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ANNO XLIX - NOVEMBRE 2009 N.5 - PERIODICO BIMESTRALE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CAVRIAGO - DIR. RESP. GIUSEPPE GUIDETTI - AUT. TRIB. DI REGGIO E. N. 288 DEL 16/10/1970 - POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONI IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% - DCB - REGGIO EMILIA
Il Comune per le famiglie
Nuovi sostegni ai redditi
falcidiati dalla crisi
Testamento biologico
Il registro è in funzione in municipio
Roncaglio, nuovo quartiere
Operazione prima casa:
34 alloggi a prezzi ridotti
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Il Pil riprende a crescere, ma la crisi
c’è, e si vede. Non ce la siamo lasciati
alle spalle. Sta forse mostrando oggi
i suoi effetti peggiori: quelli che i
sindaci, gli amministratori comunali,
gli addetti ai servizi sociali hanno letto
e leggono sulle facce di mamme e
papà alle prese con la prospettiva di
un lavoro sempre più precario o che
non c’è. Per soccorrere le famiglie in
difficoltà economica la Giunta comunale, considerato che il Comune ha
ancora risorse disponibili, ha proposto
al Consiglio comunale di allargare il
perimetro delle misure anti-crisi per
prepararsi a fronteggiare nel prossimo
futuro situazioni di disagio e di
emergenza sociale.
Il 10 novembre il Consiglio ha deliberato di
ampliare gli interventi: una decisione importan-
lazioni (riduzione o azzeramento) per il
pagamento delle rette di frequenza del
nido e della scuola delle scuole per l’infanzia in vigore dalla primavera scorsa
quando il Comune ha stanziato un fondo
di solidarietà per le famiglie da 50.000
euro dopo averne discusso con CGIL –
CISL – UIL che si erano dette favorevoli.
Ci siamo domandati e ci domandiamo oggi
che la nottata della crisi non è ancora finita
se le risorse che mettiamo in campo siano
sufficienti. E ci prende un senso di amarezza di fronte allo spettacolo di un governo
che la Crisi fa di tutto per nasconderla,
minimizzarla dichiarando a denti stretti che
picchia duro, ma tutto sommato l’Italia se
la sta cavando meno peggio di altri Paesi.
E mentre il governo si sottrae alle proprie
responsabilità e lo Stato si ritira dalla Sanità,
dal Welfare, dalla Scuola, il Comune è sempre
AIUTI ALLE FAMIGLIE:
IL COMUNE FA LA SUA PARTE,
E IL GOVERNO ?
te, un atto di responsabilità. Rappresenta un
modo concreto per contribuire ad affrontare i
problemi economici delle famiglie dove uno, o
entrambi i genitori, abbiano perso il posto di
lavoro o siano in cassa integrazione. Se nel
2007, infatti, i cavriaghesi iscritti alle liste di
collocamento erano 173, a ottobre 2009 la
cifra era salita a 438. Un dato che desta
preoccupazione, ma di per sé insufficiente a
rendere conto delle ansie, delle difficoltà in
cui si trovano molte famiglie. Non possiamo
lasciarle sole.
La delibera prevede nuove forme di sostegno
al reddito (contributi per pagare affitti e rate
mensili dei muti contratti per comprare la casa,
le spese relative agli interessi per le forme di
“microcredito” concesso dalle banche convenzionate con il Comune, le spese per la mensa
scolastica e il trasporto scolastico degli alunni
delle scuole elementari e medie, le spese per
l’abbonamento al treno o al bus degli studenti
delle medie superiori) in aggiunta alle agevo-
lì a dire: sono l’istituzione più vicina ai cittadini,
i cittadini possono contare sul Comune amico,
alleato, pronto a dare una mano, a svolgere
un’azione di supplenza delle gravi mancanze
di altri. Fino a quando? Se le cose continuano
ad andare male, è ragionevole prevedere che
sui Servizi del Comune – quelli che ormai tutti
chiamano il Welfare nunicipale – possa impattare una domanda di aiuti, sempre più forte,
sempre più urgente. Noi faremo la nostra
parte, ma è fuorviante, irresponsabile, oltre
che impossibile, ritenere che gli Enti Locali
possano o debbano fare da diga per arginare
le falle degli altri livelli istituzionali e del Governo
in primo luogo.
Colgo l’occasione per augurare di cuore, a
nome dell’Amministrazione comunale e mio
personale, Buon Natale e un sereno Anno
Nuovo alle famiglie e a tutti i cavriaghesi.
Il Sindaco
Vincenzo Delmonte
1984 – 2009, la Casa protetta comunale compie 25 anni
Per celebrare i primi venticinque anni di vita della Casa protetta comunale, il Comune
pubblica un quaderno di fotografie, ricordi, note bibliografiche e appunti di vita per
commemorare molti degli ospiti che hanno vissuto in via Aspromonte, 2 o hanno utilizzato
i servizi interni. Il quaderno viene distribuito durante le Feste di Natale a tutte le
famiglie di Cavriago.
IN QUESTO NUMERO
4
6
8
9
10
12
Il paese solidale
Il Comune in prima linea. Nuove misure anti-crisi per le
famiglie in difficoltà
In primo piano
In Comune il registro dei testamenti biologici
In primo piano
I risultati di uno studio dei tecnici della Bonifica Bentivoglio
Enza: sicurezza idraulica Ok
Edilizia convenzionata
34 alloggi a prezzi ridotti, con possibilità di mutuo agevolato
Volontariato
I volontari scrivono a “Paese nostro” - Avis, Struttura, Circolo
Area Feste: “Il nostro impegno gratis per la comunità”
È qui la Festa
Natale a Cavriago
15
Servizi per l’infanzia
Si rafforza la squadra degli educatori. Nuova linfa al progetto
educativo
16
Servizi per l’infanzia
295 bambini frequentano gli asili comunali: “Tigli” e “Betulle”,
posti assegnati con criteri chiari e oggettivi
18
Servizi per l’infanzia
La scuola – comunità educante si fonda sulla partecipazione
delle famiglie
21
Diario
Ordinanza anti-prostituzione “a tutela della sicurezza urbana”
Circolazione: le regole anti-smog
22
Indagine
I risultati delle verifiche svolte da Enìa per conto del Comune:
TIA, avvisi per regolarizzare la superficie soggetta a tariffa
23
Diario
Attenti ai cani: le nuove misure contro i rischi da aggressione
Il DiscoBus fa tappa a Cavriago
24
Diario
Oro e Argento conquistati ai Giochi del Tricolore: Vittorie
olimpiche per la “Pallavolo Cavriaghese”
Corsi per over 55 - Ginnastica dolce ginnastica: è un successo
25
Diario
Offerte alla Casa protetta
Cripte e aree per cappelle cimiteriali
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28
29
30
Dal Consiglio comunale
“Il Comune contro la crisi economica – misure a favore dei
cittadini” (gruppo consiliare “Insieme per Cavriago”)
“Tutela della vita e della salute, nel rispetto delle leggi e
nell’ascolto della coscienza” (gruppo consiliare “Il Popolo
della libertà / Lega Nord”)
“Questa mozione sul testamento biologico non è una disputa
tra laici e cattolici. È stata costruita dagli anticlericali che
non perdono occasione per attaccare la Chsiesa” (gruppo
consiliare “Futuro per Cavriago”)
“Libera scelta” (gruppo consiliare “Cavriago Comune”)
N. 5 NOVEMBRE 2009
Una copia 0,62 euro
Chiuso in redazione
il 16 NOVEMBRE 2009
Piazza Don Dossetti, 1 Cavriago (RE)
tel. 0522 373 484
fax 0522 575 537
[email protected]
Editore: Comune di Cavriago (RE)
Autorizzazione: del tribunale di Reggio Emilia
n°288 del 16/10/1970
Indirizzo della redazione: Piazza Don Dossetti
1, Cavriago (RE)
Direttore Responsabile: Giuseppe Guidetti
Nome e Domicilio della tipografia: Stamperia
s.c.r.l. Via Mantova 79/A, Parma
Pubblicità: Edicta p.s.c.a r.l. - Via Torrente
Termina 3/B, Parma - tel 0521.251848
Progetto e impaginazione: www.adv-re.com
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IL PAESE SOLIDALE
Il programma di aiuti varato il 10 novembre
Il Comune
S
i allarga il perimetro degli interventi di soccorso del Comune
alle famiglie colpite dalla crisi
economica, con i redditi falcidiati
dal passaggio alla cassa integrazione o,
ancor peggio, dalla perdita del lavoro. Il 1°
aprile di quest’anno il Consiglio comunale,
su proposta della Giunta, aveva deciso di
stanziare un fondo di solidarietà di 50.000
euro, per consentire esenzioni o sconti
sulle rette mensili di frequenza del nido e
delle scuole comunali dell’infanzia. Gli aiuti,
concessi a venti famiglie, ammontavano a
fine ottobre a 8.497,64 euro. Fermi restan-
Nuove misure
anti–crisi
per le famiglie
in difficoltà
Il voto del Consiglio comunale: favorevoli
i gruppi consiliari “Insieme per Cavriago”,
“Futuro per Cavriago”, “Pdl – Lega Nord”;
astenuto “Cavriago Comune”.
15.000 euro in dotazione ai Servizi sociali
per sostegni al pagamento di affitti e
rate mensili dei mutui per l’acquisto
della prima casa e per finanziare le spese
dovute agli interessi per “microcredito”
fino a 3.000 euro, concesso dalle banche
convenzionate col comune.
Fondo di 26.502 euro gestito da
“CavriagoInfanzia”: in primo luogo per
esenzioni e riduzioni delle rette di frequenza di “nido” e scuole dell’infanzia,
ma anche per sconti sulle tariffe della
mensa e del trasporto degli alunni delle
scuole elementari e medie inferiori, dell’abbonamento al treno e al bus per gli
studenti delle Superiori. Le domande
vanno presentate entro il 24 dicembre.
4
do questi sostegni al reddito delle famiglie
in difficoltà, il 10 novembre il Consiglio
comunale ha deliberato di utilizzare le
risorse residue, 41.502,36 euro, anche per
rispondere ad altre richieste di emergenza:
affitti e rate mensili dei muti contratti per
comprare la casa, spese relative agli interessi per le forme di “microcredito” concesso dalle banche convenzionate con il Comune, sconti sulle tariffe della mensa
scolastica e del trasporto scolastico, dell’abbonamento ACT.
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Le domande di contributo
Per chiedere e ottenere i contributi relativi a rette della
mensa e del trasporto scolastico, abbonamento al bus e al
treno degli studenti delle Superiori, affitto o rata mensile
del mutuo per la casa occorrono questi requisiti:
• Residenza anagrafica nel Comune di Cavriago.
• Reddito IRPEF 2009 del nucleo familiare riferito all’anno
2008 non superiore a 46.000 euro.
• Lavoratore dipendente con contratto a tempo indeterminato
o determinato, compresi i contratti di collaborazione a
progetto e i contratti di collaborazione coordinata e continuativa, in situazione di Cassa Integrazione, perdita del
posto del lavoro, mobilità. Sono escluse le situazioni di
perdita del posto di lavoro conseguenti a dimissioni volontarie,
licenziamenti per giusta causa o giustificato motivo soggettivo,
mancato superamento del periodo di prova.
• Lavoratore autonomo che ha cessato l’attività a seguito
della crisi economica e cancellato la propria posizione dal
Registro specifico dell’attività svolta e dal Registro Imprese
della Camera di Commercio.
• Per entrambe le categorie di lavoratori la condizione deve
Rette scolastiche:
esenzioni e riduzioni
Possono chiedere la riduzione o l’azzeramento delle rette scolastiche i lavoratori dipendenti con contratti di lavoro
a tempo indeterminato o determinato
che si trovano nel corso del 2009 ad
affrontare situazioni di cassa integrazione o perdita del posto di lavoro.
Sono equiparati ai contratti di lavoro a
tempo determinato i contratti di collaborazione a progetto (CO.CO.PRO.) e
i contratti di collaborazione coordinata
e continuativa (CO.CO.CO.)
Le misure di riduzione o azzeramento
delle rette scolastiche (nido e scuole
dell’infanzia comunali, statali o privati),
si applicano dall’1 gennaio 2009 al 31
dicembre 2009.
