“Forche Caudine” dal 1989 è il punto di riferimento dei Romani d’origine molisana.
Apartitici, trasversali, miriamo ad aggregare e a far emergere “il Molise migliore”…
Newsletter – 1 MARZO 2013 – Diffusione gratuita
► “FRATTURA” IN MOLISE
_
Dopo una dozzina d’anni si chiude l’epopea di Michele Iorio
Tanto tuonò che piovve. Paolo Di Laura Frattura è il nuovo
governatore del Molise. Dopo quasi dodici anni, la regione ha
il nuovo presidente. Vittoria netta, 19 punti di distacco sul
secondo, Michele Iorio, governatore uscente di centrodestra.
Buona parte dei 205mila votanti molisani - in 136 comuni e 393
sezioni - ha quindi accentuato la parabola discendente dell’ex
governatore. Del resto i segnali del declino erano già emersi in
due occasioni: alle precedenti regionali del 2011 (annullate dal
Consiglio di Stato per irregolarità nella presentazione delle
liste), quando Iorio s’impose per un migliaio di voti; e
soprattutto al Comune di Isernia, tradizionale roccaforte della
destra molisana, clamorosamente passata a sinistra.
Se all’omologo Berlusconi è riuscito un mezzo miracolo, per il
simbolo del centrodestra molisano è invece tempo di
ricostruzioni di carriera. Una vita sempre in politica fino a
quell’ascesa – soprattutto dal 2000 - nei piani alti. Specie quando
la giustizia amministrativa decretò (anche allora) il ritorno alle
urne per il Molise. A guidare la Regione era Giovanni Di Stasi
(centrosinistra) affermatosi per una manciata di voti (circa 900)
proprio su Iorio. Ma quest'ultimo, ottenuto l'annullamento delle
elezioni, fu eletto presidente nel novembre 2001, riconfermato
nel 2006 e nel 2011 , prima dell'ultimo annullamento.
Ora per il Molise si apre comunque una fase nuova. Per quanto
contrassegnata da tanti vecchi protagonisti.
voti
Paolo DI LAURA FRATTURA
(Centrosinistra)
Michele IORIO
(Centrodestra)
Antonio FEDERICO
(Movimento 5 Stelle)
Massimo ROMANO
(Vincere per cambiare)
Antonio DE LELLIS
(Rivoluzione Democratica)
Camillo COLELLA
(Lavoro, sport e sociale)
85.881
%
44,70
49.567
25,80
32.200
16,76
21.160
11,01
2.158
1,12
1.141
0,59
CHI E’ IL NUOVO PRESIDENTE
Nato il 4 luglio 1962 a Campobasso, è figlio di Fernando,
presidente democristiano del Molise tra gli anni Ottanta e
Novanta. Laureatosi in architettura a Roma nel 1989, due
anni dopo ha creato la Proter Srl, fornitrice di servizi di
consulenza aziendale, intraprendendo la carriera di
imprenditore, anche nei settori immobiliare ed energetico.
Il 30 aprile 2003 è stato eletto presidente della Camera di
Commercio di Campobasso e dell’Unioncamere Molise.
Non ha mai nascosto la sua passata vicinanza all’ex
governatore Iorio, con il quale è stato anche candidato nel
2000. La scintilla, come ha ricostruito in un’intervista,
risale al 1995 quando Iorio, assessore ai Lavori pubblici,
inventò lo strumento dell’Unità di crisi per l’edilizia a cui
Frattura partecipò come delegato di Confindustria,
apprezzandone il metodo.
Tra le altre cariche istituzionali ricoperte, è stato
presidente del Consiglio di amministrazione dell’agenzia
“Mondimpresa” dal 4 dicembre 2006 al 22 aprile 2008, per
poi diventarne amministratore unico il 23 aprile 2008;
presidente del Patto territoriale per l’occupazione del
Matese dal 4 maggio 2009; componente dell'Osservatorio
per il monitoraggio dell'andamento del credito alle famiglie
e alle imprese molisane istituito presso la Prefettura di
Campobasso dal 5 maggio 2009.
Dal 2011 al 2013 è stato consigliere regionale del Molise sui
banchi dell’opposizione.
Sposato, ha un figlio, Fernando, nome del nonno.
FO R CHE CA U D I NE Ne w sle t te r – pa gi na 1
►SPECIALE ELEZIONI IN MOLISE / ANNANZE E ARRÈTE
di FC_
Strategie, apparentamenti, promesse, calcoli & polemiche. Poi vincitori e vinti. Il rito delle urne.
La vigilia elettorale è un periodo di “rianimazione” per il
quieto Molise. E’ tutto un trillare di telefoni e macinare
chilometri. In un territorio così piccolo, spesso nello scorrere
le liste si riscontrano più nomi conosciuti rispetto a quelli
sconosciuti. In fondo, a vedere il bicchiere mezzo pieno,
anche questa è aggregazione sociale.
Nell’appuntamento invernale con le urne targato 2013, però,
l’esito sembrava meno scontato del solito. Nonostante – a
giochi fatti - il candidato risultato vincente abbia lasciato il
secondo a quasi venti punti di distanza. L’incertezza, in
effetti, riguardava proprio le capacità di recupero di Michele
Iorio, governatore negli ultimi dodici anni, per quanto
notevolmente indebolito soprattutto dalla crisi economica
che sta flagellando il Molise.
Certo, come quasi sempre accade, la vittoria finale, in questo
caso del centrosinistra (netta), non ha un gusto ideologico o
di schieramento. E’ piuttosto il risultato di alchimie e di
affrettati traslochi tra i due schieramenti, specie in seno alla
vecchia Dc. Iorio ha perso soprattutto nella sua roccaforte,
Isernia, città dove è stato anche sindaco. Ma anche a
Venafro. E ha pagato la scelta dell’europarlamentare Aldo
Patriciello e dei suoi di passare con il centrosinistra.
CAMERA E SENATO
La virata a sinistra lascia i segni anche nella corsa per Camera
e Senato. In Parlamento ritroveremo Roberto Ruta (già
deputato dal 2001 al 2006 e vicepresidente della Regione nel
2000), 46 anni, campobassano, eletto senatore grazie al
30,26% ottenuto dalla coalizione di sinistra (23,45% per il Pd).
Laureato in giurisprudenza all'università La Sapienza di
Roma, avvocato, insegna discipline giuridiche presso
l'Istituto nautico di Termoli.
L’altro seggio è di Ulisse Di Giacomo (Pdl, 21,80%), 62 anni di
Carovilli (Isernia) medico, assessore alla Sanità della
Regione Molise dal 2006 al 2008.
Nonostante l’ottima performance (26,63%) resta fuori
Arianna Bruzzone del Movimento 5 Stelle, 40enne di San
Martino in Pensilis, diploma al liceo scientifico di Sulmona nel
1991, laurea nel 1997 con 110 e lode in Scienze e tecnologie
alimentari, all’ateneo di Campobasso, poi una lunga
specializzazione all’estero come ricercatrice.
Il medico Filoteo Di Sandro, candidato di “Fratelli d’Italia”,
s’è fermato al 6,58%. Il primo partito al Senato, nel Molise, è
però il Movimento 5 Stelle che ottiene il ma non eleggerà il
senatore. Per completare il quadro, la lista "Con Monti per
l'Italia" ha ottenuto l'8,38%, Rivoluzione Civile di Ingroia il
3,08% e, ultimo, il candidato di Costruire Democrazia
raccoglie appena l'1,54% (davvero una bocciatura sonora e
inaspettata).
Per la Camera, il Pd elegge anche due deputati in Molise. Il
capolista Danilo Leva e la termolese Laura Venittelli.
Dovrebbe rimanere fuori la larinese uscente Sabrina De
Camillis (Pdl), la quale ha polemizzato per la mancanza del
terzo seggio (scattato invece in Umbria) e che ha preparato
un ricorso in autotutela rispetto alla mancata assegnazione
del seggio.
Anche alla Camera il Movimento 5 Stelle è il primo partito
con il 27,67%, ma non potrà eleggere l'isernino Cosmo
Bottiglieri, sempre a causa dei resti.
Un Molise, insomma, meno rappresentato in Parlamento.
Con bocciature anche fuori regione.
Esce di scena il politico molisano più famoso, Antonio Di
Pietro. Candidato con "Rivoluzione Civile" di Ingroia, non
rientra in parlamento. Fuori anche Amato Berardi di Longano
(Isernia), eletto con il Pdl negli Stati Uniti nella passata
legislatura, nonché Franco Narducci (Pd), di Santa Maria del
Molise (Isernia), eletto in Svizzera.
Resta fuori dai Palazzi romani anche Micaela Fanelli, sindaco
di Riccia. Candidata al quarto posto della lista del Pd al
Senato in Calabria (posizione che sembrava assicurare il
passaggio a Palazzo Madama), paga la vittoria d’un soffio
della destra in regione, ma anche l’affermazione dei grillini. Il
Pd elegge due senatori, la Fanelli è la seconda non eletta.
CONSIGLIO REGIONALE
Dodici conferme e otto volti nuovi, questo il quadro del
nuovo Consiglio regionale.
La maggioranza vede il Pd con due consiglieri (Petraroia e
Scarabeo). Uno ne ha l’Idv (Cristiano Di Pietro, figlio del
Tonino nazionale), uno Rialzati Molise (Cotugno), uno
l’Unione per il Molise (Facciolla), uno l’Udeur (Niro, che
potrebbe lasciare il posto a Nunzia Lattanzio per fare
l’assessore), uno Sel (Ioffredi) uno Comunisti italiani (Ciocca).
Per l’opposizione ci sono tre Pdl (Iorio, Fusco Perrella e
Cavaliere), un Udc (Sabusco) e un Grande Sud (Micone). Due
seggi al Movimento 5 Stelle (Federico e Manzo) e uno a
Costruire Democrazia (Monaco).
FO R CHE CA U D I NE Ne w sle t te r – pa gi na 2
SEGUE A PAGINA 3
SEGUE DA PAGINA 2
La più votata è stata
Angiolina Fusco Perrella
(Pdl,
ex
assessore
all’Agricoltura) con 4.052
preferenze, seguita dal
cognato
di
Aldo
Patriciello,
Vincenzo
Cotugno, ex sindaco di
Venafro, che in provincia
di Isernia ha preso 4.047
voti con Rialzati Molise.
Gli altri vincenti: Vittorino
Facciola di Unione per il
Molise (3.711 preferenze),
Michele Petraroia del Pd
(3.387),
Giuseppe
Sabusco dell’Udc (2.784)
Massimiliano Scarabeo
del Pd (2.768 voti), Nicola
Cavaliere del Pdl (2.361).
Antonio Federico del
M5S (2.064), Cristiano Di
Pietro dell’Idv (2.053),
Salvatore Micone di
Grande
Sud
(1.742),
Vincenzo Niro dell’Udeur
(1.726), Salvatore Ciocca
dei Comunisti italiani
(1.479), Patrizia Manzo
del M5St (1.218), Filippo
Monaco di Costruire
Democrazia (1.194), Nico
Ioffredi di Sel (898).
Clamorose
alcune
esclusioni. Quella di
Massimo
Romano,
portabandiera
di
Costruire
Democrazia,
che oltre a riportare un
magro risultato come
candidato
presidente,
non riesce nemmeno ad
entrare
nel
nuovo
Consiglio. Fuori anche
Gennaro Chierchia, primo
eletto di Rialzati Molise in
provincia di Campobasso
con 2.182 preferenze,
escluso perché il seggio
va alla circoscrizione di
Isernia.
Fuori
anche
Cosmo Tedeschi dell’Idv,
nonostante i 1.586 voti.
Altro escluso è Michele
Durante di Costruire
Democrazia, superato da
Monaco per meno di 70
voti.
Anche
Nico
Romagnuolo è fuori da
Palazzo
Moffa
nonostante
le
2.031
preferenze con Progetto
Molise.
IL CONTRIBUTO PIU’ INTERESSANTE / TRE GENERAZIONI A PALAZZO MOFFA
Collane di perle & scarpe da tennis
Chissà se in fondo in fondo le dispiace, di aver perso di botto quel ruolo per anni incontrastato, di unica
donna a sedere sui banchi di Palazzo Moffa. Chissà cosa penserà, la professoressa Angiolina Fusco
Perrella, 71 anni suonati, il primo giorno del primo Consiglio sotto la presidenza di Paolo Frattura,
quando dall’ala riservata all’opposizione, nella sua impeccabile divisa d’ordinanza, osserverà le chiome
colorate e scompigliate delle sue nuove colleghe. Nunzia Lattanzio, 48 anni, e Patrizia Manzo, 36 anni.
Le hanno soffiato il primato da sotto il naso, e con loro il Molise - che passerà alle cronache rosa per
aver avuto consigli improntati al maschilismo più spinto - cambia proporzioni di genere e perfino look.
Affianca le collane di perle candide e la severità di giacche di sartoria a jeans slim e sciarponi da portare
con disinvoltura, la piega a prova di raffiche di vento a capelli effetto “appena uscita dalla doccia”, in
una sorta di minestrone di stili e acconciature.
