Anno XXIV n. 2/ 2015 E-mail: [email protected] SITO internet: www.mariabolognesi.com Pagina Facebook: Beata Maria Bolognesi Periodico del Centro Beata Maria Bolognesi attore della causa di canonizzazione della Beata Maria Bolognesi Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Rovigo - Quadrimestrale In caso di mancato recapito si prega di restituire al mittente che si impegna a pagare la tassa dovuta. FINESTRE APERTE “Maria donaci il coraggio di passi fermi e decisi sulla strada che è Gesù, senza soste, senza sospiri, con te accanto” Tonino Bello Dipinto della Beata EDITORIALE a cura di Leano Lancieri Maria guida alla salvezza O dio, irrazionalità, disordine e caos caratterizzano settori sempre più vasti della realtà odierna. L’uomo ha fatto progressi strepitosi nel settore tecnologico, ma è piombato nella confusione più totale sul piano morale e sociale. Verità che erano ritenute inconfutabili fino a pochi decenni fa sono ora misconosciute, se non capovolte. L’uomo, sempre più propenso a mettersi al centro dell’universo ed a sostituirsi a Dio, ha causato e sta causando danni enormi. Ha scatenato forze perverse, ormai sfuggite al suo potere, e molti si chiedono come finirà l’umanità. In questo contesto torna alla mente la nota visione di Leone XIII, il papa che ha chiuso il diciannovesimo secolo ed aperto il ventesimo. Quando arrivò al soglio pontificio, la Chiesa aveva già subito gravi ferite non tanto per la perdita del potere temporale quanto per il diffondersi di forze contro Dio e la cristianità, per la soppressione di monasteri e conventi, il decadimento della fede ed il degrado dei costumi. Il 13 ottobre 1884 il Santo Padre, do- Periodico del Centro Beata Maria Bolognesi attore della causa di canonizzazione della Beata Maria Bolognesi FINESTRE APERTE Direttore Responsabile: Mons. Daniele Peretto Direttore: Giuseppina Giacomini In redazione: Luciano Faraon, Leano Lancieri, Maria Bertilla Franchetti, Maria Rosetta Menarello Sede e Redazione: Centro Beato Maria Bolognesi Via G. Tasso, 49 - 45100 Rovigo Telefono e fax: 0425.27931 Aut. Trib.: Rovigo n. 8/92 del 30/07/1992 Stampa: Papergraf S.r.l. - Piazzola sul Brenta (Pd) Per offerte: Conto Corrente Postale 26145458 Sommario: Editoriale 1 L’agenda 3 L’anello sigillo di Cristo 4 Non mi date consigli 6 Alla mia città lascio il perdono 7 Vogliamo vedere Gesù 8 Canto dolcissimo 10 SMS - Mail - Lettere in redazione 11 Rubriche brevi 11 Per non dimenticare 12 Piccole riflessioni mariane 13 Riflettori accesi su... 14 po aver officiato me. Si è calcolala Santa Messa, to che i marstava assistendo, cotiri cristiani me al solito, ad una in quel solo seconda messa di secolo siano staringraziamento. Ad ti più di tutti quelli dei un certo punto ebbe 1800 anni precedenti. una visione terrificanPoteva restare indifte. Restò immobile, ferente di fronte a tante livido per il terrore. sciagure dei suoi figli Cosa aveva visto? AMaria, sollecita e teneveva visto il demonio rissima Madre, che Dio chiedere al Signore ha voluto accanto a noi di poter mettere alla per guidarci, consolarprova la Chiesa per ci, sorreggerci e portarci un secolo, convinto a Lui? La sua vicinanza, di poterla distruggere in questa bufera, che non se persone a lui sottosembra passata, è stata San Michele messe avessero preso ed è costante con segni, Arcangelo ed esercitato il potere miracoli, apparizioni, nel mondo per un lungo periomessaggi spesso non divulgati do. Il Signore, per dimostrare e forse nemmeno percepiti, altre che aveva torto e provare la novolte invece avvertiti in tutto il stra fede, gliel’aveva concesso. mondo e riconosciuti autentici Il Santo Padre vide poi la terra anche dalla Chiesa ufficiale. avvolta dalle tenebre e nubi di San Giovanni Paolo II, devodemoni che si avventavano contissimo a Maria e che ha conotro la Chiesa. Alla fine apparve sciuto, anche in prima persona, San Michele, che ricacciò quela lotta satanica alla Chiesa, ha gli spiriti negli abissi. invocato ripetutamente e in diIl Santo Padre, per contrastaversi modi Maria, vedendo in Lei re le forze imponenti del male un grande aiuto per la nostra reche incombevano sulla terra e denzione. È stato lui ad affermaper difendere i suoi figli, chiese re che Maria “ha partecipato in subito la protezione del Signore maniera mirabile alle sofferenze affidandosi all’intercessione di del divin Figlio per essere correSan Michele Arcangelo e invocò dentrice dell’umanità” (udienza anche l’aiuto di San Giuseppe, generale dell’8 settembre 1982). “provvido Custode della diviA proposito del termine na Famiglia” e di Maria SS.ma “corredentrice”, usato in di“prescelta ad essere Madre di verse occasioni da Giovanni Dio, e per ciò stesso fatta correPaolo II e da molti altri, Mark dentrice del genere umano”. Le Miravalle, professore di teoloforze del male, alcuni decenni gia e mariologia dell’Università dopo la visione, effettivamente Francescana di Steubenville (Usi scatenarono, sconvolgendo il SA), precisa: “Il titolo mariano mondo e colpendo gravemente di corredentrice si riferisce alla la Chiesa. Nel ventesimo secopartecipazione unica di Maria lo l’umanità ha visto sorgere e nell’opera della nostra redenzioconsolidarsi dittature feroci che ne compiuta da Gesù Cristo. Il hanno