DOVE FINISCE LA TERRA INIZIA IL TUO FUTURO Un futuro all’avanguardia. Un mondo sempre più complesso, tecnologie sempre più sofisticate, nuovi e dinamici scenari geopolitici. In questo contesto uomini e donne della Marina Militare sono professionisti preparati con competenze di eccellenza, specialisti apprezzati non solo nell’ambito della Difesa nazionale, ma anche in uno scenario che è sempre più interdisciplinare ed internazionale. Entrare in Marina, oggi, significa mettersi alla prova, allargare i propri orizzonti, accettare una sfida e far parte di una famiglia con cui condividere parte della propria vita e valori profondi e inossidabili. Rispetto per il mare, solidarietà, amicizia, onore e lealtà. Ti senti pronto? Marina Militare, il tuo futuro a portata di mare. Vieni a far parte della nostra Comandante di una portaerei, pilota, incursore, sommergibil telecomunicazioni, medico, idrografo, palombaro, avvocato, Scegli l’iter di carriera in base al tuo titolo di studio, la tua età e le tue aspirazioni. LAUREA Ufficiali Ruoli Normali a nomina diretta (fino a 32 anni) Ufficiali Corsi Normali (fino a 22 anni) Ufficiali Ruoli Speciali (limite età varia a seconda del ruolo di provenienza) Ufficiali Ruoli Speciali (fino a 32 anni) Ufficiali in Ferma Prefissata. (fino a 38 anni) DIPLOMA Ufficiali in Ferma Prefissata (fino a 38 anni) Ufficiali Piloti di Complemento (fino a 23 anni) LICENZA MEDIA INF. II LICEO CLASSICO/SCIENTIFICO Truppa (18-25 anni) Scuola Navale Militare Francesco Morosini (15-17 anni) Sottufficiali (fino a 26 anni) squadra. lista, fuciliere di marina, ingegnere navale o delle tecnico specialista... tutto questo lo puoi fare in Marina. Per saperne di più sui concorsi, consulta il sito www.marina.difesa.it e https://concorsi.difesa.it, contatta il numero verde 800-862032 o invia una e-mail a [email protected], chiedendo di essere iscritto alla mailing list. Orientamento Età Titolo di studio Bando Allievi Ufficiali Ruoli Normali 17-22 Diploma Media Sup. Dicembre Ufficiali Nomina Diretta max 32 (40*) Laurea Dicembre Ufficiali Ruoli Speciali max 32 Laurea Dicembre Ufficiali Ruoli Speciali max 32 (40*) Diploma Media Sup. Dicembre Allievi Ufficiali in Ferma Prefissata 17-38 Diploma/Laurea Allievi Ufficiali Piloti di Complemento 17-23 Diploma Novembre Allievi Marescialli 17-26 (28**) Diploma Gennaio/Febbraio Volontari Ferma Prefissata 1 18-25 Scuola Media Inf. Scuola Navale Militare “F.Morosini” 15-17 Ammissione I Liceo Classico/ III Liceo Scientifico Marzo/Aprile * Per Ufficiali in Ferma Prefissata in servizio o in congedo e per Ufficiali delle Forze di Completamento. ** Per chi ha già svolto servizio volontario. Aprile/Maggio Agosto In questa pagina: nella plancia di Comando della portaerei Cavour, l’Ufficiale Comandante dirige la manovra di ingresso in porto, assistito dagli ufficiali di vascello del suo staff. Nella pagina accanto. A sinistra: un ufficiale medico nell’infermieria di un’Unità di superficie. Al centro: picchetto d’onore degli allievi del primo anno dei Ruoli Normali dell’Accademia Navale al termine della campagna addestrativa estiva svolta su Nave Amerigo Vespucci. A destra: un Sottotenente di Vascello di nave Amerigo Vespucci. Quella dell’Ufficiale di Marina è una professione dalle origini antiche eppure moderna, dinamica, volta costantemente al futuro. Chi sceglie questa carriera deve essere animato da una forte vocazione. L’Accademia Navale, il centro di formazione e preparazione professionale di tutti gli ufficiali della Marina Militare, rappresenta una scuola di élite a livello di preparazione professionale ed universitaria. L’Accademia Navale di Livorno, fondata nel 