GLI IMPIANTI ELETTRICI Tutto quello che c’è da sapere per dormire sonni tranquilli in casa propria... ...con un occhio di riguardo al portafoglio San Donà di Piave n° 2 Collana: Casa Sicura e Risparmio Vol. 2° Gli impianti elettrici, elettronici, fotovoltaici Precedente pubblicazione: Vol. 1° Gli impianti termici Distribuzione gratuita Ideazione e proprietà: Confartigianato Associazione Artigiani e Piccole e Medie Imprese del Mandamento di San Donà di Piave © settembre 2011 - RIPRODUZIONE VIETATA Impostazione, ideazione, testi: P.I. Leandro Perissinotto Supervisione: Ennio Galletti, Roberto Mazzardis, Arch. Paola Montagner Segreteria: Michela Auletta Tipografia: Biennegrafica - Musile di Piave Pubblicazione su internet: www.casasicurarisparmio.it Un progetto di: Associazioni Artigiani, Piccole e Medie Imprese Mandamento di San Donà di Piave Componenti consulta di categoria Installatori di Impianti Capo Categoria: Ildebrando Lava - Musile di Piave Componenti: Cibin Silvio - San Donà di Piave Crosato Lorenzo - Ceggia Marian Gianni - San Donà di Piave Nardean Alberto - San Donà di Piave Sorgon Graziano - San Donà di Piave Vidotto Stefano - Eraclea Con la compartecipazione di: Azienda Speciale Camera di Commercio Venezia PRESENTAZIONE: L’Associazione Artigiani, Piccole e Medie Imprese del Mandamento di San Donà di Piave, su suggerimento dei propri installatori d’impianti associati, alcuni anni fa, ha pubblicato un primo opuscolo informativo “Casa sicura e Risparmio” che, con il prezioso contributo di Venezia Opportunità, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Venezia, è stato distribuito gratuitamente alle famiglie del comprensorio sandonatese. L’iniziativa è stata molto apprezzata dalla cittadinanza in quanto esso riportava in modo semplice e sintetico il quadro delle norme che regolano l’installazione, la manutenzione degli impianti termici, gli obblighi a carico degli utenti e alcuni consigli pratici per gestire in modo sicuro il proprio impianto e per risparmiare energia. In questa seconda pubblicazione trattiamo invece delle norme relative agli impianti elettrici, elettronici e fotovoltaici con la stessa logica, consapevoli che l’impiantistica ha assunto un ruolo sempre più importante per il comfort, il benessere e la sicurezza delle case. Ribadiamo il concetto che un impianto per funzionare bene ed essere sicuro deve essere prima pensato con cura e in base alle esigenze del cliente, deve essere costruito da imprese abilitate con comprovata esperienza e professionalità, e nell’arco degli anni deve essere costantemente manutenzionato seguendo alcune regole di buon utilizzo. Il Vostro installatore artigiano di fiducia saprà certamente consigliarVi in modo serio e professionale in tal senso. Buona lettura Avvertenze Il presente volumetto intende presentare un sunto che certamente non è esaustivo. Si tratta semplicemente di un insieme di utili consigli e non è, certamente, un manuale sulla sicurezza. Le nozioni contenute sono dei semplici suggerimenti. Associazione Artigiani, Piccole e Medie Imprese Mandamento di San Donà di Piave Il Presidente Ildebrando Lava 1 SOMMARIO 1 Presentazione 4 1 La casa e i suoi impianti 5 2 Gli obiettivi degli impianti: comfort, sicurezza, affidabilità, ed economia 6 3 La progettazione degli impianti elettrici\elettronici - il nuovo D.M. 37/2008. 9 4 La protezione contro le scariche atmosferiche 10 5 Il nuovo contattore elettronico 11 6 Impianto domotico 13 7 Il fotovoltaico 16 8 L’illuminazione 17 9 Protezione dai pericoli della corrente 3 1 La casa e i suoi impianti La casa non è più solo un riparo dalle intemperie e un luogo dove abita la famiglia. Per essere vissuta in modo confortevole e sicuro la casa necessita sempre più di impianti che forniscono servizi e benessere. Gli impianti fondamentali in una casa sono: • Cottura cibi • Riscaldamento • Elettrico • Acqua sanitaria e scarichi • Telefonico • TV Recentemente a questi se ne sono aggiunti altri quali: • Condizionamento • Cancelli automatici • Antifurto • Aspirazione centralizzata • Fotovoltaico • Ventilazione • Irrigazione • TV digitale o satellitare • Collegamento ad internet • Domotica • Videosorveglianza • Ecc... 4 Alcuni Consigli Attenzione alla potenza impegnata sul vostro contatore: tutta questa tecnologia consuma energia elettrica. I “tradizionali” 3kW\h di corrente spesso, oggi, non bastano più! Applicando, però, alcuni semplici consigli che troverai nelle pagine seguenti potrai risparmiare notevolmente. 2 Gli obiettivi degli impianti: COMFORT, SICUREZZA, AFFIDABILITA’ ED ECONOMIA Gli obiettivi degli impianti: comfort, sicurezza, affidabilità ed economia Tutti gli impianti devono dare il servizio desiderato (comfort) con sicurezza ed igiene, affidabilità (devono funzionare sempre) ed economia ( devono consumare meno energia possibile) rispettando l’ambiente. Come raggiungere questi obiettivi? Semplicemente affidandosi a degli “esperti” del settore. Siano essi i progettisti dell’impianto, coloro che fisicamente lo realizzeranno, o i manutentori che dovranno garantire il corretto funzionamento. Per prima cosa è necessario capire le esigenze del cliente (alcune tipologie d’impianti vanno bene per edifici di un certo tipo, ma non per altri), sapere che spendere il meno possibile per realizzarli significa spesso pagare in futuro bollette energetiche più salate. Una volta stabilito il “bilancio energetico” dell’immobile, che si vuole ottenere, e in base alla cifra che si è disposti a sostenere per la realizzazione dell’impianto ( giusto bilanciamento tra prezzo e qualità) è necessario affidarsi ad installatori abilitati (no ai dopolavoristi o ai lavoratori in nero) di comprovata esperienza e professionalità. Tutto ciò è garantito dai tanti installatori iscritti alla Confartigianato, la più importante associazione degli imprenditori artigiani a livello nazionale, sia per la costruzione che per la manutenzione degli impianti. Alla consegna del lavoro gli “artigiani professionisti” dovranno dare garanzia di quanto installato tramite la “dichiarazione di conformità”. 5 3 PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI IL NUOVO D.M. 37/2008 Cosa si intende per impianto elettrico\elettronico? L’impianto è un insieme di componenti che hanno lo scopo di provvedere alla fornitura di corrente elettrica per far funzionare tutti gli elettrodomestici della casa e la sua illuminazione. L’impianto inizia dal contatore e comprende le canaline dove passano i cavi elettrici, i quadri elettrici, l’interrutore differenziale, le prese e i punti luce. Perché la progettazione è importante? La progettazione degli impianti elettrici\elettronici è importante. Non deve essere un pezzo di carta con un timbro. E’ necessario pensare prima a ciò che si dovrà realizzare per rispondere, soddisfare le esigenze e le aspettative del cliente. I compiti di un buon progettista sono: • Capire bene le esigenze del cliente proponendogli le soluzioni impiantistiche e tecnologiche idonee con un occhio di riguardo al risparmio energetico; • Dimensionare gli impianti curando il rapporto dei costi realizzativi con i benefici futuri derivati dal risparmio energetico; • Verificare la compatibilità reciproca dei vari impianti che saranno installati anche successivamente; • Far predisporre nelle strutture edilizie passaggi, nicchie e cavedi dove far passare tubazioni, fili ed altro (si risparmierà inutili demolizioni con aggravio di costi); • Predisporre adeguate istruzioni all’utente per il corretto utilizzo degli impianti. 