Vibo Valentia, 12 dicembre 2008
Il Clinical Risk Management, i primi dati.
Stefano Maria Mezzopera
Direttore Tecnico Idr
(Carta della sicurezza nell’esercizio della pratica
medica ed assistenziale: Tribunale per i diritti del
malato, ANAAO - ASSOMED, FIMMG, FIASO)
La complessità delle azioni messe in campo dagli operatori sanitari
richiede un adeguato sistema di controllo per impedire che si producano
danni e lesioni.
Gestire i rischi significa predisporre procedure ed individuare in modo
chiaro ruoli e responsabilità di tutti i soggetti che operano nella struttura
sanitaria.
“Niente può essere lasciato al caso quando è in gioco la vita delle persone”
1
Italia e America:
due sistemi diversi
2
America
Rapporto Professionale
Italia
Rapporto Dipendente ex art. 2049
3
Il nostro modello italiano
Il problema dei risarcimenti assicurativi
Anno 2000 fonte ANIA settore
sanità
Rapporto tra premi pagati e sinistri
liquidati e riservati :
1a3
4
Causa 1
L’eccesso
di
aspettative
…
Causa 2
Problemi
economici…
5
Causa 3
Carenze
strutturali…
Effetti 1
La medicina
difensiva ….
6
Che cosa è il Risk Management?
La gestione del Rischio
Una serie di attività finalizzate alla:
•
prevenzione degli errori
•
diminuzione degli eventi avversi
quindi, all’eccellenza del servizio
Rispetto ad un evento avverso
¾ Ricerca del colpevole:
punizione, ma l’evento può riproporsi
¾ Intervenire sulle cause:
analisi dell’interazione tra i fattori umani, organizzativi,
tecnologici, sociali e culturali
7
Rispetto ad un evento avverso
Responsabile
20%
80%
Organizzazione
8
Fotografia del rischio
Analisi dati soggettivi
Analisi dati oggettivi
Il Campione
1,5%
27,7%
27,7%
2,3%
1,5%
39,2%
Facilities
Blocco Operatorio
Comparto
Farmacia
Direttore
Pronto Soccorso
I.d.R. – Ingegneria del Rischio: Azienda con sistema di gestione per la qualità certificato
UNI EN ISO 9001:2000
9
Quante domande e a Chi
11,8%
1,0%
0,9%
22,4%
0,5%
63,4%
Facilities
Blocco Operatorio
Comparto
Farmacia
Direttore
Pronto Soccorso
I.d.R. – Ingegneria del Rischio: Azienda con sistema di gestione per la qualità certificato
UNI EN ISO 9001:2000
Processi Normati
29,02%
4,31%
66,67%
Italia
47,16%
Si
No
48,95%
In Parte
3,89%
10
Processi Normati - Direttori
29,61%
3,17%
67,22%
Italia
40,14%
55,77%
Si
No
In Parte
4,09%
Processi Normati - Comparto
27,94%
64,22%
7,84%
Italia
31,95%
64,81%
Si
No
In Parte
3,24%
11
Processi Normati - Farmacia
50,00%
50,00%
Italia
43,28%
50,75%
Si
No
In Parte
5,97%
Tracciabilità del Personale
60
Domande
50
23 In ogni attività vengono registrati i
40
24 In ogni attività vengono registrati i
30
25 Viene utilizzata documentazione
20
28 Viene registrato chi eroga il trattamento
nominativi dei medici
nominativi del comparto
standard
10
0
23
24
25
28
Italia
1500
1000
500
0
Risposte Positive
23
24
25
28
Risposte Totali
12
Tracciabilità Farmacologica
40
Ospedale di
Domande
30
27 Il trattamento farmacologico è
registrato
28 Viene registrato chi eroga il trattamento
farmacologico
20
29 Il paziente viene informato prima della
somministrazione farmacologica
30 Viene specificata la tipologia
10
31 Vengono specificati i tempi di
somministrazione
0
32 Viene specificata la finalità
33 Vengono specificati i possibili effetti
27 28 29 30 31 32 33 34 41
collaterali
Italia
34 Vengono fatte firmare le specifiche del
1400
trattamento
1200
41 Vengono rilevati eventuali errori nel
trattamento
1000
800
600
400
200
0
27 28 29 30 31 32 33 34 41
Risposte Totali
Risposte Positive
