GONARTROSI GONARTROSI Aree di degenerazione cartilaginea IMPATTO SOCIALE Le malattie articolari in generale colpiscono il 10% della popolazione nel mondo (2° posto dopo le malattie cardio-vascolari). Di artrosi soffrono circa 4 milioni di cittadini in Italia. Il 27% delle pensioni di invalidità sono assegnate per artrosi COSTI per l’ARTROSI (in miliardi per anno in Italia) Ricoveri 124 Farmaci 859 Prestaz. ambulat.-F.K.T.944 Terapie termali 71 Indennità di malattia 686 Invalidità 11.000 13.650 (Fonte: Lega It. Mal. Reum.) Totale Ginocchio/arto inferiore FUNZIONE: • movimento/postura • stabilità (attiva e passiva) • propriocezione •Flex. •Est. •Intrar. •Estrar. Cinematica ginocchio-G- Funzione propriocettiva Meccanocettori del ginocchio: •Rapido adatt.-registrano inizio/fine movimento e cambiamenti di carico, corp.Pacini.fasici. •Lento adatt.- registrano continuamente la posizione articolare nello spazio,corp.del Ruffini,organi del Golgi,tonici. Sede : •L.C.A.: Cerulli,Johansson,Miyatsu,Schultz,Schutte,… •Leg.coll.mediale:Conte,………. • Leg.coll.lateral:McDougall,Ruffoli,…. •Menisco:D’Anchise,Karahan,Wilson…… •Bendeletta ileo-tibiale:Lobenhoffer,……. Medicina Riabilitativa: A)Trattamento conservativo B)Chirurgia (Pre/post-operat.) Medicina Riabilitativa: A)Trattamento conservativo B)Chirurgia (Pre/post-operat.) Trattamento conservativo- F.K.T.- Gonartrosi Attività fisica e sovraccarico funzionale: • Kohatsu et al, Clin Orthop, 1990 • Roos et al, Am J Sports Med, 1994 • Buckwalter et al, Am J Sports Med, 1997 • Mannien et al, Scand J Work Env Health, 2002 “Long term heavy Phisycal activity is an important Risk factor for the development of OA of the knee” Kohatsu et al, Clin Orthop, 1990 GONARTROSI Utilità della chinesiterapia*: • Rogind H et al, Arch Phys Med Rehabil, 1998 • Van Baar et al, J Rheumatol, 1998 • Petrella RJ et al, Br J Sports Med, 2000 • Fransen et al, J Rheumatol, 2001 • Mannien P et al, Rheumatology, 2001 • ………………………… • …………………….. *-R.O.M., dolore, bilancio m.periarticolari,trofismo cartilagineo.- -EU.L.A.R- •European league Against Rheumatism•Raccomandazioni Europee per la cura dell’artrosi ORTESI /AUSILI: • Ginocchiere • plantari •Rollator, bastoni….. Economia Articolare Come proteggere le articolazioni ? Prevenzione e contenimento del danno articolare: Fare delle pause Portare i pesi il più possibile vicino al corpo e con tutte e due le mani o le braccia Non stare in piedi quando si può stare seduti e muoversi di tanto in tanto Evitare sforzi inutili Usare le leve con bracci lunghi Posizionare correttamente la mano Terapia Fisica/osteoartrosi Modalità Effetto Obiettivo Commento Crioterapia Inibizione della conduzione nervosa Controllo dolore e Articolazioni spasmo muscolare attive. Dopo la mobilizzazione Calore Incremento conduzione nervosa Controllo dolore e Condizioni dello spasmo croniche. Mai in muscolare fase attiva TENS Inibizione conduzione nervosa Controllo del dolore Uno o due siti al massimo Preservare o recuperare la forza muscolare Precede gli esercizi di rinforzo muscolare Elettrostimolaz Facilitatorio ioni muscolari (da Walker, Helewa: Physical Therapy in Arthritis _Saunders Company ed, 1996) Medicina Riabilitativa: A)Trattamento conservativo B)Chirurgia (Pre/post-operat.) •Esercizi trofismo m.periarticolari •Training uso ausili deambulatori •Igiene: calo ponderale •Trattamento flebopatie •…….. •……. CLASSIFICAZIONE DELLE PROTESI TOTALI DI GINOCCHIO Non vincolate - la stabilità articolare dipende in primo luogo dall’integrità dei tessuti molli - raramente vengono utilizzate Semivincolate - rappresentano la maggior parte delle protesi di ginocchio - con un corretto release dei tessuti molli e con un impianto appropriato, è possibile correggere rigidità in flessione superiori a 45° e deformità angolari superiori a 25° Vincolate - limitazione completa di uno o più piani articolari - sono riservate a importanti instabilità ed a grave deformità PROTESI TOTALE DI GINOCCHIO: METODICHE DI FISSAZIONE artroprotesi cementate: utilizzate in pazienti anziani o con stile di vita sedentario artroprotesi non cementate a bone ingrowth: tale sistema di fissazione, diversamente dalla cementazione, non varia con il tempo e rappresenta quindi la scelta migliore in caso di pazienti giovani e attivi tecniche ibride: componente femorale e rotulea non cementate e componente tibiale cementata Il Programma Riabilitativo si diversifica in rapporto alle singole esigenze del paziente e si personalizza considerando importanti aspetti quali: 