(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE Ente proponente il progetto: ASL LANUSEI Codice di accreditamento: Albo e classe di iscrizione: NZ 05782 REGIONE SARDEGNA 4 CARATTERISTICHE PROGETTO Titolo del progetto: DEMETRA: NUOVO PERCORSO DI ACCOGLIENZA IN OSPEDALE Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore di intervento: ASSISTENZA Area di intervento: Pazienti affetti da patologie temporaneamente e/o permanentemente invalidi e/ o invalidanti e/o in fase terminale. Codifica: A8 Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: L’ASL di Lanusei è l’azienda sanitaria più piccola della Sardegna che persegue come finalità la promozione, la tutela il mantenimento ed il miglioramento delle condizioni di salute dei cittadini in sintonia con altri soggetti istituzionali e non, pubblici e privati. In accordo alle disposizioni e ai programmi nazionali e regionali e secondo gli indirizzi della Conferenza Provinciale, mette “a disposizione di tutti i cittadini residenti e non, un’ampia gamma di servizi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione decentrati nel territorio che rispondono con tempestività, ai bisogni di salute ed alle aspettative della popolazione, guidati dai principi di responsabilità sociale, di imparzialità dell’azione amministrativa e nel rispetto della dignità e della professionalità di tutti gli operatori operanti”. L'Azienda promuove e diffonde i principi che devono sottendere l'agire di tutti gli 1 (Allegato 1) operatori attraverso le seguenti parole chiave: universalità equità nell'accesso tempestività delle cure rispetto della dignità umana garanzie di sicurezza senso di appartenenza di tutti gli operatori appropriatezza clinica e organizzativa integrazione tra tutti i servizi efficacia, efficienza ed economicità Contesto territoriale L’Asl di Lanusei opera sull’intero territorio della Provincia Ogliastra, la quale si estende su una superficie di 1854 Kmq, comprende 23 comuni (Arzana, Bari Sardo, Baunei, Cardedu, Elini, Gairo, Girasole, Ilbono, Jerzu, Lanusei, Loceri, Lotzorai, Osini, Perdasdefogu, Seui, Talana, Tertenia, Tortoli, Triei, Ulassai, Urzulei, Ussassai, Villagrande Strisaili) e la popolazione totale al 31.12.2008 è pari a 58.019 (Istat 2008), corrispondente al 3,5% della popolazione sarda con una densità di 31,3 abitante per Kmq, contro circa il 68,0 del dato regionale, caratterizzandosi come una delle aree a più bassa antropizzazione. Nel periodo estivo la popolazione di riferimento della Asl aumenta notevolmente per effetto dei flussi turistici soprattutto nelle località costiere. Il territorio si estende per1.854 Kmq, pari al 7,7% del territorio regionale, si ripartisce in modo disomogeneo tra i comuni, si va dai 216 kmq di Baunei agli 11 di Elini. Il territorio può essere ripartito in due aree principali: quella costiera e quella interna montana. La prima si estende da Baunei a Tertenia ed ha in Tortoli il principale centro demografico ed economico. Tale area ha sperimentato nell'ultimo ventennio un rapido sviluppo, trainato dall'attività turistica, da una buona agricoltura e da diverse iniziative industriali. Costituisce la parte dell'Ogliastra più ricca in termini di infrastrutture di comunicazione e di trasporto. L'entroterra invece è composto da diversi comuni di media dimensione, tra i quali spicca Lanusei, antico centro amministrativo dell'Ogliastra. Dal punto di vista economico l'entroterra è caratterizzato da attività silvo-pastoriali, e vede oltre a Lanusei anche Jerzu quale punto d'attrazione. L’Azienda garantisce l’assistenza territoriale attraverso l’unico Distretto sociosanitario avente come sede legale Tortoli e il Dipartimento della Salute Mentale e Dipendenze; mentre l’assistenza ospedaliera viene garantita dal Presidio Ospedaliero “Nostra Signora della Mercede” di Lanusei e dalla Casa di Cura M. Tommasini di Jerzu. Assistenza ospedaliera Il Presidio Ospedaliero di Lanusei offre assistenza in regime di ricovero ordinario , day hospital e day surgery, con una dotazione di posti letto che viene esplicitata per disciplina nella seguente tabella, oltre alle prestazioni ambulatoriali specialistiche e le attività di emergenza ed urgenza. 2 (Allegato 1) L’Azienda adotta un modello di gestione operativa delle attività assistenziali di tipo dipartimentale, al fine di perseguire l’ottimale realizzazione del percorso diagnostico-terapeutico e riabilitativo ed esercitare, in forma unitaria e coordinata, le attività assistenziali. Nel Presidio sono stati individuati due dipartimenti, uno chirurgico ed uno medico, più un area dei servizi a cui fanno capo il Pronto Soccorso, il Laboratorio Analisi, il Centro Trasfusionale, la Radiologia e il Servizio Farmaceutico. A fronte della suddetta dotazione di posti letto si evidenzia una produzione di circa 7000 ricoveri all'anno e 30.000 giornate di degenza. La degenza media è di circa 5 giorni per ogni paziente ricoverato ed ha un trend in diminuzione. L'incidenza dei ricoveri in Day Hospital/Day Surgery è del 13% sul totale dei ricoveri. Negli ultimo quinquennio l’Azienda sta portando avanti nel Presidio Ospedaliero un piano di rinnovo strutturale che prevede la realizzazione di opere, già appaltate ed in corso di esecuzione, tese al globale riassetto dell’intero nosocomio, allo scopo di ridurre i disagi dei cittadini e degli operatori nell’accesso alle unità operative e alle attività ambulatoriali. Infatti allo stato attuale sono aperti nell’ospedale numerosi cantieri per la realizzazione dei quali è stato necessario il trasferimento temporaneo di attività. Ciò ha comportato, e comporta, un conseguente disagio per l’utenza che necessita di orientamenti precisi circa la dislocazione dei vari servizi e in diversi casi (si pensi ai pazienti disabili o agli anziani) anche di accompagnamento fisico del paziente stesso. Da un’osservazione sui percorsi dei cittadini nell’ospedale di Lanusei si sottolinea l’esperienza comune di disorientamento degli stessi quando arrivano all’ingresso del presidio: facile non sapere dove recarsi per fare un esame, per pagare il ticket, a chi rivolgersi per un ricovero in Day Hospital o per accedere ad un ambulatorio specialistico, soprattutto da parte di anziani, disabili, stranieri, turisti. Uno volta arrivati a destinazione, il disorientamento diventa smarrimento psicologico, all’interno di una organizzazione caratterizzata più dal dialogo con la malattia che con il malato. Proseguendo l’analisi della attuale situazione del presidio si può evidenziare che il disagio è ascrivibile al concorso di varie cause: Tipologia architettonica “dispersiva”: le U. O. e i Servizi sono disposti in settori cui si accede attraverso scale/ascensori dislocati all’interno della struttura non di facile individuazione e senza cartellonistica adeguata. Segnaletica poco chiara: la segnaletica esterna ed interna presente al momento non assolve efficacemente allo scopo di orientare l’utenza. Presenza di sportelli dedicati all’accoglienza/informazione con orari di 3 (Allegato 1) apertura ridotti: pur essendo presente l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, il Punto Unico di Accesso, attraverso i quali si forniscono informazioni, si promuove l’orientamento degli utenti, si ricevono osservazioni, suggerimenti, proposte, segnalazioni e reclami, oltre all’accoglienza delle persone portatrici dei bisogni complessi, per impegni dell’operatore presso altre