Piazza Santa Sofia Benevento Singolarità e seduzione “D'una città non godi delle sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda”. Italo Calvino Quando la bellezza di una città trova ampio spazio su cataloghi, riviste e altri mezzi di comunicazione, può accadere che ci si accontenti dell’immagine di superficie. Una specie di pellicola si stacca dal corpo vivo della città per andare incontro al visitatore. Molte volte, però, quella confezione è poco permeabile alle emozioni ed alla scoperta dei sensi. Una specie di bellezza preconfezionata ad uso e consumo di tutti i turisti, indistintamente. Poco aperta all’interrogazione dei luoghi e alla ricerca dell’inatteso. Al contrario, la città di Benevento non consente che la propria essenza venga afferrata ed impacchettata una volta per tutte. Sembra resistere, come spesso ha fatto nella storia, a forme e tempi imposti, per custodire il proprio misterioso fascino, la propria natura, orgogliosa ed ammaliante. E’ città del Meridione, ma attraversandola ci si accorgerà di essere altrove, lontano da alcuni luoghi comuni. Un altrove la cui esatta collocazione è quasi sostituita da STORIA Arco di Traiano una psico-geografia. Disegnata da stratificazioni storiche. Abbozzata da linee di fuga verso luoghi remoti, dove solo l’immaginazione sa approdare: punti di contatto tra Nord (cultura longobarda) e Sud, tra Occidente ed Oriente (culti egizi). Illustrata da luoghi di appartenenza di caratteri e sapori inalterati. Sfondo della storia quotidiana di popolazioni caparbie alle prese con le forze di una natura a volte ostile, e, ancora, scenario di leggende e rituali oscuri ed intriganti. Linee di fuga e punti di contatto sapientemente reinterpretati nelle forme della cultura e dell’arte contemporanea, nei segni archetipici delle avanguardie artistiche, negli odori e nei sapori unici dei suoi ingredienti, nei mascheramenti e negli svelamenti dei suoi abitanti. Benevento Sannita Benevento Romana Fondazione e radice sannita La fondazione di Benevento risale a tempi remoti; si narra che la città debba le sue origini all'eroe greco Diomede, sbarcato in Italia dopo la distruzione e l'incendio di Troia. In realtà, la fondazione si dovrebbe agli Osci prima ed ai Sanniti poi, popoli italici originari del basso Lazio e della Campania pre-romana. Di origine greca è anche l'etimologia del nome del capoluogo: il nome originario della città è, infatti, “Maloeis” o “Maloenton”, forse in omaggio ad Apollo Maloeis, protettore delle greggi. Questo nome fu successivamente rivisitato in “Maleventum” dai Romani, per via della fiera resistenza opposta dai Sanniti alla loro avanzata militare. Come capitale del popolo dei Sanniti, valorosi guerrieri oltre che laboriosi coltivatori di terre ed allevatori di bestiame, resistette ben cento anni all’avanzata del popolo romano, grazie a leggendarie vittorie belliche, come quella, famosissima, ottenuta alla Forche Caudine nel 321 a.C. Diverse testimonianze sono state rinvenute negli scavi archeologici intorno alla città ed alcune di queste sono custodite nel Museo del Sannio. E’ città del Meridione, ma attraversandola ci si accorgerà di essere altrove, lontano da alcuni luoghi comuni Periodo romano Faticosamente sottratta ai Sanniti dopo anni di dure battaglie, divenne una delle città più significative dell’Italia romana dopo che i conquistatori vi fondarono la loro colonia sul preesistente centro sannitico. All’indomani della vittoria definitiva contro Pirro, re dell’Epiro, i vincitori Romani cambiarono il nome della città da “Maleventum” in “Beneventum”, per celebrare l’esito glorioso della guerra. Benevento ha rivestito grande importanza per l’Impero Romano, soprattutto per la sua posizione strategica, tappa obbligata sulla mitica via Appia verso le coste della Puglia e quindi verso l’Oriente. A ragione proprio del suo valore strategico, Benevento venne ornata dai romani di splendidi monumenti. Tra gli altri, anche il poeta Orazio non mancò di annotare il suo passaggio per la città definendola “Gemella di Roma Imperiale”. Le tracce più importanti che rimangono della dominazione romana sono: l’Arco di Traiano, il Teatro Romano, l’Arco del Sacramento, il Ponte Leproso. 3 Rocca dei Rettori Benevento Longobarda Benevento Pontificia Centro longobardo I Longobardi, popolazione germanica orientale, iniziarono nell’Alto Medioevo la loro inarrestabile discesa lungo la penisola italica. Nel 571 fondarono a Benevento un Ducato, di cui Arechi II fu il più importante e conosciuto principe. Protetto dalla sua potenza e dalla posizione appartata, il ducato si mantenne incolume davanti alla minaccia dei Franchi e lo stesso Carlo Magno fu costretto ad arrestarsi ai suoi confini. Nel corso di cinque secoli, la città vide il fiorire di attività culturali ed accrebbe il suo prestigio fino a diventare capitale della Langobardia Minor. Alla graduale integrazione dei Longobardi con il tessuto socioculturale beneventano si devono, probabilmente, alcuni dei tratti più caratteristici della storia della città, soprattutto in riferimento all’affascinante leggenda delle Streghe. I segni più rilevanti della presenza longobarda in città sono rappresentati dalla Chiesa e dal Chiostro di Santa Sofia, dal Complesso di Sant’Ilario e dalla Cinta Muraria. Città pontificia Nel 1077 Benevento entrò a far parte dello Stato Pontificio. Questa annessione rese la città una vera e propria spina nel fianco dei vicinissimi dominatori Normanni prima e Svevi poi. Benevento rimase fieramente papalina anche quando il resto d’Italia fu unito da Federico II al Sacro Romano Impero. E fu proprio Federico II a definire Benevento come “La pietra dello scandalo del nostro regno” e a minacciare i suoi abitanti ammonendo che: “Possano essi perire per fame e crepare in quella libertà pestifera da loro stessi scelta”. Benevento continuò ad essere città pontificia fino all’Unità d’Italia; tracce di questo periodo si ritrovano in costruzioni e monumenti come la Rocca dei Rettori Pontifici, il Duomo, la Fontana con Statua di Papa Orsini. 