causato milioni di vittiprefisso “co” viene dalla parola 2 latina “cum” che significa “con” e non “uguale a”.” Del resto anche nel recente “Catechismo della Chiesa Cattolica – Compendio” è precisato che Maria collabora al disegno divino di salvezza “offrendosi totalmente alla Persona e all’opera del suo Figlio Gesù, abbracciando con tutta l’anima la volontà divina di salvezza” (n 97) e nel “Catechismo degli adulti- La verità vi farà liberi” è ribadito che “Maria è la più perfetta seguace di Cristo e la prima collaboratrice dell’opera di salvezza” (n 775) Ora, agli inizi del terzo millennio, i pericoli a molti appaiono ancora più evidenti e imminenti. Sono sempre più numerosi coloro che prevedono effetti disastrosi se l’umanità non rinsavirà e non rispetterà se stessa riacquistando consapevolezza della sua origine, delle sue finalità e se non ristabilirà principi e valori che diano un senso alla nostra vita, rispettando le nostre autentiche esigenze. In realtà si tratta della necessità urgente e imprescindibile di riaffidarsi a Dio, unico creatore e salvatore, unica fonte di amore e di gioia. Solo Cristo è per noi Via, Verità e Vita e Maria, sua discepola e cooperatrice instancabile, vuole condurci a Lui. È a questa “donna vestita di sole” meravigliosa nella sua perfezione e “piena di grazia”, che dobbiamo rivolgerci e chiedere protezione. Schiere innumerevoli di artisti, di religiosi, di santi l’hanno esaltata con opere sublimi. Altri l’hanno onorata con piccoli atti, semplici e ingenui, ma non per questo meno pregevoli. Pensiamo ad esempio alle espressioni tenerissime e commosse di Padre Pio quando parlava di Lei o con Lei. Pensiamo alla delicatezza di Maria Bolognesi, che confezionò con le proprie mani e col proprio cuore quel gioiellino che è l’immagine di Maria neonata, che lei curò sempre con grande affetto. Tanti anche oggi sono coloro che onorano Maria nei modi più disparati. All’inizio è stato presentato un quadro tenebroso dei nostri tempi. Cristo, però, con la sua presenza e ponendo accanto a noi Maria, ci dà la certezza che le forze del male non potranno prevalere. Da sempre il serpente insidia il calcagno di Maria, ma alla fine sarà Lei a schiacciargli il capo. Leano Lancieri B.V. Maria bambina (opera in cera confezionata da Maria Bolognesi nel corso del 1946) “O Maria, colma i miei occhi di stupore per tutto ciò che mi accadrà di bene o di male, di gioia o di sofferenza, per cogliere in tutto i doni e i passi di Dio . ” (Angelo Comastri) L’ AGENDA Ogni 1° Mercoledì del mese Ogni 30 del mese S. Messa al Centro Beata Maria Bolognesi (C.B.M.B.), celebrata da Don Mario Gallian ore 9.00 (feriale) o 10.30 (festivo) Tempio cittadino “Beata Vergine del Soccorso” S. Messa Sabato 5 settembre Lunedì 7 settembre 2015 ore 21.00 Chiesa dei Santi Francesco e Giustina (RO) serata organizzata da Don Mario Gallian e dal Coro di Buso per ricordare il II anniversario della Beatificazione di Maria Beata Chiesa Parrocchiale di Bosaro (RO) S. Messa nel II anniversario della Beatificazione Martedì 8 settembre 2015 ore 16.00 - Via Giovanni Tasso 49 Porte aperte agli amici della Beata per fare memoria - nel 32° anniversario della Fondazione del Centro - delle tappe della Causa di Beatificazione e Canonizzazione. Mercoledì 21 ottobre 2015 Chiesa Parrocchiale di Bosaro (RO) S. Messa nel 91° anniversario della nascita della Beata 3 o a ... nvenut Periodico del Centro Beata Maria Bolognesi attore della causa di canonizzazione della Beata Maria Bolognesi LA PAROLA AL PRESIDENTE be Beata Maria Bolognesi L’anello Sigillo di Cristo H L’anello di Maria Pio XII o trovato nel 2013 un talento sulla mia strada e, non sapendo bene al momento cosa farne, l’ho nascosto in una tasca chiusa del mio portafoglio. Giorno per giorno, il portafoglio diveniva più pesante e quindi ho deciso di tirare fuori questo talento e chiedere a Cristo Signore cosa volesse da me. Ho rigirato nelle mani questo talento che ha un nome preciso “Beata Maria Bolognesi”; del resto, che non potessi lasciare questo dono nascosto, senza poi essere chiamato a renderne il conto, vi era stata una chiamata dal Vaticano da parte di chi si sta interessando alla sofferta beatificazione di Pio XII. Il Monsignore, che mi aveva chiamato, mi chiedeva chiarimenti per saperne di più dei rapporti tra la Beata Maria Bolognesi ed il venerabile Papa Pio XII. Dovevo quindi usare quel talento trovato per strada e fare qualcosa in più per aumentare la Venerazione della Beata Maria Bolognesi, ma anche per aumentare il numero dei Santi, annoverando tra essi anche Papa Pio XII, grandissimo Papa, testimone della fede in Cristo e nella Beata Vergine Maria, Madre di tutta l’umanità. Il Venerabile Pio XII è un Papa scomodo per il demonio, avendo – per lui – la “colpa”, ma per noi cristiani il grandissimo “merito”, di avere proclamato il dogma della “Assunzione in Cielo di Maria Vergine”. Ecco ciò che emerge dal Diario della Beata alla data del 12 settembre 1958 e poi del 10 ottobre 1958: in entrambe le circostanze, durante la visione estatica, la Santità di Pio XII è luminosa verità! Andiamo per gradi! Prima di tutto, Gesù rivolge a Maria questo invito: ”Prega molto per il Santo Padre, che è 4 molto sofferente . Il suo cuore è di tutti, ma ora gli mancano le forze. …. Fra giorni molti piangeranno”. Successivamente, ovvero dopo la morte di Papa Pio XII, Maria rivolge a Gesù questa domanda: ”Gesù, perché Ti sei portato il Santo Padre con Te? Ci hai lasciati privi di quella divina parola che portava voce amore e Luce”. Gesù a Maria: “Maria, il Santo Padre è nel Mio regno di gloria tra i beati, per tutti prega e ricorda”. Maria a Gesù “Gesù, ti chiedo la Tua protezione perché il nuovo Papa che verrà eletto sia buono e santo come Papa Pio XII”. Gesù a Maria “Maria, tu prega, non mancherà la mia protezione...”