“Forche Caudine” dal 1989 è il punto di riferimento dei Romani d’origine molisana. Apartitici, trasversali, miriamo ad aggregare e a far emergere “il Molise migliore”… Newsletter – 1 MARZO 2013 – Diffusione gratuita ► “FRATTURA” IN MOLISE _ Dopo una dozzina d’anni si chiude l’epopea di Michele Iorio Tanto tuonò che piovve. Paolo Di Laura Frattura è il nuovo governatore del Molise. Dopo quasi dodici anni, la regione ha il nuovo presidente. Vittoria netta, 19 punti di distacco sul secondo, Michele Iorio, governatore uscente di centrodestra. Buona parte dei 205mila votanti molisani - in 136 comuni e 393 sezioni - ha quindi accentuato la parabola discendente dell’ex governatore. Del resto i segnali del declino erano già emersi in due occasioni: alle precedenti regionali del 2011 (annullate dal Consiglio di Stato per irregolarità nella presentazione delle liste), quando Iorio s’impose per un migliaio di voti; e soprattutto al Comune di Isernia, tradizionale roccaforte della destra molisana, clamorosamente passata a sinistra. Se all’omologo Berlusconi è riuscito un mezzo miracolo, per il simbolo del centrodestra molisano è invece tempo di ricostruzioni di carriera. Una vita sempre in politica fino a quell’ascesa – soprattutto dal 2000 - nei piani alti. Specie quando la giustizia amministrativa decretò (anche allora) il ritorno alle urne per il Molise. A guidare la Regione era Giovanni Di Stasi (centrosinistra) affermatosi per una manciata di voti (circa 900) proprio su Iorio. Ma quest'ultimo, ottenuto l'annullamento delle elezioni, fu eletto presidente nel novembre 2001, riconfermato nel 2006 e nel 2011 , prima dell'ultimo annullamento. Ora per il Molise si apre comunque una fase nuova. Per quanto contrassegnata da tanti vecchi protagonisti. voti Paolo DI LAURA FRATTURA (Centrosinistra) Michele IORIO (Centrodestra) Antonio FEDERICO (Movimento 5 Stelle) Massimo ROMANO (Vincere per cambiare) Antonio DE LELLIS (Rivoluzione Democratica) Camillo COLELLA (Lavoro, sport e sociale) 85.881 % 44,70 49.567 25,80 32.200 16,76 21.160 11,01 2.158 1,12 1.141 0,59 CHI E’ IL NUOVO PRESIDENTE Nato il 4 luglio 1962 a Campobasso, è figlio di Fernando, presidente democristiano del Molise tra gli anni Ottanta e Novanta. Laureatosi in architettura a Roma nel 1989, due anni dopo ha creato la Proter Srl, fornitrice di servizi di consulenza aziendale, intraprendendo la carriera di imprenditore, anche nei settori immobiliare ed energetico. Il 30 aprile 2003 è stato eletto presidente della Camera di Commercio di Campobasso e dell’Unioncamere Molise. Non ha mai nascosto la sua passata vicinanza all’ex governatore Iorio, con il quale è stato anche candidato nel 2000. La scintilla, come ha ricostruito in un’intervista, risale al 1995 quando Iorio, assessore ai Lavori pubblici, inventò lo strumento dell’Unità di crisi per l’edilizia a cui Frattura partecipò come delegato di Confindustria, apprezzandone il metodo. Tra le altre cariche istituzionali ricoperte, è stato presidente del Consiglio di amministrazione dell’agenzia “Mondimpresa” dal 4 dicembre 2006 al 22 aprile 2008, per poi diventarne amministratore unico il 23 aprile 2008; presidente del Patto territoriale per l’occupazione del Matese dal 4 maggio 2009; componente dell'Osservatorio per il monitoraggio dell'andamento del credito alle famiglie e alle imprese molisane istituito presso la Prefettura di Campobasso dal 5 maggio 2009. Dal 2011 al 2013 è stato consigliere regionale del Molise sui banchi dell’opposizione. Sposato, ha un figlio, Fernando, nome del nonno. FO R CHE CA U D I NE Ne w sle t te r – pa gi na 1 ►SPECIALE ELEZIONI IN MOLISE / ANNANZE E ARRÈTE di FC_ Strategie, apparentamenti, promesse, calcoli & polemiche. Poi vincitori e vinti. Il rito delle urne. La vigilia elettorale è un periodo di “rianimazione” per il quieto Molise. E’ tutto un trillare di telefoni e macinare chilometri. In un territorio così piccolo, spesso nello scorrere le liste si riscontrano più nomi conosciuti rispetto a quelli sconosciuti. In fondo, a vedere il bicchiere mezzo pieno, anche questa è aggregazione sociale. Nell’appuntamento invernale con le urne targato 2013, però, l’esito sembrava meno scontato del solito. Nonostante – a giochi fatti - il candidato risultato vincente abbia lasciato il secondo a quasi venti punti di distanza. L’incertezza, in effetti, riguardava proprio le capacità di recupero di Michele Iorio, governatore negli ultimi dodici anni, per quanto notevolmente indebolito soprattutto dalla crisi economica che sta flagellando il Molise. Certo, come quasi sempre accade, la vittoria finale, in questo caso del centrosinistra (netta), non ha un gusto ideologico o di schieramento. E’ piuttosto il risultato di alchimie e di affrettati traslochi tra i due schieramenti, specie in seno alla vecchia Dc. Iorio ha perso soprattutto nella sua roccaforte, Isernia, città dove è stato anche sindaco. Ma anche a Venafro. E ha pagato la scelta dell’europarlamentare Aldo Patriciello e dei suoi di passare con il centrosinistra. CAMERA E SENATO La virata a sinistra lascia i segni anche nella corsa per Camera e Senato. In Parlamento ritroveremo Roberto Ruta (già deputato dal 2001 al 2006 e vicepresidente della Regione nel 2000), 46 anni, campobassano, eletto senatore grazie al 30,26% ottenuto dalla coalizione di sinistra (23,45% per il Pd). Laureato in giurisprudenza all'università La Sapienza di Roma, avvocato, insegna discipline giuridiche presso l'Istituto nautico di Termoli. L’altro seggio è di Ulisse Di Giacomo (Pdl, 21,80%), 62 anni di Carovilli (Isernia) medico, assessore alla Sanità della Regione Molise dal 2006 al 2008. Nonostante l’ottima performance (26,63%) resta fuori Arianna Bruzzone del Movimento 5 Stelle, 40enne di San Martino in Pensilis, diploma al liceo scientifico di Sulmona nel 1991, laurea nel 1997 con 110 e lode in Scienze e tecnologie alimentari, all’ateneo di Campobasso, poi una lunga specializzazione all’estero come ricercatrice. Il medico Filoteo Di Sandro, candidato di “Fratelli d’Italia”, s’è fermato al 6,58%. Il primo partito al Senato, nel Molise, è però il Movimento 5 Stelle che ottiene il ma non eleggerà il senatore. Per completare il quadro, la lista "Con Monti per l'Italia" ha ottenuto l'8,38%, Rivoluzione Civile di Ingroia il 3,08% e, ultimo, il candidato di Costruire Democrazia raccoglie appena l'1,54% (davvero una bocciatura sonora e inaspettata). Per la Camera, il Pd elegge anche due deputati in Molise. Il capolista Danilo Leva e la termolese Laura Venittelli. Dovrebbe rimanere fuori la larinese uscente Sabrina De Camillis (Pdl), la quale ha polemizzato per la mancanza del terzo seggio (scattato invece in Umbria) e che ha preparato un ricorso in autotutela rispetto alla mancata assegnazione del seggio. Anche alla Camera il Movimento 5 Stelle è il primo partito con il 27,67%, ma non potrà eleggere l'isernino Cosmo Bottiglieri, sempre a causa dei resti. Un Molise, insomma, meno rappresentato in Parlamento. Con bocciature anche fuori regione. Esce di scena il politico molisano più famoso, Antonio Di Pietro. Candidato con "Rivoluzione Civile" di Ingroia, non rientra in parlamento. Fuori anche Amato Berardi di Longano (Isernia), eletto con il Pdl negli Stati Uniti nella passata legislatura, nonché Franco Narducci (Pd), di Santa Maria del Molise (Isernia), eletto in Svizzera. Resta fuori dai Palazzi romani anche Micaela Fanelli, sindaco di Riccia. Candidata al quarto posto della lista del Pd al Senato in Calabria (posizione che sembrava assicurare il passaggio a Palazzo Madama), paga la vittoria d’un soffio della destra in regione, ma anche l’affermazione dei grillini. Il Pd elegge due senatori, la Fanelli è la seconda non eletta. CONSIGLIO REGIONALE Dodici conferme e otto volti nuovi, questo il quadro del nuovo Consiglio regionale. La maggioranza vede il Pd con due consiglieri (Petraroia e Scarabeo). Uno ne ha l’Idv (Cristiano Di Pietro, figlio del Tonino nazionale), uno Rialzati Molise (Cotugno), uno l’Unione per il Molise (Facciolla), uno l’Udeur (Niro, che potrebbe lasciare il posto a Nunzia Lattanzio per fare l’assessore), uno Sel (Ioffredi) uno Comunisti italiani (Ciocca). Per l’opposizione ci sono tre Pdl (Iorio, Fusco Perrella e Cavaliere), un Udc (Sabusco) e un Grande Sud (Micone). Due seggi al Movimento 5 Stelle (Federico e Manzo) e uno a Costruire Democrazia (Monaco). FO R CHE CA U D I NE Ne w sle t te r – pa gi na 2 SEGUE A PAGINA 3 SEGUE DA PAGINA 2 La più votata è stata Angiolina Fusco Perrella (Pdl, ex assessore all’Agricoltura) con 4.052 preferenze, seguita dal cognato di Aldo Patriciello, Vincenzo Cotugno, ex sindaco di Venafro, che in provincia di Isernia ha preso 4.047 voti con Rialzati Molise. Gli altri vincenti: Vittorino Facciola di Unione per il Molise (3.711 preferenze), Michele Petraroia del Pd (3.387), Giuseppe Sabusco dell’Udc (2.784) Massimiliano Scarabeo del Pd (2.768 voti), Nicola Cavaliere del Pdl (2.361). Antonio Federico del M5S (2.064), Cristiano Di Pietro dell’Idv (2.053), Salvatore Micone di Grande Sud (1.742), Vincenzo Niro dell’Udeur (1.726), Salvatore Ciocca dei Comunisti italiani (1.479), Patrizia Manzo del M5St (1.218), Filippo Monaco di Costruire Democrazia (1.194), Nico Ioffredi di Sel (898). Clamorose alcune esclusioni. Quella di Massimo Romano, portabandiera di Costruire Democrazia, che oltre a riportare un magro risultato come candidato presidente, non riesce nemmeno ad entrare nel nuovo Consiglio. Fuori anche Gennaro Chierchia, primo eletto di Rialzati Molise in provincia di Campobasso con 2.182 preferenze, escluso perché il seggio va alla circoscrizione di Isernia. Fuori anche Cosmo Tedeschi dell’Idv, nonostante i 1.586 voti. Altro escluso è Michele Durante di Costruire Democrazia, superato da Monaco per meno di 70 voti. Anche Nico Romagnuolo è fuori da Palazzo Moffa nonostante le 2.031 preferenze con Progetto Molise. IL CONTRIBUTO PIU’ INTERESSANTE / TRE GENERAZIONI A PALAZZO MOFFA Collane di perle & scarpe da tennis Chissà se in fondo in fondo le dispiace, di aver perso di botto quel ruolo per anni incontrastato, di unica donna a sedere sui banchi di Palazzo Moffa. Chissà cosa penserà, la professoressa Angiolina Fusco Perrella, 71 anni suonati, il primo giorno del primo Consiglio sotto la presidenza di Paolo Frattura, quando dall’ala riservata all’opposizione, nella sua impeccabile divisa d’ordinanza, osserverà le chiome colorate e scompigliate delle sue nuove colleghe. Nunzia