1881, ha ereditato la tradizione marinaresca delle Quattro Repubbliche Marinare. Queste tradizioni sono parte del bagaglio di insegnamenti che ricevono, ancora oggi, gli allievi al suo interno. Questo geloso attaccamento alla tradizione, la conoscenza della Storia e la padronanza delle antiche tecniche marinaresche, accanto allo studio di materie scientifiche ed allo sviluppo di moderne capacità di leadership, rappresentano oggi il “cuore” degli insegnamenti impartiti in Accademia Navale. Non ultima, grande importanza è data all’attività sportiva, con speciale riferimento allo sport velico e di squadra. Tutto ciò contribuisce alla formazione di una figura professionale, quella dell’ufficiale di Marina, costantemente proiettata al futuro. Ufficiali Superando il concorso per entrare in Accademia Navale puoi diventare ufficiale seguendo differenti profili di carriera: - il Ruolo Normale (riservato a chi è in possesso di un diploma e meno di 23 anni) consente il raggiungimento dei vertici nell’ambito della Marina e della Difesa (fino all’incarico di Capo di Stato Maggiore della Difesa), compreso il Comando di Unità Navali e la nomina ad Addetto Militare o Navale presso le ambasciate italiane all’estero; - il Ruolo Normale a Nomina Diretta è destinato a chi è in possesso di una Laurea specialistica e meno di 32 anni ed arruolati direttamente con il grado di Sottotenente di vascello. Il concorso è limitato ai Corpi del Genio Navale, del Corpo Sanitario e delle capitanerie di Porto. Eccezionalmente ed in funzione delle esigenze dela Forza Armata, il concorso può allargarsi anche ad altri Corpi. - il Ruolo Speciale (riservato a proviene dai Ruoli Ufficiali in Ferma Prefissata, ruolo Marescialli e ruolo Sergenti)consente uno sviluppo di carriera più prettamente tecnico-operativo ed il raggiungimento del grado massimo di Capitano di Vascello. Non sono destinati ad assumere il Comando di Unità Navali. Entrando in Accademia verrai assegnato ad uno dei Corpi del Ruolo Ufficiali, seguendone l’iter di studi previsto: Ufficiale di Vascello, Corpi Tecnici, Corpo Giuridico Amministrativo, Corpo Sanitario, Capitanerie di Porto. Inoltre, terminati gli studi accademici, tra gli ufficiali di Vascello provenienti dai Ruoli Normali e dai Ruoli Speciali saranno selezionati gli idonei a frequentare i corsi per incursori o palombari del Comsubin, sommergibilisti, piloti o tecnici di volo, ufficiali della Brigata Marina San Marco. Allievi Ufficiali in ferma prefissata Questo ruolo è stato introdotto in sostituzione della figura dell’Ufficiale di Complemento, abolita in seguito alla sospensione del servizio di leva obbligatorio. Il concorso prevede una ferma di trenta mesi con possibilità di raffermarsi per ulteriori dodici, salvaguardando la possibilità di recedere dopo i primi diciotto mesi di servizio. Possono partecipare giovani dai 17 fino ai 38 anni di età non compiuti, sia diplomati che laureati. Superato il 12° mese di servizio è possibile accedere al Servizio Permanente Effettivo mediante apposito concorso, mantenendo il grado e il Corpo di appartenenza. Sottufficiali Il Sottufficiale è una figura professionale inquadrata gerarchicamente in una posizione intermedia tra gli Ufficiali e i Graduati. Sono divisi in due ruoli distinti: Sergenti e Marescialli. Il Ruolo Marescialli è il livello più alto dei Sottufficiali. I Marescialli devono saper operare in autonomia e con una diretta responsabilità nei settori tecnici ed operativi, affiancando l’Ufficiale, talvolta anche sostituendolo nella condotta del personale esecutivo. Sono impiegati a bordo delle navi militari o negli enti operativi, logistici, addestrativi e