FORUM AGENDA 21 LOCALE PROVINCIA DI VITERBO 27 luglio 2006 Tavolo Tematico: Raccolta e gestione dei rifiuti Redatto da: Enrico Martini e Rossella Gabriele Titolo Viterbo Provincia sostenibile Data: Luogo di Svolgimento: 27 luglio 2006 Sala delle Conferenze Via Saffi - Viterbo Argomento: Raccolta e gestione dei rifiuti Ora inizio lavori Facilitatori: 1530 Ora fine lavori 2000 Enrico Martini e Rossella Gabriele P a r t e c i p a n t i Nome 1. Alisciani Federica 2. Barbaglia Alberto 3. Barlattani Marcello 4. Battù Anna 5. Bevilacqua Alfredo 6. Brachetti Giuseppe 7. Coletta Simonetta 8. D’Amico Roberto 9. Felice Paolo 10. Fortuna Roberto 11. Fortuna Riccardo 12. Egitto Monica 13. Fiorentini Fulvio 14. Fravolini M. Antonietta 15. Geronzi Giordana 16. Miccini Massimo 17. Novelli Lina 18. Occhini Giuseppe 19. Piazzai Tolmino 20. Porta Andrea 21. Pozzi Alessandro 22. Rosa Stefano Silvio 23. Rossi Bartolomeo 24. Rossi Francesca 25. Signori Stefano 26. Soccini Christiana 27. Speroni Claudio 28. Urbani Tony 29. Velo Osvaldo Ente di appartenenza, professione 1. Privato 2. Privato 3. Privato 4. Casa Editrice, Titolare 5. Comune Oriolo Romano, Vicesindaco 6. Comm. Ambiente 7. Accademia Kronos 8. Privato, Architetto 9. Ass. Sinistra Ecologista 10. Comune Valentano 11. Comm. Ambiente 12. Ordine Dott. Agronomi e For., Segretario 13. Ass.ne Naz.le “Italia Nostra”, C. sez. Viterbo 14. Comune Blera, Ass. Ambiente 15. Ordine Ingegneri di Viterbo 16. Comm. Ambiente 17. Comune di Canino, Cons. Prov. 18. Ass. "Cultura Nazionale" 19. Provincia Viterbo, Ass. Ambiente 20. Legacoop 21. Provincia di Viterbo, Ass. Ambiente 22. Org. Sinistra Giovanile 23. Cop. “Nocciole” 24. Comm. Ambiente 25. Confartigianato Viterbo 26. Centro Studi Arcadia 27. Comune Acquapendente, Ass. Ambiente 28. Provincia di Viterbo, Ass. Form. Prof. 29. Tuscia Fly Club /Unpcm, Pres. e Vicep. Andamento generale lavori Il terzo incontro tematico del Forum di Agenda 21 Locale della Provincia di Viterbo è iniziato con il benvenuto da parte del Dr. Enrico Martini il quale, oltre a porgere un saluto ai convenuti, ha presentato e introdotto il tema oggetto del Tavolo Tematico ovvero: “Raccolta e gestione dei rifiuti”. Prima di iniziare la fase di lavoro vera e propria, l’Assessore all’Ambiente Tolmino Piazzai ha esposto e illustrato le attività che la Provincia di Viterbo ha sviluppato in pagina n. 2 Titolo Viterbo Provincia sostenibile Data: Luogo di Svolgimento: 27 luglio 2006 Sala delle Conferenze Via Saffi - Viterbo merito alla raccolta e alla gestione dei rifiuti. Tale intervento è servito anche per inquadrare la problematica dei rifiuti considerata nel suo insieme rapportandola a quella regionale e nazionale. E’ seguito un intervento integrativo della Dr.ssa Rossella Gabriele del Gruppo di Facilitazione, la quale ha esposto ai convenuti i risultati emersi nella versione preliminare della Relazione sullo Stato dell’Ambiente (RSA) della Provincia di Viterbo. L’intervento ha avuto come scopo principale quello di informare e aggiornare i presenti sulla attuale situazione fornendo dati quantitativi e qualitativi sulla raccolta dei rifiuti (compresi quelli della raccolta differenziata) e dati relativi alla loro gestione (impianti di recupero, di smaltimento, ecc…). A seguito di questa prima parte introduttiva, servita - ove necessario - a garantire a tutti i portatori di interesse presenti una conoscenza di base aggiornata, il Gruppo di Facilitazione ha rammentato la metodologia di lavoro da seguire. Quindi si è passati alla fase di lavoro vera e propria durante la quale i portatori di interesse presenti sono stati invitati a dividersi in Gruppi di Lavoro. A ciascuno dei tre Gruppi costituitisi (A, B e C) è stata consegnata una copia cartacea della parte della versione preliminare del Rapporto sullo Stato dell’Ambiente della Provincia di Viterbo relativa all’argomento del giorno e una griglia di conduzione in cui riportare le proposte elaborate. Ciascun Gruppo di Lavoro, dopo una presentazione dei partecipanti, ha lavorato individuando i fattori critici della Provincia di Viterbo in riferimento alla raccolta e alla gestione dei rifiuti. A seguito della fase di individuazione delle criticità, i Gruppi di Lavoro hanno proceduto alla condivisione partecipata delle stesse. Successivamente, ogni Gruppo si è soffermato su cosa potrebbe essere necessario fare, in termini di idee progettuali e di proposte operative (di seguito riportate per ciascuno dei tre Gruppi), affinché le criticità individuate e condivise possano, nel tempo, essere mitigate e/o superate al fine di contribuire al perseguimento dello sviluppo sostenibile della Provincia di Viterbo. Nell’affrontare questa fase, il Gruppo di Facilitazione ha invitato i portatori di interesse a considerare nell’elaborazione delle proposte di idee l’intera “filiera dei rifiuti”. Infine, è stata consegnata a chi ne ha fatto richiesta una copia informatizzata della versione preliminare del Rapporto sullo Stato dell’Ambiente (RSA) della Provincia di Viterbo. I lavori si sono conclusi alle 20.00. Proposte del Gruppo A I partecipanti al Gruppo A erano: Alberto Barbaglia, Anna Battù, Roberto D’amico, Fulvio Fiorentini, Roberto Fortuna, Giuseppe Occhini, Alessandro Pozzi, Tony Urbani e Osvaldo Velo. pagina n. 3 Titolo Viterbo Provincia sostenibile Data: Luogo di Svolgimento: 27 luglio 2006 Sala delle Conferenze Via Saffi - Viterbo PROPOSTA A 1 CRITICITA’ COSA COME Bassa presenza di isole ecologiche nel territorio provinciale. Conduzione di uno studio di fattibilità per la realizzazione di altre isole ecologiche nella Provincia di Viterbo. Un problema particolarmente sentito dai portatori di interesse è quello dell’abbandono abusivo ed indiscriminato dei rifiuti ingombranti e degli inerti sul territorio provinciale. Questa criticità, secondo i portatori di interesse, potrebbe essere facilmente superata realizzando delle isole ecologiche in quei Comuni nei quali ancora non sono