Beffa del destino, o vendetta della storia? Fatto sta che fino a quando il consiglio era generosamente
allargato a 30 consiglieri, la professoressa Angiolina era l’unica quota rosa. Adesso, con solo 20
poltrone disponibili, è in più che buona compagnia. Le colleghe sono Nunzia Lattanzio e Patrizia
Manzo. La prima è stata tutore pubblico dei minori, scelta dalla politica. E’ pugliese, ma s’è stabilita in
Molise da un pezzo e vive a Campobasso. S’era avvicinata a Fli, al movimento di Fini, ma alla fine ha
optato per l’Udeur di Vincenzo Niro e ha preso 673 preferenze.
Decisamente meno dei sorprendenti 1.218 voti riportati dalla più giovane e informale delle tre donne
consigliere. Patrizia Manzo era pressoché sconosciuta agli osservatori politici molisani fino a quando,
con un colpo di scena, il suo nominativo è stato estratto dal complicato sistema che assegna i seggi su
base proporzionale. Il risultato è che il Consiglio di Frattura è più rosa che mai, laddove il colore però bisogna precisarlo - non è necessariamente indice né di gentilezza né, tantomeno, di debolezza.
D’altra parte di debolezze la Fusco Perrella pare non averne mai avute. E’ entrata in Regione nel 1994,
proprio quando il Cavaliere s’affacciava sulla scena politica nazionale, e non ne è più uscita. Ha
attraversato indenne i decenni, le fatiche titaniche delle campagne elettorali e i ruoli: consigliera,
presidente del Consiglio, assessora, ora consigliera di minoranza. Ha incrementato man mano le sue
preferenze, ha costruito un impero senza sbavature, ha cementificato il consenso anno dopo anno,
elezione dopo elezione, senza perdere mai l’aplomb dell’espressione e la piega perfetta del tailleur,
arrivando a prendere oltre 4.000 preferenze candidandosi con quel Pdl che ha subito un tracollo. Ma
lei no, la Fusco Perrella sembra immune ai tracolli e alle sconfitte, e viene il dubbio che se anche si
fosse candidata con il partito della lotteria o con la lista dei piccoli esploratori sarebbe risultata
comunque in vetta alla classifica numerica.
Perciò chissà cosa penserà di quella Patrizia Manzo che s’è avvicinata al Movimento 5 Stelle poco
tempo fa, e che adesso, a sorpresa, entra a Palazzo Moffa. Chissà se ha visto la fotografia di Patrizia
stritolata in un abbraccio da Beppe Grillo sul palco, durante un comizio di piazza molisano, e se sa che
la sua giovane collega - convivente, laureata in scienze statistiche, impiegata presso l’Ufficio studio e
ricerche di Unioncamere - non ha mai fatto il “porta a porta” in vita sua, e di essere stata eletta l’ha
scoperto - figuriamoci - su internet.
“La notte dello spoglio sono andata a dormire convinta che con Antonio Federico in Consiglio sarebbe
entrato un amico candidato di Isernia, pensavo che quel seggio spettasse alla circoscrizione di Isernia.
Ed ero felicissima”. Patrizia Manzo è spontanea, non ha ancora imparato nulla della diplomazia
istituzionale, e sprizza un entusiasmo contagioso, specie quando racconta delle battaglie per la salute
del territorio. “Nel nostro programma c’è il registro dei tumori, dare risposte ai dubbi sulla salute che
assalgono i cittadini del Molise - dice lei, attivista della Lilt - e questa è certamente una delle battaglie
che faremo in Consiglio”. Il trenteseiesimo compleanno l’ha festeggiato a San Martino in Pensilis, dove
si trovava per un incontro coi cittadini. “La nostra campagna elettorale l’abbiamo fatta così, di paese in
paese, parlando coi cittadini che all’inizio erano pochissimi, poi sono diventati tanti. E’ stato bellissimo,
intenso, ho imparato un sacco di cose”.
Parla al plurale: non “io” ma “noi”. E’ il lavoro di squadra del Movimento 5 Stelle, che evidentemente li
ha premiati, anche in quella ex roccaforte democristiana che è Termoli, dove lei abita, e dove ha
frequentato le scuole superiori prima di partire per l’Università di Bologna. “Il motivo del successo 5
Stelle a Termoli? Secondo me è una delle città più giovani del Molise, anche demograficamente. E poi è
una città in cui siamo stati molto presenti, ogni fine settimana abbiamo organizzato il banchetto, tanto
che una volta che eravamo in piazza ci sono venuti a chiamare: ‘aho’, ma il banchetto oggi non lo
mettete?”. Ride al ricordo, e ha una risata aperta, compatibile con le scarpe basse e la giacca a vento, e
quell’aria da sessantottina che emerge dal suo profilo facebook. “Non mi dispiace il paragone, è una
rivoluzione anche questa, solo che loro avevano il megafono, noi abbiamo il web”.
Chissà Angiolina, ad averla come alleata in minoranza. Patrizia ha le idee chiare, sul punto: “Noi non
siamo né di destra né di sinistra, non mi fa nessun effetto essere in una opposizione dove c’è Michele
Iorio, o dove siedono i mammasantissima della politica molisana. Ma proprio per niente”. Chissà che
occhiatacce, a Palazzo Moffa. E che imbaarazzo, perfino. “Dici? Ma no, figurati. E poi c’è sempre la
possibilità di andare d’accordo”
(Primonumero)
FO R CHE CA U D I NE Ne w sle t te r – pa gi na 3
►ELEZIONI / CAMERA, COME HANNO VOTATO GLI “ISERNINI”
di FC_
PROVINCIA DI ISERNIA
Acquaviva d’Isernia
Agnone
Bagnoli
Belmonte
Cantalupo
Capracotta
Carovilli
Carpinone
Castel del Giudice
Castel San Vincenzo
Castelpetroso
Castelpizzuto
Castelverrino
Cerro al Volturno
Chiauci
Civitanova del Sannio
Colli a Volturno
Conca Casale
Filignano
Forli del Sannio
Fornelli
Frosolone
Isernia
Longano
Macchia d’Isernia
Macchiagodena
Miranda
Montaquila
Montenero Val Cocchiara
Monteroduni
Pesche
Pescolanciano
Pescopennataro
Pettoranello
Pietrabbondante
Pizzone
Poggio Sannita
Pozzilli
Rionero
Roccamandolfi
Roccasicura
Rocchetta
San Pietro Avellana
Sant’Agapito
Sant’Angelo Pesco
Sant’Elena Sannita
Santa Maria Molise
Scapoli
Sessano del Molise
Sesto Campano
Vastogirardi
Venafro
BERSANI
28,8
24,5
15,4
23,4
22,5
49,1
29,3
21,0
40,6
27,7
21,9
15,7
10,7
44,3
20,6
26,8
19,2
42,6
30,9
32,1
42,3
26,0
26,0
18,1
32,4
32,0
26,9
20,2
28,9
33,7
25,6
29,2
29,0
14,4
17,4
27,3
27,8
22,9
29,8
33,3
21,1
36,7
34,4
32,4
21,1
16,5
17,7
22,3
21,2
25,9
43,3
26,7
BERLUSCONI
43,4
33,2
59,7
36,7
43,1
21,9
28,3
35,3
33,7
39,1
40,0
55,0
70,2
31,1
26,5
35,3
46,4
25,2
28,8
25,6
32,8
30,7
30,1
48,2
35,4
27,9
31,8
33,3
38,7
30,7
35,2
36,4
46,9
51,1
58,8
31,0
46,7
34,3
41,3
31,3
45,9
32,8
44,2
30,0
35,5
30,9
45,9
45,7
39,9
32,0
22,6
29,0
00 percentuale più elevata
GRILLO
15,6
22,9
13,8
22,9
25,2
14,4
26,0
34,7
10,8
22,4
23,7
13,5
5,9
14,0
41,2
19,0
25,8
15,4
21,3
27,8
20,2
26,6
30,7
20,3
22,8
22,2
29,4
28,4
18,5
25,8
26,2
20,3
14,0
20,7
15,2
23,6
15,4
26,5
19,6
22,2
21,7
21,7
11,6
25,4
27,8
23,0
25,9
16,8
25,6
21,4
20,5
28,1
MONTI
10,7
15,9
8,9
13,3
7,2
11,8
12,7
7,4
9,7
7,6
10,2
12,3
7,1
8,5
11,2
12,3
6,3
10,5
15,3
11,9
4,2
10,3
8,7
11,4
6,3
11,5
8,0
12,2
10,4
6,9
9,9
11,4
8,4
13,3
4,0
9,7
7,0
11,2
6,3
8,9
7,5
6,1
7,6
8,1
13,2
15,8
6,8
10,3
9,9
18,0
12,4
12,5
00 percentuale meno elevata
FO R CHE CA U D I NE Ne w sle t te r – pa gi na 4
INGROIA
1,4
2,2
1,6
3,1
1,0
2,6
3,6
1,4
5,1
2,9
3,5
3,4
3,6
1,2
0,6
6,3
1,9
5,6
2,8
2,6
0,3
2,8
3,5
1,9
3,0
5,3
2,8
5,5
3,2
2,9
2,2
2,5
1,1
0,4
2,9
6,0
1,9
4,6
2,3
2,4
3,4
2,2
2,1
3,8
2,9
11,5
2,7
4,6
2,8
1,6
1,2
3,1
GIANNINO
0
1,1
0,4
0,5
1,0
0,2
0
0,1
0
0,3
0,7
0
2,4
0,8
0
0,4
0,3
0,7
0,8
0
0,2
3,6
0,9
0
0,1
0,9
1,0
0,3
0,3
0,4
0,8
0,2
0,5
0
1,8
2,3
1,1
0,3
0,6
1,8
0,3
0,4
0
0,2
0
2,1
0,8
0,3
0,7
1,2
0
0,5
►ELEZIONI / TUTTE LE PREFERENZE – provincia di Campobasso
Candidato
di FC_
Luogo e data di nascita
Preferenze
DI DONATO FELICE
NAPOLI, 19 Giugno 1957
1.056
BONOMOLO FRANCESCO
LARINO CB, 02 Settembre 1973
237
ZUCARO MARIA LINA
PETACCIATO CB, 15 Aprile 1960
140
COLANGELO SERENA
CAMPOBASSO, 16 Luglio 1991
117
MASTRONARDI FEDERICO
AGNONE IS, 26 Ottobre 1955
115
DI MARIA DOMENICO
RUSSELSHEIM (GERMANIA), 12 Ottobre 1969
20
IACOBUCCI LIBERO
CAMPOBASSO, 29 Novembre 1970
17
SANTILLO LUCA
ISERNIA, 26 Marzo 1974
5
IOFFREDI SORRIDE DETTO GIANNI
SAN GIOVANNI IN GALDO CB, 28 Ottobre 1947
2
LO MELE ANGELO
FOGGIA, 07 Maggio 1972
-
ANNUNZIATA GIUSEPPE
ISERNIA, 07 Marzo 1976
-
LAMBIASE ALBERTO
CAVA DE' TIRRENI SA, 10 Agosto 1972
-
DE LELLIS ANTONIO
CALABOZO VENEZUELA, 28 Dicembre 1963
248
REALE GIUSEPPE
CAMPOBASSO, 20 Giugno 1989
116
POCE GIOVANNI
RICCIA CB, 18 Novembre 1952
103
ASLAN HIKMET
GOKCEPINAR TURCHIA, 20 Maggio 1972
90
FARINA DOMENICO DETTO MIMMO
CAMPOBASSO, 25 Maggio 1972
78