6 Alcuni Consigli Come scegliere l’installatore? Chiedete sempre più di un preventivo, assicurandoVi di formulare le stesse richieste agli installatori (altrimenti non sono confrontabili). Leggete attentamente le varie offerte e le caratteristiche impiantistiche offerte (nel dubbio fatevi aiutare da qualche persona più esperta di Voi). Non ponete solamente l’attenzione alla cifra finale (a volte risparmiare durante la realizzazione dell’impianto Vi farà spendere di più in futuro in energia, manutenzioni o scarse prestazioni dello stesso). Chiedete a conoscenti referenze sugli installatori da Voi interpellati, se hanno già avuto esperienze positive o negative con queste aziende, privilegiando quelle della zona in cui andrete a costruire (Artigiani a chilometri zero). Un vantaggio per le future manutenzioni! Cosa prevede il D.M. 37/2008 legge quadro sull’impiantistica? Il nuovo D.M. 37/2008 non ha fatto altro che ribadire quanto previsto dalla legge 46/90 (quindi quanto sotto riportato è in vigore da oltre 20 anni). L’utente DEVE rivolgersi a un impiantista abilitato per legge ed iscritto alla Camera di Commercio per quella specifica tipologia di impianti di cui necessita (gli impianti sono suddivisi in lettera dalla a) alla g) - normalmente gli installatori posseggono una parte di queste lettere - nel caso degli impianti elettrici di solito le lettere a) e b)). L’installatore, terminati i lavori, DEVE rilasciare la DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ degli impianti realizzati, corredata dai seguenti ALLEGATI OBBLIGATORI (e non facoltativi - quindi esigeteli!): • scheda di impianto realizzato con un elaborato grafico con simboli elettrotecnici in pianta oppure dal progetto nei casi sia obbligatorio per legge; • relazione tipologica dei materiali utilizzati che fornisca precise indicazioni sul materiale che è stato installato e in che quantità; • visura della Camera di Commercio recante l’abilitazione della ditta ai sensi del D.M. 37/2008 per le lettere a) impianti elettrici e scariche atmosferiche e b) impianti elettronici. Alcuni Consigli Perché rivolgersi ad un installatore abilitato? La risposta più ovvia è perché è obbligatorio per legge (è dal 1990 che è stato abolito il fai da te). Ma soprattutto perché l’installatore abilitato deve garantire: • una corretta selezione dei prodotti e dei materiali; • la sicurezza e la funzionalità degli impianti; • la dovuta documentazione obbligatoria per legge a garanzia di quanto eseguito; • la durata nel tempo dell’impianto, a patto che il cliente gli faccia eseguire la dovuta manutenzione. 7 Quando il progetto dell’impianto elettrico\elettronico è obbligatorio per legge? Con la recente introduzione del D.M. 37/2008 il progetto è obbligatorio per la parte elettrica ed elettronica nei seguenti casi: A) per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unità abitative aventi potenza impegnata superiore a 6 kw o per utenze domestiche di singole unità abitative di superficie superiore a 400 mq; B) impianti elettrici realizzati con lampade fluorescenti a catodo freddo, collegati ad impianti elettrici, per i quali è obbligatorio il progetto e in ogni caso per impianti di potenza complessiva maggiore di 1200 VA resa dagli alimentatori; C) negli impianti relativi agli immobili adibiti ad attività produttive, al commercio, al terziario e ad altri usi, quando le utenze sono alimentate a tensione superiore a 1000 V, inclusa la parte in bassa tensione, o quando le utenze sono alimentate in bassa tensione aventi potenza impegnata superiore a 6 kW o qualora la superficie superi i 200 mq; D) impianti elettrici relativi ad unità immobiliari provviste, anche solo parzialmente, di ambienti soggetti a normativa specifica CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano), in caso di locali adibiti ad uso medico o per i quali sussista pericolo di esplosione o a maggior rischio di incendio, nonché per gli impianti di protezione da scariche atmosferiche in edifici di volume superiore a 200 mc. Alcuni Consigli Per gli impianti elettrici ed elettronici ricordate che: a) L’installatore è responsabile di quanto esegue e della compatibilità con altre parti d’impianto alle quali si deve collegare: non potete chiedergli di ampliare l’impianto elettrico\elettronico senza mettere a norma l’impianto esistente se questo risulta inadeguato, carente o non a norma di legge. b) Certe tipologie di impianti elettrici, soprattutto presso capannoni, negozi o attività economiche, hanno l’impianto delle scariche atmosferiche, con le paline della messa a terra. Ricordiamo che il datore del lavoro deve far controllare l’impianto delle scariche atmosferiche normalmente ogni 5 anni dall’ARPAV o da un Ente Terzo Accreditato al Ministero, periodicità che si riduce a 2 anni in luoghi a maggior rischio di esplosione\ incendio o in ambienti medici. 8 4 SCARICHE ATMOSFERICHE Come ci si può proteggere dalle scariche atmosferiche? Le leggi e le norme in materia di impiantistica elettrica prevedono un riferimento specifico alla protezione da scariche atmosferiche da attuarsi in edifici con volume superiore ai 200 metri cubi o con un’altezza superiore ai 5 metri. Essendo tale limite superato in quasi tutte le abitazioni si illustrano di seguito i pericoli che scariche atmosferiche e le sovratensioni possono causare 3 1 2 rete telecomunicazioni rete energetica Nella figura qui sopra sono illustrati i tre diversi modi in cui le scariche atmosferiche possono causare danni al nostro impianto elettrico, come vediamo oltre alla scarica diretta sul nostro edificio (1), le sovratensioni possono arrivare all’impianto elettrico anche attraverso le reti di telecomunicazioni (2) o le reti energetiche (3) provocando seri danni all’impianto stesso e alle apparecchiature ad esso collegate quali lavatrici, televisioni, computer, ecc. Una soluzione efficace per la protezione degli impianti e delle apparecchiature ad essi collegate consiste nell’installazione di un limitatore di sovratensione che scollega automaticamente l’impianto elettrico salvaguardando tutto ciò che è installato a valle dello stesso. 9 5 Il nuovo contatore elettronico Perché è stato introdotto il nuovo contattore elettronico? Il continuo evolversi della tecnologia verso l’integrazione tra energia, dati e informazioni si sta indirizzando in una rete di comunicazione globale. In questo nuovo contesto tecnologico si inserisce anche il nuovo contatore elettronico, che permette di gestire al meglio gli impianti di casa, nei quali il contenuto informativo inizia ad assumere un valore sempre più importante rispetto al vecchio contatore analogico. Il nuovo contatore rende possibile la lettura a distanza dei consumi, eliminando le bollette di acconto e conguaglio, e ci permette di attivare o modificare la fornitura di energia elettrica in modo automatico (restando attenti ad eventuali adeguamenti di impianto) e risparmiandoci noiose code agli sportelli. Grazie alla nuova tecnologia tutti i nuovi contatori “parlano tra di loro” ossia si scambiano dati con estrema flessibilità dando la possibilità ai carichi di connettersi fra di loro come un’unica rete. Perché tanti utenti, dopo la sostituzione del vecchio contatore, lamentano un peggioramento qualitativo nel servizio ricevuto? In effetti con il nuovo contatore elettronico gli utenti non riescono più a utilizzare contemporaneamente gli stessi elettrodomestici come accadeva prima con il vecchio contatore analogico. In realtà il nuovo dispositivo di distacco di energia, lascia come prima la tolleranza del 10% (con un contratto da 3 kw, il distacco avviene a 3,3 kw), mentre prima la costante di tempo termica del relè lasciava un margine di tempo maggiore quindi il “salto” del contatore avveniva molto più raramente. Adesso invece il contatore elettronico opera con un sistema di distacco della tensione istantaneo. 