5 Teatro Romano MONUMENTI Chiostro di Santa Sofia Teatro Romano Il grande teatro, di cui permane la cavea ed il primo ordine delle gradinate, fu commissionato dall’imperatore Adriano. Originariamente aveva una capienza di 10.000 spettatori e vi si svolgevano rappresentazioni comiche, tragiche e farsesche. Edificio di grande rilievo nelle città romane, testimonia il prestigio di Benevento tra le città più influenti dell’Impero. Arco di Traiano Fu eretto nel 114 d.C. per celebrare il prolungamento della via Appia da Benevento a Brindisi e per esaltare il governo dell'“Optimus Princeps”. I bassorilievi con cui è decorato raccontano una serie di gesta dell’imperatore Traiano: sia conquiste militari (su una facciata), sia opere civili (sull’altra facciata). Rappresenta il più grande arco romano dopo quello di Tito: ad esso fu riservato l’appellativo di Port’Aurea, quando nel Medioevo fu incorporato nella cinta muraria e divenne l’ingresso principale alla città. Ponte Leproso Il romano Ponte Marmoreo risalente al I secolo d.C. fu chiamato “Leproso” nel Medioevo per la vicinanza ad un lebbrosario. Conserva della tipica struttura a dorso d’asino diversi elementi originari. Restaurato sotto Settimio Severo e Marco Aurelio Antonino, fu più volte rimaneggiato nel corso dei secoli. Il ponte costituiva l'attraversamento sul fiume Sabato con il quale la via Appia arrivava in città. siti e architetture di interesse Chiesa di Santa Sofia Arco del Sacramento (Area archeologica) La costruzione dell'arco è databile tra la fine del I e l'inizio del II secolo. La facciata si presenta oggi priva del rivestimento marmoreo e delle statue originariamente alloggiate nelle nicchie ai lati delle fronti. Il restauro dell'arco e delle strutture limitrofe hanno riportato alla luce un complesso termale presente nella zona, dove è stato recentemente inaugurato un percorso archeologico urbano. 12 Obelisco Egizio di Iside L'obelisco di granito rosso fu collocato nella posizione attuale, sul Corso Garibaldi, nel 1872. L'obelisco è costituito da 4 segmenti, riassemblati senza lacune importanti: mancano soltanto piccole parti della base e della piramide sommitale. Le quattro facce sono coperte di geroglifici nei quali si riconoscono il cartiglio di Domiziano ed il nome di Lucilius Lupus, fondatore del tempio dedicato ad Iside, divinità egizia femminile. Bue Apis La scultura, in granito egiziano, fu trovata nel 1629 fuori la città, oltre il fiume Sabato, ed è considerata una rappresentazione della divinità egizia Api, sotto forma di bue, da mettere quindi in relazione con il tempio ed i culti dedicati ad Iside nel I secolo d.C. dall'imperatore Domiziano. Mura Longobarde La cinta muraria di Benevento è una delle principali vestigia longobarde della città e costituisce un raro esempio di cinta urbana alto-medievale ancora in discreto stato di conservazione. La prima porzione delle mura fu costruita fra i secoli VI e VII; successivamente fu ampliata per volere di Arechi II fino alle sponde del fiume Sabato, includendo gli edifici romani superstiti. Oltre a grossi blocchi di pietra calcarea e tufacea, è costituita essenzialmente da ciottoli di fiume legati a malta, ma compaiono in modo piuttosto irregolare laterizi e pietre squadrate di spoglio, provenienti da edifici romani. Chiesa di Sant’Ilario La ex Chiesa di Sant'Ilario a Port'Aurea, di costruzione longobarda (sec.VI/VII), si trova in quello che costituiva il primo tratto della via Traiana. Ha una semplice pianta rettangolare, cui si aggiunge un'abside semicircolare. Sull'edificio si elevano due torrette di diversa altezza, con tetto in tegole, sotto le quali si trovano due cupole in asse che richiamano una tipologia costruttiva orientale. Chiesa di Santa Sofia Di assoluto valore e originalità per l’epoca (la fondazione risale al 762 d.C.) è la pianta dell’edificio, che presenta un nucleo esagonale circondato da un anello decagonale; ai vertici sono collocate sei grandi colonne collegate tra loro da archi sui quali si sviluppa la cupola. Lo splendore della chiesa è inoltre testimoniato dai resti di affreschi nelle absidi. Non meno importante è l’antico monastero, di cui permane il chiostro con il colonnato romanico, sede del Museo del Sannio. Nel 2008 è stata candidata dal Governo Italiano alla Lista del Patrimonio Mondiale Unesco. 13 Hortus Conclusus Port’Arsa Port'Arsa, probabilmente sorta in epoca tardo-romana, rappresenta l’ingresso all’antico quartiere del Triggio. Era questa la porta che conduceva verso la Via Appia Antica, passando per il ponte Leproso. 