sedi, l’orario di apertura al pubblico è limitato. Così come in portineria non viene garantito durante il giorno la presenza degli operatori disponibili a dare informazioni e svolgere la funzione di accoglienza, in quanto presenti operatori non vedenti dedicati al centralino Presenza di un Pronto Soccorso altamente utilizzato spesso impropriamente dai cittadini: infatti, il Pronto Soccorso, con i suoi circa 15000 accessi da parte dei cittadini ogliastrini e non, è il servizio ospedaliero più utilizzato dai cittadini, infatti svolge una funzione di primaria importanza nell’ambito dell’offerta di salute, indicando nel potenziale diagnostico e nella presenza contemporanea e sinergica di diverse professionalità e moderne tecnologie i punti di forza di un servizio difficilmente sostituibile “in risposta ad un bisogno soggettivamente percepito come urgente”. Il percorso del paziente in emergenza-urgenza si realizza all’interno del Presidio Ospedaliero secondo una logica della diversa intensità di cure (accoglienzastabilizzazione; osservazione breve, terapia intensiva; degenza ordinaria). Tale organizzazione garantisce un percorso sicuro e tempestivo a seconda della gravità del paziente. Il Pronto Soccorso, quale struttura dalla quale si avviano i percorsi di assistenza dei pazienti, risulta uno degli snodi maggiormente critici. Infatti dal Pronto Soccorso vengono avviati al ricovero circa 7000 persone l’anno: per ciascuno di questi le necessità di trasporto, interfaccia Pronto Soccorso-Degenza, sono foriere di frequenti difficoltà di funzionamento della macchina organizzativa e incomprensioni tra gli operatori, pur avendo a disposizione un software di gestione dei posti letto. Assenza di personale dipendente o dedicato: nel presidio non c’è a disposizione dell’utenza personale dedicato in via esclusiva all’accoglienza e all’accompagnamento di quanti hanno difficoltà di orientamento ma non necessitano di assistenza specifica da parte del personale sanitario. Così come non è possibile poter contare in maniera continuativa su personale che possa dare una mano per la semplificazione delle pratiche burocratiche o la risoluzione di piccoli problemi concreti inerenti i servizi erogati all’interno dell’ospedale. Mancata integrazione tra percorsi assistenziali ed amministrativi e gestione delle attività di back office della direzione sanitaria: si rileva scarsa attenzione alle attività di segreteria e di protocollazione presso la Direzione Sanitaria del P.O. con inutili perdite di tempo e disagio nei confronti degli interlocutori interni ed esterni. Nel processo della cura non viene attribuito il giusto valore alla relazione umana: anche nel presidio ospedaliero di Lanusei sono stati recepiti i progressi compiuti dalla medicina, a livello diagnostico e terapeutico, che non sono stati accompagnati dallo sviluppo parallelo di un atteggiamento “etico”, orientato ed attento alla persona malata, con le sue idee, la sua storia, le sue paure, i suoi vissuti e anche i suoi diritti. L’esigenza di umanizzare i percorsi assistenziali è sicuramente avvertita dagli operatori sanitari e non del Presidio Ospedaliero, tuttavia, non sempre, all’interno dell’ospedale si riesce 4 (Allegato 1) a dare ascolto ai bisogni dei malati o dei loro familiari, così come il personale vorrebbe. Modificare alcune delle fonti di criticità rilevate comporta la messa in essere di una serie di interventi che si sta cercando di portare avanti: di tipo strutturale, di organizzazione interna del lavoro e sulle modalità di assegnazione del personale, oltre alle iniziative di formazione del personale dipendente sulla modifica di atteggiamenti e comportamenti. Partendo dalle criticità dichiarate la presenza dei volontari in Servizio Civile nel Presidio Ospedaliero dell’Asl di Lanusei può contribuire ad innescare un circolo virtuoso verso l’umanizzazione dei percorsi assistenziali e la razionalizzazione della risorsa “tempo” e di quella umana: contribuendo al miglioramento del sistema dell’accoglienza, negli aspetti legati all’informazione, alla facilitazione dei percorsi e dell’accesso alle prestazioni, alla personalizzazione dell’assistenza e alla gestione delle attività amministrative di protocollazione e archiviazione. Tra gli obiettivi aziendali fondamentali da portare avanti, uno dei più importanti individuati è quello diretto a potenziare i servizi di accoglienza e informazione ai cittadini utenti e ai familiari, definendo l’accoglienza come quel processo relazionale che “si realizza all’arrivo del paziente, affiancato ed integrato dall’azione del triage” e che “rappresenta il primo momento della presa in carico, nei confronti della quale le aspettative sociali ed istituzionali sono elevate”. Si tratta, in pratica, di affiancare alla organizzazione ormai consolidata, basata sui codici colore, un nuovo modello di accoglienza che tenga conto di tutti i bisogni dei cittadini. I volontari in servizio civile si collocano all’interno dell’organizzazione dei servizi erogati dalle U. O. del Presidio Ospedaliero di Lanusei come “osservatori privilegiati” in grado di promuovere il cambiamento, attraverso la promozione dei diritti di cittadinanza a sostegno di realtà a rischio di emergenza sociale, culturale e sanitaria. 5 Obiettivi del progetto: Obiettivo generale: Promuovere una nuova cultura della cittadinanza, garantendo ulteriori percorsi di accoglienza al cittadino utente che afferisce al Presidio Ospedaliero di Lanusei offrendo un servizio di ascolto e di accoglienza diretto ed immediato che possa soddisfare le richieste inerenti i servizi erogati e nel contempo privilegiare il rapporto umano tra operatori e cittadini nella fruizione dei servizi erogati, oltre al supporto nella gestione delle attività di back office funzionali a ridurre i disagi ai cittadini utenti. Obiettivi specifici: 1.1. Gestire il clima della sala d’attesa del Pronto Soccorso 1.2. Gestire il clima della sala d'attesa degli ambulatori, sala prelievi, Ufficio ticket, CUP, radiologia 2.1. Potenziamento delle ore di apertura al pubblico degli sportelli di accoglienza e informazione della portineria e dell’Ufficio URP presente nel Presidio Ospedaliero 3.1. Servizio di accoglienza ed accompagnamento (anche mediante l’utilizzo di supporti meccanici: carrozzine e barelle) nelle diverse U. O. del Presidio con particolare riferimento ai bisogni di persone anziane, disabili e immigrati al fine di facilitarne la fruizione dei servizi offerti 4.1. Supporto all’attività di segreteria e alle attività amministrative, comprese l’archiviazione cartacea ed informatica della Direzione sanitaria e degli altri uffici presenti nel Presidio Ospedaliero (cartelle cliniche, ufficio relazioni con il pubblico, sportello donazioni organi, servizio sociale ospedaliero, punto unico di accesso) Obiettivi generali per il servizio civile acquisire nuove competenze professionali e di valorizzazione instaurare relazioni proficue con i cittadini e gli operatori presenti nel Presidio Ospedaliero svolgere un ruolo di cittadinanza attiva collaborare alla umanizzazione del presidio ospedaliero Obiettivi specifici verso il volontario in servizio civile conoscere l'organizzazione del Servizio Civile Nazionale e le leggi che lo regolamentano testimoniare attraverso l'attivazione del progetto i valori propri della Legge 64\2001 conoscere l'organizzazione dei servizi sanitari offerti dal Presidio ospedaliero e dalla