presenti, e potenziando, in termini di giorni e orari di apertura, quelle che, invece, già sono state realizzate. La proposta dei portatori di interesse consiste nella conduzione di uno studio di fattibilità per la realizzazione e la localizzazione sul territorio provinciale di altre isole ecologiche, cioè di aree recintate, presidiate e gestite in cui cittadini e le imprese possano conferire gratuitamente quei rifiuti che per loro natura o dimensioni non possono essere conferiti al sistema di raccolta differenziata con cassonetti (ad esempio: rifiuti assimilabili agli urbani). Lo studio di fattibilità dovrà prevedere: - uno specifico progetto tecnico, - uno specifico progetto economico – finanziario, che dovrà prevedere l’individuazione di finanziamenti misti pubblici/privati, - uno studio per l’ubicazione e il relativo posizionamento delle strutture e infrastrutture, che dovrà indicare le soluzioni migliori da un punto di vista ambientale, economico e sociale per poter realizzare una isola ecologica in ognuno dei 60 Comuni della Provincia di Viterbo. L’attività successiva della presente proposta consisterà nel favorire il passaggio dalla tassa alla tariffa sui rifiuti attraverso l’utilizzo di uno strumento di identificazione del singolo utente, quale una tessera magnetica o un codice a barre. pagina n. 4 Titolo Viterbo Provincia sostenibile Data: Luogo di Svolgimento: 27 luglio 2006 Sala delle Conferenze Via Saffi - Viterbo CHI Provincia di Viterbo, Comuni, Regione Lazio, ARPA, ASL, Istituti di credito, Enti di ricerca, Università, Enti locali, Imprenditori del settore, Popolazione, Associazioni ambientaliste, Associazioni di categoria, Consorzi nazionali per i rifiuti (CONAI, COBAT, RILEGNO, CONOE, ecc...), - Società di raccolta dei rifiuti che operano sul territorio provinciale. EURO (€) I costi per la realizzazione della presente proposta non sono stimabili in sede di Forum. TEMPI Il tempo stimato per la conduzione dello studio di fattibilità è pari a 6-12 mesi. INDICATORI DI 1) Realizzazione dello studio di fattibilità; MONITORAGGIO 2) N° di finanziamenti misti pubblico/privato individuati; 3) N° di isole ecologiche progettate; 4) N° di isole ecologiche realizzate/N° di isole ecologiche progettate; 5) Valutazione dell’andamento (%) della Raccolta Differenziata; 6) Effettivo passaggio dalla tassa alla tariffa sui rifiuti; 7) Scelta dello strumento di identificazione del singolo utente; 8) N° di cittadini che conferiscono i rifiuti presso le isole ecologiche; 9) N° di aziende che conferiscono i rifiuti presso le isole ecologiche. - PROPOSTA A 2 CRITICITA’ COSA COME Scarsa sensibilizzazione della popolazione sul problema della raccolta e della gestione dei rifiuti. Organizzazione di convegni e giornate ecologiche per incrementare la differenziazione dei rifiuti ed educare gradualmente tutta la cittadinanza alla cultura del riciclaggio e del recupero dei rifiuti prodotti. La raccolta differenziata nella Provincia di Viterbo si trova ancora ad un livello molto basso se confrontata con gli obiettivi imposti dal nuovo D.Lgs. 152/2006 “Norme in materia pagina n. 5 Titolo Viterbo Provincia sostenibile Data: Luogo di Svolgimento: 27 luglio 2006 Sala delle Conferenze Via Saffi - Viterbo ambientale” che prevede un 35% di Raccolta Differenziata entro la fine del 2006, un 45% entro la fine del 2008 e un 65% per la fine del 2012. La presente proposta consisterà, quindi, nell’organizzazione di convegni rivolti a tutte le classi sociali interessate (scuole, famiglie, aziende, ecc…) durante i quali distribuire del materiale informativo. Il successo di tale proposta dovrà passare attraverso iniziative che si ripeteranno periodicamente nel tempo e che coinvolgeranno il più ampio numero possibile di destinatari di ogni età residenti nel territorio provinciale. Ciascuna iniziativa dovrà essere “tarata” specificatamente in funzione del destinatario. Un’altra soluzione per risolvere il problema dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti potrebbe essere quella di andare incontro alla popolazione ed organizzare, una/due volte al mese, delle giornate ecologiche durante le quali i cittadini possano gratuitamente portare presso un’area di raccolta debitamente attrezzata frigoriferi, televisori, materassi e altre tipologie di rifiuti ingombranti. CHI - Provincia di Viterbo, - Comuni, - Regione Lazio, - ARPA, - ASL, - Enti locali, - Consorzi nazionali per i rifiuti (CONAI, COBAT, RILEGNO, CONOE, ecc...), - Società di raccolta dei rifiuti che operano sul territorio provinciale, - Scuole di ogni ordine e grado, - Studenti e corpo docente, - Aziende, - Associazioni ambientaliste, - Associazioni di categoria, - Popolazione. EURO (€) Per l’esecuzione della proposta si stima un impegno economicofinanziario di circa 30.000-40.000 euro. TEMPI Il tempo stimato per la realizzazione dell’idea progettuale è pari a 6-12 mesi. INDICATORI DI 1) N° di convegni organizzati; MONITORAGGIO 2) N° di partecipanti ai convegni; 3) N° di giornate ecologiche pianificate; 4) N° di partecipanti alle giornate ecologiche; pagina n. 6 Titolo Viterbo Provincia sostenibile Data: Luogo di Svolgimento: 27 luglio 2006 Sala delle Conferenze Via Saffi - Viterbo 5) N° di opuscoli informativi distribuiti; 6) Valutazione della riduzione del fenomeno dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti rispetto alla situazione attuale. PROPOSTA A 3 CRITICITA’ Scarsa attività di controllo in materia di gestione dei rifiuti sul territorio provinciale. COSA Coordinamento delle attività di controllo sul territorio della Provincia di Viterbo per il rispetto delle norme in materia di gestione dei rifiuti. Organizzazione di corsi di formazione e/o aggiornamento rivolti al personale degli enti preposti al controllo del territorio. COME L’obiettivo della presente proposta è quello di favorire controlli più serrati ed efficienti sul territorio provinciale incrementando gli addetti a tale compito. I portatori di