. La storia ci dice che Gesù ha accolto la preghiera della Beata Maria Bolognesi e ci ha mandato Papa Giovanni XXIII, definito “il Papa Buono” che ora è Santo! Cristo, che ha donato alla Beata Maria Bolognesi l’anello con il suo volto sofferente, precisa alla Beata che “il Santo Padre è nel Mio regno di gloria tra i Beati”. (?) Quindi ricordiamoci che non abbiamo la disponibilità della Beata Maria Bolognesi perché Cristo indiscutibilmente afferma “nel Mio regno di gloria tra i beati” (?). Questo talento, trovato per strada, che porta il nome “Beata Maria Bolognesi” ci consentirà di “incassare gli interessi” solo se noi - imitandola e diffondendo la sua Venerazione e la testimonianza di carità lasciataci in eredità spirituale - avremo guadagnato questi “interessi” a tasso variabile, secondo il nostro impegno e potremo chiedere alla “Banca del regno di Cristo” tra i beati se sul nostro “conto” abbiamo maturato qualche interesse per varcare la porta del Paradiso. La Beata Maria Bolognesi avallerà la nostra domanda, sigillando la “cera lacca” della nostra richiesta con il suo anello raffigurante il volto del Cristo sofferente. Questo mondo oggi cerca riscontri e come San Tommaso anche noi vogliamo vedere perché la nostra fede è stata offuscata da tanti scandali, sapientemente occultati. Occultamenti che ora invece Papa Francesco – partendo dall’iniziale insegnamento di San Giovanni Paolo II – vuole perseguire perché la “Giustizia è la Prima Carità e non vi è Giustizia occultando la Verità”. La Beata Maria Bolognesi ci ha insegnato che è falsa carità occultare gli scandali, anche in presenza di gravi violazioni dei comandamenti, commesse da chi ha ricevuto il sacramento della consacrazione e dell’ordine. Saper distinguere se la nostra ricerca di verità non sia invece una vendetta, è possibile solo attraverso l’umiltà, la preghiera e la coscienza che non è né pietismo, né carità occultare la verità, ma dovere di ogni cristiano, che ha l’obbligo – attraverso la preghiera e la “testimonianza” – di evitare che il nostro fratello non si accorga della sofferenza del volto di Cristo e che per falsa comodità rischi di perdere la fede. La Beata Maria Bolognesi stessa, sino a che non è stata richiamata ed aiutata da Gesù, temeva di mostrare l’anello con il volto di Cristo: infatti, ha avuto qualche perplessità a mostrare questo sigillo, ma poi si è accorta che tale anello, ricevuto in dono da Gesù l’8 aprile 1955, a San Giovanni Rotondo, era il “sigillo” della manifestazione dell’amore del Redentore al prossimo. Dal libro del primo postulatore di Beata Maria Bolognesi padre Tito M. Sartori dal titolo: “STORIA DI UN PRECESSSO Imputata Maria Bolognesi” possiamo cogliere la lunga sofferenza e testimonianza della Beata Maria, sofferenza patita per dimostrare la propria innocenza dalle false accuse ricevute, nel corso del 1948, a seguito di un’aggressione patita e subita da parte di tre “balordi” il giorno 5 marzo dello stesso anno. Guardare con venerazione l’anello del Volto di Cristo sofferente che Gesù ha dato 5 alla Beata Maria Bolognesi è il sigillo della fede che Ella ci ha lasciato, invitandoci a guardare quel volto con la stessa venerazione che abbiamo avuto e abbiamo quando guardiamo la Sindone. Tali reliquie sono entrambe “sigilli fisici” perché i nostri occhi – attraverso l’immagine di Cristo sofferente – possano gioire della sua Resurrezione senza la quale vana sarebbe la nostra fede. “Vergine del sì, la tua vita celebra il primato di Dio: alimenta in noi lo stupore della fede, insegnaci a custodire quest’opera che restituisce unità alla vita . ” (Benedetto XVI) Rovigo 22 Giugno 2015 Luciano Faraon Giovanni XXIII . .. onsigli ... date c Periodico del Centro Beata Maria Bolognesi attore della causa di canonizzazione della Beata Maria Bolognesi non mi date consigli NON MI DATE CONSIGLI … Siamo certi che i lettori sapranno cogliere, nel titolo dato alla nuova Rubrica, il senso ironico in esso sotteso, consapevoli che questa stessa “scrittura” - riportata su ceramica - è stata appesa al muro del suo piccolo soggiorno, proprio da Maria. S so sbagliare da me iamo certi che i lettori sapranno cogliere, nel titolo dato alla nuova Rubrica, il senso ironico in esso sotteso, consapevoli che questa stessa “scrittura” – riportata su ceramica – è stata appesa al muro del suo piccolo soggiorno, proprio da Maria. Faccio ALLA MIA CITTà LASCIO IL PERDONO1 parte del Consiglio Direttivo del Centro Maria Bolognesi e considero un onore poter parlare di Lei e passare del tempo nella sua CASA. Questo onore vorrei poterlo condividere con tanti altri soci, che volessero cominciare a frequentare il Centro più assiduamente. Non occorre essere grandi personalità o saper fare cose stratosferiche: ogni cosa, anche la più piccola, la più umile, può diventare la più grande, se ben fatta, con amore e per amore. Siamo La cappella all’interno tutti utili nella stessa maniera della casa della Beata e nella stessa misura: i granMaria Bolognesi di “paroloni”, a volte, posso- no essere incomprensibili e materialmente danno poco o niente. Ricordiamoci che il Centro ha bisogno dell’aiuto di volontari sia per alcuni lavori, anche manuali che non sto ad elencare, sia per presenze pomeridiane di poche ore, per un aiuto a chi da circa 30 anni porta sulle proprie spalle la responsabilità della conduzione del Centro. Ci siamo resi conto, oppure no, che questa stessa responsabilità, di riflesso, grava anche sulle nostre persone dal momento che liberamente abbiamo scelto di diventare SOCI e, alcuni, anche CONSIGLIERI? Ora che Maria è Beata, e si avvia ad essere riconosciuta anche come Santa, compito del Centro e, quindi, nostro primario compito è quello di farla conoscere a quante più persone possibile, continuando ad imitarla nella sua luminosa missione di apostolato attivo nell’aiuto ai fratelli più poveri e – in modo particolare – nella preghiera. Per quanto riguarda la preghiera, il Centro ha da tempo messo in calendario una Santa Messa, officiata dal nostro Consigliere spirituale Don Mario Gallian, nel primo mercoledì di ogni mese e la recita del Santo Rosario il 22 di ogni mese. Per quanto riguarda il far conoscere Maria, per cominciare sarebbe sufficiente frequentare il Centro, rendendosi disponibili a rispondere al telefono a quanti chiedono informazioni, ad accogliere eventuali visitatori, intrattenendoli nel parlare di Lei 6 – Maria – e mostrando loro i tanti “tesori” racchiusi nella sua CASA e lì custoditi con amore. Per quanto riguarda l’aiuto ai poveri, ci dobbiamo ancora organizzare, per cui ogni idea in merito è ben gradita. Sento, inoltre, il bisogno di esprimere il mio personale disagio nel constatare che non molte persone hanno preso a cuore la responsabilità di portare avanti, nel miglior modo possibile, la gestione del Centro Maria Bolognesi, con lo sguardo fisso su Maria, esempio di semplicità, trasparenza e grande umiltà. Ricordarsi di Maria è più che buona norma e mettere in pratica il suo insegnamento è doveroso, soprattutto per chi frequenta la SUA CASA. Aspettiamo, quindi, tante persone di buona volontà, pronte a rimboccarsi le maniche per iniziare un cammino che richiede umiltà, sincerità, onestà, collaborazione; nessuno deve essere o sentirsi al di sopra degli altri o per il ruolo che copre o per un titolo di studio! Siamo qui per continuare l’opera di Maria e per aiutare chi ha tanto da insegnarci, non solo perché presente sul posto – 24 ore su 24 – da circa 30 anni, ma anche perché ha visto e vissuto varie esperienze e sensazioni, dalle più belle alle più dolorose, senza mai perdersi di coraggio. Termino auspicando tante positive risposte a questo appello. Vi aspettiamo numerosi al Centro. Luciana Marcello M “O amore della bellezza! O bellezza dell’amore!” esclamava sant’Agostino medii sono chiesta più volte e ancora tando la risurrezione di Cristo. Quante volte il nostro sguardo si è pomi chiedo perché intorno alla figura di Maria Bolognesi, a distanza di quasi due anni dal- sato scagliando contro di lei – Maria Bola Beatificazione, non ci siano state iniziative lognesi – le pietre di tanta insensatezza? valide e costruttive per diffondere e far cono- Perché il Polesine ha preferito mettere un scere nelle varie parrocchie questo “esempio velo sul mistero d’amore che Dio ha riverluminoso di bontà e di dedizione all’umanità sato sul grande cuore di Maria? Un cuore trafitto da lancinante e quotidiano dolore, sofferente”. Mi chiedo perché le fitte nebbie, che hanno accettato e vissuto dalla nostra Beata senza avvolto il suo cammino terreno, persistono e lamenti e senza pianti, con il solo conforto non si facciano tavole rotonde e convegni per sacramentale di quell’anello, ricevuto in do“valorizzare” il dono che il Signore ha con- no a San Giovanni Rotondo (FG) l’8 aprile 1955. cesso al PolesiRicorrenne: una Beata, do nel 2015 il che ha vissuto 60° anniversatutta la Passiorio dello spone del Cristo, salizio mistiche l’ha adorco, ci sia connata con le sue cesso diffonperle preziose, dere e divulconfigurandola gare con rina Sé con il donovato slanno delle cinque cio la foto di piaghe. quell’anello, Mi è sponattraverso il taneo riportare quale Gesù fa una domanda, vedere, per la colta sulle labseconda volta, bra di un sacerIl fazzoletto con impresso il volto dell’Ecce Homo il suo Volto a dote dell’Ecuador, presente alla cerimonia della Beatificazione tutta la Chiesa che è in Adria-Rovigo. Infatti, la prima volta fu nel Venerdì Santo del 7 settembre 2013: “perché in quel giorno luminoso, dopo aver messo in luce le virtù eroi- del 1951, quando il volto dell’Ecce Homo che, non si è accennato in alcun modo a Maria rimase impresso su di un fazzoletto di cotone, posato delicatamente da mani femmiBolognesi, come una vera mistica?”