amministrativi. Il concorso per marescialli è rivolto ai giovani con meno di 27 anni ed in possesso di diploma di istruzione secondaria (che consenta l'iscrizione ai corsi universitari) e frequentano un iter di studi biennale più un anno applicativo dove conseguono la laurea in Scienze e Gestione delle Attività Marittime presso l’Università degli Studi di Bari oppure la laurea in Infermieristica presso la Scuola Sottufficiali di Taranto (per tutte le categorie). Al Ruolo Sergenti, subordinato a quello marescialli, vengono attribuite mansioni esecutive richiedenti adeguata pre- parazione professionale, che si traducono nello svolgimento di compiti operativi, addestrativi, logistico-amministrativi e/o tecnico-manuali, nonché il comando di più militari e/o mezzi. Sono reclutati tramite concorso interno dai volontari in servizio permanente, frequentando un corso di aggiornamento professionale professionale presso la Scuola Sottufficiali di La Maddalena (per nocchieri, tecnici di macchina), di Taranto (per tutte le altre categorie operative e tecniche), il Raggruppamento Scuole della Brigata Marina San Marco per i Fucilieri di Marina, e il Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare per Incursori e Palombari. La durata del corso è di 5-6 mesi. Innumerevoli sono le possibilità di specializzazione riservate ai sottufficiali della Marina: ecogoniometrista, radarista, telecomunicatore, addetto alla ricerca elettronica, meccanico di artiglieria, meccanico di siluri, fuciliere di Marina, incursore, palombaro, elettricista, tecnico elettronico, operatore per l’elaborazione dei dati informatici, tecnico di macchine, furiere segretario, maestro di cucina, infermiere, specialista del servizio sanitario, nocchiere, controllore aeromobili, tecnico di volo. Nella pagina accanto: a sinistra, un sottufficiale motorista effettua un intervento di manutenzione ordinaria su un apparato nei locali tecnici di una Unità di superficie; al centro, un maresciallo controllore aeromobili della portaerei Cavour; a destra, un sergente nocchiere rende gli onori, con i fischi tipici della tradizione marinaresca, nel corso della quotidiana cerimonia di ammaina bandiera al tramonto, durante una navigazione. In questa pagina: un sottufficiale specialista del volo, sul ponte di volo della portaerei Cavour. Graduati La fine della leva ha comportato la necessità di formare una nuova figura non solo capace di svolgere mansioni esecutive, ma anche in possesso di requisiti professionali e culturali tali da consentire l’autonomo svolgimento di incarichi assegnati. Tutto ciò lasciando aperte ampie prospettive di carriera all’interno della Forza Armata. Volontari in Ferma Prefissata Con il nuovo modello professionale il servizio svolto in Marina si arricchisce di professionalità messa al servizio della comunità. Un bagaglio di conoscenze ed esperienze utile a chi vorrà partecipare ai concorsi delle Forze di Polizia o delle Forze Armate dopo la ferma. I ruoli per cui è possibile concorrere sono quello degli Allievi Ufficiali in Ferma Prefissata (AUFP) e dei Volontari in Ferma Prefissata (VFP). A sinistra: un sottocapo nocchiere a bordo della goletta Palinuro, nave scuola della Marina. Nell’altra pagina: a sinistra, una VFP4 della squadra antincendio del ponte di volo della portaerei Cavour. Al centro, una classe di VFP1 nel corso di una lezione di informatica tenuta da un Maresciallo istruttore durante il corso di formazione. A destra, un Sottocapo radarista compila la situazione tattica di superficie intorno alla sua Unità in navigazione. Graduati e truppa La rafferma annuale e il prolungamento della ferma I volontari a ferma prefissata