16 Rocca dei Rettori Il castello di Benevento, meglio conosciuto come Rocca dei Rettori, domina le valli dei fiumi Sabato e Calore, e le due antiche vie Appia e Traiana. Il sito era già stato utilizzato come postazione difensiva dai Sanniti ed in seguito i Romani vi costruirono un edificio termale, i cui resti possono ancora essere visti nel giardino del castello. La Rocca ricevette il nome attuale nel Medioevo quando la città fu annessa allo Stato Pontificio e, su iniziativa di Papa Giovanni XII, diventò sede dei governatori per conto del Papa, i cosiddetti Rettori. Fontana di Papa Orsini La fontana barocca fu eretta per volontà dell'arcivescono Orsini nel 1705, al centro della omonima piazza che per cinque secoli aveva ospitato la Basilica di San Bartolomeo (santo patrono della città), crollata nel terremoto del 1688. La fontana è sormontata da una statua adornata da marmi policromi raffigurante Papa Orsini, il quale in via eccezionale rimase vescovo di Benevento anche dopo la sua pontificazione. Duomo Il Duomo, consacrato in epoca longobarda dal vescovo Davide (780 d.C.), nel XII secolo fu ampliato e corredato di campanile. Ne venne ricostruita la facciata romanica, che divenne ancora più imponente e composita, con la logica dell’inserimento di materiali di spoglio romani e longobardi. L’interno della basilica, diviso in cinque navate, è stato oggetto di scavi archeologici, mentre le porte “Janua Major” sono state definite come il maggior poema sacro raffigurato nel Sud Italia. L’edificio è stato quasi completamente ricostruito dopo la Seconda Guerra mondiale a seguito dei devastanti bombardamenti subiti nel 1943. Hortus Conclusus L'Hortus Conclusus sorge dove un tempo esisteva l'orto del convento medievale dei Padri Domenicani. Dal 1992 ospita un'installazione permanente dell'artista sannita Mimmo Paladino, uno dei maggiori esponenti della Transavanguardia. L'Hortus vuole essere una sorta di galleria d'arte libera e immersa nel verde. Le opere scultoree dell'artista (il cavallo, il disco, gli elementi legati all’acqua) convivono con resti dell'epoca romana (pezzi di colonne, di capitelli e di frontoni) creando un contrasto che comunica la complessa cultura del Sannio e nel suo enigma rimane aperto ad innumerevoli interpretazioni. Palazzo Paolo V E’ uno dei palazzi più belli della città e si trova lungo Corso Garibaldi. Fu sede municipale dal periodo di dominazione pontificio fino agli ultimi decenni del secolo scorso. La sua facciata è dell’architettura classica manierista, dalle linee severe ed imponenti. Attualmente Palazzo Paolo V rappresenta una delle sedi privilegiate per grandi mostre ed eventi culturali. 17 Altri edifici di interesse Basilica della Madonna delle Grazie Chiesa dell’Annunziata Chiesa di San Bartolomeo Chiesa del Santissimo Salvatore Chiesa di Santa Rita Convento di San Domenico Palazzo Collenea Palazzo De Simone Palazzo Mosti Palazzo Terragnoli Palazzo Pacca Palazzo Leo Ponte Vanvitelli Vie, vicoli e piazze Via Annunziata Via Erik Mutarelli Via Giovanni De Vita Via Capitano Salvatore Rampone Via Carlo Torre Vico Noce Vico Arechi Vico Diomede Piazza Arechi II (detta anche piazza Vari) Piazza Matteotti (detta anche piazza Santa Sofia) Piazza Roma Piazza Piano di Corte Piazza Dogana Rione Triggio Rione Trescene Rione Fravola Basilica Madonna delle Grazie FOCUS Raccontare Benevento attraverso i suoi miti e le sue leggende ha il merito di regalarci un'immagine della città forse meno aderente ai fatti, ma di sicuro più vicina alla sua vera anima. Se la Storia regolare è costellata di alterne vicende che hanno visto la città talvolta fieramente indipendente e talvolta assoggettata da poteri più forti, le storie del folclore beneventano si susseguono con salti meno bruschi. Laddove la Storia procede per stratificazioni, le storie ed i luoghi dell’immaginario, il più delle volte, si sviluppano in modo carsico riaffiorando improvvisamente dal corso duro e roccioso degli eventi. LUOGHI DELL’IMMAGINARIO “La più famosa strega di questi tempi, forse ancora in circolazione, è la Zucculara, che infesta il quartiere storico del Triggio. Si chiama così perché corre per le stradine strette con dei grossi zoccoli, che fanno un gran rumore sulle strade di pietra, bussa alle porte delle vecchie case medievali, abitate per lo più da famiglie che sono lì da una vita. Ma se vai ad aprire la porta, fuori non c'è nessuno, senti solo il rumore dei suoi zoccoli e la sua risata che si spegne lentamente dietro la sua ombra. Sono anni che si racconta di lei, ma in verità non si sa se sia solo uno spirito femminile inquieto oppure una vecchia strega ancora viva e vegeta. Gli avvistamenti della Zucculara, sono talmente tanti, che è difficile credere che sia solo una leggenda. Non sembra che ci siano episodi di sangue legati alla sua presenza, pare che si diverta semplicemente a mettere paura alla gente. ” Gladiatore Sannita I guerrieri sanniti e il “Ver Sacrum” Presso i Sanniti era invalso l’uso del “Ver Sacrum”, rituale che obbligava un gruppo di giovani ad abbandonare il villaggio per fondare una nuova colonia. La scelta del territorio destinato al nuovo insediamento era affidata ad un animale, spesso un cinghiale – emblema araldico della Città – consacrato allo scopo. I giovani Sanniti seguivano l’animale selvaggio prescelto fin dove il suo fiuto lo portava a fermarsi: quello sarebbe stato il sito della fondazione. Quali giovani fossero destinati al “Ver Sacrum” e per quali motivi fossero scelti non è chiaro, si sa solo che il costume comportava anche violente lotte e perdite di vite, continuazione di quei sacrifici umani aborriti dagli autori latini ed attribuiti ai Sanniti, considerati appunto primitivi. I guerrieri sanniti I culti egizi Le streghe La città metafisica MITI E LEGGENDE Popolo seminomade, i Sanniti risiedevano in piccoli centri ed avevano tecniche di combattimento più simili a quelle dei guerriglieri che a quelle degli eserciti regolari. Usavano con grande abilità i loro giavellotti, lanciandoli a grandi distanze e con movimento