo Genzo
Editore: Lint (www.linteditoriale.com)
Pagine: 28
Prezzo di copertina: offerta libera
Reperibilità: Cammina Trieste
Indirizzo: via Carducci 35
Orario: martedì 10-11.30
Telefono: 040 762132
I saluti da parte del sindaco di San Dorligo /
Dolina, Sandy Klun.
(Claudio Bratos)
Questa del maggio 2015 è la seconda edizione, riveduta e corretta, la
prima risale al 2006 uscita sempre
per lo stesso autore e la stessa casa
editrice.
cronache ipogee
La pubblicazione è stata realizzata con
il contributo della Regione Autonoma
Friuli Venezia Giulia e dall’associazione COPED-Camminatrieste presso la
quale sono reperibili le copie.
Il volume di formato 10x19 cm si
compone di una prima parte di 13
pagine dove, nelle prime quattro,
viene descritta e motivata la scelta
del punto di osservazione che è il
Monte S. Leonardo rispetto altre cime,
anche più elevate, dell’altipiano e alla
strumentazione utilizzata.
Queste prime pagine sono corredate
da belle immagini i cui autori sono Andrea Lasorte e Fabio Venturini mentre
la copertina è di Dario Gasparo.
Seguono quindi delle pagine che descrivono quanto si può vedere girando
in senso orario, da ovest verso est, in
settori di 10 gradi partendo dai monti
Lessini (270°) e finendo con la Selva
di Ternova (10° Nord).
Le successive pagine rappresentano,
in modo schematico, quanto si può
osservare nei vari settori con la raffigurazione, partendo dal verde chiaro
e finendo con il rosa, dei vari piani
di distanza.
I numerosi punti notevoli sono indicati
con numeri e nella parte bassa di ogni
pagina si trova la corrispondenza fra
numero e vetta. In tutto le voci sono
236 ed è divertente scoprire o avere
conferma di quello che si osserva.
Detto ciò non resta altro che augurare
buone esplorazioni ottiche alla scoperta e al riconoscimento delle cime nel
panorama offertoci dalla catena alpina.
Alessandro Tolusso
PRESENTATO IL LIBRO
SULLE GROTTE
NATURALI DEL COMUNE
DI SAN DORLIGO
DELLA VALLE / DOLINA
Sabato 27 febbraio, presso il Centro
Visite della Riserva Naturale della Val
Rosandra / Dolina Glinščice è stato
presentato il volume, di Maurizio Radacich e Remigio Bernardis, «Le cavità
naturali del Comune di San Dorligo
della Valle / Občina Dolina».
Dopo l'introduzione di Franco Gherlizza e i saluti a parte del sindaco
di San Dorligo, Sandy Klun, il folto
pubblico presente in sala è stato intrattenuto da Maurizio Radacich che
ha descritto non solo i temi relativi
alla speleologia ma anche quelli storici e naturalistici che caratterizzano il
territorio in esame.
Maurizio Radacich.
Parte del pubblico in sala.
(Claudio Bratos)
(Claudio Bratos)
L'ATTIVITà didattica
con le Scuole
nel mese di FEBBRAIO
Il mese di febbraio ha visto il Gruppo
Grotte del Club Alpinistico Triestino
impegnato sia nella didattica scolastica
che in escursioni in grotta.
Il 22 febbraio è stata la volta di 24
alunni ed i loro insegnanti della 1a media della Scuola N. Sauro di Muggia,
che si sono avventurati nell'esplora-
zione della Grotta Bac di Basovizza
(64/49VG)
Dopo le recenti piogge la grotta era
piuttosto scivolosa e la discesa che
porta all'ingresso è stata facilitata da
una corda sistemata dagli speleologi
a guisa di passamano.
All'interno, dopo aver superato il passaggio della "trincea" e raggiunta la
sala interna è stata una sorpresa trovare tutte le vaschette in concrezione
piene d'acqua fino all'orlo.
Numerosi gli esemplari di Titanethes
albus (crostacei isopodi) che camminavano sia sott'acqua che tra i rami
marcescenti.
L'avvistamento di un pipistrello ha permesso di affrontare il tema riguardante
la fauna cavernicola.
