IL CIRCO DELLA NEVE VIZI E VIRTÙ DEI SINDACI DELLA VIALATTEA UNA MONTAGNA DI MANIFESTI CRISTINA PARODI ...UNA BELLEZZA MOZZAFIATO MAGAZINE SCIARE IN VIALATTEA il PIEMONTE MONDIALE Fogli informativi in Agenzia. GENIUS RICARICABILE. IL PRIMO CONTO CHE SI RICARICA E AZZERA IL SUO COSTO. www.possocontarci.it Ogni mese si ricarica, euro dopo euro. Da oggi puoi trovare Genius Ricaricabile in: vendita gas - servizio teleriscaldamento e cogenerazione AZIENDA ENERGETICA Dinamismo e tecnologia sono stati i principali fattori del successo dell’azienda energetica Metan Alpi Sestriere. Negli ultimi vent’anni abbiamo creato, sulle montagne olimpiche, un sistema di “produzione-distribuzione-utilizzo” del calore, su elevati standard e con risultati molto apprezzabili, caratterizzato da una forte anima tecnologica. L’obiettivo è la fornitura continua, sicura e garantita del gas metano per il riscaldamento domestico attraverso il teleriscaldamento (con produzione e distribuzione del calore a distanza) nel rispetto delle norme di qualità internazionali, senza trascurare la conseguente, sensibile diminuzione delle emissioni di C02 in sintonia con le direttive di Kyoto per la limitazione dei gas responsabili dell’effetto serra nel pieno rispetto dell’ambiente. Metan Alpi Sestriere Società di Vendita gas e di teleriscaldamento Uffici di Torino Via Bardonecchia 5 -10139 Torino (TO) Tel: (011) 333.09.11- Fax: (011) 333.09.39 Uffici di Sestriere Via Azzurri d'Italia - 10058 Sestriere (TO) Tel: (0122) 75.53.64 - Fax: (0122) 76.882 www.metanalpi.com Un’equazione firmata Metan Alpi VIALATTEA UN SOGNO DA VIVERE VIALATTEA A CHI VENNE L’IDEA? A SESTRIERE GOLF ANCHE D’INVERNO SAUZE FREERIDE I GOFRI E... SON SOLO FINESTRE IL MAGAZINE 6 • Un sogno da vivere 52 • Cristina Parodi: una bellezza mozzafiato di rita quarta di paolo blanc di donatella bernard a cura della redazione di enrico guala di simona molino di renato sibille 54 • Gian P. Gasperini: Sauze per amore di GIOVANNI BRASSO di ALESSANDRO PERRON CABUS di MAURO CARENA di PAOLO PEVERARO di ILARIA PERRON CABUS & mASSIMO BONETTI di GUALTIERO BRASSO a cura dell’ufficio commerciale di arturo allemand di vittorio salusso di paolo marre di rita quarta & A. perron cabus di valter bruno di amedeo macagno di paolo blanc di amedeo macagno di amedeo macagno 8 • Vendono la Vialattea!!! 10 • La Valle: un paradiso per gli sportivi 11 • Artigianato e montagna 57 • A Sestriere golf anche d’inverno 64 • L’Adventure Village di Sauze d’Oulx 67 • Sauze Freeride, mountain bike protagonista 12 • Riflessioni dall’interno 75 • C. Romean e l’Ecomuseo a Salbertrand 16 • Piemonte Mondiale 79 • Il popolo dell’incanto 20 • Sciare in Vialattea 24 • Vialattea: “Il circo della neve...” 28 • Vizi e Virtù... dei Sindaci della Vialattea 36 • Vialattea: a chi venne l’idea? 40 • Adolfo Kind 43 • Una montagna di manifesti 83 • Il cippo della Boursailles 87 • Portfolio 92 • I Gofri. Tradizione e modernità 101 • E...son solo finestre 106 • Sciabile: il progetto delle Scuole 108 • Gli atleti della Vialattea alla ribalta di claudio tescari lasciati trasp ortare dalle emozio della Vialatt ni anche in est ea ate Hanno collaborato: Giovanni Brasso; Alessandro Perron Cabus; Mauro Carena; Paolo Peveraro; Paola Parmentola; Ilaria Perron Cabus; Massimo Bonetti; Gualtiero Brasso; Ufficio Commerciale Sestrieres spa; Vittorio Salusso; Roberto Serra; Franco Capra; Mauro Cassi; Valter Marin; Roberto Faure; Andrea Maria Colarelli; Comunità Montana Alta Valle Susa; Amedeo Macagno; Rita Quarta; Cristina Parodi; Stefano Guindani; Paolo Blanc; Gian Piero Gasperini; Ufficio Stampa Genoa Calcio; Donatella Bernard; Hermann Casse; Paolo De Chiesa; Enrico Guala; Comune di Sauze d’Oulx; Simona Molino; Renato Sibille; Arturo Allemand; Paolo Marre; Valter Bruno; Carla Scorza; Carlo Tomasi; Scuole Sci Sauze d’Oulx Project e Freewhite ski Team ASD; Claudio Tescari; Matteo Ganora, Mauro Meneguzzi; Marita Bobba; Guia Perron Cabus, Brit Rubbio; Monica Allemand; Elisa Vottero; Carola Mellano; Claudia Debernardi; Riccardo Rosi. La Vialattea ringrazia: Azimut spa (pag. 2/3 - 110/111) - Discovery Italy (pag. 14/15)- Villaggio Olimpico Sestriere (pag. 19/42) - Autoexpert (pag. 22/23) - ADM Event Service (pag. 26/27) - ABC Gestioni (pag. 34/35 - 97) - Grand Hotel La Torre (pag. 39/107) - SnowCart (pag. 41) - EdiTur (pag. 47/78) - K’enz Cafè (pag. 48/74) - Comune di Oulx (pag. 50/51); IVS ed EdilCori (pag. 56/73) - Tecnocasa (pag. 62) - Tecnorete (pag. 63) - Centro Servizi Turistici Torino 2006 (pag. 66/86) - Gianinetti (pag. 72) - F.lli Martina (pag. 84/85) - Bon Ton di Pietrini (pag. 98/99) - Ada Sport e Ski Golf Sestriere (pag. 104/105) - Banca CRT Sestriere (II di cop) - Metan Alpi Sestriere (III di cop /pag. 100) - SAPAV (pag. 112) 4 VIALATTEA MAGAZINE - SESTRIERES spa DIRETTORE RESPONSABILE: RITA QUARTA EDIZIONI: ED. BLANC - PROGETTO, GRAFICA E IMPAGINAZIONE: PUBBLI&CO Pubblicità e Comunicazione - STAMPA: LITOGRAF Info: [email protected] - www.vialattea.it - [email protected] © è vietata la riproduzione anche parziale del materiale pubblicato. IV di Copertina: foto Matteo Ganora Supplemento al n° 40 di “Alta e bella” - Iscr. Tribunale di Torino n° 5130 del 3/04/1998 VIALATTEA MAGAZINE n° 0 - PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA, SPORTIVA E CULTURALE 5 • Calendario eventi 2008 SOMMARIO V ialattea 2008 calendario FEBBRAIO 9-10 SESTRIERE WORLD CUP SCI ALPINO 12 SESTRIERE FIS-SC-(SG+SL)-M* 13 SESTRIERE FIS-SG-M* 14-15 SESTRIERE FIS-2xSG-W* MARZO 13-14 15-16 22 27-28 29-30 CLAVIERE CLAVIERE SESTRIERE SAUZE D’OULX SESTRIERE FINALE COPPA EUROPA FINALE FIS CARVING CUP 28° UOVO D’ORO SAPAV FIS_NJR-2xGS-W-M FIS-GS-SL-M APRILE 1-2-3 5-6 9 10 11 12 SESTRIERE SESTRIERE SESTRIERE SESTRIERE SESTRIERE SESTRIERE FIS_JUN-2xGS-SL-M FIS-GS-SL-M FIS_NJR-GS-W-M FIS_NJR-GS-W-M FIS_NJR-SL-W-M FIS_NJR-SL-W-M *=GARE INSERITE NEL CIRCUITO ISTITUZIONALE GIOVANILE 5 Editoriale. UN SOGNO DA VIVERE UN SOGNO DA VIVERE DI GIOVANNI BRASSO PRESIDENTE SESTRIERES SPA 6 Qual è il motivo per cui le attività nascono e si sviluppano? Qual è la ragione che ci fa progettare, crescere, progredire, che ci fa creare ricchezza e benessere? C’e sempre una combinazione salutare di incoerenza e razionalità, di ambizione e di buon senso, di sogno e realtà. Così anche un imprenditore alla soglia dei 60 anni come il sottoscritto, può ancora innamorarsi di un’idea, di un progetto, di un territorio e gettarsi a capofitto in un’attività che considera -senza retorica- esaltante. Per me la Vialattea, il suo comprensorio e le sue enormi potenzialità rappresentano proprio questo: un sogno da vivere tenendo gli occhi sempre bene aperti. Ecco perché pur avendo già tante esperienze professionali ed imprenditoriali alle spalle e pur non dovendo più preoccuparmi del fine mese, ho deciso di dedicarmi con passione ed impegno a questa nuova avventura con il mio amico Alessandro Perron Cabus. Le ragioni di questa scelta vanno spiegate: l’ho fatta perché ho sempre avuto la curiosità di guardare dietro gli angoli e perché, da sempre, ho lottato per raggiungere traguardi che si spostavano davanti al mio cammino e da subito mi sono convinto di quanto le mie caratteristiche umane e professionali potessero diventare tutt’uno con questa nuova avvincente sfida. Semplicemente, sono fatto così: mi piace sognare, i sogni non hanno nulla di reale, di concreto, di tangibile, sono appunto sogni per la loro ideale improbabilità. La Vialattea, per me, è davvero un’avventura, anche se non dimentico mai la componente razionale e pragmatica del lavoro quotidiano, intanto perché ci troviamo ad operare in un contesto socio-politico ben più importante dell’azienda medesima, poi perché, direttamente o indirettamente, rappresentiamo la linfa vitale di questo contesto ed infine perchè ci si confronta con situazioni ambientali e meteorologiche sulle quali si ha ben poco potere. Da ottobre ad aprile, infatti, si è stabilmente sotto stress per 24 ore al giorno. Pensate sia brutto? Al contrario, è il senso della sfida, della competizione con se stessi, con le proprie paure, con le proprie ansie, con le proprie debolezze e con i fattori esterni; è il senso dell’avventura appunto. Probabilmente è proprio questa la magia di questo mestiere di questo territorio e di queste nostre montagne. Così come questa è la magia che ci fa constatare, anche visivamente, che quando giri la chiave che mette in moto gli impianti il mondo intorno a te cambia, le luci dei condomini si accendono, i negozi si riempiono, le strade si popolano di gente che ha voglia di divertirsi. C’è una sensazione che mi fa piacere trasmettere, quando giri quella famosa chiave pare quasi che la nebbia, capace di sbiadire il paesaggio fino al giorno prima, possa finalmente dissolversi per accendere la giostra del divertimento che ci accompagnerà per tutta la stagione. Senza enfasi: sono già profondamente riconoscente al sorriso pieno di fiducia che compare sul volto della gente, quando si determinano le condizioni per la produzione della neve, a quello dei turisti che scendono sul- Il Presidente Ing. Giovanni Brasso e l’Amministratore Delegato Alessandro Perron Cabus REDAZIONALE le splendide piste delle nostre montagne, alle dimostrazioni di apprezzamento di tutti coloro che sanno valutare l’importanza e la qualità del lavoro svolto. Apprezzo le critiche costruttive, i consigli utili e anche quelli inutili e le pacche amichevoli sulle spalle dalla gente; questo è il piacevole sortilegio del nuovo mestiere che ho deciso di intraprendere: il mestiere di impresario di un territorio. Non l’avrei mai detto sino a qualche tempo fa, sino a quando questa opportunità – perché di opportunità si tratta – mi è stata prospettata. La possibilità di fare un lavoro che, pur non essendo la forma di impresa più facile e redditizia di questa terra, sicuramente è una delle poche capace di darti delle sensazioni inimmaginabili ed ineguagliabili come quelle che viviamo tutti i giorni lavorando sulle nostre piste da sci. Questa Azienda, non sono soltanto io a dirlo, incarna davvero il motore di più comunità, influenza la vita quotidiana di migliaia di persone che da noi si aspettano molto, così come noi ci attendiamo sempre molto da loro. Per questo motivo sono conscio della responsabilità che abbiamo e non taccio l’ambizione di voler far crescere ancora la Vialattea come Azienda e quindi come territorio. L’aspirazione è quella di poterci sviluppare ulteriormente, introducendo nuove attività a quelle del nostro core business, creare le basi per costruire un largo azionariato, cimentarsi nel campo della borsa, capitalizzare la società con altri beni e strutture: sogni, sempre sogni, quelli che continuano a spingere la mia passione di uomo e di imprenditore. Però sogni solidi, perché fondati su progetti seri e su previsioni attente al futuro sviluppo di questo specifico mercato e sulla bellezza ineguagliabile di queste nostre montagne con le loro straordinarie risorse e potenzialità. 7 Editoriale. VENDONO LA VIALATTEA!!! VENDONO LA VIALATTEA DI ALESSANDRO PERRON CABUS AMMINISTRATORE DELEGATO SESTRIERES SPA 8 … La Vialattea !!! Poco più di due anni fa, si sparse la voce che il gruppo Fiat avrebbe venduto la Sestrieres SpA entro la fine di giugno 2006. Erano da pochissimi giorni terminate le Olimpiadi invernali ed il frastuono che la grande manifestazione sportiva, aveva portato con sé, ancora coinvolgeva in qualche modo Torino e le sue montagne. Questa notizia, che inizialmente sembrava la solita “bufala” poco per volta si rivelò vera ed il passa parola sulla vicenda, attrasse l’attenzione di tutti noi in alta Valle, diventando in poco tempo l’argomento principe. I vari ragionamenti sull’evento Olimpico da poco concluso, passarono in secondo piano. Per svariati giorni non riuscii ad abituarmi a questa novità, più tentavo di rimuoverla dalla mente, più mi ritornava in testa prepotentemente: vendono la Vialattea !!!. Avevo come la sensazione che ci stessero facendo uno “sgarbo” che passassero di mano, un qualcosa che non era logico cedere, in quanto “patrimonio” di un’intera Valle. Per un certo periodo mi parve come se stessero consegnando, e chissà a chi, le nostre montagne, il nostro cielo, i nostri torrenti. Ormai alla proprietà Fiat, ci eravamo tutti abituati da anni, era un qualcosa come al di sopra delle parti, era “Agnelli” e come tale appariva quasi “sovrannaturale”. Potevi condividerne o meno le scelte, apprezzarne o meno l’operato, non cambiava assolutamente nulla, rimaneva semplicemente una tua opinione personale, ma mai ci avrebbe sfiorato l’idea della possibilità che questa (per noi Valligiani) assoluta e determinante fonte di sopravvivenza e benessere, potesse essere rimessa sul mercato. Mentre continuavano le mie elucubrazioni quotidiane sulla Vialattea, una mattina accadde l’imprevedibile…. un amico mi telefonò, anticipandomi la visita di un suo conoscente che si diceva interessato a conoscermi. Il giorno dopo nel mio ufficio, un distinto signore (Gianfranco Brasso) si presentò, dicendomi che da informazioni assunte, mi avevano indicato come persona che poteva avere una visione abbastanza generale del turismo di Valle. Sulle prime pensai: ecco uno che non ha niente di meglio che farmi perdere mezz’ora di lavoro. Invece, circa quattro mesi dopo io e “l’Inge” in Via Nizza, firmavamo l’acquisto della Sestrieres. Trascorsi quei quattro mesi, tra i più intensi della mia vita, ci siamo subito trovati catapultati in una delle stagioni invernali, “meno invernali” di sempre…. pochissimi centimetri di neve… temperature estive. Ciò nonostante, imprecando contro le avversità e soffrendo quotidianamente, abbiamo tutto sommato portato a casa una stagione più che dignitosa e soddisfacente. Ora siamo alla nostra seconda stagione al timone del comprensorio, consapevoli dell’impegno assunto, ma sempre più soddisfatti della scelta fatta e con un pizzico d’esperienza in più. L’idea di creare un nostro “Magazine” mi è stata dettata anche dall’affetto che sento per questa mia Alta Valle e di conseguenza per il comprensorio sciistico della Vialattea. Vogliate perdonarmi, se qualche descrizione, qualche fotografia o racconto, potrà sembrarvi forse poco obiettivo o esageratamente di parte…. non è intenzionale ma probabilmente, provocato inconsapevolmente dal- La società che amministro, ha un palmares difficilmente eguagliabile: più di cento gare valevoli per la coppa del mondo, un mondiale, un’Olimpiade….non so quale altro comprensorio possa vantare altrettanto. Logicamente questo non è un punto di arrivo, ma un motivo di orgoglio che ci spinge a continuare su questa strada, mantenendo, se non addirittura ampliando, il vantaggio che abbiamo fin qui acquisito sui nostri concorrenti. Lo scorso inverno, in condizioni quasi proibitive abbiamo svolto due prove di coppa del mondo femminile e ne abbiamo recuperata una terza, che gli Svizzeri non sono stati in grado di organizzare. Quest’anno, le finali di Coppa Europa maschili e femminili che si svolgeranno a Montgenevre e Claviere in marzo, un super G e una discesa libera di coppa del mondo, dal sei al dieci febbraio al Sestriere, sono state propedeutiche, affinché la federazione internazionale prendesse la decisione di riconfermarci nuovamente lo slalom ed il gigante maschile di coppa del mondo, nella prossima stagione 2008/2009. Siamo anche l’unico comprensorio sciistico al mondo, dove puoi permetterti di sciare in due nazioni diverse, difatti partendo da Sauze D’Oulx o da Pragelato, attraverso Borgata, Sestriere, San Sicario, Cesana, Claviere, si raggiunge la francese Montgenevre, assolutamente senza togliere gli sci dai piedi ! Le recenti Olimpiadi ci hanno lasciato in eredità a San Sicario, una pista da Bob riconosciuta internazionalmente come la più tecnica e veloce in assoluto, usufruibile, oltre che per gli allenamenti delle squadre nazionali di tutto il mondo, anche dai turisti che possono volendo, provare l’emozione di buttarsi a circa 130 chilometri orari, nel tubo di ghiaccio Olimpionico. I trampolini del salto di Pragelato sono esteticamente uno spettacolo e anche qui ci si sta organizzando, affinché anche il semplice turista, “imbracato” e agganciato ad una fune di sicurezza, possa provare la sensazione di lanciarsi nel vuoto. Sui nostri 400 chilometri di piste, coperte per il 60% da innevamento programmato, le opportunità di scelta sono innumerevoli, dalle classiche piste “autostrada” dove tutti si sentono campioni, alle proibitive “nere” dove gli Atleti Olimpici ci hanno fatto sognare. Oppure in neve fresca, nei canaloni naturali, o ancora per i “Sauta Bialere” ovvero gli snow bordisti, nei nostri eccezionali snow park. Tutto questo lo scoprirete da soli, assieme alle tantissime “Baite” sparse sulle piste dove potrete riprendere fiato davanti ad un buon piatto di polenta o ad una “mocetta” di camoscio. Siamo certi che lo spettacolo, l’emozione delle nostre montagne dei nostri boschi, a fine inverno vi lascerà un poco di nostalgia…..niente rimpianti, sciolta la neve, molte delle piste si trasformano in esclusivi percorsi per le Montain Bike, sui nostri prati e boschi si possono effettuare meravigliose passeggiate a piedi ed a cavallo, i nostri ruscelli vi ospiteranno per “adrenaliniche” discese in rafting, le nostre pareti di roccia vi sfideranno ad arrampicarle, i parchi avventura, i ponti Tibetani, le piscine, i campi da Golf ed altre innumerevoli attività saranno una palestra naturale per mantenervi in ottima forma, per poi in inverno, nuovamente scatenarvi sulle piste della Vialattea…SULLE VOSTRE FANTASTICHE PISTE. VENDONO LA VIALATTEA l’amore che nutro per questi luoghi. Qui sono nato e qui ho vissuto tutta la mia vita. Fin da ragazzino mi sono reso conto del privilegio che la fortuna mi ha concesso nel farmi nascere tra queste montagne, ancor di più, oggi ho la possibilità (o la presunzione) assieme al mio amico Brasso, di aiutare questa Valle a migliorarsi, qualificandola sempre più, come uno dei comprensori internazionali di maggior rilievo turistico. 9 LA VALLE: UN AUTENTICO PARADISO PER GLI SPORTIVI UN PARADISO PER GLI SPORTIVI DI MAURO CARENA PRESIDENTE COMUNITÁ MONTANA ALTA VALLE SUSA L’adrenalina di una discesa mozzafiato sul bob o sugli sci. La quiete quasi irreale di una passeggiata solitaria in alta quota. La sfida di una parete di roccia da scalare e il divertimento di una giornata sulla neve. Dalle prime discese con la tecnica del telemark ai moderni impianti olimpici, un soggiorno in Alta Valle Susa è un’esperienza che non si dimentica. Con impianti sciistici all’avanguardia, l’Alta Valle è considerata un autentico paradiso per sportivi di ogni disciplina, ma con un grande valore aggiunto: storia e tradizione millenarie si abbinano ad un’offerta turistica di prim’ordine, ad un ambiente naturale unico e alle più moderne strutture ricettive, all’enogastronomia di qualità e all’innovazione anche in questo settore, come nel prezioso Vino del Ghiaccio prodotto dalle nostre vigne. Un occhio di riguardo va poi rivolto a chi può incontrare difficoltà maggiori, ma altrettanto grandi soddisfazioni, nel praticare sport e vivere la montagna: i disabili trovano nella nostra Valle la possibilità di praticare attività a tutti i livelli. Abbiamo tradizioni, cucina, attività e mestieri tipici, costumi e lingue: un’identità forte che fa dell’Alta Valle Susa un punto di eccellenza in tutte le stagioni. Ogni cima, ogni pascolo, ma anche ogni edificio, fontana o cappella, raccontano la storia di un territorio nel cuore dell’Europa, che si apre al globale nel rispetto di una vita di nicchia, fatta a misura d’uomo per i residenti ma mantenuta e difesa anche per poterla offrire ai visitatori. Una montagna in cui la natura incontaminata fa da sfondo all’arte, ma anche al divertimento, in cui storia e sport, ambiente e cultura si fondono nelle opere di uomini che da millenni abitano e rendono viva questa Valle. Le imprese, gli slanci, le passioni, per cui uomini e donne dell’Alta Val Susa sono noti ben oltre i confini delle nostre amate montagne riguardano scalate ed imprese sportive, le più belle stazioni di 10 Il Forte dello Chaberton sci ed i forti, la natura selvaggia e le opere d’arte, il carattere in apparenza chiuso, forse per modestia e riservatezza, in realtà fiero e coinvolgente se ben conosciuto. C’è una grande eredità di generazioni che hanno faticato, lottato e, fra queste montagne, trasformato le rocce in case, i declivi in pascoli, le pietre in vigne, due pezzi di legno in sci, gli sci in lavoro, sport e cultura. Per noi amministratori queste sono ragioni d’impegno, tematiche sui cui lavorare all’avanguardia per il bene del territorio, ma per chi in esso viene sono ragioni infinite per frequentarlo ed apprezzarlo. ARTIGIANATO E MONTAGNA Artigianato e montagna sono da sempre legati da un relazione speciale: i prodotti e le lavorazioni tipiche del territorio montano raccontano infatti un pezzo importante della storia delle nostre valli e costituiscono un patrimonio di conoscenze e di tradizioni da preservare, per ragioni sia culturali che economiche e turistiche. Per questi motivi la Regione Piemonte ha sempre inteso valorizzare l’artigianato delle nostre montagne. Gli interventi nei confronti delle imprese artigiane si inseriscono in un quadro di normative comunitarie finalizzato a riqualificare e mantenere vitale il settore artigiano di qualità in quella parte del territorio che insiste sulle Comunità Montane. Attraverso alcune misure comunitarie si è cercato, come Regione, di inserire progetti di valorizzazione dell’artigianato dell’eccellenza, con azioni di “Interventi a sostegno dell’artigianato artistico e tipico”, nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2000-2006, Misura S - “Incentivazione di attività turistiche e artigianali” Nel corso del 2002-2006, grazie all’espletamento di quattro bandi pubblici, circa 280 imprese dei settori legno, restauro ligneo, ceramica, vetro, oreficeria, stampa d’arte, tessile, metalli, alimentare, operanti in territorio di Comunità Montana, sono state finanziate per lavori di ristrutturazione, ampliamento, trasformazione locali; acquisto macchinari e attrezzature, etc. per un ammontare complessivo di aiuti di oltre 9,2 milioni di euro. A fronte degli aiuti concessi è attivato un volume di investimenti che supera i 23,3 milioni di Euro. Solo nell’area del torinese le comunità montane coinvolte sono 12 per un totale di 58 aziende, di cui una netta prevalenza di richieste (38) ha riguardato il settore legno, nei comparti della fabbricazione mobili, serramenti, complementi d’arredo e oggettistica. Sempre all’interno di questa misura ampio spazio si è dato, da parte della Regione, al Programma degli Interventi concordato con le Comunità Montane. Attraverso questo intervento di supporto, Programma biennale 2002-2003 e 2004-2005, le Comunità Montane hanno potuto realizzare direttamente progetti di monografie, opuscoli, cataloghi, depliant illustrativi, cd rom, DVD, supporti multimediali a sostegno delle realtà produttive dell’artigianato di qualità presenti nella nostra regione, portando a termine i progetti avviati nel corso dei cinque anni. Inoltre negli anni è cresciuto l’interesse per il mercato del merchandising (progetti della Valle Maira e della Comunità della Bisalta) con la presenza in importanti saloni italiani come Arezzo e Genova nonché ad appuntamenti internazionali come Parigi (Museum Expressions e Maison Objet). Per il periodo 2007-2013 si è lavorato insieme ai colleghi del settore Promozione, Sviluppo e Credito dell’artigianato e agli uffici dell’Assessorato Economia Montana e Foreste per la definizione di parti importanti del Programma PSR, relative alla creazione e allo sviluppo di micro-imprese. In particolare, visti i positivi riscontri segnalati nella fase precedente (anni 2000 – 2006), l’ attenzione è stata rivolta all’universo delle aziende dell’ artigianato d’ eccellenza, alla loro crescita e tenuta sul mercato, con un riguardo significativo al cambio generazionale dell’imprenditore artigiano. In dettaglio 14 sono le imprese della Val di Susa, 8 operano nel comparto del legno (fabbricazione mobili, serramenti), 3 nell’alimentare (pasticceria, biscotti canestrelli, cioccolato), 2 nella lavorazione del ferro battuto. 