1. ATTIVITÀ RAFT 1 SPIEGAZIONE RAFT è un acronimo che sta per Ruolo (Role), Ascoltatori/Destinatari (Audience), Formato (Format) e Tema (Topic). In un’attività RAFT gli studenti assumono un RUOLO particolare, creano un prodotto per determinati DESTINATARI in un FORMATO particolare e relativamente a un TEMA specifico che va dritto al cuore di ciò che conta di più in un particolare argomento di studio. L’insegnante può in alcuni momenti assegnare agli studenti particolari RAFT e in altri invece può lasciarli liberi di scegliere. Generalmente i compiti RAFT sono di durata abbastanza breve e possono essere completati in classe o a casa. Questo tipo di attività consente agli insegnanti grande flessibilità nel progettare lavori funzionali alla capacità di risposta, all’interesse e al profilo di apprendimento dei singoli studenti. Per approfondimenti su RAFT si veda: R. Billmeyer, & M. Barton (1998). Teaching reading in the content areas: If not more, then who? Aurora, CO: McREL. ESEMPIO RAFT 1 Questo RAFT è stato pensato per essere usato dagli studenti di una prima classe di francese in cui si stanno apprendendo le strutture base e il lessico fondamentale della lingua. Di interesse particolare in questo caso sono i verbi al presente e il lessico relativo al tema del tempo libero. Obiettivi RAFT Gli studenti dovrebbero conoscere: ● Nomi di paesi francofoni. ● Le caratteristiche fondamentali di tali paesi. ● La coniugazione dei verbi al presente. ● Il lessico relativo alle attività del tempo libero. Gli studenti dovrebbero comprendere: ● Come la geografia di un paese influisce sui modi in cui le persone trascorrono il loro tempo libero. Gli studenti dovrebbero essere in grado di: ● Fare delle ricerche su un paese francofono per capirne la geografia fondamentale. ● Predire quali attività del tempo libero le persone di un particolare paese potrebbero praticare in base alla sua geografia. ● Comunicare in francese informazioni sulle attività del tempo libero. RAFT SULLE ATTIVITÀ DEL TEMPO LIBERO ISTRUZIONI Innanzitutto scegli un paese francofono dall’elenco sulla lavagna. Poi usa il materiale di ricerca sullo scaffale dei libri, in internet e nel libro di testo per trovare informazioni, raccogliendo il maggior numero possibile di informazioni. Per esempio: Com’è la temperatura nelle diverse stagioni? Il paese possiede laghi? È bagnato da oceani? Ci sono montagne? Quali risorse del paese potrebbero influire sul tempo libero? C’è qualcosa nella storia del paese che plasma gli svaghi (per esempio, una passione di lunga data per la musica?). Poi scegli una delle seguenti opzioni per praticare l’elaborazione di frasi in francese che contengano l’uso dei verbi al presente e il lessico relativo al tempo libero. Quando hai finito il lavoro, faremo altre due cose: prima di tutto, avrai la possibilità di rivedere il lavoro con un compagno per renderlo ancora più efficace; in più, condividerai il lavoro con i compagni che hanno fatto la ricerca su paesi francofoni diversi dal tuo. Ruolo Ascoltatori/ destinatari Formato Tema/argomento Studente Sé Elenco di appunti Ecco ciò di cui ho bisogno per la mia vacanza e per quale ragione ne ho bisogno. Nativo del paese Un atleta in visita Mappa con simboli Ecco cosa cercare e cosa fare durante la tua vacanza in questo paese. Turista Famiglia a casa Serie di cartoline Per favore mandami _______ perché …………. Nativo del paese Visitatori in vacanza Escursionista o automobilista Strade Intervista per una rivista Dove mi stai portando? Ufficio del turismo Potenziali abitanti Poster di viaggio con narrazione Godrai delle nostre meraviglie! Annunciatore radiofonico Ascoltatore Servizio speciale informativo Vieni a condividere tanta bellezza! Scrivi la tua Scelta qui. Controlla con l’insegnante Per avere l’approvazione. Elenco delle cose che si Paese che vai usanze che devono o non si devono trovi fare Fonte: creato da Cindy A. Strickland, Università del Virginia e usato con il suo permesso. ESEMPIO RAFT 2 Questo RAFT è stato pensato per essere usato dagli studenti di una seconda elementare allorché stanno studiando in scienze gli animali estinti e in via d’estinzione, nonché le risorse naturali in studi sociali. Gli studenti studiano i due argomenti per un certo numero di giorni prima di fare il RAFT. Questa attività rappresenta il culmine dell’unità di studio. Obiettivi RAFT Gli studenti dovrebbero conoscere: ● I bisogni fondamentali delle piante e degli animali. ● Il ruolo delle risorse naturali nella vita delle piante e degli animali. Continua Gli studenti dovrebbero comprendere: ● Le nostre azioni influenzano l’equilibrio della vita sulla terra. ● Gli animali rischiano l’estinzione o si estinguono quando le risorse naturali di cui hanno bisogno vengono danneggiate o limitate. ● Le risorse naturali non sono illimitate e vanno usate saggiamente. Gli studenti dovrebbero essere in grado di: ● Identificare le cause dei problemi provocati dall’uso errato delle risorse naturali. ● Proporre un’utile soluzione dei problemi. ATTIVITÀ RAFT ISTRUZIONI Scegli una di queste tre attività per mostrare ciò che sai su quanto il prendersi cura delle risorse naturali sia importante per l’equilibrio della vita sul nostro pianeta. Usa ciò che hai appreso sugli animali estinti e a rischio d’estinzione e sulle risorse naturali per rendere utile il tuo lavoro a quanti lo vedranno. Preparati a spiegare come sei riuscito a capire che il tuo lavoro è di alta qualità. Ruolo Ascoltatori/ destinatari Formato Tema/argomento La terra Alieni che potrebbero desiderare di vivere sulla terra Un insieme di regole scritte accompagnate da ragioni giustificative Ciò che hai bisogno di sapere e di fare se vuoi vivere qui Un animale a rischio di estinzione Gli umani Un poster con relativa didascalia esplicativa Ciò di cui ho bisogno e come mi puoi salvare Un discorso Ciò che si ha bisogno di sapere su come usare questo pozzo e perché è importante Una risorsa naturale Fonte: creato da Debby Bulak. La nostra classe 2. LO “SCALONE DEL PENSIERO” 2 Motivazione Molti ricercatori sostengono che la possibilità di scelta dell’attività svolge un ruolo importante sulla motivazione dello studente a portare a termine i compiti. Quando hanno il potere di controllare ciò che fanno, gli studenti pongono maggiore impegno e si assumono più responsabilità. Gli studenti, specialmente quelli con difficoltà, hanno bisogno di pratica costante in compiti significativi per rimanere motivati. La procedura qui proposta è una strategia in grado di fornire agli studenti compiti significativi che li motiva e li rende responsabili richiamando abilità importanti. Molti insegnanti hanno riferito che al termine delle loro esperienze di insegnamento, gli studenti provano un senso di noia e di frustrazione quando si chiede loro di completare le solite schede di lavoro. D’altra parte affermano anche di trovare difficile riuscire a variare i compiti secondo la diversità delle esigenze manifestate dagli studenti. Questa tecnica ha lo scopo di venire incontro a molteplici esigenze: consentire agli studenti di praticare abilità diverse, dare loro l’opportunità di lavorare assieme e di collaborare, individualizzare i compiti (lasciando la scelta di quali eseguire) e diversificare le attività. Il processo di pianificazione dell’insegnante è cruciale per proporre le attività che inducono a mettere in pratica le abilità e i concetti considerati essenziali in una unità o in una lezione. L’insegnante pensa l’abilità o il concetto (nel secondo esempio, le abilità da sviluppare, nella lettura, sono