A SCUOLA … PER STAR BENE ROSSO, GIALLO, VERDE … PRONTI AL SOCCORSO Quest’anno la nostra scuola ha organizzato per le classi seconde il progetto ROSSO, GIALLO E VERDE … PRONTI AL SOCCORSO presentato da due infermiere dell’ASL (Azienda Sanitaria Locale) TO3 del distretto di Susa che è la più grande di tutto il Piemonte. Una infermiera e la sua collega ci hanno fornito numerosissime informazioni, che schematicamente riporto. - Le cose principali di cui tener conto prima di operare nell’ambito di un incidente sono: TUTELARSI (sicurezza personale) NON NUOCERE (non provocare danni ulteriori) - Differenza fra URGENZA ed EMERGENZA Sono tutte e due situazioni ad alto rischio: la prima è una situazione di stabilità e quindi il paziente si può portare al pronto soccorso, mentre l’emergenza è una situazione di non stabilità e bisogna perciò trattare la persona sul posto. Per stabilire se il caso è un’urgenza o un’emergenza bisogna tener conto di tre segni vitali : la RESPIRAZIONE, il BATTITO CARDIACO o CIRCOLO e la COSCIENZA. Se la persona è incosciente si tratta di un’emergenza perché la lingua può scivolare all’indietro e bloccare così il passaggio dell’aria. Bisogna anche sapere che se non arriva più ossigeno al cervello per 7 o 8 minuti iniziano a crearsi danni permanenti ai neuroni i quali, se muoiono, non si rigenerano più. Per evitare che ciò accada bisogna effettuare la MANOVRA SALVAVITA: IPERESTENSIONE DEL CAPO E SOLLEVAMENTO DEL MENTO. Bisogna tener presente che non tutte le persone sdraiate sono incoscienti: per distinguere una persona addormentata da una incosciente è necessario interloquire con l’individuo e scuoterlo per una spalla: se né risponde in qualche modo né apre gli occhi, occorre la manovra salvavita. Ci sono però dei casi in cui essa non si deve fare: se si è in mezzo ad una strada, se si è in presenza di un trauma al capo o al collo, se la testa della persona è già indietro, se c’è già un altro che la fa, se la persona è sporca di un liquido corporeo e non si hanno i guanti di lattice. - Di fronte ad un incidente è consigliato ricordarsi dei tre colori del primo soccorso: ROSSO: mi fermo e mi proteggo, GIALLO: non nuocere, tranquillizzare, VERDE: agire con prudenza e chiamare il 118 che è il numero di telefono gratuito di emergenza sanitaria nazionale attivo 24 ore su 24. La centrale operativa dell’ASL TO3 è attiva a Grugliasco, raccoglie informazioni, assegna un codice di gravità ed invia il mezzo di soccorso adeguato: MSB (Mezzo di Soccorso di Base) gestito da volontari, MSA (Mezzo di Soccorso Avanzato) ed elisoccorso. I luoghi dal quale partono le ambulanza sono: Oulx, Susa, Avigliana, Rivoli, Giaveno e Collegno da dove parte l’elisoccorso per tutta la provincia. I NUMERI DA CHIAMARE IN CASO DI EMERGENZA SONO: 112 (Carabinieri) 113 (Polizia) 115 (Vigili del fuoco) 118 (CRI) In futuro ci sarà un numero unico per tutta l’Unione Europea. GHIACCIO e sue funzioni Il ghiaccio è: un antiedemigeno (toglie il gonfiore), un antiemorragico (diminuisce il sanguinamento), un antidolorifico, un antifebbrile, inoltre è facilmente reperibile e non provoca danni. FERITE ed EMORRAGIE La ferita è una perdita di continuità della cute (pelle); può essere da taglio, da punta, da lacerazione o da abrasione. L’emorragia può essere arteriosa (sangue rosso vivo, ricco di O2 e zampillante ) o venosa (sangue rosso scuro, ricco di CO2 ad onda di mare ); interna (non si vede perché si è rotto un vaso dentro) o esterna (si vede); lieve o massiva. Per fermare l’emorragia bisogna creare un tampone con del cotone avvolto in una garza, un asciugamano o dei fazzoletti puliti e comprimere direttamente sul punto da cui fuoriesce il sangue. L’epistassi è la fuoriuscita del sangue dal naso e si blocca con un piccolo tampone e mettendo la testa in avanti. Per lavare una ferita si può usare l’acqua ossigenata che non disinfetta, un sapone neutro o un disinfettante non alcoolico, ma ad ampio spettro di azione. Per bendarla si possono usare delle garze sterili, dei cerotti e/o delle bende di fissazione e per evitare il suo gonfiore si può usare il ghiaccio. TRAUMA Il trauma è un danno/lesione procurata all’organismo da un’onda d’urto che arriva dall’esterno procurando lesioni all’apparato osteo-muscolare. Ci sono dei traumi lievi: distorsione, lussazione (traumi che colpiscono le articolazioni) e frattura (rottura di un osso). La distorsione è un allontanamento di due capi ossei che ritornano subito a posto in modo spontaneo; la lussazione è un allontanamento di due capi articolari che non ritornano a posto spontaneamente; la frattura può essere composta (asse osseo è a posto) scomposta (asse osseo non a posto) o esposta (quando l’osso esce all’aperto). Alla fine del secondo incontro un volontario ci ha mostrato un’ambulanza MSB con tutti i suoi strumenti: c’erano per esempio collari di vari tipi e misure; le bombole di ossigeno; il cucchiaio, una speciale barella formata da due valve; una sedia a rotelle; la spinale cioè un “lettino” rigido provvisto di cinghie che serve per immobilizzare l’intero corpo di chi ha subito traumi all’apparato scheletrico e trasportarlo senza danneggiarlo. Non mi era mai capitato di vedere così da vicino un’ambulanza e il suo interno: ora sicuramente sarei meno impaurita se dovessi salirci sopra come malata! Inoltre ci sono stati consegnati: i guanti di lattice da portare sempre con noi e da utilizzare prima di qualsiasi intervento a favore di una persona incidentata, essi ci proteggeranno da eventuali infezioni; un opuscolo che elenca le operazioni da effettuare in caso di emergenza o di urgenza nei suoi diversi gradi di gravità; un opuscolo che illustra la storia e le attività del comitato locale della CRI di Villar Dora. Il corso mi ha interessato molto e mi è sembrato molto utile per assumere comportamenti adeguati e responsabili nei confronti di chi può aver bisogno di noi; ho riflettuto anche sul fatto che molte persone offrono gratuitamente tempo, energie ed esperienza a favore di cittadini che si trovano in un momento di difficoltà ed ho capito un po’ di più quanto sia importante il volontariato. Giulia Ruffini 2^C