Asl di Lanusei in generale sviluppare competenze relazionali e organizzative, nonché la capacità di lavorare in rete ed in èquipe sviluppare competenze informatiche necessarie per la protocollazione e la gestione degli archivi della Direzione Sanitaria 6 Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi PIANI PREPARATORI (prima dell’arrivo dei volontari) a) Piano per la definizione degli ambiti e della tipologia dell’intervento: Incontro con il Direttore Sanitario del P. O., il Dirigente amministrativo del P. O., il Direttore del Distretto Sociosanitario, il Dirigente del Servizio Aziendale delle Professioni Sanitarie e i Direttori del Dipartimento dell’Area Chirurgica e dell’Area Medica, finalizzato alla mappatura dei bisogni e delle risorse e delle priorità da perseguire. Incontro con i Coordinatori delle diverse U. O. del Presidio Ospedaliero, diretto alla individuazione dei bisogni, delle risorse e delle priorità da perseguire. b) Piano per la definizione delle risorse umane necessarie Analisi della attuale pianta organica del Presidio Ospedaliero per individuare le figure professionali in grado di offrire supporti e risposte idonee al progetto. Riunione con il Direttore del Presidio Ospedaliero e con le diverse èquipe della struttura per una analisi approfondita delle competenze da mettere in campo per l’attuazione del progetto. Individuazione di operatori in grado di essere da riferimento per le attività interne ed esterne alla struttura. c) Piano per la definizione degli aspetti logistici Incontri con i tecnici per individuare attrezzature e materiale necessario per le attività da svolgere. Incontri per individuare gli spazi fisici e l’idoneità degli spazi stessi su cui avviare le attività proposte. Definizione degli acquisti del materiale necessario per le attività svolte dai volontari su indicazione del Direttore del Presidio Ospedaliero. PIANI OPERATIVI (dopo l’arrivo dei volontari) Incontri con il Direttore del Presidio Ospedaliero per la scelta delle attività idonee al progetto e coerenti con gli obiettivi da perseguire, mediante un maggiore supporto alle fasce più deboli (anziani, disabili, immigrati, bambini). Incontri con i Direttori dei Dipartimenti, Direttori delle U. O., coordinatori e con gli operatori ospedalieri più sensibili per l’individuazione dei luoghi e dei Incontri con i responsabili e operatori dei servizi URP, CUP, PUA, centralino/portineria per individuare le aree più problematiche e le concrete attività da servizi dove sono maggiormente presenti utenti che necessitano di un supporto specifico. svolgere in relazione alle nuove esigenze dei cittadini emergenti I volontari del Servizio Civile Nazionale, dopo essere stati formati sulle problematiche generali e specifiche dei cittadini/utenti che affluiscono alle U. O. del Presidio Ospedaliero, quotidianamente espleteranno le attività previste dal progetto ed affiancheranno l’attività delle èquipe mediche, infermieristiche, sociali, tecniche curando in particolare l’aspetto relazionale-assistenziale. 7 Attraverso il progetto viene offerta ai volontari un'occasione di crescita personale e professionale. Il progetto si ricollega ai principi contenuti nella Legge n. 64\2001, per cui il volontario ha la possibilità di esprimere e testimoniare i valori dell'impegno e della partecipazione attiva alla vita sociale della comunità. Ha la possibilità di dimostrare la propria solidarietà verso le altre persone e testimoniare come , tramite il servizio civile nazionale, si possa concorrere alla difesa della patria anche attraverso mezzi e attività non militari. OBIETTIVO PIANO D’ATTUAZIONE 1.1. Gestire il clima della sala d’attesa del Pronto Soccorso Garantire nella Sala d’attesa del Pronto Soccorso la presenza di un volontario che collabori con gli operatori sanitari addetti al triage soprattutto nelle ore di maggior afflusso 1.2. Gestire il clima della sala d'attesa degli ambulatori, sala prelievi, Ufficio ticket, CUP, radiologia Garantire nelle sale d’attese del presidio (ambulatori, sala prelievi, ufficio ticket, CUP, radiologia ) la presenza di un volontario che garantisca un servizio di accoglienza in stretta collaborazione con gli operatori ATTIVITA’ PREVISTA Attività di front office Informazione e orientamento Accompagnamento ai controlli sanitari interni e esterni Agevolare il lavoro del personale medico e sanitario impegnato nell’attività di cura Raccordare le necessità e i bisogni espressi di cittadini con le necessità organizzative della struttura Preparazione e consegna opuscoli informativi Aggiornamento delle informazioni Registrazione degli interventi in apposite schede Attività di front office Informazione e orientamento Accompagnamento ai controlli sanitari interni e esterni Offrire un supporto alla prenotazione, all’accettazione e al ritiro dei referti Facilitare l’accesso degli utenti alle prestazioni ambulatoriali e di diagnostica Domiciliazione dei referti Preparazione e consegna opuscoli informativi Ridurre i tempi di attesa Contribuire al superamento della cultura burocratica a favore di un sistema di relazione che veda al centro la persona TEMPI DI ATTUAZIO NE Dal 2° mese sino alla fine del servizio Dal 2° mese sino alla fine del servizio 8 2.1. Potenziamento delle ore di apertura al pubblico degli sportelli di accoglienza e informazione della portineria e dell’Ufficio URP presente nel Presidio Ospedaliero Assicurare l’apertura al pubblico giornaliera di uno sportello di accoglienza presso la portineria e/o Ufficio URP del presidio ospedaliero fino a raggiungere le 30 ore settimanali 3.1. Creazione di un nuovo servizio di accoglienza e accompagnamento messo a disposizione delle Unità Operative del Presidio rivolto alle persone anziane, disabili, immigrati che non riescono a raggiungere i servizi offerti autonomamente, collaborando con gli operatori sanitari del nosocomio. Servizio di accoglienza ed accompagna mento (anche mediante l’utilizzo di supporti meccanici: carrozzine e barelle) nelle diverse U. O. del Presidio con particolare riferimento ai bisogni Aggiornamento delle informazioni Registrazione degli interventi in apposite schede Apertura al pubblico di uno spazio di accoglienza presso la portineria e/o l’Ufficio URP per garantire l’accoglienza e le informazioni ai cittadini sui servizi offerti, modalità di accesso Aggiornare i cittadini sulla dislocazione interna dei servizi e unità operative non facilmente identificabili Contribuire al superamento della cultura burocratica e formale a favore di un sistema di relazioni che metta al centro la relazione con la persona “fragile” portatrice di un bisogno di salute Aggiornamento delle informazioni e collaborazione attiva per avere una banca dati aggiornata Collaborazione per la somministrazione ed elaborazione dei questionari di soddisfazione ai degenti Registrazione degli interventi in apposite schede Aggiornare i cittadini sulla dislocazione interna dei servizi e unità operative non facilmente identificabili Aiuto ai degenti durante la permanenza in ospedale Compagnia ai degenti Supporto alle famiglie dei degenti dando informazioni sui servizi sanitari ed amministrativi offerti dal presidio ospedaliero Trasporto di pazienti non critici su indicazione degli operatori sanitari Supporto al trasporto di materiale biologico e cartaceo su delega degli Dal 2° mese sino alla fine del servizio Dal 2° mese a fine servizio 9 di persone