interesse, quindi, individuando nella scarsa/insufficiente attività di controllo uno dei principali fattori di insuccesso delle politiche volte alla tutela del territorio, propongono che la Provincia di Viterbo si adoperi per coordinare i mezzi e le attività di controllo sull’ambiente, con particolare riferimento al rispetto delle norme in materia di rifiuti. Un’ulteriore attività consisterà nell’organizzazione di corsi di formazione e/o aggiornamento rivolti al personale degli enti preposti al controllo del territorio. CHI - Provincia di Viterbo, - Comuni, - Enti locali, - ARPA, - ASL, - Forze dell’ordine (Corpo Forestale dello Stato, Polizia Provinciale, Polizia di Stato, Carabinieri, ecc…), - Associazioni ambientaliste, - Associazioni di categoria. EURO (€) I costi per la realizzazione della presente proposta non sono stimabili in sede di Forum. TEMPI I tempi per la realizzazione della presente proposta non sono stimabili in sede di Forum. INDICATORI DI 1) N° di addetti coinvolti nelle attività di controllo; MONITORAGGIO 2) N° di controlli effettuati; 3) N° di infrazioni rilevate; 4) N° di corsi di aggiornamento organizzati; 5) N° di addetti formati e/o aggiornati. pagina n. 7 Titolo Viterbo Provincia sostenibile Data: Luogo di Svolgimento: 27 luglio 2006 Sala delle Conferenze Via Saffi - Viterbo PROPOSTA A 4 CRITICITA’ Scarso utilizzo di mezzi di smaltimento per piccole quantità di rifiuti prodotti. COSA Distribuzione gratuita di compostori domestici alle famiglie della Provincia di Viterbo che ne facciano richiesta. COME La presente proposta consisterà nella dotazione alle famiglie della Provincia di Viterbo che ne faranno richiesta di compostori domestici. Tale strumento servirà per ottenere compost domestico (concime), ricavandolo dai propri rifiuti vegetali (per es.: l’erba del giardino, le foglie secche, i rami, i vegetali in genere) e dalla frazione umida di quelli domestici. Inoltre, le famiglie, che parteciperanno all’iniziativa, dopo aver ricevuto il compostore e firmato il contratto d'uso gratuito, potrebbero ottenere uno sconto sulla tassa dei rifiuti. CHI - Provincia di Viterbo, - Comuni, - Regione Lazio, - Società di raccolta dei rifiuti che operano sul territorio provinciale, - Popolazione, - Imprenditori del settore. EURO (€) I costi per la realizzazione della presente proposta non sono stimabili in sede di Forum. TEMPI Il tempo stimato per la realizzazione dell’idea progettuale è pari a 3 mesi. INDICATORI DI 1) N° di famiglie coinvolte nell’iniziativa; MONITORAGGIO 2) N° di compostori distribuiti; 3) Riduzione (%) di rifiuti prodotti dalle famiglie rispetto alla situazione attuale. PROPOSTA A 5 CRITICITA’ COSA COME Non utilizzo delle cave abbandonate o che hanno terminato il loro ciclo di vita presenti sul territorio provinciale. Adibire le cave dimesse presenti sul territorio provinciale a discariche per i rifiuti inerti. Il settore edile produce quantitativi rilevanti di rifiuti, dal materiale proveniente dalle demolizioni ai residui delle attività di scavo. Per poter correttamente smaltire questi ingenti quantitativi di materiali e in considerazione della diffusione sul territorio dell'attività edilizia e della conseguente produzione di rifiuti si ritiene opportuno, in base alla presente proposta, adibire le cave inutilizzate, individuate sul territorio provinciale, quali aree pagina n. 8 Titolo Viterbo Provincia sostenibile Data: Luogo di Svolgimento: 27 luglio 2006 Sala delle Conferenze Via Saffi - Viterbo attrezzate e controllate dove smaltire i residui delle lavorazioni edili. Al fine di realizzare la presente proposta si dovrà, quindi, condurre una mappatura del territorio per censire le cave che potranno essere adibite a discarica. CHI - Provincia di Viterbo, - Comuni, - Regione Lazio, - ARPA, - ASL, - Imprenditori del settore, - Popolazione. EURO (€) I costi per la realizzazione della presente proposta non sono stimabili in sede di Forum. TEMPI I tempi per la realizzazione della presente proposta non sono stimabili in sede di Forum. INDICATORI DI 1) Realizzazione della mappatura del territorio; MONITORAGGIO 2) Realizzazione del censimento della cave da poter adibire a discarica; 3) N° di cave utilizzabili; 4) N° di cave recuperate/N° di cave censite; 5) Tonnellate di rifiuti inerti smaltiti in cava. Proposte del Gruppo B I partecipanti al Gruppo B erano: Federica Alisciani, Marcello Barlattani, Alfredo Bevilacqua, Monica Egitto, Paolo Felice, Giordana Geronzi, Stefano Silvio Rosa, Bartolomeo Rossi, Stefano Signori, Christiana Soccini. pagina n. 9 Titolo Viterbo Provincia sostenibile Data: Luogo di Svolgimento: 27 luglio 2006 Sala delle Conferenze Via Saffi - Viterbo PROPOSTA B 1 CRITICITA’ COSA COME La popolazione che vive nella Provincia di Viterbo non è sufficientemente incentivata e non è sensibilizzata/informata a praticare la raccolta differenziata in casa. La Provincia di Viterbo quale promotrice di forme di incentivo economico e di campagne di sensibilizzazione/informazione (orizzontale e verticale) per una corretta raccolta dei rifiuti. Per realizzare la presente proposta sarà necessario educare il singolo cittadino alla differenziazione dei rifiuti attraverso meeting, forum e riunioni in cui venga evidenziato il fatto che il cittadino è un soggetto fondamentale in quanto produttore del rifiuto e soprattutto vengano illustrati i vantaggi della raccolta differenziata. Sarebbe sicuramente utile la creazione di opuscoli in cui siano riportate le tipologie di rifiuti da differenziare (carta, vetro, ecc…) supportati da elenchi di oggetti di uso comune, in modo da facilitare anche le utenze “deboli”, quali gli anziani. Un'altra attività della proposta consisterà nell’accelerare il passaggio da tassa a tariffa in modo da introdurre nella gestione dei rifiuti i principi della responsabilità condivisa e del “chi inquina paga”, applicando riduzioni tariffarie per le utenze che effettuano il compostaggio domestico o che aderiscono