trovare l’idea principale, costruire una sequenza e riassumere) e fare il brainstorming di nuove possibili attività che gli studenti devono completare. Le attività proposte possono essere generiche o molto specifiche secondo il necessario. Gli insegnanti che hanno applicato questa tecnica riferiscono che i loro studenti sono molto motivati. La strategia ha dimostrato di avere successo perché rinforza l’abilità dovendo gli studenti completare tre compiti autentici invece di applicare una comune scheda di lavoro uguale per tutti. Obiettivi Sperimentare e praticare un’abilità o esercitarsi su dei contenuti senza utilizzare le solite schede di lavoro. Raggiungere i singoli studenti modificando il contenuto, il processo o il prodotto secondo i livelli di prontezza, l’interesse e gli stili cognitivi degli studenti. Dare la possibilità agli studenti di impegnarsi individualmente su abilità e contenuti con i compagni che sono impegnati allo stesso modo su compiti simili a sostegno della loro attività. Educare all’apprendimento indipendente svolgendo una pluralità di compiti. Procedura (1) La procedura richiede di costruire una griglia a nove caselle che l’insegnante riempie con compiti relativi ad abilità o a contenuti specifici che sta insegnando. (2) Si formano gruppi di tre. (3) Gli studenti leggono i nove compiti e a turno ne scelgono tre da eseguire (in modo che non siano dello stesso tipo). (4) Sul foglio consegnato dall’insegnante ogni studente colorerà con un pennarello trasparente i compiti scelti. (5) Ognuno svolgerà il suo lavoro e potrà chiedere aiuto o discutere ciò che fa con gli altri membri del suo gruppo. Esempio-1 L’apprendimento della grammatica testuale (personaggi, ambiente, trama, finale, stile ed emozioni) con compiti differenziati secondo lo stile cognitivo. Nome ____________________________________________________________ ISTRUZIONI: Scegli un’area da completare per ogni riga orizzontale. Non devi completare le tre attività che si trovano in colonna. Immagina di essere un artista e prepara uno schizzo del protagonista del racconto che hai letto. Fai in modo che il disegno rifletta la personalità del protagonista (presenta un elenco di tratti insieme al disegno). Indica e disegna una persona che ti ricorda il protagonista principale del testo che hai letto. Spiega in poche righe le somiglianze che le due persone posseggono. Utilizzando rotocalchi o giornali prepara un collage che descrive le emozioni del personaggio che ti è piaciuto di più. Sul retro del collage, elenca le emozioni e come esse sono rappresentate nelle immagini. Disegna uno sfondo dell’ ambiente per il racconto. Includi i dettagli elencati nel racconto o aggiungi dettagli tuoi con colori diversi. Ricrea un contesto a partire dal racconto in un disegno o in un diorama. Indica il titolo della storia. Prepara una canzone o una poesia con riferimento ai tratti caratteristici che trai dal racconto. Disegna la sequenza dei fatti che descrivono la successione degli episodi presenti nel racconto. Tu sei l’autore e hai deciso che vuoi cambiare il racconto. Scrivi un nuovo inizio o un altro finale del racconto. Progetta un gioco nel quale vengono utilizzati gli eventi o gli episodi essenziali del racconto. Esempio-2 La comprensione della lettura (idea principale, costruire una sequenza e riassumere) con compiti differenziati secondo lo stile cognitivo Nome ____________________________________________________________ ISTRUZIONI: Scegli un’area da eseguire per ogni riga orizzontale. Non devi completare tre attività che si trovano in colonna (orizzontale o verticale). La persona con la maglietta più chiara comincia la prima scelta, poi continua chi sta alla sua sinistra e poi l’altro ancora. Poi si ricomincia. Sei il regista di una troupe televisiva a cui in breve devi spiegare il senso del racconto o libro letto che devi tradurre in ripresa. Utilizzando un organizzatore grafico rappresenta l’idea principale e mostra come i dettagli descrivono l’idea principale di ciò che hai letto. Immagina di essere un attore. Sei stato invitato a presentare alla classe l’idea principale del racconto o del libro che hai letto. Crea una presentazione piena di “suspence” per i tuoi uditori. Sei un artista. Fai un disegno che illustra l’idea principale del racconto o del libro che hai letto. Scrivi i fatti principali descritti nel racconto o nel libro letto. Cerca di averli su fogli distinti e trova un compagno che li metta nell’ordine corretto. Scegli un episodio del racconto o del libro letto. Prepara un elenco di cose che l’hanno preceduto e di cose che seguiranno come conseguenza di ciò che è avvenuto. Crea una sequenza di tempi originale del racconto o del libro che hai letto. Puoi scegliere che tutto avvenga in un giorno, una settimana, un mese o un anno. Devi far conoscere il racconto o libro che hai letto a tre amici che hanno a disposizione un tempo di lettura diverso. Prendi due fogli di quaderno, uno lascialo intero, l’altro dividilo per metà e una metà dividila in due. In questo modo hai tre fogli di diversa grandezza. Ora riassumi il libro o il volume che hai letto sul foglio intero, poi su quello a metà e poi su quello di formato più piccolo (ogni volta elimina particolari rimanendo comprensibile) Per due servizi pubblicitari ti chiedono di consegnare un testo che riassuma il racconto o la trama del libro che hai letto in cinque frasi e poi solo in tre. Usando un registratore, prova a esprimere a voce alta il riassunto del racconto o del libro letto. Valuta criticamente la tua comunicazione elencando almeno un aspetto positivo e un aspetto da migliorare. Esempio-3: IL ROMANZO (Versione 1) Nome ____________________________________________________________ ISTRUZIONI: Scegli e completa un’attività da ogni riga orizzontale per aiutare te stesso e altri a riflettere sul vostro romanzo. Ricorda che il tuo lavoro deve essere: TEMA AMBIENTAZIONE PERSONAGGIO ● vagliato attentamente ● ricco di dettagli ● originale ● accurato Fai un paio di collage che mettono a confronto te e un personaggio del tuo romanzo dal punto di vista fisico e psicologico. Etichetta i tuoi collage con abbondanza di dettagli, in modo che chi li osserva possa comprendere i tuoi pensieri. Scrivi una poesia biografica su te stesso e un’altra su uno dei personaggi principali del romanzo che hai letto, in modo che chi legge possa cogliere le differenze e le somiglianze tra te e il personaggio da te prescelto. Assicurati di inserire in ogni poesia i tratti più importanti. Scrivi una ricetta o un insieme di indicazioni su come risolveresti un tuo problema di vita e un’altra ricetta su come affronteresti il problema di un personaggio del tuo romanzo. Le indicazioni dovrebbero aiutarci a conoscere meglio te e il personaggio. Disegna (o dipingi) e scrivi una cartolina che ci faccia entrare nell’ambiente e nell’atmosfera di una parte importante del romanzo. Fai in modo che la frase ci aiuti a comprendere ciò che è importante nella scena e perché. Costruisci un modello o disegna una mappa di un luogo chiave della tua vita e di un luogo chiave del romanzo. Trova il modo di aiutare chi lo/la osserva a cogliere le caratteristiche dei luoghi e le ragioni per cui sono importanti nella tua vita e nella vita di un personaggio del romanzo. Disegna due linee del tempo. La prima dovrebbe illustrare e descrivere almeno da sei a otto cambiamenti nell’ambientazione del romanzo. La seconda dovrebbe illustrare e spiegare come muta l’atmosfera quando cambia l’ambientazione. Usando libri di proverbi e citazioni, trovane almeno