LET’S - let seniors teach sense of initiative and enterpreneurship through innovative multimedia storytelling approaches www.letsenterprise.eu LET’S - let seniors teach sense of initiative and enterpreneurship through innovative multimedia storytelling approaches Questo progetto è stato realizzato con il contributo della Commissione Europea La pubblicazione riflette solo i pareri degli autori, e la Commissione non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso venga fatto delle informazioni in esso contenute. Coordinatore del progetto e curatore della pubblicazione ERIFO Ente per la ricerca e formazione Cir.ne Nomentana 402, 00156 Roma, Italia Guida didattica allo spirito d’iniziativa ed imprenditorialità per insegnanti e formatori LET’S! PARTE I Contenuto 1. Introduzione ............................................................................................................................................................................................... 10 1.1 Guida all’utilizzo dei prodotti LET’s! ............................................................................................................................. 12 2. Storytelling .................................................................................................................................................................................................. 12 2.1 Storytelling: metodologia e risultati ........................................................................................................................... 12 2.2 Il panel Europeo intervistato: uno scenario d’insieme ................................................................... 13 3. GLI IMPRENDITORI ITALIANI ...................................................................................................................................... 24 3.1 L’ idea imprenditoriale ........................................................................................................................................................................ 24 3.2 Il percorso professionale e formativo ....................................................................................................................... 26 3.3 Motivazione/ragioni per creare un’impresa ................................................................................................... 29 3.4 La rete/supporto ricevuto ........................................................................................................................................................... 33 (famiglia, amici, colleghi) 3.5 Abilità e competenze sviluppate/da sviluppare ..................................................................................... 35 3.6 Il messaggio chiave da diffondere ................................................................................................................................ 37 4. GLI IMPRENDITORI INGLESI ............................................................................................................................................ 41 5. GLI IMPRENDITORI BULGARI .................................................................................................................................... 43 6. GLI IMPRENDITORI TEDESCHI .................................................................................................................................. 44 7. GLI IMPRENDITORI FINLANDESI ....................................................................................................................... 45 8. GLI IMPRENDITORI POLACCHI ............................................................................................................................. 46 ................................................................................................................................... 47 9. GLI IMPRENDITORI SVIZZERI Analisi “Raccontami” e dimenticherò “Mostrami” e ricorderò “Coinvolgimi “ e comprenderò” Proverbio Cinese adottato da “Let’s Enterprise GUIDA DIDATTICA ALL’INTRAPRESA PER INSEGNANTI - FORMATORI - ORIENTATORI 1. INTRODUZIONE Questa guida ha una duplice finalità: - da un lato, rappresenta un supporto didattico per insegnanti e formatori, che vuole rispondere all’invito della Commissione Europea, espresso nell’Agenda per nuove competenze e per l’occupazione, secondo cui l’imprenditorialità dovrà diventare il mezzo più diffuso per creare posti di lavoro, così come per lottare contro l’esclusione sociale. - dall’altro, costituisce uno strumento per le imprese che vogliono conoscere prassi ed esperienze imprenditoriali, da cui trarre idee e stimoli di miglioramento. La guida è, in definitiva, un tentativo per rendere il più possibile esplicita, formalizzata, consolidata e diffusa la conoscenza specifica di quelle che sono le attitudini alla creazione di impresa. Ciò al fine di sostenere e valorizzare l’attività degli imprenditori in quanto attori dello sviluppo e, per riaffermare la piena dignità della piccola impresa, come vera e propria “professione”. Lo strumento nasce dal progetto “Let’s Enterprise”1, realizzato con il contributo della Commissione Europea, nell’ambito del programma Grundtvig. Lo scopo 1 10 Italy - coordinatore ERIFO - Ente per la ricerca e formazione http://www.erifo.org Finlandia - partner LPKKY http://aikkari.lpkky.fi Regno Unito - partner - SUPERACT http://www.superact.org.uk/ Bulgaria - Partner - BFE - http://www.fbo.bg/?ln=2 Germania - partner - TechNet - http://www.technet-berlin.de/ Portogallo - partner - IEBA - http://www.ieba.org.pt/ieba_pt/ Turchia - partner - T.R. GOVERNORSHIP OF KOCAELI http://www.kocaeliab.gov.tr/en/ Poland - Partner - OPS http://www.ops-zoliborz.waw.pl/ Switzerland - partner associato - SEED http://seedlearn.org/it/ è quello non di sostituire, bensì di integrare i saperi di insegnanti, formatori e imprenditori e di stimolare la loro capacità di interagire con la complessa competenza all’imprenditorialità. L’obiettivo ultimo che si è proposto Let’s è stato quello di promuovere l’imprenditorialità nei programmi di studio al fine di creare una massa critica di insegnati di questa materia. E’ generalmente riconosciuta l’importanza di includere nella definizione di formazione all’imprenditorialità due diversi elementi: • un’accezione più ampia di educazione, non direttamente finalizzata alla creazione di nuove imprese ma volta all’acquisizione di attitudini e competenze per fare emergere lo spirito imprenditoriale; • una formazione specifica e finalizzata alla creazione d’impresa. Questa guida risponde al primo tipo di formazione. E’, pertanto, finalizzata a fornire idee e stimoli per promuovere lo sviluppo delle qualità personali che favoriscono lo spirito d’iniziativa. Ne consegue, che tale formazione ha come priorità la sensibilizzazione dei discenti/studenti al lavoro autonomo quale scelta professionale, trasferendo il messaggio che si può aspirare a diventare non solo lavoratori dipendenti, ma anche imprenditori. In merito allo sviluppo di qualità personali, ritenute rilevanti ai fini dell’imprenditorialità, le priorità individuate in ambito Europeo sono: • incoraggiare progressivamente gli alunni e gli studenti a familiarizzare con capacità correlate alla competenza manageriale, quali il problem solving, nonché la disponibilità ad assumersi responsabilità, a prendere decisioni e a comunicare; • sviluppare la capacità di cooperare, stabilire reti di contatti, imparare ad assumere nuovi ruoli ecc; aspetti questi ultimi riconducibili anche alla competenza sociale; • sviluppare la fiducia in se stessi e la motivazione in vista del raggiungimento di risultati, imparare a pensare in modo critico e indipendente e, in particolare, acquisire la volontà e la capacità di imparare autonomamente; • infine, altre qualità di tipo imprenditoriale sono: dimostrare iniziativa personale, intraprendenza e creatività ed essere disposti a far fronte ai rischi connessi alla realizzazione delle idee. Alla base di questa guida per la didattica dell’intrapresa ci sono ragioni legate ad alcuni trend di carattere globale, che hanno prodotto importanti trasformazioni nell’impresa e nelle modalità di fare impresa e che, di conseguenza, richiedono un “rinnovamento” generale del modo di interpretare la formazione allo start up. Tra le più importanti tendenze si segnala: • • • le trasformazioni del mercato del lavoro che, da un lato, hanno reso sempre meno diffuse e accessibili le forme più tradizionali di lavoro e, dall’altro, hanno permesso l’apertura di spazi a forme di lavoro atipiche, flessibili e innovative, caratterizzate però da un eccesso di precarietà e dalla mancanza di adeguati strumenti di tutela dei diritti. A questo proposito, si usa sempre più sostenere che il lavoro non va cercato, ma che bisogna inventarselo, ovviamente a proprio rischio e pericolo; il conseguente aumento della domanda d’impresa, soprattutto di piccole e piccolissime dimensioni, nonostante la situazione di incertezza internazionale. A riguardo bisogna tener conto del contributo delle piccole e medie imprese (PMI) alla creazione di posti di lavoro, che in Europa rappresentano oltre il 99% del tessuto produttivo; oltre ad un incremento del numero di coloro che chiedono di fare impresa, anche una forte differenziazione qualitativa del popolo di aspiranti imprenditori, con una crescita consistente, ad esempio, di soggetti appartenenti alle fasce cosiddette “deboli” (immigrati, giovani disoccupati, donne) che, in molti casi, sono spinti a mettere in piedi un’impresa da motivazioni diverse rispetto a quelle del passato. In sostanza, non sono più solo gli “audaci”, spesso figli di imprenditori, a fare impresa, ma anche soggetti che non hanno avuto esperienze imprenditoriali in famiglia e che, talvolta, non hanno neanche mai lavorato (come nel caso dei giovani disoccupati laureati); • inoltre, le grandi trasformazioni del sistema economico, che vanno sotto il nome di globalizzazione, di “nuova economia”, di società della conoscenza e di tecnologia della comunicazione e dell’informazione. Tutto ciò ha prodotto un cambiamento nelle tradizionali regole della produzione e della distribuzione di beni e servizi. Si sta assistendo ad una riduzione di peso di alcuni fattori tradizionalmente “hard”, come il capitale in senso stretto, mentre assumono maggiore rilevanza i fattori “soft”, primo fra tutti la conoscenza; • infine, l’aumento della soggettività umana, che si esprime nelle forme di un marcato pluralismo delle identità e di forti tratti di differenziazione degli orientamenti sociali e culturali, in cui si sono affermati valori legati a quella che usualmente viene chiamata la cultura della “post-modernità”. In termini di occupazione, ciò ha portato a una rivalutazione del lavoro indipendente, alla sperimentazione di percorsi innovativi di carriera e all’avvio parallelo di itinerari imprenditoriali inediti, orientati alla ricerca della soddisfazione di quelle esigenze di tipo immateriale che permettono anche una piena realizzazione personale e sociale. Quanto detto, probabilmente, è sufficiente a comprendere che fare impresa oggi è diverso dal passato e che, di conseguenza, le azioni di sostegno e di formazione non possono non tenere conto di tali cambiamenti. Inoltre, va sottolineato il fatto che l’impresa si trova oggi al centro dell’agenda politica mondiale. A livello internazionale, si fa comunemente riferimento alle politiche di sostegno all’imprenditorialità come politiche di sviluppo e di promozione dell’inclusione sociale. L’Unione Europea, in particolare, propone un modello di integrazione tra politiche di sviluppo economico e politiche di integrazione sociale, che ha come nucleo l’imprenditorialità e naturalmente la piccola impresa. Intorno alla piccola impresa sembrano, quindi, giocarsi i destini delle nostre società. Di fronte a questo nuovo scenario, che si è determinato soprattutto nell’ultimo decennio, la formazione tenderà sempre più ad 11 assumere nuove responsabilità, proprio perché dal lavoro dei consulenti e dei formatori non dipenderà, o risulterà condizionato, solo il successo di una singola impresa, ma anche, almeno in parte, il successo e la praticabilità della politica di promozione imprenditoriale, come politica sociale e nello stesso tempo di sviluppo e coesione sociale. Questa guida rappresenta uno strumento a supporto dell’uso dei video, per la loro adozione e sfruttamento nella didattica e nell’orientamento. Si compone di due parti. La prima parte contiene un’analisi qualitativa delle interviste realizzate in Italia, con degli accenni all’analisi qualitativa degli altri Paesi2. L’analisi qualitativa non ha avuto una finalità di ricerca scientifica, bensì di supporto alla didattica, per una più mirata fruizione e individuazione dei messaggi e dei video utili alla propria esperienza pedagogica. L’analisi qualitativa delle interviste nazionali è stata organizzata per ambiti tematici. I topic evidenziati sono risultati: 1. come è nata l’idea imprenditoriale; La versione integrale dell’analisi qualitativa realizzata negli altri Paesi è scaricabile in lingua inglese dal sito dedicato al progetto www.letsenterprise.eu 12 3. la motivazione sottesa alla scelta di creare un’impresa; 4. il sostegno ricevuto da famiglia, amici, colleghi, istituzioni; 5. le capacità e imprenditoriale; 1.1 Guida all’uso dei prodotti LET’s Il progetto Let’s ha sviluppato questo volume e un portale www.letsenterprise.eu dove è possibile scaricare all’incirca 100 storie di imprenditori europei. Le storie raccontano come ciascun imprenditore è arrivato alla creazione d’impresa, le difficoltà incontrate, gli “aiutanti magici” che hanno permesso il successo e i suggerimenti per chi volesse intraprendere un’attività come la propria. Le interviste sono nella lingua nazionale di ciascun imprenditore e sottotitolate in inglese. 2 2. il percorso formativo e professionale che ha portato alla creazione d’impresa; competenze sviluppate grazie all’esperienza 6. i suggerimenti per chi volesse intraprendere un’attività autonoma. Per ciascun area tematica sono stati riportati i pareri salenti degli imprenditori, in modo tale da consentire al lettore di identificare i messaggi più utili al proprio percorso didattico. Inoltre, per ogni area tematica sono proposti approfondimenti e/o suggerimenti utili ad arricchire la didattica di nuovi spunti ed idee. La seconda parte del volume ci conduce “dentro lo storytelling”; è, di fatto, un catalogo delle storie raccolte. Per ciascuna intervista sono state riportate le informazioni salienti e i contenuti più significativi, ed inoltre il link di riferimento per consultare la video-intervista. Ove possibile è stata mantenuta la trascrizione del linguaggio verbale, per rafforzare il valore empatico del digital storytelling. 2. STORYTELLING: METODOLOGIA E RISULTATI 2.1 La metodologia dello storytelling Le interviste delle storie d’impresa sono state realizzate con la tecnica del Digital Storytelling; una tecnica che consente di raccontare una storia arrivando direttamente alla mente e al cuore; guardando negli occhi la persona che narra. Una storia digitale con la quale si sottolinea il passato e il presente delle persone intervistate. Inoltre, i sottotitoli in lingua inglese garantiscono un più ampio sfruttamento dei video a livello europeo. collaborativa di significati condivisi, grazie a storie aziendali che le persone hanno vissuto direttamente e raccontano. Il Digital Storytelling3 nasce nella prima metà degli anni Novanta a San Francisco in California ad opera di Dana Atchley e Joe Lambert. Essi lo descrivono come un breve racconto che viene realizzato con degli strumenti digitali; i racconti vengono presentati attraverso dei video e i temi affrontati possono essere i più vari: storie di vita, situazioni lavorative, “ritratti” di persone. Le vicende narrate sono personali ed autentiche e il contenuto di questi video trasmette e crea emozioni e coinvolgimento nel fruitore. Un passaggio successivo, decisamente più recente, è la declinazione dello storytelling in storyselling, cioè come strumento di promozione di prodotti e servizi. Agli oggetti tangibili e intangibili è riconosciuto non solo lo status di “cose” da comprare, ma anche di esperienze generazionali e simboliche che si basano su format discorsivi, narrativi e autobiografici, da cui poter progettare storie di marketing. E’ importante notare che il Digital Storytelling è nato contemporaneamente alla diffusione di strumenti multimediali a costi accessibili e alla diffusione di Internet. Si ricorre all’impiego della metodologia dello storytelling in diversi contesti di educazione e formazione, in una prospettiva di life-long education. L’utilizzo di questa metodologia permette di situare l’apprendimento in contesti significativi e sviluppare processi dialogici di interazione riflessiva. I primi Digital Storytelling si pongono intenti comunitari e socializzanti per poi allargare i campi di intervento a molti altri contesti come ad esempio la scuola, le aziende, l’arte, l’impegno politico ed infine le pratiche riflessive. Anche nell’ambito aziendale si è riconosciuta l’importanza dell’approccio narrativo perché è d’aiuto nel definire l’identità di gruppo, nonché di supporto allo sviluppo del senso di appartenenza. A piccoli ma veloci passi, nelle aziende si sta diffondendo anche lo “storytelling organizzativo” che si pone come obiettivo quello di stimolare la costruzione 3 Suggerimenti bibliografici per l’approfondimento Federico Batini - Andrea Fontana, Storytelling KIT, Parma, Etas, 2010 Joe Lambert: Digital Storytelling: Capturing Lives, Creating Community http://www.storycenter.org/book.html Corrado Petrucco, Marina De Rossi: Narrare con il digital storytelling a scuola e nelle organizzazioni, Roma, Carocci editore, 2009 Cristian Salmon, Storytelling - la fabbrica delle storie, Roma, Fazi Editore, 2007 Andrea Fontana, Storyselling, Parma, Etas Editore, 2010 In LET’s!, lo storytelling è stato utilizzato per mandare messaggi propositivi e costruttivi: se si crede in qualcosa, bisogna lottare per raggiungere lo scopo! La finalità ultima è stata quella di stimolare nelle persone lo spirito d’intrapresa, mettendo a fuoco le componenti essenziali della competenza chiave “lo spirito di iniziativa”. Gli imprenditori raccontano come è nata la loro idea di impresa; quale percorso formativo e professionale hanno intrapreso per arrivare alla creazione d’impresa; perché hanno scelto di diventare imprenditori; quali competenze ritengono necessarie per avviare un’attività autonoma. Raccontando la propria storia, gli imprenditori sono diventati un veicolo per diffondere un messaggio di speranza, di curiosità e soprattutto di coraggio. La lunghezza dei filmati varia da 2 a 6 minuti, rendendo lo strumento un potente supporto educativo, che non annoia. Si tratta di brevi storie multimediali e personali raccontate con il cuore, grazie alle quali si apprende dall’esperienza degli altri, catturando idee e suggerimenti da utilizzare nella propria vita. 2.2 Il panel europeo intervistato: uno scenario d’insieme Gli scenari catturati dallo storytelling manifestano una geografia culturale diversificata non tanto nei percorsi, quanto nelle modalità di accesso alla creazione d’impresa. Anche la stessa analisi qualitativa risente dei differenti 13 humus culturali evidenziando solo a tratti elementi comparabili. Nel complesso, se l’idea di impresa e le motivazioni nascono e si consolidano attraverso meccanismi analoghi, nei diversi paesi coinvolti nel progetto, differenze rilevanti appaiono nei network a supporto della creazione d’impresa. Nell’analizzare le storie d’impresa diviene evidente che le esigenze degli imprenditori sono uguali in tutti i Paesi. L’imprenditorialità necessita di sostegno: tecnico, finanziario, amministrativo e giuridico, ma anche psicologico e motivazionale. Le posizioni più deboli risultano essere quella italiana e polacca, dove il percorso di sviluppo delle imprese appare sostanzialmente “privatistico”, ovvero delegato alle reti familiari e amicali. Il percorso formativo per arrivare alla creazione d’impresa appare piuttosto omogeneo. Una formazione tecnica e settoriale, a cui si affianca una formazione esperienziale. L’imprenditore necessita di incoraggiamento, formazione e consulenza, ovvero di aiuti concreti la cui portata ed impatto appaiono differenti da Paese a Paese. 1. L’idea imprenditoriale Italia - Esperienza nel settore - Trasmissione familiare - Studio del mercato - Interessi personali Regno Unito - Passione Di seguito si riporta un quadro sinottico dei principali elementi evidenziati dall’analisi qualitativa. Nelle descrizioni analitiche, invece, sono specificati i singoli imprenditori che manifestano le caratteristiche evidenziate. Finlandia - Tradizione famigliare Germania - Studio del mercato Polonia - Tradizione famigliare - Incoraggia- - Passione - Tradizione Familiare mento del datore di lavoro - Politiche nazionali - Passione ed interessi personali - Casualità - Casualità - Formazione formale - Studio del mercato - studio del mercato - Riorganizzazioni aziendali Bulgaria - Formazione - Interessi personali - Motivazioni sociali Svizzera - Esperienza nel settore - Tradizione famigliare - Fiducia nell’istinto 2. Il percorso professionale e formativo Italia - Formazione esperienziale nei luoghi di lavoro - Formazione tecnica 14 Regno Unito Formazione e supporto professionale grazie a programmi nazionali di supporto all’investimento e di mentoring Finlandia - formazione specialistica - esperienza nel settore Germania - Formazione learning by doing Polonia - Esperienza pratica nel contesto lavorativo Bulgaria - Esperienza pratica - Leggi ad hoc Svizzera - Precedenti esperienze nel settore - Tradizione familiare - Formazione esperienziale 3.Motivazione/ ragioni per creare un’impresa Italia - Tradizione famigliare Regno Unito - Sicurezza finanziaria - Passione per il settore - Stimolo intellettuale Finlandia -Incoraggia-mento e supporto della famiglia/amici supervisori. - Fiducia in se - Propensione per - Beneficio sociale stessi l’autode- Esperienza di vita - Casualità terminazione Germania - Sviluppare occupazione - Sviluppare il territorio Polonia - Inseguire i sogni - Tradizione familiare - Avere una fonte di reddito Bulgaria -Ambizione e competitività Svizzera - Indipendenza economica - Responsabilità sociale - Desiderio di esprimere creatività - Creatività - Sicurezza finanziaria - Casualità - Self efficacy 4.Il network/ supporto ricevuto (famiglia, amici, colleghi) Italia - Famiglia - Amici - Comunità di riferimento (nel caso di immigrati) Regno Unito - Organizzazioni di supporto (formazione e supporto psicologico) Finlandia - Famiglia Germania - Famiglia/amici Polonia - Soci Bulgaria - Banche - Organizzazioni professionali - agenzie di supporto - Famiglia - Istituzioni nazionali - comunità locale Svizzera - Famiglia ed amici, colleghi - Comunità locale 15 5. Abilità e competenze sviluppate/da sviluppare Italia - Conoscenze di marketing e di amministrazione - Capacità organizzative - Capacità di gestire i rapporti con il personale e con i propri collaboratori Regno Unito - Conoscenze di marketing Finlandia - Sviluppo di abilità pratiche Germania - Competenze sociali Polonia NA - Competenze personali – Attitudine alla tolleranza Bulgaria - Gestione per obiettivi Svizzera - Learning by doing - Comunicazione con il cliente - Capacità di lavorare in gruppo - Competenze tecniche - Capacità tecniche 6. Il messaggio chiave da diffondere Italia - Arrivare alla creazione d’impresa dopo aver già lavorato nel settore - Essere consapevoli che fare impresa richiede sacrificio, propensione al rischio e flessibilità mentale - Iniziare da piccoli mercati locali per poi guardare oltre 16 Regno Unito - Guardare dentro se stessi, - Aver consapevolezza di se stessi Finlandia - Fiducia in se stessi Germania - Formazione continua - Perseveranza - Flessibilità mentale Polonia NA Bulgaria - Fiducia in se stessi Svizzera - Buona volontà e pazienza - Apprendere dai propri errori - Apertura al nuovo - Passione e forte motivazione - Pianificare le azioni correttive - Flessibilità mentale - Atteggiamento positivo - Abbassare il più possibile il livello di rischio - Tolleranza rispetto alla diversità Al fine di rendere più agevole la consultazione dei video, di seguito si riporta l’elenco delle interviste disponibili organizzate per Paese, settore produttivo e attività svolta. Il quadro delle interviste Paese: ITALY Nome imprenditore Settore Attività Link Alessandro Valvo Servizi Ristorazione http://www.youtube.com/watch?v=I7sNs9qvU44 Armando Pasquarelli Servizi Energie rinnovabili http://www.youtube.com/watch?v=N6Z0UhjUi24 Franco Troiani Produzione alimentare Produzione miele http://www.youtube.com/watch?v=oTOB3_Iufng Nevro Cerasani Produzione alimentare Produzione dolciaria http://www.youtube.com/watch?v=t0xdd17FtKA Nicola Di Simone Minerario Produzione di calcio http://www.youtube.com/watch?v=lQF296Slzvg Gabriella Paris Servizi Alloggi estivi http://www.youtube.com/watch?v=sivTsLRtSww Arnaldo Capocchia Servizi Produzioni musicali http://www.youtube.com/watch?v=QeIRfC9g6aU Donatella Consolandi Servizi Comunicazione http://www.youtube.com/watch?v=YFNKdOELdDY Valter Vaccaro Servizi Produzione piante http://www.youtube.com/watch?v=2P15Z9XarF4 Angelo Scandurra Servizi ICT http://www.youtube.com/watch?v=ZJePG5UbhTg Osman Gadi Servizi Lavanderie http://www.youtube.com/watch?v=hR-ll5w0900 Ahmed Abouomar Mohsen Saleh Commercio Vendita fiori http://www.youtube.com/watch?v=gw00qGwQhq4 Ramadan El Sayed Mohamed Servizi Gestione garage http://www.youtube.com/watch?v=xWUSfHx1EqE Harun Or Rashid Dhali Servizi Servizi telefonici http://www.youtube.com/watch?v=nQRWS5aWjmA 17 Lin Jing Jessica Commercio Vendita abiti http://www.youtube.com/watch?v=8mVQhVzRNGM Wei Zhang Servizi Ristorazione http://www.youtube.com/watch?v=TKIFsuL7mYw Ricardo Castro and Jhonny Ruiz Edilizia Costruzioni http://www.youtube.com/watch?v=8aFWMsDKFvc Enrique Mendieta Espinoza Commercio Vendita all’ingrosso http://www.youtube.com/watch?v=RSxIOW0fO6g Abd Elaal Sheta Servizi Ristorazione http://www.youtube.com/watch?v=5YbSAbQCL5M Urla Merdiascet Commercio Alimentari al dettaglio http://www.youtube.com/watch?v=vIjDN6EKg6M Nome imprenditore Settore Attività John and Penny Bond Servizi Casa di cura http://www.youtube.com/watch?v=yiVou2KOmj4 Zandra Johnson Servizi Forniture http://www.youtube.com/watch?v=pFd24QYaiAk Sue Scott-Horne Servizi Formazione http://www.youtube.com/watch?v=7iGWF_HbvPU Isabella Quigley-Moriarty Servizi Casa di cura http://www.youtube.com/watch?v=axasZAZvFyA&feature=related Angela Ricards Servizi Fisioterapia http://www.youtube.com/watch?v=AgiFMeELwdA Anne Caborn Servizi Web http://www.youtube.com/watch?v=mF5Fm6ucpEA Allan Kingshott Servizi Genealogia http://www.youtube.com/watch?v=eBc5fRacm8Q Amanda Drake-Worth Servizi Linguaggio dei segni dei bambini http://www.youtube.com/watch?v=sWDy3cZMzqM Anne Corry Servizi Terapia http://www.youtube.com/watch?v=aE1WYXQh2gE Paese: Inghilterra 18 Link Paul Jordan Servizi ICT http://www.youtube.com/watch?v=mmXNBuZvakY Luke Daniels Servizi Consulenza http://www.youtube.com/watch?v=4NN1EAPL8qg Tim and Mary Gilham Servizi catering http://www.youtube.com/watch?v=ZwQu4ai04tA Voices of advice Servizi Spettacolo http://www.youtube.com/watch?v=9183bFmT8aU Nome imprenditore Settore Attività Antoni Anastasov Commercio Vendita al dettaglio per costruzioni http://www.youtube.com/watch?v=2Mis-6WfZbk&feature=related Afrodita Georgieva Commercio Vendita prodotti organici http://www.youtube.com/watch?v=59avbi5LJeE&feature=related Dimitar Stojanov Agricultura Prodotti biologici http://www.youtube.com/watch?v=GiKgTTfcvFg Ekaterina Zdravcheva Ecoturismo Turismo http://www.youtube.com/watch?v=rrzk54XAGdo Emil Doychinov Ristorazione Intratteni-mento http://www.youtube.com/watch?v=eCP9u3n_TUg Jivka Marinova Educazione Educazione per adulti http://www.youtube.com/watch?v=5_p04_vxz6E Kostadin Popov Pubblicità Pubblicità http://www.youtube.com/watch?v=sDp5OAcCks0 Lina Bardarska Marketing Marketing http://www.youtube.com/watch?v=hrXoQ_zgK9U&feature=youtu.be Maria Pencheva Commercio Produzione di oggettistica http://www.youtube.com/watch?v=Hvh9tIEd0ZE Tzvete Janeva Spettacolo Teatro http://www.youtube.com/watch?v=doSarIi1uV4&feature=youtu.be Valentine Petrova Turismo Agenzia Viaggi http://www.youtube.com/watch?v=cjiRhh9j2A8 Paese: BULGARIA Link 19 Valeri Andreev Engineering Automazione http://www.youtube.com/watch?v=ZWEIbSJTSjk Vladina Cekova Pubblicità Produzioni televisive http://www.youtube.com/watch?v=IvbrkYOLnhw Юрий Ковачев Бижутерство Изработка на бижута и аюрведа кулинарни курсове http://www.youtube.com/watch?v=ma8KIWFXBtg&feature=youtu.be Nome imprenditore Settore Attività Reziye Bayram (Sevgi) Ristorazione http://www.youtube.com/watch?v=HnzBPTyjIFs Anne Lorenz Formazione http://www.youtube.com/watch?v=Dyr2uXQxy5s Anette Schill Servizi sociali http://www.youtube.com/watch?v=TCIx6qZJbwc Lutz Bojahr Servizi http://www.youtube.com/watch?v=xmrVzIoqyuQ Bernd Thuerk Servizi http://www.youtube.com/watch?v=QVKXrqpm_os Klaus Lemnitz Servizi http://www.youtube.com/watch?v=NvUcgQCztKc Rainer Milletat Servizi http://www.youtube.com/watch?v=S7wNiXhC1vA Norbert Thoemen Gestione immobiliare http://www.youtube.com/watch?v=2qDIS8w6sgY Thomas Holbe Servizi socio-assistenzali http://www.youtube.com/watch?v=GXU3aJqnkR8 Dieter Baumhoff Edilizia http://www.youtube.com/watch?v=VBpByt_A5Po Paese: Germania 20 Link Paese: Finlandia Nome imprenditore Settore Attività Link Airi and Jyrki Talonen Turismo http://www.youtube.com/watch?v=xp3S-U2ETPk&list=P Arja Isoviita Educazione http://www.youtube.com/watch?v=oD62EBE9hNc Aulis Jalaskoski Commercio http://www.youtube.com/watch?v=NGirz_ijAYQ Varpu Suontaka-Lahtinen Commercio http://www.youtube.com/watch?v=9XKOR26h5aY Annikki Kulmala Benessere http://www.youtube.com/watch?v=QqfkxqbCtWw Satu Holma Commercio http://www.youtube.com/watch?v=KnIceHo01yk Marco Äijälä Servizi http://www.youtube.com/watch?v=AoyJTcYowqg&featur Ari Kulmanen Agricoltura http://www.youtube.com/watch?v=UbjqIhncmTw&list= Peter Dörig Produzione casearia http://www.youtube.com/watch?v=kzhMZejD7fQ&list=P Reijo Lempinen Edilizia http://www.youtube.com/watch?v=RKKL4chPRIc Veikko Salli Industria http://www.youtube.com/watch?v=WkmwrIVzkL0 Jukka Heinäsuo Industria http://www.youtube.com/watch?v=i3O29vkC5Tg 21 Paese: POLONIA 22 Nome imprenditore Settore Attività Link Andrzej Blikle Industria http://www.youtube.com/watch?v=aC7xoFqRqJs&feature=youtu.be Anna Gornostaj Spettacolo http://www.youtube.com/watch?v=J_7kLexpus4&feature=youtu.be Anna Kiljanska Ristorazione http://www.youtube.com/watch?v=Z3lfj7O9O10&feature=youtu.be Barbara Stelmach Arte http://www.youtube.com/watch?v=mx0QMEqjoYY&feature=youtu.be Emilian Kaminski Spettacolo http://www.youtube.com/watch?v=gpYJPLoio3g Irena Eris Cosmetic industry http://www.youtube.com/watch?v=laqJyGEdY7s Iwona Rak Farmacia http://www.youtube.com/watch?v=8bqMczCbeNk&feature=youtu.be Jacek Baranski Servizi http://www.youtube.com/watch?v=eGYI4M_Xvt8 Jacek Waldemar Dabrowski Arte http://www.youtube.com/watch?v=DqAyzvZaX1Q&feature=youtu.be Krzysztof Zalecki Servizi http://www.youtube.com/watch?v=zJI8sywGr28&feature=youtu.be Lucyna Zapart Ristorazione http://www.youtube.com/watch?v=dfJeSXClxNc&feature=youtu.be Wiesława Gajewska Commercio http://www.youtube.com/watch?v=zwK28fSKZXk&feature=youtu.be Paese: SVIZZERA Nome imprenditore Settore Attività Link Carmelo Spina Servizi Parrucchiere http://www.youtube.com/watch?v=a-23vwjoQ30 Mauro Nesa Servizi Installazione porte e finestre http://www.youtube.com/watch?v=CujF-nC7J24Joinery Britta-Kajsa Cassina Commercio Vendita seconda mano http://www.youtube.com/watch?v=pVU-bwd2U2Q Marco Turco Commercio Disegno e produzione di gioielli http://www.youtube.com/watch?v=eH2-1I8HZFo Massimo Annoni Servizi Bar http://www.youtube.com/watch?v=YBHjggDTGCc Claudio Dick Produzione Produzione di bici elettriche http://www.youtube.com/watch?v=Qeu-iVAdXII 23 3. GLI IMPRENDITORI ITALIANI 3.1 L’idea imprenditoriale Nei casi italiani non esiste un percorso univoco che porta all’identificazione di un’idea imprenditoriale. Ciò nonostante, si può affermare che esiste un terreno favorevole alla sua individuazione. Nei casi analizzati troviamo alcune condizioni che sembrerebbero aver facilitato l’emersione dell’idea imprenditoriale. L’idea può nascere frequentando un ambiente di lavoro stimolante che consente di individuare il campo specifico di attività, la concorrenza, i potenziali clienti e l’evoluzione del settore [Donatella Consolandi: … vedevo le mie colleghe che lavoravano in settori che mi interessavano e ho quindi iniziato a seguire quello che facevano gli altri...; Armando Pasquarelli: … Man mano che mi occupavo di energia il mio sguardo era rivolto alle fonti rinnovabili, mi sono quindi appassionato a questo settore, …. mi sono licenziato e ho avviato una mia struttura insieme ad altri collaboratori”. Jain - Rosticceria Cinese: “L’ attività è stata creata da me e mio marito. In Cina, lui ha frequentato quella che in Italia è la scuola alberghiera. Poi, in Italia, per alcuni anni ha lavorato come assistente cuoco in numerosi ristoranti”. Jessica: “qui in Italia ho studiato per due anni. Poi ho fatto la commessa e, giorno dopo giorno, mi sono appassionata al commercio. Così ho deciso di aprire un negozio con la mia famiglia e mio marito”. Jhonny e Ricardo: “L’idea di una ditta edile è nata dalla mia pregressa esperienza, in Ecuador ho lavorato per società edili americane: ero aiutante di architetti dove ho lavorato nelle costruzioni”. Oppure l’idea nasce da un’analisi del mercato di riferimento, cercando informazioni sull’andamento dei diversi settori e sulla possibilità di espansione. E’ il caso di Armando Valvo che ha scelto il settore di attività attraverso un’analisi di mercato condivisa con l’intera famiglia: “Con i miei figli ci siamo confrontati su che tipo di investimento avremmo potuto fare per creare il loro futuro lavorativo”. Anche Nevro Cerasani rientra in questa categoria: “ osservavo… Ho fatto ricerche di mercato e ho visto che era un’attività che poteva sfociare 24 in qualcosa di importante”. In alcuni casi, la scelta del settore nasce proprio dall’assenza o scarsità di concorrenza. E’ il caso di Gabriella Paris: “La mia attività nasce da una grande passione e da un amore per il territorio, dove mancavano strutture ricettive come la mia”. E ancora, l’idea imprenditoriale può nascere da attività coltivate al di fuori del contesto lavorativo (come gli hobby e gli interessi), le quali sono indicative di capacità e competenze che spesso sottovalutiamo e che, invece, potrebbero essere un trampolino per la creazione di una nuova attività. E’ il caso di Valter Vaccaro: “L’idea d’impresa nasce da una grande passione, da un lato per il bello, dall’altro per l’eleganza degli interni, ma anche come sfogo intimo, un processo catartico”; Angelo Scandurra:”L’approccio con la programmazione nasce come passione fin dagli anni 80 “; Arnaldo Capocchia:” ho studiato nel settore turistico, ma da piccolo avevo la passione della batteria”; Infine, la capacità di intrapresa risulta fortemente stimolata nelle famiglie imprenditive. La trasmissione d’impresa accomuna numerosi imprenditori. Cerasani Nevro: “Si tratta di un’azienda nata con mio padre, che aveva un piccolo forno che si è sviluppato gradualmente nel tempo. Franco Troniani “Questa attività è nata perché desideravo continuare l’attività dei miei genitori e dei miei nonni che hanno sempre svolto questa attività come un hobby, io volevo trasformarla in una vera impresa”. Nicola De Simone “All’età di 2830 anni ho preso il timone della società di mio padre, che aveva una piccola attività di estrazione, ho espanso quel tipo di attività rendendola una vera e propria industria”. Osman: “Ho fatto tanti lavori nella mia vita da quando avevo 15 anni, il sabato e la domenica ho sempre lavorato, ho fatto il cameriere o ho dato una mano ai miei genitori, non sono mai stato fermo. Grazie ai miei genitori ho potuto percorrere una strada lavorativa già da loro avviata”. La conclusione che si può trarre, dai casi italiani, è che l’idea non deve essere a tutti i costi geniale o originale: è più importante che sia chiara e realizzabile. E’ comunque necessaria un’INTUIZIONE da cui partirà un processo organizzativo di verifica dell’idea. Si può dunque affermare, che la creazione d’impresa fotografata in questo progetto, porta all’imprenditorialità attraverso quattro vie principali: • dreamway: inseguendo un sogno. È quella che comincia da un’idea: fare questo o quello, o semplicemente l’idea di mettersi in proprio. All’inizio sembra solo una fantasia, ma poi diventa un desiderio sempre più forte. Finché arriva il momento in cui ci si getta nell’avventura o si rinuncia definitivamente. • oneway: sospinti dalla necessità. È la più semplice e anche molto frequente. Esclusi dal lavoro dipendente, disoccupati o inoccupati, ci si sente trascinati verso l’unica alternativa possibile: l’avventura imprenditoriale. • bestway: per piccoli passi. È la via di chi comincia quasi senza accorgersene, avviando nel tempo libero, da soli o con qualche amico, o con il supporto dei familiari una piccola attività. • per successione. E’ il passaggio generazionale all’interno dell’impresa familiare. Ma, anche questo percorso necessita di preparazione e il suo successo non è scontato. Suggerimenti per i formatori devono essere sfrenatamente innovative o originali per riuscire. Spesso le più semplici sono anche le migliori. Cosa potenziare in un giovane che ha aspirazioni imprenditoriali? Innanzitutto la capacità di osservare, il realismo, l’achievement. Inoltre, bisogna fornire gli strumenti di base per capire le esigenze e le richieste del mercato. L’ispirazione arriva mescolando tutto quello che abbiamo a disposizione, creatività, esperienza, abilità e attenta osservazione del mercato. La mobilità è sicuramente una modalità di apprendimento informale efficace. Viaggiando si ha la possibilità di individuare nuove tendenze, nonché attività che si possono adattare alla città in cui si vive, copiare un’idea, modificarla e metterci qualcosa di proprio. Quando sarà trovata un’idea imprenditoriale, occorrerà capire se effettivamente è genuina. A questo punto sarà necessario mettere da parte l’entusiasmo e valutare gli aspetti fondamentali dell’attività. • Il prodotto/servizio soddisfa una “domanda”? • In che cosa è differente da altri prodotti o servizi già esistenti? • Che competenze avete nel settore ed eventualmente come potete colmarne le “lacune”? • Qual è il bacino di utenza a cui proporrete il vostro prodotto/ servizio? • Come raggiungeremo i nostri clienti (tramite campagne pubblicitarie, conoscenze, passaparola…)? • Chi e quanti sono i nostri concorrenti? • Qual è l’investimento iniziale per l’avvio? L’identificazione dell’idea Il lavoro dell’imprenditore nasce quasi sempre da una domanda che “martella” per molto tempo chi vuole mettersi in proprio: “Dove trovo l’idea?”