DPP NEWS
DuPont Personal Protection
Perché potrebbe dipenderne la vita di qualcuno
Marzo 06
La nuova gamma
di prodotti KEVLAR
dà un taglio agli
infortuni presso gli
impianti di produzione
e di lavorazione del
vetro Pilkington
Il management gioca
la carta della sicurezza.
La sicurezza:
una priorità presso
il Chemiepark Marl
I risparmi sui nuovi kit
antincendio compromettono la sicurezza dei
vigili del fuoco?
Pag. 6-7
Pag. 3
Pag. 4-5
Soluzioni di protezione
dalle sostanze chimiche
per verniciatura a
spruzzo Pag. 8
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DuPont SONTARA
MicroPure: Pulizia
a livello micrometrico
per sale sterili
Pag. 9
®
Le nuove tute TYCHEM C2
e TYCHEM F2 di DuPont:
protezione nei minimi
dettagli
Pag. 10
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®
Saloni dedicati alla
salute e alla sicurezza
– 2006
Pag. 11
DuPont Personal Protection
DPP NEWS Marzo 2006
DuPont eletta prima
“Green Company”!
Editoriale
DPP News
Le aspettative dei clienti
nei confronti delle politiche antinfortunistiche
si fanno sempre più pressanti. È il motivo per cui,
quale vostro fornitore di
fiducia, nel 2006 continueremo a migliorare
i nostri prodotti di protezione individuale e ad
offrirvi nuovi prodotti innovativi. Come sempre, il
nostro obiettivo è mettere
a vostra disposizione soluzioni sicure per le applicazioni più esigenti e più svariate.
BusinessWeek, il Gruppo Climate ed un pannello di giudici
hanno stilato questa classifica di aziende sulla base dei
risultati relativi alla riduzione totale delle emissioni
di gas ad effetto serra, rispetto alle loro dimensioni ed alla
leadership dimostrata:
1. DuPont (U.S)
2. BP (Britain)
Continueremo inoltre a potenziare i nostri servizi di
consulenza personalizzata, mettendo a vostra disposizione i nostri consulenti e team di esperti tecnici
regionali affinché possano rispondere personalmente
alle vostre domande.
4. BT (Britain)
®
Riduzione delle emissioni
in tonnellate metriche (%)
$27.5
65 milioni (72%)
Riduzione dei consumi energetici del 7% rispetto ai livelli del 1990,
con un risparmio superiore ai 2 miliardi di dollari, di cui almeno 10 milioni
all’anno, grazie all’utilizzo di energie rinnovabili.
Con questo obiettivo in mente, stiamo attualmente organizzando in tutta Europa una serie di interessanti seminari
appositamente ideati per soddisfare le vostre esigenze,
i quali tratteranno argomenti quali la protezione dagli
agenti chimici, la protezione dal calore e dalle fiamme
e la protezione dai tagli. Vi invitiamo quindi a cogliere
questa opportunità per ottenere una consulenza pratica
nella scelta e nell’uso dei dispositivi di protezione individuale, aggiornare il vostro know-how tecnico ed incontrare esperti della sicurezza specializzati in vari settori.
Ma veniamo al nostro ultimo numero di DPP-News.
In questa edizione troverete un articolo dedicato ai
prodotti Kevlar e su come hanno contribuito a ridurre
la percentuale di infortuni presso i centri di produzione
e lavorazione del vetro Pilkington. Inoltre, illustreremo
perché utilizzatori finali, come il cliente Chemiepark
Marl, scelgono NOMEX .
Fatturato 2004,
in miliardi di dollari
$285.1
12.8 milioni (16%)
Raggiungimento del target di emissioni previsto per il 2010 nel 2001,
con un risparmio totale pari a 650 milioni di dollari, ottenuto attraverso una
migliore efficacia operativa ed energetica.
3. Bayer (Germany)
$36.7
$18.5
L’utilizzo di energie rinnovabili e a basse emissioni di carbonio ha fornito
il 98% dei consumi energetici della sede britannica di BT, con un risparmio
pari a 1.15 miliardi di dollari. Se si aggiunge la diminuzione del 38% delle
emissioni dei veicoli, i risparmi risultano praticamente raddoppiati.
5. Alcoa (U.S)
$23.5
dalla fornace di fusione su un bagno di stagno
liquido poco profondo, galleggia (in inglese
«float») sullo stagno, sul quale si diffonde formando una superficie uniforme. Lo spessore
del vetro dipende dalla velocità alla quale il
nastro in formazione è estratto dal bagno.
Dopo la ricottura (raffreddamento controllato),
il vetro risulta «lucidato a fuoco», con superfici
perfettamente lisce e praticamente parallele.
Questo processo richiede il rispetto di severi
standard di qualità, nonché soddisfa rigorosi
requisiti di attenzione e padronanza delle varie
fasi produttive.
8.9 milioni (26%)
Abbattimento delle emissioni di PFC proveniente dalle fonderie dell’80%.
Si prevede che i risparmi annuali raggiungano i 100 milioni di dollari
il prossimo anno.
Per consultare la Top 10 completa si rimanda al sito businessweek.com/go/carbon
DATI: BusinessWeek, Gruppo Climate; Innovest
Oltre gli obiettivi
«Nel 1994 DuPont si è impegnata ad abbattere le proprie emissioni
nell’atmosfera del 40% entro il 2000, rispetto ai livelli registrati nel
1990. Nel 2000 l’azienda ha raggiunto tale obiettivo e ne ha stabilito
uno ancor più ambizioso: ridurre del 65% le emissioni entro il 2010.
Ma i risparmi sono stati così spettacolari che DuPont ha già superato tale soglia, nonostante un incremento della produzione del 30%.
I risparmi ammontano a 2 miliardi di dollari.»
Nel Regno Unito, Pilkington impiega oltre
quattromila addetti presso i suoi impianti di
produzione e lavorazione del vetro. Il vetro
float, derivante dall’omonimo processo di
fabbricazione, è diffuso in tutto il mondo
e trova applicazione in particolare nel settore
edile ed in quello automobilistico. Inventato
da Sir Alastair Pilkington nel 1959, questo
processo fu successivamente concesso in
licenza ad altri produttori di vetro piatto nel
mondo. Oggi è utilizzato in tutto il mondo
per produrre vetro trasparente, colorato
e rivestito destinato all’edilizia o tinto per
l’industria automobilistica. Oltre l’80% della
produzione mondiale di vetro piatto deriva
da questo processo ed è essenzialmente
utilizzato per la produzione di parabrezza
e finestrini, ma anche per applicazioni domestiche, così come per la costruzione di
uffici, hotel, edifici pubblici e industriali.