da sei a otto che pensi riflettano ciò che è importante riguardo al tema del romanzo. Trovane anche da sei a otto che valgano per la tua vita. Spiega le tue scelte. Intervista un personaggio chiave del romanzo che hai letto per scoprire quali cose egli pensa di volerci insegnare attraverso gli eventi del libro. Usa la modalità dell’intervista (domanda e risposta) per presentare il tuo materiale. Fai in modo che l’intervista sia interessante. Trova canzoni che pensi riflettano un messaggio importante del libro. Prepara un collage audio. Scrivi un testo di accompagnamento che aiuti chi ascolta a comprendere perché e come pensi che le canzoni esprimano il significato del libro. Prova a fare lo stesso con la tua vita e i suoi temi. Esempio-3a IL ROMANZO (Versione 2) Nome ____________________________________________________________ ISTRUZIONI: Scegli e completa un’attività da ogni riga orizzontale per aiutare te stesso e gli altri a riflettere sul romanzo che hai letto. Ricorda che il tuo lavoro deve essere: TEMA AMBIENTAZIONE PERSONAGGIO ● vagliato attentamente ● molto dettagliato ● accurato ● ricco nelle immagini nella terminologia e Scrivi una poesia biografica su te stesso e un’altra su uno dei personaggi principali del romanzo che hai letto, in modo che chi legge possa cogliere le differenze e le somiglianze tra te e il personaggio prescelto. Assicurati di inserire in ogni poesia i tratti più importanti. Venti anni dopo l’uscita del romanzo, un giornale pubblica un articolo su uno dei personaggi. Scrivi l’articolo. Dove lo ha portato la vita? Perché? Fai poi la stessa cosa con te stesso, immaginandoti fra venti anni a partire da oggi. Accertati che entrambi gli scritti siano interessanti e che abbiano le caratteristiche dell’articolo di giornale. Sei una persona che traccia profili. Scrivi ed illustra un profilo ricco e utile di un personaggio interessante del romanzo che hai letto, con particolare attenzione ai tratti della sua personalità e ai modi di operare. Poi traccia un profilo di te stesso. Ricerca una città o un luogo che pensi sia simile a quello in cui è ambientato il romanzo. Usa mappe, schizzi, dati demografici ed altri elementi come aiuti per fare confronti. Costruisci un modello o disegna la mappa di un luogo chiave della tua vita e un altro/a di un luogo chiave del romanzo. Trova il modo di aiutare chi lo/la osserva a cogliere le caratteristiche dei luoghi e le ragioni per cui sono importanti nella tua vita e nella vita di un personaggio del romanzo. Il momento storico e il luogo in cui le persone si trovano a vivere e in cui capitano gli eventi influenzano e plasmano significativamente quelle persone e quegli eventi. Cerca di provare in modo convincente questa tesi utilizzando i libro che hai letto e la tua stessa vita. Indaga su persone famose della storia o della cronaca attuale le cui esperienze e vite riflettono i temi essenziali del romanzo che hai letto. Mostraci ciò che hai appreso. Crea una presentazione multimediale che esplora in modo completo un tema chiave del romanzo. Usa almeno tre media (per esempio, musica, pittura, poesia, scultura, fotografia) nella tua indagine. Traccia almeno due confronti oppure opposizioni tra temi nella tua vita e nel romanzo. Trova alcune canzoni che pensi riflettano un messaggio importante del libro. Prepara un collage audio. Scrivi un testo di accompagnamento che aiuti chi ascolta a comprendere perché e come pensi che le canzoni esprimano il significato il libro. Prova a fare lo stesso con la tua vita e i suoi temi. Esempio-4: L’OCEANO Nome ____________________________________________________________ ISTRUZIONI: Scegli tu stesso i compiti! Devi scegliere dalla griglia almeno tre attività. Dopo aver completato la singola consegna, colora il riquadro. Divertiti! Riscrivi la poesia, “Amo gli Usa il programma Micromondi 2 Scegli un animale. Scrivi una animaletti” 1 in riferimento a una per creare un ambiente oceanico e storia intitolata: “Un giorno nella creatura che vive nell’oceano. per muovere le creature vita di…” nell’ambiente. Fai il diagramma di una catena Guarda l’immagine e crea un alimentare oceanica. grafico per mostrare quali creature vivono nell’oceano. Prepara anche un grafico vuoto. Usa il programma Kidspiration 3 per classificare i vertebrati e gli invertebrati che vivono nell’oceano. Crea un gioco da tavolo dove si deve rispondere a domande su creature scelte da te che vivono nell’oceano. Scegli qualcosa che si trova Crea una canzone su un animale nell’oceano e mima a gesti i suoi dell’oceano usando una melodia movimenti perché il tuo che conosci. compagno possa indovinare. Hai idee per eventuali attività alternative che faresti al posto di quelle proposte? Prova a discuterne con il tuo insegnante. Ho preferito svolgere la seguente attività: _____________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________ Firma dello studente ______________________________ Esempio-5: L’HABITAT DEGLI ANIMALI 1 I like the bugs (titolo originale): si tratta di un testo assai popolare della letteratura per i ragazzi (ndt di traduttore) Versione italiana di MicroWorlds. Il programma offre possibilità ipertestuali unite alla facilità d’uso che ne fanno un ambiente di lavoro adattabile a svariate situazioni. Si possono infatti inserire in una pagina un brano musicale, le immagini di un videodisco, i suoni, le musiche e le immagini create dagli utenti. 3 Kidspiration: si tratta di un programma di lavoro per lo sviluppo di mappe concettuali impostato con una interfaccia “adatta ad un bambino”. 2 Linda Gross Nome ____________________________________________________________ ISTRUZIONI: Scegli tu stesso i compiti! Devi scegliere dalla griglia almeno tre attività. Dopo aver completato la singola consegna, colora il riquadro. Divertiti! Crea un poster per sostenere la Prepara una raccolta di poesie o di Leggi “Sorella Aquila, Fratello protezione di un animale non filastrocche riguardanti uno degli Cielo” 4 e trova altri articoli animali. domestico. riguardanti l’effetto della “civiltà” sugli habitat. un’intervista Prevedi cosa accadrebbe se uno Prepara un diorama di un habitat e Scrivi degli animali si estinguesse. ad esso attacca con il nastro “animale”. adesivo una discussione tra gli animali. a un Prepara una mappa dello schema Scegli un animale che facilmente Fai una ricerca e scrivi una puoi osservare in casa. Osservalo relazione riguardante l’effetto del di migrazione di una specie. con attenzione per 5-10 minuti e clima sull’animale. annota i suoi movimenti. Hai idee per eventuali attività alternative che faresti al posto di quelle proposte? Prova a discuterne con il tuo insegnante. Ho preferito svolgere la seguente attività: __________________________________________________________________ ____________________________________________________ Firma dello studente ______________________________ 4 Originale: Seattle, Chief, 1991, Brother Eagle, Sister Sky, Dial Books. Genere: Nativi americani del Nord-Ovest della sponda del Pacifico. Tema: in un discorso fatto alla sua gente, il Capo Indiano Seattle descrive l’amore e il rispetto per la terra e i timori per la sua distruzione. Esempio-6: LE FORME GEOMETRICHE Menke, Munsill e Peabody Nome ____________________________________________________________ ISTRUZIONI: Scegli tu stesso i compiti! Devi scegliere dalla griglia almeno tre attività. Dopo aver completato la singola consegna, colora il riquadro. Divertiti! Scrivi una poesia su una qualsiasi forma che accoglie un’altra forma. Fotografa una “caccia” alle forme