. Sicuramente l’idea nasce da un lungo periodo, fatto di dubbi, osservazione e ricerca di un’idea perfetta, unica, senza concorrenza, una miniera d’oro!!! Ma probabilmente l’idea perfetta non esiste. E’ vincente l’idea realizzabile, pratica e soprattutto che crea entusiasmo. L’idea può essere trovata nei posti più inattesi e nelle situazioni quotidiane, frequentando i luoghi di lavoro, coltivando i propri hobby, analizzando l’evoluzione del mercato e degli stili di vita delle persone. Le idee non Quando l’idea sarà pianificata diventa necessario chiedere ad esperti, insegnanti o più semplicemente parenti e amici la propria opinione, ma solo all’aspirante imprenditore spetta l’ultima parola, perché non tutti 25 hanno l’intuito e la capacità di valutare una buona idea. propria capacità di intrapresa. Spesso l’imprenditore fa cose che nessun altro avrebbe mai fatto; le opinioni, se costruttive, aiuteranno l’aspirante imprenditore a migliorare e rifinire la propria idea. Tale stratificazione e interazione dei livelli di apprendimento porta ad acquisire una maggiore responsabilizzazione rispetto alla complessità dell’agire imprenditoriale, a sviluppare capacità relazionali e di adattamento, ad acquisire nuove conoscenze tecniche nel settore di competenza. Quando gli occhi del neo imprenditore brilleranno e il suo cuore sarà colmo di gioia, avrà finalmente trovato l’“IDEA”. 3.2 Il percorso professionale e formativo Nella maggior parte dei casi analizzati si diventa imprenditori perché non ci si sente a proprio agio in un lavoro dipendente, in quanto percepito come limitativo della propria creatività. Ciò nonostante, il lavoro dipendente è spesso considerato utile a potenziare l’esperienza nel settore; una sorta di trampolino di lancio verso la creazione d’impresa. Il percorso che porta alla creazione d’impresa è indiscutibilmente esperienziale. Imprenditori si diventa se in possesso di attitudini all’intrapresa. Le attitudini sono i prodromi di una capacità, che si manifesta come tale solo se trova condizioni esterne (contestuali, cioè d’ambiente) e interne (motivazionali) che ne permettano l’estrinsecarsi. Ne consegue che le attitudini imprenditoriali sono “costruibili” e “conseguibili” e non necessariamente innate. Come si conseguono e si costruiscono le attitudini alla intrapresa? Indipendentemente dal settore, dalla dimensione dell’impresa, il percorso vincente è quello che valorizza la coerenza tra la formazione formale (titoli di studio) - informale (esperienze lavorative) e non formale (ad esempio del tempo libero). La copresenza delle tre tipologie di formazione è indispensabile per ottenere un risultato virtuoso (creazione d’impresa), così come è importante che i tre livelli formativi siano coerenti nei contenuti, rispetto agli obiettivi. Il percorso per diventare imprenditori è dunque denso di esperienze formative di diversa natura che concorrono a portare alla luce la consapevolezza della 26 A riguardo appaiono esplicite le testimonianze sulla inscindibilità delle esperienze formali e informali nel percorso di formazione al ruolo di imprenditore. Valter Vaccaro: “Ho iniziato con un corso di alta formazione promosso dalla Regione Lazio, dopo un corso universitario dove ho conseguito una laurea in sociologia del territorio e dell’ambiente. I miei studi sono stati accompagnati da una grande esperienza lavorativa, in seguito alla quale decisi di avviare la mia attività”. Angelo Scandurra: “I miei valori sono la formazione continua, la ricerca, lo studio e la passione per questo tipo di lavoro. In questo lavoro è importante prestare attenzione a ciò che è nuovo ed essere aggiornati circa le nuove offerte del mercato”. Armando Pasquarelli: “Fui assunto nella posizione più umile, come lavoratore semplice, in una compagnia energetica leader. Poi ho sostenuto degli esami interni che mi hanno portato ad avere ruoli sempre più importanti e di prestigio, con molte soddisfazioni. Siccome mi appassionavano le fonti di energia a basso impatto sull’ambiente, ero ansioso di lavorare in questo settore, fu proprio a causa di questa passione che conclusi la mia esperienza con Enel, detti le dimissioni ed avviai la mia attività con altri partner”. Cerasani Nevro: “Non appena terminate le scuole superiori, ebbi l’opportunità di lavorare come perito in una banca, ma il lavoro di mio padre, fornaio, mi affascinava, perciò iniziai a lavorare nell’azienda della mia famiglia”. Osman: “Mi sono diplomato al liceo scientifico con ottimi voti, poi ho frequentato per quattro anni la facoltà di “Economia e Commercio”, ma non mi sono laureato perché avevo iniziato ad occuparmi delle attività di famiglia”. Ahmed Abouomar Mohsen Saleh: “Un mio amico mi ha insegnato a scegliere i colori, i fiori, a fare un bouquet, a confezionare i fiori, a saper sceglierli per le differenti occasioni. Queste sono tutte conoscenze che ho dovuto apprendere perché prima facevo un altro lavoro”. Dhali: “Prima di diventare imprenditore, ho fatto numerosi mestieri. Per alcuni mesi ho anche venduto per strada, con una bancarella. Per imparare a gestire un’attività ho studiato”. Enrique Mendieta Espinoza: “Quando ho iniziato questo lavoro mi sono trovato avvantaggiato rispetto a tanti stranieri che arrivano in Italia, perché grazie ai miei studi, parlavo già quasi perfettamente italiano e quindi è stato più semplice inserirmi nel mondo del commercio. Ho iniziato a lavorare come magazziniere, poi sono passato alle consegne e infine alla gestione della contabilità. Viste le mie capacità, il mio capo mi ha dato l’opportunità di relazionarmi con i clienti, i fornitori e le fabbriche”. Suggerimenti per i formatori Identificare e potenziare i tratti della personalità imprenditiva La creazione d’impresa si manifesta prevalentemente tra persone che presentano: - propensione al lavoro autonomo; - voglia di riscatto; - fiducia in sé; - impulso ad agire; - idea grezza di impresa; - conoscenze tecniche; - competitività, innovatività e creatività. Il complesso delle componenti del profilo imprenditoriale è vasto e articolato, ma alcune caratteristiche valoriali e attitudinali discriminano le potenzialità imprenditoriali di un candidato. Solo in presenza di un adeguato mix di attitudini, valori e competenze è opportuno agire un orientamento alla creazione d’impresa. L’enfasi posta sui processi di imprenditorializzazione, sulla loro capacità, quasi taumaturgica, di risolvere i problemi della disoccupazione hanno portato ad accreditare una sorta di “naturalità meccanica” del processo di imprenditorializzazione. E’ come se il passaggio dalla disoccupazione alla occupazione avesse come sbocco naturale “la promozione” (auto o eteroindotta) a imprenditore. Bisogna invece iniziare a prendere consapevolezza che il mix di capacità e di conoscenze che soprassiede all’agire imprenditoriale è, e resta, non molto frequente. D’altro canto, la crescita della consapevolezza dell’autoimpiego e della creazione d’impresa come possibilità di realizzazione personale è altrettanto un dato di realtà. Quella che viene chiamata “crescita senza lavoro” se da un lato è sempre più avara di “posti” sicuri è, tuttavia, ricca di nuove opportunità, connesse all’innovazione tecnologica, alla crescente differenziazione della domanda di servizi, ecc. Ciò ha indotto nei giovani un desiderio di cimentarsi con la propria inventiva e con la capacità di offrire prodotti e servizi nuovi in segmenti di mercato, dove ciò che conta è l’originalità dell’idea imprenditoriale e la determinazione dell’impegno personale. In relazione alle nuove opportunità del mercato, occorre favorire e promuovere una concezione dell’auto-impiego (singolo o in forma associata), ove la temporalità di un’occupazione non è più vista come precarietà, ma come possibilità di esperienza, come preparazione per intraprendere nuove attività, come percorso di crescita personale e professionale. La formazione al ruolo di imprenditore deve, dunque, basarsi su un robusto orientamento, che parte da una scrupolosa valutazione. La valutazione delle persone ha come obiettivo quello di aiutare gli aspiranti imprenditori a rispondere al quesito di fondo, cioè se sono in possesso o meno delle attitudini necessarie per essere “capi di se stessi” o quali di esse vanno potenziate. 27 In linea di massima, per aumentare le probabilità di successo di un’attività imprenditoriale è necessario che l’aspirante imprenditore manifesti: • • 28 La propensione al lavoro autonomo. Si tratta di un’attitudine che non può essere confusa con una generica insofferenza verso il lavoro subordinato o con una generica aspirazione a non vivere in un contesto di regole rigide. Essa è piuttosto la predisposizione a cogliere e sfruttare a proprio vantaggio le opportunità economiche, ad organizzare efficacemente la propria attività in funzione degli obiettivi personalmente adottati, a sentirsi gratificati dal completamento e dal successo del proprio lavoro, piuttosto che dal lavoro svolto sotto la direzione altrui o all’interno di una grande organizzazione. Tale propensione ha quindi un contenuto di forte autodisciplina, di notevoli capacità organizzative e di spiccato senso del discernimento nei confronti della realtà empirica. Orientare alla creazione d’impresa significa, dunque, informare e aiutare l’aspirante imprenditore a rendersi consapevole del fatto che il lavoro autonomo, se da un lato rende liberi da un’organizzazione o da un “capo”, dall’altro crea una dipendenza ancora più angosciosa nei confronti di un soggetto assolutamente indefinito: il mercato. La condizione di imprenditore, infatti, implica una dipendenza illimitata dalla volubilità del mercato, determinando spesso uno stato di ansia, contrastabile solo con una dedizione al lavoro pressoché assoluta. Voglia di riscatto, tendenzialmente la neoimprenditorialità nasce anche da una sorta di riscatto personale o sociale, da una situazione di disagio in genere determinata da: 1. l’essere stati licenziati; 2. desiderio di lavorare in un’organizzazione più piccola di fronte all’impersonalità delle grandi organizzazioni; 3. frustrazioni del dipendente che non vede adeguatamente valorizzate le proprie capacità; 4. desiderio di “arrivare in fretta”; 5. insoddisfazione di base per la propria condizione occupazionale (precarietà, lavoro inadeguato al titolo di studio posseduto, ecc.). La voglia di riscatto si concretizza nell’ambizione a superare una situazione lavorativa frustrante. • La fiducia in sé necessaria per creare un’impresa non può essere confusa con uno spropositato atteggiamento di sicurezza che sconfina nella supponenza o nell’incapacità di tenere conto della realtà. Al contrario, si tratta della intima convinzione che il proprio comportamento, adeguatamente posto in essere, esercita un’influenza notevole e quasi decisiva nel determinare la sequenza di eventi che conducono all’obiettivo finale. Questo elemento se possiede un contenuto di tenacia e determinazione, ne possiede un altro apparentemente opposto, quello della flessibilità e della adattabilità ad attività che consentono di regolare continuamente la propria azione sulla base dello svolgimento effettivo della sequenza storica degli eventi. I casi di fallimento devono essere considerati utili lezioni e non diventare fattori distruttivi della fiducia in sé. • L’Impulso ad agire: l’aspirante imprenditore deve essere orientato a modificare la realtà piuttosto che subirla passivamente. Questo presuppone un atteggiamento di discernimento selettivo rispetto ai fatti empirici, al fine di scegliere sequenze causali su cui intervenire per decidere le azioni appropriate. Esso presuppone inoltre un’attitudine a lavorare con altri soggetti e ad acquisire il consenso, quindi a influenzare il comportamento degli altri individui attraverso una procedura e una strategia negoziale nella quale entrano tutti gli strumenti di mediazione e composizione degli interventi. Fare impresa significa dunque avere una visione della realtà volitiva e non fatalistica; percepire la società come una fonte di stimoli, mantenendo nei “suoi” confronti un distacco emotivo che garantisca scelte razionali. • L’Idea di impresa grezza, cioè non ancora sottoposta ad analisi e aggiustamenti prima di trasformarsi in un vero e proprio progetto valido. L’idea grezza può nascere in due modi: o come risultato di un impulso spontaneo, quasi una intuizione stimolata da un’improvvisa percezione di una opportunità offerta dal mercato o come risultato di una deliberata ricerca di spazi per una nuova iniziativa imprenditoriale negli scenari del mercato. In ogni caso riflette la realizzazione di una sintesi tra un elemento di competenza tecnica relativa ai processi produttivi e un elemento di conoscenza commerciale relativa al posizionamento del prodotto o del servizio nel mercato. • Conoscenze tecniche: Per avviare e gestire un’impresa serve il “saper fare”. Il livello conoscitivo elevato è irrinunciabile in alcuni servizi, ma negli altri è la disponibilità di conoscenze tecnico-operative ad assicurare le maggiori probabilità di successo. La conoscenza delle tecniche significa non soltanto essere al corrente dei processi produttivi attualmente adottati per quel prodotto, ma anche delle tendenze evolutive; padroneggiare le tecniche in maniera tale da poterle adattare e possibilmente migliorare con riferimento alle esigenze proprie del mercato. 3.3 Motivazione/ragioni per creare un’impresa La motivazione che soggiace alla scelta imprenditiva, dai risultati degli storytelling, poggia su tre pilastri fondamentali: la motivazione all’autonomia, all’autorealizzazione e alla riuscita sociale. Si tratta di un tavolo a tre gambe che poggia su un unico basamento, la cui compattezza ne determina la riuscita. Il basamento è la self efficacy. La scelta imprenditiva, sembra essere influenzata più che dalle motivazioni estrinseche ed intrinseche, dalla intenzionalità, intesa come antecedente del processo di scelta professionale e fattore in grado di influenzare e determinare i momenti di transizione legati all’avvio di un processo di socializzazione lavorativa di tipo imprenditoriale, che può condurre alla creazione d’impresa. Fra le variabili di natura personale, spiccano per rilevanza le convinzioni di auto-efficacia personale, quale elemento in grado di intervenire nel processo di scelta professionale. In particolare, la self-efficacy sembra influenzare la nascita e lo sviluppo di intenzioni imprenditoriali e la probabilità che queste si traducano in azioni vere e proprie. La self efficacy è la credenza che le persone elaborano circa le proprie capacità di organizzare ed eseguire corsi d’azione per raggiungere determinati tipi di prestazione richiesta. Non riguarda l’abilità e le competenze possedute, ma il giudizio che il soggetto elabora circa l’adeguatezza delle stesse in relazione ad un determinato compito. La natura della situazione sociale (difficoltà del compito, caratteristiche dei partner, forme di sostegno presenti nel contesto) e i singoli eventi contingenti (errori, successi, fallimenti) plasmano in modo continuo la percezione individuale di efficacia. La self efficacy è dunque la variabile dinamica che crea una sinapsi tra gli elementi personali e quelli contestuali del processo imprenditoriale. In tutti i casi analizzati, gli imprenditori condividono un senso di selfefficacy positivo. Inoltre, le convinzioni di auto-efficacia personale sembrano determinare il livello di motivazione e la qualità dello sforzo che la persona esercita sul proprio corso di azioni, oltre che il grado di perseveranza e di impegno spesi nel tentativo di raggiungere gli obiettivi prefissati. Tanto più positivo e solido appare il senso di auto-efficacia personale, tanto più persistenti appaiono gli sforzi degli imprenditori nella realizzazione delle proprie intenzioni imprenditoriali. Le percezioni di self-efficacy si manifestano nella capacità di mobilizzare le risorse cognitive, nel rafforzare ed esprimere una motivazione, nell’attivare un repertorio comportamentale necessario a controllare gli eventi della propria vita. Il senso di auto-efficacia personale si potenzia - in alcuni casi - anche attraverso l’osservazione di un modello e ruolo imprenditoriale. Un’ulteriore implicazione è data dalla connessione tra self-efficacy e supporto sociale. Ove vi è una percezione positiva del supporto sociale, più intesa e stabile appare la selfefficacy. A riguardo è preziosa la testimonianza di DALI: “Ho provato ad aprire un’attività autonoma perché mi sentivo sicuro delle mie competenze e della 29 solidarietà dei miei connazionali”. Ma, anche quella di Jain - Rosticceria Cinese: “Ci siamo riusciti grazie al sostegno della nostra famiglia allargata”. Il catalogo della self-efficacy fotografato dallo storytelling è ampio e copre differenti dimensioni psicologiche, tutte riconducibili alla fiducia in se stessi: Potenziare la Self-efficacy: come una strategia vincente per migliorare le prestazioni “Le convinzioni che le persone nutrono sulle proprie capacità hanno un profondo effetto su queste ultime. Chi è dotato di self-efficacy si riprende dai fallimenti; si accosta alle situazioni pensando a come fare per gestirle, senza preoccuparsi di ciò che potrebbe eventualmente andare storto”. Albert Bandura4 • Alessandro Valvo: “I miei punti di forza sono una volontà ferrea e la sicurezza in me stesso, nelle mie qualità e nella famiglia”. • Armando Pasquarelli: “Il mio punto di forza è nelle capacità che io ho avuto e che ho maturato nel tempo”. • Franco Troiani: “Sono io che credo in me stesso, se non credi a ciò che vuoi realizzare, parti col presupposto sbagliato”. • Jhonny e Ricardo: “Quello che serve è la volontà di lavorare e la fiducia”. Migliorare la sicurezza nelle proprie capacità acquisendo conoscenze sui fattori che incidono sulla propria efficacia operativa. • Gabriella Paris: “Oggi sono fiera di essere indipendente, per una donna, questo, è molto importante”. Acquisire una maggiore stabilità e capacità interiore nella gestione degli ostacoli o delle situazioni in cambiamento. • Donatella Consolandi: “Ho cominciato a pensare quindi che avrei potuto spiccare il volo e creare una mia struttura”. Sviluppare la fiducia in sé, nelle proprie abilità. Urla Merdiascet: “Ho creato questa attività, perché l’essere imprenditore era il mio sogno già da quando vivevo nel mio Paese”. Come stimolo alla riflessione e all’approfondimento, si propone un breve excursus del concetto di Self-efficacy. La self-efficacy sembra, dunque, il Goal striving della creazione d’impresa: ovvero il processo motivazionale che permette di trasformare le intenzioni in azione. Autoefficacia, aspettative di efficacia, convinzione di efficacia, convinzione di autoefficacia, senso di efficacia e senso di autoefficacia sono espressioni con lo stesso significato; secondo Albert Bandura, lo psicologo americano che nei primi anni del secolo scorso ha formulato • 4 30 Approfondimenti per i formatori Suggerimenti bibliografici per l’approfondimento Bandura A. (1977). Self-efficacy: Toward a unifying theory of behavioral change, Psychological Review; Bandura A. (1978). Reflections on self-efficacy. Advances in Behavioural Research and Therapy; Bandura A., Schunk, D. H. (1981). Cultivating competence, self-efficacy, and intrinsic interest through proximal self-motivation. Journal of Personality and Social Psychology; Bandura A., Self-efficacy mechanism in human agency, American Psychologist, vol. 37, 1982; Bandura A. (1984). Recycling misconceptions of perceived self-efficacy. Cognitive Therapy and Migliorare nei propri discenti la self-efficacy, indipendentemente dalla metodologia didattica utilizzata, significa porsi i seguenti obiettivi: Saper individuare le proprie aree di miglioramento. Research; Bandura, A. (1989). Human agency in social cognitive theory. American Psychologist, 44 (9); Bandura A. (a cura di), Il senso di autoefficacia. Aspettative su di se e azione, Erickson, Trento, 1996; Bandura, A. (1997). Autoefficacia: teoria e applicazioni. Tr. it. Erikson, Trento, 2000 Bandura, A. (2001), Guida alla costruzione delle scale di autoefficacia. In Caprara G.V. (a cura di), La valutazione dell’autoefficacia. Erikson, Trento. Zimmerman, B. J., & Schunk, D. H. (Eds.)(2003). Educational psychology: A century of contributions. Mahwah, NJ, US: Erlbaum. il concetto, esse indicano nel loro insieme la convinzione della propria capacità di organizzare ed eseguire la sequenza di azioni necessaria per produrre determinati conseguimenti. L’autoefficacia è la convinzione della propria capacità di fare una certa cosa, o in altre parole, di raggiungere un certo livello di prestazione. Con il termine Self-Efficacy, dunque si definisce la percezione che noi abbiamo delle nostra capacità di portare a termine con successo il compito che ci troviamo ad affrontare. La “Autoefficacia” riguarda le nostre credenze personali, intese come capacità personali di organizzare le azioni necessarie per conseguire determinati livelli di prestazione. La percezione delle nostre abilità si basa su un processo di autovalutazione che chiama in causa la nostra storia personale di successi e insuccessi, rispetto al superamento dei compiti incontrati fino a quel momento. Bandura, nel definire il concetto di autoefficacia, individua tre dimensioni: ampiezza, intesa come numero di compiti che una persona ritiene di poter affrontare in situazioni problematiche; forza, ossia estinguibilità delle aspettative di autoefficacia di fronte ad esperienze di insuccesso; infine generalità, ovvero il grado di estendibilità delle aspettative ad altri contesti. Schematicamente: ampiezza: ordinando per difficoltà varie attività, troviamo che le aspettative di efficacia di alcune persone sono limitate alle più semplici, a differenza di altre persone: l’individuo perciò si cimenterà con certi compiti, non con altri più impegnativi. alcune esperienze positive (o negative) creano delle aspettative di efficacia strettamente circoscritte a quell’ambito particolare, altre generalità: inducono aspettative più generalizzate che investono ambiti che vanno al di là della situazione specifica in esame o in trattamento: ne risulteranno cambiamenti in più ambiti. forza: aspettative forti sopravvivranno più a lungo a dei feedback negativi o all’assenza di risultati positivi, aspettative deboli verranno meno prematuramente e porteranno l’individuo a desistere in un compito o in un’attività. Nel dettaglio la teoria prevede che dal livello di self-efficacy che una persona possiede derivano: • • la modalità di reazione alle difficoltà della vita, l’entità dello sforzo e la capacità di perseverare di fronte agli ostacoli e alle esperienze di fallimento, • la quantità di stress e depressione vissuta. I cambiamenti che possiamo osservare nel comportamento di un individuo possono essere a loro volta ricondotti almeno a 4 classi principali: 1. cambiamenti indotti da esperienze dirette dell’individuo, che possono essere concettualizzati all’interno dei processi descritti dalle teorie dell’apprendimento (condizionamento classico o operante); 2. cambiamenti indotti da esperienze indirette, che possono essere ricondotti all’apprendimento osservativo (vicario) e al modeling reale o simbolico; 3. cambiamenti in assenza di esperienze dirette o vicarie ma che possono aver luogo a seguito di input verbali (persuasione o convincimento verbale), ad esempio informazioni che inducono modifiche di aspettative e convinzioni; 4. cambiamenti connessi a particolari stati di tensione emotiva che possano essere intervenuti nel soggetto. I cambiamenti comportamentali possono essere ricondotti ad un meccanismo comune che è essenzialmente cognitivo. Questo meccanismo ha a che fare con le aspettative e più precisamente con cambiamenti a livello di quelle aspettative che Bandura chiama di “efficacia personale” o “autoefficacia”. 31 La teoria dell’autoefficacia costituisce un primo passo verso una teoria unificatrice del cambiamento, cioè verso una spiegazione del perché le persone cambiano e perché quando cambiano fanno quello che fanno. La teoria della self-efficacy si basa sull’assunto secondo cui i procedimenti psicologici sono mezzi grazie ai quali si creano e si rafforzano le aspettative inerenti l’efficacia personale Secondo Bandura sono esse la causa più prossima nella lunga serie di interazioni sistemiche che modulano il comportamento umano. La self-efficacy può essere indirizzata alle aspettative, al risultato o ad entrambi. La self-efficacy rispetto al risultato rappresenta la valutazione espressa da una persona in base alla quale un dato comportamento condurrà a risultati sicuri, mentre l’aspettativa di efficacia è la convinzione di poter attuare con successo il comportamento necessario a produrre i risultati voluti. Le aspettative di autoefficacia potranno modificarsi attraverso 4 diverse fonti principali: Una volta che siano preliminarmente presenti le capacità appropriate e gli incentivi appropriati, le aspettative di efficacia diventano il fattore determinante nella scelta delle attività da parte delle persone, oltre che nel grado e nella durata dello sforzo sostenuto. 3. attraverso metodi verbali, come consigli, persuasioni e suggestioni, autoistruzioni e tecniche di autocontrollo; Ne consegue che: 1. L’autoefficacia, così come viene percepita dal soggetto, influenza in primo luogo la scelta delle situazioni: le persone intraprendono delle attività quando - in base a una propria autovalutazione - si giudicano capaci di tenere più o meno saldamente in mano la situazione; in caso contrario si sentono intimorite e tendono a procrastinare o evitare del tutto. 32 Le aspettative di efficacia personale non hanno solo la funzione di variabili intervenienti - variabili in grado di facilitare la predizione del comportamento dell’individuo - ma hanno anche e soprattutto un effettivo ruolo causale nel determinare il comportamento dell’individuo. 1. attraverso esperienze dirette, come la constatazione di miglioramenti rilevati nel proprio comportamento e nelle proprie prestazioni; 2. attraverso esperienze vicarie (modeling); 4. attraverso cambiamenti dello stato di tensione emozionale, che possono essere conseguiti, ad esempio, in virtù di mutate attribuzioni causali, di tecniche psicofisiologiche (rilassamento, biofeedback), di tecniche di desensibilizzazione sistematica, ecc. Le convinzioni di autoefficacia influiscono su tutti gli elementi di un progetto di cambiamento personale: • la considerazione dell’idea di cambiare le proprie abitudini rilevanti per lo sviluppo personale; • 2. L’autoefficacia può influenzare l’ampiezza degli sforzi che verranno impiegati nella messa in atto di comportamenti appropriati al conseguimento di un risultato. la disponibilità della motivazione e della perseveranza richiesti per cambiare nel caso in cui si decidesse di farlo; • la costanza con cui vengono mantenuti i cambiamenti di abitudine ottenuti. 3. L’autoefficacia può influenzare la durata del tempo per cui tali sforzi verranno mantenuti, a dispetto degli ostacoli e delle esperienze negative che via via si presentano. Le tecniche di autoefficacia trovano vasta applicabilità, in particolare a proposito dell’insieme degli elementi che strutturano il processo di scelta professionale: quello delle intenzioni imprenditoriali è considerato come una determinante chiave delle azioni imprenditoriali. Approfondire il tema della intenzionalità imprenditoriale significa quindi considerare come il fenomeno imprenditoriale prenda l’avvio ben prima del processo di creazione di impresa vero e proprio, trovando origine in una fase di preparazione e predisposizione, in cui fattori psicologici e sociali assumono una importanza fondamentale. Fra gli elementi personali in grado di influenzare le intenzioni imprenditoriali, le convinzioni di auto-efficacia personale sembrano giocare un ruolo rilevante, nel senso che: a) i soggetti che dimostrano un più elevato senso di self-efficacy, mostrano più forti intenzioni imprenditoriali; b) i soggetti che dimostrano un più elevato senso di self-efficacy, evidenziano atteggiamenti più positivi verso il lavoro imprenditoriale; c) i soggetti che dimostrano un più elevato senso di self-efficacy, attribuiscono un ruolo più importante alle aspettative di supporto sociale nell’influenzare le intenzioni imprenditoriali. 3.4 La rete/supporto ricevuto (famiglia, amici, colleghi) Parlare di complessità significa riconoscere, innanzitutto, che le dinamiche che condizionano la creazione e poi l’andamento dell’impresa possono essere molte e di diversa natura. Dalla decisione di avviare un’impresa, al tipo di forma giuridica da assumere, a quali investimenti realizzare, a come organizzare la produzione, a come selezionare il personale, e così via, fino alla scelta di cessione o chiusura delle attività, i fattori che entrano in gioco sono numerosi e non sempre di natura esclusivamente economica. Le decisioni possono essere condizionate, ad esempio, dalle opportunità presenti sul territorio, dalle origini familiari dell’imprenditore, dalle sue ambizioni e aspettative professionali, dal modo di prospettare il suo futuro, dalle relazioni che intrattiene, dal tipo di esperienze maturate, dalle aspettative degli altri soggetti coinvolti nell’impresa, oltre che dalla capacità di mobilitare risorse economiche e di “trovare un mercato” per la propria produzione. L’impresa rappresenta, quindi, il risultato di una magica combinazione di tanti “ingredienti”, i quali potrebbero portare a realtà imprenditoriali completamente differenti, se assemblati in modo diverso. Alcuni di questi ingredienti sono tangibili, ovvero riguardano risorse materiali quantificabili più o meno facilmente, ma ciò che complica la vicenda sono gli ingredienti intangibili, ad esempio, le dinamiche a carattere affettivo, cognitivo e sociale, difficilmente prevedibili nel loro andamento e, soprattutto, scarsamente misurabili nel loro peso. Gli storytelling hanno mostrato, inoltre, che più l’impresa è piccola, più tali dinamiche tendono ad avere maggiore rilevanza. In particolare, sono soprattutto le reti familiari e i network informali il supporto, cioè l’offerta sociale che assume un significato fondamentale nel favorire la crescita del Self-efficacy di risultato. Il supporto si riferisce non solo all’assistenza finanziaria, ma anche a quella emozionale offerta da familiari, amici e colleghi. Tale supporto sembra agire influenzando il livello di attivazione (appraisal) all’intrapresa. Valter Vaccaro: “Sin dal principio ho avuto il supporto di mia moglie, che è, anche oggi con me. Anche il Garden center ha creduto in me e mi ha dato l’opportunità di entrare in spazi privati. La “Fiera di Roma” mi ha concesso di realizzare la mia tesi a grandezza naturale con il progetto “una terrazza per tutti”. Cerasani Nevro: “Tutta la mia famiglia ha creduto in me e soprattutto mia madre e mio padre, che mi hanno sostenuto. Inoltre, ho avuto la grande fortuna di avere una moglie che mi ha aiutato in questo lavoro”. Franco Troiani: “Innanzi tutto la mia famiglia, mio padre e poi alcuni amici e soprattutto io…, se non credi in ciò che vuoi fare inizi con il piede sbagliato”. 