1. tipo di protesi utilizzata con eventuale impiego cemento 2. tecnica chirurgica ed eventuale interessamento degli stabilizzatori passivi del ginocchio (con particolare riferimento alla resezione chirurgica del crociato posteriore) 3. bilancio muscolare 4. bilancio articolare 5. eventuali patologie concomitanti di tipo generale (flebopatie, dismetabolismi, pneumopatie, ecc.) Il programma riabilitativo post-operatorio può essere schematicamente distinto in due fasi sequenziali e complementari: FASE 1 fase post-operatoria precoce 1A-Reparto ortopedico -1°-5° g. 1B-Reparto fisiatrico cod.56 - 5°-20° g. FASE 2 fase del recupero 2A-Autogestione (Depliant) 2B-Ambulatori fisioterapici FASE 1A fase post-operatoria precoce Inizia quando il malato giunge nel reparto ortopedico dalla sala operatoria e prevede: • esercizi flesso-estensione collo piede • contrazioni isometriche glutei e quadricipite • esercizi di flesso-estensione del ginocchio passivi, attivi-assistiti e attivi • mobilizzazioni oblique di rotula • allineamento posturale passivo. FASE 1B fase post-operatoria Malato degente in riabilitazione intensiva intraospedaliera (cod.56) –in 4°-6° giornata e prevede: • esercizi della precedente fase •Esercizi globali, segmenti sani •Esercizi di controllo posturale •Training ausili deambulatori •progressiva rieducazione al passo (carico totale precoce per impianti cementati, sfiorato per impianti non cementati) • graduale incremento in intensità e durata. -degenza media 12 giorni- FASE 2 fase del recupero 2A-Autogestione (Depliant) 2B-regime ambulatoriale- casi selezionatiTermina di norma a circa 45-60 giorni dall’intervento (quando vengono abbandonate le canadesi) ed i suoi punti salienti riguardano: • rieducazione funzionale - recupero dell’equilibrio e della reazione antigravitaria - recupero della propriocettività - recupero della deambulazione IGIENE/ECONOMIA ARTICOLARE È opportuno fornire al paziente consigli di “igiene articolare” (DEPLIANT) volti a “risparmiare” la protesi : • evitare movimenti forzati • non camminare su terreni accidentati • evitare camminate eccessive • non sollevare carichi pesanti • etc. Azienda OspedalieroUniversitaria Careggi - Firenze - C.T.O. Agenzia Recupero e Riabilitazione-Fisioterapia - STUDIO: EFFETTUATO SU 54 PAZIENTI OPERATI -Protesi Totale Ginocchio- SCALE DI MISURA CINCINNATI KNEE RATING SCALE TEGNER AND LISHOLM KNEE SCORING SCALE HSS KNEE RATING SCALE HSS KNEE LIGAMENT RATING FORM IKDC KNEE LIGAMENT IKS RATING SISTEM CINCINNATI KNEE SCORING HSS KNEE INJURIES SCORE TEST FUNZIONALI ARPEGE Barthel Borg Lequesne …………. Materiali e metodi 54 PAZIENTI ETA’ MEDIA : 72,4 (56 - 83) SESSO: 22 M, 32 F, PTG: 49 CEMENTATE, 4 NON CEMENTATE 1 IBRIDA LATO: DX 24, SX 30 DEG. Media : 15g. Valutazione Fisiatrica: (T0) – ingresso deg.Riabilitativa (T1)-Dimissione deg.Riabilitativa • • • • • 1)R.O.M. 2)Forza quadricipite 3)Dolore (scala di Borg) 4)Indice di Barthel 5)Indice funzionale di Lequesne R.O.M. (Range Of Motion) 120 100 80 GRADI 60 flessione estensione 40 20 0 -20 T0 T1 Forza Muscolare Punteggio: 0) assenza di contrazione 1) cenni di movimento 2) movimento senza gravità 3) contrazione contro gravità 4) movimento contro resistenza 5) normale SCALA DEL DOLORE –”BORG ” 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 T0 T1 0 Nulla 0,05 Estremamente debole 1 Molto debole 2 Debole 3 Medio 5 Forte 7 Molto forte 10 Estremamente forte 12 Massimo assoluto INDICE DI BARTHEL 90 80 A.D.L.: 70 0=TOTALE DIPENDENZA 100=TOTALE INDIPENDENZA 60 50 40 30 20 10 0 T0 T1 INDICE DI LEQUESNE FOLLOW-UP -T2- 3 MESI 16 PAZIENTI -Visita Ambulatoriale38 PAZIENTI- Intervista telefonica- -T2TUTTI I PAZIENTI: • SCALA DEL DOLORE DI BORG • INDICE DI BARTHEL • INDICE FUNZIONALE DI LEQUESNE 16 PAZIENTI –Visita Ambulatoriale-: • R.O.M. • FORZA DEL QUADRICIPITE DOLORE 3 2,5 2 DOLORE Scala di Borg Linee 2 Linee 3 1,5 1 0,5 0 T0. T1 T2 Indice di Barthel 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 T0 T1 T2 INDICE DI LEQUESNE 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% ESTREMAMENTE GRAVE MOLTO GRAVE GRAVE LIEVE MOLTO LIEVE T0 T1 T2 R.O.M.(Range Of Motion) Forza Muscolare Punteggio: 0) assenza di contrazione 1) cenni di movimento 2) movimento senza gravità 3) contrazione contro gravità 4) movimento contro resistenza 5) normale Conclusioni: •Precoce dimissibilità dal reparto ortopedico • indicatori di efficacia –degenza riabilitativa intraospedaliera •Buon recupero funzionale (solo in casi selezionati occorre fisioterapia ambulatoriale)