10 In Breve L’esigenza di maggior potenza impegnata per far funzionare i tanti elettrodomestici in casa e l’elevata sensibilità del nuovo contatore elettronico rende consigliabile il passaggio del contratto domestico da 3 kW a 4,5 kW (attenzione aggravio di costi!) oppure è necessario ottimizzare al meglio il “carico” di energia e utilizzare alcuni elettrodomestici durante le ore serali/notturne (l’energia costa meno!!) 6 IMPIANTO DOMOTICO Cosa significa impianto “DOMOTICO”? Domotica si può sintetizzare con lo slogan “semplificare la vita in casa tua grazie alla tecnologia”. Questo nuovo metodo di pensare l’impiantistica domestica è intesa come l’integrazione di prodotti e servizi per la gestione ed il controllo della casa del futuro. Grazie ad essa, possiamo abitare case intelligenti, più sicure e confortevoli risparmiando energia. Domotica significa avere spazi abitativi dove l’impianto elettrico, termoidraulico, telefonico e di sicurezza, fanno capo ad un unico sistema che può gestire anche automazioni di porte e finestre. La gestione della casa, dell’ufficio, dell’azienda diventa quasi un gioco quando i nostri sistemi di domotica coordinano la gestione delle luci, dell’audio, del video e di tutto ciò che sia motorizzato all’interno dell’immobile aumentando il livello di comfort degli occupanti. Da cosa è costituito un impianto domotico? Si deve installare un sistema di comunicazione che connetta tutti i dispositivi (siano essi elettrodomestici, motori elettrici, interruttori, luci, ecc.) al fine di permettere loro di inviare e ricevere informazioni. Un sensore, un interruttore o un pulsante inviano una informazione di comando ad un sistema che interconnette tutte le apparecchiature dell’impianto. 11 Quali sono le principali funzioni dell’impianto domotico? Controllo illuminazione: Il sistema crea la giusta atmosfera di luce e permette comodi comandi di accensione e spegnimento centralizzati. Controllo carichi: Questo sistema permette di evitare i black-out per eccessivo consumo di energia. Il sistema rileva i consumi istantanei e attiva gli elettrodomestici secondo la fascia oraria opportuna. Serramenti automatizzati: Basta premere un pulsante ed è possibile controllare tutti i serramenti di casa. Inoltre la casa provvede a chiudere le tende e a regolare le tapparelle in caso di mal tempo. Allarmi e sicurezza: Gas, acqua, emergenze: tutti gli allarmi tecnologici della casa sono sotto controllo. Inoltre si può anche attivare misure di dissuasione simulando la presenza degli occupanti o accendendo le luci al primo segnale di allarme. Controllo remoto: Risparmio energetico: Il sistema risparmia secondo profili richiesti evitando sprechi di elettricità e di combustibile. In assenza degli utenti riduce la temperatura per poi ristabilirla al loro rientro e provvede ad arrestare il riscaldamento quando si arieggiano i locali. 12 In qualsiasi momento è possibile controllare lo stato della casa ed inviare comandi via SMS ad esempio per predisporre al meglio la casa per il tuo ritorno. 7 IMPIANTO CON PANNELLI FOTOVOLTAICI Come funziona l’impianto fotovoltaico? L’elemento principale che costituisce un sistema fotovoltaico è la cella fotovoltaica, una piastrina (circolare o quadrata) che ricevendo i raggi solari li trasforma in energia elettrica. Queste celle unite fra loro compongo il “pannello solare”. Mediamente 8 metri quadri di pannelli solari producono 1Kwh, con condizioni di esposizione e di gestione ottimale. Per trasferire la corrente continua prodotta all’impianto elettrico sono necessari una serie di dispositivi, elettrici ed elettronici, di trasformazione ed adattamento, chiamati inverter che controllano ed ottimizzano il passaggio di energia tra il modulo fotovoltaico e l’impianto elettrico di casa. E’ necessaria una accorta manutenzione e pulizia periodica (semestrale). Le nuove norme incentivanti Il Decreto Ministeriale del 5 maggio 2011, meglio noto come “4° Conto Energia”, stabilisce il sistema di incentivazione degli impianti fotovoltaici che entrano in esercizio in data successiva al 31 maggio 2011 e fino al 31 dicembre 2016. Il meccanismo di incentivazione è strutturato sulla base di obiettivi indicativi annuali di potenza, coerenti con previsioni annuali di spesa, in modo da raggiungere al 2016 un livello complessivo di potenza installata di circa 23.000 MW e un corrispondente costo cumulato di incentivi di circa 6-7 miliardi di euro per anno. Gli incentivi e i limiti annuali di spesa vengono stabiliti in modo separato per tre differenti tipologie di impianto: gli impianti “tradizionali” con pannelli in silicio cristallino (Titolo II), impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative (Titolo III) e impianti fotovoltaici a concentrazione (Titolo IV). Chi può accedere agli incentivi Possono beneficiare delle tariffe incentivanti persone fisiche, persone giuridiche, soggetti pubblici e condomini per impianti fotovoltaici di almeno 1 kW, conformi alle norme tecniche. La richiesta e l’erogazione dell’incentivo Entro 15 giorni solari dall’entrata in esercizio dell’impianto, il responsabile deve far pervenire al GSE la richiesta di incentivo, completa della documentazione prevista. I gestori di rete hanno l’obbligo di collegare gli impianti alla rete elettrica nei termini stabiliti dalla delibera dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Fatte le opportune verifiche, il GSE eroga gli incentivi. Entità delle tariffe incentivanti La tariffa incentivante, differenziata per potenza dell’impianto e per periodo temporale secondo le tabelle, è riconosciuta per 20 anni dall’entrata in esercizio dell’impianto ed è costante in moneta corrente per tutto il periodo di incentivazione. 13 Premi aggiuntivi I piccoli impianti sugli edifici possono beneficiare di un premio aggiuntivo rispetto alle tariffe incentivanti. È previsto un premio: • per gli impianti abbinati ad un uso efficiente dell’energia; • del 5% per gli impianti ubicati in zone industriali, miniere, cave o discariche esaurite, area di pertinenza di discariche o di siti contaminati; • del 5% per i piccoli impianti, realizzati da comuni sotto i 5000 abitanti; • di 5 centesimi di euro/kWh per gli impianti installati in sostituzione di coperture in amianto; • del 10% per gli impianti il cui costo di investimento, per quanto riguarda i componenti diversi dal lavoro, sia riconducibile per almeno il 60% ad una produzione realizzata nell’Unione europea. Per gli impianti solari fotovoltaici, le tariffe sono differenziate per tipo di impianto, ‘Impianti sugli edifici’ e ‘Altri impianti fotovoltaici’, e per classe di potenza. Sono favoriti gli impianti su edifici, e tra questi i più piccoli. Tariffe diverse sono previste per gli impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative. Si tratta di impianti fotovoltaici che utilizzano moduli non convenzionali e componenti speciali, sviluppati specificatamente per integrarsi e sostituire elementi architettonici. Particolare attenzione viene posta infine alla qualità dei prodotti e degli impianti realizzati. In particolare la norma prevede , per gli impianti tradizionali, che da maggio 2012 dovranno essere garantiti dal produttore per 10 anni contro difetti di fabbricazione. Per gli impianti che entrano in esercizio successivamente al 30 giugno 2012, il soggetto responsabile è tenuto inoltre a trasmettere al GSE ulteriore documentazione che attesti: • che il produttore di moduli fotovoltaici aderisca ad associazioni o consorzi per il riciclo dei moduli a fine vita • che il produttore di moduli possieda le certificazioni ISO 9001:2008 (sistema di gestione della qualità), OHSAS 18001 (sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro) e ISO 14000 (Sistema di gestione ambientale). 