ASSOCIAZIONE RINASCITA VITA
REQUISITI ORGANIZZATIVI GENERALI
PE
PROTOCOLLO
EMERGENZA
REVISIONE 3
MANUALE
ACCREDITAMENTO
PROTOCOLLO
EMERGENZA
STATO
DATA
FIRMA
Redatto
Approvato
Ultima rev.
Applicato
01/10/2008
01/10/2008
06/07/2011
25/06/2012
Direttore Sanitario – M. Butini
Resp. Sicurezza – P. Tacchino
RAQ – E. Tacchino Di Girolamo
Resp. Sicurezza – P. Tacchino
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STRUTTURA PROTOCOLLO
Procedura Gestione Emergenze Cliniche – A 3.2.4 / D 2c.18 ............................................................................ 1
•
Diagramma di Flusso Chiamata di emergenza 118
•
Comportamenti aggressivi
•
Episodio di ab ingestis senza difficoltà respiratorie
•
Soffocamento
•
Stato di male epilettico
Documento Gestione Emergenze - A 2.4 / B 1.3.2.14 / D 1.11 ........................................................................... 5
Documento Formazione Personale Emergenza - B 11.8 .................................................................................... 5
Allegati - Evidenza Documentale ........................................................................................................................ 5
Documentazione Consigliata Di Approfondimento ........................................................................................... 6
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PROCEDURA GESTIONE EMERGENZE CLINICHE – A 3.2.4 / D 2C.18
OGGETTO
Protocolli per la gestione delle urgenze o eventi imprevisti e delle evenienze cliniche più frequenti.
SCOPO
Fornire procedure per la gestione delle emergenze cliniche più frequenti e i comportamenti da attuare per il
trasporto degli ospiti in casi di emergenza.
Fornire indicazioni per il soccorso a persone disabili in situazioni di emergenza.
REQUISITO ACCREDITAMENTO
Esistenza di procedure per lo svolgimento di attività critiche
E’ presente un protocollo per la gestione delle emergenze e per il trasporto degli ospiti in caso di
necessità
INDICATORE ACCREDITAMENTO
Sono presenti in ogni U.O. e disponibili a tutti gli operatori, protocolli per la gestione dell’emergenza e
delle evenienze cliniche più frequenti e più gravi
Evidenza di documenti organizzativi concordati con il Responsabile Sanitario
MODALITÀ OPERATIVE
I telefoni della struttura permettono di consultare facilmente e in modo immediato i numeri telefonici
necessari al soccorso ed al primo intervento. Sono presenti presidi di pronto soccorso in ogni sede, forniti di
pacchetti di medicazione contenenti quanto necessario per prestare le prime cure in caso di infortunio o altre
necessità (Decreto Legislativo 9 Aprile 2008 n° 81, Art. 45 Primo soccorso, comma 2). In ogni Presidio di
Rinascita Vita sono presenti operatori formati riguardo al corso BLSD.
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Chiamare il Medico di struttura e o l’infermiere professionale (se il Medico non è
presente contattarlo telefonicamente)
CHIAMARE 118 comunicando
Luogo dell'evento - Tipo di evento
Numero delle vittime - Condizioni delle vittime
Informare la Direzione Aziendale dell’accaduto
Accompagnare il paziente all'ospedale con la cartella clinica per pronto soccorso ed
i numeri di telefono dei familiari del paziente
Avvertire tempestivamente i familiari del paziente
Arrivati al Pronto Soccorso, informare il Medico R.R. sullo stato di salute del
paziente
Lasciare l'ospite solo dopo l'arrivo di un famigliare
NON E’ CONSENTITO FAR RICOVERARE IN OSPEDALE UN PAZIENTE SENZA
ACCOMPAGNATORE
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COMPORTAMENTO AGGRESSIVO
Il comportamento aggressivo si può manifestare con diversi gradi di intensità e diverse modalità. Rientra
nella presente istruzione operativa di gestione della aggressività, la manifestazione di reazioni di aggressività
fisica intesa a danneggiare se stessi (autolesionismo del paziente), altri (aggressività nei confronti di
operatori e/o famigliari presenti) o cose (rottura irrefrenabile di oggetti) che si manifestano durante la
permanenza nelle strutture di Rinascita Vita o durante un trattamento domiciliare.
Comportamenti aggressivi verbali e di isolati gesti di aggressione verso sé, gli altri o cose, non rappresentano
motivo di criticità, ma richiedono semplicemente di sospendere stimoli e sollecitazioni e di rassicurare il
paziente senza cercare di trattenerlo poiché il sentirsi costretto potrebbe aumentare lo stato di aggressività.