17 sono le imprese della Val Chisone, Germanasca e del Pinerolese, di cui 11 sono aziende che lavorano il legno e 2 riguardano l’alimentare (liquori e distillati), 5 le imprese in Val Sangone, di cui 3 aziende che fabbricano mobili e serramenti e 1 artigiano vetraio, 9 sono le imprese delle Valli di Lanzo che operano nel settore del legno e del restauro ligneo (fabbricazione mobili, serramenti, scale, complementi d’arredo, oggettistica, sculture in legno) con 1 impresa dell’alimentare di qualità (cioccolato). ARTIGIANATO E MONTAGNA DI PAOLO PEVERARO VICE PRESIDENTE REGIONE PIEMONTE 11 RIFLESSIONI DALL’INTERNO DI ILARIA PERRON CABUS Finita da poco l’università e con alle spalle l’esperienza di qualche piccolo impegno, non avrei personalmente mai creduto di potermi innamorare di un progetto in modo così viscerale, invece è andata proprio così. Inutile nascondere che per stare seduta su questa sedia nessuno mi ha mai fatto un colloquio e neanche ho dovuto presentare un curriculum, mi sento fortunata estremamente fortunata perché faccio un lavoro magnifico e ho a che fare con persone che danno anima e corpo per questa azienda. Tutta la vita della mia famiglia è sempre ruotata attorno al grande circo della neve, non più tardi della scorsa settimana mi è capitata in mano una mia foto su un gatto delle nevi al Genevris con il mio nonno Ciaudano, scio su queste nevi da quando avevo tre anni ma fino allo scorso anno non mi ero resa conto di cosa girasse davvero intorno alla Vialattea. Mi piacerebbe poter invitare tutti i nostri clienti a qualche riunione o a qualche cena aziendale per fargli capire quale passione si respira in società, qui lavoriamo tutti per lo stesso scopo far divertire la gente e vi assicuro che per i ragazzi degli impianti, per le ragazze alle casse, per le persone in ufficio, per i nostri direttori, per il mio papà, per il nostro Presidente non esistono orari,non esistono festività o vacanze, esiste solo il grande amore per questo lavoro e per queste montagne e non sempre è tutto rose e fiori, quando il tuo lavoro dipende da qualche cosa più grande di te, da qualcosa di incontrollabile tutto diventa più difficile, quante telefonate da parte di mio papà ho ricevuto l’anno scorso “ com’è sta nevicando su? “ quando a Sauze sembrava potesse “ buttare giù qualcosa “ e sapevo che nel rispondere “ no papi qui non fa niente” ogni volta gli davo una coltellata, perché per chi non conosce la realtà l’acquisto della Vialattea può sembrare solo un altro investimento di due uomini un po’ più imprenditori degli altri ma per chi conosce veramente chi sono questi due uomini sa che in questo progetto sono stati investiti i risparmi di un’ intera vita, sa che ogni giorno c’è una sfida diversa, un problema da risolvere, momenti che sembrano insuperabili e difficoltà più grandi di loro ed è bellissimo vedere l’emozione negli occhi dei “capi” che guardando fuori dalla finestra abbozzano un sorriso un po’ superstizioso perché sta finalmente nevicando…. RIFLESSIONI DI MASSIMO BONETTI - UFFICIO COMMERCIALE 12 Quando ho iniziato a muovere i miei primi passi all’interno di questa azienda era il 1996 e i campionati del mondo di sci alpino erano alle porte, la squadra della “sportiva” era quasi completata e mi è stata prospettata l’idea di entrare a far parte del gruppo….. pronti via e mi sono ritrovato catapultato in un mondo per me tutto nuovo. L’allora “mio capo” Gianni Poncet, mi ha spedito a coordinare le operazioni tecniche all’interno del palazzetto dello sport di Sestriere adibito a sala stampa e centro produzione TV. I campionati Mondiali di Sci Alpino del 1997 passarono e per me la stagione estiva rappresentava il lavoro nella squadra che si occupava della manutenzione del campo da golf, passa l’estate, e l’inverno di nuovo alle porte mi vede continuare l’esperienza alla “sportiva”. La svolta nel 1998 quando Sam Laurent, a capo dell’ufficio Marketing mi dice che ha bisogno di una persona RIFLESSIONI per completare il suo team. Qui devo aprire una piccola parentesi personale perché il mio arrivo all’ufficio marketing è stato piuttosto travagliato e solo l’ostinazione del mio futuro capo a fatto si che ciò potesse concretizzarsi. Lui diceva sempre che le persone devono avere un’opportunità………… e Sam questa opportunità l’ha data a me, mi ha dato l’opportunità di lavorare con lui e di entrare in un mondo nuovo, in un mondo dove non si smette mai di imparare ma anche un mondo che ti permette di dialogare con una miriade di persone di lingue, di culture e di mondi diversi; io di questo lo ringrazio e ribadisco che se non ci fosse stato Sam Laurent, oggi io non sarei qui all’ufficio commerciale della Sestrieres S.p.A.. Passa il tempo e le cose cambiano, si evolvono; Sam, un grande professionista del “Commerciale & Marketing, per ragioni di salute deve lasciare il suo posto e viene sostituito da un collega, anzi gli uffici “Commerciale” e “Marketing” vengono accorpati e di due enti separati, se ne fa uno solamente. L’eredità professionale che mi portavo dietro, era il “prodotto plurigiornaliero”. Si inizia a lavorare con un prodotto più completo, si va alle fiere, si partecipa ai work shop, si allestiscono stand, si fanno viaggi interminabili in auto, in furgone, si passa da un aeroporto all’altro tutto per cercare di incrementare le vendite degli skipass. Trascorrono gli anni, arrivano le Olimpiadi di Torino 2006 e anch’esse passano ma una voce sempre più insistente aleggia nell’aria; dopo anni di si, no, si, no, si, no, la Fiat decide di vendere la Sestrieres S.p.A. e per noi dipendenti inizia, per la prima volta nella storia, una sorta di apprensione per il futuro. Il 29 giugno 2006, l’annuncio ufficiale a tutti i dipendenti e la presentazione della nuova proprietà…lo ricordo come fosse ora, tutti i dipendenti riuniti nella grande sala riunioni presso la sede della Sestrieres S.p.A. e l’Ingegner Brasso che fa il suo ingresso, Alessandro Perron Cabus è già li e prende posto al suo fianco; breve discorso… e la storia della Sestrieres S.p.A., del paese di Sestriere e di gran parte della valle cambia, si chiude un’epoca e se ne apre un’altra. Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese la nuova Sestrieres S.p.A. prende corpo ma già da subito si capisce che “il manico” è cambiato, non siamo più una piccolissima parte di una grande holding ma siamo l’azienda nella quale i proprietari hanno investito una vita di lavoro, investono non solo economicamente ma investono in termini umani, investono in passione, investono in entusiasmo; li si vede gioire quando le cose vanno bene e incupirsi quando vanno male ma sempre, sempre, sempre ciò che vogliono trasmettere a noi dipendenti è il senso di appartenenza ad un’azienda! Mi è stato chiesto più volte e da più parti quali differenze c’erano tra la passata e la presente gestione; la risposta che ho sempre dato e che più sento vicina alla realtà e quella che se prima la Sestrieres S.p.A. era gestita da manager che, comunque per bravi, seri e professionali che fossero, a fine mese non dovevano fare i conti con i propri denari, adesso, per dirla terra terra, il dare e l’avere comportano una differenza sostanziale nell’esito finale e pur rispettando profondamente le persone dell’azienda ed il loro operato, Giovanni Brasso e Alessandro Perron Cabus non sarebbero quello che sono, se non guardassero attentamente l’aspetto economico della loro azienda. Per la prima volta da quando lavoro alla Sestrieres S.p.A., si fanno piani commerciali dalla durata minima di tre anni, si programmano gli investimenti per i prossimi anni senza puntare disperatamente al ritorno economico immediato; in azienda si parla di investimenti tecnici ingenti da effettuarsi nei prossimi anni. Ora il lavoro dell’ufficio commerciale è direttamente coordinato da Alessandro Perron Cabus (per tutti noi Sandro), che non ha nessun problema a farsi dare del “tu” e a smorzare quel clima magari un pò rigido che si può creare tra datore di lavoro e dipendente; Sandro ha sempre fretta, è sempre di corsa e non è raro che mentre gli stai ancora parlando al telefono senti il classico suono tut, tut, tut... Il presidente Giovanni Brasso (per tutti noi l’Inge), ha la fama, e l’ha dimostrato da subito di essere “un duro”, è una persona tutta d’un pezzo che a volte mette un po’ di soggezione ma è una uomo estremamente rispettoso delle persone e del lavoro altrui. Ora tutta l’azienda è proiettata al futuro e sono sicuro, sarà impegnativo ma roseo per tutti. 13 “DISCOVERY ITALY” TRA TRADIZIONE E NUOVI MERCATI Il Tour Operator con sedi a Cesana, Torino e San Secondo di Pinerolo. Denise Hart nuovo Direttore Tecnico per il settore “Neve e Montagna” TURISMO MONTANO: UN SETTORE CHE NON SI FERMA L’eredità lasciata dalle Olimpiadi Invernali di Torino 2006 sulle montagne delle nostre valli sta maturando gli attesi frutti: le prenotazioni sono in aumento, in particolare per quanto riguarda gli arrivi di clienti stranieri. Un notevole contributo alla attrattività del territorio arriva inoltre dalle numerose nuove strutture ricettive e dai pregevoli spazi congressuali, che dopo l’evento olimpico sono in grado di offrire un ottimo rapporto tra qualità e prezzo. A Cesana Torinese, Torino e San Secondo di Pinerolo ha aperto le sue sedi il tour operator “Discovery Italy”, specializzato nell’organizzazione di pacchetti turistici, itinerari e vacanze sulle montagne dei XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006: Bardonecchia, Cesana, Sansicario, Claviere, Pinerolo, Pragelato, Sauze d’Oulx, Sestriere e Torre Pellice. Negli ultimi mesi del 2007 “Discovery Italy” ha assunto e nominato nuovo Direttore Tecnico e Responsabile dell’attività di incoming per il settore Neve e Montagna la dottoressa Denise Hart, già responsabile dell’attività di incoming presso l’ATL 2 - Montagnedoc dal 2001: “Le prenotazioni per l’inverno stanno andando molto bene – annuncia – e per il settore corporate, sul quale stiamo puntando in modo particolare, abbiamo già prenotazioni di gruppi aziendali da tutta l’Europa. Stiamo lavorando, inoltre, attraverso tour operator stranieri per i clienti individuali e gruppi, con Olanda, Belgio, Francia, Inghilterra, Germania, Stati Uniti ed Emirati Arabi”. Obiettivi futuri? “Vorremmo cominciare a vendere i viaggi incentive anche per la montagna estiva – risponde la Hart - che ha un’offerta ricchissima di attività adatte a questa tipologia di clientela”. Per incrementare ulteriormente l’attività di incoming“Discovery Italy”ha tradotto il proprio sito internet in ben nove lingue, (italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, russo, cinese e giapponese), in modo da indirizzare promozioni e servizi anche ai nuovi mercati emergenti, in particolare verso i paesi Bric (Brasile, Russia, Cina e India). Il sito attualmente riceve oltre 6.000 visite al mese e consente di vendere direttamente a turisti privati, alcuni di questi arrivati addirittura dall’Australia. DISCOVERY ITALY, ESPERIENZA E PASSIONE Nato dopo le Olimpiadi di Torino 2006 dalla “Selene Tour sas”, realtà del Pinerolese che dal 1991 opera nel settore del turismo e della consulenza per lo sviluppo economico locale, “Discovery Italy” può contare su uno staff di grande professionalità caratterizzato dalla profonda conoscenza del territorio e dalla passione per i viaggi, accumulate e consolidatesi nel tempo. L’attività di incoming si svolge su tutto il territorio nazionale, con un occhio di riguardo per il Piemonte, la città di Torino e l’area che ha ospitato le Olimpiadi Invernali del 2006. Per offrire un servizio di qualità a prezzi competitivi, “Discovery Italy” ha selezionato i migliori fornitori di servizi tra alberghi, dimore storiche, castelli, sale conferenze, attività sportive, ristoranti in quota, guide turistiche specializzate,accompagnatori multilingua e bus gran turismo: “Siamo in grado di preparare pacchetti completi personalizzati – spiega la Hart - dal soggiorno ai servizi collaterali, transfer, attività ludiche e di team building. L’esperienza di anni come operatori ci garantisce una perfetta conoscenza delle località e della loro offerta migliore. Inoltre – aggiunge - il nostro rapporto consolidato con i fornitori ci assicura i migliori prezzi con un alto livello di prestazione: fattori che, nell’insieme danno vita ad un’offerta unica ed un soggiorno indimenticabile”. WORKSHOP, EXPO E MASTER UNIVERSITARI Nel giugno 2007 “Discovery Italy” ha organizzato un educational tour per far conoscere il territorio agli operatori italiani e stranieri invitati al “First Tourism Master Workshop”. L’educational tour ha preso in considerazione alcune delle piazze e dei monumenti più significativi di Torino, il Museo del Gusto di Frossasco, il forte di Fenestrelle e il Lago Laux di Usseaux. Il “Tourism Master Workshop” è stato organizzato su iniziativa della SAA di Torino (Scuola di Amministrazione Aziendale dell’ Università di Torino) ed INFOR (Consorzio Interaziendale per la Formazione), nell’ambito del corso “Master in Management dell’Organizzazione e della Promozione Turistica”. L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra gli enti promotori del Master (SAA, Infor, Provincia di Torino) ed alcuni sponsor, tra cui THI (Turin Hotels International), Hotel-Residence Villa San Maurizio di Pinerolo, Class Hotel e, appunto, “Discovery Italy”. Gli allievi del Master hanno presentato ad una dozzina di tour operator italiani e stranieri varie proposte turistiche realizzate con la supervisione di “Discovery Italy”, inerenti la città di Torino ed il Piemonte. Per conto della Provincia di Torino, inoltre, nell’ambito di un progetto Interreg III, finanziato dall’Unione Europea e dalla Regione Piemonte, Discovery Italy sta sviluppando Pacchetti turistici tesi a valorizzare i “Saperi e Sapori” delle nostre vallate. Discovery Italy partecipa alle principali Fiere Internazionali per il turismo. “Cena in quota per gruppo aziendale” Sede legale ed operativa: SAN SECONDO DI PINEROLO (TO) 10060 - Via Rivoira Don, 24 Tel. +39 0121.503222 Fax +39 0121.503229 E-mail [email protected] Sedi operative: CESANA TORINESE (TO) 10054 - Via Pinerolo 0 Tel.: +39 0122.856033 Fax: +39 0122.856177 E-mail [email protected] TORINO 10135 - Corso Unione Sovietica 612/15b Tel. +39 011.3473640 Fax +39 011.3473632 E-mail [email protected] PIEMONTE MONDIALE Una settimana in vetrina. Dal 6 al 10 febbraio 2008 DI GUALTIERO BRASSO PIEMONTE MONDIALE Quest’inverno sulle nevi della Vialattea si svolgerà una grande evento: “Piemonte Mondiale, una settimana in vetrina”. In concomitanza con il periodo di Carnevale stiamo organizzando una serie di feste e manifestazioni che si susseguiranno dal 6 al 10 Febbraio 2008. L’ evento finale saranno le gare di Coppa del Mondo di sci femminile che si terranno a Sestriere, sulla pista Olimpica Kandahar Banchetta Nasi, il 9-10. Piemonte Mondiale è un’iniziativa importante e sulla quale noi tutti scommettiamo; verranno organizzate delle feste in diverse aree di Sestriere per tutta la durata della manifestazione. La settimana si aprirà con una cena al rifugio Tana della Volpe in collaborazione con il Rotary cui seguirà una fiaccolata sulla pista di gara da parte degli addetti ai lavori. Terminata la fiaccolata si darà il via ai fuochi artificiali che partendo da Borgata raggiungeranno Sestriere in un gioco di luci continuo che si concluderà sulla collina dietro il Palazzetto dello Sport. L’immagine che si vuole dare è quella di trasferire la gente e la manifestazione al colle, dove, proprio all’interno del Salone delle Feste, come è stato ribattezzato per l’occasione il Palazzetto, continuerà la festa. Qui, infatti, si terranno sfilate di moda, live music party, dj set e naturalmente la cena di Gala Sabato 9 che quest’anno sarà ad invito fino alle 22 e poi aperta al pubblico. Nel parcheggio anteriore, invece, grazie ad una collaborazione con l’Abarth verrà progettata una pista di ghiaccio sulla quale, per quattro giorni i turisti potranno sperimentare l’ebbrezza di fare da passeggero ad ex piloti e campioni di rally. 16 E’ prevista una zona eno-gastronomica al traguardo della pista di gara dove sarà servito agli spettatori un piatto classico di polenta e salsiccia e un bicchiere di fumante vin brùlè, il tutto mentre potranno tranquillamente seguire dal maxischermo le gesta delle atlete in gara. Sempre nella zona traguardo sarà allestita una tribuna da 500 posti e una tenda hospitality dove si potrà accedere solo con l’accredito della gara. L’obiettivo è quello di coinvolgere il pubblico, specie le scuole con i ragazzi per dare una sensazione di festa. A tal proposito verranno studiate delle apposite coreografie con bandierine, trombette, fischioni, ecc… Nella zona dello Snowpark al colle si susseguiranno evoluzioni di freestyler, con feste a tema tra gli stand che saranno previsti in quei giorni e musica dal vivo. Ogni pomeriggio sarà in programma un contest, o con gli sci o con lo snowboard. 17 PIEMONTE MONDIALE Riproporremo, visto il successo della stagione passata, “impianti in maschera”: la grande iniziativa degli operatori degli impianti che si travestono per il Carnevale e regalano caramelle e dolci ai bambini sulle piste. Quest’anno vogliamo estendere l’idea a tutto il pubblico presente nella stazione mettendo a disposizione premi e gadget per le maschere più belle e divertenti. Come accennato in precedenza l’evento clou saranno le gare di Discesa Libera e Super G femminile il Sabato e la Domenica. Quest’anno saranno disputate a Sestriere sulla pista che ha spesso ospitato molte tappe di Coppa del Mondo e con l’edizione di quest’inverno arriviamo a trent’anni di grandi successi solo per lo sci femminile. Anche l’accomodation delle atlete è stato studiato nel dettaglio; la carovana dello sci, infatti, sarà ospitata presso il lussuosissimo Villaggio Resort di Pragelato presso il quale saranno effettuate anche le premiazioni e le estrazioni pubbliche dei pettorali: un cinque stelle unico nella Vialattea con un collegamento diretto al campo di gara grazie alla nuova funivia Pattemouche-Anfiteatro. E’ notizia fresca il fatto che dalla stagione a venire, invece, torneranno sulle nevi di Sestriere un Gigante e uno Slalom maschile a dimostrazione che il Circo Bianco non può fare a meno di piste all’avanguardia su cui disputare le gare. E’ un risul- 18 tato decisamente importante che riporta al colle lo spettacolo massimo dello sci. L’intento di “Piemonte Mondiale” è quello di creare un’ immagine festosa, di aggregazione al fine di promuovere il territorio e le Montagne Olimpiche sfruttando l’impatto visivo della manifestazione. Verranno proposte offerte promozionali per i possessori delle tessere stagionali e della famiglie, e in collaborazione con i commercianti del luogo stiamo cercando di realizzare una o più Notti Bianche con gli esercizi aperti fino a tarda notte. Lo scopo di questo progetto è la realizzazione di un programma ben definito di eventi e manifestazioni; la collocazione nei luoghi e nei tempi è stata studiata al fine di ottenere una continuità di appuntamenti e far si che ci possa essere sempre un flusso di presenze costante per ogni attività proposta durante la settimana. L’eredità lasciata dall’Olimpiade non deve essere solo una valigia piena di bei ricordi, ma dobbiamo impegnarci tutti affinché quell’ atmosfera e quello spirito continuino a riecheggiare nelle nostre valli e Piemonte Mondiale ci sembra il modo giusto per far si che questo accada. Speriamo, quindi, che possa essere una buona base da cui partire e ci auguriamo di poterlo far diventare un appuntamento annuale, ma per trasformarlo in realtà abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Anche del vostro. alicubi Sestriere 3-4-2 Al Villaggio Olimpico vi aspettano 3 piani di servizi a 4 stelle. A 2 passi dal cielo... IL CONFRONTO Villaggio Olimpico di Sestriere Via Cesana s.n.c. - 10058 Sestriere (TO) Tel. 0122.798401 Fax 0122.750846 - [email protected] www.villaggioolimpicosestriere.it 19 SCIARE IN VIALATTEA A CURA DELL’UFFICIO COMMERCIALE SESTRIERES SPA IL CONFRONTO SCIARE IN VIALATTEA Nel comprensorio della Vialattea si scia sulle piste dei grandi campioni, sulle piste che hanno ospitato i XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006. La Vialattea dispone di impianti di risalita all’avanguardia realizzati per l’evento Olimpico, di piste di gara tecniche e spettacolari e di una rete di innevamento programmato potenziata ed altamente tecnologica supportata da nuovi bacini idrici utilizzati per la produzione di neve. L’offerta sciistica della Vialattea è vastissima: il comprensorio internazionale più esteso d’Europa, che si sviluppa tra Italia e Francia, spazia da Sestriere a Sauze d’Oulx, Sansicario, Cesana, Claviere, sino alla francese Montgenèvre. E’ possibile accedere alle piste del comprensorio anche partendo da Pragelato con la nuova funivia Pattemouche - Anfiteatro. Offre oltre 200 piste, tutte collegate sci ai piedi, per un’estensione di circa 400 Km, tra i 1350 metri di Cesana ed i 2800 della Motta, con una rete di innevamento programmato che copre oltre il 60% della superficie sciabile. 