rie all’ultima moda, come lo stile
stesso del palazzo, turbata dagli interessi ispanico-asburgici e dalle risposte strategico-militari sempre
vincenti del Duc de Rohan per ordine del Cardinal Richelieu. Oh, mon
Dieu!, ma qui, a fianco della maestosa cattedrale, vediamo il castello, le chateau Rohan! Attention, teniamoli d’occhio, questi fieri montanari contadini e commercianti, lapicidi e tagliaboschi, così strategici
nel cuore delle Alpi, la Valtellina val
ben una messa, e giù bauli di regali
alla Madonna di Tirano! Plin-plon,
pubblicità promozionale.
Sono affamati i Valtellinesi che
scendono ora i gradini per pranzare
sotto le alte volte di un Restaurant,
raggiunti dal Prefetto Chiara Marolla, scortata da Fabio Valli e dagli
ultimi preziosi rinforzi, gli chef di cucina Roberto ed Emanuele, con
Mario. Anche un gioviale Marino
Del Curto, Presidente dell’Unione
Commercianti di Sondrio) ha raggiunto il gruppo.
Ancora un giro per le vie, un negozio di soli biscotti, ma noi, sia chiaro
fedelissimi ai “biscotin de Prost”, a
quelli del Mago di Cosio, alla “focaccia” di Ponte e ai “bislunghi” di
Grosio (“i biscot del Gilardi”), scegliamo di venir dolcemente cullati
dall’acqua del sonnecchiante anello
di canali e dai gorgoglii delle chiuse.
Il Palazzo d’Europa ci inorgoglisce
per la sua linea pulita e trasparente
bellezza: a caratteri cubitali sono
proposti dei colorati Ja! Oui! Sì!
Yes!…. Sci, sci, ma l’è scià ura!
Le pizzoccheraie stanno già lavorando da ore quando il resto della
squadra avvista….le cicogne in enormi nidi sui comignoli (e pensare
che in Italia non nascono più figli!)..
ah, ecco.. quando avvista il
Consiglio d’Europa. Ci ritroviamo
all’esterno con alcuni nostri rappresentanti politici, di cui, chiedo vènia,
si nomina qui per par condicio solo
il rappresentante del simbolo
dell’Accademia, il sindaco di Teglio,
Piergiorgio Grolli. In effetti qualche
Il gruppo di valtellinesi arriva al Consiglio d’Europa
Da destra: Costantino Tornadù (Presidente della CM di Sondrio), Marino Del Curto,
S.E. il Prefetto di Sondrio, Piergiorgio Grolli, Luca Spagnolatti, Silvano Passamonti
(Presidente CM Morbegno), Dott. Gianfranco Avella, Rezio Donchi
assenza si nota,….ovvìa bimbini, la
Toscana sfodera costì il Presidente
della Regione e tutto il seguito! Ora
io non dico, però…voi mi capite, la
prossima volta...
La tensione sale, tutti avvertono il
momento, il check-in mette riverenza, si entra! Un fungo di legno lamellare ci accoglie slanciato e si allarga a sorreggere la volta di un vasto ambiente con scale, percorsi e
vani. Raggiungiamo la sala rettangolare, pare sentire rullare i tamburi,
le truppe valtellinesi hanno occupato tutto lo sfondo del campo, schierandosi al lato opposto all’entrata e
ai fianchi. L’acqua bolle in retrovia,
pronta a scottare, arroventandole,
le Frecce Argento di saraceno.
Batterie di bottiglie di Nebbiolo sono ormai pronte all’imminente strepitìo dei cucun, bresaola rossa affettata ipnotizza lo sguardo, piramidi di colpi di cannone sono le mele
Melavì addossate ai lati.
Il tutto è presidiato dallo stemma
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dell’Accademia del Pizzocchero,
cui s’alterna la V turistica di Valtellina, e nei sacchetti patinati opuscoli
pubblicitari. S’agitano qua e là bandiere blu con la corona di dodici
stelle d’oro: la Valtellina c’è!
Vi sono anche delle buone rappresentative toscane, sulla sinistra,
dalla zona di Massa e Carrara. Il vino è il Candia (nome veneto di
Creta). Anche noi abbiamo qualcosa che ci accomuna all’isola greca
di Creta, e ne sentiamo il calore ed il
profumo, ma solo di nome: è la feta,
il casera dop che a Teglio si usa per
i pizzoccheri. Attention, partiti, entrano i primi deputati, tutti ai loro
posti, fuoco alle polveri! Giù i pizzoccheri! Arrivano gli ospiti, ma si
fermano, ops, ah, ci sembra di beccare un gollonzo a freddo, uno 0 a
1, è uno zero ad uno. Colpiti a freddo... trincea...la gent la fiada pieü, i
sta tücc a vardà... Ma no, è che devono assaggiare, ci si impiega un
momento, è solo perché in campo
prima s’incontrano i banchi degli amici toscani, ma poi vengono oltre… per una via nuova, alla scoperta di un Nuovo Mondo, (che
questi conoscano i segreti della
mappa?)... forza, ragazzi della
Castellanza, morale alto, è la nostra
ora, cogliamo l’attimo.. la squadra
di donne in cucina è forte e bilingue,
dialetto e francese (ssscht… la nostra Chantal Carimati è bretone e
traduce ogni dispaccio, fa la spia! A
battaglia finita sarà il Prefetto in persona a far loro visita passandole in
rassegna, pur infangandosi sullo
scivoloso pavè de la cuisine, correndo dei seri pericoli per la propria
incolumità, per complimentarsi a
caldo con tutte quante, senza dimenticare gli chef) una squadra forte come quella fuori. Sono tanti,
parlano le lingue più disparate compreso l’ostrogoto, assaggiano, sorridono, commentano a gruppetti,
ne chiedono ancora, e come apprezzano il Signor Nebbiolo, con
chiara identità al confronto, un altro
versa il vino, è detto eroico il coltivarlo lassù.. Fotografie, s’informano
(eh…da dove?) e intanto masticano
una Ricetta Nuova di un Mondo
Nuovo, ma quale mappa per arrivarci? Qualcuno ne illustra la via.