. Non dimentichiamoci, cari lettori di fine- nili sopra la ferita aperta e sanguinante del stre Aperte, che il mondo attuale può salvar- costato di Maria Bolognesi. Non ci sono parole per commentare quesi solo attraverso l’accettazione della Croce! Non dobbiamo aver paura della Croce, perché sti due grandi doni del Signore alla gente tutta dopo la notte del dolore, c’è sempre un’aurora del Polesine, che nella maggior parte dei casi ignora i fatti sopra descritti e per i quali invoche avanza. chiamo la Misericordia del Signore, ovvero il 1 Suo perdono. Parole tratte dal testamento di Maria Bolognesi Beata, datato ottobre 1979 Giuseppina Giacomini 7 “Possa il Signore porre a noi le mani sugli occhi, perché fissiamo lo sguardo non alle cose che si vedono, ma a ciò che non si vede. Apra a noi quegli occhi che non scrutano le cose presenti, ma quelle future. Sveli a noi quello sguardo del cuore, mediante il quale si vede Dio in spirito . ” (Origene). Periodico del Centro Beata Maria Bolognesi attore della causa di canonizzazione della Beata Maria Bolognesi FINESTRE APERTE “Vogliamo vedere Gesù!” “O Maria, la stanchezza non La preghiera del cuore davanti l’Eucaristia L lordi! Il discorso del Pane disceso dal cielo, è un discorso troppo duro per coloro che non hanno fede a sufficienza: “Nessuno viene a me, se non lo attira il Padre mio”. L’adorazione eucaristica è la verifica della nostra vita cristiana. Ma cos’è l’adorazione? È un momento assai faticoso della preghiera. È molto più facile meditare, ancor più facile far preghiera vocale, recitare-meditare il S. Rosario. Di fatto, si evade con facilità. Ma quando si entra nell’adorazione, si ha la netta impressione di aver trovato la chiave di tutta la vita spirituale, si ha l’impressione di aver trovato la roccia su cui edificare la casa. Ma cerchiamo di approfondire di più. L’adorazione eucaristica è un volgere la nostra attenzione, il nostro sguardo verso la bocca di Gesù, ad-oris, donandogli tutto il nostro cuore. Rimanere davanti a lui, senza chiedergli nulla. Quasi sempre la nostra preghiera è un chiedere; l’adorazione invece è un dare. Dono a Gesù tutto me stesso. È un regalarsi gratis, senza chiedere nulla in cambio: “Figlio dammi il tuo cuore” (Proverbi). L’adorazione sarà dunque uno stare davanti al Signore, desiderando che la fiamma viva del suo amore penetri nel profondo del nostro cuore e divampi, facendoci uscire da noi stessi per essere posseduti dall’amore Trinitario. Guardare il Signore amandolo; è uno sguardo di fuoco, uno sguardo divorante! Allora, l’Adorazione è la preghiera degli innamorati, la preghiera del cuore. Pensate, se Gesù nell’Eucarestia fosse fisicamente visibile, l’adorazione sarebbe facile, ma la nostra preghiera, va oltre il visibile, coglie l’invisibile. Nell’adorazione, noi ci doniamo ad una Persona che non raggiungeremo mai con i nostri sensi corporei, che non vedremo mai con i nostri occhi, che non sentiremo mai con i nostri orecchi. “Dio è spirito, e quelli che lo adorano, devono adorarlo in spirito e verità” (Gv 4,24). Per questo l’adorazione è la prova della nostra fede. L’Adorazione è un de-centrarsi, per centrarsi nel Cuore di Cristo. C’è il rischio però di evadere. È necessario resistere. Se leggo la Scrittura, lo faccio per quanto mi è utile ad accendere l’attenzione, poi lascio la Parola e guardo Lui. Quando la preghiera sgorga viva, dimentico tutto e fisso lo sguardo su di lui, Sole di vita e di salvezza. Quando appaiono le nubi, riprendo la lettura e aspetto il ritorno del Sole. Più metto parole e idee più impedisco al Sole di illuminarmi, più è difficile l’Adorazione. Un modo molto facile per fare Adorazione è quello di ringraziare: - grazie Gesù perché sei qui davanti agli occhi miei, - grazie Gesù per il dono dell’Eucarestia, a preghiera del cuore è un mettersi con semplicità davanti a Dio, in un profondo silenzio interiore lasciando da parte le parole, i pensieri e l’immaginazione. Significa aprire al Signore la porta del nostro cuore, cercando uni- Giovanni Paolo II camente di amare. “Vogliamo vedere Gesù (Gv 12,21). Questa richiesta, fatta a l’apostolo Filippo da alcuni Greci che si erano recati a Gerusalemme per il pellegrinaggio pasquale, è riecheggiata spiritualmente anche alle nostre orecchie in questo Anno giubilare. Come quei pellegrini di duemila anni fa, gli uomini del nostro tempo, magari non sempre consapevolmente, chiedono ai credenti di oggi non solo di parlare di Cristo, ma in un certo senso di farlo loro vedere. E non è compito della Chiesa riflettere la luce di Cristo in ogni epoca della storia, farne risplendere il volto anche davanti alle generazioni del nuovo millennio? La nostra testimonianza sarebbe, tuttavia, insopportabilmente povera, se noi per primi non fossimo contemplatori del suo volto.” Con queste parole il Papa S. Giovani Paolo II “All’inizio del nuovo millennio”, ci invitava alla contemplazione del volto di Cristo. Nell’Eucarestia Egli è lì vivo, davanti ai nostri occhi, la fede ce lo conferma. Ma davanti al mistero eucaristico molti di noi, come i discepoli del Vangelo abbandonano Gesù (Gv 6,48-66): siamo dei discepoli ba8 ci appesantisca, né la fatica ci rallenti; le difficoltà non spengano il coraggio, né la tristezza la gioia del cuore! . ” (Giovanni Paolo II) non con il sentimento, ma con la volontà, con una sguardo di fede come un mendicante, succederà un bel giorno che