Anno XXIV n. 2/ 2015
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Periodico del Centro Beata Maria Bolognesi attore della causa
di canonizzazione della Beata Maria Bolognesi
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In caso di mancato recapito si prega di restituire al mittente che si impegna a pagare la tassa dovuta.
FINESTRE
APERTE
“Maria donaci il coraggio
di passi fermi e decisi sulla
strada che è Gesù, senza soste,
senza sospiri, con te accanto”
Tonino Bello
Dipinto della Beata
EDITORIALE
a cura di
Leano Lancieri
Maria guida
alla salvezza
O
dio, irrazionalità, disordine e caos
caratterizzano settori sempre più vasti della realtà odierna. L’uomo ha fatto progressi strepitosi nel settore tecnologico, ma è
piombato nella confusione più totale sul
piano morale e sociale. Verità che erano ritenute inconfutabili fino a pochi decenni fa
sono ora misconosciute, se non capovolte.
L’uomo, sempre più propenso a mettersi al
centro dell’universo ed a sostituirsi a Dio,
ha causato e sta causando danni enormi.
Ha scatenato forze perverse, ormai sfuggite al suo potere, e molti si chiedono come
finirà l’umanità.
In questo contesto torna alla mente la
nota visione di Leone XIII, il papa che ha
chiuso il diciannovesimo secolo ed aperto il ventesimo. Quando arrivò al soglio
pontificio, la Chiesa aveva già subito gravi ferite non tanto per la perdita del potere
temporale quanto per il diffondersi di forze
contro Dio e la cristianità, per la soppressione di monasteri e conventi, il decadimento della fede ed il degrado dei costumi.
Il 13 ottobre 1884 il Santo Padre, do-
Periodico del Centro Beata Maria Bolognesi attore
della causa di canonizzazione della Beata Maria Bolognesi
FINESTRE APERTE
Direttore Responsabile: Mons. Daniele Peretto
Direttore: Giuseppina Giacomini
In redazione: Luciano Faraon, Leano Lancieri,
Maria Bertilla Franchetti, Maria Rosetta Menarello
Sede e Redazione: Centro Beato Maria Bolognesi
Via G. Tasso, 49 - 45100 Rovigo
Telefono e fax: 0425.27931
Aut. Trib.: Rovigo n. 8/92 del 30/07/1992
Stampa: Papergraf S.r.l. - Piazzola sul Brenta (Pd)
Per offerte: Conto Corrente Postale 26145458
Sommario:
Editoriale
1
L’agenda
3
L’anello sigillo di Cristo
4
Non mi date consigli
6
Alla mia città lascio il perdono
7
Vogliamo vedere Gesù
8
Canto dolcissimo
10
SMS - Mail - Lettere in redazione
11
Rubriche brevi
11
Per non dimenticare
12
Piccole riflessioni mariane
13
Riflettori accesi su...
14
po aver officiato
me. Si è calcolala Santa Messa,
to che i marstava assistendo, cotiri cristiani
me al solito, ad una
in quel solo
seconda messa di
secolo siano staringraziamento. Ad
ti più di tutti quelli dei
un certo punto ebbe
1800 anni precedenti.
una visione terrificanPoteva restare indifte. Restò immobile,
ferente di fronte a tante
livido per il terrore.
sciagure dei suoi figli
Cosa aveva visto? AMaria, sollecita e teneveva visto il demonio
rissima Madre, che Dio
chiedere al Signore
ha voluto accanto a noi
di poter mettere alla
per guidarci, consolarprova la Chiesa per
ci, sorreggerci e portarci
un secolo, convinto
a Lui? La sua vicinanza,
di poterla distruggere
in questa bufera, che non
se persone a lui sottosembra passata, è stata
San Michele
messe avessero preso
ed è costante con segni,
Arcangelo
ed esercitato il potere
miracoli, apparizioni,
nel mondo per un lungo periomessaggi spesso non divulgati
do. Il Signore, per dimostrare
e forse nemmeno percepiti, altre
che aveva torto e provare la novolte invece avvertiti in tutto il
stra fede, gliel’aveva concesso.
mondo e riconosciuti autentici
Il Santo Padre vide poi la terra
anche dalla Chiesa ufficiale.
avvolta dalle tenebre e nubi di
San Giovanni Paolo II, devodemoni che si avventavano contissimo a Maria e che ha conotro la Chiesa. Alla fine apparve
sciuto, anche in prima persona,
San Michele, che ricacciò quela lotta satanica alla Chiesa, ha
gli spiriti negli abissi.
invocato ripetutamente e in diIl Santo Padre, per contrastaversi modi Maria, vedendo in Lei
re le forze imponenti del male
un grande aiuto per la nostra reche incombevano sulla terra e
denzione. È stato lui ad affermaper difendere i suoi figli, chiese
re che Maria “ha partecipato in
subito la protezione del Signore
maniera mirabile alle sofferenze
affidandosi all’intercessione di
del divin Figlio per essere correSan Michele Arcangelo e invocò
dentrice dell’umanità” (udienza
anche l’aiuto di San Giuseppe,
generale dell’8 settembre 1982).
“provvido Custode della diviA proposito del termine
na Famiglia” e di Maria SS.ma
“corredentrice”, usato in di“prescelta ad essere Madre di
verse occasioni da Giovanni
Dio, e per ciò stesso fatta correPaolo II e da molti altri, Mark
dentrice del genere umano”. Le
Miravalle, professore di teoloforze del male, alcuni decenni
gia e mariologia dell’Università
dopo la visione, effettivamente
Francescana di Steubenville (Usi scatenarono, sconvolgendo il
SA), precisa: “Il titolo mariano
mondo e colpendo gravemente
di corredentrice si riferisce alla
la Chiesa. Nel ventesimo secopartecipazione unica di Maria
lo l’umanità ha visto sorgere e
nell’opera della nostra redenzioconsolidarsi dittature feroci che
ne compiuta da Gesù Cristo. Il
hanno causato milioni di vittiprefisso “co” viene dalla parola
2
latina “cum” che significa “con”
e non “uguale a”.”