Il nome del processo deriva dal fatto che il
vetro, fuso a circa 1000° C e colato in continuo
«Per ridurre ulteriormente il tasso di infortuni, abbiamo pensato di sviluppare una
nuova gamma di dispositivi di protezione
totale confezionati con fibra KEVLAR .
Grazie alla collaborazione tra DuPont
Personal Protection, il personale della divisione Sicurezza e Salute di Pilkington
e Dale Techniche, un produttore di tessuti
innovativi, è stato possibile lo sviluppo
delle nuove maglie e giacche Chieftain che
integrano la fibra KEVLAR . Gli indumenti
sono un condensato di comfort, leggerezza
ed altissimo livello (livello 5) di resistenza
al taglio per una migliore protezione degli
operatori. Distribuite da J&K Ross, le maglie
e giacche Chieftain sono state oggi definitivamente adottate.»
®
TM
®
TM
®
1.6 milioni (71%)
BusinessWeek, 12 dicembre 2005 (Edizione statunitense)
2
La società Pilkington è uno dei principali produttori di vetro e di prodotti di vetreria derivati
per il settore dell’edilizia, l’industria automobilistica ed i mercati tecnici correlati. Negli ultimi
cinquant’anni Pilkington ha compiuto grandi
avanzamenti tecnologici nel campo della
vetreria ed è riconosciuta oggi come leader
tecnologico nell’industria del vetro su scala
mondiale. Una delle principali preoccupazioni
dell’azienda riguarda la sicurezza dei suoi collaboratori. Con lo scopo costante di ridurre al
minimo il tasso d’infortuni presso i suoi impianti di produzione di vetro float, Pilkington
ha introdotto una nuova gamma di indumenti
protettivi confezionati con la fibra KEVLAR di
DuPont, in grado di fornire una resistenza al
taglio e all’abrasione superiore, oltre che una
maggior protezione dalle ustioni.
Il miglioramento dell’efficienza dei consumi energetici ha evitato una spesa
di $861 milioni, che sarebbe stata invece necessaria a fronte di un incremento
della produzione del 22%.
Ë
Cordialmente
Dennis Pataki
Marketing Manager
DuPont Personal Protection
®
«Dall’introduzione di questi nuovi prodotti in
KEVLAR , la gravità degli infortuni si è notevolmente ridotta ed i tagli sono passati dal
primo al terzo posto nella classifica degli
infortuni. Grazie a KEVLAR , è stato anche
possibile ridurre notevolmente i fermi dovuti
agli infortuni durante la fase produttiva, il cui
tasso è passato dal 4,2 allo 0,4 per 200.000
ore lavorate», ha affermato Dave Donkin.
®
®
4.9 milioni (63%)
®
Vi auguriamo buona lettura e con l’occasione formuliamo
i nostri migliori auguri per un sicuro e proficuo 2006 !
La nuova gamma di prodotti KEVLAR dà un taglio alla
percentuale d’infortuni presso gli impianti di produzione
e di lavorazione del vetro Pilkington
Dave Donkin e David Ash, Responsabili
Sicurezza e Salute presso gli impianti
Pilkington per il Regno Unito, spiegano:
«Quando gli operatori sono esposti alle alte
temperature delle fornaci di fusione, vi è un
rischio potenziale di ustione, mentre durante la manipolazione delle lastre sussiste
il pericolo di tagli e abrasioni. Circa il 60
per cento degli infortuni avviene al di sotto
del gomito, benché le altre parti del corpo
siano ugualmente interessate. Pilkington
è impegnata nel continuo miglioramento
della sicurezza del suo personale attraverso
lo sviluppo di programmi di formazione
e l’introduzione di dispositivi di protezione particolarmente innovativi. Occorre far
rispettare procedure di sicurezza severe
e adottare dispositivi di protezione individuali (DPI) adeguati.»
«Nel corso degli ultimi dieci anni, i guanti
e le maniche di protezione confezionati con
KEVLAR di DuPont hanno sostituito i guanti
di pelle o in maglia metallica utilizzati dagli operatori addetti alla manipolazione del
vetro. Grazie alle prestazioni particolarmente
elevate, i guanti in KEVLAR forniscono una
migliore resistenza al taglio e al calore, oltre
che una maggiore leggerezza ed elasticità per
una migliore destrezza manuale.»
®
®
Tutti i collaboratori Pilkington addetti alla
produzione del vetro float devono indossare i DPI standard minimi, ovvero elmetto
di sicurezza, occhiali di protezione, polsini e,
durante la manipolazione del vetro, una maglia o giacca Chieftain in KEVLAR . Inoltre,
gli operatori seguono corsi di formazione approfonditi sulla prevenzione degli infortuni,
essenzialmente nell’ambito dei programmi
di sicurezza comportamentale messi a punto
da Pilkington, come il programma Stop and
Think. In molti campi, si ricorre al principio:
«Qual è il peggior infortunio che possa accadere?», oltre che a colloqui personalizzati sul
tema della sicurezza.
TM
®
Le rivoluzionarie prestazioni di KEVLAR , unitamente ad un comportamento e pratiche più
consapevoli, permettono di lavorare in modo
sicuro, affidabile e confortevole, anche negli
ambienti più difficili. Tutti gli indumenti protettivi KEVLAR sono conformi agli standard di
compatibilità e prestazioni più severi e sono
confezionati da partner attentamente selezionati, a garanzia della qualità KEVLAR . La protezione KEVLAR è intrinseca alla fibra e dunque è permanente e non subisce usura, anche
dopo diversi lavaggi ed un uso prolungato.
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3
DuPont Personal Protection
DPP NEWS Marzo 2006
Il management gioca la carta della sicurezza
La sicurezza: una priorità al Chemiepark Marl
All’ingresso, ci accolgono due cartelli. Uno indica un telefono cellulare, l’altro una sigaretta, entrambi sono sbarrati
da una striscia rossa: il significato è chiaro! Qui vigono norme di sicurezza molto severe. Benvenuti al Chemiepark
Marl, un’area industriale molto particolare. Circa 30 business unit indipendenti Degussa lavorano qui allo sviluppo
e alla produzione presso la sede della ex Hüls AG, insieme ad alcune società esterne al gruppo. I loro nomi, Air
Liquide, Lanxess, BP Köln, Degussa, Linde, Sasol, ecc., sono sinonimo di chimica, alta tecnologia ed innovazione.
