Informazione per i pazienti
Lega svizzera contro il reumatismo
Quadri clinici
Fibromialgia
R
Impressum:
Autori
Dr. Ann Beringtsson, con collaboratrici e collaboratori,
Margareta Sandberg, fisioterapista, Chris Henriksson,
ergoterapista, dell’ospedale regionale Lingköping
© Editore
DUMEX LÄKEMEDEL AB, Helsingborg 1989
ISBN 91-9700237-5-2
Gli estratti «Terapie alternative» e «Quale influsso ha la
mia psiche» sono stati presi dall’articolo «Fibromialgia –
un reumatismo sconosciuto» con licenza delle Edizioni
Urania, Berlino.
Adattamento
dal tedesco
Vittorio F. Raschèr
CI-Layout
Wirz Identity SA, 8045 Zurigo
Realizzazione e
illustrazioni
Atelier Jean Daniel Baer, grafico SGD, Dübendorf
Le traduzioni (dallo svedese in tedesco): ILC,
Gossau. Elaborazione: Dr. Marcel Weber, Stadtspital
Triemli, Zurigo.
Edizione
© by 2002, Tutti i diritti dell’edizione
tedesca, Lega Svizzera contro il reumatismo Zurigo
Indice
Che cosa è la fibromialgia?
4
Perché il sonno non è ristoratore?
7
Chi viene colpito da fibromialgia?
8
Come nascono i dolori muscolari? 10
Perché ti sei ammalato di fibromialgia? 11
Chi può esserti di aiuto? 12
Cosa può fare il medico? 13
Quale effetto hanno i medicamenti? 13
Ci si può aiutare con terapie alternative? 14
Due circoli viziosi 16
Quale importanza ha l’ergonomia? 17
Quale è il ruolo dell’alimentazione? 18
Allenamento attivo 19
Come riesco a rilassarmi meglio? 20
Quale è l’influsso della mia psiche? 21
Cosa debbo fare? 23
Quale è il mio futuro? 25
La Lega contro il reumatismo 26
La rivista «forum lR» 26
Bibliografia 27
Indirizzi utili 28
4
Che cosa è la fibromialgia?
Che cosa significa il termine
fibromialgia?
Fibromialgia significa dolori ai
muscoli ed al tessuto connettivale.
Il termine viene usato dal 1977.
Da quando è conosciuta la
fibromialgia?
Tale stato dolorifico è noto da secoli,
per cui esistono molti nomi quali il
reumatismo delle parti molli, la fibrosite oppure la tendomiopatia generalizzata.
Quali sono i sintomi più correnti?
– debolezza muscolare
– dolori muscolari
– rigidezza muscolare
– turbe del sonno
– stanchezza generale
– gonfiori, fitte e insensibilità
soprattutto nelle mani e nei
piedi
– punti dolenti nella
muscolatura
Soffrite di fibromialgia?
Non siete soltanto stanchi ma spossati. Neppure il sonno vi è ristoratore, vi sentite abbattuti. Al mattino
fate fatica ad alzarvi mentre le membra dolgono già con i primi movimenti.
Il dolore passa da un punto all’altro
del corpo.
I muscoli vi fanno male. Il dolore
provoca tanto delle fitte quanto dei
bruciori. La sua intensità non è sempre uguale. Varia da un giorno
all'altro. Quando il tempo cambia, i
dolori aumentano. Preoccupazione,
stress come pure le attività più
diverse agiscono come una paralisi.
La stanchezza muscolare si manifesta spesso come una difficoltà di
eseguire movimenti muscolari ripetitivi: mescolare, tritare, appendere
biancheria.
Che cosa è la fibromialgia?
Punti dolenti
debolezza muscolare
dolori muscolari
rigidezza muscolare
turbe del sonno
stanchezza generale
gonfiori, fitte e
insensibilità
5
6
Che cosa è la fibromialgia?