percorso da casa a scuola. Pianta forme. Vai fuori. Riporta nel tuo diario della natura disegni geometrici. VISIVO-SPAZIALE NATURALISTA LINGUISTICO-VERBALE Scrivi un testo di canzone per motivo popolare o per una danza popolare di un paese dove convivono persone di molte forme COPPIE DI SCULTURE fai assumere al corpo delle forme prendi un compagno e rendilo una forma estensione del ballo della quadriglia, la danza del cerchio con foulard Identifica, illustra, disegna/ricalca, ripercorri le tappe di: molte attività grafiche tratte da raccolte varie esplorazioni condotte in classe MUSICALE CINESTESICO Seleziona una merenda fatta in gruppo con molte forme di cose da mangiare. VISIVO SPAZIALE INTERPERSONALE Registra le tue osservazioni sul reperimento di forme geometriche sul sentiero della Natura. LOGICO-MATEMATICO Vai in Siti web e Micromondi e riproduci forme che trovi o vedi. INTRAPERSONALE GRUPPO Hai idee per eventuali attività alternative che faresti al posto di quelle proposte? Prova a discuterne con il tuo insegnante. Ho preferito svolgere la seguente attività: _______________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________ Firma dello studente: ____________________________ Esempio-7 FOCALIZZAZIONE SU PROBLEMI 5 Ann Marie Glannville / Barbara Brousseau Nome ____________________________________________________________ ISTRUZIONI: Scegli tu stesso i compiti! Devi scegliere dalla griglia almeno tre attività. Dopo aver completato la singola consegna, colora il riquadro. Divertiti! L’attività del riquadro centrale è obbligatoria. Confronta due opuscoli dall’area “alimentari". Decidi quale negozio ha il prezzo migliore per l’elenco di prodotti offerti. Usa una calcolatrice per considerare il totale. Con un compagno pesa tre tipi diversi di prodotti. Calcola il costo usando come misura del peso l’ettogrammo. Prendi un’indagine condotta nelle classi terze per scoprire quale sia l’animale domestico più diffuso. Fai il grafico dei risultati. Vai al “Centro di Matematica”. 6 Scegli un problema e disegna, spiega o crea un modello che spieghi la tua risposta. Vai al “Centro di Matematica” e cerca “Negozio alimentari”. Troverai questo problema da risolvere: Hai 20 euro da spendere. Scegli verdura, frutta e latticini per fare conto pari con il denaro di cui disponi. Metti a confronto reclame televisive videoregistrate e annota il tempo trascorso. Calcola con un compagno il perimetro della classe in centimetri e in metri. Utilizzando il computer trova qualcosa di interessante che è accaduto come oggi 5 anni fa. Hai idee per eventuali attività alternative che faresti al posto di quelle proposte? Prova a discuterne con il tuo insegnante. Avrei preferito svolgere la seguente attività: _____________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________ Firma dello studente ______________________________ 5 In originale WORD PROBLEMS: problemi per ragazzi riguardanti percentuali, misurazioni, forme, calcoli, frazioni e tempo. Oltre al calcolo, si richiede agli studenti di giustificare il processo, utilizzando i linguaggi specifici (ad esempio, moltiplicato per, più di, aggiunto a ecc.) 6 L’insegnante ha diviso la classe in aree nelle quali si svolgono attività differenziate. In questo caso il “Centro di Matematica” è una parte della classe dove gli studenti si recano e trovano materiali o per il ricupero di abilità o per il miglioramento e perfezionamento di abilità. 3. MENU DI APPRENDIMENTO 3 SPIEGAZIONE I “Menu di apprendimento” sono pensati per dare agli studenti la possibilità di scegliere tra diversi compiti, assicurando tuttavia che ogni studente si concentri sulle conoscenze, sulla comprensioni e sulle abilità ritenute essenziali. La consegna del menu può essere di lunga o di breve durata. Di solito il “Menu di apprendimento” includerà il “piatto principale”, che gli studenti devono completare interamente; i “contorni”, tra i quali i ragazzi devono scegliere un certo numero di opzioni; e i “dessert”, che sono espansioni opzionali o compiti di arricchimento. Le opzioni del menu possono differenziarsi rispetto alla capacità di risposta, agli interessi e al profilo di apprendimento dello studente. I menu sono appropriati per tutte le classi e le materie. Con gli studenti più grandi, tali strumenti invece che menu si possono chiamare “Agende di apprendimento”. Similmente, al posto di “piatto principale” si può usare l’espressione “imperativi”, al posto di “contorni” il termine “negoziabili”, e infine “opzioni” anziché “dessert”. Per approfondimenti sui menu, si veda: C. Cummings (2000). Winning strategies for classroom management. Alexandria, VA: Association for Supervision and Curriculum Development. ESEMPIO DI MENU Questo menu è concepito per ragazzi di scuola primaria che studiano scienze. Il tema è l’adattamento e il menu viene utilizzato a metà dell’unità di apprendimento. Gli studenti utilizzeranno tre giorni per completare il menu – lavorando sia a scuola, sia a casa. Mentre lavorano, l’insegnante sfrutta l’occasione per operare in piccoli gruppi allo scopo di accertare la comprensione dell’argomento, insegnare nuovamente o ampliare idee e abilità, e per aiutare i ragazzi che presentano particolari difficoltà a recuperare altri argomenti svolti in classe. Nell’esempio l’insegnante opera ulteriori differenziazioni nel “piatto principale”, predisponendo tipi di letture adatti alle diverse capacità di lettura dei ragazzi. Si possono usare anche registrazioni per quei ragazzi che hanno bisogno di sostegno nella lettura oppure che possono apprendere meglio ascoltando i contenuti. Inoltre l’insegnante può decidere di incontrare subito i ragazzi che hanno bisogno di essere guidati nella lettura dei testi che appartengono al menu e sfruttare l’opportunità per aiutarli (coach) e guidarli a leggere materiali di tipo saggistico. Alcuni studenti potrebbero trarre ulteriore beneficio dall’incontro con l’insegnante rivedendo le indicazioni, la scelta del compito e la tempistica. OBIETTIVI DEL MENU 1. 2. 3. Gli studenti dovrebbero conoscere: l’adattamento. Gli studenti dovrebbero comprendere: diversi dinosauri si sono adattati a diversi stili di vita e ambienti. Gli studenti dovrebbero essere in grado di: ● analizzare prove ● trarre conclusioni a partire dalle prove MENU DI SCIENZE SUI DINOSAURI E L’ADATTAMENTO ISTRUZIONI: Nei prossimi tre giorni dedicherai tempo in classe e a casa per completare il tuo menu sull’adattamento. Oltre al tempo durante la lezione di scienze, puoi lavorare al tuo menu quando hai completato altre istruzioni durante questi tre giorni. Ricordati di riflettere e di scrivere meglio che puoi per il tuo menu che è stato pensato per aiutarti a riflettere sui modi in cui i dinosauri si sono adattati a particolari ambienti e stili di vita. Mentre lavori, tieni presenti i principi dell’adattamento che stiamo sviluppando insieme. Quando hai finito il lavoro in tutte e tre le sezioni del menu, chiedi all’insegnante di controllare la tua tabella dei dati. Piatto principale (Devi svolgere tutte le istruzioni di questa sezione) ● Leggi i testi che ti sono stati assegnati sulle zampe, sui piedi, sugli artigli e sui denti dei dinosauri. Le letture assegnate si trovano nel raccoglitore _____________________________________ _________________________________________________________________________ . ● Mentre leggi, completa la tabella dei dati per raccogliere efficacemente ciò che scopri sulle zampe, sui piedi, sugli artigli e sui denti dei dinosauri. La tabella ti sarà utile per completare le successive richieste del menu