rotatorio contro i nemici più minacciosi, così come per cacciare gli animali. Popolazione imparentata con gli Osci, era suddivisa in tribù, ma sempre riunita in confederazione (“Concordes in unum” è il motto dell’emblema araldico cittadino), i Sanniti furono sempre orgogliosi delle proprie radici, tanto che, come notò con stizzita ammirazione Cicerone, non vollero mai parlare in latino… 21 Riferimenti: Aree archeologiche, Museo del Sannio. Museo del Sannio: “La Danza delle Streghe” Pericle Fazzini Culti Egizi Per avere un’idea dei riti pagani di origine egizia che si diffusero nella città di Benevento basta recarsi al Museo del Sannio, collocato all’interno del Chiostro di Santa Sofia, dove sono conservate numerose testimonianze raccolte sul suolo beneventano. Una parte importante dei reperti archeologici è quella che contiene le statue provenienti dai templi dedicati dall’imperatore Domiziano alla dea Iside, che confermano l’esistenza sul territorio di importanti luoghi di culto pagano. L’azione di influenti senatori legati a questo imperatore e l’importanza acquisita dalla città fecero sì che accanto a Roma e Pozzuoli, due grandi punti di contatto con la religione egizia e quindi con l’Oriente, fosse scelta proprio Benevento. Qui fu creato un gigantesco santuario per venerare la divinità egizia, di cui è conservato gran parte del corredo scultoreo, in parte proveniente direttamente dall’Egitto. Il culto di Iside era misterico, cioè veniva celebrato da fedeli iniziati ai suoi misteri, in segreto. Ebbe gran successo, perché rispondeva alle esigenze spirituali che non davano le religioni ufficiali e si diffuse maggiormente nel bacino del Mediterraneo. A Roma presto iniziò ad essere visto con sospetto e a partire dal 64 a.C. fu represso con regolarità; tuttavia Iside aveva talmente tanti seguaci che lo stato non riuscì a debellarne il culto. La divinità aveva due aspetti: Natura e Luna; era la madre, la creatrice, la nutrice di tutto, ed era anche la distruttrice. I rituali prevedevano l’invocazione delle forze della terra e del cielo, del potere degli astri. In uno spirito orientale mistico e vitale, avvenivano sacrifici notturni di animali ed esseri umani: coloro che partecipavano a questi riti sperimentavano collettivamente prima dolorose emozioni e poi la gioia della rinascita. Alcuni credono che l’arcano delle streghe di Benevento affondi le sue radici proprio qui. Un serpente, che sappiamo essere caro ad Iside, striscia nei secoli. Dopo settecento anni, un sacerdote di nome Barbato accusa pubblicamente i cittadini di superstizione e di adorare un serpente di bronzo appeso ai rami di un noce a circa 2 miglia dalla città, dove probabilmente ebbe inizio la leggenda. Riferimenti: Obelisco di Iside, Bue Apis, Museo del Sannio. Leggenda delle Streghe Se alcuni credono che affondi le radici nei culti pagani dedicati alla divinità femminile egizia, altre fonti antiche ci parlano di particolari rituali longobardi precedenti alla loro conversione al Cristianesimo. Qui vi era l'immagine dell'albero sacro, di provenienza germanica, presente anche nelle religioni nordiche, celtiche e soprattutto vichinghe. I Longobardi usavano appendere ad un gigantesco noce Museo del Sannio Hortus Conclusus delle pelli di pecora. I guerrieri che in corsa su di un cavallo, voltando le spalle, riuscivano a strappare un pezzo di pelle, potevano guadagnarsi il favore degli dei. Potrebbe verosimilmente essere che i due culti si sono fusi insieme, creandone uno nuovo: fatto sta che la leggenda delle Streghe si trasmette da secoli ed è uno dei luoghi dell’immaginario più fecondi di suggestioni che questa terra possa offrire. Una leggenda che dura da più di mille anni e che colloca il Sannio al centro di una geografia intrisa di misticismo e magia. Infatti, pare che in un luogo preciso nelle vicinanze della città si riunissero delle creature femminili, che dal medioevo iniziarono ad essere chiamate Streghe. Secondo quanto riportato negli annali e nei libri più segreti, Benevento viene associata a Torino e Praga in un triangolo esoterico che esercita ancora oggi irresistibile curiosità e seduzione. Infatti il nome del fiume Sabato, uno dei due corsi d’acqua che attraversano la valle in cui sorge la città, deriva proprio da “Sabba”, la danza particolare che le streghe tenevano sotto un albero di noce, proprio sulle sponde del fiume, durante i loro rituali. Si narra che questi rituali prevedessero, oltre ai balli e ai canti, banchetti e guarigioni con misteriose erbe, il tutto segnato da un vitalismo libero e sfrenato. Per la chiesa cristiana, con in testa il vescovo Barbato, queste divennero il nemico da perseguitare: le loro attività furono definite blasfeme e fu detto che i partecipanti al sabba si lasciavano andare al cannibalismo e all’adorazione del diavolo. Riferimenti: Ponte Leproso, fiume Sabato. Città Metafisica Nei giorni nostri la geografia dell’immaginario di Benevento è stata ridisegnata e, accanto a miti e leggende che riaffiorano come fiumi carsici, si sta diffondendo un’immagine di città “metafisica”, che le opere e l’attività di uno dei più grandi artisti contemporanei, Mimmo Paladino, ha contribuito a creare. Probabilmente questa rappresenta la somma di tutti i riti ancestrali ed i segni archetipici che abbiamo visto manifestarsi durante i secoli, traslata in un orizzonte contemporaneo fatto di un continuo 23 presente dilatato. A partire dall’Hortus Conclusus e passando per diversi altri luoghi, presenze ed atmosfere, sedimentatesi nel corso della storia, si può