al conferimento dei rifiuti in apposite isole ecologiche. Una volta effettuato questo passaggio, e raggiunte le giuste percentuali di raccolta differenziata, si potrebbe, inoltre, favorire un ulteriore passaggio alla tariffa puntuale attraverso uno dei seguenti metodi già utilizzati in realtà evolute sul piano della gestione dei rifiuti, ad esempio, come la Provincia di Bolzano: - identificazione del singolo utente attraverso l’utilizzo di contenitori dedicati (sacchi o bidoni) di varie dimensioni e di etichette a barre, lacci, ecc… con codice a barra rimovibile che permettono l’associazione del numero di scarichi effettuati dall’utente; - identificazione del singolo utente attraverso l’utilizzo di contenitori dedicati dotati di trasponder che permettono la registrazione dei dati identificativi; - identificazione del singolo utente attraverso l’utilizzo di contenitori dedicati dotati di codice a barre serigrafato che permettono la registrazione dei dati identificativi mediante lettura con pistola laser; - utilizzo di sacchi o lacci per contenitori rigidi pre-acquistati che permettano all’utente di corrispondere la propria quota di tariffa variabile in modo proporzionato al consumo di pagina n. 10 Titolo Viterbo Provincia sostenibile Data: Luogo di Svolgimento: 27 luglio 2006 Sala delle Conferenze Via Saffi - Viterbo CHI € TEMPI INDICATORI DI MONITORAGGIO sacchi e/o lacci, banderuole e al volume impiegato; - sistemi di raccolta con cadenza predefinita: questo sistema, attuato in Italia solo per le utenze non domestiche e per le utenze domestiche anche all’estero, permette all’utente di scegliere autonomamente (in un range predefinito) la cadenza di raccolta e quindi il costo del servizio; - utilizzo di contenitori stradali dotati di sistema di identificazione del singolo utente (calotta con tessera magnetica o press-container chiamate isole di raccolta); - pesatura della campana o cassonetto stradale e ripartizione della tariffa variabile su di un determinato numero di utenze (gruppo di abitazioni, circoscrizioni elettorale, quartieri); - utilizzo di strutture custodite e attrezzate (isole ecologiche, ecopiazzole, centri raccolta materiale) dotate di sistemi di quantificazione. In questo caso si permette di quantificare, per ciascun tipo di rifiuto, la quantità conferita e di associarla direttamente all’utente. Il cittadino sarebbe incentivato dalla riduzione della tariffa ottenuta non da un calcolo presuntivo, ma da una stima reale porta a porta. - Provincia di Viterbo, - Regione Lazio, - Comuni, - Enti locali, - Enti minori, - Università, - ENEA, - CNR, - ARPA, - Istituti scolastici di ogni ordine e grado, - Associazioni scientifiche, - Ass. ecologiste, - Società di raccolta dei rifiuti che operano sul territorio provinciale, - Consorzi nazionali per i rifiuti, (CONAI, CONSORZIO NAZIONALE ACCIAIO, CIAL, COMIECO, RILEGNO, COREPLA, COREVE, ecc..), - Realtà di base (sindacati, movimenti, ecc…). I costi per la realizzazione della presente proposta non sono stimabili in sede di Forum. Il tempo stimato per l’organizzazione dei meeting e dei forum e per la realizzazione degli opuscoli è pari a 3 mesi. 1) N° di meeting, forum e riunioni organizzati, 2) N° di opuscoli informativi realizzati, 3) N° di opuscoli informativi distribuiti/ N° di opuscoli informativi pagina n. 11 Titolo Viterbo Provincia sostenibile Data: Luogo di Svolgimento: 27 luglio 2006 Sala delle Conferenze Via Saffi - Viterbo realizzati, 4) Applicazione di riduzioni tariffarie per le utenze che effettuano il compostaggio domestico o che aderiscono al conferimento dei rifiuti in apposite isole ecologiche, 5) Valutazione dell’andamento (%) della raccolta differenziata, 6) Realizzazione del passaggio da tassa a tariffa sui rifiuti, 7) Individuazione del metodo da utilizzare per il calcolo della tariffa. pagina n. 12 Titolo Viterbo Provincia sostenibile Data: Luogo di Svolgimento: 27 luglio 2006 Sala delle Conferenze Via Saffi - Viterbo PROPOSTA B 2 CRITICITA’ COSA COME Il “mercato” oggi determina una produzione troppo elevata di rifiuti da imballaggio. La Provincia di Viterbo quale promotrice da un lato di una politica tendente ad una diminuzione degli imballaggi nei “beni” che il mercato offre alle famiglie che vivono nella Provincia e, dall’altro, di favorire gli acquisti verdi. La normativa comunitaria prevede che vengano raggiunti specifici obiettivi di recupero e di riciclaggio dei rifiuti di imballaggio, per cui la priorità della Provincia dovrebbe essere il riciclaggio ed il recupero al fine di raggiungere le percentuali dettate da tale normativa. Per ciò che riguarda la grande distribuzione è stato ipotizzato: - sistemi di “erogazione alla spina” di prodotti vari; - sensibilizzazione dei fornitori affinché riducano quantità e volume di imballaggi attualmente in circolazione, e soprattutto utilizzino imballaggi secondari riutilizzabili con possibilità di metterli a disposizione gratuita del consumatore; - utilizzo di packaging secondari riutilizzabili anche ad uso gratuito dei consumatori (in sostituzione delle normali shopping-bags); - raccolta differenziata capillare dei rifiuti da imballaggio secondari e terziari; - disponibilità nel punto vendita di un proprio operatore, affinché venga al meglio pubblicizzata la campagna informativa, utilizzando sia gli information-desk ma anche e soprattutto gli stessi scaffali; - attuazione di una raccolta incentivata e opzionale dei contenitori in poliaccoppiato. Per ciò che riguarda i piccoli esercenti sarebbe necessario lavorare con le associazioni di categoria per: - ottenere una maggiore attenzione da parte dei propri associati, che gestiscono negozi di ortofrutta, verso un uso più corretto degli imballaggi secondari e terziari, prevedendo meccanismi di ritorno di questi imballaggi presso il punto di approvvigionamento; - promuovere l'utilizzo di “contenitori a rendere” per i prodotti da vendere al banco, oppure utilizzo di “erogatori alla