Avete gia notato dei punti dolenti, i
cosiddetti «tender points»? Il vostro
medico eseguirà con le dita delle
pressioni in diversi punti del vostro
corpo e voi forse sentirete un forte
dolore, anche se le pressioni erano
lievi. Questi punti dolenti sono caratteristici e rappresentano, unitamente
alla spossatezza generale, i criteri
principali per un’affezione da fibromialgia. I punti dolenti si trovano
tanto nei muscoli quanto nei tendini.
Forse soffrite pure di freddo alle dita
delle mani e dei piedi, di una bocca
asciutta, di sudorazione eccessiva, di
tremore, di vertigini, di mal di testa,
di emicrania, di tachipnea (affanno),
di batticuore, di disturbi gastrointestinali. Tutti questi sintomi appartengono alla fibromialgia.
Perché il sonno non
è ristoratore
Mentre dormiamo percorriamo
diverse fasi di un sonno più o meno
profondo. Mentre in una fase il
nostro sonno è leggero (sogniamo e
muoviamo gli occhi), in un’altra invece il sonno è molto più profondo.
Quando di notte vi rigirate nel letto,
qualcosa vi fa male e vi svegliate. Il
vostro sonno è turbato. Purtroppo
esistono dei disturbi la cui ragione è
ancora più profonda.
In base a delle analisi del sonno
di pazienti sofferenti di fibromialgia
si è capito che la fase più profonda
del loro sonno viene a mancare o
perlomeno è turbata. La spossatezza generale può essere la conseguenza di un simile disturbo. Al
mattino il o la paziente non si sente
sufficientemente riposato. La
mancanza di sonno può essere provocata pure da un senso di disperazione che nasce dall’essere costantemente esposto a certi punti dolenti.
7
8
Chi viene colpito da fibromialgia?
In linea di massima un percento
della nostra popolazione si ammala
di fibromialgia. In prima linea sono le
donne a essere colpite, ma il 15%
dei pazienti sono uomini. Può capitare pure che dei bambini presentino i
sintomi tipici della fibromialgia.
Non sappiamo se la tendenza alla
fibromialgia sia ereditaria. Non sappiamo neppure in che modo le persone che si ammalano di fibromialgia
si distinguano da quelle che ne
sono immuni. Fino al giorno d’oggi
la fibromialgia non è neanche legata
ad un particolare gruppo professionale. Tutti possono riceverla o meno.
Chi viene colpito da fibromialgia?
La fibromialgia è una malattia
psichica?
No. Come per altri stati dolorifici
cronici i fattori psichici hanno un
ruolo importante nel decorso della
malattia. Preoccupazioni e paure si
riscontrano di sovente nei pazienti
sofferenti di fibromialgie. Questi fattori possono provocare un aumento
della sensazione del dolore.
Perché sono soprattutto le
donne, e più degli uomini, ad
essere colpite dalla
fibromialgia?
Non sappiamo rispondere a questa
domanda. Sono presumibilmente gli
ormoni sessuali femminili ad avere
un ruolo preponderante. Questa
probabilità non è ancora stata appurata ed analizzata completamente. È
noto, che altre affezioni reumatiche
si riscontrano spesso di preferenza
nelle donne invece che negli uomini.
Pensiamo qui alla poliartrite cronica.
Non si sa neppure se il fatto che le
donne siano più esposte a carichi
statici, giochi un ruolo in questa
malattia.
9
10
Come nascono i dolori muscolari?
Per avere dolori, determinati nervi
devono essere irritati, come per
esempio quando uno si taglia con
un coltello in un dito. La muscolatura
possiede particolari fibre nervose
che reagiscono contro il dolore nelle
pareti dei vasi sanguigni, nei tendini
e nel tessuto connettivale. Nelle
fibre muscolari vere e proprie invece
no. È per questo che sentite un
dolore muscolare in presenza di
un'infiammazione oppure di una ferita, sia essa dovuta ad un colpo sul
muscolo oppure ad un taglio. Se
invece le fibre muscolari vengono
distrutte lentamente, non avete alcuna sensazione di dolore.
