23-02-2009 17:12 Pagina 9 2° Meeting di Protezione civile Città di Lonigo REGIONE VENETO 2001 impa libro dec 1-54 impa libro dec 1-54 Città di Lonigo 2001 REGIONE VENETO Meeting della Protezione civile 10 23-02-2009 17:12 Pagina 10 2° Meeting di Protezione civile Città di Lonigo Confrontarsi, imparare ed educare: sono i punti focali emersi dalle due giornate Venete di Lonigo. Maggior diffusione della cultura della Protezione civile e miglior preparazione tecnica sono l’impegno futuro G Grazie alla buona volontà di molti volontari e dell'instancabile caparbietà di alcuni amministratori pubblici si è nuovamente concretizzata la Fiera della Protezione civile di Lonigo: l'atteso appuntamento veneto - ma non solo - del mondo del volontariato. Al fine settimana vicentino hanno partecipato oltre a numerosi gruppi di volontariato presenti nel territorio regionale, diverse aziende del settore, varie forze dell'ordine ed amministrazioni pubbliche. Il 2° Meeting della Protezione civile - Città di Lonigo, svoltosi all'interno del Parco Ippodromo comunale, realizzato con capofila il Gruppo Comunale di Protezione civile, l'Amministrazione comunale e l'apporto di molti dei gruppi di volontari intervenuti, ha avuto il Patrocinio della Regione del Veneto. L'appuntamento non è stato una sola esposizione di materiali, mezzi e attrezzature ma anche un momento di confronto e scambio di esperienze tra volontari, Enti ed organismi che intervengono, secondo le proprie competenze, in caso di calamità. Veduta aerea del Parco Ippodromo, luogo del 2° Meeting di Protezione Civile Città di Lonigo impa libro dec 1-54 23-02-2009 17:12 Pagina 11 L’inaugurazione del 2° Meeting di Protezione civile Città di Lonigo. Il Sindaco Giuseppe Boschetto, l‘Assessore Regionale Massimo Giorgetti e il consigliere Regionale Elena Donazzan Massimo Giorgetti, assessore alla Protezione civile della Regione del Veneto, ha sottolineato l'importanza della creazione di una coscienza, una mentalità, una cultura di protezione civile aggiungendo che "il volontariato ha funzione straordinaria, è evidente, non manodopera gratis". La nostra società si è molto modificata e "nell'Ente pubblico - prosegue l'assessore - si sono scaricate funzioni che una volta venivano svolte normalmente sul territorio", ad esempio la tutela di molte zone montane che in molti casi ora non sono gestite dalle singole persone. L'Ente pubblico deve quindi intervenire direttamente in quelle situazioni Lo stand dei Volontari Comunali di Lonigo con il Sindaco Giuseppe Boschetto, Massimo Giorgetti, Elena Donazzan e Francesco Bianchini 11 impa libro dec 1-54 23-02-2009 Veduta aerea della sfilata dei Volontari veneti presenti al 2° Meeting di Protezione civile Città di Lonigo 17:12 Pagina 12 per la sua gestione e non giungere a momenti in cui si possa mettere a rischio l'integrità del territorio stesso e quindi le vita umane. "L'ente pubblico deve essere sentinella nel territorio" prosegue l'assessore veneto, ma non può avere occhi ovunque quindi "vi è la necessità di una cultura diffusa di protezione civile che metta nelle condizioni cittadini tutti e volontari - cittadini che mettono qualcosa di più - di conoscere dove si vive e segnalare situazioni anomale, di pericolo". Molti volontari hanno prestato la loro opera nell'organizzazione complessiva della Fiera, dall'allestimento del Campo di Protezione civile alla predisposizione dei pasti per le due giornate e nell'esercitazione della domenica. Altri hanno partecipato al convegno legato al mondo della protezione civile e della scuola ed altri ancora hanno partecipato alle 'pillole di....': - segnaletica di sicurezza e norme di comportamento - sulla normativa regionale - sulle competenze amministrative in materia di protezione civile - sui piani comunali di protezione civile. La mattinata di domenica ha avuto come fulcro l'incontro con l'On. Zamberletti, da alcuni definito il padre della protezione civile italiana. All'appuntamento hanno preso parte anche il Prefetto di Vicenza, Angelo Tranfaglia, che ricopre l'incarico vicentino da dicembre e che, nella giornata precedente, aveva definito la protezione civile 'il