33 Nicola De Simone: “Il primo a credere in me è stato mio padre, quando non aveva ancora l’età della pensione mi affidò l’azienda. Coloro che credono in me oggi sono i miei figli, che partecipano alle attività aziendali”. Approfondimenti per i formatori Perché le imprese falliscono Osman: “Sono stato fortunato perché ho sempre avuto la mia famiglia, mio padre, mia madre ed i miei fratelli che mi hanno aiutato a crescere in questo settore ed a superare i momenti più difficili che ho dovuto affrontare”. Ogni anno in Europa chiudono più di un milione di imprese. Solo il 50% delle attività sopravvive, dopo i primi 5 anni. Tuttavia, molte delle aziende di successo esistono solo perché i loro fondatori non si sono arresi dopo essere caduti al primo ostacolo: la creazione di nuove imprese e la distruzione di imprese esistenti (in misura minore o maggiore) fa parte del processo imprenditoriale e di un’economia dinamica. Dhali: “Nella creazione di questa attività sono stato aiutato dalla mia famiglia. Mio padre mi ha anche prestato del denaro, ma soprattutto mi ha aiutato la comunità del Bangladesh. Noi stranieri siamo molto solidali tra noi”. Jain - Rosticceria Cinese: “Hanno creduto in noi i nostri genitori, che ci hanno dato la forza di andare avanti. Abbiamo dovuto superare tante prove difficili. Ci siamo riusciti grazie al sostegno della nostra famiglia allargata”. Jessica: “In Italia mi sono trovata molto bene. Ho dovuto affrontare numerosi momenti difficili, ma ho trovato persone che mi hanno aiutato, mi hanno fatto credito. Ho dovuto indebitarmi ma, grazie alla solidarietà e alla collaborazione dei miei fornitori, sono riuscita a superare il difficile momento dell’avvio”. Osman: “Sono stato fortunato perché ho avuto sempre la mia famiglia vicino, mio padre, mia madre i miei fratelli che mi hanno aiutato a crescere in questo campo e a superare i momenti difficili che ho avuto”. Enrique Mendieta Espinoza: “Chi ha creduto in me e mi ha dato l’opportunità di crescere è stata la Caritas cosi come le associazioni di volontariato. Io sono orgoglioso di essermi inserito nel mercato italiano”. Urla Merdiascet: “Sono stato aiutato dalla mia famiglia. Tutta la mia famiglia, i cognati e i nipoti mi sono stati vicini e mi hanno aiutato anche economicamente nell’avvio della mia attività imprenditoriale”. Abdu: “Mi hanno aiutato tante persone”. 34 Le invenzioni i progressi sociali e tecnologici che hanno considerevolmente migliorato le nostre condizioni di vita non sono stati realizzati evitando di commettere errori, ma piuttosto imparando da essi. Di tutti i fallimenti aziendali in Europa, le bancarotte rappresentano solo il 15% e sebbene il 96% di esse sia di natura non fraudolenta, l’opinione pubblica associa irrimediabilmente il fallimento aziendale alla frode. La stigmatizzazione sociale e aziendale cui deve sottoporsi un imprenditore precedentemente coinvolto in un fallimento è tale per cui molti si rifiutano di iniziare e avviare una nuova impresa. Tuttavia, gli studi dimostrano che le attività intraprese dagli imprenditori al secondo tentativo crescono più velocemente di quelle avviate dagli imprenditori alle prime armi in termini di fatturato e occupazione. Il risultato finale di tale stigmatizzazione della società e che ogni anno, in Europa, migliaia di imprese non vengono create e decine di migliaia di posti di lavoro non vengono generati. Le cause di fallimento di un’impresa sono molteplici, ma quelle più frequenti sono di seguito riportate. Si tratta di cause rispetto alle quali - almeno nella maggior parte dei casi - la formazione imprenditoriale può contribuire prevenendo gli errori e preparando ai rischi. 1. Deficit nel finanziamento I nuovi imprenditori sottovalutano spesso il fabbisogno di capitali a breve termine. E’ evidente che nascono dei problemi se i clienti pagano con eccessivo ritardo; è altrettanto pericoloso un prezzo troppo elevato per l’acquisizione di un’impresa. 2. Deficit di informazione I nuovi imprenditori, spesso, non conoscono abbastanza bene l’andamento del mercato. Sopravvalutano, per esempio, la richiesta del loro prodotto o del loro servizio, e sottovalutano la concorrenza. Le storie degli imprenditori intervistati evidenziano abilità e competenze sia di natura trasversale sia specifiche. 3. Deficit di professionalità La qualificazione professionale non manca quasi mai, ma spesso le conoscenze commerciali ed aziendali non sono sufficienti. D’altra parte la conoscenza del settore in cui si vuole operare è la base indispensabile per il successo. 4. Deficit del progetto d’impresa O il business plan è sbagliato o la pianificazione è valida ma non viene realizzata adeguatamente. 5. Problemi familiari Quando il partner familiare (marito, moglie) non accetta più di fare dei sacrifici nella fase iniziale. 6. Sopravvalutazione del guadagno dell’impresa In questo caso il guadagno dell’impresa è troppo basso rispetto ai costi di investimento oppure rispetto ai costi fissi. 7. Fattori esterni Fattori che l’imprenditore non può prevedere né cambiare: cambiamenti nel comportamento dei clienti, diminuzione del potere d’acquisto nel target di riferimento, diminuzione del valore dei macchinari a causa del progresso tecnico e cambiamenti logistici o finanziari dovuti a modificazione del piano regolatore comunale o regionale. 3.5 Abilità e competenze sviluppate/da sviluppare Ne consegue che la formazione imprenditoriale deve concentrarsi sia sull’acquisizione di attitudini e competenze comportamentali, sia di natura tecnico-gestionale. Per competenze tecnico gestionali si intende: marketing e comunicazione, diritto, contabilità aziendale, bilancio d’esercizio, piano d’impresa. E’ comunque da evidenziare, che gli imprenditori intervistati, a differenti livelli di intensità, hanno tutti evidenziato l’importanza di una o più competenze manageriale. Le più diffuse sono risultate: - orientamento al cliente; - lavorare in team; - soluzione dei conflitti; - orientamento al risultato; - capacità di iniziativa. Nel caso degli imprenditori stranieri appare di massima rilevanza anche una formazione linguistica, per migliorare la conoscenza della lingua madre del Paese ospitante. Ma, il filo rosso che unisce le diverse testimonianze è l’aver appreso ad apprendere. L’esperienza imprenditoriale sembra aver sviluppato negli intervistati quella competenza che consiste nella consapevolezza del proprio processo apprenditivo e dei propri bisogni, nella capacità di identificare le opportunità disponibili e nella capacità di superare gli ostacoli in modo efficace. Angelo Scandurra: “Per lavorare bene è importante prestare attenzione alle necessità dei clienti, venire incontro alla loro domanda e comprenderli profondamente. E’ questa la chiave del successo”. 35 Jain - Rosticceria Cinese: “Per gestire un’attività come la nostra, bisogna avere un bravo cuoco e saper capire i gusti della gente e prestare loro attenzione. Per noi stranieri, la lingua italiana è il principale ostacolo all’integrazione. Senza un buon livello di conoscenza linguistica è difficile riuscire a lavorare qui in Italia”. Jessica: “Per fare questo lavoro occorre una discreta conoscenza della lingua italiana e per noi stranieri questa lingua è decisamente difficile. Per gestire un negozio di abbigliamento occorre una conoscenza tecnica del settore, bisogna conoscere i colori e i tagli di tendenza, saper allestire una vetrina, saper gestire un magazzino”. Approfondimenti per i formatori Imparare ad apprendere come competenza per promuovere e sviluppare la Self-efficacy Il problema dell’apprendimento è complesso. Si espande ben oltre i confini dell’universo scolastico, per andare ad occupare l’intero spazio del contesto socioculturale in cui cresce lo studente. Ma cosa intendiamo per apprendere? Enrique Mendieta Espinoza: “Per fare impresa bisogna inserirsi e conoscere il settore in cui si opera, perché non si può improvvisare” Apprendimento, conoscenza e capacità di ricordare, come tutti gli operatori della formazione sanno, non sono la stessa cosa. Osman: “I successo di questa impresa è legato all’umiltà, alla sincerità con il cliente, ai prezzi che sono bassi e alla qualità. La qualità è fondamentale, infatti, i prezzi possono variare, ma la qualità deve essere ottima per soddisfare i nostri clienti”. I ragazzi a scuola apprendono alcune cose, come la scrittura, la capacità di esprimersi, la capacità critica, ne conoscono altre, come i fatti storici, le regole matematiche, le leggi della fisica, e sviluppano, quasi sempre, la propria capacità di ricordare attraverso l’esercizio costante e ripetuto della memoria. Urla Merdiascet: “per fare questo tipo di lavoro devi avere competenze sulla conservazione dei differenti alimenti, devi conoscere i prezzi di mercato e essere attento alla qualità e alla diversificazione dei prodotti offerti. Per fare questo lavoro è anche importantissima l’esperienza. La mia esperienza come magazziniere mi è stata molto utile, perché ho appreso come conservare il cibo deperibile”. La conclusione che si può trarre dalle testimonianze raccolte in questo progetto è che la competenze tecniche, deve essere supportata da quella manageriale. Ma, la vera sfida per una formazione imprenditoriale innovativa è quella di potenziare la competenza apprendere ad apprendere, al fine di rendere gli individui capaci di identificare le opportunità e di agire trasformando le idee in attività produttive. Bruner, da un approccio cognitivista, definisce l’apprendimento come una attività cognitiva basata su strategie, verifica delle ipotesi e tendenza ad andare oltre l’informazione ricevuta. Si può imparare ad apprendere? L’ottimo lavoro svolto all’interno della scuola da parte degli insegnanti, si scontra spesso con l’ostacolo del tempo, gli stessi docenti si trovano a dover lavorare sodo sia per raggiungere obiettivi legati al passaggio della conoscenza, sia per favorire la maturazione cognitiva ed affettiva del ragazzo, sia per insegnare al singolo studente ad apprendere. Chiaramente il carico di lavoro del docente, va moltiplicato per il numero di alunni che il docente stesso si trova a dover gestire. Ciò porta la scuola a creare una sorta di graduatoria, dove l’imparare ad apprendere viene frequentemente penalizzato. 36 Gli strumenti per favorire l’apprendimento sono le strategie cognitive, strategie che permettono il controllo dei processi cognitivi implicati nella decodifica, trasformazione e appropriazione delle nozioni e delle conoscenze. Non tutti gli studenti utilizzano le stesse strategie, molte rimangono sconosciute, tuttavia molte altre sono da tempo note agli studiosi dell’apprendimento, e possono essere insegnate al fine di sostenere, affiancare o sostituire, se ritenute più efficaci, le strategie usate attualmente da uno studente. Collegato a questo aspetto ne troviamo un altro, forse ancora più importante, cioè la motivazione ad apprendere. I soggetti incapaci di utilizzare strategie d’apprendimento adeguate tendono ad ottenere risultati spesso negativi, e ciò diminuisce la motivazione, spesso già a livelli critici, dello studente. Diener C. I. e Dweck C. S hanno sviluppato il concetto di “Impotenza appresa” nel contesto scolastico, parlando di un aumento della demotivazione davanti agli ostacoli, cioè più il ragazzo si accorge di non riuscire ad apprendere come vorrebbe, più aumenta la paura di un fallimento futuro e, quindi, diminuisce la voglia di cimentarsi nelle prestazioni scolastiche, e cognitive in generale5. Fornire maggiori e differenti strumenti, cioè strategie, aumenterebbe la probabilità di ottenere successi nell’apprendimento, evitando il crollo della motivazione scolastica ed aumentando quello che viene definito il “piacere cognitivo”. “Piacere”, quest’ultimo che influenza positivamente nel tempo la partecipazione e l’interesse per l’apprendimento durante l’intero arco della vita. 5 Suggerimenti bibliografici per l’approfondimento Diener C. I. e Dweck C. S. (1978), An analysis of learned helplessness: Continous changes in performance, strategy, and achievement cognition following failure, “Journal of Personality and Social Psychology”, n. 36, pp. 451-462. Dweck C. S. (1986), Motivational process affecting learning, “American Psychologist”, n. 41, pp. 1040-1048. Dweck C. S. e Elliot E. S., Achievement motivation. In P. H. Mussen (Ed.), Child psychology. Socialization, personality and social development, New York: Wiley, 1983, pp. 643-691. 3.6 Il messaggio chiave da diffondere I messaggi chiave che gli imprenditori intervistati inviano a giovani aspiranti imprenditori, si racchiudono in 5 punti essenziali: • avere la capacità di decidere e di agire in autonomia. Questo è molto importante ma anche relativo: non si può fare tutto da soli. Quello che è indispensabile è avere autonomia di giudizio, prendere decisioni da soli, senza farsi influenzare da altri. Bisogna sempre valutare le conseguenze e le implicazioni delle proprie decisioni. Le decisioni, infatti, sono il motore di un impresa: ogni decisione sarà seguita da una serie di azioni. La cosa più importante é che le proprie decisioni siano sempre in linea con il proprio progetto strategico. Perciò l’autonomia delle decisioni deve essere sempre sostenuta dalla coerenza. • avere determinazione. Ce ne vuole tanta perché la strada da fare, dalla prima idea fino alla realizzazione del proprio progetto, è tanta. Ci sono molti passi obbligati e tutti richiedono sempre delle cose nuove da fare e risolvere e spesso questo non è agevole. Per poter andare sempre avanti l’unico carburante è la determinazione di poter realizzare la propria idea e quindi dare vita ad un progetto. Non bisogna certo diventare ostinati: la flessibilità e l’adattabilità rimangono i “must” prioritari. Bisogna essere bravi a cambiare in tempo, adattando se stessi e la propria impresa all’ambiente esterno. • possedere le conoscenze. Servono per affrontare le difficoltà che si incontrano strada facendo. Un percorso scolastico che si conclude fino alla laurea, non è garanzia di successo. E’ invece indispensabile possedere almeno, ad un livello di base: - conoscenze tecniche; - conoscenze commerciali e di vendita; - conoscenze manageriali. 37 E’ difficile possedere conoscenze avanzate su tutti livelli. A volte ci sono i soci che possono integrare queste competenze. • leadership. Fondamentalmente l’imprenditore è una persona che raggiunge gli obbiettivi che si prefigge, affidandosi anche all’attività dei collaboratori/soci. Per questo assume particolare importanza l’attitudine a guidare e gestire le persone: ovvero la capacità di esercitare la leadership. Le capacità che un imprenditore deve saper esercitare sono di tipo tecnico, umano e concettuale. Ciascuna di queste capacità pesa diversamente a seconda del livello organizzativo che si occupa: più basso è il livello e più contano le competenze tecniche, più è alto e più contano le abilità concettuali. Le capacità umane e di relazione interpersonale valgono sempre e per ogni livello di responsabilità. Oltre alla capacità di comunicare, dovrà mettere in atto la leadership, la capacità di stimolare il lavoro degli altri, di guidarli, controllarli, delegando loro più o meno certe responsabilità. Per fare questo bisogna tener conto delle caratteristiche individuali dei singoli partecipanti all’impresa: le motivazioni, la maturità, la capacità di lavorare autonomamente, il bisogno di supporto sia amicale che autoritario. • capacità di comunicare. È stata sottolineata in numerose interviste: la capacità di scambiarsi informazioni, di trasmettere informazioni e messaggi in modo efficace, la capacità di leggere e sentire ciò che i collaboratori comunicano all’imprenditore. La comunicazione è il veicolo fondamentale per stabilire le relazioni tra i componenti del gruppo di lavoro. Bisogna pensare quindi ad un gruppo che in modo circolare si scambia informazioni, creando delle retroazioni, delle modificazioni, feed-back, che influiscono sicuramente sul comportamento e sopratutto sul lavoro. Perciò l’imprenditore deve utilizzare e coordinare tutti gli strumenti di comunicazione necessari per porsi in relazione con i destinatari interni ed esterni dell’impresa. Ecco di seguito i suggerimenti per gli aspiranti imprenditori, con le parole scelte dagli intervistati. 38 Valter Vaccaro: “ Per creare un’impresa come la mia, è importante creare un percorso imprenditoriale individuale, basato sulla conoscenza, la competenza e soprattutto l’esperienza, mettendo insieme variabili ecologiche ed estetiche. Quindi gli elementi chiave per un successo imprenditoriale nel mio settore sono: preparazione, esperienza, competenza e conoscenza”. Angelo Scandurra: “Coloro che decidono oggi di avviare un’impresa come la mia fanno un errore quando decidono di fare tante cose diverse insieme. Per essere competitivi è necessario specializzarsi. Poi, suggerisco di creare un gruppo e di condividere le risorse all’interno del gruppo”. Armando Pasquarelli: “Se sei un ragazzo che studia, sei appassionato di questo settore e vuoi misurarti con il mondo esterno, il mio consiglio è di cercare di fare esperienza nelle aziende del settore. Nel frattempo il mio consiglio è quello di seguire dei corsi di certificazione energetica”. Cerasani Nevro: “Ad una persona che sta avviando un’attività suggerirei una cosa: di essere sicuro di quello che lui/lei vuole fare e di essere serio nel suo lavoro, perché con la serietà si può ottenere tutto. Inizialmente i sacrifici saranno molti, sia economici sia con le banche, ma con la serietà, la qualità e l’onestà è possibile andare avanti”. Franco Troiani: “Ai giovani posso consigliare di non essere spaventati, ma di sognare ad occhi aperti e trasformare i loro desideri in realtà. Avviare un’attività oggi non è semplice. Richiede un investimento non indifferente e dipende dalle attività da svolgere”. Nicola De Simone: “ Ciò che consiglio è di avere il territorio come punto di partenza, di analizzare il potenziale e le opportunità che esso offre, in altre parole la “valorizzazione del territorio”, questo è quanto suggerisco a coloro che vogliono avviare un’attività oggi”. Osman: “Prima di tutto nella vita c’è bisogno di fortuna e di impegno; bisogna esser pronti a cogliere le opportunità che si hanno. Se oggi hai la possibilità di fare qualcosa, devi farla senza aspettare il domani. Se oggi hai una piccola luce, la devi sfruttare e farci tutto ciò che sei in grado di farci”. Donatella Consolandi: “Ad un giovane che voglia iniziare la mia attività la prima cosa che suggerirei è di fare esperienza in altre agenzie, possibilmente in due o tre agenzie diverse”. Dhali: “Oggi ho le competenze necessarie per aiutare un giovane ad aprire una attività analoga alla mia. Il mio consiglio da straniero in Italia è che per avviare un’attività autonoma occorre una competenza tecnica. Per fare impresa in Italia è importante conseguire un titolo di studio congruo con l’attività che si vuole avviare”. Mosen Sale Abuomar: “Consiglio di impegnarsi molto, mettere tanta energia in quello che si fa e non scoraggiarsi mai. Jain - Rosticceria Cinese: “Ad un giovane straniero che volesse avviare un esercizio commerciale come il nostro, consiglio di studiare l’italiano, prima ancora di trasferirsi in Italia, e di tentare la scelta imprenditoriale in settori dove si hanno forti competenze tecniche. In Italia, non si può avviare un’attività imprenditoriale senza specializzazione”. Suggerimenti per i formatori La progettazione di un’impresa è un processo complesso, condotto dall’aspirante imprenditore, che si apre con una valutazione della propria idea. Un’idea imprenditoriale è quella che consente di: soddisfare un bisogno, avvertito da un numero sufficiente di soggetti, attraverso un’offerta di prodotti / servizi. Una buona idea dunque, nasce spesso da un esame attento dell’ambiente circostante. Dalla capacità di identificare, o meglio ancora di anticipare, i bisogni espressi da determinate categorie di soggetti, offrendo soluzioni in grado di rispondere ad essi. Più in particolare, per essere di successo, un’idea imprenditoriale deve presentare le seguenti caratteristiche: • essere innovativa, in grado di differenziarsi da quello che è già presente sul mercato; • essere attrattiva, e quindi di possedere un proprio potenziale di clientela disposta ad acquistare i servizi proposti; • essere competitiva, e quindi supportata da valide scelte strategiche che ne indichino le modalità di attuazione; • essere perseguibile, in grado di essere portata avanti adeguatamente con le risorse a disposizione; Urla Merdiascet: “Il mio consiglio è quello di arrivare in questo Paese con una solida formazione nel settore in cui si intende operare”. • essere redditiva, in grado di offrire una congrua remunerazione all’imprenditore e consentire la continuità dell’impresa nel tempo. Abdu: “Devi aspettare il momento giusto per avviare l’attività , quando hai risparmiato dei soldi puoi farlo”. In genere, l’insufficienza della business idea si evidenzia nel corso dell’allestimento del business plan, quando si approfondisce la conoscenza del mercato. E’ la ricerca di mercato, quando ben realizzata, che smorza gli entusiasmi, mostrando o una domanda meno ricettiva di quanto atteso, o un’offerta più competitiva di quanto ipotizzato. Dalla ricerca di mercato si ricavano anche gli elementi dimensionali e le barriere all’entrata che consentono di verificare la credibilità dell’idea di impresa. Infine, la ricerca di mercato consente di verificare l’adeguatezza di quel differenziale Jessica: “Per aprire un’attività come la mia, bisogna saper scegliere il magazzino, ma soprattutto occorre conoscere la lingua del Paese dove opera”. Enrique Mendieta Espinoza: “Per chi vuole iniziare questa attività è necessario fare prima una piccola esperienza in una ditta come questa per poter conoscere i clienti e instaurare i rapporti con i fornitori. Il mercato è grande e c’è tanto da lavorare”. Ramadan El Sayed Mohamed: “Innanzitutto di lavorare e di mettere da parte i soldi. Si può riuscire con la buona volontà, con il sostegno anche dei familiari, con l’esperienza di qualche amico o mettendosi in società con altri che integrano le proprie competenze e potenziano le risorse economiche”. 39 competitivo sul quale dovrà puntare l’azienda per entrare sul mercato. Il piano di fattibilità di un’impresa va dunque abbandonato se: • la domanda di mercato è inesistente; • l’offerta è troppo concorrenziale per le disponibilità tecnologiche, organizzative e produttive; • la compatibilità economica del progetto è inadeguata (ad esempio, l’idea di impresa può avere mercato ma riserva margini troppo limitati per fronteggiare gli oneri di avvio); • l’idea non ha un differenziale competitivo adeguato. Per motivare i discenti ad un percorso di creazione d’impresa a basso rischio, utilizza i video di let’s. Essi possono creare nel tuo discente un efficace humus culturale per avvicinarsi alla creazione d’impresa con prudenza ed entusiasmo. 40 4. GLI IMPRENDITORI INGLESI Nel panel inglese, le motivazioni che spingono alla creazione d’impresa sono: - la ricerca di sicurezza economica; - la sfida intellettuale; Nei casi inglesi, il percorso che porta alla creazione d’impresa è riconducibile a quattro motivazioni principali: passione, riorganizzazioni aziendali, tradizione familiare e casualità. Si arriva alla creazione d’impresa con un corso giusto al momento giusto. In tutti i casi analizzati, gli imprenditori sono stati formati attraverso programmi di sostegno promossi da organizzazioni istituzionali e private. In particolare, hanno avuto un ruolo di primo piano, le seguenti istituzioni/ organizzazioni: • PRIME (www.prime.org.uk) istituzione benefica nazionale che aiuta gli over 50 a rientrare nel mercato del lavoro, attraverso la creazione d’impresa. • Outset (www.ytko.com) agenzia a supporto dell’imprenditorialità femminile e delle fasce deboli (minoranze etniche, disabili e over 50). • UnLtd (www.unltd.org.uk) UnLtd Engage Award è rivolto ad aspiranti imprenditori over 50 e fornisce prevalentemente un supporto formativo, tecnico e psicologico. Inoltre, questa organizzazione, attraverso Premi, finanzia lo start up di imprese sociali e garantisce un mentor a sostegno del progetto imprenditoriale. • Centro per la Micro Impresa alla Metropolitan University di Londra. (www.owle50plus.eu) (http://www.londonmet.ac.uk) è una organizzazione che sviluppa un programma di sostegno formativo per le donne over 50. • Scuola per Imprenditori Sociali (www.sse.org.uk) SSE sostiene gli individui che vogliono avviare istituzioni benefiche, imprese sociali ed attività sociali all’interno del Regno Unito. - i vantaggi sociali connessi al ruolo di imprenditore; - il desiderio di imprenditorializzare le proprie capacità e competenze. Tutti gli imprenditori inglesi hanno beneficiato del supporto di organizzazioni di promozione dell’imprenditorialità, soprattutto per la formazione. I corsi spaziano dalla contabilità al marketing, dallo sviluppo delle capacità personali e relazionali al supporto psicologico. Il messaggio che emerge dal panel britannico è che per avere successo bisogna essere sempre disponibili ad apprendere cose nuove. Il messaggio chiave che emerge dai 12 film è di un monito all’ottimismo. L’imprenditoria è uno stato d’animo, una condizione di coraggio del cuore. Usando le parole dei nostri 12 imprenditori, i messaggi da raccogliere sono: • Guarda dentro di te e controlla quanto accade intorno a te. Non rimanere ancorato a vecchie soluzione. Ciò che ha funzionato in passato può non essere efficace ora. • La vita è un’avventura e deve divertirti! Immaginati all’età di ottanta’anni con i tuoi nipotini che ti chiedono ‘cos’hai fatto nella vita?’. Come ti sentiresti se dovessi rispondere; “Sono stato al sicuro”. Non sarebbe meglio avere una grande storia da raccontare? • Sii gentile, sii corretto. Sii onesto. L’etica degli affari è molto importante! • Sii paziente. I concorrenti non si precipiteranno da te solo perché hai avviato una nuova attività. La cosa più ardua quando ti metti in affari è far breccia nel mercato … 41 • Credi in te stesso! Credi fortemente che sia possibile e che puoi farlo. • Comunica! Comunica! Comunica! Continua a parlare. Devi dire alla gente cosa stai facendo. • Inizia con ciò che conosci, ma sii pronto a prendere strade diverse, perché non appena inizi qualcosa, si aprono nuove opportunità. • Insegui i tuoi sogni! • Fallo e basta! Se analizzi troppo a lungo una situazione, prima o poi troverai la ragione per non agire • Segui il tuo cuore, non rinunciare. Se hai un sogno, vivilo! 42 5. GLI IMPRENDITORI BULGARI In Bulgaria, molte persone che oggi possiedono una propria azienda di successo hanno dovuto lavorare in un ambiente fortemente instabile ed incerto dal punto di vista legale, economico e sociale. Gli imprenditori privati in Bulgaria sono stati pionieri dell’imprenditorialità. Gli imprenditori intervistati hanno prevalentemente una formazione in ingegneria. Bisogna considerare che fino al 1989 in Bulgaria non era possibile svolgere un’attività in proprio. Solo a partire dagli anni ‘90 le persone con uno spirito imprenditoriale hanno potuto sviluppare il proprio potenziale, avviando business privati. In tale contesto socio-politico, costanza, persistenza e laboriosità sono must irrinunciabili. Tutti gli intervistati hanno ricevuto un sostegno morale e/o materiale dalla famiglia di origine, gli amici e i soci; nulla a livello istituzionale. Per svolgere l’attività imprenditoriale hanno dovuto apprendere competenze gestionali e amministrative. I messaggi che caratterizzano il panel di imprenditori bulgari sono i seguenti: - per aver successo bisogna avere fiducia in se stessi; - bisogna cercare il sostegno da parte dei parenti ed amici; - non cessare mai di imparare; - aprirsi al nuovo che cambia continuamente; - cercare indefessamente nuovi mercati ed orizzonti di sviluppo. 43 6. GLI IMPRENDITORI TEDESCHI Il panel tedesco ha analizzato uno specifico spaccato imprenditoriale: le imprese sociali. L’idea imprenditoriale, nella maggior parte dei casi analizzati, nasce da un processo collettivo di discussione ed analisi e vuole essere una risposta ad una specifica necessità. La maggior parte degli imprenditori ha iniziato con un background culturale molto distante dall’attività imprenditoriale avviata. Attraverso il learning by doing hanno appreso a fare impresa. Il processo di apprendimento informale e non formale ha poi qualificato la scelta imprenditoriale. La scelta d’impresa nasce da precedenti esperienze lavorative e spesso è una soluzione per contrastare una difficoltà: come ad esempio una riorganizzazione aziendale che ha minacciato la stabilità della propria occupazione. La compagine sociale si caratterizza per la coesione e il sostegno nei confronti del leader/fondatore. Gli imprenditori individuali (freelancers) evidenziano il forte sostegno ricevuto dalle reti parentali, quelli sociali dal network amicale e istituzionale. Nel panel tedesco si evince con chiarezza la forza del supporto delle agenzie di promozione imprenditoriale, anche nella mediazione con gli istituti di credito. Le competenze che gli imprenditori tedeschi hanno dovuto sviluppare sono di carattere amministrativo e informatico, sebbene in molti sottolineano come le competenze sociali siano state maggiormente strategiche rispetto a quelle tecniche. I messaggi topici che si possono riassumere dal panel tedesco sono: • 44 Imparare facendo (Learning by doing) • Essere socialmente competenti; • Essere responsabili degli errori; • Ampliare l’offerta; • Ridurre i rischi; • Lavorare insieme. I suggerimenti degli imprenditori intervistati si riassumono in: • Fiducia: avere rapporti di fiducia con le persone e con le organizzazioni in modo da sentirsi a proprio agio lavorando con loro. • Reciprocità e mutualità: stabilire un tipo di relazione con le persone e con le organizzazioni non basato sull’immediato tornaconto. • Social network: essere in contatto con una vasta gamma di persone ed organizzazioni; apprendere a fidarsi degli altri e a lavorare insieme. • Norme condivise di comportamento: avere con i propri soci, collaboratori, clienti o fornitori una visione comune delle regole del gioco. • Impegno e senso di appartenenza: condividere un obiettivo e delle finalità, non limitate al profitto. 7. GLI IMPRENDITORI FINLANDESI la risorsa più importante nell’incoraggiare all’intrapresa. Talvolta anche il supporto di altri imprenditori del settore si è rivelato indispensabile e d’aiuto. Infine, è il supporto personale l’elemento che crea la differenza e rende l’impresa di successo. Gli impenditori finlandesi sottolineano l’importanza della fiducia in se stessi e dell’attitudine al rischio. Quest’ultima deve basarsi su una ottima conoscenza dei propri punti di forza e debolezza. Per fare impresa bisogna credere in se stessi, metterci il cuore, evolversi insieme all’impresa e lavorare duro. Le evidenze che accomunano i casi analizzati sono così sintetizzabili. • per diventare imprenditore, bisogna possedere una competenza di base specifica tale da diventare elemento di differeziazione dalla concorrenza. • bisogna credere in se stesso, ma anche saper ascoltare gli altri. L’imprenditorialità non è una condizione, bensì uno stile di vita. • Non bisogna soffermarsi sul numero di ore lavorative o sul guadagno. Bisogna inseguire l’idea del proprio successo. • Non bisogna aver paura di commettere errori perché dagli errori si apprende a migliorare. • Bisogna investire sulle persone. I bravi collaboratori valgono più dell’oro. • Bisogna investire sulla qualità. La qualità è la garanzia del tuo successo. • Bisogna prendersi cura dei propri clienti. In questo panel la formazione iniziale non sempre è coerente con la successiva scelta imprenditoriale. Alcuni hanno sviluppato le loro competenze con lo studio, altri attraverso l’esperienza. Per iniziare una nuova attività è necessaria una nuova, buona idea, ma anche una coincidenza di fattori fortuiti. L’incoraggiamento è molto importante per un imprenditore. Nella maggior parte dei casi il supporto è arrivato dalla propria famiglia che si è dimostrata 45 8. GLI IMPRENDITORI POLACCHI Il panel degli imprenditori polacchi evidenzia un approccio alla creazione d’impresa molto disomogeneo, al cui interno sono comunque rintracciabili delle caratteristiche comuni: una forte motivazione e la sicurezza di sé. Anche in questo caso, come per il partner bulgaro, l’imprenditorialità privata inizia a decollare a partire dagli anni ‘90. In Polonia, si arriva alla creazione d’impresa soprattutto: - per tradizione familiare; - inseguendo passioni ed interessi. In tutte le storie è ricorrente il tema della motivazione e della determinazione. Inizialmente, non tutti avevano una formazione e competenze appropriate per avviare un’impresa, ma attraverso l’esperienza hanno saputo trasformare il proprio portfolio in una profilo imprenditoriale. La pratica e la pazienza permettono di imparare ogni cosa. Per creare un’impresa, non è importante il tipo di motivazione, bensì possedere una motivazione. Ogni persona è diversa dalle altre, ha proprie capacità, conoscenze, talenti e passioni. La motivazione è la chiave del successo ed essa è dentro ogni essere umano, bisogna solo trovarla. 46 9. GLI IMPRENDITORI SVIZZERI imprenditori intervistati, mette in luce l’importanza della buona volontà e della pazienza per il successo di una nuova impresa. La passione ed una forte motivazione sono ulteriori fattori chiave che permettono di superare i problemi e le barriere. Le storie degli imprenditori Svizzeri hanno una tendenza comune: si tratta di imprenditori che hanno scelto di avviare un’attività nel settore dove erano esperti e già formati. L’insieme di queste caratteristiche possono dare agli imprenditori l’atteggiamento positivo grazie al quale è possibile non solo avviare ma soprattutto mantenere nel tempo un’attività autonoma. Sebbene l’idea imprenditoriale possa fiorire anche dalla storia personale, il più delle volte nasce dalle competenze acquisite durante la carriera. La scelta più comune è restare all’interno della stesso settore nel quale i nuovi imprenditori lavoravano da dipendenti; il know-how è acquisito grazie ad anni di lavoro, e la questione chiave è comprendere come tali risorse possano essere applicate ad una nuova ed innovativa attività. Nel vissuto degli intervistati, diventare imprenditore è altamente impegnativo ma anche estremamente soddisfacente; in molti casi si coniuga con l’opportunità di sperimentare il cambiamento e le novità in modo ideativo e creativo. E’ importante per coloro che vogliono diventare imprenditori identificare la motivazione che li spinge in tale direzione, cercando di organizzare l’attività in modo tale da soddisfare tale pulsione. Per creare un’impresa, è senza dubbio utile avere il supporto di altre persone. Il supporto può provenire da fonti molto diverse, che vanno dalla famiglia, agli amici, ai colleghi, all’aiuto di professionisti esterni o consulenti. Oltre alle capacità ed alle competenze necessarie per svolgere una specifica attività, gli imprenditori hanno spesso bisogno di apprendere l’atteggiamento imprenditoriale, nonché la gestione dei rapporti con le persone. Spesso agli imprenditori è sufficiente imparare facendo, ma è molto importante affrontare il loro lavoro quotidiano con un atteggiamento positivo e produttivo. Il messaggio chiave che emerge dalla maggioranza delle storie degli 47 Entra nello storytelling di LET’S Enterprise Leggi la Parte II Conosci i nostri imprenditori Let seniors teach entrepreneurship through innovative storytelling approaches 502634-LLP-1-2009-IT-GRUNDTVIG-GMP Grundtvig multilateral http://www.letsenterprise.eu/ Questo progetto è stato realizzato con il contributo della Commissione Europea La pubblicazione riflette solo i pareri degli autori, e la Commissione non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso venga fatto delle informazioni in esso contenute. 48 49 Profili 50 Guida didattica allo spirito d’iniziativa ed imprenditorialità per insegnanti e formatori LET’S! PARTE II 51 Contenuto 52 ................................................................................................................................................... 