di lavoro. ● Osserva i modelli dei dinosauri che sono stati posti sul tavolo vicino alla lavagna e per ciascun modello completa la tabella previsioni/prove. La tabella ti chiede di predire in che modo le zampe, i piedi, gli artigli e i denti del dinosauro indicano lo stile di vita al quale si è adattato. Dovrai inoltre fornire prove a sostegno delle tue affermazioni. Usa la tabella dei dati per aiutarti a trovarle. Se ne hai poche, rivedi i testi di lettura che ti sono stati assegnati. Contorni (Devi svolgere almeno due istruzioni di questa sezione) ● Rivedi con un amico che ha completato il suo lavoro le tue tabelle delle previsioni e delle prove. Scrivi come le tue idee sono simili o diverse rispetto alle sue e sii molto preciso nella spiegazione. Metti le tue conclusioni nella scatola che si trova sulla cattedra in modo che l’insegnante possa rivederle e discuterne con te. ● Consulta un sito Web sui dinosauri tra quelli consigliati dal libro di testo. Controlla se le informazioni che hai riportato sulla tua tabella sono corrette, rispetto a quello che trovi nel sito. Nella tabella dei dati scrivi le nuove comprensioni o prove sull’adattamento dei dinosauri che hai ricavato dal sito Web. Su una scheda verde scrivi il tuo nome, i siti visitati e spiega in che modo questi ti hanno aiutato a controllare la correttezza delle previsioni e delle prove raccolte nella tabella e ti hanno consentito di migliorare le previsioni e le prove. ● Guarda il video sui dinosauri che è stato preparato in fondo alla classe. Vedi se le tabelle con le tue previsioni e prove sembrano corrette in base a ciò che vedi. Sulla tabella dei dati scrivi le nuove comprensioni o prove che ricavi dalla visione del video. Su una scheda arancione scrivi il tuo nome, i modi in cui il video ti ha aiutato a controllare la correttezza dei dati e ti ha consentito di migliorare le previsioni e le prove. ● Leggi altro materiale sui dinosauri e sull’adattamento utilizzando i libri che troverai sul tavolo vicino alla cattedra. Controlla se, a partire da ciò che leggi la tua tabella è corretta. Scrivi le nuove comprensioni che ricavi da ciò che hai letto. Su una scheda azzurra riporta il tuo nome, i modi in cui i libri ti hanno aiutato a controllare la correttezza delle informazioni che hai scritto e come i libri ti hanno aiutato a migliorare la tua tabella con le previsioni e le prove. Dessert (Se vuoi, svolgi una o più istruzioni presentate in questa sezione) ● Mettiti nei panni di uno stegosauro e scrivi una lettera a ragazzi del ventunesimo secolo spiegando com’era la vita per uno stegosauro e come gli stegosauri sono giunti ad assumere il loro aspetto e stile di vita. Una volta terminata la stesura, appendi la lettera sul cartellone alla parete in modo che tutti la possano leggere. Dal momento che assumiamo che gli stegosauri sappiano scrivere (cosa non probabile – sai perché?), puoi anche pensare che il tuo stegosauro o la tua stegosaura sappia disegnare e puoi illustrare la lettera in modo che i disegni ci aiutino a comprendere ciò che l’animale sta tentando di comunicarci. ● Scegli un dinosauro che ti piace. Prepara degli schizzi accompagnati da didascalie che ci mostrino come il dinosauro si è adattato ed è divenuto capace di condurre un certo stile di vita. Presupponi che le nostre conoscenze sull’argomento siano limitate e rendi le tue spiegazioni esaurienti in modo che costituiscano per noi un’efficace lezione sull’argomento. ● Inventa una storia relativa ad un dinosauro che non è riuscito ad adattarsi e racconta ciò che gli è accaduto. Accertati che la storia ci aiuti a comprendere come funziona l’adattamento e ciò che accadrebbe se non funzionasse! Puoi registrare la tua storia in modo che possiamo ascoltarla in seguito oppure puoi scriverla in modo da poterla leggere successivamente. Fonte: C. Tomlinson (2006). Adempiere la promessa di una classe differenziata. Roma LAS. 4. USARE GIOCHI TEATRALI PER VALORIZZARE L’EDUCAZIONE LINGUISTICO-LETTERARIA di Sharon Fennessey 4 I miei ragazzi di quinta attendono con impazienza il tempo che dedichiamo ogni giorno al teatro, quando partecipano a drammatizzazioni, scene improvvisate tratte da libri che abbiamo letto, assumono il ruolo di un personaggio letterario, e molto di più. Nel gruppo teatrale avvengono tutti i tipi di apprendimento e i ragazzi hanno imparato ad affrontare questa disciplina con la stessa serietà con cui affrontano le altre materie fondamentali. Sono dell’avviso che il teatro è un tempo di cui i miei ragazzi dispongono per arricchire la loro competenza linguistico-letteraria in modo molto piacevole. Sono molte le ragioni per cui il teatro dovrebbe essere integrato con l’istruzione quotidiana in classe. Esso favorisce e migliora le abilità sociali come la concentrazione, la fiducia e la cooperazione – quelle che io chiamo le 3 C: Concentrazione, Fiducia e Cooperazione. (Concentration, Confidence and Cooperation) (Fennessey, 2000). Inoltre è un’opportunità per praticare la lingua orale. Quando sono coinvolti in attività teatrali, gli studenti sviluppano scioltezza linguistica e abilità di comunicazione non-verbale – l’uso del corpo, del viso e della voce per comunicare (Cornett, 1999). È molto importante in particolare per gli studenti che apprendono l’inglese come seconda lingua e che a casa parlano un’altra lingua. Grazie alla possibilità di partecipare a esperienze di arte drammatica e di recitazione, questi studenti sono motivati a usare la lingua e, in questo modo, a migliorare scioltezza e pronuncia (Burke & O’Sullivan, 2002). È anche importante che gli insegnanti offrano all’interno delle lezioni delle opportunità di fare teatro perché è opinione sempre più diffusa tra i linguisti che la lingua è fondamentalmente un’arte orale. Aggiungere teatro al curricolo di lingua e letteratura può garantire le necessarie opportunità per lo sviluppo della lingua e delle abilità ad essa collegate (Stewig & Buege, 1994). Non è necessario che l’insegnante sia un creativo, esperto di arte drammatica per essere in grado di condurre un’efficace attività teatrale. Molti giochi teatrali sono semplici, divertenti e facili da apprendere. I giochi sono stati progettati per aiutare l’attore a sviluppare determinate abilità collegate ai suoi strumenti di lavoro, che altro non sono che il suo corpo, la sua voce e il suo intelletto. Per la stessa finalità si possono applicare i giochi teatrali in classe. I giochi teatrali sono fonti di energia (Spolin, 1986), che aiutano gli studenti a sviluppare capacità di concentrazione, soluzione di problemi e interazione di gruppo. UN ESEMPIO DI GIOCO TEATRALE All’inizio dell’anno i giochi teatrali che facciamo si focalizzano sulla costruzione della fiducia, sulla cooperazione, sulla concentrazione e sullo sviluppo di un sicuro ambiente di apprendimento attraverso il teatro, e poi avanzo insegnando giochi più elaborati che permettono di praticare l’ascolto e la lingua orale e che concorrono a motivare attività di lettura e di scrittura. In questo contributo condivido con il lettore una esemplificazione di giochi teatrali che ho usato con successo per molti anni nelle classi di lingua e letteratura. IMPROVVISAZIONI ONE-LINE Questo gioco coordina il corpo e la voce in modo creativo. Tutti gli attori si riuniscono nel gruppo teatrale, stando in piedi o seduti. Il leader mostra un oggetto (tra gli oggetti che nella mia esperienza sono andati molto bene penso a un lungo pezzo di tessuto o a uno strofinaccio, a una stecca di un metro oppure a un oggetto rotondo come un disco volante). Il