mio amore'. Invitato a portare i saluti ha aggiunto "sappia tutto il mondo della protezione civile, in particolare il volontariato, che il Prefetto vi sarà vicino in tutte le iniziative di protezione civile". Il Prefetto Tranfaglia, che nel 1995-96 aveva già ricoperto in Veneto l'incarico prefettizio, nel sisma friulano del '76 aveva diretto il Centro Operativo di Gemona. impa libro dec 1-54 23-02-2009 17:12 Pagina 13 ASSOCIAZIONI e GRUPPI COMUNALI DI VOLONTARIATO PRESENTI AL 2° MEETING DI PROTEZIONE CIVILE CITTÀ DI LONIGO Esercitazione di protezione civile dei Volontari Veneti con l’ausilio dell’elicottero Provincia Provincia Provincia Provincia Provincia Provincia Provincia di Belluno di Padova di Rovigo di Treviso di Venezia di Verona di Vicenza -> -> -> -> -> -> -> 1 21 1 15 9 8 19 L'On. Zamberletti è stato accolto con un caloroso applauso dai tanti volontari che hanno partecipato all'incontro nella grande area coperta adibita a sala convegno. Nel suo intervento ha ribadito con forza l'importanza di poter contare sia di una Agenzia di protezione civile a livello regionale che nella regionalizzazione dei Vigili del Fuoco. Zamberletti ha fatto notare ai presenti che con il nuovo modello di Difesa che si sta concretizzando il nostro Paese entro cinque anni non sarà più in grado di poter rispondere in caso di calamità con l'apporto efficace delle Forze Armate alle impellenti richieste di soccorso di ogni tipo. Nel pomeriggio domenicale ha avuto luogo la parata dei volontari presenti che, preceduti dai cavalli con in sella le guardie forestali e a seguire la banda musicale, si è snodata lungo il viale centrale dell'Ippodromo e per le vie adiacenti sino a giungere al Campo da speedway. Da contorno al corteo molti familiari dei volontari che, vista la bella giornata, si sono goduti una domenica suggestiva. La manifestazione è poi proseguita con varie simulazioni di interventi di soccorso. Con l'ausilio dell'elicottero del 118 i volontari della delegazione Prealpi Venete del Soccorso Alpino e Speleologico ha attuato la simulazione di recupero di infortunati con verricello. Un incendio nel mezzo del Campo da speedway simula le fiamme in un bosco ed il successivo intervento delle squadre a terra dei volontari e del mezzo a due pale ne ha il sopravvento. Un volontario si accascia a terra, è solo una simulazione, e allora intervengono i volontari del settore sanitario per prestare le cure del caso ed il successivo trasferimento dell'infortunato all'ospedale. Spettacolari anche gli esercizi e le simulazioni d'intervento attuati dalle unità cinofile intervenute, alcune anche dall'estero, che hanno dimostrato la grande utilità del cane in operazioni di protezione civile. Che dire ancora ... diamo uno sguardo alle immagini qui a fianco perchè i due giorni della 2° Fiera della Protezione Civile di Lonigo possa essere sempre più condivisa... . 13 impa libro dec 1-54 23-02-2009 17:12 Pagina 14 ‘Protezione civile ed educazione’ Città di Lonigo La scuola, i ragazzi, gli insegnanti e i volontari: risorse in prima linea. Si esigono però chiarezza di compiti per un’efficace e capillare diffusione della cultura della Protezione civile Meeting della Protezione civile 14 Il convegno "Protezione civile ed educazione", inserito nel cartellone del 2° Meeting Regionale di Protezione civile di Lonigo, ha fatto riflettere i molti volontari presenti appartenenti alle Associazioni e ai Gruppi Comunali di Protezione Civile veneti. Ha coordinato gli interventi in programma il nostro direttore Luigi Rigo che ha subito passato la parola a Luca Restello, assessore alla Protezione civile di Lonigo - in prima linea nell'organizzazione del Meeting - che ha voluto ricordare il triste lutto veronese: l'alunna che, una decina di chilometri da Lonigo, nei giorni precedenti ha perso la vita nell'incendio di una scuola. "Il più grande errore è che sull'onda dell'entusiasmo ci si dimentichi ciascuno delle proprie competenze" ha voluto puntualizzare Massimo Giorgetti, assessore regionale alla Protezione civile. I volontari non sono "in supplenza rispetto a compiti istituzionali di ciascun Ente" ha poi ribadito con