DPP NEWS DuPont Personal Protection Perché potrebbe dipenderne la vita di qualcuno Marzo 06 La nuova gamma di prodotti KEVLAR dà un taglio agli infortuni presso gli impianti di produzione e di lavorazione del vetro Pilkington Il management gioca la carta della sicurezza. La sicurezza: una priorità presso il Chemiepark Marl I risparmi sui nuovi kit antincendio compromettono la sicurezza dei vigili del fuoco? Pag. 6-7 Pag. 3 Pag. 4-5 Soluzioni di protezione dalle sostanze chimiche per verniciatura a spruzzo Pag. 8 ® DuPont SONTARA MicroPure: Pulizia a livello micrometrico per sale sterili Pag. 9 ® Le nuove tute TYCHEM C2 e TYCHEM F2 di DuPont: protezione nei minimi dettagli Pag. 10 ® ® Saloni dedicati alla salute e alla sicurezza – 2006 Pag. 11 DuPont Personal Protection DPP NEWS Marzo 2006 DuPont eletta prima “Green Company”! Editoriale DPP News Le aspettative dei clienti nei confronti delle politiche antinfortunistiche si fanno sempre più pressanti. È il motivo per cui, quale vostro fornitore di fiducia, nel 2006 continueremo a migliorare i nostri prodotti di protezione individuale e ad offrirvi nuovi prodotti innovativi. Come sempre, il nostro obiettivo è mettere a vostra disposizione soluzioni sicure per le applicazioni più esigenti e più svariate. BusinessWeek, il Gruppo Climate ed un pannello di giudici hanno stilato questa classifica di aziende sulla base dei risultati relativi alla riduzione totale delle emissioni di gas ad effetto serra, rispetto alle loro dimensioni ed alla leadership dimostrata: 1. DuPont (U.S) 2. BP (Britain) Continueremo inoltre a potenziare i nostri servizi di consulenza personalizzata, mettendo a vostra disposizione i nostri consulenti e team di esperti tecnici regionali affinché possano rispondere personalmente alle vostre domande. 4. BT (Britain) ® Riduzione delle emissioni in tonnellate metriche (%) $27.5 65 milioni (72%) Riduzione dei consumi energetici del 7% rispetto ai livelli del 1990, con un risparmio superiore ai 2 miliardi di dollari, di cui almeno 10 milioni all’anno, grazie all’utilizzo di energie rinnovabili. Con questo obiettivo in mente, stiamo attualmente organizzando in tutta Europa una serie di interessanti seminari appositamente ideati per soddisfare le vostre esigenze, i quali tratteranno argomenti quali la protezione dagli agenti chimici, la protezione dal calore e dalle fiamme e la protezione dai tagli. Vi invitiamo quindi a cogliere questa opportunità per ottenere una consulenza pratica nella scelta e nell’uso dei dispositivi di protezione individuale, aggiornare il vostro know-how tecnico ed incontrare esperti della sicurezza specializzati in vari settori. Ma veniamo al nostro ultimo numero di DPP-News. In questa edizione troverete un articolo dedicato ai prodotti Kevlar e su come hanno contribuito a ridurre la percentuale di infortuni presso i centri di produzione e lavorazione del vetro Pilkington. Inoltre, illustreremo perché utilizzatori finali, come il cliente Chemiepark Marl, scelgono NOMEX . Fatturato 2004, in miliardi di dollari $285.1 12.8 milioni (16%) Raggiungimento del target di emissioni previsto per il 2010 nel 2001, con un risparmio totale pari a 650 milioni di dollari, ottenuto attraverso una migliore efficacia operativa ed energetica. 3. Bayer (Germany) $36.7 $18.5 L’utilizzo di energie rinnovabili e a basse emissioni di carbonio ha fornito il 98% dei consumi energetici della sede britannica di BT, con un risparmio pari a 1.15 miliardi di dollari. Se si aggiunge la diminuzione del 38% delle emissioni dei veicoli, i risparmi risultano praticamente raddoppiati. 5. Alcoa (U.S) $23.5 dalla fornace di fusione su un bagno di stagno liquido poco profondo, galleggia (in inglese «float») sullo stagno, sul quale si diffonde formando una superficie uniforme. Lo spessore del vetro dipende dalla velocità alla quale il nastro in formazione è estratto dal bagno. Dopo la ricottura (raffreddamento controllato), il vetro risulta «lucidato a fuoco», con superfici perfettamente lisce e praticamente parallele. Questo processo richiede il rispetto di severi standard di qualità, nonché soddisfa rigorosi requisiti di attenzione e padronanza delle varie fasi produttive. 8.9 milioni (26%) Abbattimento delle emissioni di PFC proveniente dalle fonderie dell’80%. Si prevede che i risparmi annuali raggiungano i 100 milioni di dollari il prossimo anno. Per consultare la Top 10 completa si rimanda al sito businessweek.com/go/carbon DATI: BusinessWeek, Gruppo Climate; Innovest Oltre gli obiettivi «Nel 1994 DuPont si è impegnata ad abbattere le proprie emissioni nell’atmosfera del 40% entro il 2000, rispetto ai livelli registrati nel 1990. Nel 2000 l’azienda ha raggiunto tale obiettivo e ne ha stabilito uno ancor più ambizioso: ridurre del 65% le emissioni entro il 2010. Ma i risparmi sono stati così spettacolari che DuPont ha già superato tale soglia, nonostante un incremento della produzione del 30%. I risparmi ammontano a 2 miliardi di dollari.» Nel Regno Unito, Pilkington impiega oltre quattromila addetti presso i suoi impianti di produzione e lavorazione del vetro. Il vetro float, derivante dall’omonimo processo di fabbricazione, è diffuso in tutto il mondo e trova applicazione in particolare nel settore edile ed in quello automobilistico. Inventato da Sir Alastair Pilkington nel 1959, questo processo fu successivamente concesso in licenza ad altri produttori di vetro piatto nel mondo. Oggi è utilizzato in tutto il mondo per produrre vetro trasparente, colorato e rivestito destinato all’edilizia o tinto per l’industria automobilistica. Oltre l’80% della produzione mondiale di vetro piatto deriva da questo processo ed è essenzialmente utilizzato per la produzione di parabrezza e finestrini, ma anche per applicazioni domestiche, così come per la costruzione di uffici, hotel, edifici pubblici e industriali. Il nome del processo