Dopo l'ultima "strettoia", nella caverna
terminale si è parlato del clima delle
grotte e si è attuato l'esperimento di
restare al buio assoluto.
Due giorni dopo, il 24 febbraio, la Grotta Azzurra di Samatorza (34/257VG) è
stata affollata da ben 60 ragazzi più
4 insegnanti dell'Istituto professionale
CIOFS di Trieste.
La notevole illuminazione ha permesso
di avere una visione completa della
grotta e di poter contare, appesi al
soffitto, almeno dieci pipistrelli appartenenti alle specie rinolofo maggiore
e rinolofo minore.
Oltre a parlare delle specie troglofile si
sono pure affrontati argomenti storici
che riguardano l'uso fatto della grotta
durante la Prima Guerra Mondiale.
A parte una scarpa di cui il fango voleva appropriarsi, tutti sono risaliti con
una bella esperienza da raccontare.
In entrambe le occasioni, abbiamo
provato a proiettare, nelle parti più
interne della grotta, un breve filmato
promozionale con l'intenzione di sentire il parere, soprattutto da parte dei
ragazzi, su questa "novità" ipogea che,
un po' prevedibilmente, ha riscosso
grande approvazione da parte dei
nostri giovani ospiti.
Quindi, ...da mettere in cantiere per le
prossime escursioni!
Lunedì 29 febbraio, invece sono stati
organizzati degli incontri con le classi
prime della Scuola Media "Nazario
Sauro" di Muggia presso l'aula video
dello stesso istituto.
I temi trattati, in questa occasione,
sono stati la tutela ambientale delle
grotte e i miti e le leggende legati
al mondo ipogeo del Friuli Venezia
Giulia.
cronache ipogee
In totale, alle tre iniziative, hanno partecipato 175 studenti e 12 insegnanti,
mentre i soci e i simpatizzanti che
hanno accompagnato i ragazzi: Alberto
Buonanno, Marino Codiglia, Sergio
Dolce, Franco Gherlizza, Dean Leonardelli, Fulvio Lepore, Mario Nacinovi,
Daniela Perhinek, Ferruccio Podgornik,
Andrea Sandorfi, Claudio Schiulaz,
Luca Trevisan e Tiziana Varcounig.
...e la discesa che porta all'ingresso è stata
facilitata da una corda...
(Franco Gherlizza)
22 febbraio 2016. Alla Grotta Bac con i ragazzi
della Scuola Media "N. Sauro" di Muggia.
(Franco Gherlizza)
24 febbraio 2016. Alla Grotta Azzurra con i
ragazzi della Scuola di Formazione Professionale
"CIOFS" di Trieste.
(Franco Gherlizza)
24 febbraio 2016. Incontro tra troglofili alla Grotta
Azzurra.
(Sergio Dolce)
Serata
di presentazione
del documentario
sulla sorgente
del Rio Vaat a Cesclans
Sabato 27 febbraio è stato presentato il
video realizzato per divulgare i risultati
di uno studio effettuato nel corso degli
ultimi cinque anni sul sistema carsico
presente sul territorio della Val del
Lago, compresa la sua connessione
con le numerose sorgenti idriche presenti nell’intorno.
Lo studio è stato realizzato dal Gruppo
Speleologico “M. Gortani” del CAI Sezione di Tolmezzo in collaborazione
con il Club Alpinistico Triestino (CAT),
con la consulenza di collaboratori
scientifici, quali il chimico Gianni Cella,
la geologa Antonella Astori, presenti
in questa occasione, e la collaborazione, fondamentale anche questa,
della idrologa Clarissa Brun e di molte
altre persone.
La realizzazione di questo video
faceva parte del Programma delle
attività dell’Ecomuseo per il 2014
ed è stato finanziato dall’Ecomuseo
mediante il contributo della Regione
FVG (LR 10/2006 - Ecomusei), della
Comunità Montana del Gemonese,
Canal del ferro e Val Canale e dei
Comuni di Bordano, Cavazzo Carnico
e Trasaghis.
