La Consigliera di Parità
numero 13 settembre 2008
La newsletter delle donne
Globalizzazione e vita
delle donne
Credo che, dopo i fallimenti di banche e assicurazioni statunitensi, sia chiaro che stiamo
vivendo una fase che rimette in discussione
l’ordine economico mondiale a partire dalla
crisi dell’economia statunitense, esplicitata
da Bush nel suo allarmante discorso.
Il fallimento della quarta banca d’affari USA,
la Lehman Brothers, di cui abbiamo visto i
9.000, licenziati con una mail, uscire dal loro
ex luogo di lavoro con gli scatoloni sulle
braccia, proprio durante la drammatica trattativa Alitalia, ci ha reso evidente che la globalizzazione non governata, la deregulation
del mercato mondiale, la politica e la finanza
spregiudicate non sono più assorbibili con
facilità. Ora che Sarkosy, presidente di turno della Ue, e Bush presidente uscente della
più grande potenza economico militare del
mondo, invocano la necessità di regolamentare il mercato e attuano interventi pesanti
dello Stato per tamponare i guasti di finanza
e politica “allegre”, ciò che hanno denunciato i no global dal primo vertice di Seattle è
diventato necessità del capitalismo globale
per sopravvivere.
Molti parlano ormai di una crisi che si avvicina a quella del ‘29 e da questo punto chiunque vinca le lezioni di novembre in USA si
troverà una situazione bancaria/finanziaria
ingovernabile e il resto del mondo, Europa
compresa, non sa ancora quanto e per quanto tempo dovrà pagarne il prezzo.
In Italia la vicenda Alitalia, che non deriva direttamente da questa crisi, è un altro
esempio di gestione disastrosa, questa volta
dei trasporti, che pagheremo tutti con un
lievitare inevitabile di tasse.
Quel che è certo che le condizioni di vita
sono destinate a peggiorare ovunque. L’impoverimento ulteriore di molte donne nel
mondo e anche nel nostro paese sarà inevitabile per disoccupazione, precarietà, aumenti di prezzi e tasse, riduzione di servizi.
La classe politica non ha rinunciato ai privilegi di casta e il governo pare impegnato
a dimostrare che con il decisionismo e la
semplificazioni si risolvono tutti i problemi.
Sappiamo che non è così. Cosa possiamo
fare concretamente per affrontare questa
situazione sempre più difficile con sempre
meno potere?
Il confronto è aperto.
Laura Cima
Consigliera di Parità della Provincia di Torino
Trimestrale “la newsletter delle donne”
Consigliera di Parità della Provincia di Torino
supplemento a “Cronache da Palazzo Cisterna”
Aut. Tribunale n° 1788 del 29 marzo 1966
Direttore Responsabile: Carla Gatti
La P.A. più amica delle pari opportunità
Comuni e Enti della Provincia di Torino adottano il Piano triennale di azione positiva
Sono oltre un centinaio i comuni della Provincia di Torino che hanno approvato
o rinnovato il Piano di Azione Positiva con l’intenzione di rimuovere gli ostacoli
alla parità di opportunità tra uomini e donne nel lavoro. L’importante risultato è
il frutto di un’azione che ha impegnato per mesi la Provincia di Torino e la Consigliera di Parità, con seminari formativi e con l’attivazione di uno sportello rivolto
ai Comuni, per offrire un supporto tecnico per la predisposizione e redazione
dei Piani (P.A.P.). I P.A.P. sono strumenti specifici, finalizzati a garantire uguali opportunità tra donne e uomini rispetto all’ingresso al lavoro e alla progressione
di carriera, in un’ottica di prevenzione rispetto alle discriminazioni, e sono un
obbligo per le amministrazioni pubbliche.
Il mancato adempimento determina il
blocco delle assunzioni di personale, compreso quello appartenente alle categorie
protette.