Che cosa causa il dolore per
chi soffre di fibromialgia?
Il dolore proviene con molta probabilità dalla muscolatura stessa. Si
presume che sia causata da una
cosiddetta «crisi energetica». Sono i
processi chimici che non funzionano
a dovere. Dalle fibre muscolari fuoriescono sostanze che stimolano il
dolore. Qualsiasi tipo di dolore possiede una componente psichica che
può influenzare e rafforzare la sensazione di dolore. Anche la fibromialgia non fa eccezione.
Perché ti sei ammalato 11
di fibromialgia?
Nessuno sa rispondere a questa
domanda. Si presume che le cause
variano da persona a persona. Unica
cosa sicura è che lo stato di tensione generale della muscolatura abbia
un ruolo importante. Spesso i muscoli sono troppo tesi e non riescono
a riaversi in tempo utile. Manca
insomma un equilibrio fra singoli
gruppi muscolari. Pure un errore
schematico dell’organismo può
essere responsabile della malattia.
Una certa importanza possiede
anche la condizione psichica del/la
paziente. Deve infine pur esistere
una comunanza fra muscolatura e
sistema nervoso che provoca la
fibromialgia.
La ricerca scientifica punta soprattutto sulle turbe del sonno profondo
come pure sulle alterazioni del fabbisogno ormonale (ormoni della crescita) oppure sui vettori nei terminali
nervosi nel cervello.
Si può guarire dalla
fibromialgia?
Fino al giorno d’oggi non è ancora
stato trovato alcun rimedio o trattamento che riesca a far scomparire
tutti i sintomi della malattia. Si è tentato invano di curare i pazienti con
metodi di cura paralleli o alternativi.
Possediamo tutt’una serie di possibilità di trattamento per alleviare le
turbe della malattia. Spesso e volentieri bisogna provare diversi metodi
prima di trovare quello più idoneo
alla persona ammalata.
12
Chi può esserti di aiuto?
È estremamente importante che la
pianificazione e l’esecuzione del trattamento venga realizzato in stretta
collaborazionen con il /la paziente e
la squadra curante. Fanno parte di
questo gruppo: il medico, il fisioterapista, lo psicologo e l’ergoterapista.
Rivolgetevi al vostro medico di famiglia, egli saprà consigliarvi nel
migliore dei modi nella diagnosi e
nel trattamento di un’affezione fibromialgica. Nel caso che consideri
insufficiente la propria diagnosi, egli
saprà indirizzarvi ad un reumatologo.
È pure possibile che vi fornisca un
certificato di malattia. Questo
soprattutto nel caso che il male sia
da mettere in relazione con il lavoro:
un affaticamento statico eccessivo
che pesi soprattutto sulla vostra
muscolatura. Il congedo per malattia
dovrebbe essere il più breve possi-
bile, affinché non perdiate le vostre
capacità funzionali. Spesso basta
diminuire temporaneamente del
50% il carico e la presenza sul
lavoro.
Cosa può fare il
medico?
Al medico spetta di fare la diagnosi
unitamente alle analisi di laboratorio
come pure tutte le inchieste necessarie, in modo da escludere altre
possibili malattie.
Non esiste un test tipico per la fibromialgia, dato che le analisi correnti
risultano inverosimilmente del tutto
normali.
Prima di iniziare il trattamento il
medico vi consiglierà quello che
potrete fare a vostro favore. Vi prescriverà un analgesico, un sonnifero
oppure uno psicofarmaco, tutti e tre
indicati a migliorare il vostro stato
generale.
Quale effetto 13
hanno i
medicamenti?