leader spiega al gruppo: “Questo oggetto può essere qualsiasi cosa vogliate. Ciascuno di voi è un mago o un illusionista e potete cambiare l’oggetto in qualcosa di nuovo man mano che questo passa da attore ad attore all’interno del cerchio. Quando prendete l’oggetto dovete usarlo nella funzione dell’oggetto che avete creato e dovete recitare un verso il quale aiuterà gli altri a indovinare il vostro oggetto”. Il leader poi dà una dimostrazione dell’esercizio. Se l’oggetto è un’asta, il leader la potrebbe brandire avanti e indietro sul pavimento come se fosse un metal detector e poi dire: “So che ho perso l’anello d’oro qui, da qualche parte”. Quando gli attori hanno l’idea, l’oggetto gira all’interno del gruppo. Ogni studente lo trasforma e poi lo passa al successivo. Se uno di loro non ha idee, lo passa comunque al seguente. Ecco alcuni esempi di oggetti creati dagli attori: una bacchetta magica da prestigiatore “Signori e signore, osservate attentamente quando agito la mia bacchetta!”; un aspirapolvere “E’ meglio che pulisca a puntino prima che mamma torni a casa!”; una canna da pesca “Non c’è niente che abbocca!”, e uno spazzolino “Con questo eccezionale spazzolino sono garantito dalle carie!”. IDENTIFICARE L’OGGETTO Questo gioco di osservazione sviluppa l’uso della componente sensoriale nel linguaggio descrittivo. I partecipanti stanno seduti (in genere, incoraggio che incrocino le gambe e che le schiene siano ben diritte) nel cerchio teatrale. Il leader spiega che, quando viene dato il segnale, tutti gli attori guardano direttamente e solo davanti a sé con le mani in forma di coppa dietro la schiena. A questo punto il leader mette un oggetto nelle mani di ciascun partecipante che attraverso il tatto deve descrivere l’oggetto (generalmente mostro un esempio di tutto questo prima di iniziare l’esercizio). Il partecipante, per esempio, potrebbe dire: “La forma è rotonda in alto e sottile in basso, come una maniglia. Al tatto sembra in parte di plastica e la parte rotonda è liscia come un bicchiere di vetro o forse come uno specchio. Ha un bordo intorno alla parte di vetro. Non è molto pesante”. A questo punto il leader dice: “Puoi dare il nome all’oggetto?”. Se il giocatore indovina l’oggetto correttamente (lente di ingrandimento), allora il gioco passa allo studente successivo. Se invece non lo identifica, il leader può fare domande per aiutare il giocatore: “Che forma ha? Che trama, che struttura, che consistenza ha? Ha delle parti mobili? Di che materiale è fatto?” Oppure il leader può dire lui stesso di che oggetto si tratta perchè lo scopo del gioco è usare il tatto e dare parola a ciò che uno sente con le mani. Dopo che tutti hanno giocato, chiedo che l’oggetto sia messo al centro del cerchio. Il leader chiarisce anche ai partecipanti che non è consentito dare suggerimenti ai compagni o sbirciare il loro oggetto oppure quello degli altri. CAMPO MINATO Il gioco sviluppa il linguaggio del dare indicazioni. I partecipanti sono seduti nel cerchio teatrale. Sparsi all’interno del cerchio vengono messi degli oggetti, in modo che coprano tutto lo spazio uniformemente (io scelgo oggetti soffici che non possono fare male a nessuno quando vengono calpestati, per esempio, sciarpe, cancellini per la lavagna, riviste, fogli per scrivere, berretti ecc.). Il leader sceglie qualcuno che sarà “esso” e che verrà bendato. Il signor ”esso”, che ha il compito di attraversare il cerchio interno senza mettere i piedi su una “mina”, è guidato dalla voce del “navigatore” (ce ne possono essere anche due). Il gioco inizia quando il leader ha scelto il navigatore. Le istruzioni per il giocatore bendato potrebbero essere del tipo: “Fai sei passi da bambino piccolo in avanti. Muoviti verso sinistra, poi fai un passo all’esterno di circa 15 centimetri verso sinistra e fai scivolare dentro l’altro piede per incontrare quello di sinistra. Alza alto il ginocchio destro e fai un passo da gigante in avanti, poi porta il piede sinistro vicino a quello destro. Il leader controlla che non ci siano contatti nel campo minato e se il giocatore tocca qualsiasi oggetto, boom! (di solito nomino uno studente con il compito di produrre un determinato effetto sonoro che assomigli ad un’esplosione, mentre io invece grido “Contatto!”) Dopo aver praticato il gioco, i partecipanti diventano molto esperti nello scegliere il linguaggio specifico necessario per aiutare il signor “esso” ad attraversare senza pericoli il cerchio teatrale. Dopo averlo giocato una volta, vi pregheranno di farlo ogni giorno! RAPPRESENTARE PERSONAGGI LETTERARI (GIOCO DEI RUOLI) Il gioco promuove la comprensione dei tratti di un personaggio. Per preparare gli studenti a questa attività è necessario introdurre una storia letta ad alta voce oppure usare un libro conosciuto dagli studenti durante la lettura guidata. In entrambi i casi – il gruppo di lettura guidata o il laboratorio di lettura ad alta voce – discutete con gli studenti i personaggi principali. Su un cartellone annotate i nomi dei personaggi e i tratti di personalità che caratterizzano ciascuno. Chiedete ai ragazzi di trovare un verso, una citazione dal libro che giustifichi i tratti di personalità attribuiti ai personaggi. Per esempio, io ho letto l’adattamento di Hansel and Gretel (1994) fatto da James Marshall e i miei ragazzi hanno identificato il personaggio della moglie come persona avara, egoista e bugiarda. Hanno citato come giustificazione: “Quei miserabili dei tuoi figli ingoiano tutto. Vuoi che la tua graziosa mogliettina deperisca?”(p. 3) come passo che rivela la sua personalità. Dopo la preparazione, metto in coppia gli studenti per l’attività. Uno studente assume il ruolo di portavoce e l’altro il ruolo di un personaggio a sua scelta tratto dal libro. Il portavoce prepara delle domande per scoprire come il personaggio si sente rispetto agli eventi, alle persone o ai luoghi in cui si svolge la storia. Per esempio, se il portavoce intervista uno studente che sta assumendo il ruolo della strega potrebbe chiedere: “Cosa hai pensato quando hai trovato quei due bambini alla tua porta?” Poi ogni coppia rappresenta davanti al pubblico del circolo letterario l’intervista improvvisata. Attraverso la voce, i gesti e le espressioni facciali l’attore, che ha assunto il ruolo di un personaggio del libro deve concentrarsi sul rivelare agli spettatori i tratti della personalità del personaggio in questione. Se il portavoce ha difficoltà a sviluppare le domande, gli spettatori o il leader (l’insegnante) possono farne di loro. IMPROVVISARE UNA SCENA TRATTA DALLA LETTERATURA Questo gioco sviluppa la comprensione dell’intreccio, del personagggio e dello sfondo o scenario di una storia. Quando volete far improvvisare una scena tratta da una storia, cercate un momento drammatico nell’intreccio che si presti anche alla possibilità di un numero di parti. Nell’esempio che segue – una scena tratta da Number the Stars di Lois Lowry (1989), i personaggi, l’ambientazione e il conflitto esistono già nella letteratura e gli studenti interpretano come questa scena apparirebbe se fosse riportata in vita. La recitazione improvvisata è un processo come la scrittura o la lettura. Quando i miei studenti drammatizzano la letteratura, li faccio passare attraverso una serie di fasi: brainstorming, progettazione, la prima recitazione (prima stesura), riflessione, revisione e nuova recitazione. Le scene accattivanti non avvengono al primo tentativo – esse evolvono. Nel processo di costruzione della scena gli studenti, lavorando con l’insegnante nel ruolo