Molte di queste aziende operano in stretta collaborazione per la produzione di sostanze chimiche e derivati;
insomma si tratta di una città nella città.
una lunga esperienza nella progettazione di sistemi modulari
per indumenti protettivi. Una volta
selezionato il tessuto, diversi produttori hanno confezionato alcuni
campioni di giacche e pantaloni
i quali sono stati in seguito sottoposti a numerosi test di vestibilità
ed analisi complete per calcolare
la qualità di lavorazione del materiale, del modello ed i dettagli
relativi al design.
Solo il tessuto NOMEX ha dimostrato un’eccellente resistenza
durante il test di protezione termica per la determinazione della
resistenza alle fiamme
®
«Quando sette anni fa ci siamo
riuniti per la prima volta, avevamo
un solo obiettivo comune: garantire i migliori indumenti protettivi
agli operatori del parco chimico
Marl», commenta Paul Majkowski,
esperto di protezione antinfortunistica presso la Infracor e motore
del gruppo di lavoro impegnato
sul fronte della tutela dei lavoratori. «Già dalla stesura dell’inventario dei requisiti emerse che
avremmo dovuto considerare la
questione sotto diversi punti di
vista. In un ambiente in cui l’attività principale riguarda la produzione di sostanze chimiche,
è necessario disporre di indumenti
protettivi contro i liquidi ed i gas
infiammabili, contro l’esposizione
agli spruzzi di sostanze chimiche
ed eventualmente, in caso di lavori su impianti elettrici, contro il
pericolo di possibili archi elettrici.
Spesso gli operatori intervengono
in aree che presentano un reale
rischio d’esplosione, per le quali
vigono particolari disposizioni di
sicurezza. Per tali motivi, nell’analisi dei rischi e nella definizione
delle caratteristiche che dovevano
presentare gli indumenti protettivi
più idonei, abbiamo dato la precedenza alla protezione dal calore
e dalle fiamme.»
La sicurezza, innanzitutto
I responsabili Infracor si sono immediatamente resi conto che era
necessario trovare una soluzione
in grado di offrire un livello di sicurezza che potesse essere riconosciuto ed accettato dalle varie
aziende. «Presso il Chemiepark
4
Marl tutte le questioni relative alla
protezione dagli infortuni sono
state trattate nell’ambito di una
commissione per la salute e la sicurezza (HSC), ai cui lavori hanno
partecipato i rappresentanti di
tutte le aziende sottoposte alle
norme relative alla tutela dei lavoratori», spiega Paul Majkowski,
illustrando il processo decisionale. Per Infracor era chiaro che
la decisione doveva esser presa
sulla base delle competenze di
esperti, per poi essere applicata
e condivisa dalle aziende.
Profilo dei requisiti
I principali criteri presi in considerazione nella scelta del materiale utilizzato per confezionare
gli indumenti protettivi sono stati
definiti sulla base di un processo
di screening che ha comportato
l’analisi delle varie situazioni
presenti, nonché di colloqui individuali con i responsabili delle
varie società. Tra i principali requisiti sono state individuate
le proprietà ignifughe, nonché
la protezione dagli spruzzi di
acidi, alcali e solventi. A causa
della presenza di numerose aree
a rischio d’esplosione, gli indumenti protettivi dovevano anche
presentare proprietà antistatiche
costanti. Gli indumenti dovevano
inoltre dimostrare una buona resistenza alle sollecitazioni, essere
di facile manutenzione e durare
il più a lungo possibile. Le abitudini presso il parco chimico Marl
erano di sostituire gli indumenti
protettivi ogni tre anni; fu deciso
che i nuovi capi dovevano durare molto di più, allo scopo di
offrire una soluzione più economica, nell’ambito dei costi del
ciclo di vita.
Scelta del materiale
La scelta è stata operata tra vari
tessuti, tra cui un cotone con trattamento ignifugo, comuni tessuti
misti di aramide e un tessuto
confezionato con la fibra ignifuga
NOMEX Comfort. Paul Majkowski
racconta: «La scelta della fibra
ha rappresentato la decisione
più importante, poiché da essa
dipendono la barriera protettiva,
il comfort, la durata e non da ultime, le caratteristiche sanitarie
degli indumenti.» Le proprietà di
ogni singolo tessuto sono state
testate di conseguenza. Il tessuto confezionato con NOMEX
Comfort (composizione: 93%
NOMEX , 5% KEVLAR , 2% fibra
di carbonio P-140) si è rivelato
preferenziale per le sue proprietà
ignifughe intrinseche, la buona
resistenza meccanica, la particolare stabilità chimica, una limitata
tendenza a restringersi ed un’ottima durata nel tempo.
®
■ Lana ignifuga
348 g/m
Rottura dopo 10 secondi
2
■ Cotone ignifugo
332 g/m
Rottura dopo 6 secondi
■ Aramide normale
Lana ignifuga
190 g/m
Rottura dopo 3 secondi
2
■ NOMEX
Comfort
Lana ignifuga
265 g/m
Intatto dopo 20 secondi
®
2
®
Specifiche tecniche e caratteristiche dei tessuti
Per ottimizzare le caratteristiche
degli indumenti protettivi, Infracor
è stata assistita da Aramex-Garne,
una società specializzata nella
produzione di filati ad alto rendimento. Partner del programma
di qualità NOMEX sviluppato da
DuPont , Aramex-Garne gode di
®
TM
Indumenti con un futuro sicuro
®
Majkowski. È il motivo per cui le
cuciture sono state realizzate con
filato NOMEX , il quale presenta
costanti caratteristiche ignifughe.
Altri componenti, come le cerniere lampo e i bottoni a pressione,
sono stati scelti tra materiali con
le stesse qualità e le caratteristiche delle cuciture interne sono
state ridefinite.
®
Test finale prima del bando
di gara
Il bando di gara svoltosi in seguito richiedeva che ogni fornitore potenziale fornisse un
campione che corrispondesse
esattamente alle caratteristiche
specificate. I campioni sono
stati esaminati per verificare che
rispondessero a tutti i requisiti di
lavorazione. Per stabilire definitivamente se il materiale utilizzato
per la confezione del capo ed il
suo design soddisfacessero i severi requisiti del cliente, è stato
eseguito il test con il dispositivo
THERMO-MAN di DuPont . A seguito dei primi risultati positivi, il
modello di riferimento (giacca e
pantaloni) è stato presentato alla
commissione di esperti per la protezione, alla quale sono stati dettagliatamente illustrati il design
ed i risultati del test. Dopo l’approvazione unanime del progetto
da parte delle società rappresentate all’interno della commissione,
sono stati inoltrati gli ordini a due
fornitori nella gamma Nomex .
®
Dopo la scelta del modello finale,
sono stati approvati il campione
ed il design e sono state precisate
le specifiche relative alla fibra ed
al filato. «Nel corso del progetto
con i nostri partner nell’ambito del programma NOMEX ,
è emerso che la funzionalità e le
prestazioni dei nostri indumenti
protettivi potevano migliorare
o peggiorare anche a causa di
un piccolo dettaglio» spiega Paul
®
I test di resistenza alla fiamma
condotti sul THERMO-MAN hanno
dimostrato che gli indumenti
NOMEX offrono la stessa protezione anche dopo tre anni di utilizzo medio, conservando le medesime caratteristiche di sicurezza
iniziali. Attualmente, alla Infracor
si sta studiando la possibilità di
confezionare camicie in tessuto
NOMEX , più leggere rispetto alle
giacche. Questa iniziativa intende
offrire agli operatori la possibilità
di sfilare la giacca durante i mesi
estivi, in ambienti non pericolosi,
pur continuando ad usufruire di
una protezione accettabile dalle
fiamme e dal calore. Secondo
Paul Majkowski, tali sviluppi potenziali rientrano nell’ambito degli
obblighi di Infracor nei confronti
delle società che operano sul
posto: «Solo quando noi della
Infracor dimostreremo di rimanere
aggiornati sul tema della salute
e della sicurezza guadagneremo
la fiducia dei nostri clienti qui al
parco Marl e saremo da loro ritenuti in grado di fornire consulenza
e assistenza di alto livello.»
®
2
®
®
so il Chemiepark Marl non è più
un’eccezione vedere anche i più
alti responsabili infilare la loro
tuta protettiva ogni qualvolta si
apprestano ad accedere ad ambienti potenzialmente pericolosi.
TM
®
«La sicurezza ha bisogno
di modelli»
Il primo lotto di indumenti protettivi è stato consegnato circa
due anni e mezzo dopo la prima
riunione, alla quale erano seguiti
diversi incontri per discutere delle
varie questioni e numerosi test di
convalida. Infracor aveva inoltre
condotto una serie di test completi sui campioni delle giacche
e dei pantaloni che le erano stati
forniti. Alcuni campioni destinati alla definizione delle taglie
erano stati distribuiti alle singole
aziende perché queste ultime
potessero scegliere le misure più
adatte. «Molte società presenti
al Chemiepark avevano l’abitudine di ordinare gli indumenti
con una taglia in più rispetto a
quella necessaria perché dopo il
primo lavaggio tendevano sempre a restringersi. Grazie ai nuovi
indumenti protettivi, questo espediente oggi non è più necessario», spiega Paul Majkowski.
L’introduzione dei nuovi indumenti è stata accompagnata da
una campagna d’informazione
all’attenzione di tutti i collaboratori. In tale occasione, è
stato dato particolare rilievo
alla partecipazione attiva delle
direzioni delle singole aziende. «La sicurezza ha bisogno
di modelli» sottolinea Paul
Majkowski. Ulrich Müller, responsabile delle politiche prevenzione, protezione e sicurezza presso la Infracor, aggiunge:
«L’esperienza insegna che tutti
i provvedimenti adottati nel
campo della salute e della sicurezza sono accettati meglio se
anche i dirigenti dell’azienda li
mettono in pratica in prima persona.» Così, dall’adozione dei
nuovi indumenti protettivi pres-
®
Paul Majkowsk (a sinistra) e Ulrich
Müller (a destra) sono responsabili, insieme al team Infracor, della
salute e della sicurezza sul luogo
di lavoro presso il Chemiepark
Marl. Le continue ispezioni garantiscono l’alta qualità degli indumenti protettivi NOMEX .
®
5
DuPont Personal Protection
DPP NEWS Marzo 2006
I risparmi sui nuovi kit antincendio compromettono
la sicurezza dei vigili del fuoco?
All’atto dell’acquisto di dispositivi di protezione individuale (DPI)
per i Vigili del Fuoco, devono essere presi in considerazione tre fattori, il cui equilibrio spesso risulta molto fragile: quello economico,
la protezione ed il comfort. In alcuni paesi, a fronte della diminuzione degli stanziamenti del governo, molti degli equipaggiamenti
affidabili già in uso sono stati sostituiti con soluzioni alternative
meno costose. DuPont ha pertanto investito ingenti risorse nello
studio delle prestazioni e del comfort degli indumenti attualmente
indossati dai Vigili del Fuoco, con risultati davvero sorprendenti.
Con l’imminente introduzione nel Regno Unito del programma di
indumenti integrato per i servizi antincendio, i Vigini del Fuoco
dovrebbero preoccuparsi che la loro protezione venga messa a
repentaglio da una delicata esercitazione al risparmio?
Nella maggior parte dei paesi europei si assiste ad una diminuzione
delle chiamate d’emergenza a causa di un incendio. Tuttavia, una serie
di recenti catastrofi, sia naturali che terroristiche, ha sollevato nuovi
rischi per le squadre di emergenza e di conseguenza, la sicurezza dei
Vigili del Fuoco ed in particolare le prestazioni dei loro DPI sono diventate un argomento scottante. Il ruolo diverso che i Vigili del Fuoco
sono chiamati a svolgere e l’evoluzione della domanda di servizi antincendio richiedono DPI più confortevoli, soluzioni ergonomiche, oltre
che livelli costanti di protezione dalle fiamme e dal calore.
Apparecchiature di test innovative
dopo un breve periodo di tempo. È noto che lo stress termico costituisce una vera minaccia per la sicurezza dei Vigili del Fuoco. Secondo
uno studio condotto negli Stati Uniti, circa il 50% degli infortuni
è correlato ad incendi; lo stress fisico e lo sforzo eccessivo sono
la causa principale di lesioni e decessi. Attraverso le numerose ricerche
ed i continui sviluppi di fibre, tessuti e sistemi protettivi resistenti
alle fiamme, DuPont mira a diminuire tale fattore. La tecnologia
ignifuga NOMEX è in grado di gestire gli eccessi di calore, pur
offrendo un’incredibile leggerezza. Assorbe l’umidità, è traspirante,
duratura e confortevole da indossare.
®
CONFRONTO DELLE PRESTAZIONI PROTETTIVE DI DUE SISTEMI
DOPO UN’ESPOSIZIONE ALLA FIAMMA SU THERMO-MAN
PER 8 SECONDI
®
3Protetto da NOMEX Toughplus.
USTIONI TOTALI 2%
®
In collaborazione con enti indipendenti negli USA, in Svizzera
e in Germania, DuPont ha condotto una serie di test sul comfort,
le caratteristiche protettive e le prestazioni generali di diversi kit
antincendio oggi disponibili, con l’obiettivo di individuare soluzioni
adeguate a vantaggio degli utilizzatori finali.
In collaborazione con l’Istituto di ricerca svizzero per le scienze dei
materiali e la tecnologia EMPA, DuPont ha adottato un approccio
olistico, volto ad integrare tutti i fattori che contribuiscono allo
stress termico, come la sudorazione, il flusso del calore e il design
degli indumenti protettivi. SAM, un manichino mobile articolato
che suda, è un pupazzo utilizzato per questi test, dotato di sensori
per la misurazione dell’umidità e della temperatura. Diversi fattori,
come il grado di sudorazione, la temperatura ambiente, l’umidità
relativa, la velocità del movimento e la velocità del vento possono
essere configurati a seconda dei requisiti. Lo scopo di questo programma di valutazione computerizzato è determinare il microclima
(temperatura e umidità) che regna al di sotto di un indumento
protettivo.
Un altro programma di ricerca condotto congiuntamente con l’EMPA
(Progetto n° 204114) è destinato a valutare come l’umidità sia trasportata attraverso i vari strati con cui è confezionato un indumento
e come il calore irradiato influisca su di essi.
Grazie all’analisi termografica, DuPont sta studiando il concetto di
protezione in condizioni reali d’impiego. Tali ricerche prevedono
il coinvolgimento di una persona (ad esempio un Vigile del Fuoco)
sottoposta ad uno stress fisico attivo e la registrazione attraverso
una telecamera termografica della conseguente distribuzione del calore e del trasporto del sudore sul corpo e sull’indumento. In questo
modo, possono essere determinati importanti aspetti del design
dell’indumento, possono essere individuati i punti deboli e può essere valutata l’efficacia dell’equipaggiamento protettivo completo.
L’analisi termografica è particolarmente idonea per lo studio dei
sistemi multistrato, con lo scopo di ridurre al minimo il calore e la
sudorazione e quindi il rischio di ustioni dovute al vapore.
THERMO-MAN
®
SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PROTEZIONE TERMICA
®
Previsione delle ustioni
Tempo di esposizione = 8.0 sec
Perdita della resistenza allo strappo iniziale in %
3Protetto da indumento
certificato HuPF (parti 1 e 2).
USTIONI TOTALI 42%
®
Le osservazioni formulate dai Vigili del Fuoco tedeschi in seguito
a test controllati di vestibilità su vari DPI confermano che alcune delle
dotazioni meno costose causano sudorazione eccessiva e disagio già
6
®
®
Andreas conclude, «I recenti studi forniscono risultati ripetibili,
riproducibili e fattuali sulle prestazioni di un gran numero di kit
e tessuti ignifughi, attualmente diffusi in Europa. Se direttamente
confrontati con indumenti di qualità inferiore, gli indumenti confezionati con NOMEX risultano molto più vantaggiosi economicamente a lungo termine grazie alle loro migliori prestazioni e lunga
durata. I responsabili dell’acquisto di indumenti protettivi dovrebbero essere consapevoli che, sebbene esistano molte alternative
più economiche ai capi confezionati con NOMEX , queste soluzioni
possono non offrire gli stessi livelli di protezione, comfort o durata,
a scapito della sicurezza di chi li indossa.»
®
®
0,00%
Risultati STFI sulla valutazione della resistenza allo strappo
dopo 8 ore di esposizione agli UV, conformemente a EN/ISO
EN ISO 105-B02, progetto 1678/05, 2005
-10,00%
-20,00%
-30,00%
-40,00%
-50,00%
-60,00%
NOMEX Comfort
Campione A
®
NOMEX Comfort
Campione C
®
Indumento in
Poliammide-Imid
Effetti dell’esposizione alle condizioni climatiche naturali (21 giorni presso
l’Istituto Fraunhofer, ISE, progetto TAG3-MH-0511-E05) e dopo 5 cicli di lavaggio
e asciugatura completi su indumenti soggetti a un’esposizione alla fiamma di 8
secondi su THERMO-MAN
®
®
Stress termico
Le notevoli differenze constatate nei risultati di resistenza allo strappo
ottenuti dopo solo 8 ore di esposizione agli UV (conformemente a EN/
ISO 105 B02) tra tessuti comprovati e nuovi tessuti hanno dato luogo
ad importanti modifiche nelle specifiche di alcuni bandi di gara della
polizia per garantire una durata ed una vestibilità adeguate – un’iniziativa che dovrebbe essere seguita anche per i DPI dei Vigili del Fuoco.
Le valutazioni sulla durata degli indumenti protettivi confezionati con
NOMEX hanno dimostrato invece gli elevati livelli di protezione offerti da NOMEX anche dopo 10 anni, su indumenti che hanno subito
diversi cicli di lavaggio.
Criteri di vestibilità e di durata
Dai risultati emerge che molti kit antincendio attualmente in uso
non forniscono né una protezione adeguata, né una buona gestione
dello stress termico, né libertà di movimento.
Resistenza al calore e alle fiamme
Andreas Fries, del team DuPont Personal Protection con sede a Ginevra,
spiega, «Dieci anni fa, quando veniva testata la resistenza alla fiamma
delle tute sul sistema di valutazione dei DPI THERMO-MAN messo
a punto da DuPont, i risultati indicavano che se l’operatore fosse stato
esposto ad una fiamma per otto secondi con tali indumenti addosso,
avrebbe subito fino al 25% di ustioni generalizzate su tutto il corpo.
A fronte dei progressi tecnologici compiuti nell’ultimo decennio, ci
si potrebbe aspettare che la sicurezza degli indumenti ignifughi sia
migliorata e non diminuita. Ad esempio, i servizi antincendio della
maggior parte dei Länder tedeschi usufruiscono di stanziamenti del
governo per l’acquisto di indumenti conformi ai requisiti di progettazione e produzione delle norme HuPf. Tuttavia, dai recenti test eseguiti
con il THERMO-MAN su indumenti certificati HuPf, emerge che l’operatore subirebbe ustioni generalizzate pari al 42%. Sottoponendo
invece agli stessi test le tute ad alto rendimento confezionate con
fibra NOMEX , i risultati indicano che l’operatore subirebbe ustioni
generalizzate dello 0-2% al massimo.»
zione a condizioni meteorologiche naturali condotto presso l’Istituto
Fraunhofer, ISE, di Friburgo, in Germania, durante i mesi di agosto
e settembre del 2005, ha dimostrato su alcuni indumenti nuovi una
riduzione della resistenza allo strappo iniziale di un fattore superiore all’85% dopo 14 giorni di esposizione ed una riduzione della
resistenza allo strappo assoluta al di sotto dei requisiti della norma
EN469 (25 N). In seguito all’esposizione di un indumento in poliammide-Imid alle condizioni meteorologiche naturali sopra descritte
e dopo cinque cicli di lavaggio e asciugatura completi, sono stati
riscontrati strappi nella fodera interna dell’indumento.
■
■ 2%
■ 0%
2%
Nessuna informazione
3ustioni di 2° grado4
3ustioni di 3° grado4
3USTIONI TOTALI4
■
26% ■
16% ■
42%
1: strappo importante sulla parte anteriore
2: strappo attraverso la fodera interna sulla schiena
■ 3: strappo e perdita completa della protezione sulla schiena
■
Le radiazioni solari hanno noti effetti nocivi sulla resistenza meccanica e sulla resistenza dei colori dei tessuti utilizzati per la confezione
dei DPI dei Vigili del Fuoco, ma recenti studi hanno dimostrato che
possono avere anche un notevole impatto sui livelli di protezione
e sull’intero ciclo di vestibilità dell’indumento. Un test di esposi-
■
7
DuPont Personal Protection
DPP NEWS Marzo 2006
Soluzioni di protezione dalle sostanze chimiche
per applicazioni di verniciatura a spruzzo
DuPont SONTARA MicroPure:
pulizia a livello micrometrico per sale sterili
TM
®
design protegge le salviettine, mantenendole pulite e eliminando
la necessità di tagliare la confezione all’interno della sala sterile.
Prodotti presso impianti severamente controllati, i tessuti non tessuti
DuPont SONTARA MicroPure sono testati presso laboratori moderni
per garantire l’affidabilità e la qualità costante del prodotto.
Se le vernici permettono di ottenere una superficie perfetta, possono mettere a repentaglio la salute degli operatori
esposti a tali sostanze durante la loro manipolazione. La verniciatura a spruzzo è fonte di polveri e vapori nocivi.
I solventi possono superare una barriera protettiva inadeguata ed entrare in contatto con la cute, causando talvolta
gravi dermatiti ed altre patologie.
TM
®
DuPont SONTARA MicroPure, una gamma completa di soluzioni
TM
La tabella di seguito riportata illustra alcune situazioni in cui i capi possono essere utilizzati
in tutta sicurezza (quando la casella è verde sia per l’area che per il gruppo di esplosione).
®
I requisiti di asciugatura e pulizia variano a seconda delle applicazioni. I tessuti per la pulizia DuPont SONTARA MicroPure sono
disponibili nei formati da mm 224 x 224, 305 x 305 e 457 x 457.
La scelta del tessuto non tessuto adeguato dipende dalla superficie che deve essere pulita (liscia senza spigoli, liscia con spigoli,
ruvida senza spigoli, ruvida con spigoli, vetro, ecc.) e dal livello
di pulizia richiesto (basso o elevato). Per garantire l’utilizzo del
tessuto non tessuto giusto per ogni situazione, DuPont propone
tre tipi di prodotto:
TM
Gruppo di
esplosione
Area
0
1
2
20
21
22
IIA &
IIB
IIC
TYVEK , bianco
®
TYCHEM C, giallo
®
*
TYCHEM F, grigio
®
ISO 14644
* Non possono essere impedite le cariche infiammabili in atmosfere esplosive.
Protezione degli operatori
Per ridurre al minimo i rischi di contaminazione e tutelare la salute degli operatori,
è importante selezionare indumenti idonei,
non solo in termini di materiale, ma anche
di cuciture e di cerniere lampo.
Una delle questioni più importanti che
riguardano la sicurezza è il rischio di esposizione agli isocianati. Nel caso in cui
gli operatori siano esposti a solventi
o isocianati altamente concentrati, devono essere prese in considerazione le tute
TYCHEM poiché offrono una barriera efficace
a questi composti che generalmente si
trovano nelle formule delle vernici. Dati
dettagliati sulla barriera chimica sono disponibili visitando il sito www.dpp-europe.com
o telefonicamente presso la Techline al
numero +352 021 164 043.
®
A seconda della vernice utilizzata, possono
essere presenti composti organici con conseguenti rischi di esplosione. Gli indumenti
TYVEK e TYCHEM hanno subito un trattamento antistatico; se adeguatamente messi
a terra sono pertanto in grado di evitare le
scariche elettrostatiche che possono provocare scintille in un’atmosfera a rischio di
esplosione.
®
®
DuPont ha incaricato l’Istituto per la sicurezza svizzero, con sede a Basilea, per lo
svolgimento di test destinati a valutare l’uso
degli indumenti protettivi TYVEK e TYCHEM
nelle aree a rischio di esplosione.
®
8
®
Per ulteriori informazioni sulle aree a rischio di esplosione, si rimanda al nostro opuscolo
dettagliato sui prodotti.
Prodotti dal look perfetto
TYVEK è un materiale molto pulito per natura. DuPont esegue severi controlli qualità
presso gli impianti di produzione del tessuto e degli indumenti per mantenere i livelli di
dispersione delle particelle al minimo. Inoltre, ogni capo viene ispezionato visivamente
prima di uscire dall’impianto di produzione.
®
I test standard del settore, come il “Krater test”, hanno dimostrato che gli indumenti TYVEK
non disperdono componenti che possano danneggiare la mano di verniciatura. Inoltre, le
tute TYVEK offrono una buona protezione dalla contaminazione causata dai capelli o dalle
particelle provenienti dalla biancheria o dalla cute dell’operatore.
®
®
All’interno delle sale sterili, l’ambiente, l’aria, le superfici, le attrezzature
e le forniture devono essere il più puliti possibile per ridurre al minimo
qualsiasi rischio di contaminazione. Nonostante la notevole efficacia
dei filtri utilizzati per eliminare le particelle in sospensione, le superfici
o le attrezzature possono essere contaminate e richiedere pertanto una
pulizia manuale. Tuttavia, l’utilizzo di salviettine per questa operazione
fisica presenta i propri rischi: infatti, quando le salviettine sono semplicemente strofinate sulla superficie da pulire possono disperdere milioni
di particelle, trasformandosi in una potenziale fonte di contaminazione.
Per rispondere a questo problema, DuPont oggi propone una gamma
completa di tessuti non tessuti puliti
che consente di ridurre il rischio di contaminazione nelle sale sterili: DuPont
SONTARA MicroPure.
TM
®
DuPont SONTARA MicroPure, progettato per essere più pulito
La superficie liscia del materiale sottoposta a trattamento antistatico evita l’aderenza delle
particelle.
La selezione dell’indumento protettivo adeguato dipende da un certo numero di fattori,
come il tipo di vernice, l’esposizione agli isocianati, la loro concentrazione e le condizioni
ambientali come l’impianto di aerazione.
Raccomandazioni dei prodotti
■ TYVEK
Industry, Tipo 5/6
■ TYVEK
Classic Plus, Tipo 4B/5/6
®
®
■ TYCHEM
C, Tipo 3B/4/5/6
■ TYCHEM
F, Tipo 3B/4/5/6
®
®
TM
ISO-3
ISO-4
ISO-5
ISO-6
ISO-7
1
10
100
1000
10000 100000
Norma federale
209
GMP
A/B
TM
®
C
ISO-8
ISO-9
D
SONTARA
MicroPure 100
SONTARA
MicroPure AP
SONTARA
MicroPure SV
®
®
®
Gamma di prodotti
Dimensioni
(mm)
Salviettine per
confezione
224 x 224
300
305 x 305
150
457 x 457
75
300
SONTARA
MicroPure 100
La salviettina per
applicazioni difficili
SONTARA
MicroPure AP
La salviettina mille
usi
224 x 224
305 x 305
150
La salviettina per
applicazioni meno
esigenti
224 x 224
500
305 x 305
250
®
®
I tessuti non tessuti per la pulizia DuPont SONTARA MicroPure,
prodotti senza leganti o additivi, permettono di abbattere il rischio di esposizione delle sale sterili alla materia estraibile o agli ioni metallici.
I tessuti non tessuti sono prodotti grazie ad uno speciale processo di
hydroentangling (avvolgimento e intreccio meccanico di fibre mediante
getti d’acqua ad alta velocità) sviluppato da DuPont, durante il quale,
i getti d’acqua agiscono come aghi per confezionare un tessuto solido
che viene allo stesso tempo letteralmente «lavato», con una conseguente riduzione degli agenti contaminanti come le particelle. Infine,
macchine automatiche molto sofisticate tagliano il tessuto, garantendo
una manipolazione minima e senza contaminazione.
®
®
SONTARA
MicroPure SV
®
SONTARA
MicroPure
MOP
®
La salviettina per la
pulizia del pavimento
457 x 457
75
300 x 590
500
500 x 590
500
400 x 700
500
290 x 400
500
DuPont SONTARA MicroPure, qualità totale dal tessuto
alla confezione
TM
Il vostro rappresentante regionale o il team della
Techline saranno lieti di fornirvi le informazioni
o l’assistenza di cui avete bisogno.
®
I tessuti per la pulizia DuPont SONTARA MicroPure sono conformi
agli standard di qualità più severi, dalla produzione del non tessuto al materiale TYVEK utilizzato per la confezione, il cui speciale
TM
®
®
9
DuPont Personal Protection
DPP NEWS Marzo 2006
SALONI DEDICATI ALLA SALUTE
E ALLA SICUREZZA - 2006
NOVITÀ!
Le nuove tute TYCHEM C2 e TYCHEM F2 di DuPont:
protezione nei minimi dettagli!
®
®
Protezione d’alta qualità
2
Le nuove tute TYCHEM C2 e TYCHEM F2 di DuPont combinano una resistenza
meccanica migliorata con la leggerezza e la barriera protettiva contro
un’ampia gamma di prodotti chimici e biologici in un design innovativo.
Il materiale con cui sono confezionati i capi di abbigliamento protettivi
TYCHEM C2 e TYCHEM F2 soddisfa tutti i requisiti della norma EN 14126
con la classe di prestazioni più elevata.
®
®
®
®
®
TYCHEM C2 offre una protezione da numerosi agenti chimici inorganici
concentrati e dai liquidi ad una pressione fino a 2 bar.
®
3
4
Date
Luogo
Préventica
1 - 2 marzo 06
Marsiglia
Congresso dei Vigili del Fuoco, 113
4 - 7 ottobre 06
Pirenei Atlantici
Expoprotection
7 - 10 novembre 06
Parigi
Pollutec
28 novembre - 1 dicembre 06 Lione
Francia
®
Grazie ad un nuovissimo sistema multistrato, progettato per ambienti esigenti,
questi indumenti offrono una resistenza e una durata superiori. Di conseguenza, gli indumenti TYCHEM C2 e TYCHEM F2 sono ideali per varie applicazioni
che richeidono un’elevata resistenza meccanica, come la pulizia industriale, gli
interventi antincendio o la decontaminazione di suoli contaminati.
1
Evento
TYCHEM F2 offre una protezione da numerosi agenti chimici organici e agenti
chimici inorganici altamente concentrati e dai liquidi ad una pressione fino
a 5 bar.
®
Design innovativo per una migliore protezione ed un comfort maggiore
1 Una nuova doppia zip garantisce un elevato livello di ermeticità
dell’indumento e ne facilita l’utilizzo da parte dell’operatore per
una maggiore sicurezza.
2 Il nuovo design del cappuccio consente una maggiore libertà di movimento
della testa senza ostacolare il campo visivo ed offre una perfetta aderenza
attorno al respiratore.
3 Gli elastici alti a livello dei polsi e delle caviglie migliorano notevolmente
l’aderenza dell’indumento e riducono i rischi di infiltrazione a livello
dei punti critici.