Le famiglie che intendono chiedere il
contributo devono presentare ogni mese
la richiesta scritta all’ufficio Scuola
dell’Azienda Speciale “CavriagoInfanzia”
utilizzando l’apposito modulo a cui devono essere allegati alcuni documenti.
risultare in essere non oltre il primo settembre 2009 e
permanere fino al momento della presentazione della domanda.
• Reddito familiare netto del mese di novembre 2009 non
superiore a euro 1.780.
È ammessa a contributo la spesa sostenuta dal 1° settembre
2009 al 30 novembre 2009.
Nel bando pubblico del Comune sono indicati i criteri di
accesso, scadenza e modalità di presentazione delle domande.
Le domande di contributo si presentano, entro il 24 dicembre
2009, a:
• Ufficio Scuola dell’Azienda Speciale “CavriagoInfanzia” (in
municipio, Piazza G. Dossetti, 1)
• Sportello Sociale del Settore Sicurezza Sociale (in via
Aspromonte 2, presso la Casa protetta comunale)
Il modulo per la domanda può essere ritirato in questi uffici
o a “ComuneInforma” o scaricato dal sito del Comune
www.comune.cavriago.re.it.
E il welfare municipale dà una mano
Oltre alle misure per ammortizzare gli
effetti della recessione, c’è il welfare
municipale che è quotidianamente in
campo per dare una mano a chi si
trova in situazioni di difficoltà o disagio
sociale. È lungo l’elenco degli interventi
dei Servizi sociali del Comune a contrasto delle povertà vecchie e nuove
e dell’emarginazione sociale: fondo a
sostegno degli affitti, assegni di maternità e al nucleo familiare, assegni
di cura agli anziani e agli handicappati,
contributi economici ad anziani e
adulti, contributi a famiglie con minori
e a nuclei con handicap, contributo
peri servizio acqua e gas, borse lavori
adulti e handicap,. Integrazione rette
casa protetta e servizi agli anziani,
esenzioni tassa rifiuti, buoni pasto per
la mensa scolastica, interventi a copertura dei costi di rette e trasporto
scolastico, contributi a famiglie affidatarie, contributo a copertura di
morosità ERP, microprestiti, agevolazioni con family card, bonus sociale
energia, contributi a famiglie numerose, pacchi della solidarietà al Banco
alimentare.
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I contributi economici e assistenziali
a sostegno delle persone e delle famiglie provengono in parte dal bilancio
del Comune e in parte da fondi di
Regione, Stato, Enia. Le nostre assistenti sociali esaminano, caso per
caso, condizioni e requisiti per l’assegnazione dei contributi attenendosi ai
criteri stabiliti dal regolamento comunale o da norme regionali.
La concessione
dei contributi è
sempre subordinata a una valutazione socioeconomica del
nucleo familiare,
e prevede l’adesione ad un
“contratto” o ad
un progetto di
aiuto o sostegno
concordato insieme.
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IN PRIMO PIANO
La Giunta ha deliberato,
su mandato del Consiglio comunale
In Comune il registro dei
Ogni cittadino maggiorenne residente a Cavriago
può sottoscrivere la “Dichiarazione di volontà anticipata per i trattamenti sanitari”, utilizzando l’apposito
modulo predisposto dal Comune, farla controfirmare
da una persona di sua fiducia e registrarla in Municipio.
L’iscrizione ha lo scopo di garantire la certezza della
data di presentazione dell’atto e la fonte di provenienza.
Una busta sigillata, contenente il biotestamento,
viene consegnata al fiduciario, che la custodisce.
Al testatore si rilascia copia dell’autodichiarazione,
in cui attesta di aver compilato e sottoscritto il
biotestamento, come ricevuta di avvenuta consegna
dell’atto.
Si possono sempre modificare o revocare le volontà
a suo tempo espresse.
avriago è il primo Comune reggiano ad
adottare il registro dei
testamenti biologici. Il
29 ottobre la Giunta
ha deliberato di istituirlo, su mandato del Consiglio comunale.
L’assemblea, nella seduta del 24
settembre, aveva approvato - su
proposta di Luca Ficarelli ed Enrica
Testa, rispettivamente capogruppo
di “Cavriago Comune” e “Insieme
per Cavriago” - il testo di una
mozione che impegnava la Giunta
a svolgere gli adempimenti necessari ad istituire un “registro che
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raccolga le dichiarazioni di volontà
anticipata per i trattamenti
sanitari”. Alla votazione avevano
partecipato tredici consiglieri. Undici i voti a favore, espressi dal
gruppo di maggioranza, con
l’astensione di Paolo Burani e
Sonia Borrelli; 1 voto contrario del
capogruppo di “Futuro per
Cavriago”, Tommaso Cavezza.
Assenti il capogruppo Ivaldo Casali
e il dottor Sergio Leoni, rappresentanti di Popolo della Libertà – Lega
Nord, che avevano lasciato la sala
civica in precedenza, in segno di
protesta per le osservazioni del-
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l’assessore Tutino su un tema non attinente
l’argomento della discussione. Nel dibattito
che aveva preceduto la deliberazione erano
intervenuti i consiglieri Luca Ficarelli, Sergio
Leoni, Mirko Tutino, Paolo Burani, Davide
Farella, GianLuca Berciotti, Tommaso Cavezza, Sara Poli. Ii testo degli interventi si
può leggere sul sito Internet del Comune
www.comune.cavriago.re,it (cliccare su
“Delibere di Consiglio” in SERVIZI ON LINE,
> anno 2009 > seduta del 24.09.2009).
Il problema
L’articolo 32 della Costituzione stabilisce
che: “nessuno può essere obbligato a un
determinato trattamento sanitario se non
per disposizione di legge” e che “la legge
non può in nessun caso violare i limiti
imposti dal rispetto della persona umana”.
Questa norma costituzionale configura per
tutti i cittadini quello che i giuristi definiscono
un “diritto perfetto”, che cioè non ha bisogno
di leggi applicative per essere esercitato.
Parimenti, l’art 13 della Costituzione afferma
che “la libertà personale è inviolabile”,
rafforzando il riconoscimento alla libertà e
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indipendenza dell’individuo nelle scelte
personali che lo riguardano. Tuttavia, il
problema si pone - come dimostrato dalla
drammatica vicenda di Eluana Englaro - nei
casi in cui per diverse ragioni il malato perda
la capacità di esprimere la propria volontà
di rifiutare determinate terapie. Per questo
motivo è necessario approvare una legge
che stabilisca in modo chiaro le modalità
di redazione e di registrazione del testamento biologico e di nomina del fiduciario, così
che ciascuno possa dichiarare, ora per
allora, la propria volontà circa le terapie da
accettare o rifiutare in situazioni come quella
descritta, vincolando i medici ad attenersi
alla volontà così espressa. (dalla proposta
di istituzione del registro comunale dei
testamenti biologici presentata al Consiglio
comunale dai gruppi consiliari “Insieme
per Cavriago e “Cavriago Comune”)
Che cos’è
Il TESTAMENTO BIOLOGICO (o dichiarazione
anticipata di trattamento) è “l'espressione
della volontà da parte di una persona (Dichiarante), fornita in condizioni di lucidità
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mentale, in merito alle terapie che intende
o non intende accettare nell'eventualità
che dovesse trovarsi nella condizione di
incapacità di esprimere il proprio diritto di
acconsentire o non acconsentire alle cure
proposte per malattie o lesioni traumatiche
cerebrali irreversibili o invalidanti, malattie
che costringano a trattamenti permanenti
con macchine o sistemi artificiali che impediscano una normale vita di relazione”.
Il REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI DI
AVVENUTA PREDISPOSIZIONE DEL TESTAMENTO BIOLOGICO è il “Registro tenuto
dal Comune che riporta il numero progressivo delle dichiarazioni di testamento biologico e l’elenco dei soggetti dichiaranti e
dei fiduciari presso cui viene depositato il
testamento biologico”.
(Le definizioni sono comprese nel testo della
delibera della Giunta comunale n° 117 del
29 ottobre 2009 in tema di “Istituzione del
registro per la raccolta delle dichiarazioni
relative alla avvenuta compilazione del testamento biologico. Determinazioni e procedure”)
Registrazione: che fare?
“Io sottoscritto… nel pieno delle mie facoltà mentali, in totale
libertà di scelta, dispongo quanto segue in merito alle decisioni
da assumere nel caso necessiti di cure mediche…”.
1 il testamento biologico deve essere compilato e firmato in
almeno sette copie utilizzando esclusivamente il modulo
predisposto dal Comune.
2 il dichiarante, per consegnare il proprio testamento, prende
appuntamento in Municipio con il funzionario incaricato (dottor
Erio Zafferri – tel. 0522 373416).
3 Il dichiarante deve andare in Municipio con il fiduciario (colui
che – se il testatore diventi incapace di comunicare coi medici
deve dare fedele esecuzione alla volontà del dichiarante) con
il testamento gia redatto in sette copie originali, firmate
dall’interessato e dal fiduciario e inserite, ognuna, in busta
sigillata con le fotocopie dei documenti di identità validi dei
firmatari.
4 Il testatore (chi fa testamento) e il proprio fiduciario devono
sottoscrivere una “dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà”;
il primo per dare atto che ha compilato e firmato il proprio
testamento biologico, il secondo per attestare di averlo
controfirmato. Entrambe le dichiarazioni sono inserite dal
funzionario comunale con le buste sigillate contenenti il
biotestamemnto in altrettante buste più grandi anch’esse
sigillate.
5 Ognuna della buste – tanto le piccole quanto le grandi – sono
contrassegnate con lo stesso numero progressivo che sarà
annotato nel registro dei testamenti biologici tenuto dal
Comune. Sul registro si annotano pure i riferimenti al luogo
dove il testamento è depositato (l’indirizzo del fiduciario).
6 Una busta è consegnata al fiduciario perché la custodica, Le
altre buste sigillate si trasmettono rispettivamente al Ministero
del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali affinché la
dichiarazione venga inserita nella tessera sanitaria del testatore;
all’Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale, all’Assessorato
Regionale alla Sanità della Regione Emilia Romagna, all’ASL
perché istuitiscano un registro provvisorio dei testamenti
biologici; al medico di famiglia del Dichiarante affinché ne
tenga debito conto in ogni momento del percorso medicoassistenziale della persona che ha espresso la volontà.
7 Al testatore si rilascia una copia della dichiarazione, come
ricevuta di avvenuta consegna del testamento biologico.
8 in ogni momento è possibile modificare o revocare le volontà
a suo tempo espresse.
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IN PRIMO PIANO
I RISULTATI DI UNO STUDIO DEI TECNICI DELLA BONIFICA BENTIVOGLIO ENZA
Sotto osservazione 97 chilometri di corsi d’acqua
(di cui 57 “in trincea” e 25,5 “tombati”) per
individuare potenziali rischi di esondazione.
La diagnosi: Canale d’Enza, Rio di Cavriago, Fossa
e Fossetta della torretta “mantenuti nel loro
migliore stato di efficienza idraulica”.
Nella zona nord di Cavriago eventuali situazioni
critiche risolvibili con una “diffusa e capillare
attività di manutenzione ordinaria” e “modeste
opere di manutenzione straordinaria”
orrenti, cavi, rii, canali, fosse,
fossette, fossi … Non c’è
solo lo storico Rio, che un
tempo segnava il confine tra
i ducati di Parma e Modena, e la
“Barilona”, lo stagno creato dal torrente che era la piscina dei cavriaghesi. È lunga quasi 97 chilometri
la rete idrografica scolante fotografata nel corso dello “Studio sul rischio idraulico nel territorio comunale di Cavriago” dagli esperti del
Consorzio della Bonifica Bentivoglio
Enza.
I tecnici, tra l’altro, hanno censito
91 manufatti presenti sulla rete:
55 ponti o più propriamente attraversamenti stradali, 23 tubazioni,
13 opere di diverso tipo che interferiscono con i corsi d’acqua (intersezioni con pubblici servizi, chiaviche,
griglie). Per ciascuno è stata valutata
l’affidabilità idraulica. L’attenzione
dei tecnici si è appuntata su 22
manufatti ritenuti importanti, per
dimensioni e vicinanza alle aree
urbanizzate, per il funzionamento
della rete idrografica; dieci sono da
tenere sotto osservazione perché
considerati a (potenziale) rischio.