Lattanzio, 48 anni, e Patrizia Manzo, 36 anni. Le hanno soffiato il primato da sotto il naso, e con loro il Molise - che passerà alle cronache rosa per aver avuto consigli improntati al maschilismo più spinto - cambia proporzioni di genere e perfino look. Affianca le collane di perle candide e la severità di giacche di sartoria a jeans slim e sciarponi da portare con disinvoltura, la piega a prova di raffiche di vento a capelli effetto “appena uscita dalla doccia”, in una sorta di minestrone di stili e acconciature. Beffa del destino, o vendetta della storia? Fatto sta che fino a quando il consiglio era generosamente allargato a 30 consiglieri, la professoressa Angiolina era l’unica quota rosa. Adesso, con solo 20 poltrone disponibili, è in più che buona compagnia. Le colleghe sono Nunzia Lattanzio e Patrizia Manzo. La prima è stata tutore pubblico dei minori, scelta dalla politica. E’ pugliese, ma s’è stabilita in Molise da un pezzo e vive a Campobasso. S’era avvicinata a Fli, al movimento di Fini, ma alla fine ha optato per l’Udeur di Vincenzo Niro e ha preso 673 preferenze. Decisamente meno dei sorprendenti 1.218 voti riportati dalla più giovane e informale delle tre donne consigliere. Patrizia Manzo era pressoché sconosciuta agli osservatori politici molisani fino a quando, con un colpo di scena, il suo nominativo è stato estratto dal complicato sistema che assegna i seggi su base proporzionale. Il risultato è che il Consiglio di Frattura è più rosa che mai, laddove il colore però bisogna precisarlo - non è necessariamente indice né di gentilezza né, tantomeno, di debolezza. D’altra parte di debolezze la Fusco Perrella pare non averne mai avute. E’ entrata in Regione nel 1994, proprio quando il Cavaliere s’affacciava sulla scena politica nazionale, e non ne è più uscita. Ha attraversato indenne i decenni, le fatiche titaniche delle campagne elettorali e i ruoli: consigliera, presidente del Consiglio, assessora, ora consigliera di minoranza. Ha incrementato man mano le sue preferenze, ha costruito un impero senza sbavature, ha cementificato il consenso anno dopo anno, elezione dopo elezione, senza perdere mai l’aplomb dell’espressione e la piega perfetta del tailleur, arrivando a prendere oltre 4.000 preferenze candidandosi con quel Pdl che ha subito un tracollo. Ma lei no, la Fusco Perrella sembra immune ai tracolli e alle sconfitte, e viene il dubbio che se anche si fosse candidata con il partito della lotteria o con la lista dei piccoli esploratori sarebbe risultata comunque in vetta alla classifica numerica. Perciò chissà cosa penserà di quella Patrizia Manzo che s’è avvicinata al Movimento 5 Stelle poco tempo fa, e che adesso, a sorpresa, entra a Palazzo Moffa. Chissà se ha visto la fotografia di Patrizia stritolata in un abbraccio da Beppe Grillo sul palco, durante un comizio di piazza molisano, e se sa che la sua giovane collega - convivente, laureata in scienze statistiche, impiegata presso l’Ufficio studio e ricerche di Unioncamere - non ha mai fatto il “porta a porta” in vita sua, e di essere stata eletta l’ha scoperto - figuriamoci - su internet. “La notte dello spoglio sono andata a dormire convinta che con Antonio Federico in Consiglio sarebbe entrato un amico candidato di Isernia, pensavo che quel seggio spettasse alla circoscrizione di Isernia. Ed ero felicissima”. Patrizia Manzo è spontanea, non ha ancora imparato nulla della diplomazia istituzionale, e sprizza un entusiasmo contagioso, specie quando racconta delle battaglie per la salute del territorio. “Nel nostro programma c’è il registro dei tumori, dare risposte ai dubbi sulla salute che assalgono i cittadini del Molise - dice lei, attivista della Lilt - e questa è certamente una delle battaglie che faremo in Consiglio”. Il trenteseiesimo compleanno l’ha festeggiato a San Martino in Pensilis, dove si trovava per un incontro coi cittadini. “La nostra campagna elettorale l’abbiamo fatta così, di paese in paese, parlando coi cittadini che all’inizio erano pochissimi, poi sono diventati tanti. E’ stato bellissimo, intenso, ho imparato un sacco di cose”. Parla al plurale: non “io” ma “noi”. E’ il lavoro di squadra del Movimento 5 Stelle, che evidentemente li ha premiati, anche in quella ex roccaforte democristiana che è Termoli, dove lei abita, e dove ha frequentato le scuole superiori prima di partire per l’Università di Bologna. “Il motivo del successo 5 Stelle a Termoli? Secondo me è una delle città più giovani del Molise, anche demograficamente. E poi è una città in cui siamo stati molto presenti, ogni fine settimana abbiamo organizzato il banchetto, tanto che una volta che eravamo in piazza ci sono venuti a chiamare: ‘aho’, ma il banchetto oggi non lo mettete?”. Ride al ricordo, e ha una risata aperta, compatibile con le scarpe basse e la giacca a vento, e quell’aria da sessantottina che emerge dal suo profilo facebook. “Non mi dispiace il paragone, è una rivoluzione anche questa, solo che loro avevano il megafono, noi abbiamo il web”. Chissà Angiolina, ad averla come alleata in minoranza. Patrizia ha le idee chiare, sul punto: “Noi non siamo né di destra né di sinistra, non mi fa nessun effetto essere in una opposizione dove c’è Michele Iorio, o dove siedono i mammasantissima della politica molisana. Ma proprio per niente”. Chissà che occhiatacce, a Palazzo Moffa. E che imbaarazzo, perfino. “Dici? Ma no, figurati. E poi c’è sempre la possibilità di andare d’accordo” (Primonumero) FO R CHE CA U D I NE Ne w sle t te r – pa gi na 3 ►ELEZIONI / CAMERA, COME HANNO VOTATO GLI “ISERNINI” di FC_ PROVINCIA DI ISERNIA Acquaviva d’Isernia Agnone Bagnoli Belmonte Cantalupo Capracotta Carovilli Carpinone Castel del Giudice Castel San Vincenzo Castelpetroso Castelpizzuto Castelverrino Cerro al Volturno Chiauci Civitanova del Sannio Colli a Volturno Conca Casale Filignano Forli del Sannio Fornelli Frosolone Isernia Longano Macchia d’Isernia Macchiagodena Miranda Montaquila Montenero Val Cocchiara Monteroduni Pesche Pescolanciano Pescopennataro Pettoranello Pietrabbondante Pizzone Poggio Sannita Pozzilli Rionero Roccamandolfi Roccasicura Rocchetta San Pietro Avellana Sant’Agapito Sant’Angelo Pesco Sant’Elena Sannita Santa Maria Molise Scapoli Sessano del Molise Sesto Campano Vastogirardi Venafro BERSANI 28,8 24,5 15,4 23,4 22,5 49,1 29,3 21,0 40,6 27,7 21,9 15,7 10,7 44,3 20,6 26,8 19,2 42,6 30,9 32,1 42,3 26,0 26,0 18,1 32,4 32,0 26,9 20,2 28,9 33,7 25,6 29,2 29,0 14,4 17,4 27,3 27,8 22,9 29,8 33,3 21,1 36,7 34,4 32,4 21,1 16,5 17,7 22,3 21,2 25,9 43,3 26,7 BERLUSCONI 43,4 33,2 59,7 36,7 43,1 21,9 28,3 35,3 33,7 39,1 40,0 55,0 70,2 31,1 26,5 35,3 46,4 25,2 28,8 25,6 32,8 30,7 30,1 48,2 35,4 27,9 31,8 33,3 38,7 30,7 35,2 36,4 46,9 51,1 58,8 31,0 46,7 34,3 41,3 31,3 45,9 32,8 44,2 30,0 35,5 30,9 45,9 45,7 39,9 32,0 22,6 29,0 00 percentuale più elevata GRILLO 15,6 22,9 13,8 22,9 25,2 14,4 26,0 34,7 10,8 22,4 23,7 13,5 5,9 14,0 41,2 19,0 25,8 15,4 21,3 27,8 20,2 26,6 30,7 20,3 22,8 22,2 29,4 28,4 18,5 25,8 26,2 20,3 14,0 20,7 15,2 23,6 15,4 26,5 19,6 22,2 21,7 21,7 11,6 25,4 27,8 23,0 25,9 16,8 25,6 21,4 20,5 28,1 MONTI 10,7 15,9 8,9 13,3 7,2 11,8 12,7 7,4 9,7 7,6 10,2 12,3 7,1 8,5 11,2 12,3 6,3 10,5 15,3 11,9 4,2 10,3 8,7 11,4 6,3 11,5 8,0 12,2 10,4 6,9 9,9 11,4 8,4 13,3 4,0 9,7 7,0 11,2 6,3 8,9 7,5 6,1 7,6 8,1 13,2 15,8 6,8 10,3 9,9 18,0 12,4 12,5 00 percentuale meno elevata FO R CHE CA U D I NE Ne w sle t te r – pa gi na 4 INGROIA 1,4 2,2 1,6 3,1 1,0 2,6 3,6 1,4 5,1 2,9 3,5 3,4 3,6 1,2 0,6 6,3 1,9 5,6 2,8 2,6 0,3 2,8 3,5 1,9 3,0 5,3 2,8 5,5 3,2 2,9 2,2 2,5 1,1 0,4 2,9 6,0 1,9 4,6 2,3 2,4 3,4 2,2 2,1 3,8 2,9 11,5 2,7 4,6 2,8 1,6 1,2 3,1 GIANNINO 0 1,1 0,4 0,5 1,0 0,2 0 0,1 0 0,3 0,7 0 2,4 0,8 0 0,4 0,3 0,7 0,8 0 0,2 3,6 0,9 0 0,1 0,9 1,0 0,3 0,3 0,4 0,8 0,2 0,5 0 1,8 2,3 1,1 0,3 0,6 1,8 0,3 0,4 0 0,2 0 2,1 0,8 0,3 0,7 1,2 0 0,5 ►ELEZIONI / TUTTE LE PREFERENZE – provincia di Campobasso Candidato di FC_ Luogo e data di nascita Preferenze DI DONATO FELICE NAPOLI, 19 Giugno 1957 1.056 BONOMOLO FRANCESCO LARINO CB, 02 Settembre 1973 237 ZUCARO MARIA LINA PETACCIATO CB, 15 Aprile 1960 140 COLANGELO SERENA CAMPOBASSO, 16 Luglio 1991 117 MASTRONARDI FEDERICO AGNONE IS, 26 Ottobre 1955 115 DI MARIA DOMENICO RUSSELSHEIM (GERMANIA), 12 Ottobre 1969 20 IACOBUCCI LIBERO CAMPOBASSO, 29 Novembre 1970 17 SANTILLO LUCA ISERNIA, 26 Marzo 1974 5 IOFFREDI SORRIDE DETTO GIANNI SAN GIOVANNI IN GALDO CB, 28 Ottobre 1947 2 LO MELE ANGELO FOGGIA, 07 Maggio 1972 - ANNUNZIATA GIUSEPPE ISERNIA, 07 Marzo 1976 - LAMBIASE ALBERTO CAVA DE' TIRRENI SA, 10 Agosto 1972 - DE LELLIS ANTONIO CALABOZO VENEZUELA, 28 Dicembre 1963 248 REALE GIUSEPPE CAMPOBASSO, 20 Giugno 1989 116 POCE GIOVANNI RICCIA CB, 18 Novembre 1952 103 ASLAN HIKMET GOKCEPINAR TURCHIA, 20 Maggio 1972 90 FARINA DOMENICO DETTO MIMMO CAMPOBASSO, 25 Maggio 1972 78 NATILLI MARILENA CAMPOBASSO, 06 Luglio 1965 72 LANZA GIOVANNA RIPABOTTONI CB, 21 Agosto 1963 70 STELLATO CANDIDA ANNA TERMOLI CB, 17 Luglio 1982 68 DI PAOLO ANDREA AGNONE IS, 03 Marzo 1975 55 IZZO EMILIO CAMPOBASSO, 17 Febbraio 1954 20 IZZO LUCIO CAMPOBASSO, 01 Aprile 1947 7 LIMONINO ANTONIO CAMPOBASSO, 21 Marzo 1980 391 RISPOLI DOMENICO PORTOCANNONE CB, 01 Agosto 1955 314 VITIELLO ANDREA LARINO CB, 26 Aprile 1951 217 PIACENTINO GIOVANNI MARIA CAMPOBASSO, 08 Dicembre 1949 68 FACCIOLLA VITTORINO TERMOLI CB, 21 Luglio 1970 3.711 CAMPOPIANO ANNIBALE, ORESTE CAMPOBASSO, 09 Dicembre 1955 1.533 PETRAROIA FRANCESCO CERCEMAGGIORE CB, 27 Settembre 1962 1.396 OCCHIONERO ANTONIO CAMPOMARINO CB, 13 Giugno 1952 1.354 BERARDO ADELMO DURONIA CB, 19 Settembre 1955 646 COLALILLO MARIO BOJANO CB, 26 Gennaio 1967 335 MARRACINO MARIO LUCA PIETRAMELARA CE, 28 Agosto 1970 144 DEL CIOPPO DOMENICO CAMPOBASSO, 16 Febbraio 1966 35 MINIELLO NICOLA RIPALIMOSANI CB, 16 Febbraio 1946 24 AMORE CHRISTIAN CAMPOBASSO, 08 Luglio 1984 22 DI PIETRO ROSSANA LARINO CB, 24 Aprile 1972 18 BOIANELLI VINCENZO CASSINO FR, 16 Aprile 1975 - MONACO FILIPPO CAPRACOTTA IS, 03 Luglio 1960 1.194 DURANTE MICHELE CAMPOBASSO, 03 Maggio 1964 1.128 DE GREGORIO GIUSEPPE DETTO PINO FOSSA AQ, 20 Luglio 1954 677 DI VICO SERGIO CAMPOBASSO, 12 Gennaio 1951 630 CORDONE MARIO CAMPOBASSO, 29 Novembre 1975 440 PUNTILLO ALFREDO LARINO CB, 21 Marzo 1954 418 PERRELLA ERMANNO BOJANO CB, 02 Gennaio 1954 228 DI LEMBO GIOVANNI CAMPOBASSO, 11 Marzo 1962 213 SPINA RODOLFO CAMPOBASSO, 04 Giugno 1985 194 MARRAFFINO NICOLA TERMOLI CB, 24 Aprile 1981 148 MUSACCHIO CARLO TERMOLI CB, 13 Settembre 1983 