Gesù nascosto mi risponderà, donandomi un sorriso che non dimenticherò mai più. In quel giorno scoprirò per esperienza che Gesù è realmente vivo nel SS. Sacramento dell’altare. Allora si avvereranno le parole del Vangelo: “... vi vedrò di nuovo, e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi potrà togliere la vostra gioia. In quel giorno non mi domanderete più nulla” (Gv 16,22-23). È un testo molto adatto all’Adorazione. Capita proprio come le parole del vangelo; ti comporti come Giobbe: ti metti la mano davanti alla bocca e ammutolisci, e sprofondi in un atto di adorazione, come Domenico, Francesco, come Caterina. Davanti all’Eucarestia ti scopri nudo, ti vedi come sei veramente. Nell’adorazione, vivremo l’esperienza Trinitaria: “Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui” (Gv 14,21). L’attenzione ad una persona è segno di rispetto e di amore. Se la reputiamo grande e bella, buona e forte, se la riconosciamo perfetta, ricca di tutto ciò che può saziarci, l’attenzione è estrema. Ma l’attenzione all’Eucarestia, oggi, nella Chiesa è cosa rara, poiché poche sono le persone che riconoscono Gesù presente nel tabernacolo. Quante volte si vedono cristiani, entrare in chiesa, passare davanti al tabernacolo senza un gesto di saluto e di adorazione. Si insiste molto sulla Parola, e si dimentica gravemente, che la Parola si è fatta carne, e che senza l’Eucarestia non abbiamo in noi la vita eterna (Gv 6, 53). È necessario convertirsi, rigirarsi.., solo i santi vanno fino in fondo al termine ultimo del loro movimento. Questo termine è uno sguardo che non vuole fare più attenzione che a Dio..., e a poco a poco, in seguito a esercizi più o meno prolungati e con l’aiuto della grazia, si fissa in Lui... “Io guardo lui e lo amo, lui guarda me e mi ama”, è tutto qui. Lui è il Sole, e noi stiamo davanti a lui e ci abbronziamo l’anima. Prima o dopo, un raggio del suo amore brucerà al centro del nostro cuore, e allora scopriremo che cosa significhi “bruciare d’amore per Dio”. È la febbre di Dio! La fiamma viva dell’Amore. È la vita dei santi! Don Mario Gallian per la luce del tuo volto, per i tuoi occhi, la tua bocca, il tuo sorriso, il tuo profumo, il tuo cuore..! Grazie Gesù perché ti sei fatto cibo e bevanda di salvezza. Insistendo, Giovanni Evangelista 9 Periodico del Centro Beata Maria Bolognesi attore della causa di canonizzazione della Beata Maria Bolognesi FINESTRE APERTE per non dimenticare ne di giudicare poi, in modo generico, superficiale, poco cristiano, addossando colpe a quanti non corrispondono con la parola e con l’azione alle nostre aspettative” [...]. – anno 1997 – morosa, che brucia dentro di noi, può e vuole far evaporare quell’acqua preziosa che ci purifica - se piangiamo nel dolore - e ci fortifica - se piangiamo nella gioia. Infatti, gioia e dolore convivono strettamente uniti e accompagnano, inevitabilmente, ogni figlio di Dio, che si ritenga tale, senza relegare in un cantuccio il Padre, lungo lo straordinario cammino della vita terrena. È meraviglioso scoprire come ciascuno di noi può diventare una “lacrima” di quell’Amore, una lacrima di quel Dolore”. “Maria, Madre di Gesù, dammi il tuo cuore, così bello, così puro, così immacolato, così pieno d’amore e umiltà”. (B. Teresa di Calcutta) L ’amico del Centro Andrea Rino F. di Milano, scrisse - in una sua graditissima lettera alla presidente del Centro dell’epoca Giuseppina Giacomini - che “l’amore è il solo tessuto che asciuga le lacrime”. Davanti a questa affermazione, la presidente così si espresse: “Carissimo Andrea, è una verità bellissima, ma io puntualizzo che solo attraverso Dio Amore, che si è fatto “amore” concreto nel Figlio, quel “tessuto” asciuga costantemente, giorno dopo giorno, ogni nostra lacrima, perché è solo Dio che viene a posare la sua mano calda sul nostro cuore”. Interessante anche il prosieguo, in cui si avverte la spontaneità delle sensazioni ed emozioni di una corrispondenza epistolare nata a distanza, nel grato ricordo della Beata, da parte di entrambe le persone sopra citate: Andrea e Giuseppina. “Non so, mio carissimo Andrea, cosa mi sia capitato, quando - con la tua ultima lettera davanti agli occhi, arrivata da circa mezz’ora - ho sentito l’urgenza di scriverti, senza badare ad alcuna formalità. È stato spontaneo partire con questa mia riflessione e ora che l’ho esposta, in modo succinto, ma spero comunque chiaro, passo alla “quotidianità”[…]. Ti dico, francamente, che scopro i segni evidenti della Dopo queste prime parole, tantissime altre, che ora pro- poniamo ai lettori di Finestre Aperte: “Questa mano a- Maria Bolognesi in contemplazione del suo presepe Misericordia del Signore, il quale continua ad operare in tutte le direzioni, nonostante la nostra fragilità, nonostante le nostre lentezze, nonostante le nostre povertà”. Ed ora, anche una semplice riflessione, in cui si percepisce in modo chiaro una delicata affermazione sulla parola COLPA non usata, ma sostituita dalla parola “DIFETTI”; non solo, ma ove emerge il concetto universale di PECCATO. “È vero, sto adoperando il plurale “nostro”, perché nessun uomo è esente da “difetti”; ho scelto, come vedi, la parola più semplice: “difetti”, allontanando dalla mente la parola: “colpe” per non cadere