Ma, tutto sommato, il livello di sicurezza idraulica del territorio è da
considerarsi buono. Urbanizzazione
e crescente intensità delle piogge
possono causare qualche problema
di tenuta dei manufatti idraulici in
zone circoscritte del territorio, risolvibile con opere di manutenzione
straordinaria.
T
La diagnosi degli esperti
“ … I corsi d’acqua che introducono
potenzialmente i maggiori rischi per
la popolazione sono in gestione al
consorzio di bonifica (Canale d’Enza,
Rio di Cavriago, Fossa e Fossetta
8
della torretta) e mantenuti nel loro
migliore stato di efficienza idraulica.
Si desidera comunque rimarcare che
alcuni interventi di tombamento,
nella parte nord del territorio comunale, di estesi tratti di corsi d’acqua
(per la verità di minore importanza)
hanno indebolito l’assetto scolante
di talune parti del territorio … Nella
zona indicata, i fenomeni alluvionali
sono in parte attenuati da una buona
permeabilità del suolo.
È opportuno prevedere una diffusa
e capillare attività di manutenzione
ordinaria su una buona parte della
rete scolante posta sempre nella
zona nord del territorio comunale e
la programmazione di modeste opere
di manutenzione straordinaria tese
all’incremento dell’efficienza delle
infrastrutture esistenti …”.
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EDILIZIA CONVENZIONATA
OPERAZIONE PRIMA CASA NEL NUOVO QUARTIERE DI RONCAGLIO
34 alloggi a prezzi ridotti, con
possibilità di mutuo agevolato
regolarmente come dipendenti o autonomi, residenti a Cavriago da almeno due anni alla data
di pubblicazione del bando.
Chi si avvale del mutuo
non deve possedere (o
avere un diritto di usufrutto
o di abitazione) un alloggio
nel territorio della Regione
Emilia Romagana.
Chi non si avvale del mutuo, invece, non deve
possedere o avere un diritto di superficie, usufrutto, uso o abitazione di
un alloggio o di un terreno
edificabile sul territorio del Comune di
Cavriago. Ulteriori informazioni circa criteri
Il Comune bandisce il concorso pubblico per l’assegnazione. Il costo di base: 1.650 euro il metro
quadrato (più IVA).
Le domande in bollo devono arrivare entro le ore 12
del 16 dicembre 2009 all’ufficio Protocollo del
Comune. Si possono consegnare a mano o inviare
per raccomandata con ricevuta di ritorno.
Chi vuole può pagare l’appartamento con mutuo a
tasso agevolato fino all’importo di 100.000 euro (di
cui 50.000 senza interessi).
Gli acquirenti, tra l’altro, devono risiedere a Cavriago
da almeno due anni; non possedere un’abitazione o
una sua quota nel territorio regionale, se vogliono
avvalersi del mutuo; non possedere un’abitazione o
un terreno edificabile nel territorio comunale, se non
optano per il mutuo.
I
l Comune di Cavriago bandisce un
concorso pubblico per la vendita a
prezzi convenzionati di 34 alloggi
che sorgeranno nel nuovo quartiere
di Roncaglio. Il nuovo ambito urbanistico
di 73.000 metri quadrati ospiterà, oltre
alla nuova scuola dell’infanzia, 162 alloggi, il 20 % dei quali (costruiti su una
superficie edificabile di circa 3.000 metri
quadrati) vengono ceduti – in base all’accordo di pianificazione tra il Comune
e l’impresa costruttrice – a prezzi inferiori
a quelli praticati sul mercato. Il prezzo
di vendita degli alloggi è fissato a 1.650
euro il metro quadrato (alla data dell’1
gennaio 2007) con l’aggiunta dell’IVA.
Gli alloggi, volendo, si possono pagare
con un mutuo a tasso agevolato fino a
100.000 euro, metà dei quali a tasso
zero, grazie al “fondo di rotazione” previsto dal programma di edilizia agevolata
della Regione istituito per abbattere fino
al 50 % il costo degli interessi.
Possono concorrere all’assegnazione
degli alloggi i cittadini italiani o di uno
stato dell’Unione europea e i cittadini
extracomunitari con permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo
periodo o con regolare permesso di
soggiorno almeno biennale e che lavorino
9
e “titoli di precedenza” nell’assegnazione
degli alloggi sono segnalati nel testo del
bando pubblico consultabile e scaricabile
dal sito www.comune.cavriago.re.it.
Le domande di alloggio, in bollo, devono
arrivare entro le ore 12 del 16 dicembre
2009 all’ufficio Protocollo del Comune;
si possono consegnare a mano o inviare
per raccomandata con ricevuta di ritorno.
Le richieste devono essere compilate
solo utilizzando il modulo predisposto
dal Comune, scaricabile da
www.comune.cavriago.re.it e distribuito
all’ufficio ComuneInforma , in municipio,
aperto tutti i giorni, dal lunedì al sabato
dalle ore 9 alle 13.30 e dal lunedì al
venerdì dalle ore 17 alle 19.
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VOLONTARIATO
OPERAZIONE VERITÀ: I VOLONTARI SCRIVONO A “PAESE NOSTRO”
Avis, Struttura, Circolo Area Feste:
“Ci auguriamo che queste nostre righe possano
porre fine alle dicerie che circolano da qualche
tempo in paese, forse dovute a disinformazione o
a tornaconti personali di chi le mette in giro.
Vogliamo in questo modo tutelare il buon nome
dell’AVIS e in special modo dei suoi volontari e di
tutto il volontariato in generale.
L’Avis, l’Avis Struttura, il Circolo Area Feste sono
gestiti gratuitamente e senza nessun tornaconto
dal volontariato. Tutto quello che è stato, che viene
e verrà fatto è per il paese e per la cittadinanza di
Cavriago. La Struttura resterà al Comune di
Cavriago”.
A
vis - Struttura area feste - Circolo Area Feste. Vorremmo
fare un po’ di chiarezza, spiegando come sono nati
questi nomi e con quali fini.
AVIS Innanzitutto quello dell’AVIS è il gruppo di
volontariato più numeroso che esiste in paese. Siamo circa
500 donatori iscritti e 150 volontari impegnati nelle attività
di prelievo e nelle iniziative ricreative sociali. La nostra collaborazione è GRATUITA, nessun rimborso spese (neanche per i
carburanti).
La sezione AVIS di Cavriago è nata circa 25 anni fa (18 marzo
1985 )in una fredda serata di inizio primavera in un paese come
Cavriago, dove le donazioni del sangue venivano fatte sul carrozzone
mobile e non esisteva ancora una sede fissa dell’AVIS.
A distanza di alcuni mesi oltre all’attività di prelievo, per farsi
meglio conoscere in paese, i volontari hanno iniziato ad organizzare
feste (la 1ª Festa in Piazza Zanti). Iniziative poi ripetute negli
anni a seguire, vagando dall’asilo alle piazze, all’area “Gran Pino”,
e per ultimo all‘area “Ex Salumificio L’Emiliano” messa gratuita-
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mente a disposizione per alcuni anni dalla ditta Solimè.
Dopo la “ Festa Estate” 2004, non avendo più la certezza di
potere utilizzare quest’ultima area, visto che il desiderio dei
volontari era quello di non interrompere queste iniziative
ricreative, ci si è rivolti al Comune per chiedere un’area dove
poterci definitivamente collocare.
Gli incontri con associazioni di volontariato, gruppi, partiti e
Comune sono stati parecchi e l’area che poteva essere messa
a disposizione per potere realizzare una struttura fissa per
tutte le INIZIATIVE DEL PAESE è l’attuale, adiacente al Parco
dello Sport.
L’AVIS, promotrice di questo progetto, si e’ fatta carico di
portare avanti la costruzione della struttura e la gestione della
stessa (come da convenzione fatta con il Comune) per 35
anni. Ed è nata così la “STRUTTURA AREA FESTE”.
Se ben ricordate, erano tanti i nomi di quelli che appoggiavano
il “PROGETTO”, apparsi sul cartello rimasto per tanto tempo
esposto in Piazza Zanti.
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Purtroppo quelli che hanno dato un loro contributo finanziario
sono stati pochissimi (8 su 28).
La cifra raccolta è stata di euro 126.450,00, di cui euro
99.700,00 di AVIS Cavriago.
Il progetto presentato alle aziende di Cavriago e alla cittadinanza, con una lettera inviata a domicilio, ha raccolto il contributo
di 16 aziende e di un discreto numero di famiglie.
Ecco chi ha contribuito:
• AVIS Comunale CAVRIAGO
• 7 Associazioni/gruppi/partiti di Cavriago
• 16 piccole /medie aziende di Cavriago
• AVIS Provinciale di REGGIO EMILIA
• Anonimo
• Iniziative di AVIS Cavriago/Ass.Sportive
• Associazioni di Volontariato
• in occasione Fiere e 25 Aprile
• Famiglie di Cavriago
euro 99.700,00
euro 26.750,00
euro 18.198,00
euro 15.000,00
euro 60.000,00
euro 10.476,82
euro 4.500,00
Il Comune nel 2008 ha erogato un contributo pari ad euro
30.000,00 per impianti, allacciamenti effettuati nel 2005 fuori
progetto, ma indispensabili per il funzionamento.
Per potere utilizzare la struttura in qualsiasi momento dell’anno
si sono dovuti portare a termine dei lavori che avrebbero dovuto
essere fatti nel tempo e si è anche allestito uno spazio per il
gruppo SDK JUDO, su richiesta del Comune (costo dell’allestimento euro 47.500,00). SDK JUDO paga al Circolo un affitto
e le spese per l’utilizzo. Nonostante che AVIS abbia messo a
disposizione della struttura tutte le attrezzature che utilizzava
nelle sue feste - sedie, tavoli, attrezzature di cucina, box vari ha dovuto sostenere altre spese comprese quelle per costruire
la pista polivalente. Per la realizzazione della struttura e della
pista polivalente sono stati spesi ben 392.700,00 euro
(357.000,00 + 35.700,00 di Iva al10% ai quali si aggiunge la
spesa per l’acquisto della cucina: euro 13.623,57 (12.385,06
+ 1.238,51 di Iva).
Per la scarsa risposta alla sottoscrizione da parte delle maggiori
aziende di Cavriago, alcuni volontari si sono impegnati a garantire
con mezzi propri due finanziamenti presso la Banca Reggiana
di Reggio Emilia:
1° finanziamento euro 125.000,00+ interessi scadenza 2015
2° finanziamento euro 100.000,00+ interessi scadenza 2016
Attualmente restano debiti per mutui verso banche per circa
euro 150.000,00 più gli interessi e AVIS Struttura paga mensilmente delle rate di circa euro 2.200,00 oltre ad una rimanenza
a saldo verso il costruttore .
AVIS è un’associazione di volontariato ONLUS, il cui scopo
principale è quello di promuovere e raccogliere sangue per far
fronte alle esigenze del Centro trasfusionale, e non può, oltre
alle proprie feste, fare tante altre iniziative socio - ricreative e
pertanto viene fondato presso la Struttura Il “ CIRCOLO AREA
FESTE”
Viene fatta una convenzione tra Circolo e AVIS Struttura nella
quale il Circolo gestisce ogni attività pagando all’AVIS Struttura
un importo annuo di euro
30.000,00, più le utenze,
vigilanza, depurazione.
Il Circolo affitta la struttura
dell’AREA FESTE, con o
senza cucina, come previsto
nella convenzione con il
Comune, e quello che incassa lo utilizza per pagare
mensilmente euro
2.500,00 al conto della
struttura oltre alle altre
spese, per acquistare
nuove attrezzature.
I volontari che prestano la
loro attività presso il Circolo lo fanno – ripetiamoGRATUITAMENTE e sono
anche collaboratori di
AVIS.
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È QUI LA FESTA
L’evento clou il Mercatino nel giorno dell’Immacolata
Natale a
Cavriago
Nel mondo del volontariato cavriaghese, alle associazioni che promuovono e organizzano attività di solidarietà sociale si affiancano cittadini
che, autonomamente o in collaborazione con enti e istituzioni, danno
un contributo volontario “personale”
alla vita della comunità, pur senza
far parte di gruppi organizzati. È
stato istituito un Registro dei volontari, a cui ogni cittadino che desideri
svolgere attività individuali di volontariato è tenuto a iscriversi.
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artedì 8 dicembre ritorna in piazza Zanti e via
Repubblica, dalle 9 alle 19, “Il Natale dell’artigiano”, mercatino di artigianato artistico e
specialità golose.