Tracciabilità Farmacologica Post Ricovero
Domande
40
35 Viene rilasciato un trattamento alla
dimissione
30
36 Viene specificata la tipologia
37 Vengono specificati i tempi di
20
somministrazione
38 Viene specificata la finalità
39 Vengono specificati gli effetti collaterali
10
0
eventualmente rilevati
35
36
37
38
39
Italia
1200
1000
800
600
400
200
0
Risposte Positive
35
36
37
38
39
Risposte Totali
13
Tracciabilità
41,36%
52,23%
Italia
6,41%
33,58%
60,41%
Si
No
In Parte
6,01%
Cartella Infermieristica
Domande
35
43 La cartella infermieristica è utilizzata
30
44 La cartella infermieristica è standard
25
20
15
10
5
0
43
44
Italia
1400
1200
1000
800
600
400
200
0
Risposte Positive
43
44
Risposte Totali
14
Gestione Attrezzature
50
Domande
40
68 La manutenzione è soggetta a
30
69 Le procedure sono redatte in forma
procedure standard
scritta
71 Sono effettuate solo da personale
20
esterno
74 Esistono scadenze di manutenzione
10
per ogni attrezzatura
75 Gli operatori sono a conoscenza
0
dello stato di manutenzione
68 69 71 74 75 76 77 79 90 91
76 Sull’attrezzatura è annotata la data
di ultima manutenzione
Italia
77 Sull’attrezzatura è annotata la data
1500
di prossima manutenzione
79 In caso di mancata manutenzione
1000
gli operatori segnalano l’anomalia
90 In caso di malfunzionamento esiste
un piano di intervento
500
91 La richiesta di intervento è redatta
0
in forma scritta
68 69 71 74 75 76 77 79 90 91
Risposte Totali
Risposte Positive
Manutenzione Attrezzature - Direttori
50
Domande
40
68 La manutenzione è soggetta a
30
69 Le procedure sono redatte in forma
procedure standard
scritta
71 Sono effettuate solo da personale
20
esterno
74 Esistono scadenze di manutenzione
10
per ogni attrezzatura
75 Gli operatori sono a conoscenza
0
68
69
71
74
75
76
77
dello stato di manutenzione
79
76 Sull’attrezzatura è annotata la data
di ultima manutenzione
Italia
77 Sull’attrezzatura è annotata la data
1500
di prossima manutenzione
79 In caso di mancata manutenzione
1000
gli operatori segnalano l’anomalia
500
0
Risposte Positive
68
69
71
74
75
76
77
79
Risposte Totali
15
Manuali d’utilizzo
50
Domande
40
81 La lettura dei manuali d’uso delle
30
82 I manuali d’uso sono in lingua italiana
attrezzature è considerata obbligatoria
83 I manuali d’uso sono controfirmati dagli
utilizzatori
20
84 I manuali d’uso sono facilmente
10
85 Sulle attrezzature è segnalato il luogo
reperibili
dell’archiviazione
0
81
82
83
84
85
Italia
1500
1000
500
0
81
82
83
84
85
Risposte Totali
Risposte Positive
Materiale Sterile
Domande
60
50
93
97
40
Il materiale di consumo è sterile
La sterilizzazione dei materiali avviene
internamente
99
30
È possibile risalire alla data di
sterilizzazione
20
101 Esiste una raccolta delle indicazioni di
utilizzo dei materiali
10
0
102 Le indicazioni di utilizzo sono
controfirmate dagli operatori
93
97
99
101 102 104 105
104 Esistono procedure standard in caso di
Italia
prodotti difettosi
105 Esiste un archivio di raccolta dei
prodotti difettosi
1500
1000
500
0
Risposte Positive
93
97
99
101 102 104 105
Risposte Totali
16
Tracciabilità del Materiale
Domande
20
107 Il materiale usato sull’utente è
tracciabile
15
108 Vengono riportati sulla cartella clinica
i materiali utilizzati
10
5
0
107
108
Italia
1200
1000
800
600
400
200
0
Risposte Positive
107
108
Risposte Totali
Consenso Informato
50
Domande
40
29 Il paziente viene informato prima della
30
60 Viene rilevato dal medico che eseguirà
20