Le Frecce Argento ormai non smettono di colpire i palati dei parlamentari…sinfonia di vittoria.. una due
cento due, tre, quattrocento e più
porzioni….non si ferman più, lo
sentiamo, siamo certi del momento, è una specie di tre a uno, e tre
sono le foto con le delegazioni più
importanti. La nostra Laura Cabello
Il Procuratore della Repubblica Gianfranco Avella con il Presidente della CM di
Sondrio Costantino Tornadù (a sinistra) e della CM di Morbegno Silvano Passamonti
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Lenatti consegna ufficialmente lavegin alle autorità visibilmente compiaciute. Tra strette di mano e saluti
ufficiali viene immortalato anche il
presidente olandese del Consiglio
d’Europa, nonché il segretario e
tante altre autorità al seguito.
I sacchetti sono drappi color canapa con il simbolo della Valtellina, le
mele sono un piccolo dono d’ambasciata per futuri ospiti della Tellina
Vallis: sì, la carta geografica del furmentùn è proposta dall’Accademia
e dal suo team proprio nella lingua
più amata e compresa da questa
pacifica e distinta babele diplomatica, quella dell’alta qualità! Il fagòpyrum lascia a bocc’aperta, è ottimo
come quello degustato dai parlamentari in Roma!
Chapeau! Applausi!
Un austriaco di Vienna, al comprendere che non siamo esattamente
sudtirolesi, ma al limite sudretici,
siamo quelli oltre lo Stilfser Joch, si
fa spiegare qual è la strada per scoprire la nostra terra, das Veltlin, dato che dovrà recarsi presto a
Milano. Das Veltlin! In fondo per lui è
un po’ scoprire da dove arriva il suo
vino bianco della Wiener Gürtel, il
grüner Veltliner, Valtellina bianco,
nominalmente mantenuto, fisicamente perso di vista da noi a fine
Le scarellatrici Rosalba e Rita in piena attività
Settecento. S’intrecciano i discorsi,
si spiega, si promuove la Tellina
Vallis…. ma quale leggenda, questa
è la nostra storia, per vincere dobbiamo solo sfoderare le frecce al
nostro arco, e, oltre a quelle grigie,
ne abbiamo veramente tante!
E’ proprio questa l’atmosfera del
grande successo di una riuscitissima ed indimenticabile serata, per i
delegati abituati alle tartine, come
confermato, a mele ferme, da una
entusiasta ed esausta Dott.ssa
Valeria Galardini, capo ufficio delle
delegazioni parlamentari (camera
dei deputati), assieme al suo team
di collaboratori italiani, che hanno
organizzato l’evento. Alla fine, tutti
distrutti nel rifugio, qualcuno ha i
crampi, molla le scarpe, tende ed
appoggia le gambe su uno schienale. Pesante, ma ne valeva la pena,
tutti si complimentano soddisfatti
dell’operato.
Noi a carte abbiamo vinto il nostro
tipico Trunf, il bridge delle alpi retiche, ma si sa che abbiamo carte e
giocatori di gran classe! Il bolide a
strisce argento del team dell’Accademia ha fatto il giro con le dita alzate in segno di vittoria, ha raccolto
molto, potrebbe raccogliere ancora
di più!
Ci veniva chiesto in conferenza
Uno dei tipici nidi di cicogna che si vedono sui tetti e sui palazzi di Strasburgo
stampa, nascerà qualcosa? Arriverà la cicogna?
Sopra il poderoso duecentesco torrione di pietra della piazza comunale di Teglio, quello della Castellanza,
quello dell’Aquila nera, la cicogna
c’è: per certo è nata la presentazione top-class, in ambienti altrettanto
all’altezza, della nostra gastronomia
nella nostra Europa e nel mondo.
‘L diseva ‘l matt, il parto parte…e
noi sappiamo bene dove può portare questo parto…. Perché noi, le
Frecce Argento, le abbiamo scagliate… questa storia è qui da raccontare solo perché noi, la cicogna,
quella vera… credimi, l’abbiamo vista! Vive l’Académie!
■ Gigi Maffescioni
Da sinistra: Dott. Gianfranco Avella, la parlamentare europea dott.ssa Margherita Boniver,
Rezio Donchi, Giuseppe Guandalini e Luigi Maffescioni, autore di questo articolo
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