20 Gli sponsor della Vialattea ti ripagano lo skipass Degno di nota il nuovo progetto di co-marketing. Oggi si scia in Vialattea e domani si risparmia sugli acquisti. Si paga 32 euro il giornaliero e si riceve un carnet di buoni sconto di valore pari a quello del giornaliero stesso. Se il costo della vita è sempre più elevato e non si vuol rinunciare ad una bella sciata, forse questo nuovo progetto può essere la soluzione, può invogliare a trascorrere una giornata sulla neve sapendo che quanto si è pagato per lo skipass può essere recuperato ottenendo sconti su articoli o beni di consumo, comunque di prima necessità. Tutti vanno al supermercato, fanno il pieno di carburante, si vestono e tutti telefonano. E sono proprio queste le aziende che Vialattea ha scelto per offrire un valore aggiunto al proprio skipass. L’obiettivo di questa nuova iniziativa commerciale è quello di attivare un importante sistema di “finanziamento del divertimento”. Il conto è presto fatto: 15 euro KAPPA + 7 euro ERG + 5 euro CARREFOUR + 5 euro UNO MOBILE = ---------------------------------------32 euro Totale L’obiettivo del progetto, nel suo complesso, è proprio quello di ridurre il costo degli skipass, nel momento in cui vengono utilizzati solo alcuni buoni e di addirittura azzerarlo se vengono utilizzati tutti. In parallelo al progetto co-marketing sviluppato con i 4 main sponsor Erg, Carrefour, Uno Mobile e Kappa, si identificano anche gli “Amici della Via- lattea”: un pool di diverse aziende che applicano, a tutti gli sciatori che si presentano con lo skipass giornaliero o stagionale, sconti dal 5 al 30% su tutti i loro prodotti o servizi. Cinema Pathé Lingotto (www.pathe.it): 1 coupon del valore di 2.20 euro per tutti gli spettacoli nelle 11 sale cinema, utilizzabile dal lunedì al venerdì, esclusi festivi e prefestivi. Costo del biglietto 5 euro anziché 7,20 euro. Cavaglià (www.cavagliasrl.com): centro vendita di pavimenti, rivestimenti, sanitari. 6 punti vendita posizionati sul territorio. Sconti dal 5 al 15% in base agli articoli Carrozzeria Romagnoli (www.carrozzeriaromagnoli.it): mette a disposizione dei propri clienti eventuale vettura sostitutiva in caso di riparazione del mezzo. Sconto 15% sulle riparazioni per possessori di stagionali. Sconto 10% sulle riparazioni per possessori di skipass giornaliero. Enoteca B & R (www.berbevande.it): ingrosso e dettaglio, vini, liquori e champagne. Sconto 10% sui vini e 5% su liquori e champagne. Estel-Emporio degli Armadi di Torino (www.emporioarmadi-torino.it): Specializzato in armadi e cabine armadio. Sconto 25% per possessori di stagionale. Sconto 20% per possessori di giornaliero. PARTNER VIALATTEA CITROËN. Stretto rapporto di collaborazione con Citroën, per la prima volta protagonista insieme a Vialattea con il nuovo SUV, Citroën C-Crosser, vettura ufficiale del comprensorio. ACI. Continua il rapporto di collaborazione con l’Automobile Club Torino. Anche per la stagione invernale 2007/2008 verranno praticati sconti reciproci per la clientela. FONDIARIA-SAI. La Fondiaria-Sai ripropone a tutti gli acquirenti di skipass Vialattea la polizza “Protezione Neve” che assicura lo sciatore con solo 2 euro al giorno. In più, i clienti Vialattea potranno godere di particolari sconti sull’acquisto di nuove polizze. SCIARE IN VIALATTEA Ecco gli Sponsor del progetto Co-Marketing: Erg, Carrefour, UNO Mobile e Kappa. Con ogni skipass giornaliero Vialattea viene consegnato un carnet di buoni sconto così suddiviso: · 1 coupon CARREFOUR del valore di 5 euro spendibile negli ipermercati del Piemonte aderenti all’iniziativa a fronte di una spesa minima di 50 euro per buono. Sono cumulabili un massimo di tre buoni per 150 euro di spesa. · 1 coupon ERG del valore di 7 euro (5 euro di carburante e 2 euro di lubrificante) spendibile presso i distributori del gruppo, in tutta Italia. Ogni buono da 7 euro è composto da 5 tagliandi da 1 euro caduno di carburante ed 1 tagliando da 2 euro di lubrificante. I 7 euro sono così utilizzabili: 1 tagliando da 1 euro ogni 30 euro di carburante acquistato. 1 tagliando da 2 euro ogni litro di lubrificante acquistato. · 1 coupon UNO MOBILE, nuovo operatore telefonico del gruppo Carrefour; con 5 euro di traffico telefonico in omaggio acquistando una ricarica di soli 15 euro. Paghi 15 e parli per 20. Il buono è spendibile negli ipermercati Carrefour del Piemonte, aderenti all’iniziativa. · 1 coupon KAPPA del valore di 15 euro, spendibile presso tutti i negozi Robe di Kappa, Superga, KWay, AlloSpaccio e Kappa Outlet (l’elenco di tutti i punti vendita è su www.robedikappa.net) a fronte di una spesa di 80 euro. 21 Autoexpert Intervista a Maurizio Cremonini Responsabile Flotte Aziendali e Vetture Usate FIAT GROUP AUTOMOBILES Cos’è il programma Autoexpert ? Il brand Autoexpert è il marchio dell’usato garantito della Fiat Group Automobiles (dedicato ai concessionari dei marchi Fiat, Lancia e Alfa Romeo). Il programma è nato nel 1996 con l’obiettivo primario di fornire ai clienti un usato certificato e garantito proprio dalla casa e dalla rete ufficiale del gruppo. Cosa offre oggi Autoexpert ? Il contratto Autoexpert garantisce al cliente che acquista una autovettura o un veicolo commerciale leggero usati, una certificazione di controvalore dell’acquisto e la certezza di accurati controlli di qualità e sicurezza del veicolo. Molti sono i partner che collaborano al programma e tra questi ricordiamo Autocheck, che fornisce l’estratto storico del veicolo, Aci Global che garantisce l’assistenza stradale, TargaSys che provvede a rispondere alle richieste dei clienti con una linea verde dedicata e Quattroruote con i suoi servizi di consulenza sui prezzi di mercato per l’usato. Da ben tre anni Autoexpert è presente al fianco della Vialattea nella certezza che marchi ed ambienti esclusivi e di qualità ben si sposano pur nelle loro differenti caratteristiche: con Autoexpert si può “far strada” così come negli anni la Vialattea ha saputo crescere ed eccellere nello sci e nel turismo d’elite. Inoltre con le stesse logiche di crescita del marchio a fianco dello sport abbiamo sponsorizzato il torneo finale mondiale del Nike Junior Tour, che si è svolto quest’anno a Torino presso lo Sporting – La Stampa, a cui hanno partecipato le promesse del futuro tennis mondiale. Quali sono le novità della stagione ? Quest’anno abbiamo aggiunto alla tradizionale partnership con la Vialattea, un supporto importante al più noto circuito di gare di sci alpino per bambini, conosciuto come Trofeo Pinocchio, per “coltivarci i clienti sin dai primi passi…”! L’usato garantito... ...scia con la Vialattea ©PUBBLI&CO www.autoexpert.it VIALATTEA: “IL CIRCO DELLA NEVE...” DI VITTORIO SALUSSO Sciare è uno sport bellissimo! Passare una giornata in montagna, respirare l’ aria fresca, prendere la seggiovia e scivolare sulle piste… Sciare nella “VIALATTEA” è come prendere una 24 grande giostra; è come in un circo, dove c’è una grande festa e tante persone lavorano per farti divertire… Quando a dicembre metti gli sci per la prima volta, inizia lo spettacolo! Ma, come in un circo, prima dello spettacolo bisogna preparare il palcoscenico… Infatti, devi sapere che mentre sei al mare a fare il bagno e a prendere il sole, lavoriamo per preparare il palcoscenico tutto coperto di neve della “VIALATTEA”… Durante l’estate aggiustiamo le seggiovie che ti hanno portato tante volte in punta alla montagna; le controlliamo perchè l’anno prossimo tu possa viaggiare con la massima sicurezza… Andiamo su e giù per le piste lavorando per renderle sempre più belle. Coltiviamo l’erba e aggiustiamo i tubi dei cannoni per fare la neve. Mentre ti mascheri per festeggiare la festa di Halloween, noi cominciamo a fare la danza della neve… Aspettando di vedere il nostro palcoscenico dipingersi di bianco, coloriamo la montagna con le reti, i materassi e gli striscioni che serviranno a proteggerti dagli ostacoli. Quando siamo troppo stanchi per danzare e arriva il freddo, accendiamo i cannoni e spariamo la neve giorno e notte, per essere sicuri di non perdere il nostro appuntamento a dicembre… Finalmente tutto diventa bianco…ma non è finita! In tutta fretta, accendiamo quelli che potrebbero sembrarti dei carro armati ed invece sono dei grossi “gatti” che spostano e lisciano la neve. Proprio come la trovi al mattino quando arrivi sulle piste… Al mattino, prima che incominci lo spettacolo, accendiamo l’interruttore e facciamo partire la giostra! Andiamo tutti al nostro posto; qualcuno alle seggiovie e qualcuno in giro per le piste a controllare che tu non corra pericoli… Mentre ci mettiamo il costume, siamo emozionati e felici di sapere che da lì a poco incominceremo ad accompagnarti per tutto l’inverno sulla nostra giostra… 25 TECNOLOGIE TURISMO E GLAMOUR VIDEO LUCI 26 AUDIO [email protected] www.admilluminotecnica.com ©PUBBLI&CO PER EVENTI l’A.d.M. Illuminotecnica di De Marco Andrea & C. è un’azienda a conduzione familiare che si occupa dal 1992, di realizzazioni d’impianti multimediali mobili e fissi, installando sistemi di diffusione sonora, ripresa e diffusione video, immagini, illuminazioni tecniche, in aree espositive, centri congressi, parchi e teatri in Europa ed altre parti del mondo. Annovera fra i suoi clienti consolidati, prestigiosi marchi nazionali, dalle motociclette all’aereonautica, dalla nautica, all’automobile, dal fitness al teatro, dall’arredamento allo sport, dallo spettacolo alla cultura. Avvalendosi delle piú avanzate tecnologie è in grado di soddisfare ogni tipo di richiesta, dall’installazione di maxi schermi televisivi alla realizzazione e visualizzazione di filmati tridimensionali, dalla videoproiezione alla diffusione sonora, all’illuminazione di grandi aree, dalle vette alle spiagge per la spettacolarizzazione di eventi e convention. Chiavi in mano, dall’idea progetto alla realizzazione, con un solo interlocutore. A.d.M. EVENT SERVICE s.r.l Sede Legale: C.so Matteotti, 44 – 10121 TORINO (TO) Sede Operativa: Via Avigliana, 77 10040 RIVALTA DI TORINO (TO) Tel. 011.9032999 – Fax. 011.9032919 VIZI E VIRTÙ... I SINDACI DI RITA QUARTA con la complicità di ALESSANDRO PERRON CABUS Cesana Claviere Oulx Nome: ROBERTO Cognome: SERRA Età: 67 Professione: pensionato. Ero dirigente del settore turistico Sindaco dal: 1999 Colore preferito: celeste Film preferito: Apocalypse now Musica preferita: italiana e country Hobby: tre punti e punto esclamativo Piatto preferito: verdure bollite Il motto: pensare positivo e fare qualcosa per il futuro Nome: FRANCO Cognome: CAPRA Età: 63 Professione: maestro di sci, allenatore Sindaco dal: 2001 Colore preferito: verde Film preferito: Forrest Gump Musica preferita: melodica country Hobby: un po’ tutti gli sport Piatto preferito: pasta ai frutti di mare Motto: auitati che Dio ti aiuta I tuoi colleghi dicono che caratterialmente sei il più “incazzoso” di tutti, è vero? Assolutamente vero. Il tuo consiglio comunale ti concede una segretaria personale per facilitarti nel tuo compito di amministratore di Cesana, devi scegliere una delle tre persone che ti propongono: Condolice Rice, Margaret Teacher, Monica Lewinsky, chi scegli? Condolice Rice. Confermi anche tu che il sindaco meno puntuale è quello di Se- Quando in pubblico il sindaco di Torino Chiamparino ti chiama “crava” cosa pensi? È una dimostrazione di affetto Come mai i tuoi colleghi sindaci, ti hanno soprannominato prima Vescovo ed ora addirittura Cardinale? Perché faccio carriera. E poi perché cerco sempre la pace e la condivisione. Alle riunioni qual è il sindaco che sistematicamente arriva per ultimo? Colarelli. Nome: MAURO Cognome: CASSI Età: 57 Professione: libero professionista Sindaco dal: 1975-1985 e dal 2004 Colore preferito: blu Film preferito: Quiemada con Marlon Brando Musica preferita: Verdi Hobby: leggere Piatto preferito: bistecca alla fiorentina Motto: fortiter in re, suaviter in modo (forte nelle proprie convinzioni, dolce nel dirle) Mauro, sei l’unico sindaco del comprensorio che ha solo piste e non impianti, non rimpiangi un po’ di non aver accettato il primo progetto che l’amministrazione che ti ha preceduto aveva quasi portato in porto? Assolutamente no! Per l’amministrazione comunale di Oulx, essendo questo un impianto di arroccamento, sarebbe stato un costo enorme viste le politiche di contenimento per questi tipi di impianti di risalita. Hai vinto le ultime elezioni, è vero 28 Pragelato Sauze d’Oulx Sestriere Nome: VALTER Cognome: MARIN Età: 53 Professione: architetto Sindaco dal: 1999 Colore preferito: granata Film preferito: Per un pugno di dollari Musica preferita: jazz Hobby: pallavolo Piatto prefrito: tagliolini al burro Motto: non mollare mai Nome: ROBERTO Cognome: FAURE Età: 46 Professione: Agente di assicurazione Sindaco dal: aprile 2000 Colore preferito: grigio Film preferito: Qualcuno volò sul nido del cuculo Musica preferita: di tutto un po’ Hobby: camminare, un po’ di bicicletta Piatto preferito: gofri Motto: cambiare comportamento per cambiare la vita Nome: ANDREA MARIA Cognome: COLARELLI Età: 43 Professione: Architetto Sindaco dal: 2004 Colore preferito: rosso Film preferito: non uno in particolare Musica preferita: radio Hobby: di tutto e di più Piatto preferito: pasticci a base di patate Motto: mens sana in corpore sano Come mai tu cittadino di Sestriere sei diventato sindaco a Pragelato e non al Colle? Sono originario di Borgata Sestriere, e questo vuol dire perché Borgata fino al 1934 era frazione di Pragelato. L’originario di Borgata si sente molto più legato alla Val Chisone e quindi a Pragelato. Furono due amici, al tempo amministratori, a propormelo. La prima risposta fu un no categorico. Dopo 15 giorni tornarono alla carica. Al ché ho posto la condizione che mi sarei candidato per realizzare una se- Il tuo feeling con i funzionari regionali mi pare un po’ strano ... prima ti hanno fatto slittare di un anno i lavori di ripristino di una pista, ... adesso ti bloccano l’esecuzione del campo da Golf. Come mai? Nel progetto della pista 11, tra le cose che la Regione chiedeva c’era la catalogazione e l’eventuale spostamento dei formicai della formica “Ruffa”, una specie protetta. I funzionari hanno agito nel rispetto del loro compito e secondo le direttive di legge. Per quan- Architetto Andrea Maria Colarelli, il sindaco più giovane della Vialattea e quello a capo della cittadina più famosa. Sei più orgoglioso o più preoccupato quando devi prendere decisioni che potrebbero condizionare gli altri comuni? Preoccupato no. E neanche orgoglioso. Certo mi fa piacere se vengo preso in considerazione. Sei un simpatizzante di Forza Italia, in occasione di un incontro con il Cavaliere, la tua fidanzata Cecilia cosa ti ha combinato? Non è detto che sia un simpatiz- I SINDACI DEI SINDACI DELLA VIALATTEA 29 I SINDACI Cesana Claviere Oulx striere? Assolutamente si. Per quanto riguarda la tua parte di territorio, sei soddisfatto di questo primo anno di nuova gestione della Vialattea ? Si, sono soddisfatto. Il mio giudizio per questo primo anno è positivo. Si è sciolta l’Atl di zona del tuo amico Chiabrera, unificandosi in una unica provinciale. Qual è il tuo giudizio? Il giudizio è ancora sospeso. Siamo passati da una gestione personale ma puntuale, discutibile per certi versi e, pur non condividendola, apprezzabile per la conoscenza del territorio. La mia preoccupazione è che entrando in un sistema globale, le peculiarità dell’alta valle si paralizzino in un sistema di governo centrale. La stagione in corso è assolutamente positiva per il numero di presenze turistiche, finalmente tanti giovani. Un turismo nuovo? Il nostro turismo è vecchio e non dinamico. Il boom delle seconde case sviluppatosi intorno agli anni sessanta e settanta, aveva portato una ventata di entusiasmo, questo perché chi acquistava era comun- Dei tuoi colleghi di valle, quale ritieni che con il discorso Olimpico si sia mosso meglio di tutti? Credo che tutti noi abbiamo avuto enormi vantaggi dalle Olimpiadi, non saprei in realtà fare un nome. Tutti abbiamo cercato di muoverci al meglio per il bene del territorio. Cosa ti piace dell’attuale Vialattea e cosa eventualmente cambieresti? Lo sci è sempre più veloce e quindi se si riuscisse ad allargare le piste sarebbe l’ideale, certo, sempre compatibilmente con l’ambiente. E poi cercherei di lavorare di più sulla stagione estiva. Lui senz’altro non lo leggerà mai, un giudizio sincero specificatamente sul carattere del presidente della Vialattea Brasso? Persona positiva, determinata e con il quale mi piace parlare e lavorare. Hai necessità di consigli politici e amministrativi e puoi far riferimento ad un solo tuo collega sindaco, chi scegli ? Dal punto di vista politico? Non che un buon numero di voti vi sono arrivati anche grazie ad un tuo collega di lista che omaggiava ai votanti pilloline blu? È vero che anche alcuni candidati nelle altre liste ne hanno fatto richiesta? Può darsi! Dicono che da buon politico, hai cambiato più partiti tu dell’onorevole Mastella, chi è più avanti, lui o tu ? È più avanti lui. E poi io non ho cambiato partito, non possiedo tessere. Da quando il mio partito, la DC, che mi ha cullato all’inizio della mia avventura politica, si è sciolto nel 1989/90, non ho più preso tessere. Sono libero. Hai necessità di consigli politici e amministrativi e puoi far riferimento ad un solo tuo collega sindaco, chi scegli? Due colleghi sindaci: uno, un ricordo, un vecchio sindaco di Sauze d’Oulx Talino Perron, come Sindaco pratico, e Giorgio La Pira come Sindaco dell’idealità. 30 Sauze d’Oulx Sestriere rie di progetti che però non si fermassero ai soli primi cinque anni di mandato. Ho così sottoposto il programma, di come avrei visto Pragelato. La mia idea era quella di rendere Pragelato e Sestriere un tutt’uno, con caratteristiche differenti ma complementari. Accettarono il programma... e da allora eccomi qui, con quei giovani, che ho voluto all’inizio e che domani saranno la futura classe dirigente. Qualche tuo collega ti indica come il sindaco che in questi ultimi anni si è mosso meglio e che ha portato maggiori benefici al proprio Paese, condividi questo giudizio? Non mi piace fare confronti. Diciamo che abbiamo fatto un buon lavoro. Siamo passati da 400 a 1600 posti letto ricettivi, abbiamo incrementato 200 nuovi posti di lavoro permanenti. Sono soddisfazioni. Quasi tutti indicano il sindaco di Cesana, Roberto Serra il più irascibile di tutti, condividi anche tu questo giudizio ? Sì, ma ci si confronta sempre tranquillamente. Secondo il tuo parere, Regione e Provincia, hanno a cuore l’Alta Valle o a volte ci vedono come un territorio da sfruttare e basta? Ero molto soddisfatto fino a Olimpiadi comprese. C’era una conver- to riguarda il campo di golf la Regione ha bocciato il nostro primo progetto. Fare un campo da golf in un’area così estesa, secondo la Regione, avrebbe compromesso la libera circolazione degli ungulati. Da poco sono stato dal direttore generale del settore ambiente della Regione, per sottoporre il nuovo progetto. Un ricco piatto di fettuccine ed una bottiglia di Brunello di Fedriani, da consumare con il tuo vice sindaco, o un panino al gorgonzola, in compagnia della più carina delle tue dipendenti comunali? Ceno molto volentieri con Meneguzzi ma alle 23.00 ognuno a casa sua. Con la più carina del Comune vorrei trattenermi anche dopo. L’amministratore delegato della Vialattea Perron Cabus, è un tuo amico e concittadino, pensi che questo sia un’ottima cosa per Sauze D’Oulx, che sia negativa o semplicemente ininfluente? Lo apprezzo perché è un gran lavoratore ed ha un ottimo senso pratico, tuttavia vorrei convincerlo a valutare meglio ed apprezzare di più ciò che gli piace di meno. In quale di queste tre opzioni ti vedresti meglio: unico proprietario della Vittoria Assicurazioni, zante di Forza Italia. Non sono di nessuno e non ho avuto appoggi fino ad oggi. Se sono sindaco di Sestriere lo devo solo a me ed a chi mi ha aiutato a diventarlo. Per quanto riguarda la mia fidanzata, durante la cerimonia di chiusura delle olimpiadi, il cavaliere mi ha incrociato e mi ha salutato, io, mi sono presentato, mi ha ringraziato del buon lavoro svolto. Accanto a me c’era la mia fidanzata e diciamo che non si è prodigata in saluti mielosi. Tutti i tuoi colleghi sindaci concordano che arrivi sempre a riunioni quasi terminate, come mai? Non è sempre così. Diciamo che capita spesso che arrivo in ritardo. Come mai...ci sono tanti impegni, tanti problemi, ma certo questo non giustifica la cosa. Dipende dall’importanza delle riunioni, in quelle importati è difficile che arrivi in ritardo. Per quanto mi riguarda, non credo che il mio ritardo pesi così tanto nelle decisioni da prendere. Oggi sono arrivato in ritardo solo di cinque minuti (...!). Quando hai saputo del cambio di proprietà della Sestrieres SpA, ti sei preoccupato, hai incrociato le dita, oppure sei stato felice della novità? Penso che il cambio della società era oramai necessario. E visto che I SINDACI Pragelato 31 I SINDACI Cesana Claviere Oulx que affascinato dall’ambiente, dal territorio, dallo sci e tutto ciò che un paese di montagna poteva offrire. Poi le generazioni si evolvono e tendenzialmente i figli non è poi che seguano i genitori nei loro entusiasmi. Avere una clientela statica e ripetitiva condiziona comunque lo sviluppo di un territorio. Se non c’è la neve non vengono o al contrario, ci insegnano come battere le piste, come e quando aprire o chiudere gli impianti. Danno giudizi sul come fare le cose in base al tempo, al vento, se questo arriva dal Fraiteve la colpa è della società che gestisce gli impianti o del comune. Due sono gli obiettivi: vivacizzare la valle puntando su di un turismo rivolto ai giovani. Anche la vecchietta che vede il ragazzo con i capelli verdi ed il piercing al naso, per lo meno si incuriosisce, si diverte e si rianima. Se si continua a vedere gente che gironzola un po’ stancamente, depressa e parla dell’euro troppo caro oppure di pannoloni e prostate, ci si intristisce. Ecco il successo della vicina Francia, centinaia e centinaia di giovani, pieni di entusiasmo. Certo, bisognerebbe rinnovare anche la clientela negli alberghi, ma questo è un altro discorso, legato alle loro strategie. saprei. Ritieni anche tu, che per il fatto che abbiano esagerati finanziamenti pubblici, la vicina Montgenevre parta sempre e comunque avvantaggiata rispetto le restanti stazioni della Vialattea? Non è un problema di finanziamenti pubblici, perché forse ne prendiamo più noi. La differenza sta nella gestione della tassazione, questa si è completamente diversa. Consente che una parte del reddito prodotto nella località, rimanga sul territorio e venga investito per le strutture. Dicono che da tranquillo quale sei nella vita quotidiana, poi quando sali in macchina ti trasformi e vai come un pazzo, è vero ? Vado veloce...non come un pazzo! La stagione in corso è assolutamente positiva per il numero di presenze turistiche, finalmente tanti giovani. Un turismo nuovo? Sono sempre stato ottimista e credo che quest’anno in corso ne abbia avuto la conferma. Bisogna lavorare tutti insieme per dare sempre qualcosa in più, novità e qualità. Dobbiamo puntare sui giovani. Sono in fondo loro il futuro per il nostro turismo. Ti ritieni soddisfatto di quanto le Olimpiadi hanno lasciato in eredità all’alta valle? Per niente soddisfatto. Come sindaco di un comune parzialmente coinvolto dalla Vialattea, che sensazione hai della nuova gestione? Sicuramente un miglioramento nei rapporti fra le comunità. Inoltre, e ci tengo a dirlo, la nuova gestione, sta instaurando una sinergia anche con il Comune di Oulx. La stagione in corso è positiva per il numero di presenze turistiche, finalmente tanti giovani. Un turismo nuovo? Ho sempre sostenuto che la vera forza trainante per le nostre montagne sono i giovani, mettono allegria e l’entusiamo che spigionano rende sicuramente più piacevole lavorare. Confrontarsi con la nuova generazione, con chi adesso ha la voglia e la possibilità di viaggiare, e di vedere nuovi posti fa bene non solo a noi amministratori, ma anche e soprattutto al paese, mi riferisco in particolar modo agli operatori locali. Il futuro dei nostri posti è nelle mani di questo nuovo flusso turistico, certo bisognerebbe cambiare un po’ tutto il sistema. 