14 I RISCHI E L’ASSICURAZIONE I danni a cui è maggiormente esposto un impianto fotovoltaico sono: • il furto • gli eventi atmosferici (in particolare la grandine e l’azione del vento) • la fulminazione diretta e indiretta 1. Vi possono poi essere altri tipi di danni materiali ai quali è soggetto un impianto fotovoltaico: incendio, allagamenti, frane, alluvioni, terremoti, guasti, ecc. 2. questi eventi possono causare anche un altro tipo di danni - i danni non materiali - dovuti al mancato guadagno a causa dell’interruzione dell’esercizio dell’impianto (es.: mancato percepimento dell’incentivo) 3. Il responsabile dell’impianto fotovoltaico può inoltre essere chiamato a rispondere civilmente dei danni cagionati involontariamente a terzi in conseguenza di fatti accidentali verificatisi in relazione alla proprietà e all’esercizio dell’impianto stesso. In Breve In definitiva, quali sono i vantaggi del fotovoltaico? Con l’installazione di questi impianti si possono avere dei vantaggi interessanti: • Risparmio dei materiali di rivestimento dell’edificio. • Possibilità di occupare superfici inutilizzate di un edificio. • Utilizzazione dell’energia elettrica nello stesso luogo dove è prodotta, con conseguente riduzione delle dispersioni. • Possibile impiego dei pannelli per usi polifunzionali (es. frangisole). Tariffe del contributo per installazione nel 2012 1° SEM. 2012 2° SEM. 2012 Impianti sugli edifici [€/kWh] Impianti sugli edifici [€/kWh] 1≤P≤3 0,274 0,252 3<P≤20 0,247 0,227 20<P≤200 0,233 0,214 200<P≤1000 0,224 0,202 P>5000<P≤5000 0,182 0,164 P>5000 0,171 0,154 15 8 ILLUMINAZIONE E RISPARMIO ENERGETICO Quali sono le lampade più efficienti ed economiche da installare in casa? Sicuramente con le cosiddette “lampade fluorescenti” siamo arrivati ad un sistema di illuminazione economico e ad impiego universale. Tutte le lampade fluorescenti si distinguono per l’elevata efficienza luminosa, il basso consumo di energia elettrica e la lunga durata. Le lampade fluorescenti durano da otto a venti volte più a lungo delle tradizionali lampade ad incandescenza e consumano, a seconda del tipo di lampada e della potenza, fino all’85% di energia elettrica in meno. Generare luce confortevole, ridurre il consumo di energia elettrica, offrire una forma gradevole sono i tre scopi principali delle lampade. Queste sono notevolmente più efficienti, possono sostituire, grazie alle dimensioni e al peso ridotti, le lampade ad incandescenza convenzionali in ogni tipo di apparecchio di illuminazione. Un esempio della quantità di luce emessa: una lampada fluorescente di 23W utilizzata in un apparecchio che ammette una potenza massima di 40W produce una intensità luminosa di una lampada ad incandescenza di 120W, il triplo della quantità di luce generata dalla lampada ad incandescenza ammessa in quell’apparecchio. Si ricorda che progressivamente le lampadine ad incandescenza non saranno più prodotte e quindi commercializzate (oggi quelle superiori a 60W) ed hanno iniziato ad essere immesse nel mercato le lampadine al “led”, che risparmiano maggiormente rispetto a quelle fluorescenti, ma oggi in proporzione sono molto più costose e “illuminano” di meno. è da pensare, oggi, ad un loro utilizzo per l’illuminazione di giardini, con impianti di trasformazione dell’energia elettrica centralizzati. Una particolare raccomandazione va inoltre posta all’illuminazione d’emergenza da predisporre in prossimità delle uscite e in tutte le zone o eventuali cambi di dislivello e direzione che possono rendere pericoloso un eventuale percorso d’esodo. 16 9 PROTEZIONE DAI PERICOLI DELLA CORRENTE Come ci si può proteggere dai pericoli della corrente elettrica? L’elettricità è una grande conquista dell’umanità perché fa funzionare tante cose belle e utili, ma può anche diventare molto pericolosa. Ogni anno si verificano in Italia, tra le mura domestiche, delle scuole e nei luoghi di lavoro, molti incidenti provocati dalla corrente elettrica. Quando un apparecchio ha una spina significa che funziona con l’elettricità, quindi perché non diventi pericoloso, si devono seguire delle semplici regole: • Bisogna sempre staccare l’interruttore generale prima di eseguire qualsiasi intervento sull’impianto o sugli apparecchi elettrici. È bene staccare la spina prima di pulire qualsiasi elettrodomestico. Per togliere la spina mai tirare il cavo. • Non lasciare mai i portalampade privi di lampada per evitare il rischio di contatti con parti in tensione. • Bisogna avere cautela nell’uso del ferro da stiro. Si deve togliere la spina del ferro a vapore prima di riempirlo con l’acqua, avere cura che il cavo elettrico sia in buone condizioni ed evitare che entri in contatto con la parte calda del ferro, inoltre non si stira mai con piedi e mani bagnate. • L’acqua e l’umidità aumentano i pericoli legati all’elettricità: quando usate il phon o altri elettrodomestici è indispensabile che mani e piedi siano ben asciutti e non a contatto con il pavimento. • Non mettere nulla che non sia una spina nelle prese. • Assicuriamoci che il televisore sia ben lontano da tende o da persone, e in caso di mal tempo, stacchiamo il televisore dalla corrente e dall’antenna. • Se la spina non entra comoda nella presa, non usare la forza. 17 • Ricordarsi che dalla spina all’apparecchio c’è il cavo: bisogna fare attenzione a non inciampare. Cosa succede al corpo umano quando prendiamo la scossa elettrica? Toccando un filo elettrico in tensione o inserendo un dito o un oggetto in una presa, il corpo umano viene sottoposto al passaggio di corrente elettrica che produce una sensazione dolorosa o danni permanenti agli organi, se non addirittura la morte. • Se un cavo o una spina sono danneggiati non toccarli e se serve chiamare un tecnico specializzato nel settore per farli aggiustare. • A ogni apparecchio elettrico diamo la sua presa: le prese multiple sono consentite solo per apparecchi elettrici di bassa potenza. Alimentare contemporaneamente più apparecchi con una sola presa può provocare un forte riscaldamento dei conduttori della presa stessa con pericolo di incendio e di deterioramento dell’impianto. • Controllare almeno una volta ogni due/tre mesi il pulsante test del salvavita. • Per l’impianto elettrico e del gas chiamiamo solo ditte artigiane installatrici autorizzate. 