C M Y CM MY CY CMY 5 K ANNO XLIX - NOVEMBRE 2009 N.5 - PERIODICO BIMESTRALE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CAVRIAGO - DIR. RESP. GIUSEPPE GUIDETTI - AUT. TRIB. DI REGGIO E. N. 288 DEL 16/10/1970 - POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONI IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% - DCB - REGGIO EMILIA Il Comune per le famiglie Nuovi sostegni ai redditi falcidiati dalla crisi Testamento biologico Il registro è in funzione in municipio Roncaglio, nuovo quartiere Operazione prima casa: 34 alloggi a prezzi ridotti C M Y CM MY CY CMY K 5 Il Pil riprende a crescere, ma la crisi c’è, e si vede. Non ce la siamo lasciati alle spalle. Sta forse mostrando oggi i suoi effetti peggiori: quelli che i sindaci, gli amministratori comunali, gli addetti ai servizi sociali hanno letto e leggono sulle facce di mamme e papà alle prese con la prospettiva di un lavoro sempre più precario o che non c’è. Per soccorrere le famiglie in difficoltà economica la Giunta comunale, considerato che il Comune ha ancora risorse disponibili, ha proposto al Consiglio comunale di allargare il perimetro delle misure anti-crisi per prepararsi a fronteggiare nel prossimo futuro situazioni di disagio e di emergenza sociale. Il 10 novembre il Consiglio ha deliberato di ampliare gli interventi: una decisione importan- lazioni (riduzione o azzeramento) per il pagamento delle rette di frequenza del nido e della scuola delle scuole per l’infanzia in vigore dalla primavera scorsa quando il Comune ha stanziato un fondo di solidarietà per le famiglie da 50.000 euro dopo averne discusso con CGIL – CISL – UIL che si erano dette favorevoli. Ci siamo domandati e ci domandiamo oggi che la nottata della crisi non è ancora finita se le risorse che mettiamo in campo siano sufficienti. E ci prende un senso di amarezza di fronte allo spettacolo di un governo che la Crisi fa di tutto per nasconderla, minimizzarla dichiarando a denti stretti che picchia duro, ma tutto sommato l’Italia se la sta cavando meno peggio di altri Paesi. E mentre il governo si sottrae alle proprie responsabilità e lo Stato si ritira dalla Sanità, dal Welfare, dalla Scuola, il Comune è sempre AIUTI ALLE FAMIGLIE: IL COMUNE FA LA SUA PARTE, E IL GOVERNO ? te, un atto di responsabilità. Rappresenta un modo concreto per contribuire ad affrontare i problemi economici delle famiglie dove uno, o entrambi i genitori, abbiano perso il posto di lavoro o siano in cassa integrazione. Se nel 2007, infatti, i cavriaghesi iscritti alle liste di collocamento erano 173, a ottobre 2009 la cifra era salita a 438. Un dato che desta preoccupazione, ma di per sé insufficiente a rendere conto delle ansie, delle difficoltà in cui si trovano molte famiglie. Non possiamo lasciarle sole. La delibera prevede nuove forme di sostegno al reddito (contributi per pagare affitti e rate mensili dei muti contratti per comprare la casa, le spese relative agli interessi per le forme di “microcredito” concesso dalle banche convenzionate con il Comune, le spese per la mensa scolastica e il trasporto scolastico degli alunni delle scuole elementari e medie, le spese per l’abbonamento al treno o al bus degli studenti delle medie superiori) in aggiunta alle agevo- lì a dire: sono l’istituzione più vicina ai cittadini, i cittadini possono contare sul Comune amico, alleato, pronto a dare una mano, a svolgere un’azione di supplenza delle gravi mancanze di altri. Fino a quando? Se le cose continuano ad andare male, è ragionevole prevedere che sui Servizi del Comune – quelli che ormai tutti chiamano il Welfare nunicipale – possa impattare una domanda di aiuti, sempre più forte, sempre più urgente. Noi faremo la nostra parte, ma è fuorviante, irresponsabile, oltre che impossibile, ritenere che gli Enti Locali possano o debbano fare da diga per arginare le falle degli altri livelli istituzionali e del Governo in primo luogo. Colgo l’occasione per augurare di cuore, a nome dell’Amministrazione comunale e mio personale, Buon Natale e un sereno Anno Nuovo alle famiglie e a tutti i cavriaghesi. Il Sindaco Vincenzo Delmonte 1984 – 2009, la Casa protetta comunale compie 25 anni Per celebrare i primi venticinque anni di vita della Casa protetta comunale, il Comune pubblica un quaderno di fotografie, ricordi, note bibliografiche e appunti di vita per commemorare molti degli ospiti che hanno vissuto in via Aspromonte, 2 o hanno utilizzato i servizi interni. Il quaderno viene distribuito durante le Feste di Natale a tutte le famiglie di Cavriago. IN QUESTO NUMERO 4 6 8 9 10 12 Il paese solidale Il Comune in prima linea. Nuove misure anti-crisi per le famiglie in difficoltà In primo piano In Comune il registro dei testamenti biologici In primo piano I risultati di uno studio dei tecnici della Bonifica Bentivoglio Enza: sicurezza idraulica Ok Edilizia convenzionata 34 alloggi a prezzi ridotti, con possibilità di mutuo agevolato Volontariato I volontari scrivono a “Paese nostro” - Avis, Struttura, Circolo Area Feste: “Il nostro impegno gratis per la comunità” È qui la Festa Natale a Cavriago 15 Servizi per l’infanzia Si rafforza la squadra degli educatori. Nuova linfa al progetto educativo 16 Servizi per l’infanzia 295 bambini frequentano gli asili comunali: “Tigli” e “Betulle”, posti assegnati con criteri chiari e oggettivi 18 Servizi per l’infanzia La scuola – comunità educante si fonda sulla partecipazione delle famiglie 21 Diario Ordinanza anti-prostituzione “a tutela della sicurezza urbana” Circolazione: le regole anti-smog 22 Indagine I risultati delle verifiche svolte da Enìa per conto del Comune: TIA, avvisi per regolarizzare la superficie soggetta a tariffa 23 Diario Attenti ai cani: le nuove misure contro i rischi da aggressione Il DiscoBus fa tappa a Cavriago 24 Diario Oro e Argento conquistati ai Giochi del Tricolore: Vittorie olimpiche per la “Pallavolo Cavriaghese” Corsi per over 55 - Ginnastica dolce ginnastica: è un successo 25 Diario Offerte alla Casa protetta Cripte e aree per cappelle cimiteriali 27 28 29 30 Dal Consiglio comunale “Il Comune contro la crisi economica – misure a favore dei cittadini” (gruppo consiliare “Insieme per Cavriago”) “Tutela della vita e della salute, nel rispetto delle leggi e nell’ascolto della coscienza” (gruppo consiliare “Il Popolo della libertà / Lega Nord”) “Questa mozione sul testamento biologico non è una disputa tra laici e cattolici. È stata costruita dagli anticlericali che non perdono occasione per attaccare la Chsiesa” (gruppo consiliare “Futuro per Cavriago”) “Libera scelta” (gruppo consiliare “Cavriago Comune”) N. 5 NOVEMBRE 2009 Una copia 0,62 euro Chiuso in redazione il 16 NOVEMBRE 2009 Piazza Don Dossetti, 1 Cavriago (RE) tel. 0522 373 484 fax 0522 575 537 [email protected] Editore: Comune di Cavriago (RE) Autorizzazione: del tribunale di Reggio Emilia n°288 del 16/10/1970 Indirizzo della redazione: Piazza Don Dossetti 1, Cavriago (RE) Direttore Responsabile: Giuseppe Guidetti Nome e Domicilio della tipografia: Stamperia s.c.r.l. Via Mantova 79/A, Parma Pubblicità: Edicta p.s.c.a r.l. - Via Torrente Termina 3/B, Parma - tel 0521.251848 Progetto e impaginazione: www.adv-re.com C M Y CM MY CY CMY K IL PAESE SOLIDALE Il programma di aiuti varato il 10 novembre Il Comune S i allarga il perimetro degli interventi di soccorso del Comune alle famiglie colpite dalla crisi economica, con i redditi falcidiati dal passaggio alla cassa integrazione o, ancor peggio, dalla perdita del lavoro. Il 1° aprile di quest’anno il Consiglio comunale, su proposta della Giunta, aveva deciso di stanziare un fondo di solidarietà di 50.000 euro, per consentire esenzioni o sconti sulle rette mensili di frequenza del nido e delle scuole comunali dell’infanzia. Gli aiuti, concessi a venti famiglie, ammontavano a fine ottobre a 8.497,64 euro. Fermi restan- Nuove misure anti–crisi per le famiglie in difficoltà Il voto del Consiglio comunale: favorevoli i gruppi consiliari “Insieme per Cavriago”, “Futuro per Cavriago”, “Pdl – Lega Nord”; astenuto “Cavriago Comune”. 15.000 euro in dotazione ai Servizi sociali per sostegni al pagamento di affitti e rate mensili dei mutui per l’acquisto della prima casa e per finanziare le spese dovute agli interessi per “microcredito” fino a 3.000 euro, concesso dalle banche convenzionate col comune. Fondo di 26.502 euro gestito da “CavriagoInfanzia”: in primo luogo per esenzioni e riduzioni delle rette di frequenza di “nido” e scuole dell’infanzia, ma anche per sconti sulle tariffe della mensa e del trasporto degli alunni delle scuole elementari e medie inferiori, dell’abbonamento al treno e al bus per gli studenti delle Superiori. Le domande vanno presentate entro il 24 dicembre. 4 do questi sostegni al reddito delle famiglie in difficoltà, il 10 novembre il Consiglio comunale ha deliberato di utilizzare le risorse residue, 41.502,36 euro, anche per rispondere ad altre richieste di emergenza: affitti e rate mensili dei muti contratti per comprare la casa, spese relative agli interessi per le forme di “microcredito” concesso dalle banche convenzionate con il Comune, sconti sulle tariffe della mensa scolastica e del trasporto scolastico, dell’abbonamento ACT. C M Y CM MY CY CMY K Le domande di contributo Per chiedere e ottenere i contributi relativi a rette della mensa e del trasporto scolastico, abbonamento al bus e al treno degli studenti delle Superiori, affitto o rata mensile del mutuo per la casa occorrono questi requisiti: • Residenza anagrafica nel Comune di Cavriago. • Reddito IRPEF 2009 del nucleo familiare riferito all’anno 2008 non superiore a 46.000 euro. • Lavoratore dipendente con contratto a tempo indeterminato o determinato, compresi i contratti di collaborazione a progetto e i contratti di collaborazione coordinata e continuativa, in situazione di Cassa Integrazione, perdita del posto del lavoro, mobilità. Sono escluse le situazioni di perdita del posto di lavoro conseguenti a dimissioni volontarie, licenziamenti per giusta causa o giustificato motivo soggettivo, mancato superamento del periodo di prova. • Lavoratore autonomo che ha cessato l’attività a seguito della crisi economica e cancellato la propria posizione dal Registro specifico dell’attività svolta e dal Registro Imprese della Camera di Commercio. • Per entrambe le categorie di lavoratori la condizione deve Rette scolastiche: esenzioni e riduzioni Possono chiedere la riduzione o l’azzeramento delle rette scolastiche i lavoratori dipendenti con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato che si trovano nel corso del 2009 ad affrontare situazioni di cassa integrazione o perdita del posto di lavoro. Sono equiparati ai contratti di lavoro a tempo determinato i contratti di collaborazione a progetto (CO.CO.PRO.) e i contratti di collaborazione coordinata e continuativa (CO.CO.CO.) Le misure di riduzione o azzeramento delle rette scolastiche (nido e scuole dell’infanzia comunali, statali o privati), si applicano dall’1 gennaio 2009 al 31 dicembre 2009. Le famiglie che intendono chiedere il contributo devono presentare ogni mese la richiesta scritta all’ufficio Scuola dell’Azienda Speciale “CavriagoInfanzia” utilizzando l’apposito modulo a cui devono essere allegati alcuni documenti. risultare in essere non oltre il primo settembre 2009 e permanere fino