La Provincia www.laprovinciacr.it SPAZIO APERTO Strage di Parigi/1. Non c’è più il rispetto della diversità Ex della Provincia in mobilità Ci aiutino a pagare le tasse Caro direttore, sono cresciuta sentendo dire: mai confondere libertà con liberticida! La mancanza di rispetto tra le persone di culture o credenze diverse è la causa di tante stragi nel mondo. Il rispetto alle diversità della vita non esiste più, manca l’amore nel cuore delle persone, é incredibile come oggi é più facile giudicare che ascoltare. Non vedo la luce alla fine del tunnel, vedo solo un grandissimo buco nero da dove non riusciamo più ad uscire . Prego per la pace che non troviamo più, prego per i nostri figli che purtroppo saranno anche loro vittime dei nostri sbagli e pregiudizi. Silvia Dos Santos (Cremona) Egregio direttore, vorrei mettermi nei panni di un ignorante e raccontarle quello che mi è balenato in mente. Ci sono, queste persone, dipendenti della Provincia, che debbono andare in mobilità e sembra pagate da noi contribuenti per almeno 2 anni. Allora perché non metterli al nostro servizio? Un esempio, mi sembra molto dignitoso, sarebbe mettere ad aiutare gli utenti, senza pagamento, nel momento della complicazione del modello 730 ed eventuali Tasi e Tari ecc. Dico, ma perché pagare, per pagare le tasse? La compilazione della Tari e Tasi, viene fatta gratuitamente dal personale di via Geromini, con mi sembra, molta professionalità e anche, a mio avviso, gentilezza. Certo, questi signori, dovranno pure darsi da fare per prepararsi, però dopo due anni avrebbero tanto sapere in materia da poter proseguire loro stessi, aprendo magari un loro ufficio commerciale. Trovo, dato che Renzi dice che verranno abbassate le tasse agli italiani, che un risparmio nel pagamento delle tasse sia molto ben accolto e sinceramente plaudito. Insorgeranno a questa mia, commercialisti e Caf ma posso solo augurarmi che chi si affida a questi ultimi non se ne andrà via facilmente. E’ un modo, in questo momento così incerto, di avere una certezza, pagare il meno possibile ed evitare molta burocrazia. Un contribuente (Cremona) .................................................................................... . Strage di Parigi/2. Non li temo e non potrò mai tollerarli Gentile direttore, oggi, 8 gennaio 2015, alle 8.30 e alle 14, le prove scritte dei miei esami si sono aperte con un minuto di silenzio in commemorazione delle vittime dell’attentato terroristico di Parigi. Io personalmente non potrò mai tollerare che scimmie ammaestrate di qualsiasi etnia, religione o credo politico vadano in giro ad ammazzare delle persone solo perché queste esercitano il sacrosanto diritto della libertà di stampa, pilastro della democrazia occidentale nella quale io credo fermamente. Queste scimmie e i loro mandanti devono sapere che io non ho certamente paura di loro, e farò di tutto perché anche altri capiscano che in questi frangenti non si deve avere paura, ma si deve reagire. Nicola S. Barbieri (professore associato di storia della pedagogia Dipartimento di Educazione e Scienze Umane Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia) .................................................................................... . Strage di Parigi/3. La Fallaci lo previde, fu criminalizzata Gentile direttore, ci siamo. Dopo che la sinistra ha predicato e imposto l’accoglienza forzata di tutti gli islamici, è arrivato quello che Oriana Fallaci aveva previsto. Oriana Fallaci fu criminalizzata dalla sinistra e quindi è facile osservare che la sinistra è complice in questa strage di Parigi e in questa invasione di clandestini fuori controllo, e lucra soldi pubblici con le Coop legate al traffico come è venuto fuori a Roma. Ora aspettiamoci il peggio anche qui in Italia dato che abbiamo la Boldrini che si da da fare per farne venire il più possibile. Giuliano Galassi ([email protected]) .................................................................................... . La mia vicenda si è risolta Grazie all’Inps e al giornale Gentile direttore, chiedo cortesemente attenzione per poter manifestare pubblicamente la soddisfazione della vicenda personale risolta in modo sollecito. Considero che un cavillo burocratico da ricondurre a certificazione non consegnata in tempo non debba per questo portare ad una sospensione di un diritto acquisito. Rendo merito all’Inps di Cremona la correzione di questa pratica e un grazie molto sentito al vostro giornalista così preciso e cortese. Ancora grazie Claudio Ferrari (Cremona) VENERDÌ 9 GENNAIO 2015 IL CASO Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori Per Maroni agricoltura gallina dalle uova d’oro Gentile direttore, ha perfettamente ragione il presidente Vezzini a protestare assieme alle altre Province della Lombardia per la decisione della Regione di prendersi le deleghe di Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca. La Regione non ha fatto alcun ragionamento di efficientamento del sistema, infatti si è ben guardata dal prendersi deroghe onerose quali l’edilizia scolastica e le strade, ha