18 La gravità degli effetti sul corpo umano della scossa elettrica dipende dalla sua potenza (misurata in Watt) che è il prodotto derivante dalla moltiplicazione della tensione misurata in Volt (220 Volt normalmente nelle abitazioni) per la sua intensità misurata in Ampere. E’ necessario fare sempre molta attenzione e non sottovalutare i pericoli. RISPARMIO ENERGETICO Tutto quello che c’è da sapere per dormire sonni tranquilli in casa propria... ...con un occhio di riguardo al portafoglio San Donà di Piave n° 3 Collana: Casa Sicura e Risparmio Vol. 3° Risparmio Energetico Precedente pubblicazione: Vol. 1° Gli impianti termici Vol. 2° Gli impianti elettrici, elettronici, fotovoltaici Distribuzione gratuita Ideazione e proprietà: Confartigianato Associazione Artigiani, Piccole e Medie Imprese del Mandamento di San Donà di Piave © settembre 2011 - RIPRODUZIONE VIETATA Impostazione, stesura testi: Arch. Paola Montagner, Agenzia CasaClima Bolzano Supervisione: Ennio Galletti, Roberto Mazzardis, Arch. Paola Montagner Segreteria: Michela Auletta Tipografia: Biennegrafica - Musile di Piave Pubblicazione su internet: www.casasicurarisparmio.it Un progetto di: Associazioni Artigiani, Piccole e Medie Imprese Mandamento di San Donà di Piave Componenti delle consulte del comparto casa Categoria Edilizia Capo Categoria Carlo Giorgio - San Donà di Piave Componenti: Tegon Faustino - Musile di Piave Amadio Gabriele - Musile di Piave Baccega Mauro - Jesolo Boatto Adriano - Eraclea Mengo Mauro - San Donà di Piave Poles Sileno - San Donà di Piave Tonetto Alessandro - Eraclea Tonicello Antonio - Jesolo Categoria Dipintori Capo Categoria Cancian Diego - San Donà di Piave Componenti: Amadio Franco - San Donà di Piave Menegaldo Giancarlo - Fossalta di Piave Categoria Legno Arredo Capo Categoria Brichese Silvia - Torre di Mosto Componenti: De Marchi Davide - Quarto d’Altino Sgnaolin Michele - Fossalta di Piave Zia Tiberio - San Donà di Piave Con la compartecipazione di: Azienda Speciale Camera di Commercio Venezia PRESENTAZIONE: L’Associazione Artigiani, Piccole e Medie Imprese del Mandamento di San Donà di Piave, su suggerimento dei propri installatori d’impianti associati, alcuni anni fa, ha pubblicato un primo opuscolo informativo “Casa sicura e Risparmio” che, con il prezioso contributo di Venezia Opportunità della Camera di Commercio di Venezia, è stato distribuito gratuitamente alle famiglie del comprensorio sandonatese. L’iniziativa è stata molto apprezzata dalla cittadinanza in quanto esso riportava in modo semplice e sintetico il quadro delle norme che regolano l’installazione, la manutenzione degli impianti termici, gli obblighi a carico degli utenti e alcuni consigli pratici per gestire in modo sicuro il proprio impianto e per risparmiare energia. In questa terza pubblicazione trattiamo del risparmio energetico in edilizia, consapevoli che tale concetto è ormai radicato nella cultura e nei comportamenti dei cittadini, anche se spesso c’è poca chiarezza nelle informazioni in merito, rendendo il processo di attuazione lento e spesso poco efficace. Buona lettura Avvertenze Il presente volumetto intende presentare un sunto che certamente non è esaustivo. Si tratta semplicemente di un insieme di utili consigli e non è, certamente, un manuale sulla costruzione. Le nozioni contenute sono dei semplici suggerimenti. Associazione Artigiani, Piccole e Medie Imprese Mandamento di San Donà di Piave Il Presidente Ildebrando Lava 1 SOMMARIO 1 Presentazione LA CASA E IL RISPARMIO ENERGETICO 4 1 La casa e il risparmio energetico 5 2 Il progetto l’esposizione e l’ubicazione 6 3 L’isolamento termico 8 4 Le finestre 10 5 Il riscaldamento 11 6 La ventilazione 12 7 Le energie rinnovabili IL PROGETTO CASACLIMA E IL CERTIFICATO ENERGETICO 14 Certificazione energetica CasaClima 15 Caratteristiche di una CasaClima 16 Vantaggi di una CasaClima: 7 ragioni per scegliere una CasaClima 3 1 La casa e il risparmio energetico Quale rapporto c’è tra l’edilizia abitativa, la tutela del clima e la protezione dell’ambiente? Uno dei fattori principali per il surriscaldamento globale è l’emissione di CO², che si forma principalmente dalla combustione di energie fossili (petrolio, carbone, gas). Chi ha la possibilità di scegliere, di realizzare una nuova casa, di sostituire un vecchio impianto termico dovrebbe tener conto che tali energie fossili si stanno esaurendo ed è certo che i tempi del petrolio a prezzi bassi sono ormai finiti. Al petrolio “anti-ecologico” vi sono delle alternative; energie rinnovabili che rispettano l’ambiente, tutelano il clima ed aiutano a fare economie. Chi costruisce produce oggetti che durano generazioni. Scelte tecniche sbagliate lasciano segni duraturi nell’ambiente, ma anche nel portafoglio. Chi si appresta a realizzare o ristrutturare la propria “casa” dovrebbe prima di tutto informarsi su alcune questioni fondamentali che riguardano la tecnologia ed il risparmio energetico. Altrimenti potrebbe capitargli che, a causa delle bollette astronomiche del riscaldamento, della muffa che si mangia le pareti o delle fessure che riducono il comfort abitativo la “casa da sogno” diventi una “casa da incubo”. Per evitare brutte sorprese è quindi meglio dare la massima attenzione ad una progettazione “intelligente”. Nel lungo periodo, chi costruisce in modo energeticamente consapevole risparmia denaro ed aumenta il valore economico dell’edificio. Un buon isolamento termico, un’accorta scelta dei materiali ed un corretto orientamento dell’edificio influenzano in modo rilevante l’efficienza energetica, ma anche il comfort abitativo. 4 Alcuni Consigli I seguenti principi devono trovare applicazione ed esecuzione nella realizzazione di una casa energeticamente sostenibile: • Ottima coibentazione • Involucro possibilmente compatto • Evitare i ponti termici • Garantire la tenuta all’aria • Ridurre le perdite per ventilazione • Uso passivo dell’energia solare • Ottimizzazione della produzione del fabbisogno energetico rimanente. 2 Il progetto l’esposizione e l’ubicazione La progettazione rappresenta la fase più importante nella realizzazione di una casa ed errori commessi in questa fase si ripercuotono per anni sul proprietario dell’immobile. Porre rimedio ad inconvenienti legati ad un’errata progettazione, richiede ingenti investimenti e spesso non risulta tecnicamente possibile. Già nella scelta del terreno è importante porsi delle domande per il futuro. Alcuni Consigli Da non dimenticare nella progettazione • Edificio al riparo dei venti, ma non in zone d’ombra • Un involucro semplice e compatto riduce le dispersioni di calore • Balconi, abbaini, sporgenze aumentano il fabbisogno energetico • Ampie superfici finestrate orientate verso sud aumentano i guadagni termici solari • I locali secondari Durante la progettazione di un edificio è buona norma considerare sia l’esposizione che l’ubicazione, in quanto se rispettati possono garantire già di per sé una buona base per un forte risparmio energetico oltre che una senz’altro più salubre abitabilità degli ambienti in tutti i periodi dell’anno. L’esposizione di un edificio è molto importante, ma va, naturalmente, tenuta in considerazione anche quando si è davanti ad una casa già costruita e bisogna disporre i vari locali. Se non si tiene conto di questo fattore, possono verificarsi inconvenienti come caldo e freddo eccessivi in determinate ore del giorno, buona illuminazione ed aerazione nei locali in cui si soggiorna poco e, viceversa, pessima in quelli in cui si trascorre la maggior parte del tempo. Le prime domande... Chi cerca un terreno per costruire la propria casa pensa essenzialmente se la posizione della casa gli piace, se il luogo è vicino al proprio posto di lavoro, ai collegamenti viari, al proprio stile di vita. Qualche volta però ci si dimentica di considerare gli aspetti energetici dell’edificio e pertanto di porci altre domande d’importanza rilevante quali: in quel luogo c’è luce od ombra? Il posto è protetto od esposto ai venti? È possibile realizzare una forma architettonica compatta? Ubicazione ed esposizione dell’edificio rappresentano fattori fondamentali per il fabbisogno energetico e la qualità di vita, determinando il valore dell’immobile sul mercato. 