deriva dal fatto che il vetro, fuso a circa 1000° C e colato in continuo «Per ridurre ulteriormente il tasso di infortuni, abbiamo pensato di sviluppare una nuova gamma di dispositivi di protezione totale confezionati con fibra KEVLAR . Grazie alla collaborazione tra DuPont Personal Protection, il personale della divisione Sicurezza e Salute di Pilkington e Dale Techniche, un produttore di tessuti innovativi, è stato possibile lo sviluppo delle nuove maglie e giacche Chieftain che integrano la fibra KEVLAR . Gli indumenti sono un condensato di comfort, leggerezza ed altissimo livello (livello 5) di resistenza al taglio per una migliore protezione degli operatori. Distribuite da J&K Ross, le maglie e giacche Chieftain sono state oggi definitivamente adottate.» ® TM ® TM ® 1.6 milioni (71%) BusinessWeek, 12 dicembre 2005 (Edizione statunitense) 2 La società Pilkington è uno dei principali produttori di vetro e di prodotti di vetreria derivati per il settore dell’edilizia, l’industria automobilistica ed i mercati tecnici correlati. Negli ultimi cinquant’anni Pilkington ha compiuto grandi avanzamenti tecnologici nel campo della vetreria ed è riconosciuta oggi come leader tecnologico nell’industria del vetro su scala mondiale. Una delle principali preoccupazioni dell’azienda riguarda la sicurezza dei suoi collaboratori. Con lo scopo costante di ridurre al minimo il tasso d’infortuni presso i suoi impianti di produzione di vetro float, Pilkington ha introdotto una nuova gamma di indumenti protettivi confezionati con la fibra KEVLAR di DuPont, in grado di fornire una resistenza al taglio e all’abrasione superiore, oltre che una maggior protezione dalle ustioni. Il miglioramento dell’efficienza dei consumi energetici ha evitato una spesa di $861 milioni, che sarebbe stata invece necessaria a fronte di un incremento della produzione del 22%. Ë Cordialmente Dennis Pataki Marketing Manager DuPont Personal Protection ® «Dall’introduzione di questi nuovi prodotti in KEVLAR , la gravità degli infortuni si è notevolmente ridotta ed i tagli sono passati dal primo al terzo posto nella classifica degli infortuni. Grazie a KEVLAR , è stato anche possibile ridurre notevolmente i fermi dovuti agli infortuni durante la fase produttiva, il cui tasso è passato dal 4,2 allo 0,4 per 200.000 ore lavorate», ha affermato Dave Donkin. ® ® 4.9 milioni (63%) ® Vi auguriamo buona lettura e con l’occasione formuliamo i nostri migliori auguri per un sicuro e proficuo 2006 ! La nuova gamma di prodotti KEVLAR dà un taglio alla percentuale d’infortuni presso gli impianti di produzione e di lavorazione del vetro Pilkington Dave Donkin e David Ash, Responsabili Sicurezza e Salute presso gli impianti Pilkington per il Regno Unito, spiegano: «Quando gli operatori sono esposti alle alte temperature delle fornaci di fusione, vi è un rischio potenziale di ustione, mentre durante la manipolazione delle lastre sussiste il pericolo di tagli e abrasioni. Circa il 60 per cento degli infortuni avviene al di sotto del gomito, benché le altre parti del corpo siano ugualmente interessate. Pilkington è impegnata nel continuo miglioramento della sicurezza del suo personale attraverso lo sviluppo di programmi di formazione e l’introduzione di dispositivi di protezione particolarmente innovativi. Occorre far rispettare procedure di sicurezza severe e adottare dispositivi di protezione individuali (DPI) adeguati.» «Nel corso degli ultimi dieci anni, i guanti e le maniche di protezione confezionati con KEVLAR di DuPont hanno sostituito i guanti di pelle o in maglia metallica utilizzati dagli operatori addetti alla manipolazione del vetro. Grazie alle prestazioni particolarmente elevate, i guanti in KEVLAR forniscono una migliore resistenza al taglio e al calore, oltre che una maggiore leggerezza ed elasticità per una migliore destrezza manuale.» ® ® Tutti i collaboratori Pilkington addetti alla produzione del vetro float devono indossare i DPI standard minimi, ovvero elmetto di sicurezza, occhiali di protezione, polsini e, durante la manipolazione del vetro, una maglia o giacca Chieftain in KEVLAR . Inoltre, gli operatori seguono corsi di formazione approfonditi sulla prevenzione degli infortuni, essenzialmente nell’ambito dei programmi di sicurezza comportamentale messi a punto da Pilkington, come il programma Stop and Think. In molti campi, si ricorre al principio: «Qual è il peggior infortunio che possa accadere?», oltre che a colloqui personalizzati sul tema della sicurezza. TM ® Le rivoluzionarie prestazioni di KEVLAR , unitamente ad un comportamento e pratiche più consapevoli, permettono di lavorare in modo sicuro, affidabile e confortevole, anche negli ambienti più difficili. Tutti gli indumenti protettivi KEVLAR sono conformi agli standard di compatibilità e prestazioni più severi e sono confezionati da partner attentamente selezionati, a garanzia della qualità KEVLAR . La protezione KEVLAR è intrinseca alla fibra e dunque è permanente e non subisce usura, anche dopo diversi lavaggi ed un uso prolungato. ® ® ® ® 3 DuPont Personal Protection DPP NEWS Marzo 2006 Il management gioca la carta della sicurezza La sicurezza: una priorità al Chemiepark Marl All’ingresso, ci accolgono due cartelli. Uno indica un telefono cellulare, l’altro una sigaretta, entrambi sono sbarrati da una striscia rossa: il significato è chiaro! Qui vigono norme di sicurezza molto severe. Benvenuti al Chemiepark Marl, un’area industriale molto particolare. Circa 30 business unit indipendenti Degussa lavorano qui allo sviluppo e alla produzione presso la sede della ex Hüls AG, insieme ad alcune società esterne al gruppo. I loro nomi, Air Liquide, Lanxess, BP Köln, Degussa, Linde, Sasol, ecc., sono sinonimo di chimica, alta tecnologia ed innovazione. Molte di queste aziende operano in stretta collaborazione per la produzione di sostanze chimiche e