32 Sauze d’Oulx Sestriere genza di tutte le istituzioni. Adesso un qualche segnale di disattenzione si percepisce. A volte il territorio deve costantemente sollecitare. Ci sono però dei segnali di recupero. Speriamo. Un tuo sincero giudizio su questo primo anno di nuova gestione della Vialattea. Con molta franchezza ero preoccupato perché non avevo percepito, o non ero in grado di capire, se il management da un punto di vista di gestione delle piste tenesse uno standard di qualità come prima. Mi riferisco al discorso battittura, preparazione piste ed innevamento. In realtà, l’anno scorso, con l’inverno disastroso che abbiamo avuto, è stato un test notevolissimo e devo dire che hanno fatto veramente un gran figurone. Lo dico con convinzione. Questo mi ha dato molta tranquillità. Stai partendo per una riunione e nella tua auto hai solo quattro posti, che sindaco lasci a piedi? Bisogna assolutamente rispondere? Prendo un pulmino da nove. Devi scegliere il tuo successore per la carica di sindaco di Pragelato, su chi cade a tua scelta? Sicuramente escluderei chi tra i miei colleghi non ha compreso la necessità di fare gruppo, di lavorare insieme. sultano di un emirato arabo con relativo harem annesso, regista di successo di film a luci rosse? Regista di film a luci rosse. Un tuo breve giudizio, del primo anno della nuova gestione della Vialattea. La prima gestione completa è stata quella della stagione 2006-2007. É stata un’annata di scarsa neve e temperature alte. Il mio giudizio è quindi assolutamente positivo. Quest’anno lo scenario è migliore. E poi mi sembra che il numero dei contenti superi di gran misura quello degli scontenti. Per concludere ti tocca una breve ma spiritosa barzelletta. Due giovani carabinieri sardi vengono mandati dal loro Comandante a partecipare ai campionati mondiali di corsa. Arrivati a destinazione, vengono informati dall’albergatore che dovranno dormire in una sola camera con letto matrimoniale. I giovani carabinieri, d’accordo sulla sistemazione, prendono posto nella loro camera. Si mettono a letto molto presto per essere riposati il mattino dopo, ma durante la notte uno dei due, sobbalzando sul letto, si rivolge al collega, dicendo: ”ehi ma cosa stai facendo?” e l’altro:”mi sto toccando!” e l’amico: sì, ma lo stai facendo con il mio arnese”. “E lo so, ma io domani ho la gara!” la vecchia proprietà non riteneva più indispensabile investire è stato sicuramente un bene che sia stata venduta. E ora dopo un primo anno di gestione, qual è il tuo giudizio? L’ingegnere e l’amministratore delegato sono assolutamente persone affidabili e che rispettano gli impegni. Hanno a cuore la società ed hanno sgombrato il campo da quei dubbi che inizialmente, soprattutto nella gente, si nutrivano. Quindi la paura della speculazione o del mordi e fuggi oggi non esistono. Hai necessità di consigli politici e puoi far riferimento ad un solo tuo collega sindaco, chi scegli ? Credo che anche altri abbiamo detto il Vescovo. Sono entrato nella categoria dei Sindaci come il meno esperto, rispetto agli altri. Amministrare Sestriere deve essere un po’ disgiunto dall’essere influenzato. Una notte con Monica Bellucci ti costa un anno di stipendio, con Rosy Bindi, ti permette di rimanere sindaco a vita, chi scegli ? Né una né l’altra. Quando sono stato eletto, si era ipotizzato chissà cosa potessi combinare. Ho sempre avuto un comportamento impeccabile. Credo che un personaggio pubblico debba comunque condurre una vita discreta. Poi nelle mura di casa ognuno fa quello che crede. I SINDACI Pragelato 33 Sauze d’Oulx Sestriere LA MONTAGNA CHE FA PER TE enjoy it!!! HOTEL DU COL HOTEL RELAIS DES ALPES HOTEL MIRAVALLE HOTEL MIOSOTIS APPARTAMENTI E BAITE HOTEL SAUZE HOTEL SPLENDID B AC hotels & appartamenti anche solo per week end TEL. 0122 858585 FAX 0122 850085 CELL. 339 1066888 ABC Gestioni s.r.l. - Piazza Assietta 7 - SAUZE D’OULX (TO) [email protected] - www.gestioniabc.it Breve storia della Vialattea A chi venne l’idea? DI AMEDEO MACAGNO A CHI VENNE L’IDEA? Si legge spesso che, Sestriere, Sauze d’Oulx, Cesana e le altre stazioni sciistiche della Vialattea fanno parte di un comprensorio prestigioso. Ideale per chi ama la montagna e gli sport ad essa collegati. Sestriere ne è l’epicentro. Sauze d’Oulx possiede piste con caratteristiche uniche al mondo ecc ecc. Tutto rigorosamente vero! Ma a chi venne l’idea? Chi fu il primo ad “inventarla”? Non c’è dubbio che negli anni ‘30, Edoardo Agnelli, figlio del senatore Giovanni, colui che fondò la Fiat, prima della sua prematura morte, aveva in mente qualche cosa del genere. Ma più che un comprensorio sciistico di grande dimensioni, Edoardo Agnelli realizzò un ente per la promozione turistica, che unì le Valli di Susa e Chisone. Grande appassionato di sci e montagna sicuramente voleva arrivare anche a quello che oggi si chiama Vialattea. Ma non 36 Dall’alto verso il basso: Il giovane Giovanni Agnelli ed il Senatore Giovanni Agnelli al Sestrieres. Il trasporto dei cavi per la funivia Alpette-Sises, la più elevata che sia stata costruita in tutta Italia quell’epoca (1931). Ampliamento dell’edificio di partenza della funivia Alpette-Sises (1933). Foto tratte da “Sestrieres, dalle origini agli anni ‘50”. G. Canale. gli Agnelli e i Nasi, a San Sicario con alcune società sempre legate a nomi eccellenti dell’alta borghesia piemontese. Forse fin dall’inizio c’era l’intenzione di unire tutte le località in un unico dominio sciabile, ma nessuno riuscì a realizzarlo. Il primo che cercò di mettere d’ accordo un po’ tutti tra gli anni 60/70 fu Marcello Paltrinieri. Maestro di sci, imprenditore, una vita passata a Sestriere, aveva bene in A CHI VENNE L’IDEA? fece in tempo, un incidente aereo se lo portò via. Dopo la II Guerra Mondiale, nell’epoca della ricostruzione ci fu da rilanciare anche la montagna. E lo sviluppo turistico della zona, legato soprattutto allo sci significava la realizzazione di nuovi alberghi, seconde case, infrastrutture e più moderni impianti di risalita. Tutto costruito in breve tempo con un unico obiettivo: per far crescere le stazioni sciistiche per incrementare al meglio questo sport. A Sauze d’Oulx con le Famiglie Carretta e Ciaudano, al Sestriere con 37 A CHI VENNE L’IDEA? mente la Vialattea di oggi. Fu lui a pensarla così com’è ora per primo. Ma alcune incomprensioni con chi comandava un tempo in Fiat, proprietaria della maggior parte degli impianti sciistici della zona, ritardarono l’idea messa in piedi dal Paltrinieri, cioè la realizzazione della Vialattea, che venne in un certo senso archiviata. Ma in seguito avvenne ugualmente la sua realizzazione. Oserei dire, quasi “naturalmente”, o meglio per il “ritiro” dal mercato degli altri proprietari degli impianti della zona, come i Caretta, i Ciaudano, che in fasi 38 diverse cedettero gli impianti di Sauze d’Oulx alla Sestrières. In seguito lo fece anche San Sicario. A questo punto siamo arrivati agli anni ‘80, tutti gli impianti di risalita passano nelle mani della Fiat e del suo braccio operativo: la Sestrières Spa. Oggi la Sestrières è gestita da un nuovo Gruppo Dirigenziale. L’ alleanza con la vicina Monginevro ed ecco la Vialattea oggi rinnovata e sempre più grande e completa grazie a nuove strategie con i partner d’Oltralpe. ©PUBBLI&CO GRAND HOTEL LA TORRE - Via della Torre 4 - SAUZE D’OULX (TO) Tel. 0122 859812 - Fax 0122 853984 - [email protected] ADOLFO KIND ADOLFO KIND DI AMEDEO MACAGNO Non c’è dubbio che la prima grande impresa sciistica d’Italia la fecero Adolfo e Paolo Kind, in compagnia di un tenente di artiglieria da montagna di nome Luciano Roiti. Salirono da Borgone di Susa, raggiunsero la cresta del Monte Salancia e si buttarono senza paura sino a Giaveno. “La neve era alta circa tre metri... nonostante queste condizioni, superammo ugualmente un dislivello di 1700 metri in 5 ore e mezzo, tracciando un solco profondo dai 25 ai 50 centimetri…” scrisse il giovane ufficiale che, insieme ad Eugenio Rossi, capitano dei bersaglieri, anch’egli pioniere dello sci (aveva provato “skiare”al Moncenisio), intuì il prezioso utilizzo che tali attrezzi avrebbero avuto in campo militare. Dell’impiego degli sciatori a scopi bellici, si occuperà poi, nel 1900, sulla Rivista Militare Italiana, il Maggiore Oreste Zavattari, con un vero e proprio trattato in materia, dal titolo: “Gli ski nella Guerra d’ inverno sulle nostre Alpi”. Intanto i pionieri dello sci, seguendo i consigli di “papà Kind”, aumentarono vertiginosamente. Ma chi era veramente Adolfo Kind? E come mai la storia dello sci italiano è così legata a questo eclettico ingegnere svizzero, che a fine Ottocento compera il libro di Nansen - “Attraverso la Groenlandia con gli Ski” - e decide di sciare sotto casa e sulle montagne che circondano Torino? Per lui veniva prima la montagna con le sue avventure o l’ ingegneria? Forse, se potessimo osservare la mappa genetica della famiglia Kind, avremmo la sorpresa di trovare cromosomi a forma di sci. Fu proprio lui ad attirare in Italia i due maestri norvegesi che davano spettacolo sciando in tutta Europa: i fratelli Harald e Trygwe Smith. Mete preferite dall’ ingegnere furono senza dubbio quelle dell’Alta Valle Susa. Si recò spesso sui pendii di Sauze d’ Oulx e di Bardonecchia dove in seguito i Kind presero anche casa. Adolfo Kind nasce a Coira nel 1848. Dopo una laurea in chimica tecnica alla facoltà di ingegneria di Basilea, decise di trasferirsi in Italia per dirigere una fabbrica di candele a Mira, vicino a Venezia. Poco tempo dopo, si trasferisce a Torino, dove nel 40 1890, fonda la fabbrica Kind, che ben presto crebbe, soprattutto grazie all’abilità del suo fondatore che conosceva bene tutte le proprietà delle fibre necessarie a fare un buon stoppino. Tutto andava a gonfie vele. Ma presto, in casa Kind arrivò la tragedia. Esattamente il 5 agosto 1907, durante il tentativo di ascensione al Piz Bernina, “papà Kind” precipita e muore. Capanna Kind a Sauze d’Oulx. STORIA DELLO SCI 41 INFO: O: S Sede ed de - Via Via R Rovigo ovigo 9 - 1 10152 0152 Torino Torino ((Italy) Italy) Pista - Sauze d’Oulx, in località Pin Court - Torino (Ex sito Olimpico partenza free-style) - Cell.: +39 349 0609702 Relax in quota L’inverno è più comodo Tutto il benessere che vuoi Al Villaggio Olimpico vi aspetta un’accogliente e attrezzata Beauty Farm con sauna, vasca idromassaggio, bagno turco ed esperte mani per diversi tipi di massaggi. In questi spazi del relax, ogni particolare, dagli ambienti ai colori, alle particolari scelte di illuminazione è stato studiato e allestito con la massima attenzione per il vostro wellness. Le tariffe del centro benessere, inoltre, sono state pensate per ogni esigenza: dal “mattino” alla “giornata relax”, dal “weekend in forma” alla “settimana benessere”. Da provare il “percorso umido”. Questione di gusto Se invece siete dei palati raffinati, il ristorante diVino Olimpo è una tappa obbligata. Ad accogliervi un locale rilassante, dall’ambiente moderno ed elegante, declinato in sfumature amaranto. I tavoli sono disposti attorno a una cella termoregolata, con vetrine a vista che ospitano oltre 650 etichette di vini. Le specialità gastronomiche Villaggio Olimpico di Sestriere Via Cesana s.n.c. - 10058 Sestriere (TO) Tel. 0122.798401 Fax 0122.750846 - [email protected] www.villaggioolimpicosestriere.it 42 spaziano dalla più classica cucina italiana, spesso rivisitata, alle specialità locali, tra cui spiccano prelibatezze come la fonduta, il vitello fassone e il dessert piemontese per eccellenza, il “bunet”. Il venerdì, serata di pesce fresco. Se tornate per la terza volta potrete ottenere il 10% di sconto (bevande escluse). Fin dalla prima volta, poi, se siete in sei o più persone, prenotando, vi aspetta una piacevole sorpresa... Liberi tutti! A intrattenere i più piccoli, ci pensa il programma di animazione del gruppo Samarcanda. Al Villaggio, i vostri bambini potranno cenare a partire dalle 19.30 (la serata del giovedì è dedicata alla pizza) e scatenarsi con la baby dance e gli spettacoli del Mini e Junior Club fino alle 22.45. Con la formula ospiti, inoltre, i più piccoli avranno il loro pasto “versione giorno”, ovvero dalle 10 alle 17, e, se le condizioni del tempo lo permettono, indimenticabili uscite sulla neve a bordo di enormi bob e ciambelle gonfiabili. UNA MONTAGNA DI MANIFESTI Anonimo. Bozzetto a tempera per manifesto non stampato, 1935 (circa). Il famoso manifesto di Felice Vellan, anni ‘50 “È nata Sportina un sogno nella foresta. Sciatori non si nasce a Sportina si diventa”. Ecco uno dei tanti slogan che nell’immediato dopoguerra pubblicizzavano Sauze d’Oulx. Siamo nel 1950, e in molti manifesti pubblicitari delle stazioni di sport invernali delle valli di Susa e Chisone ci sono frasi come questa. Manifesti affascinanti e coloratissimi che molto spesso riportavano le opere di noti pittori dell’epoca, come, Cesare Maggi o Felice Vellan. Ma la cartellonistica di montagna “made in Italy”, nasce molti anni prima. E’ necessario fare un salto ai primi anni del 1900, quando la pubblicità sì esibisce come elemento di presentazione nei primi orari ferroviari o sulle pubblicazioni riservate all’alpinismo ed agli sport invernali. Gino Boccasile. Bozzetto a tempera per manifesto, cartolina e pieghevole, 1946. UNA MONTAGNA DI MANIFESTI DI AMEDEO MACAGNO 43 UNA MONTAGNA DI MANIFESTI I grandi formati, e cioè, i manifesti, salvo poche eccezioni, arrivano un po’ dopo. E sarà lo sci a farla da padrone su questi. Complice anche l’Italia fascista che sostenne alla grande questo “nuovo sport”, che fino a pochi anni prima era praticato solo da una piccola elite e che durante il ventennio di Mussolini diventerà un passatempo più popolare. Nasce quindi un nuovo turismo, una nuova alternativa al soggiorno montano estivo. Ed ecco dunque i primi grandi manifesti pubblicitari. Negli anni trenta le più importanti “affiches” piemontesi sono quelle che pubblicizzano Sestriere. La località nata per volere del senatore Giovanni In alto a destra: Felice Vellan, “Gara della Leja”, Salice d’Ulzio, 1947. A fianco: Anonimo. Manifesto, stampa di Gros- Monti, 1930. 44 Autoritratto. Luigi Benedicenti, 2005. Agnelli e di suo figlio Edoardo, possiede oggi moltissimi manifesti pubblicitari “d’antan”. Tutti hanno una certa impronta, una loro classicità. A differenza di altre stazioni che mostrano orde di sciatori, spesso ammassati uno contro l’altro, le “affiches” del Colle, configurano quasi sempre sciatori immortalati nel pieno della loro discesa, ben lontani dalla folla. È il caso di un magnifico manifesto di Sestrières firmato nel 1935 da Mario Puppo, che ritrae una donna che alza un velo di neve sotto gli sci. Una donna solitaria è anche raffigurata nella più nota “affiches” di Gino Boccasile meglio conosciuta come: “la donna in verde” del 1948. Lei è una bella bruna con occhiali da sole che, seduta sulle nevi di Sestriere, sfoggia il suo abbronzatissimo “decolté”. Oggi questi manifesti sono ricercatissimi dai collezionisti e hanno raggiunto cifre da capogiro. A firmare le affiches della stazione che fu degli Agnelli, non furono solo Mario Puppo e Gino Boccasile, ma una miriade di illustratori più o meno noti come: Giuseppe Riccobaldi, Gugli Rossi, Adalberto Compagnoli e tanti altri. E quando dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’Italia dovrà ricostruire anche il turismo di montagna, sarà curioso notare che il messaggio pubblicitario più in auge per Valle di Susa e Chisone, arriva da Sauze d’Oulx dove l’ingegnere Ettore Caretta, per lanciare Sportina, fa pubblicare un paio di manifesti di grande pregio. Ambedue comunicano naturalmente lo sci. Il primo è datato 1947/48. Si tratta di una vera e propria cartina piste di grandi dimensioni che indica gli impianti dell’epoca e anche un primo collegamento con Sestriere. I disegni di alcuni sciatori sullo sfondo sono da attribuirsi Cesare Maggi. Pubblicità Hotel Miravalle, 1923. Anonimo. Illustrazione per pieghevole pubblicitario, 1958. Pieghevole turistico di Cesana e i Monti della Luna, copertina anni ‘50. Illustrazione per pieghevole pubblicitario dove è raffigurato lo scalone dei Duchi d’Aosta (Sestriere). 45 probabilmente a Felice Vellan, autore del secondo e coloratissimo manifesto dove sono raffigurati tantissimi sciatori di ogni età che, sorridenti, sono ammassati in attesa di un impianto di risalita che li porterà sui campi da neve di Sportinia. Prima di Carretta, Sauze con l’immagine di uno sciatore (pare l’ex campione degli anni ‘20 Luigi Faure immortalato in perfetto stile Telemark), veniva comunque pubblicizzata da alcune “Brochures” o cartoline firmate Cesare Maggi. Più che la località nel suo insieme, qui si pubblicizzava l’Hotel Miravalle di Placido Eydallin. Ma si sa! A quell’epoca, promuovere un solo albergo, era dare risalto all’intera stazione. 2 In alto: Giuseppe Riccobaldi del Bava. Manifesto pubblicitario su rivista e cartolina, 1936. Sopra: Giuseppe Riccobaldi del Bava. Illustrazione per pieghevole pubblicitario, 1935. A fianco: Gugli Rossi. Tempera per manifesto non stampato, 1937. 46 K’enz Café e Residence du Commerce di Oulx. Come prima più di prima. Rivivono la tradizione e l’ospitalità. Sin dai primi anni del ‘900 Oulx era considerato indiscusso centro strategico e nevralgico per lo sviluppo turistico-economico dell’alta valle di Susa. Il paese disponeva infatti di un ufficio postale e telegrafo, Stazione Carabinieri, Guardia di Finanza e Forestali, Ufficio del Registro, sede di Pretura, Stazione Ferroviaria internazionale. Inoltre si costruivano negozi ed esercizi pubblici di buon gusto, bar, osterie ed alberghi che già offrivano moderni comfort, con servizio di automobili per ogni destinazione e servizio guide. “Una delle strutture più raccomandate, era il Commercio, con gran dehor, socio del Touring Club Francese ed Italiano, illuminazione elettrica, alloggi e camere unite e separate con comfort desiderabile, servizio inappuntabile, cucina di 1° ordine, pensione per famiglie, vini fini dell’astigiano e di Chiomonte, liquori, ufficio di corrispondenza, automobili e vetture per la Francia”. Questo avveniva nel 1913, come riportato nella Guida Turistica delle Alte Valli di Susa, Edoardo Quaranta Editore Fenils. Per tutto il ‘900 il Commercio è stato vero punto di riferimento per l’alta valle di Susa, con una vastissima clientela locale ed internazionale. Per oltre sessant’anni (1930-1992) la famiglia Blanc con cinque generazioni che 48 DI PAOLO BLANC Sopra il Cav. Blanc con l’interprete Amedeo Perron in rigorosa livrea. Fine anni ‘50. Sotto: Hotel Commercio, Tabaccheria Valletti e Hotel Alpi Cozie. Primi decenni del ‘900. Lato: una carrozza sosta dinanzi al Commercio. Primi ‘900. vi sono transitate, ne ha condotto il cammino. Al suo interno sono stati girati film prestigiosi come ad esempio il mitico film prodotto dalla Luxfilm, “Il Cammino della speranza”, girato nel 1950 con protagonisti Raf Vallone e la bellissima Elena Varzi, conosciuta sul set e divenuta poi sua moglie. Personaggi quali Mike Bongiorno e Aldo Maccione, hanno usufruito periodicamente dei servizi e dell’ospitalità. Ed oggi l’ex Commercio è tornato a nuova vita, più bello ed attivo che mai. Il bar, il K’enz Cafè, con le volte di un tempo, ha saputo mantenere quel gusto retrò, ma con un “progetto” di qualità e di ristorazione al servizio della clientela aggiornato ed al passo con i tempi. L’abilità nella progettazione del locale, rimasto intatto nelle sue peculiarità di tipico bar di montagna e la costante applicazione al lavoro e all’organizzazione tutti i giorni di Vincenzo e Letizia, rendono il K’enz uno dei bar di assoluto riferimento per tutta l’alta valle di Susa. Il K’enz offre un servizio accurato di caffetteria ed aperitivi, con un bancone coloratissimo e ricchissimo di sfiziosità. Il K’enz è anche birreria, dispone di sala giochi e sala fumatori. Inoltre il locale si propone per rinfreschi, ricevimenti e meeting. Divertenti e piacevoli le serate, praticamente ogni sabato dell’anno ed assolutamente imperdibili gli eventi con guest star. Le 17 camere dell’ex Albergo Commercio hanno lasciato posto al Residence du Commerce, una funzionale struttura gestita con professionalità da Rocco Campanella, densa di fascino e con servizi di altissima qualità. Il Residence du Commerce dispone infatti di 15 ampi appartamenti di cui 8 Monolocali e 7 Bilocali, arredati in stile rustico montano, tutti dotati di servizi privati, angolo cottura completamente attrezzato e lavastoviglie. La vicinanza alla stazione ferroviaria, all’area taxi e fermata bus, nonché a circa 10/15 minuti dalle località sciistiche del vastissimo comprensorio della Vialattea, permettono senz’altro una vacanza “comoda” e da sogno o una residenza appropriata per esigenze professionali. Costantino Vitagliano e Melissa Satta al K’enz. Oulx ti apre le porte La storia in breve È un paese di antiche origini, alcuni ritrovamenti archeologici attestano la presenza dell’uomo nella zona fin da tempi remoti. Vi abitarono le tribù celto-liguri del re Cozio e, in seguito, i Romani vi insediarono la mansione di Ad Martis. Fino al IX secolo è un importante punto di passaggio e di sosta sulla strada per il Monginevro. Nel 1065 la Bolla del vescovo Cuniberto di Torino dona alla Prevostura di Oulx numerose chiese. Nell’XI secolo, Oulx entra a far parte dei domini dei Delfini di Vienne ed è centro di uno degli Escarton del brianzonese. A partire dal 1349, il territorio di Oulx viene ceduto alla corona di Francia. Tra Cinquecento e Seicento è terra di scontro tra cattolici e valdesi nelle Guerre di Religione. Nel 1713, con il trattato di Utrecht, Oulx passa sotto il dominio dei Savoia. La parlata. Il Patois In occasione della Fiera dello Scapolare o alla Fiera Franca di Oulx si incontravano ogni anno persone provenienti da tutti i paesi della valle e anche da più lontano. Parlavano in patois e si comprendevano anche se vi erano differenze nella parlata. Ognuno riconosceva il luogo di provenienza degli altri dal loro modo di parlare. Il patois con tutte le sue differenze e particolarità proviene in gran parte dal latino e fa parte delle lingue gallo-romanze. L’INTERVISTA Il turismo 40 Ad Oulx, nel 1906 veniva inaugurata la prima stazione di sci alpino con un’esibizione sciistica a Sauze d’Oulx, ricordava il Tournig Club nel 1935. “Il bacino di Oulx è veramente imponente per la sua spaziosità e pel meraviglioso suo sfondo formato dalle massicce e nevose pareti di monti che lo circondano...” citava la Guida Turistica delle Alte Valli di Susa nel remoto 1913. “...Pel la bellezza dei suoi dintorni è nel periodo estivo frequentatissima da villeggianti e famiglie in cerca di una temperatura oltremodo salubre...”