4 Doppi polsini per una migliore ermeticità
Germania
27 - 29 septembre 06
Karlsruhe
Sicurtech
15 - 18 marzo 06
Milano
Ambiente & Lavoro Convention
12 - 14 ottobre 06
Modena
9 - 11 maggio 06
Birmingham
Arbeitsschutz aktuell: Sicherheit,
Katastrophenschutz
Italia
Vantaggi
■ Ermeticità
eccezionale senza ulteriore sigillatura in caso di contatto con
liquidi e particelle.
■ Indumento leggero, l’operatore è in grado di lavorare al meglio delle sue
capacità (meno di 800 gr. per la taglia XL di TYCHEM F2).
■ Il materiale utilizzato sulla superficie interna dell’indumento presenta una
mano ed una morbidezza analoghe a quelle di un tessuto.
■ Facile da smaltire poiché l’indumento protettivo non contiene composti
alogenati.
®
1
Indumento idoneo alla protezione dagli agenti chimici
– Categoria III -Tipo 3B/4/5/6
*
3
4
TYCHEM C2 è disponibile in giallo e TYCHEM F2 in grigio, in 6 taglie
(S, M, L, XL, XXL, XXXL).
®
*
*
Tipo 3B
Tipo 3
Protezione
dagli agenti
biologici
Protezione dagli Protezione
agenti chimici dagli spruzzi
liquidi sotto
liquidi*
pressione*
Tipo 4
Gran Bretagne
Safety & Health Expo
*
Tipo 5
Tipo 6
EN 1149-1
Protezione
Protezione limidalle particelle tata dai liquidi
solide traspor- nebulizzati*
tate dall’aria*
EN 1073-2
Protezione
Protezione
elettrostatica se dalle particelle
adeguatamente radioattive***
messo a terra**
®
* Pittogrammi DuPont.
** I materiali con cui sono confezionati i capi protettivi TYCHEM C2 e TYCHEM F2 sono trattati antistaticamente all’
interno e soddisfano i requisiti della norma EN 1149-5 per i materiali non omogenei. Il trattamento antistatico è efficace
solo con un’umidità relativa > 25%.
*** Non offre alcuna protezione dalle radiazioni radioattive.
®
Per ulteriori informazioni o per la presentazione del prodotto,
si prega di contattare il vostro rappresentante regionale DuPont.
®
*Brevetto in corso.
10
11
SCHEDA DI RISPOSTA
Desiderate ottenere ulteriori informazioni dettagliate sugli articoli
pubblicati in questo numero di DPP News?
Compilate questa scheda di risposta:
q Soluzioni protettive per l’industria automobilistica
(richiedete gratuitamente il nostro opuscolo «Scheda tecnica sul
trattamento antistatico – Lavorare con sicurezza nelle aree
potenzialmente esplosive».)
q Novità sui prodotti TYCHEM C2 e TYCHEM F2
®
®
(per ulteriori informazioni potete richiedere la visita del vostro
consulente regionale.)
Sono interessato ad una presentazione di prodotti da parte di un rappresentante regionale.
Desidero essere contattato per ❑ Tel ❑ Fax ❑ E-Mail per fissare un
appuntamento.
Tutte le informazioni saranno elaborate in modo riservato e non saranno
divulgate a terzi.
❑ Sig.
❑ Sig.ra
Qualifica ________________________________________________________________
Nome * _________________________________________________________________
Cognome * ______________________________________________________________
Nome della società ________________________________________________________
Tipo di società ___________________________________________________________
Settore __________________________________________________________________
Applicazione _____________________________________________________________
Funzione * _______________________________________________________________
Indirizzo _________________________________________________________________
C.A.P. * ____________________________ Città * ______________________________
Paese * __________________________________________________________________
Tel. _______________________________ Fax _________________________________
E-Mail * ___________________________ Internet _____________________________
Contatto fornitore _________________________________________________________
Prodotti attualmente utilizzati ______________________________________________
Consumo annuo di indumenti protettivi dagli agenti chimici _______ indumenti.
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Soluzioni DuPont
per la protezione personale
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Le presenti informazioni si basano su dati tecnici che DuPont ritiene affidabili. Sono soggette a revisione qualora vengano acquisite ulteriori
conoscenze ed esperienza in materia. DuPont non garantisce alcun risultato e declina ogni obbligo e responsabilità relativamente alle presenti
informazioni. Spetta all’utilizzatore determinare il livello di tossicità e il dispositivo di protezione individuale più idoneo necessario. Le presenti
informazioni sono fornite esclusivamente a titolo informativo ad operatori già esperti, a scopo valutativo, secondo le condizioni specifiche di
utilizzo finale, a loro discrezione, rischio e pericolo. Chiunque intenda avvalersi delle presenti informazioni deve verificare preliminarmente che
gli indumenti selezionati siano adatti all’uso auspicato. L’utente finale deve smettere di utilizzare un indumento qualora il tessuto risulti strappato,
consumato o bucato, per evitare l’esposizione potenziale agli agenti chimici. Poiché le condizioni di utilizzo sfuggono al nostro controllo, si declina
ogni garanzia, esplicita o implicita, comprese, ma senza alcun limite, le garanzie di commerciabilità o idoneità per uno scopo specifico e si declina
ogni responsabilità relativamente all’uso delle presenti informazioni. Le presenti informazioni non sono intese quale licenza ad operare o raccomandazioni
a violare qualsiasi brevetto o informazione tecnica di DuPont o di altre persone che coprano qualsiasi materiale o il suo utilizzo.
DuPont elabora e archivia le informazioni personali a scopi di marketing, ai fini consentiti
dalla legge. Per domande sulla tutela ed i contenuti dei dati archiviati, si prega di contattarci
all’indirizzo: [email protected]
* Informazioni obbligatorie per trattare la domanda.
Il team DuPont Personal Protection
Si prega di inviare questa scheda via fax al: +352 3666 5018
Tel: 00800 3666 6666 (chiamata gratuita)
E-mail: [email protected]
L’ovale DuPont, DuPont , the miracles of science SONTARA , TYVEK , TYCHEM , THERMO-MAN , NOMEX e KEVLAR sono marchi registrati di DuPont o di una delle sue affiliate.
© Copyright 2005 E.I. du Pont de Nemours and Company. Tutti i diritti riservati.
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03/2006 - L-30065-3
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