anziane, disabili e immigrati al fine di facilitarne la fruizione dei servizi offerti 4.1. Supporto all’attività di segreteria e alle attività amministrative, comprese l’archiviazione cartacea ed informatica della Direzione sanitaria e degli altri uffici presenti nel Presidio Ospedaliero (cartelle cliniche, ufficio relazioni con il pubblico, sportello donazioni organi, servizio sociale ospedaliero, punto unico di accesso) Acquisire conoscenze e competenze amministrative ed informatiche che promuovono l’uso dei servizi sanitari e amministrativi del presidio ospedaliero rivolti ai cittadini e ai dipendenti promuovendone il senso di appartenenza. operatori sanitari Supporto alla persona in particolare non autosufficiente nelle attività quotidiane Aiuto nell’assunzione dei pasti in assenza di care giver Disbrigo di pratiche burocratiche presso strutture Asl, enti, uffici, in assenza di care giver Migliorare l’uso della struttura attraverso la realizzazione di un rapporto fiduciario del cittadino basato sulla percezione ed esperienza della “presa in carico” della persona fragile Collaborazione con il personale sanitario nell’assistenza al malato anche terminale e morente e ai familiari Creazione e diffusione di materiale informativo Aggiornamento delle informazioni Registrazione degli interventi in apposite schede Acquisizione di competenze informatiche ed amministrative Conoscenza delle normative in vigore e delle procedure amministrative adottate Acquisizione delle competenze di protocollazione e archiviazione cartacea e informatica Distribuzione corrispondenza interna Predisposizione di opuscoli e manifesti informativi Registrazione delle attività svolte in apposite schede Dal 2° mese a fine servizio Valutazione in itinere Le attività dei volontari saranno sottoposte a verifiche mensili attraverso una riunione tra l’operatore locale di progetto e i volontari per la valutazione dei risultati conseguiti (analisi delle attività svolte, supporto sulle difficoltà emerse e sulle 10 problematiche riscontrate dai volontari……), questo consentirà di rimodulare eventualmente l’intervento, affinché vi sia congruità tra gli obiettivi, le attività svolte e i risultati ottenuti. All’avvio del servizio e comunque entro il primo mese , i volontari seguiranno un percorso di formazione generale della durata di 42 ore, preliminare all’inserimento presso il servizio ed un ulteriore percorso di formazione specifica della durata di 72 ore che si svolgeranno nei primi due mesi a cura del responsabile della formazione specifica. Durante i primi due mesi di attività i volontari conosceranno i servizi del presidio ospedaliero, instaureranno relazioni con gli operatori, prenderanno dimestichezza con l’organizzazione del servizio. Nel periodo successivo svolgeranno l’attività in modo autonomo con il supporto dell’OLP e in base ad indicazioni ricevute dagli operatori. Ad intervalli regolari (ogni 4 mesi), i volontari saranno chiamati ad esprimersi in merito al livello di raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto del SCN attraverso la somministrazione di questionari nominativi. Nel seguente Diagramma di Gantt si descrive la pianificazione temporale delle attività di progetto: MESE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 ATTIVITA’ Avvio e accoglienza volontari Formazione generale Formazione specifica Attività di promozione e sensibilizzazione 1.1. Gestire il clima della sala d’attesa del Pronto Soccorso 1.2. Gestire il clima della sala d'attesa degli ambulatori, sala prelievi, Ufficio ticket, CUP, radiologia 2.1. Potenziamento delle ore di apertura al pubblico degli sportelli di accoglienza e informazione della portineria e dell’Ufficio URP presente nel Presidio Ospedaliero 3.1. Servizio di accoglienza ed accompagnamento (anche mediante l’utilizzo di supporti meccanici: carrozzine e barelle) nelle diverse U. O. del Presidio con particolare riferimento ai 11 bisogni di persone anziane, disabili e immigrati al fine di facilitarne la fruizione dei servizi offerti 4.1. Supporto all’attività di segreteria e alle attività amministrative, comprese l’archiviazione cartacea ed informatica della Direzione sanitaria e degli altri uffici presenti nel Presidio Ospedaliero (cartelle cliniche, ufficio relazioni con il pubblico, sportello donazioni organi, servizio sociale ospedaliero, punto unico di accesso) Valutazione in itinere Monitoraggio interno Monitoraggio formazione 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Per la realizzazione del presente progetto sarà coinvolto il personale della Asl dipendente del Presidio Ospedaliero con diversi ruoli e gradi di responsabilità, che dedicherà parte del proprio tempo e le proprie competenze in base alle necessità richieste dal progetto. L’Asl di Lanusei comprende un personale dipendente che, alla data del 23.10.2009, è pari a 583 unità ed è distinto nelle tabelle seguenti. DIRIGENZA dirigenti medici dirigenti veterinari Ruolo sanitario totale dirigenti farmacisti ingegnere analista dirigenti psicologi biologo dirigente infermieristico Ruolo sanitario non medico Ruolo amministrativo totale 114 14 128 4 1 7 1 1 14 amministrativi 6 totale 6 TOTALE DIRIGENZA 148 Tabella personale dirigenza Asl Lanusei al 23.10.2009 12 COMPARTO Ruolo sanitario Ruolo amministrativo Ruolo tecnico TOTALE COMPARTO 342 62 31 435 Tabella personale comparto Asl Lanusei al 23.10.2009 I 4 Volontari del Servizio Civile Nazionale opereranno nell’ambito di gruppi di lavoro complessi ed articolati, dove non sarà richiesto di sostituire il personale dipendente, ma di affiancarlo nell’attività quotidiana, apportando, nel contesto del progetto, un reale valore aggiunto rispetto alle problematiche evidenziate nel contesto e negli obiettivi progettuali. 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto Il presente progetto “nuovo percorso di accoglienza in ospedale” prevede l’impiego dei volontari del Servizio Civile Nazionale presso il Presidio Ospedaliero Nostra Signora della Mercede di Lanusei trova adeguata collocazione nel percorso di accoglienza del cliente/utente in quanto è un progetto che punta alla valorizzazione del volontario come un “amico dell’ospedale”, persona di riferimento dell’utente nel suo percorso. Date le caratteristiche del progetto, il ruolo di volontario può rappresentare un supporto importante nella relazione azienda/utente. I volontari che vengono impiegati in questo progetto deve svolgere attività intense a facilitare il percorso dell’utente, ottimizzando e implementando le modalità di accoglienza, supporto ed informazione, previste secondo le seguenti fasi: 1 fase (di circa un mese): in cui i volontari vengono a conoscenza, attraverso la formazione generale e specifica, dell’ente e delle modalità di lavoro della pubblica amministrazione e, nello specifico, per ciascun ambito in cui dovrà operare, con particolare riferimento all’analisi delle attività svolte in ogni sede di progetto, alla conoscenza delle varie figure professionali, alla gestione del colloquio di prima accoglienza, nonché con conoscenza dei programmi informatici presenti in Azienda. 2 fase (a partire dal secondo mese): i volontari vengono gradualmente inseriti e affiancati nelle specifiche mansioni che dovranno svolgere. 