5 3 L’isolamento termico Quasi il 70 % dei costi energetici sostenuti da una famiglia sono destinati al riscaldamento degli ambienti. Investire in una buona coibentazione conviene sempre: a fronte di un aumento limitato dei costi di costruzione, si ottengono risparmi nell’ordine dell’80– 90 % delle spese di riscaldamento. Una grossa parte delle perdite di calore avvengono attraverso l’involucro dell’edificio. Per limitare tali dispersioni bisogna scegliere materiali adatti a tale scopo quali ad esempio i pannelli isolanti. Pochi centimetri in più d’isolamento significano riduzione sensibile delle perdite. Un buon isolamento permette di avere superfici delle pareti interne più calde, aumentando in tal modo la sensazione di benessere per gli occupanti dell’alloggio. Di fondamentale importanza costituisce evitare la presenza di fessure e ponti termici. I ponti termici, in particolar modo, rappresentano il punto debole dell’involucro: la loro presenza può portare ad un incremento delle perdite del 20–30 %. Pertanto l’isolamento termico esterno deve “chiudere” ermeticamente l’involucro dell’edificio. Massima attenzione pertanto nella realizzazione dei solai, dei balconi e delle finestre con relativi telai e tapparelle. Nella scelta del materiale isolante determinante risulta conoscere il suo valore U: tale valore dovrebbe essere il più basso possibile. 6 Alcuni Consigli Come uomini ed animali La nostra casa si comporta esattamente come l’uomo e gli animali: quando è freddo abbiamo bisogno di un maglione pesante, o di una buona pelliccia nel caso degli animali, per far sì che il freddo pungente non raggiunga la nostra pelle. Un buon isolamento termico garantisce ambienti caldi anche senza l’uso del riscaldamento; un isolamento di scarsa qualità ci costringe a riscaldare maggiormente gli ambienti a scapito del comfort termico. Protezione dal calore durante i mesi estivi Un buon isolamento di un edificio risulta essere importante non solamente durante i mesi invernali, ma anche durante i mesi estivi, in quanto da un surriscaldamento dei locali ne risente decisamente la qualità di vita. In particolar modo le camere da letto dovrebbero essere mantenute particolarmente fresche per garantire un corretto riposo delle persone. Pertanto ambienti rivolti a sud, ovest o est caratterizzati dalla presenza di ampie vetrate, vanno adeguatamente protetti dal surriscaldamento. Un idonea protezione si ottiene scegliendo i materiali di costruzione ed isolanti adatti, cioè con una densità specifica elevata e capacità di accumulo del calore e bassa conduttività termica. Materiali isolanti costituiti da materie prime rinnovabili garantiscono una migliore protezione dal surriscaldamento estivo rispetto a quelli di natura sintetica. Un contributo determinante contro il surriscaldamento estivo è dato dagli elementi esterni all’edificio quali: tapparelle, veneziane, tettoie sporgenti. Le tapparelle vanno ovviamente abbassate durante le prime ore del mattino e non quando i locali sono già surriscaldati; al contrario durante le ore notturne dovranno essere mantenute alzate al fine di permettere all’aria fresca di entrare negli ambienti. Valore U Il valore U rappresenta la capacità di un materiale di trasmettere il calore e mi indica di conseguenza se le perdite di calore saranno alte o basse. L’unità di misura è W/m²K. Un valore basso sta significare che il calore farà più fatica ad uscire verso l’esterno: il valore U dovrà essere pertanto il più basso possibile. 7 4 Le finestre Le finestre sono il punto più debole dell’involucro di una casa per quanto concerne le dispersioni di calore. Le superfici vetrate rivestono un ruolo importante ai fini dell’efficienza termica dell’edificio: da un lato favoriscono apporti termici gratuiti, ma dall’altro possono essere punti di dispersione termica, se non sono costruite ed installate a regola d’arte. Le vecchie finestre in inverno disperdono calore ed in estate consentono l’irraggiamento solare, per cui le stanze possono essere facilmente surriscaldate. Alcuni Consigli Finestre sì, ma dove? La maggior parte delle finestre andrebbero progettate sul lato rivolto a sud dell’edificio: in ogni caso anche quelle rivolte ad est ed ovest portano dei benefici nel bilancio energetico. Se non strettamente necessario, non dovrebbero essere realizzate finestre sul lato nord dell’edificio. Particolare attenzione và prestata inoltre alle zone d’ombra. Orientamento Superficie finestrata Sud 40–60 % Est e ovest 15–30 % Nord max. 10 % Tapparelle Le tapparelle proteggono dal vento e dalla pioggia e realizzano in tal modo un’intercapedine d’aria davanti alla finestra. Particolare importanza ricopre il cassonetto d’alloggiamento della tapparella che deve essere ermetico e ben isolato. Sotto il profilo delle perdite di calore è preferibile realizzare i cassonetti esternamente all’involucro dell’edificio; se la tapparella è integrata nella parete esterna, invece, dovrà essere previsto un idoneo isolamento dell’alloggiamento. 8 In una casa cosiddetta “normale” le perdite di calore attraverso le finestre possono rappresentare il 20 % del totale. Per tale motivo non si può rinunciare a delle finestre con elevate caratteristiche termiche. Se possibile le finestre andrebbero progettate sul lato rivolto a sud dell’edificio al fine di sfruttare al massimo l’energia solare. Le perdite di calore di una finestra sono determinate dalle caratteristiche del vetro e del telaio che la compongono. Maggiore è la temperatura del telaio, minore é la possibilità che si sviluppino fenomeni di condensazione dell’aria. Al fine di garantire un elevato comfort termico all’interno degli ambienti le finestre devono essere dotate di un telaio dalle elevate caratteristiche termiche nonché di vetri isolanti a tre strati. Il valore U deve essere il più basso possibile. Finestre isolanti sono costituite da vetri isolanti a più strati, minimo due, meglio ancora tre. Le intercapedini fra gli strati devono essere realizzate in modo ermetico e riempite con aria secca o meglio con gas nobili. L’applicazione di particolari pellicole trasparenti sui vetri migliora le caratteristiche isolanti della finestra e nel contempo permettono alla luce di entrare negli ambienti: in tal modo le finestre contribuiscono a migliorare il bilancio energetico dell’edificio. Altrettanta importanza ricoprono i telai costituendo spesso fino al 30 % della superficie delle finestre ed essendo l’anello di congiunzione mobile tra vetro e parete dell’edificio. Per un buon risultato si rende necessario l’impiego di telai termoisolanti e possibilmente del tipo a “multicamera”. 9 5 Il riscaldamento Il riscaldamento della nostra casa incide per ben il 79% dell’intero fabbisogno di energia di un edificio e spesso, più della metà di tale energia viene sprecata, per lo più buttata letteralmente fuori dalla finestra in seguito ai comuni modi dell’arieggiare e a causa di apparecchiature di ventilazione non adatte. Quanto più è efficace la conservazione del calore, tanto più diventa importante la ventilazione controllata, che consente di asportare l’umidità e le sostanze dannose presenti nell’aria con il massimo risparmio energetico possibile. Alcuni Consigli Un orientamento ottimale dell’edificio, l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, un isolamento di ottima qualità, permettono di attribuire all’impianto di riscaldamento un ruolo sempre più secondario nella costruzione della casa, tanto che il funzionamento dell’impianto di riscaldamento si rende necessario solamente nei mesi invernali più freddi. Il minor fabbisogno energetico e di conseguenza il minor consumo di combustibile, si ripercuote positivamente sui costi di gestione e contribuisce altresì alla difesa del clima. Nella scelta della tipologia dell’impianto di riscaldamento ed ai fini del bilancio energetico, è importante considerare anche il luogo dove l’impianto verrà installato. 