61 Viene richiesto nel rispetto della
somministrazione farmacologica
la prestazione
privacy
62 Viene richiesto per prelievi/analisi
10
63 Viene richiesto per interventi
terapeutici
0
29 60 61 62 63 64 66 171185 186
Italia
64 Viene richiesto per trattamenti
farmacologici
66 È rintracciabile
171 È rilevato da un medico - Caposala
1500
185 È rilevato da un medico – Primari
186 È richiesto per interventi chirurgici
1000
500
0
Risposte Positive
29 60 61 62 63 64 66 171185186
Risposte Totali
17
Processi Normati – Consenso Informato
10,00%
90,00%
Italia
40,82%
49,32%
Si
No
In Parte
9,86%
Comunicazione DG - Direttori
60
Domande
50
110 Le comunicazioni tra Primario e DG
40
111 Le comunicazioni tra DG e Primario
30
113 Esistono tempi di risposta prestabiliti
20
114 Esistono tempi di risposta prestabiliti
hanno forma scritta
hanno forma scritta
tra Primario e DG
tra DG e Primario
10
0
110
111
113
114
Italia
1500
1000
500
0
Risposte Positive
110
111
113
114
Risposte Totali
18
Piani di Intervento - Comparto
35
Domande
30
182 In caso di malfunzionamento delle
apparecchiature esiste un piano di
25
intervento
20
183 La richiesta di intervento è redatta in
forma scritta
15
10
5
0
182
183
Italia
1500
1000
500
0
Risposte Positive
182
183
Risposte Totali
Manutenzione Attrezzature - Comparto
35
Domande
30
172 La manutenzione è soggetta a
25
procedure standard
173 Le procedure sono redatte in forma
20
scritta
15
174 Sono effettuate solo da personale
esterno
10
176 Esistono scadenze di manutenzione per
5
0
ogni attrezzatura
177 Gli operatori sono a conoscenza dello
172 173 174 176 177 178 179 180
Italia
stato di manutenzione
178 Sull’attrezzatura è annotata la data di
ultima manutenzione
179 Sull’attrezzatura è annotata la data di
1500
prossima manutenzione
180 In caso di mancata manutenzione gli
1000
operatori segnalano l’anomalia
500
0
Risposte Positive
172 173 174 176 177 178 179 180
Risposte Totali
19
Processi Normati – Eventi Dannosi
Domande
40
128 Le modalità di rilevazione derivano da
indicazione della DG - Utente
30
139 Le modalità di rilevazione derivano da
indicazione della DG - Struttura
20
10
0
128
139
Italia
2000
1500
1000
500
0
Risposte Positive
128
139
Risposte Totali
Claims Utente
40
Domande
116 Vengono rilevati i presenti
30
117 Vengono distinti i soggetti interni ed
esterni
118 Viene rilevata la compatibilità dei
20
presenti con l’attività aziendale
119 Viene rilevata la data e l’ora
10
120 Viene rilevata la localizzazione
121 Viene rilevata la presenza di allarmi
0
messi in funzione
116 117 118 119 120 121 122 123 124 168
Italia
122 Vengono rilevate le procedure messe
in atto
123 Vengono rilevati i danni lamentati dal
paziente
2000
124 Vengono rilevate dichiarazioni
1500
168 Esiste un documento standard per la
rilevazione
1000
500
0
Risposte Positive
116117118119120 121122123124168
Risposte Totali
20
Gestione Claims Utente
Domande
40
125 I dati sono archiviati in forma cartacea
126 I dati sono archiviati in forma
30
informatica
127 I soggetti che rilevano gli eventi
20
dannosi sono predeterminati
10
0
125
126
127
Italia
2000
1500
1000
500
0
Risposte Positive
125
126
127
Risposte Totali
Claims Struttura
40
Domande
131 Viene rilevata la data e l’ora
30
132 Viene rilevata la localizzazione
134 Vengono rilevate le procedure messe
in atto
20
135 Vengono rilevati i possibili danni
derivanti
10
136 I dati sono raccolti in forma cartacea
137 I dati sono raccolti in forma
0
informatica
131 132 134 135 136 137 138 169
Italia