di un anno (VFP1) seguono un iter formativo che prevede l’acquisizione di un livello di formazione militare di base, essenziale e indispensabile ai fini dell’impiego a bordo delle unità navali o presso i comandi a terra. L’addestramento dura circa sette settimane e si svolge tra Mariscuola Taranto, Il Centro di Addestramento della Marina Militare a Taranto e il Raggruppamento Scuole della Brigata Marina San Marco a Brindisi. Il bando di concorso per VFP1 esce ogni anno ad agosto ed è riservato a chi ha la licenza di scuola media inferiore ed un’età inferiore ai 25 anni. Inoltre, ai VFP1 è riservato l’accesso alla ferma prefissata quadriennale (VFP4) in tutte le Forze Armate ed alle carriere iniziali delle Forze di Polizia. Dal ruolo di VFP1 si può accedere, fino a 30 anni di età e previa l’idoneità ai requisiti previsti, al concorso per l’immissione alla ferma quadriennale (VFP4). I VFP4 possono beneficiare di due rafferme biennali. L’ammissione alla rafferma tiene conto delle disponibilità organiche della Forza Armata e dei titoli acquisiti nel corso della ferma e del rendimento in servizio. Il VFP4 è un militare specializzato che, dopo un periodo di addestramento, è impiegato a bordo delle unità della Squadra Navale o presso i reparti operativi della Marina. Questo impiego consente ai VFP4 di partecipare a missioni nazionali e internazionali, potendo così accrescere ulteriormente il proprio bagaglio di esperienze personali e professionali. L’iter formativo del VFP4 consiste in una fase di formazione teorica di base di circa 21 settimane, svolta presso le Scuole Sottufficiali di Taranto o di La Maddalena, o presso il Raggruppamento Scuole della Brigata Marina San Marco a Brindisi. Al termine del ciclo di formazione il VFP4 è in grado di operare autonomamente negli incarichi affidatigli svolgendo con professionalità il proprio operato. Le categorie d’impiego sono, generalmente, le stesse del Ruolo Sergenti. Incursori e palombari Il Gruppo Operativo Incursori (GOI) ed il Gruppo Operativo Subacquei (GOS). Il Gruppo Operativo Incursori (GOI) ed il Gruppo Operativo Subacquei (GOS) fanno parte del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare e sono due tra i Reparti di Forze Speciali più conosciuti. GOI e GOS sono costituiti da personale con una età media di 29 anni ed arruolati tra i ranghi della Forza Armata mediante concorso interno. La totale autonomia logistica ed operativa e la capacità di rapido approntamento anche in tempo di pace, rendono questo Reparto particolarmente efficace in situazioni di emergenza provocate da conflittualità o da calamità naturali: l'alluvione di Firenze, i terremoti del Friuli e dell'Irpinia e l'emergenza Etna, il naufragio dell’Isola del Giglio sono solo alcuni dei casi in cui gli uomini di GOI e GOS sono intervenuti. Gli ufficiali ed i sottufficiali giudicati idonei dopo il periodo di formazione previsti dai rispettivi iter formativi al termine di una selezione rigidissima, vengono sottoposti ad un addestramento lungo e durissimo, con continue prove da supe- rare ed un premio finale da raggiungere: il basco verde, simbolo del brevetto da incursore, o il basco blu, simbolo del brevetto da palombaro, che viene consegnato alla fine dei lunghi mesi di corso presso il Comando Subacquei ed Incursori nel complesso del Varignano (SP). Incursori del GOI e palombari del GOS vantano capacità e conoscenze uniche, orgogliosamente custodite. Nell’iter di carriera di un incursore del GOI si possono conseguire numerosi brevetti militari/specializzazioni, tra i quali: paracadutista abilitato al lancio con tecnica di caduta libera, rocciatore guida, interprete aerofotografico, disattivatore congegni esplosivi, direttore di lancio, istruttore militare di alpinismo, fotografo navale e subacqueo. Giungere ad una certa distanza dalla costa dopo essere fuoriusciti da un sottomarino o da una unità di superficie, ammarare con il paracadute, tuffarsi o calarsi con il barbettone o in corda doppia da un elicottero, avvicinarsi all’obiettivo con mezzi di superficie, a nuoto o in immersione; avvicinamento occulto, azione rapida, allontanamento ed esfiltrazione: questo è quello che un uomo del Comsubin sa e deve saper fare, sempre ed in ogni condizione. Vuoi diventare incursore o palombaro? Se sei un ufficiale, sottufficiale o graduato di Marina e hai meno di 27 anni partecipa al concorso. Il bando esce ogni anno tra settembre e dicembre. Maggiori informazioni sul sito www.marina.difesa.it Piloti e specialisti di volo I marinai dei cieli. La Marina Militare è l’unica Forza Armata italiana a poter vantare una componente aerea secolare. Nonostante la grande evoluzione tecnica che ha interessato aerei ed elicotteri da inizio Novecento ad oggi, lo spirito che anima piloti, tecnici ed operatori di volo della Marina non è mutato: il “sufficit animus” dannunziano (“basta il coraggio”) che, da cento anni, è sprone per tutti gli aviatori di Marina. Le situazioni operative in cui l’Aviazione Navale è chiamata ad operare sono le più disparate e riguardano scenari non sempre strettamente legati al mare. Ne sono riprova l’impegno in Afghanistan ed il concorso in operazioni di ricerca e soccorso, emergenze umanitarie o legate ad incendi boschivi. Il mare, però, resta lo scenario di riferimento, tanto che ai nostri “uomini alati” tocca il privilegio di potersi dire “marinai dei cieli”. Possono diventare piloti di Marina gli ufficiali dei Ruoli Normali del Corpo degli Ufficiali di Vascello, o gli Allievi Ufficiali Piloti di Complemento (AUPC). L’iter che forma un pilota di Marina è lungo e impegnativo, e inizia in Accademia Navale. Per gli Ufficiali dei Ruoli Normali, l’iter selettivo inizia nel corso Vuoi fare il pilota di Marina? Se vuoi diventare un pilota dei Ruoli Normali, entra in Accademia Navale, dopo il diploma e fino a 23 anni. Avrai così la possibilità di essere selezionato al termine dell’iter di studi ordinario e brevettarti presso le scuole di volo della US Navy. Se invece vuoi fare l’Ufficiale pilota di complemento ed hai il diploma e un’età compresa tra i 17-23 anni, partecipa al concorso ed entra in Marina già come Allievo Ufficiale Pilota. Il bando esce annualmente nel mese di novembre. Per diventare ufficiale, sottufficiale o graduato specialista del volo, invece, scegli uno tra gli iter di carriera ordinari e partecipa, in seguito ad uno dei concorsi interni indetti ad hoc. Maggiori informazioni sul sito www.marina.difesa.it dell’ultimo anno di Accademia. Gli ufficiali ritenuti idonei frequenteranno un corso pre-flight di 5 mesi in Accademia Navale e poi saranno inviati negli Stati Uniti, per il corso di pilotaggio presso le scuole di volo della US Navy. Gli Ufficiali piloti dei Ruoli Normali mantengono le stesse prospettive di carriera dei colleghi del Ruolo Normale degli Ufficiali di Vascello, essendo destinati a ricoprire incarichi quali il Comando di Unità Navali e potendo ambire alle massime cariche in seno alla Forza Armata e alla Difesa. Gli AUPC, invece, vengono selezionati con un concorso ad hoc ed iniziano l’iter formativo in Accademia con il corso pre-flight. Successivamente, sono destinati a frequentare il corso di pilotaggio negli USA. Gli AUPC possono giungere al grado massimo di Capitano di Vascello e non sono destinati ad assumere il Comando di una Unità Navale. Oltre ai piloti, l’Aviazione Navale forma Ufficiali e Sottufficiali tecnici, scelti tra il personale già in forza alla Marina Militare, che vengono indirizzati alla frequenza di corsi altamente specializzati in Italia o negli Stati Uniti, nel corso dei quali ottengono un indottrinamento altamente specialistico sul proprio velivolo di pertinenza. ̌ Ἲ ὺ ҷ . Per questo il San Marco ha partecipato a tutte le missioni militari italiane all’estero: dall’Afghanistan al Libano, dal Golfo Persico alla Somalia, dalla Bosnia al Kosovo all’Albania, e nelle acque prospicienti l’Eritrea durante la guerra con l’Etiopia. Diventare Fucilieri di Marina non è facile. Il Fuciliere di Marina è un marinaio dalle caratteristiche psico-fisiche uniche ed in continuo addestramento. Deve avere grandi motivazioni e ferrea fiducia nei propri mezzi, doti che gli consentono di affrontare e superare le prove più ardue. Patria, onore, coraggio, spirito di sacrificio ed un profondo senso di appartenenza al Corpo sono i valori condivisi dagli uomini del San Marco. Fucilieri di Marina La formazione Vuoi diventare fuciliere di Marina? La selezione dei fucilieri di Marina è riservata al personale già in Marina Ufficiali, sottufficiali e graduati del San Marco sono scelti tra i ranghi della Forza Armata con concorsi ad hoc. Maggiori informazioni sul sito www.marina.difesa.it Tutti gli uomini e le donne del “San Marco” seguono un iter formativo nel corso del quale si testano le qualità fisiche e psico-attitudinali, per poi addestrarsi in vista dell’acquisizione dell’Abilitazione Anfibia. Tra le attività previste nell’iter formativo: attività fisica ed arti marziali, lezioni e conferenze, addestramento anfibio, addestramento elicotteristico e su parete rocciosa, impiego di armi individuali e di reparto in dotazione alla Forza da Sbarco, combattimento terrestre diurno e notturno, topografia, dottrina anfibia, esercitazioni anfibie complesse. Solo al termine di questo lungo e difficile iter formativo, ai militari che hanno superato con successo il corso di “Abilitazione Anfibia” viene concesso il Brevetto Anfibio, entrando così a pieno titolo nella Forza da Sbarco. L’addestramento è teso a sviluppare il lavoro di gruppo, a sviluppare abilità e conoscenze migliorando il rendimento nei compiti individuali e collettivi. Tutti gli uomini del San Marco sono addestrati, professionisti altamente specializ- Sommergibilisti Quella dei sommergibilisti è una delle “famiglie” più gloriose della Marina Militare. Gli appartenenti a questa famiglia sono gelosi custodi di una tradizione che ha scritto alcune tra le pagine più eroiche dei grandi conflitti del secolo scorso. L’ingresso nella Componente Sommergibili è riservato agli Ufficiali, Sottufficiali, Graduati e Truppa già appartenenti alla Forza Armata. Dopo un processo di selezione, basato sulla verifica di stringenti requisiti fisici, l’aspirante sommergibilista segue un addestramento specifico presso il Centro Addestramento Sommergibili di Taranto, un percorso teorico-pratico comune a tutte le categorie e a tutti i ruoli, dai cuochi agli ufficiali destinati al Comando. L’aspirante sommergibilista effettua un “Tirocinio Basico” di 18 settimane, 11 delle quali svolte a bordo di un sommergibile. Questa è solo una delle fasi dell’addestramento di un sommergibilista, che continuerà per tutta la durata della carriera, con continui aggiornamenti e verifiche. Si tratta di una formazione dura, complessa ed articolata, che viene svolta da personale istruttore di elevata esperienza, avvalendosi di strumenti ed ausili didattici all’avanguardia. Particolare importanza è riservata all’addestramento all’uso