La serata è stata introdotta dal coordinatore dell’Ecomuseo, Luigi Stefanutti,
che ha ricordato anche alcune recenti
iniziative realizzate dall’Ecomuseo e
poi il Consigliere ecomuseale e Sindaco di Cavazzo, Gianni Borghi, ha
evidenziato l’importanza di questa iniziativa e di tutte quelle lodevoli attività
che vengono svolte come volontariato,
esempio di passione e attaccamento
al territorio, che andrebbero maggiormente supportate e promosse anche
dall’ente pubblico.
La serata è poi proseguita con l’introduzione delle attività del Gruppo Speleologico, esposte dal suo Presidente,
Federico Piutti, e con l’esposizione
puntuale di Daniele Pascolini, componente del Team Rio Vaat.
Il video ha evidenziato tutto l’eccellente lavoro svolto dal Team, compresa
l’opera fondamentale di chi ha collaborato alla realizzazione pratica dello
studio con i rilevamenti, i prelievi e
l’assistenza agli esperti che hanno
collaborato alla ricerca.
Al termine del video c’è stata l’esposizione dei risultati dello studio con la
relazione del Coordinatore scientifico,
Gianni Cella (chimico), e della geologa,
Antonella Astori, che duettando simpaticamente con i dati rilevati hanno
avvalorato la tesi conclusiva, peraltro
condivisa.
Alla proiezione del video erano presenti un buon numero di spettatori interessati, giunti anche dai territori limitrofi,
che hanno assistito pazientemente alla
proiezione ed alla successiva esposizione dei dati scientifici, dimostrando
interesse fino alla conclusione della
serata.
La serata era naturalmente improntata
alla valorizzazione dell’importante lavo-
ro svolto dal Gruppo speleologico, ma
il Consigliere dell’Ecomuseo, Gianni
Borghi, ringraziando i componenti del
Team Rio Vaat ha colto l’occasione per
esporre la filosofia ecomuseale che
sottende questa come altre iniziative
alle quali l’Ecomuseo ha partecipato
e parteciperà in futuro.
Ci auguriamo comunque che questa
iniziativa, come altre realizzate in passato, ci consentano di attivare future
e proficue collaborazioni.
Tanto più che nel programma per il
corrente anno sono previste attività
che forse ci consentiranno di iniziare
un percorso condiviso di conoscenza
diffusa del territorio e l’attivazione di
un sistema di promozione e visita della
Val del Lago.
Foto e altre info su:
http://www.ecomuseovaldellago.it/serata-di-presentazione-del-documentario-sulla-sorgente-del-rio-vaat-a-cesclans/
cronache ipogee
È iniziato lo studio idrogeologico del sistema carsico
Davorjevo Brezno (Rodik - Slovenia)
Le esplorazioni da parte della Commissione Grotte Eugenio Boegan di Trieste congiuntamente agli speleologi sloveni
del gruppo Jamarsko društvo Hrpelje - Kozina nella grotta Davorjevo brezno stanno portando la cavità a diventare uno
dei maggiori e interessanti sistemi carsici della Slovenia.
Gli esploratori hanno capito subito l’importanza idrologica dell’abisso trovandosi a percorrere le vie sotterranee di un
grande collettore di oltre 4 km di sviluppo, da ciò la necessità di iniziare una serie di ricerche tra le quali la principale
è uno studio idrogeologico della Davorjevo intercalato nel contesto geografico e idrografico della zona.
FINALITÀ DEL PROGETTO
Gli obiettivi del lavoro, interamente finanziato dalla Commissione Grotte e sviluppato in convezione con il Nacionalni
laboratorij za zdravje, okolje in hrano (Laboratorio Nazionale per la Salute, l’Ambiente e gli Alimenti) di Capodistria
(Slovenia) sono relativi ad ottenere una caratterizzazione idrogeologica dell’area di studio, in particolare a definire il rapporto tra le tre matrici idriche principali: componente meteorica, componente superficiale, componente sotterranea.
Lo studio approfondito e multidisciplinare con monitoraggi a lungo termine andrà ad implementare le conoscenze della
circolazione idrica e sull’assetto geologico-strutturale, definendo:
le componenti del sistema fluviale: rapporto tra acque superficiali (run-off) e acque sotterranee;
la quota media dell’area di ricarica;
i tempi di residenza dell’acqua all’interno della struttura geologica;
modalità e area di alimentazione;
bacino di assorbimento;
modello idrogeologico.