NATILLI MARILENA
CAMPOBASSO, 06 Luglio 1965
72
LANZA GIOVANNA
RIPABOTTONI CB, 21 Agosto 1963
70
STELLATO CANDIDA ANNA
TERMOLI CB, 17 Luglio 1982
68
DI PAOLO ANDREA
AGNONE IS, 03 Marzo 1975
55
IZZO EMILIO
CAMPOBASSO, 17 Febbraio 1954
20
IZZO LUCIO
CAMPOBASSO, 01 Aprile 1947
7
LIMONINO ANTONIO
CAMPOBASSO, 21 Marzo 1980
391
RISPOLI DOMENICO
PORTOCANNONE CB, 01 Agosto 1955
314
VITIELLO ANDREA
LARINO CB, 26 Aprile 1951
217
PIACENTINO GIOVANNI MARIA
CAMPOBASSO, 08 Dicembre 1949
68
FACCIOLLA VITTORINO
TERMOLI CB, 21 Luglio 1970
3.711
CAMPOPIANO ANNIBALE, ORESTE
CAMPOBASSO, 09 Dicembre 1955
1.533
PETRAROIA FRANCESCO
CERCEMAGGIORE CB, 27 Settembre 1962
1.396
OCCHIONERO ANTONIO
CAMPOMARINO CB, 13 Giugno 1952
1.354
BERARDO ADELMO
DURONIA CB, 19 Settembre 1955
646
COLALILLO MARIO
BOJANO CB, 26 Gennaio 1967
335
MARRACINO MARIO LUCA
PIETRAMELARA CE, 28 Agosto 1970
144
DEL CIOPPO DOMENICO
CAMPOBASSO, 16 Febbraio 1966
35
MINIELLO NICOLA
RIPALIMOSANI CB, 16 Febbraio 1946
24
AMORE CHRISTIAN
CAMPOBASSO, 08 Luglio 1984
22
DI PIETRO ROSSANA
LARINO CB, 24 Aprile 1972
18
BOIANELLI VINCENZO
CASSINO FR, 16 Aprile 1975
-
MONACO FILIPPO
CAPRACOTTA IS, 03 Luglio 1960
1.194
DURANTE MICHELE
CAMPOBASSO, 03 Maggio 1964
1.128
DE GREGORIO GIUSEPPE DETTO PINO
FOSSA AQ, 20 Luglio 1954
677
DI VICO SERGIO
CAMPOBASSO, 12 Gennaio 1951
630
CORDONE MARIO
CAMPOBASSO, 29 Novembre 1975
440
PUNTILLO ALFREDO
LARINO CB, 21 Marzo 1954
418
PERRELLA ERMANNO
BOJANO CB, 02 Gennaio 1954
228
DI LEMBO GIOVANNI
CAMPOBASSO, 11 Marzo 1962
213
SPINA RODOLFO
CAMPOBASSO, 04 Giugno 1985
194
MARRAFFINO NICOLA
TERMOLI CB, 24 Aprile 1981
148
MUSACCHIO CARLO
TERMOLI CB, 13 Settembre 1983
69
VINCENZI COLOMBO DETTO BOBO
RIMINI, 05 Marzo 1951
34
PETRAROIA MICHELE
CAMPOBASSO, 24 Dicembre 1962
3.387
DI NUNZIO DOMENICO
ROCCAVIVARA CB, 08 Febbraio 1956
1.042
MARCANTONIO PASQUALE
GUGLIONESI CB, 23 Ottobre 1967
1.008
CASOLINO ANDREA
TERMOLI CB, 28 Febbraio 1978
943
CARRIERO COSTANZA
ROMA, 10 Novembre 1964
875
SANTELLA PAOLO ANTONIO
JELSI CB, 09 Giugno 1952
716
AUFIERO FIORE
PRATOLA SERRA AV, 21 Novembre 1960
570
RIVELLINO MAURIZIO
CAMPOBASSO, 16 Ottobre 1966
461
TOMASSONE ANTONIO
CAMPOBASSO, 26 Giugno 1982
304
SABELLI STEFANO
CAMPOBASSO, 11 Maggio 1956
236
NATALE LIBERATORE ANTONIO
ROCCAVIVARA CB, 20 Giugno 1958
167
CERESETTO ALFREDO ANTONIO
TORREMAGGIORE FG, 25 Luglio 1981
166
CHIERCHIA GENNARO
CAMPOBASSO, 23 Dicembre 1964
2.182
CORALLO PASQUALE
NAPOLI, 10 Novembre 1957
1.263
FRATIPIETRO MARIO
CAMPOBASSO, 01 Settembre 1953
1.217
DE FELICE ENNIO
TERMOLI CB, 05 Ottobre 1960
705
GRIECO GIOVANNI
CAMPOBASSO, 01 Gennaio 1965
467
CIARAMELLA LUIGI
CAMPOBASSO, 01 Novembre 1946
153
PARENTE FAUSTO
SASSINORO BN, 13 Febbraio 1963
127
MOGAVERO NESTORE
BENEVENTO, 07 Marzo 1983
120
MARINARO MARIA
WOKING GB, 11 Luglio 1965
90
DE RENSIS ROBERTA
CAMPOBASSO, 24 Luglio 1966
81
MENNELLA SEVERINO
SAN SEVERO FG, 11 Gennaio 1949
67
CIOCCA SALVATORE
PETANGE LUSSEMBURGO, 10 Maggio 1964
1.479
PASTORINI MARCELLO
LARINO CB, 16 Settembre 1966
970
PERUGINI CARMINE
URURI CB, 22 Aprile 1966
906
MASCIA VINCENZO
SANTA CROCE DI MAGLIANO CB, 06 Aprile 1957
414
BARONE GERVASO DETTO NINO
TERMOLI CB, 11 Giugno 1955
260
D'ILIO FABIO DETTO ARDINI
CAMPOBASSO, 18 Aprile 1965
229
CESARIO GIAN PIERO
CAMPOBASSO, 15 Settembre 1987
147
POTALIVO ANTONIO
TERMOLI CB, 09 Gennaio 1975
133
BIONDI LUIGI
ROMA, 06 Novembre 1954
73
DI PAOLO PAOLO
CIVITACAMPOMARANO CB, 09 Aprile 1974
51
AUFIERO ARCANGELO
LARINO CB, 18 Ottobre 1984
9
DI PIETRO CRISTIANO
VASTO CH, 01 Ottobre 1973
2.053
POZZUTO DONATO
TUFARA CB, 01 Agosto 1965
895
CARUSO FRANCESCO
TERMOLI CB, 29 Settembre 1966
549
VECCHIO ANTONIO
LARINO CB, 31 Luglio 1974
382
D'AQUILA GIACOMO
VINCHIATURO CB, 23 Settembre 1964
360
SPINA VIRGILIO
BOJANO CB, 03 Settembre 1962
322
MITRI LUCA
CAMPOBASSO, 27 Settembre 1984
239
DEL CIOPPO VITTORIO
BARI, 19 Aprile 1962
216
VINCIFORI RICCARDO
BRINDISI, 17 Settembre 1950
165
BAROMETRO MASSIMO
NAPOLI, 06 Aprile 1970
57
BEHLULI FATMIR
DURAZZO ALBANIA, 01 Ottobre 1960
30
ZARA ANGELOMARIA
ROMA, 10 Aprile 1961
23
VENDITTI EMILIO
GAMBATESA CB, 30 Maggio 1955
503
ROTUNDO SILVANO
PEDACE CS, 10 Dicembre 1950
54
GALUPPO ALESSANDRO
TERMOLI CB, 19 Giugno 1973
52
GLAVE VINCENZO VALENTINO
TERMOLI CB, 13 Febbraio 1983
39
PUCACCO ITALO
CASACALENDA CB, 10 Marzo 1950
34
CERIO FRANCESCA
CAMPOBASSO, 04 Ottobre 1994
33
TROTTA MAURIZIO
CAMPOBASSO, 14 Agosto 1973
33
SANTONE ROBERTO SALVATORE
MILANO, 25 Giugno 1966
17
VELARDO ALESSIO
CAMPOBASSO, 25 Marzo 1991
15
DE ROMA EMILIO
VENTICANO AV, 29 Aprile 1958
6
FRATANGELO GIUSEPPE
CASTELLINO DEL BIFERNO CB, 26 Febbraio 1951
3
FORNI FERNANDO
TERMOLI CB, 21 Novembre 1968
-
SABUSCO GIUSEPPE
MONTELONGO CB, 23 Ottobre 1946
2.784
FERRAZZANO VINCENZO
CAMPOMARINO CB, 25 Ottobre 1947
1.328
ANTONACCI BARTOLOMEO
GUGLIONESI CB, 09 Maggio 1963
612
MARCHESANI GIANFRANCA
SAN PAOLO BRASILE, 08 Gennaio 1960
573
PINTI COSTANZO
TERMOLI CB, 15 Ottobre 1960
167
CORVINELLI GIUSEPPE
LIMOSANO CB, 05 Maggio 1953
141
PETRACCA SAVERIO GINETTO SAVIO
MARSICO NUOVO PZ, 16 Settembre 1960
140
ROMANI GRETA
CAMPOBASSO, 10 Giugno 1987
117
STORTO PAOLO
CASTELLINO DEL BIFERNO CB, 24 Ottobre 1951
41
PECE VINCENZO
CARACAS (VENEZUELA), 09 Novembre 1972
20
RICCI ANTONIO DOMENICO
SAN GIULIANO DEL SANNIO CB, 31 Agosto 1956
19
BORGIA ANTONIO
PETACCIATO CB, 13 Agosto 1969
2
FEDERICO ANTONIO
CAMPOBASSO, 07 Dicembre 1980
2.064
MANZO PATRIZIA
PALATA CB, 11 Febbraio 1977
1.218
PRAITANO LUCA
CAMPOBASSO, 20 Gennaio 1975
772
LEONE GIUSEPPE RICCARDO
TERMOLI CB, 22 Maggio 1974
720
BOCCARDI GIUSEPPE
SAN GIOVANNI ROTONDO FG, 21 Settembre 1981
431
DE CHIRICO FABIO
CAMPOBASSO, 11 Dicembre 1970
228
INTREVADO MICHELE
LARINO CB, 02 Settembre 1975
225
ORTIS FABRIZIO
CAMPOBASSO, 05 Ottobre 1971
206
SIMEONE DANILO
TERMOLI CB, 04 Febbraio 1985
203
BUSACCA SERGIO
LARINO CB, 01 Ottobre 1971
124
IAFANTI FEDERICO
CAMPOBASSO, 25 Maggio 1986
112
IOFFREDI DOMENICO DETTO NICO
CAMPOBASSO, 08 Luglio 1963
898
MASCIULLI AURELIANO
MAFALDA CB, 07 Maggio 1961
711
VITIELLO GIOVANNI
LARINO CB, 16 Novembre 1972
282
IOCCA ANGELO
TRIVENTO CB, 02 Novembre 1961
169
CARRIERO GIAMPIERO
CAMPOMARINO CB, 13 Gennaio 1959
165
SPINA GIUSEPPE
BOJANO CB, 11 Luglio 1954
65
DE MARCO ANTONIO
CAMPOLIETO CB, 29 Giugno 1938
37
TESTA GUIDO
CAMPOBASSO, 08 Febbraio 1969
30
RICCIARDI LORENZO
CAMPOBASSO, 25 Ottobre 1987
25
FERRI SARA
ISERNIA, 09 Settembre 1981
20
RAZZANTE DANIELE
BASILEA SVIZZERA, 28 Dicembre 1962
8
CEFARATTI GIANLUCA
CAMPOBASSO, 21 Luglio 1967
1.486
MAGGIANI STEFANO
CAMPOBASSO, 07 Febbraio 1974
863
SANSONE GIULIO
ERCOLANO NA, 16 Luglio 1975
337
MARINUCCI PALERMO GIORGIO
LARINO CB, 08 Novembre 1980
219
SAAVEDRA PERROTTA PILAR
ROMA, 29 Ottobre 1975
195
IORIO DARIO
CAMPOBASSO, 03 Marzo 1984
177
ALTAVISTA ALESSANDRO
CAMPOBASSO, 08 Agosto 1978
169
D'AVERSA ANGELA
BOJANO CB, 20 Aprile 1970
151
FLOCCO ANTONELLO
TERMOLI CB, 09 Dicembre 1976
122
DEL CIOPPO MAURO
VINCHIATURO CB, 17 Marzo 1961
110
ROCCO EMILIANO
MILANO, 12 Maggio 1968
90
GIORGETTA ROCCO
TERMOLI CB, 15 Settembre 1980
40
FUSCO PERRELLA ANGIOLINA
RICCIA CB, 10 Novembre 1942
4.052
CAVALIERE NICOLA
CAMPOBASSO, 28 Gennaio 1964
2.361
MONTANO ALBERTO
MADDALONI CE, 14 Marzo 1959
788
PERRETTA ENRICO
MIGNANO MONTE LUNGO CE, 19 Gennaio 1958
732
NIRO MARIA MICHELA DETTA MARILINA
CAMPOBASSO, 18 Agosto 1962
671
FLORIO ALBERTO
NAPOLI, 20 Febbraio 1963
558
MANES GRAVINA COSTANTINO
CAMPOBASSO, 25 Febbraio 1958
525
DI BERNARDO PAOLA MARILENA
CHIEUTI FG, 25 Gennaio 1961
388
OCCHIONERO MARIA TERESA
TERMOLI CB, 18 Maggio 1968
167
MARIANO PAOLO
VASTO CH, 28 Ottobre 1989
166
IALONARDI DONATA MARIA CONCETTA
TUFARA CB, 29 Novembre 1960
139
BATTISTA GABRIELLA
CAMPOBASSO, 22 Dicembre 1980
127
NIRO VINCENZO
BARANELLO CB, 30 Novembre 1960
1.726
LATTANZIO NUNZIATA DETTA NUNZIA
LOCOROTONDO BA, 06 Settembre 1965
673
PETRECCA MICHELE NICOLA DETTO LILLINO
SAN SEVERO FG, 03 Marzo 1951
511
DI LENA FRANCESCO
CAMPOMARINO CB, 04 Ottobre 1967
456
TOSTO FAUSTO
COLLETORTO CB, 17 Febbraio 1962
453
CAMAIONI ADAMO NICOLA
GUGLIONESI CB, 18 Ottobre 1946
450
MELILLO VINCENZO SALVATORE
DURAZZANO BN, 03 Maggio 1951
367
PIETRARCA ANTONIO
CAMPOBASSO, 26 Dicembre 1979
338
MESSERE MARIO
TORELLA DEL SANNIO CB, 29 Agosto 1975
63
AURISANO CARMINE
CAMPOBASSO, 20 Marzo 1949
47
PETTA ARCANGELO
CAMPOBASSO, 14 Aprile 1970
7
SASSANO FRANCO
CAMPOBASSO, 08 Dicembre 1967