138 I soggetti che rilevano gli eventi
dannosi sono predeterminati
169 Esiste un documento standard per la
rilevazione
2000
1500
1000
500
0
Risposte Positive
131 132 134 135 136 137 138 169
Risposte Totali
21
Gestione Claims Struttura
40
Domande
136 I dati sono archiviati in forma cartacea
30
137 I dati sono archiviati in forma
informatica
138 I soggetti che rilevano gli eventi
20
dannosi sono predeterminati
10
0
136
137
138
Italia
2000
1500
1000
500
0
136
137
138
Risposte Totali
Risposte Positive
I Rilevatori dei Claims
Domande
40
127 I soggetti che rilevano gli eventi
dannosi sono predeterminati - Utente
30
138 I soggetti che rilevano gli eventi
dannosi sono predeterminati –
20
Struttura
142 La richiesta di intervento è fatta
direttamente dal rilevatore
10
146 Esiste una statistica degli eventi
dannosi
0
127
138
142
146
Italia
2000
1500
1000
500
0
Risposte Positive
127
138
142
146
Risposte Totali
22
Gestione Claims
40
Domande
125 I dati sono archiviati in forma
30
cartacea-Utente
126 I dati sono archiviati in forma
informatica-Utente
20
127 I soggetti che rilevano gli eventi
dannosi sono predeterminati–Utente
136 I dati sono archiviati in forma
10
cartacea-Struttura
137 I dati sono archiviati in forma
0
informatica-Struttura
125
126
127
136
137
138
138 I soggetti che rilevano gli eventi
Italia
dannosi sono predeterminati-Struttura
2000
1500
1000
500
0
125
126
127
136
137
138
Risposte Totali
Risposte Positive
Due Punti di Vista – Consenso Informato
Ospedale di
Domande
171 Il consenso informato è rilevato da un
medico - Comparto
185 Il consenso informato è rilevato da un
medico - Direttori
ASL Vibo Valentia
Italia
1400
50
1200
40
1000
30
800
20
600
400
10
0
200
171
Risposte Positive
185
0
171
185
Risposte Totali
23
Aspetto Locali
40
Domande
30
1 Indicazioni presenti chiare
3 Esiste sala d’aspetto
4 Comoda
20
5 Sufficientemente capiente
6 Pulita
7 Sono esposte spiegazioni con le attività
10
del reparto
8 Non è necessario domandare per
0
chiarimenti sull’attività
1
3
4
5
6
7
8
9
9 10 11 12
Locali spaziosi
10 Ordinati
Italia
11 Silenziosi
12 Puliti
1200
1000
800
600
400
200
0
1 3
4
5
6
7
8
9 10 11 12
Risposte Totali
Risposte Positive
Vie di Fuga
Domande
40
1 Indicazioni presenti chiare
30
13 Vie di fuga indicate
14 Indicate con segnali luminosi
15 Esiste piantina delle vie di fuga
20
16 Esiste piantina con la dislocazione
degli estintori
10
17 Esiste piano di evacuazione dei
ricoverati
0
18 Esiste sistema antincendio
1
13
14
15
16
17
18
Italia
1200
1000
800
600
400
200
0
Risposte Positive
1
13
14
15
16
17
18
Risposte Totali
24
Accesso ai Locali
40
Domande
1 Indicazioni presenti chiare
30
2
È chiaro chi e quando può accedere
19 È necessaria autorizzazione per
20
accedere al reparto
20
Chiunque voglia entrare viene
21
Esistono meccanismi standard di
identificato
10
rilevazione
0
1
2
19
20
21
Italia
1200
1000
800
600
400
200
0
Risposte Positive
1
2
19
20
21
Risposte Totali
Requisiti Sala Operatoria
15,63%
84,38%
Italia
17,84%
7,57%
Si
No
In Parte
74,59%
25
Requisiti Blocco Operatorio
15,63%
84,38%
Italia
18,60%
7,32%
Si
No
In Parte
74,08%
Consegna Medicinali - Reparto
Domande
2,5
190 La distribuzione avviene secondo le
2
effettive richieste
191 Le richieste vengono fatte in forma
1,5
scritta
192 Viene controfirmata la consegna
1
0,5
0
190
191
192
Italia
60
50
40
30
20
10
0
Risposte Positive
190
191
192
Risposte Totali
26
Consegna Medicinali - Reparto
approvvigionamento farmaci analisi presso U.O.