forza. Ciò, ha precisato l'assessore veneto, "anche per non scaricare buchi neri sulle spalle del volontari". L'importante è che nelle scuole si introduca ed approfondisca la cultura di protezione civile, partendo da concetti legati all'autoprotezione. Non è sufficiente aver predisposto un'esercitazione di protezione civile, attuata con il supporto del volontariato, all'interno di una scuola. L'assessore veneto ha quindi 'spezzato una lancia' in favore del personale docente che spesso, come volontari, si impegnano su tematiche di protezione civile. "Educare significa avere molta disponibilità ma non si può conseguire garanzia di continuità - prosegue l'assessore in riferimento alla tematica della trasmissione della cultura della protezione civile - basandosi, una volta predisposta la legge, sulla sola disponibilità di qualcuno: si deve organizzare". Devono quindi esserci formatori per gli insegnanti ed è L’Assessore Regionale Massimo Giorgetti e Patrizia Cologgi Coordinatrice necessario trovare i del Servizio Volontariato del Dipartimento della Protezione Civile impa libro dec 1-54 23-02-2009 17:12 Pagina 15 15 Il Prefetto di Vicenza Angelo Tranfaglia L’Onorevole Giuseppe Zamberletti Enrico Luchi Direttore Ugem Confederazione Nazionale Misericordie alle sue spalle Luca Restello assessore alla Protezione Civile di lonigo fondi atti ad essere investiti in questo ambito. "Ai professori e alle persone che volontariamente oggi danno disponibilità su tali tematiche si devono dare anche adeguati compensi". "Intendiamo creare per le scuole una rete di formatori in materia di protezione civile e a tal fine stiamo pensando all'istituzione di un fondo" nel quale far coinvolgere risorse pubbliche e private, da utilizzare anche per compensare l'impegno degli insegnanti. "Un segnale concreto - prosegue Giorgetti - che possa essere premiato chi dà la propria disponibilità. Lo stesso segnale - rivolgendosi ai presenti in sala - va dato anche a tutti voi, perché anche il volontariato ha gli stessi problemi. Va premiato colui che dà disponibilità. Nei prossimi mesi chiederò a tutti voi, ai Comuni, alle Province e alle Associazioni di lavorare insieme: la sfida è quella di cominciare a censire quello che abbiamo e scrivere con chiarezza cosa manca" in termine di mezzi e materiali. "Poi la Regione, con l'aiuto e la partecipazione delle altre Amministrazioni, stenderà l'argomento in modo organico" in termini finanziari, ottimizzando la spesa pubblica e privata, che oggi viene talvolta dispersa in piccoli rigoli. "Troviamo in due tre anni le risorse", anche quelle degli Enti locali, per finanziare la spesa corrente (ad esempio l'assicurazione e il carburante per in mezzi del volontariato). Parte da esperienze dirette sul campo l'intervento dei due docenti Franco Pellegrini e Maurizio De Tommasi del Gruppo operatori tecnologici del mondo scolastico vicentino impegnati nell'educazione alla sicurezza. I due docenti hanno sottolineato come molti concetti di autoprotezione e sicurezza sono entrati nel mondo scolastico in modo inorganico, legato al singolo insegnante. Nelle scuole vicentine interessanti sono state le esperienze legate all'ambiente domestico che, per i ragazzi dai tre ai quattordici anni, sono partite dal 'decifrare' i rischi che li circondano per rendere più consapevoli i ragazzi dei pericoli quotidiani. Nelle scuole elementari sono stati affrontati i temi legati agli anne- impa libro dec 1-54 23-02-2009 17:12 Pagina 16 Città di Lonigo Una panoramica dei partecipanti al convegno “Protezione Civile ed educazione” Meeting della Protezione civile 16 gamenti, al fuoco e agli incendi ed ai veleni mentre alle medie si è affrontato il tema della sicurezza legata gli impianti elettrici. Per sviluppare i rischi negli edifici scolastici si è partiti dal verificare i luoghi dove i ragazzi si possono infortunare. Si sono poi introdotti i primi concetti di autoprotezione che partono dal comportamento da tenere per strada e nelle gite scolastiche al modo di comportarsi in caso di incendio. "Nel comportamento non si incide solamente parlando, si deve operare per far interiorizzare i concetti di base - afferma