derivati; insomma si tratta di una città nella città. una lunga esperienza nella progettazione di sistemi modulari per indumenti protettivi. Una volta selezionato il tessuto, diversi produttori hanno confezionato alcuni campioni di giacche e pantaloni i quali sono stati in seguito sottoposti a numerosi test di vestibilità ed analisi complete per calcolare la qualità di lavorazione del materiale, del modello ed i dettagli relativi al design. Solo il tessuto NOMEX ha dimostrato un’eccellente resistenza durante il test di protezione termica per la determinazione della resistenza alle fiamme ® «Quando sette anni fa ci siamo riuniti per la prima volta, avevamo un solo obiettivo comune: garantire i migliori indumenti protettivi agli operatori del parco chimico Marl», commenta Paul Majkowski, esperto di protezione antinfortunistica presso la Infracor e motore del gruppo di lavoro impegnato sul fronte della tutela dei lavoratori. «Già dalla stesura dell’inventario dei requisiti emerse che avremmo dovuto considerare la questione sotto diversi punti di vista. In un ambiente in cui l’attività principale riguarda la produzione di sostanze chimiche, è necessario disporre di indumenti protettivi contro i liquidi ed i gas infiammabili, contro l’esposizione agli spruzzi di sostanze chimiche ed eventualmente, in caso di lavori su impianti elettrici, contro il pericolo di possibili archi elettrici. Spesso gli operatori intervengono in aree che presentano un reale rischio d’esplosione, per le quali vigono particolari disposizioni di sicurezza. Per tali motivi, nell’analisi dei rischi e nella definizione delle caratteristiche che dovevano presentare gli indumenti protettivi più idonei, abbiamo dato la precedenza alla protezione dal calore e dalle fiamme.» La sicurezza, innanzitutto I responsabili Infracor si sono immediatamente resi conto che era necessario trovare una soluzione in grado di offrire un livello di sicurezza che potesse essere riconosciuto ed accettato dalle varie aziende. «Presso il Chemiepark 4 Marl tutte le questioni relative alla protezione dagli infortuni sono state trattate nell’ambito di una commissione per la salute e la sicurezza (HSC), ai cui lavori hanno partecipato i rappresentanti di tutte le aziende sottoposte alle norme relative alla tutela dei lavoratori», spiega Paul Majkowski, illustrando il processo decisionale. Per Infracor era chiaro che la decisione doveva esser presa sulla base delle competenze di esperti, per poi essere applicata e condivisa dalle aziende. Profilo dei requisiti I principali criteri presi in considerazione nella scelta del materiale utilizzato per confezionare gli indumenti protettivi sono stati definiti sulla base di un processo di screening che ha comportato l’analisi delle varie situazioni presenti, nonché di colloqui individuali con i responsabili delle varie società. Tra i principali requisiti sono state individuate le proprietà ignifughe, nonché la protezione dagli spruzzi di acidi, alcali e solventi. A causa della presenza di numerose aree a rischio d’esplosione, gli indumenti protettivi dovevano anche presentare proprietà antistatiche costanti. Gli indumenti dovevano inoltre dimostrare una buona resistenza alle sollecitazioni, essere di facile manutenzione e durare il più a lungo possibile. Le abitudini presso il parco chimico Marl erano di sostituire gli indumenti protettivi ogni tre anni; fu deciso che i nuovi capi dovevano durare molto di più, allo scopo di offrire una soluzione più economica, nell’ambito dei costi del ciclo di vita. Scelta del materiale La scelta è stata operata tra vari tessuti, tra cui un cotone con trattamento ignifugo, comuni tessuti misti di aramide e un tessuto confezionato con la fibra ignifuga NOMEX Comfort. Paul Majkowski racconta: «La scelta della fibra ha rappresentato la decisione più importante, poiché da essa dipendono la barriera protettiva, il comfort, la durata e non da ultime, le caratteristiche sanitarie degli indumenti.» Le proprietà di ogni singolo tessuto sono state testate di conseguenza. Il tessuto confezionato con NOMEX Comfort (composizione: 93% NOMEX , 5% KEVLAR , 2% fibra di carbonio P-140) si è rivelato preferenziale per le sue proprietà ignifughe intrinseche, la buona resistenza meccanica, la particolare stabilità chimica, una limitata tendenza a restringersi ed un’ottima durata nel tempo. ® ■ Lana ignifuga 348 g/m Rottura dopo 10 secondi 2 ■ Cotone ignifugo 332 g/m Rottura dopo 6 secondi ■ Aramide normale Lana ignifuga 190 g/m Rottura dopo 3 secondi 2 ■ NOMEX Comfort Lana ignifuga 265 g/m Intatto dopo 20 secondi ® 2 ® Specifiche tecniche e caratteristiche dei tessuti Per ottimizzare le caratteristiche degli indumenti protettivi, Infracor è stata assistita da Aramex-Garne, una società specializzata nella produzione di filati ad alto rendimento. Partner del programma di qualità NOMEX sviluppato da DuPont , Aramex-Garne gode di ® TM Indumenti con un futuro sicuro ® Majkowski. È il motivo per cui le cuciture sono state realizzate con filato NOMEX , il quale presenta costanti caratteristiche ignifughe. Altri componenti, come le cerniere lampo e i bottoni a pressione, sono stati scelti tra materiali con le stesse qualità e le caratteristiche delle cuciture interne sono state ridefinite. ® Test finale prima del bando di gara Il bando di gara svoltosi in seguito richiedeva che ogni fornitore potenziale fornisse un campione che corrispondesse esattamente alle caratteristiche specificate. I campioni sono stati esaminati per verificare che rispondessero a tutti i requisiti di lavorazione. Per stabilire definitivamente se il materiale utilizzato per la confezione del capo ed il suo design soddisfacessero i severi requisiti del cliente, è stato eseguito il test con il dispositivo THERMO-MAN di DuPont . A seguito dei primi risultati positivi, il modello di riferimento (giacca e pantaloni) è stato presentato alla commissione di esperti per la protezione, alla quale sono stati dettagliatamente illustrati il design ed i risultati del test. Dopo l’approvazione unanime del progetto da parte delle società rappresentate all’interno della commissione, sono stati inoltrati gli ordini a due fornitori nella gamma Nomex . ® Dopo la scelta del modello finale, sono stati approvati il campione ed il design e sono state precisate le specifiche relative alla fibra ed al filato. «Nel corso del progetto con i nostri partner nell’ambito del programma NOMEX , è emerso che la funzionalità e le prestazioni dei nostri indumenti protettivi potevano migliorare o peggiorare anche a causa di un piccolo dettaglio» spiega Paul ® I test di resistenza alla fiamma condotti sul THERMO-MAN hanno dimostrato che gli indumenti NOMEX offrono la stessa protezione anche dopo tre anni di utilizzo medio, conservando le medesime caratteristiche di sicurezza iniziali. Attualmente, alla Infracor si sta studiando la possibilità di confezionare camicie in tessuto NOMEX , più leggere rispetto alle giacche. Questa iniziativa intende offrire agli operatori la possibilità di sfilare la giacca durante i mesi estivi, in ambienti non pericolosi, pur continuando ad usufruire di una protezione accettabile dalle fiamme e dal calore. Secondo Paul Majkowski, tali sviluppi potenziali rientrano nell’ambito degli obblighi di Infracor nei confronti delle società che operano sul posto: «Solo quando noi della Infracor dimostreremo di rimanere aggiornati sul tema della salute e della sicurezza guadagneremo la fiducia dei nostri clienti qui al parco Marl e saremo da loro ritenuti in grado di fornire consulenza e assistenza di alto livello.» ® 2 ® ® so il Chemiepark Marl non è più un’eccezione vedere anche i più alti responsabili infilare la loro tuta protettiva ogni qualvolta si apprestano ad accedere ad ambienti potenzialmente pericolosi. TM ® «La sicurezza ha bisogno di modelli» Il primo lotto di indumenti protettivi è stato consegnato circa due anni e mezzo dopo la prima riunione, alla quale erano seguiti diversi incontri per discutere delle varie questioni e numerosi test di convalida. Infracor aveva inoltre condotto una serie di test completi sui campioni delle giacche e dei pantaloni che le erano stati forniti. Alcuni campioni destinati alla definizione delle taglie erano stati distribuiti alle singole aziende perché queste ultime potessero scegliere le misure più adatte. «Molte società presenti al Chemiepark avevano l’abitudine di ordinare gli indumenti con una taglia in più rispetto a quella necessaria perché dopo il primo lavaggio tendevano sempre a restringersi. Grazie ai nuovi indumenti protettivi, questo espediente oggi non è più necessario», spiega Paul Majkowski. L’introduzione dei nuovi indumenti è stata accompagnata da una campagna d’informazione all’attenzione di tutti i collaboratori. In tale occasione, è stato dato particolare rilievo alla partecipazione attiva delle direzioni delle singole aziende. «La sicurezza ha bisogno di modelli» sottolinea Paul Majkowski. Ulrich Müller, responsabile delle politiche prevenzione, protezione e sicurezza presso la Infracor, aggiunge: «L’esperienza insegna che tutti i provvedimenti adottati nel campo della salute e della sicurezza sono accettati meglio se anche i dirigenti dell’azienda li mettono in pratica in prima persona.» Così, dall’adozione dei nuovi indumenti protettivi pres- ® Paul Majkowsk (a sinistra) e Ulrich Müller (a destra) sono responsabili, insieme al team Infracor, della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro presso il Chemiepark Marl. Le continue ispezioni garantiscono l’alta qualità degli indumenti protettivi NOMEX . ® 5 DuPont Personal Protection DPP NEWS Marzo 2006 I risparmi sui nuovi kit antincendio compromettono la sicurezza dei vigili del fuoco? All’atto dell’acquisto di dispositivi di protezione individuale (DPI) per i Vigili del Fuoco, devono essere presi in considerazione tre fattori, il cui equilibrio spesso risulta molto fragile: quello economico, la protezione ed il comfort. In alcuni paesi, a fronte della diminuzione degli stanziamenti del governo, molti degli equipaggiamenti affidabili già in uso sono stati sostituiti con soluzioni alternative meno costose. DuPont ha pertanto investito ingenti risorse nello studio delle prestazioni e del comfort degli indumenti attualmente indossati dai Vigili del Fuoco, con risultati davvero sorprendenti. Con l’imminente introduzione nel Regno Unito del programma di indumenti integrato per i servizi antincendio, i Vigini del Fuoco dovrebbero preoccuparsi che la loro protezione venga messa a repentaglio da una delicata esercitazione al risparmio? Nella maggior parte dei paesi europei si assiste ad una diminuzione delle chiamate d’emergenza a causa di un incendio. Tuttavia, una serie di recenti catastrofi, sia naturali che terroristiche, ha sollevato nuovi rischi per le squadre di emergenza e di conseguenza, la sicurezza dei Vigili del Fuoco ed in particolare le prestazioni dei loro DPI sono diventate un argomento scottante. Il ruolo diverso che i Vigili del Fuoco sono chiamati a svolgere e l’evoluzione della domanda di servizi antincendio richiedono DPI più confortevoli, soluzioni ergonomiche, oltre che livelli costanti di protezione dalle fiamme e dal calore. Apparecchiature di test innovative dopo un breve periodo di tempo. È noto che lo stress termico costituisce una vera minaccia per la sicurezza dei Vigili del Fuoco. Secondo uno studio condotto negli Stati Uniti, circa il 50% degli infortuni è correlato ad incendi; lo stress fisico e lo sforzo eccessivo sono la causa principale di lesioni e decessi. Attraverso le numerose ricerche ed i continui sviluppi di fibre, tessuti e sistemi protettivi resistenti alle fiamme, DuPont mira a diminuire tale fattore. La tecnologia ignifuga NOMEX è in grado di gestire gli eccessi di calore, pur offrendo un’incredibile leggerezza. Assorbe l’umidità, è traspirante, duratura e confortevole da indossare. ® CONFRONTO DELLE PRESTAZIONI PROTETTIVE DI DUE SISTEMI DOPO UN’ESPOSIZIONE ALLA FIAMMA SU THERMO-MAN PER 8 SECONDI ® 3Protetto da NOMEX Toughplus. USTIONI TOTALI 2% ® In collaborazione con enti indipendenti negli USA, in Svizzera e in Germania, DuPont ha condotto una serie di test sul comfort, le caratteristiche protettive e le prestazioni generali di diversi kit antincendio oggi disponibili, con l’obiettivo di individuare soluzioni adeguate a vantaggio degli utilizzatori finali. In collaborazione con l’Istituto di ricerca svizzero per le scienze dei materiali e la tecnologia EMPA, DuPont ha adottato un approccio olistico, volto ad integrare tutti i fattori che contribuiscono allo stress termico, come la sudorazione, il flusso del calore e il design degli indumenti protettivi. SAM, un manichino mobile articolato che suda, è un pupazzo utilizzato per questi test, dotato di sensori per la misurazione dell’umidità e della temperatura. Diversi fattori, come il grado di sudorazione, la temperatura ambiente, l’umidità relativa, la velocità del movimento e la velocità del vento possono essere configurati a seconda dei requisiti. Lo scopo di questo programma di valutazione computerizzato è determinare il microclima (temperatura e umidità) che regna al di sotto di un indumento protettivo. Un altro programma di ricerca condotto congiuntamente con l’EMPA (Progetto n° 204114) è destinato a valutare come l’umidità sia trasportata attraverso i vari strati con cui è confezionato un indumento e come il calore irradiato influisca su di essi. Grazie all’analisi termografica, DuPont sta studiando il concetto di protezione in condizioni reali d’impiego. Tali ricerche prevedono il coinvolgimento di una persona (ad esempio un Vigile del Fuoco) sottoposta ad uno stress fisico attivo e la registrazione attraverso una telecamera termografica della conseguente distribuzione del calore e del trasporto del sudore sul corpo e sull’indumento. In questo modo, possono essere determinati importanti aspetti del design dell’indumento, possono essere individuati i punti deboli e può essere valutata l’efficacia dell’equipaggiamento protettivo completo. L’analisi termografica è particolarmente idonea per lo studio dei sistemi multistrato, con lo scopo di ridurre al minimo il calore e la sudorazione e quindi il rischio di ustioni dovute al vapore. THERMO-MAN ® SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PROTEZIONE TERMICA ® Previsione delle ustioni Tempo di esposizione = 8.0 sec Perdita della resistenza allo strappo iniziale in % 3Protetto da indumento certificato HuPF (parti 1 e 2). USTIONI TOTALI 42% ® Le osservazioni formulate dai Vigili del Fuoco tedeschi in seguito a test controllati di vestibilità su vari DPI confermano che alcune delle dotazioni meno costose causano sudorazione eccessiva e disagio già 6 ® ® Andreas conclude, «I recenti studi forniscono risultati ripetibili, riproducibili e fattuali sulle prestazioni di un gran numero di kit e tessuti ignifughi, attualmente diffusi in Europa. Se direttamente confrontati con indumenti di qualità inferiore, gli indumenti confezionati con NOMEX risultano molto più vantaggiosi economicamente a lungo termine grazie alle loro migliori prestazioni e lunga durata. I responsabili dell’acquisto di indumenti protettivi dovrebbero essere consapevoli che, sebbene esistano molte alternative più economiche ai capi confezionati con NOMEX , queste soluzioni possono non offrire gli stessi livelli di protezione, comfort o durata, a scapito della sicurezza di chi li indossa.» ® ® 0,00% Risultati STFI sulla valutazione della resistenza allo strappo dopo 8 ore di esposizione agli UV, conformemente a EN/ISO EN ISO 105-B02, progetto 1678/05, 2005 -10,00% -20,00% -30,00% -40,00% -50,00% -60,00% NOMEX Comfort Campione A ® NOMEX Comfort Campione C ® Indumento in Poliammide-Imid Effetti dell’esposizione alle condizioni climatiche naturali (21 giorni presso l’Istituto Fraunhofer, ISE, progetto TAG3-MH-0511-E05) e dopo 5 cicli di lavaggio e asciugatura completi su indumenti soggetti a un’esposizione alla fiamma di 8 secondi su THERMO-MAN ® ® Stress termico Le notevoli differenze constatate nei risultati di resistenza allo strappo ottenuti dopo solo 8 ore di esposizione agli UV (conformemente a EN/ ISO 105 B02) tra tessuti comprovati e nuovi tessuti hanno dato luogo ad importanti modifiche nelle specifiche di alcuni bandi di gara della polizia per garantire una durata ed una vestibilità adeguate – un’iniziativa che dovrebbe essere seguita anche per i DPI dei Vigili del Fuoco. Le valutazioni sulla durata degli indumenti protettivi confezionati con NOMEX hanno dimostrato invece gli elevati livelli di protezione offerti da NOMEX anche dopo 10 anni, su indumenti che hanno subito diversi cicli di lavaggio. Criteri di vestibilità e di durata Dai risultati emerge che molti kit antincendio attualmente in uso non forniscono né una protezione adeguata, né una buona gestione dello stress termico, né libertà di movimento. Resistenza al calore e alle fiamme Andreas Fries, del team DuPont Personal Protection con sede a Ginevra, spiega, «Dieci anni fa, quando veniva testata la resistenza alla fiamma delle tute sul sistema di valutazione dei DPI THERMO-MAN messo a punto da DuPont, i risultati indicavano che se l’operatore fosse stato esposto ad una fiamma per otto secondi con tali indumenti addosso, avrebbe subito fino al 25% di ustioni generalizzate su tutto il corpo. A fronte dei progressi tecnologici compiuti nell’ultimo decennio, ci si potrebbe aspettare che la sicurezza degli indumenti ignifughi sia migliorata e non diminuita. Ad esempio, i servizi antincendio della maggior parte dei Länder tedeschi usufruiscono di stanziamenti