Tuttavia anche reazioni di aggressività modesta e sporadica vanno segnalate al Medico R.R. che valuterà
eventuali scelte operative di carattere clinico e/o farmacologico.
Comportamenti aggressivi ripetuti e/o incontrollabili, intesi a danneggiare violentemente sé e/o gli altri
possono richiedere provvedimenti di criticità, per cautelare il paziente e gli operatori.
INTERVENTO
Può essere rappresentato dalla necessità di immobilizzare il paziente (da parte di due o più operatori) e di
praticare eventualmente, su esclusiva indicazione medica, un trattamento farmacologico (es.
neurolettico) per via intramuscolare (vedere terapia farmacologica indicata in Cartella Clinica – area farmaci
al bisogno). Collateralmente è indispensabile contattare in modo sollecito il 118 per una presa in carico
sanitaria d’urgenza. In attesa dell’arrivo del 118 è opportuno allontanare dalla portata del paziente oggetti
contundenti, stenderlo a terra su un materasso o tappeto con un cuscino sotto il capo e tenere immobilizzati
gli arti (posizione di sicurezza).
Se i famigliari sono presenti vanno informati e coinvolti nella rassicurazione del paziente; se sono assenti,
vanno informati telefonicamente dell’accaduto; appena possibile il Medico R.R. dovrà avere un colloquio
informativo con i famigliari per spiegare l’accaduto e la gestione a domicilio di eventuali episodi simili.
Il Medico R.R. inserisce, in eventuale accordo con un consulente psichiatra, uno schema farmacologico
mirato al controllo dell’aggressività.
2.
EPISODIO DI AB INGESTIS SENZA DIFFICOLTÀ RESPIRATORIE
Ab ingestis: episodio di inalazione di alimenti/liquidi o di vomito nelle vie aeree con possibile ostruzione
parziale o totale delle stesse.
INTERVENTO
La manifestazione di un episodio critico di ab ingestis per inalazione di cibo, liquidi o vomito, richiede da
parte degli operatori e del Medico R.R., se presente, di svuotare il cavo orale del paziente da eventuali residui,
di evocare il riflesso della tosse e di aspirare con aspiratore i residui raggiungibili nelle prime vie aeree. Se
non compaiono segni di difficoltà respiratoria, si programma un RX torace entro le successive 6 ore e in caso
di presenza di residui alimentari nei polmoni, si indirizza il paziente da uno pneumologo che valuterà
l’opportunità o meno di eseguire un lavaggio bronchiale e di somministrare terapia farmacologica.
3.
SOFFOCAMENTO
Comparsa di difficoltà respiratoria, con cianosi da ostruzione delle vie aeree
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INTERVENTO
L’operatore e il Medico R.R., se presente, mettono in atto le procedure già indicate al punto 2, ma al
manifestarsi di iniziali segni di difficoltà respiratoria che faccia sospettare un possibile soffocamento
chiamare il 118.
Se i famigliari sono presenti vanno informati; se sono assenti, vanno informati telefonicamente dell’accaduto;
appena possibile il Medico R.R. dovrà avere un colloquio informativo con i famigliari per spiegare l’accaduto
e la gestione a domicilio di eventuali episodi simili.
4. STATO DI MALE EPILETTICO
Per stato di male epilettico si intende la comparsa di crisi epilettiche ripetute o subentranti.
Crisi epilettica isolata: per crisi epilettica si intende una manifestazione clinica transitoria rappresentata
dalla comparsa di movimenti tonico-clonici in una sede corporea circoscritta o ad un emilato del corpo, o
generalizzata a tutto il corpo, associata o no a perdita di coscienza; oppure rappresentata da una sospensione
della coscienza o da arresto del linguaggio, ecc. (vedi documenti di riferimento).
INTERVENTO
La manifestazione di un episodio critico di natura epilettica isolato, non rappresenta motivo di criticità, ma
richiede esclusivamente che l’operatore, preso atto che il paziente sta manifestando una crisi, avvisi il il
Medico R.R. se presente, ponga il paziente in posizione sdraiata, su un fianco, allontani suppellettili contro le
quali il paziente può procurarsi contusioni, si accerti che il paziente abbia le vie aeree pervie, non forzi
l’apertura dei denti, in caso di morsus, con oggetti metallici e assista il paziente fino alla fine dell’episodio,
lasciandolo poi sdraiato fino alla totale ripresa dello stato di coscienza. Non si pratica alcuna terapia
farmacologica.