. ...per la Vialattea Il territorio di Oulx, uno dei più vasti dell’alta valle di Susa, conta ben 18 frazioni: Villard, Constans, Clots, Royeres, Beaulard, Savoulx, Puy, Signols, Auberges, Beaume, Chateau Beaulard, Vazon, Pierremenaud, Gad, Soubras, Amazas, San Marco e Monfol. Piccoli tesori che racchiudono un immenso patrimonio di arte, storia e cultura. Oulx negli ultimi anni ha saputo offrire ai suoi fruitori una ricettività alberghiera sempre maggiore. Dai pochi posti letto di qualche anno fa, oggi si contano numerose strutture ricettive in grado di garantire efficienza e professionalità per le più svariate esigenze. Le tradizioni La Fiera Franca, che si svolge annualmente la prima domenica di ottobre, è una delle più grandi ed importanti manifestazioni della Valle di Susa intera. Ad Oulx, ogni anno, arrivano migliaia di turisti, attratti dall’emozione di rivivere, oggi come ieri, le antiche usanze di un paese di montagna. Nel 1494, per le strade di Oulx transitarono gli eserciti di Carlo VIII diretti alla conquista del regno di Napoli. Le schiere di Re Carlo imposero sacrifici enormi alla popolazione, come già era avvenuto nel 1453 al passaggio delle truppe di Renato d’Angiò. Per compensare la comunità dai danni subiti, il sovrano permise all’abitato di Oulx di tenere, ogni anno negli ultimi giorni d’estate a partire dal 15 settembre, una fiera franca, libera cioè dalle tasse foranee. Più tardi, nel marzo 1529, Francesco I concederà alla comunità di Oulx di tenere un mercato settimanale nella giornata di sabato. L’INTERVISTA La storia della fiera in uno spot. 51 CRISTINA PARODI LE EMOZIONI DI CRISTINA DI CASA A JOUVENCEAUX CRISTINA PARODI DI RITA QUARTA FOTO DI Stefano Guindani Cosa delle nostre montagne l’ha colpita in tal misura da farle diventare meta prediletta delle sue vacanze? “Sono sempre venuta a sciare a Sauze, sin da bambina. La mia famiglia ha origini piemontesi, di Alessandria, per l’esattezza. I miei genitori com- 52 LA VIALATTEA... UNA BELLEZZA MOZZAFIATO prarono casa a Sauze, credo agli inizi degli anni ’70, quando io ero piccolissima e da lì è iniziata la mia avventura sugli sci. Ho sempre trascorso le vacanze invernali a Sauze, venivamo anche d’estate, avevamo e possediamo tutt’ora la casa al condominio Florida Prata, proprio in centro. Ricordo di essere cresciuta lì, d’inverno a sciare e a giocare su questi pianerottoli di casa, di quelle case che hanno il pianerottolo intorno alle scale e lì, bambini, correvamo come dei pazzi. Recentemente, essendo una famiglia molto numerosa, tra fratelli, sorelle, nipoti ecc, nella casa di Sauze non ci si stavamo più tutti, ed allora Giorgio ed io abbiamo deciso di staccarci. Contemporaneamente ho scoperto Jouvenceax, che devo dire, da ragazza non conoscevo, ma forse allora non era neanche così carina e ben tenuta. Ho scoperto il borgo grazie a dei miei amici che erano venuti a trovarci a Sauze ed essendo tutti gli alberghi del paese pieni, trovarono posto in questo piccolo albergo a Jouvenceaux. Andammo quindi a vedere il paese e rimanemmo colpiti dalla bellezza del borgo. Da lì iniziammo a sondare il terreno, cercando delle case da comprare e da ristrutturare, così abbiamo trovato la nostra attuale baita. C’è piaciuta sin dal primo momento”. Il Comprensorio della Vialattea è un connubio indissolubile di natura e sport. Paesaggi unici? “Ne ho girati tanti di posti montani, prima di ritornare a Sauze ed acquistare definitivamente casa a Jouvenceaux. Devo ammettere che non ho trovato altrove un posto bello come l’intero comprensorio della Vialattea. Nel momento in cui ci sono le condizioni di tempo e di neve ottimali, ti permette di sciare tutto il giorno senza fare due volte la stes- “Andammo quindi a vedere il paese e rimanemmo colpiti dalla bellezza del borgo” CRISTINA PARODI sa pista. Ha un’estensione incredibile ed una bellezza di paesaggio mozzafiato. Ma credo che questo corrisponda ad un’altra caratteristica di Sauze, che è rimasta una località sciistica molto sportiva, sana e poco mondana, se vogliamo. È differente dai tanti altri centri che hanno sviluppato un turismo un po’ di lusso, modaiolo. A Sauze va chi ama veramente sciare, gli sportivi”. La nostalgia per le nostre montagne le viene soprattutto quando.... “Vivo a Bergamo e lavoro a Milano. A volte mi capita, quando sono costretta a rimanere in città per lavoro, di pensare a come sarebbe bello essere in montagna. Mi capita soprattutto durante le tiepide giornate di primavera, secondo me la stagione ideale per sciare...sono una gran freddolosa. Certo, il massimo del lusso sarebbe riuscire a sciare in un giorno infrasettimanale, quando non c’è nessuno, oppure farsi finalmente un bella settimana bianca, cosa che per il momento non siamo ancora mai riusciti a fare. Magari sciare di mercoledì, toh”! Ai suoi bimbi cosa offre il comprensorio della Vialattea? “Ho tre bimbi e sicuramente a Sauze non si annoiano. Le piste della Vialattea offrono la possibilità di sciare per diversi livelli di capacità. I due bimbi più grandi, di dieci e undici anni sciano bene e quindi vengono con noi senza problemi. La piccolina, che ha solo sei anni, ovviamente è un pelino più lenta e quindi cerchiamo di evitare i muri o le zone più ghiacciate, sulle quali incontrerebbe qualche difficoltà. Non cerchiamo cose strane. Abbiamo l’abitudine di sciare in tarda mattinata, ci fermiamo a mangiare in qualche posticino carino dove poter stare tutti insieme e poi, torniamo a casa a metà pomeriggio, stremati”. Cosa mi racconta della sua meravigliosa casa? “È semplice, in rigoroso stile montano, l’abbiamo fatta fare da Davide, un falegname di Salbertrand. È bravissimo quel ragazzo. È una casa normalissima, è molto bella la struttura della baita. È stata ristrutturata mantenendo tutte le caratteristiche in legno e le pareti con le pietre a vista. Quindi l’arredamento richiede veramente poco, per non caricarla troppo. È un’atmosfera molto bella”. 53 Gian Piero Gasperini Genova per lavoro, Sauze per amore GIAN PIERO GASPERINI DI PAOLO BLANC FOTO UFFICIO STAMPA GENOA CALCIO Nei giorni infuocati, da Natale all’Epifania, a molti sarà capitato di incrociare per le vie del paese, o “giù per il Moncrò”, Gian Piero Gasperini, il bravo allenatore da qualche anno in corso al Genoa e che si racconta sulle pagine del Magazine: “Amo la montagna d’inverno, qui ho la casa, per me è naturale venire a sciare. Sono di Grugliasco e frequento Sauze sin da ragazzino”. Cosa pensa delle Valli ex olimpiche? “Un’olimpiade molto positiva che ha dato lustro ed ampio risalto al territorio, alla sua bellezza, ‘noi’ lo sappiamo bene: la forza è lo sci”. Ama Sauze d’Oulx? “Qui è un ritrovo, per noi affezionati queste montagne rappresentano a tutti gli effetti una seconda casa, così vicine, così comode. Io, quando arrivo mi sento meglio. Sauze mi piace anche l’estate. Sebbene si vada in ritiro e si inizi la preparazione atletica molto presto, una settimana almeno non la perdo mai. Spesso trascorro il ferragosto con la famiglia”. Tifoso di quale squadra? “Sono cresciuto nella Juventus, in quella società ho fatto tutta la trafila, ma...si è sempre tifosi della squadra che si allena”. Si dice che il calcio oggi, per le vicende che tutti conosciamo, sia malato. Cosa pensa della nuova iniziativa di portare più bambini e famiglie allo stadio? “Io contesto che il calcio sia malato. È malato il contorno. Sono convinto che questo sport sia un grande veicolo per migliorare questa nostra società, ma purtroppo, anziché essere preso come esempio, spesso viene infangato per ragioni extracalcistiche. Il calcio è una grande occasione per i bambini, per le famiglie, per riavvicinare e restituire i valori che sono dello sport e del calcio in particolare. Proprio dai bambini, dalla loro esaltazione positiva, si può creare un ambiente migliore.”. Quali sono gli episodi professionali come gio- 54 valle? “Ci sono stati dei contatti, è un problema di strutture, la valle di Susa sta iniziando ad adeguarsi per poter ricevere squadre di calcio di un certo livello. Già vi è un fiorire di scuole calcio molto valide, ciò è positivo. Qui ci sono tanti genovesi, Sauze è una colonia numerosissima, c’è un nuovo campo sportivo. Quello che sarà possibile fare sarà fatto...”. Ci lasciamo così con uno dei suoi tanti sorrisi, e con un invito personale ad andarlo a vedere e trovare sul campo, durante il suo lavoro, lavoro che parte da lontano... In fondo Gian Piero Gasperini è uno di noi. Non gli ho chiesto dei campionati pulcini, giovanissimi, esordienti, in valle di Susa...avrebbe potuto spiazzarci. Da sinistra: Stefano Capozucca (consulente), il Mister Gasperini ed il vicepresidente Giambattista Pastorello. GIAN PIERO GASPERINI catore ed allenatore che ricorda con maggiore emozione? “É chiaro che i momenti in cui si vince sono quelli che rimangono impressi con più piacere. Ma ricordo espressamente la prima scelta che ho fatto quando smisi di giocare: allenare i giovani, ho proprio iniziato con i ragazzini di dodici anni della Juve. La seconda scelta importante è stata l’abbandono del settore giovanile per entrare nel mondo professionistico. E qui ho dovuto rimettere in gioco tutto ed andare a propormi. Una decisione in quel momento molto difficile, ma che si è rivelata poi molto fortunata. Ci tengo a sottolineare che allenare il settore giovanile è stata una palestra di vita incredibile ed ancora oggi quell’esperienza me la porto dietro e dentro di me. I giovani ti danno tutto, giocano in maniera disinteressata, hanno grande entusiasmo. Per questo riuscire a portare i ragazzi, le famiglie, i bambini negli stadi, dev’essere un obiettivo. In questo senso Genova è un caso piuttosto atipico: lo stadio è nella città, vicino alla gente, il nonno con il nipote che vanno alle partite, partecipano alle trasferte. I decreti che vietano questa possibilità sono assurdi”. Il mister ritorna a bomba su ciò che certamente lo differenzia da molti allenatori professionisti: il grande lavoro fatto a stretto contatto con i più piccoli. Ama il calcio d’antan, non si parla di un mondo ovattato...che comunque gli appartiene. Come se la cava con gli sci ai piedi? (risata!) “Ho iniziato a sciare di nascosto, perché già giocavo e le società avevano posto il veto alla pratica dello sci. Sono un autodidatta, poi, a lungo andare... si scende con naturalezza. Lo sci dopo il calcio è il mio sport preferito”. Si diverte quindi sulla Vialattea? “É senz’altro uno dei più affascinanti comprensori sciistici in assoluto, molto vario, diverso nelle difficoltà e nei paesaggi che si incontrano. Inoltre le piste sono ben battute, preparate. L’anno scorso l’organizzazione è stata fenomenale: una stagione intera senza neve e dalle temperature altissime. Eppure, anche in quelle condizioni improponibili, sono riusciti a farci sciare tutto l’anno ed è stato veramente un successo”. La prossima estate potremo assistere agli allenamenti del Genoa su qualche campo dell’alta 55 non solo bagno [email protected] tel. 0122 832064 fax 0122 831796 Via Pellousieres, 18/m 10056 Oulx (TO) s.r.l. COSTRUZIONI E RISTRUTTURAZIONI tel. 0122 831942 fax 0122 831796 Via Pellousieres, 18/m 10056 Oulx (TO) Quest’inverno vado a Sestriere…. a giocare a golf… DI DONATELLA BERNARD No…no…non avete letto male, tanto meno l’autore si è sbagliato, quest’inverno oltre a salire al Colle per percorrere le fantastiche piste della Vialattea gli appassionati di golf potranno praticare il loro sport preferito nel più grande campo indoor d’Europa. Una domanda all’ideatore di questo progetto innovativo: Hermann perché una palestra di golf indoor a Sestriere? Quest’idea è nata per dare qualcosa in più ad una stazione di fama mondiale come Sestriere, rendendola agli occhi di chi la frequenta un parco divertimento a 360 gradi. Il commento conclusivo spetta a Paolo De Chiesa, GOLF D’INVERNO Infatti potrete trovare proprio al Sestriere tutto quello che vi serve per praticare questo sport estivo anche quando il termometro segna 5 gradi sotto zero. Per sentirvi dei campioni d’alta quota ognuno di voi avrà a disposizione una nuovissima sacca di ferri, un maestro federale pronto a guidarvi in questa avventura e ben 25 metri di volo prima che la pallina finisca nella rete di contenzione. In una gabbia virtuale, grazie ad un macchinario all’avanguardia, potrete misurare la vostra abilità golfistica come se foste su veri e propri percorsi di campionato. Il vostro swing, infatti, viene “ vivisezionato ” da un congegno molto sofisticato che, in virtù dell’avanzatissima tecnologia raggiunta dall’impianto simulatore PGM, copia con precisione assoluta la traiettoria del colpo: scagliare la palla proiettandola sullo schermo gigante è una sensazione fantastica! Ma non finisce qui…in questa struttura potrete cimentarvi sul putting green (fedelmente riprodotto in erba sintetica ) e decidere di prendere lezioni con i nostri maestri federali (Sergio Bertaina, Hermann Casse, Alessandro Pittaluga) per arrivare all’appuntamento estivo più pronti che mai. 57 58 GOLF D’INVERNO GOLF D’INVERNO “...resterete di stucco” 59 GOLF D’INVERNO presidente del Golf Club Sestrieres: cosa pensa di questa novità? “Sono euforico e non esagero. I golfisti incalliti, ovvero il 99% dei giocatori, persino in montagna riescono a sdoppiarsi tra il piacere di sciare e la nostalgia per il golf. Quella del mio amico Hermann è stata proprio un’idea geniale perché colma il vuoto del golfista in alta quota, offrendo la possibilità a chi non ha mai praticato il golf di avvicinalo aggirandone tabù e pregiudizi. Come si sa, però, le idee non bastano: bisogna raccogliere i sogni e trasformarli in realtà con entusiasmo e spirito imprenditoriale, come hanno fatto il Presidente della Vialattea Brasso, neogolfista già contagiato dal virus e l’amministratore delegato Perron Cabus, mio compagno di scorribande sulla neve quand’eravamo ragazzi, anch’egli innamorato del Golf. La struttura allestita nel Palasport non è un giocattolo: quando la vedrete, con le postazioni allineate su una scacchiera di smeraldo e il costosissimo simulatore a dominare il palcoscenico, resterete di stucco…” 60 Paolo De Chiesa golf indoor Sestriere GOLF D’INVERNO Ideatore e Responsabile struttura: Hermann Casse. Spogliatoio maschile e femminile, 10 postazioni di pratica con volo a 25 metri. Gabbia con Putting green di 9 buche. Gabbia con Simulatore PGM (PROFESSIONAL GOLF MACHINE). Zona Relax a Bar. Orario di apertura: dalle 16 alle 22. Maestri federali: Sergio Bertaina, Hermann Casse, Alessandro Pittaluga e tre Assistenti. 61 ogni agenzia ha un proprio titolare ed è autonoma Scegliere di acquistare la seconda casa in montagna continua ad essere un investimento molto fruibile e redditizio, oggi ancora di più. Con l’andamento del mercato immobiliare, sul quale sempre più persone sono a conoscenza dei vari aspetti positivi e non, l’investimento in montagna rimane uno dei più solidi, richiesti, certi, sicuri e rivalutabili nel tempo. Tenendo sopratutto conto della potenzialità delle nostre zone, a Sestriere e Pragelato vi è sempre più richiesta, anche per la locazione. Questo sopratutto in seguito al periodo post-olimpico, pertanto l’acquisto di un appartamento oggi nelle aree sopra citate, è un sicuro investimento e che continua a dare una rivalutazione annua di circa un 10-15% ed un reddito da locazione di circa un 5-6% netto. Affiliato : IMMOBILIARE 2000 S.A.S. Piazza Fraiteve 3/E, 10058 Sestriere ( TO ) Tel 0122 77.55.4 Tel-fax 0122 75.40.05 http://www.tecnocasa.com/piemonte/tohn7 Affiliato : IMMOBILIARE VALCHISONE S.A.S. Via Nazionale 52, 10060 Pragelato ( TO ) Tel 0122 78.41.0 Tel-fax 0122 74.14.08 http://www.tecnocasa.com/piemonte/tohnf www.tecnocasa.it iscriz. ruolo società n° 5217 CCIAA Torino La tranquillità di fare centro Tutti i servizi a vostra disposizione, per la compravendita della casa con comodità e velocità, in città come in montagna, grazie al «metodo operativo» della grande «rete» sempre collegata, a livello nazionale ed in tempo reale. Con un click sul pc di casa o dell’ufficio si possono vedere migliaia di immobili sul sito www. tecnorete.it. Uno spazio interattivo ricco di informazioni e approfondimenti sulle singole realtà sono assicurati dalle home-page delle agenzie. Desideri acquistare una casa in montagna? Tecnorete fa viaggiare le informazioni: dall’agenzia sotto casa, si possono inviare richieste in tutta Italia o farlo direttamente dal computer. Iscrivendosi al servizio gratuito di newsletter immobiliare, si ricevono via e-mail gli aggiornamenti delle nuove proposte disponibili complete di fotografie, piantine, e virtual tour. Per chi invece non è ancora entrato in confidenza con il Web, ci sono le riviste periodiche, che vengono distribuite tramite il porta a porta, dove si possono trovare migliaia di proposte immobiliari rinnovate ogni 15 giorni. Il metodo operativo Tecnorete, per maggiore chiarezza e trasparenza, prevede acquisizione di incarichi di mediazione in forma scritta, in modo da poter tutelare sia il venditore sia l’acquirente. Per affrontare e risolvere le tematiche della compravendita, i professionisti negli uffici, sono preparati da una Scuola di Formazione: sarete seguiti in modo competente in tutte le fasi, dalla trattativa al rogito notarile. Documenti, visure, contratti, e quant’altro occorre, per districarsi tra le pratiche, avverrà solo in presenza degli esperti. Se poi, è necessario anche un prestito, le reti di mediazione creditizia Network Tecnocasa forniscono assistenza per ottenere il mutuo alle migliori condizioni. Ogni agenzia opera solo su aree limitate di territorio: questo garantisce la profonda conoscenza dei valori di mercato della zona per la corretta valutazione degli immobili, così i professionisti possono entrare nel dettaglio di quelle che sono le aree di competenza. L’ immobiliare 2006 affiliato Tecnorete, a Sestriere propone in vendita numerose soluzioni immobiliari, dal monolocale per investimento, all’ attico panoramico e lussuoso; a Bessen Haut propone in vendita appartamenti NUOVI, di varie metrature, in antiche baite ristrutturate dallo stile architettonico tipicamente Alpino, caratterizzati dalle ampie vetrate con vista verso la vallata, travi a vista, pavimenti in tavolato di legno, inserti in pietra, ed altri particolari che li rendono davvero unici ed esclusivi. Soluzioni immobiliari analoghe si possono trovare presso lo Studio Pragelato S.a.S. affiliato Tecnorete di Pragelato, adatte per chi sta investendo in questa zona che sta dimostrando una grande voglia di emergere. Affiliato : IMMOBILIARE 2006 S.A.S. Via Monterotta 2/C, 10058 Sestriere ( TO ) Tel 0122.75.08.30 Tel/Fax 0122.75.04.72 http://www.tecnorete.com/piemonte/to2n1 Affiliato : STUDIO PRAGELATO S.A.S. Via Nazionale 15, 10060 Pragelato ( TO ) Tel 0122.74.15.31 http://www.tecnorete.com/piemonte/to2n2 www.tecnorete.it iscriz. ruolo società n° 7223 CCIAA Torino ogni agenzia ha un proprio titolare ed è autonoma l’ADVENTURE VILLAGE di sauze d’oulx Un momdo meraviglioso e pieno di avventura, ci aspetta a Sauze d’Oulx. ADVENTURE VILLAGE Collocato a Sauze D’Oulx in una conca naturale, immerso tra abeti e noccioli, il Parco Avventura “Chambre d’Or” nasce con lo scopo di creare un luogo di svago, che sappia ben conciliare una giornata di vacanza sportiva, comune sia ad adulti che bambini. L’Adventure, che copre un’area di circa centomila metri, è composto da cinquanta diversi tragitti (denominati Atelier) sospesi tra gli alberi, uniti tra di loro da liane, ponti Tibetani, carrucole, passerelle aeree, scale di corda, trespoli mobili ed altro ancora. Queste strutture nate in Francia qualche anno fa, vengono realizzate senza modificare in alcun modo la natura circostante. I grandi alberi utilizzati, vengono “imbragati” dalle funi e dalle piazzole di partenza, in modo da non provocare assolutamente alcun danno alla pianta stessa, la vegetazione del sottobosco rimane quella naturalmente formatasi con il tempo e le stagioni. Il parco è concepito come divertimento sportivo, ma soprattutto come posto di svago lontano da rumori, auto, smog e da tutte le condizioni che soprattutto in estate ci rendono quantomeno nervosi. La prerogativa dei vari Atelier, è quella di impegnare la mente oltre che il fisico, difatti iniziando l’avventura. Ci si trova, per forza di cose, assolutamente concentrati su quanto si sta compiendo, dimenticando tutto il resto, ma a fine percorso la soddisfazione è assicurata! Per coloro che si avvicinano per la prima volta a queste discipline, inizialmente con l’assistenza del 64 ! A N I L A N E R D A ADVENTURE VILLAGE personale addetto, effettueranno un “briefing”, al fine di acquisire confidenza con l’attrezzatura (moschettoni e imbraco di sicurezza, che vengono forniti all’entrata) e percorreranno un breve tratto di prova, dopodichè completamente autosufficienti ed autonomi, conseguentemente al proprio coraggio e predisposizione, affronteranno il percorso che riterranno più confacente alle proprie capacità. Logicamente i ragazzi dello staff saranno sempre a disposizione per qualsiasi dubbio o difficoltà possa sorgere durante il percorso. Il parco avventura si compone di 4 diversi tragitti di differente difficoltà: Percorso scoiattolo adatto ai più piccini, è divertente e si impara poco per volta ad avere dimestichezza con l’attrezzatura e con l’altezza (età dai 4/5 anni in poi). Percorso avventura le difficoltà iniziano ad aumentare, a questo punto ci si trova ad una discreta altezza, immersi nella favolosa natura del bosco. (Adatto ad adulti e bambini sopra il metro e venti). Percorso belvedere qui le carrucole cominciano a farsi impegnative siamo a 20 Mt. di altezza e la vista sulla valle è ineguagliabile. Percorso adrenalina solo per i più coraggiosi, si sfiorano altezze da vertigine e sulle carrucole si superano gli ottanta chilometri orari. Il parco d’estate è aperto tutti i giorni ad orario continuato, dalle 10,00 alle 19,00, dispone di aree attrezzate per il “pic nic” o barbecue, tappeti elastici e gonfiabili per i più piccini, sdraio prendisole. Per informazioni e/o prenotazioni 0122-85.85.85 tariffe speciali per gruppi. 