puntato subito alla gallina dalle uova d’oro, l’agricoltura, destinataria dei cospicui fondi della Politica Agricola Comunitaria, circa 1 miliardo e 200 milioni di euro dal piano di sviluppo rurale dell’Unione Europea. Il governatore leghista Roberto Maroni e l’assessore all’agricoltura Gianni Fava questa volta hanno deciso di applicare in modalità molto personale il mitico slogan ‘Padroni a casa nostra’, nel senso che i padroni saranno loro e non noi. Insomma uno dei settori più ricchi e più importanti della nostra economia provinciale sarà scippato e destinato ad un rigido controllo centralizzato da Milano. E’ abbastanza chiaro che semplicemente Regione Lombardia ha voluto prendere direttamente il controllo di un settore che gode di cospicui finanziamenti, lasciando i settori poveri e poco redditizi in termini economici ed elettorali alle province. Il federalismo della Lega si sta rivelando una semplice sostituzione del centrali- Caro direttore, mi sento in dovere di ringraziare Lei e il quotidiano ‘La Provincia’ perché l’appello fatto nella veste di presidente della Associazione in cammino con S. Francesco la cascinetta didattica onlus, ha avuto dei riscontri più che positivi. Infatti mi hanno telefonato parecchie persone, un idraulico mi donerà un banco ed alcuni attrezzi, una persona molto speciale, mi aiuterà per perfezionare la logistica e la sicurezza, ed una concessionaria mi darà motori di macchine e scuter da far smontare nei nostri prossimi corsi alla nostra variegata utenza. Per quanto riguarda il Santo Padre, ho inviato a papa Francesco un opuscolo con fotografie, dove lo aggiorno dei progressi fatti per ottimizzare i laboratori. Mi sono permesso di omaggiare il Santo Padre di una mia IL RICORDO una ristrutturazione assurda della casa ottocentesca, dove si erano messi i doppi vetri alle finestre e i marmi come davanzale, pavimenti in gres e muri livellati a piombo. Facevo la comparazione della casa natia di Giuseppe Verdi, dove invece non era stata toccata neppure una sola mattonella, un solo intonaco. Speriamo che ora, dopo la sanguinosa bagarre, qualcuno faccia qualche cosa. Spero di comparire in prima fila l’estate prossima, davanti ad un bel palco dove si cimenteranno le ugole di giovani cantanti ponchielliani, in un concorso che faccia invidia a quello di Castrocaro Terme o di Spoleto. D. D. (Cremona) .................................................................................... . Partito fascista? No grazie Portò l’Italia al baratro Al lavoro nei campi smo romano con quello milanese, per di più con una invadenza ancora più forte nell’autonomia territoriale dato che almeno l’agricoltura Roma l’aveva lasciata ai governi provinciali. Non vorremmo essere maligni, ma chissà che in questa scelta non abbia influito il fatto che dopo le ultime elezioni di secondo livello 12 province su 12 sono governate da presidenti espressione del centrosinistra. Gabriele Piazzoni (coordinatore provinciale Sel) pagina 12 di questo giornale, il consigliere regionale della A Lega Nord, Federico Lena, dà una spiegazione opposta alla sua sullo ‘scippo’ della delega agricola alla Provincia di Cremona. Il dibattito è aperto ad altri contributi. .................................................................................... . Dopo l’articolo in molti pronti ad aiutare la cascinetta Gentilissimo signor direttore, vista l’ennesima lettera nostalgica espressa dal camerata Fedeli, desidero spiegare il perché la nostra Costituzione vieti la ricostituzione del partito fascista. Altrimenti sarebbe logico pensare si possa ricostituire un probabile partito nazista. Ve lo immaginate? E magari riapriamo le camere a gas. Il 10 giugno 1940, Mussolini dal balcone di Palazzo Venezia a Roma annunciava trionfale: «Un’ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra Patria, l’ora delle decisioni irrevocabili. La dichiarazione di guerra è già stata consegnata agli Ambasciatori di Gran Bretagna e di Francia. (...) La parola d’ordine è una sola, categorica e impegnativa per tutti: essa già trasvola ed accende i cuori dalle Alpi all’Oceano indiano: vincere! E vinceremo!». Ora mi domando, cos’è infamante? Il 25 aprile 1945 che segnò la fine di un incubo, o quel fatidico 10 giugno 1940 che portò l’Italia verso il baratro? Massimo Pelizzoni (Gussola) .................................................................................... . modesta creazione qui allego alcune foto. Si tratta di due croci usando una usb (funzionante) come composizione. La prima croce è composta di brillanti e rappresenta una chiesa ricca lontana da Gesù, mentre la seconda croce rappresenta in miniatura il buon pastore la croce che porta al collo Papa Francesco che rappresenta una chiesa povera la vera chiesa di Gesù. Per ulteriori informazioni potete contattare il cellulare dell’associazione: 3400853456. Gabriele Cervi (Castelverde) .................................................................................... . Non sappiamo onorare il nostro grande Ponchielli Caro direttore, ha ragione il lettore che ieri le