avere l’idea di entrare in uno scenario senza tempo, che trascende le cose concrete (il senso di “metafisica”). Una città del silenzio in cui la cultura dell’isolamento deriva da una dimensione di comunicazione a singhiozzo quasi voluta, a scandire dei tempi decelerati in grado di salvaguardarla. Dove la silente magia sembra quasi invitare il visitatore ad andare oltre, a cercare la chiave per accedere ai suoi segreti; interrogando i luoghi con discrezione e cercando di svelare l’intensa e nascosta bellezza che riempie gli occhi, il cuore, la mente. Riferimenti: piazze e vicoli, Hortus Conclusus. Via Erik Mutarelli CULTURA ARTE SCIENZA Museo del Sannio Raccoglie testimonianze storiche di tutte le epoche riguardanti il territorio beneventano. Si articola in 4 dipartimenti: Archeologia, Medievalistica, Arte e Storia. I primi tre trovano posto nel chiostro della Chiesa di Santa Sofia, l'ultimo nel torrione della Rocca dei Rettori. Biblioteca Capitolare Di fondazione medioevale, conserva circa 500 volumi manoscritti. Tra questi anche una serie di pergamene e codici liturgici in scrittura beneventana datati tra il’VIII e il XIII secolo e ornati di miniature. Musei Biblioteche Osservatorio astronomico “Marsec” Università Conservatorio di musica Teatri Biblioteca Arcivescovile Pacca Fu fondata il 10 gennaio 1753 dall’arcivescovo Francesco Pacca, è considerata tra le più antiche d’Italia. Allo stato attuale comprende 30.000 volumi ed opuscoli, 293 manoscritti, 18 incunaboli, 1024 cinquecentine. Museo d’arte contemporanea “Arcos” Ubicato negli spazi sotterranei “ritrovati” del Palazzo della Prefettura di Benevento, Arcos (Arte Contemporanea Sannio) è luogo di promozione della cultura e della creatività contemporanee, ma anche laboratorio didattico, fabbrica d'arte, punto di incontro e di ricerca. Museo della tecnica e del lavoro in agricoltura “Musa” Polo Museale della tecnica e del lavoro in Agricoltura, è una struttura che guarda al recente passato ed all’identità culturale del territorio sannita. Sorge subito fuori la città, in località Piano Cappelle, e consiste in un vero e proprio centro di promozione culturale della storia dell’agricoltura e delle tecnologie agrarie, con innovative modalità espositive che prevedono la ricostruzione realistica degli ambienti di lavoro e della vita quotidiana. “GeoBioLab” Museo e laboratorio didattico dedicato alla geologia e alla biologia, strutturato in differenti percorsi espositivi. Situato in contrada Pontecorvo, rappresenta una struttura dove la divulgazione scientifica sposa un approccio più “spettacolare”, grazie all’uso di dispositivi multimediali. 25 Osservatorio Astronomico del Sannio Tra i più grandi in Italia per capacità di ospitalità e ricettività, va ad arricchire l’esiguo numero delle strutture già esistenti nel nostro Paese, dando così un nuovo impulso alla divulgazione astronomica e scientifica a beneficio in particolare degli studenti di ogni ordine e grado. “Marsec” Il Marsec (Mediterranean Agency for Remote Sensing and Environmental Control) è un centro per il monitoraggio satellitare delle aree del Mediterraneo. Esso opera a favore della tutela e della salvaguardia del territorio attraverso la ricezione, l’elaborazione e l’archiviazione dei dati telerilevati da satellite. Museo del Sannio: sezione egizia Università degli Studi del Sannio L’Ateneo sannita è costituito dalle Facoltà di Economia, Ingegneria, Scienze Matematiche Fisiche e Naturali e Scienze Economiche ed Aziendali. Si distingue per un progetto culturale complesso caratterizzato per un verso da percorsi formativi di forte specializzazione, tali da qualificarlo come sede di rilievo nazionale per determinati ambiti disciplinari, e per l'altro, dal ruolo promozionale nel processo di sviluppo del sistema economico e sociale della Campania, secondo logiche di forte integrazione con il territorio. Conservatorio statale di musica “Nicola Sala” Istituito nell’anno accademico 1988 e intitolato al musicista sannita Nicola Sala (1713-1801), il Conservatorio statale di musica di Benevento ha sede nello storico Palazzo De Simone, costruito dal brillante architetto napoletano Filippo Raguzzini, chiamato a Benevento dall’arcivescovo Vincenzo Maria Orsini all’indomani del terremoto del 1702 per contribuire alla ricostruzione della città. Con le proprie attività didattiche, di ricerca e produzione musicale, costituisce un imprescindibile punto di riferimento per il mondo culturale sannita. Teatri Teatro Romano Teatro Comunale “Vittorio Emmanuele” Teatro “De Simone” Teatro “San Nicola” Teatro “Calandra” Teatro “San Marco” Teatro “Massimo” Piccolo Teatro “Libertà” Auditorium “Giovanni Paolo II” EVENTI Da quando, nel 1980, nacque il Festival “Città Spettacolo”, Benevento è riuscita a ritagliarsi nel corso degli anni un ruolo di primo piano nel panorama culturale nazionale, grazie ad una ricchissima programmazione annuale di iniziative ed eventi. In particolare, le sue vie e piazze costituiscono delle vere e proprie scenografie urbane per concerti, mostre e rappresentazioni teatrali. Artisti di rilievo nazionale ed internazionale giungono in città da ogni parte d’Italia e del mondo per riempire i numerosi teatri e luoghi espositivi, ma soprattutto gli spazi all’aperto del centro storico. Ce n’è davvero per tutti i gusti: dal teatro classico a quello contemporaneo, dalla musica pop a quella sperimentale, dagli eventi dedicati ai bambini agli appuntamenti sulle eccellenze enogastronomiche locali. Benevento Città Spettacolo (settembre) Creato nel 1980 da Ugo