«Molte amministrazioni - spiega le Consigliera di Parità, Laura
Il 15 e 16 settembre “La Costituzione all’opera i progetti Cima - hanno fatto di
obbligo “virtu” utilizdella Provincia di Torino a favore delle Pari Opportunità
2007 – 2008” (approfondimento a pag. 4)
zando al meglio l’opportunità di
continua a pag. 2
I lavori delle donne in provincia di Torino
“I lavori delle donne” è il titolo della ricerca promossa dalle Consigliere di
Parità provinciali per approfondire la situazione dell’occupazione femminile,
con particolare attenzione per le donne migranti e ai lavori di cura, nonchè
per valorizzare il ruolo delle mediatrici e dei mediatori interculturali presenti
presso i Centri per l’impiego.
I risultati della ricerca condotta dal CirsDe e dall’associazione Almaterra saranno presentati dalle Consigliere di Parità il 2 ottobre insieme agli opuscoli
“I nostri auguri tra opportunità e diritti” tradotti in 6 lingue straniere: arabo, francese, inglese, albanese, rumeno, spagnolo.
I risultati della ricerca saranno disponibili sul sito www.consiglieraparitatorino.it. E’ possibile richiedere gli opuscoli all’ufficio della Consigliera di Parità.
Conferenza stampa 2 ottobre ore 12.15 Palazzo Cisterna della Provincia di Torino, Sala Marmi - via Maria Vittoria, 12 Torino
All’interno
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Il PAP per migliorare la qualità del lavoro
RUBRICA “Pari opportunità: istruzioni per l’uso”
Mobbing: una sentenza fa storia
Il CPI di Pinerolo incontra i lavoratori stranieri
La Costituzione all’opera: incontri e riflessioni sulle pari
opportunità
settembre 2008
1
Buone prassi
Il PAP uno strumento per migliorare la
qualità del lavoro
Sono molti gli esempi virtuosi di applicazione del Piano di Azione Positiva: da quello della Provincia, al Comune di Torino ai comuni di media dimensione. A titolo di esempio abbiamo scelto
l’esperienza del Comune di Collegno che ha approvato il primo
PAP nel 2002. Ora, alla terza edizione, rafforza le iniziative
e, sulla linea di continuità con quanto realizzato, grazie alla
sensibilità dell’amministrazione, all’intensa attività del Comitato
Pari Opportunità e alla collaborazione con le rappresentanze
sindacali.
Tra i risultati positivi dell’attività: una buona presenza di
donne nelle posizioni apicali e l’adozione della flessibilità
di orario. Nel 2007 l’amministrazione ha adottato, inoltre,
il bilancio di genere che trasferisce l’ottica di genere,
applicata con successo dal PAP nella gestione interna, alla
“lettura” delle scelte amministrative.
Il nuovo PAP 2008/2010 prevede:
• Pari opportunità nell’accesso agli impieghi: riserva
almeno un terzo dei posti alle donne nelle commissioni di
concorso; nei concorsi pubblici per titoli ed esami i periodi
di congedo obligatorio parentale sono computati nell’anzianità di servizio;
• Riqualificazione professionale: i periodi di congedo
obbligatorio sono equiparati al servizio effettivamente
prestato. Per la formazione i corsi sono organizzati preferibilmente nei normali orari di servizio;
• Orario e flessibilità: prevede studi di fattibilità per
l’introduzione di formule organizzative di orario flessibile,
nonchè il monitoraggio e la raccolta dati, compresa la verifica di attuazione del P.A.P., e la rilevazione ed elaborazione
di dati per statistiche di genere.
• Comitato Pari Opportunità: prevede il sostegno finanziario alle iniziative del Comitato Pari Opportunità (minimo triennale pari allo 0,30% del monte salari relativo al
personale femminile). Tra le iniziative: “Festa delle mamme
che lavorano”, l’organizzazione delle manifestazioni della
Festa delle donne, laboratori creativi.
Pari opportunità: istruzioni per l’uso
a cura della Consigliera di Parità - Ivana Melli
continua da pag. 1
programmare iniziative e attività, grazie al contributo importantissimo del Comitato Pari Opportunità dell’ente.