I dolori continui e l’insonnia portano
ad un affaticamento psichico. Per
darvi la possibilità di uscire da un
simile circolo vizioso, il medico potrà
prescrivervi per un certo tempo
determinati medicamenti. È estremamente importante che consideriate
tale somministrazione di medicamenti solo come un metodo ausiliare. Questo vi eviterà di cadere in una
cosiddetta e inevitabile reazione a
catena. Bisogna cercare assolutamente di evitare una somministrazione continua dei medicamenti.
Esistono delle possibilità che i sintomi di cui soffrite vengano eliminati
completamente. Il tipo di medicamento più idoneo al vostro caso
varia da persona a persona. Si tratta
di una questione puramente individuale. Certi pazienti rispondono
meglio agli analgesici, mentre altri
preferiscono i sonniferi. Particolarmente efficaci nella lotta contro i
fenomeni algogeni nel cervello
(sistema nervoso centrale) si sono
dimostrati con successo i cosiddetti
psicofarmaci somministrati a basso
dosaggio.
14
Ci si può aiutare con terapie
alternative?
Terapie alternative complementari
sono particolarmente favorite in presenza di un’affezione cronica. Nel
caso in cui siete colpiti da una
malattia che non si lascia guarire tramite la medicina classica, cercherete
altre terapie, con la speranza che
possano giovarvi. Temete forse i sintomi concomitanti negativi delle
terapie classiche? Un’informnazione
onesta e ben documentata da parte
del vostro medico curante potrà
forse farvi cambiare certe perplessità e togliervi le paure esistenti. È
una cosa certa: vale la pena essere
prudenti e prendere i medicamenti
con un accentuato senso di responsabilità.
Vi sarà forse sfuggito che proprio in
presenza di affezioni reumatiche,
gran parte dei metodi terapeutici
naturali quali la ginnastica, i massaggi, il trattamento caldo-freddo
oppure la tecnica di rilassamento,
fanno parte del trattamento regolare.
Nel caso della fibromialgia si possono prendere in considerazione
i seguenti metodi terapeutici alternativi:
■ Agopuntura
Con l’uso di aghi d’acciaio, d’oro
o d’argento si procede alla «puntura» di certi punti sensibili con
cui si cerca di stabilizzare l’equilibrio fra corpo ed anima. Degli
studi controllati hanno dimostrato
Ci si può aiutare con terapie alternative? 15
che grazie all’agopuntura si riesce
ad ottenere, almeno per un
tempo limitato, dei risultati migliori che con un placebo.
■ Massaggio delle zone
di riflesso
Il principio attivo di tale trattamento presuppone che ogni
parte del nostro corpo ed organismo possiede in uno o ambe
due i piedi una zona di riflesso
corrispondente. Attraverso il
sistema neurovegetativo e le correnti bioenergetiche il massaggio
di un determinato punto del
piede, o quello dello stesso punto
nella mano, riesce ad influenzare
in modo positivo l’organo corrispondente.
Non bisogna però dimenticare che
proprio nel campo delle possibilità
terapeutiche alternative esistono
molti metodi che rappresentano non
solo un forte rischio finanziario, ma
pure un pericolo per la salute. Al
fine di evitare spiacevoli sorprese, vi
raccomandiamo di discutere con il
vostro medico curante, prima di
intraprenderla, qualsiasi possibilità
terapeutica, oppure di richiedere
delle informazioni neutrali in merito.
Che cosa può fare la
fisioterapia?
Per rompere il circolo vizioso «dolore-inattività-degenerazione della
muscolatura», gli esercizi ginnici rappresentano la soluzione ideale. Si
tratta soprattutto di migliorare le
funzioni locomotorie e di attenuare i
dolori muscolari.
Per questo è indispensabile che voi
partecipiate attivamente al programma terapeutico, assumendovi la responsabilità dell’allenamento: vale a
dire scegliere quegli esercizi che più
vi confanno.
L’allenamento attivo serve soprattutto a far irrorare meglio i vostri muscoli come pure migliorare la forza,
la resistenza, il coordinamento,
l’equilibrio e lo stato generale del
vostro corpo.