al momento della presentazione della domanda. • Reddito familiare netto del mese di novembre 2009 non superiore a euro 1.780. È ammessa a contributo la spesa sostenuta dal 1° settembre 2009 al 30 novembre 2009. Nel bando pubblico del Comune sono indicati i criteri di accesso, scadenza e modalità di presentazione delle domande. Le domande di contributo si presentano, entro il 24 dicembre 2009, a: • Ufficio Scuola dell’Azienda Speciale “CavriagoInfanzia” (in municipio, Piazza G. Dossetti, 1) • Sportello Sociale del Settore Sicurezza Sociale (in via Aspromonte 2, presso la Casa protetta comunale) Il modulo per la domanda può essere ritirato in questi uffici o a “ComuneInforma” o scaricato dal sito del Comune www.comune.cavriago.re.it. E il welfare municipale dà una mano Oltre alle misure per ammortizzare gli effetti della recessione, c’è il welfare municipale che è quotidianamente in campo per dare una mano a chi si trova in situazioni di difficoltà o disagio sociale. È lungo l’elenco degli interventi dei Servizi sociali del Comune a contrasto delle povertà vecchie e nuove e dell’emarginazione sociale: fondo a sostegno degli affitti, assegni di maternità e al nucleo familiare, assegni di cura agli anziani e agli handicappati, contributi economici ad anziani e adulti, contributi a famiglie con minori e a nuclei con handicap, contributo peri servizio acqua e gas, borse lavori adulti e handicap,. Integrazione rette casa protetta e servizi agli anziani, esenzioni tassa rifiuti, buoni pasto per la mensa scolastica, interventi a copertura dei costi di rette e trasporto scolastico, contributi a famiglie affidatarie, contributo a copertura di morosità ERP, microprestiti, agevolazioni con family card, bonus sociale energia, contributi a famiglie numerose, pacchi della solidarietà al Banco alimentare. 5 I contributi economici e assistenziali a sostegno delle persone e delle famiglie provengono in parte dal bilancio del Comune e in parte da fondi di Regione, Stato, Enia. Le nostre assistenti sociali esaminano, caso per caso, condizioni e requisiti per l’assegnazione dei contributi attenendosi ai criteri stabiliti dal regolamento comunale o da norme regionali. La concessione dei contributi è sempre subordinata a una valutazione socioeconomica del nucleo familiare, e prevede l’adesione ad un “contratto” o ad un progetto di aiuto o sostegno concordato insieme. C M Y CM MY CY CMY K IN PRIMO PIANO La Giunta ha deliberato, su mandato del Consiglio comunale In Comune il registro dei Ogni cittadino maggiorenne residente a Cavriago può sottoscrivere la “Dichiarazione di volontà anticipata per i trattamenti sanitari”, utilizzando l’apposito modulo predisposto dal Comune, farla controfirmare da una persona di sua fiducia e registrarla in Municipio. L’iscrizione ha lo scopo di garantire la certezza della data di presentazione dell’atto e la fonte di provenienza. Una busta sigillata, contenente il biotestamento, viene consegnata al fiduciario, che la custodisce. Al testatore si rilascia copia dell’autodichiarazione, in cui attesta di aver compilato e sottoscritto il biotestamento, come ricevuta di avvenuta consegna dell’atto. Si possono sempre modificare o revocare le volontà a suo tempo espresse. avriago è il primo Comune reggiano ad adottare il registro dei testamenti biologici. Il 29 ottobre la Giunta ha deliberato di istituirlo, su mandato del Consiglio comunale. L’assemblea, nella seduta del 24 settembre, aveva approvato - su proposta di Luca Ficarelli ed Enrica Testa, rispettivamente capogruppo di “Cavriago Comune” e “Insieme per Cavriago” - il testo di una mozione che impegnava la Giunta a svolgere gli adempimenti necessari ad istituire un “registro che C 6 raccolga le dichiarazioni di volontà anticipata per i trattamenti sanitari”. Alla votazione avevano partecipato tredici consiglieri. Undici i voti a favore, espressi dal gruppo di maggioranza, con l’astensione di Paolo Burani e Sonia Borrelli; 1 voto contrario del capogruppo di “Futuro per Cavriago”, Tommaso Cavezza. Assenti il capogruppo Ivaldo Casali e il dottor Sergio Leoni, rappresentanti di Popolo della Libertà – Lega Nord, che avevano lasciato la sala civica in precedenza, in segno di protesta per le osservazioni del- C l’assessore Tutino su un tema non attinente l’argomento della discussione. Nel dibattito che aveva preceduto la deliberazione erano intervenuti i consiglieri Luca Ficarelli, Sergio Leoni, Mirko Tutino, Paolo Burani, Davide Farella, GianLuca Berciotti, Tommaso Cavezza, Sara Poli. Ii testo degli interventi si può leggere sul sito Internet del Comune www.comune.cavriago.re,it (cliccare su “Delibere di Consiglio” in SERVIZI ON LINE, > anno 2009 > seduta del 24.09.2009). Il problema L’articolo 32 della Costituzione stabilisce che: “nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge” e che “la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. Questa norma costituzionale configura per tutti i cittadini quello che i giuristi definiscono un “diritto perfetto”, che cioè non ha bisogno di leggi applicative per essere esercitato. Parimenti, l’art 13 della Costituzione afferma che “la libertà personale è inviolabile”, rafforzando il riconoscimento alla libertà e M Y CM MY indipendenza dell’individuo nelle scelte personali che lo riguardano. Tuttavia, il problema si pone - come dimostrato dalla drammatica vicenda di Eluana Englaro - nei casi in cui per diverse ragioni il malato perda la capacità di esprimere la propria volontà di rifiutare determinate terapie. Per questo motivo è necessario approvare una legge che stabilisca in modo chiaro le modalità di redazione e di registrazione del testamento biologico e di nomina del fiduciario, così che ciascuno possa dichiarare, ora per allora, la propria volontà circa le terapie da accettare o rifiutare in situazioni come quella descritta, vincolando i medici ad attenersi alla volontà così espressa. (dalla proposta di istituzione del registro comunale dei testamenti biologici presentata al Consiglio comunale dai gruppi consiliari “Insieme per Cavriago e “Cavriago Comune”) Che cos’è Il TESTAMENTO BIOLOGICO (o dichiarazione anticipata di trattamento) è “l'espressione della volontà da parte di una persona (Dichiarante), fornita in condizioni di lucidità CY CMY K mentale, in merito alle terapie che intende o non intende accettare nell'eventualità che dovesse trovarsi nella condizione di incapacità di esprimere il proprio diritto di acconsentire o non acconsentire alle cure proposte per malattie o lesioni traumatiche cerebrali irreversibili o invalidanti, malattie che costringano a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali che impediscano una normale vita di relazione”. Il REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI DI AVVENUTA PREDISPOSIZIONE DEL TESTAMENTO BIOLOGICO è il “Registro tenuto dal Comune che riporta il numero progressivo delle dichiarazioni di testamento biologico e l’elenco dei soggetti dichiaranti e dei fiduciari presso cui viene depositato il testamento biologico”. (Le definizioni sono comprese nel testo della delibera della Giunta comunale n° 117 del 29 ottobre 2009 in tema di “Istituzione del registro per la raccolta delle dichiarazioni relative alla avvenuta compilazione del testamento biologico. Determinazioni e procedure”) Registrazione: che fare? “Io sottoscritto… nel pieno delle mie facoltà mentali, in totale libertà di scelta, dispongo quanto segue in merito alle decisioni da assumere nel caso necessiti di cure mediche…”. 1 il testamento biologico deve essere compilato e firmato in almeno sette copie utilizzando esclusivamente il modulo predisposto dal Comune. 2 il dichiarante, per consegnare il proprio testamento, prende appuntamento in Municipio con il funzionario incaricato (dottor Erio Zafferri – tel. 0522 373416). 3 Il dichiarante deve andare in Municipio con il fiduciario (colui che – se il testatore diventi incapace di comunicare coi medici deve dare fedele esecuzione alla volontà del dichiarante) con il testamento gia redatto in sette copie originali, firmate dall’interessato e dal fiduciario e inserite, ognuna, in busta sigillata con le fotocopie dei documenti di identità validi dei firmatari. 4 Il testatore (chi fa testamento) e il proprio fiduciario devono sottoscrivere una “dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà”; il primo per dare atto che ha compilato e firmato il proprio testamento biologico, il secondo per attestare di averlo controfirmato. Entrambe le dichiarazioni sono inserite dal funzionario comunale con le buste sigillate contenenti il biotestamemnto in altrettante buste più grandi anch’esse sigillate. 5 Ognuna della buste – tanto le piccole quanto le grandi – sono contrassegnate con lo stesso numero progressivo che sarà annotato nel registro dei testamenti biologici tenuto dal Comune. Sul registro si annotano pure i riferimenti al luogo dove il testamento è depositato (l’indirizzo del fiduciario). 6 Una busta è consegnata al fiduciario perché la custodica, Le altre buste sigillate si trasmettono rispettivamente al Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali affinché la dichiarazione venga inserita nella tessera sanitaria del testatore; all’Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale, all’Assessorato Regionale alla Sanità della Regione Emilia Romagna, all’ASL perché istuitiscano un registro provvisorio dei testamenti biologici; al medico di famiglia del Dichiarante affinché ne tenga debito conto in ogni momento del percorso medicoassistenziale della persona che ha espresso la volontà. 7 Al testatore si rilascia una copia della dichiarazione, come ricevuta di avvenuta consegna del testamento biologico. 8 in ogni momento è possibile modificare o revocare le volontà a suo tempo espresse. 