3 fase (a partire dal terzo mese): i volontari svolgeranno, con autonomia, le mansioni conferite, in stretta collaborazione con gli operatori Asl preposti. Le attività che i volontari andranno a svolgere sono: 1. Affiancamento dell’attività di front office. Il presidio pur disponendo di operatori che gestiscono il primo contatto dell’utente con la struttura, rispondendo alle richieste di orientamento e gestendo le informazioni relative alle procedure correnti. I volontari affiancheranno detto personale nel gestire i casi che necessitano di un trattamento personalizzato. 2. Accoglienza/ascolto. 13 I volontari sono disponibili, nei punti di accesso, per accogliere l’utenza che presenta criticità, anche su segnalazione del personale del presidio. Attiva un’accoglienza personalizzata e provvede, se necessario, all’accompagnamento dell’utente in difficoltà fino al completamento del percorso assistenziale. Prestano assistenza anche nelle sale d’attesa degli ambulatori e degli uffici a coloro che necessitano di supporto per situazioni di disagio o di fragilità, anche di natura fisica. 3. Supporto, accoglienza e accompagnamento dei pazienti e familiari. La presenza dei volontari nelle unità operative di degenza, su segnalazione del personale del presidio, consentirà di dare il giusto valore alla relazione umana con i degenti e familiari, umanizzando l’assistenza. 4. Supporto alle attività back office comprese quelle amministrative. Il volontario porterà avanti, in stretta collaborazione con gli operatori sanitari ed amministrativi, le attività amministrative di back office della direzione sanitaria e degli uffici presenti nel presidio, agevolando i percorsi di accesso e di erogazione dei servizi per i cittadini. 5. Aggiornamento delle informazioni. Supporto alle attività di front office per l’aggiornamento sistematico delle informazioni sulla modulistica e attività dei servizi (orari, procedure, logistica, cartellonistica, etc….). 6. Raccolta dei dati e monitoraggio. I volontari verrà chiamato a rielaborare e rileggere la propria esperienza “restituendo” dati e rilevazioni raccolte nel periodo di permanenza, oltre la: Registrazione degli interventi su apposite schede Individuazione di criticità ricorrenti assieme all’OLP assegnato Monitoraggio del progetto attraverso le riunioni mensili Ad ogni volontario verrà assegnato un budge per rilevare la presenza e la partecipazione alle attività, oltre al cartellino di riconoscimento. I volontari saranno collocati nei punti di maggior affluenza dei cittadini, quali l’ingresso principale, uffici di front office, sale d’attesa, unità operative di degenza e uffici amministrativi. Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 4 Numero posti con vitto e alloggio: Numero posti senza vitto e alloggio: 4 Numero posti con solo vitto: Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 30 6 14 Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: I volontari durante lo svolgimento del Servizio Civile sono tenuti a: Svolgere le attività previste dal progetto Obbligo di seguire le indicazioni dell’operatore locale di progetto e dei responsabili o referenti dei servizi Mantenere la necessaria riservatezza per quanto attiene la privacy degli utenti, notizie e altro di cui si venga a conoscenza sia durante che dopo lo svolgimento del servizio Adottare un comportamento caratterizzato da rispetto, puntualità e serietà Essere disponibile alla flessibilità oraria all’interno dell’orario settimanale con turni antimeridiani e pomeridiani. Attenersi alla normativa della pubblica amministrazione nei confronti degli utenti, esibendo tra l’altro il cartellino di riconoscimento Rispetto dei regolamenti aziendali e delle norme in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro Disponibilità a missioni e ad accompagnamenti all’esterno con mezzi dell’Ente 15 Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: N. Nominativi v degli Operatori Locali di Progetto o l . N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Cod. ident. sede p e r Cognome e nome Data di nascita C.F. 12.06.1964 CMBMTR64H52B354Y Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato Cognome e nome Data di nascita C.F. s e d e 1 Presidio Ospedaliero Nostra Signora della Mercede Lanusei Via Ospedale n. 1 111089 4 CAMBONI MARIA TERESA 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 16 Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: Il progetto sarà promosso sul territorio con un impegno pari ad almeno 25 ore attraverso diverse modalità trasversali di informazione che accompagnerà tutte le fasi dell’intervento tramite: comunicati stampa sui principali quotidiani locali. TOTALE ORE 1 creazione e distribuzione di brochure e locandine nei luoghi maggiormente frequentati dagli utenti e da potenziali clienti: (Consultorio Familiare, Pronto Soccorso, Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta, Scuole, attività commerciali, sportelli di enti pubblici, etc.). TOTALE ORE 12 Costruzione/Aggiornamento/Pubblicizzazione nel sito web aziendale creando un link specifico sul Servizio Civile Nazionale per aggiornare l’attività, compresa la pubblicizzazione dei bandi e graduatorie. TOTALE ORE 12 . Criteri e modalità di selezione dei volontari: Determinazione del Direttore Generale UNSC dell’11 giugno 2009, n. 173. Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto: I principi di valorizzazione delle risorse e di empowerment del sistema, dei contesti e dei soggetti sono elementi cardine delle buone pratiche della presente progettazione di inserimento dei Volontari del Servizio Civile Nazionale. La valutazione del progetto in questione da una parte deve monitorare la quantità del bene prodotto dai singoli volontari, dall’altra rilevare in che modo l’intero sistema si è sviluppato grazie anche al supporto di queste persone e come loro stesse si siano arricchite in termini di professionalità, di sviluppo di competenze specifiche e relazionali, di orientamento rispetto alla propria vita futura e di motivazione. L’azione di monitoraggio deve fornire agli attori un accompagnamento in itinere, consapevole che la logica del progetto è quella dell’integrazione tra misure e interventi diversi poggiati ed orientati su un settore come quello dell’assistenza che necessita di una metodologia partecipata. Il monitoraggio non si limiterà pertanto solo a verificare se le azioni stabilite vengono effettuate, ma vuole anche indagare su quelle azioni che consentono di realizzare gli obiettivi del progetto. Il piano di monitoraggio intende determinare periodicamente cosa funziona e cosa non funziona nel progetto, e verifica – al termine dei 12 mesi – la realizzazione dei risultati previsti dal progetto e il raggiungimento degli obiettivi, nonché la qualità percepita dai diversi attori coinvolti (volontari, operatori locali, destinatari finali del progetto). Il responsabile del monitoraggio incontrerà i volontari con cadenza quadrimestrale per verificare i risultati raggiunti e il grado di realizzazione del progetto. In 17 particolare si terrà conto della definizione indicatori di indicatori di processo, il loro modo di rilevazione ed i soggetti coinvolti. Il monitoraggio verrà inteso anche come capacità di osservazione dei risultati del progetto che prevede le seguenti modalità: Monitoraggio in itinere con osservazione diretta Compilazione delle schede di attività da parte di ogni volontario Annotazione di episodi critici Tenuta di un diario di bordo Verifica mensile con incontri di equipe che analizzeranno tutti i dati del monitoraggio e procederanno con azioni correttive