u.o. soddisfatti
18%
u.o
insoddisfatte
82%
Consegna Medicinali - Utente
Domande
2,5
202 Vengono distribuiti medicinali
2
all’utente
203 L’utente controfirma la consegna
1,5
dei medicinali
1
0,5
0
202
203
Italia
60
50
40
30
20
10
0
Risposte Positive
202
203
Risposte Totali
27
Conservazione Medicinali Deperibili
Domande
2,5
194 Vengono conservati in strutture
2
adeguate
195 Esistono sistemi di allarme per il
1,5
mancato funzionamento delle strutture
196 Esiste un archivio di raccolta sui
1
deperibili scaduti
0,5
0
194
195
196
Italia
60
50
40
30
20
10
0
194
195
196
Risposte Totali
Risposte Positive
Controllo Stupefacenti
Domande
2,5
198 Esiste una struttura apposita per gli
2
stupefacenti
199 La struttura è accessibile dall’esterno
1,5
200 Esistono sistemi di allarme per gli
ingressi delle strutture
1
0,5
0
198
199
200
Italia
60
50
40
30
20
10
0
Risposte Positive
198
199
200
Risposte Totali
28
Consenso Informato
50
Domande
40
29 Il paziente viene informato prima della
30
60 Viene rilevato dal medico che eseguirà
20
61 Viene richiesto nel rispetto della
somministrazione farmacologica
la prestazione
privacy
62 Viene richiesto per prelievi/analisi
10
63 Viene richiesto per interventi
terapeutici
0
29 60 61 62 63 64 66 171185 186
Italia
64 Viene richiesto per trattamenti
farmacologici
66 È rintracciabile
171 È rilevato da un medico - Caposala
1500
185 È rilevato da un medico – Primari
186 È richiesto per interventi chirurgici
1000
500
0
Risposte Positive
29 60 61 62 63 64 66 171185186
Risposte Totali
Cartelle Cliniche
0,8%
19,3%
36,0%
19,3%
11,5%
13,1%
Assente
Doppia Grafia
Firmato in Bianco
Senza Firma Medico
Compilato in Parte
Senza Firma Paziente
Presente e Corretto
29
Indice di Migliorabilità
47,41%
47,88%
Italia
4,71%
36,11%
56,53%
Si
No
In Parte
7,37%
I.d.R. – Ingegneria del Rischio: Azienda con sistema di gestione per la qualità certificato
UNI EN ISO 9001:2000
Un prima analisi
¾ Problemi organizzativi:
Sistemizzazione ed uniformazione delle procedure
¾ Problemi culturali:
Condivisione di una cultura diffusa di gestione del rischio
30
I passi successivi
¾ Interventi sistemici pluriennali
Scelta di pochi protocolli primari e implementazione di un
piano che li implementi in ogni u.o.
¾ Problemi culturali:
Formazione ed informazione con sistemi di apprendimento
multilivello con verifiche periodiche
Un modello di riferimento
¾ Il sistema per la gestione del rischio secondo il modello
Federsanità Anci :
12 attività predeterminati estesi a tutta l’azienda e
controllabili periodicamente
31
Il sistema per la gestione del rischio
secondo il modello Federsanità ANCI
La prima classe:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Predisposizione procedura consenso informato
Predisposizione procedura di preparazione del paziente all’atto medico
Predisposizione procedura cartella clinica
Predisposizione procedura cartella infermieristica
Predisposizione procedura di gestione accessi ai locali
Predisposizione procedura manutenzione attrezzature/apparecchiature
Predisposizione protocolli per attività a rischio per gli operatori sanitari
Predisposizione protocollo di presa in carico del paziente in anestesiologia e di
controllo disponibilità attrezzature/apparecchiature anestesiologiche e farmaci
specifici
9. Predisposizione protocollo per il controllo e recupero del materiale utilizzato
all’interno del paziente
10. Predisposizione protocollo per la gestione delle attività del punto nascita
11. Predisposizione protocollo per la gestione delle attività del Pronto Soccorso
12. Predisposizione protocollo per la gestione delle attività della Rianimazione
Vibo Valentia, 12 dicembre 2008
Il Clinical Risk Management, i primi dati.