Del resto anche nel recente
“Catechismo della Chiesa Cattolica – Compendio” è precisato
che Maria collabora al disegno
divino di salvezza “offrendosi
totalmente alla Persona e all’opera del suo Figlio Gesù, abbracciando con tutta l’anima la
volontà divina di salvezza” (n
97) e nel “Catechismo degli adulti- La verità vi farà liberi” è
ribadito che “Maria è la più perfetta seguace di Cristo e la prima
collaboratrice dell’opera di salvezza” (n 775)
Ora, agli inizi del terzo millennio, i pericoli a molti appaiono ancora più evidenti e
imminenti. Sono sempre più
numerosi coloro che prevedono
effetti disastrosi se l’umanità
non rinsavirà e non rispetterà se
stessa riacquistando consapevolezza della sua origine, delle sue
finalità e se non ristabilirà principi e valori che diano un senso
alla nostra vita, rispettando le
nostre autentiche esigenze. In
realtà si tratta della necessità urgente e imprescindibile di riaffidarsi a Dio, unico creatore e salvatore, unica fonte di amore e di
gioia. Solo Cristo è per noi Via,
Verità e Vita e Maria, sua discepola e cooperatrice instancabile,
vuole condurci a Lui. È a questa
“donna vestita di sole” meravigliosa nella sua perfezione e
“piena di grazia”, che dobbiamo
rivolgerci e chiedere protezione.
Schiere innumerevoli di artisti,
di religiosi, di santi l’hanno esaltata con opere sublimi. Altri
l’hanno onorata con piccoli atti,
semplici e ingenui, ma non per
questo meno pregevoli. Pensiamo ad esempio alle espressioni
tenerissime e commosse di Padre Pio quando parlava di Lei o
con Lei. Pensiamo alla delicatezza di Maria Bolognesi, che
confezionò con le proprie mani
e col proprio cuore quel gioiellino che è l’immagine di Maria
neonata, che lei curò sempre con
grande affetto. Tanti anche oggi
sono coloro che onorano Maria
nei modi più disparati.
All’inizio è stato presentato
un quadro tenebroso dei nostri
tempi. Cristo, però, con la sua
presenza e ponendo accanto a noi
Maria, ci dà la certezza che le forze del male non potranno prevalere. Da sempre il serpente insidia
il calcagno di Maria, ma alla fine
sarà Lei a schiacciargli il capo.
Leano Lancieri
B.V. Maria bambina
(opera in cera confezionata da Maria Bolognesi nel corso del 1946)
“O Maria, colma i miei occhi
di stupore per tutto ciò che
mi accadrà di bene o di male,
di gioia o di sofferenza, per
cogliere in tutto i doni e i passi
di Dio .
”
(Angelo Comastri)
L’ AGENDA
Ogni
1° Mercoledì del mese
Ogni
30 del mese
S. Messa al Centro Beata Maria Bolognesi
(C.B.M.B.), celebrata da Don Mario Gallian
ore 9.00 (feriale) o 10.30 (festivo) Tempio
cittadino “Beata Vergine del Soccorso”
S. Messa
Sabato
5 settembre
Lunedì
7 settembre 2015
ore 21.00 Chiesa dei Santi Francesco e
Giustina (RO)
serata organizzata da Don Mario Gallian e dal
Coro di Buso per ricordare il II anniversario
della Beatificazione di Maria Beata
Chiesa Parrocchiale di Bosaro (RO)
S. Messa nel II anniversario della Beatificazione
Martedì
8 settembre 2015
ore 16.00 - Via Giovanni Tasso 49
Porte aperte agli amici della Beata per
fare memoria - nel 32° anniversario della
Fondazione del Centro - delle tappe della
Causa di Beatificazione e Canonizzazione.
Mercoledì
21 ottobre 2015
Chiesa Parrocchiale di Bosaro (RO)
S. Messa nel 91° anniversario della nascita
della Beata
3
o a ...
nvenut
Periodico del Centro Beata Maria Bolognesi attore
della causa di canonizzazione della Beata Maria Bolognesi
LA PAROLA AL PRESIDENTE
be
Beata Maria Bolognesi
L’anello Sigillo di Cristo
H
L’anello di Maria
Pio XII
o trovato nel 2013
un talento sulla mia strada e,
non sapendo bene al momento cosa farne, l’ho nascosto
in una tasca chiusa del mio
portafoglio.
Giorno per giorno, il portafoglio diveniva più pesante
e quindi ho deciso di tirare
fuori questo talento e chiedere a Cristo Signore cosa volesse da me.
Ho rigirato nelle mani
questo talento che ha un nome preciso “Beata Maria
Bolognesi”; del resto, che
non potessi lasciare questo
dono nascosto, senza poi essere chiamato a renderne il
conto, vi era stata una chiamata dal Vaticano da parte
di chi si sta interessando alla
sofferta beatificazione di Pio
XII.
Il Monsignore, che mi aveva chiamato, mi chiedeva
chiarimenti per saperne di
più dei rapporti tra la Beata
Maria Bolognesi ed il venerabile Papa Pio XII.
Dovevo quindi usare quel
talento trovato per strada e
fare qualcosa in più per aumentare la Venerazione della
Beata Maria Bolognesi, ma
anche per aumentare il numero dei Santi, annoverando
tra essi anche Papa Pio XII,
grandissimo Papa, testimone
della fede in Cristo e nella
Beata Vergine Maria, Madre
di tutta l’umanità.
Il Venerabile Pio XII è
un Papa scomodo per il demonio, avendo – per lui – la
“colpa”, ma per noi cristiani
il grandissimo “merito”, di
avere proclamato il dogma
della “Assunzione in Cielo
di Maria Vergine”.
Ecco
ciò che emerge dal
Diario della Beata alla data
del 12 settembre 1958 e poi
del 10 ottobre 1958: in entrambe le circostanze, durante la visione estatica, la Santità di Pio XII è luminosa
verità!
Andiamo per gradi! Prima
di tutto, Gesù rivolge a Maria
questo invito: ”Prega molto per il Santo Padre, che è
4
molto sofferente . Il suo cuore è di tutti, ma ora gli mancano le forze. …. Fra giorni
molti piangeranno”.
Successivamente,
ovvero dopo la morte di Papa Pio XII, Maria rivolge
a Gesù questa domanda:
”Gesù, perché Ti sei portato il Santo Padre con Te?
Ci hai lasciati privi di quella divina parola che portava voce amore e Luce”.
Gesù a Maria: “Maria, il
Santo Padre è nel Mio regno di gloria tra i beati, per
tutti prega e ricorda”. Maria a Gesù “Gesù, ti chiedo
la Tua protezione perché il
nuovo Papa che verrà eletto
sia buono e santo come Papa Pio XII”. Gesù a Maria
“Maria, tu prega, non mancherà la mia protezione...”.
La storia ci dice che Gesù
ha accolto la preghiera della
Beata Maria Bolognesi e ci
ha mandato Papa Giovanni XXIII, definito “il Papa
Buono” che ora è Santo!
Cristo, che ha donato alla
Beata Maria Bolognesi l’anello con il suo volto sofferente, precisa alla Beata che
“il Santo Padre è nel Mio
regno di gloria tra i Beati”.
(?) Quindi ricordiamoci
che non abbiamo la disponibilità della Beata Maria
Bolognesi perché Cristo
indiscutibilmente afferma
“nel Mio regno di gloria tra
i beati” (?).
Questo talento, trovato
per strada, che porta il nome
“Beata Maria Bolognesi”
ci consentirà di “incassare
gli interessi” solo se noi - imitandola e diffondendo la
sua Venerazione e la testimonianza di carità lasciataci in
eredità spirituale - avremo
guadagnato questi “interessi” a tasso variabile, secondo
il nostro impegno e potremo
chiedere alla “Banca del regno di Cristo” tra i beati se
sul nostro “conto” abbiamo
maturato qualche interesse
per varcare la porta del Paradiso.
La Beata Maria Bolognesi avallerà la nostra domanda, sigillando la “cera lacca”
della nostra richiesta con il
suo anello raffigurante il volto del Cristo sofferente.
Questo mondo oggi cerca
riscontri e come San Tommaso anche noi vogliamo vedere perché la nostra fede è
stata offuscata da tanti scandali, sapientemente occultati.
Occultamenti che ora invece Papa Francesco – partendo dall’iniziale insegnamento di San Giovanni Paolo
II – vuole perseguire perché
la “Giustizia è la Prima Carità e non vi è Giustizia occultando la Verità”.
La Beata Maria Bolognesi ci ha insegnato che è falsa
carità occultare gli scandali,
anche in presenza di gravi
violazioni dei comandamenti, commesse da chi ha ricevuto il sacramento della consacrazione e dell’ordine.
Saper distinguere se la nostra ricerca di verità non sia
invece una vendetta, è possibile solo attraverso l’umiltà,
la preghiera e la coscienza
che non è né pietismo, né
carità occultare la verità, ma
dovere di ogni
cristiano, che
ha l’obbligo
– attraverso
la preghiera
e la “testimonianza”
– di evitare
che il nostro fratello non si
accorga
della sofferenza
del volto di Cristo e
che per falsa comodità rischi
di perdere la fede.
La Beata Maria Bolognesi stessa, sino a che non
è stata richiamata ed aiutata
da Gesù, temeva di mostrare
l’anello con il volto di Cristo:
infatti, ha avuto qualche perplessità a mostrare questo sigillo, ma poi si è accorta che
tale anello, ricevuto in dono
da Gesù l’8 aprile 1955, a
San Giovanni Rotondo, era il
“sigillo” della manifestazione dell’amore del Redentore
al prossimo.
Dal libro del primo postulatore di Beata Maria Bolognesi padre Tito M. Sartori
dal titolo: “STORIA DI UN
PRECESSSO Imputata Ma­ria Bolognesi” possiamo
cogliere la lunga sofferenza
e testimonianza della Beata
Maria, sofferenza patita per
dimostrare la propria innocenza dalle false accuse ricevute, nel corso del 1948,
a seguito di un’aggressione
patita e subita da parte di tre
“balordi” il giorno 5 marzo
dello stesso anno.
Guardare con venerazione l’anello del Volto di Cristo
sofferente che Gesù ha dato
5
alla Beata Maria
Bolognesi
è il sigillo
della
fede
che Ella ci ha
lasciato, invitandoci a guardare quel volto
con la stessa
venerazione che
abbiamo avuto e
abbiamo quando
guardiamo la Sindone.
Tali reliquie sono entrambe “sigilli fisici” perché i nostri occhi – attraverso l’immagine di Cristo sofferente –
possano gioire della sua Resurrezione senza la quale
vana sarebbe la nostra fede.
“Vergine
del sì, la tua
vita celebra il
primato di Dio:
alimenta in noi
lo stupore della
fede, insegnaci
a custodire
quest’opera che
restituisce unità
alla vita .
”
(Benedetto XVI)
Rovigo 22 Giugno 2015
Luciano Faraon
Giovanni XXIII
.
..
onsigli
... date c
Periodico del Centro Beata Maria Bolognesi attore
della causa di canonizzazione della Beata Maria Bolognesi
non mi date consigli
NON MI DATE CONSIGLI …
Siamo certi che i lettori
sapranno cogliere, nel titolo dato alla
nuova Rubrica,
il senso ironico
in esso sotteso,
consapevoli che questa
stessa “scrittura” - riportata
su ceramica - è
stata appesa al
muro del suo
piccolo soggiorno, proprio
da Maria.
S
so sbagliare da me
iamo certi che i lettori sapranno cogliere, nel
titolo dato alla nuova Rubrica, il senso ironico in
esso sotteso, consapevoli
che questa stessa “scrittura”
– riportata su ceramica – è
stata appesa al muro del suo
piccolo soggiorno, proprio
da Maria.
Faccio
ALLA MIA CITTà LASCIO IL PERDONO1
parte del Consiglio
Direttivo del Centro Maria
Bolognesi e considero un
onore poter parlare di Lei e
passare del tempo nella sua
CASA.
Questo onore vorrei poterlo condividere con tanti
altri soci, che volessero cominciare a frequentare il
Centro più assiduamente.
Non occorre essere grandi personalità o saper fare
cose stratosferiche: ogni cosa, anche la più piccola, la
più umile, può diventare la
più grande, se ben fatta, con
amore e per amore. Siamo
La cappella all’interno tutti utili nella stessa maniera
della casa della Beata e nella stessa misura: i granMaria Bolognesi
di “paroloni”, a volte, posso-
no essere incomprensibili e
materialmente danno poco o
niente.
Ricordiamoci che il Centro ha bisogno dell’aiuto
di volontari sia per alcuni
lavori, anche manuali che
non sto ad elencare, sia per
presenze pomeridiane di poche ore, per un aiuto a chi
da circa 30 anni porta sulle
proprie spalle la responsabilità della conduzione del
Centro. Ci siamo resi conto,
oppure no, che questa stessa responsabilità, di riflesso, grava anche sulle nostre
persone dal momento che
liberamente abbiamo scelto
di diventare SOCI e, alcuni,
anche CONSIGLIERI?
Ora che Maria è Beata,
e si avvia ad essere riconosciuta anche come Santa,
compito del Centro e, quindi, nostro primario compito
è quello di farla conoscere a
quante più persone possibile, continuando ad imitarla
nella sua luminosa missione
di apostolato attivo nell’aiuto ai fratelli più poveri e –
in modo particolare – nella
preghiera.
Per quanto riguarda la
preghiera, il Centro ha da
tempo messo in calendario una Santa Messa, officiata dal
nostro Consigliere spirituale
Don Mario Gallian, nel primo mercoledì di ogni mese e
la recita del Santo Rosario il
22 di ogni mese.
Per quanto riguarda il far
conoscere Maria, per cominciare sarebbe sufficiente frequentare il Centro, rendendosi disponibili a rispondere
al telefono a quanti chiedono
informazioni, ad accogliere
eventuali visitatori, intrattenendoli nel parlare di Lei
6
– Maria – e mostrando loro i
tanti “tesori” racchiusi nella
sua CASA e lì custoditi con
amore.
Per quanto riguarda l’aiuto ai poveri, ci dobbiamo
ancora organizzare, per cui
ogni idea in merito è ben
gradita.
Sento, inoltre, il bisogno
di esprimere il mio personale disagio nel constatare che
non molte persone hanno
preso a cuore la responsabilità di portare avanti, nel
miglior modo possibile, la
gestione del Centro Maria
Bolognesi, con lo sguardo
fisso su Maria, esempio di
semplicità, trasparenza e
grande umiltà. Ricordarsi di
Maria è più che buona norma e mettere in pratica il suo
insegnamento è doveroso,
soprattutto per chi frequenta
la SUA CASA.
Aspettiamo, quindi, tante persone di buona volontà,
pronte a rimboccarsi le maniche per iniziare un cammino che richiede umiltà,
sincerità, onestà, collaborazione; nessuno deve essere
o sentirsi al di sopra degli
altri o per il ruolo che copre o per un titolo di studio!
Siamo qui per continuare
l’opera di Maria e per aiutare chi ha tanto da insegnarci, non solo perché presente
sul posto – 24 ore su 24 –
da circa 30 anni, ma anche
perché ha visto e vissuto varie esperienze e sensazioni,
dalle più belle alle più dolorose, senza mai perdersi di
coraggio.
Termino auspicando tante
positive risposte a questo appello. Vi aspettiamo numerosi al Centro.
Luciana Marcello
M
“O amore della bellezza! O bellezza
dell’amore!” esclamava sant’Agostino medii sono chiesta più volte e ancora tando la risurrezione di Cristo.
Quante volte il nostro sguardo si è pomi chiedo perché intorno alla figura di Maria
Bolognesi, a distanza di quasi due anni dal- sato scagliando contro di lei – Maria Bola Beatificazione, non ci siano state iniziative lognesi – le pietre di tanta insensatezza?
valide e costruttive per diffondere e far cono- Perché il Polesine ha preferito mettere un
scere nelle varie parrocchie questo “esempio velo sul mistero d’amore che Dio ha riverluminoso di bontà e di dedizione all’umanità sato sul grande cuore di Maria? Un cuore
trafitto da lancinante e quotidiano dolore,
sofferente”.
Mi chiedo perché le fitte nebbie, che hanno accettato e vissuto dalla nostra Beata senza
avvolto il suo cammino terreno, persistono e lamenti e senza pianti, con il solo conforto
non si facciano tavole rotonde e convegni per sacramentale di quell’anello, ricevuto in do“valorizzare” il dono che il Signore ha con- no a San Giovanni Rotondo (FG) l’8 aprile
1955.
cesso al PolesiRicorrenne: una Beata,
do nel 2015 il
che ha vissuto
60° anniversatutta la Passiorio dello spone del Cristo,
salizio mistiche l’ha adorco, ci sia connata con le sue
cesso diffonperle preziose,
dere e divulconfigurandola
gare con rina Sé con il donovato slanno delle cinque
cio la foto di
piaghe.
quell’anello,
Mi è sponattraverso
il
taneo riportare
quale Gesù fa
una domanda,
vedere, per la
colta sulle labseconda volta,
bra di un sacerIl fazzoletto con impresso il volto dell’Ecce Homo
il suo Volto a
dote dell’Ecuador, presente alla cerimonia della Beatificazione tutta la Chiesa che è in Adria-Rovigo.
Infatti, la prima volta fu nel Venerdì Santo
del 7 settembre 2013: “perché in quel giorno
luminoso, dopo aver messo in luce le virtù eroi- del 1951, quando il volto dell’Ecce Homo
che, non si è accennato in alcun modo a Maria rimase impresso su di un fazzoletto di cotone, posato delicatamente da mani femmiBolognesi, come una vera mistica?”.
Non dimentichiamoci, cari lettori di fine- nili sopra la ferita aperta e sanguinante del
stre Aperte, che il mondo attuale può salvar- costato di Maria Bolognesi.
Non ci sono parole per commentare quesi solo attraverso l’accettazione della Croce!
Non dobbiamo aver paura della Croce, perché sti due grandi doni del Signore alla gente tutta
dopo la notte del dolore, c’è sempre un’aurora del Polesine, che nella maggior parte dei casi
ignora i fatti sopra descritti e per i quali invoche avanza.
chiamo la Misericordia del Signore, ovvero il
1
Suo perdono.
Parole tratte dal testamento di Maria Bolognesi
Beata, datato ottobre 1979
Giuseppina Giacomini
7
“Possa il Signore
porre a noi le
mani sugli occhi,
perché fissiamo lo
sguardo non alle
cose che si vedono,
ma a ciò che non si
vede. Apra a noi
quegli occhi che
non scrutano le cose
presenti, ma quelle
future. Sveli a noi
quello sguardo del
cuore, mediante il
quale si vede Dio in
spirito .
”
(Origene).
Periodico del Centro Beata Maria Bolognesi attore
della causa di canonizzazione della Beata Maria Bolognesi
FINESTRE APERTE
“Vogliamo vedere Gesù!”
“O Maria, la stanchezza non
La preghiera del cuore davanti l’Eucaristia
L
lordi! Il discorso del Pane disceso dal cielo, è un discorso
troppo duro per coloro che non hanno fede a sufficienza:
“Nessuno viene a me, se non lo attira il Padre mio”. L’adorazione eucaristica è la verifica della nostra vita cristiana. Ma cos’è l’adorazione? È un momento assai faticoso
della preghiera. È molto più facile meditare, ancor più
facile far preghiera vocale, recitare-meditare il S. Rosario. Di fatto, si evade con facilità. Ma quando si entra
nell’adorazione, si ha la netta impressione di aver trovato
la chiave di tutta la vita spirituale, si ha l’impressione di
aver trovato la roccia su cui edificare la casa. Ma cerchiamo di approfondire di più. L’adorazione eucaristica è un
volgere la nostra attenzione, il nostro sguardo verso la
bocca di Gesù, ad-oris, donandogli tutto il nostro cuore.
Rimanere davanti a lui, senza chiedergli nulla. Quasi sempre la nostra preghiera è un chiedere; l’adorazione invece
è un dare. Dono a Gesù tutto me stesso. È un regalarsi
gratis, senza chiedere nulla in cambio: “Figlio dammi
il tuo cuore” (Proverbi). L’adorazione sarà dunque uno
stare davanti al Signore, desiderando che la fiamma viva
del suo amore penetri nel profondo del nostro cuore e divampi, facendoci uscire da noi stessi per essere posseduti
dall’amore Trinitario. Guardare il Signore amandolo; è
uno sguardo di fuoco, uno sguardo divorante! Allora, l’Adorazione è la preghiera degli innamorati, la preghiera del
cuore. Pensate, se Gesù nell’Eucarestia fosse fisicamente
visibile, l’adorazione sarebbe facile, ma la nostra preghiera, va oltre il visibile, coglie l’invisibile. Nell’adorazione,
noi ci doniamo ad una Persona che non raggiungeremo
mai con i nostri sensi corporei, che non vedremo mai con
i nostri occhi, che non sentiremo mai con i nostri orecchi.
“Dio è spirito, e quelli che lo adorano, devono adorarlo
in spirito e verità” (Gv 4,24). Per questo l’adorazione è la
prova della nostra fede. L’Adorazione è un de-centrarsi,
per centrarsi nel Cuore di Cristo. C’è il rischio però di
evadere. È necessario resistere. Se leggo la Scrittura, lo
faccio per quanto mi è utile ad accendere l’attenzione, poi
lascio la Parola e guardo Lui. Quando la preghiera sgorga
viva, dimentico tutto e fisso lo sguardo su di lui, Sole di
vita e di salvezza. Quando appaiono le nubi, riprendo la
lettura e aspetto il ritorno del Sole. Più metto parole e idee
più impedisco al Sole di illuminarmi, più è difficile l’Adorazione. Un modo molto facile per fare Adorazione è
quello di ringraziare: - grazie Gesù perché sei qui davanti
agli occhi miei, - grazie Gesù per il dono dell’Eucarestia,
a preghiera del cuore è un mettersi con semplicità
davanti a Dio, in un profondo silenzio interiore lasciando
da parte le parole, i pensieri e l’immaginazione. Significa
aprire al Signore la porta del nostro cuore, cercando uni-
Giovanni Paolo II
camente di amare. “Vogliamo vedere Gesù (Gv 12,21).
Questa richiesta, fatta a l’apostolo Filippo da alcuni
Greci che si erano recati a Gerusalemme per il pellegrinaggio pasquale, è riecheggiata spiritualmente anche alle nostre orecchie in questo Anno giubilare. Come
quei pellegrini di duemila anni fa, gli uomini del nostro
tempo, magari non sempre consapevolmente, chiedono ai credenti di oggi non solo di parlare di Cristo, ma
in un certo senso di farlo loro vedere. E non è compito
della Chiesa riflettere la luce di Cristo in ogni epoca
della storia, farne risplendere il volto anche davanti alle generazioni del nuovo millennio? La nostra testimonianza sarebbe, tuttavia, insopportabilmente povera, se
noi per primi non fossimo contemplatori del suo volto.”
Con queste parole il Papa S. Giovani Paolo II “All’inizio
del nuovo millennio”, ci invitava alla contemplazione del
volto di Cristo. Nell’Eucarestia Egli è lì vivo, davanti ai
nostri occhi, la fede ce lo conferma. Ma davanti al mistero eucaristico molti di noi, come i discepoli del Vangelo
abbandonano Gesù (Gv 6,48-66): siamo dei discepoli ba8
ci appesantisca, né la fatica ci
rallenti; le difficoltà non spengano il
coraggio, né la tristezza la gioia del
cuore! .
”
(Giovanni Paolo II)
non con il sentimento, ma con la volontà, con una sguardo di fede come un mendicante, succederà un bel giorno
che Gesù nascosto mi risponderà, donandomi un sorriso
che non dimenticherò mai più. In quel giorno scoprirò per
esperienza che Gesù è realmente vivo nel SS. Sacramento
dell’altare. Allora si avvereranno le parole del Vangelo:
“... vi vedrò di nuovo, e il vostro cuore si rallegrerà e
nessuno vi potrà togliere la vostra gioia. In quel giorno
non mi domanderete più nulla” (Gv 16,22-23).
È un testo molto adatto all’Adorazione. Capita proprio
come le parole del vangelo; ti comporti come Giobbe: ti
metti la mano davanti alla bocca e ammutolisci, e sprofondi in un atto di adorazione, come Domenico, Francesco, come Caterina. Davanti all’Eucarestia ti scopri nudo,
ti vedi come sei veramente. Nell’adorazione, vivremo
l’esperienza Trinitaria: “Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui” (Gv
14,21). L’attenzione ad una persona è segno di rispetto e
di amore. Se la reputiamo grande e bella, buona e forte, se
la riconosciamo perfetta, ricca di tutto ciò che può saziarci,
l’attenzione è estrema. Ma l’attenzione all’Eucarestia, oggi, nella Chiesa è cosa rara, poiché poche sono le persone
che riconoscono Gesù presente nel tabernacolo. Quante
volte si vedono cristiani, entrare in chiesa, passare davanti
al tabernacolo senza un gesto di saluto e di adorazione.
Si insiste molto sulla Parola, e si dimentica gravemente, che la Parola si è fatta carne, e che senza l’Eucarestia
non abbiamo in noi la vita eterna (Gv 6, 53). È necessario
convertirsi, rigirarsi.., solo i santi vanno fino in fondo al
termine ultimo del loro movimento. Questo termine è uno
sguardo che non vuole fare più attenzione che a Dio..., e
a poco a poco, in seguito a esercizi più o meno prolungati
e con l’aiuto della grazia, si fissa in Lui... “Io guardo lui
e lo amo, lui guarda me e mi ama”, è tutto qui. Lui è il
Sole, e noi stiamo davanti a lui e ci abbronziamo l’anima.
Prima o dopo, un raggio del suo amore brucerà al centro
del nostro cuore, e allora scopriremo che cosa significhi
“bruciare d’amore per Dio”. È la febbre di Dio! La fiamma
viva dell’Amore. È la vita dei santi!
Don Mario Gallian
per la luce del tuo volto, per i tuoi occhi, la tua bocca, il
tuo sorriso, il tuo profumo, il tuo cuore..! Grazie Gesù
perché ti sei fatto cibo e bevanda di salvezza. Insistendo,
Giovanni Evangelista
9
Periodico del Centro Beata Maria Bolognesi attore
della causa di canonizzazione della Beata Maria Bolognesi
FINESTRE APERTE
per non dimenticare
ne di giudicare poi, in modo generico, superficiale, poco
cristiano, addossando colpe a quanti non corrispondono
con la parola e con l’azione alle nostre aspettative” [...].
– anno 1997 –
morosa, che brucia dentro di noi, può e vuole far evaporare quell’acqua preziosa che ci purifica - se piangiamo
nel dolore - e ci fortifica - se piangiamo nella gioia.
Infatti, gioia e dolore convivono strettamente uniti e
accompagnano, inevitabilmente, ogni figlio di Dio, che
si ritenga tale, senza relegare in un cantuccio il Padre,
lungo lo straordinario cammino della vita terrena.
È meraviglioso scoprire come ciascuno di noi può diventare una “lacrima” di quell’Amore, una lacrima di
quel Dolore”.
“Maria, Madre di Gesù, dammi il tuo
cuore, così bello, così puro, così immacolato,
così pieno d’amore e umiltà”.
(B. Teresa di Calcutta)
L
’amico del Centro Andrea Rino F. di Milano,
scrisse - in una sua graditissima lettera alla presidente del
Centro dell’epoca Giuseppina Giacomini - che “l’amore
è il solo tessuto che asciuga le lacrime”.
Davanti a questa affermazione, la presidente così si
espresse: “Carissimo Andrea, è una verità bellissima,
ma io puntualizzo che solo attraverso Dio Amore, che
si è fatto “amore” concreto nel Figlio, quel “tessuto”
asciuga costantemente, giorno dopo giorno, ogni nostra
lacrima, perché è solo Dio che viene a posare la sua mano calda sul nostro cuore”.
Interessante anche il prosieguo, in cui si avverte la
spontaneità delle sensazioni ed emozioni di una corrispondenza epistolare nata a distanza, nel grato ricordo
della Beata, da parte di entrambe le persone sopra citate:
Andrea e Giuseppina.
“Non so, mio carissimo Andrea, cosa mi sia capitato, quando - con la tua ultima lettera davanti agli occhi,
arrivata da circa mezz’ora - ho sentito l’urgenza di scriverti, senza badare ad alcuna formalità.
È stato spontaneo partire con questa mia riflessione e
ora che l’ho esposta, in modo succinto, ma spero comunque chiaro, passo alla “quotidianità”[…].
Ti dico, francamente, che scopro i segni evidenti della
Dopo queste prime parole, tantissime altre, che ora pro-
poniamo ai lettori di Finestre Aperte: “Questa mano a-
Maria Bolognesi in contemplazione del suo presepe
Misericordia del Signore, il quale continua ad operare in
tutte le direzioni, nonostante la nostra fragilità, nonostante le nostre lentezze, nonostante le nostre povertà”.
Ed ora, anche una semplice riflessione, in cui si percepisce in modo chiaro una delicata affermazione sulla parola
COLPA non usata, ma sostituita dalla parola “DIFETTI”; non solo, ma ove emerge il concetto universale di
PECCATO.
“È vero, sto adoperando il plurale “nostro”, perché
nessun uomo è esente da “difetti”; ho scelto, come vedi, la parola più semplice: “difetti”, allontanando dalla
mente la parola: “colpe” per non cadere nella tentazio-
Frequentare
Rovigo Curia Vescovile – 21 ottobre 1992 – Un momento dell’apertura del Processo Informativo Diocesano
12
Infine, la parte conclusiva di questa lettera, ove emerge
la certezza che la Causa dell’allora Serva di Dio Maria
Bolognesi si sarebbe conclusa positivamente, approdando a Roma.
“Grazie, caro Andrea, per aver sentito il bisogno di
inviarmi “Pagine Aperte”, perché così potrò mettermi
nuovamente in contatto epistolare con lo scrittore francese Joachim Bouflet, che conosco da anni come esperto in
fatti mistici, rallegrandomi per il traguardo raggiunto e,
anche, per chiedergli copia del suo nuovo testo sui mistici in lingua francese.
Chissà che tutto serva a dare una grossa “sferzata” a
quanti mettono “freni” alla Causa: dopo 5 anni dall’apertura della stessa, è ben giusto che si possa vedere uno spiraglio e “sognare” di portare l’indagine diocesana a Roma.
I piani del Signore nessuno li conosce! In cuor mio,
però, sono sicura che Egli interverrà con potenza a far
risplendere nel firmamento dei Beati questo umile, dolce, fragrante Fiore di santità del Polesine, valorizzando
così anche un popolo lungamente umiliato dalla storia.
Il Signore disse alla nostra “piccola” Maria:“Quando
vorrò, come vorrò ti farò conoscere”, allora esultiamo
di gioia, piangendo lacrime dolcissime, pensando che il
Signore ci sta facendo “gustare” il Preludio di un Trionfo senza pari […].
Piccole riflessioni Mariane
deliberatamente chi è morso
dal peccato, intrattenersi con chi è vizioso,
superbo,
maldicente
o comunque con chi
persevera
nell’uno
o nell’altro peccato,
è cosa disdicevole e
peccaminosa. Sicuramente da evitare, tuttavia può accadere che
la Provvidenza, contro ogni nostra
ragionevole previsione, disponga
che incontriamo il più recidivo dei
peccatori, incontro che non lo si è
cercato e nemmeno voluto. In tal
caso, mossi da autentica carità, con determinazione, cordialità, si
procuri di esortare alla
conversione, al pentimento, all’interruzione
della vita di peccato!
Evitare di parlare
con chiarezza al peccatore affinché torni
alla grazia, è gravissimo peccato di omissione: Peccato, questo, oggi quanto
mai diffuso.
Evitare i peccatori per non venire
contagiati dal peccato non significa,
tuttavia, evitare di pregare per loro.
13
La preghiera per la conversione dei
peccatori grava, sia pur dolcemente,
sulle responsabilità d’ogni credente. Qui si scorge l’urgente necessità
di pregare Colei che è RIFUGIO
DEI PECCATORI e CONSOLATRICE DEGLI AFFLITTI!
Noi si chiede moltissime grazie a
Nostra Signora. E ciò è cosa buona
assai! Ma perché, ch’io sappia, mai
si promuove una novena, o la recita
del Rosario, per ottenere dall’Immacolata la conversione dei peccatori?
Evitare il male non basta. Bisogna
far crescere il bene. Con la Corona
in mano.
Sùscipe
.
u..
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Rilettor
Periodico del Centro Beata Maria Bolognesi attore
della causa di canonizzazione della Beata Maria Bolognesi
beata maria bolognesi
Riflettori accesi su…
Cronache - Fatti - Avvenimenti di vita del Centro BMB
Tre mesi
di cronaca
raccontata
attraverso fatti
ed annotazioni.
Una sorta
di rassegna
stampa,
commentata
anche con
l’aiuto di
fotografie e
immagini.
MESE DI MARZO Rovigo, Sabato 21 - ore
16,00: Giornata della poesia dedicata alla Beata Maria Bolognesi. Con il Patrocinio del Conservatorio “F.
Venezze”, il Centro ha organizzato la premiazione delle
liriche vincitrici del concorso sopra citato. Due le tematiche proposte ai concorrenti,
che sono intervenuti con entusiasmo e profondità di sentimenti: l’Umiltà e l’Angelo
custode.
In ordine rigorosamente alfabetico, questi i nomi
dei poeti vincitori delle due
tematiche, tutti ex aequo:
Bardo Atina - Biasioli Maria Cristina - Caranti Stefano - Corrado Teresa - Ferrari
Alessandra - Giuliani Nerino
- Iagrossi Dante - Lonardi
Nedda - Nicolò Emanuele Riccardi Antonella - Somma
Luciano - Zecchetto Bruno.
Presenti alla bella manifestazione anche alcuni
alunni della scuola primaria “G. Galilei” di Stanghella.
Preziosi e davvero
emozionanti gli intermezzi musicali, offerti dalla pianista prof.
ssa Paola Chiarion,
dal giovane sassofonista Davide Periotto e dal M.° Pierandrea Gusella all’organo.
MESE DI APRILE –
Ferrara, Sabato 25 - ore
16,00: Tradizionale pomeriggio di preghiera e spiritualità presso la Chiesa
della Sacra Famiglia, impegno affidato a P. Raffaele
Talmelli, che ha presieduto
l’Eucarestia.
Rovigo, ore 21,00 - Chie-
sa di San Marco Evangelista
a Buso - Serata in onore di
Maria Bolognesi, con declamazione di testi di poeti polesani, alternati da intervalli
musicali, con la partecipazione del coro parrocchiale “San
Marco”; presenti gli organisti
m.° Pierandrea Gusella e Tiziano Biscuola; il m.° Camilla Ranzato, direttrice del Coro
e voce solista-mezzosoprano,
il Presidente del Centro Alessandra Raimondi, che – con
l’aiuto spirituale del Coro –
ha presentato il suo testo poetico/musicale: “Oh, Maria
Bolognesi”.
La serata, dopo una breve
introduzione del Parroco don
Mario Gallian, è stata condotta da Annalena Zanisi e si è
conclusa con un’ovazione del
pubblico emozionato e coinvolto nell’ascolto di due brani
musicali dedicati alla prima
Beata laica del Polesine.
Stanghella, Domenica
26 - ore 16,00 Chiesa di Boara Pisani (PD). Un delegato del Centro ha partecipato
alla “GIORNATA DELLA
MEMORIA” indetta dalle locali Comunità, civile
e religiosa, per commemorare il gesto eroico di don
Sebastiano Perin, Parroco
di Boara Pisani dal 1936 al
1954. A lui il merito della
liberazione di 150 uomini
rinchiusi – dopo un rastrellamento – nella chiesetta della
“selvadega” per essere poi
uccisi dai soldati tedeschi.