7 C M Y CM MY CY CMY K IN PRIMO PIANO I RISULTATI DI UNO STUDIO DEI TECNICI DELLA BONIFICA BENTIVOGLIO ENZA Sotto osservazione 97 chilometri di corsi d’acqua (di cui 57 “in trincea” e 25,5 “tombati”) per individuare potenziali rischi di esondazione. La diagnosi: Canale d’Enza, Rio di Cavriago, Fossa e Fossetta della torretta “mantenuti nel loro migliore stato di efficienza idraulica”. Nella zona nord di Cavriago eventuali situazioni critiche risolvibili con una “diffusa e capillare attività di manutenzione ordinaria” e “modeste opere di manutenzione straordinaria” orrenti, cavi, rii, canali, fosse, fossette, fossi … Non c’è solo lo storico Rio, che un tempo segnava il confine tra i ducati di Parma e Modena, e la “Barilona”, lo stagno creato dal torrente che era la piscina dei cavriaghesi. È lunga quasi 97 chilometri la rete idrografica scolante fotografata nel corso dello “Studio sul rischio idraulico nel territorio comunale di Cavriago” dagli esperti del Consorzio della Bonifica Bentivoglio Enza. I tecnici, tra l’altro, hanno censito 91 manufatti presenti sulla rete: 55 ponti o più propriamente attraversamenti stradali, 23 tubazioni, 13 opere di diverso tipo che interferiscono con i corsi d’acqua (intersezioni con pubblici servizi, chiaviche, griglie). Per ciascuno è stata valutata l’affidabilità idraulica. L’attenzione dei tecnici si è appuntata su 22 manufatti ritenuti importanti, per dimensioni e vicinanza alle aree urbanizzate, per il funzionamento della rete idrografica; dieci sono da tenere sotto osservazione perché considerati a (potenziale) rischio. Ma, tutto sommato, il livello di sicurezza idraulica del territorio è da considerarsi buono. Urbanizzazione e crescente intensità delle piogge possono causare qualche problema di tenuta dei manufatti idraulici in zone circoscritte del territorio, risolvibile con opere di manutenzione straordinaria. T La diagnosi degli esperti “ … I corsi d’acqua che introducono potenzialmente i maggiori rischi per la popolazione sono in gestione al consorzio di bonifica (Canale d’Enza, Rio di Cavriago, Fossa e Fossetta 8 della torretta) e mantenuti nel loro migliore stato di efficienza idraulica. Si desidera comunque rimarcare che alcuni interventi di tombamento, nella parte nord del territorio comunale, di estesi tratti di corsi d’acqua (per la verità di minore importanza) hanno indebolito l’assetto scolante di talune parti del territorio … Nella zona indicata, i fenomeni alluvionali sono in parte attenuati da una buona permeabilità del suolo. È opportuno prevedere una diffusa e capillare attività di manutenzione ordinaria su una buona parte della rete scolante posta sempre nella zona nord del territorio comunale e la programmazione di modeste opere di manutenzione straordinaria tese all’incremento dell’efficienza delle infrastrutture esistenti …”. C M Y CM MY CY CMY K EDILIZIA CONVENZIONATA OPERAZIONE PRIMA CASA NEL NUOVO QUARTIERE DI RONCAGLIO 34 alloggi a prezzi ridotti, con possibilità di mutuo agevolato regolarmente come dipendenti o autonomi, residenti a Cavriago da almeno due anni alla data di pubblicazione del bando. Chi si avvale del mutuo non deve possedere (o avere un diritto di usufrutto o di abitazione) un alloggio nel territorio della Regione Emilia Romagana. Chi non si avvale del mutuo, invece, non deve possedere o avere un diritto di superficie, usufrutto, uso o abitazione di un alloggio o di un terreno edificabile sul territorio del Comune di Cavriago. Ulteriori informazioni circa criteri Il Comune bandisce il concorso pubblico per l’assegnazione. Il costo di base: 1.650 euro il metro quadrato (più IVA). Le domande in bollo devono arrivare entro le ore 12 del 16 dicembre 2009 all’ufficio Protocollo del Comune. Si possono consegnare a mano o inviare per raccomandata con ricevuta di ritorno. Chi vuole può pagare l’appartamento con mutuo a tasso agevolato fino all’importo di 100.000 euro (di cui 50.000 senza interessi). Gli acquirenti, tra l’altro, devono risiedere a Cavriago da almeno due anni; non possedere un’abitazione o una sua quota nel territorio regionale, se vogliono avvalersi del mutuo; non possedere un’abitazione o un terreno edificabile nel territorio comunale, se non optano per il mutuo. I l Comune di Cavriago bandisce un concorso pubblico per la vendita a prezzi convenzionati di 34 alloggi che sorgeranno nel nuovo quartiere di Roncaglio. Il nuovo ambito urbanistico di 73.000 metri quadrati ospiterà, oltre alla nuova scuola dell’infanzia, 162 alloggi, il 20 % dei quali (costruiti su una superficie edificabile di circa 3.000 metri quadrati) vengono ceduti – in base all’accordo di pianificazione tra il Comune e l’impresa costruttrice – a prezzi inferiori a quelli praticati sul mercato. Il prezzo di vendita degli alloggi è fissato a 1.650 euro il metro quadrato (alla data dell’1 gennaio 2007) con l’aggiunta dell’IVA. Gli alloggi, volendo, si possono pagare con un mutuo a tasso agevolato fino a 100.000 euro, metà dei quali a tasso zero, grazie al “fondo di rotazione” previsto dal programma di edilizia agevolata della Regione istituito per abbattere fino al 50 % il costo degli interessi. Possono concorrere all’assegnazione degli alloggi i cittadini italiani o di uno stato dell’Unione europea e i cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo o con regolare permesso di soggiorno almeno biennale e che lavorino 9 e “titoli di precedenza” nell’assegnazione degli alloggi sono segnalati nel testo del bando pubblico consultabile e scaricabile dal sito www.comune.cavriago.re.it. Le domande di alloggio, in bollo, devono arrivare entro le ore 12 del 16 dicembre 2009 all’ufficio Protocollo del Comune; si possono consegnare a mano o inviare per raccomandata con ricevuta di ritorno. Le richieste devono essere compilate solo utilizzando il modulo predisposto dal Comune, scaricabile da www.comune.cavriago.re.it e distribuito all’ufficio ComuneInforma , in municipio, aperto tutti i giorni, dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle 13.30 e dal lunedì al venerdì dalle ore 17 alle 19. C M Y CM MY CY CMY K VOLONTARIATO OPERAZIONE VERITÀ: I VOLONTARI SCRIVONO A “PAESE NOSTRO” Avis, Struttura, Circolo Area Feste: “Ci auguriamo che queste nostre righe possano porre fine alle dicerie che circolano da qualche tempo in paese, forse dovute a disinformazione o a tornaconti personali di chi le mette in giro. Vogliamo in questo modo tutelare il buon nome dell’AVIS e in special modo dei suoi volontari e di tutto il volontariato in generale. L’Avis, l’Avis Struttura, il Circolo Area Feste sono gestiti gratuitamente e senza nessun tornaconto dal volontariato. Tutto quello che è stato, che viene e verrà fatto è per il paese e per la cittadinanza di Cavriago. La Struttura resterà al Comune di Cavriago”. A vis - Struttura area feste - Circolo Area Feste. Vorremmo fare un po’ di chiarezza, spiegando come sono nati questi nomi e con quali fini. AVIS Innanzitutto quello dell’AVIS è il gruppo di volontariato più numeroso che esiste in paese. Siamo circa 500 donatori iscritti e 150 volontari impegnati nelle attività di prelievo e nelle iniziative ricreative sociali. La nostra collaborazione è GRATUITA, nessun rimborso spese (neanche per i carburanti). La sezione AVIS di Cavriago è nata circa 25 anni fa (18 marzo 1985 )in una fredda serata di inizio primavera in un paese come Cavriago, dove le donazioni del sangue venivano fatte sul carrozzone mobile e non esisteva ancora una sede fissa dell’AVIS. A distanza di alcuni mesi oltre all’attività di prelievo, per farsi meglio conoscere in paese, i volontari hanno iniziato ad organizzare feste (la 1ª Festa in Piazza Zanti). Iniziative poi ripetute negli anni a seguire, vagando dall’asilo alle piazze, all’area “Gran Pino”, e per ultimo all‘area “Ex Salumificio L’Emiliano” messa gratuita- 10 C mente a disposizione per alcuni anni dalla ditta Solimè. Dopo la “ Festa Estate” 2004, non avendo più la certezza di potere utilizzare quest’ultima area, visto che il desiderio dei volontari era quello di non interrompere queste iniziative ricreative, ci si è rivolti al Comune per chiedere un’area dove poterci definitivamente collocare. Gli incontri con associazioni di volontariato, gruppi, partiti e Comune sono stati parecchi e l’area che poteva essere messa a disposizione per potere realizzare una struttura fissa per tutte le INIZIATIVE DEL PAESE è l’attuale, adiacente al Parco dello Sport. L’AVIS, promotrice di questo progetto, si e’ fatta carico di portare avanti la costruzione della struttura e la gestione della stessa (come da convenzione fatta con il Comune) per 35 anni. Ed è nata così la “STRUTTURA AREA FESTE”. Se ben ricordate, erano tanti i nomi di quelli che appoggiavano il “PROGETTO”, apparsi sul cartello rimasto per tanto tempo esposto in Piazza Zanti. M Y CM MY CY CMY K Purtroppo quelli che hanno dato un loro contributo finanziario sono stati pochissimi (8 su 28). La cifra raccolta è stata di euro 126.450,00, di cui euro 99.700,00 di AVIS Cavriago. Il progetto presentato alle aziende di Cavriago e alla cittadinanza, con una lettera inviata a domicilio, ha raccolto il contributo di 16 aziende e di un discreto numero di famiglie. Ecco chi ha contribuito: • AVIS Comunale CAVRIAGO • 7 Associazioni/gruppi/partiti di Cavriago • 16 piccole /medie aziende di Cavriago • AVIS Provinciale di REGGIO EMILIA • Anonimo • Iniziative di AVIS Cavriago/Ass.Sportive • Associazioni di Volontariato • in occasione Fiere e 25 Aprile • Famiglie di Cavriago euro 99.700,00 euro 26.750,00 euro 18.198,00 euro 15.000,00 euro 60.000,00 euro 10.476,82 euro 4.500,00 Il Comune nel 2008 ha erogato un contributo pari ad euro 30.000,00 per impianti, allacciamenti effettuati nel 2005 fuori progetto, ma indispensabili per il funzionamento. Per potere utilizzare la struttura in qualsiasi momento dell’anno si sono dovuti portare a termine dei lavori che avrebbero dovuto essere fatti nel tempo e si è anche allestito uno spazio per il gruppo SDK JUDO, su richiesta del Comune (costo dell’allestimento euro 47.500,00). SDK JUDO paga al Circolo un affitto e le spese per l’utilizzo. Nonostante che AVIS abbia messo a disposizione della struttura tutte le attrezzature che utilizzava nelle sue feste - sedie, tavoli, attrezzature di cucina, box vari ha dovuto sostenere altre spese comprese quelle per costruire la pista polivalente. Per la realizzazione della struttura e della pista polivalente sono stati spesi ben 392.700,00 euro (357.000,00 + 35.700,00 di Iva al10% ai quali si aggiunge la spesa per l’acquisto della cucina: euro 13.623,57 (12.385,06 + 1.238,51 di Iva). Per la scarsa risposta alla sottoscrizione da parte delle maggiori aziende di Cavriago, alcuni volontari si sono impegnati a garantire con mezzi propri due finanziamenti presso la Banca Reggiana di Reggio Emilia: 1° finanziamento euro 125.000,00+ interessi scadenza 2015 2° finanziamento euro 100.000,00+ interessi scadenza 2016 Attualmente restano debiti per mutui verso banche per circa euro 150.000,00 più gli interessi e AVIS Struttura paga mensilmente delle rate di circa euro 2.200,00 oltre ad una rimanenza a saldo verso il costruttore . AVIS è un’associazione di volontariato ONLUS, il cui scopo principale è quello di promuovere e raccogliere sangue per far fronte alle esigenze del Centro trasfusionale, e non può, oltre alle proprie feste, fare tante altre iniziative socio - ricreative e pertanto viene fondato presso la Struttura Il “ CIRCOLO AREA FESTE” Viene fatta una convenzione tra Circolo e AVIS Struttura nella quale il Circolo gestisce ogni attività pagando all’AVIS Struttura un importo annuo di euro 30.000,00, più le utenze, vigilanza, depurazione. Il Circolo affitta la struttura dell’AREA FESTE, con o senza cucina, come previsto nella convenzione con il Comune, e quello che incassa lo utilizza per pagare mensilmente euro 2.500,00 al conto della struttura oltre alle altre spese, per acquistare nuove attrezzature. I volontari che prestano la loro attività presso il Circolo lo fanno – ripetiamoGRATUITAMENTE e sono anche collaboratori di AVIS. 11 C M Y CM MY CY CMY K È QUI LA FESTA L’evento clou il Mercatino nel giorno dell’Immacolata Natale a Cavriago Nel mondo del volontariato cavriaghese, alle associazioni che promuovono e organizzano attività di solidarietà sociale si affiancano cittadini che, autonomamente o in collaborazione con enti e istituzioni, danno un contributo volontario “personale” alla vita della comunità, pur senza far parte di gruppi organizzati. È stato istituito un Registro dei volontari, a cui ogni cittadino che desideri svolgere attività individuali di volontariato è tenuto a iscriversi. A artedì 8 dicembre ritorna in piazza Zanti e via Repubblica, dalle 9 alle 19, “Il Natale dell’artigiano”, mercatino di artigianato artistico e specialità golose. È l’evento clou del Natale a Cavriago. Sulle settanta bancarelle troverete un’ampia gamma di oggetti di artigianato artistico di alta qualità. Alcune chicche: decorazioni natalizie, gatti di stoffa, sciarpe e scialli di lana, bigiotteria, oggetti in legno, oppure decorati con decoupage pittorico, saponi e prodotti naturali, lampade e candele, oggetti di vetro soffiato realizzati su richiesta e di pasta di mais, ceramica raku, .... tutto rigorosamente realizzato a mano. Tre spazi sono riservati al Gruppo genitori “la Rondine”, alla Croce Arancione, alla Croce Rossa e alla Casa protetta comunale di Cavriago, che proporrà, oltre ad oggetti e decorazioni natalizie, marmellate e liquori della nonna, biscotti, concia per arrosti. M La mostra mercato dei nonni proseguirà in via Aspromonte,2 per tutto il periodo delle Feste. Sul selciato antistante il Centro culturale, gli alpini di Cavriago allestiscono la cucina da campo per la vendita di caldarroste e vin brulé. Sono previsti inoltre alcuni “angoli golosi” con banchetti per l’assaggio e la vendita delle spongate artigianali, spezie e dolci natalizi, tè abbinato al cioccolato fondente. 