Grazie dell’attenzione
Stefano Maria Mezzopera
Direttore Tecnico Idr
32
Cooperazione tra personale
sanitario, pazienti e familiari per la
promozione della sicurezza dei
pazienti e gestione del rischio
clinico
Dott. Filippo Cugliari
Dirigente medico U.O. Medicina Legale ASP VV
Coinvolgimento degli stakeholders
Gli stakeholders principali per la
promozione della sicurezza del paziente
sono:
• i cittadini fruitori dei servizi sanitari
• i familiari
• le organizzazioni di rappresentanza
dei cittadini
• le associazioni di volontariato
1
Coinvolgimento degli stakeholders
• I sindacati
• Gli assicuratori
• Gli enti locali che concorrono alle decisioni
sulle politiche ed alle erogazioni di servizi
correlati alle prestazioni sanitarie
Coinvolgimento degli stakeholders
• Gli
•
•
•
informal
caregivers (persone che
accudiscono, quali badanti, volontari che
collaborano nel supporto durante i processi di
assistenza)
I fornitori (tra i quali ad esempio le cooperative)
Gli studenti che effettuano tirocini e stages nei
servizi sanitari
Le categorie professionali
2
Motivazioni del coinvolgimento
Il Cittadino
Il cittadino consapevole dei rischi:
• Assume comportamenti atti ad evitarli;
• Segnala al personale sanitario situazioni e
comportamenti che possono comportare rischi in
modo
da
favorire
scelte
terapeutiche
appropriate;
• Pone domande che consentono al personale di
assumere scelte assistenziali appropriate;
Motivazioni del coinvolgimento
Il Cittadino
• Instaura un rapporto di fiducia e collaborazione
con l’ equipe che lo porta ad ascoltare e seguire
le prescrizioni nonché a segnalare situazioni
percepite come diverse e non conformi rispetto
a quelle concordate;
Quindi scelte mirate ed idonee di prestazioni ed
interventi favoriscono l’utilizzo
parsimonioso
delle risorse, evitando sprechi.
3
Motivazioni del coinvolgimento
I familiari
L’apporto dei familiari rende più efficace
l’intervento
assistenziale
tramite
la
collaborazione mirata col personale nel fornire
informazioni circa l’assistito, l’identificazione e
segnalazione delle incongruenze rispetto ai piani
assistenziali concordati ed eventuali aspetti
anomali nell’ambiente.
Motivazioni del coinvolgimento
Il personale
Il coinvolgimento del personale consente di:
• acquisire e rinnovare costantemente la
consapevolezza sui rischi, l’identificazione di
possibili variabili, l’impegno ad individuarli nel
contesto operativo e ad agire sia in forma
proattiva che reattiva;
• Collaborare nell’ambito dell’equipe;
• Educare i pazienti , i familiari, i volontari a
riconoscere i rischi e ad adottare adeguati
comportamenti di tutela e di gestione degli
stessi.
4
Il paziente
Il cittadino durante la sua vita si rapporta
con la sua salute in modo attivo o passivo,
in relazione ad alcune caratteristiche della
sua storia e della sua personalità che
potranno diventare salienti in situazioni di
rischio clinico
Il paziente
Nelle diverse fasi della vita la persona può
aderire ad attività di promozione, prevenzione e
programmi di screening, fruire di prestazioni di
cura, assistenza, riabilitazione per cui si rende
necessario definire le varie situazioni ed i relativi
potenziali rischi in modo da attivare specifiche
strategie
di
informazione,
consultazione,
coinvolgimento e collaborazione.
5
Il paziente
Per la promozione della sicurezza del paziente deve essere
coinvolto nel:
• Collaborare per pervenire ad una diagnosi accurata;
• Scegliere una terapia appropriata e la strategia di
gestione della stessa;
• Scegliere un erogatore (medico/servizio) con esperienza
e che garantisca le condizioni di sicurezza;
• Assicurare che la terapia sia somministrata in modo
appropriato, sia controllata e vi sia adesione alla cura;
• Identificare tempestivamente effetti collaterali o eventi
avversi ed assumere adeguate misure
Il paziente
Particolarmente importante è conciliare il
coinvolgimento del paziente con l’adozione
di scelte basate sulle prove di efficacia .
E’ infatti accertato che quando l’utente
partecipa al processo decisionale la sua
soddisfazione è maggiore, i risultati clinici
migliorano, accetta le decisioni prese e si
attiene al trattamento deciso.