nella tentazio- Frequentare Rovigo Curia Vescovile – 21 ottobre 1992 – Un momento dell’apertura del Processo Informativo Diocesano 12 Infine, la parte conclusiva di questa lettera, ove emerge la certezza che la Causa dell’allora Serva di Dio Maria Bolognesi si sarebbe conclusa positivamente, approdando a Roma. “Grazie, caro Andrea, per aver sentito il bisogno di inviarmi “Pagine Aperte”, perché così potrò mettermi nuovamente in contatto epistolare con lo scrittore francese Joachim Bouflet, che conosco da anni come esperto in fatti mistici, rallegrandomi per il traguardo raggiunto e, anche, per chiedergli copia del suo nuovo testo sui mistici in lingua francese. Chissà che tutto serva a dare una grossa “sferzata” a quanti mettono “freni” alla Causa: dopo 5 anni dall’apertura della stessa, è ben giusto che si possa vedere uno spiraglio e “sognare” di portare l’indagine diocesana a Roma. I piani del Signore nessuno li conosce! In cuor mio, però, sono sicura che Egli interverrà con potenza a far risplendere nel firmamento dei Beati questo umile, dolce, fragrante Fiore di santità del Polesine, valorizzando così anche un popolo lungamente umiliato dalla storia. Il Signore disse alla nostra “piccola” Maria:“Quando vorrò, come vorrò ti farò conoscere”, allora esultiamo di gioia, piangendo lacrime dolcissime, pensando che il Signore ci sta facendo “gustare” il Preludio di un Trionfo senza pari […]. Piccole riflessioni Mariane deliberatamente chi è morso dal peccato, intrattenersi con chi è vizioso, superbo, maldicente o comunque con chi persevera nell’uno o nell’altro peccato, è cosa disdicevole e peccaminosa. Sicuramente da evitare, tuttavia può accadere che la Provvidenza, contro ogni nostra ragionevole previsione, disponga che incontriamo il più recidivo dei peccatori, incontro che non lo si è cercato e nemmeno voluto. In tal caso, mossi da autentica carità, con determinazione, cordialità, si procuri di esortare alla conversione, al pentimento, all’interruzione della vita di peccato! Evitare di parlare con chiarezza al peccatore affinché torni alla grazia, è gravissimo peccato di omissione: Peccato, questo, oggi quanto mai diffuso. Evitare i peccatori per non venire contagiati dal peccato non significa, tuttavia, evitare di pregare per loro. 13 La preghiera per la conversione dei peccatori grava, sia pur dolcemente, sulle responsabilità d’ogni credente. Qui si scorge l’urgente necessità di pregare Colei che è RIFUGIO DEI PECCATORI e CONSOLATRICE DEGLI AFFLITTI! Noi si chiede moltissime grazie a Nostra Signora. E ciò è cosa buona assai! Ma perché, ch’io sappia, mai si promuove una novena, o la recita del Rosario, per ottenere dall’Immacolata la conversione dei peccatori? Evitare il male non basta. Bisogna far crescere il bene. Con la Corona in mano. Sùscipe . u.. i accesi s Rilettor Periodico del Centro Beata Maria Bolognesi attore della causa di canonizzazione della Beata Maria Bolognesi beata maria bolognesi Riflettori accesi su… Cronache - Fatti - Avvenimenti di vita del Centro BMB Tre mesi di cronaca raccontata attraverso fatti ed annotazioni. Una sorta di rassegna stampa, commentata anche con l’aiuto di fotografie e immagini. MESE DI MARZO Rovigo, Sabato 21 - ore 16,00: Giornata della poesia dedicata alla Beata Maria Bolognesi. Con il Patrocinio del Conservatorio “F. Venezze”, il Centro ha organizzato la premiazione delle liriche vincitrici del concorso sopra citato. Due le tematiche proposte ai concorrenti, che sono intervenuti con entusiasmo e profondità di sentimenti: l’Umiltà e l’Angelo custode. In ordine rigorosamente alfabetico, questi i nomi dei poeti vincitori delle due tematiche, tutti ex aequo: Bardo Atina - Biasioli Maria Cristina - Caranti Stefano - Corrado Teresa - Ferrari Alessandra - Giuliani Nerino - Iagrossi Dante - Lonardi Nedda - Nicolò Emanuele Riccardi Antonella - Somma Luciano - Zecchetto Bruno. Presenti alla bella manifestazione anche alcuni alunni della scuola primaria “G. Galilei” di Stanghella. Preziosi e davvero emozionanti gli intermezzi musicali, offerti dalla pianista prof. ssa Paola Chiarion, dal giovane sassofonista Davide Periotto e dal M.° Pierandrea Gusella all’organo. MESE DI APRILE – Ferrara, Sabato 25 - ore 16,00: Tradizionale pomeriggio di preghiera e spiritualità presso la Chiesa della Sacra Famiglia, impegno affidato a P. Raffaele Talmelli, che ha presieduto l’Eucarestia. Rovigo, ore 21,00 - Chie- sa di San Marco Evangelista a Buso - Serata in onore di Maria Bolognesi, con declamazione di testi di poeti polesani, alternati da intervalli musicali, con la partecipazione del coro parrocchiale “San Marco”; presenti gli organisti m.° Pierandrea Gusella e Tiziano Biscuola; il m.