LA MALATTIA
COME CAUSA DI
CONTRADDIZIONI DEL
SISTEMA SOCIALE
DUE CASI CLINICI ESEMPLIFICATIVI
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MALATTIA
RARA E CRONICA
COMPROMISSIONE
PSICOFISICA
ASSENZE LAVORATIVE
PER ESAMI ED ALTRO
PROBLEMI SUL POSTO DI LAVORO
PRIMO CASO
1) 2005: La paziente F.P. , di professione contabile
amministrativa, per una patologia ipofisaria iniziava il percorso
diagnostico-terapeutico previsto dalla malattia.
2) Fin dall’inizio, l’Azienda da cui dipendeva, nonostante la
presenza di certificati medici che giustificavano le assenze
suddette, di fatto mal sopportava tali assenze portando la
paziente alla decisione di recuperare sistematicamente le ore in
questione.
3) A questo punto il Medico di Base, in occasione degli
accertamenti previsti, certificava sulla ricetta “rossa” una
giornata di malattia.
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PRIMO CASO II Parte
La paziente, per correttezza nei confronti
dell’Azienda e per rispetto del medico di base,
avvia la richiesta di riconoscimento
dei benefici previsti dalla legge 104
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CENNI NORMATIVI
Legge 5 febbraio 1992, n. 104
"Legge - quadro per l'assistenza, l'integrazione
sociale e i diritti delle persone handicappate."
(Pubblicata in G. U. 17 febbraio 1992, n. 39, S.O.)
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Legge 104 / 92: Articolo 33
prevede agevolazioni lavorative:
Per i familiari che assistono
persone con handicap
Per gli stessi lavoratori con
disabilità
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…..I lavoratori disabili, in possesso del
certificato di handicap
con connotazione di gravità, possono richiedere
due tipi di permessi:
1) un permesso pari a due ore giornaliere
1) oppure tre giorni di permesso mensile
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Articolo 3, comma 3 della Legge 104/1992
“Il disabile deve essere in possesso del
certificato di handicap con connotazione di gravità
rilasciato dalla Commissione dell'Azienda Usl.
Non sono ammessi altri certificati di invalidità”.
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Abstract art. 33 Agevolazioni.
4. Ai permessi di cui ai commi 2 e 3, che si cumulano con quelli previsti
all'articolo 7 della citata legge n. 1204 del 1971, si applicano le
disposizioni di cui all'ultimo comma del medesimo articolo 7 della legge n.
1204 del 1971, nonché quelle contenute negli articoli 7 e 8 della legge 9
dicembre 1977, n. 903.
LA PERSONA HANDICAPPATA MAGGIORENNE IN
SITUAZIONE DI GRAVITÀ PUÒ USUFRUIRE
ALTERNATIVAMENTE DEI PERMESSI DI CUI AI
COMMI 2 E 3, HA DIRITTO A SCEGLIERE, OVE
POSSIBILE, LA SEDE DI LAVORO PIÙ VICINA AL
PROPRIO DOMICILIO E NON PUÒ ESSERE
TRASFERITA IN ALTRA SEDE, SENZA IL SUO
CONSENSO.
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Certificazione di Handicap:
Il Percorso nel Privato
Commissione
Commissione Medica Ospedaliera
Certificazione di Handicap:
RISULTATI DEL CASO IN OGGETTO
Valutazione Amministrativa
Idoneità alla legge 104
Invalidità 71 % Negativa
Invalidità 73 % Negativa
Invalidità 75% Negativa
Percorso fatto
3 volte e durato
1 anno
Commissione Medica Ospedaliera
I° Giudizio di Invalidità = 71 %
II° Giudizio di Invalidità = 73 %
III° Giudizio di Invalidità = 75 %
Il Paziente, trattato come una pallina di Ping-Pong,
alla fine, amareggiato e demoralizzato,
non ha potuto far altro che licenziarsi e trovare
un altro lavoro compatibile con la sua malattia
ovvero della serie
“la legge c’è ma non per te”
? ? !
SE CON IL 75 % DI DISABILITA’, RICONOSCIUTA DALLA COMMISSIONE
MEDICA, NON E’ STATA DATA LA LEGGE 104/92 E’ LECITO CHIEDERSI
QUALE SIA LIVELLO DI DISABILITÀ NECESSARIO AVERE PER OTTENERE I
BENEFICI DELLA LEGGE 104 ?
PERO’ UNA DISABILITA’ SUPERIORE A 75 % FORSE AVREBBE
CONSENTITO DI DARE LA 104 NON AL PAZIENTE MA BENSI’ AI
FAMILIARI PERCHE’ LO ASSISTESSERO
Morale della I^ Storia:
Contraddizioni Emerse
La legge 104 prevede dei benefici anche per il paziente
che lavora, ma le commissioni addette non concordano
tra loro sul giudizio
Nella discordanza del giudizio tra le commissioni
prevale quella che ha esaminato solo le carte ma non
ha visitato il paziente
L’impressione e la conclusione del paziente è che
prevalga il bisognodi risparmio più che la volontà di
aiutare il paziente
SECONDO CASO
La storia successiva si svolge
in ambito pubblico ed ha
inizio nel 1992 e riguarda
E.Z. docente di Educazione
Fisica nella scuola pubblica
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Posto di lavoro
Anche lui ha dovuto conciliare per
anni il lavoro con la malattia
Presentando certificati medici in
caso indagini strumentali in day
hospital e/o di terapie .
Ospedale
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Sopportando due visite fiscali
contemporaneamente al ricovero ospedaliero:
la prima durante l’intervento chirurgico e
la seconda durante la radioterapia!
I^ Visita fiscale
I° RICOVERO PER INTERVENTO
II^ Visita fiscale
II° RICOVERO PER RADIOTERAPIA
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IL DOCENTE, PER OVVIE LIMITAZIONI FISICHE DOVUTE ALLA MALATTIA E PER I CONTINUI
CONTROLLI SANITARI, RICHIEDE RIPETUTAMENTE AI SUOI SUPERIORI DI ESSERE
IMPIEGATO IN MANSIONI DIVERSE DALL’AULA, RICEVENDONE SEMPRE UN DINIEGO!
Ufficio
?
Biblioteca
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Dopo vent’anni presenta
domanda di pensionamento
anticipato (36 anni già maturati)
per invalidità totale.
presso la Commissione Medica
del Ministero del Tesoro
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RISULTATO DELLA
COMMISSIONE MEDICA
“inabile permanentemente al servizio
ma
non sussiste assoluta e permanente
impossibilità a svolgere qualsiasi
attività lavorativa !!!”
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•inidoneo al servizio (docente di educazione fisica)
ai sensi art. 15 DPR 461/2001
•senza il riconoscimento art. 2 comma 12
L. 335/95 (ovvero i 40 anni di servizio).
NON GLI VIENE RICONOSCIUTA
L’INABILITÀ TOTALE
Si poteva pensare ad un utilizzo in altre
mansioni dopo la dichiarazione di
inidoneità!!!
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ASPETTATIVE DISATTESE
DOMANDA FATTA PER CONVINZIONE DI INABILITÀ TOTALE
RICERCA DISATTESA DEI VANTAGGI PENSIONISTICI DELLART2
COMMA 12 LEGGE 335/95
DIVENTA QUINDI IMPROBABILE CHE SI SODDISFI COMUNQUE
LA RICHIESTA DI ALLEGGERIRE IL CARICO DI LAVORO DEL
DISABILE !
COSA INSEGNANO I DUE CASI ?
1
IL MALATO NON DEVE AGIRE IN SOLITUDINE
2
AVVALERSI SEMPRE DI UN SUPPORTO PERITALE MEDICO-LEGALE
3
FONDAMENTALE E AUSPICABILE POTREBBE ESSERE
L’ATTIVAZIONE DI UN SERVIZIO DI CONSULENZA MEDICOLEGALE DA PARTE DI ANIPI!
LA SALUTE
secondo la Costituzione dell'Organizzazione Mondiale
della Sanità (OMS), agenzia dell'ONU istituita nel 1948
La salute, definita nella Costituzione dell'OMS,
come
"stato di completo benessere fisico, psichico e
sociale e non semplice assenza di malattia",
viene considerata un DIRITTO e come tale si pone
alla base di tutti gli altri diritti fondamentali che
spettano alle persone.
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Questo principio assegna agli Stati e alle loro
articolazioni compiti che vanno ben al di là della
semplice gestione di un sistema sanitario.
Essi dovrebbero farsi carico di individuare e
cercare, tramite opportune alleanze, di modificare
quei fattori che influiscono negativamente sulla
salute collettiva,
promuovendo al contempo quelli favorevoli.
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In tale contesto,
la salute viene considerata più un mezzo
che un fine e può essere definita come una
risorsa di vita
quotidiana che consente alle persone di
condurre una vita produttiva a livello
individuale, sociale ed economico
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