69 VINCENZI COLOMBO DETTO BOBO RIMINI, 05 Marzo 1951 34 PETRAROIA MICHELE CAMPOBASSO, 24 Dicembre 1962 3.387 DI NUNZIO DOMENICO ROCCAVIVARA CB, 08 Febbraio 1956 1.042 MARCANTONIO PASQUALE GUGLIONESI CB, 23 Ottobre 1967 1.008 CASOLINO ANDREA TERMOLI CB, 28 Febbraio 1978 943 CARRIERO COSTANZA ROMA, 10 Novembre 1964 875 SANTELLA PAOLO ANTONIO JELSI CB, 09 Giugno 1952 716 AUFIERO FIORE PRATOLA SERRA AV, 21 Novembre 1960 570 RIVELLINO MAURIZIO CAMPOBASSO, 16 Ottobre 1966 461 TOMASSONE ANTONIO CAMPOBASSO, 26 Giugno 1982 304 SABELLI STEFANO CAMPOBASSO, 11 Maggio 1956 236 NATALE LIBERATORE ANTONIO ROCCAVIVARA CB, 20 Giugno 1958 167 CERESETTO ALFREDO ANTONIO TORREMAGGIORE FG, 25 Luglio 1981 166 CHIERCHIA GENNARO CAMPOBASSO, 23 Dicembre 1964 2.182 CORALLO PASQUALE NAPOLI, 10 Novembre 1957 1.263 FRATIPIETRO MARIO CAMPOBASSO, 01 Settembre 1953 1.217 DE FELICE ENNIO TERMOLI CB, 05 Ottobre 1960 705 GRIECO GIOVANNI CAMPOBASSO, 01 Gennaio 1965 467 CIARAMELLA LUIGI CAMPOBASSO, 01 Novembre 1946 153 PARENTE FAUSTO SASSINORO BN, 13 Febbraio 1963 127 MOGAVERO NESTORE BENEVENTO, 07 Marzo 1983 120 MARINARO MARIA WOKING GB, 11 Luglio 1965 90 DE RENSIS ROBERTA CAMPOBASSO, 24 Luglio 1966 81 MENNELLA SEVERINO SAN SEVERO FG, 11 Gennaio 1949 67 CIOCCA SALVATORE PETANGE LUSSEMBURGO, 10 Maggio 1964 1.479 PASTORINI MARCELLO LARINO CB, 16 Settembre 1966 970 PERUGINI CARMINE URURI CB, 22 Aprile 1966 906 MASCIA VINCENZO SANTA CROCE DI MAGLIANO CB, 06 Aprile 1957 414 BARONE GERVASO DETTO NINO TERMOLI CB, 11 Giugno 1955 260 D'ILIO FABIO DETTO ARDINI CAMPOBASSO, 18 Aprile 1965 229 CESARIO GIAN PIERO CAMPOBASSO, 15 Settembre 1987 147 POTALIVO ANTONIO TERMOLI CB, 09 Gennaio 1975 133 BIONDI LUIGI ROMA, 06 Novembre 1954 73 DI PAOLO PAOLO CIVITACAMPOMARANO CB, 09 Aprile 1974 51 AUFIERO ARCANGELO LARINO CB, 18 Ottobre 1984 9 DI PIETRO CRISTIANO VASTO CH, 01 Ottobre 1973 2.053 POZZUTO DONATO TUFARA CB, 01 Agosto 1965 895 CARUSO FRANCESCO TERMOLI CB, 29 Settembre 1966 549 VECCHIO ANTONIO LARINO CB, 31 Luglio 1974 382 D'AQUILA GIACOMO VINCHIATURO CB, 23 Settembre 1964 360 SPINA VIRGILIO BOJANO CB, 03 Settembre 1962 322 MITRI LUCA CAMPOBASSO, 27 Settembre 1984 239 DEL CIOPPO VITTORIO BARI, 19 Aprile 1962 216 VINCIFORI RICCARDO BRINDISI, 17 Settembre 1950 165 BAROMETRO MASSIMO NAPOLI, 06 Aprile 1970 57 BEHLULI FATMIR DURAZZO ALBANIA, 01 Ottobre 1960 30 ZARA ANGELOMARIA ROMA, 10 Aprile 1961 23 VENDITTI EMILIO GAMBATESA CB, 30 Maggio 1955 503 ROTUNDO SILVANO PEDACE CS, 10 Dicembre 1950 54 GALUPPO ALESSANDRO TERMOLI CB, 19 Giugno 1973 52 GLAVE VINCENZO VALENTINO TERMOLI CB, 13 Febbraio 1983 39 PUCACCO ITALO CASACALENDA CB, 10 Marzo 1950 34 CERIO FRANCESCA CAMPOBASSO, 04 Ottobre 1994 33 TROTTA MAURIZIO CAMPOBASSO, 14 Agosto 1973 33 SANTONE ROBERTO SALVATORE MILANO, 25 Giugno 1966 17 VELARDO ALESSIO CAMPOBASSO, 25 Marzo 1991 15 DE ROMA EMILIO VENTICANO AV, 29 Aprile 1958 6 FRATANGELO GIUSEPPE CASTELLINO DEL BIFERNO CB, 26 Febbraio 1951 3 FORNI FERNANDO TERMOLI CB, 21 Novembre 1968 - SABUSCO GIUSEPPE MONTELONGO CB, 23 Ottobre 1946 2.784 FERRAZZANO VINCENZO CAMPOMARINO CB, 25 Ottobre 1947 1.328 ANTONACCI BARTOLOMEO GUGLIONESI CB, 09 Maggio 1963 612 MARCHESANI GIANFRANCA SAN PAOLO BRASILE, 08 Gennaio 1960 573 PINTI COSTANZO TERMOLI CB, 15 Ottobre 1960 167 CORVINELLI GIUSEPPE LIMOSANO CB, 05 Maggio 1953 141 PETRACCA SAVERIO GINETTO SAVIO MARSICO NUOVO PZ, 16 Settembre 1960 140 ROMANI GRETA CAMPOBASSO, 10 Giugno 1987 117 STORTO PAOLO CASTELLINO DEL BIFERNO CB, 24 Ottobre 1951 41 PECE VINCENZO CARACAS (VENEZUELA), 09 Novembre 1972 20 RICCI ANTONIO DOMENICO SAN GIULIANO DEL SANNIO CB, 31 Agosto 1956 19 BORGIA ANTONIO PETACCIATO CB, 13 Agosto 1969 2 FEDERICO ANTONIO CAMPOBASSO, 07 Dicembre 1980 2.064 MANZO PATRIZIA PALATA CB, 11 Febbraio 1977 1.218 PRAITANO LUCA CAMPOBASSO, 20 Gennaio 1975 772 LEONE GIUSEPPE RICCARDO TERMOLI CB, 22 Maggio 1974 720 BOCCARDI GIUSEPPE SAN GIOVANNI ROTONDO FG, 21 Settembre 1981 431 DE CHIRICO FABIO CAMPOBASSO, 11 Dicembre 1970 228 INTREVADO MICHELE LARINO CB, 02 Settembre 1975 225 ORTIS FABRIZIO CAMPOBASSO, 05 Ottobre 1971 206 SIMEONE DANILO TERMOLI CB, 04 Febbraio 1985 203 BUSACCA SERGIO LARINO CB, 01 Ottobre 1971 124 IAFANTI FEDERICO CAMPOBASSO, 25 Maggio 1986 112 IOFFREDI DOMENICO DETTO NICO CAMPOBASSO, 08 Luglio 1963 898 MASCIULLI AURELIANO MAFALDA CB, 07 Maggio 1961 711 VITIELLO GIOVANNI LARINO CB, 16 Novembre 1972 282 IOCCA ANGELO TRIVENTO CB, 02 Novembre 1961 169 CARRIERO GIAMPIERO CAMPOMARINO CB, 13 Gennaio 1959 165 SPINA GIUSEPPE BOJANO CB, 11 Luglio 1954 65 DE MARCO ANTONIO CAMPOLIETO CB, 29 Giugno 1938 37 TESTA GUIDO CAMPOBASSO, 08 Febbraio 1969 30 RICCIARDI LORENZO CAMPOBASSO, 25 Ottobre 1987 25 FERRI SARA ISERNIA, 09 Settembre 1981 20 RAZZANTE DANIELE BASILEA SVIZZERA, 28 Dicembre 1962 8 CEFARATTI GIANLUCA CAMPOBASSO, 21 Luglio 1967 1.486 MAGGIANI STEFANO CAMPOBASSO, 07 Febbraio 1974 863 SANSONE GIULIO ERCOLANO NA, 16 Luglio 1975 337 MARINUCCI PALERMO GIORGIO LARINO CB, 08 Novembre 1980 219 SAAVEDRA PERROTTA PILAR ROMA, 29 Ottobre 1975 195 IORIO DARIO CAMPOBASSO, 03 Marzo 1984 177 ALTAVISTA ALESSANDRO CAMPOBASSO, 08 Agosto 1978 169 D'AVERSA ANGELA BOJANO CB, 20 Aprile 1970 151 FLOCCO ANTONELLO TERMOLI CB, 09 Dicembre 1976 122 DEL CIOPPO MAURO VINCHIATURO CB, 17 Marzo 1961 110 ROCCO EMILIANO MILANO, 12 Maggio 1968 90 GIORGETTA ROCCO TERMOLI CB, 15 Settembre 1980 40 FUSCO PERRELLA ANGIOLINA RICCIA CB, 10 Novembre 1942 4.052 CAVALIERE NICOLA CAMPOBASSO, 28 Gennaio 1964 2.361 MONTANO ALBERTO MADDALONI CE, 14 Marzo 1959 788 PERRETTA ENRICO MIGNANO MONTE LUNGO CE, 19 Gennaio 1958 732 NIRO MARIA MICHELA DETTA MARILINA CAMPOBASSO, 18 Agosto 1962 671 FLORIO ALBERTO NAPOLI, 20 Febbraio 1963 558 MANES GRAVINA COSTANTINO CAMPOBASSO, 25 Febbraio 1958 525 DI BERNARDO PAOLA MARILENA CHIEUTI FG, 25 Gennaio 1961 388 OCCHIONERO MARIA TERESA TERMOLI CB, 18 Maggio 1968 167 MARIANO PAOLO VASTO CH, 28 Ottobre 1989 166 IALONARDI DONATA MARIA CONCETTA TUFARA CB, 29 Novembre 1960 139 BATTISTA GABRIELLA CAMPOBASSO, 22 Dicembre 1980 127 NIRO VINCENZO BARANELLO CB, 30 Novembre 1960 1.726 LATTANZIO NUNZIATA DETTA NUNZIA LOCOROTONDO BA, 06 Settembre 1965 673 PETRECCA MICHELE NICOLA DETTO LILLINO SAN SEVERO FG, 03 Marzo 1951 511 DI LENA FRANCESCO CAMPOMARINO CB, 04 Ottobre 1967 456 TOSTO FAUSTO COLLETORTO CB, 17 Febbraio 1962 453 CAMAIONI ADAMO NICOLA GUGLIONESI CB, 18 Ottobre 1946 450 MELILLO VINCENZO SALVATORE DURAZZANO BN, 03 Maggio 1951 367 PIETRARCA ANTONIO CAMPOBASSO, 26 Dicembre 1979 338 MESSERE MARIO TORELLA DEL SANNIO CB, 29 Agosto 1975 63 AURISANO CARMINE CAMPOBASSO, 20 Marzo 1949 47 PETTA ARCANGELO CAMPOBASSO, 14 Aprile 1970 7 SASSANO FRANCO CAMPOBASSO, 08 Dicembre 1967 3 MICONE SALVATORE CAMPOBASSO, 13 Agosto 1973 1.742 D'AIMMO ANTONIO TERMOLI CB, 18 Agosto 1958 1.693 MOLINARO ANTONINO TRIVENTO CB, 14 Giugno 1954 1.262 MANOCCHIO BRUNO BARANELLO CB, 03 Marzo 1953 339 MARINELLI GENNARO PESCARA, 13 Ottobre 1966 156 SPINA ARMANDO MARTINO CAMPODIPIETRA CB, 25 Giugno 1944 83 GIANNANGELO FORTUNATO MONTECILFONE CB, 19 Ottobre 1947 79 ORIENTE SABRINA CAMPOBASSO, 02 Gennaio 1972 38 DI PALO GIUSEPPE ACERRA NA, 21 Aprile 1989 34 MINICUCCI VILMA LUCITO CB, 18 Dicembre 1948 29 FIERAMOSCA MARIA DETTA MYRIAM CAMPOBASSO, 23 Febbraio 1966 28 ROMAGNUOLO NICOLA EUGENIO DETTO NICO CASACALENDA CB, 09 Ottobre 1958 2.031 ROCCHIA NICOLA SEBASTIANO PIO SAN GIOVANNI ROTONDO FG, 26 Giugno 1961 1.037 DI BARTOLOMEO MICHELE CAMPOBASSO, 11 Agosto 1972 847 COLALILLO GIAN LUCA BOJANO CB, 06 Settembre 1973 426 D'ADDARIO DOMENICO CAMPOBASSO, 19 Giugno 1985 249 RAUSO SALVATORE CAMPOBASSO, 09 Maggio 1970 75 CRISTOFANO ADDOLORATA CAMPOBASSO, 16 Febbraio 1978 56 POLIGNONE ANGELO TERMOLI CB, 15 Ottobre 1990 23 CEGLIA MAURO SAN MARTINO IN PENSILIS CB, 24 Febbraio 1963 4 CELESTE PASQUALE LARINO CB, 24 Settembre 1989 3 MONTANO MARGHERITA TERMOLI CB, 23 Dicembre 1977 1 DI LISA DOMENICO ROCCAVIVARA CB, 17 Giugno 1955 456 MIOZZA PAOLO CAMPOBASSO, 11 Giugno 1963 170 LESO LUIGI VITERBO, 25 Marzo 1975 83 MOFFA ALBERTO CAMPOBASSO, 13 Ottobre 1966 80 DI RITA GIANLUCA CAMPOBASSO, 29 Ottobre 1981 59 LECCESE PIERO CAMPOBASSO, 15 Ottobre 1969 53 SIMONETTI NICOLA VERONA, 18 Settembre 1965 23 COTUGNO IVANO CAMPOBASSO, 15 Marzo 1972 21 MARONCELLI NICOLETTA CAMPOBASSO, 03 Gennaio 1985 10 ►ELEZIONI / TUTTE LE PREFERENZE – provincia di Isernia di FC_ MARTINO GIOVANNI CERRO AL VOLTURNO, 16 Marzo 1949 702 MANCONE CARMELA DETTA CARMEN CASSINO, 10 Maggio 1972 325 LANCINI RICCARDO MONTAQUILA, 01 Agosto 1965 217 MESSERE MARIO TORELLA DEL SANNIO, 29 Agosto 1975 100 FERRI SARA ISERNIA, 09 Settembre 1981 715 ACETO ALESSANDRO NAPOLI, 03 Febbraio 1963 241 RAZZANTE DANIELE BASILEA (SVIZZERA), 28 Dicembre 1962 189 LALLI NICOLA ISERNIA, 30 Gennaio 1967 45 MAZZOCCO ENNIO BOJANO, 02 Febbraio 1959 490 CAPALDI PAOLO ISERNIA, 31 Dicembre 1985 150 VERDILE PIETROLUIS ISERNIA, 17 Giugno 1988 121 DE BENEDICTIS GABRIELE ISERNIA, 10 Marzo 1991 71 D'ACHILLE MARIA TERESA ISERNIA, 03 Novembre 1957 490 CASTALDI DANIELE ISERNIA, 19 Novembre 1985 118 PETRECONE QUIRINO BOJANO, 17 Luglio 1974 58 CRISTINA GIORGIO OMEGNA, 02 Maggio 1936 13 CARANCI CELESTINO DETTO CELESTE ISERNIA, 07 Gennaio 1960 125 IZZO EMILIO CAMPOBASSO, 17 Febbraio 1954 87 DI VICO GIOVANNI ISERNIA, 30 Luglio 1959 78 PADULA BAMBINA DETTA GIOVANNA ISERNIA, 04 Ottobre 1988 11 SCUNCIO ANTONIO ISERNIA, 02 Agosto 1951 845 CALENDA FILOMENA TORINO, 08 Aprile 1963 587 GIANCOLA LEONELLO DETTO LELLO CASTELPETROSO, 23 Settembre 1961 461 TESONE GIOVANNI PIETRABBONDANTE, 19 Dicembre 1956 276 DE MATTIA PASQUALINO AGNONE, 15 Novembre 1972 471 FARDONE CAMILLO MACCHIA D'ISERNIA, 25 Settembre 1948 356 IZZI ANTONIO ROCCHETTA A VOLTURNO, 06 Giugno 1939 224 D'AGOSTINO LUCIANO MERCATO SAN SEVERINO, 03 Febbraio 1958 182 SASSI PIERO DETTO BOB OPPURE BOBO ISERNIA, 29 Giugno 1967 1.823 MANCINI ANGELA NANELLA MONTERODUNI, 24 Febbraio 1959 455 MEO UMBERTO FROSOLONE, 22 Gennaio 1966 128 ROSSI SILVIO ISERNIA, 06 Ottobre 1988 102 GRECO ANDREA AGNONE, 08 Luglio 1985 894 MONACO VITTORIO CAMPOBASSO, 17 Giugno 1968 471 ZULLO ANTONIO VENAFRO, 18 Maggio 1952 307 ROSSI GIOVANNI CERRO AL VOLTURNO, 17 Dicembre 1966 131 COTUGNO VINCENZO VENAFRO, 08 Febbraio 1949 4.047 TEDESCHI ANTONIO VENAFRO, 23 Giugno 1981 1.464 DI SILVESTRO GINO ROCCHETTA A VOLTURNO, 15 Aprile 1955 583 ARMENTI ANGELO CASTELPETROSO, 29 Aprile 1947 351 IZZI DOMENICO DETTO MIMMO SCAPOLI, 12 Ottobre 1955 1.563 DI LUCENTE FLORINDO SANT'ANGELO DEL PESCO, 08 Maggio 1965 1.128 MARTONE ANTONIO DETTO TONINO