54 1.1 Chi siamo noi ....................................................................................................................................................................................................... 54 Alessandro Valvo ................................................... 55 Osman Gadi ................................................................................ 65 56 Ahmed Abouomar Mohsen Saleh ................. 66 Franco Troiani ............................................................ 57 Ramadan El Sayed Mohamed ............................. 67 Nevro Cerasani ......................................................... 58 Harun Or Rashid Dhali .................................................. 68 Nicola Di Simone ................................................... 59 Lin Jing Jessica Gabriella Paris ............................................................ 60 Wei Zhang ...................................... ...................................................................... 69 ................................................................................... 70 61 Ricardo Castro and Jhonny Ruiz ....................... 71 Donatella Consolandi ...................................... 62 Enrique Mendieta Espinoza ................................... 72 Valter Vaccaro ............................................................ 63 Abd Elaal Sheta ...................................................................... 73 Angelo Scandurra ................................................ 64 Urla Merdiascet Arnaldo Capocchia ............................................. ..................................................................... profili John and Penny Bond 74 Amanda Drake-Worth ..................................... 77 Luke Daniels 82 ............................................................................. 83 ........................................................ 78 Paul Jordan .................................................................................. 84 ............................................................. 79 Sue Scott-Horne ................................................................... 80 Tim and Mary Gillham Angela Ricards Anne Caborn Anne Corry .................................................. Isabella Quigley-Moriarty ........................... 81 3. GLI IMPRENDITORI BULGARI .................................................................. ................................................. Zandra Johnson .................................................................... 87 88 3.1 Chi siamo noi ....................................................................................................................................................................................................... 88 profili .................................................................................................................................................. Antoni Anastasov ................................................. 89 Lina Bardarska ......................................................................... 96 ............................................ 90 Maria Pencheva ..................................................................... 97 ................................................... 91 Tzvete Janeva ........................................................................... 98 Ekaterina Zdravcheva ...................................... 92 Valentine Petrova ................................................................ 99 Emil Doychinov ........................................................ 93 Valeri Andreev ..................................................................... 100 Jivka Marinova .......................................................... 94 Vladina Cekova ................................................................... 101 Kostadin Popov ........................................................ 95 Yuri Kovachev ....................................................................... 102 Afrodita Georgieva Dimitar Stojanov 105 Ari Kulmanen ........................................................................ 111 Aulis Jalaskoski .................................................... 106 Peter Dörig .............................................................................. 112 Varpu Suontaka-Lahtinen ..................... 107 Reijo Lempinen .................................................................. 113 Annikki Kulmala ................................................. 108 Veikko Salli ............................................................................... 114 Satu Holma ............................................................... 109 Jukka Heinäsuo .................................................................. 115 Arja Isoviita .............................................................. Reziye Bayram (Sevgi) ................................. 117 Klaus Lemnitz ....................................................................... 122 Anne Lorenz ............................................................ 118 Rainer Milletat ..................................................................... 123 Anette Schill ............................................................ 119 Norbert Thoemen ......................................................... 124 120 Thomas Holbe ..................................................................... 125 Bernd Thuerk .......................................................... 121 Dieter Baumhoff ............................................................... 126 Lutz Bojahr ............................................................... 6. GLI IMPRENDITORI POLACCHI ....................................................................................................................................... 127 6.1 Chi siamo noi ................................................................................................................................................................................................... 127 85 86 Marco Äijälä ............................................................................ 110 5.1 Chi siamo noi .................................................................................................................................................................................................. 116 2.1Chi siamo noi ......................................................................................................................................................................................................... 75 Alan Kingshott .......................................................... 76 Airi and Jyrki Talonen .................................. 104 5. GLI IMPRENDITORI TEDESCHI ........................................................................................................................................... 116 2. GLI IMPRENDITORI INGLESI ......................................................................................................................................................... 75 4.1 Chi siamo noi ................................................................................................................................................................................................... 103 profili Armando Pasquarelli 4. GLI IMPRENDITORI FINLANDESI ................................................................................................................................. 103 Andrzej Blikle ....................................................................................................................................................................................................... 128 profili profili profili 1. GLI IMPRENDITORI ITALIANI Anna Gornostaj ................................................................................................................................................................................................ 129 Anna Kiljanska .................................................................................................................................................................................................... 130 Barbara Stelmach ............................................................................................................................................................................................ 131 Emilian Kaminski .............................................................................................................................................................................................. 132 53 Chi siamo noi E.Ri.Fo è un Ente non profit che nasce nel 2000 a Roma, agli albori del terzo millennio, dalla sintesi di attività di Ricerca sociale e Formazione. Realizza interventi integrati di ricerca - formazione – orientamento e promuove scambi culturali e mobilità in Europa, avendo come obiettivo principale la valorizzazione dell’apprendimento non formale e informale. Si propone di rendere accessibile a tutti il know-how sviluppato e sperimentato in ambito europeo, per avvicinare i cittadini e, in particolare gli adulti, ad un Europa sempre più basata sulla conoscenza. In un sistema dove la proliferazione delle offerte formative appare ancora sganciata dalle effettive esigenze del mercato del lavoro e lontana dagli scenari socio-produttivi che derivano della globalizzazione mondiale delle professioni e dei mestieri, ERIFO propone un approccio che nasce dall’esperienza in prima linea, e funge da trait d’union tra il mondo della ricerca e quello della formazione, tra sistema dell’istruzione e quello delle imprese. Un’identità, quella di ERIFO, che si è consolidata grazie a molteplici attività svolte nell’ambito del Fondo Sociale Europeo e alla sperimentazione di nuovi approcci didattici messi in campo nel Lifelong Learning (LLP). Un percorso consolidato e di successo che si è sviluppato attraverso la realizzazione di numerosi progetti comunitari, ma anche grazie all’organizzazione di Corsi, Master, Eventi, Convention e Scambi Culturali e di Buone Prassi, capaci di creare un valore tangibile e duraturo per la formazione degli adulti. La strategia pianificata da ERIFO, ancorata al presente con una forte propensione al futuro, può esser sintetizzata in 4 keywords: promuovere, facilitare, migliorare e trasferire: PROMUOVERE la produzione delle conoscenze nel mondo della scuola, con corsi altamente performanti per insegnanti, dirigenti scolastici e personale amministrativo sulle tematiche oggetto di maggiore attenzione istituzionale, come la prevenzione e la lotta al bullismo, l’educazione alimentare in età scolare, le strategie per combattere e prevenire la dispersione scolastica, gli strumenti gestionali per innalzare la qualità delle istituzioni scolastiche. FACILITARE l’inserimento lavorativo e la riqualificazione professionale delle fasce deboli, con un sistema di coaching declinato sia tramite formazione tradizionale che attraverso il costante aggiornamento dei formatori. MIGLIORARE la formazione continua dei professionisti (avvocati, commercialisti, personale sanitario) con argomenti innovativi e non ancora del tutto approfonditi, favorendo contesti di apprendimento multidisciplinari protesi alla gestione strategica delle risorse e permettendo a ciascuno un costante trading on the job. TRASFERIRE il know-how sviluppato e sperimentato in ambito europeo, in percorsi formativi e di orientamento capaci di avvicinare tutti i cittadini ad una dimensione europea della conoscenza, che renda ciascuno in grado di essere soggetto attivo in uno scenario, come quello attuale e futuro, in perenne divenire. Quello intrapreso da ERIFO è un percorso di rinnovamento continuo, in stretta simbiosi con le politiche attive del mondo del lavoro europeo in generale e italiano in particolare, grazie al quale ERIFO ha potuto sperimentare una concreta risposta alla crescente richiesta di formazione e di orientamento a distanza. Un percorso di rinnovamento continuo che si basa su una struttura decisionale snella e tempestiva e che si avvale di un efficiente network di consulenti dinamici e attenti alle mutazioni in atto nel sociale e nei processi produttivi. http://www.erifo.org Paese Competenza chiave Settore ITALIA Family Business Ristorazione “Per un ragazzo che volesse intraprendere questo tipo di attività consiglierei innanzitutto di fare un po’ di esperienza, sia nel campo della ristorazione sia della birra. Poi, ci vogliono poi un po’ di capitali, tanto sacrificio, forza di volontà e impegno. Questi sono gli elementi fondamentali per intraprendere questo tipo di attività e cercare di avere successo.” Alessandro Valvo http://www.youtube.com/watch?v=I7sNs9qvU44 Sono Alessandro Valvo, sono nato a Roma e svolgo un’attività di Ristorazione, Pub e Pizzeria. Il locale è a Roma, zona Monte Sacro e si rivolge ad un’utenza locale. Questa attività è stata iniziata lo scorso ottobre. In passato ho svolto molteplici attività: dal campo finanziario alla ristorazione. In passato, per numerosi anni sono stato di trovarsi in un luogo accogliente. Hanno creduto direttore di un’azienda alimentare. Da piccolo ho sempre sognato di fare un lavoro libero anche se i miei genitori avrebbero voluto un lavoro dipendente, ad esempio in una banca. Forse mi sarebbe anche piaciuto un lavoro in banca ma il mio spirito libero mi faceva desiderare di non lavorare alle dipendenze di nessuno. Così ho scelto di intraprendere un’attività imprenditoriale. Questa attività è nata soprattutto per diventare una soluzione lavorativa per i miei figli. Le motivazioni alla base della creazione di questa attività sono tante ma soprattutto è un lavoro che ci piace. Per condurre un’attività come questa ci vogliono capacità gestionali, capacità relazionali per trattare i dipendenti e i clienti; bisogna essere socievoli, sorridenti e dare la possibilità ai clienti www.letsenterprise.eu in me e in questa attività soprattutto i miei figli. Con i miei figli ci siamo confrontati su che tipo di investimento avremmo potuto fare per creare il loro futuro lavorativo. E ci siamo trovati d’accordo su questo tipo di attività anche richiede uno spirito di sacrificio. Per avviare questa attività ci sono state tante difficoltà, di tipo economico, ma anche burocratiche per l’ adeguamento alle normative igienico-sanitarie. Difficoltà che sono state superate con spirito di sacrificio e con il desiderio di portare a compimento questo progetto d’impresa. Vedendo tutto ciò che abbiamo fatto, mi sento orgoglioso. Tutti i nostri desideri sono stati soddisfatti. Il locale è molto bello e risponde alle nostre aspettative. La nostra clientela è soddisfatta del servizio e della qualità e dallo stesso locale che è accogliente. Potendo tornare in dietro nel tempo, non cambierei nulla della vita condotta fino ad oggi. Non ho nessun rimpianto, perché ho creduto in tutto ciò che ho fatto e l’ho realizzato con fermezza. I miei punti di forza sono una volontà ferrea e la sicurezza in me stesso, nelle mie qualità e nella famiglia. 55 Paese ITALIA Competenza chiave disponibilità a cambiare Settore Energie Rinnovabili “Se un ragazzo ha studiato e ha passione per questo settore e si vuole misurare con il mondo esterno il mio consiglio è di provare a fare esperienza in aziende del settore, ma come obiettivo finale mirare avviare una attività per conto proprio. Intanto suggerisco di farsi un corso come certificatore energetico, sarebbe già un primo passo per misurarsi nel mondo delle rinnovabili in genere e con tutto ciò che è energia.” Armando Pasquarelli http://www.youtube.com/watch?v=N6Z0UhjUi24 Sono Armando Pasquarelli e svolgo una attività di progettazione nel campo delle rinnovabili, quindi mi occupo di impianti fotovoltaici, eolici e idroelettrici, la mia attività si svolge essenzialmente a Sulmona, il mio mercato si sviluppa in Abruzzo ma anche fuori regione in Molise Puglia Basilicata e Campania. Altre attività che ho intrapreso con i mie soci…anche nei Balcani. L’attività che ho iniziato nasce come ditta struttura insieme ad altri collaboratori iniziando ad individuale, poi ho costituito alcune società, ma quella più importante è la soave engineering, una società di progettazione e sviluppo e realizzazione di impianti. L’attività nel campo delle rinnovabili è un settore molto giovane, si parla di rinnovabili nell’ultimo decennio; per quanto riguarda l’attività che ho svolto in precedenza è stata quella nell’azienda leader del settore dell’energia L’ENEL. Fui assunto nella categoria più umile, come operaio semplice, ho fatto poi dei concorsi interni che mi hanno portato poi ad avere ruoli sempre più importanti di prestigio con tante soddisfazioni. Man mano che mi occupavo di energia il mio sguardo era rivolto alle fonti di energia meno impattanti per l’ambiente, mi sono quindi appassionato a questo settore, la passione mi ha quindi portato a chiudere questa esperienza con l’Enel, mi sono licenziato e ho avviato una mia 56 www.letsenterprise.eu occuparmi di energie rinnovabili. Le capacità che io ho avuto e che ho si sono maturate nel tempo, la difficoltà maggiore sta nel trasmetterle ad altri questa mia conoscenza, queste mie capacità, questa mia curiosità perché far conoscere e far apprezzare delle idee innovative a chi deve finanziare le operazioni non è stato facile. La soddisfazione sta nel fatto che alla fine sono diventato un loro consulente di fiducia per ogni altra operazione che dovevano sviluppare. Il mondo delle rinnovabili sembra molto grande ma alla fine ci si rende conto che è anche molto piccolo; mi riferisco soprattutto agli incontri che spesso si organizzano nelle fiere nei convegni e lì, in questo ambiente, ci si ritrova, ci si parla e ci si conosce un pò tutti, le voci corrono e devo dire, con grande soddisfazione che il mio nome e la società che rappresento sono state veicolate con grande interesse. Oggi sono molto orgoglioso di alcune persone che mi hanno seguito, altre mi hanno abbandonato perchè non hanno retto la sfida in questo settore, qualche volta sono stato tentato anche io di fare un’attività meno complessa, ma l’entusiasmo e la passione mi hanno indotto a continuare e oggi ho uno staff di persone molto motivate e con ragazzi molto in gamba. Paese Competenza chiave Settore ITALIA passione produzione alimentare “Per i giovani il consiglio che posso dare è: non abbiate paura come dice nostro padre, cercate di sognare ma ad occhi aperti e di realizzare i vostri desideri, iniziare un’impresa oggi non è semplice, richiede un investimento non indifferente e dipende dall’attività che si vuole svolgere, per quanto riguarda la mia attività le spese ci sono, l’allestimento di un laboratorio, le arnie e le api. Consideriamo che la richiesta di prodotto a livello nazionale sia alta e questo grazie ai media e a noi apicoltori che abbiamo saputo valorizzare il nostro prodotto, ma c’è forte necessità di altri produttori.” Franco Troiani http://www.youtube.com/watch?v=oTOB3_Iufng Produciamo tre tipi di miele particolari: il Sideridis Syriaca, la Santoreggia e il Marrobbio molto richiesti sul mercato. Per la pappa reale, il nostro mercato è orientato su una cooperativa di farmacie nel Lazio, che ha 1300-1500 farmacie su tutto il territorio del Lazio. Questa attività nasce perché ho voluto riprendere le orme dei mie genitori e nonni che hanno sempre svolto questa attività in modo hobbistico, io ho voluto trasformarla in una vera e propria azienda. Ora abbiamo 350 alveari sparsi per il territorio della Marsica orientale, sopra i 600 –700 –800 -900 -1000 metri e produciamo solo mieli particolari che non si trovano sul mercato. Pian piano ci siamo fatti la nostra clientela e siamo cresciuti. Per fare questo lavoro c’è bisogno di passione, amore per la natura, capacità imprenditoriali e non disprezzare mai il proprio prodotto. Chi ha creduto in me? In primis la mia famiglia, mio padre, alcuni amici e soprattutto io, sono io che credo a me www.letsenterprise.eu Mi chiamo Franco Troiani e sono il titolare dell’apicultura Raggi di Sole. L’attività che svolgiamo è di produzione di miele, pappa reale, polline, propoli, caramelle, liquori al miele, candele in cera d’api. stesso, se non credi a ciò che vuoi realizzare parti col presupposto sbagliato. Nel futuro vorrei che i miei figli continuassero questa attività, che con il tempo siamo riusciti a portare ad un buon livello. Attualmente i nostri rivenditori sono le enoteche, le erboristerie, farmacie e para farmacie. Il problema di prima era di riuscire a trovare i giusti canali per la vendita, ma con il tempo ci siamo riusciti. Altre difficoltà non ci sono quando hai l’amore per le api e la natura tutto è più semplice. Questa è una attività a conduzione familiare, delle api ce ne occupiamo io e mio padre e un altro apicoltore. È la famiglia che mi supporta e i clienti, quando prendono il prodotto e l’anno successivo tornano per riprendere lo stesso, significa che gli abbiamo dato prodotti che hanno soddisfatto le loro esigenze. Sono orgoglioso che con il tempo siamo riusciti a selezionare 3 tipi di miele particolari, che ogni anno, ai concorsi nazionali e internazionali vengono sempre premiati. Nel 2010 siamo stati inserirti fra i primi 10 produttori di miele di qualità d ‘Italia, siamo stati inseriti sulla guida del gambero rosso; ho una catena di distribuzione costituita solo da erboristerie, farmacie, para farmacie e negozi di prodotti tipici. Se potessi tornare indietro non cambierei nulla, anzi cercherei di fare ancora di più il mio meglio. 57 Paese ITALIA Competenza chiave Family Business Settore produzione alimentare “Io suggerirei una cosa sola: essere sicuri di cosa si vuole fare e poi la serietà, perché con la serietà si ottiene tutto. All’inizio i sacrifici saranno molti, sia economicamente che con le banche ci saranno delle difficoltà enormi, ma con la serietà, la qualità e l’onestà si va avanti.” Nevro Cerasani http://www.youtube.com/watch?v=t0xdd17FtKA Mi chiamo Nevro Cerasani e sono titolare della ditta Dolciaria Cerasani che si occupa di produzione di dolci e tutto ciò che riguarda l’agroalimentare. È una ditta che è nata con mio padre, con un Pescina dove, con i miei figli, Attilio e Lidia, con mia piccolo forno che poi man mano si è sviluppato nel tempo. Mia madre ha avuto una grandissima idea, avevano un negozio di generi alimentari e facendo dei biscotti li ha messi in negozio, se non si vendono li mangiamo noi – lei disse - , ma i biscotti sono andati a ruba e il giorno dopo ne ha fatti il doppio e cosi via, ed è nata cosi l’idea del dolciume. Appena diplomato, geometra, ho avuto la possibilità di lavorare anche in una banca ma mi affascinava il lavoro di mio padre, il panificatore, cosi mi sono avviato nell’azienda familiare. Stando nell’azienda io vedevo cosa c’era in giro, osservavo ed ho fatto ricerche di mercato capendo che era un’attività che sarebbe potuta sfociare in qualcosa di importante. Negli anni ‘80 ho aperto la nuova ditta, ogni anno che passava si ingrandiva, avevo nuovi clienti che mi cercavano per la qualità e la bontà dei prodotti. Nel 2003 ci siamo trasferiti nel nuovo stabilimento di 58 www.letsenterprise.eu moglie e la nuora di mio figlio, mandiamo avanti questa impresa che è davvero fiorente. Lavorare con i figli, la moglie, le nuore, è un’armonia perfetta, l’azienda è davvero cresciuta. Oggi come oggi, diamo occupazione a 50 operai, la maggior parte sono donne, gli uomini si occupano del magazzino e del trasporto merce. Lavoriamo a livello nazionale, europeo e anche mondiale, forniamo le due Americhe e l’Australia e siamo in contatto con il Giappone. La ditta è sempre in crescita e stiamo già progettando un ampliamento dello stabilimento cercando di migliorare sia la logistica che l ambiente a favore dei dipendenti, in me hanno creduto tutti della mia famiglia sia mia madre che mio padre, e mi hanno appoggiato in tutti i sensi, ho avuto una grande fortuna ad avere una moglie che anche se insegnava, è stata abbastanza disponibile nell’aiutarmi in questo lavoro, ma principalmente sono stati i miei figli, Attilio che si è interessato negli ultimi 10 -12 anni della commercializzazione e Lidia si è dedicata molto alla qualità e all’HACCP, è lei che controlla tutte le fasi della produzione, della tracciabilità del prodotto. Oggi sono veramente orgoglioso odi questa azienda perché è fornitrice di molti marchi rinomati in Italia, Coop, Panorma, GS, autogrill, Ristop. Il successo della Dolciaria Cerasani è legato a: serietà e qualità , la qualità è stata il cavallo di battaglia. Paese Competenza chiave Settore ITALIA innovazione Minerario “Quello che suggerisco è di partire dal proprio territorio, dalle potenzialità ed opportunità che offre, valorizzare il proprio territorio è il consiglio che mi sento di dare a chi vuole avviare un’attività imprenditoriale oggi.” Nicola Di Simone http://www.youtube.com/watch?v=lQF296Slzvg Da piccolo sognavo di fare un lavoro diverso da quello che faceva mio padre, all’inizio ho fatto tanti altri lavori, l’operaio, l’autista, sono stato anche all’estero qualche mese, sono stato in Canada. Intorno ai 28-30 anni, ho preso in mano l’azienda di mio padre, che aveva una piccola attività estrattiva e da lì sono ripartito e pian piano ho ampliato quel tipo di attività facendola diventare un’attività industriale vera e propria. Abbiamo cercato di innovare il processo e portare la materia prima dalla stato grezzo ad uno raffinato, utile per i processi industriali, le motivazioni sono state quelle di portare avanti l’attività di mio padre, di svilupparla perché era una attività che aveva grandi potenzialità. Oggi se vogliamo, è più difficile dei decenni passati fare impresa, oggi le banche difficilmente seguono le nuove iniziative; c’è bisogno di più di mezzi propri, di mezzi personali per fare impresa, l’impegno è maggiore, poi con l’apertura dei mercati europei e mondiali è diventato tutto più www.letsenterprise.eu Mi chiamo Nicola di Simone, opero nel settore delle attività estrattive e della produzione di carbonato di calcio, abbiamo diverse cave, diversi siti estrattivi in provincia dell’Aquila. Abbiamo questo stabilimento a Raiano dove trasformiamo la materia prima, il calcare, in Carbonato di calcio. Produciamo qui in Abruzzo e mandiamo materiale nel Lazio, nelle Marche, in Toscana, Molise e Puglia. Il mercato di riferimento è quello del centro Italia. Abbiamo anche una attività fuori dall’Italia, abbiamo una società gemella in Bosnia-Erzegovina, nella città di Mostar. Da lì mandiamo materiale in tutta l’Europa e qualcosa negli Stati Uniti, perché è un prodotto particolare che ha delle applicazioni nobili (può essere utilizzato nel settore farmaceutico, alimentare ecc). difficile, le produzioni locali che erano produzioni di nicchia hanno perso valore. Il primo che ha creduto in me è stato mio padre, quando non era ancora in età di pensione, mi ha lasciato l’azienda e mi ha fatto fare. Quelli che oggi credono in me sono i miei figli, che partecipano a pieno titolo alle attività dell’azienda e sono ben introdotti e fanno questa attività che a loro piace. Il futuro della nostra azienda continua con loro. Sono orgoglioso di aver portato una attività di famiglia quasi rurale a livelli extra regionali. Sono orgoglioso che la nostra attività l’abbiamo portata all’estero, ci siamo aperti a nuovi mercati, cosa impensabile fino a pochi anni fa. Di cose che cambierei ce ne sono tante, avrei iniziato qualche anno prima ad occuparmi dell’attività di famiglia, perché, come tutti i giovani, ho cercato altre strade e ho perso 10-15 anni della mia vita per cercare cose che poi ho trovato in casa; mi sarei dedicato di più da giovane all’attività di famiglia, questo è quello che cambierei. Di difficoltà nel far crescere un’azienda ce se sono tante e ce ne sono state tante, quelle maggiori sono state di carattere finanziario, per crescere ci siamo rivolti alle banche che in passato ci hanno aiutato, difficoltà di carattere amministrativo perché nel nostro settore c’è bisogno di molte autorizzazioni, continuamente abbiamo avuto difficoltà quindi di carattere burocratico amministrativo. 59 Paese Competenza chiave Settore ITALIA passione Turismo “Strutture turistiche come questa, ce ne sono poche; quello che posso suggerire ai giovani è di credere in questo settore, e di fare attenzione alle opportunità di ricevere fondi per il turismo e di focalizzarsi nella promozione delle attività sia a livello locale sia in siti web, facilmente raggiungibili dai turisti stranieri.” Gabriella Paris http://www.youtube.com/watch?v=sivTsLRtSww Gabriella Paris è la proprietaria di Holiday Home, Aquila in Abruzzo; ha ospiti sia italiani sia stranieri. Quando era giovane, sognava di avere sua famiglia e di persone qualificate che le un’attività in proprio, per poter conoscere ogni giorno nuove persone e per essere indipendente dal punto di vista economico. Ora che ha raggiunto i suoi sogni è molto soddisfatta. Per molti anni, infatti, si è dedicata ai figli, i quali una volta cresciuti, hanno deciso di aiutarla a realizzare il proprio sogno. Vivono nel centro storico, così si orientarono nel settore turistico. La struttura turistica è nata dalla grande passione, dall’amore per il territorio, nel quale non vi erano strutture come quella da loro costruita. E’ stata la prima struttura ad essere aperta, ed è stata realizzata con l’aiuto di PIT. Ha superato le difficoltà grazie al sostegno della 60 www.letsenterprise.eu hanno offerto il loro aiuto. Per l’avvio di questa attività, è necessario avere grande passione e molto coraggio; la sua famiglia ha creduto nei suoi sogni. Trova la forza per andare avanti e migliorare la sua attività vedendo gli ospiti che lasciano la sua “casa” contenti e felici del trattamento. E’ orgogliosa di essere indipendente, e per una donna questo è molto importante. Paese Competenza chiave Settore ITALIA Business Art Produzione musicale “In base alla mia esperienza, quando si inizia un’attività come questa, in proprio, è necessario avere un gruppo di collaboratori, capaci di portare lavori, i quali ti permettono di crearti un nome e di essere quindi conosciuto nel mondo della musica. Questo è il modo migliore per iniziare, perché sarai prima presentato e poi, solo in seguito, verrai contatto direttamente.” Arnaldo Capocchia http://www.youtube.com/watch?v=QeIRfC9g6aU Arnaldo Capocchia è un musicista ed arrangiatore. Il suo lavoro consiste nel fare canzoni. La sua azienda si chiama “Orange Records Rome”, lavora a livello nazionale ed internazionale. Ha studiato turismo, ma ha sempre avuto la passione per il tamburo; per questo ha suonato il tamburo per molti anni, suonando anche con un arrangiatore molto famoso, Tony Mimms. Desiderava fortemente diventare un magnifico suonatore di tamburo, ma questo non accadde, è divenuto un buon suonatore ma si è specializzato nel settore dell’arrangiamento musicale. La sua famiglia lo sostiene molto, perché questo è un lavoro che ha molti alti e bassi; non vi è continuità per il piccolo imprenditore; è importante cercare nuovi lavori e produrre un buon prodotto finale. E’ molto orgoglioso dei prodotti finali e soprattutto quando vede i clienti soddisfatti di ciò che ha fatto. Non cambierebbe nulla, ama la sua vita, ne è soddisfatto pienamente perché ha raggiunto i suoi scopi. Vedendo che il market della musica era un settore in continuo sviluppo, ha deciso di aprire una sua attività, creando una compagnia che fosse capace di dare agli artisti ciò che realmente volevano. Le sue qualità sono la sua informalità ed il suo modo di lavorare che piace molto ai clienti. Il suo lavoro consiste nel mettere insieme i vari strumenti per avere in seguito una canzone completa, con specifici suoni del tamburo, basso e aerofoni. RAI ha creduto in lui dandogli il suo primo lavoro: ha fatto la musica per i campionati del mondo di nuoto. www.letsenterprise.eu 61 Paese ITALIA Competenza chiave fiducia in se stesso Settore Comunicazione “Oggi come oggi utilizzano moltissimo gli stage, bisogna cercare di andare in agenzie, in strutture di comunicazione dove puoi fare esperienza. Dopo questa esperienza scegliere dove si vuole andare a lavorare, il punto dove si vuole arrivare e spiccare il volo.” Donatella Consolandi http://www.youtube.com/watch?v=YFNKdOELdDY Sono Donatella Consolandi e sono titolare di quella che una volta si chiamava agenzia di pubblicità e che ormai si chiama impresa di Comunicazione. Lavoro in Italia, prevalentemente in Lombardia. Il mio lavoro, quando è nata la mia azienda, quello che facevano gli altri. Ho avuto dei datori di era nel settore finanziario assicurativo. Poi, si è spostato verso le risorse umane, verso tutto quello che è la gestione del capitale umano, settore nel quale ancora oggi lavoro, ma ho affiancato a questo settore anche la promozione del territorio. Da piccola mio padre voleva che facessi la maestra perchè secondo lui una professione adatta per una donna. Io non ne ho voluto sapere e ho iniziato i miei studi come ragioneria. Ho iniziato a lavorare come amministrativa. Ovviamente dopo i primi mesi di lavoro mi sono accorta che forse non era il lavoro per cui avevo le principali attiitudini. In seguito, ho avuto la fortuna di andare a lavorare come amministrativa presso un’agenzia di pubblicità. I primi mesi di lavoro lavoravo nel settore amministrativo ma vedevo le mie colleghe che lavoravano nei settori che mi interessavano di più e ho quindi iniziato a seguire 62 www.letsenterprise.eu lavoro molto perspicaci, che mi hanno fatto iniziare a lavorare nei media. Ho iniziato a lavorare quindi come responsabile media e di lì a qualche anno ho iniziato a sognare di fare questo lavoro, lavorare a contatto con il cliente, capire quali fossero i suoi bisogni, cercare di aiutarlo. Ho iniziato quindi a fare un lavoro che mi piaceva davvero, l’avere un rapporto con il cliente, andare a presentare ciò che sviluppavo in agenzia; però a questo punto mi sono resa conto che mi sarebbe piaciuto anche prendere delle decisioni, scegliere di trattare il cliente in un certo modo, fargli determinati costi, di iniziare con lui determinate iniziative. Ho cominciato a pensare quindi che avrei potuto spiccare il volo e creare una mia struttura. Ormai sono 20 anni che ho la mia attività; sono molto orgogliosa di ciò che sono riuscita a creare. Ho consolidato il rapporto con i miei clienti. Se un cliente rinnova la fiducia anno dopo anno, significa che hai lavorato bene. L’altro motivo di orgoglio è di aver allevato un staff di persone attorno a me, ho delle persone che sono nel mio staff da 15 – 16 anni, da quando, appena terminata l’università sono venute a lavorare da me, si sono appassionate al lavoro che facevamo, e si sono appassionate all’ambiente. Paese Competenza chiave Settore ITALIA Opportunità di lavoro Ambiente “Il suggerimento per chi volesse creare un’impresa come la mia è (di avere dietro questo tipo di impresa) è di basare il proprio percorso imprenditoriale sulla conoscenza, competenza e soprattutto esperienza, coniugando variabili ecologiche con quelle estetiche. Quindi, la sintesi per un successo imprenditoriale nel mio settore è: preparazione, esperienza, competenza e conoscenza.” Valter Vaccaro http://www.youtube.com/watch?v=2P15Z9XarF4 Mi sono sempre occupato di molte cose, sono un multi-tasking prima ancora che fosse inventato il termine. Gestisco tre ruoli, sono insegnate abilitato per la scuola media superiore, gestisco l’accademia del verde e collaboro da anni per i servizi per l’impiego come consulente. Da piccolo sognavo di fare il bello, di promuovere (portare) il bello. Man mano che l’età avanzava sentivo il bisogno di rendere questo bello non fine a se stesso, effimero ma supportato dal concetto di cultura. Penso di esserci riuscito. L’idea d’impresa nasce da una grande passione, da un lato per il bello, dall’altro per l’eleganza degli interni ma anche come sfogo intimo, un processo catartico. “Un percorso dapprincipio di alta formazione con la Regione Lazio, poi un percorso universitario con una laurea in sociologia con indirizzo territorio ambiente e tesi di laurea sulle terrazze romane, infine un master in bioarchitettura. Il tutto affiancato da una grande www.letsenterprise.eu Mi chiamo Valter Vaccaro e da anni gestisco un’impresa nel settore del verde. Si chiama l’accademia del verde, progetta e realizza verde privato urbano. Il settore è quello delle piante in vaso e il luogo di lavoro è quello dell’hinterland romano. La mia utenza è costituita da privati: proprietari di attici, balconi e cortili perimetrali e partner di bar e ristoranti. esperienza prima in un garden center e poi in una delle più grandi aziende di produzione di piante in vaso, di cui poi sono diventato direttore commerciale, prima di mettermi in proprio. Difficoltà ce ne sono state tante, ma sono state superate con la forza e l’energia che ho dentro; la stessa che trasmetto quando vendo i miei servizi (il pacchetto verde). Per gestire con successo un’impresa di questo tipo, poiché si entra nella quotidianità e nel privato urbano, ci vuole una grande pace e serenità e una grande forza anche fisica per la realizzazione e gestione dei lavori e tanta pazienza. Sono orgoglioso del fatto di aver portato la gioia nelle case delle persone, perché il verde unisce, e del fatto di aver portato la gioia nei giorni feriali della vita sociale. Se tornassi indietro non cambierei nulla di ciò che ho fatto perché è un percorso che ho costruito. Da soli è difficile fare tutte queste cose. Io sono stato sostenuto dapprincipio, in itinere e anche oggi da mia moglie. Ha creduto in me il garden center per il quale lavoravo che mi ha dato la possibilità di entrare nel privato e vedere le terrazze romane da cui è nata la mia tesi di laurea. Ha creduto in me la Fiera di Roma che mi ha consentito di realizzare la mia tesi di laurea in grandezza reale, con il progetto “un terrazzo per tutti”. Oggi prevalentemente sono io che sostengo l’Accademia del verde. I miei punti di forza sono i collaboratori, persone che sono figli e nipoti, di operai e vivaisti; poi la serenità, la pace che mi porto dentro. 63 Paese ITALIA Competenza chiave proattività Settore ICT “Chi oggi avvia una impresa come la mia non deve commettere l’errore di essere tuttologo. Bisogna specializzarsi.Poi, suggerisco di non avventurarsi da soli, ma creare un gruppo e condividere le risorse con il gruppo. Per far funzione questa tipologia di impresa, bisogna prestare la massima attenzione alle esigenze dei propri clienti, cercare di assecondare le loro richieste e comprenderle a fondo. Questo ti porta al successo.” Angelo Scandurra http://www.youtube.com/watch?v=ZJePG5UbhTg Mi chiamo Angelo Scandurra e sono il titolare di una agenzia web che si occupa di realizzazione di portali, siti web e interfacciamento con banche. Ho avuto tante esperienze lavorative, sia lavoro dipendente. Il mio interesse per come lavoratore dipendente che come lavoratore autonomo. La mia passione è stata sempre la programmazione. Mi ero stancato dei vecchi lavori e un giorno mi sono detto:”perché no!”. Perché non guardare avanti; perché non guardare al futuro. Negli anni ‘90 il futuro era internet. Così decisi di trasformare internet nel mio lavoro. I miei valori sono la continua formazione, la ricerca, lo studio e la passione per questa tipologia di lavoro. Per questo lavoro è importante essere attenti alle novità ed essere aggiornati sulle nuove offerte di mercato. Ho scelto di fare impresa perché non mi piaceva il 64 www.letsenterprise.eu la programmazione nasce come hobby negli anni 80, quando mio padre acquistò il primo computer. Da allora capì che era possibile creare un lavoro con le nuove tecnologie. Questo lavoro mi consente di vivere bene. A livello lavorativo, una gratificazione è quella di poter operare con aziende di primaria importanza nel settore dell’editoria e della discografia. Sono anche orgoglioso di una nuova iniziativa che ho lanciato. Un portale dedicato alle aziende. Avviare una web agency non ha bisogno di molte risorse economiche. La maggior parte delle persone che operano in questo settore sono tutti free lance. Da piccolo non avevo le idee molte chiare. Non sognavo di diventare, ma mi accontentavo di vivere la mia adolescenza. Paese Competenza chiave Settore ITALIA-nato in Bangladesh entusiasmo servizi “Prima di tutto nella vita ci vuole la fortuna, l’impegno, la fortuna, devi essere bravo a raccogliere le opportunità che hai. Se oggi hai la possibilità di fare devi fare e non devi aspettare il domani. Oggi se hai un po’ di luce approfitta di quella luce e fai quello che puoi fare con quella luce.” Osman Gadi http://www.youtube.com/watch?v=hR-ll5w0900 Ho fatto tanti lavori nella mia vita da quando avevo 15 anni, il sabato e la domenica ho sempre lavorato, ho fatto il cameriere e ho dato una mano ai miei zii o papà in queste lavanderie, non sono mai stato fermo. Grazie ai miei genitori ho sempre percorso una strada lavorativa. Ho frequentato il liceo scientifico con ottimo voti, poi l’università La Sapienza di economia e finanza per 4 anni ma non ho completato la laurea perché mi sono messo a gestire le attività di famiglia. Prima di tutto, devi essere umile per fare questo lavoro, avere una formazione di studi riguardo ai tessuti e ai prodotti che si utilizzano in questo lavoro e anche la pratica nel campo, devi avere tutto, la parte teorica e pratica per fare questo tipo di attività. Quando ho iniziato, la prima cosa che fatto è studiare per 4 mesi con un esperto nel campo, che mi ha fatto vedere tutti i metodi specifici per ottenere il lavoro migliore, poi ho sperimentato sui miei vestiti i metodi che avevo imparato e solo con il tempo sono www.letsenterprise.eu Mi chiamo Osman vengo dal Bangladesh sono cresciuto in Italia. Da quando avevo 4 anni mi sono trasferito a Roma con la mia famiglia e gestisco una catena di 23 lavanderie, di proprietà della mia famiglia. La catena si chiama Lavasciuga e la sede legale è Torino. riuscito… sono quasi 5 anni che gestisco le attività di famiglia. Studiavo e praticavo il lavoro che imparavo, è stata teoria e pratica insieme. Sono stato fortunato perché ho avuto sempre la mia famiglia vicino, mio padre, mia madre i miei fratelli che mi hanno aiutato a crescere in questo campo e a superare i momenti difficili che ho avuto. Son orgoglioso che le mie attività vanno tutte bene grazie agli sforzi che fatto in questi 5 anni. Potessi tornare indietro non cambierei, nulla anzi farei di più, considerati i risultati che sto ottenendo. Il successo di questa impresa è legato all’umiltà, alla sincerità con il cliente, ai prezzi che sono bassi e alla qualità. La qualità è fondamentale, infatti i prezzi possono variare ma la qualità deve essere ottima per soddisfare nostri clienti. 65 Paese Competenza chiave Settore ITALIA-nato in Egitto fiducia in se stesso Commercio “A chi volesse avviare un’attività come la mia, consiglio di impegnarsi molto, mettere tanta energia in quello che si fa e non scoraggiarsi mai.” Ahmed Abouomar Mohsen Saleh Mi chiamo AHMED ABOUOMAR MOHSEN SALEH (Mosen Sale Abuomar) sono egiziano e ho una attività di fioraio http://www.youtube.com/watch?v=gw00qGwQhq4 a Porta Portese (Roma). Prima di avviare questa attività, ho fatto un piazzaiolo bisogna avere tanta fantasia. diversi lavori. Ho lavorato nei ristoranti per circa 10 anni, come lavapiatti e aiuto-cuoco. In cucina facevo la pizza, i primi piatti, i secondi piatti, i piatti di pesce. Quando ho finito la scuola sono partito per il mondo. Sono stato in Francia, Germania, Libano, Siria, Arabia Saudita. Sono 25 anni che ho lasciato l’Egitto e 12 anni che sono in Italia. Con la crisi economica che ha coinvolto anche il settore della ristorazione, non ho più trovato lavoro come cuoco. La difficoltà occupazionale è stata da motivazione a cambiare lavoro cosi ho deciso di avviare un’attività autonoma come fioraio. Non è un’attività difficile e a me piace. Ho scelto di esercitare un mestiere carino, fantasioso, come in cucina. Per essere un fioraio, o un cuoco o 66 www.letsenterprise.eu Ho imparato da solo a fare questo lavoro, anche se mi ha aiutato un mio amico. Il mio amico mi ha insegnato a scegliere i colori, i fiori, a fare un bouquet, a mettere confezionare i fiori, a saper scegliere i fiori per le differenti occasioni. Queste sono tutte conoscenze che ho dovuto apprendere perché prima facevo un altro lavoro. Sono felice di fare il fioraio,è un lavoro tranquillo e molto bello. Il mio attuale lavoro mi piace e mi appassiona. Nell’avvio di questa attività non ho avuto grandi difficoltà. Il mio punto di forza è nel saper consigliare il cliente, ma è importante instaurare un rapporto personale con il cliente, affinché il rapporto si fidelizzi. Paese Competenza chiave Settore ITALIA-nato in Egitto persistenza servizi “Ad una persona che volesse avviare una attività consiglio innanzitutto di lavorare e di mettere da parte i soldi e poi decidere di fare cosa vuole fare, per affittare un locale ed attrezzarlo c’è bisogno di soldi e all’inizio sarà dura. Però si può riuscire con la buona volontà, con il sostegno anche dei familiari, con l’esperienza di qualche amico o mettendosi in società con altri se i propri soldi non bastano.” Ramadan El Sayed Mohamed http://www.youtube.com/watch?v=xWUSfHx1EqE Ho fatto tanti lavori, ho lavorato in diversi garage, in bar, in hotel, presso un magazzino di acqua minerale, in un carrozziere. Ho continuato a lavorare e a studiare. Mi sono iscritto all’università in Egitto e mi sono laureato. Tuttavia in Italia non essendo madrelingua e non essendo nato qui, ho avuto difficoltà ad inserirmi col mio titolo di laurea, così ho fatto i lavori più disparati. Non pensavo a fare il commercialista, il ragioniere o l’imprenditore ho lavorato per guadagnare e così ho continuato a fare tanti lavori, lavoravo in un hotel e facevo da guida perché parlo inglese, arabo e in più lavoravo in un bar. Cosi ho messo da parte i soldi fino a quanto un mio amico mi ha detto che c’era un garage libero e di prenderlo in gestione insieme, il mio amico come meccanico ed io come il garagista. In quel garage siamo rimasti 25 anni fino a quando i proprietari non lo hanno venduto ma io non sono riuscito a comprarlo. Così ho preso una piccola liquidazione e sono andato www.letsenterprise.eu Salve sono Ramadan El Sayed Mohamed, sono nato in Egitto al Cairo il 3/12/51 e sono gestore di una autorimessa che si trova a Roma in via Caffaro. Sono venuto in Italia la prima volta nel 1976, quando ero uno studente e poi ho deciso di venire ogni anno. via. Ciò che mi ha spinto a lavorare con il mio amico è stata la complementarietà delle nostre competenze: lui meccanico e io garagista. La mia idea era di fare un garage 24 ore su 24 così che chi ha un’auto può entrare e uscire e in libertà. Ciò che ho fatto nel precedente garage l’ho rifatto anche nel nuovo garage che ho preso in Via Caffaro, e fortunatamente sono tutto pieno. Per fare un’impresa bisogna avere la buona volontà di essere un imprenditore e mettere da parte i soldi in modo di avere una base per avviare un’attività. Fare il garagista non è difficile, ho la patente e bisogna saper parcheggiare, cosa che ho imparato lavorando in diversi garage. É un lavoro che richiede attenzione. Sono orgoglioso di essere riuscito a comprare una casa, a garantire un tetto alla mia famiglia, per me e per la mia vecchiaia, sono orgoglioso dei miei figli che studiano, mio figlio studia Scienze politiche e giornalismo all’Università americana, mia figlia fa l’ultimo anno del liceo scientifico, ho fatto di tutto per farli crescere bene. Se tornassi indietro avrei studiato bene la lingua italiana, avrei approfittato della mia laurea, ma bisogna anche sapersi accontentare. 67 Paese Competenza chiave ITALIA-nato in Bangladesh solidarietà Settore servizi „Oggi ho le competenze necessarie per aiutare un giovane ad aprire una attività analoga alla mia. Il mio consiglio, da straniero in Italia, è che per avviare un’attività autonoma occorre la consulenza di un commercialista, ma soprattutto una competenza tecnica. Per fare impresa in Italia è importante disporre almeno di un titolo di studio ed una conoscenza tecnica del lavoro che si vuole avviare in forma autonoma.” Harun Or Rashid Dhali La mia attività si chiama INTER PHONE DHALI. Prima di diventare imprenditore, ho fatto numerosi lavori. Per alcuni mesi ho http://www.youtube.com/watch?v=nQRWS5aWjmA anche venduto per strada, con una bancarella. Per avviare questa attività ho dovuto per la propria strada. Ho risparmiato del denaro risparmiare un bel po’ di denaro. Da grande sognavo di fare il medico, ciò nonostante mi piace il lavoro che ho creato. Per imparare a gestire un’attività ho studiato. Queste competenze mi sono state utili anche per trovare lavoro. Prima di scegliere questo settore ho analizzato a lungo le opportunità. Ho scelto di avviare un call center perché è una tipologia di impresa a basso rischio. L’investimento iniziale è decisamente contenuto: compri la linea e vendi. E, nella misura in cui riesci a vendere, guadagni. Sono arrivato in Italia con mio fratello. All’inizio abbiamo lavorato assieme. Poi ciascuno è andato 68 www.letsenterprise.eu per quasi un anno e poi ero pronto per aprire la mia attività. Io sapevo utilizzare internet già nel mio Paese. Nel mio Paese ho conseguito un diploma tecnico che mi ha dato le competenze di base per saper gestire un’attività autonoma, anche qui in Italia. Nella creazione di questa attività sono stato aiutato dalla mia famiglia. Mio padre mi ha anche prestato del denaro, ma soprattutto mi ha aiutato la comunità del Bangladesh. Noi stranieri siamo molto solidali tra noi. Ho provato ad aprire una attività autonoma perché mi sentivo sicuro delle mie competenze e della solidarietà dei miei connazionali. In Italia non siamo stati aiutati da nessuna Istituzione. Paese Competenza chiave Settore ITALIA- nato in Cina udienza commercio al dettaglio “Credo di aver avuto successo perché ho capito i gusti della gente, ascolto i loro suggerimenti e cerco sempre mi mantenere alta la qualità della mia offerta.” Lin Jing Jessica http://www.youtube.com/watch?v=8mVQhVzRNGM Qui in Italia ho studiato per due anni. Poi ho fatto la commessa e, giorno dopo giorno, mi sono appassionata al commercio. Così ho deciso di aprire un negozio con la mia famiglia e mio marito. La mia famiglia già in Cina operava nel settore sartoriale. Mia madre, le mie zie e tutti i parenti erano sarti. Già da piccola ero affascinata dalla moda. Per fare questo lavoro occorre una discreta conoscenza della lingua italiana e per noi stranieri questa lingua è decisamente difficile. Per gestire un negozio d i abbigliamento occorre una conoscenza tecnica del settore, bisogna conoscere i colori e i tagli di tendenza, saper allestire una vetrina, saper gestire un magazzino. Io ho iniziato da piccola nella sartoria della mia famiglia. Io sono Jessica vengo dalla Cina, da Shanghai. Sono in Italia da 10 anni e ho aperto un negozio da 5 anni. Il mio negozio è a Roma, nel quartiere Magliana. Vendo prevalentemente abbigliamento, calzature e intimo. trovata molto bene. Ho dovuto affrontare numerosi momenti difficili soprattutto all’inizio perché l’affitto del locale dove opero, è molto alto, così come è stato difficile riuscire ad acquistare la merce iniziale. Ma ho trovato persone che mi hanno aiutato, mi hanno fatto credito. Ho dovuto indebitarmi ma grazie alla solidarietà e alla collaborazione dei miei fornitori sono riuscita a superare il difficile momento dell’avvio. “Per aprire una attività come la mia, bisogna saper scegliere il magazzino, ma soprattutto occorre conoscere la lingua del Paese dove opera.” Chi ha creduto in me sono stati i miei parenti. Mi hanno incoraggiato e soprattutto rassicurata. In Italia mi sono www.letsenterprise.eu 69 Paese Competenza chiave ITALIA- nato in Cina Opportunità di lavoro Settore Ristorazione “Ad un giovane straniero che volesse avviare un esercizio commerciale come il nostro consiglio di studiare l’italiano, prima ancora di trasferirsi in Italia, e di tentare la scelta imprenditoriale in settori dove si hanno forti competenze tecniche. In Italia, non si può avviare un’attività imprenditoriale senza un alto livello di specializzazione.” Wei Zhang http://www.youtube.com/watch?v=TKIFsuL7mYw Io vengo dalla Cina. Vivo in Italia da quasi 15 anni. Da sempre ho lavorato nel settore della ristorazione. Ora gestisco una rosticceria con mio Marito. In Italia, ho iniziato a lavorare come commessa un bravo cuoco e saper capire i gusti della gente e in un negozio di abbigliamento. prestare loro attenzione. Da piccola sognavo di diventare maestra, oggi sono soddisfatta di ciò che sono. Hanno creduto in noi i nostri genitori, che ci hanno dato la forza di andare avanti. Abbiamo dovuto superare tante prove difficili. Ci siamo riusciti grazie al sostegno della nostra famiglia allargata. Per noi stranieri, la lingua italiana è il principale ostacolo all’integrazione. Senza un buon livello di conoscenza linguistica è difficile riuscire a lavorare qui in Italia. Questa attività è stata creata da me e mio marito. In Cina, lui ha frequentato quella che in Italia è la scuola alberghiera. Poi, in Italia, per alcuni anni ha lavorato come assistente cuoco in numerosi ristoranti. In questo modo è riuscito ad apprendere le vostre ricette e le modalità per rendere i nostri cibi più rispondenti ai gusti degli italiani. Personalmente, ho sempre lavorato a contatto con la gente. Ho, così, appreso a parlare con i clienti e ad ascoltare suggerimenti e preferenze. Per gestire una attività come la nostra, bisogna avere 70 www.letsenterprise.eu I punti di forza della nostra attività sono la qualità dei cibi, la pulizia dei locali, un ambiente accogliente e una gestione a carattere familiare. Io vorrei che i miei figli continuassero questa attività. Paese ITALIA- nato in Ecuador Competenza chiave Settore coraggio Edilizia „Il mio lavoro si apprende sul campo, anche se gli studi sono molto utili. Ho due figli, il più grande sogna di diventare meccanico. Gli ho suggerito di laurearsi in ingegneria. In Italia è molto importante una qualifica e una formazione professionale, anche di tipo universitaria.“ Ricardo Castro and Jhonny Ruiz Ciao io mi chiamo Jhonny e sono in Italia da 10 anni, con il mio socio Ricardo, anche lui dell’Ecuador, abbiamo iniziato a http://www.youtube.com/watch?v=8aFWMsDKFvc lavorare insieme perché siamo amici da molto tempo e questo ci ha spinto a lavorare insieme. Il mio nome è Ricardo Castro, sono dell’Ecuador, la mia ditta si chiama Leni Edil e facciamo lavori di ristrutturazione e ricostruzione nel settore edile privato, anche di impiantistica. Mi piace molto la cucina, mi piace molto cucinare e questo è stato il mio primo lavoro in Italia. Ho fatto tanti lavori nella mia vita per guadagnarmi il pane. Il mio sogno era fare il mastro di arti marziali. Da piccolo mi piacevano tante cose, fare il pilota, l’ingegnere, ho studiato sono andato anche all’università ma poi ho avuto diverse difficoltà. L’Ecuador ha iniziato ad avere problemi legati alla crescita economica e questo mi ha spinto a lasciare il paese. L’idea di una ditta edile è nata da una esperienze ventennale, in Ecuador. Ciò che serve è la volontà di lavorare e la fiducia. Un’altra cosa di cui la gente si rende conto è la professionalità e il cuore che ci mettiamo in ciò che facciamo e ciò ci spinge ad andare avanti. Se potessi tornare indietro completerei gli studi universitari in ingegneria. L’idea di fare un’impresa è nata dalla necessità, dalla crisi, dalla scarsità di lavoro. Abbiamo unito le forze cercando di fare qualcosa insieme. www.letsenterprise.eu 71 Paese Competenza chiave ITALIA- nato in Ecuador ottimismo Settore commercio all’ingrosso “Per chi volesse iniziare questa attività è necessario fare prima una piccola esperienza in una ditta come questa, per poter conoscere i clienti, per instaurare i rapporti con le fabbriche e con i rappresentanti. Il mercato è grande e c’è tanto da lavorare, quando si inizia questa attività bisogna considerare tre aspetti: la base, dove voglio operare, dove mettere il magazzino per poter dare un servizio, la seconda avere una base economica, la terza sapere quale è il mercato dove voglio operare.“ Enrique Mendieta Espinoza http://www.youtube.com/watch?v=RSxIOW0fO6g Mi chiamo Enrique Mendieta Espinoza, vengo dall’Ecuador, sono venuto a Roma nel 1994 perché avevo vinto una borsa di studio per studiare all’Universita Regina Apostolorum. La mia ditta si chiama Mega Carta Snc e sono il titolare. Mi occupo della vendita all’ingrosso di prodotti monouso e detergenti. Serviamo le comunità, i bar, le mense, le tavole calde, associazioni culturali. Io provengo da una famiglia molto cattolica famiglia e dei miei amici che hanno contribuito sia e da piccolo sognavo di fare il sacerdote, avevo vinto infatti una borsa di studio all’Universita Regina Apostolorum ma poi ho lasciato gli studi e mi sono dedicato al lavoro. Quando ho iniziato questo lavoro mi sono trovato avvantaggiato rispetto a tanti stranieri che arrivano in Italia, perché grazie ai miei studi parlavo già quasi perfettamente italiano e quindi mi è stato più semplice inserirmi nel mondo del commercio. Quando ho iniziato a lavorare come magazziniere, carico e scarico merci, poi ho iniziato a fare le consegne e infine a fare la contabilità che è una materia che mi appassiona tanto. Viste le mie capacità, il mio capo mi ha dato l’opportunità di relazionarmi con i clienti , i fornitori e le fabbriche. Per fare impresa bisogna inserirsi e conoscere il campo dove operare, perché non si può improvvisare. Nei momenti più difficili ho avuto l’appoggio della mia 72 www.letsenterprise.eu moralmente che economicamente e soprattutto mia moglie. Chi ha creduto in me e mi ha dato l’opportunità di crescere è stata per prima la Caritas cosi come le associazioni di volontariato. Io sono orgoglioso di essermi inserito nel mercato italiano. In Italia c’è lavoro per chi vuole lavorare, ci sono molte opportunità ma c’è bisogno di impegno. Dobbiamo dare opportunità ai giovani per potersi inserire nel mondo del lavoro, essere innovativi con la merce, usufruire delle tecnologie che abbiamo a disposizione, aiutare il consumatore a risparmiare perché in un momento di cresi bisogna aiutare a risparmiare. Paese ITALIA- nato in Egitto Competenza chiave Settore fiducia in se stesso ristorazione “Devi aspettare il momento giusto per avviare l’attività , quando hai risparmiato dei soldi puoi farlo. Devi essere pronto. Poi devi avere prima l’esperienza, sapere come fare i prodotti, devi studiare o imparare con altri e poi iniziare e andare avanti.“ Abd Elaal Sheta Mi chiamo Abdu sono egiziano e ho una attività di pizzeria e kabab dal 1998. L’ attività di chiama Pizzeria dei Faraoni, pizza e http://www.youtube.com/watch?v=5YbSAbQCL5M kebab, si trova a Roma zona Selva Nera - Casalotti. Ho due attività in Egitto, mi muovo tra qui e l’Egitto. Faccio commercio perché questo è sempre stato il sogno della mia vita. Quando sono arrivato a Roma con i miei amici egiziani, l’unico lavoro che ho trovato con i miei amici egiziani era quello in un ristorante pizzeria, come in questo caso; ho lavorato con altri e poi loro mi hanno chiesto di comprare l’attività. L’ho comprata e ho iniziato a lavorare, sono andato avanti e ora sono qui da 20 anni. Mi hanno aiutato tante persone, innanzitutto con la parola, poi la mia famiglia e diverse persone con cui ho costituito delle società che non sempre sono andate bene. Mi sento bene quando c’è tanto lavoro perché so che posso andare avanti, sono felici i clienti e sono felice io. Qua ho avuto momenti difficili quando sono stato in società con due miei amici e dividere la società è stato difficile, ma sono andato avanti. Questa è una bella attività devi fare prodotti buoni, trattare bene la clientela e non stare mai col muso. www.letsenterprise.eu 73 Paese Competenza chiave ITALIA-nato in Bangladesh Opportunità di lavoro Settore commercio alimentare al dettaglio “Il mio consiglio ad un giovane che volesse diventare imprenditore in Italia è quello di arrivare in questo Paese con una solida formazione nel settore in cui intende operare e poi fare tanta esperienza in Italia.” Urla Merdiascet http://www.youtube.com/watch?v=vIjDN6EKg6M Io sono Urla Merdiascet vengo dal bangladesh. Vivo in Italia da quasi 22 anni. Ho creato questa attività, perché l’essere imprenditore era il mio sogno già da quando vivevo nel mio Paese. Ho incontrato tante difficoltà sia nella qualità e alla diversificazione dei prodotti offerti. ricerca del locale sia nel reperimento dei soldi iniziali. Sono stato aiutato dalla mia famiglia. Il mio negozio è a Roma, in una buona zona commerciale. Vendo generi alimentari etnici e in particolari asiatici. Oltre a questo lavoro, da oltre 20 anni sono anche magazziniere in un importante bar-tavola calda di Roma. Nel mio Paese ho studiato marketing. Per fare questo tipo di lavoro devi avere competenze sulla conservazione dei differenti alimenti, devi conoscere i prezzi di mercato e essere attento alla 74 www.letsenterprise.eu Per fare questo lavoro è anche importantissima l’esperienza. La mia esperienza come magazziniere mi è stata molto utile, perché ho appreso come conservare il cibo deperibile. Tutta la mia famiglia, i cognati e i nipoti mi sono stati vicini e mi hanno aiutato anche economicamente nell’avvio della mia attività imprenditoriale. Sono orgoglioso del tipo di negozio che ho avviato. Forse potendo tornare indietro nel tempo, dedicherei più tempo alla mia formazione. Chi siamo noi Superact è un’organizzazione delle arti no profit che usando la creatività aumenta il benessere e la salute delle persone che hanno differenti background e abilità. Usiamo artisti e musicisti, sia dilettanti sia professionisti, per realizzare progetti di grande successo nel settore sanitario, istruzione e sistemi di giustizia penale. Più recentemente il nostro lavoro ha incorporato altre forme di arte, come la narrazione e il dramma, che completano l’approccio musicale. Nella maggior parte dei settori in cui operiamo, le arti possono dare un contributo significativo alla vita della gente: abbattendo le barriere, creando autostima, promuovendo l’inclusione sociale e l’occupabilità, e fornendo canali forti di espressione e di comunicazione dove precedentemente non erano ben stabilite o forse non esistevano affatto. lavorando. Dal laboratorio didattico di narrazione partecipativo o di un concerto più tradizionale, questa flessibilità consente di ottimizzare l’importanza di ciò che offriamo ed è uno dei fattori chiave di successo di Superact , lavorando con pubblico e ambienti sempre diversi. I progetti europei sono un altro nuovo sviluppo nel campo d’azione di Superact: siamo attualmente impegnati in una serie di progetti europei multi-laterali, come parte di una rete di organizzazioni che cooperano in programmi di partenariato, contribuendo in tal modo nei confronti della diversità culturale, rendendo la nostra visione più ampia, una dimensione europea. Finanziariamente, Superact! è un’organizzazione no profit, in modo che tutti i fondi siano utilizzati per aiutare le comunità che ne hanno bisogno. Le nostre attività sono tutte ‘su misura’, nel senso che se sono concepite e adattate in base alle particolari esigenze del gruppo con cui stiamo http://www.superact.org.uk/ 75 Paese Competenza chiave Settore Inghilterra ha trasformato il suo hobby in un lavoro Servizi “Ho avuto un incidente stradale. Durante il mio ricovero, ho deciso di trasformare la mia passione in un lavoro. Quando mi hanno licenziato sapevo che era giunto il momento!“ Alan Kingshott http://www.youtube.com/watch?v=eBc5fRacm8Q L’attività che ho iniziato si chiama “Radici e Rami”: offre l’albero genealogico della storia della famiglia. Non si tratta solo delle date di nascita e di morte delle persone, ma è molto di più. E’ come dipingere un quadro di come hanno vissuto: cosa hanno fatto? Quanti bambini avevano? In che tipo di casa vivevano? Nello stesso momento ho deciso di mettermi in affari, ero in indennità di malattia e mi sono rivolto a “Outset”, un’organizzazione in Plymont che offre aiuto e sostegno alle persone come me, per darci la possibilità di farcela con le nostre mani e avviare un business. Non avevo mai fatto un piano di lavoro, non avevo alcuna esperienza o conoscenza in questo campo. Inizialmente, ho trascorso anche 12 ore al giorno con un consulente per poter elaborare un piano di lavoro… Non molto tempo dopo, ho ottenuto un prestito di 3000 sterline, ed ho deciso di investirlo in alcuni PR. Avevo fatto il mio sito professionale, con un logo brillante 76 www.letsenterprise.eu Ho 53 anni, ho iniziato la mia attività in proprio dopo essere stato nel settore dei pneumatici per 28 anni. Nel 2005 ho avuto un incidente d’auto: ho dovuto sostituire 2 vertebre nella spina dorsale, ho subito 4 operazioni alla spalla… sono stato senza lavorare per molto tempo e la mia azienda non poteva supportarmi per molto tempo. Durante il mio recupero, ho ingannato il tempo ricercando il mio albero genealogico. Ho sempre avuto una passione per la genealogia ed è diventato un hobby serio molti anni fa. Quando sono stato licenziato e la società mi ha tagliato fuori, ho deciso che la cosa migliore che avrei potuto fare era quella di lavorare per me e che era giunto il momento di trasformare la mia passione in un business. che ha dato un’identità alla mia compagnia … ho anche comprato un enorme striscione con sopra il mio logo, che porto con me ovunque io vada. Penso di essere stato molto fortunato ad incontrare “Outset”. Si tratta di una di quelle iniziative finanziate dall’EU per aiutare le persone che si trovano nella mia stessa situazione. Avevo 52 anni, quindi ho realmente apprezzato il modo in cui mi hanno offerto sostegno sin dall’inizio. Mi hanno preso in braccio e mi hanno aiutato a lungo, fino a quando non sono stato abbastanza sicuro da dire “OK”, mi butto ora, ho intenzione di farlo!” Quello che penso ora è che sono un imprenditore anziano, “non è magnifico?” …Spero di poter essere un esempio per altre persone della mia età a farsi avanti, perché credo che molte persone nella loro vecchiaia abbiano qualcosa da dare, e che debbano farlo, perché non si deve rinunciare alla propria vita. Ora, mi sveglio ogni mattina ed ho la possibilità di fare ciò che mi appassiona, il che è probabilmente la ricompensa migliore. La prospettiva di fare da solo la mia contabilità mi ha scoraggiato sin dall’inizio, ma poi ho comprato un software, ho imparato ad usarlo e tenerlo sotto controllo, e non è così male dopo tutto…. Ciò che è necessario, per qualsiasi imprenditore all’inizio è la tenacia, e non rinunciare al prima ostacolo. C’è stato un momento in cui volevo rinunciare, ma poi ho capito che non mi dovevo preoccupare dei dettagli, e che si sarebbero sistemati in seguito. Bisogna avere in mente una visione e un quadro più generale. Quello che vorrei dire alle persone è che ci sono molte organizzazioni in grado di supportarci ed aiutarci. Cercatele, andate fuori, non aspettate che siano loro a venire da voi. Paese Competenza chiave Settore Inghilterra elasticità servizi socio educativi “Tutta la mia vita, o almeno quella professionale, è stata influenzata dal mio problema di mobilità.“ Amanda Drake-Worth http://www.youtube.com/watch?v=sWDy3cZMzqM La mia azienda si propone di diffondere la pratica del linguaggio dei segni del bambino. A partire dal sesto mese, “Happy Sign” può insegnare ai bambini come comunicare i propri bisogni ai genitori. Ci sono 2 grandi vantaggi in questo: in primo luogo, i genitori non si sentiranno più frustrati di non capire i motivi del pianto dei loro figli; e cosa più importante, i gesti del bambino si collegano alla comunicazione prima ancora di raggiungere la fase verbale, ciò stimola il loro cervello e si traduce in un QI superiore di 5 anni rispetto a quello di altri bambini. Scegliendo questo tipo di lavoro mi sono posta 3 domande: cosa posso fare per aiutare gli altri, che mi piacerebbe fare e che potrebbe adattarsi alla mia vita familiare? Ho ricevuto enorme sostegno da “Outset” , Plymouth, un organizzazione finanziata dall’EU che aiuta le persone ad iniziare una propria attività. Hanno subito amato la mia storia e mi hanno incoraggiato ad andare avanti, e fare www.letsenterprise.eu Ho 49 anni, ho creato una società chiamata ”Happy Signers”. L’idea è nata un quando ho iniziato British Sign Language, un paio di anni fa’. Ho lavorato per la Royal mail per 10 anni ed odiavo farlo! Ho perso molto a lavorare in questo contesto. Inoltre, ho avuto un problema con le gambe e non potevo stare in piedi per molto tempo, così ho deciso di diventare un istruttore di guida e avere una mia attività come scuola guida. La cosa è andata bene fino a che non ho dovuto rinunciare alla carica a causa di un’operazione alla gambe. “ ciò che volevo! Ho frequentato tutti i loro corsi, fiducia in se stessi, questioni fiscali, ho seguito tutto…. Sono stati anche di grande aiuto per il network, non sarei riuscita a farlo senza di loro…. Marco, mio marito è stato di grande supporto nel realizzare il mio sogno, ha ridotto le sue ore di lavoro per aiutarmi con la gamba, la famiglia, ed ora anche con l’azienda; anche lui ha iniziato a studiare il linguaggio dei segni! La ricompensa più grande per me è avere la consapevolezza che sto aiutando qualcuno, tutto ciò non ha prezzo! “amo la mia vita, mi piace aiutare le persone, ed essere felice e soddisfatta di quello che sto facendo”. “Scegliendo questo tipo di lavoro mi sono posta 3 domande: cosa posso fare per aiutare gli altri, che mi piacerebbe fare e che potrebbe adattarsi alla mia vita familiare?“ Il mio consiglio per tutte le persone che vogliono aprire un’attività in proprio è quello di seguire il proprio sogno: 77 Paese Competenza chiave Settore Inghilterra elasticità servizi socio-sanitari “Si deve iniziare facendo ciò che si conosce, ma essere pronti anche a prendere strade diverse, perché una volta iniziato, si aprono molte porte e puoi ritrovarti in percorsi che non avresti mai immaginato di fare.“ Angela Ricards http://www.youtube.com/watch?v=AgiFMeELwdA Quando ho capito di voler fare questo lavoro a tempo pieno e che volevo essere indipendente, mi sono avvicinata al centro per l’impiego per capire se fosse in grado di aiutarmi a creare la mia attività. E’ stato difficile… Tutta la mia formazione è stata auto-finanziata. Alla fine, il centro di lavoro mi ha aiutato, mi ha assegnato un mentore che mi è stato molto vicino e mi ha dato molto supporto. Mi ha fatto frequentare vari corsi e ho seguito tutti i corsi gratuiti disponibili: informatica, pubblicità o contabilità… Inizialmente ho avuto un grande supporto da PRIME, una parte di of Prince Charles’ charitable Trust; sono riuscita anche a riunire in rete un gruppo di persone: eravamo tutte signore di una certa età che utilizzavamo l’una i servizi delle altre…. Ciò è stato molto utile ed incoraggiante. Per la mia esperienza, la rete è un fattore estremamente importante. Sono state 78 www.letsenterprise.eu Ho 55 anni, è il mio terzo anno di attività. Sono una terapeuta Bowen; la terapia Bowen è una terapia correttiva per il corpo per rimuovere i dolori, e la cosa un po’ strana è che non lavoro solo con le persone ma anche con cani e cavalli! Anni prima avevo seguito un corso per massaggi, ma sono sempre stata interessata anche ai cavalli ed ai cani. Ho iniziato la terapia Bowen come paziente dopo un incidente in cui mi sono ferita. La terapia Bowen era l’unica cosa che mi era d’aiuto e che mi dava sollievo, così, in seguito, ho deciso di studiarla, poi ho aggiunto una specializzazione per curare anche cani e cavalli. Continuo a frequentare corsi professionali di sviluppo nel mio campo e continuo ad imparare ogni giorno. molte le sfide impreviste durante il percorso: perché mi aspettavo che ogni cosa andasse a posto. Penso però di essere stata ingenua in questo: la rete ha preso molto più tempo di quanto mi aspettassi…non ho capito quello che mi serviva: pensavo di aver bisogno solo di un biglietto da visita e un opuscolo, ma c’è molto di più nella creazione e gestione di un’attività, ma dopo tutto, questo è quello che voglio fare per il resto della mia vita! La cosa più difficile per me è stata chiedere i soldi per i miei servizi ... ma all’inizio, ora sto migliorando. La ricompensa più grande per me è poter vedere le persone che rispondono positivamente alla terapia, poter aiutare le persone, cavalli, cani e di dare loro sollievo. Il mio consiglio a chiunque pensi di avviare una nuova impresa è questo: si deve iniziare facendo ciò che si conosce, ma essere pronti anche a prendere strade diverse, perché una volta iniziato, si aprono molte porte e puoi ritrovarti in percorsi che non avresti mai immaginato di fare. Penso sia molto importante avere un obiettivo, sapere dove si vuole andare, ed essere flessibili ed elastici per capire il modo migliore per raggiungere il proprio obiettivo... Continuo a frequentare i corsi di specializzazione professionale per il mio campo, sto anche imparando nuove tecniche, e in generale cerco di stare al passo con il mondo, cercando qualcosa che riesca a migliorare la salute delle persone, dei cani e dei cavalli. L’obiettivo è quello di essere sempre più esperta, continuare a costruire quello che ho iniziato ed essere felice come lo sono adesso! Andare in un’unica direzione e non avere elasticità mentale comporta la perdita di altre possibilità di crescita e sviluppo. Paese Competenza chiave Settore Inghilterra pensiero laterale servizi ICT “L’idea è nata da un meeting di pranzo di 4 donne. La mattina seguente abbiamo comprato una URL, e così è nata la nostra azienda!” Anne Caborn Ho 56 anni, ho co-fondato www.makeitandmendit.com, una risorsa online di sostenibilità per le persone che vogliono fare o riparare qualunque cosa, non gettandole via. Il recupero come divertimento ma anche come stile di vita. Ho iniziato aiutando mio padre a ridipingere una vecchia casa di bambole. Ho iniziato la mia attività dal 1980 e credo che tutto sia http://www.youtube.com/watch?v=YHPQfWNgrmU possibile se si è pronti a fare il primo passo. Ho aiutato a co-fondare una compagnia che si chiama “Make it and mend it”, una risorsa web che mostra alle persone come riciclare gli oggetti non più utili, trasformandoli in oggetti utili. L’obiettivo è quello di trasformare le persone da consumatori di prodotti ad attori dei prodotti. L’idea dell’impresa nasce durante un meeting tra 4 donne riunite per il pranzo, che hanno pensato che sarebbe stato bello avere un sito web dove si spiegasse rivestire una sedia o cosa fare quando la marmellata di fragole non riesce, mettendo in oltre in contatto persone interessate al medesimo problema. La mattina seguente, abbiamo comprato URL per makeitandmendit e la società è nata! Una volta che il sito era attivo e funzionante e che veniva visitato dalle persone, la domanda era sempre : “come si fa a fare soldi”? L’idea è che il sito mostrava alle persone modi per fare e riparare le cose, e suggerire per esempio www.letsenterprise.eu il giusto tipo di colla per un determinato lavoro. Poi, un link al prodotto suggerito rendeva possibile l’acquisto, con un accordo commerciale tra noi e il negozio che vendeva il prodotto suggerito. A noi era riconosciuta una quota sul costo di acquisto. Per me, la chiave per essere un imprenditore di successo è solo accettare il fatto che ci sono certe cose che non conosci, e poi andare avanti per scoprirle! Abbiamo circa 3000 contatti su Twitter , 2000 su Facebook, ed oltre 2000 sono i nuovi iscritti alla nostra newsletter, che riceve circa 1000 visite per settimana. Siamo molto seguite negli Stati Uniti così come in Australia e in Nuova Zelanda. Il nostro team funziona sia virtualmente che fisicamente. Usiamo skype per la maggior parte dei nostri meeting. Gli incontri si svolgono sempre avendo ben chiaro il focus: fare e riparare. Abbiamo ricevuto il sostegno di un’organizzazione chiamata PRIME; il loro programma è impostato per aiutare “gli imprenditori un po’ più maturi come noi”. 79 Paese Competenza chiave Settore Inghilterra fiducia in se stesso servizi sanitaro “Quello che abbiamo dovuto imparare è che dovevamo uscire ed incontrare gruppi specifici, parlare con loro, e diffondere l’ entusiasmo di ciò che volevamo veramente fare... mettendo solo un inserzione non funziona! “ Anne Corry http://www.youtube.com/watch?v=aE1WYXQh2gE La mia attività si chiama “The life Detectives”, faccio sedute sia di gruppo e che individuali e cerco di insegnare come trovare la felicità in ogni ambito della vita. Ho conciliato le mie esperienze di insegnante, consulente, e psicologia positiva nel mio programma di 12 passi che ho chiamato ‘Chi ha rubato la tua felicità?’. Ho iniziato dopo aver vinto un premio da Unltd, che sostiene imprenditori sociali. Ho ricevuto 2500 sterline ed ho iniziato la mia attività. Poco dopo, ho incontrato Christine, la mia socia. Ha iniziato come mia cliente ma amava questo lavoro a tal punto che abbiamo deciso di condividere questa esperienza lavorativa. Inizialmente ho lavorato in casa, ma recentemente ho iniziato a lavorare con gruppi più grandi, con il programma i miei 12 passi per la felicità, così ora ho molte più persone. Christine ed io siamo legate ad un’organizzazione, “Outset”, che offre un grande supporto per l’inizio 80 www.letsenterprise.eu Ora che ho 50 anni, ripenso alla mia carriera come consulente, con specializzazione in sostegno al dolore. Ho lavorato in differenti organizzazioni nel corso degli anni ed ho finalmente un mio metodo, che si concentra poco sul passato e al contrario si concentra sulle misure da attuare per promuovere la felicità nella vita delle persone. Tutto questo, lo ho dovuto mettere in pratica anche per me, quando mio figlio è rimasto coinvolto ed ucciso in un incidente provocato da un pirata. L’esperienza mi ha costretto a vivere realmente ciò che insegno e mi ha mostrato che la felicità è una scelta. dell’attività in Plymouth. Ebbene sì, inizialmente si ha bisogno di supporto! Gestiscono il “Club del mercoledì”,che si tiene ogni mercoledì del mese, nel quale è possibile incontrare altri imprenditori ancora in erba, e ciò è molto incoraggiante e stimolante. Abbiamo dovuto imparare come raggiungere i nostri obiettivi: inizialmente abbiamo pensato che tutto quello che dovevamo fare era mettere un inserzione sul giornale ed essere in seguito contattate da persone interessate a questo lavoro, ma non funziona così. Quello che abbiamo dovuto imparare è che c’è bisogno di uscire e incontrare gruppi specifici, parlare con loro, e diffondere l’entusiasmo di ciò che si vuole veramente fare... mettendo solo un inserzione non funziona! Devi andare, uscire e trovare queste persone, questo può essere la cosa più difficile, soprattutto se non siete allenati in marketing. Abbiamo dovuto imparare il lato sociale delle cose, ed è qui che Chris entra in proprio: scrive il blog e ci porta su Twitter, ... Per me, l’età non rappresenta un problema. E la vostra prospettiva e l’atteggiamento, anche se sei giovane, di mezza età o più anziano. Si basa tutto su come ti vedi, come ti vedono gli altri e come ti vedi in un business. Ci sono scrittori famosi che hanno iniziato a scrivere quando sono andati in pensione a 60 anni... Avete una esperienza di vita a 50 che non si può avere a 20, ed è possibile utilizzarla… è possibile utilizzare la fiducia che si ha quando hai raggiunto una certa età. Il mio consiglio a chiunque stia pensando di avviare un’attività è: di seguire i tuoi sogni! È necessario correre questo rischio, o te ne pentirai per sempre! Perché la vita è un’avventura, e ha bisogno di esserlo, e avete bisogno di divertirvi un pò! Paese Competenza chiave Settore Inghilterra esperienza servizi sanitari “Dopo la mia esperienza con il periodo della menopausa ed avendo visto anche i problemi che potevano avere altre donne in questo periodo, ho deciso di creare “Menopause Selfcare”.” Isabella Quigley-Moriarty http://www.youtube.com/watch?v=axasZAZvFyA&f eature=related Ho 62 anni. Dopo la mia esperienza della menopausa ed avendo visto anche i problemi che potevano avere altre donne in questo periodo, ho deciso di creare “Menopause Selfcare”. Ho iniziato questa attività dopo la vendita del negozio Deli, di alimentari in Penzance, che gestivo con mio marito. Ho scoperto e frequentato il corso ‘Scuola per Imprenditori Sociali in Cornovaglia”. La SSE mi ha dato qualcosa di autentico e veramente nuovo, in modo da non dovermi più affidare alle abilità che avevo prima, e questo è stato davvero un grande regalo! Due terzi delle donne sono “sintomatiche”, cioè soffrono dei sintomi della menopausa, che vanno dall’insonnia alle vampate di calore, ed improvvisa perdita di fiducia in se stesse a causa dei cambiamenti ormonali. Menopause Selfcare è un’organizzazione sociale, che indirizza le donne ,che soffrono di cambiamenti ormonali dovuti al periodo della menopausa, verso un nuovo livello di cura, auto-consapevolezza e autorafforzamento. Nel mio periodo di menopausa ho affrontato problemi legati alla perdita di fiducia ed ho attraversato un periodo molto brutto… Ho progettato vari corsi e materiale didattico, disponibile per tutte le donne, indipendentemente dalla loro capacità finanziaria. In alcune culture, le donne sono supportate e seguite in questo processo di cambiamento ed aiutate, mentre ciò non avviene nella società occidentale. Ho creato la mia azienda sotto la struttura giuridica di una Community Interest Company (CIC), che genera idealmente un mix di reddito attraverso il commercio e le sovvenzioni pubbliche. Ma ultimamente, vi è una crescente consapevolezza dei fenomeni e della necessità di un sostegno consapevole per donne che attraversano questa fase. E ‘molto probabile che, mentre perdiamo certe facoltà, ne otteniamo altre, ed in questo senso, gli anni della menopausa possono rappresentare per la donna una “ricerca di una nuova visione”. www.letsenterprise.eu La mia motivazione principale risiede nei risultati tangibili che vedo intorno a me: sono stata profondamente toccata dalla risposta avuta dalle donne che hanno frequentato i miei corsi, e sono sorpresa dell’impatto che ha avuto in così poco tempo. Come imprenditore sociale, cosa potrei chiedere di più? Ho vinto una borsa di studio da UnLtd, un ente di beneficenza che supporta gli imprenditori sociali. Il loro programma Engage è rivolto alle persone over 50, per consentire loro di costruire imprese che le supporteranno attraverso il mentoring (la saggezza di una persona anziana). 81 Paese Competenza chiave Settore Inghilterra coraggio servizi socio-ricreativi “Comunicare, comunicare, comunicare: bisogna parlare. Bisogna dire alle persone quello che si sta facendo, mantenendo tutti aggiornati sul progetto. Bisogna essere chiari, puoi pensare di averlo già spiegato, ma ripetilo ancora, in modo che tutti possano capire quello che stai facendo.“ John and Penny Bond http://www.youtube.com/watch?v=yiVou2KOmj4 Ферми HUSH оL’azienda agricola HUSH sta per “Helping Unsung Heroes”. Si tratta di una fattoria terapeutica che permette alle persone di fare una pausa in campagna e di lavorare in fattoria. Questo è stato il nostro sogno per tanti anni, e siamo lieti di vedere crescere il progetto. L’agricoltura è stata tutta la nostra vita, sia per gli altri che per noi stessi. John ha inoltre una laurea in agraria ed è stato docente presso una scuola agraria. Uniamo il lavoro agricolo con il lavoro di sviluppo personale che aiuta queste persone ad affrontare i problemi nella loro vita. Questo è un aspetto importante, che ha permesso un cambiamento positivo nelle loro vite. Siamo davvero appassionati in questo lavoro! A volte è difficile trovare il supporto, come sempre, le banche e finanziatori dicono ‘mostrateci che si tratta di un successo e vi supporteremo!’. 82 www.letsenterprise.eu John e Penny Bond sono una coppia di Honiton; hanno creato un’azienda terapeutica. Dopo essere stati per tutta la vita agricoltori, hanno recentemente intrapreso la loro attività, un luogo frequentato da “eroi non famosi”(badanti, rimpatriati dalle forze armate, ...). John ha una laurea nel settore agricolo e ha molti anni di esperienza nell’insegnamento. Ora sono tornati ad un approccio più manuale per lavorare la terra, invitando le persone ad unirsi loro ed a beneficiare del lavoro nella fattoria. Abbiamo poi trovato un’organizzazione che diceva: ‘Grande idea, ci piacerebbe vederti provare!’ Ed è stato Unltd. Loro sostengono finanziariamente gli ‘imprenditori sociali’ non solo con denaro ma anche con un supporto psicologico che potenzia la fiducia in se stessi. Ma naturalmente, il denaro ci ha aiutato e ci ha permesso di investire in professionalità. Questo progetto ha il grande vantaggio di poter essere graduale: al momento stiamo cercando di diffondere il modello per altre aziende che possono quindi fornire “ritiri HUSH”. “Questa idea di business è qualcosa di molto vicino a quello che volevamo. Questa è la differenza con le precedenti idee di business che abbiamo sviluppato. Siamo davvero appassionati in questo lavoro!“ Paese Competenza chiave Settore Inghilterra esperienza di vita consulenza “Sono molto felice di essere indipendente e vedere il mio progetto andare avanti e di poter essere di aiuto per le persone, permettendo loro di cambiare!” Luke Daniels http://www.youtube.com/watch?v=4NN1EAPL8qg Ho scritto un libro intitolato ‘Tirare i pugni: Sconfiggere la violenza domestica’. Mi ci sono voluti dieci anni per scriverlo, e sono molto orgoglioso di questo risultato, perché l’ho fatto lavorando a tempo pieno e vivendo in pieno la mia vita. Ora che questo libro è finito, ho deciso di tornare a lavorare con persone responsabili di violenza domestica. Di recente ho rassegnato le dimissioni al mio lavoro in modo da poter diventare di nuovo un lavoratore indipendente, e sono molto entusiasta delle possibilità che esistono al momento. E’ sempre sbagliato colpire un’altra persona, e penso che sia importante fare qualcosa in questo senso, ecco perché sono così appassionato in questo lavoro. Recentemente ho vinto un premio da Unltd, che mi ha finanziato nel progetto per lavorare in questo campo. Penso che non ci siano molti uomini esperti che fanno questo lavoro, ed io ho le competenze e l’esperienza www.letsenterprise.eu Ho 61 anni. Nella mia vita ho lavorato in diversi campi: come ingegnere meccanico, facendo lavori di costruzione ... Ma ultimamente ho lavorato con il ‘Centro di Everyman’, con persone responsabili di violenza domestica… e questa è diventata la mia passione, porre fine alla violenza domestica. Sono stato coinvolto in questo lavoro, quando, dopo dieci anni di matrimonio, ho dato uno schiaffo a mia moglie: questo mi ha colpito così tanto e mi ha fatto sentire così male, che ho dovuto chiedere aiuto. Attraverso la consulenza, ho capito le ragioni della mia violenza e ho deciso allora che avrei sempre ostacolato gli uomini che facevano violenza domestica. necessaria, quindi è un’opportunità unica per me. Ci sono molti uomini con cui ho lavorato, la cui vita è completamente cambiata ... Prima di questo premio da Unltd, non ho mai pensato a me stesso come un imprenditore. Unltd certamente ha cambiato il mio punto di vista su questo, ora penso che se hai una certa abilità o capacità, che possano portare realmente vantaggio alla società, ha senso cercare di ‘venderle’ e lasciare che il maggior numero di persone ne venga a conoscenza... Il mio approccio sarà di legarmi ad un’organizzazione di donne che già stia facendo un lavoro contro la violenza domestica: mi avvicinerò a loro con il mio manuale, il mio pacchetto di formazione, che sarà composto da 20 giornate. In seguito, possono sempre invitarmi di nuovo come consulente nel caso si verifichino difficoltà, ed io posso anche offrire loro un sostegno individuale, via skype o faccia a faccia, nel momento in cui ne sentono il bisogno ... Il mio consiglio a chi ha un progetto o un sogno è quello di credere veramente in se stessi, perché si può fare, e continuare a lavorare per questo – giorno dopo giorno- è realizzabile! 83 Paese Competenza chiave Settore Inghilterra Fede ICT “Non ho mai amato lavorare per una grande azienda, mi sentivo frustrato, e preferisco di gran lunga essere in proprio. Inoltre, essendo divorziato e con tre bambini piccoli, ho uno stile di vita abbastanza strutturato, ed è bello avere un business che può coniugarsi con il mio stile di vita.“ Paul Jordan http://www.youtube.com/watch?v=mmXNBuZvakY La mia azienda si chiama Drumknot, un social media e Internet Marketing Company. Ho iniziato a lavorare per me dopo essere stato licenziato nel 2009 , dopo una carriera nel settore ICT. E’ stata una grande opportunità quella di avviare un’attività autonoma. Per iniziare ho avuto bisogno di aiuto, ed è così che ho trovato “Outset”, un’organizzazione di Plymouth, che offre il supporto per l’avvio di un’impresa. Il loro programma, di 6 settimane, è stato molto utile e mi ha permesso di ottenere nuove prospettive e idee. La più grande sfida per me è stata quella di reclutare il primo cliente - perché nessuno vuole essere il primo in questo genere di cose. Il mio primo cliente è stato indirizzato da un mio collega, che aveva molta fiducia in me; ho spiegato che avevamo appena iniziato, e sono stato molto sincero e onesto con lui. Gli piaceva questo approccio, e penso che abbia potuto vedere che sapevo di cosa stavo 84 www.letsenterprise.eu Ho lavorato in tutta la mia vita, inizialmente come ingegnere, successivamente come project manager. Sono stato licenziato nel 2009 ed ho deciso di iniziare Drumknot. Lavorare per una grande azienda è stato frustrante per me, e preferisco di gran lunga averne una mia. Inoltre, essendo divorziato e con tre bambini piccoli, ho uno stile di vita abbastanza strutturato in una certa misura ed è bello avere un business che possa coniugarsi con il mio stile di vita. parlando, così alla fine decise di credere in me. Stiamo ancora lavorando con questo cliente e abbiamo anche nuove idee che stiamo cercando di sviluppare con lui. Una volta ottenuto il primo cliente, il secondo arriva facilmente. Il mio consiglio a chiunque pensi di iniziare una attività in proprio è di farlo! Perché c’è una cosa che si chiama ‘analisi-paralisi’, stando seduti e analizzando la situazione si troveranno infinite ragioni per non farla. Quello che certamente è cambiato nella mia vita è la percezione del tempo: quando si lavora per se stessi non si sa quando si finisce, è un lavoro molto intenso. Un lavoro da nove a cinque ore, è molto diverso, si torna a casa, si dimentica il lavoro, ci si può rilassare e godersi la serata, ... quello che ho notato è che ora mi alzo alle sei, vado a letto alle undici, e costantemente mi chiedo dove sia andato il tempo, non ci sono abbastanza ore in un giorno ... ecco, questo è il più grande cambiamento che ho notato. Mai un momento di noia ... anche se amo davvero questo modo di vivere perché posso sedermi quando voglio, lavorare quando voglio, se voglio lavorare alle tre del mattino posso farlo ... devo solo renderlo compatibile con la mia vita e lavorare ancora per lunghe ore. Non mi vedo mai in pensione, perché penso che si necessita di passione e un motivo per alzarsi la mattina, e mi piace essere stimolato. Mi piacerebbe pensare che tra dieci anni sarò finanziariamente stabile e che vorrei lavorare perché voglio e non perché devo, solo per pagare le bollette, magari possedere una società di successo e godermi la tecnologia che arriva con essa. Paese Competenza chiave Settore Inghilterra pazienza educativo “Ho iniziato Egar a casa, nella mia sala da pranzo. Tre anni dopo, avevo riempito quella stanza da pranzo con cose relative ad Egar, non c’era posto per far sedere la mia famiglia e mangiare su quel tavolo! Così ho iniziato a cercare solo un piccolo ufficio, ed è stata la mossa migliore che io abbia mai fatto!“ Sue Scott-Horne http://www.youtube.com/watch?v=7iGWF_HbvPU GEgar sta per “giochi educativi e risorse”. Noi progettiamo e pubblicizziamo materiale didattico per le scuole, servizi per la gioventù, mentori, consulenti, genitori ... Ci sono molte applicazioni e ambienti per questi giochi. I ‘giochi’ consistono in un insieme ambienti discussione su vari temi come ‘la cultura Gang’, ‘Alcohol’, ‘coltelli’, ‘educazione sessuale’, ... Sono tutti strumenti molto importante per facilitare le discussioni su questi temi. Nel 2007, abbiamo perso 60 adolescenti uccisi da pistole e coltelli e dalla cultura della banda, quindi questa è una area molto seria, e noi di Egar pensiamo che l’aspetto più importante di prevenzione della criminalità sia la comunicazione aperta, poter parlare liberamente di tutte queste cose . Nella mia precedente esperienza, nulla mi aveva preparato per impostare e gestire una società, e a causa della mia infermità prolungata, la mia autostima era sotto i piedi. www.letsenterprise.eu Ho 61 anni e ho lanciato la mia azienda quando ne avevo 58. Dopo una carriera di 25 anni nel settore dell’istruzione, ho avuto un incidente, ho rotto la caviglia e danneggiato la spina dorsale. Tutto ad un tratto, mi trovai seduta su un divano, sapevo poco… sono stata seduta in quel divano per tre anni, visto che ho subito operazioni, fisioterapista, ecc ... così sono dovuta diventare una pre-pensionata. E ‘stato un momento traumatico, mi sentivo come se non avessi un’identità. All’incirca nello stesso periodo, ci fu un’ondata di violenza tra le gang di Londra, ed ero molto preoccupata per mio figlio adolescente. Sentivo che dovevo fare qualcosa, così ho iniziato a sviluppare qualche idea. Egar è nato da questo. Un giorno, leggendo il giornale, mi sono imbattuta in un articolo su un corso presso il Centro London Metropolitan University per le Micro Imprese, rivolto alle donne di età over50 , per aiutarle ad avviare un business e ri-orientare le loro vite. Sono andata trascinando i piedi, non sentendomi all’altezza del compito, ma sono stata accolta con tanto supporto e incoraggiamento; Il corso mi ha aiutato moltissimo. Ho iniziato Egar a casa, nella mia sala da pranzo. Tre anni dopo, avevo riempito quella stanza da pranzo con cose relative ad Egar, non c’era posto per far sedere la mia famiglia e mangiare su quel tavolo! Così ho iniziato a cercare solo un piccolo ufficio, ed è stata la mossa migliore che io abbia mai fatto! Ora abbiamo ottenuto 4 venditori di prodotti Egar, sto lavorando con due università, e, al momento, stiamo digitalizzando le carte in modo che possano essere utilizzate nella rete, siamo anche in contatto con UK Trade & Investment e abbiamo avuto due ordini internazionali provenienti da Dubai e Malesia. La cosa più difficile per iniziare un business, per la mia esperienza, è irrompere nel mercato. Mi ci sono volute sei settimane per ottenere il primo cliente, e una volta avuto quel primo cliente, sapevo che Egar era sulla buona strada ... ora siamo in commercio con i social media, invio di volantini, e presentandolo in occasione di conferenze, cerchiamo di arrivare il più lontano possibile. „A 58 anni, sono dovuta andare in pensione a causa di un incidente, è stato un momento traumatico, mi sentivo come se non avessi più un’identità.“ 85 Paese Competenza chiave Settore Inghilterra iniziativa ristorazione “La ricompensa principale per me [Maria] è quella di incontrare molte persone. Io sono una di loro, e mi piace parlare con loro, accogliendoli serenamente e condividendo con loro consigli...“ Tim and Mary Gillham http://www.youtube.com/watch?v=ZwQu4ai04tA La nostra attività si chiama “Spice Timary”, il nome nasce dall’unione dei nostri nomi; infatti siamo insieme in tutto. L’idea di questa attività nasce due anni fa. Con tutti i nostri risparmi abbiamo comprato un furgone e molti attrezzi da cucina. Mary ha frequentato i corsi di business con “Outset Plymouth”, un’organizzazione che offre un grande supporto per l’inizio di una nuova attività, mentre Tim ha lavorato ancora in diversi lavori di costruzione. Ci sono voluti circa due anni per iniziare l’impresa ‘Spice Timary’, ma negli ultimi tre anni, questa è stata la nostra occupazione principale e abbiamo intenzione di farne una impresa sostenibile e, si spera che sia in continua crescita. Siamo stati molto soddisfatti della risposta che abbiamo ricevuto dalle persone che vengono a comprare da noi, che sembrano accettare il cambiamento, cioè di avere qualcosa di diverso. 86 www.letsenterprise.eu Abbiamo cinquanta anni, i tre bambini hanno ormai lasciato la casa. Tim lavorava come manager nel settore delle costruzioni. Quando Tim è stato licenziato due anni fa, la situazione economica era molto difficile, ed abbiamo pensato: “Ehi perché non fare le nostre cose e vendere cibo caraibico”. Mary è nata a Trinidad ed ha imparato da sua madre tutti i segreti di quella cucina piccante. E’ sempre stata una tradizione di famiglia preparare ‘roti’ per la notte di Domenica. Così ora ogni giorno cuciniamo e vendiamo roti, per la gioia dei nostri clienti qui a Plymouth, che sono contenti del cambiamento…. Ci sforziamo di fornire qualcosa di grande qualità: tutte le nostre carni sono di provenienza locale, cerchiamo di cucinare cibo fresco, in modo da offrire alle persone qualcosa di veramente buono, sano e nutriente. Paese Competenza chiave Inghilterra tenacia Settore produzione mobili per bambini „Quando ho iniziato la mia attività due anni fa, non avevo esperienza, e neanche conoscenze nel mondo dell’imprese. Ho dovuto formarmi: ho seguito tutti i corsi gratuiti che potevo (business, vendita, IT…) , ho letto molti libri e parlato con molte persone!“ Zandra Johnson http://www.youtube.com/watch?v=pFd24QYaiAk Ho 67 anni. Ho fondato la mia azienda, Fairytale Furniture Ltd due anni fa. Progetto e produco mobili per bambini che non sono mobili per adulti in miniatura, ma progettati proprio per il bambino affinché ci possa giocare e divertirsi. Per ogni mobile, c’è un libro di fiabe illustrate, che io stesso scrivo. Il mio ufficio è la mia stanza degli ospiti ed il mio magazzino si trova in un deposito non troppo lontano. Vendo principalmente attraverso il mio sito web, e dropship, faccio anche vendite all’ingrosso. La mia azienda ha ormai due anni, e con la recessione, le cose non sono andate come ci aspettavamo, ma siamo ancora qui. Stiamo ancora crescendo, e sono molto contenta! Ho dovuto formarmi: ho seguito tutti i corsi gratuiti che potevo e ho letto molti libri. Ho finanziato questa attività da sola, risparmiando ogni centesimo per dieci anni, fino a raggiungere 12 000 sterline… www.letsenterprise.eu Ho 67 anni. Ho fondato la mia azienda, Fairytale Furniture Ltd due anni fa. Dopo essere stata una casalinga a tempo pieno per tutta la vita, ho deciso di creare una mia attività. Ora sono stata premiata ‘Olderpreneur’ e ne sono davvero felice! Quando ho iniziato la mia attività due anni fa, non avevo esperienza, e neanche conoscenze nel mondo dell’imprese. Ho dovuto formarmi: ho seguito tutti i corsi gratuiti disponibili ed ho letto molti libri. Ho finanziato questa attività da sola, risparmiando ogni centesimo per dieci anni, fino a raggiungere 12000 sterline. Il mio ufficio è la mia camera per gli ospiti, è da qui che gestisco ‘Fairytale team’, che attualmente collabora con 17 aziende! Ho imparato l’importanza di assumere appaltatori esterni. Durante gli anni di lavoro, ho avuto appaltatori esterni ed esperti che mi hanno aiutato nei momenti di bisogno. Ho un agente di vendita che si occupa di questo, ho assunto una persona per cercare un produttore in Polonia, perché non riuscivo a trovare nessuno nel Regno Unito che potesse produrre una superficie resistente ai graffi . dei dubbi, nel mio caso, di solito alle cinque del mattino, e il mio modo di affrontarli è quello di dire a me stessa ‘Ok, quindi hai un problema: che cosa hai intenzione di fare? Quando ti sveglierai, cosa intendi fare per risolverlo? “. ‘Fairytale team’ è composto da me, un manager di marketing, un responsabile di vendite, ed altre 5 persone. Oltre a questo, ci sono altre 17 aziende dipendenti dalla mia micro-azienda che gestisco dalla mia piccola stanza. Essere un imprenditore anziano ha un effetto, in quanto ti porta ad ipotecare la casa nel momento sbagliato della tua vita, ad offrire la tua casa come garanzia, perché - ad essere franchi - se tutto va male, probabilmente non si vivrà abbastanza a lungo per ottenerlo indietro. Ma a parte questo, ho capito che l’età non è un ostacolo: ho scoperto di non aver bisogno di maggior energia di quella che già possedevo, e di altre idee oltre a quelle che già avevo, l’inizio di un’azienda in proprio è una cosa esaltante, amo lavorare! Una delle cose che ho dovuto imparare nel gestire la propria attività è che si ha bisogno di fare molto networking. Ora, utilizzo i social media per aumentare la visibilità della mia azienda. Ho un blog e periodiche newsletter, con giochi per bambini. Tutti abbiamo 87 Chi siamo noi Business Foundation for Education (BFE) è un’organizzazione bulgara non governativa, fondata nel 2005. La sua missione è quella di facilitare lo sviluppo della società civile attraverso iniziative che possano migliorano la competitività delle risorse umane e contribuire allo sviluppo economico e alla prosperità dei cittadini. Il team di BFE unisce l’esperienza di esperti pluridisciplinari che operano come consulenti anche in numerosi Paesi, come la Macedonia, Romania, Armenia, Georgia e Taiwan. BFE è un’organizzazione leader nel campo dell’orientamento professionale permanente in Bulgaria. Per raggiungere i propri obiettivi la Fondazione realizza numerosi progetti, focalizzati nel campo dell’apprendimento permanente, dell’orientamento professionale, della formazione professionale e del lavoro giovanile. Le nostre attività, progetti, corsi, eventi pubblici, campagne, ricerche, azioni di cooperazione e sviluppo – sono realizzate sia a livello nazionale che internazionale. http://www.fbo.bg Paese Competenza chiave Settore BULGARIA perseveranza Commercio “In primo luogo, è necessario lavorare e ancora lavorare. E’ necessario pianificare il lavoro e soprattutto disporre di un servizio clienti eccelente. Il cliente è come Dio per noi ed è per questo che viene prima di tutto.” Antoni Anastasov http://www.youtube.com/watch?v=2Mis6WfZbk&feature=related Mr. Anastasov ha lasciato la fabbrica dove lavorava come dipendente nel 1985. Con un gruppo di 4-5 persone ha avviato una piccola attività “informale” di idraulica. Nell’estate del 1990 ha registrato la sua azienda, associandola poi alla Central Cooperative Union, gruppo per il quale lavorava da dipendente. Nel 1991 amplia i suoi uffici, ma la crisi economica ed elevati tassi di interesse lo hanno costretto a chiudere l’azienda. E’ stato capace però di affrontare la crisi convertendo tutto il denaro in materiali di costruzione e da lì è ripartito con una nuova impresa. La sua grande capacità lavorativa, anche 29 giorni al mese, lo ha aiutato molto. Ritiene che se qualcuno davvero volesse iniziare una nuova attività, non dovrebbe avere paura, ma dovrebbe insistere e lavorare anche più di 8 ore al giorno e pianificare le proprie spese. Mr. Anastasov spiega che è stato sempre attratto dal www.letsenterprise.eu Mr. Anastasov è laureato come ingegnere meccanico. Durante i suoi studi, ha iniziato a lavorare come manovale nei cantieri edili e poi come imbianchino. Nell’estate del 1990 ha registrato la sua azienda iniziando a lavorare in vari cantieri. Nel 1991 aveva già un’azienda di 30 persone impegnate nella manutenzione degli edifici. La sua grande capacità lavorativa, lo ha aiutato a rendere stabile e a sviluppare la sua azienda. Mr. Anastasov fa grande affidamento sul suo personale qualificato. commercio, fin da piccolo. Per lavorare in proprio bisogna fornire servizi eccellenti e sviluppare un buon brand. Per i primi 5 anni l’imprenditore lavora per il brand, ma dopo i primi cinque anni è il brand che lavora per l’imprenditore. “Si lavora 5 anni per il nome dell’azienda e poi il nome dell’azienda lavora per te.” 89 Paese Competenza chiave Settore BULGARIA Abilità communicative Commercio “Le mie migliori qualità sono le competenze comunicative e la conoscenza tecnica del settore. Sono sempre onesta con le persone.“ Afrodita Georgieva Afrodita Georgieva è una microbiologa con una grande esperienza professionale. Negli ultimi anni ha sviluppato e lanciato con successo la propria attività privata nel settore del commercio di prodotti biologici. Ha avuto una splendida infanzia e genitori amorevoli, che hanno creduto nelle sue capacità. Le fu chiesto di dimettersi dal suo lavoro di microbiologa nel 2001, e così iniziò a cercare nuove opportunità. Infine, fondò la sua azienda che http://www.youtube.com/watch?v=59avbi5LJeE&featur riesce a renderla felice. e=related Afrodita Georgieva ha avuto un’infanzia meravigliosa e piena di amore. Si è laureata presso l’Università di biotecnologia. Mrs. Georgieva ha voluto studiare la chimica perché era la sua disciplina preferita a scuola, ma alla fine ha scelto elettrochimica. Le piaceva molto e ha continuato a studiare per diversi anni, e nel frattempo ha iniziato la carriera di microbiologa nella fabbrica del latte “Serdika”. Ha lavorato in “Serdika” per 24 anni. Nell’anno 2001 le è stato chiesto di dimettersi perché aveva subito un’operazione… in seguito alla disoccupazione ha ricevuto una proposta migliore. Per due anni, si è presa cura dei suoi nipoti. Un giorno passeggiando ha letto un annuncio di un noto negozio: “cercasi aiuto”. Era un posto come consulente per la vendita al dettaglio nel fine settimana. È stata assunta ed è riuscita ad imparare molto velocemente, così in pochi mesi ha cominciato a fare il più grande fatturato di tutti i turni. Era felice di 90 www.letsenterprise.eu comunicare con i clienti e di non essere più chiusa in casa. Ma successe qualcosa alla sua famiglia, e per questo decise di lasciare il lavoro. Pochi mesi dopo ha ricevuto una chiamata da parte del proprietario di quel negozio, che le chiedeva aiuto perché il negozio stava fallendo. Così, nel giro di 2 anni ha rilevato il negozio del suo ex datore di lavoro e ha avviato un’attività in proprio. Fin dall’inizio, aveva capito che la sola vendita di prodotti bio non avrebbe reso la sua attività redditizia, ed è per questo motivo che ha comprato dispositivi per la disintossicazione – che purificano il corpo dalle sostanze tossiche. Ha iniziato a vendere questo tipo di dispositivi e macchine per l’acqua. Al momento si occupa anche di diagnostica quantitativa. Le sue qualità migliori sono: la competenza comunicativa, la conoscenza professionale e l’onestà. E’ sempre molto gentile con i suoi clienti, cercando di capirli il più possibile. Ritiene che anche dopo i 50 sia sempre possibile trovare il lavoro giusto ed appagante. “Sorrido sempre, anche in tempi duri, non mostro mai preoccupazioni al mio cliente e cerco di essere molto paziente.” Paese Competenza chiave BULGARIA Settore Attitudine al comando Agricoltura “Si dovrebbe parlare di più dei benefici dell’agricoltura biologica. Perché la richiesta aumenterà e non ci saranno fornitori sufficienti.“ Dimitar Stojanov http://www.youtube.com/watch?v=GiKgTTfcvFg Dimitar Stoyanov produce prodotti biologici nella convinzione che tali prodotti mantengano le persone sane preservandole attraverso rimedi naturali. I suoi interessi verso l’agricoltura biologica risalgono a quando era insegnante e direttore della scuola nel paese di Hvoina. Da allora, si è sempre interessato al tema. Inizialmente, ha cominciato a produrre frutta e verdura per la sua famiglia. Nel 1998, dopo un meeting, “zio Mitko”, ha iniziato la sua carriera di agronomo biodinamico avviando un agriturismo. Aveva la sua produzione bio e iniziò offrendola alle persone che ospitava. Ha iniziato a lavorare con sua moglie, senza operai e senza macchinari. Dimitar Stoyanov ha 70 anni. E’ ex sindaco di Bachkovo – un piccolo paese in Rodopa. Prima di andare in pensione, ha lavorato come direttore di una scuola. Negli ultimi 10 anni si è dedicato all’agricoltura biodinamica. E’ tra i primi produttori biologici certificati in Bulgaria. Ama condividere la sua preziosa esperienza con gli altri e spesso è invitato come relatore nei vari forum sulla produzione di alimenti bio dinamici. commerciali, ma richiede anche passione e un atteggiamento orientato all’impatto sociale dei prodotti. “Cosa dobbiamo fare in futuro? La prima cosa è educare le persone.“ Mr. Anastasov è molto orgoglioso del suo lavoro e della sua impresa ecodinamica, tra le poche esistenti in Bulgaria. Lui ritiene che l’agricoltura biologica non possa essere avviata per scopi esclusivamente www.letsenterprise.eu 91 Paese BULGARIA Competenza chiave Capacità di gestione Settore Ecoturismo “Questa è un azienda familiare; dove lavoriamo io e mio marito. Noi due facciamo tutto. Cuciniamo, puliamo, sistemiamo il giardino, ricerchiamo posti interessanti per i turisti – e ci sono molti posti, ma bisogna trovarli ed offrirli.“ Ekaterina Zdravcheva http://www.youtube.com/watch?v=rrzk54XAGdo Ekaterina Zdravcheva ha conosciuto questo paesino come luogo di vacanze. Sono stati gli abitanti del luogo a darle l’idea d’impresa che lei ha raccolto e portato avanti. Dal 2004 questa attività rappresenta il suo primo lavoro. E’ un lavoro molto faticoso, ma anche decisamente gratificante perché favorisce la comunicazione e la conoscenza delle persone. Noi cerchiamo di aiutare tutti i nostri clienti a pensare positivo e a credere che le cose si fanno meglio se ci si crede fortemente. Quando abbiamo deciso di dedicarci a questa attività a tempo pieno, tutti i nostri amici sono rimasti sorpresi. Mio marito aveva qualche dubbio, ma la piacevolezza del lavoro lo ha persuaso nel giro di poco tempo. Organizza, inoltre, eventi molto suggestivi, con abiti e musiche popolari. 92 www.letsenterprise.eu Ekaterina Zdravcheva è un insegnante. Nel corso degli ultimi 10 anni la sua famiglia ha aperto, in un piccolo paesino, un pensione e un ristorante a gestione familiare che serve piatti tradizionali preparati con prodotti locali. Durante il periodo estivo, quando c’è una maggiore concentrazione di ospiti, Ekaterina si serve di lavoratori stagionali che recluta tra gli abitanti del paese, creando così opportunità lavorative e reddituali per la popolazione del luogo. “Ogni persona passa momenti difficili durante la vita, ma non bisogna mai disperare. Non importa se stai iniziando una nuova attività o un nuovo lavoro, bisogna sempre credere in se stessi. E sapere che se desideri qualcosa con tutto il cuore prima o pio accadrà.” Paese BULGARIA Competenza chiave Settore Capacità di gestione Ristorazione “Sono orgoglioso di quello che sto facendo e di come riesco a rendere felici le persone, a farle sentire meglio e quando dicono che hanno trascorso del tempo piacevole in mia compagnia mi sento davvero orgoglioso!.” Emil Doychinov http://www.youtube.com/watch?v=eCP9u3n_TUg Il club esiste già da 4 anni nella area universitaria di Sofia. Inizialmente Tukan era una catena di locali e ristoranti. Ha lavorato con gli ex proprietari del club per 8 anni, ma per molte ragioni ha deciso di continuare da solo. Ora è molto orgoglioso di essere l’unico proprietario del club e spera che continuerà a lavorare, nonostante la situazione critica e le difficoltà della Bulgaria. All’età di 14 anni ha iniziato vari lavori, dalla ristorazione all’edilizia. Aveva intuito che la ristorazione era il settore più adatto per lui. Gli piaceva rendere le persone felici, organizzare le loro feste, aiutarli a dimenticare i problemi quotidiani, permettendo loro di trascorrere giornate serene. Emil Doychinov è un ex atleta. Non ha avuto un’infanzia facile. Ha lavorato nel campo dell’industria alimentare in questi ultimi 20 anni. Possiede un club rock con musica dal vivo, nel centro di Sofia. persone positive e sorridere il più possibile. Ogni cosa può essere raggiunta attraverso il duro lavoro. Le persone devono solo credere in se stesse e lavorare duramente. Mr. Doychinov prende l’energia dai suoi clienti e dalla loro soddisfazione per il servizio ricevuto. “Se credi davvero in ciò che fai, non dormi e lavori duro le cose cominciano ad accadere. Per me è questa la vera ricetta del successo.“ Mr. Doychinov si descrive come un grande ottimista che ama rischiare. Ma rischia sempre saggiamente. Secondo lui la gente dovrebbe comunicare con www.letsenterprise.eu 93 Paese BULGARIA Competenza chiave Capacità di gestione Settore Educazione “Sono felice con il mio team, ho insegnato molte cose, ma ho anche imparato tanto da loro.“ Jivka Marinova Jivka Marinova è direttore esecutivo della Pubblica Istruzione e della fondazione di sostegno di Ricerche e Tecnologie – ONG, fondata nel 2004. E’ socia di numerose organizzazioni internazionali che operano in tutto il http://www.youtube.com/watch?v=5_p04_vxz6E Jivka Marinova ha lavorato un anno a Tokyo, in un grande istituto governativo di informazione scientifica. La cosa più strana è che proprio lì, in questo Paese molto patriarcale, ha incontrato un professore che l’ha ispirata verso la causa femminista. Tornando in Bulgaria nel 1995, il suo modo di pensare era cambiato. A poco a poco è entrata in questo campo, con programma educativi per ragazze bulgare low skills. Aspirava ad aiutare le donne a prendere consapevolezza dei loro diritti civili e politici. In seguito ha iniziato a lavorare con i bambini. Ora lavora principalmente su programmi educativi scrivendo e stampando libri, realizzando seminari e corsi di formazione. Insieme con altre quattro donne ha fondato GERT Foundation. La Fondazione GERT è una organizzazione no profit per la promozione e la tutela dei diritti delle donne. 94 www.letsenterprise.eu mondo e gestisce progetti per l’educazione delle fasce deboli - soprattutto bambini - in Bulgaria. Nel corso degli ultimi 3 anni si è impegnata in un nuovo progetto: la costruzione di scuole. Ora è questa la principale attività della fondazione. Marinova ritiene che i bambini hanno bisogno di aiuto e che le donne debbano diventare più consapevoli delle loro potenzialità ed opportunità. Il motto di Marinova è che “non bisogna mai sedersi ad aspettare che le cose accadano, ma bisogna impegnarsi a fare delle cose, perché il fare trasmette l’energia del cambiamento”. “...quando mostri rispetto per il tuo team e rispetti i loro bisogni e impegni, anche loro rispetteranno gli impegni verso di te.” Paese BULGARIA Competenza chiave Settore Capacità di gestione Pubblicità “Per guadagnarsi qualcosa, c’è bisogno di essere disciplinati; bisogna lavorare duramente. Bisogna essere onesti. E quando si vuole iniziare qualcosa di nuovo, non si deve aver paura, si deve essere convinti che questo è quello che si vuole fare per il resto della vita.“ Kostadin Popov http://www.youtube.com/watch?v=sDp5OAcCks0 Per Kostadin Popov è molto importante sapere come si lavora, bisogna essere concentrati su cosa si sta facendo. Mr. Popov suggerisce alle persone che vogliono far crescere la loro impresa di essere disciplinati nel fare le cose. Chi decide di avere una propria impresa deve sapere che è un lavoro molto duro e stressante. “Non c’è nessuno che faccia per te anche le piccole cose. Si è responsabili di tutto – tu e i tuoi partner che siano uno, due o tre. La piccola impresa, non solo in termini di gestione, assomiglia alla vita di una famiglia… Ha bisogno di molte cure e richiede sforzi. Ma questo è interessante e ti rende disciplinato”. “Molte volte ha pensato di lasciare il paese e fare qualcos’altro. Ma questi sono stati sono stati d’animo temporanei che sono riuscito a superare. Il lavoro ti assorbe e tu continui ad andare avanti. Negli anni, non ho mai avuto consapevolezza di www.letsenterprise.eu Kostadin Popov è laureato in arte. Ha un’impresa di produzione di materiali promozionali che ha fondato da 20 anni. Non ha mai avuto una grande azienda e non conosce come sono le cose da quel punto di vista, ma guardando da fuori, ritiene che la gestione finanziaria nella grande e nella piccola impresa sono molto differenti. Quella di un azienda piccola assomiglia maggiormente alla gestione di un budget familiare. questo: è successo, si passa avanti e si continua. Ora, a 50 anni guardando indietro ritengo di non aver commesso errori”. “In primo luogo, c’è bisogno di disciplina nel fare le cose. Chi decide di aprire un’impresa in proprio deve sapere che è un lavoro difficile e stressante… Non c’è nessuno che faccia per te anche le piccole cose. Si è responsabili di tutto.“ 95 Paese BULGARIA Competenza chiave Capacità comunicative Settore Vendita “La cosa più importante è avere qualcuno che creda in te. Nel mio lavoro, ci sono state persone che hanno creduto in me, ancor prima che avviassi l’attività.“ Lina Bardarska http://youtu.be/hrXoQ_zgK9U Lina Bardarska ha un’impresa che opera in collaborazione con la più grande corporazione di marketing al mondo. Ha costituito la sua impresa con il marito e le figlie. Lina è laureata in ingegneria e ha lavorato come insegnante fino al momento in cui ha avviato la propria impresa. Mrs. Bardarska vive a Sandanski, una piccola città. “La prima cosa che ho provato a fare fu lo sviluppo di un libro per bambini, e lo feci senza alcuna esperienza nel settore; era il 1992”. E’ molto riconoscente a sua madre per l’incoraggiamento e il supporto ricevuto. La scelta di progettare e realizzare il libro è avvenuta in 12 ore. “Se avessimo riflettuto più a lungo avremmo sicuramente abbandonato l’impresa”. Ha incontrato molte persone interessate al suo lavoro e disposte a sostenerla. In due anni ha fatto decollare la sua impresa che ora opera nell’editoria e nel marketing. 96 www.letsenterprise.eu “Creare un’impresa e come costruire una casa. Abbiamo costruito molte case ed ora continuiamo a costruirne altre.“ Paese Competenza chiave BULGARIA Creatività Settore Artigiano “L’attività in proprio ha un grande vantaggio: non si hanno capi. E’ un lavoro libero e interessante, sebbene talvolta stressante.“ Maria Pencheva Maria Pencheva ha 55 anni. E’ laureata in ingegneria ed ha lavorato come venditrice per molto tempo. Il suo hobby preferito era fare regali originali agli amici. Suo marito ha pensato che doveva continuare a lavorare come http://youtu.be/Hvh9tIEd0ZEHvh9tIEd0ZE ingegnere, ma il suo sogno era creare souvenirs. Oggi, produce souvenirs da oltre di 10 anni. Ho iniziato a lavorare in negozio di video, in un bar e poi in un’agenzia di cambio. In seguito, ha lavorato come giornalista come fotografa. Aveva il sostegno finanziario del marito, ma voleva rendersi autonoma. Suo marito avrebbe voluto che continuasse l’attività di ingegnere, ma questo non era il suo desiderio. Il suo hobby preferito era fare regali originali agli amici. Un giorno, alcuni amici creare delle cartoline di impressionati dalle sue idee e la incoraggiarono souvenirs. le chiesero aiuto per San Valentino. Furono capacità e dalle sue ad iniziare a produrre www.letsenterprise.eu “Ho capito che i miei souvenirs piacevano alle persone. Ero felice, perché finalmente qualcosa che mi piaceva fare mi dava anche una entrata economica - e ciò non deve essere sottovalutato.” 97 Paese BULGARIA Competenza chiave Capacità di gestione Settore Teatro “Ognuno di noi ha un proprio stile cognitivo e in questa diversità risiede la nostra forza.“ Tsvete Ianeva http://youtu.be/doSarIi1uV4 “Frequentavo ancora l’Accademia E’ convinta che il successo di un’impresa è nel nazionale di arte di teatro quando decisi che il mio futuro sarebbe stato quello di lavorare con i bambini”. Oggi i progetti a cui lavora hanno l’intento di combattere e prevenire la violenza tra i giovani perché questo è un grande problema nella società bulgara. Mr.Janeva lavora con il medesimo team da oltre 20 anni ed è tra le poche persone che può vantare un così basso turn over tra i suoi collaboratori. Con i collaboratori ha appreso a creare sogni e realizzarli insieme. E’ una persona ottimista ed estroversa. Tutto il gruppo di lavoro condivide le problematiche partecipando alla gestione economica ed organizzativa delle attività. 98 Tsvete Janeva è presidente del teatro Tsvete, il quale esiste dal 1994. All’inizio era un teatro privato, poi divenne una organizzazione no profit. Attualmente, il teatro Tsvete lavora in progetti teatrali finalizzati all’educazione e inserimento socio-lavorativo di persone deboli. www.letsenterprise.eu lavoro di squadra. “Quando non si ha nulla da perdere è il momento giusto per cambiare.” Paese BULGARIA Competenza chiave Settore Capacità comunicative Turismo “Sono orgogliosa di come le persone si rapportano a me… ho molti clienti che contano sul mio aiuto.“ Valentine Petrova Valentina Petrova è un ex hostess. Cinque anni fa’, ha aperto un’agenzia di viaggio. Dopo essersi diplomata, ha vinto un concorso per hostess ed ha iniziato a volare. Era molto entusiasta di viaggiare e guardare il mondo http://www.youtube.com/watch?v=cjiRhh9j2A8 dall’alto. Ha lavorato come hostess per 28 anni. Da pensionata ha deciso di aprire un’agenzia di viaggi. Credere in se stessi è stata la convinzione che ha portato Valentina a dimettersi in gioco. Aveva anche le competenze tecniche necessarie per avviare un’agenzia di viaggi. Il suo lavoro come hostess di volo, le aveva dato la possibilità di viaggiare ma anche di frequentare corsi di formazione tali da arricchire le sue competenze gestionali. “La prosperità è uno stato mentale, nient’altro.“ Con i clienti il successo si conquista con il sorriso e con un servizio di qualità. Secondo Valentina bisogna fare un lavoro cercando di renderlo utile/ gratificante per se stessi, ma altrettanto per gli altri/ clienti. Secondo l’intervistata una delle cose più importanti per fare impresa è “pensare positivo” e anche di fronte a difficoltà “non mollare”. www.letsenterprise.eu 99 Paese BULGARIA Competenza chiave Capacità di gestione Settore servizi “Per formare uno specialista occorrono anni di esperienza sul campo. Ho iniziato cercando giovani nelle aule universitarie. Ci sono voluti anni per formarli; ho investito su di loro.“ Valeri Andreev http://www.youtube.com/watch?v=ZWEIbSJTSjk Valery Andreev è un ingegnere meccanico, che ha lavorato in questo campo ancora prima di laurearsi. Insieme a 4 colleghi ha deciso di creare un’impresa, di cui è ancora proprietario. Accadde 20 anni fa. Mr Andreev crede molto nella sua azienda. Dopo 20 anni, l’impresa di Andreev ha 100 Il suo obiettivo fondamentale è motivare il proprio impiegati in Bulgaria e una sede in Russia – con più di 10 impiegati. personale a lavorare traendo soddisfazione dal lavoro svolto. Nel campo dell’ ingegneria meccanica e elettrica, la compagnia di Andreev è una delle più grandi dell’est Europa. Il valore aggiunto della sua impresa sono le risorse umane. Per formare uno specialista occorrono dai 3 ai 5 anni di esperienza sul campo, oltre agli studi universitari. Andreev ha oggi 60 anni ed ha già pianificato i prossimi 15-20 anni. Negli ultimi 5 anni, sta riorganizzando la sua impresa in vista del suo ritiro, che comunque non sarà imminente. 100 www.letsenterprise.eu “Anche avendo 60 anni, ho progetti per i prossimi 15-20 anni.“ Paese Competenza chiave BULGARIA Settore Competenza comunicativa TV- Pubblicità “Imparare a lavorare e essere capace a fare qualsiasi cosa; la vita insegna che nulla è impossibile.“ Vladina Tsekova http://www.youtube.com/watch?v=IvbrkYOLnhw Dopo l’esperienza dell’insegnamento, iniziò a lavorare in programma televisivo di grande successo nazionale. Forte di questa esperienza decise di iniziare la produzione di programmi in proprio. Il primo programma prodotto fu dedicato alle famiglie. Una competizione tra famiglie in termini di capacità ludiche, conoscenze e competenze. Secondo Mrs. Tsekova, ogni esperienza porta ad una nuova esperienza, accumulando competenze. I suoi punti di forza sono: i sentimenti positivi e le abilità comunicative ed empatiche. Il suo motto è vivere momento per momento, giorno per giorno. Ha 48 anni. Ha appreso durante l’arco dell’intera vita dai libri, dalla televisione, dalle persone, dalle esperienze di vita. Vladina Tsekova è nata da famiglia di sordo muti. E’ laureata in Pedagogia e ha iniziato a lavorare come insegnante. In seguito ha aperto una casa di produzione e pubblicità ed ha creato eccellenti programmi televisivi di grande successo. Secondo lei, tutte le cose vanno fatte con amore altrimenti non danno frutti. Per il futuro vorrebbe diventare una missionaria – in Africa o India. Vorrebbe trasferirsi in un posto dove poter dare amore, energia e aiuto in qualsiasi forma – educando e insegnando agli altri attraverso la propria esperienza. “La verità è nelle semplici cose.“ Il suo lavoro le ha dato la felicità. Ogni lavoro che ha fatto, come insegnante, modella, produttrice e esperta PR – lo ha fatto con amore. www.letsenterprise.eu 101 Paese BULGARIA Competenza chiave Competenza organizzativa Settore Commercio “…Poi ho capito che la più grande arte è quella di combinare entrambe le cose e armonizzare il loro ruolo nella tua vita.” Yuri Kovachev http://youtu.be/ma8KIWFXBtg Yuri Kovachev è un gioielliere; ma negli ultimi anni è diventato molto popolare organizzando i corsi Ayurveda. Prepara cibi deliziosi in molti ristoranti vegetariani di Sofia. Come un bambino, è sempre alla ricerca di cose nuove. Nella sua vita è stato sempre attratto dalle sostegno di amici. Ma nel tempo, le vecchie pratiche joga e da tutto che si potesse creare con le mani. Questo gli fece pensare che avrebbe potuto trovare un lavoro creativo con una componente manuale. Così, decise di imparare un mestiere. Iniziò come tirocinante presso un calderaio. Qui resto per circa un anno, imparando come creare una forma, un arte plastica a partire dalla lamiera. Fu anche molto fortunato, perché tutto quello che creava e faceva con le sue mani veniva immediatamente comprato. Dopo un anno l’artigiano chiuse la bottega. Yuri si trasferì a Mosca e casualmente si avvicinò all’arte orafa, sperimentandosi nella realizzazione di gioielli. In seguito, tornò in Bulgaria e nonostante avesse già una certa esperienza, non fu semplice acquisire un proprio mercato. Riuscì grazie al 102 www.letsenterprise.eu passioni cominciarono ad riaffiorare nel cuore. Ed ecco che avvia una attività di cucina Ayurveda. “Credo che sia molto importante capire cosa si è in grado di fare e cosa invece no; e, quindi, concentrarci solo su ciò in cui si riesce meglio.” Chi siamo noi LPKKY comprende i seguenti collegi della regione occidentale di Tampere: Vocational College, College of Crafts and Design, Music College, Open College, and Liberal Adult Education College. LPKKY è un’organizzazione versatile con oltre 30 filiali che operano in una regione rurale, scarsamente popolata e distante dai centri urbani. L’unità di sviluppo e formazione degli adulti è stata formata con l’unione di due centri, all’inizio del 2011. Lo scopo dell’unità è quello di preparare ed incrementare programmi e piani di sviluppo regionale, insieme con comuni e imprese della zona. L’Unità di sviluppo supporta ed attua gli obiettivi ed i progetti di sviluppo regionale, aiuta nella vendita, e promuove la collaborazione tra i Comuni ai fini dello sviluppo di servizi pubblici ed amministrativi. La formazione degli adulti ha come scopo quello di pianificare e organizzare la formazione degli adulti nella regione. Ha circa 1500 studenti all’anno. http://aikkari.lpkky.fi Paese Competenza chiave Settore Finlandia Prendere decisioni turismo “Qualunque sia il tuo capitale? Non spenderlo mai in una volta….la chiave è la prudenza.” Airi and Jyrki Talonen Airi and Jyrki Talonen hanno fondato Ikaalisten Matkatoimisto Tour Operator. Gestiscono l’agenzia dal 1991, ed è considerata una delle più affidabili in Finlandia (la seconda migliore nel 2008). Ultimamente hanno ricevuto http://www.youtube.com/watch?v=xp3S-U2ETPk&list=P un premio per la lunga collaborazione con Estonia spa dall’associazione Estonia SPA. LE8EE152524274796&index=3&feature=plpp_video Abbiamo iniziato 20 anni fa. Sono Airi Lo sviluppo di un prodotto è un effettivo lavoro. Talonen e quando ho iniziato l’attività avevo due figli a casa ed un terzo che stava iniziando la scuola. L’attività è iniziata in un salotto di casa con dei piccoli investimenti, una linea telefonica ed una vecchia fotocopiatrice. (Jyrki Talonen) Io ero un giornalista in quel periodo. Viaggiando abbiamo capito che vi era una richiesta di servizi per la mobilità. Il nostro primo prodotto fu una crociera a Åland Islands e Norrtälje in Svezia. L’anno successivo i Paesi Baltici hanno raggiunto l’indipendenza. E’ stata un’opportunità storica, ma le opportunità bisogna saperle prendere e gestire. Abbiamo viaggiato molto in Europa, e abbiamo osservato gli svedesi. Erano soliti fare viaggi di un giorno. Così abbiamo iniziato a vendere, anche con buoni risultati, viaggi di un giorno a Tallinn. Il nostro bus non stava mai fermo…. 104 www.letsenterprise.eu E’ una sfida molto difficile. I tempi cambiano, e ben presto una cosa diventa vecchia; non si deve rimanere fermi ad ammirare il proprio lavoro. Per competere è necessario disporre di un proprio prodotto; ma ciò non basta. Per avere successo, il prodotto deve essere anche unico. Oggi la sfida si è trasferita su internet; la comunicazione deve essere chiara ed esaustiva. Jyrki ha una grande conoscenza della storia, e questo ci ha aiutato molto. Ho una formazione medica e Jyrki è un giornalista, entrambe le professioni si interessano alla vita delle persone. Abbiamo trasferito le nostre competenze nell’agenzia di viaggi. La cosa importante è prendersi cura dei clienti, in modo tale da farli tornare da noi. Non abbiamo mai promesso qualcosa che non c’era o che era deludente. “L’imprenditorialità non è per chi vuole lavorare 5 giorni a settimana per otto ore al giorno.” Paese Finlandia Competenza chiave Settore motivazionale Educazione “La cosa più bella del mio lavoro è il costante contatto con i bambini; sono loro che ti aiutano ad andare avanti. Questo è un lavoro interpersonale e ricevo dai genitori e dai bambini molto più di quello che dono.” Arja Isoviita http://www.youtube.com/watch?v=oD62EBE9hNc E’ un’educatrice privata ed ha fatto questo lavoro per 26 anni. Gestisce un asilo. Fa il suo lavoro con il cuore ed è molto conosciuta. Per la mensa, utilizza quanto più le è possibile il cibo di produzione locale e raccoglie frutta e verdure dal proprio giardino o nel bosco. Ho iniziato per caso, prendendomi cura dei “Io credo che non tutto possa essere divertente; bambini dei vicini quando ho iniziato a vivere da sola, ed è diventato un lavoro. Non l’ho mai pianificato, ma non volevo portare i miei bambini all’asilo, quindi ho creato un asilo. ma se l’ultimo ricordo della giornata è positivo, allora significa che è stata una buona giornata”. Dopo il liceo ho studiato economia domestica. Ai miei tempi, non esisteva una formazione per l’assistenza ai bambini. Ho anche imparato le nozioni base della contabilità. Il lavoro è lo stesso ogni giorno, uscire con i bambini, cibo, riposino, merenda,… le giornate sono lunghe, fino a 10-11 ore al giorno; ma a me piace! “Ogni giorno ci sono momenti magnifici; in quello che i bambini dicono e fanno, in come crescono trovo la gioia del mio lavoro. E sono orgogliosa del mio lavoro.“ E’ per me un grande momento, quando i bambini, ormai grandi, mi vengono a visitare e hanno un bel ricordo di me. “Devo aver fatto qualcosa di buono, se si ricordano di me con piacere”. www.letsenterprise.eu 105 Paese Competenza chiave Settore Finlandia intuito commercio “Un imprenditore deve avere il coraggio di non mollare mai. C’è sempre una soluzione a tutto. Quando si ha un business, devi giocare le tue abilità come se fossero carte da poker e vedere se si vince; devi fare la tua partita.” Aulis Jalaskoski http://www.youtube.com/watch?v=NGirz_ijAYQ Ha lavorato in un negozio di mobili per 55 anni. Ha frequentato numerosi corsi di formazione. E’ stato uno dei fondatori di Stemma, una catena di negozi di mobili. Stemma è oggi, una delle più grandi catene di negozi in Finlandia. Aulis Jalaskoski ha ancora la sua attività Hämeenkyrö e la continua a dirigere a 85 anni. “Sono Aulide Jalaskoski e vendo investimento per l’impresa. mobili. Ho pensato di provarci per un anno e vedere se fossi riuscito ad avere successo. Sono passati 55 anni. Ho imparato a fare le cose nella bottega di mio padre. Ho trovato un lavoro a Tampere come pittore di mobili. Il manager mi consigliò di studiare perché ero bravo. Dopo alcuni anni di apprendimento sul posto di lavoro, ho completato gli studi universitari in economia. Poi ho trovato un negozio di mobili in vendita. Sono andato in banca e ho chiesto un prestito. Ero stupito che così tante persone avessero fiducia in me e che mi hanno garantito il denaro necessario all’acquisto. Ho comprato il negozio nel ‘56 mentre lavoravo come mercante di stoffe”. “Quando i clienti ricevono un trattamento adeguato, ritornano sempre. Il cliente è il principale 106 www.letsenterprise.eu Nel ‘68 abbiamo costituito una cooperativa con 7 imprenditori e una nostra propria linea di mobili. Da allora, abbiamo aperto due negozi e aumentato in modo esponenziale il numero di dipendenti. Oggi abbiamo 50 partner e negozi in tutto il paese”. “L’imprenditore deve sviluppare anche le sue capacità, non solo il negozio… deve trattare tutti i clienti nel modo appropriato. Tutti pagano con denaro, ed il denaro è ciò di cui un’azienda ha bisogno per avere successo. Se un cliente si fida dell’azienda, tornerà”. “Il mio più grande successo è nella fiducia; ho 4 generazioni di clienti della medesima famiglia, clienti che tornano sempre. Ciò significa che ho lavorato bene”. Paese Finlandia Competenza chiave Settore motivazionale commercio “Qualunque sia l’impresa, devi avere competenze, credibilità e capacità economiche. Se vuoi che un’attività imprenditoriale abbia successo non bisogna considerare l’impresa un gioco, ma qualcosa di molto serio.” Varpu Suontaka-Lahtinen http://www.youtube.com/watch?v=9XKOR26h5aY E’ la direttrice di un negozio di fiori. Ha avuto molto successo nelle competizioni florovivaistiche a livello nazionale ed internazionale, ed ha anche lavorato come giudice in vari concorsi nazionali ed internazionali. Non solo ha formato se stessa, ma ha anche insegnato a molti giovani promettenti i propri segreti. “Sono Varpu Suontaka-Lahtinen. Ho un occhi e mani. E’ un lavoro esigente. Con materiale piccolo negozio di fiori a Ikaalinen. L’ho ereditato dai miei genitori 30 anni fa, e non è stato facile portare avanti questa attività. Ero molto giovane. Ho pensato inizialmente di fare il giardiniere… ho studiato anche all’estero per rafforzare ulteriormente le mie competenze. Appena ho ottenuto il negozio ho cominciato a gareggiare. Ho avuto grande sostegno, Marianne ed altri miei insegnanti sono stati molto importanti per me. Ho avuto supporto e sostegno anche da molti amici stranieri e ciò ha rappresentato un grande aiuto. Forse, la mia formazione è stata un po’ carente dal punto di vista contabile, ma in pochi anni ho recuperato con la pratica. Uno dei momenti più belli è stato il premio ricevuto da altri imprenditori della città. Il momento più difficile è stato il dover affrontare un infortunio al braccio. Questo lavoro ha bisogno di www.letsenterprise.eu vivo, si possono avere grosse perdite se non lo si fa bene”. 107 Paese Finlandia Competenza chiave saper affrontare i rischi Settore benessere “Il denaro non è importante. Il fare impresa è uno stile di vita. Con la mia impresa non sono diventata ricca ma l’importante è che io possa decidere autonomamente. Fare impresa è gestire la propria libertà.” Annikki Kulmala http://www.youtube.com/watch?v=QqfkxqbCtWw “La nostra sede formativa è in un’ex scuola a Kihniö. Realizziamo formazione aziendale e per trattamenti naturali. Sono l’amministratrice delegata ed insegnante. Nasco come infermiera; ho studiato diversi approcci terapeutici in Finlandia e all’estero. Al giorno d’oggi, molte persone conciliano l’istruzione medica con le cure naturali… ma quando ho iniziato negli anni 80, sembrava qualcosa di strano e non vi era alcuna formazione in Finlandia. Il mio bambino ha avuto molto spesso infezioni, ed un’infermiera mi suggerì le cure omeopatiche. Mi hanno aiutato molto, e per questo ho pensato di iniziare a studiare le cure naturali. Mi sono appassionata molto e mi sono specializzata come terapista shiatsu. Ho continuato a studiare ma ho anche avviato una piccola impresa di cure naturali. Trascorrevo il giorno a casa con i figli, lavorando di notte e nei fine settimana. Un paio di anni dopo, mi è 108 www.letsenterprise.eu Annikki Kulmala nasce come infermiera ed ha studiato diverse tecniche terapeutiche. Ha partecipato a numerosi corsi di formazione. La sua azienda realizza corsi di formazione per il benessere ed eventi naturalistici. stato chiesto di sostituire un’insegnante a Frantsila, dove avevo studiato, e così è iniziata la mia carriera di insegnante. Quello che ho sempre desiderato era riuscire a conciliare cure mediche con quelle naturali, perché ritengo che si completino a vicenda. La mia famiglia ed i miei amici mi hanno sempre sostenuto, anche se non ho avvertito il bisogno di supporto perché è il lavoro che mi sostiene e motiva. Il denaro non è importante. Si tratta di uno stile di vita. Non sono diventata ricca, ma l’importante è che io possa decidere in modo autonomo. “Se avrò bisogno di più soldi, allora significa che dovrò lavorare di più. Non c’è niente che avrei voluto fare diversamente da ciò che ho fatto nella vita. Gli errori aiutano a formarsi e se si ha paura di sbagliare allora significa che non si è adatti alla creazione d’impresa e se ho sbagliato, ho imparato dai miei errori. Gli errori ti formano e se hai paura di commetterli allora non dovresti essere un imprenditore. Si vive con o senza successo, questa è la vita... Non credo che nella mia vita andrò in pensione, bensì mi limiterò a lavorare meno”. Paese Finlandia Competenza chiave Settore Motivazione commercio “Credere in se stessi e essere perseveranti.” Satu Holma E’ stata la proprietaria di una libreria per 20 anni. Ha lavorato in varie associazioni di promozione d’impresa (tra http://www.youtube.com/watch?v=KnIceHo01yk cui JCI Kyrösjärvi ecc,) ed in altri gruppi per lo sviluppo del territorio. “Sono stata un’imprenditrice per 21 anni, Cerco di servire al meglio i miei clienti. La miglior ho iniziato quando ne avevo 22. I miei genitori mi hanno insegnato a lavorare ed i miei datori di lavoro mi hanno incoraggiato. Ho incontrato molte persone autorevoli nel mondo degli affari. Quando ero giovane, volevo diventare un poliziotto, ma i miei insegnanti dicevano che avessi un forte spirito imprenditoriale, fin da piccola. Ho aperto la libreria quando ero molto giovane, ed ho pensato che iniziando con poco, non sarei potuta cadere poi troppo lontano, questo mi ha incoraggiato. Avevo 23 anni ed avevo fiducia in me, molte persone hanno pensato che non sarei andata lontano, ma sono ancora qui. Studiare e lavorare non è stato divertente. Sono molto socievole, mi piace la gente. Non potrei immaginare altro lavoro da quello che faccio. www.letsenterprise.eu ricompensa è che sapere che qui le persone non comprano i libri in una libreria, ma da Satu”. 109 Paese Competenza chiave Settore Finlandia creatività servizi “Per iniziare una attività autonoma, bisogna educare se stessi all’intrapresa. E’ necessario lavorare duramente, ma deve essere qualcosa che si fa con piacere e con il cuore.“ Marco Äijälä http://www.youtube.com/watch?v=AoyJTcYowqg&featur Marco ha aperto una società che organizza eventi di diverso tipo. e=related “La mia azienda organizza eventi aziendali, durante la vacanze, mentre gli altri si divertono. io sono manager, imprenditore, produttore e artista. Ho iniziato come artista e musicista. Poi, ho avuto problemi con la voce e quindi sono stato costretto a fare altro; per restare nel settore ho scelto di impegnarmi nell’organizzazione di eventi. E’ stato sufficiente iniziare, perché facendo si impara. Ripensando al mio agire d’impresa, ritengo che avrei potuto fare molte cose diversamente, come ad esempio assumere un esperto di contabilità. Nella vita ho fatto di tutto e solo ora comprendo in cosa sono effettivamente bravo. La concorrenza è dura, ma la mia esperienza è solida. Questo è un lavoro duro. Senza clienti non si vende. Gli artisti spesso lo dimenticano. Per fare impresa bisogna essere pronti a lavorare di notte, 110 www.letsenterprise.eu Bisogna apprendere a tollerare lo stress, perché ci sono sempre cambiamenti”. “In questo campo, non è necessario ma indispensabile lavorare con il cuore.” Paese Finlandia Competenza chiave Settore indipendenza agricoltura “Il miglior consiglio è quello di ricercare con attenzione ciò che è fattibile e vantaggioso e cooperare strettamente con le catene di vendita al dettaglio.” Ari Kulmanen L’azienda ha iniziato a coltivare ortaggi nel 2000 e oggi è uno dei maggiori produttori biologici vegetali in serra http://www.youtube.com/watch?v=UbjqIhncmTw&list= della Finlandia. La compagnia ha 25 dipendenti, che vendono in tutta la Finlandia. PLE8EE152524274796&index=10&feature=plpp_video “In questa serra, a Ikaalinen, coltiviamo molto concentrati sul marketing cerchiamo di trovare pomodori biologici ed ortaggi. Non ho avuto nessuna formazione specifica. La mia competenza nasce sul campo. Ho privilegiato l’agricoltura biologica, ricorrendo a prodotti solo organici. Inoltre, da ecologista convinto, utilizzo solo acqua ed elettricità auto-prodotta. Oggi nella mia azienda, lavorano in 25 persone tra imballaggi, distribuzione e produzione, ecc; tutti i dipendenti sono formati tenendo conto delle loro attitudini. Il nostro mercato di sbocco prevalente è la Finlandia e non abbiamo molta concorrenza. Tutte le scelte di marketing e di immagine incidono sulla popolarità dei prodotti. Forse, tra un po’ sarà possibile estenderci alche su altri mercati. La nostra sfida più grande è la crescita; bisogna essere attenti ad ogni innovazione e re-inventare continuamente il nostro posizionamento. Siamo www.letsenterprise.eu buoni partner. Il mio sogno è la diversificazione. “Buone relazioni e efficaci network aiutano nel successo.