o di implementazione La valutazione globale sarà svolta a termine delle annualità con il bilancio finale In particolare si terrà conto dei seguenti indicatori: a) In merito ai volontari: N. complessivo di destinatari raggiunti dai volontari del Servizio Civile Nazionale N. complessivo delle attività svolte dai volontari N. giornate dedicate dai volontari alle attività previste N. iniziative proposte dai volontari realizzate Grado di coinvolgimento dei volontari nelle attività proposte Livello di soddisfazione dei volontari Rispondenza tra le aspettative e la realtà del servizio Percezione della utilità del proprio ruolo Sviluppo di nuove conoscenze Sviluppo di nuove competenze Qualità dei rapporti con gli operatori gli operatori coinvolti nel progetto N. di percorsi individualizzati di formazione e di tutorship per i giovani volontari b) In merito ai responsabili: Difficoltà incontrate nella gestione e negli aspetti organizzativi Difficoltà incontrate con i volontari Conoscenze, competenze e atteggiamenti maturati e/o acquisiti Ricadute positive/negative sui destinatari del progetto Ricadute positive/negative nei rapporti con altri operatori coinvolti nel progetto I risultati del monitoraggio andrà di volta in volta ad influenzare e correggere la progettazione successiva. I Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Si richiede al volontario capacità relazionali, buona predisposizione ad affrontare le diversità con capacità di adattamento alle diverse situazioni da affrontare sia a livello pratico che emotivo, attitudine alle relazioni umane e ai rapporti interpersonali. 18 Non escludendo a chiunque fosse interessato la possibilità di partecipare, l’Ente darà che candidati siano in possesso di: titolo necessario: Diploma di istruzione superiore Mentre costituiscono titoli preferenziali: Laurea o iscrizione in corso di laurea in materie umanistiche e/o sociali Conoscenza di almeno una lingua straniera Conoscenza in campo informatico e utilizzo del PC e dei principali programmi di gestione operativi, uso della posta elettronica e di internet Attitudine a rapporti interpersonali e con il pubblico Precedenti esperienze nei settori dell’assistenza e della disabilità Possesso della patente di guida Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: FORMAZIONE SPECIFICA Segreteria attrezzata Com enso dei docenti personale dipendente) mpegnati per la formazi ne (impiego di IMPORTO IN € € 250,00 € 3.500,00 PUBBLICIZZAZIONE PROGETTO € 500,00 € 1.500,00 Materiale pubblicitario Creazione aggiornamento e pubblicizzazione link sul sito web RISORSE TECNICHE PROGETTO E TRUMENTALI AL Materiale per al estimento servizi di accoglienza e orientamento TOTALE € 3.000,00 € 8.750,00 Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners): NO Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: N. 4 PC e stampante. N. 4 Telefoni e fax N. 4 Scrivanie e sedie N. 4 Armadi personale Materiale cartaceo (fogli, cartelloni, riviste etc.) e materiale vario, tra cui forbici, colla, nastro adesivo, pennarelli, penne, etc. per i lavori e i giochi di gruppo previsti come tecniche e metodologie per la formazione generale. Riviste, pubblicazioni ed altra documentazione cartacea, relativi alle politiche e alla normativa in materia di servizi socio sanitari ed ospedalieri, attraverso i quali i volontari possono calarsi nel contesto operativo del progetto. Opuscoli di guida ai servizi ospedalieri e aziendali da poter distribuire, in 19 caso di bisogno, nel servizio di accoglienza ed orientamento. Materiale informativo e di cancelleria necessario per l’allestimento e l’operatività dei servizi di accoglienza e orientamento e per quello di back office Fotocopiatrice CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI Eventuali crediti formativi riconosciuti: NESSUNO Eventuali tirocini riconosciuti : NESSUNO Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Capacità e competenze relazionali Il progetto prevede che i volontari siano inseriti, per almeno il 60% dell’orario di servizio in un contesto lavorativo che prevede l’interazione con i cittadini/utenti e gli operatori sanitari, sociali, amministrativi, tecnici presenti nel presidio ospedaliero. Per tale motivo è necessario che i volontari sviluppino nel corso dell’espletamento del servizio capacità di comunicazione efficaci ed adeguate al lavorare in gruppo e sappiano instaurare relazioni professionali con i dipendenti del presidio ospedaliero e con i volontari AVO e delle associazioni di pubblica utilità di accrescendo competenze nell’ambito del volontariato e della crescita dei valori di solidarietà. Capacità e competenze organizzative Attraverso gli incontri con l’OLP e i formatori specifici i volontari avranno modo di entrare in contatto con diverse realtà organizzative, conosceranno l’organizzazione dei servizi del Presidio Ospedaliero e della Asl e i servizi da essi erogati, e apprenderanno come gestire le relazioni con i cittadini e gli altri interlocutori del presidio. Svilupperanno competenze sull’organizzazione e gestione della attività amministrative di protocollazione, archiviazione, predisposizione atti, predisposizione opuscoli e altri materiali informativi. Capacità e competenze professionali e/o tecniche Uso computer e internet: conoscenza dei principali programmi informatici e degli elementi di base della ricerca Conoscenza della normativa e dell’organizzazione del Servizio Civile Nazionale Conoscenza del servizio civile nazionale Conoscenza di base della normativa sulla privacy Conoscenza di base della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro 20 In relazione all’acquisizione di competenze e professionalità dei volontari, al termine del periodo di servizio, ad ogni volontario verranno consegnati: Un certificato di servizio, a firma del Commissario Straordinario della Asl di Lanusei, da allegare al curriculum come anno di servizio prestato nella P.A. e utilizzabile per ottenere punteggi nei concorsi pubblici; Una certificazione, rilasciata a firma del Commissario Straordinario della Asl di Lanusei, che riconosce competenze professionali acquisite nel corso del servizio, con indicazione della formazione specifica alla quale il volontario ha partecipato. Formazione generale dei volontari Sede di realizzazione: Asl di Lanusei, U. O. Sviluppo Organizzativo e Risorse Umane, Via Piscinas, 5 Lanusei. Si tratta della struttura aziendale dedicata alle attività di formazione permanente del personale. Dispone di aule attrezzate con strumentazione per la didattica (PC, videoproiettori, lavagne luminose, etc.). Modalità di attuazione: Per il programma di supporto ai progetti di umanizzazione delle U. O. del Presidio Ospedaliero di Lanusei, con particolare riferimento all’area informazione e accoglienza, la formazione specifica dei Volontari verrà svolta in proprio presso alcune strutture locali dell’Ente, con il ricorso a formatori interni. I formatori sono dipendenti della Asl di Lanusei con documentate competenze in Formazione del personale, comunicazione in campo sanitario, relazioni con il pubblico, educazione alla salute, gestione dei gruppi, organizzazione dei servizi sanitari. I Volontari parteciperanno alla formazione generale in un gruppo composto da non più di 12 partecipanti. La conduzione del gruppo sarà affidata ad un formatore accreditato. Uno spazio formativo sarà dedicato alla valorizzazione del lavoro svolto dentro l’organizzazione sanitaria come traduzione concreta dell’impegno etico assunto con l’adesione al Servizio Civile. Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: NO Tecniche e metodologie di realizzazione previste: 21 Il percorso formativo persegue l’obiettivo di inserire proficuamente il volontario nell’organizzazione dell’ente presso cui presta servizio civile, in modo che possa sperimentare atteggiamenti e comportamenti solidali, di comprensione della persona che a lui si rivolge per l’erogazione di una prestazione di tutela della salute. La tecnica utilizzata sarà quella delle lezioni frontali, del lavoro di gruppo, incontri interattivi con coinvolgimento diretto dei partecipanti, giochi di ruolo, di cooperazione, di simulazione, giochi di conoscenza e di elaborazione di quanto appreso. Saranno a questo scopo somministrati test di verifica dell’apprendimento. Contenuti della formazione: L’Azienda ritiene la formazione elemento strategico e strumento necessario affinché i volontari acquisiscano una propria identità e possano vivere correttamente l’esperienza del servizio civile e conseguentemente sviluppino la cultura di tale servizio all’interno delle strutture dove si trova ad operare. L’obiettivo principale della formazione generale è proprio quello di rendere i giovani in servizio civile consapevoli del loro ruolo di cittadini e delle attività da svolgere per raggiungere il risultato di formarli quali cittadini solidali. I contenuti per la formazione generale si attengono a quanto indicato nelle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale” (Prot. UNSC 18593/I del 04.04.2006) e si pone i seguenti obiettivi che verranno poi esposti in dettaglio: Acquisizione del concetto di difesa della patria con mezzi non armati Acquisire e rafforzare i dettati costituzionali con particolare riferimento alla solidarietà sociale Conoscenza e consapevolezza dei valori fondamentali dell’uomo Conoscenza e consapevolezza del ruolo dei giovani all’interno del servizio civile e dell’evoluzione storico/legislativa dell’obiezione di coscienza Acquisizione e rafforzamento di motivazioni relative al proprio ruolo nelle problematiche assistenziali e sociali Conoscenza della rete istituzionale e dell’apporto del volontariato rispetto al essa Conoscenza dei progetti del servizio civile Programma: TITOLO La persona, il gruppo e la società OBIETTIVO SPECIFICO Capire il valore della persona umana e dei principali meccanismi di gruppo. Creare la consapevolezza dell’importanza del concetto di difesa non armata Comprendere il percorso legislativo e concettuale del processo che dall’obiezione è Dall’obiezione di coscienza al servizio civile CONTENUTI METODOLOGIA Raccolta delle aspettative dei volontari e stipula del patto formativo . Riconoscimento della persona umana e dei suoi diritti/doveri quale fondamento della società civile. La condizione giovanile e l’identità di gruppo. Il concetto costituzionale di solidarietà sociale. Il concetto di patria secondo i dettati costituzionali. Evoluzione storica del concetto di obiezione di coscienza. Presentazioni Interazioni con i volontari Lezione Lavoro di gruppo Lezione frontale Lettura di documenti Lavoro di gruppo 22 approdato al servizio civile La partecipazione attiva Comprendere l’importanza La difesa civile non armata Capire cos’è attraverso la rappresentazione di forme attuali di realizzazione Ruolo del volontario Prendere consapevolezza motivare e La Asl e la rete istituzionale Conoscenza dei servizi L’assistenza alla persona I servizi Prendere consapevolezza delle potenzialità del proprio ruolo conoscenza I progetti Conoscere i progetti in cui i volontari saranno impegnati Illustrazione dell’iter legislativo che dall’obiezione di coscienza giunge alla Legge 64\01. Illustrazione degli elementi di continuità e discontinuità tra “vecchio” e “nuovo” servizio. Presentazione della Carta Etica. Le istituzioni pubbliche e la partecipazione dei cittadini. Le forme di partecipazione attiva alla vita della società civile: pluralismo, solidarietà, sussidiarietà, associazionismo. La partecipazione nella prospettiva e nell’esperienza del singolo. La gestione del conflitto in un’ottica non violenta. Storia della trasformazione dei conflitti in forme non violente. La prevenzione dei conflitti. Il concetto di pace e diritti umani secondo la Costituzione Italiana, la Carta Europea e gli Ordinamenti delle Nazioni Unite. La Protezione Civile e la difesa dell’ambiente La solidarietà e le forme di cittadinanza attiva. Il ruolo del volontario nel servizio civile. Diritti e doveri dei volontari. La struttura organizzativa del servizio civile nella Asl di Lanusei. Organizzazione e fini istituzionali della Asl. I livelli di intervento dell’Asl di Lanusei nella promozione ed educazione alla salute e nella prevenzione, cura e riabilitazione. Problematiche del territorio e legami con la rete istituzionali. L’approccio alle problematiche assistenziali nella dimensione dell’attenzione alla persona. Introduzione ai servizi della Asl e normativa La carta dei servizi, l’URP e regolamento di pubblica tutela Individuazione dei presidi sanitari aziendali e studio dei percorsi stradali Filosofia e concretezza delle finalità dei progetti Caratteristiche principali e conoscenza dell’utenza a cui sono rivolti. Illustrazione delle fasi di con finale confronto Lezione Testimonianze Interazione con i partecipanti Lezione Lettura documenti Interazione con i partecipanti Lavoro di gruppo Lezione Testimonianze Giochi di ruolo Interazione con i volontari Brainstorming Confronto interattivo con i docenti Lavoro di gruppo Esperienze Lezioni magistrali Lezione Interazione con i volontari Lavoro di gruppo Lezione Presentazione della mappa dei servizi Interazione con i volontari Consegna dispense, riferimenti bibliografici e siti consigliati Presentazione progetti Lavoro di gruppo Seduta plenaria 23 Verifica Verifica dell’esperienza formativa monitoraggio. Valutazione della condivisione degli obiettivi e autovalutazione dei contenuti. Valutazione dei bisogni formativi da tenere in considerazione per la formazione specifica Scheda valutazione Test gradimento di di Durata: la durata della formazione generale ammonta a 42 ore. Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari Sede di realizzazione: Asl di Lanusei, U. O. Sviluppo Organizzativo e Risorse Umane, Via Piscinas, 5 Lanusei. Si tratta della struttura aziendale dedicata alle attività di formazione permanente del personale. Dispone di aule attrezzate con strumentazione per la didattica (PC, videoproiettori, lavagne luminose, etc.). Modalità di attuazione: Per il programma di supporto ai progetti di umanizzazione delle U. O. del Presidio Ospedaliero di Lanusei, con particolare riferimento all’area informazione e accoglienza, la formazione specifica dei Volontari verrà svolta in proprio presso alcune strutture locali dell’Ente, con il ricorso a personale dipendente della Asl. I Volontari costituiranno gruppi composti da non più di 12 partecipanti. La conduzione di ciascun gruppo sarà affidata ad un formatore accreditato. I formatori sono dipendenti della Asl di Lanusei con documentate competenze in Formazione del personale, comunicazione in campo sanitario, relazioni con il pubblico, educazione alla salute, gestione dei gruppi, organizzazione dei servizi sanitari. Uno spazio formativo sarà dedicato alla valorizzazione del lavoro svolto dentro l’organizzazione sanitaria come traduzione concreta dell’impegno etico assunto con l’adesione al Servizio Civile. Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: 1. Dr. Sette Mario Angelo nato a Villagrande il 24.05.1949, residente in Lanusei via Repubblica n. 38, telefono 0782 41782 2. sig. Paderi Antonio, nato a Lanusei il 24.02.1963, residente in Lanusei via Copernico n. 6, telefono 0782 40585 – cell. 349 4684904 3. sig. Aresu Sandra, nata a Lanusei il 28.04.1963, residente in Lanusei via Dei Ciclamini n. 4, telefono 334 1013119 4. sig. Pintus Elisabetta, nata a Narcao il 22.11.1965, residente in Lanusei via Copernico n. 8, telefono 0782 40527 5. Dr. Camboni Maria Teresa, nata a Cagliari il 12.06.1964, residente in San 24 Nicolò Gerrei via Umberto I n. 5, telefono 338 8196104 6. Dr. Deplano Emiliano, nato a Lanusei il 01.08.1979, residente in Lanusei via Sa Serra snc, telefono 348 2846777 Competenze specifiche del/i formatore/i: 1. Dr. Sette Mario Angelo, psicologo e psicoterapeuta presso Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze, in possesso di: - laurea in psicologia - riconoscimento attività psicoterapeutica ex art. 35 Legge n. 56/89 - attività di supervisione - attività di docenza in diversi ambiti - giudice onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Cagliari 2. sig. Paderi Antonio, coordinatore infermieristico presso l’Area dei Servizi del Presidio Ospedaliero di Lanusei, in possesso di: - diploma di infermiere professionale - diploma di Abilitazione Funzioni Direttive - attestati di istruttore Basic Life Support - attività di docenza e tutoraggio nei corsi per OSS 3. sig. Aresu Sandra, infermiera professionale responsabile CUP aziendale, in possesso di: - diploma di infermiera professionale - diploma di assistente sanitario - master in management sanitario - operatore URP - attività di docenza nei corsi per infermieri 4. sig. Pintus Elisabetta, infermiera professionale presso il Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero, in possesso di: - diploma di infermiera professionale - attività di docenza nei corsi per OSS - facilitatore del rischio clinico 5. Dr. Camboni Maria Teresa, assistente sociale coordinatore dell’Area della Integrazione Socio Sanitaria, in possesso di: - Laurea specialistica in servizio sociale - Master in comunicazione pubblica - Operatore URP - attività di supervisione - attività di docenza e supervisione di tirocinio nei corsi per OSS 6. Dr. Deplano Emiliano, consulente e progettista sistemica e supporto ai servizi informatici e assistenza al sistema informativo aziendale della Asl, in possesso di: - Laurea triennale in ingegneria informatica - Diploma di maturità magistrale - attività di docenza Vedasi curriculum allegati. Tecniche e metodologie di realizzazione previste: 25 Il percorso formativo si realizzerà tramite moduli didattici attivi. L’obiettivo è quello di inserire proficuamente il volontario nell’organizzazione dell’ente presso cui presta servizio civile, in modo che possa sperimentare atteggiamenti e comportamenti solidali, di comprensione della persona che a lui si rivolge per l’erogazione di una prestazione di tutela della salute. La tecnica utilizzata sarà quella delle lezioni frontali, del lavoro di gruppo, del confronto e dell’elaborazione di quanto appreso. Saranno a questo scopo somministrati test di verifica dell’apprendimento. Contenuti della formazione: Parte teorica Modulo 1 TITOLO: La comunicazione: - Strategie comunicative e relazionali finalizzate ad una buona accoglienza dell’utenza - La qualità della relazione operatore /utente, operatore istituzione - La comunicazione interpersonale – aspetti e problemi - Il colloquio utilizzato come strumento dell’accoglienza - Il colloquio utilizzato come strumento dell’accoglienza - L’attività di accoglienza e cura del cliente, dal primo contatto alla decodifica della domanda alla percezione del disagio e lettura del bisogno fino alla ricerca e alla formulazione della risposta OBIETTIVO: acquisire le nozioni basilari sulla comunicazione e le necessarie capacità per entrare in relazione con gli utenti dei servizi ORE: 20 Modulo 2 TITOLO: Il sistema organizzativo del Presidio ospedaliero - Organizzazione dei servizi sanitari - Le funzioni dei servizi compresi quelli di di front office - Normativa in campo sanitario e socio sanitario - La privacy in sanità - Gli operatori sanitari, tecnici e sociali - Sistemi informativi - Dipartimenti del presidio e area dei servizi - Pronto soccorso e il sistema dell’emergenza - Il triage ospedaliero - BLS OBIETTIVO: conoscenza del funzionamento e modalità di erogazione dell’assistenza nel presidio ospedaliero, delle figure presenti e delle loro competenze ORE: 11 Modulo 3 TITOLO: illustrazione del progetto di servizio civile “Demetra: nuovo percorso di accoglienza in ospedale” OBIETTIVO: conoscenza del progetto e compiti del volontario. 26 ORE: 3 Modulo 4 TITOLO: politiche dei servizi alla persona OBIETTIVO: come il presidio ospedaliero pone il cittadino/utente al centro del processo di accoglienza ORE: 5 Modulo 5 TITOLO: problematiche delle persone fragili, concetto di disabilità – aspetti psicologici – sociali – sanitari – tecnici - L’assistenza alle persone non autosufficienti – il ruolo del volontario OBIETTIVO: acquisire le conoscenze utili per interagire con le fasce deboli e i diversamente abili. ORE: 13 Modulo 6 TITOLO: L’integrazione dei servizi - L’organizzazione del lavoro di rete Orientamento del cittadino all’utilizzo delle risorse del presidio ospedaliero e del territorio sanitarie, sociosanitarie, sociali e culturali in linea con le politiche del Piano Locale Unitario dei Servizi Integrati (PLUS) OBIETTIVO: acquisire le conoscenze sulle risorse presenti sul territorio con il fine di rispondere in modo più efficace alla domanda di salute del cittadino ORE: 5 Parte pratica Modulo 7 TITOLO: attività pratica di conoscenza della struttura e sistemi informatici e informativi - Visita guidata presso il Presidio ospedaliero con illustrazione delle Unità Operative da parte dei Responsabili, orientamento nei servizi e negli spazi e presentazione delle competenze specifiche delle figure professionali operanti nel presidio - Uso dei programma informatici specifici e approfondimento tecniche di ricerca su internet - Affiancamento per acquisire competenze di protocollazione ed archiviazione documentazione OBIETTIVO: acquisire la conoscenza e le competenze tecniche informatiche ORE: 15 Durata: La durata della formazione specifica è di 72 ore. 27 Altri elementi della formazione Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Si rinvia al sistema di monitoraggio accreditato dall’UNSC. Infine come già indicato si procederà ad una verifica dell’apprendimento e della soddisfazione dei volontari durante un confronto diretto tra formatore specifico e volontari al termine di ciascun incontro. Il confronto è finalizzato a valutare l’apprendimento, il metodo adottato, l’esperienza formativa nel suo complesso in modo tale da individuare eventuali criticità ed intervenire per il miglioramento del percorso formativo. A metà percorso è prevista la somministrazione di un questionario di valutazione nominativo che consentirà di compiere una valutazione in itinere e di rimodulare, eventualmente, la programmazione. Lanusei, 28 marzo 2011 Il Responsabile legale dell’Asl di Lanusei Commissario Straordinario Dr. Francesco Pintus 28