Per le pubbliche amministrazioni avere un P.A.P. approvato significa definire le tappe di un percorso e avere un
punto di riferimento per affrontare l’organizzazione del
lavoro in modo innovativo, che favorisca la conciliazione tra vita famigliare e vita lavorativa. Dai Pap di Torino
e dei comuni più grandi, in particolare, emerge un balzo
della dirigenza femminile giovane sotto i 49 anni (spesso
raggiunge o supera il 50%) e purtroppo c’è anche un balzo della precarietà femminile». Nell’ambito delle attività di
sportello sono state predisposte le “Linee guida per la redazione del P.A.P.”, un questionario di autoanalisi dell’ente
e un modello di riferimento per la predisposizione del pap.
I materiali sono reperibili su:
www.consiglieraparitatorino.it
www.provincia.torino.it/pari_opportunita.htm
I numeri
Sono un centinaio i Comuni della Provincia di Torino che,
sul totale di 315, hanno adottato il P.A.P.
Altri si sono attivati per definirlo mentre il P.A.P. è stato
adottato da altri -- enti. Il P.A.P. della Provincia di Torino è
in fase di definizione (autunno 2008).
Riferimenti normativi
• Codice delle Pari Opportunità (art.48)
• Direttiva sulle misure per attuare parità e pari opportunità tra uomini e donne nelle amministrazioni pubbliche
(23 maggio 2007)
Altre azioni
Le pubbliche aministrazioni possono, inoltre:
• approvare il Codice di Condotta
• integrare un’attenzione alle differenze di genere nelle
scelte amministrative attraverso la predisposizione del
bilancio di genere
informazioni: www.consiglieraparitatorino.it
La legge101 del 6 giugno 2008 recepisce le indicazioni dell’Unione Europea in materia di diritti e discriminazioni rafforzando alcuni aspetti di particolare interesse rispetto alla tutela.
Rispetto alla tutela e sostegno al diritto di maternità e paternità (art. 8 -quater) che prevedeva il diritto della lavoratrice di rientrare nella stessa unità produttiva in cui era occupata all’inizio della gravidanza e di restarvi finché il bambino
non avesse compito un anno, la nuova norma, riconosce anche il diritto di beneficiare di eventuali miglioramenti
delle condizioni di lavoro previsti dai contratti collettivi, ovvero in via legislativa o regolamentare, che Le
sarebbero spettati durante l’assenza.
La legge recepisce le modifiche al Dlgs 215/ 2003 contro le discriminazioni in base alla razza e all’origine etnica
(art. 8 -sexies) introducendo l’Onere della prova, cioè: “Quando il ricorrente fornisce elementi di fatto, desunti anche
da dati di carattere statistico, idonei a fondare, in termini precisi e concordanti, la presunzione dell’esistenza di atti, patti
o comportamenti discriminatori, spetta al convenuto l’onere di provare l’insussistenza della discriminazione“;
Rispetto alla Protezione delle vittime estende la tutela giurisdizionale anche nei casi di comportamenti, trattamenti o altre
conseguenze pregiudizievoli nei confronti della persona lesa da una discriminazione diretta o indiretta o di qualunque altra
persona quale reazione ad una qualsiasi attività diretta ad ottenere la parità di trattamento.
Recepisce le modifiche al Dlgs 216/ 2003 contro le discriminazioni in materia di occupazione e condizioni
di lavoro (art. 8-septies). In particolare rispetto alla sussistenza di un comportamento discriminatorio permette che
l’accertamento all’idoneità al lavoro tenga conto di trattamenti differenziali rispetto all’età. Prevede, inoltre, l’adozione
dell’onere della prova e della protezione delle vittime nei medesimi termini specificati per il Dlgs 215/2003.