65 A vacanza l a Sauze d’Oulx Il Centro Servizi Turistici nasce con l’intento di far vivere il meglio della vacanza in tutto il territorio italiano. Per quanto riguarda l’Alta Valle di Susa l’attività si concentra soprattutto a Sauze d’Oulx, con le sue infinite possibilità di emozioni e vacanza sia invernale che estiva. L’offerta proposta è ampia e ben articolata, si spazia dalle prenotazioni alberghiere, alle settimane bianche comprensive di hotel/residence, skipass e scuole sci fino all’organizzazione delle attività ricreative: cene tipiche in rifugio per assaporare i sapori di questo territorio ricco di tradizioni, avventurose discese sugli sci con le fiaccole accompagnati da maestri qualificati, emozionanti escursioni in motoslitta, mozzafiato discese con il bob per provare il brivido dei campioni olimpici e tanto altro per accontentare i desideri di tutti, grandi e piccini. D’ inverno o d’estate, non vanno poi dimenticate le attività sportive tradizionali o modernissime: per ricordarne alcune, sci, snowboard, sci alpinismo, pattinaggio sul ghiaccio, rafting e hydrospeed, golf, nuoto, equitazione, parapendio, freeclimbing, trekking, pesca sportiva, mountain bike e tanto altro ancora. A richiesta del cliente vengono preparati pacchetti su misura in ogni periodo dell’anno: dall’albergo al trasporto, alle attività sportive, alle gite culturali, al noleggio dell’attrezzatura. Contattateli: saranno in grado di soddisfare al meglio ogni vostra richiesta e necessità. Per informazioni: Centro Servizi Turistici Via Urbano Rattazzi, 5 10123 Torino Tel +39 011 5063051 Fax +39 011 5561449 www.c-s-t.it [email protected] 66 a! ol c s u i a m con la A SAUZE FREERIDE, LA MOUNTAIN BIKE E’ PROTAGONISTA DELL’ESTATE DI ENRICO GUALA Foto Matteo Ganora SAUZE FREERIDE Ha preso forma nell’estate 2007 il progetto Sauze Freeride promosso dal Comune di Sauze d’Oulx, che vede coinvolti la Vialattea, il Consorzio Forestale Alta Valle di Susa e la 4Guimp, società specializzata nello sviluppo turistico legato alla Mountain Bike ed al Cicloturismo. Da qualche anno la seggiovia che collega Pra Riond con Sportinia ha iniziato a trasportare a monte 67 SAUZE FREERIDE anche le biciclette da montagna, permettendo ai numerosi praticanti di questa disciplina di “guadagnare” dislivello positivo per godere appieno della bellezza del territorio di questo angolo di Alta Valle di Susa. E’ con la realizzazione dei tracciati Freeride tuttavia che i biker hanno cominciato a popolare Sauze in gran numero, provenienti da tutta Italia e dalla Francia. Il Freeride, parallelo estivo dello sci come lo concepisce la maggior parte degli sciatori, è una pratica nata in Canada proprio in quelle stazioni sciistiche che hanno raccolto da Torino la fiamma Olimpica dei prossimi giochi. Un territorio molto attento ai nuovi fenomeni turistici che oggi vanta un mercato consolidato anche nella lunga stagione estiva. I percorsi Freeride disegnati dalla 4Guimp e rea- 68 ” SAUZE FREERIDE “ auze è S i d io r o it r r e t il dalla o t a n g e is d o t sta eride natura per il fre 69 SAUZE FREERIDE lizzati dalle sapienti mani del Consorzio Forestale sono stati progettati espressamente per la Mountain Bike e presentano alcune soluzioni uniche in Italia. Il territorio del Comune di Sauze ha delle caratteristiche davvero uniche per la tracciatura dei percorsi Freeride in quanto ricco di “toboga” naturali, cambi di pendenza e boschi di rara bellezza. Il tecnico canadese della 4Guimp Erik Burgon, esperto di progettazione delle strutture in legno ha affermato: “Il territorio di Sauze è stato disegnato dalla natura per il freeride”. Nel 2007 erano ben 5 i tracciati di tutti i livelli di dif- 70 ficoltà a disposizione dei biker: Sportinia Express, Karamell, Black Guizz, Rocce Nere e Rock Master a cui se ne aggiungeranno altri per la stagione 2008 e 2009. Le strutture che hanno reso nel breve tempo Sauze una destinazione di riferimento in Italia sono il Kraterdrome, un’area in cui i tracciati attraversano dei veri e propri crateri nei quali i biker possono addirittura compiere un giro di 360° e le varie strutture in legno come la “Slingshot”, in inglese fionda, una curva parabolica in legno di ben 18 metri di lunghezza che “lancia” letteralmente i biker nel tratto di percorso che segue. SAUZE FREERIDE Gli ottimi risultati ottenuti nel 2007 hanno infatti ulteriormente convinto i promotori dell’iniziativa a proseguire nella strada intrapresa. L’estate 2007 di Sauze Freeride si è conclusa con la September Fest, in cui centinaia di biker sono saliti a Sauze per provare in anteprima le bici 2008 messe a disposizione per l’occasione da numerose aziende del settore. Per il 2008 è previsto l’ampliamento del comprensorio freeride con la realizzazione di nuovi tracciati, strutture e servizi nel cuore del paese per rendere questa pratica ancora più accessibile ad un vasto pubblico. La possibilità di noleggiare bici ed attrezzature specifiche e di seguire corsi di base ed avanzati con istruttori qualificati, completano l’offerta di Sauze per chi si vuole avvicinare ad un’attività sportiva dinamica e divertente. L’attività bike di Sauze non si limita al Freeride ma abbraccia anche il popolo della mountain bike pedalata con l’organizzazione della Gran Fondo degli Alpini, manifestazione inserita nella Coppa Piemonte, che si svolgerà il 6 luglio, ed un evento del Challenge Internazionale Superenduro. L’Enduro rappresenta infatti una novità assoluta nella Mountain Bike in Italia, una competizione in cui i biker pedalano in salita entro un tempo stabilito per poi sfidarsi nelle prove speciali cronometrate in discesa. Un mix di forza, resistenza e tecnica in cui emerge il biker davvero completo. Un Circuito su cui saranno puntati gli occhi dei media e dell’intero settore che Sauze propone in anteprima per l’estate 2008. 71 Gianinetti Varie soluzioni per tende di tendenza Tra luci e ombre, echi di stili antichi Spazi da vivere all ’aperto Reti a doghe e materassi Grande scelta di moquettes, di tappeti orientali e contemporanei ©PUBBLI&CO 100 anni di storia, 100 anni di prodotti di qualità I.V.S. ed EDIL.CO.RI. I.V.S. - Tel. 0122 832064 - Fax 0122 831796 [email protected] Via Pellousieres, 18/m - Oulx (TO) EDIL.CO.RI - Tel. 0122 831942 - Fax 0122 831796 Via Pellousieres, 18/m - Oulx (TO) STORIA E TERRITORIO Alla fine degli anni ‘ 90 nel Comune di Oulx nascevano due aziende con obiettivi ben definiti e apparentemente diversi; nella realtà di lì a poco queste due aziende si incontrarono e iniziarono ad operare come un’unica impresa ben oliata che riusciva a conglobare tutte le esigenze di chi deve acquistare o ristrutturare un immobile: le due Ditte di cui si parla sono l’I.V.S. s.r.l e la EDIL CO.RI. s.r.l. • La I.V.S. si occupa nello specifico della realizzazione di impianti idro-sanitari, di riparazioni idrauliche in genere e della copertura in lamiera e rame di edifici pubblici e privati. Dal 2001 l’I.V.S. ha dato una nuova svolta alla propria vita professionale e si è ulteriormente ingrandita inaugurando un ampio show-room adiacente ai propri uffici. Nel nuovo show-room il cliente può trovare una vasta gamma di sanitari, rubinetterie, arredo bagno, piastrelle e parquet delle migliori marche per poter arredare ogni ambiente della casa, splendidi caminetti e stufe a legna e a pellets per scaldare le fredde sere invernali che la montagna regala. Parlando di freddo invernale niente di meglio di un caldo idromassaggio piuttosto che una sauna ritemprante, magari dopo una giornata passata a sciare! L’I.V.S. può offrire tutto questo con una vasta scelta di vasche e box idromassaggio, ma soprattutto può costruire una sauna su misura per il Vostro bagno. Ma non bisogna cercare altrove, infatti l’EDIL CO.RI. è l’azienda che può far diventare realtà tutti i desideri di cui l’I.V.S. ha solo mostrato le possibilità su carta. L’ EDIL CO.RI. è un’azienda costruttrice che non solo ristruttura, ma costruisce anche immobili per il privato e per il pubblico. Unendo le due imprese si è fatto in modo di costruire e rendere reali i sogni e le necessità dei clienti. Per agevolare ulteriormente la propria clientela l’EDIL CO.RI. vende i propri immobili direttamente al privato senza intermediari immobiliari. Attualmente si sta lavorando alla programmazione e realizzazione di nuove iniziative immobiliari di varie metrature in alta Valle di Susa. Prima di recarsi nello splendido show-room ad Oulx. da casa si può comodamente visitare il nuovo sito internet (www.ivsnonsolobagno.com) e per farsi un’idea sull’ampia scelta dei prodotti. ...il sogno diventa realtà 73 K’enz Café Caffetteria - Birreria Sala giochi - Sala fumatori Sala per meeting e feste private. Oulx (TO) - Piazza Europa 3 Tel. 0122 831792 COLOMBANO ROMEAN ...e l’Ecomuseo di Salbertand a lui dedicato. In questa lontana, silenziosa e modesta epopea, è contenuto un intero microcosmo: il rapporto con la montagna dura e matrigna che solo la fatica può addolcire; l’abnegazione ed il lavoro che diventa quasi sfida quotidiana… una somma di simboli che racchiude in sè tutta l’idea del lavoro in montagna: l’ideale dunque per dare un nome al nostro Ecomuseo! DI SIMONA MOLINO La storia della Valle di Susa è una storia importante, scritta da grandi condottieri e dalle loro gesta e da povera gente che nei secoli ha saputo adattarsi ad un ambiente ostile come quello alpino, che ha imparato a sfruttare nel modo più costruttivo le scarse risorse a disposizione e che con il proprio lavoro ha plasmato un intero territorio. Colombano Romean, originario della Ramat, emigrato in Provenza a Saint Gilles, nella diocesi di Nimes, fa parte di questa categoria di uomini semplici ma capaci di opere incredibili. Egli rappresenta l’immagine simbolo dell’“altro lavoro” per eccellenza in montagna: quello del minatore e cavatore, mestiere duro ed ingrato ovunque, che quassù assume connotati di ancora maggiore pericolo e disagio. Numerose sono le opere idrauliche che si possono incontrare sulle nostre montagne, ma il Pertus di Colombano Romean è decisamente la più ardita: un traforo a 2000 m di quota, lungo quasi cinquecento metri con una sezione di circa un metro e ottanta per un metro, per portare acqua a vivificare un intero versante sopra Chiomonte ed Exilles. Pare che fin dai tempi degli insediamenti Romani nella zona, la Cima dei Quattro Denti fosse stata aggirata da una conduttura a cielo aperto realizzata con tronchi di legno scavati; soluzione di COLOMBANO ROMEAN Pertus di Colombano Romean. Cartolina d’epoca. Collezione Marre-Molino 75 COLOMBANO ROMEAN portata limitata, di difficile posa e bisognosa di continua e difficile manutenzione; sicuramente, già nel 1500 un canale portava acqua dal Galambra al Cels. Nel 1479 per migliorare i traffici del sale con la Francia, fu scavato il Buco del Viso, che vide all’opera i migliori ingegneri francesi e che consentiva il passaggio di un mulo, a oltre 2000 metri di quota, utilizzabile un mese all’anno. Ciò fu sicuramente di stimolo agli abitanti del Cels che il 3 Ottobre 1504, giorno di San Calimero, davanti al Notaio Giovanni Rostollan di Exilles, firmano un contratto grazie al quale venne loro consentito di ricavare dal Vallone di Touille, in territorio di Exilles, l’acqua per l’irrigazione. Passarono 22 anni prima di trovare chi fosse in grado di realizzarlo. Il 20 ottobre 1526 venne redatta una convenzione tra gli abitanti delle Ramat consociati con quelli del Cels e Colombano Romean. Per otto lunghi anni il Romean scavò solitario, con mazze, cunei e picconi nelle viscere della montagna, vivendo con due sestieri di vino e due emine di segale al mese forniti dalle comunità per cui lavorava, che gli riconobbe inoltre in pagamento cinque fiorini ogni tesa di scavo. In questa lontana, silenziosa e modesta epopea, è contenuto un intero microcosmo: il rapporto con la montagna dura e matrigna che solo la fatica può addolcire; l’abnegazione ed il lavoro che diventa quasi sfida quotidiana… una somma di simboli che racchiude in sè tutta l’idea del lavoro in montagna: l’ideale dunque per dare un nome al nostro Ecomuseo! “Nòu méi d’ivēr, tréi méi d’ënfēr - Nove mesi d’inverno e tre mesi d’inferno” dicevano i nostri nonni quando in Alta Dora si viveva esclusivamente con ciò che offriva l’avaro territorio e la vita era scandita dal ritmo delle stagioni. Tutti i lavori erano concentrati nei pochi mesi estivi durante i quali si preparavano le scorte affinchè uomini e animali potessero superare il lungo e freddo inverno. L’Ecomuseo “Colombano Romean - Lavoro e tradizione in Alta Valle di Susa” creato e gestito dal Parco Naturale Gran Bosco di Salbertrand, si prefigge di raccontare frammenti di quella storia: storia di uomini e del loro territorio. 76 Il mulino idraulico dell’Ecomuseo E’ un percorso scoperta nel tempo e nello spazio, dove antichi edifici, attrezzi in uso nella vita quotidiana e l’insieme di conoscenze e pratiche ad essi intimamente collegati, rappresentano un’importante testimonianza della cultura materiale ed immateriale del passato. La Ghiacciaia ottocentesca, il Mulino idraulico, il Forno a legna della frazione Oulme, la carbonaia, la Parrocchiale di San Giovanni Battista e la Cappella dell’Annunciazione, raccontano secoli di storia e di sfruttamento delle risorse del territorio e costituiscono punti dimostrativi di attività produttive effettuate con tecniche tradizionali. L’Ecomuseo ha come riferimento un territorio dove particolari fattori ambientali e storici hanno nel tempo plasmato e condizionato il modo di vivere, l’economia, le tradizioni e la cultura di una popolazione e per quel territorio deve essere uno strumento di sviluppo. E’ un’espressione della Comunità e con essa cresce e si arricchisce, è uno specchio in cui la gente deve L’Ecomuseo Colombano Romean non è un museo per la Comunità ma della Comunità e grazie ad essa sta crescendo e diventando un importante punto di riferimento e di incontro. In fronte alla Stazione Ferroviaria di Oulx ed a 10 minuti dalle piste da sci si trova il Residence du Commerce, un edificio storico completamente ristrutturato, composto da 15 ampi appartamenti arredati in stile rustico montano dotati di servizi privati, angolo cottura attrezzato e lavastoviglie. La confortevole atmosfera degli appartamenti, offre all’Ospite la sensazione di sentirsi veramente a casa, ideale per trascorrere un piacevole soggiorno con il massimo del relax. Aperto tutto l’anno. C.so Montenero 63 - Oulx - 10056 Torino Tel+39 0122 830896 - Cell +393389235625 Fax +39 0122 830898 - [email protected] LE SEZIONI DELL’ECOMUSEO Le sezioni dell’Ecomuseo sono visitabili percorrendo un circuito ad anello che dal centro storico di Salbertrand arriva fino ai margini dell’area protetta: - Il Mulino idraulico Martinet - L’ottocentesca Ghiacciaia di Salbertrand - La Smoke-sauna - L’Aia carbonile - La Calcara - L’antico Forno a legna dell’Oulme - I Tesori della Parrocchiale - La Cappella dell’Annunciazione - La Glorieuse Rentrèe, il luogo della battaglia che decise le sorti del popolo Valdese durante il loro rimpatrio verso le terre d’origine. COLOMBANO ROMEAN potersi riconoscere per acquistare consapevolezza della propria identità e creare prospettive per il futuro, ma è pure un laboratorio di studio, una scuola per i residenti e non. Oggi, grazie ad un’iniziativa del Dipartimento di Antropologia Culturale della facoltà di lingue e letterature straniere dell’Università di Torino nell’ambito del Progetto Alfieri, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Salbertrand è uno dei pochi comuni italiani ad essere dotato di Mappe di Comunità. Gli obiettivi dell’Ecomuseo si traducono in una continua attività di ricerca, documentazione e divulgazione che negli anni, ha portato alla pubblicazione di cinque Cahier (quaderni dell’ecomuseo) scritti in forma completamente bilingue italiana-occitana. Col tempo altri temi si aggiungeranno alle sezioni attualmente visitabili e nuovi sforzi verranno fatti per la conservazione e valorizzazione della nostra identità e del patrimonio locale. 77 camandona 78 Il popolo dell’incanto Creature della fantasia popolare in Alta Valle di Susa Il Dahù La fantasia popolare dell’Alta Valle di Susa ha modellato esseri fantastici che abitavano e, spesso, tuttora abitano boschi, caverne, laghi, torrenti o pareti rocciose. Uno dei più famosi è certamente il Dahù, animale mitico, molto diffuso sul versante francese e presente sulle cime dei monti dell’Alta Valle di Susa. Esistono molte varietà di Dahù; quello nostrano, il Dahutus Archamorensis, è un incrocio tra un camoscio, al quale peraltro assomiglia nelle fattezze, e una marmotta, dalla quale ha ereditato la lunghezza di due zampe. La particolarità di questo animale, infatti, è quella di avere due zampe più lunghe e due più corte, normalmente a coppie laterali per cui può avere le zampe di sinistra più lunghe e quelle di destra più corte o viceversa (possibilità di combinazioni diverse, zampe corte dietro e lunghe davanti o viceversa, o ancora a lunghezze incrociate, non hanno dato esiti evolutivi positivi). Questa particolarità obbliga l’animale, per ovvi motivi di stabilità, a girare intorno alla montagna sempre nello stesso verso, orario o antiorario a seconda dell’appoggio consentito dalle zampe, e lo costringe ad accoppiarsi solamente con suoi pari poiché è evidente che un Dahù mancinogiro e un Dahù destrogiro possono solamente incontrarsi o scontrarsi frontalmente, senza possibilità di altro tipo di rapporto. Il villaggio di Millaures è famoso per il Cin Garé, un cane ermafrodita un po’ tontolone, mentre nel lago Nero, sopra Sauze d’Oulx, nei pressi di Sportina, vive un capro dalle lunghe corna e dall’aspetto spaventoso che custodisce un favoloso tesoro chiuso in uno scrigno, affondato nelle acque del lago. Oltre che dall’animale, il tesoro è protetto da mulinelli e trombe d’acqua che risucchiano chi osa entrarvi, per espellerlo poi, privo di vita, nel sottostante vallone del Baracan. Qui, nell’omonima sorgente, si narra che furono ritrovate le carcasse di due pecore inghiottite dal lago. Se il lupo è ritornato a popolare i boschi e i valloni solitari con qualche strage sporadica di bestiame, IL POPOLO DELL’INCANTO DI RENATO SIBILLE 79 LEGGENDE 80 più spesso attribuibile ai cani randagi che alla sua voracità, certo non sono mai scomparse le leggende che lo riguardano. Si favoleggia di suonatori di violino capaci di ammaliare l’animale per lunghi tratti di strada rendendolo inoffensivo, o di tragiche vicende di muli sbranati e pastori miracolosamente risparmiati, o ancora di fanciulle sbadate, all’uscita dalla veglia serale, che lasciano estinguere il lume e cadono preda della belva che ne strazia le carni. Sebbene scomparso da molto tempo, l’orso, cacciato in modo brutale e costretto per secoli a cedere le zampe per ornare i portali dei signorotti locali, la sua presenza è attestata in numerosi toponimi sparsi lungo i versanti, nei pianori e nei passi alpini. La sua forza e la sua virilità erano oggetto di ammirazione e di pratiche rituali tanto che a Sauze d’Oulx e a Champlas du Col è ancora vivo il ricordo dell’uomo-orso inferocito, vestito di pelli e trascinato in catene per le strade, ridotto ad assaltare in modo grottesco donne e fanciulle incontrate lungo il cammino e, infine, ammansito e domato a suon di bastonate e di vino, per il giorno di Sant’Orso (1° febbraio). Quel giorno è considerato dalla credenza popolare come un giorno rilevante dal punto di vista meteorologico, come ammonisce un proverbio: “Se l’orso mette ad asciugare la sua paglia al sole, ritorna a dormire per quaranta giorni!”. Vale a dire che: se il giorno di Sant’Orso c’è il sole, l’inverno sarà rigido ancora fino a metà marzo. Se la scomparsa dell’orso è dovuta alla caccia sconsiderata di cui è stato oggetto, la scomparsa del Marmoou, un mostro che abitava le tenebre e si aggirava nei pressi del villaggio di Salbertrand al calar della notte, è invece dovuta all’eccessiva illuminazione che ormai rischiara le notti di tutta la valle. La diffusione della luce elettrica, infatti, lo ha costretto a cercarsi luoghi remoti e solitari o a rifugiarsi nelle scure viscere della terra. Oggi i bambini non sono più spaventati dalla possibilità di fare un brutto incontro, ai margini dell’abitato, con quell’essere spaventevole che, c’è da giurarlo, va ghiotto di carne tenera e acerba. Nella piana di Savoulx, tra Oulx e Beaulard, un essere terrifico vive ancora ai giorni nostri nel canale della Bariérë. Il canale artificiale della Bariérë attin- e fatale incontro. Tutt’altro che un mostro, invece, è l’omonima cianpelo delle Ramats di Chiomonte; si tratta infatti di un gioco per bambini che i nonni insegnavano ai piccoli durante le veglie invernali nelle stalle. Il gioco consiste nell’abilità di intrecciare cinque ramoscelli o canapuli (frammenti di stelo della pianta della canapa residuo dell’operazione di stigliatura che veniva eseguita dagli uomini durante le veglie invernali), in modo da formare una struttura che ricorda molto vagamente una paletta o una padella, ma anche la tela di un ragno e forse questo è il contatto con la Cianpelo di Melezet anche se non abbiamo sufficienti informazioni per dire se quest’ultima tessa tele per catturare le prede. Un gioco innocente quello delle Ramats che lascia però libero sfogo alla fantasia sull’oggetto e insegna ai piccoli le primissime nozioni per impratichirsi nell’intreccio di rami di castagno e di salice con i quali vengono confezionati cestini e gerle. A Salbertrand i piccoli che si avventurano da soli lungo il corso della Dora Riparia, possono imbattersi in un’altra creatura dell’acqua, forse meno orrenda della Chaptourtë o della Cianpelo, ma altrettanto pericolosa: è la Mař ‘d Duiřä. Questa creatura è capace di ammaliare i pargoli e di condurli con sé nel letto del fiume, cullandoli tra vortici e IL POPOLO DELL’INCANTO ge acqua alla Dora e attraversa le distese di prati, che si estendono dalla strada statale fin verso i luoghi ora occupati dall’autostrada Torino-Bardonecchia; fu scavato per rifornire la fabbrica del gesso, la Fabriqquë dou Jîp, attiva tra il 1883 e i primi anni Sessanta del Novecento. Gli edifici della fabbrica, posta lungo la statale ad est dell’abitato di Signols, sono stati trasformati in abitati civili, ma tra le acque fangose del canale si nasconde ancora la temibile Chaptourtë, un mostro a metà tra un enorme gatto nero e una viscida rana. Agilissima nello spiccare balzi per acchiappare le sue prede, la Chaptourtë è sempre in agguato in attesa di qualche bimbo che osi avvicinarsi al bordo del canale senza la protezione di un adulto. È proprio di bambini che la Chaptourtë è ghiotta e li aspetta pazientemente, capace di appostarsi per mesi, o addirittura per anni, per poter tendere la sua imboscata ed acchiappare le tenere prede, con un balzo anfibio-felino, per trascinarle poi nelle acque dove consumerà il suo pasto. Non mancano le storie di fanciulli scomparsi e presumibilmente inghiottiti dal mostro del canale. Anche il letto del fiume, nei pressi di Melezet, è abitato da un mostro, stretto parente della Chaptourtë: si tratta della famigerata Cianpelo. I bambini vengono messi in guardia dall’avvicinarsi alle acque turbolente del fiume dove corrono il rischio del pauroso 81 LEGGENDE 82 mulinelli senza lasciar loro alcuna possibilità di ritrovare la via del ritorno. La paura di quella ninfa crudele era tale in passato che i bimbi, anche se accompagnati da adulti, quando dovevano attraversare i ponti camminavano lesti, tenendosi bene al centro delle passerelle, nella speranza di non essere scorti dall’occhio vigile di quella creatura maliarda. La presenza delle Faia, le fate burlone e dispettose, è segnalata un po’ ovunque: da Melezet a Beaulard, nei dintorni di Thures e di Cesana, a Oulx, Sauze d’Oulx, San Colombano, Salbertrand e Chiomonte. In moli luoghi isolati e tra i cespugli nel folto dei boschi è possibile scorgere le tracce del loro passaggio. Lune di erba incenerita in mezzo ai prati, lucciole scintillanti nel cuore della notte, fonti pazzerelle che gorgogliano in modo bizzarro ed irregolare, eco di voci inquietanti in grotte scure e misteriose, sono tutti segni inequivocabili della loro presenza. Sono creature piuttosto tranquille che si fanno gli affari loro o che combinano tutt’al più qualche innocente scherzo come spostare e nascondere oggetti, versare latte e farina, fare lo sgambetto, legare tra loro i lacci delle scarpe, spegnere lumi e candele e così via. Bisogna però fare molta attenzione a non infastidirle perchè non tollerano sgarbi e possono diventare tremende e vendicative quando si sentono offese o quando sono disturbate nei boschi di larice o di castagno in cui prediligono dimorare. Qui non è raro incontrarle nei mesi autunnali, sedute su grossi funghi, intente a filare e tessere lana di pipistrello o fili di ragnatela. Certamente è molto più difficile trovare le tracce della Rafanhaudo, una bestia singolare imparentata con i pipistrelli, con le masche e con i diavoli dai quali ha ereditato l’aspetto infernale e il carattere malvagio. Ha abitudini prevalentemente notturne e si presenta sotto le sembianze di un orrendo animale nero, peloso con fauci spalancate e occhi enormi che emette versi paurosi; molti giurano di averla sentita grugnire e brontolare nei dintorni di Chiomonte e consigliano ai bambini di essere vigili e prudenti, ma sempre pronti a cogliere le tracce e ad ascoltare le storie del popolo dell’incanto. Il cippo della Boursailles Malgrado le ferite ci caricarono di munizioni e ci obbligarono a portarle. L’avanzata dei tedeschi fu fermata dalle mitragliatrici del Fraiteve ed in seguito giunsero rinforzi dalla val Chisone. Fu una giornata terribile, in mezzo al fuoco dei due nemici. Ad un certo momento mi venne la malinconia pensando ai miei genItori, a quanto avrebbero sofferto se non mi fossi salvato e una voce misteriosa mi suggerì di fuggire. Feci il segno della Croce, guardai la Cappella della Boursailles e, con uno scatto disperato, saltai giù per il Rio Nero. Per qualche centinaio di metri fui allo scoperto e facile bersaglio dei tedeschi, finchè giunsi nel bosco. lo attraversai e mi diressi verso Champlas. Lì giunsi al tramonto e il mattino successivo andai a Sestriere dove fui ricoverato nell’ospedaletto della Torre e curato dal Prof. Bermond di Oulx. Pensavo amaramente ai miei amici partigiani che non erano riusciti a scappare. Dal 1945 ad oggi nel mese di luglio faccio celebrare la S. Messa al Col Basset. Qualche anno dopo la guerra ho pensato di costruire un piccolo Cippo per ringraziare la madonna della Boursailles della grazia ricevuta. Non essendoci la strada carrozza- bile, ho trasportato sabbia e cemento su una slitta trainata dal mulo e ho recuperato le pietre nei paraggi. Il Cippo ha la forma di un prisma a base triangolare con un tettuccio in pietra e ha una grata dietro la quale si vede una statuetta in gesso della Madonna. Ho deciso di edificarlo sul viottolo che ogni anno si percorreva a piedi il 2 luglio per la Festa della Madonna della Boursailles. Faccio presente che facevo parte della 1a Divisione Alpina Val Chisone, comandata da Maggio Marcellin di Sestriere, maestro di sci ed ex sergente maggiore del 3° Alpini Classe 1914. Ora deceduto. RICORDI Sono Arturo Allemand, un partigiano della classe 1921, di Sauze d’Oulx, frazione Jouvenceaux. Il 17 luglio 1944 un centinaio circa di tedeschi, provenienti da Bardonecchia, attaccò di sorpresa, intorno alle tre del mattino, le nostre postazioni partigiane del Triplex. Un gruppo di partigiani (circa 7-8, io compreso) fu circondato e fatto prigioniero. Fummo disarmati e riempiti di botte, anche con il calcio dei fucili. Io riportai la frattura della spalla destra e altre contusioni; anche a distanza di tanti anni ne porto ancora le conseguenze e mi è stata riconosciuta l’invalidità di guerra. “ “ DI ARTURO ALLEMAND 83 La Società MARTINA S.r.l. si trova a Susa (TO), nel centro dell’arco alpino, a pochi chilometri dal confine francese e svizzero, con filiale operativa a Grugliasco (TO). Fondata nel 1950 dalla famiglia Martina, l’azienda si è sviluppata negli anni diversificando la sua produzione e trasformandosi così da officina di carpenteria in realtà industriale di primo piano non soltanto in Val di Susa ma anche sui mercati nazionali ed internazionali, MARTINA è un azienda dinamica, versatile, da sempre aperta alla modernizzazione e alla diversificazione. Il personale, di alto livello professionale, è l’essenza della competitività, ogni settore è gestito da tecnici specializzati, idonei a rispondere alle diverse esigenze dei Clienti. Le risorse umane contano 95 dipendenti suddivisi nelle varie divisioni dell’organizzazione. Certificata ISO 9001:2000 opera in più settori : meccanica, costruzione di attrezzature particolari, realizzazione impianti industriali e alimentari, costruzione e montaggio di strutture metalliche per l’edilizia civile ed industriale, fornitura macchine e componenti per fonderie. All’avanguardia nelle tecnologie, forte di un organizzazione logistica ad alto livello che opera mediante le divisioni trasporto e sollevamento, garantisce prodotti personalizzati e di alta qualità con un sistema chiavi in mano, oltre ad un servizio impeccabile di installazione e manutenzione di impianti industriali e macchinari. La modernizzazione e la diversificazione sono le caratteristiche della Società MARTINA che unitamente alla competitività ed alla qualità dei servizi forniti ne fanno un azienda in grado di affrontare le esigenze e i cambiamenti del mercato. MARTINA srl Corso Stati Uniti 45 10059 SUSA (TO) [email protected] a x l u O ’ d e z u a S Centro Servizi Turistici Torino 2006 Viaggi di Sole & Neve srl via Urbano Rattazzi, 5 - 10123 Torino Tel +39 011 5063051 - +39 011 5068933 / Fax +39 011 5561449 - +39 011 5162021 Lunedì-Venerdì 9.30-18.00 Monday-Friday 9.30-18.00 www.c-s-t.it - [email protected] PORTFOLIO DI PAOLO MARRE in queste pagine vengono rappresentati gli animali simbolo delle nostre montagne, ritratti nei loro habitat naturali. Immagini uniche dei “reali” della Vialattea. Il Gallo Forcello. Poesia e magici rituali PORTFOLIO Il Gipeto. Espressione di libertà 87 87 TURISMO E GLAMOUR PORTFOLIO Caprioli. La difficile scuola della montagna 88 Cervi in velluto. Comunità e famiglia Pochi ma buoni PORTFOLIO Stambecco. 89 PORTFOLIO ENOGASTRONOMIA 90 90 Camosci. Quando la salita è piacere PORTFOLIO Il lupo. Il difficile ruolo dell’incompreso 91 91 I Gofri Antica tradizione e ghiottoneria moderna I GOFRI DI VALTER BRUNO Nelle feste paesane delle valli olimpiche è consuetudine trovare, tra le varie prelibatezze culinarie offerte agli astanti, i gofri. Molti sono costoro che rivendicano la paternità di questo prodotto tipico o si autonominano depositari della vera ricetta, ma cosa sono veramente i gofri, da cosa deriva il loro appellativo, qual è la loro origine, quali gli ingredienti, come si preparano? Per dare una risposta a queste e altre curiosità siamo saliti a Roure, il piccolo comune della Val Chisone che, pur contando meno di mille anime, dimostra una notevole vitalità e sforna manifestazioni di indubbio richiamo nel corso dell’intero arco dell’anno. Tra queste spicca il “mondiale di gofri”. In quella sede abbiamo cominciato a raccogliere le prime risposte ai nostri quesiti: abbiamo così scoperto che i gofri sono cialde cucinate in apposite padelle di ghisa, denominate goufrìe o goufè. Queste padelle, o ferri, hanno la caratteristica di avere due superfici quadrettate entro le quali viene cotta la pastella; la lavorazione a rilievo “stampa” il gofre conferendogli il classico aspetto goffrato, da cui l’appellativo. Le speciali padelle nelle quali vengono cotti i gofri devono la loro origine agli utensili di cui si serviva la chiesa per la confezione delle ostie fin dal quarto secolo, quando in Oriente cominciò ad apparire la forma schiacciata del pane consacrato. Anche in Occidente le ostie, dopo il quinto secolo, assunsero la forma arrotondata, pur con diametro e spessore notevolmente maggiori rispetto alle odierne. A partire dall’undicesimo secolo si utilizzò d’abitudine un’ostia più grande destinata al sacerdote e una più piccola per i fedeli; la produzione veniva nei monasteri ed era riservata agli uomini. Verso l’inizio del secolo dodicesimo le ostie avevano un diametro di 14 cm per poi scendere a 9 e 8 cm. Gli stampi per la produzione delle ostie erano dapprima realizzati in pietra: il più antico reperto risale al sesto secolo ed è stato rinvenuto 92 Ferro italiano Ferro Umbria 1600 Ferro italiano Ferro Olanda 1700 Approfondendo l’aspetto locale, si può supporre che i ferri per gofri delle nostre valli, simili ai ferri prodotti da metà ottocento in poi nelle fonderie francesi e belghe, siano giunti attraverso i contatti che gli abitanti delle vallate ebbero con le genti d’oltralpe, per flussi migratori o religiosi. Dapprima importati dalla vicina Francia o dalla Svizzera, furono poi realizzati in loco da alcuni fabbri della zona per alternarli al pane, mentre nei periodi di maggiori ristrettezze economiche sostituivano non solo il pane, ma anche la pietanza. Per recuperare informazioni certe in merito alla ricetta, non vi poteva essere sede migliore del “mondiale” di Roure. Da una rapida inchiesta compiuta tra i partecipanti, si può dire che gli ingredienti base della pastella I GOFRI a Cartagine, mentre in tempi più recenti si passò all’uso del metallo. Il più antico ferro da ostie italiano a cui si possa attribuire una datazione certa risale al 1132 ed è conservato al Museo del Vino di Torgiano (Pe). Le ostie non consacrate venivano offerte durante i pellegrinaggi o nei giubilei; distribuite alle porte delle chiese, permettevano ai fedeli di sostentarsi fino all’ora dei pasti. Non considerate un alimento, potevano dare senso di sazietà senza nutrire, quindi il loro consumo non violava i precetti della Chiesa ed erano un risparmio per il pellegrino che le riceveva gratuitamente. A partire dal quindicesimo secolo la produzione passò anche in mano ai laici e con il tempo i decori ricavati sui ferri assunsero la funzione profana di contraddistinguere un casato o una proprietà. Il Rinascimento fu il periodo della personalizzazione della cialda per cui i ferri portavano incisi, unitamente agli stemmi araldici, i nomi dei proprietari e talvolta quelli dell’incisore. A partire da questo momento iniziò la produzione di ferri di grande pregio artistico, usati per la produzione di dolci da consumarsi in occasioni speciali: in Umbria i nobili ed i vescovi fecero decorare i loro ferri da orafi e zecchieri, in Spagna i ferri entrarono nei beni inventariati delle diocesi mentre in Francia non mancarono nelle liste di nozze delle famiglie borghesi facoltose. A partire da fine settecento la tecnica produttiva dei ferri cambiò notevolmente: la materia prima per il confezionamento passò dal ferro dolce alla ghisa, lo spessore diminuì e la tecnica di realizzazione del decoro passò dal bulino allo stampo; diventarono sempre più rari i simboli ed i motivi geometrici e man mano si arrivò alla semplice quadrettatura. Su questa base comune, negli ultimi secoli si ebbe un’evoluzione diversa a seconda della zona geografica: gli ingredienti base, la forma, la dimensione e la denominazione del prodotto si differenziarono notevolmente, ma ogni variante è comunque giunta fino ai giorni nostri e la tradizione rimane viva in molte regioni d’Europa. 93 La ricetta I GOFRI Ingredienti per 6 persone: 700 gr di farina / 1 litro di acqua / sale 1 bustina di lievito / lardo Preparazione: è uso cuocerli su piastre di ghisa (le gofriere) scaldate direttamente sul fuoco e strofinate con un pezzo di lardo. Preparare una pastella con farina, acqua, sale e lievito e lasciarla lievitare almeno due ore. Per non far appiccicare il gofri alla piastra, occorre ungerla con del lardo. Versare circa un mestolo di pastella sulla piastra di ghisa calda rigirandola velocemente ed estrarre il gofri dopo alcuni minuti. A piacere farcire il gofri con marmellata, miele o cioccolata. Se lo si preferisce salato, lo si può farcire con prosciutto, salame o formaggio. 94 con la quale si confezionano i gofri sono “acqua, la farina, il lievito ed il sale” arricchiti in tempi recenti dall’aggiunta di latte e uova. A questo proposito i puristi hanno storto il naso di fronte alla presenza di latte ed ancor più delle uova, ma analizzando gli ingredienti utilizzati dai concorrenti meglio piazzati in classifica, si può tranquillamente affermare che i gofri più apprezzati dalla giuria e dal pubblico prevedevano l’utilizzo di entrambi gli ingredienti, pur in quantità limitate. Questa che può essere vista come una mancanza di rispetto nei confronti della tradizione, dimostra per contro che i gofri sono un prodotto vivo e, pur mantenendo solide basi tradizionali, si adattano al gusto dei tempi senza perdere le loro caratteristiche di unicità. Ma, tornando agli ingredienti base, è necessaria qualche altra precisazione: la farina utilizzata, ad esempio, pare che in un primo tempo fosse quella d’orzo e questo dato limita notevolmente la zona d’origine del prodotto, infatti l’orzo era coltivato nella fascia alpina oltre i 600 m di quota, dove per ragioni climatiche non si poteva coltivare il grano. Era naturale quindi che la farina d’orzo fosse la materia prima per le cialde. Soltanto quando gli scambi commerciali con la pianura non furono più occasionali ma divennero regolari la farina di grano si affiancò a quella d’orzo. I gofri si cucinano e si consumano seduta stante, non si possono conservare e già pochi minuti dopo la cottura iniziano a perdere gusto e fragranza. Se ciò può rappresentare un limite per il quale mai sarà possibile trovare i gofri -quelli veri- nei negozi alimentari o sui banchi del supermercato, nel contempo può essere visto come un fattore positivo se adeguatamente sfruttato: diffondiamo il prodotto, creiamo curiosità intorno ad esso, faremo in modo che la gente abbia voglia di conoscerlo e per conoscerlo non avrà che un modo, venire nelle zone di produzione. Parenti stretti dei gofri sono le cialde prodotte in varie zone d’Europa. Le cialde hanno denominazioni diverse ma sono riconducibili ad un unico ceppo evolutivo: i bricelets tipicamente elvetici, i waffel del nord Europa, i gaufres dei paesi francofoni. Ad esempio la ricetta dei gaufres di Liegi al burro prevede: farina di frumento, zucchero, burro, materie grasse animali e vegetali, acqua, va consumato immediatamente, proprio come i gofri. Altro prodotto che ha la stessa base povera ma si è riusciti ad industrializzare è la tigella. Sapiente impasto di farina, acqua, sale e lievito, era l’antico pane montanaro del modenese e deve il suo nome agli stampi di terra refrattaria usati per la sua cottura nel camino. Servita nella maggioranza delle trattorie modenesi, la tigella farcita col classico battuto di lardo aromatizzato, dai salumi o formaggi, si presta a sostituire degnamente il secondo e vi è chi la predilige con la Nutella, altro elemento comune coi gofri. Questo prodotto rustico tipicamente modenese è stato oggetto in questi ultimi anni di una campagna di promozione industriale ed oggi può essere reperito nei negozi alimentari di tutta Europa. Come si può vedere, l’evoluzione delle antiche cialde da ostia ha preso strade diverse ben distanti tra loro: da un lato ha conservato il classico ferro per il confezionamento ma si è arricchita di ingredienti diventando spesso un dolce ipercalorico, dall’altro ha mantenuto la connotazione di cibo povero perdendo però l’uso del ferro tipico ed in alcuni casi ha trovato vie per un’affermazione industriale. I GOFRI uova, lievito, sostanze lievitanti, polvere di latte scremato, farina di soia, sale vaniglia o cannella ed è consigliata una presentazione in tavola su un piatto guarnito di gelato alla crema al centro e di crema chantilly alle estremità, nulla di più distante dai nostrani gofri. Anche tornando tra i confini italiani possiamo trovare un prodotto che dell’originale mantiene l’utensile per la cottura ma molto si allontana in merito ai contenuti gastronomici ed assume le più svariate denominazioni in base alla zona di produzione: ferratelle, pizzelle, nevole, ciarancelle, cancellette, catarrette o, in Piemonte, canestrelli. Dove invece si possono trovare gli ingredienti poveri iniziali e la caratteristica dell’immediato consumo, così come per i gofri, ma per contro si è perso l’uso del ferro, è nell’Appennino emiliano romagnolo, in particolare nella zona fra il Reno e il Panaro, dove si confeziona il borlengo. Basato su una ricetta molto semplice, prevede una preparazione spettacolare: sì ottiene cuocendo per 5-7 minuti una pasta liquida di farina, acqua e sale (anche qui “inquinate” dalla recente aggiunta di latte e uova) in un recipiente di rame stagnato, unto con una cotenna di prosciutto e lavorando con maestria l’impasto fino a farlo diventare una sottilissima sfoglia croccante. Tolto dal fuoco, si condisce con un trito di lardo aromatizzato con aglio, rosmarino e sale, poi con una spruzzata di parmigiano grattugiato. Ripiegato in quattro, 95 Sauze d’Oulx Un soggiorno sereno in alta quota o in paese scegliendo tra i nostri B&B Gran Trun Situato nel cuore del Borgo Antico di Sauze d’Oulx, è stato ricavato da una “baita contadina”. Le caratteristiche volte a “pavaglione” del salone e delle camere in stile rustico montano, favoriscono a creare un’affascinante atmosfera d’altri tempi. Orso Bianco In località Sportina a quota 2170. Luogo ideale per i veri amanti dello sci, situato direttamente nel cuore delle piste di Sauze d’Oulx è punto di partenza della famosa Vialattea. ABC Gestioni - Piazza Assietta 7 - Sauze d’Oulx (To) - Tel. 0122 858585 - fax 0122 850085 www.gestioniabc.it - [email protected] enjo a e t t a l a i V y in Pasticceria in Susa dal 1958 Banqueting & Catering Cascina Roland Bon Ton di Pietrini Tel. 011 976 28 91 Tel. 0122 629 740 Fax 011 964 12 02 ©PUBBLI&CO www.pietrinisusa.it [email protected] Bon Ton di Pietrini Da 50 anni l’arte del gusto La storia di Pietrini inizia nel 1958, quando il fondatore Eugenio, dopo aver appreso l’arte dolciaria nei migliori laboratori di pasticceria di Torino decide di trasferirsi a Susa, in quegli anni cittadina in grande sviluppo, per intraprendere, insieme alla moglie Ida una nuova attività in proprio. I successi non tardano ad arrivare. Pietrini diviene infatti negli anni il sinonimo della golosità in valle di Susa e, come afferma anche Gualtiero Marchesi nella sua guida “Le migliori 100 pasticcerie d’Italia”, la “pasticceria Pietrini è una sosta d’obbligo per coloro che da Torino o Milano siano di passaggio in valle verso le mete sciistiche”. La tradizione non si perde negli anni: infatti Aldo, figlio di Eugenio, mantiene intatta la fama acquistata dal padre, ottenendo importanti riconoscimenti negli anni ’90 e ancora è vincitore del premio “Ghiottone Errante” de “La Stampa” nel 2004-2005 e, nel 2004, è insignito del titolo di “Artigiano eccellente” dalla Regione Piemonte. Una storia che potrebbe essere definita di “Resistenza umana” per difendere quelle produzioni artigianali e quella genuinità che sempre più facilmente stiamo perdendo. Ma dal 1997 Pietrini non è solo più sinonimo di dolci golosità, perché Gabriella, moglie di Aldo, dopo anni in pasticceria e dopo aver fondato insieme ad altri produttori della conca di Susa, “Susa Galupa”, associazione volta alla tutela ed alla promozione del patrimonio enogastronomico Valsusino, dà vita a “Bon Ton di Pietrini”, un ramo dell’attività destinato in principio ad esportate le produzioni dolci e salate della pasticceria, che presto si trasforma in una vera e propria realtà di “Banqueting & Catering”, spaziando dai grandi eventi aziendali con migliaia di persone, alle cerimonie private più sfarzose. Nel 2006 l’ultima sfida di Pietrini, una nuova