il prof. Pellegrini - e nell'incontro con gli insegnanti si chiariva che importante era l'utilizzo dei linguaggi più adeguati: per mettersi allo stesso piano degli allievi". L'apertura all'insegnamento della sicurezza deve avere nuovi strumenti ed ecco, ad esempio, i due docenti alle prese con la produzione di appositi video. E' un importante lavoro di preparazione utile anche per poter proporre ai genitori le medesime problematiche. I genitori dei bambini che frequentano la scuola materna ed elementare sono più presenti nelle dinamiche scuola-famiglia ed è più semplice raggiungerli riguardo ai concetti legati alla sicurezza che concernono l'educazione dei figli. I due docenti hanno sottolineato inoltre l'importanza di poter proporre ai ragazzi le tre giornate della sicurezza per le quali, nella loro esperienza, hanno potuto contare sulla massima disponibilità del volontariato e minima dei vari Enti istituzionali presenti nel territorio legati alla tematica della sicurezza stradale, della legge 626 ed agli eventi disastrosi provocati dal terremoto. Angelo Tranfaglia, Prefetto di Vicenza, ha voluto però anche puntualizzare che "la scuola è sicuramente la palestra migliore per la diffusione della cultura di protezione civile ma è importante che i messaggi vadano anche all'esterno". Rivestono a tal fine notevole importanza le Autonomie locali che devono far crescere maggiore attenzione al mondo del volontariato. "Il volontariato in Italia è struttura di punta - sottolinea nel suo intervento la dott.ssa Patrizia Cologgi - Servizio Volontariato del Dipartimento della Protezione civile della segue a pag. 18 impa libro dec 1-54 23-02-2009 17:12 Pagina 17 "COSA FARE ?" ... PROTEGGIAMOCI Il Centro Regionale di Studio e Formazione per la Previsione e la Prevenzione in materia di Protezione civile di Longarone alla Fiera di Lonigo ha presentato il nuovo opuscolo "Cosa fare ?". L'opuscolo, tascabile, contiene alcune regole utili in caso di calamità. Per ogni rischio vengono presentate didascalicamente i concetti da L’Assessore Regionale alla Protezione civile Massimo Giorgetti 'ricordare' ed elementari comportamenti da sapere 'prima' dell'evento e 'durante' il manifestarsi dell'emergenza. L'importante è "creare la consapevolezza dei rischi che possono nascondersi nell'ambiente in cui viviamo - si legge nell'introduzione del Presidente del Centro, Massimo Giorgetti, - e insegnare i comportamenti più adatti per difendere noi, i nostri cari e i nostri beni" e questo opuscolo vuole essere "un primo strumento per aiutare ciascun Veneto a vivere più sicuro". Patrizia Cologgi nello stand della Regione del Veneto, con Nicola Salvatore Direttore del Centro Regionale di Protezione civile di Longarone 17 Città di Lonigo impa libro dec 1-54 Meeting della Protezione civile 18 23-02-2009 17:12 Pagina 18 Presidenza del Consiglio dei Ministri di Roma - soprattutto per la protezione civile" ed esso è "sistema attivo perché si impegna nella scuola nel diffondere i comportamenti da tenere in funzione del rischio presente e passivo in quanto riceve formazione". Flavia Moro, docente esperta del Progetto Scuola Sicura nazionale, ha messo in evidenza come ben quindici anni prima dell'inizio della sperimentazione ufficiale del Progetto (datata al 1991-92) alcune scuole si erano già attivate sui temi dell'autoprotezione e della protezione dell'ambiente e come oggi, a distanza di alcuni anni dalle importanti circolari scolastiche legate a tali temi, non si sfruttano appieno le potenzialità dei Comitati Provinciali istituiti a tal proposito. Ha sottolineato l'importanza del volontariato di protezione civile per l'attività a scuola legata alla prevenzione e per apprendere utili informazioni. "Il Progetto Scuola Sicura - sostiene Flavia Moro - è un punto di partenza per un cammino più lungo. Il cammino non c'è: si fa camminando". I SECONDO MEETING DI PROTEZIONE CIVILE CITTA' DI LONIGO Riepilogo dell'intervento dell’On. Giuseppe Zamberletti, il padre della Protezione civile italiana Dal 1976, quando ha incominciato la sua attività, il volontariato ha fatto dei grandissimi progressi. Il suo contributo è sempre