SESTO CAMPANO, 06 Maggio 1957 317 GIACCA GOFFREDO COLLI A VOLTURNO, 08 Novembre 1949 216 AMICARELLI GABRIELE AGNONE, 10 Giugno 1958 376 VERRECCHIA ALBERTO FILIGNANO, 08 Dicembre 1944 269 ANTENUCCI CAMILLO ISERNIA, 18 Aprile 1949 205 CENTRACCHIO MAURO ROCCHETTA A VOLTURNO, 15 Gennaio 1954 15 TEDESCHI COSMO ISERNIA, 06 Novembre 1964 1.586 SORBO ANTONIO VENAFRO, 19 Luglio 1964 1.517 ROSSI FRANCESCO VENAFRO, 19 Settembre 1942 1.093 MANCINI ANTONINO ISERNIA, 13 Agosto 1975 322 SAMMARTINO LUCIA CAMPOBASSO, 08 Dicembre 1966 36 CIOCCA SALVATORE PETANGE (LUSSEMBURGO), 10 Maggio 1964 32 CESARIO GIAN PIERO CAMPOBASSO, 15 Settembre 1987 17 TESTA MICHELE CAMPOBASSO, 27 Aprile 1987 2 CAROSELLA UMBERTO AGNONE, 31 Maggio 1949 200 PINELLI SEBASTIANO ISERNIA, 24 Settembre 1967 146 SCACCIAVILLANI FABIO CAMPOBASSO, 21 Ottobre 1961 107 MONCHARMONT BRUNO NAPOLI, 22 Luglio 1952 54 SCARABEO MASSIMILIANO VENAFRO, 01 Luglio 1967 2.768 VENEZIALE CARLO NAPOLI, 19 Febbraio 1969 1.461 DI PASCALE FILOMENO VENAFRO, 30 Agosto 1961 1.174 MIDEA AGATA SASSUOLO, 20 Dicembre 1969 245 IL NUOVO CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISE CENTROSINISTRA Paolo di Laura Frattura (presidente) (84.163 voti) Vincenzo Cotugno (Rialzati Molise, 4.047 preferenze) Michele Petraroia (Pd, 3.381 preferenze) Massimiliano Scarabeo (Pd, 2.768 preferenze) Vittorio Facciola (Unione per il Molise, 2.128 preferenze) Cristiano Di Pietro (Italia dei Valori, 2.046 preferenze Salvatore Ciocca (Comunisti Italiani, 1.479 preferenze) Nico Ioffredi (Sel, 898 preferenze) Nunzia Lattanzio (Udeur, 673 preferenze) Francesco Totaro (Pd, listino) Carmelo Parpiglia (Italia dei Valori, listino) Vincenzo Niro (Udeur, listino) CENTRODESTRA Michele Iorio (49.567 voti) Fusco Perrella Angiolina (Pdl, 4.052 preferenze) Nicola Cavaliere (Pdl, 2.341 preferenze) Giuseppe Sabusco (Udc, 2.765 preferenze) Salvatore Micone (Grande Sud, 1.738 preferenze) ALTRI Antonio Federico (Movimento 5 Stelle, 2.057 preferenze) Patrizia Manzo (Movimento 5 Stelle, 1.215 preferenze) Filippo Monaco (Costruire Democrazia, 1.182 preferenze) FO R CHE CA U D I NE Ne w sle t te r – pa gi na 1 2 ►IL PUNTO SULLE ELEZIONI NAZIONALI / LA SPALLATA Ci limitiamo a due piani di analisi del voto politico nazionale, uno attinente l’impianto e l’altro i contenuti. Il primo, il principale, non può non riguardare le regole del gioco: le tanto temute conseguenze del sistema elettorale di Calderoli, il cosiddetto “Porcellum”, spada di Damocle delle ultime tornate elettorali, stavolta si sono verificate appieno, determinando l’ingovernabilità al Senato, a meno di anomale o larghe intese che ripresenterebbero scenari da governo tecnico. E le responsabilità di tale disastro, che avrà pesanti conseguenze anche economiche e di politica internazionale, non sono certo fuori dal Parlamento. Il secondo piano investe le performance. Queste premiano le capacità carismatiche e di lettura del Paese non solo di Beppe Grillo, il vero vincitore di queste elezioni con la “conquista” di un elettore su quattro, ma anche di Silvio Berlusconi. Due prove con molti punti in comune. Entrambi, ad esempio, hanno condotto praticamente da soli la campagna elettorale. Con dinamismo e carisma anche muscolari (soprattutto in rapporto all’età, si pensi alle 77 tappe dello Tsunami tour del 65enne genovese o alla “fisicissima” pulizia della sedia a “Servizio Pubblico” che segnato una significativa tappa del rilancio del Cavaliere 76enne). Con toni radicali e a volte aggressivi. E, va ammesso, con maestria fuori dal comune. Tra i due, però, il comico genovese ha avuto un compito più facile, impersonando il ruolo vincente – del resto non nuovo - di paladino dell’anti-politica in tempi di crisi. Così, se lui ha puntato alla dimensione onirica, comunitaria e collettiva della società (cara soprattutto all’elettorato di sinistra, ma presentata in un impianto di destra che ha garantito la trasversalità dei consensi), il Cavaliere ha viceversa toccato la sfera individuale e gli interessi personali degli italiani manipolando agevolmente un tema per lui non nuovo, quello delle tasse. Con questo peana ha saputo recuperare il proprio elettorato, quello che lo aveva tradito alle ultime amministrative in roccaforti storiche del centrodestra (si pensi a Milano, Como, Monza, Cantù o alla Sicilia), mentre il centrosinistra, che aveva beneficiato di quelle disaffezioni, non è stato in grado di polarizzare nuovi consensi, preferendo una strategia attendista. Insomma, Grillo e Berlusconi si sono paradossalmente integrati, il primo riscattando le istanze sociali pubbliche (ambiente, acqua pubblica, lotta alla Tav, ecc.), il secondo riprendendosi le tematiche economiche che toccano le tasche degli individui, degli imprenditori, delle famiglie. di Pierino Vago_ Non a caso il Cavaliere, vera sorpresa (ma fino ad un certo punto) di queste elezioni, ha fatto il pieno di voti soprattutto nelle zone più produttive - evidente il caso della Lombardia, ma anche quello più clamoroso nella Puglia di Vendola, dove il Pdl ha superato il 30% - intercettando le disperate richieste del tessuto imprenditoriale strozzato tra gabelle, recessione e burocrazia. Tanti hanno rivotato a destra, probabilmente con meno entusiasmo del solito; hanno cioè premiato l’unica offerta in campo capace d’inserire tali temi in agenda. Specie dopo l’esclissi kafkiana di Giannino, che non a caso in Veneto ha ottenuto i migliori risultati (67mila voti, pari al 2,1%). Altri, su questo stesso fronte, hanno premiato Grillo (in particolare nei distretti industriali, il risultato oltre il 30% nelle Marche è indicativo), alfiere delle proposte di abolizione di Equitalia e di non pignorabilità della prima casa. C’è un altro dato che avvicina i due vincitori: l’euroscetticismo. Espresso come rifiuto, tipicamente italiano, della politica del rigore economico. Bocciando nettamente quell’europeismo dai contorni oscuri e algidi personificato da Mario Monti. Ma polverizzando anche “il centro”, vissuto in Italia come una “conditio sine qua non” mentre è stato di fatto spazzato via da elettori quanto mai “estremisti”. Va aggiunto un altro elemento: la fedeltà ideologica fa ormai parte dell’archeologia elettorale dal momento che è la prima volta nella storia della Repubblica che una nuova formazione “trasversale”, il Movimento cinque stelle, conquista un italiano su quattro. Questo vero e proprio tsunami ha determinato le altre sorprese, che hanno interessato tutto il quadro politico. I pesanti flop di Fini e Di Pietro, protagonisti di primo piano della scorsa legislatura. Monti lontano dalle aspirazioni e non determinante al Senato, Casini residuale. La figuraccia di Ingoia, che di fatto ha indebolito la sinistra risultando decisivo in alcune regione conquistate dal centrodestra (come l’Abruzzo o la Calabria). Ma anche l’inaspettato sconforto del Pd derivante dalla non autosufficienza al Senato e da un’instabilità da sconfiggere con un vero e proprio miracolo. Pena burrasche all’orizzonte. FO R CHE CA U D I NE Ne w sle t te r – pa gi na 1 4 NOTIZIE DAL MOLISE ►LUTTI / LA SCOMPARSA DI FLORINDO D’AIMMO di FC_ E’ scomparso lo scorso 11 febbraio a Termoli a 85 anni Florindo D'Aimmo, presidente della Regione Molise dal 1975 al 1982. parlamentare democristiano, sottosegretario per il lavoro e la previdenza sociale nel primo governo di Giuliano Amato (dal 30 giugno 1992 al 27 aprile 1993) e sottosegretario per il bilancio e la programmazione economica nel governo di Carlo Azeglio Ciampi (dal 7 maggio 1993 al 9 maggio 1994). E’ stato eletto per quattro legislature. Con lo scioglimento della Dc, aderì al Partito popolare italiano. Nel corso delle esequie celebrate da don Benito Giorgetta, parroco della chiesa di San Timoteo a Termoli, avvenute a 48 ore esatte da quelle di Gilda, moglie di D’Aimmo, il sacerdote ha definito l’ex sottosegretario “il galantuomo della politica molisana”, avendo parole d’affetto in particolare per Antonio, il figlio del parlamentare. “E’ stato molto bello l’altra sera. Ero nel mio ufficio – ha detto ai fedeli– e sento bussare. Vedo il volto solcato dalle lacrime di Antonio. Pensavo fosse venuto a scambiare qualche parola, ad esprimere un ringraziamento per il funerale che avevamo appena celebrato della mamma. E invece deposita nel mio cuore un’espressione che ho curato e caldeggiato: ‘Don Benito è morto anche papà. Non sapevo dove andare e sono venuto qui’. E’ bello poter accogliere anche la tristezza di un dolore”. ►POZZILLI / NEUROMED, RADIOGRAFIE IN 3D di FC_ Secondo in Italia e fra i primissimin Europa, EOS è il nuovo macchinario di cui si è dotato l’IRCCS Neuromed di Pozzilli (Isernia). Un'apparecchiatura radiologica di nuova concezione, messa a punto dalla Società Aerospaziale francese, che con una quantità minore di raggi rispetto a quella impiegata per una normale radiografia (ben 8 volte meno e fino al 90% in meno rispetto alla Tac) permette di effettuare diagnosi estremamente precise e veloci. Grazie ad un sofisticato software di post processing, EOS può ricostruire lo scheletro intero in 3D, garantendo una valutazione di alta precisione delle curvature della colonna vertebrale, ed uno studio degli aspetti posturali dei pazienti, in particolare di bambini ed anziani, difficilmente valutabili con le tecniche tradizionali. L'apparecchio è collegato ad una cabina all’interno del quale il paziente entra in piedi e rimane in posizione eretta per una manciata di secondi, tempo necessario ad eseguire l’esame. La cabina non viene chiusa, per cui è particolarmente indicata per chi soffre di claustrofobia. I vantaggi ottenuti dall’utilizzo di EOS derivano non solo dalla rapidità della scansione che consente di ottenere esami in posizione eretta (quindi sotto gravità), fondamentale per le valutazioni biomeccanico-funzionali, ma anche dalla dose minima di radiazioni assorbite dal paziente, rispetto alla radiologia convenzionale. Attraverso l’adozione di EOS, dunque, Neuromed compie un nuovo importante passo avanti nel proprio aggiornamento tecnologico per migliorare ulteriormente la qualità dei risultati clinici offerti a chi si affida alle sue cure e per rendere accessibile un importante strumento diagnostico a un numero sempre maggiore di pazienti. Come sostiene il responsabile della Neuroradiologia di Neuromed, Marcello Bartolo: “Questa apparecchiatura è sicuramente utilissima per tutti gli specialisti del settore che si occupano di colonna vertebrale sia dal punto di vista chirurgico che dell’interventistica percutanea mini-invasiva. Eos è un apparecchio rivoluzionario perché permette di studiare e di verificare effettivamente quale sia la problematica in essere, soprattutto per la colonna vertebrale, e di adottare la strategia terapeutica più adatta. La presenza di questo strumento presso l’Istituto Neuromed permetterà a tutti i pazienti del centro e del meridione d’Italia di poter usufruire di un servizio che fino ad oggi era presente solo in Lombardia”. FO R CHE CA U D I NE Ne w sle t te r – pa gi na 1 5 ►CERRO AL VOLTURNO / VISITE AL CASTELLO PANDONE di FC_ Per la XXI Giornata di Primavera promossa dal Fai, Fondo ambiente italiano, che si terranno sabato 23 e domenica 24 marzo in tutta Italia, quest'anno anche Cerro al Volturno (Isernia) con il Castello Pandone, la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta e la Chiesa dei Santissimi Pietro e Paolo è entrato nel circuito permettendo ai visitatori di poter ammirare le sue tre bellezze. Si potrà passare una giornata in compagnia di apprendisti Ciceroni che faranno da guida in questo tour definito “La Rocca delle Querce”. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere all’associazione socio-culturale “Quercus cerri” di Cero al Volturno, cell. 328-6337920, e-mail: [email protected]. ►LARINO / SUCCESSO PER IL CORSO SUL VINO di AN_ Presso l’Istituto tecnico San Pardo di Larino, agrario e per geometri, è in corso di svolgimento un’articolata attività formativa sul vino. Questo il calendario dei prossimi appuntamenti: giovedì 7 marzo 2013 dalle ore 15 alle 18, con l’accompagnatore dott. Sebastiano Di Maria (Istituto Agrario), visita presso la cantina “Di Majo Norante”; giovedì 14 marzo dalle 15 alle 18, con la docente Monica Meini (Università del Molise): “Enoturismo e turismo rurale. Dal buon vino al buon territorio”. Giovedì 21 marzo dalle 15 alle 18, con il docente Pasquale Di Lena (Agronomo, esperto di enogastronomia, scrittore): “Storia della viticoltura e della Tintilia in Molise”. Giovedì 28 marzo dalle 15 alle 18, con il docente Sebastiano Di Maria (Istituto Agrario): “Enografia. Vitigni autoctoni e vini di qualità. Principali regioni vitivinicole italiane ed internazionali. Denominazioni d’origine”. Giovedì 4 aprile dalle 15 alle 18, con il docente Rossano Pazzagli (Università del Molise): “Dalla storia del territorio alle strade del vino: agricoltura e giacimenti enogastronomici”. Giovedì 11 aprile dalle 15 alle 18, con il docente Marco Tagliaferri (medico-chirurgo): “Aspetti nutrizionali e salutistici. Il rapporto vino-alcool ed educazione al consumo consapevole. Uso e abuso di alcool”. Giovedì 18 aprile dalle 15 alle 18, con i docenti Giovanna Vizzarri e avvocato Vincenzo Notarangelo (liberi professionisti): “Principali frodi alimentari sul vino, il sistema di autocontrollo, le certificazioni di qualità e sistemi di rintracciabilità di filiera. Normativa”. Giovedì 24 aprile, 2 e 9 maggio dalle 15 alle 17, con il docente Pasquale Cordigliere (Istituto tecnico “San Pardo” e libero professionista): “Creazione di un’etichetta e del relativo logo. Raccolta del materiale realizzato con cui predisporre l’opuscolo divulgativo e il cd/dvd”. Le date delle lezioni potrebbero subire variazioni in seguito ad eventi straordinari come nevicate o, eventualmente, indisponibilità dell’ultima ora dei docenti. Sarete tempestivamente avvisati e, in tal caso, la lezione verrà recuperata prima possibile. Le degustazioni didattiche e le visite aziendali, per una migliore gestione logistica e organizzativa, sono a numero chiuso. Informazioni: cell. 347 5305828. FO R CHE CA U D I NE Ne w sle t te r – pa gi na 1 6 ►CAPRACOTTA / IMPIANTI CHIUSI PER INSICUREZZA di Gabriele Di Nucci_ Rimane chiusa per motivi di sicurezza la stazione sciistica di Monte Capraro a Capracotta (Isernia). A comunicarlo è la società Molise spa, che si è aggiudicata la gestione degli impianti. La società spiega che “al fine di dirimere ogni incomprensione relativa al mancato funzionamento della stazione”, lo scorso 17 febbraio ha acquisito una perizia redatta da un esperto in materia di sicurezza piste, il quale, dopo un accurato sopralluogo, “ha constatato la mancanza delle condizioni minime di sicurezza della pista, necessarie per l'utilizzo da parte degli utenti. Pertanto Funivie Molise spa, a seguito dei problemi riscontrati e non risolvibili in tempi brevi, trattandosi di interventi strutturali da svolgere in assenza di neve, è nella impossibilità di aprire gli impianti di risalita. Si ribadisce la completa disponibilità perché, di concerto con il Comune di Capracotta, si possano individuare modalità e termini per riportare la stazione sciistica del centro alto molisano in condizioni di sicurezza ed efficienza e ricreare tutte le condizioni necessarie affinchè la prossima stagione 2013-2014 la stazione sciistica di Mante Capraro apra regolarmente”. ►BOJANO / L’AMARA STORIA DEL CREDITORE NOVANTENNE di FC_ “Quando ho cominciato ad incatenarmi avevo 86 anni e due ictus. Nel 2012 ne ho compiuti novanta e ho avuto un altro ictus; in tribunale. La gente continua a camminare sulle strade che ho realizzato, a percorrerle con i mezzi agricoli e con le automobili, assessori e consiglieri regionali, aspiranti consiglieri e aspiranti presidenti, in lungo e largo, senza sosta. Ebbene, quelli che voi giornalisti chiamate “asfalti elettorali” umiliano la mia intelligenza, violentano il mio essere. Sono andato a vederle le “mie strade”. Bitume sparso di recente, che brilla sotto il sole, le cunette ripulite, addirittura opere di contenimento e attraversamenti ad hoc. Mi fa male questa ipocrisia, eppure mi sento orgoglioso di ogni granello di pietrisco, ogni grammo di bitume, ogni manciata di cemento. Perché quelle strade le ho realizzate con i miei soldi, con i miei operai, con i miei mezzi. Però sono di tutti. Tanto che se ci mettessi una bomba finirei sotto processo. Assurdo, vero? Pensate a quanto possa essere lacerante per me. Tutti sanno, ma fanno finta di non sapere”. Sono le dichiarazioni dell’imprenditore Antonio Cappussi, diffuse tramite un comunicato stampa. Accusa la Regione Molise di non avergli pagato 80 chilometri di strade interpoderali da lui realizzate. Per questo motivo si è a lungo incatenato davanti al Consiglio Regionale del Molise. Il presidente di Assotutela, Michel Emi Maritato, aggiunge in una nota: “È vergognoso approfittare del lavoro di un imprenditore e cittadino. Non possono essere tollerati abusi del genere da parte di nessuno, tanto meno da parte di un ente così importante” ►JELSI / VIA FRANCIGENA, APRE PRIMA CASA DEL PELLEGRINO di FC_ Aprirà il prossimo 9 marzo a Jelsi (Campobasso) la prima casa del pellegrino sul tratto molisano della via Francigena. Sarà una sorta di ostello, che fungerà da primo ed ufficiale punto di accoglienza dei turisti che vorranno visitare ed attraversare il tratto molisano della via Francigena. E’ quanto annunciato nel corso della presentazione alla Bit di Milano della via Francigena del Sud. Ad illustrare l’ambizioso progetto sono stati l’architetto bojanese Walter Di Paola e il coordinatore dei Borghi Maurizio Varriano Un interesse all’iniziativa è stato mostrato anche dall’Università di Siena attraverso il professor Dino Angelaccio, originario dell’Alto Molise. Il tour degli ambasciatori della Francigena è stato anche supportato da alcuni prodotti tipici dell’enogastronomia regionale, i caciocavalli di Carovilli e i vini di Larino, che hanno riscosso notevoli apprezzamenti. FO R CHE CA U D I NE Ne w sle t te r – pa gi na 1 7 ►CAMPOBASSO / ALL’EX GIL RASSEGNA DEL FOLK MOLISANO “Dobbiamo assolutamente togliere quella patina non del tutto positiva che c’è a volte intorno al mondo del folklore e rendere omaggio alla cultura e alla tradizione molisana. Vedo il Molise come un bel camino dove arde una fiamma viva al fianco del quale, però, ci sia una penna Usb. Non possiamo rimanere fermi davanti al camino ma dobbiamo far conoscere e promuovere ciò che di prezioso e di peculiare c’è nella nostra terra. Ed è per questo che come Fondazione Molise Cultura siamo a disposizione di tutti coloro che come dice qualcuno sono portatori sani di cultura per dare il nostro supporto e per, nel contempo, professionalizzare le varie manifestazioni per porle in maniera più mirata al grande pubblico». Così il direttore della Fondazione Molise Cultura, Sandro Arco, ha aperto la conferenza stampa di presentazione della prima rassegna del folklore molisano che, con l’organizzazione dei Borghi d’Eccellenza del Molise, dal 2 al 9 marzo sarà di scena nei locali dell’ex Gil a Campobasso. di FC_ “E’ un qualcosa di eccezionale che darà il giusto risalto alle origini della cultura della nostra terra – aggiunge Maurizio Variano, coordinatore dei Borghi d’Eccellenza. “Voglio anticipare solo alcuni aspetti del ricco programma di eventi di quella che ci auguriamo possa diventare negli anni un appuntamento fisso e attraverso il quale promuovere l’intero Molise: il 2 marzo ci sarà un annullo speciale filatelico e saranno distribuite mile cartoline, nostra ospite sarà la Fonderia Pontificia Marinelli di Agnone che porterà alcune campane e alcuni oggetti molto cari alla famiglia Marinelli, il 2 marzo alle 18 si svolgerà un convegno durante il quale Antonio Scasserra farà vedere dal vivo la vestizione di una sposa con abiti d’epoca e successivamente, intorno alle ore 19 inizierà la vera e propria esibizione dei vari gruppi. Grazie alla Fondazione Molise Cultura siamo riusciti a rendere concreto un nostro sogno e ci auguriamo che per il 21 maggio, giornata mondiale del folklore, si possa realizzare un secondo appuntamento che possa avere al centro il folklore molisano. Dobbiamo migliorare la comunicazione, la promozione e la divulgazione delle perle che sono incastonate nello scrigno Molise e il folklore può essere uno di questi fondamentali strumenti di promozione turistica”. I gruppi che parteciperanno alla rassegna: “Moffa” di Riccia; “Schaffetta” di Termoli; “San Giovanni” di Spinete; “I Briganti” di Sant’Elia a Pianisi; “I Guie” di Guglionesi; “La Teglia” di San Polo Matese; “Zig Zaghini” di San Giovanni in Galdo; “Ru Maccature” di Carpinone; la “Compagnia d’arte popolare” di San Giuliano del Sannio; “I Matesini” di Campochiaro. Inoltre, dal 2 al 9 marzo, dalle 10 alle 19, sempre all’ex Gil la mostra e rassegna di costumi e strumenti tradizionali dell’arte molisana, a cura di