16
Due circoli viziosi
dolore
irritabilità psichica
turbe del sonno
dolore
deficit muscolare
inattività
Quale importanza ha l’ergonomia?
Per ergonomia s’intende l’adattamento del lavoro all’essere umano.
Malgrado le vostre sofferenze, dovete sentirvi bene durante il lavoro. Per
tale ragione il vostro posto di lavoro
deve essere analizzato molto attentamente. Spesso e volentieri bastano
pochi mezzi ausiliari per permettere
di svolgere bene il vostro lavoro.
Forse sarà necessario cambiare
punti di vista e pianificare la vostra
vita in modo differente. Sarà l’ergoterapista ad aiutarvi a trovare e
realizzare questo processo. Molte
sono le persone che hanno difficoltà
di svolgere il proprio lavoro quotidiano a casa o sul posto di lavoro.
Quello che grava soprattutto è la
forza mancante più ancora del dolore incombente.
Basta qualche volta cambiare l’organizzazione delle vostre attività. Altrimenti dovete cambiare le priorità e
ridurre completamente il carico del
lavoro. L’ergoterpia vi offre la possibilità di ricevere consigli e raccomandazioni come migliorare effettivamente il trantran quotidiano. I dolori, si sa, cambiano nel decorso della
giornata e a seconda della situazio-
ne. Cercate di osservare quali siano
le cause che fanno aumentare o
diminuire i vostri dolori. Se riuscite a
trovare un «modus vivendi» imparerete a convivere con il dolore.
Riuscirete ad economizzare meglio
le vostre forze, lavorando in modo il
più idoneo possibile. Si renderà talvolta necessario cambiare certe abitudini e determinati decorsi di
lavoro.
Non sarà certamente facile rompere
con certe abitudini. Spesso e volentieri non ci rendiamo neanche conto
di come svolgiamo il nostro lavoro
quotidiano.
17
18
Quale è il ruolo dell’alimentazione?
Anche nel caso della fibromialgia
tale aspetto non è ancora stato studiato in modo sufficiente. Molte persone afflitte da fibromialgia hanno
tentato senza alcun risultato positivo
di nutrirsi con un’alimentazione
vegetariana.
Allenamento attivo
L’allenamento attivo rappresenta
un pilastro centrale del programma
terapeutico. Esso favorisce l’irrorazione sanguigna della muscolatura
e combatte la debolezza e la
stanchezza. Questo vi permetterà di
affrontare meglio la vita di tutti i
giorni. Fate attenzione di effettuare
molto movimento. Dovete mantenere in efficienza i vostri muscoli anche
quando fanno male.
I pazienti di fibromialgia hanno fatto
delle ottime esperienze con la ginnastica nell’acqua. Un’altra possibilità positiva è l’allenamento per rafforzare i muscoli. Non dimenticate
poi di intercalare delle pause al
fine di distendere il più
possibile la vostra
muscolatura.
19
20
Come riesco a rilassarmi meglio?
Come persona affetta da fibromialgia è assolutamente indispensabile che nel bagaglio di pronto
soccorso personale figuri un metodo
di rilassamento. Esistono oggi diversi metodi che vi insegnano come
rilassarvi in modo ottimale. Ci sono
inoltre dei corsi per training autogeno, rilassamento muscolare progressivo, Feldenkrais, tecnica di Alexander, nonché altri tipi di rilassamento.
Informatevi sulle possibilità esistenti
nei vostri paraggi. Un importante
risultato di questi esercizi è anche
quello di riuscire a voler bene al proprio corpo. Se desiderate delle informazioni più dettagliate richiedete il
foglio informativo «Distensione»
presso la Lega svizzera contro il reumatismo.