° Camilla Ranzato, direttrice del Coro e voce solista-mezzosoprano, il Presidente del Centro Alessandra Raimondi, che – con l’aiuto spirituale del Coro – ha presentato il suo testo poetico/musicale: “Oh, Maria Bolognesi”. La serata, dopo una breve introduzione del Parroco don Mario Gallian, è stata condotta da Annalena Zanisi e si è conclusa con un’ovazione del pubblico emozionato e coinvolto nell’ascolto di due brani musicali dedicati alla prima Beata laica del Polesine. Stanghella, Domenica 26 - ore 16,00 Chiesa di Boara Pisani (PD). Un delegato del Centro ha partecipato alla “GIORNATA DELLA MEMORIA” indetta dalle locali Comunità, civile e religiosa, per commemorare il gesto eroico di don Sebastiano Perin, Parroco di Boara Pisani dal 1936 al 1954. A lui il merito della liberazione di 150 uomini rinchiusi – dopo un rastrellamento – nella chiesetta della “selvadega” per essere poi uccisi dai soldati tedeschi. Al termine della commemorazione, l’inaugurazione di un busto bronzeo dedicato a questo eroico sacerdote, che nel corso del 1965 – nella Parrocchia di Legnaro – è stato amorevolmente 14 confortato e assistito, nella grave malattia, dalla nostra Beata. MESE DI MAGGIO Rovigo, Mercoledì 6: Cappella del Centro Maria Bolognesi. - Il Consigliere Spirituale Don Mario Gallian ha celebrato la prima santa messa per gli associati e i devoti della Beata, con il compito specifico di farli crescere nella fede, attraverso un cammino di approfondimento e di ascesi interiore. La pagina evangelica – quella della vite e dei tralci – ha permesso a Don Mario di spaziare sul vissuto di Maria Bolognesi, la quale si è impegnata, con tutte le sue forze ed in modo eroico, di restare in Cristo, perché Egli potesse vivere in lei con la sua Grazia. Vicenza, Domenica 10: Duomo. - Il Consiglio Direttivo del Centro, insieme a Zoe e Giuseppina, hanno accompagnato con la preghiera Marco con i genitori e le sorelle. Sotto s sinistra, con i nonni di lode e di ringraziamento l’ordinazione al Diaconato di Marco Ferrari. Ricordiamo ai nostri lettori che nel febbraio del 1994, all’età di 27 mesi, Marco è stato “guarito” per intercessione di Maria Bolognesi; tale guarigione, riconosciuta miracolosa, ha permesso a Maria di salire agli onori dell’altare con decreto a firma di Papa Francesco in data maggio 2013. Rovigo, Mercoledì 13: ore 21,00 - Tempio cittadino “La Rotonda”. Durante il Cenacolo mensile, organizzato e presieduto da Mons. Girolamo Toffanin, il Consigliere Spirituale del Centro, presentando ai fedeli la figura di Maria Bolognesi Beata, ha avuto anche l’opportunità di offrire ai fedeli una stimolante riflessione e una gioiosa conversione ad uno stile di vita fondato sul Vangelo. MESE DI GIUGNO - Ferrara, Sabato 6 - ore 20,00; cena di beneficienza a favore della prima Scuola Materna dedicata alla nostra Beata. Presenti in sala i due consiglieri Luciana Marcello e Tranquillo Milan, con il compito di “offrire” ai partecipanti il nuovo opuscolo biografico “Gesù, … vorrei essere maestra…”; il libretto, formato da 16 pagine, è stato preparato appositamente per ricordare e presentare l’attività didattica della nostra Beata in quel di San Cassiano di Crespino, in località “Le Concole”. Un grazie particolare a Don Giosuè Nicolò, parroco di Ripapersico (FE), per l’impegno profuso da diversi anni per far conoscere la vita santa di questa mistica. Rovigo, Mercoledì 10, ore 18,00 - Cappella del Centro Beata Maria Bolognesi. Il Consigliere Don Mario Gallian ha celebrato la seconda santa messa per gli associati e i devoti della Beata. Numerosi i fedeli, che – con fervore, preghiere e canti – hanno vissuto l’Eucarestia, nel corso della quale Don Mario ha ribadito che la vita della Beata si colloca tra le più significative espressioni della spiritualità cristiana. Rovigo, lunedì 22, ore 16,00. Dopo la recita del Rosario mensile, nella salone del Centro – come da agenda – ha avuto inizio la Novena in onore alla Madonna Pellegrina di Fatima. Questo il testo della preghiera (in fondo alla pagina), che è sta- to consegnato ai presenti per continuare questo impegno fino al 30 giugno. MESE DI LUGLIO - Rovigo, Casa della Beata - dalle ore 16,00 alle ore 22,00. Turni di preghiera per venerare Maria SS. ma la nostra Madre Santa, davanti al simulacro della Madonna Pellegrina di Fatima. Edificante il raccoglimento dei presenti, consapevoli di poter esperimentare, attraverso Maria l’amore di Dio che consola, perdona e dona speranza. Un “grazie” dal più profondo del cuore a Don Camillo Magarotto, che ha sollecitato per noi l’avvio di questa singolare esperienza, rapportandosi direttamente con la dott.ssa Cristina Pavanello e il dott. Paolo Stefani, da anni impegnati, attraverso l’Apostolato Mondiale di Fatima, per la diffusione del Messaggio di Fatima, in particolare nel Triveneto. Alle ore 17,00 l’arrivo da Vicenza di Padre Tito M. Sartori, primo Postulatore, che ha celebrato la S. Messa, approfondendo, nel corso dell’Omelia, l’intimo legame d’amore intercorso tra la nostra Beata e la Madre di Gesù. Vergine Santissima che a Fatima hai rivelato al mondo i tesori di grazie nascosti nella pratica del Santo Rosario, infondi nei nostri cuori un grande amore a questa santa devozione, affinché, meditando i misteri in esso contenuti, ne raccogliamo i frutti e otteniamo la grazia che con questa preghiera ti chiediamo, a maggior gloria di Dio e a vantaggio delle anime nostre. Così sia. (7 Ave Maria). Cuore Immacolato di Maria, prega per noi. 15 “Maria, parlaci di Gesù, perché la freschezza della nostra fede brilli nei nostri occhi e scaldi il cuore di chi ci incontra . ” (Benedetto XVI) FINESTRE APERTE ... Buone vacanze ... 16 Le due immagini più quella di copertina, sono dei piccoli dipinti ad olio della Beata, dalla stessa inseriti nel suo album musicale.