spina” attraverso incentivi fiscali da approfondire; - favorire una migliore gestione dei rifiuti da imballaggio in polistirolo espanso, che vengono principalmente prodotti dalla vendita di beni durevoli presso la media distribuzione, che commercializza questi prodotti; - verificare con gli esercenti le possibilità di utilizzo di pagina n. 13 Titolo Viterbo Provincia sostenibile Data: Luogo di Svolgimento: 27 luglio 2006 Sala delle Conferenze Via Saffi - Viterbo CHI € TEMPI INDICATORI DI MONITORAGGIO contenitori biodegradabili o compostabili per la vendita e la commercializzazione di prodotti freschi; - promuovere presso il punto vendita informazioni, depliant comunicativi, vetrofanie, adesivi, ecc.. sugli obiettivi della iniziativa; - favorire operazioni di ritiro di beni durevoli dismessi, da parte degli esercenti che vendono questo genere di merce, allo scopo di facilitare la creazione di un circuito di valorizzazione di queste merci, qualora riparabili e commercializzabili a prezzi di "seconda mano"; - utilizzare per quanto possibile prodotti realizzati con materia prima riciclata (carta igienica, asciugoni da cucina, carta per fotocopie, tovagliette e tovagliolini, ecc…). Per quanto riguarda le utenze, i cittadini andrebbero sensibilizzati all’acquisto di prodotti con imballaggi particolari, attraverso sconti o messa in evidenza di tali prodotti in cui si spieghi la “convenienza” a livello ambientale. - Provincia di Viterbo, - Comuni, - Regione Lazio, - ASL, - ARPA, - Ass. di categoria, - Aziende che si occupano della gestione dei rifiuti sul territorio provinciale, - Aziende che utilizzano imballaggi, - Consorzi nazionali per i rifiuti (CONAI, CONSORZIO NAZIONALE ACCIAIO, CIAL, COMIECO, RILEGNO, COREPLA, COREVE), - Piccola e grande distribuzione (supermercati, bar, ristoranti, ecc…). I costi per la realizzazione della presente proposta non sono stimabili in sede di Forum. I tempi per la realizzazione della presente proposta non sono stimabili in sede di Forum. 1) N° di attività di sensibilizzazione realizzate; 2) N° di strumenti individuati per ridurre la produzione di rifiuti da imballaggio, 3) Effettiva riduzione dei rifiuti da imballaggio prodotti. pagina n. 14 Titolo Viterbo Provincia sostenibile Data: Luogo di Svolgimento: 27 luglio 2006 Sala delle Conferenze Via Saffi - Viterbo PROPOSTA B 3 CRITICITA’ COSA COME CHI € TEMPI INDICATORI DI MONITORAGGIO Chi opera nel settore agricolo non è ancora sufficientemente sensibilizzato/informato su come deve gestire i rifiuti (soprattutto pericolosi) in base alla normativa cogente senza causare danni all’ambiente. La Provincia di Viterbo quale promotrice di iniziative aventi per obiettivo quello di sensibilizzare il “mondo agricolo” ad una corretta gestione dei rifiuti prodotti. La presente proposta consisterà nel fornire agli agricoltori, attraverso il coinvolgimento delle associazioni di categoria (ad esempio, C.I.A., Confagricoltura, Coldiretti, ecc…), la possibilità di contratti convenienti con aziende che effettuano la gestione dei rifiuti del settore agricolo. Si potrebbero creare “pacchetti” comprendenti la raccolta dei rifiuti prodotti dall’azienda agricola e la compilazione dei MUD. Questo ovviamente con la premessa di un’adeguata attività di sensibilizzazione, ad opera delle associazioni sopra citate, che consenta di informare i soggetti degli adempimenti diventati obbligatori per legge. L’obiettivo della proposta è quello, quindi, di favorire le aziende agricole del territorio nello smaltimento dei loro rifiuti speciali per superare le difficoltà riscontrate nel conferirli, e quindi gestirli, secondo la normativa cogente. - Provincia di Viterbo, - Comuni, - Regione Lazio, - ASL, - ARPA, - Ass. di categoria, - C.I.A., - Confagricoltura, - Coldiretti, - Aziende agricole presenti sul territorio. I costi per la realizzazione della presente proposta non sono stimabili in sede di Forum. I tempi per la realizzazione della presente proposta non sono stimabili in sede di Forum. 1) Numero di agricoltori coinvolti nell’iniziativa; 2) N° di associazioni di categoria coinvolte nella proposta; 3) N° di aziende che effettuano la gestione dei rifiuti del settore agricolo coinvolte nell’iniziativa; 4) N° di contratti stipulati; 5) N° di attività di sensibilizzazione effettuate; 6) Numerosi di soggetti sensibilizzati; pagina n. 15 Titolo Viterbo Provincia sostenibile Data: Luogo di Svolgimento: 27 luglio 2006 Sala delle Conferenze Via Saffi - Viterbo 7) % di rifiuti pericolosi smaltiti in base alla normativa cogente. PROPOSTA B 4 CRITICITA’ COSA COME CHI € TEMPI INDICATORI DI MONITORAGGIO Mancanza nel territorio provinciale di una vera e propria “filiera del rifiuto”. Aggiornare il Piano provinciale di gestione dei rifiuti del 1998 (o redigerne uno nuovo) che contempli nei suoi obiettivi quello di dotare la Provincia di Viterbo di una “filiera del rifiuto”. Ai fini della realizzazione della presente proposta sarà necessario organizzare una conferenza alla quale partecipino tutti i soggetti interessati al processo, oltre alle figure ufficiali. Tale conferenza avrebbe come scopo il raggiungimento di un’adeguata percentuale di differenziazione del rifiuto attraverso iniziative che promuovano lo sviluppo della Provincia, prevedendo, ovviamente, il supporto da parte di realtà territorialmente vicine, ma molto più evolute nella gestione dei rifiuti, quali le realtà della Provincia di Siena e di Perugia. Un’altra attività consisterà nell’incentivare le realtà già presenti sul territorio che si occupano di selezione e/o trasporto dei rifiuti in modo da permettere alla Provincia di Viterbo di diventare una realtà indipendente nella raccolta e nella gestione dei rifiuti. - Provincia di Viterbo, - Comuni, - Regione Lazio, - ARPA, - Enti pubblici coinvolti per legge nell’iter di redazione e approvazione del Piano provinciale di gestione dei rifiuti, - Associazioni professionali (costruttori, progettisti, industriali, agricoltori). I costi per la realizzazione della presente proposta non sono stimabili in sede di Forum. I tempi per la realizzazione della presente proposta non sono stimabili in sede di Forum. 