Margherita Quercia. Foto di Tiziano Primerano FO R CHE CA U D I NE Ne w sle t te r – pa gi na 1 8 ►SOS / CELENTANO DENUNCIA L'ASSALTO EOLICO di Alex Neumann_ Nel brano musicale “Ti fai del male”, diventato la colonna sonora della campagna elettorale grillina, parla del “Molise che stanno uccidendo, bombardato come un gruviera con i fantasmi eolici”… A sorpresa - ma fino ad un certo punto - il guru Adriano Celentano, uno dei pochi che nel mezzo della campagna elettorale tira fuori l'emergenza ambientale, si scaglia contro l'eolico, in particolare citando l'emergenza che i pali stanno determinando nel paesaggio del Molise. "Poi c'è anche il Molise che stanno uccidendo, bombardato come un gruviera con i fantasmi eolici che muovono il vento, se ne va un altro pezzo d'Italia, è la fine dei paesaggi, ma pare che ancora non basterà per distruggerlo del tutto il tanto ambito federalismo altre eliche sulle palle farà girar". Così recita un passaggio iniziale del nuovo brano singolo "Ti fai del male", tirato fuori dal cilindro proprio all'apice della campagna elettorale. La canzone, che nello stile ricalca l'ultima produzione di Celentano dai toni ossessivi e un po' apocalittici, fa riferimento nemmeno troppo oscuro al Movimento cinque stelle di Beppe Grillo (suo amico personale), quando avverte che "un'onda nuova che è partita dal niente e come una valanga sta avanzando come un ciclone per abbattere il marcio della nazione". Il brano inedito, scritto e composto dallo stesso Celentano e pubblicato sul suo blog ilmondodiadriano.it, è caratterizzato dalla minacciosa nenia "Se non voti ti fai del male" e nei suoi sei minuti di durata riassume soprattutto le tematiche ambientaliste tanto care al cantautore (è inclusa anche l'emergenza di Venezia), ma cita anche il femminicidio. E poi c'è anche il Molise che stanno uccidendo bombardato come un gruviera [coro] Se non voti ti fai del male da quei fantasmi eolici che muovono il vento [coro] Se non voti ti fai del male e se ne va un altro pezzo d'Italia è la fine dei paesaggi [coro] Se non voti ti fai del male ma pare che ancora non basterà per distruggerlo del tutto Il tanto ambito federalismo altre eliche sulle pale farà girar [parlato] Certo non si può dire che i tempi non siano confusi e mentre il pastore per salvare il suo gregge scuote la terra degli scandali riemergono purtroppo parole pericolose, parole come... condono tombale. E da qui si intuisce chiaramente che i politici sono lontani anni luce dal capire quali siano davvero i motivi di questa crisi. Eppure ci camminano sopra. L'Italia è ormai ridotta ad una lastra di cemento, pari ad una coltre funebre sulla quale si annidano le pericolose polveri sottili della corruzione. E quindi cosa facciamo? Non c'è altro mezzo per risolvere la crisi, dobbiamo cancellare tutto ciò che ci rattrista, stracciare il brutto dell'Italia come si straccerebbe una lettera scritta da uomini bugiardi e piena di errori, ma soprattutto piena di inganni. Quindi non ci rimane che riscrivere la storia del nostro Paese e rifarlo da capo, cioè ricostruirlo da capo, ricostruirlo fisicamente... da capo. [cantato] Se non voti non cambia niente Se non voti ritornano ancora [coro] Se non voti ti fai del male Più male di così ci stanno rubando il mondo TESTO DI “TI FAI DEL MALE” Se non voti ti fai del male Se non voti ti fai del male Eh mi vuoi dire per quale partito io dovrei votare [coro] Se non voti ti fai del male Loro promettono solo bugie [coro] Se non voti ti fai del male E ormai la politica è come lo sport facciamo il tifo per chi ci tradisce [coro] Se non voti ti fai del male Non più male di quei governi che abbandonano le donne. Sono più di cento in un anno le donne che muoiono assassinate [coro] Se non voti ti fai del male Da quei mariti e padri pazzi di gelosia [coro] Se non voti ti fai del male Merde senza un filo di dignità [coro] Se non voti ti fai del male Però si dice in giro che fra i partiti c'è c'è un'onda nuova che è partita dal niente e come una valanga sta avanzando come un ciclone per abbattere il marcio della nazione [coro] Se non voti ti fai del male Eee fino a quando il Comune di Venezia non fermerà quei mostri che galleggiano giganteschi orribili navi che sembrano palazzi che devastano la laguna Ma i politici non si accorgono che quando la bellezza morirà loro saranno i primi a sprofondare [coro] Se non voti ti fai del male. La canzone si può ascoltare nel sito ufficiale di Adriano Celentano: www.youtube.com/watch?v=X8UE8uWhOmQ FO R CHE CA U D I NE Ne w sle t te r – pa gi na 1 9 EDITORIA IN MOLISE ►LIBRI / A SINISTRA DELLA QUESTIONE MERIDIONALE di Tony Palladino_ Antonio Grano, 74 anni, intellettuale calabrese di Cosenza ma residente da anni in Molise, laureato in Scienze sociali, sforna con continuità interessanti libri i cui titoli sono reperibili nel suo sito internet (www.antoniograno.it). L’ultimo, in ordine di tempo, è questo “A sinistra della questione meridionale” pubblicato con ilmiolibro.it (Gruppo Editoriale L'Espresso). Grano tratta gli sbocchi imperialistico-colonialistici del capitalismo nell’Europa del XIX secolo, analizzando poi il pensiero della sinistra estrema e moderata sulla guerra di annessione del Regno delle Due Sicilie al Piemonte negli scritti di Karl Marx, Friedrich Engels, Mikhail Bakunin, Pierre Joseph Proudhon, Giustino Fortunato, Gaetano Salvemini, Antonio Gramsci, Amadeo Bordiga, Guido Dorso, Nicola Zitara. Quindi affronta le trame oscure delle grandi potenze europee e il ruolo determinante di Napoleone III, grande manipolatore di Cavour e di Vittorio Emanuele II e le responsabilità della borghesia agraria meridionale. Infine si sofferma sulla denuncia della vecchia sinistra rivoluzionaria e sul negazionismo della moderna sinistra liberal-riformista, sulla piaga del trasformismo e la trappola dell’assistenzialismo e sul destino del Sud nell’era della globalizzazione e del capitalismo finanziario mondiale. Grano ha pubblicato, in ordine cronologico: - Le Parole sono pietre! 1350 citazioni di uomini illustri e non sulla guerra di annessione del Regno delle Due Sicilie al Piemonte. Edizioni ilmiolibro.it, Roma 2011 - Pietà per i vinti! L’unità d’Italia e la verità negata. 30 settembre-20 ottobre 1860, la guerra civile in Molise. A Isernia una fra le pagine più sanguinose del Risorgimento. L’enigma delle “teste mozzate” e il primo maxiprocesso della storia d’Italia. Edizioni ilmiolibro.it, Roma 2011 - ‘O surdato‘nnammurato. Studio sociologico su 190 brani della Canzone Classica Napoletana (1880-1945) dedicati al tema della guerra. Edizioni Autori Riuniti - Io, brigante calabrese. Memorie di un internato nel lager piemontese di Fenestrelle. Edizioni ilmiolibro.it, Roma 2009 - La Chiamarono unità d'Italia (L’altra verità, la verità negata sul cosiddetto Risorgimento. La Storia scritta dalla parte dei perdenti. Edizioni ilmiolibro.it, Roma 2009 - Goodbye, Marx! Edizioni ilmiolibro.it, Roma 2009 - Santa Barbara. Come un non credente legge la storia di una fanciulla vissuta nel III Secolo d. C., che per non rinnegare il suo Dio, giunge fino alle estreme conseguenze del martirio. Edizioni ilmiolibro.it, Roma 2009 - Dies Irae! Edizioni Il mio libro, Roma 2009 - Live Earth Edizioni Il mio libro, Roma 2009 - Celestino V cittadino del mondo. Edizioni Il mio libro, Roma 2009 - Partono 'e bastimente, Edizioni Il mio libro, Roma 2009 - L’ultima profezia di Celestino, Edizioni Il mio libro, Roma 2009 - Esorcismo Studio su 54 casi di presunta possessione diabolica, Edizioni Progetto Cultura, Roma 2008 - Malafemmena Donne perfide nella canzone classica napoletana, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2008 - L'Esorcista I testimoni di Satana tra nevrosi ossessiva e delirio di onnipotenza, Edizioni Fabio Croce, Roma 2007 - Satana, chi era costui? Identikit del Principe di questo mondo. Edizioni C.E.A.R., Isernia, 2006 - Ladislao d’Angiò-Durazzo (il guerriero napoletano).Edizioni C.E.A.R., Isernia, 2005 - Trattato di sociologia della Canzone Classica Napoletana, Palladino Editore, Campobasso, 2005 - Un uomo, la sua terra (Mimmo Pellegrino e il suo Molise) Graus Editore, Napoli 2003 Macchia d’Isernia (usi, costumi, tradizioni e storia di una piccola comunità molisana) Edizioni Luca Torre, Napoli 2002 - Il Papa santo (Celestino V-San Pietro a Maiella), Edizioni Tullio Pironti, Napoli 2002 - Santa Barbara (il mito, la leggenda, la storia, la passione, la morte), Edizioni Marotta & Cafiero, Napoli 2000 - La leggenda del chiodo assassino (tutte le verità sulla morte di Celestino V), Edizioni Tommaso Marotta, Napoli, 1998 - I castelli di Pietro (tutte le verità sulle origini di Pietro da Morrone che fu Papa Celestino V), Edizioni ENNE, Campobasso, 1996 FO R CHE CA U D I NE Ne w sle t te r – pa gi na 2 0 ►LIBRI / LA STIRPE DI CAINO di Antonella Cifelli_ Michele Gianfagna è nato a Campobasso nel 1935 in una fattoria del Molise, dove ha passato la sua adolescenza assimilando il mondo rurale e venendo a conoscenza della faticosa vita dei campi. Ha effettuato studi tecnici nell’Istituto Montani di Fermo senza tralasciare la passione per la lettura e lo studio dei classici. Dopo il diploma ha svolto mansioni squisitamente tecniche nelle Ferrovie delle Stato dal 1956 fino all’inizio del 1963. La sua prima sede di lavoro è stata Torino, poi è stato trasferito a Roma, dove vive dal 1959 con la sua famiglia. Nel 1963 ha lasciato la conduzione dei treni per passare ai servizi amministrativi. In tale settore, per motivi di lavoro e di studio, ha girato l’intera Penisola. Ha svolto mansioni di gestione dei magazzini scorte delle Officine dei Depositi Locomotive, poi all’Ufficio Centrale del DLF con responsabilità nella direzione dei servizi di contabilità, facendo parte della Commissione per l’elaborazione e l’emanazione delle norme contabili e fiscali per le Sezioni DLF (Enti non commerciali, annessi alle FS) con incarico, inoltre, di coordinamento della stessa Commissione. Tali norme sono state emanate con decreto interministeriale e lui ne ha curato l’iter procedurale fra il ministero delle Finanze e dei Trasporti. Ha poi fatto parte del gruppo di studio per l’elaborazione delle norme per il controllo della gestione delle Ferrovie, collaborando con società di consulenza quali Pitt & Marwick e Matrix. In tale progetto è stato responsabile del coordinamento dei lavori di ricerca ed elaborazione dei dati dell’area centro-nord della rete ferroviaria. Ha anche svolto attività di