del governo per l’acquisto di indumenti conformi ai requisiti di progettazione e produzione delle norme HuPf. Tuttavia, dai recenti test eseguiti con il THERMO-MAN su indumenti certificati HuPf, emerge che l’operatore subirebbe ustioni generalizzate pari al 42%. Sottoponendo invece agli stessi test le tute ad alto rendimento confezionate con fibra NOMEX , i risultati indicano che l’operatore subirebbe ustioni generalizzate dello 0-2% al massimo.» zione a condizioni meteorologiche naturali condotto presso l’Istituto Fraunhofer, ISE, di Friburgo, in Germania, durante i mesi di agosto e settembre del 2005, ha dimostrato su alcuni indumenti nuovi una riduzione della resistenza allo strappo iniziale di un fattore superiore all’85% dopo 14 giorni di esposizione ed una riduzione della resistenza allo strappo assoluta al di sotto dei requisiti della norma EN469 (25 N). In seguito all’esposizione di un indumento in poliammide-Imid alle condizioni meteorologiche naturali sopra descritte e dopo cinque cicli di lavaggio e asciugatura completi, sono stati riscontrati strappi nella fodera interna dell’indumento. ■ ■ 2% ■ 0% 2% Nessuna informazione 3ustioni di 2° grado4 3ustioni di 3° grado4 3USTIONI TOTALI4 ■ 26% ■ 16% ■ 42% 1: strappo importante sulla parte anteriore 2: strappo attraverso la fodera interna sulla schiena ■ 3: strappo e perdita completa della protezione sulla schiena ■ Le radiazioni solari hanno noti effetti nocivi sulla resistenza meccanica e sulla resistenza dei colori dei tessuti utilizzati per la confezione dei DPI dei Vigili del Fuoco, ma recenti studi hanno dimostrato che possono avere anche un notevole impatto sui livelli di protezione e sull’intero ciclo di vestibilità dell’indumento. Un test di esposi- ■ 7 DuPont Personal Protection DPP NEWS Marzo 2006 Soluzioni di protezione dalle sostanze chimiche per applicazioni di verniciatura a spruzzo DuPont SONTARA MicroPure: pulizia a livello micrometrico per sale sterili TM ® design protegge le salviettine, mantenendole pulite e eliminando la necessità di tagliare la confezione all’interno della sala sterile. Prodotti presso impianti severamente controllati, i tessuti non tessuti DuPont SONTARA MicroPure sono testati presso laboratori moderni per garantire l’affidabilità e la qualità costante del prodotto. Se le vernici permettono di ottenere una superficie perfetta, possono mettere a repentaglio la salute degli operatori esposti a tali sostanze durante la loro manipolazione. La verniciatura a spruzzo è fonte di polveri e vapori nocivi. I solventi possono superare una barriera protettiva inadeguata ed entrare in contatto con la cute, causando talvolta gravi dermatiti ed altre patologie. TM ® DuPont SONTARA MicroPure, una gamma completa di soluzioni TM La tabella di seguito riportata illustra alcune situazioni in cui i capi possono essere utilizzati in tutta sicurezza (quando la casella è verde sia per l’area che per il gruppo di esplosione). ® I requisiti di asciugatura e pulizia variano a seconda delle applicazioni. I tessuti per la pulizia DuPont SONTARA MicroPure sono disponibili nei formati da mm 224 x 224, 305 x 305 e 457 x 457. La scelta del tessuto non tessuto adeguato dipende dalla superficie che deve essere pulita (liscia senza spigoli, liscia con spigoli, ruvida senza spigoli, ruvida con spigoli, vetro, ecc.) e dal livello di pulizia richiesto (basso o elevato). Per garantire l’utilizzo del tessuto non tessuto giusto per ogni situazione, DuPont propone tre tipi di prodotto: TM Gruppo di esplosione Area 0 1 2 20 21 22 IIA & IIB IIC TYVEK , bianco ® TYCHEM C, giallo ® * TYCHEM F, grigio ® ISO 14644 * Non possono essere impedite le cariche infiammabili in atmosfere esplosive. Protezione degli operatori Per ridurre al minimo i rischi di contaminazione e tutelare la salute degli operatori, è importante selezionare indumenti idonei, non solo in termini di materiale, ma anche di cuciture e di cerniere lampo. Una delle questioni più importanti che riguardano la sicurezza è il rischio di esposizione agli isocianati. Nel caso in cui gli operatori siano esposti a solventi o isocianati altamente concentrati, devono essere prese in considerazione le tute TYCHEM poiché offrono una barriera efficace a questi composti che generalmente si trovano nelle formule delle vernici. Dati dettagliati sulla barriera chimica sono disponibili visitando il sito www.dpp-europe.com o telefonicamente presso la Techline al numero +352 021 164 043. ® A seconda della vernice utilizzata, possono essere presenti composti organici con conseguenti rischi di esplosione. Gli indumenti TYVEK e TYCHEM hanno subito un trattamento antistatico; se adeguatamente messi a terra sono pertanto in grado di evitare le scariche elettrostatiche che possono provocare scintille in un’atmosfera a rischio di esplosione. ® ® DuPont ha incaricato l’Istituto per la sicurezza svizzero, con sede a Basilea, per lo svolgimento di test destinati a valutare l’uso degli indumenti protettivi TYVEK e TYCHEM nelle aree a rischio di esplosione. ® 8 ® Per ulteriori informazioni sulle aree a rischio di esplosione, si rimanda al nostro opuscolo dettagliato sui prodotti. Prodotti dal look perfetto TYVEK è un materiale molto pulito per natura. DuPont esegue severi controlli qualità presso gli impianti di produzione del tessuto e degli indumenti per mantenere i livelli di dispersione delle particelle al minimo. Inoltre, ogni capo viene ispezionato visivamente prima di uscire dall’impianto di produzione. ® I test standard del settore, come il “Krater test”, hanno dimostrato che gli indumenti TYVEK non disperdono componenti che possano danneggiare la mano di verniciatura. Inoltre, le tute TYVEK offrono una buona protezione dalla contaminazione causata dai capelli o dalle particelle provenienti dalla biancheria o dalla cute dell’operatore. ® ® All’interno delle sale sterili, l’ambiente, l’aria, le