1) Organizzazione della conferenza; 2) N° di iniziative intraprese per incrementare la percentuale di raccolta differenziata; 3) N° di iniziative intraprese per incentivare le realtà già presenti sul territorio che si occupano di selezione e/o trasporto dei rifiuti; 4) Aggiornamento del Piano Provinciale di gestione dei rifiuti. pagina n. 16 Titolo Viterbo Provincia sostenibile Data: Luogo di Svolgimento: 27 luglio 2006 Sala delle Conferenze Via Saffi - Viterbo PROPOSTA B 5 CRITICITA’ COSA COME Presenza nel territorio provinciale di discariche abusive di rifiuti inerti (da demolizione). Garantire una corretta gestione dei rifiuti inerti prevedendo che in fase di DIA (dichiarazione di inizio attività) e/o di rilascio di agibilità l’interessato dimostri di aver gestito correttamente i rifiuti prodotti. Durante i lavori di demolizione i materiali potrebbero essere accuratamente separati ed in seguito riciclati. Questo modo di procedere garantirebbe un ciclo di vita più lungo delle discariche e consentirebbe di reinserire nel ciclo produttivo fino all’80% dei materiali edili derivanti da un vecchio manufatto. La demolizione selettiva permette infatti di ottenere dei materiali da costruzione riciclati di alta qualità: granulato da conglomerato bituminoso, misto granulare riciclato, granulato da calcestruzzo e granulato da materiale di demolizione non separato. Questi ultimi soddisfano le più severe esigenze di qualità e di funzionalità, grazie ad un rapporto costo/prestazioni interessante. Le direttive sulla composizione merceologica, i controlli sulla qualità e le dichiarazioni sui prodotti, permettono di avere dei materiali riciclati comparabili ai corrispondenti prodotti convenzionali. Ad esempio, il misto granulare riciclato può essere impiegato nelle fondazioni stradali, il granulato da conglomerato bituminoso per la realizzazione di pavimentazioni stradali e il granulato da calcestruzzo risulta molto simile a quello originale. Per risolvere, invece, il problema dell’abbandono dei rifiuti inerti (mattoni, mattonelle, gesso, misti di costruzione e demolizioni, calcinacci, ecc…) si propone di intervenire sulla dichiarazione di smaltimento di rifiuti edili. Spesso questa dichiarazione viene allegata come documento alle richieste di autorizzazione o concessione edilizia nonché alle dichiarazioni di inizio attività (DIA), proprio per chiarificare il metodo che verrà utilizzato per smaltire i rifiuti edili prodotti da interventi di ristrutturazioni e/o di costruzioni ex novo. I portatori di interesse propongono, quindi l’obbligo da parte dell’interessato di informare, in sede di comunicazione e/o di DIA, l’ufficio tecnico del suo territorio sui materiali di risulta che verranno prodotti a seguito di un determinato intervento ed il metodo che si utilizzerà per lo smaltimento ai fini dell’ottenimento dell’agibilità. A questo obbligo potrebbe corrispondere una riduzione dei costi da sostenere per l’ottenimento dell’agibilità, in base alla pagina n. 17 Titolo Viterbo Provincia sostenibile Data: Luogo di Svolgimento: 27 luglio 2006 Sala delle Conferenze Via Saffi - Viterbo CHI € TEMPI INDICATORI DI MONITORAGGIO quantità e qualità materiale conferito alle ditte addette al recupero del materiale. - Associazioni ambientaliste, - Associazioni di volontariato, - Imprenditori del settore edile, - Ordini di professionisti coinvolti nella progettazione. I costi per la realizzazione della presente proposta non sono stimabili in sede di Forum. I tempi per la realizzazione della presente proposta non sono stimabili in sede di Forum. 1) Numero di ritiri effettuati; 2) Numero di dichiarazioni fatte; 3) % di rifiuti inerti smaltiti; 4) Numero di aziende che effettuano la lavorazione di inerti da demolizione sul territorio coinvolte. pagina n. 18 Titolo Viterbo Provincia sostenibile Data: Luogo di Svolgimento: 27 luglio 2006 Sala delle Conferenze Via Saffi - Viterbo PROPOSTA B 6 CRITICITA’ COSA COME CHI Carenza (e mancanza in alcuni contesti territoriali) di impianti necessari a promuovere e incentivare la raccolta differenziata. La Provincia di Viterbo quale promotrice e supporto ai comuni per la realizzazione di moderne isole ecologiche e per la creazione di nuove “piattaforme” da parte dei consorzi nazionali per i rifiuti (CONAI, COBAT, RILEGNO, CONOE, ecc...). La presente proposta potrà essere realizzata attraverso la ricerca di finanziamenti ai Comuni più importanti per comprensorio e numero di abitanti al fine di permettere la costruzione di “isole ecologiche a premi” per la raccolta dei rifiuti ingombranti, dei beni durevoli e degli altri rifiuti che non possono essere smaltiti con il normale servizio di raccolta urbana. Nell’isola possono essere portati anche i rifiuti riciclabili, come carta, cartone, legno, vetro. La particolarità dell’isola ecologica voluta è il sistema di raccolta punti che premia, con regali o riduzione percentuali sulla tassa, i cittadini che depositano i rifiuti nell’isola dimostrando così la loro sensibilità ecologica. Il sistema è molto simile a quello usato da tante aziende per fidelizzare i propri clienti. La costruzione di questi impianti comporterebbe uno sgravio fiscale per il cittadino che, conferendo rifiuti selezionati, avrebbe diritto ad una riduzione in percentuale della tassa. Per le piccole realtà sarà auspicabile la creazione di isole ecologiche sotterranee, in cui i cassonetti, capaci di soddisfare l’utenza, risultano ad un piano inferiore al piano campagna. Un notevole vantaggio è dato dal minore impatto ambientale, ma anche dalla riduzione dei costi di gestione: data la capacità dei cassonetti sotterranei e la loro disposizione, si effettua un numero inferiore di svuotamenti. Per quanto concerne il secondo punto, la creazione di nuove piattaforme da