di facilitatore, sviluppano gradualmente una scena che ha e suscita interesse. Durante la fase di brainstorming e di pianificazione, ci raccogliamo nel cerchio teatrale davanti a un cavalletto con lavagna per creare un semplice canovaccio dell’improvvisazione. Io pongano tre domande fondamentali e annoto le risposte sulla lavagna. Insegnanti e studenti potrebbero utilizzare le seguenti domande e risposte per la scena scelta dal libro di Lois Lowry: (1) CHI sono i personaggi in questa scena? Il signor e la signora Johansen, Anne Marie Johansen, Ellen Rosen e i soldati nazisti. (2) DOVE ha luogo la scena? Nell’appartamento dei Johansen a Copenhagen in Danimarca nel 1943. QUAL È il problema o il conflitto principale? I soldati nazisti stanno setacciando l’appartamento dei Johansen per trovare ebrei nascosti. I Johansen fingono che Ellen Rosen sia figlia loro per impedire che sia portata via in un campo di concentramento. Lo stratagemma funziona e i soldati se ne vanno. (3) Seguendo la progettazione, gli studenti recitano la scena e io talvolta intervengo con domande. Questo mio intervento viene definito side-coaching (Spolin, 1986). Gli studenti sono educati ad ascoltarmi e a reagire, ma devono continuare a recitare la scena senza uscire dal personaggio. Quando è finita, discutiamo su com’è andata e cosa potrebbe essere fatto per farla funzionare meglio. Ritorno alle mie tre domande fondamentali: (1) (2) Il conflitto è stato svelato agli spettatori? Gli spettatori hanno compreso l’ambientazione? (3) I rapporti tra i personaggi sono stati svelati agli spettatori? Dopo aver discusso le revisioni, siamo pronti per recitare nuovamente la scena. La ripetizione dura di più della prima perché i dialoghi e i movimenti degli attori sono diventati più dettagliati e precisi. BILANCIARE CREATIVA L’APPRENDIMENTO TRADIZIONALE E LA DRAMMATIZZAZIONE Il teatro o la drammatizzazione creativa ha sempre avuto una funzione significativa nelle mie classi. Spesso i giochi teatrali sono il seguito oppure l’anticipazione di una lezione sulla scrittura o sulla lettura. Dopo anni di sperimentazione, mi appoggio sempre più a questa strategia perché funziona e i ragazzi amano il tempo investito nel circolo teatrale. Anche se sono semplici esempi delle numerose attività di drammatizzazione, i giochi che ho presentato bastano comunque per cominciare a fare sperimentazione. Come insegnanti continuiamo a ricercare modalità efficaci per sostenere l’educazione linguistico-letteraria. Quando ci accorgiamo che i sistemi scolastici tendono a dare più valore ai compiti fatti di test a crocette, a esigere soprattutto il lavoro a tavolino del sottoporre di continuo a prove i ragazzi, allora è importante bilanciare queste richieste con la drammatizzazione creativa. Il teatro è uno spazio e un tempo per poter ascoltare e apprezzare la voce dei nostri studenti e la capacità di esprimere se stessi. 5. COSTRUIRE IN GRUPPO UNA RUBRICA DI VALUTAZIONE 5 Motivazione Un’ampia letteratura di ricerca sostiene la necessità di educare gli studenti alla pratica dell’autovalutazione e della costruzione di criteri di valutazione comprensibili, condivisi e proposti in anticipo, cioè forniti prima dell’inizio dello svolgimento del compito assegnato. Tale pratica si rivela efficace nel promuovere sia la motivzione che la qualità delle prestazioni richieste. Obiettivo 1) Educare all’autovalutazione. 2) Coinvolgere gli studenti nel processo di autovalutazione. 3) Organizzare la classe per preparare rubriche di autovalutazione del compito da eseguire. Procedura (1) Si formino gruppi di tre o quattro membri per svolgere un compito deciso dall’insegnante. Si prenda, ad esempio, la produzione di un testo scritto come: “Una intervista a __________________” (2) Assegnato il compito, l’insegnante pone la seguente domanda: “Come faremo a valutare ciò che è stato fatto?”. La domanda mira a far riflettere, su quali qualità dovrà possedere il prodotto che al gruppo si chiede di realizzare. (3) Se l’insegnante avesse a disposizione compiti simili a quello dato svolti in anni precedenti, e valutati secondo una scala da “eccellente” a “scadente”, potrebbe presentarli alla classe o ai gruppi (dopo aver reso irriconoscibili gli autori): Decidete qual è il migliore di questi compiti e provate a dire perché. Che cosa osservate per esprimere il vostro giudizio? (4) Dopo un breve tempo di lavoro di gruppo, l’insegnante dovrebbe portare la discussione su alcune dimensioni fondamentali. Nel caso qui proposto, “Una intervista a...”, le dimensioni potrebbero essere: lo stile, la qualità delle idee, lo sviluppo del pensiero, l’uso delle regole grammaticali e sintattiche, l’originalità… (5) Messe per iscritto sulla lavagna queste dimensioni, l’insegnante aiuti gli studenti a trovare “indicatori” che forniscano una misura delle dimensioni. La domanda da rivolgere è: “Cosa si guarda per scoprire, ad esempio, la qualità delle idee? Che cosa si guarda per scoprire se un testo è ben organizzato? Sulla lavagna si scrivano gli indicatori che definiscono ognuna delle dimensioni. (6) Ora l’insegnante assegni ad ogni gruppo una dimensione chiedendo ai membri di provare a scrivere una scala a tre o quattro sfumature da “eccellente” ad “appena accettabile” (Al termine del lavoro, i gruppi dovrebbero presentare qualche cosa di molto simile all’esempio proposto qui in basso). ELEMENTI DI UNA RUBRICA “GENERICA” DI VALUTAZIONE PER LA STESURA DI UN TESTO Nota: Usa questa rubrica per valutare il tuo prodotto quando sarà finito. Colora con un pennarello il quadratino di sinistra. Quello di destra è per l’insegnante. IDEE E CONTENUTO (SVILUPPO) Questa dimensione valuta come le idee sono chiare e focalizzate sull’argomento e il modo in cui afferrano l’attenzione di chi legge. Valuta anche se le idee e i dettagli riportati sono interessanti e arricchiscono il tema centrale. 3 2 1 Le idee sono fresche e originali. Le idee sono scarse e non chiaramente comprensibili. Passa da un’idea ad un’altra e alla fine non si capisce di che cosa stia parlando o che cosa voglia comunicare a chi lo legge. Chi scrive mostra di avere intuizione, di possedere con chiarezza l’argomento, e di essere capaci e di far risaltare ciò che è significativo. Chi scrive ha difficoltà a procedere da osservazioni generali a specifiche. Chi scrive dimostra sull’argomento di non avere idee , o di non possederlo in modo significativo, personale. Vengono riportati dettagli rilevanti, Le idee sono sufficientemente chiare, Il testo è ripetitivo, o simile a una efficaci, di qualità in modo da offrire a chi legge informazioni importanti che vanno oltre lo scontato o il prevedibile. sebbene non dettagliate, abbastanza personalizzate da dimostrare una comprensione profonda raccolta di pensieri sconnessi e casuali. ORGANIZZAZIONE Questa dimensione valuta l’ordine, la struttura o la presentazione delle informazioni. Valuta anche se l’insieme di ciò che viene detto ha una struttura stringente e avvince chi legge il testo La successione delle idee è logica ed efficace. La successione delle idee qualche volta è così prevedibile da rendere non interessante e importante la lettura del contenuto. La sequenzialità dell’organizzazione ha bisogno ancora di lavoro. La parte iniziale, che introduce allo scritto,è invitante; la parte centrale si legge con piacere e col desiderio di conoscere di più. Non vi sono ripetizioni di idee. La conclusione lascia in chi legge un senso di risoluzione. Il foglio ha una introduzione e una conclusione banali o facilmente prevedibili. L’introduzione non