docenza nei corsi interni di “cultura d’impresa” per i funzionari delle FS. Dal 1990, in pensione, senza abbandonare la sua preparazione tecnica, contabile e fiscale, ha messo in pratica le doti di comunicazione e di analisi sociale intraprendendo l’attività teatrale. Ha scritto commedie brillanti, poi pubblicate con il titolo “Le facce del potere” ed ha costituito la Compagnia del teatro amatoriale “Gli argonauti” con la quale ha messo in scena molti lavori, riscuotendo lusinghieri consensi di pubblico e di critica. È autore di una raccolta di poesie dal titolo “Ci vuole così poco…” e di testi di narrativa quali: “La stirpe di Caino” sulla sfiducia verso il prossimo e le istituzioni; “Gente del Molise” sull’amnesia e la recisione delle radici; “I cinque dell’Orsa maggiore” sulla solitudine e l’isolamento; “Racconti in treno” sulla goliardia e l’evasione dalla realtà; “La capra di Giuda” sull’amicizia; “Il mistero della botte di ferro” sul tradimento, nonché della raccolta di commedie brillanti “Le facce del potere”. Di tali testi, alcuni sono stati già pubblicati, mentre gli altri sono in via di pubblicazione ed usciranno a breve. Tutti i lavori di un autore rispecchiano il proprio modo di pensare, oppure, il particolare momento che egli sta attraversando, come nel caso del libro “La stirpe di Caino”. Tale testo è stato scritto proprio in un particolare momento della vita di Gianfagna, quando “una tegola gli è caduta sul capo”, come suole dire, anzi “non una sola tegola, ma un tetto intero”. Quando credeva che la sua vecchiaia potesse essere serena e di ausilio agli altri, mentre ha scoperto che così non poteva essere; allora ha dovuto intraprendere un percorso di sofferenza che gli ha fatto passare notti insonni, durante le quali ha avuto modo di riflettere su tante cose. Ha scoperto, in particolare, che non serve affannarsi tanto per cose inutili, come la ricchezza ed il potere; varrebbe la pena impegnarsi per la ricerca e la realizzazione di una vita di qualità, ma questa viene ignorata e ci si affanna a mettere in atto l’egoismo e la cattiveria. Da tale riflessone scaturisce la perdita della fiducia nel prossimo, nelle istituzioni civili e in quelle religiose. Ma poi ci si rende conto che non vi è soluzione al problema e sorge il dubbio che reagire alla violenza non è giustizia bensì giustizialismo; tuttavia non si può nemmeno porgere supinamente l’altra guancia ed accettare il sopruso del prossimo. Il libro, dopo una prima parte di riflessioni, con i tre racconti mette in evidenza la cattiveria degli uomini, dove tale malvagità viene combattuta con altrettanta cattiveria, ma la vittoria non appaga i giustizieri, anzi li deprime, creando in loro uno stato di disagio. L’autore spiega: “Leggere un libro è come affacciarsi ad una finestra per prendere una boccata d’aria. Se poi, oltre a prendere la boccata d’aria, vedi anche cose nuove, ciò dipende dal libro, ma soprattutto da chi lo legge”. Una delle più importanti associazioni regionali a Roma. Da 25 anni al servizio della cultura molisana. “Forche Caudine”: dinamismo, credibilità, passione. www.forchecaudine.it – [email protected] FO R CHE CA U D I NE Ne w sle t te r – pa gi na 2 1 ►LIBRI / LA TERMOLI DI OSCAR DE LENA Oscar De Lena di Maria Di Saverio_ "Tèrmele cóme jeve ‘na vóte" è il titolo di un bel libro di Oscar De Lena, che raccoglie 150 splendide fotografie con brevi descrizioni storiche della Termoli dei primi del secolo scorso. “In quest'epoca in cui si legge poco perché bombardati dai mass media che ci propinano solo immagini, ho pensato bene di realizzare questo libro per mostrare, in modo particolare ai giovani, come si presentava Termoli agli inizi del secolo scorso quando la cementificazione era ancor al di là da venire – spiega l’autore. De Lena è nato a San Giacomo degli Schiavoni (Campobasso) nel 1944 e la sua famiglia si trasferì a Termoli nel 1951. Perito elettronico diplomato a Fermo nel 1963, dopo una breve esperienza come insegnante di elettronica presso l’Istituto Nautico di Termoli, ha svolto la sua vita lavorativa per due anni presso il Laboratorio Ricerche della Veglia Borletti di Milano (strumentazione per auto) e poi per 38 anni presso il dipartimento di ricerca e sviluppo, di cui è stato il fondatore, nello stabilimento della Società Italiana Vetro di San Salvo (Chieti) acquistata nel 1994 dalla multinazionale inglese Pilkington e successivamente passata alla giapponese NSG (Nippon Sheet Glass). Nell’ambito della ricerca è stato il responsabile del Laboratorio Sviluppo Prototipi. Ha al suo attivo oltre venti brevetti e, per motivi di lavoro, ha girato quasi tutto il mondo. Oltre alla sua attività di ricercatore, sempre per conto della ex società SIV, ha progettato e partecipato alla realizzazione di una serie di strutture artistiche in vetro tra le quali: due scenografie di spettacoli televisivi, andati in mondo visione, su idea dell’architetto Paolo Portoghesi svoltisi a Pisa (“La notte delle divine”, 1987) e a Mantova (“Festa grande a Mantova alla corte dei Gonzaga”, 1988) presentati dall’attrice Alessandra Martinez e con artisti quali: Carla Fracci, Luciana Savignano, Elisabetta Terabust, Cristina Hojos, Ann Reinkin, Alessandra Ferri, Nina Semizorova, Dominique Khalfouni, Zizi Jeanmaire, i Momix, una struttura in vetro per la Biennale di Venezia (1988), una macchina tutto vetro a Hollywood (1989) utilizzata per girare un serial televisivo, la teca di protezione delle reliquie di San Tommaso ad Ortona (1984-86), del Papa Celestino V all’Aquila (1988) e tantissime altre teche e vetrature speciali per la protezione di musei e aree archeologiche in tutta Italia. In collaborazione con l’Università dell’Aquila, facoltà di Ingegneria, ha realizzato una delle prime macchine in Italia alimentata con celle fotovoltaiche (1989-90). Dopo il suo primo libro “Termoli dal periodo arcaico ai giorni nostri” pubblicato a dicembre 2007, e dopo “San Giacomo degli Schiavoni, date, avvenimenti e personaggi che hanno fatto la storia di San Giacomo” pubblicato a marzo 2012, è arrivato in libreria questo terzo lavoro sulla Termoli del passato. “Anziché descrivere con parole o espressioni forbite la storia di Termoli, la descriveo fotograficamente, mostrando oltre centocinquanta vecchie foto della nostra città così come si presentava circa cento anni fa – racconta l’autore. “Tutto questo è stato possibile grazie al mio caro amico Carlo Cappella, con il quale ho condiviso tante giornate a parlare della storia, degli avvenimenti e dei personaggi che hanno contribuito a rendere bella questa città. Carlo, scomparso il 31 marzo 2009, mi mise a disposizione il suo vasto e dettagliato archivio fotografico dal quale ho potuto attingere buona parte delle foto riportate in questo libro. Ed è a lui che dedico questo mio terzo libro perché sono certo che da lassù lui sarà felice che tutto il suo lavoro di decine di anni di raccolta foto e documenti storici sia fruibile oggi per tutti quelli che amano Termoli. Un ulteriore ringraziamento va anche all’amico Basso Barone, anche lui appassionato collezionista delle vecchie immagini di Termoli. E mi piace concludere la presentazione di questo libro con questa frase di Cesare Pavese che recita: “ ..un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei, resta ad aspettarti”. Oscar, esempio di dinamismo, è sposato con Egilda ed ha due figli maschi: Federico e Gianluca che gli hanno regalato, ad oggi, cinque nipotini. Attualmente è in pensione e occupa il suo tempo libero gestendo alcuni siti Internet tra i quali quello del suo paese natio di San Giacomo, giunto al settimo anno con oltre 350mila lettori e che fino ad oggi è servito per far ricongiungere i tanti emigranti che ormai avevano perso tutti i riferimenti con i loro parenti e il loro paese natio. Cura inoltre il sito dell’Archeoclub di Termoli, quello degli ex dipendenti della Società Italiana Vetro e un sito per Suor Elvira Tutolo, seguito in Africa Centrale dove la suora esercita la sua missione umanitaria. Il poco tempo libero che gli resta lo passa leggendo libri di storia ed archeologia. Per conto dell’Archeoclub di Termoli, di cui fa parte del direttivo, accompagna spesso i turisti nella visita al Borgo Vecchio raccontando loro la storia, i personaggi e gli avvenimenti accaduti nella città e d’estate durante le serate “Il Castello a mezzanotte” accoglie i visitatori al Castello raccontando loro la storia del borgo marinaro molisano. Infine, tiene gratuitamente corsi di computer a San Giacomo e Termoli a soci di diverse associazioni. FO R CHE CA U D I NE Ne w sle t te r – pa gi na 2 2 ►LIBRI / ROCCAMANDOLFI DURANTE LA GUERRA di Maria Di Saverio_ La guerra a Roccamandolfi attraverso una serie di racconti schietti, a volte drammatici, sostenuti sempre da un’analisi lucida e fortemente umana. E’ lo spaccato che anima il libro “Il guardiano delle pecore altrui” di Elio Tasillo, classe 1935, emigrato in Germania, in Belgio, in Francia, ancora in Germania e Belgio, alternando le permanenze all'estero con i ritorni nel paese natale. Nel 1971 è rientrato definitivamente a Rocca e ha lavorato nella zona, negli scenari naturali del Matese, fin quando un incidente di lavoro non l'ha costretto al pensionamento. Ha sposato Christel, una gentile donna di origine tedesca, che l'ha seguito in Molise. E proprio a lei è dedicato questo libro di ricordi su Roccamandolfi. Il testo, edito da Iannone, è una finestra sui drammi provocati dalla guerra. Tanto più in una regione povera com’era il Molise di quegli anni, realtà quasi esclusivamente contadina, dove anche il possesso di qualche capo di bestiame determinava differenze di classe sociale. Così l’occultamento dei maiali agli occupanti tedeschi, oggetto di vicissitudini anche paradossali, offre il quadro reale di un momento drammatico dove era in gioco la sopravvivenza. Vite che si incontrano, si cercano, si perdono; destini di eroi anonimi che nel momento del racconto e del ricordo si fanno corpo vivente e rianimano i vicoli, le contrade, la piazza, la campagna e tornano a vivere in quello che siamo, attraverso segreti passaggi non detti. Lo scrittore, quindi, si fa “Guardiano delle pecore altrui”. Si mette a guardia, non in guardia, a difesa della propria memoria e dei ricordi altrui. Osserva, raccoglie, sposta i ricordi, come fa il pastore con le sue greggi, da una parte all'altra, per difenderli, per arricchirli, per nutrirli, perché non vadano persi, perché non cadano