12 C Il cartellone della ludoteca “Tempoperso” • Lunedì 30 novembre, ore 16.30 BASTONCINI DI ZUCCHERO 1 Modelliamo le decorazioni per l’albero di Natale • Martedì 1 dicembre, ore 16.30 TORNEO A COPPIE DI GRUVIERA • Mercoledì 2 dicembre, ore 16.30 BASTONCINI DI ZUCCHERO 2 Decoriamo ciò che abbiamo costruito per l’albero di Natale • Sabato 5 dicembre, ore 16.30 CARAMELLE SULL’ALBERO Costruzione di decorazioni per l’albero di Natale • Lunedì 7 dicembre, ore 16.30 ADDOBBIAMO L’ALBERO DI NATALE DELLA LUDOTECA • Martedì 9 dicembre, ore 16.15 ASPETTANDO SANTA LUCIA Animazione di Natale in Ludoteca • Sabato 12 dicembre, ore 10.30 CANDY Chi sarà il più veloce si aggiudicherà tutte le caramelle! • Lunedì 14 dicembre, ore 16.30 TOMBOLA Un classico gioco natalizio per tutti • Martedì 15 dicembre, ore 16.30 ALBERI NEI CONI Costruiamo piccoli alberi di Natale da mettere sul comodino • Mercoledì 16 dicembre, ore 16.30 MERCANTE IN FIERA Il gioco di carte della tradizione • Sabato 19 dicembre, ore 10.30 ALBERI NEI CONI Costruiamo piccoli alberi di Natale da mettere sul comodino • Lunedì 21 dicembre, ore 16.30 ADDOBBI DI RAME SBALZATO Costruzione di decorazioni per l’albero di Natale Per informazioni: tel. 0522 371050 - [email protected] “Fiabe a merenda” in Biblioteca Narrazioni per i bambini dai 3 ai 6 anni. Per partecipare è necessario prenotarsi: Biblioteca Comunale Piazza Zanti, 4 • Sabato 28 novembre, ore 16.30 Alessandra Baschieri e Gianluca Magnani presentano “Nella stamberga dei briganti”: prendendo spunto dal libro “I tre briganti” di Tomi Ungerer, verranno narrate altre storie scritte e illustrate dall’autore. M Y CM MY CY CMY K • Sabato 5 dicembre, ore 16.30 Chiara Marinoni propone “Buffi e strani personaggi… aspettando il Natale”, storie in cui si potranno incontrare personaggi strani come animali parlanti, gnomi generosi, ma anche regine dal cuore di ghiaccio. • Sabato 12 dicembre, ore 16.30 Marco Bertarini con “Perché Babbo Natale è vestito di rosso?”: un’indagine sui tanti perché che circondano il Natale, alla ricerca di qualche risposta frugando tra leggende e divertenti racconti. • Venerdì 18 dicembre, ore 16.30 Monica Morini presenta “Racconti sotto l’albero”, fiabe di Andersen, Grimm e Rodari che affondano nella tradizione e nella fantasia dei contemporanei. All’Area Feste Avis • Sabato 12 dicembre, ore 20.00 FESTA DEGLI AUGURI • GIOVEDì 31 dicembre, ore 20.00 SAN SILVESTRO INSIEME Alla Casa protetta • Dal 9 dicembre al 7 gennaio mostra mercato di oggetti e decorazioni natalizie, marmellate e liquori della nonna, biscotti, concia per arrosti • 10 dicembre I bambini della scuola materna “ BASSETTA” partecipano alla alla Tombola • 13 dicembre distribuzione dei regali di Santa Lucia agli ospiti della Casa Protetta. Nel pomeriggio lettura di poesie natalizie. • 15 dicembre Alunni della scuola elementare “De Amicis” al laboratorio sul Natale • 17 dicembre Cena di Natale aperta alle associazioni di volontariato, ai parenti e a quanti collaborano con i Servizi sociali Auguri Un particolare ringraziamento a Menozzi Angela e Roberto per la loro disponibilità e ospitalità in occasione della festa organizzata nel mese di luglio 2009 al Parco del Rio di Cavriago dall’Associazione Gruppo Genitori “La Rondine” di Cavriago “Sogno di una notte di mezza estate - 6ª edizione. Un sentito ringraziamento anche a tutte quelle persone che hanno collaborato alla buona riuscita della festa, ai volontari, ai collaboratori e agli sponsor. Cogliamo l’occasione per augurare a tutti voi buone feste e felice anno nuovo. Il Gruppo Genitori “La Rondine 13 C M Y CM MY CY CMY K SERVIZI PER L’INFANZIA Azienda “CavriagoInfanzia”: missione compiuta C inque insegnanti sono stati assunti a tempo indeterminato nel mese di agosto, in vista dell’apertura dell’anno scolastico 2009 – 1010, da CavriagoInfanzia, l’azienda speciale del Comune di Cavriago che gestisce l’asilo nido, le due scuole dell’infanzia, il Centro bambini con gli annessi servizi per i ragazzi delle elementari e delle medie. Oggi i dodici educatori del “nido” sono tutti in pianta stabile, a tempo indeterminato. Dei 20 insegnanti delle scuole dell’infanzia, diciotto sono a tempo indeterminato; due, compreso il docente di religione cattolica, a tempo determinato e a part time. Questi ultimi sono le due “eccezioni” che confermano la regola dell’assunzione stabile per 41 dei 43 dipendenti di CavriagoInfanzia, la quale si avvale anche delle collaborazioni professionali del coordinatore pedagogico e di un atelierista part time. Soltanto i cosiddetti “servizi aggiuntivi” sono appaltati a una società privata. Si tratta di una cooperativa sociale da cui dipendono gli addetti alla pulizia e al riassetto dei locali, gli educatori di supporto ai bambini diversamente abili e il personale addetto al “tempo lungo”, al “tempo estivo” e al “Centro bambini”. Il servizio educativo è uno dei pochi servizi comunali a pianta organica completa. Ciò conferma che il Comune di Cavriago – nonostante la drastica riduzione delle risorse trasferite dallo Stato che si ritira dalla sanità, dalla scuola, dal welfare e dalla politica di sostegno alle famiglie, soccorse invece dai Comuni – mantiene la parola data circa la scelta della gestione pubblica delle sue scuole e degli altri servizi all’infanzia e investe nuove risorse per migliorarli e ridare slancio al progetto educativo. A proposito di promesse mantenute, la stabilizzazione del personale addetto ai servizi scolastici, in particolare degli insegnanti, e il conseguente inquadramento con un contratto di lavoro pubblico, è sempre stata considerata dall’Amministrazione comunale la condizione necessaria per garantire la continuità del progetto educativo e l’ampliamento del ventaglio delle prestazioni dei servizi educativi, ordinari e aggiuntivi, e rispondere alle esigenze delle famiglie alle prese con l’organizzazione dei tempi di vita e di lavoro. Ecco gli indirizzi programmatici che hanno guidato il Comune nella scelta di istituire l’azienda speciale CavriagoInfanzia. Nel giugno del 2008, a fine anno scolastico, oltre il 40 % delle insegnanti degli asili dipendeva da una cooperativa; dal settembre del 2008, da quando CavriagoInfanzia è diventata operativa, tutte le insegnanti di seLa foto è tratta dalla “Carta dei Servizi Comunali dell’Infanzia” zione hanno un contratto a cura del Coordinamento Politiche educative Val d’Enza 2009 di tipo pubblico. Con l’istituzione dell’azienda speciale, il Comune ha riaffermato il • 1 insegnante di scuola d’infanzia a principio della gestione pubblica del nido tempo determinato part – time e delle scuole per l’infanzia, a fondamento • 1 atelierista part time a tempo indeterminato e garanzia della qualità dei servizi. • 1 insegnante di religione cattolica per scuola d’infanzia a tempo determinato Il personale part – time • 1 direttore • 5 amministrativi a tempo indeterminato • 4 operatori scolastici specializzati a tempo indeterminato (2 part – time) • 12 educatori di nido d’infanzia a tempo • 1 coordinatore pedagogico (collaborazione professionale) indeterminato (3 part – time) • 18 insegnanti di scuola d’infanzia a • 1 atelierista part time (collaborazione professionale) tempo indeterminato (5 part – time) 15 C M Y CM MY CY CMY K SERVIZI PER L’INFANZIA 295 bambini frequentano gli asili comunali posti assegnati con criteri chiari e oggettivi ettantotto al “nido”, 217 alle scuole dell’infanzia: sono 295 i bimbi, dai neonati a quelli che si preparano ad andare alle scuole elementari, ospiti degli asili del Comune di Cavriago. I numeri sono importanti. Sarebbe bene, qualche volta, ricordarsi che hanno un valore, indicano una quantità determinata, rendono conto di una realtà. Nel nostro caso: della dimensione di un impegno quotidiano dell’Amministrazione comunale, di uno sforzo per offrire un servizio alle famiglie e creare le condizioni per l’esercizio del diritto allo studio dei più piccoli. Ed è un diritto che va tutelato, anzi (ri)conquistato giorno per giorno. Un altro numero degno di nota: 217 famiglie hanno chiesto un posto nelle scuole dell’infanzia per i loro bambini, 217 domande sono state accolte, altrettanti piccoli sono entrati all’asilo. Soltanto 3 domande di accesso (peraltro S presentate oltre la scadenza prefissata) non sono state soddisfatte. La lista d’attesa è quasi azzerata, non c’è. Anche questo è un buon risultato, nella norma: perché si verifica da qualche anno, a Cavriago. Ma non è facile, né scontato. Quello di difendere e rilanciare la gestione pubblica dell’istruzione per i cittadini più piccoli, mantenere e consolidare i servizi per l’infanzia è un obiettivo del Comune di Cavriago: le condizioni per raggiungerlo vanno create, garantite. L’accesso al “nido” La lista d’attesa c’è, invece, al “nido”, dove tutti i posti disponibili (78) sono occupati e le domande di 25 famiglie purtroppo non sono state soddisfatte. Non è un problema soltanto di Cavriago; lungi dal consolarci, ciò significa che la questione è complessa. I Comuni della Val d’Enza da tempo La foto è tratta dalla “Carta dei Servizi Comunali dell’Infanzia” a cura del Coordinamento Politiche educative Val d’Enza 2009 16 C stanno ragionando per trovare le soluzioni più efficaci, consapevoli però che possono fare affidamento su risorse scarse. Si parla di “micronidi”, per far fronte alle domande delle famiglie. Una sezione mista di asilo nido può essere “aggregata” alla nuova scuola dell’infanzia che sarà costruita nel nuovo quartiere di Roncaglio? Il progetto prevede una struttura edilizia modulare a semicerchio con uno spazioso atelier centrale della scuola immersa nel verde di un parco, che si presterebbe ad essere integrata con spazi aggiuntivi. Per ora, siamo alle ipotesi, niente di più. L’esame delle domande delle famiglie per stilare le graduatorie di accesso dei bambini alla scuola è una questione molto importante e delicata, quando il numero delle iscrizioni supera quello dei posti disponibili. I Comuni della Val d’Enza hanno concordato e unificato tempi, regole e criteri di attribuzione dei punteggi utili per stilare le graduatorie. Ci voleva una revisione degli indicatori sulle condizioni e i stili di vita delle famiglie, per