attività, questa volta un ristorante con bar, camere e spazi per eventi; una struttura quattrocentesca completamente ristrutturata per permettere a tutti di godere dell’ospitalità e del gusto che da anni contraddistinguono il marchio Pietrini: benvenuti quindi a “Cascina Roland”. E la storia continua con la terza generazione di Pietrini: Marco Eugenio, nipote del fondatore, è infatti alla guida organizzativa del gruppo. Un’azienda in continuo sviluppo, senza mai dimenticare la famigliarità della conduzione e l’artigianalità del prodotto che hanno segnato la differenza in questi primi 50 anni di attività. www.pietrinisusa.it Metan Alpi Sestriere... impatto ambientale zero. Vi ricordate le recenti Olimpiadi Invernali? Ci hanno portato tante emozioni, tanti atleti e turisti da tutto il mondo, ma anche cieli azzurri e aria pulita. E’ stato un evento ad impatto ambientale zero, perché calore ed energia, nelle località montane sede dei Giochi, sono state prodotte con il metano, combustibile pulito per eccellenza. Tutto grazie a Metan Alpi Sestriere, la società nota per aver realizzato, negli anni novanta, a Sestriere Colle, l’impianto di teleriscaldamento e cogenerazione, (produzione contemporanea di calore ed 100 energia elettrica) più alto d’Europa. La società torinese oltre a potenziare l’impianto di Sestriere in attività dal ’93, ha anche realizzato, con un investimento di oltre dieci milioni di euro, due nuove centrali a Pragelato e a Sansicario, autentici gioielli tecnologici con prerogative tali da rendere i Giochi olimpici di Torino 2006 ad impatto ambientale zero. Gli impianti hanno dato un forte contributo per compensare le 150 mila tonnellate di emissioni di gas serra provocati dai Giochi Olimpici secondo le stime fatte dall’Agenzia Torino 2006. Un ulteriore obiettivo di Metan Alpi Sestriere è la continua, sensibile, diminuzione delle emissioni di C02 in sintonia con le direttive di Kyoto per la limitazione dei gas responsabili dell’effetto serra. A questi aspetti si accompagna una riduzione di particolati incombusti (PM 10), dannosi ovunque, ma particolarmente in un comprensorio turistico. “E’ questo un risvolto importante – spiega l’ing. Andrea Chiaves, Amministratore Unico di Metan Alpi Sestriere – la nostra società ha sempre privilegiato la qualità del servizio, con la fornitura continua, sicura e garantita del calore erogato con il teleriscaldamento (produzione e distribuzione del riscaldamento a distanza) e del gas metano nel rispetto delle norme di qualità internazionali”. Costi competitivi e risparmio energetico, ottenuti grazie all’efficienza degli impianti e ad una collaudata esperienza nella gestione del servizio, rappresentano il fiore all’occhiello di Metan Alpi, un gruppo ben radicato nella realtà alpina che opera nel settore ambientale e nella produzione di energia pulita.. www.metanalpi.com E... son solo finestre DI PAOLO BLANC TURISMO E...SON SOLO E GLAMOUR FINESTRE Già Cesare Balbo nei primi decenni dell’800 esaltava la Valle di Susa: “Niun luogo di Piemonte può dirsi così fecondo di memorie antiche e nuove; nè vi à punta nè giogo, picco, colle o valle, che non ricordi qualche storia o tradizione o qualche memoria della nostra età”. La poetessa Ada Negri, in tempi non sospetti così ne ricordava il paesaggio: “Da le casette rustiche Disperse a gruppi sul montano fianco Narra il profilo bianco Tutto un passato di squisita pace”. A cavallo dei secoli IXX° e XX°, il Touring Club Italiano, appena istituito, costantemente narrava sul suo mensile l’aspetto turistico di paesi montani, che giorno dopo giorno, ricevevano sempre più visite e consensi... L’Alta Valle di Susa rappresenta per storia, arte, tradizioni, ubicazione geografica, ambiente, bellezze paesaggistiche, operosità dei suoi abitanti, una 101 TURISMO GLAMOUR E...SON SOLOEFINESTRE 102 realtà incontestabile in ambito mondiale. Ce lo siamo scordati! Decenni di operazioni di marketing soft e promozioni di incoming tout court, offrono al turista-visitatore aspetti limitati della Valle di Susa. Novantotto persone su cento vengono indirizzate a modelli standard di fruizione turistica: sci alpino, di fondo, con ciaspole, escursioni estive con ogni mezzo e modo, MTB a tutto spiano, eventi. Le due persone fuori dal target rappresentano una coppia, nella norma potenzialmente, ma che per una strana magia, è rimasta affascinata e nel contempo attonita da tanta “bellezza”. Sono le frazioni dell’Alta Valle di Susa, che sanno infondere ai prescelti intime emozioni. Le nostre frazioni, in questo caso sono uniche al mondo: la storia e l’architettura lo insegnano. Odori, aspetti di vita di un tempo passato ancora tangibili tra i viottoli, visi rigati dalla fatica dei campi, dal freddo e dal caldo, fontane con acqua limpida e fresca che scorga come allora, lucido ciottolato, dove qualche animale da soma viene Contributo fotografico: Carla Scorza e Carlo Tomasi TURISMO E...SON SOLO E GLAMOUR FINESTRE utilizzato tutt’ora per trasporto, voci legate ad antichi idiomi che riecheggiano ruvide... Cappelle, campanili, forni, fienili, meridiane, grange riattate con gusto che lasciano ancora evidenti quelle volte, targhe esterne sopra le porte semioscurate dal tempo, ma con date ed iniziali in via di rispolvero... Scorci unici che si possono ancora vivere, oggi come allora, scostando appena, tendine ricamate. Sì, le finestre sono un tramite per “uscire”, ma anche per “entrare” ed al di là di spesse mura con davanzali di fiori profumati, esiste un altro mondo, più intimo, riservato e che non vuole scomparire. Ma con un po’ di fortuna e cortesia, qualche casa potrà aprire al visitatore le sue porte e madie e piattaie dell’Alta Valle o tavolacci con la bottiglia di rosso al centro, potranno divenire icone di un turismo di nicchia ed esclusivo, fermato in qualche scatto fotografico. Una cornice messa su di un mobile in un soggiorno a 5000 chilometri di distanza, pensate, le nostre montagne, riconoscibili, senza indugio, concorrenza od errore. 103 Negozio molto ben attrezzato nel cuore di Sestriere Le marche esposte sono l’espressione del buon gusto della scelta dei marchi Rosy e Cristina, che ben gestiscono l’attività, garantiscono la qualità delle attrezzature e dell’abbigliamento tecnico che qui potete trovare da adulti e da bambini ADA SPORT - VIA LOUSET - SESTRIERE tel. 0122 77247 - e-mail: [email protected] SKI GOLF Sestriere Via Pinerolo 6/a - Tel. 0122 755186 / 77372 ARTICOLI SPORTIVI Negozio specializzato nel noleggio di attrezzatura sciistica SKI-GOLF da Cristina Noleggio - Rent Deposito Riparazioni Super attrezzato nella vendita di SOUVENIRS di ogni tipo SCIABILE. SCIABILE Il progetto delle scuole Buon giorno, allegri e solari utenti del meraviglioso comprensorio della Via Lattea. Noi siamo la scuola sci Sauze d’Oulx Project, e vorremmo parlarvi del nostro progetto “ Sciabile” che permette, grazie a B.M.W. Italia, di fare sciare chi è diversamente abile in modo completamente gratuito. Va detto che, al contrario degli altri corsi, dove siamo noi ad insegnare, con il progetto sciabile invece impariamo! Un esempio può farvi capire come. Il nostro primo allievo si chiama Emanuele ed è un ragazzo affetto da paraplegia, è venuto da noi un giorno di dicembre del lontano 2003, ci siamo presentati in 8 (otto) extra attivi e super motivati tanto che la sedia con gli sci è stata caricata scaricata e ricaricata varie volte e, benchè nuova,lucidata oliata fino a renderla luccicante e scivolosa come una macchina da corsa, gli sci, infine, sono stati preparati meglio che per una gara di coppa del mondo e i maestri a forza di scontrarsi hanno dovuto indossare il casco. Quando, finalmente, ci siamo incontrati eravamo, un po’ sudati, scattanti come molle, tutti pronti a dare una mano, ad essere d’aiuto, ed Emanuele è saltato con la sua sedia dal pulmino e ha cominciato a salire le scale a marcia indietro a 32km all’ora. Di colpo ci è passata l’apprensione e, dopo Emanuele abbiamo incontrato altri 327 portatori di disabilità e contiamo di continuare cosi’. Ci vediamo, quindi, sulle piste atletici e pimpanti, come sempre. 106 E’ con immenso piacere che comunico l’assegnazione dei Campionati Italiani in oggetto alla Freewhite ski Team ASD. Nella riunione del 10 c.m. il Dipartimento 5 del Comitato Italiano Paralimpico ha verificato l’idoneità della proposta di candidatura ritenendo valida e consona alle loro richieste la sede da noi presentata. A distanza di 2 anni dai Giochi Paralimpici di Torino 2006 rivivremo la pista Banchetta Giovanni Nasi come sede di tutte le gare. Chi fosse interessato a conoscere nel dettaglio l’organizzazione dell’evento e il progetto di partnership potrà richiedere info all’indirizzo campionatiitalianicip@freewhite GRAND HOTEL LA TORRE A SAUZE D’OULX BENESSERE E DIVERTIMENTO ALTRI SERVIZI · DISCO PUB · PIANO BAR · WINE LOUNGE · SALA LETTURA · SALA TV · MINI CLUB PER VENIRE A TROVARCI: AUTOSTRADA A32 TO-BARDONECCHIA Uscita OULX-CIRCONVALLAZIONE grand hotel la torre - Sauze d’Oulx (TO) - Tel 0122 859812 - fax 0122 853984 [email protected] ©PUBBLI&CO NEI DINTORNI: · ELIPORTO 200 MT · TENNIS 200 MT · MANEGGIO 200 MT · CALCIO 200 MT · IMPIANTI DI RISALITA 350 MT · RAFTING 15 KM · GOLF 25 KM · CASINÒ (30 KM) TURISMO LA TORRE E GLAMOUR In posizione centrale, vicinissimo alle piste da sci, il Grand Hotel La Torre dispone di 109 camere, e 5 suite realizzate su due livelli. L’Hotel offre un confortevole e piacevole soggiorno a tutti gli amanti degli sport invernali che potranno usufruire di un servizio completo: lezioni private di sci, noleggio attrezzatura direttamente presso la reception. L’albergo si inserisce nel contesto della Vialattea, uno dei più estesi comprensori sciistici del mondo con i suoi 400 km di piste adatte a tutte le esigenze, dal principiante al campione e con 114 diversi percorsi provvisti di un sistema di 900 punti di innevamento artificiale e 92 impianti di risalita. Il nostro staff sarà lieto di accogliere gli ospiti per l’appuntamento con il relax nel nuovo centro benessere, dove troveranno sauna, tepidarium, frigidarium, hammam (bagno turco), vasca idromassaggio con getti d’acqua e cascate, centro estetico e sala fitness. La cucina di livello internazionale offre il servizio “à la carte” unitamente alla raffinata scelta di vini messa a disposizione dalla Cantina dell’Hotel, il tutto comodamente seduti nell’ampio salone ristorante con vista panoramica sulle montagne che circondano la valle. 107 99 Atleti di casa nostra alla ribalta Lo sport in passerella ATLETI DI CASA NOSTRA DI CLAUDIO TESCARI Dopo l’evento clou delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006, in Alta Valle Susa si è mosso qualcosa negli sport della neve. Sono diversi, infatti, gli atleti emergenti che possono ambire a traguardi futuri. Naturalmente la disciplina con più proseliti è lo sci alpino. Le speranze più concrete arrivano dalle donne, che fino a questo momento hanno ottenuto una serie di risultati significativi, tali da essere presi in considerazione. Ma veniamo al dunque analizzando brevemente il percorso compiuto da ogni atleta fino alla metà di gennaio 2008. La 22enne Camilla Alfieri, in forza al C.S. Esercito ma cresciuta sciisticamente ai 2.035 metri del Colle del Sestriere, ha vinto la Coppa Europa di slalom gigante nella passata stagione ed è quindi entrata di diritto a far parte del gruppo di Coppa del Mondo. La genovese, grande tifosa della Samp, è riuscita a portare a casa due eccellenti risultati nei giganti disputati: un 10° posto a Lienz, in Austria, dove nella seconda manche è riuscita nell’impresa di recuperare ben 17 posizioni ed un 12° posto guadagnato sulle nevi della Repubblica Ceca. Si è invece classificata 23° nella gara di Maribor, in Slovenia. Insomma, dopo un avvìo in sordina, Camilla sta pian piano uscendo allo scoperto. Ha dimostrato di essere competitiva e lo sarà ancora di più quando riuscirà ad accaparrarsi un numero di pettorale più favorevole. Un’altra Camilla si è affacciata in punta di piedi sulla scena mondiale, magari anche con un po’ di timidezza, vista la sua giovane età, ma con la grinta giusta per emergere. E’ la ventenne Camilla Borsotti, atleta di Bardonecchia in forza al C.S. Carabinieri, che ha ottenuto il suo miglior risultato di sempre in Coppa del Mondo nella supercombinata di St. Anton, in Austria, dove si è classificata settima grazie ad una prova superlativa nello slalom in cui ha ottenuto il terzo tempo. Un’atleta che invece ha già ottenuto risultati prestigiosi in passato, primo fra tutti il titolo olimpico di supergigante a Salt Lake City 2002, è Daniela Ceccarelli, in forza al G.S. Fiamme Oro. La romana, accasata a Fenils (Cesana) e mamma di una bellis- 108 Ruggero Rosi Giovanni Borsotti sima bambina di un anno, è ritornata prepotentemente in pista guadagnando tutta una serie di risultati, che la annoverano nuovamente nel lotto delle migliori nelle discipline veloci. E’ un gradito ritorno il suo, che premia la sua tenacia e che la onora. Pensate, che nella discesa di St. Anton, dove si è classificata settima, era al comando fino ad una ventina di secondi dal traguardo. I presupposti per migliorarsi ancora, pertanto, ci sono tutti. Tra le file azzurre ha inoltre fatto la sua comparsa in prima squadra un’altra giovane atleta, la ventenne Eleonora Teglia, di Sestriere, in forza al C.S. Esercito. Eleonora ha avuto modo di partecipare Elisa Vottero Carola Mellano sulle nevi di Sauze d’Oulx. Grande protagonista dello sci alpinismo italiano è il polivalente Matteo Eydallin, che milita nella categoria espoir. Il 22enne di Sauze d’Oulx ha conquistato lo scorso anno numerosi allori: principalmente una medaglia d’argento ai Mondiali di Artesina quindi un argento ed un bronzo agli Europei di Morzine (F). Matteo si cimenta con successo, durante l’estate, in sella alla mountain bike e nella corsa in montagna. Nella stagione estiva l’atleta emergente in questi ultimi anni è senza dubbio Andrea Tiberi, 22enne di Oulx. In sella alla mountain bike è stato campione italiano, ha ottenuto il bronzo agli Europei ed ha vinto il circuito degli Internazionali d’Italia. Questi sono solo alcuni dei suoi tanti successi. Il portacolori della Ktm International si prepara ad una stagione che potrebbe anche portarlo alle Olimpiadi di Pechino traguardo insperato ma non impossibile. Sempre nelle due ruote dentate segnaliamo una giovane promessa, la diciottenne bardonecchiese Francesca Bugnone (vincitrice del Challenge Nazionale Junior) ed un giovanissimo, che è salito alla ribalta nel panorama piemontese, il dodicenne Alessandro Roux, di Oulx, che nella sua categoria ha letteralmente sbaragliato il campo degli avversari vincendo tutto ciò che c’era da vincere. Matteo Eydallin (a sinistra) ATLETI DI CASA NOSTRA a qualche gara di Coppa del Mondo senza peraltro riuscire ad entrare nel lotto delle migliori ma la ragazza è ancora giovane e le opportunità per progredire sono notevoli. Era invece riuscita ad esordire in Coppa Europa una giovane promessa altovalsusina, Alice Charret, di Sauze di Cesana, in forza allo Sci Club Sestriere, campionessa italiana giovani in carica, che si è infortunata di recente ed è stata costretta ad un intervento ai legamenti; stagione finita per lei, purtroppo. Sempre nell’ambito della Coppa Europa troviamo la diciottenne cesanese Francesca Marsaglia, chiamata a gareggiare in questo difficile circuito, che rappresenta un ottimo trampolino di lancio verso traguardi più ambiti. In campo maschile la situazione è meno rosea. A partecipare a gare di Coppa del Mondo, in questi ultimi anni è stato Alessandro Roberto, atleta di Sauze d’Oulx in forza al C.S. Esercito, che ha raggranellato una serie di lusinghieri risultati in slalom gigante. E’ inoltre vice campione italiano della specialità. In Coppa Europa ci rappresenta il ventiduenne cesanese Matteo Marsaglia (C.S. Esercito), che sta facendosi le ossa. In nazionale C sono infine stati convocati i seguenti atleti: Giovanni Borsotti, in forza allo Sci Club Bardonecchia, 18 anni, campione italiano aspiranti in carica; Adam Peraudo, 20 anni, di Cesana, in forza allo Sci Club Claviere; Mattia Casse, 18 anni, di Oulx, in forza allo Sci Carnia. Ed ora, esaminiamo brevemente, altri possibili ed eventuali protagonisti negli altri sport invernali. Ad onorare con successo i colori valsusini, nella Fis Carving Cup, è la bardonecchiese Alessandra Merlin, detta Pucci, vincitrice lo scorso anno della sfera di cristallo. Nello skeleton possiamo contare su alcune nuove promesse (speriamo ndr) quali: Elisa Vottero, di Cesana; Giorgia Ozello, di Bardonecchia; Luca De Albertis, di Sauze d’Oulx; Silvio Fiduccia, di Susa. Nel bob, a vestire l’azzurro è la giavenese Carola Mellano Garda. Nel freestyle si è inserito tra i migliori e partecipa alla Coppa del Mondo, nella specialità gobbe, il ventenne Ruggero Rosi, atleta in forza al Cus Torino ma cresciuto 109 Nuovo Azimut 58 Flying Bridge Capolavoro di Luminosità e Versatilità Sarà presentato al prossimo Salone Nautico di Genova il nuovo Azimut 58 Flying Bridge sviluppato e costruito nei cantieri Azimut Yachts di Avigliana. Un tributo al mare, elemento da cui ogni forma trae vita. Questo il pensiero da cui nasce l’idea creativa del nuovo Azimut 58: ampi fianchi da cui prendono forma grandi spazi nei quali vivere un rapporto diretto con il mare. Volumi generosi che riflettono nella forma le onde del mare. L’Azimut 58 Flybridge, concepito da Stefano Righini, riflette nel colore verde mare, dedicato al primo modello, la bellezza della natura delle isole e degli atolli e diffonde negli interni del salone la luminosità dei panorami esterni attraverso immense vetrate e le nuove finestre rettangolari panoramiche della cabina armatore per la prima volta apribili. La prora molto ampia e squadrata, un flybridge che unisce in modo razionale l’area pranzo con la zona prendisole, sono questi i tratti distintivi dei volumi esterni che garantiscono il massimo comfort e piacere di vita a bordo. Il layout degli interni permette la massima versatilità nell’uso degli spazi per offrire adattabilità estrema alle esigenze di tutti gli armatori: i letti a forbice o scorrevoli, rispettivamente della cabina VIP e della cabina Guest permettono una fruizione modulabile di questa area della zona notte; il salone che offre ai suoi ospiti una vista inedita e un rapporto diretto con il mare, grazie alla minor interferenza possibile dei montanti sulle ampie finestrature, diventa, all’occorrenza, un’area dove vivere momenti conviviali con gli ospiti o una zona relax perfettamente integrata con l’ampia e funzionale cucina collocata ad un livello superiore insieme all’area pranzo, pervase da grande luce, 110 grazie all’utilizzo di mobili bassi. La luminosità del main deck viene accentuata dal colore chiaro rivelato dal rovere decapé che conferisce dolcezza e un carattere accogliente agli arredi interni creando un sottile contrasto di elementi con il marrone scuro degli inserti in cuoio. Le caratteristiche dell’Azimut 58 esprimono una linea di continuità stilistica con l’Azimut 47 Flybridge presentato al Salone di Genova 2006, una scelta che rende i modelli Azimut Yachts riconoscibili in tutto il mondo e denota un preciso e coerente indirizzo di stile. I due motori MAN R6 da 800mHP spingono l’Azimut 58 Flybridge alla velocità massima di 32 nodi. Sul profilo dell’entertainment technology, Azimut Yachts introduce su questo nuovo modello un geniale ritrovato: l’”I Boat®“un sistema di adattamento e applicazione dell’iPod™ al sistema audio dello yacht. Per la prima volta al mondo su uno yacht sono state realizzate “piattaforme” di applicazione dell’iPod™ nelle cabine guest per consentire il collegamento al sistema di diffusione audio unendo al piacere dello yachting la perfetta colonna sonora per un viaggio in mare. Lo stile degli Esterni Il grande Flybridge con base in teak presenta una razionale organizzazione degli spazi all’insegna della massima versatilità: la zona prendisole sul flybridge si unisce con quella pranzo con la possibilità di scegliere tra l’applicazione sul rollbar di un tendalino in bimini o un hard top rigido. La timoneria sul flybridge presenta un divanetto guida a due posti mentre l’area pranzo dispone di frigo, ice maker, lavello, tavolino e barbecue, men- tre l’area prendisole è caratterizzata da un divano a “C” per sei persone e una spaziosa zona relax dove poter ospitare lettini con schienale pieghevole. In alternativa è possibile alloggiare in questa area il tender, altrimenti posizionabile sulla spiaggetta di poppa abbattibile, all’insegna della massima versatilità, Sul fly può essere collocato anche un tenderlift della portata di 400 kg. La prua squadrata ospita un grande prendisole e la sua forma garantisce grande volumetria nella cabina VIP. Le tre finestrature rettangolari panoramiche a centro barca rappresentano un’innovazione stilistica assoluta per il nuovo modello di Azimut Yachts offrendo luminosità senza confini e un contatto diretto con il mare in cabina armatore. Le finestrature rettangolari Introducono una evoluzione ulteriore rispetto al passato presentando una parte apribile nella sezione centrale alta. Il pozzetto in teak è tra i più grande della categoria, offre luci dimmerabili ed è dotato di un grande divano che nasconde inoltre la discesa all’area equipaggio. Main Deck Il Salone si presenta molto ampio e caratterizzato da straordinaria luminosità grazie a grandi finestrature che creano un’inscindibile continuità di luce tra il salone, l’area pranzo e l’area di comando del ponte principale. Sul lato sinistro si trova un comodo divano per otto persone, convertibile all’occorrenza in letto doppio, e a destra un divano a due posti eventualmente sostituibile con mobile, impianto Radio CD e televisione 32” LCD, garantendo il massimo comfort per gli ospiti a bordo. Ad un livello superiore, raccordato al salone da una salita, si trovano la dinette e la grande cucina nonché la plancia di comando con un sedile di guida e due posti lato guida, joystick di manovra e pannelli di supporto strumentazione per offrire massima semplicità e comodità di pilotaggio. La cucina è dotata di un piano cottura a tre fuochi, forno microonde e grill, un piano di lavoro in Aquaguard marrone con due lavelli, lavastoviglie e lavasciuga. L’intera cucina è impreziosita da mobili e aree di calpestio in rovere decapé. Tutti gli elementi della cucina sono posizionati ad un’altezza inferiore rispetto alle finestrature per offrire grande luce negli interni e un senso di calore e accoglienza per l’armatore e i suoi ospiti a bordo. armadi con interni in cedro naturale. 111