3
MICONE SALVATORE
CAMPOBASSO, 13 Agosto 1973
1.742
D'AIMMO ANTONIO
TERMOLI CB, 18 Agosto 1958
1.693
MOLINARO ANTONINO
TRIVENTO CB, 14 Giugno 1954
1.262
MANOCCHIO BRUNO
BARANELLO CB, 03 Marzo 1953
339
MARINELLI GENNARO
PESCARA, 13 Ottobre 1966
156
SPINA ARMANDO MARTINO
CAMPODIPIETRA CB, 25 Giugno 1944
83
GIANNANGELO FORTUNATO
MONTECILFONE CB, 19 Ottobre 1947
79
ORIENTE SABRINA
CAMPOBASSO, 02 Gennaio 1972
38
DI PALO GIUSEPPE
ACERRA NA, 21 Aprile 1989
34
MINICUCCI VILMA
LUCITO CB, 18 Dicembre 1948
29
FIERAMOSCA MARIA DETTA MYRIAM
CAMPOBASSO, 23 Febbraio 1966
28
ROMAGNUOLO NICOLA EUGENIO DETTO NICO
CASACALENDA CB, 09 Ottobre 1958
2.031
ROCCHIA NICOLA SEBASTIANO PIO
SAN GIOVANNI ROTONDO FG, 26 Giugno 1961
1.037
DI BARTOLOMEO MICHELE
CAMPOBASSO, 11 Agosto 1972
847
COLALILLO GIAN LUCA
BOJANO CB, 06 Settembre 1973
426
D'ADDARIO DOMENICO
CAMPOBASSO, 19 Giugno 1985
249
RAUSO SALVATORE
CAMPOBASSO, 09 Maggio 1970
75
CRISTOFANO ADDOLORATA
CAMPOBASSO, 16 Febbraio 1978
56
POLIGNONE ANGELO
TERMOLI CB, 15 Ottobre 1990
23
CEGLIA MAURO
SAN MARTINO IN PENSILIS CB, 24 Febbraio 1963
4
CELESTE PASQUALE
LARINO CB, 24 Settembre 1989
3
MONTANO MARGHERITA
TERMOLI CB, 23 Dicembre 1977
1
DI LISA DOMENICO
ROCCAVIVARA CB, 17 Giugno 1955
456
MIOZZA PAOLO
CAMPOBASSO, 11 Giugno 1963
170
LESO LUIGI
VITERBO, 25 Marzo 1975
83
MOFFA ALBERTO
CAMPOBASSO, 13 Ottobre 1966
80
DI RITA GIANLUCA
CAMPOBASSO, 29 Ottobre 1981
59
LECCESE PIERO
CAMPOBASSO, 15 Ottobre 1969
53
SIMONETTI NICOLA
VERONA, 18 Settembre 1965
23
COTUGNO IVANO
CAMPOBASSO, 15 Marzo 1972
21
MARONCELLI NICOLETTA
CAMPOBASSO, 03 Gennaio 1985
10
►ELEZIONI / TUTTE LE PREFERENZE – provincia di Isernia
di FC_
MARTINO GIOVANNI
CERRO AL VOLTURNO, 16 Marzo 1949
702
MANCONE CARMELA DETTA CARMEN
CASSINO, 10 Maggio 1972
325
LANCINI RICCARDO
MONTAQUILA, 01 Agosto 1965
217
MESSERE MARIO
TORELLA DEL SANNIO, 29 Agosto 1975
100
FERRI SARA
ISERNIA, 09 Settembre 1981
715
ACETO ALESSANDRO
NAPOLI, 03 Febbraio 1963
241
RAZZANTE DANIELE
BASILEA (SVIZZERA), 28 Dicembre 1962
189
LALLI NICOLA
ISERNIA, 30 Gennaio 1967
45
MAZZOCCO ENNIO
BOJANO, 02 Febbraio 1959
490
CAPALDI PAOLO
ISERNIA, 31 Dicembre 1985
150
VERDILE PIETROLUIS
ISERNIA, 17 Giugno 1988
121
DE BENEDICTIS GABRIELE
ISERNIA, 10 Marzo 1991
71
D'ACHILLE MARIA TERESA
ISERNIA, 03 Novembre 1957
490
CASTALDI DANIELE
ISERNIA, 19 Novembre 1985
118
PETRECONE QUIRINO
BOJANO, 17 Luglio 1974
58
CRISTINA GIORGIO
OMEGNA, 02 Maggio 1936
13
CARANCI CELESTINO DETTO CELESTE
ISERNIA, 07 Gennaio 1960
125
IZZO EMILIO
CAMPOBASSO, 17 Febbraio 1954
87
DI VICO GIOVANNI
ISERNIA, 30 Luglio 1959
78
PADULA BAMBINA DETTA GIOVANNA
ISERNIA, 04 Ottobre 1988
11
SCUNCIO ANTONIO
ISERNIA, 02 Agosto 1951
845
CALENDA FILOMENA
TORINO, 08 Aprile 1963
587
GIANCOLA LEONELLO DETTO LELLO
CASTELPETROSO, 23 Settembre 1961
461
TESONE GIOVANNI
PIETRABBONDANTE, 19 Dicembre 1956
276
DE MATTIA PASQUALINO
AGNONE, 15 Novembre 1972
471
FARDONE CAMILLO
MACCHIA D'ISERNIA, 25 Settembre 1948
356
IZZI ANTONIO
ROCCHETTA A VOLTURNO, 06 Giugno 1939
224
D'AGOSTINO LUCIANO
MERCATO SAN SEVERINO, 03 Febbraio 1958
182
SASSI PIERO DETTO BOB OPPURE BOBO
ISERNIA, 29 Giugno 1967
1.823
MANCINI ANGELA NANELLA
MONTERODUNI, 24 Febbraio 1959
455
MEO UMBERTO
FROSOLONE, 22 Gennaio 1966
128
ROSSI SILVIO
ISERNIA, 06 Ottobre 1988
102
GRECO ANDREA
AGNONE, 08 Luglio 1985
894
MONACO VITTORIO
CAMPOBASSO, 17 Giugno 1968
471
ZULLO ANTONIO
VENAFRO, 18 Maggio 1952
307
ROSSI GIOVANNI
CERRO AL VOLTURNO, 17 Dicembre 1966
131
COTUGNO VINCENZO
VENAFRO, 08 Febbraio 1949
4.047
TEDESCHI ANTONIO
VENAFRO, 23 Giugno 1981
1.464
DI SILVESTRO GINO
ROCCHETTA A VOLTURNO, 15 Aprile 1955
583
ARMENTI ANGELO
CASTELPETROSO, 29 Aprile 1947
351
IZZI DOMENICO DETTO MIMMO
SCAPOLI, 12 Ottobre 1955
1.563
DI LUCENTE FLORINDO
SANT'ANGELO DEL PESCO, 08 Maggio 1965
1.128
MARTONE ANTONIO DETTO TONINO
SESTO CAMPANO, 06 Maggio 1957
317
GIACCA GOFFREDO
COLLI A VOLTURNO, 08 Novembre 1949
216
AMICARELLI GABRIELE
AGNONE, 10 Giugno 1958
376
VERRECCHIA ALBERTO
FILIGNANO, 08 Dicembre 1944
269
ANTENUCCI CAMILLO
ISERNIA, 18 Aprile 1949
205
CENTRACCHIO MAURO
ROCCHETTA A VOLTURNO, 15 Gennaio 1954
15
TEDESCHI COSMO
ISERNIA, 06 Novembre 1964
1.586
SORBO ANTONIO
VENAFRO, 19 Luglio 1964
1.517
ROSSI FRANCESCO
VENAFRO, 19 Settembre 1942
1.093
MANCINI ANTONINO
ISERNIA, 13 Agosto 1975
322
SAMMARTINO LUCIA
CAMPOBASSO, 08 Dicembre 1966
36
CIOCCA SALVATORE
PETANGE (LUSSEMBURGO), 10 Maggio 1964
32
CESARIO GIAN PIERO
CAMPOBASSO, 15 Settembre 1987
17
TESTA MICHELE
CAMPOBASSO, 27 Aprile 1987
2
CAROSELLA UMBERTO
AGNONE, 31 Maggio 1949
200
PINELLI SEBASTIANO
ISERNIA, 24 Settembre 1967
146
SCACCIAVILLANI FABIO
CAMPOBASSO, 21 Ottobre 1961
107
MONCHARMONT BRUNO
NAPOLI, 22 Luglio 1952
54
SCARABEO MASSIMILIANO
VENAFRO, 01 Luglio 1967
2.768
VENEZIALE CARLO
NAPOLI, 19 Febbraio 1969
1.461
DI PASCALE FILOMENO
VENAFRO, 30 Agosto 1961
1.174
MIDEA AGATA
SASSUOLO, 20 Dicembre 1969
245
IL NUOVO CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISE
CENTROSINISTRA
Paolo di Laura Frattura (presidente) (84.163 voti)
Vincenzo Cotugno (Rialzati Molise, 4.047 preferenze)
Michele Petraroia (Pd, 3.381 preferenze)
Massimiliano Scarabeo (Pd, 2.768 preferenze)
Vittorio Facciola (Unione per il Molise, 2.128 preferenze)
Cristiano Di Pietro (Italia dei Valori, 2.046 preferenze
Salvatore Ciocca (Comunisti Italiani, 1.479 preferenze)
Nico Ioffredi (Sel, 898 preferenze)
Nunzia Lattanzio (Udeur, 673 preferenze)
Francesco Totaro (Pd, listino)
Carmelo Parpiglia (Italia dei Valori, listino)
Vincenzo Niro (Udeur, listino)
CENTRODESTRA
Michele Iorio (49.567 voti)
Fusco Perrella Angiolina (Pdl, 4.052 preferenze)
Nicola Cavaliere (Pdl, 2.341 preferenze)
Giuseppe Sabusco (Udc, 2.765 preferenze)
Salvatore Micone (Grande Sud, 1.738 preferenze)
ALTRI
Antonio Federico (Movimento 5 Stelle, 2.057 preferenze)
Patrizia Manzo (Movimento 5 Stelle, 1.215 preferenze)
Filippo Monaco (Costruire Democrazia, 1.182 preferenze)
FO R CHE CA U D I NE Ne w sle t te r – pa gi na 1 2
►IL PUNTO SULLE ELEZIONI NAZIONALI / LA SPALLATA
Ci limitiamo a due piani di analisi del voto politico nazionale, uno
attinente l’impianto e l’altro i contenuti.
Il primo, il principale, non può non riguardare le regole del gioco:
le tanto temute conseguenze del sistema elettorale di Calderoli,
il cosiddetto “Porcellum”, spada di Damocle delle ultime tornate
elettorali, stavolta si sono verificate appieno, determinando
l’ingovernabilità al Senato, a meno di anomale o larghe intese
che ripresenterebbero scenari da governo tecnico. E le
responsabilità di tale disastro, che avrà pesanti conseguenze
anche economiche e di politica internazionale, non sono certo
fuori dal Parlamento.
Il secondo piano investe le performance. Queste premiano le
capacità carismatiche e di lettura del Paese non solo di Beppe
Grillo, il vero vincitore di queste elezioni con la “conquista” di un
elettore su quattro, ma anche di Silvio Berlusconi.
Due prove con molti punti in comune.
Entrambi, ad esempio, hanno condotto praticamente da soli la
campagna elettorale. Con dinamismo e carisma anche muscolari
(soprattutto in rapporto all’età, si pensi alle 77 tappe dello
Tsunami tour del 65enne genovese o alla “fisicissima” pulizia
della sedia a “Servizio Pubblico” che segnato una significativa
tappa del rilancio del Cavaliere 76enne). Con toni radicali e a
volte aggressivi. E, va ammesso, con maestria fuori dal comune.
Tra i due, però, il comico genovese ha avuto un compito più
facile, impersonando il ruolo vincente – del resto non nuovo - di
paladino dell’anti-politica in tempi di crisi.
Così, se lui ha puntato alla dimensione onirica, comunitaria e
collettiva della società (cara soprattutto all’elettorato di sinistra,
ma presentata in un impianto di destra che ha garantito la
trasversalità dei consensi), il Cavaliere ha viceversa toccato la
sfera individuale e gli interessi personali degli italiani
manipolando agevolmente un tema per lui non nuovo, quello
delle tasse. Con questo peana ha saputo recuperare il proprio
elettorato, quello che lo aveva tradito alle ultime amministrative
in roccaforti storiche del centrodestra (si pensi a Milano, Como,
Monza, Cantù o alla Sicilia), mentre il centrosinistra, che aveva
beneficiato di quelle disaffezioni, non è stato in grado di
polarizzare nuovi consensi, preferendo una strategia attendista.
Insomma, Grillo e Berlusconi si sono paradossalmente integrati,
il primo riscattando le istanze sociali pubbliche (ambiente, acqua
pubblica, lotta alla Tav, ecc.), il secondo riprendendosi le
tematiche economiche che toccano le tasche degli individui,
degli imprenditori, delle famiglie.
di Pierino Vago_
Non a caso il Cavaliere, vera sorpresa (ma fino ad un certo
punto) di queste elezioni, ha fatto il pieno di voti soprattutto
nelle zone più produttive - evidente il caso della Lombardia, ma
anche quello più clamoroso nella Puglia di Vendola, dove il Pdl ha
superato il 30% - intercettando le disperate richieste del tessuto
imprenditoriale strozzato tra gabelle, recessione e burocrazia.
Tanti hanno rivotato a destra, probabilmente con meno
entusiasmo del solito; hanno cioè premiato l’unica offerta in
campo capace d’inserire tali temi in agenda. Specie dopo
l’esclissi kafkiana di Giannino, che non a caso in Veneto ha
ottenuto i migliori risultati (67mila voti, pari al 2,1%). Altri, su
questo stesso fronte, hanno premiato Grillo (in particolare nei
distretti industriali, il risultato oltre il 30% nelle Marche è
indicativo), alfiere delle proposte di abolizione di Equitalia e di
non pignorabilità della prima casa.
C’è un altro dato che avvicina i due vincitori: l’euroscetticismo.
Espresso come rifiuto, tipicamente italiano, della politica del
rigore economico. Bocciando nettamente quell’europeismo dai
contorni oscuri e algidi personificato da Mario Monti. Ma
polverizzando anche “il centro”, vissuto in Italia come una
“conditio sine qua non” mentre è stato di fatto spazzato via da
elettori quanto mai “estremisti”.
Va aggiunto un altro elemento: la fedeltà ideologica fa ormai
parte dell’archeologia elettorale dal momento che è la prima
volta nella storia della Repubblica che una nuova formazione
“trasversale”, il Movimento cinque stelle, conquista un italiano
su quattro.
Questo vero e proprio tsunami ha determinato le altre sorprese,
che hanno interessato tutto il quadro politico. I pesanti flop di
Fini e Di Pietro, protagonisti di primo piano della scorsa
legislatura. Monti lontano dalle aspirazioni e non determinante
al Senato, Casini residuale. La figuraccia di Ingoia, che di fatto ha
indebolito la sinistra risultando decisivo in alcune regione
conquistate dal centrodestra (come l’Abruzzo o la Calabria). Ma
anche l’inaspettato sconforto del Pd derivante dalla non
autosufficienza al Senato e da un’instabilità da sconfiggere con
un vero e proprio miracolo. Pena burrasche all’orizzonte.
FO R CHE CA U D I NE Ne w sle t te r – pa gi na 1 4
NOTIZIE DAL MOLISE
►LUTTI / LA SCOMPARSA DI FLORINDO D’AIMMO
di FC_
E’ scomparso lo scorso 11 febbraio a Termoli a 85 anni Florindo D'Aimmo, presidente
della Regione Molise dal 1975 al 1982. parlamentare democristiano, sottosegretario
per il lavoro e la previdenza sociale nel primo governo di Giuliano Amato (dal 30
giugno 1992 al 27 aprile 1993) e sottosegretario per il bilancio e la programmazione
economica nel governo di Carlo Azeglio Ciampi (dal 7 maggio 1993 al 9 maggio
1994).
E’ stato eletto per quattro legislature. Con lo scioglimento della Dc, aderì al Partito
popolare italiano.
Nel corso delle esequie celebrate da don Benito Giorgetta, parroco della chiesa di
San Timoteo a Termoli, avvenute a 48 ore esatte da quelle di Gilda, moglie di
D’Aimmo, il sacerdote ha definito l’ex sottosegretario “il galantuomo della politica
molisana”, avendo parole d’affetto in particolare per Antonio, il figlio del
parlamentare. “E’ stato molto bello l’altra sera. Ero nel mio ufficio – ha detto ai
fedeli– e sento bussare. Vedo il volto solcato dalle lacrime di Antonio. Pensavo fosse
venuto a scambiare qualche parola, ad esprimere un ringraziamento per il funerale
che avevamo appena celebrato della mamma. E invece deposita nel mio cuore
un’espressione che ho curato e caldeggiato: ‘Don Benito è morto anche papà. Non
sapevo dove andare e sono venuto qui’. E’ bello poter accogliere anche la tristezza
di un dolore”.
►POZZILLI / NEUROMED, RADIOGRAFIE IN 3D
di FC_
Secondo in Italia e fra i primissimin Europa, EOS è il nuovo macchinario di cui si è
dotato l’IRCCS Neuromed di Pozzilli (Isernia).
Un'apparecchiatura radiologica di nuova concezione, messa a punto dalla Società
Aerospaziale francese, che con una quantità minore di raggi rispetto a quella
impiegata per una normale radiografia (ben 8 volte meno e fino al 90% in meno
rispetto alla Tac) permette di effettuare diagnosi estremamente precise e veloci.
Grazie ad un sofisticato software di post processing, EOS può ricostruire lo
scheletro intero in 3D, garantendo una valutazione di alta precisione delle curvature
della colonna vertebrale, ed uno studio degli aspetti posturali dei pazienti, in
particolare di bambini ed anziani, difficilmente valutabili con le tecniche tradizionali.
L'apparecchio è collegato ad una cabina all’interno del quale il paziente entra in
piedi e rimane in posizione eretta per una manciata di secondi, tempo necessario ad
eseguire l’esame.
La cabina non viene chiusa, per cui è particolarmente indicata per chi soffre di
claustrofobia. I vantaggi ottenuti dall’utilizzo di EOS derivano non solo dalla rapidità
della scansione che consente di ottenere esami in posizione eretta (quindi sotto
gravità), fondamentale per le valutazioni biomeccanico-funzionali, ma anche dalla
dose minima di radiazioni assorbite dal paziente, rispetto alla radiologia
convenzionale.
Attraverso l’adozione di EOS, dunque, Neuromed compie un nuovo importante
passo avanti nel proprio aggiornamento tecnologico per migliorare ulteriormente la
qualità dei risultati clinici offerti a chi si affida alle sue cure e per rendere accessibile
un importante strumento diagnostico a un numero sempre maggiore di pazienti.
Come sostiene il responsabile della Neuroradiologia di Neuromed, Marcello Bartolo:
“Questa apparecchiatura è sicuramente utilissima per tutti gli specialisti del settore
che si occupano di colonna vertebrale sia dal punto di vista chirurgico che
dell’interventistica percutanea mini-invasiva. Eos è un apparecchio rivoluzionario
perché permette di studiare e di verificare effettivamente quale sia la problematica
in essere, soprattutto per la colonna vertebrale, e di adottare la strategia
terapeutica più adatta. La presenza di questo strumento presso l’Istituto Neuromed
permetterà a tutti i pazienti del centro e del meridione d’Italia di poter usufruire di
un servizio che fino ad oggi era presente solo in Lombardia”.
FO R CHE CA U D I NE Ne w sle t te r – pa gi na 1 5
►CERRO AL VOLTURNO / VISITE AL CASTELLO PANDONE
di FC_
Per la XXI Giornata di Primavera promossa dal Fai, Fondo ambiente italiano, che si
terranno sabato 23 e domenica 24 marzo in tutta Italia, quest'anno anche Cerro al
Volturno (Isernia) con il Castello Pandone, la Chiesa parrocchiale di Santa Maria
Assunta e la Chiesa dei Santissimi Pietro e Paolo è entrato nel circuito permettendo
ai visitatori di poter ammirare le sue tre bellezze.
Si potrà passare una giornata in compagnia di apprendisti Ciceroni che faranno da
guida in questo tour definito “La Rocca delle Querce”.
Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere all’associazione socio-culturale
“Quercus cerri” di Cero al Volturno, cell. 328-6337920, e-mail:
[email protected].
►LARINO / SUCCESSO PER IL CORSO SUL VINO
di AN_
Presso l’Istituto tecnico San Pardo di Larino, agrario e per geometri, è in corso di
svolgimento un’articolata attività formativa sul vino.
Questo il calendario dei prossimi appuntamenti: giovedì 7 marzo 2013 dalle ore 15
alle 18, con l’accompagnatore dott. Sebastiano Di Maria (Istituto Agrario), visita
presso la cantina “Di Majo Norante”; giovedì 14 marzo dalle 15 alle 18, con la
docente Monica Meini (Università del Molise): “Enoturismo e turismo rurale. Dal
buon vino al buon territorio”.
Giovedì 21 marzo dalle 15 alle 18, con il docente Pasquale Di Lena (Agronomo,
esperto di enogastronomia, scrittore): “Storia della viticoltura e della Tintilia in
Molise”.
Giovedì 28 marzo dalle 15 alle 18, con il docente Sebastiano Di Maria (Istituto
Agrario): “Enografia. Vitigni autoctoni e vini di qualità. Principali regioni vitivinicole
italiane ed internazionali. Denominazioni d’origine”.
Giovedì 4 aprile dalle 15 alle 18, con il docente Rossano Pazzagli (Università del
Molise): “Dalla storia del territorio alle strade del vino: agricoltura e giacimenti
enogastronomici”.
Giovedì 11 aprile dalle 15 alle 18, con il docente Marco Tagliaferri (medico-chirurgo):
“Aspetti nutrizionali e salutistici. Il rapporto vino-alcool ed educazione al consumo
consapevole. Uso e abuso di alcool”.
Giovedì 18 aprile dalle 15 alle 18, con i docenti Giovanna Vizzarri e avvocato Vincenzo
Notarangelo (liberi professionisti): “Principali frodi alimentari sul vino, il sistema di
autocontrollo, le certificazioni di qualità e sistemi di rintracciabilità di filiera.
Normativa”.
Giovedì 24 aprile, 2 e 9 maggio dalle 15 alle 17, con il docente Pasquale Cordigliere
(Istituto tecnico “San Pardo” e libero professionista): “Creazione di un’etichetta e
del relativo logo. Raccolta del materiale realizzato con cui predisporre l’opuscolo
divulgativo e il cd/dvd”.
Le date delle lezioni potrebbero subire variazioni in seguito ad eventi straordinari
come nevicate o, eventualmente, indisponibilità dell’ultima ora dei docenti. Sarete
tempestivamente avvisati e, in tal caso, la lezione verrà recuperata prima possibile.
Le degustazioni didattiche e le visite aziendali, per una migliore gestione logistica e
organizzativa, sono a numero chiuso.
Informazioni: cell. 347 5305828.
FO R CHE CA U D I NE Ne w sle t te r – pa gi na 1 6
►CAPRACOTTA / IMPIANTI CHIUSI PER INSICUREZZA
di Gabriele Di Nucci_
Rimane chiusa per motivi di sicurezza la stazione sciistica di Monte Capraro a
Capracotta (Isernia). A comunicarlo è la società Molise spa, che si è aggiudicata la
gestione degli impianti. La società spiega che “al fine di dirimere ogni
incomprensione relativa al mancato funzionamento della stazione”, lo scorso 17
febbraio ha acquisito una perizia redatta da un esperto in materia di sicurezza piste,
il quale, dopo un accurato sopralluogo, “ha constatato la mancanza delle condizioni
minime di sicurezza della pista, necessarie per l'utilizzo da parte degli utenti.
Pertanto Funivie Molise spa, a seguito dei problemi riscontrati e non risolvibili in
tempi brevi, trattandosi di interventi strutturali da svolgere in assenza di neve, è
nella impossibilità di aprire gli impianti di risalita. Si ribadisce la completa
disponibilità perché, di concerto con il Comune di Capracotta, si possano individuare
modalità e termini per riportare la stazione sciistica del centro alto molisano in
condizioni di sicurezza ed efficienza e ricreare tutte le condizioni necessarie affinchè
la prossima stagione 2013-2014 la stazione sciistica di Mante Capraro apra
regolarmente”.
►BOJANO / L’AMARA STORIA DEL CREDITORE NOVANTENNE
di FC_
“Quando ho cominciato ad incatenarmi avevo 86 anni e due ictus. Nel 2012 ne ho
compiuti novanta e ho avuto un altro ictus; in tribunale. La gente continua a
camminare sulle strade che ho realizzato, a percorrerle con i mezzi agricoli e con le
automobili, assessori e consiglieri regionali, aspiranti consiglieri e aspiranti
presidenti, in lungo e largo, senza sosta. Ebbene, quelli che voi giornalisti chiamate
“asfalti elettorali” umiliano la mia intelligenza, violentano il mio essere. Sono andato
a vederle le “mie strade”. Bitume sparso di recente, che brilla sotto il sole, le
cunette ripulite, addirittura opere di contenimento e attraversamenti ad hoc. Mi fa
male questa ipocrisia, eppure mi sento orgoglioso di ogni granello di pietrisco, ogni
grammo di bitume, ogni manciata di cemento. Perché quelle strade le ho realizzate
con i miei soldi, con i miei operai, con i miei mezzi. Però sono di tutti. Tanto che se ci
mettessi una bomba finirei sotto processo. Assurdo, vero? Pensate a quanto possa
essere lacerante per me. Tutti sanno, ma fanno finta di non sapere”.
Sono le dichiarazioni dell’imprenditore Antonio Cappussi, diffuse tramite un
comunicato stampa. Accusa la Regione Molise di non avergli pagato 80 chilometri di
strade interpoderali da lui realizzate. Per questo motivo si è a lungo incatenato
davanti al Consiglio Regionale del Molise.
Il presidente di Assotutela, Michel Emi Maritato, aggiunge in una nota: “È
vergognoso approfittare del lavoro di un imprenditore e cittadino. Non possono
essere tollerati abusi del genere da parte di nessuno, tanto meno da parte di un
ente così importante”
►JELSI / VIA FRANCIGENA, APRE PRIMA CASA DEL PELLEGRINO
di FC_
Aprirà il prossimo 9 marzo a Jelsi (Campobasso) la prima casa del pellegrino sul
tratto molisano della via Francigena. Sarà una sorta di ostello, che fungerà da primo
ed ufficiale punto di accoglienza dei turisti che vorranno visitare ed attraversare il
tratto molisano della via Francigena. E’ quanto annunciato nel corso della
presentazione alla Bit di Milano della via Francigena del Sud. Ad illustrare
l’ambizioso progetto sono stati l’architetto bojanese Walter Di Paola e il
coordinatore dei Borghi Maurizio Varriano
Un interesse all’iniziativa è stato mostrato anche dall’Università di Siena attraverso il
professor Dino Angelaccio, originario dell’Alto Molise.
Il tour degli ambasciatori della Francigena è stato anche supportato da alcuni
prodotti tipici dell’enogastronomia regionale, i caciocavalli di Carovilli e i vini di
Larino, che hanno riscosso notevoli apprezzamenti.
FO R CHE CA U D I NE Ne w sle t te r – pa gi na 1 7
►CAMPOBASSO / ALL’EX GIL RASSEGNA DEL FOLK MOLISANO
“Dobbiamo assolutamente togliere quella patina non del
tutto positiva che c’è a volte intorno al mondo del
folklore e rendere omaggio alla cultura e alla tradizione
molisana. Vedo il Molise come un bel camino dove arde
una fiamma viva al fianco del quale, però, ci sia una
penna Usb. Non possiamo rimanere fermi davanti al
camino ma dobbiamo far conoscere e promuovere ciò
che di prezioso e di peculiare c’è nella nostra terra. Ed è
per questo che come Fondazione Molise Cultura siamo a
disposizione di tutti coloro che come dice qualcuno sono
portatori sani di cultura per dare il nostro supporto e per,
nel contempo, professionalizzare le varie manifestazioni
per porle in maniera più mirata al grande pubblico». Così
il direttore della Fondazione Molise Cultura, Sandro Arco,
ha aperto la conferenza stampa di presentazione della
prima rassegna del folklore molisano che, con
l’organizzazione dei Borghi d’Eccellenza del Molise, dal 2
al 9 marzo sarà di scena nei locali dell’ex Gil a
Campobasso.
di FC_
“E’ un qualcosa di eccezionale che darà il giusto risalto
alle origini della cultura della nostra terra – aggiunge
Maurizio Variano, coordinatore dei Borghi d’Eccellenza.
“Voglio anticipare solo alcuni aspetti del ricco
programma di eventi di quella che ci auguriamo possa
diventare negli anni un appuntamento fisso e attraverso
il quale promuovere l’intero Molise: il 2 marzo ci sarà un
annullo speciale filatelico e saranno distribuite mile
cartoline, nostra ospite sarà la Fonderia Pontificia
Marinelli di Agnone che porterà alcune campane e
alcuni oggetti molto cari alla famiglia Marinelli, il 2
marzo alle 18 si svolgerà un convegno durante il quale
Antonio Scasserra farà vedere dal vivo la vestizione di
una sposa con abiti d’epoca e successivamente, intorno
alle ore 19 inizierà la vera e propria esibizione dei vari
gruppi. Grazie alla Fondazione Molise Cultura siamo
riusciti a rendere concreto un nostro sogno e ci
auguriamo che per il 21 maggio, giornata mondiale del
folklore, si possa realizzare un secondo appuntamento
che possa avere al centro il folklore molisano.
Dobbiamo migliorare la comunicazione, la promozione
e la divulgazione delle perle che sono incastonate nello
scrigno Molise e il folklore può essere uno di questi
fondamentali strumenti di promozione turistica”.
I gruppi che parteciperanno alla rassegna: “Moffa” di
Riccia; “Schaffetta” di Termoli; “San Giovanni” di
Spinete; “I Briganti” di Sant’Elia a Pianisi; “I Guie” di
Guglionesi; “La Teglia” di San Polo Matese; “Zig
Zaghini” di San Giovanni in Galdo; “Ru Maccature” di
Carpinone; la “Compagnia d’arte popolare” di San
Giuliano del Sannio; “I Matesini” di Campochiaro.
Inoltre, dal 2 al 9 marzo, dalle 10 alle 19, sempre all’ex Gil
la mostra e rassegna di costumi e strumenti tradizionali
dell’arte molisana, a cura di Margherita Quercia.
Foto di Tiziano Primerano
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►SOS / CELENTANO DENUNCIA L'ASSALTO EOLICO
di Alex Neumann_
Nel brano musicale “Ti fai del male”, diventato la colonna sonora della campagna elettorale grillina,
parla del “Molise che stanno uccidendo, bombardato come un gruviera con i fantasmi eolici”…
A sorpresa - ma fino ad un certo punto - il guru Adriano
Celentano, uno dei pochi che nel mezzo della campagna
elettorale tira fuori l'emergenza ambientale, si scaglia
contro l'eolico, in particolare citando l'emergenza che i
pali stanno determinando nel paesaggio del Molise.
"Poi c'è anche il Molise che stanno uccidendo,
bombardato come un gruviera con i fantasmi eolici che
muovono il vento, se ne va un altro pezzo d'Italia, è la fine
dei paesaggi, ma pare che ancora non basterà per
distruggerlo del tutto il tanto ambito federalismo altre
eliche sulle palle farà girar".
Così recita un passaggio iniziale del nuovo brano singolo
"Ti fai del male", tirato fuori dal cilindro proprio all'apice
della campagna elettorale.
La canzone, che nello stile ricalca l'ultima produzione di
Celentano dai toni ossessivi e un po' apocalittici, fa
riferimento nemmeno troppo oscuro al Movimento
cinque stelle di Beppe Grillo (suo amico personale),
quando avverte che "un'onda nuova che è partita dal
niente e come una valanga sta avanzando come un
ciclone per abbattere il marcio della nazione".
Il brano inedito, scritto e composto dallo stesso
Celentano e pubblicato sul suo blog ilmondodiadriano.it,
è caratterizzato dalla minacciosa nenia "Se non voti ti fai
del male" e nei suoi sei minuti di durata riassume
soprattutto le tematiche ambientaliste tanto care al
cantautore (è inclusa anche l'emergenza di Venezia), ma
cita anche il femminicidio.
E poi c'è anche il Molise che stanno uccidendo
bombardato come un gruviera
[coro] Se non voti ti fai del male
da quei fantasmi eolici che muovono il vento
[coro] Se non voti ti fai del male
e se ne va un altro pezzo d'Italia
è la fine dei paesaggi
[coro] Se non voti ti fai del male
ma pare che ancora non basterà
per distruggerlo del tutto
Il tanto ambito federalismo
altre eliche sulle pale farà girar
[parlato] Certo non si può dire che i tempi non siano confusi e
mentre il pastore per salvare il suo gregge scuote la terra degli
scandali riemergono purtroppo parole pericolose, parole come...
condono tombale. E da qui si intuisce chiaramente che i politici
sono lontani anni luce dal capire quali siano davvero i motivi di
questa crisi. Eppure ci camminano sopra. L'Italia è ormai ridotta
ad una lastra di cemento, pari ad una coltre funebre sulla quale si
annidano le pericolose polveri sottili della corruzione. E quindi
cosa facciamo? Non c'è altro mezzo per risolvere la crisi,
dobbiamo cancellare tutto ciò che ci rattrista, stracciare il brutto
dell'Italia come si straccerebbe una lettera scritta da uomini
bugiardi e piena di errori, ma soprattutto piena di inganni. Quindi
non ci rimane che riscrivere la storia del nostro Paese e rifarlo da
capo, cioè ricostruirlo da capo, ricostruirlo fisicamente... da
capo.
[cantato] Se non voti non cambia niente
Se non voti ritornano ancora
[coro] Se non voti ti fai del male
Più male di così ci stanno rubando il mondo
TESTO DI “TI FAI DEL MALE”
Se non voti ti fai del male
Se non voti ti fai del male
Eh mi vuoi dire per quale partito io dovrei votare
[coro] Se non voti ti fai del male
Loro promettono solo bugie
[coro] Se non voti ti fai del male
E ormai la politica è come lo sport facciamo il tifo per chi ci
tradisce
[coro] Se non voti ti fai del male
Non più male di quei governi che abbandonano le donne. Sono
più di cento in un anno le donne che muoiono assassinate
[coro] Se non voti ti fai del male
Da quei mariti e padri pazzi di gelosia
[coro] Se non voti ti fai del male
Merde senza un filo di dignità
[coro] Se non voti ti fai del male
Però si dice in giro che fra i partiti c'è
c'è un'onda nuova che è partita dal niente
e come una valanga sta avanzando come un ciclone
per abbattere il marcio della nazione
[coro] Se non voti ti fai del male
Eee fino a quando il Comune di Venezia
non fermerà quei mostri che galleggiano giganteschi
orribili navi che sembrano palazzi che devastano la laguna
Ma i politici non si accorgono che quando la bellezza morirà
loro saranno i primi a sprofondare
[coro] Se non voti ti fai del male.
La canzone si può ascoltare
nel sito ufficiale di Adriano Celentano:
www.youtube.com/watch?v=X8UE8uWhOmQ
FO R CHE CA U D I NE Ne w sle t te r – pa gi na 1 9
EDITORIA IN MOLISE
►LIBRI / A SINISTRA DELLA QUESTIONE MERIDIONALE
di Tony Palladino_
Antonio Grano, 74 anni, intellettuale calabrese di Cosenza ma residente da anni in
Molise, laureato in Scienze sociali, sforna con continuità interessanti libri i cui titoli sono
reperibili nel suo sito internet (www.antoniograno.it).
L’ultimo, in ordine di tempo, è questo “A sinistra della questione meridionale”
pubblicato con ilmiolibro.it (Gruppo Editoriale L'Espresso).
Grano tratta gli sbocchi imperialistico-colonialistici del capitalismo nell’Europa del XIX
secolo, analizzando poi il pensiero della sinistra estrema e moderata sulla guerra di
annessione del Regno delle Due Sicilie al Piemonte negli scritti di Karl Marx, Friedrich
Engels, Mikhail Bakunin, Pierre Joseph Proudhon, Giustino Fortunato, Gaetano
Salvemini, Antonio Gramsci, Amadeo Bordiga, Guido Dorso, Nicola Zitara. Quindi affronta
le trame oscure delle grandi potenze europee e il ruolo determinante di Napoleone III,
grande manipolatore di Cavour e di Vittorio Emanuele II e le responsabilità della
borghesia agraria meridionale. Infine si sofferma sulla denuncia della vecchia sinistra
rivoluzionaria e sul negazionismo della moderna sinistra liberal-riformista, sulla piaga del
trasformismo e la trappola dell’assistenzialismo e sul destino del Sud nell’era della
globalizzazione e del capitalismo finanziario mondiale.
Grano ha pubblicato, in ordine cronologico:
- Le Parole sono pietre! 1350 citazioni di uomini illustri e non sulla guerra di annessione
del Regno delle Due Sicilie al Piemonte. Edizioni ilmiolibro.it, Roma 2011
- Pietà per i vinti! L’unità d’Italia e la verità negata. 30 settembre-20 ottobre 1860, la
guerra civile in Molise. A Isernia una fra le pagine più sanguinose del Risorgimento.
L’enigma delle “teste mozzate” e il primo maxiprocesso della storia d’Italia. Edizioni
ilmiolibro.it, Roma 2011
- ‘O surdato‘nnammurato. Studio sociologico su 190 brani della Canzone Classica
Napoletana (1880-1945) dedicati al tema della guerra. Edizioni Autori Riuniti
- Io, brigante calabrese. Memorie di un internato nel lager piemontese di Fenestrelle.
Edizioni ilmiolibro.it, Roma 2009
- La Chiamarono unità d'Italia (L’altra verità, la verità negata sul cosiddetto
Risorgimento. La Storia scritta dalla parte dei perdenti. Edizioni ilmiolibro.it, Roma 2009
- Goodbye, Marx! Edizioni ilmiolibro.it, Roma 2009
- Santa Barbara. Come un non credente legge la storia di una fanciulla vissuta nel III
Secolo d. C., che per non rinnegare il suo Dio, giunge fino alle estreme conseguenze del
martirio. Edizioni ilmiolibro.it, Roma 2009
- Dies Irae! Edizioni Il mio libro, Roma 2009
- Live Earth Edizioni Il mio libro, Roma 2009
- Celestino V cittadino del mondo. Edizioni Il mio libro, Roma 2009
- Partono 'e bastimente, Edizioni Il mio libro, Roma 2009
- L’ultima profezia di Celestino, Edizioni Il mio libro, Roma 2009
- Esorcismo Studio su 54 casi di presunta possessione diabolica, Edizioni Progetto
Cultura, Roma 2008
- Malafemmena Donne perfide nella canzone classica napoletana, Edizioni Intra Moenia,
Napoli 2008
- L'Esorcista I testimoni di Satana tra nevrosi ossessiva e delirio di onnipotenza, Edizioni
Fabio Croce, Roma 2007
- Satana, chi era costui? Identikit del Principe di questo mondo. Edizioni C.E.A.R., Isernia,
2006
- Ladislao d’Angiò-Durazzo (il guerriero napoletano).Edizioni C.E.A.R., Isernia, 2005
- Trattato di sociologia della Canzone Classica Napoletana, Palladino Editore,
Campobasso, 2005
- Un uomo, la sua terra (Mimmo Pellegrino e il suo Molise) Graus Editore, Napoli 2003
Macchia d’Isernia (usi, costumi, tradizioni e storia di una piccola comunità molisana)
Edizioni Luca Torre, Napoli 2002
- Il Papa santo (Celestino V-San Pietro a Maiella), Edizioni Tullio Pironti, Napoli 2002
- Santa Barbara (il mito, la leggenda, la storia, la passione, la morte), Edizioni Marotta &
Cafiero, Napoli 2000
- La leggenda del chiodo assassino (tutte le verità sulla morte di Celestino V), Edizioni
Tommaso Marotta, Napoli, 1998
- I castelli di Pietro (tutte le verità sulle origini di Pietro da Morrone che fu Papa Celestino
V), Edizioni ENNE, Campobasso, 1996
FO R CHE CA U D I NE Ne w sle t te r – pa gi na 2 0
►LIBRI / LA STIRPE DI CAINO
di Antonella Cifelli_
Michele Gianfagna è nato a Campobasso nel 1935 in una fattoria del Molise, dove ha passato la
sua adolescenza assimilando il mondo rurale e venendo a conoscenza della faticosa vita dei
campi. Ha effettuato studi tecnici nell’Istituto Montani di Fermo senza tralasciare la passione
per la lettura e lo studio dei classici. Dopo il diploma ha svolto mansioni squisitamente tecniche
nelle Ferrovie delle Stato dal 1956 fino all’inizio del 1963. La sua prima sede di lavoro è stata
Torino, poi è stato trasferito a Roma, dove vive dal 1959 con la sua famiglia. Nel 1963 ha lasciato
la conduzione dei treni per passare ai servizi amministrativi. In tale settore, per motivi di lavoro e
di studio, ha girato l’intera Penisola. Ha svolto mansioni di gestione dei magazzini scorte delle
Officine dei Depositi Locomotive, poi all’Ufficio Centrale del DLF con responsabilità nella
direzione dei servizi di contabilità, facendo parte della Commissione per l’elaborazione e
l’emanazione delle norme contabili e fiscali per le Sezioni DLF (Enti non commerciali, annessi alle
FS) con incarico, inoltre, di coordinamento della stessa Commissione. Tali norme sono state
emanate con decreto interministeriale e lui ne ha curato l’iter procedurale fra il ministero delle
Finanze e dei Trasporti. Ha poi fatto parte del gruppo di studio per l’elaborazione delle norme
per il controllo della gestione delle Ferrovie, collaborando con società di consulenza quali Pitt &
Marwick e Matrix. In tale progetto è stato responsabile del coordinamento dei lavori di ricerca
ed elaborazione dei dati dell’area centro-nord della rete ferroviaria. Ha anche svolto attività di
docenza nei corsi interni di “cultura d’impresa” per i funzionari delle FS.
Dal 1990, in pensione, senza abbandonare la sua preparazione tecnica, contabile e fiscale, ha
messo in pratica le doti di comunicazione e di analisi sociale intraprendendo l’attività teatrale.
Ha scritto commedie brillanti, poi pubblicate con il titolo “Le facce del potere” ed ha costituito
la Compagnia del teatro amatoriale “Gli argonauti” con la quale ha messo in scena molti lavori,
riscuotendo lusinghieri consensi di pubblico e di critica.
È autore di una raccolta di poesie dal titolo “Ci vuole così poco…” e di testi di narrativa quali:
“La stirpe di Caino” sulla sfiducia verso il prossimo e le istituzioni; “Gente del Molise”
sull’amnesia e la recisione delle radici; “I cinque dell’Orsa maggiore” sulla solitudine e
l’isolamento; “Racconti in treno” sulla goliardia e l’evasione dalla realtà; “La capra di Giuda”
sull’amicizia; “Il mistero della botte di ferro” sul tradimento, nonché della raccolta di
commedie brillanti “Le facce del potere”. Di tali testi, alcuni sono stati già pubblicati, mentre
gli altri sono in via di pubblicazione ed usciranno a breve.
Tutti i lavori di un autore rispecchiano il proprio modo di pensare, oppure, il particolare
momento che egli sta attraversando, come nel caso del libro “La stirpe di Caino”. Tale testo è
stato scritto proprio in un particolare momento della vita di Gianfagna, quando “una tegola
gli è caduta sul capo”, come suole dire, anzi “non una sola tegola, ma un tetto intero”.
Quando credeva che la sua vecchiaia potesse essere serena e di ausilio agli altri, mentre ha
scoperto che così non poteva essere; allora ha dovuto intraprendere un percorso di
sofferenza che gli ha fatto passare notti insonni, durante le quali ha avuto modo di riflettere
su tante cose. Ha scoperto, in particolare, che non serve affannarsi tanto per cose inutili,
come la ricchezza ed il potere; varrebbe la pena impegnarsi per la ricerca e la realizzazione di
una vita di qualità, ma questa viene ignorata e ci si affanna a mettere in atto l’egoismo e la
cattiveria. Da tale riflessone scaturisce la perdita della fiducia nel prossimo, nelle istituzioni
civili e in quelle religiose. Ma poi ci si rende conto che non vi è soluzione al problema e sorge il
dubbio che reagire alla violenza non è giustizia bensì giustizialismo; tuttavia non si può
nemmeno porgere supinamente l’altra guancia ed accettare il sopruso del prossimo. Il libro,
dopo una prima parte di riflessioni, con i tre racconti mette in evidenza la cattiveria degli
uomini, dove tale malvagità viene combattuta con altrettanta cattiveria, ma la vittoria non
appaga i giustizieri, anzi li deprime, creando in loro uno stato di disagio.
L’autore spiega: “Leggere un libro è come affacciarsi ad una finestra per prendere una
boccata d’aria. Se poi, oltre a prendere la boccata d’aria, vedi anche cose nuove, ciò dipende
dal libro, ma soprattutto da chi lo legge”.
Una delle più importanti associazioni regionali a Roma.
Da 25 anni al servizio della cultura molisana.
“Forche Caudine”: dinamismo, credibilità, passione.
www.forchecaudine.it – [email protected]
FO R CHE CA U D I NE Ne w sle t te r – pa gi na 2 1
►LIBRI / LA TERMOLI DI OSCAR DE LENA
Oscar De Lena
di Maria Di Saverio_
"Tèrmele cóme jeve ‘na vóte" è il titolo di un bel libro di Oscar De Lena, che raccoglie 150
splendide fotografie con brevi descrizioni storiche della Termoli dei primi del secolo scorso.
“In quest'epoca in cui si legge poco perché bombardati dai mass media che ci propinano
solo immagini, ho pensato bene di realizzare questo libro per mostrare, in modo
particolare ai giovani, come si presentava Termoli agli inizi del secolo scorso quando la
cementificazione era ancor al di là da venire – spiega l’autore.
De Lena è nato a San Giacomo degli Schiavoni (Campobasso) nel 1944 e la sua famiglia si
trasferì a Termoli nel 1951. Perito elettronico diplomato a Fermo nel 1963, dopo una breve
esperienza come insegnante di elettronica presso l’Istituto Nautico di Termoli, ha svolto la
sua vita lavorativa per due anni presso il Laboratorio Ricerche della Veglia Borletti di Milano
(strumentazione per auto) e poi per 38 anni presso il dipartimento di ricerca e sviluppo, di
cui è stato il fondatore, nello stabilimento della Società Italiana Vetro di San Salvo (Chieti)
acquistata nel 1994 dalla multinazionale inglese Pilkington e successivamente passata alla
giapponese NSG (Nippon Sheet Glass). Nell’ambito della ricerca è stato il responsabile del
Laboratorio Sviluppo Prototipi. Ha al suo attivo oltre venti brevetti e, per motivi di lavoro,
ha girato quasi tutto il mondo. Oltre alla sua attività di ricercatore, sempre per conto della
ex società SIV, ha progettato e partecipato alla realizzazione di una serie di strutture
artistiche in vetro tra le quali: due scenografie di spettacoli televisivi, andati in mondo
visione, su idea dell’architetto Paolo Portoghesi svoltisi a Pisa (“La notte delle divine”,
1987) e a Mantova (“Festa grande a Mantova alla corte dei Gonzaga”, 1988) presentati
dall’attrice Alessandra Martinez e con artisti quali: Carla Fracci, Luciana Savignano,
Elisabetta Terabust, Cristina Hojos, Ann Reinkin, Alessandra Ferri, Nina Semizorova,
Dominique Khalfouni, Zizi Jeanmaire, i Momix, una struttura in vetro per la Biennale di
Venezia (1988), una macchina tutto vetro a Hollywood (1989) utilizzata per girare un serial
televisivo, la teca di protezione delle reliquie di San Tommaso ad Ortona (1984-86), del
Papa Celestino V all’Aquila (1988) e tantissime altre teche e vetrature speciali per la
protezione di musei e aree archeologiche in tutta Italia. In collaborazione con l’Università
dell’Aquila, facoltà di Ingegneria, ha realizzato una delle prime macchine in Italia alimentata
con celle fotovoltaiche (1989-90).
Dopo il suo primo libro “Termoli dal periodo arcaico ai giorni nostri” pubblicato a dicembre
2007, e dopo “San Giacomo degli Schiavoni, date, avvenimenti e personaggi che hanno
fatto la storia di San Giacomo” pubblicato a marzo 2012, è arrivato in libreria questo terzo
lavoro sulla Termoli del passato.
“Anziché descrivere con parole o espressioni forbite la storia di Termoli, la descriveo
fotograficamente, mostrando oltre centocinquanta vecchie foto della nostra città così
come si presentava circa cento anni fa – racconta l’autore. “Tutto questo è stato possibile
grazie al mio caro amico Carlo Cappella, con il quale ho condiviso tante giornate a parlare
della storia, degli avvenimenti e dei personaggi che hanno contribuito a rendere bella
questa città. Carlo, scomparso il 31 marzo 2009, mi mise a disposizione il suo vasto e
dettagliato archivio fotografico dal quale ho potuto attingere buona parte delle foto
riportate in questo libro. Ed è a lui che dedico questo mio terzo libro perché sono certo che
da lassù lui sarà felice che tutto il suo lavoro di decine di anni di raccolta foto e documenti
storici sia fruibile oggi per tutti quelli che amano Termoli. Un ulteriore ringraziamento va
anche all’amico Basso Barone, anche lui appassionato collezionista delle vecchie immagini
di Termoli. E mi piace concludere la presentazione di questo libro con questa frase di
Cesare Pavese che recita: “ ..un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente,
nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei, resta ad
aspettarti”.
Oscar, esempio di dinamismo, è sposato con Egilda ed ha due figli maschi: Federico e
Gianluca che gli hanno regalato, ad oggi, cinque nipotini. Attualmente è in pensione e
occupa il suo tempo libero gestendo alcuni siti Internet tra i quali quello del suo paese natio
di San Giacomo, giunto al settimo anno con oltre 350mila lettori e che fino ad oggi è servito
per far ricongiungere i tanti emigranti che ormai avevano perso tutti i riferimenti con i loro
parenti e il loro paese natio. Cura inoltre il sito dell’Archeoclub di Termoli, quello degli ex
dipendenti della Società Italiana Vetro e un sito per Suor Elvira Tutolo, seguito in Africa
Centrale dove la suora esercita la sua missione umanitaria. Il poco tempo libero che gli resta
lo passa leggendo libri di storia ed archeologia.
Per conto dell’Archeoclub di Termoli, di cui fa parte del direttivo, accompagna spesso i
turisti nella visita al Borgo Vecchio raccontando loro la storia, i personaggi e gli avvenimenti
accaduti nella città e d’estate durante le serate “Il Castello a mezzanotte” accoglie i
visitatori al Castello raccontando loro la storia del borgo marinaro molisano.
Infine, tiene gratuitamente corsi di computer a San Giacomo e Termoli a soci di diverse
associazioni.
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►LIBRI / ROCCAMANDOLFI DURANTE LA GUERRA
di Maria Di Saverio_
La guerra a Roccamandolfi attraverso una serie di racconti schietti, a volte drammatici,
sostenuti sempre da un’analisi lucida e fortemente umana. E’ lo spaccato che anima il libro
“Il guardiano delle pecore altrui” di Elio Tasillo, classe 1935, emigrato in Germania, in Belgio,
in Francia, ancora in Germania e Belgio, alternando le permanenze all'estero con i ritorni nel
paese natale. Nel 1971 è rientrato definitivamente a Rocca e ha lavorato nella zona, negli
scenari naturali del Matese, fin quando un incidente di lavoro non l'ha costretto al
pensionamento. Ha sposato Christel, una gentile donna di origine tedesca, che l'ha seguito
in Molise. E proprio a lei è dedicato questo libro di ricordi su Roccamandolfi.
Il testo, edito da Iannone, è una finestra sui drammi provocati dalla guerra. Tanto più in una
regione povera com’era il Molise di quegli anni, realtà quasi esclusivamente contadina,
dove anche il possesso di qualche capo di bestiame determinava differenze di classe
sociale. Così l’occultamento dei maiali agli occupanti tedeschi, oggetto di vicissitudini anche
paradossali, offre il quadro reale di un momento drammatico dove era in gioco la
sopravvivenza.
Vite che si incontrano, si cercano, si perdono; destini di eroi anonimi che nel momento del
racconto e del ricordo si fanno corpo vivente e rianimano i vicoli, le contrade, la piazza, la
campagna e tornano a vivere in quello che siamo, attraverso segreti passaggi non detti.
Lo scrittore, quindi, si fa “Guardiano delle pecore altrui”. Si mette a guardia, non in guardia,
a difesa della propria memoria e dei ricordi altrui. Osserva, raccoglie, sposta i ricordi, come
fa il pastore con le sue greggi, da una parte all'altra, per difenderli, per arricchirli, per
nutrirli, perché non vadano persi, perché non cadano nell'oblio, nell'assenza. Un dono di
grande generosità e coraggio verso altri testimoni di quegli anni e verso i giovani che da
quei ricordi potrebbero trarre segni per la costruzione di una propria genealogia umana e
storica.
Pubblicato a settembre 2012, il libro è arricchito della prefazione del professor Sebastiano
Martelli, ordinario di Letteratura italiana a Salerno, dopo essere stato visiting professor
presso le Università di Rennes (Francia), Johannesburg (Sud Africa), Albany e Stony BrookNew York (Usa), da sempre particolarmente attento alla cultura molisana (ad esempio ha
curato un’approfondita indagine sulla produzione in lingua italiana di scrittori italoamericani, come il molisano Giose Rimanelli.
La postfazione è curata dalla professoressa Angela Iannitelli, psichiatria presso la III Clinica
Psichiatrica dell’Università di Roma "La Sapienza", anche lei originaria di Roccamandolfi.
Roccamandolfi (foto di Marilisa Berlingieri)
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FORCHE CAUDINE – OPINIONI IN LIBERTA’
Nel segno del pluralismo, diamo spazio a pensieri anche diametralmente opposti…
►OSSERVATORIO / BENEDETTO XVI COME CELESTINO V
Umberto Berardo,
è nato a Duronia (Cb)
nel 1947.
Laureato in pedagogia
a Roma, insegna
materie letterarie nella
scuola secondaria
di primo grado.
Membro della Caritas,
è impegnato
fortemente nel sociale,
inserito in più
associazioni culturali
e collabora
a diverse riviste.
di Umberto Berardo_
"Le mie forze non sono più adatte ad esercitare in modo adeguato il ministero".
Questa in sintesi la motivazione che avrebbe spinto papa Benedetto XVI a lasciare il
pontificato a partire dalle ore 20 del 28 febbraio.
A bbiamo seguito la notizia dalle televisioni e dal web ed i commenti che hanno
accompagnato l'evento ci sono parsi quasi tutti legati a sentimenti di sconcerto, di
disorientamento, di tristezza.
Sono tutte emozioni comprensibili.
C'è stata, invece, in alcune dichiarazioni di crede nti quasi una sensazione di paura
per le sorti della Chiesa, dovuta anche al fatto ch e per avere un'altra rinuncia al
pontificato bisogna risalire a Celestino V, sia pure con le dovute distinzioni di
carattere storico e motivazionale.
Personalmente da cristiani non nutriamo tali timori se vediamo, come tutti
dovrebbero, nella figura del pontefice null'altro c he quella del vicario di Cristo sulla
Terra.
La Chiesa pertanto è affidata nelle mani del Signor e che sa come e dove indirizzarla
perché guidi il popolo di Dio verso la verità.
Nella storia spesso la Chiesa istituzione ha navigato in acque burrascose e si è
macchiata perfino di gravi errori, di cui ha fatto bene a chiedere perdono; guidata,
però, dalla parola di Dio, è stata in grado di ripr endere il cammino della verità, del
bene e della giustizia.
Certo le dimissioni, per certi versi inaspettate, di Benedetto XVI potrebbero avere
anche ragioni di carattere istituzionale, dottrinar io e di rapporti all'interno della
curia vaticana.
Sono solo supposizioni che circolano e come tali le lasciamo ai lettori.
Proviamo anche ad immaginare su un certo versante p olemiche inconcludenti che abbiamo già letto.
Per ciò che ci riguarda rispettiamo profondamente la decisione di Ratzinger e, come cristiani, gli
esprimiamo riconoscenza per il prezioso lavoro svolto e per quanto ancora riuscirà a dare al mondo
cattolico ed al laicato in generale.
Certo ora si porranno i problemi di un avvicendamento sul soglio di Pietro che non sarà più quello del la
normalità.
Non parliamo tanto dei problemi di eventuali ingerenze di chi lascia nei confronti del nuovo papa che
sarà eletto dal conclave di marzo, quanto di quello che potrà rappresentare la nuova situazione nel
futuro della Chiesa.
Il Concilio Vaticano II ha posto, secondo noi, nei suoi documenti le basi per rafforzare la collegiali tà
nelle decisioni, per rinnovare nella sostanza e nel la forma la Chiesa istituzionale e per dare ai laic i il
ruolo che loro compete all'interno del popolo di Dio.
Crediamo che, anche rispetto a nuove rinunce di un pontefice, il futuro della Chiesa stessa debba esse re
visto secondo un tale tipo di ottica.
Certo sarà difficile imboccare tale strada se, come ci è capitato ancora oggi di ascoltare in televisi one,
permane in giro un lessico fatto di termini come gerarchia, pastori, gregge, che si possono anche
desumere dal Vangelo, ma sono dettati da un linguaggio, da una cultura e da una società che
storicamente non ci appartengono più e che non sono certo quelli del Concilio Vaticano II.
Questo papa allora, che ci lascia con un atto decis ionale di rinuncia, dettato, come ha scritto, dalla sua
coscienza posta in preghiera davanti a Dio, non solo merita rispetto, ma sicuramente ci aiuta a capire
che è Dio stesso che ci guida ad interpretare atti che a prima vista possono apparire sconcertanti, ma che
invece sono il frutto di un'umiltà che non deve mai abbandonare la nostra persona di fronte ai limiti che
a volte ci impediscono un mandato affidatoci.
La Chiesa ora deve appunto rinnovarsi ed attrezzars i per queste nuove transizioni nel mandato relativo
al pontificato, cercando di aiutare il popolo di Di o ad avere una lettura positiva delle trasformazioni che
possono verificarsi al suo interno.
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►MOLISE / QUELLA META’ DI CIELO OSCURATO
Giuseppe Tabasso,
giornalista oggi in
pensione, è nato a
Campobasso e vive a
Roma. Ha lavorato in
vari periodici (Gente,
Annabella, L'Europeo)
prima di passare in Rai
come inviato speciale per
la politica estera. Ha
lavorato a New York
presso Rai Corporation, a
Londra alla sezione
italiana della Bbc e a
Strasburgo come
redattore parlamentare.
Un cortese lettore, Francesco Pilone, ha scritto un commento, il solo, al mio intervento sulla
rappresentanza femminile che, ancora una volta, sarà irrilevante o assente nel prossimo
Parlamentino regionale, più ridotto e meno contendibile dalle donne.
Francamente pensavo che proprio dalla metà oscurata del cielo politico dovesse provenire
una reazione alla mia provocazione sulla misoginia politica del Molise. E invece nulla. Un
assordante silenzio che conferma, come sostenevo, trattarsi di un problema culturale e di
costume prima che politico.
Pilone si augura, con buone ragioni, che nei Parlamenti siedano “al di là del genere, persone
innanzitutto oneste, competenti, professionalmente preparate e in grado di governare un
Paese alla deriva”. D’accordo, ma siccome i responsabili di questa sono uomini in
percentuale massima, hai visto mai che il tasso di deriva si abbassi facendo salire la
percentuale di donne?
Naturalmente la risposta non sta in una pura geometria della rappresentanza ma anche sul
versante della sua qualità. Tutti possono vedere (oddio, proprio tutti no, se vai alla voce
Molise) quanto irresistibile sia stata e sia l’ascesa delle donne in tutto il mondo e in tutti i
campi, politica inclusa. (Citatissima la domanda posta da un bambino finlandese alla sua
maestra: “Ma da noi possono diventare presidenti della repubblica anche gli uomini?”)
Sappiamo che le donne molisane, dall’imprenditoria all’istruzione, dalle arti al giornalismo,
vantano ottimi crediti e risultati: pur tuttavia verso di loro il sistema politico attua una
“conventio ad escludendum” cui si attengono anche quelle forze riformiste che, a livello
nazionale, ne praticano una contraria “ad includendum”.
La rappresentanza femminile si muove da anni su due fronti: quello del cosiddetto
"Empowerment", conquistarsi potere fuori dalle quote, e quello del "Mainstreaming" che
consiste nel portare un punto di vista femminile su tutte le decisioni dei governi.
Nel Molise sul primo fronte c’è una tombola in cui sono sempre gli uomini di partito a
estrarre i numeri; sul secondo, quello dei punti di vista, potrebbe verificarsi una vera e
propria rivoluzione. Peccato che Michele Iorio abbia già messo le mani avanti col suo slogan
elettorale: “La rivoluzione è continuare”.
►BLOG / NON E’ COLPA DI CELENTANO
Nato a Larino (Cb), s’è
laureato in agraria a
Firenze dove ha vissuto
un’ intensa attività
politica e sindacale fino
al 1982, quando,
vincitore di concorso, è
diventato segretario
generale dell’Enoteca
Italiana di Siena, ruolo
svolto fino al 2004. E’
uno dei massimi esperti
di enogastronomia.
di Giuseppe Tabasso_
di Pasquale Di Lena_
Ho ascoltato con più attenzione la canzone, di qualche giorno fa, di Celentano e l’ho fatto
principalmente per capire meglio quelle sue parole sul Molise “..e poi c’è anche il Molise che
stanno uccidendo, bombardato… da quei fantasmi eolici che muovono il vento…è la fine dei
paesaggi”.
Subito dopo averla ascoltata l’ho postata, con un commento di piena condivisione con l’autore.
Un commento che confermo, soprattutto se guardo il paesaggio che spazia sotto i miei occhi, da
Casacalenda a Montorio nei Frentani, Montelongo, Ururi e, poi, più a sinistra, quel mare di pale
eoliche che copre il territorio del Comune di San Martino in Pensilis, che si trova tra me e le Isole
Tremiti.
Uno scempio di paesaggio, questo, proprio nella patria della “carrese”, la corsa dei carri trainati
dai buoi, e della “Pampanella”, una specialità gastronomica incomparabile, che - come ho
affermato più di quindici anni fa e ripetuto senza successo – può dar vita, se promossa e
valorizzata, alla più grande fabbrica del Molise.
Certo, le pale eoliche non imbrattano queste due preziosità e altre ancora del caratteristico paese
che domina la valle del Cigno e del Biferno, ma, non si può negare, che sono “la fine dei paesaggi”
che un tempo il territorio esprimeva con dovizia di particolari.
È anche certo, però, che non è colpa di Celentano se il Molise perde, con i paesaggi, parte della sua
immagine, ma di quelle pale eoliche e di quanti se ne vantano.
Dispiace dirlo ma è la verità.
La Newsletter di Forche Caudine raggiunge 5.171 persone (30% Roma, 30% Molise, 20% resto d’Italia, 20% estero).
Inoltre numerose associazioni la inoltrano a loro volta ai propri soci.
E’ una pubblicazione non periodica, supplemento al sito internet www.forchecaudine.com
Per segnalazioni e cancellazioni, anche in riferimento alla legge sulla privacy: [email protected].
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