È l’evento clou del Natale a Cavriago. Sulle
settanta bancarelle troverete un’ampia gamma di oggetti di
artigianato artistico di alta qualità. Alcune chicche: decorazioni
natalizie, gatti di stoffa, sciarpe e scialli di lana, bigiotteria,
oggetti in legno, oppure decorati con decoupage pittorico, saponi
e prodotti naturali, lampade e candele, oggetti di vetro soffiato
realizzati su richiesta e di pasta di mais, ceramica raku, ....
tutto rigorosamente realizzato a mano.
Tre spazi sono riservati al Gruppo genitori “la Rondine”, alla
Croce Arancione, alla Croce Rossa e alla Casa protetta comunale
di Cavriago, che proporrà, oltre ad oggetti e decorazioni natalizie,
marmellate e liquori della nonna, biscotti, concia per arrosti.
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La mostra mercato dei nonni proseguirà in via Aspromonte,2
per tutto il periodo delle Feste.
Sul selciato antistante il Centro culturale, gli alpini di Cavriago
allestiscono la cucina da campo per la vendita di caldarroste
e vin brulé. Sono previsti inoltre alcuni “angoli golosi” con
banchetti per l’assaggio e la vendita delle spongate artigianali,
spezie e dolci natalizi, tè abbinato al cioccolato fondente.
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Il cartellone della ludoteca
“Tempoperso”
• Lunedì 30 novembre, ore 16.30
BASTONCINI DI ZUCCHERO 1
Modelliamo le decorazioni per l’albero di Natale
• Martedì 1 dicembre, ore 16.30
TORNEO A COPPIE DI GRUVIERA
• Mercoledì 2 dicembre, ore 16.30
BASTONCINI DI ZUCCHERO 2
Decoriamo ciò che abbiamo costruito per l’albero di Natale
• Sabato 5 dicembre, ore 16.30
CARAMELLE SULL’ALBERO
Costruzione di decorazioni per l’albero di Natale
• Lunedì 7 dicembre, ore 16.30
ADDOBBIAMO L’ALBERO DI NATALE DELLA LUDOTECA
• Martedì 9 dicembre, ore 16.15
ASPETTANDO SANTA LUCIA
Animazione di Natale in Ludoteca
• Sabato 12 dicembre, ore 10.30
CANDY
Chi sarà il più veloce si aggiudicherà tutte le caramelle!
• Lunedì 14 dicembre, ore 16.30
TOMBOLA
Un classico gioco natalizio per tutti
• Martedì 15 dicembre, ore 16.30
ALBERI NEI CONI
Costruiamo piccoli alberi di Natale da mettere sul comodino
• Mercoledì 16 dicembre, ore 16.30
MERCANTE IN FIERA
Il gioco di carte della tradizione
• Sabato 19 dicembre, ore 10.30
ALBERI NEI CONI
Costruiamo piccoli alberi di Natale da mettere sul comodino
• Lunedì 21 dicembre, ore 16.30
ADDOBBI DI RAME SBALZATO
Costruzione di decorazioni per l’albero di Natale
Per informazioni:
tel. 0522 371050 - [email protected]
“Fiabe a merenda” in Biblioteca
Narrazioni per i bambini dai 3 ai 6 anni. Per partecipare è
necessario prenotarsi: Biblioteca Comunale Piazza Zanti, 4
• Sabato 28 novembre, ore 16.30
Alessandra Baschieri e Gianluca Magnani presentano
“Nella stamberga dei briganti”: prendendo spunto dal libro “I
tre briganti” di Tomi Ungerer, verranno narrate altre storie
scritte e illustrate dall’autore.
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• Sabato 5 dicembre, ore 16.30
Chiara Marinoni propone “Buffi e strani personaggi… aspettando
il Natale”, storie in cui si potranno incontrare personaggi strani
come animali parlanti, gnomi generosi, ma anche regine dal
cuore di ghiaccio.
• Sabato 12 dicembre, ore 16.30
Marco Bertarini con “Perché Babbo Natale è vestito di rosso?”:
un’indagine sui tanti perché che circondano il Natale, alla
ricerca di qualche risposta frugando tra leggende e divertenti
racconti.
• Venerdì 18 dicembre, ore 16.30
Monica Morini presenta “Racconti sotto l’albero”, fiabe di
Andersen, Grimm e Rodari che affondano nella tradizione e
nella fantasia dei contemporanei.
All’Area Feste Avis
• Sabato 12 dicembre, ore 20.00
FESTA DEGLI AUGURI
• GIOVEDì 31 dicembre, ore 20.00
SAN SILVESTRO INSIEME
Alla Casa protetta
• Dal 9 dicembre al 7 gennaio
mostra mercato di oggetti e decorazioni natalizie, marmellate
e liquori della nonna, biscotti, concia per arrosti
• 10 dicembre
I bambini della scuola materna “ BASSETTA” partecipano alla
alla Tombola
• 13 dicembre
distribuzione dei regali di Santa Lucia agli ospiti della Casa
Protetta. Nel pomeriggio lettura di poesie natalizie.
• 15 dicembre
Alunni della scuola elementare “De Amicis” al laboratorio sul
Natale
• 17 dicembre
Cena di Natale aperta alle associazioni di volontariato, ai
parenti e a quanti collaborano con i Servizi sociali
Auguri
Un particolare ringraziamento a Menozzi Angela e Roberto per
la loro disponibilità e ospitalità in occasione della festa organizzata nel mese di luglio 2009 al Parco del Rio di Cavriago
dall’Associazione Gruppo Genitori “La Rondine” di Cavriago
“Sogno di una notte di mezza estate - 6ª edizione. Un sentito
ringraziamento anche a tutte quelle persone che hanno collaborato alla buona riuscita della festa, ai volontari, ai collaboratori
e agli sponsor.
Cogliamo l’occasione per augurare a tutti voi buone feste e
felice anno nuovo.
Il Gruppo Genitori “La Rondine
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SERVIZI PER L’INFANZIA
Azienda “CavriagoInfanzia”: missione compiuta
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inque insegnanti sono stati
assunti a tempo indeterminato
nel mese di agosto, in vista
dell’apertura dell’anno scolastico 2009 – 1010, da CavriagoInfanzia, l’azienda speciale del
Comune di Cavriago che gestisce l’asilo
nido, le due scuole dell’infanzia, il Centro
bambini con gli annessi servizi per i
ragazzi delle elementari e delle medie.
Oggi i dodici educatori del “nido” sono
tutti in pianta stabile, a tempo indeterminato. Dei 20 insegnanti delle scuole
dell’infanzia, diciotto sono a tempo indeterminato; due, compreso il docente di
religione cattolica, a tempo determinato
e a part time. Questi ultimi sono le due
“eccezioni” che confermano la regola
dell’assunzione stabile per 41 dei 43
dipendenti di CavriagoInfanzia, la quale
si avvale anche delle collaborazioni professionali del coordinatore pedagogico
e di un atelierista part time.
Soltanto i cosiddetti “servizi aggiuntivi”
sono appaltati a una società privata. Si
tratta di una cooperativa sociale da cui
dipendono gli addetti alla pulizia e al
riassetto dei locali, gli educatori di supporto ai bambini diversamente abili e il
personale addetto al “tempo lungo”, al
“tempo estivo” e al “Centro bambini”.
Il servizio educativo è uno dei pochi servizi
comunali a pianta organica completa.
Ciò conferma che il Comune di Cavriago
– nonostante la drastica riduzione delle
risorse trasferite dallo Stato che si ritira
dalla sanità, dalla scuola, dal welfare e
dalla politica di sostegno alle famiglie,
soccorse invece dai Comuni – mantiene
la parola data circa la scelta della gestione pubblica delle sue scuole e degli altri
servizi all’infanzia e investe nuove risorse
per migliorarli e ridare slancio al progetto
educativo.
A proposito di promesse mantenute, la
stabilizzazione del personale addetto ai
servizi scolastici, in particolare degli
insegnanti, e il conseguente inquadramento
con un contratto di lavoro
pubblico, è sempre stata
considerata dall’Amministrazione comunale la
condizione necessaria per
garantire la continuità del
progetto educativo e
l’ampliamento del ventaglio delle prestazioni dei
servizi educativi, ordinari
e aggiuntivi, e rispondere
alle esigenze delle famiglie alle prese con l’organizzazione dei tempi di
vita e di lavoro. Ecco gli
indirizzi programmatici
che hanno guidato il Comune nella scelta di istituire l’azienda speciale
CavriagoInfanzia. Nel
giugno del 2008, a fine
anno scolastico, oltre il
40 % delle insegnanti
degli asili dipendeva da
una cooperativa; dal settembre del 2008, da
quando CavriagoInfanzia
è diventata operativa,
tutte le insegnanti di seLa foto è tratta dalla “Carta dei Servizi Comunali dell’Infanzia”
zione hanno un contratto
a cura del Coordinamento Politiche educative Val d’Enza 2009
di tipo pubblico. Con
l’istituzione dell’azienda
speciale, il Comune ha riaffermato il • 1 insegnante di scuola d’infanzia a
principio della gestione pubblica del nido tempo determinato part – time
e delle scuole per l’infanzia, a fondamento • 1 atelierista part time a tempo indeterminato
e garanzia della qualità dei servizi.
• 1 insegnante di religione cattolica per
scuola d’infanzia a tempo determinato
Il personale
part – time
• 1 direttore
• 5 amministrativi a tempo indeterminato • 4 operatori scolastici specializzati a
tempo indeterminato
(2 part – time)
• 12 educatori di nido d’infanzia a tempo • 1 coordinatore pedagogico (collaborazione professionale)
indeterminato (3 part – time)
• 18 insegnanti di scuola d’infanzia a • 1 atelierista part time (collaborazione
professionale)
tempo indeterminato (5 part – time)
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SERVIZI PER L’INFANZIA
295 bambini frequentano gli asili comunali
posti assegnati con criteri chiari e oggettivi
ettantotto al “nido”, 217 alle scuole dell’infanzia:
sono 295 i bimbi, dai neonati a quelli che si preparano ad andare alle scuole elementari, ospiti
degli asili del Comune di Cavriago. I numeri sono
importanti. Sarebbe bene, qualche volta, ricordarsi
che hanno un valore, indicano una quantità determinata,
rendono conto di una realtà. Nel nostro caso: della dimensione
di un impegno quotidiano dell’Amministrazione comunale, di
uno sforzo per offrire un servizio alle famiglie e creare le
condizioni per l’esercizio del diritto allo studio dei più piccoli.
Ed è un diritto che va tutelato, anzi (ri)conquistato giorno per
giorno. Un altro numero degno di nota: 217 famiglie hanno
chiesto un posto nelle scuole dell’infanzia per i loro bambini,
217 domande sono state accolte, altrettanti piccoli sono
entrati all’asilo. Soltanto 3 domande di accesso (peraltro
S
presentate oltre la scadenza prefissata) non sono state
soddisfatte. La lista d’attesa è quasi azzerata, non c’è. Anche
questo è un buon risultato, nella norma: perché si verifica da
qualche anno, a Cavriago. Ma non è facile, né scontato.
Quello di difendere e rilanciare la gestione pubblica dell’istruzione per i cittadini più piccoli, mantenere e consolidare i
servizi per l’infanzia è un obiettivo del Comune di Cavriago:
le condizioni per raggiungerlo vanno create, garantite.
L’accesso al “nido”
La lista d’attesa c’è, invece, al “nido”, dove tutti i posti
disponibili (78) sono occupati e le domande di 25 famiglie
purtroppo non sono state soddisfatte. Non è un problema
soltanto di Cavriago; lungi dal consolarci, ciò significa che la
questione è complessa. I Comuni della Val d’Enza da tempo
La foto è tratta dalla “Carta dei Servizi Comunali dell’Infanzia” a cura del Coordinamento Politiche educative Val d’Enza 2009
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stanno ragionando per trovare le soluzioni
più efficaci, consapevoli però che possono
fare affidamento su risorse scarse.
Si parla di “micronidi”, per far fronte alle
domande delle famiglie. Una sezione
mista di asilo nido può essere
“aggregata” alla nuova scuola dell’infanzia
che sarà costruita nel nuovo quartiere di
Roncaglio? Il progetto prevede una struttura edilizia modulare a semicerchio con
uno spazioso atelier centrale della scuola
immersa nel verde di un parco, che si
presterebbe ad essere integrata con spazi
aggiuntivi. Per ora, siamo alle ipotesi,
niente di più.