nell'oblio, nell'assenza. Un dono di grande generosità e coraggio verso altri testimoni di quegli anni e verso i giovani che da quei ricordi potrebbero trarre segni per la costruzione di una propria genealogia umana e storica. Pubblicato a settembre 2012, il libro è arricchito della prefazione del professor Sebastiano Martelli, ordinario di Letteratura italiana a Salerno, dopo essere stato visiting professor presso le Università di Rennes (Francia), Johannesburg (Sud Africa), Albany e Stony BrookNew York (Usa), da sempre particolarmente attento alla cultura molisana (ad esempio ha curato un’approfondita indagine sulla produzione in lingua italiana di scrittori italoamericani, come il molisano Giose Rimanelli. La postfazione è curata dalla professoressa Angela Iannitelli, psichiatria presso la III Clinica Psichiatrica dell’Università di Roma "La Sapienza", anche lei originaria di Roccamandolfi. Roccamandolfi (foto di Marilisa Berlingieri) FO R CHE CA U D I NE Ne w sle t te r – pa gi na 2 3 FORCHE CAUDINE – OPINIONI IN LIBERTA’ Nel segno del pluralismo, diamo spazio a pensieri anche diametralmente opposti… ►OSSERVATORIO / BENEDETTO XVI COME CELESTINO V Umberto Berardo, è nato a Duronia (Cb) nel 1947. Laureato in pedagogia a Roma, insegna materie letterarie nella scuola secondaria di primo grado. Membro della Caritas, è impegnato fortemente nel sociale, inserito in più associazioni culturali e collabora a diverse riviste. di Umberto Berardo_ "Le mie forze non sono più adatte ad esercitare in modo adeguato il ministero". Questa in sintesi la motivazione che avrebbe spinto papa Benedetto XVI a lasciare il pontificato a partire dalle ore 20 del 28 febbraio. A bbiamo seguito la notizia dalle televisioni e dal web ed i commenti che hanno accompagnato l'evento ci sono parsi quasi tutti legati a sentimenti di sconcerto, di disorientamento, di tristezza. Sono tutte emozioni comprensibili. C'è stata, invece, in alcune dichiarazioni di crede nti quasi una sensazione di paura per le sorti della Chiesa, dovuta anche al fatto ch e per avere un'altra rinuncia al pontificato bisogna risalire a Celestino V, sia pure con le dovute distinzioni di carattere storico e motivazionale. Personalmente da cristiani non nutriamo tali timori se vediamo, come tutti dovrebbero, nella figura del pontefice null'altro c he quella del vicario di Cristo sulla Terra. La Chiesa pertanto è affidata nelle mani del Signor e che sa come e dove indirizzarla perché guidi il popolo di Dio verso la verità. Nella storia spesso la Chiesa istituzione ha navigato in acque burrascose e si è macchiata perfino di gravi errori, di cui ha fatto bene a chiedere perdono; guidata, però, dalla parola di Dio, è stata in grado di ripr endere il cammino della verità, del bene e della giustizia. Certo le dimissioni, per certi versi inaspettate, di Benedetto XVI potrebbero avere anche ragioni di carattere istituzionale, dottrinar io e di rapporti all'interno della curia vaticana. Sono solo supposizioni che circolano e come tali le lasciamo ai lettori. Proviamo anche ad immaginare su un certo versante p olemiche inconcludenti che abbiamo già letto. Per ciò che ci riguarda rispettiamo profondamente la decisione di Ratzinger e, come cristiani, gli esprimiamo riconoscenza per il prezioso lavoro svolto e per quanto ancora riuscirà a dare al mondo cattolico ed al laicato in generale. Certo ora si porranno i problemi di un avvicendamento sul soglio di Pietro che non sarà più quello del la normalità. Non parliamo tanto dei problemi di eventuali ingerenze di chi lascia nei confronti del nuovo papa che sarà eletto dal conclave di marzo, quanto di quello che potrà rappresentare la nuova situazione nel futuro della Chiesa. Il Concilio Vaticano II ha posto, secondo noi, nei suoi documenti le basi per rafforzare la collegiali tà nelle decisioni, per rinnovare nella sostanza e nel la forma la Chiesa istituzionale e per dare ai laic i il ruolo che loro compete all'interno del popolo di Dio. Crediamo che, anche rispetto a nuove rinunce di un pontefice, il futuro della Chiesa stessa debba esse re visto secondo un tale tipo di ottica. Certo sarà difficile imboccare tale strada se, come ci è capitato ancora oggi di ascoltare in televisi one, permane in giro un lessico fatto di termini come gerarchia, pastori, gregge, che si possono anche desumere dal Vangelo, ma sono dettati da un linguaggio, da una cultura e da una società che storicamente non ci appartengono più e che non sono certo quelli del Concilio Vaticano II. Questo papa allora, che ci lascia con un atto decis ionale di rinuncia, dettato, come ha scritto, dalla sua coscienza posta in preghiera davanti a Dio, non solo merita rispetto, ma sicuramente ci aiuta a capire che è Dio stesso che ci guida ad interpretare atti che a prima vista possono apparire sconcertanti, ma che invece sono il frutto di un'umiltà che non deve mai abbandonare la nostra persona di fronte ai limiti che a volte ci impediscono un mandato affidatoci. La Chiesa ora deve appunto rinnovarsi ed attrezzars i per queste nuove transizioni nel mandato relativo al pontificato, cercando di aiutare il popolo di Di o ad avere una lettura positiva delle trasformazioni che possono verificarsi al suo interno. FO R CHE CA U D I NE Ne w sle t te r – pa gi na 2 4 ►MOLISE / QUELLA META’ DI CIELO OSCURATO Giuseppe Tabasso, giornalista oggi in pensione, è nato a Campobasso e vive a Roma. Ha lavorato in vari periodici (Gente, Annabella, L'Europeo) prima di passare in Rai come inviato speciale per la politica estera. Ha lavorato a New York presso Rai Corporation, a Londra alla sezione italiana della Bbc e a Strasburgo come redattore parlamentare. Un cortese lettore, Francesco Pilone, ha scritto un commento, il solo, al mio intervento sulla rappresentanza femminile che, ancora una volta, sarà irrilevante o assente nel prossimo Parlamentino regionale, più ridotto e meno contendibile dalle donne. Francamente pensavo che proprio dalla metà oscurata del cielo politico dovesse provenire una reazione alla mia provocazione sulla misoginia politica del Molise. E invece nulla. Un assordante silenzio che conferma, come sostenevo, trattarsi di un problema culturale e di costume prima che politico. Pilone si augura, con buone ragioni, che nei Parlamenti siedano “al di là del genere, persone innanzitutto oneste, competenti, professionalmente preparate e in grado di governare un Paese alla deriva”. D’accordo, ma siccome i responsabili di questa sono uomini in percentuale massima, hai visto mai che il tasso di deriva si abbassi facendo salire la percentuale di donne? Naturalmente la risposta non sta in una pura geometria della rappresentanza ma anche sul versante della sua qualità. Tutti possono vedere (oddio, proprio tutti no, se vai alla voce Molise) quanto irresistibile sia stata e sia l’ascesa delle donne in tutto il mondo e in tutti i campi, politica inclusa. (Citatissima la domanda posta da un bambino finlandese alla sua maestra: “Ma da noi possono diventare presidenti della repubblica anche gli uomini?”) Sappiamo che le donne molisane, dall’imprenditoria all’istruzione, dalle arti al giornalismo, vantano ottimi crediti e risultati: pur tuttavia verso di loro il sistema politico attua una “conventio ad escludendum” cui si attengono anche quelle forze riformiste che, a livello nazionale, ne praticano una contraria “ad includendum”. La rappresentanza femminile si muove da anni su due fronti: quello del cosiddetto "Empowerment", conquistarsi potere fuori dalle quote, e quello del "Mainstreaming" che consiste nel portare un punto di vista femminile su tutte le decisioni dei governi. Nel Molise sul primo fronte c’è una tombola in cui sono sempre gli uomini di partito a estrarre i numeri; sul secondo, quello dei punti di vista, potrebbe verificarsi una vera e propria rivoluzione. Peccato che Michele Iorio abbia già messo le mani avanti col suo slogan elettorale: “La rivoluzione è continuare”. ►BLOG / NON E’ COLPA DI CELENTANO Nato a Larino (Cb), s’è laureato in agraria a Firenze dove ha vissuto un’ intensa attività politica e sindacale fino al 1982, quando, vincitore di concorso, è diventato segretario generale dell’Enoteca Italiana di Siena, ruolo svolto fino al 2004. E’ uno dei massimi esperti di enogastronomia. di Giuseppe Tabasso_ di Pasquale Di Lena_ Ho ascoltato con più attenzione la canzone, di qualche giorno fa, di Celentano e l’ho fatto principalmente per capire meglio quelle sue parole sul Molise “..e poi c’è anche il Molise che stanno uccidendo, bombardato… da quei fantasmi eolici che muovono il vento…è la fine dei paesaggi”. Subito dopo averla ascoltata l’ho postata, con un commento di piena condivisione con l’autore. Un commento che confermo, soprattutto se guardo il paesaggio che spazia sotto i miei occhi, da Casacalenda a Montorio nei Frentani, Montelongo, Ururi e, poi, più a sinistra, quel mare di pale eoliche che copre il territorio del Comune di San Martino in Pensilis, che si trova tra me e le Isole Tremiti. Uno scempio di paesaggio, questo, proprio nella patria della “carrese”, la corsa dei carri trainati dai buoi, e della “Pampanella”, una specialità gastronomica incomparabile, che - come ho affermato più di quindici anni fa e ripetuto senza successo – può dar vita, se promossa e valorizzata, alla più grande fabbrica del Molise. Certo, le pale eoliche non imbrattano queste due preziosità e altre ancora del caratteristico paese che domina la valle del Cigno e del Biferno, ma, non si può negare, che sono “la fine dei paesaggi” che un tempo il territorio esprimeva con dovizia di particolari. È anche certo, però, che non è colpa di Celentano se il Molise perde, con i paesaggi, parte della sua immagine, ma di quelle pale eoliche e di quanti se ne vantano. Dispiace dirlo ma è la verità. La Newsletter di Forche Caudine raggiunge 5.171 persone (30% Roma, 30% Molise, 20% resto d’Italia, 20% estero). Inoltre numerose associazioni la inoltrano a loro volta ai propri soci. E’ una pubblicazione non periodica, supplemento al sito internet www.forchecaudine.com Per segnalazioni e cancellazioni, anche in riferimento alla legge sulla privacy: [email protected]. ► W W W . F O R C H E C A U D I N E . I T – i n f o @ f o r c h e c a u d i n e . i t }}}}}}}◄ Presidente Giampiero Castellotti – Vicepresidente Donato Iannone – Segretario Gabriele Di Nucci La collaborazione al giornale è gratuita. “Forche Caudine” è realizzato per passione e senza fini di lucro.