fotografarne cambiamenti e nuovi bisogni, e mettere a punto un sistema di valutazione efficace. Nel caso del “nido” sono in genere decisive le “valutazioni delle situazioni lavorative” dei genitori. Se papà e mamma lavorano entrambi a tempo pieno, il bimbo ha più probabilità di accedere al servizio e, a parità di condizioni lavorative dei genitori, entrano in gioco le condizioni familiari (presenza – assenza – vicinanza del nonno o dei nonni). In generale bambini che non accedono al nido, di solito, hanno un genitore che non lavora. Y CM MY “Le Betulle”, nelle sezioni a tempo pieno e part time sono informati i genitori con la Guida all’iscrizione anno scolastico 2009 – 2010. Nell’opuscolo le regole sono spiegate in maniera dettagliata e semplice. Iscrivendo i loro figli alla scuola d’infanzia, papà e mamme sono al corrente dei criteri per l’assegnazione dei posti e dunque consapevoli che la loro richiesta potrebbe essere soddisfatta indistintamente in uno dei due plessi: “Le Betulle” “I Tigli” – centrale e via Bassetta. “Decidere d’ufficio” non significa né decidere arbitrariamente, né farlo in base alla nazionalità dei bambini o di uno dei genitori. La formazione delle classi - a cura della pedagogista e del personale amministrativo - avviene sulle base di un insieme di criteri: presenza equilibrata di maschi e femmine, presenza di bambini diversamente abili, presenza di fratelli nelle stessa scuola, richiesta di tempo lungo, parere del Servizio sociale per casi di fragilità, vicinanza della scuola all’abitazione. Si tratta di criteri oggettivi valutabili esclusivamente sulla base di competenze professionali adeguate, anche per la delicatezza dei dati “sensibili” trattati. Seguendo questi criteri oggettivi, nell’assegnazione dei posti possono verificarsi situazioni diverse tra loro: se quest’anno, ad esempio, nella scuola “I Tigli” di via del Cristo i bambini stranieri sono dodici e alla “Betulle” tre, l’anno scorso la stituazione era all’opposto: con 9 bambini stranieri alle “Betulle” e 7 ai “Tigli”. La possibilità di cambiare scuola (sempre che vi siano posti “liberati” e quindi disponibili) è contemplata dal regolamento e vi hanno fatto ricorso diverse famiglie nel corrente anno scolastico. “Chi vive le scuole sa bene che, nella gestione delle sezioni, - sottolinea Francesca Bedogni, assessore alla Pubblica La distribuzione Della decisione, prevista dal regolamento, di assegnare d’ufficio i posti disponibili nelle due scuole dell’infanzia, “I Tigli” e La situazione dei Servizi Comunali per l’Infanzia. SERVIZI plessi sezioni posti N. NIDO D'INFANZIA "LE BETULLE" Piazza Don Milani, 1 SCUOLA "LE BETULLE" Piazza Don Milani, 2 SCUOLA "I TIGLI" Via del Cristo, 10 SCUOLA "I TIGLI" Via Bassetta, 11 TOTALE M DOMANDE ACCOLTE femmine maschi CY CMY K Istruzione e presidente dell’azienda CaviagoInfanzia – i nostri operatori non si dedicano affatto con particolare attenzione ai bambini identificabili per cittadinanza, ma fanno un lavoro sorretto da indirizzi di carattere pedagogico che va a valorizzare ciascuna individualità salvaguardando le dinamiche e l’identità del gruppo nel suo complesso. Questo è il valore del progetto pedagogico che sta alla base delle nostre scuole, costruite sull’esperienza di decenni e sulle competenze specialistiche di chi ci lavora. Questo è il valore che difendiamo, perché patrimonio della collettività di Cavriago”. Per quanto riguarda le differenze tra le strutture, posto che gli standard educativi e il rispetto delle norme tecniche e di sicurezza degli edifici sono assolutamente omogenei, è indubbio che la scuola “Le Betulle” sia più moderna, seppur costruita nel 1975, delle altre sedi. La situazione cambierà con la costruzione della nuova scuola dell’infanzia a Roncaglio, dove si trasferiranno le sezioni de “I Tigli”. DOMANDE IN LISTA D'ATTESA Graduatorie Domande Definitive fuori termine 25 7 1 4 78 78 40 38 1 4 101 101 43 58 2 3 76 76 43 33 0 3 4 2 13 40 295 19 295 21 145 150 25 10 17 Totale 32 3 35 C M Y CM MY CY CMY K SERVIZI PER L’INFANZIA È tempo di rilanciare il patto tra il Comune e i genitori comunità educante si fonda sulla partecipazione delle famiglie Francesca Bedogni, assessore alla Pubblica istruzione e presidente dell’azienda speciale CavriagoInfanzia - è il valore aggiunto, che bisogna ritrovare e di cui oggi hanno bisogno i servizi educativi del Comune, che sono un patrimonio di tutti, perché passano di generazione in generazione. Per garantire la continuità del nostro progetto educativo ci vogliono risorse economiche ma anche risorse umane. I genitori devono mettersi in gioco. Il futuro del nostro progetto educativo si fonda su un patto di collaborazione tra gli amministratori pubblici (il Comune), gli insegnanti, le famiglie”. La scuola è una comunità educante in una città educante. Le scuole comunali devono fare rete, devono mettersi in relazione con le altre agenzie educative e con le forze sociali economiche della società civile. L’azienda speciale CavriagoInfanzia non è soltanto il braccio operativo del Comune nella gestione di nido e scuole dell’infanzia, ma anche l’ente che organizza i servizi educativi, progetta e realizza nuovi progetti che rendono effettivi i diritti allo studio, alla formazione, alla qualità della vita dei cittadini più piccoli e contribuisce in tal senso all’innalzamento della qualità del vivere di tutta la comunità. L’azienda – oltre che fare affidamento sul contributo finanziario del Comune - punta in futuro a reperire risorse aggiuntive sul territorio per promuovere nuovi progetti e interventi. Roncaglio: verso l’apertura del cantiere della nuova scuola dell’infanzia La foto è tratta dalla “Carta dei Servizi Comunali dell’Infanzia” a cura del Coordinamento Politiche educative Val d’Enza 2009 N ido e scuola dell’infanzia non sono un parcheggio dove si lasciano in custodia dei bambini, ma sono comunità educanti. Leggiamo nella Carta dei servizi dell’infanzia dei Comuni della Val d’Enza che “I servizi educativi … fondano le loro linee pedagogiche sull’idea di ‘partecipazione e corresponsabilità’. La collaborazione tra amministratori e genitori favorisce il buon funzionamento dei servizi e il miglioramento continuo degli standard qualitativi ….”. “La partecipazione dei genitori alla vita quotidiana della scuola, che da passiva si fa attiva nell’interesse dei propri figli, - secondo 18 Due milioni e mezzo di euro sono già stanziati per i lavori di costruzione della nuova scuola comunale dell’infanzia a Roncaglio. Il progettista preannuncia che il cantiere si aprirà nella primavera del 2010. Il grosso del finanziamento (un milione e mezzo di euro) figura tra le “dotazione territoriali” (compreso l’appezzamento di terra su cui sorgerà l’edificio) che l’impresa costruttrice della nuova area residenziale di Roncaglio si “obbliga” a concedere al Comune. L’altro milione di euro è messo a disposizione da SOFISER, come dotazione territoriale prevista dal piano di ampliamento della zona industriale di Corte Tegge. La nuova struttura assumerà le funzioni che oggi svolgono la scuola materna “I Tigli”, in via del Cristo, e la succursale di via Bassetta. La scuola di Roncaglio sarà al servizio della zona ovest di Cavriago, la scuola materna “Le Betulle” servirà la zona est del paese con evidenti vantaggi. La costruzione della scuola nell’area di espansione residenziale di Roncaglio darà impulso infatti alla riorganizzazione dei servizi educativi. L’edificio de “I tigli” (dal 1912 sede dell’asilo infantile poi della scuola dell’infanzia) diverrà parte integrante dell’Istituto Comprensivo “Don Dossetti”. C M Y CM MY CY CMY K DIARIO È stata firmata dal sindaco il 28 ottobre Ordinanza anti – prostituzione “a tutela della sicurezza urbana” Previste multe di 400 euro ai clienti I l sindaco ha emanato il 28 ottobre un’ordinanza in materia di “Contrasto alla prostituzione su strada e tutela della sicurezza urbana”, sulla base del decreto del ministro dell’Interno del 5 agosto 2008. Di recente, infatti, in alcune zone di Cavriago, sono stati rilevati fenomeni di prostituzione su strada, fenomeni che creano situazioni di disagio e un senso di insicurezza negli abitanti delle aree interessate. L’ordinanza prevede la multa di 400 euro per coloro che contrattano e concordano prestazioni sessuali a pagamento oppure si intrattengono (anche con la scusa di chiedere informazioni) con “soggetti che esercitano l’attività di meretricio su strada o che comunque – si legge nell’ordinanza - a causa dei loro atteggiamenti e comportamenti inequivocabili, manifestano l’intenzione di esercitare tale attività”. A maggior ragione è punibile anche chi contatta una prostituta a bordo della propria auto o ve la fa salire. Fanno ovviamente eccezione quanti vengono a contatto con le prostitute nell’attività di contrasto al fenomeno e di reinserimento sociale delle persone vittime della prostituzione. “I comportamenti messi in atto sia dalle prostitute che dai clienti – si legge nelle motivazioni del provvedimento firmato dal sindaco sono offensivi della pubblica decenza e del comune sentimento del pudore. Gli atteggiamenti degli interessati, il loro rumoroso vociare in ore dedicate al riposo notturno, la contrattazione ad alta voce delle prestazioni, i reiterati alterchi che spesso degenerano in risse, l’intralcio e un deflusso sicuro della circolazione automobilistica laddove il cliente si avvicini con la propria autovettura: tutto ciò ingenera nei cittadini una percezione di lesione delle comuni norme del vivere civile e ostacolo al mantenimento delle condizioni di vivibilità”. Gli operatori delle forze dell’ordine sono tenuti a informare le persone che esercitano la prostituzione della possibilità di avvalersi del “soggiorno per motivi di protezione sociale, nonché dell’esistenza e dell’attività svolta nel territorio del Comune di Reggio Emilia da operatori aderenti al progetto regionale “Oltre la strada”, al fine di usufruire degli interventi che lo stesso mette in atto a favore di questi soggetti”. Il testo dell’ordinanza è stato preventivamente comunicato al Prefetto di Reggio Emilia ed è stato trasmesso a Questura, comandi provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, alla Polizia provinciale e alla Polizia municipale. Circolazione: le regole anti - smog O cchio alle regole sulla limitazione parziale della circolazione che è bene rispettare per contribuire a ridurre le emissioni di gas di scarico dei veicoli e l’inquinamento atmosferico. •Fino al 31 marzo 2010, dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 18,30 (giorni festivi esclusi), non possono circolare i veicoli Euro 0 a benzina, i veicoli Euro 0 ed Euro 1 diesel, i veicoli commerciali "leggeri" (fino a 3,5 t.) Euro 1 diesel, i ciclomotori e motocicli Euro 0 a due tempi (anche con bollino blu). •Dal 7 gennaio al 31 marzo 2010, dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,30, non possono circolare i veicoli Euro 2 diesel, anche se provvisti di bollino blu. L’area soggetta alle limitazioni è il centro abitato di Cavriago, con riferimento in particolare alle strade di accesso: via Quercioli - via Guardanavona - via Bassetta - via Prativecchi - via Repubblica - via Ariosto - via Pianella - via Girondola - via Roncaglio - via Rivasi - via Torre. In questo ambito territoriale la circolazione è consentita solo sugli assi di attraversamento: strada provinciale n° 28 Reggio Emilia – Montecchio Emilia, strada provinciale n° 62 Pieve Modolena – Cavriago (via Prati Vecchi). Per ulteriori informazioni: consultare l'ordinanza del sindaco (è sul sito www.comune.cavriago.re.it); rivolgersi al Comando della Polizia Municipale Val d’Enza, tel. 0522 865.048 o a ComuneInforma tel. 0522 373 474. 21 C M Y CM MY CY CMY K INDAGINE I risultati delle verifiche svolte da Enìa per conto del Comune TIA, avvisi per regolarizzare la superficie soggetta a tariffa Con il gettito della tariffa di igiene ambientale, il Comune copre tutti i costi di raccolta, trasporto, smaltimento dei rifiuti. L’obiettivo è il recupero delle quote di evasione ed elusione della TIA nel quinquennio passato. conclusione di un’indagine promossa dal Comune per individuare eventuali casi di evasione ed elusione, diversi contribuenti stanno ricevendo da Enìa (che gestisce la riscossione delle fatture) la lettera in cui si segnalano eventuali irregolarità e si invitano gli interessati a porvi rimedio. Per quanto riguarda le utenze “domestiche”, la TIA (tariffa di igiene ambientale, più comunemente nota come A tariffa sui rifiuti) si calcola sulla base del numero di occupanti e della superficie dei locali occupati. Ed è precisamente sulla misura delle aree occupate che sono stati effettuati i controlli, mettendo a confronto i dati catastali con quelli in possesso di Enìa. In questo modo sono state riscontrate delle discordanze tra le dichiarazioni dell’utente e i dati conservati nell’archivio del Catasto. La capillarità dei controlli consente anche di individuare le evasioni totali: ad esempio i locali adibiti a garage non dichiarati. L’indagine ha riguardato anche le utenze “non domestiche”: negozi, uffici. La verifica dell’esattezza dei dati è stata affidata dal Comune ad Enìa, in base ad un accordo sottoscritto nel marzo scorso. Ora Enìa sta comunicando a famiglie e titolari di attività commerciali e produttive le irregolarità risultate dalle verifiche e provvederà a ridefinire le metrature e a recuperare la quota di tariffe evase od eluse nei cinque anni trascorsi, sulla base dell’importo della tariffa in vigore anno per anno, e senza l’applicazione di interessi di mora o sanzioni. Se l’utente non ritiene corretti i dati indicati nella lettera, può inviare ad Enìa, entro trenta giorni dalla data di ricevimento, copia delle planimetrie catastali dei locali, oppure telefonare al numero 0522 297977 (da lunedì a venerdì dalle 8,30 alle 13,30) per fissare un appuntamento. Eventuali chiarimenti possono essere richiesti anche via mail scrivendo a [email protected] o per fax al numero 0522 814726. Quella riguardante la tariffa sui rifiuti è la fase finale di un’operazione iniziata alcuni anni fa e organizzata dal Comune per fare emergere l’evasione / elusione fiscale e tariffaria. Il Municipio si è dotato, infatti, di un sistema informativo territoriale, ovvero una banca dati dove sono censiti e catalogati tutti gli edifici presenti sul territorio comunale. L’attribuzione della numerazione civica interna e la connessione con i riferimenti catastali, consente di incrociare e raffrontare i dati in possesso del Comune (anagrafe, concessioni edilizie, tributi, commercio) con quelli di altri enti come il Catasto ed Enìa. Ora è possibile conoscere di ogni unità immobiliare residenziale (appartamento, villetta, garage), commerciale (negozio, magazzino) o produttiva (laboratorio, capannone) i proprietari, gli utilizzatori, la storia edilizia, la consistenza e altre caratteristiche. Si tratta di informazioni utili alla pianificazione, gestione e controllo del territorio; con questo sistema, ad esempio, è possibile verificare il rispetto della pianificazione urbanistica adottata, controllare con maggiore efficacia le pratiche edilizie, verificare gli abusi edilizi, controllare l’evasione dei tributi sugli immobili, effettuare controlli di sicurezza. 22 C M Y CM MY CY CMY K DIARIO Il sindaco a proprietari e detentori “responsabili” del controllo degli animali Attenti ai cani: le nuove misure contro i rischi da aggressione P resenta alcune novità importanti l’ordinanza ministeriale sulla “tutela della incolumità pubblica dall’aggressione dei cani”, in vigore dal marzo scorso e valida per due anni. Il sindaco ha ritenuto giusto informarne i padroni degli animali, inviando loro una lettera. Il proprietario, infatti, è considerato nell’opera di prevenzione dei rischi da aggressione, “sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dell’animale e risponde, sia civilmente che penalmente, dei danni o lesioni a persone, animali e cose provocati dall’animale stesso”. Abolita la “lista nera” delle 17 razze canine più pericolose, in ossequio alla tesi che ogni cane potrebbe essere potenzialmente aggressivo, in quanto nessuna razza può considerarsi intrinsecamente e sicuramente innocua, i veterinari devono segnalare i singoli casi di morsicatura od aggressione all’Asl, per creare un registro dei cani potenzialmente pericolosi, i quali, nelle aree urbane o luoghi aperti al pubblico, devono essere sempre condotti al guinzaglio e con la museruola. I proprietari di cani “a rischio” devono stipulare un’apposita assicurazione. L’ordinanza prescrive al proprietario o detentore del cane (per ogni cane) di adottare alcune misure: • l’uso del guinzaglio, “sempre”, ad una misura non superiore a 1,50 metri nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico fatte salve le aree appositamente individuate dai Comuni (è dunque escluso ogni tipo di guinzaglio avvolgibile flexi) • il porto, “sempre”, della museruola (rigida o morbida) da applicare in caso di potenziale pericolo di ad• • il divieto di addestramento inteso ad esaltare l’aggressività dei cani e tutte le selezioni ed incroci con lo stesso fine • il divieto di ogni pratica di doping ed ogni intervento chirurgico destinato a modificare la morfologia del cane • il divieto di ogni forma di maltrattamento o di crudeltà nei riguardi del cane, sanzionabile penalmente (art. 727 codice penale) come avviene con l’uso del collare antiabbaio (elettrico) • le violazioni sono punite con multe fino a 500 euro, salvo che il fatto costituisca reato penalmente perseguibile. La legge stabilisce che maltrattare o abbandonare un animale è un reato penalmente perseguibile. La Polizia municipale effettuerà periodici controlli per verificare il rispetto delle nuove regole. Il DiscoBus fa tappa a Cavriago F a tappa a Cavriago il DiscoBus, servizio pubblico di trasporto notturno in vigore fino al 22 maggio per i ragazzi che nei weekend frequentano i locali da ballo. L'iniziativa è promossa dalla Provincia di Reggio Emilia in collaborazione con Act e con il coinvolgimento di Arci e gestori dei locali. Diverse le novità nei percorsi. Ogni sabato sera il DiscoBus della linea rosa (Canossa – Cella) si ferma a Cavriago oltre che a Canossa, San Polo d’Enza, Quattro Castella, Bibbiano, Barco, Corte Tegge e Cella. Una linea è dedicata a Cavriago (da Cella si possono raggiungere il “Calamita” e il “Nabab” anche dalla città). Il biglietto si acquista direttamente a bordo del bus, a 2,50 euro (andata e ritorno), scontati dai gestori dei locali. I locali raggiunti dal DiscoBus sono: Calamita e Nabab (linea rosa) , Fuego e Kiss (linea arancione), Fuori Orario, Drive inn, Sali e Tabacchi, Tunnel, Cenerentola-joia, Divina Commedia (linea blu) , Plastik club (linea rossa). Per informazioni: Reggio Emilia - tel. 0522/927663 www.actre.it - [email protected] oppure ComuneInforma (Comune di Cavriago) Tel. 0522/373 484, fax: 0522 575537 [email protected] 23 C M Y CM MY CY CMY K DIARIO Oro e Argento conquistati ai Giochi del Tricolore Vittorie olimpiche per la “Pallavolo Cavriaghese” Il plauso del Comune a dirigenti, atleti, famiglie Amministrazione comunale di Cavriago esprime la propria soddisfazione per lo straordinario successo ottenuto dall’Under 16 maschile di pallavolo, guidata dai tecnici Adriano Redaelli ed Erica Davoli, nelle fasi finali dei Giochi Sportivi Internazionali del Tricolore. Per la prima volta una squadra di Cavriago conquista una medaglia d’oro ai giochi olimpici. È il risultato dell’ottimo lavoro di preparazione svolto negli anni dalla Pallavolo Cavriaghese in ambito giovanile. Un risultato reso ancora più importante dall’affermazione strepitosa dell’Under 18 femminile con la conquista del secondo posto nella propria categoria. Le ragazze sono state sconfitte solamente nella finalissima disputata al PalaBigi dalle fortissime polacche del Bydgoszcz. L’ L’Amministrazione comunale ringrazia la società sportiva anzitutto per aver compreso l’importanza dei Giochi Internazionali del Tricolore per i valori sportivi ed educativi che la manifestazione promuove, secondariamente per la competenza e l’efficienza dimostrate dall’organizzazione societaria. Un grazie particolare va agli atleti e ai genitori cavriaghesi per la disponibilità e l’impegno da loro dimostrati nell’accompagnare e sostenere in vari modi le squadre. Il Comune di Cavriago è orgoglioso di aver contribuito al successo mettendo a disposizione “La Cremeria” in diverse fasi della manifestazione e promuovendo l’evento tra i cittadini. Ginnastica over 55, dolce ginnastica S ono quasi trenta gli iscritti al corso di ginnastica dolce, che si svolge presso la palestra comunale “La Cremeria”di Via Guardanavona, organizzato in collaborazione con l’Area Benessere UISP e con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Cavriago. Il corso è particolarmente adatto per persone over 55 senza limiti d’età. L’incontro bisettimanale oltre che migliorare la mobilità fisica, migliora notevolmente anche lo spirito, offrendo momenti d’incontro e d’amicizia nuovi, tesi ad allacciare nuovi rapporti e a rinsaldare quelli esistenti. Il corso è diretto dalla Maestra Daniela, coadiuvata da Alessandro Franceschetti. I partecipanti sono: Fiorangela, Carla, Marisa, Lia, Emilia, Mariella, Laila, Teresa, Guido, Vanna, Carmen, Adua, Giuliana, Romano, Rita, Livia, Lea, Nilvana, Ormea, Anna Rosa, Mirca, Esterina, Marisa, Paola, Simona, Sandra, Graziella. Tutti si ritrovano col piacere di stare insieme! La palestra Comunale “La Cremeria” è grande, accogliente e ben attrezzata. Ogni volta la troviamo in ordine, pulita, riscaldata ed illuminata, grazie a Giusy che ringraziamo di cuore. L’Ufficio Sport ha contribuito all’ottima qualità dell’iniziativa con l’acquisto e messa a disposizione di idonei materassini, la raccolta delle iscrizioni e la promozione del coso . Le iscrizioni sono sempre aperte, basta presentarsi in palestra oppure telefonare alla UISP al n. 0522.267203. I costi sono contenuti. (Paola Salsi) 24 C M Y CM MY CY CMY K DIARIO Offerte alla Casa protetta L’Amministrazione comunale ringrazia sentitamente i cittadini che, per onorare la memoria dei loro cari, amici e conoscenti, hanno fatto offerte alla Casa protetta comunale. Maurizio Incerti in memoria di Maria Donelli in Manghi Oliomarini Nando in memoria di Iemmi Erice Le donne della “Buca dei mestieri” in memoria di Rubaltelli Anna Ferrari Eletta in memoria di Rubaltelli Anna Sanfelici Adolfo in memoria di Rubaltelli Anna Sanfelici Ivana e Francia Giuliana in memoria di Rubaltelli Anna Ferrari Eletta in memoria di Rubaltelli Anna Rubaltelli Alberto, Adriana, Alma, Angela, Bottazzi Silvana in memoria di Rubaltelli Anna De Pietri Paola in memoria di Rubaltelli Anna Gilli Luca, Gilli Loris, Ragusa Fabrizio in memoria di Grassi Aldina Predieri Marco in memoria dello zio Davoli Nello Trolli Aldo e Thomas in memoria di Davoli Nello Davoli Francesco e Fernanda di San Bartolomeo in memoria di Davoli Nello Cattani ilde in memoria di Davoli Nello Bigliardi Armanda in memoria di Davoli Nello Davoli Gino e famiglia in memoria di Davoli Nello Maria e Maura Davoli in memoria di Davoli Nello La famiglia Calzolari Gianni in memoria di Lirici Luisa, nel primo anniversario della scomparsa I vicini di casa della famiglia Bettuzzi in memoria di Bettuzzi Fernando Bettuzzi Meo in memoria di Bettuzzi Fernando Boniburini Lorena, Pietro e Ivan in memoria di Tirelli Lino e Uccelli Lia Gilla Tirelli e Monica, Luciano Foschi in memoria di Tirelli Lino e Uccelli Lia Tirelli Luigi in memoria di Tirelli Lino e Uccelli Lia Villa Manuela, Villa Anna Mirka, Villa Bruno in memoria di Curti Lucia vedova Borghi Capellini Milena, Zoboli Giuliana in memoria di Curti Lucia Fratelli e sorelle Terzi in memoria di Curti Lucia vedova Borghi Silvana e Attilio Neroni in memoria di Curti Lucia Gozzi Leo, Barozzi Marco in memoria di Benassi Rita Amovilli Annusca, Piccinini Mirka, Cabassi Mirna in memoria di Baccosi Guido Il Gruppo genitori “La Rondine” e l’associazione “L’Ottavo Giorno”, di Cavriago, ringraziano sentitamente Cagni Giuseppe di Bibbiano, Leoni Valter, Leoni Augusto, Violi Oscar, Sandrolini Agostino, Sandrolini Mirko, Anigoni Ermes, Testa Vasco, Sacchini Mariella, Bertolini Mariangela, Zani Mirella per la somma devoluta in memoria di Comastri Giuseppina vedova Ruozzi Ringraziamo di cuore Sassi Gianna per l’offerta che ha fatto in occasione della festa di San Martino. Cripte e aree per cappelle cimiteriali Nella nuova zona del cimitero civico di via Bassetta sono ancora disponibili: 2 cripte da 2 posti 1 cripta da 3 posti 2 cripte da 4 posti 3 aree per cappella I canoni di concessione sono i seguenti: cripta da 2 posti euro 8.250 cripta da 3 posti euro 9.250 cripta da 4 posti euro 14.250 area per cappella euro 19.350 Per prenotarle basta inviare richiesta al Comune specificando i dati del richiedente e il manufatto richiesto. 25 C M Y CM MY CY CMY K DAL CONSIGLIO COMUNALE IL COMUNE CONTRO LA CRISI ECONOMICA - MISURE A FAVORE DEI CITTADINI Il Consiglio Comunale nella seduta del 10 novembre ha approvato l’istituzione dei provvedimenti comunali anticrisi. Si tratta di contributi economici a supporto delle spese per la casa (affitti o mutui) e di forti riduzioni dei costi sostenuti dalle famiglie per i figli compresi tra gli zero ed i 18 anni. Non esistono dati precisi sul numero di famiglie cavriaghesi in difficoltà. Tuttavia sappiamo che in Provincia di Reggio Emilia ad ottobre 2009 si sono registrati 21.063 disoccupati iscritti alle liste del Centro per l’Impiego e 19.953 persone in cassa integrazione (fonte CGIL). Sono numeri da capogiro. I Comuni, vista anche la drastica riduzione di risorse derivata dal taglio dell’ICI e dalle norme sul Patto di Stabilità volute dal Governo Berlusconi, non hanno strumenti decisivi per affrontare la crisi. I Comuni tuttavia possono estendere la rete di welfare dei propri servizi e prevedere norme “straordinarie” per alleggerire la situazione di una parte delle famiglie in difficoltà. Il Comune di Cavriago è partito dalla casa e dai servizi educativi, che rappresentano i campi più delicati per la qualità della vita di una famiglia. Il provvedimento approvato va ad ampliare il perimetro delle misure previste nella Deliberazione del Consiglio Comunale n. 18 del 1 aprile 2009 che prevedeva la riduzione/azzeramento delle rette scolastiche 0-6 anni. Con questo nuovo atto le misure riguarderanno anche il Servizio mensa scolastica, il Servizio trasporti scolastici, l’abbonamento trasporti per studenti della scuola superiore, i mutui o gli affitti. I contributi sono riservati a lavoratori dipendenti a tempo indeterminato o determinato (compresi i contratti di collaborazione a progetto e i contratti di collaborazione coordinata e continuativa) in situazione di Cassa Integrazione, perdita di posto del lavoro, mobilità nel periodo 1° settembre-30 novembre 2009 e lavoratori autonomi che nel corso dell’anno abbiano cessato l’attività in conseguenza della crisi economica e cancellato la propria posizione dal registro specifico dell’attività svolta e dal registro imprese della Camera di Commercio, residenti a Cavriago. Sulla base delle indicazioni pervenute, e in particolare dell’attenzione alla maggiore “semplicità” possibile delle procedure da seguire e dalla documentazione da produrre, si è escluso il calcolo ISEE (utilizzato invece nel primo provvedimento) ed ipotizzato di prevedere tre fasce (basate sul criterio del reddito netto famigliare mensile) nelle quali collocare le richieste dando loro una gradualità di “urgenza”. E’ inoltre prevista la fissazione di una soglia reddituale (modellata sostanzialmente sulla Family Card) per l’accesso ai contributi, partendo dal presupposto che famiglie che hanno potuto disporre lo scorso anno di redditi IRPEF non inferiori a 46.000 euro possano affrontare la congiuntura critica con qualche risorsa in più. Sul piano operativo sarà l’Azienda speciale a gestire i contributi riguardanti il servizio di mensa scolastica, il servizio di trasporti scolastici e l’abbonamento trasporti per studenti della scuola superiore, mentre il Servizio Politiche sociali si occuperà dei contributi per i mutui e 27 gli affitti. La proposta è di suddividere il residuo del Fondo Anticrisi ad oggi ammontante a 41.502,36 euro in 15.000 euro per il Ser vizio Politiche Sociali e in 26.502,36 euro per l’Azienda Speciale. L’erogazione avverrà sottoforma di riduzione della retta per il servizio mensa e di contributo per le altre aree di intervento. La raccolta delle domande avverrà nel mese di dicembre e l’erogazione dei contributi in quello di gennaio 2010. Questo è quanto il Comune di Cavriago ha deciso ed è riuscito a mettere in campo. Gli enti locali però non sono sufficientemente forti e sarebbe necessario un intervento del Governo, che invece sulla crisi continua a fare propaganda e a non mettere in campo nessun vero provvedimento. Basterebbe, tanto per fare un esempio, sbloccare le assurde norme del patto di stabilità e consentire ai Comuni di finanziare e liquidare gli investimenti. Il blocco delle risorse per gli investimenti colpisce le imprese piccole e medie fornitrici dei Comuni (titolari e dipendenti) e rendono ancora più grave la crisi. Sbloccare le piccole opere dei Comuni in maniera diffusa sarebbe sicuramente più utile che invocare il Ponte sullo Stretto a 1.000 km da noi. Su questi temi la Lega, il partito del nord e dei piccoli artigiani, dov’è? Gruppo Consiliare “Insieme per Cavriago” C M Y CM MY CY CMY K DAL CONSIGLIO COMUNALE TUTELA DELLA VITA E DELLA SALUTE, NEL RISPETTO DELLE LEGGI E NELL’ASCOLTO DELLA COSCIENZA Ricordiamo tutti il 16 ottobre 2007, data in cui la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza della Corte d’Appello, nonché il successivo 9 luglio 2008 in cui la Corte d’Appello ha autorizzato la sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione a Eluana Englaro. damente cambiato in questi anni. Questo drammatico evento ha sconvolto l’opinione pubblica al punto tale che anche i più sordi non hanno potuto ignorare la voce della propria coscienza; chi non si è chiesto alla vigilia della chiusura “rubinetti” come sia possibile nella contemporaneità lasciar morire una persona di fame e di sete – con il benestare legale? Per queste ragioni il compito di un medico è di preservare e tutelare la vita umana, alleviandone le sofferenze, riconoscendo all’individuo “in ogni fase della sua esistenza” dignità – valore – e capacità decisionale, escludendo a priori ogni forma di eutanasia o aiuto al suicidio. Contemporaneamente va evitato ogni accanimento terapeutico, riconoscendo come valore assoluto la qualità della vita, piuttosto della sua quantità. Esiste in tal senso un vuoto legislativo – ma anche se così fosse, non spettava ai giudici la competenza di colmarlo. Essi applicano le leggi, non le fanno; in caso di mancanza di una legge ordinaria, il nostro ordinamento prevede che ci si debba attenere alle altre fonti di diritto interno, prima di tutto la nostra Costituzione Art 2.13.32. La cosa veramente preoccupante è nel precedente creatosi, questo in netto contrasto con le norme del Codice Civile, Penale e paradossalmente contro i codici di deontologia Medica. Noi medici abbiamo molto studiato e studieremo ancora di più per proteggere la vita non per toglierla, inoltre vorrei rammentare a tutti che la medicina non è infallibile; il concetto di irreversibilità è solo probabilistico, ed è profon- Pochi mesi fa si è risvegliata una persona dopo diciotto anni, “fortunatamente non abbiamo staccato la spina”- questo a testimonianza di quant’ancora c’è da comprendere in questo campo. Varie Giunte Comunali hanno approvato l’istituzione del registro per i testamenti biologici a favore dei cittadini; sostanzialmente si potrà fare il testamento presentandosi in comune. Un tempismo perfetto, anzi, un’anticipazione della legge che a livello nazionale dovrà essere discussa un’altra volta alla Camera; dopo che recentemente il senato ha vagliato la proposta. Peccato che il servizio pubblico comunale sia inutile e legalmente non valga nulla! Senza la legge a livello nazionale, infatti, il testamento biologico non ha alcun valore, considerato che la disciplina non prevede di comunicare i dati sullo stato di salute del paziente a terzi, ma soltanto ai famigliari. Concretamente il testamento biologico 28 non ha alcun valore legale, almeno ora, ma lo potrebbe avere se rispetterà i canoni della legge nazionale che il Parlamento si appresta a votare. Il testo del PDL prevede che il testamento dovrà essere firmato da un medico (condizione indispensabile per un sensato consenso informato) e depositato dal notaio, con validità di 3 anni. È prevista la figura di un fiduciario che però non è vincolato a rispettare le indicazioni contenute nel documento. Alimentazione e idratazione artificiale sono definite “forme di sostegno vitale” ed in quanto tali, eticamente e deontologicamente dovute in caso di perdita della capacità d’intendere e volere. Vivo la professione medica dal 1972, sono personalmente contrario all’accanimento terapeutico e ritengo con assoluta convinzione che alimentazione e idratazione siano sostegno vitale, dunque non terapia; respingo con forza eutanasia e suicidio assistito non solo per ragioni che spaziano dalla ragione al credo, ma anche perché a tutt’oggi non ho capito cosa s’intende e quali canoni definiscano una NORMALE VITA DI RELAZIONE! Prof. Sergio Leoni - Gruppo Consiliare Il Popolo della Libertà/Lega Nord C M Y CM MY CY CMY K DAL CONSIGLIO COMUNALE QUESTA MOZIONE SUL TESTAMENTO BIOLOGICO NON È UNA DISPUTA TRA LAICI E CATTOLICI. È STATA COSTRUITA DAGLI ANTICLERICALI CHE NON PERDONO OCCASIONE PER ATTACCARE LA CHIESA… Non dobbiamo cadere nella trappola. Moltissimi laici sono con noi e hanno scritto pagine bellissime,addirittura di gratitudine nei confronti della Chiesa cattolica che, sola contro tutti, indica la strada da seguire. I laicisti sono molti, ma non dobbiamo farci né spaventare, né condizionare da loro. Un primo principio che non deve mai essere perso di vista mi pare che sia il seguente: nessuno può trasferire ad altri diritti che non possiede egli stesso. Il testamento biologico serve a dare indicazioni a chi ci ha in cura sui trattamenti che vorremmo o non vorremmo ricevere. Non possiamo però, attraverso il testamento biologico, dare l'ordine di essere uccisi. Non possiamo dare questo ordine quando siamo coscienti, non possiamo darlo quando siamo incoscienti attraverso il testamento biologico. C'è qui da dissipare un equivoco,alcuni dicono: la vita è mia e ne faccio quello che mi pare. Il principio è discutibile si potrebbe sostenere che la mia vita appartiene, contemporaneamente alle persone che amo e che mi amano e chi dice "la mia vita appartiene solo a me" deve essere una persona molto sola e molto infelice, tuttavia esso non giustifica l'eutanasia. Al massimo può giustificare il suicidio. Con l'eutanasia io non dispongo della mia vita.Dispongo contemporaneamente della vita di un altro, al quale do l'ordine di uccidermi. E dispongo di tutta la comunità umana da cui pretendo che imponga a qualcuno di eseguire il mio ordine e che non consideri quell’ atto come punibile. E’evidente che esiste una differenza fra il suicidio e l'omicidio del consenziente. Il trattamento terapeutico è un atto in cui conviene la libertà e la responsabilità di due persone: il medico ed il paziente. Ambedue devono partecipare al medesimo atto con scienza e coscienza. Non è possibile ridurre il medico al livello di un esecutore di ordini che vadano contro la sua coscienza. Medico e paziente sono uniti nel perseguimento di un bene oggettivo che è la salute del paziente. Le indicazioni del paziente nel suo testamento biologico vanno certamente tenute da conto da parte del medico, ma non possono essergli imposte in modo vincolante quando esse contrastino con le regole tecniche e deontologiche della professione medica. Nessun trattamento può essere imposto al paziente contro la sua volontà. In altre parole non è lecito imporre un trattamento sanitario con la forza. Ciò compor- terebbe una inaccettabile violazione della dignità umana del paziente. Qui però dobbiamo domandarci in cosa consista la volontà vera del paziente. Quanto più l'espressione di volontà del paziente appare strana e contraria al suo interesse bene inteso, quale lo intenderebbe in genere un tutore legale, tanto più è necessario avere delle espressioni di volontà inequivocabili. E anche quando vi fossero, sarebbero sempre valide? Immaginiamo, per esempio, che le disposizioni siano dettate in una fase di malattia e di depressione. Siamo sicuri che in quel contesto il soggetto conservi pienamente le sue facoltà di intendere e di volere? Molta gente in una fase di depressione e di disperazione arriva a tentare il suicidio. Dovremo proibire di dare assistenza sanitaria all'aspirante suicida, visto che egli ha mostrato in modo inequivocabile di voler morire e di rifiutare di conseguenza qualunque trattamento medico? In realtà noi agiamo in modo esattamente opposto e l'aspirante suicida in genere è grato a chi gli ha salvato la vita. Noi riteniamo che si possa presumere che l'aspirante suicida non sia pienamente in grado di intendere e di volere. Non possiamo impedirgli di tentare il suicidio, ma possiamo salvargli la vita dopo che ha tentato, e questo è esattamente quello che facciamo. Cosa faremo con chi rifiuta un trattamento sanitario che può salvargli la vita? Non lo somministreremo se egli attivamente lo rifiuta.E se è incosciente ed ha lasciato scritto di volerlo rifiutare non riterremo che ricorra qui una analogia con il tentato suicidio? Il testamento biologico non può avere l'ultima parola su tutto. Quanto più esso si allontanasse dalla ragionevolezza tanto più il medico avrebbe il diritto ed il dovere di disattenderlo. Esistono circostanze nelle quali è inutile insistere con trattamenti terapeutici che non sono in grado di portare più alcun giovamento e ritardano solo la morte a prezzo di gravi sofferenze per il paziente. In tali circostanze è giusto interrompere il trattamento. Il caso più evidente in cui l'interruzione è lecita e giusta è quello in cui non esistano più possibilità di vita autonoma e la vita venga artificialmente mantenuta dalle macchine. L'insistenza a mantenere il paziente in vita ad ogni costo (il cosiddetto accanimento terapeutico) non è un valore ma è un disvalore. Esiste, naturalmente, qui, un'area di indeterminatezza. Qual è il limite oltre il quale comincia 29 l'accanimento terapeutico? Nessuno può dirlo con esattezza e qui è soprattutto preziosa l'indicazione del paziente contenuta nel testamento biologico. All'interno del principio di ragionevolezza e proporzionalità esiste una sfera ampia di indeterminazione nella quale giudice ultimo può e deve essere il paziente. Quando si sospendono le terapie non si può però fare venire a mancare al paziente un elementare sostegno e l'assistenza. Si continuerà a nutrirlo, a dissetarlo, a tenerlo pulito, ad avere cura per quanto possibile del suo benessere. Queste non sono terapie straordinarie, ma atti di semplice assistenza comunque dovuti ad un essere umano che soffre. Privare un essere umano di questa assistenza e cura significa ucciderlo. In modo particolare, privarlo dell'acqua e del cibo significa farlo morire di fame. Alcuni vorrebbero trattare l'alimentazione artificiale, come un mezzo straordinario di cura e quindi interromperla in modo da provocare la morte del paziente. In realtà l'alimentazione artificiale consiste in una piccola operazione che permette di inserire nell'esofago una cannula attraverso la quale passano le sostanze nutrienti. Una volta fatta, alla nutrizione può provvedere personale non specializzato. Certo, se il paziente è conscio non è possibile imporgli l'alimentazione artificiale. Sarebbe una violazione della sua intimità personale. Ma quando l'operazione sia già stata fatta ed il paziente sia incosciente, è irragionevole sospendere l'alimentazione. É inoltre evidente che il trattamento, una volta iniziato, non può essere sospeso su semplice indicazione del paziente. Sarebbe come dire che chi è stato salvato da un tentativo di suicidio per annegamento, ha il diritto, se cambia idea, di farsi ributtare in mare da chi lo ha salvato. Ritengo che su questi principi non è difficile fare una buona legge sulle disposizioni di fine vita. Il Papa Benedetto XVI ha citato come l’ha citato San Pio di Pietralcina : dedicate la vita a servire” e per concludere mi rivolgo agli amici cattolici che sono presenti nel Consiglio Comunale ricordando, a loro, quel passo del Vangelo che dice “il vostro parlare un si un si o un no, un no”.Non si può scendere a compromessi con la proprie coscienze e le proprie convinzioni. Lista “Futuro Per Cavriago” Capogruppo Tommaso Cavezza C M Y CM MY CY CMY K DAL CONSIGLIO COMUNALE LIBERA SCELTA Nel Consiglio Comunale dello scorso 24 settembre abbiamo presentato, insieme al gruppo di maggioranza, una (molto discussa) mozione riguardante la creazione di un registro comunale per i testamenti biologici. La mozione è stata poi approvata a maggioranza (voto contrario del gruppo “Futuro per Cavriago”, il gruppo “PDL-Lega” è uscito dall’aula prima del voto e due consiglieri del gruppo “insieme per Cavriago” si sono astenuti) delegando alla Giunta il lavoro tecnico relativo alla regolamentazione delle dichiarazioni anticipate di volontà che ogni cittadino di Cavriago potrà a questo punto formalizzare grazie a questo provvedimento. Oggi, in Italia ognuno di noi può lasciare disposizioni di questo tipo attraverso costosi e complessi atti notarili; crediamo che il merito della nostra proposta sia proprio quello di fornire ad ogni cavriaghese uno strumento semplice e gratuito, in grado di facilitare a tutti l'esercizio di diritti fondamentali sanciti nella nostra Costituzione, quali la libertà e l’autodeterminazione. È da diverso tempo che il tema del testamento biologico è dibattuto a livello politico (soprattutto grazie all’impatto mediatico che ha avuto il caso di Eluana Englaro); ciò che però è emerso (ed emerge tuttora) è stata la netta contrapposizione di due “fronti” che fanno riferimento a due diverse tavole di valori, una laica e l’altra cattolica. Dovremmo essere ormai avvezzi al funzionamento del dibattito (purtroppo ormai tutto mediatico) nella politica italiana: sia a livello nazionale che locale la discussione è gestita in base alla con- trapposizione delle posizioni prese dal selezionatissimo ceto politico; posizioni poi riprese dai media che, spesso senza fare nessun approfondimento, le ripropongono in fotocopia ai cittadini senza sviluppare il confronto e una reale conoscenza del tema in discussione. La cosa che più ci stupisce è che questo gioco delle parti sia più incisivo quando si discute di temi tanto personali e delicati. È qui che emerge in tutta la sua straordinarietà la crisi della politica: i ceti politici assumono decisioni di comodo e di interesse senza consultare nessuno, se non i rappresentanti di altre organizzazioni gerarchiche. Ceti politici che, su temi come il testamento biologico, fanno uso spropositato di locuzioni drammatiche, quali “far morire di fame e di sete” o “staccare la spina” con l’unico obiettivo di sfruttare e strumentalizzare l'emotività delle situazioni e delle contingenze (vedi il caso di Eluana Englaro) senza aprire un serio dibattito nella società e nel Paese. In questi casi si dimostra sempre più che questo ceto politico e le sue logiche non sono più in grado di confrontarsi, di dialogare e di dare risposte ai cittadini. Il nostro punto di vista, quello che ci ha mossi nel presentare la mozione, è decisamente “più semplice” e vuole andare oltre conflitti e dinamiche anacronistiche: sulla base dei diritti fondamentali della Carta costituzionale, sulla base della libertà di scelta occorre consentire a tutti quelli che ne sentono il bisogno, di mettere per iscritto la propria volontà sul tema del “fine vita”, qualunque essa sia, senza che i costi o la 30 complessità della burocrazia diventino un ostacolo insormontabile. Anche a Cavriago però sia il dibattito in Consiglio Comunale, sia le dichiarazioni di alcuni esponenti politici riprese dalla stampa locale sono state, a nostro parere, molto parziali. La discussione in Consiglio si è impropriamente polarizzata sulla contrapposizione di valori messi strumentalmente in contrapposizione, quando in realtà l'unica cosa da chiedersi era: “Pensate sia giusto avere la possibilità di poter decidere per sé rispetto a questi temi?”. Siamo stati accusati di essere stati troppo superficiali nell'affrontare un argomento tanto complesso e delicato in un Consiglio Comunale, siamo stati accusati di essere incompetenti rispetto alla deliberazione di un provvedimento di questo tipo; a queste accuse rispondiamo semplicemente che con la presentazione, la discussione e l’approvazione di questa mozione ci siamo riappropriati legittimamente di un diritto di parola e di decisone che non impone nulla a nessuno e che, al contrario, lascia a tutti la libertà di scegliere e di prendere decisioni sulla propria vita. Gruppo consiliare “Cavriago Comune”