Crisi epilettiche ripetute: l’operatore e il Medico R.R., se presente, mettono in atto le procedure già
indicata al punto 4, ma al manifestarsi di un secondo episodio viene chiamato il 118 per un invio presso il
P.S. dell’ospedale più vicino. Se i famigliari sono presenti vanno informati; se sono assenti, vanno informati
telefonicamente dell’accaduto; appena possibile il Medico R.R.dovrà avere un colloquio informativo con i
famigliari per spiegare l’accaduto e la gestione a domicilio di eventuali episodi critici.
Il Medico R.R. inserisce, in eventuale accordo con un consulente neurologo, uno schema farmacologico
anticomiziale o modifica quello già in atto.
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DOCUMENTO GESTIONE EMERGENZE - A 2.4 / B 1.3.2.14 / D 1.11
REQUISITO ACCREDITAMENTO
Regolamenti e procedure per la gestione delle emergenze in tutte le strutture
INDICATORE ACCREDITAMENTO
Evidenza di Documenti per la gestione delle emergenze e addestramento del personale.
MODALITA’ OPERATIVE
Al fine di garantire il primo soccorso per utenti, operatori e visitatori esterni nelle strutture:
-
Viene fornito il Manuale di Primo Soccorso e Rischio Incendio a tutto il personale di Rinascita Vita
che fornisce indicazioni dei comportamenti da mettere in atto in caso di emergenza.
-
Tutte le strutture sono dotate di apposita cartellonistica.
-
In tutte le strutture sono affissi organigrammi relativi ai responsabili delle emergenze.
-
In tutte le strutture sono affissi indicazioni “Come comportarsi in caso di emergenza”
-
Presenza di zaino con defibrillatore e farmaci per il primo soccorso
DOCUMENTO FORMAZIONE PERSONALE EMERGENZA - B 11.8
REQUISITO ACCREDITAMENTO
E’ assicurata entro l’ambulatorio la risposta immediata all’emergenza.
INDICATORE ACCREDITAMENTO
Evidenza di documenti e protocolli organizzativi sull’addestramento del personale ad intervenire nelle
emergenze.
MODALITA’ OPERATIVE
-
Sono stati nominati Responsabili per il Primo Soccorso come da Protocollo Sicurezza che hanno
partecipato a specifico corso di formazione.
-
Un numero sufficiente di operatori per ogni struttura ha effettuato il corso “BLS-D - Emergenze
mediche nelle strutture sanitarie”.
ALLEGATI - EVIDENZA DOCUMENTALE
Manuale di Primo Soccorso e Rischio Incendio Rinascita vita
Il soccorso alle persone disabili indicazioni per la gestione delle emergenze
A cura del Ministero dell’interno Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Opuscolo per i lavoratori/Il primo soccorso – Schede di comportamento a cura dell’ INAIL - (Protocollo Sicurezza)
Dispensa BLSD ( Solo per operatori che hanno effettuato il corso di formazione relativo)
Elenco responsabili della sicurezza
Piano di valutazione aziendale dei rischi
Planimetrie dei Presidi con piani di evacuazione ( affisse nelle strutture)
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DOCUMENTAZIONE CONSIGLIATA DI APPROFONDIMENTO
DSM IV- TR Procedura per la criticità clinica
Yudofsky e Hales, Neuropsichiatria, vol.2, The American Psychiatric Press, Centro Scientifico Editore,
Torino. 2000.
Principi di Neurologia, Victor e Hopper, Mc Graw Hill, Milano, 2004. - Della Corte, Oliveri, Enrichens,
Manuale di Medicina d’urgenza, Mac Graw Hill, BioMedica, Milano, 2001.
I riferimenti normativi di cui si deve tener conto in materia di organizzazione del primo soccorso in ambienti
di lavoro sono:
Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106, “Disposizioni
integrative e correttive al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81”) - Capo III Gestione della
prevenzione dei luoghi di lavoro, Sezione VI -Gestione delle emergenze-. In tale ambito si collocano
tutte le indicazioni relative al primo soccorso con particolare riferimento all’art. 45 (l’allegato IV
punto 5 è stato abrogato con D. Lgs. 106/09).
Di particolare interesse sono anche gli artt. 18 c.1 lett. a, b, c; 30 c.1 lett. c; art. 43 c. 1 lett. a e c. 3.
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