SPECIFICHE ANALITICHE
A. misurazione dei principali parametri chimico – fisici (temperatura, conducibilità, pH, stima della portata) sia nei punti
idrici esterni, sia all’interno della grotta al momento del campionamento;
B. analisi chimica dei principali metalli disciolti Ca2+, Na+, Mg2+, K+, HCO3 - sia dei punti idrici esterni, sia all’interno della
grotta;
C. determinazione dei seguenti isotopi stabili: dell’ossigeno (d18O), dell’idrogeno (dD), del carbonio (d13C) nel carbonato
disciolto come DIC, sia nei punti idrici esterni che all’interno della grotta;
D. determinazione degli isotopi stabili (d18O) e dell’idrogeno (dD) nell’acqua meteorica;
E. determinazione del trizio (3H) come Unità Trizio (T.U.) nell’acqua piovana e nel corso d’acqua all’interno della grotta,
eventualmente si sceglie anche una sorgente esterna significativa.
MATERIALI E METODI
Le analisi chimiche e isotopiche verranno effettuate presso la sede di Capodistria del Nacionalni laboratorij za zdravje,
okolje in hrano, ente statale sloveno avente sede principale a Maribor. Per le analisi chimiche verrà utilizzata la metodologia analitica mediante ICP-OES (sorgente al plasma connessa con un rilevatore ottico), le analisi isotopiche dell’ossigeno, dell’idrogeno e del carbonio verranno fatte con tecnica IRMS (Isotope Ratio Mass Spectrometry) in “continuos
flow” utilizzando lo spettrometro di massa connesso a delle “periferiche” che trasformano il campione in gas rendendo
l’analisi il più accurata possibile essendo il gas omogeneo. Per la determinazione del trizio si utilizza la tecnica
della scintillazione liquida mediante
lettura diretta, previa concentrazione
elettrolitica del campione. Per quanto
riguarda le misurazioni di temperatura,
conducibilità e pH in situ che dovranno
essere fatte dagli speleologi, verrà
fornito loro uno strumento portatile
che dovrà essere verificato e calibrato
prima di ogni campagna di misurazioni,
l’occorrente per le calibrazioni verrà
fornito dal laboratorio. Per la stima
della portata del corso d’acqua in Davorjevo sarà predisposta una sonda in
continuo (così come per la misurazione
di temperatura, pH e conducibilità).
Riccardo Corazzi (CGEB)
Davorjevo Brezno.
(Peter Gedei)
Clarissa Brun (NLZOH)
cronache ipogee
MIGLIAIA DI MORTI, MIGLIAIA DI FIORI
di Roberto Ferrari
E ora non c’è pace più, in nessun posto, anima. Dove potremo nascondere la nostra amarezza? Alziamoci e camminiamo con i nostri cotidiani
passi lenti, in cerca della nostra solitudine. Il carso è un paese di calcari e di
ginepri. Un grido terribile, impietrito. Macigni grigi di piova e di licheni, scontorti,
fenduti, aguzzi. Ginepri aridi. Lunghe ore di calcare e ginepri.
Così scriveva Scipio Slataper.
Salgo sul Monte San Michele, alla Cima 3”, la Zona Sacra.
Non sono un estimatore dell’aspetto storico che queste terre hanno
subito negli ultimi cento anni e non sono affatto attratto da frammenti di ferro
arrugginito che hanno provocato morte e sofferenza, no.
Anzi.
Sono semplicemente un amante della Natura.
Il luogo mi appare più triste del solito: decine e decine di alberi di varie
essenze sono stati abbattuti: di loro rimangono ceppaie trasudanti linfa.
Chiudo gli occhi.
Sento improvvisamente il crepitio delle mitragliatrici e l’urlo delle motoseghe.
Le grida dei giovani soldati agonizzanti ed il silenzio degli alberi che
non possono parlare.
Questo scempio ambientale nell’illusione di riportare il sito alle condizioni
paesaggistiche di allora, di cento anni fa: questa la giustificazione ufficiale, ma
quello che appare ben in evidenza, a parte qualche traccia di trincea e muretti
difensivi diroccati, sono antenne, ripetitori, costruzioni in muratura per i servizi,
tralicci e cavi alta tensione, tubi per areazione e botole rigorosamente dipinte
di uno smagliante azzurro per niente militare, funi d’acciaio e reti metalliche
a consolidamento delle entrate delle gallerie, bottiglie, barattoli. Tutti elementi
che probabilmente non facevano parte del paesaggio di allora, ma non sono
un esperto della materia.