10 Se la stufa viene installata all’interno dell’appartamento, ad esempio, si potrà contare anche sul calore radiante emesso. Se si costruisce un edificio in una zona asservita da una centrale di riscaldamento è consigliabile allacciarsi alla stessa, risparmiando in tal modo sui costi di gestione e manutenzione, recuperando inoltre il volume del locale caldaia per altri scopi. Caldaie a condensazione alimentate a metano o gasolio hanno rendimenti superiori rispetto alle caldaie tradizionali, in quanto consentono di recuperare il calore residuo contenuto nei fumi, che altrimenti andrebbe perso al camino; l’acqua di condensa che si forma può essere immessa nella canalizzazione. Un impianto di cogenerazione produce contemporaneamente calore ed energia elettrica che può essere utilizzata in proprio o ceduta alla rete. Gli impianti di cogenerazione moderni sono molto affidabili e caratterizzati da alti rendimenti energetici. 6 La ventilazione Respirare è una funzione vitale come mangiare, bere e dormire. Per sentirsi bene bisogna respirare bene e pertanto ventilare i locali regolarmente: mediamente una persona necessita di circa 30 metri cubi di aria fresca all’ora. Per ventilazione si intende un insieme di interventi che vanno a sostituire, in tutto o in parte, l’aria “viziata” di uno spazio con aria pulita. Questo insieme di operazioni che comprende l’immissione, l’eventuale filtraggio, la movimentazione e l’espulsione dell’aria, ha come fine primario quello di garantire la qualità dell’aria nell’ambiente. La ventilazione naturale è una tecnica di ricambio dell’aria viziata, che viene attuata senza l’utilizzo di ventilatori, ma attraverso “motori naturali”, quali il vento e l’effetto camino. La ventilazione naturale, in periodo estivo o in ambienti a forte carico termico interno (uffici, edifici commerciali), ha anche una valenza di raffrescamento - sia corporeo, sia ambientale - purché controllata e attuata in condizioni di temperatura dell’aria inferiori ai limiti superiori della zona di comfort (generalmente, 26 °C). L’impiego, al posto dei sistemi di ventilazione meccanica, di sistemi di ventilazione naturale negli edifici ha una notevole importanza nella politica energetica e ambientale dei paesi industrializzati. Alcuni Consigli Per una corretta ventilazione • Meglio aerare dalle tre alle cinque volte al giorno per poco tempo che una volta per molto. A causa delle grandi differenze di temperatura in inverno l’aria viene cambiata più rapidamente. • Aprire completamente la finestra invece di ribaltarla: le finestre si dovrebbero spalancare dai cinque ai dieci minuti per lasciar entrare l’aria fresca far uscire l’umidità; in questo modo l’ambiente non si raffredda. • è opportuno evitare che si formi un’eccessiva umidità all’interno. Il tasso d’umidità dell’aria ideale all’interno oscilla tra il 40 e il 60 per cento. Mentre ci si fa la doccia e si cucina le porte del bagno e della cucina devono rimanere chiuse. • L’acqua condensata sulle piastrelle deve essere tolta. • Quando si stende la biancheria è necessario aerare ulteriormente. 11 7 Le energie rinnovabili Per energie rinnovabili si intendono quelle forme di energia generate da fonti di energia alternative alle tradizionali fonti fossili e molte di esse hanno la peculiarità di essere anche energie pulite ovvero di non immettere in atmosfera sostanze nocive e/o climalteranti quali ad esempio la CO2. Tali energie rinnovabili sono quella solare, eolica, marina e geotermica, ovvero quelle fonti il cui utilizzo attuale non ne pregiudica la disponibilità nel futuro. Per liberarci dalla dipendenza da petrolio e gas le energie rinnovabili sono le uniche alternative che ci restano. Anche se in un primo momento i costi di queste tecnologie ci sembrano più elevati rispetto a quelle tradizionali, è anche vero che fanno risparmiare in un secondo momento, sia nell’inquinamento del clima e dell’ambiente che nelle spese di riscaldamento. Proprio nel settore dell’edilizia sarebbe possibile ridurre di molte tonnellate le emissioni di anidride carbonica (CO2) nel mondo attraverso un utilizzo dell’energia rispettoso dell’ambiente ed del clima. 12 Alcuni Consigli Collettori solari Chi punta sui collettori solari - che tra l’altro sono privi di CO2 - riesce a risparmiare materiale combustibile per decenni, dato che in primavera, in estate ed in inverno servono per riscaldare l’acqua. L’energia ricavata dai raggi del sole nel collettore viene trasformata in calore. Il sistema funziona così: Il sole riscalda i collettori, e l’acqua attraverso dei tubi viene portata all’interno, riscaldata a sua volta e trasportata nel serbatoio. In questo modo la caldaia può rimanere spenta durante la stagione estiva. Pellets di legna I pellets di legna sono un combustibile ecocompatibile. I cosiddetti pellets sono dei trucioli di piallatura e segatura di legno non trattato, che senza aggiunta di colle, ma solo con l’utilizzo di macchinari a pressione prendono la forma di piccoli rotoli cilindrici. Il legno durante la sua vita assorbe energia solare ed anidride carbonica; durante la sua combustione si libera tanta anidride carbonica quanta se ne libererebbe lasciandolo marcire naturalmente. Pompe di calore Le pompe di calore sfruttano il calore circostante come fonte energetica. L’energia viene ricavata dall’energia accumulata da aria, acqua e terra, e quindi rappresenta un modo efficiente per ottenere energia. Per produrre il 100 per cento di energia è necessario solo il 25 per cento di energia motrice, poiché il restante 75 per cento viene ricavato dall’energia solare accumulato dalla natura. Il principio di funzionamento assomiglia un po’ a quello del frigorifero, che sottrae calore all’interno e lo apporta alla cucina. Di solito le pompe di calore, che funzionano a prescindere dalle condizioni meteorologiche, vengono abbinate al riscaldamento a pavimento. Celle solari Le celle solari trasformano la luce in elettricità. Esse sono costituite da minimo due strati di semiconduttori caricati positivamente e negativamente. Quando i fotoni del sole incontrano le celle, gli stessi vengono assorbiti dagli atomi dei semiconduttori. Gli elettroni si liberano dal semiconduttore caricato negativamente creando in tal modo un flusso d’elettricità. 13 Il progetto casaclima e il certificato energetico L’Agenzia CasaClima, nata nel maggio 2006 e oggi al 100% società di proprietà della Provincia Autonoma di Bolzano, è un ente pubblico non coinvolto nel processo edilizio, che si occupa della certificazione energetica e ambientale di edifici e prodotti. Ad oggi l’Agenzia ha certificato oltre 3.300 edifici, distribuiti su tutto il territorio nazionale. CasaClima è un sistema di certificazione che porta a risultati chiari, trasparenti e misurabili espressi con il certificato di qualità CasaClima e relativa targhetta ed è quindi una garanzia per l’utente finale. L’obiettivo di un’edilizia sostenibile richiede un investimento in una formazione continua che stia al passo con l’evoluzione tecnica. Per questo motivo l’Agenzia CasaClima offre un ricco programma di formazione pratica ed immediatamente applicabile, in grado di fornire il necessario know-how a progettisti, artigiani, al personale di imprese e committenti. Oltre 21.000 corsisti hanno già sfruttato il ricco programma di formazione. L’Agenzia CasaClima sensibilizza, informa e crea trasparenza per costruire in modo energeticamente efficiente e sostenibile. 