ha scritto per l’occasione persa riguardo al musicista Amilcare Ponchielli. Se non fosse stato Walt Disney a nominarlo chiaramente nel celeberrimo film ‘Fantasia’ nessuno ne saprebbe niente. L’esilarante sequenza, dove si vedono gli ippopotami che danzano in tutù sulle note del nostro Amilcare, ha fatto il giro del mondo e ha diffuso ovunque la sua risonanza. Quindi grazie Disney, perché se aspettavamo l’operato indolente di qualcun altro, avremmo aspettato per molto. Non voglio infierire ancora sul signor Noci, già così tanto bistrattato. E non voglio criticare l’operato politico delle varie amministrazioni. Però vorrei dire che in effetti si è stato fatto poco, pochissimo. Ricordo di aver presenziato anni fa all’inaugurazione della casa natia del Ponchielli. Ebbene, mi sentivo una candela in piedi, insieme ad altri invitati, tra cui spiccava la cantante Masako Tanaka. Tutto si limitò a questo, nient’altro, neppure un piccolo gorgheggio. Oltretutto ero depresso nel vedere L’educazione passa anche dal rispetto per gli animali Gentile direttore, ritengo che esibire animali in un presepe e quindi a fini festivi e religiosi non sia né rispettoso verso gli animali costretti ad stare esposti, né sia educativo verso i bimbi che si recano a vedere il Presepe. L’animale va rispettato quale essere senziente e va tutelato quale essere debole della nostra società. Il rispetto dell’animale passa anche attraverso la scelta di non imporre condotte a lui non naturali, ossia permanere in spazi piccoli e gelidi, oltre che venire esposti al pubblico. L’educazione civica e quella religiosa non dovrebbero nemmeno contemplare un presepe con animali vivi. Frida Scicolone ([email protected]) .................................................................................... . Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori Caro direttore, ho letto la nota di Giorgio Barbieri in ricordo di Pino Daniele, e mi ha fatto piacere, in particolare, vedere ricordata la sua venuta a Cremona per partecipare - nel luglio del 1976 - al concerto del gruppo jazz Napoli Centrale (di cui a quel momento faceva parte), tenutosi alla Festa dell’Unità nel Parco delle Colonie Padane. Oltre all’omaggio reso alla memoria del grande artista scomparso nei giorni scorsi, Barbieri ha ben sottolineato l’elevata qualità degli spettacoli rappresentati in quegli anni, nelle feste provinciali del Pci, riportate nel 1972 - dopo parecchi anni di assenza - nelle ex Colonie, sul palcoscenico collocato in quel suggestivo scenario si esibirono i più importanti nomi del panorama musicale (musica leggera, folk, jazz, politica/popolare) e cabarettistico. Giorgio ne ha elencati diversi e, ad essi, voglio aggiungere il gran- DA DANIELE A CALÀ ‘VESPA-STOPPISTA’ PER ME UN’OVERDOSE DI NOSTALGIA de Lucio Dalla (nel 1974), Anna Identici, Ombretta Colli, Maria Carta. Senza dimenticare la pur alta qualità delle orchestre chiamate ad animare le serate dedicate al ballo liscio (cito, fra le altre, quelle di Claudio Casadei, Learco Gianferrari, Vanni Catellani). Tanti aneddoti andrebbero ricordati relativamente a quelle presenze. Ne voglio citare almeno uno, riconducibile allo spettacolo dei Gatti di Vicolo Miracoli. L’arena antistante al palco era stracolma di spettatori, già mezz’ora prima dell’inizio previsto per le ore 21. Dei quattro componenti il gruppo soltanto tre erano presenti. Non era ancora giunto Jerry Calà ed alle 21,15 lo spettacolo non aveva ancora potu- to avere inizio, mentre il pubblico aveva cominciato a dare segni di fastidio per il ritardo. Mi rivolsi con molta determinazione (diciamo così) a Smaila affinché almeno loro tre presenti salissero sul palco ad ‘imbastire’ qualcosa: mi fece presente, in termini altrettanto decisi, le difficoltà (comprensibilissime, peraltro) ad accogliere il mio invito. Però poi cedette, rendendosi conto della tensione che si stava accumulando e difficile da gestire. Salirono sul palco e non erano ancora spenti gli applausi di accoglienza che comparve Calà. Lo spettacolo decollò ed ottenne un successo grandioso. Cos’era accaduto? Via del Sale era intasata da una lunga fila di macchine fin dall’in- crocio con via Giordano e l’autovettura di Jerry era rimasta imbottigliata. Decise allora di abbandonarla a lato della strada, fermò una Vespa e chiese al conducente di trasportarlo fino al parco: così dalla motoretta balzò direttamente sul palco ed il tutto apparve alla gran parte degli spettatori artatamente studiato. Quanti ricordi collegati a quegli spettacoli, di cui va dato particolare merito al gruppo di lavoro che ne curò la programmazione e lo svolgimento; gruppo di cui Barbieri era coordinatore, avendo la preziosa collaborazione di altre compagne e compagni (voglio ricordare per tutti l’indimenticabile Uberto Bodini). Così partendo dal ricordo giusto e doveroso di Pino Daniele mi sono fatto un’overdose di nostalgia. Me lo si perdoni. Evelino Abeni (Cremona) .................................................................................... . 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