La Natura stava faticosamente tentando, quasi riuscendoci, di cancellare,
mascherare, nascondere gli orrori consumatisi in questi luoghi, ma l’uomo non
vuole dimenticare l’incoscienza e presuntuosa arroganza dei generali di allora
e si avvale della superficialità ed incompetenza degli “amministratori” di oggi
per continuare ad enfatizzare crimini che tuttora si consumano in altre, troppe
parti del mondo.
Ai margini dell’area profanata ed a perdita d’occhio, tra le pietraie incise
dalla dissoluzione carsica, migliaia di fiori. Primule, violette, bucaneve, crochi,
ellebori, narcisi. Tutti insieme, in questo febbraio che è già primavera.
Ogni fiore una giovane vita, quasi a voler ricordarci che loro sono là,
la Natura li ha presi in carico, li ha trasformati in una delle sue più belle e
dolci espressioni.
Non lapidi, targhe, monumenti, cerimonie, rievocazioni al limite di uno
sfruttamento commerciale e turistico: uno sfregio e spregio alla dignità ed al
rispetto umano.
Migliaia di morti, migliaia di fiori. Primavera dopo primavera.
Ad maiora!
Bibliografia essenziale
Alessandro Ambrosi, 2013 - Carso Triestino, Goriziano e Sloveno. 1:25.000.
1ª Edizione, Transalpina Editrice, Trieste, 2013
cronache ipogee
E ora non c’e pace più, in nessun posto, anima (Monte San Michele, Carso Classico), Febbraio 2016. (Foto R. Ferrari)
cronache ipogee
COMUNICATO STAMPA
"ALPI GIULIE CINEMA" ventiseiesima edizione
una intera giornata dedicata alla speleologia
Mercoledì 17 febbraio 2016 dalle ore 18.00 alle 23.00 al Teatro Miela, in Piazza Duca degli Abruzzi
3 a Trieste si è tenuto “HELLS BELLS Speleo Award”, maratona di video di speleologia, organizzata
da MONTE ANALOGO in collaborazione con la Commissione Grotte Eugenio Boegan.
L'appuntamento prevedeva una miscellanea di ben 12 audiovisivi (alcuni fuori concorso) con una
interruzione verso la 20.30 per le premiazioni, con la campana d’oro e la campana d’argento.
La giuria, composta da Ivan Bormann (regista e videomaker), Sergio Serra (speleologo, alpinista,
pubblicista, presidente di Monte Analogo), Marco Pavan (istruttore di scialpinismo, delegato del
Gruppo Italiano Scrittori di Montagna), all'unanimità si è così espressa:
1° premio campana d'oro 2016
“Ayuan 2014, campo avanzato”, regia di Vittorio Crobu
Un cortometraggio che contiene tutto: natura selvaggia, esplorazione, continenti lontani,
speleologia, ricerca, cooperazione in team, immagini spettacolari. Insomma un ottimo mix di
avventura e cinematografia di azione.
2° premio campana d'argento 2016 “BC4 – Mala Boka”, regia di Davide Antonini e Alberto dal
Maso
La cronaca quasi in diretta di una grande traversata oltre i mille metri di profondità, dal ritmo
incalzante e coinvolgente, ben raccontata anche per i non addetti ai lavori. La giovane età
dell'autore accresce il significato di questo premio.
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Menzione speciale
“Diversamente speleo”, regia di Alessandro Sedran
Bel racconto, sincero e diretto di una esperienza di solidarietà senza retorica o enfasi.
Menzione speciale
“Grande Poiz, storia di un sogno e di acqua”, regia di Alessandro Moset
Un documento completo, ben realizzato, su un enorme complesso di esplorazioni ed il suo sogno
di giunzione da record.
Per ricordare “ICARO” Corrado De Monte scomparso nel 2013, dopo la visione dei filmati in
concorso, è stato proiettato “Sotto la giungla il fiume”, vincitore al Festival di Trento del 1996 come
miglior film italiano, dove Icaro diventa uno speleosubacqueo di buona volontà e salva i suoi amici
bloccati dalla piena del fiume. Registi Claudio Norza e Andrea Gobetti, quest'ultimo presente in
sala. La serata si è così evoluta in un piacevole ed avvincente intreccio tra ricordi, interviste agli
autori vecchi e nuovi, letteratura e cinema di esplorazione.
Ad Andrea gli amici ed estimatori triestini della Commissione Grotte E.Boegan e di Monte Analogo
hanno dedicato un riconoscimento speciale per i 40 anni della prima edizione di “Una frontiera da
immaginare”, libro che a metà degli anni '70 ha gettato una nuova prospettiva ed aspettativa per i
giovani speleologi di allora ma sicuramente ancora attuale oggi.
La rassegna si concluderà mercoledì 24 febbraio al Bar Libreria KNULP con il XXII Premio Alpi Giulie
Cinema “La Scabiosa Trenta”.
MONTE ANALOGO
Via Fabio Severo 31 – Trieste
Tel. (+39) 040 761683 Cell. (+39) 335 5279319
[email protected] www.monteanalogo.net
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marzo 2016...
sul sito di tripadvisor
la kleine berlin
AVANZA NELLA CLASSIFICA
Aggiorniamo l'elenco,
pubblicato da Tripadvisor,
dove la Kleine Berlin si trova
al 6° posto sui 142 luoghi
da vedere a Trieste.
Commissione Tutela Ambiente Montano
T.A.M.
1
2
3
4
5
6
-
Piazza dell'Unità d'Italia
Castello di Miramare
Carso Triestino
Museo Risiera di S. Sabba
Golfo di Trieste
Kleine Berlin
MARZO 2016
Mercoledì 2 marzo - ore 19.00 presso la sede sociale:
Proiezione “Qui Alpina: I soci presentano”:
VT.A.M 25 anni dopo: sempre nella natura”.
Adriana Varisco
Venerdì 18 marzo presso la sede sociale:
“Caverne e particolarità storico-naturalistiche della zona
compresa fra Hruševje, Orehek e Pivka”.
Elio Polli
Domenica 20 marzo:
Escursione con visita ad alcuni ipogei situati nella zona
racchiusa fra Hruševje e Pivka (Slovenia).
Elio Polli
26° Corso di Determinazione
di
Alberi ed Arbusti
Le doline carsiche
Le lezioni si terranno nella Sala Proiezioni della S.A.G.
Le iscrizioni sono a numero chiuso (20)
e sono aperte dal 20 febbraio.
Martedì
Sabato
Martedì
Martedì
Martedì
08 marzo 2016 ore
12 marzo 2016
15 marzo 2016 ore
22 marzo 2016 ore
29 marzo 2016 ore
19.00-20.30
uscita
19.00-20.30
19.00-20.30
19.00-20.30
lezione
didattica
lezione
lezione
lezione
Viviana Zago, Franco Moselli e Alessandro Tolusso
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presentazione
del 8° numero
Di studi e ricerche
Nel XXX decennale dalla sua fondazione la Società di Studi Carsici A.
F. Lindner presenta l'VIII numero di
Studi e Ricerche dal titolo "180 grotte
per raccontare il fenomeno carsico in
Serbia" sabato 5 marzo 2016 alle ore
18,00 presso la Sala del Consiglio
Comunale, in Piazza dell'Unità, n. 1 a
Ronchi dei Legionari (Gorizia) a cura
del geologo dott. Maurizio Comar,
Direttore Scientifico della Società Lindner e dell'autore della pubblicazione,
Fabrizio Bosco.
Verrà proiettato anche un breve documentario sulle grotte della Serbia.
Alla fine della presentazione verrà
messa a disposizione dei presenti una
copia dell'opera.
Seguirà un momento conviviale.
Ingresso libero.
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Il Gruppo Operatori Naturalistici e Culturali
della S.A.G. Società Alpina delle Giulie
propone la conferenza:
Zecche, tra biologia e medicina.