2
2settembre 2008
In evidenza
Mobbing: una sentenza fa storia
Una sentenza accoglie le accuse di mobbing di una lavoratrice, fissando i principi di diritto e gli episodi ritenuti rilevanti
Il fatto: una dipendente di un’importante società trascina
l’azienda di fronte al Tribunale di Torino chiedendo il
risarcimento di 800 milioni di vecchie lire per i danni
subiti a causa del comportamento del suo direttore qualificabili “come mobbing”: da avances sessuali, minacce,
ingiurie, sottrazione di responsabilità lavorative, demansionamento e illegittimo trasferimento.
La Corte d’Appello nel 2004 rifiuta il ricorso che l’’11
settembre 2008 è accolto dalla Corte di Cassazione,
con la sentenza n.22858. Molte le indicazioni fornite
dalla Sentenza e che ora la Corte d’appello (diversa da
quella che aveva pronunciato la sentenza cassata) dovrà
tener presenti nell’accertamento del mobbing quali “le
frasi a dir poco deprecabili pronunciate dal direttore,
(personaggio abituato a battute grossolano) e che mai
un superiore gerarchico dovrebbe proferire nei confronti di un sottoposto”. E poi, il fatto che la condotta
si fosse protratta per soli sei mesi non esclude l’illecito
da parte del superiore dal momento che “se è vero che
il mobbing non può realizzarsi attraverso una condotta
istantanea è anche vero che un periodo di sei mesi è più
che sufficiente per integrare l’idoneità lesiva della condotta nel tempo”.
La sentenza fa riferimento, inoltre, alla responsabilità
del datore di lavoro: il datore di lavoro deve anche
vigilare e scoraggiare comportamenti vessatori di altri
dipendenti o dei capi che in qualche modo vessino il
sottoposto.”Né ad escludere la responsabilità del datore di lavoro - ha messo nero su bianco la Cassazione quando il mobbing provenga da un dipendente posto in
posizione di supremazia gerarchica rispetto alla vittima,
può bastare un mero, tardivo, intervento pacificatore
non seguito da concrete misure e da vigilanza ed anzi
potenzialmente disarmato di fronte ad una aperta violazione delle rassicurazioni date dal presunto mobbizzante”.
Consulenti di fiducia: migliorano
le competenze
Si è appena conclusa la prima edizione del Corso “Consulente di Fiducia: prevenzione e fronteggiamento delle discriminazioni sul lavoro” organizzato dal
Corep in collaborazione con le Consigliere di Parità Regionali, finalizzato ad approfondire il ruolo di mediazione
e gestione dei conflitti interni all’organizzazione aziendale, previsto in alcuni contratti nazionali di lavoro.
Le 18 corsiste, di comprovata esperienza nell’ambito
delle Politiche di Genere, durante le 40h previste dal
percorso formativo hanno potuto affrontare tematiche
riguardanti la tutela del lavoro, la legislazione di parità,
l’organizzazione, il ruolo della consulente di fiducia e le
dinamiche relazionali, confrontandosi con esperte di settore e docenti universitarie.
Notizie dai Centri per l’Impiego
Il Centro per l’impiego di Pinerolo incontra i lavoratori stranieri
Un progetto per conoscere il femomeno dell’immigrazione sul
territorio pinerolese
Il progetto nasce, a inizio anno con
l’impegno di tre figure di riferimento
del CPI: la referente per l’immigrazione, Livia Buttigliero, la mediatrice
interculturale, Maryia Shashkina e la
referente per le Pari Opportunità,
Stefania De Michelis, sotto la supervisione del Responsabile Renato Zambon. Si propone di definire l’identikit del/la cittadino/a straniero/a disoccupato/a
e delle sue difficoltà, attraverso una serie di incontri che
permettono di «incontrarlo/a» nel territorio in cui risiede.
Gli incontri si sono svolti in sei centri scelti tra i Comuni
e le Comunità montane del pinerolese, nei giorni di
mercato - dalle ore 9,30 alle 12.00 - con la distribuzione di
un questionario conoscitivo e la distribuzione di informazioni
utili su “Vivere e lavorare in Italia”, sulle modalità di ricerca
del lavoro e di opuscoli tra cui “I nostri auguri tra opportunità
e diritti” e schede sui corsi di formazione di interesse per i
cittadini stranieri.