Gregoretti, Benevento Città Spettacolo ha visto crescere notevolmente, nel corso degli anni, le proprie dimensioni, estendendo i propri ambiti anche al di fuori delle consuete strutture teatrali; in questo modo, gli angoli più caratteristici del centro storico e luoghi all’aperto di grande memoria storica sono divenuti autentici palcoscenici naturali e poli di attrazione per un pubblico che è divenuto via via più numeroso, eterogeneo e proveniente da diverse regioni e paesi. Premio Strega (maggio) Benevento ospita la prima tappa ufficiale del Premio Strega, vale a dire la Presentazione degli autori candidati al più importante riconoscimento letterario italiano. Nato nel 1947, il suo nome è legato a quello della famiglia Alberti, che proprio a Benevento produce ormai da un secolo e mezzo il celebre liquore 'Strega'. Benevento Città Luce (novembre gennaio) Percorsi notturni di luci suoni per scoprire, con una speciale illuminazione artistica, gli angoli più suggestivi della città. Una visita guidata nel tempo e nello spazio, tra gli scorci nascosti e le opere architettoniche più rappresentative, per svelare i segreti, le leggende e la storia del capoluogo sannita. Universo Teatro (ottobre) Festival internazionale di teatro universitario rivolto ai CUT (centri universitari teatrali) degli Atenei di tutto il mondo. Riverberi d’Autore International Brass Festival in South Italy (maggio - giugno) Rassegna jazz incentrata sugli ottoni e ambientata tra le piazze, le chiese, i locali, i giardini e i cortili più suggestivi della città. Natale Arcobaleno (dicembre - gennaio) Appuntamento tradizionale che spazia dalla musica all’arte presepiale, passando per il teatro e le iniziative di beneficenza. Colori Sonori (luglio) Storica rassegna musicale intesa a riscoprire e divulgare etnie e culture più o meno lontane. Obiettivo T (novembre - marzo) Rassegna teatrale organizzata dalla Solot Compagnia Stabile di Benevento. Porta in scena compagnie provenienti da numerose realtà italiane proponendo anche incontri con attori e registi e concerti live. Sannio Opera Festival (maggio dicembre) 27 Festival annuale di musica classica, lirica e sinfonica. Palcoscenico Duemila (novembre aprile) Rassegna teatrale nata nel 1987 e organizzata dal Teatro Pubblico Campano in collaborazione con l'Ente Teatrale Italiano. Il Paese dei Sogni (dicembre - marzo) Rassegna di teatro per ragazzi che coinvolge ogni anno le maggiori scuole del genere e che si prefigge il compito di avvicinare i più giovani al teatro. Bab Festival (giugno) Festival internazionale di burattini e marionette nel centro storico. BenTorrone (novembre) Appuntamento prenatalizio dedicato al torrone, dolce simbolo della tradizione beneventana. Le peculiarità gastronomiche della città iniziano dal dessert e, nello specifico, dal torrone a base di miele, albume e nocciole, specialità conosciuta già al tempo dei Romani (“Cupedia”), e dal famoso liquore “Strega”, dedicato alle streghe di Benevento, che viene preparato ancora secondo l’antica ricetta segreta con 70 erbe ed esportato in tutto il mondo. La cucina della provincia è semplice e genuina, come da tradizioni contadine; fra gli ingredienti più frequenti troviamo formaggi, insaccati, carciofi, asparagi e altri ortaggi selvatici. Sulle tavole beneventane esiste una grande familiarità con il consumo di carni, tra cui, oltre a quelle di maiale, le carni d'agnello paesano e la marchigiana del Sannio. Molto diffuse e apprezzate sono le minestre e le zuppe: basti pensare alla minestra di cardone, superbo piatto natalizio, basato su una verdura selvatica ed arricchito con pinoli ed altri ingredienti; ai “ciceri e lavanelle", piatto antichissimo cucinato con strisce di pasta e aromi che esaltano il sapore dei ceci, un tempo alimento essenziale della popolazione locale; e infine alla minestra maritata, un mix molto saporito e tipico di verdura spontanea "sposata" al maiale. Grande importanza ha per la tavola la lavorazione della pasta casereccia, in varie foggie e misure; la pratica artigianale della pasta risale a tempi antichissimi, come è rivelato da documenti storici in cui sono citati i “maccaronari beneventani", ed ancora oggi ci sono donne anziane maestre nella lavorazione di tagliatelle, tagliolini, cavatelli, fusilli e simili. Nella cucina popolare della tradizione, per condire era privilegiato l'uso della sugna ("a‘ nzogna”) saporita e sostanziosa, mentre l'ottimo olio d’oliva sannita era usato con più parsimonia perché considerato una risorsa preziosa. Oggi l’olio extra vergine d’oliva rappresenta una coltura rilevante della provincia, insieme alla vite. I vigorosi e profumati vini sanniti – in provincia risiede il 40% dell’intera produzione regionale – le cui tipologie d.o.c. più conosciute sono l’Aglianico, la Falanghina e la Coda di Volpe, hanno ricevuto numerosi riconoscimenti e sono molto legati alle peculiarità del territorio. dolci liquori carni e salumi minestre paste olii vini Ristoranti “La Bercia” “La Pignata” “Prané” “0824” “Gino e Pina” “Taverna Paradiso” “Pascalucci” “Rosso di Sera” MANGIARE & BERE Trattorie “Nunzia” “Cotton Club” “La Pentolaccia” Pizzerie “Traiano” “Rosso Pomodoro” “Fratelli La Bufala” “Al Vicoletto” Wine Bar “Picarossi” “Versus” “Frittole” “Compagnia del Prosciutto” Pub “Taverna di Orazio” “Alterego” “Good Fellows” “The Liffey” “Harley Beer” 29 INTRATTENIMENTO Diverse gallerie d’arte e librerie hanno aperto negli ultimi anni, rendendo più interessanti e movimentate le passeggiate nella zona pedonale del centro storico, tra un caffè