Al termine della commemorazione, l’inaugurazione di
un busto bronzeo dedicato
a questo eroico sacerdote,
che nel corso del 1965 –
nella Parrocchia di Legnaro – è stato amorevolmente
14
confortato e assistito, nella
grave malattia, dalla nostra
Beata.
MESE DI MAGGIO Rovigo, Mercoledì 6: Cappella del Centro Maria
Bolognesi. - Il Consigliere
Spirituale Don Mario Gallian ha celebrato la prima
santa messa per gli associati e i devoti della Beata, con
il compito specifico di farli
crescere nella fede, attraverso un cammino di approfondimento e di ascesi interiore.
La pagina evangelica – quella della vite e dei tralci – ha
permesso a Don Mario di
spaziare sul vissuto di Maria Bolognesi, la quale si è
impegnata, con tutte le sue
forze ed in modo eroico, di
restare in Cristo, perché Egli
potesse vivere in lei con la
sua Grazia.
Vicenza, Domenica 10:
Duomo. - Il Consiglio Direttivo del Centro, insieme a
Zoe e Giuseppina, hanno accompagnato con la preghiera
Marco con i genitori e le sorelle.
Sotto s sinistra, con i nonni
di lode e di ringraziamento
l’ordinazione al Diaconato di
Marco Ferrari. Ricordiamo ai
nostri lettori che nel febbraio
del 1994, all’età di 27 mesi,
Marco è stato “guarito” per
intercessione di Maria Bolognesi; tale guarigione, riconosciuta miracolosa, ha permesso a Maria di salire agli
onori dell’altare con decreto
a firma di Papa Francesco in
data maggio 2013.
Rovigo, Mercoledì 13:
ore 21,00 - Tempio cittadino “La Rotonda”. Durante
il Cenacolo mensile, organizzato e presieduto da Mons.
Girolamo Toffanin, il Consigliere Spirituale del Centro,
presentando ai fedeli la figura di Maria Bolognesi Beata,
ha avuto anche l’opportunità
di offrire ai fedeli una stimolante riflessione e una gioiosa
conversione ad uno stile di vita fondato sul Vangelo.
MESE DI GIUGNO
- Ferrara, Sabato 6 - ore
20,00; cena di beneficienza
a favore della prima Scuola
Materna dedicata alla nostra Beata. Presenti in sala i
due consiglieri Luciana Marcello e Tranquillo Milan, con
il compito di “offrire” ai partecipanti il nuovo opuscolo
biografico “Gesù, … vorrei
essere maestra…”; il libretto,
formato da 16 pagine, è stato
preparato appositamente per
ricordare e presentare l’attività didattica della nostra Beata in quel di San Cassiano di
Crespino, in località “Le Concole”. Un grazie particolare a
Don Giosuè
Nicolò, parroco di Ripapersico (FE),
per l’impegno profuso
da diversi
anni per far
conoscere
la vita santa di questa mistica.
Rovigo, Mercoledì 10,
ore 18,00 - Cappella del
Centro Beata Maria Bolognesi. Il Consigliere Don
Mario Gallian ha celebrato
la seconda santa messa per
gli associati e i devoti della
Beata. Numerosi i fedeli, che
– con fervore, preghiere e
canti – hanno vissuto l’Eucarestia, nel corso della quale
Don Mario ha ribadito che la
vita della Beata si colloca tra
le più significative espressioni della spiritualità cristiana.
Rovigo, lunedì 22, ore
16,00. Dopo la recita del Rosario mensile, nella salone
del Centro – come da agenda – ha avuto inizio la Novena in onore alla Madonna
Pellegrina di Fatima. Questo
il testo della preghiera (in
fondo alla pagina), che è sta-
to consegnato ai presenti per
continuare questo impegno
fino al 30 giugno.
MESE DI LUGLIO
- Rovigo, Casa della Beata - dalle ore 16,00 alle ore 22,00. Turni di preghiera
per venerare Maria SS. ma
la nostra Madre Santa, davanti al simulacro della Madonna
Pellegrina di Fatima.
Edificante il raccoglimento dei presenti, consapevoli di
poter esperimentare,
attraverso Maria l’amore di Dio che consola, perdona e dona
speranza. Un “grazie”
dal più profondo del
cuore a Don Camillo
Magarotto, che ha sollecitato per noi l’avvio
di questa singolare esperienza, rapportandosi direttamente con
la dott.ssa Cristina Pavanello e il dott. Paolo
Stefani, da anni impegnati, attraverso l’Apostolato Mondiale di
Fatima, per la diffusione del Messaggio di Fatima,
in particolare nel Triveneto.
Alle ore 17,00 l’arrivo da Vicenza di Padre Tito M. Sartori, primo Postulatore, che ha
celebrato la S. Messa, approfondendo, nel corso dell’Omelia, l’intimo legame d’amore intercorso tra la nostra
Beata e la Madre di Gesù.
Vergine Santissima che a Fatima hai rivelato al mondo
i tesori di grazie nascosti nella pratica del Santo Rosario,
infondi nei nostri cuori un grande amore
a questa santa devozione, affinché,
meditando i misteri in esso contenuti, ne raccogliamo
i frutti e otteniamo la grazia che con questa preghiera
ti chiediamo, a maggior gloria di Dio
e a vantaggio delle anime nostre. Così sia. (7 Ave Maria).
Cuore Immacolato di Maria, prega per noi.
15
“Maria,
parlaci di
Gesù, perché la
freschezza della
nostra fede
brilli nei nostri
occhi e scaldi il
cuore di chi ci
incontra .
”
(Benedetto XVI)
FINESTRE APERTE
... Buone vacanze ...
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Le due immagini più quella di copertina, sono dei piccoli dipinti ad olio della Beata, dalla stessa inseriti nel suo album musicale.
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Finestre Aperte 2/2015 - Centro Beata Maria Bolognesi