crea un forte senso di anticipazione; la parte centrale non è proporzionata alle altre due parti; la conclusione non si collega a quanto detto in precedenza. Non sono chiare le parti. Non vi sono suggerimenti che facilitino la lettura. La conclusione è affrettata, arriva all’improvviso e non raccoglie le cose dette prima. Il ritmo è ben controllato. Procede con lentezza quando chi legge deve sviluppare maggiore elaborazione di idee, ma accelera nelle cose facilmente prevedibili o immaginabili. Il ritmo è abbastanza ben controllato. Qualche volta va avanti troppo in fretta o si sofferma troppo su dettagli che non hanno importanza. Non c’è attenzione al ritmo. Chi scrive procede con lentezza, come a carponi, quando chi legge vuole procedere più veloce, e viceversa. Il testo procede in modo così scorrevole che chi legge a stento se ne accorge. A volte chi legge sente il bisogno di aggiungere una frase o di ritornare indietro perché non è chiaro il collegamento tra quello che sta leggendo e quello che è stato detto in precedenza. L’evidente disorganizzazione del testo rende difficile afferrare lo schema dei punti principali o la traccia. SCELTA DELLE PAROLE Questa dimensione valuta la precisione, l’interesse e la naturalezza con cui le parole trasmettono il messaggio Le parole sono precise e scelte con accuratezza; è facile comprendere ciò che si intende significare Le parole sono quasi sempre corrette e adeguate; tuttavia non trasmettono le sensazioni e la partecipazione di colui che scrive. Il linguaggio è vago (ad esempio: “È stato divertente”, “È un buon argomento”, “ bello”, “… un mucchio di cose”) e troppo generico. Il linguaggio è naturale e mai sovrabbondante. Parole e frasi familiari comunicano, ma di rado catturano l’immaginazione. La continua ridondanza distrae il lettore. Parole e frasi forti catturano l’attenzione di chi legge – e rimangono nella sua mente. Le parole sono utilizzate in modo non corretto, rendendo qualche volta rendendo il messaggio difficile da comprendere. I problemi di linguaggio lasciano chi legge curioso di sapere ciò che l’autore sta cercando di dire. 6. “INSIEME PER FARE MEGLIO” 6 Motivazione In una cultura individualistica e competitiva è più facile ed immediato cogliere gli aspetti sia negativi che positivi della collaborazione. Infatti, si dice spesso che la collaborazione richieda molto più tempo, che ostacoli la creatività individuale, che impedisca alle qualità migliori delle persone di emergere, che nelle situazioni più comuni della vita reale si riveli “perdente” rispetto ad altre modalità di comportamento quali aggressività, decisionalità, autoaffermazione, ed altro ancora. Senza dubbio ci sono delle ragioni che giustificano queste opinioni. In ogni caso, invece di evidenziare solo i limiti o le difficoltà della collaborazione (come di solito si fa) o di contrapporre tale modalità a quelle dell’individualismo o della competizione per sottolinearne la scarsa efficacia, è importante riflettere sul fatto che esistono delle situazioni problematiche, per esempio compiti complessi, che possono essere meglio affrontate e risolte facendo affidamento su una buona capacità collaborativa fra coloro che sono in esse coinvolti. Obiettivo Comprendere attraverso l’esperienza come i compiti complessi, che richiedono abilità diverse e attenzione a molteplici aspetti, se eseguiti in modo individuale e competitivo impegnano più tempo e portano ad un risultato di livello qualitativamente inferiore. La procedura che segue propone un’esperienza solo nella modalità collaborativa. (L’esperienza può anche essere proposta in altre modalità). Al termine l’insegnante farà riflettere su cosa sarebbe successo se si fosse dovuto compiere lo stesso compito da soli. Procedura (1) Si formino in modo casuale gruppi di tre o quattro membri (preferibilmente di tre). (2) Ad ognuno si assegni il compito di creare uno “slogan” pubblicitario che abbia lo scopo di richiamare l’attenzione sul fatto che il gruppo è uno strumento o una struttura per realizzare meglio un compito che, se venisse affrontato da soli, o sarebbe più difficile da realizzare o richiederebbe un maggiore dispendio di tempo o porterebbe a un risultato di qualità inferiore. Per provare una di queste affermazioni si proponga al gruppo un compito di questo tipo: “Immaginatevi un gruppo pubblicitario… che deve inventare uno slogan per la radio e per un rotocalco sul tema: “Lavorando insieme in maniera collaborativa e criticandosi si può fare meglio ciò che si deve fare”. Vi si chiede di preparare uno slogan verbale di sole quattro parole, un logo, un collage di fotografie che faccia da sfondo alle parole e al logo. Per l’esecuzione dello slogan radiofonico si dovrà aggiungere una musica di sottofondo, lo slogan dovrà essere pronunciato ad alta voce, e dovrà essere inserito in una situazione che gli dia rilievo”. (3) I gruppi dovranno attenersi a queste tre regole: (a) I membri scelgano su quale dei compiti lavorare per primo. (b) Ognuno scelga ciò che farà. (c) Ognuno sia disponibile alle critiche che un compagno del gruppo può rivolgergli. (4) Il lavoro può terminare chiedendo ad ogni gruppo di presentare la realizzazione che ritiene migliore. (5) Successivamente i gruppi discuteranno quanto e quando è vera questa affermazione: “Insieme per fare meglio”. 9. “MUOVERSI INSIEME” Motivazione Lavorare insieme, collaborare vuol dire rimanere uniti a stretto contatto, agire in una condizione di reciproca dipendenza, adattare la propria azione all’azione dell’altro, condizionare la propria libertà alla libertà dell’altro, aver fiducia e affidarsi all’altro, ecc. Non è facile acquisire questi atteggiamenti in classe o nei gruppi. Tuttavia la mancanza di fiducia negli altri o il sospetto nei loro confronti rendono difficile lo sviluppo e il mantenimento dei livelli di comunicazione e la collaborazione che sono necessari per portare avanti obiettivi di lavoro comuni. Obiettivo Avere una comprensione esperienziale del significato delle azioni di collaborare e agire insieme. Procedura (1) Si formino in modo casuale gruppi di quattro membri. (2) Si crei uno spazio libero al centro dell’aula. (Per far questo si avvicinino i banchi alle pareti). (3) Si consegni ai membri di ogni gruppo un foglio di carta A4 e si chieda loro di “Trovare il modo, in silenzio, di stare per tre minuti tutti sul foglio. Nessuna parte dei piedi deve stare fuori”. (4) Conseguito questo risultato, si dia una seconda consegna: “In cerchio, a gambe divaricate, piede di fianco a piede, con le braccia distese in modo da avere a contatto solo il dito medio che trattiene una cartolina, senza parlare e comprendendosi con gli occhi o con il cenno della testa, piegarsi cinque volte sulle ginocchia senza che una delle quattro cartoline cada a terra”. (5) Conseguito questo risultato, si dia una terza consegna: “Immaginate di dover sollevare da terra un cubo di marmo molto pesante. Mimate il suo sollevamento fino ad averlo sopra la testa di tutti e quattro. State molto attenti a muovervi insieme. Non è un pallone gonfiato di gomma! È un cubo di marmo grande e molto pesante!” (6) Conseguito questo risultato, si dia una quarta consegna: “Usando solo la punta dell’indice della mano sinistra, in silenzio, sollevate in quattro da terra un foglio A4 in modo da portarlo fin sopra la testa di tutti e quattro i membri del gruppo”. (7) Portate a termine le prestazioni richieste, ogni gruppo si riunisca per riflettere su questa domanda: “Dopo le esperienze fatte, che cosa significa per voi “collaborare” o “agire insieme”?