Gli incontri, conclusi entro il mese di marzo, hanno coinvolto
192 persone, oltre la metà donne, di provenienza principalmente rumena (64) e marocchina (40), oltreché argentina,
moldava, bulgara, nigeriana, ecuadorena, tunisina, albanese più
altre minoritarie. Ciascun incontro è stato molto partecipato,
con un totale di 138 schede compilate, domande e richieste
di approfondimenti, molti contatti con i partecipanti successivamente raggiunti dal CPI per ulteriori informazioni.
Tra le donne molte le badanti che hanno utilizzato l’occasione per approfondire la conoscenza dei contratti di lavoro, delle tutele e dei diritti ma anche per segnalare le difficoltà. Tra gli ostacoli rilevati alla ricerca del lavoro: impegni
familiari, difficoltà nel comprendere gli annunci di lavoro,
mancato possesso di patente, in alcuni casi anche discriminazioni. Molto l’interesse per la normativa relativa alle pari
opportunità, i congedi parentali, le formule di conciliazione
dei tempi di vita e lavoro.
Gli incontri hanno interessato i Comuni di Pinerolo, Cavour, None, Frossasco, mentre il coinvolgimento delle Comunità Montane Val Chisone e Germanasca,
Pellice hanno permesso di raggruppare valli comprensive
di più comuni. L’esperimento ci ha permesso di migliorare
l’efficacia delle azioni del CPI, quale punto di riferimento per
la ricerca del lavoro, e di individuare nuove prospettive per
raggiungere l’utenza nonché di ipotizzare una ripetizione
dell’iniziativa in orario serale per coinvolgere persone attualmente occupate ma interessate a ricevere informazioni.
Stefania De Michelis
Referente di Parità del Centro per l’impiego di Pinerolo
Novità
Centro per l’impiego di Venaria: nominata referente di
parità Maria Teresa Casella, sostituisce Rosa Dell’accio.
Recentemente sono entrate a far parte della Rete delle
Agenzie Formative della Provincia il Sermig, il Centro
Formazione Canavese, la cooperativa Orso.
settembre 2008
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Appuntamenti
La Costituzione all’opera: incontri e riflessioni sulle pari opportunità
2008
Un cantiere in cui artiste, critiche d’arte, studiose, operatrici culturali che vivono l’arte come assunzione di
responsabilità individuale, ponendo interrogativi a sé e
al pubblico. Un’occasione per sperimentare intrecci tra
esperienze artistiche e di pensiero. Performance, video, spettacoli, seminari e laboratori in programma
dal 18 settembre al 27 novembre a Villa 5 di Collegno.
info: www.artedonne.villa5.it/
Tavolo delle Associazioni per il recupero e lo sviluppo delle tecniche tradizionali di ricamo
Venerdi 26 settembre Torino, palazzo Cisterna,Via Maria
Vittoria 12, Sala Marmi - ore 16.00
ManualMente 2008 - Dal 25 al 28 settembre
V edizione - Padiglione V del Lingotto Fiere di Torino,
ManualMente ha riservato uno spazio d’onore al ricamo.
info: www.provincia.torino.it/speciali/2008/manualmente
Bandi e opportunità
Programma obiettivo 2008
E’ rivolto alle aziende pubbliche e private, alle cooperative, ai consorzi, ai centri di formazione e alle organizazioni sindacali, alle associazioni il “Programma-obiettivo
2008” per la promozione dell’occupazione femminile,
per il superamento delle disparità salariali e nei percorsi
di carriera, per il consolidamento di imprese femminili,
per la creazione di progetti integrati di rete.
Le domande possono essere presentate dal 1 ottobre
al 30 novembre 2008
L.53/2000 art. 9 “Misure a sostegno della flessibilità
di orario”
Bando per le aziende, anche di piccole dimensioni, che
vogliano sperimentare formule di conciliazione dei tempi
nella loro azienda. Scade il 10 ottobre 2008
Concorso “Maglia rosa”
Promosso da Unioncamere, in collaborazione con i Comitati per l’imprenditoria femminile, le Camere di commercio e con il supporto tecnico di Retecamere, per sostenere le imprese che svolgono la loro attività tenendo
in considerazione le pari opportunità, la conciliazione dei
tempi di vita e di lavoro, la responsabilità sociale, la qualità
e l’innovazione.
Scadenza concorso 31 dicembre 2008.
info: www.consiglieraparitatorino.it/servizi/index.htm
Formazione professionale
Informazioni sui corsi previsti a Torino ed in Piemonte,
anno scolastico 2008/2009.
www.comune.torino.it/infogio/formazione/index.htm
Due giorni di incontri, riflessioni e dibattiti per tracciare il
bilancio biennale delle Pari Opportunità in Provincia di Torino. “La Costituzione all’opera: i progetti della Provincia
di Torino a favore delle Pari Opportunità 2007 – 2008”,
si è tenuto nella cornice del
Circolo dei Lettori, il 15
ed il 16 settembre scorsi.
Protagoniste le istituzioni di
parità provinciali, con il coordinamento dell’Assessora
alle Pari Opportunità, Aurora
Tesio, nell’ambito del Piano
Proposte per la diffusione
delle P.O., la partecipazione
delle Consigliere di Parità
provinciali, della Commissione P.O. e del Comitato Pari
Opportunità.
Oltre trecento i/le partecipanti che hanno potuto conoscere le i numerosi progetti relizzati per la diffusione delle pari
opportunità: dal Centro risorse servizi Pari Opportunità
-mercato del lavoro, ai progetti per la redazione dei Piani di
Azione positiva nella P.A. e del gender budgeting. Tra i temi
trattati, con la partecipazione di associazioni del territorio:
le donne migranti, le iniziative di contrasto alla violenza, i
progetti in rete, il coordinamento delle donne artiste e delle
banche del tempo, i progetti nelle scuole. La Consigliera di
Parità, Laura Cima, ha presentato, in un intervetno specifico,
l’attività di tutela e le reti con cui collabora per la promozione delle pari opportunità nel lavoro.
Un coordinamento per le donne artiste
Nel luglio 2008 nasce il Coordinamento delle Donne
Artiste della Provincia di Torino, su iniziativa dell’assessorato Pari Opportunità e coordinato dall’Associazione Rete
Culturale Virginia, nato nell’ambito del portale www.reteculturalevirginia.net con il contributo delle Consigliere
di Parità, Laura Cima e Ivana Melli. La creatività femminile,
che sta assumendo sul territorio della provincia torinese
uno speciale rilievo per la qualità e la quantità delle iniziative,
trova nuovi spazi e supporti istituzionali al fine di “fare massa critica” e individuare percorsi che avvicino la produzione
allo sviluppo imprenditoriale. Il primo passo del neonato coordinamento è stato il censimento delle Associazioni impegnate nel campo del recupero e dello sviluppo delle tecniche tradizionali di ricamo legate alla memoria del territorio.
«Abbiamo scelto non a caso il ricamo, peculiare aspetto della
tradizione creativa femminile - spiega Aurora Tesio, Assessora alle Pari Opportunità della Provincia di Torino - per dare
inizio ad un progetto che riguarderà poi tutta l’eccellenza
artistica ed artigiana delle donne: vogliamo contribuire a dar
voce ad una realtà articolata e diffusa, mai invasiva, spesso
sommessa ma oltremodo significativa».
Ufficio Consigliera di Parità della Provincia di Torino
Via Maria Vittoria 12 - 10123 Torino - Tel 011 8612771 Fax 011 8612889
e-mail: [email protected] www.consiglieraparitatorino.it
NewsLetter a cura di Kami comunicazione - in collaborazione con l’Ufficio Consigliera di Parità
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4settembre 2008
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n. 13 settembre 2008 - Consigliera di Parità