ed un aperitivo. Anche la programmazione cinematografica si è arricchita di multisala alla periferia della città, oltre agli storici cinema del centro. Sempre alle porte della città è possibile anche trovare un bowling, molto frequentato da comitive di giovanissimi. La Villa Comunale al centro della città è l’ideale per una rilassante sosta, immersi nel verde. Per lo shopping, lungo il Corso Garibaldi e nelle stradine collegate si trovano diversi negozi di abbigliamento e botteghe artigianali dove è possibile trovare monili, elementi d’arredo e design, tra cui le ceramiche provenienti dalle vicine San Lorenzello e Cerreto Sannita. La domenica, inoltre, si svolge un interessante mercatino di antiquariato all’aperto tra piazza Roma e via Traiano. Gallerie d’arte “Numen” “Rosso Fenice” “Pescatore” Librerie “Masone” “Guida” “Luidig” “Fiorentino” “Edicolé” Cinema “San Marco” “Massimo” Multisala “Gaveli” Multisala “Torre Village” & NOTTE Locali “Morgana” Hotel De La Ville *** “Opera Buffa” “Alter Ego” Albergo Della Corte *** “Smile” “31 Art Dinner Cocktail” Antiche Terme “Operà” “African caffé Tongasoa” Domus Traiani “Fuego” La villetta “Mojhito Art” Strutture ricettive “Piccadilly 2” Hotel Villa Traiano ****S “Maraja” Grand Hotel Italiano **** “Raoné” President Hotel **** “Dejavu” Hotel DG Garden **** “Nine” Bei Park Hotel **** Le Stanze del Sogno 31 TRA LEGGENDE E ROMANZI: IL LIQUORE STREGA Oggi, il gruppo degli "Amici della Domenica" è composto da oltre 400 membri, che ogni anno selezionano i cinque finalisti ed eleggono il vincitore del Premio. Una storia fatta di passione e fede, sentita più che ragionata. E così, da oltre sessant’anni, la famiglia Alberti segue con dedizione l'organizzazione dell'evento insieme alla Fondazione Bellonci, dimostrando di essere una delle aziende italiane più sensibili e attente alle tematiche culturali. FOCUS Nel 1860, evocando un’antica leggenda che narra della città di Benevento quale ritrovo di tutte le streghe del mondo, nasce, ad opera della famiglia Alberti, il liquore Strega. Prodotto assolutamente naturale, ottenuto dalla distillazione di circa 70 erbe e spezie provenienti da ogni parte del globo, lo Strega è uno dei liquori che vanta più imitazioni al mondo. Dal 1947, Strega è anche il nome del più importante riconoscimento letterario italiano. Alle radici del Premio Strega c'è infatti una bellissima storia d'amicizia che vede coinvolti gli Alberti fin dall'inizio, nella persona di Guido Alberti, industriale con la passione per la recitazione e la letteratura e buon amico dei coniugi Bellonci. Il Premio Strega è nato, in effetti, nel secondo dopoguerra all’interno del salotto letterario di Goffredo e Maria Bellonci, dove, la domenica, si riunivano intellettuali del rango di De Filippo, Pasolini, Moravia, Guttuso, Bontempelli, Piovene, Savinio. INDICE/INDIRIZZARIO ALFABETICO A African Caffè Tongasoa - via De Julis, 18-20 Alterego, pub - via Manciotti, 16 - info: www.myspace.com/alteregomusicpub Al Vicoletto, ristorante, via S. Borgia 7 info: 0824 47424 Annunziata, via Annunziata, chiesa della - via Annunziata Antiche Terme, restaurant & rooms - via Bagni info: www.anticheterme.net; 0824 21150 Arcos, museo di arte contemporanea - corso Garibaldi, 1 - info: ww.artsanniocampania.it 0824 312465/21079 Arechi, vico Arechi II, piazza Arsa, porta B Bab, festival dei burattini - giugno, centro storico e provincia - info: www.babfestival.it Bei Park****, hotel - s.s. Appia km 255.00 info: www.beiparkhotel.it - 0824 360016 Benevento Città Spettacolo, festival di teatro settembre, nei teatri della città www.cittaspettacolo.it - 0824 25972/24700 BenTorrone, sagra di dolci natalizi - dicembre, corso Garibaldi - ww.bentorrone.bn.it 0824 776756 Bibliomediateca Provinciale - c.so Garibaldi, 47 info: www.provincia.benevento.it 0824 21298 Biblioteca del Museo del Sannio - p.zza Matteotti - info: www.culturacampaniarai.it 0824 21818 Bue Apis - via Torre della Catena C Calandra, auditorium - via Nicola Calandra, 12 - info: 0824 312975 Capitolare biblioteca - piazza Orsini, 27 Città Luce, percorsi storico-artistici dicembre/gennaio, centro storico www.cittaluce.it; 0824 1815777 Colori Sonori, rassegna world music - luglio, centro storico - info: www.solot.it; 0824 47037/276021 Compagnia del prosciutto, wine bar - via Arcivescovo Feuli, 15 - 328 1380885 Corte albergo della, hotel - piazza Piano di Corte, 11 - info: 0824 54819 Cotton Club, trattoria - via G. De Vita, 16 349 3827226 D De La Ville, hotel*** - c.da Piano Cappelle - info: www.delaville.com - 0824 313787 Dejavù, wine bar - via Mario La Vipera, 27 De Simone, palazzo - p.zza Arechi II (detta piazza Vari) De Simone, teatro - via N. Franco, 18 - info: 0824 50212 De Vita Giovanni, via DG Garden****, hotel - c.da San Chirico info: 0824 25331 Diomede, vico Dogana, piazza Domus Traiani, bed&breakfast - via Cupa Santa Lucia, 7 - info: www.domustraiani.it 0824 1901213 Duomo - c.so Garibaldi La Pentolaccia, trattoria - via B. Camerario, 23 - info: 0824 43931 La Pignata ristorante - via Torre della Catena, 24 - info: 0824 326182 La Villetta, bed&breakfast - via A.Segni, 16 info: www.beblavilletta.it; 0824 351268 Leo, palazzo - via Traiano Leproso, ponte - s.s. Appia Le Stanze del Sogno, bed&breakfast - piazza De Martini, 3 / Via S. Bologna, 5 www.lestanzedelsogno.it - 338 4603359 Libertà, piccolo teatro - via Santa Colomba Longobarde, mura - via Torre della Catena Luidig, libreria - corso Garibaldi, 95 (palazzo Collenea) - info: www.luidig.it: 0824 040474 E Edicolé, libreria - via Torre della Catena, 25 M (c/o galleria commerciale Malies) 0824 50656 M Madonna delle Grazie, basilica - viale San Lorenzo Manfredi di Svevia, stele - via Lungocalore Manfredi di Svevia Marajà, wine bar - via C. Di Rende, 12/14 Marsec, centro monitoraggio satellitare - via Perlingieri, 1 (Villa dei Papi) - info: www.marsec.it Masone, libreria - viale dei Rettori, 71/73 info: 0824 317109 Massimo, cinema teatro - via G.B. Perasso, info: 0824 316559 Matteotti, piazza Mojhito Art, wine bar - via Mario La Vipera, 60 Morgana, wine bar - via Umberto I, 8 Mosti, palazzo - via Annunziata Matteotti, piazza 35 Mutarelli Erik, via Musa, museo della tecnica e del lavoro in agricoltura - c.da Piano Cappelle - info: www.provincia.benevento.it; 0824 303165 F Fiorentino, libreria - via G. De Vita, 8 - info: 0824 43667 Fratelli La Bufala, pizzeria - piazza Piano di Corte Fravola, rione Frittole, wine bar - via N. Franco Fuego, wine bar - via Mario La Vipera, 3 G Gaveli, cinema multisala - c.da Piano Cappelle - info: www.gaveli.it - 0824 778413 Geobiolab, museo-laboratorio di geologia e biologia - c.da Pontecorvo - info: www.geobiolab.it - 0824 361385/21079 Gino e Pina, ristorante - via dell’Università info: www.ginoepina.it - 0824 24947 Good Fellows, pub pizzeria - via Port’Arsa info: www.goodfellowspub.it - 0824 29738 Guida, libreria - via F. Flora, 13 - 0824 315764 H Hortus Conclusus - vico Noce I Il Paese dei Sogni Iside, obelisco di - corso Garibaldi Italiano, grand hotel**** - viale Principe di Napoli - info: www.hotel-italiano.it; 0824 24111 L La Bercia, ristorante - vico Santo Stefano, 6 info: www.labercia.it; 0824 28662 N Natale Arcobaleno, eventi e solidarietà dicembre/gennaio, teatro Vittorio Emanuele e chiese della città - info: 0824 772443 Nicola Sala, conservatorio statale di musica via M. La Vipera, 1 - info: www.conservatorionicolasala.eu; 0824 21102 Nine, wine bar - vico Noce, 9 Noce, vico Numen, galleria d’arte contemporanea - vico Noce 20/22/33 - info: www.numen.it; 338 7503300 Nunzia, trattoria - via Annunziata, 152 – info: 0824 29431 INDICE/INDIRIZZARIO ALFABETICO O Obiettivo T, rassegna teatrale - novembre/marzo, teatro Vittorio Emanuele, Mulino Pacifico info: www.solot.it; 0824 47037 Opera Buffa, music club - p.zza Arechi II (detta Vari) Orsini Papa, fontana di – p.zza Orsini Osservatorio Astronomico del Sannio - c.da Monte delle Guardie (Centro La Pace) - info: www.osservatoriodelsannio.it; 0824 357024. P Pacca, Biblioteca Arcivescovile - piazza Orsini, 27 - info: 0824 323322 Pacca, Palazzo - corso Dante Palcoscenico Duemila, rassegna teatrale novembre/marzo, nei teatri della città - info: www.eptbenevento.it Paolo V, palazzo - corso Garibaldi Pascalucci, ristorante - via Iannassi,17 - info: www.pascalucci.it; 0824 778400 Pescatore, galleria d’arte - via S.Pasquale, 36 www.magazzinipescatore.it; 0824 21864 Piano di Corte, piazza Picarossi, wine bar - p.zza Piano di Corte - info: 348 2930961 Piccadilly 2, wine bar - via C di Rende, 20-22 Pranè, ristorante - via Port’Aurea, 6/8 - info: 393 0498844 Premio Strega, premio letterario - maggio, teatro Vittorio Emanuele - info: www.fondazionebellonci.it; www.strega.it President Hotel **** - via Perasso, 1 - info: www.hotelpresidentbenevento.it; 0824 316715 R Rampone, via Raoné, wine bar - via De Blasio, 3-11 Riverberi d’Autore, festival jazz - maggio/giugno, centro storico - info: www.rvbfestival.it; 0824 42211 Rocca dei Rettori - p.zza IV Novembre Roma, piazza Romano, teatro - rione Triggio Rossodisera, ristorante - c.da Mezzaricotta (S. Nicola Manfredi) - 0824 778211 Rosso Fenice, galleria d’arte contemporanea - via San Filippo, 41/43 - 0824 326270; info: www.rossofenice.it Rosso Pomodoro, pizzeria - c.da Torrepalazzo (c/o Multisala Torrevillage) – info: www.benevento.rossopomodoro.com; 876217 S San Bartolomeo, chiesa di - corso Garibaldi Sacramento, arco - via San Gaetano San Domenico, convento di - p.zza Guerrazzi San Marco, cinema - via Traiano - 0824 43101 Sannio, museo del - piazza Matteotti (detta piazza Santa Sofia) - info: www.provincia.benevento.it; 0824 21818 Sannio Opera Festival, festival musica lirica maggio/dicembre, Teatro Romano - info: www.eufoniarche.it; 0824 482034 San Nicola, teatro - via B. Camerario - info: 0824 47037 Santa Rita, chiesa di - via Annunziata Santa Sofia, chiesa e chiostro - piazza Matteotti (detta piazza Santa Sofia) Sant’Ilario, chiesa - via San Pasquale Smile Village, discoteca - c.da Olivola - info: www.smilevillage.it; 0824 565875 Santissimo Salvatore, chiesa del - via S. Borgia T 31 Art Dinner Cocktail - via Mario La Vipera, 44 Taverna di Orazio, pub - via San Pasquale, 8 info: 0824 25155 Taverna Paradiso, ristorante - via M. La Vipera, 33 - info: 0824 42914 Terragnoli, palazzo - c.so Garibaldi The Liffey, irish pub - via S. Agostino - info: 0824 22012 Torrevillage, cinema multisala - c.da Torre Palazzo - info: www.torrevillage.it; 0824 876586 Torre, via Traiano, arco - via Traiano Traiano, pizzeria trattoria - via Manciotti 48 info: 0824 25013 36 Trescene, rione Triggio, rione U Università degli Studi del Sannio - p.zza Guerrazzi, 1 - info: www.unisannio.it; 0824 305081 Universo Teatro, festival di teatro - ottobre, nei teatri della città - info: www.universoteatro.it; www.beneventocultura.it; 0824 47037/276021 V Vanvitelli, ponte Versus, wine bar - viale dei Rettori Villa Traiano****, hotel - viale dei Rettori www.hotelvillatraiano.it; 0824 326241 Vittorio Emanuele, teatro comunale c.so Garibaldi - 0824 24700 Z “0824”, pizzeria ristorante - via Bosco Lucarelli