delle procedure e delle dotazioni di sicurezza. La “vela” del sommergibile Scirè, in fase di immersione. Nell’altra pagina, a sinistra: Antartide, un gruppo di idrografi della Marina Militare nei pressi della base “Mario Zucchelli” (Baia Terra Nova, Mare di Ross). L’Italia è presente in Antartide con un proprio programma di ricerca scientifica, finalizzato a numerose attività di ricerca. A destra: particolare della rappresentazione 3D del rilievo del porto di La Spezia. Idrografi Gli idrografi sono la categoria della Marina il cui compito è quello di produrre la documentazione nautica ufficiale nazionale, nonché condurre il rilievo sistematico dei mari italiani – oltre 550.000 Kmq di aree marine, con uno sviluppo costiero superiore ai 7.800 km – e portare a termine campagne di rilievi e ricerche scientifiche. La loro sede è l’Istituto Idrografico della Marina di Genova, Organo Cartografico dello Stato. L’Istituto si avvale di personale idrografico selezionato nei ranghi della Forza Armata tra i Ruoli Ufficiali, Sottufficiali e Graduati, e di tre navi idro-oceanografiche appositamente attrezzate (nave Ammiraglio Magnaghi, nave Aretusa e nave Galatea). Il fine di queste campagne è quello di valorizzare e controllare i dati raccolti e produrre la cartografia e la documentazione nautica nazionale, sia cartacea che in formato elettronico. Inoltre, cura la diffusione delle informazioni nautiche in ambito nazionale e internazionale, per garantire la sicurezza della navigazione. Oltre a ciò, l’Istituto ha un importante ruolo nella ricerca scientifica, conduce studi sull’ambiente marino e sperimentazioni in campo nautico in collaborazione con i più impor- tanti centri di ricerca e università nazionali. Graduati Chi vuole diventare idrografo segue dei corsi di formazione Ilspecialistica, ruolo dei Graduati di Marinacon si èl’Università grandemente evoanche in concorso di Genova, luto neglisecondo ultimi anni. La fine della levaed haaperti comportato concepiti standard internazionali a militari la necessità di formare una figura non solo capace di e civili. svolgere mansioni ma anche in possesso La formazione è tra leesecutive, principali attività dell’Istituto, fin dagli di requisiti professionali e culturali tali da consentirelo inizi del 1900. svolgimento con intraprendenza e spirito critico gli inIl corso più importante è il Master di 2° livello in Geomatica carichi assegnati. Tutto ciò lasciando aperte ampie Marina, riservato agli ufficiali di Vascello RuoliArmata. Normali prospettive di carriera all’interno delladei Forza ed organizzato in collaborazione con l’Università di Genova. A questo Master si affiancano corsi per la formazione di perVolontari in Ferma Prefissata sonale idrografo rivolti a ufficiali dei Ruoli Speciali e sottufficiali, ilcorsi per compensatori di bussole e persvolto l’utilizzo Con nuovo modello professionale il servizio in dell’ECDis (Electronic Chart Display). Marina si arricchisce di professionalità messa al ser- vizio della comunità. Un bagaglio di conoscenze ed eseprienze utile a chi vorrà partecipare ai concorsi delle Forze di Poli- Atleti di Marina La Marina Militare favorisce da sempre la pratica di discipline sportive a connotazione acquatica. In tale prospettiva è nata una nuova figura di atleta militare che, oltre ad arricchire il prestigio della Forza Armata, rappresenta i colori italiani nelle varie competizioni internazionali sportive. Gli atleti della Marina si allenano presso centri sportivi agonistici organizzati per discipline, dove vengono praticati sport come nuoto, tuffi, salvamento, canoa, kayak, tiro a volo e tiro a segno, pentathlon navale, vela (classe