stato prezioso, ma la mancanza di un impianto organico a volte creava addirittura un ostacolo. E’ un’emozione per lui incontrare il Prefetto Tranfaglia con il quale nel passato ha vissuto la creazione dei Comicos, la prima forma di coordinamento del volontariato. Amministrare l’emergenza è come dirigere un’orchestra, se non c’è una buona preparazione il risultato può essere un disastro. Mettere un sindaco a capo delle forze che gli venivano mandate in soccorso era come fare di lui un generale di stato maggiore. impa libro dec 1-54 23-02-2009 17:12 Pagina 19 L’onorevole Giuseppe Zamberletti La nascita dei COS (Centri Operativi di Settore) e’ stato anche quello un modo di valorizzare l’operato dei volontari. L’associazione Nazionale Alpini in Irpinia fu cruciale, così come validissimo è sempre stato anche l’apporto delle Misericordie, organizzazioni che abituate già a gestire la micro emergenza riuscivano ad auto-gestirsi anche di fronte alla macro emergenza. A quel tempo però anche se già si cominciava a intravedere il significativo apporto del volontariato, si poteva contare sul contributo sostanzioso delle forze armate. I soldati di leva sono stati ampiamente usati. Nel Friuli c’erano oltre 35.000 militari a prestare soccorso. Oggi uno spiegamento del genere non è più pensabile. Eppure oltre alla qualità l’emergenza richiede la quantità delle risorse, ed è questo che oggi il volontariato ci sta offrendo, sta prendendo in sostanza il posto delle forze armate. Il problema è che il volontariato non può essere un’aggiunta, un complemento della protezione civile, ma deve diventare una sua parte integrante. Le grandi associazioni nazionali devono essere valorizzate al loro massimo. Ci sono due tipi di volontariato, quello culturale che promuove la solidarietà, raccoglie fondi, crea un modo di pensare, e poi c’è quello operativo, ed è questo di cui c’è più bisogno e che va organizzato e riconosciuto. Quindi associazioni come Anpas, A.N.A., Soccorso Alpino Speleologico, Misericordie, e tutte le altre organizzazioni nazionali esistenti oggi nel nostro paese, devono assolutamente diventare il braccio operativo della Protezione Civile. Secondo l’Onorevole Zamberletti è assolutamente cruciale creare dei Presidi di Caposaldo, cioè delle organizzazione a livello locale capaci di intervenire per il primo soccorso prima dell’arrivo della Protezione Civile. Il Caposaldo potrebbe e dovrebbe essere una guida anche per la Protezione Civile perché conosce meglio la realtà locale. 19 Città di Lonigo impa libro dec 1-54 Meeting della Protezione civile 20 23-02-2009 17:12 Pagina 20 Anche se nella cultura generale della Protezione civile l’Italia è più avanti di altri paesi, questi però hanno un’articolazione delle forze a disposizione che noi non abbiamo. Le realtà locali per esempio giocano un ruolo importante negli altri paesi. Se a Sarno ci fosse stato un caposaldo locale, un gruppo comunale con precise responsabilità di vigilanza, con il compito di tenere sotto controllo e di riferire alle autorità competenti la situazione e il rischio, si sarebbe potuto prevenire il disastro, visto che a differenza di un terremoto questo era un disastro assolutamente prevedibile. La Germania può contare su un corpo di volontariato comunale di quasi 12000 persone. Anche in Italia abbiamo ora un corpo imponente ma dobbiamo elevarlo a livello di Comando, con un vero stato maggiore interno. Dobbiamo preparare insomma una forza di 35.000 persone che prenda il posto dei nostri militari di leva. I nostri obiettivi quindi sono: un’organizzazione capillare del territorio e un’utilizzazione strutturata del volontariato. Le ultime alluvioni del Piemonte sono state un esempio del grande progresso fatto dal corpo dei volontari, infatti le aree colpite hanno dimostrato di sapersi auto-gestire. Purtroppo conclude Zamberletti non si può dire che la protezione civile abbia fatto in questi anni gli stessi passi avanti del volontariato, è necessario nel prossimo futuro recuperare il terreno perduto. I I volontari cinofili del Veneto, e i Volontari del Comune di Lonigo con l’Assessore Luca Restello, ideatore e fondatore del meeting