14 Certificazione energetica CasaClima Il sistema di certificazione CasaClima garantisce competenza, affidabilità indipendenza e attesta il raggiungimento di un elevato standard di efficienza energetica dell‘involucro e del sistema edificio-impianto. Il certificato CasaClima introduce un elemento di trasparenza nel mercato immobiliare perché informa il proprietario di un edificio in modo chiaro e leggibile sui costi energetici che dovrà sostenere e rappresenta quindi una garanzia di qualità. Importante ai fini dell‘ottenimento del sigillo di qualità CasaClima è il raggiungimento di una qualità costruttiva in grado di garantire nel tempo lo standard CasaClima progettato. Solo chi supera tutte le prove di verifica e garantisce il rispetto dello standard CasaClima riceve il certificato e la targhetta CasaClima. Non sempre un buon progetto si risolve necessariamente in una buona costruzione. Per questo è necessario controllare attentamente che tutto ciò che viene dichiarato sia anche correttamente realizzato in cantiere. Per questo motivo l‘iter di certificazione prevede sopralluoghi in cantiere da parte di auditori autorizzati, nominati direttamente dall‘Agenzia CasaClima, per verificare la qualità dei materiali utilizzati e la loro corretta messa in opera. CasaClima controlla il progetto e la qualità costruttiva direttamente in cantiere e per ogni singolo edificio. Perchè fidarsi è bene, essere sicuri è meglio. L’obiettivo di CasaClima è coniugare risparmio, benessere abitativo e sostenibilità. Le categorie CasaClima permettono di identificare il grado di consumo energetico di un edificio. Esistono CasaClima GOLD, CasaClima A e CasaClima B. Il consumo di energia più basso è garantito da una CasaClima GOLD, che richiede 10 KiloWattora per metro quadro l’anno, il che si può garantire, in pratica, anche in assenza di un sistema di riscaldamento attivo. La CasaClima GOLD è anche detta “casa da un litro”, perché per ogni metro quadro necessità di un litro di gasolio o di un m3 di gas l’anno. Le case con un consumo di calore inferiore ai 30 KiloWattora per metro quadro l’anno sono invece classificate come CasaClima A, la cosiddetta “casa da 3 litri”, perché richiede 3 litri di gasolio o 3 m3 di gas per metro quadro l’anno. CasaClima B è invece l’edificio che richiede meno di 50 KiloWattora per metro quadro l’anno. In questo caso si parla di “casa da 5 litri”, in quanto il consumo energetico comporta l’uso di 5 litri di gasolio o 5 m³ di gas per metro quadro l’anno. I vantaggi di CasaClima parlano da soli: drastica riduzione dei costi di riscaldamento, benessere abitativo salutare, tutela del clima e contemporaneamente si ha un aumento del valore dell’edificio. Caratteristiche di una CasaClima Il termine CasaClima non identifica uno stile architettonico o un sistema costruttivo, ma uno standard energetico. Una CasaClima è innanzitutto un edificio in grado di assicurare un’alta efficienza energetica con conseguente risparmio di energia e riduzione dei costi per la climatizzazione. A questo si accompagnano sempre un alto standard qualitativo ed elevate condizioni di comfort per gli abitanti. La prima scelta da compiere insieme al progettista riguarda quindi lo standard energetico che si vuole raggiungere con la propria casa: una CasaClima GOLD, A o B. Le classi energetiche CasaClima individuano separatamente il fabbisogno energetico per riscaldamento e l’energia complessiva impiegata. La strategia per una progettazione che recepisca in pieno la filosofia CasaClima prevede infatti di: • costruire un edificio in cui siano minimizzati i fabbisogni energetici (per riscaldamento, raffrescamento, illuminazione); • coprire il fabbisogno energetico residuo con un’impiantistica moderna ed efficiente, che possibilmente impieghi fonti energetiche rinnovabili. 15 Vantaggi di una CasaClima Chi si orienta verso una CasaClima di nuova costruzione o un risanamento secondo i criteri CasaClima può contare su numerosi vantaggi che riguardano sia la qualità della vita che l’aspetto economico, perché una CasaClima ha costi energetici molto ridotti. Sono almeno 7 le ragioni per scegliere una CasaClima, perché essa garantisce consapevolezza energetica, comfort, tutela dell’ambiente e del clima, salute, risparmio, assenza di difetti edili ed una rivalutazione dell’immobile. 2. Comfort Un buon isolamento delle pareti non giova solo al portafoglio, ma aumenta anche il comfort. 7 ragioni per scegliere una CasaClima: 1. Consapevolezza energetica Una CasaClima è caratterizzata da un fabbisogno termico molto basso, e permette quindi di risparmiare sui costi di riscaldamento, di migliorare il comfort abitativo e di aumentare sul lungo periodo il valore dell’immobile. Tre le componenti particolarmente importanti: un’efficace coibentazione dell’involucro esterno dell’edificio, la presenza di vetrate termiche che fanno entrare quanta più luce possibile, ma impediscono la fuoriuscita del calore, una costruzione ermetica. 16 La coibentazione delle pareti esterne può aumentare le temperature delle superfici, mentre contemporaneamente si abbassa la temperatura dell’ambiente. Tutto questo ha effetti positivi sul comfort abitativo e sul fabbisogno energetico. Una buona coibentazione del perimetro dell’edificio si rivela utile anche in estate, perché è uno dei fattori principali per impedire il surriscaldamento. 3. Amica dell’ambiente e del clima Gli impianti di riscaldamento sono una delle maggiori fonti di inquinamento atmosferico. Una CasaClima A permette di risparmiare l’80% di energia rispetto ad un edificio tradizionale, e di ridurre proporzionalmente l’emissione di sostanze inquinanti nell’aria. Vengono infatti ridotte non solo le emissioni di polveri sottili, ossido di carbonio, ossidi di azoto ed idrocarburi, ma anche quelle di gas pericolosi per il clima. Costruire tenendo conto dell’efficienza energetica si rivela quindi un importante contributo per la tutela dell’ambiente e del clima. 5. Economica Grazie all’isolamento, i costi di riscaldamento vengono ridotti radicalmente, per questo essa è la base della tecnica edile CasaClima. Quasi il 70% dei costi energetici di una famiglia si devono al riscaldamento. Un esempio: per una casa unifamiliare, l’intera coibentazione costa circa 6.000 euro, e comporta un risparmio dei costi di riscaldamento pari a circa 680 euro l’anno, grazie al mancato utilizzo annuale di 850 litri di gasolio. Un risparmio che corrisponde ad un tasso d’interesse dell’11% circa. Una coibentazione comporta invece un aumento del 2% sui costi di costruzione globale. 4. Amica della salute Il 90% del nostro tempo lo trascorriamo in ambienti chiusi: è chiaro pertanto che la qualità degli ambienti influisce parecchio sul nostro benessere e sulla nostra salute. 17 6. Assenza di difetti edili Il primo passo verso una CasaCima è un’attenta progettazione, che prende in considerazione in particolare dettagli critici relativi alla tecnica edile ed energetica. Contemporaneamente, si pone attenzione ad una gestione corretta. In questo modo, una CasaClima è priva dei difetti edili più frequenti. 18 7. Aumento di valore Solo il fatto che l’impiantistica viene rinnovata già dopo 15 o 20 anni, mentre invece le pareti esterne dell’edificio non vengono toccate per un periodo tra i 30 ed i 60 anni, induce ad utilizzare materiali di valore ed elementi isolanti efficaci. Le spese necessarie devono essere considerate come un investimento per il futuro.