olimpica ed altura). Proprio con la vela, la Marina Militare ha da sempre un rapporto strettissimo. Questo ha fatto sì che dai suoi ranghi provenissero alcuni dei più grandi velisti di tutti i tempi, a cominciare dall’Ammiraglio di Squadra Agostino Straulino, medaglia d’oro alle olimpiadi di Helsinki nel 1952 e medaglia d’argento a quelle di Melbourne nel 1956, oltre che vincitore di quattro campionati del mondo, dieci campionati europei e dodici campionati italiani assoluti. Inoltre, la Marina tiene molto a curare la diffusione della cultura del mare e dei benefici derivanti dallo sport attivo tra i giovani. A tal fine organizza dei corsi velici estivi a favore degli studenti delle scuole medie superiori, presso le proprie sezioni veliche ed altre iniziative rivolte ai giovani di ambo i sessi dai 10 ai 18 anni. Particolare valore sociale riveste la Fondazione ONLUS “Tender To Nave Italia”, costituita dalla Marina Militare e dallo Yacth Club Italiano, che si avvale della nave Italia, un brigantino goletta lungo 61 metri e capace di alloggiare più di 30 persone (oltre l’equipaggio, formato esclusivamente da personale della Marina). A bordo di nave Italia vengono realizzati progetti di ricerca, educazione, formazione e terapia a favore di giovani affetti da varie forme di disagio. scuola navale militare “Francesco Morosini” La Scuola Navale Militare “Francesco Morosini” di Venezia dà la possibilità di entrare nella famiglia della Marina già tra i 15 e i 17 anni, frequentando le ultime tre classi del Liceo classico e Liceo scientifico. L’ammissione avviene per concorso, bandito annualmente sulla Gazzetta Ufficiale nel mese di aprile. Gli insegnanti dipendono dal comandante dell’Istituto, che è anche preside. Il piano degli studi e le normative sono le stesse degli istituti pubblici italiani. Gli allievi del primo anno del Morosini ricevono un corredo personale completo e le uniformi estive e invernali simili a quelle degli allievi dell’Accademia Navale, indossando a tutti gli effetti le stellette. Inoltre, essi ricevono una paga comprensiva del versamento dei contributi fiscali, che consentirà la riduzione della retta per la frequenza e le spese generali (uniforme, libri, ecc.) connesse alla frequenza della scuola. Frequentare il Morosini significa studiare intensamente, im- pegnarsi, senza nulla togliere agli svaghi e i divertimenti legati ad un normale processo di sana crescita. Ragazzi provenienti da ogni parte d’Italia, si incontreranno e vivranno insieme esperienze nuove ed indimenticabili, in una città e una regione tra le più belle del mondo, ricca di cultura, opportunità di crescita e dove coesistono mare e montagna, cultura e ricerca. Diplomarsi al Morosini significa avere la possibilità di proseguire la carriera militare partecipando al concorso Ufficiali per ruoli normali dell’Accademia Navale. In alternativa la prospettiva di proseguire gli studi presso qualunque facoltà universitaria. Qualunque sarà la scelta successiva, gli insegnamenti ricevuti alla Scuola Militare " Francesco Morosini" consentiranno agli “ex-allievi” di avere una preparazione tale da diventare unici protagonisti del proprio futuro, restando per sempre morosiniani nel cuore. Per entrare al Morosini è necessario aver superato il biennio del liceo Scientifico o Classico e avere tra i 15 e i 17 anni. Il bando di gara esce ogni anno nel mese di marzo/aprile. 002270415 23(5$7,92 800-862032 Progetto grafico realizzato da Editoria Promozionale - Marina Militare. Le informazioni contenute in questo opuscolo possono essere soggette a varianti. Mantieniti aggiornato visitando il nostro sito o iscrivendoti alla nostra Newsletter.