parte di consorzi nazionale significherebbe un aumento dei costi notevolmente superiore al costo di trasporto del rifiuto alle piattaforme già esistenti. - Amministrazione provinciale di Viterbo, - Comuni, - Regione Lazio, - Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, - Ministero delle Attività Produttive, - ENEA, - CNR, - ARPA, - Consorzi nazionali per i rifiuti (CONAI, COBAT, RILEGNO, pagina n. 19 Titolo Viterbo Provincia sostenibile Data: Luogo di Svolgimento: 27 luglio 2006 Sala delle Conferenze Via Saffi - Viterbo € TEMPI INDICATORI DI MONITORAGGIO CONOE, ecc...), - Cittadini. I costi saranno abbastanza elevati in quanto la costruzione di un’isola ecologica prevede una serie di disposizioni per la messa in sicurezza del sito che comportano un notevole innalzamento dei costi. Sarebbe, quindi, auspicabile una forma di sovvenzione ai Comuni della Provincia di Viterbo da parte della Regione Lazio. I tempi per la realizzazione della presente proposta non sono stimabili in sede di Forum. 1) N° di finanziamenti individuati; 2) N° di “isole ecologiche a premi” realizzate; 3) N° di isole ecologiche sotterranee realizzate per le piccole realtà territoriali; 4) N° di cittadini che utilizzano le isole ecologiche; 5) N° di nuove “piattaforme” realizzate da parte dei consorzi nazionali per i rifiuti. Proposte del Gruppo C I partecipanti al Gruppo C erano: Giuseppe Brachetti, Simonetta Coletta, Riccardo Fortuna, M. Antonietta Fravolini, Massimo Miccini, Andrea Porta, Francesca Rossi, Claudio Speroni. PROPOSTA C 1 CRITICITA’ COSA COME Mancanza di un coordinamento provinciale per la raccolta e la gestione dei rifiuti. Bassa quota di raccolta differenziata. Istituzione di un coordinamento provinciale per la raccolta e la gestione dei Rifiuti Solidi Urbani (RSU) al fine di permettere una raccolta uniforme su tutto il territorio provinciale e di incentivare la raccolta differenziata. La presente proposta si articolerà in due distinte attività. La prima attività consisterà nell’attivazione di una piattaforma provinciale per la raccolta dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata affinché possano essere conferiti in modo unitario ai vari centri presenti in Italia incaricati della loro trasformazione. La piattaforma rivestirebbe un’importanza fondamentale anche per quanto riguarda la raccolta di materiale elettronico ed informatico, che potrebbe essere lì accumulato e quindi conferito senza eccessivi costi di trasporto all’impianto di recupero di tali materiali situato a Montalto di Castro, a cui fanno riferimento le aziende del resto d’Italia incaricate della raccolta di materiale elettronico e informatico. pagina n. 20 Titolo Viterbo Provincia sostenibile Data: Luogo di Svolgimento: 27 luglio 2006 Sala delle Conferenze Via Saffi - Viterbo La seconda attività riguarderà l’istituzione di un tavolo informativo e di coordinamento per i Comuni della Provincia di Viterbo che ancora non hanno attivato, o sono particolarmente indietro, con la raccolta differenziata. CHI - Provincia di Viterbo; - Comuni; - Regione Lazio; - Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio; - Popolazione; - Consorzi obbligatori istituiti per assicurare la raccolta e il corretto riciclaggio dei rifiuti (COBAT, CONAI, CONOE, ecc…); - Impianto di recupero dei rifiuti situato a Montalto di Castro; - Associazioni ambientaliste; - Associazioni di volontariato; - Associazione di categoria. € I costi per la realizzazione della presente proposta sono così stimabili: - 50.000 euro circa per l’istituzione della piattaforma; - costi nulli (o comunque molto bassi, derivati dai costi organizzativi) per l’istituzione del tavolo informativo e di coordinamento fra la Provincia e i Comuni. TEMPI Il tempo stimato per l’istituzione della piattaforma è pari a 18 mesi circa. INDICATORI DI 1) Attivazione della piattaforma provinciale; MONITORAGGIO 2) Istituzione del tavolo informativo e di coordinamento per i Comuni della Provincia di Viterbo; 3) Aumento della raccolta differenziata; 4) Aumento della raccolta differenziata di materiale elettronico ed informatico; 5) Aumento del numero di Comuni della Provincia di Viterbo che effettuano la raccolta differenziata; 6) Numero di Comuni della Provincia di Viterbo che effettuano la raccolta differenziata/Totale dei Comuni della Provincia di Viterbo. PROPOSTA C 2 CRITICITA’ Presenza di discariche abusive su tutto il territorio provinciale. COSA Individuazione e monitoraggio delle discariche abusive presenti sul territorio provinciale, soprattutto grazie al contributo di volontari. Tale proposta si articolerà nella realizzazione di tre distinte attività. COME pagina n. 21 Titolo Viterbo Provincia sostenibile Data: Luogo di Svolgimento: 27 luglio 2006 Sala delle Conferenze Via Saffi - Viterbo La prima attività consisterà nell’attivazione di un corpo di guardie ecologiche volontarie al fine di individuare e monitorare i siti delle discariche abusive presenti sul territorio provinciale. Successivamente, sarà necessario coinvolgere gli Istituti professionali e l’Università per il monitoraggio dei siti delle discariche abusive con il duplice scopo di controllare il fenomeno e formare personale specializzato in questa attività di grande rilevanza ambientale. L’ultima attività riguarderà la formazione di squadre di intervento specializzate che avranno il compito di ripulire e bonificare i siti inquinati delle discariche abusive, una volta che sono stati individuati. - Provincia di Viterbo; CHI - Comuni; - Università; - Istituti professionali; - Studenti e corpo docente; - Enti formativi, - Associazioni ambientaliste; - Associazioni di volontariato; - Associazione di categoria; - Popolazione. I costi per la realizzazione della presente proposta sono così € stimabili: - nulli o comunque molto bassi, per l’istituzione del corpo di guardie ecologiche volontarie e per il coinvolgimento delle Scuole superiori e dell’Università; - più alti, per la creazione delle