6
Il paziente - processo decisionale
Secondo Charles:
• Paternalistico;
• Consenso informato;
• Condivisione delle informazioni;
Il paziente - processo decisionale
Secondo Towle l’assunzione di decisioni condivise richiede
di:
• Stabilire un contesto in cui in cui il punto di vista del
paziente sulle opzioni di trattamento sia considerato
essenziale;
• Sollecitare i pazienti ad esprimere le loro preferenze in
modo da discutere le opzioni di trattamento;
• Comunicare al paziente le informazioni sulle opzioni di
trattamento, sui rischi e sui probabili benefici in modo
chiaro, semplice ed oggettivo;
• Discutere col paziente il trattamento che lui ritiene più
più
opportuno e/o tenere conto delle preferenze.
7
Strategie
• Fornire
al paziente informazioni e
documentazione sull’operatività ed i
risultati conseguiti
• Raccogliere informazioni dal paziente
facendo ad esempio compilare questionari
sulla sintomatologia durante l’attesa
• Preparare il paziente per l’assunzione di
delle decisioni favorendo colloqui col
personale specializzato
Strategie
• Effettuare indagini per comprendere come il
•
•
paziente è pervenuto a certe decisioni e quali
fattori hanno influenzato la sua scelta
Fornire al paziente materiale informativo valido
prima di accedere al servizio, durante ed alla
dimissione
Introdurre processi di valutazione da parte dei
molteplici soggetti coinvolti (pazienti, familiari,
volontari, operatori)
8
Centralità del paziente
• I processi di cura ed organizzativi debbono
•
•
essere costruiti e gestiti avendo come perno
centrale di tutte le scelte il paziente
L’organizzazione dovrebbe essere gestita con il
più ampio coinvolgimento dei dirigenti ed
operatori in modo che ciascuno si senta
protagonista e corresponsabile
Il piano di sicurezza clinica deve includere le
modalità di coinvolgimento del paziente e degli
altri stakeholders
Particolare attenzione deve essere
dedicata all’educazione per la
sicurezza del paziente, che deve
essere introdotta a tutti i livelli sia
nel pubblico che nel privato ed
essere rivolta ai pazienti, alle loro
famiglie, al pubblico in generale,
ai media, ecc.
9
Metodologie
• Colloquio tecnico : necessario per l’anamnesi e per
•
•
•
raccogliere informazioni, ma anche per identificare i
rischi connessi a comportamenti del paziente, dei
familiari e caregivers, per informarlo e raccogliere il
consenso informato
Interventi educativi realizzati direttamente con
spiegazioni, dimostrazioni e simulazioni che rendono
l’insegnamento più efficace
Distribuzione di fogli ed opuscoli informativi illustrati
Esposizione di manifesti che informano e rafforzano
l’apprendimento
Coinvolgimento del personale
• Deve essere sistematico. Ciò non toglie a
ciascun
operatore
e
dirigente
la
responsabilità di garantire in prima
persona la propria preparazione nelle
tematiche della gestione del rischio clinico
e l’adozione di comportamenti appropriati
che facciano riferimento a conoscenze
aggiornate e basate su prove di efficacia
10
Coinvolgimento del personale
Formazione
• Deve essere mirata agli specifici bisogni
formativi
• Costruita con riferimento al contesto
storico, culturale (valori, priorità, rapporti,
clima) ed operativo ( utilizzo di esempi
concreti, applicazioni reali)
• Deve essere continuativa, ossia prevedere
avanzamenti ed aggiornamenti
Coinvolgimento del personale
Deve essere previsto nelle seguenti attività
attività:
• Costruzione, revisione ,implementazione di linee guida
• Progetti di miglioramento
• Costruzione di materiale informativo e di educazione per
il personale, i cittadini gli altri stakeholders
• Effettuazione delle scelte organizzative, delle
attrezzature, delle tecnologie
• Audit ed altre attività
attività connesse alla valutazione ed al
miglioramento
11
Metodologie
• Diffusione di notiziari (anche in formato
elettronico)
• Gruppi di lavoro
• Brifing e walkaround
“Condividere la responsabilità non
significa abbandonare la
responsabilità”
(Byham e Cox)
Cox)
12
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2° gruppo slides - Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia