CSV FC ­ ASSIPROV
Mercoledì, 18 febbraio 2015
CSV FC ­ ASSIPROV
Mercoledì, 18 febbraio 2015
Prime Pagine
18/02/2015 Prima Pagina
1
Il Resto del Carlino (ed. Forli)
ambiente e protezione civile
18/02/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 19
2
«Generalizzato clima di allarmismo»
17/02/2015 Forli Today
Chiara Fabbri
Recupero dell' evasione fiscale: arriva un ufficio dedicato a stanare i...
18/02/2015 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 12
MORELLI PAOLO
Pievesestina, alluvione dietro l' angolo
18/02/2015 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 14
3
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5
I bagnini: «Per Pasqua spiagge già pronte»
csv e scenario locale
17/02/2015 Cesena Today
Redazione
Una casetta di legno piena di libri: il M5S chiede la "Little Free...
17/02/2015 Cesena Today
Redazione
A Gambettola arriva il Piedibus: a scuola si andrà a piedi
18/02/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 9
18/02/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 12
9
Droga e salute mentale
18/02/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 18
10
Da marzo arriva il Piedibus per le elementari Domani sera incontro con i...
18/02/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 19
11
Contributi per il superamento delle barriere architettoniche
18/02/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 36
12
La Wheelchair seconda al "Città di Forlì"
«La mia gioia più grande? Far riderecoi pupazzi i bimbi...
18/02/2015 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 28
Bambini in fila a scuola A marzo parte il Pedibus
18/02/2015 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 28
Diritti Malati Centro ancora senza casa
18/02/2015 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 28
Una little free library a San Mauro Pascoli
7
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Profughi, cinque in arrivo a Forlimpopoli
18/02/2015 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 19
6
PASOLINI ERMANNO
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salute e assistenza
18/02/2015 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 5
Sanità, la cura dal basso
18
volontariato
18/02/2015 Corriere della Sera Pagina 10
«Dalle ghette ai piumini da sci Siamo la terra delle idee...
18/02/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 26
«I giornali non profit sono un varco nella concentrazione dei...
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18 febbraio 2015
Il Resto del Carlino (ed.
Forli)
Prima Pagina
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18 febbraio 2015
Pagina 19
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
ambiente e protezione civile
«Generalizzato clima di allarmismo»
Il Comune chiede a Gemos di organizzare open day e di partecipare al Comitato Mensa
che intende realizzare.
BAGNO. L' episodio del «corpo estraneo
rinvenuto nella pastina», che non si è riusciti a
capire cosa fosse, ha comunque creato un
«generalizzato clima di allarmismo», per cui il
Comune si è attivato per chiedere alla Gemos
ulteriori controlli e disponibilità. Intanto, per
circa un mese, il direttore di area Gemos sarà
stabilmente presente al centro di produzione
con l' incarico di verificare ogni fase del flusso
produttivo e di rendersi disponibile a ogni
eventuale confronto con istituzione scolastica e
Comune. Inoltre si dovranno prevedere
aperture del Centro produzione pasti con
"Open Day" destinati alla collettività e
disponibilità a partecipare a un Comitato
Mensa, che il Comune intende istituire in tempi
brevi, procedendo alla approvazione del relati
vo regolamento. Gemos, infine, metterà a
disposizione 100 buoni pasto, destinati alle
famiglie o a rappresentanti del Comune per l'
assaggio dei pasti distribuiti nelle scuole. La
coop Gemos gestisce dal 2010 il servizio
produzione e distribuzione pasti per il Comune
di Bagno di Romagna, con circa 250 pasti
giornalieri preparati per scuola elementare e
media.
I pasti vengono consegnati in "multiporzione"
in contenitori termici e vengono poi distribuiti
dal personale scolastico che provvede allo sporzionamento. Nei locali del Centro di protezione civile
(dove ha "provvisoriamente" sede la scuola media) non esiste un locale mensa, per cui i ragazzi
consumano il pasto sui banchi. Gemos prepara anche i pasti per l' ospedale Angioloni. (al.me.
)
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17 febbraio 2015
Forli Today
ambiente e protezione civile
Recupero dell' evasione fiscale: arriva un ufficio
dedicato a stanare i 'furbetti'
L' assessore al Bilancio e patrimonio del Comune di Forlì, Emanuela Briccolani, ha
illustrato il progetto di mandato alla cittadinanza, puntando sulla "riqualificazione delle
risorse: spese, entrate ed equità tributaria"
L' assessore al Bilancio e patrimonio del
Comune di Forlì, Emanuela Briccolani, ha
illustrato il progetto di mandato alla
cittadinanza, puntando sulla "riqualificazione
delle risorse: spese, entrate ed equità
tributaria". I punti messi in evidenza sono la
"salvaguardia dei servizi alle persone e alle
famiglie, la compartecipazione alle spese
commisurate alle possibilità economiche delle
famiglie, l' individuazione del quoziente
familiare e la pressione tributaria progressiva
rispetto ai redditi ed ai patrimoni". Le entrate
per il Comune arriveranno da fondi europei
strutturali, per l' innovazione e per l'
innovazione e per lo sviluppo, dalla
progressività dei tributi, dal recupero dell'
evasione e dell' insoluto e dai ricavi
patrimoniali e l' attività edilizia. Per garantire l'
equità tributaria, si lavorerà su diversi fronti:
"Giustizia tributaria, collaborazione con gli
uffici, creazione di banche dati e mettendo a
punto nuovi strumenti di monitoraggio anti­
evasione". Una delle novità più importanti è l'
istituzione dell' Ufficio di recupero evasione,
che si articolerà in due passaggi: "Il primo
anno con la costituzione dell' ufficio con una
dotazione organica di base, il secondo anno
con l' incremento delle unità impiegate grazie
alla collaborazione e scambio dati con gli enti di riferimento", spiega Briccolani. Per il funzionamento di
questo nuovo strumento, sarà necessario un piano per la costituzione di un Ufficio entrate a livello dell'
Unione dei Comuni della Romagna forlivese. L' ufficio recupero evasione funzionerà grazie ad un
percorso integrato all' interno del Comune e condiviso con l' Agenzia delle entrate e la Guardia di
finanza. Con questa novità, "gli introiti per l' amministrazione saranno il 50% delle somme recuperate su
segnalazioni qualificate e il 100% sui propri tributi", chiarisce l' assessore. Annuncio promozionale Il
processo di razionalizzazione dei servizi, per il contenimento delle spese sarà gestito in rapporto con l'
Unione e con la Provincia ed andrà a toccare diversi settori: informatica, personale, sportello per le
attività produttive e attività economiche, attività edilizie, protezione civile e polizia municipale.
Chiara Fabbri
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18 febbraio 2015
Pagina 12
Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
ambiente e protezione civile
COMUNE, SI E' RIUNITA LA COMMISSIONE ELETTORALE. GLI ISCRITTI SONO 45 IN PIU'
DEL 2014.
Pievesestina, alluvione dietro l' angolo
Il mancato adeguamento degli scoli causa gli allagamenti.
di PAOLO MORELLI «LA ZONA di
Pievesestina e Sant' Andrea in Bagnolo è
soggetta ad alluvioni da quando è iniziata la
costruzione della zona industriale». Va dritto al
nocciolo del problema Gabriele Bacchi,
agricoltore di Sant' Andrea in Bagnolo. Nei
giorni scorsi la sua azienda ha subito danni
gravissimi tanto da dover chiedere l' intervento
della Protezione civile.
PIÙ CHE SUI DANNI, però, Gabriele Bacchi
mette l' accento sulle cause degli allagamenti:
«Un tempo le acque erano incanalate nello
scolo Dismano e quindi le prime alluvioni si
sono verificate nella zona di Pievesestina
spiega , poi la zona industriale è stata
enormemente ampliata e le acque sono state
dirottate in un fosso consorziale denominato
Saraceta' adatto solo a raccogliere acque dei
fossi della campagna. Da qui sono nati i grossi
problemi, e infatti già dalla fine degli anni
Ottanta si sono verificate le prime alluvioni;
lasciando le cose nello stato in cui erano si è
arrivati alla prima disastrosa alluvione del
1996 con danni ingenti alle cose, abitazioni e
terreni della zona attraversata dallo scolo Saraceta, in particolare della via Chiesa di Sant' Andrea».
LE PROTESTE degli agricoltori sono state ascoltate ma il risultato è stato insufficiente: il Consorzio di
bonifica ha risagomato lo scolo e ricostruito uno dei ponti che lo attraversano. Lavori insufficienti, tanto
che ogni volta che si verificano forti precipitazioni il livello delle acque è sempre prossimo alla
tracimazione, fino al 6 febbraio quando si è verificato il secondo disastroso allagamento di tutta la zona
adiacente lo scolo sulla via Chiesa di Sant' Andrea.
«DOVE SONO andati a finire i cospicui oneri di urbanizzazione che il Comune ha incassato con la
costruzione dei capannoni industriali chiede Luca Ferrini, segretario comunale del Pri se non è stato
previsto un adeguato sistema di scolo delle acque? Se è vero che ci sarà un ulteriore ampliamento della
zona industriale di Pievesestina, spero che si approfitti dell' occasione per mettere rimedio agli errori
del passato. Ormai tutti dovrebbero aver capito che non è possibile dirottare acque piovane di decine di
ettari asfaltati in piccoli scoli di campagna, anche in considerazione che eventi meteo eccezionali in
futuro potrebbero essere più frequenti. Non è concepibile progettare nuove aree di espansione senza
adottare una seria progettazione di tutta la rete scolante della zona, mettendo a rischio abitazioni e
proprietà che si trovano a valle».
MORELLI PAOLO
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18 febbraio 2015
Pagina 14
Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
ambiente e protezione civile
DOPO L' ALLUVIONE.
I bagnini: «Per Pasqua spiagge già pronte»
GLI OPERATORI della spiaggia di
Cesenatico, dopo la mareggiata di due
settimane fa che li ha messi in ginocchio,
stanno facendo la conta dei danni e già
guardano all' imminente apertura della
stagione balneare. I bagnini cesenaticensi
hanno espresso parole di gratitudine ai
volontari della Protezione civile, della Croce
rossa, ai vigili del fuoco e a tutti i cittadini che
nei momenti immediatamente successivi alla
calamità, hanno fornito un pronto e decisivo
aiuto agli stabilimenti in difficoltà. Simone
Battistoni, presidente della Cooperativa
esercenti stabilimenti balneari di Cesenatico,
ieri è intervenuto rassicurando i turisti e i tanti
ospiti romagnoli che frequentano questa
spiaggia: «Dopo un primo momento di forte
preoccupazione, la situazione sta tornando alla
normalità, anche nei bagni più colpiti. La
maggior parte degli stabilimenti ha reagito
prontamente al disastro, che per la seconda
volta nel giro di nemmeno sei mesi ha colpito
le nostre imprese.
Auspichiamo ora un concreto supporto da
parte delle istituzioni, per accelerare il processo di ripresa, ma nel frattempo ci stiamo impegnando tutti
quanti al massimo, per rendere la spiaggia e i nostri stabilimenti accoglienti e belli come e più di prima.
Già a Pasqua saremo pronti come ogni anno a ricevere i turisti con il consueto calore e la nostra
ospitalità».
g.m.
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17 febbraio 2015
Cesena Today
csv e scenario locale
Una casetta di legno piena di libri: il M5S chiede la
"Little Free Library" anche per San Mauro Pascoli
Il Movimento 5 Stelle di San Mauro Pascoli ha presentato una mozione, nella quale si
chiede di predisporre la speciale libreria in Piazza Mazzini.
Una piccola casetta di legno piena zeppa di
libri, da dove ognuno può prenderne uno (o
più) alla sola condizione di portarne un altro,
per condividerlo. Il progetto si chiama "Little
Free Library", nato nel 2009 a Hudson nel
Wisconsin per mano di Todd Bol, e che si sta
diffondendo in tutto il mondo. Il Movimento 5
Stelle di San Mauro Pascoli ha presentato una
mozione, nella quale si chiede di predisporre
la speciale libreria in Piazza Mazzini. Già
individuata anche la location: la galleria dove
risiede il centro sociale "I sempre Zovan". "Il
costo per l' amministrazione pubblica sarà pari
a 0 ­ affermano i pentastellati ­. La costruzione
e fissaggio sarà ad opera di volontari g i à
coinvolti nell' iniziativa". "In principio ­
ricordano dal Movimento 5 Stelle ­ fu Todd Bol
a Hudson, nel Wisconsin, che nel 2009 costruì
la prima in ricordo di sua madre, insegnante
con la passione per la lettura, e la pose nel
suo cortile. Amici e vicini se ne innamorarono,
così ne furono costruite altre, tutte con la
scritta "free books". Bol vide ben presto l'
opportunità di realizzare, attraverso questa
iniziativa, una vasta gamma di obiettivi per il
bene comune, così fu fondata un'
associazione, e l' idea si è diffusa in tutto il
mondo". Annuncio promozionale Proseguono i
pentastellati: "L' obiettivo principale non è solo quello di promuovere la lettura e l' alfabetizzazione
attraverso la diffusione di biblioteche in tutto il mondo, ma anche rafforzare lo spirito di comunità. Le
piccole biblioteche libere, infatti, riuniscono le persone e promuovono al contempo l' amore per la
lettura, attraverso lo scambio gratuito di libri. L' idea vincente sta nell' avvicinare abitanti e passanti
attorno ad un centro di aggregazione, rendendo così più vivibili e frequentate le comunità. Little Free
Library reinventa il concetto di biblioteca: non più lontana, ma diffusa e a portata di tutti. La volontà di
imparare, di promuovere la cultura, sembra nascere spontaneamente dai cittadini: grazie alla
condivisione di libri, si creano momenti di socialità, ed il senso di legame non può che risultarne
rafforzato. Il valore aggregativo di questo vero e proprio movimento solidale sta rendendo le Little Free
Library un fenomeno mondiale".
Redazione
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17 febbraio 2015
Cesena Today
csv e scenario locale
A Gambettola arriva il Piedibus: a scuola si andrà a
piedi
Il progetto Piedibus, alla definizione del quale ha partecipato attivamente il consigliere
Matteo Bacchi, sarà presentato alla cittadinanza giovedì alle ore 21 in sala Fellini, per
invitare i genitori ad aderire all' iniziativa.
Partirà nel prossimo mese di marzo a
Gambettola il progetto "Piedibus", iniziativa
promossa dall' Amministrazione comunale,
assessorato alla scuola, in collaborazione con
direzione didattica, e genitori volontari. L '
iniziativa consiste nell' attivazione di un
"autobus" che si muove a piedi, costituito da
un gruppo di bambini in fila diretti a scuola
accompagnati da due adulti, un "autista" con
paletta e un "controllore" a chiudere il gruppo.
Come un vero e proprio autobus, il Piedibus
ha un capolinea, con preciso orario di
partenza, una serie di fermate lungo il tragitto
e destinazione la scuola elementare. I
"passeggeri" del Piedibus saranno in grado di
muoversi in totale sicurezza, anche grazie al
necessario equipaggiamento fornito dal
Comune di Gambettola: le pettorine
catarifrangenti, i cartellini identificativi e le
mantelline antipioggia che consentono al
piedibus di funzionare anche in caso di
maltempo. Annuncio promozionale "Nel nostro
programma elettorale ­ dichiarano il sindaco
Roberto Sanulli e l' assessore alla scuola
Angela Bagnolini ­ avevamo espresso l'
intenzione di attuare il Piedibus attraverso la
collaborazione delle famiglie. Questo progetto,
che sarà attivo già da marzo 2015, oltre a
garantire meno traffico e quindi meno inquinamento davanti alla scuola, si caratterizza come un "mezzo"
sicuro, divertente, sano e in grado di far socializzare i bambini, invogliandoli all' esercizio fisico". Il
progetto Piedibus, alla definizione del quale ha partecipato attivamente il consigliere Matteo Bacchi,
sarà presentato alla cittadinanza giovedì alle ore 21 in sala Fellini, per invitare i genitori ad aderire all'
iniziativa.
Redazione
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18 febbraio 2015
Pagina 9
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
csv e scenario locale
L' annuncio dell' assessore del Comune di Forlì Raoul Mosconi durante l' assemblea convocata
lunedì sera dal Centro servizi per il volontariato.
Profughi, cinque in arrivo a Forlimpopoli
L' appartamento individuato messo a disposizione dalla "Società per l' affitto"
FORLIMPOPOLI. Un appartamento di
proprietà della "Società per l' affitto" di Forlì. È
qui dove il Comune di Forlimpopoli ospiterà i
suoi primi cinque profughi in attesa di asilo
politico.
Lo ha annunciato lunedì sera l' assessore alle
Politiche sociali del Comune di Forlì Raoul
Mosconi, durante l' assemblea organizzata da
Assiprov, Centro servizi per il volontariato d i
Forlì ­Cesena, per chiedere a tutte le
associazioni di volontariato del comprensorio,
di dare idee e progetti per far si che il profugo
in attesa del riconoscimento dello status di
rifugiato politico o del permesso di soggiorno,
non passi l' attesa bighellonando ma
imparando un mestiere, mettendo a
disposizione della comunità le proprie abilità,
le proprie conoscenze.
Sono state due dozzine le associazioni che
hanno mandato loro rappresentanti all'
assemblea che si è tenuta nella sala del
consiglio comunale di Forlimpopoli. Se
intenzionate a partecipare a questo progetto di
Assiprov, Unioni dei Comuni della Romagna
Forlivese e gli enti gestori dell' accoglienza
profughi nel forlivese, hanno tempo fino al
prossimo 1 5 m a r z o p e r d a r e l a l o r o
disponibilità ma, soprattutto, indicare come
intenderebbero utilizzare i profughi.
La "Società per l' affitto" è una società senza scopo di lucro, nata per fronteggiare l' emergenza abitativa
e per incrementare la dotazione di alloggi da destinare, in affitto, ai lavoratori.
E' formata da Comuni del comprensorio forlivese, da Associazioni di categoria dei datori di lavoro, dalla
Fondazione Cassa dei Risparmi e dall' Acer di Forlì ­Cesena.
La Società acquisisce in Anche Forlimpopoli a breve potrebbe ospitare i primi profughi destinati al
forlivese dove si fermeranno giusto il tempo per ottenere lo status di rifugiato politico o il permesso di
soggiorno locazione appartamenti, pubblici e privati, li concede ai lavoratori in "mobilità territoriale", sia
come posti letto, sia come alloggi per nuclei familiari.
Per i proprietari che intendono affittare appartamenti di proprietà alla Società sono previste condizioni
vantaggiose.
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8
18 febbraio 2015
Pagina 12
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
csv e scenario locale
OPUSCOLI.
Droga e salute mentale
Il problema droga resta all' ordine del giorno.
Oggi a Cesena i volontari del gruppo "Amici di
L.
RonHubbard" della Chiesa di Scientologydella
Romagna effettueranno la distribuzione di
opuscoli intitolati "La Verità sugli effetti
devastanti delle droghe".
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18 febbraio 2015
Pagina 18
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
csv e scenario locale
GAMBETTOLA.
Da marzo arriva il Piedibus per le elementari Domani
sera incontro con i genitori per spiegarlo
GAMBETTOLA. Da marzo il progetto
"Piedibus" arriva anche a Gambettola. L'
iniziativa consiste nell' attivazione di un gruppo
di bambini in fila diretti a piedi a scuola
accompagnati da due adulti, un "autista" con
paletta e un "controllore" a chiudere il gruppo.
Il Piedibus avrà un capolinea, con preciso
orario di partenza, una serie di fermate lungo il
tragitto e destinazione la scuola elementare. I
"passeggeri" del Piedibus si potranno
muovere in totale sicurezza, anche grazie all'
equipaggiamento fornito dal Comune: le
pettorine catarifrangenti, i cartellini identificativi
e le mantelline antipioggia che consentono al
Piedibus di funzionare anche in caso di
maltempo.
«Nel nostro programma elettorale ­ dichiarano
il sindaco Roberto Sanulli e l' assessore alla
scuola Angela Bagnolini ­ avevamo espresso l'
intenzione di attuare il Piedibus attraverso la
collaborazione delle famiglie. Questo progetto,
che sarà attivo già da marzo, oltre a garantire
meno traffico e quindi meno inquinamento
davanti alla scuola, si caratterizza come un
"mezzo" sicuro, divertente, sano e in grado di
far socializzare i bambini, invogliandoli all'
esercizio fisico".
L' iniziativa è promossa dall' amministrazione
comunale, assessorato alla scuola, in collaborazione con direzione didattica e genitori volontari.
Il progetto Piedibus, alla definizione del quale ha partecipato attivamente il consigliere Matteo Bacchi,
sarà presentato alla cittadinanza domani sera alle 21 in sala Fellini, per invitare i genitori ad aderire all'
iniziativa.
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18 febbraio 2015
Pagina 19
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
csv e scenario locale
Sarsina. Domande entro il primo marzo.
Contributi per il superamento delle barriere
architettoniche
SARSINA. L' ufficio tecnico comunale rende
noto che per ottenere i contributi previsti dalla
legge numero 13 del 1989 per il superamento
e l' eliminazione delle barriere architettoniche
negli edifici privati occorre presentare
domanda al Comune entro il prossimo 1 °
marzo.
Sono finanziabili gli interventi su immobili
privati già esistenti dove risiedono disabili con
menomazioni o limitazioni funzionali
permanenti o dove risiedono non vedenti.
Le domande possono essere presentate dagli
stessi disabili o da coloro i quali abbiano a
carico persone con disabilità permanente,
anche se poi il contributo andrà a chi
effettivamente avrà sostenuto la spesa, se
persona diversa dal disabile (come nel caso di
un diverso proprietario dell' immobile che
affronti la spesa per l' adeguamento).
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18 febbraio 2015
Pagina 36
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
csv e scenario locale
Basket in carrozzina. Un successo di pubblico per il triangolare andato in scena domenica a
Villafranca.
La Wheelchair seconda al "Città di Forlì"
I Delfini di Montecchio conquistano il primo posto, terza l' Asdre Reggio Emilia.
VILLAFRANCA. Domenica si è svolto il primo
torneo di basket in carrozzina "Città di Forlì".
La giornata è iniziata con la Messa nella
chiesa parrocchiale di San Martino in
Villafranca seguita dal pranzo insieme alle
squadre e tutti i volontari, allietati dalla musica
della band km 0.
Dopo il pranzo è cominciato il torneo, che
prevedeva un triangolare tra Wheelchair
Basket Forlì, Delfini Montecchio Maggiore di
Vicenza e Asdre Reggio Emilia.
La prima gara ha visto sfidarsi Vicenza e
Reggio Emilia e si è chiusa sul 23­33 per
Vicenza.
Nella seconda partita si sono sfidati Vicenza e
Forlì: un match punto e una intensità quasi
feroce. Una partita tiratissima che ha visto
vincitori i più esperti giocatori di Vicenza per
19­27, che si portano a casa il torneo.
Ultima partita, ma non per importanza, Reggio
Emilia contro Forlì valida per secondo e terzo
posto che premia Forlì vincente per 16­12.
A fine torneo le premiazioni, con presenti le
autorità tra le quali Sara Samorì, assessore
allo sport del Comune di Forlì e Gianluca
Soglia presidente della Uisp Forlì Cesena. L'
intera giornata è stata seguita da un vasto
pubblico con ospite d' eccezione Corrado
Fumagalli. Oltre allo speaker Francesco Fabbri. Si ringraziano i volontari (gruppo scout Forlì 3 clan e
noviziato), la parrocchia di San Martino e in particolar modo Gilberta Garavini, la Band km 0, One
Team,Isb e la polisportiva Giulianini.
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18 febbraio 2015
Pagina 19
Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
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IL COMICO FESTEGGIA 30 ANNI DI SPETTACOLO.
«La mia gioia più grande? Far riderecoi pupazzi i
bimbi orfani bielorussi»
di ERMANNO PASOLINI MIRKO Alvisi,
53enne imitatore­cabarettista di Gambettola,
sta preparando la grande festa dei 30 anni di
spettacolo. Alvisi è stato protagonista di
diverse trasmissioni televisive e di concorsi
lanciati nel corso degli anni dalle varie
emittenti.
Ha lavorato al fianco di personaggi come
Pippo Franco, Claudio Lippi, Heater Parisi e
Gerry Scotti. Mirko Alvisi, originario di Cesena
e da oltre 20 anni residente a Gambettola.
Su cosa è imperniato il suo spettacolo? «Mi
divido in tre situazioni a seconda delle
richieste dice Mirko Alvisi .Quando faccio l'
animatore nelle feste vesto i panni del clown
Moko; nel cabaret ho formato con mia figlia
Giulia un duo comico che si esibisce con le
gags ispirate alla commedia all' italiana. Infine
mi cimento nel teatro per ragazzi dove mi
esibisco dando vita sul palco a splendidi
pupazzi di pelouche, scenografie ed effetti
speciali».
Come si è evoluto? «Sei anni fa ho incontrato
Raffaella Candoli presidente di Piccolo Mondo
Onlus che si occupa dell' accoglienza de bambini vittime di Chernobyl e ha invitato in Bielorussia negli
orfanotrofi dove ho con i miei pupazzi ho fatto ridere i bambini».
La sua vita è cambiata? «Radicalmente. Grazie alla collaborazione con Piccolo Mondo sono nate sei
storie teatrali per ragazzi, scenografate da pittori come Adriano Maraldi e Gianluca Bosello. Ho
acquistato pupazzi in California creando storie nuove».
PASOLINI ERMANNO
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18 febbraio 2015
Pagina 28
La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
csv e scenario locale
Bambini in fila a scuola A marzo parte il Pedibus
Accompagnati da due adulti, gli scolari saranno dotati di pettorine catarifrangenti,
cartellini identificativi e mantellini antipioggia.
Partirà nel prossimo mese di marzo a
Gambettola il progetto "Piedibus", iniziativa
promossa dall' Amministrazione comunale,
assessorato alla scuola, in collaborazione con
direzione didattica, e genitori volontari.
L' iniziativa consiste nell' attivazione di un
"autobus" che si muove a piedi, costituito da
un gruppo di bambini in fila diretti a scuola
accompagnati da due adulti, un "autista" con
paletta e un "controllore" a chiudere il gruppo.
Come un vero e proprio autobus, il Piedibus
ha un capolinea, con preciso orario di
partenza, una serie di fermate lungo il tragitto
e destinazione la scuola elementare. I
"passeggeri" del Piedibus saranno in grado di
muoversi in totale sicurezza, anche grazie al
necessario equipaggiamento fornito dal
Comune di Gambettola: le pettorine
catarifrangenti, i cartellini identificativi e le
mantelline antipioggia che consentono al
piedibus di funzionare anche in caso di
maltempo.
"Nel nostro programma elettorale ­ dichiarano
il Sindaco Roberto Sanulli e l' Assessore alla
scuola Angela Bagnolini ­ avevamo espresso l'
intenzione di attuare il Piedibus attraverso la
collaborazione delle famiglie. Questo progetto,
che sarà attivo già da marzo 2015, oltre a
garantire meno traffico e quindi meno inquinamento davanti alla scuola, si caratterizza come un "mezzo"
sicuro, divertente, sano e in grado di far socializzare i bambini, invogliandoli all' esercizio fisico".
Il progetto Piedibus, alla definizione del quale ha partecipato attivamente il consigliere Matteo Bacchi,
sarà presentato alla cittadinanza domani sera, giovedì 19 febbraio alle 21 in sala Fellini, per invitare i
genitori ad aderire all' iniziativa.
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18 febbraio 2015
Pagina 28
La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
csv e scenario locale
Diritti Malati Centro ancora senza casa
SAVIGNANO Nonostante le lettere inviate al Comune e all' Ausl nessuno si è mosso per
dare una nuova sede.
Sei settimane e tutto tace. Nonostante le
missive inviate il Comune di Savignano tace e
l' Ausl pure.
Stiamo parlando della sede che era stata data
in questi anni al centro Diritti per il Malato
Natale Bolognesi all' interno del Santa
Colomba. Che oggi l' associazione non ha più,
ma soprattutto ancora non è stato individuato
un luogo alternativo dove gli associati e i
cittadini possano rivolgersi. "Da oltre un mese
abbiamo richiesto agli Enti competenti di
indicarci come risolvere, da un lato, il
problema della mancanza della sede ufficiale
per lo svolgimento delle attività della nostra
associazione e, dall' altro, come superare la
difficoltà della coabitazione nel Punto di
Ascolto all' interno del Santa Colomba ­ spiega
il presidente del Centro Luca Menegatti ­ Ma
pur essendo trascorse quasi sei settimane,
non abbiano ricevuto alcuna comunicazione
ufficiale da parte degli interessati. Abbiamo
quindi scritto al sindaco Filippo Giovannini
chiedendo di precisare il perché non ci ha
fornito nessuna indicazione ufficiale in merito
ai tempi e neppure ci è stato notificato in quale
altra struttura sarà trasferita la sede della
nostra associazione. Siamo rimasti molto
dispiaciuti e sorpresi lo scorso 30 dicembre
quando ci siamo recati nella nostra sede, per lo svolgimento del nostro Consiglio Direttivo, ed abbiamo
trovato i locali completamente vuoti, scoprendo così che i tempi del trasloco sarebbero stati molto
ristretti. Purtroppo, questa situazione crea diverse difficoltà alla nostra associazione ­ sottolinea
Menegatti ­ perché la prossima settimana è in programma la nostra assemblea mensile ed ovviamente
non sappiamo dove potremo effettuarla. Chiedo dunque all' amministrazione di comunicarci quale
soluzione intenda assumere per assegnare alla nostra associazione una nuova sede e in quali tempi
sarà possibile tornare alla normalità. Inoltre intendiamo esprimere la nostra preoccupazione e
contrarietà per l' atteggiamento tenuto dall' amministrazione Comunale e dalla Ausl in questa vicenda".
E un' altra missiva è stata appunto spedita all' Ausl per il Punto di Ascolto che in parte è stato occupato
dal Punto di Prima Assistenza con i medici.
"La riorganizzazione dei servizi all' interno del Santa Colomba, ha portato all' attivazione del "Punto di
Prima Assistenza" e il Punto di Ascolto nel quale riceviamo i cittadini è stato trasformato in un ufficio
operativo a tutti gli effetti della Prima Assistenza ­ sottolinea Luca Menegatti ­ . Sino al 30 novembre non
c' era personale stabilmente presente all' interno del locale e questa situazione consentiva un regolare
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(ed. Forlì)
csv e scenario locale
svolgimento delle funzioni per le quali ci era stato concesso l' ufficio. Nello specifico, lo scorso 2
dicembre uno dei nostri volontari è arrivato al punto di Ascolto per svolgere il consueto servizio ed ha
scoperto che dal giorno prima la dottoressa Lorena Casadei aveva iniziato il proprio servizio all' interno
dello stesso locale.
Poi ci è stato spiegato che dalla settimana successiva (cioè dal 9 dicembre) la dottoressa il martedì non
avrebbe più effettuato il proprio servizio a Savignano sul Rubicone, riducendo così la sua presenza del
25% nell'arco della settimana. Dopo quanto premesso, per consentire il ripristino delle ore erogate dalla
dottoressa Casadei a Savignano sul Rubicone e permettere che le funzioni siano svolte nel rispetto
delle più basilari norme sulla privacy, abbiamo scritto all'Ausl comunicando la rinuncia ad utilizzare il
locale nella giornata del martedì, fino a quando il Dipartimento non sarà in grado di individuare una
soluzione alternativa e maggiormente adeguata alla nuova organizzazione che è stata scelta dall'Ausl.
Ci auguriamo che in futuro le azioni ufficiali corrispondano agli apprezzamenti verbali che in alcune
occasioni sono stati espressi nei confronti della nostra associazione. Cristina Fiuzzi
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La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
csv e scenario locale
Una little free library a San Mauro Pascoli
Gli attivisti del Movimento 5 Stelle di San
Mauro Pascoli hanno presentato una mozione
sul Little free Library chiedendo al consiglio
comunale di predisporre una little free library
in Piazza Mazzini a San Mauro Pascoli, nella
galleria dove risiede il centro sociale "I sempre
zovan". Il costo per l' amministrazione pubblica
­ scrivono i "grillini" ­ sarà pari a 0; costruzione
e fissaggio sarà ad opera di volontari g i à
coinvolti nell' iniziativa".
"Una Little Free Library spiegano poi ­ è una
piccola casetta di legno piena zeppa di libri,
da dove ognuno può prenderne uno (o più)
alla sola condizione di portarne un altro, per
condividerlo. In principio fu Todd Bol a
Hudson, nel Wisconsin, che nel 2009 costruì la
prima in ricordo di sua madre, insegnante con
la passione per la lettura, e la pose nel suo
cortile. Amici e vicini se ne innamorarono, così
ne furono costruite altre, tutte con la scritta
"free books". Bol vide ben presto l' opportunità
di realizzare, attraverso questa iniziativa, una
vasta gamma di obiettivi per il bene comune,
così fu fondata un' associazione, e l' idea si è
diffusa in tutto il mondo.
L' obiettivo principale non è solo quello di
promuovere la lettura e l' alfabetizzazione
attraverso la diffusione di biblioteche in tutto il
mondo, ma anche rafforzare lo spirito di comunità. Le piccole biblioteche libere, infatti, riuniscono le
persone e promuovono al contempo l' amore per la lettura, attraverso lo scambio gratuito di libri".
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salute e assistenza
L' ASL UNICA RIDUCE DI 1/3 I DIRETTORI: MA SUI TAGLI SERVONO NUOVE IDEE.
Sanità, la cura dal basso
L' 11 febbraio scorso era in programma al
salone comunale di Forli una conferenza sull'
Asl unica di Romagna con relazioni
interessanti e mirate. Quello che si notava era
la scarsa presenza di pubblico in sala
probabilmente per carenze di informazione e
di organizzazione ­, e la pressochè esclusiva
presenza dei relatori, moderatori e interventi
preordinati con non più di una ventina di
addetti ai lavori dipendenti o ex dipendenti
della sanità pubblica. E' stato un vero peccato
l' essere assenti perchè le relazioni sono state
di spessore. Mi è piaciuta, al di la della lettura
iniziale, la presentazione del dottor Spagnoli
direttore sanitario dell' Asl unica di
Romagna,che ha presentato il programma
futuro sotto forma di vision e mission
aziendale. Ha detto molte cose interessanti
che, in gran parte, si rifanno alle idee dell' Asl
di Forli del periodo 2000 2005 . Chiaro segno
della lungimiranza che in quel periodo
informava l' Asl forlivese. Molte le proposizioni
annunciate, finalmente uno spazio, almeno
teorico, al territorio. Non chiarissima la
definizione della gestione data ai direttori di
dipartimento che verranno ridotti a di 1/3
rispetto agli attuali. Non chiaro l' abbandono
della spinta prestazionale a favore dei percorsi
gestiti per processi ed esiti. Ed è proprio qui che occorrerebbe fare chiarezza ovvero se non ci si
accorge che la novità deve partire dal basso ovvero dalla scoperta dei bisogni reali delle persone e
dalle relative risposte e si presume di riorganizzare un sistema solo considerando la intrinseca
sostenibilità dello stesso si corre il rischio dell' ennesima difficoltà gestionale della sanità pubblica.
La sostenibilità non deve essere solo vista dalla parte del sistema ma anche dalla parte dell' utenza.
Soprattutto in un momento in cui il 25 % della popolazione ha difficoltà economiche evidenti. La
coniugazione delle rispettive necessità associata a nuove idee sull' attività territoriale e ad una diversa
ridistribuzione delle competenze e degli incarichi a livello di tutto il personale sanitario potrebbe dare
nuova spinta all' efficacia ed all' efficienza del sistema. La creazione di nuove e diverse responsabilità
trasversali non può che arricchire un meccanismo che ormai mostra evidenti crepe gestionali da atavico
ingessamento della dirigenza. Per la mia mansione attuale ho recentemente visitato alcuni centri di
attività ospedaliere e territoriali all' estero. Il medico non è il deus ex machina delle situazioni gestionali
ma un componente del team che spesso vede la persona malata non per primo ma per quarto o quinto
professionista. In altri posti il medico, anche ospedaliero, percorre il territorio e fa consulenze nelle case
della salute lavorando fianco a fianco del medico di medicina generale ed aiutato da una organizzazione
prettamente infermieristica o tecnica. Il che annulla tempi di attesa e facilita gli accessi e costa meno
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La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
salute e assistenza
dando un miglior servizio.
Probabilmente, oltre che dall' ascolto dei bisogni dei cittadini, il futuro del sistema sanitario potrebbe
ripartire da una diversa gestione dei ruoli dei professionisti della sanità sia a livello ospedaliero che,
soprattutto, nel territorio senza poi scordarsi del ruolo che il terzo settore potrebbe avere in futuro.. Buon
lavoro a tutti. Il territorio romagnolo ne ha bisogno !
Germano Pestelli, medico specialista in Riabilitazione e Ambasciatore OMS per i Paesi a basse risorse
economiche.
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Corriere della Sera
volontariato
LA MIA BRIANZA CARLO COLOMBO.
«Dalle ghette ai piumini da sci Siamo la terra delle
idee vincenti»
In quel marchio tondo, dal sapore vintage che
spopola su piumini, berretti e scarpe, c' è una
storia di più di novant' anni dal sapore molto
brianzolo. Il nome Colmar evoca la cittadina
alsaziana: in realtà riproduce, unendole, le
prime lettere del cognome e nome del
fondatore: Colombo Mario, monzese doc e un
grande fiuto imprenditoriale che è rimasto nel
Dna di famiglia.
«I racconti in casa dicono che il marchio sia
nato da un' intuizione del nonno ­ racconta
oggi il nipote Carlo, 52 anni, amministratore
delegato dell' azienda ­ in un pomeriggio tra
amici, al vecchio bar Motta di piazza Carducci.
Ha buttato giù due idee e solo dopo si è
accorto dell' omonimia con la cittadina
francese».
I primi prodotti?
«Le ghette in feltro di lana, lo stesso materiale
usato nella lavorazione dei cappelli per cui
Monza era un tempo famosa.
Ma già negli anni Trenta il mercato finisce e
allora è la nonna Irma che non si perde d'
animo e si rimbocca le maniche: si iscrive ad
un corso di taglio e cucito e nel laboratorio
sotto casa, in via San Gottardo, inizia a
produrre abbigliamento da lavoro. Fu una
svolta decisiva».
Poi arriva lo sci. Curioso che a produrre abbigliamento tecnico per sciatori sia una azienda di pianura.
«L' intuizione questa volta è di mio padre Angelo e di mio zio Giancarlo, che si sono trovati a 24 e 22
anni alla guida dell' azienda dopo l' improvvisa scomparsa del nonno. Tornano da una fiera a Bolzano
con l' idea di produrre abbigliamento tecnico: a quei tempi, gli sciatori in Italia erano dei pionieri, l'
abbigliamento dell' epoca era scomodo e non esistevano nemmeno gli skylift».
Ha mai pensato al suo futuro lontano da qui?
«Direi proprio di no. Mi sono laureato di mattina e il pomeriggio ero già in ufficio, forse perché sia mio
padre che mio zio hanno saputo trasmettermi l' attaccamento all' azienda e alla famiglia. Sono valori
forti e veri che stiamo passando ai nostri figli: un nipote è già in Colmar, i miei figli sono ancora al liceo,
ma già si interessano dei prodotti. Quella che darò loro sarà un' indicazione, non un obbligo di far parte
di questo progetto complesso».
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Corriere della Sera
volontariato
Trovate tutte le professionalità sul territorio?
«Purtroppo alcune competenze stanno sparendo. È sempre più difficile trovare modellisti, tecnici di
confezioni e campionariste: donne che riescono ad assemblare una giacca a vento senza indicazioni
predefinite. Bisognerebbe creare in Brianza percorsi professionali più vicini alle realtà industriali
presenti».
Imprenditori brianzoli casa e bottega. Quanto si ritrova in questa definizione?
«Ora è anacronistica. È vero che anche Colmar è nata tra le quattro mura di casa, ma se siamo ancora
sul mercato dopo oltre 90 anni è perché abbiamo saputo trasformarci in una realtà globale con orizzonti
ampi.
Sessant' anni fa andare a Parigi era un viaggio, oggi voliamo a Shanghai per tre giorni».
Un voto a Monza?
«Mi piace il risveglio culturale della città. Sono nato e vivo a Monza e ne sono innamorato: è una realtà a
misura d' uomo che recentemente è molto cresciuta in termini di offerta globale. Qui ormai è possibile
trovare tutto quello che grandi città come Milano offrono».
Un luogo del cuore?
«Amo passeggiare nei giardini della Villa Reale, intorno al bellissimo laghetto. Spero che dopo il
restauro della Villa si possa intervenire anche sui giardini perché tornino ad essere più frequentati».
L' autodromo?
«Oggi più che mai l' autodromo è un valore per la nostra città. Sono certo che il nuovo management
avrà le competenze per sfruttare tutte le opportunità che la struttura sportiva offre, ma dobbiamo
sperare che l' amministrazione comunale investa nei trasporti pubblici per poter permettere ai visitatori
monzesi, e non, di accedere facilmente».
Come un' azienda può essere vicina al proprio territorio?
«Anche sostenendo il terzo settore. E favorendo la crescita sociale della comunità. Monza oggi è una
città cardio­protetta grazie all' installazione di defibrillatori automatici in punti strategici. E se è così, lo si
deve anche alla nostra azienda».
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
volontariato
LA DEPUTATA PD IRENE MANZI.
«I giornali non profit sono un varco nella
concentrazione dei poteri editoriali»
ROMA. In attesa dell'an ­ nunciata riforma
generale del settore, continua la battaglia per
tentare di ripristinare, almeno per gli anni 2014
e 2015, il Fondo per l'editoria presso la
presidenza del Consiglio dei ministri, decimato
da tagli indiscriminati e per di più retroattivi.
Irene Manzi, di Macerata, deputata Pd e
segretaria della VII Commissione della
Camera per i problemi della Cultura,
dell'Istruzione e della Ricerca, interviene sul
tema. Perché sostiene con decisione l'e men
damento presentato dal collega deputato
Roberto Rampi e da altri parlamentari all'i nt e
rn o del cosiddetto Milleproroghe per
rifinanziare, anche se in parte, il decurtato
fondo del Dipartimento dell'e d it o r i a della
presidenza del Consiglio dei ministri? «Le
ragioni sono semplici. Sono ormai una trentina
d'anni che l'informa ­ zione in Italia aveva
aperto un varco rispetto all'omologazione e
alla concentrazione di poteri che venivano
gestiti da un gruppo quasi esclusivo di editori
esclusivamente nazionali. L'avvento di
Berlusconi come presidente del Consiglio, nei
fatti più che nella forma, ha spostato
prepotentemente l'attenzione quasi
esclusivamente sul duopolio televisivo Rai e
Mediaset assorbendo, fra l'al ­ tro imponenti
quote delle risorse pubbliche della comunicazione istituzionale dello Stato. Il fiorire di testate locali in
molte regioni italiane, anche quelle che non avevano voce dai loro territori, è stata ed è una conquista
che non è un demerito dello Stato avere favorito anche con incentivi finanziari pubblici. Non è certo
questo lo scandalo». Durante gli ultimi venti anni di vita del Fondo si sono però verificate infrazioni,
truffe, malversazioni anche da parte di soggetti editoriali che avevano beneficiato dei fondi... «È vero.
Sebbene non sia una veterana delle aule parlamentari, la mia attenzione ai temi della cultura e dell'info
rmazi one data da più lontano. In Italia si sono verificati abusi intollerabili che poi per denuncia pubblica
e intervento di poteri inquirenti sono stati scovati... Si va da semplici violazioni amministrative e
omissioni di contributi, fino a vere e proprie truffe, appropriazioni indebite. Ma il parterre delle testate
quotidiane e periodiche che è rimasto sul campo dal 2013 a oggi si è davvero ristretto ormai solo a
quelle esperienze che hanno voce e corpo sui territori. Solo che ora l' ultimo sforzo è come impedire che
nel corso di questo anno soccombano...
anche perché le contribuzioni pubbliche hanno rallentato molto negli ultimi anni una loro pur minima
regolarità».
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18 febbraio 2015
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
volontariato
Una parte di forze politiche d' opposizione venire in Parlamento?
«Innanzi tutto conto sul fatto che nell' agenda del sottosegretario e collega Luca Lotti la questione ha un
peso e non viene sottovalutata... anche perché in buona parte è stata ereditata, poi c' è la mia
convinzione che a differenza di altri nodi dello sconto politico fra diversi parlamentari anche di altri
schieramenti, persino di opposizione, c' è attenzione all' emendamento Rampi e a non lasciare morire
testate che hanno dipendenti giornalisti e poligrafici, collaboratori... e che nella loro crisi potrebbero
trascinare come in un domino tipografie, edicolanti... e soprattutto le centinaia di migliaia di lettori che
perderebbero voci alle quali si sono legati soprattutto nei territori più lontani dai tradizionali centri
decisionali per l' informazione di Roma e di Milano».
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Rassegna Stampa 18 febbraio 2015 - Ass.I.Pro.V. Centro Servizi per