superfici, le attrezzature e le forniture devono essere il più puliti possibile per ridurre al minimo qualsiasi rischio di contaminazione. Nonostante la notevole efficacia dei filtri utilizzati per eliminare le particelle in sospensione, le superfici o le attrezzature possono essere contaminate e richiedere pertanto una pulizia manuale. Tuttavia, l’utilizzo di salviettine per questa operazione fisica presenta i propri rischi: infatti, quando le salviettine sono semplicemente strofinate sulla superficie da pulire possono disperdere milioni di particelle, trasformandosi in una potenziale fonte di contaminazione. Per rispondere a questo problema, DuPont oggi propone una gamma completa di tessuti non tessuti puliti che consente di ridurre il rischio di contaminazione nelle sale sterili: DuPont SONTARA MicroPure. TM ® DuPont SONTARA MicroPure, progettato per essere più pulito La superficie liscia del materiale sottoposta a trattamento antistatico evita l’aderenza delle particelle. La selezione dell’indumento protettivo adeguato dipende da un certo numero di fattori, come il tipo di vernice, l’esposizione agli isocianati, la loro concentrazione e le condizioni ambientali come l’impianto di aerazione. Raccomandazioni dei prodotti ■ TYVEK Industry, Tipo 5/6 ■ TYVEK Classic Plus, Tipo 4B/5/6 ® ® ■ TYCHEM C, Tipo 3B/4/5/6 ■ TYCHEM F, Tipo 3B/4/5/6 ® ® TM ISO-3 ISO-4 ISO-5 ISO-6 ISO-7 1 10 100 1000 10000 100000 Norma federale 209 GMP A/B TM ® C ISO-8 ISO-9 D SONTARA MicroPure 100 SONTARA MicroPure AP SONTARA MicroPure SV ® ® ® Gamma di prodotti Dimensioni (mm) Salviettine per confezione 224 x 224 300 305 x 305 150 457 x 457 75 300 SONTARA MicroPure 100 La salviettina per applicazioni difficili SONTARA MicroPure AP La salviettina mille usi 224 x 224 305 x 305 150 La salviettina per applicazioni meno esigenti 224 x 224 500 305 x 305 250 ® ® I tessuti non tessuti per la pulizia DuPont SONTARA MicroPure, prodotti senza leganti o additivi, permettono di abbattere il rischio di esposizione delle sale sterili alla materia estraibile o agli ioni metallici. I tessuti non tessuti sono prodotti grazie ad uno speciale processo di hydroentangling (avvolgimento e intreccio meccanico di fibre mediante getti d’acqua ad alta velocità) sviluppato da DuPont, durante il quale, i getti d’acqua agiscono come aghi per confezionare un tessuto solido che viene allo stesso tempo letteralmente «lavato», con una conseguente riduzione degli agenti contaminanti come le particelle. Infine, macchine automatiche molto sofisticate tagliano il tessuto, garantendo una manipolazione minima e senza contaminazione. ® ® SONTARA MicroPure SV ® SONTARA MicroPure MOP ® La salviettina per la pulizia del pavimento 457 x 457 75 300 x 590 500 500 x 590 500 400 x 700 500 290 x 400 500 DuPont SONTARA MicroPure, qualità totale dal tessuto alla confezione TM Il vostro rappresentante regionale o il team della Techline saranno lieti di fornirvi le informazioni o l’assistenza di cui avete bisogno. ® I tessuti per la pulizia DuPont SONTARA MicroPure sono conformi agli standard di qualità più severi, dalla produzione del non tessuto al materiale TYVEK utilizzato per la confezione, il cui speciale TM ® ® 9 DuPont Personal Protection DPP NEWS Marzo 2006 SALONI DEDICATI ALLA SALUTE E ALLA SICUREZZA - 2006 NOVITÀ! Le nuove tute TYCHEM C2 e TYCHEM F2 di DuPont: protezione nei minimi dettagli! ® ® Protezione d’alta qualità 2 Le nuove tute TYCHEM C2 e TYCHEM F2 di DuPont combinano una resistenza meccanica migliorata con la leggerezza e la barriera protettiva contro un’ampia gamma di prodotti chimici e biologici in un design innovativo. Il materiale con cui sono confezionati i capi di abbigliamento protettivi TYCHEM C2 e TYCHEM F2 soddisfa tutti i requisiti della norma EN 14126 con la classe di prestazioni più elevata. ® ® ® ® ® TYCHEM C2 offre una protezione da numerosi agenti chimici inorganici concentrati e dai liquidi ad una pressione fino a 2 bar. ® 3 4 Date Luogo Préventica 1 - 2 marzo 06 Marsiglia Congresso dei Vigili del Fuoco, 113 4 - 7 ottobre 06 Pirenei Atlantici Expoprotection 7 - 10 novembre 06 Parigi Pollutec 28 novembre - 1 dicembre 06 Lione Francia ® Grazie ad un nuovissimo sistema multistrato, progettato per ambienti esigenti, questi indumenti offrono una resistenza e una durata superiori. Di conseguenza, gli indumenti TYCHEM C2 e TYCHEM F2 sono ideali per varie applicazioni che richeidono un’elevata resistenza meccanica, come la pulizia industriale, gli interventi antincendio o la decontaminazione di suoli contaminati. 1 Evento TYCHEM F2 offre una protezione da numerosi agenti chimici organici e agenti chimici inorganici altamente concentrati e dai liquidi ad una pressione fino a 5 bar. ® Design innovativo per una migliore protezione ed un comfort maggiore 1 Una nuova doppia zip garantisce un elevato livello di ermeticità dell’indumento e ne facilita l’utilizzo da parte dell’operatore per una maggiore sicurezza. 2 Il nuovo design del cappuccio consente una maggiore libertà di movimento della testa senza ostacolare il campo visivo ed offre una perfetta aderenza attorno al respiratore. 3 Gli elastici alti a livello dei polsi e delle caviglie migliorano notevolmente l’aderenza dell’indumento e riducono i rischi di infiltrazione a livello dei punti critici. 