“ 111 Paese Finlandia Competenza chiave Capacità di trasformare le idee in azioni Settore produzione casearia “Devi credere in te stesso e fare ciò che pensi essere utile alla tua impresa. Poi, consiglio vivamente di prendersi cura del personale.” Peter Dörig Produttore di formaggio dal 2002. E’ nato in Svizzera dove ha anche acquisito il know-how per la produzione di formaggio. E’ riuscito a portare nuovi formaggi nei mercati finlandesi. E ‘stato premiato più volte per i suoi http://www.youtube.com/watch?v=kzhMZejD7fQ&list=P gustosi prodotti. LE8EE152524274796&index=1&feature=plpp_video Mio padre ha prodotto formaggi per più di 40 momenti di difficoltà. Siamo cresciuti grazie al suo anni, come fece suo padre. Ho quattro fratelli, tre esempio ed insegnamento. dei quali sono produttori di formaggio. Dopo aver Il nostro bene più grande sono in realtà i nostri terminato i miei studi ho lavorato in un altro business. dipendenti, perché un’impresa non può funzionare Poi, nel 2002 , qui in Finlandia, ho pensato di aprire senza i lavoratori. Credo che siano la cosa più un caseificio. Così, ho fondato la mia azienda. Per importante, la radice di ogni business. me questa decisione fu abbastanza facile perché già sapevo produrre formaggi. Ho pensato al mio formaggio preferito, ed ho deciso di fare formaggi che piacessero anche a me. Il mio formaggio preferito, Vilho, è diventato il nostro prodotto più venduto e metà del nostro reddito annuo deriva proprio dalla sua produzione. In generale, non ho fatto quello che mi è stato consigliato di fare, ma quello che mi sono sentito di fare. Da bambini abbiamo trascorso molto tempo nel caseificio, perché era un business di famiglia. Abbiamo aiutato ed ascoltato nostro padre nei 112 www.letsenterprise.eu Paese Finlandia Competenza chiave Settore consapevolezza del contesto edilizia “E’ importante non bruciare mai ponti in qualsiasi direzione. Mai lamentarsi di un cliente troppo esigente così come mai parlare male della concorrenza. Bisogna avere rispetto di tutti.” Reijo Lempinen http://www.youtube.com/watch?v=RKKL4chPRIc “La mia azienda è Ikitaito Oy, fondata nel 1992. Lavoriamo nella regione Pirkanmaa, con 13 dipendenti. Io sono l’Amministratore Delegato e mi occupo del management. Non è stata una passeggiata, soprattutto all’inizio. Per i primi 4 o 5 anni ho affittato un impianto non riscaldato, con meno di 100 metri quadrati. Essere un imprenditore vuol dire capire sempre le esigenze del cliente. Per un imprenditore è molto importante mantenere le promesse. Noi siamo subappaltatori di prodotti edili, per grandi società. Nel nostro lavoro non si fanno consegne seguendo il calendario, ma con l’orologio alla mano; i tempi sono sempre risicati. Occorre avere tanta fiducia in se stessi e nella propria idea. Se un imprenditore non ha fiducia nella propria idea, nessun altro lo farà. Le cose più importanti per avviare e mantenere un’impresa nel tempo sono: promettere solo ciò che si può fare, e fornire ciò che si è promesso. Quindi, bisogna assicurarsi di riuscire a www.letsenterprise.eu E’ il responsabile della società che lavora nell’edilizia. La società è stata fondata nel 1992. Ha ottenuto il premio come “imprenditore dell’anno” nel 2008, per la città di Parkano. fare ciò che si promette. Un altro atteggiamento che a mio avviso bisogna assumere è il costante rispetto della concorrenza. Per avere successo, non bisogna denigrare il proprio competitor, ma fare meglio di lui. Il momento per me più importanti è stato l’assegnazione del premio ”Entrepreneur of the Year” nel 2008. “Poi, per ogni imprenditore è importantissimo rispettare ciò che si promette di vendere.” 113 Paese Competenza chiave Settore Finlandia creatività industria “Non si può creare un business con i sussidi pubblici. Bisogna sempre sceglie un settore rispetto al quale si hanno solide competenze. Per fare impresa bisogna essere onesti ma non ingenui. La cosa più importante per un imprenditore è quella di non pensare di essere così intelligente da eludere le tasse. Non si raggiunge il successo evadendo le tasse.“ Veikko Salli http://www.youtube.com/watch?v=WkmwrIVzkL0 Dall’idea innovativa di Veikko Salli, Molok Ltd è nata una famiglia di prodotti adatti per tutti i continenti, paesi e culture. Durante i primi 20 anni di attività, Molok Ltd è cambiata, da una piccola impresa familiare è divenuta una società internazionale, conosciuta in tutto il mondo. “Io sono Veikko Salli e ho iniziato l’attività rifiuti degli alberghi. Mi ci sono voluti molti anni imprenditoriale a 42 anni. Nel mio settore sono molto importanti le fiere, perché si possono conoscere nuovi prodotti, tendenze e idee che altrimenti ci sarebbero sconosciuti. Ad esempio, un mio amico, intorno al 1993, assistette ad una conferenza sulla rimozione dei rifiuti e capì che questo settore poteva trasformarsi in un importante business. Noi avevamo già un prototipo funzionante di Molok che poteva essere ulteriormente sviluppato. Adattammo il nostro prototipo alle esigenze del mio amico e lo utilizzammo per la rimozione dei rifiuti. Andammo avanti fino a 1980. Dopodiché cedetti la società. Avevo guadagnato molti soldi. Così investii in impianti sportivi con campi da tennis in tutta la Finlandia, 26 in tutto. Quando l’economia finlandese stava andando male, per fortuna ho avuto l’idea di riadattare il progetto Molok alla rimozione dei 114 www.letsenterprise.eu per pianificare tutto. Nel 1991 ho costruito il nuovo prototipo Molok ed è stato un successo. Paese Finlandia Competenza chiave Settore capacità di comprendere le proprie abilità e conoscenze Industria “…Vorrei aver seguito maggiormente il mio cuore ed essermi concentrato su quello che mi faceva stare bene. Bisogna avere il giusto team, trovare le persone adatte per ricoprire i vari incarichi, ed unire le varie competenze, integrandole in modo strategico.“ Jukka Heinäsuo http://www.youtube.com/watch?v=i3O29vkC5Tg “Mi chiamo Jukka Heinäsu. Siamo nella mia fattoria di famiglia, facciamo questo lavoro dal XVI secolo, sempre nella stessa proprietà. Sono nato in questa famiglia di imprenditori all’incirca 40 anni fa. Ho continuato questa attività di famiglia perché mi piace questo business: la produzione di ortaggi. Dopo aver studiato agraria all’Università di Helsinki, sono andato in America per un corso di specializzazione. Lì ho conosciuto numerosi consulenti per l’imprenditorialità ed anche i programmi di studio erano molto attenti a questa materia. E’ nato nella fattoria di proprietà della sua famiglia nello scorso secolo. E’ un produttore di prodotti biologici e possiede anche un’azienda che produce le copertine plastificate per trailers. a sviluppare i prototipi e l’anno successivo siamo entrati nel mercato. Nel 2008, a causa della recessione in Finlandia abbiamo avuto una consistente perdita e quindi necessitammo di supporto finanziario. Cercammo altri investitori, con esperienza. Fummo fortunati, li trovammo. Nel tempo abbiamo potenziato le nostre capacità di leadership. Abbiamo creato un team di lavoro efficace. Siamo usciti dalla crisi più forti di prima. Durante il corso di specializzazione, visitammo un’azienda di tecnologia plastica, Europlast, la quale produceva copertine per trailer dal 1990. Era molto interessante, dal momento che creava prodotti tangibili e a forte sviluppo. Così, ho comprato la compagnia ed ho cercato di svilupparla anche finanziariamente. Un mio amico ingegnere iniziò www.letsenterprise.eu 115 Chi siamo noi Technologie-Netzwerk Berlin e.V, Un‘ impresa sociale al servizio dell’economia locale sociale. Technologie-Netzwerk Berlin e.V. è un’impresa sociale (associazione no profit) finalizzata alla: • promozione della ricerca, sviluppo e formazione; • promozione delle politiche attive del lavoro nelle aree a forte marginalità. Nasce nel 1987 ed impegna 10 persone, organizzati in tre dipartimenti: • gruppo di ricerca interdisciplinare (IFG) IRG economia locale, che opera sia in modo indipendente che presso l’Università Tecnologica di Berlino (TechnischeUniversität Berlin); • Centro di Formazione ed Educazione per lo sviluppo economico; • Rete europea per lo sviluppo economico Self-Help e locale (EURONETZ). www.technet-berlin.de Paese Germania Competenza chiave gestione Settore Ristorazione “L’empatia è importante, è un modo per scambiare i nostri valori culturali.” Reziye Bayram (Sevgi) http://www.youtube.com/watch?v=HnzBPTyjIFs Questo video è stato realizzato negli uffici di GRAEFEWIRTHSHAFT. Sevgi vive e lavora con i suoi figli nel quartiere berlinese di Friedrichshain-Kreuzberg, dove gestisce il ristorante WELTKUECHE. E’ una madre single di 2 figli, ed ha appena terminato la sua formazione professionale. Insieme con altre 5 donne migranti e 2 donne tedesche, ha fondato l’impresa ed è membro del consiglio di amministrazione. Sevgi era inizialmente scettica rispetto alla creazione di una propria impresa, ma grazie all’impegno dei suoi colleghi è riuscita a cogliere questa opportunità. La sua famiglia si trasferì in Germania. Sevgi è cresciuta in Germania, ma quando lei era piccola la scuola non era ancora un luogo tranquillo e sereno per i migranti. Ha poi iniziato un corso di formazione, ma ha dovuto interromperlo per motivi di salute. Più tardi, il marito ha lasciato la famiglia e lei si è trovata sola e disoccupata, con due bambini. www.letsenterprise.eu Sevgi è una donna turca. Lavora come responsabile del servizio nel ristorante WELTKUECHE, istituito dall’impresa sociale GRAEFEWIRTSCHAFT. Ha lavorato per tre anni in questa impresa multi-culturale, impresa che si trova nel quartiere berlinese di Friedrichshain-Kreuzberg. Gestisce il ristorante GRAEFEWIRTSHAFT, che offre una cucina internazionale, catering per istituzioni pubbliche e sociali, ed un laboratorio di cucito. Un gruppo multi-culturale di donne le ha chiesto di partecipare alla creazione di un’impresa. Così nel 2008, queste donne hanno fondato la loro impresa, anche grazie al sostegno della Agenzia di Sviluppo di Berlino per le Imprese Sociali e l’Economia di quartiere (BEST). Hanno acquistato il locale da gruppo di migranti HIV positivi che volevano cessare la loro attività. Inoltre, per diversificare le attività hanno creato anche un laboratorio sartoriale. Il ristorante ha avuto molto successo ma non senza aver dovuto superare molte difficoltà. “Nella mia famiglia, le relazioni sociali erano questioni molto importanti.“ 117 Paese Competenza chiave Germania capacità interculturali Settore Formazione “Seguo i valori della mia famiglia e del precedente lavoro. Vivere e lavorare nella comunità in modo collaborativo.“ Anne Lorenz Anne Lorenz, 60 anni, vive insegnando il tedesco agli stranieri. Vive e lavora a Berlino con il marito e sua figlia. http://www.youtube.com/watch?v=Dyr2uXQxy5s Ha acquisito le sue competenze interculturali studiando e viaggiando. E’ molto conosciuta nel quartiere dove lavora come mediatrice culturale. Il video è stato girato negli uffici di LEBENSNAH I suoi suggerimenti sono: non fare affidamento e.V.. Anne è nata in una famiglia con molti bambini. Anche se la sua famiglia non era benestante, è riuscita a diventare un’insegnante di lingua. Oggi lavora anche nei centri di educazione per gli adulti. Anne ha fondato la sua prima scuola di lingua con l’auto di altri soci. Avendo vissuto nel quartiere interculturale berlinese di Friedrichshain-Kreuzberg ha conosciuto la realtà degli immigrati a Berlino e condiviso il background culturale. Altrettanto importanti sono state le sue esperienze di viaggio in Europa, che le hanno permesso di imparare le lingue straniere e di conoscere altre culture. La scuola che ha fondato ha stretti legami con il quartiere, dove vi è un’alta concentrazione di immigranti, principalmente turchi o arabi. 118 www.letsenterprise.eu soltanto su una fonte di reddito; è importante muoversi su mercati diversi. Ciò aumenta la sostenibilità dell’impresa. “Tutto quello che conosco, l’ho dovuto imparare da me stessa, ma con qualche supporto.” Paese Germania Competenza chiave Settore capacità socio-culturali servizi sociali “E’ molto importante per me che gli tutti i dipendenti siano in grado di soddisfare i propri desideri, con la stessa paga per tutti.“ Anette Schill http://www.youtube.com/watch?v=TCIx6qZJbwc Anette è direttore dell’impresa sociale REGENBOGENFABRIK a Berlino, dove lavora con sua figlia. Viene dalla Germania meridionale, i suoi genitori avevano un pub. Lei, invece, dopo aver terminato i suoi studi universitari si è scoperta affascinata dalle imprese sociali. Il video è stato realizzato negli uffici di dice a se stessa, “coraggio, è difficile ma dobbiamo REGENBOGENFABRIK e.V. Annette vive e lavora nel quartiere berlinese di Friedrichshain-Kreuzberg con la figlia. RBF è stata fondata agli inizi degli anni 80. “Factory Rainbow” fornisce servizi socio-culturali e di artigianato, cinema, laboratorio del legno, ceramica, una mensa, un ostello con 410 posti letto, una caffetteria ed una panetteria. L’impresa di Annette da lavoro a circa 100 persone. Annete è amministratore delegato e co-fondatore dell’impresa. Per lei, la cosa più importante è che il personale riesca a trasformare il lavoro in un’opportunità per soddisfare i propri desideri. A tutti i lavori è attribuito il medesimo valore e tutti i dipendenti ricevono lo stesso stipendio. Per Anette, il lavoro più duro è quello di rendere lo staff collaborativo, nell’interesse dell’impresa. Dove prende la sua energia? Non lo sa, ma non ha mai perso il coraggio. Se si presentano problemi, www.letsenterprise.eu andare avanti comunque.” “Il problema più grande è riuscire a far lavorare tante persone in modo collaborativo.” 119 Paese Competenza chiave Germania integrazione sociale Settore servizi “Oltre al supporto che ho ricevuto, ho imparato molto attraverso la pratica e l’esperienza diretta.” Lutz Bojahr Lutz Bojahr è direttore, da circa 30 anni, di un’azienda di orientamento e formazione. Senza la caduta del muro di Berlino, non avrebbe potuto diventare un imprenditore. Vive nel quartiere berlinese di Pankow con la sua famiglia. Lutz lascerà presto il suo posto di lavoro ad un’altra persona, ma resterà comunque un consulente per http://www.youtube.com/watch?v=xmrVzIoqyuQ l’azienda. Questo video è stato realizzato negli uffici di persone con esperienza nel capo della creazione di STERN RADIO BERLIN GmbH (STERABE). Lutz Bojahr, ha circa 70 anni, ed è il direttore di questa impresa. Vive a Berlino ed è sposato da 50 anni. Attualmente, STERABE realizza orientamento per l’inserimento lavorativo. L’integrazione sociale ed economica è spesso difficile, soprattutto quando le persone sono state senza lavoro per molti anni e devono quindi essere reintegrate nel processo lavorativo, per questo vengono organizzati anche corsi di formazione e training job. Lutz è nato in una famiglia operaia, che gli ha trasmesso il valore del prendersi cura del prossimo. Per la costituzione della sua impresa ha ricevuto il supporto di diverse agenzie di sviluppo territoriale (come ad esempio la BBJ Consult) e da singole 120 www.letsenterprise.eu imprese sociali. “Trovare persone di fiducia all’inizio, e capire cosa si può realizzare insieme.” “La fiducia è il fattore determinante per la crescita delle imprese.” Paese Germania Competenza chiave Settore sviluppo dello staff servizi “Avere una buona gestione finanziaria è fondamentale.” Bernd Thuerk Bernd Thuerk, 58 anni, è il direttore di STEREMAT, Berlino. E’ sposato e vive a Berlino- Pankow. Divenne direttore di questa impresa dopo la caduta del muro di Berlino, quando la precedente azienda fu chiusa. Ha fondato questa http://www.youtube.com/watch?v=QVKXrqpm_os compagnia di formazione e di lavoro con altri soci. Il video è stato realizzato negli uffici di condividessero il suo stesso obiettivo. Altrettanto STEREMAT GmbH. Bernd Thuerk, è direttore del STEREMAT nel quartiere Pankow di Berlino. L’azienda ha come mission quella di aiutare le persone ad inserirsi nel modo del lavoro. A tal fine collabora con le autorità locali per sviluppare progetti di inserimento lavorativo. Nasce da una famiglia con quattro fratelli e sorelle. Impresa sociale significa, per lui, lavorare a stretto contatto con il personale dell’azienda cercando di capire i loro problemi e cercando di aiutarli a migliorare le loro capacità. Ha acquisito conoscenze in materia di progettazione. Nel corso degli anni è riuscito a diventare un buon direttore, grazie anche al sostegno dei partner che hanno fortemente creduto in lui. importante è stato per lui, cercare la cooperazione con tutte le persone e le organizzazioni interessate. “La cooperazione è un fattore fondamentale.” “I problemi sorgono quando si diventa arroganti.” Inizialmente non è stato facile per lui, doveva cercare e trovare le persone di cui aveva bisogno e che www.letsenterprise.eu 121 Paese Competenza chiave Germania capacità di cooperare Settore servizi “Inizialmente si deve imparare molto, non si diventa un buon imprenditore studiando solo MBA.” Klaus Lemnitz http://www.youtube.com/watch?v=NvUcgQCztKc Il video è stato realizzato nella sede dell’impresa. Klaus Lemnitz è direttore e presidente del consiglio di amministrazione della cooperativa GEWERBEHOF SAARBRUECKER STRASSE eG. L’area di lavoro si trova in Saarbruecker Strasse n°24, nel quartiere berlinese di Pankow. Il suo compito è quello di gestire i vari edifici acquistati e poi affittati a privati e imprese. Klaus ha imparato anche dalla sua esperienza di co-fondatore di una società di formazione dove ha acquisito conoscenze sulle TIC, nonché competenze legali e fiscali. La cosa più importante, a suo avviso, è l’esperienza sul campo e il talento. Ciò è particolarmente importante per gli imprenditori sociali, che debbono saper coniugare i principi generali dell’agire di impresa con la socialità della propria mission. 122 www.letsenterprise.eu Klaus Lemnitz è amministratore delegato della Genossenschaft Gewerbehof Saarbrücker Straße eG. Ha coordinato la progettazione del cantiere e l’avvio di una società di gestione di immobili. “Si deve avere talento e competenza sociale, non solo conoscenza tecnica.” “Di fronte ad errori, bisogna assumersi le proprie responsabilità.” Paese Germania Competenza chiave Settore gestione per progetti Servizi “Limitare i rischi. Non ha senso acquistare inizialmente un edificio di 15.000 euro. E’ più ragionevole investire il denaro in Relazioni Pubbliche.” Rainer Milletat http://www.youtube.com/watch?v=S7wNiXhC1vA Rainer, 60 anni, vive e lavora a Berlino. Ha una figlia ed ha studiato pedagogia. Con la sua azienda BAUS E&A offre consulenza alle persone che vogliono avviare un’impresa o che cercano lavoro. Il video è stato realizzato nell’appartamento 2. cercare il supporto ovunque, ma capire chi tra privato di Rainer che vive e lavora a Berlino. Con la BAUS E&A lavora in tutta la città nell’ambito dei servizi per l’impiego e per la consulenza e dello start up di imprese sociali. L’azienda è sul mercato da 15 anni. L’azienda opera, inoltre, nell’orientamento professionale dei giovani. Questa impresa è stata creata dopo un primo insuccesso imprenditoriale che lo ha fermato per un anno e mezzo. Dall’insuccesso ha appreso moltissimo; conoscenze e competenze che lo hanno aiutato a rendere la BAUS una impresa di successo. Rainer ritiene che abbia dovuto imparare tutto da solo, dalla pianificazione aziendale alla contabilità. La sua esperienza lo porta a sottolineare tra aspetti della creazione d’impresa: 1. non impostare l’attività da solo, ma con altre persone che hanno le medesime finalità; www.letsenterprise.eu tutti può dare il sostegno più efficace; 3. non dimenticare mai gli obiettivi (sociali)… “Lavorare con partners.” “Cercare aiuto e sostegno ovunque.” 123 Paese Competenza chiave Germania capacità finanziarie Settore gestione immobiliare “E’ importante fare tutto in collaborazione e chiedere consulenze. Se si ha tutto questo, allora si può iniziare.” Norbert Thoemen Norbert vive e lavora a Berlino. Ha 58 anni e ha 2 figli. Vive con la sua famiglia nello stesso edificio che gestisce. E’ socio del Consiglio Direttivo della cooperativa Unionplatz Mietergenossenschaft Tiergarten (MUT), una http://www.youtube.com/watch?v=2qDIS8w6sgY Il video è stato realizzato presso gli uffici della Mietergenossenschaft Unionplatz Tiergarten. Norbert è uno dei tre soci del consiglio della cooperativa Unionplatz Tiergarten, MUT (che in tedesco significa: il coraggio…) MUT si trova nel quartiere di Mitte, non molto lontano dalla stazione centrale. I servizi che offre sono: affitto appartamenti. MUT ha affrontato numerosi problemi finanziari, ma alla fine ha trovato il sostegno da Umweltbank Nürnberg (Environmental Bank of Nuremberg). La cooperativa ha ricevuto anche un premio per aver saputo coinvolgere gli inquilini nella manutenzione e gestione degli edifici. Per Norbert la forza della co-op risiede nei suoi soci. 124 www.letsenterprise.eu cooperativa di edilizia popolare. “Cercare partner cooperativi.” “Capire se l’idea è realizzabile. E’ importante sapere dove iniziare e cosa fare…” Paese Germania Competenza chiave Settore sviluppo dello staff servizi socio-assistenzali “Abbiamo un’attività che altri possono solo sognare. La nostra forza è nella cooperazione.” Thomas Holbe Thomas, 49 anni, è nato nella ex RDT Land di Sachsen-Anhalt. Sua moglie viveva nel quartiere di Uckermark e Thomas aveva iniziato a lavorare in quella zona, quando gli fu chiesto di prendere la direzione del consiglio di http://www.youtube.com/watch?v=GXU3aJqnkR8 Ländliche Arbeitsfoerderung Prenzlau e.V. (LAFP). Il video è stato realizzato negli uffici di Laendliche Arbeitsfoerderung Prenzlau e.V.. Thomas è direttore e socio dal 1991. Ha istituito l’azienda con altri partner della regione che offrono servizi in campo sociale. Si trovano nella regione di Brandenburg Uckermark, situate circa a 100 km dalla capitale e 100 km dalla costa del Mar Baltico. Attualmente, LAFP ha 250 dipendenti, che - in collaborazione con le autorità regionali – contribuisce allo sviluppo e al turismo regionale. Tutti i progetti producono effetti a lungo termine e a forte impatto per lo sviluppo della regione. La LAFT si occupa anche di creazione di piccole imprese. Ciò significa supportare l’integrazione sociale e l’inserimento nel mercato del lavoro dei giovani e inoccupati. LAFT non solo mira allo sviluppo delle regioni, ma anche a promuovere le capacità dei singoli e le loro motivazioni. www.letsenterprise.eu “Il più grande successo è stato aiutare gli altri a tornare al successo.” “I problemi sono sempre il punto di partenza per nuove soluzioni.” 125 Paese Germania Competenza chiave orientamento e formaizone per i giovani Settore Edilizia “Si può sempre imparare, seguire la propria strada e vedere fino a che punto si può arrivare.” Dieter Baumhoff http://www.youtube.com/watch?v=VBpByt_A5Po Dieter Baumhoff vive e lavora a Berlino. Ha 50 anni ed ha lavorato in diverse imprese. Insieme al suo partner, 30 anni fa, ha fondato Zukunft Bauen e.V. Ha iniziato aiutando i giovani a rischio abitativo. Capì che essi non avevano bisogno solo di una casa, ma anche di prospettive formative e professionali per trovare un’occupazione soddisfacente. Il video è stato realizzato presso gli uffici della aiutare i giovani ad uscire dalla tossicodipendenza Zukunft Bauen eV. Dieter è direttore e membro del consiglio di Zukunft Bauen eV. Questa associazione ha fondato due società per azioni: Zukunftsbau GmbH e CasablancaGmbH. E’ anche Amministratore Delegato di Zukunftsbau GmbH. Le imprese sono ubicate in diversi quartieri di Berlino. Al centro delle loro attività c’è un solo prodotto: l’orientamento al lavoro dei giovani. La sua storia personale è legata a Heimkampagne. Nei primi anni 80, anche in Germania, ci fu un’azione politica finalizzata all’apertura dei manicomi. Dieter così fondato il primo Wohnprojekte: una sorta di casa famiglia per giovani bisognosi di aiuto. Ha iniziato a fare questo lavoro perché aveva grandi motivazioni sociali, pedagogiche e politiche. Il più grande successo è stato quello di poter 126 www.letsenterprise.eu ed iniziare una nuova vita. E’ molto soddisfatto di quello che ha fatto. Molte persone tornano da lui, raccontando ciò che sono riuscite a fare nella vita. Con la Gewerbehof è, inoltre, riuscito anche a creare molti posti di lavoro . “E’ fondamentale vedere le cose da più prospettive” “E’ meglio essere un maratoneta che correre i 100 m” Chi siamo noi Il centro sociale Zoliborz è una pubblica amministrazione del Comune di Varsavia. Si occupa dell’organizzazione ed erogazione dei servizi di assistenza sociale per il distretto di Zoliborz. Gestisce, inoltre, un programma di reintegrazione per i disoccupati, realizza programmi di lavoro, imprenditorialità e coopera con molti partners (NGO’s, scuole, autorità, imprenditori) per sviluppare attività sociali e socio-assistenziali. E’ il più importante centro pubblico di assistenza sociale in Polonia. Ha avviato recentemente anche un programma “volontariato in SAC”, progettando e implementando il numero di progetti sociali finanziati da fondi esterni al distretto. SAC si occupa dell’educazione non formale in molti settori (educazione, comunicazione, assistenza, ecc) http://www.ops-zoliborz.waw.pl Paese Competenza chiave POLONIA creatività Settore Industria “Fare errori è normale quando si gestisce un’azienda, ma è necessario utilizzare ogni errore per imparare qualcosa.” Andrzej Blikle http://youtu.be/aC7xoFqRqJs “L’unico modo sicuro per avere una vita tranquilla in età avanzata è che i figli seguano il business di famiglia. ... se si gestisce un’azienda a conduzione familiare, l’occupazione è più stabile, nettuno ti può licenziare, perché è la tua azienda. Credo che questo possa rappresentare un motivo di stabilità per la famiglia. Fare errori è normale quando si gestisce un’azienda, ma è necessario utilizzare ogni errore per imparare qualcosa. Cosa fare in caso di errori? Innanzitutto, bisogna essere consapevoli che si verificheranno momenti di difficoltà, all’incirca tre volte al giorno. Questo è scontato, ma si deve essere consapevoli che queste difficoltà possono insegnare qualcosa. L’onestà è la cosa più importante. Anche l’intelligenza emotiva è essenziale. Numerosi studi, infatti, provano che la base per un successo personale è il livello di intelligenza emotiva e non il QI, e che non è importante dove si vive o cosa si fa per vivere. Il QI 128 www.letsenterprise.eu Andrzej Blikle è proprietario di una pasticceria-caffetteria. La sua azienda è conosciuta in tutto il paese grazie a prodotti di alta qualità ed eleganza. Il suo prodotto più famoso sono le ciambelle. è importante, ma come spiegare che ci sono persone con basso QI che ha successo mentre altre persone con un elevato QI che non hanno successo. A mio avviso l’elemento che crea la differenza è l’intelligenza emotiva e questo risultato l’ho sperimentato sul campo numerose volte. L’intelligenza emotiva, cioè la capacità di costruire relazioni con altre persone. Si manifesta con l’affidabilità; fattore indispensabile per il successo di un’azienda. “L’onestà è la cosa più importante. Anche l’intelligenza emotiva è essenziale.“ „L’unico modo sicuro per avere una vita tranquilla in età avanzata è che i figli seguano il business di famiglia.“ Paese Competenza chiave POLONIA Settore Coraggio Spettacolo “Sono molto contento del mio lavoro, perché ho contribuito allo sviluppo della cultura e mi ha aiutato a credere in me stessa.“ Anna Gornostaj http://youtu.be/J_7kLexpus4 Ho iniziato a lavorare in teatro quando avevo 12 anni. Inizialmente ho fatto ruoli da bambino. Ho imparato ad amare il teatro, frequentandoli. Anna Gornostaj è direttore di un teatro privato di Varsavia. Il teatro Capitol è utilizzato anche come centro meeting, aula per concerti; teatro di eventi e festival. un importante controbuto al mio sviluppo personale e mi ha aiutato a credere in me stessa. Ho convinto molte persone ad investire in noi”. Ora ho un mio teatro; sono diventata registra teatrale. Mi hanno aiutato molti amici attori che hanno condiviso le mie idee. Con questa iniziativa imprenditoriale ho iniziato a produrre le opere dei miei amici. La nostra prima commedia è stata “Figli di un Dio minore”, fu un esperimento unico; fu messa in scena con attori sordomuti. Il risultato di questa iniziativa imprenditoriale è stato un grande successo! Il teatro ha ospitato numerosi festival e concerti musicali. Siamo riusciti ad attirare artisti ed a contribuire al cambiamento culturale della nostra comunità distrettuale. Anche le autorità hanno deciso di investire nel nostro progetto culturale. Questo progetto imprenditoriale ha dato www.letsenterprise.eu “Sono una persona che ha iniziato da poco l’attività imprenditoriale, ma mi impegno molto. Lavoro “48” ore al giorno.” “Ho iniziato a lavorare in teatro quando avevo 12 anni. Inizialmente ho fatto ruoli da bambina.” 129 Paese Competenza chiave Settore POLONIA Pazienza ed ottimismo RISTORAZIONE “Non è sempre possibile avere successo, ma con il pensiero positivo è possibile superare i momenti difficili.“ Anna Kiljanska http://youtu.be/Z3lfj7O9O10 Sono stata stimolata da un mio collega, che si è proposto come mio socio per aprire un negozio di alimentari; ho lavorato in società con lui alcuni anni e poi ho aperto da sola una mia attività commerciale. In seguito ho ampliato il mio core business con un bar e un ristorante. Mi piacciono le sfide e mi piace lavorare. Non mi sono mai arresa, ho molta pazienza. Non ho avuto bisogno di supporto finanziario, perché ho investito i miei fondi. Per fare un lavoro come il mio bisogna lavorare sodo e in modo costante. Ai giovani che vogliono avviare un’attività in proprio bisogna spiegare loro che bisogna essere pazienti; non attendersi successi immediati. Si deve lavorare molti anni per avere successo. Occorre pazienza, duro lavoro, e non rinunciare mai, possedere un carattere forte, e soprattutto amare quello che si fa. Un imprenditore deve essere una persona forte e coerente, deve saper collaborare con altre persone, 130 www.letsenterprise.eu Anna Kiljanska è proprietaria di un ristorante, una società di catering e negozi alimentari. Ha aperto la sua attività a Bielany, un distretto di Zolizorz a Varsavia. Il suo ristorante si trova sul tetto del teatro Komedia. e deve tenere sempre tutto sotto controllo. Non è possibile avere sempre successo, quindi occorre un pensiero positivo che aiuti a superare i momenti difficili. E’ come le profezie che si autodeterminano. Se ti convinci che ce la farai, effettivamente riuscirai nel tuo intento. “Bisogna lavorare sodo e in modo continuativo per fare impresa.“ “Sono stata stimolata da un mio collega; ho appreso molto da lui e poi mi sono resa autonoma.“ Paese Competenza chiave POLONIA Settore Creatività arte “Inizialmente, quando stavo aprendo la mia scuola di formazione, avevo paura di tutto, di non riuscire a sbrigare le formalità in tempo utile, di non avere tutti i documenti necessari. Ultimamente, ho sentito dire da psicologi del lavoro che per avere successo bisogna avere fortuna… ebbene questo è il mio caso: sono stata fortunata!.“ Barbara Stelmach http://youtu.be/mx0QMEqjoYY Mi sono Barbara Stelmach è proprietaria di BS Gallery, che organizza corsi di arte e di artigianato per bambini ed adulti, come ad esempio decoupage, ceramica, feltratura. Si occupa anche di promuovere la cultura e la pratica del volontariato. iscritta ad un ufficio di collocamento, il quale ha finanziato i miei corsi di ceramica, decorazione del vetro…e vi consiglio di seguire questa strada. La mia fortuna è amare le persone, i bambini, le persone in generale. Mi mancava il coraggio per iniziare, ma dopo avere iniziato c’è stato un buon momento... Andando all’ufficio di collocamento, ho incontrato un’insegnante che aveva quattro classi, ed era interessata ad una collaborazione con me. Così si è avviato il mio primo incarico. Era un Sabato e mi hanno assegnato ad una scuola materna. Mio marito ed i miei figli mi sostengono molto. Mio figlio mi aiuta come meglio può, e mio marito, soprannominato “servizio tecnico” ripara, pulisce, ecc. Inizialmente, quando stavo aprendo la mia scuola di formazione, avevo paura di tutto, di non riuscire a sbrigare le formalità in tempo utile, di non avere tutti i documenti necessari. Ultimamente, ho sentito dire da psicologi del lavoro che per avere successo bisogna avere fortuna… ebbene questo è il mio caso: sono stata fortunata! www.letsenterprise.eu Sono sempre stata ottimista, al contrario di mio marito, ma proprio per questo ci completiamo. “Per fare impresa però bisogna essere in grado di agire seguendo l’intuito, prendendo decisioni importanti, anche in pochissimo tempo.” Sono sempre stata appassionata di attività creative, ho dipinto fin da quando ero bambina, mi è sempre piaciuto dipingere, ed ora ho la fortuna di poterlo fare come lavoro. Per fare impresa però bisogna essere in grado di agire seguendo l’intuito, prendendo decisioni importanti, anche in pochissimo tempo. Sono una giovane imprenditrici e ho avuto successo; quindi anche una persona giovane, puoi riuscire a realizzare i propri sogni. 131 Държава Ключова компетентност POLONIA Determinazione Професионален сектор spettacolo “Bisogna trovare la propria ispirazione. Bisogna risolvere i problema con tenacia, perseveranza, nervi di acciaio e buon cuore.“ Emilian Kaminski http://www.youtube.com/watch?v=gpYJPLoio3g Camminavo per la città di Varsavia in cerca di ispirazione. Sono nato qui, amo questa città e volevo trovare un posto caratteristico. Guardando in un cortile di un antico palazzo ho avuto l’ispirazione. Ho capito che era il posto giusto. E non mi sbagliavo. Lì ho creato il mio teatro. Come imprenditori si deve sognare ma anche essere realistici, per capire le proprie abilità e quello che si può fare. Non si deve immaginare l’irreale. I sogni devono essere realizzabili. Ho sempre detto ai miei figli: trovate qualcosa che per voi sia interessante e concentratevi su questa. Per fare impresa occorre, inoltre, molto self-control e fiducia in se stessi. Ho sempre pensato di poter trovare una soluzione. Mai mi sono mai sentito frustrato di fronte ad una difficoltà. Ho lottato perché non avevo dubbi rispetto al mio obiettivo. All’inizio, tutti mi dicevano: non essere sciocco...non hai possibilità, cosa pensi di fare, ecc... ma non ho avuto dubbi. 132 www.letsenterprise.eu Emilian Kaminski è un attore molto conosciuto. Gestisce un proprio teatro nel centro di Varsavia. Il suo teatro è molto popolare. Ogni spettacolo riesce ad attirare molte persone. L’ingrediente del successo più importante che lo fa lievitare è la fiducia nella propria idea. Ogni giorno è una sfida, ci sono sempre problemi da affrontare. Ma bisogna risolvere ogni problema con tenacia, perseveranza, nervi di acciaio e buon cuore. Questo è tutto. Non ho rancore nei confronti delle persone che non hanno creduto in me. Ciò che non mi uccide mi rende più forte, ed è così che ho raggiunto il successo. “Ciò che non uccide rende più forti.“ 133 Questo progetto è stato realizzato con il contributo della Commissione Europea La pubblicazione riflette solo i pareri degli autori, e la Commissione non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso venga fatto delle informazioni in esso contenute. Coordinatore del progetto e curatore della pubblicazione ERIFO Ente per la ricerca e formazione Cir.ne Nomentana 402, 00156 Roma, Italia www.erifo.org www.letsenterprise.eu