squadre di intervento specializzate nella bonifica dei siti individuati. Il monitoraggio dovrà essere continuo nel tempo. TEMPI 1) Attivazione del corpo di guardie ecologiche volontarie; INDICATORI DI MONITORAGGIO 2) N° di discariche abusive individuate sul territorio provinciale; 3) N° di discariche abusive monitorate; 4) N° di discariche abusive monitorate/Totale delle discariche abusive individuate sul territorio provinciale; 5) N° di siti bonificati/N° di siti individuati; 6) N° di incontri per la formazione di personale specializzato; 7) N° di volontari coinvolti; 8) Numero di analisi di laboratorio effettuate sui terreni in cui erano presenti delle discariche abusive condotte dalle stesse Università e Istituti professionali; 9) Risultati delle analisi di laboratorio effettuate. pagina n. 22 Titolo Viterbo Provincia sostenibile Data: Luogo di Svolgimento: 27 luglio 2006 Sala delle Conferenze Via Saffi - Viterbo PROPOSTA C 3 CRITICITA’ COSA COME CHI Bassa sensibilità ed informazione sul problema dell’aumento della produzione dei Rifiuti Solidi Urbani (RSU) e del loro possibile riciclaggio. Svolgimento di attività finalizzate ad accrescere la sensibilità al problema dell’aumento della produzione dei Rifiuti Solidi Urbani (RSU) e del loro possibile riciclaggio. La presente proposta potrà essere resa possibile attraverso lo svolgimento di diverse attività tra loro correlate. Innanzitutto, occorrerà organizzare dei corsi di formazione e di sensibilizzazione diretti soprattutto agli adulti, i quali hanno più difficoltà ad adottare comportamenti nuovi e diversi rispetto ad abitudini radicate in materia di raccolta e gestione dei rifiuti. Poi, bisognerà procedere all’attivazione di corsi di educazione ambientale nelle scuole in modo da promuovere già tra i bambini, che saranno i cittadini del futuro, comportamenti virtuosi nei confronti dell’ambiente. Per riuscire a coinvolgere tutta la cittadinanza si dovrà organizzare la distribuzione di materiale informativo riguardante i prodotti che sono costruiti con minore spreco di energia e che garantiscono una minore immissione di rifiuti nell’ambiente, e sui metodi per effettuare una buona raccolta differenziata. Il miglioramento della raccolta e della gestione dei rifiuti dovrà avvenire anche attraverso il coinvolgimento delle pubbliche amministrazioni presenti sul territorio provinciale. In particolare, si dovrà procedere ad una maggiore stimolazione delle pubbliche amministrazioni nell’utilizzo di materiale riciclato negli uffici e nelle altre attività da loro condotte e alla formazione del personale amministrativo (in particolare dei dipendenti comunali) relativamente alle modalità con cui deve essere effettuata la raccolta differenziata e agli eventuali benefici economici garantiti a chi differenzia i RSU, in modo che siano in grado di rispondere alle richieste di informazioni e chiarimenti al riguardo provenienti dalla cittadinanza. Infine sarà necessario favorire l’appoggio delle istituzioni, in particolare degli Enti Locali, ad iniziative finalizzate all’adozione da parte dei cittadini di comportamenti specifici che permettano di ridurre la produzione di RSU e di riciclare una quota maggiore degli stessi. Un esempio di queste iniziative mirate potrebbe essere la promozione e la diffusione di filtri per la depurazione domestica dell’acqua potabile, in modo da ridurre il consumo di acque minerali e la conseguente produzione di rifiuti in plastica. - Provincia di Viterbo; pagina n. 23 Titolo Viterbo Provincia sostenibile Data: Luogo di Svolgimento: 27 luglio 2006 Sala delle Conferenze Via Saffi - Viterbo - Comuni; - Associazioni ambientaliste; - Associazioni di volontariato; - Associazioni di categoria; - Scuole di ogni ordine e grado; - Studenti e corpo docente; - Popolazione. I costi per la realizzazione della presente proposta non sono € stimabili in sede di Forum. La formazione dovrà essere continua nel tempo. TEMPI 1) Numero di corsi di formazione e sensibilizzazione diretti INDICATORI DI soprattutto agli adulti; MONITORAGGIO 2) Numero di corsi di educazione ambientale nelle scuole; 3) Quantità di materiale informativo distribuito; 4) Numero di test somministrati nelle scuole per monitorare l’eventuale cambiamento di sensibilità e comportamento relativamente alla produzione dei RSU; 5) Numero di pubbliche amministrazioni coinvolte nell’utilizzo di materiale riciclato negli uffici; 6) Quantità di materiale riciclato utilizzato negli uffici delle pubbliche amministrazioni; 7) Numero di corsi di formazione del personale amministrativo; 8) Numero di dipendenti comunali formati; 9) Numero di iniziative promosse dagli Enti Locali presso i cittadini; 10) Diminuzione della quantità di RSU prodotti; 11) Aumento della quota di raccolta differenziata. pagina n. 24 Titolo Viterbo Provincia sostenibile Data: Luogo di Svolgimento: 27 luglio 2006 Sala delle Conferenze Via Saffi - Viterbo Commenti generali del Gruppo di Facilitazione Fattori di successo: - Buona la partecipazione e l’interesse nel discutere l’argomento; - Proposte di idee interessanti e calzanti con la realtà territoriale; - Ormai consolidato l’ottimo clima di lavoro costruttivo e teso al risultato. Fattori critici: - Chiusura dei lavori oltre il tempo previsto. Commenti all’andamento generale dei lavori Il buono numero dei convenuti è stato garantito sia dalla presenza di nuovi portatori di interesse che dalla partecipazione di coloro che costantemente prendono parte ai diversi Tavoli Tematici del Forum Locale. I lavori si sono svolti, visto anche l’interesse rispetto al tema di discussione, in un clima disteso e costruttivo tanto da potersi ravvisare un vero e proprio “affiatamento” tra i partecipanti al Forum. Le idee proposte sono state discusse con grande passione e partecipazione. Il dibattito, costruttivo ed interessante, ha offerto spunti originali soprattutto nello sviluppo di talune idee progettuali. Ore 20.00 - chiusura lavori. pagina n. 25