Quale è l’influsso della mia psiche? 21
Molte persone che sono state colpite da un’affezione cronica abbisognano nel decorso della loro vita di
un sostegno emozionale. Questo
può avvenire in seno alla famiglia o
per tramite di persone amiche oppure da parte di personale specializzato. Nel migliore dei casi tale aiuto vi
viene offerto dal medico curante di
famiglia.
Ci sono dei casi però in cui è indispensabile l’aiuto da parte di uno
psicologo o di una psicologa. Questo quando i conflitti sembrano
insormontabili: complessi di colpa
verso il mondo che ci circonda
oppure un minorato sentimento di
autovalutazione.
Un possibile potenziale conflittuale
si ritrova in un’eccessiva pretesa di
efficenza personale. Si tratta di un’irreale pretesa verso la propria persona che basa sul fatto che vi attendete di ricevere riconoscimento e rispetto unicamente attraverso l’efficenza del vostro operato. Tali pretese si alimentano con certi modelli
che ti circondano (conoscenti, col-
leghi e colleghe e persino con i contenuti irreali della pubblicità). Non si
prende mai in considerazione il proprio handicap (stanchezza, dolori)
perché si pensa che «anche quelli
ce la fanno».
Tali aspettative provocano in voi
pressioni, stress e «tensione».
Nasce una situazione di pretesa
eccessiva cronica che viene integrata lentamente nel quotidiano
diventando così «normalità» . Non si
avvertono più i segnali di pericolo
che ti dicono «Questo ti fa male».
Non potendo più adempiere alle
pretese ritenute ovvie, aumentate i
vostri sforzi, con il risultato che le
pretese eccessive aumentano smisuratamente. Le conseguenze negative e sfavorevoli alla vostra salute
sono evidenti.
Ad un bel momento vi accorgerete
di non riuscire più a raggiungere la
meta prefissa. La vostra efficienza
perde ancora più colpi. Alla spossatezza fisica si accompagna una sensazione di frustrazione, delusione ed
un sentimento di inutilità.
22 Quale è l’influsso della mia psiche?
Il dolore sostituisce in questo
momento i sentimenti negativi permettendo così di sfuggire ad una
situazione apparentemente senza
speranza.
Si tratta di un circolo vizioso perpetuo di cui siete prigioniero e dal
quale non avete imparato a sfuggire.
Devo essere
perfetto
Devo sforzarmi ancora
di più
Sono deluso, esausto,
arrabbiato
Prestazione
Quando tutti sono soddisfatti della
mia prestazione mi sento bene
La mia prestazione non viene
presa in considerazione, non è
mai sufficiente
Cosa debbo fare? 23
Se quello che abbiamo descritto qui
sopra succede pure a voi, dovete
porvi le seguenti domande:
Eccovi alcune proproste atte a farvi
uscire dal circolo vizioso preaccennato:
■ Come potete evitare una crescente pressione da parte vostra
sulla prestazione imposta?
■ Provate (dapprima in situazioni
facili) a far rispettare la vostra
volontà.
■ Come potete affrontare un’eventuale o presupposta richiesta
esterna di maggior prestazione?
■ Permettetevi e cercate di godere.
■ Come fate a reagire al sentimento
di essere accettati e risconosciuti
da voi stessi e dalle altre persone
solo quando realizzate una grande prestazione?
■ Vi credete capaci di fare allenamento, di riconoscere in tempo i
vostri limiti e di saperli trasmettere ai vostri simili?
Quali idee vi sono venute in mente
rispondendo alle nostre domande?
■ Tentate di capire meglio il vostro
corpo e di afferrare i suoi segnali.
■ Siate attivi (sotto tutti i punti di
vista).
■ Cercate di vivere al presente
(non nel passato né in un ipotetico futuro dorato).
■ Imparate a porre dei limiti e non
cercate di assumervi la responsabilità di tutto.
■ Curate attentamente l’equilibrio
fra una tranquillità riposante e
una sana attività.
■ Ascoltatevi maggiormente e
credete in voi.