4 Doppi polsini per una migliore ermeticità Germania 27 - 29 septembre 06 Karlsruhe Sicurtech 15 - 18 marzo 06 Milano Ambiente & Lavoro Convention 12 - 14 ottobre 06 Modena 9 - 11 maggio 06 Birmingham Arbeitsschutz aktuell: Sicherheit, Katastrophenschutz Italia Vantaggi ■ Ermeticità eccezionale senza ulteriore sigillatura in caso di contatto con liquidi e particelle. ■ Indumento leggero, l’operatore è in grado di lavorare al meglio delle sue capacità (meno di 800 gr. per la taglia XL di TYCHEM F2). ■ Il materiale utilizzato sulla superficie interna dell’indumento presenta una mano ed una morbidezza analoghe a quelle di un tessuto. ■ Facile da smaltire poiché l’indumento protettivo non contiene composti alogenati. ® 1 Indumento idoneo alla protezione dagli agenti chimici – Categoria III -Tipo 3B/4/5/6 * 3 4 TYCHEM C2 è disponibile in giallo e TYCHEM F2 in grigio, in 6 taglie (S, M, L, XL, XXL, XXXL). ® * * Tipo 3B Tipo 3 Protezione dagli agenti biologici Protezione dagli Protezione agenti chimici dagli spruzzi liquidi sotto liquidi* pressione* Tipo 4 Gran Bretagne Safety & Health Expo * Tipo 5 Tipo 6 EN 1149-1 Protezione Protezione limidalle particelle tata dai liquidi solide traspor- nebulizzati* tate dall’aria* EN 1073-2 Protezione Protezione elettrostatica se dalle particelle adeguatamente radioattive*** messo a terra** ® * Pittogrammi DuPont. ** I materiali con cui sono confezionati i capi protettivi TYCHEM C2 e TYCHEM F2 sono trattati antistaticamente all’ interno e soddisfano i requisiti della norma EN 1149-5 per i materiali non omogenei. Il trattamento antistatico è efficace solo con un’umidità relativa > 25%. *** Non offre alcuna protezione dalle radiazioni radioattive. ® Per ulteriori informazioni o per la presentazione del prodotto, si prega di contattare il vostro rappresentante regionale DuPont. ® *Brevetto in corso. 10 11 SCHEDA DI RISPOSTA Desiderate ottenere ulteriori informazioni dettagliate sugli articoli pubblicati in questo numero di DPP News? Compilate questa scheda di risposta: q Soluzioni protettive per l’industria automobilistica (richiedete gratuitamente il nostro opuscolo «Scheda tecnica sul trattamento antistatico – Lavorare con sicurezza nelle aree potenzialmente esplosive».) q Novità sui prodotti TYCHEM C2 e TYCHEM F2 ® ® (per ulteriori informazioni potete richiedere la visita del vostro consulente regionale.) Sono interessato ad una presentazione di prodotti da parte di un rappresentante regionale. Desidero essere contattato per ❑ Tel ❑ Fax ❑ E-Mail per fissare un appuntamento. Tutte le informazioni saranno elaborate in modo riservato e non saranno divulgate a terzi. ❑ Sig. ❑ Sig.ra Qualifica ________________________________________________________________ Nome * _________________________________________________________________ Cognome * ______________________________________________________________ Nome della società ________________________________________________________ Tipo di società ___________________________________________________________ Settore __________________________________________________________________ Applicazione _____________________________________________________________ Funzione * _______________________________________________________________ Indirizzo _________________________________________________________________ C.A.P. * ____________________________ Città * ______________________________ Paese * __________________________________________________________________ Tel. _______________________________ Fax _________________________________ E-Mail * ___________________________ Internet _____________________________ Contatto fornitore _________________________________________________________ Prodotti attualmente utilizzati ______________________________________________ Consumo annuo di indumenti protettivi dagli agenti chimici _______ indumenti. Come desidera ricevere questa Newsletter in futuro? ❑ Su carta stampata Soluzioni DuPont per la protezione personale Per ricevere regolarmente questa newsletter, iscrivetevi sul sito www.dpp-europe.com Se non desiderate ricevere più questa newsletter, inviateci un e-mail a [email protected] DuPont Personal Protection www.dpp-europe.com ❑ In formato Pdf Limiti di responsabilità Le presenti informazioni si basano su dati tecnici che DuPont ritiene affidabili. Sono soggette a revisione qualora vengano acquisite ulteriori conoscenze ed esperienza in materia. DuPont non garantisce alcun risultato e declina ogni obbligo e responsabilità relativamente alle presenti informazioni. Spetta all’utilizzatore determinare il livello di tossicità e il dispositivo di protezione individuale più idoneo necessario. Le presenti informazioni sono fornite esclusivamente a titolo informativo ad operatori già esperti, a scopo valutativo, secondo le condizioni specifiche di utilizzo finale, a loro discrezione, rischio e pericolo. Chiunque intenda avvalersi delle presenti informazioni deve verificare preliminarmente che gli indumenti selezionati siano adatti all’uso auspicato. L’utente finale deve smettere di utilizzare un indumento qualora il tessuto risulti strappato, consumato o bucato, per evitare l’esposizione potenziale agli agenti chimici. Poiché le condizioni di utilizzo sfuggono al nostro controllo, si declina ogni garanzia, esplicita o implicita, comprese, ma senza alcun limite, le garanzie di commerciabilità o idoneità per uno scopo specifico e si declina ogni responsabilità relativamente all’uso delle presenti informazioni. Le presenti informazioni non sono intese quale licenza ad operare o raccomandazioni a violare qualsiasi brevetto o informazione tecnica di DuPont o di altre persone che coprano qualsiasi materiale o il suo utilizzo. DuPont elabora e archivia le informazioni personali a scopi di marketing, ai fini consentiti dalla legge. Per domande sulla tutela ed i contenuti dei dati archiviati, si prega di contattarci all’indirizzo: [email protected] * Informazioni obbligatorie per trattare la domanda. Il team DuPont Personal Protection Si prega di inviare questa scheda via fax al: +352 3666 5018 Tel: 00800 3666 6666 (chiamata gratuita) E-mail: [email protected] L’ovale DuPont, DuPont , the miracles of science SONTARA , TYVEK , TYCHEM , THERMO-MAN , NOMEX e KEVLAR sono marchi registrati di DuPont o di una delle sue affiliate. © Copyright 2005 E.I. du Pont de Nemours and Company. Tutti i diritti riservati. TM 13 03/2006 - L-30065-3 ® ® ® ® ® ®