L’esame delle domande delle famiglie
per stilare le graduatorie di accesso dei
bambini alla scuola è una questione molto
importante e delicata, quando il numero
delle iscrizioni supera quello dei posti
disponibili. I Comuni della Val d’Enza
hanno concordato e unificato tempi,
regole e criteri di attribuzione dei punteggi
utili per stilare le graduatorie. Ci voleva
una revisione degli indicatori sulle condizioni e i stili di vita delle famiglie, per
fotografarne cambiamenti e nuovi bisogni,
e mettere a punto un sistema di valutazione efficace.
Nel caso del “nido” sono in genere decisive le “valutazioni delle situazioni
lavorative” dei genitori. Se papà e mamma
lavorano entrambi a tempo pieno, il bimbo
ha più probabilità di accedere al servizio
e, a parità di condizioni lavorative dei
genitori, entrano in gioco le condizioni
familiari (presenza – assenza – vicinanza
del nonno o dei nonni). In generale bambini che non accedono al nido, di solito,
hanno un genitore che non lavora.
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“Le Betulle”, nelle sezioni a tempo pieno
e part time sono informati i genitori con
la Guida all’iscrizione anno scolastico
2009 – 2010. Nell’opuscolo le regole
sono spiegate in maniera dettagliata e
semplice. Iscrivendo i loro figli alla scuola
d’infanzia, papà e mamme sono al corrente dei criteri per l’assegnazione dei
posti e dunque consapevoli che la loro
richiesta potrebbe essere soddisfatta
indistintamente in uno dei due plessi:
“Le Betulle” “I Tigli” – centrale e via
Bassetta.
“Decidere d’ufficio” non significa né decidere arbitrariamente, né farlo in base
alla nazionalità dei bambini o di uno dei
genitori. La formazione delle classi - a
cura della pedagogista e del personale
amministrativo - avviene sulle base di un
insieme di criteri: presenza equilibrata
di maschi e femmine, presenza di bambini
diversamente abili, presenza di fratelli
nelle stessa scuola, richiesta di tempo
lungo, parere del Servizio sociale per
casi di fragilità, vicinanza della scuola
all’abitazione. Si tratta di criteri oggettivi
valutabili esclusivamente sulla base di
competenze professionali adeguate, anche per la delicatezza dei dati “sensibili”
trattati.
Seguendo questi criteri oggettivi, nell’assegnazione dei posti possono verificarsi
situazioni diverse tra loro: se quest’anno,
ad esempio, nella scuola “I Tigli” di via
del Cristo i bambini stranieri sono dodici
e alla “Betulle” tre, l’anno scorso la
stituazione era all’opposto: con 9 bambini
stranieri alle “Betulle” e 7 ai “Tigli”. La
possibilità di cambiare scuola (sempre
che vi siano posti “liberati” e quindi
disponibili) è contemplata dal regolamento
e vi hanno fatto ricorso diverse famiglie
nel corrente anno scolastico.
“Chi vive le scuole sa bene che, nella
gestione delle sezioni, - sottolinea Francesca Bedogni, assessore alla Pubblica
La distribuzione
Della decisione, prevista dal regolamento,
di assegnare d’ufficio i posti disponibili
nelle due scuole dell’infanzia, “I Tigli” e
La situazione dei Servizi Comunali per l’Infanzia.
SERVIZI
plessi sezioni posti
N.
NIDO D'INFANZIA
"LE BETULLE"
Piazza Don Milani, 1
SCUOLA "LE BETULLE"
Piazza Don Milani, 2
SCUOLA "I TIGLI"
Via del Cristo, 10
SCUOLA "I TIGLI"
Via Bassetta, 11
TOTALE
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DOMANDE ACCOLTE
femmine
maschi
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Istruzione e presidente dell’azienda CaviagoInfanzia – i nostri operatori non si
dedicano affatto con particolare attenzione ai bambini identificabili per cittadinanza, ma fanno un lavoro sorretto da indirizzi
di carattere pedagogico che va a valorizzare ciascuna individualità salvaguardando le dinamiche e l’identità del gruppo
nel suo complesso. Questo è il valore
del progetto pedagogico che sta alla base
delle nostre scuole, costruite sull’esperienza di decenni e sulle competenze
specialistiche di chi ci lavora. Questo è
il valore che difendiamo, perché patrimonio della collettività di Cavriago”.
Per quanto riguarda le differenze tra le
strutture, posto che gli standard educativi
e il rispetto delle norme tecniche e di
sicurezza degli edifici sono assolutamente
omogenei, è indubbio che la scuola “Le
Betulle” sia più moderna, seppur costruita
nel 1975, delle altre sedi. La situazione
cambierà con la costruzione della nuova
scuola dell’infanzia a Roncaglio, dove si
trasferiranno le sezioni de “I Tigli”.
DOMANDE IN LISTA D'ATTESA
Graduatorie
Domande
Definitive
fuori termine
25
7
1
4
78
78
40
38
1
4
101
101
43
58
2
3
76
76
43
33
0
3
4
2
13
40
295
19
295
21
145
150
25
10
17
Totale
32
3
35
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SERVIZI PER L’INFANZIA
È tempo di rilanciare il patto tra il Comune e i genitori
comunità educante si fonda sulla
partecipazione delle famiglie
Francesca Bedogni, assessore alla Pubblica istruzione e presidente
dell’azienda speciale CavriagoInfanzia - è il valore aggiunto, che
bisogna ritrovare e di cui oggi hanno bisogno i servizi educativi del
Comune, che sono un patrimonio di tutti, perché passano di generazione in generazione. Per garantire la continuità del nostro progetto
educativo ci vogliono risorse economiche ma anche risorse umane.
I genitori devono mettersi in gioco. Il futuro del nostro progetto
educativo si fonda su un patto di collaborazione tra gli amministratori
pubblici (il Comune), gli insegnanti, le famiglie”.
La scuola è una comunità educante in una città educante. Le scuole
comunali devono fare rete, devono mettersi in relazione con le altre
agenzie educative e con le forze sociali economiche della società
civile. L’azienda speciale CavriagoInfanzia non è soltanto il braccio
operativo del Comune nella gestione di nido e scuole dell’infanzia,
ma anche l’ente che organizza i servizi educativi, progetta e realizza
nuovi progetti che rendono effettivi i diritti allo studio, alla formazione,
alla qualità della vita dei cittadini più piccoli e contribuisce in tal
senso all’innalzamento della qualità del vivere di tutta la comunità.
L’azienda – oltre che fare affidamento sul contributo finanziario del
Comune - punta in futuro a reperire risorse aggiuntive sul territorio
per promuovere nuovi progetti e interventi.
Roncaglio: verso l’apertura del cantiere
della nuova scuola dell’infanzia
La foto è tratta dalla “Carta dei Servizi Comunali dell’Infanzia” a cura del
Coordinamento Politiche educative Val d’Enza 2009
N
ido e scuola dell’infanzia non sono un parcheggio dove
si lasciano in custodia dei bambini, ma sono comunità
educanti. Leggiamo nella Carta dei servizi dell’infanzia
dei Comuni della Val d’Enza che “I servizi educativi …
fondano le loro linee pedagogiche sull’idea di ‘partecipazione e
corresponsabilità’. La collaborazione tra amministratori e genitori
favorisce il buon funzionamento dei servizi e il miglioramento continuo
degli standard qualitativi ….”.
“La partecipazione dei genitori alla vita quotidiana della scuola, che
da passiva si fa attiva nell’interesse dei propri figli, - secondo
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Due milioni e mezzo di euro sono già stanziati per i lavori di
costruzione della nuova scuola comunale dell’infanzia a Roncaglio.
Il progettista preannuncia che il cantiere si aprirà nella primavera
del 2010. Il grosso del finanziamento (un milione e mezzo di
euro) figura tra le “dotazione territoriali” (compreso l’appezzamento
di terra su cui sorgerà l’edificio) che l’impresa costruttrice della
nuova area residenziale di Roncaglio si “obbliga” a concedere
al Comune. L’altro milione di euro è messo a disposizione da
SOFISER, come dotazione territoriale prevista dal piano di
ampliamento della zona industriale di Corte Tegge.
La nuova struttura assumerà le funzioni che oggi svolgono la
scuola materna “I Tigli”, in via del Cristo, e la succursale di via
Bassetta. La scuola di Roncaglio sarà al servizio della zona ovest
di Cavriago, la scuola materna “Le Betulle” servirà la zona est
del paese con evidenti vantaggi. La costruzione della scuola
nell’area di espansione residenziale di Roncaglio darà impulso
infatti alla riorganizzazione dei servizi educativi. L’edificio de “I
tigli” (dal 1912 sede dell’asilo infantile poi della scuola dell’infanzia)
diverrà parte integrante dell’Istituto Comprensivo “Don Dossetti”.
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DIARIO
È stata firmata dal sindaco il 28 ottobre
Ordinanza anti – prostituzione
“a tutela della sicurezza urbana”
Previste multe di 400 euro ai clienti
I
l sindaco ha emanato il 28 ottobre
un’ordinanza in materia di “Contrasto
alla prostituzione su strada e tutela
della sicurezza urbana”, sulla base
del decreto del ministro dell’Interno
del 5 agosto 2008. Di recente, infatti, in
alcune zone di Cavriago, sono stati rilevati
fenomeni di prostituzione su strada, fenomeni che creano situazioni di disagio e un
senso di insicurezza negli abitanti delle
aree interessate.
L’ordinanza prevede la multa di 400 euro
per coloro che contrattano e concordano
prestazioni sessuali a pagamento oppure
si intrattengono (anche con la scusa di
chiedere informazioni) con “soggetti che
esercitano l’attività di meretricio su strada
o che comunque – si legge nell’ordinanza
- a causa dei loro atteggiamenti e comportamenti inequivocabili, manifestano l’intenzione di esercitare tale attività”. A maggior
ragione è punibile anche chi contatta una
prostituta a bordo della propria auto o ve
la fa salire. Fanno ovviamente eccezione
quanti vengono a contatto con le prostitute
nell’attività di contrasto al fenomeno e di
reinserimento sociale delle persone vittime
della prostituzione.
“I comportamenti messi in
atto sia dalle prostitute che
dai clienti – si legge nelle
motivazioni del provvedimento firmato dal sindaco sono offensivi della pubblica
decenza e del comune sentimento del pudore. Gli atteggiamenti degli interessati,
il loro rumoroso vociare in
ore dedicate al riposo notturno, la contrattazione ad
alta voce delle prestazioni,
i reiterati alterchi che spesso
degenerano in risse, l’intralcio e un deflusso
sicuro della circolazione automobilistica
laddove il cliente si avvicini con la propria
autovettura: tutto ciò ingenera nei cittadini
una percezione di lesione delle comuni
norme del vivere civile e ostacolo al mantenimento delle condizioni di vivibilità”.
Gli operatori delle forze dell’ordine sono
tenuti a informare le persone che esercitano
la prostituzione della possibilità di avvalersi
del “soggiorno per motivi di protezione
sociale, nonché dell’esistenza e dell’attività
svolta nel territorio del Comune di Reggio
Emilia da operatori aderenti al progetto
regionale “Oltre la strada”, al fine di usufruire degli interventi che lo stesso mette
in atto a favore di questi soggetti”.
Il testo dell’ordinanza è stato preventivamente comunicato al Prefetto di Reggio
Emilia ed è stato trasmesso a Questura,
comandi provinciali dei Carabinieri e della
Guardia di Finanza, alla Polizia provinciale
e alla Polizia municipale.
Circolazione: le regole anti - smog
O
cchio alle regole sulla limitazione parziale della
circolazione che è bene rispettare per contribuire a
ridurre le emissioni di gas di scarico dei veicoli e
l’inquinamento atmosferico.
•Fino al 31 marzo 2010, dal lunedì al venerdì dalle
8,30 alle 18,30 (giorni festivi esclusi), non possono circolare i
veicoli Euro 0 a benzina, i veicoli Euro 0 ed Euro 1 diesel, i veicoli
commerciali "leggeri" (fino a 3,5 t.) Euro 1 diesel, i ciclomotori
e motocicli Euro 0 a due tempi (anche con bollino blu).