24 Cosa debbo fare?
■ Entrate in contatto con un gruppo
«self-help». Conoscendo altre
persone che hanno subito la
stessa sorte, i problemi diventano
più comprensibili secondo il
motto «mal comune ...».
Tenete un diario in cui annotare lo
stato e la presenza dei dolori. Vi sarà
utile per riconoscere il ripetersi di
certi schemi. Scrivete da due a tre
volte al giorno e per alcune settimane tutto ciò che avete fatto, cosa
progettate, come vi sentite, quanti
dolori avete, quanti medicamenti
prendete. Organizzate il programma
giornaliero in modo da rispettare
il vostro benessere.
Il colloquio psicoterapeutico vi permetterà di riconoscere la vostra
situazione. Vi rendete conto chi vi
mette sotto pressione e dove.
Vedrete le situazioni in cui vi esponete a delle pressioni inutili. Imparerete ad adattare le vostre mete a
seconda delle prestazioni giornaliere
di cui siete capaci. Saprete fissare i
vostri limiti in modo chiaro e netto.
Con o senza l’aiuto del/la terapista:
ponetevi delle mete facili e rallegratevi quando le avete raggiunte.
Quale è il mio futuro? 25
Potete guardare fiduciosi verso il
futuro. La fibromialgia non danneggia i muscoli.
Non rimarrete paralizzati, le vostre
articolazioni non diventeranno storte
e non sarete neanche legati ad una
carrozzella. La fibromialgia vi obbliga
unicamente a cambiare lo stile di
vita, una prospettiva che può anche
essere considerata positiva. Le proprie pretese dovranno essere ridimensionate. Lo stress dovrà essere
evitato: un bene per voi e per chi vi
circonda. Soffrirete certamente di
certi dolori, ma esistono dei metodi
come alleviarli. Chi non ha paura del
dolore riesce pure ad abituarvici.
Delle squadre di scienziati in tutto il
mondo cercano di studiare i meccanismi patologici e di sviluppare nuovi
metodi di trattamento. Speriamo che
in un prossimo futuro riescano a
migliorare le sorti dei o delle pazienti
colpiti da fibromialgia.
26
La Lega contro il reumatismo
La rivista «forum R»
La Lega contro il
reumatismo
– Presso i centri delle leghe cantonali contro il reumatismo viene
offerta una consulenza gratuita
atta a risolvere tutti i problemi inerenti alla vostra malattia.
– Nella maggior parte dei Cantoni
vengono offerti i corsi di ginnastica nell’acqua, una terapia particolarmente efficace nella cura della
fibromialgia.
– In alcune regioni esistono dei
gruppi di aiuto che si occupano
dei problemi riguardanti la fibromialgia ed il reumatismo delle parti
molli.
– Per ottenere informazioni più dettagliate come pure un elenco delle
pubblicazioni e degli opuscoli
informativi basta rivolgersi alla
Lega contro il reumatismo.
La rivista «forumIR»
La Lega svizzera contro il reumatismo
pubblica la rivista «forum I R» in cui
vengono esposte e dettagliatamente
spiegate, in modo comprensibile per il
pubblico, le diverse affezioni reumatiche. Vi trovano pure posto delle relazioni sugli ultimi ritrovati della farmaceutica, sui nuovi mezzi ausiliari e
nuovi fogli informativi, tutte pubblicazioni che fanno parte delle edizioni
della Lega stessa. Ci si può abbonare
alla rivista forum I R», basta informarsi
presso la Lega svizzera contro il reumatismo a Zurigo.