Situazioni, problemi e precauzioni a Trieste e sul Carso
venerdì 04 marzo 2016
ore 19,00
presso la Sede - Via di Donota, 2
Trieste
Interverranno:
Prof. dott. Maurizio Ruscio
Azienda ospedaliera Universitaria di Trieste
dott. Simone Del Fabbro
Dip. di Scienze agroalimentari, ambientali e animali (Università di Udine)
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Club
Alpinistico
Triestino
Onlus
La S.V. è invitata alla proiezione del video
«IRANITA PROJECT»
(spedizione speleo-scientifica in Iran)
Risultati preliminari e progetti futuri
Venerdì 11 marzo 2016, alle ore 18.30
Sala conferenze “Ennio Gherlizza”
della galleria antiaerea «Kleine Berlin»
Via Fabio Severo (di fronte al n. civico 11)
a Trieste
Il direttore del Kowsar
Dr. Ahmad Afrasiabian
Il presidente della Ka.W.E.
Il presidente del CAT
Clarissa Brun
Lino Monaco
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ATTIVITÀ ED ESCURSIONI PER IL MESE DI MARZO 2016
6 Marzo 2016 - Escursione naturalistica - Sui passi delle venditrici ambulanti, dalla Valcellina
al Piave, Val Zemola e Casso
Escursione/attività semplice per tutti - Durata 6 ore - Ritrovo ore 10.00 - Centro visite Erto
6 Marzo 2016 - Phototrekking - Antichi mestieri - Strada da lis fornas
Escursione/attività semplice per tutti - Durata 5 ore - Ritrovo ore 8.00 - Centro visite Tramonti di
Sopra
12 Marzo 2016 - Corso di scialpinismo - Rifugio Pradut, Monte Ressetum
Escursione/attività semplice per tutti - Escursione/attività impegnativa per allenati - Durata 2 giorni
- Ritrovo ore 9.00 - Centro visite Claut
13 Marzo 2016 - Ciaspolata campo neve - La neve e i dinosauri - Casera Casavento, Pian de
Crode
Escursione/attività impegnativa per allenati - Durata 8 ore - Ritrovo ore 9.00 - Centro visite Claut
13 Marzo 2016 - Escursione diurna - Dal paese antico al paese palazzo - Centro storico di
Erto, lago e diga del Vajont, Casso
Escursione/attività semplice per tutti - Durata 3 ore - Ritrovo ore 9.00 - Centro visite Erto
13 Marzo 2016 - Escursione faunistica - Risveglio primaverile nella valle andreana
Escursione/attività semplice per tutti - Durata 4 ore - Ritrovo ore 8.00 - Centro visite Andreis
Geotrekking 20 Marzo 2016 - Geosito frana del Vajont
Escursione/attività semplice per tutti - Durata 3 ore - Ritrovo ore 10.00 - Centro visite Erto
26 Marzo 2016 - Passeggiata con l’asino - A spasso con l’asino Biagio
Escursione/attività semplice per tutti - Durata 3 ore - Ritrovo ore 10.00 - Centro visite Forni di
Sopra
28 Marzo 2016 - Ciaspolata serale - Il fiume nella neve - Da Confoth a Meluth
Escursione/attività semplice per tutti - Durata 4 ore - Ritrovo ore 17.00 - Centro visite Cimolais
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Milano
Spazio Oberdan
Viale Vittorio Veneto, 2
Trieste
Expocentre
Via Armando Diaz, 12
Orari mostra
feriale 9-13 / 15-20
festivo 9-20
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un abisso di occasioni...?
Sito internet: www.cronacheipogee.jimdo.com
Indirizzo di posta elettronica: [email protected]
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e sui pipistrelli
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Ultima copia rimasta: 5,00 Euro
Gianpaolo Fornasier
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cell. 335 6058868.
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o annulli filatelici
delle grotte turistiche
del Carso classico
(Italia e Slovenia)
Maurizio Radacich
e-mail: [email protected]
cell. 339 2539712.
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composto da tre volumi
Volume 1: I castelli del Friuli collinare - 240 pagine (17,00 Euro)
Volume 2: I castelli del mare e delle acque - 168 pagine (15,00 Euro)
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ULTIME TRE COPIE RIMASTE a 10,00 euro l'una (per informazioni: Franco [email protected])
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cronache ipogee - FSR-FVG e La Gazzetta dello speleologo