•Dal 7 gennaio al 31 marzo 2010, dalle 8,30 alle 12,30 e dalle
14,30 alle 18,30, non possono circolare i veicoli Euro 2 diesel,
anche se provvisti di bollino blu.
L’area soggetta alle limitazioni è il centro abitato di Cavriago,
con riferimento in particolare alle strade di accesso: via Quercioli
- via Guardanavona - via Bassetta - via Prativecchi - via Repubblica
- via Ariosto - via Pianella - via Girondola - via Roncaglio - via Rivasi
- via Torre.
In questo ambito territoriale la circolazione è consentita solo
sugli assi di attraversamento: strada provinciale n° 28 Reggio
Emilia – Montecchio Emilia, strada provinciale n° 62 Pieve
Modolena – Cavriago (via Prati Vecchi).
Per ulteriori informazioni: consultare l'ordinanza del sindaco (è
sul sito www.comune.cavriago.re.it); rivolgersi al Comando della
Polizia Municipale Val d’Enza, tel. 0522 865.048 o
a ComuneInforma tel. 0522 373 474.
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INDAGINE
I risultati delle verifiche svolte da Enìa per conto del Comune
TIA, avvisi per regolarizzare
la superficie soggetta a tariffa
Con il gettito della tariffa di igiene ambientale, il Comune copre tutti i costi
di raccolta, trasporto, smaltimento dei
rifiuti. L’obiettivo è il recupero delle
quote di evasione ed elusione della TIA
nel quinquennio passato.
conclusione di un’indagine
promossa dal Comune per
individuare eventuali casi di
evasione ed elusione, diversi
contribuenti stanno ricevendo
da Enìa (che gestisce la riscossione delle
fatture) la lettera in cui si segnalano
eventuali irregolarità e si invitano gli
interessati a porvi rimedio.
Per quanto riguarda le utenze
“domestiche”, la TIA (tariffa di igiene
ambientale, più comunemente nota come
A
tariffa sui rifiuti) si calcola sulla base
del numero di occupanti e della superficie
dei locali occupati. Ed è precisamente
sulla misura delle aree occupate che
sono stati effettuati i controlli, mettendo
a confronto i dati catastali con quelli in
possesso di Enìa. In questo modo sono
state riscontrate delle discordanze tra
le dichiarazioni dell’utente e i dati conservati nell’archivio del Catasto. La capillarità dei controlli consente anche di
individuare le evasioni totali: ad esempio
i locali adibiti a garage non dichiarati.
L’indagine ha riguardato anche le utenze
“non domestiche”: negozi, uffici.
La verifica dell’esattezza dei dati è stata
affidata dal Comune ad Enìa, in base ad
un accordo sottoscritto nel marzo scorso.
Ora Enìa sta comunicando a famiglie e
titolari di attività commerciali e produttive
le irregolarità risultate dalle verifiche e
provvederà a ridefinire le metrature e a
recuperare la quota di tariffe evase od
eluse nei cinque anni trascorsi, sulla
base dell’importo della tariffa in vigore
anno per anno, e senza l’applicazione di
interessi di mora o sanzioni.
Se l’utente non ritiene corretti i dati
indicati nella lettera, può inviare ad Enìa,
entro trenta giorni dalla data di ricevimento, copia delle planimetrie catastali dei
locali, oppure telefonare al numero 0522
297977 (da lunedì a venerdì dalle 8,30
alle 13,30) per fissare un appuntamento.
Eventuali chiarimenti possono essere
richiesti anche via mail scrivendo a
[email protected] o per fax al numero
0522 814726.
Quella riguardante la tariffa sui rifiuti è la fase finale di un’operazione
iniziata alcuni anni fa e organizzata dal Comune per fare emergere
l’evasione / elusione fiscale e tariffaria.
Il Municipio si è dotato, infatti, di un sistema informativo territoriale,
ovvero una banca dati dove sono censiti e catalogati tutti gli edifici
presenti sul territorio comunale.
L’attribuzione della numerazione civica interna e la connessione con
i riferimenti catastali, consente di incrociare e raffrontare i dati in
possesso del Comune (anagrafe, concessioni edilizie, tributi, commercio)
con quelli di altri enti come il Catasto ed Enìa.
Ora è possibile conoscere di ogni unità immobiliare residenziale
(appartamento, villetta, garage), commerciale (negozio, magazzino) o
produttiva (laboratorio, capannone) i
proprietari, gli utilizzatori, la storia
edilizia, la consistenza e altre
caratteristiche. Si tratta di informazioni
utili alla pianificazione, gestione e
controllo del territorio; con questo
sistema, ad esempio, è possibile
verificare il rispetto della pianificazione
urbanistica adottata, controllare con
maggiore efficacia le pratiche edilizie,
verificare gli abusi edilizi, controllare
l’evasione dei tributi sugli immobili,
effettuare controlli di sicurezza.
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DIARIO
Il sindaco a proprietari e detentori “responsabili” del controllo degli animali
Attenti ai cani: le nuove misure
contro i rischi da aggressione
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resenta alcune novità importanti l’ordinanza ministeriale
sulla “tutela della incolumità pubblica dall’aggressione
dei cani”, in vigore dal marzo scorso e valida per due
anni. Il sindaco ha ritenuto giusto informarne i padroni
degli animali, inviando loro una lettera.
Il proprietario, infatti, è considerato nell’opera di prevenzione dei
rischi da aggressione, “sempre responsabile del benessere, del
controllo e della conduzione dell’animale e risponde, sia civilmente
che penalmente, dei danni o lesioni a persone, animali e cose
provocati dall’animale stesso”.
Abolita la “lista nera” delle 17 razze canine più pericolose, in
ossequio alla tesi che ogni cane potrebbe essere potenzialmente
aggressivo, in quanto nessuna razza può considerarsi intrinsecamente e sicuramente innocua, i veterinari devono segnalare i
singoli casi di morsicatura od aggressione all’Asl, per creare un
registro dei cani potenzialmente pericolosi, i quali, nelle aree
urbane o luoghi aperti al pubblico, devono essere sempre condotti
al guinzaglio e con la museruola. I proprietari di cani “a rischio”
devono stipulare un’apposita assicurazione.
L’ordinanza prescrive al proprietario o detentore del cane (per ogni
cane) di adottare alcune misure:
• l’uso del guinzaglio, “sempre”, ad una misura non superiore a
1,50 metri nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico fatte
salve le aree appositamente individuate dai Comuni (è dunque
escluso ogni tipo di guinzaglio avvolgibile flexi)
• il porto, “sempre”, della museruola
(rigida o morbida) da applicare in
caso di potenziale pericolo
di ad• • il divieto di addestramento
inteso ad esaltare l’aggressività dei
cani e tutte le selezioni ed incroci
con lo stesso fine
• il divieto di ogni pratica di doping ed
ogni intervento chirurgico destinato
a modificare la morfologia del cane
• il divieto di ogni forma di maltrattamento o di crudeltà nei riguardi del
cane, sanzionabile penalmente (art.
727 codice penale) come avviene
con l’uso del collare antiabbaio
(elettrico)
• le violazioni sono punite con multe
fino a 500 euro, salvo che il fatto costituisca reato penalmente
perseguibile.
La legge stabilisce che maltrattare o abbandonare un animale è
un reato penalmente perseguibile. La Polizia municipale effettuerà
periodici controlli per verificare il rispetto delle nuove regole.
Il DiscoBus fa tappa a Cavriago
F
a tappa a Cavriago il DiscoBus, servizio pubblico di
trasporto notturno in vigore fino al 22 maggio per i
ragazzi che nei weekend frequentano i locali da ballo.
L'iniziativa è promossa dalla Provincia di Reggio
Emilia in collaborazione con Act e con il coinvolgimento
di Arci e gestori dei locali. Diverse le novità nei percorsi.
Ogni sabato sera il DiscoBus
della linea rosa (Canossa –
Cella) si ferma a Cavriago oltre che a Canossa, San Polo
d’Enza, Quattro Castella, Bibbiano, Barco, Corte Tegge e Cella.
Una linea è dedicata a Cavriago (da Cella si possono raggiungere
il “Calamita” e il “Nabab” anche dalla città).
Il biglietto si acquista direttamente a bordo del bus, a 2,50
euro (andata e ritorno), scontati dai gestori dei locali.
I locali raggiunti dal DiscoBus sono: Calamita e Nabab (linea
rosa) , Fuego e Kiss (linea arancione), Fuori Orario, Drive inn,
Sali e Tabacchi, Tunnel, Cenerentola-joia, Divina Commedia
(linea blu) , Plastik club (linea rossa).
Per informazioni:
Reggio Emilia - tel. 0522/927663 www.actre.it - [email protected]
oppure ComuneInforma (Comune di Cavriago)
Tel. 0522/373 484, fax: 0522 575537
[email protected]
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DIARIO
Oro e Argento conquistati ai Giochi del Tricolore
Vittorie olimpiche per la
“Pallavolo Cavriaghese”
Il plauso del Comune a dirigenti, atleti, famiglie
Amministrazione comunale di Cavriago esprime la
propria soddisfazione per lo straordinario successo
ottenuto dall’Under 16 maschile di pallavolo, guidata
dai tecnici Adriano Redaelli ed Erica Davoli, nelle
fasi finali dei Giochi Sportivi Internazionali del
Tricolore. Per la prima volta una squadra di Cavriago conquista
una medaglia d’oro ai giochi olimpici. È il risultato dell’ottimo
lavoro di preparazione svolto negli anni dalla Pallavolo Cavriaghese
in ambito giovanile. Un risultato reso ancora più importante
dall’affermazione strepitosa dell’Under 18 femminile con la
conquista del secondo posto nella propria categoria. Le ragazze
sono state sconfitte solamente nella finalissima disputata al
PalaBigi dalle fortissime polacche del Bydgoszcz.
L’
L’Amministrazione comunale ringrazia la società sportiva anzitutto
per aver compreso l’importanza dei Giochi Internazionali del
Tricolore per i valori sportivi ed educativi che la manifestazione
promuove, secondariamente per la competenza e l’efficienza
dimostrate dall’organizzazione societaria.
Un grazie particolare va agli atleti e ai genitori cavriaghesi per la
disponibilità e l’impegno da loro dimostrati nell’accompagnare e
sostenere in vari modi le squadre.
Il Comune di Cavriago è orgoglioso di aver contribuito al successo
mettendo a disposizione “La Cremeria” in diverse fasi della
manifestazione e promuovendo l’evento tra i cittadini.
Ginnastica over 55,
dolce ginnastica
S
ono quasi trenta gli iscritti al corso di ginnastica dolce, che si
svolge presso la palestra comunale “La Cremeria”di Via Guardanavona, organizzato in collaborazione con l’Area Benessere
UISP e con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Cavriago.
Il corso è particolarmente adatto per persone over 55 senza limiti
d’età.
L’incontro bisettimanale oltre che migliorare la mobilità fisica, migliora
notevolmente anche lo spirito, offrendo momenti d’incontro e d’amicizia
nuovi, tesi ad allacciare nuovi rapporti e a rinsaldare quelli esistenti.
Il corso è diretto dalla Maestra Daniela, coadiuvata da Alessandro Franceschetti. I partecipanti sono: Fiorangela, Carla, Marisa, Lia, Emilia, Mariella,
Laila, Teresa, Guido, Vanna, Carmen, Adua, Giuliana, Romano, Rita, Livia,
Lea, Nilvana, Ormea, Anna Rosa, Mirca, Esterina, Marisa, Paola, Simona,
Sandra, Graziella. Tutti si ritrovano col piacere di stare insieme!
La palestra Comunale “La Cremeria” è grande, accogliente e ben attrezzata.
Ogni volta la troviamo in ordine, pulita, riscaldata ed illuminata, grazie a
Giusy che ringraziamo di cuore.
L’Ufficio Sport ha contribuito all’ottima qualità dell’iniziativa con l’acquisto
e messa a disposizione di idonei materassini, la raccolta delle iscrizioni e
la promozione del coso .
Le iscrizioni sono sempre aperte, basta presentarsi in palestra oppure
telefonare alla UISP al n. 0522.267203. I costi sono contenuti. (Paola Salsi)
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DIARIO
Offerte alla Casa protetta
L’Amministrazione comunale ringrazia sentitamente i cittadini che, per onorare la memoria dei loro cari, amici e conoscenti, hanno
fatto offerte alla Casa protetta comunale.