Bibliografia sul tema
–
Esercizi per reumatici
Dott. N. Fellmann, E. Hinlopen-Bonrath
5a edizione, 1996, Lega svizzera contro il reumatismo
–
Protezione delle articolazioni
nella quotidianità
Corinne Schindler, Anita Acherman
Ergoterapiste, Clinica Schulthess, Zurigo
Fr. 10.-
Fr. 5.–
–
Mit dem Schmerz leben
Anleitung zur Selbsthilfe
A. Broome, H. Jellicoe
1989, Verlag Hans Huber
Fr. 22.–
–
RHEUMA Seelische Gründe und Hintergründe
Dr. med. Arnold Weintraub
1992, Verlag Hans Huber
Fr. 28.–
–
Ginnastica di estensione
gratuito
Dott. W. Schneider, Dott. H. Spring, Th. Tritschler, Foglio
d’informazione It 113, Lega svizzera contro il reumatismo
–
Distensione
U. N. Gamper, Foglio d’informazione It 117,
Lega svizzera contro il reumatismo
gratuito
–
Fibromyalgie
Dr. med. Wolfgang Brückle
1997/98, Urania Verlag Berlin
Fr. 14.40
27
28
Indirizzi utili
Lega svizzera contro il reumatismo, Renggerstrasse 71, Casella Postale, 8038
Zurigo, telefono: 01/487 40 00, Fax: 01/487 40 19, mezzi ausiliari: 01/487 40 10
E-Mail: [email protected], Internet: www.rheumaliga.ch
Leghe cantonali:
AG:
Casella postale 3162, 5001 Aarau, telefono: 062/823 31 13,
Fax: 062/823 31 14, E-Mail: [email protected]
AR/AI: Burghalden 6, 9100 Herisau, telefono: 071/351 62 54
BE:
Gurtengasse 6, 3011 Bern, telefono: 031/311 00 06, Fax: 031/311 00 07
E-Mail: [email protected]
BS/BL: Sternengasse 23, 4051 Basel, telefono: 061/271 46 10, Fax: 061/271 46 38
E-Mail: [email protected]
FR:
Imp. Sapex 1, 1725 Posieux, telefono: 026/411 25 47
GE:
10, place des Philosophes, 1205 Genève, telefono: 022/322 13 31
GL:
Hinterbühl 6, 8754 Netstal, telefono: 055/640 49 82 oder 079/638 46 08
E-Mail: [email protected]
GR:
Pro Infirmis, Anigna Jörg, Engadinstrasse 2, 7000 Chur,
telefono 081/257 11 11, E-Mail: [email protected]
JU:
Casellla postale 153, 2900 Porrentruy, telefono: 032/466 63 61,
Fax 032/466 63 88
LU/OW/
NW:
Eiholzmatte 2, 6045 Meggen, telefono + Fax: 041/377 26 26,
E-Mail: [email protected]
NE:
Rue de la Maladière 35, 2007 Neuenburg, telefono: 032/722 59 60
Fax: 032/722 59 70
SG:
Medizinisches Zentrum, 7310 Bad Ragaz, telefono: 081/302 47 80
E- Mail: [email protected]
SH:
Casella postale 58, 8205 Schaffhausen, telefono: 052/643 44 47,
Fax: 052/643 65 27, E-Mail: [email protected]
Indirizzi utili 29
SO:
Kruttterstrasse 8, 4500 Solothurn, telefono: 032/623 51 71
Fax: 032/623 51 72
SZ/UR: Gotthardstrasse 5, 6460 Altdorf, telefono: 041/870 40 10
TG:
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TI:
Via Gerretta 3, 6501 Bellinzona, telefono: 091/825 46 13, Fax: 091/826 33 12
VD:
av. de Provence 4, 1007 Lausanne, telefono: 021/623 37 07,
Fax: 021/623 37 10, E-Mail: [email protected]
VS:
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telefono: 027/322 59 14, Fax: 027/322 59 15
ZG:
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ZH:
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30 Indirizzi utili
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Consulenza gratuita in questioni legali in seguito ad invalidità, con
attenzione speciale all’Assicurazione invalidità, come pure ad altre
assicurazioni sociali
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degli handicappati FSIA
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5000/OD/10/2002
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