Maurizio Incerti in memoria di Maria Donelli in Manghi
Oliomarini Nando in memoria di Iemmi Erice
Le donne della “Buca dei mestieri” in memoria di Rubaltelli Anna
Ferrari Eletta in memoria di Rubaltelli Anna
Sanfelici Adolfo in memoria di Rubaltelli Anna
Sanfelici Ivana e Francia Giuliana in memoria di Rubaltelli Anna
Ferrari Eletta in memoria di Rubaltelli Anna
Rubaltelli Alberto, Adriana, Alma, Angela, Bottazzi Silvana in memoria di Rubaltelli Anna
De Pietri Paola in memoria di Rubaltelli Anna
Gilli Luca, Gilli Loris, Ragusa Fabrizio in memoria di Grassi Aldina
Predieri Marco in memoria dello zio Davoli Nello
Trolli Aldo e Thomas in memoria di Davoli Nello
Davoli Francesco e Fernanda di San Bartolomeo in memoria di Davoli Nello
Cattani ilde in memoria di Davoli Nello
Bigliardi Armanda in memoria di Davoli Nello
Davoli Gino e famiglia in memoria di Davoli Nello
Maria e Maura Davoli in memoria di Davoli Nello
La famiglia Calzolari Gianni in memoria di Lirici Luisa, nel primo anniversario della scomparsa
I vicini di casa della famiglia Bettuzzi in memoria di Bettuzzi Fernando
Bettuzzi Meo in memoria di Bettuzzi Fernando
Boniburini Lorena, Pietro e Ivan in memoria di Tirelli Lino e Uccelli Lia
Gilla Tirelli e Monica, Luciano Foschi in memoria di Tirelli Lino e Uccelli Lia
Tirelli Luigi in memoria di Tirelli Lino e Uccelli Lia
Villa Manuela, Villa Anna Mirka, Villa Bruno in memoria di Curti Lucia vedova Borghi
Capellini Milena, Zoboli Giuliana in memoria di Curti Lucia
Fratelli e sorelle Terzi in memoria di Curti Lucia vedova Borghi
Silvana e Attilio Neroni in memoria di Curti Lucia
Gozzi Leo, Barozzi Marco in memoria di Benassi Rita
Amovilli Annusca, Piccinini Mirka, Cabassi Mirna in memoria di Baccosi Guido
Il Gruppo genitori “La Rondine” e l’associazione “L’Ottavo Giorno”, di Cavriago, ringraziano sentitamente Cagni Giuseppe di Bibbiano,
Leoni Valter, Leoni Augusto, Violi Oscar, Sandrolini Agostino, Sandrolini Mirko, Anigoni Ermes, Testa Vasco, Sacchini Mariella, Bertolini
Mariangela, Zani Mirella per la somma devoluta in memoria di Comastri Giuseppina vedova Ruozzi
Ringraziamo di cuore Sassi Gianna per l’offerta che ha fatto in occasione della festa di San Martino.
Cripte e aree per cappelle cimiteriali
Nella nuova zona del cimitero civico di via Bassetta sono ancora disponibili:
2 cripte da 2 posti
1 cripta da 3 posti
2 cripte da 4 posti
3 aree per cappella
I canoni di concessione sono i seguenti:
cripta da 2 posti euro 8.250
cripta da 3 posti euro 9.250
cripta da 4 posti euro 14.250
area per cappella euro 19.350
Per prenotarle basta inviare richiesta al Comune specificando
i dati del richiedente e il manufatto richiesto.
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DAL CONSIGLIO COMUNALE
IL COMUNE CONTRO LA CRISI
ECONOMICA - MISURE A FAVORE
DEI CITTADINI
Il Consiglio Comunale nella seduta del
10 novembre ha approvato l’istituzione
dei provvedimenti comunali anticrisi. Si
tratta di contributi economici a supporto
delle spese per la casa (affitti o mutui)
e di forti riduzioni dei costi sostenuti
dalle famiglie per i figli compresi tra gli
zero ed i 18 anni.
Non esistono dati precisi sul numero di
famiglie cavriaghesi in difficoltà. Tuttavia
sappiamo che in Provincia di Reggio
Emilia ad ottobre 2009 si sono registrati
21.063 disoccupati iscritti alle liste del
Centro per l’Impiego e 19.953 persone
in cassa integrazione (fonte CGIL). Sono
numeri da capogiro. I Comuni, vista
anche la drastica riduzione di risorse
derivata dal taglio dell’ICI e dalle norme
sul Patto di Stabilità volute dal Governo
Berlusconi, non hanno strumenti decisivi
per affrontare la crisi.
I Comuni tuttavia possono estendere la
rete di welfare dei propri servizi e prevedere norme “straordinarie” per alleggerire la situazione di una parte delle
famiglie in difficoltà. Il Comune di Cavriago è partito dalla casa e dai servizi
educativi, che rappresentano i campi
più delicati per la qualità della vita di
una famiglia.
Il provvedimento approvato va ad ampliare il perimetro delle misure previste nella
Deliberazione del Consiglio Comunale
n. 18 del 1 aprile 2009 che prevedeva
la riduzione/azzeramento delle rette
scolastiche 0-6 anni. Con questo nuovo
atto le misure riguarderanno anche il
Servizio mensa scolastica, il Servizio
trasporti scolastici, l’abbonamento trasporti per studenti della scuola superiore, i mutui o gli affitti.
I contributi sono riservati a lavoratori
dipendenti a tempo indeterminato o
determinato (compresi i contratti di
collaborazione a progetto e i contratti di
collaborazione coordinata e continuativa)
in situazione di Cassa Integrazione,
perdita di posto del lavoro, mobilità nel
periodo 1° settembre-30 novembre 2009
e lavoratori autonomi che nel corso
dell’anno abbiano cessato l’attività in
conseguenza della crisi economica e
cancellato la propria posizione dal registro specifico dell’attività svolta e dal
registro imprese della Camera di Commercio, residenti a Cavriago.
Sulla base delle indicazioni pervenute,
e in particolare dell’attenzione alla maggiore “semplicità” possibile delle procedure da seguire e dalla documentazione
da produrre, si è escluso il calcolo ISEE
(utilizzato invece nel primo provvedimento) ed ipotizzato di prevedere tre fasce
(basate sul criterio del reddito netto
famigliare mensile) nelle quali collocare
le richieste dando loro una gradualità di
“urgenza”.
E’ inoltre prevista la fissazione di una
soglia reddituale (modellata sostanzialmente sulla Family Card) per l’accesso
ai contributi, partendo dal presupposto
che famiglie che hanno potuto disporre
lo scorso anno di redditi IRPEF non
inferiori a 46.000 euro possano affrontare la congiuntura critica con qualche
risorsa in più.
Sul piano operativo sarà l’Azienda speciale a gestire i contributi riguardanti il
servizio di mensa scolastica, il servizio
di trasporti scolastici e l’abbonamento
trasporti per studenti della scuola superiore, mentre il Servizio Politiche sociali
si occuperà dei contributi per i mutui e
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gli affitti.
La proposta è di suddividere il residuo
del Fondo Anticrisi ad oggi ammontante
a 41.502,36 euro in 15.000 euro per
il Ser vizio Politiche Sociali e in
26.502,36 euro per l’Azienda Speciale.
L’erogazione avverrà sottoforma di riduzione della retta per il servizio mensa e
di contributo per le altre aree di intervento.
La raccolta delle domande avverrà nel
mese di dicembre e l’erogazione dei
contributi in quello di gennaio 2010.
Questo è quanto il Comune di Cavriago
ha deciso ed è riuscito a mettere in
campo. Gli enti locali però non sono
sufficientemente forti e sarebbe necessario un intervento del Governo, che
invece sulla crisi continua a fare propaganda e a non mettere in campo nessun
vero provvedimento. Basterebbe, tanto
per fare un esempio, sbloccare le assurde norme del patto di stabilità e consentire ai Comuni di finanziare e liquidare
gli investimenti. Il blocco delle risorse
per gli investimenti colpisce le imprese
piccole e medie fornitrici dei Comuni
(titolari e dipendenti) e rendono ancora
più grave la crisi. Sbloccare le piccole
opere dei Comuni in maniera diffusa
sarebbe sicuramente più utile che invocare il Ponte sullo Stretto a 1.000 km
da noi. Su questi temi la Lega, il partito
del nord e dei piccoli artigiani, dov’è?
Gruppo Consiliare
“Insieme per Cavriago”
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DAL CONSIGLIO COMUNALE
TUTELA DELLA VITA E DELLA SALUTE,
NEL RISPETTO DELLE LEGGI
E NELL’ASCOLTO DELLA COSCIENZA
Ricordiamo tutti il 16 ottobre 2007,
data in cui la Corte di Cassazione ha
annullato la sentenza della Corte d’Appello, nonché il successivo 9 luglio
2008 in cui la Corte d’Appello ha
autorizzato la sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione a Eluana Englaro.
damente cambiato in questi anni.
Questo drammatico evento ha sconvolto
l’opinione pubblica al punto tale che
anche i più sordi non hanno potuto
ignorare la voce della propria coscienza;
chi non si è chiesto alla vigilia della
chiusura “rubinetti” come sia possibile
nella contemporaneità lasciar morire
una persona di fame e di sete – con il
benestare legale?
Per queste ragioni il compito di un medico è di preservare e tutelare la vita
umana, alleviandone le sofferenze, riconoscendo all’individuo “in ogni fase
della sua esistenza” dignità – valore –
e capacità decisionale, escludendo a
priori ogni forma di eutanasia o aiuto
al suicidio.
Contemporaneamente va evitato ogni
accanimento terapeutico, riconoscendo
come valore assoluto la qualità della
vita, piuttosto della sua quantità.
Esiste in tal senso un vuoto legislativo
– ma anche se così fosse, non spettava
ai giudici la competenza di colmarlo.
Essi applicano le leggi, non le fanno; in
caso di mancanza di una legge ordinaria,
il nostro ordinamento prevede che ci si
debba attenere alle altre fonti di diritto
interno, prima di tutto la nostra Costituzione Art 2.13.32.
La cosa veramente preoccupante è nel
precedente creatosi, questo in netto
contrasto con le norme del Codice Civile,
Penale e paradossalmente contro i codici di deontologia Medica.
Noi medici abbiamo molto studiato e
studieremo ancora di più per proteggere
la vita non per toglierla, inoltre vorrei
rammentare a tutti che la medicina
non è infallibile; il concetto di irreversibilità è solo probabilistico, ed è profon-
Pochi mesi fa si è risvegliata una persona dopo diciotto anni,
“fortunatamente non abbiamo staccato
la spina”- questo a testimonianza di
quant’ancora c’è da comprendere in
questo campo.
Varie Giunte Comunali hanno approvato
l’istituzione del registro per i testamenti
biologici a favore dei cittadini; sostanzialmente si potrà fare il testamento
presentandosi in comune.
Un tempismo perfetto, anzi, un’anticipazione della legge che a livello nazionale
dovrà essere discussa un’altra volta
alla Camera; dopo che recentemente il
senato ha vagliato la proposta.
Peccato che il servizio pubblico comunale sia inutile e legalmente non valga
nulla! Senza la legge a livello nazionale,
infatti, il testamento biologico non ha
alcun valore, considerato che la disciplina non prevede di comunicare i dati
sullo stato di salute del paziente a terzi,
ma soltanto ai famigliari.
Concretamente il testamento biologico
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non ha alcun valore legale, almeno ora,
ma lo potrebbe avere se rispetterà i
canoni della legge nazionale che il Parlamento si appresta a votare.
Il testo del PDL prevede che il testamento dovrà essere firmato da un medico (condizione indispensabile per un
sensato consenso informato) e depositato dal notaio, con validità di 3 anni.
È prevista la figura di un fiduciario che
però non è vincolato a rispettare le
indicazioni contenute nel documento.
Alimentazione e idratazione artificiale
sono definite “forme di sostegno vitale”
ed in quanto tali, eticamente e deontologicamente dovute in caso di perdita
della capacità d’intendere e volere.
Vivo la professione medica dal 1972,
sono personalmente contrario all’accanimento terapeutico e ritengo con assoluta convinzione che alimentazione e
idratazione siano sostegno vitale, dunque non terapia; respingo con forza
eutanasia e suicidio assistito non solo
per ragioni che spaziano dalla ragione
al credo, ma anche perché a tutt’oggi
non ho capito cosa s’intende e quali
canoni definiscano una NORMALE VITA
DI RELAZIONE!
Prof. Sergio Leoni - Gruppo Consiliare
Il Popolo della Libertà/Lega Nord
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DAL CONSIGLIO COMUNALE
QUESTA MOZIONE SUL TESTAMENTO
BIOLOGICO NON È UNA DISPUTA TRA
LAICI E CATTOLICI. È STATA COSTRUITA
DAGLI ANTICLERICALI CHE NON PERDONO OCCASIONE PER ATTACCARE LA
CHIESA…
Non dobbiamo cadere nella trappola. Moltissimi
laici sono con noi e hanno scritto pagine bellissime,addirittura di gratitudine nei confronti della
Chiesa cattolica che, sola contro tutti, indica la
strada da seguire. I laicisti sono molti, ma non
dobbiamo farci né spaventare, né condizionare
da loro. Un primo principio che non deve mai
essere perso di vista mi pare che sia il seguente:
nessuno può trasferire ad altri diritti che non
possiede egli stesso. Il testamento biologico
serve a dare indicazioni a chi ci ha in cura sui
trattamenti che vorremmo o non vorremmo
ricevere. Non possiamo però, attraverso il testamento biologico, dare l'ordine di essere uccisi.
Non possiamo dare questo ordine quando siamo
coscienti, non possiamo darlo quando siamo
incoscienti attraverso il testamento biologico.
C'è qui da dissipare un equivoco,alcuni dicono:
la vita è mia e ne faccio quello che mi pare. Il
principio è discutibile si potrebbe sostenere che
la mia vita appartiene, contemporaneamente
alle persone che amo e che mi amano e chi
dice "la mia vita appartiene solo a me" deve
essere una persona molto sola e molto infelice,
tuttavia esso non giustifica l'eutanasia. Al massimo può giustificare il suicidio. Con l'eutanasia
io non dispongo della mia vita.Dispongo contemporaneamente della vita di un altro, al quale do
l'ordine di uccidermi. E dispongo di tutta la
comunità umana da cui pretendo che imponga
a qualcuno di eseguire il mio ordine e che non
consideri quell’ atto come punibile. E’evidente
che esiste una differenza fra il suicidio e
l'omicidio del consenziente. Il trattamento terapeutico è un atto in cui conviene la libertà e la
responsabilità di due persone: il medico ed il
paziente. Ambedue devono partecipare al medesimo atto con scienza e coscienza. Non è possibile ridurre il medico al livello di un esecutore
di ordini che vadano contro la sua coscienza.
Medico e paziente sono uniti nel perseguimento
di un bene oggettivo che è la salute del paziente.
Le indicazioni del paziente nel suo testamento
biologico vanno certamente tenute da conto da
parte del medico, ma non possono essergli
imposte in modo vincolante quando esse contrastino con le regole tecniche e deontologiche
della professione medica. Nessun trattamento
può essere imposto al paziente contro la sua
volontà. In altre parole non è lecito imporre un
trattamento sanitario con la forza. Ciò compor-
terebbe una inaccettabile violazione della dignità
umana del paziente. Qui però dobbiamo domandarci in cosa consista la volontà vera del paziente.
Quanto più l'espressione di volontà del paziente
appare strana e contraria al suo interesse bene
inteso, quale lo intenderebbe in genere un tutore
legale, tanto più è necessario avere delle espressioni di volontà inequivocabili. E anche quando
vi fossero, sarebbero sempre valide? Immaginiamo, per esempio, che le disposizioni siano
dettate in una fase di malattia e di depressione.
Siamo sicuri che in quel contesto il soggetto
conservi pienamente le sue facoltà di intendere
e di volere? Molta gente in una fase di depressione e di disperazione arriva a tentare il suicidio.
Dovremo proibire di dare assistenza sanitaria
all'aspirante suicida, visto che egli ha mostrato
in modo inequivocabile di voler morire e di
rifiutare di conseguenza qualunque trattamento
medico? In realtà noi agiamo in modo esattamente opposto e l'aspirante suicida in genere
è grato a chi gli ha salvato la vita. Noi riteniamo
che si possa presumere che l'aspirante suicida
non sia pienamente in grado di intendere e di
volere. Non possiamo impedirgli di tentare il
suicidio, ma possiamo salvargli la vita dopo che
ha tentato, e questo è esattamente quello che
facciamo. Cosa faremo con chi rifiuta un trattamento sanitario che può salvargli la vita? Non
lo somministreremo se egli attivamente lo rifiuta.E se è incosciente ed ha lasciato scritto di
volerlo rifiutare non riterremo che ricorra qui una
analogia con il tentato suicidio? Il testamento
biologico non può avere l'ultima parola su tutto.
Quanto più esso si allontanasse dalla ragionevolezza tanto più il medico avrebbe il diritto ed
il dovere di disattenderlo. Esistono circostanze
nelle quali è inutile insistere con trattamenti
terapeutici che non sono in grado di portare più
alcun giovamento e ritardano solo la morte a
prezzo di gravi sofferenze per il paziente. In tali
circostanze è giusto interrompere il trattamento.
Il caso più evidente in cui l'interruzione è lecita
e giusta è quello in cui non esistano più possibilità di vita autonoma e la vita venga artificialmente mantenuta dalle macchine.
L'insistenza a mantenere il paziente in vita ad
ogni costo (il cosiddetto accanimento terapeutico)
non è un valore ma è un disvalore. Esiste,
naturalmente, qui, un'area di indeterminatezza.
Qual è il limite oltre il quale comincia
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l'accanimento terapeutico? Nessuno può dirlo
con esattezza e qui è soprattutto preziosa
l'indicazione del paziente contenuta nel testamento biologico. All'interno del principio di
ragionevolezza e proporzionalità esiste una sfera
ampia di indeterminazione nella quale giudice
ultimo può e deve essere il paziente. Quando
si sospendono le terapie non si può però fare
venire a mancare al paziente un elementare
sostegno e l'assistenza. Si continuerà a nutrirlo,
a dissetarlo, a tenerlo pulito, ad avere cura per
quanto possibile del suo benessere. Queste
non sono terapie straordinarie, ma atti di semplice assistenza comunque dovuti ad un essere
umano che soffre. Privare un essere umano di
questa assistenza e cura significa ucciderlo. In
modo particolare, privarlo dell'acqua e del cibo
significa farlo morire di fame. Alcuni vorrebbero
trattare l'alimentazione artificiale, come un
mezzo straordinario di cura e quindi interromperla
in modo da provocare la morte del paziente. In
realtà l'alimentazione artificiale consiste in una
piccola operazione che permette di inserire
nell'esofago una cannula attraverso la quale
passano le sostanze nutrienti. Una volta fatta,
alla nutrizione può provvedere personale non
specializzato. Certo, se il paziente è conscio
non è possibile imporgli l'alimentazione artificiale. Sarebbe una violazione della sua intimità
personale. Ma quando l'operazione sia già stata
fatta ed il paziente sia incosciente, è irragionevole sospendere l'alimentazione. É inoltre evidente che il trattamento, una volta iniziato, non
può essere sospeso su semplice indicazione
del paziente. Sarebbe come dire che chi è stato
salvato da un tentativo di suicidio per annegamento, ha il diritto, se cambia idea, di farsi
ributtare in mare da chi lo ha salvato.
Ritengo che su questi principi non è difficile
fare una buona legge sulle disposizioni di fine
vita. Il Papa Benedetto XVI ha citato come l’ha
citato San Pio di Pietralcina : dedicate la vita a
servire” e per concludere mi rivolgo agli amici
cattolici che sono presenti nel Consiglio Comunale ricordando, a loro, quel passo del Vangelo
che dice “il vostro parlare un si un si o un no,
un no”.Non si può scendere a compromessi
con la proprie coscienze e le proprie convinzioni.
Lista “Futuro Per Cavriago”
Capogruppo Tommaso Cavezza
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DAL CONSIGLIO COMUNALE
LIBERA SCELTA
Nel Consiglio Comunale dello scorso 24
settembre abbiamo presentato, insieme
al gruppo di maggioranza, una (molto
discussa) mozione riguardante la creazione di un registro comunale per i testamenti biologici. La mozione è stata
poi approvata a maggioranza (voto contrario del gruppo “Futuro per Cavriago”,
il gruppo “PDL-Lega” è uscito dall’aula
prima del voto e due consiglieri del
gruppo “insieme per Cavriago” si sono
astenuti) delegando alla Giunta il lavoro
tecnico relativo alla regolamentazione
delle dichiarazioni anticipate di volontà
che ogni cittadino di Cavriago potrà a
questo punto formalizzare grazie a questo provvedimento.
Oggi, in Italia ognuno di noi può lasciare
disposizioni di questo tipo attraverso
costosi e complessi atti notarili; crediamo che il merito della nostra proposta
sia proprio quello di fornire ad ogni
cavriaghese uno strumento semplice e
gratuito, in grado di facilitare a tutti
l'esercizio di diritti fondamentali sanciti
nella nostra Costituzione, quali la libertà
e l’autodeterminazione. È da diverso
tempo che il tema del testamento biologico è dibattuto a livello politico (soprattutto grazie all’impatto mediatico che
ha avuto il caso di Eluana Englaro); ciò
che però è emerso (ed emerge tuttora)
è stata la netta contrapposizione di due
“fronti” che fanno riferimento a due
diverse tavole di valori, una laica e l’altra
cattolica.
Dovremmo essere ormai avvezzi al funzionamento del dibattito (purtroppo ormai
tutto mediatico) nella politica italiana:
sia a livello nazionale che locale la
discussione è gestita in base alla con-
trapposizione delle posizioni prese dal
selezionatissimo ceto politico; posizioni
poi riprese dai media che, spesso senza
fare nessun approfondimento, le ripropongono in fotocopia ai cittadini senza
sviluppare il confronto e una reale conoscenza del tema in discussione. La cosa
che più ci stupisce è che questo gioco
delle parti sia più incisivo quando si
discute di temi tanto personali e delicati.
È qui che emerge in tutta la sua straordinarietà la crisi della politica: i ceti
politici assumono decisioni di comodo
e di interesse senza consultare nessuno,
se non i rappresentanti di altre organizzazioni gerarchiche. Ceti politici che, su
temi come il testamento biologico, fanno
uso spropositato di locuzioni drammatiche, quali “far morire di fame e di sete”
o “staccare la spina” con l’unico obiettivo
di sfruttare e strumentalizzare l'emotività
delle situazioni e delle contingenze (vedi
il caso di Eluana Englaro) senza aprire
un serio dibattito nella società e nel
Paese. In questi casi si dimostra sempre
più che questo ceto politico e le sue
logiche non sono più in grado di confrontarsi, di dialogare e di dare risposte ai
cittadini.
Il nostro punto di vista, quello che ci ha
mossi nel presentare la mozione, è
decisamente “più semplice” e vuole
andare oltre conflitti e dinamiche anacronistiche: sulla base dei diritti fondamentali della Carta costituzionale, sulla
base della libertà di scelta occorre consentire a tutti quelli che ne sentono il
bisogno, di mettere per iscritto la propria
volontà sul tema del “fine vita”, qualunque essa sia, senza che i costi o la
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complessità della burocrazia diventino
un ostacolo insormontabile.
Anche a Cavriago però sia il dibattito in
Consiglio Comunale, sia le dichiarazioni
di alcuni esponenti politici riprese dalla
stampa locale sono state, a nostro parere, molto parziali. La discussione in
Consiglio si è impropriamente polarizzata
sulla contrapposizione di valori messi
strumentalmente in contrapposizione,
quando in realtà l'unica cosa da chiedersi
era: “Pensate sia giusto avere la possibilità di poter decidere per sé rispetto
a questi temi?”.
Siamo stati accusati di essere stati
troppo superficiali nell'affrontare un
argomento tanto complesso e delicato
in un Consiglio Comunale, siamo stati
accusati di essere incompetenti rispetto
alla deliberazione di un provvedimento
di questo tipo; a queste accuse rispondiamo semplicemente che con la presentazione, la discussione e l’approvazione di questa mozione ci siamo
riappropriati legittimamente di un diritto
di parola e di decisone che non impone
nulla a nessuno e che, al contrario,
lascia a tutti la libertà di scegliere e di
prendere decisioni sulla propria vita.
Gruppo consiliare
“Cavriago Comune”
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N. 5 novembre 2009